"La nuova sanità nel contesto di uno Stato Federale" org. da Fps-Cisl (c/o sala Baglivi - Borgo Santo Spirito, 2)

Prendiamo posto ma daremmo l'inizio
Ai lavori di
Di questo incontro convegno
Dove la Federazione del lavoratore
Pulizia dei servizi segreti
Intende avviare un una prima base un primo incontro per ragionare riflettere sui nuovi sviluppo i che può avere il servizio sanitario italiano
Come voi sapete la nostra organizzazione
Aveva chiesto
Aveva chiesto con molta determinazione
Chi dopo la
Le leggi di di riforma che avevano modificato
La legge istitutiva del servizio sanitario nazionale dopo la cinquecento dura cinquecentodiciassette
Si fosse una messa a punto pertanto un nuovo provvedimento di riforma
Che il
Lo scorso anno il Parlamento ha approvato e che è la legge duecentoventinove non legge che noi abbiamo giudicato
Importante interessante
Una legge che va tutto attuata per alcuni aspetti
Sulla quale noi rimarchiamo anche una serie di ritardi ultimamente
Rimarchiamo una serie di ritardi e per quanto riguarda
Alcuni contenuti
Che vorremmo invece riuscire a recuperare attraverso la nostra iniziativa
è chiaro che la sanità
Una dico il settore che più di altre
Si confronta con le questioni del federalismo
Voi sapete che in questi giorni in parlamento si sta discutendo una legge sull'assetto federale dello Stato leggi riforma costituzionale
Una legge che noi dal nostro convegno di due tre giorni fa abbiamo giudicato
Sicuramente incompleto ma necessaria
Necessaria perché occorre che tutta la fase del decentramento del trasferimento del federalismo fiscale trovi un suo assetto a livello istituzionale
Chiedendo anche alla al Parlamento
Che oltre che approvare questa legge in tempi utili così come anche detto il Presidente della Repubblica
Ci sia però anche un impegno all'introduzione
Una soluzione di impegno per l'introduzione nella prossima legislatura
Della Camera delle Regioni
Sicuramente la sanità è il settore
Chiedo a questo processo è più coinvolto e quello che più ne subirà gli effetti perché sappiamo benissimo quanto pesi
La sanità sui bilanci delle regioni
E sappiamo bene che il sistema
Dei trasferimenti proprio a seguito del federalismo fiscale tenderà a cambiare e come vorremmo ragionare un po'di questi questa mattina
Per capire un attimino che cosa sta cambiando
Come sta cambiando e quali sono i problemi che abbiamo di fronte
Partecipano ai nostri lavori
Non avendo più modificato un attimino il programma
L'onorevole Leanza Vincenzo che è presidente della regione Sicilia
L'onorevole presto
Non ho remore Giuseppe Provenzano che assetto rossore alla sanità della Regione Siciliana
Il dottore Enrico Rossi assessore al diritto alla salute della regione Toscana
Il professor Tarantino
Della professore associato alla facoltà di medicina di Tor Vergata
Che ha sostituito il professor Renato Laura che era presente all'inizio i lavori poi per impedimenti urgenze è stato richiamato in università
Il dottor Giuseppe Garraffo che il segretario generale della CISL medici il dottor Guido Pugliesi commissario straordinario dell'azienda ospedaliera San Camillo forme ladini di Roma
Il dottor Gennaro Moccia il commissario straordinario dell'azienda ospedaliera Sant'Andrea di Roma
è assente giustificato
Il ministro della sanità per impegni fuori Italia e pertanto non ha potuto partecipare a questo nostro incontro cercheremo comunque di partecipare quindi quelli che sono i risultati della nostra discussione eppure assente
Il dottor Rocco Palese anche lui per impegni che era l'assessore alla programmazione del bilancio della regione Puglia come vedete la gamma dei nostri interlocutori ampia
La la gamma dei nostri interlocutori abbastanza ampia
Presente a tutta una serie di figure istituzionali e di competenze interne se
Al sistema sanitario che ci può aiutare a comprendere capire a ragionare a prospettare
Ecco io adesso darei la parola per l'introduzione dei lavori al segretario generale della CISL FP S Rino dare
Grazie io
Amiche e amici innanzitutto dovendo svolgere il delicato compito di introdurre i lavori di questa tavola rotonda che tratta un tema di estrema attualità quale la nuova sanità nel contesto di uno Stato federale
Porgo il saluto della federazione e mio personale all'intervenuti a tutti gli intervenuti e i nostri gentili ospiti
Intervenuti che vedo numerosissimi il che con soldi da la mia convinzione che per la piena di uscita di una grande manifestazione come quella di oggi è indispensabile la coesistenza di tre elementi fondamentali
L'attualità del tema la completezza di approfondimento dell'argomento trattato
Una felice scelta legata alle loro capacità professionali dei relatori
Ricordo in ordine al tema trattato le aspre polemiche sono state sollevate in sede politica nei giorni scorsi
In merito proprio la posizione che le Regioni devono adottare nei confronti dello Stato per attuare il tanto atteso ed auspicato federalismo ma se in altri settori sociali lo scontro Regioni Stato può trovare una sua giustificata dimensione politica
Ritengo che nel settore della sanità forse il settore più delicato degli interventi dei pubblici poteri
Tale scontro di potere debba essere evitato a tutti i costi in quanto perdente ne uscirebbe solo ed esclusivamente la società italiana
Ma prima di entrare nel merito dell'argomento odierno mi sia consentito ricordare che sempre nei giorni scorsi lo diceva poco fa Savino in occasione della giornata per la ricerca sul cancro il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
Si è mostrato indignato dei tempi lunghi troppo lunghi che l'utenza deve attendere per ottenere dalle strutture sanitarie preposte alla tutela della salute
L'erogazione delle prestazioni necessarie soprattutto quando si tratta di prestazioni sanitarie
Legate all'utilizzazione di strumentazioni tecnologicamente molto avanzati e quindi di alto costo
Questo intervento presidenziale ha suscitato un coro unanime di rimproveri nei confronti dei responsabili della sanità pubblica
Per le insostituibili liste di attesa che il cittadino è costretto a subire per essere esaudito nelle sue necessità in termini di salute a tali rimproveri in linea di massima e linee di principio mia soffro
Eccezion fatta però quei rimproveri e quelle critiche e non sono Po
Che rivestono un meno carattere strumentale
Per cui mi si consenta di rivolgere un sommesso ma pressante invito ai responsabili dirigenti uomini politici
Dei vari livelli di governo della sanità pubblica affinché in tempi brevissimi si attivino meccanismi e strumenti idonei per cercare di sanare questo handicap largamente presente nelle strutture operative sanitarie nazionali
Rappresentato sostanzialmente dall'estrema carenza delle tecnologie scientifiche utilizzate per le diagnosi e dalla cattiva organizzazione della loro utilizzazione sul campo
Ma per tornare all'argomento centrale dell'odierno tavola rotonda devo ricordare che il settore sanitario salvo il primo impatto dello stato e dei suoi organi con la realtà regionale appena nata
Impatto che ha costituito motivo di seria Rizzo e anche di feroci e rivendicazioni tra governo centrale Ministero della Sanità
E i governi regionali non ha mai rappresentato un punto sostanziale di conflitto di attribuzioni
E può ben essere portato ad esempio sinora quale settore completamente assegnato all'autonomia regionale
Questa impostazione può essere facilmente sbandierata per il passato soprattutto nella giusta considerazione che il servizio sanitario nazionale
Ha concluso il suo ufficio il suo difficile e controverso percorso di riordino iniziato nell'ormai lontano mille novecentonovantadue e terminato nel vicinissimo mille novecentonovantanove raggiungendo un assetto operativo di oggettiva stabilita che ben si adegua all'attuale organizzazione
Delle istituzioni conseguente alla completa razionalizzazione della pubblica amministrazione
Ne posso minimizzare o trascurare in questo quadro di rinnovo delle istituzioni sanitarie il progettato disegno unitario ipotizzato ed impostato dal Piano sanitario nazionale vigente
Di gestire sotto un'unica legge dall'assistenza sanitaria e l'assistenza sociale
Ne fanno fede e riorganizzati distretti socio sanitari quale momento di coesione operativa delle due forme assistenziali a livello periferico sul territorio delle aziende sanitarie locali
L'organizzazione dello Stato e delle Autonomie locali infatti sì ormai adeguata a quelle che sono le mutate esigenze della società italiana e risponde esaurientemente a quella impostazione automobile non autonomistica
Che fa preludere ad una prossima effettiva istituzione dello Stato federale anche perché trattasi di un modello ormai da troppo tempo ospiti altrove e che per le strutture pubbliche si presenti tra con una forma organizzatoria non più procrastinabile
Al fine di dare una risposta positiva e funzionale alle esigenze della collettività servita
Della quale il mondo del lavoro non dimentichiamolo costituisce uno degli aspetti più rilevanti a questo punto ci dobbiamo porre una domanda specifica
Come è possibile adeguare e degli delicatissimo settore della sanità con le sue esigenze con le sue peculiarità con le sue caratteristiche
Con i suoi condizionamenti ed i suoi obiettivi operativi
Che ha ormai raggiunto un suo equilibrio organizzativo strettamente collegato all'attuale assetto istituzionale alla nuova ottica dello so federalista nel quale il potere centrale viene a perdere in fasi successive mai mediante di importanza a tutto vantaggio delle altre istituzioni decentrate sul territorio nazionale
E in ragione di questa impostazione di periferia Itza azione più vicine anche fisicamente alle esigenze della popolazione
E ancora subito dopo ci dobbiamo porre un'altra domanda come si concilia il disegno di una sanità pubblica diretta concorrente a parità di condizioni di una sanità privata ipoteticamente ripartita tra le diverse tipologie di Autonomie locali
Regioni province e comuni Areo città metropolitane
Le quali svolgono già ciascuna per la parte di propria competenza
Un preciso ruolo nella erogazione e nella gestione dell'assistenza socio sanitaria nella conseguente allocazione delle risorse ad essa destinate il tutto finalizzato al raggiungimento di un obiettivo univoco e prima
La soddisfazione dell'utenza in termini di salute ed infine una terza ed ultima domanda si impone con riferimento all'ormai prossima istituzione da parte delle regioni territorialmente competenti
Delle aree o città metropolitane istituzione della quale recente testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali disegno legislativo
Diciotto agosto due mila numero due sei sette come sappiamo ha fissato la scadenza in centottanta giorni dalla proposta degli enti locali interessati quale impatto avrà questa nuova figura autonoma autonomistica locale sull'attuale assetto della sanità regionale allo Stato articolati in azienda
Emergente sanitarie locali e aziende ospedaliere
A quest'ultime domande che non sono affatto retoriche
Ma investono per attuarne ulteriormente il potere il sistema centralistico al quale tuttora ispirato lo Stato italiano nonostante il preciso dettato costituzionale risponderanno illustri relatori che come da programma interverranno i lavori da tavola rotonda e si rappresentano le istituzioni che governa la sanità italiana e il mondo del lavoro del sistema sanitario e quindi da loro possiamo aspettarci un contributo importante
Sicuramente l'avvento nello stato italiano dei principi ispiratori del federalismo con le loro regole con le i loro obiettivi
Di ulteriore decentramento di funzioni alle Autonomie locali che vedono così espandere il loro potere negli affari locali e soprattutto con quel concetto di federalismo fiscale che sta prendendo piede che dovrà comportare un nuovo modo di gestire il fondo sanitario nazionale e l'individuazione delle sue nuove fonti di entrata
Prime terranno i loro riflessi anche sui diversi aspetti dell'assistenza socio sanitaria
Queste poderose innovazioni dovranno provocare una profondità rivisitazione dell'attuale assetto organizzativo gestionale del servizio sanitario nazionale
Oggi credo che non sia ancora possibile valutare quale impatto il nuovo sistema federalista avrà sulla sanità anche se e di questo sono sicuro provocherà una vera e propria rivoluzione culturale nel modo di vedere e di disegnare l'erogazione delle prestazioni relative
Se questo nuovo modo di governare la sanità provocherà la soddisfazione completa ed in tempi reali dei bisogni della collettività
Sarà difficile poter criticare il nuovo corso
Pertanto rivolgo ancora una volta un sentito invito alle istituzioni ed anche agli operatori sanitari
Che costituiscono il più grande ed affidabile patrimonio professionale del servizio sanitario nazionale
Senza un ulteriore impegno di questi ultimi infatti non ci potrà mai essere una sanità efficiente e funzionale che sia in grado di dare risposte
Positive alla richiesta di prestazioni socio sanitarie
Mi appello al loro allo spirito di sacrificio perché facciano del loro meglio e profonda hanno le loro energie e le loro capacità professionali per non far fallire questa ultima riforma del sistema la cui attuazione si configura come la più difficile in quanto può concretizzarsi soprattutto nella fase di avvio in un terreno di scontro da parte delle opposte teorie gestionali della cosa
Invece almeno nel settore della sanità quest'ultima fase del processo di riassetto globale di tutta la pubblica amministrazione ispirata indubbi criteri di efficienza e di efficacia
Dovrebbe presto presentarsi come la più facile e la più concretizzato in quanto i continui e successivi interventi di riordino del sistema sanitario e di e di organizzazione dei professionisti sanitari hanno di fatto già disegnato il quadro della sanità del domani
Un domani nel quale noi crediamo e vogliamo impegnarci per realizzare vi ringrazio
Grazie a
A Reno parla in produzione
Mi sembra
E una serie di problemi
Siano stati messi in modo chiaro sul tappeto
E pertanto potremmo incominciare non può interloquire quei nostri ospiti io partirei
Dal presidente della Regione Sicilia
Allora la regionalizzazione della sanità
è iniziata un po'di anni fa iniziata nel mille novecentonovantadue
Con il decreto legislativo cinquecento
Fu
Quel provvedimento un provvedimento certamente innovativo
Rispetto all'evoluzione politico-amministrativa
Che ai fini ed era questo un po'l'obiettivo di una maggiore responsabilizzazione
Del livello regionale
Sulla gestione della sanità
Inoltre è stata introdotta nel tempo quella che è l'autonomia impositiva delle Regioni mirata reperimento
Di risorse per far fronte agli eventuali disavanzi da tre voi reale inadempienze regionali
Nonché a finanziare eventuali livelli di assistenza sanitario e socio sanitaria superiori a quelli definiti
Da con il piano nazionale vincolanti per le regioni
Noi abbiamo un primo dubbio
Non ci sembra se guardiamo alla dimensione delle ragioni che le regioni abbiano potuto usufruito di questo opportunità
Di questo l'opportunità di autonomia impositiva per allargare
O per riorganizzare il loro servizio sanitario vorrei qui fare allora alcune domande
Ora ritiene che gli assetti istituzionali e organizzativi e gestionali
All'interno dei quali si muove la riorganizzazione del servizio sanitario nazionale
Previsto dalla legge duecentoventinove siano rispondenti secondo lei alle esigenze del processo di federalismo fiscale e amministrativo che ci si accinge ad attuare sono le regioni preparate
A questo compito
Non c'è il rischio che il federalismo fiscale introduca elementi di disparità tra Regione e Regione ovvero siccome ha basato
Sotto di voti legati alla alla capacità produttiva non c'è il rischio che ragione che hanno prodotto interno lordo più alto finiscano per avere più risorse rispetto a quelle che l'hanno più bassi e pertanto quali possono essere gli elementi correttivi
Visto che esistessi un fondo di compensazione ma anche sul fondo di compensazione quale può essere il rapporto tra regioni deboli e regioni forti
Perché questo è un problema che sicuramente quando parliamo di pagarli di federalismo noi ci poniamo
In secondo luogo vorrei chiederle
Quali sono le priorità di riforma da realizzare
Per migliorare l'efficacia e l'efficienza del nostro servizio sanitario e come si può pensare se attraverso il federalismo questo è possibile
E come si spenderanno un'altra domanda i centoventinove mila miliardi stanziati per l'anno due mila uno per il fondo sanitario nazionale
Considerato che dal prossimo anno le regioni non saranno più obbligate al vincolo di destinazione delle risorse per la regolazione del prestazioni sanitarie credo che anche qui che cosa significa il superamento di questo vincolo
Che a noi dava sicuramente alcuni elementi di certezza rispetto ai livelli uniformi ed essenziali chi la sanità sulla base del dettato costituzionale è tenuta ad offrire cittadini
Ultima domanda visto che siamo stati non molto tempo fa in Sicilia a dibattere
Sulla questione della dell'attuazione dalla duecentoventinove come la Regione Sicilia si sta attuando per realizzare per implementare questa lezione perché io
Le chiederei di un tentativo di risposta ecco come facciamo tutti ad agricola
Ma io
Sono qua
Perché la esperienza di questi incontri
Che ho fatto a diverso titolo
Ma verso i quali euro
Una forte propensione
è un'esperienza positiva
Non solo che ha arricchito le mie conoscenze ma mi ha anche aiutato a sbagliare di meno quando sono stato nelle condizioni di dover assumere delle decisioni o di esercitare
Funzioni legislative o di governo
E certamente
Un un incontro
Ha fatto dalla CISL
Dalla Federazione dei pubblici
Servizi
Su un tema che per certi versi e il nuovo per altri versi è molto delicato
Per altri versi assolutamente inesplorato almeno
Per la maggior parte delle regioni italiane
Credo che sia unanime un elemento importante per potere capire
Come insieme
Possiamo riuscire
A dare efficace contenuti
Ad una
Riforma
Che certamente è insufficiente
Che certamente e parziale
Che certamente non risolve alcuni nodi di fondo Vallardi quella del decentramento e del che poi lo si chiami federalismo o meno questo è tutto da vedere perché deve neanche a dalle interpretazione che abbiamo visto paternalismo
Credo che ci siano migliaia di interpretazione sul federalismo ma tuttavia
E un notevole passo avanti del quale va dato atto
Non per considerare conclusa questa tappa
Ma per considerare un punto
Di sosta dal quale partire
Per completare
Un federalismo vero autentico solidale
E interrati
Voi sapete
Che la Regione siciliana è una regione a statuto speciale
Quindi anche in materia di sanità
Auto delle competenze
E però la specialità dello Statuto
Rispetto alla sanità ha potuto agire può
Perché questa specialità è stata a suo tempo fortemente motivata dalla esigenza
Di tenere ancorata alla Sicilia all'unità nazionale
Dico arrivare alle deficienze
Dei fatti strutturali siciliani di guardare ad una insularità
Che certamente è un costo aggiuntivo
Per i siciliani
Oggi le condizioni sono diverso
E le condizioni di carattere generale riguardano la Sicilia come riguardano
Le altre regioni
Una competenza alle Regioni
In materia di sanità di tutela dalla salute
Apre un principio forte che però ha bisogno di essere strutturato organizzato ad agguato avente supportato
Anche con criteri di perequazione solidaristici
Che
Sono alla base di una unità nazionale rispetto alla quale noi siamo perfettamente in linea
Senza e versioni o senza posizione di Golgi opposizione sterile o di rottura noi abbiamo altre questioni con lo Stato che intendiamo portare avanti facendo valere
La capacità dell'autonomia speciale che noi abbiamo ma certamente non siamo centrifughi rispetto
Alla
All'Unità del paese
E il problema della sanità più nello specifico
Riguarda i diritti individuali
Che
Nell'agosto di lozione sono affermati e tutti avanti ma anche negli statuti almeno neppure non lo statuto
Regionale siciliano che legge costituzionale
Sono tutelati ed afferma
E allora c'è un problema
Di carattere generale
è il problema è vedere come tutelare farebbe sviluppare in un rapporto più ravvicinato tra il cittadino e la istituzione come fare sviluppare e fare affermare
Questo diritto individuale alla salute
Con l'autonomia delle regioni
E con il rapporto diretto tra Regione e cittadino
Io credo
C'è una domanda di democrazia in entrata cioè nel senso che i cittadini chiedono di partecipare
In maniera più diretta e più forte
Al gestione del sistema e quindi c'è bisogno di una democrazia in uscita e abbiamo maggiori contenuti
E maggiore partecipazione dei da parte dei cittadini
Ed è in questo quadro che la esperienza siciliana di autonomia limitata perché concorrente nella sanità si è mossa con un piano sanitario regionale
Che certo avrà carenze
Certo probabilmente nella dinamica
Veloce che noi abbiamo oggi della evoluzione sociale e dalla crescita dei bisogni
C'è
Ma un piano regionale rispetto al quale la Sicilia vuole scommettere se e vuole portare avanti non è il contenuto dell'autonomia speciale che
Ma il contenuto nuovo che vogliamo dare a questa autonomia speciale che oggi a ragioni diverse da quelle nelle quali nel quarantasette quarantotto è stato concesso
Vogliamo fare di questo versante un versante dei forte attenzione un versante sul quale
Noi intendiamo dedicare Del Noce energie certi
Il federalismo
è uno strumento ormai ineludibile
è però voglio rispondere
Alla Bicocca Zotta
Il federalismo fiscale rischia
Di creare ulteriori dei vari e ulteriori distanza
Laddove
Porterà conseguenze di tipo diverso
Rispetto a quelle che vengono dichiara
Perché è vero che era in posizione autonoma delle regioni è possibile ma è possibile sulle attività ed è possibile su rigore in una regione che ha il più alto indice di disoccupazione
Dal paese o uno dei più alti
In una regione che ancora
Non riesce a rimontare
Il gatto strutturale
Delle comunicazioni e dei trasporti
E di tante altre cose rispetto al resto del Paese e in cui le attività hanno un costo aggiuntivo per la distanza dai mercati in una regione come questa qualunque gettito fiscale non riesce a colmare a coprire perché non può farlo
Le esigenze di equilibrio con altre Regione dove ci sono attività ci sono intraprese c'è economia c'è anche
Circuit ci sono anche Circuiti finanziari di un certo lì
Noi siamo convinti che il federalismo o esso vitale
E del reale o altrimenti è una mera conclamati cerone dalla quale probabilmente
La efficacia sarà limitato
Noi vogliamo concordo
Alla realizzazione di un federalismo vero non solo attraverso la nostra esperienza
Non solo attraverso la esperienza spesso allucinante che abbiamo fatto in materia di sanità
Qua c'è con Meocci
L'onorevole Provenzano
Già presidente della Regione siciliana
Ed oggi assessore alla sanità
Attento
Assessore alla sanità
Personaggio politico di primo piano che ritiene che Dedica un'attenzione ad un impegno costante e forte
Rispetto ai temi generale ma anche ai temi specifici della organizzazione
Quindi Luigi vi potrà dire con maggiore specificità
Le condizioni le iniziative e anche la capacità di incidere del grado di autonomia che noi abbiamo ma io e credo colloquia con tanti altri
Sono convinto che il federalismo non si può fare a sprazzi e non si può fare
Riducendolo spesso a ciascun elemento di competenze e funzioni
Senza le adeguate dotazioni finanzia
La Sicilia in tema di sanità
Paga oltre il quarantadue per cento dalla spesso
Partecipa non cerco più degli altri agli investimenti strutturale dello Stato pure essendo partita da condizioni notevolmente diverse e più arretrati
C'è da approfondire
Un percorso
Una legislazione
Perché pure e positivo perché non bisogna negare e il processo di evoluzione che si sta instaurando è un processo di evoluzione positiva
Bisogna evitare di fare le cose a metà o di farle con un taglio che è quello di cui hanno bisogno i cittadini di cui ha bisogno un Paese che nella comunità europea ha bisogno di starci tutte per intero e non per parti separate avvitandosi attorno ad alcune aree e lasciando ad arriva alla deriva altre
Noi molto presto vedremo allargare la comunità desta e questo è positivo ma bisogna che si pensi al Mezzogiorno di tutti i paesi aderenti
Non per dare solidarietà spesso solo formale ma per dare al ruolo e funzione
Nell'ampio contesto territoriale in cui insistono
E per un balcone avvento sui popoli del Mediterraneo che possono e debbono essere partner importanti dell'Europa e quindi del paese Italia grazie
Presidente io
Passerei dalla così da un ruolo istituzionale l'importante diciamo un ruolo più di più di gestione per capire
Anche qui alcune cose in più con me sappiamo la duecentoventinove
Tra le cose innovative che ha prodotto sta certamente quel dell'aziendalizzazione della responsabilizzazione maggiore dei Maneggio
Quanto attori
Del processo di tutela di promozione della salute ne avevamo
A suo tempo giudicato un po'debole l'aziendalizzazione promossa ma diciamo poi alla fine la mediazione uscita dalla legge è sicuramente una mediazione interessa
Io vorrei chiedere
Al dottore puri visite al commissario straordinario dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma c'è un'azienda grossa e pesante
Vorrei chiedere in questa logica di federalismo
Che comunque mette la Regione al centro di tutto di fatto i menestrelli un'azienda sanitaria avendo presente spero che la dizione duecentoventinove rispetto alla responsabilità rispetto alle competenze rispetto alla loro capacità di gestione come si collocano in un questo contesto non c'è il rischio che il processo di aziendalizzazione attraverso il federalismo fiscale sia riassorbito dalla dimensione del giornale
Oppure anche il mese sono in una posizione di attesa vediamo cosa succede e poi decidiamo
Io credo che invece il ruolo proprio da almeno così come è stato individuato e con tutti gli elementi della partecipazione dell'attenzione eccetera
Continua a restare un ruolo importante però questi aspetti che il federalismo introduce anche in modo dirompente vorremmo vedere come un bene Cervi si rapporta e come intende gestire grazie
Non c'è
Questa
Sì dunque
Grazie io
Vorrei proprio da sul versante della mia l'esperienza dire qualche cosa a questo riguardo non esperienza viste
Non c'è infatti il dubbio che la sanità
Si può ed è stato detto fino a questo momento si può parlare di sostanziale ed ed effettivo decentramento dei poteri
E di effettiva gestione di competenze in sede locale
Tutta la normativa sanitaria recente inoltre va in questa direzione con l'obiettivo proprio di pervenire ad una gestione che sia sempre così recita più efficiente ed efficace
Per chi viene però come meta del settore privato l'impatto con il mondo della sanità risulta
Veramente problematico
Perfetto dell'attuale sistema normativo
Che è ancora troppo legato ai principi di una pubblica amministrazione centralizzata
Indubbiamente lo sforzo di rendere le aziende sanitari possibile simile ad aziende private è stato progressiva e costante
Dalle decreto legislativo cinquecentodue del novantadue che ha segnato quello che chiamato il cosiddetto processo di aziendalizzazione per passare al decreto legislativo cinquecentodiciassette del novantatré e da ultimo al decreto legislativo duecentonovantanove
Con i tre successivi correttivi vi è stato un continuo tentativo di avvicinare l'amministrazione di un'azienda sanitaria pubblica ai canoni e ai principi delle imprese private
Basti pensare alla nomina in capo all'azienda sanitaria appunto di direttori generali scesi
Scelti
Sulla base di valutazioni di ordine pari Ceriale
Alla prevista introduzione della contabilità analitica per centri di costo alla istituzione del collegio sindacale in quello dei revisori e così via
Malgrado tutto questo
No siamo però ancora molto lontani
Dal gestire le aziende sanitarie con gli strumenti tipici del privato
Infatti il perseguimento di una gestione efficiente efficace ed economica della sanità e quotidianamente messo in discussione dall'esistenza di rigide disposizioni pubbliche
E da vincoli burocratici che rendono altamente difficoltoso guidare in termini realmente aziendali le strutture sanitarie
Naturalmente voler gestire la sanità pubblica con i metodi e gli strumenti delle imprese private non significa non voler rispettare le attuali norme significa invece volere regole diverse che consentano una gestione più agevole flessibile nell'ambito logicamente di quelli che sono gli indirizzi strategici e gli obiettivi che la Regione intende perseguire
Nel campo dell'assistenza
In sostanza pur riconoscendo l'innegabile spinte al rinnovamento c'è ancora bisogno secondo me di ulteriori passaggi per una aziendalizzazione vera
A cui non sembra peraltro il più possibile derogare se si vogliono soddisfare i crescenti bisogni assistenziali della popolazione in presenza invece di risorse sempre più limitato
Questa necessità appare ancora più evidente se si considerano le difficoltà in cui si trova la sanità in termini di deficit economico
Nel novantanove la spesa sanitaria nella Regione Lazio ha raggiunto di undici mila trecento miliardi con un finanziamento di nove mila trecento con un deficit e quindi i due mila miliardi
Ciò e certamente dovuto a vari fattori imputabili al sistema gestionale esistente quali le modalità di finanziamento del sistema sanitario nazionale le modalità di spesa regionali i carenti i sistemi di controllo e verifica dell'erogazione del costo delle prestazioni erogate
Le previsioni distesa ahimè fondate su dati errati lui incompleti in assenza di validi sistemi informativi e così via
Ma una componente importante del deficit secondo me con l'ottica di uno che viene dal di fuori da un'azienda privata
Imputabile anche alla mancanza da parte dei soggetti erogatori
Aziende ospedaliere di veri sistemi di controllo di tutte le voci di spesa a partire da quelle che determinano gli sprechi maggiori
Occorre in concreto analizzare tutti i processi gestionali di ogni settore per ottimizzare analiticamente i costi operativi va introdotta una effettiva contabilità analitica per centri di costo e responsabilità che consenta analisi comparative dei costi dei rendimenti dei risultati
Va in sostanza sviluppata la cultura del bacino che deve diventare uno strumento sollecita autore di responsabilità effettivamente esercitato
In altri termini
è necessario che venga attivata anche nelle aziende ospedaliere così come le ormai da anni nel privato la funzione del controllo di gestione così come risulta indispensabile creare un sistema informativo integrato e completi
Contemporaneamente va portata avanti il processo di terziarizzazione dei servizi che
Per me costituisce una strada pubblicata verso un concreto contenimento dei costi ed un effettivo recupero di efficienza
Va però detto che c'è bisogno anche di una elevata attenzione alle esigenze dell'utente
Ciò significa che non si può cambiare l'apparato della sanità
Guardando solo al lato dell'offerta
Un'attenzione costante anche alla domanda e alla sua soddisfazione è infatti un'esigenza da assicurare in ogni caso in questo contesto deve avere spazio una cultura di marketing per creare questa relazione con i destinatari dei servizi ed interpretando i bisogni generando un risultato
Sì positivo per i fruitori ma anche per gli erogatori di tali servizi che vedranno in tal modo incrementare in misura consistente anche i propri ricavi
L'obiettivo e naturalmente quello voluto dalla legge di garantire le condizioni per conseguire un costante equilibrio economico della gestione
In questo quadro diventa sempre più indispensabile far ricorso a tutti gli strumenti possibili
Uno di questi strumenti
Certamente l'atto aziendale di diritto privato
Recentemente messo a disposizione del direttore generale per guidare manager realmente le aziende sanitarie e organizzando in modo diverso rispetto al passato ai fini di una loro gestione più efficiente ed efficace
E in quest'ottica che va concepito l'atto aziendale
Che non deve rischiare di diventare un vero regolamento interno volto a disciplinare l'organizzazione dell'azienda
Sì così inteso di esso non ci sarebbe stato certamente bisogno
Ecco allora anche l'occasione va colta con la dovuta attenzione e lungimiranza in modo da poter utilizzare un nuovo strumento che interessa inattesa interventi più profondi una gestione che una gestione più agile e snella del governo aziendale nel rispetto delle norme pubblicistiche che ancora disciplina nel sistema nel suo complesso
Le innovazioni possibili previste dall'Atto aziendale per le aziende ospedaliere attengono all'acquisizione dei beni e servizi alla ruolo che possono svolgevi privati
Nell'ambito dell'azienda attraverso anche nuovi modelli di gestione che prevedono forme di collaborazione mediante la costituzione di società miste pubblico privato
Ha la possibilità di distribuire più appropriatamente
All'interno dell'azienda delle che responsabilità ai vari dirigenti
Alla netta separazione nella conduzione dell'azienda tra poteri di indirizzo e quelli di gestione
Nonché al moderno di organizzazione da attuare
Il lo stesso interessante volume che ci è stato distribuito che mi sono guardato all'inizio proprio definisce l'atto aziendale di diritto privato
Viene chiamato nel testo come la chiave di volta per un certo cambiamento dell'organizzazione del funzionamento nelle aziende sanitarie
Quelle di cui io mio
In questo quindi quadro per quanto mi riguarda cercherò con la massima celerità di muovermi avendo curarla tira naturalmente di rispettare la normativa esistente
Concludendo
Io auspico che
I nuovi direttori generali nominati recentemente come il sottoscritto
Che provengono da esperienze manageriali diverse e dal privato
Possano aiutare il processo di cambiamento verso forme di gestione più orientata all'efficienza e da una migliore utilizzazione delle risorse che si devono poi tradurre in un miglioramento della qualità assistenziale del servizio erogato da parte mia
E nell'interesse dell'azienda ce la metterò tutta cercando di raggiungere il più presto possibile un livello di aziendalizzazione
Che sia il più avanzato possibile grazie
A
Al dottor Pugliese ma forse era italiana
A un altro soggetto importante hanno
Del suo viso solitario
Anche questo diciamo una figura che è un po'armata non sempre amata
Ogni tanto
Era in corso ogni tanto è un po'osteggiata che sono i medici
Sulla figura particolare all'interno del sistema sanitario particolare interessante necessaria utile
Ogni tanto hanno qualche elemento di potere maggiore di quanto dovrebbero averlo
Ecco io vorrei chiedere
Giuseppe Carrà proprio il segretario della CISL medici che si colloca su quest'area intermedia che i tra amministrazione e medico
Come i medici l'altro soggetto diciamo importante della nel servizio sanitario
Stanno vivendo la riforma i cambiamenti che introduce la riforma e come si pongono dinnanzi a questa questione del federalismo del federalismo fiscale la metterei così però la la domanda siccome il federalismo dovrebbe nelle migliori intenzioni
Ridurre le spese sanitarie
Essendo il merito colui che prescrive e pertanto colui che dice cosa subito dove bisogna spendere com'è che si pongono dentro una situazione di questo tema
Grazie a lei
Causa in funzione
Funzione per il Consiglio non ha Ponziano allora io volevo
Viene
Qualcosa in premessa per poi poter rispondere alle domande che ha fatto sapere ora il federalismo è sicuramente un processo politico già oggi esso politico istituzionale e legislativo già avviato e quindi ci si pone nella prospettiva di vedere come attraverso anche questo nuovo strumento di organizzazione quindi anche della sanità si possa migliorare
La stessa che poi mi pare che anche e il processo istituzionale debba servire a questo ora il federalismo sanitario in effetti e quindi l'esclusività del potere regionale sulla sanità era scritto sulla Costituzione
Era scritto sulla Costituzione quindi non so ci sono voluti vent'anni per fare le Regioni vent'anni per fare
Le riforme sanitarie dopo trent'anni stiamo iniziando a parlare di federalismo era scritto nella sanità perché e costituente all'articolo centodiciassette diedero le competenze sanitarie alle Regioni anche se allora si trattava di poca roba perché si trattava essenzialmente dell'assistenza beneficenza degli enti morali chiede degli ospedale
Dei medici condotti è quello che e girava attorno alla autorità sanitaria del sindaco
Mentre chiaramente oggi dare le competenze e dare tutte le competenze alle tre giorni significa ora un qualcosa d'importante perché più dell'ottanta per cento del bilancio della Regione costituito dalla sanità fatta questa premessa perché per dire che dal punto dei vista consigli dei medici non è che vi sia un atteggiamento
Contrario o sostanzialmente l'atteggiamento del medico è l'atteggiamento di chi ha visto nel giro di pochi anni il ripetersi di tre riforme tre riforme
Che non sono poi state vissute e fino alla fine perché prima che venissero applicate avveniva il cambiamento quindi diciamo l'atteggiamento del medico un po'l'atteggiamento del cittadino che si trova di fronte a una specie di riformismo nevrotico che voi non arrivare sul Pato per cui anche sul federalismo
I medici spellano che almeno questo tipo di riforma istituzionale vada gliene importa vada seriamente
Quali sono le preoccupazione quale il modello di sanità
Che si spera venga fuori dal federalismo così incomincia a rispondere alle domande postemi la Pezzotta
I problemi sono tanti io adesso li accenno solamente perché ognuno di questi meriterebbe un particolare approfondimento però
Sono problemi che poi si intersecano sul gli interessi di gestione del servizio e se voi mi consentite
Al di là del ruolo
Dalla regione delle istituzioni del manager vegeta io credo che i medici hanno un potere di gestione reale su queste cose per cui anche di questo io vorrei accennare anche su questo vorrei accennare
C'è il grosso problema del finanziamento poi sentiremo
Gli assessori
Regionale per vedere quello che propongono perché anche nella prospettiva del federalismo fiscale prevede una sanità
Che si è regionalizzato del tutto il piazzamento dobbiamo dirlo con chiarezza è ancora e insufficiente anche se e si è cambiato il modello di finzione di finanziamento di fatto l'IRAP
è stata sopravvalutata come gettito
Fiscale così anche
Quella parte di IRPEF dell'addizionale IRPEF e l'accisa sulla benzina tutto tutte le cose che sappiamo sembra che
Questo finanziamento almeno da conti fatti da esperte sia un finanziamento ancora insufficiente
A garantire autonomia alle Regioni ma c'è anche un problema all'interno dal tre finanziamento importante e cioè come queste risorse devono essere ripartite
Fra le Regioni naturalmente con l'intervento dello Stato per garantire
I diritti essenziali dei cittadini perché poi vengono chiamati i livelli essenziali i livelli uniformi eccetera che potrebbero diventare in una prospettiva
Di federalismo che parte economicamente col piede sbagliato potrebbero diventare i livelli minimi lì assistenza
C'è e il gatto della del due due nove nel senso che la riforma per crea pochi spazi a la gestione concreta
Poi del il federalismo apre spazi solo a livello
Della partecipazione degli enti locali mentre frena notevolmente quel processo ordinatorio di gestione da parte del gestione delle regioni e questo ce lo dobbiamo dire perché è un problema un problema politico
Importante importante perché per certi versi e qualcuno considera io non sono tra questi la riforma ter come l'ultima provocazione fatta dallo Stato centralista per ostacolare
Ostacolare lo sviluppo federalista ma sul piano del finanziamento dobbiamo avere anche un'altra cosa e poi parlerò dei medici e cioè che
Questo finanziamento può e deve essere
Ripartito in relazione alle prestazioni e qui si pongono problemi di poco di quello che deve fare lo Stato di quello che devo fare Regione ma deve essere partito
Tra le regioni e infine come fondo di solidarietà sia da risolve il problema politico se questa questa perequazione deve essere fatta dallo Stato deve essere fatta dalle stesse regioni c'è anche il problema dei finanziamenti che sono svincolati dalla destinazione e questo cosa significherà nella sanità questo nella sanità significherà che alle regioni
Deve essere dato il massimo del potere di gestione perché attraverso economie deve scalare economie su queste risorse
Probabilmente riusciranno anche con risolto inferiore a mantenere il livello standard di prestazione io non credo che il mancato vincolo di destinazione serva alle Regioni per poi utilizzare i fondi per la sanità per destinarli ad altri capitoli di spesa
Ma su questo naturalmente sentiremo per quanto riguarda infine i medici e il federalismo e il secondo gli ho detto non c'è nessuna contrarietà nessuna
Ci sono dei dubbi perché perché per esempio su alcune questioni per esempio prendiamo le convenzioni mediche quindi la convenzione per la medicina generale la convenzione per la specialistica ambulatoriale beh può dei problemi ci sono perché ne alcune modelli che alcuni scienziati della materia stanno elaborando
La medicina generale viene considerata a livello essenziale di assistenza e quindi verrebbe potrebbe essere messo in conto a a alla spesa dello Stato io non sono di questo parere perché ritengo che bisogna governare tutta l'assistenza in quel territorio e quindi anche la medicina generale
Come la specialistica come lo ospedaliera deve essere sotto il diretto controllo controllo della della Regione altrimenti faremo due sanità una statale una è una regionale
Ma per quanto riguarda le convenzioni non vi nascondo che all'interno della categoria vi sono una serie di preoccupazioni perché perché e le ho le ho sentite un po'in giro nei congressi nella relazione perché perché nel momento in cui viene data alla Regione
Il potere di fare questi accordi è chiaro che potrebbe saltare il quadro nazionale di riferimento e quindi l'uniformità dell'Offerta nei riguardi dei cittadini da Bolzano a Canicattì però l'altro punto quale e che verrebbe meno quello che storicamente è stato il finanziamento aggiuntivo che si sposterebbe in relazione alle prestazioni della convenzione
A livello territoriale qui dalle vello delle aziende con risorse proprie ma non è solo questa la preoccupazione la vera preoccupazione che le Regioni in quella logica cui si accennava di contenimento della spessa o dei
Ristrutturazione dell'intervento possano anche pensare di trasformare la medicina generale
A prestazione e quindi con l'abolizione del rapporto ottimale della quota commentare di quello che ne consegue e quindi in questo particolare settore vi sono molte
Preoccupazione è la stessa cosa vale per la specialistica
Ambulatoriale con la gravità che
E decidere sei sopprimere la specialistica ambulatoriamente in cui si dal Governo alle Regioni che magari daranno alle aziende la possibilità di fare accreditamenti o come vengono detti cosiddette rapporti anomale che attualmente ci sono sicuramente queste una di quelle attività che potrebbe andare a esaurimento come del resto era stata prevista dalla legge per quanto riguarda invece la spesa ospedaliera e mi avvio alla conclusione anche alcuni sono diverse preoccupazioni nel nell'ambito sanitario anche perché l'obiettivo poi di tutte queste riforme è la riduzione della spesa
Quindi in una situazione di Stato federale dello Stato federale assicurerà
Il il il rischio massimo come attraverso delle garanzie sui livelli minimi minimi di assistenza oppure dando alle Regioni una potestà in più programmatoria per vedere come gestire la spesa ospedaliera anche nel rapporto pubblico privato o pubblico
Privato accreditato e quindi le preoccupazioni sono che
Nella diminuzione dei posti letto nella
Nella devoluzione dei giorni di degenza che è di per sé sono fatti positivi sono fatti positivi ma di fatto siccome ancora il territorio non è stato finanziato
Andrebbero a creare tutta una serie di problemi ai cittadini perché noi possiamo per certi versi ridimensionare la spesa ospedaliera nel momento in cui ha abbiamo messo in parallelo la spesa per il territorio
Altrimenti noi rischiamo solamente di togliere o tutta una serie di garanzie di prestazione cittadini magari chiudendo i piccole pronto soccorso che magari operano in quella mezza giornata in cui non c'è la guardia medica e magari risulta difficile
Reperire il medico di medicina generale cioè di tutti quei servizi che ovvia ma la carenza dei servizi nel territorio
E quindi che in questo momento costituiscono non solo un patrimonio sanitario mando un patrimonio di intervento nel sociale diciamo il valore sociale della Rete ospedaliera quindi su questo occorra fare
Una riforma per evitare che in questo Stato federale si facciano dei passi diciamo più lunghi della gamba e vengono a crearsi questi problemi ai cittadini conclude infine dicendo
Che sicuramente per quanto riguarda
I medici
è importante sono importanti queste cose ma è soprattutto importante costruire una nuova cultura dalla sanità profittare del federalismo per costruire una nuova cultura della sanità
Che deve cercare di ricostruire gli elementi canonici del rapporto tra di fiducia medico malato e quindi i medici sono favorevoli alla
Libera circolazione degli ammalati non è che il federalismo deve servire solamente per fare un giochino istituzionale o per legittimare lo scontro politico opposto
Cioè i cittadini italiani devono essere libere di curarsi di scegliersi degna di farsi curare dei cieli e se il luogo di cura magari si studieranno
Dei bonus magari si studieranno delle perequazioni interregionale in relativo alla mobilità sanitaria però oggi come oggi il federalismo sanitario non dovrà bloccare assolutamente alla libertà
Di curarsi da parte dei cittadini e il federalismo sanitario d'OPA dovrà tentare di diminuire tutta la legislazione che c'è nella materia sanitaria perché ogni volta che si vuol fare un diritto si fa una legge però in Italia ci sono più leggi Get diritti rende questo questo bisognerà anche spiegarlo ai cittadini dicevo una nuova cultura della sanità
Dove alla legge alle Regioni deve dare deve essere data a mio giudizio tutta la possibilità l'esclusiva della gestione sanitaria del Paese mentre bisognerà di molto limitare
Le competenze del ministro alla Sanità non scendo in questi particolari
Perché l'approfondimento toglierebbe spazio
Agli altri relatori dicevo una nuova cultura della sanità che serva anche a recuperare la dignità del medico del malato
Volevo portarmi un esempio che è quello del consenso informato che oggi come oggi
Si stima come il massimo raggiungimento della
Della cultura diciamo così del rispetto del paziente
Cosa che vera fine in parte perché tutto quello che non è monetizzabili lei come diceva Kant un qualche cosa che ha valore in sé
è il valore in sé nella sanità ce l'ha la dignità del malato la dignità del cittadino e anche la dignità del medico quindi non la cultura del sospetto ma speriamo che nella nuova sanità ci sia la cultura
Della dignità della persona la cultura del solidarismo per un federalismo solidale
Una cultura positiva che migliori della sanità italiana
Grazie
Grazie ritardato
Per non ritornare
E così via una figura istituzionale
Cioè alla all'onorevole Giuseppe Provenzano che è assessore alla sanità della Regione siciliana
Beh io vorrei chiedere questa in questa prospettiva di federalismo
E ci risulta
Auspicato e sostenuto fortemente a tutte le regioni
Il secondo lei guardando un po'nella sua regione
Le Regioni saranno in grado al loro interno di garantire un livello di assistenza sanitaria basato sui livelli uniformi S ed essenziali
Non si corre il rischio
Con il federalismo di a vere
Venti sistemi sanitari e pertanto una non uniformità
Di assistenza pertanto di garanzia minima così come chiede la la Costituzione sull'intero territorio nazionale
E io credo questo cioè non ci saranno alcune regioni che possono lì c'è una sanità di eccellenza e alcune che fanno fatica queste diciamo la domanda che io le vorrei fare per capire un attimino
Prego
Grazie
Cercherò di rispondere
A questa domanda
Appunto con l'esperienza siciliana in parte anticipata dal Presidente alleanza
Perché credo che Rocco
Parlando di federalismo in tutti i suoi vari aspetti
La Sicilia possa essere nel bene o nel male
Come dire un momento di verifica e che analisi
Sostanzialmente da noi il federalismo è partito cinquantaquattro anni fa
Nel momento in cui diventati regione autonoma
Avremmo assegnato per statuto
Direi la maggior parte
Se non tutte le entrate fiscali
Prodotte all'interno dell'orecchio
Per cui oggi possiamo dire
Con dovute cautele chiaramente perché poi nel tempo quello che fu assegnato per statuto
è stato piano piano e rosso con lo Stato
Attraverso le varie finanziarie attraverso una serie di interventi legislativi che hanno svoltato quello che era il momento iniziale la logica federalista fiscale della Regione Siciliana
Ecco possiamo dire con le dovute cautele che noi abbiamo il cento per cento
Delle imposte prodotto in Sicilia
Di contro abbiamo il cento per cento del costo della Regione Sicilia
Con riferimento alla sanità
Ecco noi abbiamo un federalismo parziale
Senso che il fondo sanitario nazionale
Che viene determinato la cui quota d'accesso viene determinata a livello nazionale
Funzione di parametri discutibili quali dei quali contro diciamo dare qualche informazione
Passi che la Sicilia
Alla Sicilia viene determinato una porta d'accesso al fondo sanitario
Che per il due mila e uno è di circa undici mila miliardi poco più poco meno Sicilia pesa per l'otto al cinquanta per cento
Ecco sul
Sulla quota di accesso il quarantadue virgola cinque per cento ed a carico del bilancio regionale quindi abbiamo come dire un fra idealismo
A mezzadria
Da una parte viene definito dallo Stato
Il livello del fondo sanitario regionale e quindi quanto la Regione deve spendere per il servizio sanitario regionale
E questo è un dato assegnato a livello nazionale
Poi
Il quarantadue cinque per cento di questo quantitativo di danaro viene messo dai fondi regionali
Per cui circa cinque mila e rotti miliardi sono a carico delle da il finanze della regione
Allora nei termini in cui come dire noi dobbiamo garantire e io credo che in qualsiasi forma come dire di federalismo i livelli essenziali di assistenza vanno certamente ha definiti a livello nazionale
Non può esservi un federalismo come dire arrembaggio cioè dove ciascuno determine definisce ciò di cui ha bisogno e i livelli di assistenza vuole dare alla propria popolazione ecco determinato certamente a livello nazionale per cui la Sicilia pur in questa forma ibrida di federalismo soggiace
A quella che sono le direttive di carattere nazionale per cui duecentoventinove entra in Sicilia e centra massicciamente cioè è il lei chiede la Sicilia pur ecco se in campi anche nella sanità possiamo avere una legislazione in parte concorrente ma è evidente che tutte le leggi grande riforma economico sociale su queste diciamo la Sicilia non può mettere mettere lingua non può certamente che non non non inserire un nella nella nella nel proprio territorio allora determinato il livello nazionale di definizione dei livelli di assistenza definite il Sud il fondo ciascuna regione
Dovrà partecipare alla determinazione dei fondi
Necessari per garantire quei livelli
E chiaro che questo pone grossi problemi
Nella regione siciliana il grosso problema qual è
E che noi sostanzialmente dobbiamo con le finanze nostre far fronte a decisioni che non sono nostri
E allora non tanto sui livelli di assistenza
Ma per esempio se parliamo di farmaceutica che come con tutti sappiamo e uno degli momenti fondamentali una determinazione non ho speso solitaria
Cioè mentre da altre parti si deciderà la farmaceutica il pari solo a Parma e stretti tra poi per il quarantadue cinque per cento è a carico della Regione Siciliana mi in altre sedi si decidere all'interno della Regione poi vi è una ricaduta finanziaria di ciò che viene deciso all'esterno e questo vale per la farmaceutica vanno lettere i contratti collettivi nazionali di lavoro dove di fatto ecco noi partecipiamo per il quarantadue cinque per cento ai contratti in determinazioni decisioni come dire che esulano al campo dal campo regionali ora un fatto eccetera
E credo che lo tocchiamo tutti i comandi
Il dal fondo sanitario nazionale e certamente sottostimato rispetto a quelli che sono i compiti che la sanità dovrebbe svolti i centoventinove mila miliardi definitiva il patto del tre agosto
Sono certamente superati e credo che in questo momento mentre qui vicino si discuta la finanziaria di momento in momento il il centoventinove mila miliardi viene macinato
E costantemente e continuamente
Evidente che questo fondo è sottostimato perché la domanda di sanità che ormai nel nostro Paese c'è e che è una domanda collegata come dire ai Paesi più sviluppati farsi che dedicare il cinque per cento del PIL alla sanità e un quantitativo assolutamente inadeguato rispetto alle medica sappiamo tutto è sereno Europa circa sette otto nove per cento quindi parliamo di una sottostima di circa quaranta mila miliardi a livello nazionale
E quindi per la Sicilia una sottostima di circa quattro mila miliardi
è evidente però
Che mentre da una parte cresce la domanda di sanità dall'altra parte le risorse finanziarie non possono crescere gli stessi
Allora il problema di fondo è da una parte vanno certamente aumentata le risorse alla sanità se è vero come è vero che lo Stato non può non privilegiare
La sanità insieme con la giustizia la formazione e l'ordine pubblico come punti cardini di uno Stato
E quindi sui quattro i punti cardine su cui si basa sullo Stato le risorse per questi quattro punti non possono essere come dire ridotte o non possono essere valutate in funzione delle crescite che naturalmente ho normalmente si può dare al Bilancio per altri elementi peraltro
Funzioni dallo Stato che non sono quella carta
Da una parte va aumentato
La nel il il la quota la quota annuale per il servizio sanitario dall'altra parte bisogna capire che neanche i fondi per le strutture i fondi per le innovazioni fondi per le nuove tecnologie
In un futuro dovranno essere necessariamente aumentati Rizzo e Toro la sanità è un settore come dire ad altissimo obsolescenza
Non si può immaginare che stanziati dieci mila quindici mila o venti mila miliardi
Nei cinque sei o sette anni non si fosse sì posso pensare come dire di avere riadeguato il sistema sanitario le strutture sanitarie una tecnologia la NASA
Ecco oggi o si entra in in un in un'ottica nella quale si comprende che al quotidiano al finanziamento e al corrente vado in quota mentre finanziato le il il turnover delle tecnologie il turnover dell'innovazione
Oppure noi rimarremo arretrate rispetto agli altri Paesi rimarremo arretrati rispetto a quella che è una normale domanda di sanità che dicevo
E allora
Punto ai da una parte comprendere che al fondo sanitario e sottostimati
Dall'altra parte e comprendere che le risorse da investire per il rinnovamento sono risorse fondamentali che sulle quali non si può come dire alle finali
Terzo e trovare un buon equilibrio tra pubblico e privata
Qui io credo che il discorso sia come dire
Il futuro della sanità
Perché se noi riteniamo che il processo di momento della domanda di sanità il processo di aumento di nuove tecnologie posso essere finanziato tutto dal pubblico noi sbagliamo e ritengo che non avremmo questo riso
Noi dobbiamo chiamare il privato dobbiamo chiamare nel privato in una normale concorrenza col pubblico
E qui mi collego alla funzione delle direzioni generali alla funzione diciamo al processo come dire di aziendalizzazione
Delle strutture sanitarie che devono comprendere ecco che il processo di aziendalizzazione e un processo di efficienza e di efficacia del servizio che si vedrà
Per cui dobbiamo a mio avviso in questo diciamo la Regione Siciliana abbiamo iniziato
Io stavo rare una sana concorrenza all'interno del pubblico
Perché non è possibile aprire che
Tutti facciamo tutto è che al di là dei risultati prenda noi stessi sono perché se non li abbiamo come dire un elefantino sì della nostra sanità pubblica che cresce a ritmi smisurate il rispetto alle risorse el rispetto alla efficienza e all'efficacia lì questo adesso
E allora all'interno dei nostri ospedali all'interno delle nostre aziende sanitarie locali dobbiamo iniziare a fare entrare il meccanismo di concorrenzialità pubblico chi è più bravo a più risorse il riesce a dare risposte e ha come dire una maggiore impresa rispetto alle esigenze del territorio ha più risorse e quindi in un sistema di concorrenza pubblica sì crea necessariamente anche una capacità di di determinazione di graditi efficacia nel nostro Paese
E poi
Una sana concorrenza tra il pubblico e il privato
Ora è inutile dirci come dire che vi sono sicuramente
Momenti della sanità che il privato può adeguatamente sopperire
Con efficienza composto anche più bassi e allora laddove vi è lo spazio per il privato non intasiamo col pubblico
E allora spendiamo le risorse pubbliche per tutti quei settori dove i i fatto un privato non entra non vuole entrare non può entrare una convivenza entra
Il percorso privato e quando dico privato non intendo come dire solo il privato
Profitto ma soprattutto il privato non profit questi stemmi ormai direi abbastanza sperimentati di misto pubblico-privato tutti organizzazioni non profit alle varie condizioni dove di fatto il privato si è espletata e si presenta a livello sanitario colore io credo che
Il quadro generale che noi abbiamo non è certamente un quadro come dire a confortarlo
Le risorse sono poche
Un processo di
Di
Federalizzazione dello Stato se non crea un sistema di equilibro i di trasferimento di risorse finanziarie certamente avrà un peso sulla sanità
Nelle regioni meno ricche direi di grande impatto
Ma comunque in ogni caso le risorse nel futuro sono minori rispetto a quello che la domanda che sicuramente nel futuro ci attendiamo
Sicuramente siamo di fronte a processi di obsolescenza e alla Sanità rapidissimo rapidissimi non solo nelle strutture
Ma anche e soprattutto negli strumenti nella diagnostica nel nelle attrezzature e questo richiede grande quantità di capitali
Allora questo è il quadro complessivo rispetto a questo quadro ne dobbiamo da una parte e chiedere più risorse perché il ricco risottolineo giusto che alla sanità non si lascino risorse
Dall'altra parte però dobbiamo razionalizzare i costi spesse
Che oggettivamente sono troppo alti
Rispetto alla grado di efficienza e alla risposta che si dà per cui centoventinove mila miliardi sono troppo sei visti rispetto al risultati troppo pochi servissero rispetto alle aspettative
Dei risultati che vorremmo
Un maggiore equilibrio e una maggiore elasticità della sanità pubblica perché in termini di rigidità della sanità pubblica un'osmosi tra pubblico e privato è impossibile
E allora lo avremmo solo una grande crescita dalla domanda di sanità con un'ulteriore crescita dei costi
Quindi una elasticità delle strutture che possono trasferire dal privato al pubblico o dal pubblico al privato a seconda delle condizioni e asseconda e a seconda delle esigenze ecco io credo che questo il quadro generale questo è il quadro che noi abbiamo nella regione siciliana dove stiamo sperimentando anche se in maniera
Certamente non completa un
Federalismo fiscale è un federalismo complessivo di autonomia amministrativa ecco quelli che sono i problemi che oggi la Regione siciliana sicuramente avranno le altre regioni se non si parla
Se non si parte col piede giusto in questo forma di nuovo federalismo grazie
Grazie stesso ma lo formazione a un
Dentro questo ragionamento che stiamo facendo è una questione molto importante per tutti gli operatori
Pertanto
Aumentando al programma
Progettata e realizzata
Secondo obiettivi definiti i vari livelli di decisioni partecipazione
Sia tenendo conto delle esigenze del servizio sanitario nazionale
Che delle funzioni definite nei profili professionale
Proprio perché la formazione e così importante io vorrei chiedere
Alla professor Tarantino associato alla facoltà di medicina di Tor Vergata
Questi cioè lei ritiene che questo processo di federalismo possa
Maggiormente favorire un rapporto più costruttivo fra servizio sanitario nazionale e università quali possono essere i contributi dal punto di vista formativo che l'università può andare a questo processo chi è in corso
Prego
In pratica o questo onere di parlare insomma porta la voce dell'università ma certamente
Il nostro compito a livello universitario è quello proprio di formare
Infine in seconda battuta è quello di fare ricerca e quindi l'assistenza per quanto riguarda la parte medica
Però io credo che il federalismo così come intenso potrebbe migliorare sicuramente questo rapporto
Innanzitutto perché si scavalca quello che è stato fino adesso ho un rapporto un po'ai vertici tra università
Musto meglio ancora e sanità italiana ci scavalca per andare su un piano propositivo di Indirizzo su quelli che sono le problematiche di carattere locale ecco che allora il federalismo
Nella sua accezione più vera potrebbe veramente
Farà collocare risorse quindi distribuzione di risorse in relazione ai problemi che la struttura regionale e locale può avere
Sia in termini di prevenzione sia in termine di salute
Ecco che allora io dico che il federalismo sicuramente può trovare risvolti positivi
Certamente il problema ritornando però anche la mia funzione di medico è un po'quello che diceva Pezzotta all'inizio
Sono le Regione preparate al federalismo fa dignitario meglio ancora
Rischio e qui mi pare che tutti quelli che mi hanno preceduto hanno avanzato questi così questi dubbi di creare forse cittadini di serie A e di serie B
Beh allora innanzitutto il federalismo sanitario ci deve essere però pensando
Ai beni e benefici diversi a seconda delle risorse delle Regioni
Sia nella cura della patologia sia sul piano preventivo e riabilitativo
E qui non dimentichiamo i viaggi della speranza allora che oggi ci ci sono sia nei confronti di Paesi europei non ultima anzi tra le prime la Francia per esempio che nei confronti di altre regioni italiane
Bene dobbiamo e questo deve fare il federalismo
Rendere concorrenziali sul piano dell'operatività sul piano del bene sul piano del diritto alla salute regioni con Regioni anche mediante e diciamo rapporti tra regioni stesse
Perché è chiaramente gli stessi operatori sanitari soffrono di incongruenze in tal senso io posso curare meglio se vivo in una x Regione rispetto