Referendum: il sì al maggioritario e il no ai ai licenziamenti Manifestazione conclusiva della campagna referendaria dei Democratici di Sinistra (c/o presso la sala della Protomoteca in Campidoglio)

Siamo
Io credo che possiamo iniziare questa manifestazione conclusiva della di una campagna sui referendum
Che è stata molto difficile fatte inserite in questi giorni nella città di Roma
Ma che nonostante questa difficoltà visto l'insieme del gruppo dirigente di Roma delle nostre sezioni dei nostri compagni e compagne
Animati invece da una volontà precisa di non sprecare questa occasione di renderla utile
Ma soprattutto di farla perché le ragioni a sostegno del sì al maggioritario e chi no ai referendum sociali sono motivazioni che nel profondo sono come dire patrimonio dell'insieme del partito di tanti cittadini e cittadine di Roma
Credo che questa manifestazione conclusiva cita anche la possibilità ancora due giorni
Di campagna elettorale nella quale come dire abbiamo solo un paio di argomenti continuare ad insistere
I fare quello che in genere siamo abituati a fare una catena anche fatta di grande trasversalità sul tema il referendum ma perché le persone i cittadini si rechino alle urne per rispondere proprio con l'andare alle urne ad una campagna fatta da chi in queste ore continua a parlare di starsene a casa per evitare dei referendum che considera truffa
La risposta civile e democratica
Io credo di Roma soprattutto di questa città deve essere quella invece ancora una volta di dimostrare grande senso rispetto della democrazia e soprattutto dei di questioni che dentro quel referendum riguardano le persone ma anche la stabilità l'efficacia del nostro governo
L'apertura e la conclusione di questa manifestazione avrà come Ordine come dire dei lavori
Un intervento del segretario della Federazione Nicola Zingaretti e concluderà quest'incontro una motivazione proprio più forte anche come dire in queste ore ancora dalla da lavorare il segretario nazionale Walter Veltroni la parola Nicola Zingaretti
Accompagna
L'abbiamo davanti ancora delle ore preziose soprattutto
Con il clima che stiamo vivendo di anche a volte incertezza paura confusione
Disattenzione rispetto ai quesiti referendari
In una situazione che sappiamo essere una situazione controtendenza
Eppure anche questa volta dopo la campagna elettorale per le regionali dopo anche aver aperto durante una lite
Discussione tra noi sull'analisi di quel voto anche questa volta con molta lealtà chiarezza e impegno
Noi abbiamo fatto la campagna elettorale per i referendum
Una campagna elettorale lo sapete tutti difficile
Una campagna elettorale in salita abbiamo fatta l'abbiamo fatta convinti come siamo della giustezza delle nostre posizioni
Anche convinti del fatto che su questi quesiti si è aperto in realtà uno scontro politico che richiede da parte della sinistra del nostro partito chiarezza e coerenza incerto
Siamo i primi a dire e lo abbiamo detto anche in questa campagna referendaria che l'utilizzo del referendum spesso e un utilizzo su di cui si fa abuso e c'è anche questa volta oltre alle motivazioni politiche una grande difficoltà per comprendere e capire
E noi su molti punti abbiamo detto in particolare su quello istituzionale che avremmo fatto di tutto abbiamo fatto di tutto per tentare di non arrivare a referendum ora questo appuntamento c'è
E quindi ci siamo schierati abbiamo discusso e ci siamo ripeto anche questa volta impegnato quindi queste giornate che abbiamo alle spalle anche le ore che ci aspettano
Sono io giornate per un impegno innanzitutto per spiegare per far capire per convincere per mobilitare far comprendere l'importanza di questo appuntamento e della posta in gioco sono ore preziose per far capire innanzitutto che deve vincere Punzi referendum istituzionale per modificare quella legge elettorale perché
Ma su questo abbiamo discusso molto
Ma il dato politico che ci consegnano questi quattro anni di dibattito in fondo è che dopo quattro anni ancora ancora dentro le aule parlamentari tutto e fermo
E quindi questa è di incapacità
Se la classe politica riappianare attraverso le riforme parlamentari una riforma dopo porta e non porterà a questo Paese neri forme e né stabilità se non si afferma con forza
Un attimo una volontà riformista e quindi con un raggiungimento del quorum vittoria dis dei sì sita anche al sistema politico anzi principalmente al sistema politico un segnale
Sì perché Pietro la volontà dell'astensionismo c'è una volontà anche di restaurazione e la volontà non solo del rimanere fermi ma addirittura di tornare indietro a un modello politico in suo paese nel quale schieramento uno schieramento di centro alternativamente immobile nella sua gestione del potere può scegliere se allearsi una volta con la destra una volta con la sinistra
è una battaglia dura ma una battaglia che questa volta deve vedere convinti ad andare a votare anche tanti di coloro che allo scorso referendum per tanti motivi decisero di non andare a votare perché oggi la posta in gioco è paradossalmente ancora più grande rimotivare e poi ancora vinti andremo a votare per un no al referendum sull'articolo diciotto perché questo è un referendum che se passasse vedete consentirebbe come è scritto della propaganda che abbiamo scritto la libertà di licenziare senza giusta causa e forse lo dice quasi anche la grammatica licenziare senza giusta causa è una cosa non giusta
E questo e su questo referendum che la sinistra può forse più unita anche ritrovare una identità forte
Perché si c'è tra noi una discussione un dibattito a volte anche una lacerazione su quello che deve essere il profilo e il contorno dell'innovazione in questo Paese quali sono le caratteristiche delle riforme i cui anche la sinistra deve essere promotrice con la sua azione di governo ma qui siamo a un punto nel quale l'unità nella difesa della dignità della persona può far davvero ritrovare tutta la sinistra unita in un impegno che però deve essere un impegno fino in fondo nell'andare alle urne nel prendere la Scheda nel votare no e nel depositare quella Scheda per raggiungere il cuore
Quindi vedete
Anche con le altre indicazioni che diamo questa nostro impegno ancora una volta cento tra mille difficoltà è un impegno dalla parte dell'innovazione di chi non si rassegna chi improvvisamente anche forse grazie a delle nostre difficoltà politiche vuol far tornare indietro il Paese
E ancora una volta e di innovazione contro chi soprattutto sulle questioni sociali ha un'idea sbagliata e anzi Pecchia dell'innovazione
Per questo noi siamo comunque impegnati in questo in campagna elettorale e siamo impegnati in questa battaglia che una battaglia riformista ma lasciatemi dire prima di interrompermi
Lasciatemi dire anche qualche parola su Roma su queste ore sulla battaglia che stiamo conducendo perché è legata alla battaglia per i referendum perché anche a Roma
Noi stiamo conducendo in queste ore in questa città una battaglia sull'innovazione e per l'innovazione nella nostra azione riformista in città
Abbiamo aperto anche una polemica
Una polemica nei confronti di provvedimenti che non ci hanno reso soddisfatti non perché come è stato detto da qualche maligno volevamo più posti perché allora davvero avremmo cose da dire e non perché crediamo che nella azione riformista della giunta Rutelli siano le radici della sconfitta elettorale che abbiamo alle nostre spalle
Noi abbiamo chiesto con forza con rispetto nei confronti delle prerogative del sindaco di Roma
Un nuovo impulso riformista l'amministrazione capitolina perché avvertiamo e soprattutto ora con la destra al governo della Regione
C'è bisogno anche dal Campidoglio più nuovo forte e chiaro e comprensibile impulso riformista
E lo facciamo nella migliore tradizione di questi anni
Perché siamo convinti che a Roma la sinistra ha vinto
Non quando si è arroccata o si è riposata della sua azione riformista ma quando ha saputo interpretare in maniera più forte e convincente la voglia di innovazione che era presente in questa città è stato così quando abbiamo vinto con la prima volta con Francesco Rutelli perché abbiamo interpretato la voglia di discontinuità che c'era a Roma rispetto alle vecchie classi dirigenti e abbiamo proposto un sindaco unica di governo profondamente innovativa con la giunta rosso verde
E poi siamo ritornati a vincere come classe dirigente più matura quando abbiamo capito che il Giubileo di Roma
Era una straordinaria occasione per riformare rinnovare questa capitale
E quindi non c'era nell'occasione come appende in passato anche in questa città vi ricordate i Mondiali di calcio i trasformare un grande evento solamente in un grande affare
Ma questa classe dirigente matura con la sinistra al suo interno capì che il Giubileo poteva diventare il motore di un'azione riformatrice di rinnovamento della città
Per i romeni e portare Roma a nuovi livelli di civiltà di innovazione e di modernità
Ora il Giubileo c'è stato quel motore riformista prodotto grandi risultati e allora noi vogliamo semplicemente dire
Che avvertiamo l'esigenza di dare in questi due ultimi anni di consiliatura una nuova forte anima politica all'azione riformista del centrosinistra e quindi la nostra non è una funzione per dividere ora funzione unitaria per unire ma per unire nel nome dell'innovazione della ripresa dell'innovazione
è una volontà unitaria per prepararci a vincere con più forza e credibilità la sfida del due mila e due nel due mila e due ne dovremo prepararci a delle elezioni nelle quali non dovremmo parlare solo delle cose fatte
Ma di quello che vorremmo fare
Quando avremo ottenuto il consenso degli elettori ma per fare con serenità questa battaglia abbiamo ora il dovere di fare bene in questi due anni che abbiamo davanti
E quindi riproponiamo l'idea il volto identità di una sinistra romana unitaria
Che fa questo preoccupandosi di dialogare innanzitutto con le forze politiche della coalizione ma poi con la città con le forze sociali e al tempo stesso però innovatrice
Unitaria e innovatrice
E in questo guardate dove ritroviamo anche un'identità politica vide radici di sinistra a Roma
Che si ripropone alla città il si propone la città come la forza trainante di un processo di martore che noi vogliamo continuare
A rimettere in moto
Compagni quindi ne abbiamo davanti ancora
Un duro lavoro nelle prossime ore e ho finito per convincere gli indecisi per parlare a tutti
Lottare per il raggiungimento del quorum e lottare per la vittoria delle nostre indicazioni referente e poi apriremo nelle prossime settimane a partire dal primo giugno uno straordinario fatemi dire cantiere organizzativo del partito per lanciare la campagna dei congressi delle migliori tutte le istituzioni della città
Ponendo al centro del dibattito delle congressi delle unioni incerto dibattiti sulla politica ma anche e soprattutto un lavoro su di noi
Su come questo partito organizzato a Roma di verifica della nostra forza del nostro radicamento di discussione di studio di quelli che sono stati i risultati elettorali e per inventare anche una nuova forma partito un nuovo modo di stare tra la gente una nuova organizzazione in questa città e in linea prepariamoci
Per aver a luglio una gran festa dell'unità cittadina
Un grande evento popolare che quest'anno durerà un mese
Che dovrà avere impegnati e vedere impegnati innanzitutto centinaia e centinaia di volontari e di volontari per tornare a riproporre un grande evento popolare a Roma fatto di volontari idee e di cittadino
Vogliamo dedicare questa festa
Non hanno gli stessi ma al grande tema internazionale della pace della solidarietà internazionale
Vogliamo dedicarlo all'Africa vogliamo costruire un grande appuntamento popolare perché oltre a batterci per rinnovamento della città di Roma vogliamo costruire un partito che mostra anche il volto
Politico ed etico più nuovo internazionalismo che è parte viva della nostra identità queste quindi sono i nostri compiti con una barra e con un indirizzo che è chiaro essere unitari ma vedere della voglia di unità
La necessità e spingere per l'innovazione
E insieme per riorganizzare le nostre forze attraverso una discussione interna e per arrivare ripeto organizzare a luglio un grande evento cittadino mobilitiamo ci quindi anche in queste ore
Perché molto anche a Roma di quelli che saranno i risultati gli esiti elettorali
Come spesso accade in questo Paese in questa città dipenderanno dalla volta l'intelligenza la passione la fatica e il sudore dei militanti delle militanti dei Democratici di sinistra grazie
E ora la parola al compagno Walter Veltroni
Voi vi permetterebbe se io coglierò questa occasione
Per fare insieme naturalmente un discorso rivolto al spiegazione delle ragioni per le quali noi invitiamo a votare
In queste elezioni per sì al maggioritario non riceve cementi e per gli altri referendum nel modo che sapete
Ma per
Il quadrare
Questa scelta all'interno di un ragionamento politico sulla fase che stiamo diventa
Cercando di spiegare perché a questo punto questo referendum
A
Un doppio valore politico
Uno sugli aspetti che riguardano
L'assetto istituzionale nel nostro Paese sul sistema politico
E l'altro sui contenuti alla natura delle scelte di politica sociale che verranno fatte nel corso dei prossimi mesi
Guardate non è però affatto che questo referendum
Una partita politica nella quale si gioca un confronto tra maggioranza e opposizione
Non è però affatto non lo è nella sostanza
Lo ha informalmente
Non lo è perché gli schieramenti che sostengono l'uno il governo e l'altro l'opposizione
Si presentano a questo appuntamento
Gli uni agli altri con posizioni differenti
Dunque non lo ha formalmente perché è del tutto evidente che questo vizio italiano in base al quale qualsiasi elezione si svolge chiama in causa il governo è un vizio che non corrisponde allo spirito e alla natura
Soprattutto per ciò che riguarda un referendum di consultazioni elettorali che non sono consultazioni elettorali politico
A ragionare così
Il risultato che c'è stato in elezioni recentemente a Londra in tanti collegi di inglesi collegi elettorali inglesi per lezioni amministrative o i risultati che ci sono stati prima in Germania per le spese
Avrebbero dovuto comportare una richiesta di dimissioni da parte dell'opposizione che in quei Paesi non è avvenuto
C'è una ragione formale come ho detto ma c'è anche una ragione più sostanziale che riguarda il tipo di configurazione che il confronto politico attorno a questi referendum è venuto assumendo
Dunque questi referendum quest'anno quello elettorale
Avuto firme raccolte da un partito che fa parte dello schieramento di opposizione
A sostegno di questo referendum c'è uno schieramento vasto ed eterogeneo rinforzi
Contro questo referendum e il conto si articola in posizioni diverse c'è altrettanto uno schieramento vasto ed eterogeneo
Questo schieramento si biforca in una linea per il no che è una linea per esempio sostenuta da una parte dei partiti che fanno parte che stanno insieme a noi della maggioranza
E anche uno schieramento che invita esplicitamente all'astensione
Questo schieramento capeggiato da Silvio Berlusconi
Ma se si sta al merito questo appare nato i referendum sono per loro natura
Materia sulla quale è difficile immaginare di procedere attraverso una logica di schieramento e di collocazione in fondo se si guarda la storia delle prendono italiani non è stato così neanche quando i referendum erano i più duri
Più difficile penso a quello del settantaquattro divorzio a quello dello tanto uno sull'interruzione di gravidanza anche allora gli schieramenti di governo che allora governavano l'Italia si presentavano a quegli appuntamenti divisi e nella natura stessa dello strumento
Una sua dose di separazione da conflitto politico tradizionale
Ma c'è però qua cose in più
Cioè il fatto che attorno a questi referendum però ci gioca
Una partita di merito questa sì interessante
Guardate noi abbiamo detto credo che abbiamo fatto bene a impostare la campagna elettorale così che per noi il referendum non era la rivincita dell'elezione del sedici aprile
Che per noi questa campagna elettorale si sarebbe svolta sul merito e avrebbe avuto
La configurazione di un confronto tra partiti o da schieramenti abbiamo sostenuto che il governo non è in causa a fronte di un'argomentazione francamente risibile dell'opposizione che è stata usata ieri a Strasburgo argomentazione secondo la quale se quorum non si raggiunge Amato si deve dimettere se il quorum si raggiunge Amato si deve dimettere
Se il quorum non si raggiunge ha detto Berlusconi se il quorum si raggiunge ha vinto quindi
Ragionando così è chiaro che diciamo si sconfina in una dimensione più più più grottesca e più inquietante piuttosto che altro
Ma dobbiamo tenere nettamente separato e bene ha fatto già normato dirlo Lil destino del governo che aveva come compito quello di far svolgere il referendum
Dalla dall'esito di questa consultazione elettorale
Esito che a noi interessa per il merito
Ripeto se c'è una questione tra partiti questa questione tra partiti riguarda AN Forza Italia
E qui fatemi dire una cosa è vero dio solo sa quanto sento quanto detto questo problema la maggioranza di governo è particolarmente
All'abitudine di di discutere a voce alta o Planet di litigare oltre ogni ragionevole capacità di sopportazione
Però badate che se fosse successo nel centrosinistra ciò che sta accadendo nella destra gli affetti anche mediatici sarebbero stati sconvolgente
Dunque
Qui facciamo un atto la storia perché Sante perché bisogna tenerla di conto questa storia
Anche sapendo che questa storia parla palati politici abbastanza rapine
E tuttavia contano anche quei quando come noi saremo a giocare il quorum con l'imprevedibilità del risultato che
Oggi è si configura come un risultato del tutto appena
Dunque Forza Italia diceva che il maggioritario era la sua religione affermazione di Sco
Poi progressivamente dopo la vittoria centrosinistra questa posizione spuma
Fino ad arrivare ad una posizione di sostegno ad un sistema tedesco
L'anno scorso voi ricorderete ebbene ritrasmessa la
Il confronto televisivo la sera del referendum Berlusconi Trichet la prima parte quando sembrava che il quorum ci fosse lasciando intendere che forse in fondo se questo avveniva non era male appena si seppe che il quorum non c'era disse che aveva vinto
Tuttavia la seconda parte corrispondeva alla reale natura de la posizione politica di Forza Italia cioè forse e oggi su una posizione
Che oscilla tra due complessi
O la posizione chiaramente proporzionalista dirò tra un attimo perché o una posizione che tende a difendere l'attuale legge elettorale la legge mandare
Alleanza nazionale ha raccolto le firme per questo referendum ma è del tutto evidente che non sta facendo la campagna elettorale chiunque abbia nella memoria che cos'erano i muri di Roma
Durante la campagna elettorale per le elezioni regionali a sostegno del candidato fa il confronto con quello che sono le Mura di Roma oggi insomma a la stesura di uno scarso impegno io credo porta determinato dall'geni politiche Stoppelli
Il CCD l'anno Scoglio aveva fatto la campagna elettorale per i referendum quest'anno fa la campagna elettorale per l'astensione allo stesso referendum per di più questa volta promosso lavoro alleare
Berlusconi che ventiquattro marzo ha detto io andrò certamente a votare ora ha detto io mi asterrò Berlusconi che aveva sostenuto il referendum radicali ieri ha detto che se avesse votato avrebbe votato tutti no insomma solo perché diciamoci la verità io registro una certa
Una certa propensione a
All'implosione piuttosto che alla lotta politica che tutto questo non emerge con la necessaria forza la necessaria aggressività anche da parte nostra nei confronti di questa babele persino offensiva per gli elettori
Noi abbiamo sostenuto l'anno scorso i referendum con un atto di coraggio
Lo voglio ricordare anche perché come ho detto più volte considero quello considero quella una battuta d'arresto del processo non è ramo avviato nel Paese di cui parlerò tra cui è una gabbia un attimo
Non abbiamo scelto come abbi il coraggio di sostenere quelle prendo ci ha seguito la stragrande maggioranza del nostro elettorato il settantadue per cento e quest'anno sosteniamo i referendum allo stesso modo con la stessa coerenza
Ora perché a Berlusconi preferisce un sistema proporzionale preferisce il sistema proporzionale guardando la strategia preferisce la legge Mattarella guardando all'oggi
Sulla base della legge Mattarella proiettando i dati delle elezioni regionali del due mila ci sono delle regioni italiane alle quali Berlusconi presume lo ha detto testualmente ha detto con la legge ma tale lei il nord e il nostro Berlusconi presume di poter ottenere un risultato elettorale sostanzialmente monocolore un po'come può nel novantaquattro Lombardia novantaquattro ci fu un solo parlamentare eletto dai progressisti
Immagina proiettando con risultati dopo alleanza diabolica di poter avere un risultato
Qualora passasse non dico la legge elettorale che noi proponiamo ma anche il meccanismo auto cattivo di questo ferendo un così non sarebbe perché per la logica del prelievo di secondi migliori eletti la posizione della rappresentanza parlamentare nel Dorda sarebbe inevitabilmente articolo
Questo asse Berlusconi fa il calcolo di breve periodo se fa un calcolo di più lungo periodo è chiaro che sua propensione
E per il proporzionale
Perché in proporzione guardate io non sono tra quelli che demonizziamo i sistemi elettorali io francamente la ideologizzazione la discussione sistemi elettorali la considero inutile sistemi elettorali sono vestiti che si mettono in ragione della stagione di sicuro non sono bandiere da sventolare sono funzioni di una determinata stagione del sistema politico di un singolo Paese
Tanto è vero che guardate nella storia la democrazia europea ci sono diversi sistemi elettorali che di volta in volta pensata la storia francese
Pastore passaggio dalla Quarta alla Quinta Repubblica ho pensato alla storia dell'evoluzione di sì elettorali di altri paesi troverete il segno più un rapporto di tensione tra evoluzione politica e regole del gioco
Ma perché oggi il proporzionale viene sostenuto da Berlusconi
Come la soluzione migliore per i problemi italiani perché il proporzionale tende a riconfigurare una geografia politica per tipo di quella degli anni ottanta
E nessuno si faccia come posso dire stupire o sorprendere dalla proposta di una soglia di sbarramento al cinque per cento
Se non altro per un motivo che la soglia di sbarramento al quattro per cento già c'è
E non ha evitato la frammentazione
I piccoli partiti si mettono insieme per superare il quattro il cinque per cento e il giorno dopo si dividono che non è uno sbarramento con trova frammentazione
Il sistema proporzionale tanto più un sistema proporzionale che non sarebbe quello dell'elezione dei sindaci e dei presidenti delle Regioni
Perché la c'è un meccanismo di tipo presidenziale il sindaco il presidente della Regione sono presidenti eletti direttamente noi avremmo solamente perché non c'è il tempo di fare una riforma costituzionale evidentemente
Qui non era ma solo un sistema proporzionale che cosa succede dal punto di vista della geografia politica del Paese
Si rimuove
Ciò che si ritiene giustamente si ritiene essere stata la Regione strutturale della vittoria del centrosinistra e cioè il bipolarismo
La storia politica italiana ecco un po'il ragionamento che vorrei fare
Nella storia politica italiana
Il maggioritario e il bipolarismo sono stato lo strumento con il quale si è costruito un equilibrio politico dentro il quale la sinistra italiana ha potuto per la prima volta diventare forza di governo
Non si deve mai dimenticare che la nascita del PDS
E la scelta dell'abbandono di un sistema proporzionale consociativo e la scelta di una democrazia bipolare dell'alternanza insieme sta la prima grande battaglia del PDS
Fu su questo terreno nel mille novecentonovantuno sostegno a quel piccolo referendum sull'abolizione delle preferenze dica quello per il quale Craxi disse andiamo tutti al mare e che nella sua dinamica comitato promotore e pochi partiti che lo sostenevano noi tra questi due contro il campo allora sembrava assolutamente preponderante divise esperimento quella vittoria bisogno da pub la Società italiana di rompere la cappa di piombo nella quale ci si sentiva costretto si è poi con i referendum successivo dato il via ad un sistema maggioritario seppure imperfetto e si è costituito bipolare
Io la voglio dire molto esplicitamente il sistema bipolare e il tema dentro il quale la sinistra possibilità di governo il sistema proporzionale è un sistema che rifà la geografia politica spostando l'accento luce il centro con sistema proporzionale diventa l'arbitro tra vita politica del Paese
è il centro che deciderà le
Non è più il bipolarismo con la decisione degli elettori no è il centro il cui Stati maggior decidono di volta in volta con chi allearsi con la destra o con la sinistra
E attenzione che si passasse un'idea di tipo proporzionale
Il centro del quale stiamo parlando temo che assomiglierebbe di più al Partito Popolare Europeo che Ali configurazioni delle quali si parla seppure un po'confusamente in questi giorni
Cioè ci potrebbe essere l'idea di un centro che comprende Forza Italia
Che potrebbe raccogliere consenso tale da poter poi come in una sorta di
Di concessione a dei valletti
Immaginare di stabilire relazioni tra il centro e la destra o la sinistra in una fogna una posizione assolutamente subalterno
Questo scenario lo scenario che noi dobbiamo aver di conto è la vecchia politica andreottiana dei due forni allora la politica dei due forni non si poté appare compiutamente perché una parte delle panetterie diciamo così aveva problemi di praticabilità per ragioni di carattere politico ideologico oggi che tutti in Italia
Da Rifondazione comunista fino all'estrema destra hanno partecipato ad un'esperienza di governo per un centro che voglia farsi autonomo e indipendente è una condizione ottimale poter distribuire grazie ai benefici da una parte dalla io considererei questo scenario un'involuzione molto seria del sistema politico italiano e lo considererei per la sinistra l'anticamera di una lunga marcia segnata o dalla subalternità
O dalla subalternità politico culturale oppure da un autogol vocazione all'opposizione per un periodo non determinato di anni per questo io l'anno scorso
Scesi di proporre al partito di sostenere comporta quella di dare forza referente
E vorrei ricordare che noi andammo a quel referendum per la memoria ogni tanto fa giustizia anche delle cose migliori che mi faccia
Andammo a quel referendum avendo approvato in sede di Consiglio dei ministri col consenso di tutta la maggioranza un disegno di legge di riforma del sistema elettorale atto più turno con ballottaggio a due esattamente la nostra opposizione
E se quel referendum diciamoci la verità e anche tutta la la la la grande amica della sinistra era convinta della scelta di quel referendum ma segue referendum forse passato
Noi oggi avremmo avuto al tempo stesso la sconfitta di Berlusconi è un sistema elettorale a doppio turno e la storia politica di questo Paese sarebbe cambiata radicalmente purtroppo la politica a questa spietatezza lo perdona
Le occasioni perdute
Le occasioni perdute si ripresenta nulla format talvolta inquietante di di problemi di di di sfide mancate con regolarità qualche tempo dopo
Noi oggi però dobbiamo fare uno sforzo perché ne va dell'omologazione del sistema politico italiano di della fisionomia della sinistra
Io non voglio vedete ho tolto di mezzo le partite politiche partitiche
Tutto ciò che attiene il governo non c'entra nulla e non c'entra nulla il governo c'è e ci sarà dopo il referendum quindi questo è fuori discussione e non c'è una partita tra noi nel poco c'è una partita interna al Polo se l'avete Rossella regoleranno nome riporta francamente quello che a me preoccupa il merito cioè la fisionomia della nostra collocazione strategica nella società italiana come sinistra come centrosinistra
Per questo io continuò a dire che noi dovremmo concentrare lo sforzo per cercare di far passare questo referendum e facendo passare questo referendum creare le condizioni per una nuova legge elettorale guardate io so che c'è un problema che considero un problema reale rifondazione comunista per esempio dice ma se passa il referendum noi veniamo cancellati dobbiamo partecipare inevitabilmente a qualche coalizione è un problema reale
è un problema reale
Però è un problema che potrà essere affrontato solo se referendum passerà perché se i referendum passerà allora si potrà mettere mano ad una legge elettorale della quale di più a un attimo o quali secondo me dovrebbero essere caratteristiche ma se il referendum non passerà noi rischiamo di avere una consultazione elettorale giocata
Immagino che anche qui Rifondazione sul breve periodo possa pensare che gli convenga mai mangino spero perlomeno che nessuno sogni di avere un paese governato da Berlusconi per poter fare una migliore opposizione penso che dovrebbe essere chiaro gli all'effetto della scelta sventurata di aprire la crisi del governo Prodi nell'ottobre del mille novecentonovantotto noi siamo ancora alle prese con gli affetti della decisione di Bertinotti di quel momento
Tuttavia io mi rendo conto che questo problema ce e allora ciò a cui si sta pensando la legge elettorale a doppio turno sicuramente rispondeva a questo problema ciò a cui si sta pensando ciò a cui stiamo pensando noire o modello di legge elettorale che abbia alcune caratteristiche che riassumo brevemente prima caratteristica
I governi vengono scelti dai cittadini
Guardate questo è il punto sul quale c'è maggiore distanza oggi tra lo più e pubblica il sistema politico io Lamberto drammaticamente la band talvolta sento persino l'imbarazzo di partecipare a riunioni avverti Scilla cui il cui messaggio è esattamente l'opposto di quello che la nuova politica di cui noi siamo l'espressione
Guardate questo è il problema fondamentale del Paese nella politica di questo Paese essendo chiaro ciò che è chiaro che non è vero che c'è maggiore partecipazione elettorale col proporzionale minore col maggioritario perché abbiamo visto che così non è anche in Italia
è chiaro però che o i governi la luce dei governi viene accesa una volta ogni cinque anni dei cittadini e spenta ho riacceso ci anni dopo
Oppure il vizio antico e genetico della politica italiana cioè l'idea che essere un partito significa avere nelle mani la chiavetta dell'ossigeno di un governo punto e basta
Questa idea non verrà debellate
Noi siamo vittime
Anche noi che pure siamo in una situazione di
Maggioritario precario siamo vittime di questa situazione
Diciamoci la verità la legge Mattarella della sua ambiguità non ha funzionato nel novantaquattro quando ha portato a quell'accordo volo lega che è durato semestre ma neanche per noi
La legge Mattarella fa vincitore ma non fa un Governo noi per vincere lezione novantasei abbiamo tutto un'alleanza che non aveva una base programmatica che era fondata sul regime delle desistenze e finché c'è stato il vincolo europeo quello funzionale appena il vincolo europeo è scemato quell'alleanza che non aveva basi programmatiche solide si è liquefatto
E quella norma quella legge
La legge Mattarella fatta per il settantacinque per cento il maggioritario per il venticinque per cento il proporzionale
Ha avuto l'effetto di creare una condizione nella quale come nel tempo del proporzionale in sei anni abbiamo avuto sei come noi che pure abbiamo governato bene e non ci sarà risultato elettorale potrà cancellare questo dato che rimane e la storia di questo Paese noi che pure abbiamo governato bene abbiamo avuto quattro governi in quattro
Negli altri paesi non è così
Negli altri Paesi si vota una volta chi governa governa e la volta dopo si vede se ha fatto bene o se ha fatto male o noi porteremo questo nostro Paese lì
Oppure come in un elastico quando si tende molto l'elastico e poi lo si lascia il ritorno è particolarmente violenti
E pensate un proporzionale con un sistema politico frammentato come quello di oggi con i partiti personali i partiti a scadenza come lo yogurt i partiti tutta questa conformazione di un sistema politico impazzito col proporzionale
Sarebbe
Difficilmente governabile essendo ancora residualmente diciamo speriamo con questa legge regionale la transizione deve finire
E deve finire verso un sistema in cui questo il primo punto chi vince le elezioni viene portato a cinquantacinque per cento dei seggi
Ai riguarda Sironi prende il cinquantacinque per cento e coglierne per cinque anni ponte
Ci rivediamo tra cinque anni vinca l'uno o vinca l'altro
Secondo
L'indicazione del nome del premier e io aggiungo del vicepremier sulla scherza
Terzo garanzia di pluralismo politico un problema reale a cui bisognerà dare rappresentanza non necessariamente attraverso le formule di diritto di tribuna le quali si è pensato
Allora io penso che questo si possa fare con una legge elettorale a doppio turno ma sono disposto siamo disposti ad ascoltare altre ipotesi altri barriere di altri meccanismi che però rispondano a questi principi ispirati ad una legge maggiori
Con referendum questo si potrà fare se non ci sono referendum noi avremo due fenomeni uno sì sì sì blinderà l'attuale legge elettorale questa sarà la sostanza
Secondo comincerà germogliare questo movimento underground che c'è nella società politica italiana per la costruzione di un nuovo ciclo
Ora io non voglio ripetere qui ciò che abbiamo detto in questi giorni
Cioè io non ho nessuna contrarietà siccome a tutte le linee di maggioranza quando si diceva rilanciamo la coalizione qualcuno diceva e ma prima di rilanciare la coalizione bisogna che quelli che sono più vicini nel cielo io ho detto fate unitevi aggregati vi fate quel che volete un partito una federazione ma anche a Bologna
Purché stia nel centrosinistra
Purché stia dentro la coalizione
è un'altra cosa
Dal proposito che secondo me troverebbe alimenti c'è e dunque troverebbe alimento da una sconfitta del referendum e da una ria emersione l'Aspica giornalista cioè l'idea del centro che fa per conto suo
Stare dentro la coalizione con un centro organizzato e ragionevole e d'altra parte fu così anche nel novantasei diciamoci richiami Maurya ricorrevano mano Prodi si presentò alla testa una lista
Che era una lista di polari per Prodi
Io poi penso l'ho detto lo ripeto lo voglio dire oggi
Io penso che qualcosa del genere dovrebbe avvenire anche a sinistra
Immaginiamo che referendum non passa
Immaginiamo che rimanga la legge Mattarella immaginiamo che rimanga nel cuore lo sbarramento al quattro per cento
L'altra volta leggi proporzionali gran parte dei partiti della nostra coalizione si presentò da solo
E poi show molte decine di migliaia di voti
Possiamo immaginare trovarci nella menzione per rifare questo
O non dobbiamo invece al di là del tornaconto elettorale
Mettere in moto un processo politico
Io l'ho detto in questo anno e mezzo lo ripeto io sono preoccupato del fatto che la sinistra nonostante noi siamo cresciuti elettoralmente ma la sinistra italiana è ancora troppo piccola
Troppo piccola e troppo divise troppo frammentata
è possibile immaginare a sinistra
Nel riconoscimento dal fatto che ci sono e ci saranno diversi partiti e quindi senza che nessuno si incomincia a preoccupare del fatto che i DS vogliono annettere egemonizzare tutte quelle parole che sia comprano secondo me in era un po'
Sproporzionata
Immaginare che si possa creare le condizioni per una convergenza politico-programmatica tra le diverse forze
Della sinistra che fanno parte del centrosinistra immaginando di potersi presentare alle prossime elezioni in maniera non dispersa e non tale
Da far perdere nell'aria i vuoti di alcune decine di migliaia di elettori del centrosinistra
Io penso che questo sarebbe ragionevole
E penso che se ci sarà una coalizione forte ma questo sapete non dipende solo da noi noi quello che potevamo fare quello che possiamo fare facciamo
Ha un senso anche l'idea di una riorganizzazione la geografia politica interna lungo questo schema
Però a condizione che sia chiaro il bipolarismo
Perché altrimenti il rischio di uno slittamento verso posizioni di centro e molto ora sarà interessante vedere il dato delle prende dunque io vorrei fare una considerazione se volete più di carattere numerico ma che racchiude anche una considerazione di carattere politico
L'anno scorso dopo optare per il sì ventitré andarono a votare ventitré milioni di italiani
C'era la guerra a condizione molto difficile a campagna elettorale praticamente un sesto
Eppure ventitré milioni italiani uscirono di casa dare un ammontare tecnici
Noi vincemmo quel referendum
Perché quel referendum fu vinto
Oggi non abbiamo il decreto che cancella morti e dispersi dalle liste se quel decreto fosse stato com'era ragionevole che fosse indico allora noi avremmo vinto con referendum probabilmente l'avevamo persino vinto spesso poiché abbiamo le cose sono andate in alto modo ma
Per quante erano Chiocchetti le le cifre che manca centoventi mila centoventi mila votanti noi non raggiungemmo il cuoco
Allora
Sarà interessante vedere risultato questa perché c'è il trenta per cento degli italiani che non va più a votare quale che sia l'elezione di Cisco
Ormai hanno staccato la spina
Naturalmente
E così in tutta Europa e così in tutte le democrazie siamo anzi siamo ancora il Paese che potrà di più però c'è un trenta per cento che ormai
Non ci sente non vuole partecipare
Sarà interessante lire e quindi quel trenta per cento ma reclutate tra i proporzionalisti
Quelli non vanno a votare per elezioni politiche comunali regionali per selezione non ci sono quindi togliamoli sarà interessante vedere a quanto arriverà l'astensione
Tenendo conto che l'indicazione per l'attenzione viene da uno schieramento che contiene il ventisei per cento il progetto il sei per cento Rifondazione Comunista
Il quattro e mezzo percento della Libia il due per cento del CCD precetto che ci più insomma una roba che arriva attorno al quaranta quarantacinque per cento
Sarà interessante vedere se quel quarantacinque per cento si aggiungerà al trenta per cento
In quel caso coloro che fanno l'invito alla specialismo potranno dire che loro invito è stato colto
Ma se invece il quorum si giocherà
Per una differenza perché avverto guardate io
Come si sa non guarda i sondaggi
Credo che tutti quanti dobbiamo sapere che i sondaggi fanno fare grandi errori prendiamo l'esempio più lontano codici di sciolse le Camere avendo in mano dei sondaggi che davano interno un po'a destra si trovò sospenda presidente ci sono anche altri casi ma insomma i sondaggi sono una supplenza la capacità di ascolto nella società
E noi dobbiamo invece avere un po'di più però le chiappe
I sondaggi dicono che probabilmente la partita per ma sarà interessante vedere il dato ad appena città cioè come quale degli appelli sarà stato maggiormente accolto si farà la somma di quelli dei partiti che hanno dato indicazione di votare per il sì e dei partiti che hanno dato indicazione per l'astensione poi vedremo quale dei due appelli è stato maggiormente Racco
Anche perché vedete col ventinove per cento a Londra degli elettori hanno eletto il sindaco di Roma
Di quel ventinove per cento Livingstone peso il trentanove per cento quindi il quindici per cento degli elettori londinesi ha espresso così in Italia ventitré milioni di italiani cioè il quarantanove virgola nove che è andato a potare
Ha praticamente visto inutile il proprio sforzo ma se poi chiedete agli italiani
Siete a favore di un sistema che fa scegliere il Governo i cittadini che riduce la frammentazione del sistema politico
E che si mette questo chiacchiericcio di una politica autoreferenziale piccola misera
E privata di valori progetti e programmi Kehoe ammorba la la vita politica del Paese io sono convinto che si sarebbero anche più di ventitré milioni per solo che la questione di merito depurata dalla conflitto politico ideologico forse misura
Per tutte queste ragioni io penso che il sì a questo referendum sia un sì importante dentro questo sì
Qualche misura la prospettiva strategica della sinistra così come si è configurata nel corso di questo decimo
Ma è importante anche i referendum sui licenziamenti
è importante per il messaggio che manda se qualcuno pensasse che è bene non andare a votare perché così magari non passa neanche i referendum sui licenziamenti sbaglio
Intanto perché sono sempre calcoli azzardare magari poi con un passato e se non sono andati a votare questi che avrebbero votato no magari si rischia di trovarsi con qualche sorpresa nel look
Secondo che effetto avrebbe se ci fosse nelle urne è un bilanciarsi di si è mosso un referendum come questo che pone alla radice un tema quello dell'equilibrio tra flessibilità e diritti che si può risolvere in due modi o rimuovendo i secondi o armonizzando il primo aspetto il secondo come noci proponi
Io invito a pensare che la difesa dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori che deve avvenire nel contesto di un ripensamento complessivo dello Statuto dei lavoratori
Perché non c'è dubbio che oggi il lavoro è cambiato e non c'è dubbio che oggi c'è una popolazione di nuovi lavoratori
Che
Esprime una condizione professionale che non è quella tradizionale di lavoro dipendente
E che però non di meno ha bisogno di vedere tutelari di diritti e garanzie
Ma è chiaro che questo può profilo si può definire meglio se referendum sui licenziamenti non passerà
Piuttosto che se dovesse avvenire il contrario se dovesse passare con il sì a questo referendum una linea di semplificazione brutale
Allo stesso modo importante il no al referendum sul finanziamento dei partiti perché non c'è Paese democratico soprattutto Paese democratico non ci sia uno squilibrio di forze come quello italiano in cui i partiti non vengano finanziati pubblica
Ma abbiamo poche ore davanti
Io penso che quello che possiamo fare in queste poche ore dobbiamo fa rivendico una cosa è stata una campagna elettorale breve
Ma i DS sono l'unico partito che si è impegnato con coerenza anche di questa campagna elettorale
Lei sito che ci interesserà sarà un esito di merito non sarà un
Una partita politica o partitica ci interesserà all'esito di merito
Quell'estro di merito che ci spingerà in ogni caso a dire a dire anche al Polo che bisogna fare in Parlamento una nuova legge elettorale per non andare a votare con l'attuale legge
Ma questo sarà più facile sarà più possibile se passa Mrs
E dentro questo naturalmente c'è e finisco
Anche la questione più di fondo che riguarda
La sfida del
Guardate
Nell'analisi dei dati del sedici aprile ci sono delle cose interessanti
Perché ogni tanto si fanno anche tra di noi delle discussioni fondate
Sui titoli o sulle impressioni io sono andato a guardarli bene l'idea
E i dati per esempio dicono due cose che non sempre hanno fanno trovato cittadinanza fosse espressione primo dicono che nel nord il centrosinistra avanza i DS avanzano particolarmente in tutto il Nord avanzano sulle europee e a siamo persino sulla politica del novantasei
Il problema è che nel Nord l'alleanza tra il Polo e la lega rende questo incremento di voti del tutto super
E tuttavia se dobbiamo contare le teste e bisogna farlo per capire il trend nel nord c'è un'evoluzione del consenso elettorale attorno a sinistra e attorno al centrosinistra
Secondo dato complessivamente il centrosinistra mantiene sia i progressisti nel novantaquattro sia poi le regionali del novantacinque le europee del novantanove
Le regionali del due mila con un piccolo incremento mantiene più o meno la stessa cifra undici milioni e mezzo dodici milioni vota
C'è un solo piccolo
Le elezioni del novantasei quando noi prendiamo quattordici milioni e mezzo di
Questo ci dovrebbe
Far capire per per chi ancora non ne fosse convinto
Che l'idea di immaginare che il futuro della sinistra possa essere una sorta di o di subalternità rispetto a un centro porta o di arroccamento settario di chiusura autoreferenziale sono due prospettive dei alle quali la sinistra come non l'abbiamo costruita cioè una sinistra che è stata forte dal punto di vista delle idee e dei valori dei programmi ha dato vita ad un'esperienza riformatrice straordinaria come quella dei governi Prodi e D'Alema quella sinistra rischierebbe di subire con l'arresto molto
Per questo io insisto sul fatto che è del tutto evidente che dal voto risulta la necessità di una correzione di indirizzi anche nell'azione di governo
Perché forse si è prestato da parte di tutti noi grande attenzione la dimensione macroeconomica ai dati alle tendenze alle riprese economiche
Piuttosto che misurare con testardaggine ciò che di quelle cifre arrivata nelle case degli italiani
A lotta alla burocrazia la difesa della sicurezza dei cittadini l'investimento sulla condizione professionale degli insegnanti sulla riformare la scuola il trasformare gli ospedali e luoghi vivibili
Sono tutte cose sulle quali oggi si deve aprire non un minore riformismo francamente preoccupazione che io non avrei questo momento ma un'accelerazione riformista
Che faccia sentire di più la capacità d'esperienza di governo tra sinistra di cambiare qui e ora le condizioni materiali di vita dei cittadini dentro disegno che è quello no quello che sta nel nostro DNA
Crescita e dinamismo della Società ma costruzione di opportunità e lotta all'ingiustizia sociale
Questo assegno per vedersi ancora ha bisogno di essere dentro uno schema bipolare
Ha bisogno di un'alleanza con il centro concentro si in qualche misura vincolato hanno sganciarsi a non collocarsi in una sorta di limbo
Un centro che sia culturalmente e politicamente in sintonia con
Con l'idea di una coalizione riformista dei
Non è un contenitore dal quale diciamo ci separano i contenuti i contenuti li abbiamo scritti nella nostra azione di governo di possiamo sciogliere ulteriormente un lavoro programmatico
Ma conta anche la chiarezza la sintonia l'intensità e l'ispirazione
Dell'alleanza forze diverse guardate a destra sono come abbiamo visto divisi su tutto ma trasmettono una grande sensazione di vita
Noi siamo probabilmente molto più vittima trasmettiamo una sensazione di confusione disomogeneità che non è la causa dei risultati elettorali e le petto della esplosione della Grande alleanza che avemmo nel novantasei e che tuttavia richiede oggi uno scatto urgente il radicale per poter corrispondere
Se il referendum ci darà la forza per farlo ad un'ulteriore evoluzione bipolare del paese per tutte queste ragioni
Che Punzi e un monito particolare sono importanti per il nostro Paese per il suo assetto istituzionale per il futuro delle sue politiche sociali sono importanti per evitare che possano realizzarsi ciò che Berlusconi ha detto in questi giorni guardate non so se vi è sfuggito
Ma Berlusconi ha detto a me non me ne importa niente delle prime sulla giustizia perché poi quando governo ci penso io a riformare la giustizia a me non me ne importa niente referendum elettorale perché quanto quando governo
La cambio io la legge elettorale non me ne importa niente del referendum sulla politica sociale perché poi quando governo a cambio io la politica sociale
Ecco io vorrei che ci fosse coscienza di questo e ci fosse la reazione necessaria
Mi auguro che ci sia e mi auguro che il voto di domenica prossima
Con la vittoria giudizi e con la vittoria di un noi con le indicazioni che abbiamo dato per gli altri referendum possa imprimere un'accelerazione all'evoluzione bipolare e riformismo di questo nostro Paese
Torbido
Siamo Walter Veltroni e voglio ricordare un appuntamento particolarmente significativo per tutti i nomi
Sabato alle ore undici in via Salaria il ricordo dell'uccisione di Massimo D'Antona
Ci sarà una colorazione a qui credo che sia importante non solo essere presenti in un momento particolarmente intenso anche rispetto agli sviluppi dell'indagine un appuntamento che credo proprio anche rispetta le conclusioni di Walter Veltroni dice quanto ancora abbiamo stare anche su alcuni dei terzini contenuto e ringrazio compagna Veltroni Nicola Zingaretti ieri innanzitutto i due abbiamo ancora un po'di ore per poter lavorare