"L'educazione permanente contro l'esclusione sociale e per il dialogo fra generazioni" org. dalla Cgil (c/o Centro Congressi frentani)

E vi accomodate cominciamo finalmente Greta
Non è
Basta mi fanno fare la telecronaca del percorso del ministro e a piazza Esedra quindi ci si può cominciare
Se quelli che stanno fuori entrano
Allora io ho il compito di sostituire il segretario generale dell'ospite Raffaele Minelli che avrebbe dovuto fare la presidenza al mio posto
è una sostituzione temporanea perché Raffaele Minelli arriverà appena possibile impegnato in una riunione unitaria
Io vorrei soltanto spendere due parole che a questo punto servono anche per riempire il vuoto
Il tempo che consentirà al ministro Berlinguer di arrivare quindi di ascoltare fin dall'inizio le relazioni di spendere due parole per dire che questa iniziativa organizzata dai sindacati nazionale del Sindacato nazionale pensionati CGIL dalla federazione formazione e ricerca della CGIL in assoluta comunanza di idee di intenti è un'iniziativa cui assegnando un valore molto particolare
Noi come pensionati da un osservatorio specifico come il nostro ogni giorno valutiamo come i bassi livelli di istruzione
E l'assenza o la scarsità gli strumenti formativi ed informativi adeguati incidono sugli stili di vita sullo stato di salute sulla capacità possibilità di accedere ai servizi quindi sulla possibilità effettiva di fruire di diritti di cittadinanza
E sia quindi l'assenza
Di formazione e ripeto bassi livelli di istruzione
Un formidabile strumento purtroppo di esclusione sociale
Il settore della cultura dell'istruzione e della formazione è dal mio punto di vista il settore in cui più di altri e prima di altri si avverte come l'attività tradizionale ripartizione tra tempo dello studio e io più di questo non posso in questo periodo c'è una voce bassissima quindi non so non riesco a sovrastare il brusio
Dicevo come la tradizionale tripartizione tra il tempo dello studio quello del lavoro e quello del pensionamento sia assolutamente superato soprattutto inadeguato
Completamente inadeguato oggi immutabili
Della vedermi cambiamenti sociali e dei settori del lavoro che ci somme
Io credo che sia necessario ricreare un nuovo rapporto tra scuola e società tra scuole e sistema produttivo
Una formazione continua e qualificata è necessario per un'adeguata politica dei servizi per la loro ristrutturazione per dare impulso alla diffusione alla formazione di cittadinanza attiva
Per affrontare i mutamenti del mercato del lavoro
Per sollecitare lo sviluppo di competenze di tutti i cittadini e per un proficuo utilizzo di queste competenze come risorse della contrattazione della progettazione sociale e territoriale
Per contribuire alla definizione di identità storica e sociale ricostituire legami civici appartenenza comunitaria
La scuola sta cambiando profondamente finalmente se mi è consentito dirlo
Gli esiti di questi cambiamenti dovremmo verificarli e valutarli ma indubbiamente si sono determinati le condizioni
Fabrizio in Afghanistan
Anzi invece stanno come dire occupando il tempo
Allora finisco queste brevissime considerazioni dicevo che la scuola sta cambiando profondamente dicevo finalmente gli estinti i risultati di questi cambiamenti saranno tutti da vedere da verificare
Però sicuramente possiamo dire
Che si stanno si son determinate le condizioni affinché quegli obiettivi di cui molto sinteticamente anzi esclusivamente per titoli accennavo siano sostanzialmente perseguibili
C'è una riconnessione anche tra tutte quelle esperienze che per esempio anche l'associazionismo sta facendo come clausola ha tanto altro associazionismo di terzo settore nel campo della formazione con le esperienze delle università della terza età eccetera
Ma dicevo le condizioni che si vanno determinando l'autonomia scolastica
La possibilità di progettare le proprie attività anche in relazione alla specifica realtà sociale e produttiva di quel territorio i centri formativi territoriali permanenti i crediti formativi
Il rilievo che alla formazione è stato dato nel patto per lo sviluppo e l'occupazione firmato tra governo e parti sociali a Natale
La presentazione del masterplan anche poi uno dei punti di attuazioni di quell'accordo
Sono opportunità che ci sono date affinché il cambiamento che dà tanto ospitiamo la ricotta riconnessione appunto tra scuola formazione società il mondo produttivo diventi una realtà
La giornata di oggi all'ambizione di essere un punto ulteriore di avanzamento su questa tematica di offrire un contributo di riflessioni ma anche di proposta
Io credo che questo risultato sarà possibile ottenerlo vista anche l'interesse che ha suscitato e te visto che arrivato il ministro Berlinguer e Cofferati sta arrivando io a questo punto darei la parola al primo dei tre relatori che sono nell'ordine Andrea Ranieri segretario generale della Federazione formazione e ricerca della CGIL
Renato balconi segretario nazionale del Sindacato pensionati CGIL e Federico Buzzanca coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti io nel ringraziarvi tutti augurandovi buon lavoro do intanto la parola ad Andrea Ranieri grazie
Ma io vorrei cominciare questa relazione raccontando che i un episodio a cui era presente anche qualcuno di voi qualcuno dello spirito
Un episodio che si è svolta a Roma un anno fa dove abbiamo fatto
Un seminario su una ricerca della Comunità europea
Sulle lotte alle barriere basate sull'età nel lavoro
Lire essa aveva dato il contributo italiano a questa ricerca europea coordinata
Da un uomo di una certa rilevanza professorale a un walker che per la comunità europea guida questo programma
Era una una iniziativa
In cui la comunità europea metteva a fuoco il suo sforzo per far stare diciamo così per far sentire agli anziani soggetti attivi il più possibile sia nel lavoro sia nella società insomma il senso dell'iniziativa era e c'erano sindacalisti euro gli uomini di cultura era come far fronte alla contraddizione più grossa dei prossimi dieci anni
Che secondo quella sede era proprio questi dai prossimi dieci anni vedranno calare in Europa di un milione meno cinque per cento i giovani fra i quindici e i diciannove anni
E di nove milioni meno diciassette per cento quindi fra i venti e i ventinove
Mentre quelli tra i cinquanta e i cinquantanove e quelli tra i sessanta dei sessantaquattro aumenteranno rispettivamente di cinque virgola cinque milioni più dodici per cento e di un milione
Insomma una gobba europea i una gobba
Tanto più significativa perché la gobba di una persona che diventa sempre più magra la gobba di uno con la pancia in cavata
E ci si preoccupava di come tenere insieme questi dati col fatto che le tendenze delle imprese
Le politiche sostitutiva sul mercato del lavoro che tendono a sostituire i giovani con gli anziani
Fanno ritenere esercita una pressione sulle persone facendoli ritenere prossimi alla fine del lavoro addirittura intorno ai quarantacinque anni
Uno comincia a sentirsi di un qualche disagio no proprio perché il lavoro cambia proprio perché le imprese vogliono i giovani intorno ai quarantacinque
E quindi la contraddizione la gobba diventa insostenibile quindi la Comunità economica europea dedicato soldi risorse con l'obiettivo di come far sentire di anziani e fare se degli anziani sempre più attivi nel lavoro e nella vita civile naturalmente la formazione in quel discorso aveva un peso decisivo
La formazione proprio lo strumento per non considerare nessuna persona una risorsa perduta per ricostruire continuamente le basi della sua attività ed è proprio quel giorno di metà eravamo lì a discutere uscì sui giornali
Che il governo italiano proponeva la rottamazione greggi Kultur cd contingente di ultracinquantenni
Con un grosso imbarazzo degli italiani presenti a questo seminario qualcosa poi fortunatamente rientrò
Però questo episodio rivela una cosa che c'è un problema europeo generale dovuto alle tendenze demografiche ai mutamenti nell'organizzazione del lavoro ma dentro problema europeo c'è un problema italiano ancora più accentuato
E che proprio dovuto al fatto che l'educazione degli adulti la formazione continua cioè quello strumento
Indispensabile per far sentire la gente è una risorsa che può continuamente cambiare riaggiornarci in Italia al livello più basso rifare euro
L'uno virgola sette sono gli adulti che lavorano impegnati in percorsi formativi contro una media europea che intorno al sette e mezzo per gente che raggiunge punte in Danimarca in Olanda del tre nei paesi BNP alcuni Paesi nordici del trenta per cento
Quindi la formazione l'educazione degli adulti appare come un problema vitale per l'epoca che sia che si apre per affrontare la contraddizione più grossa che affronteremo nei prossimi anni è un problema del lavoro ma non solo del lavoro sarebbe sbagliato dare all'educazione degli adulti
Una concezione solamente professionalizzante Charlie adeguiamo la professionalità della gente
Perché questa cosa si può fare
Se si considera le persone in maniera unitaria cioè se si riesce a far leva su tutti gli elementi
Di cui una persona bisogno per sentire che la cultura è importante che la cultura è un ruolo ha un ruolo l'UNESCO nella sua campagna per l'alfabetizzazione degli adulti indica quattro terreni di intervento fondamentali
Il terreno del consumo il terreno del lavoro dell'occupazione i servizi sociali e la salute e i diritti del cittadino
E dice che perché un proposta di educazione degli adulti abbia successo
è necessario sia nel Sud del mondo che nel nord del mondo di uscita integrare questi elementi cioè riuscire a dare una risposta a quella perdita di funzionalità e di capacità che il cittadino che non ria giornale proprie competenze
Registra su terreni diversi perdendo capacità sia sul terreno di un consumo intelligente che del lavoro e dell'occupazione e dei servizi sociali della salute che dei diritti
E io sono proprio l'accordo con cui sta
Indicazione e proverei a dire qualcosa per ciascuno di questi grandi temi il consumo
I beni anche qui chi ha fatto ricerca sul campo ha visto
Che meno scolarizzato sei
E più subisci sul terreno sul terreno dei consumi ma guardate oltre a questa ragione ce n'è un'altra più generale che agganciata proprio all'ipotesi di sviluppo di questo Paese
Noi diciamo un punto forte della strategia dalla CGIL che il nostro Paese deve scegliere la qualità e l'innovazione
Che il nuovo lavoro deve nascere sui terreni più avanzati e più innovativi dove più alto è il valore aggiunto per ha detto non solo ma diciamo anche che l'occupazione è possibile
Se si crea lavoro in quelli che sono due temi fondamentali del nostro paese ai beni culturali ai beni ambientali
Bene questa cosa è possibile non solo se si forma i lavoratori
Ma anche se si alza il livello culturale generale della gente
Perché vedete
Quando i prodotti diventano più avanzati hanno la caratteristica di richiedere un consumatore intelligente interattivo
Non basta produrre bisogna anche che aumenti il livello di consapevolezza della gente di cultura della gente per creare un mercato ai prodotti più innovativi
E la stessa cosa se vogliamo creare lavoro nei beni culturali e dei Beni ambientali anche qua e possibile sullo se cambiamo i modelli di consumo i modelli di consumo si cambiano solo a partire da un innalzamento culturale
Del popolo italiano nel suo insieme perché insomma per trasferire identità perché come voi sapete ridere consuma molto legato ormai all'identità e non solo al bisogna Petroselli d'identità dalla macchina più bella
ALGO degli eredi di un concerto di una mostra di di un ambiente sano beh ed è necessario un salto culturale
è necessario un salto culturale che contrapponga annuale dei bisogni di cultura e di civiltà a quel modello del Nord Est a quello della Malfa Beppe Mercedes che è stato
Tanti periodi un punto di riferimento e sembrava vincente nel nostro Paese
Seconda questione il lavoro cento i cambiamenti certo
E però perché i cambiamenti siano cambiamenti per gli anche per le persone
Non bastano del corsi degli adeguamento professionale
Bisogna lavorare rafforzare culturalmente l'agente insieme lavoro di professionalizzazione c'è una persona di quarantacinque quarantasette anni senza con un livello di istruzione che quello delle medie a volte nemmeno quello
Vi si propone di cambiare lavoro che so per uno che lavorava in una tipografia di passare la composizione manuale alla fotocomposizione
E vi si propone semplicemente un programma di formazione professionale
Senza lavorare innalzare le sue competenze culturali di fondo bene fallirà anche l'intervento professionalizzante e di questi fallimenti e piena la nostra storia
Cioè di questi fallimenti e piena vitali persone che cinquanta cinquantacinque anni sono trovati assolutamente spiazzati dalle innovazioni dalle innovazioni sulla forma
E questo è un fatto decisivo per discutere della stessa riforma degli ammortizzatori sociali cominceremo a discutere appena finita la finanziaria perché vedete
La cassa integrazione straordinaria incerto non è un grande strumento è uno strumento che interviene solo perché ha lavorato tanti anni e sempre in un posto fisso ma guardate non è un male in sé è un male
Perché la cassa integrazione straordinaria in Italia non si è mai accompagnata interventi seri di formazione continua di riqualificazione della gente e senza di questi il lavoro del sindacalista è stato il lavoro di chi cercava di prolungarla il più possibile
Per arrivare ai prepensionamenti somme Stati il lavoro di quello che lavorava per farla uscire la persona dal ciclo lavorativo invece i dati gli strumenti per poterci rientrare per poterci rientrare tenta
Noi adesso abbiamo stiamo lavorando su un grande progetto per la formazione continua che dovrebbe cambiare anche la strumentazione si finalmente il governo farà al decreto per recepire il famoso Regolamento articolo diciassette della tre avremo una fondazione per la formazione continua per i lavoratori in grado di intervenire con molta più agilità e tempestività sulle situazioni di crisi di ristrutturazione aziendale
In grado di avere anche più risorse
Bella credo
Che questa cosa richieda anche da parte nostra un riadeguamento politico culturale più profondo insomma deve cambiare su questo terreno il mestiere del sindacalista il modo di fare di fare di fare sindacato
A questo proposito vorrei dire l'altra cosa
Ecco io
La parola d'ordine passiamo dal Welfare del Risorgimento cioè quello che accompagnata uno alla pensione rapidamente al welfare delle opportunità ridare opportunità la gente perché continui a lavorare
Mi piace ma vorrei fare una piccola correzione che preferirei come del resto diceva
Il compagno Trentin che l'ha inventato ecco mi piace di più la formula passiamo dal Guelfa del risarcimento al Welfare della promozione
Perché nell'idea di promozione non c'è semplicemente l'idea richiamo a tutti le stesse opportunità c'è qualcosa di più
E bisogna promuovere le persone che spontaneamente opportunità ne hanno meno lavorare per queste e per queste non basta l'opportunità ci vuole un intervento consapevole mirato la promozione appunto per farle crescere per metterli in grado di cogliere le opportunità
Su questo l'esempio che viene sembra quindi quella frangia risentito ma finché non ne trovo uno migliore per spiegare la differenza tra opportunità promozione sarete costretti a risentirlo e quello della
Tessile di quarantacinque anni che che che ha chiuso la fabbrica che l'ha mandata in un corso di formazione avanzate innovativo di quelli della cultura dell'opportunità
Alla fine è tornato in sindacato io gli ho chiesto che cosa gli avevano spiegato medievale a cose
Bellissime mandated di essere creatività imprenditrice di me stessa e di avere un'idea vincente
E se non ce l'ho
Ecco la differenza tra Uefa dell'opportunità e della promozione e che aveva alzato la promozione parte da quelli che non ce l'hanno spontaneamente un'idea vincente che non si limita a dare le stesse opportunità tutti Massa
Che un intervento su questo terreno è vincente solo sei
Sa farsi carico parte
Dalla promozione dei problemi dei più deboli perché il sapere ha un vizio lo stesso dei soldi
Che spontaneamente da a chi ce l'ha già
Non va a tutti in maniera uguale la formazione continua di oggi sono più diplomati e laureati che chiedono nuovi interventi formativi che le persone non sono dette che le persone che le persone senza cultura
Ma il tema del lavoro ed è lì che hanno subito un altro quello della cultura sociale dei diritti di cittadinanza
Che io non sono per separare del lavoro perché continuano a ritenere che nell'went farci se sta bene se si lavora ci si sta male se non si lavora e continuo a pensare che il lavoro sia il primo dei diritti di cittadinanza
Ma è indubbio che bisogna pensare nel momento in cui costruiamo un canale di educazione degli adulti de che questo canale di educazione degli adulti deve anche fare i conti con i problemi che alle persone pone gli stessi processi di riforma del vecchio UE nel fare vedete io credo che il vecchio welfare sia in crisi per tante ragioni ma anche per una
Che ha dato fino ad oggi risposte uguali
Ha bisogno non solo crescenti ma anche estremamente diversificati
Che non ha anche considerato la gente come persone ma persone da promuovere ma persone da risarcire secondo modalità uniformi
E allora però questo Guelfa delle persone il suo corollario al Welfare locale
E che le persone si incontrano nei territori e non da da dagli uffici ministeriali
E ha bisogno però anche qua di persone colte interattiva che sappiamo cogliere le opportunità che il nuovo welfare di di può di offre che sappiano appunto decidere personalmente dei percorsi che sono possibili costruire nuove guerre
Anche qua affrontando le contraddizioni
Voi sapete che già oggi già oggi
Welfare discriminare persone fra quelli che sanno cogliere le opportunità migliori e quelle peggiori ma ricerca dell'Università di Torino ci dice che le probabilità di mortalità di fronte allo stesso tipo di tumore di un analfabeta sono tre volte superiori della persona laureata
E cioè quindi distruzione decide anche della possibilità di cogliere il Welfare e di utilizzare i servizi migliori allora io credo
Che ci voglia anche un grande progetto di alfabetizzazione non solo sul lavoro ma anche di alfabetizzazione all'Uefa che cambia ai diritti sociali
E ai diritti di cittadinanza e credo che questo progetto possa e debba cominciare dal lavoro a Milano han cominciato pensionati Auser a lavorare su un progetto che chiamo Progetto Nestore
E che lavora e che propone corsi di educazione degli adulti e di formazione continua per gli anziani che stanno per lasciare il lavoro
E sono alla fine del loro percorso lavorativo e a cui Suma è giusto cominciava a ragionare con loro su quali sono le opportunità che avranno a disposizione quando non lavoreranno più su come potranno essere soggetti attivi in tutti i sensi del Welfare nuovo che si costruisce
E i giovani in questo quadro in questa prospettiva beh insomma allora è vero sono se ne sono convinta anch'io che i giovani dovranno fare i conti sempre di più con un lavoro che non offriva loro posti fissi
Ma percorsi ma cambiamenti anche se anche se vorrei che chi lo dice lo dicesse con meno enfasi e con più consapevolezza dei problemi delle tensioni nel mix delle insicurezze che questo provoca nelle nuove generazioni
Perché andare alle scuole dire sapete c'è la bella notizia non c'è più posto voi non avete più posto fisso a Mallett cambiamenti e tante volte anche per aspettarsi che siamo tutti contenti lo trovo una cosa un po'strana
Questa questa vita che sarà fatta sempre di più di percorsi e non di posti
Bene ha bisogno di trovare nuovi terreni più sicurezza di sicurezza e non solo di incertezza di flessibilità
Badate io visti i dati delle votazioni in Austria
E secondo gli osservatori il trentacinque per cento dei giovani
Quindi il partito assolutamente più alto fra i giovani ha votato
Per odore Harper per il liberal nazista
Io credo che dietro a questa cosa ci sia un bisogno di sicurezza cui nei liberismo la nuova socialdemocrazia so dare una risposta
E per cui la sicurezza viene cercata poi rischia di essere cercata nelle cose
Più brutali più rozza sei sicuro qua perché chiudiamo i confini perché ci tireremo fuori dalla globalizzazione perché costruiremo un mondo il mondo della piccola Austria attenzione
Io sono di quelli che sono perché invece il mondo sia aperto che considera il fatto che la globalizzazione non un male in sé che considera il fatto che ci sia le nuove tecnologie non più la fabbrica terrorista come un'opportunità
Ma se vogliamo che i giovani lo sentano come opportunità bene oltre a fare l'elogio alla flessibilità doccia ma dobbiamo sentirci anche impegnati a ragionare sulle nuove sicurezze che dovremo dare ai giovani nelle condizioni mutate
E questa forse la riforma più profonda che dobbiamo fare del welfare e farlo alla svelta se vogliamo parlare se vogliamo parlare alle nuove generazioni
I giovani sono sì sconcertati come sconcertata la scuola ancora da questo punto di vista saltano le tacche corrispondenze tradizionali tradì Poloni e mestieri beh ma allora se questo è vero bisogna spiegare a noi stessi prima di tutto e a tutti che affrontare questo nuovo mondo richiede non meno ma più sapere non meno scuola ma più sul ma più scuola
Perché se un giovane sarà chiamata a cambiare de la prima cosa che bisogna metterci in testa metterla in testa che la Confindustria volte ci riusciamo a volte no
E che solo chissà più di quel che fa che è in grado di cambiare chi addestrato mestiere solo a quello la vecchia formazione professionale beh non ci si può chiedere di cambiare tante volte non ha vinto
Solo chi parte da condizioni culturali di consapevolezza generale alta può essere in grado di cogliere il cambiamento come un'opportunità e non come una sconfitta
Io allora più scuola più sapere certo più formazione vicino al lavoro che cambia
Ma con più sapere e con più cultura su questo abbiamo fatto dei passi avanti abbiamo a disposizione delle grandi opportunità per lavorare in questa direzione l'autonomia scolastica l'obbligo scolastico a quindici anni la riforma dei cicli approvata dalla Camera l'obbligo formativo a diciott'anni che diventata con l'ultima Finanziaria legge dello Stato
Lo dico sommessamente e non per fare un complimento al ministro o a quella parte del sindacato che ha lavorato con molta convinzione 'ste cose ma sono se facciamo un bilancio di questo governo dei prossimi due anni forse direi
Che le riforme che sono in grado di parlare alla gente di dialogare con la gente ne abbiamo fatti su questo terreno certo su tutti i terreni aperti
Certo che gli esiti non sono scontati certo che ci sarà da fare grandi battaglie politiche culturali contro chi la riforma dei cicli lavoro affossare domani e l'ha già detto no
Contro chiama al vecchio contro chi sente il pericolo come un pericolo a se stessi cambiamenti
Però abbiamo mi pare contribuito a tracciare colonne sindacato e con l'orgoglio di un sindacato che su questo è stato capace di Progetto una strada una strada per andare avanti
Questa strada richiede cambiamenti culturali profondi sono sfide vere pensata l'obbligo formativo a diciott'anni e al nuovo apprendistato beh non abbiamo lavorato fino ad oggi dovremo ancora lavorare a impedire che svuotino al nuovo apprendistato restringendo la platea dei giovani che ci vanno
Ma un minuto dopo da subito dobbiamo cominciare a lavorare da uomini di formazione da uomini e donne di formazione di scuola
Al grande problema è la grande sfida educativa che l'apprendistato
Cioè come Ariel rendere interessante la formazione a ragazzi che sono che sono fra gli apprendisti perché la scuola sono stati cacciati per età ogni apprendista che ritorna in formazione vedi la scuola dovrei considerarlo come una sua possibilità di riscatto
Perché qualcuno che la scuola mandato figlia
La scuola a disposizione né norme del sistema formativo per riscattarsi ecco quando io penso alla personalizzazione degli interventi alla flessibilità dei curricoli
Lo penso prima di tutto finalizzato a questo obiettivo cioè come rimettere dentro con negli accogliere come valore quelli che non si è stati capaci di tre mila dentro pochi anni
Prima
Ma vedete
L'educazione degli adulti essenziale anche per dare senso alla riforma della scuola e per farla capire
Anche qua tante frasi belle la scuola non finisce sapere bisogna insegnare ai giovani che dovranno imparare per tutta la vita
Sono messaggi positivi e se però poi giovani escono dalla scuola e scoprono che educazione degli adulti in Italia riguarda pochissime persone questi messaggi mi sono anche finti e rendono poco credibile anche la riforma dalla scuola io sono proprio convinto
Che ha un giovane play diciotto anni non puoi dare
Come vorrebbe ancora qualcuno industriale in quale tratti un mestiere il per definire
Clonare imparare formando sì più volte nel corso della vita è però l'educazione degli atti e quindi sono per indirizzi tardi e non per indirizzi specifici
E però l'educazione degli adulti lo dobbiamo costruire se no a questa cosa rischia di non aprire di non aprire senso
Allora io credo
Che dobbiamo lavorare anche come sindacato su questo abbiamo un grande compito è una grande responsabilità ad aumentare la domanda di educazione degli adulti e di formazione continua
E perché il governo mette a disposizione le risorse l'Offerta per venire incontro per venire incontro a questa domanda su questo ci stiamo avviando una sperimentazione interessante anche con qualche ritardi con qualche incertezza e con qualche contraddizione
Vi dicevo prima della Fondazione per la formazione continua che dovrebbe sottrarre questo segmento alle procedure burocratiche della formazione professionale normale
Perché un corso di formazione professionale normale quello che fanno uguali quello per barbiere che fanno uguali tutti gli anni che succedevano ma l'altro sempre uguale può anche sopportare tempi di attesa di approvazione del progetto di un anno e mezzo
Un corso di formazione continua che si fa perché c'è un cambiamento in una situazione lavorativa ed elevare risposte a lavoratori in carne ed ossa che rischiano di essere espulsi dal mercato del lavoro beh se Progetto ad aspettare un anno un anno e mezzo
Rischia di trovare di essere un progetto rivolta ai morti
E può spesso è chiusa l'impresa e spesso non ci sono più quei lavoratori a cui doveva a cui doveva servire
Quindi noi vogliamo fare questa Fondazione di diritto privato agile un grosso ruolo delle parti sociali a cui ricondurre tutti i soldi della formazione continua che derivano dalla trattenuta dello zero trenta che fino adesso sono dati da altre parti
Ma la novità istituzionale più importante secondo me possono e devono essere i centri territoriali di educazione degli adulti
Lo abbiamo cominciato col ministero da l'abbiamo messo nel Patto di Natale abbiamo cominciato un confronto col ministero dalla Pubblica istruzione che adesso sta diventando un confronto a più voci perché c'è anche il ministero del lavoro ci sono le Regioni c'è il sistema degli enti locali
Però credo che dobbiamo chiarirci insomma fino in fondo al significato che vogliamo dare a questa parola
Un centro territoriale educazione degli adulti per me un posto una scuola
Che in un territorio di dimensioni definite è in grado di cogliere la domanda di formazione
Che le forze sociali l'associazionismo ma anche le singole persone rivolgono un sistema formativo
Ed è in grado di mettere in rete l'Offerta esistente in quel territorio e in grado di dare domanda ai diversi bisogni di formazione
Una cosa semplice la difficile a farsi intanto perché innova resistente io per esempio non sono per considerare ogni scuola che fa educazione degli adulti come un centro territoriale di educazione degli adulti
Il cielo territoriale degli adulti è quella scuola che esercita questa funzione
Di messa in rete di tutte le altre di messa in rete dalla domanda di formazione che cittadini rivolgo queste ma formativo con la scuola e allora deve essere una scuola la scuola deve essere il centro perché c'è ancora un problema
Il rilascio dei titoli di studio della certificazione di qualità
E che avevamo il centro territoriale di educazione degli adulti deve esserci anche la formazione professionale le regioni
Deve esserci l'ente locale che ha responsabilità primaria nell'educazione degli adulti
Deve esserci l'università deve esserci anche quella rete di associazionismo che oggi ha svolto sul terreno dell'educazione degli adulti più libera e disinteressata una funzione di grandissimo rigidi
La scuola deve essere il centro della rete
O deve essere programmata dalla Regione come per l'offerta formativa in generale e supportare l'Inter locare a cui spettano responsabilità primarie ma sarebbe un grave errore se la scuola pensasse su questo terreno di far tutto da solo
La scuola che quindi di provocare in qualche modo conflitti rispetto agli altri soggetti che oggi già esercita una funzione su queste terre
La scuola deve essere un'opportunità
Per l'insieme del sistema associativo che fa educazione degli adulti e non deve essere sentito come una minaccia deve esaltare il ruolo dell'associazione di volontariato delle associazioni libere
Deve metterle in rete perché non tutti i bisogni posso di educazione degli adulti possono essere ricondotti alla domanda scolastica di tipo più
Tradizionale anche se la scuola per mettersi in grado di costruire proposte meno tradizionali e più innova
No abbiamo detto abbiamo collocato nel Patto di Natale questi centri territoriali all'interno del nostro discorso dei patti territoriali formaggi
Dei patti territoriali salvati vincere i patti territoriali formativi come condizione è forte dalla stessa contrattazione territoriale degli stessi progetti di di investimento locale
Voi sapete il sindacato ha fatto su questo una grossa scelta
Ha detto che i patti territoriali e contratti d'area non possono essere semplici agevolazioni di investimento all'impresa o superiore al costo del lavoro per trasferirsi dal nord al sud
Ma se i patti territoriali devono mettere in moto ovvero lo sviluppo locale devono essere anche in grado di far crescere il livello di ricerca di cultura le risorse umane di quel determinato territorio
Perché sono operazione lasciatemelo dire tuba economicista non recupera quell'elemento che lo stesso Progetto due mila due mila sei fatto da Fabrizio Barca ritiene essenziale per lo sviluppo locale cioè il capitale sociale
Il capitale sociale che è dato dalle regole di civiltà di convivenza
Di assistenza di anziani di coinvolgimento degli anziani di valorizzazione delle persone che è un elemento essenziale dello sviluppo locale soprattutto ignare che sono state decapitate da sviluppi precedenti sbaglia
Non vogliamo lì dentro il centro territoriali lì dentro può avere grosso ruolo di raccogliere esigenze di riscatto
Di foglia di nuovo di innovazione non solo produttiva ma anche sociale e civile di nuove esigenze di civiltà che nascono dalle persone in carne ed ossa di quei territori
Questo è il Progetto che semplice nelle sue linee fondamentali
Che incontrava qualche resistenza perché
Io temo anche su questo treno scontri per competenze fra le diverse amministrazioni la logica dell'integrazione l'unica vincente ma lo sappiamo bene che ci ha provato la più difficile a fare
Perché poi fra Comuni Regioni ministeri si rischia
Non dipinti litigare non su come mettersi insieme ma su come riservarsi ciascuno un proprio spazio separa e questo è la difficoltà più grande più grande dei soldi e delle risorse
Noi siamo per questo per rilanciare anche a livello territoriale quella lo quella che è stata la logica del masterplan che abbiamo concordato col governo
Cioè che poi è quella di partire dalle persone dei loro bisogni
E di usare le risorse dello Stato ai diversi livelli in maniera integrata per far fronte ai bisogni delle persone
Cioè far partire la programmazione è un obiettivo fisico vogliamo cinquecento mila adulti di più informazione entro il due mila uno e ha su questi metterà in rete le competenze e le risorse degli enti locali delle regioni del Governo e dentro il governo dei chiedersi dei diversi ministeri
Ci sono anche difficoltà da parte dell'impresa
E le imprese hanno difficoltà a passare dalla qualità predicata la qualità praticata
Si fa una cosa di grande innovazione come l'apprendistato e si mette in moto tutti gli strumenti per eluderlo
Attenzione lo dico subito io non considererei un vantaggio vissuta dire che nel Sud può però il contratto d'apprendistato c'è un contratto di perseguimento
Che
Dato che i giovani meridionali sono poveri di dal grande vantaggio di poter andare a lavorare con incentivi grossi all'impresa senza che li faccia nemmeno formazione
La lo considero un vantaggio
Cioè questa cosa che già sentito dire la dico perché l'ho sentita dire perché ha mi devi anche di parte del governo
Ciò che insomma al nord suo apprendistato via i contratti di formazione lavoro cioè gli incentivi alle imprese sono subordinati alla formazione al sud si può fare anche un altro contratto più specifico
Visto che son meridionali per dare incentivi all'impresa anche se non fa nessun intervento formativo io non lo considererei una francamente un passo avanti nemmeno un aiuto e nemmeno un aiuto ai giovani meridionale
Noi siamo anche noi una difficoltà
E non lo chieda a volte non abbiam fissato col Patto di Natale da solo queste cose come la priorità dell'intero patto il sindacato nel suo insieme è in grado di reggere questa sfida
La contrattazione territoriale davvero sentita come un valore forte da tutti la contrattazione territoriale sul Welfare locale sulla formazione non sto parlando di soldi e non sto parlando di tanto parlando della contrattazione territoriale come modo fondamentale
Per costruire uno sviluppo locale basato sulle persone sulla civiltà e non sulla violazione dei diritti e non su Visconti all'impresa e senza investimenti
Credo che dobbiamo camminare ancora tante
E siamo convinti davvero che
Lo stesso la stessa contrattazione sull'orario possa e debba avere come priorità le questioni della formazione nel Patto di Natale abbiamo scritto
Abbiamo scritto che noi siamo i per incentivare prioritariamente anche con incentivi all'impresa tutte le riduzioni di holding Pirelli articolazione dell'orario di lavoro finalizzata alla formazione
Non succede
Nella nell'ultima parte del suo libro che trovate in cartella che
Mi son permesso di suggerirvi Luciano Gallino in questo nell'ultimo libro di sinistra che sia stato scritto sull'occupazione primo se tre milioni vi sembran pochi
Dice che l'unica riduzione d'orario che può avere un senso per l'occupazione e quella collegata la formazione sia perché poi gli enti le cause il rischio di di sopraffazione ma anche perché se è una formazione massiccia
Sa formazione che si propone di mettere informazione mezzo milione può far luogo a un mercato del lavoro che proprio nasce dall'esigenza di sostituirlo le persone Gasquet solo informazione
Come è successo nella stagione più forte e più dura delle centocinquanta ore
Io credo che sia vera questa cosa ma paroloni con tutti è che praticarla come priorità contrattuale è una cosa molto più complessa molto più complessa edifici quindi credo che questo sia un terreno anche di battaglia politica fra Dinoi dentro il sindacato per ricostruire le priorità
Voglio concludere con un ultimo elemento
Mi pare che
Ci sia anche una difficoltà non nostra ma anche della politica del governo
A comunicare a far passare questi contenuti a farvi sentire alla gente come cose importanti se si conquistano
Cioè mi pare insomma che chiuso il libro della corte del contratto tutti pensano che il consenso della gente se tiene comunque su altri terreni e non su questo terreno
E mentre si è costruito campagne d'informazione su tutte le cose su questo terreno dell'educazione degli adulti secondo me
Sì costruito molto poco
E questo ha costruito molto poco rafforza quella cosa che vi dicevo prima che la formazione ma che ce l'ha già perché in realtà se lo sentono strategie di comunicazione efficaci di unici che saranno a conoscenza delle opportunità
Sono le persone già formate già istruite
Concludo su questo la contando quindi un episodio
Perché mi fa pensare come sarebbe possibile una campagna per gli esclusi magari cambiando il mediano il mezzo
Il medium usato
La storia che si svolge a Scandicci comune dalla Toscana
E che ha due protagonisti uno e Tullio De Mauro ai più grandi pedagogisti italiani nostrani che Walter Roberto Benigni non ancora premio Nobel va a farlo pro Berlinguer ti voglio bene andava in giro per le piazze per le strade
Nella raccontata ce l'ha raccontata Giulio De Mauro seminario abbiamo fatto due anni fa sull'educazione degli adulti
E il sindaco di Scandicci abbiamo un dato una lettera a tutti quelli che risultavano alfabeti poco scolarizzati dicendo di guardi signora Elena suddetta
Sarebbe bene che tornasse a scuola perché così danza del Tiziano
Mandato un po'di lettere perché anche se Scandicci insomma
Patria della civiltà in quegli anni di un po'di alfabeti Sanarica Scandicci
Ha risposto il sette otto probabilmente quelli che non erano analfabeti questi un po'più scolarizzati che voleva tornarvi per far qualcosa
De Mauro ha avuto un'idea
Benigni pace prestata a realizzarla che ha avuto anche successo perché ha decuplicato il numero degli iscritti ai corsi di alfabetizzazione insomma proposta degli andava fa dei comizi
Per i mercati di Scandicci nei caseggiati nelle sale e venire a fatti e più o meno e concludeva così
E il satellite da Benigni magari sono più divertenti ma
Tutti mi dicono a fatti e non parole
Io vi dico parole e non fatti
Parole parole imparati a parlare a leggere e a scrivere i fatti tuoi terranno
Grazie Andrea Ranieri io darei ora la parola Renato barconi segretario nazionale dell'ospite
Non è la prima volta eccome sindacato dei pensionati
Ci occupiamo dei problemi dell'educazione permanente
Una un nostro vecchio vecchio impegno ovviamente per la platea che rappresentiamo soprattutto
Ma l'iniziativa che qui abbiamo organizzato assieme alla Federazione della ricerca della CGIL
Parte da una valutazione
E la valutazione
Che noi pensiamo che si sia aperta nel nostro Paese
Una fase nuova di discontinuità
Cioè mi pare che si sta delineando un quadro prima di tutto normale tipo
Che riesce finalmente a rompere
L'egemonia del pensiero unico
Cioè tutto mercato
Tutti i problemi sociali risolti dal mercato
Se penso al
Alle norme alle leggi che sono state varate in questo ultimo periodo e quelle che sono in discussione
Mi pare che questa nostra consapevolezza di essere davanti a una fase che ha queste caratteristiche sia confermata
Se penso alla legge di riordino del Servizio sanitario nazionale
Se penso all'apertura della discussione in Parlamento sulla legge di riforma dell'assistenza
Se penso ai vari provvedimenti legislativi
Definiti Bassanini
Ma se penso anche alla discussione avviata sugli ammortizzatori sociali
Se penso ai contenuti
Della sperimentazione del reddito minimo di inserimento
Sì penso e prendo atto
Dei provvedimenti che sono stati emanati
Dal ministero diretto dal professor Berlinguer qui presente che ringrazio della sua disponibilità
La riforma dei cicli l'autonomia l'obbligo a diciott'anni
Arrivo alla conclusione che l'impressione è che sia e che siamo in presenza di un tentativo
Ancora tutto da concretizzare
Di ridisegno complessivo dell'organizzazione della società stessa
Ora la cosa a noi come sindacato dei pensionati naturalmente fa molto piacere che ci trova molto consenzienti
Perché in effetti questo fa parte della nostra linea strategica
E quando novità da anni siamo impegnati sul terreno dell'autonomia della persona anziana
Del ridisegno dei progetti di vita
è evidente che questo può avvenire solamente in un quadro di società organizzate in maniera diversa da come vorrebbe invece che la si organizzasse il pensiero unico supermercato dominante eccetera eccetera eccetera
E inoltre sosteniamo questa tendenza
Perché in effetti ci troviamo anche valori e contenuti
Della nostra iniziativa
Se io penso per esempio al tentativo che si fa
Cioè come si stia determinando un incontro fra la domanda di servizi ed il quadro normativo
Se penso a come queste leggi certi no di intrecciarsi
E pertanto di arrivare a un'integrazione dei servizi stessi
Se penso
A tutte le operazioni di decentramento funzionale davanti alle quali ci troviamo e soprattutto se penso non al ridisegno di uno stato sociale residuale ma uno stato sociale dove ancora l'universalismo
L'elemento l'elemento centrale
Ho fatto questa breve premessa
Di quadro
Per sottolineare come noi consideriamo importante l'accordo sottoscritto definito masterplan
E perché questo Rispetto al quadro che si sta delineando e proprio un anello importante fondamentale
Perché finalmente i problemi dell'istruzione dell'educazione
Voglio dire della cultura così come ci ha ben sottolineato Ranieri nel suo nella sua introduzione
Sono ormai considerati anche fattore decisivo dello sviluppo economico e civile del Paese
Dato al Patto di Natale
Questo elemento era stato introdotto ma il masterplan lo concretizza
Lo rende attuabile
Ovviamente oltre che a rappresentare una opportunità per ognuno di trovare la propria collocazione
Il master pane sostanza conclude questo processo iniziato qui DPR Patto di Natale decreto centododici Bassanini
E pertanto mette anche noi come sindacato dei pensionati
E davanti ha un ruolo
Ancora più importante
Rispetto al quale certamente noi non ci tireremo indietro come non ci siamo mai tirati indietro
Ora tutto questo è particolarmente importante per noi non solo per il valore generale
Che assume Anello con lo sviluppo eccetera eccetera
Ma perché ci offre anche spazi
Importanti
Di concretizzazione di nostri obiettivi
Di questo sindacato dei pensionati che ormai da tempo è diventata un sindacato generale
Per i temi che promuoviamo
Quali sono gli obiettivi nei quali noi siamo impegnati
E che da questo accordo trovano ulteriore spinta
Ne cito alcuni il primo
La lotta all'esclusione
I dati che qui portava Ranieri lo stanno a testimoniare
Oggi siamo in presenza di una esclusione civile e sociale
Che non deriva più solo dalla mancanza di reddito
Come tradizionalmente abbiamo abbiamo pensato oggi addirittura addirittura noi troviamo lavoratori cioè persone occupate che stando nella fascia di povertà
Ma
Stanno introducendo elementi di esclusione anche la mancanza di conoscenze di saperi
Di strumenti culturali e aggiungiamo noi anche di Circuiti relazionali
Ora è evidente che allora davanti a un processo di invecchiamento della società
E davanti all'aumento di questi processi di esclusione
è il tentativo di ricercare un diverso ruolo della persona
Un diverso modo di concepire lo stesso corso della vita
La ricostruzione di un'appartenenza di comunità
Diventano per noi elementi fondamentali se questa battaglia all'esclusione per l'inclusione
Sta al centro della nostra della nostra iniziativa
Su questo
Noi stiamo lavorando ormai da da un po'di tempo
Su quel terreno che noi definiamo delle economie sociali
E che poi riassume un po'le cose diceva Ranieri rispetto all'importanza dello sviluppo e della qualità nel territorio
Cioè uno sviluppo di economie che sia incentrato sull'autorganizzazione della domanda
Non più soggetti passivi
Ma protagonisti cioè costruendo un circolo virtuoso fra comunità di appartenenza bisogni e sviluppo
Ed è evidente che questo tipo di sviluppo si lega ai temi della occupazione
Cioè quelli che in sostanza noi definiamo mercati di qualità sociale
Guardare
Un aspetto estremamente importante rispetto al lo scontro in atto
Nel Paese ma non solo nel nostro Paese fra qualità e posto
Perché questa impostazione che noi diamo a queste iniziative definite di economia sociale cioè in sostanza la costruzione di un mercato di qualità sociale
Allargano il concetto di qualità
Applicato alla sola produzione di beni
Cioè c'è una costruzione di nuove opportunità di qualità
Dello sviluppo
Spesso oggi quando si parla di competitività incentrata sulla qualità o sui costi
Spesso ci si limita
Alla qualità intesa come elemento aggiuntivo del prodotto
Cioè in sostanza della produzione di beni
Il nostro concetto invece di mercati qualità sociale introduce questo elemento di qualità in un senso più ampio
Cioè di qualità della vita
E pertanto con sbocchi anche occupazionali più larghi più larghi ancora su questo noi stiamo preparando un primo rapporto che dovrebbe essere una sintesi politica del nostro operato in questi ultimi due anni e ci auguriamo che questo rapporto possa essere uno stimolo ulteriore a lavorare su questo su questo aspetto
L'altro terreno di lavoro
Che vorremmo portare avanti proprio approfittando delle possibilità che ci derivano da questo quadro normativo nuovo che si sta delineando e vorremmo lavorare insieme alle categorie degli attivi
è questo concetto di passaggio
Dal lavoratore a cittadino attivo
Per due motivi soprattutto
Prima di tutto perché l'autonomia della persona e l'autonomia dell'anziano in particolare si costruisce nel corso di tutta la vita
Si tratta di contrattare processi d'invecchiamento
E pertanto si tratta anche di contrattare problemi relativi all'organizzazione del lavoro
Alla qualità del lavoro stesso i processi formativi in questa fase della dell'esistenza ricordava qui Danieli come il laureato abbia una prospettiva di vita
Più lunga di chi non è di chi non è laurea
Per cui
Un lavoro da fare nel corso della vita attiva
Assieme ai sindacati delle categorie atti
L'altro elemento che ci porta a lavorare su questo terreno
Invece
Un lavoro specifico
Su coloro che si avvicinano alla pensione
Che può essere anche un momento difficile
Non sempre il passaggio è sereno
Oggi noi siamo in presenza di un allungamento della vita
Siamo il presenza del non esaurirsi della capacità fisica e intellettuale della persona che viene collocato a riposo
Questo apre nuove possibilità
Cioè la condizione di ex lavoratore non comporta più automaticamente la fine
Dei possibili ruoli attivi sociali
è un campo voglio dire dove
Ci si può impegnare
Dove gli spazi aperti dalla formazione continua possano ottenere dei risultati concreti
Partendo proprio da un recupero di vita di comunità legata all'appartenenza di cui il di quel territorio e questo può determinare anche un miglioramento della qualità della vita non solo per gli anziani ma per tutti questo recupero di vita di di comunità
Ed è il concetto che noi spesso abbiamo abbiamo sviluppato quando parliamo dell'anziano come risorsa
Considerando anche nell'anziano
A un rapporto naturale con idee come il territorio
E perché questo può sviluppare
Un ruolo attivo sociale
Partendo proprio dal territorio pose sviluppare una domanda
Si può organizzare i bisogni
E partire da qui
Per stimolare un'offerta un'offerta qualificata
E
Pertanto si può incidere in maniera concreta
Sulla costruzione del beffardo locale
Quello che noi auspichiamo
La costruzione due fare che nasce dalla realtà dalla realtà locale
E attraverso questo mettere costruire determinare le premesse per quello nuovo bello fare di cui di cui stiamo stiamo parlando
Perché solo in questa maniera io riesco a concretizzare
Questa affermazione che spesso facciamo e che quella di un nuovo governo fare che può incidere anche sulla qualità qualità dello dello sviluppo e di conseguenza s'dell'occupazione
Noi per questo
Abbiamo posto nelle nostre rivendicazioni
Uno strumento che in molti Paesi europei è già sviluppato
Quello cioè che viene definita la pensione progressiva
Cioè in il passaggio a una certa età mezzo lavoro mezza pensione
Perché io mi affretti questo permette di costruire un percorso che arrivi a concretizzare gli obiettivi a cui facevo riferimento riferimento su
E come secondo punto noi crediamo opportuno sviluppare quelle esperienze che a livello territoriale e già ci sono
Ne veniva citata uno a proposito di di di Milano
Per realizzare programmi di lavoro assieme alle categorie degli atti
Che possano
Attraverso i quali si può iniziare questi processi quando ancora la persona e in attività attività attività Pierre
L'ultimo elemento che voglio introdurre che si legano alla nostra la vita
Alla nostra attività
E che ci obbligano a riflettere rispetto all'accordo anche cosiddetto del masterplan
è che i contenuti e il quadro che si delinea in quest'accordo si lega strettamente con i temi della nostra contrattazione territoriale
E
La contrattazione territoriale per noi ormai da da da anni e il cuore della nostra iniziativa
Abbiamo individuato il territorio come elemento strategico
Ed è chiaro che rispetto a questo quadro normativo
Anche i contenuti della nostra contrattazione territoriale dovranno essere rimodulati
Ci sono i centri territoriali di educazione degli adulti
Che naturalmente possano essere rivitalizzarsi c'è una richiesta in questo senso la nostra contrattazione territoriale può portare denso contenuti nuovi
Un ruolo nuovo
Attraverso la costruzione dei pasti dei patti formativi territoriali
Perché il masterplan cita gli strumenti ci dà le risorse anche ci dà un quadro ma sicuramente i risultati dovranno essere concretizzati nel territorio di allora di qui i contenuti della nostra contrattazione la rimonta la rimodulazione
I temi che probabilmente non potranno più essere solamente quelli tradizionali della nostra della nostra iniziativa
Perché perché evidentemente il patto territoriale formativo
Così come lo interpretiamo noi
Dovrà inevitabilmente interagire con il territorio
Cioè in sostanza c'è un discorso che noi facciamo a proposito di tutti i servizi lo facciamo anche per quanto riguarda gli aspetti formativi
Non è più sufficiente un'Offerta formativa
Dovremo costruire una domanda di formazione
Io credo che
Tutte le esperienze validissime di università popolari della terza età eccetera eccetera
Proprio alla luce di questa impostazione dovranno evolvere
Cioè dovranno andare anche oltre
Legandosi strettamente a un programma territoriale cioè a un patto un patto formativo senza più limitarsi nella stragrande maggioranza dei casi a un'Offerta formativa
Il patto territoriale fra l'altro deve partire proprio dalla domanda di formazione del territorio
Perché nel territorio ci sono le diversità storiche le diversità culturali
Perché in sostanza dovrà raccogliere le esperienze di vita che in quel territorio sono andate maturando cioè una ricchezza di stimoli
Che assolutamente non può essere trascurata e Centri territoriali permanenti dovranno essere rivitalizzato il su questa su questa strada
E inoltre il territorio
Il patto formativo sarai estremamente importante se noi riusciamo a qualificare ulteriormente la nostra contrattazione territoriale
Perché sul territorio
Prego prego
Perché sul territorio
Che si può incrociarsi che può incrociarsi con l'autonomia scolastica
Le cose che qui venivano dette un'autonomia scolastica che non può essere autoreferenziale
Macché di chiaramente dovrà aprirsi alla specificità alla specificità del territorio e secondo elemento
Il patto formativo può rivalorizzare il ruolo delle regioni e degli enti locali
Cioè anche all'interno dei patti formativi regioni enti locali associazioni comunali dovranno giocare un ruolo non potranno più dei mandare cioè un ruolo di promozione di governo che dovrà essere svolto a livello sul territorio
E di conseguenza l'intervento e il un rapporto sinergico o i provveditorati coi distretti scolastici cioè in sostanza io voglio dire che abbiamo davanti l'opportunità concreta attraverso questa impostazione
Di riaffermare il valore della concertazione anche nel territorio
Una concertazione che accanto alle istituzioni le forze sociali ed economiche veda anche le forze sociali
Che nel territorio si trovano tutte queste potenzialità
E che probabilmente in un discorsi in un momento in cui la concertazione viene rimessa in discussione da più parti
E può rappresentare invece una ulteriore riaffermazione di questo di questo strumento che noi vogliamo valorizzare anche a livello a livello territoriale
Infine e vado a concludere
I patti territoriali
Debbano incrociare il valore del vissuto nel territorio
Cioè la memoria della persona
Noi stiamo disperdendo un capitale in questa società stiamo disperdendo il capitale della memoria
Cioè
E deve incrociare vede di valutare la storia delle persone
Cioè i saperi della persona
Intesi non in senso accademico ovviamente
Cioè in sostanza accanto
Alla costruzione del saper fare
Ci deve essere anche una trasmissione del saper vivere
All'interno all'interno del del patto territoriale
E pertanto in questa maniera divenendo sia all'ora un elemento importante
Alla lotta contro l'esclusione l'esclusione dall'anziano permettetemi infine anche Ranieri lo citava
Il ruolo del sindacato in particolare il ruolo del nostro sindacato dei pensionati in questa fase in questo quadro
Beh io credo che come sindacato dei pensionati ma abbiamo un grande ruolo da giocare
Che ci fa molto piacere che oggi siamo qui a discutere insieme ai giovani
In un periodo in cui spesso veniamo accusati di egoismo
Siamo molto interessati invece a discutere con loro per confrontarci
Per comprendere se le nostre rivendicazioni e le nostre richieste siano veramente in contraddizione con l'altra parte della società o invece se partendo da realtà diverse noi non puntiamo
Insieme alla realizzazione degli obiettivi gli obiettivi comuni
Io credo che noi dovremo ancora lavorare fortemente perché è questa potenzialità che sia aperta di ridisegnare
Un nuovo modo di organizzare la società vada ancora avanti e si concretizzi
Nello specifico
Qui sono già state citate le fondazioni la Fondazione per quanto riguarda l'educazione degli adulti
Su questo signor ministro noi le domanderemo un incontro
Unitariamente ovviamente per vedere come possiamo avanti portare avanti questo questo tema
A livello nazionale e come costruire in maniera solida questo quadro di riferimento
Ma l'altro aspetto è che questo quadro normativo è indubbiamente necessario ma non è sufficiente
Cioè non abbiamo bisogno di attivare
Per tutte le cose a cui ho fatto riferimento dalla sanità all'assistenza alla formazione permanente abbiamo bisogno di attivare azioni concrete nel territorio perché è lì che poi si trova lo sbocco che può concretizzare
Ora il ruolo del sindacato pensionati
è indubbiamente un ruolo difficile perché è di frontiera
Ma che noi non rifiutiamo
Perché noi abbiamo un fortissimo insediamento territoriale
Ci troviamo con le nostre strutture in tutti i territori
Il progetto di re insediamento territoriale sulla quale la CGIL sta lavorando poggia molto
Sulle nostre possibilità e sulle nostre e sulle nostre strutture per cui ci sentiamo particolarmente impegnati
Sia per quanto riguarda il rafforzamento del completamento del quadro normativo generale ma anche quelle di rubare questa attività sul territorio
Noi siamo convinti che si è aperta
Con tutte le incertezze che vanno aggiunte a questa affermazione è una fase di opportunità
Rispetto a un quadro normativo in via di costruzione
Noi come sindacati dei pensionati sicuramente non faremo passare questa opportunità senza cercare di concretizzarla
In un ma non ha martedì dico Buzzanca coordinatore nazionale dell'Unione degli studenti
La cultura e organizzazione disciplina del propria anteriore e presa di possesso della propria personalità
E conquista di coscienza superiore per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico la propria funzione nella vita i propri diritti i propri doveri
Un pensatore italiano a me molto caro all'inizio di questo secolo si esprimeva così definiva così il concetto di cultura oggi alla fine di di questo secolo alla fine dello stesso secolo queste parole continuano a valere anzi probabilmente oggi la cultura anche qualcosa di più
Per tanti sarà l'unico strumento per riuscire ad acquisire una cittadinanza reale nella società nel mondo del lavoro sarà uno strumento per creare anche nuova occupazione oggi mentre tanti sono convinti che è la panacea di tutti i mali sia il binomio meno costi più flessibilità
Sono convinto che non posso esistono sviluppo reale del nostro Paese se non si investe sulla qualità sulla preparazione delle persone sulla formazione permanente
Oggi investire sulla cultura e sulla formazione significa investire sul futuro sulle giovani generazioni su chi verrà dopo
Investire sulla formazione significa porre le basi anche per un nuovo sistema di benessere per tutti
Per fare questo
E noi da diversi anni che ci mobilitiamo rispetto a queste questioni per fare questo è necessario un cambiamento radicale
Dei sistemi formativi
Occorre ripensare hanno ai modelli che rivoluzioni non è il rapporto fra luogo della formazione e soggette informazione
Ancora oggi esistono un sistema scolastico di un sistema universitario che ti offrono un pacchetto più o meno preconfezionato di saperi
Ed una serie di Rigoni che certificano poco più che nulla
In questi ultimi anni
E questo dobbiamo o riconoscerlo
Molto si sta facendo per modificare questo tipo di assetto
L'apertura la scuola al territorio ed una maggiore autonomia di scelto Veltroni del percorso da seguire potenzialmente potrebbero essere degli strumenti che invece di fare i conti con l'offerta iniziano a fare i conti con la domanda con la domanda degli studenti di chi si vuole formare inizia a rispondere maggiormente alle esigenze e ai bisogni del soggetto informazione
Prima ho detto potenzialmente e vorrei sottolineare questo potenzialmente perché non è assolutamente casuale
E infatti noi riteniamo che sì riordino dei cicli scolastici che l'autonomia scolastica
Si era in qualche modo degli spazi importanti davvero importanti però sono degli spazi neutri
Nel senso che può avvenire di tutto
Il futuro di questo tipo di sistema che giustamente si pone l'obiettivo di rapportarsi con il territorio
Dipende da innanzitutto rari ridefinizione dei poteri
All'interno dello stesso sistema ma dipende anche dagli stessi rapporti di forza che si vengono a creare in qualsiasi realtà locale faccio alcuni esempi
Una scuola in mano a presidi e docenti funzionerà sicuramente diversamente da una scuola che coinvolge gli studenti nelle scelte strategiche
Una scuola in un comune che promuove politiche di sostegno alla formazione continua non sarà sicuramente i denti che ad una scuola che pretende di sostituire il proprio consiglio d'istituto con un consiglio d'amministrazione
Nel momento in cui la logica di mercato fa davvero tante egemonia
Ovunque non si può non tenere non temere determinati rischi
A questo punto ce la possono a domanda si deve accettare la sfida io penso di sì penso sia necessario costruire in tutte le le realtà delle alleanze
Che cambierà in meglio il sistema formativo rafforza rafforzando
Il suo valore di mezzo necessario per una per una reale emancipazione sociale
Io penso che
Oggi
Si stia affrontando una questione davvero rilevante ho sentito prima parlare di contrattazione territoriale secondo me
Questa questione deve essere centrale nelle nostre riflessioni delle riflessioni ve vizi vuole rappresentare i soggetti informazione
E di chi rappresenta il mondo dei pensionati io penso che si possa costruire un asse importante ma non solo con il sindacato e pensionati io penso che si possa costituire un asse importante anche con tutto quel mondo al volante del volontariato e dell'associazionismo che si muova nel territorio
E che
Realizza dei Progetti anche per le questioni formativa
Va bene l'asfalto è idoneo non deve tradursi semplicemente nello studio della storia la propria città e io non penso che sia solo questua
Si deve tradurre la possibilità di aprire strutture anche a chi non è in età scolare per esempio
E lui aprile momenti di confronto momenti di confronto comuni scambi di sapere e di esperienza in questo senso la scuola le nostre scuole possono diventare un ponte tra le nostre generazioni tra chi
E appunto in età scolare vive all'interno alla scuola e chi invece non è più magari in età scolare anche se
Ormai probabilmente sarebbe necessario far rientrare in età scolare tutti quanti
Questo tipo di sistema il cambiamento comunque che che è in atto nel nostro Paese rispetto ai sistemi formativi non si fa assolutamente a costo zero non si fa gratuitamente
Io penso che il governo se ne sia accorto
è il master parla il masterplan è una valida risposta
A diciamo la necessità comunque di investire seriamente sui sistemi formativi e di qualificarli nel migliore dei modi
Tanti saranno già da questa Finanziaria abbiamo avuto modo di confrontarsi con il ministero tanti saranno lo Investimenti che si pongono l'obiettivo di qualificare il sistema scolastico
Ma pochi troppo pochi è questo bisogna dirlo con forza approfitto della presenza del ministro Berlinguer troppo pochi sono i soldi stanziati per il diritto allo studio
Noi siamo
Insoddisfatti dei duecentocinquanta miliardi stanziati per il diritto allo studio tra duecentocinquanta miliardi
Centocinquanta miliardi
In tre anni sono duecentocinquanta mila borse di studio da un milione
All'uno una cifra che sicuramente non risponde alle nostre rivendicazioni soprattutto non risponde all'esigenza di creare nel nostro Paese un sistema nazionale di diritto allo studio
Mai lo chiediamo da tempo e penso che che questo sistema nazionale diritto allo studio insieme a tanti investimenti veri studenti sia ancor più necessario nel momento in cui si dice in alziamo l'obbligo a diciott'anni
L'obbligo formativo a diciott'anni
Dovrà essere sostenuto sicuramente
Con delle borse di studio consistenti
Cosa che purtroppo adesso
Nel nostro Paese non esista
Ma dovrei essere anche nel medio e lungo periodo un obbligo gratuito l'oblio e permetta a tutti i giovani di entrare a scuola o di frequentare qualsiasi tipo di percorso formativo gratuitamente senza spendere soldi
Rimanendo sempre nella contingenza adesso cambia un po'o diciamo le questioni
Che sto affrontando vorrei parlare un po'di università non so se qui c'è qualcuno
Che si occupa di università però una domanda penso sia opportuna porla anche al ministro Berlinguer
Da una parte abbiamo detto mancano le risorse per il diritto allo studio dall'alto
A me risulta abbastanza curiosa la politica di selezione della domanda di degli iscritti all'università
Mi sto riferendo alla che canalizzazione al sistema di canalizzazione previsto da dal Progetto dell'autonomia didattica di Zecchino
Innanzitutto la prima domanda che mi viene in mente
è se esiste un Mino di comunicazione fra il ministero della pubblica istruzione è il ministero
Dell'università e della ricerca scientifica
Dal momento in cui attraverso il sistema dei crediti e dei debiti scolastici e formativi inserito nella riforma e la scuola
Si ha la possibilità di creare realmente le condizioni di una politica del recupero e del conseguente orientamento scolastico universitario Zecchino ci viene a dire che è necessario porre dei dei limiti alla domanda
Intanto un bronzo presentando un progetto che
Appare almeno ai miei occhi in controtendenza rispetto al progetto di riforma delle del riordino dei cicli scolastici
L'unica vera politica da realizzare
Io non non sono fra quelli che dice
Siamo agiamo solamente sull'Offerta moltiplichiamo l'università nel nostro Paese abbiamo altre dieci mila università nel nostro Paese probabilmente questo a questo si dovrà arrivare però probabilmente
Sostavano seriamente convinto che sia da fare una politica sulla domanda ma Polia sulla domanda che non si ponga l'obiettivo di limitare la domanda e quindi di limitare gli accessi all'università
La politica fare sulla domanda è una politica che si ponga come obiettivo la consapevolezza della scelta universitaria attraverso l'orientamento universitario sin da dal terzo dal secondo me anche prima
Da dei primi anni di scuola un orientamento che è orrenda consapevole lo studente che si ritrova a fare una scelta per andare all'università
Il movimento studentesco che c'è stato in questi anni ed in particolare al nostro organizzazione
Hanno dimostrato di avere nel proprio DNA la propositività anch'io
E qui scomodo un altro grande pensatore del nostro secolo Italo Calvino
Come Italo Calvino elezioni americane vorrei avanzare alcune proposte per il prossimo millennio siamo alla chiusura del secolo
Prossimo fra un centinaio di giorni si aprirà il prossimo millennio
Calvino avanzava delle delle proposte per il prossimo non è né sicuramente abbastanza diverso da quelle Chiarenza Rojo anch'io vorrei avanzare alcune proposte
Innanzitutto
Per far diventare il diritto alla formazione un reale diritto di cittadinanza
Servono misure di sostegno consistenti direttamente agli studenti
Le borse di studio oggi
Le borse di studio risale al nostro Paese servano davvero poco
Dobbiamo porre le basi
Anche per un'autonomia dello studente dalla famiglia che gli permetta di andare a vivere un'altra città in un'altra casa
Io vorrei ricordare un solo dato
Non so Ross
Non sono sicuro di Otello interpretare positivamente
Il novanta per cento dei giovani tra i quindici Edison e i ventinove anni vive ancora con la propria famiglia io non penso che si debba andar fieri di questo dato
Quindi penso sia opportuno avviare una seria politica di sostegno monetario agli studenti occorre anche
Accompagnare al sostegno monetario la creazione di una serie di azzurro di agevolazioni e servizi per tutti i soggetti informazione
Servono infatti l'agevolazione sugli affitti delle case sull'acquisto di un computer sul rafforzamento del mercato delibere di testi delle vite scusati
Ma inciderà anche una seria politica che incentivi l'acquisto di consumi culturali io sono particolarmente caro a questa cosa
E fra l'altro sono convinto che la nostra organizzazione anche in questo possa fare asse con il sindacato pensionati oggi uno stato è in grado di orientare la domanda dei consumi io sono convinto di sì
E penso sia anche una cosa abbastanza oggettiva visto che
Con la rottamazione di fatto lo stato ha orientato l'acquisto di ha incentivato l'acquisto di macchine e di motorini nel nostro Paese
Adesso non vorrei proporre la rottamazione dei libri perché quelli è meglio tenerli a casa però sono convinto che una politica degli incentivi
In grado di abbattere i costi del cinema del teatro dei romanzi dei cd sia una cosa da fare
Noi però proponiamo
Da tempo
Una carta l'abbiamo chiamata carta Giovanni
Che ci dia la possibilità di accedere a determinati
Consumi culturali a basso costo
Queste badate
Non sono delle utopia talvolta
Mi capita di confrontarmi con qualcuno
Che magari dice voi sognate voi sognate il paradiso queste sono delle cose che nel resto d'Europa avvengono da molto tempo sono state realizzate da molto tempo
Sono state realizzate da molto tempo
E nessuno si scandalizza lì quando si dice abbattimento dei costi dei consumi culturali o sostegno a gli studenti fuori sede
è bene siamo entrati in Europa
La nostra generazione sarà la prima generazione veramente europea la prima generazione che
Raccoglierà i frutti o pagherà
Diciamo i rischi
Di questo processo di unificazione io spero che raccoglierà i frutti e raccogliere frutti spero che
Si riesca comunque ad ottenere e a raggiungere determinati obiettivi che ha già nel nostro continente sono stati raggiunti da tempo
Accanto a tutto ciò che è necessario pensare insieme a come ci si rapporta alla dimensione locale non c'è solamente una dimensione sovranazionale ma c'è soprattutto penso sia sul molto importante una dimensione locale
L'invito che faccio alla CGIL al sindacato pensionati è quello di creare insieme degli spazi comuni nelle nostre città
Avverto la necessità di Dini di di individuare dei nuovi spazi pubblici contro il percorso isolamento che spinge le l'individuo a rifugiarsi nel privato oggi
I luoghi pubblici
Sono
I luoghi frequentati da chi ha di meno di privato
Se guardiamo anche Roma stesa vediamo che i luoghi pubblici sono frequentati dagli extracomunitari dai poveracci che hanno davvero poco di privato io penso che si debba fare un forte investimento sui luoghi pubblici sul rilancio dell'importanza dell'odio pubblici
Pensa anche a o a un ritorno ai tempi dei greci
In tempi egregi luogo pubblico del luogo in cui nasceva la tragedia la politica
E spero che si possa
Riuscire in qualche modo a valorizzare anche nel nostro Paese luoghi pubblici questo dobbiamo fare insieme
Le agenzie formative in questo possono rappresentare tanto possono essere come dicevo prima il luogo dell'incontro tra generazioni ma serve anche altro
è opportuno che si creino altri spazi Campaccio necessariamente riferimento alla scuola e dall'università possono essere anche degli spazi degli spazi che ma ci prendiamo che auto gestiamo
Oggi
Al momento in cui la formazione all'individuo rappresenta un elemento fondamentale
Quanto lo è il lavoro
Perché non pensiamo di costruire accanto alle vostre camere del lavoro delle nelle nostre città le camere del sapere perché non immaginiamo
Dei luoghi in cui si possano trasmettere
Dei saperi in cui giovani e anziani
Lavoratori pensionati si incontrano
E ognuno di loro metta a disposizione la propria esperienza la propria cultura il proprio sapere
E se lo scambia col giovane con l'anziano sono scambia vicendevolmente
Io penso che noi abbiamo tanto da imparare
Da
Da voi da da i pensionati da da chi lavora
Però penso che qualcosa ve la possiamo insegnare anche no e quindi ritengo importante la costruzione insieme di luoghi di questo tipo
Abbiamo il dovere di porre le basi di uno stato sociale che riesca a reggere tutte le contraddizioni che si aprono con il nuovo millennio
Oggi purtroppo la tendenza che mi sembra vada più di moda
è quella di chi
Vuole accompagnare le trasformazioni curando i feriti che queste trasformazioni causano
Personalmente sin da piccolo io ho avuto insomma ricordo questa immagine
Mi ha mi ha insegnato tanto
Non è né a un filosofo ne un uno scrittore ma è lo spot di Rio de di un dentifricio che diceva prevenire è meglio che curare
Ranieri magari direbbe
Promuovere è meglio che curare è bene io penso che che questo celebre spot debba insegnare qualcosa attutire ben segnare qualcosa chi pensa che che lo stato sociale serbi
Per curare chi rimane travolto dai processi di trasformazione
Questo lo si fa con la consapevolezza e qui sono molto d'accordo con quello che diceva Ranieri con la consapevolezza che non basta dare un'unica un'unica risposta per centinaia di persone
Ma penso anche che non basta e dividere in sezioni giovani ed anziani purtroppo in questa fase creata questa situazione può imbarazzante per questione giovanile la parte resta dall'altra
Però scusi
Diciamo questa disposizione vi assicuro che è del tutto casuale non è nostra intenzione
Batterci per e uno Stato sociale
Che si occupi in sezioni di di giovani ed anziani queste cose probabilmente oggi le fa solamente l'anagrafe
Non sono due mondi completamente dis non sono due mondi completamente distinti
Io sono convinto che lo so usare il futuro avrà l'obiettivo di rispondere ad esigenze diverse anche all'interno del mondo giovanile come all'interno del mondo il lavoro come all'interno del mondo di di chi non è più in età lavorativa
Con la formazione questo tentativo è già stato avviato io penso
Che sia già stato avviato contanti provvedimenti anche se
è necessario caro ministro fare molto di più
Adesso probabilmente occorrerà avviarlo anche per altri campi di intervento grazie
Allora adesso passiamo ai primi interventi programmati in questa parte della mattinata prevederemo tre interventi prima della sospensione
L'assessore alla Regione Toscana Paolo bene speri Enrico Panini segretario generale della scuola tra il ministro Berlinguer
Non pongo limiti
E comunque se avete comunque sensato a temere di interventi adesso intorno ai dieci minuti un quarto d'ora
Paolo né speri
Allora il ministro di più papi più
Innanzitutto desidero ringraziare dell'indirizzo
La la CGIL il sindacato pensionati della Federazione formazione ricerca
Perché naturalmente l'invito città l'opportunità di descritte insomma di discutere di scambiarci opinioni
Su una questione ecco il secondo motivo della congratulazioni ad ringraziamento su una questione quella della creazione di un sistema italiano di educazione degli adulti
Che non è più soltanto un elemento di un dibattito ahimè teorico e non operativo ma in realtà invece come risulterà credo come è già risultato da ciò che è stato detto e come risulterà poi penso tra ciò che è vero in realtà a le caratteristiche di un impegno Sui tempi preferì cioè di un insieme
Di domande alle quali rispondere sui tempi pre di per inaugurare anche nel nostro Paese appunto la stagione dell'educazione degli adulti
Allora comincerò da alcune cifre mi scuso per la rozzezza naturalmente
Però penso che insomma siano di per sé significative allora in italiano io abbiamo nel novantotto noi avevamo una popolazione di cinquantasei cinquantasette milioni di abitanti
Di questi cinquantasette milioni di abitanti oltre ventitré milioni avevano soltanto la licenza elementare o nemmeno la licenza elementare
Altri sedici milioni e mezzo avevano solo il diploma della scuola dell'obbligo o nemmeno il diploma della scuola dell'obbligo
E questo ovviamente è già un dato di per sé significativo
Vuol dire che diciamo così tra i quali due terzi forse della popolazione non vanno dal punto di vista del del titolo di studio oltre l'obbligo milioni di persone
E non porti
Non si pensi che questo da che questi dati afferiscano alla parte della popolazione che non lavora
Perché in realtà in quella stessa in quello stesso anno le forze di lavoro in Italia erano ventitré milioni
Di queste tre milioni e trecento mila solo la licenza elementare osso rotto
Ora
Sì che questo dato che questi dati sono patrimonio esclusivo del Mezzogiorno
Perché nella civilissima Toscana nel novantotto popolazione tre milioni e mezzo
Gli abitanti un milione e mezzo solo la licenza elementare novecento mila novecentocinquanta mila solo l'obbligo
E dal punto di vista delle forze di lavoro un milione sempre in Toscana un milione e mezzo le forze di lavoro duecentocinquanta mila solo la licenza elementare cinquecentocinquanta mila solo l'obbligo allora questi dati di cui mi scuso della di rozzezza mi scuso ma credo che vadano presi da violenza riconsiderazione anzi li considero alla base del nostro problema
Questi dati pongono una serie di problemi
Primo
Naturalmente scusate se faccio un passo indietro naturalmente oltre a questi dati bisogna considerare l'altro elemento tipico dell'Italia
L'Italia è un Paese nel quale non solo non esiste un sistema organizzato e di educazione degli adulti ma nel quale la parte di attività afferenti al concetto generale di educazione degli adulti o formazione continua a molto limitato lo sappiamo
Sempre limitato e come si può dire i dati italiani poi addirittura sono talvolta assenti
E questo è già un un un elemento che fa riflettere se prendete ad esempio l'ultimo AO rapporto l'ultimo rapporto dell'OCSE
Proprietà di qualche giorno fa proprio sui insiste è un'analisi comparativa dei sistemi di educazione degli adulti e formazione continua nel nei Paesi europei e non solo ai Paesi europei
Voi troverete un dato strano che c'è l'elenco di quasi tutti i Paesi europei
Con alcune eccezioni tra queste il silenzio eccezioni cioè l'Italia non ci sono i dati
è un dato è un elemento significativo no
Significativo dal punto di vista quantitativo ovviamente educazione degli adulti e formazione Continental Little pochi ma anche qualitativo dei che in Italia per su sul rispetta questa questione c'è scarsa attenzione fino a non fornire i dati o non avere dati
Dopo lire all'OCSE
Ora però questi dati comunque pongono una serie di problemi ai quali dobbiamo rispondere per la costruzione del sistema delle azioni da adulti il primo problema naturalmente quello quantitativo perché un una una elementi siffatti i numeri così grandi milioni di persone sono a quel livello eccetera eccetera pongono un problema quantitativo di Offerta di occasioni di apparentemente
Se noi consideriamo che nel le ultime indicazioni o Nun me mi pare siano la conferenza sull'educazione degli adulti di Amburgo
Non non ricordo esattamente ma posso sbagliare ma insomma che parlano di un obiettivo generale costituito da un'ora di formazione al giorno per tutti
Ovviamente misuriamo la differenza fra questo obiettivo la dimensione dell'attuale offerto all'educazione degli adulti in Italia e le norme bisogno
Che c'è in Italia quindi noi abbiamo un problema quantitativo da Repubblica ovviamente data guadagnare nel tempo ma un problema quantitativo è enorme di costruzione di Offerta di occasioni di apprendimento
Poi abbiamo questi numeri ci pongono un secondo problema cioè un problema qualitativo
Questo è il motivo per cui o no ho parlato di dati sulla popolazione di dati sulla forza lavoro
Perché in realtà quei dati che ho citato dimostrano che un come si può dire per rispondere ai problemi che si pongono noi abbiamo bisogno di un sistema complesso di educazione degli adulti
Nel quale ci sia una un asse che chiamerei recupero dei livelli di istruzione
Voi l'avete scoperta prima di noi quando avete inventato le centocinquanta ore non crediamo che questo sia un problema risolto c'è un problema di recupero di livelli di istruzione
Poi c'è un problema di acculturazione
Di acculturazione
La la il le quantità che riguardano la la la la popolazione che non lavora anche un desiderio di acculturazione insomma di possesso di strumenti critici si ragionamenti e così via e poi abbiamo un terzo problema
Il problema della acquisizione continua di competenze anche per coloro che lavorano
Questi tre pezzi dell'acculturazione recupero delle belle distruzione l'acquisizione continua di competenze quella che chiamiamo formazione continua questo è il punto naturalmente oggi interno debbono interagire fra loro
Perché non lo sappiamo
Formazione continua come sinonimo di aggiornamento professionale contiene solo una e è vera per carità ma è come si può dire non tutta la verità contiene la verità ma non tutta la verità perché il problema della formazione continua e l'aggiornamento professionale ma anche l'aggiornamento proprio degli strumenti diciamo più raffinati di ragionamenti
E per converso l'acculturazione a prescindere da ciò che si muove nel mondo del lavoro ovviamente è un ecco vera anche voi esame tante anche essa della verità e poi è anche un obiettivo come si può dire di visione del mondo che la cultura del mondo e lavoro e la cultura in generale si integrino ecologia naturalmente da questo scaturisce un terzo problema
Il terzo problema è relativa al fatto che
Per problemi quantitativi e per problemi qualitativi quelli che ho detto
La e come si può dire l'organizzazione del sistema capace di dare risposte non può che porre la questione delle no non di un sistema deputato
Solo e soltanto quello ma delle relazioni tra più sistemi perché i dati che ho citato perciò ciò che abbiamo sentito anche delle realtà dalle relazioni
Pongono il problema delle come si può dire dell'integrazione delle relazioni tra soggetti ognuno dei quali mette risorse ha una sua vocazione e così via
E che solo insieme possono contribuire alla soluzione del problema questi soggetti e questi sistemi è inutile che lo dica sono il sistema della formazione professionale delle proprie agenzie formative
Sono la scuola e i centri territoriali di educazione degli adulti
Sono le università sono la Fondazione quando ci sarà per la formazione continua e sono l'associazionismo perché quei dati la quantità e la qualità delle quei dati
Insomma
Scooter
Fa emergere un altro elemento e cioè che il solo e soltanto soluzioni rigidamente pubbliche
Che non si sposano con la ricchezza della società che che è già presente nel campo dell'educazione degli adulti
Può andare dai da questo modello possono scaturire solo le risorse parziali e noi invece abbiamo l'esigenza di mettere in campo una quantità straordinaria di risorse di competenze e in questo in questo
Obiettivo
Stato e società lo dico un po'banalmente potenzialmente ovviamente ci sono utilmente chiamati a collaborare
Secondo me c'è anche un quarto problema
Che viene da questi dati e che naturalmente i bisogni ed educazione degli adulti per questa massa di persone suo non possono che essere molto differenziati e sono molto differenziato
Colui che lavora con lui non lavora differenziazioni per entrate luoghi cioè eccetera lo sappiamo no e poi tali da modificarsi nel tempo allora non ne abbiamo bisogno di un sistema integrato in cui io ogni soggetto in ogni sistema porta il proprio contributo ma il sistema per lo deve essere pubblico scusate fluido
E in questa fase a questa fluidi fluidità non possono che contribuire non si può non contribuire a non far contribuire anche sul lato della domanda non solo dell'offerta
L'offerta di modalità individualizzate ma anche strumenti per l'espressione di domande individualizzate mi sembra quello diceva balconi corrisponde esattamente a questo
Molti e per meno naturalmente sono gli strumenti da immaginare e da utilizzare ne sottolineo tre
Io penso che abbiamo un problema nazionale del riconoscimento della formazione come investimento
Riconoscimento dalla formazione come investimento per le imprese ma anche per l'individuo
Perché Nana veniva detto naturalmente è un processo di di acculturazione eccetera eccetera eccetera grazie agli adulti siffatto come si può dire richiede anche come si può dire una scelta individuale
E la scelta individuale deve essere sostenuta e sollecitata
Richiede investimenti personali e delle imprese che altrimenti risorse private altrimenti non ce la facciamo a dare risposta però queste risorse devono essere promosse devono essere premiate da politiche pubbliche
Secondo
Ci debbono essere interventi pubblici integrati
E devono essere mobilitate deve essere mobilitata la quantità maggiore possibile di risorse e qui ognuno ovviamente deve fare la c'è un ruolo per per ognuno insomma
C'è naturalmente un ruolo nazionale di finanza e di reperimento di risorse nazionali per questo obiettivo
Però qui il problema è di fare interagire le diverse risorse per esempio domani ci sarà una riunione presso più conclusiva anche c'è ufficiosa sulle scelte sull'Obiettivo tre fondo sociale europeo
Regioni del Centro-Nord ecco allora io penso che una utile lettura
Un'utile verifica per trovare la suggerisco ecco
Il programma operativo nazionale e i programmi operativi regionali dell'Obiettivo tre parlo solo dell'Obiettivo tre cioè quelle conosco maggiormente ma ragionamento vale anche per l'Obiettivo uno a maggior ragione anzi per le regioni meridionali
Visto che il Regolamento nuovo del fondo sociale europeo lo consente avranno un asse relativo finanziamento per la formazione continua l'educazione degli adulti da fare interagire insieme alle risorse nazionali che ovviamente saranno deputate soprattutto per il recupero del livello di scolarizzazione anche se non esclusivamente naturalmente io la conosco la risposta
Vera preannuncio sì ci saranno ci sarà questa se ci saranno i finanziamenti e però si tratta di vedere come nelle diverse parti del territorio
Che intima in quale entità si depositeranno
E poi naturalmente le risorse delle Province e dei Comuni eccetera eccetera eccetera quindi c'è un problema di integrazione delle risorse pubbliche e infine c'è infine termino c'è un problema di modello istituzionale
Perché naturalmente bisogna integrare risorse e potenzialità e competenze dei vari soggetti l'ho detto prima prova naturalmente questo rischia di essere il luogo dalla discussione permanente non dell'educazione permanente della discussione permanente in cui poi non c'è mai un punto dove si decide ovvio ovviamente
Allora e poi c'è un altro problema di immaginare un modello istituzionale per l'educazione degli adulti diverso
Diverso non so diverso da cosa resterebbe diverso rispetta al modello formazione tecnico professionale superiore integrata oppure diverso alle relazioni pubbliche spruzzi competenze per l'istruzione competenze della formazione e competenze di integrazione disegnati nel decreto centododici i pericoli potrebbero essere molte sarebbero davvero pericolosi perché naturalmente se educazione cadute formazione continua devono stare dentro un modello no però siffatto allora io penso che il modello delineato con centododici e poi con la specificazione della formazione tecnico-professionale
Superiore integrata possa essere il Montello anche dell'educazione degli adulti per la formazione continua non sto qui a illustrarlo perché lo conosce tutti meglio di me
Però questa importante naturalmente questa importante perché per per quell'esigenza ecco dal davvero di sinergia di integrazione di non dispersione di chiarezza che assolutamente importante detto questo avevo detto che la discussione
Era utile perché operativa effettivamente qualcosa di nuovo sotto il sole c'è
L'accordo recentissimo raggiunto tra ministero Pubblica istruzione e regioni proprio per iniziare a lavorare su un programma di educazione degli adulti è cosa fatta stiamo scrivendo il programma nazionale in questi giorni
Scusate se il termine offrono una notizia toscana ma insomma lo debbo fare per parte nostra il primo anno di sperimentazione del sistema regionale di educazione degli adulti in Toscana partirà in questi due ultimi mesi del mille novecentonovantanove
Con un po'di soldi nazionali e una quantità molto maggiore di risorse regionali afferenti
Alla formazione lo dico non per fare la gloria semplicemente per dire che si può fare e questo è importante
Parola Enrico Panini segretario generale del sindacato scuola
Con gli accordi fatti sottoscritti
Dove sono i sindacati del Governo e parlo via corpi nel senso che giustamente l'attenzione spostata sull'accordo recente quello del dicembre scorso trenta alle questioni educazione degli adulti sono già nelle intenzioni delle parti già nell'accordo del settembre del mille novecentonovantasei
Con questi accordi e con la riforma dei cicli
Quindi con il testo approvato recentemente dalla Camera dei deputati
E mi auguro approvato in tempi molto rapidi in termini definitivi dal Senato della Repubblica la nostra Repubblica l'educazione degli adulti
Nella sua più vasta accezione comincia ad entrare finalmente a pieno titolo nel nostro sistema di istruzione e di formazione
E devo dire che come tutte le piante prezioso per chi ama un po'di giardinaggio figlio attività similari
è una pianta che ha Statte Kendo in questo momento ha bisogno come stiamo facendo
In questo convegno oggi di essere curata seguita perché non avviene finisca nel momento in cui le sue radici cominciano ad estendersi ma hanno ancora e perché ereditano rispetto quel terreno degli elementi di debolezza le ragioni di questa scelta le ragioni che in particolare ha sostenuto la nostra confederazione sono state ben indicati in modo puntuale nella relazione introduttiva fatta da Andrea Ranieri di queste io vorrei recuperare in altri termini in altre parole un aspetto che tiene insieme in un qualche modo il mondo nelle mie intenzioni il mondo dei giovani
E il mondo di chi giovane non è più cioè l'affermazione in un qualche modo tramite un intervento netto sull'educazione degli adulti di un'idea unitaria che non vuol dire uniforme
Di sviluppo della persona
In base alla quale il lavoro la cittadinanza le aspirazioni
Individuali sì accompagnano in questa idea vento apro cessi Contini ad opportunità continue di formazione
E guardate Cencio di via del Lavoro lavoro per i giovani del lavoro per chi non l'ha più l'idea della cittadinanza ma anche l'idea delle aspirazioni individuali cioè c'è dentro i tratti della formazione e dell'istruzione anche un elemento che l'aspetto se mi consentite uso questo termine
Del piacere
Di sapere e di conoscere di avere dell'età nelle quali non si è escluso
Da questi fatti perché c'è una scelta o una costrizione o una legittima aspirazione che quella del lavoro
O dei momenti nei quali come dire mentre l'attività lavorativa si affievolisce per dare spazio ad altre fasi della propria vita il fatto di ritornare in un qualche modo
A recuperare il tempo e lo spazio riprende le questioni abbandonate costituisce rappresenta io credo un elemento anche di un piacere aspirazioni individuali che va recupera badate siamo arrivati a questo appuntamento vento ad una situazione drammatica
Che troppe volte facciamo fa come dire sottovalutiamo anche della nostra stessa conversazione perché molto spesso quando si è convinti l'obiettivo come dire le ragioni fondanti di quell'obiettivo si danno delle nostre conversazioni e non solo
Per ragioni di tempo come scontate
Allora riprendiamo come ha fatto giustamente bene Spiteri alcuni dati il cinquanta per cento degli appunti
A la sola licenza di scuola media
Un quinto della popolazione adulta nel nostro Paese non ha la licenza elementi se dovessimo miscelare questi due dati
Con i processi di analfabetismo di ritorno aprendo
Quantità percentuali ma dietro le percentuali ci sono gli aspetti di qualità ci sono le donne e gli uomini rispetto le loro prospettive assolutamente drammatiche
Ma prendiamo dalle tante statistiche che ogni tanto ci vengono fornite un paio di altri dati il numero dei libri
Il numero dei quotidiani
Letti nel nostro Paese abbiamo un'industria l'editoria diffidente si finanzia con la pubblicazione di libri scolastici preconcetta di in un qualche modo di fare magazzino rispetto le altre produzioni
Sappiamo che una tiratura di quattrocento cinquecento mila copie per alcuni quotidiani e già considerato nel nostro Paese con un amico
E guardate visto che il nostro PIL poca buona metto tutti i quotidiani ventotto a quelli come dire da Repubblica per intenderci è la Gazzetta dello Sport senza alcun tipo di distinzione
E quindi da questo punto di vista siamo in presenza con la necessità di fare i conti con intenti con la rapidità dei tempi siamo in presenza di una sfida rilevante
Per l'ingresso in Europa per l'Europa
Che diciamo non deve essere stato un Europa fatta sugli aspetti economici immunitari distici ma un Europa che sugli aspetti della solidarietà sul sui diritti ricostruisce un proprio profilo e su questo versante care compagne e cari compagni altri paesi hanno iniziato per tempo ultima la Spagna un processo di investimento molto consistente
è una sfida rilevante sui processi di inclusione sociale
Perché senza scomodare eccitazioni e ancora fra di noi evidente ed è uno dei perni che hanno retto queste scelte che abbiamo messo in campo rispetto le intese costruite con il governo che conoscere le parole
Governare i fatti
Percorso che favorisce l'inclusione sociale rispetto ad una società che nei suoi tempi di comunicazione delle sue modico Plicato nelle tasso quasi stesse
Del tessuto sociale ed economico rischia di favorire i percorsi invece di esclusione sociale e per sospetto per l'affermazione per ogni donna ed ogni uomo
Del diritto a costruirsi a darsi proprio progetto visita
Di fronte abbiamo tre questioni sulle quali vorrei richiamare rapidamente la vostra attenzione
Prima questione atti informativi territoriali come luogo di sinergia anche interistituzionale vengo a questa affermazione se per quanto mi riguarda
Come dire la centralità del principio di responsabilità di ognuno contorni la pratica della separatezza in un qualche modo
C'è il recupero e l'estensione di una logica la logica del master plan che abbiamo affermato con l'accordo del siglato del mistico su questo punto noi abbiamo ancora troppi ritardi troppe difficoltà
Troppi pezzi di questa società e di queste istituzioni che non sono in grado di programmare sul territorio allora mentre rivendichiamo
Il principio di responsabilità oppone anche coerentemente mettere in campo tutti quegli elementi che ci consentano ci consentono di recuperare voglio dire zone di ritardo
Di passività assoluta quando non di incomunicabilità non solo sulle risorse
Ma anche sulle competenze di ognuno esuli processi che si intendono mettere in campo e come la formazione diceva Andrea va sempre nelle situazioni dove la formazione in un qualche modo c'è già i livelli maggiori di rigidità interistituzionale si accompagnano sempre a quelle situazioni nelle quali già Nizzoli situato di partenza sono più difficili e complesse seconda questione la verifica la valutazione e il monitoraggio devono diventare strumenti ordinari per accompagnare i processi
Nuove interessi in campo la situazione che stiamo ereditando la frantumazione in un qualche modo di questa situazione che vogliamo rimettere a sistema sono consistenti e attenzione
Non c'è solo un aspetto sicuramente centrale e sul quale occorre essere come vogliamo essere precisi attenti sull'uso delle risorse sugli obiettivi sulla coerenza dei processi c'è anche un problema di qualità dell'Offerta che viene complessiva interrogata rispetto ad una domanda che crescente e che è crescente anche nei suoi aspetti spontanei ad esempio sul versante dell'istruzione scolastica
Registriamo in questi anni un aumento smisurato delle iscrizioni alle diverse forme
Di educazione degli adulti ma riprenderò questo aspetto della parte finale del mio intervento che la scuola offre ma guardiamo per esempio i dati delle università della terza età
In questi anni stanno registrando un interesse crescente terza questione
La necessità come bene ha affermato la conferenza di Amburgo
Di non creare sovrapposizioni
Fra le diverse parti che compongono un sistema mi consente consentite una una struttura complessa come quella dell'educazione degli adulti che peraltro puntualmente bene speri nel suo intervento elencava rispetto alle diverse componenti di rischio
Questo della soap sovrapposizione che abbiamo visto recentemente anche in una ipotesi di ordinanza
Che la direzione competente del ministro alla Pubblica istruzione aveva elaborato per un ripensamento complessivo dell'educazione degli adulti è che abbiamo puntualmente segnalato con le richieste necessarie di modifica
Proprio perché
Come dire occorre rispetto questo non sovrapporre i diversi aspetti diversi anni di riuscire a intervenire avete sulle diverse esigenze c'è da questo punto di vista anche un un bollo non esclusivo
Della scuola di Stato il contratto ha incominciato a individuare proprio su questo versante
Dell'educazione degli adulti dell'obbligo formativo elementi di riapertura di spazi di confronto contrattuale
Rispetto ad una scelta che noi crediamo vada compiuta rapidissimamente di definire anche dei profili professionali Aldo perché operare sul versante degli adulti non è come operare sul versante dei ragazzi che sul normalmente nei processi di istruzione devo dire da questo punto di vista che rispetto la nel provvedimento sulla riforma dei cicli
Approvato recentemente alla Camera dei deputati c'è un aspetto che poco ancora non convincente e che credo la nostra discusso negli appuntamenti successivi non sto pensando tanto a quel testo dovranno farci rapidamente superare mi riferisco ad una delle componenti delle tutta su degli adulti che si chiama istruzione tecnica ovvero a quei processi formali compiuti all'interno di un ambiente scolastico per acquisire un titolo di studio finale sia esso un obbligo o sia esso un percorso di diploma super
Ebbene
C'è una correzione rispetto ad una precedente formulazione il nodo in mano ancora questo Paese una legge sull'istruzione degli adulti non esiste
Il governo in ingresso verrà presentato dell'originaria proposta sui cicli
Un'ipotesi di affidamento ritrovavo convincente quella strada ad un decreto legislativo il periodico del percorso distruzione degli adulti queste ipotesi nel testo approvato alla Camera cade rimane sul versante educato degli adulti generico riferimento al decreto legislativo centododici che nulla dice
Ovviamente sul versante de percorsi formativi ebbene noi tassiamo su questa situazione siamo in un quadro devo dire francamente particolare
Nel senso che altri paesi Spagna Francia hanno vinto nella riforma dei dopodiché ha meriti scolastici riformato anche le parti di educazione degli adulti istruzione degli adulti nel nostro Paese abbiamo l'alfabetizzazione nella scuola elementare
Abbiamo una disposizione che si chiamava è stata recentemente chiamata ancora ordinanza sperimentale per i così detti corsi delle centocinquanta ore l'acquisizione dell'obbligo scolastico
Abbiamo provvedimenti di carattere amministrativo per quanto riguarda i corsi serali
Stiamo parlando di un segmento delicato degli adulti quello formalizzato rispetto l'acquisizione di Tele Studio che non può essere ricondotto nella generica educazione degli adulti neri agli interventi di formazione rispetto al lavoro
Sui quali io credo facoltà all'occasione di individuare rapidamente gli elementi per definire una legge quadro poi riprendere la questione non credo che questa fase gli spazi Stigliano bento ad un ripensamento della formulazione del disegno di legge sui CPT ha bisogno di concludere rapidissimamente il suo percorso all'interno del Senato per la prosa definitiva credo che una convergenza necessaria
Su questo a su questo obiettivo una leggi Quattrocchi invidia come dire anche un altro spessore ad un sistema di crediti rispetto alla conclude un percorso formale
Posso a trovare in un atto impegnativo per il Senato al momento dell'approvazione
Finale della legge sui cicli un primo impulso di carattere politico come dire a un tentativo vincolante
E sicuramente un aspetto di questo tipo possano come è stato fatto per altri segmenti dell'educazione degli adulti essere affrontato all'interno di uno dei collegati alla legge finanziaria sicuramente
Questa stagione la stagione dell'educazione degli adulti dentro il nostro sistema di istruzione e formazione non può concludersi
Senza una legge rispetto ad una parte qualitativamente e quantitativamente importante rilevante quale quella rappresentata dalle questioni che attengono all'istruzione delicato
L'ultimo riflessione che vorrei fare con voi della seguente io ho trovato su talmente convincente un passaggio che Federico faceva nel suo intervento rispetto alle questioni queste liti la CGIL a posto
Le proprie dei propri interventi nelle proprie posizioni sul diritto lo studio sulla necessità che gli interventi sul diritto allo studio vengano finanziate finanziati in modo consistente ebbene mi chiedo anche rispetto proprio le questioni di del Palio oggi stiamo parlando
Se in un qualche modo rispetto come dire ai percorsi delle persone non è possibile costruire in questi giorni in questi mesi pensando seriamente
Su questi fatti come dire una situazione nella quale cominciamo a riconoscere dal punto di vista dei diritti delle persone e quindi oltre che dei giochini anche delle persone adulte
Ad estendere gli elementi della convenienza rispetto alla propria denuncia dei redditi rispetto ai propri clienti risponde rispetto le proprie aspettative anche su quelli che sono insomma
Materiali e quindi se mi consentite questo termine sospese per bisogni materiali Valley quelle rivolte alla formazione
Alla cultura e all'istruzione cioè in un qualche modo come riconosciamo che la salute individuale e un bene collettivo in un qualche modo
Anche un percorso in base al quale i processi di distruzione di apprendimento quella che chiamiamo la formazione continuo la formazione per tutta la vita sono un venne collettivo per questo Paese
Perché una grande attenzione
Su questo settore ce l'ho guardato con simpatia e concludo su questo punto
Una servizi capita poco devo dire di guardare la televisione un servizio credo del
Telegiornale sulla Rete Uno un'intervista di un'arzilla vecchietta di numero centootto anni di età devo dire un'insidia
Micidiale che intervistato dal giornale dichiara dal dal dal telegiornale dichiarava questo telegiornale perché lei si era iscritta
Alla scuola media di primo grado per acquisire il titolo di studio finale dicendo finalmente mi voglio ricollocare intento a questo percorso
Ho in mente di simpatiche aziende vecchiette
Di centootto anni purtroppo ce ne sono poche ma soprattutto come dire abbiamo una situazione la quale tanti invece sono i ventenni trentenni quarantenni cinquantenni che dentro a questi percorsi dentro a questi processi
Vogliono reinserire abbiamo aperto stiamo aprendo una parte una pagina che apre e parla ai diritti di quelle persone e che soprattutto fra tante gente citazioni gentile se mi consentite intende rompere un dualismo vengo a questo Paese che chi studia studia e magari un qualche tipo di non si è sentito dire per fortuna che il voglia di studiare
Perché sulla mossa di un disastro e chi lavora comunque e condannato ad un percorso che il male nei sì accetterà con il diritto uno su questa separatezza questa deriva in un qualche modo dalla nostra situazione italiana occorre non solo che sia superata con le cose già concretamente che abbiamo messo in campo ma che lo sia di o molto rapidità un tempo da questo purista diventa una variabile dipendente nella qualità delle risposte che mettiamo in campo grazie
Ora diamo la parola al ministro Berlinguer per la conclusione dei nostri lavori della mattinata
Io sono stata molto
Contente di partecipare a questa singolare riunione organizzata dalla CGIL dal sindacato pensionati
Con una prevalenza nel pubblico
Di aspiranti pensionati fra molti decenni
Come ha indicare un ponte serio che esiste nel modo di affrontare correttamente la questione della riforma del welfare
Tutte le in tutti i modi attraverso i quali si affronta la questione la riforma del welfare
Con una un atteggiamento unilaterale
Oppure di cancellazione del passato oppure di sono modi sbagliati
Il
Tanto bagnati quanto necessaria è una profonda riforma dell'UE
E quindi un riscrivere
La promozione sociale insieme alla protezione sociale
In dentro la lettura corretta di una società che ha oggi caratteristiche completamente diverse da quelle
Dalle quali è uscito il nostro welfare
Dalle quale fortunatamente grazie tante lotte a tante sofferenze
è uscito il nostro welfare
Però senza una concezione molto moderna di quelle della direzione verso la quale ci muoviamo non si può
Non camminare e quindi penso che sia stato giusto questo approccio di coniugare insieme diritti esigenze
Soprattutto Risorse
La mette a disposizione di una società più giusta
La questione della formazione ricorrente permanente ed educazione degli adulti dell'educazione continua
Costituisce io credo l'asset principale di questo cambiamento dal punto di vista formativo
è importante che ci siano ormai documenti
Consolidati che ci ci spingono a questo la sedicesima Conferenza internazionale del lavoro delle Nazioni Unite relazione raccomandazione del novecentottanta pongo la questione era verso gli anziani
Come questione di pari opportunità rispetto al resto
Del mondo del lavoro
I principi della Lazio avute dal novantuno circa dieci anni dopo Parlami d'indipendenza partecipazione autorizzazione quindi diritto di accesso a programmi educativi per il mondo dei per gli anziani
Non soltanto di diritto alla vita o alla protezione sociale
Cambia il quadro
L'impostazione
Da integrare nella società
La conservare dentro la società
E quindi il diritto di accesso a risorse educative e culturali
In Europa non solo le Nazioni Unite
La risoluzione del parlamento europeo dell'aprile del novantanove quindi siamo a pochi mesi
La terza età nel ventunesimo secolo
Espone anche su una tematica di questo tipo
Parte dalla considerazione che io condivido e cioè che il mondo degli anziani nel mondo eterogenea non omogenea
Le divisioni sociali permangono naturalmente
E sono una delle collezioni di analisi anche di azione
E e e che
Naturalmente è un mondo che è in crescita a causa delle ragioni demografiche a tutti note
E che non va colpevolizzato per il fatto che esso pesa economicamente sulla società cioè oggi
La sostanza del messaggio di una discussione su questi temi e invece una sostanza che viene percepita come colpevoli Zante
Siamo
Di fronte a un mondo che viene percepito come un peso
è una visione profondamente ingiusta che va rigettata con energia
Nel senso che bisogna stare attenti a come parto che arrivano i messaggi non alla discussione economica e finanziaria che giusto porre
Son d'accordo che si debba porre con energia
Però valutando qual è il messaggio perché diciamo in altri tempi gli anziani sono una risorsa di questa società
Punto di partenza è questo sono una risorsa no un pezzo e Juan ad un atteggiamento che non parta da questa considerazione
Lo diremo l'abbiamo detto e c'è una ricchezza di esperienze che dicono che si tratta di una risorsa tra l'altro piena di voglia di fare
In con cui capire voglia di fare
Che sfugge attraverso le maglie assurde di una rigidità normativa che divide letta in due anzi in tre
Chi non entrava a scuola
Completa il suo ciclo scolastico anzi chi esce dalla scuola e va a lavorare chi esce da tutto
Questa rigidità che ne abbiamo ereditato da una società del passato che ormai e del secolo passato cioè del Novecento
A
è una rigidità che non possiamo accettare
Mi assumo
E tuttavia soprattutto anche non solo per la Regione
Morale
E temo che stiamo dicendo dimenticandoci discutendo di politica di questo termine
Diciamo etica forse si capisce di meno ma sarà bene ripete
Poiché non ragione funzionale funzionale perché insisto si tratta di una risorsa di cui abbiamo bisogno
Non soltanto perché esprime se stessa ma perché serve alla società
Per l'Italia la cosa ancora più penso nel norma nel cinquanta
Il cinque virgola otto per cento aveva sessant'anni che lo zero cinque più di ottant'anni nel novantacinque sto cinque otto per cento diventa il il ventidue per cento
Oltre sessanta
E il tre sette per cento degli ottant'anni nel due mila quaranta appare che il quarantuno per cento avrà più di sessanta anni il dieci per cento più di ottanta
E quindi siamo obbligati a considerarla una risorsa non solo per ragioni etiche
L'ha visto in questi tre
In Italia questo pesa di più anche per un'altra ragione
Perché noi siamo stati un Paese in Europa che ha avuto il male maggiore della sua scuola nella dispersione
Nella esclusione perché è sbagliato quello che dicono sia i media sia gli opinion makers che la scuole italiane uno spaccio questa è una sciocchezza
A titolo per una sciocchezza oscure italiana scuola non male
Il suo grave difetto e chi sta fuori dalla scuola che non ragion conclude questo è il difetto più grave
E ahimè come voi sapete
Anche i movimenti democratici hanno trascurato questo aspetto perché sono stati hanno vissuto l'ossessione del pubblico privato come il più grande diversivo nei confronti della vera riforme e la scuola
Io lo vivo nel cuore questo
Non credo di avere nessun merito tranne uno che finalmente in questi ultimi tempi si parla di cose serie della scuola tante compresa quella odierna e non si vive ossessionati da un tema che è stato un tema minoritario che però fa sempre tutto e che anche drogato una serie di movimenti
Per parlarci con franchezza
I problemi dell'esclusione sociale sono i problemi più gravi
Per cui si è incentrato un tipo di scuola classista di cui noi oggi paghiamo gli effetti perché come citava i compagni a grande maggioranza della popolazione adulta non è andata a scuola sufficienza
E quindi abbiamo un problema gravissimo sia pure molto in via di riduzione molto in via di riduzione
Dell'esclusione durante l'età scolare o dell'obbligo ma abbiamo soprattutto un arretrato spavento
Che pesa sull'economia
E che un punto di attacco necessaria
Quindi la prima cosa che noi dobbiamo dire
E che proprio per questo per queste unità italiana caratteristica Italia
E per una ragione ancora più profonda di equità sociale
Che le offre un secondo il tema dell'educazione degli adulti devi diventare il tema centrale
Come voi sapete non è stato fino adesso
è stato un appassionante argomento di convegni
Di una qualche lavorazione prevalentemente importata perché circoli d'Italia una grande letteratura su questo e anche molte esperienze
Molte esperienze noi viviamo in termini Caud lattari questa questione secondo me prevalentemente per quel tipo di diversivo che ha caratterizzato la nostra battaglia scolastica nel passato
Ma oggi questi deve diventare un problema centrale tra l'altro
Non è possibile creare un'organizzazione democratica socialmente parlando della formazione quindi l'acquisizione degli strumenti fondamentali per campare un
E vivere una società moderna che sono gli strumenti formativi
Se si limita a questo periodo soltanto l'età scolare non solo per coloro che l'hanno superata
Perché queste un'ovvia malavita ma è così
Ma anche per coloro che l'attraversa
Perché l'età scolare per un certo periodo sarà ancora un'età in cui le distinzioni Censi taglio soprattutto la cultura della famiglia d'origine peseranno negativamente e saranno ancora per un certo periodo elementi di discriminazione lo stiamo combattendo in questo non avvenga più
Però non è un processo che cambia di colpo e quindi gli attuali ragazzi si porteranno nell'età adulta questa distinzione che hanno vissuto
Involontariamente per ragioni non proprie durante la sua e se non c'è un'attività di recupero successivo
Saranno marcati socialmente in modo discriminatorio
Uno che esce soltanto diplomato per fare un esempio già è tanto se ne esce Roma
E non riesce a prosegue gli studi domani non potrà accedere a ruoli dirigenti superiori
Se non c'è un altro sistema formativo che interviene a prenderlo in cura mi ha consentito di ove ne avessi la capacità e la volontà di raggiungere quei risultati quindi c'è anche una ragione ancora più profonda di equità sociale che non è solo il pregresso
Gli attuali non più giovani
Ma proprio per i più giovani ancora
Dobbiamo garantire un sistema formativo per tutto Marco
Questo riguarda naturalmente anche coloro che son trentenni quarantenni cinquantenni riguarda anche coloro che li stiamo definendo anziani
E anche questo importante fino ad ora c'è stata quella poca attenzione che abbiamo dedicato a questo e non di questo oggi dobbiamo parlare
E rivolto a coloro che lavorano
Ma ce l'ha porre attenzione giustamente io che per questo questa bellissima idea guida insieme giovani il sindacato pensionati
Anche per coloro che hanno hanno terminato
La fase lavora c'è una regione di equità sociale di mobilità democratica dentro la società
C'è anche una ragione
Di altro tipo la scuola ha bisogno di questo
La nostra scuola
Quella scuola statalista così difesa ad alcun tipo di archeologia politica a questo gruppo quella scuola tutta dentro consumata dentro l'aula il banco laccate
In una visione iper statalista sbaglia
Quella scuola chiusa
Che la cultura tardo gentiliana anche della sinistra difeso come scuola chiusa che intendeva valori di autoreferenzialità nel passo perciò ha rifiutato l'autonomia per tanto tempo erroneamente colpevolmente
Per fortuna abbiamo infranto costruito anche con qualche barca partita originaria da soli in questa ma la scuola chiusa all'apertura firma come come contraddizioni termici nei confronti non solo del territorio ma della cultura esterna
Oggi oggi noi la candidiamo a giocare un po'quest'
Superando l'autoreferenzialità perché la scuola avviso aprendosi al territorio dentro i vari modelli culturali che non sono soltanto i propri perché questa è una domanda io credo in prevalenza inconsapevole del mondo giovanile lasciatemelo dire a modelli culturali che si verificano si contaminano fra di loro non solo quelli che vengono dalla televisione a quelli che vedono la città dalla Società
Noi abbiamo voluto una scuola aperta
Noi abbiamo anche fatto un altro per azione lasciatemelo dire
Abbiamo moltiplicato i centri territoriali per la formazione degli adulti in questi ultimi anni qualcuno ha visto l'imperialismo di Berlinguer che voleva collocare le scuole dentro queste attività che sono tradizionalmente delle regioni dei comuni del nella società le forze sociali
Fatto per ragionieri esportazione del Morvillo scolastico fuori perché noi vogliamo modello scolastico aperto e quindi non vogliamo esportare quella famosa classe quei banchi quelle cattedre quell'autoreferenzialità chiusa dentro se stesso
Però è stato giusto candidare anche la scuola
Ad una funzione di questo circo
Sbagliata la posizione di molti di noi ce ne sono tra di noi
Ad un desiderio egemone e quindi
Tutto scolastico delle corti o degli adulti sbagliata
Lo dico per assicurare Paolo ben spesi lo dico perché siamo convinti profondamente
Però sbagliato anche l'idea che la scuola non c'entra anche questo va fatto così come dire da tutto ciò che possiamo avere quel poco che abbiamo
Per svolge questa funzione perché la scuola è un patrimonio enorme
Non c'abbiamo tanto collocato ovunque come anche chiudere posti ormai come anche più delle stazioni dei carabinieri
Ecco Luca ovunque quindi a una territorialità una capillarità straordinari primo secondo c'ha un patrimonio insegnanti diciamo c'è anche questo non sufficientemente utilizzato nelle sue potenzialità per quell'autoreferenzialità e quella cultura sbagliata
Ci stai poco e ti pago poco che è stata quella del passato in tutta la pubblica amministrazione temo anche in parte dentro
Questo autoreferenzialità questa chiusura abbiamo dovuta rompe sapete quanto ci è costato dentro il corpo nostro dentro il mondo nostro dentro e a se stessi organizzazioni
E tuttavia questo è giusto legittimo
Perché è una risorsa perché questi insegnanti sanno bene la matematica sanno che italiana sanno le scienze San una serie di cose che fanno parte pur non essendo l'unica cosa di quello che si fa in locazione e non c'è nessun altro patrimonio del Paese che sappia fare questo nero si può inventare in poco tempo
Quindi il problema è quello di integrare le forme di gestione pavese che ha ragione da vendere siamo completamente d'accordo
Di integrare le forme di gestione ma di usare le risorse dove ci sono per quello che possono rappresentare è questa amore sta candidatura del mondo scolastico fa ma questo proprio
Questo non è stato facile perché c'era stata un'altra resistenza non soltanto le stime dentro il ministro alla Pubblica istruzione educazione degli adulti era un bouquet di sociologico su cui fare convegni
E perché perché quel ministero per autoreferenziale ed era una struttura burocratica che si voleva difendere contro la scuola privata quel tipo di struttura burocratica perché pensate quale tipo di distorsioni diversivo c'è stato nel tipo di azione del passato e no
Fare entrare quest'idea farà affermare affermare l'idea
Che tutto il potenziale formativo educativo che c'è nel Paese deve essere una una risorsa nei confronti dell'intero Paese anche da questo punto di vista rompe Sonni burocratici che hanno caratterizzato
L'azione in questo
E poi e poi ci sono le gelosie certo quelle altre idee che dicono ognuno si fa il suo
Che è la natura stessa delle iper corporativismi anche di potere non soltanto di categoria ed interessi
Per cui sono molto d'accordo con le cose che sono state dette a questo proposito la strada e quella dell'integrazione ma perché abbiamo potuto fare questo
Perché oggi possiamo parlare in altri termini perché si può parlare anche di obiettivi
Di misure che stiamo discutendo in questo convegno di azioni che sono state che sono in corso
Perché può partire questo programma permise la pubblicazione ha preso un'altra decisione
Prendiamo alcuni miliardi e le destiniamo educazione degli adulti ma non per far convegni e studiare che cosa in locazione gli adulti e questa è una il ministero dell'Istruzione a una letteratura su queste bravissima fa coming studiare così educazione no per fare l'educazione per impegnare le nostre scuole a fare questo no da sole l'abbiamo detto vi diamo solo c'era un fatto da solo
Questo ha tranquillizzato le regioni ha tranquillizzato le forze sociali comuni
Però ci rimettiamo anzi è molto contenti se ce li mettete anche voi in modo che tutti conveniamo convergiamo che su un'operazione di questo tipo però perché l'abbiamo potuto fare
Perché abbiamo creato l'autonomia scolastica criticano rotto l'autoreferenzialità perché abbiamo rotto la rigidità perché adesso una scuola si può organizzare per fare anche questo non mi stancherò mai di ripetere che questo non è il compito prioritario della scuola consultano scuola e fare scuola a scuola
Vorrei che in questa occasione
Presentasse il ministro che dice si abbandonino le scuole andiamo tutto dagli anziani perché c'è qualche rischio di unilateralità della comunicazione vero è chiaro che non c'è una di queste queste una riunione monografica con questo argomento
Che certo non esclude il fatto che il compito principale della scuola resta quello di fare scuola a scuola e durante la giornata scolastica cedute
Però avverte con l'autonomia creato le condizioni di apertura e quindi di maggiore opportunità
C'ha creato una delle condizioni in cui glielo subito l'altra per la quale oggi è possibile che le nostre scuole si apre che i nostri insegnanti
Aggiungiamo ovviamente adeguatamente
O non adeguatamente retribuiti per questo il proprio lavoro volontariamente a svolgere queste altre funzioni come l'hanno svolto in altri momenti storici presento subito dopo l'approvazione e la scuola media unica dell'obbligo del sessantadue quando hanno al rialzo mitizzato una serie di anziani
Sul terreno del del raggiungimento del diploma di scuola media uno delle imprese importanti socialmente che è stato fatto nel passato
Oggi però non lo possiamo fare molto meglio perché c'è una disciplina di autonomia che cambia la struttura interna che crea le condizioni strutturali
Perché quella aspirazione a fare perché valuti possano camminare con i piedi per terra
Però non basta questo noi abbiamo fatto un'altra cosa fondamentale a questo proposito
Perché siamo venuti costruendo una profondo cambiamento strutturale che crea le condizioni perché questa spiegazione diventino realtà
E cioè spostare
L'insegnamento verso l'apprendimento
Soprattutto organizzare i curricula fondando
La valutazione sui crediti
Creando attraverso questo la possibilità di una flessibilità del percorso formativo
Qui questa parola vale più d'esorcizzare perché non è una parola che serve a poter licenziare
Flessibilità significa creare una condizione di maggiore equità
Nel percorso formativo
Perché lo adatta di più al singolo ragazzo rassicura
Ma aggiunge un'altra ricchezza da questo punto di vista l'idea di una capitalizzazione di ciò che si apre
E di una successiva spendibilità
Che con la scuola rigida del passato sedimentata in anni
Alla conclusione dei quali non importa la capitalizzazione importa il non superamento della barriera valutati
E quindi la rigidità del passato
Tutto questo era un modo di bloccare la mobilità verticale del
Sia dell'apprendimento che della sua certificazione che della sua esaurita zione della sua capitalizzazione e quindi della prosecuzione o del ritorno con questo capitale ad arricchirlo e ha potenziato
Questo è un altro dato strutturale
Che
Collega in modo più serio il rapporto fra apprendimento scolastico il lavoro
E da consentire un'altra grande aspirazione del nostro mondo di sinistra per quel tardo gentilissimo anticlericale hanno messo da parte tutto nonostante
E cioè che il lavoro e cultura
è coniugato insieme alla capitalizzazione l'apprendimento in senso stretto consente di inserire il percorso scolastico in quello del lungo tutto l'arco della vita non in modo sequenziale come era stato visto nel passato
Mazzi arricchimento progressivo ed il ritorno a studiare
Però dentro quest'ottica della capitalizzazione raccolta raggiunta e quindi di una mobilità con quella capitalizzazione con la sua certificazione con titoli intermedi con crediti anche diversificando i percorsi successivi
La democratica scuola le premesse perché tuttora fare adesso naturalmente
Abbiamo visto poiché le premesse che è tutta da fare
Per una mobilità interna che significa democrazia sociale e quindi evita
Fuori da una visione che ieri era la scuola per tutti elementare
L'ha scoperto la superiore che aveva una sua grandezza agli ebrei nei primi decenni del del del di questo sì del secolo passato cioè del Novecento
E che però ha fatto il suo tempo e che viene difesa soltanto ormai da una destra arcaica e antistorica che non ho altro da dire se non quella di guardare nostalgicamente a qualcosa che non c'è più perché quel modello ormai non esiste più
è stato lacerato profondamente soprattutto alla spinta sociale Politano incapacità della nostra Repubblica di darci un'altra scuola ebbene
Attraverso questa mobilità
Noi abbiamo avvicinato cultura scolastica cultura della o meglio creato le premesse di una congiura
Di una continua
Integrazione
Contaminazioni
E a questo si aggiunga l'obbligo formativo faccio solo un centro ma dentro questo disegno assai di organico fatto Mosaico
L'obbligo formativo ha questa valenza che non è che riguarda soprattutto sedici diciassette diciott'anni ma non si ferma lì se lo si coniuga insieme
All'educazione permanente della ricorrente
Valutazione degli attori
Si spiega così il valore dei cicli scolastici
Perché la riforma dei cicli scolastici
Star dentro questa logica non sequenziale
Sta dentro questa logica di mobilità verticale di superamento di quelle barriere che sono state nel passato le tre fondamentali rotture logico all'altro dove si annida tutta la dispersione del primo anno del per gli stessi
Come bandiera costruita apposta ed lucidamente da una mente lucidissima che ha dato tanto all'Italia diciamo la verità che era quel gruppetto di grandi intellettuali non soltanto che hanno fatto la scuola gli animi però classicamente molto netta
E quindi contrari all'idea dell'educazione permanente forse allora soltanto da taluno avanza
I cicli scolastici sono questo
Stupisce
Che un acutissimo osservatore anche Romano oggi la voglia distruggere dicendo che ne vogliamo negare la cristianità e l'attività
Non c'erano altro da dire
Non hanno letto i testi
Che di fronte ad uno sforzo storie per questo Paese settant'anni settantacinque anni dopo quando altri Paesi nell'età
Posto del dado degli ultimi cinquant'anni hanno tre volte cambiato il loro sistema secondaria superiore e noi niente
Salvo la scuola media unica che non è secondaria superiore
Stupisce che si voglia fermare completamente al passato stupisce
Che si voglia negare grande validità anche all'idea di ridurre le tasse qui sicuramente scolare
Fino a diciott'anni
Come avviene nei Paesi più evoluti del nostro continente
Ignorando costoro che questo è già avvenuto altrove
E non comprendendo che anche questa è una misura per coniugare meglio il rapporto fra età scolare apprendimento scolastico ed lungo tutto l'arco della vita perché la riduzione del periodo squisitamente scolastico
Intanto oggi
E al largamente sufficiente dal punto di vista e l'apprendimento per il livello straordinario con cui i bambini cominciano l'itinerario alla scuola elementare
Ma oltre a questo perché esso si colloca opportunamente dentro un rapporto fra periodo scolastico e prosecuzione successiva posto scolastica e poi
Lungo tutto l'arco della perché si continua e si ritorna a studiare
E quindi è molto giustificato dentro un'ottica così or Tanca
E con questo tipo di Vale
Come vedete io penso che sarebbe sbagliato
Continuare a insiste sulla contrapposizione intergenerazionale
Che è sbagliato questo approccio del discorso sul welfare perché almeno per la parte formativa dice ci riguarda in questo convegno
C'è invece un filo importante
Di collegamento
Fra il modo in cui stiamo impostando il cambiamento tra scuola e quello che vive a venire lungo tutto l'arco della vita che deve venire soprattutto nell'età
Più avanzata Retta degli anziani e per i pensionati metà di coloro che essendo una risorsa non devono cessare di dare quello che vogliono e possono dare a nostro parere in concreto
Perché abbiamo anche un cammino concreto davanti
Come è stato detto dal resto Enrico Panini colleghi spiega quello che oltre che dai relatori
A l'attività ordinaria dei centri permanenti territoriali territoriali permanenti
Che vanno modificati e stiamo preparando un documento per modificarle ma lo stiamo preparando dopo aver raggiunto l'accordo Picasso regionali ormai anche con i comuni cosa non facile mettere d'accordo
Assessore regionale il comune sapete perché l'Italia così e poi il ministero la pone un po'il ministero la pubblica istruzione
Non facile ci volesse per qualche mese in più per arrivare un risultato ma normale perché noi vogliamo l'integrazione
Però integrazione difficile perché si tratta di mettere insieme
Istituzioni realtà che vorrebbero glielo camminare per conto proprio e quindi richiede tempo però noi siamo testardi come mi è stato detto
Perché vogliamo perseguire anche l'integrazione perché questa attività non si sa senza integrazioni fanno solo pasticci
Allora vogliamo anche
Modificare la alla funzione ed ha quasi poggia sono in corso delle esperienze importanti nei Centri territoriali permanenti
E come ho detto abbiamo i primi stanziamenti proprio in questo anno scolastico non tutte le Regioni sono come la Toscana pregato scarpe nere
Nei due mesi finali di quest'anno ci sono altri che spenderanno nei mesi successivi abbiamo visto però c'è già un'accettazione da parte delle regioni dei comuni perché soprattutto con questo novità
Che oltre alla formazione primaria degli immigrati alle centocinquanta ore ai corsi serali per il conseguimento del diploma ai corsi nelle carceri ed altri che sono attività di questo tipo
Però a tutti
In certi casi proprio per anziani noi vogliamo introdurre questo elemento di novità che è scritto in un documento provvisorio sul quale sta raggiungendo
Ormai probabilmente il consenso e quindi diventerà l'asse portante del lavoro comune
Vogliamo introdurre oltre all'attività precedente
Elementi di modularità nell'offerta formativa
Dan convenire con gli aspiranti a questi corsi perché fino adesso l'offerta era rigida gli aspiranti venivano e accettavano quel corso oppure non lo seguiranno
Ecco
Riuscire a fare insieme un salto per cui oltre ai corsi per la licenza per il diploma i corsi serali che hanno una loro caratterizzazione perché c'è chi vuole raggiungere quegli obiettivi anche pratici
E come siccome racconta Enrico Panini anche le cronache anche coloro che hanno superato da tempo l'età per una fruizione di questo titolo
Però moduli formativi pacchetti formativi insieme di conoscenze disciplinari
Che parte da un bilancio della competenza del soggetto aspirante del suo fabbisogno formativo del suo interesse culturale che non sempre soltanto fabbisogno formativo
Anche contesti d'ingresso con dossier personali e personalizzati
Perché
Possa partire un'azione che sia più veramente educazione degli adulti come offerta elastica e più ricca alla nostra società ci sono in questa riunione le condizioni
Io ho visto in questo saggezza la convoca
Le ragioni le condizioni perché anche con la socia col sindacato Spi Cgil
Con la sua forza territoriale con la sua presenza attiva
Insieme al mondo giovanile insieme alla scuola organizzata Possa prima di tutto essere valutata una serie di progetti pilota insieme
Per verificare la spendibilità e la sua discutibilità sul territorio nazionale
Quindi qualcosa di più operativo
In modo che
Come dire la domanda esercitata da un sindacato di questo tipo da un'aggregazione sociale di questo tipo
Sia in grado di aiutarci nella capacità di selezionare
Il pacchetto il modello il il modulo
In alcune esperienze pilota e poi che questo sia diffuso sul territorio nazionale perché e interessante fare esperienze pilota è sbagliato limitarsi a questo
Come talvolta si è fatto nel ministero
E qui sto parlando
E questo ci può consentire di utilizzare in una logica di autonomia anche i centri territoriali permanenti
A disposizione di questa organizzazione comunale a livello comunale
Integrata delle diverse forze centri formazione professionale offerta che regionale e quindi ciò che hanno in comune il volontariato
Il mondo studentesco io vedo con molto interesse questo far
E cioè che ci possa essere un interscambio c'è un mondo studentesco di volontariato che può far parte non soltanto quindi l'apparato statale o l'apparato regionale di formatori
Per determinati in modo
Come dice una ricchezza professionale di anziani di un certo tipo che può ricadere io personalmente per gli esami di Stato
Oppure per l'attuazione del contratto degli insegnanti ho pensato fosse opportuno richiamare al lavoro insegnanti
Pensionati
Anche questa è una cosa assurda abbiamo delle risorse di persone ancora vivissime
Che lamenti la rigidità questi idea dello Stato che abbiamo dietro le spalle ha condannato ad essere espulsi definitivamente dal sistema
Anche questo è un argomento
è un errore poiché il mondo è degli anziani eterogeneo per l'appunto lì non ci sono soltanto risorse di domanda ma ci sono risorse di offerto
E vanno valutate tenuto conto da questo punto di vista
Un'ultima considerazione
Noi abbiamo iniziato a costruire un percorso
Un indirizzo Kediri forti credo che ormai non è che nessuno anzi venti all'inizio si diceva che non c'era la riforma adesso ci dice che c'è troppa che prima andare più cauti e che sconvolge la tradizione classica eccetera eccetera
Però questo non è ancora stato raggiunto appieno
Cioè femminile
Fare una considerazione siamo sicuramente molto più avanti di ieri
Mentre ieri la maggioranza pensava che non ce l'avremmo fatta la maggioranza degli italiani la maggioranza della sinistra la maggioranza degli operatori che non ce l'avremmo fatta
Che erano l'idea di un visionario di qualcuno che ci muove accuse adesso la maggioranza del corpo nostro pensa che siamo vicini a farcela però non siamo arrivati
C'è ancora un percorso parlamentare un percorso politico
C'è una maggioranza politica
Che a questi sospetti attivisti che di loquacità e di cicaleccio che tutti vedono apparire costantemente leggermente deprimente per qualcuno di noi e quindi c'è qualche rischio
Io credo che in questo autunno ci debba aiutare quelli che davvero vogliono che la riforma vada in porto in tutte le sue componenti
Perché questi leggi importanti ma anche queste attività operative importanti abbiano un appoggio del Paese loro Carlo
è un attimo nel ringraziare il ministro del suo intervento e ringraziando lo spirito del buffet che offre nella sala accanto questo consente di fare una pausa di un'ora
Riprendere intorno alle quattordici e trenta per dare la parola intorno alle diciassette a Sergio Cofferati alle quattordici e trenta grazie
E il modo di farla vivere costruirla all'interno del
Percorsi di riforma che si vengono Mammano costruendo diventa decisivo rispetto alla qualità spessa di questi su ipotesi che non può rimanere una pura opzione di principio
Ma deve provare traduzione concreta all'interno del
Degli interventi riformatori che piano piano si vengono delineando quindi sicuramente un grande progetto Grande Progetto molto forte ed è un progetto
Di carattere qualificante
Per la parte politica che la proposta al punto che diventa giustamente dentro dibattito piano piano piano piano con grande difficoltà piano piano sta assumendo il connotato punto di asse portante
Un'intera stagione di riforme dell'intera
L'ultimo punto di vista sulla questione dello Stato sociale
Dentro questa discussione dentro questo grande progetto c'è tuttavia
Da
Prestare attenzione ad alcuni elementi
Che vanno attentamente e guidati e tenuti d'occhio perché la traduzione concreta di questo progetto poi diventi effettivamente quello che si era pensato dovessero essere
Sulla carta
C'è un punto che a me pare molto molto importante molto delicato del quale si è discusso solo parzialmente
Perché l'accento
Nella discussione del progetto di formazione integrata
è andato su altri versanti giustamente borse prioritarie che sulla questione della riduzione degli abbandoni dell'inclusione del l'obiettivo politico dell'inclusione del modello inclusivo che si vuole costruire
C'è tuttavia un problema molto serio
Che riguarda
Appunto l'articolazione concreta delle riforme
E che si ride si pone sia per quanto riguarda i cicli della formazione
Ho obbligatoria sia del Posse con Dario sia della stessa università
Ed è la questione di come si risolve
Il rapporto tra
La massa
Di formazione che viene richiesta e la qualità
Che dentro questa formazione si è spinto
Lo dico
Confermato in questa opinione dal fatto di avere assistito proprio ieri ad un'iniziativa dei DS sulla questione della riforma dell'autonomia didattica dell'Università
Dove c'è stata una appassionata difesa del sottosegretario Guerzoni dell'impianto
Della riforma dell'autonomia proposto dal governo
L'uditorio sebbene fosse come dire orientato favorevolmente ha manifestato una serie di
Obiezioni preoccupazioni critiche
Alcune delle quali erano chiaramente riferibili perché si parlava di ambito universitario erano chiaramente riferibili
Riferibile a interessi di carattere conservativo
Rispetto all'attuale dalla difesa dell'attuale sistema universitario degli spazi
Individuali e collettivi della docenza universitaria eccetera altre obiezioni
Invece parevano avere una caratteristica come dire più di merito diversa non in difesa di
Una di queste obiezioni riguardava proprio questo punto come sia possibile realizzare dentro il Progetto dell'autonomia didattica come sia possibile coniugare un'idea di università nuova
Che è articolata con con contenuti conosciamo sull'autonomia no
Che non sto abbia richiamare conto questo problema del mantenimento di una qualità didattica elevate
In particolare veniva Helen li ventilato veniva ventilato il rischio che
Il modo in cui vengono articolati corsi di studio mentre funzione in via del via teorica dentro lo schema di riforma potesse poi dar luogo alla sua interpretazione concreta
Ad una sorta di laurea di primo livello
Molto dequalificata rispetto con l'attuale
E che poi invece l'attuale titolo di laurea
Finisce per identificarsi sostanzialmente con la laurea di secondo livello quindi con i cinque anni tre più due
Questo prefetto della serie di scelte autonome degli atenei per la costruzione dei curricula per il modo in cui verranno articolati contenuti formativi rispetto ai crediti a dispetto agli anni disponibili insomma
Questa è un rischio
A mio modo di vedere in qualche modo presente
Il Governo si è dato una cornice di regole sulla questione dell'autonomia come ha detto anche Guazzone come tenuto sottolineare e tuttavia l'autonomia dell'università dovrà materialmente tradurre questa cornice di regole in contenuti concreti
Il passaggio dall'impianto progettuale dell'autonomia alla sua traduzione concreta contiene alcuni elementi di rischio secondo me questi elementi di rischio si possono rinvenire anche all'interno del Progetto di riforma dei cicli scolastici
Nel senso che questo è un problema che è stato costantemente presente sicuramente per l'università negli ultimi università che è nata come università di élite nel trasformarsi in unità di nell'università di massa non ha saputo adeguare le proprie strutture perché un modo di essere il proprio modo di funzionare alle nuove regole che una platea così anche da allargata avrebbe dovuto in poi è rimasta una struttura sostanzialmente immobile rispetto all'evoluzione
Questo problema
Va colto in tutta la sua delicatezza anche per quanto riguarda la riforma dei cicli scolastici nel senso che noi siamo io ripeto le cose che ha detto Andrea siamo per un welfare delle opportunità anzi della promozione e cioè vuol dire che noi dobbiamo consentire a tutti non soltanto l'opportunità di accedere ma anche tutti quegli strumenti i caratteri integrativo che mettano tutti nelle condizioni di raggiungere i percorsi formativi prefissa e però l'esito finale di questo processo deve corrispondere ad un non ha una allineamento verso il basso della qualità del percorso formativo
Soprattutto nel momento in cui si si prevede come traguardo l'obbligo formativo diciott'anni ma ad un forte una forte sorveglianza sulla implementazione dei contenuti qualitativi
Andrea diceva
Che occorre evitare l'iper specialismo nel nella definizione dei percorsi formativi
Del posto secondo del del secondario e questa è un'altra affermazione largamente condivisibile
Occorre però anche qui tenere presente un altro punto di vista che già oggi si manifesta ed è causa importante
E causa importante dell'abbandono a livello universitario e cioè il gas formativo
Che oggi separa la scuola secondaria superiore dall'università
La CGIL ha delle proposte su cui proposta che io credo coincidono sia con quelle sostanzialmente le forze politiche la sinistra sia con quelle che porta agli studenti e che sono quelle di intervenire in modo molto netto sugli aspetti di orientamento in modo precoce sugli aspetti del tutoraggio
E tuttavia anche qui la modulazione dei contenuti formativi tra i cicli dell'obbligo del post obbligo e poi l'università deve essere
Costruite in modo armonioso in modo tale da evitare i rischi oggi drammaticamente presenti
Dunga difficilmente colmabile con i soli o strumenti dell'orientamento e con una formazione integrativa Breve quale può essere quella che si è si può verificare nel semestre zero di avvio dell'università
è stato posto qui il problema degli accesso universitari io credo che questa debba essere l'orientamento che noi assumiamo pensare come in qualche modo si delinea dentro il decreto predisposto dal mostro che per quanto riguarda gli accessi si possano ritornare
Ad una pura selezione fondata sul titolo di studio
Precedente l'università è un anacronismo che a fronte del e la domanda che oggi si offre all'università L'università deve soddisfare mi pare del tutto irrealizzabile credo che appunto la la la soluzione si trovi nel raccordo tra Ict
E qui qualche difficoltà c'è perché non in realtà stiamo discutendo di una riforma dell'autonomia didattica dell'Università mentre ancora non è compiuto
Non è compiuta la discussione sulla riforma dei cicli scolastici cioè quindi uno scollamento che in qualche misura andrà con l'altro andrà andrà colmato
E c'è un problema di raccordo tragiche formativi c'è un problema di orientamento c'è un problema di tutoraggio c'è un problema di integrazione didattica preventiva all'università che consenta di recuperare e di orientare
Quei contenuti che mancano a coloro che
Completano l'obbligo secondario
L'università dicevamo che si trova di fronte ad una situazione in cui è auto anche una sfida difficilissima in questo momento perché di fronte all'immobilismo
Pluridecennale che la caratterizza nel perpetuarsi di meccanismi sempre uguale
Le questioni che si pongono adesso sul tavolo sono questioni di carattere dirompente sono un terremoto per quanto riguarda l'assetto organizzativo didattico e di potere se me lo consentite dell'Università stessa la questione dell'autonomia didattica che abbiamo già detto
Con i contenuti che adesso non sto qui a richiamare ma che significa ripensare radicalmente la costruzione non solo dell'articolazione dei titoli ma della stesso modo di pensare l'approccio all'università
Ma questo elemento forte che l'università non ha mai avuto davanti a sé
E che dovrebbe certamente contribuire a decongestionare la e a metterla in condizione di svolgere meglio il proprio ruolo ma che è destabilizzante rispetto a al ruolo che ha sempre avuto che l'istituzione del canale della formazione tecnica superiore
Fatto di disporre di un canale parallelo alternativo all'università e quindi si pone oggettivamente sullo stesso piano di dignità diciamo così dell'università e non tecnico terremoto dal punto di vista dei poteri consolidati e del modo di organizzarsi e funzionale dell'Università
Stessa questione che necessariamente deve andare in discussione collegata al alla all'effetto l'effettiva possibilità di realizzare autonomia didattica che la questione da discussione sullo stato giuridico della docenza universitaria
E altra discussione di grandissimo rilievo che forse può toccare meno da vicino l'utenza
E però per quanto riguarda i meccanismi interni
Anche qui è destinata ad alterare profondamente un modo di funzionare consolidata parlare di valutazione della docenza universitaria parlare di un collegamento esplicito tra la retribuzione e la prestazione
Per persone che non hanno mai avuto
A rendere conto all'e sterno del loro operato significa introdurre un elemento
Di modifica sostanziale del puzzo del funzionamento delle istituzioni
Sono diversità c'è ancora da dire un problema in relazione alle questioni che di cui discutiamo oggi che l'università si è sempre occupata
E di un unico modello di utente sostanzialmente che che lo studente frequentante a tempo pieno
Cioè Gre alta a parte le questioni legate a agli studenti lavoratori che sono state comunque
Negli ultimi anni oggetto di alcuna attenzione alcune adattamenti della struttura funzionale l'università questa tipologia ma sostanzialmente
L'utente tipo di università è una persona che entra lì per prendere una laurea svolge tutto il proprio di ciclo di studi all'interno e questo porta con sé una modellazione dei curricula dei corsi di studio dei rapporti studente docente assolutamente univoca
Nel momento in cui si ragionerà di una di un progetto integrato in cui l'università è chiamata a fare altro
E quindi non è chiamata solo a gestire i corsi di studio tradizionale né chiamata intervenire sulla formazione degli adulti e chiamata intervenire sulla formazione permanente chiamata in credito richiamate in
In causa nel momento in cui si si ragionerà di
Particolari nuove innovativi percorsi formativi
C'è un disorientamento molto evidenti alcune università rispondono con la vivacità maggiore con forme sperimentali
Che peraltro alcune realtà che si sono attivate ma lo sforzo per entrare dentro la diversificazione di status e di funzionamento è grande
Per questa ragione io credo che per quanto riguarda l'istituzione università nella prima fase di avviamento di questo percorso di costruzione di formazione permanente di educazione degli adulti
Non sarà questo lo snodo centrale non sarà l'università articolazione centrale è vero che i soggetti protagonisti di questa vicenda saranno gli enti locali e le scuole la scuola in primo luogo
E gli enti locali in quanto elemento di programmazione di colleghi collettori della domanda eccetera università resterà almeno all'inizio poi i margini di questo processo dipenderà anche da noi
Dal sindacato in questa circostanza essere capaci di costruire le condizioni le intese le pressioni affinché l'università rompa in virtù delle riforme che primo richiamato rompa la sua tradizionale isolamento si renda disponibile ad un rapporto che oggi è solamente embrionale
Volevo segnalare un altro punto di delicatezza dell'intero processo che a mio modo di vedere di grandissima rilevanza
Su quale già alcune sperimentazioni su lungo discorso della questione dei meccanismi di accreditamento degli interi percorsi formativi
La questione dell'accreditamento per molti versi si presenta a mio avviso come uno snodo centrale della riarticolazione di tutti i percorsi formativi
In parte perché si tratta di definire delle regole omogenee tra vari sistemi
Cioè si tratta di definire forme di misurazione
Dei percorsi formativi che siano comparabili persiste comparabile ed esportabili tra sistema il sistema talché un credito accumulato in un segmento formativo possa essere riportato e utilizzabile in un percorso formativo diverso
E questo è già un problema di non non piccola soluzione perché come sapete l'università a un metodo di misurazione dell'impegno formativo dei crediti che costruì metodo di calcolo dei crediti che sostanzialmente
Misurato sull'impegno di studio su un numero di ore teoriche di studio per ogni credito
Ci sono delle esperienza lo studio per costruire questa circolarità
Ci sono ulteriori
Problemi
Anche qualche rischio da evitare dentro questo meccanismo un rischio
Da evitare quello che nel momento in cui ci si propone
La possibilità di articolare in modo ampio
I soggetti che sono in grado di rilasciare crediti formativi
All'interno del problema dell'omogeneità e della comparabilità c'è anche il problema di evitare una proliferazione eccessiva
Cioè
Dico subito
E la proliferazione eccessiva la dico così evitare che l'intero sistema formativo diventi fortemente cartaceo in virtù di una sostanziale meccanismo di fabbrica dei crediti
Quindi nella realizzazione nella validazione di crediti c'è un problema molto serio per quanto riguarda la loro effettiva congruità e la loro effettiva capacità di essere misuratori di percorsi formativi
Ma c'è un'altra questione che voglio solo richiamare che riguarda un altro dibattito in margine a questo
Ed è la questione
Molto discusso ma non risolta del valore legale del titolo di studio
Perché noi abbiamo dibattito appunto molto aperto su questo punto
In presenza di sistemi che attribuiscono a questo elemento pesi diverso
Mentre nel settore privato parliamo per esempio del titolo di studio ai ai fini occupazionali mentre nel settore privato tutto sommato il titolo di studio ha un valore di carattere indicativo rieducativo nel senso che determina come dire un'aria di attribuzione professionale ma non fa testo rispetto e percorsi professionali nel sistema pubblico ancora oggi titoli di studio è elemento vincolante ed imprescindibile i qualsiasi percorso professionale
Per via contrattuale noi stiamo cercando di forzare questa situazione cercando di introdurre nel sistema pubblico elementi di flessibilità rispetto a questo aspetto del titolo di studio cioè di renderlo meno cogente
Ma non c'è dubbio che un grande problema
Si presenta per tutti coloro che sono già oggi attualmente in servizio nel marasma professionale che caratterizzato dal sistema dell'amministrazione pubblica
Il problema di una calibratura tra il futuro sistema dei crediti formativi acquisiti da acquisire e dei e dei titoli di studio già acquisiti si presenta come un problema di delicatissima soluzione nel quale va indubbiamente superato gradualmente
Il l'unilateralità vincolistica dell'avvertito il cui prezzo calma d'altra parte non si possono nemmeno a realizzare azzeramenti o penalizzazioni per coloro che hanno costruito dei percorsi professionalizzanti basati su sulla vecchia
Ho finito volevo solo fare un ultimo riferimento ma ve lo risparmio perché l'ha già fatto Enrico Panini e mi associo lui la questione decisiva dei patti territoriali questo è uno dei punti di grandissima attenzione
Su cui davvero si può cominciare a costruire l'integrazione dei percorsi formativi della progettualità formativa
E qui però si apre anche un siccome molti sono renitenti alla leva su questo terreno nel senso che almeno tutta la prima tornata di patti territoriali dove sono stati fatti non prevedevano
Nel mentre non so quante decine di Patti realizzati non prevedeva da nessuna parte manco mezzo intervento formativo erano tutte questioni di carattere infrastrutturale
Qui c'è un grande lavoro da fare per quanto riguarda l'autoconsapevolezza delle istituzioni formative ma io credo anche per quanto riguarda il ruolo del sindacato
Che va bene oggi siamo qui con l'ospite molto importante ma dovrebbe diventare la discussione che stiamo facendo patrimonio anche delle categorie
Degli atti di e delle strutture territoriali in modo tale da tirare per i capelli dentro un processo di socializzazione della formazione anche tutti quei soggetti istituzionali che oggi come oggi sono
In qualche misura al margine del processo
Grazie a Marco al quale abbiamo dato qualche minuto in più come primo intervento ma alle invito gli altri a stare
Diciamo intorno ai dieci minuti
Rispettare i tempi che abbiamo previsto parola compagno di Gioacchino parlare
Ma io
Sono molto interessato anche come come associazione come Auser all'impianto del convegno titolo stesso lo richiamava la relazione
Gli interventi cioè un impianto che guarda non solamente al tema dell'educazione dell'istruzione della formazione permanente
Con riferimento al lavoro alla formazione nel corso del dell'attività lavorativa o tutti i cambiamenti che ci sono di mobilità sul mercato del lavoro cosa ovviamente centrale che dopo per per acquisita come un punto rilevantissimo e decisivo nella politica
Scolastica e della formazione ma quel capitolo quel tema che parla appunto di educazione permanente per le persone e per i cittadini durante tutto l'arco della vita come un diritto di cittadinanza come diritto costituzionale direi e quindi come anche come una componente rilevante di quella riforma dello stato sociale che guarda agli USA più che altro agli esclusi ai processi di inclusione
Oggi chi è escluso dalla conoscenza dal sapeva Società dell'informazione non la faccio lunga dico un'esclusione tanto pesante quanto quella che può essere sul terreno della salute o di altri vinti fonda
In questo senso a me pare pertinente che il sindacato dei pensionati l'associazionismo che a cui fa riferimento il sindacato in generale le e le istituzioni
Si confrontino appunto sul tema della formazione educazione permanente in un in un'accezione più vasta nell'ambito appunto di una riforma dello Stato sociale dei diritti universali cittadine
In questo senso io sono convinto che come l'apparato pubblico le istituzioni pubbliche senso lato dalla scuola
All'università anche con le innovazioni rilevanti si può ci ritorno che ci richiamava il ministro come riforme che avvia un processo di grande cambiamento non potrà per quanti sforzi se ne facciano anche del problema che ovviamente di natura economica assolvere compiutamente il compito di recuperare alla cultura dedita alla cultura all'istruzione l'insieme dei cittadini sia quelle diciamo così
Da recuperare ma sia durante tutto l'arco della vita
Le persone che vogliono proseguire processi di di acculturazione di istruzione e di formazione come un diritto
Per le pensioni
Io sono convinta che un ruolo in questo senso
Sussidiario Massucci dare il senso positivo sia di integrazione con il sistema pubblico possa essere svolte giallo stanno svolgendo
De forza dell'associazionismo del volontariato organizzato pressato anche qui richiamato peraltro nella nella relazione come un sistema dei cittadini che si auto organizzano e organizzò la domanda e l'offerta interagendo positivamente niente di privatizzazione in questo senso il principio di sussidiarietà ci può evocare ma interagiscono come Società civile con il sistema pubblico appunto e con il sistema dell'istruzione dell'istruzione più formale più formalizzato
Peraltro l'esperienza sono in campo sono state evocate le esperienze della visita popolari e della terza età di garantisco che come insomma esperienze straordinarie nel senso che basta aprire una scuola una sede in un comune nascita e basta informare i cittadini che si apre una squisita popolare della terza età che nel giro di un anni avviati un anno abbiamo centinaia di partecipanti e decine di insegnanti docente in pensione non anche ritrovano anche una motivazione diciamo così all'insegnamento come volontariato e non sono solo anziani che partecipa ai nostri corsi ma anche giovani immigrati esclusi chi ha più bisogno
Ora queste forze dell'associazionismo e del volontariato sono in grado sono convinto che le esperienze pratichiamo
Abbiamo qualche decina di migliaia di allievi centinaia di sedi ma non solo noi migliaia di insegnanti sono in grado di intercettare la domanda sociale di bisogni e sono in grado di organizzare un'offerta didattica
Non solamente come dire per l'alfabetizzazione ma anche qualificata
Corsi di anche specializzato in informatica di lingue di storia
E quant'altro perché appunto partecipano a queste attività insegnanti docenti uomini di cultura in senso lato e i cittadini certamente i più bisognosi nel sapere ma anche come dire
I cittadini in qualche modo che hanno già una loro già una loro cultura
Quindi io sono convinto che questa esperienza che peraltro viene da lontano come dire gli albori del a lasciare il socialismo ed è molto diffusa in Europa
Diffusa peraltro anche in Italia ma un po'ignorata nei suoi affetti e nella sua efficacia potrebbe essere un punto di riferimento rilevantissimo
Anche perché come dire promuove la la cittadinanza la responsabilizzazione dei cittadini alle forze appunto del volontariato
In questo senso
Colpito quindi di di queste forze dell'associazionismo e quello di appunto di intercettare i bisogni e di organizzare l'offerta didattica
Adeguata cura
Questo che si sta facendo in maniera diciamo così un po'isolatamente come associazioni di volontariato comma associazionismo culturale non solo noi ci sono tante altre forze io credo che potrebbero agire potenziare la propria attività se entrassero un po'più organicamente in nel circuito istituzionale fermo restando come dire la natura di
Di soggetti che si auto organizzano di cittadinanza attiva e quindi con le caratteristiche proprie di informalità di flessibilità nessuna spesso un assetto burocratico possano avere queste esperienze
Però io credo che un punto fondamentale sarebbe quello se si prendesse consapevolezza e se si potesse interagire con le innovazioni del sistema scolastico formativo che guarda in particolare all'educazione degli adulti
Faccio riferimento all'autonomia scolastica beh insomma se le scuole si aprissero in una interazione
Positiva con chi con percorsi informali diversi tuttavia
Affronta anche i problemi di di istruzione di base di formazione e potessero collaborare in questo senso dall'apertura delle sedi alla materiale didattico anche a cose minime voglio dire credo che ce ne guadagnerebbe la i cittadini è anche un concetto di autonomia scolastica che si apre dare lo ricordava anche il ministro Berlinguer oltre la propria autoreferenzialità e quindi diciamo nel territorio con la comunità locali
Ma anche credo formativo è una possibilità che si apre credito formativo degli studenti
Del della maturità ma anche universitari già è previsto che può essere utilizzato nel lavoro presso l'associazionismo presso il volontariato beh io credo che se gli studenti entrassero in nel circuito per esempio delle Università Popolare dell'Auser organizza in particolare per ma non solo ripeto con i lavoratori della terza età e pensionati
Si potrebbe creare e possono partecipare come discenti o come come come impegno come organizzatori dell'attività didattica si potrebbe Emerico concreta attivare un rapporto interagire intergenerazionale come si dice
In cui la memoria degli anziani si incontrerebbe con la nuova cultura dei giovani in uno scambio interculturale
Gli anziani potrebbero insegnare punto
La storia del passato vissuta direttamente magari giovani potrebbero insegnare l'informatica agli anziani o le linguette di interagire proprio con
Con un'attività concreta ma il punto più qualificante su cui l'associazionismo e volontariato esperienze come le università polari possono e dovrebbero interagire
Più direttamente con la riforma col le riforme in atto il sistema spazio sono giudizialmente centri territoriali dell'educazione permanente l'istruzione nell'età di
Ora io qui credo che questi centri appunto debbano essere centri vitali della comunità locale non solo del sistema scolastico e quindi anche del sistema in qualche modo della crescita culturale dei cittadini e delle e delle persone
Qui si si potrebbe creare un sistema Secondo credo di rapporto di interazione e di collaborazione
Fatto di tante cose ma anche di beni strumentali mezzi di insegnanti di
In cui questi centri diventa non solamente compiti istituzionali ma anche il rapporto con gli enti locali con le comunità locali con l'organizzazione da Cittadinanzattiva centri vitali di diffusione della cultura del sapere per le persone di tutte le età e qui
Sta il punto fondamentale come
Pratica effettiva di un diritto universale di cittadinanza di una pezzo fondamentale di riforma dello stato sociale che faccende al diritto all'istruzione permanente all'epilazione permanente i cittadini ognuno può organizzare poi propri compiti
è chiaro che la parte pubblica organizzerà
Le sue competenze
Università popolare all'associazionismo porterà le sue ma in maniera non dispersiva io credo che l'abbiamo fatto anche qualche accordo in questo senso che si potrebbero fare come si dice mi pare
Piani territoriali integrati in cui ciascun soggetto ha finito svolge il proprio compito
L'ultima questione che voglio dire è che in questo sforzo
Diciamo così il terzo settore
Aperto un confronto con il ministero la pubblica istruzione dovrebbe
Definire un'intesa in questo in questa direzione con
Con il ministero della pubblica istruzione ma non è solo il ministero Pubblica istruzione il referente di una politica di questo tipo
Anche le regioni e gli enti locali già legiferano in parte a sostegno per esempio dell'università popolare della timido culturale non tutte in maniera insoddisfacente possono svolgeva un ruolo importante noi stiamo firmando
Proprio in questi giorni insieme all'Arci insieme associazioni archeologiche alla fine a Legambiente un protocollo d'intenti di collaborazione con il Ministero dei Beni culturali per attivare il volontario nella valorizzazione del patrimonio culturale
Che significa tante cose i giovani che possono Volvo attraverso il volontariato valorizzare il patrimonio a o attraverso il turismo culturale e quant'altro insomma mi pare che c'è un terreno e il tema della società civile del cittadinanza attiva della socialisti del volontariato che e già pratica ma se
Interagisce naturalmente non sta solo a noi
Che sollecitiamo rapporto positivo con questo sistema che si stia avviando io credo che le potenzialità di fare entrare nulla
Circuito di educazione permanente per tutta la vita
Non è saggio e qui si spara milioni di persone ma insomma Nun me viene elevatissimi cosa che la istituzione pubblica di per sé con tutta la buona volontà non potrà mai far circuitare
Come queste forze che operano come dire proprio perché nascono dalla domande per bisogni verifica
La parola Alessandro Monti pugno di ricercatore
Grazie credo di poter riportare in media
Il tempo degli interventi essendo particolarmente bene
Io vorrei concentrare l'attenzione su o un aspetto specifico un profilo direi proprio del tema che oggi nostrani
Un'attenzione appunto dell'educazione
Degli adulti della formazione permanente un profilo specifico dico particolare del quale mi sembra sarebbe opportuno si tenesse conto nella nel nel disegno degli interventi e nell'impiego poi degli strumenti di di intervento
L'aspetto di cui parlo quello dell'educazione permanente dell'ubicazione degli adulti
In quanto funzionale in cui si sta alla assunzione da parte dei cittadini quindi da parte dei soggetti di domanda di responsabilità definite di ruoli definiti nella realizzazione dei programmi di welfare
Questa sostanzialmente mi sembra di poter dire è la prospettiva di una tale assunzione di responsabilità voglio dire è la prospettiva di economia sociale a cui faceva riferimento la peculiare prospettiva di economia sociale a cui faceva riferimento stamattina barconi e che prende le mosse da una constatazione che a suo modo è una constatazione semplice elementare credo che si possa fare proprio quotidianamente e cioè che gli attori sociali cittadini presso i quali si genera una domanda di welfare e che sono destinatari degli interventi quindi le singole persone e le famiglie e le comunità locali eccetera
Possiedono improprio dei fattori delle risorse
Che messe in campo insieme all'intervento delle istituzioni pubbliche possono spostare in avanti come dicono gli economisti la frontiera delle possibilità possono spostare in avanti la possibilità le possibilità di soddisfare bisogni che tipo di risorse da un lato direi risorse chiamiamole così cognitive quelli che si dicono i saperi maturati nella vita quotidiana quindi inferto informazioni pertinenti a come si possono risolvere i problemi che derivano dall'esperienza stessa Diretta dei problemi e da un altro canto risorse in un senso più più più tradizionale se volete nel senso di energie tempo capacità attitudini mezzi materiali anche che appunto possono combinarsi variamente essere variamente messi insieme con le risorse gestite nell'ambito delle istituzioni quindi
Prestazioni professionali finanziamenti strutture eccetera eccetera
Dando luogo diciamo così a delle fattispecie più complesse più articolate di costruzione del del benessere di produzione di determinati Stati di di benessere ecco l'economia sociale che vogliamo sulla quale stiamo ragionando in ambito Spini
è appunto l'organizzazione di queste risorse che esistono dal lato della domanda l'organizzazione autonoma di queste risorse dal lato della domanda quindi ad opera dei soggetti di domanda stessa nelle forme tipiche dell'economia sociale quindi nelle forme associative
Forse anche cooperative insomma le forme proprio giuridiche tipiche dell'economia sociale che però assumono questo particolare
Contenuto e l'organizzazione di queste risorse in modo che possano contare possano contare in tutti i i sensi emergano a tutto tondo come un fatto economicamente significativo e possano confrontarsi con le istituzioni su una base una base solida
Ecco allora la quello che mi sembra si possa sostenere è che il questa prospettiva di una prospettiva di economia sociale di questo genere la formazione degli adulti la formazione permanente è una leva molto importante e forse addirittura una leva fondamentale in qualche modo un passaggio obbligato questo lei si può articolare su tre piani questo discorso
Uno
Una leva fondamentale in quanto deve accompagnare dei processi di presa di coscienza diciamo così da parte dei soggetti di domanda delle risorse presa di coscienza delle risorse che possiedono e del loro valore del loro significato di quanto possono contare
Strategicamente in un ridisegno degli interventi qui per spendere uno dei soliti termini che diventano di moda si tratta della formazione come strumento di empowerment dei Soggetti di domanda poi la formazione come strumento che rende possibile l'interazione
Tra il Sappe quelli che abbiamo detto i saperi della vita quotidiana saper vivere come dicevo stamattina balconi le competenze del vivere e il sapere degli e Sperti sapere non esperto come pure si dice e il sapere degli esperti cioè strumenti di rappresentazione specifici strumenti di rappresentazione della realtà e delle sue possibili trasformazioni che diventerà il terreno comune di confronto di elaborazione di questi due ordini di saperi sul cui intreccio
Si ragiona molto e che uno in realtà dei temi più interessante anche da un punto di vista culturale generale credo che si possono sollevare da un punto di vista addirittura epistemologico si potrebbe dire
E infine la formazione come strumento di relativa quis però sottolineo relativa formalizzazione del dei saperi della vita quotidiana per l'appunto quelli delle competenze che mi maturano quelli che proprio entrano materialmente in gioco insieme ai fattori istituzionali un punto solo sulle sulle modalità della formazione se questa è la funzione sulle modalità sugli stili sul di formazione connesse a un discorso di questo genere che si può dire proprio in una battuta una formazione che abbia questa funzione questi questo tipo di obiettivi non è una formazione di aula
E non è neanche una formazione fatta in quel modo in nei modi in cui si cerca di vivacizzare per così dire l'aula quindi non è una formazione
Nei laboratori e non è nemmeno una formazione che si può fare nel workshop è una formazione che deve intervenire sulla come all'interno dei meccanismi realizzativi di Progetti
Di trasformazione reale
Progetti per il realizzare i quali appunto si fa in vivo sul campo la formazione che che serve infatti concludo su questo
Tutto questo discorso non lo si sta cercando di verificare nell'ambito di un Progetto
Che interessa la città di potenza e che verte su uno dei problemi
Più interessante insomma che meglio si prestano a essere affrontati mi sembra nei termini di economia sociale di ripensamento delle politiche del welfare che ho cercato di dire prima che il problema del degrado urbano del recupero urbano quindi questo è un progetto di recupero urbano di recupero di un quartiere degradato
Che fa leva centralmente sul coinvolgimento dei residenti
Proprio nel senso che dicevo prima insomma quelle sono i soggetti di domanda dell'intervento di risanamento ma possiedono risorse cruciali per il successo del del del dell'intervento stesso che punta dunque a centralmente sull'attivazione delle loro risorse sulla loro mobilitazione sul loro coinvolgimento li si vede bene mi sembra proprio stiamo cominciando a vedere bene come si articolano di che significati concreti assumono i tre punti le tre declinazioni possibili che dicevo prima della formazione per un verso proprio una presa di coscienza cioè la la formazione come strumento di di di animazione sociale di sensibilizzazione insomma di modo che cittadini ci credo di no cominciano a crederci di potere essere i protagonisti del risanamento del proprio quartiere poi strumenti molto interessante il punto di rappresentazione delle trasformazioni fisiche della città che sono possibili come base dicevo prima del dialogo con gli architetti in questo caso con gli urbanisti qui per spendere un altro termine anglosassone quello che in questo tipo di esperienze si dice il discendente insomma tra blues la rappresentazione delle trasformazioni
Possibili e poi una presa di possesso una relativa formalizzazione appunto di tutto ciò in cui si esprime la vitalità di una comunità come quella su cui si interviene e tenendo anche conto soprattutto che un progetto di questo genere per sua natura riguarda le trasformazioni fisiche del quartiere
E e però anche la rivitalizzazione del tessuto economico e sociale il ministro parlava di progetti pilota stamattina ecco mi pare che tra i project che si devono fare intanto bene possibilmente diffondere tra i progetti pilota interessanti mi pare che dovrebbe avere un posto anche progetti di questo genere grazie
Grazie Monti Bugnoli diamo ora la parola d'ammassa altri segretaria nazionale della funzione pubblica
Dicevo prima nemica non so se sarò breve cercherò di essere chiare almeno in questa fase
Il la riflessione di oggi per quanto riguarda anche la pubblica amministrazione si prospetta in maniera assolutamente inedito meglio il ruolo che la formazione quindi come elemento ordinario della della qualificazione del personale pubblico si presenta oggi in una maniera del tutto inedita
Io ieri stavo leggendo un inserto che parlava dello SMAU inizierà una frase che mi ha molto colpito diceva nessuno potrà mai licenziati dalle tue competenze io penso che questo sia anche il taglio giusto per dare un senso anche ai ragionamenti che ne facciamo nel senso che proprio un investimento che noi offrendo come dire interessandoci della della formazione spingendo perché è una formazione si attui
Pensiamo proprio di fare però a me venne viene da dire alcune cose intanto bisogna che la formazione sia una formazione utile sembra una banalità però la preoccupazione più grossa che c'è oggi e che con l'arrivare di enormi fondi per la formazione professionale si arrivi a detti e definire degli interventi formativi non strettamente
Utili e utilizzabilità le persone
Che sia di contenuto cioè di qualità e quindi fatta della terra il lavoro che si deve fare e che sia di ruolo
Lo dico perché
La pubblica amministrazione è interessata da processi di cambiamento molto radicali quindi se prima le attività della pubblica amministrazione avevano come obiettivo strategico quello della riduzione dei costi sostanzialmente dello svolgimento di attività ministro dire ma della riduzione dei costi di contenimento della spesa oggi la pubblica amministrazione è stata inserita a pieno titolo nella quadro del fatto per l'occupazione e lo sviluppo e quindi come volano per lo sviluppo locale
Questo cosa comporta comporta sostanzialmente che una serie di attività
Dall'attività di decentramento a quella terra di semplificazione a quella di accelerazione delle attività amministrative devono essere il più possibile finalizzate focalizzate allo sviluppo locale
Da un punto di vista delle soggettività che lavorano nella pubblica amministrazione soprattutto nelle amministrazioni locali
Questo significa reinventare completamente il ruolo degli operatori pubblici significa passare da un'attività che era un'attività fortemente parcellizzata un'attività molto gerarchizzata
Un'attività molto frazionato di cui io ognuno per la quale diciamo per cui svolgimento ognuno era consapevole della cosa che doveva fare ma della frazione diciamo del pezzo di cosa che doveva fare e molto spesso
Perdeva il senso del servizio cui doveva contribuire oggi questa cosa sarà sempre meno possibile
Quindi avremo bisogno evidentemente di una serie di competenze nuove
Avremo bisogno di fare il punto vero
Su quali siano le competenze che i pubblici dipendenti devono acquisire per poter stare a pieno titolo in questo processo e qui in di per ritrovare un senso per il proprio lavoro ma anche per stare all'interno come dire per contribuire al al volano per lo sviluppo
Oggi cosa succede in realtà c'è stato un piano straordinario di formazione il piano finalmente c'è stato diciamo ma le criticità di quel piano sono davanti agli occhi di tutti
Ancora una volta il piano è assolutamente separato dal contesto pur essendo inserito mai un piano elaborato dalla pubblica amministrazione in questo io penso che sia un male perché in realtà non sia andato fino in fondo
E con coraggio nel depositare sulle autonomie locali anche il ruolo di definizione degli interventi formativi per la pubblica amministrazione queste è stata un'operazione che non si è potuto fare nonostante noi avessimo chiesto un'altra cosa che non si è fatta che secondo me dovremmo riproporre con forza e quella dell'analisi del fabbisogno formativo o meglio quali sono le necessità
Che l'impatto delle riforme sulle pubbliche amministrazioni richiedono alle competenze pubbliche cioè cosa devono diventare queste persone come facciamo cosa dobbiamo dire che devono essere e per come dire poter svolgere appieno il proprio lavoro questo è un ragionamento assolutamente carente e che credo noi dovremmo dovremmo riprendere come si spende nella pubblica amministrazione il resoconto
Vedevo un po'di dati dell'anno scorso del novantotto
E per quanto riguarda le amministrazioni centrali la spesa è di meno di quattrocentosettanta mila lire medie nei ministeri
Quindi lontanissima da quell'un per cento che è destinato in termini progettuali alla alla formazione professionale ma soprattutto un'attività ancora prevalentemente un'attività prevalentemente a catalogo cioè nel senso che si selezionano offerto e che le società di formazione annunciava
Ho nella migliore delle ipotesi si aggiustano in qualche modo non c'è minimamente una definizione della necessità da parte delle pubbliche amministrazioni allora cosa può farsi da questo punto di vista io penso che sia abbastanza complicato mettere a razionalità questo intero sistema però una cosa realistica può essere quella di formare chi sceglie l'offerta formativa da parte delle pubbliche amministrazioni e come dire un obiettivo più realistico più realizzabile e come dire selezionare chi seleziona l'offerta di formazione partendo dal presupposto che chi seleziona sappia o comunque venga aiutato a definire il fabbisogno a cui a cui rispondere
Una questione sempre rispetto alla alla gestione del piano che a me preoccupa e il fatto che nel Piano permangono alcuni
Elementi di centralizzazione quello che dicevo prima
Da un punto di vista del potere decisionale ma io penso anche da un punto di vista della definizione dell'utilizzo delle risorse ora non buttare via i soldi del dello Stato io penso che sia un'opera non sono meritoria ma anche necessario e i soldi non si buttano via solo si si ruba o come dire vengono
Tolti Fraud ha lentamente
Sì buttano via anche quando vengono fatte delle cose assolutamente inutili quindi un'attenzione l'attenzione sulla qualità l'offerta formativa e dell'attività formativa nella pubblica amministrazione penso che sia assolutamente necessaria anche da questo punto di vista
Un'altra considerazione
Quale tipo di formazione fare guardate io ho appena saputo che uno dei progetti della presidenza del Consiglio che sul lavoro pubblico fatta sul nuovo sistema di classificazione del personale pensa al lavoro pubblico
A fronte di quattrocento domande che si aspettavano quindi chi la organizza aspettava un'adesione di quattrocento quattrocentocinquanta amministrazioni ha visto una risposta di oltre ottocentocinquanta amministrazioni se io che le amministrazioni pubbliche sentono la necessità di avere i nuovi strumenti per la gestione anche del sistema di classificazione pubblica che riguarda i pubblici dipendenti
E però la qualità della domanda e quello che chiedono oggi sono ancora informazioni informazioni da un punto di vista tecnico giuridico
Cioè ancora il lontana dall'affermarsi una visione più manageriale diciamo o più per più di gestione da parte della dirigenza pubblica quindi io penso che sia fondamentale affrontare il nodo della dirigenza pubblica
Penso che sia stato un male il fatto che nel dibattito che c'è stato qualche giorno fa sugli stipendi d'oro dell'INPS e tutto il resto eccetera
Tutto sia venuto fuori fuori che un ragionamento sulla qualità della dirigenza pubblica e su come la dirigenza pubblica e i strategica o deve essere strategica per lo sviluppo del Paese
Una considerazione proprio su gli altre forme sulle altre figure professionali penso che
Probabilmente quando si parla di pubblica amministrazione e ancora per noi che ci lavoriamo dentro sembra una cosa scontata per chi ci ascolta molto spesso non lo è
Noi abbiamo di fronte un mare di professionalità molto diverse tra di loro
Quindi a fronte di questo di questo universo molto variegato che penso sarebbe interessante anche valutare come stanno cambiando le professioni all'interno del mondo della pubblica amministrazione
Dicevo prima dei dirigenti ma anche per esempio le attività professionali più a contenuto professionale della sanità tipo e gli infermieri medici stanno subendo un'evoluzione chi segue anche l'evoluzione del senso della cura all'interno di un Paese evoluto che probabilmente richiedono interventi di formazione anche qualificati da questo punto di vista così come secondo me un'attenzione particolare anche al terzo settore che è un settore che noi organizziamo nel quale il livello di precarietà dei soggetti richiede interventi formativi proprio per renderli meno indifesi sul piano del mercato del lavoro
Da ultimo volevo fare una considerazione e riguarda il rapporto con tra i giovani e la nostra categoria io ne parlavo così per Cheney qualche giorno fa con
Con Federico
Quando i giovani parlano di pubblica amministrazione o di pubblici dipendenti intanto pensano che non faranno mai pubblici dipendenti perché mi fa un po'schifo perché pensano che un ruolo come dire non propriamente attivo
E che tutto vogliono fare fuorché i pubblici dipendenti poi alla fine lo faranno anche loro una quota di loro lo farà e credo che sia importante oggi
Proprio quando noi assistiamo alla fine di un modello gerarchico alla fine di un modello più verticali e qui indi alla ricerca anche complicata di un nuovo modello organizzativo all'interno del pubblico impiego modello come dire più più orientato ai risultati più orientata ai bisogni della cittadinanza
Io vedo penso che non sarebbe male favorire l'incontro
Un incontro diretto tra i lavoratori del pubblico impiego penso agli infermieri ma penso anche agli operatori di beni culturali penso ai vigili del fuoco e ma soprattutto ai lavoratori del Welfare
Perché nel nostro dibattito a volte dimentichiamo che chi offre le prestazioni dello Stato sociale sono dei dipendenti pubblici e capire le ragioni di chi sta dall'altra parte del servizio può essere un'operazione interessante perché non è semplice
In condizioni di frustrazione e di salari non non propriamente brillanti e con una serie di difficoltà proprio nell'espletamento delle attività penso soltanto ai medici a tutta l'attività burocratica di cui si sono caricati in questi anni e quindi a quanto sia sì sì anche snaturata la propria professione sarebbe interessante un confronto su questo
E proprio parlarsi perché se il dibattito sul welfare come abbiamo visto sarà un dibattito che sarà capito nella misura in cui sarà presentato come un disegno complessivo
Del welfare e quindi non è un discorso solo sulle pensioni o solo sugli ammortizzatori sociali o solo su questo ma un discorso che lei oggi
Attraverso il filo della solidarietà sociale della solidarietà e tra generazioni io penso che non sarebbe male un confronto assolutamente semplice diretto e di come dire di spiegazione reciproca e di confronto reciproco tra i giovani e lavoratori del pubblico grazie
Grazie Anna la parola Francesco Sinopoli coordinatore nazionale del vudù
Emerso molto chiaramente dagli interventi che mi hanno preceduto
Il rapporto strettissimo
Che esiste tra
Cittadinanza e e saperi
E messo i termini molto chiaramente che o le agenzie formative
Devono necessariamente adeguare
All'Offerta
A le nuove esigenze
Di sapere a Moffa bisogno di sapere che manifesta oggi questa società
In particolare
La formazione per per gli adulti
E la foce permanente rappresenta come è chiaro
La nuova frontiera delle nostalgie se formati
Rispetto però questo tema
Posso
Tranquillamente affermare
Che
Per quanto riguarda almeno università
Vi sia un fortissimo ritardo
Nonostante l'università si attualmente investita da profondi processi di trasformazione
In particolare
Come come saprete
Proprio in questi giorni
Che è stato presentato in Parlamento
Lo schema di regolamento sull'autonomia didattica e cioè la cornice la riforma e l'università
Ecco
L'autonomia didattica
Rappresenta secondo secondo noi
Una fortissimo di mente elemento di innovazione
è rappresenta probabilmente
Il la punto di partenza perché
L'università adegui
L'offerta formativa al bisogno sociale di sapere infatti come e noto
Attraverso appunto l'autonomia gli atenei avranno la possibilità per diciamo il cinquanta per cento
Di definire i contenuti dei percorsi formativi
E questo rappresenta ovviamente un grande passo in avanti
Il fatto cioè che gli atenei possono definire i percorsi formativi significa che le università finalmente potrò diventare davvero
Il motore di sviluppo del territorio
Cosa che adesso non sono stati
Però c'è un punto che bah come dire sottolinea
E cioè
Il modo in cui l'autonomia si darebbe declinata e coniugata
Non è neutro
Ha fatto se
L'autonomia diversi Tarja
Diventa autonomia dell'oligarchia baronale
Se la dovesse dare diventa
Come dire si traduce nella garanzia di un maggior potere per il corpo docente
E se quindi l'autonomia universitaria non si traduce in un'apertura degli atenei all'esigenze del territorio
E alle esigenze di coloro che all'interno di università hanno cittadinanza
Allora probabilmente
Si trasformerà in un pericolosissimo boomerang
Noi
L'Unione diversità ripenso tutta la componente studentesca
A ci saremmo aspettati questo autunno
Un dibattito su questo punto cioè come l'autonomia
Può realmente rendere l'università motori di sviluppo del territorio e cioè in particolare quali soggetti possono contribuire insieme al corpo docente nella distinzione dei percorsi formativi
Pensavamo che sarebbe stata questa diciamo
La parte più importante nel dibattito
Perché
E rappresenta la grande innovazione l'autonomia appunto
Invece
Ci siamo trovati
A dover discutere di quella che posso tranquillamente definire
Archeologia dell'agenzie formative
E cioè
Insieme
Autonomia il ministero ci ha proposto
A una forma di sbarramento gli accessi
Che ci è sembrata naturalmente discutibile perché anacronistica
Come è stato detto già prima
E cioè
Nel momento in cui l'università serra territorio nel momento nel momento in cui con l'autonomia nuovi soggetti possono incidere sulla definizione dei percorsi formativi
Pensare di poter introdurre forme di sbarramento
E
Quantomeno anacronistico
E cioè io mi chiedo nell'ottica la formazione permanente pensare che
Chi ha abbandonato gli studi
Da tempo
Debba sostenere un test per entrare università sulla base del titolo che ha che ha acquisito magari quindici anni prima
Mi pare una cosa impensabile probabilmente questa proposta
Come dire non tiene conto
Non tiene conto della
Nuova funzione che le agenzie formative sono periodici
Cioè le agenzie formative non possono essere semplicemente luogo di formazione della classe dirigente come cinquant'anni fa non è così
Perché oggi la formazione e uno strumento essenziale per accedere ai diritti di cittadinanza
Ha osservato che questo
Pensare di selezionare gli studenti più motivati sulla base di test pura follia
C'è da punto poi considerare naturalmente
Come dire altre esigenze
Come appunto quella degli adulti esigenza diffusa negli adulti
Quindi
Appunto sospettano discutere di altro e non sicuramente diverse nell'accesso
In particolare
Siamo siamo convinti che una volta superato
Questo questo scoglio
I dipinti battito per adesso molto povero
L'autonomia didattica possa come dire
Procedere su binari differenti
Ecco Torno a quanto dicevo all'inizio
Il fatto che ci possano essere dei soggetti che non sono semplicemente i docenti
A poter proporre
Come dire
I contenuti del sapere
Apre senza dubbio nuove strade
E cioè
Apre probabilmente la strada la possibilità di autorizzare a domanda formativa
Quindi io immagino fosse sogno che
Gli studenti
Insieme per esempio le rappresentanze studentesche in particolare insieme per esempio ai centri territoriali per imprese negli adulti
Possano
Tra virgolette
Contrattare quello che discuta con gli atenei
E quindi che non sia semplicemente l'azienda che fa un magro sofferta la pena poter dire guarda
è importante che rese famosa in questo senso
Ma appunto che
I soggetti che per primi devono avere cittadinanza l'intera università possano appunto
Incidere su ciò che alludesse a Cisco
E quindi
Che i soggetti che hanno cittadinanza intera università possono certo senso
Definire
Insieme anche naturalmente la componente dei docenti qual è il fabbisogno sociale di sapere
Ed è su questo credo che
Si possa pensare
Fu un nuovo patto generazionale
Cioè su sa bene
è per questo che mi sembra impensabile ipotizzare un conflitto tra generazioni
Saluto saluto in un quadro simile
Quindi
Io mi auguro che
Una volta
Che si mille cento nella fase attuativa del autonomia
La discussione si sposti su questi temi che restano i più importanti senza
Quindi
Rispetto
A
Quindi gli spazi che apre
Autonomia didattica
Non ci sono dubbi da parte di una diversità
E rispetto al modo in cui l'auto viene declinata che invece ce ne sono adesso è talmente continueranno ad esserci
Ma faremo la nostra parte
Cercheremo di orientare l'autonomia
Secondo la nostra visione
Cioè la toga molto importante che vorrei fiori trattare che è già stato sollevato da
Da Federico nella reazione iniziale
E cioè
I soggetti che sono impegnati in un percorso formativo
Rappresentano
Per il nostro Paese un investimento
Quindi
Credo che in una ridefinizione del welfare
Non si è impensabile
Ipotizzare
A forme di sostegno
Economico
In termini monetari interni servizi
Ai soggetti appunto informazione
Anche in vista di una dilatazione della figura e lo studente che non sarà più quella del diciannovenne venticinque
Sarà invece probabilmente
Quella di lavoratore autonomo che
Come dire deve aggiornare le sue competenze che giustamente non fa investire mi dai lo stipendio
Informazione perché al settanta per la fine del mese
Quella è lavoratore comunque avuto cura del pensionato
E quella che appunto gli studenti classici
Quindi
Nuove forme di sostegno al reddito dell'informazione perché i soggetti informazione
Sono investimenti
Un ultimo
Un ultimo passaggio
Nella
Nel corso di ho seguito un anno e mezzo fa diritto penale che questo gruzzolo seguito diciamo normalmente
C'era insieme a me
E insieme diciamo gli studenti ventenni un signore di mezza età
Fiore Mendieta che era tra i più attivi interveniva
Con le quando Modì chiacchierare
Totti sono duramente ma come mai se Pete è così perché rifiuta giurisprudenza cosa studi sul manubrio interessa ecco pensavo mi dice se novanta devo aggiornare le competenze perché sa sui lavoro ti chiede
No mi ha detto quale sono sindacalista e sono in pensione volevo fare giurisprudenza perché interesse diritto da sempre per Roma come c.t. fa
Ecco
Io penso che sia legittimo
Questi dell'università
Semplicemente perché
Studiare può anche essere belle poi si può anche essere che risate a prescindere poi l'occupazione
Io penso che sia legittimo ipotizzare insomma anche adesso
Che il sapere
Soprattutto come si trasmette si produce l'università
Ha una valenza sociale
Che prescinde voi
Dalle come dire possibilità occupazionali
Cioè è legittimo dire che lui sta si va perché specie studiare perché appunto importante
E mi pare che quest'aspetto
Fondamentale
Sia stato profondamente sacrificato nel dibattito degli ultimi anni
Curiosità come strumento di mobilità sociale
Ormai e si sono i libri
Neanche per i più recenti
Allora io mi domando se
Proprio adesso invece
Non sia il caso di riprendere anche questo filone discussione
Proprio adesso che l'autonomia ci dà la possibilità di
Come dire
Di orientare i nostri percorsi formativi
Proprio adesso che l'individuo
Viene considerato unanimemente almeno sulla carta come il centro
Della ci si formati se sull'individuo
Dobbiamo modulare l'offerta
E l'individuo che deve orientare appunto l'offerta
Ed è
L'invito che potere legittime pretese anche diverse
Da quelle che vengono giramenti sottolinea qui non sente magari quella di vuol fare università perché dopo tre anni
Attenzione lavorare nell'industria x ma anche perché studiare questa interessante dunque il porto grazie
Interventi raccomandando rigoroso rispetto dei tempi la parola Luciano Guerzoni sottosegretario all'università
Non serve io mi scuso non ha detto tutto partecipare il resto dei lavori ma abbiamo avuto un in intensa giornata di lavoro parlamentare sui provvedimenti dell'università
Che mi hanno impedito di arrivare qua prima
Ma io volevo
Partire da una riflessione che che ci viene dall'ambito europeo cioè dall'ambito in cui l'ormai siamo a pieno titoli inseriti io vengo dal Consiglio dei ministri dell'istruzione dell'Unione europea
Nell'ultimo Consiglio dei ministri di pochi giorni fa su tre sessioni
Una sessione è stata interamente dedicata al problema della qualità dell'istruzione
Che oggi
La vera sfida il banco di prova di tutti i nostri sistemi formativi e dei processi di riforma e di innovazione dei sistemi formativi
Allora liquidi
Mi interessa di chiamare che ormai si sta realizzando un consenso
A livello
Comunitario a livello dell'Unione Europea
Sul fatto che
Parametro
Prioritario indicatore
Privilegiato della qualità
Di un sistema distruzione di un sistema di formazione
Deve essere la capacità di questo sistema di promuovere coesione sociale
Io credo che questo sia
Un dato molto importante cioè dopo anni di discussione sugli indicatori sui parametri sui parametri quantitativi sui parametri qualitativi si arriva a livello
Altro
Istituzioni di dell'Unione Europea a comprendere che il
Parametro prioritarie della qualità di un sistema di istruzione e di promuovere e coesione sociale
Partendo ovviamente dal dato che nella realtà in cui noi oggi ci muoviamo
L'istruzione sapere
La risorsa fondamentale
Dell'appartenenza o dell'esclusione dalla cittadinanza
E quindi un sistema
E quindi la la fronte la frontiera
Del dei processi di eguagliato il sacco disuguaglianza di inclusione o di esclusione sociale
Da questo punto di vista non per il ruolo che mi trovo occupare temporaneamente di di sottosegretario all'università io da tempo sostengo che ma non è una originalità ecco credo siamo in tanti a sostenerlo che il problema
Della distruzione il problema della formazione è un problema Rio è il problema della riforma dello stato sociale
In prospettiva alla se vogliamo andare alla radice se vogliamo uscì
E quindi di riparazioni
Alle disuguaglianze altrimenti prodotte in termini di interventi di sostegno ai redditi
Meno elevati odio e radici disagiati
No io credo che come sinistra sinistra di governo forze sociali sindacali non abbiamo ancora compreso questo
Che
C'è un asse di riforma oggi
Sul quale dobbiamo aggiungere non solo a parole ma con scelte
E con scelte anche finanziarie
Che purtroppo
Mi lascia abbastanza deluso anche quest'anno in questa finanziaria e l'asse è che oggi la frontiera dell'eguaglianza e della disuguaglianza passa di qua
La frontiera del dell'esclusione dell'inclusione sociale passa nei sistemi di istruzione i nostri sistemi formativi
Nel nel mille novecentonovantanove la nostra scuola la nostra università soprattutto rimane
Non come hanno fatto scrivere L'Unità rimane ancorata ad un'impostazione classica no rimane ancorata ad un'impostazione classista
Noi abbiamo un sistema universitario che è tuttora strutturalmente dipendente dalla
Dalla composizione socioculturale del nucleo di provenienza degli studi familiare di provenienza degli studenti
Io non non voglio qui riprendere perché con rappresentante dell'Udu ci stiamo quotidianamente confrontando
Ma se noi non facciamo una come come forze democratiche come forse
Progressiste riformatrici come sinistra di governo non facciamo una riflessione seria su un bilancio
Trent'anni di assoluta indiscriminata liberalizzazione degli accessi all'università
Sì hanno prodotto
Un sistema che ci sforna dei laureati la cui composizione sociale in trent'anni non è cambiata di una virgola percentuale di una virgola
Si laureano oggi in misura quantitativamente maggiore gli stessi figli di professionisti imprenditori professori impiegati si laurea non è la stessa
Dista antichissima percentuale
E con risultati
Sconfortanti
I laureati degli altri a Cittiglio dei lavoratori dipendenti
Questo il problema degli accessi
Continuare a fare oggi una battaglia e poi diamo già detto questo problema è risolto live infelice formulazione del decreto quadro trasmesso alle Commissioni parlamentari sugli accessi sarà modificata ma io mi pongo un problema politico in una sede di politica sociale in una sede autorevole come questa
Fino a che noi continuiamo a preoccuparci
E avere come bandiera il diritto sacrosanto universalistico all'accesso all'istruzione
E non ci preoccupiamo delle condizioni che possono garantire il successo nei percorsi formativi noi siamo una sinistra che si prepara a consegnare questo Paese al signor Berlusconi
Che su quel piano farà una riforma molto più efficace
Noi non sedie dedicassimo se dedicassimo tutti insieme
Il trenta per cento dell'impegno delle mobilitazioni degli scioperi delle occupazioni che abbiamo dedicato per rivendicare ripeto il sacrosanto diritto all'accesso che nessuno intende porre in discussione
A una battaglia una verifica per ottenere le condizioni per il diritto a studiare perché il diritto allo studio non è solo il diritto a iscriversi all'università o iscriversi alla scuola secondaria
è il diritto a studiare a raggiungere un risultato
Questo è se noi non riusciamo a coniugare qui chiudo questo piccola premessa se noi non riusciamo a coniugare il diritto universalistico all'accesso
Con il diritto alle condizioni per studiare secondo un infelice espressione col diritto al successo
Col diritto a raggiungere queste a dare risposta a questa domanda di sapere noi continuiamo a perpetuare un disastro sociale noi in questo Paese siamo riusciti a fare un capolavoro abbiamo un'università di massa per le immatricolazioni all'università si scrivono in Italia il quarantatré quarantacinque per cento dei diciannovenni si immatricola cioè fa la prima iscrizione all'università è una percentuale doppia rispetto alla media dei Paesi dell'Unione europea
Bene se andiamo a vedere il risultato siamo il Paese con la più bassa percentuale di laureati in assoluto non mandato e non solo dell'Unione Europea ma dell'OCSE
E perdiamo il sessantacinque per cento dei giovani che esprimono questa domanda di sapere e di formazione questo bisogno di formazione iscrivendosi all'università
Io credo che questo sia il problema che oggi dobbiamo affrontare ripeto non mettendo in alternativa i due diritti
Il diritto all'accesso e il diritto a studiare le vere le condizioni per raggiungere risultati formati ma ponendosi seriamente il problema come in questo caso che per percorrere col
Possibilità di risultato
Un corso di studi universitari il sistema di istruzione deve farsi carico di quel grado di preparazione iniziale adeguata percorrere un corso di studi universitari
Se non ci poniamo questo problema noi coltiviamo con universalismo inefficiente e frustrante
Irrimediabilmente frustrato
Allora
Dei dentro questo discorso che ha attiene il secondo me va al cuore della riforma dello stato sociale c'è ovviamente la centralità della scelta ormai
Acquisita da tutti in ambito internazionale e credo anche in ambito italiano
Che
La formazione l'istruzione sale intendere come formazione istruzione lungo l'arco di tutta la vita secondo uno slogan fortunatamente
Che ha avuto successo lanciato dal
Dalle organizzazioni internazionali la formazione lungo l'arco di tutta la vita e
Non sia formazione lungo l'arco di tutta la senza una formazione
Permanente continua ricorrente
Se mi è consentito perché la frase mia
Mi ha colpito e me la sono fatta dettare riportata prima segretario Funzione pubblica dello SMAU nessuno potrà licenziati mai dalle tue competenze fare un'aggiunta nessuno potrà licenziati mai dalle tue competenze se saprai tenerle continuamente aggiornate
Perché queste competenze si bruciano oggi nel giro di brevissimo e questo è il problema della formazione permanente continua e ricorrente
Cioè se noi peraltro verso non recepiamo questo dato i saperi che oggi vengono dati anche dei migliori percorsi di istruzione anche avessimo il miglior sistema d'istruzione purtroppo sappiamo che ne siamo molto lontani sono saperi che si bruciano in tempi rapidi per cui oggi secondo parametro di qualità a livello europeo sistemi di istruzione è la sua capacità di produrre processi di formazione continua ricorrente e per me
Qual è vuole essere il il ruolo del dell'università in questo in questo processo
Dell'istruzione universitaria
Mi sa che ho già usate il mio tempo siamo al disastro del quadro del quadro del sistema di istruzione superiore allora brevissimamente almeno indico
La questione io credo che l'università
Posso intervenire e sia coinvolta in prima direttamente da questo processo sotto due profili che sono due profili che vanno tra loro combinati integrati ma sono due profili distinti
Il primo profilo eh la formazione al lavoro e la formazione permanente come componente strutturale dei corsi di studio universitari
Nel questo può sembrare
Una banalità ma nel nostro sistema università in questo sono d'accordo con quanto diceva poc'anzi il rappresentante dell'Udu nel nostro sistema universitario il problema della occupabilità
Di quella che si chiama la implora di abili ormai in tutti i documenti internazionali
Dei di chi percorre
Un corso di studi e consegue un titolo un titolo quindi finalizzato a ad un'acquisizione di sapere utile e spendibile ecco questo problema credo che il problema principale oggi non solo del sistema universitario italiano devo dire da quello che che riscontro anche in questi incontri internazionali ma di tutti i sistemi universitari europea e questa è oggi la sfida allora formazione al lavoro
E formazione permanente sì combinano come due facce della stessa medaglia nella riforma che stiamo affrontando dei corsi di studi universitari
Qui c'è un ritardo un vuoto da colmare la nostra università non sa formare
Per il lavoro
Notate che il testo unico del mille novecentotrentatré cito sempre una questa vecchia fonte perché non è una scoperta di oggi Testo unico del mille novecentotrentatré dice che fine dell'istruzione superiore e fornire le conoscenze e le competenze necessarie per l'esercizio delle professioni e degli uffici
Al di là del linguaggio un po'datato questo rimane la sfida finora non colta il vero buco nero del nostro sistema universitario perché pura vendono
Il Minor numero di la minor percentuale di laureati
Riusciamo al tempo stesso abbattere un altro record averne la più alta percentuale in assoluto il doppio il triplo di laureati disoccupati
E questo è
Purtroppo una prova drammatica della improduttività del nostro sistema formativo
E allora qui c'è tutto il discorso dei tirocini formativi dei percorsi di studio della ridefinizione dei percorsi di studio individuando oltre gli obiettivi insieme obiettivi formativi e profili professionali del confronto con il tessuto sociale con l'impresa il collega
L'
E istanze sociali ma vorrei dire la pesante dell'Udu questa cosa e con gli studenti e
Bisogna che noi diamo oltre a Linuccia
Dobbiamo riuscire a praticarla nel decreto quadro le condizioni ci sono
C'è l'obbligatorio coinvolgimento degli studenti nella definizione dei corsi di studio cioè l'obbligatoria consultazione del del territorio sempre tenendo presente che l'università
Deve formare non solo per la possibilità di occupazione sotto casa ma per un mercato ormai internazionale delle competenze cioè cosa importante e innovativa
Radicalmente innovativa per il nostro sistema universitario la previsione dei master universitari che saranno il vero strumento di formazione permanente cioè di possibilità di rientro in ogni momento dell'attività professionale e lavorativa rientra l'università per aggiornare le proprie conoscenze e ha spendere le proprie competenze in un aggiornamento al processo formativo il secondo profilo quello che sta poi partecipa questo problematica decisiva dell'educazione permanente e appunto quello che è indicato anche nei documenti di questo convegno di un coinvolgimento delle università nel Progetto sistema dell'educazione degli adulti come previsto dal Patto sociale
I centri territoriali abbiamo queste esperienze variamente giudicabili giudicate delle università della terza età tutto ciò che può essere occasione opportunità di formazione degli adulti condivido la logica
Della Rete del sistema ho l'impressione la mi limito a porlo così come impressione che sia il documento predisposto alla pubblica istruzione
E sia le osservazioni pur critiche delle organizzazioni sindacali non centrano il un aspetto che personalmente mi preoccupa molto se questo sistema è un sistema articolato su quattro livelli il centro la Regione il territorio
Ho il fondato timore che mettiamo insieme un apparato burocratico che anziché favorire sperimentazioni dal basso e diffusione di sperimentazioni finisca per irrigidire e imbrigliare un po'tutto vi ringrazio grazie
Parola Agostino legale segretario generale della pizzeria
Ma avete incrociato
In questa discussione odierna
Il problema della formazione permanente continua al reinserimento degli anziani all'inserimento dei giovani nella società nel mondo del lavoro
Tutta una condizione
Tesa a porre il problema dell'inclusione sociale a fronte di fenomeni di forte esclusivo
Quello che io vorrei sottolineare che se noi fossimo effettivamente un Paese normale cosa che non siamo
Non ci sarebbe molta difficoltà convenire non solo tra di noi
Non solo con il ministro del governo ma anche con gli imprenditori
Che la sfida vera
Del nuovo secolo
Del prossimo futuro
è una sfida che nella competitività globale si gioca innanzitutto sulla qualità e che questa qualità come condizione fondamentale lo sviluppo di una formazione adeguata
Di un'istruzione altrettanto seria e approfondita e ha bisogno di due condizioni essenziali la prima e quella di procedere nella costruzione di un'istruzione sempre più elevata sul piano della qualità e la seconda
Che questa è la condizione essenziale anche per elevare la condizione di competitività di sistema dell'industria del nostro paese dentro la sfida globale
Ora parlavo di paese normale perché è obiettivamente difficilmente comprensibile come a fronte delle sfide che abbiamo davanti e che ha davanti il nostro Paese
Ci si postata da attardare da parte di Confindustria o del suo Presidente
Un mese sì e l'altro pure ad individuare come intralciare il cammino
Di una pratica di relazioni industriali adeguata
E fondata su regole su condizioni
Di concertazione di contrattazione di governo dei processi
E per questa via si continua a gettare fumo sui problemi
Scegliendo per esempio in modo confuso come fa Confindustria
Di rimettere in discussione le regole del ventitré luglio per poi magari fare marcia indietro
E non sviluppando invece adeguatamente tutta l'attenzione che invece va posta attorno al tema del rilancio della formazione che pur trovare
Sufficiente azione ruolo congiunto anche attraverso gli enti bilaterali
Sarebbe invece utile
E necessario che questo problema fosse affrontato adeguatamente
Ora io penso guardando ad una realtà perché qui abbiamo incrociato i problemi del pubblico impiego e incrociamo i problemi dell'industria
E noi ragioniamo dentro l'industria
Di esigenze di competizione globale e in modo particolare in Italia ragioniamo nell'Italia dei distretti dei territori delle realtà locali delle piccole imprese
Che sono quelle che secondo l'ultima indagine Unioncamere dovrebbero portare nei prossimi due anni un incremento del due virgola due per cento di occupazione cioè duecentoquattro mila unità in più di posti lavoro nelle imprese sotto i cinquanta dipendenti
Questo il tessuto industriale prevalente del nostro Paese
è il tessuto che occupa in tutta l'industria non sono il sistema moda circa il settantacinque ottanta per cento della forza lavoro
Questo il sistema industriale per eccellenza nel quale la formazione l'istruzione lo sviluppo professionale è stato finora concepito o come
Una logica per la quale avere sconti sul costo del lavoro vedi contratti di formazione lavoro che non han fatto formazione
Oppure con una condizione anche attraverso la vecchia norma dell'apprendistato per avere qualche sconto contributivo ma non per pensare alla formazione stessa
Ora siccome vale per il settore della moda
Ma vale in generale per tutti i settori industriali del nostro Paese
Non compete con la Cina con la Romania con l'Ungheria sulla base di una competizione da costi ma contenti soltanto sulla base di una condizione di qualità eccelsa la cui qualità deriva da capacità progettuali dell'impresa l'imprenditore e da forti capacità formative
Di cultura anche generale non solo specifiche del lavoratore all'interno del processo produttivo sembra paradossale
Ma la moda non è soltanto l'effimero la moda è storia cultura Rinascimento è arte che si condensa in quelle capacità progettuali che poi nello stile si affermano attraverso il prodotto
Ebbene tutto questo è quello che produce Successo
L'assenza di tutto questo porterebbe diciamo il secondo settore industriale in Italia e il primo in Europa con un milione di occupati Annona vere quelle condizioni che invece ha maturato
Pur difficilmente in questi anni
La sfida futura non è scontata si potrà vincere ripeto e vale per l'industria nel suo assieme a condizione che vi sia una competizione di qualità e non una competizione da costi questo però vuol dire che allora anche sul piano sindacale
Dobbiamo avere forte attenzione capacità a non usare questa parola formazione come ogni tanto abbiamo fatto in passato
Nei nostri convegni le nostre iniziative nelle nostre piattaforme e poi all'atto concreto delle azioni contrattuali presentarsi sostanzialmente come un vuoto come un vuoto reale
Per farlo abbiamo bisogno di affrontare almeno tre aspetti il primo come realizzare una condizione di formazione permanente continua per tutta la vita lavorativa nell'ambito del settore e dei diversi settori
Io penso che non riusciamo da un genieri cinismo attorno a questa materia se per esempio cominciamo ad incrociare almeno tre cose
La prima cosa e l'attivazione anche delle banche ora attraverso i contratti che siano finalizzati alla possibilità di usare ore per la formazione la seconda cosa che a questo elemento si incroci
Una compartecipazione dell'impresa che possa permettere uno sviluppo della formazione permanente la terza cosa che intervenga lo Stato attraverso diciamo un finanziamento trilaterale che inneschi per questa via una formazione magari limitata ma costante e continua nel tempo e per tutta la vita lavorativa
Soli tre soggetti in campo che fa la loro parte sapendo che nella politica generale rivolta all'occupazione gli orari di lavoro
Hanno molta più efficacia nel rapporto con i diritti individuali e tra i quali diritti individuali anche quello di vivere meglio e di poter studiare quando segnala la necessità che non sul versante meccanico dell'occupazione e in quello relativo alla formazione
Vogliamo allora intrecciare questi due elementi è per esempio vedo qui Viviani tentare di rendere operativo dopo tanti anni una condizione che attraverso il fondo per gli orari il famoso articolo tredici che doveva attivare percorsi da un lato di flessibilità riorganizzazione ma dall'altro anche col Patto di Natale gli orari vincolati alla formazione prendere concretamente esigibile questo elemento
Perché altrimenti molti dei nostri discorsi restano vuoti e scarsamente pratica
Secondo aspetto bisogna pensare effettivamente al rilancio dell'apprendistato e delle funzioni tecniche
In alcuni settori
Ora
Mi sono informato nel corso dei giorni passati
E ho scoperto una cosa che non è nuova ma è quanto meno da valutare
In Lombardia che l'aria per eccellenza di un settore come il nostro e che occupa oltre cento mila persone su un milione
Noi avevamo vent'anni fa nell'aria di cromo
E Varese circa quattrocento iscritti giovani a perito tecnico oggi ne abbiamo venti
Oggi ne abbiamo venti
In una condizione con la quale questi settori sono quelli che rappresentano la qualificazione e la nobilitazione
Ovviamente questo anche una sua dipendenza dal fatto che l'Italia che il primo Paese al mondo nella moda non ha un'università della moda italiana
Non ha una facoltà di ingegneria tessile nel nostro Paese ancora oggi se vuoi pensare a cosa sarà dopo Valentino dopo Armani
E e dopo Krizia devi pensare all'Accademia delle Belle arti o delle scuole private in quanto manca un'istruzione finalizzata ad una realtà che produce quel che conosciamo
Sarebbe in questo caso necessario ipotizzare
La costruzione di una Facoltà di Ingegneria tessile e una facoltà per la moda
Così come sarebbe necessario pensare per questi ha degli elementi anche che introducono i master mentre delle lauree brevi che possono avviare il percorso anche nelle scuole pubbliche
E non solo private attraverso diciamo questo indirizzo della morta
E in ultimo bisogna porsi il problema concretamente una volta avviato il percorso anche di un primo progetto sull'apprendistato con oltre ottocento giovani coinvolti di come rendere come dire attivo
Tutto un percorso nel Mezzogiorno che attraverso anche l'emersione di ragazze soprattutto ragazze
Che a quindici sedici diciott'anni lavorano in nero senza istruzione
Bisognerebbe porsi contestualmente nei progetti di Emerson locali l'idea di piani di formazione sia per il piccolo imprenditore che non sa stare nel mercato globale sia per la lavoratrice ragazza che emerge da quella condizione
Ipotizzando diciamo un intervento differenziato in un mondo del lavoro che presenta queste differenziazioni nel nord del sud ma che anche quelle forte potenzialità al sud che vanno solo canalizzate beh inutilizzate ben finalizzate perché possono essere molto utili e molto interessante
Grazie migliore Luigi Viviani sottosegretario no
Anch'io non ho potuto assistere
Al vostro convegno fin dall'inizio
Perché la vita parlamentare piuttosto complicata di questi tempi data anche la realtà non solo dell'opposizione ma della maggioranza e quindi purtroppo tra l'altro dovendo affrontare il tema della rappresentanza sindacale la questione
Di particolare difficoltà comunque io voglio innanzitutto esprime un apprezzamento per questa iniziativa
Iniziativa fatta dal sindacato fatta dal sindacato dei pensionati
Io ritengo che questo sia il volto uno dei volti nuovi dell'autonomia
Senso che l'autonomia della scuola l'autonomia scolastica e formativa comporta certamente autonomia nella gestione
Dei vari istituti scolastici ma significa soprattutto rapporto col territorio rapporto con la società allargamento dell'area della responsabilità rispetto alla realtà e alle sorti del sistema formativo
E il fatto che una grande forza sociale come il sindacato pensionati affronti questo problema
Significa che diciamo questa esigenza comincia a diventare realtà e questo secondo me significa partire col piede giusto per attuare la riforma
E oggi stiamo gestendo una delle riforme più importanti
Non solo della vita di questo governo ma della vita del nostro Paese
E
Ce la giochiamo soprattutto io concordo con quanto ripetutamente dice Luigi Berlinguer ce la giochiamo soprattutto sul fronte dell'integrazione
Fra i diversi segmenti del sistema formativo
Allora io oggi qua rappresentati con le esigenze i problemi
Diciamo della parte più debole del sistema formativo
Che è quella rappresentata dalla formazione professionale
Diciamo e dalla formazione in alternanza che nell'apprendistato in particolare ma non solo che rappresentano segmenti e realtà nuove del sistema formativo che però hanno difficoltà
Ancora ad affermarsi
Ebbene e realizzare il sistema formativo integrato vuol dire fare i conti da un lato con un mastodonte rappresentato dalla scuola nei vari ordini e gradi
Che ha ha certamente grossi problemi di innovazione da tutti i punti di vista che però ha una consistenza un radicamento nel territorio una tradizione culturale che la rende un soggetto relativamente forte e dall'altra parte abbiamo un sistema di formazione professionale
Che per la sua storia
Per il modo con cui è stato gestito presenta notevoli problemi problemi di efficienza problemi di aderenza alle esigenze del mercato del lavoro
Problemi di qualità della gestione
Allora un primo problema è che non si fa integrazione fra soggetti così diverso e quindi c'è bisogno di una innovazione di tutti i soggetti perché creare le condizioni per un'integrazione perché un sistema formativo moderno soprattutto nei suoi segmenti più importanti
Più innovativi quelli decisivi per raggiungere gli obiettivi di un sistema formativo come è stato detto c'è quello di un rapporto positivo con il mercato del lavoro e consentire l'accesso e l'esercizio consapevole della cittadinanza
Ebbene per realizzare questo ci sono alcuni punti particolarmente delicati dove l'integrazione fra i diversi sistemi diventa essenziale
Per raggiungere questi obiettivi sono l'ultima parte dell'obbligo il posto obbligo il post diploma e post laurea cioè tutti quei quei segmenti del sistema formativo che rappresentano momenti di rapporto di contatto particolare con con il lavoro e con la società
Bene io voglio dire alcune cose relax dal punto di vista dei problemi della formazione professionale e dell'apprendistato che rappresentano in base all'obbligo formativo i due nuovi canali in qualche modo che la lì ai ai quali la legge da parità di dignità per per il raggiungimento dell'obbligo formativo
Ebbene sulla formazione problema c'è un'esigenza radicale di ristrutturazione di trasformazione
E questo si può fare innanzitutto se lo vuole il sindacato se lo vogliono le parti sociali
La Regione come le regioni sono animate da tanta buona volontà però oggettivamente sono ancora un soggetto istituzionale debole in questo campo purtroppo la politica formativa di tante Regioni è stata una politica formativa
Dove come la gestione delle risorse e l'erogazione delle risorse talvolta ha preso il sopravvento sulla qualità del sistema for sul lavoro per e determinare una qualità del sistema formativo
Allora sappiamo che ci sono alcune migliaia di esuberi lo dico questo lo sanno i sindacati lo sanno le controparti
Che bisogna gestire e dico di più sarebbe sbagliato pensare di gestirli creando nuovi spazi per forme di lavori socialmente utili che nel caso del sistema formativo sarebbero uno corsa
Incompatibile con le sitcom lei esige con le finalità da raggiungere
Bisognerà trovare brutalità di uscita dal sistema formativo e questo complica ulteriormente le cose però questo è un esigenza essenziale
Su questo bisognerà lavorare assieme alle regioni con grande impegno da parte del ministero c'è la disponibilità anche ad assumersi l'onere dell'esercizio di un potere sostitutivo
Perché ci rendiamo conto che in certe regioni sarà molto ma molto difficile gestire un processo di questo genere però questo è uno esigenza fondamentale
C'è una seconda esigenza che io voglio sottolineare particolarmente che riguarda
Diciamo la crescita
La qualificazione la valorizzazione della tomba da di formazione professionale
E questo a mio avviso deve essere un ruolo fondamentale delle parti sociali
Nell'esperienza delle parti sociali anche del sindacato mi pare che la la formazione la formazione in generale la formazione professionale in particolare hanno avuto e ha
E e hanno un ruolo rilevante nel processo di concertazione sociale hanno un ruolo non altrettanto rilevante nel processo tutti contrattazione collettiva e io considero che ci deve essere come dire un equilibrio pari livello di importanza
Perché sono i protagonisti del processo produttivo del lavoro che devono individuare quantità e qualità della domanda e attraverso quella via dialogare e influire per la riforma dell'affaire da questo punto di vista ancora non so a mio avviso non siamo arrivati a un livello che è necessario
Cioè
E la contrattazione dei programmi formativi a livello di impresa e a livello di settore ancora mi pare un risultato non raggiunto
Vengo dall'esperienza diretta della del rinnovo del contratto dei metalmeccanici
Devo dire che sono stati ulteriormente perfezionati tutti gli strumenti di informazione di partecipazione ma banca invece la contrattazione diretta alla definizione dei programmi formativi
E senza di questo è chiaro che permane il pericolo di un'offerta che in qualche modo si autoalimenta e si autolegittimazione e questo è un limite del nostro sistema formativo del nostro sistema di formazione professionale questo mi pare un problema l'altra questione l'apprendistato
Su questo abbiamo avviato un confronto con le parti sociali devo dire che il quadro si presenta penso di particolare difficoltà innanzitutto sul piano culturale e dei comportamenti concreti la formazione per gran parte della nostra ceto imprenditoriale è ancora un costo e come tale fa ridotto al minimo livello
Non è mi è un investimento nei diciamo un contributo all'allevamento della qualità della vita allevamento possiamo dire del grado di civiltà del nostro Paese queste cose non ci sono
E quindi per esempio
Definire i livelli di formazione dell'apprendistato al di sotto dei diciotto anni dal da renderlo idoneo al soddisfacimento dell'obbligo formativo un problema Issara un problema difficilissimo
L'unica possibilità secondo buona parte delle organizzazioni imprenditoriali sarebbe che il tutto avvenisse Aspesi e complete dello stato perché allora come dire
Organizzazioni che fanno della cultura neoliberista il loro cavallo di battaglia non avrebbero assolutamente niente da ridire che lo Stato pagasse così come sinora peraltro
Nella sperimentazione sull'apprendistato è avvenuto dove si son paga non solo diciamo l'attività formativa ma anche le ore di lavoro di formazione
Invece su questo piano bisogna va modalità di partecipazione più rilevante
Anche dell'impresa
Perché le imprese italiane sono le imprese che manifestano un differenziale negativo in termini di partecipazione al processo formativo
Siamo ancora fermi allo zero trenta poi ci sono i grandi gruppi tipi di loro iniziativa fanno anche informazione aggiuntiva
Però dal punto di vista della contributo diretto al sistema formativo integrato siamo a livello nettamente inferiore a quelli europei
E questo è un altro problema ho sentito che nella relazione di stamane rapidissimamente nella relazione di stamane è stato sollevato il problema dei giovani del Sud che in base ad una certa ipotesi Allo studio del ministero del lavoro sarebbero interessati da un contratto di inserimento privo di formazione
Per questo non è proprio esatto nel senso che potrebbe anche esserci un contratto senza formazione
Ma la formazione è prevista e sarebbe ulteriormente incentivata io capisco che c'è una contraddizione
E si tratta di larga parte come dire proposta consapevolmente nel senso che mentre nell'apprendistato c'è una scelta diciamo di diversa finalizzazione
Dell'incentivazione non dall'occupazione generica mal ma proprio alla realizzazione concreta della formazione qua c'è una incentivazione all'occupazione e questo come dire è un problema
In ogni caso sono perfettamente d'accordo che non è pensabile di creare un dualismo per cui si offre la formazione
Ai giovani del centro nord e si ammette diciamo l'anno un formazione anche nel nella fase d'ingresso al lavoro i giovani del Sud sarebbe una contraddizione che in qualche modo contraddice perché credo che nel Sud
Non ci sia non meno bisogno ma forse più bisogno di formazione quindi è un problema aperto però come dire era una prima bozza proposta di cui credo anche noi siamo consapevoli delle contraddizioni
L'ultima questione che voglio toccare riguarda
La riforma degli ammortizzatori sociali che mi pare è stato oggetto dell'introduzione che è un tema fondamentale e chiaro che gli ammortizzatori sociali sono un segmento rilevante dello stato sociale però bisogna anche qua cambiare abbastanza radicalmente la situazione attuale non tanto nella strutturazione
Degli ammortizzatori nel senso che tutto sommato la cassa integrazione sia normale sia speciale
Ha una sua validità funziona a gli equilibri finanziari positivi sostanzialmente e quindi non è quello il problema
Il problema sta proprio nel fatto che abbiamo un sistema
Di ammortizzatori sociali scollegato strutturalmente dall'intervento formativo
E oggi nella gestione di gran parte dei processi di ristrutturazione con esuberi di di forza lavoro avviene che lo strumento più usato
Su quale tra l'altro non si manifesta dissenso tra le parti sociali è l'accompagnamento con questi ammortizzatori sociali ha l'età di pensione
E dove c'è una sostanziale
Deprivazione del posto di lavoro accompagnata da una integrazione di reddito ma non c'è neo un itinerario formativo spesso né in una prospettiva di ricollocazione
Poi c'è c'è anche questo e io ritengo che ultimamente nella contrattazione di questi processi sono stati fatti anche dei significativi passi in avanti
Però non c'è dubbio che permane ancora
Questo problema e magari il dissenso e e il conflitto nasce sulla integrazione della sulla contrattazione della integrazione salariale queste cose
Allora c'è un problema di collegare direttamente l'attività l'intervento degli ammortizzatori sociali alla formazione questo un campo aperto di progettazione e sperimentazione secondo
Qua concordo con quanto diceva Ranieri
La formazione deve essere anche strettamente collegata alla gestione degli orari e agli ammortizzatori e quindi riduzione dell'orario collegato alla formazione credo che nell'attuale situazione del nostro Paese rappresenta la via
Oggi più praticabile per realizzare effettive riduzioni di orario di lavoro tra l'altro che riducono il lavoro effettivamente svolto e quindi possono avere effetti positivi in termini di redistribuzione del lavoro effettivo e nello stesso tempo rappresenta un investimento per consentire una collocazione più forte dei lavoratori nell'azienda e nel mercato del lavoro anche domani
Ecco questi sono i concludo perché vedo che sono fortemente sollecitato alcune delle linee di riforma su cui bisogna discutere ed è chiaro che attraverso questi percorsi creiamo un nuovo sistema formativo soprattutto creiamo un nuovo stato sociale che non interviene nella fase finale della vita lavorativa in termini puramente redistributivi
Ma crea le condizioni perché il cittadino si trovi nel corso di tutta la vita lavorativa e della propria fitta ed esperienza sociale di una condizione
Di consapevole il positivo esercizio della cittadinanza il che rappresenta credo le finalità di fondo
Del lavoro di un governo di centro sinistra ma anche del lavoro del sindacato vi ringrazio grazie
Parole Emilio Viafora segretario generale della CGIL Calabria
Io vorrei provare a ragionare su alcune questione atteso che il ragionamento che ha fatto e Andrea stamattina ha dato un quadro esauriente della situazione
Andrea però nella relazione a un certo punto pone una questione abbiamo un sindacato in grado di far vivere oggi le questioni della formazione permanente della formazione degli adulti
E quella anche di riforma del sistema e di cicli formativi
Come il terreno sul quale si definiscono i diritti nuovi diritti una nuova cittadinanza
E sia in grado dunque di offrire una prospettiva di ricostruzione anche di un senso di appartenenza ed identità nuova alla comunità nazionale oltre che all'identità
è una nuova appartenenza al mondo del lavoro
Io penso che questa domanda rimandi ad un'altra ancora più di fondo
Che di questo tipo
Noi facciamo una discussione in cui mettiamo insieme
La formazione come elemento di superamenti diciamo dell'esclusione sociale come possibilità
Di dialogo tra le generazioni
Se però leggiamo tutti i giorni quotidianamente
Sì agli articoli di giornali sia le ricerche eccetera eccetera vediamo che quando parliamo delle questioni o delle o degli adulti usciti dal mondo del lavoro
O delle nuove generazioni non li vediamo come problema cioè io vivo in una realtà dove il settanta circa il settanta per cento dei ragazzi
Tra i quindici e ventinove anni sono un problema non sono mai una ricchezza in un Paese che invecchia in un Paese in cui le risorse umane coi dovrebbero esserne elemento sul quale padre aveva sono un problema dunque noi mandiamo un messaggio come dire
Che già di per sé è un messaggio d'angoscia
è un messaggio l'angoscia non è un messaggio positivo non è un investimento sulla fiducia
E in cui l'elemento della formazione diventa come dire
Siccome è un problema quasi un surrogato una risposta dovrà drogata rispetto a modelli aspettative di vita che non trovano realizzazione la formazione si colloca in una dimensione di questo tipo e con questo tipo d'approccio
Come un'aria accomuno occasione comune entro di passaggio invece penso che dovremmo proprio sindacato generale
Nel momento in cui li definisce nuove politiche di guerra fare che assumono il territorio come centro anche di regolazione di un sistema più complessivo
Deve cominciare a porsi in un'ottica come dire un po'più positiva più di fiducia
Perché solo così noi riusciamo a guardare alle questioni della formazione e del sistema formativo nel suo complesso come la più straordinaria occasione
Per ridefinire anche una nuova qualità sociale in questo in questo Paese non soltanto in relazione a come similis Loca
Il Paese nella divisione internazionale del mondo del mercato del lavoro e dunque del sistema produttivo ma anche a quale livello di qualità di Civitas va bene e di anche di nuove frontiere di civiltà e possibile realizzato la seconda questione
è proprio vero che non c'è oggi non ci sono i segni di un possibile conflitto tra generazioni e io non penso tra la generazione dei vecchi e dei ragazzi
è proprio vero che non c'è in embrione la possibilità di un conflitto tra i cinquantenni come dire e i loro figli
Non in nei termini che abbiamo conosciuti nel passato ma proprio di ridefinizione di un nuovo Statuto dei diritti di cittadinanza io penso che questo è un pericolo che c'è in questo Paese perché c'è in questo Paese
Diceva André in un passaggio per la sua relazione
Le imprese tendano sempre di più
Di sostituire di considerare fuori dai cicli produttivi quarantacinquenne cinquantenne
E pensano di sostituirle con i ragazzi magari destruttura poi c'è pure qualcuno
E gli propone un patto corporativo per quelli già rimoduliamo un qualche sistema di guerra far che assicura l'accompagnamento alla pensione eccetera eccetera e sui giovani scarichiamo la la destrutturazione dei modelli contrattuali e dei diritti che è la vera questione tra l'altro a terra tra noi
Come dire anche un pezzo del sindacalismo del sindacalismo confederale ma al di là di questo
Ma al di là di queste
Secondo me è un problema esiste oggettivamente se non si mette mano a quella che io considero oggi Berlinguer ne faceva riferimento in termini positivi dicendo che un percorso che bisogna seguire a quelle che io considero l'operazione più grande sulla quale dopo il patto Di Natale dovremmo mettere mano che di questo tipo
Noi abbiamo il massimo di disoccupazione
E anche il massimo di domanda formativa concentrato nel soggiorno
Nelle fasce diciamo che non solo dentro il mondo che non sono telefoni luce
Non si spegne non sospenderlo
Ho un problema con le tecnologie devo come dire ho bisogno
Solo come un orto
Un po'peggio che a questo punto
Dicevo che io penso per esempio ho sentito partecipa da Crotone a questa kermesse ho letto come dire
Tutta quando questo colloquio che lì è emerso fuori da quella in quella discussione non c'è stato mai né da parte dell'impresa né da parte delle istituzioni né da queste ancor più grave
Una richiesta significativa SPD secondo me poi quella centrale
Che oggi affrontare le questioni della dipendenza e anche della debolezza strutturale dell'economia meridionale calabrese e quella che noi dovremmo avere grandissimi investimenti sul terreno per la formazione molto più alti di quelli che siamo in grado di mettere in campo
D'altra parte quello che abbiamo determinato nella stessa costruzione del Quadro comunitario di sostegno teso a come dire a fare della misura formazione misura trasversale a tutti quanti i programmi e agli assi di ricostruzione delle politiche struttura imporrebbero un'idea più moderni
Segretario della scuola qualche mese fa mi hanno invitato ad un seminario delle necessarie sui centri territoriali di formazione degli adulti
Una grande elaborazione studi dinamiche
Interventi delle forze sociali che chiedevano come dire più attenzione a queste cose
è intervenuta un provveditore agli studi a nome di tutti quanti gli altri provveditori per dire
E questa cosa qui era una cosa inutile
Quella di cui discutevamo
Che fondamentalmente la formazione per gli adulti in questo Paese aveva sempre fallito
E che probabilmente bisognava pensare a un qualche modello secondo loro in cui insiste si chiudeva diciamo questa parte della formazione da adulte da parte dello Stato e da parte pubblica e che forse bisognava consegnato dall'impresa
Perché così forse avrebbe funzionato
Se questi sono quelli che devono organizzare su basi territoriali
Un nuovo sistema di integrazione devono offrire come dire
Anche e devono aprire una discussione con i soggetti che sociali con le istituzioni locali per vedere come si assume questo lato della formazione permanente della formazione degli adulti come centro come dire motore un po'della società civile meridionale io come dire ho qualche difficoltà a immaginare che senza un forte elemento anche di dirigismo centra me lo consentiranno
Come dire gli assessori regionale si va da qualche parte la seconda questione è uscita
Se l'anno due anni fa un'indagine sui tassi di analfabetismo nel Paese
A un certo punto con mia somma meraviglia scopro che la provincia dove c'era più analfabetismo e dalla Provincia di Bernardino Telesio di una la mia provincia
Io apriamo una discussione noi come sindacato sulle dinamiche su che cosa poteva significare a un certo punto dall'università e da un assessore viene fuori Unirea come dire un po'bizzarra straordinario
L'analfabetismo era segno di una nuovo livello di civiltà perché guardate riporto i testi come dire autentici c'è tra l'altro presidente del nulla che potrebbe testimoniarlo
è eravamo insieme perché dimostrava che la nostra è una società che avevi introiettato molti più elementi mobili etnici di altre realtà
E che argomentare quel tasso di analfabetismo era soprattutto il livello di accoglienza che noi avevamo avuto per i rom i macedoni e quelli che sbarcavano clandestinamente dall'Albania
Questa cosa rumena diventate come di una società civile
A un certo punto non gli stessi effetti villaggetto con una crisi di identità
C'è chi spaccia il germoglio d'oliva cioè nel senso ma è possibile che guardiamo solo a questa vettura un po'visto facciamo fare un'indagine sui curdi sugli albanesi per me le ha dedicato distruzione di questi erano tutti quanti come dire non c'era nessun'altra detta di quelli della non c'erano tutti pare invece che il problema era delle periferie nelle periferie urbane dei centri dei Galati come dire tutte quante strutture posti nuovi territori
Dove facciamo fatica a costruire una nuova idea anche della formazione non strettamente legata o non solamente legata al lavoro ma legata anche ai bisogni di affermazione individuale individuale
E personale io penso che noi avremo molto da lavorare da qui su questo versante secondo me su tre terreni
Il primo è quello dei protocolli aggiuntivi da mettere la negoziazione programmata che devono riguardare strettamente i percorsi formativi oggi li abbiamo utilizzati Jovica in maniera ho finito
Insomma Gioia Tauro abbiamo utilizzato poi ci è servito perché l'hanno fatta davvero ma all'inizio pensavamo fosse come dire un meccanismo in qualche misura di riduzione del costo del lavoro può invece li abbiamo fatto un'operazione siamo riusciti in qualche misura metterci ma le bisogna spendersi mobilità quante la negoziazione programmati nei patti territoriali che partono bisogna come dire fare un'operazione di questo genere due e in tutte quante le opere che anche il Paesi attiva nazionalmente in tutti i programmi cofinanziate a livello europeo che riguardano i centri urbani l'ambiente e il recupero delle risorse ambientali noi dobbiamo chiedere precisi precisi piani di formazione professionale
E di formazione e di formazione
Altrimenti vedo trovato queste come occasione
Per utilizzare anche i fondi strutturali su fasce del mercato del lavoro molto bassa non dando opportunità non valorizzando invece professionalità nuove che nascono nel mondo della scuola dell'università
E alle quali noi dovremmo parla larghezze quella che riguarda la riforma degli ammortizzatori sociali ma qui io me la cavo una sola battuta
Noi dobbiamo dare la possibile noi dobbiamo fare ammortizzatori nella riforma
Dobbiamo superare questa concezione come dire
A quale siamo stati costretti anche no della degli ammortizzatori sociali come elemento soltanto di costruzione del pezzo
O di assicurazione dei consumi e di non impoverimento delle persone che non è cosa come dire di poco conto no discutiamo di persone che poi hanno otto figli hanno condizioni di vita eccetera eccetera noi dovremmo introdurre secondo me in maniera più significativa
Un elemento che via davvero il segno del fatto che gli ammortizzatori sociali non solo soltanto un elemento che certifica la debolezza o le persone ma che dà anche la possibilità come dire alle persone di uscire da questa condizione di debolezza in una su una debolezza invece come un dato permanente
Ringrazio Claudia Tagliavia del coordinamento nazionale del limite ci consegnerà scritto resta nel suo intervento che andrà negli atti che pubblicheremo la parola Pablo Docimo consigliere alla presidenza del Consiglio è l'ultimo intervento prima delle conclusioni dal segretario generale
Ringrazio per la parola ringrazio soprattutto la CGIL per questo incontro che vuole
Spingerci a pensare riflettere un po'sulle cose che ancora dobbiamo fare in realtà e non sederci su quelle
Considerevoli che già abbiamo fatto
Dico questo perché sono convinto che proprio il il lavoro di noi che sostanzialmente rappresentiamo portiamo avanti dei valori che si richiamano all'equità alla solidarietà sociale
Beh il nostro lavoro deve essere quello di continuare abbracciare questa via di un sistema educativo
Che sia effettivamente espressione di questi valori
E la sensibilità in questo senso
Che ha sempre dimostrato la CGIL verso questi Torque verso questi temi la forza la volontà con cui ha combattuto per una radicale riforma del sistema educativo
E come è noto nella redazione del master panni ha visto non solo concorda ma parteciperà attivamente
Per cui sono contento anche di cogliere questa occasione visto che non ce ne sono state altre prima per ringraziare anche pubblicamente Sergio Cofferati e Andrea Ranieri per questo responsabile determinante contributo nel perseguimento di questo obiettivo
Penso quindi di interpretare una comune sentire quando dico che è una delle principali assicurazioni contro l'esclusione sociale sia proprio un sistema educativo che permette è stato detto più volte in ogni momento della propria esistenza di rafforzare la propria Costituzione professionale la propria condizione sociale
Penso sostanzialmente a un sistema formativo ecco che dia sogni cioè ad ognuno una eguale base di partenza
Su cui e da cui poter esprimere al meglio la propria indole le proprie caratteristiche personale individuali le proprie ambizioni mi spingo a dire i propri soldi
è un momento in cui l'accesso al sapere alla cultura
Diventato una una necessità
Che richiede delle forme delle forme di conoscenza che siano adeguate
A gestire questo
Questa società così rapida
Così da dai tempi così veloci
è stato detto da più parti è stato già richiamato il Consiglio e la Commissione europea mi vengono in mente le parole di quello che richiama alla necessità di incentrare le strategie di sviluppo sulla qualità la diffusione delle conoscenze l'elemento fondamentale è sostanzialmente quello di trovare una forte collegamento creare un forte collegamento tra i percorsi di istruzione e di formazione professionale della ricerca con il mondo del lavoro cioè disegnare un sistema che sia in realtà un consesso di apprendimento coerente con i fabbisogni del mercato e del mondo del lavoro
In questo senso la formazione può essere uno strumento di efficacia nella creazione di un profitto in cui l'investimento nelle risorse umane possa essere una variabile critica di successo
Perché quando penso alla formazione penso agli individui
Alle persone
E gli individui devono poter credere
Nelle opportunità di una società che cambia
Non basta creare queste opportunità il lavoro finisce nel momento inizia il lavoro ottiene un risultato nel momento in cui le persone riescono a credere in questo opportunità
Le imprese a quel punto devono potere
Investire su questi individui
E lo Stato deve investire nella costruzione di queste opportunità
Dobbiamo sostanzialmente investire noi tutti per permettere a questi individui di poter scegliere ed è questo secondo me è il solo modo per garantire equità sociale e dialogo tra generazioni
Ecco perché i prossimi anni e anche questo è stato detto
I prossimi anni di questo di questo nuovo secolo dovranno caratterizzarsi come gli anni della qualificazione delle politiche educative
Anni in cui la parola chiave dovrà essere quella di dovesse imparare ad imparare
Anni in cui la formazione dovrà essere veramente permanente cioè possibile lungo l'arco di tutta la propria vita
Dovrà essere diffusa a qualsiasi livello aziendale istituzionale formativo scolastico
Dovrà essere integrata anche perché deve far giocare insieme conoscenze ed esperienze conoscenze teoriche e pratiche competenze ed esperienze anche qui è un richiamo al dialogo tra generazioni
Dovrà essere flessibile perché deve avere la capacità di adattarsi alle volte pezzi della società
E il nostro impegno dovrà essere nei prossimi anni quello di rendere questo possibile e fortunatamente oggi possiamo iniziare a dare delle risposte oggi
Possiamo parlare non solo di quello che andrebbe fatto non voglio contraddirmi rispetto all'inizio ma è giusto parlare di ciò che comunque abbiamo già fatto
Penso ovviamente al ministro Berlinguer al alle le sue riforme queste cose fatte uno dei principali protagonisti che per competenza tenacia coraggio
Assunto un merito che ormai è storia
Penso a tutto il complesso di riforma
Mi fa piacere ovviamente citarne una per tutte che rappresenta questo sforzo di integrazione di corresponsabilità di tutti gli attori coinvolti nel processo di riforma mi riferisco al masterplan un piano pluriennale del Governo per sviluppare per qualificare sostanzialmente un'offerta formativa qualificare l'offerta per poter indurre una qualificazione della domanda evidentemente
Bene il governo appuntato
Inequivocabilmente sulla formazione nei prossimi tre anni ci sono undici mila miliardi ogni anno da poter investire sullo sviluppo delle risorse umane
Per cui non è possibile piangere miseria in tal senso perché un undici mila miliardi credo che siano risorse senza precedenti
E devo dire onestamente che dieci mila miliardi poco meno di dieci mila miliardi già ce ne erano prendiamoci con questa Finanziaria nel prossimo triennio ne abbiamo aggiunti tre miglia ma dove sta quindi la novità che cos'è che è cambiato rispetto a prima
Non voglio entrare nel dettaglio perché sostanzialmente in questo senso il masterplan introduce un elemento di novità nel panorama politico italiano
Forse per tre motivi
Sicuramente per l'aspetto legato all'integrazione cioè si sottolinea fortemente la necessità irrinunciabile di integrare nell'offerta formativa i canali di istruzione formazione professionale università e ricerca
Non si può fare a meno non si può qualificare l'offerta se questa offerta non è integrato e non si può non integrare questo sistema così integrato con il mondo del lavoro
E di questo approccio la riforma dei ministeri e la creazione dell'Agenzia per l'istruzione e la formazione professionale sintomo evidente e funzionale e coerente con le finalità di miglioramento in termini di efficienza ed efficacia del sistema
Il secondo punto è la condivisione delle priorità
Per la prima volta
Attraverso la concertazione che sostengo e difendo in ogni modo
Si è potuto condividere le priorità di questo disegno di riforma
Trentadue parti sociali le istituzioni le amministrazioni centrali le amministrazioni locali
Le organizzazioni sindacati le acque sindacali le parti economiche hanno condiviso insieme delle priorità e hanno disegnato una mappa
Per poter raggiungere questi risultati
E e questo mi introduce il terzo punto importante del masterplan che riguarda la metodologia e l'approccio organizzativo punto al quale sono particolarmente affezionato o meno
Cioè il master Pan anche qui per la prima volta non è solamente un documento programmatico
Lungo che forse non legge mai nessuno ma è uno strumento di pianificazione e controllo delle attività che abbiamo condiviso e che abbiamo pianificato
è una metodologia vera e propria mutuata dal sistema azienda
è una metodologia che ha un suo sistema informatico ne consente una fase una facile gestione una facilissima implementazione perché deve essere flessibile non è scritta sulla pietra e consente in questo modo un miglior governo del processo di riforma e soprattutto un efficace monitoraggio del livello di attuazione delle azioni programmate altrimenti buttiamo undici mila miliardi l'anno e questo francamente non ce lo possiamo permettere
Sono in questo modo chiare condivise governabili tutte le leve che permettono la gestione e il successo di questi processi realizzativi
Le responsabilità i tempi le competenze le risorse e gli obiettivi percorsi normativi le modalità organizzative sono innumerevoli le variabili critiche insuccesso di un attuazione
Di una azione di governo ma le abbiamo messe là mappate chiare a disposizione del chiunque le volesse legge
E soprattutto a disposizione per l'attività di monitoraggio
Attività di monitoraggio che sarà delegata come è stato detto il ventuno luglio di quest'anno al lo stesso comitato che ha redatto il il
Il masterplan
Le cose fatte sono molte di più evidentemente sono oltre sessanta gli interventi coniugati nel masterplan
L'obbligo scolastico formativo l'accreditamento delle strutture formative eccetera insomma tutto quel complesso noto di riforme che sostanzialmente ci consentirà finalmente di superare un sistema educativo fermo a Giovanni Gentile
Sento quindi di poter essere qui anche a testimoniare questo cambiamento
Ed è anche un passaggio della concezione di della formazione professionale come un percorso di serie B è andato male lo studio allora vanno in formazione professionale
E sono contento che più volte in questa sede si è richiamata la pari dignità dei vari canali di istruzione e formazione
Perché il percorso formativo di un individuo ha un ruolo chiave è una ricchezza che consente di affrontare in ogni fase della propria vita anche le difficoltà e i rischi di un mondo del lavoro che rispetto a prima è sicuramente cambiato
E la cultura e la conoscenza che sostanzialmente può fare la differenza
E attraverso la conoscenza ed il sapere che si possono cogliere quelle opportunità che lo Stato si deve impegnare a costruire questa è libertà di scegliere e queste e l'unico possibile antidoto all'esclusione sociale
Ed è questo che dobbiamo noi tutti rendere possibile con le nostre diverse rispettive responsabilità
Ma è possibile avere questa libertà
Anche se il mondo della scuola le istituzioni l'università il mondo della cultura in genere non avrà più paura del mercato
Perché credo che sia attraverso questo tipo di collaborazione responsabile come dimostra il metodo la concertazione tra istituzioni forze sociali prese e anche tra generazioni diverse
Che si può costruire costruire quel ponte di cui si è parlato quel ponte che può portare i giovani verso il mondo del lavoro e gli può permettere di rimanere sul mondo del lavoro aggiornando le proprie competenze
Il processo di riforma e vado a concludere
Credo
Che appartenga al Paese
E mi preoccupo quando penso che questo percorso di riforma sostanzialmente legato a qualche nome
Cioè la riforma del sistema educativo e formativo a dei nomi e dei cognomi questo mi fa piacere perché questi nomi sono rappresentano un mondo in cui io
Mi identifico
Però mi preoccupa perché bisogna far passare questo al Paese e non legarlo solo ed esclusivamente a dei nomi
Questa è la nostra grande responsabilità io so io stesso sono un giovane sostanzialmente sono uno
Un giovane che come
Voi sogna un Paese un po'diverso da quello che c'è
Ma mi rendo anche conto e il ruolo che ho nonostante l'età in questo momento mi me lo fa capire ancor di più
Mi rendo conto che di obiettivi ne abbiamo raggiunti tante ma la vera sfida
Ed è la responsabilità e l'impegno che a quel punto noi dobbiamo avere e quella di vedendo questo Paese
Che vogliamo riuscire a continuare e a garantire il cammino di questa strada grazie
Grazie allora per la conclusione dei lavori del nostro convegno la parola a Sergio Cofferati
Come alcuni di voi sanno ovviamente non tutti perché i nostri gentili ospiti non sono tenuti a seguire passo passo
Le discussioni interne alla Confederazione
Questo essere telefoni Ranieri sempre
Per
Non è possibile ce ne sono tre che non sanno come si spegne il telefonino
Le compagne e compagni invece dalla CGIL hanno visto nessuno di loro sfuggito come abbiamo tentato nel corso degli ultimi tempi
Soprattutto degli ultimi mesi di
Dare maggior visibilità alla riposizionamento della nostra confederazione quadro economico e sociale che poi la stessa con le sue articolazioni territoriali e di categoria
è chiamato ad affrontare
Bisogna credo avere attenzione alla ai cambiamenti alle trasformazioni e cercare dovrebbe essere compito o più di una grande organizzazione di mettersi sembri condizioni poteri stimolare di poterli orientare e soprattutto di poterne gestire al meglio per le persone che sarà presentato clericali
Per questo un convegno sull'educazione permanente non è soltanto opportuno perché consente alle strutture che l'hanno promosso di fare il punto sullo stato dell'arte un'arte molto delicato Carlo tantissime persone sia per i giovani che per gli anziani ma permette anche alla Confederazione di portare un altro mattone alla costruzione di questo
Muro che definisce in parte il nostro nuovo orientamento
I temi che hanno cercato di affrontare
Con approfondimenti specifici non soltanto negli organismi dirigenti ma anche con convegni
Appositi come sapete sono molteplici
Abbiamo poi provato tradurre alcuni di quegli orientamenti anche quando hanno avuto soltanto nella prima fase una Bosso di ordine generale anche in atti conseguenti e coerenti carattere negoziale
Nei confronti principalmente con il governo ma verrà anche il momento nel quale poi questi temi torneranno di particolare attualità anche nella discussione con le associazioni imprenditoriali sia nei singoli momenti vendicativi negoziali quelle che vengono gestiti direttamente dalle categorie sia nel quadro dei normali rapporti delle normali relazioni se tali resteranno tra noi e le maggiori associazioni imprenditoriali
Il tema dell'educazione permanente per oggi ha consentito anche oggi di compiere un ulteriore passo sulla strada dell'acquisizione in orizzonte di quel far largo nella nostra discussione
è indubbio che siamo stati in parte anche noi penalizzati da una visione assai ristretta riduttiva e per questa ragione spesso strumentale dei temi dell'UE
L'abbiamo bisogno invece di imporre un'idea ampia delle politiche di welfare
Di rendere esplicito a tante persone che ancora non hanno chiaro
L'importanza i temi della
Per la tutela della protezione dei cittadini come il welfare non possa essere considerato in una società moderna residuale
Come l'universalismo debba restare fondamento del welfare e come un processo come quello che tentiamo di stimolare di trasformazione delle politiche di welfare da un modello di
Prevalente risarcimento verso una politica di promozione abbia bisogno di
Allargamento dell'orizzonte
Individuazione precisa corretta dei temi e delle politiche da affrontare
Noi non possiamo restare prigionieri come da più parti si è tentato
Di condizionarci di un'idea di quel fare che in fondo è solo sicurezza sociale solo pensione
Certo non si può ignorare la delicatezza e l'importanza di un tema come quello previdenziale non fosse altro perché nelle dinamiche di spesa un peso rilevante
Abbiamo detto più volte
Inizialmente senza trovare particolare comporti per conforto intendo non la condivisione l'attenzione necessaria che ad esempio quando si discute di spesa sociale bisogna tenera in attenta considerazione
Entrambi le distorsione che penalizzano il sistema Italia
Si è discusso molto si discute ancora adesso
Della distorsione previdenziale del fatto che abbiamo la spesa previdenziale più alta di quella di tanti altri Paesi europei
Poco si guarda al permanere di un un sottodimensionamento della spesa sociale complessiva rispetto alle medie europee
Sotto dimensionamento che ha una ragione larga misura oggettiva
Non c'è solo la storia delle protezioni gli effetti di sommatoria che queste determina noi siamo un Paese che ha subito nel corso di quest'ultimo decennio le conseguenze pesanti le limitazioni pesanti di un debito norme non completamente riassorbito nemmeno oggi
Sono stati eliminati senza dubbio gli effetti
Rilevanti degli interessi sul debito con la parte di Reading di risanamento che abbiamo alle spalle l'abbassamento dell'inflazione la sua stabilizzazione verso valori bassi
Permane una quota di debito che è diminuita in valore assoluto ma che ancora non è scomparsa e non è differenza di poco conto della nostra economia rispetto a quello degli altri Paesi europei
è evidente che con un fondo del genere sulla schiena non era possibile immaginare dinamiche distesa al di là della nostra storia che fossero equivalenti a quelle degli altri Paesi europei
E però credo che sia importante sottolineare sistematicamente l'esistenza anche di questa distorsione non solo di quella previdenziale perché gli interventi vanno prodotti in pari tempo su entrambi i problemi
Bisogna come abbiamo cominciato a fare
In maniera esplicita dal mille novecentonovantacinque anche gli interventi del novantadue per la verità sia pur avendo un carattere prevalentemente emergenziale andavano in quella direzione ridimensionare la spesa previdenziali
La riforma del novantacinque le correzioni nel novantasette
Sono servite in un primo momento a rallentare la crescita
Poi la spesa come sapete progressivamente di miniera lasciandoci un problema che dovremo affrontare quale quello della Coppa che per ragioni demografiche inciderà sull'andamento del rapporto per la spesa il prodotto interno lordo a partire dal dal due mila e sei per circa un ventennio
Insieme a quel processo credo sia giusto pretendere come abbiamo fatto attenzione dei nostri interlocutori
Il governo anche all'altro all'altro aspetto
Perché bisogna programmare
Una volta che il debito sarà entrato in dimensioni di sicurezza
Una incremento della spesa negli anni futuri che ci porti
Nella media europea
Le distorsioni vanno risolte contemporaneamente entrando
Sapendo che contemporaneamente in questo caso riguarda soltanto la volontà politica non il tempo fisico materiale perché lo scostamento tra i due interventi e già nelle cose
L'intervento per ridimensionare la spesa previdenziale è iniziato in un periodo che abbiamo alle spalle quello per far crescere la spesa verso i valori medi europei la spesa sociale va collocato in un arco di tempo che sta davanti a noi
è importante però anche questo processo perché l'idea di quel parlare dico
Ha bisogno di risorse oltre che di politiche per essere pratica
D'altro canto e anche qui torna d'attualità il tema che è stato affrontato nella discussione di oggi
Se vogliamo promuovere e per noi è indispensabile affrontando i temi del welfare
Un patto intergenerazionale
Occorre sapere con precisione quali sono i soggetti ai quali riferirsi le politiche
Alle quali destinare risorse da recuperare
Questa crescita e una distribuzione Interna diversa sono importanti
Guardate che senza un processo di
Estensione della Spesal sia pure negli anni a venire
Diventa gioco forza agire sull'esistente e operare processi di redistribuzione
Necessari ma se non accompagnati anche da un'espansione dei valori in campo inevitabilmente destinati a provocare tensioni tra soggetto è soggetta
Perché possono mettere in contrasto politiche tra di loro
Forme di protezione tra di loro
Il patto interregionale intergenerazionale Quaroni puntiamo è fatto dalle persone che oggi sono
Prevalentemente impegnate a studiare sono quelli che vorranno lavorare in futuro
Non lontano
Sono le persone che hanno già lavorato gli anziani i pensionati
Non casualmente questa iniziativa è stata prodotta da
Opinioni convergenti tra le organizzazioni che rappresentano questi due estremi io credo che si debba recuperare anche un ruolo attivo di chi lavora
In quel parlargli è questo
Non è più soltanto risarcimento non è più soltanto sicurezza sociale e somma di politiche che devono avere come obiettivo fondamentale poi anche
L'impiego del welfare per lo sviluppo e per la costruzione di occasioni di lavoro
Quando parliamo di educazione permanente pensiamo in prevalenza come ovvio alla scuola alla formazione
Si potrebbe fare anche pensare esclusivamente a questi due ambiti
Sono già di per sé un'idea di politica alta del nuovo welfare
Sono secondo me da indicare come la priorità
Di una politica di protezione e di promozione degli anni a venire
Per una ragione che vorrei qui
Sintetizzare rapidamente
Perché l'Uefa sia davvero fondamento per lo sviluppo
Per un'idea di sviluppo basato sulla qualità
Deve essere il welfare spesso ad a vere in primo luogo elementi di qualità visibili
Efficaci
La scuola e la formazione sono il fondamento di un'idea di politiche sociali che abbiano un profilo alto che senza dubbio alcuno efficacia sul piano della qualità
Per almeno due buone ragioni
La prima perché dalla scuola alla formazione cioè dalla valorizzazione delle politiche relative all'uno e all'altro ambito anche negli elementi di connessione che entrambi hanno passa la formazione di cittadini e consapevole
La seconda perché
Non esiste un'idea di qualità dello sviluppo degna di questo nome se all'interno di questo processo
La qualità non traguarda soltanto alle strutture per produrre ai modelli per produrre non guarda anche alle persone alla valorizzazione dell'intelligenza delle capacità delle donne e degli uomini che sono chiamati a partecipare a questo processo
Lavori proprio lavoratori professionalizzati sono lavoratori forti in un sistema produttivo sono la base di un'idea nostra alternativo a quello che ci viene sistematicamente proposto dall'impresa di competizione nuova
L'idea di competizione che noi diamo lo spazio per recuperare una perdita che pure si è determinata in una parte del sistema produttivo italiano passa appunto
Dal sottolineatura dell'esigenza di avere come fondamento del modello competitivo la qualità e le protezioni
La qualità di quel che si produce
Delle strutture produttive
Ed è il come si produce cioè la valorizzazione delle intelligenze delle professionalità e dall'altra parte le protezioni perché le stesse garantiscono coesione sociale
Non è soltanto un esigenza italiana io penso sia un problema enorme anche in Europa
E un aggregato sovrannazionale non può se vuole diventare assetto stabile
Sia sul piano istituzionale che su quello economico sociale farà affidamento soltanto agli effetti benefici della prima scelta indispensabile la moneta
Deve darsi un modello con il quale compete
E far competere le sue economie nel mercato globale
I modelli che si possono scegliere sono tanti non sono neutri per le ricadute che hanno sulle persone che noi normalmente rappresentiamo soprattutto quelli che nel breve periodo sono impegnati in attività lavorative ma anche gli altri quelli che vorrebbero lavorare quelle che hanno già finito di lavorare
Guardate che l'alternativa che ci viene proposta ad una nostra idea di qualità e di coesione connessi e sistematicamente quella dalla competizione basata sui corsi
In fondo per quanto riguarda il sistema produttivo il sistema delle imprese italiane è la storia di questi decenni che abbiamo alle spalle una quota consistente della nostra industria è cresciuta con vantaggi anche per noi perché ha creato lavoro e reddito
Basando la sua capacità di competere sostanzialmente sull'uso della svalutazione dei cambi flessibili destinando poca attenzione all'innovazione che ai fattori che la determina la ricerca
Alla formazione
Avete cultura di innovazione è indispensabile non bastano risorse che pure sono importanti per fare innovazione
Bisogna avere la testa rivolta verso l'innovazione
Bisogna saper fare i conti con i mutamenti nel processo
Con l'esigenza di avere prodotti sistematicamente aggiornati
Se voi guardate lo spaccato particolarmente esemplificativo della bilancia commerciale italiana di questi ultimi mesi
Edere che come siamo ancora una volta di fronte ad un andamento differenziato per settori in qualche caso all'interno dello stesso settore anche per l'impresa che conferma l'esistenza di alcuni settori apporto innovazione che si stanno espandendo e di settori che stanno pericolosamente regredendo
In un Paese nel quale i consumi non sono
Difformi o lontani dalla media europea
A tal punto si sta realizzando questo fenomeno con aspetti anche distorsivi che potrebbe mettere in discussione gli effetti benefici sul piano l'occupazione di una crescita dei consumi possibile in una fase di bassa congiunture
Scusate di bassa inflazione ammesso e non concesso che la riaccensione delle fazioni che c'è stata si possono controllare rapidamente e con gli strumenti del caso
è quel che si sta determinando
La conseguenza prima del nostro ingresso nel sistema della moneta unica cioè in un sistema di cambi fissi
Una parte delle attese le imprese italiane non sa oggi ancora competere scegliendo il modello della competizione alta quello chiaro la qualità al suo al suo fondamento qualità del prodotto il protettore del processo vuol dire capacità di sostituzione oltre che di innovazione capacità di ricambio delle tecnologie di controllo utilizzo impiego dei linguaggi e come dicevo qualità nella valorizzazione delle persone
Tema a noi particolarmente caro
E
Fondamento di uno dei presupposti competitivi più importante
Se si guarda anche qui alla serie storica degli andamenti delle economie europee prima dell'euro si vede come alcuni Paesi hanno retto il loro cicli negativi maniera discretamente
Brillante in virtù di una cosa per noi sostanzialmente sconosciuta la disponibilità di risorse disse di e di percorsi formativi
Quelli che gli hanno consentito al di là dell'innovazione della struttura produttiva di a vere di volta in volta un volano
Potenzialmente efficace e alto che non scaricava gli effetti della riorganizzazione sulla collettività cinque
Non è di poco conto la possibilità di valorizzare impiegare delle persone attraverso percorsi formativi oppure accompagnare queste persone spesso mediamente giovani
Verso la pensione con processi lunghi
Di efficacia e di ammortizzatori sociali che merita
Sono stati
Larghissima prevalenza cassa integrazione mobilità e poi certamente
I fenomeni degenerativi quantitativamente non piccoli della riorganizzazione del sistema produttivo italiano sono sotto gli occhi di tutti ci sono state persone espulse dalle fabbriche
Collocati in cassa integrazione sulla base di un calcolo che sommava la durata dalla cassa integrazione quello de la mobilità per arrivare al prepensionamento
Persone che hanno smesso di lavorare abbondantemente prima dei cinquant'anni e che sono state assistite
Una parte di questi processi sono stati oggettivi in mancanza di strumenti alternativi
Sul piano stretto degli ammortizzatori in mancanza di percorsi formativi
A tal punto che quando son venuti meno gli uni e gli altri contemporaneamente ci si è trovati di fronte a dei veri problemi sociali
Circoscritti nel tempo nel luogo nel quale hanno generato i loro effetti negativi ma particolarmente pericolosi anche odiosi persone che a cinquant'anni non hanno più la condizione per rientrare nel mercato del lavoro e poter essere lavoratori ai piloti
Io credo che alcune sacche di assistenza a poi abbiano alla fine anche questa ragione non è l'unica se penso al numero rilevante insopportabile
Da ridimensionare rapidamente con certezza dei lavoratori
Adibiti a lavori socialmente utili siamo lì una delle ragioni che ha portato per i complimenti senza dubbio alcuno queste
Ci sono anche altri processi degenerativi che hanno infatti zar numero però il nucleo iniziale era di persone espulse dei processi produttivi in mancanza di alternative e di strumenti
Efficaci
Ammortizzazione sociale oppure di formazione
Ora l'educazione permanente nella
Nell'accezione lavoratore forte
Qualche ragionamento in parallelo si può fare per quanto concerne l'altra versione di cittadino consapevole nell'accezione Parodi lavoratore porte diventa indispensabile
Per una sfida sulla qualità
Ma diventa anche per noi strumento decisivo di quella parte di coesione sociale che si realizzati nel mondo del lavoro
Credo che nella discussione che abbiamo già avviato con il governo sulla riforma degli ammortizzatori si debba dare per acquisito vedo qua e là qualche tentennamento pericoloso il superamento integrale dei prepensionamenti
Non mi pare che
Tutti abbiamo la stessa opinione
La cosa mi preoccupa
Penso che il superamento integrale dei prepensionamenti debba essere accompagnato da un lato dall'attuazione di tutti i percorsi le procedure e gli strumenti di formazione a partire da quelli che sono i capitolati del masterplan
E dall'altro però dalla predisposizione di strumenti alternativi di solidarietà
Che consentano un utilizzo diverso del tempo di lavoro rapportato anche
Alle dimensioni della singola retribuzione che permetta di mantenere e di difendere delle quote di lavoro
Peraltro questa una ragione che induce il sindacato a chiedere come abbiamo fatto ottenendo una risposta parziale indirizzata al nel verso giusto da parte del governo di avere risorse per la riforma degli ammortizzatori
La riforma degli ammortizzatori non può basarsi su un'operazione a costo zero
Non foss'altro perché almeno nella fase iniziale il superamento integrale dei prepensionamenti e la sostituzione di questi con contratti di solidarietà ha dei costi
Il risparmio superamento del dei prepensionamenti è di medio periodo
Ugualmente il vantaggio dei contratti di solidarietà però inizialmente c'è un costo che va compensato
In ognuna di queste ipotesi contratti di solidarietà così come le altre forme
Di ammortizzatori da mantenere in campo quel che conta è che non venga mai meno la quota formativa
Perché di fronte ad un processo di crisi le persone coinvolte devono essere messe in condizione di aggiornare le loro conoscenze
Perché creare il presupposto perché possono rientrare o in un'attività che nel frattempo si è risanata oppure ritornare nel mercato del lavoro però avendo delle ragionevole chance da Spello
Ora se questo vale per
Le persone che sono coinvolte in un'età matura in processi di crisi e ancor più importante per quanto riguarda i giovani e vorrei dire come condizioni di fondo da offrire al sistema economico
E sue
Coordinate sociale
Non si può agire soltanto per via contrattuale come ovvio occorra vera anche soluzioni legislative e bisogna predisporre in parallelo tutto quello che è indispensabile
Per quanto concerne la formazione credo lo strumento principe
Come è stato ricordato qualche minuto fa
Qui da Paolo sia quello del masterplan
Ovviamente il masterplan è fatto di cose diverse procedure
Voi percorsi e poi risorse le risorse vanno programmate da adesso per gli anni a venire è molto importante cominciare la sperimentazione e l'attuazione pratica perché io credo che come tutti i grandi elementi di cambiamento di trasformazione avremo bisogno anche di aggiustamenti in itinere
I fondamenti mi convincono
Un non non non so dire se tutto quello che è stato definito è ugualmente efficaci
Penso che sia importante sperimentare anche per questa ragione per introdurre eventuali correzioni in corso d'opera dall'altra parte è indispensabile che in pari tempo la scuola negli acquisti
Un profilo come quello che gli si sta dando attraverso la riforma dei cicli
Attraverso l'autonomia
E poi progressivamente attraverso una valorizzazione
Anche
Dei contenuti e dei programmi
Dobbiamo preoccuparci molto come è giusto dell'involucro ma anche poi il contenuto importante per quanto riguarda la scuola d'altro canto la capacità attrattiva dalla scuola non erogato soltanto alla sua struttura e
Alla possibilità di accedere ai vari livelli di istruzione nelle condizioni migliori quelle potenzialmente ottimali
Molto conta
Sia per chi lavora nella scuola sia per chi poi ha bisogno
Della scuola per istruissi adeguatamente molto conta la qualità di questi viene offerto come
Processo formativo
Se ci pensate un attimo anche una parte importante delle dispute più accese quelle
Chissà perché appassiono più di altre
Di questi ultimi tempi potrebbero essere risolte positivamente sdrammatizzare se fossero già contemporaneamente disponibile gli effetti di una formazione diffusa e di una scuola riforma
Quando si parla di flessibilità e di mobilità
Si affrontano temi che oggettivamente creano preoccupazione
C'è da interrogarsi sul perché
Sono parole che addirittura hanno perso in qualche caso
La loro il loro significato originale è vero che dietro questi termini si nasconde oramai di tutto
L'una cosa è il contrario della stessa
Però fenomeni che dovrebbero essere considerati fisiologici come quello dalla flessibilità e dalla mobilità son diventate nel sentire comune di tante persone delle patologie
D'altro canto quando si parla di mobilità assente non esiste il presupposto fondamentale
Quello dell'Offerta
Di posti di lavoro
Auspicabilmente in linea con la domanda
è evidente che per molte persone soprattutto per dei ragazzi
Vivono studio ma poi cercano di andare a lavorare in aree deboli
E la mobilità cambi natura
Non è la possibilità di passare da un'attività all'altra
è semplicemente la costrizione di
Andare ad operare lontano dal luogo nel quale si è attesi studiati sia
Di norma
Gli affetti più importanti sono processi migratori quelli che si possono innescare se il dualismo del Paese non viene risolto e se cioè nelle aree più deboli non cresce la quantità di offerta
Regolare e formale di lavoro perché poi inserita di offerta spesso ce ne è un'offerta fuori dai canali tradizionali devono fare perché porta ad elementi pericolosi negativi e distorsivi del mercato del lavoro
Il fondamento dalla mobilità e questo una crescita economica in grado di creare occasioni di lavoro e di offrire la possibilità di scegliere
Se c'è la possibilità di scegliere il passaggio da un'attività all'altra non viene più vissuto con il timore o addirittura come un atto di costrizione
Io ho trovato un po'singolare dispute di questi tempi sul posto fisso
Che ci sia oramai il mercato del lavoro nel quale lavora a tempo indeterminato sia importante ma sia sistematicamente accompagnato da tante occasioni di lavoro intermittente mite ma da tempo
è fuori luogo immaginare che il lavoro atipico sostituisca il lavoro strutturate a tempo indeterminato non esiste
C'è una una una coazione a ripetere errori preoccuparsi guarda sempre lontano salvo poi scoprire che gli altri stanno cambiando e e allora poi la correzione qui avviene quando gli altri han già voltato pagina da tempo
Dovrebbe dire pure qualcosa un accordo che per la verità non mi convince per altre ragioni diverse da quelle che dirò tra un secondo come quello della General Motors
Ci sono
Anche lontano da noi
In strutture industriali
Moderne rinnovate
In produzioni tradizionali se ne oramai come quella dell'auto l'esigenza per le stesse imprese di difendere lavora a tempo indeterminato tant'è che lo incentiva
Come occupano accordi come quello di cui si parla molto ecco io credo che sia del tutto naturale che nel PUTT
Stabilmente strutturalmente le due condizioni
E che non si debba affrontare il tema del lavoro temporaneo come una sorta di minaccia che incombe
E che costringerà le generazioni più giovani a subire condizioni diverse e negative rispetto a quelle delle generazioni precedenti
Se l'offerta è adeguata se la qualità del lavoro che viene prospettato è consistente la possibilità di passare da un'attività all'altra è un elemento arricchente dalla personalità dell'ad e della professionalità della singola persona
Se non è così perché si è costretti ritorniamo al ragionamento che facevo prima
Però bisogna evitare per dirla un po'più sinteticamente le le classificazioni approssimative e la riproposizione ideologica come chiave interpretativa di un mondo molto più composito e complesse
Lo stesso vale per quanto riguarda la flessibilità detto una volta per tutte che noi non abbiamo mai avuto contrarietà a introdurre dei sistemi legislativi quelli contrattuali forme di flessibilità abbiamo sempre chiesto che avessero come fondamento il rispetto dei diritti della persona
E che fossero assoggettata delle regole in qualche caso contrattuali in qualche altro legislative
Ciò detto però nessuno può ignorare il fatto elementare banale che esse un ragazzo e una ragazza si trova nella condizione di avere tante offerto alcune anche caratterizzate da attività temporanee transitorie
Ma e Luís una persona o e lei una persona formata professionalmente
Ricca culturalmente istruita il suo rapporto con il lavoro
E con le occasioni di lavoro sarà un rapporto non subalterno e non ci saranno elementi prevaricanti di timore o addirittura paura
La scommessa è qui
Peraltro un sistema nel quale la qualità pervada anche
La formazione l'istruzione delle persone
E auspicabile per centouno giorni partiamo da una soglia molto bassa i dati son quelli che sono stati ricordati qui questa mattina dal ministro delle gare prima di lui
Dall'Assessore per esprimere il livello di scolarità attuale e ancora ampiamente inadeguato ad un modello di competizione e di coesione sociale alto
Facciamo i conti poi con un passato nel quale le condizioni sono ancora peggiore
Per passato inteso
Ad una parte consistente delle persone che lavorano oggi
E anche di quelle che hanno che hanno smesso di lavorare per quelli che lavoro nel problema dall'aggiornamento della loro educazione mentre sono lavoratori attivi diventa risolutivo
Non ci saranno salti qualitativi importanti apprezzabili se una parte consistente delle persone che lavorano e sono oggi come è stato ricordato dotate soltanto
Del del livello dell'istruzione obbligatoria e qualche volta ho semplicemente dà la licenza elementare non verranno messe nelle condizioni di poter imparare attraverso sentieri percorsi formativi quello che non sono stati in grado di apprendere precedente
Serve uno sforzo straordinario certo le risorse sono oggettivamente quell'iniziale limitate ma come dicemmo all'epoca il dividendo di Maastricht va speso in due direzioni
Sostenere lo sviluppo e sostenere la scuola e la formazione
Si intrecciano queste due esigenze
C'è una programmazione da fare nel corso degli anni del tempo io penso che nel momento dalla spesa sociale da programmare come ho detto la scuola la formazione debbano essere considerati davvero la priorità sul
E poi bisognerà progressivamente rafforzare tutti gli elementi paralleli che
Però ugualmente importanti ed efficaci che riguardano
L'istruzione e la formazione del giorno
Sono state fatte cose significative poi come sempre capita
Siamo
In una condizione in parte necessitata come dicevo prima
Credo che sia giusto come facciamo stimolare il Governo a far di più
Sarebbe sbagliato soprattutto delle organizzazioni che rappresentano interessi generali non valutare come per la prima volta dopo tanto tempo siamo di fronte
Ad una condizione oggettiva diversa ma positiva
Adesso
Semplificata nel linguaggio sindacale ma abbiamo una legge finanziaria in discussione in Parlamento nella quale non ci sono richieste di sacrifici per le persone che rappresentiamo né i lavoratori dipendenti e dei pensionati ci sono peraltro anche disponibilità già formalizzate a dimensionare diversamente a ridurre la pressione fiscale a vantaggio dei singoli e delle e delle famiglie
Discuteremo poi con i ministri interessati quali sono le modalità abbiamo problemi risolti che riguardano gli anziani e che possono essere affrontati con la possibilità di una risposta positiva per la prima volta dopo tanto tempo ignorarlo
è un atto di autolesionismo
Io non comprendo le ragioni per le quali altri continua agitare l'idea di una Finanziaria che non che non che non serve
Al mondo gli interessi che rappresentiamo poi se il problema è dire
Voglio altrove ma figuriamoci i bisogni non sono risolti da questa Finanziaria
E però come ignorare che per la prima volta siamo discutere in un quadro sensibilmente diverso
Che può creare le premesse per fare il resto
Apprezzando quello che si può fare oggi questo vale anche per le risorse che vengono rese disponibili per le politiche di sviluppò Ervet politiche espansive che servono per il lavoro tutte a partire da quelle per la formazione per la scuola
Poi avremo bisogno di altro ma intanto si comincia a camminare nella direzione auspicata cosa che non è stato possibile soltanto dodici mesi fa
Quando discutemmo con il presidente Prodi e poi confermiamo l'impegno chiedemmo la riconferma dell'impegno preso all'epoca
Da Prodi
A D'Alema di un intervento straordinario per la scuola per la formazione
In aggiunta ai vincoli strettissimi non eravamo ancora entrati nero
Che
Maastricht prevedeva chiedemmo delle Poste che erano sostanzialmente poco più che simboliche stante la dimensione del problema
Le ottenemmo come segno di attenzione al tema adesso abbiamo condizioni per pretendere gli anni a venire che si faccia di più
Apprezzare la linea di di direzione secondo me è importante nel frattempo dobbiamo completare questa discussione
Che abbiamo con la passione del caso
Avviato all'interno dell'organizzazione
Tenendo fermi anche elementi che sono solo apparentemente di ordine
Di carattere organizzativo
Avremo occasione credo anche tra non molto di ritornare sul tema
Dovremo poi vedere il loro specifico come alcuni di questi aspetti di quelli discussi qui si traducono in politiche per gli anziani
Perché educazione permanente deve essere considerata anche come una via per garantire dicevo consapevolezza dei cittadini consapevolezza anche realizzazione disse al di là delle taglie sia la possibilità della
Vecchietta di centootto anni
Ricordata questa mattina
Di poter fare una cosa che le è stata negata per l'intera vita dev'essere davvero preso come un esempio positivo bello
Di bisogno di realizzarsi indipendentemente dalle proprie condizioni sociali delle proprie condizioni anagrafiche in quel caso
E servono politiche adeguate quando si discute di servizi per gli anziani
E com'è noto avremo molto da discutere anche in un quadro di
Disponibilità ristrette credo che si debba pensare a tutti i visoni a quelli immediatamente materiali ma quelli anche di ordine culturale che non vanno minimamente trascurati
In particolare per le persone anziane e poi dovremo tenere molto stretto questo rapporto tra gli anziani Giove
Ma non perché gli altri strumentalmente cercano di contrapporre gli uni agli altri
Quella peraltro poi quando capita a sinistra procedere davvero una scelta autolesionista
Che ci possano essere potenzialmente effetti distorsivi in un modello di welfare che contrappongono i bisogni regione quelli degli anziani e cosa abbastanza ovvia banale
Non c'è bisogno di dirlo quello che preoccupa e l'insistenza con la quale si prospettano le esigenze dei giovani cercando di indurre l'idea che in verità siano gli anziani a drenare risorse che poi terrorizzati Giove non è così
E non è inevitabilmente così
Per battere questo tentativo un po'strumentale al quale secondo me poco
Distrattamente anche la sinistra ha prestato orecchio
Che fatto da cassa di risonanza bisogna fare le cose che abbiamo
Cominciato a fare da qualche tempo quella di oggi è l'ultima però questo rapporto confederale ma con le
Culture del sindacato dei pensionati e con
Le associazioni degli studenti che sono state poi
Le strutture che hanno promosso la discussione di oggi secondo me va mantenuta non so dire se occorre dare
A questo rapporto anche un carattere formale
Che duri nel tempo è importante ma non risolutivo mi accontenterei della volontà politica degli uni e degli altri di continuare una decisione come quella di oggi con gli approfondimenti successivi ulteriori del caso che abbiano da un lato
Una capacità propositiva dei singoli soggetti dall'altro una presenza confederale in grado di mediare