Meeting 2000 "2000 anni, un ideale senza fine" XXI edizione del "Meeting per l'amicizia fra i popoli" "Luigi Calabresi, un uomo, un eroe cristiano" Tavola rotonda in occasione dell'uscita del libro "Così uccidemmo il Commissario Calabresi" di Leonardo Marino (Ed. Ares) presso la Sala 3, Padiglioni fieristici

Tutti e benvenuti a questo incontro che
Ci rendiamo conto è oggetto di particolare interesse
La sala contiene parecchie persone ma evidentemente alcuni devono rimanere fuori per ragioni obiettive di spazio
Luigi Calabresi una un eroe cristiano questo e il tema dell'incontro che si vede accomunati qui
E sul quale interverranno una serie di persone che tra un istante andrò a rappresentarvi
Perché questo incontro il meeting come e tradizione ormai da molto tempo
Va spinta accanto una serie di incontri che tendono a tradurre il tema generale quest'anno come ben sapete due mila anni un ideale senza fine
Ospita tutta un'altra serie di incontri che vengono proposti da persone da conoscenti ed amici
Su tematiche che hanno a che fare con la nostra vicenda attuale in particolare
Lo spunto di questa serata e dato da un dramma da un anno all'interno del quale si collocano tanti altri particolari danni
Vale a dire l'omicidio del commissario calabresi
Prima un eroe cristiano questa la suggestione la provocazione che accompagna il nome il cognome di questa figura attorno alla quale tante cose sono state dette e sulla quale questa sera penso che avremo occasione di sentirne di più chiare e più limpide più trasparenti
Vorrei dire come ultima osservazione introduttiva che l'incontro di questa sera a un particolare legame con l'ideale di cui il meeting parla perché l'ideale di quel meeting parla vale a dire l'incarnazione l'avvenimento cristiano
è un ideale storico e questo ideale storico invita gli uomini di ogni tempo e del nostro tempo a una scelta propone una sfida calabresi come ciascuno di noi è stato posto davanti a questa scelta davanti a questa sfida che la sfida della santità
Una santità rispetto alla quale qualcuno propone anche l'avvio di un iter per la gratificazione ma di questo poi diremo meglio che è con noi questa sera
Partiamo innanzitutto dicendo che non c'è
Doveva essere con noi la vedova Calabresi la signora Gemma Calabresi che però all'ultimo minuto non è potuta essere presente e interverrà a suo nome
All'estrema Mia destra
Il dottor Cesare Cavalleri
Che è direttore delle edizioni Ares nonché della rivista Studi cattolici le edizioni are se sono le l'editrice che ha pubblicato questo testo coautore Leonardo Marino intitolato almeno in questa ultima
Edizione così uccidendo il commissario Calabresi anticipo fin da ora che al termine dell'incontro
Me lo stende della libreria Leonardo Marino sarà disponibile per incontrare chi volesse acquistare il libero e e volesse avere una firmò una dedica di Marino
Daremo perciò per primo la parola appunto all'Hotel Cavalieri che ci porterà il saluto della signora Gemma Calabresi
Subito dopo darò la parola alla anzi dottore allegra al prefetto allegra che all'epoca dell'omicidio Calabresi era il diretto superiore presso l'ufficio politico dalla questura di Milano
Il commissario Calabresi appunto dopo il dottor allegra prenderà la parola monsignor D'Ascenzi vescovo emerito di Arezzo
Che in qualche modo morirà quei meglio lui come dire al all'inizio all'origine di queste idee di questa proposta di un intere per la canonizzazione dalla gratificazione di calabresi
Quindi il dottor Garibaldi storico giornalista il dottor arriva noto editorialista de il giornale e infine Leonardo Marino che per certi aspetti il pendant
Del commissario Calabresi nel senso che direttamente implicato in tutta come è noto in tutta la vicenda che ha portato anche a scoprire virtù di Calabresi che probabilmente sarebbero state per lo meno conosciute in modo diverso
Io dico anche che al termine degli interventi dei nostri ospiti nostri graditi ospiti mi sarà lo spazio Breve ma ci sarà un un piccolo spazio per domande da parte vostra da parte del pubblico che richiedessero ulteriori chiarificazioni o specificazioni di quanto sarà stato detto
Per dare l'avvio a questo incontro che ripeto credo si rivela particolarmente interessante vorrei invitare tutti quanti voi a ringraziare i nostri relatore per la cortesia di essere qui
Prego dottor Cavaliere
La signora Gemma Calabresi come abbiamo sentito purtroppo non è potuta essere presente però ci siamo sentiti per telefono mi ha incaricato innanzitutto di ringraziare i relatori e anche il pubblico che prevede prevedevamo numerose partecipe a questa occasione il messaggio che la signora Calabresi
Ci lascia
è la sua testimonianza che rientra perfettamente nella doverosa prese di posizione che la intendiamo fare questa sera proprio a favore della figura del del suo marito il commissario Calabresi e
Come si chiede subito leggo per
Per brevità di tempo c'è anche la la testimonianza del suo itinerario interiore di consorte di un giovane servitore dello Stato morto come sappiamo
Quando Luigi Calabresi venne ucciso scrissi come necrologio sui giornali questa frase Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno le parole dette da Gesù sulla croce
In realtà non fui io a scegliere questo nucleo necrologio ma mia madre non era cattolica che vive quotidianamente secondo il Vangelo
In quel momento ero molto giovane e forse non sentivo veramente mie quelle parole tuttavia accettare il consiglio di mamma pensando che quella fosse l'unica possibilità per spezzare quel terribile odio che stava dilagando sempre di più poi man mano che passavano gli anni io ho sentito quella frase sempre più mia missiva diceva sempre più ho molto pensato io ho capito che Gesù sulla croce avrebbe potuto perdonare direttamente i suoi carnefici ma in quel momento egli era un uomo e sapeva quanto per noi uomini sarebbe stato difficile perdonare
Quindi ci indica questa strada chiedere al padre di farlo lui invece nostra dando hanno il tempo di un cammino in questo senso io sto camminando
Il perdono è un cammino lungo e difficile molto lento con momenti di grandi passi avanti gli altri in cui sembra di scivolare indietro di altri ribassi come cattolica sono sicura che sia l'unica strada da percorrere
Io l'ho perdonato Leonardo Marino uno dei responsabili della morte di mio marito che si è costituito spontaneamente alla giustizia autoaccusando sì di questo omicidio Marino è un vero pentito
Infatti Marino non era in carcere e non ha deciso il pentimento per avere sconti di pena
Egli viveva a casa sua e non c'era su di lui né sull'indagine in corso
Marino che da ragazzo aveva ricevuto una formazione religiosa per un travaglio interiore che lo logorata per un terribile peso che gravava sulla sua coscienza ha deciso di confessare
Marino che dopo essersi costituito ha subito le peggiori angherie
è un uomo che ha molto sofferto e siccome la sofferenza anche se origini diverse accomuna io mi sono sentita vicino a Luino io ho sentito che dovevo perdonarlo
Naturalmente è stata più facile della riconciliazione con Marino che parla di Dio che chiedo umilmente perdono molto più difficile perdonare gli altri dai responsabili dell'omicidio che non chiedono perdono e non lo vogliono
Ma io penso che il perdono possa essere dato anche unilateralmente e quindi io questo cammino intendo continuarlo fino a raggiungere una vera pace interiore per il momento posso dire di essermi riconciliata con la vita sorpresa della natura gioie della creazione suo ringraziare credo nuovamente nella bontà degli uomini e questo mi dà molta serenità concludo
Inviando un messaggio a tutti coloro che come me soffrono per aver ricevuto ingiustizie e qui mi rivolgo soprattutto le donne
Non dico perdonate perché questo è un cammino soggettivo posso solo dire
Che l'odio logora ci indurisce non permette di metterci in sintonia con chi ci è stato tolto non ci permette di vedere ciò che di bello ci sarà ancora di gioia nel vedere i nostri figli che crescono ci toglie la gioia di vivere
L'odio per noi sarebbe una sofferenza una tragedia in più questo è la testimonianza di giornata la prima
Grazie dottor Cavalleri per avere prestato la voce alla signora Gemma vedova Calabresi ora la parola alla prefetto Antonino allegra prego grazie
Tempo fa c'è tempo fa parecchio tempo fa
Le la rivista evoca pubblico un articolo dal titolo il testamento dei calabresi
In effetti si trattava di riproporre ma l'intervento che questa è il dottor Calabresi quando era ancora non funzionario di polizia ma frequentava il corso per funzionare sì
Dipende da chiedo scusa cioè geometra frequentava ancora il corso cioè non è ancora ufficiale continua a frequentare il corso eravamo nel novembre del mille novecentosessantasei
è importante veramente questa data perché quando avvengono infatti e quando gli si attribuiscono determinabile
Il colpe e diciamo incarichi che duri mai aveva avuto in effetti era un giovanissimo funzionario era quasi alle prime armi
Ad ogni modo in questo diciamo così testamento in questa intervento che ferisce
Ad epoca e di cui io ho qui il testo integrale che comunque consegnerò agli organizzatori il Cercle reggiano che sia opportuno che venga diffuso
Io ho voluto entrare alcune frasi ci sono praticamente il
Direi ritratto vera di Calabresi
Perché tessere leggerlo tutto sarebbe dunque
Lo dice a un certo punto questo
Ancora qualche settimana
E sarò commissario di pubblica sicurezza
è una strada che OSCE
Per vocazione
Perché mi piace perché sono convinto perché costituisce una prova difficile
Avrei molti altri modi di guadagnarmi uno stipendio ma sono affascinato dall'esperienza che può fare in polizia un uomo con un uomo non serve uno come me che vuole vivere una vita profondamente integralmente cristiana
In questo c'è tutta calabresi
Forse il corpo diciamo di utopie in più che tipicamente giovanile
Ma e l'impatto con la realtà non esca lo trasforma rimase un un credente intollerante
Uno che non ha saputo diario
E allora il suo capo
Però
Come gli Agnelli anche il suo amico insomma in fondo se vogliamo perché si crea una questi rapporti specialmente quando si impegnati come lo eravamo noi
Giornalmente in mezzo alle alle piazze o di fronte alle violenze che si esercitavano corredo ritmo vertiginoso
Quando hanno dado
Hanno comincerà a crucifige lo questa ragazza
Abbiamo provato tanta pena per lui però
Si comportava il fatto che insomma lei soffriva
Ma sapeva tollerare perché perché era essenzialmente non credeva veramente tutti i giorni e tutte le sere
O quasi tutte le serve aveva un diario e scriveva dei pensieri tizio suggerimenti di pensa di meditazione che gli suggerivano le esperienze che faceva giorno per giorno io non so che fine abbia fatto questo perché sarebbe interessante rileggerlo
Perché a me è capitato di leggere solo qualche cosa qualche frase
Ora a questo punto vorrei dire questo che cosa è stato detto di luce
Che era stato agente della CIA
Che era esperto di karate
C'era Stalin America fare dei corsi speciale che aveva fatto la scorta un certo generale Walker che non sappiamo chi sia
Che aveva presentato questo generale allo stato maggiore italiana ora voi immaginate
Non ho che entra in polizia nel sessantasei celarsi nel sessantasette
Nel sessantanove come lo farà bene questi incarichi può è un funziona
Diciamo così che svolge la sua funzione sotto le direttive di quelle più anziane di non non solo sono dirigenti perdite
Ad ogni modo io devo dire questo calabresi ha conservato questa diciamo così questa personalità che manifesta che ha manifestato per la circostanza
Devo dire del suo carattere col tempo qualche cosa è modificata cioè ma nel senso che noi abbiamo insomma la sua fedi si sia diciamo così attenuata no tutt'altro
Per altre cose tenete presente l'avete vista dall'alto lettura che si è fatta della lettera signora Calabresi lui ha sposato entrato in una famiglia di direi di credenti e dimissionari perché alcuni fratelli della signora Calabresi dopo la laurea sua da Linate compero padana fare il missionario questo per dire qual era lo spirito
Dell'agente
Va beh certo poté alla volta era romana
Era un po'alla volta poteva apparire apparire diciamo un po'sette ritardavano ignorare i vincoli si viene in ufficio qualche volta poté apparire un po'spavaldo così ma in effetti e non lo era perché era più un'apparenza che è una realtà
Sì alla Besin Ford era un bell'uomo un bel ragazzo vestiva anche bene perché aveva messo il gusto delle schede e forse questo ha diciamo così ha fatto sorge il sospetto che fosse che avesse questa spavalderia che gli affetti da gravi
Devo dire proprio funzionario contrario
E con tutta e la sua inesperienza almeno all'inizio il che unita anche a un'estrema fiducia che Lucia aveva ben prossimo che questo era un suo diciamo così è un pregio ma in pelle in certe circostanze diventa un difetto
Lui si fidava ridotti
A e quando noi dicevamo guarda ci siamo anche noi credenti però nel nostro mestiere settore non hanno un po'di diffidenza non puoi andare avanti perché altrimenti vorrà avere dei diciamo così anche delle sbatte sorprese ad ogni modo l'UE diciamo così è stato sempre coerente
Come funzionario cadeva ora diciamo cinque sta talvolta diciamo coesione piccole mosse ingenuità anche nel manifestarsi Kodak
Potremmo ricordare qualche episodio ma io non vorrei togliere tempo all'ufficio del caso episodio
Quando il generale dissero che Lori aveva pubblicamente indicato i le direttive dell'indagine che avremmo fatto invece non era vero avremmo lasciamo andare queste cose più vediamo dentro volevo semplicemente dire
Era un funzionario che seppure aveva bisogno ancora di irrobustirsi dal punto di vista dell'esperienza perché purtroppo il nostro lavoro
E molto diciamo così dipende molto molto collegato con l'esperienza che si faccia breccia
Erano già che aveva delle ottime qualità perché era sicuro di sì ed era generoso per cui Lori si manifestava molto bene in piazza delle Varesi manifestazione di ordine pubblico
Quando si facevano le grandi battaglie lo era sempre presente
Ma non mostrava un minimo diciamo così di Durban sa ed era sempre pronto anche da vedere io dico quello che poteva succedere è quello che bisognava subito fare per fronteggiare le situazioni si sarebbe determinata certo di fronte agli attacchi e alle ingiustizie anche da parte non solo diciamo così degli avversari ma diciamo anche enti diciamo di parte anche istituzionale che non sono state all'altezza o in linea coi incompleti morali e diciamo professionale
Lo è anche di fronte a questa scelta che ha sofferto e ne soffriva
E noi per testo così com'è ora un nuovo che era facile allo scherzo e gli piaceva scherzare perché lo scherzo
Anche una qualità positiva secondo me e significa una capacità di comunione con gli altri molto più intensa forse di quella che si fa comunemente era brillante si integra intravedeva queste queste situazioni ad ogni modo diceva
No no ha sofferto noi cercavamo di stargli vicino anche perché in fondo anche noi eravamo sulla stessa barca gettano ammalavamo le accuse
Tremende che faceva lunghi ma insomma ci accusavano di tutto il male possibile immagina però di aggredire destro dalla bocca di Calabresi non uscito ormai un'imprecazione
Che a tutti sarebbe parsa natura normale
Anzi
Siccome io lo ritengo incapace di qualsiasi gesto di violenza Cejas sono convinta che nata in vita sua non avrà dato a Bari nemmeno per motivi di gioco uno scappa qualcuno non era non era capace
E sono convinto che nonostante le accuse grave dispersivo e le le Infantry gettavano su di voi
Non ha avuto mai un sentimento di vendetta perché secondo me anche se ne avesse avuto il via se ne avesse avuto l'opportunità non l'avrebbe fatto perché quella vendetta non rispondeva né alla suddetta azione che assumo
Questo era calabrese
Ecco io debbo diciamo fare una introduzione prima di entrare nell'argomento
E naturalmente terreni riconoscere l'entusiasmo con cui il presentatore subito a parlando di Calabresi
Avendo già attenui riconosciuto tanta ricchezza di virtù che si fosse proprio già in atto o si dovesse promuovere una diciamo mi l'intervento per e la sua diciamo
Per vedere se ci sono virtù eroiche ai fini di un processo canonico
Può darsi che chi ha tirato su questa strategia è stato un giornale che poi guarda caso il giornale si chiama però io fin da principio detto chiaramente che non era assolutamente opportuno usare questo linguaggio perché perlomeno fuori tempo non vogliamo diciamo con questo ridurre il tour reali del canadese di cui parlerò per quanto possibile in maniera articolata ma soprattutto perché noi della chiesa ascoltiamo appunto in questo campo
Quello che l'intervento dell'autorità ecclesiastica che in genere si muove in termini collegiali dovrà di questo non c'è la minima diciamo ombra lo di notizia da poter assicurare
Forse voi direte ma che c'entra questo vescovo di Arezzo Cortona Sansepolcro con canadesi ma io ho avuto la loro diciamo piaceri da seminarista
Di essere compagno di un giovane Coppa avevamo legatissimi da grande affetto e stima reciproca che poi lui ha lasciato la via del Seminario e diventato poi direttore dalla Scuola superiore di polizia
Per cui ogni tanto si confidava con me mi viene da chiedere la tonaca in prestito quando da fare particolare diciamo interventi con personaggi che si vestirono da prete che così via e sì che quando si verificò la morte di Calabresi mi telefonò quasi piangendo in una soprattutto irato dice hanno ammazzato un santo
Però cercheremo di fare del tutto per intrecciare gli è stato queste parole mi hanno colpito poi il caso vuole che mi fanno vescovo di Arezzo e proprio nell'ottantotto esci fuori questo diciamo sì confidenze o denuncia meglio informazione da parte di Marino e vengo a sapere che Pietrostefani era il filo del prefetto chiarezza
Non più in essere e che bene o male insomma nell'ambiente aretino forse aveva trovato anche qualche diciamo appoggio rifugio questo
Se tutto da vedere chattare ancora in vita che a più di novant'anni vive in Francia in tema molto delicato vero
Però io ho letto con attenzione il libro di Marini quando vedendo nel non c'entri foto diciamo comunicazione nei giornali mi sia capitato che non abbia ritagliate messo da parte su tutto successione di questi processi vero e in modo particolare risultato colpito dal da un articolo del ventisei gennaio due mila su quotidiani Avvenire che presentava il libero di Marino che ho comprato immediatamente e che mi son messa a leggere con attenzione
Quali rilievi io farei a quel non rituali sembra quasi siano critiche
Quali sono i punti che m'hanno colpito di più comprimo le origini la famiglia napoletana profondamente cristiana di Marino non ce lo dimentichiamo
Il ricordo vivo cadrà prima comunione credo siano da una di Pompei
Non sono cose che poi andando a Torino partono
Poi non è partito Marino all'avventura verso Torino ha vinto un concorso al babbo di un casellante o giù di lì
Tornerà sistema ferroviario di Torino e vedete io a questo padre che aveva pure diversi figli in condizioni non facili
Cerca di mandare i Marino a scuola
Dei salesiani
Perché lì potrà vivere prima di tutti evitare di attraversare continuamente binario a passare vicino ai treni era l'unica strada che doveva fare e in secondo luogo di avere una formazione veramente cristiana quella formazione cristiana estati il trapano
Che ha ha operato sul marito non c'è dubbio se voi leggete e io che ho conosciuto dei giovani che sono passati attraverso cioè di mentire le forche caudine dei salesiani nella formazione e poi trovandosi nelle difficoltà della vita sono ritrovati proprio vicino ci sono ritrovati proprio su quei principi perché per esami di coscienza che facevo tutte le serie mettevano tu per tu quel signore con la parola
Tipica di chili aver imparato da San Giovanni Bosco un linguaggio appropriato per i giovani ancora colpito veri Palmarino ce lo dica queste cose perché io di questo sono stato profondamente diciamo colpito poi mi ha colpito molto e la testimonianza di Tortora fino al sei Tortora che si dichiara di non essere credente che però aveva rapporti di amicizia con Calabresi
E che esce in delle frasi veramente stupende e pende anche delle botte Luigi per difendere calabresi dai suoi avversari
Tortora che dice
Credeva in Dio fermamente quando una volta gli chiesi nel periodo più buio delle accuse degli attacchi degli insulti come facevo a resistere
Senza mai un cedimento di nervi senza uno scatto a quell'autentico linciaggio morale al quale era sottoposto mi rispose sorridendo è semplice credo appunto in Dio
E credo nella mia buona fede non ho mai fatto nulla di cui posso vergognarmi e non odio nemmeno i miei nemici o angoscia per loro non odio è una parola odio che proprio non conosco
Questo già
Registra Tortora e naturalmente poi quando piena severità la notizia che scrive queste cose sulla nazione ecco dice
Dimezzato un libero in cui il dieci si parla proprio perché voleva portarmi alla fede
è un libro che parla di un uomo che nel deserto colloquio con se stesso vedrai mi diceva qualche voto sorridendo ma con garbo un pudore che componevano infinitamente dagli un giorno all'altro
Ti capita di incontrarlo ritiro
Stamani lo ha forse incontrato lui io l'ho visto poco fa calabresi alle mani incroci
E così sereno
Senta
Testimonianze
Non si eleggono indifferentemente
Perché
Perché riflettano anche quello può essere stato sì l'influsso l'influsso di un'anima credente e serena pur nelle persecuzioni su Enzo Tortora che le ho avute anche lui per altri versi vero
Poi la lettura di queste testimonianze di canadese ha contribuito ad accentuare in me la convinzione
Della grande statura morale del commissario sì che ho preso l'iniziativa di schede in un articolo che l'Osservatore Romano ha pubblicato proprio il diciassette maggio per il due mila in coincidenza con l'anniversario dalla sua morte
Ventidue maggio durante l'assemblea generale della CEI fui avvicinato da alcuni vescovi
Che erano presenti a Collevalenza si espressero parere favorevole per questa mia questo mio intervento sull'Osservatore Romano solo dalla mano è un giornale di grande stima e di grande serietà io sono rimasto sorpreso come mai abbiamo raccolto questo mio scritto e l'hanno pubblicato proprio in coincidenza con l'anniversario ventottesimo anniversario dalla morte del calabrese naturalmente è stato letto Taranto è stato letto anche da Milan segretaria del movimento oasi
Che stacca sempre Andolfo ed esattamente proprio da questa io ho avuto un libriccino che
Luigi Calabresi preparato proprio dall'oasi e fa una breve sintesi della sua vita ma penso che sia molto e molto più anche da dire e nel mille novecentonovanta delle Edizioni Paoline hanno pubblicato mio marito commissario Calabresi
Diario segreto della moglie Gemma Capra curato da Luciano Garibaldi lo potete immaginare con quanta diciamo attenzione trasporto possa aver letto questo libro andando a pescare qua e là certe cose che sono effettivamente toccanti che non si trovano tanto facilmente
Ecco prima del matrimonio cioè epoca che pubblica un'intervista attraverso delle domande a cui forse in parte si difese riferito allegra
Su questo e che meriterebbe di essere più approfondito perché parla della gioventù del sesso parla della scelta di una professione e sulla scelta della professione noi chiaramente che la scelta di entrare in polizia dove sapeva di rendere poco di rischiare molto è stata una vera vocazione questo non dimentichiamo mai un servizio che non sentivo che voleva vendere e quando quel mio
Compagno di seminario lo ha avuto come direttore riferiva le mie dalla santità che lui vedeva parlava appunto di Calabresi che era attentissimo nella scuola poi gironzolava tra gli alunni tra i suoi compagni andava anche dei superiori umilmente chiedeva qualcosa
Qualche volta erano vestiti qualche altra volta erano soldi e poi infetta la sera andava a cercare le famiglie romane delle borgate che avevano bisogno e colloquiava con loro ha conosciuto l'uomo
Nell'Ifi colta e questo lo dimostra anche un episodio che forse è arrivato il momento
Voi io
Faccia cenno
Chiede
Un incontro con un giovane extraparlamentare
Il quale dava sempre noi a tutte le manifestazioni
Centoventisei
E sì che lui pensò di andarlo a trovare a casa di non pochi problemi a casa sua quest'uomo
E ci va alle sei di mattina certamente ce lo trovo
E lo trova mentre lavava le lenzuola
Allora lui suona e si affaccia questo diventa tutto rosso dinanzi sto lavando l'esordio cioè la mamma invalida
Fu trafitto potremmo dire nel cuore
Da questa esperienza
Per cui la solitudine che qualcosa di buono c'è in ogni uomo
E qui Sture andato a cercare anche in piedi compariva un rapporto estremamente stretta al punto da scambiarsi libri non l'ha mai arrestato non è ammessa ma i divanetti
Ma non
Lo so purtroppo la possibilità diciamo di dilungarmi i non è facile
Non dimentichiamo che
Il matrimonio si è unito in matrimonio il trentuno maggio mille novecentosessantanove si stabilì in via Cherubini sei Milano
Con quella cinquecento che il padre di della signora Capra aveva regalato alla moglie perché sì che quella cinquecento fu
Quella vocale fecero viaggio di nozze e fu anche potremmo dire la bagarre per Paolo Calabresi
Il diciassette febbraio mille centosettanta nasce Mario
E Calabresi nel felice nove giugno settantuno nasce Paolo
Per in gestione diciamo di liquido amniotico stava soffocando lo portano di qua lo portano dilaga finalmente mi dicono guardi accennante da fare meglio demolire storpiature
Per lui si mise a spalle dottor Carlo nella stanza tranquillizzare
La moglie e a fare in modo che questo Paolo venisse avanti è venuta avanti venuta avanti bene ma vi immaginate lui mentre era precipitato in questo modo come si concentravano i doveri dalla famiglia non faceva mai pensare alla famiglia quel che accadeva arrivava presto perché potesse prendere la posta dalla cassetta perché tante lettere anonime gli arrivavano violente contro di lui non voleva che la Monica conoscesse che d'altra parte dopo Paolo
Dopo tempo rimasi incinta del terzo Luigi spie in tre anni
Ha avuto due figli e un terzo e Paola Mazza
Ora ditemi voi se un gesto di questo genere
Non costituisce un qualcosa che suscita lasciamo dire non parliamo di reazione uno più o meno di ammirazione di ieri notate che Calabresi ormai uscito armato quando gliel'hanno detto e prendere l'analisi e che faccio quando io sorella non hanno già sparato
Se poi mi vedono con l'arma in mano insegni di minacce ancora ieri trovo porto l'odio di tutti per cui mesi affidato e le sue parole delle quali diceva
Che credeva diciamo nel Luigi io ecco sono quelli con le quali lui ordinariamente diciamo condiva le sue
Potremmo dire come ha vissuto calabresi per gli anni ecco
Alla lettera ad un buon amico di Roma che gli suggeriva prudenza risponde che ecco uscente del momento che vive e conferma
E confessa di aver trovato forze morali che non prevedeva a firma anche il sostegno della sposa ed un sorriso di Mario e conclude importante avere la coscienza a posto di poter dire di aver fatto tutto il suo dovere
Io non ho vergogna di confessare pertanto Prete finiscono ormai da venticinque anni che quando mi dà un disagio fanciulla Mentone con tutti Milano un piede l'unica via mia sorella dove il quale rivela
E naturalmente buoni Domino che ma come Hockenheim Occhetto oggetto non c'ho niente in modo innaturale a cinque anni di Udine Nori ebbene come come una seconda mamma
Mio fratello gesuita nel senso che sta pescare come Drivasto Vieri va bene va bene però dentro di me vorrei sentirmi quasi sostenuto è vigliaccheria sostanzialmente perché ci vuole la forza di portare da noi i sacrifici e non di farli pesare anche sugli altri
Sì che capire all'assassinio
E dopoché tutte le strade che erano tappezzate calabresi cioè assassino per Pirelli vendetta per Pirelli
Come rispose il popolo di Milano
Da duecento a trecento mila persone
Al suo funerale
Il vero popolo il vero popolo
Questa è l'origine Farka significa
Quel tipo di popolo che accoglie con gioia
I ragazzi che vengono in pellegrinaggio a Roma
E quel tipo di popolo che c'ha una fede profonda
E che è tempo che emerga ma non in termini conflittuali interviene in una testimonianze semplice al mercato nel lavoro nei due situazioni particolari che possono capitare
E allora penso che
Ma anche il conforto che la signora Capra avuto dal cardinal Colombo da Paolo sesto
Dal parroco Franco Dell'Era che io vorrei conoscere per sentire qualche testimonianza da luglio l'unico data in maniera stupenda con una lettera che è pubblicata su questo
Ma i figli g per quando voi crescete adesso vede grandi sappiate che vostro padre eccetera eccetera
Concludo permettendomi certo gli esprimere opinione personale conseguendo Calabresi nel cammino dalla sua vita ho notato una coerenza
Una costanza e un crescendo nei valori morali civili e religiosi
Per evitare certamente una ricerca più approfondita e accurata
C'è una frase che mi ha colpito molto che non ho trovato poi li sfogliandolo qui quando non prende gli appunti da pagina volano io che ci vedono poco
E da questa che in un abbraccio che seduti gli ultimi
Capra che incomincia ad accreditare
Abbracciando le vedendo i suoi occhi così splendidi così puliti
E lui particolarmente Tina
Tornelli indietro nel cambiare carta
Diceva voglio quella cantina diciamo che centrati coglie nel segno della pulizia
I muri
Grazie a monsignor D'Ascenzi per questa lucida e toccante testimonianza ringraziamo anche per la precisazione doverosa che ha voluto fare all'inizio del suo intervento diamo ora la parola
Alzano Gariboldi che come è stato anche prima ricordato a curato la pubblicazione del libro dalla signora Gemma Capra mio marito il commissario Calabresi per le periti Peter Edizioni San Paolo prego grazie
Episodi della vita di Calabresi che abbiamo tutti sentito adesso dalle parole di monsignor D'Ascenzi
è sono all'origine proprio della proposta di beatificazione che fu avanzata quattro anni fa a Firenze da un gruppo di persone per cui il sottoscritto nell'ambito della in margine al premio internazionale Tito Casini di Borgo San Lorenzo organizzato da Pucci Cipriani che qui in sale che saluto
Che ebbe appunto il merito di avanzare ufficialmente questa proposta di canonizzazione di beatificazione e per noi non era ha fatto una trovata estemporanea ricordo tra l'altro che il premio internazionale Tito Casini
Era intitolato ad un affermato scrittore cattolico allora chiedo semplicemente e velocemente perché monsignor D'Ascenzi non si associa anche lui a questa richiesta
Va bene
E c'è tutto il tempo per riflettere mi raccomando nessuna scelta non ci abbiamo pensato anni prima di avanzarla nei momenti difficili anni e anni ha e attendiamo danni perché si sa che queste richieste durano a volte decenni a volte addirittura secoli come stiamo per sapere a proposito di Pio Nono ecco vengo invece a quello che volevo dirvi
Dodici anni fa all'inizio della vicenda Sofri si poteva legittimamente identificare Leonardo Marino nel povero Gaspara sono l'operaio della vulgata extraparlamentare che avrebbe dovuto sotto la guida del giovane leader dell'ultrasinistra fare la rivoluzione
E invece li stava trascinando in un rovinoso processo penale quasi per una nemesi di sapore dostoevskiano
Ora dopo tanti anni le cose sono molto più chiare
In questa storia che in fondo è in tutto degna di una tragedia
Il destino si è divertito a scolpire profili e caratteri inconfondibili come Adriano Sofri
L'omologo in Italia di con bandi e di Joschka Fischer
L'ex giovane dotato di talento di grinta
Che sfidò Togliatti
Lancio il grido di battaglia della guerra civile poi si ritrasse dubbioso e sciolse il movimento non sentendo Sala di passare alla storia come un tardo emulo di Robespierre
Soffrì è tutt'altro che un vigliacco e come tale merita almeno rispetto non facendosi carico di nulla sia in realtà fatto carico di tutto
Avendo tracciato fin dal primo giorno Marino di mendacio
E avendo rivendicato orgogliosamente asse soltanto a se la direzione della campagna di linciaggio morale che precedette l'esecuzione capitale del commissario Calabresi si è assunto in pratica ogni responsabilità
Sofri ha detto se Lotta continua fosse stata invitata otto Rizzato ha da me a uccidere
La storia di tutti noi e dell'Italia sarebbe stata terribile
Queste sono parole sue testuali
è come se avesse detto e queste sono parole mie
Solo io ero il dominus solo io avevo il potere di vita e di morte sui nemici del popolo solo io avrei potuto scatenare una guerra civile di dimensioni spaventose avrei potuto ma non lo ha fatto
Così come avrei potuto far schioccare le dita e non solo calabresi ma tanti come Luís
Sarebbero stati inchiodati sul selciato ma quello schiocco di dita io non l'ho mai fatto né Bompressi ha eseguito un ordine mai dato
Dall'altra parte abbiamo Gemma Calabresi che dice russo in titoli l'ho riletto dalle parole di Cavalleri mezz'ora fa Marino è un vero pentito
Questa frase costituisce la mazzata definitiva sulla testa dei condannati pensare infatti di poter ignorare i sentimenti della vedova di Luigi Calabresi e dei suoi tre figli significa essere fuori dal mondo
Fuori dalla storia fuori di mente
Si possono avere migliaia di supporters si può fare conto su una ragguardevole lobby giornalistica si possono mobilitare i guitti due premi Nobel deputati Emily sterile reti televisive columnist
Ma se tu accusi Marino di avere mentito e poi la famiglia Calabresi ti dice che ti sbagli che Marino non ha mentito che Marino ha detto la verità sei finito
Né può essere salvato dalla generosità con cui ti fai carico di colpe non soltanto tu
In realtà quanti volevano alla morte di Calabresi
Quanti parteciparono alle riunioni di vertice preparatorio dell'operazione di giustizia proletaria a quanti fu detto state sicuri che a Calabresi e pensiamo noi
Nomine come Curcio come Scalzone vecchie vittime dalla fanatica cecità leninista hanno detto e ripetuto più volte che Calabresi poteva ucciderlo chiunque di noi
Ma non si sono mai veramente mobilitati indifesa di Sofri perché
E perché in difesa di Sofri si sono invece mobilitati personaggi che in quegli anni pure annusando dai velluti dai loro salotti il letto sotto il sudore operaio pur vomitando ignominia e contro il commissario Calabresi si guardarono però bene
Contrariamente ai Curcio e agli Scalzone dal farsi mobilitare in prima persona preferendo badare concretamente ai propri interessi alla propria carriera e alle proprie fortune
è davvero tanto strano pensare che certe sguaiate solidarietà peraltro più dannose che utili ai condannati suo mirino ad una cambiale giunta a scadenza
Plotoni di cronisti ammaestrati a ripetere a memoria come il cane di Pavlov assiomi continuamente smentiti nelle aule di giustizia non hanno giovato né a Sofri né a Pietrostefani né a Bompressi
Bompressi poi Bompressi è la maschera più penosa della tragedia
Bompressi non maledice Marino
Maledice il giorno in cui decise di tapparsi la bocca e forse maledice i suoi compagni di tanto tempo fa Bompressi è un uomo normale solo uno che da giovane c'è cascato come tanti altri
è cascato nel canto della sirena leninista nel quale cadono i poveri di spirito il Sen
Pressare sarebbe uscito da questa tragedia come uscito Marino con il perdono della famiglia Calabresi
Che forse perdonerà tutti
A quanto pare di capire leggendo la la locuzione di Gemma che fosse perdonerà tutti in nome di un superiore ideale cristiano
Se questo accadrà quando accadrà
Sulla pagina nera della storia stanno finalmente scritti soltanto i nomi dei mandanti morali i grandi intellettuali del Manifesto degli ottocento progettato nella redazione de L'Espresso e sottoscritto
Da personaggi Conte laurea
Che oggi come ieri
Ieri da sinistra perché la sinistra pagava
E oggi che la sinistra non paga più persino da quella destra sul cui trasporti si sono accomodati continuano a dirigere tra musica
Grazie a Luciano Garibaldi la parola ora a Valerio Riva
Grazie
Io come si aprirà sempre di fare queste cose
Anche questa sera largo vestirò i panni del cattivo delle rive della storia perché sono io che ho fatto oggi pubblicare da aggiornare in prima pagina
L'ho fatto scientemente
La notizia che da questo meeting sarebbe uscita la richiesta e la proposta fare proposta non si può dire una richiesta di beatificazioni calabrese
L'ho fatto perché
Da buon giornalista come credo di essere non soltanto giornalista
Mi sono un po'informato cercato di capire ho letto l'articolo di
Ti monsignor D'Ascenzi
Sapevo della proposta che è stata fatta dal la che arrivati dagli altri
E mi sembra che a questo punto come deve fare un giornalista deve tirare le fila e a un certo punto tirar fuori la notizia io credo di aver dato non ho notizia falsa ma la notizia vera
Perché tutta questa gente che sta qui oggi è venuto certamente per fare
Onore alla memoria di Calabresi per in qualche modo e dopo ne parleremo anche fare onore a Marino
E ma io credo che è venuta qui a fare un plebiscito
Nello stesso modo come due milioni di ragazzi sono andati a Roma
Qui non ci sono due milioni di persone ma ce n'è un bel po'molti molti volti fuori ce n'è ancora degli altri sono qui per dire sì
Quest'idea è una buona idea ma io siccome sono un cattivo
Di mestiere faccio il cattivo
Dico che e soltanto il primo dei passi quando io ho pensato che bisognava lanciare la notizia della beatificato e la proposta di beatificazione di Calabresi l'ho fatto non soltanto pensando a Calabresi ma l'ho fatto pensando a due cose che sono avvenute negli ultimi giorni nelle ultime settimane negli ultimi mesi
Da una parte è quello che è successo a Mosca il patriarca Alessio secondo ha deciso di santificare lo zar ma non soltanto lo sa
Tutti quelli che sono centinaia si sono un lungo elenco di nomi i nomi che sono stati ammazzati dai bolscevichi dai comunisti
E io mi sono ricordato della gli ATC che azione di non so più quanti preti e monache ci sono stati ammazzati durante la guerra civile spagnola
E allora mi sono posto un problema che pongo a voi
Da quanto tempo non si parla più del fatto che ci sono centinaia e forse un migliaio
Di cristiani che sono stati uccisi qui in questo Paese da dei signori che si dicevano iscritti al Partito Comunista
Io credo se posso dire una cosa che la vera tifosi la proposta di verificazione vetrificazione se un giorno ci saranno lo so è una cosa molto complicata in questo ha ragione D'Ascenzi ci sono cose che durano tempi immemorabili
Per far questo ma se però insomma ci sono anche tempi più rapidi per esempio ricordo Padre Pio ad esempio ricordo dei i morti della guerra civile spagnola
Ci sono anche degli italiani che hanno comandato le squadre che hanno fucilato il pari i preti e le monete nella guerra civile spagnola non bisogna dimenticarlo anche questa è una di quelle cose di cui non si parla mai
Ma è un momento in cui bisogna riprendere aprire un capitolo della storia d'Italia
Si è parlato così in maniera vaga che c'è stata una guerra civile sì ma questa guerra civile è continuata per molti anni perché non sono soltanto i morti degli anni quarantacinque quarantanove del triangolo della morte sono per esempio
I morti delle Brigate Rosse
Che sono le Brigate Rosse avevano io mi ricordo sempre di un film con
Un grande autore americano comico in cui questo momento mi viene più in mente il nome ma insomma famoso il quale faceva era un film ma molto divertente faceva la il pilota dell'aviazione americana ogni volta di abbattere un aereo
Nazista se tedesco tirava fuori una dei fatti umani arella applicava sulla fiancata del suo aereo
Beh la guerra delle Brigate Rosse verso la società italiana è stata fatta ammazzando in gran parte dei democristiani e dei cattolici
Per potere stabilire che più se ne ammazzavano e più avevano diritto di discutere all'interno della famiglia comunista
è una cosa che ora non deve dimenticarsi
O se il bel pezzo che ho pubblicato oggi sul giornale ho scritto una cosa che sicuramente susciterà molto scalpore anche non
Indignazione ho detto che se ne se per esempio si decide di fare una cosa di questo genere non soltanto perché ha la presi uno si deve ricordare anche del banchiere Calvi perché la mia impressione e che a quel ponte dei Frati Neri Calvi fu impiccato
Perché aveva fatto fallire la sua banca
Dando un'enorme quantità di soldi a Solidarność
E quello è un delitto molto più grave che è quello di avere un posto un vicolo scombinato alla Borsa di Milano e quello io sono persuaso che la pago per quello allora ci sono delle altre cose che vanno ricordate
Io ho scritto un libro che si chiama loro da Mosca che ha avuto molto successo di qualche tempo fa qualche settimana fa sono andato a una delle tante riunioni presentazione di questo libro è venuto Cervetti
L'ha scritto un altro libro L'oro di Mosca che io nel mio libro taccio come un libro mendace o perlomeno molto
Non riguarda guardingo cerca di non dire tutta la verità e anzi ma veri di manipolarlo come fanno in genere poi gli ex comunisti su questo problema grave che i soldi che hanno preso per fare quel che è un fatto allora rivende Cervetti e disse sì ma tu fai dalla propaganda dice no io non faccio lo dico sono è vero e sono veri questi fatti si sono veri
Le cose che ho delle idee sono vere si sono vere quelle di cui io mi sono messo un dubbio Surrey fatte davvero non si viene devo ammettere l'ho fatto anche quelle di cui tu dubiti bene dove tema la perché che cosa dov'è la propaganda
Ma bisogna nel creare un'atmosfera di riappacificazione di solidarietà tra tutti bisogna svelenire l'atmosfera
Io vi devo dire la verità che penso che se vogliamo diventare un Paese normale o perlomeno un paese civile più che normale un Paese ci noi dobbiamo Nonda si vede Mirna perché non dobbiamo dimenticare che cosa è successo
E quello che è successo è tradimento se lo continuiamo a nascondere sotto alla sabbia come fanno gli struzzi non riusciremo mai a essere delle persone civili una nazione civile i tedeschi lo hanno fatto
Lo hanno fatto i francesi lo hanno fatto gli inglesi a loro tempo l'hanno fatto gli spagnoli perché noi italiani non dobbiamo essere in grado di metterci dinanzi alla nostra storia recente o passata
Quantica o più vicina a noi e dire la verità è queste eccetera questa verità un capitolo che si chiama per esempio kulaki Zazie oneri italiana la persecuzione dei contadini lombardi bresciani veneti
Da parte delle del del potere che è uscito dalla Seconda guerra mondiale da una parte e dall'altra parte c'è la dista uccisioni di massa sei cristiani in questo Paese queste cose non possiamo dimenticarlo
Allora faccio anch'io come ha detto Garibaldi mi chiedo al meteo vescovo D'Ascenzi di darci una mano perché lui sta dentro
Io sono un laico non possono influire sulla sulla gerarchia ecclesiastica ma lo informò è dal Garibaldi è un altro laico non lo può fare ma lo impone e qualche ora e poi ci siete qui voi che dovete in qualche modo darci una mano per darla voi stessi
Ma io ho finito per fare un discorso drammatico quando invece volevo fare un discorso più semplice anche un po'ironico perché io anch'io ho un ricordo di Calabresi
E a tre ricordiamo ritira cui molto rapidamente
Dico subito perché voi capiate da dove vengono i miei ricordi da dove dall'interno di un mondo da cui vengono visti dico io sono stato direttore letterario della Feltrinelli dal mille novecentocinquantatré fino al mille novecentosessantotto
Sono stato quello che ha pubblicato per esempio il dottore Civardi
E quello che ha visto all'interno della casa editrice Feltrinelli come quell'idea iniziale che era quella di pubblicare il libro di un grandissimo scrittore uno dei più grandi scrittori di questo secolo e che non poteva essere pubblicato perché a Mosca
Il potere che alle ore sistema Mosca glielo impediva e noi l'abbiamo fatto e io sono fiero di avere rotto quella censura poi ho visto però questa casa editrice in cui lavoravo come si è tuttora disfatto a quell'atmosfera è come se ne avesse costituito un alter racconta un piccolo episodio che ha a che vedere con Calabrese
Un giorno una sera c'era una festa in casa Feltrinelli
Ce n'erano moltissimi venivano invitati degli scrittori sono delle cose molto interessanti
E in questa festa
C'era veramente la voglia di Ferrieri che erano in giacenza venne da me e mi disse venga venga in quel suo modo parlare di tedesco per non ha mai imparato italiano venga venga del faccia vedere due personaggi molto importanti e una molto più importanti
Io allora faceva aveva inventato tra le altre cose una più piccola collana di romanzi gialli che indaghi chiamato Feltrinelli avevo preso pupazzo che c'era su Esquire gli avevo messo i baffi assomigliava a fettine
Ray sino a Feltrinelli allora viene da medici adesso le faccio vedere importante giallista italiano
E su un divano io non mi ricordo più se dall'altra parte c'era allegro ce l'ha detta EPO qualchedun altro nemico c'era seduto calabresi enemy presentò calabresi come uno che scriveva romanzi gialli
Io
Subodorare che si stava forse qualche cosa che non funzionava mi domandai come mai già si parlava di guerriglia in casa cara Feltrinelli
Eversivi ci vedevano circolare delle armi eccetera mi domandai come diavolo questo calabresi è venuto qua si è trovato qui stasera e pensai che in fondo si trattava di un buon poliziotto perché era venuto nel coro
E cercava di capire che cosa stesse succedendo
Mi sapete vicino a noi gli dissero che ne scrivere romanzi Italia
Mi guardò non smentì
Ma ci fu come un uno sguardo di intesa tra di noi come per dire
Sta zitto
E qua non svelare cosa son qui a fare
Allora scherzando un pochettino puoi gli dissi vedi senta fare se lei ha veramente un manoscritto giallo
Ci possiamo vedere domani
E lui disse sì sì senz'altro ci vediamo domani nel suo ufficio io e lei
Non venne il giorno dopo
Io avrebbe pena la conferma che era venuto a fare qualcosa
Ma era un modo discreto stava zitto silenziosa e guardare in giro
Passano un po'di tempo
Io me ne andai dalla Feltrinelli perché non ero d'accordo con la strada che prendeva case editrici soprattutto la strada che perdeva il suo proprietario che pure erano i Amicone che io stimavo molto
E andai a lavorare in un altro dei posti
Che qui sono stati nominati come la sede del diavolo cioè L'Espresso
Ammazzarono Calabresi
E quello stesso giorno in cui ammazzarono Canavesi andai dal direttore dell'Espresso e divisi senti
Io so chi ha ammazzato calabresi
è un ambito
Votato però insomma un uomo se mi dai il permesso di andare in Danimarca torno e ti dico chi ha ammazzato calabrese riso dalle parti
E andare in Danimarca cessionario andare a Copenaghen
Avevo conosciuto stando nel caso di specie Feltrinelli andando cupa varie volte un giornalista danese
Che poi si scoprì che era stato l'uomo che aveva portato una guerrigliera
Boliviana a uccidere il console boliviano ad Amburgo era l'uomo di che era il Marino
No
Della di quel delitto guidava la macchina e lei è scesa dalla macchina e con una pistola entro e uccise il consapevole che il Marino di allora prese siccome sapevo che era un uomo che a cui piaceva la birra andai dove c'era la sua il suo giornale davanti al suo giovane c'era una grande birreria una cosa normale e in un Paese come dal cielo
Vi sedete in questa Vineria che era molto grande e aspettai uscirà dal lavoro e io pensavo verrà qui a prendersi una birra e fu di fatti così però mi vide
Non l'avevo avvisato
Venne verso di me e mi disse fa
La birra era una cosa che ci diceva
Direi da sei venuto per sapere se sono stato io ad ammazzare calabresi
Sì sì sì son venuto per sapere se sei stato tu sei stato tu
Va bene dice no non sono stato io avrei potuto essere
Ma non sono stato e chi è stato uno di Lotta continua l'ex
Non erano passate ventiquattro ore dal delitto Calabresi
Del delitto Calabresi
A lui ma scusa come fai a essere così sicuro lo so benissimo perché a me prendere aria fritta molti soldi se avesse ammazzato calabrese io ci pensai su un po'poi dissi no non me la sento
Ho denunciato era una grossa fortuna
Qualcun altro avrebbe fatto quel lavoro e perché dice che era uno di Lotta continua perché lo so ti posso dire persino che è stato non te lo dirò
Tornai a Roma andai da direttore dell'Espresso e vissi io ho fatto ho avuto questa avventura cosa facciamo certo racconta tutto tranne le ultime tre righe perché non sappiamo onestamente non sappiamo las la redazione de L'Espresso e il suo direttore morto qualche giorno fa era un luogo molto strano io ho collaborato dieci anni in questa redazione facendo anche delle cose che di cui mi vanto
Io mi vanto esempio anticipando di molto il revisionismo in Italia dalla poltrona che io avevo di capo della sezione culturale L'Espresso
E c'è anche un'altra cosa di cui mi vanto mi venne a rapportare l'elenco di quelli che dovevano firmare che avevano firmato il manifesto
Che di cui è stato parlato qui degli ottanta eccetera guai firmare io ho detto no non firma
Non firmo perché per una ragione semplice perché non potevo firmare una cosa che io sapevo falsa avevo fatto l'esperienza sapevo che non era vero
Quello che gli era scritto in quel manifesto
Bisogna anche ricerca Erika AVEPA me ne sono andato anche da manifestava anche dal mare anche dalla dall'Espresso e quando ho visto che le cose non funzionavano e come sapete oggi solo editorialista del Giornale
E vincendo qui a fare la proposta di proporre la beatificazione di Calabresi come dire
Per voce di popolo per voce di popolo
Devo dire che
C'è una cosa però che vorrei dirvi prima disciplina estere noi oggi siamo in Libia parlare di Calabresi
Ma in realtà ci siamo ci stiamo dimenticando che dovremmo parlare anche di Marino
Perché Marino ai calabresi oramai sono completamente sono intimamente legati l'uno all'altro è una cosa Montrone
Ma Marina un personaggio che a me mi ha molto colpito il proprio perché eri ho detto qual è la mia strada che cosa fa esperienza ho fatto c'è un momento in cui nel libro di Marino lui racconta come la sua mano fu armata
Da una quantità di voci di scritti di articoli di atteggiamenti che la portarono a diventare un criminale
Posso dirlo Marino criminale
E e quella voce io ho vista l'ho vista nascere dall'interno voi pensate
Molte delle cose che poi sono state create per raccontare quella balla calabrese aveva ucciso Pinelli quella palla che Pinelli non c'entrava niente con Piazza Fontana non c'entrava ma però aveva sapeva molte cose
E poi tutto il resto che fu furono notizie voci che nacquero proprio dentro l'ambiente della Feltrinelli dentro l'ambiente di quell'alta borghesia milanese che a un certo momento ferreo ognuna
Ma barriera di falsità
E io non credo che lo abbia creato l'abbia creato cavaliere fa si sa senza pensare al guadagno che poteva fare
Allora
Io lirico questi in quell'ambiente lì nacque l'idea che bisognava uccidere Calabresi al punto che Feltrinelli
Offri del denaro
Perché fosse ucciso Calabresi poi morì Feltrinelli prima di Calabresi è io c'ho sempre avuto l'impressione e Calabresi fu ucciso perché non fossero continuate le inchieste sulla morte Feltrinelli che avrebbero portato secondo me
Ha un
La a scoprire delle cose che ci avrebbero risparmiato dieci antiterrorismo
Però ricordatevi da dove parte
Da una sera in cui calabresi ha invitato e viene presentato come uno scrittore di gialli che poteva diventare un autore della casa editrice e dopo pochi mesi diventa l'uomo da uccidere
Questa cosa
Di cui Marino è il testimone più diretto io credo che non dobbiamo dimenticarla perché Calabresi era sicuramente una persona perbene calabresi rappresentano sicuramente un cristiano perbene Calabresi era un eroe cristiano come è stato detto ma
Quel mondo che ha portato alla sua morte non è soltanto l'arma in mano a Bompressi non è soltanto la centoventicinque che guida Marino è un mondo molto che e che guardate il caso oggi sta al potere
Grazie arriva per questa penetrante provocatorio lettura degli ultimi decenni dalla nostra storia italiana
Io darei la parola conclusiva di questa tavola rotonda di questo incontro perché temo non ci sarà il tempo poi di quel momento di dialogo che avevamo preventivato darei la parola conclusiva a Marino permettendomi di introdurre il suo intervento con pochissime righe del suo libero che tra le altre mi hanno colpito per la loro come dire essenzialità per lavoro se che essa dice a un certo punto cito la pagina duecentonove la verità è
Che tutte le volte che il processo si è fatto sui giornali hanno vinto loro
Ma quando il processo si è fatto in tribunale i giudici hanno dato ragione a me la parola Marino
Grazie
Né molto difficile
Soprattutto dopo questi illustri colleghi Tusken persone che hanno parlato tre
Che ringrazio per quanto hanno detto
La mia situazione come tenente riversa
E
Comunque e voglio dire io sono qua con grande umiltà
Consapevole della
Del male che ho fatto ma altrettante consapevole
Di aver dato un contributo determinante per
Venire a capo diciamo di un fatto storico così importante nella storia De Rita
Dunque
E siccome
Io ritengo che il male che ho fatto
Non l'ho fatto essenzialmente no fatto soltanto a
Familiare della del povero commissario Calabresi ma
L'ho fatto a tutta la società perché
Non dobbiamo dimenticare che Michele calabrese poi è stato così preso esempio da altre per commettere altrettanti gravi
Per cui
Io ritengo non solo chiedere perdono alla e la signora Gemma e ai suoi figli
Ma anche alla società intera
E siccome società siamo tutti noi siete tutti voi chiedo perdono anche a voi
Due che era cominciata Calabresi
Io del commissario Calabresi è un ricordo solo io prima di quella tragica mattina non avevo mai visto
L'avevo sempre visto sui giornali come veniva presentato
Dalla stampa che che leggevo in quel periodo tratta continua dall'Espresso
E da
Ma devo dire qua insomma da quasi tutti i giornali
E e qui per quei conoscevo diciamo dalla sua immagine in fotografia
Quella mattina
Che ero appostato sotto casa sua
Ecco questo ricordo che ho che
Tra la tensione perché insomma ero consapevole di stare come commettendo un altro un atto molto grave
La paura che qualcosa andasse storto la paura di somma di rischiare la vita
A un certo punto vedo
Sul marciapiede materializzarsi la figura di Calabresi proprio e questo è vero ricordo che io io di lui
E e l'unica volta che l'ho visto il personale
Fare pochi passi e poi cadere sotto il fuoco del nel mio complice
Questa immagine mi ha perseguitato per anni
Subito dopo il fatto ma soprattutto dopo quando così
Mi sono un po'documentato e ho scoperto
Che Calabresi non era quella bestia quella belva che
Che tutti diciamo che
Che avevo che volevano far credere
Io Calabresi lo conoscevo a me a me hanno insegnato voglio dire
A odiare Calabresi non solo a me ma a tutti diciamo quelli
I militanti dell'estrema sinistra di quegli anni
Perché e in quegli anni
All'interno diciamo aveva l'ex della collezione siamo sinistra una cosa prevalente era l'odio di classe
Faccio una parente sempre
Alcune volte alcuni giornalisti mi hanno
Così scherzosamente
Detto ma hai fatto un passo da da LC ACN ma perché
E
Io l'ho presa così come una battuta però voglio dire la cui invece so benissimo che la differenza enorme che c'era che c'è e queste che io quando tutti tutte le volte che ho fatto io limoni i neri
In LC
Vi si parlava di odio si parlava di violenza
E e si parlava di eliminazione di di botte di pestaggi eccetera eccetera
All'interno di
Di CL frequento comunitarie di la Spezia
Io so che si parla di amore
E che sono due cose completamente diverse
In tutti questi anni da da quando mi sono costituito
Ho dovuto
Sopportare
Un'infinità di l'ingiuria di calunnie di da parte di molti
Personaggi anche famosi insomma
Non tanto per citarne uno il premio Nobel Dario Fo no che ha
Che così ha messo in piedi addirittura uno spettacolo teatrale contro di me
Io non ho mai
Ho sempre accettato tutto con
Con cristiana rassegnazione
Io quando ho deciso di prima ancora di costituirmi
Ho avuto la fortuna di incontrare un sacerdote
Un vecchio sacerdote
Della provincia di Spezia
E in cui così così siamo diventati amici a un certo punto
Ho trovato a forza di confessarmi con Lori
E lui mi ha detto come penitenza mia non mi ha dato fa recitare l'Ave Maria Paternostro mi ha detto come penitenza dovrai supportare tutte tutto ingiurie e calunnie che riceverai per questa tua dibattito questa tua scelta di vita
E così questo elemento che esternamente sopporto ancora adesso perché voglio come dire sono non è che
Che che siano finite diciamo le prese di posizione nei miei confronti
La cosa che mi ha fatto
Maggiormente piacere in questi anni stato
L'aver saputo
Che la signora Gemma insieme ai suoi figli
Mi ha perdonato questo è stato un grosso sollievo per me
E che
Perché credevano che
Ok una volta che ho chiesto ci si confessa essere pubblicamente
Però c'è sempre e comunque il rimorso della delazione fatte fin quando non si al perdono della persona col diciamo colpita nei suoi affetti
Non si sta insomma si si vive sempre comunque quel rimorso
E un'altra l'altra cosa che ma che lei mi ha dato nome soddisfazione questa dice è stato il fatto che i miei figli
Che comunque questi sono fatti che sono anche raccontati nel libro Seul
Hanno
Avuto il coraggio così la forza di anche loro di avvicinarsi alla fede cattolica no io avevo un grosso rammarico che quando così
In quegli anni
Quando loro sono nati non eco battezzati perché prego avevo altri ideali no
D'altronde quando mi sono costituito e mi sono avvicinato alla fede cristiana
Loro erano cresciuti erano grandi cervi insomma
Era difficile per me andare lì a dire però adesso ho cambiato idea adesso dovete cambiare ed era anche voi no
E in questo sono stato aiutato da anche questa volta da un sacerdote
Anche lui di CL
Dove Alberto Zanini che purtroppo è è mancato è morto alcuni anni fa
è caduto in un crepaccio in un giorno che fa stava facendo una gita con alcuni suoi allievi sulle Alpi Apuane
Ed è questo che ci ha botte che era il professore di religione dei miei figli
Così assegnarmi ha continuamente seguito sia a me sia
Loro e così
E i miei figli hanno preso autonomamente poi la decisione incoraggiato da lontano in rete di quindi
Io prendo i sacramenti e sono state battezzate cresimato insieme lo stesso giorno
Abbia fatto c'è stata una grande festa nella comunità di CL a la Spezia dove il vescovo di dispersi e così via
Battezzati queste sono le due grosse sui stazione dovuto in questi anni per il resto
Vivo del mio lavoro
Sopporto cristianamente tutte le regioni tutte le avversità che fino a che ora mandare un'ultima cosa alcuni chi erano ma non hai paura di
Di attivi ritorsione nei confronti io
Ho sempre risposto anche adesso dico che come
La paura fa parte vedessero ma
Se non ci si pensa non
Si scaccia via comunque anche nel Malavolti me nel Mar Nero curato case che qualcheduno avesse ancora oggi così
Mi deve violente io accetto tutto anche questo estrema soluzione come respirazione del male che ha fatto
Grazie a Marino concludiamo l'incontro intanto ricordando che in qualche modo è possibile proseguirlo come dicevo all'inizio in Libreria
Ma direi anche facendo una sottolineatura di questo tipo
Dice è un grande scrittore
Noto di questo secolo noto a tanti tra noi
Che la vita in parti uguali di gioia e dolore è fatta
Ora io credo che l'incontro di questa sera
Che in qualche modo è affidato alla libertà e alla coscienza di ciascuno di noi sì è stato un incontro vero
Un incontro che ha toccato ciascuno di noi
Proprio perché abbiamo avvertito Remo toccato con mano queste due componenti decisive dell'esperienza umana gioia e dolore e quando queste due esperienze sono evidenti si è davanti
Certamente a un dramma non falso ma al dramma della vita valida che una volta l'idea che una battaglia che la battaglia per scoprire il senso per scoprire valore
La figura di Calabresi attorno alla quale questa sera siamo stati invitati a riflettere a meditare costituisce per ciascuno di noi
Una sfida così come il meeting in questi giorni continuamente vuole lanciare una sfida la sfida della santità a ciascuno di noi a coglierla auguri