"Evoluzione dei settori industriali e politica economica" presentazione del documento di politica economica curato dal Centro Studi della Confindustria (c/o Sala Giunta della Confindustria - Viale dell'Astronomia)

Buongiorno
E benvenuti a questa tradizionale appuntamento per la presentazione delle prospettive dell'economia italiana elaborate dal Centro di studi dal centro studi di Confindustria
Un saluto ed un ringraziamento è prima di tutto ai nostri autorevoli ospiti Andrea Monorchio Angelo Tantazzi a Giulio Tremonti
Che hanno accettato il nostro invito deve esser qua con noi
Per commentare e
Procedere riflessioni sul lavoro del centro studi un saluto anche al dottor Parisi
Che oggi alla sua prima
Uscita ufficiale come nuovo direttore di forti di generale di Confindustria
Voglio però non tralasciare di ringraziare anche il personale del centro studi per la professionalità e la direzione che ha dimostrato nell'operazione del documento documento che oggi si presenta in una veste rinnovata rispetto al passato
In effetti il documento oltre che all'analisi macro economica nell'aria Italia da più attenzione che in passato all'analisi dell'area dell'euro in quanto questo
L'orizzonte rilevante per gran parte dei problemi
E delle scelte di politica nove economica che ci riguardano
Inoltre vengono presentate Schede sugli andamenti dei settori industriali
Ci sono state lavorate con la collaborazione ad associazioni territoriali di categoria
Le ha sequestrate scelta risponde all'esigenza di prestare maggiore attenzione che nel passato a quegli aspetti di natura prevalentemente etnico economica da cui dipende in ultima analisi la competitività del sistema Paese
Inoltre nel che l'apporto troverete un'appendice statistica
Centrata sui confronti di performances tra l'Italia e altri paesi in termini di principali aggregati economici di quote di mercato e una prima analisi comparativa dei bilanci delle imprese in Italia alle quindi un rapporto che si presenta in una forma rinnovata però veniamo un po'al contenuto ai risultati di sintesi del nostro dello studio del del del lavoro del centro studi non c'è dubbio che c'è la ripresa le previsioni del Centro studi vengono alzate dal due mila otto che presentammo a giugno al tre per cento per il due mila che viene presentato oggi però cadrega
E qui c'è un consenso generale la ripresa sia in Italia che nell'area dell'euro tende a scegliere inoltre esiste un divario pernotto la situazione Italia la situazione nostri compagni di viaggio dei lavoratori nella nell'area dell'euro inflazione sarà al due e mezzo per cento nel due mila e l'obiettivo di un ex sette per cento non è irraggiungibile se però le dinamiche salariali si manterranno coerenti con l'obiettivo la stabilità dei prezzi l'occupazione aumento anche questa una buona notizia
Aumenta sensibilmente al centro sud che al Centro-Nord come sapete comunque che esiste una di una difficoltà a reperire manodopera c'è un ultimo punto che mi preme di sottolineare che un ricerche è uno dei risultati da parere
Su cui riflettere di più di questo che lavorato del centro studi i conti pubblici
In miglioramento
Ma con l'aumento della spesa per le regioni non è scontato che il viagra che il disavanzo rimanga entro l'obiettivo del due tre per cento e concordato con l'Unione europea ecco a questo punto la domande
Le siamo veramente diventati sufficientemente virtuosi coerenti da raggiungere tutti gli obiettivi che non siano proposti
Io mi fermerei qui e dare la parola Acampa locali grazie
Io parlerò
Di quattro cose
Il livello di attività
L'attività economica
La competitività ce n'è un'essenziale e determinante infezione i conti pubblici
Dapprima Straight per favore la questa figura mostra i tassi di crescita nell'area dell'OCSE nell'area dell'Euro dall'ottanta a oggi e poi le previsioni
Si vede che il due mila è un anno molto buono per quello che riguarda la crescita economica sia nell'area dell'OCSE
Dove si prevede una crescita media della quattro per cento solo in un paio d'anni negli anni ottanta l'OCSE fece meglio
Qui ci sono Stati Uniti che vanno al quattro e mezzo cinque quest'anno un'America Latina al quattro nasi ha tolto il Giappone che valse sette un Giappone che probabilmente si riprende all'una e mezzo due per cento anche se c'è un notevole residua incertezza sul caso del Giappone
L'area dell'euro cresce al tre e mezzo per cento che è tanto se confrontato Hong il passato nella media degli anni Novanta l'area dell'euro ha avuto un tasso di crescita del due per cento
Dunque bene da questo punto di vista così come dal punto di vista dell'occupazione che sta crescendo nell'area dell'euro quindi la disoccupazione si sta riducendo
Ma attenzione la prospettiva
Il consenso e la prospettiva che poniamo anche noi è quella di una rallentamento della crescita non sappiamo in realtà quanto forte ma un rallentamento perché per vari motivi perché negli Stati Uniti
è in corso il l'atteso rallentamento sembra verificarsi dello scenario di atterraggio morbido da qualcosa come cinque per cento di crescita in questo momento a qualcosa come tre per cento l'anno prossimo
Ci sono già forti decine segnali di decelerazione negli Stati Uniti
Perché in Estremo Oriente c'è stato come dire il rimbalzo verso alto dopo la crisi
Superata brillantemente del novantasette novantotto oggi i tassi di crescita si stanno stabilizzando su valori un pochettino più normali
Per l'aumento del prezzo di petrolio quest'anno Effetto ragioni di scambio che incide principalmente sui sull'anno prossimo
Per l'aumento dei tassi di interesse a livello mondiale in particolare in Europa aumenti di tassi di interesse di quest'anno più quelli che devono ancora venire che credo sicuramente verranno nella in Europa oltre a questi effetti che sono globali
Sì esaurirsi graduale degli effetti della svalutazione eccetto nell'ipotesi che l'Euro non sballo ti ulteriormente
Valutazione dell'euro che si stima abbia avuto un effetto aggiuntivo sulla crescita di quest'anno nell'ordine di un punto percentuale
La prossima slide sa mette a fuoco l'Italia e il differenziale di crescita fra l'Italia nell'area dell'Euro
L'Italia sostanzialmente segue l'Europa e cioè accelera quest'anno e poi decelerare la nostra previsione come ricordava Bondi e tre per cento quest'anno due otto l'anno prossimo due sei nel due mila e due
Si riduce probabilmente quest'anno e negli anni successivi il differenziale di crescita fra l'Italia al resto d'Europa differenziale che l'anno scorso è stato di oltre un punto e anche due anni fa
Ma questo differenziale non si elimina questo è visibile anche negli ultimi dati di produzione industriale in cui si vede che l'Italia si sta riprendendo ma un ritmo un po'più basso di quello medio europeo
Il che mi porta al mio terzo tema che è quello della competitività abbiamo ampie analisi nel rapporto su su questo tema c'è una sezione dedicata al benchmarking competitivo che non abbiamo intenzione di fare in maniera periodica di aggiornare continuamente monitorare la situazione dell'Italia rispetto a quella degli altri Paesi
Questa la x qui
Una come dire un dato ormai molto noto queste sono le quote e la quota delle esportazioni italiane rispetto al totale delle esportazioni dei Paesi industriali voi vedete qui la forte caduta che c'è stata
Fra il novantacinque e il novantanove quest'anno ADEST quest'anno le nostre esportazioni stanno andando bene in parte per effetto della svalutazione dell'euro quindi probabilmente questa caduta nel Duemila sia arresta forse temporaneamente ma la caduta è stata molto forte siamo al di sotto dei livelli degli ultimi vent'anni siamo parecchio sotto siamo ai minimi degli ultimi vent'anni questo è un grafico che va dal mille novecento ottanta
Nel rapporto facciamo un'analisi delle quote anche degli altri paesi e vediamo che ci sono altri Paesi Germania Giappone che hanno perso qualcosina ma molto meno di noi
Stati Uniti e Francia hanno guadagnato e hanno guadagnato parecchio
Abbiamo anche un'analisi prossima figura
Di dove abbiamo perso qui dati purtroppo si fermano al mille novecentonovantotto i dati non nostri quelli delle Nazioni Unite che sono necessari per avere le quote sul commercio mondiale
Si vede che abbiamo perso un po'in tutti i settori
Vedette un quasi tre per cento di piastrelle due per cento mobili e così via
Abbiamo perso questa è la considerazione che emerge soprattutto nei settori
Tradizionali del made in Italy che sono che rimangono i punti di forza del nostro export nelle piastrelle per dire noi abbiamo il cinquanta per cento del mercato mondiale
Immobili abbiamo il dieci per cento quindi questi sono settori nei quali siamo molto forti ma in cui qualcosina abbiamo perso negli ultimi anni a favore di Europa dell'est Estremo Oriente
America Latina Spagna in alcuni grazie
Abbiamo fatto delle indagini questa un po'l'innovazione che ricordava Enrico Bondi presso le imprese presso le nostre associazioni di categoria in nei singoli settori emerge il dato diffusore che emerge ottimismo per quello che riguarda i volumi ma emerge preoccupazione per quello che riguarda i margini c'è anche qualche settore in particolari settori più vicini ai ai ai ai beni di consumo tessile per esempio e hanno anche difficoltà sui volumi
L'analisi dei margini
Delle in prese è un'analisi con i dati statistici che abbiamo a disposizione estremamente complessa e con incertezze di metodo in ogni caso l'unico dato che abbiamo
E questo che di fonte Istat questo è il markup nell'industria in senso stretto sia questa è diciamo la differenza sostanzialmente le fa la variazione percentuale del fatturato e la variazione percentuale dei costi variabili cioè il lavoro e input intermedia di materie prime
Questi nell'industria in senso tre vuol dire al netto delle costruzioni
A voi vedete
Che questa serie che è una serie dunque fatto cento il mille novecentonovantacinque e quindi attenzione a non interpretare i livelli di questa serie mostra una qualche flessione nel primo trimestre di quest'anno
Che ci porta su livelli storicamente bassi
Io mi aspettavo devo dire una caduta molto più forte nel primo trimestre ne abbiamo avuto un aumento di materie prime invece Confindustria il liceo eurostat e quant'altro
Nell'ordine dell'ottanta per cento dovuto per il grosso al petrolio e alla svalutazione dell'euro ma anche agli aumenti di altre materie prime Meeker cellulosa Lanna alluminio rame eccetera
Forse vedremo di più nel secondo trimestre perché qui c'è un effetto scorte quando io rinnovo e prezzi più alti allora me lo ritrovo sui costi
Analizzando con una qualche attenzione perché questo ripeto il dato fino al primo trimestre del due mila non ci sono dati successivi a questo
Analizzando un po'il dato si vede che sostanzialmente l'aumento delle materie prime ha inciso sulle strategie aziendali nel senso che le impresa sono state costrette a risparmiare da qualche altra parte
Tale per cui c'è stata una caduta
Della occupazione industriale di ben sessanta mila unità fra il primo trimestre di quest'anno del primo trimestre dell'anno scorso
Che sostanzialmente vuol dire che dati i costi di sistema che si hanno nell'operare in questo Paese si trova bensì un modo di reagire ma con costi aziendali e sociali estremamente alte città outsourcing si riduce la manodopera in qualche modo
Nel rapporto abbiamo cercato di fare una analisi
Comparata
Dei bilanci dell'impresa fra i principali Paesi cercare di andare un po'oltre questi dati di contabilità nazionale che hanno tanti problemi di metodo e quindi ci siamo presi
I bilanci e abbiamo scoperto che ovviamente i bilanci hanno altrettanti problemi di metodo nei confronti fra paesi
C'è un'ampia analisi che riguarda i vari indicatori eroi eroi e utili sul fatturato rosso eccetera l'analisi che vedete in questo grafico è basata sui bilanci dei grandi gruppi
Pubblicati da Mediobanca si tratta dei grandi gruppi quindi per l'Italia sono sedici grandi gruppi
Che danno conto di circa il tredici per mentre in Francia questo il quaranta per cento dell'occupazione manifatturiera in Italia il tredici per cento quindi la rappresentatività della realtà dell'industria italiana
è abbastanza modesta bisogna tenere anche conto che appunto
Lo ripeto con una certa fa in fasi che i criteri per quanto si facciano riclassificazioni dei bilanci qui ci sono delle riclassificazioni
Questo lavoro l'abbiamo fatto assieme a Mediobanca ringrazio anche i ricercatori di Mediobanca per questo
I criteri contabili sono molto diversi tra Paesi quello che sembra emergere sulla qui c'è una differenza molto netta
Fra quello che abbiamo chiamato aiutare
E cioè Francia Italia e Germania da una parte Regno Unito e Stati Uniti dall'altra qui abbiamo utili su fatturato Minetti sul fatturato
Vedete l'ultimo dato al due virgola otto per cento dell'Europa contro sette otto per cento
Di Regno Unito e Stati Uniti
Ma analoghe differenze le si riscontrano su tutti gli altri possibili indicatori di redditività
Ripeto molta cautela nella come dire generalizzare quello che può venire fuori da questi dati ci stiamo lavorando per cercare di migliorare sia la rappresentatività del nostro campione
E sì anche i criteri di comparabilità
La prossima figura
Mette
A confronto Italia Francia e Germania notate bene che questi un altro un'ulteriore caveat è che i bilanci
Che abbiamo preso in considerazione sono gli unici disponibili sono bilanci consolidati quindi una buona parte dell'attività di questi gruppi è attività estere che quindi non è in qualche modo rappresentativa della realtà di un Paese
Dopo una forte caduta nella nei primi anni novanta l'Italia sembra essersi rimessa in linea secondo che si consideri il ROS piuttosto che altri indicatori stiamo leggermente sopra o leggermente sotto Francia e Germania
Spero di potervi dire molto di più su questi argomenti diciamo l'analisi qui c'è un'analisi del conto economico pezzo per pezzo che c'è nel rapporto però la mia speranza è quella di riuscire a dire qualche cosa di più sulla base di campioni più rappresentativi da nel prossimo futuro
La prossima tabella
Dice qualcosa sul tema
Fisco sulle in prese confronti internazionali
Voi sapete
Diciamo qui si queste sono le aliquote legali di imposta assommando aliquote nazionali e soprattasse locali tale per cui per esempio negli Stati Uniti non c'è l'aliquota del trentacinque per cento ma gli si somma il nove per cento che è deducibile dalla corpo la tax
In Germania questo numero riflette la tassazione attuale sui profitti non distribuiti perché invece c'è un abbattimento del dieci per cento sui profitti distribuiti e poi non tiene conto della riforma che modifica radicalmente questa situazione
Per l'Italia abbiamo messo un valore diverso da quello che si vede di solito che è quarantuno del venticinque il quarantuno venticinque calcolato come sapete sommando un po'brutalmente
L'aliquota IRPEG al trentasette più quattro venticinque dell'IRAP
Lo facciamo perché lira tra facciamo questa operazione
Perché l'Iraq non si applica solo aiuti ma una base imponibile più ampia
E quindi quello che facciamo è sostanzialmente di rimettere l'IRAP in fondo al bilancio e era portarla agli utili come se fosse una una un'IRPEG per così dire questa operazione a mio avviso è fondamentalmente legittima so che per i puristi della scienza delle finanze qualche tuo collega questa cosa Giulio credo sia illegale da galera moralmente riprovevole e quant'altro non lo facciamo lo stesso
Consapevoli come dire dei problemi consapevole del fatto che questo dipende qui abbiamo usato ancora il bilancio aggregato Mediobanca delle mille settecento
Grande impresa de
Bilancio mille novecentonovantotto è evidente che essendo l'IRAP una cifra fissa se in un anno una società a utili zero beh miti mostro un'aliquota media che va più infinito insomma quindi è evidente che diciamo quel numero dipende dalla situazione specifica del bilancio nonché dal peso il costo del lavoro oneri finanziari e così via però insomma ci sembrava che usando il bilancio aggregato
Di Mediobanca si potesse ottenere un numero in qualche modo significativo otteniamo un cinquanta virgola quattro per cento che colloca l'Italia fra i Paesi più costosi anzi tenuto conto della Germania che in Germania c'è la possibilità c'è l'abbattimento sui sui dividendi
Sui dividendi sugli utili distribuiti in Italia è il Paese più costoso
La verità è che naturalmente dato che diciamo questo risultato è criticamente dipendente dalla struttura del bilancio che cambia di anno in anno da impresa a impresa non sapremo mai qual è la pressione fiscale sulle imprese e ognuno potrà continuare a dire la sua
Con grande confusione per chi deve investire in Italia o fare delle scelte fra l'Italia altri Paesi naturalmente
Qualcuno dice anche ma questa IRAP in realtà non è un'imposta diretta è un'imposta indiretta così viene classificato dal ministero delle Finanze quindi se fatti confronti con altri paesi dovete casomai sommarle all'IVA
E alle imposte indirette degli altri paesi a nostro avviso son disposto a difenderlo questo numero un certo significato c'era
Tornando alla congiuntura
Vengo alla tema inflazione
Qui vedete il differenziale di inflazione al consumo fra l'Italia e gli altri Paesi dell'Euro vedete che questo differenziale è sceso negli ultimi dati a zero a meno David zero due per cento
Questo è un risultato importante che ridimensiona le preoccupazioni che avevamo due anni fa e ancora dodici mesi fa quando stavamo vicini all'uno per cento ricordate la gaffe di Prodi quando disse con questi numeri l'Italia fuori dall'Unione monetaria quella era una preoccupazione seria questo non vuol dire che siano spariti i problemi di competitività che ci stavano sotto vuol dire semplicemente che i prezzi in realtà sono schiacciati alla fine dalla concorrenza europea
Quindi problemi compiti a ci sono tutti però insomma quella specifica preoccupazione
Si è attenuata questo risultato deve essere preservato importante che venga preservato lentamente l'inflazione futura dipende essenzialmente da petrolio e andamento dell'euro
Nelle nostre ipotesi il petrolio smette di salire ma scende poco va a ventotto dollari l'Euro smette di scendere ma sale poco
Non questa una grande differenza rispetto agli scenari che si facevano fino a poco tempo fa in cui si diceva petrolio torna ventidue venticinque dollari l'euro torna a uno e dieci
E siamo tutti contenti in realtà la situazione a questo punto diventa difficile credere in ipotesi di questo tipo
Con queste ipotesi l'inflazione rimane al livello attuale per qualche mese poi scende gradualmente
E noi diamo questa valutazione che l'obiettivo di inflazione programmata lo ricordava Bondi che è uno e sette per cento per il due mila e uno naturalmente in funzione di come va il petrolio e l'Euro nella realtà non è un obiettivo impossibile
è assolutamente essenziale che nei contratti di lavoro a cominciare da quelli del pubblico impiego che sono adesso in scadenza
Già scaduti non ci si illuda di recuperare perché non avrebbe alcun senso dalle impresa ciò che i lavoratori e le imprese hanno dovuto cedere ai produttori di petrolio
Se si cercasse di fare questo il rientro dall'infrazione sarebbe semplicemente più lento più costoso non dai produttori di petrolio non recupereremo proprio un bel niente
Arrivo al mio ultimo tema che è quello dei conti pubblici
La discussione a nostro avviso la discussione sul così detto dividendo fiscale
è una discussione assai strampalata
Sembra che l'esistenza o meno del dividendo dipenda
Dall'ultimo numeretto di fabbisogno di entrate di agosto piuttosto che di luglio e lo si scoprirà a maggio si diceva che lo si sarebbe saputo a luglio a luglio sia ad aspettare agosto adesso
Vedrete che se ne discuterà fino all'ultimo giorno prima della presentazione della finanziaria
Tutto questo non ha non ha senso se in finanziaria si riduce che soli herpes
O qualunque altra tassa questo incide sui conti pubblici del due mila e uno e degli anni successivi quindi quello che ci vogliono sono previsioni a medio termine del bilancio pubblico non come è andato ad agosto a luglio che scarsamente rilevante se non nella misura in cui questo mi dà qualche indicazione come dire effetto di trascinamento su come potrebbe andare il due mila e uno
In ogni caso come fra il due mila le nostre analisi dicono che sommando
Lo Stato e le Regioni
Forse siamo un po'sopra l'obiettivo forse siamo all'obiettivo l'obiettivo è uno e tre per cento del PIL per la l'indebitamento della pubblica amministrazione l'obiettivo concordato con l'Unione europea quello del Patto di stabilità quindi sostanzialmente ben che vada siamo in linea non siamo sotto
Non si non stiamo andando meglio dell'Obiettivo
E questo sostanzialmente è quello che dice questo mirabile comunicato del ministero del Tesoro del Bilancio della pieghe teneva voglio dire programmazione economica no
Che dice il fabbisogno del settore statale apparentemente sta ben sopra l'obiettivo in realtà facendo i confronti omogenei una cosa che è mirabile ma anche non proprio trasparenti sì ma devo dire chi non non ha le carte su cui si basano questi conti ma io credo assolutamente a ciò che dice il ministero del Tesoro non c'è nessun dubbio alla fine dice siamo in linea con gli obiettivi di bilancio già fissati e quindi questa ci pare una cosa di cui tenere conto il punto a quale le entrate stanno andando meglio del previsto in parte per effetti straordinari imposte sulle plusvalenze e così via
Male sospese stanno andando peggio sia le spese delle Regioni non solo sanità per quello che è dato capire ma anche le spese dello Stato
E ci permettiamo di utilizzare un confronto novantanove due mila
Basato sulla bilancio assestato dello Stato
Che dice
Che le entrate del Duemila dovrebbero aumentare del sette virgola cinque per cento questo relativo al solo stato quindi non all'intera pubblica amministrazione
Le uscite totali
Correnti al netto dell'interesse aumentano del sette tre eletto tali al netto dell'interesse otto e sette quindi non credo che sarà questa la cifra di crescita della spesa complessiva
Ma fondamentalmente noi abbiamo da questo e da tanti altri elementi l'impressione che la crescita della spesa totale al netto degli interessi che la prossima figura
Quest'anno crescerà più o meno al PIL nominale
A e quindi vedete vedete questa è la spesa totale al netto degli interessi che viaggia attorno al quarantadue per cento
Del prodotto interno lordo dal novantacinque e ascesa dal novanta aree al novantacinque
è scesa essenzialmente in un anno mi fa fa notare sicuramente così nel novantaquattro senza nella era fallita dall'ottantanove al novanta due novantatré
Questo quarantadue per cento che vedete qua all'incirca il livello del mille novecento ottantanove novanta
In questi anni non non è scesa nel novantanove è salita nella valutazione iniziale del governo doveva scendere quest'anno e poi andare a precipizio nel due mila e uno due mila e due
Nella nostra valutazione di preconsuntivo la stesa rimane costante in rapporto al PIL quest'anno malgrado il fatto che il PIL cresca molto molto di più degli anni scorsi
Negli anni prossimi noi vediamo la possibilità di una lievissima riduzione che però tendenzialmente sarà compensata dalla dall'onere per interessi che comincerà ad aumentare e in un futuro poco più remoto dalle tendenze della demografia e quindi dai problemi della spesa non solo pensionistica ma anche sanitaria che evidentemente sono legate al problema della invecchiamento della popolazione
Alla luce di queste considerazioni facciamo una certa fatica a capire su quali basi di fatto si fondi il gran parlare che si fa di dividendo fiscale di restituzione del dividendo fiscale ce ne dispiace ovviamente perché riteniamo che invece sì assolutamente indispensabile ai fini della competitività dell'Italia
Che ci sia spazio per una riduzione della pressione fiscale impressione che abbiamo è che questa riduzione debba venire da ahi noi nuovi tagli alla spesa quei tagli alla spesa che peraltro negli ultimi anni non sono stati fatti
Immagino che il Governo giungerà a conclusioni diverse dalle nostre dirà che ci stress che c'è un dividendo farà delle proiezioni sul due mila e uno diverso e dalle nostre oppure è possibile che il Governo io sposa mente decida assai virtuosamente di fare una manovra su di riduzione della della Spesal una manovra vera e allora si aprirebbe un qualche spazio
Quello che diciamo al riguardo è ha poco senso fare interventi che sono interventi di corto respiro per stimolare la domanda
Stimolare la domanda in questo momento vorrebbe dire fare una politica di bilancio pro ciclica cioè espandere il Bilancio quando la domanda va bene oggi con il rischio di dover stringere quando andrà meno bene
Negli anni futuri
Queste politica state discusse in sede di Commissione anche in sede di Consiglio europeo e c'è una decisione del Consiglio europeo che dice le politiche di bilancio non devono essere procicliche
Dunque semmai se ci sono dei soldi politiche dell'offerta oggi non va bene
A nostro avviso il cosiddetto Turks & d'approccio
Con una mano la domanda con l'altra l'Offerta oggi al momento di usare una mano sola che è l'Offerta ossia la competitività
In maniera da trasformare una congiuntura favorevole un anno straordinariamente buono rispetto la storia recente in un tasso di crescita permanentemente più alto
Questo vuol dire tantissime cose di cui non parlerò ricerca infrastrutture formazione in questo rapporto facciamo un approfondimento su un tema che ci pare meritevole e che è quello della relazione sostanzialmente fra cuneo fiscale e contributivo da un lato economia sommersa dall'altra
E ne viene fuori questa mirabile tavoletta
Sull'economia sommersa
La primari via riporta diverse stime autorevoli della sull'estensione dell'economia sommersa in Italia
La prima stima Istat che dice che è un quattordici per cento del PIL l'ufficiale
Una seconda stimare Snaidero che è uscito di recente un lavoro sui working paper del Fondo monetario internazionale che dice addirittura trentadue
Una terza stima basata su vari lavori della Commissione europea che dice ventotto per cento quindi c'è
Una forchetta un intervallo amplissima per definizione sommerso una roba che è difficile misurare i metodi di misurazione sono tutti piuttosto Rozzi ma credo che non si possa fare molto di più
Nella seconda riga stimiamo
Qual è il gettito che si perde per il fatto che c'è questo sommerso quindi in teoria questo è il gettito che potrebbe venir fuori merger se tutto il sommerso sparisse
E andiamo dai centotrenta mila miliardi della stima Istat ai trecento mila miliardi della stima Schneiter
La terza riga dice a quale sarebbe la pressione fiscale e contributiva e macro a livello macro economico se tutto emergesse allora
Qual è dobbiamo partire da qual è la pressione fiscale
Che adesso grava sui su quelli che pagano
E quindi dobbiamo non considerare cioè nella i numeri soliti dicono che la pressione fiscale quarantatré quarantaquattro per cento ma questo numero al numeratore il gettito al denominatore il PIL compreso sommerso tolgo il sommerso
Il tratto dal denominatore e ottengo la pressione fiscale attuale che è cinquanta virgola otto
Se tutto emergesse la pressione fiscale si ridurrebbe da questo cinquanta e otto al quarantatré sette nel caso Istat
E giù giù fino al trentaquattro per cento nel caso della stima più grossa del sommerso
Se immaginiamo di prendere la stima della Commissione europea duecentosessantaquattro mila miliardi di gettito aggiuntivo e facciamo ipotizziamo che si possa fare emergere con una seria politica di riduzione delle imposte e dei contributi con una seria politica di repressione con un programma di di emersione si possa farlo venire emergere una metà di quei duecentosessanta mila miliardi avremmo un gettito
Fiscale contributivo aggiuntivo di centotrenta mila miliardi per memoria o meno ho riportato sotto quant'è il gettito IRPEG cinquantasette mila Iva centoventisei mila quindi si tratta di cifre
Più grossa di queste qua insomma e poco più piccola del totale del gettito
Della dell'IRPEF naturalmente tutto questo richiede un pronto Progetto molto serio fatto su più come dire fatto di più pilastri ci sembrava importante cominciare ad avere una qualche sensibilità sui numeri che sono coinvolti in questa in questa in questa questione e questi numeri ci confermano che questo è un tema sul quale occorre investire
E quindi per esempio misure di riduzione della Cuneo fiscale e contributivo sono misure che si accompagnano e che alla fine potrebbero essere autofinanziati da una politica di emersione io terminato qui grazie
Grazie a Giampaolo Galli ma mi sento di ringraziare Giampaolo Galli per i contenuti della relazione per il rigore che c'è lei in sala
Capacità dir le cose così come si pensa come risultano ma anche per la passione che ha messo in questa presentazione ma anche poi e questo per me è più importante per le prospettive che ci ha dato cedette in fondo
Che la prossima volta avremo dei dati più significativi per confrontare la competitività delle imprese italiane con quelle del resto del mondo e questo è un elemento che li ignora
Col tema che è stato lanciato dal presidente di Confindustria D'Amato e al quale spero che il anzi sono sicuro che il Centro Studi darà delle risposte più soddisfacenti
Pregherei ora i nostri ospiti di darci il loro considerazione le loro critiche e i loro suggerimenti e chiederei ad Andrea Monorchio comincia grazie
E allora
Se ce ne fosse no giudice
Voglio dire che partecipo come sempre con molto piacere a questo incontro sul rapporto della Confindustria un un appuntamento tradizionale e alla ripresa
Leggendo il rapporto ascoltando quello che aveva detto Giampaolo Galli suppongo che da me che sono un soggetto istituzionale
Sospetti qualche chiarimento su tre punti
Su quale sia il rapporto sia la esposizione
Del medico Giampaolo hanno posto una evidente facili il primo punto se gli obiettivi di finanza pubblica del due mila due mila uno fissati il rapporto di Intervita mento
PIL rispettivamente all'uno e tre per cento per quest'anno e all'uno per cento per il prossimo anno ci hanno rispettati
Qual è l'entità del dividendo della crescita delle sibila il prossimo anno come distribuire questo bonus
Così sia semplicemente ovvio di dovere deludere
Le attese dal momento che la mia posizione istituzionale mi impone una doverosa riservatezza per quanto concerne almeno il secondo
E il terzo punto rischia di propormi in un ruolo politico che non mi appartiene
Lecce
Voglio svolge alcune Grabbi impressioni considerazioni che sono del tutto il personale che sono svincolati dalla dal mio ruolo istituzionale
Per quanto riguarda gli obiettivi di finanza pubblica
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione alcune tabelle che ho predisposto
Tutte belle in particolare fa vedere il sì sì mandiamo ecco non dalla tabella
Fa vedere il l'andamento
L'andamento della il conto economico consolidato di amministrazioni pubbliche dal novantadue novantadue voi lo ricordate è stato
L'hanno consigliato di svolta
Nel risanamento dei conti pubblici governo Amato
E questa questa lunga serie storica lo completata anche con le previsioni dell'ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria
Ecco
Se voi lo osservate questa tabella
Il
I tutti i conti sono stati riportati col SEC novantacinque tranne la riclassificazione noto durante USA novantaquattro per i quali ancora non ce l'ha le classifica con il SEC novantacinque sono ancora con sette settantanove ma insomma ecco possiamo considerare che le differenze sono sono modeste sono minime
Ecco si rileva che rispetto alla novantadue c'è stato un miglioramento dell'indebitamento netto del deficit molo stanza di nove punti percentuali sempre il rapporto al PPI
Si passa soltanto Antoine De Vito del nove sei per cento ad un avanzo dello zero tre per cento
è il momento di svolta momento del Patto di stabilità che prevede che tutti i Paesi aderenti alla dell'euro zebra veri bilanci in pareggio o addirittura in avanzo
Un aspetto importante che voglio mettere in evidenza perché spesso viene dimenticato
Che il concorso delle entrate e delle spese al conseguimento di questo risultato è profondamente diverso
Le entrate dando un apporto negativo quantificabile in due virgola due punti percentuali e c'è un miglioramento
In sostanza l'Intertoto tale sono diminuite
Nella misura indicata per effetto di una distinzione della pressione fiscale di uno virgola nove punti e di una flessione le altre entrate per zero virgola tre punti come differenziale
L'apporto delle specie invece è stata ampiamente positivo diminuendo nel complesso di ben dodici punti percentuali da cinquantasei uno quarantaquattro per cento
Nel loro ambito le spese correnti incidono per undici due punti percentuali e quelle in conto capitale per zero nove
Nell'ambito stesso corrente l'apporto dei minori interessi e di sei virgola tre punti quindi per differenza le spese correnti diminuiscono alla fine del periodo a quattro e nove punti percentuali
Anche il debito diminuisce
Voglio ricordare che ogni volta che si parla dispensa parlare di spese correnti o di spese totali al netto degli interessi nel mille novecentonovantasette Sole ventiquattro Ore pubblicò un articolo di servizio Galimberti che faceva vedere i rapporti tra al pile delle spezie totali
Di vari paesi del dell'unione
E in questa tabella si vedeva che le spese correnti del nostro Paese rispetto agli altri erano le più basse di tutti Cipro oggi cito a memoria ciò Bonomo lecito e morì
Altri cinque eravamo un rapporto quarantadue virgola otto per cento contro cinquantatré virgola sei per cento della Francia e il quarantasei virgola cinque per cento della Germania
La media dei Paesi dell'area OCSE era del quarantacinque virgola uno per cento
Quindi hanno quando si parla di riduzione dispensa sino a parlare di riduzione di spesa tenendo conto che noi siamo nel più basso livello di spesa abbiamo dovuto compensare Moro sostanza la storia degli interessi
Noi ancora oggi abbiamo una spesa per interessi che si aggira sui centocinquanta mila miliardi di lire e questa spesa di centocinquanta mila miliardi di lire di spesa per interessi l'avremmo fino alle quattro perché se voi guardate
Il Documento di programmazione economico-finanziaria trovate che la spesa per interessi
Si oscilla centoquarantaquattro virgola cinquecentoquarantasei mila miliardi sempre sperando che i tassi di interesse non non crescono
Per quanto riguarda poi la l'obiettivo dell'uno e tre per cento previsto per quest'anno ho predisposto anche un pochino di disegnini e un pochino di tabelle si facciamo vedere
Possiamo vedere
Questo è e l'andamento del fra questi qua sono i disegni che danno conto di quello che io ho spiegato numericamente quindi possiamo farli andare avanti rapidamente
Ecco indebitamento tribù cioè anche visivamente le cose che vi ho raccontato sono sono abbastanza visibili
Andiamo avanti
Ecco a proposito di quello vi dicevo entrate e spese vedete la divaricazione che esiste
Tra le entrate in buona sostanza dal novantadue a oggi si sono mantenute per sempre costanti quelle che sono definite sono sono state le specie e anche nel grafico queste cose sono GTS passiamo all'altro anche alle altre del del la pressione fiscale
Fabbisogno assetto stradale io più che i numeri fare vedere i due grafici
E qui però di notare come come l'andamento cioè abbiamo io ho preso a riferimento quattro anni novantasette novantotto novantanove due mila
L'andamento è assolutamente parallele
Quindi il fatto che ci possa essere un andamento quello di agosto che supera di quattro mila miliardi il precedente non vuol dire niente perché ecco abbiamo avuto anche negli anni precedenti esca scarti di di questo genere Paolo Galli si riferiva al fatto che crede alla e comunicati del ministro del tesoro un pochino meno le spiegazioni
Il passaggio dal fabbisogno ai conti della pubblica amministrazione un passaggio difficile perché i i conti del Sec innanzitutto riguardano le intere
Gli anni precedenti e sono stati effettuati i pagamenti
Quando andiamo a fare il passaggio nel conto della pubblica amministrazione tutti questi conti non sono stati soltanto dal ministero del Tesoro
Non sono fatti soltanto dall'Istat etica dell'Istat ma sono poi verificati da Eurostat
Quindi sono dati assolutamente la sua merce
Dato migliora abbiamo avuto per esempio una maggiore maggior peso sulla tesoreria nel fabbisogno nell'ordine di poche decine di miliardi per le spese
Delle risorse proprie
Per le spese finanziate dalla Unione europea che li congela piacciono completamente fuori
Quindi questo ha portato a questo
Però ecco no ho cercato di illustrare graficamente come gli andamenti del fabbisogno negli ultimi quattro anni sono assolutamente parallelo e noi non abbiamo nessun motivo di credere la crescita
Confindustria nessun rapporto
Poi un rapporto che io ho molto apprezzato
La la stimata alla due nove per cento
Il fondo vota internazionale
L'ho la stima alla tre uno per cento per quest'anno del tre per cento per l'anno prossimo anche questo ci si dovesse verificare il movimento che contribuisce a dare sicurezza alla conseguimento dell'obiettivo dell'uno e tre
Per cento di quest'anno e dell'uno per cento per l'anno prossimo
Isolamento la finanza pubblica tuttavia anche se oggi i conti sono in ordine potrà dirsi a mio avviso veramente compiuto soltanto quando avremmo ridotto il debito e quindi conseguentemente la spesa per interessi
Lo voglio ricordare che ancora questo Paese pari a centocinquanta mila miliardi di spese per l'ictus
Volevate giungere che abbiamo come diceva ricordava Giampaolo Galli questo sfondamento della specie delle regioni nella spesa sanitaria
A luglio abbiamo fatto anche un decreto in cui abbiamo cercato di metterci d'accordo con le regioni per il rispetto del patto di stabilità al patto di stabilità non è obbligato a tanto lo Stato centrale ma sono obbligati tutti i soggetti istituzionali
Che gestiscono spesa pubblica in in questa ottica come ricorda anche bene il rapporto occorre stabilire delle regole chiari che più ci sono responsabilità dello Stato e delle regioni in in materia di conti pubblici il federalismo non può assolutamente essere attuato senza imposizioni di regole precise i conti vanno rispettati perché noi siamo obbligati internazionalmente nell'ambito di un'opera rispettano i conti
Paolo dalle lo ha ricordato oggi non facciamo previsioni
Forse l'unica previsione azzeccata e queste misure per cento tutta la televisione sono stati sbagliati
Mahmoud Jibril Bagliani soltanto dagli Italici sosta sbagliate dagli europei sono stati sbagliati a livello mondiale
Ricordo quando ci siamo che il petrolio sarebbe sceso a ventuno dollari
Nella media dell'anno siamo a trentaquattro dollari ci diceva che lei avrebbe passato a uno e o almeno oltre la parità un leggero c'è e stiamo a zero ottantotto
Visto stamattina devo dire fuori che stava già ottantotto aperta girotondo
Le mie credenze democratiche vengono smentite dagli giornale che comune dono che abbiamo il boom demografico di bambini a Milano Torino Napoli
L'altro giorno sulla stampa un premio Nobel e quindi io mi butto per terra da ragionieri giovani sempre nobile mi raccontava
Sulla stampa che bisogna andare in pensione cinquantacinque anni perché bisogna dedicare più così se esistono anche le risorse riempito risorse per andare in pensione cinquantacinque anni il proprio non le letture
Però fuoco in uso a stampa avantieri pari riportava ripiegabile stamattina però l'altra botta terribile easy andiamo cantiamo fino a centoventi anni gli americani già ci credo quindi quello con la repressione cinquantacinque anni
E poi invece poi andiamo a centoventi anni come come vita media poi come sistema possa leggi gli occhi all'attacco all'epoca sono già morti di conseguenza valuta però ecco il dubbio dubbio e perché non sempre previsioni queste nostre credenze vengono continuamente va bene smentite giornalmente dalle cose ora stamattina mi ricordo al suo presidente l'altro rapporto di Confindustria
Certo con le parole all'io ne era lo stile mille novecentonovantotto molto in qua dentro non ricordo non ricorda senz'altro dice Alberto quindi allora contammo
A tutti i confindustriali che riuniti che la storia della crisi nel atto io est asiatico è una cosa che non c'è fregava niente perché
Era stato fatto un bellissimo
Europa e e America del Nord rappresentavano il quarantasei virgola uno per cento del PIL si presenta in modo Davide i numeri mi darete chiederete può
E che e che
Le esportazioni al di fuori di quest'aria concorrevano creare stupri quarantasei novecento soltanto per il sei per cento allora il conto che è stato fatto
A noi di quello che succede questo non non ci frega proprio niente
Perché supposto che queste vanno in crisi e quindici concentra non esportiamo questo sei per cento scende altre majors settecento ecco quanto perderemo di crescita zero due zero uno zero tre
Con frazione marginali non l'avessimo monete
Dopo tre mesi correzione di un punto e mezzo punto perché si è dimenticato che abbiamo un fenomeno di internazionalizzazione di globalizzazione dell'economia di finanziarizzazione economia e quindi le influenze
Che essi hanno poi sulla crescita economica sono pressoché sull'influenza importanti
Parliamo del bonus
Esiste davvero uno spazio per la restituzione del bonus fiscale
Implicitamente più deve dare l'ho dato una risposta
Dice che essa riguarda le dimensioni il dividendo
Sono stata delle cifre
Io credo che queste cifre dovranno essere ufficialmente pigiati dai ministri competenti nei prossimi giorni
Un altro problema importante è quello del
Distribuzione del dividendo la crescita
Mi limito a un paio di considerazioni
Osservando che
Sì e pinete consiglio c'è il ministro del Tesoro si sono espressi al riguardo l'invio riporta le dico le cose che sono state dette dal Presidente del Consiglio e dal ministro del Tesoro
Il Presidente del Consiglio ha indicato le famiglie tra le beneficiarie
Il ministro Visco ha parlato di un credito d'imposta a favore di imprese soprattutto quelle che investono nel Sud
Come il re che ricorda il rapporto fatto da Giampaolo Galli
L'Unione Europea ed alcuni economisti
Hanno proposto di destinare il bonus il dividendo fiscale a riduzione del debito lo ha proposto pure stamattina l'ho ricordato stamattina sul sul Messaggero nemico Baldassarre
Io questa proposta la ritengo molto saggia molto varie però una questione diciamo di tipo l'osservazione va fatta sul tipo tecnico perché
Nell'appartamento politico
La scelta dello strazio al Bolscioi non può prescindere da esigenze ma detto nomi che di equità sociale
E di recupero
Anche parziale degli squilibri territoriali
Ovviamente l'ha proposto il ministro Amato è una proposta che anche condivisa da banche italiane la persona del suo più tre euro il rappresentante del governatore Fazio
Le strutture inutili io ho finito
Anche se l'evoluzione dei consumi
Appare almeno adesso lo fa notare anche il rapporto più sostenuto il previsto occorre a mio avviso favorire la tenuta della spesa delle famiglie per mantenere la crescita del nostro Paese sugli ultimi soddisfacenti
Noi abbiamo avuto anni di di performances certo non certo brillanti
E un'opinione largamente diffusa che e mentre il tasso di crescita su ritmi buoni occorre compensare quello diceva poco fa Giampaolo Galli del la perdita di slancio delle esportazioni
Con un maggiore dinamismo vado in terra in particolare dei consumi
Questi sono i motivi economici l'opportunità sotto il profilo diciamo più sociale si aggiungono motivi di equità
Negli ultimi tempi le famiglie italiane hanno subito un'erosione accentuata del reddito disponibile questa erosione è venuta e di pesce sia dalla entità del prelievo fiscale
Sia dalla riduzione dei rendimenti dei titoli in portafoglio e anche alla evoluzione riflessiva delle retribuzioni
Oggi per ultimo l'aumento del prezzo del Greggio tra benzina e rincari tariffari hanno culturalmente compresso il regista
Si tratta quindi di privilegiare i redditi più bassi il vero problema però in tutta questa operazione stando ai tempi della restituzione
I problemi alla stazione borse stanno sì sia nei tempi che nelle modalità perché vanno evitati quelli che poco fa Giampaolo Galli ricordato come effetti pro ciclicità
Cioè non non bisogna fare interventi contempli con modalità che possono accelerare puntualmente ciclo ma vanno fatti con e saggezza ringrazio
Grazie ad Andrea Monorchio per i numeri che ci ha offerto per le sue considerazioni un po'egoisticamente anche per il conforto che ha dato alle previsioni del centro studi almeno per quanto riguarda il disavanzo sul PIL mentre anche grazie per il warning fu data attenzione alle previsioni su un previsioni quindi bisogna poi seguirle con grande attenzione la parola ora ad Angelo Tantazzi grazie
Grazie
Va innanzitutto un commento sul rapporto che un commento che
Un plauso divertito commento all'impostazione del rapporto perché dietro alla nuova impostazione ce in realtà anche una maggiore focalizzazione su quelli che sono i problemi che si possono affrontare in casa il problema è che ormai si affrontano fuori cioè si affrontano a Bruxelles o a a Francoforte
Giustamente e al rapporto per quanto riguarda la politica economica e l'analisi congiunturale l'impostazione e del tutto europea
E poi a canta questo segue una attenzione molto maggiore passata quello che è il contesto locale contesto locale che assume due aspetti anzitutto una attenzione maggiore a quella che è l'evoluzione
Dei settori industriali della loro competitività sia sul mercato nazionale sul mercato estero che immagino che sia relativa non soltanto alla chiaramente agli associati di Confindustria ma anche serve a focalizzare l'attenzione delle autorità sul sul fatto che poi l'aspetto micro del funzionamento economica che è rilevante
Sotto questo
Profilo competitivo poi c'è anche una tensione nuova ha importante gli aspetti strutturali della politica economica e dei mercati
Perché perché questi solo riguarda solo gli argomenti che sono rimasti un po'di spettanza di competenza dei governi nazionali e quindi dove con gli interventi dei governi di interventi e le loro azioni possono
Modificare in modo significativo quelli che sono i dati ambientali entro il quale poi le aziende vanno a decidere questa volta
I temi strutturali affrontati da ricordarsi prima appunto Galli la riforma fiscale in Germania un confronto tra la redditività dell'impresa la pressione fiscale eccetera cioè devo fare come dire complimenti al al socio studia Confindustria perché si sono scelti i temi proprio col massimo della difficoltà ecco sotto questo profilo cioè confronti aziendali internazionali confronti di sui prelievi fiscali contributivi per qui c'è un maestro Giulio Tremonti che in materia
Ne sa molto più di me ma che appare Tebe anche al di fuori diciamo così per osservatore esterno sono proprio degli argomenti più più difficili
Naturalmente gli estensori ne sono consapevoli la l'ha detto Galli prima è scritto più e più volte nel rapporto ci sono regole contabili dive se politiche gli ammortamenti trattamenti vari eccetera
E che bisogna fare molta attenzione perché poi in parte spiegarono spiegano i numeri che ritrovate nelle
Nelle tabelle
Su questo aspetto qui dei confronti internazionali prendendo un caso che non c'entra niente con i confronti di tipo fiscale e e di tipo redditività dell'impresa però però voglio segnalare perché
Recentissimo e l'analisi fatta dalla Bundesbank del mese di agosto per quanto riguarda
Un tema che è sulle pagine però nella mensa di tutti noi in questo periodo cioè che riguarda il confronto fra la nuova economia degli Stati Uniti il e la mancanza di nuove economie d'Europa
Il problema è questo a brevissimo ricevimento
Sono stati utilizzati per
Per la Germania gli indici di prezzo che sono stati calcolati per gli Stati Uniti per mostrare la variazione che prezzi dei computer vedete tutte le periferiche hanno avuto negli ultimi otto anni Tiziana
Più fuori che
Usando degli indici di prezzo su quali però mi scuso non posso entrare siamo indici di prezzi e dodici che sostanzialmente non guardano quello che il prodotto in sé il computer ma guardano diversi aspetti funzionali che il prodotto a io fuori che tra novantuno e novantanove questi prezzi negli Stati Uniti sono calati dell'ottanta per cento mentre in Germania Europa son calati gli un venti per cento
Allora se si va applicare la questo detrattore agli investimenti fatti in Germania il caso il caso di scuole è stato quello io fuori che il livello degli investimenti in Germania in tutto ciò che riguarda information technology e il doppio di quello che appare negli investimenti reali delle statistiche tedesche
L'ultima considerazione però da troppi numeri se si fa poi dall'andamento medio su questi nove anni vien fuori che mentre dalle statistiche ufficiali
Aria fuori che il tasso di crescita medio anno dopo anno è stato del sei per cento in termini reali
Calcolato in termini reali ma con questi indici dei prezzi l'incremento annuo di questi investimenti vien fuori dell'ordine il ventisette ventotto per cento quindi ripeto non c'entra niente con la pressione tributaria coi confronti redditività eccetera ma questo per dire anche intorno a questa tematica che oggi così elementi tutti cioè del confronto allo economia europea e e americana teniamo presente quelle che sono delle trappole gigantesche che evita abilmente ci sono appunto dei numeri sull'analisi sull'analisi sono particolari
Elementi di di dissenso son concordo ripresa buone l'Europa vuole andamento dell'economia italiana forse un così con l'accentuazione maggiore somma se non se non altro perché son qui
Sul tre rischi insomma il prezzo del petrolio che però vedo che opportunamente l'analisi del centro studi riporta intorno ai trenta dollari
Un cambio dell'euro che può essere più Devole ricordiamoci che a fine mese ci sono c'è il referendum danese referendum danese quelli col diamo c'è anche il novantadue e poi molto opportuna e puntualizzata dal rapporto il fatto che i rinnovi salariali dall'anno prossimo lo chiedano il recupero integrale di quello che è stato perso quest'anno a causa delle maggiori Prezzi alle importazioni
Sul piano internazionale
Chiaramente l'attenzione è sempre sugli Stati Uniti IVA sugli Stati Uniti è già difficile parla di casa nostra e ancor più difficile dalla parlare appunto
In un Paese dove accusa andamenti dell'economia che sono ancora poco capiti guardate quello che è successo nell'ultimo trimestre ultimo semestre
L'aumento del prodotto americano del cinque rotti percento è stato prestato pari identico andamento della produttività senza nessun lavoratore aggiuntivo quindi sono fenomeni che francamente abbiamo ancora molte difficoltà a cogliere a capire comunque l'economia americana è anche caratterizzata non ricordo per quel disavanzo gigantesco per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti
è caratterizzata per fatto nuovo che si è verificato quest'anno su Wall Street e cioè che gli acquisti netti di azioni quest'anno sono venuti tutti dall'estero rosso venuti più da componenti interni famiglie imprese americane ci sono quindi delle possibilità di come dire di di di cambiamenti drastici anche sette di piacere puramente come dire verbale
Tra le due alternative hard landing o soft landing qualcuno comincia a dire non lending oppure addirittura né far lending insomma che naturalmente
De Varlin li vuol dire un'accentuazione ulteriori quelli sono gli squilibri a frutto della soprattutto della bilancia dei pagamenti
Sul piano la politica economica politica economica italiana e particolare la politica fiscale e anch'io voglio fare osservazioni sull'uso del dividendo fiscale
Ora è chiaro che in Europa siamo in presenza di un ciclo elettorale voglio dire del Noe svuota quest'altra angoli Inghilterra forse si voterà anche quest'altra hanno l'anno dopo nel due mila e due si vota in Germania e in Francia
Ed è chiaro che il governo in carica vogliono dare ai propri cittadini un segno come dire tangibile di quelli che sono stati alcuni effetti positivi della moneta unica attraverso una serie di riduzioni fiscali
Ed è chiaro al tempo stesso che parte del dividendo come è stato ricordato prima dividendo ciclico cioè in tutte in tutti i paesi le entrate sta migliorando stanno migliorando per affetti appunto del miglioramento generale della situazione economica cioè non è un miglioramento permanente io sono d'accordo su quello che si dice di sugli usi diversi
Di questo dividendo tra virgolette cioè ad riduzione del debito
Migliorare la la struttura dei costi dall'altro dall'Offerta attraverso la riduzione appunto del cuneo fiscale
Quello non c'è dubbio che probabilmente una visione di più lungo periodo non elettorale quindi porterebbe a una scelta in questa direzione
Però voglio sottolineare cura cosa cioè queste riduzioni attenzione e non parlo solo dell'Italia parlo anche negli altri Paesi
Avvengono dopo
Nel quadro di obiettivi del patto di stabilità e quindi chiunque dovrà gestire le cose pubbliche dopo le elezioni dovrà gestire in particolare la spesa pubblica
Per riportarla in linea con gli andamenti delle delle entrate tutto questo quindi porterà successivamente alla gestione dei riti abilmente più attenta della spesa pubblica perché ripeto tutto questo avviene nell'ambito del P dei binari
Strettamente precisati del Patto di stabilità
Per quanto riguarda casa nostra guardando un po'più a lungo un avvertimento e anche come dire un invito se possibile al centro studi di affrontare questo tema si parla molto raro io oggi della devoluzione delle funzioni amministrative dalle strutture centrali alle alle regioni sotto questo profilo attenzione che i due esempi che abbiamo sotto gli occhi però qui appunto caso di approfondire i due esempi che sono rappresentati dal Canada e dal Belgio
Esami questi Paesi questi processi di devoluzione
Si sono accompagnati ad un aumento significativo della spesa pubblica perché ma chiaro perché naturalmente sì esiti evolvono funzioni però come dire le strutture e gli addetti eccetera in realtà poi è difficile spostarsi lì dalle funzioni centrare le funzioni periferiche
Quindi si fa inevitabilmente incontro probabilmente aggiungo doppio lavorato più appunto delle delle strutture amministrative preposte
A queste funzioni e poi anche perché nella devoluzione si va incontro anche al fenomeno di una mancanza amministrativa a livello territoriale locale nella gestione dei nuovi compiti queste qua vedo quello che è avvenuto altrove e quindi voglio dire
Si può sempre imparare dagli errori degli altri però guardiamoci bene dentro ecco
Un ultimo punto in ultimo punto
Un po'più appunto anche questo di medio periodo
è la domanda di base a mio parere oggi sia per l'Unione europea che per l'Italia e se il miglioramento dell'attività economica quest'anno è appunto la ripresa ciclica oppure si è in presenza di un e di un periodo di espansione appunto più durevole
Tre naturalmente anche qui si guarda subito al record pluridecennale degli Stati Uniti
Che ha realizzato questa crescita sulla base così lunga senza pagare il prezzo dell'inflazione perché chiedersi se una ripresa ciclica osserva il Pisa durevole equivale a dire
Se possiamo crescere di più aumentare quella che in modo durevole quella che viene chiamata la l'ospite limite insomma la velocità di crescita del sistema economica senza dover pagare multe erogati dalla Banca centrale
Multe per l'inflazione appunto che inevitabilmente si genera ognuno ogni paese europeo sotto questo profilo deve guardare in casa propria perché in ogni Paese appunto ci sono degli elementi strutturali
Che condizionano questa a credo che condizionano la risposta a questo quesito
E per quanto mi riguarda la la risposta per l'Italia a riguarda interventi in due direzioni niente di nuovo ma è importante ribadirlo in una prospettiva di meglio perito il primo i primi interventi riguardano ancora favorire la possibilità di favorire i mercati concorrenziali i mercati devono essere concorrenziali mercati dei prodotti dei servizi ancora oggi ci sono tutta una serie di di limiti di controlli sull'Offerta
La concorrenza e uno dei fattori principali di stimolo all'aumento della produttività
Quindi questo è un lavoro da portare avanti e poi lavorare lavorare ancora molto su quella che l'attività economica nelle regioni del Mezzogiorno per stanze ragioni ragioni civili ragioni politiche ma anche diciamo così per ragioni egoistiche del Nord se vogliamo mettere così perché ormai in diverse regioni del nord
Dopo una ripresa che se volete è anche modesta insomma tutto sommato anche se continua siamo in presenza di situazioni di saturazione se la presenza di situazione di saturazione sia del mercato del lavoro siamo in presenza di situazioni di saturazione appunto da sotto il profilo delle infrastrutture e forse quest'anno in alcune aree ci sono già state delle perdite di produzione dovuta al fatto che non c'è a adeguata sua flessibilità di risposta produttiva nell'immediato è chiaro che un po'di migrazioni possono tamponare la situazione è chiaro che nel più lungo
Ed è più lungo tempo questo comporta una creazione di capacità produttiva Duomo fa nelle regioni del mezzogiorno grazie
Grazie ad Angelo Tantazzi per questo io trovo un interessantissimo intervento che ha toccato punti molto attuali ma anche perché ha fornito a nome del Centro studi mi mette un po'ad Azéma Paolo Galli anche se molto immeritato ovviamente da parte mia
Ha fornito dei warning sul metodo di lavoro ma anche degli spunti di ulteriori considerazioni come faremo tesoro di questa raccomandazione sugli effetti dalle pollution grazie non ho veramente che ora la parole a a Giulio Tremonti
Il rapporto è maledettamente buono e ne parlerò nel corso della mia esposizione inizierei dal primo e fondamentale dei grafici che ci ha fornito alla Ragioneria dello Stato
Suggerisco di guardava il logo di integrarlo in base a questa formula primo mettete una mano comprendo tutto ciò che è per visione dal Duemila in poi guardate il presente secondo sull'asse delle ascisse e prima dell'infinito aggiungete la parola declino con questi numeri il Paese è avviato verso il declino questo è il dato fondamentale per verificare il loro il problema non è di confrontare Italia su italiano con hanno ma l'esercizio meno domestico guardare qual è la posizione letali è qual è la posizione degli altri Paesi competitori sì perché i numeri non vanno visti nella serie A italiana vanno visti nel confronto con quello che succede negli altri Paesi
In questa logica io credo che continuando così declino spiazzamento altre formule in un qualche modo euristica e possano dare il via del destino
è stato detto il Paese ha davanti un'alternativa a quella è un anno e certamente il due mila è stato un anno mirabile annus mirabilis latino boom esce in qualche altra lingua il problema è un anno o è una fase
E
Il differenziale tra un anno è una fase dipende da fattori esterni o dipende da noi
è fatta alle casuale o in un qualche modo è oggetto deterministico di possibili interventi
Io sono di questa seconda ipotesi sono convinto del fatto che si possa intervenire
Che la politica non sia solo galleggiare suo onde mondiali cercando di stare un po'sopra un po'sotto formulando
Il ragionamento politico in termini di post hoc ergo propter hoc per cui sei saggi scendono emerito del Governo se l'olio sale e pura fatalità credo che la politica sia qualcosa di più intenso soprattutto in un Paese in cui siccome c'è
Tanta politica da ritirare o tanto Stato da ritirare
E molto facile fare un'intesa politica
Dove lo Stato si è ritirato è effettivamente molto difficile fare politica e il peso e ruolo esercitato dei governi e marginale
Ma dove la situazione pregressa di intensa presenza dello Stato sull'economia e non è solo un fatto di privatizzazioni fatto di tante altre cose beh allora effettivamente le chance di ruolo sono molto alti allora vediamo lo scenario
La matrice il modello certamente costituito dagli Stati Uniti e quello che è stato e Nendo in questa fase storica a carattere straordinario l'asse del potere si è drammaticamente spostato e non è solo il fatto che
Lei Vito il governo negli Stati Uniti sono passati dalla costa
Atlantica la costa pacifica
Non è solo uno spostamento ungo Washing potere interno agli Stati Uniti e che si è spostato in generale l'asse del potere si è verificata la profezia di Kyoto Roosevelt che nel principio del Novecento in occasione della posa del cavo
Fa specifico del cavo telegrafico dice diventeremo il nuovo mediterraneo faremo l'arbitraggio tra due rocce
A distanza di decenni quella profezia si è verificata
Gli Stati Uniti hanno oggettivamente una posizione di straordinario dominio e ne deriva anche l'approccio con con la politica prendete internet che secondo una certa immagine può essere considerata l'equivalente delle strade l'impero romano
Sì parlate con gli americani vi dico no niente tasse su internet
In Europa il vertice di Lisbona si chiude studiando una nuova regolamentazione per i conti Mercedes tonico nuove regole per internet
Se internet è una strada uno non dovrebbe tassare le strade ma ciò che circola sulle strade o qualcos'altro prendetela vicende europea Dio ama chiese che è straordinariamente negativa è una formula di prelievo fiscale
Con effetti a catena sul mercato e poi di blocco in strutture oligarchi che della catena del valore ma fondamentalmente è un esercizio di di prelievo fiscale e che riflette in riforma tecnologica e ripete e le forme feudali del signoraggio e del dominio sulle stragi
Comunque se uno va in America va in Asia si rende conto che la cifra alla intensità del cambiamento lo spirito a una travolgente forza che rispetto a quei fenomeni la situazione europea e largamente progressivamente o rischia di essere progressivamente spiazza facciamo un salto indietro la logica dell'atto unico poi del trattato di massica eccetera una logica di Regione Lazio nel Vecchio Continente per rimetterlo in pista nella competizione mondiale
Perché quello è lo spirito politico e non per caso quei documenti l'atto unico di Milano e così via furono votati dai governi liberali e contrastati dai governi laburisti
Il trenta per cento è la sintesi di tutto vuol dire meno Stato più privato meno Stato più mercato
L'applicazione la realizzazione del cioè per cento fatta dai governi socialisti è stata Coletta sul piano come dire numerario sbagliata sul piano politico perché quei tre per cento i sono stati fatti normalmente oltre che compio regole compiuta
Più o meno in giro per l'Europa
Adesso in alcune parti dell'Europa e qui cominciamo entra nel merito porta le cose stanno
La riforma fiscale tedesca la riforma fiscale facesse sono gli atti politici più significativi del periodo
E e abbastanza naturale perché in Europa scomparsi differenziali di interesse di cambio stanno e esercitano un ruolo fondamentale i differenziali fiscali
E non parlo della centralità nella politica dei fatti fiscali per ragioni di interesse culturale nel senso che io ormai sono profondamente annoiato delle vicende fiscali
Essendo che preferisco occuparmi di devoluzione di immigrazione o di altro ma oggettivamente non per caso le grandi riforme economiche in corso in Europa sono riforme fiscali
Sono vere riforme sono annunciate ex ante prospettate come riforme definite in termini precisi quanto ad e Setti al tempo t pagate cento al tempo t più uno pagherete novantasette
Può essere fra due anni fra tre anni ma cioè definito il meccanismo di professione l'annuncio è nel senso di una riduzione da tassazione i comportamenti dell'economia sono conseguenti lo spirito complessivo del Paese nel senso del positivo accoglimento di una riforma fiscale che integrata sia pure tardivamente lo spirito del Trattato di Maastricht faccio notare questo a mio parere piuttosto importante che tutte quelle riforme sono costruite in termini di copertura contabile economica
Ovviamente tutti hanno presenti i problemi di riduzione la spesa pubblica ma la copertura contabile di quelle riforme è una copertura economica ed è basata sul ipotesi dello sviluppo è basata sulla considerazione che a mio parere è ugualmente fondamentale che i sistemi fiscali non sono come dire fatti da un solo punto ma sono puntiformi se io riduco l'aliquota di un'imposta e libero risorse per l'economia quelle risorse non pagano quell'imposta ma ne pagheranno altri
E questo ha poco a che vedere con o non si identifica col meccanismo di las non si identifica con meccaniche casuali e magiche del tipo Sei sorge il sole sui campi della Pomerania il raccolto sarà buono
è l'elementare considerazione del fatto che i sistemi fiscali sono punti forti
Vediamo il caso italiano che devo dire a carattere i di come dire
Particolarità assoluta nel nello scenario io vedo le curve che stanno nella tabella l'accusa avverte come vedete è bella che Attinà ottenga salire almeno fino al Duemila scende due mila uno due mila due wishful thinking anzi
Le entrate fiscali a mio parere sono piuttosto stabili tendono a salire e aggiungo e non è una considerazione di politica vudù quello che conta non è solo quanto paghi ma come paghi quello che conta esercita effetti decisivi sull'economia e la componente psicologica
E cioè a dire il carattere di confusioni e di odio SITA che spesso è presente nella gestione e nella rappresentazione politica della patto fiscale conta non solo quanto paghi ma come paghi come te lo fanno pagare in che termini e modi il tutto in che scenario viene persa
Comunque in termini quantitativi ministro alle Finanze di allora è venuto in Commissione Finanze ci ha detto nel novantanove le tasse sono salite di quarantadue mila novecento miliardi
Ci accingiamo a ridurle per lo undici mila cinquecento miliardi la riduzione tra l'altro connessa al collegato alla Finanziaria per il due mila tre non è ancora passato ma fondamentalmente le cifre sono queste
Facciamo cifra tonda quarantadue mila e dodici mila
Vuol dire che trenta mila miliardi se li è presi lo Stato
Sui dodici mila e serve per capire poiché la la la vicenda attuale del bonus a la domanda rivolta al ministro alle Finanze da dove vengono fuori perché li restituisce quant'altre tutto risulta agli atti della Camera la risposta è stata
I dodici mila e di restituire Sco perché sonda o applicazione Patto di Natale alla domanda ma in base al Patto di Natale tu deve restituire il recupero di evasione la risposta è stata non sono tutto il recupero di evasione recupero di evasione probabilmente meno certamente molto dovuto al gioco dell'otto che passando dalla nero al bianco evidentemente recupero
Di evasione
è dovuto a provvedimenti come gli studi di settore gli accertamenti con concordato lo smaltimento del contenzioso piccola parentesi tutti i provvedimenti che furono introdotte nel novantaquattro il conto cui voto il ministero
Delle finanze di allora cioè attuale ma nel novantanove a dirlo
X messi a regime hanno prodotto un certo grado di di di di efficacia ma siccome li ho fatti io posso dire che non hanno prodotto dodici mila miliardi perché neanche di scisti riesce a tirar su in termini di cassa nel novantanove
Dodici mila miliardi con gli accertamenti con adesione concordati e contenzioso
Sicuramente un certo effetto di cassa lo hanno prodotto ma e o se volete di di di come dire di compliance di di di comportamenti ma francamente non credo una cifra di questi in ogni caso quarantadue mila meno dodici mila fanno una cifra enorme che è entrata nelle casse dello Stato sicuramente superiore come dinamica
All'andamento del PIL
Vediamo la situazione che adesso noi vediamo un PIL cifrato intorno al tre per cento per il due mila vediamo un andamento delle entrate che è largamente superiore preminente il doppio
Da quanto ci sia un è meravigliosa elasticità nei sistemi fiscali non credo che l'andamento sia dovuto solo a
Alpina credo che ci sia un'apertura più inflazione
Non credo onestamente per le ragioni valide nel novantanove che questo incremento sia dovuto alle coppe o di evasione fiscale perché come era recuperata solo su cifre più basse nel novantanove così credo in assenza anzi devo dire straordinario l'episodio
Del famoso cantante invitato a concordare in televisione che il mostro agli italiani che con la applicazione del Concordato al penale in Italia è assolutamente conveniente evadere
Perché selvaggi non ti prendono non hai problemi se ti prendono paghi e non paghi le sanzioni e di conseguenza quella meccanica rende assolutamente confidente l'ipotesi di evadere in Italia con concordati
Fiscali modificati dalla governo nella novantasei
Credo che ci sia dentro un aumento delle tasse
In che termini francamente io ho questa impressione che ci siano dei fattori automatici del tipo il petrolio basta andare a fare il pieno di benzina per verificare che l'aumento è superiore lo sconto
Basta guardare le bollette per verificare dinamiche analoghe bis basta guardarne i costi delle imprese per verificare che non c'è più la finanziaria che aumenta le tasse perché è una Finanziaria conti ma il telefonino fisso e deducibile integralmente il telefonino mobile deducibile parzialmente nell'assunzione della minore inerenza della telefonia mobile rispetto a quella fissa sempre con riferimento asset aziendali
Questa è lascia bonus questa è realmente una questione assolutamente tomistica e sostanza accidente ed è assolutamente divertente la elasticità delle considerazioni che si fanno in ordine alle origini agli impieghi alle origini
Il ragioniere generale dello Stato ci ha parlato di bonus ha originato e finanziato dallo sviluppo
Il ministro delle finanze del Tesoro ci dice che è un buono se oggi nato dal recupero di evasione
Sono due cose piuttosto diverse
è sostanza e accidente
Io credo che le tasse in Italia salgono nel due mila di cinquanta mila miliardi
Che ne restituiscono a quindici mila che la differenza
è un trasferimento di soldi dalle tasche dei cittadini alle casse dello Stato e ciò che è assolutamente un curioso ma il fatto che mentre ti propongono il bonus e cioè la restituzione del Malta e visto io direi del maltolto
Automaticamente continua il meccanismo di pompaggio
E quindi è come se io a Gallicano assassini l'acqua nel bicchiere gliela bevesse gliela riverso il problema che il saldo finale per il Duemila per il due mila uno e così via con questi meccanismi sa sempre
Quante Duemila meno dodici mila più trenta mila cinquanta mila meno quindici mila più trentacinque mila e classifica
Il
Meccanismo di impiego e assolutamente allucinante ci vengono a dire da due giorni l'impiego sarà per una parte consistente di quindici mila miliardi restituzione alle imprese che investono nel Sud
La restituzione dovrebbe avvenire per una cifra pari a sette otto mila miliardi nel corso del due mila uno
Con i vincoli comunitari ciò è assolutamente impossibile
Io credo difficile restituire sotto forma di sgravi fiscali al Sud ha ammesso che il congegno la procedura la deroga agli aiuti di Stato funzioni è molto difficile restituire duecento miliardi
Come possa un governo serio dire che al Sud con i vincoli comunitari nel due mila uno vestito da sette mila miliardi o comunque la cifra consistente è francamente largamente misterioso
Che il ragionamento a fare in generale sulla scenario fiscale italiano e il rapporto a all'apporto che abbiamo
Il rapporto è stato indubbiamente interessante torno a dire io mai non mi occupo più di cose fiscali ma
Questo rapporto mi ha ricordato di aver fatto qualcosa di molto simile ma molto più artigianale per confindustriale metà degli anni Ottanta l'esercizio da prendere il bilancio la Società industriale
Depurando degli effetti fiscali sul bilancio civile costituire il bilancio civile puro e poi fare girare quel bilancio negli ordinamenti nelle fiscalità agli altri Paesi
Ricordo che un incarico che ha ammazzato affidato tradotto Mattei e le risultanze furono ovviamente molto più artigianali meno meno raffinate di queste forme più o meno simile a questa
Be
Specificamente come vedo il discorso fiscale i del della fiscalità industriale io
Lo vedo un po'così i vincoli comunitari non sono solo vincoli quantitativi cioè i parametri di Maastricht sono secondo me anche vincoli qualitativi cioè dire
In un sistema di questo tipo integrato il mercato posti dei vincoli macroeconomici non può inventare meccanismi fiscali diversi e quelli europei cioè un vincolo alla creatività fiscale
Del legislatore
Non può introdurre differenziali fiscali se vuoi fare il tuo mestiere di legislatore fiscale lo puoi fare in un solo modo omologa andò quanto più possibile e competendo sulle aliquote quanto più possibile non inventando differenziali fiscali
La quale invenzione può soddisfare ambizioni o colmare frustrazioni accademiche Manno non è un servizio al Paese allora l'Italia in questo momento il Paese che ha i più elevati differenziali fiscali e si chiamano IRAP e ditte
Non c'è un paese in Europa che abbia una nel bel suo bestiario una bestia simile all'IRAP non c'è un Paese che abbia seriamente meccanismi di tipo ditte
E i differenziali fiscali in essere in altri Paesi come il sistema degli utile vedere serve non distribuiti in Germania sono stati segati perché troppo complicati
Quindi la tendenza è verso la normalizzazione la semplificazione e la competizione sulle aliquote
La mente umana è semplice diceva astio mille funziona in base a stimoli semplici se vai nel buio di una multinazionale cerchi di convincerlo e fare un investimento in Italia
Lo spagnolo il tedesco il francese e ti dicono trentatré trentacinque quarantuno per spiegare qual è la fiscalità italiana ci vuole un apposito software perché li devi spiegare vuote issarsi e fai così potrebbe essere il poi se fai cosa e così via
Quando hai finito all'esposizione già la scelta è significativamente passata verso la Spagna alle Hollande alla Francia o altro
Quando poi non tu ma il concorrente manager dell'altro Paese aggiunge guardate che in Italia ci sono le sanzioni fiscali personali sui managers
Questa è la ragione gratuita dello spiazzamento più fondamentale dell'economia italiana nelle scelte di questo tipo
Il sistema italiano è tremendamente complicato e dirigistico se leggete tutte le relazioni e le motivazioni che stanno alla base della ditta della super dite di questa roba trovate
Dei meccanismi del tipo ti devo educare a non indebitati a capitalizzare atti
Queste scelte le deve fare l'imprenditore non le deve fare lo Stato accompagnandolo in modo benevolo nelle scelte di di di di di patrimonializzazione più o meno sottile
Siccome poi
Iraq lindi anche questa è una questione tomistica ma onestamente in tutti i Paesi le comparazioni oneste e non si fanno
In funzione della base imponibile che varia sì c'è quante tasse paga la società in quanto società punto e basta
Che poi la società in Italia paghi
Un po'di tasse come IRPEG e un po'di tasse come IVA per il predicato unitaria sempre costituito dalla società
Quindi la somma allietati e dell'IRAP non è un esercito a parte che essendo che l'IRAP è un'invenzione assolutamente italiano non esiste letteratura al proposito
Ma siccome uno secondo me non deve procedere solo in base all'argomento ma About abitate per cui se non c'è un libro in America almeno scritto negli anni Sessanta perché dopo il predicato unitaria la società e uno guarda quante tasse pagano società in questi termini la somma all'IRPEF e dell'IRAP determina effetti assolutamente conformi a quanto ci è stato detto poiché dipende dall'intensità del debito della mano d'opera normalmente avere operaia una colpa ma i fondamentalmente l'incidenza dell'IRAP credo che sia conforme all'ipotesi fatta da da casa
Io credo che
Se questo sistema a relativamente al fatto che scade un futuro una prospettiva c'è la solo in base alle due cifre Paul
Ed è molto interessante il il dato sul sommerso
E l'esercizio cosa sarebbe se mi permetteva Issione agli estrogeni nell'inversione dei pallini rossi il quattro alla mettere al posto del terzo allettata posta alle quattro
Neonato infatti
Il da un personale
Cento lire
Poi fa marcia pagasse
L'aliquota legale Abel ma una fetta di San rossa paria in realtà il sommerso sms operate al perché causato in gran parte dall'aliquota eccessivi ovviamente c'è un sommerso patologico mai sommerso andavano tale è il prodotto bella eccesso di alle quattro ed è illusorio pensare chi aliquote invariate un'intensa sforzo di polizia o di Psicologia può portare alla immersione con conseguente effetto e incremento delle entrate per finanziare la riduzione l'esercizio ha da fare esattamente quello apposto cioè siccome questi alle qualche hanno una logica sono costrette in questi termini se con M. mi paghi la metà ti mettono riporta quel doppio
E siccome le aliquote doppiano pronti a pagare la metà
Una riduzione seria delle aliquote produce io credo accompagnata da un meccanismo di di di di regole che non sia la Pavarotti da un meccanismo di regole per apportare effettivamente al finanziamento di una riforma io non credo che la politica che si può fare in Italia sia limitata questo credo che debba essere estesa tante cose dalla devoluzione pone all'immigrazione a nuovi contatti in materia di lavori contati ma che lei lavora devono essere due quello dipendente quello libero e tutti gli altri cinquantotto
E e tante altre cose ma a eliminare la tassa di successione ma questa sarebbe politica e non rapporto grazie
Grazie anche Giulio Tremonti
Per questo suo intervento
Tonino al mercato e come tale non può che essere da noi condiviso e che costituisce a mio parere è il miglior trampolino di lancio per l'intervento finale del presidente D'Amato che pregherei di intervenire grazie
Ora
Grazie
Io desidero ringraziare
Bondi e Galli per il lavoro la presentazione fatta è chiara preso la parola nel corso di questo di della presentazione di questo rapporto che mi sembra
Cade in un momento particolarmente importante perché non c'è dubbio che il nostro Paese dopo anni
Di forte crisi economica e finanziaria si trovano insieme con gli altri Paesi europei al potere di un momento di una finestra a nostro avviso molto delicata molto critica
Che il bar utilizzata nel miglior modo possibile nei tempi più stretti possibili se vogliamo davvero imboccare una strada virtuosa di crescita e di sviluppo e di opportunità
In cinese la parola crisi vuol dire al tempo stesso rischio l'opportunità NC trova proprio in questa situazione se non paghiamo oggi ora nel migliore nel più rigoroso dei modi
Questa favorevole circostanza noi corriamo il rischio di innestare nuovamente una crisi che pagheremo a durissimo prezzo come Paese Comin prese e come cittadino
Gli anni novanta sono stati gli anni di una grande crisi finanziaria
Che ha aumentato le disuguaglianze nel Paese
Aumentato le iniquità e ha fortemente indebolito la competitività e la posizione relativa del sistema industriale italiano in Europa e nel mondo
Abbiamo perso quote di mercato ci siamo indeboliti
Ma siamo riusciti come Paese ad uscire progressivamente da una situazione di grave emergenza finanziaria ma siamo lontani come oggi tutti hanno convenuto
Da un vero e proprio risanamento e da una situazione comparabile a quella che gli altri Paesi con i quali competiamo oggi hanno dinanzi a loro
Eppure in questo momento ricorrono condizioni
Interne e internazionali che ci riportano a un quadro analogo a quello che ne avevamo una la seconda metà degli anni ottanta quando pure potevamo fare riforme competitive incisive e scegliemmo soprattutto per la debolezza della politica
E per una logica abbastanza allegra di gestione della spesa pubblica di non fare riforme di quel tipo di andare piuttosto nella direzione che poi tutti abbiamo imparato a conoscere e soprattutto a pagare
Oggi ci troviamo nuovamente in quelle condizioni abbiamo quindi il dovere con grande rigore e con grande serietà
Di renderci conto che se il nostro Paese non fa oggi il salto di qualità necessario usciti dalla crisi finanziaria degli anni novanta
Corriamo davvero il rischio di entrare in una crisi competitiva degli anni due mila che sarebbe davvero un prezzo insormontabile impagabile per le imprese e per i cittadini ripeto per il Paese
Mi pare di capire che
Sì concorda tutti su una questione mi sembra molto importante
Il bonus se c'è il dividendo fiscale se c'è
Va investito innanzitutto in competitività risana
E prima ancora di questo mi pare che si debba davvero capire se c'è questo eventuale dividendo fiscale centro studi lancia un segnale di allarme mi pare che il ci sia alla fine una considerazione molto semplice questa finanziaria è stata annunciata come una Finanziaria neutra senza manovra in realtà se non si continuano a far manovra e serie di riduzione tagli di spesa corrente
Risorse da investire in competitività risanando il Paese e lo stock di debito pubblico non c'è nessuno
E allora si andiamo a valutare in quale momento oggi si svolge questo dibattito e il modo in cui questo dibattito si sta svolgendo non possiamo che essere veramente preoccupati come Confindustria
Da un lato non ci troviamo di fronte ad una come dire gestione dei contratti del pubblico impiego che va esattamente nella direzione opposta a quello di una politica di risanamento ed investimenti competitività il modo in cui si stanno affrontando i rinnovi dei pubblici impieghi il dibattito che si sta svolgendo adesso sul salario dei dei professori e della scuola Stassi unificare sta a rappresentare una nuova tornata di assalti alla diligenza stile anni ottanta che anche nella logica con la quale si chiedono mance pre elettorali da destra e da sinistra genera in noi grandissima preoccupazione abbiamo bisogno di recuperare in questa finanziaria una capacità di manovra intervenendo sui tagli di spesa corrente
E aumentando la quantità di risorse da investire in competitività in un momento di politiche serie e rigorosa in un momento in cui avremo bisogno di vere un Parlamento già in piena esercizio e già in piena funzione qua dal momento che tutto va bene in Italia i problemi anche strutturali sono stati risolti
Il Parlamento continua a essere chiuso per ferie
E i problemi non si sa quando verranno davvero affrontati
Io penso che sia francamente indecoroso lo spettacolo che in questo momento la politica e molti anche dei componenti del governo stanno dimostrando su questa vicenda
Ogni giorno i vari ministri di questo esecutivo si rincorrono lanciando proposte molto spesso in contraddizione fra loro stessi e molto spesso in contraddizioni con se stessi da giorno a giorno su cosa fare di questo dividendo di questo posto
Mi pare che sia molto pericoloso e di chiaro sapore anche elettorale molte posizioni che vengono prese anche da alcuni leader sindacali che su questa vicenda stando davvero funzionando da cinghia di trasmissione rispetto ad alcune componenti del quadro politico
Facendo dichiarazioni che le riteniamo assolutamente infondate perché nel momento in cui si accentua una logica redistributiva di un'eventuale bonus fiscale se ci sarà un bonus fiscale
Prego riduce prescindendo da una logica di risanamento dei conti pubblici e soprattutto di rilancio di competitività e gli investimenti
Stanno davvero intonando il famoso canto della cicala dimenticando la favola della cicala della formica che molto opportunamente dovrebbe essere riletta riconosciuta perché è esattamente la condizione nella quale corriamo il rischio di trovarci come paese in questo insomma di fronte ad una situazione di questo tipo noi dovremmo dire con grande chiarezza come Confindustria
Che non vogliamo assolutamente aggiungerci all'elenco dei pretendenti di quelli che quelli di quelli che in questo momento vogliono litigare su cosa fare di un eventuale bonzo dividendo fiscale
Confindustria detto fin dal primo momento sono mesi ormai che lo rivediamo in maniera assolutamente chiara e puntuale
Che se e quando ci fossero risorse addizionali queste vanno investite in competitività il rilancio competitivo del nostro Paese
Questo mi pare sia un aspetto assolutamente forte e chiaro non possiamo chiedendo non vogliamo chiedere vantaggi o sconti o mance per noi stessi noi chiediamo una politica seria di rilancio della politica competitiva ed innesti
Venti del Paese perché questa è l'unica strada che noi abbiamo per rendere questa finestra di opportunità virtuosa e capace di generare una crescita uno sviluppo forte del nostro sistema i dati sul declino competitivo del sistema Italia sono stati
Illustrati nella redazione di Galli e sono più abbondantemente
Documentati nella relazione dell'OLAF del centro studi nei mesi prossimi Confindustria con ancora più focus e dovizia di particolari continuerà a dimostrare con un benchmarking competitivo continuo come il sistema industriale competitivo del nostro Paese oggi stia perdendo posizioni relative pur disponendo di una carica e di una potenziale di imprenditorialità straordinario che tutto il mondo continua ad inviarci
Perché mai l'Italia continua a vivere in termini così telematici questa contraddizione
Abbiamo al tempo stesso il più alto tasso di imprenditorialità al mondo è il più basso numero di grandi imprese abbiamo al tempo stesso imprese che nascono più
O di quanto non nascono negli altri paesi al mondo e che continua a non poter crescere e a non poter competere pur avendo noi un potenziale di imprenditorialità così forte
Io credo che su questo davvero occorre fare una riflessione ma soprattutto più ancora che riflettere bisognerebbe ricominciare ad agire
Non si tratta solamente delle soglie e dei vincoli e delle rigidità alla crescita che ormai sono note diffuse consapevoli
E ben chiare si tratta soprattutto di incominciare a disegnare undici splende l'intero di paese che rimetta competitività e potenziamento della capacità delle nostre imprese del nostro paese di conquistare quote di mercato nell'interscambio internazionale Alcide
Dove l'azione di governo diceva bene Tremonti e quello che Confindustria chiede danni ormai questa parte l'abbiamo chiesto del Mezzogiorno l'abbiamo chiesto per il Paese noi abbiamo bisogno di avere un disegno che si muove nello spazio di una legge natura che indichi con chiarezza agli imprenditori agli investitori italiani agli investitori esteri che cosa accade nell'anno uno nell'anno due nell'anno tre come davvero si rimettono in ordine le partite competitive si riducono i Viet competitivi fra noi e gli altri questo è la priorità fondamentale sulla quale noi dobbiamo muoverci e per smesso la quale e sulla quale dobbiamo investire ogni possibile risorsa del nostro Paese è assolutamente incredibile pensare che alla fine scusate potete
Spostare un attimino grazie saranno impossibile pensare di alla fine di un decennio
Di grande risanamento finanziario o di grande sforzo diciamo così che mi sembra più proprio grande sforzo che il Paese i cittadini e le imprese hanno sostenuto in questi anni adesso al primo j'Ilaria del vento dalla congiuntura si pensi che i problemi sono risolti e che ormai le imprese sono competitive anzi fanno tanti soldi e quindi è bene che incomincino a investire di più perché fino ad oggi lo hanno fatto il loro dovere
Facciamo un momento di chiarezza anche su questo elemento le imprese non vogliono Gnutti
Le imprese non vogliono mance le imprese non vogliono chiedere favori a nessuno
Sì avverto la polemica forte in questi giorni dopo le dichiarazioni di Monti D'Amato del weekend scorso razze chiaro una cosa
Nel più che aiuti
E correttivi a valle vogliamo rimuovere a monte quei costi quelle diseconomie quegli impedimenti quelle rigidità culle ingessatura che costringono il sistema italiano continuamente in una posizione di dette di debolezza rispetto a tutti gli altri nostri concorrenti
Io sono un imprenditore del Sud che opera in giro per l'Europa e per il mondo e sono stanco di continuare a ricordare hanno gli stessi le frustrazioni di coloro i quali avevano come regalo
La fiscalizzazione degli oneri sociali continuando a pagare un differenziale di costo del lavoro così come tutto il Paese continua a pagare oggi rispetto a tutti gli altri Paesi concorrenti tra i quali non ci muoviamo
E lo stesso vale per il prelievo fiscale e lo stesso vale per le rigidità del sistema
Abbiamo bisogno strutturalmente di lavorare in quella direzione non serve quindi rimproverare gli imprenditori Alitalia gli aiuti se non interveniamo davvero lieto di correggere a monte le strutture
E le difficoltà di cui continuiamo a essere ingiustamente e credo soprattutto masochistico mente penalizzati
Così come pure serve poco ricordare agli imprenditori che hanno bisogno di coraggio noi siamo i primi a dire a noi stessi e dobbiamo saper investire di più competere di più innovare di più e investire di più sulle risorse umane
Ma ricordiamoci un attimino qual è il contesto complessivo del Paese il sistema industriale italiano ha perso dal quattro virgola nove al quattro virgola uno per cento di quota di mercato non interscambi internazionale nel corso degli ultimi dieci anni
Gli investimenti si fanno con i soldi con le risorse ne siamo il Paese in continua Vieri rosso il ritorno sulle vendite più basso di tutti i nostri altri concorrenti internazionali siamo a metà dell'Inghilterra e un terzo degli Stati Uniti
I grandi investimenti innovazione di prodotto Johann investimenti ingloba Rizzo azione li fanno quelli che hanno un rendimento al netto del prelievo fiscale più alto degli altri perché hanno le risorse finanziarie per fare i crescita acquisizione investimenti in
L'azione di prodotto noi siamo il paese che continua a focalizzarsi sull'innovazione di processo piuttosto che non sull'innovazione di prodotto perché da trent'anni abbiamo il tasso di rigidità e di complessità maggiore nella gestione della forza lavoro
Se noi andiamo a vedere la presentazione
Fatto dei telegiornali del caso mai la sosta di qualche mese fa vediamo una lunga linea
Nella quale donne prevalentemente ispaniche mettono all'interno delle scatole che contengono i pacchetti di software il software non hanno fatto mica vedere i giovani che stanno lì
A progettare sofferenza minuzie reclutano fattori lungo lasso trasportatore con centinaia di donne che mettono questi perché temevano non c'è un'azienda in Italia per quanto piccola e di poca come dire di di poca qualità che non abbia sulle linee di confezionamento sistemi più sofisticati più informatizzati perché oggi nel nostro Paese ne siamo anche continuamente distorti nel fissare logica degli investimenti
Investire laddove abbiamo vincoli rigida e costi maggiori piuttosto che non destinare risorse a fare vera innovazione di prodotto se non liberiamo il nostro sistema di
Queste complessità di queste rigidità di questi impedimenti non arrivò mai davvero la possibilità di poter escludere e potenziare tutto il straordinario serbatoio di energie imprenditoriali di cui noi oggi davvero disponiamo quando quindi Presidente del Consiglio dice che gli imprenditori abbiano più coraggio ricordiamoci anche dov'è finito il coraggio del Paese abbiamo il livello di in investimenti pubblici più bassi
Negli ultimi quarant'anni chiedevo prima al ragioniere dello Stato a che punto eravamo perché memoria perché qui un po'credo che siamo arrivati ormai ai livelli del mille novecentocinquantotto in termini di investimenti complessivi dello Stato
Insomma questo è un Paese che ha pagato un costo altissimo per non aver saputo farmi fuori
Oggi abbiamo nuovamente la possibilità di farle queste riforme
E continuiamo a baloccarsi per capire come dobbiamo gestire la crisi politico elettorale piuttosto che non invece davvero concentrarsi sul salto di qualità che noi dobbiamo e possiamo fare
Io credo che di fronte ad una situazione di questo tipo quindi sarà opportuno davvero venire come il dibattito della Finanziaria si sviluppi ma i segni che sono ormai chiarissime sono davvero preoccupanti
Piuttosto che non poco incoraggianti questo Paese che al tempo stesso tre grandi priorità alla priorità che si chiama competitività hanno priorità che si chiama equità è una priorità che si chiama civiltà
Queste sono le tre grandi priorità sulle quali noi Confindustria vediamo la necessità di intervenire come Paese e come Governo
Ora qual è l'ordine di intervento su queste tre grandi questioni noi riteniamo che per fare equità occorrono risorse economiche
Che solamente un Paese più competitivo capace di crescere capace di generare più gettito può davvero mettere in moto
E riteniamo che un intervento forte serio per recuperare civiltà del nostro Paese
Sì a partire dal vero con una lotta forte è serrata sul fronte del sommerso dell'illegalità perché come dicevano i dati prima mostrati da Galli quello rappresenta un grandissimo serbatoio con il quale restituiamo immediatamente al nostro Paese alle nostre imprese i nostri cittadini equità competitività e risorse per avere davvero
Lo sviluppo economico e più civiltà si tratta però naturalmente di un progetto di paese che richiede un sistema politico è un Parlamento focalizzati su cose vere focalizzate su cose serie focalizzati soprattutto su scelte kick rappresentano il futuro e
Condizionano davvero il futuro delle nostre imprese e di tutti quanti noi il momento politico e c'è sicuramente un momento politico
Come dire duro difficile siamo ormai in piena campagna elettorale di una campagna che sarà dure da Cesa ma questo è il momento in cui noi dobbiamo fare le cose che devono essere fatte
Abbiamo ancora un collegato alla Finanziaria che tutto da portare avanti da discutere abbiano ancora le cose vecchie
Che sono in cantiere che si possono fare non si stanno facendo e abbiamo soprattutto le nuove grandi riforme che di cui tutti quanti abbiamo veramente bisogno e che i nostri concorrenti stanno seriamente anticipando
E così come nella metà dei seconda metà fine anni ottanta i nostri grandi concorrenti europei
Mettendo in moto una fortissima spinta riformista hanno accelerato la forbice di detto fra noi e loro oggi stanno nuovamente dieci anni dopo facendo un grande investimento in riforme competitive a riaccendere antiche acqua fra noi e loro
E se li perdiamo questo tempo corriamo il rischio davvero di chiamarci fuori dall'Europa che conta dall'Europa che compete dal mondo che si internazionalizzato che allora di fronte a questa prospettiva di fronte a questo scenario io credo che il salto di qualità
Che il dibattito politico e sociale del nostro Paese fare e davvero significativo
Credo che in questo momento sia difficile fare un invito alla politica perché fare un invito alla politica in un momento elettorale di questo tipo e sicuramente doveroso ma mi pare di capire che corre il rischio di essere una discorso molto difficile
Mi piacerebbe vedere forma e questo fa parte di una come dire
Costante disillusione
Che ogni giorno proviamo sempre di più forze sociali e sindacali più attente a esigenze reali del Paese piuttosto che non all'esigenza del dibattito politico e credo che su questo almeno
Qualche margine di miglioramento dovrebbe esserci e che comunque la responsabilità di chi oggi a un ruolo nel Paese dovrebbe chiamare a fare sta di fatto che Confindustria su queste questioni
Volutamente chiaramente di chiamarsi fuori dalla logica di competere per la distribuzione il dividendo ma sceglie di mettersi assolutamente al centro di questo dibattito perché queste sono risorse queste sono scelte queste sono politiche in questo momento il Paese non può perdere e quindi su questo che noi con grande rigore con grande attenzione saremo presenti nei giorni prossimi con il governo saremo presenti nei giorni prossimi nel dibattito politico e sociale del Paese perché sono questioni sulle quali l'Italia si gioca le grandi carte degli anni due mila