Il progetto MOSE di dighe mobili alle bocche di porto di Venezia. Gli interventi di riequilibrio idrogeologico della laguna di Venezia. Il traffico marittimo a Venezia. La questione dell'estrazione del metano nel Golfo di Venezia da parte dell'AGIP

Nella conferenza stampa tenuta si oggi a Roma Italia Nostra lancia l'allarme sulla possibilità di un inizio di fase esecutiva per il Progetto chiamato mosse cioè il progetto di dighe mobili alle bocche di porto della laguna di Venezia per la difesa di Venezia dalle acque alte eccezione alle Italia Nostra come anche la maggior parte degli ambientalisti si Oppo oneri al progetto MOSE giudicando sostanzialmente inutile almeno in questo momento in questa fase inutile dannoso rispetto invece ad una serie di altre operazioni che andrebbero realizzate nella laguna di Venezia il professore Stefano Boato ha partecipato alla conferenza stampa Stefano Boato ha fatto parte della commissione del ministero dell'ambiente per la valutazione d'impatto ambientale appunto in merito al progetto MOSE e a luglio abbiamo chiesto perché in questo momento si o pone a al progetto di dighe mobili
Perché sono deviazione del problema principale che abbiamo noi abbiamo un problema da almeno trent'anni
Vissi mo'dissesto in laguna e di anche degrado cioè fisico idraulico ma ambientale cedimento logico
La legge speciale dal vento e settantatré da venti
Chiede di intervenire il riequilibrio Amber risanando la situazione dire che lasciamo tutto così come sta sostanzialmente al di là di piccole opere
E mettiamo tre rubinetti alle bocche di porto pugliese non affrontare i problemi e illudersi di risolvere appunto contro i rubinetti allora
Prima di tutto il problema per cui rilevino le dighe si tratta di affrontare i problemi riequilibrare dal punto di vista idraulico sedimenta logico biologico cioè disinquinamento
Il titolo di non mi cita delle acque troppo irruenti e che quindi alzano le punte di marea
Si tratta di per quanto possibile e rimettere le città in consiglio di difendersi dalle acque alte come si è fatto per due mila Nicia rialzando o i bordi oli stesse pavimentazioni pubbliche durante la manutenzione
Per cui sia rialzando i suoli sia abbassando le punto di mare al nel fare il lavoro di riequilibrio di risanamento si risponde anche le acque alte per almeno cinquant'anni forse anche di più questo il primo problema cioè
Noi abbiamo delle cose da fare che non si sono ancora fatte dopo ventisette anni e parlare d'altro come di dighe vuol dire evitare di affrontare il problema
Abbiamo le mette le mani le bocche di porto dobbiamo mettere mano ai cali petroli e al traffico petrolifero dobbiamo riempire le valli da pesca dobbiamo rialzare e riavviare la manutenzione urbana e riversare la pavimentazione urbana
Dobbiamo fare queste cose alcune finalmente da tre anni sono partite
Della manutenzione urbana e della difesa locale dalle acque alte dei suoli insomma del
Completamente praticamente e nell'affrontare i problemi di fondo e non gli effetti ma le cause del dissesto lagunare interamente alle bocche al canale di petrolio alle la una e alle valli da pesca
Però in particolare il tom mosse mi sembra che non prevede per la chiusura di queste paratie mobili
Intanto in occasione delle alte maree Noro diciamo normali tra virgolette cioè quelle di ottanta centimetri un me o anche un metro e dieci cioè loro sostanzialmente dicono si chiuderebbero queste paratie
Nelle acque a nelle nelle alte maree particolarmente gravi quindi sopra i centoventi centimetri in particolare nel sessantasei abbiamo avuto quel
Alta ma gravissima assolutamente eccezionale di quasi due metri in coincidenza questo qua va detto va ricordato anche di un'inondazione propria i fiumi che si riversano nella cura di Venezia
Hanno
Diciamo insomma che e che che un terzo di tutta l'Italia settentrionale Ando sott'acqua compresa in quell'occasione ecco appunto allora il Progetto mosse appunto sostanzialmente progetta la chiusura di queste dighe per le alte maree particolarmente gravi appunto per queste alte maree
Gravissime
Io a mente alte non funzionerebbe quel progetto
Son due temi che AIAF perché lei ha affrontato allora il primo problema è le acque dalle quali le dighe vorrebbero difendi se sono quelle dichiaratamente sopra il metro sul medio mare
Noi stiamo dicendo invece che si può alzare la città e l'abbiamo ormai verificato che è fattibile fino a un metro e venti
E quindi guadagnando venti centimetri
E poi che si possono abbassare le punte di marea
Di altri venti centimetri intervengo alle bocche di porto in laguna vuol dire guadagnare venti più venti quaranta centimetri quindi le acque alte che porterebbe alla chiusura delle bocche di porto ogni volta che la marea supera il metro sul medio mare
No
Sono necessarie perché noi guadagnando venti centimetri con rialzi una pavimentazione Coop o con una difesa locale venti centimetri abbassando le maree abbiamo riportato le acque alte a quello che erano un secolo fa cioè una qualità ogni statisticamente cinque virgola cinque c'era o cinque o sei anni una qualità ogni cinque sei anni alta nove centimetri per due ore e cioè praticamente le acque alte eliminata
Quindi per le acque alte anche quelli più alte non c'è problema si può risolvere nelle riequilibrare risanare laguna è la città si risolve anche il problema delle acque alte c'è un altro problema quello vero della l'allora a parte che le alluvioni quando vengono è illusorio pensare di fermarle con una di nel senso che da lunedì vengono sul Piave sul Tagliamento sulla a Firenze a Venezia e in tutta la costa da Ravenna fino a quasi Trieste al Timavo
Il problema
Era un nome illudersi di eliminare una alluvione che ricordo avviene con un tempo di ritorno possibilità di ritorno mediamente
Bruni secolare vuol dire abbiamo discussione calda
Perché non ci sono dati misurati
Se può tornare mediamente ogni duecento anni ogni cinquecento anni per capire l'ordine di grandezza
Il problema è che un'alluvione quando ritorna comunque ogni due ogni cinque secoli non me eliminabile il problema è che dovremmo imparare a impedire di mettere a rischio e la vita delle persone ovviamente e la vita di una città ricordo che con l'alluvione sul Piave sono morte parecchie persone a Venezia non è molto neanche una persona perché è una città è abituato a convivere con l'acqua qual era il vero problema del sessantasei che oggi non c'è più
Che con quell'alluvione stavano crollando tutte le difese a mare dai dieci euro fino a Chioggia
Stava per essere travolta la difesa a mare dei litorali
La città è stata devastata dal salto delle centraline elettriche telefoniche di riscaldamento eccetera in questi vent'anni si è rifatto tutto ciò che non è più possibile si ripeta
Ciò detto completamente fatte le difese a mare da ieri sono fino a Chioggia completamente finite
Alzati sopra i due metri sul medio mare tutte le centraline telefoniche ed elettriche riscaldamento va a metano Arafat non c'è più i
Non è ripetibile quindi e quelle dighe non vanno bene qual è il vero problema che può porsi quindi non per le acque alte diciamo punte alte ma ordinarie
Non per l'alluvione che non è e eliminabile si può e il giudice è stato fatto il lavoro Perilli minare
Disastro
Sarebbe una qualche grave ma non sarebbe una e si il problema vero quale potrebbe essere che fra un secolo è vero ma non sappiamo perché le idee sono i riti si alzasse il mare talmente tanto da obbligarci a fare dighe
Ma allora se veramente Dio non voglia si alzasse di mezzo metro il mare
Intero non la marea in mare
Tutta la costa fra l'altro da Ravenna Trieste andrà affrontato il problema come fare occorre provvedere difesi dighe fisse non mobili e occorre occorrerà Dio non voglia tutto un altro progetto con la chiuderà il porto coreografa è tutt'altra cosa ecco parliamo un momento per ultimo del proprio dello della portualità del movimento delle navi lei parlava sottolineava il tema importantissimo del degrado dei fondali lagunari
Quindi appunto
Canale dei Petroli pratico Petrovic
Sì e questi canali dove possono andare che si stanno approfondendo sempre di più sono arrivati addirittura appunto di venticinque o anche più
O almeno di di cinquanta metri di profondità
Ecco c'è un limite di tonnellaggio che si può ipotizzare per le navi nella laguna di Venezia
Non tanto di quello che sembrava di Milito nella cioè quanto un limite di pescaggio cioè noi abbiamo il problema che abbiamo dei fondali in particolare ma non solo le bocche di porto molto
Più profonde di quanto l'equilibrio complessivo possa sopportare in particolare la zona centrale laguna ha un canale che è una mega autostrada di mare chiamato canale di Petroni che dove passano le petroliere dove passano in particolare le mega petroliere
Che oltre ad avere il rischio petrolio in caso di incidente crea un dissesto e un'erosione pazzesca da almeno vent'anni
Dagli anni sessanta a trenta C trentacinque anni l'onorevole il problema da un lato e Peter rischio petrolio dall'altro lato per ridurre li fondali
Di non andare ad esempio alla bocca di Malamocco oltre dodici metri di profondità oggi sono sui diciotto diciannove
Mediamente compunto e appunto di erosione particolare anche molto di più
Ma parliamo mediamente sui diciotto diciannove metri che sono un'enormità se si ricorda che il centro Adriatico è mediamente a venticinque metri di profondità nuvole Bocchini laguna che erano a quattro cinque metri quando era molto siamo ormai diciotto diciannove mete di un processo di auto erosioni innescato dagli scavi
Per le navi che va avanti da solo con una marea alloro occorre ridurre i fondali le bocche di porto e sostanzialmente impedire legali pretore di entrare cosa che cioè in legge ma che non si applica al limite apportando una pipeline da un da una torre in mare ma comunque non facendo entrare questi meno autostrade Imago non solo e tanto per appunto in Bocca di porto ridurre le punte di marea di acqua alta ma per ridurre il gravissimo fenomeno erosivo ricordo che stiamo andando da un'ipotesi ottimale del consorzio di cui milioni di metri cubi
L'irruzione all'anno
A una stima della provincia di Venezia di quattro milioni di metri cubi all'anno di ma di erosione del sedimento lagunare vuol dire che la cura non esiste più tutta la zona centrale che c'è un'enorme voragine piatta come un
Di madri e che sta saltando il sistema lagunare stesso ecco ma non ce l'ho proprio la riflessione sul sul porto dentro la laguna di Venezia cioè ci sono dei limiti fino al quale il porto può svilupparsi sicuramente il porto
Può funzionare in termini passeggeri in temi di merci restando sostanzialmente su fondali di otto metri e non di undici al Lido
Di dodici metri e non di diciannove a Malamocco cioè di situazioni che non portino al disastro al dissesto all'erosione alle punte di acqua alta e quant'altro per cui anche il porto può tranquillamente continuare il suo lavoro sapendo che ci sono di vivere di compatibilità che non vanno superate ecco c'è anche una preoccupazione per queste navi veniva i passeggeri sempre più grandi che entrano nel Bacino San Marco nel canale della Giudecca anche su questo della abbiamo discusso a lungo di questa cosa
Chiedendo che ad esempio perché le nuove navi passeggeri sono anche quando portano di più
Piatte a fondo a u invece che fondò di quindi meno profonde più tardi
E comunque che andrebbero ridotte come dislocamento di di spostamento di di di acqua
E che si è proprio alcune di queste devono entrare devono fare il giro per dietro Venezia cioè per Malamocco Marghera entrando da dietro
Q dire queste è stata sollevare una polemica notevole mentre io credo che chiunque discuta di fare entrare i TIR in piazza Siena o in piazza Gubbio in piazza in altra città storica brevettato per un pazzo mentre oggi noi abbiamo questi me
Bastimenti che passano praticamente in centro in piazza San Marco già tutto su un giorno dovesse esserci un qualche
Timoteo fortunale o quant'altro Dio ci salvi da qualche disastro
Scala folle tra cui si edifici che sono alte come quattordici piani laicità che viene vista come se la cosa si modo grattacielo
E quindi c'è un problema paesaggistico di rischio e di opportunità per cui se proprio alcune navi di questo tipo
Devono continuare o vogliono potrà entrare a Venezia e interno almeno per la porta di servizio cioè appendino per la porta dita lavoro e non per il salotto
Col rischio di impatto tipo piazza San Marco va bene allora adesso concludendo sulla questione del MOSE c'è stata la valutazione di di impatto ambientale da parte del ministero dell'ambiente e ministero Beni culturali negativa
Però adesso Cacciari di nuovo abbiamo letto sui giornali dice si deve fare il MOSE insomma sostanzialmente che cosa accadrà o che cosa può accadere nelle prossime settimane i prossimi mesi
Accade appunto una cosa un po'triste che la sorte di una città come questa
Anche da una persona come Cacciari che per anni detenuto pozioni equilibrate viene o rischia di venir sacrificata sull'altare degli campagna elettorale ovvero per recuperare dei voti o per per l'ostracismo dei grandi gruppi industriali che fanno capo al Consorzio nel suo nuovo e ai molti giornali da questo il grande pur di ditte controllati
E azionari ha rotto l'equilibrio dando via libera o il open cieco proponendo di dare via libera a un a un progetto esecutivo di un progetto che è stato già bocciato
Quindi passare il progetto esecutivo è semplicemente improponibile
Speriamo che il buon senso e i condizionamenti politici
E i tecnici e amministrativi facciano recedere cacciare chiunque altro usi la
La sorte di Venezia
Disposti a a compromessi inaccettabili o a forzature inammissibile anche sul piano giuridico oltre che nel merito
Solo per
Ritenere di avere qualche chance in più né in una campagna elettorale cioè bruciando in pochi mesi erano sulla propria carriera politica le sorti di lungo respiro di una città crediamo non sia corretto questo modo di fare che ci sia
E che ci sia il modo di risalire un po'tutti
Non solo Cacciari
Ma chiunque abbia delle responsabilità di tramandare le prossime generazioni cui sta lagune questa città nel modo migliore rinnovato garantita sviluppato ma compatibile con la salvaguardia del bene stesso
Quali
Al senatore Giorgio Sarto dei Verdi chiediamo di ricordare agli ascoltatori il senso le motivazioni dell'ordine del giorno approvato dal Senato contro l'estrazione del metano nel Golfo di Venezia ma quest'onore
Nel Golfo di Venezia
Interessi secondo
I saggi storici
E Venezia stessa cioè uno di
Tariq questo tipo di
Rispetto all'interesse di estrazione
Che oltretutto sono anche di piccolo
Tale che ha bocciato
L'Agip di estrazione che avvia
Dodici mila e così si è strazio
Rime inflazione
Quella sperimentazione
Si è svolto in un certo modo
Io penso anche sulla
Venezia così come nel
Rispetta il principio come
Cari o di precauzione
Orari di questo tipo anche perché non s'
Ieri alle bocche di porto cioè il pro
Tomo sì
Salvaguardia divenne
Di colare su questo lei come vede
Come senatore di Venezia
Anche dai lavori dell'Ufficio di Piano e cioè
Non è sostenibile e che è necessario
Ora invece comunque
Riequilibrio
Di base della città
Tre permettere da
Mezzo secolo
Punto che dico come senatore
Come senatore
Dicono che no se
Rispetto alle alleanze vinco
E io credo
Prossime assemblee
In ente che inizierà domani che i Verdi
Per la Costituente dei Verve
Riafferma
Questo
Ampio e condiviso e cioè
Una delle questioni