Il punto della situazione sull'immigrazione in Italia con particolare riferimento agli aspetti economici

Ok
Allora in questi giorni nel dibattito politico italiano si è assistito ad un balletto di cifre sul numero di nuovi immigrati necessaria la nostra economia seguito da prese di posizione a difesa dei disoccupati del Sud Italia secondo lei i lavori mica nato in concorrenza con il lavoro italiano e perché pur in presenza di tassi di disoccupazione elevati ed è un tasso di partecipazione al mercato del lavoro fra i più bassi tre Paesi economicamente sviluppati sarà forte domanda di lavoro immigrato da parte delle nostre aziende
Deve in apparenza si tratta di un paradosso perché se guardiamo alla storia d'Italia il nostro Paese per oltre un secolo è stato un esportato premetto di manodopera italiani che cercavano trovavano lavoro all'estero andavano a trovarlo letteralmente ai quattro angoli del pianeta poi siamo diventati importatori netti cioè il numero di i capi mani che cercano lavoro all'estero è inferiore al numero di stranieri che cercano lavori in Italia e questo è accaduto proprio in concomitanza con il fatto che il tasso di disoccupazione e diventato molto elevato guardando le cose in questi per mi sarebbe tentati di concludere che quindi l'immigrazione determina disoccupazione in realtà le cose non stanno affatto così perché i non esiste un unico mercato del lavoro che comprenda l'intera economia
Non esistono tanti mercati del lavoro micro mercati del lavoro dove si rivolgono persone con qualificazione diversa se andiamo a vedere il profilo dei nostri disoccupati scopriamo che sono nella stragrande maggioranza giovani inferiori ai venti nove anni e nella stragrande maggioranza persone che hanno un'alta qualificazione scolastica il disoccupato di oggi disoccupati italiano di oggi e l'ingegnere un giovane che avendo una buona qualificazione scolastica aspetta primaria era il mercato del lavoro per potere trovare un impiego che sia adeguato alla sua preparazione viceversa gli immigrati sono persone che vanno in mercati del lavoro e micro mercati lavoro a bassa qualificazione scolastica
E quindi le due cose non non con i due tipi di lavoratori non competono nello stesso mercato abbiamo così che esistono dei micro mercati del lavoro dove c'è eccesso domanda cioè dove i datori di lavoro non riescono a trovare abbastanza manodopera e abbiamo altri micro mercati del lavoro dove c'è eccesso d'offerta dove cioè ci sono disoccupati quindi da questo punto di vista l'immigrazione e non solo non dannosa per i livelli di occupazione nostri ma addirittura necessaria per consentire la prosecuzione di A
Unità produttive che altrimenti avrebbero difficoltà a reperire la manodopera necessaria tanto per fare un esempio banale per dare un'illustrazione banale quando ero studente Vidić
I miei professori avevano tutti una domestica
Era una domestica siciliane oggi non dico storie dice o non si può certamente permettere di avere una domestica ci sono molto poche collaboratrici familiari e sono quasi tutte quasi esclusivamente immigrati cioè in genere provengono dalle Filippine e questi in una regione la Sicilia dove c'è il venticinque per cento i disoccupati quindi chiaramente si tratta di fenomeni che non sono sovrapponibili perché riferiti a occupazioni diverse
Alcuni sostengono che l'immigrazione agisca come una cartina di tornasole evidenziando le virtù inefficienze di un Paese in Italia ad esempio di un'idea e anche se regolari sperimentano altri quadri di lavoro nero incontrano notevoli difficoltà nella ricerca di un'abitazione dignitosa e tanti problemi riguardano anche molti italiani
E in assenza della rete di sicurezza familiare vengono accentuati dalla condizione di degrado condivide questa osservazione Kanza che sia corretto sostenere che questa è l'ennesima prova che l'Italia ha bisogno di riforme dell'economia del novanta
Io sì sì sono d'accordo vorrei aggiungere una cosa che non mi sembra un atteggiamento da prendere eccessivamente sul serio quello di quanti sostengono se dobbiamo consentire agli immigrati di venire in Italia soltanto se possiamo garantirvi una casa un lavoro condizioni di vita dignitose un salario pari a quello degli italiani quanti altri provvidenze sociali si possono immaginare bene questo significa non volere immigrazione perché a
Quelle condizioni molti italiani non riescono a trovare lavoro né quello che dobbiamo di cui dobbiamo renderci conto perché l'immigrato che viene in Italia di lasciando alle sue spalle condizioni di vita che per gli standard italiani sono fare rime e quindi consentirvi di venire qui anche se non e esce ad avere tutti i benefici di cui godono gli italiani è un modo per aiutarlo per consentirne dichiarare la sua posizione quindi cerchiamo di non esibire una carità pelosa che di fatto si tradurrebbe in una chiusura nei confronti della immigrazione vero però quello che diceva lei nella domanda e cioè che tutti i problemi della sclerosi dei mercati da comincia dal mercato delle abitazioni vengono messi in luce sottolineati da quanto accade con l'immigrazione questi non riescono a trovare casa perché il mercato delle locazioni è stato distrutto dal i regimi vincolistici finiscono con lavorare in nero perché tutti i lacci e lacciuoli degli oneri imposti al lavoro ufficiale hanno reso conveniente impiego vennero certo il sottolineo la loro presenza sottolinea che ci sono riforme profonde da fare nella struttura dei nostri mercati
Ritiene che esista una relazione positiva tra l'immigrazione clandestina nelle politiche dell'immigrazione restrittive
Io temo di sì perché purtroppo l'immigrazione clandestina parte costituita da persone che non vengono in Italia per lavorare in occupazioni illegali ma vengono in Italia per provare un'occupazione ai margini della legalità il risultato è che sempre più si afferma nella mentalità dell'opinione pubblica nel consenso comune l'idea che l'immigrato che il clandestino sia una persona che Dio la legge si identifica l'immigrato clandestino con una prostituta con lo spacciatore con lo scippatore quant'altro quindi secondo me chi crede nella importanza nella necessità dell'immigrato dovrebbe anche essere favorevole a politiche che garantiscano la sicurezza ai cittadini e quindi gli impediscano di immigrazione di persone che vengono qui per svolgere attività criminose
Certo la durata la legalità importantissima e capovolgendo i termini una politica dell'indicazione
Particolarmente restrittiva può favorire l'immigrazione clandestina e infatti etica incarichi che proprio questo il punto perché le le due cose sono vere essendo noi persegue
Noi una politica restrittiva nei confronti dell'immigrazione legame dell'immigrazione di lavoro e creando quindi difficoltà a quanti vorrebbero venire in Italia per lavorare finiamo col rendere maggiore il fenomeno della immigrazione della immigrazione clandestina e l'assurdo è che finiscono col venire in Italia quelli che vengono non per lavorare per svolgere delle attività para legale o addirittura illegali e non riusciamo a ottenere che vengano in Italia quanto invece
Potrebbero venire qui a lavorare dando il loro contributo al reddito e alla crescita del Paese certa come vanno dall'attuale gestione politica dell'immigrazione da parte del governo italiano e schizofrenica perché
Da una parte basata su una sorta di lassismo nei confronti dell'immigrazione clandestina e dall'altra intransigente rigida spietata nei confronti di chi vorrebbe venire qui a lavorare negli Stati Uniti d'America dove il sistema delle quote in un momento in cui il Paese cresce con grande rapidità ha determinato una forte domanda di lavoro immigrazione clandestina non significa necessariamente l'afflusso di persone che poi compiono attività illegali l'immigrazione clandestina in molti Stati salvato l'esistenza di attività produttive perché si messicana entra lasciassero la frontiera anche illegalmente per svolgere i lavori stagionali l'economia di alcuni Stati come il Texas alla California sarebbe in gravissime difficoltà
Come giudica la proposta del ministro dell'Interno francese di introdurre un permesso europeo per l'ingresso nell'Unione europea degli stranieri che ne abbiano i requisiti e di provvedere
I di prevedere l'acquisizione della nazionalità in base al diritto del suolo di figli di stranieri nati in un Paese dell'unione europea perciò che si quanto perché riguarda la seconda parte cioè l'introduzione dello ius soli potrebbe
Una soluzione accettabile per ciò che riguarda la prima parte il problema è molto complesso perché si tratta di decidere Aschieri livello vogliamo coloro che vengano assunte le decisioni relative al numero di immigrati da avvenire io ritengo che grazie a questo stadio del il processo d'integrazione europea quella decisione sia meglio mantenere la a livello di Stato nazionale sono cioè in disaccordo e con la proposta francese perché se fosse fatta a livello europeo si stabilisce un tot a livello euro io poi questi potendosi muovere liberamente all'interno dell'Unione potrebbero magari andare approvarsi in Paesi dove lavora presenza non è assolutamente necessaria potrebbero sceglierlo per ragioni metà economiche per ragioni non razionali e sono d'altro canto anche contrari all'idea che queste decisioni debbano spettare alle regioni per la stessa ragione d'essere venissero prese a livello regionale una Regione decide di ammettere un numero di lavoratori stranieri superiore al fabbisogno questi poli vanno a lavorare nelle altre regioni dello stesso Paese credo che il livello a cui per la decisione dovrebbe essere assunta livello più giusto oggi sia quello nazionale naturalmente domani quando l'Europa sarà meglio integrata discorso cambierà
Di fare le i confini fra i vari stadi europei
Già oggi sono è appunto per le proteste così come i confini oramai non è non esistono quasi più prenderlo a livello europeo potrebbe creare una mano distribuzione del lavoro non è un rischio puro
Se intendiamo sia questo gran pericolo però forse il livello nazionale il livello più più giusto per prendere quella decisione e
Anche perché vuol tenere meglio conto delle peculiari sensibilità degli abitanti del paese quindici hanno neanche la la proposta di legge
Nel Serio popolare sono della lega da Forza Italia e poi dall'articolo tre
E che se non le singole Regioni a stabilire i limiti numerici degli ingressi no io quella norma condividono la condivido perché
RPPR queste queste stime quantitative non è che siano un qualcosa di scientifico di assolutamente sa perfettamente quindi possibile ipotizzabile che una Regione sbaglio in eccesso o in difetto e che questa
Via conseguenza nelle sui mercati di lavoro delle altre regioni quindi è giusto che sia reso al livello dello Stato nazionale come a livello del Governo si attacca perché credo sia impossibile impedire alle persone di risposta restava fino a meno che non mettiamo i confini
Sede che sarebbe opportuno da parte dell'opposizione insistere più sulla riforma del mercato del lavoro dell'economia per un guasto piuttosto di richiedere misure che sta
Designazione Wasser lei come per opportuno intende più consono all'interesse generale anche anche nel caso del fenomeno immigrazione comunque sì sì no io sono sempre d'accordo della opportunità nel senso di interpretazione corretta dell'interesse generale non sono viceversa del tutto convinto che sia anche dal punto di vista
Elettorale elettoralistico più conveniente però non ho mai creduto alla politica dell'ambiguità io credo al bipartitismo perché il bipartitismo e la politica delle carte scoperte bisogna giocare a carte scoperte bisogna capire ai cittadini
Prima delle elezioni esattamente che cosa vogliamo fare per ciò che riguarda i grandi problemi del Paese chi potrà deve sapere per Cossa vota quando vota per un certo partito e quindi quel partito ha l'obbligo di dire prima delle elezioni che cosa farà se vincerà le elezioni
Trattando dell'immigrazione non si può non occuparsi del problema dello sviluppo dei Paesi poveri che rappresentano il punto di origine dei flussi migratori
Il centro del dibattito riguardo sarà stupido dalle richieste sul sostenute con forza dalla Chiesa cattolica per una riduzione del debito di questi Paesi lei non crede che in assenza di altri provvedimenti s'plurali come ad esempio una liberalizzazione dei commerci di questi Paesi con i nostri mercati questa misura si rilevi come un mero soccorso momentanea di tipo assistenzialista senza effetti nel medio e lungo periodo
Peggio peggio di così perché per molti in molti casi sarà del tutto irrilevante in qualche caso sarà controproducente perché Angela il debito di un Paese significa dichiarare solennemente e pubblicamente quel Paese non è solvibile il che significa che immediatamente dopo se il paese dovesse avere bisogno di i prestiti finirebbe con l'ONU ottenerli perché il fatto che dici è stato cancellato il debito verrebbe interpretato come prova che non è assorbito le vere politiche di sviluppo sono quelle a cui lei accennava alla domanda Che noi dovremmo smetterla di presidiare in astratto la necessità di aiutare i Paesi poveri e praticare poi di fatto politiche che li rendono poco del io penso per esempio alla tariffa esterna comune alle politiche cioè della unione o l'opera nei confronti dei Paesi terzi dell'Unione Europea non la smetterà di comportarsi in modo confacente agli interessi egoistici piccoli produttori ma dannoso per i produttori dei Paesi poveri questi ultimi continueranno ad essere poveri si impediamo loro di venderci quello che potrebbero produrre non lo produrranno e se non lo produrranno avranno disoccupazione instabilità e creeranno problemi molto più seri anche all'Unione Europea in altri termini reali fortezza Europa ed agli sissignore per i paesi terzi questo purtroppo è un fenomeno a livello planetario perché la costruzione di questi accordi regionali di cui il più ambizioso e l'Unione Europea ma c'è anche nata laziale possibile ha determinato un aumento di rapporto i commerciali e non solo commerciale anche finanziari in ogni caso un aumento di attività economica all'interno di queste aree che hanno perché si sono abbattuti tu gli ostacoli al libero movimento dei prodotti dei fattori della produzione però ha rappresentato anche la erezione di barriere per ciò che riguarda i rapporti fra queste è e il resto del mondo ora siccome la quasi totalità dei Paesi poveri scusa da questi accordi regionali e c'è il rischio che questi accordi regionali finiscano col determinare una situazione molto grave per i Paesi poveri perché impedisce impediscono loro di crescere gli altri termini questi accordi vanno bene se sono estroversi non vanno bene se sono introverso
Se non è possibile attuare politiche di riduzione della direzione commerciale su tutto in paesi che sono caratterizzati da sistemi politici ed istituzionali che basano il consenso politico su pratiche concertative corporative
Non ho capito ridurre il livello e la produzione no no della protezione a dell'Avellino e protezioni e il livello e la protezione che gli esperti in merito alla politica agricola comunitaria vedere queste classico dilemma della politica e che
Quello a cui lei fa riferimento il contrasto Lecce fra l'interesse generale del Paese della collettività e l'interesse diffuso a volte scarsamente percepito che riguarda un gran numero di persone quindi uno non si tratta di un gruppo che sia facilmente organizzative bene quest'interesse in contrasto con l'interesse di gruppi ristretti concentrati perfettamente consapevoli del del loro interesse ciò che hanno da guadagnare dalle varie politiche siccome son piccoli anche facilmente organizza ora storicamente purtroppo quasi sempre interesse organizzato consapevole concentrato dei pochi finisce col prevalere e con l'interesse diffuso scarsamente percepito e disorganizzato dei molti devo però anche dire che il pessimismo di Adamo Smith che non credeva che è un è libero scambio potesse affermarsi nel mondo proprio per questa ragione è stato smentito nell'ultima parte del ventesimo secolo perché abbiamo assistito a un'apertura dei mercati che sarebbe stata impensabile se quel contrasto fosse davvero così determinante come a priori sembrerebbe quindi può darsi che che non sia necessario che la tirannia degli interessi prevalga sul gli interessi generali del Paese però richiede leadership richiede leadership richiede consapevolezza l'importanza del problema richiede coraggio bisogna avere il coraggio di scontrarsi con gli interessi concentrati organizzati quando è in ballo l'interesse generale del Paese iter di questo tipo purtroppo
Grande abbondanza e a suo giudizio quindi di tale non presenta queste caratteristiche finito agli
Il progetto politico di di rappresentanza quindi si interessi diffusi in Italia purtroppo da da questo punto di vista dobbiamo ancora fare molta strada nostro è stato l'ultimo Paese a ratificare l'accordo euromediterranea con il Marocco per
Che gli interessi di alcuni produttori agricoli Sud preoccupati del piccolo incremento delle quote d'importazione di prodotti agricoli dal Marocco il riuscito arrivò a rallentare la ratifica di quell'accordo questo è un caso emblematico che dimostra come purtroppo abbiamo ancora moltissima strada da fare per fare comprendere l'importanza di una apertura che può determinare dei costi transizione ma è nell'interesse del Paese c'è un modo però per affrontare quel problema ed è quello di far sì che il costo di un'operazione che va nell'interesse generale della collettività non venga interamente sopportato soltanto dal gruppo ristretto in questione che si tratta di indennizzare in un qualche modo fuori quali nel breve per Emilia subirebbero dei costi dall'apertura in modo da farne degli alleati a favore dell'apertura perché altrimenti è uno scontro fra i due interessi quello generale quello particolare secondo corre il rischio di prevalere
La ringrazio la sagra vive lei ha
Ai greci