"Verso il Millennium Round: costruire le regole nella globalizzazione" organizzato dall'Istituto nazionale per il Commercio Estero (c/o Sala dello Stenditoio del Complesso S. Michele - via si S. Michele, 22)

Fare tali signori ministri e autorità signori signore e signori dal primo round del gatto nel mille novecentoquarantasette quarantotto a Ginevra all'Uruguay Round abbiamo assistito ad una crescita sorprendente dell'interdipendenza tra Paesi tra mercati il commercio internazionale cresciuto di multipli rispetto al prodotto gli investimenti internazionali un motore di integrazione ancora più potente Dello stesso commercio internazionale sono cresciuti cinque volte al di sopra dello stesso commercio internazionale
La liberalizzazione del commercio aperta
Se da un lato
Accelera
Alle stesse
Il percorso che il Millennium Round avanti non è un percorso in discesa
Ci sono difficoltà recenti legate alla all'aggiustamento sia dei Paesi ex comunisti dopo il crollo del muro di Berlino sia ai Paesi colpiti dalla recente crisi in Asia in Russia in America Latina gli indici di povertà che hanno sono scesi per quarant'anni hanno mostrato negli ultimi anni qualche preoccupante ripresa vi sono tentazioni di tipo unilaterale che non significa isolazionismo protezionismo in senso stretto ma tuttavia comportamenti soprattutto da parte di alcuni partner Forti della Comunità economica internazionale come gli Stati Uniti di ripiegarsi in un certo senso sugli interessi nazionali
Queste sono le realtà in cui si innesta il percorso che il Millennium Round avrà davanti la conferenza di oggi voluta
Organizzata sotto gli ospiti del ministro Fassino intende accogliere il più ampio numero di voci di esponenti non solo del governo ma per la società civile
Dovremo dico subito essere estremamente disciplinati nei tempi per privilegiare la numerosità e la qualificazione degli interventi
Mi spetta solo un compito di apertura dei lavori e quindi sono lieto di dare subito la parola al ministro Piero Fassino
Io ringrazio tutti voi in particolare il Presidente del Consiglio che è in arrivo
E il direttore generale multe anch'egli sta arrivando da Ginevra il ministro Dini ministro Bersani ministro letta gli altri rappresentanti del Governo tutti voi che siete qui oggi che con la vostra presenza testimoniate della grande attenzione con cui vogliamo affrontare un tema così cruciale come il Millennium Bug
Tra meno di due settimane rappresentante di centotrentacinque Paesi dell'OMC
Serviranno appunto a Seattle per varare il Millennium Round cioè un negoziato globale con il quale dare regole più certe e trasparenti al processo di mondializzazione dell'economia degli scali
Sono trascorsi tredici anni dall'Uruguay Round dello scenario economico internazionale profondamente mutato
L'economia e ogni giorno di più globale in un processo tumultuose irreversibile di apertura dei mercati in crescita degli scambi e degli investimenti unificazione del mercato scala continentale per molti settori merceologici a scala mondiale
Le moderne tecnologie informatiche abbattono barriere ostacoli fino a ieri insuperabili
E gli spazi entro cui l'economia di ogni Paese agisce si dilatano e sempre di più le dinamiche che segnano la crescita e lo sviluppo dipendono da variabili sovranazionali e da fattori globali
Se l'Ottocento e Novecento sono stati secoli dello sviluppo delle nazioni dei mercati interni questo fin e secolo possiamo dire è segnato dall'ampliarsi a scala continentale e mondiale di Orizzonti scenari e luoghi dello sviluppo
Non è un caso che Lester Thurow abbia parlato di equilibrio interrotto per descrivere appunto il cambiamento repentino del vecchio sistema economico ed è significativo appunto come scrive le Turturro che al posto di un mondo in cui le politiche nazionali orientano le forze economiche l'economia globale ed è un mondo in cui le forze Geo pronome che extra nazionali dettano le politiche economiche nazionali
Akio Morita nel capo della sogni è venuto coniando l'espressione particolarmente significativa localizzazione globale
Localizzazione è una parola che è entrata nel nostro lessico quotidiano e ogni giorno impresa università centri di ricerca sono a contatto nella loro attività con il mondo e complice Mario internazionale
Un processo non solo economico ma che ogni giorno di più investe la dimensione sociale le identità culturali gli assetti politici e istituzionali
E non è davvero un caso che in ogni continente crescano e si rafforzino le forme di organizzazione e di cooperazione e di integrazione sovranazionale dall'Unione Europea al Nafta dal Mercosur allora
Naturalmente ogni cambiamento genera incertezza paura e un'istintiva reazione di difesa
E anche di fronte
Al processi di globalizzazione al passaggio del nuovo millennio
Vi è chi ha dato voce inquietudine paura mettendo in evidenza soprattutto i rischi e i costi della globalizzazione
Io credo che questo il primo punto che sottopongo alla discussione che occorre superare questo atteggiamento difensivo
La globalizzazione non è una politica che possono essere
Saluto a nome vostro mai morti qui con noi e lo ringrazio
Di questa attenzione
Dicevo la globalizzazione non è una politica che possa essere giudicata giusto o sbagliato è un processo storico ineluttabile c'è e ci sarà sempre di più ne serve avere Nostalgia di vecchie tutele protezionistiche peraltro sempre meno efficaci
La storia dell'umanità è segnata dal progressivo allargarsi delle dimensioni del mercato
E la storia delle istituzioni politiche può essere descritta anche come il progressivo ampliarsi territoriale della sovranità per governare e gestire un mercato in costante estensione
La globalizzazione offre opportunità impensabili fino a qualche anno fa e contemporaneamente agisce
Come catalizzatore di nuovi rischi per l'equilibrio mondiale e come cassa di risonanza per distorsioni già esiste
Negli ultimi cinquant'anni la povertà è stata ridotta molto più di quanto sia stato fatto né cinquecento anni precedenti e al tempo stesso un terzo dell'umanità vive ancora con meno di un dollaro al giorno
La differenza di ricchezza tra Paesi in via di sviluppo e paesi sviluppati si sta allargando a favore di quest'ultimo eppure oggi in Africa cioè il continente dove si concentra il maggior sottosviluppo
Ci sono dodici Paesi che hanno tassi di crescita superiori all'otto per cento annuo e ciò non è dispetto ma grazie alla globalizzazione cioè messo nazioni povere ed emarginate in un circuito di scambi Investimenti l'opportunità del tutto
Il reddito da capitale risulta avvantaggiato rispetto a quello del lavoro
I lavoratori specializzati sono sempre più privilegiate rispetto ad altri e al tempo stesso l'apertura dei mercati ha determinato un incremento globale di occupazione soprattutto in quei settori si pensi ai servizi caratterizzati da liberalizzazione e concorrenza
Sono queste alcune ma se ne potrebbero indicare molte altre delle asimmetriche della globalizzazione
E tuttavia la globalizzazione offre opportunità che compensano e superano le stesse sue contraddizioni ecco perché abbiamo voluto intitolare questa conferenza a costruire le regole nella globalizzazione
La chiave interpretativa sta appunto nella scelta della preposizione nella
Avremmo potuto invocare regole perde la globalizzazione son prendendo sottintendendo l'intenzione di frenare
Invece abbiamo scelto di parlare di regole nella globalizzazione per sottolineare che il processo di integrazione economica internazionale non è tanto il frutto di scelte politiche discrezionale facilmente reversibili
Quanto il prodotto di dinamiche strutturali e irreversibile
Che definiscono il contesto storico reale nel quale devono necessariamente inserirsi tutte le scelte politiche
Una strategia di governo volto ad isolare l'Unione europea dalla globalizzazione sarebbe quindi non soltanto sbagliata ma anche velleitaria condannata ad essere sopraffatta dai processi sociali
E tuttavia le forze di mercato non possono essere lasciate a se stesse la crisi finanziaria che ha caratterizzato lo scenario economico internazionale degli ultimi mesi ci ha ricordato che le energie positive suscitate dall'integrazione dei mercati vanno governate l'economia globale ha bisogno di istituzioni e di regole globale
I negoziati internazionali che stanno apprese a Seattle hanno proprio questa ambizione o quanto meno dovranno avere riconosciuta la forza positiva del processo di globalizzazione si tratta di costruire regole più solide e complete che lo metta Marche le mettano al riparo dalle pressioni protezionistiche dei gruppi di interesse e che al tempo stesso ne valorizzino i benefici assicurando l'equità della loro distribuzione a vantaggio del più ampio numero di nazioni a partire dai paesi meno avanzati
Avvertiamo tutti infatti
La distanza che separa l'ampiezza e la velocità dei processi di globalizzazione dalla fragilità e l'abilità delle regole e delle istituzioni chiamate a regola
Non è un tema che riguarda soltanto la sfera economica della globalizzazione ma anche quella politica
Non è davvero un caso che crisi come quella del Kosovo di Timor Est abbiano rilanciato il dibattito sul ruolo dell'ONU
E sulla urgenza di conferire alle Nazioni Unite Poteri strumenti e risorse adeguate ad esercitare una funzione di governo dei conflitti e delle dinamiche politiche globali
Analogamente vorrei dire specularmente si pone per il WTO lo stesso problema
Di fronte all'inadeguatezza delle regole per governare l'economia internazionale vi è spesso chi alza l'indice accusatore contro il WTO come se esso fosse la causa di questa insufficienza
Attenzione
Non è il WTO che crea la globalizzazione
E la globalizzazione che richiede regole istituzioni perché siano globali non solo gli scambi ma anche la crescita e il progresso e se il WTO appare troppo fragile occorre esattamente come si vuole fare per loro dotarlo di più strumenti di più poteri per farne effettivamente un'istituzione di governo globale
Obiettivo centrale primario del governo della globalizzazione deve essere una redistribuzione delle opportunità delle risorse dei redditi a vantaggio dei Paesi meno sviluppati
Non possiamo ignorare che l'Uruguay Round è stato vissuto dalla maggioranza dei Paesi in via di sviluppo come uno strumento a vantaggio in primo luogo dei Paesi industrializzati
La possibilità che il Millennium Round abbia un effettivo Successo e perciò affidata al superamento di questa diffidenza vi è qui una grande responsabilità dei Paesi industrializzati che sono chiamati
A dare Husseini visibile concreti segni di apertura in primo luogo verso i Paesi meno avanzati
E peraltro una rappresentazione del Millennium Round come confronto scontro tra Paesi industrializzati Paesi in via di sviluppo rischia di non cogliere una realtà assai più complesso
Intanto non sono omogenee le posizioni dei Paesi industrializzati gli Stati Uniti premono per un negoziato concentrato su pochi temi Unione Europea insiste per un approccio globale che include i principali nodi della mondializzazione
Gli Stati Uniti insistono per una forte liberalizzazione in ogni settore l'Europa per un approccio graduale regolativo che senza frenare liberalizzazione e apertura dei mercati di a loro regole certe e trasparente
Ma il così detto campo dei paesi in via di sviluppo appare categoria sempre meno omogenee vi sono Paesi come la Cina l'India l'Argentina caratterizzati da tassi di crescita dinamiche economiche che sempre più è vicino alle soglie del mondo industrializzato
E vi sono i Paesi meno avanzati che rischia una drammatica emarginazione nella nuova organizzazione internazionale dei mercati e degli scali
Aspetto decisivo del Millennium Round sarà dunque la difficile composizione di una pluralità di approcci ad interessi
Per giungere ad un assetto che favorisca effettivamente una re di Scozia una redistribuzione di benefici risorse opportunità di cui posso godere il più vasto numero di paese
Io auspichiamo che il positivo esito e del recente incontro tra il presidente Clinton il presidente Prodi faciliti i lavori della conferenza vi sia
Avvertiamo in ogni caso una particolare responsabilità per noi europei
Come è noto la politica commerciale materia comunitarizzato nella quale l'Unione europea parla con una sola voce agisce come soggetto unitario
Non solo ma questo è il primo grande negoziato internazionale dopo l'entrata in vigore dell'euro il completamento del mercato unico
L'Unione Europea è particolarmente interessata ad una ulteriore apertura dei mercati che non è una concessione che facciamo i nostri partner ma è una scelta che risponde agli interessi dei cittadini europei
Sia perché aumenta l'efficienza del mercato interno mettendo a disposizione dei consumatori una maggiore varietà di prodotti a prezzi più bassi
E sia perché rende più forte e credibile la richiesta di una maggiore apertura dei mercati esterni all'unione e quindi accresce le opportunità di sviluppo per le nostre esportazioni
Non solo ma la riduzione delle barriere che ancora proteggono le imprese europee va vista anche come una forma seria di cooperazione allo sviluppo
Apprendo ulteriormente in modo regolato e negoziato i mercati europei
All'importazione dei paesi terzi si creano nei Paesi emergenti nuove opportunità di sviluppo e si riduce per i loro abitanti la necessità di creare nell'immigrazione la sola via della sopravvivenza
L'Europa dunque chiamata l'impegnativo e ambizioso compito non solo di tutelare i legittimi interessi economici ma di concordato un assetto dell'economia internazionale Capri capace di offrire nuove e più ampie opportunità di crescita in primo luogo i Paesi meno avanzati
E sarebbe un segnale di grande forza se a Seattle in apertura della conferenza
I Paesi ricchi annunciassero la eliminazione totale delle barriere all'esportazione per in quanto per i quarantotto Paesi più poveri del mondo il cui volume peraltro non supera lo zero due dell'export mondiale
E l'Italia in ogni caso si batterà perché l'Unione europea si faccia promotrice di questa proposta che rappresenterebbe un segno visibile concreto di attenzione verso i Paesi poveri del mondo
Passaggio essenziale per rafforzare la funzione regolativa dell'Organizzazione mondiale del commercio e naturalmente l'assunzione di una dimensione effettivamente mondiale
Una prima forte esigenza e lavorare per ampliare
La base associativa dell'OMC
A cui attualmente partecipano centotrentaquattro Stati ma di cui non fanno parte Paesi di assoluto rilievo quali la Cina la Russia e l'Arabia Saudita il paese delle coste europee dei Balcani del Mediterraneo del Coro in questo senso l'Unione europea e l'Italia ci sono fatte portavoce della WTO accesso finisce tipo
Finalizzata al completamente del maggior numero possibile di adesioni entro l'anno attraverso l'alleggerimento delle procedure di negoziato
Nella convinzione che dopo Seattle gli sforzi saranno concentrate sul nuovo round e che occorre perciò evitare il rischio che molti Paesi siano esclusi del negoziato
Una seconda esigenze la definizione proprio in vista del questo allargamento di nuovi meccanismi decisionali la scarsa capacità di partecipazione dei paesi in via di sviluppo rappresenta un serio problema per il futuro dell'OMC
A ciò si unisce la necessità di migliorare e rafforzare il meccanismo di risoluzione delle controversie dal momento che anch'esso deve essere reso più fruibile dei paesi in via di sviluppo
L'allargamento della base decisionale deve poter comprendere anche la cosiddetta società civile con l'istituzione di meccanismi di concertazione con soggetti non istituzionale
Proprio per i processi di diffusione della decisione
Di cui la riformulazione della sovranità e oggi l'esempio più evidente è sempre più necessario il coinvolgimento dei soggetti non statuali le associazioni industriali economiche le organizzazioni sindacali e di interesse le organizzazioni non governative e infine si deve aggiungere una sempre maggiore coordinamento tra le istituzioni economiche internazionali anche per la crescente complessità che i regimi internazionali di scambio sito operano ad affrontare nei vari settori in questo scenario dunque si colloca la conferenza vi sia
Che sarà chiamata a definire l'agenda le modalità e i tempi del Millennium Round
Proprio l'ampiezza assunta dei processi di globalizzazione sollecita non limitarsi ad una prosecuzione dei negoziati su due temi già portati in sede WTO agricoltura e servizi
Ma ad ampliare il negoziato ad un approccio globale che includa le principali questioni della politica commerciale mondiale
E naturalmente coerente con un approccio globale e la necessità che il negoziato sia concluso con un singolo ancor tecnici o con un'unica sottoscrizione che tenga conto delle connessioni e delle relazioni tra i diversi pilastri del negoziato
Certamente occorre discutere prezzi e scambi agricoli questione essenziale per quei paesi in via di sviluppo soprattutto per i Paesi meno avanzati che hanno nelle produzioni agricole le principali merce di esportazione di scambio
Ed è evidente che si pone per l'Unione europea la cui io per cultura è stata finora sostenute protetta la necessità di procedere lungo la linea di progressiva graduale liberalizzazione dei mercati e dei prezzi decisa con l'Agenda due mila
Liberalizzazione a cui peraltro occorre che corrisponda un analogo revisione del sistema dei crediti all'esportazione con cui il governo americano ha sostenuto in misura non minore i propri agricoltori e in ogni caso come Italia sottolineammo che nella definizione di nuove apertura le esportazioni agricole
Occorrerà che l'Unione Europea assicuri un adeguato a salvaguardia dei prodotti mediterranei per troppo tempo sacrificate non solo a tutela dei prodotti nordici delle produzioni a denominazione controllata o comunque connesse atipicità regionale
Certamente occorrerà offrire nuove regole i servizi che generano il settanta per cento del PIL dei Paesi industrializzati dell'OCSE quasi il cinquanta per cento dei paesi in via di sviluppo più forti
Campo che con lo destò con lo sviluppo delle tecnologie informatiche nel commercio elettronico destinato globalizzata si sempre di più
Ma altre questioni commerciali non meno significative richiedono di essere governato
I dati di accesso ai mercati per i quali occorre pervenire un superamento dei picchi ad una maggiore armonizzazione nei livelli di tariffazione a condizioni di effettiva reciprocità
La tutela della proprietà intellettuale dei marchi e dei brevetti contro le morte forme di sleale concorrenza falsificazioni imitazione tema particolarmente sensibile per un Paese come l'Italia che colloca la sua produzione nelle fasce alte il prodotto
La rimozione degli ostacoli non tariffari dal funzionamento delle dogane in contesti normativi e legislativi alle procedure di certificazione con i quali vengono spesso va introdotto surrettiziamente forme di protezionismo
Le regole multilaterali della concorrenza
E le regole per gli Investimenti a cui senza ripetere gli errori di impostazione di conduzione del negoziato anni in sede OCSE è necessario giungere nell'interesse in primo luogo dei paesi in via di sviluppo principali destinatari degli investimenti esteri ed esposti ogni giorno al rischio che tali investimenti siano allocati a qualsiasi condizioni
Una richiesta specifica richiede la una riflessione specifica richiede la produzione culturale in particolare ovvio visiva per la quale non possono valere considerazioni di solo mercato
In ogni prodotto culturale via il mercato nessun logiche ma vi è anche un'identità una storica una cultura un eventuale liberalizzazione della produzione audiovisiva e l'applicazione anche per tali prodotti della clausola la nazione più favorita determinerebbero una crisi della produzione europea e un ulteriore impoverimento della sua identità cultura
E per questo che l'Italia come la Francia ad altri paesi ritiene che per i prodotti audiovisivi
Debbano essere sottratte un alibi che i prodotti audiovisivi debbano essere sottratta una liberalizzazione generalizzata riconoscendo il diritto imboccare l'eccezione culturale
Che non significa un ripiegamento protezionistico ma una condizione per far sì che competitività e concorrenza non impediscono le identità culturali di vivere riprodursi e diffondersi come loro peculiari specificità
Ma il Millennium Round non potrà essere soltanto un negoziato commerciale
E anzi proprio in questo sta la differenza rispetto loro guerra
L'importanza delle non tra i Vicious è venuta crescendo e non è pensabile oggi un'effettiva regolazione del mercato mondiale senza intervenire su aspetti sociali determinante
Quali la tutela dell'ambiente alle condizioni di lavoro la protezione della salute la salvaguardia dei consumatori temi che sono sempre più rilevanti e incidenti
Ho apprezzato la lettera aperta con cui Grazia Francescato ieri si è rivolta al Presidente del Consiglio e voglio qui dire che il governo italiano intende farsi portavoce a Seattle di quelle giuste istanze
L'enorme crescita di scambi di produzioni di Investimenti pone infatti sempre di più la imprescindibilità di uno sviluppo sostenibile
Capace di tutelare l'habitat e l'ambiente di nostri distruggere fonti e materie prime non rinnovabili di redistribuire anche socialmente i benefici dello sviluppo
E dunque i negoziati commerciali dovranno pervenire a conclusioni non contraddittorie con gli accordi internazionali in materia ambientale
Le nuove frontiere della ricerca genetica pongono ormai all'ordine del giorno il tema di regole che senza inibire progresso scientifico i benefici che eventualmente ne possono derivare siano però in grado di tutelare la salute dei cittadini
Riconoscendo il diritto di invocare il principio precauzionale ogni qual volta l'eventualità concreta di un rischio non sia scientificamente esclusa
La vicenda degli ormoni lì a dirci come questo tema sia di particolare sensibilità non soltanto nel rapporto tra i governi non soltanto come questione commerciale ma come grande questione sociale a cui sono attente le opinioni pubbliche
In questo stesso spirito va affrontato l'aspetto sociale più critico e più delicata
La tutela dei diritti del lavoro a partire dai settori minori e le donne più deboli e più esposte a forme intollerabile di sfruttamento quando lui no non di vera e propria moderna schiavitù
Sappiamo quanto sia sensibile a questo tema per i Paesi in via di sviluppo soprattutto per i più poveri che hanno proprio nel non rispetto della clausola sociale una e spesso l'unica condizione di competitività
Tant'è che ad oggi si manifesta una generale forte contrarietà dei paesi in via di sviluppo includere nell'Agenda di Seattle e del Millennium Round qualsiasi riferimento alla clausola sociale
Proprio per questo
Se non si vuole che la richiesta di rispettare i diritti del lavoro sia interpretata dai Paesi in via di sviluppo come una forma a contrario di protezionismo dei Paesi industrializzati
E responsabilità di questi ultimi a partire dall'Europa compiere atti concreti a te di apertura dei mercati di aiuto allo sviluppo di riduzione del debito di sostegni finanziari perché i paesi in via di sviluppo possano ritrovare in altro modo quella competitività che oggi è ricavata dalla negazione di fondamentali e inalienabili diritti di ogni lavoratore
Per questo l'Italia si è battuto e si batterà perché crescano i rapporti di collaborazione di azione comune dall'Organizzazione internazionale del lavoro e l'OMC a partire dal riconoscere ai rappresentanti dell'Organizzazione dell'Internazionale lavoro una piena partecipazione alla conferenza di sia
E per questo Italia sosterrà come ha fatto fin qui nel dibattito per la definizione della posizione europea
Che in sede OMC si costituisca formalmente un gruppo di lavoro sulla clausola sociale finalizzato a individuare in primo luogo proprio come il concorso attivo dei paesi in via di sviluppo le forme e gli strumenti per affrontare un tema così cruciale
Sono questi in sintesi l'importazione di punti qualificanti con cui l'Italia intende partecipare alla conferenza di Seattle e al successivo mille in un brano facendo valere queste posizioni in primo luogo nell'Unione Europea
Lì e anzi nelle settimane scorse ci siamo fatti promotori d'intesa con la presidenza finlandese dell'unione di un incontro a Firenze dei ministri europei per il commercio estero che ha contribuito a rendere più chiara e incisiva la posizione dell'Unione
Per rafforzare tale impostazione sentiamo l'esigenza di una gestione costantemente ispirata dal binomio trasparenza partecipazione democratica
Per questo nelle scorse settimane ci siamo rivolti all'organizzazione imprenditoriale sindacati alle ONG con un questionario che ci ha consentito di raccogliere una ricca e preziosa messe di proposte
Per questo abbiamo convocato questa conferenza nazionale con l'obiettivo di fare uscire questi temi nel recinto degli addetti ai lavori iscriverli nell'agenda politica del nostro Paese
Per questo abbiamo proposto al Parlamento i rappresentanti economici sindacali dell'ONG di essere partecipi della delegazione italiana la conferenza di Seattle e per questo ribadiamo qui la volontà del governo di promuovere per tutto l'iter del millennio Moran seri e occasioni di partecipazione
La vostra presenza qui dimostra oggi che questa strada giusta e siamo grati al direttore generale del WTO di aver voluto incoraggiato in queste scelte con il suo personale intervento a questa nostra conferenza
Si muove la consapevolezza che tutti questi temi rappresenta una sfida impegnativa e molto ambizioso
L'integrazione economica internazionale costringe tutti i paesi a notevoli sforzi di adeguamento
La sfera di discrezionalità delle decisioni nazionali di politica economica e sociale si contrario
E ciò sembra comprimere anche lo spazio della partecipazione democratica dei cittadini appannando le distinzioni tra i programmi politici dei partiti
Molte delle resistenze
Protezionistiche contro l'integrazione internazionale prendono la forma di una difesa della sovranità nazionale contro la presunta omologazione imposta dalle esigenze dei mercati e della tirannia del pensiero unico
E anzi sembra che la sovranità nazionale possa mantenere un contenuto concreto sufficientemente ampio da suscitare l'interesse e la mobilitazione dei cittadini soltanto apprezzo della rinuncia benefici della globalizzazione non è e non deve essere così
Il processo di integrazione economica reca vantaggi importante a tutti i Paesi che vi partecipano
Si tratta non soltanto dei benefici derivanti dalla specializzazione dalla conseguente migliore allocazione delle risorse produttive
Nonché dà la possibilità di sfruttare le economie di scala generate dall'andamento dei mercati ma soprattutto di effetti dinamici legate all'aumento del loro grado di concorrenzialità che stimola l'efficienza dell'impresa e sollecita innovazioni di prodotto e di processo
E al tempo stesso occorre essere ben consapevoli che il meccanismo di mercato non è in grado di garantire di per sé aiuta e automaticamente l'equità della distribuzione di tali benefici né all'interno di ciascun paese né su scala internazionale tra paesi e nazioni
La politica economica e sociale deve dunque farsi carico di questi problemi e puntare a far partecipare tutti i vantaggi della globalizzazione
Individuando gli strumenti per conciliare l'ineludibile ulteriore apertura dei mercati con l'affermazione di diritti e valori sociale
I valori della democrazia possono essere conciliati con le esigenze i vantaggi dell'integrazione economica
A patto di spostare il terreno delle decisioni politiche su un piano appropriato che quello globale
In altri termini si tratta di superare sempre di più le anguste della sola dimensione nazionale per costruire istituzioni e regole globali che consenta di governo democratico dei processi di integrazione sovranazionale
Si tratta insomma di operare perché sia globale non solo l'economia ma sia globale il progresso ed è con questa sfida alta che siamo chiamati tutti a misurarsi grazie
Grazie al ministro Piero Fassino per questa relazione di base do la parola al Presidente del Consiglio onorevole
Chiedo scusa
Molti autorevoli partecipanti a questo incontro
Sì la mia partecipazione dovrà limitarsi
Gli impegni questo giornale
Ad un saluto
Che certamente
Non è adeguato all'importanza
Di una discussione
Significativa come quella attraverso la quale l'Italia si prepara insulti
A questo grande appuntamento
Un appuntamento che certamente
Per vastità diversità dei temi
Che vanno molto al di là delle questioni tradizionali della liberalizzazione del commercio
Rappresenta forse il primo vero grande negoziato politico dell'era della globalizzazione
In questo senso il round negoziale che si apre a si attenne alla fine di questo mese ha una portata e caratteristiche tali per distinguerlo profondamente dai precedenti
Dei suoi risultati dipenderanno le sorti dei rapporti economici fra gli Stati Uniti dell'Europa
Tra il nord e il sud del mondo
Gli accordi che ci auguriamo in un tempo relativamente breve saranno raggiunti alla conclusione della trattativa
Avranno un impatto assai rilevante non solo sui rapporti fra l'impresa tra i Paesi ma sulla qualità della vita di tutti i colori
Dopo
Si riflette sul fatto che saranno discussi temi quali la sicurezza alimentare la identità culturale l'ambiente gli standard del lavoro i diritti del lavoro
Tanto per citarne solo alcune dal successo del negoziato si misurerà quindi la capacità dei governi di sfruttare fino in fondo
Le potenzialità della globalizzazione e di metterle al servizio di un miglioramento della qualità della vita tanto nei Paesi avanzati come in quelli più poveri
Si tratta di una sfida alla quale nessuno può sottrarre
Sotto questo aspetto dal prossimo round negoziale ci si deve aspettare anche
Un contributo importante
A quell'opera di ridisegno del sistema delle istituzioni di governo del sistema internazionale che rappresenta
Uno dei compiti più impegnativi ai quali siamo chiamati per ricostruire la trama delle istituzioni in grado di regolare la globalizzazione
E di fare in modo che le potenzialità positive di questo processo si dispieghi no pienamente
La complessità del tutto nuova del mondo in cui operiamo lo esige questioni come la sicurezza alimentare il commercio dei prodotti geneticamente modificati
Il commercio elettronico la protezione della specificità culturale
La determinazione di standard sociali la definizione di una strategia di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale
Non possono essere trattati esclusivamente con gli strumenti tradizionali della trattativa commerciale
Neanche quindi dell'ultima generazione
Le questioni commerciali in senso stretto si intrecciano inevitabilmente con quelle che definiscono la qualità della vita
La qualità sociale la qualità della democrazia
The competenze istituzionali vanno allora divise tra più organismi i quali ciascuno nell'ambito delle proprie responsabilità dovranno imparare a collaborare strettamente tra di loro
Come nel caso dei rapporti che andranno rafforzati precisati per la organizzazione mondiale del commercio della Organizzazione internazionale del lavoro
In altri casi invece
Si dovrà immaginare alla creazione di istituzioni nuove
Quali quelle che dovrebbero essere preposti al controllo degli standard alimentari e della salvaguardia della salute
La Francia ha avanzato in questo senso nell'ultima riunione del G7 una proposta interessante
Che io credo debba essere alla base di una riflessione in campo internazionale
In ogni caso la conclusione di questo round negoziale dovrà essere sensibilmente accresciuto il grado di liberalizzazione del commercio
Condizione senza la quale nei paesi in via di sviluppo né quelli in transizione potranno significato i vizi mitiche attivamente accrescere il proprio standard di vita
Nel procedere lungo questa strada i Paesi ricchi e quelli più poveri dovranno cercare assieme le soluzioni che permettano di conciliare l'introduzione di standard ambientali e del lavoro
Che migliorino la qualità della vita di nei Paesi avanzati e meno avanzati ma chi è nello stesso tempo permetta non effettivo accesso al mercato dei Paesi più poveri
Si apre qui una questione molto delicata già Piero Fassino la affrontava nella sua relazione
è evidente infatti che la necessità di combattere contro le forme più odiose dello sfruttamento del lavoro delle donne e dei fanciulli
Contro le forme più odiose di un'economia che rapina e distrugge l'ambiente questa necessità non può essere usata surrettiziamente ha lo scopo di elevare barriere pro Thaksin protezionistiche a vantaggio dei Paesi più avanzati e più ricchi
Si tratta allora di combina la determinazione di regole che sono irrinunciabili con politiche attive
Il sostegno
Di cancellazione del debito di aiuto allo sviluppo
In grado di non escludere i Paesi più poveri dei benefici di un commercio mondiale più libero
Si tratta di un obiettivo difficile ma non irraggiungibile
Bisogna respingere l'idea dello sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e dal punto di vista della tutela dei diritti irrinunciabili del lavoro voglia dire uno sviluppo frenato o addirittura uno sviluppo impossibile
Al contrario la trattativa che si apre deve dare dimostrazione concreta che l'introduzione di standard ambientali e del lavoro stimola il miglioramento della qualità dei beni lo sviluppo tecnologico la diversificazione produttiva sarà responsabilità dei paesi più avanzati fare in modo che l'introduzione graduale di questi standard non diminuisca ma cresca le possibilità dei Paesi più poveri di accedere ai loro mercati
Europa e Stati Uniti si presentano all'avvio del negoziato del millennio con grandi responsabilità nei confronti dei propri cittadini ma anche nei confronti dei Paesi più poveri del pianeta
Si tratta di una responsabilità oggettiva che discende dal peso economico e politico delle due economie senza il sostegno delle quali non è immaginabile nessuna seria politica di governo della globalizzazione
Sappiamo bene che Stati Uniti e Unione Europea Sabino le trattative alla trattativa da posizioni diverso
L'Europa ha definito una posizione articolata che coprono spettro di questioni assai ampio che è il risultato di un fruttuoso lavoro di conciliazione delle esigenze dei paesi membri
E che rappresenta un chiaro segno del grado di coesione di unità di obiettivi raggiunto dall'Unione
Questa posizione negoziale dovrà essere via via perfezionata nel corso del negoziato spesso ma rappresenta sicuramente una base di partenza assai valida
Sia per i singoli aspetti che la caratterizzano sia soprattutto per il respiro complessivo che la contraddistingue
Con questa posizione l'Europa intende dare il suo contributo pieno al governo della globalizzazione
Forte del peso che occupa nel sistema economico internazionale ma soprattutto delle responsabilità crescenti che essa si deve assumere per la definizione di un'economia globale dal volto umano
La posizione degli Stati Uniti è molto più selettiva e tesa ad ottenere risultati specifici in settori di interesse nazionale
è evidente che tale posizione riflette almeno in parte il contrasto tra l'amministrazione e il congresso e anche il fatto che gli Stati Uniti stanno entrando in un delicato periodo elettorale
Tutto ciò rischia malgrado il miglioramento del clima tra le due parti in seguito alla visita di Romano Prodi a Washington di lasciare il negoziato in sostanza bloccato fino a che la nuova amministrazione nuovo congresso non si saranno insediati
Un periodo decisamente troppo lungo se si intende rispettare l'impegno di chiudere il ramo in un arco di tempo non superiore ai tre
Occorre fare uno sforzo affinché la trattativa possa egualmente procede soprattutto su quelle questioni sulle quali l'unione europea e Stati Uniti hanno obiettivi e visioni comuni
In particolare occorre trovare un accordo su azioni concrete che permettano ai Paesi più poveri di godere di maggiore accesso al mercato
La necessità di raggiungere accordi ampi di liberalizzazione di giungere alla definizione di regole per uno sviluppo sostenibile anche dettata dalla necessità di accrescere la sicurezza globale
E di sostenere il processo di pace
La storia ci insegna che l'integrazione economica quando è portatrice di benessere il più potente antidoto contro la tentazione
Alla guerra e alla violenza
Sviluppo dell'integrazione economica e sviluppo della pace vanno dunque di pari passo per questo occorrono istituzioni e regole nuove e adatti ai tempi anche da questo punto di vista la responsabilità dei Paesi più ricchi assai elevato
Siamo comunque convinti che al di là dei tempi e delle tattiche negoziali
La posizione democratica negli Stati Uniti la posizione riformista in Europa non potranno che trovarsi su un terreno comune nel definire nuove regole di governo dell'economia internazionale
Il nostro Paese l'Italia
Ha molto da guadagnare da una conclusione rapida del negoziato
La possibilità di ottenere l'abbattimento delle restanti barriere tariffarie della riduzione sostanziale di quelle non tariffarie di accrescere l'accesso ai mercati di semplificare le procedure commerciali
Di rafforzare i diritti di proprietà intellettuale favorisce la nostra industria la nostra agricoltura
La liberalizzazione dei servizi nell'ambito del Gazzo permetterà anche di accelerare quei processi di liberalizzazione in Terna
Senza il quale il nostro sistema economico continuerà a soffrire pesanti ritardi nei confronti dei nostri partner con gravi danni per la nostra competitività e per la nostra crescita
Anche per quel che riguarda gli investimenti diretti è interesse dell'Italia favorire l'introduzione di regole che per esempio sotto la forma di standard minimi di non discriminazione Interna contribuiscano alla internazionalizzazione sia attiva che passiva della nostra economia
Infine il nostro paese ha un grande interesse a favorire l'accelerazione delle procedure di accesso all'Organizzazione mondiale per il commercio
Nei confronti dei Paesi vicini dell'Est europeo e dei Balcani del Mediterraneo
Aree di importanza strategica sia dal punto di vista dell'integrazione economica che della sicurezza dell'Italia e di grandi mercati di sbocco come la Cina
Il negoziato che si sta per aprire una volta terminato porterà come già detto cambiamenti significativi non solo nelle relazioni tra gli Stati ma soprattutto nella vita di tutti noi sarà un negoziato lungo e non faccio
Nel nostro Paese a differenza che in altri membri dell'Unione europea degli Stati Uniti l'attenzione della pubblica opinione è stata fino ad ora troppo limitata
Il governo ha aperto un confronto con le parti sociali con le organizzazioni non governative che intende continuare a mantenere vivo al di là della conclusione della conferenza di sia
Si tratta di un impegno che testimonia della volontà di dialogo continuo con i cittadini nella definizione delle scelte da assumere nelle sedi internazionali
In quelle sedi nei quali si decidono le linee dello sviluppo del mondo e si difendono i fondamentali interessi del nostro Paese buon lavoro
Grazie onorevole
Portare il suo autorevole contributo
Va bene dall'epilogo rossa rispetto
Do ora la parola al ministro degli affari esteri onorevole Lamberto Dini
Saluto il Presidente del Consiglio
Rivolgo ugualmente un saluto al signor direttore generale muova
Signori ministri e a voi tutti presenti
Io sono appena reduce da una missione a Washington nel corso della quale ho incontrato il segretario di Stato agli esteri al Tesoro Madeleine Albright larghe Sampras come pure autorevoli imprenditori e rappresentanti dell'informazione
Ho potuto constatare le attese nella conferenza di Tiezzi atto risposte dall'unica superpotenza rimasta
Seattle è un avvenimento simbolo nella sua collocazione temporale
Esprime una economia universale è una interdipendenza che sono il segno del nostro tempo
Il negoziato che sta per aprirsi coincide con i dieci anni dalla caduta del muro di Berlino
Con i settant'anni dalla più grande crisi dell'economia di mercato
Suggerisco di riflettere proprio a partire da queste due grandi cesure nella storia del secolo che sta per concludersi
Innanzitutto la ricorrenza della Grande depressione
Quale migliore incitamento a ripensare le regole della coesistenza principi procedure prassi che regolano il mercato
E questo è il senso del grande confronto che si aprirà fra qualche giorno
Nella suggestiva città sull'altra riva del continente americano
Il mercato non esiste in natura
Come ricordava giustamente il ministro Fassino ha bisogno di norme che rendano possibile valorizzarne le immense possibilità
Il negoziato avviato a Seattle sarà il primo dopo la creazione dell'Organizzazione mondiale del commercio
Segnerà anche il punto col mirante di una logica dei rapporti internazionali che fu avviata nel dopoguerra dagli spiriti più illuminati dell'uno e dell'altro lato dell'Atlantico
Una logica che ha trascinato con sé benessere sviluppo
Che attraverso la rimozione degli ostacoli agli scambi la sostituzione del negoziato e dell'arbitrato alle misure unilaterali ha rivolto rivoluzionato i costumi avvicinato popoli e Paesi
Facciamo leva sul confronto sull'apertura sulle capacità dei sistemi paesi di concorrere tra loro in spazi sempre più vasti è in un numero crescente di settori
Basta ricordare che in mezzo secolo grazie alla liberalizzazione degli iscritti
Chiesto ha permesso a società arretrate ai margini della comunità internazionale spettacolare avanzamenti ad ammodernamenti
Che ha indotto adeguamenti divenuti inevitabili anche nei sistemi politici ed economici rendendo ancor più evidente e lo sottolineo che democrazia e mercato non sono facilmente scindibile
Il negoziato si fa carico oggi di contenuti del tutto nuova ben oltre il perimetro iniziale
Per costruire un'economia internazionale non non solo più prospera ma anche più equa ed equilibrata come è stato giustamente sottolinea sviluppo economico liberalizzazione protezione degli standard sociali e ambiente
Debbono avanzare di pari passo Conference da tutti i necessari margini di flessibilità per un giusto equilibrio tra concessioni e vantaggi
Vorrei anch'io esprimere apprezzamento per l'incontro di oggi
Esso potrà concorrere a una definizione delle posizioni negoziali italiane
Nella consapevolezza di tutte le implicazioni dell'esercizio che sta per essere avviato altri a cominciare dal collega Fassino hanno esposto meglio di me le ambizioni che ci sorreggono gli interessi da difendere le garanzie da ricercare i compromessi da perseguire
Per parte mia vorrei limitarmi a qualche annotazione infine che più propriamente compete a un ministro degli Esteri
E che discende dagli stretti legami tra commercio internazionale ed altri aspetti delle relazioni esterne per un Paese come l'Italia così largamente proiettato oltre i propri confini
In primo luogo e riprendo quanto dicevo all'inizio
Vorrei ricordare il ruolo trainante dell'Europa e degli Stati Uniti
Spetta soprattutto all'Unione Europea e agli Stati Uniti come ha sottolineato il presidente del Consiglio
Una funzione di stimolo e il Regolamento che corrisponde alle dimensioni delle loro economie alla loro capacità di trascinare la crescita anche degli altri Europa e Stati Uniti sono in qualche modo le ultime istanze dell'economia di mercato
Assolvono a quella funzione
Che invece e qui ritorno ai settant'anni della Grande depressione
Le economie più avanzate non sempre lo svolgere in quella drammatica congiuntura rappresenta no Europa e Stati Uniti il modello più compiuto di una società che non alternative nel mondo dopo il tramonto delle contrapposizioni di al di là della composizione delle loro divergenze
Divergenze di partenza ricordate da Fassino
Della difesa dei loro interessi particolari ritengo che l'unione europea e Stati Uniti non dovranno mai perdere di vista nel lungo negoziato
La loro insostituibile funzione di orientamento e di trascinamento in secondo luogo dobbiamo accentuare il carattere universale dell'Organizzazione mondiale del commercio per i comprendervi economie fondamentali per gli equilibri generali
è auspicabile che negoziati che ancora vengono condotti in questione in questi giorni possono consentire alla Cina di essere presente all'apertura della conferenza già questo basterebbe a dare il senso straordinario dell'evento che verrebbe di colpo ad ancorare alle regole del mercato internazionale un quinto dell'intera umanità
In una prospettiva più lontana ho in mente altri paesi anche dell'Europa perché il mercato globale possa cancellare ogni traccia del muro crollato dieci anni fa
In terzo luogo dobbiamo avere a mente l'esigenza di non lasciare ai margini i Paesi più poveri
Di non rendere intollerabile il loro divario con il mondo più avanzato il mercato deve aiutarci a ridurre e non ad accrescere le distanze altrimenti verrebbe meno la sua legittimità agli occhi di molti
Penso alla rivoluzione tecnologica e ai benefici a vantaggio delle moneta più debole
Sarà questo in conclusione il banco di prova del nostro successo grazie
Perché l'onorevole Dini e ora particolare piacere di dare la parola al nuovo direttore generale della WTO mancano mo'
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Direttore generale morto in questa relazione così piena di valori divisione ora www seguiranno le prime due delle quattro comunicazioni poi si aprirà il dibattito a cui hanno già chiesto intervenire numerosi presenti tra cui Sergio Cofferati Sergio D'Antoni Grazia Francescato Walter Veltroni Fausto Bertinotti nella mattinata interverranno anche ministri Bersani Di Castro eletta
Per la richiesta di interventi trovate modulo nella cartellina e l'incaricata in sala li raccoglierà portarli al tavolo per la presidenza
Do ora la parola al professor Enzo Grilli della John Hopkins University
Buongiorno
Grazie perfino resta opportunità
Voi su alcuni dei temi del millennio morale
Questa mattina abbiamo
Ascolta dagli attori
Da attori importanti di questa inizia
Quali sono gli obiettivi e quali sono le speranze quali sono le opportunità
Di questo nuovo round negoziale in sede WFP io
Il mio compito quello di riflettere
Il più pacatamente possibile su alcuni degli argomenti che dovrebbero essere in questa agenda vederne le dimensioni
Sia intrinseche
Che quelle negoziali
E arrivare a ad alcune conclusioni possibilmente ragionate sulle opportunità gli ostacoli e i pericoli che ogni negoziato in particolare un negoziato come questo a deve necessariamente affrontare
Questo round è un ramo d'impreparazione sarà bene a ricordarcelo
E dai contorni non ancora definiti
La definizione di questi contorni avverrà
Ah se atto e sarà una definizione negoziale dove interessi di parte DiVersi dovranno essere conciliati
Questo è il primo round del WTC io e quindi è molto importante per la sua credibilità
è un round che parte bene sulla scia di accordi importanti quali quello sulle telecomunicazioni
Quella sui servizi finanziari e quello sulla liberalizzazione del commercio dei prodotti dall'informatica
Avvenuti tra il novantasette e il novantotto
è ora un tuttavia che sarà molto partecipato più di centotrenta Paesi con altri in entrata che avrà quindi un numero di attori molto ampio
Avrà posizione rifletterà posizioni differenziate
Posizioni trasversalmente
E avrà una economia politica estremamente complessa
Questa è un'operazione
A mio avviso molto difficile da portare avanti e la concludere
Per ora un molto importante per l'ordine commerciale multilaterale
Che ricordiamocelo è quello basato sulla non discriminazione e sulla reciprocità tra parti uguale e che quindi protegge gli interessi dei più deboli
Ma è sempre un ordine commerciale internazionale che è insidiato non solo da tentazioni protezionistiche
Ma anche da tentazioni unilateraliste che
è un round che ha una
Che ha comincia almeno
In un periodo di tempo in cui si avvertono reazioni negative in gran parte analogiche in gran parte ingiustificate a mio avviso ma pur sempre presenti alla globalizzazione
E ancora che riflette la necessità di un ordigno il commerciale multilaterale di adattarsi ad una realtà che cambia in continuazione
è un round al tempo stesso che deve far fare leva l'ordine commerciale internazionale un salto un passo in avanti un salto direi di quantità e di qualità
Di quantità nel senso di allargare il negoziato sulla liberalizzazione degli scambi ai servizi
I servizi che sono gran parte del futuro della crescita
Sono input essenziali
Alla crescita di tutta l'economia internazionale
Deve far fare sempre in termini di qualità di quantità un passo in avanti all'armonizzazione delle regole dalla concorrenza
E deve globalizzare il WTC io in quanto a partecipazione mai un ramo che ha bisogno anche di un salto di qualità
Che è quello di trovare un inquadramento logico e coerente
Alla conciliazione di standard desiderabili ambientale di lavoro di salute
E lì migrazione
Ha dei a una realtà
Di scambio e di commercio
Che deve essere portata avanti e salvaguardata
Questi non dimentichiamoci suo nuovo round negoziali sul commercio
Ci sono quindi delle sfide concettuali e delle sfide politiche
Che sono assolutamente inevitabili ma sono anche molto difficili da risolvere
Quali sono i contenuti specifici
Di questo negoziato c'è una rilanci innanzitutto c'è una agenda obbligata che ha a che fare con agricoltura e servizi
C'è anche una concordanza tra le parti sulla necessità veri vita ridurre le tariffe industriali e di armonizzarle
Queste sono i tre temi o tre dei temi obbligati o quasi del negoziato
In agricoltura l'obiettivo eh la sostanziale riduzione della protezione al settore ed è il supporto e che adesso vengono dati questi sono gli obblighi questo è l'obiettivo concordato del negoziato sull'agricoltura
Ci sono opposizioni estremamente diverse
Tra stati Uniti al gruppo di Canis Europa e Giappone i primi in in posizione offensiva
I secondi in posizione di difesa
L'agricoltura è un settore uguali da realizzare
Ci sono naturalmente passato a da salvaguardare legittimi interessi di produzione
Lì ci sono da salvaguardare le capacità di questo settore di generare esternalità di generare guadagni di qua benefici per l'intero sistema economico e sociale
Ma queste esternalità le possibilità di salvaguardare queste esternalità che l'agricoltura produce
Debbano essere sfruttate attraverso sussidi diretti trasparenti e limitati
Ci sono i servizi
L'obiettivo in questo settore è quello di raggiungere il più alto livello di liberalizzazione un più alto livello di liberalizzazione ossia bisogna cominciare seriamente a liberalizzare l'accesso ai mercati nazionali per i servizi prodotti all'estero nell'Uruguay Round
Si è dato a questo settore un complesso di regole un quadro di riferimento adesso bisogna entrare nel lavoro specifico della liberalizzazione dell'accesso ai vari mercati nazionali nei vari settori di servizi
Servizi sono importanti ce l'ha ricordato stamattina al ministro Fassino sono importante per dimensione
Sono importanti per contenuto di tecnologia alcuni dei quali sono importanti per il contributo pensi danno alla crescita
E non solo delle economie industrializzati ma anche delle economie in via di sviluppo
Non c'è crescita economica sostenibile senza un buon sistema finanziario
Questo lo hanno riscoperto in maniera molto dolorosa i Paesi dell'Asia anche di recente quelli tra i paesi in via di sviluppo ad un livello di sviluppo maggiore e certamente paese che avevano sperimentato una crescita maggiore del resto
Sono quindi è un settore quindi veramente importante un settore che è vicino alla frontiera della tecnologia e il cui sviluppo spinge in avanti la frontiera dalla tecnologia
è un settore però molto protetto dove la protezione alta e opaca
Sconfina nella regolamentazione dell'attività né i privilegi concessi in vario modo ai produttori nazionali
Cambiare i quali significa cambiare regole
E
Comportamenti a cui ci sia assuefatti
è un settore dove i Paesi industrializzati sono i maggiori fornitori
Dei dei servizi commerciati
E dove l'apertura dei mercati dei paesi in via di sviluppo su base direi reciprocità è importante
Ma è anche un settore che dal punto di vista commerciale nel breve periodo
A riveste un interesse superiore per i Paesi industrializzati che per i Paesi in via di sviluppo
Quindi un settore dove trovare un accordo sull'accesso al mercato sull'ampliamento di questo accesso al mercato passato era verso uno snodo fondamentale
Quello del riconoscimento da parte dei Paesi che questi mercati debbano aprire dei vantaggi
Che esistono non so non nel breve termine ma nel medio termine
In termini di crescita interni e di sali soli solidità dalla stessa e in termini di sostenibilità
Quindi si tratta di scambiare
Una concessione negoziale presente per un beneficio di crescita futuro e questo non è uno scambio facile
Trovare un accordo quindi nel settore dei servizi richiederà la capacità di riconciliare interessi di breve e di lungo periodo
Offrire concessioni negoziali a molti paesi in via di sviluppo specialmente in termini di accesso ai mercati dei paesi industrializzati per esportazioni che a loro sono di maggiore interesse
C'è un'aria dalle tariffe
Dove è molto importante l'armonizzazione per Paese per settore e la riduzione dei picchi tariffari
E che tariffari esistano in quasi tutti i settori dei manufatti
Esistono nei mezzi di trasporto nel tessile abbigliamento nei CPT
E sono specifici residui di protezione molto difficili da da eliminare
Ci sono per esempio barelliere dazi all'importazione per il camion su o per i veicoli adesso equipaggio e ad essa equiparati che raggiungono il trentacinque per cento
Questo è una sostanziale barriera all'Est al alla esportazione al commercio allo scambio di questi prodotti
E questo è solamente un esempio
Qui occorre liberalizzare e avere reciprocità dai Paesi in via di sviluppo
Quali sono le possibilità di successo
Le possibilità di successo
Di questo negoziato dipendono a mio avviso da tre fattori
L'ampiezza
Dei temi in agenda che deve essere tale da permettere le necessarie compensazioni di interessi e necessari scambi di concessioni tra virgolette in sede negoziale
Dipende dalla capacità di negoziare sulla base di quello che che è chiamato in gergo il singolo under venti ossia fare il negoziato e poi decidere alla fine se accettarlo o rifiutarlo in blocco
Andare pezzo per pezzo è letale si comincia coi pezzi di interesse maggiore ai paesi più importanti e il negoziato si finisce dopo i primi tre coi primi cinque
Infine dipende dalla capacità e possibilità di riconciliare interessi
Discordanti DiVersi in settori diversi
Ho sottolineato i problemi e ho sottolineato le le i limiti di questo di questo negoziato e i pericoli di questo negoziato i pericoli i rischi impliciti in questo negoziato questo non per
Arrivare ad una conclusione
Né disegno né di tono negativo su di essa ma per sottolineare questo questa necessità di realismo e di impegno questi sono negoziati potenzialmente molto importanti sono negoziati certamente molto difficili
Per concluderli almeno in questi settori occorreva lungimiranza nelle scelte iniziali soprattutto agenda e principi che negoziato e flessibilità
Capacità delle parti di arrivare a alle compensazioni necessario
Ci vorranno quindi lungimiranza ci vorrà quindi sensibilità e capacità negoziali non piccole da parte dell'Europa e da parte degli Stati Uniti
Ancora una volta credo che non sia difficile dire che la la lati
La convergenza negoziale dipende dalla capacità di queste due parti di arrivare tra loro a dei compromessi ragionevoli e accettabili alle terze parti Graziano
Grazie al professor Grilli ricordo che le relazioni complete negli autori offrono disponibili nella cartellina do ora la parola al professor Paolo Guerrieri dell'Università la Sapienza di Roma
Parlare va bene
Come già sottolineato
Alcuni vorrei ribadire come
Il Millennium Round rappresenti un'occasione unica
Cercare di ridare forza nei prossimi anni liberalizzazione commerciale
E per porre freno allo stesso tempo alle tendenze protezionistiche Lina
Ma certamente
Raggiungere questi obiettivi ambiziosi il round rapporti traguardi altrettanto ambiziosi in questo l'azienda verranno dovrà includere una ampia gamma di temi come è stato già detto qui dovrà includere anche i temi più difficili quelli più ostici ad essere ricondotti all'interno di un sistema di regole multilaterali
Nella relazione scritta che ho presentato a questo convegno mi sono occupato di terreni di questi temi difficili che sono la concorrenza di investimenti internazionali i diritti di proprietà intellettuale
Una premessa l'ha fatta subito l'inserimento di questi temi nell'agenda del Millennium Round è altamente probabile ma non è affatto accerta almeno per cioè che per ciò che concerne sia concorrenza che Investimenti
è una decisione che verrà presa sia con questa premessa cercano adesso di sintetizzare per grandi flash molto brevemente dati i tempi ristretti quali sono i possibili scenari negoziale rispetto a questi temi e quali sono le posizioni soprattutto dei maggiori Paesi Europa e Stati Uniti in primo luogo su ognuno di dei temi al centro del della del del tavolo
C'è un primo dato comunque da sottolineare i nuovi temi dell'agenda commerciale possono certamente incrementare il rischio di tensioni
Tra gruppi di Paesi nel negoziato sia tra Paesi avanzati e Paesi in via di sviluppo sia all'interno dell'area avanzata e tutto ciò e imputabile soprattutto un fatto
Quelle che si chiamano gli ostacoli le pratiche distorsive del commercio oggi non derivano più dalle tradizionali barriere
è stato già ricordato come queste barriere si ordini realtà legate soprattutto alle strutture diverso e dei mercati domestici dei vari Paesi
Alle scelte degli operatori privati e alle politiche in qualche modo pubblica degli stessi Paesi quindi bisogna trovare delle risposte nel negoziato in qualche modo nuove più efficaci a livello multilaterale
Degli approcci che possono essere tanto più efficaci quanto più sappiano cogliere la natura specifica dei temi che sono al centro della negoziazione
E questo vale anche per i tre temi concorrenza gli investimenti e i diritti di proprietà intellettuale dove appunto c'è un'indicazione generale di massima che va che va in qualche modo segnalata quello di approcci in qualche modo i raccordi che siano differenziati per ciascun tema
E quindi siano in grado di selezionare poco e ma fondamentali tematiche in ciascuna Area negoziale
Se prendiamo ad esempio il campo delle politiche di concorrenza
Io credo che sia difficile al momento arrivare a un accordo omnicomprensivo che preveda un'agenzia Antitrust sovranazionale dalle competenze più o meno vaste
Lei difficoltà di un accordo di questo genere sono anche per il radicalizzarsi di divergenze di vedute interessa e come sappiamo tra Europa e Stati Uniti
Certo ci sono argomenti solidi che si possono portare a favore di un accordo multilaterale sulle politiche di concorrenza
Ci sono proposte in qualche modo in questa direzione e i paesi europei si sono fatti portatori in qualche modo di una proposta che vuole introdurre regole comuni in materia di concorrenza in ambito da più più che siano basati su alcuni principi chiave quali la trasparenza e la non discriminazione l'individuazione delle pratiche competitive e quindi abbiano e soprattutto l'individuazione di quelle pratiche anticompetitive che hanno impatto transnazionale
Ma la posizione europea si contrappone quella degli Stati Uniti che è molto più scettica
Sulla possibilità di arrivare nel breve periodo a un vero a proprio accordo pur multilaterale e ci sono poi le differenze chiesi le differenze esistenti tra le diverse politiche nazionali
Ora alla luce di tutto ciò credo che sia difficile come ho detto arrivare a un accordo che sia molto ambizioso di antitrust a internazionale c'è una strada che è più percorribile
Quella di un approccio graduale insista fatto di varie tappe i cui Millennium Round Caputo costituisca una di queste tappe importanti
E all'interno della proposta europea ci sono delle soluzioni efficaci che si potrebbero trovare arrivando ad esempio a definire a livello internazionale degli standard minimi a livello di politiche e lasciando poi che l'attuazione di questi standard avvenga a livello nazionale
Qualcosa del genere è stato fatto già nel febbraio di due anni fa con l'accordo sulle telecomunicazioni con l'introduzione di quello che si è chiamato un referenze pay sulla concorrenza
Qualcosa del genere può in qualche modo essere seguito io credo anche nel corso dei millenni un ramo
In questo caso ovviamente un ruolo chiave del reggae proprio giocato dalle autorità nazionali nel rafforzamento delle pratiche antitrust
Il laddove queste fossero non presenti o ci fossero particolari debolezze si può e si deve pensare a forme di assistenza tecnica e finanziaria ai Paesi in qualche modo più deboli
Per contro in tema di investimenti internazionali credo che si possa pensare da subito a un grande accordo multilaterale
E prospettato dalla proposta europea chiesto dovrebbe mirare sia proteggere come dire maggiormente gli investimenti sia a promuovere gli investimenti internazionali ovviamente dovrebbe
Punto di vista tre principi fondamentali il trattamento nazionale degli investitori il principio della nazione più favorita la disciplina sugli incentivi agli investimenti
Io credo che sia ovviamente difficile fare stime su quali benefici potrebbero derivare un accordo di questo genere
Ma valutazioni anche prudenti parlano di qualcosa di molto sostanzioso più di settantacinque miliardi di dollari all'anno quali benefici netti complessivi
L'accordo dovrebbe comunque prevede i re idee e la proposta europea il mantenimento della capacità dei Paesi ospitanti di regolare l'attività degli investitori sul proprio territorio
Compatibilmente ovviamente con gli accordi presi in ambito da parecchio si dovrebbe quindi arrivare certa una significativa protezione degli investitori in base all'accordo multilaterale ma senza che questa protezione Possa addirittura etc in taluni casi quella accordata agli investimenti domestici all'interno del quadro di norme nazionali esistenti Don dimentichiamo che qualcosa del genere era previsto nell'accordo mai dell'OCSE
Conclusasi negativamente qualche tempo fa ed è stata una delle ragioni non la minore che ha portato arde reazioni e da forti contrapposizioni su quell'accordo
Io credo che da questo punto di vista un accordo quale quello che ho cercato brevemente di disegnare e che è alla portata del negoziato che si apre a Seattle possano che contribuire a un efficace promozione
Oltre che del flusso di investimenti anche delle forme di concorrenza a livello internazionale
Qual è l'interesse dell'Italia ma indubbiamente a favore di un simile schema che contempli quindi sia la protezione degli investimenti questo per contribuire a uno ulteriore internazionalizzazione delle nostre imprese sia la promozione di questi stessi Investimenti
Ci sono ovviamente dei legami forti tra concorrenza investimenti internazionali ma io credo che esistano anche importanti legami con il terzo tema di cui mi sono occupato di qui voglio qui brevemente parlare che il tema della tutela dei diritti di proprietà intellettuale
Lo sappiamo come i diritti di proprietà intellettuali siano una sorta di compromesso necessario ma al qualche modo difficile tra la protezione degli incentivi a creare conoscenza e allo stesso tempo l'auspicabile obiettivo di cercare di disseminare diffondere la conoscenza i costi più bassi possibili
Nel caso del tema negoziale della tutela dei diritti di proprietà intellettuale io credo che ci si possa auspicare che nel Millennium Round una venga adottata come dire una strategia intermedia rispetto a quelle che ho delineato
Per i temi della concorrenza degli Investimenti
Come sappiamo sul tavolo del negoziato c'è sia la revisione dell'accordo stipulato con l'Uruguay Round
Come previsto dalla agenda dalla B in agenda l'articolo settantuno ma c'è anche l'estensione eventuale dell'accordo per affrontare tutta una serie di nuovi temi e di nuovi problemi le difficoltà del negoziato credo siano quelle di trovare un non facile mix è una non facile composizione tra queste due esigenze fondamentali
Da questo punto di vista sappiamo che le tensioni sono forti così come i rischi di contrapposizione frontale sono anche molto elevati
Sia tra nord e sud del mondo e questo vale soprattutto per la effettiva implementazione dell'accordo che è stato già raggiunto perché molti dei paesi in via di sviluppo in realtà non hanno in qualche modo ancora portato e ancora e hanno un lasso di tempo per implementare quell'enorme ma il rischio di confronti attenzione anche all'interno dell'Area avanzata tra i maggiori Paesi in primo luogo fra Europa e Stati Uniti
Che su molti temi specifici come il caso delle biotecnologie
è un confronto che credo investa soprattutto il problema delle limitazioni alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale
Che sono legate all'affermazione come sappiamo e alla difesa gli obiettivi economici e sociali ambientali di varia natura così come è importante trovare le compatibilità tra diritti alla sicurezza alimentare e ambientale da una parte e diritti alla tutela della proprietà intellettuale e quindi un equo ritorno sugli investimenti dall'altra
Io credo che da questo punto di vista la revisione dell'articolo ventisette punto tre soprattutto il comma bis dell'accordo sui diritti di proprietà intellettuale sia un punto chiave che sarà al centro in qualche modo del negoziato
D'altra parte va in qualche modo sottolineato come in molte aree come nel caso ad esempio del software o come nel caso delle biotecnologie l'accordo esistente si presenti ancora troppo generico
In altri termini è un accordo che introduce grandi novità ma va considerato ancora un traguardo del tutto parziale una sorta di work in progress
C'è bisogno quindi di una sua revisione estensione che possano meglio precisare sia l'eventuale campo di applicazione ma specificare anche meglio regole e limitazioni dello stesso
L'Unione europea ad esempio spinge per incorporazione nell'accordo sui diritti di proprietà intellettuale dei più recenti trattati dell'Organizzazione mondiale degli stessi diritti di proprietà intellettuale
Certo esistono margini per possibili positive mediazioni se si escludono le posizioni più estreme
Da non dimenticare un'altra questione importante che riguarda direttamente il nostro Paese
Vale a dire quella di un'epica mai più efficace lotta alle contraffazioni
E questo attraverso l'estensione credo sia importante la richiesta che viene avanzata di estendere la tutela dei prodotti con denominazione d'origine che era prevista in qualche modo dall'accordo ma che è rimasta ancora
Che qualcosa di assolutamente poco applicato
Vorrei concludere riassumere allora da questo punto di vista ribadendo come il raggiungimento di accordi multilaterale in tutti e tre
I campi e le aree negoziali a cui ho fatto cenno sia il resti importante direi anzi fondamentale
Non solo per le ragioni che ho richiamato più volte con riferimento ai singoli temi ma anche per le forti relazioni e interrelazioni che esistono fra investimenti concorrenza e diritti di proprietà intellettuale
Certo i temi sono compressi e come ho detto è necessario rispondere a questa complessità con meccanismi di cooperazione di negoziazioni internazionale nuovi e in qualche modo più efficace è stato ricordato più volte
Questa mattina
Il processo quindi libera di di di di liberalizzazione devi andare al di là di quello della semplice rimozione
Di rimanenti barriere commerciali e arrivare a definire meccanismi multilaterali in grado di rendere sempre più compatibili tra loro sistemi domestici che restano profondamente diversi
Questo credo che sia l'alta posta in gioco nelle prossimo Millennium Round
Ridefinire insieme a centotrentaquattro Paesi membri del dato ampio delle nuove regole del gioco di un'economia mondiale in pieno mutamento e definire altre sì dei mezzi per farle rispettare
è un'occasione unica e certo non va mancata almeno questo credo che sia l'obiettivo prioritario da perseguire attraverso il negoziato
Grazie
Grazie al professor Guerrieri iniziano gli interventi dico subito che l'intervallo perché apre non sarà rispettato secondo la tradizione
Sarà disponibile ma non crediamo un
Un intervallo nella sequenza dei lunghi autorevoli
A cui chiedere dalla massima disciplina di rispettare il sette otto minuti
Il primo a intervenire Sergio D'Antoni seguirà
Grazie
Io penso che sia stato
Utile il giusto organizzare questo incontro una del
Negoziato
E penso che
L'impostazione che qui il ministro Fassino ha presentato
Risponda a grandi linee alle questioni che sono aperte in questo negoziato sul versante più generale
Del
Questioni
Economica del commercio ma soprattutto sul versante che a noi sta tanto a cuore
Della questione dei diritti e della libertà
Io sono convinto che
La sviluppo globale con cui ci confrontiamo
Sicuramente a tante opportunità e anche tante insidie propendo molto per le opportunità ce ne sono di quelli che pensano al contrario di tanti catastrofisti che lo sviluppo globale può aprire la strada ad un vero nuovo futuro in cui miliardi di persone possano conoscere lo sviluppo non avendolo finora conosce
E questo non solo è importante dal punto di vista proprio dalla concezione dei valori ma è importante anche dal punto di vista economico perché penso che a quel punto come evidente si aprono mercati prima non esistenti e quindi questo potrebbe garantire un nuovo equilibrio Montale in cui lo sviluppo sia garantito a tutti
E chiaro che qui c'è una grande questione aperta io l'accenno che la questione una distribuzione equa del della ricchezza del sapere e del potere cioè mentre avviene tutto questo avviene anche un fenomeno molto a rischio molto inquietante
La ricchezza finisce in poche tasche il sapere in poche menti il potere in pochi centri decisionali c'è una grande questione aperta che riguarda tutti i governi tutte le forze culturali produttive sociali chi con la quale bisogna saper confrontarsi proprio per questo
Il negoziato è importante proprio per questo bisogna avere questa concezione forte aperta
Di liberalizzazione
Dei prodotti per fare in modo che appunto ogni paese possa programmare il suo sviluppo
E proprio per questo è fondamentale cominciare a discutere ma soprattutto ad adottare misure che siano in grado di affrontare le questioni appena la principale delle quali a mio giudizio è che sicuramente dobbiamo scambiare prodotti da e per tutto il mondo ma dobbiamo sapere scambiare anche diritti e libertà da e per tutto il mondo
C'è una questione io credo imprescindibile non è pensabile ad un mondo che scambia prodotti e non scambiabili e non scambia libertà
C'è in discussione qualcosa di molto serio secondo me famoso principio la sovranità nazionale che appunto a una assetto quando va a trattare fuori dal proprio confine e poi nel proprio confine può fare quello che vuole
Questa cosa secondo me nel momento in cui si globalizzato tutto è un'epoca Fini ci vorrà del tempo
E cominciata questa discussione abbiamo avuto anche casi di un certo tipo nessuno vuole pensare a di interventi appunto vincere insomma l'Italia come quelli che abbiamo assistito ma non c'è dubbio che c'è una questione che e qui diventa fondamentale non bisogna ricorra alle armi non bisogna ricorrere Aglieri bisogna ricorrere ad un grande negozio
Cioè c'è una questione e appena
E se non si fa nel momento in cui si programma lo sviluppo io credo che non si fa
Più sì lasciato un terreno che è un terreno voi su un presunto principio di sovranità incredibile sono stato molto colpito dalle parole che monsignor Bello il ministro e il vescovo di Timor Est ha detto quando è venuto in Italia
E ha detto ad un giornalista e di tema che gli chiedeva che è venuta a fare lui ha detto sono venuta a parlare con il Papa sì ma per fare che è per dire di intervenire perché la situazione intimo resta veramente
Drammatica dura sì ma che può fare il Papa è può chiamare Clinton e di devi fare qualcosa
Perché Clinton e perché quello che comanda
Cioè con una semplicità inaudita detto come dire un concetto di cui noi possiamo discutere trattati interi di diritto internazionale di diritto
Di di relazioni di assetti economici ecco io vorrei aldilà di questo tipo di riferimento che ci sia una presa di coscienza vera sul fatto che tutti debbano capire
Che non è possibile importare ed esportare prodotti ed avere prodotti che sono il frutto di lavoro minorile di lavori forzati di Cassetti non rispettosi dei diritti e delle libertà perché questo innesca meccanismi e secondo me preparano un mondo al contrario un mondo che arretra non un mondo che avanza
Se la competizione vera ed è globale è una competizione in cui bisogna conciliava costantemente con equità
E allora è possibile pensare ad un process
Che porti a questi risultati secondo me sì se noi ci concentriamo con grande chiarezza su tre questioni che io indico solo per ragioni di brevità
La prima è appunto quella di legare l'eliminazione e la liberalizzazione dei commerci via via calanti un Progetto di libertà
E di
Diritti fondamentali qui c'è un'obiezione dei Paesi più poveri di cui bisogna tener molto conto
L'obiezione è che tutto questo potrebbe essere vissuto come un fattore protezionistico da parte dei Paesi forti
Noi dobbiamo convincerli bere nessuno li deve dare regole che siano non rispettoso della loro autonomia della loro autodeterminazione il problema che tutto questo sia il frutto appunto libertà
Nessuno vuole stabilire i livelli salariali di quei paesi che sono il problema che sia in grado se vogliono si organizzano un sindacato che fa battaglia salariali
E il sei invece impossibile farlo questo finisce per essere un vero ad ambienti al contro il quale non siamo in grado di avere nessuna carte e allora bisogna aprire acquisì un discorso serio con i Paesi deboli e per convincerne bisogna avere un piano di aiuti di Investimenti che diranno la certezza e la sicurezza che non è affatto al contrario è fatto per aiutarmi per lo sviluppo
Finora questo non c'è mai stato
Finora c'è stata una discussione più come dire più teorica che pratica noi vogliamo una discussione e quindi una conquista di assetti che sia il frutto di una vera opportunità offerta a tutti per fare questo la proposta che qui è stata avanzata
E che noi come dire
Riconosciamo valida quella del gruppo stabile prende presso l'organizzazione mondiale del commercio di un gruppo stabile che possano andare a Galante dei negoziati sugli scambi di fare un intervento per a fare avanzare affetti di libertà e di rispetto dei diritti ci sembra la proposta
Come dire più utile in questa direzione
Mentre ha proposto dalla Comunità europea di questo forum sterno
All'Organizzazione mondiale del commercio tra organizzazione internazionale del lavoro è la stessa organizzazione manda commerci sempre insufficiente timida assolutamente non in grado di affrontare i problemi reali
Io spero che l'Italia possano come ha detto qui questa mattina il ministro Fassino possa far valere questa posizione che anche altri riscontri in altri governi importanti
Del mondo è che l'Europa stranamente che su queste dovrebbe essere all'avanguardia
Sia invece così timida così timorosa per le contraddizioni interne non riesce neanche su questo ad avere una posizione forte e riconoscibile in grado di fare avanzare proprio una cultura adeguata e forte e che è una cultura che da far vivere agli europei perché quello che è incredibile è che avendo fatto la moneta Serse neanche su queste cose riusciamo a Como Europa ad avere posizioni forti
La gente come dire prima o dopo si chiederà
Se questa grande meta che ci siamo dati era una meta giusta conveniente io siccome sono convinto che una metà giusto e conveniente bisogna battersi con coerenza a tutti i livelli perché questo avvenne
E infine qui Murra ha detto una cosa
Come dire Giostra su poi dentro alcuni ragionamenti che non c'è il tempo di riprendere che è questo riguardare tutto questo contributi
Cioè con fiducia sul proprio futuro in Europa nel mondo per la cresce
Di guardarlo con un atteggiamento appunto in cui si aumenta la ricchezza se aumentar sapere se aumentano le tecnologie si aumenta la distribuzione al potere alla fine ci guadagnano tutti noi abbiamo invece massetto interessata
Che ci presenta un futuro esattamente al contrario tutto catastrofista perché così la gente si convince che bisogna ritornare indietro anziché andare avanti
Questa vicenda poi veramente finito perché poi mi faccio prendere ma di spiegare sempre che i figli staranno peggio dei padri io la trovo devastante perché ogni figlio si deve convincere che per stare meglio lui suo padre stare peggio
Francamente è un atteggiamento complessivo che porta solo ad una chiusura di questa società mentre è possibile aprire due portare avanti un livello di impegno che sia di garanzia
Per una costruzione di un futuro in cui i diritti e le libertà siano tutelati per tutti in cui i valori come l'ambiente siano garantiti per Totti in cui l'insieme dalla civiltà migliori e non peggiori a vantaggio di pochi grazie
Grazie segue il ministro Pierluigi Bersani
Dopo di lui Grazia Francescato
Solo
Pochissimi minuti che non riprendo
Temi di impostazione generale che il Governo allargamento è già rappresentato questo appuntamento che condivido pienamente faccio solo qualche notazione a proposito del punto di vista del del chiamiamolo ancora così industria nazionale
Facendo appunto qualche considerazione su quel che si chiamano punti vi si industria di fronte a questi una di queste trattative e quali sono i punti sui quali le aspettative dei nostri l'industriale sono più acuto
Chi siamo noi noi siamo
è bene che se lo ricordiamo il sesto esportatore mondiale abbiamo una quota di commercio internazionale quattro cinque per cento siamo su quasi tutti i mercati mondiali abbiamo un numero di imprese esportatrici in netta crescita
Siamo o accento settantun Milla imprese esportatrice di cui centosessanta mila specializzata in produzione di beni manufatti
E quindi abbiamo un livello di massa
In quest'
Attività l'esportazione si tratta del per il novantadue per cento di imprese sotto i cinquanta addetti che si sono ricavate Spiazzi commerciali dentro a mercati di nicchia un settore di particolare specializzazione anche sul punto le dinamiche abbiamo dato interessante degli ultimi anni
Il ricavo medio ricavata al dal dell'esportazione e passate quasi raddoppiato due o tre miliardi e due quattro dico dal novantadue al novantotto
è una intatta la stabilità dell'attività esportativa e cioè il numero di esportatori non episodici è aumentata diversificazione geografica dell'attività degli esportatori che sono presenti più numerosi in un numero più ampio di paese
Con incrementi significativi di elezione di paesi transizione paesi in via di sviluppo Medio Oriente Africa e così e questo già dice come sia difficile immaginare politiche di sostegno sono moltiplica il numero degli imprenditori per il numero dei paesi interessati già si vede come possibile qua è difficile praticare politiche di sostegno in assenza invece di certezza di regole nelle quali agilmente muoversi sui mercati internazionali
Anche il punto di vista della presenza dirette ad imprese italiane all'estero abbiamo un'accelerazione notevole dal novantuno al novantasette il numero di multinazionali italiane aumentato del sessanta per cento con un coinvolgimento molto ampio di piccole e medie imprese
Anche qui con diversificazioni geografiche molto ecco quindi questo per dire che l'accelerazione di tutti questi processi conferma un carattere fortemente appena ha detto dell'economia italiana e confermo un ruolo che l'Italia può giocare all'interno del processo di globalizzazione
Dei mercati mi pare che per non riprendere appunti temi generali così come si è mosso l'Unione europea
L'approccio al tema del negoziato globale ritenendo cioè che solo un pacchetto unitario di vantati di obblighi posso dare la necessaria flessibilità negoziale
Ai vari Stati e posso tenervi legati a un processo di liberalizzazione pare un'impostazione coerente con le esigenze anche del sistema industriale
Italiano naturalmente abbiamo ascoltato stamattina tutte le difficoltà di questo approccio nel confronto con gli altri interlocutori brevemente quali sono i punti che sui quali diciamo c'è più attenzione c'è più
Anche l'esigenza di ottenere dei risultati è chiaro che regole certe ad esempio in materia di semplificazione di procedure commerciale il rafforzamento di diritti di proprietà intellettuale
Con anche una possibilità di azioni più incisive di tutela della di marchi diede indicazione di pronto evenienza geografica dei prodotti riduzione dei dazi
Doganali certo questo tutti i temi che sono particolarmente l'attenzione del nostro sistema industriale
E ancor più questi benefici derivati era possibile soluzioni questi punti risulteranno consistenti se saranno estese sarà estesa ai Paesi che sono in fase di adesione come il caso della Cina di meccanismi tutelare il marchio dei prodotti previsti dagli accordi tra i
In particolare il nostro sistema industriale può risultare favorito non riduzione dei costi di transazione internazionali per le piccole e medie imprese da una tutela del marchio rise nazionale noto che l'abbiamo in questo momento una particolarissimo problema molto acuto sul tema delle cosiddette contraffazione altro punto di grande interesse la questione dei costi atto riferito al commercio elettronico record armonizzare a livello internazionale
Qui c'è un problema lo sviluppo di questi strumenti deve sull'opportunità non solo per quanto riguarda la legge dei servizi on line o di beni materiali e qui c'è un approccio americano molto forte molto ma anche per il commercio di beni materiali per via elettronica
E quindi noi siamo interessati davvero che posso c'è un accordo che consenta di un bilanciamento di interessi diversi Paesi che partecipano allargando anche la portata di moratoria doganali non solo i servizi ma particolare tipologia di bene qui bisogna dividersi in modo equo del mondo la possibilità dei benefici derivati uno sviluppo note cronologie riguardi transazione commerciale non si può essere in questo campo chi detta il compito traducendo un vantaggio tecnologico nella codificazione giuridica di un permanente vantaggio commerciale questo è un altro punto di assoluta delicatezza poi l'attività lo sviluppo degli investimenti all'estero qui c'è un altro problema di regolazione molto sentito da noi un insieme di regole che dovrebbe essere ispirato al principio della non discriminazione Interna quindi regole nazionali ed esterna clausole della nazione più favori
Altro punto acuti il commercio internazionale dei servizi
Qui per il nostro Paese naturalmente c'è una un impegno rivedere regimi interni in particolare derivato dalla partecipazione la moneta unica regime comunitario naturalmente
E ciò nonostante noi sosteniamo l'importanza di proseguire il negoziato interno del gas per farlo alzare
Il processo di liberalizzazione i nuovi servizi esempio trasporto marittimo energie
Perché
Crediamo che il mercato i servizi siano quelli nei quali ancora sono più forti opposizioni e tentazioni monopoliste che sono un impedimento allo sviluppo
Economiche alla crescita economica
L'ultimo punto che voglio toccare quello che riguarda
Il tema delle relazione degli apporti quel Paese in via di sviluppo
Su questo terreno io credo che noi abbiamo un forte interesse proprio come sistema nazionale accelerare l'adesione nei confronti sia dei Paesi vicini di grande interesse
Già economico per il nostro Paese
L'Est europeo i Balcani meriteranno il Golfo anche grandi mercati di sbocco come quello cinese ecco noi possiamo credo svolgeva un ruolo di ponte
Con le altre
Fra queste Hare Hare più industrializzati in virtù in alcuni casi di vicinanza geografica ma anche via finita della struttura produttiva noi abbiamo con questi Paesi anche in questo momento c'è sentiti in questi ultimi due anni difficili sul profilo economico un rapporto un po'ambivalente no rapporto
O a volte anche ambiguo che può trasformarsi in un rapporto positivo
Chi si affaccia lo sviluppo non si accontenta giustamente oggi di offrire ai mercati solo materie prime vuole trasformare perse e perdiamo
E noi che nel mondo siamo peculiarmente un Paese trasformatore noi per forza siamo disturbati siamo messi in movimento da questa cosa anche per noi le cose cambiano
Io credo che dobbiamo immaginare un futuro nel quale scompaia scompaiono dal vocabolario
Parole come delocalizzazione come contraffazione come dumping sociale
E dobbiamo immaginare un futuro nel quale si parli di un reale rapporto di collaborazione fra Paesi trasformatori a diverso grado di sviluppo di tecnologie di organizzazione
Nel quale si parli d'internazionalizzazione dell'impresa nel quale si parli di allargamento del mercato nel quale si parli di clausole sociali senza il rischio che queste vengono interpretate come un meccanismo difensivo e la maschera di nuovi e coi e quindi credo che ci sia la possibilità con questo atteggiamento di spingere verso rapporti di collaborazione e competizione a livello più alto il il nostro dialogo con questi Paesi spero quindi che l'Italia sparimmo stanno in questo passaggio di s'di essere
Un
Pezzo d'Europa che vive nel Mediterraneo
Che ha una rapporto non solo intenzionale ma utile e proficuo
Per con i Paesi in via di sviluppo questo mi pare uno dei caratteri che potremmo dare al nostro ruolo nella vicenda che si rispetti grazie
Alla parola Grazia Francescato seguirà il signor vescovi della più traccia
Prima di tutto grazie al ministro e persino per questa preziosa occasione di confronto
C'è una new-entry un nuovo attore nel Millennium Round che da comprimari iniziale potrebbe diventare uno dei protagonisti ed è l'ambiente
Per la prima volta Nerval ci sarà la presenza cospicua di importanti questioni ambientali e la presenza di tre tanto massiccia di reti di Angelo e ambientalisti da tutto il mondo
Ma prima di tutto per una motivo lapalissiano totalmente ovvio che come tutte le cose ovvie si tende a dimenticare perché come diceva il buon vecchio inglese i prodotti sono natura trasformata
Le risorse naturali sono la base stessa dello sviluppo economico il pilastro che supporta l'economia mondiale e non a caso economia ed ecologia hanno lo stesso prefisso che viene dal greco o i costi vuol dire casa
Una casa comune che stiamo erodendo a ritmi frenetici secondo il Livini Index che è un indicatore sviluppato dal guasto internazionale abbiamo già ingoiato negli ultimi tre decenni il trenta per cento delle risorse naturali del pianeta acqua suolo foreste
E tempo dunque di porre rimedio il rimedio si chiama sviluppo sostenibile sostenibilità come è stato sancito con solennità rio a Kyoto dal trattato di Amsterdam in tutti i programmi di azione europea
Sostenibilità e questo è il dibattito che in questo momento fare in Europa ruota intorno a due concetti chiave che sono Integration cioè l'integrazione tra politiche economiche ambientali e sociali e il concetto di governance
Cioè la capacità di ridisegnare il volto delle istituzioni a livello internazionale nazionale e locale perché possano ospitare il concetto di sostenibilità
Dunque nuovi modi di organizzazione dei processi decisionali in cui ovviamente accanto al governi accanto al mondo del business dovrà avere un ruolo sempre più di primo piano e la società civile
E dunque possiamo avere il Millennium Round proprio come un backup testi in questa nostra capacità di costruire un futuro davvero sostenibile di arrivare a quello che io chiamo il matrimonio tra ecologia ed economia e che non mi illudo assai più osteggiato di quello famoso tra Renzo e Lucia
In questa colossale partita planetaria l'Unione europea può giocare un ruolo fondamentale per la riforma del WTO insensati denutrizione ambientale e sociale mi fa piacere vedere che il Governo italiano impegnato in questi il che vuol dire che prima di procedere all'estensione delle aree interessate gli accordi bisogna valutare quali sono stati gli effetti degli accordi spenti in termini di impatto sull'ambiente
L'estensione della liberalizzazione degli scambi commerciali non può e non deve tradursi una corsa verso il basso degli standard ambientali non può consentire la competizione a scapito dei più elementari diritti sociali
Quindi i Verdi e gli ambientalisti ritengono che l'ambiente la salute e la tutela di tutti i mali vengono prima della tutela degli interessi commerciali
Quindi tali principi non possono essere trattati come una premessa generale una specie di mantra da così ripetere ed evocare ad ogni occasione
Vanno creati collegamenti istituzionali accordi formali sulle rispettive giurisdizioni con le diverse organizzazioni intergovernative penso ovviamente allude
Per rispetto di protocolli e accordi internazionali e tutela dell'ambiente e dei diritti ma il che vuol dire che il principio precauzionale il tanto evocato principio precauzionale deve essere inserito in tutti gli accordi di settore accompagnato dai tabulati meccanismi di applicazioni
Questo si traduce nel riconoscimento della possibilità di restrizioni nei commerci se in contrasto con la realizzazione gli obiettivi prioritari in campo ambientale
Per esempio la salvaguardia del clima globale penso al protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra quindi de la febbre del pianeta
La tutela dello stabile logica sancita dalla Convenzione ONU sulla biodiversità
Il controllo dell'importazione delle sostanze tossiche e nocive a partire dalla collezione di vasi
Per quello che riguarda i brevetti sulla vita
Questi brevetti devono essere esclusi dagli accordi Trips sulla proprietà intellettuale quindi bisogna eliminare ogni ambiguità rispetta l'articolo venti perché voi previsti conosciamo tutti per la biodiversità per la salute dell'ambiente per la salute nostra ci sono aspetti che riguardano che sono legati all'equità tra nord e sud del mondo che non possono essere messi ai margini
Non siamo fermamente convinti che i Paesi in via di sviluppo sono politicamente forzati ad adottare tali accordi così come si sono i paesi in via di sviluppo vi ricordo ospitano gran parte della ricchezza biologica del pianeta ed ebbero ad essi una situazione di dipendenza da poche multinazionali che diventerebbero proprietarie per la materia vivente del penitente
Un altro punto fondamentale per non riguarda la trasparenza la democrazia ed equità l'accesso alle informazioni documenti il coinvolgimento dei soggetti sociali quindi sindacati organizzazioni ambientaliste consumatori società civili deve essere consentito in modo da garantire la massima trasparenza dei negoziati e dunque una maggiore democrazia nelle decisioni
Non ci batteremo su questo primo battaglia ma non solo
Non solo useremo il conflitto che è sano quando è sana e consapevole è un sicuramente un'arma utile cercheremo anche alleanze Alleanza a trecentosessanta gradi anche alleanze inedite sulla base di una convinzione di fondo e questa convinzione è la seguente
Che l'affare del secolo il business del Duemila il vero utenti copisti del futuro e mantenere viva la fabbrica della vita
La rete degli ecosistemi naturali che da sempre con una efficienza credo ineguagliabile sforna un prodotto di altissima qualità che si chiama appunto vita grazie per lo sport
Prego
Contro vescovi
Seguirà al ministro
La ringrazio
Io come rappresentante di una categoria appunto della federazione
Può dare un contributo tecnico specifico questa discussione ancorché di ordine generale con riferimento noi essenzialmente negozianti una partenza restano per inizia la relazione
Voglio dire prima di tutto che la federazioni perfettamente d'accordo con l'impostazione generale qui emersa dagli interventi che mi hanno preceduto in merito alla negoziazione
Il futuro blu
Buttiglione e cioè in particolare sul proseguimento della politica di liberalizzazione di inserire l'economia italiana la siderurgia italiana nello specifico è già inserito in questo in un mercato globale a livello mondiale ma con regole certe per tutti
Il problema della regolamentazione credo e della certezza del diritto di chiamata più volte da tutti a livello internazionale è uno delle elementi essenziali per quanto riguarda lo sviluppo della economia dei traffici internazionali
Ora quello che io vorrei focalizzare che come è stato detto come è stato riportato più volte si può comprendere le difficoltà che alcuni paesi in via di sviluppo hanno potranno avere nel futuro
Nella allinearsi a queste o alcune delle regole che nei Paesi sviluppati hanno una particolare rigidità penso alle regole della concorrenza alle regole di altro tipo
La cosa che ci sembra peraltro invece vada in qualche modo stigmatizzata è l'utilizzo strumentale di queste regole di concordi queste normative WTO of finalizzate costantemente a un scopo protezionistico da parte di alcuni paesi sviluppati
Questo è il calciatore noi in particolare siamo evidenziando stiamo registrando per quanto riguarda l'area Nafta in particolare
Con dei meccanismi di adozione di protezioni di misure in particolare per il dumping e l'antisovvenzione che di fatto poi stravolgono i flussi internazionali
Chiudendo quei mercati e riversando del i beni dei paesi in via di sviluppo comunque degli altri attori internazionali
Su mercati che hanno delle regolamentazioni più flessibile e più attenti come è stato richiamato alla necessità di aiutare di inserire i paesi in via di sviluppo gradualmente nel contesto nel consesso internazionale del WTO
Io vorrei focalizzarmi sul fatto che nel
Nel convegno iniziata nell'apertura il WTO di Seattle sembra che non possono essere oggetto di discussione la normative inerenti l'anti dumping e il camper belli perché gli americani stanno delle statunitense in pratica sano decisamente resistendo a questa impostazione che alcuni paesi in via di sviluppo hanno richiesto
Vorrei stigmatizzare il fatto che il l'amministrazione statunitense sta applicando queste normative in modo particolarmente cogente ben al di là di quello che il dettato nello spirito della normativa WTO di fatto chiudendo il mercato ma questo lo sta facendo con normative amministrative ci sono dei Pannella Perti davanti al WTO per regolarizzare questo aspetto che hanno difficoltà ad andare fino in fondo perché gli Stati Uniti hanno delle normative amministrative di attuazione di queste regolamentazioni Vulpio
Questo da difficoltà alla Margutti opere intervenire e chiedere una modifica del corposo legislativa America
Questo credo che ponga due ordini di problemi io ripongo sul tavolo se poi
Il primo
Veramente la la strumentazione di recepimento del WTO che dovrebbe essere armonizzata a livello internazionale
Anche per evitare appunto che ognuno poi faccio il furbo a modo suo
E il secondo è o alla azione di controllo di questa normativa internazionale che probabilmente il brutti o dovrebbe fare in via preventiva o periodica
Su tutto quanto il corposo che ogni singolo Stato si pone e si dava per l'applicazione del mattino e della WTO a livello del commercio internazionale
Questo per noi è fondamentale io creda fondamentale per molti settori perché investe come un tema non soltanto l'acciaio non ne siamo particolarmente colpiti gli americani hanno attualmente quasi cinquanta Dazzi anti dumping nei confronti di vari paesi per tutti quanti voti dell'UDC il che significa sconvolgere completamente il commercio mondiale della siderurgia e questo credo che non sia più adatto accettabile considerando che questa fatto con normative che non possono essere impugnate confronti al WTO
L'ultimo Pannella sulla privatizzazione a sembra difficoltà a chiedere la modifica normativa agli americani perché non c'è non non si riesce a individuare la norma legale approvato dal Congresso
Che determina la non corrispondenza registrata peraltro dalla normativa statunitense e il gli indirizzi del WTO
Grazie
Segue dopo ministro De Castro protocolli
Ma io avendo distribuito un testo di intervento faro farà un proprio un intervento molto breve sono state già richiamati punti fondamentali per l'agricoltura nel negoziato vorrei solo qui richiamare un poi i punti non rinunciabili della posizione italiana eccome abbiamo costruito all'interno del mandato negoziale questi punti per noi non rinunciabili
Primo di tutti questo che abbiamo chiamato con uno slogan liberismo equo cioè non è che l'Italia sia diventata protezionista per cui condivido quante quanto è stato detto prima di me
Quello che però non dobbiamo dimenticare dobbiamo invece tenere ben presente che l'Europa in passato in particolare con l'accordo di Mara che esce nella conclusione dell'Uruguay Round a sicuramente utilizzato due pesi e due misure tra prodotti diciamo più tradizionalmente chiamati prodotti continentali prodotti zootecnici legati alla produzione di carne latte animali vivi eccetera rispetto invece prodotti mediterranei
Dove per questi intendiamo non soltanto otto frutta olio vino ma anche il riso per esempio che un prodotto che è stato devo dire proprio nell'ultima fase del negoziato di Guaira Antonio
Sostanzialmente svenduto per trovare un accordo quindi noi diciamo che quando l'Unione europea sarà chiamata a trattare solo Seattle sarà sicuramente una grande kermesse ma i veri nodi negoziali di avvieremo non prima del fast track americano questo lo sappiamo tutti molto bene per quando l'Unione europea sarà chiamata a negoziare dovrà tenere ben presente come mandato recita al punto sette
Che il processo di liberalizzazione avviato in Europa Est sensibilmente maggiore in alcuni settori rispetto ad altri
E la mia relazione troverete anche alcuni numeri che dimostrano in maniera inequivocabile come il sistema tariffario il sistema di protezione delle frontiere e sensibilmente più alto per latte in polvere burro carne di quanto non sia per orto frutta agrumi vino ci secondo punto e quello che nell'ambito del Butti o prende il nome di capitolo Trix la questione legata alla difesa dei prodotti a denominazione d'origine
Su questo c'è una grande querelle internazionale sappiamo che molti Stati in particolare quelli del gruppo di che se non condividono questa impostazione
Noi diciamo che le produzioni tipiche di origine quelle legate al territorio quelle che hanno una denominazione d'origine che è stata conferita dall'Unione Europea debbono poter essere riconosciute a livello internazionale
Quindi anche qui nel mandato negoziale ricordo che facemmo proprio con Piero Fassino quando il Consiglio informale dei ministri del Commercio Estero che si è tenuta a Fiesole abbiamo integrato il documento conclusivo con un punto che sottolinea che noi corriamo un riconoscimento internazionale di questi prodotti a denominazione
O attraverso un registro in obbligatorio attraverso altre forme ma ciò che vorremmo che con il WTO finisse questo continua
Copiatura di prodotti europei o italiani che nei supermercati del mondo vengono venduti come Italian style con la bandierina italiana e poi magari sono nulla hanno a che fare con i prodotti a cui si ispirano
Quindi su queste due posizioni liberismo equo e difesa delle produzioni tipiche produzioni a denominazione abbiamo caratterizzato tutto il percorso sia nella fase iniziale del Consiglio agricoltura ma anche nel Consiglio ministri commercio estero e poi alla fine questo va ricordato perché c'è un documento molto preciso approvato il ventidue ottobre che il mandato negoziale
Per si atto che l'Unione europea si è data e quindi la nostra battaglia all'interno dell'Europa per arrivare a quel risultato a quel mandato negoziale è stata fatta
Evidentemente non gli so non sottolineo gli altri punti significativi del mandato negoziale perché ci troviamo sicuramente d'accordo con tutti gli altri Paesi non c'è stato
Un elemento distintivo italiano all'interno di questo di questi altri punti che sono in grande tema della sicurezza alimentare che già Grazia Francescato ha sottolineato quello del benessere degli animali che sono punti sui quali abbiamo condiviso la maggioranza dei Paesi europei
Ecco ora naturalmente c'è questa grande kermesse di Seattle c'è anche l'impegno che la Commissione ha riferirà periodicamente lo stato dei negoziati a livello di Consiglio
Quindi anche se evidentemente col mandato negoziale il compito dei paesi membri questo è bene dirlo negoziato lo fa l'Unione europea per l'Europa non è che c'è un ruolo di protagonismo questo va detto perché se no sembra che noi andremo con Fassino capodelegazione tutti assi atto la sottolineare i nostri punti manchi negozierà sarà l'Unione europea farà Prodi e sarà Pascal Lamy per intenderci
Ecco però nell'ambito di quel negoziato voi potremo seguire gli esiti e quindi a livello di Consiglio potremo risottolineare i vari punti che costituiscono dei paletti ecco per concludere una nota però la voglio spendere anche per sottolineare questo gioco di squadra che c'è stato e forse la prima volta almeno per quanto riguarda l'agricoltura lo posso dire la prima volta che si discute prima che un negoziato
Venga approvato sottoscritto e quindi è la prima volta che invece di studiare gli effetti ahimè spesso dannosi di questi negoziati per il nostro settore ne discutiamo prima c'è un coinvolgimento di tutto il Paese
C'è stato anche un dibattito in aula al Senato diversi mesi fa e quindi diciamo l'augurio che questi paletti dentro
Il mandato negoziale queste impegno possa far sì che almeno su quei due punti irrinunciabili si possa tornare un risultato positivo grazie
Dottor con Ricky Belloni seguirà Raffaele Salinari presidente del comitato di coordinamento da dove
Soltanto un concetto di globalizzazione di capitale
Nonostante sia l'aspetto più drammatico il più straordinario della globalizzazione cioè il movimento di capitale
Mettiamo qui oggi stiamo mettendo oggi Lucio il fatto che la globalizzazione a un aspetto molto importante che riguarda il commercio
Che ha un aspetto di rilievo perché la globalizzazione a un effetto divertito molto rilevanti
Qui il problema si pone che il mercato globale richiede delle regole globali
Richiede qualche strumento per poter dettare dei sistemi di regole che siano comprensibili applicabili da tutti e che non mettano nessuno in condizioni di difficoltà odi incapacità di competere
Le regole nei paesi sviluppati sono dettate dagli dagli enti di normazione che scrivono le regole volontarie consensuali
Che l'industria e le imprese di industria dei servizi si danno per potere dimostrare che il loro lavoro è a norma
Soltanto che fino adesso questi enti sono enti nazionali i quali si sono confrontati con un mercato globale che già globale oggi
E allora hanno fatto hanno sviluppato delle azioni di supporto reciproco degli accordi internazionali e hanno costruito anzitutto una struttura che si chiama ISO
Il l'Istituto internazionale per la standardizzazione che una specie di di piccola di piccole nazioni unite perché ha più di un centinaio di Paesi soci e una corrispondente struttura europea che si chiama cento
Il il come il comitato europeo della normazione questi istituti naturalmente hanno avuto un successo molto forte
Laddove c'erano delle regole molto generali incartare nel caso del centro un successo grandissimo per cui il mercato unico europeo sta effettivamente realizzandosi anche con una
Organizzazione della normazione
Nel caso dell'ISO il problema è più complesso perché l'isola è costretto a fare regole più generali
E qui vorrei fare una breve brevissima nota di considerazione della posizione italiana in questo quadro e l'uniche lente di normazione italiano del mille novecentoventuno ha sviluppato un'azione fatta dal mio predecessore di cui posso parlare tranquillamente
Un'azione internazionale di grandissima rilevanza tanto è vero che l'attuale presidente dell'ISO per un anno ancora è di origini italiane ed è appunto il mio predecessore e il vicepresidente della Commissione europea di normazione è il direttore generale dell'Uni
Nell'isola alla alla riunione all'Assemblea del dell'inizio di Pechino l'Italia è entrata nel consiglio di amministrazione dell'isola con settantaquattro voti contro settantotto che era un numero di voti mai
Ha raggiunto da nessun candidato a entrare in consiglio
Il che vuol dire che la posizione italiana a livello di normazione e a livello di capacità di valutare la standardizzazione la normalizzazione dei prodotti e dei processi e dei servizi e molto rilevanti e allora bisognerebbe secondo me trovare la possibilità di inserire questo tipo di esperienza nei discorsi che non abbiamo facendo giustamente questo un convegno molto molto sostanzioso molto importante nei discorsi che stiamo facendo sulla possibilità di portare un effettivo contributo
Alla normalizzazione
Il il l'incontro di Seattle è grande la grande riunioni mondiali fiato detterà delle regole che poi devono diventare regole operative
Che devono tradursi in regole in sul sul prodotto e sul servizio e sul processo che ebbene a mio parere che siano regole volontarie e consensuali piuttosto che siano regole di legge
Le regole di legge molto spesso hanno un problema di mancanza di flessibilità e di ampiezza di applicazione troppo grande per poter effettivamente essere usato in un modo così variabile come quello del mercato e degli scambi internazionali il valore oggi di queste norme
è diventato talmente grande anche le aziende competono fra di loro a colpi di certificazione
E venendo certificate che loro in effetti seguono le norme che propongono ai ai loro clienti in quanto garanzia del prodotto e del processo che aiuti
Quindi
Io direi mi permetterei molto modestamente di pre vedere nel processo complicato che questo convegno sta cominciando di definizione di una posizione italiana non soltanto per Seattle ma in generale sul problema delle volgarizzazione consiglierei di trovare uno spazio un'area in cui si possono discutere di questi problemi e in cui gli enti di normazione istituti internazionali che sono per natura degli alleati della della libertà di commercio per loro funzione specifica possono trovare uno spazio pubblico
Grazie
Raffaele Salinari seguirà ministro letta
Non è la prima volta che le organizzazioni non governative di cooperazione allo sviluppo
Vengono associate a una delegazione ufficiale
Del governo italiano in consessi internazionali
Abbiamo un precedente molto importante che amo naturalmente ricordare anche sì di natura diversa che quello del summit sociale a Copenaghen
Per la prima volta durante il summit sociale di Copenaghen
Il governo italiano l'Italia decise di creare una delegazione mista tra esponenti delle istituzioni nel governo ed esponenti del mondo non governativo in questo caso anche delle organizzazioni non governative di cooperazione allo sviluppo
Si trattava evidentemente di temi DiVersi ma come abbiamo anche sentito stamattina dalle varie relazioni strettamente molto strettamente interconnessi ai temi che si tratteranno Assia
Realizzazione mondiale del commercio non è un'organizzazione che fa parte del sistema delle Nazioni Unite
Questo io amo ricordarlo amo sottolinearlo e credo che in qualche modo debba anche essere uno spunto di grandissima riflessione
Perché il tema che noi andremo a portare assi attacco le organizzazioni non governative un tema semplice è un punto semplice di coerenza
Tra alcune politiche
Prima di tutto
Quelle
Che l'Europa a in ordine ai paesi in via di sviluppo
E quello che si tratterà appunto Asia
Se non creiamo un sistema di coerenze politiche
Ai massimi livelli mondiali e chiaro che avremo un mondo a due velocità sempre più a due velocità
Questo è un punto che io credo debba essere presente diciamo
Al nostro orizzonte negoziale un nuovo sistema di coerenze politiche che il sistema del da più che io sia al di fuori del sistema delle Nazioni Unite
Io credo indebolisca molto il sistema delle Nazioni Unite in qualche maniera in qualche maniera anche la legittimità globale da sud del DAP il tiro
La seconda questione
Che richiamavo
Che richiamo molto brevemente queste l'Italia fa parte insieme a tutti gli altri Paesi europei sottoscriverà come sapete l'anno prossimo risotto scriverà l'accordo di Lomé più grande accordo multilaterale di cooperazione allo sviluppo tra l'Europa quindi anche noi
Paesi dell'Africa del Caraibi e del Pacifico un accordo molti alterate multilaterale di cooperazione allo sviluppo che riguarda la vita materiale le condizioni materiali di molti molte centinaia di milioni di persone concentrati appunto nei Paesi meno sviluppati
Conoscete a grandi linee qual è l'assunto di Lomé l'assunto di Lomé e che in qualche modo bisogna trattare il commercio i diritti
Lo sviluppo di questi Paesi
In un campo che ancora li veda particolarmente favoriti particolarmente favoriti
A ciò che loro possano arrivare se mai ci arriveranno ma chiaramente questo il nostro compito nostro compito anche di advocacy
A trattare su un piano di parità con i giganti diciamo del commercio internazionale
Con i grandi blocchi che oggi dominano il mondo
Allora noi richiamiamo un problema di coerenza e anche qui e parliamo in casa nostra
Europa Italia tra gli accordi di nome anche gli accordi commerciali che sono impliciti nella convenzione di nome e quello che si andrà a trattare all'interno del dado Birkin
Ci sembra che ci siano non poche o possibili discrepanze fra questi accordi allora quale accordo facciamo prevalere io non credo che sia questo il tema o questo diciamo il punto di vista che deve che deve prevalere quale dei due accordi
Appunto avrà la meglio sull'altro dobbiamo trovare una sintesi una sintesi che però deve partire al nostro modo di vedere dal rispetto degli impegni che come italiani e come europei ci siamo presi con questa parte del mondo grazie
Ministro letta seguirà Fausto Bertinotti
Io riduco a ad alcuni punti molto secchi il mio intervento perché
Credo che la portate l'importanza di questo incontro di oggi sia soprattutto legato alla capacità di mettere accanto di mettere insieme una posizione paese che c'è una posizione che unisce le posizioni di governo
Dalle posizioni del sistema reale del nostro Paese quindi credo che attorno a questo punto come metodo il successo di questa iniziativa vada continuato per tutto per tutti i tre quattro anni quelli che saranno poi del negoziato
Perché ritengo che questo sia il modo per superare anche alcuni problemi che poi sono venuti dopo il negoziato dell'Uruguay Round ritengo che questo punto e secondo elemento L'Unità dell'unione europea della posizione europea
Siano due priorità metodologiche molto molto importanti quanto le divisioni ultra alle europee che sono state poi hanno avuto conseguenze molto pesanti in questo decennio nei rapporti degli europei tra di loro e soprattutto quelle rapporti
Internazionali quindi sottolineo queste due priorità metodologiche sono credo molto molto importanti
E danno la cifra anche del tipo di iniziativa che si sta facendo per la quale credo che il lavoro di Piero Fassino sia stato fino adesso di grande successo
Vorrei dire tante cose di carattere anche generale
Rispetto agli interventi precedenti le taglio e cito soltanto tre punti che sono di competenza del ministero delle Politiche comunitarie e che sono i punti legate sostanzialmente al tema del mercato interno e quindi al tema di alcune questioni chiave del mercato interno europeo
La prima in io credo che dobbiamo fare di questo negoziato il negoziato internazionale nel quale nasca parta fino in fondo veramente una politica dei marchi
Ritengo questo tema lo sottolineo anche se può sembrare un ponte ma di nicchia rispetto ai grandi temi di cui si è parlato stamani ma il tema dei marchi è un tema essenziale la necessità che la regolamentazione a livello internazionale
Della dei marchi sia uno dei temi sui quali riusciamo a far fare passi avanti sostanziale questo è un interesse credo specifico del nostro paese è un interesse dell'Unione europea lo sottolineo perché marchi vuol dire qualità
è esattamente l'applicazione del concetto di qualità e allora ritengo che da questo punto di vista i passi avanti importanti che ha fatto l'Unione con
Tutto ciò che ha voluto dire qualità tutela del consumatore tutte l'evoluzione in materia di doppie etichettature di informazione eccetera io ritengo che non dobbiamo farci Paladini da questo punto di vista di una politica di costruzione difesa di marchi e di qualità questo riguarda non solamente l'agricoltura anche e diciamo la produzione nel suo complesso in materia alimentare
Tema ovviamente particolarmente importante per l'Italia ma credo che riguardi un po'complessivamente trasversalmente l'intero approccio alla materia negoziale cito poi
Tre punti rapidissimi li cito per titoli che sono tre punti sui quali credo
Forse già a Seattle in questi mesi nei prossimi giorni si potrebbe arrivare a qualche importante soluzione il primo riguarda il tema degli appalti
Lo cito perché questo è un tema per il nostro Paese quanto mai significativo la possibilità che si possa arrivare a una sostanziale revisione dell'agreement andava man procurement io credo che sia un fatto importante così come sarebbe sicuramente molto importante
Un raggiungimento di un accordo sulla trasparenza ritengo che queste siano materie sulle quali il nostro Paese può fare sicuramente una battaglia di avanguardia no tutti i titoli per farlo e quindi ritengo che sul tema degli appalti
Io credo che una legislazione nuova a livello internazionale potrebbe essere un fatto per noi molto utile
Cito poi la questione del commercio elettronico altro tema fondamentale non di nicchia la citato prima ma è comunque anche in modo simpatico con il riferimento alla sua infanzia Lollo lo cito perché questo è un aspetto sul quale è inutile che che insomma si approfondisca più di tanto sappiamo tutti che tutti i nuovi posti la gran parte dei nuovi posti di lavoro che nel nostro Paese ci sono sono legati a materia che hanno a che fare con lo sviluppo
Del commercio elettronico e con lo sviluppo di dell'intero settore quindi ritengo che una posizione di avanguardia che l'Italia voglia far temere all'Unione europea sul tema del commercio elettronico si essenziale su questo voglio aggiungere
Arrivando a una normazione voglio dire qualunque essa sia
Perché credo che la cosa peggiore sia questo mantenere una situazione di assenza di normative internazionale ovviamente qualunque essa sia lo dico provocatoriamente
è un fatto provocatorio però per dire senza andare a bloccare il negoziato sul commercio elettronico per particolari per aspetti di nicchia aspetti particolari necessario che si arrivi a una regolamentazione
Di questa materia e quindi credo che da questo punto di vista bisogna mantenere una strada molto netta terzo settore con dei servizi finanziari e professionali
Io credo che da Seattle già darsi atto potrebbero uscire dovrebbe uscire un impegno preciso
A negoziare tutti i settori dei servizi non escluso quello delle anzi incluso quello delle libere professioni lo dico perché è un tema importante per il nostro Paese in questo momento importante per la modernizzazione del nostro Paese e quindi ritengo che così come sul tema della delle libere professioni la normativa comunitaria una normativa che viene incontro ci aiuta a fare qualche passo avanti ritengo che anche un importante soluzione a livello internazionale su questi temi sarebbe molto utile concludo
Dicendo che l'auspicio più grosso e che noi vi siamo i successi di Agenda due mila
Non sembri una accostamento arduo io lo ritengo un accostamento invece molto molto opportuno da tenere sempre in mente Agenda due mila per l'Italia è stato un risultato importante
Ed è stato un risultato importante non per l'Italia a scapito dell'Unione europea è stato un risultato più importante per l'Italia e quindi dell'Unione europea perché avevamo posizioni
Che non erano posizioni
In contrasto con l'interesse europeo erano le posizioni che hanno fatto fare passi avanti alla politica europea ecco io ritengo che su questa materia siamo e davanti al Millennium Round siamo su una cosa una posizione simile non dobbiamo credo riuscire a bissare il successo di Agenda due mila attraverso una unitarietà delle posizioni europea attraverso una solidità delle posizioni italiane una ricerca di alleanze come si sta facendo su alcune questioni chiave sapendo che abbiamo le posizioni che noi portiamo sui temi della i temi che citavo prima più altre questioni della sicurezza alimentare altre questioni importanti questioni agricole quelle di cui ha parlato prima
Prima Piero Fassino e poi Paolo De Castro la questione di riequilibrio della produzione mediterranee continentale sono questioni che non riguardano un interesse specifico soltanto che va contro una interesse mediana europeo io credo che sono questioni che sono nell'interesse complessivo
Dell'Unione quindi ritengo che un atteggiamento nostro disco di gioco di squadra dentro le istituzioni
Delle amministrazioni centrali del Paese
Di ascolto e di condivisione con chi fa poi con forza la posizione del Paese nel sistema dell'economia reale
Di coinvolgimento ritengo molto importante le parole che sono state dette qui delle organizzazioni non governative del mondo
Dei che fa la tutela dei consumatori del mondo che nel nostro Paese in fase di sviluppo e che noi dobbiamo aiutare
A svilupparsi e ritengo che questo lavoro fatto in questo modo e con quegli obiettivi possa consentirci di affrontare il Millennium Round sicuramente con grande ottimismo e fare del Millennium Round una elemento di svolta anche recupero qui tutte le considerazioni di carattere generale che sono state effettuate prima
Quella bisogno di regolamentazione di fenomeni che ci sembrano lontani difficile generano incertezza generano soprattutto incertezza
Nelle opinioni pubbliche e permettetemi di dire anche e soprattutto nelle nuove generazioni io ritengo che un approccio di questo genere potrebbe essere molto molto importante grazie
Fausto Bertinotti alla parola seguirà dottor Pasquale D'Acunzi consigliere incaricato di Federalimentare
Beh io penso che si debba prestare ascolto anche gli elementi di preoccupazione
Che emergono rispetto a questo appuntamento elementi di preoccupazione che riguardano quello che c'è
E quello che potrà esserci queste erogazioni
Commerciali economiche e politiche nel mondo
Da questo punto di vista penso che le aveva dato appuntamento di oggi sia stato l'importante è farlo dove hanno fatto bene a farlo
Penso tuttavia che sia male
Che invece il Parlamento italiano selezionato una discussione impegnativa su questo terreno
Laddove per esempio altri parlamenti come quelli francesi hanno già avuto due dibattiti
L'appuntamento di Seattle e certamente l'appuntamento di di grandissimo rilievo di grandissimo rilievo
Ed è per questo che io concordo con la tesi che anche qui è stata alzata secondo cui bisogna che procede a partire da un bilancio
Degli accordi e dell'applicazione degli accordi fatti per i gatti fino ad oggi
Per vedere se e in quanto abbiano minacciato o ridotto politiche di tutela dell'ambiente e della salute delle condizioni civili dei diversi Paesi un'analisi un'analisi critica un bilancio e credo anche che oltre al testo diciamo gli accordi bisognerebbe legge più criticamente il contesto
Cioè il processo di globalizzazione di governo ricalcolare del mondo
Ho sentito anche qui tesi apologetiche che francamente mi pare non non rispetto alla verifica dei fatti
Naturalmente diciamo l'Apologia del ministro Fassino
E meno radicale e se se posso mi posso permettere ingenua
Del di quella di mai che mo'tuttavia anche essa diciamo su questa con una diversa gradazione su questa lunghezza d'onda
Quasi a dimenticare che duecentoventicinque persone in questo Paese
Detengono la ricchezza i due miliardi e mezzo di persone
E che quindici per cento grosso modo
Delle popolazioni dei paesi avanzati
Detengono le ricchezze i consumi del settanta per cento dell'intera
Umanità in una condizione in cui io credo le politiche neoliberiste che prevalgono
Diciamo anche in questa dimensione atlantica che qui viene riproposta
Accentuano queste contraddizioni mi pare
E addirittura propongono hanno proposto una guerra e una guerra così Twente
Come diciamo forma di governo oligarchico del del mondo vorrei proporre la tesi in altre parole che in questa tendenza noi vediamo le classi sociali
Le persone
E l'ambiente
Ridotte tendenzialmente a variabili dipendenti delle relazioni commerciali
E naturalmente nel mio linguaggio diciamo così dei modelli di sviluppo dei meccanismi di accumulazione
Io credo che anche per questa ragione
Se come qualche scienziato ormai dice si può cominciare a parlare di una città civile mondiale
I testimoni più attivi di questa società civile mondiale manifesta un atteggiamento di preoccupazione di diffidenza o di critica rispetta l'appuntamento desiata
Basta vedere alla Valletta delle organizzazioni associazioni ONG
Che si maniche manifestano questa propensione critica al punto che in settori importanti di questa città civile
Addirittura c'è una propensione per una richiesta di avvio nella trattativa dell'avvio del negoziato che per quanto diciamo non condivisibile tuttavia Vacca Pitto nel messaggio che intende in via
Allora caricandosi di questa preoccupazione
Io penso che l'Europa dovrebbe essere protagonista di questo negoziato
Con un tratto
Un approccio e una radicalità
Molto diverso da quello che viene proposto che invece sostanzialmente imprigionata diciamo in un ordine Atlantico in cui le le differenze con gli Stati Uniti d'America vengono ridotte sostanzialmente a toni e accenti e sfumature
Quando invece siamo di fronte a richieste diciamo assai impegnative dica dica
Penso cioè che l'Europa dovrebbe costruire una pagine
E insieme
Guardare al negoziato come la possibilità di introdurre nuovi fattori che puntino a realizzare elementi di uno sviluppo mondiale
Di un'economia mondiale e di un commercio mondiale
In grado di dare una risposta alle grandi questioni aperte dalla povertà
All'insicurezza alla devastazione ambientale agli squilibri che tendono ad accentuarsi nel mondo
Penso che questa operazione richiederebbe appunto
Una atteggiamento politico e forse anche culturale
Di critica ai processi di globalizzazione non per una via di fuga da questi una pratica di confronto inviato da da restituire alla politica una capacità di governo sia a livello europeo che a livello mondiale
E che per far questo
Penso bisognerebbe muoversi in tale direzione
Che nell'approccio che anche qui è venuto presentato dal governo in sintonia con i governi europei o ci sono troppo timidamente o non ci sono affatto
Queste tre direttrici a me sembrano queste primo
Indicare con grande nettezza quello che deve restare fuori da processi di liberalizzazione e di ulteriore liberalizzazione
Non
Non è vero che tutte le merci sono uguali candidate possibile critica la natura della merce non è creare tutte le minacce sono guai
Appunto da questo punto di vista l'eccezione culturale o per usare la formula che i francesi ormai va giù usano della diversità culturale
Secondo me va assunta come un elemento critico di di grande portata
Per poterlo fare a questo elemento del eccezione culturale va attribuita una accezione che non può essere limitata che so io all'audiovisivo
Ma deve essere in grado di interpretare la cultura come un elemento che riguarda la vita i comportamenti misura ci lascia con una battuta l'eccezione culturale deve valere per il cinema come per il lardo di Colonnata cioè deve essere in grado di proporre la cultura come un elemento di civilizzazione e di civiltà esattamente quello che va sottratta alla mercificazione e al commercio internazionale anche per poterne fare una una leva di uno sviluppo originale che riguarda in questo caso i nostri territori Italia Mariano Pane complessivamente insomma una clausola di civiltà
Due
Quello che deve vincolare il commercio rispetto alla civiltà
Cioè appunto l'introduzione di standard mondiali
Sia per ciò che riguarda l'ambiente che per ciò che riguarda il lavoro cioè la questione sociale e la questione ambientale
Che non possono come dire essere delle petizioni
Non può essere che la politica si genuflette il mercato internazionale e poi dice pietà Abbate un proprietà delle condizioni ambientali e delle condizioni di lavoro e di vita della gente
Deve introdurre se si parla di clausole sociali beh quali sono gli standard che vanno rivendicati sapendo che una posizione questioni complesse e non nego e non
Che nella reazione critica di paesi sottosviluppati ci sia una preoccupazione che deve essere assunta integralmente
Sapendo che che tuttavia che che spesso questa critica espressione più mi si mi ha permesso di di classi dirigenti di quei Paesi che non di avvocato esportati lo dico per non smarrire anche le differenze
Che cioè c'è un interesse delle classi dirigenti di un Paese ad avere una penetrazione quale che sia la penetrazione spesso là dove invece ci sono condizioni di sfruttamento di devastazione di umanità
Che non possono essere tollerate e che io penso appunto andrebbero introdotte con questi minimi di civiltà che riguarda salario l'orario la condizione di sicurezza la condizione ambientale che sia una sorta di bagaglio
Di un corredo di cui ogni merce
Deve disporre per potere viaggiare i danni
Insomma un vincolo di civiltà per il movimento delle delle minacce e infine terzo
Quello che va garantito ai governi come possibilità di intervento sugli investimenti
Qui appunto siamo di fronte all'esigenza del rovesciamento della logica e dell'ispirazione dell'amico
Cioè tendeva a determinare una condizione in cui veniva falciata la possibilità di intervento dei governi
Per ciò che riguarda la tutela delle persone la tutela dell'ambiente gli elementi della sicurezza
E veniva invece eretta una cattedrale alla possibilità di movimento in indifferenziato e arbitrario delle multinazionali interni di capitale e interni di investimento e impianti di produzione
Credo al contrario che proprio per poter appena appena auto la sfida
Che per una parte di Fendi con l'eccezione culturale per l'alto tende a difendere con uno standard dovreste rivendica appunto perché a condizioni migliori di ambiente e sicurezza di qualità del lavoro i diritti uno spazio alla politica limitando invece l'arbitrio e il potere delle multinazionali grazie
Segue Pasquale D'Acunzi consigliere incaricato di Federalimentare ricordo che naturalmente abbiamo molte richieste di interventi che si alternano come rappresentante del mondo politico e della società civile abbiamo anche il pomeriggio all'intervallo per il la Lorna ecco la breve colazione sarà presumo intorno all'una e un quarto
Ci ripromettiamo comunque di dare voce a tutti quanti gli interventi chiede prego tutti di contenersi nei limiti di sei sette minuti
La raccomandazione della presidenza ha dato un contributo notevole alla riduzione del mio intervento quindi io spero di accettarla credo però di dover dare un plauso per l'iniziativa per un confronto pubblico con i settori della società perché questo possa significare un confronto trasparente per arrivare con spirito diciamo chiaro a questo processo negoziale
Credo che questo metodo questa metodologia sia la prima sottolineatura che io in qualità di rappresentante di Federalimentare dell'organizzazione degli alimentaristi italiani debba fare in questa sede contenitori di dire che non partiamo da zero credo che tutti negoziali precedenti Marrakech comunque compra compreso
Abbiano iniziato un progressivo ruolo di liberalizzazione degli scambi che secondo me è è un grande vantaggio per l'agricoltura e per l'agro industria mondiale e non soltanto europea
Io credo che la conferenza di Seattle sia importante perché debba rimarcare i primi obiettivi che si era posto Mara cresce perché alcune delle cose fissate Marrakech oggi più che dare risultati positivi io credo che hanno creato ulteriori problemi
Credo che l'appuntamento del trenta settembre che fisserà modalità calendari del negoziato ma soprattutto obiettivi debba tenerci ben vigilanti perché è vero ed è necessario ed è stato già detto prima
Che la cosa importante è stata quella di aver negoziato già a livello europeo quella che è la scaletta delle cose da fare forse anche questa una cosa nuova che in altre occasioni abbiamo soltanto subito e credo che questo non ci abbia fatto bene nel tempo io credo però che i capitoli del sostegno interno dell'accesso al mercato del sostegno all'esportazione debbano trovare nel Panorama e nell'interesse dei prodotti agricoli di prodotti agro industriali uno sviluppo più ordinato e credo che questa debba essere l'occasione per affermare questo commercio vorrei sono sottolineare che il trend commerciale positivo della bilancia commerciale diciamo europea dei prodotti agroalimentari è un una condizione importante per poter come dire valutare con attenzione quelli che sono vincoli gravosi che stanno da un po'di tempo massacrando l'agroalimentare della comunità
E quindi questo trend positivo
è una condizione in uno scenario difficile che quella di tutte le crisi internazionali che ancora non sono chiuse per poter portare avanti un accordo sicuramente più innovativo anche per il nostro paese
Io credo che molti impegni assunti anche a Marrakech da molti Paesi non sono stati rispettati e questa è un'altra delle cose che secondo me va messa in evidenza
& è ovvio è è chiaro che l'opinione pubblica da questi negoziati si attende cose che vanno anche al di là del semplice momento di regolamentazione commerciale ed economica
Si attende di esaltare i momenti della sicurezza alimentare i momenti della qualità dei prodotti i momenti che riguardano l'ambiente l'abbiamo seguito il benessere degli animali e tutte le altre cose
Queste logica che non sono puramente commerciali secondo me valgono per tutti e sono un patrimonio di tutti e credo debbano essere introdotti nei prossimi negoziati
Io voglio fare un riferimento a quello che ha detto il ministro De Castro che sta per andare via
Dirgli che siamo d'accordo come mondo alimentare perché si difendano le produzioni mediterranee siamo d'accordo perché si e saltino
Le valenze dei prodotti tipici ma noi siamo d'accordo soprattutto perché si esalti il tema della qualità perché questo è il tema della filiera agroalimentare italiana
E non è il tema del quindici per cento della produzione dei prodotti tipici quello in tema importantissimo essenziale del nostro Paese ma la qualità dei prodotti legata alla filiera e il tema della comunità e non soltanto del nostro Paese n credo che dobbiamo essere e dobbiamo aver chiaro una cosa
Noi abbiamo un Paese con un valore in tendenziale potenziale di esportazione molto bassa
Attenzione il settanta per cento nella comunità dei prodotti agricoli e destinato all'industria
Della trasformazione
Il nostro Paese però nonostante a un terreno al o come dire una una un territorio molto vocato dal punto di vista agricolo esporta solo il tredici per cento
Della propria produzione quindi
Noi abbiamo tutto da guadagnare liberalizzando gli scambi liberalizzando il commercio internazionale perché siamo quindi che pur avendo le potenzi le potenzialità non esportano quella quota che potremmo esportare quindi la raccomandazione è quella di difendere Sire produzioni tipiche sì lamentele Anita ma soprattutto il rapporto di filiera e di qualità
Ultima cosa che credo debba essere considerata io credo che vi è un altro valore che quello di
Stare attenti a conservare a garantire un non soltanto un traffico avverto in udienza in senso lato ma al al ad esaltare anche quegli strumenti che economicamente equivalenti che favoriscono gli scambi
E soprattutto mi riferisco alle restituzioni all'esportazione che sicuramente favoriscono il nostro paese è anche la comunità avendo diciamo chiara la cosa che l'idea che fin quando il mondo non si aprirà ad un libero scambio certi meccanismi debbono essere garantiti
Così come deve essere garantita la salvaguardia della clausola di pace l'avrebbe dato il vaso di salvaguardia comunque ha dato effetti positivi fino fino ad oggi
Consentitemi di dire una cosa gli obiettivi di liberalizzazione degli scambi dovresti dovranno essere però raggiunti tenendo conto che questi vanno ottenuti con prudenza e Compre corsi Rita
Bisognerà considerare sicuramente di più gli aspetti sociali sicuramente meglio gli aspetti monetari il rispetto delle norme ambientali l'impiego delle biotecnologie
Ma le norme relative alla sicurezza la salute la tutela del consumatore dovranno essere il patrimonio è il comune denominatore di tutti e non lasciarle alla libertà legislativa di alcuni come è stato fino ad oggi con il rischio di una grossa confusione commerciale
Dobbiamo solo a queste condizioni caro ministro potremo evitare che anche specificamente solo nei confronti dell'Italia continuerò ritorsioni ingiustificate azioni di dumping sia di natura finanziaria che di natura ambientale o sociale
La strada della liberalizzazione io credo sia questa
E credo che a questa in questa strada alli agli egoismi delle volontà agli sci agli scetticismo I dell'era delle ragioni si possa sicuramente sostituire gli ottimismi della ragione della volontà ma anche una libera concorrenza Equitalia
Grazie
Allora la parola Sergio Cofferati prima dell'intervallo di colazione parleranno lo dico addirittura adesso nell'ordine dottor Mazza Confindustria sottosegretario vita dottor Mantero fee per tessile
Dottor Musi UIL dottor Valero Ucimu
Tutti gli altri interventi verranno distribuiti nel sessione pomeridiana
Mi auguro seriamente che il Governo prosegua
Sulla strada che ha intrapreso soprattutto negli atti formali che ancora separano la conclusione lontana del Millenium Round perché importante che vengano definiti secondo me alcuni spetti non soltanto del metodo con il quale verranno gestiti quegli accordi ma dei contenuti stessi delle intese
Che si dovranno realizzare
Ora se vogliamo come è stato detto sono d'accordo
Che la globalizzazione processo storico
Abbia come tratto prevalente è quello dell'opportunità per tante persone è indispensabile che questi nuovi equilibri di ordine economico immagino anche poi successivamente politico
Siano accompagnati dall'individuazione della definizione di regole certe
Non occorre avere un atteggiamento negativo nei confronti di un processo come quello della globalizzazione ma è importante non sottovalutare a me
Anche i rischi potenziali perché questi rischi vengano azzerati perché prevalga soprattutto nell'atteggiamento di tante persone che ancora esplicitamente non hanno ben definito il quadro di convenienze possibili il tratto della revoca della regola che viene ricercata ASS sancita poi condivise è importante anche che nella ricerca delle regole così come ha fatto il Governo italiano se cerchi militare sostanza ad un coinvolgimento sistematico delle forze sociali
I compiti distinti di rappresentanza possono offrire elementi di valutazione soprattutto indicare quali oggettivamente dal loro punto di vista possono essere le priorità sulle quali intervenire
Ma credo che sia giusto affermare come è stato fatto più volte questa mattina che il Millenium Round non deve essere considerato solo un negoziato commerciale
Questo sarà il tratto prevalente almeno inizialmente anche nella definizione degli ambiti delle materie da affrontare ma in parallelo deve crescere prendere visibilità l'intervento sulla regolazione sociale cioè l'individuazione degli standard su tanti capitoli
Che rappresentano poi la condizione vitale era far prevalere le opportunità rispetto ai rischi
Sono stati indicati gli ambiti prevalenti della regolazione sociale necessaria ambiente il lavoro la salute mi permetterei di aggiungere un all'idea della produzione culturale come tratto che va separato
Dalla pura e semplice gestione dei rapporti commerciali perché non individua soltanto alla storia di un Paese ma fissa anche criteri di base che possono poi aiutare gli interventi nel restante delle tipologie della regolazione
D'altro canto sono i temi che stanno oggettivamente alla base di un'idea forte che l'Italia e l'Europa possono sostenere di crescita e di sviluppo sostenibile
Come potete immaginare per due importanti per noi organizzazioni rappresentanza sociale soprattutto per le ordinanze sindacali che siano sanciti con precisione più diritti nella ricordava il ministro Fassino nella relazione come alcuni soggetti siano più esposti di altri
I minori tre donne
Fino a forme che possono arrivare ad assumere il tratto odioso di nuove schiavitù impensabile alle soglie del terzo millennio
Ma purtroppo facilmente individuabili
Non basta per questo credo riproporre come pure perverse necessario leader della clausola sociale
Occorre affrontare il tema nella sua complessità
Immaginando certo la estensione e il rapporto stretto tra i temi della clausola sociale e ogni atto commerciale ma per superare la resistenza dei paesi in via di sviluppo
E aggiungo anche dei sindacati del Paese
Non sindacati dico ma sindacati che hanno una radice e una appartenenza forte nel lavoro
Intellettuale e manuale tanti Paesi stanno crescendo per superare le loro esistenze occorre battere quella che appare ancora oggi nella riproposizione esclusiva dalla clausola sociale come una forma di protezionismo dei forti
Occorre cioè che i Paesi maggiormente sviluppati affrontino seriamente il tema della riduzione del debito dei Paesi in via di sviluppo e mettono in campo sistematicamente in ogni occasione in ogni momento dalla definizione dei rapporti commerciali anche pratiche visibili di cooperazione se non si aiuterà la crescita economica e lo sviluppo culturale di quei Paesi le resistenze che abbiamo incontrato oggettivamente rischiano di permanenza
Credo poi che sia importante fare quello che il ministro ha detto nella sua relazione
E che per la verità nella sede dell'Unione europea immagino soprattutto per le resistenze che gli Stati Uniti ancora
Impongono rappresenterà uno degli elementi di maggior difficoltà assediato se vogliamo che davvero si possa rapidamente dare consistenza agli standard che riconoscono il diritto del lavoro e superare contemporaneamente le forme più odiose di sfruttamento che rappresentano però per molti l'unica condizione di competitività
Bisogna valorizzare l'associazione nella sede la struttura che oggi a per convenzione comune le competenze maggiori io credo che il Bureau International du Travail debba essere riconosciuto con uno status definito sulla base di un accordo formale che debba far parte sistematicamente dei lavori
Dell'organizzazione mondiale del commercio così come credo sia ugualmente importante che l'Organizzazione mondiale del commercio definisca
Meglio sarebbe di sua sponte quello che è stato chiamato nella relazione al ministro un gruppo di lavoro sulla clausola sociale
Il Forum immaginato è senza dubbio alcuno un passo in avanti
Ma non per ragioni puramente nominalistiche
Nell'accezione di molti resta un passo indietro rispetto a quello che secondo me sulla base delle esperienze già fatte delle esigenze in campo dovrebbe diventare invece la decisione che ha lasciato al potrebbe essere presto per questo ho detto iniziando che spero che il governo italiano insista le ordinazioni sindacali italiane riproporranno quest'idea nell'ambito della loro funzione dalla loro competenza nell'ordine azioni sindacali europea che mondiale però non basta bisogna che dall'altra parte soprattutto la vecchio Rocco che ha un'idea forte dei diritti e delle tutele sociali
Riproponga una soluzione esplicita netta che consenta non solo la costituzione del gruppo di lavoro ma poi successivamente un lavoro sistematico tra vorrei per una somma di Travaglio allocazione mondiale
Del commercio grazie
Grazie dottor Ugo Mazza direttore centrale di Confindustria
Segue il sottosegretario Vincenzo vita
Buongiorno c'è parlare all'una spinge alla brevità
Comunque grazie per quest'invito molto molto sinteticamente Confindustria molto attenta a quello che sta avvenendo perché riteniamo che per l'industria italiana sia un una per il Millennium Round sia un avvenimento di importanza epocale
Seguiamo nel seguiamo da tempo in tutte le sedi l'evoluzione e siamo grati al ministro Fassino per aver e creato l'opportunità di questo incontro e ed anche prima per aver portato avanti un discorso di sistema Paese perché per la prima volta il paese si si presenta con delle posizioni abbastanza omogenee ed articolate abbiamo discusso ampiamente i le varie posizioni ed anche se ovviamente esistono delle differenze
Abbastanza omogenea
Ripeto per ridusse italiana si tratta di una di ravvedimento di grandissima importanza bella liberi la globalizzazione non è solo un termine di moda è un fatto reale che lei prese affrontano giorno per giorno
Il ministro Bersani prima citato le centosettanta mila imprese italiane che esportano
Ci deve rendere conto che il sessanta per cento di queste centosettanta mila imprese sono piccole e medie aziende quindi questo dimostra l'importanza che un sistema aperto può valere per la crescita del sistema imprenditoriale italiana quindi lo smantellamento le barriere tariffarie non tariffarie è essenziale perché la grande azienda riesce spesso superare debba queste barriere e e gli ostacoli che derivano dei dei sistemi daziari non razziali la piccola si ferma e non riesce ad andare sui mercati
Per cui un mercato realmente a percorrere un mercato dinamico e sicuramente una un impulso alla creazione delli e al allo sviluppo dell'imprenditorialità italiana
Non non sembra ma le barriere non tariffarie sono anche più dure e e numerose di quelle tariffarie andrà Ford si esistono dei casi in cui non si riesce ad esportare un prodotto in un paese per sistemi di standard o altri altre cose di questo genere
Un altro aspetto che noi stiamo seguendo con particolare attenzione l'aspetto dell'anti dumping ed discorsetto mentre il caso delle banane scotta ancora tutti noi riteniamo che debba essere che debbano essere
Che chiede che le che le ritorsioni debbano toccare i settori che hanno provocato il la crisi e non arrivare a pioggia però su settori spesso più deboli e incapaci di difendersi
Nel settore degli investimenti in noi siamo particolarmente attenti anche perché l'Italia sta procedendo velocemente da Paese puramente esportatore al Paese investitore
In questo sta in questo stiamo portando avanti una un'azione di di acculturamento sulla presenza internazionale l'Italia è passato da un quindicesimo posto come Paese in investitore diretto al decimo posto
Ed è un apporto di riguardo manco Horses anche lontano dal quinto posto come esportatore quindi è una forbice che noi prendiamo a piano piano a a a chiudere in questo senso
Ulteriore ultimo aspetto prima di chiudere l'e commerce l'e commerce è un aspetto di particolare importanza
Riteniamo che le nuove tecnologie siano determinanti per lo sviluppo economico e per la globalizzazione
L'e commerce a
è una
L'interferenza no semplicemente l'e commerce ha bisogno di poco regole ma chiare e soprattutto rapidità di decisione attinente le tecnologie vanno più bravi di me più rapidamente di quello che sono le decisioni che verranno prese dai negozianti
Quindi questo è il quadro di riferimento noi siamo pronti a partecipare ai ai negoziati tanto il nostro massimo contributo e quindi i migliori auguri perché tutto posso andare per il meglio grazie
Seguirà Tor Mantero vertesse
Grazie innanzitutto i miei sinceri complimenti per questa importante conferenza su un tema decisivo strategico
I negoziati di Seattle entrano nel vivo di un dibattito concreto sulle caratteristiche della globalizzazione stato affermato io condivido nella relazione del ministro persino la globalizzazione non va subito alla governata ci sono tante anime nella globalizzazione sulla globalizzazione
Forse non c'è neanche un unica globalizzazione possibile come non c'è un'unica convergenza tecnologica ci sono linee possibili
Vitale d'Europa hanno il diritto e il dovere di incidere in questo processo di grande portata storica io toccherò un argomento stato toccato già nell'introduzione
E anche da ultimo nel discorso Fausto Bertinotti un argomento che
Fa parte
Di una scelta precisa di campo da fare la questione culturale comunicativa nell'ambito dei negozianti
La scelta che l'Italia con l'Europa nell'Europa e l'Italia ha assunto una posizione molto netta riguardo
Insieme agli altri partner europei la Francia innanzitutto non solo la Francia
La posizione è molto precise
I prodotti culturali nella loro versione più larga vanno esclusi dai negozianti
L'eccezione culturale si realizza con questo passato
La peculiarità dei prodotti audiovisivi culturali io non so
Devo dire Fausto Bertinotti se ci si può spingere fino lardo sia non solo un intenditore culinario vorrei fare non lo so adesso bisogna non vorrei che magari mettendo troppo nell'accezione comunque
Il punto della eccezione culturale fondamentale
Non per un generico protezionismo
Bisogna poi state attenti all'uso del linguaggio talvolta si usa il linguaggio come forma di lotta politica talvolta si dice che questa è una posizione proibizionista abbiamo detto ricordo di un consiglio dello divisivo
Europeo al all'unanimità ministri dell'Unione europea che non c'è nulla di protezioniste una battaglia per la differenza culturale per le differenze
è una battaglia che riguardano solamente l'Europa riguarda anche i Paesi extra europei
Più a rischio in una globalizzazione passiva in una interesso riduzione dei mercati che non faccia premio sulla convergenza intesa come mosaico di differenze ci sono tanti modi per agire nella convergenza multimediale che l'altra faccia della globalizzazione c'è un modo puramente tecnocratico omologante pensiero uno felice metafora i francesi oppure un modo più democratico in cui l'integrazione avviene per differenze
Questo riguarda l'Europa come i Paesi di quell'anno o sud del mondo che è più largo del Sud geografico che non sono in grado altrimenti di resistere un processo di concentrazione internazionale
Grandissimi gruppi nel campo multimediale
è una nuova soglia della cultura democratica
Nuova soglia che riguarda per esempio il cinema e l'audiovisivo gli Stati Uniti coprono il settanta per cento abbondante del mercato europeo l'ottantatré per cento di quello latino americano
Si potrebbe parlare
Anche di altri importanti settori
Della produzione culturale
è importante
Questo punto l'esclusione dei negoziati
Del prodotto culturale per dare anche un senso all'innovazione
Non solo questa posizione che noi sosteniamo none protezionista non è antimodernista ma vorrei dire è l'unica maniera per governare davvero l'innovazione
Vorrei farvi in conclusione
Un esempio che
A che fare forse anzi la zona più delicata del dibattito in vista di Seattle il caso della Rete delle reti internet dei processi nuovi della comunicazione
Ai confini del matrimonio tra
Televisione
Telecomunicazioni informatica
Prendendo una felice espressione usata per altra fattispecie come dire di Grazia Francescato il più apprezzato molto l'intervento è un matrimonio tutto da vedere altro che Renzo e Lucia non è detto
Un matrimonio complesso anche la convergenza avviene per integrazioni molto differenziate sono tempi e modi troppo diversi ma insomma la cultura dell'web entra a pieno titolo
Nel grande tema della globalizzazione e dei negozianti del da produttivo ore bene fare in breve sintesi
Quella stessa differenza che uno studioso dei media che ebbe un grande ruolo negli anni settanta nella cultura si vede nell'innovare la lo studioso inglese Raymond Williams sulla televisione
Una felice espressione che era questa due parole la televisione tecnologie forma culturale anche il web anche le reti sono tecnologia e forma culturale strumentale distinti
E per le distinti è il modo per credere davvero nell'innovazione per governarla omologare forma e contenuto rischia di fare un corto circuito improduttivo cosa significa questo
Vi porto ad esempio non la protezione di una noiosissima
Opera
Come dire magari impegnata di un'altra stagione per la vita culturale del secolo no
Di porto ad esempio quello che è successo e chiudo con questo credo significativo
Esempio di vita vissuta nella Rete un film che forse giudicherete blasfemo più citi qui
Il film che sta per uscire zero zero sette
Piers Grossman sto Filca film d'autore non è un fin culturale
E certamente però un esempio di quello che può succedere se non ci sono regole diverse per i prodotti culturali quando si può di cultura di un governo deve dare giudizi estetici tutti sono prodotti culturali
Un hacker attira tatto il film prima che uscisse nelle sale con grande danno per una produzione credeva molte crede molto nell'ANCI UPI poi come sapete ci riguarda un po'c'è una famosa attrice italiana in questo film ed
La che raggio del film significa che il prodotto culturale essere una regole sue proprie rischia di essere travolto
Dalla Rete
Il Parlamento dello della Unione europea il dieci febbraio del novantanove approvato il testo della direttiva sul diritto d'autore sui diritti connessi nella storia di formazione che è un capitolo del libro verde sulla convergenza che stiamo lentamente
Approfondendo a livello europeo gli stati membri in base alla alla direttiva devono provvedere adottare un'adeguata protezione anche giuridica
Contro l'attività volta deludere le misure tecnologiche posti a tutela del diritto d'autore così anche vi è il problema della direttiva antipirateria la direttiva novantotto ottantaquattro
La decisione duecentosessantasei novantanove non so riferimenti importanti
Che ha varato il piano quadriennale dazione pre promuovere l'uso sicuro di internet l'uso sicuro di internet vuol dire tutelare contro certi crimini anche terribili come la pedofilia e ciò significa tutelare gli autori libertà
Di espressione
I diritti degli autori e di chi consuma
Affinché il prodotto culturale non venga inserito in una logica impropria questo non è protezionismo questo è l'unico modo per affermare un'idea moderna innovativa della convergenza della Rete della globalizzazione
Questo credo sia parte di una grande capitolo che mi ha fatto piacere sia stato oggi toccato con nettezza e che credo debba diventare anche un nostro punto d'identità il nostro Governo di centrosinistra crede all'innovazione tecnologica e nel credere nella patria tecnologica può e deve introdurre questo punto di qualificazione
Questo riguarda di brutto culturale a Seattle si parlerà anche di poste e telecomunicazioni telecomunicazioni dico solo una battuta liberalizzazioni in atto importante che vi sia reciprocità
Poste i servizi pubblici europei
Sono molto significativi è una posizione europea più qui voglio rammentare
Attenzione che i tempi della liberazione delle poste due mila e tre in Europa decisi così
Dei ministri dove europea non vengano travolti da un'accelerazione che metterebbe non solo l'Italia ma tutta quanta l'Europa in difficoltà sono temi fondamentali io mi auguro che qui come avviene in Francia se ne parli di più grazie anche a questo convegno buono
Secondo gli ultimi tre interventi Acqui pregherei di contenersi nel nell'ambito dei cinque minuti dottor Mantero vicepresidente di Federcasse il
Non a caso siamo nella sala dello stream Vittorio anche se l'intervento del mio collega della Federalimentare credo che faccia pensare a tutti a quell'altra sala più in basso tanto raccolgo senz'altro l'invito dal professor Onida
è vero signor ministro che lei nelle scorse settimane si è rivolta riorganizzazione imprenditoriali per raccogliere quegli elementi che hanno contribuito a farle spendere un documento che mi trova fortemente raccordo a nome degli imprenditori del tessile abbigliamento però mi permetta l'occasione troppo ghiotta
Per potere non intervenire
A sottolineare
Quanto il tessile abbigliamento sia insoddisfatto sull'andamento del processo di liberalizzazione degli scambi
Devo dire ministro delle va dato anche merito
Ripeto il documento è la conferma di ciò che lei del nostro settore come di altri si è interessato ha organizzato un tavolo della moda che funziona e mi auguro visto che ci sono altri membri del governo D'Alema presenti in sala o sono stati presenti in sala
E anche quel tavolo che aveva tentato di organizzare il ministro Bersani possa trovare un suo pur simboli cofinanziamento viste le condizioni finanziarie del Paese
Ripeto il nostro giudizio sull'andamento del processo di liberazione degli scambi è negativo
Le frontiere di importanti mercati potenziali che rimangono tuttora chiuse alle nostre esportazione
Sappiamo che alcuni membri non hanno assunto impegni si ieri in termini di apertura dei rispettivi mercati interni prodotti tessili stranieri per esempio India e Pakistan
E la quantità e la continua evoluzione degli ostacoli non tariffari sono state documentate dall'inchiesta che la il centro di studi economici istituzionali per conto dalla Commissione europea ha recentemente condotto
E che dice che sono in crescita le barriere commerciali come ad esempio la richiesta di complicate descrizione del prodotto costosi e complessi certificati d'origine ha richiesto il trasporto diretto tra Paese produttore paese cliente
E le barriere queste sono difficilmente misurabili me ne rendo conto che spesso non perseguibili rispetto all'attuale legislazione sul commercio internazionale però ci sono
Ma i problemi relativi all'applicazione di regole certe e di sanzioni credibili non riguardano soltanto i Paesi in via di sviluppo
Anche l'esperienza fatta con la denuncia di nuove limitazioni all'importazione introdotto indebitamente udite udite dagli Stati Uniti
Con la modifica delle proprie regole d'origine eh deludente
Dopo tre anni di questione ben lungi dall'essere risolta poi con l'accettazione di un compromesso
Le statistiche confermano che ogni qual volta i prodotti europei sono in grado di competere sui mercati esteri il tessile abbigliamento italiano ed europeo risulta estremamente competitivo nonostante un regime di costi
E fiscale
Certamente non paragonabile a quello dei Paesi extra Unione europea l'industria europea e quindi quello italiano
Sono fortemente competitive e la sua crisi è solo apparente per lo più originata da condizioni di accesso al mercato non equilibrato
Vi è infatti da notare che spesso gli accordi commerciali tra paesi terzi ad esempio Nafta e Mercosur si sono trasformati in occasione per distorcere i flussi commerciali e discriminare gli altri paesi produttori
Il rischio qual è il rischio è quello di creare forti distorsioni nel sistema di specializzazioni produttive di un sistema industriale e incentivi alla dei localizzazione finalizzata ad aggirare gli ostacoli tariffari del paese e usufruire di accordi commerciali con Paesi terzi
Il caso del Messico
E come questo quello di altri Paesi dimostra chiaramente che il commercio internazionale si può trasformare da elemento di stabilità a fattore destabilizzante e distorsivo dalla concorrenza
Anche l'enunciazione da più parti della necessità di costruire un sistema di regole funzionale allo sviluppo sostenibile lascia un po'perplesso il mondo dell'impresa del tessile-abbigliamento italiano
Quando dico si parla di sviluppo sostenibile si fa in genere riferimento ad uno sviluppo che si basi sull'impegno responsabile di risorse e si allude quindi principalmente al rispetto ambientale
Tuttavia uno sviluppo sostenibile è anche quello che non fa affidamento su vantaggi competitivi acquisiti con lo sfruttamento dalla forza lavoro in condizioni disumane o con artificiose misure che Falsone distorcono le regole del mercato e che non possono per loro natura
Essere basi solide ed accettabile per prospettive di lungo periodo
I paesi terzi
Che non concedono ai lavoratori il diritto di ad organizzarsi e a negoziare contratti collettivi che permettono il lavoro dei bambini e ricorrono al lavoro forzato dei detenuti esportano solo miseria esportano miseria senza creare miglioramenti delle condizioni socio economiche delle proprie popolazioni
Ma ogni qualvolta è stato già ripetuto si toccano gli aspetti ambientali e sociali i Paesi non industrializzati o di recente industrializzazione sostengono che tali regole rappresentano misure protezionistiche
Ipocritamente camuffati il dumping ambientale e quello sociale sappiamo sono problemi di difficile difficile da affrontare era presente al rovescio dalla medaglia rispetto alle reali barriere non tariffate
L'approccio adottato dall'Unione europea con il recente Regolamento S. PG che praticamente da degli incentivi daziari per i Paesi che si impegnano per rispetto di regole minime nel campo sociale ed ambientale sembra essere l'unica via percorribile
Tuttavia gli incentivi offerti sono poco attraenti
Dato che il livello delle tariffe doganali comunitaria è già estremamente basso e che per il quarantasette per cento dell'importazione di tessili e di abbigliamento
Sono già esentate a vario titolo all'imposizione daziaria nell'Unione Europea mi verrebbe voglia di dire abbiamo già dato
è importante quindi stabilire regole certe e sistemi di controllo efficaci sarà quindi indispensabile
Il nuovo round non porti ad un intoppo dimmi indebolimento ulteriore degli strumenti esistenti per la lotta alle barriere non tariffarie al dumping alle sovvenzioni e a questo proposito mi sono corretto
L'invito contenuto nella cartella di questa mattina chi dice verso il Millennium Round costruire le regole nella globalizzazione
Ho aggiunto e costruire degli strumenti che le facciano rispettare grazie
Dottor Cerroni responsabile internazionale della UIL l'ultimo intervento che seguirà la signora valeva bellicismo
Io faccio un po'leva sulla pazienza dei colleghi
Che hanno aspettato fino a quest'ora volevo fare due considerazioni
Quattro Chan proposte sulla scia del dibattito che c'è stato
La prima considerazione anche se può sembrare banale
E che comunque ormai tutti noi diciamo a livelli soggetti sociali politici o di semplicità Dini
Dobbiamo fare i conti con questa questione della globalizzazione e del commercio internazionale cerchiamo facciamo giorno per giorno quando abbiamo nei negozio quando acquistiamo qualche oggetto
L'altra considerazioni però è che dobbiamo evitare di pensare che la questione della globalizzazione si riferisce principalmente al commercio agli investimenti cioè di beni strumentali eccetera
Statisticamente soltanto il tre il quattro per cento
Del plafond diciamo finanziaria internazionale è destinato a questi beni il novantasette novantotto per cento eh transazione finanziaria
Cioè questo è un elemento se non è che spesso sfugge nel nostro dibattito con tutte le conseguenze che questo implica anche per gli affetti negativi che poi comporta sul piano produttivo sul piano del commercio basterebbe citare soltanto l'episodio del Brasile di data alcuni mesi fa solo perché l'amministratore il governatore del Minas Gerais uno Stato brasiliano aveva minacciato
Ho detto che forse non poteva pagare in tempo le sua quote al Governo centrale il Brasile per cui tutta la la borsa brasiliana borsa via più le borse più importante al mondo andarono in crisi lì per dire come sono intrecciato al marito questi avvenimenti
E quale proposte mi sono state fatte tante noi condividiamo
Il ruolo anche e oltre che le proposte che ha fatto il Governo italiano tramite il ministro Fassino
Che secondo secondo me non ha bisogno ma di un riconoscimento forse troppo benevolo ma comunque svoltosi a nostro avviso un ruolo molto importante anche nell'ambito europeo per tentare di portare avanti le posizioni politiche più rispondente a queste esigenze che sono stato oggetto del dibattito e la sua reazione iniziale
Ha poi ma noi sosteniamo quindi in questo ambito la necessità per questi Paesi che valgano
Le regole base i diritti fondamentali
Quel qualcuno conclude la prima il collega date del teste cioè qui la questione è che le regole ci sono anche il Pepe il profilo internazionale lavoro anche a regole che riguardi a cui i diritti fondamentali dei cittadini che però sono soltanto restano nei nostri documenti nelle altre biblioteche o nelle nostre nei nei nostri centri studi di fatto hanno poca incidenza in pratica anche se queste regole poi venne approvato o non approvato dal governo
Quindi la necessità quindi incidere in questo senso di fare in modo che queste regole di venti e poi obbligatorie
Perché la questione non è di essere d'accordo non d'accordo a che si sviluppi il lavoro anche in questi Paesi del Terzo Mondo figuriamoci se non siamo d'accordo ma Cofferati esprime a molto bella necessità del legame tra causa sociale e diritti
Perché io non sono disponibile come non solo come sindacalista ma anche come cittadino italiano o europeo a indossare una maglietta a mettere un paio di scarpe
Prodotto in paesi dove non c'è il rispetto di azione su un diritto non solo del lavoro minorile ma anche per quanto riguarda altri diritti fondamentali del cittadino e non tanto della del lavoratore
La necessità di di creare strumenti veri allora la questione del comitato ne abbiamo proposto va nell'ottica di arrivare a questi a creare regola fare in modo che le regole non rispettate questa alleanza però le merci e il bene e il l'organismo internazionale lavoro dei che
Di Ginevra
E poi la questa questione del dei vice per essere per essere più credibili e già ci siamo mossi comunque a in questa direzione verso questi Paesi la necessità di far capire che ci sono altri strumenti che posso andare incontro alle loro esigenze io credo però convergono sulla base della battuta fatta all'inizio che noi abbiamo bisogno di creare di regole nuove a livello internazionale non solo sulla questione dei diritti
Cioè impossibile continuare ad agire che le istituzioni internazionali abbiano pochissimi strumenti ad agire come viene ancora tutt'oggi scelte sulla base del della situazione che c'era fino a qualche anno fa
Prima la Global ci siamo scoppiasse nel senso che mentre per quanto riguarda la finanza o altre commercio eccetera
Ogni paese ha delle regole di unione europea ha delle regole adesso lo sta creando gli Stati Uniti hanno delle regole
E ci sta invece ormai da internazionale non c'è nessuna regola cioè una cosa impossibile se abbiamo bisogno di dite che i governi le istituzioni nazionali vengono rafforzati
E creino delle regole a livello internazionale allora qual è la domanda occorre creare un governo dell'economia diventa nazionale
Secondo me è un interrogativo importante che io spero che sia sia presente già assegnata ma deve diventare un punto di riferimento di azione forte
Del governo dei governi principalmente poi sono quelli che hanno la voce in capire in questo senso
E io aggiungo non solo dei governi singolarmente il nostro in particolare come già sta facendo ma credo che la pressione maggiore va svolto da tutti noi da tutti noi non solo a livello politico anche all'interno dell'Unione Europea
Perché l'Unione europea deve svolge un ruolo importante e molti Paesi non sono d'accordo sulla base invece del dibattito è stato qui delle proposte sono state fatte
Da Fassino all'inizio grazie
Ero responsabile dell'ufficio di Roma dell'UCIMU ricordo che il difendi servito nei locali adiacenti e che alle due e mezzo puntuali riprendiamo i lavori
Grazie Giorgio Almirante farò slash perché a quest'ora posso fare solo questa da credente un settore in cui sono presenti piccola e media impresa le varie portano la maggior parte dei loro prodotti esportano tecnologia avanzata ho detto che faccio slash sì sì ingrana né del tizio che andiamo tutti questo settore non sia inserita nell'agenda dei lavori del designato per quello che riguarda l'abbattimento perlomeno la riduzione delle barriere doganali
è un problema per noi molto importante le lascio questo messaggio sappiamo di essere in buone nani contiamo sul sull'interesse resta un altro aspetto grazie tutta
Grazie per la collaborazione
Allora duramente puntuale riprendiamo grazie
Azioni ricordo sempre che non la cartellina ci sono le versioni complete nonché le sintesi a cui seguirà il dibattito in cui probabilmente otterremo gli interventi dei ministri che devono arrivare con interventi
Che si sono prenotati
Quindi do la parola al professor Riccardo Faini
Università di Presevo con in questo momento fondo monetario prego
Grazie presidente ringrazio gli organizzatori di questo convegno
Secondo uno storico francese gli economisti
Forniscono tue tipi di risposte e le piccole risposta dei piccoli quesiti
Delle piccole risposte a dei grandi quesiti
Il quesito che oggi ci viene posto quello del legame fra diritti fondamentali del lavoro e politiche commerciali è indubbiamente un grande quesito e la risposta che gli economisti che questo mio intervento darà sicuramente non sarà altri nel quesito stesso
Però credo che costruendo su quello che già sappiamo in materia
Costruendo su quelle che sono state le risposte
Che sono scaturite
Dalla società civile e dalle associazioni imprenditoriali dagli assetti organizzazioni non governative e delle associazioni non sindacali possiamo fare passi avanti significativi e soprattutto possiamo evitare degli errori
Che potrebbero non solo non consentirci di proseguire di progredire
Su la direzione giusta ma che potrebbero farci fare dei grafi
Indietro
Il tema della clausola sociale non è nuovo gli storici ci ricordano che centodieci anni fa la Germania proponeva alle altre nazioni europee
Di liberalizzare gli scambi e di fissare contestualmente la giornata lavorativa a un massimo di otto ore ricevendo un netto rifiuto
Da parte dell'Inghilterra già dall'ora decisa a non consentire a nessun Paese di interferire ecco e affari interni
La Società delle Nazioni mentre nasceva credo che mi si sono che non ebbe mai luce sono alti tentativi in questa direzione
Oggi il tema
Del miglioramento delle condizioni di lavoro nei paesi in via di sviluppo è un tema che la comunità internazionale devi fare affrontare con maggiore decisione di quanto non sia accaduto nel passato
Michel complessi birmana Jinder retto del Fondo monetario di cui si è parlato molto in questi giorni e le cui dimissioni vengono impropriamente ingiustamente attribuite a supposte carenze di gestione
Ricordava che la comunità internazionale atteso molte energie per consentire ai Paesi di adeguarsi al processo di globalizzazione
Ma che ora necessario confondere altrettante energie per far sì che i benefici del processo di globalizzazione come ricordava il ministro fino a questa mattina siano distribuiti equamente fra paesi e all'interno dei singoli Paesi
Necessario chiarire una cosa l'attenzione nei Paesi industrializzati i problemi del lavoro
Non nasce dal timore e non deve Marsh nascere dal timore che la globalizzazione abbia un effetto negativo sulle condizioni chi fitta e di lavoro nei Paesi industrializzati stessi
Non è vero non è vero che i Paesi con norme meno avanzate
In materia di lavoro su uno i paesi che attirano più Investimenti
Tempo fa suscitò molto scalpore il caso di una multinazionale americana l'outlet che si spostò dalla Borgogna verso la Scozia proprio nei giorni in cui gli la Gran Bretagna aveva rifiutato di ratificare la carta sociale per l'Unione europea ci si dimentica però che proprio in quei giorni
La Nestlé un'altra multinazionale europea spostava la propria produzione all'INPS persona Francia anzi presso la Bocconi e
Non è vero che i paesi in via di sviluppo abbiamo guadagnato indebitamente quote di mercato facendo lei fa sull'arma dei bassi salari
Sappiamo coloro che studiano lo sviluppo che bassi salari riflettono in generale bassi livelli di produttività e che una crescita del reddito si accompagna ha una forte crescita dei viventi salariale
Quei Paesi mi viene in mente il caso
Singapore negli anni ottanta che hanno tentato di crescere tenendo bassi i propri salari si sono ritrovati presto in condizioni difficili caratterizzate da forti squilibri sul mercato della futura ita una distorsione a favore dei settori ad alta intensità di lavoro che ha rallentato il processo di trasformazione industriale di questi Paesi stessi e pane a caso che Paesi punto come alcuni Paesi del Sud-Est asiatico abbiano presto abbandonato
Queste loro politiche di repressione della fuoco
Nel Polo cinque degli obiettivi quegli obiettivi che sono stati menzionati oggi Obiettivi notifiche obiettivi forti lo sradicamento del lavoro forzato l'eliminazione della discriminazione sui luoghi di lavoro
La diffusione del rafforzamento dei diritti di associazione sindacale eliminazioni delle condizioni che favoriscono il lavoro minorile
Nel porsi questi obiettivi dobbiamo chiederci quali sono i passi che dobbiamo fare
Il primo passo ovviamente quello di definire questi standard in materia di condizioni sociali
E credo che tutti possono concordare sul fatto che toghe nitrazione internazionale del lavoro sta facendo e ha fatto un ottimo lavoro in questa materia
Dal mille novecentodiciannove anno della sua creazione ha definito più di centottanta convenzioni che rafforzando i diritti dei lavoratori
Dobbiamo anche vigilare
A che queste convenzioni vengono applicate
E lì sarebbe utile che gli stessi Paesi mi vengono in mente in particolare gli Stati Uniti che della difesa delle condizioni di lavoro si fanno propugnatori siano anche disposti a fornire le risorse aggiuntive a Vito l'Ufficio internazionale del lavoro per svolgere questa funzione o civico comunale risorse necessarie il terzo livello e quindi quello più difficile e sicuramente più controverso
E qui l'ho fatto a fornire degli incentivi affinché questi standard vengono effettivamente applicate
All'interno dei Paesi e qui abbiamo due strade di fronte a noi una e la strada della clausola sociale
Di cui la creazione di un gruppo di lavoro all'interno dell'organizzazione mondiale del commercio è il primo passo una clausola sociale che nel che permetterebbe ai Paesi in particolare quelli industrializzati di applicare sanzioni commerciali nei confronti dei paesi ritenuti colpevoli di non rispettare le norme sulla furbo
Il secondo e la strada la seconda strada e la scalata di fornire incentivi positivi
Quegli incentivi di cui parlava il ministro stamattina
Di fornire incentivi positivi sotto forma di trasferimenti inedito di sostegno allo sviluppo
Per far sì che questi Paesi volontariamente non sotto la minaccia di sanzioni possano protettive sulla scalata di migliorare le condizioni di lavoro ecco che al proprio interno la società civile le risposte che scaturiscono dall'indagine del ministero
E assai divisa a questo riguardo i sindacati con l'abbiamo anche sentito questa mattina e gli interventi di D'Antoni che nell'intervento chi Cofferati favoriscono la clausola sociale
Le associazioni imprenditoriali esprimono e questo un fatto molto positivo un netto rifiuto per qualunque forma di protezione
Le associazioni non governative quelle intorno un ventaglio di posizione
Da coloro secondo cui al organizzazione mondiale per il commercio non va affidato nulla perché uno sgomento dall'imperialismo dei Paesi ricchi a coloro che favoriscono la clausola sociale a colui che invece che mettono in luce un fatto in particolare sto pensando all'intervento di Mani Tese secondo cui sanzioni commerciali finirebbero per colpire proprio chi si intende proteggete
Ed è proprio su questo punto su cui vorrei chiedere la forte riflessione
Lo sfruttamento del lavoro minorile il mancato rispetto dei diritti sindacali la discriminazione sul luogo del lavoro su uno fenomeni inaccettabili intollerabili
Ma sanzioni commerciali
Finirebbero per colpire proprio quelle donne quei bimbi che lavorano nel settore potature e che in tutta la prossima udienza pertanto costretti ad emigrare perso anche i settori in particolare il settore informale in cui minore la protezione socia e ben maggiore
Lo sfruttamento
Tali sport tali sanzioni poi finirebbero per colpire i beni ad alta intensità di lavoro
Probabilmente porterà ad una riduzione del salario dei lavoratori adulti
Riducendo il reddito delle famiglie incentiverebbe ero ancora di più queste famiglie a cercare fonti aggiuntive integrative di guadagno mandando i propri figli alla fuga
Come diceva il ministro Fassino non è con la minaccia di sanzioni contro commerciali che i Paesi in via di sviluppo saranno indotti a compiere uno sforzo per rafforzare la tutela dei diritti della Turco
Una minaccia che verrebbe percepita come un impenitente ingerenza
E la politica dei Paesi divisi in via di sviluppo creando ulteriori dei sentimenti
L'esperienza della luce l'unione europea emblematica
Il rafforzamento delle condizioni sociali non è passata attraverso sanzioni ma per vecchi incentivi attraverso politiche di trasferimento diretto o ancora qui impotenti dal caso e Paesi in via di sviluppo
Per sradicare il fenomeno del lavoro infantile è necessario scrive un'alternatività alla fuga infantile è necessario offrire strutture educative migliori in grado di riscattare il lavoro
Infantile il permettere prospettive punti undici e questo è costoso i Paesi molti Paesi non se lo possono permettere
Non se lo possono permettere in assenza di un intervento a sostegno pentito che bello sviluppo è necessario quindi credo cercare di coinvolgere anche istituzioni come la banca mondiale
Che della lotta alla povertà
Ha fatto la propria missione e che soprattutto possibilità e gli strumenti finanziari per operare con efficacia
In questo campo ed effettuano trasferimento di credito di risorse a favore dei paesi in via di sviluppo
Necessarie anche di fermare un ruolo meno Comin ente a istituzioni come vita più Chivu che invece puntano la locazione inevitabilmente per lato questo tutta sulle sanzioni più che sugli incentivi
E questa in ultima istanza credo la posizione dell'unione europea che chiede di creare un forum in cui vengano coinvolti tutte le istituzioni internazionali interessati quindi anche istituzioni come Livio come la banca mondiale
E
Su questa posizione riferendosi a questa posizione D'Antoni mi spiace di citare in sua assenza sosteneva che si tratta di una posizione debole
Io sono convinto invece che si tratti di una posizione fa di una posizione molto forte
Proprio perché recepisce fino in fondo Liberia
Proposto dal ministro stamattina sono servite anche dallo stesso D'Antoni che è necessario fornire incentivi positivi non minacce perché veramente sia fa e condizioni di lavoro
Io vorrei chiudere il con due osservazioni la prima osservazione che se oggi non ci occupiamo del problema delle condizioni di lavoro
Nei Paesi in via di sviluppo semplicemente per mettere a tacere la nostra coscienza
Per fosse utile ricordarci che lavoro minorile non tiene scottato solo per condurre quel pallone da calcio quel giocattolo che potremo cotture anche qui da noi ma la pongo minorile viene sfruttato soprattutto per produrre quella tazzina di caffè che oggi viene sentita
Qua nell'atrio quella tazzina di caffè che non siamo in grado di produrre nuovi e che pochi di noi sarebbero disposti rinunciate se vogliamo rafforzare la tutela dei diritti del lavoro se la nostra azione veramente mostra da Fini umanitari e non da lo scopo non tra tentazioni protezionistica
Io credo che dobbiamo rifuggire dalla tentazione di mettere in mano ai governi uno strumento ovvero le funzioni commerciali
Che un giorno non potremo più controllare e che in ultima finirebbero per colpire proprio coloro che si intende proteggere
Grazie professor premi anche per l'eccezionale rispetto dei tempi
Hai regalato anzi dovuti all'altro collega tutto alla parola Domenico Siniscalco Università di Torino e direttore della Fondazione Enrico Mattei
Grazie presidente grazie soprattutto gli organizzatori di questa interessantissima fase preparatoria del Millennium Round interessantissima perché a mio parere sta cercando di mettere in comunicazione spera che normalmente non parlano sia in senso verticale
A molto importante che ci fosse il primo ministro il ministro degli Esteri e così via questa mattina portati a discutere questi temi ed è molto importante che i temi che stiamo discutendo vengano anche da tutta quella consultazione
Con aziende organizzazioni non governative pubblica amministrazione e così via quindi io vedo una grandissima comunicazione dal basso verso l'alto e viceversa che arricchisce questo processo per esempio rispetto altri Paesi europei che invece hanno fatto un dibattito magari anche più esteso ma tutto livello parlamentare in cui non c'era questa osmosi necessari
Seconda cosa molto interessante ammette in collegamento temi orizzontale che molte volte non si parlano uno di questi esempi e quello che Riccardo Faini appena menzionato della clausola sociale del problema del lavoro ancora più estremo il problema ambientale
Estremo perché come vedremo molte volte non ci si parla chi fa i negoziati ambientale non parla con chi fa i negoziati commerciali
E non ci sarebbe niente di male se non fosse che l'ambiente non è un problema serio ma è una dimensione dello sviluppo economico una dimensione della globalizzazione non metterli assieme sarebbe come non mettere assieme
Il leggero lo scrivere cosa assolutamente complementari che sono due facce dello stesso problema
Allora in una conferenza come questa naturalmente non c'è bisogno che io mi parli del millennio Brando ne abbiamo parlato fin da questa mattina cito soltanto il fatto che il background di consenso il punto di partenza da cui tutta la comunità internazionale che si appresta a negoziare questa cosa al di dentro e anche al di fuori della del Baiutti o come in Cina o in Arabia Saudita
Vede la globalizzazione come un'opportunità
Si vede che da una parte c'è un pezzo di mondo che ha ottocento milioni di persone ricche longeve stabili e con tutti i risparmi tutti l'ottanta per cento dei dall'altra parte ci sono cinque miliardi di persone giovani in crescita tumultuosa con le Nord molto meno ricche senza tutti questi risparmi con enormi bisogni
Di rivestimento di crescita di produzione cosa serve quando si è di fronte a un caso del genere evidentemente sa con mercato serve un posto dove si scambino ebbene sì scambi di servizi i capitali per dare agli uni e agli altri quello di cui hanno bisogno
Ai Paesi meno sviluppati una possibilità di crescita di sviluppare il mercato e così via e ai Paesi sviluppati come noi uno impossibilità di impiegare le proprie ricchezze e i propri risparmi
In degli impieghi appunto che hanno un rendimento elevato è solo la ce lo possono avere talmente elevato da permetterci per esempio di pagare le pensioni con le più severe e così via questo è il beh creando iniziali
Dove sta il problema perché è importante parlare di ambiente
Perché tutti abbiamo capito che una globalizzazione senza regole è una globalizzazione che non ci porta molto lontano
Che il liberalismo se vogliamo metterla in questo modo non è soltanto laissez faire pure importantissimo ma è anche la rule of law e anche a una serie di regole riconosciute e di comportamenti riconosciuti condivisi e possibilmente osservati grazie agli incentivi di cui parlava
Proprio a fine
Allora l'ambiente questo caso è un caso nel quale se tu lasci andare le cose esattamente come sono adesso business as usual come si suol dire
Ci sono enormi esternalità cioè Effetti negativi sul benessere e sui costi di alcuni Paesi e di miliardi di individui generati da attività economiche di altri
Se o di consumo di altri senza contropartite monetarie
Se voi ci pensate i cambiamenti climatici globali allora il problema delle piogge acide al problema del buco nell'ozono della desertificazione non sono altro che colossali effetti Esterni che dobbiamo cercare di contrastare con quello che sappiamo
Dal punto che che mutuiamo dal punto di vista delle politiche conosciamo dagli anni venti non c'è niente di nuovo dove sta la difficoltà nel caso della deboli tutti o era il caso di questo negoziato
Sta nel fatto che non c'è ancora un organismo sovranazionale che posso imporre a nessuno questo tipo di regolamentazioni una questo tipo di regolamentazione in campo ambientale come in campo sociale
Vanno adottate volontariamente da Stati sovrani che molte volte hanno voglia di adottarle molte volte non hanno nessuna voglia di lottare
Se voi guardate ai problemi ambientali vedete che li si può vedere da molti scusati uso ambientale per intendere ambiente salute
Sicurezza all'alimentazione tutto questo genere di questi insieme che per brevità chiamando in tale ma che molte volte riguarda spetti
Anche conti
Se voi guardate questa cosa sulla stampa internazionale dico per dire vedete che essa si può vedere in modo molto diverso a seconda dei punti di vista c'è un punto di vista dei paesi industriali che hanno ormai sviluppato una forte sensibilità per questi problemi ellisse
Diamo la cosa in un modo
I paesi in via di sviluppo e Paesi emergenti dall'altro canto guardano a questa questione ambientale con un sospetto estremo come se si tratti di protezionismo nascosto come se noi volessimo imporgli delle regole sostanzialmente per creare delle barriere di tipo non tariffario al loro commercio rendendolo più rendendo i loro beni più costosi rendendo elevando anche delle barriere appunto se non producono con determinati standard e così via
E poi ci sono dei gruppi transnazionali ormai che sono i gruppi ambientalisti la stessa industria e così via che vede le cose con degli interessi di parte
Di volta in volta viversi per di parte non intendono maître negativamente ma sconti gli interest diciamo
Monolaterale
Ora
Se anche il negoziato curiosamente purtroppo si va come tutti i negoziati di questo carattere
Si va va prendendo la forma quasi di una trattativa sindacale in cui all'uno arriva lì con la propria piattaforma la propria piattaforma vuol discuterla non vuol mollare sta attento ai propri interessi cerca di ottenere dagli altri quello che più
Gli conviene
E non è forse il modo migliore di affrontare un negoziato che affronta questioni invece così importante così di lungo periodo
Se voi andate a vedere i documenti che la Commissione europea che sono gli unici che io sostanzialmente ho visto con cura sono molto dettagliate si va a discutere di problemi Edi questione molto particolare molto piccola perché i negoziati son fatti così non è che si va a discutere di filosofia si discute filosofie primi due giorni ma poi si va a vedere se le Colabello deve adattare anche la birra oppure no cioè son problemi proprio molto piccole
Ciò nonostante anche se i problemi saranno piccoli io sono convinto che ci siano che ci sia bisogno di una bussola che ci vada qualche principio guida per muoversi in mezzo a questi dettagli altrimenti mortale cioè anche per devo dire a poco appassionante
Allora io brevemente voglio toccare quelli che sono i quattro temi che costituiscono secondo me le quattro i quattro punti cardinali di questa discussione da cui non uscì non sono idee mie perché vi dico solide lungamente maturate nella comunità internazionale che si occupa di queste cose si siede accademica si seppe negoziale
Allora il primo punto importantissimo che s'è capito guardando con calma le cose che se il commercio estero la globalizzazione sono governate in qualche modo sviluppo economico non significa e non implica degrado ambientale
C'è una costruzione statistica che fanno gli economisti Schievano curve di cui versa ambientale mettete su un asse immaginate lo qua il reddito pro-capite mettete sull'altro asse
A l'inquinamento voi vedete che l'inquinamento pro-capite sale molto nelle prime fasi dello sviluppo fino verso otto nove mila dollari pro-capite poi a un punto di massimo e poi decresce fortemente perché mano mano che tu vai in un Paese sviluppato più infrastrutture più investimento più sensibilità ambientale e così via basta respirare l'aria del Cairo e l'aria di Roma per capire che l'aria del Cairo e più inquinata di quella di Roma per migliore qualità dei combustibili quella di Roma marmitte catalitiche e quant'altro si pone in un Paese ancora molto più ricco Paul mente ancora
Poltrone quindi non crediate che se il Paese
Come invece molte volte si fa nel dibattito corrente non crediate che se i Paesi in via di sviluppo si sviluppano la situazione ambientale sia destinata a peggiorare non è assolutamente detto specialmente se governiamo una cosa ce la cooperazione tecnologica e così via
Poca gente sa questa cosa nella mia relazione ho messo quindici di queste curve di cui piazza ambientale funzionano per tutti gli inquinanti purtroppo con l'eccezione di due i rifiuti che si producono praticamente senza punti di flesso
E la CO due che si produce con punti di flesso appena accennate quindi cresce con reddito pro capite questa della CO due è il secolo sapete quella che dà origine ai cambiamenti climatici e e il secondo dei grandi problemi
Non possiamo più trattare le questioni dell'ambiente la questione del clima come questioni separate dalle questioni del commercio questione dello sviluppo
C'è quel cono e Corrado Clini che si sta facendo da quando siamo bambini tutti negozianti sul clima per conto del ministero dell'Ambiente mi confermava che le due cose sono state gestite su binari assolutamente parallela assolutamente relativamente paralleli relativamente
Che non si toccano
Non si può fare così questo è più una mozione che viene dal mondo dell'ambiente che dal mondo del commercio ma finché considereremo le questione ambientale del clima da una le questioni del commercio estero dello sviluppo dall'altra come con separate io credo che non andremo molto lontano
E quindi una cosa della quale bisogna assolutamente mettere attenzione terzo cosa che abbiamo imparato ma che vale la pena di ribadire perché non tutti la sanno e che globalizzazione non significa omogeneità
Il mondo è diverso è fatto di culture diverse è fatto di modelli di produzione modelli di consumo diverse e così via non cadiamo intenti nella nel tranello di credere che se noi creiamo dei mercati mondiali la la diversità scomparirà
Non credo che possiamo poi a semplificare nel dibattito ma anche dalle dei questionari ricevuti direi che globalizzazione di nuovo se governato a ragionevolmente ammette tutta la diversità del caso
Quarto e ultimo problema come smontare l'arroccamento da vertenza sindacale che vi dicevo prima questo è molto difficile forse proprio difficili tutti le ricette sulla carta le sappiamo fare
Chi meglio chi peggio ma più o meno tutti non c'è assolutamente nulla di rivoluzionario nel capire quale sarebbe il punto di approdo ideale del negoziato Millennium Round
Voglio capire come possibile arrivarci qui devo dire un'autocritica la dobbiamo fare
Io nella mia relazione ho passato al setaccio tutte le posizioni europee sul Millennium Round
Non ho la sensazione che stiamo andando lì per concedere se vediamo qual è l'anno e per trovare un accordo se vediamo con la nostra posizione sull'agricoltura a me preoccupa moltissimo procuro il proprio nel senso che una posizione di grande egoismo si voglia chiamare le cose col loro nome
Se vediamo qual è la nostra posizione su altri temi più specifici o siamo paghi o siamo molto atteso
Io credo che questo negoziato nell'insieme abbia una qualche scena e poi qui ci sono in dettaglio tutte le cose ripeto non ve le sto a dire adesso perché la discussione generale e poi vorrei anche che emergessero dal dibattito che stiamo per avere ciascuno di voi hanno risposto al questionario in una quarantina di gruppi e persone ciascuno di voi ha portato suo problema quindi gli esempi li vediamo poi nel dibattito devo dire che l'impressione che ho io e che stiamo partendo da una situazione di grande arroccamento e che il successo o l'insuccesso del negoziato sui temi ambientali ma più in generale su tutti gli altri
Dipenderà dalla capacità di trovare una guida di trovare una chiave per mettere un po'tutti d'accordo perché senza chiave temo molto che dagli audiovisivi francesi all'agricoltura europea
Da problemi dell'Arabia Saudita che non è nel deboli ottimo ma ci vuole entrare a certe condizioni e così via si rischi
Una negoziazione senza fine non nel senso del tempo ma nel senso del risultato grazie
Grazie
Allora noi adesso abbiamo inizio alla fase degli interventi su prenotati poi quando arriveranno i ministri procederemo ad una integrazione dell'agenda
Quindi darei la parola adesso per primo al dottor Guerritore dell'unione produttori italiani
Di Terje bullone via cioè sì
Segue Massimo Bellotti della Confederazione italiana agricoltori
Grazie per avermi dato questa possibilità nello stesso tempo desideravo porgere il mio saluto alle autorità e a tutti voi presenti in particolare complimentarmi per questa
Utile veramente importante manifestazione
Io poi dopo dopo il volo stratosferico del mio predecessore devo tornare un po'con i piedi per terra e parlare visto che sono rappresentante dell'associazione
Italiana di produttori di pizzeria bulloni Riario Piliego su problemi un po'più concreti
Anzitutto mi preme dire che perché non so se tutti sanno che il settore che rappresento e uno dei direi principali non solo in Europa ma direi quasi nel mondo
E questo è dovuto principalmente per l'impegno che è stato fatto e che si sta facendo da parte dei stessi produttori degli industriali che investo no e che credono in questo tipo di professione che purtroppo quotidianamente trova sempre maggiori difficoltà
Diciamo così la globalizzazione è un termine estremamente vario
Un grande termini che vuol dire molto ma per quanto noi concerne la globalizzazione ha principalmente un significato di concorrenza
Si aprono quindi mercatini noi dove duriamo gelo affrontare diciamo una concorrenza sempre più forte
Spariscono scompaiono le nicchie non esistono più come ripeto nicchie in cui anche le piccole aziende perché il nostro settore si compone di alcuni gruppi molto importanti ma anche molte piccole aziende non dico familiare ma che vivevano ovviamente in questo prima settoriale
Ed è la concorrenza
Viene combattuti cioè si viene affrontata all'udire combattuta con l'impegno con un impegno diciamo di carattere aziendale dove c'erano gli investimenti dove ci sono nuovi modi di produrre
Eccetera perciò ci sono anche aspetti che non sono di competenza dell'azienda dica sì che il costo del lavoro l'infrastruttura ed efficienza delle infrastrutture ci sono una serie di termini di lividi elementi che il ville l'industriale in un deve subire questo fa sì che noi ci troviamo nei confronti dell'estero particolarmente della diciamo dell'Estremo Oriente in difficoltà
E questa difficoltà
E che diciamo
Una difficoltà che è stata rilevata particolarmente dagli Stati Uniti i quali hanno a tale riguardo messo un nano concepito una una F. cui che la fase di qualità
Che vuol dire che la tutela della qualità
L'impegno che ovviamente anche in Italia si sta portando avanti e questo della qualità
Ma noi dobbiamo considerare che purtroppo abbiamo un elemento che qui forse non è stato ben evidenziato che è quello che il nostro prodotto indifferenziato
Cioè mentre molti prodotti hanno una possibilità di marketing sul sul marchio di cui saprà ampiamente detto purtroppo noi questo elemento di forza non abbiamo non certamente uno compra l'automobile perché esistono quelli ritmo compra automobili perché alla fine
Quindi il problema della qualità che è un costo a volte diventa un fatto negativo cioè si verifica nelle nel nel fatto che il prodotto cattivo scaccia il prodotto buoni
Da qui la mia i cani hanno concepito lepri Kuwait allora questo significa che tutti i prodotti che prima non andavo negli Stati Uniti e non è uno oggi più accettabili si stanno riversando sul nostro mercato
E quindi è la competizione diventa improba cioè nel senso che non c'è una parità l'uguaglianza perlomeno sul piano della qualità
E qui è il problema che noi vorremmo poco
Non vorremmo forme attenzione soprattutto del ministro Fassino questo concetto che non significa un senso di protezionismo ma e uno appello alla diciamo così detta uguaglianza produttiva di qualità
Penso che voglio essere brand e quindi ringrazio
Per la vostra attenzione
Alla parola Massimo Bellotti presidente aggiunto della Confederazione italiana agricoltori
Segue seguirà Maurizio Meloni della campagna Stop Millennium Round
Grazie presidente
Il ministro della per l'agricoltura e le foreste De Castro stamattina ha già illustrato le principali proposte della delegazione italiana
Che sono stati in realtà recepiti in maniera significativa anche se non ne sortiva
Nel mandato negoziale dei ministri agricoli dell'Unione Europea del Millennium Round
Noi abbiamo partecipato non solo la mia confederazioni ma tutte le confederazioni professionali e piccole e del mondo cooperativa associativo dell'agricoltura italiana alla definizione di quelle proposte
E noi le appoggiammo
Perciò mi limito ad alcune sottolineature che peraltro abbiamo avanzato proprio ieri a Ginevra Aciman Copa l'organizzazione di tutte l'erogazione agricole europee dei quindici alla direttore generale dottor Murray stamattina qui e al suo staff per far capire meglio qual è la propensione degli agricoltori europei in questo negoziato
Mi limito perciò a brevi considerazioni a supporto
Di quanto diceva il ministro
La prima considerazione è che l'Unione europea è il primo importatore mondiale di prodotti agricoli mentali
Ed è dopo gli Stati Uniti d'America il secondo esportatore dei prodotti Space
L'Europa agricola
E agricoli industriale come giustamente detto stamattina esponente da Federalimentare Confindustria e dunque del tutto interessata
Io penso debba essere positivamente disponibile a un'ulteriore apertura dei mercati perché è un grande protagonista e mercati aperti
L'Italia da parte sua
è il primo produttore agricolo dell'Unione Europea quindici il valore aggiunto dell'agricoltura italiana è maggiore di quello francese
Quasi nessuno lo sa mai bene che si tenga presente
Non solo ma mi sembra di poter dire senza spocchia che il prestigio mondiale delle produzioni alimentari italiani in gran parte alimentari industriali alimentari italiani oltre che agricole non è secondo a nessuno
La dieta mediterranea assieme alla moda il mobile l'arte orafa il Bel Paese costituiscono i punti di forza i gioielli di famiglia del made in Italy nel mondo
Siamo dunque come agricoltura italiana e come in Augusto italiana insieme
A te le differenze distinguo di un Paese una Europa così complessa
Interessati all'allargamento dei mercati alla graduale riduzione di protezionismo secondo l'articolo venti dell'accordo di Marrakech che prevede una graduale non ultimativa riduzione delle forme Orte soprattutto di quelle forme come gli aiuti all'esportazione
Per esempio dei seriali di qualificati
O dello zucchero
In contrasto con la capanna
Che facciamo in modo frontale la leale concorrenza e trovo nel gruppo dei che la particolare aggressività e contraddizioni
Massimamente però assieme a questa realizzazione del disposto dell'articolo venti graduale e ragionata
Riduzione protezionismo anche tenendo conto dei risultati della corto con cui si concluse Millenium Round la guerra siamo ancor di più direi e in modo combinato e quasi condizionante
Se posso usare questo termine le virgolette interessati ad una regolamentazione come
L'ordine del giorno di questa conferenza ringrazio ministro Fassino aveva avuto a fare che le consentì l'opportunità esprime anche da parte di Nicola in questo senso ad una regolamentazione del mercato globale
Che renda trasparente assieme ai tipi di sostegni il riallineamento delle protezioni in riduzione la qualità dei prodotti
E dei processi cioè le diverse strategie di posizionamento nel mercato degli assetti produttivi italiani di ok nella Rengo del mercato mondiale
Si tratta
In questa trasparenza per un verso di rispondere a domande evoluta dei consumatori che non chiede solo merci ma chiede contenuti conoscenza informazione trasparenza sicurezza alimentare rispetto ambientale sviluppo ecocompatibile come qui si è detto
Dalle più parti
Ma anche
Se mi è consentito di vivere di consentire all'Europa e mi sembra l'Italia o meno quantomeno l'Italia riprenderà o meno di avere una strategia della competizione che si basa non già sulla massima compressione dei costi dei diritti sociali ma sulla massima evoluzione del valore aggiunto della qualità della tecnologia di un'area tra le più avanzate del mondo
Questa è la chiave prima parlava correlatore della chiave per evitare di essere puramente difensivi questa è la chiave aggressiva positiva
Che può proporsi per il versante agricolo ma certo non meno per altri settori come posizione strategica che parla mondo dell'Europa
Il nome non già della competizione quei prezzi diversi anche socialmente dei paesi in via di sviluppo ma questo apre spazi per inviluppo non è con il riso cinese che dobbiamo competere
Non è con la carne argentina non ecco la soglia delle grandi basi Fondiaria degli America
Ma invece sulla grande quantità dei prodotti sul valore aggiunto delle tecnologie sui prodotti d'origine sulle ricette arcaiche che sono diventate modalità sulla sicurezza alimentare e sull'eco-compatibilità di queste potersi in questo l'Europa lascia spazio ai Paesi del gruppo in questo dopo compete su un progetto diverso
E non è una questione morale in questione di fattori da quello che appare estendersi Progetto degli Stati Uniti che giocano invece sulla conquista dei mercati con le commodity cioè prodotti base senza marchio al minimo prezzo di mercato
Comprimendo così l'accumulazione primaria proprio dei paesi in via di sviluppo sull'esportazione agricola Balsamo il primo accumulo il potenziale di sui quindi l'Europa può in questo senso e non solo con l'apertura privilegiato ai mercati
Posizionarsi nel gioco dello sviluppo come elemento di apertura e ricognitori del mercato mondiale cioè ripetute più più in questo senso mercato e può mercato regolato mercato appresso
In questo ambito ciò solo ha traccheggiato come lineamenti che mi sembra corrisponda all'introduzione di quelle di del ministro Fassino ho letto tra l'altro la sua audizione al Parlamento i documenti anche l'incontro svoltosi in Italia con gli altri Paesi vorrei rimarcare brevemente per evidente economia di tempo che cortesia di husky ascolta l'attenzione sottratto
Che mi sembra i punti come dire
La triade strategica in cui si traduce questa concezione
Il primo è l'affermazione dell'agricoltura come modello di funzioni plurime cioè l'agricoltura multifunzionale con un modello europeo
Si tratta cioè di affermare che l'agricoltura nella realtà antropizzata dell'ambiente europeo che non è il Mato Grosso che non è neanche le latitudini della pampa
E le grandi estensioni di un rapporto orale fatto uomo territorio ma denso di uomini denso di opere di civiltà denso di storia Vietnam di avere consapevolezza che in Europa e in Italia più che mai
Ma qui non ci distinguiamo semmai confermiamo e rafforziamo l'identità europea essendo negli stessi parte decisiva dell'agricoltura europea come produttrice serto di beni vendibili
La Mercedes dell'impresa sta nel mercato
Il risultato dei fattori stando il saper produrre e vendere in competizione
Ma insieme nel produrre valore di esternalità quelli che diceva stamattina il professore che sono i valori della manutenzione ambientale del difesa dell'ambiente del presidente ritorni la sicurezza alimentare dei processi e dei prodotti evoluti anche in termini sanitari
D'altronde la fragilità del mercato globale ai progetti di sicurezza
La diversità
La mucca pazza ed altre prove hanno dimostrato come questa questione sia fondamentale
Un'agricoltura di Uccio che produce problemi vendibili mercato protoni problema prodotti non vendibili che vanno in qualche modo compensati
Questa è la linea che dal novantadue l'Unione europea ha avviato nella Pa
Cioè lo spostamento dal sostegno dei prezzi dei prodotti che sono falsificati del mercato pacificatori al sostegni invece di renderti ma motivati da comportamenti virtuosi qui sta la differenza con gli Stati Uniti d'America
I cani hanno col sei razze recentemente aumentato non ridotto l'aiuto agli agricoltori ma senza condizione alcuna noi vogliamo e noi agricoltori chiediamo che siano invece condizionate comportamenti ecocompatibili di rispetto del lavoro di rispetto dei diritti che cerca queste proposte questo comporta l'estensione della scatola perdo la conferma la squadra più il secondo punto è l'affermazione della qualità come trasparenza
Informazione a parchi e detriti terzo io ho finito e qui c'è il riconoscimento e come nazione d'origine qui c'è il progetto che è propria del Bietti pagine del terzo richiamato dal ministro De Castro e io equilibrio nelle difese riportato al ministro Fassino tre prodotti più difesi nella difesi emerge la questione mediterranea
Che è condizione per il consenso degli agricoltori e all'apertura ai Paesi e al notando riportando mediterranea se non c'è l'equilibrio delle difese si rischia la cotta organizzazione difensiva di agricoltura
Sono tre perni che mi sembrano traducono in concreto
L'immagine iniziale non ci poniamo non in conflitto collinare meno sviluppati nel mondo ma in complementarità nell'assetto delle strategie deflusso dei mercati
Mi sembra che l'agricoltura quindi debba superare l'immagine che spesso che in data difesa per partire alla
Ringrazio e chiedo scusa se i tempi sono stretti ma richiamerei tutti gli interventi dal alla disciplina del cinque sei minuti alla parola Maurizio Meloni il coordinatore nazionale della campagna Stop Millennium Round
Seguirà Franco Arquati
Gentili signori Gentile signor ministro
Ringrazio l'opportunità data mi per presentare le posizioni della campagna italiana erede della campagna dire mai al mai che ha contribuito insieme ad altre quaranta campagne internazionali
A bloccare questo inquietante accordo l'accordo multilaterale sugli investimenti presso l'OCSE e che adesso insieme a queste altre quaranta campagna più di mille trecento organizzazioni non che non governative tutto il mondo
Organizza questa grande manifestazione di proposta alternativa
Che si terrà a Seattle per i giorni del vertice e che aveva come slogan questo di stop Millennium Round
Perché è nostra proposta riteniamo opportuno che questo round sia un round pericoloso un round inquietante per tutta una serie di ragioni che per chiamasse spiegare in questi pochi minuti che ci sono da
Vediamo innanzitutto che sia molto importante avviare un processo di revisione degli accordi esiste
Ecco io credo che è sufficiente leggere quello che scrivo ogni anno l'UNCTAD
Cioè l'organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa di commercio e sviluppo per vedere come il quadro delle cose è molto diverso da quello che l'organizzazione mondiale del commercio ci dipinge io mi limito a citarne tre dati
Quarantasette Paesi meno sviluppati a causa dell'implementazione degli accordi l'Uruguay Round hanno dovuto pagare prezzi del Nord tre miliardi di dollari
La cifra non è altissima ma se considerate in paragone fare il reddito medio di questi Paesi voi capite che ha un peso enorme per quello che riguarda il decollo economico di questi Paesi
Questi Paesi hanno visto passare a dispetto di tutte le promesse realizzate la loro partecipazione al commercio mondiale dello zero virgola sette e lo zero virgola tre per cento
Quindi si è accentuata la marginalizzazione della partecipazione al commercio mondiale da parte presi otto voti
E l'ultimo rapporto UNCTAD uscito circa un mese prima che la Commissione europea definisse la sua posizione sul Millennium Round e l'organizzazione mondiale del commercio citato il fatto che laddove si sono avviati dei processi di liberalizzazione proposti all'Organizzazione mondiale del commercio c'è stata una caduta re reale una caduta dei salari reali intorno al venti trenta per cento nei soli Paesi latinoamericani una crescita pesante le disuguaglianze internet è un aumento della disoccupazione
Questo è il primo motivo di preoccupazione per cui noi e soprattutto le grandi movimenti popolari di amici del sud del mondo chiedono di rivedere gli accordi esistenti prima di aumentare il numero dei temi di cui l'organizzazione mondiale del commercio si occupi
Ma questo non è l'unico motivo di preoccupazione c'è la preoccupazione per i Paesi del Sud
C'è una forte preoccupazione anche per i Paesi del Nord e l'Agcom molte ombre dall'Organizzazione mondiale del commercio in soli cinque anni di vita ha modificato ben centosettanta leggi o regolamenti nazionali
Occupandosi in realtà solamente i tre temi c'è di agricoltura di servizi dedicati agli degli accordi sulla proprietà intellettuale
Molte di queste modifiche vanno nel senso di una diminuzione degli standard di protezione socioambientale pensate al caso dell'amianto in Francia
La Francia verrà proibito di mantenere un suo standard di protezione dall'amianto e come sapete ho materiale dimostrato scientificamente cancerogeno perché la sua legge nazionale superiore allo standard internazionale
E così via potremmo fare molti esempi la pesca di tonno negli Stati Uniti
Che è impossibile sarà impossibile per gli Stati Uniti discriminare tra una pesca ritorno realizzata senza trovare le reti dei delfini invece una pesca di sono realizzate Occidente anche i delfini durante la pesca questo perché esistono accordo l'organizzazione mondiale del commercio
Ereditata dall'accordo Gatt che l'accordo si metodi di produzione
Che impedisce di distinguere i prodotti in base al metodo con cui vengono lavorati
E questo pone secondo noi le legioni di occupazione anche la possibilità di inserire il tema del lavoro minorile dentro l'organizzazione mondiale del commercio
Quindi due motivi di preoccupazione per rivedere gli accordi esistenti un fortissimo motivo di preoccupazione per non inserire alcun nuovo tema dentro l'organizzazione mondiale del commercio
E crediamo che inserire il tema degli investimenti all'Organizzazione mondiale del commercio equivalga a recuperare seppure con un linguaggio modificato i principi dell'Accordo multilaterale sugli investimenti un accordo lungo e complicato da descrivere ma che si vorrebbe riassumere la formula tutti gli obblighi per i poteri pubblici tutti i diritti per gli investitori
Come crediamo che recuperare questo accordo anche un'organizzazione più ampia come l'organizzazione mondiale del commercio rispetto all'OCSE non diminuisca i motivi di inquietudine da parte nostra
Riteniamo che sia gravissimo l'accordo che soprattutto gli Stati Uniti vogliono realizzare l'organizzazione mondiale del commercio sull'abbattimento dei dazi su sulle foreste un accordo che tradotto alla lettera
Si potrebbe tradurre come accordo di libera deforestazione finalizzata ad aumentare del quattro per cento la domanda di legname mondiale
Voi capite o mentre il quattro per cento ha domande di legname mondiale
Visto dal punto di vista è la tutela della sopravvivenza della specie delle foreste significa accelerare quei processi deforestazione che poi vengono condannati in maniera solamente rituale delle grandi conferenze internazionali
Così come riteniamo che inserire con e sto concludendo il tema della spesa pubblica
All'organizzazione mondiale del commercio come vorrebbe l'Unione Europea sia particolarmente grave perché determinerebbe la perdita per gli enti locali e che gli Stati nazionali della facoltà ti discriminare positivamente a favore delle imprese locali
Ecco l'idea di non discriminare tra grandi imprese multinazionali e piccole imprese locali quando si tratta di realizzare appalti pubblici come capite la peggiore delle ingiustizie
Concludo dicendo che per noi è molto importante l'organizzazione mondiale del commercio oltre a rivedere gli accordi esistenti e non implementare nuovi accordi nella propria istituzione abbia un forte processo di riforma signor ministro un forte processo di riforma
Primo perché tutte le ONG del mondo continua l'organizzazione mondiale del commercio organizzazione meno trasparente meno democratica
A dispetto del fatto che rappresenta centotrentaquattro Paesi membri sappiamo perfettamente le decisioni vengono prese da quattro Paesi Canada Giappone Stati Uniti Regno europea anzi come dimostra il viaggio del presidente l'Unione europea Prodi a Washington dal presidente Clinton le decisioni vengono presi in due per oltre centotrentadue Paesi la seconda questione circa la trasparenza è difficilissimo entrare in possesso dei documenti e l'organizzazione mondiale del commercio a volte i Paesi del Sud del mondo che hanno difficoltà anche a pagare i viaggi per i propri delegati all'organizzazione o le organizzazioni di Società Civile si oppone su questi temi hanno accesso a questi documenti solamente con i documenti sono entrati in una fase preparatoria finale
E crediamo che su questo debba esservi alcun forte processo di riforma debbano passare almeno sei mesi prima che un accordo venga approvato e ratificato dai Parlamenti nazionali
Concludo con questo episodio raccontato questo episodio che la dice lunga sul vuoto della politica in cui l'organizzazione mondiale del commercio ha fermato il suo potere quando nel mille novecentonovantacinque fu votata da tutti i Parlamenti
Che fanno parte dell'organizzazione mondiale del commercio l'istituzione di questa organizzazione al termine degli accordi Gatt
Negli Stati Uniti Public Citizen che una nostro emergono netti con cui collaboriamo strettamente proposi un premio se parlamentari dicendo vediamo un premio di oltre mille dollari da versare in beneficenza se qualcuno di voi è disposta a compilare un questionario di cinque semplici domande quale dice che cos'è l'organizzazione mondiale del commercio per il quale dice
Che cos'socket cosa sto per andare a votare non si è presentato nessuno da questo questionario salvo un mese dopo un senatore repubblicano grazie al fatto che il voto era stato posticipato il quale sconvolto per quello che aveva scoperto
E rammaricato per per aver votato positivamente l'anno prima l'approvazione del Nafta decise di cambiare voto al al Congresso al giorno per giorno la votazione
Questo la dice lunga sulle tutto la dice lunga su un Paese come l'Italia particolarmente provinciali da questo punto di vista dove a quindici giorni dal Millennium Round non c'è stato nessun tipo di dibattito parlamentare sull'interrogazione seria
Quindi rimane anche di dire che si è parlato molto di dialogo e di comunicazione verticale orizzontale con la società civile a me pare che tutto questo non sia vero
La anche la convocazione che il ministro ha fatto recentemente agli organismi non governativi e secondo noi frettolose tardiva come frettolose tardiva è stata la convocazione fatta durante la vicenda il negoziato l'accordo multilaterale sugli investimenti cui siamo stati convocati dal governo il giorno diciannove ottobre
Quando il ventuno ottobre l'accordo è stato definitivamente sconfitto all'OCSE quindi solamente quarantotto ore prima
Quindi un'altra cosa chiederemo al ritorno da FIAT che si apre realmente un momento di dialogo con la società civile
Anche perché fortunatamente questo tema oggi un tema di dibattito nel mondo le associazioni che razza rappresentata nella campagna
Nel mondo del commercio equo e solidale delle botteghe le riviste che preoccupano questa campagna Dio NI gi come Mani tese di movimenti come Pax Christi c'è un dibattito il trenta novembre anche noi più di trenta città italiane manifesteremo
Sui rischi dell'Organizzazione mondiale del commercio che non è il demonio non è uno strumento l'imperialismo nulla di tutto questo per noi ma è un serio rischio per la democrazia la sovranità nel nostro Paese nei Paesi del Sud del mondo grazie
Franco
Arquati imprenditore già presidente della Federlegno Sarre dal Consigliere l'amministrazione Dell'Elce seguirà dottor Corrado Clini direttore generale della Siae al Ministero dell'Ambiente
Signor ministro signori
Come
Ex presidente di Federlegno e consigliere nel direttivo
Porto i saluti intanto del caro presidente Rodriguez il mio caro amico che non ha potuto essere qua ma si scusa
Perché è stato bloccato a Milano
Ma il tema che volevo portare era quel del settore arredamento che ha come diciamo immagine la leadership del design e della linea con oltre diciassette mila miliardi di esportazione e con oltre sette mila miliardi d'importazione di legname perciò siamo ben complici di guardare con attenzione regole e naturalmente diritti e doveri
Noi siamo pronti come categoria a fare gli imprenditori del mondo signor ministro non abbiamo problemi ad andare a fare impresa nei vari paesi dove c'è materia prima e dove c'è bisogno di industrializzazione
C'è un patema un problema che assilla gli imprenditori italiani quello di e che protezioni abbiamo voi sui design sul design sui modelli sui marchi in particolar modo signor ministro dalla Cina
Che si dovrebbe fare qualche cosa di più a livello europeo addirittura per portare questo continente dentro alle regole del gioco perché onestamente
Ci preoccupa andare a portare tutto il nostro know how e tutto il nostro lavoro e vederci poi sfumare anche la possibilità di certe condizioni di protezione che sono indispensabili perciò ben venga
L'italiano che fa l'imprenditore nel mondo ma le condizioni devono essere quelle di essere rispettati e protette
Altro discorso molto importante è quello della materia prima
Si parla di ambiente ma si parla anche di non sapere che abbiamo anche qui intorno a casa il nostro ambiente da curare abbiamo oltre tre milioni seicento mila ettari di bosco
Ceduo da resta restaurare dal terminal gestito dove potrebbe dar lavoro a oltre quaranta mila persone con cinque mila mini impresa e solo in Italia pensiamo all'Europa
Pensiamo che cosa vuol dire
Prevenire prevenire le catastrofi prevenire gli incendi
Ottenere anche qualche mille miliardo di Dimitri di materia prima di residuo ecco questo è un altro argomento che secondo me va portato all'attenzione non tanto europea ma del mondo intero
Le dico
Un fatto che mi riguarda da vicino vengo dal Brasile
Non ne nascondo che sono andata a fare l'imprenditore in Brasile
Che era
Era dovere enorme me l'ha insegnato negli anni
Ho trattato degli argomenti interessantissimi
Tra questi la foresta amazzonica
Abbiamo acquisito uno anche l'arresto grande area di foresta ma sono andato dal ministero cioè l'IBAN ma mister agricoltore
E ho presentato un progetto molto attento al taglio e al la riforestazione produttiva perciò il nostro progetto è tagliare uno e piantare due un Progetto di due milioni di alberi che in quindici anni con quel clima hanno la maturazione e si può dare ricchezza all'industria e risposta all'ecologia
Al mondo in cui viviamo è piaciuto moltissimo anzi le dirò di più che si son complimentati che un industriale
Dei Paesi industriali Barda pensare a preoccuparsi non tanto di tagliare ma quello di Fauré stare
Perciò questo un esempio di un imprenditore come possono essere tanti altri che si preoccupa di fare impresa ma si preoccupa anche di conservare l'ambiente queste sono due tre cose che vorrei lasciarle perché onestamente il nostro settore a queste problematiche nel fare impresa in paesi dove non c'è protezione
L'altra è quella di essere attenti a conservare il nostro territorio restaurarlo perché anche qui abbiamo della ricchezza che la lasciamo in abbandono
E può dare una risposta concreta sia all'ambiente che alle industrie del settore
L'altro ancora è quello di essere pronti ad andare a fare l'impresa dove c'è la materia prima e continuare a fare impresa invece in Italia
Con la ricerca lo sviluppo tutte quelle peculiarità che ci riconoscono e ci
Apprezzano e ci fanno apprezzare in tutto il mondo grazie
Grazie Franco Arquati anche per questa testimonianza di una iniziativa aperta pragmatica e lungimirante
Ha la parola il dottor Corrado Clini
Seguirà la onorevole Luciana Castelli io vi ringrazio molto
Questo può opportunità io sono direttore generale ministero del dell'ambiente come ricordava Domenico Siniscalco
Ci occupiamo ci occupiamo da bambini di negoziati
Internazionali in materia di protezione all'ambiente due cose molto semplici nella stessa sette settimane nella quale si svolgerà la riunione di Seattle avremo a Pechino la Conferenza delle Parti dei Paesi firmatari del protocollo di Montreal
Uno dei temi in discussione a Pechino sarà la regolamentazione di divieti di produzione e di commercio dei prodotti chimici pericolosi per la fascia di ozono
Limitazioni che dovranno riguardare i Paesi in via di sviluppo che in base al protocollo di Montreux dal due mila e quattro avranno cominciare a limitare consumi e produzioni di questi prodotti
Abbiamo già avviato da due tre anni attraverso un Fondo multilaterale al quale partecipa in maniera impegnativa anche l'Italia un programma di accelerazione degli impegni di questi Paesi in particolare in India in Cina e in Sudamerica
E abbiamo un grande ostacolo rappresentato dal fatto che la commissione permanente per la regolazione delle controversie in materia di commercio internazionale presso la Word Trade Organization
Ha in alcuni casi bloccato questi processi in corso accogliendo dei ricorsi
E dunque il primo approdo del problema di fondo al quale ci troviamo riguarda il fatto che mentre a livello internazionale con protocolli che sono sottoscritti e ratificati dai Parlamenti nazionali si assumono impegni per la protezione dell'ambiente che riguardano anche limitazioni del commercio internazionale dall'altro lato c'è un foro internazionale che può rendere vani questi accordi
Allo stesso modo il
Il dottor Arquati ha presentato un attimo fa un modello di Prodi Progetto di gioventù implementa action cioè di in di impegni comuni fra paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo
Per la protezione globale dell'ambiente e in questo caso per la riduzione con l'assorbimento delle missioni belliche carbonica è un meccanismo stabilito dal protocollo di Kyoto stiamo negoziando abbiamo avuto una riunione molto interessante ottava quindici giorni fa tra Paesi sviluppati Paesi africani e sudamericani e si è parlato molto soprattutto della possibilità di intervenire sul sui programmi del della coltivazione delle foreste
Per l'assorbimento di le Carré carbonica ma anche in questo caso le regole che stiamo preparando hanno questa questo vincolo rappresentato dalla incertezza del quadro di riferimento nell'ambito della portrait d'organisation le stesse cose valgono per la Convenzione sulla biodiversità in altri casi siamo molto preoccupati del fatto che il draft della del dichiarazione ministeriale per Seattle abbia tra parentesi quadra
Tutti i riferimenti che riguardano la protezione dell'ambiente globale a cominciare dagli stessi riferimenti che riprendono testualmente le frasi le parole concordate ormai otto anni fa Rio de Janeiro
Nella conferenza ambiente sviluppo ora il problema è molto è molto semplice e concludo
Noi riteniamo che il round di negoziati che si aprirà dopo Seattle dovrà risolvere la divergenza tra gli accordi internazionali di legalmente vincolanti e le norme del commercio internazionale oppure al contrario potrebbe essere opportuno che nella dichiarazione finale
Di Seattle sì escluda ogni riferimento alle normative ambientali lasciando che queste siano regolamentate attraverso gli accordi internazionali grazie
Onorevole Castellina
Seguirà al professor sacerdoti
Con Luciana Castellina signor Presidente ed in Italia cinema
Io sono molto contenta di questa conferenza perché mi pare che sia la prima volta che finalmente si dà trasparenza a un dibattito attorno a un processo decisionale così importante come quello che avrà inizio adesso era FIAT Tel
Non è avvenuto prima
Da Briotti ho acquistato sempre più importanza e a questo non ha corrisposto affatto un analogo interessa e da parte non dico della società civile che bene o male ce ne interessata anzi io ai Magic qui ci sono mi pare in qualche modo sconcertante l'assenza della società politica vale a dire la latitanza del Parlamento
Che viene chiamato di solito poi interviene al momento della ratifica degli accordi quando come sapete bene si può dire solo sì hanno e non si può più intervenire nel Processo
Io interesse dell'opinione pubblica italiana lo diceva D'Alema questa mattina
è stato minore di quanto ci sia stato in altri Paesi e debbo dire che lo è stato il minore in particolare per quanto riguarda le vicende culturali che hanno invece animato grandi mobilitazioni in Canada in Francia e in altri Paesi europei
Anche qui l'industria cinematografica e dell'audiovisivo che badate è tre volte quella chimica due volte quella dell'automobile in termini gli occupati
Anche questa un po'latitante anche queste abbastanza curioso perché anzi Hutter iniziano negoziati che hanno al centro la vicenda dell'audiovisivo e che avranno quindi un valore importantissime da cui dipenderà molto della di come li dell'industria dell'audiovisivo in Italia perché in ballo ed è in discussione a seconda di come l'Ave negoziati tutta la legislazione di sostegno che viene offerta oggi alla industria dell'audiovisivo
Dicevo c'è stato meno attenzione in altri Paesi c'è stata molta in particolare come sappiamo nel novantatré che al momento dell'Uruguay Round
E al momento in cui è stata stabilita la cosiddetta eccezione culturale e poi nel novantotto in relazione all'argomento correlato del ma il
Ho detto cosiddetta eccezione culturale perché dobbiamo credo essere consapevoli che l'eccezione culturale non è mai esistita
Credo che rischiamo di fuorviare c'è la continuiamo ad usare quello che c'è stato nel novantatré è semplicemente la mancata offerta di liberalizzazione per i servizi audiovisivi culturali che è molto meno e soprattutto e molto transitorio
Perché sappiamo bene che quella mancata offerta di liberalizzazione si inquadra pur sempre in un contesto di spinta verso una ulteriore crescita di liberalizzazione quindi sarà soggetta pensione
E in secondo luogo e soprattutto perché quell'accordo copriva le tecnologie dell'epoca e non quelle nuove ora in sei anni i servizi si sono moltiplicati in questo settore
E quello che abbiamo dunque acquisito nel novantatré sotto l'etichetta chiamiamola per intenderci eccezione culturale non è dunque niente affatto sicuro
E io credo che sebbene assai confortati dalle dichiarazioni del ministro Fassino a Milano delle dichiarazioni nella stessa sede della ministra Melandri stamattina quella del sottosegretario vinta
Qualche preoccupazione per come negoziato su questa questione andrà io continuo aderire ce la voglio solo dire due parole da questo punto di vista perché diciamo il la non liberalizzazione dei servizi culturali perché la teoria dei vantaggi comparativi su cui si fonda il libero scambio
Va bene per i frigoriferi che sono uguali sia che si facciano atto un book tu a Los Angeles a Roma Hong Kong mentre un film che si fa
In parte anche credo per le piante per le sementi principi e così via
Voglio dire il mercato non può garantire la salvaguardia delle differenze di identità che sono poi quelle che danno dinamismo una società e che rappresentano anche ciò che dare radici e valori ad una collettività
Non è protezionismo dire che questo deve rimanere fuori è io credo la garanzia di un populismo che sarebbe assai impoverendo intervenisse appendersi
Allora io credo che noi dovremmo arrivare prima o dopo ad una dichiarazione di esclusione di queste materie dalla liberalizzazione degli scambi
Una dichiarazione che venga paventa ed UNESCO in una sede anche colpi dire prestigiosa non è naturalmente argomento di negoziato questa è un argomento a parte dovremo operare affinché l'UNESCO Park è stato una proposta che è stata fatta
Arriverà una dichiarazione in questo senso non è materia di negoziato allora lì resta il problema di mantenere il livello delle offerte del novantatré e però di estendere quel criterio alle nuove tecnologie ai nuovi servizi perché non rientri dalla finestra ciò che era stato messo fuori dalla porta
Allora
Due sono le osservazioni le nuove tecnologie hanno moltiplicato i canali e abbiamo però un fortissimo rischio che questo corrisponda una riduzione delle fonti che alimentano questi canali a rischio dunque del plurilinguismo
E questo il nome di una teoria di cui si parla molto a livello europeo pochissimo a livello italiano chi era famosa teoria della convergenza
In base alla quale telefonia e audiovisivo sarebbero ormai la stessa cosa il nome di una evidente reale ed oggettiva convergenza tecnologica
Tutto pasta oramai attraverso gli stessi Dettori
Sia una telefonata che in un film
Ma questo non vuol dire affatto che un sembra sia uguale una telefonata e che un fax sia uguale un programma culturale mantengono una distinzione profonda anche se partono passano tutte e due per lo stesso Vittore non solo l'industria telefonica e interessata
Quanto si parla dieci o quindici minuti
Ma indifferente sempre quindici minuti si dicono delle sciocchezze o si recitano delle poesie
Per l'industria culturale evidentemente la qualità di ciò che si dice in quella quantità di tempo e ciò che è determinante quindi le due cose non possono essere confusi allora quale modello di accordo io vorrei ricordare qui all'attenzione l'accordo sulla telefonia imperi comunicazioni di base che è stato fatto in sede d'avvio Trio nel novantasette e che ha stabilito un principio mi pare molto importante vale a dire si liberalizza il trasporto cioè di Dettori ma non sciocche viene trasportato e cioè non viene liberalizzato e tutti quei tutto quelli segnali elettromagnetici che sono contenuti in un programma
Questo concetto se non lo applichiamo a tutto credo che ci consente la una distinzione razionale e quali alla forza di un accordo che è già stato fatto è vero che sono rimasti fuori da quell'accordo nel dare tu non transmission
Che si è arrivati una discussione molto complicata sul cosa sia davvero il broadcasting l'audiovisivo e così via ma insomma è un punto fermo
Seconda osservazione la questione di internet
E anche qui io credo che vada fatta la distinzione fra un web e Ciocchetti già pranzi qua on line
Perché teniamo conto i nostri calcoli ci dicono che di già fra un un paio d'anni noi saremo al quindici venti per cento
Del il che il cinema passerà per il quindici venti per cento attraverso internet
Questo fra qualche anno in prospettiva sappiamo che sarà molto di più quindi è tutta praticamente si avvia a passare di là e allora è chiaro che non possono essere gli stessi criteri di regolamentazione ma che altri criteri
Dobbiamo pro o contro dobbiamo provare a salvaguardia di quel pluralismo di cui parlavo prima
Ultima considerazione IMI sono commi occupa adesso di cinema mi sono occupata lungo del DAP Bettiol quanto presidente della Commissione perenne relazioni economiche internazionali al Parlamento europeo
E in realtà Nike cosa assistiamo anche questo dibattito ne è la testimonianza
Che sempre più argomenti vengono collegati alle questioni del commercio ed è giusto e naturale che sia così e che però questa organizzazione mondiale del commercio che pure conta già diversa di l'epoca in cui c'erano soltanto il gatto e completamente separata dall'insieme delle altre istituzioni di governo globale
Noi sappiamo bene che non è stato così fin dalle origini nel quarantasette quando fu pensata per la prima volta un'organizzazione mondiale del commercio che era la invito international trade Organization era collegata Alda l'idea di una regolamentazione del commercio anche l'idea di inserire nella stessi istituzione un settore un qualcosa che si occupasse dell'occupazione dello sviluppo non ancora dell'ambiente perché non c'era ancora bene o invece siamo alla separazione di queste cose infatti vedete quanti difficoltà proviamo a dire delle clausola sociale si vede vecchio pare il bitter quell'altra cosa è un altro organismo io credo di essere una bella idea se l'Italia non ha si attenne ovviamente ma si facesse promotrice di una riflessione complessiva sull'istituzione del Governo mondiale che riprendesse quei criteri dell'aiuto
Che non furono approvati perché il Senato americano del quarantasette non ratificò ipotesi della carta dell'Avana che era stata
Ha la parola al professor sacerdoti
Seguirà il dottor Frontini dell'ANCI
Io mi rallegro di questa ampia consultazione la società civile segue questi temi quanto meno l'università voglio dire che la Bocconi oltre al tradizionale versante economico
Abbiamo un unità di studio che segue gli aspetti legali della globalizzazione dei negoziati internazionali delle regole
Perché uno degli aspetti quello su cui vorrei soffermarmi in questo breve intervento e proprio quello di ricordare come ci sia stato un salto di qualità con l'Uruguay Round siam passati da un sistema di accolga la carta soprattutto commerciale Licata
A un sistema normativo un'organizzazione mondiale di scambio un'organizzazione l'OMC
Questo del funzionamento del sistema evidentemente essenziale ed è anche qualcosa di cui non si è parlato qui che all'ordine del giorno disse attrice pure forse non ci si aspetta un delle grandi novità
Per garantire il funzionamento pomposamente il sistema nel rispetto degli impegni dell'apertura dei mercati il rispetto delle regole la reciprocità dei mutui benefici che riguarda gli stati le economie e riguarda le imprese
Taranto questo sistema commerciale è stato accennato qui già da alcuni interventi che è più strutturato e di altri ha poi gettato la tavola del commercio
Davanti ad altri aspetti che forse gioia sono più essenziali come l'ambiente il lavoro
La dimensione culturale che non godono di un quadro istituzionale non vi sono dei round periodici nei quali si possono portare delle nuove esigenze
E di qui questa tendenza che al limite anche pericolosa di vedere tutto sotto la lente sopra gli aspetti del commercio della disciplina del commercio delle sanzioni commerciali
Si possono risolvere molti problemi ma non si può pensare che tutti gli altri aspetti diversi globali lavoro gli scambi la cultura l'ambiente scusate scambi
Possano essere affrontati soddisfacente mente solo dal punto di vista del commenta comunque un fatto che la spinta alla globalizzazione apposto un sistema di regole che è andato avanti ad altro
Di queste leggo le vorrei ricordare che uno degli aspetti fondamentali del sistema di soluzione delle controversie affidato in modo molto innovativo sistema di arbitrato dipende squilli due undici italiani che siamo sulla lista dei Penguins
E detto Gerbino io ci troviamo a questo tavolo anche se non siamo mai stati cambi chiamati a dirimere
Controversie commerciali internazionali un sistema di appello
E questo sistema da un lato ha funzionato abbastanza bene io un lucido che da solo le statistiche delle controversie che ha fatto a cui ha partecipato alla comunità e gli Stati Uniti è un documento che proviene dalla Commissione comunitario se funziona
Forse lucido rispetto al power point troppo
Vecchio da da poter funzionare ma non importa
Premette dapprima staccare
Comunque
Un sistema di risoluzione delle controversie che è molto importante perché consente di garantire i benefici che ci si attende
No ma
Ecco no argomenti
La comunità partecipata diciannove casi su ventiquattro che si sono completati
In quattro casi ha preso l'iniziativa e li ha vinti tutti quattro in quattro casi è stata citata come diciamo convenuta
Due vinti due persi due persi naturalmente sono i famosi canneti degli ormoni e delle banane siamo intervenuto in quasi tutti gli altri casi diciannove casi su ventiquattro la comunità ha fatto valere un interest
Gli Stati Uniti addirittura fatto valere venti in ventiquattro casi su ventiquattro gli Stati Uniti son partecipata non attaccato dodici volte in ambienti dieci
Secondo la Commissione sono stati convenuti cinque volte gli amplessi tutti e cinque sono intervenuti anche in altri casi quindi un sistema molto importante voglio ricordare che dove questo sistema ha mostrato un po'la corda
è dopo le decisioni cioè e possibile c'è l'obbligo di adeguamento ci sono le compensazioni che possono essere negoziati se no si è vittime di ritorsione queste ritorsioni come si è lamentato qualche imprenditore prima sono Cossa eccola e quindi il inadempimento sulle banane portami rischio un blocco sui servizi oppure sulla proprietà intellettuale
E io vorrei qui vorrei anche criticare le la posizione della Commissione CEE perché in certi casi invece di rispettare le decisioni per quanto spiacevoli sia lo perde una vertenza
Soprattutto voglio dire il caso Banana che fosse a meno in coinvolge meno delle questioni d'ordine generale come il principio precauzionale la sanità le proprie del caso un modo e noi ci siamo arroccati in sostanza la difesa delle non so se dei produttori di banana dei paesi associato non dei loro importatore col fatto che abbiamo esposto altri imprenditori altri ascoltatori comunità agli operatori a ritorsione da parte degli Stati Uniti
Tra l'altro in un sistema giuridico come la Comunità europea questi imprenditori non dovrebbero dovrebbero a loro volta ricorrere difendersi nel sistema comunitario perché i loro diritti non dovrebbero essere oggetti
Di mercanteggiamento anche se sappiamo bene quanto il ministro Fassino abbia anche a Washington credo battaglia tra ex post per ridurre queste questioni quindi qui abbiamo un aspetto così abbiamo altro vorrei poi ha puntato un secondo tema la globalizzazione non è la disciplina globalizzazione non è solo nell'OMC
Ma anche un'istituzione globale mi sembra irrealistico pensare che ci saranno il Fondo monetario internazionale sulla trasparenza dei movimenti finanziari e i meccanismi di finanza internazionali anche altri io qui vorrei ricordare per esempio l'OCSE che può gambizzazione di settore dei Paesi industrializzati ha promosso una convenzione contro la corruzione del commercio internazionale che è stata approvata nel novantasette lo ricordo tra l'altro io sono stato membro del comitato che l'ha redatta per evitare che la concorrenza nei grandi appalti e contratti internazionali sia falsata
Dare bustarelle in Marco sei generali nigeriani e i politici indonesiani adesso quelli russi naturalmente sono all'ordine del giorno e quindi per mantenere condizioni trasparente di concorrenza ebbene questa convenzione è stata gratificata da diciotto Stati
Dei G7 la ratificati cinque la Francia lo gratifica entro la fine dell'anno
Il disegno di legge di esecuzioni ratifica giace al Senato innevato da vari mesi da sei mesi dopo che il Parlamento ha raccontato questo sono anche spina nel fianco perché noi appariamo sui giornali le nostre imprese faranno brutta figura sembra che il nostro Stato voglia proteggere delle regole ormai superate e quindi io come dire che anche questa è una cosa importante non c'è solo lo ha mentito un Paese nel quale voglia farsi valere come una delle grandi potenze mondiali
E siccome col podio qui si vuole il dibattito e qui parlo come cittadino io dissento molto sull'eccezione culturale e con la prestigiosa
Onorevole Castelli
Qui mi sembra che si segua un po'troppo la Francia la paranoia francese diciamo sull'ex Ciocchetti Oreglio son nato in Francia son cresciuto in Francia quindi non posso credesse attaccato su questa mi spiace vedere che il francese la cultura francese che era la nostra infanzia un con al parametro dalla cultura mondiale diventato un'eccezione che va protetta dal governo francese come i panda nelle montagne del Tibet
Tant'è
Qui ci sono anche dei dei valori e dei cittadini vogliamo una cosa è dire che la cultura è qualche cosa di diverso che necessita regole particolari e per la tutela del pluralismo culturale che è sacrosanta e l'industria
Culturale europea i canali distributivi alterabili cosa dire che la cultura va tenuto fuori che i governi possono fare quello che fa
Vogliono che il protezionismo il sovvenzionamento dell'industria non so se la Raiot Berlusconi
è è autorizzato questo va a bando dei diritti fondamentali dei cittadini di accedere all'informazione culturale nella lingua che voglio e come voglio
E questo la difesa alla Corte europea dei diritti dell'uomo si vuole impedire di vedere i film americani di vedere i per gli americani dimettersi
Nel web americani no perché questo si riduce questa cosa quindi
è vero che c'è un aspetto mercantile è vero che c'è l'aspetto culturale ma c'è anche un aspetto del mondo globale di diritto alla comunicazione e l'informazione per tutti se noi chiediamo ai nostri figli ai giovani che cosa guardare che cosa vedono che non può essere facilmente trascurato perché qui si rischia l'accesso su alla fine quelli io vorrei che l'Europa non si metta su questa linea grazie
Proprio grazie allora Antonio Grottini dell'Anci l'associazione dei contatori segue Mauroy Brizio di Legambiente
Sono Antonio Prati inizio presidente dell'Associazione nazionale calzaturieri italiani ringrazio ministro Fassino anche se ora non c'è per la disponibilità ascoltare i problemi delle varie e organizzazioni imprenditoriali
Per noi il Millenium Round rappresenta una cosa molto importante due parole sul settore per far capire quanto sia importante
Questa negoziazione per il settore calzaturiero siamo un settore abile stretti
Nelle varie regioni calzaturieri che nonostante l'incidenza della manodopera che rasenta circa il quaranta per cento riusciamo a produrre nel novantotto quattrocentoventicinque milioni di paia di scarpe non ci riusciremo nel novantanove
Che rappresenta un surplus di per la bilancia dei pagamenti due due quasi dodici mila miliardi e quindici mila miliardi in esportazione
Purtroppo i problemi che ha il nostro settore sono che non riusciamo a esportare in tutti i Paesi perché la Schett rappresenta per noi grosso bacino d'utenza nella quale riusciamo a collocare una fetta nonni indifferenza delle nostre esportazioni e pensiamo che dell'ottantuno per cento che esportiamo l'Italia rappresenta il quaranta per cento del totale delle calzature prodotte in Europa
Il cuore e il ventitré per cento viene esportato in Germania c'è da Germania rappresenta per noi novantuno milioni di paia esportare nel novantotto
Purtroppo le nostre esportazioni anno mille difficoltà in vari Paesi extra c'è tra cui i Paesi o che non rispettano le regole che avevano acquisito durante il precedente Uruguay Round e primi paesi nei quali difficilissimo esportare perfezionismo e anche per altre ragioni
Lasciamo perdere i Paesi meno importanti come sono Messico e anche importanti come India Brasile e Thailandia ad altri paesi e vorrei parlare un attimino è per noi è di fondamentale importanza del Giappone Giappone parliamo del secondo Paese industrializzato al mondo
Questo è una fortuna sfortuna che non hanno fortunatamente i nostri altri colleghi del tessile abbigliamento e Pellettieri in quanto hanno libero accesso sul mercato giapponese
Noi calzaturieri invece siamo molto penalizzati in queste ore Paesi che potrebbe essere una valvola di sbocco forse più importante della sulla Germania
Nel quale siamo riusciti a collocare nel mille novecento novantotto quattro milioni e mezzo di Pavia in Germania ne abbiamo collocare novantuno milioni di paia
I problemi che abbiamo su questo Paese sono enormi
Sia perché le quote sono in mano a pochissime aziende Trading Company che le detenga noi quando non ce la fanno a raggiungere le quote vengono rivenduti ad altri i dazi che questo Paese ha si aggirano il minimo dal diciotto virgola nove per cento ad arrivare al ventisei virgola cinque per cento per quello che riguarda le quote in mano
Per l'extra corte e vale fino al quarantuno per cento e siccome democraticamente i giapponesi applicano sempre la quota più alta significa che noi loro i nostri importatori devono pagare il quarantuno virgola cinque per cento per cui diventa quasi matematico
A essere impossibilitati a esportare Giappone io le la Chiesa vuole che glielo dico al ministro Fassino
Per noi un una struttura importante come quella calzaturiera italiana
Avere in mano e la possibilità di poter esportare in Paesi importanti come il Giappone sarebbe recuperare di quote di mercato e non indifferenti rappresenterebbero anche per la bilancia dei pagamenti un surplus è notevole per cui per noi
Questo negoziato Serious riusciamo a fare in modo di aprire mercati importanti come il Giappone
E anche altri mercati interessanti sui quali è solamente noi calzaturieri cosa che non succede per il tessile abbigliamento e Pellettieri saremo veramente avvantaggiate
Noi auspichiamo signor ministro che ci ascolti in questa in questo senso perché sarebbe veramente importante per l'industria calzaturiera italiana poter aprire in primis il Giappone e anche gli altri mercati grazie
Grazie presidente
Il signor Mauro Brizio responsabile Ufficio internazionale di Legambiente
Segue Marinella Correggio dalla campagna contro le valvole
Grazie scusate per l'abuso grazie
Io credo che
Vada guardato con favore questa iniziativa
Perché condivido alcune critiche sono state mosse come dire che affrettare però bisogna sempre iniziare
Per credo che questo sia uno dei pochi politici almeno dell'Unione Europea dove questo confronto è stato avviato prima della start-up del Moro l'aumento
Credo che uno degli impegni
Il Governo debba aveva col prendersi e quello di durante tutta la fase del round avere un confronto continuo
Con i diversi soggetti coinvolto il
Perché dico questo perché è evidente che uno dei problemi si pongono una serie di problemi si pongono che vanno gestiti vanno gestiti per appunto costruire delle regole
Che realmente riescano a governare il processo di globalizzazione
Che deve far fronte a diverse questioni una delle questioni centrali e quella ambientale
Non è un caso che il santuario del liberismo e non certo dell'ambientalismo quale di economista è stato costretto a dedicare quattro settimane fa
La copertina col titolo Why Grinch dollaro cioè il
Questo
Con un ammiccamento fortissimo agli ambientalisti dove vi siete vedete voi che voi dovete essere dei grandi sostenitori del processo del da Virgilio perché Mammano che si che la grazie alla liberalizzazione e c'è una crescita dello sviluppo e quindi al benessere globale e voi ricordatevi voi soprattutto ambientalisti occidentali che la l'ambiente si può salvaguardare con le famose curve a cui diceva prima Siniscalco solo col crescere del bene questo come posso dire è un approccio diciamo un po'semplicistico perché come appunto Siniscalco dimostrava prima qua non sempre vero e guarda caso su una delle questioni centrali che a quella febbre del pianeta questa diciamo quest'approccio toppa alla grande allora vediamo un attimo sinteticamente quali sono le questioni prima
Cioè
Una il principio precauzionale deve essere uno dei principi fondamentali una delle regole del gioco fondamentali
Due
Ci deve essere trasparenza partecipazione e democrazia
Tre
Bisogna che il dub tutti io non sia un primus inter pares ma nella geografia nell'arcipelago
Delle agenzie internazionali
Svolga il proprio ruolo di concerto con gli altri
Agenzie internazionali mi riferisco in particolare ai multilaterale imparò mentale agreement ossia quelli che Corrado Clini diceva
Gli accordi globali in campo ambientale legalmente vincolanti penso alla Convenzione sui mutamenti climatici penso alla convenzione sulla biodiversità
E badate bene questo non è come posso dire privilegiare un'agenzia piuttosto che un'altra quasi un oggetto del contendere pesante
Noi ci troviamo in una situazione tanto per fare un esempio visto che altri stati richiamati in questa giornata la Convenzione sulla biodiversità il nostro Paese la sottoscritta
Ebbene a Cartagena e fallito
La l'accordo sul protocollo sulla biosicurezza il che sta a significare tutta la partita dei gigli e mo'
Per un motivo molto semplice che gli Stati Uniti d'America hanno preteso che ci fosse la clausola di salvaguardia subambiti io ossia che le che comunque fatto salvo che sottoscrivo il protocollo fatto salvo che poi dopo in sede di laboratorio questo non venga ridiscusso
Allora dico qui dobbiamo capirci perché il nostro governo ha sottoscritto tra allora quali sono le regole del gioco io che con per altezza non so se anche per le ministre io amo tantissimo la pallacanestro però quando decide di partecipare io so che si gioca in cinque il canestro e altro tre zero cinque allora lei debba essere uguale per tutti e non è che io gioco con una squadra dove rimette il canestro dal mio lato a a novanta centimetri al suo a cinque metri d'altezza
Cioè capiamoci
E questa è la situazione attuale e questa
Allora
Su questo il nostro io concordo pienamente con quanto diceva questa mattina Paolo De Castro il ministro su due questioni una la posizione e la posizione dell'Unione Europea
Due
Ebbene a Seattle si avvia ma fino a quando Clinton non ha infatti tra sì chiudo due secondi solamente fino a quando Clinton ha il fast track
Stiamo ancora caro amico
Tre e importante l'introduzione Dione e su questo è un risultato pulito che il governo sia come dovrebbe rivendicare con più forza l'introduzione della clausola per quanto riguarda i prodotti tipici
Ebbene questo è una cosa molto importante perché è strettamente connesso a quel protocollo sulla biosicurezza
Perché questo perché il protocollo perché i prodotti tipici significa su questo c'è un accordo verso altri ambientalisti parla di Legambiente delle tre organizzazioni agricole e dei
Questo lo pubblico per quanto riguarda e quindi un ampio sotto appoggiato dal dal ministro De Castro per quanto riguarda il no ingegnoso per la valorizzazione dei prodotti tipici
Sono strettamente connesse alle due corsi
E su questo credo che
Bisogna andare a come posso dire migliorare rafforzare la posizione dell'Unione Europea su una questione l'allargamento a nuove aree negoziali deve essere subordinata alla sia ENI ossia la stessa inabili qui Impact Assessment è stato dato mandato ad un esperto indipendente
All'università di Manchester ebbene questo deve essere
Vincolato ai risultati di quello studio sulla sul sull'impatto da sostenere ambientale altra questione molto importante e chiudo sto chiudendo ebbene nel processo decisionale
Ci deve essere anche la partecipazione il coinvolgimento la società civile delle istituzioni due
Nel discussa attualmente anche attenti d'usura
Una forma di partecipazione gli ottimi dolci dove
è fondamentale perché altrimenti ancora una volta è una questione che ci casca in testa il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali ed europeo
Durante tutto alla parte negoziale utilizzando ministro Fassino anche una strumento del trattato che molto sottovalutato per cosa o spiega il coordinamento delle del parlamento è un'OPA certi problemi sopra quelle comunitarie del questo parco nel quale da Bettino prima fondamentale
Con la partecipazione in questo sport processo della società civile ultima questione e chiudo veramente sì sì sì ultima questione e chiudo veramente e quella riguardante
Il principio precauzionale è opportuno carattere in coerenza con quanto detto prima venga dato mandato subito affidato all'UNEP
Di definire quale come posso dire la strumentazione necessaria per implementato
Questo è importante per un per una questione solamente perché da quando ci debba Brizio il gruppo di lavoro ambienta commercio modo nessun risultato diciamocelo chiaramente altrimenti
Il l'economista Norbert fatto con la copertina
Due perché questa è la dimostrazione concreta che realmente o in oppone qualcuno tende tutte le varie agenzie svolgono il proprio ruolo di concerto in maniera complementare altrimenti
Le nostre precauzioni che ci sia un da brutti io che vuol normare apprezzo il commercio
Altri settori che non le competono è fondata io credo che questo non sia vero sta a tutti noi dimostrare il contrario a partire dalla commissione dal dell'unione europea e dal nostro governo grazie
Marinella correggeva dalla campagna contro l'embargo all'Iraq
Se qui la materia in discussione la libertà degli scambi e sono le regole che dovrebbero permettere secondo le parole
Come
No no
V la materia insomma è appunto la la liberalizzazione degli scambi e sono le regole
Che dovrebbero permettere questa liberalizzazione nelle parole del ministro Fassino di o globalizzare non solo l'economia avrà il progresso bene ad una riprova del fatto che forse queste le regole di apertura
Sono un po'sbilanciate a favore dei Paesi dominanti
C'è una situazione che è assolutamente contraria alla a quanto si dichiara no cioè al fatto che vogliamo gli scambisti sempre più liberi ed è ad esempio l'embargo applicato al all'Iraq l'embargo all'Iraq durata nove anni un embargo internazionale e poi ci sono molti gli embarghi unilaterali da parte degli Stati Uniti comunque per quanto riguarda l'embargo all'Iraq a non possiamo dire che questa restrizione degli scavi la restituzione totale abbia portato un progresso perché sono morte un milione di persone un milione di cittadini iracheni naturalmente si tratta di uno strumento assolutamente errato per i fini che si propone poi sono ci sono i fini ufficiali e quelli ufficiosi gli unici due paesi al mondo che insistono
Per nel senso di mantenere questa embargo sono gli Stati Uniti e lì la Gran Bretagna pur tuttavia questo embargo continua riteniamo che visto che nell'ambito del Millennium Round si parlerà di tutto e questo poi può essere può non essere neanche tanto giusto ma visto che lì si parlerà di tutto
Qualcuno dovrà pur sollevare
Il problema di questa assurdità quindi appunto l'esattamente il contrario della libertà degli scambi ma una proibire ad un Paese qualunque comunicazione commerciale neanche culturale
Con l'esterno con il risultato appunto di un milione di morti di stenti di malattie di un'altra pedina analfabetismo che calotta e di un lavoro infantile si parla molto no di lavoro infantile che non c'era
E che invece adesso c'è abbondantemente grazie
Gli anni assistente del presidente
Per i rapporti internazionali di Confcommercio
Segue Filippo ciuffi dell'ucciso
Grazie buonasera ministro Passera
Io poi molto brevemente anche perché siamo in chiusura volevo solo fare un paio di considerazioni
Cominciato intanto da rallegrarmi di questo appuntamento augurando neanche che poi ce ne siano magari altri cioè la nel corso del negoziato
Noi saremo comunque a Seattle con Confcommercio all'interno della delegazione italiana anche di questo ringrazio il ministro
La prima osservazione riguarda il commercio dei servizi che è materia molto vicina evidentemente gli interessi dei nostri associati
Come tutti noi sappiamo i servizi son venuti assumendo negli ultimi tempi nell'ambito dell'economia dei Paesi sviluppati una rilevanza mai avuta prima ma quello che forse a volte ci sfugge che l'Italia è protagonista di questa vicenda sì e infatti abbiamo gli Stati Uniti e al primo posto come esportatori di servizi con quasi duecentotrentaquattro miliardi di dollari
Ovvero il diciotto per cento del totale mondiale di servizi scambiati
E subito dopo Inghilterra e Francia l'Italia e a settantuno miliardi di dollari quindi al cinque e cinque per cento delle esportazioni totali il mondo e comunque prima di Giappone Olanda
Anche se alla Repubblica federale prima
Il Co gli scambi di servizi oggi sono un quinto del commercio mondiale totale
Ecco noi non riusciamo a costruire come come paese e tutte le conseguenze che bisognerebbe tirare ovvero lo sforzo anche da impostare su questa questione del del commercio di servizio
è evidente che il la Seattle e negli anni successivi di servizio essi ci si occuperà molto
Io credo che bisogna rafforzare in questo campo gli impegni già presi soprattutto riguarda telecomunicazioni ribasso servizi finanziari
Dove ancora permangono nonostante gli accordi già sottoscritti importanti ostacoli di tipo quantitativo e discriminatorio agli scambi internazionali
Ora noi pensiamo che la rimozione di questi ostacoli potrebbe essere uno degli obiettivi primari del processo di liberalizzazione perché andrebbe anche riguardare settori quali
E qui evidentemente come Confcommercio forse siamo anche più interessante servizi marittimi
Trasporti Energia ma anche audiovisivi
Dove l'ultimo round come sappiamo più di tanto non ha potuto fare
Tornando all'energia e trasporti in particolare la questione delle regole di disciplina della concorrenza
Non è ancora stato del tutto definito vi sono come peraltro anche nelle telecomunicazioni ecco operatori dominanti
E anche l'accesso alle reti attende un piena liberalizzazione
Commercio di servizi e commercio in generale si legano con un altro concetto quello della concorrenza e qui bisognerebbe potere disporre ci auguriamo che Seattle ciò che verrà dopo
Lo faccia
Occorrerebbe poter disporre dicevo di una disciplina che limiti i comportamenti anticoncorrenziali
Spesso le imprese transnazionali mettono in campo anche nei nostri Paesi avanzati non solo né per il senso di tutto
Ne servirebbero poi regole
In qualche modo non impediscono l'accesso al mercato
Anche a imprese che non hanno queste caratteristiche
Manca comunque un accordo complessivo di riferimento in materia di commercio e concorrenza che disciplini trasversalmente le pratiche distorsive della concorrenza
Un'altra questione che ci sta abbastanza a cuore riguarda gli investimenti internazionali noi vediamo in Italia che questi investimenti anche quelli produttivi quelli speculativi a volte creano più problemi di quanti ne risolvano e allora l'appello e che la nostra delegazione possa con forza a spingere per
Regole
Non che ingabbia inondazione di investimenti evidentemente vogliamo che si muovano in modo libero regole vuol dire regole del gioco da da far rispettare
Commercio investimenti sono sempre più complementari ma il commercio
E stato regolato in fondo a un sistema uniforme di regole multilaterali che lo governano non si può dire lo stesso per gli investimenti che spesso sono sir regolati ma non in modo organico sono spesso regolati da accordi bilaterali e poi vari integrazioni regionali
Quindi se in ambito d o n ci si potesse andare a un sistema di rancore multilaterale in qualche modo definitivo che desse maggiori garanzie
Questo sarebbe per noi auspicabile
All'interno degli investimenti evidentemente dicevo ci sono gli investimenti a carattere puramente speculativo
Notizia
Di ieri questo il ritiro di Cambrésis è stato legato ad avvenimenti che conosciamo tutti comunque
Ciò che è accaduto nell'ambito dalla finanza internazionale negli ultimi anni
E la coda di qualcosa che è cominciato molto tempo fa forse anche se non è materia della proprio dell'OMC un collegamento tra le regole del commercio e quelle degli Investimenti o del movimento di denaro che infonde commercio anche questo
Commercio di denaro un bene con un altro una merce come un altro che si scambia non sarebbe male non so se tecnicamente questo sia possibile sarebbe comunque auspicabile una maggiore collaborazione tra organizzazione mondiale del commercio del Fondo monetario
Termino con un considerazione
Noi possiamo esercitarci sugli aspetti tecnici di questo negoziato ma credo che questo veramente sia un mestiere che appartiene ai tecnici
Invece credo che non dobbiamo sottovalutare gli aspetti politici che ci sono anche molti di noi temono che questo negoziato cosiddetto del millennio posso andare anche peggio di come sia andato quello precedente perché perché il problema del rapporto transatlantico con tutto quello che è successo negli ultimi tempi dazi che cominciano a rispuntare
Ormoni transgenici
Commercio elettronico insomma tutte queste belle cose che sappiamo e lì e e allora quando ha di nuovo non so cosa si possa fare certamente sarebbe nostro pure io che si potesse presentare come europei perché no come italiani
Mi pare che il ministro nell'intervista che ho letto ieri sui giornali tornasse anche su questo tema la mondializzazione non deve essere un annullamento delle particolarità nazionali corregionali e non può certamente essere una pietra posata sulle chance di sviluppo dei paesi che ancora sviluppati non sono credo questo probabilmente il vero poi tema politico di questa Assemblea scappa
Del comma componente della presidente nazionale dell'UCID Unione cristiana imprenditori e dirigenti
Segue Pier Vittorio palla break
Io ringrazio e saluto autorità e i presenti devo dire che temevo di essere all'inizio un po'fuori dal coro ma ho visto che ci sono numerose anche sensibilità verso temi che riguardano un po'anche i valori umani
E che ora io ho fatto una una sola riflessione in particolare attiene al rapporto tra globalizzazione
E capacità creativa forse non è molto abituale parlar di questa ma insomma una brevissima riflessione
Lo hanno già detto peraltro autorevoli esponenti rampa ceduto il processo il capo non è Castellina che
Guai a pensare che i processi di globalizzazione possano
Omogeneizzare
I consumi o pensare di omogeneizzare i consumi quindi avere un appiattimento
I processi di globalizzazione per converso sono una grande occasione per esaltare le specificità
E quindi anche le diversità come è stato detto la la la positività della nella forza Gatti creatrice quindi anche
Migrante problema nella divulgazione della conoscenza è stato anche toccato la forza dinamica del potere della conoscenza
Del resto se non fosse così ne andremmo contro l'uomo
Andremo contro l'uomo
Oggi
Quando ci stiamo risvegliando da un lungo sonno in fondo abbia vissuto gli ultimi decenni caratterizzati da grandi in truppa menti
L'impupamento nella pubblica amministrazione mi truppa membro della grande industria e questo ha causato spesso quello che il boia chiamava magistralmente il sonno della ragione che genera mostri
Quindi un riappropriarsi della capacità creatrice senz'altro momento forte
E noi auspichiamo che chiunque vada poi graziato abbia nella sua valigia il desiderio la spinta di conservare di sostenere i valori i valori che a volte non sono negoziabili dobbiamo dircelo con chiarezza
Valori che non sono negoziabili ti aiutino a rivalutare anche la forza della utopia creatrice ed è la speranza costruttrice
Come atto di amore nei confronti dell'uomo che continuando ogni giorno applicare completa l'altro ordinare misteriosa o per il suo creatore impongo ci vuole coraggio lo ha detto il ministro ante fra marmi sopraffino
è una sfida richiede coraggio e quindi quel coraggio
Che come diceva la Piva importantissimo ci vuol coraggio di Cristoforo Colombo e non la paura dei suoi compagni di viaggio il mondo nuovo cioè
Ed è quindi possibile per venirmi io aggiungo solo affrettiamo cinque grazie
Dottor Pier Vittorio ma la pratica dell'istituto del diritto comparato collegasse trabocco
Grazie signor ministro signor presidente Fini ore
Nella valutazione del rapporto tra commercio internazionale diritti fondamentali del lavoratore nonché dei suoi possibili sviluppi nel contesto del Millennium Round non è possibile prescindere da un'analisi puntuale per la situazione esistente
Riguarda la quale mi permetto di proporre in questa fede giusto qualche spunto apparentemente poco noto secondo un taglio di carattere essenzialmente giuridico
L'esistenza infatti di una lunga serie di misure unilaterali posti in essere fin dai primi anni Ottanta dagli Stati Uniti dapprima nell'area grigia della cooperazione allo sviluppo per esempio la Caribbean Besin Initiative
E il sistema di preferenze generalizzate americano
E successivamente nel settore del commercio internazionale perse come la clausola trecentouno ha già dato origine ad accese discussioni
Si apre il loro contenuto sia per le modalità selettive con cui sono state applicate ancorché saltuariamente vista l'assoluta rilevanza della posizione americana nell'economia mondiale
La compatibilità di tali misure con il regime attuale dell'Organizzazione mondiale del commercio appare fortemente dubbia
Peraltro esse sono tuttora in vigore e potenzialmente azionabili in qualunque momento
Per lascia poi la trattazione di altre misure unilaterali ancor più controverse come la Helms Burton
Che hanno minacciato di influenzare pesantemente il commercio internazionale e che andrebbero ricondotte quanto prima Affori negoziati multilaterali
Anche l'Unione europea fino alla conclusione della Quarta Convenzione di Lomé dieci anni fa ha già ampiamente affrontato in senso bilaterale e multilaterale le tematiche del commercio internazionale della protezione dei diritti umani nei rapporti con i Paesi in via di sviluppo
Nei cui confronti esiste oggi una fitta rete di accordi commerciali e di cooperazione dotati di clausole sociali di clausola democratica di clausole di protezione dei diritti umani e dell'ambiente
In particolare l'articolato approccio comunitario che investe i diritti umani in generale di cui i diritti dei lavoratori sono vale la pena di ricordarlo soltanto un aspetto settoriale
Va tenuto in debito conto insieme l'atteggiamento di chi Pinto incentivante proprio della Comunità europea
Che è sembrato risultare più accettabile alle maggioranza almeno dei paesi in via di sviluppo rispetta misura invece di tipo sanzionatorio e punitivo
Concludendo signor presidente signor ministro con particolare riferimento ai rischi del protezionismo mascherato che sembra sempre prendere più piede
Un atteggiamento non sufficientemente attento all'esistente può da un lato riservare brutte sorprese in sede di negoziato specie tenendo presente la già ricordata e complessa interazione tra Congresso e amministrazione americana
Dall'altro può portare a sottovalutare esperienze impegni già sottoscritti da molti Paesi in via di sviluppo
Impegni che potrebbero nell'avviso di chi parla rappresentare una base di partenza negoziale già molto avanzata
Per affrontare con successo il tema degli standard sociali e la costruzione di un sistema internazionale più a misura d'uomo grazie
Grazie a lei
Tanto salutiamo al ministro onorevole Melandri
L'ultimo intervento del dibattito Massimo Pieri presidente di comparse
Grazie signor ministro
Io
Intervengo per ultimo nel dibattito per esprimere
Una mia perplessità e anche una mia ignoranza io veramente cosa vuol dire come l'inflazione non lo so
Cioè ovviamente questa mia affermazione una presa di posizione diciamo
Una presa di distanza
Processi che non sono ancora tanto diari e non so
A me sembra piuttosto
Che il mondo sostanzialmente sia diviso in due
Una parte di umanità che cerca che si definisce portatrici di verità assolute
Sul piano religioso economico
E via via di forza e di potere
Che volontariamente o involontariamente agisce per uniformare tutti ad un unico modello
E una parte di mondo che attualmente apparire sembrerebbe più debole
Che invece si muove nella direzione di mantenere costantemente la propria identità
La propria diversità la prima cerca di assomigliare in tutti i modi la seconda cerca di differenziarsi in tutti i modi
è questo il caso
Di quella che noi abbiamo chiamato e chiamiamo
La diversità culturale
Pure qui dare la definizione che è stata decisa in un documento che si chiama la risoluzione di Roma che s'è stato proprio firmato in questa sala un anno fa circa da una serie di organismi internazionali popoli indigeni
Organismi dell'ONU
Nella quale si dice
La diversità culturale e linguistica e lo strumento l'arte o il mezzo la tecnica di esistenza con cui l'umanità interrelazione con la diversità ambientale
La percepisce la conosce la gestisce la conserva la cresce
La diversità culturale esprimo una relazione locale
E funzionale l'umanità con il suo ambiente ecologico ed è fonte di soddisfazione e felicità perché la pratica siccome io credo che potremmo forse definire un obiettivo comune per tutta l'umanità
Che non è un obiettivo religioso
Io credo che tutti tutti gli uomini e tutte le persone del mondo abbiano l'abbiamo sempre avuto in comune un unico obiettivo il godimento della vita
E se ne andrebbe quasi che quella parte di ma parte di umanità testardamente insiste nel percepire l'infelicità
Perché tutto ciò che procede verso l'omologazione verso l'uniformità verso l'assomigliare verso il partecipare a modelli comuni porta l'infelicità perché richiede nuove ricerche
Nuovi nuove approssimazioni mentre invece sembrerebbe che la felicità e la soddisfazione
Siano la base della diversità e di chi continua a cercare la diversità
Ora io magari un po'fuori dagli schemi volevo ricordare una cosa che forse a qualcuno è sfuggita
Alcuni mesi fa è morta l'ultima rappresentante di un popolo
Il popolo Onassis
Il quale era un popolo nomade del mare quindi macinate qui la specializzazione di questo popolo che è stato sterminata un'operazione diciamo di conquista chiamiamola così non molti anni fa circa settanta anni fa
In Argentina
Per appunto per conquistare la Patagonia destinarla ad un uso economico di allevamento e altre risorse che poi dato scarsi risultati
E appunto questo popolo è scomparso così come scompaiono le specie come scompaiono come si riduce la biodiversità si riduce anche la diversità culturale eppure questa cosa è passata inosservata vapori uscita immaginati cosa significa essere l'ultimo rappresentante di un popolo
E vedere proprio popolo che scompare la propria identità alle proprie tradizioni allora se questi sono i risultati
Della globalizzazione o della mondializzazione o dove dell'universalismo
Mi spiace ma io non credo che tutto ciò fosse ineluttabile io penso che
Esistono invece delle tendenze che vadano nella direzione opposta altrimenti non si spiegherebbe perché la Scozia si è separata dall'Inghilterra du mila cinquecento anni perché i serbi e gli albanesi continuano a combattere dopo circa tre mila anni
Perché da Norvegia e sta un altro elemento interessante non entra Fellow europea con la seguente motivazione potete andare a verificare il documento noi apparteniamo ad una tribù differente
Ce ne sono anche altre motivazioni ma questa motivazione riportata del dove nel documento ufficiale
Quindi sembrerebbe quasi che ci sia un'aspirazione la diversità
Noi in conclusione
Diciamo che la diversità in realtà è una risorsa
Che deve essere curata mantenute gestita che fonte di benessere e fonte anche di business anche gli affari economici pone che non è vero che l'economia debba procedere verso unico modello che ci sono un'infinità di elementi che invece fanno capire che questo processo probabilmente non funziona
E ha come unico risultato la distruzione sistematica di risorse ora nella convenzione sulla biodiversità che è stata nominata altre volte ma anche in altre convenzioni ma questa è importante come riferimento si è scoperto che tutt'oggi circa il settanta per cento di tutta la biodiversità mondiale oggi è in mano indigena
Cioè è ancora nelle mani di quei popoli che l'avventuriero assaltatore Cristoforo Colombo
Diciamo conquistò cinquecento anni fa e dette il via ad un processo che più o meno continuano oggi ancora quelli sono popoli e zone del mondo dal quale si cubano conoscenze si rubano
Elementi conoscitivi sì sì rubano erbe seducono medicine alimenti e così via come già è avvenuto cinquecento anni fa
Più del sessanta per cento di tutta l'alimentazione Orticola diciamo de de cerealicola del mondo oggi è basata su prodotti prodotti all'epoca cui non prodotti nelle Ande quindi siamo di fronte
Ho concluso
Allora
Io spero che siccome questi sino a come sono argomenti che in qualche maniera sono previsti nel nell'agenda della riunione di Seattle che diciamo questo processo e questo riferimento alla diversità come risorsa venga preso in seria considerazione
E considerare il fatto che ciò dovrà portare inevitabilmente ad una riconsiderazione
Del divide il concetto di diritto ad una riedizione del diritto probabilmente arrivando ad un concetto paradossale che è quello che la legge non deve essere uguale per tu dovremo perciò probabilmente la vera necessità di elaborare un nuovo nuove ricerche
Dove dovranno essere acquisiti elementi concettuali ed operativi come leggi tradizionali
Legge orale preservazione della conoscenza collettiva proprietà intellettuale collettiva mantenimento la diversa delle identità collettiva diritto alla diversità preservazione di luoghi riti sacri
Gestione collettiva di territori riconoscimento di settori di autogoverno e di auto decisione ed altro
In altre parole noi ospitiamo che alla diversità
Biologi avrebbe alla diversità biologica che è strettamente collegata alla diversità culturale venga dato uno spazio significativo che la porti a poter dialogare con noi sullo stesso piano e allo stesso livello
Perché chi per chi gestisce la diversità culturale è veramente un'altra parte di umanità che si trova sul nostro stesso piano sul nostro stesso livello grazie
Ecco ci avviamo alla fine dei lavori adesso l'intervento
Di Giovanna Melandri ministro per i Beni e le attività culturali ministro Ronchi sta arrivando il ministro Livia Turco si scusa per gli impegni al Senato per il finanziaria prego previsto per
Ma intanto io desidero ringraziare il ministro del Commercio con l'estero Piero Fassino che ha offerto a tutti noi e oggi questa importante occasione di confronto
Un'occasione di discussione di riflessione a poche settimane dall'avvio a Seattle del nuovo ciclo di negoziati internazionali della da Brizio e ringrazio anche Piero Fassino non informalmente per aver saputo con grande sensibilità vestire i panni del regista
Nella cabina di regia che il Governo ha voluto costituire con l'obiettivo di comporre dentro un quadro organico
La posizione negoziale del nostro Paese
Ministeri ma anche se vuole dire forse soprattutto oggi forze sociali si sono potute confrontare in queste due ultime settimane anche oggi con l'obiettivo di far arrivare prima all'Unione Europea
E adesso a Seattle tra venti giorni una voce sola per parte del nostro Paese io non mi dilungherò
Nelle così riflessioni anche nelle descrizioni di scenario macroeconomico
Che con molta nettezza sono state tracciate nel corso degli interventi di questa mattina
I processi di globalizzazione dell'economia mondiale sono ormai
A tutti noi notti con i vantaggi ma anche con i rischi
Che si comportano e io voglio affrontare un tema che è connesso a uno dei rischi
Rischi rischio riassumibile nel pericolo di una
Spaccatura
Nella società della comunicazione globale
Che trainano in maniera impetuose processi di sviluppo economico tra una parte del mondo che
Sì che produce conoscenza
E cultura e una parte del mondo che
Non produce o per lo meno non in mente nella mercato mondiale
Prodotti culturali
Sono rischi rischi connessi anche alla difesa del pluralismo e vorrei anche dire rischi connessi alla difesa della diversificazione della produzione dell'offerta culturale sull'autostrada dell'informazione
Dico questo per entrare ridente mente immediatamente nel tema che come Ministro per i Beni e attività culturali più direttamente mia riguarda e che mi è stato anche chiesto di declinare cioè la difesa della eccezione culturale del principio dell'eccezione culturale o meglio dell'esenzione chiesta e ottenuta
Come è noto dall'unione europea
All'esito del precedente round di negozi di negoziati per ciò che riguarda le politiche culturali e in particolare le politiche Delladio visivo
Un tema su cui ministri della cultura si stanno interrogando che è stato oggetto di verifiche costanti negli ultimi mesi
In particolar modo o con la Francia la Germania la Spagna Inghilterra
Vorrei cominciare innanzitutto con col definire in maniera precisa i termini di questa discussione di cui spesso si smarrisco no
I i propri profilo per i servizi audiovisivi nell'Uruguay ora non l'Uruguay Round non è stata posta alcuna eccezione culturale
Ma trentatré Paesi tra cui l'Unione Europea
L'India la Cina e altri ancora hanno chiesto e ottenuto un'esenzione dall'applicazione della clausola della nazione più favorita che come evidente cosa diversa
Vista cioè la particolare importanza del settore audiovisivo per le politiche culturali dei TAR dei paesi membri dell'Unione europea l'Unione ha deciso di non sottoscrivere alcun impegno all'interno del Gazzo riservandosi totale
Libertà di azione a livello comunitario e dei singoli Stati insomma quando parliamo di eccezione culturale dopo
Ricordare che un'espressione corretta sul piano culturale
E politico ma meno corretta su quello giuridico perché in questo caso ne dobbiamo parlare di esenzione chiedendo l'esenzione nell'Uruguay Round l'Unione europea si è però impegnata a comunicare in modo trasparente le decisioni e gli strumenti a sostegno dell'audiovisivo e a non utilizzare
In modo distorsivo le sovvenzioni che sono possibili grazie alla non ha più alla non applicazione della clausola della nazione più favorita
Io credo di dovere ricordare in questa sede che
L'Europa ha ha scelto una strada una strada precisa e che
Ingloba nelle proprie politiche di welfare anche il settore culturale
L'Unione europea supporta in maniera decisa le politiche culturali con strumenti di sostegno economico diretto o indiretto
Sostiene le istituzioni e le imprese culturali dal cinema alla televisione al teatro alla musica alla danza
In particolare voglio ricordare che attraverso le due edizioni dal programma Media
Che oggi tra l'altro proprio in queste settimane alla vigilia del suo terzo rinnovo a nel corso degli ultimi dieci anni notevolmente sostenuto la distribuzione anche attraverso altri strumenti la produzione di Cine Mario visivo rope
Poi naturalmente c'è in questo quadro il il ruolo italiano all'Italia
Per storia per tradizione affatto del supporto all'industria culturale uno strumento costante delle politiche pubbliche
Ha prodotto modelli validi
Ha prodotto anche
Modelli che nel corso degli anni hanno mostrato i suoi limiti i loro limiti
Danni da da tre anni a questa parte
Il rilancio di un nuovo welfare della cultura in Italia si è caratterizzato anche per la ricerca di nuovi strumenti che associassero il settore del privato alle politiche culturali
Passando da una politica di nero assistenzialismo all'incentivazione alla produzione culturale alla definizione di forme moderne di partnership imprenditoriale con il mondo privato
Potrei citare esempi importanti la trasformazione delle principali istituzioni culturali enti lirici la Biennale la Triennale
Potrei citare la legge centododici del novantotto che ha posto a carico delle emittenti televisive nazionali l'obbligo di investire una parte dei proventi derivanti dal canone
O dalla pubblicità nella produzione audiovisiva
Tra l'altro questa è un modello di intervento
Che passa attraverso l'obbligo all'investimento nel settore audiovisivo che credono e dobbiamo apportare anche su scala europea
Stiamo lavorando dunque per una graduale trasformazione degli strumenti di sostegno della produzione culturale audiovisiva cinematografica
Che
Mira perché punta a rafforzare la capacità imprenditoriale dei prodotti tu dei produttori italiani per metterli in grado di competere
In Europa e nel mondo
Ma io credo che questa
Posizione anzi mi fa piacere sottolineare che
L'unanimità con cui quindici hanno inserito nel mandato negoziale fissato pochi giorni fa per il Millennium Round l'obiettivo di mantenere e sviluppare
Le politica culturale dell'audiovisivo con lo scopo di preservare del loro identità culturali queste poche righe all'interno di un mandato globale
Più vasto
Hanno però un significato molto preciso
Non si tratta di difendere un settore così importante per la definizione dell'identità culturale europea con barriere protezionistiche
Ma di mantenere le precondizioni necessarie a continuare a sostenere
La produzione la promozione la circolazione delle opere culturali europee a partire da quella divisive
Ma io credo stavo dicendo che questa posizione esplicita nel mandato negoziale dell'Unione Europea abbia riflessi importanti anche per i Paesi
In via di sviluppo e per il rapporto tra nord e sud del mondo
Credo che dobbiamo affermare che ci sono Paesi
Cito sempre questo esempio perché credo sia più eloquente di tante teorizzazioni
Il caso della dell'auto cosiddetta world music
Un settore di produzione musicale
Che nasce come una un su un settore di diciamo ricerca antropologica molto raffinata
Ma che solo recentemente si è tradotta in una vera e propria industria produttiva
Oggi il settore importante per alcuni Paesi in via di sviluppo
Africani ma non solo
Oggi è un settore un'industria che qualifica l'offerta culturale di alcuni Paesi del Terzo Mondo sulle autostrade dell'informazione ecco io credo che
La il principio
Bella esenzione
Cultura nel Millennium Round è un principio che vale anche e vorrei dire forse perfino soprattutto per conservare tutelare quelle identità culturali che possono anche trasformarsi
Nell'era globale della comunicazione in prodotti
Audiovisivi musicali importanti
Il carattere
Di progressività dei cicli del l'abolizione tale
Che qualora non si mantenesse l'esenzione io questo lo voglio davvero sottolineare
Dall'applicazione delle regole di liberalizzazione per l'audiovisivo ragionevolmente ad essere messa in discussione sarebbe immediatamente dopo anche la possibilità da parte dell'Unione
Europea e dei singoli Paesi membri di continuare nella loro politica di sostegno
All'industria di o visiva
Il negoziato che sta per cominciare dobbiamo ricordarlo sempre si apre con un panorama della comunicazione molto cambiato esploso diciamo rispetta novantaquattro sotto questo profilo sotto il profilo della sistema globale della comunicazione
L'esplosione della globalità
Della comunicazione
La moltiplicazione dei canali di diffusione e di
Distribuzione del contenuto culturale audiovisivo apre nuovi sbocchi al prodotto audiovisivo europeo ma anche non europeo
Che deve poter però poter contare su un'industria audiovisiva più forte e competitiva in grado di sostenere la circolazione e la diffusione di questo prodotto
L'eccezione non è il nostro obiettivo è solo una tecnica di negoziazione
Lo ricordava anche pochi giorni fa il ministro degli esteri francese Védrine
L'obiettivo è la diversità del prodotto culturale
La difesa del pluralismo
La difesa della peculiarità che potrebbe essere messa in discussione fosse travolta qualora non venisse mantenuta
All'Unione Europea e agli altri Paesi la possibilità di poter la preservare sostenere promuovere
Con gli operatori
Statunitense che poi sono gli operatori globali della comunicazione e della produzione di contenuto culturale io credo che la via da ricercare
Non è quella della contrapposizione o della chiusura
Su questo piano saremo sconfitti in partenza
Io credo che la
La via da ricercare quella della collaborazione del dialogo della con delle coproduzioni
Quel dialogo che abbiamo voluto
Rilanciare quest'estate a Taormina dove alcuni rappresentanti delle principale majors statunitense hanno sottoscritto con produttori e distributori italiani il comune impegno
A collaborare per realizzare insieme prodotti che coniugando il talento la capacità produttiva rientranti siano in grado di misurarsi con il gusto di pubblici sempre più ampi e che si diversificano nella società della comunicazione
La difesa
Della diversità culturale europea che e anche ovviamente
Legittimata dall'impegno posto dall'articolo centocinquantuno del trattato dell'Unione Europea che parla di preservare la diversità culturale come strumento per la costruzione di una comune identità è il fondamento dalla posizione assunta
Dall'unione
è una posizione che parte anche dall'esigenza come dicevo prima di non mettere in discussione l'esistenza di una serie di strumenti europei
Ho già citato il programma media per la distribuzione per la circolazione delle opere cinematografiche audiovisive in Europa
Ma anche
Nasce dall'esigenza di non mettere in discussione l'esistenza di una serie di leggi nazionali a cominciare dalla quella legge nel novantotto recentemente approvata in Italia
Che prevede appunto l'obbligo di investimento in produzione a carico delle emittenti televisive ma anche il suo anche lo anche il
La politica di sostegno
Alla culture al cinema italiano
L'industria audiovisiva ero Pea sta conoscendo una stagione di grandi cambiamenti nascono e crescono attraverso politiche di alleanze fusioni soggetti europei integrati
In grado di porsi indiretta competizione con i colossi
Internazionali gli operatori pubblici della televisione
Che in Europa in Italia sono stati inizialmente colti
Alla sprovvista dallo sbocciare dei cento fiori della televisione tematica e dalla moltiplicazione dei canali di Trust di diffusione di distribuzione dei contenuti stanno ripensando in maniera profonda il loro ruolo
Si stanno trasformando in operatori della multimedialità
Per l'Italia e per l'Europa
La sfida di produrre contenuto multimediale per le reti per la Costa d'informazione è una delle sfide strategiche per la collocazione competitiva
Del futuro
A fronte di questo processo un processo di riaggregazione di dimensionamento il maggiore dimensionamento degli operatori delle comunicazioni in Europa resta però vitale
Davvero vitale la Rete di piccoli produttori
E distributori indipendenti
Che con il loro prodotto
Per tradizione maggiormente svincolato da
Dall'esigenza di di cassa
Alimentano la conservazione di una tradizione propria della cultura del cinema
Italiano europeo questo vale anche evidentemente per
Ma non solo per l'Europa
Ecco io voglio concludere il mio ragionamento
Danno qualche cifra de la dimensione del del fenomeno di cui stiamo parlando il settore
Delladio visivo resta un settore cruciale per l'economia per l'occupazione sono un milione quasi due milioni di persone
In Europa che si prevede diventeranno quattro milioni entro il due mila e quattro
Con un tasso di crescita
Di questo settore attorno al tredici per cento
Sono credo peraltro stime prudenti
è un settore in una fase espansiva che però continua ancora ad accusare
Pesantemente colpite l'industria dei media americani con uno sbilancio
Commerciale di circa sei miliardi di dollari
I film americani rappresentano ancora oggi
Tra sessantacinque novanta per cento del prodotto diffuso
Nei paesi dell'unione europea mentre risibile il tasso di diffusione di film europei all'interno del territorio comunitario
In altre parole il cinema italiano non è conosciuto in Germania quello francese non è conosciuta in Spagna quello tedesco in Francia per
Rimanere nel limitarmi a una riflessione sul settore cinematografico
Più si potrebbe dire sul settore audiovisivo nel suo complesso
La quota di mercato
Europeo
Dei film
è esclusi i film nazionali bassissima in tutta Europa attorno al sei per cento
Ovviamente qui ci sono diciamo motivazioni profonde che vanno analizzate
Con stava con
Profondi profondità
C'è da sostenere io credo una politica che incentivi le coproduzione comunque la dimensione minima
Del della produzione culturale cinematografica Rope accede a sostenere la circolazione e la distribuzione delle opere ecco perché riff per rifinanziare
Partendo questo un accordo che Italia la Francia la Germania hanno già assunto partendo da un minimo di quattrocento milioni di euro il Programma Media media pre è una prospettiva
Minima verrà facilitare e sostenere la circolazione di prodotto cinematografico europeo
Il problema è quello di rafforzare il mercato europeo attraverso una incisiva opera sostegno ad esempio delle coproduzioni appunto alla circolazione
La cultura
Non contribuisce solo la produrle produzione culturale la cultura non contribuisce solo alla definizione delle identità di un popolo
è un elemento da valorizzare sempre di più nei processi di crescita e di sviluppo
L'Italia lo ha ricordato anche nella recente conferenza organizzata dal governo italiano con la Banca Mondiale calcio Kansas Firenze
La nostra posizione troppo la posizione è una posizione che va in questa direzione vogliamo rafforzare gli strumenti comunitari vogliamo anche rafforzare il trasferimento verso i Paesi in via di sviluppo
Dischi listi competenze di professionalità che facciano dei beni culturali delle attività culturali un settore di crescita
Anche per quei Paesi
Un'ultima parola sulla rapporto tra questo settore settore nuovo di questo di questo di questo negoziato settore del commercio elettronico il settore dei beni virtuali
Io credo che la difesa delle conclusioni negoziali dell'Uruguay Round su questo terreno non è affatto scontata
Dobbiamo sapere che senza entrare nei dettagli tecnici c'è da attendersi
Una triplice offensiva
In primo luogo sulla richiesta
Di riaprire il negoziato sulla clausola della nazione più favorita
Secondariamente sulle conseguenze che l'allargamento del Gatta nuovi paesi so che stamattina è stato discusso a lungo questo tema
Non firmatari dell'Uruguay Round avrebbe sulle sue regole
Ma soprattutto e qui pongo l'ultimo argomento di riflessione
Il rapporto tra
Il negoziato sull'odio visivo e sulle nuove tecnologie
Questo è il vero io credo Cavallo di Troia
Che ridurre quello del delle nuove tecnologie che ridurrebbe l'ambito dell'esenzione culturale soli settori tradizionali della produzione e della circolazione della del prodotto culturale
E quindi rischierebbe di svuotarla
Da qui a qualche anno
Dei del suo valore del suo valore reale
Sarà per questo importante chiedere che il negoziato su odio visivo e commercio elettronico proceda no
Di pari passo
Per rimanere coordinati
Sapendo però che non esiste alcuna non esiste ancora una posizione europea sul commercio elettronico
Mentre gli Stati Uniti hanno già fatto sapere di volerlo considerare come una categoria assestante quell'appunto dei beni virtuali che verrebbero poi assimilati alle merci e quindi automaticamente liberalizzati
Si tratta di un punto delicato io credo che non sfugge anche la complessità
Culturale filosofica di questa questione
Da un lato infatti è davvero difficile pensare a regole per il commercio elettronico
Anche di contenuti culturali il commercio di contenuti culturali
Che si hanno giusta e che non freni no
Lo sviluppo del commercio elettronico ma soprattutto che non siano facilmente aggirabili
Dall'altro canto però è anche vero che non occuparsi dei contenuti culturali e soprattutto cinema e musica
Nel momento in cui viaggiano nella Rete circolano nella Rete potrebbe rendere inutili gli sforzi fatti sul versante diciamo così dell'audiovisivo tradizionali
è un punto delicato
Ripeto è difficile pensare a regole giuste soprattutto non aggirabili
Che
Definiscano il commercio elettronico anche nei contenuti culturali allo stesso tempo il rischio di uno svuotamento
Delle politiche di
Esenzione dell'anno del prodotto culturale che passa attraverso
La liberalizzazione dei beni virtuali è
Vedo evidente soprattutto per alcuni contenuti
C'è poi una quarta minaccia che è quella orizzontale
Che consiste a titolo di esempio nell'impegno assunto in ambito piazza ridurre le sovvenzioni di ogni tipo
Orizzontalmente
Questo impegno potrebbe condurre ad azzerare i meccanismi di sostegno attuati in favore dell'audiovisivo sia su scala nazionale ma anche europea di questo già
I pericoli dunque non mancano per questo è essenziale che il mandato
Europeo si sostanzia si atterrà ai negoziati che seguiranno in una posizione più articolata e completa
Da sostenere con forza per evitare uno smantellamento di quegli strumenti di promozione che permettono di conservare vive
Le diversità culturali l'identità culturali e di trans de di trasformare queste in contenuti diversificati nell'era della comunicazione globale
Per concludere io credo di dover dire che l'Europa è alle prese con una grande sfida il processo di costruzione di un'identità comune forte che si fondi sulla valorizzazione delle diversità questo processo può trovare nella cultura nel nel nelle politiche culturali un cemento in grado di rendere salda
L'idea
D'Europa che per molti ancora scritta
Sulla carta ma non
Nelle coscienze e nei cuori dei cittadini europei
Ora che in Europa ci siamo arrivati non possiamo fermarci
E questa la responsabilità che noi
Rappresentante dei cittadini europei dobbiamo avere ben presente nei negoziati che si apriranno assi attorno nei prossimi giorni grazie
Gran brutto
Ampia articolata relazione alla parola adesso al ministro Edo Ronchi che ringrazio per essere riuscito a mantenere l'impegno di intervenire
Grazie
Per l'Area nel pomeriggio offre almeno un vantaggio di intervenire dopo molti che hanno parlato e quindi tanto per acquisiti molti aspetti di questa discussione
E anche la necessità di non tirare uova troppo per le lunghe anche per consentire amico Piero di concludere in un'ora decente quindi io vediamo se riesco a stare in dieci minuti
Ovviamente le mie osservazioni riguardano
Commercio e ambiente
Con una premessa
Che è anche un po'una sfida che la tutela ambientale sia compatibile con un sistema di commercio internazionale aperti e con una maggiore apertura del commercio internazionale
Uscendo un po'dal commercio contro l'ambiente o dall'ambiente contro il commercio
Esplorare lo spazio per una possibilità di collabora dire reciproco sostegno fra commercio e ambiente nella strategia dello sviluppo sostenibile e questo mi sembra un po'il tema superando anche un una serie di pregiudizi o di teorie che ostacolano questo rapporto di collaborazione
Una di queste la cosiddetta teoria dalla corsa verso il basso e cioè l'aumento dalla Protezione Ambientale provocherebbe un aumento dei costi nei Paesi industriale questo aumento dei costi determinerebbe
Perdita di competitività e di posti di lavoro e quindi a sua volta questa perdita si rifletterebbe in un abbassamento del livello di protezione ambientale leggasi più protegge l'ambiente più rischi di metti proteggerlo di meno
è una teoria contraddetta intanto dai fatti perché poi i fatti alla fine contano cioè nessun Paese industriale che ha sviluppato politiche ambientali avanzate
Primo risultato penalizzato dalla Coppens competitività secondo non è affatto vero che abbia abbassato i livelli di protezione ambientale quindi la considero un'argomentazione piuttosto debole da non da non avallare in nessun senso
Nella dichiarazione finale tra gli obiettivi nel Progetto di testo il punto quattro indica
Fra gli obiettivi e le priorità del round quello di promuovere lo sviluppo sostenibile e la protezione dell'ambiente è una formulazione di base che c'è insufficiente penso che noi dobbiamo richiamare sostenere con forza
La terminologia anche proposta dall'Unione Europea in riferimento alla necessità di dirigere la negoziazione con una voce specifica commercio e ambiente che deve essere inserita nella negoziazione
Dice l'Unione Europea tutti i gruppi negoziali hanno mandato di tenere in considerazione l'obiettivo dello sviluppo
Sostenibile nel condurre le negoziazioni appositi gruppi dovranno trattare tra le altre questioni problemi che sorgono dalla pratica delle etichettature comprese quelle relative ai processi metodi di produzione dal numero crescente di accordi Munich multilaterale in materia ambientale dall'applicazione del principio precauzionale mentre nei regolamenti e politiche interne
Dalle politiche di conservazione delle risorse inesauribili
Inoltre il round negoziale deve massimizzare le energie positive tra liberalizzazione commerciale protezione ambientale sviluppo economico
I termini di questo principio sono stati negoziati a lungo a Bruxelles e come avviene anche in questo caso come viene sempre anche in questo caso si riassume un minimo comune denominatore al quale però aderiscono senza eccezioni tutti i Paesi dell'unione europea
L'Unione europea l'Italia come singolo Paese non possono dunque a Seattle non considerare non considerare come irrinunciabile l'introduzione di tale punto
Il Millennium Round presenta caratteristiche fondamentali diverse dai precedenti negoziati internazionali di liberalizzazione commerciale innanzitutto esso è il primo che viene condotto da una nuova istituzione fondata organizzata il WTO
Nell'organizzazione di tutti i Paesi partecipanti dispongo di un'opposizione formale di diritto di voto la partecipano i lavori
In modo definito
Già solo questo dato oltre quello sostanziale dalla globalizzazione del commercio ha già danni in atto
Si evince che il il Terzo Mondo riveste questa volta un ruolo importante di partner indispensabile in tutti i settori oggetto del negoziato
Il secondo dato nuovo appunto la presenza massiccia delle questioni gli interessi ambientali e credo che l'Unione europea e l'Italia o fra i Paesi industriali più avanzati
Non posso a non cogliere questi due aspetti peso nuovo del terzo mondo e la rilevanza che assuma in questa round le gli interessi le questioni ambientali
L'organizzazione ha preparato un rapporto sull'argomento si aspetta la pubblicazione però nella le grandi linee di questo documento sono stati anticipate da alcune pubblicazioni
La posizione centrale penso che possesso era riassunta
Con
Per dire lo stato della riflessione dell'organizzazione superficiali generalizzazione sono usuali in materia sia negli ambiti del commercio cinque gli ambientalisti
Le due parti si assestano spesso su posizioni estreme il commercio è buono per l'ambiente il commercio il pessimo per l'ambiente alla situazione reale più complessa che comprende un po'di tutto i due gli aspetti il problema un problema grigio e non bianco che in nero e da un punto di partenza
Diciamo di una riflessione che consente un'interlocuzione i negoziatori che stanno per iniziare i lavori devono tener conto che esiste in materia una nuova posizione dell'Organizzazione mondiale in parte in pratica questa significa
A parte le formali indicazioni del documento
Gli interessi ambientale saranno comunque ben presente nel negoziato in ogni suo settore questo tempo dato di fatto dal quale non si potrà e non si deve prescindere
Molti paesi in via di sviluppo temono che le regole del commercio introdotte in difesa dell'ambiente vengono in realtà utilizzate a scopi protezionisti
E non è vero che ci sarà una naturale spontanea alleanza fra l'interesse sociale chiamiamola così e l'interesse la tutela ambientale
Questa rapporto ci può essere l'abbiamo visto anche in altri trattati in sedi e convenzioni
In questo caso la posizione dei paesi in via di sviluppo è piuttosto prudente e bisogna quindi operare tenendo conto di questo contesto
L'Unione alcuno per aveva in passato ha avanzato una proposta di concessione di libero accesso tariffario a quasi tutti i prodotti provenienti dai Paesi venivano definiti meno avanzati Pma
Si potrebbe chiedere che una concessione di questo tipo sia presentata dei Paesi industrializzati collegandolo all'accettazione da parte dei paesi in via di sviluppo di alcune regole standard in materia di protezione dell'ambiente
Io penso che questa ipotesi non non vada abbandonata ma debba essere ripresentata la questione internazionale poi centrale
E quella di assicurarsi che le regole dell'organizzazione mondiale di funzionamento e di esame dei conflitti siano tale da essere compatibili con l'attuazione da quanto già attualmente stabilito
Ed è quando in futuro concordato degli accordi multilaterali in materia ambientale questo però è un punto molto preciso
Che riguarda le regole di funzionamento dello non l'affermazione di principio commercio ambiente ma le regole di funzionamento dell'organizzazione e l'esame dei conflitti perché qui
Che si può determinare il conflitto fra trattati commerciali trattati e protocolli di protezione e la tutela dell'ambiente
Richiamo a questo punto la negoziazione in particolare in materia di OGM gli organismi geneticamente modificati alcuni Paesi hanno avanzato
Proposte in questo campo che potrebbero comportare l'automatica riserva mi mi riferisco al gruppo di Miami di trattazione delle regole da parte del commercio degli OGM la solo organizzazione di commercio internazionale questo
Sarebbe un un interno errore una decisione di questo tipo renderebbe praticamente senza importanza la negoziazione in corso con il protocollo sulla biosicurezza
Si tratta di una materia nello stesso tempo del tutto specializzata di una importanza decisiva che andrà crescendo
Il caso quindi va studiato è inaccettabile che a Seattle vengano prese in questo caso decisioni affrettate ed eccezionali che scavalchi no cioè il protocollo sulla biosicurezza
Sempre in materia di OGM segnalo la questione dei brevetti che assicurano una posizione di privilegio di utilizzazione esclusiva alle società che ne sono titolari e questo è un principio che ha in questo campo degli effetti perversi
L'introduzione non adeguatamente controllate verificata nell'energia nell'ambiente può avere effetti ed impatti ambientali molto negativi
L'Organizzazione mondiale del commercio deve seminare questo argomento sulla base di principi diversi sia per quanto riguarda l'aspetto del titolare del diritto sia di quella della loro libera commercializzazione in campo internazionale
L'organizzazione mondiale del commercio rischi e quindi venire meno la sua principale funzione quella di ridistribuire equamente i benefici del commercio e soprattutto quella fondamentale che nessun organizzazione di qualsiasi natura può ignorare
Assicurarsi che non vengano avventatamente permesse azioni che comportano e possono comportare danni ambientali magari irreversibile quindi lì l'applicazione del principio di precauzione che ho visto era richiamato anche dalla relazione di il
Del ministro Fassino
Deve in questo caso per la precedenza su ogni altra considerazione
Uno dei problemi più gravi che si rilevano in materia di commercio protezione ambiente quello dell'inquinamento e di altri danni che vengono imposti da un da un paese all'altro
La soluzione logica di questi casi è quella che il Paese inquinante se non può impedire il danno deve compensare il Paese danneggiato per i guasti provocati
La questione ambientale hanno tuttavia delle regole proprie ovviamente sto saltando che non vengono trattate con facilità dagli attuali meccanismi dell'Organizzazione mondiale del commercio anche questo è un altro punto da tener presente
La creazione di una sezione speciale della stessa organizzazione mondiale del commercio potrebbe essere un contributo alla soluzione del problema
Potrebbe assicurare questa sessione speciale soddisfacimento il collegamento almeno tra le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio e le regole derivanti dagli accordi internazionali in materia ambientale
Un'altra proposta che dovrebbe riceva un appoggio forte quella del lei etichettatura ecologicamente chiaro dei prodotti loro composizione d'origine produttivo ma organizzazione come il WTO non può trattare questo argomento in base ad una semplicistica applicazione della regola di evitare divieti di importazione quello che è in gioco in questo caso è un altro principio irrinunciabile quella della scelta David libera scelta del consumatore
Senza
Dettagliare ulteriormente i problemi ambientali che sono connessi ad alcune diciamo iniziative di commercio internazionale credo che sia importante soste
Da dell'unione che sostenuta dall'Unione Europea di un esame approfondito dell'impatto del commercio sull'ambiente
In modo da affiancare alla trattativa con dei dati anche conoscitivi di base che cominciano ad essere anche gli Stati Uniti hanno predisposto uno studio di questo genere
Ma che ancora quest'analisi della concreta dinamica dei fatti che hanno intrecciato la danni ambientali politiche commerciali c'è ancora una conoscenza dice o piuttosto episodica e manca un'analisi anche un'analisi sistematica di questa complessa interrelazione quindi siccome il il
Il round non durerà tre mesi e forse neanche i previsti tre anni penso che sia utile stimolare un approfondimento anche analitico e di studio dalla rilevazione fra commercio internazionale tutela dell'ambiente
Uffa sessuale pronti
Siamo pronti per le considerazioni conclusive del ministro per il Commercio Estero onorevole Piero Fassino
Se io prometto che farò delle considerazioni conclusive molto rapide perché
Abbiamo avuto un'intensa giornata di lavoro già il fatto di avere un convegno di un'intera giornata è abbastanza straordinarie quando ho cominciato a far politica trent'anni fa e come duravano di giorni tre giorni ma
No son cambiati viviamo nella società del tempo reale che macina tutto molto più in fretta e quindi
Io vorrei prima di fare alcune considerazioni esprimere naturalmente un ringraziamento tutti quelli che hanno consentito lo svolgimento e il successo di questo nostro incontro in primo luogo
Al professori a Padova il professor Grilli Siniscalco Faini guerrieri che con le loro fascia padre al coordinatore dell'osservatorio economico del ministero del Commercio destro e con loro relazioni hanno ci hanno fornito la intelaiatura elaborativa e culturale su cui abbiamo innestato la proposta politica che abbiamo qui discusso
E naturalmente a ringraziare tutti coloro che hanno consentito sul piano dell'organizzazione di di questo nostro convegno di il suo successo l'aria riorganizzazione dell'ICE funzionari dirigenti del ministero del Commercio estero che hanno lavorato per questo convegno
Mi pare questo convegno si concluda con due punti importanti
Il primo
è che noi siamo riusciti con questo convegno a proiettare un tema non semplice non facile tradizionalmente
Affidato
A chi per professione a condizioni specialistiche molto precise siamo riusciti a proiettare questo tema in una dimensione più ampia
Che era il primo obiettivo per cui noi abbiamo convocato questa conferenza in un percorso come ho ricordato stamattina fondato sul binomio partecipazione e trasparenza
I i mi son fatto dare alcuni dati che sono significativi sono state consegnate quindi presumo altrettanti partecipanti ottocento cartellina nell'arco della giornata
C'erano settanta giornalisti accreditati che non è una quantità normale per una conferenza un convegno
Abbiamo avuto una partecipazione che dal punto di vista degli interessi e delle sensibilità rappresentate stato amplissimo dalle categorie industriali che hanno qui per l'atto ai rappresentanti dotazione si da cali al mondo delle organizzazioni non governative oltre che avere la presenza qui di mezzo governo hanno parlato otto ministri del presente del consiglio a conferma della assunzione da parte del governo di questo di questo tema
Credo che dobbiamo proseguire in questa strada
Perché
La globalizzazione significa anche questo non è soltanto la globalizzazione del degli scambi non è soltanto la globalizzazione dell'economia e la globalizzazione anche delle idee degli stili di vita delle gerarchie di valori
Quello che si discuterà a Seattle
Ci riguarda riguarda
Il le donne e gli uomini che vivono in questo pianeta e ogni decisione che lì si prenderà sempre di più sarà la decisione che interverrà sui comportamenti sulle vite sulla vita quotidiana di ciascuno di noi
E quindi lo sforzo per far diventare questo tema un grande tema di sensibilità dell'opinione pubblica un tema centrale d'agenda politica essenziale essenziale info non solo come sforzo culturale o come sforzo democratico se apprezzabile
Ma in funzione della capacità di gestire la globalizzazione ricordava Ruggiero in una bella intervista che è stata pubblicata sul Sole ventiquattro Ore qualche qualche settimana fa
Che il rischio di rigurgiti protezionisti ci deriva esattamente dalla nonna assunzione fino in fondo da parte dell'opinione pubblica di questa tematiche sono e non facciamo uno sforzo per rendere trasparente
Quali sono le dinamiche della globalizzazione quali sono i rischi quali sono le opportunità e quali sono le modalità con cui vogliamo gestì è un processo di globalizzazione che abbia la capacità redistributiva di cui abbiamo parlato tutto il giorno noi rischiamo dei rigurgiti
Di protezionismo
In fondo noi abbiamo già avuto un'esperienza positiva in Italia proprio attorno all'euro
Non siamo riusciti a fare un'operazione straordinaria che è stato diciamo una politica di convergenza non facile non scontata che ha consentito all'Italia di partecipare alle decollo dell'euro non soltanto perché abbiamo preso tutte le misure economiche giuste
Ma perché quelle misure economiche sono stata accompagnata dalla costruzione con il Paese come l'opinione pubblica italiana di un consenso reale intorno a una scadenza un passaggio che è stato percepito ha vissuto dall'intera società nazionale come decisivo
Il che ha consentito e consente all'Italia di non avere quei fenomeni di euroscetticismo quanto meno di non averlo nelle dimensioni che si manifestano in altri Paesi europei in
Il problema di una gestione democratica trasparente partecipativa del di una scadenza di un passaggio al Millenium Round è condizione per pratica
Aree e gestire quella politica di governo democratico della globalizzazione che diciamo essere essenziale perché la globalizzazione abbia una capacità redistributivo
Secondo aspetto che mi pare sia emerso con forza in questo nostra conferenza è per usare una bella specialmente urlato il dottor master direttore a Confindustria
Noi abbiamo una piattaforma che esprime è una piattaforma del sistema Paese mi pare che il dibattito abbia realizzato salvo siamo legittimi
Opinioni diverse ma poche in generale la stragrande maggioranza degli interventi diciamo ha fatto registrare una fortissima sintonia
Ed è tanto più significativo questo perché la platea dei partecipanti e degli intervenienti al dibattito rappresentava interessi punti di vista approcci collocazioni sociali sensibilità culturali molto diverso il fatto di averne tutto costruire una piattaforma unitaria nella quale diciamo tutti
Almeno nelle scelte decisive fondamentali ci riconosciamo rafforza sia la possibilità di gestire in un rapporto trasparente di partecipazione con l'opinione pubblica la nostra posizione di farlo assumere percepire per quello che è
Sia di andare al al al confronto con i nostri partner europei per ciò che attiene alla definizione delle posizioni europee e all'attività negoziale in modo più forte e più determinato io credo che questo sia un aspetto altrettanto significa
Sul merito della discussione io non voglio
Richiamare le tantissime cose che sono state dette
Anche perché appunto questa conferenza si inserisce in un percorso che non si esaurisce con la giornata di oggi ma anzi vuole continuare che io ribadisco quello che ho dei
Io stamattina noi intendiamo
Scadenziare avere una scansione di costante continua presenza
E organizzazione di momenti di confronto lungo tutto diciamo l'articolazione
Del Millennium Round e quindi costruendo un percorso che via via faccia crescere con solidi rapporti sempre di più quella dimensione
Di trasparenza di partecipazione a cui mi sono riferite voglio solo richiamare quattro questioni in fretta la prima io vorrei dire a chi
Ottima bisogna confrontarsi con tutte le posizioni a chi qui evocato soprattutto i rischi della globalizzazione
Che la globalizzazione al pari di qualsiasi processo non è neutro
Non è neutro l'innovazione tecnologica non è neutra
L'informazione non è neutra l'internazionalizzazione nei sui diversi settori non è neutro la globalizzazione come tutti i processi
Sociali perché la globalizzazione solo processo economica anche un processo sociale dipenderà come la si dirige da chi la dirige da quali contenuti assume la che finalità si perseguono da quali valori la ispirano
Il problema non è quello di discutere se noi dobbiamo accettare o no la globalizzazione discussione peraltro del tutto inutile perché la convenzione un processo reale che c'è
è il contesto nel quale già viviamo pensiamo soltanto la diffusione di internet non stiamo fare tante discussioni internet è un caso concreto di che cos'è la globalizzazione di come sta cambiando la nostra vita
Se noi avessimo cui una platea di ragazzi tra i quindici e i vent'anni non si sarebbe la discussione se sparano sta nella globalizzazione ci stanno già a loro ci stanno già tutti
Quindi il problema non è quello
Della
Del del come dire dare un giudizio di valore su un processo economico storico culturale e sociale che è nelle cose ed è ineluttabile il problema è come lo si governa proprio perché non è un processo neutrale
Il problema è come si sta dentro questo processo
E come stanno ci dentro sì da questo processo una certa direzione di marcia si affermano certi valori certi obiettivi si realizza un effetto redistributivo sia in termini economici sia in termini sociali e culturali
Da questo punto di vista sono giuste le riflessioni sull'insufficienza del WTO
Come sono giuste le insufficienze sull'ONU
Come sono giuste le insufficienze sulle istituzioni internazionali
Noi scontiamo oggi in ogni campo una distanza
Tra
La strutturalità e la velocità dei processi
Globalizzazione sul terreno politico sul terreno economico sul terreno culturale e la l'abilità e la fragilità degli strumenti e delle regole con cui governare questi processi c'è un'enorme distanza ma il problema è ridurre la distanza
E le istituzioni internazionali fragili e deboli sono lo strumento con cui noi dobbiamo ridurre questa distanza vede il problema è il rafforzamento di queste istituzioni
E dare più potere a queste istituzioni più risorse a questi per istituzione ridefinire son d'accordo quanto diceva Luciana Castellina le relazioni tra queste istituzioni perché non è una somma di istituzioni verticale che ti dà una global governance
Ma tutto questo è come dire un de iure condendo un lavoro che bisogna fare nel vivo di un processo di globalizzazione che è in corso e che che vive
Insomma non è io lo ribadisco rischiamo di non Prodi di non confondere causa con effetto non è il WTO che che crea la globalizzazione globalizzazione c'è il WTO è uno degli strumenti con cui poterla governare
Così come le ho l'ONU che scatena la guerra del Kosovo la guerra in Kosovo c'è e poi l'uomo è uno degli strumenti con cui cercare di intervenire se ce la fa o non si se non ce la fa bisogna come si è fatto cerca almeno altri
Cioè il punto è quello di un rafforzamento dell'istituzione naturalmente sapendo una cosa che vale anche per l'amico Putin o vale anche per la Colli politica commerciale rafforzare le istituzioni internazionali sovranazionali e globali
Significa mettere in discussione uno dei fondamenti dell'esperienza dello Stato nazionale
Negli ultimi tre secoli e cioè la sovranità il principio di sovranità nazionale questa la difficoltà
Perché l'ONU a ci appare debole perché il Buttiglione ci appare debole perché è una ma perché ciascuna di queste istituzioni nel momento in cui devono realizzare una capacità regolativa effettiva si scontrano con una gelosia degli Stati nazionali a trasferire anche una quota minima di sovranità questo è il problema il grande problema politico di questo fine millennio è
La crisi della dimensione dello Stato-nazione a governare processi che tutti nella loro strutturalità si collocano sulla dimensione sorriso anche più larghi senza che però in termini culturali e politici e anche istituzionali
Noi siamo abbiamo acquisito come dato comune senso comune che occorre trasferire
Quote di sovranità dallo Stato nazionale a soggetti sovranazionali da questo punto di vista il problema il WTO non sono assolutamente diverse al punto i problemi che ha che hanno il cane che a loro non sono esattamente gli stessi problemi
Un problema cioè di natura di fondo è un problema politico di fondo
E il problema è come noi siamo capaci di gradualmente come si fa sul versante politico per esempio con
Il rilancio dovuto proprio in queste settimane eschimesi dibattito sul Nazioni Unite la loro funzione d'orgoglio strumenti lo stesso vale per tutti o da questo punto di vista il problema per esempio dell'accesso della Cina della Russia e l'Ucraina dell'Arabia Saudita di quant'altri
è una questione fondamentale perché non c'è nessuna organizzazione che ha capacità di governo se intanto nel Mondiale
è difficile pensare che si può chiedere ad un Paese di applicare delle regole che sono decise da un'organizzazione di cui quel Paese non fa parte e quant'
Si parla della Cina che il venti per cento della popolazione mondiale è evidente che Nietzsche da un elemento di fragilità e di debolezza per fare un esempio se ne potrebbero fare tanti anni quindi il problema è come si opera una scelta politica che sappiamo tutti non si fa né in un minuto né in un giorno in una settimana e neanche in un anno un processo graduale assai complesso
Che fa crescere questa istituzione come istituzioni e soggetti di governo conferendo via via per approssimazioni successive per esperienze per accordi negoziali che via via si definiscono quote di sovranità
No aggiuntiva in parte sostitutiva alle sovranità alle sovranità
Nazionale
Seconda questione
Sono stati posti moltissime estreme relative alla al nodi più strettamente commerciali che sono che sono poi il cuore
Del del Millennium Round perché giustamente non insistiamo in un rapporto molto stretto tra dimensione commerciale dimensione sociale il Milano hanno intanto dal punto di vista negoziale al Santo Sala le questioni commerciali di cui da quelle Sipa
Ora io credo che
C'è ci sono moltissime questioni d'appunto le tariffe la proprietà intellettuale le regole degli Investimenti la concorrenza tutte le cose che abbiamo detto che tanto abbiamo ricco costantemente richiamiamo qui proprio come una continua a memoria di quella della complessità dell'agenda del del Millennium Round io credo che ci sia un punto che unifica tutte queste questioni
Ed è il punto che unifica tutte gli aspetti commerciale eh
La individuazione di un rapporto
E equilibrato non trovo un altro aggettivo
Tra apertura dei ulteriore dei mercati
Che non è che è una scelta che qualcuno sollecita contro altri o che addirittura qualche Paese impone ad altri ma apertura dei mercati che come dire il portato di un processo di globalizzazione crescente e l'apertura dei mercati a come è stato detto ampiamente stamattina anche di pomeriggio in sé una valenza positiva nel senso di creare condizioni di crescita di sviluppo di opportunità enormemente superiori ai rischi che comporta l'apertura ma quell'apertura non può prescindere da regolazione quindi in difficile equilibrio tra un'ulteriore apertura che nei diversi settori noi dovremmo andare a
Definire
Con delle regolazioni che non siano contraddittore con l'apertura ma consenta una con l'apertura di essere
Capace di beneficiare
Diciamo il più ampio numero di soggetti ed interessi
Per questa è la questione che si porrà e si pone e diciamo attorno questo criterio dirimente del rapporto tra apertura e regolazione dovremo negoziare i vari aspetti da
Agricoltura la questione dei dazi industriale alla questione della proprietà intellettuale della tutela dei marchi dalle brevetti e le cose che sono state qui richiamate da alcuni rappresentanti categorie industriali le Nora nella normativa sulla concorrenza la normativa sugli investimenti vorrei dire chi ha detto che rischiamo di ripetere la trattativa OCSE anni eccetera eccetera guardate che le regole per gli investimenti servono in primo luogo i paesi in via di sviluppo
Perché i paesi che sono destinatari in primo luogo di allocazione di investimenti diretti all'estero in questo momento sono i paesi in via di sviluppo quello che sta avvenendo oggi che investimenti avvengono senza nessuna regola
E siccome il rapporto tra Paesi in via di sviluppo ai Paesi industrializzati che investono è un rapporto equilibrato sono investimenti stanno venendo a qualsiasi condizione spesso
Il rappresentare un negoziato agli investimenti come se io sia fosse un problema di tutelare le imprese americane non è così esattamente il contrario
Esattamente il contrario perché gli investimenti dei grandi soci la moda Inzaghi fattori fanno non da oggi di farlo a qualsiasi condizione
E quindi determinare regola investimenti determinare un processo diciamo di governo
Di una tendenza che peraltro crescerà sempre di più massa stamattina ricordato anche per l'Italia il dato siamo passati nel giro di cinque anni dall'essere
Il quindicesimo Paese investitore al decimo Paese investitore e stiamo diciamo ove assistendo anche in Italia ad una crescente
Proiezione del sistema Paese all'esterno soltanto un esportatore come investito e ci scontriamo tutti i giorni come il problema appunto delle regole delle normative di una politica che sia capace di gestire la politica di quest'quindi
Questo aspetto dimensione sociale è evidente
Ci siamo soffermati tutti a lungo
La necessità di intrecciare sempre di più politica commerciale a dimensione sociale nei suoi vari pone quaestiones ambientale ne parlava adesso Ronchi in questione
Clausola sociale ne abbiamo parlato abbondantemente questione culturale eccetera
Io vorrei suturare solo un punto
La necessità di questo intreccio diceva Ronchi bene necessita di questo intreccio tra dimensione sociale e politica commerciale non è una scelta ideologica a priori corrisponde a una crescita di sensibilità dell'opinione pubblica
Cioè un dato obiettiva questa di per l'esigenza di questi intrecci
Pensiamo soltanto alla questa è una tutela la gli ormoni quando isolato a discutere con me miei omologhi americani di questa questione
Ho avvertito che loro percepivano pre prevalentemente pensavano che no la questione di ormone questione fosse essenzialmente una questione commerciale che per noi fosse essenzialmente il problema di tutelare la produzione
Bovina europea rispetto no
Io mi sono sforzato e continua Fanelli Nicola quello è un aspetto ci mancherebbe nessuno nega ma c'è un problema che viene prima ed è che la gente in Europa dopo la mucca pazza dopo cui dopo la
Se al minimo sospetto che la carne pericolosa dall'analizza inutile che la meniamo non è un prato commerciale c'è un problema di sensibilità tribuna culturale c'è un problema di e allora il rapporto tra dimensione sociale e politica commerciale è è qualche cosa che corrisponde come dire a un fatto di acculturamento di incivile mento del mondo di crescita culturale di di Verdi maggiore sensibilità questione problemi rispetto ai quali una volta non c'era sensibilità no come ha giustamente
è fatto notare Siniscalco nella sua relazione c'è nello sviluppo c'è un momento in cui tutto il problema del come si chiama dei rifiuti no teorie c'è un momento c'è una prima fase lo sviluppo in cui quel problema non ti non e si può e sei anche disposto a come dire a subirlo a un arrivato a un certo grado di civiltà che ogni sviluppo quella cosa lì comincia a diventare un tema su cui c'è una sensibilità quindi colleghi affrontare certi quindi da questo punto di vista io penso che questo ne dobbiamo sforzarci di renderlo chiaro il problema della dimensione sociale del suo rapporto avete con sale è un dato obiettivo tanto è vero che anche a Roma e anche negli Stati Uniti anche in Canada comincia a esserci una sensibilità forte del consumatore rispetto ai prodotti e comincia forse anche lì problemi di rifiuti di questo o quel prodotto che in Europa si sono prodotti bene è un dato Obiettivo uno è un dato diciamo ideologico e non è un dato soltanto commerciale infine
Sempre questa dimensione sociali voglio tornare un attimo sulla clausola sociale perché in questa conferenza si è realizzato una approccio a questo tema
Assolutamente in piena sintonia tra come il Governo la proposta e come è stato ripreso qui sia dalle organizzazioni imprenditoriali sia delle relazioni sindacali mi riferisco in particolare
Intervento sia di D'Antoni Sergio Cofferati prodotte
Ce ne siamo tutti sensibili al fatto che i diritti del lavoro sono in molti Paesi del mondo negli atti
Io credo che a fronte affrontiamo giustamente questo problema se lo affrontiamo a partire dalle nostre responsabili
Questo è il punto
Perché parliamoci chiaro la il non rispetto dei diritti sociali e per gran parte e la condizione di competitività di paesi terzi in via di sui
Gruppo soprattutto di quelli meno avanzati che ritrovano nella negazione dei diritti l'unica condizione di competitività che non ha non son nessun'altra variabile
O no siamo in grado a questi Paesi di offrire su altri terreni la possibilità di ritrovare quei mazzi competitività che loro ritrovano negando i diritti o se no l'invocazione del rispetto dei diritti è
Velleitaria e io dico perfino pelosa
Perfino pelosa
Cioè in altri termini i Paesi ricchi devono viste uno decide che cosa offrono ai Paesi risulta cosa mettono sul tavolo cosa gli danno perché se non affrontano questo nodo l'invocazione qualora sociale eh astratta e velleitaria ripeto
Viene a questo punto io dico perfino legittimamente interpretata ai paesi in via di sviluppo come una forma di protezionismo contrario difficile pensare che possano interpretava in un modo diverso che questo
Qui c'è uno sport perché non è semplice
Come se perché il principale prodotto che questi Paesi hanno per esempio sono i prodotti agroalimentari
La principale voce di esportazione di tutti i paesi in via di sviluppo soprattutto quelli meno avanzati su proteggono inventare e questo apre
Aprire presenti i mercati dei paesi ricchi e queste produzioni di più non è una cosa semplice sappiamo no abbiamo ben presente quanto complessa sia stata la discussione in Italia e in altri paesi europei sui tre sugli accordi euromediterranei di associazione per concedere la Giordania piuttosto che al Libano Egitto quote di importazione tra l'altro minime di questo o quel prodotto agroalimentare figuriamo sappiamo bene
Quanto sia complessa questa materia quindi non sia facilmente Copponi però questo è il nodo risale al cielo chiaro e dobbiamo sapere che c'è una responsabilità dei Paesi industriali nell'affrontare bene questo nodo e e affrontandolo bene nel
Insieme ai Paesi in via di sviluppo riuscire ad arrivarci
Io vorrei fermarmi qui anche perché avevo promesso di non parlare a lungo già parlato troppo io voglio ribadire in conclusione che noi vogliamo proseguire appunto sul per nel percorso che abbiamo imboccato dal punto di vista metodologico
E quindi questa conferenza non è un fatto isolato in sé come non lo è stato vuole essere un passaggio essenziale in un percorso di partecipazione di trasparenza che coinvolga
Diciamo la Società italiana deviazioni economica l'azione sindacale la società civile io dico che se non governativa le istituzioni ai diversi livelli perché a
Punto diciamo divenga sempre di più patrimonio dell'opinione pubblica del paese un tema che ripeto
Nei suoi contenuti è caratterizzato da questioni che tutte riguardano la vita dei cittadini e noi quindi abbiamo la responsabilità soprattutto chiamare
Usabilità di governo non soltanto di cerca di fare delle cose a tutela dei cittadini ma il rendere chiaro ai cittadini quello che si fa e di rispondere ai cittadini di quello che si fa grazie
Penso a nome di tutti di poter
Ringraziare l'onorevole Fassino per avere pensato sostenuto e alimentato questa iniziativa spero utile a tutti arrivederci a dopo Seattle