"La scuola e la comunicazione" presentazione del libro curato da Stefano Rolando (c/o il Centro Congressi dell'Università La Sapienza di Roma)

Alla quale comunque
Auguriamo più sincero successo alcuni elementi di con
No metropolitane forse puritana
Un altro evento la finanziaria
Il dibattito pubblico gli uomini politici
Piccolo dettaglio cominci in Parlamento
Casuali
No una grano Prodi non ci sono
Aspettavamo certamente era collegata a questo evento della del difficoltà nei trasporti o diciotto grazie
I tuttavia noi non disperiamo che nel corso della mattinata il pubblico aumenti c'è una bellissima frase che dice non lite chimere così illustre ex
Colta in particolare qualche amico Inzaghi allora la struttura dei lavori di oggi ce ne conto di questi elementi di contesto il Milan il ministro
Onorevole Luigi Berlinguer il professor Luigi Berlinguer anzi per il momento non parteciperà ai nostri lavori sarà anche a mente sostituito dal suo capo di gabinetto del direttore come dell'istruzione tecnica giovani credito che prenderà la parola subito dopo la mia previa apertura
Continuerò i lavori per conto del corso di laurea in comunicazione che più tardi sarà rappresentante del suo presidente professore Alberto Abruzzese la proposta di organizzazione dei lavori la seguente all'inizio ascoltare ovviamente
Il punto di vista istituzionale intorno all'evento di questa mattina che la presentazione la disco e di un libro intitolato
I canti tenente la scuola e la comune
Rapportato al ministro della Pubblica istruzione sulla riorganizzazione di una funzione istituzionale strategica curato da Stefano Rolando che con le conclusioni di Enrico i Luigi Berlinguer
Di realtà però l'occasione di oggi non è solo una presentazione o una discussione pubblica di un testo ma della cultura che questo testo comincia a esprimere una cultura un po'dobbiamo dirlo alla francese nel senso che nel nostro Paese ancora sono rari per esempio gli episodi del di rapporti al ministro
Ma noi speriamo che questo diventi un costume tipico di un Paese che si fa velocemente normalizzando che insiste a dire però che il libro non è non è solo un pretesto ma non è certamente il fuoco della discussione di oggi l'obiettivo è quello di ascoltare
Le politiche del ministro per la comunicazione che sono il problema concettuale etico deontologico e di marketing che noi ci attendiamo dal riformismo in atto nel nei processi formativi soprattutto primari su questo io mi permetterò prima di ascoltare il capo di gabinetto di esprimere alcune opzioni da parte dei docenti
Ma al di là di questo voglio ricordare ancora una volta che la presentazione del Rapporto scuole comunicazione porta anche con sé l'annuncio dell'istituzione di un nuovo servizio forse questo un evento ancora più importante di un libro
E cioè la campagna nazionale sull'autonomia che partirà da febbraio immaginata poco sentiremo qualcosa di più grande capo di gabinetto
E nel corso della mattinata anche presentati argomentati alcuni programmi del servizio pubblico sulla scuola e per la scuola
Perché abbiamo accettato anche se per quasi diplomatico dirlo non solo volentieri ma con entusiasmo e abbiamo persino apprezzato di essere stati noi alla Sapienza
Interlocutori a cui per primo Anna ha pensato al ministero
E la presentazione di questo rapporto
Cercherò di argomentare questo punto con tre veloci osservazioni che fanno riferimento non tanto al volume quanto alla letteratura scientifica che si è sviluppata fino a oggi su questo argomento
Proprio in questo momento entra in sala Luciano Corradini e quindi lo considero anche un interlocutore del apertura che sto per fare
Io distinguerò due o tre punti ve lo dicevo di questa breve premessa la prima la letteratura su rapporti tra scuole comunicazione non non duplicate che io stia per raccontare che analiticamente tutti gli sviluppi di questa letteratura
Il tempo che abbiamo non ce lo consente e l'oggetto di oggi è comunque da rispettare abbiamo un libro che riassume un proprio operativo scientifico punto di vista sul rapporto tra scuole comunicazione e tuttavia ricordare brevemente che la letteratura immatura e che non sempre la scuola se n'è accorta può essere un elemento utile per capire che siamo pronti a una svolta culturale
Deontologica degli operatori del della scuola nei confronti e verso sulla comunicazione e questo è il primo punto
Il secondo punto è che cosa ha rappresentato in questi anni la comunicazione dei faticosissimo processo di ripensamento di riposizionamento di rivitalizzazione della formazione e della trasmissione culturale in questo Paese
è stata forse la sfida più epocale alla quale non sempre i docenti e soprattutto l'organizzazione didattica hanno saputo far fronte comprendendo a fondo la radicalità della scommessa della comunicazione e ex cogliendone l'elemento di stress diritti obbligo a modificare le pratiche educative
Il terzo punto è più rispettosamente vicino al lavoro che Rolando ci consegna
E quindi una missione
Che poi sarà certo più ampiamente sviluppate nel dibattito una missione del fatto che con questo lavoro siamo a una svolta
Nel senso che per la prima volta la comunicazione viene vista non soltanto come humus capace una in una ventata culturale un messaggio socio culturale capace di riassumere molte delle trasformazioni in atto anche se non tutte passano dalla comunicazione ma la comunicazione certo in grado di raccontarle meglio gli altri altre dimensioni collettive
Ma soprattutto di di fare della comunicazione un elemento di informatizzazione dei processi di cambiamento c'è un elemento importante in questo libro che non è facile trovare nei libri dell'Accademia e cioè la comunicazione vista quasi come un espediente scientifico di
Sollecitazione e di rendicontazione dei cambiamenti e quella che potremmo chiamare appunto la comunicazione scientifica usata come una variante
Democratica dei processi e di organizzazione di una moderna concezione del presa d'atto che la scuola essenzialmente un grandioso gigantesco edificio fondato sull'organizzazione
Ho promesso tre punti sui primi due sarò lievemente più lungo il terzo già vi ho detto appunto che questo libro per noi
Rappresenta una sfida molto importante anche per le differenze sintattiche di lessico crea rispetto alla letteratura scientifica e per l'operatività con cui la comunicazione viene vista e vissuta come un messaggio potente di cambiamento e di
Sormani gestione dei processi di cambiamento
Non non trascurate però di pensare che tutto questo arriva sulla base di un processo di maturano Into di maturazione degli studiosi e delle metrature scientifica della comunicazione il rapporto tra scuola invidia
Tra come la scuola è stata lamentati spesso ostile a capire i codici la ventata il significato della comunicazione
E e al tempo stesso anche ritardi nella comunicazione nel capire i vantaggi
Settoriali e di sistema che poteva portare al processo formativo è un punto tutt'altro che trascurato dagli studi ripeto questo è un un argomento che occorre segnalare con una certa energia se
Le politiche pubbliche se i politici se chi assume le decisioni usasse di più il il volano della ricerca forse il processo di modernizzazione processo di avanzamento delle pratiche pubbliche sarebbe diverso noi dobbiamo rivendicare quindi che ci sia una sempre più stretta prossimità
Tra i ricercatori e gli studiosi il libro di Rolando rappresentati in questa direzione un promettente segno di cambiamento
è un punto avanzato della letteratura quello su scuola e invidia anche se apparentemente questa è un'altra variante del titolo
Perché e attraverso questa letteratura che si è affermata un processo di modernizzazione della teoria della comunicazione in pochi casi come nell'analisi dell'impatto della comunicazione sui giovani sui giovani utenti dei processi di formazione noi abbiamo potuto prendere atto che molte delle chiacchiere con cui viene circondata la comunicazione tradizionale quella odio visiva sono chiacchiere
Fondate su una totale miss conoscenza dell'utenza che invece trova qui finalmente un aperto riconoscimento in un'abbondante capitolo di questo volume la scoperta degli utenti e cioè il modo in cui la comunicazione migliora radicalizza i processi cognitivi
Aumenta le sanzioni comunicazione dei soggetti e li fa diventare sempre meno estranei dice rispetto ai processi della società circostante
E una scoperta che in qualche misura rimonta anche al fatto che esiste in questo Paese una provincia degli studi che si è occupata dei rapporti tra televisione e minori tra media e minori
Ma devo dire questo aspetto che vi potrà sembrare letterario riferito alla bibliografia ha un'importanza epocale ben diversa se si pensa che da questa provincia degli studi
Arrivato un messaggio troppo spesso a letto un po'parzialmente dagli operatori della scuola che hanno visto in questo un elemento di messe in difficoltà invece che una risorsa di aprirsi alla comunicazione con il linguaggio più universale della trasmissione culturale che abbiamo di fronte
Inutile raccontano ricordare che lo scontro è tra quanti vanno verso gli utenti e quindi adoperando i loro linguaggi che è l'unica formula per poter stabilire un ponte comunicativo persuasivo che prepara la formazione che prepara la stipulazione dei valori e quanti invece restano dentro la loro cultura dentro la fortezza
Blindata dei propri saperi saperi alfabetico grafici e quindi largamente in arretrato rispetto agli sviluppi dei linguaggi culturali di massa sono pochi accenni che fanno però capire quanto in questo decennio avremmo potuto fare di più quanto l'università in questo settore ha fatto abbastanza ma è stata scarsamente utilizzata dalle politiche pubbliche
Io penso che questo banco di prova cioè la comunicazione come segno dei processi di cambiamento anche delle mentalità docenti dell'organizzazione docente rimanga punto essenziale del nostro per la nostra interazione di oggi
Mi avvio a chiudere
Promettendogli di ritornare però su questo in sede di conclusione
Ricordandovi che nel corso di laurea in comunicazione e ogni tanto siamo costretti a fare un po'di sport perché le istituzioni formative nuove sono così poco aiutate dal dalle azioni ministeriali che se non lo fanno i loro docenti è difficile che qualcuno faccia il loro ufficio stampa
Prevedono nei quali sviluppi anche un indirizzo di negli education è quindi ti più stretta e feconda interazione tra analisi della comunicazione analisi dei processi comunicativi analisi delle pratiche educative noi
Non disperiamo che anche da un importante appuntamento come quello di oggi nasca il processo di accelerazione
Di questo avvicinamento di studi sulla formazione sulla scuola e di studi sulla comunicazione che pre si prepara più convintamente all'azione non posso però che chiuderà ancora una volta con riferimento più preciso al volume
Ho detto che al di là dei riferimenti alla letteratura scientifica diventata veramente convincente abbastanza
Sì tonica voi sapete che in tutti i settori della Rete Natura gli studiosi tendono a dividersi nel campo degli studi in media i minori dobbiamo registrare almeno da quindici anni una fondamentale avvicinamento delle posizioni scientifiche dei paradigmi che è una risorsa straordinaria un raro caso in cui il divisionismo degli studiosi non ha prevalso sulla comunità degli obiettivi della realtà
Io saluto in questo volume che considero assolutamente innovativo anche dagli stessi studi che pure ho esaltato
Un elemento di operatività di concretezza di individuazione nella comunicazione di una forza organizzativa dei processi di cambiamento che uno degli eletti delle dimensioni che mi sembra più promettenti nel dibattito scientifico che abbiamo di fronte
Con queste parole adesso la parola al capo di gabinetto dottor Frank
Grazie buongiorno tutti porto il saluto il ministro che quindi si scusa di non essere presente all'inizio dei lavori ma si augura di poterlo essere nel corso della mattinata
Ringrazio i partecipanti perché quest'iniziativa molto importante noi di grande aiuto nel processo del cambiamento il il sistema scolastico del riordinò l'amministrazione io posso testimoniare che all'inizio del del mandato il ministro Berlinguer appena arrivato costituito dalla comunicazione posso nuovi colori dirigenti della vecchia la vecchia classe diciamo
Che ovviamente saranno trovati molto molto impreparati perché non abbiamo esperienza di comunicazione a parte un ufficio stampa che funziona così per dare qui comunicati che di volta in volta si rendono necessarie
Ecco noi non abbiamo esperienza di comunicazione non siamo cresciuti con questa esigenza nelle amministrazioni perché ogni frazione agiscono fanno il loro lavoro loro comunicare comunicare con gli atti ufficiali
Pertanto ecco che abbiamo dovuto cominciare inventare questa comunicazione creato un con un coordinamento dentro il ministero
Abbiamo fatto un gruppo di premessa sia in un gruppo di persone più o meno preparate su questo versante però effettivamente il sistema non partiva devotamente ecco che il ministro è arrivato poi alla determinazione di assumere insomma di incaricare professor Rolando per costruire questo questo sistema della comunicazione nella scuola
E dunque questo libero e il risultato di quest'incarico
Quest'incarico partito negli anni dell'anno scorso quest'anno diciamo l'inizio dell'anno e che primo prodotto diciamo che libro però appartengo a questo vi sono molti atti molti molte iniziative che sono state assunte nel corso dell'anno
Che potranno sembrare dei minori di Roma che hanno dal senso del cambiamento
Chiunque l'amministrazione ha cominciato ad operare proprio in termini di comunicazione
Ripetuti vista in televisione il agli sport sugli esami di Stato
Ripeto visto che nella stampa qualcosa è cambiato una c'è un'interlocuzione più continua più efficace con risultati direi forse positivi perché se vi ricordate bene
Negli anni passati non avevamo molto ben raccolti dalla stampa
Lui di critiche erano numero superiore agli articoli di apprezzamento ressero cosa parla poco poco cambiando perché c'è un rapporto diverso sia nuovi cerchiamo di fare comunicazione fare comunicazione significa dare sostanza al cambiamento
E un segno evidente e l'esame di Stato è stata la prima esperienza di comunicazione ai varchi raggio che ci ha consentito di dare a compimento un'operazione di grande rilievo
Abbiamo cambiato gli esami di Stato in termini di maggiore serietà
Ma anche di maggiore difficoltà per i ragazzi
Un'operazione di questo genere nel nostro paese non è facile specialmente con i giovani che scalpitano nelle nostre scuole come ben sapete anche voi le occupazioni di Visegrad ebbene siamo riusciti a portarla a compimento anche perché abbiamo da fatto molta comunicazioni in tutti i modi in maniera che ecco che fossero anticipate dubbio in alcuni casi il meritati certe preoccupazioni infondate che si crea ma molto spesso anche per una forza ed erronea comunicazione allora e contiene fare comunicazione panche appaga e comunque detto poco fa
Il professor Morcellini ecco che diventa un espediente scientifico di sollecitazione del cambiamento ma anche un
Un elemento di formalizzazione cambiamento che significa questo per noi cominciamo a avviarci in questo che otteniamo risultati risultati positivi su quelle cose che facciamo
Proprio tutto questo ecco è il attraverso anche queste questi ricevimenti questi indicazioni emerse data dal professor quanto noi concepiamo a riordinò Amministrazione ponendo diciamo come presidenziali questa ristrutturazione
Un servizio centrale per la comunicazione
Per uso non soltanto per l'amministrazione centrale ma anche a livello periferico occorrerà per creare delle strutture comunicazione e poi cercare e questo lo stiamo facendo in tutti i modi che nelle scuole vi sia comunicazione
Perché perché il cambiamento non si realizza senza che ci sia una interlocuzione continuo tra diverse escono in Campidoglio indicazione di di lì di di esperienze questo scambio di esperienze fa sì che una cosa a te quello che l'altro omicida a realizzare con difficoltà ma anche con intelligenza
E conseguentemente possa fare le cose che gli altri fanno e questa questa comunicazione si sta realizzando nessuna seri difetti varie tutte le specie se leggi per settori istruzione Petit percettori di scuole reti di di di tempo ed ematiche
E in maniera tale che e con la in interlocuzione questa discussione studio questo gli avete su scambio d'esperienze nelle scuole
Sta diventando un fatto istituzionale questo ecco è un elemento del cambiamento unendo fondamentale cambia ventotto senza il quale secondo me non si potrebbero realizzare nulla
Ecco che queste ci proponiamo a parte diciamo che la struttura del servizio della comunicazione un sorriso comunicazione proprio deve essere accompagnato da altri interventi di risorse ma di risorse umane prevalentemente per cui noi stagione avvieremo nel ministero una specifica campagna di reclutamento ovviamente deve assumere vocazioni e indipendenti Lazio qualcuno si possa candidare atta a questo ma non basta noi creeremo i posti dirigenziali la comunicazione signorili genio della comunicazione
E una un provvedimento che a giorni il Ministro firma e firmerà e che consentirà poi di assumere persone nella qualità di dirigenti della comunicazione dentro questa struttura
E insieme questo però ne abbiamo anche fate degli stanziamenti immagina che investito delle risorse
Finanziarie sulla comunicazione questa vergogna un dibattito abbastanza consistente che ha dato la possibilità di attivare delle campagne per le campagne ieri che in parte lesa ma anche attraverso lo strumento mai anche tutto il Nietzsche di Verona e fanno parte di questo di questa di questo questi interventi come abbiamo avviato da giorni ci apprestiamo a stipulare una convenzione con vista perché sapere qual è il grado
Di gradimento di assenso da parte della della società in ordine a tutte iniziative che abbiamo avviato sia sotto il profilo complessi dove tutto gli aspetti generali ma anche tutti gli aspetti specifici diversi settori distruzione non possiamo in movimento ecco che veramente questo spediva al per noi la comunicazione
E diventato un espediente pur di sollecitazione tanto meglio perché noi adeguiamo i comportamenti all'esigenza dalla comunicazione e questo richiede anche chiarezza precisione ecco embargo Natale e non si possa così rimanere nel vago incerto implicazione e questo è un cambiamento complessivo la al la comunicazione è uno strumento mostro mento però e costruito premette di realizzare le riforme
Io non ho altro da dire anche perché non sono un tecnico la comunicazione coinvolti già in partenza per me è stata una sorpresa quando il ministro mi ha detto dobbiamo organizzare la comunicazione e ministero cercavo di credo politico devo dire però ecco infatti adesso come un uomo dall'Abi scuotono che dava grande
Sì siamo opera nell'ambito l'amministrazione che questo libro di piacevole lettura ma non soltanto proprio la comunicazione del tipo più lo storico perché oppure ripercorrere un po'tutta la storia e la scuola
Attraverso anche la comunicazione in via Pontinia un modo di leggere piacevole e effettivamente efficace grazie buon lavoro
Molte grazie al dottor Giovanni Papini dove con una intervento asciutto riuscito a darci un po'il senso delle politiche dei processi di cambiamento di questo essere in movimento che noi speriamo di vedere con maggior convinzione appunto nell'azione ministeriale il programma prevede adesso
Doppio intervento di due personalità che in momenti del passato in passato però molto fresco allora hanno avuto funzioni di governo alla pubblica istruzione in qualità di sottosegretario anzitutto la produzione professoressa
Per Serravalle poi Luciano Corradini che è stato a lungo anche docente della Sapienza che adesso insegna pedagogia Roma Tre prima professoressa Serravalle
Bene io ringrazio molto perché è seria è stata evitata a discutere sulla questione scuole comunicazione perché essendo come dire malata di scuola
E appassionata di scuola dagli anni della infanzia da quando vascolare e non avendo mai abbandonato questo interesse questa attenzione sono molto gratificata
Danese che è stata chiamata
Forse anche come sottosegretario sottosegretario ma devo dire che anche sottosegretario nel governo tecnico io ci sono diventata più che altro perché era una persona appassionata di scuola e forse anche competente è un governo tecnico aveva dei dove affrontare dei problemi abbastanza complessi anche sul piano politico e certamente sotto ogni profilo diciamo che io come dire del Veneto ma anche il un'attenzione che quel governo il ministero in quel periodo ebbe rispetto a un esigenza di comunicazione si fecero degli incontri anche con la RAI a questo proposito per come direttore care Dimitri flettere sulla cosa è il testo del l'amico Stefano volando sì come dire prospetta quello che è venuto avanti in questi anni con ampi recuperi del passato
Io vorrei soffermarmi però inizialmente proprio per quello che ho dichiarato inferiori il mio interesse centrale sulla comunicazione dentro la scuola evidente per i processi educativi
Stranamente
La scuola che dovrebbe essere il luogo della comunicazione e Landini investita a mio giudizio dalla riflessione sulla comunicazione dove si parla di dialogo educativo voglio dire che a prescindere dalle e Asi di eccellenza di particolare sensi milita il dialogo educativo si svolge come dire abbastanza a ruota libera e senza troppo considerare ciò che la riflessione sulla comunicazione ha prospettato
E una comunicazione molte volte esclusivamente orale
E questo non è un fenomeno il rilevante
è una comunicazione abbastanza uniti ed Ezio Tarantelli
è una comunicazione molto personale e individuale
Cioè in realtà la
Autovie Venete fede anzianità della scuola si esprime in maniera potente proprio sul versante della comunicazione in un uomo che è fatto di comunicazione
E il fatto di una comunicazione che sta dentro le classi tornadi poi vedremo che processi di trasformazione ci sono in atto che il TAR dentro le classi
Che si sviluppa anche quando come dire c'è molta sensibilità e attenzione ascolto reciproco che si sviluppa senza una logica che tenga conto delle potenzialità effettive della comunicazione e dal fatto che la comunicazione e anche scritta l'eccesso di oralità a le sue
Ai suoi effetti
La comunicazione che poco praticata anche all'interno del corpo docente
Ci sono o no meritori
Al fine di processi che chiedono che esigono la comunicazione per i docenti più sviluppati in certi livelli scolastici penso ad esempio nella scuola elementare nella scuola media sinceramente non molto praticati nella scuola secondaria superiore dove la comunicazione del docente si rivolge agli allibiti relativamente alla propria disciplina e intrecci gli interscambi
Non sono così frequenti come sarebbe necessario quindi in realtà proprio questa prima riflessione va fatta
Sulla natura della comunicazione all'interno della scuola e su come la scuola a eccepito tutta la riflessione sulla comunicazione sui suoi strumenti sull'accensione destinatari
E sul mila euro esigenza di momenti di formalizzazione anche scritta questo come dire atteso la scuola poco visibile all'esterno nel senso che la il momento del dell'interscambio tra scuole si realizza relativamente poco perché niente cambi così tra scuole non può essere puramente orale deve passare attraverso
Comunicazioni e strumenti diversi
Ci sono in atto concessi che dovrebbero profondamente modificare tutto questo sono personalmente convinta che l'autonomia sarà uno strumento significativo l'autonomia intesa proprio come assunzione di responsabilità collettive individuali e collettive e quindi accentuerà e si spera anche nella scuola secondaria superiore quei momenti di relazione
Di interscambio e di riflessione comune e incentivo ma anche essendo fra gli strumenti dell'autonomia anche l'apertura delle reti di scuole la riflessione che porta alla sintesi
Delle esperienze in modo che diventino patrimonio comune voglio dire che molta dell'esperienza della scuola
Che c'è stata negli anni è stata cospicua non sia diffusa non si è confrontata non ha circolato perché proprio e restava all'interno della singola scuola non della scuola in quanto istituzione e adesso non si stanno avviando dei processi che probabilmente sotto questo profilo danno luogo a miglioramenti da una maggiore efficacia anche dei Pico processi di insegnamento apprendimento che sono ampiamente legati al tipo di comunicazione su cui e significa
Negli atti già
Il miglioramento netto io lo avverto attualmente nel sistema della comunicazione istituzionale
Ecco su questo devo dire che grazie agli strumenti c'è la tecnologia moderna offre grazie a una migliore utilizzazione del rapporto con gli strumenti di comunicazione
Oggi Kirillov visiterà e si riaccende alle fonti informative può conoscere abbastanza puntualmente
Che cosa avviene e non conosce informe più
Meno da addetti ai lavori o meno burocratiche
Di quanto non sia accaduto in passato
Quando la comunicazione cerca all'interno dell'istituzione ed era basata sulle circolari e non si può certo dire che forse troppo ed hanno abbondantissime frequentissime
Scritte orientamenti in un linguaggio norme toccato dalla riflessione sulla comunicazione io ricordo
Ci oltre esercitata ex sottosegretario nel periodo in cui Spadolini era ministro della pubblica istruzione sosta da capo della sua segreteria e devo dire che Spadolini che certo non era uno che nomi conoscesse la comunicazione o che non sapesse leggere
E scrive che ogni tanto mi chiamava e mi diceva Carducci mi questa circolare
Cosa vuol dire che vuol dire che il linguaggio che veniva utilizzato tradizionalmente era un linguaggio molto iniziatico molto da detiene a volte anche per chi si se che si rivolge al essenzialmente agli addetti ai lavori e molto attento alle implicazioni giuridiche come dire a tutte quelle attenzioni che sono state proprie
Detto in una certa maniera d'intendere la burocrazia mi pare che da questo punto di vista si studia su una evoluzione senso io accedo ai documenti di internet per esempio
Onestamente uno e in condizioni di sapere minuto per minuto che cosa si sta trasformando riconoscerlo anche in una forma che non mi sembra più quella strettamente degli eredi errore perché quando io
Rifletto sulla comunicazione rifletta anche su questo aspetto perché la riflessione sulla comunicazione ci ha portato a considerare proprio sulla qualità cannucce
Del dei messaggi della luogo comprensibilità certamente destinati in maniera abbastanza puntuale a qualcuno ma certamente un lo strumento come internet consente a chiunque non solo a chi la scuola riceve la circolare a firma per presa visione consente a chiunque
Di conoscere
La situazione delle innovazioni di sono state anche come dire
Prodotti dei volumi persino gradevoli attraverso i quali uno e penso proprio da lì esami di maturità all'obbligo uno e condizioni dico lascia che se lo desidera la cosa per come
Esattamente stanno e vengo all'ultimo punto che il pilota
Agiscono secondo me ed è una comunicazione sulla scuola
Hanno della comunicazione giornalisti e non parlo della stampa specializzata non parlo dei molti testi che escono di riflessione sulla scuola
E di riflessione scientifica che sono in genere tutti di e documenta atti insomma
Uno se vuole può approfondire le cose la comunicazione sulla scuola continua a essere veramente disastrosa e le questo credo che sia un tema che sarebbero veramente ad approfondire a livello scientifica M perché e il filtro attraverso cui passa chi fa la comunicazione giornalistica
è un filtro fortemente condizionato dalla propria idea non politica anche Madara però via idea sulla scuola una scuola collocata in un passato spesso è morto
E legata alla assoluta indifferenza e non conoscenza delle trasformazioni che sono intercorsa
Io leggo molto gli articoli sulla scuola perché sono poi quello che arriva al pubblico all'opinione pubblica
E c'è questo di praticamente disastroso
Fenomeno per cui si parla di scuola in prima pagina e con articoli apparentemente edotti in realtà non conosce le trasformazioni e sonno intercorse nella scuola non riconosce non conoscete
E problemi reali che sono di fronte alla scuola che sono problemi culturalmente importanti si pensi al problema del conflitto della difficoltà di salvare la tradizione rispetto all'innovazione fa dal punto di vista poco culturale si pensi a tutto quello che di assoluto
E scombinato sia eletto a proposito della storia contemporanea che per conto mio e proprio e stato uno degli esempi più significativi dell'atteggiamento
Della stampa che poi ha toccato ovviamente un riscontro nell'opinione pubblica che era legata a determinate cose poi ha subito anche una utilizzazione politica
Coerente con tutto questo
Un ultimo accenno alla a
Ecco io credo che corre digitale si sia aperta una strada io in arrivo abbastanza e trovò che finalmente appare la scuola
Natale citarla della scuola non apparire chi pontifica sulla scuola
Appare abbastanza alla scuola reale c'è un protagonismo dell'inglese degli studenti delle reali situazioni che mi sembra positivo quindi credo come dire che il Bilancio
Da un percorso avviato debba essere positivo
è giusto riconoscere che alcune cose si sono messe in moto
Anche prima e forse se c'è un terreno da dissodare dal punto di vista proprio della ricerca dire che quello della comunicazione all'interno della scuola nei processi formativi in buona società che è poi finita la scuola affinità i soggetti informati
Ha un sistema di comunicazione in quella comunicazione non avverrà mai come è avvenuta all'interno della scuola e questo la scuola come direzione deve porre come problema e Faust se qualche che cerca
Sentite può aiutare la scuola in questo senso
Molte grazie al dalla professoressa Serravalle che ci ha regalato l'intervento assai equilibrato sui punti di crisi io non voglio commentare gli interventi e non è una mia tradizione di non commenterò in particolare quello di Corradini perché in tutte le situazioni in cui ho avuto da interagire con lui in pubblico la sintonia è nettamente superiore alla frequenza con cui si incontriamo municipia se però segnalare di questo intervento due aspetti a cui non avevo minimamente pensato nella premessa
E che invece considero essenziali per una corretta contestualizzazione dei lavori della mattinata il primo ricordare come ha fatto equilibratamente anche lei come forse farà anche l'amico
Professor Corradini che la qualità delle politiche di trasformazione di questi anni che ha momenti impressionanti soprattutto se si pensa alla investimento sulla nuova ecologia che meriterebbe certamente un convegno ancor più enfatico di questo la rimonta certo non solo a questo ministro ma anche ad alcuni ministri che si sono succeduti negli ultimi anni in questa direzione mi piace ricordare qui l'azione pionieristica del dottor Lombardini
Il secondo punto che è interessante anche come offerta al ministero di punti di trattazione della del rapporto scuola comunicazione che ci dà l'opportunità Stefano Rolando di avviare in questa sede pubblica e il riferimento che la professoressa Serravalle ha fatto all'incredibile arretratezza informative
Della stampa italiana soprattutto della stampa debbo dire rispetto a all'audiovisivo e in particolare dei quotidiani perché è interessante la distinzione che professoressa faceva tra la stampa specialistica che persino di lusso rispetto alla qualità dei processi informativi di routine e invece alla informazione di massa
Questo aspetto è impressionante meriterebbe di essere trattato in un secondo seminario noi
Ve ne proponiamo la possibilità ma ovviamente ci rimettiamo al ministero per una valutazione delle priorità di discussione
Che possono scaturire a partire da oggi perché da un lato e sia un indicatore sconvolgente dell'arretratezza politica professionale di marketing dell'Intel giornalismo Italia
Forse non è tra l'altro uno degli ultimi elementi che consente di capire perché c'è stato in questo decennio
Questa perdita di un milione di lettori dentro la quale si si va a vedere la perdita non è un milione di lettori qualunque ma è qui il milione di lettori che assicura la qualità del ricambio del turnover e quindi questo significa che i giornali si stanno avviando come altri soggetti della nostra vita pubblica ad essere proprietà degli adulti anziani
E quindi esclusi da un ricambio giovanile è impressionante in termini di marketing perché in tutto il mondo sappiamo che un terzo dell'umanità e dentro la scuola
O come studenti o come i genitori come genitore forse e percentuali salirebbero come docenti è il settore in cui si entra di più in contatto con le istituzioni con l'organizzazione sociale quindi trascurare questo come uno degli elementi qualificanti del rapporto tra individuo e istituzioni è semplicemente sconvolgente
Prima di dare la parola al professor Corradini ma ricordo che il volume è stato pubblicato da Angeliche licei in sala
Ilaria angeli e quindi mi piace salutare il suo lavoro di animazione culturale di questi lunghi anni nel settore delle scienze sociali la parola professor Corradino
Grazie professor Morcellini per questa cortesia soprattutto alchimia invitato a questa tavola rotonda come dando Cilla sensazione di poter essere ancora utili in qualche modo a quella istituzione nella quale siamo stati dentro
Con una grande passione con grande affetto credo che questi tipi di amori non si dimentichino non solo nei riguardi della scuola
Io sono stato scolaro quattro anni durante la guerra ma
Anche nell'amministrazione nella nel palazzo di cui tra inidonei più illustre in questa sede e longevo rappresentante
Va bene non conservati perché non è mica facile ogni diritto cambia il suo capo di gabinetto tu invece sei un navigatore di lungo corso che hai dimostrato con la tua professionalità di essere di essere indispensabile alla vacua ecco
Io di questo libro ho visto soprattutto i due personaggi che qui compaiono illustri per competenza questa è la parola tipicamente berlingueriana e sono Stefano Rolando e Berlinguer che il committente destinatario in qualche modo di questo lavoro
Sono due personalità che in virtù della loro competenza ed è la loro passione anche comunicativa ci hanno consentito di avere per la prima volta le mani uno strumento importante che giustamente Rolando dice è un punto di partenza e non un punto d'arrivo certo è anche un punto d'arrivo di anni che ci sono stati dietro di tentativi e cioè di buone idee
Mi pare a un certo punto di buone idee del quotidiano che devono essere un certo punto raccolte
E trasferiti nell'istituzione ora è evidente che in quest'ultimo periodo c'è un tasso di trasferimento dell'istituzione molto elevato di buone idee che circolavano nel passato e che non trovavano una sede istituzionale adeguata venivano appiccicati in modo un po'approssimativo come tanti ci penseremo vedremo come tanti singoli circolari
Che poi nella breve stagione Debernardi vite istituzionale del ministro erano destinati ad essere dimenticate sostituite perché poi succede che i nostri uffici quando si arriva oggi se ne va rimangono assolutamente puliti cioè nessuno lascia memorie o altre cose e se le lascia lo e soltanto per la cortesia di chi viene dopo per il buon rapporto non necessariamente perché la istituzione ecco conservi veramente memoria dice
E questo è probabilmente un limite questo è un limite perché la gente all'esterno a un'immagine quasi pressoché immobile dell'istituzione
Puoi venire da Roma qualcosa di buono si domandano molti insegnanti
Può mai succedere che la amministrazioni si inventa veramente dal punto di vista dei cittadini dei genitori degli studenti
Ecco c'è questa
Come dire drammatizzazione del rapporto c'è questa parte comprensione
Inevitabilmente reciprocamente si valutativa che è all'origine di questi tentativi di chimica comunicazione per farsi conoscere l'aspetto migliore di sé per dimostrare che vi sia l'intenzione di servizio
Quando all'origine istituzione di questa vicenda c'è la legge della trasparenza amministrativa che ha presentato la intera amministrazione come un servizio
Dico si è trattato di una parola che è assolutamente implicita nel codice genetico ad amministrare che vuol dire servire inietta un servitore
L'idea di servizio è apparsa illuminante in sede di presidenza del Consiglio per cui perché la pubblica istruzione è stata investita da questa problematica come altre istituzioni
Solo che da noi Lavanolo servizio apparso in qualche modo valutativa della qualità del lavoro che si sta svolgendo nelle scuole e dell'amministrazione per
Gli studenti tant'è vero che il Consiglio nazionale della pubblica istruzione ci fu un lungo dibattito in proposito e addirittura si propone di cambiare nome alla Carta dei servizi scolastici perché sembrava non consono all'Italia la scuola mentre qui sta veramente quel cambio di mentalità che adesso sta dando i suoi frutti in diverso modo insomma capitalità vuol dire
Che se si è in grado di fare delle cose che servono bene se non si fanno le cose che servono allora sia destinati a soccombere no a continuare a regnare indipendentemente dal consenso dalla gente a soccombere
Però questo non vuol dire che il servizio deve essere inteso come risposta puntuale
Ad una domanda
Ma deve essere una interlocuzione una comunicazione colloquio in cui le domande si precisano accanto le risposte e con le risposte tengono conto anche delle domande potenziali non espresse magari subito non preoccupatevi un consesso di breve respiro
Preoccupate di torto di uno sviluppo di lungo respiro a questo ordine di pensieri si rifà il ministro nella lunga intervista e concludo questo volume evidentemente
Però ecco però
Qui probabilmente tra questi due interlocutori ci manca qualcosa di mezzo
Cosa rimesso dal punto di vista storico e dal punto di vista della vita quotidiana cioè dei mondi vitali nessuno dei due personaggi
Interlocutori di questo rapporto
E nato dentro l'istituzione Rolando nominato dalla presidenza del Consiglio
E Berlinguer non è nato al ministero dell'Istruzione sono state persone di scuola di passione quando è stato anche direttore d'un giornale studentesco
Delibera è stato sulle forme delle piazze
E quindi ricordano bene che cosa c'è il rumore di ferraglia e trovandosi nell'istituzione ecco assumono il linguaggio della
Innovazione tecnologica della comunicazione sistemica solo il linguaggio della scienza della comunicazione giustamente ed è l'alta politica di queste vicende e constatano quanto si sia lontani da quello che si vorrebbe per mentalità per costume sia interna sia esterna
Però dire che la loro anima la passione di tipo
Come dire
Fenomenologico legata ai mondi vitali non traspare abbastanza ecco probabilmente qui gente
Una riferimento di Mondovì tale che secondo me è indispensabile adesso mi piace a scuola cioè io l'ho vissuto così cioè convissuto durante gli anni i sette anni del Consiglio nazionale alcune istruzioni quante serale
Con questo con questa idea questa dice noi dobbiamo riuscire a stabilire un'intesa tra mondi vitali mondo istituzionali
A dove ha fatto un libro chiedo al movimento e istituzione due cose separate
Di qui cioè l'istituzione consolidata
Faccia il movimento che va per conto suo
Certe volte succede che il movimento riesce addirittura rovesciare istituzione fa la rivoluzione fa una cosa del tutto nuova
Certe volte non riesce per niente allora destinato a vagare a contare poco fintanto che non arrivi il grande cambiamento ecco questo
Una una visione antesignano della storia prima a cui in fondo c'è il grande comunque sottozero sotterraneo cruccio punto esce esplode grande immagine e poi Calder non c'è più niente resta il il la lava ore sta
Il sale consolidato il fermo e freddo ecco bisognava dare un'anima di movimento l'istituzione e vicino a dare un senso istituzionale movimento questo è il punto noi Consiglio azionato lui doveva presentare questo rappresentava una scuola presso il ministro
Ma anche il ministro presso la scuola tant'è vero che ci siamo posti fin dall'inizio l'ottantanove da versare in Senato il problema noi dobbiamo cercare di comunicare con la scuola non solo dare il parere che il signor ministro aveva avuto conferenza nazionale sulla scuola che sta
Ora dal Palazzo perché esattamente ha chiesto attraverso l'elezione
Rappresentanze interni e non è vero che i giornalisti soltanto attingendo al ministro possano fornire delle note delle notizie interessanti alla scuola perché cosa interessante la scuola e interessante notizia scoop oppure è interessante capire i processi le dinamiche i diritti doveri la crescita personale eccetera eccetera ecco parlando qualche giorno farisei Confindustria visto che in una riunione analoga
Ha citato un caso il caso degli studenti delle consulte nazionali ricevuti al Quirinale da Ciampi eletto sapete che corre comparso sulla stampa niente
Nulla di tutto questo semplicemente il discorso che ha fatto Gianpiccoli eccetera mai sola necessario che i giovani cioè dal discorso ma di tipo morale pubblicò presso la televisione stessa ha mostrato la fotografia
Vice antico gli studenti ma dell'idea che gli studenti costituiscono delle consorte democratiche che in tutte le scuole in tutte le province intorno al provveditore fintanto che Ifi tanto cioè e ad altre figure istituzionali importanti sì preparino a diventare classe dirigente attraverso la partecipazione la responsabilità della scuola di questo niente
Io ricordo che quando facemmo dopo un anno e mezzo di lavoro diplomatico ricordi Giovanni con c'era il ministro aveva D'Onofrio facemmo la a conferenza nazionali studenti a Strasburgo quindi rapporti diplomatici eccetera attraverso dico attraverso cui allora tre sono state ma quaranta dei dipinti di Strasburgo
Convenzione con l'esame Lombardia perché il Ministero poteva spendere soldi in proprio per un'operazione del genere sei mesi prima di prenotare lega lanciare un barbiere citofonarono attraverso una piccola distrazione perché è stato un atto di intelligenza amministrativa
E otto pullman in partenza da Milano storia stessa due o tre giorni
Uno è notte passata a fare i documenti da presentare poi nella sede in cui noi chiedevamo che si costituisse un forum permanente europeo di studenti per discutere sui diritti e doveri degli studenti comparativamente i ragazzi di ogni Paese avvenuto discute su queste cose dovevamo in gestazione lo statuto della degli statuti
De delle studentesse e degli studenti è diventato legge DPR dopo nella parlato come Consiglio nazionale un'istruzione ecco questa era un'occasione importante bene
Il giorno in cui abbiamo dato notizia che si erano imbarcati a Strasburgo che incontra l'auto dell'autorità del Consiglio d'Europa
Per fare con loro questa proposta che poi è stata assunta dal Consiglio d'Europa che parla di cittadinanza europea di recente sui giornali come Compaq né in prima pagina del Corriere
La lapide Falcone e Borsellino rimosso da una mano ignota nella piazza apposita di Palermo di questa vicenda niente tu dici lavori un anno e mezzo per costruire una vicenda che ha un rilievo importante perché insomma è il ministero che paga
Qual è lo stato italiano che presenta dei giovani i quali hanno delle proposte creature lavorate da loro faticosamente discutendo fin di notte
C'erano via Tortona completare il ministero
E questo non compare solutore droghe non interessa ci sono molti altri cali di questo giorno in cui c'è la ignoranza ma io dico di più
Cioè la rimozione
Cioè non lo si vuole prende in considerazione perché perché si pensa che si venda regionali soltanto quando cade il famoso Alviano quando cresce la foresta invece l'attenzione delle istituzioni che doveva essere per la foresta che cresce
Ecco nel nell'ambito di una prossime edizioni dritto che questa è una prima edizione forse si potrebbe citare quello che è stato in qualche modo preparatorio nella storia
Per i residenti questa vicenda ecco nell'ambito dei tre convegni sul totale degli studenti tutti quanti hanno sempre chiesto un organo ristampare studentesco nazionale
Tutto il tedesco istituzionale nazionale adesso visto che in sede UNESCO a Parigi gli studenti hanno chiesto ai diversi paesi qualcosa del genere cioè una loro presenza istituzionale ecco allora
Si fece affidammo a Nicola D'Amico come uno dei quattro cinque giornalisti italiani che quando parlano di scuola dicono cose usate serie catena scrive
No adesso scrive sul Sole ventiquattro Ore letterina entrato e ce l'ho saputo per caso ecco alcuni il compito di fare un progetto che il ministro Lombardi via affidato con una convenzioni Cinecittà era appena i il viaggio operativa qua ecco un progetto che materiale direi interessante da acquisire ecco l'abbiamo cercato di dare un sottotitolo che il trasloco e per il listino in serata
Mensili del ministero dell'Istruzione per i giovani e viceversa cioè c'era l'idea dell'interattività e c'era l'idea della Rete lanciava già al discorso della della gara in terra ad attività di tipo informatico l'attuale sito studenti romani ma lo sviluppo di quel tipo di logica di quel tipo di metallica ecco questo riguardi l'apporto tra ministero gli studenti in modo tale da rendere il ministero sempre meno Palazzo separato e sempre più luogo di servizio in cui si riconoscono i ragazzi in modo tale che la stessa rappresentatività simbolica
Di viale Trastevere non si è avvertita come il Palazzo d'inverno da conquistare per gli studenti che arrivano a chiedere a portar via qualche contratto
Peter qualche conquista dalla base ma si è avvertito come espressione di quel nuovo mondo che insieme Stato è l'ultima battuta vive questa il ministero all'Istruzione impoverito di funzioni ma arricchito di una nobiltà nuova che quella di lanciare di rimette in circolazione idee deve essere percepito anche come è stato lo Stato per me non è soltanto un vecchio arnese ottocentesco
Che sta perdendo legittimità di tutela dei ma è la condizione perché la società civile possa realizzare le molteplici aspirazioni chiara e che spesso vengono frustrate che non si sa come fare a farlo
Non si sa che le istituzioni sono importanti ecco con quella ripristino avevamo pensato che non sono il Ministero Istruzione ma tutti gli altri ministeri in quanto espressione di uno stato servizio lo Stato procedimento che aiuta di uno Stato comunità che consente all'eccentrico rocciosi avrebbe potuto ecco effettivamente realizzare quindi occasioni perché i ragazzi non solo prendano un'informazione ma tutto il resto
L'ultima citazione devo farla e per Israele io decidono della Sapienza che vi ho perduto nella conoscenza
Dov'è la conoscenza è venuto l'informazione le informazioni vedono i dati ecco è interessante conoscere i dati cioè riposare Giuliani il genere tripolare già esige
Lista del Censis però importanti o dei dati sa per le informazioni che sono già organizzate saperi e conoscenze e sapere capire qualche elemento di sapienza latini che ci aiuti a capire
Come ci sono delle cose importanti le cose più importanti come non è soltanto stando sul giornale alla giornata che si galleggia ma si deve navigare
Con prospettive di lungo corso ecco questo per nuovi orti figli nostri nipoti perché è un popolo che cresce e che utilizza le strutture dello Stato giustamente è partito da data dalla dal attaccati nell'ottocentocinquantanove e arriva a vedere ma dobbiamo pensare al due mila cinquanta almeno cioè quello che si sta attrezzando quindi le proposte che fa del servizio cinquantacinque trentacinque che siano cioè il nuovo personale professionale all'interno per la comunicazione ecco non è personale di propaganda come giustamente questi lei passata ma è personale che deve rendere possibile il servizio deve trasformare lo Stato perché la logica dell'utente che lo Stato ed è garantito dallo Stato entrino a testa
Di quelli a cui deve rendere servizio
Ringrazio
Grazie al professor Corradini che ci ha dato un intervento assai strategico adesso la parola a Renato Parascandolo chiamato a giustificare la legittimità del titolo direttore di RAI e duchesse nasce
Grazie
Leggendo questo rapporto mi han fatto inutilmente così una un'idea che nomino fantasy ho immaginato una scena che il Presidente del Consiglio dei ministri in una riunione del del Consiglio sventolando questo rapporto
In qualche modo facesse vedere a tutti gli altri ministri quello che quello che dovrebbero fare
Per cercare di di appunto di comunicare quello che ciascun ministero
Fa per quelli per i cittadini e qual è il il lavoro strategico e che cosa vuol dire fare della strategia di comunicazione
Perché credo che veramente se esiste oggi un problema importante e quello della comunicazione da parte delle istituzioni in particolare dello stato ai cittadini perché se è vero che il l'Italia è un popolo italiani sono un popolo qui manca il senso dello Stato
è vero che manca perché effettivamente spesso lo Stato non c'è ma è anche vero che manca perché spesso lo Stato c'è ma non è in grado di di farsi notare non è in grado di comunicare agli altri che cosa fa soprattutto quando fa delle delle cose buone
Detto questo
Io riprendo delle pagine del rapporto che Rolando a mirabilmente sintetizzato riguardanti il rapporto Lara tra la RAI e il Ministero
Effettivamente un rapporto che non è stato lineare nel tempo si può dire che è un rapporto che sia rinomato negli ultimi tre-quattro anni
E che ha avuto un passato veramente come dire insomma io direi quasi tragico perché era l'incontro di due burocrazie no con una mentalità ministeriali stecche si incontravano e che con mettendo insieme i rispettivi spiriti di corpo insomma riuscivano a gestirsi assolutamente in modo come dire implicito interno alle due alle due corporazioni il questa convenzione negli ultimi tre quattr'anni c'è stata una svolta decisiva sono stati compiuti enormi passi avanti e devo dire che per noi della RAI è stato veramente salutare non solo per quello che abbiamo imparato
E ma anche per quello che siamo riusciti a creare quindi a legittimare la nostra funzione di di servizio pubblico in un campo così delicato e decisivo la scuola e la RAI sono due
Numeri che stanno attraversando processo di riforma radicale
E per certi versi analogo il processo dell'autonomia che attraversa la scuola paragonabile al processo di divisionalizzazione di societarizzazione che sta attraversando la RAI
Quelli sono due istituzioni che si stanno trasformando cede stanno cominciando a fare i conti con la realtà
Che è la realtà che dove c'è un mercato dove ci sono delle aziende che competono dove c'è l'efficienza dove c'è l'efficacia e ebbene io credo che da questo punto di vista ci siano tutti i presupposti perché
Questa alleanza che lui era che il ministero auspica diventi diventi una realtà
La scuola la previsione ignorato la scuola per cinquant'anni diciamo la verità in un modo o nell'altro la ignorata io lo dico spesso forse qualcuno di voi l'avrà l'avrà già sentito dire ma penso che sia un dato abbastanza rilevante se spulciata nelle teche della RAI trovate molte più inchieste sui manicomi sulle carceri di quanti non ne trovate sulla scuola
Quindi la scuola R. legata nella televisione pubblica non parliamo di quella di quella commerciale dove praticamente non esiste
è relegate ai margini della marginalità sociale
Questo è stato diciamo il primo punto di partenza della nostra di flessione meglio impostare una strategia di comunicazione e nell'ambito della convenzione
Come ricordava la professoressa Serravalle prima la il nostro tentativo è stato quello di come dire fare entrare per la prima volta nella programmazione della televisione
La scuola con i suoi protagonisti quindi abbiamo realizzato questo programma che si chiama la scuola indiretta che va in onda due ore al giorno dal lunedì al venerdì sul canale satellitare
Ed è una grande assemblea permanente degli studenti che hanno sono già dodici mila studenti dal primo gennaio novantanove ad oggi che si sono succeduti in questa trasmissione
C'è un collegamento indiretta in videoconferenza
Di questi duecento studenti distribuiti tra gli studi televisivi di Napoli e di Roma con il ministero della pubblica istruzione dove in videoconferenza c'è sempre ogni giorno un rappresentante un portavoce del ministero esperto della questione di cui si parla quel giorno che pronto a rispondere alle alle domande degli studenti
Questo è stato un modo per fare entrare la televisione la scuola nei la programmazione della televisione e viceversa per fare entrare il la televisione i sussidi didattici audiovisivi come si chiamavano oggi si chiamo sussidi didattici multimediali che non sono mai entrati nella scuola
Abbiamo aumentato Mosaico mosaico è un Progetto che e vede la interazione lei integrazione di quattro mezzi di comunicazione differenti
Il internet la televisione satellitare il videoregistratore e la stampa
Impraticabili abbiamo creato un catalogo che a oltre quattro mila titoli suddivisi in ventitré in materia scolastiche anche extra scolastiche
Che contengono delle unità audiovisive di dieci dodici minuti
La lunghezza è determinata dal fatto che questi sussidi devono avere carattere integrativo e non sostitutivo della lezione
Quando prima dicevo che la scuola in questi cinquanta la pensi in questi cinquanta anni ha ignorato la scuola lo dicevo anche nel senso che ha fatto competizione a Qom andrebbe in qualche modo ha cercato di sostituirsi alla scuola non ha mai cercato di di esserle d'aiuto
Lo stessi se si proclami di Piero Angela per dire sono dei programmi che in qualche modo sono sostitutivi e mai integrativi diciamo del della scuola il conduttore è il sostituto del maestro il documentario il sostituto del libro di testo
Con mosaico nove
Abbiamo appunto Clinic dato l'opportunità agli insegnanti di selezionare da questo catalogo su internet tre quattro mila titoli quelli che li possono essere inutili per la lezione chieder cieli via internet e noi li trasmettiamo nella settimana successiva
Sul canale satellitare in questo programma che dura cinque ore al giorno e che si chiama appunto Mosaico
Per
Gli studi insegnanti naturalmente possono registrare
Questo questi questi filmati e quindi poi utilizzarli nella lezione ma soprattutto poi depositarli in una mediateca questo vuol dire che ho anche una in ogni scuola nel giro di pochi anni potrà avere una sua mediateca costruita ad hoc sulle sulle ma sul sui mutui moduli didattici audiovisivi che gli interessano un'altra cosa importante noi abbiamo ho pensato che tutto questo comunque non bastasse perché eravamo ancora all'interno del come direbbe il direttore mediatico all'interno del quale la scuola si trova le trasmissioni sul satellite sono viste da poche persone sono trasmissioni fatte da studenti ma per gli studenti quindi non abbiamo pensato anche ad una televisione fatta da studenti che si rivolge sia a tutto il pubblico soprattutto ai genitori e parenti cioè quelli in cui milioni di persone che hanno Regional che fare con la scuola che non sanno che cosa accade
In quelle cinque ore
E allora abbiamo
Lo abbiamo stiamo mettendo in piedi una trasmissione che andrà in onda dal ventuno gennaio prossimo che andrà in onda su una rete generalista andare in un orario decente andranno dalle diciassette alle diciassette e quaranta tutti venerdì si chiamerà fuori classe ed è uno speciale di questa scuola indiretta
è una sua missione alla quale parteciperanno come nella scuola indiretta degli studenti nelle vendite agli studi di Napoli e di Milano ma al tempo stesso anche tutti lì tutte le gli studenti che si ritrovano nelle scuole italiane a quell'ora e che con un collegamento via internet hanno la possibilità di partecipare a questa trasmissione
Che vuole essere una sorta di
Terza prova dell'esame di Stato e di simulazione della terza prova d'esame di Stato quindi in forma di gioco
Quindi il queste cinque mila scuole potranno partecipare via internet a rispondere no alle questioni tende che noi vorremmo attraverso
Attraverso internet e quindi abbiamo la prima possibilità di vedere e quanto realmente la scuola si sia multimediali zanzara quanto sia connessa alla Rete e soprattutto di sperimentare la possibilità di mettere insieme televisione e e interne
Dallo scorso poiché parlando con il ministro Berlinguer si diceva
Sarebbe opportuno fare una una un'inchiesta sulla scuola italiana sono anni ripeto della che non non si è che non si forse non si è mai fatto una vera inchiesta sulla scuola italiana in televisione
E io diceva mistici facile è vero sarebbe una cosa molto bella ma per fare una cosa del genere ci vorrebbe un un Sergio Zavoli per fare una cosa simile
Ebbene noi devo dire
Siamo riusciti anche in queste ore ora c'è qui Sergio Zavoli che ci spiegherà meglio di che cosa si tratta ma noi contiamo nel prossimo turno in coincidenza con il primo giorno di scuola
Di o mandare in onda la prima puntata di una lunga serie televisiva di una lunga inchiesta che si chiamerà appunto un viaggio lungo attraverso la scuola italiana che sarà curata appunto da da Sergio Zavoli
Un'ultima annotazione noi
Quello che stiamo facendo
Devo dire molto in sintonia proprio con quello che Rolando ha scritto nel suo rapporto cioè non è che vogliamo usare i mezzi di comunicazione di massa
Per semplicemente per che per parlare della scuola o al limite anche soltanto per far parlare gli studenti in televisione noi vorremmo e stiamo cercando di fare questo di trasformare la scuola
In una specie di mezzi di comunicazione in un mezzo di comunicazione di massa senza naturalmente tradire la sua funzione principale che con la docente ma fare in modo che la scuola possa liberamente diventare uno strumento di comunicazione e quindi
Quello che noi facciamo è da una parte e mettere a disposizione i nostri strumenti con la nostra organizzazione la nostra come dire disponibilità ad utilizzare gli spazi di programmazione che abbiamo perché gli studenti possano a livello territoriale costituire delle piccole dei terminali di agenzia informativa
Altra pattizi ogni giorno già oggetto dare una scuola di voltarsi e presenta notturna piccola inchiesta realizzata adesso da da da da loro stessi
E questo ci mette in condizione come dire di far diventare l'esperienza che loro fanno quei mezzi munizioni ma sull'esperienza di produzione di informazione
Cioè quindi insegnarli non solo come dire aiutare in uno studio televisivo e a parlar bene in televisione in massa per come si produce
Televisione come si produce comunicazione quindi non solo i linguaggi ma anche le attrezzature il modo di produzione le professionalità eccetera eccetera ecco questo è quello che ci farebbe piacere c'è portare avanti una convenzione che alla fine introduca sistematicamente il modo di fare informazione e comunicazione come quasi fosse una nuova materia di studio
Da come se fosse la nuova materia quindi ancora siamo lontani dal fatto di considerare la comunicazione il terreno elettivo della formazione il l'intervento allenata dallo scandalo che ci ha dato anche un bel modalità ha funzionato anche da traino per vecchie navi Sergio Zavoli tra i canti elementi del nel suo curriculum di grande lirica anziana nella comunicazione io segnano il più recente è quello significa che se anche cioè di presidente il comunicato tv minori insediato da pochi mesi dal Presidente del Consiglio alle alle parole
Essendomi molto occupato gli ospedali e di carceri pochissimo di scuola non son troppi
Tra i più accreditati prendere la parola su questo argomento così senonché vengo accreditato molto geloso mento del palo in frasca protesto per me motivo di lusinga Metroweb cioè al governo per l'intero due sponde molto rassicuranti Stefano Rolando da una parte che è stato tra l'altro mio collaboratore proprio di prima fila in tutto il periodo della presidenza dalla RAI
E adesso questo sodalizio con Parascandolo che per me è stato non su non una scoperta perché per quello che sa fa già sapevo
Per quello che avrei potuto fare con lui non sapevo ancora un nulla e ho trovato grande lusinga dà l'idea di lavorare insieme un professionista di questo calibro
Mi pare
Che questo sia un momento strategico
Da non da non dover perdere
Perché perché da quando le grandi agenzie
Del senso del significato che sono storicamente la famiglia la scuola la parrocchia hanno dato segni di crisi
Il pericolo grave stato che intervenisse
Una sorta di onnivora supplenza gestito dalla televisione
Che se finisse per fare la parte di tutti quelli che dovrebbero fare ciascuno la propria parte sarebbe secondo me è una iattura di di segno epocale
Allora il bisogno di fare agire insieme la più grande delle agenzie del senso del significato più coinvolgente da più diffuso non so se sentono più responsabile ma certamente la più attrezzata adesso dallo con quella che è invece proprio direi a priori
L'agenzia fondante prodotte di quello che deve diventare la vettura proprio tutto ciò che occorre conoscere
Perché è stato Bendetto qui conoscere dopotutto la prima possibilità di farcela insomma le grandi emergenze italiane sono tre lo sappiamo sono l'istruzione la giustizia la sanità ma va da sé che l'istruzione viene prima delle altre due
Una società che non ha imparato
Perseguire l'idea di essere moderna attraverso la conoscenza e che non sperimenta questa possibilità nel primo dei laboratori che è per l'appunto la scuola
Questa è una società destinata a rimanere molto attardarsi in qualche modo a dover pagare poi questo questo handicap in modo in modo grave dico strategico perché questo è un momento in cui è intervenuto un fattore completamente nuovo
Monzese Mocerino lasciano ben più lunga di me su questo su questa materia
Faccio un piccolissimo cenno ma ecco la velocizzazione dell'informazione ha determinato la necessità che le agenzie del senso cominciando dalla scuola Rio Cupido il loro posto
E in qualche modo interpretino a a tutto tondo
La loro responsabilità
Dico questo perché il flusso informativo diventato
Così ricco così veloce
Per cui un mai Smith ha potuto dire una cosa
A mio avviso addirittura straziante
Quando ha parlato della civiltà della Parenti si che cosa ha inteso dire perché per effetto della velocizzazione dell'informazione tutto in qualche modo
Non è più né qui né altrove diventato tutto accessorio fungibile marginale rispettabile bensì
Non siamo più né qui né altrove in sostanza di fronte a questo fenomeno della frantumazione dalla coriandoli d'azione proprio della realtà evolveva a formarsi il senso delle cose che siamo per nostra fortuna e per merito dalla televisione in grado di conoscere la conoscevano significa sempre capire tanto per cominciare allora dove andare a formare quello stato di come posso dire gli di responsabilità intellettuale civile se volete persino morale per essere edificanti
Dal quale fare uscire poi quel prodotto che la persona cittadino consapevole del tempo che vive in grado di muoversi dentro questa modernità che non è una cosa mitica tutti crediamo che la metropolitana si dell'unica possibile sia quello che stiamo vivendo
La storia del luogo e piena di modernità questa però ha una caratteristica veramente straordinari
Che data dalla velocità con cui introduce la novità rivoluzione non è più il cambiamento ma la velocità del cambiamento
Noi viviamo un tempo in cui dovremmo essere in condizioni di di correggere un progetto lo stesso momento in cui lo formuliamo
Si dice che siamo addirittura sempre un poco in ritardo rispetto a ciò che abbiamo appena pensato ecco se tutto questo è vero
Se io ricordo i tempi in cui nelle case si parlava dalla stessa cosa per settimane eccetera
Ora le case simili riesce appena da fare ad afferrare quello che bolle in pentola
Nel corso delle ventiquattro ore
Io vedo che la gente oggi fa fatica a star dietro a questa presunta minacciata
Crisi di governo
C'è sempre un elemento che non va a combinarsi con qualcosa
Di precedente c'è sempre qualche cosa che rimane non abbastanza ha detto detto soltanto qui in modo un pochino critico per quella gente stenta a capire
Il senso delle cose diverse trasferite questo fenomeno quotidiano
Dentro l'arco invece di un tempo che il tempo della giovinezza che il tempo dall'apprendimento che il tempo dalla conoscenza proprio delle ragioni del futuro un uomo nuovo per il suo avvenire figuriamoci se questo non vale per un bambino per un ragazzo
Ecco allora se tutto questo è vero bisogna cominciare a credere che
Questi queste agenzia nel senso vadano
Debbano andare a integrarsi
Lo scandalo
La figura che interpretano edito da questo punto di vista è quello che io
Rimpatrio detto in parte sto per dire
Non è il proprio del tutto vero Parascandolo che la RAI non ha mai fatto niente per lo scontro non faccio
Esercitando quella che tu hai colto bene se restasse una sorta di supplenza mai un'integrazione
Insomma per la scuola te le scuole mesto Manzella Sperto Vallillo sono stati degli educatori a loro modo del loro tempo con in mano uno strumento che
Che aveva l'aria di dover essere un alibi non sotto di fiore all'occhiello di una società non riusciva a esprimere quattordici sistemi
E e di e di significativo di come è stato detto qui di
Di ieri efficienti ed efficaci
Eccomi percepisce un agente d'altronde questo problema per la scuola
La gente cioè l'aspetto visibile dall'opinione pubblica
Angelo Scola un'idea molto alti
Ciascuno fa risalire la propria idea sulla scuola delle esperienze personali
Sono esperienze da tazze
Contrassegnate dall'idea che fossero le migliori possibili anche perché coincidono
Col tempo delle come posso dire delle prime delle prime persuasione o presunte tali
Sono stati i tempi in cui si sono fatte le esperienze buone e cattive però sempre mediate da quel salvacondotto che era appunto la giovinezza che rendeva tutto un pochino più gradevole
Persino al tempo del fascismo
Allora avuto degli addetti degli accenti di felicità se io penso certo noi ingolfati dentro quelle divisibile
Imbottiti di slogan con questi destini imperiali improbabili davanti a noi con questo la retorica che civile e nondimeno io ricordo quei sabati fascisti cosiddetti in cui abbiamo conosciuto
Nelle piccole regioni italiane nostre prime ragazze abbiamo nel nostro primari Baldari è il primo confronto con lo sto corpo
E quel tanto anche di ribaldo proprio che ci veniva consentito e tutto questo era assente
Sempre anche allora fondo scuro
La scuola è sempre stata in questa società penalizzate
Ora ci misuriamo con una riforma che ha il suo precedente più più illustre più importante
Più controverso e certo addirittura dalla riforma Gentile quindi figuriamoci un po'che cosa c'è in mezzo
Però ci troviamo oggi dovrebbe fare i conti con una scuola che largamente superata dalla velocità
Di questa società che comunque cresce
Anche perché si cresce in virtù dei problemi che siamo costretti a risolvere quindi ogni giorno sì è un pochino più veloci e si aggiunge qualche cosa alle nostre la nostra esperienza
La scuola nella sua mentalità corrente corrisponde quindi ha un valore statico
è riesplosa finché sopravvive a se stessa è credibile se corrisponde all'idea che non ce le siamo fatte in altri tempi tutto questo si è una squadra destinata hardware vivere l'handicap della conservazione
Questa è una è una tragedia che non avviene per altri ambiti
Della vita civile e sociale del Paese
E tutto questo punto nell'idea balzana ma radicata che la scuola
Sia quella che noi abbiamo abbandonato
Il giorno in cui abbiamo abbandonato così si
Pretende di far credere ai giovani i cosiddetti valori
Che sono stati spesso dei valori molto discutibile
Spesso valore di conservazione
Spesso vago di negazione del
Proprio del dalla crescita qui è stato reso noto per la scuola è stata sempre a cavallo tra movimento e istituzione
Non si è mai riusciti a fare
A fare a coordinare questi due momenti
Facendo quello che qui è stato detto secondo me molto lucidamente che bisogna portare l'istituzione
Come posso dire dentro il movimento il movimento avvenuto l'istituzione prese se non si crea questo
Questo dialogo questo linguaggio tra queste due categorie la scuola rischia di rimanere un pochino congelate dentro i suoi archetipi
Diciamo così di ordine più burocratico ecco che creativo
E beh liberarsi delle vischiosità è stata una cosa dopo Cristo psicologico culturale e persino politico
Assolutamente incomprensibile
Questo è un Paese che ha fatto grandi passi noi abbiamo motivo di Tognazzi dalla politica
Se ci riferiamo al momento in cui
La presunzione
Di poter
Di poter imporre se stessa
In modo impunemente ecco ha screditato grandemente notturni
Ma quando ci siamo resi conto che non c'è mai tanto bisogno di politica come quando essa stessa in qualche modo sembra autorizzarci voltano le spalle ecco con un grandioso posato la politica ha ripreso in mano
La storia dalla scuola e a me pare questo il primo vero grande segno che la politica è cambiata
Una politica si
Si manifesta si dichiara sia autentica attraverso le grandi riforme
Anche con una grande capacità di di di Utopia e persino di eresia lo dico nel senso che
Essere moderni poi significa dopotutto assuefarsi all'idea che tutto possa essere o diventare diverso che il contrario l'ossificazione ideologi
La quale dà per scontate le cose per tempi lunghissimi abbiamo visto anche con quali risultati
Ecco della scuola c'è stato e in qualche misura c'è ancora un passato che non è mai passato del tutto
Ed è la prima volta che io per lo meno io non sono partite mi preparo a fare un'inchiesta ma con grande umiltà tendendo l'orecchio tutte le volte che posso io frequentano questi convegni con grande diligenza e umiltà proprio per prendere no
Per capire bene dove stanno i punti della sua vita
Che non possono essere soltanto dichiarati nei vari nelle normative in merito di carattere generale vorrei capire proprietà dello spirito che corre dentro questa riforma
La quale qui è stato ricordato bene questa mattina una riforma di segno culturale
Fondamentale
Presidente il Mosaico di questa mediazione di cui parlava con scherno
E veramente in un modo di allineare la scuola alla società colpi in termini di comunicazione
Ecco ritorna il concetto proprio di agenzia codifensore viene rovesciato questo salmi giovani in qualche modo falsi
Protagonisti di questa comunicazione a integrarsi con quella che è la televisione mette a loro disposizione con una grande accoglienza
Non è più quella un pochino paternalistica un pochino virtuosa Dickey dedica due ore ai problemi dalla scuola ma è il tentativo di coordinare mettere insieme far vivere contemporaneamente in una contestualità veramente creativa queste due grandi agenzie che devono Materazzi Alice
Io penso che ripeto che sarebbe una iattura grave se alla scuola rinunciasse ad avere in mano il suo legittimo primato che quello di essa la prima agenzia del sax
Questo ritorno alla al bisogno dalla comprensione del nostro secolo del secolo al quale veniamo è un'esigenza che attiene alla scuola come stalla scorrevoli bianco alla Perla proprio sono sono la stessa cosa la stessa natura io penso mi viene sempre in mente un'inchiesta di Arrigo Petacco intitolato I giorni
Della storia
C'era un'intervista straordinario l'intervista una donna che attacca avendo perduto dodici dei suoi familiari chiedeva di routine campare il più a lungo così possibile e prevenendo l'obiezione che ho subito le mani avanti cioè non lo chiedo per me
Lo chiedo perché è morto chi vide nessuno più riuscirà a rendere credibile ciò che noi abbiamo visto vissuto sopportato epatite non ci sarà storico giornalista cantastorie che riuscirà a rendere credibile l'Olocausto D'Antonio Casillo Saul Bellow
Ha usato con una certa struggente grandezza ma anche con una come posso dire con una rassegnazione tragica ha osato dire bisogna dimenticarsi dei ricorda
Ecco la scuola deve riprendere in mano i i figli
Di tutto ciò che significa a essere vissuti in un tempo rimanendone condizionati con la capacità di produrre il nuovo attardati rispetto a quelle forze invece lo negavano e quindi in qualche modo protagonisti dell'anno tempo Perron fare dei giovani testimoni assenti di quel di qualcosa che avviene senza di loro al di là di nove persino contro di loro come non di rado dell'accaduto
Ecco lo spirito di questa riforma io trovo straordinaria questa questo momento che veramente strategico di tutto ciò
Dovendo poi precisare in termini molto elementari dovendoli presentare Parascandolo con un'idea
Minima
Didascaliche di una progettualità elementare questo progetto al quale lui mi invitava
Mi sono segnato alcuni punti che gli ho consegnato
Mi accorgo dopo aver ascoltato tutte le cose che che avete detto che sono molto ingenuo e le cose dette qui ma devono servire come una sorta come posso dire
Piccolo che intervento per muovere i nostri passi sapendo che dobbiamo fare in quel recinto non possiamo
Ambire ad altro
Allora noi partiremo da dieci scuole di vario ordine e grado scelti sul territorio nazionale
Studenti educatori e sogni come stanno vivendo la trasformazione dalla scuola in senso culturale e didattico normativo
A quali esigenze di oggi corrispondono riforma che ha il suo presidente più autorevole famoso in quel come ho detto poc'anzi di Giovanni Gentile
Senza voler far torto a quelle innovazioni che pure ci sono state del nostro tempo
Che noi conosciamo bene che hanno avuto i loro momenti di gloria del loro confutazioni e comunque che sono vissuti in una sorta di come posso dire di incertezza di precarietà che non ha dato risultati
Il modo di studiare quali princìpi si ispira su quali criteri si fondò quali necessità obbedisce ancora un senso per dirne una la distinzione tra umanesimo e scienza
Non è forse vero che ogni cento dalla scienza e ormai anche umanistiche
La società italiana si è trasformata profondamente con una rapidità senza precedenti
La scuola dove basta attardata rispetto al mutamento nelle abitudini dei consumi nella cultura stress
Le sue strutture devono adeguate alla necessità di recuperare il ritardo
Una scuola nuova non vola come si postulatore in questi in questi tempi
Non dovrà colmare i suoi Bierdel culturali civili ed etici più grandi a cominciare dalla comprensione del Novecento come secolo fondante di una modernità nella quale la memoria dei giovani non ha radici ma come predisporre avviare correggere
Questa scuola facendola vivere la consapevolezza degli studenti degli educatori delle famiglie come dovrà essere perfezionato la preparazione dei docenti assicurando un aggiornamento costante per far fronte alle nuove esigenze didattiche
Quale sarà il ruolo che di concerto dovranno avere gli studenti in ordine a questa programmazione comune
E a questo proposito come in un comune di vivere insieme questa esperienza correggendo alla via via come è stato qui ricordato
Come potrà diventare la scuola
Il più grande responsabile laboratorio del sapere del capire in un'epoca che sta abbandonando la storia di ieri e non sa ancora dove e come fondare la prossima nel tempo dagli algoritmi delle autostrade elettroniche della globalità
E del pericolo di una universale omogeneizzazione quale muove quale cittadino dovrà per preparare la scuola rispetto al sistema dalla comunicazione qui giustamente ricordato
E che trova non a caso qui
In questo
Questo stesso tavolo di fronte adesso delle personalità di grande spicco
Rispetto al sistema della comunicazione come dovrà interagire integrarsi e distinguersi Fusco
Che il pericolo che anche qui una sorta di
Il patto convenuto in nome di una
Di un'utilità contingente no bisognerà dichiararsi è stabilire quali sono i propositi compite difficoltà e i tracciati percorsi ciascuno
Di questi strumenti che devono in qualche modo con una sorta di ingegneria combinatoria agire insieme contestualmente
E come direttamente comunicare se stessa le sue logiche i suoi problemi la sua crescita l'abbiamo visto perché parla Scarano ce la accenna ecco questi ed altri argomenti da cui prenderà vita un'inchiesta Franca
Credo coraggiosa
Anche perché non non si corrono rischi
A dire cose che ormai urgono e di cui parlo non mai anche i giovani
Che parrebbero così assenti così rassegnati presi da una sorta di disincanto
Questo per esempio questo fatto per la polizia che del disincanto dei ragazzi io non voglio spendere qui discorsi e ragionamenti di tipo politico in senso stretto
Voglio dire però che un effetto ritardato Mai più durevoli più rischioso della grande crisi attraversata la politica del nostro Paese perdura proprio nei giorni
E che non a caso la televisione è diventata la nuova forma dalla polizia
Pericolo gravissimo alla politica deve stare i suoi ambiti ed essere Grace credibile
La dove è chiamata ad agire
Non prestandosi a questa rappresentazione che finisce
Creare una piccola confusione tra i contenuti e le apparenze dove lo spettacolo è più forte a volte dei messaggi che passano ecco questa questo è un pericolo gravissimo e a proposito del disincanto dei giovani dei giovani studenti di oggi io tutte le volte che posso ricordo un episodio che è quello del di questo giovane partigiano di Parma si chiamava Giacomo Lini
Era un partigiano liberale ma anche un'altra vita voglio dire dal punto di vista dell'appartenenza al alla resistenza di un giovane di un di un partito raffica di Carioti emergono pur
Ebbene questo ragazzo venne sorpreso da un drappello nazista mentre distribuiva materiali evidentemente inneggianti alla libertà
E come direbbe un cronista di giudiziaria fu associato al carcere mandamentale di Parma dove di lì a tre mesi
Giorno in cui finirà grande massacro della seconda guerra mondiale
La sera prima di essere fucilato nel cortile scrivere ai genitori e non vince di essere scoraggiati di non volerne più sapere pensate che tutto è successo perché non ne avevate più voluto sapere questo è un discorso che riguarda la scuola
Ridare ai giovani la memoria che non hanno che non possono avere perché perché agisca nel presente perché diventi anche premessa di qualcosa di utile per il futuro allora vedete come tutte queste coordinate vanno a toccarsi alla BBC a intrecciarsi e in qualche modo diventare indispensabili l'uno all'altro
Ma e io adesso me come sta un po'declamando vi chiedo scusa fa da questa inchiesta spero che vada bene grazie
Frequenta dell'avventura di entrare nel laboratorio di progettazione di un programma e discuterlo
Cos'è la possibilità almeno di ascoltare la specie di pesca letta indiretta
Il l'intervento di Zavoli meriterebbe una lunga filologia che io mi riprometto di fare in una sede diversa nell'attività didattica e mi limito perché non posso passarlo sotto silenzio segnalare però due o tre elementi di di nobile suggestione che intravedo nelle sue parole e nel contatto che esse hanno con il tema che abbiamo di fronte mi mi ha molto colpito questo
Riferimento al i limiti di fatto del modello tv pedagogica
Gli studiosi che da tempo stanno cercando di rimuovere questa retorica che c'è in giro di rimpianto per la tv pedagogica
Retrospettivamente appare chiaro radicalizza quello che le dica dice spero interpretarlo che e se è stato veramente un fiore all'occhiello di una totale incapacità di guidare i processi di modernizzazione culturale mentre il invece processi di modernizzazione economica andavano avanti così celermente da creare una dissonanza è una ferita che alcuni giornalisti in passato hanno attentamente e segnalato
Mi interessa moltissimo questo riferimento alla produzione dei valori
Troppo timidamente a riconosciamo che il prodotto della scuola è questo
Anche quando i valori sono fuori corso i valori sono discutibili comunque se non ripartiamo dalla dal dal discorso che lì è la trasmissione dei valori e la negoziazione l'innovazione dei valori
Non solo quindi è il racconto del Rent Lavis contrazione del sapere ma l'implementazione dei nuovi saperi c'è il pericolo di un eccesso di onnivora supplenza della comunicazione su questo
Gli studiosi di comunicazione danni stilistico nonché parlare di comunicazione della scuola non significa sostituirla ma significa semplicemente valorizzarne il mandato sociale che forse solo con la comunicazione si può rivitalizzare in questa epoca
Trovo interessante anche il fatto che dalle sue parole c'è un una qualche amabile Flagellazione di alcuni che commentare con cui leggiamo la scuola
Tira fuori Smith per richiamandosi alle nostre esperienze come se fossero un punto di vista ancora pertinente per leggere una scuola che sconvolgente mente cambiale quindi è chiaro che il nostro punto di vista deve essere misurato con quello della realtà
Che e quindi anche dandoci gli elementi per accorgerci di quanto spesso il discorso sulla centralità della scuola e retorica e invece noi dobbiamo anche da questo seminario fanno diventare una pratica professionale da professare
E chiudo un commento un po'troppo lungo rispetto alla media degli altri interventi al menisco saranno gli altri Autori trovo ancora più importante riferimento al difficoltà e alle responsabilità della politica la politica devi stare né i suoi limiti
Ma assi non si occupa delle riforme non ha senso e noi speriamo che in questo settore la politica ce la faccia perché mi sembra che ci siano le premesse per una scommessa era da vincere
Adesso la parola Marcello Veneziani che è stato già
A chiudere sta parlando
Sì io ho l'impressione che eroico tentativo di Stefano Rolando di comunicare la scuola
Si scontri con una difficoltà oggettiva che quella dello scivolamento graduale della scuola diciamo ai margini del dibattito pubblico italiano
Cioè ho l'impressione che la scuola col passare degli anni non si è più un soggetto centrale nella formazione nazionale e nella sensibilità diffusa ma si è diventato un settore marginale rispetto a questa centralità che aveva acquisito negli anni probabilmente scontiamo in questo anche il delirio demagogico egocentrico dalla scuola del passato penso agli anni Settanta penso a periodi in cui la scuola diventava una specie di Officina del presente e del futuro e quindi luogo il crocevia
Di ogni possibile cambiamento ma adesso stiamo vivendo una specie di perversa Riforma protestante
In base alla quale la scuola viene privatizzata nelle coscienze prima ancora che nelle strutture cioè viene considerata come un fatto privato che riguarda la formazione di un soggetto e Platt prescindere dalla comunità dalla storia dall'habitat in cui opera
E quindi viene considerato un fatto eminentemente privato appunto
Non diciamo rintracciabile nelle coordinate del del dibattito pubblico
Quindi credo che questo sia un po'il problema contro cui si riscontra chi tende a a presentare a comunicare soprattutto la scuola
E in questo rapporto al ministro della Pubblica istruzione mi sembra un rapporto fondato su solide basi argomentativa e su un ampio respiro storico e anche sulla capacità di come dire di vedere la scuola al di fuori delle lenti della propaganda o della dell'utile e diciamo così consumo di luoghi comuni è un tentativo di andare oltre i mi sembra apprezzabile
Ho l'impressione però che siano in qualche modo sottovalutate ma non per la carenza di chi ha scritto questo rapporto ma proprio per una strutturale mancanza del clima pubblico nostro due fondamentali ragioni che forse rendono la comunicazione nella scuola come un argomento importante
Prima della ragione sociale della scuola pubblica cioè per che esiste la scuola pubblica perché dobbiamo tutelare la scuola pubblica rispetto ai tentativi di correre e di rifugiarsi in una specie di economia curtense delle scuole private
Perché dobbiamo in altri termini rivitalizzare il tessuto collettivo pubblico è statale della scuola
E in secondo luogo credo che non sia sufficientemente evidenziato un problema centrale della scuola che quello della demotivazione diffusa dei docenti
Ecco credo che questo sia un argomento che non possa essere considerato marginale Ovo
Dipendente dall'altra struttura della scuola da riformare e quindi come tale superabile attraverso alcuni cambiamenti
In termini di programmi in termini di riforme credo che ci sia una radice profonda in questa demotivazione
Che coincide non solo con i problemi economici e sindacali che sentiamo ma soprattutto con la sensazione di avere uno status sociale e culturale sempre più periferico nella gerarchia diciamo così dei riconoscimenti pubblici
Idea cioè di sentirsi non più al centro
Per la società ma ai margini della società cavalcando uno strumento la scuola considerato in ritardo rispetto ai tempi ecco credo che questi due elementi la mancanza di una ragione sociale della scuola da una parte la mancanza cioè di una valorizzazione delle ragioni positive per cui la scuola pubblica deve restare in piedi
E dall'altra parte la mancanza di motivazioni dei professori credo che siano due argomenti cruciali per la comunicazione nella scuola credo sia necessario partire da questi libri
Ma io ho l'impressione devo dire che purtroppo anche alcuni segnali diciamo riformisti cd Berlinguer nell'anno un po'confermata
Ho l'impressione che la scuola venti a volte affannosamente di inseguire il presente inseguire le mode le contingenze del presente di inseguire anche il sapere labile della della società globale
Mi rendo conto che il problema di superare il divario il grande divario tra la tecnologia la scuola tra i cambiamenti
Strutturali gli indotti dalla scienza e dalla tecnica e dall'altra parte appunto il l'assestarsi della scuola su tempi climi e ritmi passato possa indubbiamente ingenerare questa necessità
Di recuperare però ho l'impressione che sia un errore
Concepire la scuola con la stessa l'abilità con cui è concepita la società presente
Cioè l'impressione che la scuola al contrario tanto più esiste questa accelerazione questa velocizzazione della Società tanto più deve rappresentare un saperi di ancoraggio cioè deve dare dei riferimenti stabili deve rappresentare la continuità
Io credo che la scuola debba rappresentare la trasmissione nel senso più puro della parola che poi i valori più vivo dell'idea di tradizione
E deve rappresentare la trasmissione di generazione in generazione di un sapere che si modifica che cambia che indubbiamente al passo con i tempi ma che nondimeno resta un sapere di ancoraggio
E non sapere labile un sapere volubile un sapere legato soltanto le contingenze del momento
Ecco credo che questo sia un elemento importante
Credo che la scuola abbia una funzione elementare che la comunicazione dovrebbe rendere manifesta e che questa cioè dovrebbero cercare di far capire ai ragazzi che non esiste solo il presente che non esiste solo l'io
E che non esiste solo la contabilità del fare
Del dare e dell'avere che cosa voglio dire voglio dire che la scuola deve far capire che esistono dimensioni altre oltre quella del proprio tempo a cominciare dalla dimensione dei luoghi e non a caso la scuola e fa bene Stefano Rolando sottolinearlo e un un luogo di comunicazione in cui si avverte la fisicità del contatto deve quasi la teatralità come dice appunto
Rolando dal contatto e quindi credo che sia importante recuperare la dimensione proprio del rapporto con i luoghi e non soltanto con il proprio tempo
Quindi il rapporto con i nuovi e anche il rapporto con la comunità
Vera reale fisicamente presente in una scuola ma anche rapporto con la propria città il rapporto con i luoghi storici della propria città con i luoghi architettonici della propria città
Ecco credo che la scuola debba recuperare questa dimensione sottraendo i ragazzi alla euforia egocentrica del presente
Cioè la convinzione che tutto si risolva nel presente facendo presente presente appunto da una parte che la scuola deve trasmettere un sapere che viene da lontano e che da lontano e dall'altra parte trasmettendo questa percezione dei luoghi e non solo dei tempi
Non siamo solo contemporanea abbiamo anche negli anni e radici e con la nostra unica radice non è quella di appartenere al mille novecentonovantanove ma è quella di venire da una storia da una ereditata dalla tradizione da un insieme di cultura ecco io ho il timore visto che nella scuola purtroppo è una pratica piuttosto diffusa e lo dico anche da genitore non soltanto da osservatore esterno ho l'impressione che spesso il recupero della tradizione o il recupero della memoria come si suol dire
Venga esaurito il recupero di un importante tragico frammento della memoria del nostro passato
Quando si parla di memoria c'è ormai una identificazione automatica nella scuola indotta devo dire da molte attività parallele scuola con l'Olocausto con la tragedia con l'orrore dell'Olocausto e quello credo che recuperare la dimensione del passato e della memoria
Sia a recuperare la storia nella sua complessità
E nella sua compiutezza non soffermandoci soltanto su un aspetto tragico del nostro Novecento
Sarebbe un errore regalare il Novecento a Hitler
Ma sarebbe un errore ancora più grande regalare tutta la storia agli aguzzini dei laghi
Credo che si debba allargare il respiro e non limitarci ogni volta che si parla di memoria a far scattare questo riflesso condizionato della identificazione con un aspetto tragico che va affrontato ma che non va affrontato esclusivamente nella storia e nella cultura del nostro Paese quindi credo che la scuola debba recuperare il Recup debba recuperare il rapporto con la propria tradizioni con il passato e becero debba anche tentare di far capire ai ragazzi che non c'è solo l'io perché i modelli di riferimento sono modelli egoistici la scuola e la fonte primaria di socializzazione oltre la fame
E credo che questa dimensione comunitaria della scuola debba essere rivendicata in tutta la sua pienezza credo che sia necessario recuperare questa dimensione quindi la scuola non può essere semplicemente una trasmissione tecnologica del sapere
Non può diventare l'imitazione grottesca per sapere dei computer o della televisione ma deve conservare coltivare la sua alterità la sua specificità di saperi comunitaria di sapere attraverso altre persone credo che questi siano elementi importanti
Come si sarà capito io difendo la scuola pubblica cioè sono un sostenitore della scuola pubblica e ritengo che si debba difendere la scuola pubblica per due principali ragioni la prima è che se esiste uno straccio di coscienza nazionale e si è insistito un laboratorio di modernizzazione della nostra società questa è avvenuta anche soprattutto attraverso la scuola
La scuola è stato l'unico laboratorio che ha creato l'Italia come identità nazionale ha creato l'Italia come laboratorio di modernità e ha creato l'Italia come classi dirigenti
Che poi la scuola si è diventata insufficiente abbia creato classi dirigenti insufficienti questo è un discorso che alimenta la necessità di rifondare la scuola ma non di affondare quindi credo che sia importante recuperare questa dimensione
Dall'altra parte
La scuola e importante la scuola pubblica perché alla scuola pubblica va quella che Flaiano chiamava la trascurabile maggioranza degli italiani
Ecco non possiamo inseguire il dieci per cento degli italiani che mandano i loro figli alle scuole private trascurando il restante novanta per cento credo siano due ragioni oggettive già sufficienti per poter parlare della scuola in termini costruttivi della scuola pubblica
Mi sembra anche assurdo che nel nome come dire di una cultura liberale significherebbe non rischia o si dei legittimi una scuola che è nata proprio all'insegna di una cultura liberale se noi diamo a vedere e sono stati proprio i grandi liberali del passato
Che hanno edificato la scuola la destra storica in cui una parte della sinistra storica ha formato la scuola pubblica persino gentile nel momento in cui faceva la sua riforma si sentiva liberale e riteneva di fare una riforma liberale
E fa bene Rolando sottolineare che i fermenti i germi di quella riforma suo antecedente al fascismo non si possono esaurire e la dimensione del fascismo
Anche se Mussolini cercò di rivendicare la riforma di Gentile come la più fascista delle riforme su cui stesso aprire Gentile in una lettera che ho avuto la possibilità di leggere
Non abbia tema nel conservare e nell'innovare nel senso che doveva a prescindere dalla riferimento ideologico e doveva fare la scuola esattamente sul modello e attraverso un laboratorio di pensiero Keira antecedente al fascismo
Questo che cosa mi porta a dire che la scuola è stata edificata nella dimensione appunto
Culturale liberale del nostro Paese in prevalenza e quindi sarebbe un grosso errore nel nome del liberalismo cercare di smantellare
Così come mi sembra un paradosso che dopo mezzo secolo di quasi ininterrotta egemonia di ministri della Pubblica Istruzione cattolici
Si debba ricorrere alle scuole cattoliche perché i ministri cattolici hanno lasciato distrugge la scuola pubblica ecco mi sembra un po'un paradosso e credo sia bene sottolinea io un giudizio critico sulla gestione del ministro Berlinguer
Però devo riconoscere obiettivamente che se i problemi della scuola insistono non si possono certo esaurire in una dimensione degli ultimi tre anni credo che risalgano a cinquant'anni di gestione della scuola non soltanto agli ultimi tre è come sembra anche questo una comune un elemento che bisogna sottolinea ecco io ho il timore rispetto a questa tentazione di fuggire nel privato
Che possa sorgere una sorta di mio fratello feudalesimo scolastico c'è una specie di economia curtense con bonus statale che mi sembra un paradosso un obbrobrio è un tentativo da respingere
E quindi è più che mai necessario rispetto a questa ipotesi l'idea di ridare fiato e respiro la scuola io sentivo con attenzione quello che diceva Sergio Zavoli a proposito della scuola come agenzia di senso ecco mi sembra che la scuola debba recuperare la dimensione proprio della coscienza pubblica e civile debba essere anche questo
Non si può chiedere alla scuola soltanto di formare al lavoro o di adeguare diciamo in qualche modo i ragazzi al presente bisogna al contrario chiedere alla scuola oltre ovviamente la necessaria formazione per il lavoro la formazione della coscienza di cittadini
E mi sembra un compito tutt'altro che secondario società credo che una società non possa esistere senza questa mediazione importante quindi mi sembra giusta l'opera di comunicare la scuola di rifondare la comunicazione della scuola mi sembra giusto farlo però partendo da quelle due premesse c'è dalla premessa di una scuola che deve recuperare la sua ragione sociale non limitandosi a imitare
I nuovi saperi e dall'altra parte deve tentare di scalare delle ragioni di fondo della demotivazione dei docenti a cui corrisponde l'apatia dei discenti e quindi credo che da questo punto di vista si debba ricostruire questo circuito virtuoso
Per fare questo però e necessario anche avere la dimensione il respiro della storia c'è la voglia di fare riforme che restano nella storia e che non si riducano così al piccolo presente senza dignità di una politica di passaggio ecco importante e saldarsi in questo radicamento
Nella storia e nella cultura del nostro Paese
Sì prima ridare la parola per pochi attimi per un'annotazione di Sergio Zavoli vorrei
Non commentare assolutamente ma neanche passare sotto silenzio l'intervento di Marcello Veneziani che abbiamo ascoltato con con Chiara attenzione mi pare di dover però richiamare che il dibattito di questa lunga mattinata
Abbia avuto elementi di forte sovrapposizione di unità su questo riconoscimento dalla scuola come laboratori di modernità anche nelle parole
Di maggiore complessità problematicità nei confronti della scuola non è mai sfuggito che questo è la ragione per cui appassionatamente siamo qui se non ritenessimo che è una partita da giocare una partita tutt'altro che persa
Certo non ci sarebbe mai stato un rapporto sulla comunicazione quanto la tradizione ammesso che sia il cuore pulsante dell'intervento di Veneziani non voglio ed evitare il suo intervento a un sputando ne sono una parte negli interventi di inizio della mattinata questo sostantivo è non a caso ripetutamente tornata senza però che noi possiamo ammettere che sia la tradizione da sola semplicemente evocando la a garantire una rinnovata vitalità e funzione formativa della scuola
Il problema che abbiamo di fronte come rifondare questa predizione come riempirla come non cadere nel nuovissimo nelle tecnologie come supplenza onnivora come avrebbe detto Zavoli
Di una mancanza di contenuti e di valori ma al tempo stesso allora ricordando che la tradizione può essere anche la tradizione della modernità altrimenti la scuola invece che essere agenzia di senso continuerà ad essere quello che è stata per molti versi in questi anni una gigantesca agenzia di produzione di non senso invece che di socializzazione la parola per una breve nota Sergio Zavoli che poi passiamo ad Alberto Abruzzese ecco non vorrei dire una piccola cosa non dottor veneziani
Quando lui dice che una sorta di condizionamento pavloviano quello che il ci portò a richiamarci sentono l'Olocausto
Ecco questo uso mi consentono solo lungo la grande stima che ho dei doveri
Mi mi è parso un poco riduttivo ecco fare
Questo oggetto di sofferenza come nella citazione sull'Olocausto un qualche cosa quadri meccanico intervenuto quasi per comodo
Nella mentalità di chi si riferisce al passato questo è stato uno soltanto il secolo veloce ma è stato anche il Secolo doloroso
E il dolore dice il rabbino Abramo Brescia
La componente umana ma che ci fa tutti più guardarli cioè se molto diverse la felicità Lazio e molto più guardi molto più sicuri
Nel dolore agevole plus compagno la speranza
Che non è un argomento astratto la speranza non ve ne sono intese come qualcosa di terrificante agisce
Senso di Lori ma la speranza un progetto lo mettono dentro la storia quindi e la speranza da Jonathan quello di cui parla dell'IVA scade il
Lo squalo io credo che rispetto a queste due possibilità di guardando indietro presenta l'olocausto di irretito se dentro una sorta di di grande delusione per l'uomo e quasi di incapacità delle repentini va bastava sempre un laico credo fosse addirittura Floris il destino dell'uomo e quello di doversi rinnegare continuamente da lì io non credo affatto
Che ci si debba abbandonare questo fatalismo sinistro credo invece a un questa capacità detentiva che c'è proprio la capacità dell'uomo di far muovere a sua volta tutte le cose emiliani mediocre l'ammonimento da questo punto di vista più razionale
C'è un labirinto Monsanto Santagostino quando dice che e mi parrebbe un distico lo metterei proprio in cima a Monte Corvo scuola
Che da due due pericoli dobbiamo ugualmente guardarci
Dalla disperazione senza scampo dalla speranza senza fondamento e con la scuola
Nella sua esso l'agenzia del senso del significato dovrebbe trovare anche un punto di mediazione tra queste due possibilità di intendere il passato il presente e il futuro
Grazie chiedo scusa dalle derubato perché se
Bene
Mi prendo una parola mi dà la parola perché il professor Mocenigo che uscirebbero alcuni
Compiti
Nel nella facoltà
Dunque una prima cosa che va sicuramente condivisa e mi sembra il tono che ha legato tutti gli interventi che è quello del riconoscimento
Diciamo di una complessità estrema che affrontare il problema della scuola
Ma e debbo dire che nella in questi anni frequentazione Chivu avuto soprattutto in quelle occasioni di grandi raduni degli insegnanti ecco ho sempre toccato in quei casi gli effetti delle difficoltà molto forti nel zone Val dovrà tornare il discorso
La materia è molto complessa qui mi riesce anche in questa in questa occasione è difficile riuscire a tirare alcune fila in ogni caso non ho nessuna intenzione di di come dire no di concludere una discussione
E questo semmai e compito disperazione Stefano Rolando ma per un semplice motivo cioè che di fatto qui la presenza del rapporto che sta colorando appena steso ed è insomma non è un elemento nel come dire
Che si affianca alla discussione è credo dovrebbero essere poi in ultima analisi il contenuto finale della discussione nel senso che è una otto e quindi in quanto il rapporto a le caratteristiche credo di qualcosa che è scritto non soltanto per essere eletto uno e per essere discussa ma e scritto perché con tiene una vasta quantità di dati ed i limiti di fattibilità che dovrebbero mettere in moto un processo
E quindi diciamo è stato giusto ha fatto bene Corradini no un testo che pone due personalità Berlinguer
Superfluo quindi a seconda di come ci collochiamo di come viviamo il suo mandato all'interno della scuola possiamo essere d'accordo non d'accordo è un è accaduto ieri proprio di dire che in qualche modo oggi è ben difficile da individuare la politica di un ministro
Rispetto appaia ciò che diventa ministero un processo no in questi anni con con me
Delle indenne accaduto di come dire vedere l'inizio di un processo che Minter essa va molto termini noti coinvolgeva molto e poi vedere che l'apparato dell'istituzione
Molto spesso diciamo anche l'interlocutori e c'è o insegnanti o professori universitari momento mandato non eccede insomma no cravatta condizioni l'agibilità qualsiasi
Processo diventare estremamente difficile qui però l'elemento sostanziale qui veramente secondo me affatto male a
Al ministro è quello di avere commissionato un rapporto e vi dirò chiedi questo libro oltre agli elementi che ci sono dentro apprezzo proprio questo aspetto che ci ha ufficiale
Ufficiale di rapporto
è l'inizio l'avvio della lettera amministrava cioè lo trovo ecco l'attuale in cui uno di quegli elementi diciamo
Culturali che generalmente invece mancano mancano sul versante amministrativo e mancano su tanti altri versanti
Cioè questo aspetto ufficiale che non è un'ufficialità vuota ecco che un'officina ufficialità
Allora per me il problema è quello di domandarmi bene questo è un rapporto molto interessante
Cosa accade poi cos'è che si mette in moto
Siamo in grado di mettere in moto rapporti di questa cioè la questione qui e queste
Il punto d'arrivo del discorso per un mese
Mi porta come sempre ormai non sono in genere mi porta
Per il mettere in moto un processo di questo genere
Ci vogliono soggetti capaci di farlo
E credo che la capacità di fare le cose sia il
Prerequisito per corrispondere poi a quelle due dimensioni che nel rapporto sono tenuto presente ormai tutti siamo costretti anche se vogliamo a tenere presenti che velocizzazione e necessità di decisione ecco per corrispondere è a un dato di fatto la velocizzazione dei processi vestali passa al di là non ci sono due dimensioni del tempo in questo momento ci passano proteso alla velocizzazione dei processi è un'altra epoca del traffico non sono due cose
In realtà altri due possiamo fare è un dato oggettivo proprio ma ci vuole una capacità di decisione
Per questo secondo me ci vogliono persone capaci di farlo
E capace di farlo con la mentalità per fare con la cultura la sensibilità per farlo
E quindi Wind entriamo punto nella questione secondo me che più da vicino tocca la scuola perché la scuola è il momento iniziale in cui queste sensibilità queste capacità dovrebbero avere avvio dovrebbero avere
E aveva lasciato al momento sullo sfondo la scuola così come e vediamo appunto un rapporto di questo genere che cos'è che proprio sono tra i livelli molto importanti molto rilevanti che richiedono grandi risorse
E soprattutto richiedono grandi capacità
Capacità
Opere disegni
Il e queste capacità operativa e non si muovono semplicemente su tecniche ma si devono muovere sulla condivisione di contenuti
E i contenuti sono appunto quelli che si riescono a ottenere attraversa vasti processi formativi
E in questi vasti processi formativi sicuramente la scuola occupa ma un punto centrale
E questo secondo me la questione noi come dire detto questo io per appunto avevamo sono interessato a ascoltare Stefano che appunto l'ordine dato che è quello grazie
No quindi che sta preparando anche ha preparato alcune basi di questo discorso
Però invece vogliamo a questo punto accoglierà alcuni dei temi che sono ma perché siamo né sul piano del contenuto e voglio quindi accogliere delle questioni che sono state il sole e partirei proprio da quella di Veneziani
Che e anche per me un come dire studioso intellettuale eccetera estremamente apprezzabile
Col quale però proprio perché lo apprezzo e lo stimo molto Pilo subito no in che posizione mi trovo in cui mi trovo nella posizione in cui
Non credo adesso dico una cosa automatica polari portiamo sulla scuola
Non credo che il compito della scuola oggi possa essere quello di recuperare la storia
Nessun quello di garantire la tradizione
E chiaro che possiamo non essere d'accordo ma come di fatto non si sa
E direi anche chi nel fare così brutalmente questa no questa mia no nel dire questa mia no boutade certo non mi colloco Omo nella
Come dire nell'ambito più largo delle riflessioni sulla scuola nel senso che
Su questo punto come dire c'è divergenza con Veneziani come certi verde divergenza con Zavoli molto fa non so Acea divergenze non ecco molti altri probabilmente no
Però per portante dire un po'brutalmente questa cosa perché lì io temo ecco che si giochi con poco eccessivamente sulle parole che le si svuota di significato allora
Il problema del rapporto tra scuole comunicazione
Non può essere semplicemente quello di mettere la scuola nelle condizioni di usare i media al suo interno di usare istituzionalmente il miliardo di questa norma eccetera è il grandissimo pregio di questo no rapporto ed è sicuramente una cosa che va fatta nobili non voglio però appunto mi preoccupo in qualche modo no che resti vigile resti vigile
La riflessione su un punto
Ecco che sia chimiche tradizionali la televisione
Sia i media non tradizionali la multimedialità non sono una comunicazione priva di senso e quindi Veneziani naturalmente c'ha ragione del governo quando dice l'attenzione non facciamo diventare la scuola qualcosa no che come li si affida e alla multimedialità e non ce lo direbbe se non fosse preoccupato del fatto che usando la multimedialità dovrà anche ancora la televisione generalista o comunque le reti dedicate non non non ci fosse qualcosa che no come dire titola è l'idea che l'unica di scuola va è evidente che la reazione che fondata su questo
Ecco io dico che probabilmente dobbiamo però riflettere un poco affondo a su allo come dire il senso che noi attendiamo a comunicazione
E su una questione che significativamente non è uscita nel dibattito di questa mattina e che invece provando tiene presente nel corso del suo rapporto
E che la questione del mondo che abitiamo ma è venuta fuori mondi vitali no seconda faremo di unità ma mobilitare una parola affascinante che può essere usata no in diversi modi ma i nostri capitali qualche cosa sono siamo noi stessi come viviamo cosa viviamo eccetera
Allora abbiamo detto questa mattina che
In qualche modo la scuola ha svolto storicamente il compito che poi a un certo punto diciamo in qualche modo con qualche analogia questa giusta due giusta analisi ha svolto alla televisione no
Se i veneziani ha ragione di dire che è stata la squadra che ha costruito l'identità italiana pareti diciamo mediatica
Noi possiamo ampiamente a dire che la televisione generalista hanno affondato la la l'identità italiana invece mediatica
A me piace non tanto un tutta mediatica ma insomma nazionale diciamo più moderna
Qual è l'elemento in comune insistetti elementi in comune e il fatto che sono tutti e due delle forme di garanzia di massa
Il mare una bella
Un modello un paradigma diciamo legato a quello di di massa
Più militarista diciamo la scuola
E più spettacolare diciamo ma più da parata ecco diciamo più da come dire organizzazione militare no di comando alla scuola più da parata la televisione però no l'analogia diciamo può essere
Sostenuta
Perché a un certo punto la scuola perso potere rispetto alla televisione
Ed è uno degli elementi note costituisce il problema e per cui è apprezzabile alcuni in quel nuovo ogni strategia
Che cerchi di ricongiungersi riallacciare questo legame sta marginalità in cui la scuola è notte la società che diciamocelo è una società negli attizzato e quindi sempre qualche legame lo vogliamo costruire o evidentemente un legame che si costruisce attraverso la ricostituzione di un tessuto mediatico all'interno della quale c'è il rito anche anche la scuola
è il motivo per cui si è spaccata
Diciamo la cioè si è divisa e non le due è sprofondata nel buio la scuola no illegittima appunto sono assolutamente da però questa cultura della privatizzazione della scuola nuova perché quella già sprofondata da tempo nel buio
E perché lì si contrappone se vuole fare il pedagogista il moralista l'ideologo Rolla parla male della televisione perché appunto è il cono di luce di Luca
Di ricchezza che oscura la scuola ma questo semplicemente perché la scuola della struttura che aveva ed è stata esclusa dai consumi e invece il mondo mediatico è profondamente dentro i consumi
Ora no il fatto che non si tende a mettere in gergo questo discorso i consumi supera nemmeno inventariare invece molto molto gratuiti perché la cultura della comunicazione è una cultura innervata diciamo puntura Vimercati
Sì così stanno le cose o comunque sì almeno questo può essere un tema ulteriore introdurre nella nella nella discussione nel dibattito quale può essere la preoccupazione
Per chi proprio taglia come dire rivitalizzare è questa prima fascia della formazione di un giovane entra nel mondo dei legami sociali
è è la preoccupazione equilibrati che
Una progressiva attrezzatura
Comunicativa della scuola serva ad appuntamenti serva dal ponte
Nei contenuti e dei valori dentro
Sistema scolastico così come
Ecco questa preoccupazione introdurre ma introdurre
Cioè io sono un apprezzo moltissimo il lavoro straordinario Parascandolo affatto
Perché veramente un un lavoro straordinario tra l'altro è una un'intuizione che Parascandolo avuto con grande anticipo appetibile
Con grande anticipo sullo va sulla fase in cui a un certo punto si è capito che la televisione generalista normalissimo viva diciamo poteva muoversi o comunque avrebbe perso diciamo no
Di come dire capacità di intervento e richiedeva modalità più no interattive stato straordinari
Però quando mi capita a volte o di parti sipario medesimo anno di ascoltare diciamo quello che passa poi attraverso queste forme
E il linguaggio e e appunto interattivo
Molto spesso serve però a far dire a dei docenti delle cose ricchissime per e qualche volta con qualche preoccupazione in più deduttiva ascolto dei giovani Sik Sik Sik
Talché riguarda no qualche volta eletti e qui è in gioco è un meccanismo che si sta costruendo Roma dal Progetto Lecce ha descritto Parascandolo noi abbiamo una dinamica e progressivamente tentano di dare sempre di più Bush a agli studenti no
In questa fase si avrà forse ancora in una fase in cui è l'insegnante a mediare in qualche modo no questo rapporto o comunque pesa in qualche può
E allora io ascolto continuamente no tutto una serie di deroghe che solo profondamente in contraddizione con il mezzo che ritiene esatto non sto nel mezzo
Allora si può discutere non su questo è evidente c'è tra l'altro e di questo però è anche un problema Ronaldo norme ne cita alcuni esempi nell'ambito della comunità scientifica
Sono le valutazione del rapporto tra media e Società ci sono delle differenziazioni delle distanze lievemente tre ne lottava quindi discorso camerieri istituzionale programmatico
Di cultura nazionale no io ritengo nostro giustissimo quindi deve becco negli scorsi visto tipo però eh dovrebbe tener conto che noi come dire abbiamo un bagaglio di valori e di conoscenze no che dovrebbe appunto immette in un processo una vasto di socializzazione autore profondamente diviso al suo interno con la citazione dei nomi
La citazione enormi
Che badate bene non solo del livello di lacerazione che appunto in media oggi rubrica né ci fanno vedere
Non sono il livello di conflitto che passa attraverso gli schieramenti politici regole non c'entra niente sono proprio pronto fortissime differenze opzione che passano nel modo in cui percepiamo viviamo no consideriamo la comunicazione la comunicazione
Ecco io credo che a questo problema e lascio sullo sfondo naturalmente sia però è un problema essenziale e essenziale relativamente a chi voglia appunto affrontare i contenuti della formazione
Il problema sui contenuti della formazione e a sua volta è essenziale se noi vogliamo in tempi rapidi perché debbano essere rapidi in tempi rapidi creare quel tessuto quel tessuto che può servire a mettere in moto un progetto di questo genere se noi lavoriamo su una riqualificazione
Radicale diciamo dei valori e dei contenuti di cui ci siamo serviti sino ad oggi noi un progetto del genere non riusciamo a metterlo ammette le milizie no
Quando il punto presa serale ha già descritto qual è la condizione attuale ancora di un'aura
No anche descritto con poche correzioni si può anche dire che è la condizione prevalente in tutti i vari settori della Società italiana
La querela sporta durante una rissa attizza in modo particolare ma appunto il salto qualitativo da forme di comunicazione
Che sono legate a valori a contenuti no come dire
Commessi storicamente no cioè quella scuola che ci descritta come una scuola bassa capacità comunicativa per una fase della sua storia è stata ad alta capacità comunicativa
Ad altissima capacità comunicativa parli la stessa ed è più conveniente non ha più nessuna capacità comunicativa
Non è solo una questione di tecnica è una questione di no contenuti ecco su questo piano generale bisogna fare un grande fortissimo lavoro io credo di al mondo come dire
No a lei quelle zone
Della spesa pubblica o della stella privata ha avuto molto come dire ecco di può dire sfruttare è fasi di avvio come quelle che qui vengono proposte proposte in questo testo chiudo perché meno mi è venuta in mente
La questione del sfera pubblica nel campo della scuola dove sono stato no così brutale sul fatto che ritengo che la scuola debba semmai creare condizioni di conflitto
Cioè in cui appunto alle differenze cena si possano esprimere la storia invece in genere viene sempre coperta o perché si era situazioni di unificazione pacificazione che ho visto che la strada che ci venga differenze no
La nuova pubblico alle bare enormemente importante ma io credo che questo discorso che somiglia molto al discorso che si possono fare anche nell'ambito della dell'informazione data dall'informazione tradizionale fino a legittime
Io avevo pubblica in questo momento assolverebbe il suo vero ideale storico lo assorbe due due per assolvere soltanto in questa dimensione e cioè creando attonito accelerando quei processi formativi
Che garantista
Delle no dinamiche di qualità e quindi
Dirmi di tutto il dibattito su questa storia tra spera pubblica strada privata quello che Giustino come dire non gli è piaciuto eletti ieri no alle contrapposizioni di un genere passano semplicemente ha trasmesso puri e semplici strumentalismi politici no oppure attraverso come dire una
Come dire una una
Una definizione di valore va minimi segni colori mentre invece secondo me
La questione tra
Per igiene pubblica e tenere privata si potrebbe forse meglio risolvere finito sorpresi verrà valutata alla scuola pubblica e nella scuola privata si potrebbe non come dire risolvere rivelato bloccando ricollocando la scuola ricordarlo a scuola in una dimensione di produttività
Tre oggi dopodiché i diversi settori Lovino o essere mostra che l'autonomia insomma sia tante in modo tale che posso dimostrare produttività
Una volta c'era si diceva
Le scuole private ci vanno quelli e Charlie soldi rotto tutto da imparare pop perché tanto ci sono cattivi insegnanti bene se è così va messo sul mercato la scuola salterà se non è così perché poi questa in un quadro e e dai metafisica ma ci sarà una parte Ciampolini soggetti nuovi per me
Acconto trasformare la decisione di Stato però tra educazione pubblica la lezione privata trasformarle invece nello Stato che garantisce che ci sia per concorrenza tra modelli culturali diversi
E a questo punto Stefano Rolando
Come ringraziamento a tutti i presenti tutti coloro che hanno ascoltato il tricolore ho parlato perché secondo me è stato un bel dibattito
Io gli ero portato
Una lettera di
Di ringraziamento al ministro
Perché in questa esperienza
I non non abbiamo avuto tempo né di dire accetto né di dire grazie
Perché il tempo di questa esperienza
Di cui io sono grato a Luigi Berlinguer
è stato un tempo anche nel rapporto con una persona riguardante poi
E personale loro storie ma io non penso che lo vedevo nel sistema politico italiano una persona così tenacemente coinvolta nella passione di volere tentare riforme possibili
Ci sono mille persone impegnate nella politica di grande qualità molto più di quello che pensa al Paese
Ma siamo usciti da una stagione in cui questa attenzione si era perdute perduta perché gli ostacoli la Roma rallentata perché dicendo che più grandi l'avevano fermata
E io mi sono ritrovato uno spirito che avevo ritrovato in altre epoche
In cui il tempo lo si impiega tutto nel merito perché il merito è talmente importante cercarsi ha cercato di spiegarsi che appunto non si fa in tempo inizia a dire accetta e non si fa in tempo alla fine a dire grazie
E che è un'altra volta le vicende impediscano di dargli una lettera di ringraziamento che qualcuno ci dà ma per conto mio
Le condizioni di erano più o meno le stesse con le quali
Quindici anni fa Giuliano Amato mi incaricò di fare un rapporto analogo
La mia modesta esperienza in questo settore nasce da una chiamata di Giuliano Amato nel mille novecentottantaquattro
Insieme all'ora al costituzionalista e ritocchi Enzo Cheli e hanno il direttore del Censis negli operai più o meno con la stessa con lo stesso lo diciamo tipo di a di problemi
C'è un sistema in cambiamento insolito questa propulsione nasce quando c'è sul tavolo una partita reale di cambiamento
Quando non c'è una partita
Giusta o sbagliata facile o difficile ma quando c'è sul tavolo una posta trasforma dire
Perché normalmente quando non c'è una posta trasforma attiva sul tavolo
La via che la politica tende a prendere è quella della della
Il sistema mediatico
Perché è quella dove il gioco della rotondità della proposta futuribile più facile da spendersi e soprattutto perché ha una sua litigiosità interna che India apprezzano
La via delle riforme del cambiamento è difficile va spiegata va raccontata e va vissuta con un'utenza che ha tempi di metabolizzazione che sono complesse prima di tutto perché non è un'utenza ma perché un sistema frammentato di culture di livelli di responsabilità che vanno serviti con strumenti mezzi e messaggi Diversi differenziati anche nel tempo
E quando c'è una posta in gioco di questo tipo
C'è qualcuno nel nostro sistema diciamo di alta responsabilità politico istituzionale che dice io non vado più in media meno ed è una relativa rarità questa affermazione di modestia perché normalmente la politica pensa di bastare a se stesse a te spiega anzi al Paese
E in un gioco di odio amore in cui i media sono normalmente gli alleati naturali il non avere costi con Nook non avere costituzionalizzato il diritto all'informazione
è una responsabilità del costituente perché all'articolo ventuno avrebbe potuto dire queste due paroline
E non l'ha detto perché in quel momento
Lo Stato ereditava una pubblica amministrazione un sistema astratto
Che si voleva lasciare un po'nell'ombra per la sua esperienza da cui proveniva non gli si poteva dare l'investitura del rapporto diretto responsabile quei cittadini la politica interveniva con una novità
Ad essere essa il pluralismo al cambiamento i media erano la novità di rappresentare la battaglia del per la libertà e questa sinergie allora sufficiente per garantire la spiegazione del cambiamento a cinquant'anni data a quarant'anni dal ma anche a trent'anni dalla anche a vent'anni data questa cosa non reggeva più la politica era più complessa e forse meno credibile nella vita del Paese
I media erano più selettivi più legati a un certo modo del trattamento della notizia ed il racconto della società
E chi ha avuto responsabilità istituzionali con una partita sul tavolo di rilevante portata per la spiegazione a vaste ma differenziate utenze si è posto il problema di come fare
Perché l'intera struttura interna non era adeguata perché la cultura di un'infrastruttura responsabile assumersi la responsabilità di cui il cittadino si fa carico
Dico sempre che nella sanità nessun cittadino italiano segnerebbe di farsi fare una diagnosi dal ministro della sanità
Vorrebbe che il racconto sulla dicendo che lo riguarda glielo facesse un signore col camice bianco che si prende la responsabilità di quello che dice e questo vale ormai per tutto il sistema dell'utenza sociale e civile
Vuole davanti un pezzo di responsabilità pubblica che si fa carico di una comunicazione interattiva capace di uscire dall'ideologia dallo schieramento di parte di farsi carico della sua alta responsabilità di servizio come fare
Esattamente questo che mi disse Giuliano Amato nel mille novecentottantaquattro esattamente questo che mi ha detto Luigi Berlinguer nel marzo di quest'anno
La mia gratitudine va al fatto di essermi potuto misurare allora con una partita di quadro e io ricordo che Giuliano Amato fatto quel rapporto disse
Quello che ha detto Alberto Apruzzese e qui come facciamo a metterle in pratica Primo e poi lo possiamo mettere in pratica abbiamo la legittimità per farlo io mi ricordo che Giuliano Amato mandò a quel rapporto al Parlamento perché disse che lo Stato si riprenda la via della comunicazione
Parlamento non rispose il silenzio assenso e si parte c'era ancora non gliela codificato ancora senza essere ma insomma sì cominciamo un'esperienza in qualche modo oggi l'attrezzatura di governo ha completamente abbandonato alle spalle questi fantasmi e a un Europa che preme
Ponendo degli standard di rapporto tra istituzioni e società che oggi si Vannoni formando una società civile che ha una domanda molto più Maneggio instabile
Molto più ma dura diciamo di quello che spesso la società politica si rappresenta è una tecnologia che aiuta perché la tecnologia oggi non voglio mitizzare intermedie ma certamente oggi nella misura in cui la carichi di
Contenuti di servizio libera l'angoscia di dovere passare sono necessariamente attraverso la mediatizzazione
Lei list lì le strutture della scuola stessa sono una superficie
La tecnologia che le attraversa su una superficie le persone su una superficie il problema è di avere regole professionalità e comportamenti perché ciò non si è fidato alla totale casualità
Questa
Esperienza di di rapporto di rapporto con questo ufficialità mi piace che Alberto Abruzzese l'abbia segnalato perché in questo senso prima non è un lavoro personale è un lavoro a cui la l'alta amministrazione i collaboratori del ministro a cominciare dal capo di gabinetto capo ufficio stampa il capo d'ufficio la comunicazione
E diciamo tecnici esperti hanno lavorato collegialmente quindi è un lavoro di una diciamo elaborazione collettiva giunta in un momento di maturazione in cui si renderà necessario fare un po'di razionalizzazione sulla materia
Questo il mio modesto compito non altro ma è giunto il momento in cui la mia personale riflessione
Che la faccio con alcuni degli amici presenti Franca facciale che insegna la materia qui lo sa e quello di uscire dall'indistinto di una comunicazione pubblica che
Ma ripropone il diritto dello Stato di parlare comunicare noi stiamo andando verso prima di tutto un gigantesco il nuovo protagonismo del territorio
E io stesso faccio un'esperienza oggi come direttore generale del consiglio regionale
Di territorio che vive le sue dinamiche con una autonomia di interpretazione e di adattamento che non possono essere concepiti come sistemi ASPI ove ma devono essere assolutamente negoziati
Secondo il grande tema delle settorialità ha detto Sergio Zavoli prima e io ne sono assolutamente convinto ci sono alcune settorialità che sono dei mondi su cui si costruiscono degli specialissimi
Legati prima di tutto a sapere ascoltare i bisogni e quindi facce farsi carico di utenza che ha una domanda molto matura molto avanzata non banale
E dall'altra parte un'attrezzatura professionale adeguata quei bisogni secondo mentre terreni fondamentali Rollo scritto il mio libriccino di un paio d'anni fa So la scuola la sanità e la sicurezza
Sergio Zavoli diceva la giustizia ma in sé il concetto senso sanità scuola e sicurezza solitarie temi su cui alta la domanda e alta è la possibilità di trasformazione riorganizzazione dell'apparato pubblico
Verso un'idea della comunicazione che non è solo il messaggio mandato in media col messaggio unilaterale
Trasferito con la cultura della circolare
Mi ha molto colpito in questi giorni Alberto lo sa perché l'abbiamo parlato ieri di un seminario che abbiamo fatto qui
Questa provocazione che da Giuseppe De Rita a assegnato al trentatreesimo rapporto Censis sull'interpretazione della società italiana
Baldari Giuseppe De Michele ha attaccato il il rapporto con durezza alcuni giornali lo hanno riferito al suo moralità sarà io credo che dopo tanti anni di analisi della Società italiana non si capisce perché uno improvvisamente debba essere un morale semplicemente perché dà uno strattone
L'attacco è duro dice che questo Paese fatica ricapitolare il passato a interpretare il presente e a progettare il futuro dici niente però dice un'altra cosa sulla quale io mi sono con l'amicizia e anche col rispetto che ho per Giuseppe De Rita ho espresso qualche diciamo
Dissenso quando lui dice
Scordiamoci che siamo sistema paese
Andiamo a accettiamo l'ipotesi
Che siamo un Paese contenitore cioè smettiamola di pensare di poter assomigliare a un modello che sia la Francia che sia la Francia col verdiana o che sia la Germania
Strutturata e di una forte nerbo istituzionale attorno a cui paese centrale territorio esprimano società matura noi siamo come l'America un bollitore
Dentro cui il quadro di dinamismo è forte e i lacci non stretti permettano ancora un tasso di competitività che il sistema Paese non permetterebbe a un paese come l'Italia
I io io non non non no non può non è la sede ma pazza tipico a a a a dire che non ci che il tema non c'entri un dibattito che facciamo tutti i giorni
Cetto
Appartengo a un territorio regionale che si sente molto sistema paese quindi fatico a rinunciare come Lombardo a dire noi non siamo stiamo paese siamo un Renzo della prateria dell'Arizona no
Non ci credo oltretutto penso che se andiamo a dire
A certe regioni italiane penso al Mezzogiorno che non siamo più sistema paese
C'è qualcuno che ci ringrazia si consegna le cosche chiudere i io quindi un po'sulla scia di quello che dice
Veneziani insomma alla cultura non proprio né dirigista né puramente illuminista di sistema Paese credo credo nella chiave in cui ci sono bei libri di Luigi Bobbio su questa idea
Credo alla cultura dello Stato negoziale credo alla cultura che lo Stato che non si fa sopra parte per definizione ma che accetta il suo ruolo negoziale per accettare solo a negoziare una cosa è fare capire imparare interpretare la società deve leggere
Allora e in questo dibattito siamo sistema paese a paese contenitore che sono nate delle grandi incertezze interpretative su cos'è la scuola
La scuola è una priorità nel Paese oppure non lo è è da qualche anno che questo dibattito badanti e senti
Certe voci che sono quelle coinvolte indicano priorità assoluta cioè se senti certe voci
Che apparentemente dovrà essere quelle che inquadrano i problemi per esempio il mondo politico il mondo questo non lo dico io lo dice Berlinguer in chiusura del libro in chiusura del rapporto dice che la politica alla responsabilità essa
Perché la posta in gioco non aveva grande valore non era non c'era molto brava da battagliare c'è la poco nota Sibari la passi la passione improvvisa per il dibattito pubblico privato
Il ministro considera questo tema un tema rilevante ma se mentale nel quadro complessivo dei temi che vanno affrontati gli altri non interessano
E allora considera che il sistema politico abbia deprezzato il la priorità della scuola oppure
Io mi son sentita in dibattiti pubblici professionisti dell'organizzazione di primissimo ordine gente abituata di fare Anna abituata a fare analisi e modelli organizzativi dire che la scuola l'uno a zero
Che non non è la comunicazione alla scuola non esiste
Ora
Io chiesta quattro miei studenti che fanno una tesi di laurea in questa materia uno al Nord una al centro una una in tasca una Milano unanimemente spiana una Roma e uno a Napoli due sono fa presente
Di andare con libertà spontanea in scuole spontanei a vedere se la scuola l'ora zero
E i ragazzi che vita
I laureandi sono sufficientemente ancora legati alla cultura giovanile per per non avere una referenza
Servile nei confronti dell'istituzione sono andati in queste scuole e la fotografia dell'esistente
Fa ogni con quello che è un sacco di soloni vanno dicendo sulla scuola italiana allora zero la scuola italiana a uno sviluppo disomogeneo una sviluppo disuguale
Problematiche di modernizzazione qui è la complesse a scusate vero un problema di Born auto in una parte del del del ceto insegnante
Che i veneziani ricordava di di di di demotivazione ma anche tanta parte di partecipazione passione voglia ricambio cultura Jobim legata alla nuova cultura dei media strumentazione adeguata
A mio nipote che ha fatto la terza media quando mi ha visto lavorare su questo rapporto è tutta scrivo anch'io una lettera al ministro degli ha scritto una lettera sul serio dove gli ha detto
Il la rimprovero perché io ho avuto troppi supplenti la rimprovero perché ora gli ha detto in tutte le cose che lo rimproverava Parlamento però la ringrazio perché la mia una petrolio multimediale funzionava
Perché abbiamo fatto e tutte le cose di cui in certi sorride io ho sentito dice ma della scuola non c'era nella periferica scuola milanese di mio nipote c'erano e così come i ragazzi che hanno fatto parte della fotografia che ne abbiamo raccolto dal rapporto hanno visto e questa scuola presentava caratteri di disomogeneità ma con dentro elementi su cui lavorare per il cambiamento possibile
Il rapporto nasce
Come tentativo di non prendere parte in fondo su questa problema un po'ideologico se siamo sistema paese osiamo paese contenitore uno sforzo di stare un metro dietro dall'appresa diciamo
Di coinvolgimento ideologico che anche la ragione che ho detto a Veneziani per la quale in fondo c'è poca poco racconto del problema del perché e del preside della scuola pubblica lasciati da infatti il dibattito c'è stato
Il rapporto tocca un certo modo di schematizzare
Che cos'è oggi in maniera più sofisticati sofisticate rapporto tra scuola e comunicazione lo sintetizzo così
La scuola la comunicazione alla scuola
Che è il punto su cui il ministero riorganizza la sua capacità di fare comunicazione istituzionale verso la sua utenza una grande utenza
Mi ha tirato le orecchie prima il collega dell'Ansa dicendo che è un po'esagerato con le cifre quando dicevo un milione di professori dieci milioni di studenti venti milioni familiari le cifre sono un po'meno hai ragione
Poi le arrotondiamo con la formazione professionale diciamo però che siano ottocento mila otto milioni e e pagare i non c'è qualche padre madre che se ne occupa magari c'è uno zio c'è un un un mondo la alla fine stiamo parlando di una gigantesca oltre e questa utenza merita una rapporto di spiegazione racconto del cambiamento della trasformazione a partire dalla normativa
Che forse verrà cambiato i linguaggi ma resta sempre una normativa complessa di un Paese ve lo ricordo perché il dato è drammatico il ministero del Tesoro l'anno scorso ci ha detto italiani sono al settantotto settantanove per cento favorevoli a euro e al tredici per cento sanno cosa vuol dire
Io questa cosa la dico sempre per tentato talmente clamoroso
Che poi andate lì a spiegare la Bicamerale l'autonomia scolastica alla riforma dei cicli il pensiero va a al negozio del ciclista non va alla però oppure su questo c'è un presidio di linguaggio dedicato alla vita delle famiglie del rapporto con la scuola che fa sì che quelle parole sono entrate io dico al andiamo all'orecchio
E sappiamo parlare a quell'utenza che è fatta di uso delle nostre superfici che scuole sono lì quattordici mila non possono avere dei manifesti appesi con una puntina di un muro scrostato sono superfici di comunicazione possibile Laura
è collegabile tutto ciò poi ci sono anche i media lo capisco bene che ci sono anche i media ma tutta questa possibilità di comunicazione istituzionale esiste e va utilizzato due comunicare la scuola
Che il le cose che stamattina hanno detto tutti illustri relatori e in particolare il racconto di parà scandalo e la la
La la trasmissione è già in corso che ha fatto Sergio Zavoli perché mi pare che stamattina
Viaggiare sia ma quando arrivato ha detto che non non non avrebbe saputo
A immaginare cosa doveva dire ma in realtà io lo conosco bene lui aveva già lavorato sul questo tema e aveva già un racconto ora il racconto della scuola italiana che fa diventare la scuola italiana priorità o non priorità chi l'ha fatto cuore Pinocchio
Etica attenzione hanno fatto e come sembrano fare
Il maestro Manzi lettere a una professoressa poi abbiamo un blocco incredibile di cinema di la professoressa di scienze naturali e quant'altro che ha considerato la scuola un luogo per fare cinema di volgarità militari se queste cose in altri paesi il cinema inglese Robbins ecco capitano mio capitano ci ha ricordato che il la spinti cinema può trattare la scuola come luogo di racconto straordinari e il ministro ha sentito non contenti pochi mesi fa i due piatti della fiducia della RAI e di Mediaset per dire e dopo i nemici gli avvocati carcerati quando comincerete a occupare della scuola a raccontare già e già cominciato infatti ora una un'esperienza e questo viene ora io non entro nel merito di una cosa che riguarda l'istituzione fino a un certo punto ma l'istituzione è molto stimolante dice di questo processo per cui altri soggetti costruiscano un con la libertà critica di raccontarla nel bene e nel male di vedere le cose che funge no no ma di restituire la priorità sociale alla scuola
Tre comunicare nella scuola e mi richiamo a tutto quello che Serravalle ha detto la scuola e luogo siccome e tutti quanti Alberto Abruzzese tutti quanti hanno detto la scuola è il luogo che intanto utilizzarla strumentazione e esperienza Desailly maturità lo ha dimostrato è a una spinta forte dei ragazzi che sono portatori di una capacità di comunicazione oggi più più adeguata di quella dei dei dei più piccoli sono un milione di quella del e quindi dovendo il Governo inglese è stato più drastico del governo italiano cioè apposto dei termini sull'uso del linguaggio della trasformazione dell'organizzazione diciamo informe multimediale della scuola per cui se entro due anni gli insegnanti non si addicono l'impressione che la devono cambiare mestiere
Qua Italia sarà sicuramente un valido Leanza ma che la scuola sigarette si faccia Rete è un tema anche lì non indiretta responsabilità dell'amministrazione innervata sul territorio la ministero azione può fare a cominciare dall'applicazione di una grande strumento che l'autonomia e non è un caso se il ministro fosse stato chi l'avrebbe detto di persona la grande campagna che l'amministrazione sta predisponendo all'inizio del prossimo anno e proprio quella per spiegare l'autonomia perché è il valore fondante di un processo di comunicazione la scuola ultimo punto la comunicazione dalla scuola perché io ho fatto la scelta di un certo liceo classico perché aveva una sua reputazione
E la sua reputazione era il suo modo di trasmettere messaggi al suo territorio e tutte le scuole continuano a farlo e le scuole hanno una reputazione nel loro territorio che non è solo immagine ma è vissuto insegnanti studenti fanno in via che raccontano se ha un territorio se noi leggiamo così il processo di comunicazione ci rendiamo conto che siamo lontani dalla propaganda affiancati si merci ma diversi dal tipo di rapporto che ci lega al mondo i media che pure rispettiamo come luogo centrale della libertà dell'informazione ma non sufficiente e che abbiamo bisogno di essere vicini a un processo che ha ricordato Alberto Abruzzese che quello da una parte di fare analisi dell'utenza prima di comunicare dall'altra parte fare valutazione dopo la comunicazione per sapere se i nostri processi hanno resa o non hanno resa
Mi permetto di dire che in questa cosa non si è soli non è pensabile oggi immaginare un processo di comunicazione istituzionale in cui l'istituzione sia il soggetto protagonista se è vero ritorno di vita quello che De Rita dice spesso e cioè che il conflitto in atto e tra uno stato sorge un'idea dello Stato soggetto è un'idea dello Stato funzione
E che ancora non siamo troppo Stato soggetto e quindi autoreferente
E poco Stato funzione e quindi legato alle ragioni per le quali l'utente tipici grazie o ti manda a casa sì fai bene se fai male il tuo lavoro su questo passaggio si gioca questa nuova ISPI suzione Anita che non è il Capello di piume in testa ma è una cultura di servizio la settorialità scuola a mio avviso è trainante di un ragionamento che può invade aveva
Del balletto Parascandolo credo apertura io non me lo auguro perché c'ho altro da fare tutta franchezza però che può veramente invadere alcuni mondi che diventerebbero mondi
Diciamo più moderni più maturi
Il più adeguati ai bisogni della gente ricordo sempre l'esperienza che mentre ci sono qua qualche mio vecchio collaboratore alla presidenza del Consiglio facevamo le campagne nazionali sulla tossicodipendenza informandoci alla pubblicità perché nessuno era nato imparato i colleghi della sanità avevano facevano le campagne nazionali contro l'AIDS decidendo di trasferire il know how a un'agenzia pubblicitaria Esterna e non deve indolore la possibilità di gestire quella comunicazione per tutti gli effetti di ritorno e di cambiamento culturale che fu una campagna che ha cambiato da così a così la cultura degli italiani sull'AIDS
A però prodotto cioè l'istituzione ha bisogno di fare queste cose insieme ad altri soggetti questo senso di questo rapporto
Io penso che non ci resta che chiudere annotando sono consentite pochi elementi che
Consentono di guardare con maggior serenità al quadro allo scenario sociale e comunicativo e si va preparando Iorio riassunto in cinque battute che sono benissimo chiudere la giornata di oggi ma forse anche preludere ad altri seminari nella viva speranza che il ministero consiliari quest'episodio non un convegno congiunturale ma l'inizio di un percorso di argomentazione pubblico delle sue politiche da fare appunto in ambiente universitario
Il primo che riassume appunto gli elementi favorendo tutti di contesto che abbiamo intorno se non sappiamo coglierli ora forse già c'erano nell'ultimo decennio ma diventata di perdere anche questo appuntamento il Po poiché la centralità della scuola che è un tema su cui tutti noi abbiamo speso parole e forse qualcosa di più che parole professato ore della nostra vita intendono e militanza deontologica e professionale
Può realizzarsi nelle condizioni in cui vediamo soltanto attraverso una ventata di comunicazione proprio la comunicazione che può fare apparire le arretratezze delle politiche pubbliche le marginalità di una concezione della scuola come periferica quella che flagellata giustamente veneziani che quella che ha visto nella scuola senza in mente la riproduzione di risorse stanche più per gli stipendi dei docenti e per gli edifici che per il rinnovamento dei contenuti per le politiche delle virtù comunicati secondo elemento che per noi è quasi ovvio dire c'è molto chiaramente nel volume di curato da Rolando e della comunicazione come elemento di messa alla prova dell'inefficienza e del vuoto io su cui sto sarò ancora più esplicito una con una struttura come la scuola può sopravvivere nell'inefficienza soltanto se rimane confinata nei suoi ambiti micro provinciali e locali se invece entra in una rete comunicativa appare del tu è evidente la sua destituzione di fondamento se c'è o comunque la capacità dei singoli dei soggetti molto spesso con la grandissima eroiche individualità volontaria che riparano al vuoto di valori al Deserto dei valori che spesso una reso così sterile ovvero il la trasmissione educativa e questo significa anche cambiare le alleanze non più il docenti perciò si discenti ma attraversamenti ibridazione noi siamo testimoni
Che i processi di cambiamento nella scuola sono molto più numerosi di quelli che in media raccontano in questo caso anche in media pubblici chiunque abbia fatto un po'di attività di convegni abbia esplorato il territorio sacche gli episodi
Coraggiosi ed erotici ripeto di di capacità di infilare progetti di insinuare progetti di cambiamento e praticati cambiamento nelle difficoltà nelle maglie burocratiche nella scuola abbiano sconcertante quello che è mancato in questo Paese nonostante la Caf esita delle politiche negli ultimissimi anni è stata lo sforzo della generalizzazione per far diventare gli esperimenti innovativi standard di qualità al di là del delle punte che siano mediamente capace di segnare il territorio e la generalizzazione e quindi c'è un messaggio chiaro nel libro è un concetto esplicito di comunicazione scientifica cioè la comunicazione fa per forza apparire i dislivelli stressa le inefficienze stress agli l'assenteismo riconoscenti che sono sceso assenteismi mentali purtroppo magari fossero crisi spesso sono semplicemente di capacità di prestazione e a volte stress anche l'assenteismo dei discenti perché non è assolutamente detto che il Po nella qualità riguardi soltanto il bancone dell'offerta quindi da questo punto di vista la comunicazione è un elemento di di di creazione di standard di qualità quasi inimmaginabile soprattutto se si pensa al basso costo di queste politiche cioè al fatto che otto spessore politico dalla comunicazione solo a quelle da selezionare nel momento in cui le risorse economiche sembrano perché con poteri sordo e risorse si creano e si moltiplicano Effetti sconvolgente impressionante di culture di rivoluzionarie comportamenti culturali
Inutile dire che questo libro non sarebbe immaginabile se dietro lavoro straordinario di di cura violando che forse in questo libro traduce il massimo del romanticismo e cioè la capacità di spendere la comunicazione dalle istituzioni se non si può se dietro una macchina una serie di servitori dello Stato magari non direttamente provenienti dal mondo della scuola che hanno messo in piedi questo coordinamento alla comunicazione del cui modernità traspare anche da questo libro e quindi noi agli vediamo anche questo tra gli elementi di serenità e di ottimismo per il futuro chiudo condurre bruschi e più precisi riferimenti alle politiche alle politiche quindi assopito qui della presenza di del capo di gabinetto del ministro proprio per dagli un messaggio anche interistituzionale anzitutto noi ovviamente Three dichiariamo pubblicamente che non abbiamo nessun'idea di pensare che la comunicazione sia la supplenza che risolve mascherato nasconde tutti i conflitti tutte le le disuguaglianze e quindi in noi non c'è minimamente questa idea della Pan Comunicazione come panacea per tutti i conflitti è proprio chi ha lavorato a lungo i fianchi della comunicazione sa Juan tono comunicazione può risolvere essa anche quanto invece poi saltare o addirittura a volte mascherare e creare nuovo direttore che ecco forse una parola che è troppo poco ci siamo detti oggi le quanto dalle cose che diciamo possano determinare la sintassi che rischia di diventare generiche banale quanto invece deve essere riempita di contenuti credo che Alberto Abruzzese abbia implicitamente detto messaggio di questo genere c'è però punto messaggio pubblico che io voglio non dimenticare faceva parte della emessa ma potuta saltare per ragioni di tempo di unire il destro minimi e dato per farle in conclusione cioè gli atteggiamenti delle politiche pubbliche soprattutto in questo momento nei confronti della comunicazione delle nuove tecnologie noi siamo in una situazione che sconvolgente molto diversa rispetto al passato nel senso che lo sforzo di innovazione di approfondimento un po'più competente che in passato delle chance data dalla dalle novità comunicative delle tecnologie sembra fin nel mite promettente aldilà del rischio della retorica torno a dirlo quello è un incubo per tutte noi ce lo dobbiamo tutti non ce lo dobbiamo dire onestamente come intellettuale questo questa novità non può far dimenticare il fatto che la politica e soprattutto le politiche ispirate alla cultura cattolica cultura di sinistra hanno in questi decenni sempre praticato il predicato un'alleanza della scuola della formazione della testualità dell'alta
Formazione con alcuni dei mezzi di comunicazione di massa rigettando né altri mai come in una scuola si è determinata un'alleanza tra diciamo la formazione quando apriva gli occhi sui media e quelli che noi potremmo chiamare
Senza nessuna forzatura mezzi di comunicazione delirante conta scagliati e schierati contro i mezzi e linguaggi del culture comunicative del di massa e quindi quelle dei giovani
Il teatro esaltato al di là di tutte le sue potenzialità e della sua diffusione sociale ancora una volta il riferimento alle trascurabili maggioranze quanti praticavano il teatro le sperimentazioni giudicate sono stati giudicati in ho visti della della pedagogia iperattivi spiega il quotidiano destituito di fondamento in qualunque segmento del della società e però venduto per mascherare una crisi editoriale sconvolgente alle scuole il cinema un'alleanza impressionante in cui appunto la cultura di sinistra che hanno le loro responsabilità la musica classica eccetera contro la televisione i rotocalchi le tecnologie che sono finalmente adesso il recupero
La musica leggera la pubblicità ecco voi cercate di segnare quanto diversamente hanno segnato il territorio dei giovani i linguaggi e i mezzi di comunicazione e annotate quanto siano
Tanti i più distanti i più esclusi più Ostia la retrovia dei processi di analisi di formazioni critica dentro la scuola allora tutto questo si risolve ovviamente rinnovando le culture ministeriali e mi pare che gli sforzi siano inequivocabili in questa direzione assai promettenti ne diamo pubblicamente atto a Rimini tra i suoi collaboratori ma forse c'è da fare qualcosa di più preciso e pensare che dentro la scuola devono entrare un po'di professionisti della comunicazione
Altrimenti ancora una volta le leggi che dicono leggi leggi di questo Paese che dicono che l'educazione teatrale e un elemento strategico della formazione diventeranno li modo con cui il potere pubblico si presenta
Per fortuna negli ultimi mesi mi pare che tutta questa svista a favore dei mezzi di comunicazione delitti sia stata corretta dal governo a favore di una politica di grande alfabetizzazione nei confronti delle nuove tecnologie
Ma noi sappiamo che anche le può passare una politica di disuguaglianze sconvolgenti che non c'è mai stata con i vecchi miti e cioè le nuove tecnologie segnano un primato giovanilistico del sintonia una maggiore compatibilità dei giovani con le tecniche e quello che in tutto questo processo sia stata saltata la televisione cioè sì a dire le tecnologie ma mai è stata insegnata la televisione nelle scuole c'è da domandarsi se non faccia parte di un processo più sereno di avvicinamento alle modernità comunicativa anche quella di
Ricostruire il senso che hanno avuto queste grandi tecnologie quindi noi non disperiamo che il ministero pensi anche che nuove professionalità comunicativo in Alaska ora o comunque nuovi saperi nuove discipline siano uno sforzo coerente di progettazione il cambiamento nella scuola ringrazio