Oggi è iniziata la discussione generale del decreto legge sul "giusto processo" in Commissione giustizia del Senato

Luigi Follieri senatore popolare il senatore Commissione giustizia del Senato sul decreto relativo al il giusto processo quest'oggi per quanto riguarda i lavori di Commissione come dire non si è fatto granché perché i lavori dell'aula vi hanno un po'travolto ma c'era stato il pomeriggio nel primo pomeriggio un incontro dei quattro esponenti diessini caldissime sinus Fassone per concordare è un'ipotesi di di cambiamento del decreto in questione che cosa è successo ne sa qualcosa si è stati contattati c'è stata la mia relazione c'è stato l'intervento del senatore Miglio c'è stato l'intervento del senatore Russ
è chiaro che voi siamo stati dissolti da una emergenza avvenuta in aula e e per cui siamo stati costretti ad interrompere i nostri lavori che dovrebbero riprendere domani fino alle otto e trenta lei mi parla di una riunione dei diessini Fassone caldi se venisse l'altro che Russo raccontano anche carnivoro fa beh io di queste ore non so nulla non so di che cosa i colleghi hanno discusso
Io so soltanto una corsa che il decreto legge decade il sette marzo del due mila per cui abbiamo del tempo veramente ristretto per approvare questo disegno questo disegno di legge di conversione del decreto legge del gol no per cui credo che non sia praticabile la strada emendativa perché se non lo avessimo modificare il tema sto approvato dalla Camera e questo stesso testo dovrebbe ritornare dei colleghi di Montecitorio e i quali avrebbero a disposizione credo due o tre giorni per poter approvare appunto questo che questo decreto legge e esce nessun emendamento e credo e credo che sarà difficile a meno che non ci sia un accordo nell'ambito della maggioranza ma anche con il contributo del porno per ridefinire alcune questioni che pure si agitano all'interno del testo approvato dalla Camera dei deputati e in questo caso evidente che potremmo in quarantotto ore approvare il testo
Nuovo o meglio il testo emendato qui al Senato e voi riconsegnarlo alla Camera per l'approvazione definitiva però tutto questo richiede il superamento di una serie di questioni molto ma molto delicate sulle quali non convergono quelli del Polo almeno da quello che ho potuto sentire
Indios da stamattina in poi io interpellato alcuni colleghi e i quali in verità non è che siano disponibili a una a questo a questa attività che pure che pure sarebbe auspicabile
Ogni in sostanza sembra di capire lei relatore evidentemente anche la persona debuttava a fare ad ad aver contatti a sonda are per il momento dice non c'è nessuno spazio per un accordo con il Polo visti i tempi a questo punto sconsiglia anche
Essi io non dico che non c'è spazio io dico che le questioni sono complesse
Sono molto ma molto delicate difficilmente si raggiungerà un accordo quindi una converge USA su un testo concordato io dico che sarebbe auspicabile invece che il testo che noi abbiamo approvato in sede deliberante qui al Senato alla Commissione giustizia attuativo Delli gli articoli per l'articolo centoundici della Costituzione quindi dei principi del giusto processo venga approvato tempestivamente dalla Camera dei deputati perché quel testo tra l'altro contiene una norma la penultima
Che affronta le questioni che dovrebbero in anziché interessano i Proci che venne in corso perché si tratta di un'epoca vere e proprie disposizione transitoria quindi se la Camera dovesse affrettarsi ad approvare questo testo tutte le preoccupazioni che pure sono all'interno di noi tutti potrebbero essere superate
E cosa sulle decreto relativo al giusto processo scontiamo quello che ci ha detto il il senatore dei DS l'avvocato Guido Calvi
No
Aspetti che forse meriterebbero
Una migliore precisazione ad esempio
Per i processi di una regolamentazione dei criteri di valutazione della prova nei process sì nuovi
Il problema però è di carattere più generale nel senso che
Siamo di fronte a un decreto in cui
Tempi per l'approvazione sono ormai è assai sì qui
E pertanto se
La commissione Giustizia riesce a trovare un punto
Di convergenza e quindi chi la può sì vita di di una modifica
Rapidissima
Io credo che possiamo tutti
Favorire una come dire una modifica del decreto per renderlo più positivo attenzione quando dico più positivo dico che esprima
Due finalità la prima è quella della applicazione del centoundici quindi dei valori innovatori del giusto processo e secondo impedisca alla i quella che io chiamo la implosione del sistema cioè
La incostituzionalità la sollevazione in tutti i processi di questioni di incostituzionalità che pare metterebbero l'intero sistema processuale non è
Semplice trovare un equilibrio tra questi due momenti
Un'idea se l'è fatta loro di si va vede se io
Dico si applica l'articolo centoundici in realtà
Io ritengo che sia
Non non sia sufficiente perché se io dico che si aprì articolo centoundici nel processo immediatamente si dovrà sollevare questioni di confine di costituzionalità di tutte quelle norme che confliggono con i vigili quindi sostanza non ha più per cento uno lo applicò per sottolineare la incostituzionalità di norme del Codice che conflitto quindi in sostanza non ha dico centoundici e quindi non raggiungo il primo degli scopi che io voglio tenermi
E
Aggravo proprio il secondo punto io vorrei evitare cioè quello del blocco del sistema invidia secondo me trovare una formulazione che mantenga fermo ovviamente Lacco orto trovato alla Camera io credo che sia un risultato che vada addebitato
Alla Grande Inter Ige
Nizza alla saggezza
Nella saggezza politiche all'intelligenza giuridica del presidente Finocchiaro
Però è pur sempre un compromesso forse mantenendo fermo quell'impianto si potrà trovare una soluzione più soddisfacente il problema è che se i tempi si fanno troppo stretti è chiaro che il decreto dovrà essere
Approvato così come perché rimanere senza una norma transitoria forse si creerebbero ancor più problemi di quanto se ne creerebbero con una norma insoddisfacente e i maligni dicono che in realtà l'accordo di abbia trovato fra di esse Senato Dias
Il cavalier zero no no no no no no no maligni spesso indovinano ma non sempre
No no stiamo discutendo noi in Commissione voi conoscete come lavoro la coesione giustizia al Senato
Dove come dire il clima è più tranquillo e consente maggiore approfondimento io credo che oggi c'è stata una prima la relazione vere
All'esposizione relatore c'è stato un intervento del nostro Capogruppo senatore Russo il quale ha posto alcuni problemi
E e ha ha espresso agli l'opinione condivisa da tutti noi perché avevamo fatto una piccola riunione prima
Affinché si verifichi se tutte le forze di maggioranza e di opposizione insomma e forze politiche presenti in commissione possono convergere su una riflessione Q comune per trovare soluzioni migliori questo lo sforzo che faremo tra domani mattina entro domani dopodomani non oltre ecco se ci si riuscirà credo che sarà un passo avanti se non ci si riesce si approverà il decreto così com'è Pietro Milio senatore della Lista Pannella quest'oggi la commissione Giustizia del
Senato ha iniziato la discussione generale sul decreto legge relativo alla parte ordinaria del giusto processo sei intervenuto in commissione per dire cosa Pietro
Per direi che non sono affatto d'accordo su questo disegno di legge così come è stato emendato alla Camera che ha ritenuto di migliorare il peggiore
Di decreto legge e che ha peggiorato quello che era addirittura peggio di questo perché verrà sancire la fine certificherà la fine della giurisdizione in Italia perché che e e strutturato o soltanto per fini
Politici intendo dire per tutelare per consentire che arrivino a definizione col passaggio in giudicato delle rispettive sentenze di quei procedimenti politici di natura politica che sono stati instaurati a partire da Mani pulite in qua su questo non ci piove che siano stati fatti solo i dischi sicuramente per dare il colpo di scure all'Italia e per sovvertire questo il sistema politico e e consentire a che il consenso non la B Eva di averlo attraverso la via giudiziaria che io corregge lei la via delle manette verso il socialismo che gli italiani non vogliono
Cioè