"La Confindustria, la rivoluzione liberale, i referendum radicali di natura economica, le critiche all'abuso dei referendum..." servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'Archivio di Radio Radicale

Ancora un momento di informazione di riflessione realizzato con i documenti d'archivio
La prima registrazione che vogliono farvi riascoltare del dieci maggio novantasette quando a Roma Marco Pannella ed Emma Bonino convocarono una conferenza stampa per illustrare e commentare l'atteggiamento della Confindustria nei confronti delle proposte referendarie radicale ed in particolare nei confronti di quelle su vari temi di natura economica proposte poi ribadite nel pacchetto referendario per la cosiddetta rivoluzione liberale
Su quale presto dovrà esprimersi la Corte costituzionale
Da direi mesi
A partire per quanto mi riguarda da agosto ci sono stati diversi scambi di lettere proposte incontri a cui per ora non ho mai ha partecipato l'ultima di queste iniziative è una lettera che abbiamo inviato a firma mia di Marco e di Paolo vigevano al presidente ai signori membri del consiglio direttivo della Confindustria che si sono riuniti come sapete il sette maggio
Questa lettera vi e resa pubblica oggi e vi sarà distribuito
In ogni caso accenno ai punti contenuti in questa le
Era una lettera in cui caro presidente ed egregi signori
Ancora una volta tenevamo a precisare alcuni aspetti della iniziativa referendaria
Per primo abbiamo individuato e presentato come quesiti referendari alla Corte di Cassazione
Rivendicazioni posizioni obiettivi urgenti e necessari per la difesa e l'affermazione dell'impresa del mercato del lavoro dello stato di diritto di una democrazia liberale
E io obiettivi economici che abbiamo appunto depositato non costituiscono che trascrizioni di vostre rivendicazioni
E il solo strumento per incardinare le nell'agenda istituzionale e politica nell'oggi e non in un domani problematiche tardivo e appunto lo strumento referendario
Il nostro movimento ha inteso intende in questo modo dare un apporto determinante per le libertà economiche e per la libertà dell'imprenditore e del lavoratore
Come ha fatto nei decenni scorsi per altri aspetti della vita civile in Italia
Punto secondo noi non chiediamo alcuna sorta di aiuto
Siamo pronti noi a fornire il nostro in un momento storico nel quale fortissime maggioranze sociali sono orientate in senso liberale liberista
E dovrebbero essere giocate tra virgolette nel miglior senso del termine in quanto tali contro coloro che per lunghissimi decenni hanno abusato del consenso sociale
Per imporre al nostro Paese strutture soluzioni antiliberali e antiliberista
Terzo
La Confindustria può oggi decidere in assoluta libertà ed assumersi le sue responsabilità per cui validi sì tra i referendum vanno ipotizzati ve ne siano o no di utili o di necessità
Per quanto corti Kearney referendum economici sul lavoro sulla previdenza sulle riforme di impatto economico-sociale possiamo sin d'ora formalmente assicurare che lì sosterremo solamente nel caso in cui in cui ci venga richiesto
Quarto
Ho altrimenti li abbandoneremo e sceglieremo eventualmente altri pacchetti d'intervento
Quarto abbiamo beninteso dalla lettera che il vicepresidente seguiti ci ha inviato che i referenti il referendum possono interessarvi come istituzione
Solamente in modo strumentale in relazione al naturale riferimento dell'attività legislativa del Parlamento ed esecutiva del Governo
Rispondiamo appunto
E aggiungiamo anche che probabilmente oggi o mai
Egregi signori noi siamo certi che per centinaia e centinaia di migliaia di piccoli e medi imprenditori per le loro famiglie i loro lavoratori
Possono incalzare situazioni difficili drammi e tragedia insomma decidano in piena libertà
Dopo la riunione del sette di mercoledì sette la Confindustria ci ha comunicato il suo sostegno ufficiale
A cinque dei quesiti referendari da noi elaborati o veli proponessimo al Paese
Vi sarà anche distribuito a una tabellina
In cui sono chiare o più chiare diciamo i referendum che la Confindustria ci ha comunicato di voler sostenere noi non sopra sottovalutiamo affatto il valore di questo gesto
Tanto più che dà molti segnali esso appare il frutto di un sofferto confronto interno alla Confindustria stessa
Tra chi vuole che la potente classica organizzazione del mondo industriale italiano tenga in maggior conto le esigenze e le necessità
Di cinque milioni di famiglie di piccoli imprenditori oltre che aggiungiamo ONU gli ideali di libertà politica ed economica
Confronto dicevo tra questa parte della Confindustria e quella di di una sola famiglia
Del suo prepotente alleato oggi come da ottant'anni nella illibertà alleato con ogni voglio oligarchia dominante di destra o di sinistra
Dunque la Confindustria pronta a sostenere lo sforzo di incardinare nella gente nell'agenda politica istituzionale italiana fin da oggi grazie alla mobilitazione e allo strumento referendario il pungolo per una riforma liberale dell'attuale regime sanitario
Per la soppressione di alcuni aspetti marginali ma pur sempre consistenti ed emblematici della legislazione oppressiva dei diritti del mercato dell'impresa e del lavoro
Noi decideremo nelle prossime ore al massimo entro il diciannove maggio se porci o no al servizio di una battaglia civile così circoscritto
Essendo giunti all'ultimo termine possibile per realizzare una campagna referendaria che poi consenta il voto nella primavera del novantotto
Chiediamo però che un dibattito si apra rapidamente per meglio comprendere conoscere e valutare quello che dobbiamo fare
Non vi è nessun dubbio che siamo l'unica forza politica e sociale organizzata storicamente capace di catapultare nell'opera di governo e di riforma di questo Paese il potere diretto lo strumento leggero referendario la volontà dei cittadini
La difesa dei loro diritti ed interessi con lo strumento dicevo referendario
Per una rivoluzione alternativa laica e liberale
Se questa è la nostra responsabilità è anche la nostra capacità come abbiamo dimostrato ci chiediamo quale debba e possono essere la nostra scelta
In fondo ci sono tre alternative possibili
Accettare le opinioni della Confindustria così come finora espressi e con e comunicati cioè i cinque
Una visione diciamo sostanzialmente ristretto
Due oppure rinunciare a presentare questa base troppo ristretta di intervento referendario sulla politica economica e di libertà dell'impresa e del lavoratore
Tre insistere perché le maggiori organizzazioni degli imprenditori a cominciare dalla Confindustria perché pare che le altre fanno obiettivamente finta di non sentire insistere dicevo perché le maggiori organizzazioni sostengono un pacchetto di referendum più ampio che comprendono quelli sul lavoro sull'impresa ma anche quelli sul sindacato
Sulle privatizzazioni sulla previdenza
In modo tale da poter offrire alla politica italiana oltre che a milioni e milioni di produttori
Poter offrire ai Ciampi e alle correnti più riformiste della maggioranza e del governo una forza di mediazione reale tra le esigenze e le necessità
Maggioritaria dei cittadini da una parte e la grande potenza di veto delle forze socialmente conservatrici insomma del blocco sociale dominante da ottant'anni nel nostro Paese
Queste sono le tre scelte possibili
Ma mi si consenta una una riflessione
La prima è che CIA difficile mia difficile comprendere bene perché mai la Confindustria
Che si era impegnata a lungo e con determinazione sul referendum elettorale del novantatré
Oggi ritenga di dover l'ignorare
Essendo
Intanto gli stessi di allora
In una situazione in cui il numero dei partiti è più che raddoppiato grazie alle leggi oggi vigenti
Non si capisce un mi riesce difficile cioè comprendere perché gli stessi referendum andassero sostenuti allora e non oggi in una situazione istituzionale anche più degradata e anche più complicata
Mi è difficile Orizia difficile comprendere perché mai non voglio sostenere il referendum contro quel finanziamento pubblico dei partiti
Abolito con il voto del novantatré per cento degli italiani e poi come tutti sappiamo ora imposto con sistemi tali da aver provocato sdegno generale e anche parte di rivolta morale e di costume
Non non possiamo ma possiamo alla fine accettare anche tutto questo passare all'ordine del giorno ma non possiamo non rivolgere alla Confindustria e direttamente ai cinque milioni di imprenditori italiani un pubblico appello perché vada oltre
E rimuova hanno l'opinione contraria fin qui espresse almeno contro il referendum di liberalizzazione dei contratti di lavoro a tempo determinato a tempo parziale e di lavoro a domicilio
Micozzi consente a questo proposito che mi è difficile comprendere come la Confindustria esprima un'opinione contraria contro questi tre referendum che sono peraltro quelli di in più immediata comprensione diciamo da parte dell'opinione pubblica e quelli più immediatamente diciamo efficaci
Ci auguriamo altrettanto che questo dibattito si apra per capire e rimuovere le Lapponia non è contraria fin qui espressa rispetto al referendum di abolizione delle pensioni di anzianità e delle altre che concernono il risanamento della previdenza
è un invito anche a ritirare le obiezioni di inopportunità
Rispetto ai referendum volti a ridisegnare non solo su una linea thatcheriana ma soprattutto su quella di Toni Blair di questi tempi mi pare che a sinistra vada molto di moda
Poté volti dicevo ad annullare poteri dei privilegi delle organizzazioni sindacali proponendo cioè di abolire la retribuzione da parte delle aziende dei permessi sindacali la contribuzione figurativa in caso di aspettative le trattenute in busta paga da parte dell'INPS e dell'INAIL a favore delle associazioni sindacali e di corte Goria
I comitati di indirizzo e di vigilanza con i loro pre poteri di gestione e controllo del consiglio di amministrazione dell'INPS e dell'impresa
Questo è se volete l'appello di apertura di un dibattito perché francamente non mi sfuggono mi è difficile comprendere sia difficile comprendere alcune resistenze o motivazioni contrarie se non se le si inserisce in un ambito allora politico partitico ma che poco hanno avrebbero a che vedere con diciamo le libertà economiche le finalità di una istituzione come la Confindustria
Quindi mi auguro che questo dibattito in tempi brevissimi si apra noi insisteremo per meglio capire apprezziamo il gesto e l'impegno fin qui assunto riteniamo che l'adesione della Confindustria sul pacchetto così ristretto e così focalizzato di referendum che lascia da parte altre altri settore di grande rilevanza
Si è non configura questo pacchetto equilibrato di libertà economica impresa di mercato e sindacali che sono almeno noi riteniamo io ritengo condizione necessaria indispensabile
Per il rilancio dell'economia del nostro Paese in una situazione di libertà economiche e non di protezionismo o parassitismo escono
Abbiamo quindi una situazione di grave oggettiva urgenza
Che di ore e quindi c'è stato un accenno entro il diciannove maggio è impensabile
Che noi ci possa preventivare ulteriori ritardi decisione quindi queste tre
Atteggiamenti ho deciso di possibili sono appunto detto Emma proprio oggettivamente
Accettare sic et simpliciter
Fondo come avevamo nella lettera ha preannunciato che perlomeno per quel che riguarda il referendum economici sul lavoro sull'impresa saremmo adeguati alle opinioni della Confindustria quindi aiutare il raggiungimento di quegli obiettivi sui quali l'organizzazione ufficiale degli industriali italiani esprime una valutazione positiva di necessità ed urgenza prima che ci si può divertire a fare referendum vagamente opportuno il referendum a se una carica ex post ordinaria drammatica sempre
Con caratteristiche di necessità ed urgenza rappresentare al Paese sì quindi accettare questo rischi prendere atto delle inadeguatezze
Di questa base di alternativa referendaria di aiuto
Alle posizioni se non riformatrici quantomeno riformisti che che c'è ci sono all'interno diciamo del ceto dominante non è solamente un problema di governo o di maggioranza o altrimenti ed è quello che tentiamo
Di proseguire il dibattito e di secondarie per noi e per la Confindustria spesso attraverso questa
Diciamo chiarezza di esposizione dei problemi
Una possibile estensione un revisione del minimo acquisito del quale abbiamo sottolineato sicuramente il valore visto le diverso l'edizione quali
La potente classica Confindustria dalla parte del nostro movimento storicamente dall'alto sempre avuto veramente quindi da non sottovalutare questo aspetto
Una dichiarazione di piena disponibilità al sostegno formale ed ufficiale di quei quesiti dei quali avete
Erano Marco Pannella ed Emma Bonino il dieci maggio del novantasette durante la conferenza stampa convocata per commentare l'atteggiamento della Confindustria nei confronti dei referendum radicali promossi in quel periodo molti dei quali riproposte nel nuovo pacchetto referendario per la rivoluzione liberale che come ricordavamo in apertura
Presto verrà esaminato dalla Corte costituzionale
L'intervento che ascolterete adesso invece tratto dalla maratona oratoria dell'autunno novantasette organizzata decreto Pannella Riformatori per far passare un minimo di informazione sui vari quesiti referendari e per raccogliere fondi per quella campagna referendaria
In questa circostanza vogliamo riproporli quanto disse nel corso di quella manifestazione del quattro gennaio del novantasette Gianfranco Spadaccia ex parlamentare e segretario radicale
Dunque noi ci troviamo di fronte a questa situazione
Che due anni fa
Il popolo italiano
Con un referendum regolarmente previsto dalla Costituzione
Stabilisce la cancellazione della legge sul finanziamento pubblico dei partiti
Con una grande maggioranza di voto popolare
E due anni dopo
Il Parlamento ripristina
Quella stessa legge
Aggravandola
E il Presidente della Repubblica
Controfirma quella legge
In violazione
Di una volontà popolare
Sovranamente chiaramente espresse
Eppure il presidente Scalfaro
Aveva più di un motivo per meditare lui stesso
E per invitare il Parlamento a riflettere e a meditare su una decisione così grave
C'è un articolo della Costituzione che consente al Presidente della Repubblica di rinviare alle leggi alle Camere con un messaggio motivato
E non c'erano motivi
Io provo a elencarne qualcuno
E poi vedremo perché è così importante di questa l'avvenimento di oggi
Anche ai fini di ciò che la Corte costituzionale dovrà decidere nei prossimi giorni
Ma chiedo a Scalfaro chiedo
A chi distrattamente in questo momento passa qui per il corso
A chi ha avuto occasione di leggere i giornali
Non c'erano motivi per rinviare alle Camere questa legge
Non c'è un conflitto fra la volontà popolare espressa
Due anni fa
Dal popolo italiano attraverso il referendum e questa legge
è vero si può rispondere anche il Parlamento espressione indiretta della volontà popolare perché i parlamentari sono eletti dalle persone ma lì con il referendum è la volontà popolare s'era espressa direttamente
E non c'è un potere di Indirizzo dalla volontà popolare attraverso un referendum sulla volontà parlamentare
Non è questo già di per sé
Un motivo di riflessione per il presidente a Repubblica
Che doveva rinviare anche al Parlamento questo motivo di riflessione
Un secondo motivo di riflessione
è vero il referendum ma risale a due anni fa
Ne Patten Po il paese è stato chiamato per ben due volte
A esprimere dei Parlamenti ci sono state due legislature da quel momento
E non si può pensare che il parlamento su una materia deliberata in via referendaria
Venga privato definitivamente della possibilità di deliberazione
Ma sono passati soltanto due anni
Per esempio un referendum
Bocciato dall'elettorato non può essere riproposto dai cittadini per cinque anni
Qui non sono passati cinque anni ne sono passati soltanto due
E anche questo non era un elemento di riflessione per il capo dello Stato
E non doveva essere su questo il Parlamento
Chiamato a legiferare
Ma se guardiamo ai contenuti di questa legge
Ma vediamo che questa legge non differisce da quella che il popolo italiano ha voluto bocciare con così grande maggioranza così netta maggioranza solo due anni fa
è una legge
Del tutto simile alla precedente
Con un'aggravante
Che la precedente legge sul finanziamento pubblico dei partiti non mascherava il suo obiettivo
Che era quello di devolvere direttamente proporzionalmente
Secondo la consistenza Richie alcun partito allora ottanta miliardi
Nelle casse dello Stato
Alle casse dei partiti
Questa legge ha l'aggravante
Di mascherare questo scopo
E di presentarsi non come una forma diretta esplicita
Proporzionale di finanziamento pubblico dei partiti ma con una forma di contribuzione volontaria dei cittadini quando questo è stato rilevato da tutti i commentatori politici di volontario cui non c'è assolutamente nulla l'unica cosa che vi chiederanno e se volete contribuire al finanziamento pubblico dei partiti oppure no
E poi un elettore del PDS Finzi era
Gli elettori i partiti partito di AN o il partito di Forza Italia un elettore di Forza Italia finanzierà il CCD e il CDU ma anche il Partito popolare e anche AN anche il PDS
E quindi la volontarietà del contributo e assolutamente inesistente
Ma non li abbiamo
Una storia precisa che dovrebbe essere ammonito dice
Su questa legge del finanziamento pubblico dei partiti
Chi ha la mia età ricorderà che venti anni fa
Ventidue ormai anni fa
Nel settantaquattro e nel settantacinque
Forse addirittura prima adesso non ricordo mi sembra addirittura nel settantatré la legge il finanziamento pubblico sui partiti dei partiti fu rapidamente anche lì in brevissimi tempi anche lì nottetempo anche lì comprati che legislative
Foote Hive
Commissioni legislative quindi nessun vaglio da parte delle assemblee parlamentari con tutti i partiti d'accordo
Quasi nottetempo punte Cisaria giustificazione che fu data questa legge del finanziamento pubblico dei partiti è che c'erano stati i fondi neri
I fondi neri dei petrolieri i fondi neri dell'ENI
E che bisognava che lo Stato finanziasse i partiti
Per sottrarre i partiti alla tentazione della corruzione alla tentazione del finanziamento illecito alla tentazione di cadere nell'abuso del proprio potere
Noi abbiamo visto come è finita come è andata a finire
Tangentopoli
Finanziamento pubblico dei partiti non ha bloccato il finanziamento illecito ma lo ha incentivato non ha bloccato la concussione e la corruzione ma la incentivate
Finanziamento pubblico dei partiti doveva essere il toccasana della moralizzazione del Paese
Ed è stato invece il porto franco attraverso il quale è passata la corruzione della vita pubblica della vita morale del Paese
E perché oggi questa legge senza nessun correttivo
Viene puramente e semplicemente reintrodotta dal Parlamento e controfirmata e avallata costituzionalmente dal capo dello Stato
Perché questa legge oggi dovrebbe produrre gli affetti di moralizzazione di controllo della moralità pubblica che non ha prodotto la leggerezza ottantaquattro del settantacinque
Non c'è nessun motivo assolutamente
Questa legge è stata fatta con un colpo di mano in Parlamento tutti raccordo ancora una volta
Esattamente come allora negli anni Settanta
Il nuovi partiti alle nuove coalizioni politiche che dicono di voler realizzare Val democrazia dell'alternanza
Quando si trovano di fronte alle grandi questioni
Che riguardano il funzionamento reale della vita democratica del Paese
Si comportano esattamente come la Democrazia Cristiana di Zaccagnini e come il partito comunista di Berlinguer con gli stessi sistemi consociativi con gli stessi sistemi
Del di del compromesso
Di potere
Sulla che si impone
Contro la volontà stessa dei cittadini e contro il desiderio e l'esigenza di una legalità trasparente nella vita pubblica e democratica del Paese
Ma potevano esserci
Forme rifinanziamento del della vita politica
Diverse da quelle che sono state approvate che prevedono
Il finanziamento diretto delle burocrazie di partito
Si potevano avere forme di agevolazione
Per le organizzazioni politiche
Per gli strumenti della vita politica
Ci potevano essere aggiustamenti del sistema dei rimborsi elettorali
Ci poteva essere a strada maestra
Quella imboccata la le grandi democrazie occidentali e in particolare dagli Stati Uniti d'America quella per cui il cittadino liberamente in maniera trasparente
Finanzia il proprio candidato all'elezione il proprio parlamentare si assume la responsabilità di questo finanziamento e alla possibilità di chiederne la defiscalizzazione al fisco allo Stato
Sì certo è previsto anche questo in forma limitata informa subalterne
Ma la strada che invece ancora una volta si è preferita non è quella reale responsabilità e nella trasparenza
Del finanziamento dei cittadini ai loro eletti ed ai loro partiti ma è quella vera assistenzialismo e dello statalismo di partiti verticistiche statalisti e parastatali tutti d'accordo ancora una volta
Data Alema a Berlusconi come ieri da Zaccagnini a Berlinguer
Io credo che questo sia
Il sanzionamento
Di un processo di restaurazione in atto che non promette niente di buono
Perché se questa che hanno approvato tutti insieme dei centosessanta miliardi
è il buongiorno
E allora
Noi dobbiamo prepararci ad avere una gran brutta giornata davanti a noi bicamerale o costituente che sia perché c'era giurarlo
I compromessi Ca'seguiranno saranno di questa natura
Questo stesso finanziamento dal finanza del questo stesso compromesso del finanziamento pubblico dei partiti ci prepara i compromessi di domani sul resto della vita politica democratica del Paese fra D'Alema e Berlusconi
Fra Casini e bianco
Fra Fini
E
E Prodi
Perché questa legge ha due caratteristiche
è una legge consociativa che passa sopra la volontà popolare e l'ottanta per cento dei cittadini è forse più s'era espresso due anni fa contro questo referendum non conta la volontà popolare
Conta la volontà dei vertici dei partiti e della loro burocrazie
E se oggi passa sul finanziamento pubblico dei partiti di nuovo la vecchia prassi consociativa del compromesso che si impone alla volontà popolare
Noi dobbiamo aspettarci che domani lo stesso avvenga su tutte le altre grandi questioni della vita democratica del nostro Paese
Questa legge è una legge statalista e assistenzialista
I partiti politici vengono finanziati dallo Stato attraverso sovvenzioni pubbliche eterei rendono di fatto parastatali senza però nessun reale controllo da parte dello Stato
Bene
Si dice che dobbiamo uscire dall'assistenzialismo
Che questo paese devo uscire dallo statalismo che abbiamo bisogno di libertà e di mercato ma quale credibilità vanno questi partiti coloro che devono governare la transizione verso una maggiore libertà
Era transizione dall'assistenzialismo a un sistema produttivo in cui ciascuno trovi nel mercato trovi nelle proprie capacità
Lei proprio la propria capacità le proprie forze la forza di finanziarsi
Come potranno che credibilità avranno questi partiti nel realizzare queste riforme se essi per primi imboccano imboccano di nuovo
La strada dell'assistenzialismo dello statalismo delle sovvenzioni dall'alto alle burocrazie di partito
Ma questa legge
Prepara il peggio e la restaurazione anche dal punto di vista politico e istituzionale
Noi abbiamo fatto un sistema abbiamo votato ore votando il referendum Segni per un sistema maggioritario abbiamo visto poi com'è andata per tre quarti questo sistema è stato maggioritario per un quarto è rimasto proporzionale
E quel quarto di proporzionale che è rimasto in realtà i fatti sempre più lo dimostrano rischia di trascinare
Anche il resto del maggioritario verso un ripristino
Del proporzionalismo e della partitocrazia
Bene questa legge
Non Tien conto minimamente del referendum Segni sul maggioritario
Questa legge sul finanziamento pubblico una legge proporzionale
Basata sulla ripartizione automatica secondo lei divisione in gruppi parlamentari testi realizza in Parlamento
Allora vedete
Noi ci troviamo di fronte a una situazione molto grave
Il Parlamento
La nuova partitocrazia che doveva che avrebbe dovuto invece trasformare in tilt il sistema democratico italiano
Si comporta come la vecchia
Noi purtroppo abbiamo la maledizione di questa sinistra che riesce a essere sempre conservatrice e mai riformatrice
Ma purtroppo
Chi aveva nutrito l'illusione
Che da Forza Italia e da Berlusconi potessero venire
Delle poi se venire
La scintilla
Di una rivoluzione liberale in Italia oggi deve essere smentito dai fatti
Il rivoluzionario liberale Berlusconi
Si rivela come tutti gli altri
Un uomo che non crede ne avremo Grazia
Che non crede nel mercato che crede soltanto nei compromessi nel potere delle sovvenzioni statali
E credo che questo sia
Lo dico con amarezza
Perché pur non avendo mai avuto fiducia in Berlusconi
Io non mi affido mai ai miei pregiudizi ma cerco
Disperare
Che il meglio si affermi in ciascuno nell'interesse del Paese oggi devo vedere dimore devo prendere atto
E l'illusione che milioni di italiani
Avevano ha voluto in Berlusconi
è stata tradita ai fatti il fatto è che Berlusconi si comporta
Con il PDS di D'Alema alla stessa maniera in cui si comportava la democrazia Rizzati Agnini con il Partito comunista di Berlinguer
L'altro giorno
L'ex presidente della Corte Costituzionale Elia
Che è un grande notabile
Del partito oggi del Partito popolare di Bianco di Marini di De Mita
Ha detto sbrigativamente
Che occorrerà che la Bicamerale
Riveda
La legge sui referendum
E lei ha annunciato ma gli fanno subito ecco
Dal PDS fino ad Alleanza Nazionale una serie di esponenti politici
Eccome
Dal quarantaquattro al settanta
Il referendum è tornare a essere la bestia nera
Di questi partiti
Non fanno le riforme
Il referendum potrebbe stimolarli a farle o chiamare il Paese ad affrontarle direttamente con il voto
E loro non si preoccupano delle riforme che non riescono a fare
Quando le fanno le fanno in senso restauratore e non riformatore ma si preoccupano dell'unico istituto che in questo Paese
A
Prodotto degli affetti di riforma e di modernizzazione l'istituto del referendum
Fu votata dalla Costituente
Nel mille novecentoquarantotto promulgato divenne norma costituzionale Hall a firmare la Costituzione del quarantotto
Ci sono voluti più di trent'anni
E c'è voluta una maggioranza divorzista alla Camera
Perché la Democrazia Cristiana
Accettasse si affrettasse a chiederne
Solo allora
Una
Attuazione legislativa che per trent'anni per quasi trent'anni aveva bloccato
Lo strumento attraverso il quale il popolo italiano nel mille novecentosettantaquattro
Di fronte a un mondo clericale che gli chiedeva di abrogare i divorzio a grande maggioranza invece oltre il sessanta per cento ratificò la legge Fortuna e respinse la richiesta di abrogazione del divorzio
Fu una breve stagione non solo la democrazia cristiana
Ma tutti gli altri partiti cominciarono d'allora a bere
Il notaio
Il quella l'istituto del referendum contro il quale oggi Elia ex presidente democristiano della corte costituzionale torna a scagliarsi
E il conto cui tornano a preoccuparsi e a lanciare i loro strali
Gli esponenti politici
Di entrambi i poli
Quello conservatore della sinistra e quello che molti avevano sperato riformatore della destra
Ora io credo
Che
Noi dobbiamo preoccuparci
Di ciò che può accadere nei prossimi giorni
La Corte costituzionale nei prossimi giorni dovrà
Giudicare sulla ammissibilità costituzionale
De dieci otto referendum promossi dai comitati dei referendum recherebbe Pannella
E su dodici referendum promossi dalle Regioni italiane
Ci sono brutti precedenti
Lo dico subito
E soprattutto gli annunci di questi giorni il comportamento di Scalfaro nella firma di questa pessima legge sul finanziamento pubblico dei partiti
Una serie di pressioni
Che vengono dal potere
Da chi in questi giorni detiene il potere alla Corte Costituzionale perché liberi
Attraverso pronunce di inammissibilità
Il maggior numero la il campo dal maggior numero dei referendum
E soprattutto il Silenzio
Di grandi organi d'informazione
Lasciano temere il peggio
Io credo
Ho letto con attenzione l'articolo di Galli di Ernesto Galli della Loggia
Nei giorni scorsi
Ernesto Galli della Loggia
Fa appello alla neutralità della corte costituzionale
Io vorrei che fosse così
Vorrei che la Corte Costituzionale davvero
Potesse giudicare secondo il diritto
Secondo l'articolo settantacinque della Costituzione
E da un secondo prassi giurisdizionali
E l'hanno portata nel passato
Una volta a dichiarare ammissibile un referendum la volta successiva inammissibile un referendum è una volta successiva a dichiararlo ammissibile
Come è accaduto per esempio faccio solo un esempio
Per il referendum sul nucleare
Dichiarati
Lire ammissibili nel mille novecento me all'inizio degli anni ottanta
Rilievi e dichiarati ammissibili dopo terno brilla nell'ottantasette
Quando la pressione dell'opinione pubblica era diventata forte
E la Corte costituzionale non se la sentì di e rinnovare
Quella di stessa dichiarazione di inammissibilità
Io vorrei che fosse così
Purtroppo la storia di questi anni c'ha dimostrato esattamente contraria
E forse dobbiamo prepararci al peggio
E dobbiamo prepararci
A contrastare
Anche con il l'arma dei referendum e comunque non potranno essere cancellati tutti
E con la spirale lo spiraglio di confronto pubblico democratico che questi referendum e lasceranno
A contrastare una nuova stagione di compromessi
Una nuova stagione partitocratica
Non democratica e illiberale della nostra vita politica
Ma certo sarebbe un gran giorno
Se l'auspicio di Galli Della Loggia si rivelasse esatto
E se la Corte costituzionale in un riverbero di saggezza
Accettasse accogliesse l'appello che Emma Bonino ha lanciato da questo palco qualche giorno fa
E dalla televisione
L'appello a non togliere le castagne dal fuoco a questi partiti e ad affidare questi quesiti referendari
Al vaglio dell'elettorato
Alla decisione del popolo
All'espressione libera della sovranità popolare anche Rea sua capacità
Di registrazione
E costituente
Pensate che cosa
Buona sarebbe
Per lo stesso D'Alema per lo stesso Berlusconi
Se la legge elettorale della Camera
Fosse
Sottoposta al vaglio nell'elettorato
Anziché sottratta come è stata sottratta solo due anni fa
Se quell'ora richiesta referendaria che dice di abrogare
Il venticinque per cento di proporzionale
Fosse sottoposta a giudizio dall'elettorato agli elettori potessero decidere
Sì avere come in America in Inghilterra
Una sola persona da votare fa alcuni candidati che si presentano su programmi precisi e non per chiedere There lega Indian con l'elettorato
E non per spartirsi in quindici venti trenta
Gruppetti parlamentari
Il coalizioni eterogenee
Che possono in qualsiasi momento tradire ribaltare
La volontà elettorale
O mantenere invece questo sistema
Che è fatto di pluri partitico
In cui tutti hanno l'illusione di potersi esprimere liberamente
è in realtà prepariamo al Paese Sempre governi incapaci di governare perché paralizzati
Da condizionamenti che nulla hanno a che fare
Con la volontà popolare con l'esigenza di governo del paese
Ma certo ci sono
Frei diciotto referendum proposti come per comitati referendari dei club Pannella
Molte questioni
Che possono essere condivise o no
Il vantaggio di questi referendum
E che su queste questioni si aprirebbe un grande dibattito nel Paese
E non potrebbe non coinvolgere tutte le forze politiche
E non potrebbe non essere un elemento di crescita complessiva del Paese
Una elemento di consapevolezza da parte di tutti e in primo luogo dei legislatori
Delle dei problemi che noi abbiamo di fronte
Prendiamo per esempio la questione della sanità
Deve essere obbligatoria l'iscrizione al servizio sanitario nazionale
Io devo dirvi che su questa questione
Ho riflettuto a lungo ancora non ha trovato una risposta
Perché
La prima
Riflessione che viene da farsi è che se tutti quanti non si scrivono al sistema sanitario nazionale
Il rischio di un ritorno a una sanità per i ricchi è una sanità per i popoli per i poveri
Rischia di diventare
E Fini tempo
Ma poi mi dico
Questo rischio non è già esistenti
Non esiste già
Una sanità dei ricchi è una sanità dei poveri non esiste già
L'assistenza sanitaria delle corporazioni forti
Che hanno le loro casse mutue
Peggio ai giornalisti
Penso ai parlamentari
Penso ai di ai dirigenti industriali
Non esiste già
La possibilità per chi dispone di patrimoni
Ingenti di farsi assicurazioni che gli consentono una sanità ragguardevole senza dover passare per le corsie degli ospedali pubblici
E il sistema della sanità pubblica
Dell'ospedale statalistico così come l'ha voluta la riforma delle USL
è un sistema oggi funzionante
Che possiamo continuarci a permettere
è un sistema che può consentire davvero quelle uniforme produttivistica efficienti Stich
E noi sentiamo imboccare e promette dai ministeri da anni e anni a questa parte che non vediamo mai realizzare
Oppure non dobbiamo prendere atto anche sull'esempio della vicina Germania
Che esiste e che questo non è possibile se non li introduciamo fra pubblico e privato
Dei meccanismi di competizione
Di concorrenzialità
Per cui
Si deve guardare
Nell'assegnare da parte del sistema sanitario pubblico a un medico e a un istituto un'operazione quanti casi guarnizione ci sono su un certo numero di obbligazioni quanti casi di non guarigione di mortalità
Quanti i tempi di realizzazione
Quanti giorni di degenza
Quali quale costo complessivo badate che queste cose non sono così
Ma la vicina Germania c'ha un sistema mutualistico in cui la mutua allora vedete che
Io non ho risposte precise
A questo quesito referendario
Ma sento che senza tabù
Noi si abbia in questo Paese il sacrosanto diritto
Di discutere e di discutere tutti
Non di delegare pochini che ne sanno quanto noi e hanno dimostrato di camminare a me di tutti i colori
Non di delegare pochi ma di discutere tutti e senza tabù anche di questioni che possono sembrare quando ne parla Rosi Bindi scontate e scontate non sono affatto
Scontata e non sono affatto per un motivo molto semplice
Amici
Quando si parla del sistema sociale
Noi dobbiamo metterci in testa
Che negli ultimi dieci quindici anni sono sorti i cento milioni
I posti di lavoro
Nel terzo polo
E in particolare in Asia e il Sud America
E che nei prossimi dieci o quindici anni noi avremo in quei Paesi altri cento centocinquanta milioni di posti di lavoro
è che entrare in competitività con questo un mondo nuovo che s'affaccia all'industria allo sviluppo e al mercato
è un compito cui dobbiamo attrezzarci da subito senza pensare che possiamo mantenere per l'eternità dei privilegi che una condizione storica particolare già aveva assicurato e che non siamo più in grado di mantenere nelle stesse condizioni in cui li abbiamo mantenuti negli anni e nelle generazioni precedenti
E con questo intervento dell'ex parlamentare e segretario radicale Gianfranco Spadaccia pronunciato da quattro gennaio del novantasette durante la cosiddetta maratona oratoria dei Club Pannella
Sui referendum concludiamo qui odierno programma realizzato con registrazioni d'archivio ancora una volta dedicato ai temi oggetto dei nove referendum radicali sui quali presto dovrà esprimersi la Corte costituzionale
L'apertura le abbiamo riproposto una sintesi di una conferenza stampa di Emma Bonino e Marco Pannella dal maggio novantasette
Sull'atteggiamento della Confindustria nei confronti dei referendum radicali