Lo stato dell'economia italiana con particolare riferimento alla spesa pubblica e alla questione delle politiche di parità di bilancio. La privatizzione della telefonia e la gara per la concessione delle licenze per i telefonini UMTS. Cosa cambierebbe per l'economia italiana con la vittoria del centrodestra alle prossime elezioni politiche?

Professor Mario Baldassarri economista ben noto agli ascoltatori di radio radicale all'Alitalia sembra che stia agganciando il treno delle ripresa internazionale forse uno degli ultimi vagoni magari con tassi di crescita inferiore ad altri e con qualche problema anche sul fronte dei tassi d'interesse che stanno aumentando e che creeranno magari qualche problema bilancio pubblico
In questo quadro economico il Governo Amato sembra in ottima salute
Il il Polo anzi la Casa delle Libertà sembra voler rimandare qualunque cosa adducono elezioni politiche che sperano di vincere alla grande non c'è il rischio di perdere l'opportunità l'occasione data la Cuesta ha finestra della congiuntura economica positiva per mettere a posto delle cose che strutturalmente tutti sanno che devono essere sistemate
Beh e certamente sì questo rischio c'è anche perché
Questi nodi strutturali li conosciamo da tanti anni anzi riconosciamo da troppi anni
In realtà di finestre
Negli anni passati ne abbiamo perse parecchie e l'ultima sia persa si è aperta
Due anni fa grosso modo
E cioè quella finestra che nel momento in cui siamo entrati nell'Euro ci ha consentito di abbattere It ah sì all'inflazione e quindi di in qualche modo superare l'emergenza finanziaria
Riequilibrare il bilancio pubblico tenere sotto con torno all'inflazione ma sappiamo che quella era soltanto la prima pietra della costruzione e la costruzione di un percorso serio di crescita l'occupazione ieri equilibrio anche sul territorio nei confronti anche in termini intergenerazionali quindi Giovanni il Sud ebbene questo percorso solito non puoi dipendere dal
Ripresa congiunturale questa è un po'l'illusione degli ultimi due anni illusione e cioè che il miglioramento delle condizioni economiche europee ed internazionali ci possa dare quel dividendo in più che possiamo spendere per mettere a posto ma ecco
Uso in casa nostra senza fare le riforme strutturali è
è vero esattamente l'opposto non è il dividendo della ripresa ciclica che possiamo e dobbiamo spendere fa con le riforme strutturali dove amo costruire i dividendi del futuro è questo il punto che di da questo punto di vista certo che la fragilità della situazione politica e il rischio che ci si trascini ancora per un anno in condizioni Gentili vedi non di non scelta di non possibilità di scegliere e e pericoloso proprio perché quella finestra favorevole sul piano internazionale può rischiare di chiudersi da un lato le prospettive sono positive l'euro
Ripresa gli Stati Uniti stanno frenando ma mantengono un buon ritmo di crescita l'Asia ha superato le proprie crisi ed è in fase di grossa sviluppo e anche l'America Latina
Quindi questo è l'aspetto positivo però proprio perché per la una volta dopo vent'anni l'intero mondo sta crescendo all'orizzonte possono esserci pericoli inflazionistici non li vediamo ancora ovviamente sui prezzi al consumo salvo rimbalzo dovuto al prezzo del petrolio però ricoprì ce la fa vedere sui prezzi delle materie prime di base che sta tormentando al venti trenta per cento all'anno e quindi questo porta immediatamente a capire che quella fase però l'onorevole di bassi tassi di interesse si è esaurita e che forse avremmo una fa se di quanto meno sui tassi interesse internazionali in ascesa e allora proprio perché noi che siamo un Paese ad alto debito pubblico siamo stati avvantaggiati enormemente dall'abbassamento dei tassi quattro quinti del nostro riequilibrio finanziario provengono dalla riduzione dei tassi d'interesse si aprono anche quel Paese che sarebbe penalizzato fortemente da una fase di ripresa i tassi d'interesse quindi ancora più urgente farci trovare da questa vettura
Le fasi di ascesa dei tassi d'interesse in condizioni strutturali più solide ma qui la politica ai suoi tempi e purtroppo questi sono sempre più lenti più ritardati rispetto ai tempi e alle
Si chiese dell'economia ma direi della società civile
Fra le riforme strutturali da fare
In qualche modo abbiate forse negli ultimi anni c'è quella della privatizzazione del settore pubblico
Più ampio al mondo almeno fra paesi occidentali
Ecco queste deliberazioni in parte sono state fatte ma in parte vengono spacciate per privatizzazioni
Direi che le nelle forme di privatizzazione parziale e quindi significa della creazione in pratica di aziende come si chiamava una volta a partecipazione statale ma ferreo controllo pubblico ecco lei come vede questo aspetto lei è contento di come sono andate le cose oppure
A qualche perplessità ma io direi non è una scelta ideologica questa storia del Stato mercato lo stato privato eccetera è un dato di fatto va be'abbiamo portato lo Stato in tutta Europa anche noi in Italia
Ad avere un peso della spesa pubblica del cinquanta per cento del PIL poi siamo stati ovviamente costretti a portare anche la pressione fiscale attorno a quarantasette quarantotto per cento del PIL e allora delle due l'una o Lost dato che gestisce intermedia metà del PIL nazionale già metà del reddito nazionale dimostra facendo questa opera di essere in grado di fare lui sviluppo occupazione e benessere giustizia e mi pare che consuntivo di destini decenni non non dimostri questo perché fa opera di trasferimento di risorse a volte creando più giustizia e meno giustizia e dall'altra parte è evidente l'azione di freno che questa star do soverchiante provoca sulle capacità di crescita di sviluppo e quindi anche sulle capacità di progresso civile allora ripeto non è una scelta ideologica eh preso atto di uno stato
Che Tobin ha troppo l'economia e i cittadini le famiglie le imprese occorre rifare il patto tra Stato e cittadini in questo senso la prima delle privatizzazioni da questo punto di vista è l'abbassamento serio e strutturale della pressione fiscale cioè lo spostamento del confine nelle risorse tra lo Stato da una parte e cittadini prese le famiglie dall'altra cioè l'abbassamento della pressione fiscale che ovviamente a come società politiche di fondo seria e trasparente la riforma sul fronte della spesa pubblica perché promettere abbassamenti fiscali è semplice promette lì come dobbiamo fare in equilibrio di bilancio non gravando sul deficit e sul debito significa Politi la mente avere il coraggio di proporre riforme serie sul fronte della spesa pubblica questa è la prima dopodiché però oltre al peso del bilancio pubblico noi nell'economia abbiamo iniettato stato a e attraverso imprese pubbliche strutture pubbliche che sono statali locali dei trasporti dei servizi il servizio sanitario nazionale e quant'altro spesso giustificandolo come soddisfacimento di bisogni collettivi e venti è la grande ipocrisia i bisogni collettivi servizi di pubblica utilità vanno guardati dall'alto della domanda dall'ATO il soddisfacimento dei bisogni e il fatto che automaticamente quando c'è un'impresa pubblica e bisogni siano soddisfatti per i cittadini e assolutamente falso perché ciascuno di noi lo verifica tutti i giorni però dobbiamo scindere questo concetto tra quali sono i soggetti che producono i servizi vispe tra i soggetti cittadini utenti consumatori che debbono ricevere i servizi ecco allora il processo di privatizzazione e liberalizzazione perché non si tratta di trasformare Monopoli nazionali o locali può Ricci i monopoli nazionali o locali privati ma si tratta di iniettare più mercato nelle funzioni pubbliche
Però occorre anche poi iniettare più stato cioè più regole nel mercato perché spesso ci rendiamo conto sotto gli occhi di tutti che uno stato prevaricante è un mercato di potere monopolistico vanno a braccetto ed insieme la mettono in tasca cittadino utente consumatore con
Ma tale ecco a proposito appunto delle modalità in cui per restituito al mercato una parte dell'economia monopolizzata in passato dal settore pubblico si ha la sensazione che talvolta ma anche un po'di trasparenza quando per esempio si vuole costituire un nocciolo duro c'era il rischio che vengano scelti come azioniste di controllo le persone o le aziende più gradite al governo in carica o quando per esempio come nel caso della decenza per i telefonini UMTS a un certo punto si decide che no che la cifra giusta non è più una ma è un'altra sembra quasi che invece di di voler fare un'asta è l'unico modo per dare al mercato e all'intero del mercato atti venerabile le maggiori possibilità sembra quasi che sia un modo per risolvere polemica Penati Pubblico anche questa asta questa trattativa sui telefoni lei cosa penso da domenica esattamente quello che lei accennava le privatizzazioni e le liberalizzazioni non hanno nulla a che vedere con le entrate dello Stato e con l'equilibrio
Nel bilancio dello spazio fare le privatizzazioni e le liberalizzazioni non significa fare cassa significa costruire una struttura di mercato più capace di servire i cittadini con beni e servizi a quali la più alta e a prezzi più bassi e qui non è un principio anche qui ideologico ma è chiaro principio di trasparenza grido mistificazione
Faccio riferimento al caso a due casi quello delle telecomunicazioni quello del dei telefonini di terza generazione l'UMTS bene nel caso dei telefoni ecco così come li conosciamo non possiamo dimenticare che quando si è privatizzata la tele e come lei giustamente ha ricordato in una prima fase sia privatizzata dando l'auto blu Bettino i soliti noti che peraltro avevano quote dello zero cinque zero sei per cento Pizia privatizzata senza che neanche i privati pagassero in un certo senso la quota vera di controllo della società
Nello stesso momento per aprire alla concorrenza perché questo è il principio si privatizza e poi si liberalizza per aprire alla concorrenza si è data dalla ulteriore concessione ad un nuovo gestore che si chiamava affluente
E questo nuovo gestore nessuno ha detto nulla ma questo nuovo gestore Wind in concorrenza con la Telecom ex pubblica diventata privata e con la Omnitel privata ma posseduta dentro da bande armate tedesche questa può la società Wind era al cinquanta per cento dell'ENEL azienda di Stato italiana al venticinque per cento di France Telecom azienda di Stato francese e il venticinque per cento di Deutsche Telekom azienda di Stato tedesca al ora qui dobbiamo chiarirci le cose insomma se si privatizza e si liberalizza non si può fare il gioco delle tre carte privatizzando una carta e poi rimettendo in mano di un'azienda pubblica la seconda o la terza casa dato il caso proprio di te ripulite la segretazione UMTS e per nostra fortuna il governo inglese di Tony Blair proprio dei mesi scorsi
Ha proceduto ad un'asta pubblica trasparente tant'è che c'era e c'è ancora oggi un sito in internet sul quale chiunque al mondo poteva andare a vedere le diverse fasi dell'asta per le concessioni delle cinque licenze UMTS in quel momento il mercato e le aziende concorrenti in modo chiaro e trasparente hanno portato il prezzo a settantacinque villa miliardi ora delle due l'una o queste imprese sono pazze e hanno sbagliato a fare i loro conti e allora peggio per loro falliranno nel mercato oppure questa impresa hanno semplicemente valutato le prospettive di profit i futuri e hanno pensato corretto offrire di settantacinque mila miliardi in quello stesso periodo il governo italiano senza che nessuno dicesse nulla fino a pochi mesi fa
Stava procedendo per trattativa privata avendo definito un prezzo di cinquecento miliardi per ciascuna delle cinque licenze italiani con un mercato italiano potenziale che è più grande del mercato inglese dopodiché si è cominciato a pasticciare perché si si continua a rifiutare la metodologia dell'asta
E ricordiamo che le frequenze sono un bene pubblico quindi se lo Stato ne cede in concessione dei privati è bene che questi li paghino oppure lo Stato che organizzi proprio come per le autostrade lasci che poi
Tutti usino queste nuove autostrade del futuro possono anche un numero limitato le frequenze qui bisogna selezionare ovviamente per tutti i potenziali offerenti in qualche modo chi scegliere esattamente sono bene pubblico e limitato
E l'unico strumento chiaro e trasparente per assegnare cioè limitare scegliere e far scegliere al mercato attraverso l'asta ora dicono italiano è partito da questa idea iniziale di trattativa privata era il governo
Che decideva e giudicava lei comprese secondo piani progetti vaticani progetti sono giudicati dal mercato e dalle imprese non dal Governo dal Parlamento aveva fissato indicato cinquecento miliardi come appagamento cosa ma sul la mette in ridicolo rispetto ai settantacinque mila miliardi del governo laburista inglese di Tony Blair dopodiché ha cominciato a pasticciare dicendo meno cinquecento solo pochi facciamo due mila cinque alla fine adesso si parla di venticinque mila miliardi cioè chief mila miliardi per ciascuna delle cinque diversi atti ma che proprio il principio che è sbagliata non è che il prezzo lo fa il ministro La Mattina Salza prima aveva detto cinquecento poi dice cinque mila poi dice venticinque mila e poi rispetto a questo si mette l'UE a valutare
I programmi progetti di investimento e poi magari adesso che le imprese protestano perché pensavano di comprare Rete concessione a cinquecento miliardi adesso si rendono conto che forse devono pagare cinque mila e allora chiedono sgravi fiscali sussidi da altre parti cioè lo stato che
Incassa i soldi e poi li restituisce questo è un principio di fondo di trasparenza l'asta competitiva inglese vivo perché quello è l'unico strumento serio in un Paese civile per assegnare la concessione di beni pubblici di vita
Un'ultima cosa nel caso in cui il prossimo governo fosse espressione del centrodestra penso che cambierebbe qualcosa in questo stile di conduzione della cosa pubblica o no
Beh i problemi non cambiano assolutamente perché i problemi che abbiamo di fronte sono esattamente quelli che conosciamo da anni potrebbe cambiare l'approccio e potrebbe cambiare anche la strumentazione di soluzione però ogni governo va valutato poi nel concreto delle decisioni che assume e non nell'astratto dei programmi e dei project ti politici che spesso possono essere elettoralistici questo niente di male ingiusto che e forze politiche in campagna elettorale propongono le proprie idee ma è altrettanto giusto e ancor più giù sto che le idee proposte nella campagna elettorale diventino coraggio decisionale nel momento in cui ora è chiamato da una solida maggioranza parlamentare a governare il Paese grazie professor Baldassarre