I referendum radicali "per la rivoluzione liberale" con particolare riferimento a quello che riguarda la normativa sui licenziamenti.

Dico Masi deputato del Patto Segni Masi lei ha assunto un'iniziativa in a favore dei referendum economico sociali ce ne può parlare sì devo dire che siamo riusciti a unire i due comunicati con l'
Comitati nazionali
A sostegno del sì ai referendum sociali quello che aveva organizzato linee Armani e quello che erano avevamo organizzato
Agli Uzzi rivolta a Taradash e Calderisi chiediamo messi insieme siamo circa una quarantina di deputati e alcuni senatori e abbiamo deciso di inviare una
Deputati senatori del centrodestra attenti si uniscano a noi per allargare questo comitato per poter fronteggiare dopo che la Consulta avrà giudicato
O i quesiti per affrontare la campagna referendaria Masi questo all'indomani della presentazione al comitato per il no coordinato da Sergio Garavini partiti di sinistra di sinistra anche estrema qualche socialista cosa ne pensa
Ma io sono sempre contento quando ci sono i fautori del no perché vuol dire che la battaglia c'è una battaglia di principio in battaglie ideali è una battaglia di un modello di sviluppo per l'Italia diverso noi siamo per il modello di sviluppo non americana ma dire almeno europei o perché i referendum che i radicali hanno presentato questo suono su un manifesto programmatico sul quale ci riconosciamo e sul quale io penso che il Paese potrà solo trarne vantaggio per poter essere competitivo
L'Europa già cambiata Tronchetti Provera oggi in un'intervista su Repubblica torna a ribadire la posizione di Confindustria schierata a favore dei referendum sociali peloso i più sensibili
Alle problematiche reali della competizione che c'è nel mondo della globalizzazione in Europa capiscono che senza la leva della flessibilità nel lavoro
Non c'è possibilità di competizione per il nostro Paese non può non m'aspettavo altro io penso che sia naturale per un imprenditore capire che questa è l'unica via reale per combattere da un lato la disoccupazione
E per permettere una flessibilità che permette di fatto le assunzioni bisogna dirlo questo perché non è il problema non è licenziamenti proverà sulle assunzioni questo questa liberalizzazione permetterebbe che e migliaia i migliori disoccupati potremo trovare un posto di lavoro
Tamasi per quanto riguarda i referendum c'è certamente la battaglia politica assolutamente dovuti data e Siino ma c'è anche un problema di menzogne che vengono dette anche autorevolmente che hanno indotto il comitato promotore a presentare
Denuncia per attentato ai diritti politici quando si dice i referendari vogliono abolire l'INAIL vogliono abolire il sistema sanitario nazionale vogliono abolire la giusta causa sui licenziamenti non si fa una battaglia per il no si fa una battaglia di mistificazione a qua io sarei
Soltanto soddisfatto di una cosa se gli italiani capissero che dobbiamo adeguarci allo status
Nel sistema del lavoro a quello che esiste né i sindacati né i partiti
Basterebbe questi perché sia i sindacati che i partiti hanno per legge
Possibilità e di anzi deposita la certezza di non essere inseriti nell'articolo diciotto lo stop
Oratorio cioè loro possono licenziare impunemente adorabile basterebbe basterebbe che voi ci adeguassimo allo Statuto di fatto che esiste dei sindacati e nell'e dei partiti quello dei sindacati quindi dicendo questa battuta acque molto seria vuol dire che loro di fatto predicano bene ma ma razzolano molto male alle basterebbe aprire un
Come dire la possibilità di razzolare benino Pierluigi Castagnetti segretario del Partito popolare segretario sui referendum sociali emerge un orientamento
I patti della maggioranza
La decisione della Consulta per capire quali sono a me
Auspicabile un atteggiamento comune
Prego saranno ammesse non ci siamo
Come l'
Con le istituzioni
Su alcun lavoristi ci auspichiamo uno
Evitare una spaccatura
Tale del Paese
Maglio contento responsabile economico di Alleanza Nazionale schierato dal primo momento sostenere fendono economico sociale contento ieri Pannella rilanciato con forza una notizia poiché tale i sindacati partiti sono esentati dall'obbligo del reintegro esattamente l'obiettivo del referendum che da loro e condannato pesantemente dei sindacati in particolare ma guardi in questo Paese continuiamo ad assistere
La degli aspetti paradossali un lato si impone
ESE una legislazione penalizzante come quella appunto relativa alla flessibilità in uscita
E l'altro si ritagliano norme di favore per il sindacato è evidente che il sindacato nessun interesse a far sapere all'opinione pubblica che nei suoi confronti dicono regole del tutto particolare che consentano il licenziamento senza appunto alcun obbligo di un'integrazione ma c'è di più in questo Paese si stanno costruendo adesso le aree con le relative alla par condicio per fare appunto un altro esempio e mentre si impedisce ad alcuni soggetti politici di svolgerà un tipo di propaganda il ministero delle Finanze tramite la Presidenza del Consiglio continua a farla sulle addio nazione
Ali con degli slogan che sono propagandistici quindi nulla di nuovo sotto il sole senta contento anche da parte di alcun un eh componenti e personalità del Polo c'è una sorta di pressing su AN su Gianfranco Fini perché ammorbidisca la sua posizione sul referendum che invece
è una valutazione positiva ma io credo che indubbiamente il dibattito si è aperta una posizione coraggiosa di Gianfranco Fini a
Innescata
Un confronto serrato su alcuni temi che sono importanti debbo dire che soltanto una destra moderna e non conservatrice che ha a cuore le sorti del Paese
Avere questo coraggio diversamente se non fossimo noi all'interno dello schieramento del Polo a porci la questione del futuro e quindi a porci la questione anche della sostenibilità del nostro modello di sviluppo ho l'impressione che lasciare gli altri queste battaglie in senso conservatrice non farebbe
Male soltanto un partito farebbe male all'intero paese verbale
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