"Verso il nuovo piano regolatore: le città di Roma" conferenza urbanistica promossa dal Comune di Roma-dipartimento politiche del territorio, ufficio piano regolatore c/o Facoltà di Architettura - ex mattatoio, piazza Giustiniani, 4 (Roma, 6/8 luglio 2000)

Io voglio vederti
Tutti coloro che hanno lavorato
Il suo l'ordine
Nel frattempo i fan
La lavorato queste
Ci consegnano
Gli altri due
Fare un piano regolatore
Viziosa
Parlo nel due mila
Non tanto perché questa data da sola
Vedeva la storia
Conclude
Questo a Roma dell'urbanistica romana fare i conti
Trasformazioni
Che hanno lasciato tante contrade
E quindi pensare oggi volgare dovrebbe Roma confrontarsi con storia
Con i suoi punti alti delle sue proposte a noi oggi parliamo di un organo regolatore
Per superare quello del sessantadue eppure fu comunque
Ci confrontiamo venivo una storia fatta di
Ma anche per
Permanente
Lo stesso tempo
Si guarda al futuro futuro
Loro ma Secondo
Su un
Quindi è una grande
Da oggi
Missione
Discuterà in quel salamelle sessioni di lavoro
Ma poi si continuerà a discutere
In tutte le
C'è stato un confronto molto ampio
I clienti
è necessario anche per il godimento porto di
Ma soprattutto è necessario
Dibattito profondo nel corpo vivo
Per ricco patrimonio di associazionismo per la nostra città è sempre stato molto vivo
Molto
Pagine migliori del movimento democratico Romano
è stata scritta proprio il ritorno alla periurbane
Questo è un momento nel quale vogliamo
Più duro di Roma
Questo tra l'io patrimonio
Io penso che già
Nei prossimi voliera
Una profonda non solo sulla
Relatore ma inevitabilmente
Stiamo per Roma
Questo
Per uno
Parlando del futuro
Più consapevoli
Modo Convivio
Oggi
Professor democratico riguarda l'
Profondità e poi raccoglieremo
Del consiglio comunale lavorative
Do dibattito
Auguri di buon lavoro a tutti
Ringrazio
Giovanna Melandri
Dove beni culturali per qui con noi
Ci porta
Del governo il contributo
Parte
Del
Per voi
Io intanto grazie
Invito
Finirà no
Albertazzi si apre un grande
E credo che le ragioni
Per la tutela ragioni della banalizzazione
Orale
Città
Possano
Grande com'
Contiene
La storia della pianificazione di no ma la storia
Particolare nel corso del tempo ha visto coincidere
Stati progettuali
Importanti con
Con il ma con primordi i miei
Scendi
No no no da alla
In un momento di particolare attenzione verso la borghesia romane chiavi
Anche gli episodi importanti della storia urbana successiva anni settanta nei piani
Bene eri
Galleria nazionale
Fino al temperamento
Traggono motivazione entra e quindi non entrerà a far politica nazionale circa
Sinceramente vale a dire candidate se sulla qualità sulla
Insomma sull'efficacia sono stati tutti
Evidentemente e venti che pro che hanno prodotto risultati
Di grande rilevanza di grande significato per per la città
Belli riversa purtroppo è stata la storia riesce
Il dopoguerra abbia
Nato adesso
Benzina complimenti Guido Morandi e i complimenti veramente perché racchiude con latini la storia civile e urbana Montoya pensa
Dicevo il dopoguerra è contrassegnato da una ricostruzione alcuna costruzione disordinata
Quasi una crescita le OPA
Serie
Che ci richiama come ricordava anche firmato al le immagini del nel realismo dalla dalla rappresentazione anche di quella di quel tempo
Fino pure eppure negli anni Sessanta come ricordava anche Walter Tocci ad hoc adesso sono stati gli anni di un grande laboratorio intanto culturale politico progettuale civile
Un piano regolatore quello del settantadue un piano regolatore
è attento progettato con grande capacità
Sicuramente però un piano regolatore distante non stanno dalle
Reali come dire trasformazioni
Per la città
Primo del consenso
Delle forze sociali ed economiche operavano città all'epoca
Io credo che si possa dire quasi quarant'anni al piano originale che era davvero importante e significativo
Che si arrivasse al nuovo piano io sono convinta che questa è la grande operazione concettuale progettuale per Roma
è una prospettiva
Era reclamata era reclamata dal tempo trascorso dalla dai cittadini dalla città del Giubileo dalle come dalle mutate condizioni
Nell'affetto urbano dalla dai bisogni della società che sta mutando sotto i nostri occhi in cui le reti di telecomunicazioni a breve muteranno anche alle le esigenze e le abitudini di mobilità dietro
Gli orizzonti professionali e le consuetudini della vita di relazioni sono diventate così diverse così come così diversi sono i bisogni delle famiglie quindi attorno a questo
Grande processo democratico a questo grande cantiere io credo Roma davvero può ebbene ripensare se stessa deve ripensare la sua il suo futuro a Roma ha imboccato una strada ambiziosa
Credo che
Il grado di inclusione di partecipazione a questo progetto
Sia stato già sottolineato ma si è uno dei ma uno degli elementi che qualificheranno questo percorso i cittadini le associazioni di tutela il mondo della cultura hanno hanno già Chiara una lista di priorità gli obiettivi più valute più verde più due più e migliori servizi più aggregazione più ristretto per i giovani per gli anziani
Le infinite vie più di vivibilità per la città più qualità per la vita
Sotto questo profilo apprezza l'ultima cosa che voglio dire valutando all'inizio di questa conferenza sotto questo profilo non vi è dubbio
Che il ritorno di cultura e la fruizione del patrimonio
Culturale è diventata una esigenza che Hannover reiterata le esigenze primarie
La conservazione del carattere dell'immagine della città l'interazione il connubio tra le presenze antologiche monumentali
Nel tempo lei Pini non sono ritratto oleografico diciamo del futuro di Roma nascono il patrimonio un patrimonio identitario condividono una coscienza
Don't il produttore le fasce di età assoluta quel Sala Granda da per Roma per non soltanto noi controllammo vanno alla fondazione don don Aldo Cibaldi
Non ha Bach non ha ammalia uno da i percorsi già bocciato
Devo dirvi per naturalmente il cantiere parte anche se oggi non è la prima tappa oggi in un certo senso ma dalle analisi preliminari al Progetto alcuni caratteri positivi si possono già intuire
L'attenzione alle presenze archeologiche anche nel suburbio
La crescita di un sistema di salvaguardia
Dei dei contesti mirato alla qualità e alla trasformazione del centro storico in Città storica
L'attenzione al contemporaneo
Voglio sottolineare questo aspetto l'attenzione all'architettura moderna e contemporanea un segnale che incoraggia anche a ben sperare che consente di ripensare il rapporto anche per aree centrali e periferia
La il vincolo del grande sistema dei parchi
Io non voglio fare polemica perché non però insomma una cosa la devo dire ma cosa rilevante sul piano politico
E sul piano del futuro progettuale di questa città
Questa questo sistema
Questo grande sistema dei parchi come sapete è il risultato di una legge regionale novantasette
Io ho letto nel discorso di insediamento alla presidenza della Regione anche in alcune interviste credo del nuovo presidente della regione Lazio intende riperimetrare i parchi per la Regione Lazio
Ecco io credo che da questa sede da questo progetto si debba come posso dire levare alta
La determinazione hanno non retrocedere di un centimetro da quella perimetrazione
Quella era emersa fortuna dei punti qualificanti anche nel progetto di sviluppo urbanistico di questa città di pianificazione urbanistica di questa città
Chiedo e voglio come dire e sottolineare la delicatezza di un una prospettiva che richiama la riperimetrazione naturalmente il senso
Ma nemmeno a dirlo in senso restrittivo di quella prospettiva
Io
Credo che il contributo che il Ministero per i Beni e le attività culturali può portare al piano può essere molto significativo e non lo dico per che come dire lo dico per dovere d'ufficio
Non soltanto dal punto di vista istituzionale naturalmente anche da questo punto di vista ma anche sotto l'aspetto della conoscenza e in termini di progettualità
Abbiamo abbiamo siamo già al lavoro ecco io voglio citare per esempio il progetto e il la la restituzione alla al al godimento pubblico di qualcuno di verde
Del sull'Appia fra l'Appia Antica e la e l'anno l'Appia Nuova che attraverso il restauro il recupero della villa dei Quintili abbiamo proprio pochi giorni fa è offerto ai ai cittadini di quel quadrante io devo dire anche dal punto di vista proprio umano è stata un'esperienza incredibile cioè abbiamo dimostrato che recuperare restaurare
La la villa dei fratelli Quintili massacrati da Commodo oggi oggetto di un grande film di Ridley Scott per il gladiatore è è stata una grande
Una grande occasione di partecipazione di inclusione democratica nella riqualificazione di quel quadrante della città
La villa è stata letteralmente invasa la sera della delle nature azione io credo che questo oltre a dare cominciare a dare concretezza quel sogno di Antonio Cederna di restituire quel cumulo di verde e di le testimonianze archeologiche alla città sia veramente una delle leve di riqualificazione della città io credo che noi possiamo dare un grosso contributo
Occorre ripensare le destinazione e il sistema per la fruizione di alcuni luoghi compreso
Tutta l'area del Foro Italico è un altro dei grandi punti di all'oggetto dell'attenzione anche della nostra amministrazione in una direzione che la direzione della valorizzazione il punto noi stiamo superando a livello anche concettuale oltre che giuridico se così posso dire una nozione
Una nozione passiva della tutela una nozione che vede come dire nella
Nella tutela attiva il vero volano per la riqualificazione per la valorizzazione e io credo che anche sul Foro Italico questo debba essere il segno del progetto di riqualificazione ma potrei ancora ricordare interventi in e i progetti del ministero per i beni e le attività culturali sul contemporaneo
Il centro per le arti contemporanee nell'area di via Guido Reni un vero e proprio volano per la produzione contemporanea
Un grande è una grande occasione anche per la progettazione del segno contemporaneo che come sapete è stata affidata a un concorso internazionale di progettazione
Dov'è che vinto dalla dalla signora già bit un oggetto che è qualcosa di più di un museo d'arte contemporanea è un centro per la produzione e per la per la creatività contemporanea a Roma
Il il museo dell'audiovisivo l'altro progetto a cui il Ministero per i Beni e le attività culturali sta lavorando in museo il Palazzo della civiltà del lavoro il Palazzo delle Civiltà italiana il muso di Colosseo quadrato dell'Eur oggetto di un grande intervento di riqualificazione ancora il sistema evidentemente di valorizzazione del Museo nazionale romano che in questi ultimi anni e credo che lo possiamo dire anche con una certa soddisfazione un certo orgoglio ha visto finalmente completato un progetto che era il grande Progetto dalla del completamento del Museo nazionale romano
Palazzo Altemps Palazzo Massimo e la cripta del Museo delle città di Baldi qualche giorno fa le due nuove sezioni della protostoria
E dell'epigrafia alle Terme di Diocleziano in fondo finalmente Roma a una
Sistema di
Che riconnette diciamo la storia archeologica la storia di questa città a un sistema museale che degno e all'altezza
Del significato di questa città ecco io potrei ancora fare evidentemente molti altri esempi potrei parlare del dei colori di questa città della grande dal grande tema che credo in questa in questa sfida di riprogettazione dobbiamo anche porci i potrei parlare delle della appunto della valorizzazione delle piazze storiche quello che mi sembra di poter dire comunque in conclusione salutandovi augurando al a questi due giorni il massimo della della produttività e del buon lavoro quello che mi sembra di poter dire che il recente passato Cha ha insegnato che sono
Anche i piccoli sì Irene simili
A testimoniare il progresso a sostenere il successo delle iniziative di più vasto e prolungato respiro io credo che la storia della pianificazione a Roma è stato una storia che purtroppo per tanto tempo si è vista ed è stata come dire separata scollata dalle dinamiche sociali economiche produttive di questa città
In la grande sfida è l'augurio che e mi sento di fare a questo
A questo cantiere che questo scollamento venga reintegrato per dare alla Roma della cultura della nuova tecnologia e della nuova economia a un assetto urbano all'altezza del ruolo dalla capitale grazie
Grazie io volevo solo prova
Armando Dionisi assessore all'Urbanistica della Regione Lazio nostro invito nella sua presenza qui sono segno concreto di una reciproca volontariamente collaborazione tra queste due istituzioni
Grazie
Approcci
Non è facile intervenire in una in un'apertura di una conferenza dedicata alla presentazione del progetto del nuovo Piano regolatore di Roma se si vuole andare al di là del doveroso saluto che ho l'onore di portare a nome della Regione Lazio
E anche del compiacimento che va espresso se questa conferenza dal titolo Verso il nuovo piano regolatore può significare che si è giunti finalmente alla vigilia della del conclusione una vicenda da lungo tempo attesa
Ah riservandomi di conosce lei di valutare con la necessaria attenzione quanto verrà qui presentato
La situazione attuale consente già di fare qualche considerazione
Su almeno tre circostanze che comunque condor condizioneranno questo nuovo piano di Roma
E suggerisce anche di abbozzare una linea di comportamento che le nuove realtà dell'organizzazione amministrativa e dell'attuale problematiche urbanistiche impongono
La prima considerazione che peraltro non riguarda il comportamento del solo Comune di Roma ma anche quello delle passate gestioni della Regione della Provincia
Investe le conseguenze urbanistiche della mancata attuazione del decentramento amministrativo nella doppia linea della creazione della città metropolitana
E della divisione
In più comuni metropolitana
La mancata attuazione della riforma amministrativa non ha consentito di concretizzare questa nuova articolazione degli strumenti urbanistici
Ma il nuovo piano dovrebbe almeno tener conto sia delle prime indicazioni di assetto imprenditoriale fornite dal quadro territoriale di di riferimento seppure ancora a livello di schema
Sia del Piano territoriale provinciale adottato nel novantotto che la Provincia riproporrà assai presto in forma definitiva
Tali indicazioni definiscono un modello di assetto dell'area romana che configura già i rapporti fra l'attuale territorio comunale di Roma e quello dei comuni limitrofi
A riguardo attribuendo alle centralità urbane accennati nei documenti preliminari del nuovo piano regolatore grande importanza ai fini dell'auspicata struttura policentrica della città
Viene da chiedersi anzitutto Cell ubicazioni vitale centralità soprattutto di quelle definite di livello metropolitano tengono conto della incidenza nei rapporti con i Comuni circostanti
La seconda considerazione riguarda il condizionamento che deriverà al futuro piano da quegli interventi e progetti passi sempre in variante concepiti caso per caso dal Comune in assenza di un disegno unitario e spesso approvati anche dalla Regione con un atteggiamento che non si può non definire piuttosto compiacente
Mi auguro che il nuovo piano consenta finalmente di fare verificare in tempo utile la compatibilità di tali piani e progetti sia fra di loro e con un disegno unitario
Mi riferisco sia a interventi di notevoli dimensioni come i piani particolareggiati delle zone o i programmi di riqualificazione urbana
I primi piani particolareggiati dell'ex zoo alcune lottizzazioni convenzionate
I nuovi Peppe
Il piano delle delle aree ferroviarie dismesse che a quelli più limitati ma di grande effetto urbanistico come l'Auditorium il centro congressi all'Eur ed altri ancora
La terza considerazione riguarda le lentezze procedurali che finora hanno condizionato la gestione di strumenti urbanistici di Roma
Non solo per i ritardi della Regione ma anche per modo di procedere del Comune
Mentre una variante generale come quella cosiddetta di salvaguardia è in corso di esame
Se ne inseriscono altre assai rilevanti di quanta riguardanti l'intero sistema viario dei quadranti S sud
E se ne sovrappone un'altra ancora come quella delle certezze che dopo oltre tre anni dall'adozione non stava ancora inviare alla Regione per l'approvazione
Le conseguenze di un tal modo di procedere oltre che sulla sostanza dei vari provvedimenti in discussione
Incidono negativamente su quella chiarezza e certezza del diritto che riteniamo assolutamente doveroso assicurare non solo all'imprenditore ma tutti indistintamente tutti i cittadini
Anche a tal fine la Regione intende fare in tempi più Brevi la sua parte procedendo secondo tre criteri etici fondamentali
La definizione del nuovo Piano regionale territoriale generale
Che recepirà il quadro territoriale già adottato dalla Giunta precedente conferendo adesso anche i contenuti e gli archetti dalla via pianificazione paesistica così come prevedono i decreti Bassanini
Questo piano servirà a fare finalmente chiarezza attraverso un unico documento su tutti gli aspetti della disciplina del territorio di competenza regionale acconsentire alle Province quindi ai Comuni
Di procedere nell'elaborazione ridefinizione degli strumenti di rispettiva competenza
Nella certezza delle scelte fondamentali
Il piano servirà anche attraverso la Bonazzoli che potranno procedere padre tranquillamente a predisporre i piani regionali di settore in una visione unitaria e coordinata dell'assetto della gestione dell'intero territorio regionale
Consentendo anche in questo settore alle Province di provvedere ai conseguenti strumenti di competenza
Riguardo a questo programma di attività
Stiamo verificando la possibilità di organizzare per il prossimo autunno una Conferenza urbanistica regionale diciamo così preventiva con l'obiettivo illustrare lo stato dei lavori sulla pianificazione urbanistica territoriale paesistica settoriale
In corso di raccogliere opinioni e proposte in merito prima di completare i relativi provvedimenti avviare le fasi di consultazioni formali previste dalla legge
La rivisitazione della legge trentotto cioè della legge urbanistica regionale la cui fase finale di approvazione se costituisce un punto fermo da un da cui non si può tornare indietro ha lasciato alcuni punti ancora equivoci come dimostrano gli stessi ripensamenti operati
Dalla giunta Badaloni in materia di zone agricole o dello stesso Consiglio regionale attraverso una contraddittoria leggina approvata alla vigilia della sua scadenza
Che appare riferirsi alla legge sulla disciplina del commercio ma che riguarda in realtà una verità una deroga alla disciplina urbanistica fermi rimanendo quasi tutti i contenuti fondamentali di questa legge noi intendiamo operando eventualmente in due tempi provvedere immediatamente alle modifiche più urgenti
E giungere possibilmente ad un testo unico di chiara lettura e di indubbia interpretazione la riorganizzazione delle strutture operative regionali
Non solo per renderle più efficace interprete del proprio ruolo istituzionale e della dire competenze ma al fine di accelerare e facilitare il decentramento degli altri lenti locali attraverso un'azione di ausilio e di coordinamento
Il primo tondo soprattutto attraverso il sistema informativo territoriale
Generale destinata a fornire le necessarie informazioni a tutti gli enti locali promuovendo il collegamento in rete informatica con essi
Il secondo attraverso un tavolo di lavoro permanente con le Province al quale potranno partecipare anche ai comuni interessati ai temi trattati
è finalizzata a stabilire con esse un rapporto continuativo di collaborazione
Il trasferimento di funzione verso gli enti locali e in particolare verso le Province in materia urbanistica costituita il banco di prova per soddisfare l'esigenza ormai avvertita di avvicinare il governo delle regioni oggi più che mai nuove frontiere della democrazia alle comunità locali e quindi alla società civile
Avremmo preferito che l'impianto della nuova legge urbanistica fosse stato improntato al principio di sussidiarietà sussidiarietà
Ponendo al centro della nuova articolazione il ruolo del Comune anche al fine di snellire quel sistema di procedure che allontana troppo spesso la politica urbanistica dalla sua funzione di quadro fondamentale per lo sviluppo nella certezza normativa e nel rispetto del perito
C'è ed è fortemente sentita lì l'esigenza di superato di superare lo steccato di un'urbanistica dei vincoli e quindi Straw Melandri mi deve consentire non è in discussione tanto la deliberazione dei parchi urbani
Ma quando si vuole fare politica urbanistica sul territorio della Regione attraverso la posizione di vincoli attraverso il sistema parchi e non viene visto il sistema parchi e l'ambiente come una grande opportunità è come una grande risorsa
E lo si fa contro le popolazioni locali contro le amministrazioni locali io credo che le istituzioni commettono
Un grave errore e qui la posizione che dalla Giunta Storace rispetto a questo tema
Il contributo che questa conferenza urbanistica potrà dare con efficacia
Dipenderà dalle con spalle consapevolezza della riaffermazione del progetto complessivo del disegno organico dell'Indirizzo consapevole ed equidistante rispetto alle sedici alle sollecitazioni spontanei
Ho delle delle o del indotte dagli interessi
Per troppo tempo abbiamo dovuto convivere con un'urbanistica ipotecata
E gli atti politici di governo del territorio hanno dovuto inseguire una realtà che si è sviluppata fuori dalla regola dalle regole senza un disegno nell'orizzonte operativo necessario banca gusto devia Maglio territoriale
è giunto il tempo di dover porre un punto fermo di svolta di non ritorno su tale consapevolezza si può fondare un rapporto serio e costruttivo tra le istituzioni del governo del territorio
Non ci saranno polemiche strumentali tra Comune e Regione
Se andare verso il nuovo piano regolatore significherà andare verso la riaffermazione del primato delle regole del bene comune della logica urbanistica del senso più elevato e più rigoroso
La regione è intenzionata a valorizzare tutto ciò che favore favorisca il decollo di risorse e investimenti nella città la crescita delle opportunità dei suoi operatori economici e dei suoi cittadini
Ma questo non può essere solo presa d'atto di situazioni obbligate
Perché il vero sviluppo non vive sulle rendite di posizione ma la sollecitazione della progettualità che trova la sua più vera ed attuale espressione della capacità di accettare le nuove sfide economiche
Su questa prospettiva sulla nostra capacità di esserne all'altezza verremmo giudicati dai cittadini di questa città e di questa regione
Allora la parola Mario Canapini assessore all'Urbanistica della provincia di Roma
Grazie assessore Tognaccini
Io naturalmente porto il saluto a questa conferenza dell'amministrazione provinciale di Roma
Del sì e del presidente Silvano Moffa
E desidero ringraziare l'amministrazione comunale
Per aver invitato la Provincia di Roma discutere su temi dell'organizzazione della pianificazione dello sviluppo economico e politico amministrativo di Roma per delineare né appunto il futuro
In particolare ringrazio assessore Cecchini
Per aver inserito come riferimento importante in questo nuovo piano
La provincia di Roma da questa immagine vorrei subito partire per dire che cosa si aspetta l'ente sussidiario cioè la Provincia che rappresento dalla proposta sulla città di Roma
Noi non possiamo più negare il peso politico economico e territoriale assunto dal mille novecentonovanta in poi dagli ambiti provinciali
Ma anche il peso che le politiche europee attribuiscono agli enti locali e agli ambiti comunali per la determinazione del modello competitivo di sviluppo dal basso
Sono due scale di lettura completamente diversi su cui si gioca probabilmente nei prossimi quattro cinque anni il futuro della nostra organizzazione urbana e del nostro sviluppo
Questo per due condizioni che ho brevissimamente ricordato hanno alla base la sostenibilità e la sussidiarietà
E mi pare che almeno nei titoli delle sessioni
Anche il Comune di Roma ne abbia valutato il peso trasformatore
Non possiamo infatti prescindere oggi da questi due input su cui però bisogna intendersi per affrontare le questioni sia di carattere organizzativo sia dello sviluppo trasloca alle transregionali
Ed è nell'ambito di queste condizioni che pongo al Comune di Roma
La questione dei quali paradigmi debbano rappresentare i punti su cui discutere e organizzare un modello vincente per il futuro della città e delle città che il piano stesso ci presenti
Il messaggio iniziale che il nuovo piano sembra rivolgere coloro i quali non hanno partecipato ai lavori sia di stesura che di questa presentazione e che la Provincia di Roma si augura sia solo il primo incontro di una serie anche più dettagliata specialistica nell'ambito di uno spirito di copianificazione che molti Comuni ancora stentano a recepire fino in fondo
è un po'diverso diciamo da quello che ci aspettavamo in quanto nel momento in cui ci si addentra
Nella lettura dei documenti pare di capire che ci sia ancora
Qualche incertezza sul ruolo che gli ambiti strategici cioè le centralità metropolitane del sistema delle mura e così via debbano giocare nella competizione urbana locale che i problemi globali
Ritengo infatti che ai sistemi geo economici urbani debba essere attribuito un ruolo molto chiaro nell'ambito della della organizzazione territoriale romana ed europea
Per il futuro della città il sistema economico sociale e territoriale urbano deve essere coesivo ovvero deve contenere tutti quegli elementi capaci di integrare e sviluppare dal basso le specificità locali ma deve anche essere un elemento per ottenere almeno nella fase di avvio
Dell'organizzazione ecco dove della città per le città un consesso Nuzzo complessivo da parte della popolazione destinataria e dei soggetti economici che partecipano al modello di sviluppo politico istituzionale
Non dimentichiamo che ciò che il nuovo piano ci propone è un'ipotesi di modello di decentramento politico se volete di federalismo urbana
Per cui ci aspettiamo dal nuovo piano una proposta di sviluppo è qui potenziale delle città di Roma per poterne misurare come Province ovviamente tutti gli effetti sul modello metropolitano
Che poi noi andremo da Brera proporre all'attenzione delle altre città del territorio romano stesso
Cioè mi aspetto che tutte le parti del territorio possano contare sulle stesse non omologate occasioni di sviluppo evidentemente organizzando il proprio modello sulla base delle risorse e delle riserve di cui sono già da oltre dotati
Questo è il motivo per cui in questa sede
Pongo insieme scale di lettura di versi
Quella del modello un sistema urbano romano che mi sembra si voglia proiettare in un mercato urbano globale dimenticando di essere prima di tutto locale
E quello del sistema territoriale che lo contiene e quale rispetto alla normativa nazionale e regionale potrebbe diventare l'attore generatore gestore dello sviluppo in un ambito competitivo
Il secondo punto da sottolineare è che il futuro della città e delle città si gioca sul fatto che Roma o comunque il sistema urbano nella sua interezza
Debba oggi rispondere ad una domanda data la fase di transizione che stiamo vivendo di un modello sperimentale per raggiungere lo sviluppo condiviso
Mi riferisco alle pratiche e programmi a tutto l'insieme di elementi della pianificazione che devono tendere alla cooperazione alla integrazione fra le parti per permettere agli attori e soggetti forti soggetti deboli come i cittadini
Di ottenere le stesse condizioni o comunque trovare le proprie modalità di espressione e di sviluppo
Il nuovo piano sembra recepire questa necessità se non fosse che a nostro avviso il vero piano è stato in gran parte fatto con la variante delle certezze che è ormai giunta ad una fase avanzata del suo iter approvativo
Ed in quel caso non c'è stata sperimentazione dialogo ma solo un ribadire il valore portante della rendita fondiaria come dimostrano le azioni di compensazione e gli interventi già in essere per le grandi trasformazioni contenute negli articoli undici
Altro punto è quello legato alla città come luogo di verifica per la messa a punto di strumenti di integrazione un punto forte questo della politico europea e quindi del quinto programma quadro due mila due mila sei
A cui tutti comunque mentalmente concettualmente facciamo riferimento e dove gli strumenti di integrazione sono visti in una forma molto sperimentale
Per cui occorre a mio avviso partire dal grande bagaglio di esperienze acquisite a livello europeo di strumentazioni tecniche e procedure e qui basta ricordare all'esperienza che la Provincia e il Comune di Roma stanno facendo nei vari Proust a cui partecipano per chiarire a livello locale i quali debbono essere le condizioni dell'integrazione
Cioè le regole che governano che del governo locale per poter dialogare con i governi regionali nazionali e transnazionale
Leggendo i documenti di Piano per Roma ho notato che il metodo di lavoro è evidentemente lo stesso che la Provincia propone di seguire su cui stiamo operando e su cui chiameremo tra breve tutti i Comuni ovviamente anche quello di Roma a riflettere questo metodo rientra nel modello politico istituzionale cioè nel caso italiano nel dibattito sulle Autonomie e sul federalismo perché la città è lecita siano il luogo in cui questa sperimentazione questa integrazione questa coesione
Si realizzi stabilmente per dare certezza non solo agli investimenti ma alla domanda di trasferire risorse alle nostre generazioni future
Voglio quindi sottolineare che questo convegno è per me un occasione di discussione sulla pianificazione delle strutture urbane complesse
Ovvero sulle aree metropolitane obbligati in questo dall'autonomia crescente anti attribuita appunto ai sistemi locali
E su come questi sistemi locali con un termine molto evocativo della storia romana possano diventare dei municipi
In considerazione di ciò la ridefinizione dei luoghi
Passa per il ruolo partecipativo e perequativo ossia per una scalata dal basso delle istituzioni che sono interessate al nuovo processo di pianificazione e di sviluppo che sicuramente le Province i Comuni le circoscrizioni e o i luoghi comuni
Metropolitani vorranno realizza in questo discorso Sims si innesta quello della sostenibilità
Penso che sia la compatibilità ambientale preliminare cioè la valutazione preventiva delle condizioni del territorio e dei modelli socio economici che si prospettano e che ancora non appaiono ben chiari in questa bozza di piano
A misurare la sostenibilità delle scelte politico economiche che si vanno via via facendo adesso ad essere la mia questa per ottenere la misura dell'ammissibilità della nostra azione di governo ovvero di quanto il modello istituzionale che Roma oggi ci propone sia veramente quello richiesto dal basso
Dal territorio e quindi come questo possa diventare elemento per organizzare lo sviluppo delle economie locali
E i cittadini e quali ancora possano essere e come vadano ridefiniti i limiti anche geografico amministrativi delle nuove entità territoriali affinché la governance non governi solo gli elementi antropici dello sviluppo economico
Perché l'azione economica umana lo sappiamo tutti nella sostenibilità deve perdere il suo livello di accelerazione per misurarsi contemperare sì con le condizioni del sistema reale
Affinché questo diventi elemento per definire effettivamente le cui potenzialità delle politiche e dei programmi di sviluppo economico
Questo evidentemente si scontra e sarà coi il tema del dibattito dei prossimi giorni con i criteri solitamente scelti per potenziare il decentramento amministrativo e ha avuto mentali la sola
Partecipazione democratica dei soggetti
In termini quantitativi ma si scontra anche con l'assunzione di principi guida di tipo tradizionale che impongono di distinguere sempre tra centro e periferia
La Provincia non vuole certamente un modello centro periferia a contrario chiedo un modello perequativo che organizzi tanti centri con le proprie condizioni non periferiche
Un limite è rappresentato dalla mancata individuazione nel modello tradizionale di indegni di identità e di centralità il nuovo piano almeno da quello che può apparire in questa fase affronta il problema delle nuove centralità ma si ha l'impressione che a una prima lettura che poi sarà approfondita nei prossimi giorni che la centralità cui ci dobbiamo riferire oggi sia ben diversa dalla centralità funzionale che il piano sembra non riuscire a superare
La centralità in qualcosa che oppone ad una scala di governo generale le condizioni di identità locale
Ovvero di riferimenti storici culturali ma anche di elemento è spinta alla partecipazione soggettiva Patti oggettivi di sviluppo socio economico
Pertanto non può essere liquidata con la localizzazione solo di grandi e nuove o vecchie funzioni o infrastrutture a questo si aggiunge il fatto di poter ridurre in qualche modo il numero delle entità urbane non è detto che questo possa avvenire per Roma e non è chiaro come o meglio è chiaro che potrebbe avvenire solo con un atto impositivo dall'alto contrario a quanto ci sia fin qui dei
E poi chi va a mente
Per essere competitive
Questo determina nuovi confini che creano una ibrida combinazione disegni che destabilizzano le forme del paesaggio urbano ovvero la forma Urbis che il Lido momenti del piano spesso richiamano e che rappresenta l'elemento di riferimento della popolazione e delle forze oggi presenti
Buon lavoro
Bene adesso l'ultimo saluto Gaetano Fontana che è il direttore generale del ministero dei lavori pubblici che ci porta punto il saluto del ministro Nerio Nesi
Grazie
Io inizialmente mi scuso Pelé ritardo con cui sono arrivato acquista l'importante manifestazione cercherò di recuperare essendo brevissimo
D'altronde la mia presenza è solo la presenza di testimonianza
Lo cercano di anticipare la sessione di domani in questo caso il ministro mesi di cui io porto i saluti
Avrebbe voluto essere presente a questa a questa manifestazione a questa importante presentazione ma impegni di governo lo hanno trattenuto al ministero dei lavori pubblici
E così mi ha pregato di assumere di essere qui al suo posto a rappresentare il particolare interesse quell'attenzione che il ministero ha per il nuovo piano urbanistico di Roma
Se
Pochissime parole per alcune riflessioni
Se fare un nuovo piano urbanistico come qualcuno recentemente ha detto e un'impresa quasi disperata
Per cui sarebbe meglio più opportunamente rinunciarvi
La manifestazione di oggi è il lavoro costante approfondito
Tecnicamente scientificamente pregevoli di questi ultimi sei anni
L'interesse manifestato sì nell'ambito della rassegna organistica di Venezia stanno lì a dimostrare che ci si può fare
Che l'obiettivo può essere raggiunto quello di fare un nuovo piano regolatore per una città come Roma l'impresa ancorché quasi disperata e fattibile
Utilizzando questa esperienza potremmo dire
Che il Piano regolatore di una grande città come Roma
Superando quella che è una prassi legislative amministrativa non può e non deve essere fatto
Entro un tempo massimo diciotto mesi ventiquattro trentasei
Ma che per inserire che credibile una tale opera
Non deve essere fatta in un tempo inferiore a in non meno di in questo caso il non meno di sei anni per essere credibile
E tanto più importante questo risultato
Se si considera che è stato raggiunto lavorando fra due sponde quasi impossibile
Da un lato nel rispetto della normativa esistente
Risultato quasi banale
Dall'altro anticipando i contenuti più innovativi di tutte le ipotesi di riforma presenti oggi sul tappeto
Il rapporto tra piano strutturale piano operativo
Il metodo della cooperazione della concertazione le condizioni di sviluppo sostenibile l'attenzione ai profili di tutela il Bepi bene artistici Asti storici archeologici
L'importanza assegnata alle problematiche del recupero della riqualificazione della rifunzionalizzazione della città
Sottolineata in un lavoro comune iniziato sei anni fa appunto PRA al Comune di Roma il mio stesso ministero gli elementi contenuti di politiche perequative
Ci auguriamo e questa proposta apposta presto diventare il nuovo Piano approvato celermente indipendentemente dalle varie posizioni politiche per il suo valore e per le responsabilità che ognuno competono
Il resto anche sì su carta patinata il chiacchiericcio urbanistico grazie
Bene adesso passiamo la proposta abbiamo concluso in salute io ringrazio tutti coloro che hanno portato qui
Contributi preziosi
E a questo punto chiamiamo la presidenza i protagonisti di questo grande e importante lavoro di
Elaborazione del piano regolatore
Oltre a Mimmo Cecchini che adesso farà l'intervento introduttivo
Maurizio Macelloni che ha coordinato
Il lavoro tecnico come direttore dell'ufficio rinnoviamo regolatore
E il professor Carlo Gasparrini e professor Federico Oliva
Quindi a questo punto entriamo
Nella proposta la parola Mimmo Cecchini
Prego
Carlo Gasparrini e Federico Oliva Maurizio Marcello venire la presidenza
Maurizio arrivando
Va bene
Grazie Walter grazie a voi tutti
Allora
E anche alla terzo Università che ci ospita
E al preside di una facoltà di architettura che non vedo qui credo che stia lavorando per restaurare gli altri padiglioni di questo luogo straordinario che fino a poco tempo fa era come sapete
Un relitto
E dove oggi invece oltre a ospitare la conferenza urbanistica
Si svolgono lezioni esami produzione culturale
Noi viviamo anni di accelerazione
Nei quali la rapidità dei cambiamenti
Il succedersi delle scoperte dell'innovazione non cessano di stupirci
Ieri personal computer erano usati da qualche migliaio di persone oggi sono come il pennino e inchiostro nelle scuole di trent'anni fa
Ieri nelle grandi metropoli occidentali l'economia post industriale e dei servizi sostituiva quella Taylor mistica dei beni durevoli
Oggi su scala planetaria l'economia di mercato sembra soppiantata dall'economia delle reti
La proprietà di beni e servizi dall'accesso ai beni e servizi
La terza rivoluzione industriale ha impresso alla società ritmi così incalzanti di cambiamento come nessuna delle due precedenti aveva fatto nel governo del territorio nell'azione urbanistica il mutamento epocale
Provocato dalla ormai compiuta globalizzazione ha innanzitutto una conseguenza
L'azione locale non opera più su variabili sottoposti al suo controllo
Ha perso per questa via
Efficacia
Qualsiasi circuito su circuito sociale culturale economico si apra localmente interagisce attraverso le reti alla scala globale e nessuno può illudersi di programmarlo concluderlo fuori di questa interazione
E allora i contenuti di democrazia e di partecipazioni proprie propri delle forme tradizionali anche per fare urbanistica devono trovare nuove forme
Conservare le vecchie vorrebbe dire solo arrangiarsi in rendite di posizione oppure accettare la rinuncia a qualsiasi regola
Il tema
E oggi per noi a Roma trovare il significato globale il valore della azione locale
Stare nella Rete
Con una identità con contenuti con valori forti e radicati nella storia e nella natura della nostra città
Voglio ringraziare anche la ministro Giovanna Melandri per le cose che ha detto
Torna quale la base di un grande urbanista della generazione che ci ha preceduto Ludovico Quaroni
Ci si è salvati sempre a Roma quando le forze in gioco uomini idee e volontà erano di portata dico il respiro universale
Ci si è per tutti in tutti gli altri casi
Vedete questa breve riflessione generale Yoruba ritengo essenziale per interpretare la maggiore novità messa in luce dalle ricerche per il nuovo piano regolatore
Mi riferisco in particolare a quella sulla sul dimensionamento della domanda cosiddetta non residenziale
RPR affidata ripresa
Ebbene tra le molte cose interessanti questa indagine mette in luce un cambiamento strutturale nella base economica della città dell'area metropolitana
Roma è l'unico Roma è l'unico grande comune in Italia nel quale in posti di lavoro sono aumentati tra il novantuno e il novantasei
E ciò resta vero anche se si elimina l'effetto statistico dovuto alla straordinaria
Dimensione territoriale del nostro Comune
Questo dato questo fatto eccezionale è spiegato da un sono fatto non solo fatto la straordinaria crescita dei posti di lavoro nei servizi privati alla produzione
In cinque anni cresciuti del ventiquattro per cento contro una media nazionale del diciassette ed in particolare nel settore che dall'inizio della terza rivoluzione industriale il motore dell'economie metropolitane l'informatica la ricerca le attività professionale
In questo settore nei cinque anni fra i due censimenti novantuno e novantasei si sono creati trentatré mila posti di lavoro in più
Ad un ritmo quasi doppio in questo settore alla media nazionale la tendenza secondo gli indicatori statistici indiretti
Di cui si dispone
E a una ulteriore crescita
Accelerata dal novantasette ad oggi sicché la specializzazione dell'economia romana in queste attività decisive cresciuta verticalmente divenendo seconda solo a Milano
E addirittura superando la specializzazione diranno se si considerano le rispettive province
Questa evoluzione a me pare ancor più significativa se ricordiamo che durante i lunghi anni ottanta mentre la conversione delle funzioni urbane si dispiegano nelle altre metropoli italiane ed europee Roma sembrava immobile
Come protetta dalla sua tradizionale base economica fatta di misteri partecipazioni statali e immobiliari istmo più o meno speculativo
La sonnolenta economia della capitale che i padri fondatori vollero non industriale sembrava non toccata dalle dinamiche dei mercati destinata a sopravvivere in una marginalità mascherate da euforie dei regolatori europei
Non so se ricordate
Walter credo che ricopriamo un po'tutti come al termine del primo mandato noi stessi consapevoli di aver contribuito con scelte amministrative ed urbanistiche rigorose
A superare quel sistema economico ci chiedevamo se la sensazione di un cambiamento in atto fosse una speranza
Più che una realtà
Ci interrogavamo se la società romana fosse in grado di trasformarsi di esprimere energie capaci di entrare nell'arena della competizione
Oggi le statistiche che raccontano sempre pulita con qualche ritardo ci danno una conferma positiva superiore a qualsiasi previsione
Vedete ad usare questi numeri per capire fatti e persone basta che andiamo in qualche grande negozio a buon mercato di prodotti elettronici per provare i giovani delle nostre periferie
Oh bej guardiamo le piccole società che imprese sociali d'iniziative di produzione culturale le reti di giovani professionisti e così via per capire con quale slancio creativo
Con quale passione e spirito d'intrapresa soprattutto i giovani romani stiano oggi vivendo questo straordinario una mutamento
Orbene quando diciamo che questo è un piano di Offerta questo è un piano di offre ci riferiamo alla vita sfida che esso affronta Daria questa nuova economia un sistema diffuso di recupero direi di attrezzature i servizi di spazi
Che rendano più semplice la nascita e la vita di queste piccole e medie imprese
Che promuovono e sostengono nelle reti
Questa miriade di iniziative attività produttive il vero nucleo propulsivo di una grande metropoli contemporanee
Per la vita di questo nucleo sono i soliti anni sia le grandi iniziative già programmate
Dal centro congressi al parco tecnologico dalla nuova direzionalità intelligente dei comprensori orientare
L'otto completamente ridisegnata
All'Auditorium alla nuova vera
Con buona pace dovrà localizzato perché è possibile laddove
Ci saranno ci sono fattori effettivi di localizzazione non distante dall'Europa ma senza io credo un
Metro cubo in più rispetto a quelli già a ciò destinati dagli strumenti urbanistici è possibile
Manteniamo quella tutele quel rispetto dell'agro romano del Parma sui quali credo la generalità dei nove punti in meno lo confermava ora l'assessore Dionisi
Siamo d'accordo
Ho
Grandi iniziative
Già programmate dicevo o da programmare nelle nuove centralità e sono necessari anche la qualità degli spazi e delle infrastrutture pubblico pubbliche che permettono la miriade di contatti umani diretti non sostituibili dai è necessario insomma una nuova qualità e funzionalità dello spazio urbano
Questa offerta il piano assicura con il sistema articolato di regole dei progetti urbani dei programmi di recupero e con il modello spaziale delle nuove centralità
Si apre
Con questa conferenza la tappa conclusiva di un percorso di pianificazione iniziato cinque anni fa quando presentammo in Consiglio un disegno che chiamiamo Portland
E esposto anche da mostrare la nostra bandiera storica piano manifesto manifesto del via
Uno schema direttore che definiva nel contesto metropolitano le grandi scelte strategiche della nuova urbani la salvaguardia delle risorse storiche ambientali radici della nostra identità e fondi del vantaggio competitivo più il trasporto pubblico e in particolare la strategia del tempo l'azione di qualificazione soprattutto nelle periferie con i piani di recupero i progetti urbani programmi di riqualificazione
Il poster plana inquadrò la prima grande città del consiglio comunale per novantacinque la localizzazione degli ambiti prioritari di recupero urbano
A quelle scelte strategiche siamo stati rigorosamente strade
Secondo una impostazione metodologica che rivendichiamo
Benevento che si dice
Anzi senta presenta
Una una scelta
Quella quella che
Quella che
In inglese si dice abbia in handbike italiano si dice pianificar facendo è una prassi consolidata in tre quarti dell'Europa è stata fonte di giusta discussione mi pare che abbiamo fatto bene ad essere rigorosamente fedele a questa impostazione
Perché grazie ad essa molti dei programmi di allora
Sono oggi opere realizzate o cantieri in corso dall'Esquilino a bordo del Diana dall'Ostiense alla terzo Università Tor Vergata
E guardate fatto non meno importante la nuova disciplina di piano
Il disegno le norme il Regolamento edilizio si basa non su ipotetici ma su un bagaglio preziosissimo di sperimentazione concreta nella pianificazione attuativa e nella progettazione urbana
E vediamo le per brevemente queste tre scelte strategiche alla luce della proposta di Piano che viene da ora sottoposta alla discussione che si apre
In questa conferenza e nei prossimi
Per la mobilità
Un intenso lavoro di collaborazione con il settimo dipartimento e consta per il quale ringrazio davvero vicesindaco
Walter Tocci e tutti i dirigenti e tecnici che abbiano per Principato ha permesso di mettere a punto un modello di grande efficacia pienamente integrato con il programma
Pienamente coerente con il programma integrato per la mobilità il profumo
Un sistema integrato di reti su ferro metropolitane linee concesse ferrovia metropolitana FM Trump e sistemi innovativi di adduzione la cui porzione di maggiore potenza di maggiore portata e il quattro per tre
Le quattro linee metropolitane l'ala di
E lacci
E la quarta data lenti ad Ostia
E di tre passanti ferroviari che si sovrappongono lungo l'anello di cui è definita da chi
Il quattro per tre offrirà offrirà un milione di romani residenti all'interno del GRA e a mezzo milione di addetti una fermata a meno di cinquecento metri non è uno standard Parigi
Però per l'Italia è una vera rivoluzione
Il sistema della viabilità per il quale poi morì Nuovo Piano Regolatore individuano completamenti e soluzioni di collo di bottiglia più gravi si integra con quello del tempo secondo il principio basilare
Della adduzione
E cioè di usare il più possibile la gomma per condurre afferro migliorando qualità del servizio e riducendo inquinamento
Credo che questo principio sia stato giustamente
Enunciato e fermamente perseguito dal nostro dice sì
Per l'ambiente
La costante collaborazione con il decimo dipartimento di di cui ringrazio di cuore l'assessora Loredana De Petris che in queste ore come sapete molto impegnata domani ci raggiungerà per la sciagurata azione credo sia ormai da ritenere di alcuni criminali piromani ringrazio la direttrice Mirella Di Giovane gli enti di gestione dei parchi e tutte le persone che hanno attivamente collaborato a questa parte decisiva innovativa del piano
Quel lavoro ha permesso di completare di dare coerenza
E penso maggiore efficacia alla operazione avviata con la Variante di salvaguardia con il Piano delle certezze
La continuità del tessuto naturale garantita dai corridoi ecologici che permettono
La rigenerazione dei cicli dubito biologici
O l'individuazione delle unità di paesaggio come elementi programmatici del piano di approdo culturale avanzato per instaurare un nuovo metodo di progettazione che sia consapevole dei valori storico naturali
O l'accurato esame delle dotazioni dei tradizionali stand dei tradizionali standard urbanistici che vengono più che garantiti dal nuovo piano in ogni circoscrizione ma anche l'introduzione diffusa del verde privato
In grado di autosostenersi per la gestione economica e non sottoposto al decadimento quinquennale perché non preordinato all'esproprio e quindi garanzia afferma della qualità ambientale
E ancora l'accuratezza delle norme per le fasce di rispetto delle reti di mobilità e la presa in conto di quelle delle norme contro il rumore insomma un lavoro attento e meticoloso di cui essere fieri e rispetto al quale alcuni messaggi
Ne accennava Nomura
Il la ministro e il
Collega della Regione Armando Dionisi
Rispetto ai quali alcuni messaggi lanciati nei mesi scorsi da altre amministrazioni
Sulla possibilità di riesaminare in riduzione i perimetri dei parchi in particolare per la città di Roma mi sembrerebbe ricoprì ma devo dire che l'assessore verifica dato su questo una rassicurazione che ritengo importante perché non si torna indietro
Soprattutto su decisioni a lungo ma durante ormai generalmente condivise così importanti per il futuro di noi
Cioè tutti concordo pienamente con quello che diceva l'assessore Dionisi la sfida è quella di far rivivere davvero mi pare
Non solo è qui e l'impegno degli degli enti di gestione non solo ovviamente praticando comportamenti criminali come quelli si sospetta si siano
Verificati nei giorni scorsi ma soprattutto attivando le economie agricole culturali ricreative e sportive e così via di cui quei parchi sono la fonte primaria
Su questo sì caro Armando su questo sì
Che tutte le amministrazioni tutte le amministrazioni e non per primo siamo chiamati a impegnati a competere per fare rispettando quei perimetri attivando la punizione di quegli straordinari pari
E anche finanziariamente
Infine la riorganizzazione del sistema insediativo
Il recupero della città le mie nelle sue diverse articolazioni e questo il cuore del piano il contenuto essenziale su cui anche attraverso il confronto dei prossimi mesi
Si verificheranno i cinque aggettivi con cui nel giornale divulgativo che oggi distribuiamo abbiamo qualificato il piano
E Quo sostenibile realizzabile metropolitano partecipare
Un grande lavoro è stato fatto per il quale ringrazio l'assessore Esterino Montino da vecchio
E il dodicesimo dipartimento
Tutto il gruppo di lavoro il servizio Piani per Roma vista i giovani straordinari che provata lavorare il sabato e la domenica
Il mio dipartimento e li ringrazio soprattutto per l'abnegazione lo spirito di collaborazione con cui hanno lavorato e lavoreranno assieme a tutti noi nei prossimi mesi per concludere
Attraverso questo dibattito questa partecipazione il piano
Il modello spaziale che il Piano assume la grande città e quella di un modello policentrico sostenuto dai due grandi sistemi della mobilità e del
L'arcipelago che finalmente prende forma con le nuove centralità
Le città di Roma
Titolo chiediamo al piano nei sopprime la scelta fondamentale l'orientamento e la predisposizione alla grande riforma della città metropolitana obiettivo del secondo mandato della
Su questo di nuovo il collega Dionisi mi permetta su
Credo fermamente in una composizione anch'amministrazioni governate da maggioranze politiche diverse in una competizione positiva per il fa
Diamo le centralità scusi diamo
Punti anche dei Creed
Che
Collega via in via Po
Lunghissimo elenco un lunghissimo elenco di decisioni parliamo di centralità discutiamo delle future eccellente intanto ce ne sono alcune fondamentali decise delle quali il Consiglio comunale ha distrutto per anni
Delle quali abbiamo vinto
Contro la sentenza del TAR grazie a quella del Consiglio di Stato che sono una spinta formidabile sto parlando del comprensorio direzionale orientale sto parlando di entrare
Cioè del patto che incominciava a decifrare che lo faccia in modo integrato non facendo le defence erano proprio della Seconda rivoluzione industriale la dobbiamo nella terza e vanta avanzatissima facciamo ma non non non rifaccio che ho discusso
Il criterio su bollettino ufficiale della perché non c'è altro cioè non competiamo ma so che siamo d'accordo non comperiamo sul fermarci
Perché sarebbe giusta una sollevazione generale per mandare tutti a casa sarebbe sacrosanta perché non combattiamo per due fare dei veicoli non è competiamo per bloccare ventisette
C'è un lungo elenco c'è quello cioè il Quadraro tutti i piani lungamente discussi partecipanti c'è la normativa sugli usi civici di cui so che tu sai consapevole
Chi è una pazzia
Un accanimento burocratico
Risolviamo la se non l'abbiamo risolta prima risolviamo la adesso non ne faccio una questione di solo di serietà dell'amministrazione e di senso di servizio rispetto alla cittadinanza di imprenditori ai giovani
A tutti e so che su questo ci potremmo
Prova d'accordo lo spero vivamente Prospero vivono
Dunque vi dicevo
La riforma metropolitana ma dentro questo l'organizzazione del piano per tessuti
Nei quali prevale l'intervento diretto vuoi per ambiti di recupero e di trasformazione nei quali prevalgono i progetti urbani programmi integrati risolve io credo brillantemente con chiarezza
Il problema di rendere più semplici diretti rapidi gli interventi di manutenzione e di trasformazione minuta dei tessuti urbani soprattutto quelli della città consolidata e di rendere operativi integrati fattibili gli interventi più complessa
Della diversa gerarchia delle centralità dell'articolazione tra progetto urbano il programma integrato
Dell'approfondito sistema di regole Guidi ed abbacchi che garantiranno una efficace tutela e manutenzione dei tessuti della città storica contenuti nelle nuove norme tecniche di attuazione nel nuovo Regolamento edilizio parleranno fra pochi minuti
Maurizio Macelloni Carlo Gasparrini e Federico Oliva e quindi io mi limito a segnalare
Tre titoli e concludo
Il potente impianto di decentramento spaziale delle funzioni urbane e metropolitane dalla pubblica amministrazione alle attività di di produzione di servizi entro un sistema definito dalla grande ruota verde e al di là di essa dai poli metropolitani serviti dal trasporto su ferro
Questo grande sistema che proprio
Immaginata una scala metropolitane che richiederà un'interlocuzione diretta con l'amministrazione provinciale
Il connesso e altrettanto potente decentramento di funzioni e poteri di pianificazione alle circoscrizioni
Vere protagoniste da tempo dei programmi di recupero urbano delle scelte sulle centralità urbane locali e sorgenti in primarie del nuovo Piano regolatore io spero che nelle sezioni dei di domani
Vi sia una partecipazione attiva perché da molto tempo puntiamo su questa partecipazione
Terzo la scommessa sull'operatività del piano non rinviato alla futura controdeduzione d'approvazione ma immediatamente operativo dopo l'adozione
Attraverso i programmi di recupero urbano i programmi integrati e il nuovo
Regolamento edilizio
E infine lo straordinario impegno innovativo
E per la tutela e la valorizzazione della bellezza urbana e architettonica costruito attraverso la disciplina sulla città storica che presentammo già un anno fa e che verrà ampiamente discussa in questa conferenza
Cari amici io credo che questo piano sia la risposta ad una necessità da tempo evidente in Italia
Quello di superare
Un modello vecchio
Il piano urbanistico che pretende di affidare al Comune non solo regole urbanistiche rigide inflessibili
Ma anche gran parte della loro attuazione lasciando agli operatori solo la costruzione degli edifici quando tutto è stato già deciso con il risultato di essere alla fine piani irrealizzabili Nanga misura non realizzati
Continuare a parlarne significa nascondersi dietro una
D'altro canto come si è visto in questi mesi questa visione vecchia è inattuale della
Urbanistica produce una reazione estremistica uguale e contraria che non riduce lo semplifica le regole ma semplicemente eliminasse infelicemente decide che non si fanno più piano
E affida così le trasformazioni urbane
E territoriali a interventi decisi caso per caso
Questo è un po'il senso del nostro Piano e anche una
Messaggio
Convinto sul fatto che occorre pari nuovo
Aggiornati guardando la realtà ma occorre farli
Non si può Bessie presidente
E vedete nel passaggio da un secolo all'altro
Nell'anno del Grande Giubileo proporre un nuovo Piano per Roma
E iniziativa che oltre ha grande significato politico programmatico ed urbanistico assume un valore simbolico
Io ne sono e credo che ne siamo consapevoli e sento il sentiamo la responsabilità e lo slancio di questo impegno
Roma traguarda il proprio futuro lancia un messaggio alle grandi città Europa e del mondo
Al volgere di un tempo che ha conosciuto le tragedie di due conflitti mondiali e quelle di guerre locali non meno devastante
Dopo la disintegrazione dello spazio urbano indotto dal due rivoluzioni industriali e mentre la terza
Apre nuove straordinarie opportunità ma genera ma genera anche nuove sofferenze e nuovi dolori la nostra città le grandi città possono ritrovare il ruolo che è stato da sempre il loro
Creatrici di civiltà e di cultura motori dello sviluppo
Affinché questo sia sostenibile perciò duraturo affinché la creazione urbana sia anche fonte di speranza
Roma metropoli madre di città dichiara con questo piano una duplice pace
Pace con se stesse con la propria storia tre millenaria dal cui tra identità e forza e che perciò tutela e valorizza pace con ciò che altro dalla metropoli la natura le specie viventi l'agro romano non più da sottomettere in padre ma da rispettare e con le quali serenamente convivere
In questa pacificazione in questo limite liberamente e consapevolmente scelto è il messaggio e l'impegno del piano io sono convinto che con il vostro aiuto sapremo mantenermi grazie
Bene adesso la parola Maurizio maresciallo
Un piano urbanistico
E sempre il frutto di un grande lavoro collettivo
Un lavoro che da oggi poi diventa ancora più collettivo
Attraverso il dibattito che da oggi comincerà a svilupparsi
Nelle sedi politiche nelle circoscrizioni nelle in tutta la città
Ma proprio perché la proposta che da oggi cominciamo
Questa sua avventura pubblica
Proprio perché questa proposta e già il risultato di un grande lavoro collettivo
Prima di entrare nel merito di alcune questione che mi preme per imporre all'attenzione del dibattito
Io vorrei esprimere alcuni breve ringraziamenti il primo non sembri strano proprio l'amministrazione comunale dalla nostra amministrazione comunale
Per il semplice banale fatto però che ci ha messo in grado di lavorare e non è Cossa
Di poco conto credo che abbia investito molto nella progettazione di questo piano dunque ci crede
E lo ha fatto soprattutto senza ingerenze anche questo mi fa arrabbiare un fatto di grandissimo rilievo che poco viene sottolineato
Il secondo non è tanto ai consulenti del piano perché e hanno lavorato con voi perché sono tutti notti sul piano culturale e professionale invece volevo fare un ringraziamento
A tutti i componenti del mio ufficio cioè quei funzionari a quel gruppo di funzionario una trentina che da molti anni seguono in questa avventura
E che abitualità ne avrà routing dalla gestione del vecchio Piano hanno con grande entusiasmo riversato tutta la loro esperienza tutte le loro conoscenze nella redazione del nuovo piano
Lo hanno fatto con grande slancio superando anche iniziali difficoltà tipica dei rapporti quando si introducono elementi Esterni consulente eccetera eccetera dando segno di un grande livello professionali io non li posso nominare tutti ma tutti quanti ringrazio
Il terzo ed ultimo ringraziamento questo l'assessore già va fatto però anche ore di farlo a tutti i giovani
Che nell'asta Risorse per Roma dalla stanza sì oltre che il dottor Avant per dare nella sala dove è stato creato il gruppo più ampio
Di Giovine
Hanno avuto la fortuna di poter partecipare un'esperienza credo entusiasmante con quella della redazione del nuovo piano di Roma
E lo hanno fatto con una partecipazione che ha dato luogo anche proprio nuova costituzione di un gruppo forte coeso
Di cui mi auguro non debba andare disperso toccava esperienza maturate tutta questo credo vada dato atto anche con uno specifico ringraziamento
All'architetto Carlo Papini che con molta attenzione pazienza guidato tutto questo lavoro
Entrando ora nel merito
Beh le questione
Vorrei ricordare come molti documenti siano stati prodotti e distribuiti nel corso per l'ultimo anno in molte occasioni pubbliche uno speciale inserto di capitoli uno tra l'altro ha raccolto le linee le scelte dalla proposta del piano
Tutto questo per dire che molte delle cose che son qui esposte che diciamo sono già abbastanza enoteche quindi questo ci consente di intervenire su alcune questioni
Puntuale in particolare una io ne vorrei toccare con più attenzione anche se vi annoierò con pochi numeri ma credo che sia una questione che ha basta una chiarita definitivamente
Ed è proprio il punto di partenza di tutto il nostro lavoro che spesso viene dimenticato e da qui invece derivano alcune scelte rilevanti lo citava l'assessore la dimensione del nostro territorio comunale con i suoi centoventinove mila ettari Roma e il più grande comune d'Europa
Mentre lava maggior parte di tutte le grandi città italiane ma anche le città straniere europea danni hanno esaurito
Le proprie risorse di suolo hanno agganciato i comuni vicini in un continuo urbanizzato hanno dovuto oggettivamente fare i conti
Con dei processi di trasformazione della città fisica romani si trova in una situazione diametralmente opposta
Non solo possiede ancora una grande riserva di solo le grandi spazi ma possiede anche una grande riserva di Are trasformabile annuncio del piano regolatore vigente
Dunque un elemento del tutto specifico almeno per le sue dimensioni da non poter eludere e si tratta di un elemento che al tempo stesso presenta degli elementi positivi e degli elementi negativi
Positivo perché questa dimensione consente di sviluppare un'eccezionale politica degli spazi liberi
Dal momento che malgrado la devastazione del fenomeno dell'abusivismo gran parte dell'agro romano una parte rilevante per l'agro romano non solo è ancora libera ed integra ma costituisce una immensa risorsa
Di valore storico ambientale e paesaggistico per negativo però perché entro questi spazi sono ancora previste possibilità di trasformazione urbanistica le cui dimensioni e soprattutto le cui localizzazione appaiono ormai del tutto incoerenti sia con una seria politica di tutela e valorizzazione ambientale
Sia con le reali dinamiche economiche e sociale
Ci siamo dorati trovarmi davanti a circa centoventi milioni di metri cubi di residua del vecchio Piano ricordo a prevalente destinazione residenziale se non si tiene a mente questo dato oggettivo di partenza l'intera manovra urbanistica ricostruzione del piano
Viene svilita e fraintesa tutta l'operazione del piano si basa su una politica di riduzione delle previsioni residue per ricondurre a dimensioni compatibili con le necessità di trasformazione e modernizzazione della città
Una manovra non solo di natura quantitativa quindi la riduzione delle quantità ma di natura qualitativa
E cioè lo spostamento delle pari delle quantità residue nei limiti della credibilità utilizzando gli strumenti dalla compensazione e della perequazione e comunque la modifica delle destinazioni d'uso
Verso funzioni nuove prevalentemente a carattere non residenziale
Ed ecco allora la validità della ripresa dalla Variante di salvaguardia prima del piano del certezza dopo circa sessanta milioni di metri cubi eliminati il cinquanta per cento bernesi dove abbiamo troppo metri cubi obbligati in gran parte nucleare destinare alla costruzione della cintura verde del sistema dei parchi
Ma non solo nell'eliminazione delle vecchie zone dei del Piano regolatore nella riduzione delle possibilità edificatorie delle zone agricole nella eliminazione delle zone direzionali lungo la Cristoforo Colombo nella salvaguardia dei tutte quelle aree che possono consentire alle poche connessione ancora possibile gli spazi liberi
Di questi sessanta milioni solo tre milioni sono stati ammessi a compensazione perché eliminati senza valide motivazioni giuridiche
Per il restante cinquanta per cento del reddito di piano si è proceduto lungo la strada che ho già ricordato spostare nei limiti del possibile localizzazioni improprie soprattutto modificare le destinazioni d'uso
Di questo residuo circa trenta milioni di metri cubi sono già stati approvate dall'amministrazione
Ciò è stato possibile
C'è stato voglio soprattutto laddove si è potuto procedere soprattutto con gli strumenti innovativi e cioè con gli accordi di programma e in questi casi che le vecchie previsioni di piano hanno potuto subire un'ulteriore riduzione quindi non soltanto il taglio complessivo a cui ho fatto riferimento ma anche nell'approvazione dei progetti specifici Vieri approvati c'è stato un drastico ridimensionamento delle vecchie previsioni di piano oltre che evidentemente lo l'ottenimento di maggiori standard aree edificabili per l'amministrazione realizzazione di servizi di scala urbana
I trenta milioni di metri cubi approvati corrispondono nelle vecchie previsione del piano almeno a un venti venticinque per cento di previsione empio quindi abbiamo fatto un'ulteriore riduzione e in questo senso
In questo per azione di rivisitazione del cosiddetto Risiko che abbiano un ruolo importante svolto dalle aree nel piano vigente destinata sotto insomma M uno una dimensione ampia che faceva il vecchio piano certamente sovrabbondante
Una parte di essa è stata riconvertita la dove lavoro ubicazione appare determinante nella definizione degli ambiti di trasformazione strategica
Il suo cambiamento verso funzioni forti attrattive non solo è motivata dalla filosofia delle nuove centralità fra cui tra poco tornerà ma anche da uno specifico interesse dall'amministrazione sia perché si tratta ancora una volta di una manovra di riduzione delle previsioni originaria come carico balistica sia perché per la loro originaria
Preordinazione all'espropriazione nell'entrare in gioco ma le nuove previsioni di piano regolatore
Entreranno con una rilevante cessione della quota edificabile a favore dall'amministrazione
Sul lato dell'offerta di suoi trasformabili dunque il dimensionamento del piano si attesta attraverso questa manovra dell'ora di riduzione dell'originario residuo a circa cinquantatré milioni
Metri cubi corrispondenti a circa quattrocentoquaranta seguiva stanze equivalenti
Di cui di cui poco meno del cinquanta per cento per usi residenziali ed il restante cinquanta per cento per usi terziarie flessibile
A ciò si deve aggiungere la rivisitazione delle are specificatamente produttiva che consente una possibile offerta di circa duecento ettari per insediamenti
A fronte di queste operazioni tutte in detrazione rispetto al punto di partenza che ho ricordato
Le uniche operazioni in audizione se così si può dire
Sono i due milioni circa di metri cubi aggiuntivi che saranno previsti da all'approvazione dei programmi di recupero urbano probabilmente poco più di un milione nel momento dovremmo risolve il problema dei nuclei abusivi non ancora perimetrate nel momento che dopo l'approvazione del Piano certezza daremo il via all'operazione di riqualificazione e non più di un milione e mezzo prevista per tutto il piano nuovo piano nelle aree della città della riqualificazione laddove dovrebbe intervenire con i programmi
Integra
Ad una riduzione quindi di oltre settanta milioni di metri cubi fa riscontro in aggiunta una quota dei poco più di quattro milioni
Lascio a voi il bilancio complessivo di questa operazione
Tutto ciò per dire due cose
La prima è che questo Di Monte dimensionamento comunque corrisponde al sette otto per cento dalla città esistente e che dunque siamo in presenza di un piano che prendendo atto della fine dall'espansione un piano di riqualificazione dalla città
La seconda è che tutte le operazioni si sviluppano all'interno di un quadro di gennaio che non poteva essere ignorato e che è stato assunto come livello massimo da cui partire per costruire con un metro da sottrazione un dimensionamento credibile perché
Risultati di varie ricerche sono tutto in corso di pubblicazione quindi molto presto saranno come dire visibilità Moro formulazione
Locale vengono affinché si rapporta
Sulla versante versante della domanda residenziale è sempre più attesi dal fatto che sono dipenda più dalla crescita della popolazione ma da fattori
Addizionali che indica nel modifiche interne
Alla curare la domanda domanda di miglioramento delle condizioni abitative evoluzione delle tipologie maggior spazio crescita dei nuclei monofamiliare incrementata raccomandate residenze Riolo dal provato anche la dimensione dello scarpino occupato più la di gran lunga una realtà inferiore ai dati statistici è andato nel tempo restringendosi fino ai limiti fisiologici del mercato
Al tempo stesso emergono nuovi fermenti delle fasce sociali che chiedono un'abitazione
Nel complesso è stata valutata una domanda globale decennale variabile fra i duecentotrenta duecentottanta mila
Niente stanze
Lo dico ripeto monta
Incremento dalla popolazione ma i mutamenti qualitativi dalla domanda
Sul versante della domanda nel residenziale Miramare si indica una dinamica d'una vitalità dell'economia romana già ricordava l'assessore Cecchini OPA
Qui corrisponde una domanda di spazi qualificati per il terziario avanzato sia per l'organizzazione di attività produttive innovative
I numeri indicano una potenziale domanda
Che si attesta sui dieci milioni circa di me riguarda di utili
Passaggio da metro cubo a metro quadrato però
Normale nel nuovo piano perché tutto verrà ormai calcolato a mq di superficie utile hanno più o meno a lungo però è un'operazione in cui bisogna entrare quindi ebbene corse per capirci immediatamente ragionare ancora in termini di medico siamo intorno ai quaranta quarantuno milioni di metri cubi di circa di cui circa ventitré milioni per il direzionale privato quattro per il direzionale pubblico e quattordici per improduttivo in senso stretto
In conclusione quello che mi preme rilevare per questo aspetto
E che il cosiddetto dimensionamento del nuovo piano regolatore non deriva da un percorso che parte dall'analisi della domanda per giungere poi ad un'offerta di potenziali localizzazioni
E sonar Shane primo luogo da una lettura delle compatibilità che anche un territorio vasto come quello di Roma impone ad un'amministrazione che fa su questo tema congiuntamente a quello della sostenibilità
Uno dei suoi punti di riferimento dunque a sottrazione dal vecchio residuo sulla base di un disegno degli spazi aperti e di un nuovo sistema della mobilità resta una dimensione delle possibili trasformazioni che autonomamente quindi questo mi pare il punto centrale si confronta con i risultati delle analisi della domanda e ad essa risponde solo entro questi i limiti lasciando che ogni ulteriore necessità attuale futura sia soddisfatta nella struttura dalla città metropolitana
Fatta questa lunga ma credo doverosa premessa sui numeri mi scuso pozzo da noi qualcuno di questi numeri ha provocato vorrei ora entrare un momentino nel merito di alcune questioni che a me paiono le più rilevanti del piano
Da questo punto di vista sarò abbastanza rapido perché l'assessore ha già detto alcune cose molto chiare puntuale
La questione che il piano pone al centro dalla sua proposta e la seguente
Per avviare una vera politica di riqualificazione di rivitalizzazione di una città che sta mutando le proprie basi economiche
Dunque verso un'esigenza di modernizzazione
E indispensabile conciliare una visione generale della città non soltanto in termini economici ma soprattutto in termini fisici e funzionale una visione da molti anni assente da questa città
Conciliare dicevo una visione generale con lo sguardo puntuale alle condizioni di una quotidianità
Che non deve riguardare solo specifiche parti della periferia intese come parti separate
Ma l'intero sistema dei tessuti urbani dunque con uno sguardo che deve riconnettere le diverse parti dei tessuti della periferia
La visione generale è rappresentata dagli elementi che organizzano l'assetto urbano mentre la visione locale deve essere garantita dalla flessibilità e adatti Brittan delle politiche diffusa
In altri termini il nuovo piano deve garantire da un lato la definizione degli elementi strutturante e dall'altro un sistema di procedure e regole che garantisca una riqualificazione diffusa dei tessuti
Gli elementi strutturante i sono tre sono stati ricorda sempre gli stessi ma bene
Insiste nel sistema storica ambientale il sistema della mobilità il sistema delle nuove centralità e dunque una organizzazione policentrica
Le politiche diffuse sono invece garantire attraverso una organizzazione non più basata sulla tradizionale zonizzazione funzionale ma sulla differenziazione della città per tessuti per ciascuno dei quali vengono definite le modalità prevalenti di formazione dei progetti di trasformazione locale
Questa struttura del nuovo piano assai semplice e chiara direi quasi immediata che leggere tavole tematiche che sono esposte nella sala qui vicino
E il risultato è la sintesi di una riflessione teorica sulle più significative esperienze urbanistiche italiana ed europea degli ultimi venti anni
Confrontata con la specificità della situazione romana
Alla luce di un'ampia serie di indagini studi e ricerche sviluppata questi studi ricerche che oltre ai temi più tradizionale hanno contribuito a costruire un'immagine molto articolata della città della ricchezza dei suoi punti vitali dal punto di vista sociale Roma appare come doveva apparire simile a tutte le grandi metropoli e cioè ricca al suo interno di molte diverse micro città che non possono non costituire dentro la struttura portante del piano il riferimento di tutte le politiche di riqualificazione di costituire quelle unità di senso
A cui riferirsi per tutte le valutazione lascia il le scelte dalla nuova progettualità
Pochissime parole
Su ciascuno di questi temi
Sulla questione del sistema dalla costruzione si sono ambientale non vorrei aggiungere oltre a quello che già ha detto l'assessore poi Federico Oliva entrerà nel dettaglio
Vorrei ricordare solo che siamo ben oltre il disegno del piano
Dopo l'approvazione del Piano delle certezze c'è stata l'approvazione delle legge regionale l'istituzione dei parchi e l'avvio del processo di pianificazione e gestione
Con essi con questi enti abbiamo tavoli aperti di verifica di concertazione secondo la logica della copianificazione non nascondo le difficoltà
Di giungere come dire tipiche di una pianificazione congiunta ma mi sembra che esistono tutte le condizioni per giungere all'adozione del nuovo Piano da un lato e dall'altro dei vari piani di assetto in un disegno sostanzialmente condiviso
Sulla costruzione del nuovo sistema dalla mobilità anche qui l'assessore ha già detto molto quindi non vorrei tornare sul tre più quattro i tre passanti le quattro linea metropolitana la chiusura dell'anello
Le linee metropolitane dove non vanno intese come adduttrici avere centrali dove invece la politica di controllo dalla circolazione privata deve trovare la sua massima estensione questo sistema sostanzialmente radiale e attestante sì sul Raccordo anulare con alcuni prolungamenti basati su sistemi innovativi incrocia un sistema della mobilità su gomma molto gerarchici sa
Basato sui suoi con successo ma l'azione tangenziale di velluto Bano o di Tronconi dei tangenziale di livello locale
Nonché su un sistema di raddoppi
Delle consolari più cariche come la riportino alla Prenestina e la Casilina il sistema della gomma oltre a dover garantire alcuni livelli evidentemente gli spostamenti urbani locali ha il compito primario anche questo mi pare che l'assessore Cecchini lo ricordasse primario di adduzione alle linee del ferro soprattutto ma mano che ci si allontana dalle aree più centrale
A questo disegno primario si affianca quello della ricucitura delle reti locali
E del superamento attraverso il ridisegno del sistema degli svincoli delle complanari delle barriere costituito dal sistema autostradale e dalle a Belgrado dell'autostrada
Questa Rete e questo mi pare il punto che invece vorrei sottolineare con forza questa Rete della mobilità gomma a terra ferro diventa il supporto del sistema delle nuove centralità e diventa soprattutto la guida dei processi di trasformazione della città
La sua attuazione diventa il vero programma di attuazione
Del piano
Per quanto riguarda le nuove centralità vorrei sottolineare rapidamente i seguenti aspetti in primo luogo e se sono state individuate incrociando diversi parametri i nodi di scambio in primo luogo ma appena ha già detto le potenzialità locali alla trasformazione senza la quale non si hanno centralità le identità sociali e storiche dei luoghi
In secondo luogo la quasi totalità e questo è un punto credo a mio avviso particolarmente rilevante la quasi totalità delle nuove centralità viene a trovarsi non in positivo imposizioni marginale
Ma al centro dei tessuti edilizi però privi di forte identità urbana e cioè segnate dall'assenza di funzioni forti tipiche delle aree più centrale
In queste vocalizzazioni vista la forza delle nuove centralità costituire i punti forti della rivitalizzazione dei tessuti esistenti cui si accosterà ma poi le politiche de riqualificazione diffusa
In altri termini il recupero dei tessuti più svantaggiati non è un vero recupero se si basa esclusivamente sulle politiche locali diffuse occorrono alcune iniezioni di funzioni di livello urbano che hanno forte potere di trascinamento
Le nuove centralità esprimono quindi anche la filosofia d'un piano credibile alcune di esse sono già stata approvata e altre sono in corso di progettazione apre invece costituiscono nuove occasioni estimo alla progettazione alla localizzazione ottimale delle nuove funzioni
In terzo luogo l'obiettivo delle nuove centralità non è quello di sottrarre funzioni all'area centrale se non in misura parziale
E certamente iniziamo dalle sedi dalla pubblica amministrazione
Si tratterebbe di un obiettivo irrealistico un è auspicabile un'area centrale svuotato delle sue funzioni si tratterebbe si tratta quindi di una politica di alleggerimento questo sicuramente ma soprattutto di Offerta di occasioni per la localizzazione delle nuove attività che chiedono di trovare spazi di inserimento
Le nuove centralità assorbono circa il venti venticinque per cento del dimensionamento del piano e non prevedono in anticipo funzioni specifiche se non un massimo di carico urbanistico insediabile sarà il Progetto rubano
Per ciascuna centralità definire contenuti e modalità attuative ed infine accanto ai tre assi strutturante da un'organizzazione della città il piano determina le condizioni dello sviluppo delle politiche diffusa
Non superando la tradizionale zonizzazione il piano propone un'organizzazione della città secondo quattro tessuti intessuti dalla città storica intessuti dalla città consolidata
I tessuti della città da ristrutturare e gli ambiti della città della trasformazione che costituiscono i tessuti da realizzare attraverso i nuovi interventi
I nuovi termini vedo che cominciano già a circolare né a mettere radici
Attraverso le nuove norme tecniche per ciascun tessuto vengono individuate le procedure e le modalità le regole per la costruzione dei progetti edilizi ed urbanistici
Con le nuove norme l'obiettivo è chiaro a semplificare le procedure a rendere più chiaro possibile il percorso di costruzione e di approvazione dei programmi
Nei tessuti della città storiche della città consolidata si privilegia l'intervento diretto ovviamente con rilevanti differenze fra i due salute nella relazione che credo Carlo Gasparrini né fra per per questo tema sarà sviluppato in maniera puntuale
E credo che questa costituisce una derive origine delle proposte diciamo dei punti più originale della proposta del piano
Il dato più interessante mi pare quello dei tessuti della città da ristrutturare che corrisponde quella parte dalla città esistente che più di ogni altro ha bisogna di processi di rapper riqualificazione di rivitalizzazione
E qui che noi cerchiamo di rendere ordinaria l'esperienza dei programmi di recupero urbano sviluppata in questi anni attraverso dei meccanismi di incentivazioni previste dalla norma
I programmi integrati diventeranno lo strumento più generale di intervento
Anche in altri tessuti ogni volta che questo sarà necessario anche l'attuazione credo questo forse un punto su cui dovremmo ragionare proprio in sede di dibattito ma credo che la stessa attuazione dei piani particolareggiati della zona una volta approvati
Possono essere possano essere attuati anche attraverso programmi integrati che superano della rigidità dei confini con i tessuti circostanti che sono forse il dato più eclatante il limite concettuale della strumentazione urbanistica tradizionale
Per quanto riguarda invece i nuovi ambiti di trasformazione si saranno sottoposti a la metodologia del progetto rubano
Anche per le Americhe trasformazione ordinaria dove la procedura resta sostanzialmente quella da lottizzazione convenzionata questa viene adeguata in ogni caso è prevista una fase preliminare
Concordi preliminare di definizione concordata delle condizioni per la trasformazione questa fase garantisce sia agli operatori privati sia la pubblica amministrazione
Per i progetti più rilevanti è previsto anche un passaggio di verifica politica cosicché la fase politica non intervenga solo alla fine dopo l'intera procedura
Infine ho chiuso un punto specifico vorrei sottolineare la vostra attenzione
Il tema del passaggio dal centro storico alla città storica di cui già l'assessore ha parlato e di cui anche Carlo Gasparrini fra poco parlerà io credo che questo costituisca un punto centrale del nuovo piano
Non tanto perché ampia
E di molto le dimensioni dell'attuale centro storico NR piccola all'interno i diversi tessuti incrociandoli con il possibile categorie di intervento definendo un originale processo di costruzione del Progetto
La questione centrale Stan nel ruolo che gli elementi considerati significative di valore da un punto di vista storico archeologico dalla città contemporaneo anche simbolico
Nelle storie nelle identità delle città di Roma debbano svolgere grazie al lavoro di fusione sull'intero territorio comunale né i processi di trasformazione delle città quale contributo cioè questa presenza di valori debba dare alla qualità dei progetti di riqualificazione dell'intera città mettendo a frutto un'altra specificità di Roma
E quello che abbiamo inteso sottolineare con lo slogan della storicizzazione della periferia
E l'interesse di questo approccio ricette non soltanto nel lavoro di individuazione attraverso specifici studi delle reti del complesso di rete di relazioni che questa ricchezza può fare emergere non le aree da riqualificare da riqualificare e trasformare ma anche nel lavoro avviato con la Sovrintendenza comunale
Per l'aggiornamento alla revisione della Carta del Macro di cui il nuovo piano in camera i risultati via via che si si concretizzano in un processo aperto di continuo arricchimento
Un lavoro che il comune obiettivo di porre questi valori al centro dei processi di riqualificazione dunque di superare un approccio esclusivamente vincolistico
Per mettere in campo procedure e regole di progettazione integrata con i contesti ai fini di una valorizzazione soprattutto di una fruizione dei beni
Le parole che ha visto la Melandri ha detto stamattina vanno in questa direzione mi sembra un punto importante e forse anche una novità che in questo senso dovrebbe aiuta
Non parlo del ruolo delle circoscrizioni perché rasserena l'assessore ne ha già parlato il piano è comunque strutturato in una chiara direzione di articolazione dei poteri che può essere fatta e vorrei chiudere semplicemente con una battuta non sta a me dichiarare evidentemente se il nostro piano e modestamente ho fortemente innovativo
Credo che questo possono dire di altre soprattutto come mi auguro che il piano venga approvato lo dirà in maniera drammaticamente oggettiva come la cronaca dei prossimi anni
Quella però di cui sono certa che a differenza di quanto può apparire ad un'osservazione sempre super Fisciano e si tratta di un piano secondo me è molto forte
Un piano che definisce i dati non negoziabile dei processi di trasformazione della città
Un piano che invece stimola la progettualità quella forte e quella diffusa e la orienta verso una strategia generale chiara esplicita e credo spero condivisa
Un piano di riorganizzazione funzionale della città
Nel piano di modernizzazione un piano per la qualità e questo forse è l'ultimo punto coro dalla qualità la sfida porta credo che il piano
Lascia lancia a tutti i soggetti che intervengono nei processi di trasformazione agli operatori privati ai progettisti ai funzionari che gestiranno la costruzione per l'approvazione dei progetti e soprattutto alla dimensione politica che questi stessi progetti valuteranno più sul piano tecnico ma su quello della loro incidenza sul ruolo che la città potrà scorgere nei processi economici
Nazionali e internazionali
Contemporaneamente sulle condizioni di vita dei suoi abitanti e di tutti i suoi fruitori grazie
La parola Carlo Gasparrini al professor Gasparrini Pia coordinato tutto il lavoro sulla città storica
Ma la tradizione
Di intervento nei centri storici è una tradizione nobile e antica sicuramente consolidata di quelle quindi fare i conti con la storia nel nuovo Piano regolatore di Roma un'operazione che fa tremare le vene
E corsi sicuramente anche al sottoscritto
Sono passati quarant'anni dalla carta di Gubbio che l'associazione nazionale centri storici e a
Scritto registrando l'avvio di operazioni importanti dei centri storici e avviando una stagione nota credo anche qui agli studenti la Facoltà di Architettura di interventi
Nel nei tanti centri storici italiani
E nel mille novecentonovanta come anch'essa ne abbiamo fatto anche una nuova carta di Gubbio
Che si inserisce nel solco di quella tradizione e però inserisce alcuni elementi di innovazione importante
Soprattutto nell'attenzione al territorio storico nel suo complesso cioè di uscire
L'esigenza di di uscire dal centro storico di guardare il territorio nel suo complesso sul consolidamento degli strumenti di salvaguardia dell'identità e sullo sviluppo di quella dialettica fra conservazione trasformazione o se volete far permanere di venire
Cara a ma Manieri Elia che la citata recentemente con Marilia io voglio fare un ringraziamento specifico a Mario perché è stato il mio compagno di viaggio discreto
Che mi ha anche insegnato credo uno stile di lavoro importante
Io credo che il piano odori di Roma sia non credo di esagerare nel dire che è forse la prima esperienza italiana da quella carta di Gubbio di dieci anni fa che tenta di interpretarla all'interno di una proposta progettuale concreta più di altri piani che pure ci sono stati negli anni novanta
E che però hanno limitato circoscritto alcune di quelle intuizioni ad alcune parti della città
è un piano che però non fa i conti solo con il dibattito nazionale ma si diventa comunque esperienze consolidate anche a livello romano a livello locale che vengono da esperienze di Argan e Petroselli
E ovviamente dalle esperienze concrete che si sono realizzati in questi anni con la Giunta Rutelli
E che anche con l'università ovviamente con un lavoro ricco di ricerca è stato un lavoro quindi anche di riannodare i fili di
Tessere una tela di contributi che comunque era presente all'interno della città è stato un lavoro fatto da assieme a un gruppo motivato di architetti di una trentina di architetti giovani meno giovani dentro la stati Alibert Roma dirette egregiamente da Carlo Batini senza il quale credo che tutte queste nostre cose
Non sarebbe possibile
Vederle oggi concretizzate e anche grazie all'aiuto di alcuni consulenti importanti la stessa anch'essa Paola Salini treno Terranova Giorgio Ciucci Piero Ostilio Rossi Andreina Ricci l'eccesso di Tor Vergata
Marcello Pazzagli visivamente le dimentico tanti che hanno mi hanno aiutato ci hanno aiutato a costruire questa proposta ovviamente le soprintendenze con cui abbiamo stabilito un rapporto Fertile e tutti gli altri dipartimenti comunali io vi parlerò
Di tre brevemente di tre innovazioni poi domani c'è un seminario dedicato alla città storica quindi ci sarà la possibilità di approfondire anche con immagini alcune delle questioni che oggi tocco e che parte sono anche già note perché divulgate il passaggio come diceva poco fa Marcello Onida un concetto centro storico un concerto città storica l'innovazione di una zonizzazione
Morfologica storico morfologica per tessuti e la presenza di una componente programmatica e progettuale molto forte di valore strategico
Attraverso quelli che abbiamo definito appunto ambiti strategici ecco dal centro storico alla città storica io ancora partecipato l'altro giorno ho assistito a una penosa discussione in sedi di laurea i commi sei laurea con colleghi che ancora ragionavano su quale era il limite temporale la data alla quale avventurosamente possiamo spostare
Il nostro campo di osservazione dei valori storici
L'otto c'è la fine dell'Ottocento ma forse possiamo spingerci agli inizi del Novecento ecco ci si è ci si affanna ancora a fare questo tipo di ragionamenti io mi voglio leggere sono tre righe
Un intervento che argano nel mille novecentosettantotto a fatto un pezzo d'intervento che ha fatto un convegno gli interventi nel centro storico dice il problema dei centri storici sarà risolto nel giorno in cui non se ne parlerà più
Cioè non si parlerà più di un problema del centro storico separato e distinto dal problema dello sviluppo e della rivoluzione del nucleo storico nella sua totalità
Il problema del centro storico sarà risolto nel giorno in cui il centro storico non sarà più una specie di Cittadella di Acropoli all'interno della città ma storica sarà considerata intesa la città nel suo complesso
Nel suo tracciato qui io credo che ventidue anni fa
Questa sia in realtà l'ispirazione da cui siamo partiti e di qui parte secondo me il germe della riflessione che non è nominalistica
Del passaggio dal centro storico a Città Studi
Sul fatto che la storia non possa essere confinata entro le mura credo che sia ormai un dato acquisito c'è una crescente consapevolezza l'Ottocento entrato a pieno titolo ormai nelle nostre riflessioni dei piani nelle sperimentazioni anche parte del Novecento così come la Carta dell'Agro
Ci ha illustrato la ricchezza nella dispersione territoriale delle tracce archeologiche monumentali nel territorio nel suo complesso quindi questa idea che la storia travalichi i confini delle Mura Aureliane non è un concetto nuovo
Però è un concetto che fa fatica ad affermarsi e ha fatto fatica ad affermarsi soprattutto il processo reale di costruzione della città
Però questo non basta ecco non bastavano e crediamo fare un ragionamento di questo tipo e soprattutto non è un problema di datazione appunto
Prendo una carta e badate bene che ci sono dei piani regolatori che ancora oggi prendono la carta IGM mila centotrentacinque tanto per dire una data edicole storico tutto quello che vedo nella Carta del mille novecentotrentacinque tutto quello che non vedo e serie B è venuto dopo altre
Caratteristiche devo trattarlo in modo diverso lo è per abbiamo pensato che il PRA non fosse quello meccanico di fare questa distinzione spostando una data ma di considerare la storia fino ad oggi e di affrontare la città nel suo insieme
E di affrontare un problema interpretativo che è un problema di individuazione di valori e di qualità che attraversa tutte le fasi storiche lo abbiamo fatto
In parte i pannelli che sono nell'altra sala lo illustrano ma cercheremo domani di precisarlo meglio ragionando sul fatto che sulla sull'incrocio diversi parametri lettura
La riconoscibilità delle regole di impianto la stratificazione del palinsesto
Cioè la capacità di costruirsi la città su se stessa di rinnovarsi anche con un processo spesso contraddittorio anche nel rapporto con il sottosuolo archeologico il senso dei luoghi è un dato molto importante spesso ignorato obliterato cioè come rapporto vivo di memoria d'uso con gli uomini e quindi anche spesso di valore simbolico di alcuni materiali urbani
Direbbe André Corbo gioco francese non solo un problema quindi di permanenze fisiche ma anche di persistenza del partito del palinsesto urbana
E poi la qualità architettonica e ambientale dei nuovi concetti che richiamano alcune alcuni aspetti difficili da affrontare da maneggiare come quello di bellezza o o se volete
Concetti di legati alla ricerca di una nuova qualità estetica che è parte della nostra cultura contemporanea e parte del Novecento e non possiamo certo ignorarla censurarla con atteggiamenti nostalgici
Ecco questo sforzo di incrociare diversi parametri di lettura diversi criteri interpretativi per la votazione di storicità
è ovvio che non si ferma oggi piano propone dei criteri propone un metodo ma riconoscibilità stratificazione senso e qualità
Sono pilastri dell'identità urbana che ci faranno discutere nel corso del tempo e cambieranno anche di natura di contenuto nel corso del tre e se nel nucleo centrale la riconoscibile alla stratificazione soverchiante lì pochi dubbi evidentemente abbiamo sul riconoscimento di storicità
A meno di alcuni limitati episodi
Da modificare di bassa qualità e dequalificazione più ci si sposta verso la periferia e più il problema invece del valore dato al senso alla qualità architettonica ci costringe a ragionare su questi aspetti spesso con scelte coraggiose
Per evitare di assumere atteggiamenti liquidatorio moralistici sul tema della conservazione anche del moderno ecco le ricadute di questo processo di qui ovviamente inevitabilmente sintetizzo sono di due tipi fondamentalmente
La carta che forse venuto forse verrà vi fa vedere attraverso un questo colore rosso Casey
Espande sul territorio quanto per esempio importante nel nuovo piano l'ampliamento della parte centrale della città storica
Tutto il piano del mille ottocentottantatré ma soprattutto tutto il piano di San Giusto nel mille novecentonove e all'interno di questa idea di città storica
Con alcune varianti successive importanti compresi alcuni pezzi importanti del piano del trentuno di alcune sue varianti qui tutta la città fino al ballo ferroviario
Importanti aggiunge sperdute Sterne come Garbatella Montesacro direttrici moderne e di grande rilevanza dal Foro Italico alla Cristoforo Colombo all'Eur importanti espansioni a villini palazzine ormai consolidate
Monteverde Baldi parti di Monteverde Balduina dell'Appio-Tuscolano ovviamente
Dimentico tante altre parti ma credo di avervi l'immagine sicuramente ve lo restituirà il quadro di questo ampliamento oltre le mura della città compatta della città centrale
Ma poi c'è questo lavoro fatto all'esterno della città centrale cioè questo complesso intreccio tra la Rete minuta e dispersa descritta dalla Carta dell'Agro e oggi sottoposta ad un lavoro con le soprintendenze ma anche con l'università con il Chester ad un approfondimento ad un ampliamento i casali forti le torri
Gli acquedotti tutto il sistema disperso delle tracce archeologico monumentali sul territorio e allo stesso tempo la sovrapposizione con la valorizzazione di alcune testimonianze il contemporaneo qui andrebbe va citato piedi lavoro vi Pelusio Rossi ha fatto molto importante che anche esposto parzialmente ovviamente nel dei pannelli e l'altra sala che ci restituisce un quadro articolato dei valori qualitativi e storici dal villaggio olimpico
E il moderno e anche dentro puntualmente come sappiamo la città storica centrale ma anche le borgate storiche qualche linea casa dedurrà Casa das o insediamenti spontanei come il Pigneto ancora impianti
Specialistici come Cinecittà e Capannelle c'è una scelta che sottoponiamo ovviamente alla città che è una scelta volutamente di sporcarsi le mani nel dare valutazioni nel dare giudizi
Ecco il contemporaneo esce dal dai confini angusti di una storia sospese
E viene lo diceva anche la Melandri che sono contento che abbia apprezzato questo aspetto del piano e del lavoro sulla città storie viene coraggiosamente trattato valutato considerato per i suoi valori storici a Consob da conservare
Pur sapendo che questo non significa cristallizzazione che non significa immobilismo ma individuazione delle modificazioni compatibili e tutte queste tracce ha fatto bene a dire secondo me Maurizio Barcelloni alla fine del suo intervento che costituiscono il riferimento per la riqualificazione delle periferie io sono convinto che la carta che fa vedere quella kermesse pale non restituisce il senso reale della io fuzione di questo concetto di Città storica nel nuovo piano perché la storicizzazione della periferia non è soltanto aver individuato
Un panorama così articolato e frastagliato di tracce impianti in tutto il territorio comunale ma è una strategia che coinvolge si attua anche attraverso la riqualificazione ambientale dei paesaggi agrari che è un'altra parte del importante del piano
Attraverso la storicizzazione della periferia consolidate da ristrutturare ecco attraverso un processo progettuale in cui questi diventano i capisaldi della riqualificazione
Secondo punto un nuovo tipo di zonizzazione anche qui vorrei essere chiaro semplice spero nel dire che questa grande macchia rossa non significa che abbiamo esteso la zona del piano regolatore
Quindi abbiamo ampliato un perimetro e dunque Vitellio metodologico nella pianificazione che in realtà invece abbiamo voluto scardinare o meglio affinare e precisare
Le differenze che sono all'interno di questo perimetro allargato ma ripeto la parola perimetro impropria vanno descritte interpretate quello che abbiamo fatto in questi anni e non abbiamo fatto solo per un dovere culturale sempre quando un piano viene presentato a maggior ragione una città come Roma e necessario proporre un atlante di descrizioni che poi rimane
Alla città e viene continuamente aggiornato l'abbiamo fatto anche per una ragione operativa che ricordavano sia Cecchini che Marcello cioè la necessità che il nuovo piano il motore per la città storica ma questo vale anche per altre parti del territorio preveda prioritariamente l'intervento diretto e non il rimando generalizzato come sappiamo essere nella tradizione
Di un vecchio modo di concepire la pianificazione un rimando generalizzato ai piani particolareggiati allora
La centralità della conoscenza cioè la capacità di leggere descrivere interpretare le diverse qualità storico morfologiche e funzionali delle parti
è finalizzato anche a questo c'era la possibilità poi di poter restituire una conoscenza minuta che dà la possibilità di dare regole ai cittadini chiare per l'intervento diretto e non è soltanto un'indagine sui caratteri fisici tipologici e morfologici che pure ha un ruolo fondamentale come dirò tra breve ma anche sul ruolo urbano e simbolico di alcuni materiali urbani non solo gli edifici ma anche gli spazi aperti non solo gli involucri ma anche gli usi e le potenzialità d'uso non solo ciò che si vede ma anche ciò che e dietro le facciate o nel sottosuolo non solo l'aspetto ma anche il modo in cui sono costruiti i materiali urbani è un patrimonio enorme ripeto che non si esaurisce oggi ma proseguiranno e pensiamo per il modo stesso in cui l'abbiamo concepito anche grazie a nuove tecnologie con proseguirà nel tempo della gestione il distillato di queste descrizioni complesse
Questa sorta anche se volete di sincretismo cioè di aver messo assieme approcci alla conoscenza di tipo diverso fra di loro
Produce una ricaduta che consente dal punto di vista operativo di evitare le due strade ricorrenti nel intervento sulla città storica cioè o appunto il criterio della zona
Generalizzata su cui non torno oppure la pretesa che molti piani recentemente hanno avuto ma non solo recentemente una tradizione di alcuni decenni di poter individuare una norma edificio per edificio magari il tipo edilizio edificio per edificio bene noi
Pur richiamandoci puramente al nostro interno sicuramente una forte
Una forte presenza nel nostro anche codice genetico di Scuola Muratori Diana nella nella conoscenza città io credo che la contaminazione con altre scuole apre approcci ha consentito di superare un certo determinismo classificatorio che c'è alla base di questi piani alla base di questa scuola il meccanicismo statico no di poteri e la pretesa di poter individuare oggi edificio per edificio
I caratteri tipologici e morfologici abbiamo recuperato anche di quella scuola muratori Jana
Il la processualità il tempo delle modificazioni la regolarità ma anche le infinite differenze e soprattutto le diverse scale di lettura che non sono solo quella dell'edificio
Ma appunto abbiamo recuperato quella scala intermedia che la Scala del tessuto dei tessuti
Urbani della città
Tessuti quindi significa modi di aggregarsi e disporsi degli edifici nello spazio rispetto ai tracciati significa spesso processi spontanei ma anche processi pianificati significa quindi una ricca articolazione che forse intuitivamente capite
Dalla dalle immagini sullo schermo cioè di una lettura articolata da i tessuti medievali a quelli rinascimentali di espansione a quelli di ristrutturazione urbanistica rinascimentale successivi a quelli dell'espansione otto novecentesca quelli novecenteschi agli impianti urbani
Moderni unitari del moderno appunto
Una articolazione minuta che trova un riscontro anche nei complessi speciali abbiamo le ville storiche
La lettura dei grandi impianti pur post unitari i grandi capisaldi architettonici
Bene tutte queste famiglie di tessuti e di complessi speciali hanno una normativa come diceva prima Macelloni che e puntuale individua i caratteri strutturante i da conservare ma anche i gradi di libertà
Gli obiettivi del recupero le categorie di intervento compatibili
E gli usi compatibili quindi una normativa puntuale specifica che consentirà di individuare la salvaguardia la conservazione la conferma di questi tessuti con cognizione di causa grazie appunto ad una lettura approfondita
E non basta cioè la normativa non è soltanto una normativa del tipo che vi ho descritto ma è una normativa supportata da strumenti nuovi
Noi diciamo strumenti di garantiti può comportamentale
Allegata la normativa tecnica per riti suggerita storia c'è una guida
Una guida che descrive in dettaglio i semplifica porta per mano il progettista
Senza imporre modelli progettuali ma individuando il percorso della conoscenza del progetto per arrivare al caso per caso nella consapevolezza che il caso per caso lo si conosce solo quando si fa il Progetto
E quindi senza la pretesa di poter descrivere modelli statici di riferimento questo senso una norma di tipo comportamentale
E allo stesso tempo altra novità importante la individuazione delle categorie di intervento ammissibili per ciascun tessuto ecco il la possibilità di incrociare categorie di intervento ammissibili e requisiti
Fisici e funzionali strutturante di ciascun tessuto consente di immaginare un processo progettuale
Sufficientemente aperto ma rigoroso nel rispetto dei requisiti strutturati ciascun tessuto e di evitare spesso deformazioni
E stravolgimenti che l'applicazione le categorie di intervento spesso produce
Producono
Terzo e ultimo argomento la presenza e questa si è anche un dato innovativo abituati come siamo al ragionare dei piani solo delle componenti regolative no delle regole come quelle per i tessuti ecco invece la presenza di una forte componente programmatica e progettuale che ha un valore strategico la città storica non può essere soltanto un articolato sistema di tessuti a cui associare delle regole appropriate
Esistono luoghi anche se l'intervento diretto appunto sarà sicuramente l'intervento più diffuso l'intervento che investirà la quasi totalità
Dei tessuti della città storica però ci sono anche dei luoghi nei quali è necessario un approfondimento progettuale sono luoghi di valorizzazione luoghi che hanno bisogno di essere ripensati
Sono aree degradate margini da valorizzare aree di sponda da riconfigurare sono parti anche diciamo di valorizzazione archeologica
Spesso pregiate
Che vanno reintegrate nella città storica
Pensate le aree delle caserme euro dei grandi impianti possibilità dismessi d'altronde siamo in un è un esempio
Qui del mattatoio che da questo punto di vista esplicito l'Area di Regina Coeli della Moretta che da sempre appassiona l'immaginario progettuale nel ripensamento del rapporto col fiume e con il Gianicolo pensate all'aria del Velabro
Col dopo le trasformazioni del Ventennio oppure alleare degrada alcune aree degradate di San Lorenzo a ridosso del Verano lungo la tangenziale
Quel viadotto che si vorrebbe eliminare lo stesso ripensamento se volete della via dei Fori Imperiali nel rispetto però della stratificazione storica che arriva anche a questo secco anche agli anni Trenta
Sono luoghi circoscritti pure di grande valore strategico con ricadute straordinarie sul futuro della città bene l'idea e che questi luoghi
Non possano essere trattati solo in sé come singole operazioni progettuali ma debbano essere inseriti entro sistemi di relazione più ampi
Grandi percorsi narrativi della città
Gli unici che sono in grado di dare senso ciascun progetto puntuale di accogliere e valorizzare
Le loro ricadute qualitative fisiche e funzionali quindi di uscire da una possibile autoreferenzialità di ciascuno di questi progetti ci alcuni residence frammento ecco di qui nasce l'idea
Di alcuni cinque grandi ambiti strategici con un contenuto che non è regola tv ripeto mai programmatico e progettuale
Gli ambiti strategici sono luoghi dotati di una forte identità oggi o in prospettiva perché sono ancorati ad alcuni segni della natura della storia anche contemporanea che possono svolgere un ruolo strutturante
Nella renovatio urbis come si usa dire il Tevere
E quindi
Il tema del ritorno della città al fiume che non è solo un problema di navigabilità è anche un problema che abita ma è anche di riqualificazioni diffusa delle are spondali di valorizzazione di alcune aree strategiche che insistono sul piede le mura
E anche qui non è solo un problema di completare il restauro dell'oggetto un Mura del manufatto ma di dare valore urbano adesso nel contesto nei contesti in cui questo manufatto si inserisce la direttrice dell'Appia e dell'area archeologica centrale la più forse forte il segno più forte
Che il tema urbano della riscoperta dell'incrocio tra la via del Mare e la via dei Monti della delicata stratificazione collari archeologica centrale ma anche del rapporto del Parco dell'Appia
E la città esistente sui margini
L'anello ferroviario
I che sollecita il ripensamento di un margine forte della città storica luogo di addensamento di nuove centralità di porte d'accesso e la direttrice la grande direttrice moderna che dal Foro Italico
Raggiunge la Cristoforo Colombo e l'Eur che pone il tema di un grande tracciato moderno che non può essere interrotto e della soprattutto della riqualificazione delle sue grandi estremità Foro Italico
E l'Eur all'interno della strategia delle nuove centralità del piano ecco qual è l'obiettivo conclusione di questi ambiti
Sicuramente lo accennavo prima
Strutturare la forma della città però senza cristallizzata qui il problema non è trovare nuovi grandi segni forti e perentori ma riscoprire segni e tracce forti
Della storia della natura spesso obliterate o progetti interrotti o nuove tracce nuovi segni portatori di nuova linfa di identità
E di far questo immaginando che gli interventi all'interno di questi di questi ambiti strategici non sono solo concentrati in alcune aree ma sono anche diffusi tesi a riqualificare
Il sistema di relazioni che lega quei segni alla città ai tessuti alle sue parti
Quindi un intreccio di percorsi narrativi aperto aperto anche alla possibilità interpretativa che i progetti
Ma sofferta localizzativa di nuove centralità uscendo dal Molo centrismo del nucleo centrale consentendo la possibilità quindi in questo senso nel quadro della strategia delle nuove centralità di riqualificare anche funzioni
Di ridare fiato a funzioni importanti del centro della città come la residenza
Ma anche di sviluppare nuove funzioni tradizionali per esempio quelle legate alla cultura alla valorizzazione dei beni culturali con tutte le filiere che a questa valorizzazione sono collegate ma anche la centralità universitaria e quello turistico congressuale
E in questo senso ovviamente incrociando le previsioni come vedrete anche dall'immagine di pannelli e dal seminario che faremo domani con la cura prigioni con la cura del ferro qui diciamo con la nuova strategia della mobilità terzo obiettivo degli amministratori di esprimere precise priorità
Per la riqualificazione ecco il piano questo è un aspetto importante da sottolineare come grande occasione per coordinare la gestione urbanistica a quella pluriennale dei lavori pubblici
Sotheby's utili integrarsi cioè evitando dispersioni di risorse orientando gli interventi attraverso bandi programmi integrati o programmi diffusi di recupero primario ecco il lo straordinario che diviene ordinario di cui parlava prima Marcello con il primo ancora Cecchini
E ovviamente all'interno di questo la copianificazione fra
Enti e istituzioni pubbliche come strumento indispensabili questa strategia ecco progetti strategici nuove regole per tessuti rigore e flessibilità un disegno di piano quindi che fissa alcuni capisaldi irrinunciabili sia negli ambiti strategici che nei tessuti ma che appare alla gestione come parte integrante del processo di piano
Credo sia lo specchio di una proposta che vuole dimostrare che è possibile cambiare il modo di fare urbanistica senza rinunciare al piano come grande occasione civile di discussione di proposta collettiva e condivisa
Allora mi devo anche otto presentare
Mi chiamo Federico Oliva io vedevo
Illustrarvi l'ultima componente
Importante del piano che quella del sistema ambientale
Il fatto stesso che ad essa dedichiamo una breve relazione
Di illustrazione testimonia l'importanza che nel nuovo piano
Sì viene dedicata a questa a questo capitolo
Arrivo allora il
Sistema ambientale del nuovo piano regolatore
Rappresenta il completamento di un disegno che è stato avviato come è stato già detto con gli atti precedenti della pianificazione
Ma non modifica sostanzialmente cioè il processo di completamento di questa previsione
Ne modifica sostanzialmente l'assetto complessivo
Con il Piano delle certezze
Qui è stato già detto
Il disegno era quello di una grande ruota verde di parchi intorno all'area urbana con alcune penetrazioni verso il centro della città
Questo naturalmente rimane ma viene integrato all'interno dell'area urbana
Da una rete molto più articolata e complessa di componenti del sistema ambientale
Che sono poi oggetti molto concreti
Suoni che hanno una loro normativa non loro gestione
E che
Definiscono quella che noi oggi chiamiamo la Rete ecologica
Poi vi cercherò di illustrarvi brevemente che cosa intendiamo con questo termine
Le componenti quindi una rete molto più capillare molto più articolata che investe ogni parte della città della città costruita
Questo piano
Sviluppa un tema che è già stato affrontato negli ultimi anni in Italia da altri piani urbanistici un progetto per l'ambiente
Non fuori dalla città naturalmente anche fuori dalla città ma soprattutto dentro la città dove le patologie ambientali sono più acute
E dove c'è più bisogno di verde di lotta all'inquinamento di migliori condizioni di vivibilità
Di come dire un po'un progetto di restauro di recupero ambientale più forte
Le componenti del sistema ambientale sono dal punto di vista normativo dell'uso del suolo
Molto semplici
I parchi i parchi istituiti quelli di cui si è parlato questa mattina più volte trentatré mila ettari
Le due zone agricole quella con maggiore valenza ambientale qui riprendiamo già al lavoro fatto con il Piano delle certezze
Le zone fluviali il reticolo idrografico superficiale con tutti loro ambiti di pertinenza
E questi sono come dire il l'uso del le le componenti fisiche del sistema ambientale
E poi tutte le componenti
Ambientali del sistema insediativo
Le ville storiche gli spazi aperti della città storica queste son tutte voci della tavola fondamentale del piano Sistemi e Regole ville storiche spazi aperti alla città storica
Verde pubblico attrezzato il verde privato con valenza ecologica di cui dirò poi qualche cosa che è molto importante che accompagna tutte le trasformazioni le nuove trasformazioni urbane
Il verde privato attrezzato
Il nuovo piano regolatore
In interprete gestisce questo sistema ambientale dicevo in chiave di rete ecologica però con molta concretezza
Cioè cercando di costruire un progetto vero che si può realizzare e che non rimane come quasi sempre avviene per le previsioni ambientale dei piani regolatori qualche cosa che resta solo sulla carta
Vi faccio l'esempio del verde urbano che la componente ambientale neanche sociale ovviamente e anche di riqualificazione urbana ingenerare fondamentale
Per dimostrare l'approccio concreto che abbiamo seguito questo progetto si fonda su tre dati di partenza
Una dotazione attuale buona di verde pubblico attrezzato per la città
Buona per tutte l'Italia ovviamente relativamente buona per le città italiane
Quasi due milioni due mila e quattrocento ettari oggi esistenti c'è una carta molto bella fatta in collaborazione con il decimo dipartimento dove tutte le aree verdi sono indicate né indicata la proprietà la gestione l'uso con grande precisione uno standard se vogliamo esprimerci con questi termini che sono a cui siamo nonostante tutto ancora affezionati di quasi nove metri quadrati per ogni abitante oggi residente nella città anzi
Calcolo di residenti che un po'di più dei residenti perché così deve essere fatto per le normative regionali
Il primo dato è questo secondo dato un enorme residuo pubblico di previsioni di verde urbano attrezzato enorme sette mila ettari di residuo pubblico
Insomma
Le zone M del vecchio piano regolatore per capirci
Riconfermate con la variante verde servizi riconfermate poi anche dal Piano delle certezze
Che noi non ci sentiamo non s'non riteniamo giusto debbono essere tutte riconfermate perché sono zone che qualificano apparentemente un progetto urbanistico ma con i tempi giuridici che corrono alquanto problematiche come dire effimere
Per il fatto che il vincolo urbanistici come tutti i suoi credo che quelli che sono presenti in questa sala sanno decadono dopo cinque anni dalla loro approvazione
è possibile reiterarle solo dall'anno scorso sentenza la Corte costituzionale
Pagando un indennizzo sul vincolo non sull'acquisizione
E se noi valutassimo così a spanne
Cosa costa l'acquisizione di sette mila ettari di aree pubbliche oggi in una città italiana
Dovremmo dire che non può costare meno di sei mila miliardi e forse una cifra intermedia tra i sei mila e dieci mila sulla base dell'articolo cinque bis
Della legge duecento e nove che attualmente regola le materie di acquisizione terrà pubblico utilità di esproprio per pubblica utilità
Capite che si tratta di cifre come dire impossibili da praticare per qualsiasi amministrazione non italiano qualsiasi amministrazione
L'euro
Allora il ter la terza componente di partenza è garantire però un buono standard qualitativo lo stesso cioè passare dai quasi nove che noi abbiamo oggi ad almeno tredici questo il nostro obiettivo metri quadrati di verde pubblico per ogni abitante
Insediato ed insediabile come vuole il vecchio decreto sugli Stranded
A livello di circoscrizione quindi che questo stand sia garantito per tutte le diciannove circoscrizioni
Questo alla fine possibile tranne che per le circoscrizioni della città storica dei più centrali che non ci sono aree disponibili e che quindi saranno leggermente sottodotate rispetto a questo obiettivo
Ma è garantito per tutte le altre quattordici circoscrizioni
Raggiungiamo questo obiettivo
Con il metodo della compensazione cioè
Riducendo l'esproprio delle aree a verde solo per la città storica
Perché solo per le aree della città storica perché qui non non è non è ragionevole pensare a compensazioni non è ragionevole pensare a nuove trasformazioni urbanistiche per avere aree pubbliche
E quindi la città storica
La modalità di acquisizione sarà ancora l'esproprio per pubblica utilità
Si tratta di duecentoquaranta ettari però complessivamente di cui in parte di son che in parte sono di proprietà demaniale e quindi sono già pubbliche se volete non corrono pericolo di essere trasformate o manomesse quindi sono anche meno le aree d'acquisire
Quindi con un'ipotesi di investimento perché secondo me i piani vanno fatti pensando anche i soldi che ci vogliono per realizzarli non solamente pensando ai grandi signore grande strategie sull'urbanistica italiana
Ha praticato anche troppo questa disinvoltura nei confronti degli impegni per realizzare i piani tutto si gioca nel progettando i piani fatto il piano
Boh tutto il resto per Ramadan anche se non viene tanto abbiamo fatto il piano abbiamo fatto tutto non è questo ovviamente il problema
Allora
Però questi duecento ettari da acquisire un'amministrazione come Roma nel giro di dieci quindici anni può trovare benissimo le risorse con un programma serio e pro diciamo scadenzato nel tempo per prendersele tranquillamente
Metodo compensativo generalizzato per tutto il resto del verde pubblico
Proseguendo con l'esperienza che si è fatta
Dei cinque anni precedenti nella prima fase del piano la fase della gestione e della trasformazione del vecchio Piano regolatore vi sono fatte così importanti di cui
Poi polemizzando su questioni abbastanza stravaganti almeno per quanto mi riguarda per come li capisco io
Poi non si parla la sostanza la media delle dotazioni di verde acquisite gratuitamente dall'amministrazione macho dei cittadini perché l'amministrazione Juana ci non acquisisce nulla
Delle trasformazioni decise M cinque dei cinque anni della prima fase del piano è di sessanta metri quadrati per abitante
Questa è la media delle trasformazioni è chiaro che una parte di questi sessanta vanno a bere
Fitch o anche di quelli che non hanno trasformazione ma che stanno vicino e che quindi avranno del verde pubblico che non avevano grazie alla trasformazioni che sono state gestite con regole completamente diverse che dal passato
Alla fine io qui ho un lungo elenco di ettari che di risparmio alla fine noi passiamo dai due mila quattrocento ettari di verde di oggi
Ai sei mila e quattrocento ettari di verde pubblico previsto dal piano regolatore sei mila quattrocento ettari
Quattro mila ettari in più sconsolato duecentoquaranta io dico duecento perché ci sono le aree demaniali che non so valutare quanti siano
Consolo quattro duecento ettari di espropri il cinque per cento della previsione complessiva
Naturalmente questa cosa
A vari vantaggi
Il progetto è un progetto concreto è una cosa che si realizza attuando il piano e che non rimane sulla carta i vincoli non decadono perché non sono solo previsioni pubblicistiche queste naturalmente ha un costo questo costo è la compensazione da trenta mila quaranta mila stanze
Non residenziali equivalenti quindi servizi privati di uso pubblico da compensare per la cessione gratuita di questi quattro mila ettari che completano il nostro progetto
Alla dotazione pubblica si aggiunge quella di verde privato di uso pubblico o anche di uso privato ma che ha un grande valore ecologico
Qui abbiamo varie categorie di verde io non non dell'elenco tutte e poi ci sono le tavole poi avremo modo poi ridiscuterne
Successivamente anche con maggiore precisione
Ma le trasformazioni nelle centralità ci portano quattrocento ettari di verde ecologico privato che cos'è
è un verde attrezzato
Attacco per quelle che abitano in quella centralità solo che si senza essere che invece di esseri proprietà il Comune di proprietà
Di un non so super condominio
Che ha realizzato l'intervento
Con il vantaggio che questo verdastra mantenuto benissimo essendo di proprietà privata
I cittadini avranno di quel di quel pezzo di città avranno la loro quota di verde vera
Poi abbiamo un verde privato attrezzato che una nuova destinazione anche questa che ha un valore anche ambientale e anche paesaggistico di su su queste cose è inutile che io mi mi dilungherò
Insomma
Questo progetto del verde si realizzerà solo in piccola parte con un intervento come dire di attuazione tradizionale del piano e in grande parte se la città si trasformerà
Il verde crescerà se la città si trasformerà cioè mano a mano che il Piano regolatore verrà attuato insieme all'attuazione degli insediamenti guardate che anche questa non è una cosa tanto normale
Per l'urbanistica italiana l'urbanistica italiana è schizofrenica
E fatta di un re oggi e tutti fanno finta di niente perché in fondo a pochi interessa questo è fatta di previsioni pubbliche previsioni private questi sono i i piani regolatori
Normali in Italia le previsioni private se c'è un mercato si realizzano le previsioni pubbliche non si realizzano rimangono solamente sulla carta
Questo piano invece associa l'attuazione di previsione pubbliche previsioni private per quanto riguarda il sistema ambientale il sistema dei servizi pubblici in maniera assolutamente legata una all'altra se non si fa una non si può fare l'altra
E viceversa
Dice dicevo prima come la Rete ecologica sia e vado anche verso la conclusione sia una maniera di
Leggerissima ambientale in forma gerarchizzata e ha un valore normativo questa questa forma questa questa iniziativa la Rete
Riprende tutto il le componenti del sistema ambientale le classifica per importanza dal punto di vista dell'ecologia
Quindi ci sono delle componenti primarie che sono gli elementi più delicati e sensibili dell'intero sistema ambientale dove nelle zone agricole nelle zone dei parchi sono evidenziati poiché le parti di particolare valore censite e classificate
Con documenti ufficiali
Dove il piano attraverso le norme che sì dice sono collegate alla rete le norme tecniche di attuazione che sono collegate alla rete ecologica esprime dell'azione di tutela e dell'azione di produzione di completamento di queste aree più importanti
Poi vi sono le componenti secondari e che sono elementi al ancora importanti e sistema ambientale ma intaccati dall'erosione cioè dall'attività di trasformazione della città
Qui le norme
Prevedono che il Piano agisca in forma di compensazione cioè tutti gli interventi c'è una serie di disposizioni
Molto concrete
Agiscono con la compensazione ambientale non per acquisire are in questo caso ma per mitigare ridurre minimizzare gli affetti gli impatti di rendite dire diciamo della trasformazione e infine c'è una componente di completamento della Rete
Che sono i corridori legami percorsi verdi che legano le aree del sistema ambientale le componenti della rete primaria e secondaria perché come in tutte le reti come in quella del tram o della metropolitana
Il servizio funziona se c'è una rete se le cose non sono messi in rete non funziona l'ambiente se messo in retta in Rete esprime una sua capacità di rigenerazione sull'intera città dei batteristi e sistema ambientale e di affetti ecologici indotti sull'uomo e sulla biologia in generale assai più consistente che se questa rete non esiste e quindi il piano indicate componenti da completare della Rete e anche la maniera per realizzarle concretamente questi completamente
Concludo
Ancora pochi minuti
Per sostenere come questo piano sia un piano sostenibile
Sostengo che sia sostenibile
In realtà come
Io stesso forse po'pedantemente ripeto sempre
Io rischi gli orsi seguo molto la chiarificazione urbanistica italiana per conto dell'Istituto nazionale di urbanistica dovrei avere un un quadro complessivo della del Pian dei piani regolatori nelle nostre regioni
Allora non non contratto negli ultimi anni un piano regolatore che non si dichiari sostenibile perché sembra brutto insomma oggi che i piani non c'è non sostenibili in realtà dobbiamo metterci d'accordo che cosa sia la sostenibilità urbanistica quali siano
Diciamo i riferimenti che possiamo valutare seriamente per cacciamo considerare per valutare concretamente se le nostre previsioni garantiscano un'effettiva sotto sostenibilità allora io penso questo
E lo pensa al piano regolatore tutte le esperienze di pianificazione che
Fanno riferimento alla sostenibilità
Sono incentrate su sul concetto di conservazione e rigenerazione delle risorse ambientali fondamentali aria acqua suolo fa un Flora
E sulla necessità che lo sviluppo la crescita urbana lo sviluppo dell'economia insomma tutto quello che chiamiamo sviluppo noi urbanisti e i cittadini normali anche non e Roda queste risorse non le riduca soprattutto non riduca le risorse non riproducibile non rinnovabili e
Consumi in maniera riprodotti siano riproducibile quello di rinnovabili
In pratica conformemente a questa intestazione che non all'importazione che è legata alla definizione classica di sviluppo sostenibile
Ci sono cinque strategie di sostenibilità applicate al territorio la città a questa conclusione sull'ambiente con arrivo del ministro dell'ambiente mi sembra perfetta astratte assolutamente strategica però posso finire
Allora assolutamente non riesco a respirare perfetto allora conformemente a questa a questa a a l'impostazione che dicevo cinque strategie ambientali sono riconoscibili
Duello dette prima evitare il consumo di risorse rinnovabili
Ai ritmi ditte superiori a quelli della capacità di rigenerazione ridurre o azzerare il consumo di risorse non rinnovabili
Evitare di emettere inquinanti
In quantità superiore alla capacità di assorbimento dei sistemi ambientali sistema naturale
Mantenere la qualità delle risorse ambientali alla consolle urgente ai livelli sufficienti perché noi possiamo vivere
Mantenere e aumentare la biomassa e la diversità che poi l'indicatore fondamentale della qualità ambientale di una città di una città noi sviluppi nuovo piano sviluppa queste cinque strategie in forma molto concreta e le rende come dire parte integrante del piano le incorpora nel piano regolatore attraverso la sua organizzazione strumentale carte di uso del suolo
La carta gestionale della rete ecologica che è un elaborato di carattere normativo e prescrittivo e
Le norme tecniche di attuazione che sono collegate ovviamente a questi due sistemi cartografici perché due cartografie perché l'uso del suolo Sistemi e Regole del vecchio zona mento del piano regolatore e la carta di gestione
Perché l'ambiente non è una quindi era un elemento statico ma è una qualcosa che in continuo divenire ed io dobbiamo accompagnarlo con una grande capacità progettuale che sia fondata su regole prescrittive
Ma che ci dia la possibilità di poter stare dietro alle al diciamo le all'esigenza di continua progettualità che un sistema come quello ambientale richiede
Bene alla fine se vogliamo
Confrontare quello che dice il piano per le tre risorse suolo varia acqua le questioni che il Piano introduce dentro se stesso e Norma con come le normali prescrizioni urbanistiche che sono fatti in tutti i piani regolatori
Una volta
Sono queste
Dal punto di vista del del consumo di suolo
Noi non possiamo dire che non consumiamo più suolo
Ma possiamo dire che
Il progetto di Piano riguarda suoni già pianificati su cui vi sono diritti che noi non siamo in grado di cancellare e che rispetto però a quell'occupazione del sessantadue essa viene ridotta perché attraverso il meccanismo sperequativo noi trasferiamo delle situazioni ambientali più incompatibili urbanisticamente meno efficienti quelli che non hanno accessibilità sua rete del ferro queste previsioni quindi abbiamo in realtà una riduzione delle aree interessate delle trasformazioni urbanistiche rispetto ovviamente a sessantadue
Bonifica preventiva dei suoli inquinati norma di piano
Eliminazione progressiva delle discariche norma di piano ripristino e mi ambientale delle zone soggette ad Cal attività estrattive cioè le cade norma di piano
Aria
Nuovo sistema dello vita va be'su questo non parlo è chiaro che la mobilità su ferro Allo stato attuale
Il sistema più noto per che consuma meno energia che inquina di meno quindi quello che va che andrebbe meglio
Un sistema pubblico privato il verde urbano che vi ho descritto prima come funziona
L'ambientazione obbligatoria del sistema infrastrutturale della mobilità nuove strade nuovi pezzi di ferrovie
Per ridurre gli impatti che queste infrastrutture inevitabilmente inducono sulla città quindi sistemi di protezione di riduzione del fatto non solo del rumore ma anche di quello paesaggistico descritti con progetti abili abbacchi sistemi regole dentro il organizzazioni normativa del piano regolatore
L'ambientazione delle reti energetiche l'interramento degli elettrodotti indicati nelle carte le le le priorità di interramento il tentativo di Rimini di dare un contributo anche con l'urbanistica per quello che l'urbanistica può dare ovviamente
A questo problema emergente dell'inquinamento elettromagnetico
Del grande conduttore di energia delle antenne le ripetizioni e della telefonia mobile
Infine per l'acqua anche qui cose importanti nel piano sdoppiamento obbligatorio del sistema fognario cioè mai più fogne miste ma separate qui c'è un problema legato alla gestione delle acque
Questioni importanti di cui l'urbanistica del corso di quest'ultimo secolo se dimenticata completamente
Eliminazione degli sversamenti impropri delle attuali indicati nelle nelle tavole del piano nelle acque di superficie
Subordinazione delle trasformazioni edilizie previsti dal piano al fatto che siano collegate alla rete di depurazione ci sono parte della città
Che non sono ancora collegate sono indicate nelle carte del Piano e qui la trasformazione prevista al piano eh rinviata a quando saranno garantiti garantito il collegamento al sistema
La possibilità di impianti autonomi decorazione per piccoli insediamenti norma di piano anche questa
Particolare avviamento lo sdoppiamento della rete idrica nei nuovi grandi interventi noi continuiamo a sprecare l'acqua potabile per lavare l'automobile per andare al cesso i Knicks consentite l'espressione allora sarebbe che il caso che anche noi che paghiamo
Troppo poco una risorsa che è molto importante
Adottiamo sistemi diversi per garantire risparmio di questa risorsa fondamentali e tutto si gioca poi con la Ritter mi abilitazione dei suoni urbani questa è una regola normativa diffusa in tutti i tessuti in tutti gli anni di trasformazione con parametri diversi ovviamente
Ma il tentativo di passare ad un livello di permeabilità oggi insufficiente ad un livello di permeabilità di almeno il cinquanta per cento per tutta l'area urbana
Almeno radiografia conosciuta il livello che garantisce l'avvio di un processo di rigenerazione naturale della risorsa acqua della risorsa aria attraverso i processi biologici naturali
Che riguardano queste risorse quindi l'obiettivo che l'attuazione del piano progressivamente
Garantisce quindi vedete
Progetto molto concreto se volete anche
Quindi più semplice nella sua descrizione ma mi sembra molto importante
Anche pensando alla gestione che ne deve essere fatto vi ringrazio
Grazie molto ma Federico Riva anche per la chiarezza
Della esposizione ringrazio molto il ministro Willer Bordon che c'ha raggiunto c'aveva informato precedentemente di avere un incontro di governo importante sartine quindi che avrebbe fatto di tutto il possibile rispetto al suo impegni per raggiungere la nostra riunione lo ringrazio di nuovo molto siamo in perfetto
Orario della chiusura del dibattito quindi il ministro ha tutto il tempo che vuole per dirci che cosa ne pensa
Grazie
Io parto subito
Da una considerazione io fra l'altro
Diciamo che la mia vita
Permettetemi solo questo elemento di carattere personale
Di carattere politico amministrativo ho fatto per diciassette anni l'amministratore comunale
Poi ho avuto la ventura di trovarmi
Negli ultimi quattro anni ha svolto le funzioni di governo nazionale
Per due anni e mezzo come suo segretario ai beni culturali
Fra da una delega specifica tutela paesistica
Poi per quattro mesi
Periodo
Infine eticamente Breve in qualsiasi posto del mondo in Italia più o meno equivalente alla metà della durata media dei governi italiani quindi
Normalmente abbastanza a lungo
E ministro dei lavori pubblici
E adesso passò al Ministro dell'Ambiente di quel ministero che sta diventando sulle più Ministero dell'ambiente della tutela del territorio lo dico solo che dire che
In qualche modo mi sono trovato
Ad avere diverse responsabilità connesse sempre le trasformazioni del territorio
E se se vogliamo anche
Ci chinino da due punti di vista che tradizionalmente sono stati considerati o positivi cioè ministeri
Di tutela e le amministrazioni attive o di intervento
In in questi anni mi son fatto alcuni veri adesso come dire
Approfitto per
Socializzare
La prima lo dico anche in maniera molto netta vista l'ora e anche il caldo un po'provocatoria
E che
Noi dobbiamo chiederci cosa vogliamo davvero
Nel senso che esistono progettazione i piani regolatori
Io ne ho visti tantissimi anche nelle mie amministrazioni comunali che sono straordinariamente belli
Peccato che siano
Totalmente indifferenti alla realtà o meglio peccato che la realtà non li segue
Peccato cioè che assomiglino spesso e volentieri
A poco più che mere intenzioni rispetto alle quali poi nel nostro Paese abbiamo assistito cose le più turpi perché noi lo ricordo spesso
Abbiamo le leggi più raffinate di tutti da che ci siano mai state a cominciare da quelle del mille novecentotrentanove che io continuo a considerare una risorsa straordinaria
E pur tuttavia siamo il paese che ha consentito una devastazione del territorio erogazioni immaginabili
Quindi non c'è stata corrispondenza
Fra una serie di cose che venivano affermate anche in maniera molto ferma e i comportamenti
Qualcuno mi dirà perché ci sono stati comportamenti illegittimi verissimo in taluni casi illegittimi in taluni casi come dire
Poco poco meno che i legittimi ma comunque tollerati ampiamente tanto da diventare comportamenti quasi normali
Pensiamo a tutto il fenomeno gigantesco che l'abusivismo per cui abbiamo anche creato la categoria ad abusivismo di necessità cosa che io aborro nella maniera più violenta tanto per capirsi
Ma
E pensiamo quindi è tutto questo sì quindi c'è da capire se vogliamo come dire continuare a pianificare sulla base di progettazioni che siano state utilmente raffinate ma che poi poco abbiano a che fare con la realtà contingente delle cose
Oppure se vogliamo fare l'incontrario
Sì è coniata anche un'espressione no
Voi ne siete in qualche modo come dire tra coloro che più la l'hanno resa comprensibile
Traducendo dall'inglese il pianificar facendo
Che ovviamente deve però stare attento ad un altro rischio che cioè si rinunci definitivamente ad ogni funzione di analisi che è tipica dell'approdo in programmazione della pianificazione in qualche modo la pianificazione venendo fatta sotto la spinta come dire delle contingenze e degli interessi e degli interessi immediati finisca per essere troppo vicina interessi primordiali e quindi in un Paese che ancora tanto troppo da affermare e da essere convinto della validità davvero della tutela del proprio patrimonio il problema come dire sia fondamentalmente un problema di rinuncia di rinuncia del contesto degli interessi diffusi
Ad avere la sopravvenienza sugli interessi che sono di carattere ristretto questo è il rischio opposto
Questo rischio opposto
Ecco a me pare lo dico subito che il modo con cui il Comune di Roma si è mosso in questi anni
Ed è questo riconoscimento che vi voglio bene
Sì è stato il modo di mantenere come dire un costante difficilissimo attenzione mai conquistato una volta per tutte equilibri fra queste due spinte fra queste due necessità
Da una parte la volontà di non rinunciare giustamente
A come dire progettare
A pensare ad analizzare a contemperare i diversi interessi che permangono insistono sul territorio perché io
Lo dico come dato proprio di base teorico sul territorio interferiscono agiscono diversi interessi parliamo interessi legittimi non parlo di quelli Titti diventando visti prima sono fondamentalmente divisibili in due grandi categorie
L'interesse ristretto e quando dico interesse ristretto parlo non voglio dare una connotazione negativa Cecchini
Per essere stretto intendo dire interesse di una parte della comunità l'interesse di una situazione gli interessi di una categoria l'interesse di un singolo cittadino all'interesse di un imprenditore interesse dell'imprenditoria
E l'interesse diffuso che l'interesse cioè che e interesse comunque di tutti e che prescinde dall'interesse soltanto di una categoria la contemperazione di questi venti interessi e il compito del governo della cosa pubblica in una società aperta e complessa come la nostra
E un difficile equilibrio perché è chiaro che se tu spingi come dire sul lato della pianificazione
Vetro no urbanistica
Rischi di come dire uscire dalla parte di cui dicevamo prima di un'astrattezza che poi consente di fare tutto no più o meno più o meno abusivamente se tu invece forzi dall'altra parte rischi che il facendo diventi quello delle categorie che pur legittimamente ma difendono interessi ristretti rispetto l'interesse di tutti quindi un equilibrio come dire che secondo me
Proprio per questo soprattutto in una città così complessa così particolare così delicata accusi unica come Roma era difficilissima e non a caso come dire il piano regolatore danni che non si fa
Era difficile da raggiungere mi sembra che il modo con cui almeno per quanto ho potuto conoscere io dicevo prima questa notte mi sono visto alcuni vestiti documenti per quanto ho potuto leggerlo
Seguendo avendo come dire conoscenza anche prima perché in queste varie attività di governo imprese da varie volte l'attività della Giunta comunale di Roma mi sembra che come dire questa sfida che una sfida al limite del possibile ma per questo ancora più interessante più affascinante voi che state portando avanti con coraggio e mi pare come estrema positività è questo e il principale elemento che io mi sento di mettere come dire al centro di questa di questa di questo ragionamento
La seconda la seconda cosa io insisto danni
Su un aspetto
So che anche su questo c'è abbastanza condivisione forse per questa mia molteplicità di esperienze io vorrei tendenzialmente puntare ad un governo unitario delle trasformazioni del territorio ciò ne abbiamo oggi troppe competenze troppo frammentate
A livello nazionale addirittura lo ricordavo prima ci sono attualmente quattro ministeri che intervengono sulle trasformazioni del territorio in modo diretto il ministero dei trasporti
E della navigazione ministero dei lavori pubblici il ministero dei beni culturali ed ambientali adesso beni culturali attività culturali e il ministero
Due di questi sono ministeri di tutele
Poi c'è no ci sono le regioni che hanno piena e primaria competenza urbanistica c'è la il trasferimento per delega della competenza paesistiche c'è addirittura in moltissime regioni la sub delega agli enti locali
Discorso accorato estremamente delicato che come dire andrebbe anche questo no con più attenzione apprezzato
Perché io sono assolutamente un assertore della sussidiarietà ma no
Fare in alcuni casi attenzione a non come dire far diventare controllore controllato la stessa persona perché nella realtà italiana in cui ci sono comuni che a fatica raggiungono i cento abitanti penso alla Lombardia dove si è data la sub delega totale agli enti locali di di come dire no fra poco arriveremo al cittadino che si presenta da solo la concessione se la prova direttamente cosa che come dire per l'amor di Dio in un sistema di regole e di controlli diversamente manifestati una cultura assai superiore affermata
Di tutela di programmazione del territorio potrebbe anche essere un aspirazioni reale ma che in questo nostro Paese tuttora permane no
Un aspetto di qualche problematicità ecco io da tempo dico che non è possibile andare avanti così ma abbiamo già i trovare luoghi in cui l'espressione della programmazione e come dire la combinazione fra tutela e sviluppo trovino segni fortemente unitaria
Lo dico oggi che rifaccio tutela lo dicevo anche di quattro mesi che ho fatto diciamo ministero di intervento
Credo per esempio e voi sapete benissimo perché ne siete a volte testimoni vittime qualche volta carnefici che spesso spesso l'intervento di controllo di tutela in questa situazione interviene come dire alla fine dei processi
Mentre sempre di più
Ed ecco l'indispensabilità della pianificazione di strumenti di questo tipo sarebbe necessaria una valutazione parlo anche della stessa valutazione d'impatto ambientale
Anzi di quella nuova concezione della Valutazione impatto ambientale che la valutazione ambientale strategica dovrebbe essere e intervenire sugli strumenti di programmazione
I quali una volta come dire valutati e salvo che non vi siano modificazioni sostanziali dovrebbero poi andare dei clan
Questo consentirebbe non soltanto di evitare che si facciano scelte che siano di pesantissima insostenibilità dal punto di vista ambientale
Ma permetterebbe soprattutto di evitare che avvenga quello che in qualche maniera oggi sta avvenendo che secondo me anche peggio di questo e cioè che
In no intervenga attenzione non molte volte perché è un'altra cosa che vorrei dire al di là del fatto che in offrano sempre notizia Ino sia del ministero so che stamattina c'era la mia collega Melandri ma sia del ministro dei Beni culturali del ministero dei Beni ambientali c'è sia nel campo della tutela paesistica nel campo della via sono
E in rapporto di meno del due per cento
Quindi novantotto per cento I sì
Dico visto anche qualcosa se va bene dice il no vero niente non sono ristrettissimi e vorrei vedere che non ci fossero visto quello che è avvenuto in questo nostro benedetto paese casomai se ne sta al gruppo che nel passato quello che io contesto un altro discorso quindi non è tanto il
Il
Il no in sé dico soltanto che sarebbe molto meglio se questi no o alcuni interventi di tutela o comunque la compartecipazione dei diversi livelli cooperativi della programmazione avvenissero all'inizio del procedimento
Certo senza rinunciare poi ad alcune fasi di controllo successiva ma l'inizio del procedimento perché spesso al di là del no quello che fa ancora più dannosi come il cosiddetto condizionato con una serie di prescrizioni che spesso non sono nient'altro che la maschera Tura per non dire no
E che poi finiscono per produrre un risultato comunque un risultato era Pezzato con scelte che non sono coerenti fino in fondo né con gli obiettivi che voleva costruire nel cono bicchieri che voleva tutelare ecco quindi anche qua un cambiamento radicale che ovviamente se vuole però avere sostanza ha bisogno assoluto di uno strumento di pianificazione
Ecco perché io come dire tifo molto perché ci sia questo nuovo piano regolatore io quando sono venuto qua
Ho detto con brutalità rammento Cecchini ma dicono che stavolta
Siamo davvero la volta buona perché e chiaro che perché come me ha una funzione di responsabilità in un grande ministero di tutela e indispensabile avere un quadro di riferimento e di certezze di questo tipo perché solo in questa maniera noi potremmo come dire essere compartecipi di una funzione di sviluppo sostenibile che oggi non è più assolutamente rinviabile da questo punto di vista del monito di essere venuto quando di questo stava parlando da quello che ho visto mi sembrano scelte molto interessanti
I puniti Verdi polmoni di verde le scelte che avete fatto di risanamento anche ambientale della città su questo mi permetto di inserire una mia idea che da tempo io vado sviluppando prima o dopo come dire
Spero che potrà trovare qualcosa di più che solo una semplice espressione verbale io dico la verità ho sto per trasformarlo in un articolato da mettere in uno dei primi vagoni che passano Rio
Questa idea l'avevo già avuta
All'interno al ministero dei lavori pubblici
Fra l'altro l'idea mi era venuta anche sulla base della stimolazione di uno degli strumenti importanti
Di una programmazione concertata che sono i Proust
Io a me piacerebbe un giorno per esempio che discutessimo seriamente dei nuovi strumenti di pianificazione
Concertata quali Proust dei quadri
Gli altri gli altri strumenti che mette insieme diversi soggetti fin dall'inizio appunto nella PA nel pianificar facendo comperò per regole garanzie ben definite prestabilite fin dai bandi dai bandi come dire concorsuali quindi fino a certo punto pianificar facendo come dire
E all'interno di regole ben definite di scelte progettuali che sono fatte tutte in capo allenti agli enti pubblici
Volto lo dico qua a Roma io non do colpe ho portato questo esempio anche qui a Roma io avrei voluto a venire
Ed era in quale altra occasione si sarebbe potuta essere una sinergia di carattere positivo gettito
Come dire così diversi come il parco dell'Appia Antica la sovrintendenza archeologica di Roma le Ferrovie dello Stato e l'Anas
No chi conosce questi quanto sintetizza come disse molte come dire era più rischioso mettere con un tavolo che andare produttiva una trattativa di pace in corso
E quindi eppure invece questo Proust è stato presentato da questi soggetti
Quindi si è dimostrato ancora una volta ammesse sì compartecipa fin dall'inizio all'interno di griglie indefinita dal bando di concorso ministeriale
Tra diversi soggetti pubblici privati si può arrivare anche a un interessante sviluppo che vanno nel campo fra l'altro perché il Proust e un piano di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile ma in quel campo
Quello di dare soluzione alcuni grandi temi
Della trasportistica della mobilità urbane interurbane nel tempo per hobby sanare alcuni pulite pesanti nel contesto urbanistico dell'area metropolitana di Roma penso la separazione sappia e via discorrendo
Da qui una mia idea
Che è la seguente
Dio
Continuo a sostenere
Che bisogna avere il coraggio e qua domando come questa inserirsi anche come dire nelle modalità c'è stessi di gestione di un piano regolatore complesso come quello di Roma
Avere Q coraggio di individuare come dire
Un'operazione di costruire sul costruito
Cioè rifacimento della città
Piani di rottamazione dell'esistente vita di trasformazione di risanamento anch'io ovviamente sui quali è chiaro ci deve essere un fortissimo incentiva un brevissimo intervento anche da parte delle autorità nazionali ma io mi rifiuto
Di concepire come dire e la trasformazione della città di Roma partendo dal presupposto che il piano regolatore deve soltanto limitarsi sono qua
Ma dico deve soltanto di questo colleghi no permittività di schema de limitarsi soltanto a definire lo sviluppo creare ancora come dire no non compromesse della città di Roma salvo alcune grandi scelte strategiche Soirée ancora nove edificante
Io dico che il problema non può essere questo me non possiamo accettare Roma così come li abbiamo ereditato ci sono momenti della trasformazione di questa città penso a tutto quello che è avvenuto nel e periferie
Che non possono essere accettate come da inevitabili del tempo
Io credo che noi dobbiamo avere il coraggio con grandi interventi di riorientamento
Dello stesso mercato produttivo di andare a pensare restauri e rifacimenti guidati all'interno di una programmazione anche urbanistica di pezzi delle nostre città
Un discorso come dire
Da parte a remare le vene ai polsi dei sia ben chiaro tutt'altro che semplice un intervento gigantesco ma io penso che se noi dobbiamo essere coerenti io mi sono varie stufa quel sentire fare discorsi belli che poi come di Amburgo null'altro io sento in da sempre tutti ormai tutti
Questo quest'anno per la prima volta sono molto lieto anche le considerazioni finali del governatore della Banca d'Italia quindi del tempio dell'economia
No che affermano come il patrimonio maggiore di questo nostro Paese sia il patrimonio culturale ed ambientale eccetera allora se è così se è vero che l'abbiamo in parte rovinato
E non è che possiamo finire via direbbero che rovinato rovinato no noi dobbiamo assolutamente comprendere che dobbiamo investire per recuperarlo ampiamente investire
Perché investimenti quei settori di risanamento ambientale noi recuperiamo risorsa c'è qui se ci fosse la cosiddetta contabilità ambientale io vi potrei dimostrare che impegnando miliardi recupero che miliardi
E questa è una grande operazione ecco a me piacerebbe come dire nello sviluppo della definizione delle scelte urbanistiche Cecchini che come dire incominciassero magari ragionando su una sorta di protocollo tra ministero dell'ambiente mista lavori pubblici ministeri di culturali e Comune di Roma pensassimo a cominciava individuare possibilità di risanamento di alcune ferite anche del costruito
Proprio per dare la possibilità al mondo complessivo dell'architettura di qualità ma anche del mondo dell'impresa e di pensare di costruire sul costruito quindi ricostruendo risanando restaurando party ampie della nostra metropoli
Questa è come dire un'idea che volevo lanciargli a conclusione
Di questo intervento che ovviamente
Non può
Non avere un ultimo piccolo accenno alla questione della mobilità sostenibile
Che ovviamente l'altro grande tema è chiaro che noi siamo ormai assolutamente volenti o nolenti costretti io spero volontariamente ma altrimenti saremo costretti a fare i conti con un problema di mobilità drammaticamente insostenibile nelle città da tutti i punti di vista da tutti i punti di vista che la mobilità non è più sostenibile soltanto perché inquina ed inquina pesantemente
Ma non è che noi non stiamo raggiungendo
Non ci siamo abbiamo preso un impegno per raggiungere obiettivi di Kyoto siamo lontanissimi da dal raggiungerli anzi siamo non domando e non perché non ci siamo impegnati ma perché i modelli che erano stati indirizzati a Kyoto teorici di proiezione
Dei trend di sviluppo sono dimostrati per fortuna per difetto inesatti cioè il trend di sviluppo è molto più ampio quindi la produzione molto più ampia e quindi i livelli di inquinamento dell'atmosfera sono molto più ampi quindi passi ne son fatti per la riduzione non riescono a incidere e stiamo addirittura allontanandosi
Questo è un problema drammatico perché fa poco ratifica Remo quel protocollo diventeranno cogenti quelle disposizioni e non rischieremo di trovarci con sistema complessivo di mobilità nelle città fuori gioco
Roma si sta impegnando i tre recita come dire in questo senso più impegnate più virtuose ma evidentemente lo dico a iniziare dal Governo c'è bisogno di un salto profondo di qualità di impegno e sono lieto di vedere che quest'anno per la prima volta nel DPEF
La sostenibilità diventa elemento trasversale la strategia di programmazione e non elemento settoriale questore il salto che mancava finalmente c'è quindi su questo ci impegneremo molto di più anche venti indicazioni in questa direzione ma la mobilità sostenibile
E diventato il tema principale per motivi ambientali per motivi sardi saluto e per motivi anche economici perché non è più pensabile
Muoverci anche dal punto di vista commerciale con livelli di mobilità che sono di tre quattro chilometri all'ora di velocità commerciale insostenibile una cosa di questo genere quindi questo è l'altro grande tema che ho in mente una scelta così ardita così difficile così coraggiosa come quella di pianificare e di darsi strumenti di pianificazione che siano come dire Forti autoritativi in alcuni casi ma in grado di aderire quindi con elasticità all'evoluzione del suo da complessa come quella che può stare all'Inter non è proprio quella di Roma non può fondarsi questo erano le cose che volevo dirvi vi ringrazio anche per la vostra pazienza grazie
Allora grazie molto al ministro anche perché siamo in un quartiere dove esattamente le demolizioni e ricostruzioni sono in corso e e ricominciamo alle quattordici e trenta grazie
Tu sai bene benissimo
Pare che il filmato silenzioso si è concluso
Cioè un ottimo Oltralpe
C'è un ottimo microclima
Fresco e quindi
Con
Grazie
Chiamato relativo
Chiederei se possibile di non accendere queste tragiche luci un po'Fantozzi année
Che ci
Prego
No ma
Si può anche forse
A
Togliere
Ecco stupenda
Grazie molto grazie molto
Dunque
Riprendiamo allora i lavori della conferenza che si è conclusa
Stamattina con l'intervento del ministro Bordon che per impegni di governo è intervenuto alle tredici alla conferenza e quindi abbiamo finito con circa trenta minuti di ritardo adesso siamo un poco in ritardo sulla tabella di marcia
Il
Programma degli interventi e
Una
Prima pagina
Del programma generale in una serata prima della conclusione
Della sessione ritengo
Intorno alle diciotto e trenta
E prima quindi del Forum mancanza
Fare l'ingegnere centra il palo Cesari distribuiranno il
Programma delle sessioni parallele domani venti programmati
Invito quelli che desiderassero intervenire disegnarsi segnare il loro intervento
La proposta di intervento nella tavolo vicino all'ingresso in modo che domani si possano svolgere ordinatamente le tre sessioni parallele previste
Sono presenti le persone che interverranno oggi pomeriggio il presidente del lino Stefano Stanghellini
Ha chiesto di non intervenire per primo
La richiesta è accolta
E quindi da Ray la parola subito a Guido Alborghetti
Responsabile del dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri e credo molto a molti di voi per il suo grande impegno sul tema della riforma urbanistica dopo di lui interverrà l'ingegnere Paolo Cuccia
L'amministratore delegato dell'Acea prego Alborghetti
In questi anni sta nascendo nel nostro Paese nell'esperienza concreta
I comuni anzi tutti vorrei citare
Il Comune di Roma ma anche gli altri Comuni
Altri due esempi Torino e Parma
Sta nascendo un nuovo approccio all'urbanistica o forse una nuova urbanistica
Cioè il tentativo di superare una serie di strettoie
Anche normative che ci sono stratificata nel passato
E di cercare risposte più aderenti alla realtà e anche più aderente soprattutto la dinamica della realtà
Cioè che incorporerà un in sé medesime voglio dire questo concetto di dinamica
Quindi è vero che l'analisi diciamo sul campo di queste esperienze urbanistiche da
Un esito positivo linea generale
E si accompagna anche ad un'attività normativa che alcune regioni non tutte bisogna dire
Hanno da questo punto di vista esercitato la prima Regione che ha fatto una legge significativa innovativa questo punto di vista è stata la Toscana poi via via sono seguite altre regioni molto importanti
Tuttavia anche se io sono assolutamente convinto che uno dei nostri errori nazionali è quello di avere un atteggiamento iper normativo cioè di tendere a rispondere con la norma o con la nuova norma al problema che magari ha soltanto una natura operativa o amministrativa
E allora che dovremmo cercare di correggere giorno per giorno
Tuttavia è vero che nell'esperienza di questi comuni e anche nell'esperienza legislativa delle Regioni
Si sono verificate cioè si è verificato il limite di una normativa nazionale che oltre ad essere confuse stratificata come dicevo e anche non operativa sotto molti profili
E da questo punto di vista dunque cerco esiste una domanda di nuove norme che proviene proprio dall'esperienza urbanistica
Diciamo agli enti locali
E che in qualche modo deve trovare una risposta che abbia anche in sei già il Codice della semplificazione cosa voglio dire
Che una nuova normativa di base chiamiamola forse più correttamente la nuova normativa di principio a livello nazionale
Deve anzitutto servire a fare piazza pulita di tutte quella stratificazione di norme di cui parlavo
E a ridurre secondo una stima che nostra esperienza ci ha consentito ci consente di fare
Da cento norme che esistono di ridurre queste norme nazionali a un numero che varia tra le dieci e le quindici
Molte di queste ottanta e novanta ottantacinque norme residue sono già norme obsolete sono già in disuso però sono tuttora vigenti
Perché il nostro Parlamento ha mantenuto un'usanza del Parlamento ottocentesco in base al quale non si appropriavano leggi ma se vogliamo soltanto articoli o come dire
E anche questa forse una cosa che andrebbe superata perché non vedo francamente dove dove sia l'ostacolo diciamo da pagare in modo esplicito una legge quindi voglio dire la prima operazione di un nuovo impianto normativo deve essere di semplificazione semplificazione normativa che riduca sostanzialmente il corpo normativo in materia di urbanistica e territorio a due elementi
La normativa di principio parlo delle nel territorio nazionale questo momento la normativa di principio e il testo unico delle norme residue di competenza diretta dello Stato faccio un esempio concreto la questione vincolistica o la determinazione dell'indennità delle procedure di esproprio
E che quindi non sono delegabili almeno sulla base della legislazione vigente alle regioni
Questo corpo dunque deve essere l'elemento che ci consente di comprendere come e la nostra esigenza oggi ossia quella di regole fondamentali che diranno così dire la capacità di scegliere troppi signori diverse
E che la norma perda quel suo carattere impeditivo cioè sostanzialmente ponga vincoli di tipo negativo e non invece prospetti possibili alternative tutte legittime alle varie
Ai vari problemi che ci si presenta
Io non voglio adesso dilungarmi un entrare troppo nel merito di o soltanto di un paio di cose nel merito di di questa normativa che sta nascendo
Volendo parlare delle difficoltà che si incontrano difficoltà che sono in Parlamento molto ben evidenti poiché è vero che dopo grandi sforzi esiste finalmente un testo unificato in materia urbanistica
è un testo unificato che riguarda appunto una legge di principi ma è pur vero che lo scorcio di legislatura che rimane
Fa disperare insomma sul fatto che questa legge possa essere compiutamente approvata dal Parlamento nulla si può escludere ma certo lo stato dei fatti si tratta indubbiamente di rilevare una difficoltà io non credo che però noi dobbiamo di fronte a questa difficoltà
Alzare la bandiera bianca o dire va be'se ne parlerà più avanti perché in effetti siamo già in molti in ritardo e quindi dovremmo trovare strade alternative o una semplificazione
Una riduzione a stralcio diciamo di queste norme che sono di fronte al Parlamento o altre strade di tipo amministrativo o legislativo che pure si si stanno prospettando e che ci potrebbero portare ad avere almeno nel prosieguo l'espressione fondamentale di alcuni principi che consenta principi e anche diciamo strumenti operativi che consentono per esempio al Comune di Roma di dare molta più forza a a alle prospettive che il Piano delinea entro nel merito di queste poche cose
Partiamo se tutto o da una questione
Diciamo chiamiamolo di sostenibilità ambientale
Qui c'è un cambiamento da introdurre un cambiamento che spesso viene già introdotto maga introdurre diciamo come elemento fondante
La valutazione di impatto ambientale non hanno molto senso parlando anche di pianificazione ma anche parlando di opere come strumenti a valle di contorno occorre introdurre incorporare nello stesso concetto di progettazione anche urbanistica
La sostenibilità ambientale o comunque la costellazione tutte le variabili ambientali come elemento strutturale dell'urbanistica non come elemento accessorio o come elemento che pur significativo debba essere verificato in un secondo in una seconda fase del procedimento
E di lavorazione che anche di costruzione dello strumento urbanistico
Ma la questione più importante quella che io vorrei dire la questione
Qualificante diciamo di una nuova Spinosa assetto normativo riguarda quello che un con un termine forse un po'generico possiamo chiamare coordinamento istituzionale
Cioè noi dobbiamo determinare
Una convergenza del lavoro delle istituzioni che trovi in sede propria e nelle quale svolgersi cioè che non sia affidato a così a situazioni episodico alla buona volontà
Abbiamo sottomano l'esperienza di conferenza di servizi dei compensi servizi riguardano le opere
Walter specifiche otto
Non intendo premo lavorare per introdurre non sotto la forma forse in senso stretto di prezzo e servizi ma comunque con una forte similitudine
Dovremo introdurre forme di coordinamento di questo tipo anche per la relazione la pianificazione urbanistica
Perché questo ci consentirebbe di far sedere intorno al tavolo tutti i soggetti che hanno titolo ad esprimersi in materia di governo del territorio
E ad assumersi intorno a quel tavolo tutte le loro responsabilità
Questo è il cambiamento che dobbiamo introdurre
L'accordo a quel tavolo e l'accordo di tutti quell'accordo semplificava alle tutta la procedura perché non c'è più bisogno di ricorrere a pareri in quanto sono già stati dati
Quell'accordo se non c'è deve trovare modi SD per essere risolto
Cioè io non ottima ore della discussione o della contrapposizione che di interessi legittimi soprattutto quando si tratta di questioni di interessi sensibili diciamo con riferimento al territorio
Ho timore del fatto che non si gioca mai a una conclusione o di composizione o di Scelta tra quegli interessi che si contrappone questo è quello che ne dobbiamo costruire non è così difficile tant'è vero che nel testo che la Camera sta esaminando esiste una soluzione operativa questo problema
Se riconosce presso lo dico con un termine un po'giornalistici una specie di golden share ad alcune amministrazioni faccio il caso Protezione civile beni culturali ambiente perché è chiaro che sono portatori di interessi sensibili
Tuttavia questa golden share deve servire soltanto per attivare procedure che portino comunque è una decisione e quindi nessuna di queste amministrazioni posso trasse le proprie responsabilità
Questo credo che sia il il nocciolo duro del problema
E anche il cambiamento che deve intervenire nella concezione stessa della dalla pianificazione naturalmente perché questo questa procedura abbia un esito vero occorre che vi sia una cooperazione fra le istituzioni e dall'inizio del procedimento
Cioè voglio dire con questo che non basta chiamare tutto intorno a un tavolo se non si è anche prima lavorato insieme
E che mi so mettere insieme intatto tutte le conoscenze sul territorio che anch'di cui sono portatori comuni province regioni amministrazione dello Stato e così via è il primo atto fondamentale
Il secondo atto fondamentale è quello di riconoscere che il prodotto finale di questo lavoro deve essere un piano urbanistico a livello del Comune onnicomprensivo di tutte quante le prescrizioni che riguardano quel territorio se vi sono prescrizioni che dovrà essere recepite vengano recepite lì no come oggi avviene per cui prescrizione sarà ecco dire
Obbligatoria deve essere recepita dal recepimento non arriva mai
Allora parliamo per esempio di rischio idrogeologico penso io voglio che il rischio idrogeologico sia inserito nel Piano motore come il tetro geologico con tutto ciò che questo comporta se il rischio esiste
Se il rischio non esiste allora il discorso è diverso è fatto male il piano del bacino ma se il rischio esiste deve inserirsi in del piano urbanistico non ha senso che il piano urbanistico abbia in sé delle previsioni che non sono l'insieme di tutte le previsioni che sul territorio si esprimono
è un naturalmente una questione molto rilevante che io ho copia e anche con la questione adesso può apparire secondaria ma forse non lo è
Della procedura di partecipazione
Sia dell'arte del privato cittadino delle Associazioni o anche del pub del proprietario colpito nei suoi interessi bisogna che anche questa seconda fase nella fase delle osservazioni e la fase anche diciamo dei ricorsi
Sia gestita con questo stesso spirito perché è evidente che se per esempio dalla Conferenza urbanistica che che io chiamo così quella che potrà verso la conferenza di servizi per il piano
Che esce una certa decisione non sarà comune che può attraverso l'accoglimento di un'osservazione di un ricorso stravolgere le decisioni in quella sede sono state assunte anche quelli decisione devono passare per il loro parere evidentemente in quella sede
è un dettaglio però desideravo dirlo perché questo completa diciamo così insieme nella procedura almeno come io come io la vedo
La seconda questione riguarda il problema
Del come usare il territorio in rapporto alla proprietà
Ora
Che l'esproprio sia diventato eccezionale è un dato di fatto anche perché non lo si fa
Vuole dire delle banalità ma insomma tutto ciò che è soggetto esproprio potremmo in grande misura non viene espropriato
Questo è come dire il vero non da oggi verrà da molti anni e questo ha portato a un'elaborazione di cui l'Istituto nazionale di urbanistica è stato Campos Venuti stranieri sono stati protagonisti che ha portato a immaginare forme che sono state genericamente così definite perequative
Tel perequative perché certamente non introducono un'uguaglianza ma introducono qualcosa che comunque si avvicina all'uguaglianza
Ora io credo che perito
Per dare come dire sostanza a quest'idea che io considero giusta e assolutamente praticabile che mi pare molti piani sul piano di Roma e è entrata diciamo in modo significativo
Occorrono alcuni interventi
Un intervento che si potrebbe fare con la finanziaria di quest'anno
E cioè la eliminazione della barriera fiscale interna
Nei comparti urbanistici o meglio a legislazione vigente nei piani esecutivi sostanza questa norma potrebbe dire
Tutte le trasporto tutte le gli atti di compravendita che avvengono all'interno di un piano esecutivo approvato che piange coltivo vigente
Che siano finalizzati alla posta del piano esecutivo possono essere soggette a tassazione solo per la parte di plusvalenza dello scambio cioè se io avevo un valore mille scambio e alla fine ho ancora un valore mille e non pago imposta quindi o semplicemente trasferito i miei diritti fondiari nel territorio se invece nella trasformazione dal valore lavoro le mille passò valore mille cinquecento pagano l'imposta sul delta minacci sul delta cinquecento questo consentirebbe ai giardini come dire consentire un ampio Bortolo più elevata elasticità all'interno dei comparti o di piani esecutivi e quindi già di velocizzare moltissimo la questione ma naturalmente
Occorreranno anche altre norme di supporto per esempio occorrerà prevedere che la possibilità di intervento
Nel piano nel comparto piano esecutivo possa essere affidata anche una parte dei proprietari che rappresenti la semplice maggioranza assoluta
Del valore fondiario del valore meglio pure fondiario può essere male interpretato il valore in termini immagini di imposta comunale sugli immobili dell'intero comparto
Il suggerimento è di ancorare c'è un parametro oggettivo che è l'unico parametro oggettivo l'imposta comunale sugli immobili si calcola quante il valore in termini di appunto di imposta comunale sugli immobili che si determina in questo modo che la maggioranza semplice
I detentori di questo valore possa procedere perché questo anche perché appunto uno dei problemi e che poi l'attuazione dei piani possa essere bloccata da una serie di contrapposta ti interessa
Del Monte il suo punto di merito e mi avvio la conclusione la questione dei vincoli
In molte esperienze
Molte leggi regionali in talune esperienze comunali sia cominciato introdurre devo dire per la verità con una grande varietà di soluzioni
Il doppio strumento piano operativo piano strutturale
Uso parole diciamo usate in gergo forse da fondista normativo andrebbero usate con forse un po'con maggiore diversi specificazione ad ogni modo ci si può capire
Ora il problema e che la questione dei vincoli può essere ben risolta solo meno costa la convinzione che io mi sono fatto salvo prova contraria sono se i vincoli finalizzate all'esproprio sono tutti concentrati all'interno del piano operativo
Cioè solo se il piano operativo l'unico strumento abilitato ad apporre vincoli finalizzati all'esproprio
Questo consente di tutelare la forza degli altri vincoli di tutti i vincoli di altra natura che non siano semplicemente finalizzati all'esproprio i quali potrebbero star nel piano strutturale ed essere garantiti in questo modo il piano strutturale
Questa non è una distinzione di tipo urbanistico sta nel senso di tipo giuridico
Cioè noi dobbiamo garantire da un lato che il vincolo espropriativo sia effettivamente a posto solo in quei casi in cui è strettamente necessario
Dove non si arriva per esempio col meccanismo perequativo dove si deve fare una certa infrastruttura e lì si si deve intervenire acquisendo acquisendo il suolo
Ma al tempo stesso tutti gli altri vincoli paesaggistico-ambientali e quant'altro devono essere anche essi tutelati e non confusi con il vincolo avente finalità espropriative
Questo da un lato risponde all'esigenza posta dalla Corte costituzionale e dall'altro ci consente anche di fare una chiarezza spero definitiva sulla legittimità del vincolo
Perché
Non dobbiamo dimenticare che questa questione ad oggi non è ancora così chiara come avrebbe dovuto essa vengono all'ultimissima questione
Ed è la questione
Chiamiamo meglio il principio della sussidiarietà
Si parla molto naturalmente questi giorni questi anni si è parlato molto fosse anche impropriamente di federalismo io onestamente preferisco parlare di un sistema fondato su forti autonomie territoriali pensò più un Paese come la Spagna che è un paese come la Germania in sostanza non dimentichiamo che la Germania
A uno Stato federale composto da Stati che preesistevano insomma sotto un po'difficile nella storia improbabile anzi come dire che non ci sono esempi di Stati federale che sono nati da uno Stato unitario
Ci sono stati unitari che si sono dati un assetto fortemente autonomistico come ad esempio il caso dalla Spagna che forse non è studiato abbastanza a fondo anche anche sotto i profili dell'urbanistica del governo del territorio
Per questa ragione i principi di sussidiarietà non è una medaglia così da appendere al muro è un principio perché deve essere operativo
Che per esprimerlo in termini operativi
Io vorrei farmi capire con accordi una frase molto semplice tutto ciò che non è esplicitamente attribuito al livello superiore
Per intendendo per superiore adesso non una gerarchia etica ma insomma desidero gerarchie territoriale e automaticamente attribuito a livelli inferiori da tre parole tutto ciò che non è espressamente attribuito alla Regione allo Stato
Alla Provincia per quanto di sua competenza è di competenza del Comune
Quindi non è di competenza del Comune solo ciò che il Comune a come attribuzione proprie diretta ma anche tutto ciò che non retribuito agli altri perché se non viene attribuito agli altri soggetti
Questo significa che non è indispensabile che siano loro di esercitare quel tipo di funzione
Ecco ragionando così forse il principio di sussidiarietà scende diciamo su un terreno più concreto più operativo e può dare una risposta più efficace anche ad una chiarezza di compiti tra le varie istituzioni
Io concludo con un'ultima osservazione di carattere generale tornando a un'osservazione ho fatto all'inizio
Questo lavoro deve essere fatto in funzione questo lavoro normativo dev'essere fatto in funzione diciamo della maggior capacità di intervento e di innovazione urbanistica dei Comuni delle Province e delle Regioni
Non avrebbe senso al di fuori di questo contesto quindi deve essere una situati a un totale di norme molto semplici che a loro volta semplifichino togliendo tutto ciò come dicevo che è superfluo
Ma che diano anche al nostro Paese una base diciamo normativa essenziale che non cerchi di precostituire il futuro ma c'è semplicemente di essere una una sintassi sulla quale costruire la lingua diciamo dall'urbanistica che dobbiamo costruire per il futuro non a caso non a caso nel trattato nei trattati europei nell'ultimo diamo Satan c'è qualcosa in più manifattura pei l'urbanistica il territorio non sono entrati diciamo a pieno titolo come argomento di trattati
Non sono entrati insieme la pubblica istruzione perché ci sono forse gelosie o riserva è stata diciamo su questi argomenti tuttavia non ci dobbiamo nascondere il fatto che attraverso i piani integrati attraverso i fondi strutturali gli altri meccanismi di questo genere
La Commissione europea e anche il Consiglio d'Europa stava intervenendo anche in materia di territorio
Io direi che il poter disporre anche di normativa italiana più efficace ci consentirebbe anche come è stato di porre la questione a livello europeo
Perché vi siano alcune regole di base diciamo così che devono normare ma proprio regole parlo di regole fondamentali che devono normare se il il modo di procedere degli Stati e che aggancino definitivamente anche sotto questo profilo l'Italia l'Europa
Voglio fare un ringraziamento specifico Guido Alborghetti per le cose che ci ha detto ora per averla
Puntato lo sguardo su alcune questioni decisive
Come ad esempio la defiscalizzazione per perequazioni interni accompagnati
Il passaggio dal settantacinque per cento al cinquantuno per cento valore Ricci per le decisioni sui comparti la valutazione di impatto ambientale
Preventivo ai strutturante il piano unico che raccolga subito in nell'atto deciso dalla conferenza di servizi
Tutti i vincoli e le prescrizioni in modo da chiudere con questa selva che noi abbiamo cercato di disboscate ma non è un comune che può disboscate gradi rimpalli rimpalli di di poteri amministrativi
E così via allora lo ringrazio molto ma prenderei un impegno se lui è d'accordo siccome nel nostro piano queste cose anche solo affrontarne due in una legge poniamo nella finanziaria un'altra legge intanto che si approfondiscono i temi sulla riforma urbanistica per il nostro piano sarebbe decisivo
Quinto ormai ci sono casi nei quali delle dei recuperi delle ristrutturazioni
Nel progetto urbano Ostiense non so se l'architetto Patrizia Ricci e qui ha faticato mesi e mesi non avendo strumenti per risolvere il la questione della defiscalizzazione
Allora il miglioramento della città deriva dal fatto che alcuni di questi nodi si risolvono impegno
Seguito Alborghetti è d'accordo e al fatto di stabilire una interlocuzione con il suo dipartimento diciamo stabile per il Comune di Roma
Lo ringrazio molto la parola adesso e a Paolo Cuccia amministratore delegato dell'Acea poi interverrà il dottor Andrea Nardone
Presidente dei giovani industriali e vicepresidente dell'Unione industriali perché il presente in via impegnato in un incontro con il presidente della repubblica cinese credo che si sta svolgendo in queste in queste ore e ubi maior la parola Paolo Cuccia
Buona sera ringrazio l'assessore Cecchini per questo invito c'è un motivo strutturale per cui siamo stati invitati
Come Ascea partecipare a questo importante conferenza di urbanistica e ed è anche però oltre questo accendo strutturale che farò una
Buona occasione per noi per lasciare presentare alcune sue riflessioni sulla sulle città in particolare sul sottosuolo della città in cui viviamo in cui operiamo
Motivo strutturale e legata al fatto che la
Piano regolatore il nuovo Piano regolatore di Roma è ha utilizzato per primo la cartografia
Digitale che è stata realizzata nel appunto ultimo anno e mezzo
Dalla da una nuova società si chiama carte sia la quale nata dal dalla Ascea nata a come altro socio la Telecom
Ed è un esempio credo interessante di una cooperazione pubblico-privato comunque una cooperazione a servizio della città dei cittadini esautorato infatti ormai due anni fa sulle porte bella sulla porta all'assessore Cecchini a discutere
Di di quelle che erano esigenza della nostra azienda un'azienda Rete un'azienda che appunto opera sul territorio che opera nel sottosuolo del territorio avevo l'esigenza del tutto simile la Telecom ad esigenze simili le altre
Società di servizi a rete aveva un'esigenza del Comune di Roma di realizzare la cartografia un o cartografia una cartografia digitale nata questa cartoleria grazie digitale quindi in nella forma di un project finance di una struttura societaria che realizza cartografia digitale la da
Al Comune di Roma gratuitamente e quindi grande vantaggio perché alla fine è stata una una realizzazione costosa forse realizzazione più avanzata in campo di cartografia digitale che c'è in questo momento
Almeno in Europa e tra l'altro si da Cartesio si candiderà
Adesso sta cambiando a ripetere questo tipo di progetto su di un esperimento in altri luoghi in Italia e e forse anche in seguito all'esterno quindi
Una attività che era un costo un costo necessario un costo indispensabile che è stato ripartito tra più soggetti carte sia lo utilizzerà anche nella dei indica i diritti di venderla
Per usi privati appunto lo strumento di cartografia e il Comune si trova con uno strumento molto avanzato crediamo che questo sia stato un atto di grande intelligenza dell'amministrazione comunale di permettere che si facesse di convincerci che si facesse nel frattempo con Telecom sedentari concorrenti nel nostro Paese se Conte correnti ancora volti significa essere nemici abbiamo convinto il vertice di Telecom che si può essere concorrenti certe cose si può essere alleati in altre e quindi nel momento stesso in cui Acea tramite altra netta diventato un concorrente estremamente ugualmente forte sull'area di Roma abbiamo la seconda rete in fibra ottica su Roma dopo quella di Telecom molto più estesa di qualunque altro concorrente e il progetto di Atlanet appunto un progetto nazionale abbiamo cooperato con un concorrente perché avevamo interesse comune questo dire che uno per me è uno dei messaggi di di di cura che quale nuova economia la capacità di lavorare insieme la capacità di lavorare al prete
Brevissimamente i riferimenti alla nostra attività attività che vede Roma come centro delle nostre attenzioni
In particolare nelle attività rette e qui un piccolo riepilogo di dove siamo in costiamo facendo molte di queste cose
Con più si omette profondità saranno riprese dall'intervento dell'assessore Montino che quell'artificio di tutti questi
Grandi cambiamenti in questo momento sta interessando le reti di Roma e che vedono in alcuni casi Acea lascia come attore
Le reti idriche siamo prossimi nel giro di un paio d'anni prevedere pianificazione dalla completa
Realizzazione di tutte le reti Idro sanitari che permettano la totale depurazione dei sistema fognario di Roma questo è un record assoluto non solo del nostro Paese gli ultimi calcoli davano in circa sessanta mila
I cittadini di Roma che a loro condizioni idrico Gerico sanitarie non totalmente a norma si tratta nella maggior parte dei casi come immaginati delle zone di nuovo organizzazione delle così dette borgate in particolare
Dovute all'afflusso di anche di extracomunitari l'anno scorso sono state risolte l'ultimo anno sosta risolti circa venti mila di questi casi ne residuano quaranta mila quindi i numeri sono veramente in poi sono sempre importanti perché fino a quando c'era una persona non saremo soddisfatti però se pensiamo alla dimensione di Roma e all'inurbamento anche recenti di queste forme di non non regolari certamente di residenze è un risultato straordinario abbiamo già la struttura di depuratori
Che possono accogliere tutti i reflui si tratta di completare due adduttrici principali e poi Roma veramente il G ventiquattro mesi ha risolto questo problema che è un problema
Adesso che abbiamo la fortuna come Acea di guardare anche fuori i confini nazionali è un problema molto importante all'interno confini nazionali è inutile ricordare che il Sud ha problemi gravissimi ricordiamo che la città di Milano non ha nessuna forma di depurazione venire all'anno zero
Ricordiamo che il problema del trattamento delle acque anche della qualità dell'acqua potabile rilevante in un Paese come gli Stati Uniti d'America quindi il problema dell'acqua il problema del trattamento l'acqua un problema mondiale Ascea sia per quello che sta dalla sua storia che va indietro a Romani non è certo merito di nessuno
Di nuovo i in questo momento averlo raggiunto è una delle dieci aziende oggi più avanzate al mondo e quindi è un'azienda che a a cuore la città di Roma perché qui è nata e qui deve completare
Questo questa attività
La T e le reti elettriche le le Grazie sono ancora un problema serio a Roma
La nazionalizzazione del sessantadue ha lasciato il centro storico particolare a macchia di leopardo lei nel ha resistito strenuamente prima del Bersani anche dopo il Bersani a raggiungere la integrazione adesso integrazione diventa obbligatoria
Tramite arbitrato quindi si dovrà arrivare a d'avere l'integrazione delle reti elettriche sotto l'ascella per tutta la città di Roma intorno marzo del due mila e uno si poteva fare prima
Ci sarebbero stati meno di servizi migliori costi minori problemi non si è voluto fare adesso per fortuna la legge lo impone e quindi si realizzerà
Illuminazione pubblica credo che ci sia molto da fare ancora alla nostra città complessa abbiamo il parco di illuminazioni lumino tecnico più ampio di Italia uno impianti del mondo oltre centoquaranta mila punti luce
Presiedono cinque mila strade ancora del luminare e questo è un suggerimento che anni l'approssimarsi della bilancio della della della approvazione del bilancio per l'anno prossimo a cui Roma ci permettiamo di sottolineare
Si tratta si tratta di di situazioni molto variegate nella prima circoscrizione ce ne sono venti evidentemente sono dei piccoli tratti di strada
Ancora residuali in tutte le zone di nuova edificazione zone periferiche mi hanno un problema serio questo è un problema che crediamo nei prossimi anni il Comune di Roma vorrà affrontare dovrà affrontare perché portare illuminazione vuol dire portare sicurezza vuol dire portare qualità della vita i sono tanti soldi però in un programma quinquennale decennale
Credo che dovrà essere totalmente risolto il sottosuolo
Sotto sono diventato un luogo molto frequentato prima c'era un po'poche aziende pochi Monopoli alzi Monopoli
Vanno a sparire e quindi tutti vogliono scavare mettere in generale fibra ottica in futuro la liberalizzazione potrà permettere anche settore gas addirittura un certo giorno settore elettrico e qui siamo prossimi al varo di una società pubblico-privata con gli imprenditori romani gol movimento cooperativo che si occuperà di bonificare le gallerie esistenti oltre ottanta chilometri nel suo nel centro storico che Monti siano stati più lungimiranti
Di alcune amministrazioni del dopoguerra
E oggi si raffronta la bonifica di queste gallerie si realizzano tramite una piccola tassa che è stata inserita nelle nuove edificazioni la realizzazione di cunicoli intelligenti cavidotti e quant'altro necessario e la società che nascerà sarà una società che autofinanzierà questo tipo di investimenti con un canoni di accesso differenziato a seconda della ricchezza
Del contenuto le varie reti la fibra ottica porta delle cose più preziose rispetto all'acqua o l'energia elettrica e quindi avrà un costo superiore ma sarà totalmente autofinanziata
Il cosa cosa residua ma io credo che sia importantissimo sottolineare che adesso che si va verso un'ulteriore liberalizzazione ulteriore progetto di telefonia mobile in Italia come nel resto d'Europa il problema del Piano regolatore delle antenne
Il comune lo sta affrontando un piano regolatore deve tutelare la la salute di noi cittadini questo senza dubbio alcuno non deve dare delle precostituite posizioni di privilegio a chi c'era già dei permettere anzi l'allargamento della concorrenza e tutto questo ha fatto con la massima attenzione al cittadino ma anche con la massima rapidità perché altrimenti il fatto di non portare dei collegamenti in particolare il fatto di non portare l'UMTS che sarà la vera accelerazione dell'uso di internet previsto essere all'accelerazione deluso l'internet nel nostro Paese sarebbe dare un ritardo gravissimo alla economia alla qualità del lavoro la qualità del servizio nel nella nostra attività
Ultimo riferimento ai cittadini i cittadini che vivono appunto che noi chiamiamo società che noi serviamo nelle reti la cura del cittadino come elemento essenziale
Come ho già richiamato possiamo dire che curiamo quest'anno pure un po'di più cinquecento cittadini perché l'occupazione di Acea
è finalmente tornata a crescere finalmente dopo i dimagrimento i necessari
E quindi a fine anno l'azienda supererà le quattro mila entità avevamo raggiunto il livello tre mila cinquecento questo nasce però dall'uovo attività ti dà come la cartografia attività come la telefonia attività come le gestioni museali che abbiamo in parallelo attivato hanno ridato forza all'occupazione cosa che non può che prenderci soddisfatti l'altro aspetto ci interessa dire sulla qualità l'indice di soddisfazione del cittadino nel a propri con la parentesi gli indici di soddisfazione che registriamo
Dei dossi servizi sono in continua crescita non è mai abbastanza e vogliamo fare meglio però posso testimoniare che la attenzione la qualità la un'attenzione anche in pretura le sta ulteriormente migliorando anche il servizio al ma quando mi feriva soddisfazione mi immaginavo anche qualcosa di più nuovo stiamo lavorando a fare in modo che questa città in questa città non si debba necessariamente prende la macchina per andare a fare alcune attività necessario obbligatorie pagamenti
Piuttosto che accessi a fonti informatiche anche qui in collaborazione con il Comune di Roma stiamo lavorando a tutta una serie di accessi di pagamenti di tassi di pagamenti di bollette per quanto ci riguarda che permettono dando a chi lo vorrà fare con l'uso di compiute con l'uso di di internet e di fare in modo di muoversi di meno di una città meno
Quindi anche trafficata meno inquinate un accesso più diretto ai servizi principali e quindi questo è un aspetto
Grazie a te Paolo ora tenendo conto che pressoché tutti gli interventi e le persone che devono intervenire sono presenti io ringrazio vanno anche perché è stato negli undici minuti e credo che ognuno
Di cui dovrà fare uno sforzo per risparmiare uno due minuti mi scuso con voi ma abbiamo un tasso di presenza molto alto
Prego dottor Andrea Zanzotto
Grazie assessore io sicuramente però risparmiare qualche minuto
Porte saluti così come anticipato dal Presidente va che ha impegnato in queste ore
Con il Primo Ministro cinese che in Confindustria con una delegazione governativa
Io sono qui in rappresentanza dell'Unione industriali e quindi come tale da loro così una visione globale di quello che il problema del del piano regolatore che c'è stato sottoposto tra l'altro so che tre relatori successivi c'è anche Paolo Buzzetti il quale meglio di me
Per la specificità dell'associazione che presiede scenderà nei termini tecnici
Il dottor Cuccia ha fatto un esempio poco fa riguardo a l'utilizzo di questa cartografia digitale
E devo dire che mi è venuta in mente un episodio che credo sia significativo però per quello che ho niente stavamo di cui stiamo parlando adesso
Poche se pochi mesi fa come giovani imprenditori di Roma abbiamo fatto una missione a Lisbona
A trovare i nostri colleghi
Di Lisbona e loro ci hanno fatto visitare
Un polo tecnologico il TAR Spark
Che esiste lì già da vari anni in pieno sviluppo e guarda caso all'interno di questo tabù sbarca c'era una società che faceva cartografia digitale
Perché porto questo esempio ci sono due considerazioni da fare ovviamente i tempi perché il fatto di poter aver visitato Dever visitato materialmente un polo tecnologico esistente in fase di sviluppo sta a significare che
Probabilmente nuovi abbiamo avuto in passato forse abbiamo ancora una serie di vincoli che mi auguro anche con questo Piano regolatore venga in qualche modo superato che poi non permette la realizzazione di opere interim PD direi economici voi sapete perfettamente che il Polo tecnologico progettato e ideato credo quasi una quindicina d'anni fa è oggi in fase di realizzazione
Quando che fa serializzazione voglio dire che fisicamente non c'è ancora una struttura dove poter entrare
Il fatto che Lisbona o altre città abbiano realizzato probabilmente in tempi più più così diciamo Brevi questo tipo di opere ci deve far pensare anche perché come sapete la competizione ormai livello internazionale avviene tra città
Oltre a territori di città e quindi questo è un fattore competitivo molto importante
Tra le altre cose io colletto nella nella presentazione del piano regolatore
I vari obiettivi di tipo politico economico culturale e sociale che questo piano vuole raggiungere sono tutti
Ma oltremodo condivisibili in maniera particolare
Credo che un obiettivo che è quello politico di una ridisegno del ruolo di Roma come capitale a mio avviso potrebbe pieno titolo entrare anche nell'altro obiettivo indicato dei quattro cioè quello di tipo economico perché dico questo perché credo
Come come imprenditori di questa città che il nuovo ordinamento che questa città si dovrà dare in tempi brevi è un un assetto di tipo non solo politico ma anche economico Roma è una delle pochissime capitali a non avere un ordinamento suo
Diciamo particolare rispetto alle altre città e questo è un grave handicap in termini di potenziale sviluppo della città e quindi lo considera e non solo l'obiettivo politico ma anche economico assolutamente economico
Quasi oserei definirlo una infrastruttura rara come vengono loro come gli economisti usano dire quando si è di fronte a delle infrastrutture che sono degli attivato economici c'è un qualche cosa che è in grado una volta fatto l'investimento di sviluppare economia di sviluppare sviluppo scusate il gioco di parole e credo che il nuovo ordinamento di Roma qualunque esso sia poi dall'area metropolitana distretto federale perché su questo voi sapete che ci sono varie ipotesi
è assolutamente un attivatore economico almeno io così ritengo per scendere un pochino più nello specifico
Voi sapete perfettamente che il il il vecchio piano regolatore era figlio del del sessantadue sostanzialmente un piano abbastanza vecchio all'epoca probabilmente eccessivamente vincolistico tanto che ha permesso
Permesso lo virgoletta ovviamente come termine un abusivismo in quanto molto spesso quando si carica di vincoli una determinata attività una devono avere una determinata area questa trova delle strade ahimè in questo caso di abusivismo per realizzare comunque i le proprie le proprie opere probabilmente e credo che questo piano stia andando in quella direzione avere delle regole
Un pochino mille diciamo minore in termini di numero e anche più semplificate potrebbe consentire anzi consentirà mi auguro un controllo più reale sul territorio e quindi l'eliminazione
Questo è l'augurio dell'abusivismo come fenomeno cosa che tra l'altro mi sembra negli ultimi anni sia notevolmente diminuito a favore invece di una programmazione molto più o diciamo regolare probabilmente c'è ancora da fare qualche cosa in più mi viene in mente
Il fatto che per esempio il il Regolamento edilizio sia del trentacinque se non vado
Siamo se non sbaglio data e forse anche quella un qualche cosa che dovrebbe essere riviste semplificato rispetto a quelle a quell'epoca così come un altro suggerimento
Che milioni di esternare in questa in quest'ambito e quello di pensare in qualche modo cucciolo stava così tracciando o una sorta di piano regolatore tecnologico perché
Voglio dire interessante mi quello di cui stiamo discutendo non vorrei magari che in una città riqualificata riammodernato a trovassimo sui tetti delle città ancora le migliaia di antenne
Che caratterizzano i cieli di Roma perché magari manca un piano che in qualche modo regolamenti anche gli aspetti tecnologici adesso faccio l'esempio dell'antenna che forse più visibile ma se ne potrebbero fare altri
Il concetto del pianificare facendo che
Diciamo contenuto nei documenti mi sembra uno degli strumenti assolutamente più utili da utilizzare anche nel futuro perché le città vivono e si trasformano in in maniera continuativa ipotizzare di fare un qualche cosa che resti fissa e mobile per anni credo illusorio mentre un discorso di pianificazione
Mentre si fanno le cose la trovo sicuramente più adatto ai tempi chiede che viviamo per concludere un accenno alla alle alle tante città che Roma contiene
Perché poi ovviamente si fa alla a uno dei dei profili dell'ordinamento dei nuovi ordinamenti dell'ordinamento che la città si dovrà dare parlo della Re metropolitane quindi della trasformazione delle circoscrizioni in comuni
Questo sicuramente potrebbe essere un aspetto positivo sollevo solamente l'osservazione quindi il la la l'esigenza da parte di chi fa impresa
Che questa creazione di un nuovo livello diciamo governativo locale come possono essere le l'ex circoscrizione trasformati municipi non diventi un ulteriori rivela amministrativo che vada a complicare la vita di chi svolge attività ogni artigianali e imprenditoriali questo sta a significare che lì dove è possibile anche in temi in temi come questi molto importanti per lo sviluppo delle città occorre creare degli strumenti che siano dalla conferenza di servizi a
Diciamo luoghi dove si riesca a superare i livelli di di competenza che ci sono sul territorio e visto che
Ormai si sta andando verso questa direzione dei non dei diciamo dei municipi ex circoscrizioni è un così in campanello con una serie d'allarme detenzione che vorrei sottolineare proprio per evitare un ulteriore diciamo segmentazione delle competenze dei poteri che non facilita la realizzazione di attività di sviluppo
Questo perché concludo davvero il tempo è un fattore assolutamente essenziale e strategico l'ho detto anche prima il dottore della Presidenza del Consiglio dei ministri che a Prato
Come primo in prima persona ritengo che l'esempio che gli ho fatto anche se molto
Direi semplice del Tago Spark di Lisbona ci sia da monito il tempo è un fattore essenziale grazie
Grazie al dottor Martone sto cercando di conciliare le esigenze anche di alcune persone ha chiesto la parola adesso Amedeo Schiattarella presidente dell'ordine degli architetti
Grazie buonasera che la mia riflessione spero sia molto breve anche perché è un po'una riflessione a caldo una riflessione diciamo a prima botta abbiamo riso del materiale e l'altro giorno abbiamo cominciato a fare qualche prima valutazione molto sommaria d'altra parte debbo dire che non è che il tempo ci manchino e pensiamo che i prossimi saranno caratterizzati da una grossa attenzione di tutti quanti noi a questo tema che diventerà uno dei temi fondamentali rappresenta un po'la prospettiva
De de dei prossimi anni quindi vedrà impegnati tutti quanti i vari soggetti a esaminare meglio il materiale che ci viene fornita da mia valutazione dare contributi di riflessioni attente
Questo percorso appesa a un percorso che naturalmente piuttosto lungo per arrivare questo PRG
E noi sappiamo che presa un lungo processo di revisione che il Comune ha in qualche modo attraversato che è passato attraverso la variante di salvaguardia la variante di reiterazione reiterazione di servizi il piano di assetto generale il comune S il poster a novantacinque il Piano delle certezze varianti viario di viabilità orientare tutta una serie di atti che in qualche modo hanno in qualche già diciamo costruito una logica che si avvicinava a voi a questa proposta che oggi ci troviamo davanti per i contenuti strategici per la revisione del piano sono quelli che in poco usciamo tutti tema ambientale mobilità su ferro il tema delle dei sistemi insediativi dei tre città la città storica città consolidata la città in trasformazione
A questi si affianca una serie di altri concetti che in qualche modo sembra emergere come come i concetti base la prospettiva dell'articolazione metropolitane decentramento delle municipalità
La riqualificazione urbana diffusa e localizzata con il Proust la rete dei beni sono storici la rete ecologica le centralità strategica le micro città il tema delle centralità Luca
Il piano per tessuti anziché per zone il Progetto Urban ecco su tutti i temi che in qualche modo finta restano cito le sembrano pieni di di Prosperini di di di di di di promesse piene di di attenzione di come dire di prospettive i molto ricche di
Molto ricca
Qualche qualche perplessità si qualche perché preoccupazione naturalmente la in questo momento sembra sembra comunque essere
Abbastanza presente una prima perplessità e quella che riguarda i tempi
Non sappiamo ripiano certezze è stato praticamente ormai da due anni ma nel mezzo
Noi questi documenti che non c'abbiamo sono i primi il documenti che vengono definiti prima bozza del nuovo piano
Ora trattiamo anche quali saranno i provini procedimento di procedimenti successive procedure successivo cioè le fasi successive all'inizio del due mila uno questa bozza sarà completata definitivamente si sarà quindi una seconda bozza che verrà presentato in una grande assemblea fu poi si arriverà ad elaborare il piano che verrà adottato in Giunta e poi successivamente in Consiglio
Dove avverrà il confronto politico ora la domanda che ci poniamo è
L'adozione in Consiglio avverrà prima delle nuove elezioni amministrative
è una domanda abbastanza importante perché se questo non accade allora la nuova legge regionale ci imporrà invece l'applicazione delle nuove norme
Quindi saremo obbligati a rivedere tutto quanto oppure c'è una deroga per Roma
Questo è naturalmente un un tema fondamentale professionisti sono molto preoccupati che di trovarsi davanti a un quadro di programmazione certa
La seconda preoccupa e preoccupazione è quella che riguarda invece
Il tema del del dimensionamento noi sappiamo che diciamo nella seconda fase che già comunque iniziata si affronteranno i temi della città e della trasformazione della città spendere già citata trasformazione alla città storica
Ora sui dati ad un ridimensionamento ne vogliamo capire qualcosa di più naturalmente perché e nelle tabelle che abbiamo visto abbiamo visto che è stato operato un ampio trasferimento dispetto residuo di piano
Quali saranno le nuove localizzazioni voglio dire in base a quali principi vogliamo capirne qualcosa di più
Quale sarà poi anche e come si procede per la valutazione la solvibilità economica del piano ecco tutti i temi ai quali naturalmente vogliamo diciamo avere risposte magari vogliamo trovarli insieme agli altri
Una piccola Mariko naturalmente
Noi conosciamo da anni anche diciamo l'abbiamo discusso più volte quelli che sono enunciazioni di principio che hanno in qualche modo orientato a questo questa bozza di piano di oggi che abbiamo la e debbo dire che su questi principi abbiamo in generale grande attenzione anche un generale consenso ecco avremmo preferito un metodo partecipativo più più intenso
In realtà
No avremmo preferito che ci fosse un documento di indirizzi e poi diciamo un sistema di consultazione più più diffuse la possibilità quindi di partecipare come soggetto tra gli altri soggetti alla definizione di alcune riflessioni comuni prima di arrivare a questa frase lo fa rima adesso non c'è preoccupazione però un piccolo rammarico perché probabilmente questa procedura sarebbe stata forse per noi migliori
C'è comunque un elemento che io voglio sottolineare che è un elemento di larga positività
E cioè che noi
Crediamo di intravedere perlomeno nelle nei documenti così come ce l'abbiamo debbo dire che non ci riserviamo naturalmente di di dire qualcosa di più nel momento anche in cui avremo le norme un piano né un piano possiamo giudicare o sulla base semplicemente perito ortografia dobbiamo capire qualcosa di più in base proprio al o non normativa che ci verrà presentata ecco però vediamo intravediamo la possibilità di un nuovo spazio per la qualità in architettura
Questo è un tema che è particolarmente caro tutta quanta la nostra categoria
Speriamo che diciamo a fronte diciamo di questa strategia che vede le nuove centralità i il diciamo nuovi identità questi nuovi municipi queste mille città del l'Inter con Roma che il Comune voglia adottare metodo del concorso di architettura
Metodi con cui del concorso di architettura
Che potrà addirittura fondare su procedure completamente innovative
Penso al fatto che per esempio questa nuove centralità porranno sicuramente un problema importante di rapporto con anche con le identità locali con i cittadini e quindi la necessità di parte di ricorrere a sistemi di architettura partecipata ai rapporti con i workshop quindi probabilmente bisogna mettere a Lucca appunto nuove procedure
Noi su questo siamo nel profondamente disponibili
Il quindi siamo disponibili a dare una mano a un contributo
Tra l'altro credo anche che in questo quadro probabilmente
Ci sarà una maggiore difesa dell'valore dell'architettura della memoria dell'architettura della città
Se noi pensiamo ai recenti casi di distruzione di alcuni elementi diciamo importanti la città articola Vanzina furba Nick oppure il ventilato per la ventilata vendita al Foro Italico credo che in questo quadro non ci debba essere più spazio per operazioni di questo genere cioè io ritengo che il caso fuori tardivo in questo quadro probabilmente diventerà inammissibile
Grazie Amedeo solo per che non si
Non nascano troppe leggende metropolitane
Da questa conferenza alcune va bene ma con troppe dunque la previsione cerchi da presidente del consiglio comunale che il a la delibera
Per il nuovo piano regolatore come valutata dalle circoscrizioni esaminata dalle commissioni consiliari approdi in Aula entro la fine di quest'anno questo è il nostro prodotto programma mi pare che siamo nel Duemila non nel due mila e quindi
Ufficiali posso dire ufficialmente che il capogruppo no no
Va bene
Va bene quanto alle contro controdeduzioni sul Piave certezze ragione ricordando l'esame è stato lungo sono già state inoltrate agli organi di vigilanza la settimana prossima saranno decise dalla Giunta e poi avviate in Consiglio
Su tutto il resto discuteremo ancora
Chiederei a Paolo Berdini se vuole intervenire adesso e poi dal professor Alberto Clementi
Di prepararsi
Io ringrazio l'assessore Cecchini perché siamo davvero di fronte a un atto importante
Insomma a Roma inizia questo secolo presentando il nuovo piano regolatore un atto molto importante molto impegnativo
è un atto che deve coinvolgere tutta la città io ricordo che le prime due conferenze urbanistiche nel sono stata una grande occasione per delineare grandi orizzonti in questa città la stessa terza conferenza urbanistica nonostante insomma un tono meno progettuale delle prime due
Fu comunque elemento di grande dibattito partecipazione non siamo ancora alla quarta conferenza e urbanistica ma mi pare che le cose che diceva Schiattarella confermate adesso da da cecchini indicano che c'è un percorso in cui finalmente potrà discutere parlare
Il ragionare insieme a nuovi tecnici noi addetti ai lavori cosiddetti anche la città intera insomma
In sintesi l'urbanistica può rappresentare ancora un solido strumento per avviare partecipazione per aumentare consapevolezza verrà per far sì che ci sia identificazione tra cittadini e città perché la città dimentichi tutti molto più importante poi questo passaggio
Cito appena i due interventi che mi hanno preceduto il dottor Cuccia del presidente dei giovani industriali insomma dobbiamo ragionare ma si tutti insieme
Su quale sarà il futuro di questa città che che insomma nel bene e nel male reagisce alla perdita di funzioni del della città capitale e si pone nella competizione
Tra alle grandi città
Anche la recente legge sul governo del territorio della regione Lazio apposto coerentemente questo problema della partecipazione
Questo interrogativo insomma questo questo far diventare tutti la città
Sapete che abbiamo stabilito che ci sia un documento preliminare di Indirizzo per i nuovi piani che questo documento preliminare venga discusso come una città con i cittadini sia elemento appunto di dibattito che ci siano conferenze di pianificazione che che che insomma tengano conto dei differenti ruoli ai livelli delle amministrazioni mi pare che questa mattina i due interventi degli assessori
Sovraordinati dal punto di vista territoriali siano stati chiarissimi da questo punto di vista mi sembra legittimi nel senso che tutti devono contribuire alla alla scelte alle scelte di Roma
Quindi anche qua promulghiamo Democrazia e partecipazione permettetemi una parente sia appena qualche giorno fa credo più di una settimana ma un gruppo di di famosissimo Cisa
Che sapete sono sono note agli studiosi amministrativi ha fatto un convegno proprio sulla sul sul ragionamento da svolto dalla dalla legge urbanistica regionale ebbe professor Picozza ha fatto un intervento secondo me di grandissimo livello spero che verrà al più presto pubblicato perché Picozza fatto questo ragione che condivido tutto lui dice in questi anni dal novantaquattro in poi
è andata avanti un processo
Di sussidiarietà verticale nel senso che veramente ormai le istituzioni dialogano non c'è più la sovraordinazione o la subordinazione intravede dalla da tutte e due le parti
Lui diceva che il tema del prossimo futuro è quello della sussidiarietà orizzontale cioè della partecipazione lui dice se continuiamo a far giù mare sulla città esclusivamente agli addetti ai lavori non raggiungiamo l'essenza della democrazia che invece Luigi scelta bravo giurista
Essere scritta nella Carta costituzionale eccetera eccetera
Diceva altresì piccozza che è ora di chiudere la stagione delle deroghe perché altrimenti finisce la fase partecipativa cioè se si va avanti con deroga sul vero caso ovvero eroga finisce perché nessuno sa nulla
Dopo che nasce una città che non si sa bene da chi vende
Io credo che questo stesso concetto abbia fatto bene Guido Alborghetti a metterlo come come veramente pilastro
Della riforma parlamentare
E spero che questa riforma parlamentare possano dare finalmente avanti
Io non posso negare che ci siano stati alcuni alcune persone peraltro molto autorevoli dal punto di vista culturale dal punto di vista anche del ruolo
Molti anche presenti nella nella nella nell'urbanistica romana che si siano battuti strenuamente
Contro la legge regionale sul governo del territorio
Devo far rilevare contemporaneamente un inciso che se le prime tre conferenze urbanistiche del comune di Roma sono state accompagnata da un dibattito vastissimo della città in cui tutti i giornali hanno quotidianamente insomma ha statuito che c'era un passaggio fondamentale nella vita della città come avete visto dalla stampa
Non foss'altro che per oggi insomma nei giorni precedenti era la stessa situazione
Non c'è stata questa cosa in questo periodo devo dunque
Devo dunque affermare non credo di fare una forzatura
Che insomma molta acqua è passata che non c'è questa accettazione forse di un modello partecipativo cioè una in una discussione ampia fino in fondo
Ma come dire forse forse sta sta facendosi strada una una concezione di decisionismo con con scarso livello di democrazia mi permetto di dire questo io credo che dobbiamo recuperare ragione ragione Kiko
Io dopo sapete questo lunghissime né in concreto che ho pubblicato delle cose straordinaria che ha fatto in questi sette anni l'amministrazione comunale debbo fare una piccola un piccolo aggiornamento un piccolo inciso perché da dicembre è questo questione caldissimo luglio
Molte straordinarie cose sono avvenute molti di voi avevano hanno visto i nuovi musei Capitolini una straordinaria terrazza è stata aperta la villa dei Quintili
San Pietro Bracciano è una realtà soprattutto la connessione tra questa per questa nuova infrastruttura nella metro il prolungamento moderno Tripolina credo che sia un elemento insomma che ci fa toccare con mano una città che finalmente entra in Europa che non è lo strappa rese che siamo abituati
Però appunto mi chiedo ricollegandomi al ragionamento che facevo prima come mai queste queste cose così straordinaria insieme a tutte quelle fatte precedentemente non riescono a fare cultura non riescono a
Far diventare questa città veramente convinta che si sia presa la strada giusta
Perché quello che avveniva appunto vent'anni fa quando un sindaco Marga Anna
Neofita dell'urbanistica più storico dell'arte urbanista lancio a questa grande idea del del Parco dei Fori che finalmente vediamo sotto gli occhi
Aveva tracciato una breccia nella città c'era qualche cosa che più mi dieci colpiva tutti sì ma non solo tutti quelli addetti ai lavori ma tutta la città nel dire che c'era un futuro possibile che c'era una città più bella dietro
Io credo lo sapete
Qui sono fuori dal coro ma insomma uno poi correntemente deve andare avanti io credo che questo sia il frutto amaro perché mitica fasce è questo il tarlo
Che ero su un patrimonio straordinario di cultura di sintonia con la città ormai si decide giorno per giorno
Chi sta dentro sta dentro e chi sta fuori sta fuori
Non c'è mai una motivazione no coerenza in generale non ci sono mai dei parametri fissi qualche volta mi venne in qualche volta mamma
Insomma pianificar facendo è stata una prassi che ha deciso senza la città dopo sette anni nove possiamo dire che questo non lo dico sicuramente io
Che la forbice tra centro e periferia e aumenta in maniera vertiginosa noi abbiamo il centro storico straordinario dopo gli interventi bellissimi fatti per il Giubileo
Noi abbiamo una periferia più lontana dal punto di vista della qualità non ditemi che questo è colpa del Piano regolatore son cose conosce cioè no c'è qualche cosa che non va
Io lo dicevano ultimissima
Uscita pubblica che ho avuto la presentazione di questa piccola cosa
Insomma quando agli operatori di via Veneto che sono un pezzo fondamentale dell'economia romana badate io no non sostengo che questo non significa decidono di aumentare la loro superficie di vendita attraverso piccoli Gazzè Bini che vedete adesso su via Veneto
Lo fanno in tre mesi
Il centro d'accoglienza ex FS che sta Ponte Casilino su cui Luigi Di Liegro se battuto credo che dodici anni sta ancora lì
Come mai allora su certe cose si cammina come il vento certe altre stanno ferme perché manca la cornice quello che sostengo io perché non c'è un'idea condivisa di questa città perché non abbiamo fatto capire
Che dietro questa serie interminabili di di interventi del pianificar facendo cinquantadue milioni di metri cubi mica tanto pochi
Non c'è nulla non c'è l'idea di una città che diventa più straordinarie a c'è una città che diventa straordinario per parti
Chi vince la la la tombola dell'intervento magari migliorerà perché non dirlo largo Chigi chissà quant'altre piazze quante altri pezzi della periferia non sono trovato nemmeno questo
Ma non c'è l'idea della città
Ma questa prassi del pianificar facendo qualcuno ha voluto anche fornire una
Una generale cornice teorica
Abbiamo così scoperto che esistono tre strade dell'urbanistica io le cito soltanto per titoli perché altrimenti porteremo troppo tempo
C'è la strada milanesi Cuéllar che dice di conoscere un po'tutti credo l'ultimo documento di Milano basta col piano
Si ragiona per progetto per progetto anzi
Se il progetto che viene presentato è invariante rispetto al piano si assume il Progetto come automatica variante al Piano cioè proprio è un altro brano altrui bisonte
Culturale capite bene lo stesso Picozza uscito per la terza volta aveva detto in questo si pone oggettivamente al di fuori del dettato costituzionale ma questo io non non voglio entrare nel merito la seconda linea che viene tratteggiata da teorici a quella riformista quella dice cioè insomma si colloca modernamente con tutti gli aggettivi straordinari che possiamo immaginarla terze quella anche qua permette la battuta Trina ricevuta coloro si dice in questa questa teoria che pensano ancora che l'esproprio sia l'ombelico del mondo
Io su questo vorrei dire
Una parola un po'
Ultimativa nel senso che forse è sfuggita in molti che con la sentenza centosettantanove dello scorso anno la Corte costituzionale ha finalmente messo una pietra tombale al problema dell'esproprio questa città in questo in questo in questo stato
Era una proposta che appunto un un piccolo gruppo di persone tra cui ero presente anch'io
Aveva proposto al Parlamento quello di dire cioè che si possono mettere tutti i vincoli preordinata all'esproprio che si vuole in un piano regolatore che questo fa parte come dire delle prerogative pubbliche
Il proprietario diritto dopo cinque anni dicevamo allora a vedi IRR ristorato il appunto la sua proprietà nolo diciannove novantadue sapete che la discussione del Parlamento sta ancora andando avanti finalmente l'ha detto la corte Cosima allora chi parla ancora dei ripiani fattive spoglio non lo so se se questo sia vero
So sicuramente che molte persone che criticavano e criticano ancora tutto l'impianto
Della nostra legge hanno fatto piani
Non so se li fanno ancora adesso che spalmava no centinaia e centinaia di attori di di esproprio spero che siano pentiti io non ho mai fatto un piano regolatore mi abbia un metro quadro l'esproprio se non per alcune strade
Spero che anche queste si possono ancora espropriare che non sia una bestemmia che lo Stato possa fare un'autostrada ma insomma io credo che sia finita l'epoca se mai ci fosse stata in questo Paese dell'esproprio come strumento d'intervento
Mi permetto allora questo molto di citare Vezio De Lucia perché forse ha ragione pianifica facendo assomiglia un po'più alla strada milanese piuttosto che è una linea riformista vera
Perché dico questo faccio anche qua un solo esempio
Quando c'è stata aveva la commissione ha stabilito un po'gli indirizzi per accettare un meno i piani di recupero urbano molti di quei Progetti erano in contraddizione palese
Con il Piano delle certezze più volte citato qui adottato dall'amministrazione comunale appena un anno prima allora persone che insomma
Avevano a cuore
Ma la coerenza degli atti hanno sollevato questo problema
Il problema è stato risolto dicendo che sul piano certezze si va in variante è un po'quello che dice mi allarma e permette anche questa è una forzatura ma noia vede che per per argomentare meglio ci vorrebbe del tempo console quello che dice a Mila no se il progetto va in variante si cambia lo strumento che qualche problema ci
Perché non si può perde non occasione di sviluppo eccetera eccetera così
Le cose si fanno con le regole e allora io mi permetto di aggiornare un po'questa questa questa cornice
No Cecchi sento permeata da ideologismo fuori fuori fuori storia fuori tempo nel dire che la divisione non entra tra chi vuole l'esproprio chi è riformista la divisione chi pensa che in questo Paese ancora il pubblico possa svolgere un ruolo e chi pensa che invece in questo ruolo ormai de da mettere in soffitta io ho capito che bisogna che il pubblico nei limiti rigorosi
Nel suo intervento quindi senza intromettersi in cose sia rigorosamente appunto obbligato a dire qual è la sua sulle città
Rimanendo appunto nell'ambito dei propri simili limiti
Ma vengo al tema perché si è voluta convocare una Conferenza urbanistica quindi ricollocare l'urbanistica romana e non si hanno anche a me di pianificazione dunque siamo siamo a un passaggio secondo me importante che raccolto da qualsiasi persona appunto critica cioè pianificar facendo finalmente arriva sul binario morto
E c'è l'apertura di un ragionamento diverso c'è finalmente un piano su cui tutti noi compreso il sottoscritto valido che non ho avuto le carte quindi non posso esprimere un giudizio di merito ma tu tutti noi possiamo esprimere un giudizio
Ne prendo atto con favore
E credo che veramente è un'occasione storica che la città
Il grande peso il prestigio di Roma possono riequilibrare il dibattito a livello nazionale questa secondo me è l'occasione mancata in questi anni da Roma
Perché la riforma urbanistica a livello nazionale non va avanti perché non l'abbiamo aiutata Annoni perché non l'aiuta dal Comune capitale che ancora un peso straordinario questo se il Comune capitale avesse rivendicato con la forza dei suoi atti
Che c'è bisogna appunto
Di una legge che rimetta ordine in questo secondo me sarebbe stato strano che prendo atto con favore che Roma lo fa
Lo fa con ritardo perché sono passati perché non dirlo sette anni ha insomma
Dobbiamo essere anche attenti a quello che avviene nel nuovo e quindi credo che questo sia sia importantissimo
Cito un solo punto che è sfuggito io credo questo questo con dei posso permettere di affermarlo nel dibattito odierno su cui Roma può svolgere uno straordinario può
Nel insomma faccio faccio una sintesi un po'tutti gli interventi che sono stati fatti hanno pensato a una come previsto sì sì sto sto chiudendo chiudo meno perché aveva più
Hanno parlato di interventi perequativi gli interventi compensativi eccetera eccetera voi capite bene per chi appunto opera con gli strumenti dell'urbanistica e questi vanno bene per la nuova urbanistica se dobbiamo pensare alla riqualificazione lì non ce ne perequazione né nel trasferimento di nulla in alcuni casi che l'ha detto bene il ministro Bordon oggi c'è bisogno addirittura di una diminuzione del del carico urbanistico alcune zone della città
Allora mi chiedo e vi chiedo rispetto a queste cose
Che cosa può svolgere il Comune siano una pressione formidabile non nel dire che siccome c'è un problema economicistico non c'ho il Bilancio allora io non posso mettere il sogno di una città differente
Ma le il dire che lo Stato deve farsi carico del problema del rinnovo del riuso e della riqualificazione urbana delle nostre città se non lo dice a Roma ma chi lo dice comunello
Di settecento abitanti che magari lo dice non viene preso nemmeno in considerazione
Badate che stamattina il ministro dei lavori pubblici pure assente nella nella persona che punto evocava il ministro non ha detto questo che invece il cuore dei ragionamenti del futuro portante del nell'impresa edilizia nel nostro futuro solo queste però va bene quello che dice Alborghetti ma insomma
Va pure bene che dobbiamo riaffermare che non è solo l'economia che vince non è solo se diamo compensazione cioè se c'è un interesse dello Stato a riqualificare le città io credo che ci sia finisco veramente adesso un telegramma perché appunto non ho ricevuto e mi dispiace perché gli
I documenti del piano dunque non posso esprimere nel merito un un giudizio io dico intatto un auspicio il metodo è quello giusto e l'ho detto prima lo ribadisco
Davvero si può aprire una discussione feconda con la città fa ritornare alla partecipazione di questa città non per allungare i tempi ma per farli diventare condivisi che è un'altra cosa
Il secondo
Qua c'è un modello istituzionale che va definito è chiaro che se noi non non non rimettiamo in sintonia il modello del piano con il modello istituzionale non facciamo detto stamattina
L'assessore Dionisi io credo che abbia ragione ce lo dobbiamo dobbiamo finalmente dare atto alla riforma istituzionale della città metropolitana e della della dello smembramento del Comune di Roma soprattutto allora rispetto a questo solo un quesito come come la mettiamo questa una problematica come la mettiamo con le cinquanta alle oltre cinquanta città di questo bello slogan da della della presentazione Città di Roma con la crisi
Del decentramento che ha portato le cifre le attuali circoscrizioni future mani dal punto più basso della loro credibilità istituzionale democratica questo è un elemento allora le cinquanta città vanno bene se però appunto hanno un'istituzione forte che lo sostiene altrimenti non raggiunge ultimissimo ecco il punto un suggerimento che mi permetto di fare guardate io credo che questa straordinaria operazione compiuta
Per il Giubileo abbia appunto fatto diventare il centro storico di Roma il più bello del mondo non c'è proprio dubbio
Però ventata la forbice con le periferie lo dicevo appunto prima allora io faccio questa proposta modestissima che può essere preso non presa in considerazione ma la faccio il primo gennaio del due mila uno magari non proprio il primo perché siamo distratti da ben altre incombenze magari il due l'amministrazione comunale dovrebbe proclamare l'anno delle periferie allora c'è stato un anno del Giubileo riguarda veloci al nel due mila uno riguarda le periferiche
Perché la contraddizione formidabile che che su cui si si si giocò la prima e la seconda e la terza conferenza urbanistica fu proprio quello cioè se noi non diminuiamo il divario tra il centro e le periferia
E ormai tra queste periferie le periferie dell'aria dell'area metropolitana non raggiungiamo l'obiettivo allora cominciano a pensare a una serie sistematica di interventi di di rinnovo urbano di recupero di nuova edificazione in periferia
E credetemi la fiducia verso la nuova urbanistica aumenterà di molto grazie
Grazie Paolo Berdini la sua proposto la tua proposta di Giubileo delle periferie diciamo ottima è già stata fatta propria molti mesi fatta dal Consiglio comunale che ha discusso il bilancio
Di il piano investimenti del Twiga proprio su questo slogan su quelle indica questa indicazione il Giubileo delle periferie
Ti ringrazio molto la parola adesso al professor Alberto Clementi e poi parlerà Ermete Realacci presidente di Legambiente
Pakistan osservando con attenzione come cambiano le forme del piano urbanistico unitaria
I il Piano regolatore di Roma questo Piano regolatore di Roma nuovo appare essere un banco di prova importante importante per sperimentare innovazioni
Che potranno avere ricadute importanti sul cambiamento delle forme del piano urbanistico tra recepire anche attraverso atti legislativi
Io
Vorrei citare un'immagine che mi ha molto colpito dalle cose che ho visto qui anche io non conoscevo questo piano
Quell'immagine che è una mappa dei progetti in cantiere
La mappa chiamata planning Baidu Inc
Che mi sembra incarnare i beni e il senso di questo piano perlomeno così a me piacerebbe pensare e sulla quale do un giudizio diametralmente opposto rispetto a quello che è stato appena espresso da Berdini che mi ha preceduto
Se è vero come a me sembra vero che questo è un piano che
Suscita libera progettualità
Allora va salutato con favore da tutti quanti credono che il momento che la formazione del nuovo piano regolatore è un momento importante per una società locale che sta guardando al suo futuro e lo fa attraverso una liberazioni progettualità
A cui vengono chiamati tutti certamente gli organi responsabile pianificazione ma poi anche le molte altre energie ne sono presenti in una città in un'area metropolitana
Quella mi sembra
E parlo dal punto di vista di chi studia antichi fa ricerche sulle riforme del piano urbanistico
Che questo modo di pensare il piano un piano fatto di progetti urbani
Candidi romani
A delineare una via oggi che mi sembra innovativa che non si schiaccia sull'esperienza di ciò che sta facendo la giunta Albertini oggi a Milano come documento d'inquadramento strategico al quale ha lavorato Mazza
E che neanche
Ripropone alcuni atteggiamenti
Che a mio avviso hanno mostrato la corda
Di un piano che è fatto di progetti che già pensato fin dall'inizio con un piano chiuso di progetti chiusi che non aspettano altro che di essere attuati
Ci sono alcuni antecedenti interessanti certamente come sempre in questo modo di pensare il piano terza via mi sembra che alcuni antecedenti interessanti vedo qui Bruno Gabrielli in sala
Sono alcune sperimentazioni anche di Bruno Gabrielli in alcuni piani come Piacenza Parma quando è arrivato a definire progetti d'area
Stabilendo anche le regole per le compensazioni per la gestione i trasferimenti in i diritti di edificabilità
Ma qui mi sembra che siamo di fronte a qualcosa di nuovo
Qualcosa di nuovo non solo per la scala delle dimensioni
Per la capacità di suscitare nuove centralità
A me sembra che il nuovo sta nella forma in cui il piano riassume
Da assenso fornisce uno sconto uno sfondo ricorrenze
A un insieme di progetti che sono avvenuti anche prima del piano
Il piano coglie questi oggetti in corsa vi restituisce sullo sfondo di coerenze complessive
Quindi senza quelle ingenuità di chi vuole fare un piano dettando progetti chiusi definiti fin dall'inizio
E senza neanche con la rinuncia al piano urbanistico
Che fa sì che si pensi che il Piano soltanto definire regole e Statuto esistente e la progettualità va volta per volta trattata con gli interessi che emergono al momento in cui emergono che la via di Milano
Dunque
è una scelta coraggiosa a me sembra questa che fa che candida a Roma diventare la città che più di altri Italia sa sperimentando questa forma di affidare progetti urbani un ruolo importante nella costruzione del futuro
Bisogna anche dire che è una prospettiva difficile da governare
Governare per progetti organi difficile dappertutto ed è soprattutto difficile a Roma
Roma che fino a qualche anno fa veniva citata da tutti gli addetti ai lavori come il laboratorio la paralisi del project non si riusciva a fare Progetto Roma
E mi sembra particolarmente meritorio allora avere provato a sbloccare
Questi circoli viziosi che rendevano stordente impossibile a Roma più che in altre città agire per project
Però non c'è dubbio che è difficile
E bisogna non sottovalutare le implicazioni di questa impostazione del piano e io ve ne vorrei parlare non soltanto con riferimento a Roma ma più complessivamente con riferimento a chi voglia sviluppare questa via dell'urbanistica che a me sembra Fertile
Intanto va detto che
I progetti devono essere espressione di quella forma dia amministrazione che raccordi accordi interistituzionali che è la forma giusta verso la quale ci stiamo orientando
Amministrare però accordi vuol dire riconoscere alla progettualità il valore di mutuo apprendimento il valore di una costruzione congiunta
Di risposte ai problemi che non possono vedere qualcuno al chiuso di uffici più o meno tecnici preparare soluzioni per tutti
Quindi funziona bene questo metodo glielo abbiamo messo alla prova in altre situazioni quando il Progetto diventa la via attraverso cui è possibile dare concretezza a quell'amministrazione per accordi
Questo mi sembra
Un tema da approfondire
Ecco i progetti che ho visto lì raccogliere in corsa
Raccogliere e restituire su un quadro di coerenze forse si attendono ancora una fase successiva di ulteriori processualità entro cui possono esprimersi gli altri interessi che che possano gli alti interessi concorrere
Efficacemente alla definizione
Del Progetto
Una seconda osservazione ormai stiamo parlando credo un po'tutti vedevo prima qui baracca e altri
Di progettualità complesse che mettono in gioco non soltanto gli aspetti urbanistici delle trasformazioni
Ma le trasformazioni della città
Da questo punto di vista
Organistica
Bisogna trovare il modo di aprire l'urbanistica alle Politiche per la città
E da questo punto di vista i progetti a cui pensiamo diventano i programmi in un Paese entro cui si riunirà risposte innovative
All'esigenza piccole e medie imprese
Religiose del sistema della distribuzione commerciale
Anche il sistema della mobilità del turismo vanta
Qui vorrei dire che prego il sistema mobilità che sembra essere così importante anche in questo piano tanto diventarono gli schermi direttori che stanno da sfondo qui a Roma come altrove
Non è possibile modi impacciato con i progetti da
Molti di noi stanno pensando da tempo il propagarsi di disegno di Bonnie spazio sul fatto che strutture che Consip costruire Montinari
Dai cantanti Urbani ma poco più complessivamente nuovi modi di funzionari della città
Che dunque non è male pensare che debbano essere pensati in modo più più integrato i progetti da trasformazione che vogliono costruire identità locali
I progetti che vengono dalle opportunità concesse per gli spazi delle reti chi spazi eretiche stanno diventando gli incubatori di una spazialità metropolitana che anche a Roma città ad aver prodigi della storia possono diventare i luoghi della modernizzazione
E il fatto che ci sia Campos Venuti
In questo gruppo di progettazione con questi ruoli mi conforta nel pensare che forse anche qui si è si è data attenta considerazione i problemi di raccordo tra politiche di settore politiche urbanistiche perché in particolare si sia attribuito grande importanza le trasformazioni luoghi associati alle infrastrutture
Ma stavo dicendo ancora di più che raccordo tra politiche di settore attuano organistico oggi viene chiesto un raccordo con le politiche della programmazione allo sviluppo
C'è una schizofrenia tutta italiana oggi è l'innovazione
Che sta portando nuovi in forme di investimento pubblico sul territorio si è parlato molto l'esperienza i fondi strutturali e degli studi di fattibilità autori progettualità complesse che stanno interessando grandi parti del territorio italiano
Si muovono
In realtà senza essere credibilmente
Integrati
Ai piani urbanistici locali
Io qui vedo motivo dalla debolezza dei piani urbanistici locali nostra lamentare il fatto che velisti italiani
Vengano suddetti dire scelte nella pianificazione dello sviluppo che vede concertare sindacati imprenditori parti sociali e società locali lo vedo piuttosto come un campanello d'allarme per la pianificazione urbanistica che se non sa aprirsi
A queste nuove e richieste necessarie forme di integrazione tra programmazione lo sviluppo e le scelte che riguardano trasformazione dello spazio
Avverte scontare
Sa soltanto a gestire vincoli vengono continuamente sovvertito
Allora bisogna superare questa schizofrenia che forse interessa anche il Comune di Roma
Se da una parte c'è qualcuno che sta lavorando vedo Camagni sulla pianificazione strategica sui programmi strategici non so più neanche come chiamarli
Ci siamo inibendo anche l'uso delle parole ma comunque riguarda le intese tra le parti sociali e partì con ogni che la città intorno ai progetti chiave per la competitività della città lo sviluppo delle funzioni
Competitive significa dire sta città beh non mi sembra questo debba procedere su un binario parallelo al piano regolatore di non credo trovare ma sicuramente sarà stato fatto occasioni perché ci sia una un intreccio reciproco tra questi due modi entrambi legittimi guardare al cambiamento dalla città
E concludo
A queste condizioni
E a partire dalle condizioni che ha costruito questo piano
Oggi in Italia
A me sembra che sia possibile dare una risposta ottimistica a quanti richiedono pensa no ritengono opportuno liberarsi del piano urbanistico perché ormai che in discussione eh
Sì è vero o no un piano urbanistico come strumento di governo trasformazioni intanto che si è capito che le trasformazioni di ore sanno passando sempre attraverso altre filiere che non sono quelle del piano ora se il piano speculatore che io ho visto e alle condizioni che sto dicendo
Funziona mi sembra che la risposta migliore per dire che il Piano serve serve a tutti servono soprattutto a quelli che credono che indispensabile piano come metodo di governo di un mutamento
I maligni perciò Albertini democratico trasparente e soprattutto fondato sulla progettualità e non sui vincoli grazie
Schiattarella
No va bene vorrei come è evidente da questa sala in questo caldo luglio non c'è una partecipazione tra città questo dibattito no anche se l'appuntamento importante credo che sia la premessa lo chiedo all'assessore di futuri appuntamenti
Di approfondimento però questo diciamo non credo che sia un deficit organizzativo del momento
Io penso che la più città percepiscono e non è anche di preparazione o di tutte le cose che si sono dette il problema è che l'urbanistica
Viene percepito dai cittadini se parla dei messaggi comprensibili cioè l'urbanistica si percepisce attraverso le ruspe che abbattono le case abusive
Si percepisce altra verso le scelte dei trasporti si percepisce attraverso le piazze che vengono rifatte il dibattito sul piano una cosa troppo esoteriche da addetti ai lavori per permettere una partecipazione cittadina
E tante volte le forme di partecipazione cittadina sono anche fuorviante perché abbiamo posizioni di tutti i tipi a tutte le cose poi ne citerò qualcuna che diventano contraddittori con liste assente con l'idea stessa di miglioramento dalla città
A me interessa in un in un intervento che deve essere breve quindi non può essere organico
Cercare di capire come le cose che siamo venuti capendo di questo processo di costruzione del piano regolatore si incrociano col futuro dalla città parto da una considerazione apparentemente banale ieri
Il il presidente della Camera di commercio di Roma nonché vicepresidente della Confindustria ha fatto un intervento su un un giornale romano
Dicendo che il futuro di Roma e della new economy no
Io mi chiedo che rapporto a questa prospettiva con le cose di cui stiamo parlando
Cioè io ho l'impressione che ho lo dico questo è negativo poi però le cose in positivo e che non siamo ancora troppo condizionati nel discutere queste questioni da un vecchio compromesso da vecchi interessi
Che premevano ed erano anche significativi in un'altra città
E che invece rispetto alla città del futuro hanno un'importanza molto inferiore
Ora qui anche per parlarci con franchezza e penso che Roma a me non interessa molto il discorso sul pianifica finisce facendo non pianificar facendo cioè le trovo esoteriche come considerazioni penso che Roma abbia fatto delle cose molto buone per alcuni aspetti
La lotta contro l'abusivismo anche se una volta che ancora è tutt'altro che vinta
La variante delle certezze Roma tutelato il sessantaquattro per cento il tuo territorio insiste un quarto circa trentadue mila ettari
è diventato parco anche se in questi parchi c'è una pressione abusivo notevolissima che ricorda giudice oltre duecento ettari di lottizzazioni abusive nei parchi romani che non vengono combattute
Forse con la dovuta energia
Ha soprattutto realizzato attraverso la politica delle piazze
In maniera un po'casuale in maniera non sempre
Straordinaria per un'opera di riqualificazione urbana veramente notevole
Badate propone se uno gira per Roma con gli occhi di uno che non non è stato inguaiato dai cantieri di tutti questi anni dalle confusioni eccetera vedo una città veramente diverso
E questa città ha liberato energie e ha liberato prospettive economiche in misura assolutamente superiore a quello che viene normalmente qualificate assolutamente superiore
Da quella che verrà liberata da future lottizzazione di edificazioni faccio un esempio banale faccio anche una proposta qualcuno ha calcolato
Quanto è aumentato il valore immobiliare di Roma
Delle casse il valore di una ricchezza dei cittadini attraverso la realizzazione delle reti dei parchi romani attraverso la riqualificazione delle piazze
Quanto è aumentato il valore degli esercizi commerciali
Che in quelle aree qualificate insistevano e cosa invece rappresenta dal punto di vista per esempio della competizione sulle modalità di commercio
Scegliere questa strada che significa valorizzare i commerci esistenti nel centro rispetto una via di nuove espansioni urbanistiche significa privilegiare i centri commerciali
Perché è chiaro che le cose di cui stiamo parlando significano nuovi centri commerciali e non esercizi commerciali diffuse di qualità legati al tessuto urbano
Su questo come a mio avviso ha fatto delle cose positive e qualche volta anche lacerando sì anche la Legambiente voti Garcia sul golpe in maniera sciocca e inutile
Voglio segnalare una casa che per me è una questione che per me è un'esperienza di vita questa città ha pianto calde lacrime sia stracciati capelli sull'otto
Sulla linea dell'otto io abitando sulla linea dell'otto devo dirvi che certo non l'avrei fatta finire a piazza Argentina l'avrei fatta finire un'altra parte eccetera mah con tutti gli errori che sono stati realizzati la realizzazione delle corsie protette su viale Trastevere e successivamente della linea all'otto entrambe questioni su cui c'è stata una fortissima per l'opposizione ma sta meglio la logica e in qualche caso proteste ha rappresentato un elemento di qualità straordinario per quelle zone
Ve lo dice uno che non dormiva la notte per il rumore e che ha visto dimezzarsi il traffico su viale Trastevere nel giro degli ultimi anni quindi sono state fatte le cose rilevanti troppo spesso scoperte da un chiacchiericcio politico che ha una e che è un costume italiano
Voglio fare un altro esempio apparentemente che c'entra poco col Cosa Nostra non abbiamo l'Italia si è di lacerata per giorni sul disastro è rappresentato dal Capodanno a Roma
In Danimarca
Sono morti o più giovani in un concerto rock
E non hanno neanche interrotto il concerto né quella sera nelle sere successive dobbiamo stare attenti a non calza per valorizzare diciamo quanto di buono da noi facciamo vedo De Masi ne aveva parlato anche qualche volta assieme in nome di una scritto di un succo gastrico impazzito che porta a criticare anche le cose che positive che ne facciamo detto questo e per arrivare a della conclusione traccio molte cose di questa ipotesi di piano piano non convincono proprio
Non convince la vecchia struttura del compromesso scusate se sono brutale oggi Caltagirone che è proprietario del Messaggero se vuole prendere soldi in borsa quota il Messaggero e un portale non quotare sommare edificabili
Quelle quel compromesso che è basata sulla pressione della vecchia economia che era un'economia che era basata su nuove lottizzazioni e nuove espansioni edilizie più che sulle qualificazioni urbane
Più che si investimenti sulla qualità della città è un compromesso che risente troppo dei vecchi equilibri magari sostanziati anche da nuovi acquisizioni editoriali no e poco di un'idea della città che guarda al futuro e questo si vede in tante cose si vede anche in alcuni abusi di cubature inaccettabile
Noi abbiamo sei milioni di metri cubi a Tor Pagnotta due milioni di metri cubi a Torre Spaccata seguire nelle copie quanto Civitavecchia
Molte di queste cubature sono fuori degli assi del ferro attualmente esistenti
Poi rischiano in qualche caso di riprodurre indirettamente dei fenomeni espansione edilizia che faranno pagare alla città dei prezzi salatissimi anche in termini di abusivismo e voglio ricordare che Roma ha speso due mila miliardi
Per risanare l'abusivismo edilizio passato
E che questo non bisogna mai dimenticarlo ricco un po'diciamo fornire servizi all'aria abusive è costato mediamente dieci volte in più che fornì la cittadini che ne regolano la legge la media nazionale credo sia per allacciamenti di fogne acqua eccetera di un milione quattro milioni e mezzo ad abitante la media delle zone abusive
Sedici milioni in qualche area si sono toccati venticinque milioni a Roma
Ora queste eccesso di cubatura a mio avviso va assolutamente tagliato e va soprattutto e qui finisco almeno subordinato fortemente non dico
Alla riqualificazione delle aree esistenti a una Hawa e ma almeno alla effettuazione effettivamente degli astri alla Mahmoud Al all'espansione degli assi di penetrazione sul ferro nella città
La questione del trasporto io so che qui sono in una sede il punto in cui discutono soprattutto gli urbanisti dicono delle cose interessanti
Col vecchio col vecchio sempre giovane Campos Venuti tante volte secondo ammazza dopo altre volte dispose che superò
Diciamo le direttiva nella troppe volte si è trascurato che le tesi i veri poteri di condizionamento rispetto alla qualità della città già nel passato non passavano per la pianificazione urbanistica nel futuro passeranno ancora meno
Perché poi alla fine la firma se Roma sarà una bella città in futuro dipenderà da quanto saprà salvaguardare le sue perché già storiche da quando saprà investire sulla nuova economia Sacco da quanto sopra produrre cultura tutto questo non ha nulla a che vedere con i palazzi Torre Spaccata nulla nulla non c'è nessuno intersezione fra queste due boss e se nel passato ci fossero state delle politiche sul di trasporti rigorose avremmo condizionato perfino l'abusivismo
Se nel passato non fosse stato possibile entrare in macchina privata a Roma perfino l'abusivismo sarebbe stato diverso ebbene la prima condizione elementare che dico è almeno prima di parlare di nuove cubature si facciano gli assi di penetrazione sul ferro
Non si facciano nuove cubature dove sono previsti assegni
Prima si faccia un'assimilazione sul ferro quando ci sono discutiamo
Se non ci sono mozioni discute neanche
Anche perché in questo dire facciamo gli assi su ferro facciamo un po'di strade faccia un po'di raccordi sappiamo così va a finire che le strade qualche strada l'accordo si farà pochi assessori ferrosi gran e questa è la prima cosa è la seconda cosa bisogna rinviare con forza
La questione che la questione che intrecciata con le scelte urbanistiche può portare la città una partecipazione della politica dei trasporti a Roma come sapete non è soltanto la fissazione di un di un di un bando di di un di un branco di risorse Legambiente insiste molto sul fatto che a Roma ci sia un referendum consultivo sui trasporti
Per responsabilizzare i cittadini e per spingere in avanti la politica la città non riteniamo che sia un grave peccato
Che via dei Fori Imperiali non sia ancora pedonalizzata non perché quelle una cosa risolutiva dal punto di vista la politica dei trasporti ma perché quello molto più che il dibattito scusatemi la franchezza
Fra il pianificar facendo o è un elemento simbolico che fa capire qual è l'immagine l'idea di città che abbiamo in futuro
Petroselli aveva detto nella seconda Conference urbanistica che nell'affrontare il problema dei Fori bisognava volare altrove altrimenti si corre il rischio di respirare aria inquinata
Bene io penso che se da questa conferenza urbanistica verrà una scelte delle indicazioni che riguardano non solo le questioni
Urbanistica in senso stretto ma le questioni legate al futuro della città anche il dibattito sul piano regolatore acquisita senso porterà la partecipazione ai cittadini e potrà effettivamente essere un punto di svolta della politica cittadina
Grazie molto mentre per il tuo intervento in particolare per il ruolo di consulente al nano esoterismo che ti segue predicato per il Comune di Roma in urbanistica la parola Lori
Ringrazio assessore l'amministrazione comunale re fa una battuta a Paolo Berdini
Forse il caso di specificare quando si intende il Giubileo delle periferie perché non vorrei fare un Giubileo per l'Olgiata Casal Palocco
Va be'l'anno l'anno straordinari quindi forse opportuno specifica no perché non ho meritino però insomma podi equità
Meriterebbe una lunga premessa perché non faccio naturalmente tra l'altro essendo presente il professor De Masi non mi permetterei di entrare una campo
Sociologico insomma indubbiamente il rapporto tra globalizzazione solitudine investe in pieno
Il vivere soprattutto nelle aree metropolitane di questa contraddizione tra l'essere parte di un un mondo sempre più tra virgolette collegato interattivo
E il paradosso di vedere aumentare al di là della povertà materiale o economica sicuramente un in parte anche una povertà morale
O culturale
E questo ovviamente non lo risolve il piano regolatore
Ma in parte lo può aiutare a risolvere sicuramente un ridisegno delle città e delle comunità S. locali euro
Generali
Che è sicuramente un aspetto urbanistico può aiutare ad affrontare vale per le periferie ma vale anche per le micro città che si stanno ridefinendo la difficoltà di ridefinire appunto aggregazioni
Sopra familiari oppure non solo familiari
Che fanno parte integrante del vivere insieme soprattutto appunto in aree a così grande depressione
Sociale
Quindi sarebbe bisogna lunga premessa che non faccio ma è evidente che l'occasione del nuovo Piano regolatore un'occasione straordinaria
No voi come sindacato condividiamo sostanzialmente l'impostazione
Diciamo di base che vede
La costruzione di un processo
Non rigido
Oppure se volete un Progetto talmente articolato da rischiare di essere vecchio pochi mesi dopo per venisse approvato
E quindi chiaramente individuare strumenti di il governo di modifica di trasformazione su un impianto generale che invece va definito
Al meglio negli obiettivi e soprattutto nel capacità di
Di Indirizzo
Credo che inutile
Suffragare questa tesi oggi chi pensa di poter definire o programmare
Un modello di vita un modello di economia un modello urbanistico per anni rischia di essere immediatamente smentito stante la velocità dei tempi di trasformazione che investe tutta la nostra vita tutto il modo Viesti di operare sia in campo economico che in campo civile
Quindi questa questo fattore inevitabile cioè indirizzo di carattere generale e individuazione di strumenti che consentano di adeguarlo
Nel corso del tempo naturalmente evitando come si dice
Che poi la gestione della trasformazione o della riforma in atto diventi la regola e non diventi in qualche modo invece un giusto adeguamento e cioè che in sostanza quello che poi verrà modificato super e scavalca l'impostazione generale in qualche modo dell'assetto che il piano regolatore
Definita
C'è uno il solo dubbio rispetto a questo speriamo di essere smentiti in qualche modo che fa parte della serie del dibattito
Chi partecipa alla costruzione di un progetto così necessarie così complesso qual è la ricostruzione alla costruzione di un modello urbanistico della città
Indubbiamente il rischio che diventi una discussione solamente tra virgolette per addetti ai lavori
è un rischio che c'è
Urbanisti architetti costruttori sono tutti soggetti più top
Più vicini
Nella nel per la loro esperienza per la loro interesse o per la loro capacità alla all'aspetto urbanistico però il rischio grosso che credo bisogna evitare come così bisogna evitare che la riforma dalla scuola la faccia non solo gli insegnanti
Con la riforma i trasporti solamente i tassisti perché è chiaro che sono per così dire fattori trasversali orizzontali che investono la qualità di tutti i cittadini la qualità della vita di tutti i cittadini
E per quello che riguarda il mondo del lavoro un pezzo significativo di esso
Quindi strumenti per la discussione anche per la gestione chi partecipa papà ci tornerò dopo pur cercando di essere rapido
C'è il rischio che la fretta in qualche modo neghi questa necessità di partecipazione sulla questione partecipazione non mi ci soffermo perché sarebbe lungo e complesso ma insomma sicuramente serva entro la fine dell'anno cosa auspicabile per alcuni aspetti in consiglio comunale
Il rischio che questo processo di condivisione nella città sia affrettato
Semplificato
Superficiale è indubbiamente c'è adesso si tratta di capire se c'è una giusta sintesi tra le due esigenze c'è quella di fare presto ma anche di fare bene ebbene ricercare immediatamente immediatamente questa strada l'ho detto sul impostazione generale e detto anche che sono credo condivisibili nella genericità con cui siamo in questa fase Stati
Informatico consultati sul alcune aspetti più specifici l'individuazione delle sub comunità locali oltre che dei comuni metropolitani quindi la questione delle micro città quell'aspetto e cercavo di toccare prima sulle piccole comunità locali
La questione della settore trasporti l'ecocompatibilità tutti diciamo temi
Diciamo di
Concreti che investono la costruzione del Piano regolatore detto che sono condivisibile detto pure che avremo necessità di maggiore approfondimento chiudo ricordando dicevi perché centra il sindacato in tutto questo essendo finito il perito in cui si indaga contava su tutto adesso
Sempre di meno ricordo però che questa amministrazione comunale e non ne faccio un problema formale state arrestate sì statene certi ha firmato con noi ma anche con altri soggetti di rappresentanza di interessi
D'accordo
Non riguardante le politiche della casa
E l'altro legate al problema dello sviluppo della città
Un diciamo patto di metodo per vedere se tutti insieme eccetera eccetera possiamo costruire un modello di sviluppo innovativo eccetera
Allora è evidente che su tutte e due gli aspetti uno riguardante naturalmente un problema tra virgolette specifico ma che riguarda la vita di qualche centinaia di migliaia di persone cioè come si vive quanto possa vivere in questa città in termini di andare a dormire almeno c'è un impatto immediato sul sul piano regolatore
Non solo sulla questione del fabbisogno quantitativo ma sicuramente anche sul fabbisogno qualitativo e cioè il rapporto qualità costi del vivere in questa città e che quindi quello che chiediamo è che ci sia almeno coerenza tra quell'accordo siglato dico l'accordo ma una condivisione di una problema tra l'amministrazione e le rappresentanze di un pezzo importante della città quali sono i lavoratori dipendenti Aimi
Su appunto l'aspetto della casa perché è evidente che se non ci fosse coerenza delle due l'una o non condividiamo il piano regolatore o non condividiamo non condividiamo siamo costretti a dire quella cordone
Carta straccia la seconda
Questione riguarda il patto di sviluppo siglato recentemente ricordo a tutti che non è classico piano in cui ci si mette dentro tutto si fa questo si fa questo ma è uno strumento di governo tentativo di strumento di governo dei processi di innovazione per far superare a Roma la situazione di difficoltà
Legata alla sua uscita da un sistema tradizionale di presenza pubblicare cose penso spero che si una l'editore salto ma insomma questa città sa affronta il futuro con grandi speranze ma anche con grandi incognite essendo in una fase di trasformazione e l'economia in generale anche l'economia di questa città in quel patto
Su richiesta esplicita nostra c'è un piccolo pezzetto che dice si va be
Ma se domani arrivassero impresa ad alta innovazione come non esistono insomma vuole fare una fabbrica siderurgica Roma speriamo di no ma insomma non credo anche che ci sarà è un esempio brutale
C'ha la possibilità di insediarsi
Sia essa di servizi che di nuova tecnologia sia essa di e commerce o di altro
La la risposta è stata abbastanza giustamente invasiva perché onestamente oggi qualche difficoltà ci sarebbe allora difficilmente sostenibile
Che si chiede a soggetti privati che devono investire le loro rappresentanze associative le rappresentanze dei lavoratori d'impegnarsi in un processo di condivisione di un progetto di sviluppo quando manca la condizione minima essenziale e cioè si può tra virgolette in senso moderno naturalmente produrre di più produrre meglio in questa città ci stanno legare o comunque le condizioni per nuove investimenti nuovi insediamenti eccetera punto interrogativo e quindi anche qua la coerenza tre quel patto di sviluppo siglato all'amministrazione comunale anche e il nuovo piano regolatore è la condizione minima anche questa essenziale per farci dire alle organizzazioni sindacali per quello che conta in questa città tanto o poco che sia che il percorso che si chiede anche a nuovi di partecipazione e noi accettiamo come sfide anche come
Scommessa di
Appunto per correre insieme questo percorso è una scommessa accettabile chiudo appunto su questo aspetto è una domanda non retorica che facciamo all'amministrazione e che appunto in parte rischia di fare un po'a cazzotti con la questione dei tempi perché la costruzione di un progetto di sviluppo in un'economia moderna è un processo complesso articolato che va per così dire per fasi
E indubbiamente se arriva un macigno che dice ragazzi in sé ma più fammelo cubo per servizi esso dico la gradinata verso salta quell'altro meccanismo io forzato volutamente alcuni aspetti anche con esempi volgari e Rudi ma la coerenza tra come si muove l'amministrazione soprattutto su una questione che è quella del piano regolatore che attraversa trasversalmente tutti i momenti della vita di una città è il primo atto che chiediamo all'amministrazione stessa grazie
L'assessore Cecchini
Quando è venuto il momento di cominciare a tagliare acceduto
Il ruolo una persona che accetta di fare il personaggio scomodo purtroppo c'abbiamo ancora otto persone iscritte a parlare l'ultimo dei quali sono io e così diventano sette abbiamo recuperato un posto però ci restano ugualmente
Cinquanta minuti quindi sono costretto a chiedere a tutti i settori del restano il contenimento
In otto minuti scarsi del tempo scusate
La poca educazione ma i tempi che dobbiamo cedere
Al
Al dibattito del Forum della soluzione centri storici ci obbligano anche alla cortesia di non portare di via il tempo che è dovuto a loro
E allora io non parlo plus silicosi
Allora
Capisco le difficoltà di chi non è esperto nel tagliare nel far tagliare la parola d'altri che quindi che quindi costringeva sottoscritta un'autopresentazione sono Luisa Laurelli presidente del consiglio comunale
Voglio ringraziare voglio ringraziare per l'opportunità che mi è stata data
Per dire la mia sulle linee di indirizzo del nuovo Piano regolatore di Roma io credo che già questa una Conferenza urbanistica sia per noi consiglieri comunali di Roma
Un momento di grande importanza per avviare un confronto largo democratico collettivo
Che comincia un percorso nel quale ovviamente ci sentiamo attori primari finalmente prende la luce emerge alla luce questo Progetto e si avvia quindi questo processo di ascolto io credo che già oggi
Poter sentire interventi qualificati di urbanistica gli architetti di tecnici
Esterni interni all'amministrazione comunale mischiati ad interventi di altre realtà
Sociali politiche istituzionali imprenditoriali della nostra città via di fatto l'avvio a questa fase di ascolto
Io credo che bisogna fermare qui però con molta forza io lo faccio con determinazione qual è il luogo dei titolari della decisione su questa questione
E non solo della decisione finale come mi è parso di sentire in qualche intervento nella giornata
Io penso che la Commissione Consiliare il consiglio comunale siano i luoghi titolati a seguire tutto il percorso che deve portare poi a una decisione importante storica per la nostra città
Quindi io sarò sicuramente custode gelosa di questa prerogativa del Consiglio comunale e penso che da adesso in poi emersa la questione finalmente alla luce questo percorso mi vedrà affianco all'aggiunta a fianco al sindaco a pretendere giusti spazi e giuste considerazioni
Io penso alle amministrazioni pubbliche e quindi anche al nostro Comune come ad una casa di vetro pulito e trasparente
Dove poi chi si debbono fare gli interessi di tutti ogni processo si debba perciò svolgere pienamente alla luce del sole
Il Consiglio comunale che mi onoro di rappresentare sarà quello che Barrera voterà il nuovo Piano regolatore di Roma
Dopo quarant'anni circa finisce l'urbanistica del rattoppo e comincia un'epoca io spero di nuove regole condivise
E rispettate
Io credo anche che nella votazione del nuovo Piano regolatore di Roma noi come amministratori dovremo riconfermare scelte già fatte sulle quali noi ci siamo già confrontati a lungo che sono la variante delle certezze
E la perimetrazione dei parchi cittadini non credo sia consentibile a nessuno la politica del gambero per cui qualcuno va avanti e qualcun altro costringe a retrocedere
La città di Roma
Come tutte le città del mondo è un organismo vivente almeno io la vedo così
Che cambia si adatta vive in un contesto più ampio che ne può condizionare la vita
Ai principi regolatori di base che credo debbano essere rigidi rispettati e condivisi come dicevo io penso che debbano seguire previsioni che consentano l'urbanistica di guardare avanti
Senza apparire come è successo in questi anni come il settore che a volte guarda troppo all'indietro con il rischio di vedere la realtà andare avanti comunque meccanicamente anche oltre ogni regola e a prescindere da voi
Io penso al nuovo Piano regolatore di Roma come un piano che fa il punto della situazione definisce nuove regole nuove situazioni
Che governi la realtà e non la subisca che ne consenta anche una gestione duttile e che senza ingessatura Possa corrispondere ad una realtà che cambiano come cambiano tutti gli esseri viventi
Le scelte urbanistiche le previsioni del nuovo Piano regolatore debbono rappresentare per Roma
Una chance di sviluppo e di progresso e sono d'accordo con i tanti intervenuti che lo hanno riconfermato rendendo compatibile l'antico e il moderno perché la vita della città e dei suoi cittadini non debbano soffrire
Di vecchi schemi che la in jazz sano e che la bloccano
Si può finalmente realizzare una fase in cui come in tutte le città del mondo si realizzano interventi che io definisco di civiltà perché possono portare lustro a tutti quanti noi messi assieme
Terminerà la fase delle interdizioni degli inutili allarmismi per passare a quella della realizzazione di parcheggi interrati
Delle nuove metropolitane a cominciare dalla linea C
Per gli interventi a sostegno dei mezzi di trasporto collettivo si può anzi dire contro a queste realizzazioni senza accollarsi la responsabilità di portare la città verso il suicidio
Sono tutti interrogativi che mi pongo per senso di responsabilità
E per amore della nostra città rivendico qui anche il diritto di chi è eletto dal popolo e amministra una città di poter vedere realizzato nell'arco del mandato qualcuno dei progetti che fa parte del programma dell'amministrazione
Occorre scrivere regole che chiudano definitivamente con la piaga dell'abusivismo così come bisogna prevedere insediamenti a carattere tecnologico e produttivo che consentano lo sviluppo ordinato e governato della città
Noi dobbiamo essere gelosi di questa città unica al mondo ne dobbiamo pretendere il rispetto dobbiamo fare scelte di piano che ne consentano una vita futura per farla stare al passo con le altre città
Io faccio appello a tutti i consiglieri comunali che lo dico autocriticamente speravo fossero qui
Numerosi ad avviare questo percorso rivendicato da loro per tanto tempo e dal quale mi vedo purtroppo abbastanza assenti
Faccio un appello a tutti i gruppi di maggioranza e di opposizione perché l'impegno di varare il nuovo piano regolatore della nostra città
Della presente consiliatura venga mantenuta mantenuto io non so se l'anno due mila sarà l'anno del voto in aula Giulio Cesare penso che sicuramente questo sarà l'anno in cui la delibera comincerà
La sua discussione in Consiglio e non credo che nessuna forza politica anzi vorrà prendere la responsabilità di bloccare questo processo che aspetta solo la sua conclusione
Se vogliamo lasciare traccia di noi questa è una grande occasione per dimostrare di essere classe dirigente capace e responsabile
Occorre pensare a Roma i suoi cittadini al bene della città per confrontarsi profondamente seriamente io penso perciò ad un lavoro che accomuni tutti gli eletti del Consiglio comunale di Roma ad un confronto alto sulle scelte strategiche che ridisegni nel volto il destino di questa città
Penso a Mimmo Cecchini ad una giunte ad un sindaco attenti ad ogni proposta e ad ogni osservazione
Il nuovo piano regolatore secondo me non deve essere perciò una gabbia rigida che cala dall'alto sulla città
Deve essere pensato per una città che decentra i suoi poteri che prevede insediamenti insediamenti cosiddetti difficili decisi centralmente ma decentrati sul territorio
Penso a benefici e aprirsi urbanistici
Distribuiti con equità nella città
Discariche impianti per la rottamazione cimiteri Campi sosta per i nomadi l'elenco potrebbe essere lunghissimo troppo concentrati nell'estrema periferia della città
Considerata spesso comunque otto da riempire
Quindi lei nel ripiano che favoriscano la nascita della città metropolitana
Che prevedono il recupero di quartieri degradati periferici
Che consentano la redistribuzione dei servizi che contribuiscano a risolvere i problemi drammatici del traffico cittadino che permettano azioni mirate per rispondere ai problemi di sicurezza dei cittadini
Tutto ciò conquista io credo a una consapevolezza che tutti dobbiamo aprire
In una città che c'è già perché molte volte da alcuni interventi sembra di parlare di una città che è una tabula rasa dove noi possiamo immaginare una città ideale che assolutamente non c'è perché questa città nostra c'è ecceda
Ormai
Secoli e secoli
Infine parlare del Piano regolatore di Roma città speciale di per sé ma anche particolare
Perché capitale di uno Stato deve significare il confronto con tutte le realtà che la vivono
Dai comuni dell'hinterland alle altre istituzioni dal semplice cittadino alla realtà scientifica dal mondo della cultura le categorie imprenditoriali alle associazioni di cittadini di ogni ceto sociale e di ogni età sì
Perché nel nuovo Piano regolatore io credo che anche un giovane debba trovare gli spazi per sé come succede per altri assieme alla necessità di far conoscere le linee del nuovo piano regolatore in questi mesi con tutti gli strumenti e i mezzi possibili
E di ascoltare con orecchie attente alla città vorrei affermare la necessità che a decidere sul Piano regolatore di Roma sia l'amministrazione comunale di Roma e non altri io lo sottolineo
Perfino sottolineando la mia veste la mia funzione istituzionali che quindi non è di parte
Io ho ascoltato attentamente questa mattina gli interventi dei due assessori della Regione e della Provincia hanno parlato più volte di sussidiarietà
Che è il più alto concetto di decentramento di poteri e di gestione di scelte autonome dei diversi enti locali senza sovrapposizioni ho sentito accenti che mi hanno preoccupato che mi preoccupano fortemente io credo che l'amministrazione comunale di Roma si assumerà tutte le responsabilità del nuovo piano regolatore e perciò ogni interferenza
Non credo sia giustificata se non per un vero interesse per la città questa interferenza giustificata in altro modo non potrebbe essere compresa
E concludo facendo un appello a tutti perché si possa lavorare possibilmente per obiettivi condivisi poiché appunto la città c'è già
Ma ne dobbiamo delineare scelte e scenari futuri con un largo ascolto e coinvolge un coinvolgimento di tutta la città sapendo però che i destini di romani decidono i suoi amministratori e non altri grazie
Grazie Luisa soprattutto per l'impegno che ha ribadito ribadito che sul quale facciamo tutti conto adesso Stefano Stanghellini presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica
Grazie
Come potete immaginare nelle miele funzioni di presidente degli non mi succede abbastanza spesso di essere invitato da qualche città a partecipare
Ad uno dei momenti salienti
Del processo di formazione del proprio piano regolatore generale di confesso
Che partecipare momenti del genere mi riempie di soddisfazione perché mi consente di vivere declini densi di grandi aspettative sociali
E anche di portare il sostegno l'apprezzamento del lino accetta che hanno intrapreso un percorso lungo e io ho detto di difficoltà enormi difficoltà politiche amministrative
Tecniche segnano il processo di formazione di un piano regolatore
Nell'attuale quadro legislativo per la pianificazione urbanistica e territoriale questo percorso
è così lungo e difficile
Che spesso perfino ai piccoli comuni un mandato amministrativo non è sufficiente devo aggiungere all'adozione di un nuovo piano regolatore generale quindi uno strumento non ancora pienamente operativo
Per le città medie tale meta diventa una vera e propria impresa
Nel caso delle grandi città voi in mandato amministrativo alla conclusione della formazione del PRG nel mandato amministrativo è un traguardo
Impossibile pressoché impossibile
Napoli dopo sei anni
Il piano è fermo al palo anche a Catania due mandati amministrativi non sono stati sufficienti Palermo è arrivato nel secondo mandato all'adozione di un piano attraverso un processo faticosissimo sotto la spada di Damocle del commissariamento Bologna
Ancor prima che Milano e ora anche Milano non hanno deciso di non cominciare nemmeno
Questa
Formazione del Piano regolatore generale altri città ancora Torino Trieste Firenze quando fu eletto direttamente dei cittadini il sindaco questi preferite sbrigativamente concludere
L'elaborazione di un piano conferito apre dalle precedenti amministrazioni pur di chiudere sbrigativamente la formazione del piano regolatore e passare ad altro
Poche le eccezioni Venezia
Un PRG peraltro costruito per parti grazie anche le caratteristiche del del Comune in due mandati e Genova che ha avuto un iter rapidissimo ebbene la consapevolezza di questa soddisfa di questa situazione
Difficile largamente insoddisfacente che è frutto di questo ne sono convinto e non tanto del fatto che le amministrazioni siano buoni o cattive capace Lynette Mardi difficoltà oggettive
Dicevo questa consapevolezza è parte del bagaglio di conoscenze di tutti i tecnici che si occupano di urbanistica non altrettanto mi risulta di quello dei sindaci che giustamente sono smanioso di di raggiungere dei traguardi che ritengono molto importanti per le loro comunità ebbene dal bilancio che gli ho appena tracciato esce fuori un insegnamento inequivocabile
Che il Complesso lavoro di formazione di un nuovo piano regolatore generale può sperare di arrivare a buon fine solo sei solo se l'attenzione per la prospettiva di lungo periodo decennale od oltre che è propria di un Piano regolatore generale sa sposarsi
Con una pragmatica assunzione di responsabilità in merito alla soddisfazione dei problemi della società contemporanea e quindi dei problemi che oggi contraddistinguono la vita dei cittadini delle loro famiglie dell'impresa e via dicendo
Lungo questa linea mi sembra che si collochi
Il caso di
Gli abitanti le funzioni di capitale dello Stato
Un patrimonio storico unico al mondo un passato urbanistico foriero di raro disordine
E illegalità
Aspetti questi evidenti
A chi guarda a Roma da altre parti d'Italia
E anche a chi vede Roma nel quadro nazionale ma con i quali molto spesso mi sembra che gli amici romani si siano così assuefatti da dimenticarne spesso l'esistenza
E conseguentemente anche lei implicazioni il fatto è
Che per l'urbanistica italiana la sfida di Roma è quella di gran lunga la più difficile unica nel suo genere
Ebbene
Nonostante
Le difficoltà di cui a cui vi accennavo o proprio per la consapevolezza di queste difficoltà Roma ha deciso di partecipare al processo di rinnovamento dell'urbanistica italiana promosso da lì in nuove anche da altre associazione verso la metà degli anni novanta
Nel periodo in cui un riferimento storico mi sembra importante perché ci consente di capire le radici
Della sperimentazione in corso cominciavano ad operare i sindaci eletti direttamente dei cittadini
Il Paese voleva uscire da Tangentopoli ed era particolarmente sensibile alla questione morale
Le nuove disposizioni sulla separazione tra indirizzo politico e gestione amministrativa cominciavano a manifestare i loro effetti vorrei ricordare
Che l'istanza del rinnovamento dell'urbanistica italiana si fondava e si fonda sull'ipotesi che il piano con l'attimino maiuscola cioè il Piano regolatore riformato ovvero il Piano strutturale come diciamo noi del lino e Sensi Ale perché le politiche urbane perseguano il principio della sostenibilità dello sviluppo cioè uno sviluppo durevole e rispettoso degli interessi delle future generazioni
Garantiscano gli interessi diffusi
Ossia quelli deboli attraverso procedura di formazione garantiste partecipati e quindi pienamente legittimi una legittimanti
Le scelte di Piano e infine si basino sulla certezza del diritto e del suo trasparente esercizio nell'effettuazione degli investimenti immobiliari e nella esecuzione di singoli interventi di esili sì quindi il piano
Generale riformato come riferimento essenziale e socialmente condiviso per le politiche urbane
E Roma dal mio punto di vista rappresenta in Italia una delle principali testimonianze politiche e culturali probabilmente la principale di questa tensione verso il rinnovamento
Una tensione proiettata verso il lungo periodo attraverso la formazione del Piano regolatore generale ma nello stesso tempo ben attenta al presente
Non è sfuggito a nessuno osservatore o ricercatore
Esterno alle vicende romane
Come negli ultimi anni il Comune di Roma sia stato pronto accoglierei a sfruttare tutti i nuovi strumenti tutte le nuove possibilità introdotte dal legislatore o anche solo proposte
Dargli ambienti culturali in materia di innovazione urbanistica e ambientale dei programmi di riqualificazione urbana i contratti di quartiere il Proust
Fino alle reti ecologiche alle mappe del rischio acustico
Alla progettazione urbanistica partecipata e comunque e comunicativa tutte sperimentazioni che hanno visto sempre presente il Comune di Roma
è ovvio
Come sempre avviene che anche l'esperienza romana non si esente da limite e che quindi non presenti tanti tantissimi motivi di insoddisfazione penso che altri e nel dibattito che si apre da oggi nella città avranno modo di a approfondirli arretramenti comunque sottolineare che l'urbanistica italiana di tradizione come qualcuno la chiama cioè quella centrata sulla Piano regolatore generale riformato sarà capace di continuare
Adesso è uno strumento essenziale per il governo del territorio solo se saprà rinnovarsi diversamente
Scusatemi la brutalità
Diversamente rischia come indica il caso milanese ma anche tante altre tendenze diffuse
Anche la nostra Regione la nostra stessa
Emilia Romagna rischiano di essere spazzate via e il futuro sarà fatto
Di documenti di indirizzi piani strategici e singoli Progetti urbani
Da questo punto di vista quindi che la scelta di fondo compiuta qui a Roma
Ritengo che abbia un valore disciplinare ed etico che vada dell'al di là del suo pure importante importantissimo territorio grazie dell'attenzione
Dunque ora vi sono
Domenico De Masi se può intanto accomodarsi per fare il suo intervento poi è previsto Mariella Gramaglia
A Giovanni Franzoni e il presidente dell'Acer Paolo Buzzi
E avremmo poi le conclusioni di Giuseppe Campos Venuti
Dunque Ermete Realacci a giustamente detto
Che se Caltagirone dovesse fare speculazione
A Roma cosa del tutto improbabile trattandosi di un galantuomo non farebbe mai speculazione edilizia oggi metterebbe una software houses
E il sindacalista che appare intanto lana difficoltà di far insediare nel nuovo piano regolatore
Una azienda siderurgica può essere del tutto tranquillo perché mai e poi mai un imprenditore oggi noterebbe a Roma un'impresa siderurgica
Un'edicola di giornali rende molto di più quindi si tratterebbe di un pazzo qua non si tratta di piano regolatore Maserati chiamare il centotredici
Perché questo
Perché
è stata evocata qui ormai l'economia del tutto nuova
Si dice che è un'economia per la quale qualsiasi piano regolatore
Che sia detto tra noi serve soltanto a fare i convegni
Perché c'è poco da fare nella realtà ormai va talmente più avanti di qualsiasi pianificazione che il mondo si appresta ad avere un caos
Prolifico
Ma non pianificato
Però i piani regolatori sono dei grandi esercizi intellettuali che vanno fatti
Perché è impossibile inseguire la realtà
Perché si tratta di una realtà quella nuova
Quella postindustriale che pone continuamente in tensione ciò che materiale e ciò che il materiale
Ciò che è globale è ciò che locale
Ciò che è universale e ciò che è identico ciò che è privato e ciò che pubblico e soprattutto che antepone la velocità alla lentezza
Un mio cliente nel novantasette aveva no garantita di miliardi da investire le resti in un certo settore aveva deciso che quando questo settore gli avesse dato il doppio di reddito avrebbe venduto questa azienda
Il doppio fu raggiunto dopo tre mesi non ha venduto più e ha venduto solo la settimana scorsa quattro anni dopo
Da trentanove miliardi a tre mila miliardi
Questa è la velocità con cui vanno le cose che non attengono al mondo dei palazzinari
Per cui ormai l'urbanistica non è garantito dagli urbanisti
Meno che mai è garantita dai sociologi meno che mai dai magistrati garantito dalla velocità praticamente
Naturalmente questo tipo di velocità a un grosso problema
Che Mammano l'economia si mangia la politica
E la finanza si mangia all'economia
Quindi i tre tempi quello che la politica invocato dall'assessore
Che mi è parsa cioè dal Presidente del Consiglio comunale che mi pare fosse preoccupatissima del fatto che qualcuno decidesse per lei
Sia tranquillo deciderà lei
Tanto quello che deciderà non servirà assolutamente a nulla la realtà sarà andata molto più avanti
Non per colpa del consiglio comunale ma per conto della realtà
E la realtà ma per fatti suoi c'è poco da fare siccome è mondiale
Non c'è proprio nulla da fare
Questo tipo di economia che ora sta guidando la politica tant'è vero che perfino alla sinistra ammazzato L'Unità in favore di Repubblica
Questo tipo di economia è un'economia basata sull'intangibile
Non intangibile che permea praticamente tutto
è un intangibile che va governato con regole completamente diverse con quelle sì con cui si governava il tangibile
Per esempio parte essenziale dell'economia intangibile
E l'estetica e il bello
Però io vi chiedo si può in una città come Roma
Educare al bello dei giovani in un'aula come questa ecco basta questo
Si può insegnare ai giovani il senso estetico in quest'aula
Io credo che i colleghi architetti che sono chiamati a quest'impresa impossibile siano degli eroi
Sia degli errori
Non è possibile insegnare il bello nel brutto
Questa è un'Aula Kinshasa sente ma neppure io ho mai visto una una così perché se voi vedete la Facoltà di Architettura di Manaus
Che è una cittadina sperduta nel cuore dell'Amazzonia era cosa di una Grazia
E di una delizia straordinaria tra l'altro è perfino più fresca
Ora in questo tipo di situazione almeno un punto si potrebbe aggredire e salvare oltre tutte le cose interessantissime ovvie che vanno fatte vivo le periferie eccetera ed è la gestione della parte principale del tempo di un essere umano nella società postindustriale cioè il tempo libero
Un giovane che oggi abbia vent'anni ha davanti a sé quarant'anni di sessant'anni di vita sessanta anni di vita sono cinquecentotrenta mila ore
Lavorerà soltanto ottanta mila ore nel migliore dei casi bastano quattrocentocinquanta mila ore queste sono le ore della città
Su questo ceda ormai governare una città questo significa che un piano regolatore è un piano che deve essere attento a gestire molto più i bit che non gli atomi
E la contraddizione del Piano regolatore fatto nel due mila e che è costretto a gestire i bit tramite gli atomi rese estremamente complicato
Ho visto nel nella tabella di quelli che si sono interessati
Del nuovo piano regolatore l'elenco proprio nominativo ci sono undici capitoli interessati del coordinamento urbanistico nove del sistema informativo urbanistico
Dodici della struttura amministrativa sette consulenti di settore ventinove sulla città storica trentasette sulla città eccetera eccetera uno del marketing urbano
Uno del marketing urbano c'è scritto qua
Ora può sembrare strano ma il marchio di Cormano è proprio il perno da cui bisogna partire per fare un piano se si vendessero ottanta ex o cioccolatini si farebbe così
E quindi occorre fare così anche in questo caso a mio avviso così ho fatto cita per esempio splendide sul piano urbanistico come so Curitiba in in Brasile
Ho sentito dire che il centro storico di Roma dopo gli interventi per il Giubileo venuto fuori come il centro più bello del mondo o i fatti son due
O era già il centro più bello del mondo però di sicuro non lo è diventato con questi interventi
Un palazzo come il Palazzo Farnese che c'ha una facciata rifatta e tutto il resto è una schifezza rubare fa ridere
La chiesa di di piazza Navona che viene lì fatta a metà e il resto non bastano i soldi quindi rosanero far ridere
Io abito a corso Vittorio Emanuele l'intero centro il fatto di piccoli dissestati
Come in gita del terzo mondo
Ora è probabile che questo sia il centro più bello del mondo ma certamente ho terminato termino subito non è di peso da da tutto questo
Io credo che bisogna pensare alla grande e gli ultimi che pensano nuova grande furono nel dodicesimo secolo quelli che vendano nel Purgatorio
Perché a Roma ancora oggi campa di questa grande scoperta imprenditoriale quando nel dodicesimo secolo fu scoperto confluì inventato che tra l'inferno e il paradiso c'è un'area sindacale diciamo negoziale
Non solo tra Paradiso e Inferno ma anche tra cielo e terra e portando i soldi ai preti si riesce a liberare il bisnonno che è morto
Su quell'idea sa che è un bando oggi il Giubileo le migliaia e migliaia di Romei che arrivano e che in questo momento invasa nel centro storico vengono qui per procurarsi un fatto intangibile
Cioè per avere le indulgenze che sono il più intangibile dei tipi di merce su cui Roma per molti secoli abbassato la sua prosperità
Il problema quindi e chiudo ed inventarci un purgatorio laico
E di non farci superare dai preti che già con fatica ci hanno fregato ampiamente vi ringrazio
Grazie per averci dato un po'd'allegria con i suoi paradossi Mariella Gramaglia
Grazie Cecchini io sono vicedirettore generale del Comune di Roma ma tra le cose di cui mi occupo diciamo forse quello che più mi piace mi preme il militare una creatura di giorno in giorno viva
Le reti civiche a il sito internet dell'amministrazione capitolina
Il nostro sito è uno strumento molto importante anche molto flessibile molto vivo per il lavoro di tutta la nostra squadra amministrativa ed è un po'in seguito a tante chiacchierate fatte con l'assessore ma fatte anche con Marcello ogni con i suoi collaboratori che oggi sono qui soprattutto per parlarvi un po'magari in una maniera un po'meno immaginifica e un po'meno del futuribile della new economy in una maniera un po'più pratica
Il concreta di cosa affari insieme di questo straordinario strumento che internet
Allora faccio un passo indietro
E mi appello a quei pazienti che sono qui dalle tre e mezza e falsi si ricordano l'intervento dell'ingegner Cuccia
Dell'ingegner Cucciari nel citare i rapporti importanti che ci sono stati tre chi ha lavorato al piano
Urbanistico e la CIA ha parlato di una società che Artemisia e di una cartografia informatizzata estremamente sofisticate di grande interesse che richiederà anche un supporto tecnologico di livello per essere messe in rete che che ai diciamo uno straordinario strumento di lavoro per l'attuazione del piano urbanistico bene questa cartografia di cui ha parlato l'ingegner Cuccia
Non è una cosa che ragionevolmente anche se la facessimo girare su internet
Si può dare in mano a dei ragazzini di undici scientifico che imparano i primi rudimenti dell'urbanistica o a un laboratorio di quartiere ma richiederà delle complicati traduzioni
Per poter diventare uno strumento divulgativo su questo noi ci siamo già impegnati a lavorare e lavoreremo
Però via via che prepariamo questo lavoro di traduzione che proprio come tradurre dal tedesco al francese gli informatici come sapete parlano di interoperabilità dei sistemi e per l'interoperabilità dei sistemi che non l'ha proprio qui sto cioè che due linguaggi magari uno molto su specialistiche molto sofisticate un altro più semplici più divulgativo più amichevole più Lanza riescano a parlare la stessa lingua
Ci vogliono dei signori che usino il vocabolario che traducano spesso solo dei programmatori altamente specializzati e con Barcelloni e con i suoi collaboratori li troveremo e andremo avanti ma intanto ma intanto che cosa possiamo fare con questo grande strumento che è la nostra rete civica
Si parla molto di più e cosa mi si parla molto di Commercy io vorrei parlare di una cosa di cui in Italia si parla un po'meno
E invece di cui si parla molto in Inghilterra negli Stati Uniti in Scandinavia dove la connessione internet è molto più diffusa di qua
E quello di cui voglio parlarvi per un momento e quello che viene chiamato i governance cioè governo dei rapporti democratici
Governo delle relazioni coi cittadini col territorio quei protagonisti sociali utilizzando anche il mezzo telematico
Allora
Come si fa questo lavoro
Questo lavoro si fa esattamente pur avendo ma promuovendo da protagonisti dopo promuovendo da subalterni rispetto all'impresa promuovendo il proprio territorio
Promuovendo il proprio territorio in ogni modo politicista cioè mettendo tante impresa intorno a un tavolo ma dicendo attenzione cari imprenditori noi abbiamo dei dati molto sofisticati
Abbiamo una cartografi abbiamo una banca dati anagrafiche abbiamo delle banche dati tributarie
Possiamo darmi tanti servizi on line tanti servizi nel settore urbanistico e tanti altri anche di tipo informativo in tanti campi
Benissimo allora dialoghiamo impariamo a dialogare a usare il sito a usare il linguaggio internet che è molto semplice quello sia adatto anche a un bambino a un ragazzino di un liceo
Usiamo prendiamo acciuffa abbiamo dalle radici profonde dei nostri database dei nostri sistemi informativi
Sì in M insieme al mondo produttivo insieme al mondo degli specialisti ma insieme anche le associazioni e ai cittadini
Facciamo riti civica e quindi diciamo in italiano a quello che gli inglesi dicono indetta dalla lingua cioè i governanti altro non è che fare in Rete Civica avanzata che usare gli strumenti del cioè per per creare legame sociale
Allora detto molto praticamente cosa vuol dire tutto questo discorso di metodo
Io devo dire che de Masi e tanti altri luoghi non penso nonostante tutto che la democrazia ci vuole sia un residuo ottocentesco
E quando la presidente Laurelli dice che vuole arrivare a un dibattito consiliare degno di questo nome
In cui i consiglieri comunali possano decidere in piena sovranità ma anche sostenuti da un dibattito di massa io penso che dice una cosa sacrosanta è una cosa sacrosanta che va costruita che non si inventa non si improvvisa ma che va costruita
E allora internet è uno straordinario strumento per sostenere questo processo decisionale
Perché perché l'idea che abbiamo abbozzato con Cecchini e con chi lavora con lui
è il che fare diventare le pagine del suo dipartimento che già ci sono già sono on line e che però sono ancora legate a dare progetturali farli diventare dei veri e propri fare un telematici voi sapete che il piano regolatore ed il viso sperare è ovviamente che corrispondono alle circoscrizioni sulle quali si può andare a livelli molto avanzati di approfondimento o anche a livelli molto generali di indicazione progettuale
Benissimo
Però ogni circoscrizione si possono costruire delle pagine HTML dedicate però ogni circoscrizione si può far vivere sulle pagine un tributo però ogni circoscrizione se può far vivere un indirizzo di posta elettronica dedicato e si può fare in modo che un forum telematico discuta il piano utilizzando la Rete
Bene finisca quasi per finire immagino l'obiezione di alcuni cioè Dio mio
La solitudine la spersonalizzazione la separatezza ognuno si mette sul suo pc e pensa alla città mentre invece pensare alla città è un fatto anche di comunità dialogante
Bene io vorrei dirvi una cosa e poi davvero occhiuto
Collegare la le nuove tecnologie alla solitudine e solo una nostra o di alcuni perversione intellettuale
Perché non sta scritto assolutamente da nessuna parte che sia così e peraltro noi comunque alcuni di Roma in tanti altri campi sperimentiamo che non è affatto così
Perché voi potete benissimo immaginare e luoghi presidiati cioè dei luoghi
Dove questi strumenti non vengono utilizzati del cittadino separato il singolo
Ma viene accompagnato il cittadino in un muro per in una biblioteca comunale in un laboratorio di quartiere da un funzionario preparato che aiuti esattamente attraverso questi strumenti
A far crescere una comunità di discussione
Quindi sono le nuove tecnologie al servizio della comunità
E non viceversa
E la Rete Civica improprio civica cioè e proprio un luogo della civitas del modo di stare insieme e non semplicemente un nome che si dà a qualcosa che sta separato nel mondo delle tecnologie grazie
Guardate
Grazie a Mariella io credo che c'è dell'eroismo nelle persone che sono rimaste qui non perché la sala è brutta questo è un giudizio estetico che ognuno dama per per il caldo scusa Domenico
Allora però vi chiedo un ultimo sforzo le cose sono così chiederei a Bruno Gabrielli che ringrazio davvero per la pazienza e l'attenzione con cui ho seguito il dibattito se possiamo sforare di una venti minuti per permettere agli ultimi due interventi di svolgersi sforare il forum diciamo organizzato dall'anch'essa sulla città storiche Daloui presieduto se Bruno è d'accordo grazie allora adesso c'è Giovanni Franzoni
C'è Giovanni Franzoni Roberto Camagni aveva chiesto no Roberto Camagni interverrà sulle questioni poste negli ultimi interventi durante la sessione di domani Giovanni Franzoni
Io vi ringrazio dell'invito non ho ben capito perché sono stato invitato perché non solo assoluta entro l'urbanista da molti anni mi sono posto il problema dell'abitare Catone del rapporto fra fra la la specie le specie viventi in genere e la specie umana in particolare e la funzione dell'abitare cosa significa abitare
E perché nella
Nella letteratura per esempio Rampini che antica nell'uomo coincide con la terra non coincide con un loro uno spazio recintato della terra
Ad Amman Ada ma solo esattamente lo stesso uomo la contrazione dell'uomo il derivante da una specie di di degenerazione diciamo l'androgino Ada ma che poi si scinde in due
Maschere Femina però è la terra che si modulare in un certo modo diciamo articola la sua vita le sue possibilità
Poi decide di uscire dallo Stato paradisiaco e e dei Train uno stato diciamo di intreccio fra fra anzi angoscia
Brani ingannevoli di di felicità eccetera quindi questo vi è interessato perciò scrissi la terra di Dio tanti anni fa eccezione seguita fa lavorare su questo argomento ora io non riesco più a trovare il motivo per cui esista la città francamente perché non riesca a trovare i connotati de dal antropologici dell'abitante della città in quanto distinti dall'abitante che so io del della campagna loro modo civico sta diciamo così non non vedo più come si distingua dal nuovo figli CUS Dall'Ovo che abita perché a a disposizione gli stessi strumenti cioè si capiva la città il il burro il burraco giapponese cioè una zona recintata e che distingueva bene l'abitare col alcuni determinati servizi alcune protezione alcune difese
Ecco recentemente ha sentito Piero Barcellona prese perché mi dice diceva egli scriveva che la città alla funzione forte Porretti Purgatorio cioè di mediazione fra due immensità sconcertanti ansiogena in cui si trova l'uomo fra l'immensità del po'confusa
Del sogno
In cui urlo è immerso proprio in una in un labirinto di immagini di rappresentazioni che le che possono creare anche gli incubi lo e l'immensità della della giornata poi in cui uno si viene a trovare
Allora la città diceva a Barcellona può essere un luogo sentire media solo coro i di autoreferenzialità cioè un qualche cosa di ha organizzato per trovare la mediazione io per non essere in bilico fra due o scenari fra due
Due spazi diciamo interventi in determinati da creare ancor ma la città di oggi è punto è ugualmente l'oceano è un'immensità non è un luogo dove possa vivere una comunità io c'ho provato perché mi sono sempre occupato di come da Mosca coperto coi la che la comunità
E esiste allo stato nascente come aspirazione ma non resiste la comunità
Oggi nel nella società tanto meno nella città e forse nemmeno al villaggio perché quand'è sera i ragazzi degli qualsiasi Paesi piantine il nella campagna intorno a Roma prendo la macchina e vanno in altri luoghi precisi in cui si si mescolano coglie col Colombo i figli fosse cioè vanno in discoteca vanno nei ritrovi vanno in alcune tipi di di Barrot di luoghi dove si gioca diciamo o a certi fare certe gare sette scommesse quindi secondo me non non non vedo più la questo sul piano antropologico la necessità della città
Qui io penso che dalla dal diciamo dall'aggregato di capanne a al al borgo medievale alla cita rinascimentale e così via
Fino alla metropoli moderna ormai non si possa che parlare di oligopoli cioè di tutto il pianeta divenuta città salvo il deserto perdonatemi se per via vocazione io considero il deserto come una identità diversa deserte debole fin deserte dei guerriglieri il deserto e dei banditi dei ricercati e quindi andrebbe distinto ma io vedrei o l'unica diciamo tipologia di modo di abitare al retail più strette occhio o più allentate qui eccetto una cosa che è mortale è il raccordo anulare
Raccordo anulare è una incisione una ferita una cicatrice che chiude e dice di qua dalla quarta adulare
Ci sono i cittadini ma chi visse poi lo diciamo che ha diritto di cittadinanza anche quelli che stanno fuori del Raccordo Anulare posti scuote servizi che arrivano messi non si discute se devono essere diciamo promossi a a diritti di cittadinanza
E a divenire l'accusa o patto sociale che anch'io auspico per quello sappiano che cosa devo fare capacità di come Cds e noi sappiamo Darko da comporre arriva ma si discutesse Bettelli fuori o dentro Raccordo Anulare perché questa una rappresentanza simbolica quanto solo quelli dell'estrema destra della Destra generale che li vogliono fuori del Raccordo Anulare allora se mi vuoi fuori del Raccordo Aldo anulare
Come se queste avessero delle difficoltà poi entrare ugualmente intruppati e avvenire ugualmente coi cartoni assaltare i giapponesi distratti sulle metropolitane quindi ecco io solo vi lascio questo uovo da se possibile se qualcuno vuol covare perché io non ho gli strumenti per farlo e possibile immaginare una una città e per così dire identificate cioè avere come luogo di autoreferenzialità la pelle della persona
Chi sta nella sua pelle riesce a superare chiesto bilico diciamo fra l'immensità del sogno e l'immensità
De della quantità enorme dire appuntamenti di cose che si devono fare tanto più che adesso dice Rifkin saremo liberati dal lavoro
E avevo soltanto il problema dell'accesso allora volo unica mediazione l'autoreferenzialità soggettiva per cui io sono un soggetto insieme ad altri atti soggetti che incontrò il mio gatto
Mia moglie invierà Michel le persone con cui lavoro lo sconosciuto che incontro in metropolitana
Allora questa è la città vivere con se stessi
Poi arcaico perché San Gregorio Magno dice dice di San Benedetto abitabili sei Cuomo abito con se stesso e civilmente abitando con se stesse sì però dopo si accetta un patto diciamo di cittadinanza e con gli altri e quindi ripeto salvo l'alta montagna la palude la foresta al diciamo salvo vidi il deserto tutto il resto secondo me e città quindi io non lo so non sono riuscite a capire perché si lavori ma probabilmente voi lavorate seriamente venti o semplicemente non ne capisco nulla
E seguita porre come centro della mia riflessione
L'uovo diciamo della autoreferenzialità
Non più riconoscendo la giustificazione per distinguere fra città e campagna
Grazie Giovanni Franzoni il motivo
Adesso il sociologo il teologo
Parlano tra di loro
Giovanni Franzoni scusi il motivo per cui è stato chiamato qui e che noi pensiamo che della città debbano discutere tutti anche quelli che pensano che non esista più
La rischi in scrive cose molto interessanti però poi se andiamo se usciamo di qui io andiamo alla borghesia che troviamo delle realtà che diciamo tuttora esistono e la ringrazio molto per le illuminazioni l di lampi di immaginazione che ci ha dato ora la parola forse più materiale del presidente dei costruttori romani Paolo Buzzetti e poi Campos Venuti e poi finalmente il Forum dell'ANSA
Più Conte
No non sono
Sono d'accordo col professor De Masi sul fatto che Manaus perché usa l'avventura di di visitarla
Ha in effetti una o lacci Bellanca più moderna di questa non sono tanto d'accordo che la new economy posso sostituire con completamente la vecchia ma un discorso interessante
Più interessante dal tardo svolge però sono qui rappresentanza di cui i palazzinari pazzi che continuano a fare questo mestiere che spera non non tanto dai piani regolatori ma insomma di arrivare prima o poi qualche risultato
Brevità
Direi che la storia sempre ovviamente maestra nelle cose messe anni fa abbiamo avuto dopo come diceva il presidente Lino dopo Tangentopoli la nuova giunta dopo l'inizio la nuova era riprendiamo in mano la città e in effetti abbiamo sentito dire bisogna ripartire per la riqualificazione della città in recupero
Sì metterla con l'espansione e cominciare quindi a mettere il punto sulla situazione bene
Questo l'abbiamo allora accettato e condiviso dicemmo che c'era naturalmente un periodo di transizione transitorio
Nel quale quelli che erano i programmi in atto le regole diciamo che secondo la regola Renato devono essere mantenuti
Fu detto qui ci vuole un'analisi quantitativa della della situazione e quindi avemmo tre anni dopo la variante degli di salvaguardia la variante delle certezze dove furono cancellati
Cinquantasei milioni di metri cubi ai costruttori
Noi accettammo questo erano lo abbiamo accettato voglio dire chiaramente non solo perché lo volevamo accettare ma uno sforzo culturale
Lo abbiamo fatto di sposare l'idea non perché non ci fossero altre strade anche perché c'eravamo convinti di questo nuovo disegno
Ricordo mi è stato riferito oggi il ministro Melandri Melandri parlava dei parchi comunque Roma a ottantatré mila ettari vincolati pari al sessantacinque per cento del territorio città più verde d'Europa
E magari forse facile stupida battuta bisogna stare più attenti ai piromani che non è costruttori oggi dal punto di vista dei parchi di mio queste preoccupazioni sui parchi cercherà di metterle da parte
Il punto però è che bisognava necessariamente garantire ciò che il diritto aveva consentito per un paese civile che vuole considerarsi tale
Permettesse le cose che era di impieghi vale a dire i programmi di aree private salvate dai tagli dei vincoli
Vale a dire i programmi di edilizia economica e popolare vale a dire programmi innovativi che l'amministrazione ha presentato e cioè i famosi articoli undici che vogliono dire
Undici località più o meno periferiche di Roma da riqualificare da completare c'è già edificate nelle quali andavano realizzati servizi e infrastrutture
Da parte di proposte private dei costruttori e messe in campo da questa amministrazione c'abbiamo talmente creduto
Che l'imprenditoria romana in ragione di duecento in prese ha risposto a questa questione degli articoli undici e sono passati altri quattro anni allora
Voglio dire oggi noi ci sentiamo ci sentiamo oggi per la prima volta dire che siamo arrivati alla seconda fase cioè è finita la prima fase vincolistica
E finalmente andiamo a vedere una fase di espansione di riqualificazione della città
Benissimo allora qui siamo semplice brevissime vorremmo sapere al di là che il Piano regolatore verrà attuato no con quali regole questo si possa fare
Innanzitutto
La nella città diciamo consolidata c'è da capire in qualche modo perché in una città come Londra ed è di di notizie avranno detta ieri
Stanno abbattendo e ricostruendo diversi edifici Carassiti va bene che non abbiamo la nostra storia ma pure loro qualche cosa di passato ce l'avranno
Bene
è difficile visitare l'Inghilterra adesso perché il cambio sono tre mila lire una sterlina comunque sia è rimane un fatto che perse usare i servizi igienici all'ombra da e rozzo ci vuole una sterlina
è un po'proibitiva andarci però dico gli inglesi perché hanno queste regole non ce l'abbiamo
Cambio di destinazione d'uso a premio di cubatura premi superfici ma quanti anni ci dovremo continuare a dire che certi edifici vecchi non utili possono essere abbattuti e ricostruiti
Guardate che non è questo il centro il futuro dell'industria costruzioni ma la città vivono realismo vivo queste cose le deve poter fare beh qui è proibito farle perché non si sa come poter procedere
Un secondo elemento è quello dice riqualifichiamo la città degradata benissimo
Qui c'abbiamo degli dei numeri di legge articolo ac articoli undici articolo trentasette bis che è il trentasette bis la Merloni
è il project financing cioè il finanziamento privato nelle opere pubbliche e non solo facciamola semplice al massimo privati che dietro un programma pubblico
Pubblico dice c'è quella piazzata voglio riqualificare il privato fa una proposta economicamente vantaggiosa per sé ma cogliendo gli obiettivi della pubblica amministrazione
Senza troppi fronzoli e passaggi burocratici bene quello che ci vorrebbe oggi tra il trentasette bis dell'articolo undici abbiamo sperimentato
L'articolo quarantotto la summa del due cioè apriamoci va bene per cominciamo affare quello che diciamo
La burocrazia la velocità dice professor De Masi bene qui c'è burocrazia e classe politica che vantano una lentezza sulla quale noi non sappiamo più che fare
Cioè il consiglio comunale si riunisce non decide una volta non decide perché c'ha paura che la magistratura inquisiti scaduti un'altra volta non decide perché ci sono i passaggi cioè rifondazione vada da parte quelli vanno dall'altra l'opposizione cambia idea ma signori non si può governare una città in questo modo non dando certezze agli operatori agli impegna allora semplifichiamo
Il fallimento di tutti questi programmi ministeriali io spero che non sarà così per gli articoli undici è stato quello di una lentezza esasperante per un controllo pubblico esasperante
Bisogna semplificare fidarsi avendo dato gli obiettivi allora piano regolatore deve prevedere delle norme a monte che siano picchetti semplici chi sgarra paga
Ma chi non sgarra è stato vinto da queste linee semplici deve poter operare con le velocità che si richiedono che le banche richiedono che la finanza richiede che la trasformazione dei mercati richiede che gli investitori stranieri che stanno alle porte pronti a investire a Roma chiedono sapendo bene che non è che il sindaco poi si deve andare a sentir dire a New York
Che non ci sono le regole per venire investito Romario stiamo dicendo ma quindi non doveva andare a New York a farselo dire tutto questo lo dico perché in effetti è venuto il momento
Di sapere se nel voler perseguire un piano regolatore vogliamo affrontare questa rivoluzione anche da Paese moderno è un Paese che faticosamente si sta ammodernando le difficoltà non ci sfuggono
Io non sono d'accordo professor De Masi sul fatto che nulla è stato fatto con il Giubileo Roma a un'immagine internazionale che è cresciuto in questi anni questo bisogna riconoscerlo
è cresciuto in maniera diciamo i abbastanza in materiale però anche una serie di opere del Giubileo che sono state fatte non è stata fatta la metropolitana per tanti motivi
Ma comunque sia quelle di riqualificazione la terza corsia da kosovare non è nulla di se pensiamo agli anni prima in cui se non andiamo a finire alle Olimpiadi non era stato fatto niente
Devo dire qualcosa è stato fatto quindi debbo dire anche che il tentativo di mettere ordine Elena diciamo ordine nella città anche questo bisogna riconoscerlo amministrazione bisogna essere equilibrati nei giudizi
Però per passare alla fase successiva bisogna abbandonare l'opinione che il pubblico debba controllare le particolarità perché i controlli portano due cose
Ho portato al fatto vecchio del del dello Stato borbonico insomma del fatto che se dei passa degli ci lei passa per forza e allora poi alla fine c'è un prezzo da pagare
Oppure portano a un ritardo e questo è più vero oggi un ritardo talmente lungo è impossibile che alla fine gli imprenditori non ce la fanno più andare avanti e l'imprenditoria romana comunque sto anche se sta ancora reggendo
Si arrenderà
Vado rapidamente a concludere perché questo mi sembra che sia l'obiettivo fondamentale saltando alcuni spunti di questo intervento con un'osservazione con due osservazioni soltanto qui c'è lo zero e Garavini che ci seguono sempre moltissimo nelle varie dibattiti di cariche mi hanno regalato questo Roma da salvare
Che è una loro pubblicazione c'è una lettera aperta ai costruttori ecco io voglio dire sinceramente
Siamo arrivati a una fase conclusiva non perché mancano due anni a questa Amministrazione
Non mi permetto di giudicare urbanisticamente la materia perché ognuno fa il mestiere suo io lo dico da imprenditore non vogliamo tempi certi e possibilità di operare seguendo il mercato internazionale ho dimostrato Quei bravi ragazzi
Di Porta Portese Cesare Baronio eccetera di voler intervenire abbiamo capito un'altra cosa che dobbiamo capire tutti
Che ormai a Roma è una città imprendibile questo il secondo concetto da un punto di vista nevralgico centrale
Cioè non
Come dire
Dei due gradi di più o meno trasparenti che stanno in questa tavola le mura sono però Bisconti
Ne sono fatte di sebbene in
Gli enti e ci tenevamo in particolare
Si vede prologo
Delle occasioni di quelli che abbiamo chiamato la trave
Vediamo in questa direzione di ritrovare in luogo delle mura questo anello come anello non in catene ante non se varante il dentro e il fuori ma come costituente un luogo delle relazioni
Tali cosa che già è nella storia della città basta pensare al regime di doppie piazze o di molteplici piazze che ci sono corpi viene della Oria all'interno
Le principali porte delle mura di romana dell'
Altre città
Allora in qualità di indicono appunto nel seguito del lavoro forse possiamo far scorrere le diapositive senza riferimento a quello che sto dicendo
I quadrati significavano alcuni in particolare a otto luoghi di Progetto Strategico ulteriore
Questo che è un grosso un grande progetto urbano che da un lato appunto si può sviluppare in un dell'opera pubblica
Che non
Dovrebbe metter paura queste sono le mura in forma di Leone di quando le mura avevano un ruolo simbolico non ce l'hanno più però ritrova nella suggestione forse non sarebbe male
Per la terza volta che parlo di suggestione va
Dall'altro punto questo Progetto Urban
Dico si pone come
Si oppone come proposta di una concatenazione di progetti ulteriori
La nostra
La nostra idea lo stato dei lavori è per l'appunto che su alcuni dei nuovi e definitivi
Le mura nella storia della città come non necessariamente le cose coincidano come la storia della città apposta perfino tornare indietro no altro che determini no no
Possibile per
Avvengano cose di questo genere questo sfugge a chi pensa alla città murata come se fosse una grande confetti era con un pieno dentro con un tutto pieno dentro con un
Queste si fanno vedere da rinnovabili alcune del e che avvengono nei dintorni delle mura e che segna nove nell'arco del della storia appunto il costituirsi di questi luoghi non mai risolti
Non c'è stato mai un Progetto serie
Le macchine delle mura ecco allora una concatenazione di Progetto
Oggetti urbani di maggiore o di minore complessità che ci piacerebbe potessero avviare quelle azioni
Che forse assomigliano a quello scatenamento a quella proliferazione di ora
De'Marsi macché potrebbe la scommessa e appunto l'ho la proliferazione non sia contro la pianificazione ma che una pianificazione capace di governo mare quella realtà che sempre sfugge diceva De Masi una maggior della città sia capace di governarla come dire la in Proietti intra Ojetti la trasformazione le trasformazioni
Intagliati le trasformazioni all'interno di un processo di pianificazione di progettazione di tutto e è la e anche di trasformazione che
Di solito rende cioè sfugge alla pianificazione tradizionale in questo regime di contrapposizione tra realtà e piano questa è una delle carte come dire istituzionali che
La prima carta che è stata fatta la carta delle risorse secondo la definizione dell'ufficio del piano ed l'individuazione
Sulla quale naturalmente non porto intrattenermi di aree sistemi luoghi edifici che possono costituire
è occasione di lavoro come in una catena di perle infilata lungo il percorso delle mura occasione per dei
I lavori di trasformazione molti sono già in atto che potrebbero però essere messi in coerenza con questo grande segno per vittoriale questa già territorio storico
C'è già tutta la come dire la Monti Scala Rita del paesaggio ecco lavori
Aree luoghi edifici che potrebbero essere incatenato in una serie di azioni progettuali tali da
Mettere in gioco di volta in volta la continuità di questo che noi vediamo come un esile filo intorno alle mura il discontinuità di
Luoghi ciascuno dei quali in realtà appartiene molto forte nei deve ad una parte di Roma ad una parte di città come si diceva una volta questo luogo il Foro Boario il questo mattatoio il Monte Testaccio le porte di libera con i giardini sono un luogo esemplare di questa costituzione di spazi urbani molto peculiari riconoscibilissimo i che hanno una vocazione di cui questi primi lavori di cui parlavamo prima costituiscono un un primo accesso ma altre cose stanno avvenendo qua intorno un luogo quindi sia critica mi perché sostanzialmente che socialmente beh vocato ad una sua peculiarità che è molto diversa da quella di San Giovanni da quella di Muro Torto ovviamente tutte e qui
Il suggerimento e quindi che il Progetto intorno alle mura appartenga al Progetto resta appartenga al Progetto di parte di città
Questo
Come dire
Apre ad una
Esigenza appunto e così ritorno all'inizio del
Del mito toh
All'esigenza come dire che l'ha che la struttura del piano che il sistema del piano che gli uffici del piano riescano
Come mi sembra si augura Bruno Gabrielli
Il mancato dando dei diversi tempi libertino normative parlando della esigenza di
Almeno garantire
La la non esistenza la diminuzione della non qualità ma di cui parlava di nuovo anche De Masi quando invocava il ruolo della bellezza nella società contemporanea le mura sono un luogo di bellezze urbane e di questo credo non si debba vergognare credo che si debbano valorizzare
Ecco questa per l'appunto uno un'esemplificazione di una sorta di pelletterie esperimento pre progettuale che riguarda era l'aria nella quale ci troviamo che indica come la sistemazione dell'invaso delle mura
Attraverso operazioni che sono appunto quelle di lavori pubblici sul sullo spazio pubblico da un lato dall'altro alcune azioni di ristrutturazione ristrutturazione urbanistica a me non piace mai come prima ho sentito ancora una volta queste invocazioni alla demolizione come valore in seno a quelle che risuonano metri cubi che risuonano dollari non mi piacciono e però credo che
L'uso qualitativo della demolizione
Debba essere sospesa cioè ci tengo a dire che è un discorso differente quello che faccio e però credo che è un'altra di quelle antinomia conservazione trasformazione piano provveda toghe o riusciamo a superarle oppure veramente ha ragione De Masi e la realtà è più veloce di noi è più ricca di nomi
E allora ecco come dire sono indicate diverse diversi tipi di azione che potrebbero che a noi piacerebbe ieri uscì serio ad arrivare a dei progetti urbani in questo caso molti già ce ne sono vi Progetti per aree verdi di progetti per il mattatoio per l'appunto di
Il socializzazione Michels già stanno avvenendo intorno al Foro Boario di
I fenomeni di multiculturalismo a proposito questa storia del multiculturalismo non c'entra niente con le mura ma sarebbe importante
Ecco ci piacerebbe che questo tipo di azioni riuscisse ad essere intrapresa in discontinua continuità con la svolta
Che
Mario sosteneva credo a buona ragione questo piano sta affrontando anche da questo punto di vista
Ebbe di poter
Estere testimone attore di questo contributo che il piano di Roma potrebbe dare
Evitando un'altra contrapposizione in questi giorni si legge tra una stampa di destra è una stampa di sinistra dove sarebbe ancora di sinistra non fare metri cubi no il simmetrico di prima e disinibita non fare metri cubi di sinistra non non sottrarre di Fini da conservare comunque una volta non era di sinistra tutto questo una volta altri liquidata per l'appunto trasformare delle cose che non andavano bene
Ecco superare questa
Il piano di Salerno predica opere pubbliche piuttosto che piano il piano di Napoli che predica piano piuttosto che in opere pubbliche non mi interessa mi interesserebbe che
Essere città postmoderna in fondo che forse in questo senso basta parlare di centro storico del parliamo dice il di Città storica porta a essere postmoderni significa dopotutto rendersi conto che stiamo semplice e dentro da un pezzo normale di storia non siamo eccezionalmente moderni e che allora forse si può tornare a quella dialettica fra piani progetti e opere pubbliche
Ma che caratterizzavano la città storica Paola di qualcosa anche tu
La sempre
Io mi vorrei credo che in realtà però forse meglio se ci può essere mentalmente delle nelle richieste ulteriori informazioni sul Progetto utilizzare eventualmente l'occasione dell'Expo questa per di ieri qualche cosa in più però credo da una parte l'invito il professor Gabriele e lì di non abusare della pazienza di chi sta ascoltando parente soltanto ribadire che
Credo che sia a tutti noto che appunto la pulizia della città sto ricca e in particolare gli ambiti strategici sia conservate per fattori più distintivi in questa Piano e che questo ha quindi erettile certamente una particolare attenzione va be'perché
E appunto il piano
Non nella condizione di esigere una che peculiare di riconoscimento come quelli che noi abbiamo poi tentato di affrontare e per talmente quelli nei criteri di progettazione e ora su questo in un certo senso e noi abbiamo portato la nostra attenzione e abbiamo quindi evitato in questa sede di esporre ovviamente tutto lo studio naturalmente sia fondato sulla ricerca storica del manufatto ben sapendo tuttavia che il punto essenziale e che non si tratta soltanto di uno importante
Sito eminente per l'archeologia ma un vero e proprio fatto urbana e territoriale grazie
Abbiamo abusato dalla
Il pubblico che ancora è rimasto al quindi pensiamo che sarebbe chiudere io ricordo che oggi qualcuno ha lamentato parole vi Giulio Carlo Argan viene mi pare del settantotto in cui dice Eva appunto
Il centro storico querceto storico non ci sarà più quando appunto non se ne parlerà più quando si farà a meno di parlare nel centro storico
E allora in questo senso ad si scompone anche alla proposta di Tonino Terranova di parlare solo dieci pastoni ma con questo però non credo che abbiamo esaurito tutti i nostri problemi ringrazio molto povere al ha avuto la pazienza di arrivare fino ad ora alla prossima grazie ancora a tutti