"La 'nuda vita' e l'eutanasia: sul diritto a una morte dignitosa" org. presso la Sala della Sagrestia - Vicolo Valdina, 3/a

Tratta presenti e sarà invece l'autonomia la mia sinistra il professor Carlo tutti costa melologo della occuparne no
La dottoressa Simona Argentieri medico psicanalista alla mia destra il senatore Francesco Carella presidente della Commissione sanità Senna il professor Eligio resta
Questo incontro al tempo stesso una conferenza stampa è un'occasione di riflessione
Capisco che utilizzare le due formule conferenza stampa occasione
Di riflessione possa sembrare una sorta di ossimoro mai solo apparente la notizia infatti CEE nel senso che oggi presentiamo premier inni di legge che abbiamo unito sotto la formula sul diritto a una morte dignitosa
Uno sulle terapie contro il dolore uno sul testamento biologico uno sull'interruzione volontaria della propria sopravvivenza ovvero sull'eutanasia
Quest'ultimo è il primo disegno di legge sull'argomento
Presenta nel nostro Parlamento dopo quello nel lontano mille novecentottantaquattro
Di Loris Fortuna Danilo ora su questo tema non c'è stata alcuna iniziativa parlamentare
Dicevo dunque la notizia c'è ma non vogliamo che si riduce si riduca a una sorta di gesto scomodo o a un atto scandaloso
Vogliamo al contrario che si collochi dentro una discussione pubblica
Questo è lo scopo prioritario della nostra iniziativa una discussione pubblica sul diritto a una morte dignitosa
Credo che infatti ci sia e sia evidente a tutti un paradosso
La discussione pubblica su questi temi in realtà c'è c'è e da tempo in alcuni ambienti scientifici medici biologici
Giuridici e filosofici anche c'è e come in alcuni ambiti culturali religiosi
Ma direi che la discussione pubblica soprattutto c'è un quello che appunto viene definito il discorso pubblico nei luoghi cioè dove si forma il senso comune e la morale condivisa
Questo perché fatti di cronaca recenti di intenso impatto emotivo la vicenda detta di Eluana dell'ultimo di questi episodi
Sono suscettibili di coinvolgere in profondità all'opinione pubblica
Di indurla interrogarsi
E a cercare risposte addirittura mai iniziare faticosamente a a elaborare
Prime approssimativa le proprie risposte
E in presenza di ciò l'unico luogo dove questa discussione non si sviluppa o meglio non è nemmeno iniziata e proprio la sede parlamentare
Questo io ritengo sia un ritardo assai grave non solo perché in altri Paesi
Su questi temi si dibatte e si legifera ma perché direi soprattutto perché l'assenza di riflessione
Di dibattito di conflitto
Nelle sedi di politico istituzionali
Io ritengo danneggi danneggi i cittadini comunque non li aiuta li lascia più su
Impedisce oltretutto questa assenza di dibattito nelle sedi politico istituzionali impedisce che e la discussione scientifica giuridica morale procede
Perché io credo che questo sia il punto è questo è l'intento anche di questo nostro primo incontro abbiamo tutti bisogno tutti che il dibattito sia e si sviluppi con serietà e con libertà con libertà dire
Lo sappiamo bene lo sanno tutti presenti ci sono opposizioni di ispirazione religiosa e non solo di ispirazione religiosa che esprimono un atteggiamento vini intransigente incondizionata chiusura su questi temi
Noi non solo rispettiamo queste posizioni ma con le se ci vogliamo ostinatamente confrontare con franchezza e ripeto in piena libertà dunque senza rimozioni e senza censure
Sappiamo bene
Sappiamo bene per lo meno quanto i nostri interlocutori anche coloro che si negano come interlocutori sappiamo bene che le questioni che chiamiamo del diritto a una morte dignitosa sollevano cruciali
E drammatici dilemmi eclettici e giuridici oltreché medico scientifici quelli che i filosofi del diritto americani chiamano scelte tragiche
Ma proprio perché si tratta di dilemmi fondamentali e necessario urgente porre le nelle sedi istituzionali adeguate
E questa è una di quelle sì abbiamo voluto farlo e questo è un punto che voglio sia tenuto ben presente
In modo non frammentato dunque la questione che chiamiamo dell'interruzione volontaria la sopravvivenza
E collocata all'interno di un ragionamento complessivo e di un complesso di leggi quelle appunto
Sulle terapie contro il dolore sul testamento biologico
Perché
Riteniamo che non possono essere considerate Luna isolatamente indipendentemente dalla
Queste problematiche
Quelle
Appunto del diritto alla morte dignitosa noi intendiamo porre a partire dal concetto di autodeterminazione
Dall'assunto che
Era è stato d'histoire femminile poi di quanti hanno lavorato su quel solco teorico ovvero l'assunto della sovranità dell'individuo sul proprio corpo
Su
I disegni di legge nel loro con un carretto articolato
Noi oggi li presentiamo sono aperti non solo alle adesioni di altri parlamentari evidentemente ma li presentiamo dichiarando voli
Emendabili integrabili era riformabile
E tuttavia riteniamo urgente presentarli proprio come atto politico istituzionale
Vi presentiamo anche in una forma che per molti versi sappiamo essere imperfetta
Nella nostra discussione li abbiamo chiamati bozza
Ovvero
In particolare quello sull'interruzione volontaria della propria sopravvivenza una cornice all'interno della quale ancora lavora
Il primo di questi disegni di legge quello sul testamento biologico riprende quello presentato alla Camera dei deputati da Grignaffini ed altri si è avvalso del lavoro della riflessione della consulta bioetica di bioetica di Milano il secondo
Quello sulle cure contro il dolore
Diciamo così è parallelo e coincide con quello annunciato che in queste giorni
Attendiamo sia presentato
Dal ministro della sanità
Il terzo quello appunto sull'interruzione volontaria dalla prosa parvenza
Deve molto al lavoro dell'associazione esiti Italia si tratta
Lo ribadisco ancora di
Disegni di legge emendabili integrabili riformabile aperti non solo all'adesione ma appunto alla critica al contributo
Bozze di discussione non più però differibili
Questo nel senso dell'iniziativa di oggi
Per quanto riguarda
Lo svolgimento dei lavori come avete avuto modo di vedere e si saranno introdotte da un intervento del professor De Fanti
Che ha indicato il titolo così pertinente della sua relazione perché oggi è difficile morire bene tra le persone
Date per presenti
Per ragioni di salute numero gli avevamo
Il teologo Filippo Gentiloni del quale trovate un breve intervento sul tema nella cartella che avete ricevuto
Ancora una volta devo ringraziare per la collaborazione anche a questa iniziativa la Consulta di bioetica di Milano d'ora la parola al professor De Falco
Io tenterò di di svolgere mio argomento in tempi molte opere ciò che non è facile
E comunque mi sembra che il mio ruolo possa essere quello più di delineare la cornice in cui poi queste iniziative su la cornice il punto di partenza del mio discorso è il progresso della medicina ha creato tutta una serie di situazioni in cui il morire è diventato più difficile più lungo più doloroso
E il motivo di questo quale molto semplicemente è accaduto che degli dei due tradizionali scopi della medicina allo scopo di guarire di sanare come si diceva in latino
E quello di sedare dolore cioè di curare la sofferenza il primo è diventato di gran lunga prevalente sul secondo
In passato i due obiettivi erano perseguibili contemporaneamente anzi bisogna dire che il primo quello di guarire ira relativamente poco perseguibile perché gli strumenti della medicina erano molto povere
Da quando la medicina ha cominciato a intervenire a potere intervenire attivamente sui processi morbosi
Il l'obiettivo di guarire risanare è diventato così prevalente che qualche volta entrerà in contrasto con l'altro viene quello di sedare dolore
E in effetti e questa la radice della situazione che dicevo la situazione per cui alcuni ammalati affetti da malattie progressive incurabili anziché morire abbastanza in fretta
Non bene necessariamente ma abbastanza in fretta come accadeva una volta adesso vivono prolungate ogni e estensione nel tempo della loro sofferenza
Queste questo fenomeno si è verificato
Intorno agli anni ha cominciato a verificarsi intorno agli anni cinquanta inizio anni Sessanta ed è cominciato a diventare palese pressappoco a metà degli anni Sessanta
E per lottare per rimediare questo effetto secondario diciamo dello sviluppo della medicina
Sono nate nella medicina estesa nella società
Alcune tensione alcune alcuni movimenti che ebbene ricche ricordare modo barese
Nell'ambito della medicina del corpo medico spesso anche se al di fuori della medicina ufficiale è nato nella al Regno Unito movimento così detto delle cure palliative
Si fa risalire simbolicamente alla fondazione dell'ospedale di dell'hospice San Cristoforo
Sul finire degli anni sessanta le cure palliative che cosa sono sono secondo la definizione più generalmente accolta
La cura attiva globale multidisciplinare dei pazienti la cui malattia non non risponde più ai trattamenti specifici e di qui la morte è diretta conseguenza
Il controllo del dolore di altri sintomi e dei problemi psicologici sociali e spirituali e di fondamentale importanza
Lo scopo delle cure palliative e il raggiungimento della migliore qualità di vita per i pazienti che per le loro famiglie così suona l'inizio non è completa di una delle definizioni più accreditate
Le cure palliative sono un qualche cosa di nuovo
Nel senso che cioè riscoprono l'antico Obiettivo sanare dolore ma e però cercano di affrontarlo in maniera diversa dal passato cioè coinvolgendo
Non solo medici e infermieri professionali di cura coinvolgendo famiglie coinvolgente volontari un po'coinvolgendo figure nuove come assistenti sociali che sono spenti spirituali
Cercando di cupo occuparsi dell'uomo nella sua globalità e con lo scopo unico di migliorare la qualità di vita e non la sopravvive
Il movimento delle cure palliative e si è fatto strada piuttosto faticosamente perché nato al di fuori della medicina accademica
Che che però finalmente dopo un circa vent'anni ha cominciato a diffondersi gradualmente tutto il mondo e anche nel nostro Paese
E anche direi che proprio di recente bisogna dire sotto l'impulso lungimirante del ministro Bindi dall'ex ministro Bindi
Ha approvato ha cominciato a trovare un riconoscimento anche legislativo con attribuzione di fondi
Ebbene le cure palliative sono sicuramente una risposta utile ha dimostrato di esserlo
Però non sono l'unica risposta consigli anche se i sostenitori delle cure palliative dicono che la larga applicazione allarga il puntuale applicazione delle cure palliative praticamente rende superfluo
Altre renderlo superflue altre forme di intervento come quelle nel cui parleremo per ultime cioè l'eutanasia e suicidio assistito sicuramente non è così
Ma faccia un passo indietro ho parlato di delle cure palliative come un primo movimento nato in seno al corpo medico in seno alla medicina
Intesa a migliorare questa situazione di difficoltà del morire
Però contemporaneamente allo sviluppo delle cure palliative sono accadute altre cose
Queste cose sono accadute non all'interno della medicina ma al di fuori della medicina io sono il graduale sviluppo impetuoso sviluppo del movimento diverrebbe indicazione dell'autonomia e a del malato
Alla cui base c'è poi nient'altro che lo sviluppo della democrazia della democrazia liberale
La rivendicazione del proprio diritto a disporre disse
Questo movimento
Ha prodotto importanti movimento che come tutte queste cose è nato essenzialmente in ambiente anglosassone in questo né per quanto riguarda il movimento autonomistico diciamo soprattutto americano
Ha prodotto alcune importante risulta un primo risultato che si è largamente affermato almeno a parole nessuno contesta più anche se poi nella pratica le cose non vanno ancora così bene il il principio del consenso informato alle cure
Sono
Qualsiasi cura deve essere conosciuta al malato che deve consentire avvenisse
E il correlato negativo del consenso informato che il rifiuto informato delle cure estese
Questo principio ormai dicevo a livello teorico si è diffuso e viene sostenuto praticamente da tutti però si scontra contro la vecchia tradizione autoritaria paternalistica del mondo medico
Io che sono tra coloro che sostengono questo questo movimento essendo vecchio medico
Osso o vissuto in me uno scontro tra il il viso il la più vecchio atteggiamento che con cui ho cominciato a lavorare sono io
E decido che cosa è il bene del malato e questo cambiamento radicale l'autorità decisionale
Non è più del medico l'autorità decisionale del malato
Ma il rifiuto informato del trattamento
Oggi è ammesso anche nella legislazione italiana ha un limite che molte malattie soprattutto queste malattie progressive incurabili di cui parlo portano nelle fasi avanzate alla perdita delle capacità a tal all'aperto e della capacità del tu naturale nella di deliberare del malato
Quindi può cadere che una persona che avrebbero rifiutato un certo trattamento a un certo punto non è più in grado di farlo semplicemente perché non è più in grado di intendere e di volere o per lo meno di deliberare
Allora per ovviare a questa difficoltà sempre nei paesi anglosassoni essenzialmente negli Stati Uniti
Già da oltre vent'anni sono stati messi a punto degli strumenti giuridici che sono le cosiddette direttive anticipate un living will
In cui il malato esprit il malato all'inizio della malattia ma anche il sanno prima di essere ammalato esprimere voto probabile sue volontà
Su come desidera
Essere curato ognuno essere curato nelle fasi avanzate della sua vita quando non sarà più in grado di partecipare al processo decisionale
Questo strumenti giuridici sono ormai largamente diffuse praticamente tutti gli Stati americani
In Europa sono diventati prassi anche se non legge nel Regno Unito sono legge in Danimarca e credo ignorando
E però il movimento autonomistico per così dire non si accontenta di questo se il principio dell'autodeterminazione inteso fino in fondo questo principio va anche al di là e questo principio
Rende inevitabile che alcuni malati possono a un certo punto non solo rifiutare determinati trattamenti ma chiedere
Che nella loro vita sia terminato sia attivamente da parte del medico e questa è l'eutanasia attiva volontaria
Sia da parte di Seat loro stessi con l'aiuto del medico ed è questo il cosiddetto suicidio assistito
Queste sono le due proposte scandalose diciamo come diceva il senatore Manconi prima sono quelle che dividono maggiormente l'opinione pubblica anche se forse meno l'opinione pubblica che
I suoi rappresentanti
E sono proposte che hanno comunque trovato già applicazione che realtà e in almeno due Paesi in Olanda dove l'eutanasia non è legalizzata mai depenalizzata vale a dire se i medici si attengono a una serie di condizioni rigorose previste dalla legge
Olanda una circolare ministeriale olandese e si possono praticare l'eutanasia e questo avviene ed è largamente accettato dalla società olandese ormai da oltre dieci anni
Oppure negli Stati dell'altro Stato in cui una situazione di questo genere in vigore nello Stato dell'Oregon dove invece non
Legge non te penali dove dei e legiferato c'è normato il suicidio assistito questo per legge da due anni e mezzo circa
Su entrambe sulla situazione di entrambi questo Paesi esistono dei dati empirici consegnate alla letteratura scientifica che dimostrano fra l'altro che non c'è questa temuta Dherifa queste temute orribile conseguenze che gli avversari del movimento
Dell'eutanasia
Sostengono che ci siano allora vedete abbiamo di fronte alla difficoltà del morire
Ci sono storicamente sono state date due tipi di risposte una all'interno del mondo medico che è quella di occuparsi meglio e diversamente dal malato un al di fuori che però si impone al mondo medico che è quello di sottolineare il diritto del malato alla decisione sulle sue cure anche anticipata e anche il diritto del malato a veder por fine alla sua
Queste due movimenti sono incompatibili fra di loro
Anche se alcuni lo sostengono io penso che non sia così penso che anzi l'obiettivo di una buona morte per tutti i cittadini alto obiettivo che credo che la classe politica italiana debba oggi forse poi non possa essere raggiunto che grazie alla
Applicazione allo sviluppo di entrambe queste cose le cure palliative sono buone sono utili vanno sostenute che sono sicuramente in grado di alleviare gran parte dell'esito ma non basta ci sono situazioni in cui le cure palliative falliscono
E allora per questi fallimenti e non solo per questi ma più in generale per evitare quelle introduzione di misure di sostegno vitale che Peppo che poi portano il cosiddetto accanimento terapeutico necessario che il cittadino possa disporre di strumenti di giuridici adeguati cioè del consenso informato delle direttive anticipate
Io lo vedo un po'più avanti nel tempo e anche dell'eutanasia che io nel suicidio assistito io ho esaurito i tempi del mio intervento e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie davvero
Grazie davvero al professor Defanti
Lo voglio ricordare dopo il suo intervento
Deve la propria elaborazione teorico scientifica
Oltre che lavoro di studio a un'esperienza concreto e quotidiana legata alla sua attività professionale dove sulle grandi questioni
Che stanno dietro a questa discussione si misurano quotidianamente con l'esperienza del dolore e della morte e credo che questo sia da tenere bene ma il conto
Voglio dare immediatamente la parola al professor Aldo Masullo
Cioè oltre a essere senatore della Repubblica e anche di mestiere filosofo
Quello percepito nata
Quella
Solo fare
Questo
Rischia va
Fassino
Ecco
Per cui non è scandaloso parlare di questi problemi ed è che come oggi moralisti bioetici continuamente ripetono
Quanto più aumenta il potere dell'uomo tanto più aumenta la sua responsabilità
E certamente oggi siamo in condizioni di disporre della vita dell'uomo in senso generale molto più di un tempo e come tali quindi siamo molto più responsabili rispetto alla
Una seconda considerazione che io vorrei fare
E quella che ovviamente quando ci si avvicina temi di questo tipo
Si pongono in azione una serie di paradossi o anche di contraddizioni
A partire dal titolo la muta la nuda vita e l'eutanasia
Nuda vita come si sa e un'espressione nata nei testi di fu colpito e poi ripresa da alcuni testi filosofici successivi anche in Italia ora la nuda vita
E la vita sprovvista di qualsiasi carattere che adesso venga conferito dalla cultura
Dal diretto dalla civiltà dal discorso la nuda vita
Ecco la prima domanda il paradosso è che noi qui parliamo della nuda vita ma in qualsiasi modo noi parliamo della della nuda vita noi siamo fuori della nuda vita perché il parlarne non si significa non essere nuda vita
Allora il problema di fondo radicale
Il malato
Il quale si trova di fronte al problema
Di accettare una miserabile sopravvivenza o di scegliere e viceversa
Di
Far cessare questa sorta di parassitismo della propria vita
E egli stesso la nuda vita di cui decide ho inevitabilmente ancora parte di quella cultura e di quella società che in fondo sono sempre al di qua dell'ammenda tanto è vero che se ne fanno proposte di legge parlamentare
E qui nasce un problema assai sottile che non voglio assolutamente sviluppa
Ancora a questo proposito ecco si è parlato di capacità di deliberare
E quindi per esempio il caso del della persona che ancora nel pieno vigore delle proprie forze fisiche soprattutto intellettuali e morali decide di scegliere la morte
La modalità della propria morte naturalmente qui bisognerebbe poi chiarire che significa la modalità della proprio e potrei pure lasciar detto che a un certo punto della mia vita mi si mettano Longo anche quelle hanno modalità della morte
è questo compatibile con una norma di legge per ma io capisco che il il significato e altro e allora bisogna precisare il significato
Ma con un problema e quello la capacità di deliberare se io decido oggi se io decido oggi di lasciarmi morire nel momento in cui fossi colpito da una malattia grave e incurabile che io sapessi incurabile
E che mi producesse dolori intollerabili questo io lo decido adesso
Come
Oh vita giorno adesso qui è una questione di parole
Nel momento in cui io mi trovassi di fronte alla evenienza immediata nel momento in cui io fossi l'ammalato
Sarei più in grado di decidere se
Accettare di morire o accettare la vita così come essa nella sua misera abilità e se io non fossi più in grado di fare no
Sarebbe lecito
Che missili oppure gli asset il fatto di aver stabilito di morire anziché di sopravvivere
Questo è un punto assai delicato soprattutto credo che i medici capiscano questo
In fondo quando si allontani dalla morte siamo tutti i coraggiosi
Quando si è vicini credo che il coraggio venga almeno allora a questo punto che si fa
In che modo in che modo la mia disposizione formalizzata nel momento della Ford
E tale
Da essere giuridicamente vincente
Anche di fronte ad una decisione che avviene nel momento della debolezza
è un po'come il problema della seduzione c'è stato qualche Celebre testo di qualche celebre processo anche cinematografico
In materia
Certo se io aggrediscono una donna tentando di stuprarla qui evidente la violenza ma nel momento in cui attraverso il processo della seduzione ella si trova in una posizione che potremmo dire marginale
E scende
Volendo e non volendo al tempo stesso
Che cosa ne di questa città
Questo stesso problema in modo molto più drammatico si pone nel caso della decisione di sopravvivere home
Ultima considerazione io credo che tutto questo comporti anche un modo nuovo di rapportarsi del medico al paziente e in genere della medicina agli uomini che vanno curati che non è soltanto quel modo che sembra nato recentemente ma nacque in Europa addirittura tra gli anni venti e tre ci sono i grandi testi di vacatio secca presente in materia del rapporto medico paziente e quindi la premura la sollecitazione la spiegazione eccetera
Ma nasce qualche cosa di più perché il medico deve essere in grado di spiegare al paziente quali sono le condizioni in cui si trova quali sono le conseguenze delle culture
E in qualche modo anche fargli superare l'estremo limite
Che è quello della speranza
Nella rapida innovazione terapia
Questo è un altro aspetto molto grave
Oggi tutti fiduciosi nelle tecniche nelle tecnologie sperimentali mediche eccetera anche quando siamo gravemente ammalati siamo portati a dire ma se fra un mese si scoprisse la medicina
Capace di curare
E la tragica lotta dell'uomo col tempo che qui si incarna nello stesso rapporto con la malattia e con la decisione ecco io ho sollevato questi problemi semplicemente per dire quanto la questione sia importante
E quanto al tempo stesso che essa comporti di responsabile attenzione da parte di tutti noi
Solo
Atto
Complicatissima
Voglio dare
La parola al professor Rescigno giurista che molto ha lavorato su un concetto gli outlet
Del nostro dibattito
Proprio sulla categoria di
Dignità della morte
Grazie
L'invito io sono giurista positivo che ha avuto l'occasione di occuparsi ormai da anni lontani di questi temi
Di recente in un convegno torinese indetta dalla consulta
Di Torino e da quella di Milano
Che prendeva in esame è uno dei progetti ricordati all'inizio del nostro dibattito di oggi quello Grignaffini
Qui trovo tre testi
Senza prendere posizione su quello relativo alla promozione delle terapie antalgiche abbiamo
Constato
Da
Indicazioni
Utili preziose soprattutto per il profano per ciò che riguarda
Questo aspetto
Direi che degli altri due progetti il giurista positivo invitato tra l'altro a dare anche suggerimenti ai fini di un miglioramento eventuale ed io non integrazione dei testi
Deve fermare la sua attenzione soprattutto sul primo questo relativo al consenso informato te alle
Direttive anticipate volte sta mento biologico che sono i termini più usati
Nelle esperienze straniere alle quali guardiamo del resto sono esperienze che erano state opportunamente evocato
Mentre quest'ultimo testo che non so se sia stato già presentato relativo al disposizioni a garanzia della libertà di scelta in materia di interruzione volontaria della propria sopravvivenza
Oltre a essere forse quello certo senso più pericoloso perché può dare l'idea di una regolamentazione che tocchi appunto
Quei punti estremi della eutanasia dell'eutanasia attiva del suicidio assistito
Forse può essere intanto come materia trattata
Assorbito
Fermandosi a un limite meno avanzato dal primo progetto che punto riguarda le direttive anticipate il testamento biologico
Che appare anche meno eversivo meno sconvolgente di fronte a problemi che certamente suscitano
Inquietudini contrasti di coscienza e anche questi sono stati sia pure brevemente passate in rassegna
Il concetto di Bindi tale la morte è un concetto che comunque è presente sia in questo terzo Progetto che io almeno al momento
Terrei ai margini del discorso concentrando la mia attenzione sul primo
Ed è concetto che è stato elaborato nella pratica oltre che nella disciplina legislativa lì dove il legislatore ha ritenuto il legislatore statuale in alcuni Stati americani e poi lo stesso legislatore federale che oggi ha assorbito
Alcune disposizioni in regole che riguardano il trattamento generale dei pazienti e quindi rendendo forse anche
Superflua oggi quella corsa al Regolamento e con la competizione nel regolamento dalla materia che si era verificata dopo per esempio dalla California primo modello tra gli Stati americani
Opportunità dell'Inter dell'intervento legislativo
Io ritengo che l'istituto del testamento biologico almeno per ciò che mi riguarda
Talune conseguenze possa ritenersi anche un istituto di formazione extra legislativa ammissibile anche lì dove il legislatore non sia ancora intervenuto
Naturalmente una disciplina positiva significa arrivare a delle conseguenze
Sul piano pratico sul piano operativo sul piano soprattutto della immunità o della irresponsabilità del medico quale prende assume determinate decisioni ritengo che l'intervento legislativo posso avere una sua utilità
Ritengo tuttavia che questo ritardo che quello che denunciamo in Italia del legislatore possa essere almeno in parte supplito da una considerazione della validità dell'istituto della validità del testamento che chiamiamo biologico
Anche prima che il legislatore via ma questo è un discorso che impegna il giurista impegna anche la comune sensibilità
Che non è questo il luogo
Per affrontare in tutta la sua pienezza
E con questa nozione dignità poiché era stato invitato provocato a dare particolare rilievo a questo istituto intanto è stato richiamato l'altro aspetto della revocabilità
Di questa dichiarazione di questa direttiva anticipata che mi pare risulti sufficientemente garantito nel Progetto
Il
L'aspetto della revocabilità di qualsiasi determinazione che riguarda il proprio corpo la propria vita la propria sopravvivenza con riguardo a condizioni di vita che mettono in dubbio la presenza di una vita nel significato pieno qualificato qui
Subentrano anche nozioni che risentano di una certa relatività delle idee attorno alla vita
La vita umana
Ecco di Cevo il punto della revocabilità mi sembra che sia certamente importante che
Debba ricevere una garanzia è un punto che del resto legislatore avverte anche per le disposizioni che tocchino non la persona ma il patrimonio
Il testamento nel significato comune del termine giuridico del termine un atto per sua natura revocabile
Si comprende ancora più agevolmente come debba essere per sua natura necessariamente revocabile un atto che di disposizione non delle proprie sostanze non dei propri beni ma del proprio corpo
Il progetto si occupa e anche questo forse un altro problema che merita
Carra Pd sì ma
Carrellata sui temi di essere ricordato
Si occupa anche della possibilità
E questo forse supera anche talune delle riserve delle obiezioni circa anche se sposta su altro soggetto la decisione re da assumere relativamente alla vita della persona
Si occupa anche della possibilità di rimettersi a un soggetto
Investito della fiducia dell'interessato di colui cioè che dispone dissesti
Nella nel Progetto così come in quello precedente ricorre questa formula della capacità attuale della persona che poi
E da far coincidere con la capacità di intendere e di volere
Che probabilmente anche in relazione a una non costante rigorosa terminologia nel nostro sistema legislativo forse meriterebbe qualche ulteriore precisazione chiarimento qui si vuol dire
Ed è evidente da una lettura che non muova che non sia sulla quale non pesino o pregiudizi che si vuol dire che è un soggetto maggiore di età pienamente capace autore di queste regole e che non le abbia revocate
Le mantiene in vita sostanzialmente anche quando venga ad essere addivenire privo di questa capacità di intendere e di volere
Capacità di intendere e di volere rispetto alla quale può esercitare un'utile funzione di supplenza anche questo fiduciario ecco io direi che anche da questo punto di vista il progetto interessante perché probabilmente può portare ad una
Figura ad una prefigurazione anzi di un istituto giuridico che altri sistemi conoscono e che non riguarda soltanto le decisioni che attengono alla determinazioni da assumere nella fase terminale della vita o in una condizione che rientri nel quadro normativo che voi prendete in considerazione
Noi siamo fermi ancora nella disciplina della capacità della persona pochi istituti dall'interdizione alla inabilitazione probabilmente potremmo introdurre come è avvenuto in altri ordinamenti anche
Figure ulteriori difficoltà proprio di soggetti fiduciari
Penso all'istituto tedesco dell'Abbé trovi uno che può significare sia il rimettere ad altri decisioni che toccano il patrimonio della persona sia decisioni queste ancora più rilevanti che tocchino invece deliberazioni da assumere in ordine alla
Per concludere relativamente a questa mozione di dignità
In verità in l'anno cioè
Relativi a cominciare dal testo cardine della Costituzione
Si pensi per esempio al limite che nel rispetto della dignità umana deve trovare l'esercizio della libertà di iniziativa economica
O alla pari dignità dei soggetti che nozione che viene usata con riguardo all'eguaglianza e con speciale riguardo all'eguaglianza in talune comunità pensiamo alla famiglia
Il rispetto ecco della persona in termini di dignità e chiudo devo confessare che la ricerca specifica di questa formula che in America è stata conosciuta dalla pratica prima che dal legislatore perché sono stati proprio i modelli di testamento biologico che hanno usato questa formula non temo
La morte temo piuttosto la indennità del morire queste alcune nelle formule consolidate nella prassi americana prima di diventare poi materia del modello legislativo
Sì dovrebbe passare poi da formule di passi a formule che entrino in un modello originale
E nazione difficile
Talvolta mi sembrato di poter addirittura dire che forse noi
Comprendiamo più facilmente certi atteggiamenti e purtroppo l'esperienza vissuta
Nel nostro tempo
Decenni non lontani ma che forse si rinnova in alcune parti del mondo di comportamenti che siano da qualificare come indegni per ciò che riguarda sia il trattamento delle persone
Dice sì alla costrizione della persona a persistere in vita in una posizione che appunto ci appaia lontana estranea confliggente con questa Regione
Può sembrare una maniera ecco e anzi forse è probabilmente un'illusione della domanda posta questo di
Essere convinti e di esprimere l'idea che si è più facile mettere in luce le condizioni di indegnità per costruire poi da queste un'eventuale mozione positive divini
Ma abbiamo questa esperienza anche di modulistica
Progetto si preoccupa anche di una formalizzazione di questa volontà del soggetto una formalizzazione che però non dovrebbe portare
Un altro consiglio da dare al legislatore non dovrebbe portare a una standardizzazione che significhi poi la sottoscrizione e di questa conferimento di potere analoga ha come
Spesso avviene analogo ciò che si verifica spesso per ciò che riguarda l'informazione
E la attestazione di aver ricevuto una adeguata informazione dei dati ecco il formalismo è necessaria in questa materia revocabilità va assicurata la necessaria assicurata è necessario che non si passi dal formalismo ha una standardizzazione che significhi poi che con una adesione spesso non adeguatamente consapevole il soggetto entri in questi meccanismi che riguardano sia le informazioni che a ricevere sia il consenso da prestare e per ciò che riguarda la dignità io ribadire l'idea che forse oggi siamo più in grado di ricostruire in negativo
Da tante forme di mortificazione ecco della dignità umana che l'esperienza
La cultura Beilin cultura conosciuta
Che trarre già una nozione positive di dignità ai testi e anche da testo primo di riferimento che
Io sono medico psicoanalista e non meno filosofo atteso
Dicevo che sono medico psicoanalista e sono questo consapevole che non meno del filosofo devo stare molto attenta perché potrei introdurre delle complicazioni e tutte le poi affascinanti ma ambigue
Qualità dei livelli inconsci che possono condurre alla paralisi un discorso che invece adesso deve essere estremamente concreto e condurre a qualche cosa di propositivo e in questo senso prometto che cercherò di fare attenzione all'uso dei miei strumenti in un contesto così diverso quali quello nel quale ci muoviamo oggi credo che qualcosa
Di utile posso dire però a proposito delle resistenze
Che ci sono i i ad ampio livello collettivo non soltanto con resistenze che non hanno finora consentito di a vere una solida base giuridica per i problemi di fine vita e l'interruzione di vita
Ma anche a parlarmene in qualunque contesto e pensate Satta solamente alla sproporzione enorme che c'entra l'ampiezza del dibattito che hanno avuto le questioni di bioetica rispetto alle gravidanze tecnologiche alle dotazioni
Problemi sicuramente importanti ma che comunque riguardano delle minoranze rispetto invece a un problema come quello del morire che ci riguarda tutti rispetto al quale i c'è invece una illusione diffusa
E se appunto possiamo vedere altri temi importanti della nostra convivenza civile
Frequentatissimi Danny belli più nobili e alti del dibattito futuro politico giuridico filosofico fino alla chiacchiera spicciola in questo caso c'è prevalentemente illusione Silenzio
E su questo credo che la diagnosi era potete fare agevolmente anche voi parlare di fine vita interruzione di vita anzi consentitemi di parlare proprio di morte è sgradevole in quanto che evoca in ciascuno di noi quelle che sono le angosce basilari degli umani
Quello che appunto a che fare con ciò che perché N alla nostra Monforte
E rispetto a questo c'è uno sfodera arzilli difese di vario ordine ci sono le difese tradizionale di tradizionali sono quelle della sublimazione dell'idealizzazione del morire
E soprattutto delle antichissime illusioni religiose
Credo che oggi in un'epoca come Cuesta ci sono delle difese nuove ancora a mio parere più pericolose perché sono le difese della negazione della scissione e della rimozione del problema
D'altronde a mio parere viviamo in un'epoca di lutti patologici in tutti i sensi che una delle caratteristiche per lo meno della cultura occidentale avanzata e nella caratteristiche appunto di coniugare un pensiero apparentemente positivista tecnologico con il massimo dell'irrazionale
E questo credo che sia qualcosa forse anche più dell'irrazionale del magico che si coniugano benissimo positivismo e magia con esiti a mio parere estremamente rischiosi e deludenti
Quello che io posso dire e qui veramente faccio ricorso agli strumenti del mio mestiere che le difese sono sempre un cattivo affare e vero che lì per lì ci consentono di evitarci delle quote di sofferenza ma a lungo andare
Queste sofferenze possono diventare invece ancora più alte si paga con gli interessi
E in particolare e credo che ogni tipo di difesa anti psicologica sì
Accompagna sempre a un sacrificio di quote di pensiero a livello di consapevolezza ma proprio di capacità di pensare e anche a quote di libertà
E quindi il mio punto di vista in questo contesto seppure marginale e della contentezza di avere un'occasione di parlare con tutti voi rispetto al rimetterci a confronto con problemi come questi in un modo serio in un modo onesto
E la possibilità di dirvi quelli che possono essere due miei punti di vista
Come medico psicoanalista che sono innanzi tutto quello del rivendicare il diritto al rispetto degli ideali laici che come altre volte ho avuto occasione di dire sono così sacrificati e mortificati attualmente anche nel linguaggio corrente si parla della laicità molto spesso con una qualità negativa privativa riduttiva come se fosse un pensiero senza invece io sono convinta della importanza di non essere timidi nel rivendicare il diritto Rispetto di un un certo tipo di ideali laici e il mio modo di intendere la dignità del Coni parlava il professor Rescigno e l'autostima quella che col mio linguaggio chiamo l'ideale dell'Io e l'ideale dell'Io e l'autostima non coincidere con la pura sopravvivenza biologica
E mi sembra che questo possa essere uno dei punti base per poterci sentire tranquilli diritto
Di potere continuare a sviluppare questo tipo di discorso l'altro punto forte perlomeno per me quello diciamo coppe quale sono d'accordo con me stessa
è quello che nella psicoanalisi o un vantaggio che etica e tecnica coincidano
Fin dalle origini della psicoanalisi noi pensiamo che ciò che è utile anche ciò che è buono
E il concetto se lo vogliamo ridurre all'osso e quello del riconoscimento dell'alterità cioè a dire che uno psicoanalista deve essere sempre molto attento a sapere che lui al servizio dell'altro nel senso che non devono diventare i nostri pazienti
A nostra immagine e noi non siamo il loro genio ma siamo soltanto coloro che si fanno garanti di fare arrivare alla coscienza tutte le loro parti in modo da rende il più possibile ampio i margini di libertà e di differenza
E mi è sembrato molto importante quello che sottolineava il professor De Fanti a proposito di quello che è il ruolo del
Del del rapporto confronto medico-paziente chi è che deve stabilire che cosa è bene noi stessi un talvolta il medico
E credo che rispetto a questo c'è di nuovo l'insidia di una grossa illusione perché credo che la maggior parte degli umani abbiano bisogno di conservare un certo tipo di il per il Lusi Oni che la vita sia comunque un bene
Che guarire si porta sempre quelle onnipotenza e consolatorie che io posso accettare anche con tenerezza rispetto qualcuno che ne abbia bisogno
Purché il bisogno di illusioni di qualcuno non diventi poi un obbligo mio di far mio carico di conservare le illusioni altrui
E in questo senso credo che veramente il compito vostro che dovete poi tradurre tutto questo in qualche cosa di concreto sia proprio quello di far convivere il diritto a illudersi di chi desidera
E anche il diritto di chi come me come credo la maggior parte di voi qui presenti invece preferisce fare a meno dell'illusione trova molto più consolante avere la tranquillità di sapere di potere decidere per se stesso
E quindi a me sembra che queste proposte che sono state qui presentati a tutti noi abbiano dei grandissimi meriti anche se per la verità sono ancora molto lontane da quello che io mi augurerei per me stessa
Cioè rispetterà la la famosa trinate The lasciami morire aiutami a morire fammi morire
Più o meno ci muoviamo soprattutto nella direzione lasciami morire e con il minor tipo di sofferenza possibile io vorrei di più però sono anche abbastanza realistica per sapere che se ci possiamo arrivare ci vorrà molto molto tempo
Quello che invece mi sembra che sia i grande merito e che sono proposte chiare
Lineari civili oneste
Non difficili dal punto di vista tecnico da mettere in atto non dispendiose per la collettività
Che non è poco
E soprattutto sono punti di vista che non coinvolgono terzi riguardano soltanto la singola persona non coinvolgono terzi tranne né ideologia altrui e qua io credo che troveremo i maggiori scogli
Il tempo va nettamente in una direzione a nostro favore perché mi pare che l'antica antinomia della concezione che conta tra organico individualistico sacralità della vita qualità della vita istituzione autodeterminazione va in questa direzione e il tempo quindi è maturo
L'unico limite come dicevo è la libertà altrui
La libertà dell'ideologia altrui e quello che io penso sia la trappola più grossa il fatto che nella maggior parte dei casi deve essere coinvolto un medico
Un medico che per motivi suoi etici e politici filosofici nevrotici può essere il parere opposto
E quindi credo che l'unico modo per muoversi in queste ore per Reno spogliò insomma
Ecco
In
Tu sei un ottimista io meno Mastro conta io ho bisogno di qualche qualche
è possibile l'arma per la meno normativamente
Insomma la mia ipotesi è che di conciliazione è meglio non parlare non è possibile parliamo di convivenza tu nel tuo
Del del da bere presentazione di sintesi per la riconciliazione convivenza io rinuncerei alla conciliazione Emile Rey alla convivenza al pluralismo che sarebbe già moltissimo se potessimo ritagliare
Qualche cosa che in cui ci riconosciamo
La resistenza del medico e io sono medico sono credo dello stop della stessa allieva del professor De Fanti
Noi nasciamo con quella che una volta si chiamava la vocazione che in realtà è molto spesso un compromesso di livelli inconsci lo dico per una volta sola inconscio prometto che non lo dico più abbiamo bisogno di salvare per cui metterci di fronte a diventare colui che è portatore di morte per un medico durissimo per motivi magari anche nevrotici per cui quello che credo sia l'unico tipo di strategia possibile
E sganciare il più possibile
La il diritto a morire dall'intervento del medico
Sul pur se poi ci fosse tempo potremmo parlare di questo però a me pare che la cosa fondamentale che debba essere ridotta al minimo la Scelta
Del dell'altro cioè di colui che interviene compresa quella del tutor su cui pure o molti ho molti dubbi
Credo che mi sono consumate nei dieci minuti posso brevemente no una malignità me la Melato perché consentire credo che ai nostri maggiori oppositori ci sono tutte le ideologie religiose
E lì credo che le contraddizioni veramente sono massime nel senso che a mio parere la chiesa
A tante contraddizioni quante ce ne può avere la società laica ma ciò che vuole non è davvero essere sempre dalla parte della vita vuole il controllo della vita della morte della sessualità ciò che a loro interessa e lo sanno bene perché poi altrimenti non si potrà non avrei più niente da fare come psicoanalista e di creare un costo un conflitto esercitando il controllo non del volere as ma questa era veramente una malignità che mi voleva togliere
è una constatazione
Questa mia passione della quale ultimamente mi stavo veramente molto occupando che ha a che fare col diritto di morire ciascuno secondo i suoi valori
La sento come qualcosa di molto importante ci tengo molto a non essere considerata una dark lady
A me pare che il diritto a morire e la tranquillità di sapere che quando fosse il momento uno può morire a modo suo con la dignità così come ciascuno di noi intende secondo me aiuta a vivere morire bene aiuta a vivere bene lì poi tra o un esempio veramente nobilita citare quello di Sigmund Freud detti appunto una vita è ricchissima piena di passioni ma quando ha sentito della sofferenza e il dolore avete raggiunto certe storie ho avuto la fortuna di avere accanto un allievo del voto al quale ha potuto dire e tempo per il sipario tali su di me grazie
Si devono a un fatto elementare di ovvia constatazione
Però per noi questo è una sorta di prova generale di un prossimo convegno di studi sull'argomento quindi quelle che voi oggi sentite sono come dire le tracce
Delle relazioni che gli stessi intervenuti faranno nel momento in cui in autunno a questo convegno al quale stiamo già lavorando si realizzerà poi anticipo
L'Argentieri che non ha potuto vederlo perché guardare i suoi appunti che ovviamente la sua frase su la Chiesa ha provocato uno scuotimento di testa da parte di Bouchard presente che esponente di un'altra chiesa voleva significare il fatto che le chiese sono più di una
Bouchard poi interverrà
Mi perdoni io
Sempre
Sembra chiedendo scusa del ritmo accelerato al Café costringiamo le persone perché ancora numeri l'opposizione interventi previsti voglio ora
Dare la parola la professoressa Maria Antonietta Di Chio vicepresidente di Jesi Italia un'associazione che sul tema esattamente dell'eutanasia
Faccio riferimento all'annotazione ancora di Simona Argentieri lavora da tempo
Anticipo che darò dopo la parola al professor Guido Alpa che è giunto
E dopo di lui al dottor Giorgio Di Mola vicedirettore scientifico da Fondazione Floriani
Noi al alla fine disse al suo medico allievo
Questo più o meno così adesso basta è solo un tormento
E questo la l'associazione che io rappresento exit per il che si batte per il diritto ad una morte
Dignitosa parte da esperienze di vita che sono inutile descrivere ve ne sono terribili ognuno di noi è stato trovato e quindi noi pensiamo che il problema sia necessario urgente non vogliamo aspettare tanto tempo perché finché aspettiamo che la legge la depenalizzazione avvenga tanta gente muore come non dovrebbe morire
Noi ci battiamo per le quindi per un anche diciamo per il riconoscimento dell'eutanasia
Debutta in Asia su richiesta eutanasia volontaria per la si attiva su richiesta del paziente quindi siamo perfettamente d'accordo ovviamente con le cure palliative
E riteniamo che il progetto di legge adesso qui sotto l'occhio che ci è stato sottoposto doveva essere presentato già molto tempo prima perché anche tutta la storia della morfina e così si sa da molto tempo ma ancora non si era fatto nulla
Siamo d'accordo ovviamente sulla Progetto di legge per il consenso informato per il diritto all'informazione che rientra anche nel nel nella bozza che avevamo presentato noi per l'eutanasia ma noi andiamo più in là
E chiediamo anche che sia riconosciuta la possibilità di un eutanasia attiva su richiesta o perlomeno di un suicidio assistito
Che cosa intendiamo con intanto vorrei dire che questo diritto ad una morte anticipata su richiesta si basa sempre sul principio di autonomia che è stato già citato principio di autonomia cioè di libertà dell'individuo che è direi imprescindibile ormai nel processo delle nostre democrazie
Dateci da Di Tano di autonomia consegue il diritto all'autodeterminazione e quindi alla possibilità di essere informate di scegliere in maniera competente ciò che vogliamo per la fine della nostra vita
Ma ritornando al principio problema proprio dell'eutanasia per un tema sia cosa s'intende si intende una morte bene ficcante benefica il principio della beneficenza e un altro principio fondamentale
Apportata sull'inchiesta
Precisa lucida sicura di chi è soggetto della malattia in condizioni di malattia irreversibile e il e che procura sofferenze gravissime insopportabili
Ho giudicata insopportabile che la sofferenza è sempre in fondo poi soggettiva giudicata insopportabile David paziente ho usato la parola sofferenze perché bisogna distinguere fra dolore fisico
Dolore e sofferenza per dolore fisico si intende tutta quella gamma di dolori terribili che accompagnano determinate patologie prime di tutte quelle che tutti sappiamo le malattie tumorali
E su in questo campo si spera che le cure palliative possono fare molto arrivare a coprire non so anche l'ottanta novanta per cento di questo dolore fisico
Ma il dolore fisico in condizioni di malattia irreversibile di degrado di tutta la propria funzionalità le proprie e esigenze di vita e della lo e alla degradazione della propria identità personale comporta anche sofferenza psichica
Sofferenza morale e su quella sofferenza è molto difficile
Arrivare diciamo ad alleviare anche con tutto l'accompagnamento del morente che si possa auspicare quindi riteniamo che un diciamo un la scelta dell'utente sia debba rimanere debba sussistere per quei casi in cui non si potrà fare diversamente con altre strade
Meno diciamo traumatiche da un punto di vista morale generale
In quel momento quando si interviene si interviene di petto su richiesta del paziente per provoco procurare una morte benefica notte benefica e dolce in modo da assicurare quella dignità e quella riconoscimento di se stessi che altrimenti verrebbero persi irrimediabilmente e la distinzione fra vita biografiche vita biologica che è già stata fatta qui con altre parole non non torno sull'argomento
Penso che da un punto di vista giuridico so quali sono i grandi ostacoli ma credo che sia possibile arrivare anche volendo se ci fosse la volontà una rapida soluzione perché in fondo è un problema sociale ormai come lo era quello dell'interruzione della gravidanza
E a questo problema sociale è il il e proprio il l'ordine gli legislativo che vede in un certo qual modo provvedete
Ci sono esempi di HD abbiamo negli altri negli altri stati che potrebbero essere applicati anche nel nostro caso il caso dell'Olanda studiato bene eh
Un'applicazione intelligente nel non andando in Olanda non c'è una legalizzazione dell'eutanasia
Non c'è in fondo nemmeno una depenalizzazione perché in realtà l'unico emendamento legislativo che è stato presentatore accettata in cui le e uno sulla sepoltura che obbliga il medico il quale ha ha procurato diciamo l'eutanasia al cliente su richiesta di fare una denuncia di morte non naturale in base alla quella a quella se il medico ha seguito tutte le prescrizioni che vengono che sono state stabilite dal suo dal suo ordine che vengono riconosciute da tutti il magistrato non procede
Ma attenzione non è che non è obbligato a non procedere potrebbe anche procedere cioè nulla
Dalla sicurezza al medico di essere esentato dai due conseguenze diciamo mille e quindi questo è importante
è una strada in Svizzera per esempio faccio solo questo esempio poi mi interrompo in Svizzera per esempio
E possibile la il suicidio assistito per suicidio assistito la parola lo dice il la il paziente prende assume mettiamo un farmaco mortale che diviene però preparato aiutato da qualcuno in genere da un medico
Allora in in in Svizzera è possibile il suicidio assistito non viene perseguito perché perché il l'articolo del codice penale
Che punisce l'aiuto il suo al suicidio come c'è anche in Italia nel Codice Penale a una piccolo inciso che permette la scappatoia cioè chi aiuta per motivi egoistici il suicidio di una persona eccetera viene punito
Quel per motivi egoistici è sufficiente perché ovviamente chi non agisce per motivi politici come nel caso del medico chiaramente della situazione irreversibile sofferenza e così via non viene perseguita cioè il il ma chi è stato non procedute per questo per il suicidio assistito quindi c'è questa possibilità naturalmente che viene sempre come dire Offerta dopo che si sono esperienze tentate tutte le cure palliative tutte le cure possibili
Per quello che riguarda invece proprio l'intervento attivo quando la persona da sola non può più prendere il farmaco non può più fare niente quindi un intervento attivo che sarebbe un cane si attiva la Svizzera sta pensando
Ha elaborato un documento molto importante insomma di proporre un secondo comma all'articolo del codice penale che punisce l'omicidio del consenziente ce l'abbiamo anche noi
Solo che quello svizzero è anche quello più più largo perché dice chi per motivi onorevoli e soprattutto per pietà procura la morte di una persona che la richiesta eccetera viene punito
Il comma che verrebbe aggiunto se verrà accettato propone il caso in cui si proceda si procuri la morte in caso di malattia irreversibile con gravissima sofferenza per motivi di pietà eccetera eccetera
Il quel caso al magistrato non perseguire della persona che la quindi le possibilità ci sono ripeto noi abbiamo presentato una bozza di di eutanasia diciamo attiva che ancora piuttosto vaga che è modificabile che è migliorabile ma ripeto gli esempi ci sono basta guardare vedere e soprattutto avere la volontà di discutere di come dire di far maturare la propria la propria sensibilità
In troppi giudizi del liberarsi da ideologia o da qualsiasi altro pregiudizio e soprattutto assi muovere dalla pietà
Dalla partecipazione al dolore e condivisione al dolore altrove
Io ringrazio gli amici che mi hanno invitato a partecipare a questo seminario di presentazione dei tre project credo che dopo le parole
Così precise nell'analisi giuridica e così condivisibili dal punto di vista dei degli interessi delle valutazioni complessive di Pietro Rescigno
Per i giuristi che mia abbiano a cuore la dignità della persona
Vi sia poco ancora da aggiungere
Come così premessa
Molto sintetica semplicistica direi che questi tre disegni di legge sono espressioni di un'altra civiltà e di una profonda moralità
Anch'io però distinguerei nel senso che mentre il terzo sulle terapie antalgiche potrebbe avvenire la sua sua il suo percorso Voltone Omo perché riguarda infine contenere terapie
Finali che tutto sommato non dovrebbero implicare particolari valutazioni di carattere giuridico
Mie anch'io suggerirei di assorbire verso il secondo nel primo anche perché tenendo conto delle condizioni tra virgolette ambientali e culturali secondo potrebbe avere un impatto eccessivo sull'opinione pubblica e potrebbe diventare dirimente o danneggiare il i risultati che si potrebbe invece ottenere
Proponendo con forza il primo
Da questo punto di vista per raggiungere ancora qualcosa quello che già diceva pittore vicino che mi sembrava
Già esaustivo e costruttori nere e questo
Il punto importante di questo disegni di legge voglio parlo del primo dicevo appunto di grande civiltà e di profonda moralità e che finalmente fa riappropriare la persona della sua vita
In altri termini il limite da qualsiasi forma di abdicazione a medici parenti o a terzi rispetto ad una scelta fondamentale che è appunto quella di sapere
E quindi poi decidere sul modo nel quale si possa
Mettere un termine alla
Niente mi chiedevo
Mi chiedevo se
L'espressione dati sanitari di cui fa riferimento l'articolo uno
Possa implicare un connessione con la disciplina sui dati personali di cui alla legge
Istitutiva del Garante dei dati personali perché in quella
Disciplina si è fatta una scelta diversa e cioè che i dati medici considerati ultra sensibili
Non possono essere svelati rivelate direttamente al paziente ma al medico curante quale valuterà se il paziente sia in grado di capire di sopportare
I contenuti di quei dati io credo che questa sia una scelta migliore rispetto a quell'altra che ho sempre considerato un po'paternalistica
E quindi se l'espressione dati sanitari rimane così com'è questa dovrebbe essere una disposizione che deroga e quindi e abrogare senso implicitamente l'altra contenuta nella legge seicento settantacinque del novantasei
Ma se non si volesse legare questa disposizione solo ai dati sanitari per cui questo presupporrebbe mi pare che già la situazione sia nota sia stata tradotta in dati e questi dati debbono essere comunicati allenta la persona
Mi chiedevo se una formula alternativa potesse essere più comprensiva e cioè ogni persona capace al diritto di conoscere le condizioni fisico psichiche in cui versa e il proprio codice genetico e di esserne informato in modo completo e comprensibili in modo che conoscendo anche il Codice di Chieti così possa sapere quello che ci attenderà quello che la persona
Dovrà attendersi dal futuro e quindi posso assumere le sue precauzioni
Il punto è un altro punto
Importante è
Oggiaro sottolineava il professore cigno nel fatto di a vere individuato la persona di fiducia la quale ovviamente proprio perché nella sua genericità viene così espressa può prescindere da qualsiasi qualificazioni di status persone di fiducia può non essere il coniuge può non essere genitore può non essere infine
Un punto delicato che certamente
Ferrari al
Anzi è una garanzia anzi una garanzia cioè
Un punto delicato sul quale appunto forse val la pena di riflettere
Qui si parla di persona capace
In che situazione si debbano trovare i minori e i malati di mente
Che non avrebbero gli stessi diritti delle persone capaci perché ovviamente qui prendiamo in considerazione solo come possano esprimere in quel momento una volontà
Efficace e
E per il futuro nel momento nel quale non possono più esprimere designare la persona di fiducia la quale debba decidere se revocare o meno la volontà originariamente manifestata
Mi chiedo se non sia il caso di affrontare anche questo problema oppure se
Affrontare la
Situazione per gradi eventualmente rinviarlo al futuro ecco ma anche qui mi chiedo allora per quanto riguarda il minore o il malato di mente si debbano essere sempre o i medici o i i i congiunti o il giudice coloro che debbono assumere le deplora le determinazioni il luogo della persona che in questo caso meritevoli particolarmente meritevole di tutti e
E di protezione
Non ho altro da aggiungere perché mi sembra che il disegno di legge da questo punto di vista sia encomiabile
E e quindi mi associo presso il proprio
Grazie per opportunità che mi è data di affrontare questo tema nome
Della Fondazione Floriani che rappresento noi da vent'anni seguiamo
I malati terminali prevalentemente di cancro
Desirée che uno delle degli obiettivi principali è sempre stato quello riportare queste persone ad una morte
Nella quale si presentassero le sofferenze con il minimo livello di dolore possibile
Questo risponde a dei principi etici credo fondamentale tra cui quello di beneficenza che ci ha sempre ispirato e devo dire che l'esperienza che vedemmo cumulate vent'anni
Ha portato a testimonianze di medici e di pazienti che oramai assommano ad alcune migliaia
Per questo
Noi possiamo dire che esistono i sistemi sicuramente esistono delle degli strumenti
Non solamente farmacologici per ridurre la sofferenza alle persone sono strumenti che riguardano la capacità di avvicinare il problema con una mentalità assolutamente differente che il medico oggi in una ancora purtroppo e su questo punto vorrei soffermarmi
Indubbiamente io sono d'accordo col
Chi ha parlato precedentemente questo è un atto è una segno di grandissima civiltà e debbo dire di progressione anche
Culturale in un Paese come il nostro poter presentare delle proposte di questo genere però non siamo ancora molto indietro
Moltissimi campi come questi con delle cure palliative in cui la cultura la conoscenza del medico e degli strumenti con il potrebbe vedere ma non solamente il medico le persone che stanno intorno a queste persone che stanno morendo pervenire loro sofferenze ancora veramente molto molto scadente abbiamo avuto diverse possibilità recentemente di sviluppare i concetti e le cure palliative ad ogni livello con i decreti ministeriale che sono stati fatti prima
Rosi Bindi e poi hanno un loro seguito adesso con il ministro Umberto Veronesi che molto sensibile a queste problematiche ma i dati ancori nostro possesso dicono che
Moltissimi sono ancora i casi e questo appunto va a favore sentirei di proposte che riguardano le eccezioni perché sono eccezioni per almeno quale riguarda nostro lavoro che sfuggono alla possibilità di dare comunque un sollievo completa e totale alle persone che stanno morendo
E per quanto riguarda le necessità e le esigenze la popolazione le stesse abbiamo fatto delle indagini che hanno dato dei risultati
Piuttosto interessante adesso
Sulla gli atteggiamenti che alla nostra popolazione riguardi questi problemi sulla sulla morte nell'ottantotto abbiamo seguito un indagine a questa nel l'anno scorso quindici anni di distanza il cinquantasei per cento degli italiani un campione significativo di mille persone
Diceva di temere la malattia la sofferenza fisica e il quarantaquattro per cento tuttavia non voleva sapere non vorrebbe sapere che sta per morire o di avere una malattia mortale solo chi a chi si dice
Se tu avessi una malattia mortale con sofferenze vorresti saperlo risponde di sì il quaranta il quarantotto per cento per poter decidere qualche cosa
E il trentotto per cento per una malattia guaribile vorrebbero dei trattamenti che riducono fondamentalmente la sofferenza e solo l'otto per cento un dato confermato dall'indagine ha fatto la l'anno scorso opterebbe per un prolungamento della vita ad ogni costo anche a prezzo della sofferenza
Un'altra indagine molto importante mi ha fatto novantaquattro sui medici che si oppone esclusivamente di malati terminali e che erano non solamente oncologi medici cure palliative ma anche medici di medicina generale iscritti non si tratta né alle cure palliative ha dato dei dati altrettanto interessanti perché abbiamo richiesto questi medici quanti avessero avuto domande di eutanasia ebbene su trecentocinquantanove che hanno risposto
Il trentanove per cento ha dichiarato evoluto delle delle richieste dirette di eutanasia cioè praticamente sono centotrentanove pazienti
Ma solo sedici hanno dato seguito a queste a queste proposte c'è il quattro per cento e sessanta per cento ha risposto in modo negativo
E il trenta per cento di questi medici ritiene che il problema possa sussistere anche con buone cure palliative ecco questo ci ha fatto molto pensare le risposte possono essere due o appunto che la cultura ancora delle cure palliative non sia correttamente
Perfettamente inserita nella mentalità dei medici oppure che ci sia come pensiamo anche un un livello di è una percentuale di pazienti che possono sfuggire alle cure palliative cure preventive non sono una medicina infallibile se no ricadremmo nel delirio d'onnipotenza che ha sempre avuto la malattia di fronte alla morte e a la possibilità di guarire
Personalmente credo che comunque per ventotto mesi e basta visto a tre livelli un livello medico sul quale io son d'accordo su quello che ha detto la collega psicanalista forse meglio tenere lontano il problema della legalizzazione o di una possibilità di dare delle regole interne sia tenere lontano il mondo medico
C'è un problema di tipo sociale per cui sicuramente
Bisogna dare una risposta una società che chiede sempre più si spente mente che vengono mantenute determinati tipi per di principi come quello dell'autonomia delle persone e poi c'è un problema etico che è quello della legittimità
Ed è lì citati aiutare chi muoveva aiutare a morire
Noi aiutiamo a morire aiutare chi muore
Può avere qualche implicazione etica piuttosto
Grazie
Helenio molto di essere stato invitato e nella sostanza condivido pienamente l'iniziativa favo può invece qualche critica nella fuoco ma in otto mila posizioni con l'esperienza di Rita una ventina d'anni fa assistevo con un forte responsabilità personale una signore Evangelica molto anziana
Che stava morendo nella fede fosse stata cattolica avrebbe recitato il nunc dimettesse e di se qui speriamo che non duri troppo mi disse ero io che decidevo le cose che un parente può decidere dopo un mese al collasso
Parlo con un giovane medico e vi dico c'è qualche speranza no
E dico allora concludiamo dice rivoltato contro il nuovo del giuramento di Ippocrate
Avevo con me i miei figli tutti e tre nati il giorno che avevamo deliberato a suo tempo che di far rinascere
E io non capì nulla
Se posso governare una cosa così importante come la data d'altri miei figli e il fatto stesso che nascano Roma lo facciamo tutti lucidissimo Roma è così addirittura vitale Fillon se fa proprio nessuno
E questo è un guaio
Non capisco non non arrivai a capire teme che mai non si potesse governare il modo per il momento della morte
Della conclusione della nostra vita come preferiamo Di Carlo vivo a Torino mi rallegro molto che il Comune di Torino
Il consiglio comunale ha votato un balordo del giorno in un modo un po'a sorpresa trasversale
Dell'una che ha qualcosa a che fare anche con Exit perché della società la cremazione ad un buon articolo sulla Stampa di oggi come gli argomenti compreso anche questo in questo la vecchia Torino qualche cosa riesce ancora
A concludere dell'Unar stanco
Va be'ma insegnato di tema se togli quindi Battipaglia Torino che vive dica caro senatore
Sicuramente la momento che voi avete in questo tempo di punto può in questo tempo un po'così
Mi chiedo il coraggio di affrontare e condivido di altissimo di rilievo etico ma certamente molto dedicato cominciamo con le cose più facili però chi serale fiduciario
Lo sto testo non lo dice ancora
Chi sarà le fiduciario mi raccomando noni nipote ieri e veritieri perché io vedo delle mie parrocchie un'ondata diffusa via ideologia Deruta Masia quando la vecchia zia
Molto abbiente rischia di morire mi raccomando il peccato originale anche chi è ateo civile credere uno stress non potrà decidere uno stato sicuramente i parenti si è arma non congiunto sarà dura per loro non so non ho una soluzione segnalo solo la difficoltà del problema un'altra cosa
Proprio la relazione di Simona Argentieri cui appena appena letto un bellissimo ma un po'duro articolo sul celeberrimo numero di Micromega Südtirol
Proprio le risonanze emotive che la dottoressa la gentilezza fatto presente mento con la fare qualche critica al vostro testo
Benché io sia favorevole a Berat controllo che ho praticato erutta Masia chi ha chiesto già in infiniti di praticare mio riguardo
Otto personalmente ho trovato il vostro testo un po'deciso
Faccio un esempio che per voi protestante l'Italia purtroppo protestante no
Voi trovate molto di discesa libera e responsabile e di auto del determina decide di liberare gli otto del termine al Salone
Piero personalmente preferirei o accentuare molto di più la responsabilità nel senso che qualcuno ha detto benissimo ci sono decisioni fra scelte tragiche questa è comunque sia una scelta tra edicole tragiche
Ho la sensazione che ho proposto di assorbire però il secondo disegno di legge del primo sia molto varia perché ci Seychelles incontro dottoressa sulla spiegato benissimo Carlo e ce l'abbiamo tutti però ce le paure se la rimozione di queste cose
Tutto sommato la centonovantaquattro a cui però non farei un richiamo così visibile braccia una troviamo un altro titolo facevo da quattro molto criticata per il suo tono compromesso
Ha duramente tra i peggiori reazionari parenti di Starace nel nostro profilo onomatopeico ecco che ci sono in Italia e e sembrava leggi compromissorie diciamo la verità io passerò l'Estonia vita che non è più molto se posso a difendere la centonovantaquattro per cui i nostri padri Risorgimento riuscirono a fare un'Italia liberale io non sono liberale ma storicamente via Milo
Rispettando per la cultura cattolica del Paese questo credo che meriti di essere fatto un'ultima battuta dato che sono valdese sono anche presidente di un ospedale io la gente li vedo morire nelle due qualità di pastore però anche di abbiamo corso il settore oncologico quindi queste cose fisiche lo conosco mi rallegro la mia chiesa nominato già se te ne fa una commissione di bioetica nella quale torno spesso i termini indicati oggi
Noi siamo certamente una voce di minoranza neanche tutti gli evangelici non son d'accordo con noi tuttavia vorrei dire un'ultima cosa
Come io e la mia compagna di allora abbiamo preso davanti a Dio la decisione di fare tre figli e non fare trenta trenta
Ritengo come credente di potere prendere una decina di questo gene che sia living will scritta o la sua esecuzione davanti addio
La questione della risurrezione dei morti come dissero a San Paolo d'Atene dei questo parleremo un'altra un'altra
E un'altra con le
Il prossimo convegno quello do adesso la parola Maria Grazia Giammarinaro
Che definisco brevemente come consulente giuridico del Ministro delle pari opportunità ovvero
Della precedente ministra qui presente al quale poi darò la parola Laura Balbo e dell'attuale Katia Belillo
Dopo gli interventi di Pietro Rescigno e di
Guido Alpa veramente mi resta ben poco da dire e quindi scusatemi la butto per un attimo in politica come si vince
E in politica in che senso nel senso che io sono convinta che il principio di autodeterminazione
Nonostante i tentativi conservatori di rimetterlo in discussione fermato per la prima volta la legge centonovantaquattro ha come dire ha mostrato una grandissima capacità espansiva
E come dire nel campo delle scelte relative alla salute mostra una delle sue dei suoi versanti più come direi decisivi per
Come dire valutare un il livello di un di una certa civilizzazione proprio al suo contributo forte di signoria sul diesel sulla propria vita contro ogni autoritarismo sia pure nelle forme paternalistica e Coni contro ogni forma di Stato etico
Come dire queste dice diciamo questo
Questa centralità del principio di autodeterminazione come dire non consente alcun tipo di deresponsabilizzazione io naturalmente quando sento Walter Veltroni
Parlare di libertà di scelta dei propri progetti di vita venendo da una cultura che proprio mi sono stancata di sentire le mie stesse parole per quanto è stata attenta diciamo così alla ricerca di senso
Fondata su disse sulla costruzione della propria sfera personale sulla propria soggettività ovviamente non posso che rallegrarmi purché si sappia che questi non sono discorsi diciamo così da come dire ad
Giungere ogni tanto allora straparlare peraltro che il nostro Paese si fa spesso sui diritti senza poi nessuna attenzione alla costruzione di sistemi di garanzie e di azionabilità di questi dei diritti e delle libertà ma che si tratta di assumere delle scelte impegnative e io credo che il campo dell'autodeterminazione in materia di salute
Sia una di queste come dire banchi uno di questi banchi di prova per tutti naturalmente non solo per Veltroni sapendo naturalmente quanto la questione è complicata e quanto questa diciamo questo divieto di deresponsabilizzazione naturalmente valga non solo per i politici ma valga per i giuristi ecco valga per i medici ovviamente i giuristi perché perché io sono del tutto d'accordo con il professore Rescigno quando dice cioè che Allo stato della nostra legislazione deve riconoscerci già deve riconoscersi già fin d'ora piena validità giuridica alle direttive anticipate il principio di autodeterminazione è stato detto a un fondo amento costituzionale è forte
Va ricondotto al princeps è stato detto di volta in volta principio di libertà personale hanno lo sviluppo della personalità ex articolo due della
A me al diritto alla salute comunque ha un fondamento costituzionale forte come tale deve essere non soltanto considerato sopra o nato rispetto all'articolo cinque del Codice civile cioè il divieto degli atti esposizione del corpo ma addirittura deve orientarne in senso progressivo l'interpretazione l'interpretazione capovolgendo il rapporto regole eccezioni in altri termini la reale o la e la disponibilità e le eccezioni specificamente definite devono essere quelle della indisponibilità come del resto una parte della dottrina già fa ma ci troviamo di fronte a una giurisprudenza sappi Nigra conformista c'è quindi un lavoro culturale da fare tra i giuristi e da fare tre magistrati Picelli Giorgio Restelli giro questa questa responsabilità come dire
Terza riflessione che volevo fare sempre come dire sul lavoro culturale che c'è da fare per diciamo fare avanzare la cultura dell'autodeterminazione sapendo come dire che intanto è già molto se si affronta questo pezzo anche se non si arriva ad affrontare subito le questioni più spinose della cosiddetta eutanasia passiva e attiva già affrontare il problema di una disciplina
Come dicevo non indispensabile ma sicuramente opportuna anche perché poi di di Rocchi troviamo molto brevemente ovviamente ci troviamo di fronte a
Normative secondarie come il codice deontologico dei medici che configgono Coni alcuni aspetti del principio di autodeterminazione quindi sicuramente una disciplina di fonte legislativa sarebbe se non necessaria
Sicuramente opportuna
Rispetto a questo lavoro da fare sul principio di autodeterminazione io vorrei anche io diciamo fare una riflessione che da una parte un triplice a complicare un po'il discorso ma secondo me come dire cioè aiuta anche a capire quali sono le questioni che dobbiamo affrontare non in termini di necessariamente ancora parlamentari ma appunto in termini culturali darla mia diciamo cultura di provenienza
è dalle riflessioni fatte sul principio di autodeterminazione della centonovantaquattro quindi sul versante su quel versante della signoria sul proprio corpo che è legata ai
Alla riproduzione e come dire un'avvertenza importante e che l'autodeterminazione
Non può mai essere scambiata per autoreferenzialità cioè in altri termini io non rinuncio a
Anzi riaffermo e voglio qui di affermare perché questo è un elemento di discussione aperta Sempre quando si parla di autodeterminazione se ne cerca come dire fondamento è è il principe di Brienza e San il principio di signoria appunto di manifestazione di volontà relativa alle scelte che riguardano proprio core per la propria salute io non voglio rinunciare questo lo dico
Chiaramente al contenuto forte dell'autodeterminazione che riconduce l'autodeterminazione quindi alla signoria del soggetto sul design io non voglio rinunciare a questo
Però so anche che le decisioni relative
Alla propria salute al proprio corpo
E alla propria vita mai vengono presa nel vuoto pneumatico ecco perché autodeterminazione non è autoreferenzialità quelle decisioni vengono prese in un contesto che è un contesto affettivo relaziona alle mai scelte così importanti della propria vita avvengono avvengono in solitudine o per lo meno quando avvengono in solitudine per uno stato di necessità e anche tragico diciamo ma come dire sempre sì risponde ai propri affetti alle proprie responsabilità allora il punto quale il punto è che secondo me bisognerebbe bisognerebbe trovare il modo di comprendere come sempre in queste materie
Il circuito manifestazione di volontà
E signoria sul disse necessariamente deve interagire con il circuito fiducia e assunzione di responsabilità e questo naturalmente massima me del coinvolge dal punto di vista della disciplina giuridica la relazione medico paziente noi sappiamo che da questo punto di vista si tratta di invertire una tendenza rovinosa a una spesso analizza azione e burocratizzazione del rapporto medico-paziente e a una degenerazione burocratica della stesse prassi relative al consenso informato
Certo poi è ovvio che dal punto che la qualità di una relazione non è giuridici zampilla in sé sono giuridici disabili però alcuni aspetti alcuni versanti alcuni obblighi
Che riguardano in primo luogo l'obbligo di informazione il contenuto di questo obbligo di informazione quale
Per esempio dal principio di autodeterminazione come giustamente si dice nella carta di autodeterminazione nei disegni di legge deve essere l'informazione deve essere corretta ed esami ente ora non ci troviamo di fronte a una norma del codice deontologico dei medici che è gravemente confliggente con questa idea perché si dice perché la comunicazione sulla esito
Sull'eventuale Sì Tav Falco la mattina deve essere data senza escludere elementi di speranza fra che vuol dire senza escludere elementi di speranza che si può dare un'informazione falsa
In certi casi ecco allora
Come dire qui c'è sicuramente qui c'è sicuramente un problema cioè idea che poi in ultima istanza
è il paziente che deve decidere disse ecco io credo che debba sì interagire con quell'altro circuito dell'affidamento della fiducia della responsabilità anche perché altrimenti il paziente non è in grado
Di prendere una vera una decisione veramente libera e però come dire della De Salvo il principio di fondo secondo cui alla fine e il paziente che deve decidere disse ultima notazione che
Voglio fare
Rispetto a questo contenuto quello che appunto richiamo io chiamavo il contenuto forte dell'autodeterminazione e della sua interazione con il principio di responsabilità
E forse c'è da fare sulla questione dei minori
C'è ancora da riflettere sulla questione dei minori io credo che noi dobbiamo trovare il modo un modo sensato diciamo così per affermare che l'autodeterminazione esiste anche per i minori e per allargarne le maniche
Questo sulla scorta di esperienze anche molto controverse anche molto discusse
Di a di altri paesi mi sembra tuttavia una un'esigenza reale perché vip rispetto a certe scelte come dire non ci fosse nessuno di noi si può sentire appagato dalla dato diciamo così giuridico anagrafico ma dobbiamo pensare alle forme i modi di diciamo atti a riconoscere a riconoscere il diritto di autodeterminazione anche per i minori
Ultimissima proprio finissima notazione revoca è ovvio revocabilità diciamo delle direttive anticipate
E naturalmente è ovvio che dunque le direttive devono essere sempre revocabili dal paziente il quale abbia mantenuto la sua condizione di capacità e tuttavia io rispetto a questa discussione su quale volontà come dire ad avere la prevalenza quella manifestata precedentemente o quella manifestata dalla
Quella diciamo come dire
Quelli quella percezione di vita che il paziente mani può me manifesto come unica stare in caso del morbo di Alzheimer per esempio in una fase
Avanzata della malattia e beh io insomma francamente le direttive anticipate servono questo cioè servono a me per valutare quale è stato è compatibile con l'idea che io oggi ne sta esso su questo io credo non ci possano essere smagliature e la volontà di prima che deve prevalere perché altrimenti veramente non si capisce per quale ragione noi dovremmo ammettere l'idea di una pratica di una volontà proiettata nel futuro
Grazie a Maria Grazia e io do la parola per una brevissima conclusione all'aura Balbo
Conoscete che è stata splendida Ministro delle pari opportunità e che anche su questo tema a determina un lusso significativo al dibattito e all'iniziativa
Prima di darle la parola per questa conclusione che imposta dalle circostanze dall'ora terribilmente tarda che abbiamo raggiunto e dal fatto che comprensibilmente i presenti si sono ridotti di numero e non vogliamo concludere da soli
Tre cose rapidissime
In parte ho già anticipato per noi questo davvero estratto la prova generale di un convegno
Che
Vogliamo fare in autunno e che ciascuno dei temi oggi qui appena sfiorata e ciascuna delle discipline coinvolte in questa discussione potranno
Mettere a fuoco con più spazio più tranquillità anche più ampio confronto la seconda considerazione è questa
Avevo detto prima che il dibattito iniziasse presentandolo che i noi siamo mossi da due esigenze
La prima è quella di
Fare un atto pubblico cioè condurre dentro la sede politico istituzionale e parlamentare questo discorso
Per fare questo è necessaria appunto presentare i disegni di legge che oggi abbiamo offerto al confronto
Ma questi disegni di legge
Ciascuno di essi
Le ragioni che sono state così ampiamente dette
Sono per noi bozza di disegni di legge che dovremo tutti precisare meglio articolare meglio definite ad esempio da più di un intervenuto è venuto fuori un suggerimento che terremo in gran dissi mo'conto non posso dire accoglierò perché non è mia la sola responsabilità quello di inserire le disposizioni in materia di ottone Asia de in
Time
L'articolato del testamento biologico cosa che prendiamo davvero in serissima considerazione non per una ragione se permettete virgolette opportunistica che sembra qualcosa e per avesse maliziosamente suggerito cioè perché l'impatto il minore perché non c'è appunto aspetta non è così guardate il Parlamento è fatto di azzeccagarbugli che il più occultato dei codicilli sono in grado di farla emergere soprattutto l'esatto opposto delle nostre intenzioni vogliamo su questo attivare
Non solo la convivenza aggiungo un termine più forte ma il conflitto perché esso e salutare terza considerazione qui si sono
Che incontrate tre associazioni ciascuna della quale opera in termini assai diverso
La Consulta di bioetica di Milano l'associazione esiti Italia la Fondazione Floriani aver messo insieme queste tre associazioni anche nei limiti di questo dibattito per me rappresenta un fatto è estremamente positivo perché si tratta di organismi che con attenzioni è preoccupazioni diverse tutte
Lavorano
Quello che abbiamo usata come formula
E che però è densa di significati appunto morali e giuridici ovvero sul diritto a una morte dignitosa e ora Laura Balbo
Grazie ma siccome
Queste erano le conclusioni per ovvi motivi voglio solo una frase in realtà oppure sottolineare un punto anch'io credo che in questi giorni
Noi cerchiamo di dire che non accettiamo che ci siano dei temi esclusi dal discorso pubblico anziché vogliamo che temi come questi facciano parte dell'agenda legis attiva e politica queste sono le cose di cui appunto insiste in questi giorni ci stiamo accorgendo alla marcia dell'altro giorno per le strade di Roma ci ha dato
Il senso che
C'è un'opinione pubblica attenta ci sono moltissimi giovani attenti io vorrei proiettare i temi di cui stiamo discutendo una società che cambia più
Educata più informata più consapevole credo che alcuni di questi problemi è il mille rapporto medico paziente la consapevolezza del paziente il rapporto coi parenti forse possano modificarsi mano a mano che cominciamo presto nella vita porci problemi di questo tipo e che diventa possibile parlarne insomma io credo che le iniziative sia legislativa ma di comunicazione come questa sono ancora di cui abbiamo bisogno di queste cose si parla soggetti diversi si confrontano e fanno delle scelte diverse
La parola al riferimento che a me sembra più utile dire vogliamo a vere il controllo sul proprio progetto di vita sul nostro territorio fino alla fine allora certo dignità
Certo attenzione alla sofferenza lenire la sofferenza nel senso ampio che qui è stato richiamato ma insomma quello che a ciascuno di noi è stato detto molto bene interessa è poter immaginare che come controlliamo la nostra vita le nostre scelte in altre fasi questa particolarmente importante diventa un tema di una società moderna è ovvio che in passato la cosa era diversa è ovvio
Il peso e il rispetto e il significato dei riferimenti religiosi
Esistono però appunto le ragioni mie di laica voglio che abbiano spazio in una
Prospettiva accettabili di questa società e questi sono è stato detto molto bene grazie in particolare Simona Argentieri per questa penso che nell'occasione dell'autunno sia utile proprio per sottolineare un'ampia attenzione in un Paese che cambia ecco mettiamola così