"Processo alla prima Repubblica" org. dalla rivista "Il Patto" presso la Sala Grande ex Hotel Bologna, via di Santa Chiara, 5

E ci sono in questa sei nonostante che ci troviamo in un regime di sciopero
E diamo l'avvio acquisto cosiddetto processo da Prima Repubblica che vede la partecipazione di Gianfranco Fini che Antonio Martino e di Mario segno ne è stato dato il compito di introdurre generalmente in un processo che introduce ora il Pubblico ministero oppure l'avvocato difensore che solleva delle eccezioni
Comunque le cose che dirò credo le potrei dire entrambe le vesti perché la prima questione che sottopongo agli interlocutori
è proprio quella della impossibilità che noi essa sì la facciamo il processo alla Prima Repubblica
Per due ragioni la prima perché il fatto non sussiste
Nel senso che può esistere una Prima Repubblica nel caso in cui esista una seconda Repubblica invece quello che mi sembra la ragione per cui noi ci troviamo qua è che la seconda Repubblica non sappiamo assolutamente che cosa sia e non ci troviamo nella nostra azione politica quotidiana di fronte a fenomeni da Seconda Repubblica
Poco fa Massimo D'Alema in aula commemorando Nilde Iotti ha usato una parola che sento ripetere da molti anni almeno da quando Ciriaco De Mita divenne segretario della Democrazia Cristiana
Ed è la parola transizione ora una transizione qualche cosa che va in qualche direzione non la transizione che ha innumerevoli partenze ripartenze e non ha mai un punto d'arrivo e nona come non ha tuttora una direttrice di marcia non si può chiamare transizione forse c'è un termine napoletano che si avvicina di più al fatto ed è ammuina ci troviamo da decenni in una situazione di ammonì ammuina istituzionale e diamo Buina di riforma
Istituzionale e costituzionale
Quindi la mia prima richiesta innanzitutto e di non procederò nel caso di procedere al proscioglimento perché manca ancora il corpo l'oggetto su cui possiamo stare a discutere però in subordine
Proporrò una eccezione procedurale
E cioè che nel caso sì dichiari che noi siamo incompetente che questo giudice eh incompetente
C'è un articolo del codice di procedura penale che dice che se il giudice ritiene che il processo appartenga la competenza di altro giudice
Tra ASL deciderà la trasmissione ovvia trasmissione degli atti al giudice competente ecco io credo che il giudice competente in queste eventuali Processo
Non siamo noi ma è il popolo sovrano
E quindi personalmente proporrei l'ordine di trasmissione del giudizio al popolo sovrano mi auguro nella primavera prossima attraverso il referendum e i referendum
Ora io credo che il la storia di quella che chiamiamo per convenzione la prima Repubblica sia abbastanza diversa da come viene rappresentata
In questo periodo da entrambe le parti
Ad esempio nella proposta su cui si va a un po'arroventando alle volte il dibattito politico e alle altre volte arrotolando
Quella della grande conciliazione nazionale proposta dal presidente della Camera Luciano Violante in un intervento sulla stampa intitolato mettiamo fine all'inutile guerra fredda italiana e credo che ci sia un errore di base
In Italia non c'è stata la guerra fredda italiana c'è stata la guerra fredda all'italiana che la cosa completamente diversa
Perché in Italia abbiamo vissuto per decenni in un sistema politico dove le due grandi forze schieramenti che si contrapponevano
Era hanno nemici gli uni agli altri non avversari ma nemici questo il vero
Ma era al tempo stesso complici non essendo a versare in realtà non potevano avere competizione e hanno deciso di non avere competizione e sono stati complici nelle decisioni fondamentali che hanno reso il Paese quello che oggi
Quando lo stesso Violante parla di un'Italia che vissuta
Integralmente all'interno del sistema bipolare
Dimentica di dire una cosa che diversamente dalla Francia dalla Gran Bretagna dalla Germania
L'Italia ha vissuto il sistema bipolare in un modo particolare c'ha vissuto in entrambi i poli Italia viveva sia nel Polo Atlantico sia nel Polo sovietico
E c'era un accordo fondamentale o per lo meno ha cominciato ad esserci quest'accordo fondamentale sicuramente dalla metà degli anni Settanta dall'inizio degli anni settanta che prevedeva una spartizione di aree di influenza tra il principale partito della maggioranza la Democrazia Cristiana il Partito il principale partito dell'opposizione e cioè il Partito comunista
E segni di questa complicità
Che escludeva
Sia il governo sia l'opposizione che rendeva impossibile non praticabile non desiderato né il Governo né l'opposizione gli abbiamo trovati continuiamo a trovarmi in qualsiasi reperto della storia repubblicana non entriamo
Ad analizzare
Ad esempio coloro che nella Commissione Stragi ora si stanno rioccupare Ando del caso Moro dopo
La scoperta dell'archivio Mitrokhin scoprono che dell'esistenza di tale Giorgio Conforto capo della Rete del KGB in Italia sin dal mille novecentotrentadue
Padre di tale signora Giuliana Conforto che ospitava nella sua casa e due terroristi del caso morto Moro fra i principali cioè Morucci e Faranda
Dell'esistenza sia delle complicità col terrorismo di Giuliana Conforto sia dell'essere il padre la stessa agente il primo agente Italia KGB lo sapevano tutti
Lo sapeva e servizi segreti che non fascicoli ereditati dall'opera rinnovati
Nel dopoguerra lo sapeva il capo della polizia lo sapeva il giudice il capo del l'Ufficio istruzione di Roma
Dottor Gallucci e lo sapeva ma evidentemente i politici di riferimento che erano in larghissima misura prevalentemente politici della democrazia cristiana
Eppure nessuno uso neppure giudiziario è stato fatto di queste informazioni abbastanza importante tant'è che poi la signora conforto è stata prosciolta
E memoria si è persa dell'attività del capo della Rete il KGB che è stato interrogato come nonno di due bambini che erano in quella casa mentre c'erano Morucci e Faranda
Ne allora né successivamente si sapeva c'è stato descritto da importanti esponenti la democrazia cristiana che i vertici del Governo era una perfetta conoscenza dei finanziamenti del partito del un partito comunista dell'Unione Sovietica al Partito Comunista sapevano come sapevano dove usufruivano degli stessi agenti di cambio eppure silenzio assoluto su questo e parlo soltanto di un aspetto perché anche di cronaca ma se ne parla poco ma ne potremmo trovare mille altri in Italia non c'è stato il comunismo né c'è stato l'anticomunismo nella dopoguerra c'è stato un fenomeno diverso c'è stata
Una consociazione che è stata in larga misura consociazione partitocratica ma che è stata soprattutto consociazione fra istituzioni e magistratura compresa
E organi dello Stato o non dello Stato sindacati e Confindustria compresi un larghissimo sistema
Dico decisione dopo le decisioni importanti per il Paese venivano continuamente rinviate e di il spartizione
Basile pensare al debito pubblico che è cresciuto dal mille novecentottanta ne parlerà Antonio Martino sicuramente
Al novantadue dal cinquantanove per cento al centodiciannove per cento frutto di leggi distesa votate a una maggioranza del novantacinque novantotto per cento
Basti pensare alla spartizione di fatto fra il governo nazionale affidato a una maggioranza che escludeva un partito comunista non vittima di conventio ad excludendum ma vittima del fatto di non avere i numeri per vincere le elezioni
E i governi locali dove in molte regioni in molte città le amministrazioni erano comuniste o di Partito comunista e Partito socialista senza che questo crea se nessunissimo problema di natura internazionale o di altro genere con trasferimenti a pioggia che andavano a queste regioni a questi comuni in un accordo generale di raschiamento del fondo del Barile
Quando si è cominciato a cercare di uscire dalla Prima Repubblica è è stato perché accordi internazionali il cinquantasette finalmente nel novantadue ha trovato una sua continuazione effettiva dal Trattato di Roma se andate al Trattato di Maastricht e il Governo italiano si è impegnato in una inversione di rotta sul piano del del bilancio pubblico che ha messo in crisi il sistema consociativo
è successo perché il Nord ha cominciato manifestare fortissime fortissimi segni di insofferenza e di ribellione con l'ascesa della lega nord
Ed è successo perché con il referendum sul sistema istituzionale attraverso il consenso massiccio dell'elettorato si è visto che il sistema non reggeva più e poi è avvenuto anche il fenomeno di tangentopoli con la la magistratura che si risveglia da un sonno durato vent'anni trent'anni una magistratura che era stata altrettanto protagonista del consociativismo altrettanto corrotta
Di altre parti del sistema politico economico istituzionale una magistratura che aveva imposto al parlamento ad esempio la legge Breganze
Che negli anni Settanta trasformato il magistrato in una scala mobile perpetua che porta direttamente in Cassazione senza alcun vaglio senza alcun controllo
E come si è arrivati alla legge Breganze ce lo racconto
Un ex
Esponente della democrazia cristiana molto importante come Giuseppe Gargani il quale raccontò che Luís opponendosi alla legge Breganze andò da Flaminio Piccoli segretario della DC e gli disse che era una cosa indecente che non poteva essere accettata e piccoli rispose sì ma se non lo facciamo ci arrestano tutti
Non so se sarebbero stati arrestati tutti allora fatto sta che il clima che consentiva queste espressioni politiche c'era
Negli anni settanta e sarebbe proseguito per tutti gli anni Ottanta nello scempio dello stato dell'istituzione della legalità del paesaggio urbano del paesaggio
Rurale del paese del paesaggio delle coste e nel silenzio appunto Niki dove poi il risveglio
è un risveglio che se accompagnato a un fenomeno che prima non esisteva cioè al protagonismo politico di una certa parte della magistratura che non si è accontentata di fare il suo mestiere andare a verificare se ci fossero se fossero stati commessi reati o no
Magari reati che il sistema politico considerava non più reati visto che la magistratura che aveva sempre tollerati con sovrana indifferenza ma ha deciso di imporre alla politica
Il segno delle virtù giacobine
Del il gruppo del vertice dei giusti che avrebbero cancellato la corruzione da questo Paese in ciò la magistratura
Ah c'è ha dovuto trovare ha trovato volentieri dei buoni alleati in una sinistra a guida comunista non nella sinistra a guida socialista evidentemente la sinistra a guida comunista che un po'per mentalità è un po'per interesse diretto aveva si era predisposta ad essere beneficiaria di questo di questa intenzione giacobina di questo di questo nuovo protagonismo
Della magistratura personalmente ritengo che ivi se un senso a definire questo incontro processo la Prima Repubblica e perché comunque il processo che non deve essere un processo da da essere politico e che non può essere in nessun modo giudiziario perché la i giudici magistrati di Tangentopoli hanno si sono ricavati credo nel nostro sistema politico istituzionale lo stesso ruolo che Craxi si ricavo all'interno del della non contrapposizione tra democrazia cristiana e partito comunista
Grazie alla fine rinuncio ai progetti grande riforma perché ricavò il suo interesse nel porre una taglia sulla partitocrazia e sul consociativismo allo stesso modo i magistrati
Dei vari pool hanno deciso che della Prima Repubblica non possono fare a meno e che devono porre una taglia sulla transizione che quindi deve essere perpetua tra la prima e la seconda e pubblica
E hanno finito per occupare gli spazi che avrebbe dovuto essere invece della Della politica spazi a cui la politica ha rinunciato o per obbligo o anche per una certa qui scienza e abbiamo visto succedersi prima i governi tecnici che al consociativismo all'idea della spartizione
Sostituivano l'ideologia dello Stato che va gestito come un'impresa secondo le regole della buona amministrazione per cui la politica aperta è un intralcio che deve essere liberata un'idea che
Avevano avuto anche avuto anche la P due
Un'idea che avrebbe avuto anche il gruppo legato ad Eugenio Scalfari e Carlo De Benedetti è un'idea che ricorre frequentemente in questo Paese la politica come qualche cosa
Che va liquidato perché frena lo sviluppo del paese e dell'economia i governi tecnici sono stati queste sono stati anche lo strumento per consentire alla sinistra che dovrà fornire la copertura di una Pseudo politica tutto questo
Lo strumento per consentire all'azionista di riorganizzarsi riguadagnare tempo
E di vincere le elezioni con la macchina da guerra di Occhetto e poi dopo dopo la caduta del breve governo
Berlusconi attraverso il governo tecnico per eccellenza quello del Presidente della Repubblica Scalfaro completare l'opera e permettere al centrosinistra di vincere le elezioni successive ci troviamo all'interno di questa fase dunque nessun governo della prima Repubblica cosiddetta è stato eletto dai cittadini e nessun governo è stato rovesciato dal Parlamento
Nella seconda Repubblica che non c'è nessun governo è stato eletto dai cittadini est è arrivato a buon termine non successe per Berlusconi piante anzi è stato un fenomeno di assoluta transizione sette mesi appena non è successo neppure per Prodi e ci ritroviamo all'interno delle logiche che noi conoscevamo pienamente come logiche di prima
Le fu concludo dicendo che qualcuno ha interpretato interpreterà questo nostro incontro interni polemici nei confronti di Silvio Berlusconi e dell'idea di rifare una nuova democrazia cristiana
Voglio dire che rifare la Democrazia Cristiana credo che sia molto difficile
E di fronte a certe prospettive non sarebbe neppure la peggiore cosa che ci può capitare
Quello che noi crediamo perlomeno io credo sia sentiremo gli altri e che in all'interno del Polo sia opportuno è necessario rilanciare una discussione politica aperta tenendo presente che il Polo e oggetto
Come nel novantaquattro di un'aggressione terribile che Silvio Berlusconi è oggetto in particolare di un'aggressione che punta la sua liquidazione io penso che ci sia un incubo una corsa invisibile nel nostro Paese tra alcune alcuni procure tribunali che puntano a Adele Silvio Berlusconi condannato con impossibilità di candidarsi alle prossime elezioni in questo Paese
E di fronte a situazioni come queste non si può assolutamente pensare che da parte nostra ci possa essere una polemica che vada oltre la necessità di richiamare Silvio Berlusconi ad alcuni punti fermi che lui stesso aveva provveduto a fissare il mille novecento
Novantaquattro in termini di sostituzione della prima repubblica con dei meccanismi istituzionali e con classi dirigenti che potessero sottrarsi alle logiche della prima Repubblica Carroll oggi che di corruzione non c'erano più corrotti in quella che è stata definita la Prima Repubblica di quanto di quanti ce ne siano oggi ma c'erano delle logiche di corruzione la legalità stesse della Prima Repubblica
Era frutto illogiche non di democrazia liberale e non di Stato biglietto per cui quando Berlusconi
Espone nella manifestazione di Forza Italia non è uno che ha fatto il dieci novembre il nove novembre espone un muro che deve crollare nel nostro Paese con i mattoni
Su cui c'è scritto il sovvertimento e la volontà degli elettori il monopolio statale sulla scuola la sottovalutazione che Mehta
Comune l'uso politico la giustizia l'oppressione burocratica la sottrazione del potere al Parlamento l'occupazione del potere l'occultamento e lo si è scottante
Il il l'oppressione fiscale la carriera unica di giudici e pm che sono credo dieci dei quattordici mattoncini quattro riguarda sicuramente la sinistra ma questi altri dieci mattoncini
Riguardano un sistema di potere consociativo
Di cui protagonista era la Democrazia Cristiana al governo un meglio non governo e il Partito Comunista all'opposizione o meglio alla non opposizione e se non partiamo da questo dato di fatto che la storia negli anni del dopoguerra partire almeno una certa data fino a tempi molto recenti se non partiamo da questo il punto di vista è molto difficile per noi candidarci alla modernizzazione del Paese
Che ciò che noi crediamo essenziale non soltanto sconfigge una sinistra un centro sinistra una marmellata di sigle
E di interessi contraddittori che ci governa ma anche essere gli attori e possibilmente attori protagonisti della liberalizzazione dello stato della e della società italiana
Aldo andrà ringrazio la parola Gianfranco Fini presidente
Innanzitutto voglio esprimere
Applauso alla riviste il patto che ha organizzato questa manifestazione
Cercherò di ripercorrere alcuni dei concetti che ho espresso qualche istante fa l'onorevole Taradash anche se nella sua ampia introduzione ha messo veramente molti punti
Alla nostra attenzione e quindi mi scuso fin d'ora se non riuscirò a toccare tutti gli argomenti che l'onorevole Taradash a citato poc'anzi
Inizio con una considerazione soltanto apparentemente in dissenso rispetto a quello che abbiamo inteso qualche istante fa io non credo che si possa a considerare la Prima Repubblica
Come un tutto unico perché non c'è ombra di dubbio che per Prima Repubblica si intende un arco di tempo talmente ampio perché in buona sostanza si intende l'arco di tempo che va dalla Costituente quindi dall'avvento in Italia
Di una democrazia parlamentare fino al mille novecentonovantadue momento in cui con Tangentopoli e con all'introduzione del maggioritario si determina un cambiamento a tutti quanti noto essendo così ampio l'arco di tempo credo che sia sbagliato parlare di Prima Repubblica come se si potesse giudicare in termini politici ovviamente un arco di tempo così vasto
Individuando in questo arco di tempo un filo conduttore
Perché se poi andiamo un attimo con la mente a momenti anche di carattere storico ormai a tutti noti scopriamo che la Prima Repubblica è qualche cosa di assai più complesso rispetto alla giudizio e anche alla lettura
Giornalistico storico-politica che se ne dà si ci si riferisce soltanto agli ultimi anni che hanno caratterizzato la medesima mi spiego più chiaramente Prima Repubblica è sostanzialmente la ricostruzione
Dopo la guerra e al tempo stesso la incapacità dei costituenti di capire che dovevamo fare i conti come italiani con la guerra civile e con ciò che aveva rappresentato l'otto settembre
Soltanto recentemente gli studiosi gli storici si sono confrontati serenamente con quelle due date che hanno segnato un momento di rottura della continuità nazionale
Prima repubblica è la ricostruzione della democrazia italiana ma è una ricostruzione che in termini di analisi non riesce a rimuovere le cause di una profonda frattura della società civile
Al tempo stesso Prima Repubblica e anche il boom economico il momento in cui l'Italia esce da tutte le ambasce e l'angoscia della ricostruzione del dopoguerra ma sempre Prima Repubblica è un indebitamento che molto bene ha chiaramente indicato qui alle spalle
In questo grafico e che ha portato l'Italia ad avere due milioni di miliardi di debito pubblico una situazione che nessun altro Paese occidentale aveva mai conosciuto
Prima Repubblica e la diffusione delle libertà non c'è ombra di dubbio che se noi guardiamo all'Italia del mille novecentonovanta quindi l'ultimo periodo della Prima Repubblica
E confrontiamo la realtà nazionale con la realtà dell'immediato dopoguerra bere
Possiamo anche noi che eravamo all'opposizione della Prima Repubblica prendere atto serenamente
Che sono state ampiamente diffuse le libertà le libertà civili libertà economiche libertà sociale
Ma al tempo stesso Prima Repubblica è altra anomalia italiana rispetto a tutti gli altri Paesi occidentali delle pagine oscure ancora oggi misteriose Prima Repubblica diffusione delle libertà ma prima Repubblica anche terrorismo Prima Repubblica anche lo stragismo
Che nell'ambito di quella stagione a mio modo di vedere rappresenta ancora oggi la pagina più oscura e direi più tragica
Prima Repubblica è il dibattito che si sta facendo soltanto ora sulla grado di sovranità nazionale in un'epoca in cui il mondo era diviso in due blocchi e l'Italia era terra di frontiere di confine tra il mondo occidentale il mondo comunista
Così come sempre andando a mente Prima Repubblica è la costruzione di ampie garanzie sociali ma al tempo stesso Prima Repubblica la iniezione nel nostro sistema di sacche di socialismo reale cioè Prima Repubblica offrono estremamente complesso
Ecco perché non lo si può non lo si deve giudicare come un tutto unico ecco perché anch'io come Marco mi troverei in imbarazzo se per davvero dovessi pensare di imbastire il processo per poi mettere al termine del medesimo
Una sentenza Prima Repubblica in un arco di storia
Talmente ampio e così carico di eventi di significati di modifiche nel sistema sociale nel sistema politico italiano da rendere doveroso ecco soprattutto per i politici perché poi gli storici metteranno le loro sentenze ma questo è compito dei posteri i politici vadano cauti
C'è però un elemento ecco che pur con questa premessa io riesca in qualche modo ad individuare come elemento caratterizzante e continuo almeno nel sistema politico italiano
Un sistema politico però lo sanno bene i protagonisti che sono qui
Che pur nell'arco della cosiddetta Prima Repubblica
A determinato dei cambiamenti notevoli io non credo che si possa a cuor leggero
Considerare la situazione italiana antecedente al mille novecentosessanta
In sostanziale analogia con la situazione successiva sessanta il congresso di Napoli della democrazia cristiana sessanta segna un momento di svolta l'apertura si sposta a sinistra l'ingresso dei socialisti in modo stabile nella compagine governativa quindi anche in termini politici diventa difficile leggere cinquant'anni di storia come se fosse un tutto unico e quindi in qualche modo fosse possibile un giudizio unico
Ciò premesso c'è comunque un elemento l'Italia al pari del Giappone è stata per mezzo secolo l'unica democrazia occidentale in cui è stato al Governo sempre soltanto un partito che poteva variare nelle sue alleanze perché fino a sessanta di era un tipo di alleanza dopo i sessanta che è stato un'altra alleanza nel Periodo del cosiddetto compromesso storico quell'alleanza
A inglobato un ulteriore soggetto del panorama politico ma non c'è dubbio che l'Italia e il Giappone sono le uniche due democrazie occidentali postbelliche che per mezzo secolo sono state caratterizzate dalla continuità di un partito al Governo
E quindi da una sostanziale continuità nella gestione del potere credo che questo sia l'elemento secondo me caratterizzante
Di quella fase cosiddetta di Prima Repubblica che pur come ho cercato di dire all'inizio ha mille facce mille luci mille ombre e quindi rende molto molto difficile un giudizio tranchant e con l'accetta
Che cosa ha rappresentato la permanenza di un solo partito al potere ininterrottamente per cinquanta anni
L'onorevole Taradash ha già dato una risposta perché ha rappresentato innanzitutto la sostanziale impossibilità di avere una democrazia dell'alternanza
Di avere un ricambio
Di a vere un controllo da parte dell'opposizione di avere la libera circolazione non solo delle forze politiche ma anche delle classi dirigenti garanzia come in molti sanno anche del corretto funzionamento dell'istituzione
E vero come qualcuno dice che quella era la conseguenza necessitata per l'Italia del fatto che eravamo a zona di frontiera che avevamo il più forte partito comunista dell'Occidente che l'alternativa non poteva esservi in quanto nei confronti della DC si contrapponeva un pc che almeno per molti anni rappresentava valori ostili ai valori degli italiani liberamente si erano dati da quarantotto
Ma pur essendo storicamente vero tutto ciò è innegabile che la permanenza al potere per un cinquantennio sostanzialmente di una classe dirigente quindi di un partito ha determinato o le conseguenze negative degli ultimi anni della prima Repubblica
Perché e io sposo in pieno quello che ha detto Taradash negli ultimi anni inimicizia logici in realtà erano anche complice perché in assenza di un'alternanza la gestione della cosa pubblica veniva all'insegna del consociativismo
Che quindi non soltanto non abbiamo avuto la possibilità di verificare la capacità di buon governo attraverso l'azione di un'opposizione che credibile nello stesso momento in cui si candida a essere alternativa di governo
E tutti sanno che in un certo momento storico in Italia ciò non era possibile
Ma soprattutto il fatto che nemici fossero in qualche modo anche complici ha determinato quelle conseguenze patologiche che poi sono state alla base della corruzione alla base della spartizione della cosa pubblica alla base dell'indebitamento
Gli amici radicali anche negli anni in cui c'era la Prima Repubblica perché in molti casi lo facevamo insieme battevano giustamente alla Camera il tasto di leggi finanziarie di leggi di spesa che venivano approvate con maggioranze che erano le maggioranze del novanta per cento
Il che stava a significare che l'utilizzo del pubblico denaro per finanziare anche delle rese di carattere elettorale non era soltanto tre erogativa della democrazia cristiana dei socialisti
Era prerogativa pienamente accettate in qualche modo condivisa dalla sinistra dell'epoca del partito comunista allora
Per arrivare ad una prima conclusione
Oggi di che cosa bisogna preoccuparsi nello stesso momento in cui vogliamo evitare che la Prima Repubblica intesa come mancanza di una logica di alternativa possa continuare dobbiamo preoccuparci di determinare con quelle riforme di cui almeno i presenti qui sono convinti i presupposti perché non ci sia una gestione consociativa ma ci sia una gestione della cosa pubblica basata sulla fisiologia l'alternanza
Sulla necessità e possibilità di dar vita ricambi nello stesso momento in cui vi è una responsabile corale che rende quella ricambio possibile o in alcuni casi auspicabile il vero pericolo che io vedo non è tanto nel perdurare della Prima Repubblica
Perché se è giusto dire non si può fare la Democrazia Cristiana figuriamoci se si può prolungare addirittura un periodo di storico di storie così ampio così complesso il vero pericolo che io vedo è nella difficoltà di portare l'Italia fuori da quella fase di transizione
Perché la difficoltà è manifesta soprattutto nel momento stesso in cui si verifica che da più parti c'è la tentazione di rendere impossibile una fisiologica democrazia dell'alternanza per cui chi vince le elezioni governa chi perde le elezioni controlla
E soltanto dopo quattro cinque anni quindi senza ribaltoni e senza tutto quello che ha caratterizzato il sistema politico italiano
Dal novantaquattro in poi soltanto quando si torna al voto si sia la meritata fiducia si continua o al contrario senza che sia il day after senza che si l'ultimo un momento l'ora della verità si dà
Ha la possibilità di governare a chi era in precedenza opposizione ecco perché non voglio attualizzare questo dibattito politico io non mi sento uno storico diventa sempre di più attuale la questione della legge elettorale
Diventa sempre più attuale la questione del governo che sia non soltanto l'espressione di un rapporto diretto con la maggioranza
Del corpo elettorale ma soprattutto di un governo che sia una volta ottenuta la fiducia del corpo elettorale
Ed eventualmente delle camere nella condizione di andare al termine del suo mandato senza doversi quotidianamente salvare guardare le spalle dagli agguati dei conflitti e dagli attentati o interni alla coalizione o che nascono nelle sedi parla ecco per dare un minimo come dire di attualità questa pur interessantissima discussione che io credo che si esca dalla Prima Repubblica e in modo definitivo nello stesso momento in cui con delle regole definitivamente accettate si che sarà dato vita ad un sistema in cui la democrazia l'alternanza non è più un'ipotesi ma diventa la realtà all'interno della quale tutti devono sapersi confronti
Uno dei vantaggi dell'uso del computer e che consentì a distanza di molti anni di andare a ripescare
Cose antiche che possono essere ancora utile
E questa opera di archeologia elettronica sono andato a pescare un articolo che avevo scritto il ventisei maggio del mille novecentonovantatré quindi oltre sei anni fa e vi vorrei leggere l'inizio perché secondo me costituisce una buona introduzione
Ma quello che mi permetto di dire e in al tempo stesso è un legame a quanto appena detto Gianfranco Fini
Quindi sei anni fa scrivevo un noto ed apprezzato giornalista si recentemente lasciato andare a maledire gli ultimi quarant'anni di Democrazia mafiosa
Non si è trattato di una manifestazione isolata di De precauzione e di moda in questi giorni sull'ondata emotiva suscitata dagli innumerevoli scandali lanciarsi in perentori drastici giudizi di condanna degli ultimi decenni
Che lasciano peraltro intravvedere Lins consapevole convinzione
Che grazie chissà quale miracolo i prossimi saranno decenni di progresso interrotto e del tutto privi di perché si tratta di un atteggiamento non solo pericoloso nella sua visione del futuro perché genera l'illusione che esso sia destinato ad essere inevitabilmente radioso ma anche profondamente ingiusto
Nella valutazione del passato e da molti punti di vista
La tesi di questo mio articolo era che parlare in blocco degli ultimi cinquant'anni e fuorviante perché soprattutto dal punto di vista politico ma non soltanto da quello il Periodo non può essere valutato come un tutt'uno come vedete la mano invisibile agisce non è stato né Gianfranco prima Fini a riprendere la mia tesi né io a riprendere la sua ma si tratta di una sintassi impernia spontanea
Cominciamo dal punto di vista politico se volete compiere una operazione profondamente deprimente prendete in mano i dibattiti parlamentari dell'Assemblea costituente della prima legislatura
Confrontate quei dibattiti mentalmente con quanto accade nel Parlamento di oggi e vi sentirete depresso
Perché all'indomani della guerra in un momento di grande discontinuità storica
Il momento storico facendo appello agli ideali più nobili aveva chiamato alla politica in tutti i partiti un grandissimo numero di persone altamente motivato il ritorno alla normalità col passare del tempo
Ha fatto
Operare un meccanismo di selezione negativa della classe politica che consiste nel fatto che chi affari propri di cui occuparsi se ne occupa chirografari prove di cui occuparsi si occupa degli affari altrui e fa politica ora questo non è vero in generale sempre in assoluto però in media e così la dequalificazione della classe politica e dovuta al fatto che la politica per molta gente diventato il rifugio dei disadattati di non sa fare niente Facconi
Ora
La fase di ricostruzione non insisterò molto su questo punto perché ne ha già parlato Gianfranco Fini anche Marco Terenzi me ne parlerà anche Mario Segni non dimentichiamo che nella prima fase
Per esempio giusto per parlare dell'Italia come protagonista di politica estera in un solo decennio l'Italia si trasformò da Paese sconfitto a Paese protagonista di primo piano della storia d'Europa
Quella fotografia che ritrae Adenauer Brentano
Antonio Segni e Gaetano Martino e così via in Campidoglio il due giugno del cinquantasette a firmare
E i Trattati di Roma che fecero partire il processo integrazione dell'Europa in realtà quella fotografia ritrae il momento conclusivo di un processo che è iniziato due anni prima con la Conferenza di Messina del mille novecentocinquantacinque
In un solo decennio cioè l'Italia era passata da Paese sconfitta Paese protagonista della vita devono ora se il giudizio sommario quello cioè di prendere in blocco tutti i cinquant'anni e dire sono stati tutti Prima Repubblica condanniamo gli è sbagliato dal punto di vista politico lo è del tutto insensato un pista economico un buon titolo per questa tavola rotonda voi sapete che uno degli sport più diffusi fra i relatori e quello di criticare il titolo della manifestazione a cui partecipano sarebbe stata non processo alla Prima Repubblica ma processo alla prima parte della Repubblica perché è stata la prima parte della Repubblica da processare e che da la prima parte alla seconda parte della Prima Repubblica sbaglia a me la prima parte della Prima Repubblica è stata da esaltare la seconda parte della Prima Repubblica
E da critica se pigliate insieme tutti i cinquant'anni non c'è alcun dubbio che sono stati i più prospetti
I più libri e il più dinamici dell'intera storia millenaria d'Italia non c'è mai stato nella storia d'Italia un mezzo secolo complessivamente così Prospero così libero e così in rapida crescita alla fine della guerra l'Italia in rovine distrutta la sua struttura produttiva difficoltà persino di appoggio per vige la mente elementi alimentare avevamo un'inflazione e nel periodo quaranta quarantasette era stata in media pari all'ottanta per cento all'anno fra il quaranta e il quarantasette toccando nel quarantaquattro un valore di oltre il trecento quaranta per cento
Fu grazie all'opera di uomini grande valore come Luigi navi che l'inflazione venne stabilmente debellata scesi al sessantadue per cento nel quarantasette poi in media al tre e sei per cento fra il quarantotto e il settantadue
Ne vennero compromesse le potenzialità di sviluppo pensate che fra il cinquanta e il sessanta l'Italia cresceva un tasso reale medico hanno superiore al sette per cento
E continuo anche questa crescita negli anni sessanta anche se in misura minore gli anni cinquanta e gli anni sessanta in media la crescita è stata di poco inferiore al sette per cento all'anno
Il prodotto interno lordo pro capite in termini reali era pari a a poco più di tre milioni e otto nel cinquanta venticinque milioni nel novantuno parlo apprezzi questo pro capite e a prezzi costanti
Dal cinquanta al novantadue la produzione industriale cresciuta del Seicento ventiquattro per cento il quattro virgola otto per cento all'anno e così via potrete non siamo mai stati così bene alimentati come adesso chi di voi a ha un'età paragonabile alla mia e quindi ricorda l'immediato dopoguerra sa che i consumi alimentari di oggi sarebbero stati considerati stravaganti impossibili da realizzare
Nell'immediato dopoguerra la carne era un lusso in cui He-Man meno abbienti potevo indulgere un paio di volte all'anno
Non abbiamo mai mangiato né tanto né così bene lo stesso vale per tutti i principali beni di consumo non siamo mai stati così ben abbigliati alloggiati intrattenuti e così via pensi di intransigenza
Sì detrazioni ci sono buonissimi riconsideri la carne agli ormoni è una cosa meravigliosa
Ne è il progresso è stato meramente economico ha riguardato tutti i principali indicatori di leggo alcune cifre nel cinquantuno il tasso di analfabetismo era di poco inferiore al tredici per cento nel settantuno si era ridotto al cinque virgola due per cento
Nel mille novecentocinquantuno gli studenti delle scuole secondarie superiori
Erano quattrocentosedici mila nel settantuno un milione settecentotrentadue mila gli studenti universitari erano centoquarantadue mila nel cinquantuno seicentotrentuno mila nel settantuno e così via
Non abbiamo mai vissuto così lungo come adesso ne abbiamo quindi se guardiamo il cinquantennio tutte assieme non è da processare
Ma è da processare se dividiamo la prima parte che non va processata scusate il lapsus precedente dalla seconda parte che va processata
Fino all'inizio degli anni Sessanta quel grafico lì in quel grafico del debito pubblico in rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo e nella storia d'Italia espressa da un solo dato
Se voi guardate
Nel mille novecento cinquantatré era di poco inferiore al cinquanta per cento il rapporto fra debito pur pubblico e prodotto interno lordo
Poi è andato via via gradatamente diminuendo do negli anni dei governi di centro prima scendere al trentasette per cento mila centosessantaquattro
Poi cambia il clima
Arriva il Governo di centrosinistra cambia la prospettiva in materia di bilancio pubblico il disavanzo comincia a crescere la tendenza viene persino irresponsabilmente incoraggiata
Da una persona nei cui confronti è un grande affetto ma che fornisce un errore clamoroso quando da governatore della Banca d'Italia
Nel mille centosessantadue dichiarò che il principio del pareggio del bilancio era principio arcaico quel principio venne abbandonata le conseguenze sul debitore vedete comincia a crescere poco per volta l'incidenza del debito pubblico sul PIL
Eppure nel mille novecentocinquanta il debito pubblico rappresentava il cinquantadue per cento del PIL trent'anni dopo nell'ottanta
Il cinquantacinque per cento
In trent'anni l'incidenza è aumentata di soli tre punti ebbene governi centrano fatto molto meglio dei governi di centrosinistra perché avevano ridotto l'incidenza di Terni Centro Sinistra hanno fatto aumentare
Ma complessivamente in quelli tra in quei trent'anni indebitamento in rapporto al prodotto interno lordo era aumentato di solo tre punti percentuali
Poi che cosa è accaduto
Dal mille novecentottantadue al mille novecentonovantuno che è stato il decennio peggiore dal punto di vista finanziario nell'intera storia d'Italia il prodotto interno lordo è cresciuto di novecento mila miliardi le stesse del settore pubblico di cinquecento venti mila miliardi cioè la crescita della spesa assorbito il sessanta per cento è l'aumento del reddito e come Peppino Calderisi ha ampiamente documentato
Sulla base degli atti parlamentari oltre il novanta per cento di tutti assolutamente tutte le decisioni dispensa nel settore pubblico sono passate con l'approvazione della maggioranza di governo dell'opposizione comunisti
A me sembra Diderot coi dati del debito disavanzo hanno meditato diventi sintesi mila miliardi il debito passo ora i trecentoquaranta mila miliardi dell'ottantadue a un milione e mezzo di miliardi nel novantuno l'aumento del debito cioè è stato di duecentocinquanta mila miliardi superiore all'aumento complessivo del PD
In un decennio
Hanno fatto nuovi debiti ogni anno per oltre centodieci mila miliardi il novanta per cento di tutti i debiti pubblici attualmente esistenti è stato contratto nel periodo che va dall'inizio degli anni ottanta all'inizio degli anni novanta Stati decente
Una piccola parentesi
Proprio oggi pomeriggio aveva fra le mani i risultati di un'indagine fatta dalla Università di Princeton
Su un amplissimo campione
E stata mossa fra le altre agli intervistati la seguente domanda
Quali sono state le ragioni principali del successo degli Stati Uniti d'America
Poteva sceglierne più d'una e le possibilità erano molte la volontà di Dio la fortuna
Caratteristiche culturali del popolo americano la nostra apertura all'immigrazione e così via sapete quali sono stati i tre fattori privilegiati il primo scelto dall'ottantacinque per cento degli intervistati la Costituzione
Il secondo scelto dall'ottantaquattro per cento degli intervistati la libertà libere elezioni la democrazia il terzo scelto dall'ottantuno per cento degli intervistati la libertà di mercato
Questi tre fattori principali democrazia libertà di mercato e costituzione al primo
Significato politico attuale questo nostro incontro mi sembra mi sembra evidente la morale di questa mia rapidissima carrellate è molto semplice primo smettiamola di maledire in blocco gli ultimi cinquant'anni non facciamo di tutto per un fascio secondo distinguiamo nettamente gli ultimi quindici vent'anni
Dagli altri perché è stato in questi ultimi quindici vent'anni che si sono manifestate le tendenze deleteria in particolare che si è affermata
Sia
Marco Taradash che Gianfranco Fini hanno giustamente sottolineato l'importanza negativa deleteria del consociativismo ma sì anche affermata a mio avviso una concezione dello Stato che è incompatibile con le regole in uno Stato liberale in uno Stato liberale il consenso è uno strumento per realizzare grandi obiettivi di interesse generale
Invece quella che io chiamo la democrazia acquisitiva che quella che prevale oggi ribalta il rapporto e fa del consenso l'obiettivo dall'azione politica e della spesa pubblica lo strumento per la sua acquisizione se noi non invertiamo quel rapporto non andremo da nessuna parte
E infine ricordiamoci che se vogliamo impedire i risultati funesti continuino
Dobbiamo valutare correttamente il passato come ci ha insegnato George Santa Jana coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo
L'idea di questa Tavano rotonda perché siamo insomma di questo dibattito e questo incontro c'è venuta a me è venuta su non so bene chi è sparsa a tal fine in mente dei chi ha avuto la prima idea poco prima della sentenza Andreotti sul caso Andreotti
Ne parlammo tra cui prima quindi che si sapesse lesto nel va bene
E quale che ci venne in mente di iniziare questo discorso perché quale che fosse stata cui la decisione che allora ancora non si conosce una cosa mi sembrava ci sembrava a tutti evidente
Che bisognava su questi anni
Prima metà ultimi questa chiama Prima Repubblica aprire un discorso politico
Un discorso anche storico se vogliamo
Perché tutto il giudizio politico su quegli anni
Negli anni passati e quindi anche il giudizio politico su quello che si era fatto negli anni successivi che appariva a volte come una reazione a volte con la rivoluzione a volte invece comune continuazione di quel di quegli anni per i centri era stato in qualche modo sovrastato nella pubblica opinione
Dal dai casi giudiziari
E quindi di fronte agli italiani
In cui i giornali davano interpretato era
I governanti della Prima Repubblica erano colpevoli e innocenti
Colpevole docenti spesso tra l'altro di reati che viveva scritti non di malversazione o di ma spesso addirittura di culto natura clamorosa come gli assassini poter imputato di chi compra cita in omicidi insomma mentre l'ascolto del tutto scomparsa ci sembrava sembrava tutto sommato anche no definitiva neanche ne parlavamo quella che doveva essere la vera domanda insomma
Gli uomini che hanno governato i gli uomini partiti sistemi le regole che hanno governato l'Italia in quegli ultimi anni che certamente pure noto luogo a crisi ha problemi spaventoso avevano governato bene o male
Erano stati all'altezza dei loro compiti oppure no erano responsabili dei problemi che l'Italia ha incontrato durante gli anni Novanta o invece questi erano intervenuti per cause esterne e quindi il primo motivo di un Arditti alterata di un dibattiti come questo e quello di spostare l'attenzione dai problemi giudiziari
Ai problemi politici reali perché il clamore degli ambient curdi giudiziario non ha giovato certamente a a coperto tutto questo nero poi dopo alla fine che secondo me questa è la mia opinione per chi come ma come tutti noi insomma in qualche misura è stato protagonista autore sostenitore di forti cambiamenti di atti politica di rottura rispetto al quello gli eventi giudiziari anche se tatticamente hanno aiutato forse perché poi hanno primo società classe politica
Hanno finito per nuocere ad un vero e profondo cambia non voglio qui neanche incolpare i giudici giudice gialli di chiedersi se fanno noi loro mestiere voglio dire che i fatti sono svolti in modo tale che non hanno consentito che si formasse nella mente degli italiani un giudizio politico in questo giudizio politico desse luogo a movimenti per reazione comportamenti politici in risposta a
Naturalmente siccome in base a queste mozioni se spostato le a a questi dati si è ragionato più per emozioni per per ragionamenti vere e proprie si è passati ovviamente da un eccesso all'altra e quindi dalla condanna terribile zitto quanto al l'atteggiamento successivo della non solo della soluzione nato il rischio della beatificazione ricordo che una volta poco prima prima di questi anni qui anche lui ogni tanto c'erano dei delle ondate di questo ci fu una direzione politica
Daremo grazie disse anche fu chiamata a discutere di Napoli dell'amministrazione di Napoli si era negli anni ottanta al costato occorreva fare cose terribili eccetera eccetera ci fu un grande imputati la classe politica in democristiana puritana fra i quali Gava Antonio Carlo insomma
Il tutto era nato all'inizio all'insegna di un grande atto d'accusa poi in realtà il copione si svolse in modo diverso è alla fine l'uscita di un arguto commentatore
Per questa volta ci siamo fermati alla soluzione nella prossima riunione passeremo alla beatificazione dopo l'Alitalia sta rischia di passare dall'assoluzione alla beatificazione e anche questo francamente uno slancio emotivo piuttosto eccessivo
Allora cerchiamo di mettere ordito lepri di alcune cose sono venute
Io non posso che sottolinearle continuarla e vorrei dire anche accentuato
Io sono ma qui siamo andare tutti d'accordo fra quelli che ritengono i primi sulle prime fasi della Repubblica italiana piene di grandi notevoli meriti storici
Tra l'altro quando abbiamo ci siamo visti con Antonio Martino c'abbiamo non abbiamo scoperto perché lo sapevamo tutto bene veramente che i nostri rispettivi padri erano stati fra i protagonisti di quegli anni e che quindi a me ne vuole essere
Nel rivoluzionaria anche in famiglia ma la famiglia non lo sono mai stato non potevamo non rinnegare quello che s'era fatto ma qui non è solamente un fattore di Bruno deve essere pronto a mettere anche i colpi questo cioè e che veramente io credo che le grandi scelte fondamentali fatti in quegli anni siano state delle scelte di grande respiro che hanno consentito all'Italia tutto quello che di buono sessantotto vorrei dire anche per usare un termine oggi profondo ed anche molto usato fu un esperimento probabilmente di una grande esperienza dica apertura verso liberal democrazia
Il centrismo dei primi degli anni Cinquanta potrebbe sotto certi aspetti essere definito una grande movimento di liberal democrazia di massa sotto certi aspetti se guardiamo quello che fu il contenuto di alcune scelte più docente mercato
Certo limitata imperfetta
Con una costituzione ancora dirigista auto quello che vogliamo ma non dimentichiamoci una scelta di mercato interno e internazionale fatta in anni e in momenti di
In cui una gran parte del mondo Italia da parte anche nel mondo dell'impresa italiana chiedeva misure autarchici misure protezionistiche questo è il dato degli anni
Quarantacinque
Secondo punto la scelta occidentale
Fatta attraverso un atto e negli anni e seconda metà degli anni Cinquanta per questa fotografia lo testimonia la scelta europea tutte sono le le grandi le tre grandi scelte che mi pare possono essere senz'altro indicate come delle scelte di un grande paesi occidentali un Paese che vuol diventare una democrazia il grande seconda parte beh io credo veramente che invece la fine di questi quindi si arrivi alla fine degli anni ottanta
Si possa parlare senz'altro
Di un diciamo pure di un tradimento perché però è forte e va be mi ricorda qualcosa come propri mercanti nel tempio Albero di fumo
E guardate non mi fermo né né parto anzi dal fatto della corruzione grave corruzione era certamente altissimo credo che lo sia ancora dovuto la corruzione e l'effetto è la conseguenza di quelle che furono le scelte sbagliate il politiche di quello attraverso tutta una serie di passaggi quel paese all'inizio dopo diverse ricerche problemi li aveva con alcune scelte giuste
Scivolò su due fenomeni che poi furono la causa principale di tutto quello che capito uno statalismo progressivo
Partecipazioni statali ma anche lì all'inizio c'erano elementi validi ma tutto quello che poi ne conseguì l'allargamento a dismisura di tutte le funzioni di pubblico è una partitocrazia altrettanto dilagante
Ora qui tanto per rimanere nella tradizione io ricordo un articolo di Sturzo degli anni Venti prima quindi del fascismo in cui dice l'Italia corre il rischio di vedere nella sua storia affermarsi tre male bestie queste tre male bestie sono partitocrazia e statalismo e dove ci sono queste due ce n'è sempre incautamente una terza che si chiama corruzione
Perché l'effetto necessari
è un Paese statalista è partito quello è capitato a Vestone paese allestendo un'altra dimostrazione la corruzione degli anni ottanta al di là delle responsabilità dei singoli storicamente va vista come un fenomeno che è la conseguenza diretta di una serie di scelte politiche
Fatte in tutti quelli
Conseguenza di che cosa ben certo non c'è dubbio Antonio Martino l'ha ricordato gli anni del centro sinistra furono indubbiamente anni che portarono la responsabilità della rottura della gestione oculata di bilancio grafico è evidente questo non c'è bisogno di di commentarlo ma io credo che si può anche essere siccome la stessa nudo del bilancio è stata duramente uno degli elementi generali non totale io credo che in realtà il grande imputato il grande colpevole più di una scelta politica certo politica peraltro intendiamoci va sotto certi aspetti criticata si è stato però il fenomeno reale del consociativismo
Non soggettivismo
Nel suo elemento profonde un fenomeno che parte e si afferma durante come fenomeno degenerativo
Della della della cosiddetta Prima Repubblica attraverso tutta verifichiamo che non c'era negli anni Cinquanta che era profondamente diverso il Paese non dimentichiamoci che ci furono clima politico ma ci furono anche elementi istituzionali
La Lennon non solamente la mancata legge maggioritaria cinquantatré nei regolamenti parlamentari del settanta per esempio ci furono tutta una serie di regolamenti di leggi introdotto nella legislazione regionale nella legislazione comunale nella legislazione di una serie di enti locali istituzionalizzare uno
Fenomeno irreale di consociativismo quindi è tutto non è solo un clima politico e anche una serie di regole che che si introdussero inchiesta bensì quindi questo e il dato ora rispetto a questo fenomeno agli anni Novanta a questo punto costruiscono anni di rottura voglio arrivare a parlare di di rivoluzione
Certamente di rottura
Voglio anche dire che dei tre elementi di rottura che furono lei la lega fu un elemento Kamps inchieste giudiziarie fortissimo come elemento di brutture e movimento referendario io considero come l'unico elemento costruttivo dei di questi tre movimento referendario la lega ha fatto una proposta ma era una proposta secessionista sostanze indetta quasi indipendentista anzi in certi momenti in divenisse fenomeni che si giudiziario fenomeno giusto lasciamo perdere qui giudico certamente di grande rilievo storico ma un fenomeno che era un altro un fatto di praticamente di chiusura di rottura un sistema vento referendario e invece movimento di rottura del passato ma anche di proposta di costruzione in futuro ed è in fondo la grande proposta su cui poi si è continuato a discutere a fare dei passi avanti
Dopo i primi deprecato italiani davanti ma in fondo in posizione di stallo dal novantaquattro cinquantacinque ad oggi conosciamo con qualche passo avanti recentemente con la legge sul elezione diretta del premier presidente la Regione io considero importantissimo con qualche passo indietro come per esempio la legge sul finanziamento dei partiti che in modo occulto hanno invece dato fiato
Hanno un ritorno all'indietro con regolamenti parlamentari che sono stati un po'in un senso un po'nell'altro mi pare più in senso negativo che positivo se ho capito bene tutto quello che è successo insomma questa è la grande questione attorno a quale rotta in qualche modo se vogliamo la rivoluzione italiano io credo che quel che ancora una volta gli anni prossimi mesi prossimi ci porranno questi problemi insomma ci porranno lì o la via d'uscita in qualche modo se la via d'uscita veramente si chiama la fine definiti
Di una clima che teniamoci pure se vogliamo andare andare Ristori che certamente risponde una serie di situazioni anche di sentimenti profondi pur del popolo italiano dalla Società italiana con cause storiche lontanissimi quindi difficili da sradicare difficile cambia
Ma se la via d'uscita è quella di un cambiamento istituzionale di Cison radicale che poi porti anche come conseguenza un cambiamento in tempi più lunghi sociale e culturale eccetera
Dobbiamo aver presente che storicamente in questi cinquant'anni quando il fenomeno consociativo sia fermato e si è fermato in pieno le conseguenze sono state pesanti sono state fortissime
Sono stati distrutti
E quindi che il la rottura istituzionale e la conseguenza di una gravissima crisi di sistema che alla fine degli anni Ottanta è arrivata come Chris insiste insomma
Io ricordo sotto questo aspetto
Una e per questo credo che la valutazione politica di quegli anni sia importante per andare avanti se non si arriva a capire che il processo alla Prima Repubblica ed ingiusto nella prima fase di cui anzi vanno esaltati valori ma necessario il profondo ma politico come il processo non si possono mettere le basi per il futuro
Per questo dico che senza dar colpa nessun giudice coi giudici bisogna versi fanno il loro mestiere no giudice non devono fare politica purtroppo ne fanno Restore noto non solo in Italia
E è importante capire che in realtà noi partiamo da motivazioni politiche o riconobbe la frase che mi son giorno Indro Montanelli nella fase in cui anche lui era innamorato della cambiamento referendario avessero c'è mi pare
Molto disilluso di tutto e a un certo punto di fronte all'imperversare delle inchieste giudiziarie che stavano Fracci facendo crollare
Il sistema di potere di quegli anni mi disse caro Mario stiamo vincendo troppo presto e temo che la pagheremo care
C'era qualcosa di profondo in questo il cambiamento e zero punto è arrivato velocissimo
Ma per cause che non erano di natura o non erano solo di natura strettamente politica che quindi non hanno consentito il formarsi di un opinione di un movimento politico che si praticasse di quello prendesse il primo posto fisso
Questo per questo io dico ma deve ripeto non prendetela come un'accusa Di Pietro perché non è così Pietro bisogna giudicarlo come giudice in quegli anni non doveva pensare la strettoia mai però che il processo di cambiamento in realtà non sia stato aiutato
Ecco oggettivamente questo è un dato oggettivo la miscela il cambiamento istituzionale il cambiamento della e della questione giudiziaria ha creato un corpetto esplosivo che prima o poi esploso fatalmente con conseguenze che sono state di ritorno negativo
Allora
Traiamo ne è una conseguenza
Che deve essere politica
Le idee
Degli anni Cinquanta erano garantite
Che oggi vanno riallacciati adesso gli uomini che dicevano di interpretando negli anni ottanta erano dei traditori della causa che hanno portato alla crisi stemma che meritavano di essere brutalmente scusi la vita politica non poi mandati in gara risorse non lo ripeto
Che riguarda i giudici
Ultima considerazione del poi
Se andiamo agli anni Cinquanta ne scopriamo una accorgiamo una cosa le scelte di allora
Perché appena letto mercato nato europeo furono scelte dure e prese in
Di rottura del Paese e quasi sempre strettissima maggioranza concerne la Repubblica sta intendiamoci ma anche la NATO passo in Parlamento con battaglia durissima sono diventate scelte oggi tutto il Paese da Bach
Gli ha istituzionale iniziata con una battaglia minoritaria dico cui ha stravinto appunto per questo né il referendum case moti ma è ancora una scelta contrastata io son convinto che se a un certo punto riusciremo a vincere questa battaglia diventerà RAI
La mente anche questo un fatto non più di contrasto ma di unità nazionale già sui sindaci sul sistema i sindaci cernita nazionale l'unico modo allora per creare un'Italia non più lacerata come oggi
E proprio quello di premere l'acceleratore sulla grande riforma ritenere in un'Italia diversa e su quello si ricomporrà anche uno
Pare che spende di più che non consentano al proseguimento
Debba