"La proposta cooperativa: cultura, solidarieta', occupazione"

Siamo
L'incontro previsto questa sarà da oggi ore quindici titola proposta cooperativa
Cultura solidarietà occupazione
Partecipano Vincenza Mannino segretario generale della Confcooperative
Nazionale Michele Iorio presidente la Federcultura
Giovanna Bussolati
Che segue il settore cooperative sull'episodio detta sociale
E Walter Williams dell'ufficio studi della Confcooperative
Quindi persone impegnate in modo diretto da tempo del movimento cooperativo che hanno esperienza ruoli anche rilevanti all'interno del movimento stesso
Che hanno l'esperienza di costruzione di base di iniziative che hanno un'esperienza di gestione dell'intero movimento
Con diverse caratteristiche ci diranno cose diverse
La preoccupazione chiamò su questo incontro è stata quella di poter incontrare in modo esplicito al meeting come già altre volte abbiamo fatto ma forse non troppo spesso l'esperienza cooperativa
Con un'esperienza che molti di noi non so se qui presenti o ognuno comunque molti all'interno del mondo cattolico vivono come esperienza concreta di lavoro in molte iniziative in molti settori molte realtà diverso
Un'esperienza che alla necessità di essere rilanciata riesce nell'impresa
Perché si trova e specifichi sempre di più il proprio ruolo la propria fisionomia la propria funzione nella realtà sociale italiana
E la specifici di fronte a bisogni tutt'altro che indifferenti che il paese ha che il Paese ha di ripresa di iniziativa degli uomini
E cooperare vuol dire mettersi insieme per prendere un'iniziativa
Non soltanto una formula una struttura giuridica non su modalità sociale societaria scusa
Ma è proprio un modo di mettersi insieme per i pedoni iniziativa che si trasforma poi in un'attività particolarmente alla specifica
Quindi iniziative anche alla caratteristica doppia di essere ad un tempo una
In un aspetto di solidarietà e nello stesso tempo uno strumento particolare una iniziativa specifica all'interno del Paese nei settori più diversi
Oggi vedremo alcune sentiremo alcune cose io poi mi permetterò magari di intervenire nel tra un intervento e l'altro per collegare le varie questioni ma l'importante è che Cipros aiutare per comprendere meglio questo universo che ripeto molti di noi conoscono ma forse non è la sua fisionomia storica nel modo con cui si è voluto negli obiettivi che anche come movimento nell'insieme si stradale
Dalla parola Vincenzo Mannino che in qualità di segretario generale cioè dalle massime autorità presente non può non essere primo intervenire
Sì dovessi dire con una sola frase
Perché parliamo di cooperazione
Miglia al Meeting
Potrei dire che la cooperazione e una possibilità una strada uno strumento attraverso l'attuale può operare di fronte ai problemi dell'economia e della società chi vuole operare
Appunto nell'ambito economico e sociale da Parsifal cioè con quella posizione umana che è stata intensamente richiamata in questi giorni di incontro e di dibattito
E vorrei ricordare che proprio un anno fa poco tempo fa i non lo specifico messaggio rivolto all'esperienza e cooperative in Italia Giovanni Paolo secondo sottolineava questo modo in cui lo strumento cooperativo entra in rapporto con la singola persona
L'aiutava a percorrere una strada d'impegno
Più vera né che regge alcune tentazioni allo stesso tempo esalta le potenzialità delle singole persone uno strumento di lavoro solidale nella cooperazione
Che corregge compensa i limiti dell'individualismo e allo stesso tempo a ciascuna persona che vi partecipa
Indirizza una sollecitazione cordiale da parte di persone con cui si lavora insieme a valorizzare e a esprimere al massimo le proprie capacità umane e anche professionale
Non è un caso che alle origini del movimento cooperativo nell'Ottocento origini coeve a quelli del movimento operaio una parte consistente del movimento operaio
Quella più direttamente vicina all'impostazione di Marx osteggia sei duramente alla cooperazione
Considerandola una soluzione di compromesso rinunciataria
Un avvenire almeno dalle esigenze di una lotta di classe fatta di contrapposizione per costruire qualcosa di più immediato ma che portava quinto fuori dalla strada della lotta in realtà la cooperazione è sempre stata
Fin dalle sue origini e anche in questo come punto d'incontro possibile
Tra uomini di diverse culture una risposta costruttiva una risposta di responsabilità cioè la decisione di costruire più che di schierarsi contro alto
Questo non vuol dire che non abbia scelto è nata scegliendo e ponendo così dalla parte dei deboli degli emarginati
Nell'economia nella società dei disoccupati degli sfruttati di chi aveva minore potere di acquisto ma chiamando queste persone a costruire insieme nella responsabilità
E nell'autogestione condizioni migliori di dignità per la persona e di rapporto tra gli uomini
In Italia la cooperazione nasce seguendo l'evoluzione della nostra società nel mondo contadino e in un rapporto strettissimo con la Chiesa
Le prime nostre cooperative sono state le casse rurali cooperative di credito che si proponevano
Di mettere in condizioni di migliorare la loro attività piccoli contadini e agricoltori che non avevano accesso ai canali ordinari del credito e spesso queste cooperative nascono nell'Ottocento operazione diretta dalle parrocchie spesso sono direttamente promosse dai parroci e non a caso va ancora fino alla vigilia della prima guerra mondiale queste strutture delle casse rurali erano organizzate per federazioni diocesane seguendo e l'articolazione spesso della capacità di impegno e di promozione della Chiesa cattolica
Tuttora l'agricoltura il credito
La casa
Cioè la cooperazione di abitazione rimangono i punti forti dell'esperienza cooperativa realizzata in questi anni anche di quella rappresentata dalla Confcooperative che raggrupperà presenta appunto la cooperazione di ispirazione cristiana
Accompagnando in questi decenni da punizione della società italiana anche lo strumento cooperativo si trova oggi ad essere interpellato di fronte ai problemi nuovi di fronte alle sfide nuove che tutto il nostro Paese ha di fronte problemi sfide che possiamo sommariamente
Raccogliere in due capitoli da richiamare brevemente
Quella che normalmente chiamata la crisi del vuol far spetta la crisi dello Stato sociale e la crisi economica così difficile da superare soprattutto nel suo aspetto
Più drammatico e inaccettabile che quello della disoccupazione
Crisi del Welfare State che forse troppo superficiale attribuire come comunemente viene fatto
Ha una crisi della spesa pubblica una crisi dell'equilibrio tra spesa pubblica e fiscalità comune a gran parte delle democrazie occidentali
Io credo che non dobbiamo mai dimenticare che nell'esperienza che non gli abbiamo fatto nel nostro Paese viene in questa crisi dello stato sociale di una radice culturale questa crisi è anche e la crisi la manifestazione dei limiti della degenerazione culturale di un riformismo socialista ma non solo socialista perché in alcuni errori sono incorsi certamente anch'
Persone impegnate su altre posizioni culturali
Che ha portato assoluzioni riformisti maglie lontane dalla società lontane dalla capacità di autorganizzazione delle comunità e dell'uomo
Non è solo per una ragione finanziaria che il servizio sanitario con il sistema delle pensioni sono interessi sono in crisi anche perché le strade che si sono scelti per assicurare queste prestazioni
Agli italiani sono state strade che privilegiavano grande sistema burocratico piuttosto che la capacità di iniziativa di responsabilità di solidarietà del nostro popolo
Un secondo nasconda sfida un secondo spazio e appunto sul terreno della crisi economica
Che ha dicevo prima l'aspetto certamente per noi più inaccettabile in una disoccupazione che se stiamo a guardare alle leggi dell'economia e alle previsioni che da essa
Scaturiscono non è certo destinata a divenire spontaneamente
Nel breve periodo e di pochi mesi fa quel piano decennale per l'occupazione del ministro del lavoro De Michelis che pronostica un progressivo aggravarsi negli anni che ci aspetta immediatamente degli aspetti altri quantitativi della sinistra dalla disoccupazione in Italia e prevede che solo fra dieci anni all'incirca la disoccupazione comincerà ad attenuarsi quando cioè sarà raggiunto a maturazione un ciclo naturale di rivoluzione tecnologica nel nostro apparato industriale anche di fronte a questo secondo problema novecento non possiamo aspettare che le leggi dell'economia decidano in questo decennio per chi forse fra dieci anni sarebbe morto comunque avrebbe pagato prezzi umani intollerabile se il problema del suo lavoro non fosse risolto prima
Entrambi queste strade difficili che oggi si aprono in Italia come ricostruire correggere almeno un sistema di servizi sociali
Che non incorra negli stessi limiti che in questi anni abbiamo sperimentato cioè responsabilizzando le politiche sociali gli affidandola in qualche modo alla società
E secondo per
Rimettere
Tutti coloro che ne hanno necessità in condizione di concorrere essi stessi a creare la loro occasione di lavoro il loro posto di lavoro di appropriarsi degli strumenti del lavoro in fondo accogliendo realizzando l'indicazione una delle indicazioni di fondo contenute nella la bora Mercer c'è il sette chiamo un uomo a guardare al lavoro
Come se lavorasse un dovesse o potesse lavorare in proprio anche quando la sua posizione formale quella del lavoro dipendente
Ecco per andare avanti su queste due strade
La cooperazione è sicuramente una delle possibilità una degli strumenti oggi praticabili credo non l'unico ma certo uno sul quale la nostra attenzione non può
Glissare superficialmente
E con queste linee siamo anche nel pieno di un'indicazione che viene
Nel che viene dal cuore della dottrina sociale della Chiesa non solo dall'insegnamento più recente della bora Mexes docenze ma potremmo anche ricordare testimonianze più lontane guardando la storia della cooperazione fin dai tempi della Rerum Novarum
Oggi di fronte a queste due strade ci siamo chiamati a percorrere la Confcooperative crede che possa essere un proprio compito quello che si articola in tre direzioni il primo
Quello di estendere l'imprenditorialità come capacità di iniziativa di intervenire direttamente nella economico di esprimersi professionalmente in modo efficace e competitivo di esprimere l'imprenditorialità anche a gruppi sociali più deboli a gruppi sociali la persone a dare e che da soli non hanno accesso
Al sistema imprenditoriale che sarebbero in condizioni diverse condannati gli ad aspettare
Forse sempre più utilmente soluzioni assistenziali che sono sempre meno agevoli da realizzare
Estendere l'imprenditorialità gruppi sociali più deboli che oggi non può certo significare soltanto condurre a un primo scalino di attività economica ma deve significare mettere queste iniziative in condizioni di essere realmente impresa in condizione di avere dignità nel confronto di mercato con le altre imprese mettere le persone
Che si impegnano immense in condizione di esprimere in modo pieno una la loro statura umana e quindi anche la loro capacità professionale
Secondo dia un grande spazio nella trasformazione
In corso nella nostra società per nuovi mestieri si dice solitamente per nuove professioni e di anche una grande e vitalità che si manifesta in apre geografiche spesso rimaste al di fuori dei tradizionali della mappa tradizionale del grande sviluppo economico in Italia questa fioritura di spirito d'iniziativa di capacità rischio che sicuramente un valore quando significa disponibilità ad assumere una responsabilità maggiore quando significa desiderio di fare appello più pienamente alle risorse
Dell'uomo troppo spesso non riesce ad esprimersi tra mancanza di strumenti di canali di una rete di servizi incontri di riferimenti che permetta la singola persona singolo gruppo di giovani amici in cui emerga un'intuizione di poter contare anche su qualcos'altro che le proprie forse soltanto di poter attingere ad esperienze a servizi a confronti a studi
E Baggi di fattibilità
Questo una seconda linea di lavoro che noi ci proponiamo la terza occasione
Che la cooperazione può dare cui siamo impegnati e quella dello strumento cooperativo sia la forma attraverso cui strutturare e dare stabilita
Al nostro mangio di Genova si tante anima così tante iniziative nel campo sociale e più in particolare ad esempio della solidarietà sociale come nel campo delle iniziative culturali iniziative autentiche vero nella loro nascita ma che per durare nel tempo per essere impresa per sopravvivere
Alla alternanza talora inevitabile nella disponibilità di un tengo nella storia dei singoli debbono appunto
Assumere una configurazione una consistenza entrare se stesso in una rete di collaborazioni e di integrazione
Sono tre punti che corrispondono
Non è sospira mente ma in qualche modo anche alle tre parole chiave che formano il titolo dell'incontro di oggi cultura solidarietà occupazione temi Genoni subiscono certamente la ricchezza dell'esperienza e cooperative realizzate nella storia italiana che la stessa Confcooperative come organizzazione che rappresenta appunto le cooperative di ispirazione cristiana nella nostra storia associa al suo interno esperienze che hanno ancora il loro appunto
Di forza nei grossi settori dell'agricoltura con presenze importanti anche di grande incidenza quantitativa nel mercato nel settore del credito nel settore
Della casa nel settore dei servizi
Tradizionale sono però sicuramente tre aspetti che toccano immediatamente le urgenze che oggi
Viviamo
La Confcooperative vuole lavorare su questa strada ed è questo inizio di dialogo che nell'occasione del meeting essa vuole proporre assumendosi la responsabilità propria di un'organizzazione
Che è quella di offrire strumenti esperienze collegamenti
Ma aperta ad ogni nuova partecipazione proprio nella consapevolezza che la sua identità più profonda è quella di essere l'organizzazione che prende vita dal confluire dalla con responsabilità di tutte le cooperative
Sorte in una scuola più lontana ma anche in questi giorni in Italia
Dall'impegno
Dei cattolici lucernari in questo primo o rapido accenno
Ieri grazie Vincenzo Mannino soprattutto delle ultime parole che ci ha detto perché dato da responsabilità che riveste all'interno delle zone della Confcooperative
Affermazione che la Confcooperative stia fuori
Per creare uno spazio perché le presenze che nascosti al mondo cattolico possono avere espressione sia pur complessa complicata dalla Confcooperative è una struttura quindi come tale le sue rigide
Io ci lavoro un po'all'interno e fuori molto meno importanti per Vincenzo trattenimento dei conti questo però mi sembra importante pista su cui muoverci
I tre interventi che seguono cercherai tocca i tre sottotitoli chiamiamoli così tutta la specificazione che abbiamo dato a questo incontro sulla proposta cooperativa
Io partirei dalla solidarietà perché è una signora che ce ne parla perché mi sembra che sia anche più di attualità in questo momento
Nel senso che mobilità molti di noi c'è uno Stand anche al meeting solidarietà che chi non avesse visto può visitare dove sono presenti cooperative di questo tipo per dire la la concretezza e la l'immediatezza di iniziative che questo rappresenta Giovanna Bussolati ci pareva di questo come vedete sui terremoti Brady magari c'era una seconda carrellata dopo per riprendere temi o specificare Roma vorrebbero essere anche di conoscenza di presentazione quindi qualche volta sono un po'didascalici faremo le cose le sa già ma molti dei presenti credono le sacche Giovanna Bussolati
Si occupa di servizi sociali so che dipendono Antonio Di Giovanni molti siano in questa campo d'azione non sarà sfuggito il fatto che il mondo strutture nuove che operano nel sociale si sono organizzati in cooperative
Io non so se qualcuno di voi si sia chiesto il perché io credo che il perché essa è una ragione molto semplice il movimento cooperativo ha sempre risposto in prima persona con impegno
E con grande interesse ai bisogni primari delle persone non a caso il movimento è nato come prima espressione dando risposta un bisogno nell'ambito del consumo un gruppo di personaggi che abitavano in una realtà decentrata il trans non riusciva ad approvvigionarsi dei beni di sostentamento in maniera economica si è messa in cooperativa e da e ed è riuscita ad avere dei vantaggi senza il plusvalore messo da strutture intermedie che non permettevano a questo gruppo estremamente disagiato e più sagge Colletti
Di provvedere al sostentamento una delle forme seconde più tipica è stata quella del bisogno della casa
E così via Aprilia comunque dando sempre una priorità ai bisogni primari quindi mi sembra abbastanza una conseguenza logica che in anni come questi negli ultimi anni i in cui nuove forme di emarginazione nuove forme di povertà si sono affacciate nel sociale per lo più per una acquisti di un disequilibrio
Culturale tra il fasce tra la popolazione il movimento cooperativo non sia non si sia tirato indietro ma abbia cercato di dare risposte mettendo in piedi servizi sociali professionalizzati anche a questi bisogni
Il campo d'azione comunque la lotta contro l'emarginazione nelle sue vecchie e nuove formule affrontare i problemi di emarginazione nuovi tralasciando le vecchie forme di emarginazione sembra ancora una volta una rincorsa a dare risposte da prima della classe da persone illuminante mentre il nostro movimento direi che si basa che poggia su dei principi che sono sempre quelli della dell'unità del non apparire ma di costruire in maniera professionale un intervento che abbia una sua durata nella storia e che non finisca con chi l'ha messa in piedi come negli anni passati ci siamo trovati e di fronte la struttura cooperativa data a questi a questo modo di intervenire nel sociale non è un ministro mentale né occasionale io credo che anche qui c'è un riferimento storico preciso da fare
Finora direi che sono state tre le formule due le formule con le quali stava risposta
Duratura nel tempo e non occasionale a questi tipi di prigioni la fondazione e l'associazione attualmente siccome l'uomo cambia e creatore della Stato della sua storia queste due strutture anche se estremamente utili in alcuni casi non sono sono meno per sono ritenute meno idonea a quello che si va pare se tutto il mondo gira intorno a un criterio di partecipazione e di solidarietà e ti renda tutti i componenti degli artefici di un intervento attori della loro storia partecipi a quello che fanno e soprattutto con un'importanza paritaria sia persino conseguimento dello scopo sociale e sia per il metodo con cui questo scopo va conseguito
Io credo che una lettura abbastanza attenta di quello che per noi è stato un lungo lavoro anche se poi si riassume in cinque righe
E che l'articolo quattro dello Statuto delle nostre cooperative sia abbastanza significativo per capire come mai la struttura cooperativa non è un cappello non è è un vestito non è un solo uno strumento anzi a mio avviso non è uno strumento ma è un'identificazione fanno servizio nel sociale in un modo piuttosto che nell'altro
Le cooperative di solidarietà sociale si spiega e si ispirano ai principi che sono alla base del movimento cooperativo mondiale
Non c'è nessuna differenza tra il principe delle cooperative di solidarietà sociale il principio di qualsiasi altra cooperativa
Che comunque dietro al movimento cooperativo ci sta un'ideologia nazista un modo di vivere chi sposa concretizza e rende attuabile una non è una discriminante che ne vediamo tutti i giorni cioè quella tra il mondo del lavoro il mondo degli affetti il mondo della del mondo del della nostra partecipazione al sociale ma riesce a coniugare insieme proprio perché in di fondo si sta un'ideologia ben precisa
Questi principi sono la mutualità alla solidarietà
Una giusta distribuzione dei guadagni
Un lavoro il nostro Turato sullo sfruttamento
La priorità dell'uomo sul danaro la democraticità interni Esterna l'impegno l'equilibrio della responsabilità rispetto dei ruoli e anche la ricerca dell'Utopia
La mutualità è un concetto credo chiaro e soprattutto forse un po'inflazionato in questi ultimi tempi a mio avviso non risolto fino in fondo anche Pechino proclama
L'Autorità bollire un gruppo di persone che si mettono insieme per a venire dei reciproci vantaggi per avere un aiuto reciproco continuare insieme questo cammino che il nostro essere nostro vivere
La solidarietà non vuol dire altro che contenere continuamente presente che la mia esistenza il mio vivere bene il mio star bene non deve
Non è più esistenza non è più vivere bene non è più star bene se minaccia il tuo vivere viene il tuo star bene
La giusta distribuzione dei guadagni non è
Come a volte mi sento dire quando in situazioni magari e di questo genere che le cooperative sono le imprese di serie di perché la gente potrà poco vuol dire che si tenta ad alzare il livello medio
Direi detto e a non creare quelle punte discriminano su tre sono a mio avviso il il sopravvivere
Di alcune realtà ma che non hanno nulla a che spartire col mondo
Cooperativo in quanto basate su la concorrenza l'agonismo la concorrenzialità e la prevaricazione il più della volte
Il lavoro ristrutturato sullo sfruttamento colpire che l'esistenza della persona umana e prese in considerazione ancora prima che l'importanza del lavoro anche se non vuol dire la poca redditività dell'impresa
La priorità dell'uomo sul denaro e mi sembra che sia abbastanza chiaro la democraticità interna esterna non vuol dire altro che all'interno di una struttura cooperativa diversamente non S.p.A. una società di vario genere ogni persona conta per la sua testa e non per il suo portafoglio il che vuol dire non per le azioni che ha sottoscritto ma per quello che vale e mi sembra che questo sia L'Unità tutela vera al concetto di democraticità
E reale e tangibile minuto per minuto l'impegno e qui mi mi rifaccio alle parole di chi ha parlato prima di me vuol dire lavorare all'interno di una struttura come se fosse sua in quanto di fatto alla proprietà dei mezzi di produzione all'interno di una cooperativa e distribuita tra i soci l'equilibrio delle responsabilità rispetto dei ruoli che non vuol dire che tutti sanno fare tutto e quindi tutti sono responsabili di tutti ma che qualsiasi tipo di responsabilità dalla più ufficialmente si è richiamata più più fragile vennero a alla più alta appare il diritto all'interno dalla struttura cooperative quindi pari voce pari autorevolezza a patto che sia gestita con impegno e la ricerca dell'utopia e pensa che sia abbastanza chiaro per qualcuno che la sa che sente questa espressione per la prima volta che la ricerca dell'utopia sia collocata all'interno di ciascuna struttura tè comunque un'impresa
Ma se è vero che la struttura cooperativa sposa il modo di essere con il modo di lavorare mi sembra visto che il modo di lavorare sin Penna un numero di ore che quasi si leva la possibilità di essere e di esistere mi sembra che sia abbastanza significativo
Tirarla anche all'interno della nostra attività lavorativa
E la ricerca dell'utopia non vuol dire che rincorrere Fiorio farfalle ma vuol dire cercare di creare per le nostre possibilità con umiltà e coraggio magari all'interno di un microcosmo una realtà che sia molto impeccabile in un futuro io mi auguro il più presto possibile in un mondo esterno e che morti in questo mondo esterno tutti questi concetti di eguaglianza e di partecipazione di democraticità
Che abbiamo fino adesso illustrato ecco queste secondo me era il questo questa articolo quattro dello Statuto delle nostre cooperative di solidarietà sociale è stato così puntualizzato
Proprio perché anche gestendo un servizio sociale
Da parte di chi lo gestisce
Non possiamo dimenticare alcuni criteri di fondo che magari andiamo a predicare agli utenti attivi usufruisce di questo servizio e che poi non siamo in grado di emettere di ripetibili di perpetuare all'interno
Della Nord della nostra cooperativa
Cos'hanno in più delle altre cooperative le cooperative di solidarietà sociale hanno il concetto di mutualità non limitato a un favore reciproco tra i soci ma allargato
Il che vuol dire che è un gruppo di persone si mette insieme per vivere più intensamente al loro interno una vita strutturata nel di lavoro e di resistenza nel sociale ma anche per fare un servizio agli altri e questo è il concetto di mutualità allargata e come mai negli ultimi tempi questo questo concetto che poi è stato il fior
Ieri la nascita delle cooperative di solidarietà sociale che negli ultimi anni hanno raggiunto un numero intorno alle seicento seicentocinquanta è stato così importante
Perché non dal momento in cui si è passati dal tutto stato c'è il rischio di tornare al tutto privato con un volontario atto
Inquinato da una sorta di volontarismo Kéré legava questo tipo di attività solo a persone o che se lo potevano permettere in quanto non necessitavano di una tendaggi la possibilità di sopravvivenza oppure tacevano o della loro vita una vita votata a questo unico scopo io credo che settorializzare nudo questo intervento due o tre fasce del nostro sociale non risolveremo mai problemi invece allargando la possibilità a più gente
Possibile che occuparsi di problemi sociali
Calibrando in maniera equilibrata per quello che abbiamo detto fino adesso la possibilità di sopravvivenza ma anche la sua la possibilità e la cappa dato il fast dei problemi degli altri ecco io penso che questo sia la vera scommessa alle cooperative di solidarietà sociale hanno fatto alcuni anni fanno molti circa dieci quindici
E chi si concretizza in questi anni in quanto in questi anni ha cercato di darsi una formazione e una cultura operativa in senso allargato e di tradurre su due filoni
Professionali nell'ora decisiva faccio un esempio per essere più chiara
Le cooperative di solidarietà sociale che si occupano di problemi di tossicodipendenza
Che è un problema nuovo fosse già vecchio per chi la conosciute nel sul suo nascere ma comunque confronta altri problemi un problema abbastanza nuovo ci sono quasi tutte strutturate formula cooperativa e ed è stato non è una sorpresa all'ultimo convegno mondiale delle cooperative di solidarietà sociale nella sezione sulla cooperazione essere interpellata anche dalle cooperative degli Stati Uniti che stanno cercando
Allora formula e trovare qui la formula da noi proposto in maniera empirica con questa specie di intuizione tutta italiana che noi abbiamo Comit idonea all'oroscopo e i donne attente non perché ne abbiamo scoperto l'acqua calda ma perché non abbiamo tirato fuori il problema specifico dalla realtà
Ma gestendole mai ma gestendola risposte in maniera cooperativa
Applicando questi dati che io abbia dato di questo articolo quattro che tendono comunque aree sociali basare la persona di fatto all'interno all'interno del fermo mentre recupero spesso hanno applicato il metodo cooperativo utilizzandolo come metodologia di ricupero applicando i criteri della partecipazione del rispetto per la persona della del cercare i di trasmettere più conoscenze possibile e soprattutto di gestire questo servizio in maniera temo pratica facendo in modo che la differenza tra il gestore del servizio i soci della cooperativa e l'utenza
I tossicodipendenti per fare un esempio chiaro
Forse però equilibrati nella loro responsabilità rispetto ai ruoli ma qui non fosse instaurato un'altra volta un atteggiamento assistenziale paternalistico che tutto sommato dallo Stato e di attesa medica hanno generato
Insieme altri mille mille l'immaginazione e la produzione del problema
Io credo che qualsiasi servizio sociale e neo in maniera abbastanza perché c'è comunque
La documentazione c'è un po'
Certo trovaste basta possono essere e sono gestiti in cooperativa
A patto che chi pigne Sibilia incarico di gestire questo tipo di servizio abbia ben radicato nella sua testa e non si fa cooperativa per rispondere ha problemi di carattere fiscale e amministrativo ma prima di fare cooperativa bisogna analizzare e condividere la cultura cooperativa all'ideologia operativa
Ecco quando viene un gruppo e volete intuire la cooperativa in fretta velocemente etc io preferisco cara vadano a costituire con un'altra realtà
Se non fanno il percorso che suggerisco perché ho vissuto sulla mia pelle il recupero di cooperative strumentale a un bisogno ma che non nascono con lo spirito cooperativo e che credo siano destinate a Tallin in qualsiasi campo non solo in quello della solita la vita sociale mentre se viene fatto questo percorso che di fatto è un percorso selettivo perché molti possono innamorarsi di un'idea di un obiettivo ma quando elaborano il metodo per raggiungerlo le strade sono mille ecco e importano perché ci si apporti e concordi su questo tipo di strada e poi tutto il tempo che si perde all'inizio per elaborare questa problematica e perso recuperato dopo e tempo recuperato dopo perché vengano si crea un humus operativo e anche nella dinamica delle risposte ai bisogni direi che il tutto ci scioglie poi in maniera più più semplice ottomana
Prima di passare la parola Michieli io Iorio
Vorrei fare una domanda Giovanna Bussolati ci può descrivere brevemente questi seicento e rotti cooperative dei centri sociali di solito agli accusa a farlo nei due parole ecco sì che ha come di solito mi va dimenticata forse la cosa più importante no ma serve per chi non lo sa Moulin Luciano si occupano io credo che una delle prime cooperative di solidarietà sociale sia nata nell'immediato dopoguerra
Per dare una risposta cioè individuale al problema dei ragazzi rimasti senza genitori rimasti senza famiglia e nello stesso tempo il problema degli adolescenti che non avevano sbocchi lavorativi
è nata la prima cooperativa di solidarietà sociale fuorilegge senza statuto senza sette con lo Statuto ma senza settore che è stata quella che già aperto all'Emilia
Attualmente ci sono cooperative che si occupano di problemi di assistenza domiciliare
Sono cooperative che si occupano di handicappati ci sono cooperative che si occupano di tossicodipendenti di minori abbandonati di delle nuove povertà dei barboni del della gente senza casa degli etilisti e ci sono cooperative che si occupano di creare cultura intorno a questo tipo di problema ed è una cultura povera però sono cooperative che e condividono con le persone all'ultima spiaggia quelle nei confronti delle quali non c'è più da mettere in campo nessuno strumento terapeutico
Cercando di evitare di alzare un momentino la qualità di vita ma senza nessuna presunzione di modificare niente ecco mi sembra che in ogni poi ampi o di intervento nella realtà cooperative esiste comunque una doppia professionalità dell'impresa perché e in questo in questo senso la potrà che diventa proprio un'impresa ed è una professionalità specifica nel campo in cui si va ad aggiungere
Io sono convinta che se tutte queste cooperative e questo lo dico con orgoglio e fierezza visto perché vengo da questo mondo sono nate dal volontariato e da situazioni associative le cooperative per primi hanno capito che alcuni tipi di intervento non può di ma ne sarà fidate lo spontaneismo perché l'acqua non si può camminare non in parallelo a quelle che sono le conquiste della medicina mentre se parliamo di handicappati gli anziani bizzarre Brolin sia quelle che sono le conquiste della psicologia della psiche
Analisi della psichiatria separiamo abiti dimessi dall'ospedale psichiatrico di tossicodipendenti a quelli che sono le conquiste dei sociologi visto che da alcune analisi di tipo sociologico possiamo anche capire come mai uscito un certo tipo di immaginazione
Per cui c'è una professionalità specifica che è strettamente legata al campo di intervento io inutile che sappia tutto sui malati mentali segnò cupo di cerebrolesi o o o se mi occupo di altri tipi di qua e una invece una professionalità molto specifica
Della cooperativa
Divisa in vari settori uno su tutto su quello di cui ho parlato di più fino adesso che la l'ideologia e la motivazione cooperativa uno è nella capacità di gestire una cooperativa che è un'impresa
Che ha che si poggia sul principio della trasparenza che ha un bilancio che ha una partita IVA
E questo perché è questo tipo di servizi attualmente è impensabile che non debbono aprire il loro campo d'intervento e mutuare con altre realtà un ma
Uno scambio di di esperienze e quindi anche andare a rapporto con l'ente pubblico con con le due stelle con i Comuni se non hai ben chiare queste due professionalità difficilmente riesce a sopravvivere in una a un confronto
Io credo che la ricchezza che il mondo cooperativo ha dato proprio perché si è occupato su questi due parametri di tutte queste di questi bisogni stia la scommessa vinta finora
E la scommessa del futuro perché non non non se non è tutto però una rete chiaramente non siamo a livelli ottimali tutti i tavoli per una tendenza in questi e in questo assenso
Per dare un'immagine operativa di quello che si sta dopo la Michele Iorio dicevo prima che poi si tratta della Federcultura una delle federazioni nuove come poi solita sociale che ogni tanto fa la guerra mi dice che mi danno soldi da Polito bambino dice che non è vero ma comunque adesso al di là di questo ha una funzione anche istituzionale rilevante e chi ci giusto un altro aspetto di questo universo cooperativo che tutti credono di conoscere ma che forse molto meno noto di quanto non si pensi perché raramente va sulle pagine dei giornali
E questo è un aspetto importante tra anche un po'contestata Confcooperative bisogna chi incomincia a farsi parlare disse è che tutti noi siamo più consapevoli di come sta avvenendo è una provocazione posto sai rurale
Ti ringrazio della provocazione l'accetto
Ma poi sulle pagine dei giornali ci andiamo anche a un altro perché molto spesso abbiamo fatto delle battaglie che sono importantissimi proprio per l'esistenza della nostra delle nostre iniziative delle nostre attività
Perché forse sembra che della importanza delle attività culturali ci si è accorti solo da alcuni anni forse grazie all'inizio io ad alcuni assessori alla cultura che hanno riscoperto il gusto di riproporre le attività nelle piazze soprattutto d'estate
Ma c'è da sottolineare comunque che disinteresse dei politici in questo senso era ed è tuttora strettamente di carattere let orale perché ci si è reso conto che elettoralistica mente parlando risultati quando si muovono delle attività culturali
Tornano in termini di preferenze
Comunque una caratteristica delle della vita culturale del nostro Paese di via in questi ultimi anni a mio avviso è data dalla assenza nella cultura ufficiale tranne in alcune isole del vere della presenza dei cattolici cioè tranne alla RAI dove ce ne sono sempre stati dei cattolici col ministero alcuni altri settori però nella vita concreta del nostro Paese è mancata la nostra presenza
Ma questo non è avvenuto per una dimenticanza dei cattolici mai avvenuto proprio perché è stato un risultato di un tentativo e che è stato posto in atto dalle forze laiche e marxiste di eliminare i cattolici dalla vita politica culturale del paese cioè c'è stata una strategia ben precisa una Sarritzu Gia che a mio avviso è cominciata intorno gli anni sessanta con una sistema Aprilia tattica di scardinamento delle iniziative dei cotonifici che portò al non senso della proposta stessa del cattolicesimo
Cioè non senso della tradizione hanno un senso dell'insegnamento religioso e non senza tutto quell'appunto che veniva dall'esperienza cristiana
In questa maniera Mammano venir trovano sempre più a mancare le motivazione di un impegno è cessato l'abbiamo vissuto tutti anche per noi che abbiamo riscoperto da poco l'esperienza cristiana
L'abbandono sistematico di quella che era la parrocchia che come accennava anche Mannino riferendosi all'esperienza della cooperazione era stata il luogo di riferire entro delle iniziative culturali non solo culturali ma anche di lavoro perché intorno al nucleo appunto dell'esperienza cristiana che era appunto la parrocchia nascevano delle dell'esperienza di dire che vengono poi proposte agli uomini che che appunto lavoravano intorno alla parrocchia stessa
La parrocchia che era stata in quel fino a quegli anni un luogo proprio di formazione culturale ben precisa
Sia di formazione cristiana ma anche di formazione professionale
Ricordiamo anche nel settore culturale i numerosi cineforum se ogni parrocchia organizzava il promuoveva o dal cinema avere proprio prova con la proiezione fatte nelle piccole sale oppure alle con numerose compagnie teatrali che nascevano appunto nel Mentor alla parrocchia alla stampa anche se era di un giornalino piccolo però che serviva ai giovani arriva a fare un'esperienza di attività lavorative che nel serie nel proseguire del tempo poteva anche riprendere in maniera professionale
Ma venendo a mancare soprattutto le motivazioni di fondo assistiamo allo appunto come dicevo in questo vedi io in questo periodo all'abbandono proprio dell'esperienza cristiana l'abbandono proprio delle parrocchie
E e alla riscoperta dei nuovi miti ricordiamo appunto il periodo che va dal sessanta agli la sessantotto al settanta e poi in cui i giovani circoli nuovi miti in quelli che erano o o Cimina ricordiamo cioè che vara ma ho eccetera eccetera
Però nella metà degli anni settanta cambia anche l'atteggiamento da parte delle forze politiche nei confronti di quella che era l'attività strutturale vere poco impropria forse era un'attività culturale un pomposo una forse molti di voi che oggi riportano con gli occhiali scuri non sanno che quello era il periodo in cui ai tempi di Sartre si riportavano perché l'uomo era cupo quel periodo perché rifletteva perché era un filosofo che qui era un un atteggiamento è una moda ben precisa di una di un criterio di sicurezza che allora si vide vide oggi probabilmente hanno un atteggiamento completamente diverso ma allora era così
Comunque anche le le forze di sinistra un certo punto ci stanco di essere tristi Busoni allora venne fuori quella che era un la politica culturale che venne poi chiamata la politica dell'effimero che era la politica delle feste delle feste che vengono fatte in piazza con i rami che a rassegne culturali
Ma anche dietro questo tipo di politica culturale non era fatta così a caso era continuava a quel quel tentativo sistematico di scardinare la cultura cristiana dal nostro dal nostro Paese
E questo avvenne anche sempre più attraverso l'intromissione dell'ente locale l'ente locale comincia a interessarsi direttamente di quella che è la produzione culturale
E guarda caso anche qui cattolici che nella politica venivano rappresentati dai democristiani gli assessorati alla cultura vero venivano scambiati Baratta diversi assessorati all'Euribor vicini alla all'edilizia perché rendevano di più in effetti economicamente parlando per cui anche le feste religiose dei nostri paesi delle nostre province che prevaleva contenente si faceva avessimo un periodo estivo vengono approviate se ne appropria l'ente locale li cambiasse mendicanti addirittura nome non sopra la festa ma con l'Assunta o della Madonna del Carmine o di queste cose qui ma diventa la festa della sagra di questo la sagra di quell'altro proprio nel tentativo come dicevo di e
Eliminare completamente quelle radici culturali che erano presenti nel nostro nel nostro nel nostro Paese ma le feste dello stesso e le iniziative promosse proprio dall'ente locale avevano proprio lo scoppio dichiarato
Di aiutare l'uomo a divertirsi ma divertirsi dimenticando quella che la propria essenza dell'uomo non so se molti di voi ricorderanno lo slogan proprio dell'Estate romana era del divertimento nel non pensare nel non senso
Come se l'uomo non vivesse appieno la propria vita al cento per cento cioè sia nel momento del divertimento sì al momento che la fatica del lavoro sia nella momento in questa casa con la propria famiglia e con i propri figli
Diciamo che il tentativo era l'esatto contrario di quello che noi stiamo vivendo come esperienza qui in questo periodo il meeting perché anche qui noi ci divertiamo vediamo il film vediamo diamo ascoltiamo o la musica assistiamo a dei balletti però in tutte queste iniziative che vengono proposte qui al Meeting sia che possono sembrare più o meno seri e più o meno divertenti c'è un filone invece logico cioè il tentativo di ricondurre l'uomo alla riscoperta della propria radice alla scoperta della propria esperienza affinché attraverso queste cose che posso fors'anche sembra banali però ci sia una riscoperta del senso della propria vita
Diciamo che in questa maniera l'uomo diventa più critico e versetti diventa critico da quella che è la società di di quello che è l'esperienza proprio dell'uomo in quanto tale mentre invece la linea politica che le forze di sinistra e marxista in quanto dai portavano avanti non rendono servono soltanto allentare l'uomo che in effetti privo di un consumo né qualsiasi senso critico e in ultima analisi di rendere più asservibili al potere in maniera che le forze egemoniche demo e dominanti possano condizionare sempre più quelli che sono gli aspetti dalla vita
Dal punto di vista sociale dal punto di vista politico dal punto di vista del lavoro e della cultura e così via
Ma diciamo che in questo periodo che va sempre dagli anni sessanta e settanta
Dopo l'abbandono appunto dell'esperienza cristiana da parte di molti di noi io in effetti anche ho abbandonato questa esperienza per poi riscoprirla più tardi
E in questa questo periodo c'è anche la il crollo dei nidi cioè ci si rende conto che l'esperienza che veniva proposta non è più vera
Non è vero quello che si diceva SMAU non era vero del Paradiso che si viveva a Cuba per cui l'uomo entra in crisi in quanto tale forse anche verso serve a far rinascere nell'uomo quel sentimento religioso che forse in al molte esperienze era era era andato via via scomparendo e viene in questo periodo nascono molti movimenti cattolici molta esperienza di base
E questa esperienza di base si esplicò attraverso delle iniziative culturali diverso iniziative culturali che vanno nei dai più disparati settori dal cinema e dal teatro dalla musica dalla scuola alle due nell'educazione
E sempre più si va avanti in questa esperienza cristiana ed esperienza di lavoro anche che la i gruppi i gruppi le persone le associazioni sentono sempre più il la necessità di esprimere attraverso delle esperienze viene questo
Questo che loro vivono e queste realtà man mano che acquisiscono anche una certa professionalità che vanno avanti
Assume un aspetto appunto come dice imprenditoriale che può essere sia piccolo o medio con grande c'è il duro per quelle motivazione che i relatori che mi hanno preceduto hanno spiegato secondo me in maniera molto molto chiara scelgono il metodo e la della cooperazione appunto per la gestione di queste di queste loro impresa
Arriviamo nel settantanove in cui la Confederazione delle cooperative italiane che in effetti nonostante quello diceva nemico Meroni a poco contribuito economicamente alla alla federazione le cooperative culturali però c'è da dire che è stata molto sensibile anzi
Tra le poche associazioni che è stata sensibile alla novità a questa tipo di novità che sorgeva dall'esperienza cattolica italiana Roberto quindi la strada aperta la strada siete
Tant'è vero anche oggi si parla di cooperative di solidarietà sociale perché c'è una in effetti una sensibilità alle novità che sorgono e che nascono nelle nel nostro nostro paese
E se a voi appunto in questo periodo un da si dà vita alla Federazione delle cooperative culturali
All'inizio sono soltanto duecento cooperative che lavorano nei diversi settori alcuni lo già citati prima nel settore del cinema del teatro della musica del balletto dell'educazione sia nel settore scolastico per la gestione di scuole più libere
Sia nel settore dell'università
Per la gente nella gestione dei centri culturali polivalenti nelle librerie nell'editoria ed ENI nel settore dei beni culturali cioè tutto quello che riguarda lavoro nelle biblioteche nella settore dei restauri posso citare anche alcuni nomi che forse alle persone che frequento il meeting possono essere anche più più conosciuti per esempio la scure tra le scuole private ricordo la zolla di Milano che è stata una delle prime insieme all'esperienza di Cinisello Balsamo di gestione diretta del momento educativo
Alla cooperativa dell'Arca nel settore del teatro oppure all'esperienza delle curve nel settore universitario
La cooperativa editoriale lecci anche lady dice poi del settimanale il sabato cioè tutte esperienze ho citato queste perché sono forse più familiari
Che hanno portato appunto alla costituzione insieme a tante altre esperienze che nascono da diverse dei mondi cattolico matto cattolici che avevano però come unico fine appunto di creare delle strutture culturali vere e proprie
Oggi a distanza di alcuni anni la nostra esperienza si basa su oltre due mila e duecento cooperative con comprensibili ottanta mila soci sparsi su tutto il territorio nazionale questo significa realmente e cioè che è una realtà viva all'interno del paese
Diciamo che anche che vive con un giro d'affari notevoli di diverse centinaia di miliardi e che ha dato anche attraverso queste strutture alcune come dicevo prima nate timidamente altre invece che sonate e già come organizzazioni di una consistenza economica molto solida ha dato un notevole contributo a quella che è la il una risoluzione
De il problema della dell'occupazione giovanile perché attraverso queste cooperative si sono creati numerosi migliaia di posti di lavoro che hanno appunto dato la possibilità di dare lavoro ai giovani stessi
Ma queste cooperative al nel contempo hanno dovuto proprio gusto ad una battaglia culturale anche nel settore politico ricordo per esempio
Le esperienze vive delle cooperative universitarie che hanno poi dato la possibilità ai cattolici e presenti nelle università di esprimersi appunto attraverso queste forme di di solidarietà vere e proprie di iniziative culturali
Delle battaglie politiche che poi hanno portato anche alla formazione affermazione di quelle liste dei cattolici che sono state presentate all'interno dell'università
Per cui una cosa secondo me molto importante che le iniziative culturali e questa è la dimostrazione appunto come accennavo prima
Non sono fini a se stessi ma servono proprio come punto di visibile all'interno della del mondo in cui uno vive
Ad esempio nella libertà dell'educazione nostre cooperative stanno portando avanti una battaglia fortissima perché venga riconosciuto realmente il diritto di educazione per le cooperative scolastiche ma non solo per le cooperative scolastico a tutte quelle forme di educazione che oggi lo Stato invece non riconosce se non soltanto formalmente per cui il nostro appoggio alla battaglia politica
Di altri numerosi deputati senatori del gruppo politico democristiano per una riconoscimento di quella che che il viene chiamata nuovamente la legge la legge Casati
Nella nel settore dell'emittenza per esempio il il nostro contributo voi sapete molti di voi avranno visto lo stende del corallo passando nella nella fiera unirmi all'interno del mille perché quell'esperienza viva di oltre centocinquanta cooperative di emittenti radiofoniche che quotidianamente trasmettono cultura e danno un significato anche alla vita di tante altre persone che normalmente si potrebbero sentire solenne proprio casa
E accanto a questo però c'è la battaglia politica per la alla per la regolamentazione dell'etere per l'attribuzione delle frequenze e ci sono battaglie che se non ci vedessero impegnati
In primo piano porterebbero alla chiusura di queste emittenti cioè significherebbe una libido l'imitazione di quella che è anche la nostra libertà e personale
Nel settore dello spettacolo per esempio la legge di ristrutturazione del cinema del teatro e della musica son cose che forse dette così non può non nemmeno si può percepire il significato però per chi ha vissuto l'esperienza della cooperazione da quando è stata fondata la nostra federazione oggi
Ci si rende conto dei grossi passi avanti che sono stati fatti cioè dal momento in cui ci si riuniva soltanto per dare consistenza dal re ne e affannarsi per trovare la possibilità di alle nostre cooperative di andare avanti perché e come erano nati avevano vivevano grossissime difficoltà a rendersi conto che oggi abbiamo inciso con quella che è la politica culturale del nostro Paese significa realmente
Rendersi conto di quanto è importante appunto appunto queste iniziative queste iniziative che hanno avuto grandissime difficoltà a assume a nascere
Soprattutto non soltanto dal punto di vista economico ma soprattutto quando ci si è reso conto che queste proposte queste iniziative queste cooperative incidevano nel tessuto locale e ci immediatamente è partita la la reazione da parte delle forze contrari a noi perché finché uno far cattolico nella parrocchia nella sacrestia va tutto bene nel momento in cui e il i cattolici si esprimono attraverso dei fatti visibili allora questa cosa dà fastidio va messa da parte adesso non vorrei far retorica ricordando le bombe che abbiamo preso ai nostri centri culturali personalmente da Oropesa una decina dieci dodici temi non lo ricordo più però sono no tortura andavano sui vetri nella nei locali però in effetti e questa a mio avviso ha dato più importante quando ci si rende conto che le iniziative che uno prende l'attività che uno porta avanti nascono da un'esperienza che è vera per sé e per cui vale la pena riproporla non si ferma davanti alle difficoltà o economiche o o anche in questo senso di di di repressione
Ma si rende conto della valida della valenza che hanno proprio per trasmettere sia la propria spinge esperienza sia per cambiare un pezzo di società in cui uno proprio vive allora
In questo settore uno non se non si lascia andare anche se la Confcooperative non dà molto soldi e va avanti lo stesso
Grazie
Dopo l'intervento di Michele Iorio che potremmo chiamare un super ammenda ma con un cuore di uomo perché via delle bombe superiore solo per questo il io darei la parola Walter Viglia maschia un compito ingrato perché parla dell'occupazione che sempre il problema più grave che il rito altro paese così dico
Secondo parla per ultimo pretesa spartito tra interventi nei settori più completo in grado però credo ci possa dare alcuni contributi o Flash sulla situazione attuale che poi i brevemente cercheremo magari di riprende ed elettrizzante
Ma sarde credo che un tema come quello dell'occupazione e questa mi metto giovane quindi prima del gioco portano i giovani la sia uno di quei camion far tremare i polsi
A qualsivoglia relatore questo perché sappiamo tutti che non esiste una soluzione magica con un problema di una così drammatica evidenza ed attualità e questo lo è ma forse anche di più per la cooperazione ma la forma cooperativa no alla forma cooperativa nessuno disconosce le sue capacità di stimolare i sentimenti migliore dell'uomo di esso non è una concreta efficacia pratica di di solidarietà
Quello che molto spesso viene contestato la forma cooperativa degli esseri invece una una vera e propria realtà economica di essere una possibilità per dare occupazione
Darlo non in maniera assistenziale Man in in maniera tale da contribuire no alla crescita del Paese alla competitività dell'azienda Italia
Ed è quindi che proverei così in breve a esaminare una serie di di di considerazioni che invece a mio avviso non solo dimostrano o comunque permettono di Prodi di sperimentare questa strada che la cooperazione anche in grado di essere la risposta occupazionale ma perché bene o male a forma cooperativa si presenta come uno strumento privilegiato di azione perché ah non solo alle spalle una serie di valori di ideali che intende testimoniare in prima persona
Ma viene da un'esperienza di carattere associativo diedero l'associazionismo e quindi tende giustamente apportare queste sue esperienze di associazionismo in tutti gli ambiti della sua la sua vita e quindi tenderebbe anche a portare nell'ambito del lavoro che sicuramente
L'aspetto più difficile
Da una parte potremo quindi di Rachida cooperativa è di per sé una una scelta di razionalità sul piano economico questo va dimostrato nei settori tradizionali dove la forma cooperativa tradizionali primo grado che associano produttori lavoratori si è passati col tempo
è il caso per esempio l'agricoltura il caso più emblematico ma per chi vive per esempio Romagna nel caso piuttosto evidente che si conosce finalmente abbastanza bene
Si è passati per una serie di sentenze successive a Carate risponde visto a delle strutture di secondo e terzo grado che non solo permettessero di sviluppare attività economiche di dare servizi ma permettessero di organizzare in forma cooperativa rifare i sempre più numerosi della produzione
Per fare un esempio non si fa più solo la cooperativa per raccogliere l'uva si farà coperti e per raccogliere lungo poi Luca la si trasforma in lino il vino lo si imbottiglia e si vende il vino in bottiglia
Chi ha un minimo di cognizione di economia si rende conto che
Questa serie di processi porta un aumento di valore aggiunto a una minore in tredici intermittente gite mediazione e quindi arricchisce di più produttore è una scelta di per sé di carattere economico
è una scelta di accentramento Elephas la produzione che oggi viene più o meno ha fermato un po'in tutti i campi
I seguo un po'l'attualità economica se pensava
Breve flash alla faccenda della somme al discorso dell'industria agroalimentare italiana sa per esempio che oggi le strategie economiche sono quelle di accentrare grossi gruppi
Diversi tipi di attività di produzione da poter controllare diverse fasce di mercato per aver stuprato approfitta di controllare alla a monte e a valle
La produzione e soprattutto il consumo la cooperazione operando in tutti i settori economici quindi dalla produzione ai servizi poi fino al consumo
Come ipotesi organizzative progettuali permette di realizzare questo cioè permette di creare quello che è un vero e proprio sistema economico
Che non è una qualcosa di autarchiche qualcosa che si inserisce Magna e conoscendo il pluralismo in una società occidentale in una società sviluppo ed economia di mercato ma che non avete dà una risposta di carattere generale al problema economico
Chi fa cooperazione quindi stava a che fare con gli agricoltori con i lavoratori metalmeccanici con chi a un negozio e commercializzano i prodotti con chi va a far la spesa con chi opera nella scuola con chi gestisce le cooperative Destroyers di solidarietà sociale equità così la testimonianza di questo tipo qualche esperienza con chi passa magari poco tempo libero con la propria attività di lavoro nell'ambito della cultura
E mi pare che potremo dire che non è o addirittura gestisce per esempio non so Centro elaborazioni dati ci sono numerose copertine campo dell'informatico nel campo della progettazione capo dell'engineering molte delle grosse opere infrastrutturali e costruita all'estero sono state progettate da cooperative
Per non parlare scosso dalla casa dell'abitazione quanti hanno avuto la cava solo perché è grazie alla cooperativa potevano unirsi e quindi avere questo bene a costo indubbiamente più vantaggio di quello che offriva libero mercato
In genere cooperativa chiama cooperativa è difficile che un socio di cooperativa si limiti a essere cooperatore solo per un ambito sotto la propria vita se lo ha sperimentato nel campo del lavoro tenderà a sperimentarlo anche negli altri campi per risolvere altri altri problemi altri bisogni
Ma facendo questo a sua volta crea un moltiplicatore per cui si è fatto la cooperativa per esempio per gestire una scuola avrà bisogno di insegnanti e quindi a via Volta fino a per dar del lavoro ad altra gente quindi la cooperazione crea questo moltiplicatore e anche quando non risponde primariamente a problemi di carattere passionali finisce poi conseguentemente per da questo tipo di risposta che poi questi servizi
O quello di cui si ha bisogno di benessere bene o male essere prestato da qualcuno non solo bisogni di carattere occasionale sui bisogni Crater continuativo quindi se bisogni di occupare qualcuno con con qui con continuità e quindi anche in questa maniera si finisce per affrontare per il problema occupazionale ma venendo più direttamente problema che forse può interessavano Soranzo di nove che cosa potere fare in concreto per questo grosso problema che è quello di disoccupazione giovanile
Ebbene la cooperazione duramente non può rappresentare la soluzione non può essere la panacea di ogni di ogni problema di fatto però ha sviluppato una propria esperienza era così un po'di esperienza affido per fare delle proposte
Se così sviluppato parti degli anni Settanta un fenomeno che abbiamo chiamato cooperativismo giovanile non tanto solo perché è legato a un fatto generazionale cioè al fatto che chi operare in queste cooperative aveva un'età compresa fra i diciotto e i trent'anni parlo rianimazione Repo evidentemente all'intorno intorno a ogni esperienza la sente chi portava la propria esperienza
Di lavoro chi aveva già sulle spalle ha negli anni di lavoro e una competenza specifica qui non nascevano quasi mai come fatti estemporanea sceglievano perché c'era già una sorta di aggregazione di fatto
E proviamo digiti chiamata copertura giovani perché portato in effetti un modo nuovo di fare cooperazione prima di tutto c'è stato l'inserimento in settori nuovi si parla della sua utilità sociale del delle copertine culturali sono fenomeni che hanno otto dieci Massimo quindi senilità
Parlavo prima di testa ribaltato in tutte le sue manifestazioni compresa l'informatica
E la progettazione capo della ricerca gli studi
Deve dire le professioni in genere
Che erano carte tristemente non legata la formula cooperativa così com'è stata conosciuta per lungo tempo per lungo tempo chi si che andava in copertina bene o male lo faceva per una scelta di carattere difensivo o perché non trovava l'occupazione
Nel nell'industria privata un pubblico in seguito a problemi di espulsioni crisi economiche
O perché voleva evitare forme di sfruttamento
Con la generazione che esce dal sessantotto che minaccia i giovani che entrano i capi del lavoro meta degli anni Settanta c'è invece visitare diverso voglia di lavorare ma a di affermare anche la qualità del lavoro qualità della vita e qualità del lavoro qui non come due aspetti slegati fra di loro
E quindi visitare il viso di testimoniare il proprio valore in modo diverso di lavorare attraverso una forma che non fosse quella tradizionale evidentemente questo non era possibile un'impresa di Cala tradizionale dove c'è un rapporto contrattuali dare da vivere
E dove si ha a che fare con una controparte sia essa pubblica e privata ci voleva una formula che permettesse invece ciascuno di potersi autorganizzative autogestire evidentemente reclamando suo fissa e diritti e doveri di questo di questa scena
Evidentemente momento in cui si accetta diventare imprenditori di se stessi così come succede in cooperativa già è stato detto non la cooperativa è fatta la base sociale il titolo per partecipare al cooperativa specie se di lavoro il fatto proprio che sia dei lavoratori
Il fare diventai imprenditori significava anche superare il concetto di appelli ventisette ventisette inteso come la busta paga che arriva immancabilmente che regolarmente determinato giorno voleva dire quindi assumersi il rischio porsi di fronte a un mercato questa era la prima grossa scommessa però voleva dire anche provare veramente di essere capaci poi di affrontare questo mercato questo mercato del lavoro che come ben sapete è stato il sta diventando sempre di più una specie di città Daniela
Con i grossi bastioni con le porte ermeticamente chiuse è sempre più difficile entrare nel mercato del lavoro attraverso le forme ufficiali
E questo non solo il problema di crisi economico ma perché è oggettivamente oggi anche per chi deve assumere è un grosso problema aumentare il numero di proprio di mente dipendenti duale perché c'è un sistema di garantismo che indubbiamente è andato molto al di là di quello che il nostro Paese poteva permettersi
Oggi di fatto giovane che viene assunto costa poco di meno di un lavoratore che ha già molti anni esperienze sulle spalle
Ma la resa il prodotto che che può offrire il giovane operatori Stato che esperienza è veramente molto inferiore cioè c'è un problema di esperienza che si fa inevitabilmente lavorando
Sappiamo anche tutti che la scuola non prepara più per cui da una parte si chiede al lavoratore gioia avere già un'esperienza di lavoro per poter essere assunto dall'altra però nessuno contribuisce andate da queste esperienze a cranio è un circolo vizioso che rischia di più
Mantenere i due giovani sempre ai margini del mercato del lavoro
Ecco invece che attraverso la cooperativa ripeto assumendosi il rischio di una progettualità gruppi di giovani potevano essere segretamente usando questa formula giuridica questa forma di società ed entra in un mercato cercato di conquistarsi di fatto una committenza di conquistarsi il lavoro
Evidentemente non è sufficiente fare una cooperativa poi per risolvere i propri lavori
E i pareri problemi di lavoro bisogna anche dimostrare di essere in grado di saperlo fare il proprio lavoro il farlo anche dei costi che sono quelli che il mercato
Dispone perché c'è una concorrenza ma che ci sono altri che fanno le stesse cose che noi ci proponiamo di far
Ecco quindi questi sono i per esempio laddove la ovviamente l'esperienza avuto successo perché poi come accade coi anche nell'impresa privata c'è un altissimo tasso d'mortalità sono tante l'impresa uno tante le cooperative che nascono sono tante le cooperative che muoiono ma la vitalità del movimento sta proprio nel fatto che per quante cooperative per quante imprese muoio altrettante almeno ne nascano
E questo è il ciclo naturale delle cose
Bene questi giovani di fatto accettando questo rischio ha per lungo tempo hanno per esempio accettato di lavorare condizioni di di sotto salari spaccando sì molto di meno la bella proprio lavoro diritto non pagando se lo ha fatto
Almeno secondo però perfettamente che non era tempo sprecato perché tutto sa che potevano fare carriera acquisire quella famosa esperienza professionale che gli permetteva poi in ogni campo un certo periodo
Di rendersi riciclabili o più appetibili per il mercato del lavoro ufficiale
Ecco le diventare imprenditori di se stessi che oggi diventato l'esigenza che tutti a fare uno anche nel mondo privato perché sempre di più
La garanzia vere e proprie per il singolo di avere un lavoro non occasionale non sarà data da un sistema teorico di norme Mastra data praticamente dalla propria professionalità dalla capacità di aggiornare la propria professionalità
E di renderla sempre più competitiva sul mercato
Questo magari spesi milioni consapevole cercavo di fare i giovani che si erano messi in cooperativa per sperimentare questo castello passando il tempo indubbiamente molti di essi hanno rinunciato altro altri hanno scelto di cambiare esperienza perché ero pieno di finalmente maturi per un'esperienza di altro genere accentuarono continua
Inventandosi spesso il lavoro giorno per giorno è da varietà di lavori che viene fatto in cooperativa notevole insomma ci vuole veramente
Picchetti ingegneri scoprono il risparmio energetico e si specializzano in questo campo
E ci sono numerose cooperative che hanno fra loro mansioni Prodi che possono dare un'azienda insegnare all'ambiente insegnar lavoratore coltivatore come per esempio risparmiare energia come riciclare energie come utilizzare fonti alternative di energia questo è solo un esempio
Ci sono altre cooperative che sono nate invece per esempio proprio per gestire il passaggio tra il mondo della scuola il mondo il mondo del lavoro eccolo gruppo di giovani per esempio che doveva fare una tesi di laurea
A doveva fare e sperimentare sul campo
E che lo decide per esempio di mettersi in copertina per fare questa per fare questa testina
La cooperativa la possibilità appunto di fare stesa di lavoro il problema non era quello di avere una remunerazione ma di fare un buon lavoro questa gente una volta che è finito l'esperienza tra mi reco per la tesi grave si è trovata con un minimo di professionalità che pure ha cercato di riproporlo
Il fatto per fatto un lavoro decoroso un lavoro che che ha trovato sbattuto la domanda che era inespressa ha portato questa gente a continuare ancora ad operare in cooperativa altre volte invece di inventarla voi nuovi si gli si limita per esempio a scovare quelli che sono i classici interstizi noi piccoli spazi il mercato libero locale che non sono coperti da un'impresa di karate tradizionale perché magari margini di profitto sono insufficienti
Alla localmente non è ipotizzabile un intervento di una grande azienda intervento pubblico perché non ci sono qui margini d'interesse politico non c'è una ricaduta magari interni elettorale di voto ma esiste una domanda
I servizi di beni pensiamo certe anche professioni a di carattere artigianale no caduto un po'in disuso di cui ci sarebbe una domanda ci sarebbe una richiesta di beni servizi ma nessuno in pratica la svolta ecco quindi recuperare per esempio alcune cooperative di giovani questa attività anche di carattere artigianale
Che di fatto garantiva la Dessì quel piccolo spazio che permetteva loro di avere un'occupazione ed avere un lavoro in questa maniera quindi ci si auto gestiva si creava un ti impiego in maniera spontanea se volete in maniera così Autogestito appunto si dava risposta a un problema di carattere occupazionale duramente
Sono piccoli numeri non siamo le grandi quantità
Stata però di interventi estremamente mirati interventi che intervengono Napoli in concreto dove si deve operare quindi laddove il singolo vive la propria vita quotidiana e deve poi a risolvere il problema da questo tipo di esperienza che ci ha fatto capire anche tante altre cose per esempio la possibilità di rendere flessibile il tempo di lavoro
C'è per esempio chi non ha bisogno assolutamente idea per un lavoro a tempo pieno pre che ha tutta una serie di esempi di altro tipo ma oggi di fatto il rapporto i tradizionali sono essenzialmente rapporti a tempo pieno adesso si sta facendo i primi passi verso le forme di part-time
Ma fino a qualche anno fa altra tutto veniva vista dal sindacato come una cosa ben poco positivo praticabile
Nella cooperativa al momento in cui ciascuno era in territori se stesse poteva anche decide di lavorare di meno lavorare magari mezza giornata ben sapendo evidentemente che questo corrispondeva anche una corrispondente diminuzione della per propria sala evidentemente non tutte le attività possono fare questo tipo di di di flessibilità nell'uso del lavoro ci sono però tante attività anche il carattere manuale che indubbiamente possono dare individua un apposito a di scegliere se lavorare molto se lavorare poco
Questo diventava un'altra ipotesi per farla parla della gente che in condizioni normali non avrebbe mai accettato il lavoro a tempo pieno ma che viene invece di Petra possibilità gli autogestirsi proprio tempo magari scegliendo in certi periodi in certe stagioni di lavorare di più in alto di lavorare di meno potere in questa maniera diventare popolazione attiva inserisse mercato del lavoro avere quindi anche la sua forma di soddisfazione
è chiaro poi che da questo discorso di singole cooperative nasceva l'esigenza di trovare un coordinamento quindi le cooperative che agivano per esempio in settori analoghi di fare il servizio assieme di unire la gamma delle proprie produzioni magari diventare interlocutori di una committenza più vasta quindi quello che le assicuro cooperativa non poteva farlo da solo
Perché richiedeva degli investimenti più vasti richiedeva anche una manodopera superiore mettendosi insieme un piccolo gruppo di cooperative magari a livello territoriale la Provincia la Regione faccia indù Consorte perché allora quell'investimento che al singolo era più possibile far diventare invece possibile al Consorzio al gruppo di cooperativa
E quindi questo voleva dire per esempio allargare il proprio mercato allargare l'ipotesi darà anche continuità proprio lavoro trovare nuove forme di Conte
Basandosi sempre sul fatto che la scelta non era mai di carattere assistenziale senso che ciascuna di queste imprese dovrà sempre avere la capacità di essere autonoma saranno poteva essere gravità delle garanzie occupazionali propria ai propri associati
Di qui l'esigenza di essere imprenditori non tanto come scelta cultura ma come scelta necessitata di essere esistessi capace di sapersi dare con continuità il proprio lavoro e di essere propositivi anche in questa in questa mano
E chiaro che tipo di esperienza non procede mai solo sul piano organizzativo sul piano economico unisce sempre la pratica di quei valori come la solidarietà e la democrazia che sono quella pavese superate la cooperazione ed ecco qui se volete la parte finale del mio intervento
Che è un poco una rilanciare a voi a voi inteso come come gruppo come momento come giovani ciascuno dei quali ha esperienze di calata associazionistico fine del mondo
Di questo tipo a questo tipo di problemi che in quanto associazione si sentì in dovere di fare anche delle proposte di trattano temi che per risolvere i problemi che ciascuno di noi può avere nel proprio ambiente di vita
La cooperazione permette di vivere l'esperienza dell'associazionismo nel campo economico nel campo del lavoro quindi venti una proposta non solo di carattere economico non solo di razionalità ma anche di vita di Mauri testimoniare la solidarietà
In una maniera che non sia di carattere assistenziale perché ognuno finisce per avere un proprio ruolo
E di cui il bisogno e quindi di di di di incentivare le le attività di carattere promozionale per far sì che questa ipotesi
Che ci caratterizza pure anche comuni poteri di formazione o necessariamente quelli che entri in cooperativa devono restarci per tutta la vita la cooperativa la
Al grosso vantato di poter rispondere a una serie di motivazioni che sono di carattere individuale che possono essere le più disparate è uno strumento estremamente flessibile sta mente duttile come tale quindi può essere usato per una ventaglio incredibile di ipotesi
è chiaro che da queste iniziative di carattere spontaneo io penso per esempio ai centri di solidarietà no che stanno nascendo un po'in tutta Italia ciascuno con il compito di dare delle risposte di carattere occupazionale Giovanni
Creare un movimento era una serie di relazioni un filo che unisca tutte le parti e questo vestito significa dare un Progetto che è valido in qualsiasi parte d'Italia al nord al sud al centro eBay grande città come delle piccole città
E chi rappresenta soprattutto di creare una serie di interrelazioni che perché credo che come noi nella qualità della dell'attività privata c'è chi crede che lo Stato non debba necessariamente impegnarsi a risolvere ogni problema ma ciascuno attraverso gli strumenti di cui a disposizione debba invece farsene carico unto meno di una parte e su un piano che è qualitativo permette di essere un simbolo una scelta una proposta una formula che unifica tutti quanti griffata momento catalizzatore
E qui parlo della formula cooperativa non parlo demolito cooperativo che è già una scelta a valle cioè crede che ritiene già una ulteriore maturazione ma procedendo per tappe credo che già sarebbe importante se attorno alla formula cooperativa c'ha questa ipotesi organizzativa si creasse
Questa unanimità di intenti si crea se questo elemento questo comune denominatore perché unisce tutte le esperienze spontanee che sono crescendo un po'in tutta Italia poi ecco la spesa turistica potrà portare il dovere di un secolo tempo deve portare io credo anche alla scelta di vomito cooperativo perché mito Copertino che da questo carattere di rappresentatività un po'a tutte le sta e concludo appunto rilanciando questa questa sorta di invito
Ricordando un'altra una prossimo appuntamento importante che abbiamo lo abbiamo come cattolici abbiamo come Area euro poteva Edo che avremo a Roma insieme la Fondazione Agnelli non a caso la Fondazione Agnelli perché in fondo rappresenta quel mondo imprenditoriale privato che ha sempre come dire davanti a sé i numeri che fa sempre i conti perché uno più uno per loro deve sempre fare due
Che ci servirà proprio per ripresentare riproporre questa scelto dalla cooperazione giovanile come una scelta che non serve solo ai cooperazioni nasce ma serve a tutta la crescita del tessuto economico sociale a rispondere a tutte le diverse esigenze di carattere anche qualitativo non solo quantitativo che speriamo di fronte per risolvere c'è bisogno di questo progetto unitario se bisogni coinvolgerà anche forze esterne al mondo cristiano mondo cattolico
A Kyōto sommato ha già una forte e dimestichezza con i valori della solidarietà seguito dimostrare che si può essere solidali si può fare pratica di solidarietà senza dimenticare di essere imprenditore senza dimenticarsi Perego dell'economia
Per noi quindi per chi è interessato a queste nuove ipotesi l'operetta sapere perché penso che la stampa dalla polizia risalto a questa iniziativa che di illustrazioni ma anche di proposta
Al governo le forze politiche a chi è chiamato poi a prendere quei provvedimenti di carattere legislativo ed economico che consentono di dare non dico la soluzione ma di avviare creando una serie di opportunità per i giovani che sono alla ricerca di occupazione
No questo è l'invito che gli faccio
Ritroviamoci insieme a chi è interessato ad approfondire questo discorso studiando anche le esperienze concrete che vivono se ciascuna di essi di aspetti sta mente particolare Agate proprio ambiente ma che hanno anche tutto un bagaglio esperienze che possono essere esportabili e trapiantato il come i semi di una pianta un po'in tutto il territorio grazie
Ringrazio Walter Williams che come diceva aveva un compito abbastanza difficile credo ci abbia dato un'immagine possa essere portata ulteriormente avanti per concludere vorrei fare una domanda Vincenzo Mannino la funzione che svolge che dicevo prima
Un po'bruciapelo ma è di questo tipo ma insomma perché fare cooperazione e perché entrano in rapporto con la Confederazione cooperative italiane di cui Vincenzo fai se tale generale
E quindi tutti gli esponenti campanulato stanno operando all'interno di questo movimento uno dei tre grandi centrali e storiche del nostro Paese quella diciamo ispirazione cristiana per capirci meglio
E la parola poi se c'è la cortesia di ascoltare tenterà di porre alcune questioni finali e in pochi minuti credo possiamo finire dunque è una domanda un po'ardua guardando all'orologio e al tempo che ci rimane
Provando a rispondere come il tempo consente perché fare cooperazione io direi che la risposta semplicissima se qualcuno prende consapevolezza di bisogni e domande proprie o altro
Che avverte come importanti e urgenti e valuta che per soddisfare quel bisogno quelle domande la cooperazione può essere uno strumento utile ed efficace ebbene che la faccia
Sarebbe quanto meno un peccato di omissione sento il caso non lo facesse
Se non avverte o non vi sono quei bisogni e quelle domande o per rispondere a quel bisogno a quelle domande vi sono altri strumenti
Più facili più efficaci doppio immediatamente disponibili per chi ha assunto quella consapevolezza
Non c'è nessuna ragione astratta per cui debba fare della cooperazione
Questo per riportare veramente questa domanda a una concretezza perché in fondo
La cooperazione è una forma storica assunta dal di sogno dal desiderio degli uomini di di uomini che avevano poche risorse pochi strumenti poco potere di provare ugualmente
Di non disperare ugualmente della possibilità di affrontare i bisogni e problemi acquisì trovammo di fronte quelli che abbiamo l'uno all'altro dei partecipanti da questo incontro già più volte richiamati e ad altri che non sono stati richiamati
Potremmo anche dare una risposta già più generale male dopo solo i titoli per esempio perché nella stessa dottrina sociale della Chiesa di Lenin affermazione che si chiama se non erro principio di sussidiarietà e che dice che nessuna istanza istituzionale deve fare benissimo Garcia fare qualcosa che può essere fatta ugualmente o meglio da un stanza inferiore c'è più vicina la vita delle persone delle comunità più vicino ai luoghi della società perché non so più ampio dello strumento della cooperazione e un uso che da che concorre a mutare il volto a una società che sia in armonia con questo l'insegnamento della Chiesa una società in cui sia
Più piena
L'assunzione da parte degli dei singoli delle famiglie dei movimenti dei gruppi cioè di ogni organismo l'assunzione delle responsabilità che sono alla portata di ciascuno e che quindi gli spetta assumere vorrei dire con una battuta che largo cooperazione pur avendo assunto dimensioni di fenomeno di massa perché forse oggi in Italia anche se non esistono dati del tutto certi
Vi sono credo almeno dodici milioni di soci di cooperative
Però la cooperazione non è un fatto di massa e più un fatto di una dinamica comunitaria cioè chi fa una cooperativa
Non me aderisce a un organismo che ha un milione di aderenti costruisce una cosa come alcune altre decine di persone ne bastano nove
Con quelle faccia con quelle esigenze con quel bisonte e si accetta di entrare nel consiglio di amministrazione di quella cooperativa è responsabile verso quelle persone con cui ha fatto la cooperativa quindi è un ma il modo di lavorare che rispecchia il volto
Di una società in cui si posso provare a costruire rapporti veri traggo ogni responsabilità
Responsabilità ovvero il fratello
La seconda domani
Da perché collegarsi voglio dire alla
Confcooperative lo si potrebbe lasciar cadere la domanda in questo senso chiunque sa cosa serve come funziona una organizzazione
Di rappresentanza d'impresa non solo cooperative quindi anche di imprese di società di capitali d'impresa di ditte individuali di imprese operanti in qualunque settore economico sa benissimo a cosa serve una
Organizzazione di
Di rappresentanza questa domanda però sarebbe parziale perché una Organizzazione di rappresentanza nel mondo imprenditoriale di solito
Rappresenta imprese già costituite operanti una organizzazione del movimento cooperativo ha una responsabilità in più dato il modo in cui nasce la cooperativa
Nasce da Marra aiuto reciproco tra coloro che la costituiscono e dalla ricerca di una solidarietà più ampi con altri che ne hanno già costituiti che dispongono
Di esperienze analoghe utilizzabili o che hanno assunto responsabilità complessive verso diciamo il sistema delle imprese cooperative nel loro con nel loro complesso e proprio il cammino difficile che una iniziativa cooperativa affrontasse vuole diventare stabile se volesse di Unimpresa cooperative non solo un desiderio
Celebrato da un notaio con la costituzione della cooperativa ma poi destinato ad essere frustrato dalla sproporzione tra
Come dire dalla dall'insufficiente consapevolezza dell'impegno che quest'opera richiedeva
E proprio chi è consapevole del difficoltà di questo cammino può capire come possa essere utile l'entrare in una rete di collegamenti di solidarietà più ampie con esperienze
Analoghe che sono già state maturate e allo stesso tempo
Arricchire questa rete di esperienza e questo serbatoio di competenze tecniche con la propria esperienza con le soluzioni trovate i propri problemi
Perché se vi è un valore di solidarietà nel formare la singola cooperativa vi è poi un valore solidarietà nel legame che lega questo complesso di esperienze e che permette ad esse di provare a svolgere nella nostra società non solo una presenza di singole e isole ciascuna minutissimi ma di esercitare di provare ad esercitare una responsabilità complessiva in armonia con quegli elementi
Dell'insegnamento della Chiesa che richiamavo richiamavo prima credo che sia questo il senso aggiuntivo specifico dell'adesione a un'organizzazione all'organizzazione delle cooperative
Di ispirazione cristiana all'organizzazione delle cooperative storicamente costruite realizzate guidate dai cattolici nel nostro paese unitamente a quell'elemento di apertura
Che voglio tornare a sottolineare che ma volontà vera un'identità vera della Confcooperative anche se poi come in tutte le opere degli uomini non sempre la pratica e l'esperienza concreta che si possono registrare in ciascuna singola situazioni locale
Possono essere corrispondenti alla promessa che si ricevuta in generale ma anche questa sincera dichiarazione di un possibile limite
Che nelle singole situazioni può essere possibile incontrare diventa
Essa stessa un invito a esercitare attivamente e non solo a chiedere di ricevere una solidarietà nel complessivo mondo delle cooperative
Vincenzo Mannino e tutti i relatori cui non esporsi per ridare la parola per un altro giro perché gli interventi sono stati abbastanza ampia e il tema di oggi è un po'largo sommarsi pretendeva di parlar di molte cose
Dovrebbe fare dei primissimi Flash la prima questione che vorrei sottolineare queste il movimento cooperativo come tutte le realtà sociali ha una sua complessità interna rilevante
Primo sia a livello culturale anche gli interventi di oggi non hanno fatto tutti lo stesso segnature ma questo non è un negativo può essere un fatto interessante da comprendere
Lo sto dicendo come la proposta per chi lavora in questo campo il perché interessato avvicinarsi per comprendere dico c'è una complessità culturale anche l'intero movimento cooperativo c'è una complessità di settori di modalità difforme iniziative di attività
Questa va tenuta presente perché se non si tiene presente questo la parola al movimento cooperativo di ispirazione cristiana legata la parola Confederazione cooperative italiane
Crea un equivoco i cristiani che hanno operato costruito società cooperative nel nostro Paese hanno costituito la Confederazione partiti italiani
Ma nelle cooperative vi sono persone di tutti i tipi e anche aderiscono verso le cooperative italiane tramite le cooperative a cui fanno parte persone di tutti i tipi
E che a rischio in una complessità sociale
Ma che ha trovato in questa storia in questo substrato un punto di riferimento è un'esperienza bella e positiva di una modalità di presenza sociale che è capace di costruire una storia non è un elemento negativo
Anche se ha bisogno di trovare dei punti di riferimento la propria identità precisa un rilancio di ipotesi eccetera eccetera
Non so se chiare molto semplice voglio dire è un movimento che crea opliti attività economiche che mobilita tanti uomini tante persone ha una sua complessità interni
Che non è mai definibile staticamente
Per cui ha bisogno dell'apporto della forma di varie esperienze perché trovino anche all'interno una fisionomia una direzione e una complessità che per certi aspetti inevitabile rimane
Ho detto questa cosa perché per esempio la Polla strumenti otto usata in modo diverso nelle relazioni che abbiamo parlato lui anche lessicalmente
Non non voglio approfondire
Seconda cosa il mondo cooperativo è un mondo di gente che lavora
Su una questo è una cosa molto importante perché il mondo cooperativo non è una realtà di persone
Che hanno una teoria sulla società questo fa parte figlia specie tu studi e quindi il suo lavoro
Perché è un lavoro che queste indispensabili però il problema è che il mondo prative un mondo di gente che lavora
Che lavora per trovare il proprio pane quotidiano o che lavora magari all'inizio per dare espressione alla risposta di alcuni bisogni che ha incontrato anche se nel frattempo fa un altro lavoro o cose di questo genere perché le cooperative sono realtà molto eterogeneo l'avete sentito che voi dagli interventi
Però è un mondo di gente che lavora
Che di cui la parte portante fondamentale di gente che rischia sull'attività economica la cooperativa la propria sussistenza economica
Questo va tenuto presente per capire che la parola impresa non è astratta mai ripresa economica il povero un desiderio quello che volete voi grandissimo
Che senso ha questo desiderio può imitare fatto altre cose però che lavora
Cioè che si è messo a costruire un'opera civilmente reale e concreta
Economicamente Krieg responsabile di fronte ai propri soci di fronte alla società di mandare in fallimento anche anche poi va in fallimento ma questo fa parte di schiuma però voglio dire gente che lavora
Terza ed ultima osservazione momento cooperativo è un movimento povero ma non secondario
Cioè l'immagine Carey emergeva per esempio di quelli che fanno la cooperativa per farla tesi universitarie non si pagano non significa che la cooperativa nasce come strumento esclusivamente diretto lavori poveri o marginali occasioni di questa natura parte musiche lo diceva paradiso Da Vinci ieri di progettazione ed altro volevo riprendono sottolinearlo
Cioè è un movimento povero nel senso che un movimento che non parte dalla pretesa di individuare lo strumento di massimizzazione del profitto individuale se non ha detto un'idealità un motivo una storia qualcosa che ha messo insieme dalla gente questore raramente partì una cooperativa è inutile Mario parte ma morì in fretta
Ma il fatto che sia partita da questo desiderio non implica il fatto che sia un elemento marginale c'è un elemento che non costruisce fatti positivi economicamente rilevanti eccetera eccetera
Questo ultimo osservazioni permetto di farla perché c'è una sfida di fronte alla società moderna che i cristiani non possono non assume e che i cooperatori cristiani o non non possono assumere che quella sfida di trasformare la società rispondendo ai bisogni che queste esprime non in funzione di un profitto in funzione di una solidarietà in funzione di una mutualità per usa un'altra parola in funzione di un benessere comune potete aggiungere altri termini
Tante socialmente parlando è capace di costruire un positivo anche economicamente interessante se noi ci togliamo da questa sfida io credo che sia come il cercare una è protetta che non ha il respiro di invece essere sul mondo
Ma proprio perché è una sfida di essere rilevante non è a favore o timori di porre domande alla società alla pubblica amministrazione ai politici ma anche la società nel suo complesso in termini concreti e precisi cioè a rilevare di non essere considerata come strumento di valvola di sfogo o marginale ma di avere una propria funzione capacità che d'altra parte si deve conquistare divertendo importante nei vari settori economici
Indi coltura dalla cooperazione un certo rilievo ascoltata in altri settori e marginale l'una in meno la realtà umana non tiene mai distinto l'aspetto dell'idealità dall'aspetto della forza del potere non è possibile
Perché ogni cosa si afferma per quello che eccolo compratore si può affermare per un valore positivo non per una forza o per un potere per un lavoro di strada comune di solidarietà
Ma non ha nessuna preoccupazione di usare tutti gli strumenti diventa rilevante di svolge un proprio ruolo
Diventare il punto di rilancio della cultura nel nostro Paese per tornare al discorso che ha fatto Michele prima
In una situazione in cui la produzione culturale è molto bassa come oggi ha in Italia di trovare strumenti spazio per nuove tentativi nuova gente che divengano promotori iniziatore di cultura
Eccetera eccetera così pure non ha problema a porsi come strumento rilevante di risoluzioni molti problemi sociali in rapporto magari con l'UE SL o con altre strutture
Perché trovano spesso una risposta assolutamente inadeguata nel servizio pubblico perché implicano anche la volontà della persona di farsi prossimo all'altro e non solo lo strumento tecnico
Ma di chiedere quindi il massimo di strumenti tecnici di competenza di capacità di adeguatezza diretto non era una sintesi non lo voleva essere erano solo tre punti che io mi sono permesso di sottolineare perché credo che chi si avvicina al movimento cooperativo si trovi davanti
E sia molto importante anzi visto che la Confcooperative in questa fase di rilancio di cambiamento dirigente nazionale
Ristrutturazione delle sedi periferiche spesso non quasi non esistono sono legate una storia che oggi non ha più grande vitalità come da altre parti invece a Brescia Giovanna ce l'ha dimostrato hanno invece articoletto Brescia solo semplificativamente non come realtà unica
Hanno invece una grande vitalità anche periferica ecco vede in questa complessità del movimento cooperativo è importante tener presente un orizzonte e anche pensare che senza la collaborazione delle e di energie nuove di respiro nuovo non è possibile nemmeno rilancio Ciarlo perché il movimento cooperativo non è solo la sommatoria dell'insieme delle iniziative che vi fanno riferimento ma certamente non può prescindere dalle iniziative che fanno riferimento Medici umani che in questo campo ci spingono