Assemblea Generale dell'Associazione Industriale di Brescia presso la sede dell'Associazione

Io se Ribezzi avrei
Per favore accomodatevi grazie
Va bene
Io vorrei ringraziare tutti voi
Gli ospiti vorrei ringraziare il ministro
Che partecipa a questo incontro
E con questo
Inizierei
Gentili ospiti cari colleghi e amici
All'assemblea dello scorso anno avevamo invitato i rappresentanti delle massime istituzioni locali a fare il punto su un tema di rilevante interesse per la nostra provincia infortuni strutture quest'anno abbiamo pensato di affrontare un tema di rilevante interesse per molti dei nostri colleghi imprenditori quelle della contraffazione dei marchi
Ritengo opportuno discuterne
Col ministro del Commercio con l'Estero Pietro Fassino al quale do un cordiale benvenuto
Sugli altri temi di attualità come il contratto dei metalmeccanici abbiamo già fatto conoscere ieri il nostro pensiero
Non intendo quindi aggiungere altro in questa sede
Quanto al tema delle infrastrutture tutti i miei colleghi agli interlocutori bresciane sanno ormai bene che esso costituisce uno degli impegni prioritari per i quadri hanno della mia presidenza
Devo dare atto ai pubblici amministratori che alcuni dei nodi infrastrutturali di cui avevamo discusso a distanza di un anno sono stati sciolti brillantemente
Il polo espositivo di Brescia in costruzione Lario porto di Brady di Montichiari è ormai una realtà credo sia giunto e doveroso dare nostro
Dal pub da parte nostra un pubblico riconoscimento a quanti nei rispettivi ruoli hanno contribuito a questi risultati che ci riempiono di soddisfazione
Un ringraziamento quindi ai sindaci di Brescia Martinazzoli e Corsini al Presidente della Camera Commercio Franco Bettoni e al presidente dell'mobiliare fiera Giuseppe Soffiantini
Un grande
Ringrazio particolarmente ancora Bettoni a presidente della Provincia di Brescia Andrea Lepidi e all'assessore Guido Galperti e per aver favorito
Il realizzarsi di quella specie di prodigio infrastrutturale che l'avevo porto Gabriele D'Annunzio
E a questo proposito cari amici e colleghi voglio lanciarmi un appello forte e convinto perché ciascuno di voi faccia la sua parte per aiutare questa struttura fondamentale accrescere
Per fare in modo che voli da solo
Come ha sottolineato il presidente del dalla società Catullo Mario fare Massimo Ferrari
Per economia bresciana queste un'occasione unica e irripetibile per collegarsi con facilità i mercati di tutto il mondo stiamo attenti a non sprecarla
La idee dal canto suo farà tutto il possibile in termini concreti e diretti perché il Gabriele D'Annunzio diventi una realtà funzionante e operativa
Tra i risultati positivi in questo caso conseguito in collaborazione con le istituzioni locali mi sembra giusto sottolineare almeno i più significativi quale
La firma
Poche settimane fa di un nuovo importante accordo con l'università e la Camera di commercio di Brescia per i diplomi universitari ed ingegneria meccanica
Un accordo per la concretizzazione del quale come vi ha già detto l'amico Gaboardi abbiamo potuto contattare sulla collaborazione di un qualificato gruppo di aziende associate
A loro va il mio più vivo ringraziamento insieme all'auspicio che numerosi altri colleghi ne seguano l'esempio
L'intesa ormai praticamente conclusa con l'università la Camera di Commercio il suo due mila per la costituzione delle società consortile per azioni che dovranno attuare il tanto desiderato master in economia per la gestione delle piccole e medie imprese la ristrutturazione ormai terminata dell'edificio che ospiterà i corsi del nostro centro di formazione di Roncà terre
I numerosi accordi in tema di approvvigionamento di risparmio NRG energico stipulati ristretto
Raccordo col naso Energia guidato dall'amico Aldo Bonomi con realtà importanti quali ai SM e nel Edison così come va sottolineato il ruolo che asso Energia
Ha svolto nei confronti dell'autorità per l'energia elettrica e il gas in relazione alla rivolta
Rimodulabili utilizzazione tariffaria di fine anno
Purtroppo il noto e nonostante tutti gli sforzi compiuti dalle istituzioni locali restano ancora nella nostra provincia alcuni Dodi in alcuni nodi io i soldi nodi prioritari che da decenni attendono una soluzione decente
Parlo della viabilità e non solo di quello che ormai devo considerare con un'offensiva presa in giro per tutti noi bresciani e cioè l'incredibile intollerante vicenda dalla promessa e finora mancata concessione all'autostrada A quattro
Dico così perché ormai io voglio come San Tommaso toccare con con naso il il nastro d'asfalto il guardrail priva di crederci
è una vicenda che sia detto per inciso parte le notizie che mi dicono positive sulla prima fase della convenzione
Mille ai nostri occhi l'autorevolezza e l'affidabilità dei ministri della Repubblica e persino il Presidente del Consiglio tenuti in scacco dei cavilli di quattro colossale dalla prima Repubblica
Parlo anche dal resto dei collegamenti che l'Anas dovrebbe garantire in altre aree importanti dalla Provincia
Come la Valcamonica la Val Sabbia il Po il Garda parlo dello stesso accesso avaro porto un vero e proprio calvario che rischia di annullare i benefici della vicenda bacino d'utenza
Ma anche su su altre importanti infrastrutture di collegamento si vanno addensando le nubi delle complicazioni burocratiche della inadeguatezza delle risorse e dei prepensionamenti di alcune frange politiche
Mi riferisco al rinvio del progetto per l'alta capacità ferroviaria su quale anche recentemente via ospitato un interessante dibattito e soprattutto per quello che riguarda più da vicino la città e il suo intervento
A rischio che salto in Progetto della Montreux puritana di Bresci
Caro sindaco Corsini
Voglio voglio augurarmi che anche il suo personale autorevole impegno ci aiuti a non buttare alle ortiche questo opportunità
Il trentuno luglio è una data importante non vorrei che per gli anni avvenire dovessimo piangere sul spiriti Enza di oggi
Auspico inoltre che al Presidente Formigoni e la Giunta regionale facciano la loro parte per la realizzazione della metropolitana di Brescia
Ma a frenare lo sviluppo e la competitività delle nostre aziende non ci sono soltanto i ritardi nella realizzazione dalle infrastrutture
Signor ministro
Il meteorite né incombe
Sul vedi leader incombe la minaccia grave di quei Paesi dell'area asiatica come Cina Taiwan ma anche dell'America latina come Cuba
Che hanno eretto a sistema il fenomeno illegale dell'imitazione servile dei prodotti e delle contraffazione di marchi e brevetti
Numerose sono le segnalazioni giunte anche alla nostra associazione il fenomeno come potrà sentire dalle testimonianze che seguiranno colpisce trasversalmente molti settori produttivi
La meccanica dove la contraffazione spazia dalle valvole alle maniglie ai casalinghi le materie plastiche dai condizionatori agli accessori per molto il calzaturificio il voto di ieri
Per quanto concerne la provincia di Brescia il fenomeno oltre interessare imprese ubicate un po'ovunque mette a repentaglio
L'economia di un ente rare quella della Valtrompia dalla Valsabbia dove c'è la maggior concentrazione di produttori di rubinetti e casalinghe
Questa realtà assume sempre maggiore consistenza e con essa accrescono la preoccupazione e l'urgenza non procrastinabile Dindigul individuare strumenti efficaci
Di difesa dell'economia nazionale della competitività dell'immagine del prodotto italiano sui mercati internazionali
E non la priorità signor ministro che va perseguito perseguita con determinazione a tutti i livelli e principalmente a livello istituzionale e normativo internazionale
Non possiamo lasciare sole le aziende a combattere contro i mulini a vento
L'esperienza insegna che lo strumento del ricorso alle vie legali il solo accessibile al singolo imprenditore si rivela troppo spesso faticoso onerosissimo e privo di apprezzabili perfetto
Si tratta per lo più infatti di imprese a partecipazione strana statale che goduto di una fitta rete di coperture pressoché impenetrabili per la singola azienda colpita
Peraltro verso depositò la registrazione dei brevetti pure effettuati da molte aziende proprio in questi paesi dove l'imitazione regna indisturbata non costituiscono sufficiente protezione nel fattore di scoraggiamento della contraffazione
I prodotti contraffatti cent rintracciano sia sui mercati asiatici quali Cina Malaysia Singapore ettaro Taiwan ma anche su quelli europei dove è sempre più aggressivo alla concorrenza sleale praticata a danno delle imprese nazionali
La circolazione dei prodotti apparentemente affini apprezzi gran grandemente differenziati e fonte di disorientamento dei mercati dove per le nostre aziende sempre più difficile conservare le posizioni guadagnate a causa delle norme divario di prezzo e di un livello quantitativo dei prodotti di limitazione apprezzabile apprezzabilmente elevato
La nostra associazione avviato da tempo concrete iniziative al riguardo
Ha interessato il suo ministro il suo ministero è quello dell'industria degli esseri con la richiesta di ogni intervento utile che possa efficacemente contrastare tale sistema ha interessato la presidenza
Dalla locale Camera di Commercio e i vertici di Confindustria
E l'occasione di un viaggio di rappresentanza Shanghai compiuto nel mese di novembre dello scorso anno il direttore dell'associazione ha direttamente investito dalla questione le autorità cinesi sottolineando che i rapporti bilaterali tra i due Paesi non potranno sviluppare si positivamente senza passava salvaguardia a cura dei Paesi stessi e degli anta e negli ambienti del rispettivo per edita del principio di legalità
Delle casistiche sottoposta all'associazione che interessano l'area cinese sono stati investiti il console italiano a Shanghai
E l'ambasciata italiana a Pechino
Nel frattempo abbiamo preso con soddisfazione che per volontà italiana la questione contraffazione è stata apposta all'ordine di lavori della commissione mista
Di cooperazione del governo italiano e cinese tenutasi ai primi di marzo di quest'anno a Pechino e con costituzione di un gruppo di lavoro per esaminare i problemi esistenti tra i due Paesi nel campo della proprietà intellettuale
Tuttavia riteniamo sia tempo di fare di più coordinando le sinergie di tutti i soggetti interessati ho in mente signor ministro un progetto che mi permetto di sottoporre in questa assemblea penso a un'azione coordinata dalla nostra associazione dalla Camera di Commercio del suo ministero
Più in particolare l'istituzione di un tavolo di lavoro permanente presieduto dalla camera di commercio in raccordo costante con il suo dicastero con compiti operativi
Di studio d'osservazione dal fenomeno di esaminare de di esame dei singoli casi denunciati per la ricerca di un loro possibile soluzione nel paese d'interessi
Di formulazione di proposte di intervento anche di carattere normativo che impegnano i governi al rispetto delle regole
E di adozione di misure idonee per colpire di episodi ovunque si verificano non sono in Cina dunque ma anche in altri in altro Paese al fine di riportare un fenomeno in preoccupante progressiva espansione
Entro i suoi livelli fisiologici
Occorre esercitare una forte pressione politica sull'autorità dei paesi più interessati perché recepiscono le regole in tema di diritti brevettati e di proprietà intellettuale facciano rispettare è proprio operatori sono certo signor ministro di poter contare sul suo personale appoggio per aiutare anche gli imprenditori bresciani
Per dare maggiore concretezza al tema
E a quanto affermato insieme al presidente la Camera di Commercio ho invitato due imprenditori direttamente interessati al problema a portare la loro testimonianza
Quindi chiederei al signor Graziano patti della ditta i tappi se po'intervenire
Grazie
Buongiorno
Io sono Graziano patti della città nel Lumezzane la mia società produce valvole in ottone siamo nel settore della rubinetteria Challant
Quindi una produzione che per il bresciano si può definire tipica anche se non è tipica solamente dal bresciano
Noi siamo stati invitati a portare la nostra testimonianza sul tema della contraffazione di marchi ma non solo ma anche dell'imitazione servile dei prodotti perché anche questo è un fenomeno da tenere in considerazione
Io questo lo faccio volentieri perché questo fenomeno ultimamente ci sta veramente preoccupando
Noi da sempre sono stato abituati a subire imitazione di prodotti e contraffazione di marchi
Perché quando un'impresa riesce a conquistare una buona immagine sul mercato ovviamente c'è sempre chi cerca dei approfittarne abusivamente
Quello che ci preoccupa è però è che fino a un po'di tempo fa il fenomeno si poteva considerare con una serie di casi sporadici ogni tanto capitava di trovare il prodotto con marchio contraffatto oppure prodotto imitato serve in mente
Però da un po'di tempo a questa parte cioè da breve tempo a questa parte sto parlando all'ultimo anno ultimi due anni stiamo assistendo veramente un fenomeno che darsele di casi sporadici sta diventando un fenomeno massiccio quasi un
Io parlo della Cina perché nel nostro caso abbiamo subito questi questi illeciti solamente da parte di imprese cinesi
Che evidentemente per molte imprese cinesi questo è diventato un vero e proprio sistema di lavoro
Loro partono già con le idee alti limitare di contraffare eccetera
Oltre tutto fino a poco tempo fa quando trovammo qualche pezzo contraffatto questo riguardava sempre marcati
Importante ci mancherà perché tutti i mercati sono importante però mercati lontani
Oppure diciamo dei paesi in via di sviluppo sto parlando di America latina oppure di Algeria Egitto questo qua
Invece ultimamente da un po'di tempo a questa parte ADMO trovato
Diversi casi di contraffazione e l'abbiamo trovati mercato europeo e sto parlando di Spagna
Di Francia di Germania io personalmente pochi mesi fa sono ho assistito a una fiera a Francoforte per il nostro settore la più importante a livello mondiale insieme a una fiera analoga che si tiene a Milano
E in questa fiera c'erano Stand di un esportatore di Hong Kong che offriva valvole prodotte in Cina
E nel catalogo di questo esportatore tranquillamente ha riprodotto una valvola che era una fotocopia di un prodotto nostro e inoltre c'è un campionario nello spendere dove c'erano altri prodotti esattamente uguali
E prodotte anche mi tattiche da da altri produttori sento del nostro settore che comunque lei conosceva
Quindi ripeto il fenomeno ci preoccupa molto perché è da casi sporadici si sta assistendo a un fenomeno che è diventato massiccio e che sta peggiorando
Oltretutto siamo ancora più preoccupati per per l'accelerazione improvvisa che ha subito questo fa no ma non sto parlando dell'ultimo anno
Perché sempre più spesso proprio nell'ultimo anno anno e mezzo capitati
Di trovare questa cosa
Il danno che ci ha detto che che ci deriva immaginabile non è solo il danno
Deriva diciamo immediato di breve periodo che noi subiamo perché perdiamo magari delle forniture o hanno anche perché parliamo un cliente del tutto
C'è un danno di lungo periodo che ci deriva dal fatto che
Subiamo forti danni alla nostra immagine perché i prodotti contraffatti o quelli servì mente imitati sì assumendone i nostri ma sono completamente diverse come qualità
Non ci siamo presi anche la briga di fare esaminare di fare analizzare il metallo con cui sono fabbricate queste valvole
Si tratta di otto una perché non siamo nel settore otto una abbiamo fatto analizzare abbiamo constatato come il metallo con cui sono fabbricate questa valvola di qualità assolutamente inferiore al nostro
E da quanto da questo punto di vista bisogna fare due considerazioni primo che noi dobbiamo produrre valvole con metallo che con una lega di ottone la cui composizione segue una precisa direttiva europea direttiva che appunto stabilisce la composizione della lega stabilisce la percentuale massima di piombo presente l'impunità eccetera eccetera
In metallo con cui era composta la bolla cinese invece
Non aveva nulla a che fare con questa direttiva questa conseguenza chiaramente sul posto sul posto dalla valvola perché un metallo ha fatto a regola d'arte ha un certo costo è un metallo fatto in qualche maniera non altrove ma
Inoltre in metallo di questo lavoro cinese proprio per la sua scarsa qualità non permette lo stesso processo produttivo che si utilizza in Italia questo fa sì che la valvola sia assolutamente inaffidabile di scarsa durata il problema che questo lavoro però viene venduta con il marchio
Il nostro oppure di un'altra impresa oppure anche senza un marchio preciso perché anche questo è un altro fenomeno molto grave a mio giudizio bisogna tenere in considerazione il fatto che le valvole prodotte in Cina
Magari non hanno un marchio non sono non hanno marchio contraffatto ma vengono vendute con la dicitura Eataly oppure made in Italy
E questo è grave perché fa su perché nel nostro settore oltre tutto in particolare
La produzione italiana gode
Di un'ottima immagine generalmente a livello mondiale oltre occupare un una parte significativa del mercato mondiale la occupa anche perché è in anni di lavoro i produttori italiani non solo noi tutti i produttori italiani in generale hanno saputo crearsi una certa immagine
Il fatto che entrino queste valvole
Con la dicitura made in Italy
Valvola che il film brevissimo periodo causeranno problemi agli utilizzatori chiaramente lasci immaginare il danno di lungo periodo che fuori causa
Ai ai produttori italiani genuini come siamo noi
Balbo di questo tipo sia contraffatte sia non con un marchio contraffatto ma con la dicitura made in Italy stanno entrando in Europa ma anche in Italia ci sono importatori italiani che vendono valvole
Made in Italy già con la dicitura made in Italy ma che come Italia non hanno assolutamente nulla fa quindi a parte il discorso della contraffazione di marchio imitazione servile anche questo aspetto secondo me va preso in considerazione
Prima di concluderlo e sull'accennare una cosa perché non è nel tema della giornata
Noi sappiamo che le impresa cinese godono di una sovvenzione all'export che per quanto mi risulta potrei sbagliarmi ma non credo
è del dodici per cento nel nostro settore una su tre molto competitivo qualche volta anche aspramente competitivo un vantaggio dal dodici per cento fa veramente molta differenza
Questo discorso che chiudo qui perché oggi stiamo parlando d'altro però comunque generata primo poi parlare anche di questo aspetto
Basta per finire voglio solo ribadire ancora una volta mi veramente siamo preoccupati perché con l'accelerazione che ultimamente ha subito il fenomeno francamente non so il futuro
Che cosa ci riserva questo non vuol dire rassegnarsi io alzare bandiera bianca chiaramente però non bisogna neanche fare finta di nulla
Credo che l'unica maniera per arginare il fenomeno non dico per eliminarlo perché eliminare la contraffazione limitazione serviva utopia
Però per arginarlo riportarla con la dimensione purtroppo fisiologica com'era fino ad alcuni anni fa l'unica maniera sia quella di un intervento delle istituzioni al massimo livello a livello governativo
Ed è questo che chiediamo
Al nostro governo
Che ci attendiamo che risulta
Grazie grazie grazie
Adesso do la parola al signor Roberto Saccone elettro plastica elettrodomestici di Cellatica
Grazie Roberto prego
Sì sì alla revisione da parte mia un ringraziamento per la sua presenza per tempo che si dedica analizzare questo problema il nostro presidente la sollecitata su una questione che fanno è diventata estremamente seria perché il fenomeno si va facendo molto diffuso come diceva prima il collega settore a mio nome diverso
Racconto nostro caso io sono Roberto Saccone sono mi sotto delegato di una società i due società la prima citata presidente a seconda Olimpia Splendid che opera con due stabilimenti produttivi
E venne internazionale internazionalmente condizionatori
Il terzo produttore cinese di condizionatore
Quindi uno dei più grossi al mondo ci ha copiato
L'estetica di un prodotto di grande successo fosse il miglior prodotto la nostra gamma e l'ha proposto in tutti i Paesi in cui opera il che vuol dire quasi tutti i Paesi del mondo
La copiatura è stata tale dall'aver riprodotto tra virgolette un errore che noi abbiamo commesso nell'esecuzione di un particolare estetico
Quindi
Non ho talmente copiato che copiano anche anche gli sbagli
Data la data la gravità del del problema abbiamo agito scrivendo una lettera facciano scriveva un legale
Oltre ad aver ottenuto risposta ce lo siamo visti esposto alla Fiera di Colonia alla Fiera di Madrid Fiera di San Paolo in Brasile nel giro di qualche settimana
Ora lei sa bene che le possibilità della aziende italiane di competere con aziende Estremo Oriente
Sulla base di costi di produzione sono praticamente nulle
I nostri competitori del far East hanno dei costi di produzione che sono decisamente molto più bassi dei nostri e che quindi la sola strategia che è possibile attorno e all'innovazione
Tecnologia e Desailly nel nostro caso sono gli strumenti che la la nostra azienda utilizzo per giustificare una differenza di prezzo che altrimenti il consumatore non ha risposto pagare quindi ma qualità
Vedersi privati Dini di questa possibilità fatto estremamente grave credo che però a cui l'azienda può significare anche la fine quantomeno la fine di attività produttive in paesi ha costi di produzione come quelli italiani
Io credo che il fenomeno può non si riduca ha un problema di tipo italiano ma di tipo europeo perché là dove la concorrenza europea vere il diritto commerciale rispettato di costi di produzione sono ragionevolmente simili
E quindi si riesce a a a fare impresa
Per geometri mi fermo qua per ragioni di tempo potrei raccontarle qualche altro dei casi di questo tipo le racconto il più simpatico perché alla fine non ha prodotto danni
Il secondo produttore cinese avere sempre vicina si parla
Autorizzato una
Diciamo un'immagine di un nostro prodotto tratto dal nostro catalogo per tubi Cesare alla sua gamma su una rivista specializzata americana che si chiama Wines
E quando gli ho scritto vincendo ma non si può fare mi ha risposto che pensava che il mercato degli Stati Uniti Parma e o forse interessante
La rete
La ringrazio mi auguro sollecitazione
Ne siano sufficienti per intervenire con con determinazione sul problema grazie con
Allora io adesso dare la parola al presidente Accame commercio Franco Bettoni grazie
Caro Presidente signor ministro innanzitutto un ringraziamento sentito per aver limitato alla Camera di Commercio
Da questo importante confronto con il ministro del Commercio Estero
Su un tema
Che sta diventando sempre più centrale è preoccupante per il sistema delle piccole e medie imprese della nostra provincia
Non soltanto la nostra provincia deve anche del nostro Paese per Brescia tale fenomeno ancora più pura più grave in quanto che le migliaia di piccola e media impresa è che sono strutturate in modo particolare che tutti ormai conoscono non sono in grado di contrastare il fenomeno da un punto di vista legale
Le denunce ai nostri uffici di falsificazione ma di vera e propria pirateria industriale
Sono in continuo ed incessante omento come hanno bene testimoniato in particolare il signor Pati ultimamente in questi ultimi settimana si sono fatte veramente molto pressante
Il fenomeno si sta manifestando in modo particolarmente aggressivo soprattutto laddove siano prodotti altamente tecnologici e di qualità
Sappiamo che il problema era nato originariamente nel campo delle griffe moda John gliele generiche innanzitutto oggi
Si sta estendendo ai settori più significativi della nostra produzione spaziando dalla meccanica all'agroalimentare
Coinvolgendo i prodotti più tipici e tradizionali compresi anche i marchi a denominazione di origine protetta o garanti
Da qualche tempo e lei lo sa perché sul suo tavolo cioè questo Dossi che la camorra commercio le aveva inviato ci siamo preoccupati di cercare di arginare questo fenomeno ponendo all'attenzione delle autorità nazionali il ministero degli Esteri innanzitutto prima di tutto
Ministero al commercio estero ambasciate consolato dice su questo grave problema non solo ma in occasione dell'inaugurazione
Del ufficio di proprietà dalla Camel commercio di Brescia e di Bergamo
Nell'area industriale di pudore a Shanghai
Interessammo in modo direi
Molto vivace molto problematico insieme alla direttore della citazione striate Torda Erasmo
Il console generale ma soprattutto le autorità cinesi e le autorità Shanghai Jesi
Su questo preoccupante fenomeno sottolineando a loro che e se il loro obiettivo era quello di favorire la politica
Di cooperazione e sviluppo fra le imprese cinesi e le imprese di Shanghai e quelle e bresciane era assolutamente ed è assolutamente indispensabile il rispetto e la protezione delle proprietà industriale
è fuori dubbio che un elemento importante per la tutela del proprio marchio è quello della registrazione a livello a livello mondiale
Però questa prassi oltre che essere onerosissimo ma non trova tutte le aziende in grado di istituire al proprio interno uno specifico Ufficio di tutela della proprietà
Anche perché le norme straniere cambiano così frequentemente
Che oggettivamente molto difficile seguirle e adattarvisi
E inoltre servono sono indispensabili uomini molto preparate in grado di lavorare quotidianamente su questo su questo fronte
Certo
è positiva la recente introduzione del marchio comunitario
Marchio che ha efficacia sovranazionale però il cui ambito territoriale si estende soltanto all'interno dei quindici Paesi dell'unione europea
Quindi questo non risolve la questione di quei Paesi che non aderiscono agli organismi di commercio internazionale e nemmeno ci aiuta la convenzione di Parigi sulla protezione
Delle proprietà industriale
E nemmeno quella un po'più ampia un po'più estesa
La convenzione di Berna sulla protezione dalla proprietà intellettuale perché in affetti manca l'elemento di fondamentale importanza su queste convenzioni
Vale a dire alle sanzioni specifica nei confronti di questo tipo di falsificazione
Quindi l'alternativa vera per quanto possiamo aver capito poi lei ministro ci illustra meglio questo tema
E cercare di costringere lama il maggior numero di posti di possibile di paesi alla come all'Organizzazione del commercio mondiale oltre organisation
Però costringendo nei questo è il dato di fatto significativo al rispetto delle norme e alla tutela dei marchi brevettato
è pur vero che la stampa recentemente la nostra stampa ha dato notizia di un grande gruppo automobilistico americano
Specializzato nella fabbricazione dei componenti da auto
I cui prodotti che erano stati tutelati da brevetto americano bernoccolo stati copiati e venduti guarda caso in in Cina
In modo evidentemente illegale
Ebbene questo grande gruppo americano sia rivolto al organismo cinese che il Paolo il partente Administration Office discendenti
Che ha dato ragione agli americani
Costringendo
Questa azienda cinese a ritirare dal mercato nazionale e internazionale i Paesi contraffatte dando anche un'ammenda di cento milioni di dollari
Questo è certamente un fatto positivo perché è la prima volta che una iniziativa di questo genere trova efficacia nel Paese cinesi
Però evidentemente è un modello che non si può estendere alle migliaia di piccole e medie imprese impresa che anche attraverso di nove operano in Cina perché il costo di questa operazione era superiore mi pare di aver letto salotto bene accento oltre cento milioni di lire italiani quindi a maggior ragione dobbiamo trovare all'interno degli accordi di accordi bilaterali il discorso dalla reciprocità e poi la partita grossa si vede ovviamente giocare Nanda nella World Trade organisation
Per concludere quindi l'attenzione e grossa la disponibilità del Camel commercio piena e totale e quindi Presidente
La proposta che tu hai fatto di creare un tavolo di lavoro
Presso la cava commercio io l'accolgo pienamente
Mettendo attraverso gli organi deliberativi nostri a disposizione uomini e mezzi e risorse per essere poi operativi perché credo che il tavolo di lavoro a cui tu pensavi non era un osservatorio così molto vago
Con caratteristiche indefinite ma dovesse essere dovrà essere se ho ben capito un tavolo veramente operativo dove sì ci si specializza con uomini e mezzi nell'affrontare questi problemi dove si dialoga apertamente
E soprattutto del tutto col ministero al commercio estero ma anche con le autorità competenti
Dalla sull'altro fronte ma soprattutto si riesce ad avere un punto di riferimento specifico un punto di riferimento significativo per dare ascolto per dare aiuto e per creare quei servizi che sono indispensabili a sistema delle piccole e medie imprese bresciane per potere essere competitive ma soprattutto però non avere i problemi
Che oggi si stanno facendo sempre più gravi sempre più dannosi e pericolosi a tutto il sistema economico bresciano nel suo insieme
Quindi accolgo molto volentieri questa proposta e per quanto ci riguarda ci faremo parte dirigenti per rendere operativo nell'immediato e nel più breve tempo possibile questa tu idee con questo signor ministro
Per quanto ci riguarda ancora sul questo tema evidentemente sul fronte Shanghai Jesi noi che abbiamo la questo ufficio che ormai sta diventando operativo
A tutti gli effetti e non vorremmo che rappresentasse
Una specie di cavallo di Troia per il sistema delle piccole nell'impresa aveva fatto un investimento importante
Un investimento su un mercato e comunque il più grande mercato al mondo quindi ovviamente credo che ci sia da parte di tutti non ci debba essere un impegno preciso forte determinato nella difesa
Dei marchi che pone anche la difesa degli interessi delle nostre imprese e dalle imprese stesse
Grazie
Grazie Bettoni dal ministro la parola
E vi ringrazio naturalmente associazioni industriali dei Brescia avermi invitato
Considero che le questioni voi avete posto se naturalmente questioni rilevanti
Noi siamo
In una fase di accelerata
Internazionalizzazione e globalizzazione che ci pone tutti i giorni
Di fronte a la la constatazione della forbici ancora larga che rientra
La dinamica del processo di internazionalizzazione e la lentezza con cui questo processo si dalle le regole sufficientemente adeguate per governarlo
Io adesso dirò che cosa noi stiamo facendo intendiamo fare per affrontare i problemi che mi avete posto
Con la consapevolezza che derivava per dagli interventi che mi hanno preceduto e che non è semplice perché noi siamo in una materia in cui
Le regole sono poche
Non se non ci sono sedi di legittimazione di queste regole universalmente accettate
E spesso le regole sono senza sanzione
Quindi non è semplice
Per esempio si dice WTO
Ci sono i Paesi che non fanno parte del WTO quindi per dire
Per dire che la materia è una materia de iure condendo
Cioè è un e anzi
Credo che se noi vogliamo essere capace di governare i processi di internazionalizzazione di globalizzazione abbiamo Jordi accelerare fortemente un'iniziativa sul terreno legislativo normativo internazionale
Perché sempre di più i problemi che voi ponete altri che adesso richiamerò
Rischiano di
Rendere il processo di globalizzazione internazionalizzazione particolarmente complesso nella sua gestione di far esplodere contraddizioni accolte
è evidente che la logica protezionistica una logica che sarebbe perdente
Noi viviamo in una fase in cui il mercato mondiale tende a unificarsi
Il problema che abbiamo non è quello di proteggersi dalla globalizzazione ma di proteggere la globalizzazione nel senso che il problema è di darsi delle regole che consenta la globalizzazione di svilupparsi in modo ordinato
Ed è evidente che per noi per il Italia questo tema è particolarmente più sensibile perché noi mediamente in tutti i settori siamo un Paese che produce prodotti di qualità prodotti
Di forte innovazione siamo mediamente in tutti i settori merceologici nella fascia alta del prodotto
Quindi siamo invitati
Per questa ragione
Perché le nostre imprese hanno giustamente scommesso sempre di più sull'innovazione sulla qualità siamo un Paese che ha un costo del lavoro mediamente alto
Non a materie prime
In un contesto economico sociale che ha tutta una serie di vincoli tipici diciamo della dei grandi Paesi industriali europei è evidente che per noi la competitiva possibilità di competere reggere sui mercati affidate in primo luogo all'essere costantemente capace di indurre innovazione qualità
è evidente che chi induce col qualità innovazione sta quindi alla testa un passo avanti in ogni settore merceologico rispetto agli altri è immediatamente esposto all'imitazione alla sleale concorrenza eccetera in eterno e questo è particolarmente più sensibile
Allora quali sono i temi che abbiamo di fronte
Nel momento in cui il processo di internazionalizzazione determina una unificazione progressiva del mercato mondiale è una liberalizzazione dei mercati
Abbiamo un problema di accessibilità ai mercati
Di accessibilità in termini tariffari e di accise accessibilità in termini normativi
E certificazioni le regole che in ogni Paese presiedono la possibilità di importare prodotti
Accessibilità contro tutte le forme di protezionismo
Esplicito o implicito
Per esempio
Ormai l'invocare la tutela dei propri cittadini è uno dei modi con cui reintrodurre surrettiziamente il protezionismo
Nel settore agroalimentare e questa è la nuova forme di protezionismo io un ministro che è venuto di un paese straniero che non cito ovviamente in Italia organizzato un pranzo tutto a base di prosciutto
Per dimostrargli che non sarebbe morto cinque minuti dopo visto che nel suo Paese non ce lo fanno entrare perché dicono che è pericoloso
Quindi abbia un problema di accessibilità
Abbiamo un problema di tutela dei marchi della proprietà intellettuale
Dalle forme di imitazione falsificazione
Abbiamo il problema del Dandi tutte le forme di dumping
Di varia natura
E in particolare abbiamo sempre di più una forma di dumping sociale che è particolarmente complesso da arginare
A partire dal problema del lavoro minorile che uno dei fattori di basso costo del lavoro di tanti paesi in via di sviluppo su cui si costruisce una competitività internazionale
Quindi diciamo abbiamo molti temi da affrontare e le regole non sono sufficienti
Quindi dobbiamo sapere che agiamo in un vuoto normativo internazionale e globale
E abbiamo bisogno quindi di correre molto per colmare un divario tra la celerità dei processi di internazionalizzazione la lentezza della adozione di regole capace di governarli e di
Ci sono mi pare tre fronti di azione su cui noi stiamo lavorando un fronte sicuramente l'organizzazione mondiale del commercio
Organizzazione mondiale del commercio che essi che ha acquisito grazie alla direzione che gli ha dato in questi anni l'ambasciatore Ruggiero un'autorevolezza via via più grande
Tuttavia noi siamo di fronte a molti problemi anche in quella sede il principale problema che locazione mondiale del commercio non è ancora un'organizzazione mondiale del commercio perché rilevanti e significativi paesi di questo pianeta
La Cina la Russia l'Arabia Saudita
E altri non sono membri d'organza armonia del commercio
Quindi imboccare l'applicazione di regole definite in sede WTO a Paesi che non sono membri Buttiglione privo di forza questa la ragione per cui noi siamo tra i paesi che più si battono perché il WTO esamini e rapidamente le richieste di accesso di nuovi paesi e si porti rapidamente a conclusione
Si portino rapidamente a un Cusani Heaney consigliati a partire dal negoziato con la Cina che sono aperti che sono stati aperti in questi anni
In sede WTO noi avremo un scadenza particolarmente significativa importante la conferenza ministeriale di Seattle che si svolgerà a novembre che dovrebbe lanciare il Millennium Round cioè il nel diciamo
Il round negoziale che dovrebbe portare agli accordi sostitutivi e successori dell'Uruguay Round
è aperta una discussione in questa fase istruttoria su quale carattere deve avere il Millennium Round
C'è una tendenza di alcuni Paesi in testa gli Stati Uniti a concentrare il Millennium Round soltanto su alcune poche materia c'è una tendenza dei Paesi europei tra questi no ad allargare invece lo spettro delle questioni
Perché appunto ci sembra che c'è una complessità di materia che non può attendere oltre la definizione di regole in particolare
Noi riteniamo che nel mille e ignoravo vada affrontato tutto il tema dei dazi e delle tariffe
Per arrivare a regole più trasparenti e più creare di armonizzazione delle politiche tariffarie
Tema centrale per noi del Millennium Round era proprietà intellettuale e la sua tutela quindi tutti i temi che voi avete posto qui
Tema centrale è come si si dà delle regole
Sugli investimenti
Cosa non semplice dopo il fallimento della tentativo di un negoziato in sede OCSE
Che sia incapace di come dire armonizzare le politiche le politiche le politiche macroeconomiche di investimento sui diversi mercati
Sempre nel Millennium Round noi riteniamo che debba essere affrontato il problema
Delle forme più
Di più clamorosa
Iniqua concorrenza
E in particolare la questione del lavoro minorile
Con l'acquisizione del marchio sociale quanto meno diciamo di un'indicazione sui prodotti che sia in grado di indicare che quel prodotto è stato prodotto con
Lavoro minorile non è semplicissimo perché i principali avversari di questo sono i Paesi che hanno il lavoro minorile ovviamente che eri accusano noi di porre questa questione non per delle ragioni etiche ma perché per delle ragioni che attengono al mantenimento di una condizione di dominio sui mercati internazionali e quindi compri Complesso
In ogni caso sede WTO
Seconda sede Unione Europea
Qui tra l'altro c'è il commissario Monti che saluto che ha una responsabilità del mercato interno molte delle questioni che discutiamo hanno attinenza con le questioni di cui il commissario si
Si occupa in sede europea mi pare che ci sono tre questioni che si pongono per la tutela della proprietà intellettuale e dei marchi
C'è il problema di una normativa sulle certificazioni che sia più trasparente di quella che fin qui è stata adottata
Nonostante lo sporco che è stato fatto
E molto forte di determinare attraverso le direttive comunitarie attraverso il marchio europeo ci siamo un criterio di uniformità di omogeneità e di trasparenza noi siamo ancora molto spesso in presenza di difformità interpretative
Barriere che vengono comunque reintrodotte certificazioni che non vengono accettate c'è una complessità normativa
Quindi occorre andare diciamo ad una
Più
Trasparente e compie compiuta adozione di standard omogenei su scala europea
Un secondo fronte alla politica europea è sono i negoziati che l'Unione europea
Il Messico ha una complessa trattativa in corso quasi diciamo credo lo stadio finale per sottoscrivere un trattato
Di partnership privilegiata con l'Unione europea
In tutta una serie di settori in Messico sì accetta soltanto la certificazione in vigore nel mercato nordamericano in virtù del fatto che il Messico è parte del Nafta
Io credo che il problema al Messico vada posto che non si può sottoscrivere un accordo con l'Unione europea di partnership privilegiata che pure era un sistema di certificazione che adottando l'americano e non si capisce dove la partnership privilegiata
Per fare un mese
Quindi occorre che l'Unione europea né negoziato coi SOGIN con i Paesi terzi quei mercati terzi sia molto precisa nel tutelare condizioni di reciprocità in condizioni di parità di ingresso dei prodotte
Sempre in questo campo
C'è un altro sempre in questo campo diciamo dei negoziati con i Paesi terzi ma in questo caso Terzi transitoriamente
Se tutto il tema dell'allargamento
Io trovo assolutamente ormai i privo di senso che i Paesi che stanno negoziando con l'Unione europea l'allargamento del prossimo ingresso di qui al due mila tre due mila quattro due mila cinque quando venga non accettino la certificazione europea dei prodotti e che pretendono di avere una certificazione propria
Io credo che ne ne nel negoziato va posto e questo è uno dei dei terreni su cui già dimostrare la volontà di acquisire la chi come nota era e la politica di convergenza accettando che le certificazioni che sono vale nel mercato interno siano automaticamente assunte
Da parte di Paesi che peraltro stanno negoziando diventare membri del mercato interno bene non si capisce per quale ragione
Si debba continuare a pretendere la certificazione
Di spinta
Quindi certificazioni diciamo gestione più trasparente della delle direttive sul sulla tutela sulla certificazione sul mercato interno negoziati sulla capaci di tutelare le produzione europea condizioni di parità e di reciprocità
C'è poi il fronte bilaterale
Il fronte bilaterale cioè al di là di quello che noi facciamo in sede WTO in sede Unione Europea
Io credo che noi dobbiamo ed è quello che stiamo facendo come paese sulla base di accordi intergovernativi bilaterali cercare il più possibile di acquisire normative che siano di tutela
Il criterio fondamentale delle accordi bilaterali così come criterio diciamo
Fondamentale degli accordi tra Unione Europea e i paesi terzi con le aree terze
Il criterio della reciprocità
Vorrei mettere in rilievo la complessità della gestione della reciprocità perché se la reciprocità e all'interno dello stesso settore merceologico è relativamente facile
Ma quasi mai
Il la reciprocità si gioca nello stesso settore merceologico perché IST i settori tra enti nei diversi paesi non sono gli stessi
Io sono nato in Argentina recentemente sarà anche come presidente fosse in occasione della grande mostra che abbiamo fatto sul sistema Italia
Ho colto quell'occasione per porre alle autorità argentine la necessità della la batte la dell'abbattimento della riduzione dei dazi sull'import e di una serie prodotti industriali prodotti tessili beni strumentali e naturalmente mi è stata richiesta condizione di reciprocità l'abbattimento dei dazi sulle carni
E sugli agrumi agenti
Il che pone un problema di composizione degli interessi
Nazionale
Perché per aver io ho sostenuto essermi battuto perché si sottoscrivesse l'accordo di associazione euromediterraneo tra l'unione europea e la Giordania che era stato già firmato da quattordici Paesi su quindici l'unica firma che mancava dall'Italia bloccato per non so quanti mese il commissario
Accordo che prevedeva la possibilità per il Giappone per il la Giordania Bin portare sul mercato europeo una quantità di pomodori pari allo zero cinque per cento dell'intero consumo comunitario cioè niente
Io ci sono stati per alcuni mesi i miei manifesti con la mia faccia su tutti in tutta la Sicilia accusato di essere un assassino dai produttori di pomodoro quindi
Chiaro cioè la scomposizione degli interessi non è semplicissimo
Ma è semplicissimo
Perché evidentemente appunto
Noi dobbiamo essere in grado di acquisire condizione reciprocità ma la condizione reciprocità significa appunto sapere che se vogliamo che i mercati siano liberi posso non possono essere liberi soltanto in uscita devono essere liberi in uscita ed entra
Lo dico perché bisogna che tutti facciamo i conti con queste
In ogni caso questi sono i tre fronti su cui noi stiamo lavorando WTO Unione Europea accordi bilaterali
Con il ministero industria stiamo anche lavorando a un diciamo a verificare la praticabilità di un marchio Italia compatibile con le normative comunitarie per ciò che attiene al mercato interno
Non ci sono problemi di compatibilità giuridica per i mercati terzi semmai il problema è che l'acquisizione di un marchio Italia è complessa poi nella sua determinazione
Ovviamente sarebbe un marchio che non è sostitutivo dei marchi specifici perché i marchi specifici hanno acquisito come dire una credibilità sul mercato che nessuno ha interesse a deprimere
Ma quand'anche fosse un marchio Italia che rende più riconoscibile il prodotto italiano e quindi più riconoscibile diciamo tendenzialmente tutelato almeno in termini di comunicazione informazione al consumatore non è semplicissimo può e la sua attribuzione
Per questo dico stiamo lavorando perché è complessa
Perché per esempio attribuiamo il marchio tagli a tutti coloro che il prodotto che da tutti coloro diciamo che esportano dall'Italia
Ci sono anche coloro che esportava Italia avendo ora importato gran parte di cose prodotte all'estero marchi Andora in poi mandando
Allora diamo il marchio soltanto quelli che hanno un dono a quantità di prodotto italiano quale
Cinquanta per cento ma qui si apre una casistica cinquanta per cento di che cosa
Cioè Pde Complesso comunque stiamo lavorando con ministero dell'industria per vedere di avere un marchio che appunto sia elemento di riconoscibilità di visibilità che tuteli appunto che sia fattore di brand che tuteli insomma in qualche modo la la
Lina l'italianità dei prodotti
Qui è stato citato da tutti e due gli imprenditori che sono che hanno preso la parola il caso cinese è il caso più clamoroso devo dire che su molti su molti altri mercati non abbiamo problemi così acuti come ci sono in Cina
La complessità della del mercato cinese sta anche nel fatto che la Cina è un Paese che diciamo in una fase di complessa transizione dalle regole di un'economia chiusa e pianificata a le regole di un'economia di mercato aperta
Non è un caso che gran parte degli investimenti stranieri che vengono fatti insieme vengono definiti nella loro condizione giuridica un conga è significativo perché si reputa diciamo che farli sia elemento di certezza maggiore che non andare sottoscrivere altrove quindi è una situazione particolare
Direi che e forse la diciamo la situazione più delicata su sotto il profilo del tema che stiamo discutendo noi proprio per questo abbiamo ci siamo attivati per affrontare con i cinesi il problema in primo luogo sul piano bilaterale perché la Cina non fa parte del WTO quindi invocare l'applicazione di regola Casa Modena del commercio è ancora diciamo e debole anche se la Cina sta per entrare nel WTO e speriamo che si ente entro la fine dell'anno
La Cina non ha accordi o protocolli sottoscritti con l'Unione europea quindi non è quella la sede in cui noi possiamo far valere
Una una suo e quindi la terza sede quella principale e quella degli accordi bilaterali intergovernativi in occasione della commissione mista s'recita dal presidente che abbiamo fatto a marzo sono otto io stesso a presiederla abbiamo chiesto la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc il gruppo di lavoro ad hoc se già cosa riunito tre volte ha esaminato casi specifici di contenziosi aperti ma in alcuni casi riuscendo a risolverli in altre c'è una discussione da fare
Cerchiamo naturalmente fare in modo che il gruppo di lavoro ossia una serie di risoluzione consensuale dei contenziosi senza dover devi passare a sedi giurisdizionali che rischiano di essere ancora più complicate e di tempi lunghi
Stiamo lavorando per questo io sono assolutamente d'accordo
Con la proposta che è stata fatta la costituzione di un tavolo che presso la Camera di commercio di Brescia che diciamo sia una sede per affrontare questi problemi insieme di rimandi da parte mia c'è l'assoluta disponibilità a partecipare con il come sollecitato questo tavolo perché un'esperienza fatta
Qui a Brescia può diventare anche un esperienza molto utile diciamo sul piano nazionale se voi mi permettete io vorrei spendere ancora qualche parola
Per dire in pochissime parole quello che stiamo facendo più in generale sul fronte dell'internazionalizzazione perché mi pare che ci sia un legame molto stretto tra Lazio né di tutela che noi dobbiamo essere in grado di mettere in campo della proprietà intellettuale della qualità dei marchi e la strategia che più più in generale si esprime siamo in grado di esprimere a sostegno dei processi di internazionalizzazione
Anzi a tutela dei marchi della qualità della proprietà intellettuale assenso in quanto ci sia una strategia dell'internazionalizzazione che agendo su altri fronti anche rende più difficile l'immigrazione la falsificazione
Proprio il fatto che noi siamo di fronte a una a un gap tra
Processi reali e e e quadro di regole internazionale
Internazionali che siano in grado di regolarlo dei far sì che oltre che agire sul fronte specifico ne dobbiamo rendere difficile
Limitazione la falsificazione anche con altre iniziative che agendo su altri fronti e su altri fattori concorrano a rafforzare l'impresa italiana sui mercati internazionali di fronte per tutelarla Matthew
Il punto di partenza della strategia di internazionalizzazione che stiamo perseguendo
Molto semplice in qualche modo è già stato anche richiamato il presente alla Camera di Commercio
La struttura imprenditoriale italiana è costituita per il settantotto per cento da imprese medie e piccole
Se si guarda la dimensione internazionale questo settantotto per cento ancora più alto le imprese italiane che operano sui mercati esteri sono centottanta mila novanta do per cento ha meno di duecento dipendenti l'ottanta per cento ha meno di cinquanta dipendenti cinquantasei per cento ha un fatturato annuo di tre miliardi e mezzo
Questo significa che negli ultimi quindici anni noi abbiamo avuto una straordinaria evoluzione dell'interna
Sono esazione che da prerogativa delle imprese grandi e medie divenuta prerogativa il terreno d'azione di un'enorme quantità di imprese medie e medio-piccole e piccole perfino micro ormai
Se è così ed è così noi abbiamo bisogno di sempre di più costruire una strategia di sistema
Che sia in grado di mettere a disposizione delle imprese una pluralità di strumenti che l'impresa per ragioni di carattere dimensionale non ha dentro di sé
Ma di cui ha necessità
Nella competizione perché noi sappiamo che è sempre di più la competizione non è soltanto competizione tra singole imprese anche competizione tra sistemi
Il che è perché tradizionalmente l'Italia avuto nella sua internazionalizzazione sta proprio in questo punto le imprese italiane sui mercati sono sempre andate si sono sempre andate con una straordinaria capacità di conquista dei mercati grazie la loro inventiva cassa loro adattabilità grassa loro flessibilità
In genere le imprese italiane sono andate sui mercati avendo a disposizione un sistema Paese che l'accompagnava assai più debole di quello di altre aziende di altri paesi
Il problema principale mi pare che noi abbiamo e su cui noi stiamo lavorando è proprio questo operare perché sempre di meno le imprese vadano sui mercati da sole
E invece mettere in campo una strategia di sistema che consenta di mettere a disposizione delle imprese una pluralità di strumenti che ottimizzi non la qualità del rapporto tra impresa e mercato consentono l'impresa di avvalersi di strumenti esterni è se però essenziali per la sua competitività e quindi di essere più forte nella competizione globale
Vanno in questa direzione
Strumenti promozionali
Stiamo lavorando a diciamo fare in modo che
La struttura di promozione principale che lo Stato può mettere a disposizione Cristo del commercio estero sia qualificata sempre più ragione tale da corrispondere sempre di più meglio alle domande le attese alle esigenze dell'impresa
Lì c'è stato per un lungo periodo una struttura che ha avuto difficoltà a corrispondere alle attese da due anni
Può darsi niente non nel non l'ho sentito io sono uno che come dire è abituato a discutere non è il giudizio che per esempio mi hanno dato quelli dell'associazione macchine strumentali beni strumentali
Che io ho visto quindici giorni fa e che mi hanno detto che negli ultimi due anni tutte le principali iniziative promozionali per i beni strumentali le hanno fatte nel mondo del complice e chiedono nonché vice faccia di meno ma faccia ancora di più
Ho detto che è stato per lungo periodo una struttura inefficace negli ultimi due anni dopo il quindi non adesso per i sono io ministro non solo ministro da otto mesi negli ultimi due anni
è stato a me diciamo messa in campo come sapete la riforma dell'istituto la riforma dell'istituto comincia a dare dei risultati io ritengo che ci sia ancora molto da fare
Tuttavia mi pare che ci siano dei segnali significativi la grande il successo da grande esposizione che noi abbiamo avuto in Argentina
In cui abbiamo portato quattrocentocinquanta imprese italiane qui in una vetrina straordinaria del sistema Italia era dimostrazione di una cosa che è fatta bene è stata fatta bene è riuscita avuto un risultato aiutato le imprese e a dimostrazione che dice può fare poi io so anche che ci sono molti esempi che possono indurre al pessimismo ma io credo che stiamo lavorando è ci sono molti segnali che dicono che quella struttura una struttura che può essere messa a disposizione dell'impresa in ogni caso l'obiettivo che stiamo perseguendo e questo partendo anche da un dato che credo sia incontrovertibile lui cioè a ottantacinque uffici nel mondo che sulla base del piano di estensione che abbiamo deciso due mesi fa
Sarà portati accento nell'arco di un anno e mezzo per andare su nuovi mercati perché una delle esigenze nostre quella di aprire verso nuovi mercati
Non c'è Unione industriale Confindustria Camera di Commercio impresa che possono darsi cento uffici nel mondo per fare promozione per una ragione puramente di risorse non per un'altra
Quindi il problema nostro è come utilizziamo bene la struttura che c'è pubblica ottimizzando me l'utilizzo tutela utilizzando nell'uso migliorando sempre di più la qualità delle risorse umane che investiamo
Come stiamo facendo allargando la rete per andare su nuovi mercati ho detto quindici uffici nuovi quindici sedi nuovi più di un anno e mezzo
Informatizzando il sistema per fare arrivare a domicilio dell'impresa le informazioni che i dati che sono necessari per standard sui mercati
Rafforzando tutta l'azione promozionale mettendo Licia disposizione del sistema io sto negoziando con una serie di associazioni di categoria
Da beni strumentali ad altri
La apertura di antenne delle categorie medesime s'dunque gli uffici dice che per ciascuna categoria del Sud in quei Paesi che per ciascuna categoria sono strategici
Va su piastrelle per la sua piastrelle strategico al mercato statunitense abbiamo convenuto che a partire da settembre
Presso tutti gli uffici dice che sono cinque degli Stati Uniti ci sono in tutti i cinque gli uffici inizialmente nella su piastrelle che rafforza la promozione la proiezione sul mercato
è un esempio ma ne perde potremo fare tante altre che è molto diverso che se ognuno va sul mercato americano prese la sua struttura perché non facciamo sistema non facciamo sinergie costiamo dieci volte di più tutti insieme
Costruiamo una logica di sistema che metta al servizio delle imprese una struttura promozionale
Va nella stessa direzione di mettere a disposizione delle imprese strumenti il lavoro che stiamo facendo per migliorare l'operatività dell'assassino
La SACE risponde a me pare adeguatamente le risposte delle gara le domande della grande e media impresa
Mentre abbiamo un problema serissimo di rapporto tra Sace e piccola impresa a stragrande maggioranza delle piccole imprese no usufruisce o di servizi della Sace non riesce ad accedere
Ai servizi della Sace
Abbiamo stiamo lavorando allargando l'operatività della Sace dal punto di vista dei rischi di assicurabilità avete visto che nei giorni scorsi giornale hanno ampiamente dato risalto al fatto che abbiamo ridefinito tutte le
Possibili
Le possibile operatività della Saatchi all'Arcandor nuovi profili di rischio che prima non erano assicurati e che dovrebbero dare diciamo più servizi alle imprese interni assicurazioni
Stiamo lavorando per flessibilizzare di molto le procedure il plafond e tutto quanto è necessario per fare in modo che la SACE possa essere in grado di corrispondere più adeguatamente più compiutamente alle domande delle piccole imprese
Terzo elemento di sistema su cui stiamo lavorando mettere a disposizione del degli degli operatori strumenti finanziari sempre più sempre più capace di consentire una maggiore disponibilità flessibilità e liquidità finanziaria dell'impresa
Per fare un esempio
Stiamo lavorando a la Costituzione ad autorizzare Simest a costituire fondi per la cartolina di trazione dei crediti di difficile esigibilità
Questa è una classica misura che serve la piccola impresa perché se una grande impresa un credito non lo esige come quelli c'è una piccola impresa ed è una notizia rischia di chiudere
Attivare uno strumento che consente la cessione del credito la sua cartolarizzazione è un modo per diciamo dare mettere a disposizione del sistema dell'impresa uno strumento di flessibilità finanziaria
Aver consentito in tutte le operazioni di credito all'esportazione di poter dare assicurata fideiussione assicurativa non solo fideiussione bancaria è un modo per flessibilizzare la liquidità dell'impresa
Stiamo lavorando per ridefinire la Ossola il suo funzionamento migliorando l'intervento del sostegno al forte e quindi e diciamo al concorso sui tassi d'interesse nello smog nella negli smobilizzo
E una serie di altre cose di questo genere
Ancora elemento di sistema essenziale sostenere non soltanto le esportazioni ma anche gli investimenti all'estero per
Noi siamo un grande Paese esportatore il sesto Paese esportatore su scala mondiale ma sappiamo tutti che esportare
è importante ma sempre di meno è sufficiente perché i mercati da su cui noi vendiamo sempre di meno accettano di essere mercati passivi che solo comperano sempre di più comperano merci da noi se insieme alla nazione temo anche capita capitali tecnologia
Ma questo significa maggior ragione mettere a disposizione
Delle imprese le possibilità sia sul terreno del credito sia sul terreno dell'operatività strumenti che consentano
Di agevolare di favorire gli investimenti sui mercati esteri in questa direzione abbiamo preso appunto nella cabina di regia dell'internazionalizzazione del CIPE la scorsa settimana
Misure aumentano notevolmente l'operatività di Simest come struttura appunto a disposizione delle imprese per accompagnarle sui mercati esteri per gli investimenti
Abbiamo allargato la assicurabilità Sace sugli investimenti e non soltanto sulle esportazioni è una serie di altre misure di tipo finanziario infine fare politica di sistema significa sostenere sempre di più formazione innovazione per le ragioni che sono anche connesse alle questioni proprietà intellettuale che abbiamo prima discusso
Con il ministero dell'industria si sta ridire riscrivendo la legge sulla innovazione allargandone diciamo i profili dell'operatività in direzione soprattutto da renderla sempre più accessibile nei finanziamenti e nelle procedure alle piccole imprese
E
Su un altro versante stiamo allargando diciamo Larry le gli interventi sia in termini di risorse finanziarie sia in termini di convenzione di strumenti operativi per la formazione perché sempre di più stare sui mercati internazionali comporta non solo comporta una formazione sia formazione delle imprese sia formazione per i mercati che sui quali ci dirigenziale ho chiuso fu richiamato queste cose per dire perché l'azione di tutela della proprietà intellettuale e dei marchi della qualità che giustamente è stata messa al centro la nostra riflessione e che noi stiamo affrontando nei modi che ho detto
E parte di una strategia più ampia e e tanto più efficace in quanto sia collocata dentro una strategia più ampia che assume l'internazionalizzazione come una strategia fondamentale
Per lo sviluppo del Paese e costruisce per il sostegno di questa internazionalizzazione una strategia sempre più di sistema perché appunto
Quello che diciamo di cui abbiamo bisogno è portare nel mondo non soltanto le nostre imprese ma sempre di più imprese
Che siano parte di un sistema Paese sapendo che quanto più il sistema Paese forte tanto più questo consentirà a ogni singola impresa di essere più forte e più com'grazie
Grazie signor ministro
Purtroppo non riusciamo pienamente d'accordo con lei sul discorso che è una materia molto complessa
Era stato per questa ragione che ci siamo permessi di disturbarla a venire qui a Brescia da noi
Noi
Come ho detto prima siamo molto sensibili molto preoccupati a questo discorso
Riteniamo anche che effettivamente sia una cosa più politica e più di governo perché noi con le nostre aziende da soli non non non possiamo difenderci
E quindi io mi auguro che quello che lei ci ha detto le nuove l'impostazione nella il potenziamento del dice tutto questi discorsi ritengo molto importante è molto interessanti
E mi auguro che lei si ricorda delle imprenditori su questo problema grazie signor ministro chi già texani ai clienti era il premier class sociale ad esempio di Bresciani dello file allora io direi cinque minuti di Brackett cambiamo il tavolo e poi riprendiamo con un discorso altrettanto importante interessante l'Europa grazie
Allora signore e signori
Prima di tutto vorrei dare il benvenuto al professor Monti
Al l'amico Fossa
E poiché
Sembra che il ministro rimanga con noi e quindi fa molto piacere se si raggiungesse
Autorità gentili ospiti cari colleghi tra meno di due giorni duecentottantanove milioni di cittadini europei andranno alle urne per eleggere i seicento ventisei deputati del nuovo Parlamento europeo
Anche il nostro Paese sarà chiamato a votare per gli ottantasette parlamentare italiane da mandare a Strasburgo
è una scadenza molto importante perché da queste scelte prenderà corpo l'organismo rappresentativo che dovrà disegnare i tratti della nuova Europa un Parlamento con più potere che in autunno dovrà eleggere la nuova Commissione europea guidata da Romano Prodi
Varare programmi necessarie alla costruzione dell'unità politica del nostro continente rilanciarne lo sviluppo economico e la capacità di competere con le altre aree forti del mondo
Ma nella nuova Europa
Dell'integrazione politica noi crediamo che debba essere necessariamente una nuova Italia
A recitare il ruolo da protagonista che le spetta
è questa la sfida che in tempi ormai brevissimi dobbiamo giocare evincere
Dell'importanza del nostro ingresso nell'euro e nell'Europa la nostra situazione è stata convinta e ferma sostenitrice
E nel programma della mia presidenza non a caso il tema dell'integrazione europea occupa in assoluto il primo posto tra gli impegni abbinato a quello delle infrastrutture in cui abbiamo discusso poco fa
Anche l'assemblea generale di oggi vuole essere una significativa testimonianza di questa
Convinzione
La presenza qui vicino al nostro presidente Fossa di un personaggio europeo di grande prestigio quale professore Monti del quale ovviamente tutti ci auguriamo la meritate riconferma quale commissario europeo auguri professore
è la prova che l'alibi vuole intensificare la sua riflessione e il suo impegno su questi temi
Perché è questa nostra convinzione non certo perché pensassimo che con la moneta unica avremmo risolto tutti i nostri problemi
Direi anzi che proprio in questa congiuntura quella che sembrava una discesa inarrestabile dell'euro nei confronti del dollaro conferma i nostri dubbi e aggrava le nostre preoccupazioni
Sapevamo tutti che l'ingresso nella moneta unica avrebbe rappresentato soltanto una tappa
Per quanto importante di un processo ben più lungo che entrare e restare a pieno titolo nella moneta unica non sarebbe stato nei fatti se ne ne automaticamente vantaggioso per il Paese e per le nostre imprese
Sapevamo che le nostre aziende dal due maggio mille novecentonovantotto sarebbero state costrette ad obbedire a un solo imperativo
La ricerca costante formidabile irrinunciabile della flessibilità e della semplificazione amministrativa
L'azienda Italia
Come viene comunemente chiamata proprio perché non avrebbe potuto recuperare compatibilità attraverso il meccanismo delle svalutazioni
Avrebbe dovuto necessariamente finalmente affrontare e risolvere i suoi problemi più gravi risanare i suoi male più antichi
Emettere quindi finalmente mano a quelli che avevamo definito i grandi interventi per la modernizzazione del Paese
Di richiamo qui perché li avevo elencati nella nostra assemblea del venticinque maggio dello scorso anno e il nostro presidente Fossa come probabilmente ricorderà li aveva bene più alto naturalmente illustrati
Oggi mi chiedo e chiedo ai nostri illustri ospiti quanti di essi hanno visto nel corso di quest'anno almeno l'avvio in cinque punti erano primo realizzare un radicale processo di flessibilità e non solo con riferimento al mercato del lavoro
Due attuare un programma di infrastrutturazione moderna del Paese dotandolo delle strutture dei servizi in grado dei allinearsi con altri partner europea avanzati
Tre varare un sistema fiscale armonizzato con resto dell'Europa anche per evitare la fuga delle aziende in altre aree più accoglienti e la conseguente dei di un giusto in realizzazione quattro mettere in piedi al più presto una pubblica amministrazione efficaci adeguata alla concorrenza con altri nostri competitor cinque operare nel concreto
Per una lotta alla criminalità organizzata vista con una precondizione per vincere la sfida del recupero del sud
Bene da allora la situazione purtroppo non mi pare sia cambiata siamo tuttora in una preoccupante fase di stallo
Anzi fattore internazionale sui quali non è in questa sede il caso di soffermarsi hanno reso il nostro scenario congiunturale ancora più complesso e delicato
Mi riferisco ad esempio alle crisi finanziaria dal fareste e ai contraccolpi economici della guerra nei Balcani della quale proprio ieri con grande sollievo di tutti è stata
è stato decisivo affine
In questo scenario la Nuova Italia dovrà impegnarsi ancora più a fondo per risolvere i suoi problemi
Dovrà mettere in campo più coraggio di quanto finora sia stato capace purtroppo concerto e timide misure parziale non si riesce ad andare dallo da nessuna parte nemmeno a Brussel
Noi imprenditori siamo e saremo ancora dei convinti sostenitori del processo di integrazione europea un processo che consideriamo obbligato se vogliamo un futuro di consolidamento di sviluppo per l'Occidente
Siamo però altrettanto convinti che la creazione dell'Europa dell'Europa monetaria non basti siamo convinti che l'avvio dell'euro possa costituire soltanto una certa iniziale una base comune che
Dovrà inevitabilmente essere finanziata e rafforzata da una serie di decisioni politiche ed economiche di ben più ampio respiro da parte dell'ONU Europa unità che voglia veramente essere nuove in questo senso
La nomina di Romano Prodi alla presidenza della Commissione europea al di là della nostra legittima soddisfazione di italiani
Rappresenta un'importante occasione per far ripartire con decisione il cammino delle riforme comunitari e far riprendere slancio al processo di integrazione per conseguire questi obiettivi servono a nostro giudizio alcuni passaggi obbligati primo bisogna passare dalle direttive se alle leggi europee
Quindi più poteri al Parlamento europeo che dovrà approvare vere e proprie leggi valide per tutti i Paesi membri
I rischi da evitare mi pare siano soprattutto le differenze normative tra Stato e Stato che penalizzano qua qualcuno a vantaggio di altri un esempio
Le differenze di attuazione della direttiva CEA sulla sicurezza che in Italia si è tradotta nell'ancor più restrittiva legge seicentoventisei
So bene che le direttive europee hanno un valore obbligatorio
Per i parlamentare nazionale che devono recepirle esso anche quanto grande sia il valore della sussidiarietà cioè del potere devoluto a livello locale per avvicinare il centro decisionale
Laddove nascono e si verificò residente specifiche non a caso siamo sempre stati convinti assertori di una riforma di una riforma in senso federalista dello Stato italiano
Ovviamente una maggiore potestà legislativa del Parlamento nei terreni di di interesse generale dell'Unione Europea comporta una decisa accelerazione in direzione della Costituzione degli Stati Uniti d'Europa
La le e la elezione diretta dei parlamentari non è sufficiente finché i candidati rimangono ancorati allude alloggi che politico partitiche che guardano soltanto nel corruttiva del proprio condominio
Devo dire che anche questa volta non è stato particolarmente edificante lo spettacolo della campagna elettorale condotta in Italia
Tutta rivolta anche in termini pesantemente strumentali alla conta dei voti ai fini di politica interna mentre i temi più importanti di respiro europeo sono stati appena sfiorati
Punto due
Bisogna avviare il processo di armonizzazione dei sistemi contributivi e fiscali e di tutti i Paesi mentre non è pensabile che in futuro un cittadino o un'impresa a parità di reddito prodotto in uno dei Paesi europei abbia regimi fiscali diverso
Ne va del principio di uguaglianza e della parità di condizione nella conquista del no dei mercati nel nostro Paese il peso della pressione fiscale è troppo elevato come ha sottolineato ancora una volta dieci giorni fa il governatore la Banca d'Italia
Anche il Governo è costretto ad ammettere
Dal d'altro canto mi pare proprio difficile pensare a una rapida uscita dal tunnel della stagnazione
E in cui ci troviamo se non attuando la proposta dal nostro presidente Fossa che francamente non mi sembra né velleitaria né elettoralistica
La riduzione generalizzata di almeno un punto della pressione fiscale
è la condizione necessaria per la ripresa dei consumi e quindi dello sviluppo
Mi sembra una riduzione sostenibile ma anche a livello europeo si impone qualche significativa misura di armonizzazione un esempio si stanno moltiplicando le forme di elusione fiscale nelle nazioni europee che hanno fatto dell'agevolazione fiscale un facile strumento di di incremento del gettito di imposte a favore del proprio bilancio sia scade del bilancio i Paesi parte
Sono meccanismi che contrastano palesemente l'equità e falso ma una sana concorrenza tante volte in passato si è parlato di competizione fiscale come meccanismo virtuoso per muovere verso il gemellaggio un generale alleggerimento delle pressioni dei Paesi europei ma come commissario Monti ha più volte sottolineato questa competizione dannosa perché modifica l'utilizzo delle risorse a favore di quelle mobili come il capitale e a discapito di quell'immobile come il lavoro
Non voglio certo chiedere di tornare a far salire la pressione fiscale sul capitale sulle imprese perché questo come abbiamo rimarcato poc'anzi bisognerebbe la competitività assiste la competitività del sistema Europa nei confronti e delle altre aree sistema
Ma è evidente che occorre concordare in sede europea un livello minimo di impostazione uguale per tutti
Rimarrà poi la possibilità per ciascuna nazione di introdurre maggiorazioni maggiorazione d'imposta o di contributi come avviene in ogni modello di governo federativo dagli Stati Uniti un'intuizione
A fronte di servizi e prestazioni pubbliche maggiore minori
Che soddisfano le preferenze dei cittadini
Berto comunque convinto che la privatizzazione effettiva di molti servizi pubblici e la concorrenza tra più operatori potrebbe migliorare l'efficienza e la qualità di questi servizi riducendo contemporaneamente il carico fiscale
Forse la formula meno spese e meno tasse pecca un po'di semplicismo ma è quella la via obbligata e su questa via bisogna operare a tutto campo
Punto tre bisogna metterà mano in mano a una politica economica di Gaber in lizza azione di apertura dei mercati
Che favorisca lo sviluppo e la e e rafforzi la capacità delle imprese europee a competere con le altre aree forti del Monte
L'Europa continua a esserne il ritardo nelle nuove tecnologie sicuramente la strada maestra però maritare la competitività e quella della liberazione dell'apertura dei mercati
Pochi ricordano che la vera rivoluzione Regal piana aliante agli inizi degli anni ottanta che ha spianato la strada alla riscossa degli Stati Uniti nella leadership mondiale è così costituite in una profonda deregolamentazione che ha liberato forze ed energie imprenditoriali
Troppi mercati in Europa sono ancora chiuse le concordo alla concorrenza
è un lusso che non ci si può più permettere
D'altro canto uno dei casi più interessanti di come la liberalizzazione consente di conquistare primati tecnologia viene proprio dall'Europa la Finlandia
è stato il primo paese europeo a deregolamentare il mercato della telefonia mobile e non a caso e ora finlandese uno dei maggiori produttori mondiale di telefoni cellulari
C'è quindi spazio nell'Unione europea per una politica industriale comune per trovare le cosiddette sinergie per sostenere la ricerca e stimolare l'innovazione sempre nel rispetto dei principi del mercato e della libera concorrenza
Noi imprenditori contiamo molto a questo proposito sulla competenza sull'autorevolezza di due illustri uomini dell'economia come il presidente Prodi e il professor Monti punto quattro bisogna costruire un piano credibile e realizzare idee per il rilancio dell'occupazione
Un piano ancora non si riduca a una sorta di lista di dei desideri ma contenga un elemento provvedimenti e un elenco di provvedimenti chiari e concreti compatibili con le politiche nazionali e di rilancio dell'economia
Dal mille novecentonovanta a oggi gli Stati Uniti sono stati capaci di fare nascere oltre tredici milioni di posti di lavoro
L'Unione europea ne ha distrutti trecento mila
In questo stesso periodo gli Stati Uniti il tasso di disoccupazione del cinque virgola sei per cento contro l'undici virgola sette europea
Bastano queste cifre per far capire il distacco enorme che esiste tra un modello che genera occupazione uno che la impoverisce io credo che non possa essere società giusta equa se non si dà concreta attuazione ha diritto dal lavoro
Il modello americano funziona perché è impostato sulla flessibilità del lavoro e sulla mobilità mobilità di cose e persone che consente alle aziende di essere efficiente
E di inventare
Le aziende del negli USA
è ed è un mercato che come sapete conosco abbastanza investono e si sviluppano creando posti di lavoro perché non devono
Temere qualora l'avventura imprenditoriale dovesse andare peggio dell'atteso di trovare con costi fissi insostenibili
A causa delle assunzioni fatte
Il mercato del lavoro USA funziona bene perché adeguata l'offerta di lavoro la domanda l'Europa ha molto da imparare da quel modello
E dentro l'Europa l'Italia ancora di più perché Alitalia una disoccupazione più alto della media europea e ha soprattutto un tasso di disoccupazione giovanile che in alcune aree del Paese arriva trentatré per cento
Se sono attendibili i dati su cui siamo costretti a lavorare
La disoccupazione uccide molti giovani
La speranza di potersi costruire una vita lavorativa di sentirsi parte attiva della comunità di poter mettere a frutto le loro conoscenze le loro energie
C'è proprio ancora qui nel nostro Paese
Metto in dubbio che la flessibilità Possa innalzare stabilmente l'occupazione e si oppone a introdurla in dosi maggiori
A costoro vorrei ricordare
Che danno mille novecentonovantotto un anno di lentissima crescita più uno virgola tre per cento il prodotto interno lordo in Italia sono state creati centoundici mila posti di lavoro grazie all'ampio ricorso ai contratti a termine
Dunque anche da noi con assunzioni che non in gesso non le aziende si può aumentare l'occupazione pur senza una crescita economica aveva basta che la flessibilità del lavoro la smetta di essere un tabù ormai superato dai processi di rapido cambiamento in atto in tutto il mondo
Se l'Europa non sarà capace di affrontare efficacemente il nodo dalla disoccupazione perderà legittimità e aumenterà la disaffezione dei cittadini europei verso le istituzioni europee
Per combattere la disoccupazione dunque l'Europa dovrà puntare sempre più sulla flessibilità e sulla formazione
Ancora poco di tutto ciò si fa in Italia la formazione è scadente le riforme avviate nella scuola sono lente complicate non risolutive già inadeguate ai tempi il piano Alitalia il piano italiano per l'occupazione che ha di recente ottenuto la promozione in sede europea e timido il suo unico fiore all'occhiello è il modello della concentrazione
Un modello che a nostro giudizio può funzionare per la contrattazione salariale ma che è inadeguato quando si tratta di rilanciare l'occupazione di rappresentare gli interessi reali di quanti sono escluso nel bon lavoro autorità cari colleghi e a vizi da costruzione di un'Europa in grado di conquistare la sua legittima leadership mondiale la modernizzazione di un'Italia capace di esercitare con dignità il suo ruolo nel continente
Richiedono a tutti ciascuno per quello che gli compete il massimo dell'impegno
Su questo impegno porteremo misurare la credibilità e la capacità delle forze politiche che si presentano al giudizio del corpo elettorale
Potremo verificare il grado di maturità e di consapevolezza che il processo di integrazione ha raggiunto nei cittadini europei e in quanti saranno chiamati a governare
Ma potremmo anche mettere a alla prova le capacità di proposta le risorse di lavoro e di credibilità la volontà di crescita e di collaborazione delle nostre imprese sarà una sfida che non ci troverà impreparati
Grazie
A questo punto
Grazie al passo la parola al presidente Fossa
Ma io ringrazio il presidente Gussalli Beretta per avermi invitato
Anche quest'anno alla vostra assemblea
Mi ricordavo
Le cinque domande e cinque punti su cui si era anche discusso l'anno scorso per cui la realizzazione di un processo di flessibilità diverso l'infrastrutturazione del Paese un sistema fiscale diverso una pubblica amministrazione più efficiente
Più in linea con i paesi più efficienti d'Europa una lotta alla criminalità che ci potesse veramente chi potesse veramente se alla base del rilancio del mezzogiorno su questa strada su queste spese sulla strada per risolvere questi cinque problemi io ritengo siamo consapevoli che qualche passo avanti è stato fatto ma sicuramente non è stato fatto tutto quello che si sarebbe potuto fare e forse tutto quello che si sarebbe dovuto fare
Le imprese e tutti quanti dobbiamo impegnarsi molto di più per ridare fiducia al Paese per fare tornare uno sviluppo diverso anche in Italia
L'impresa ripeto
Qualche cosa anche in periodi congiunturalmente difficili quali sono stati quelli sicuramente
Del mille novecento novantotto e forse ancora di più i primi quattro cinque mesi
Del mille novecentonovantanove ripeto ed imprese la loro parte probabilmente l'hanno fatta stanno cercando soprattutto date le dimensioni delle imprese italiane di creare economie di scala
Hanno migliorato tra capacità adattativa applicando anche nuove tecnologie che non sempre sono facce che non possiamo dimenticare che siamo un Paese all'interno di un continente che oggi non è leader in nessun settore strategico per cui il compito dell'Europa ed è l'Italia dentro l'Europa è un compito sicuramente difficili comunque alcuni passi sono stati fatti
Certo occorre fare di più
Occorre a mio giudizio superare anche alcune problematiche ci sono sempre stati all'interno del sistema imprenditoriali
Cercare di forzare maggiormente sul processo delle perquisizioni delle fusioni per irrobustire
Nostri prese per farle diventare più grandi e più efficienti non più grosse più lente
Per poter
Confrontarsi a livello internazionale ai processi di globalizzazione con una forza un bagaglio diverso da quello che normalmente abbiamo occorre accelerare sui processi di internazionalizzazione
Molti si hanno accusato in questi ultimi anni non c'era più questi ultimi mesi
Non c'è Torchi ci conoscevano avuto possibilità proprio in questi mesi conoscerci meglio come il ministro Fassino di aver fatto troppi investimenti a Mestre grave poco curato l'Italia in investimenti all'estero sono necessari in alcuni casi proprio per mantenere un cerotto importante il numero di posti di lavoro in Italia Fassino prima via conservato tutta una serie di numeri che credo abbiano chiarito a tutti noi qual è l'importanza dell'export per noi però è anche importante radicarsi in questi paesi soprattutto importante ricordare che noi siamo credo il sesto Paese esportatore al mondo siamo sodo il decimo però come radicamento e soprattutto non sono davanti a noi solo Stati Uniti o Paesi così lontane anche Paesi importa
Cagna stessa sono hanno una presenza internazionale più forte o no siccome in tanti settori non non abbiamo niente da invidiare a questi sottolineano di produzione
A questi Paesi è chiaro che questo processo di internazionalizzazione deve conseguire perché i bilanci
Delle i risultati di bilance commerciali nel tempo dovranno più o meno pare J-Ax
Per cui è chiaro che noi per mantenere certe situazioni dovremo essere presente non possiamo pensare di giocare solo sull'esportazione lo potremmo fare ma saranno nel medio-lungo periodo solamente settori di nicchia settori specifici nei grandi settori dovremo per forza essere presenti in maniera in maniera diversa
Per cui abbiamo un cammino importante da fare abbiamo bisogno reali situazioni di competitività del sistema Paese che oggi non ci sono ma anche questo non è staccato dal problema rotta perché tutta l'Europa che fa fatica quell'Italia fa più fatica degli altri
Perché fa più fatica degli altri perché i problemi che noi abbiamo li hanno anche gli altri ma neanche vi hanno chiunque emblema che un altro non purtroppo abbiamo molta abbiamo una somma di molti dei problemi dell'euro
Però ripeto non dobbiamo gettare la spugna abbiamo superato momenti difficili abbiamo raggiunto traguardi importanti anche i momenti quasi traguardi quasi insperata come quello dell'euro per cui possiamo cambiare in un meglio questo Paese però abbiamo bisogno che ognuno faccia la sua parte soprattutto Brignone ossia disposto a discutere su tutte le problematiche senza ed è
Bloccata
Senza chiudersi e non voleva affrontare il cambiamento
In questa prospettiva non possiamo io ritengo per mettersi a lungo relazioni industriali che resistono al cambiamento
Dobbiamo liberarci da schemi vecchi inefficienti che spesso ancora prevalgono in molte trattative
Abbiamo sempre ricordato e dovremo sempre ricordare alle nostre controparti più alle nostre controparti che i nostri lavoratori
Che aziende sane e competitive sono la premessa per creare nuovo lavoro
Sì lo indeboliamo fortemente un'impresa ci potranno essere alcuni vantaggi per qualcuno nel brevissimo periodo ma nel medio periodo diventano problemi per tutti e soprattutto maggiori o sistemi anche contrattuali più innovativi possono portare nuovo lavoro e possono veramente combattere con la disoccupazione dare speranza a chi oggi è fuori dal nostro mondo
Perché con le regole attuali con le regole attuali che soprattutto si vorrebbe portare avanti è già difficile mantenere i livelli di occupazione attuali
Infatti non possiamo non dimenticarsi l'ha detto Gussalli Beretta io qualche numero più positivo del suo nel mille novecentonovantotto ma ce l'ha ricordato Fazio se l'hanno ricordato molti altri in Italia si sono creati in un momento di congiuntura bassa oltre centosessanta centosettanta mila nuovi posti di lavoro
Ma attenzione si sono creati tutto in quelli che noi chiamiamo impropriamente a mio giudizio contratti atipici
Chiamiamo i contratti nuovi vale a dire l'utilizzo diverso dei contratti a termine un utilizzo diverso del part-time un utilizzo finalmente possibile anche se ancora con molti vincoli in Italia dell'interinale
Noi abbiamo purtroppo un Governo che in questo momento sembra abbastanza disposto ad andare avanti su questa strada però abbiamo una maggioranza parlamentare e in alcuni casi anche un'opposizione che proprio Milano parlamentare cerca di regolare eccessivamente questi contratti cercando di farle diventare nient'altro che i contratti tipici tradizionali
Attenzione
Noi abbiamo bisogno probabilmente degli uni e degli altri
Perché se non ci fossero stati questi contratti questi centosettanta centosessanta mila nuovi occupati che abbiamo fatto in momenti di congiuntura magra non ci sarebbero stati o ci sarebbero stati informa non trasparente per cui con nessun guadagno
Di né con nessun interesse per il Paese e con un problema di concorrenza sleale dalle imprese trasparenti che ci sono ci sono in Italia questo primo il secondo punto invece e credo che il sindacato debba anche qualche aprire bisogna cercare di intervenire per rivitalizzare invece i contratti tipici perché noi non possiamo dire solo lavoratori di questi abbiamo bisogno anche di contratti anche a tempo indeterminato ma con quanti regole meno
Con la possibilità di ricorrere più facilmente all'arbitrato con la possibilità in alcuni momenti anche nei momenti difficili che si ricordava Gussalli Beretta prima di poter risolvere in maniera più semplice magari pesantemente pesante per le imprese tanto dal punto di vista costo ma poter risolvere alcuni rapporti di lavoro abbiamo chiuso apro una piccola parentesi
Un contratto dei metalmeccanici conosco perfettamente la posizione vostra io dico che quando si chiude un contratto bisogna pensare al punto di partenza il punto di arrivo
Ricordo anche che nei contratti normalmente non ci sono vincitori particolari o vinti particolari
Si poteva fare meglio c'era il rischio di dover subire di più io dico solo una cosa
Che lo sbaglio che si è sempre fatto in passato da parte un po'di tutti e quello di arrivare a cercare di discutere l'impianto contrattuale
Sotto contratto
Noi dobbiamo una volta finita la scrittura nei dettagli di questo contratto incomincerà a discutere serenamente con un certo lasso di tempo davanti per cercare di adeguare le forme contrattuali ai Paesi più evoluti
Che piaccia o non piaccia molte volte ho quasi sempre stando al di fuori dell'euro
Noi non siamo non possiamo bloccarci solo all'interno dell'Europa
Perché l'Europa tutta deve cambia noi abbiamo un Paese più flessibili però all'interno dell'Europa che guarda caso sono i Paesi che hanno che sono cresciuti di più piano prima creato più occupazione negli ultimi anni ci sono Paesi che sono visti come noi anche quelli che sono anche più rigidi noi
Sono quelli che hanno invece avuto risultati meno brillanti negli ultimi anni
Con grande tranquillità e poi io lo dico io non ho nessuna
Problema personale tunisine
Però il sindacato e ora che smetta di pensare di mettere il bavaglio a tutti il presidente di Confindustria il diritto dovere perché è rappresentante di interessi di dire la sua parola
Se io oggi ho detto ha come attico apprezzi questa mattina assemblea di Brescia device e sui lati di Monza
Io ho detto che probabilmente in questo Paese necessario punto intervenire sulle forme contrattuali e avere quasi dei contratti alla carta
Nell'area calda nel senso io ritengo che già un cieco fosse può capire ma sicuramente uno arabo capisce che questo paese fatto di imprese completamente diverso e in alcuni contratti come quello dei metalmeccanici che mettono assieme
Chi fa con tutto rispetto chi odi e chi fa elicotteri o addirittura perché ci sono nel contratto metalmeccanici alcuni dei servizi del telefonia
Quindi rendete conto che sono cose completamente diverse questo contratto come tutti i contratti più grossi probabilmente va spacchettata dentro una regola
Generale un quadro generale ma l'impresa è ripeto che fanno ti odio che fanno elicotteri d'impresa e di dieci mila dipendenti e dei venti dipendenti
Sono cose completamente diverse
Per cui bisogna spacchettare il contratto a livello centrale deve essere solo un contratto che pone delle regole non ci devono essere sovrapposizioni non si possono pagare non si può pagare a volte non si può pagare due volte bisogna assolutamente anche andare sul territorio fare contrattazione però attenzione siccome non abbiamo preoccupazioni a riconoscere che sotto una certa taglia le piccole imprese hanno difficoltà allora è qui che si deve essere quella forma di contratto la carta che dico io
Le più grosse le più strutturati potranno andare cioè avanti con i contratti aziendali le più piccole probabilmente avranno bisogno di contratti territoriali
Ma ripeto tra i due non ci devono essere anche in questo caso sovrapposizioni se io dico queste cose anche sindacalisti che oggi di nuovo solo da chi ama il nemico del sindacato è diventato dotto forse non c'è problema
Sia chiaro che questa è la strada che prima o poi bisogna bisogna intraprendere perché è stata che intraprende che sta i Paesi evoluti al mondo i Paesi che crescono di più se lo vogliamo rallentare il la possibilità quei questo purtroppo sarà un nodo che prima o poi verrà tetti
E dopo non piangiamo sul fatto che non si creano nuovi posti di lavoro o sul fatto che i giovani non riescono ad entrare nel sistema questo il tour più dico senza isterismi senza niente incominciamo fra un mese incominciamo fra quindici giorni
Abbiamo tempo davanti e probabilmente ci riusciranno a fare cose serie nell'interesse delle nostre imprese nell'interesse dei nostri lavoratori nell'interesse del paese tutto per far crescere per creare però più facilmente posti di lavoro abbiamo bisogno anche di una preparazione diverso una preparazione diversa vuol dire che bisogna investire sulla scuola bisogna investire in maniera diversa sulla formazione
Qualche passo avanti anche da questo punto si è fatto probabilmente si è fatto ancora ancora troppo poco ma sicuramente c'è la volontà di tutti di andare avanti perché in futuro dovremo sempre meno puntare
Come paese sul l'impiego ma puntare invece sempre di più sugli impiegati Rita dobbiamo vere
Dipendenti da via ovvero i lavoratori che sono pronti a cavalcare le occasioni del momento perché il mondo cambia con un ritmo frenetico
E non possiamo fermarci non possiamo stare fermi come noi per rimanere sul mercato dobbiamo investire la tecnologia nella ricerca dei nostri imprese dobbiamo investire
Sulla preparazione noi dei nostri dipendenti e il Paese solo sulla preparazione di quelli che ancora non hanno non hanno un un posto di lavoro
Dobbiamo continuare a diffondere nel Paese
Nel tessuto sociale cultura e valore d'impresa perché mai come oggi la colpire il valore dell'impresa è un valore che non riguarda più solo noi ma riguarda riguarda tutto il Paese
Dobbiamo liberarsi anche da compiti che abbiamo svolto in questi ultimi anni noi e la nostra controparte naturale il sindacato abbiamo spesso invaso il terreno altro voi abbiamo stesso invaso il terreno della politica per fare supplenza della politica
Noi dobbiamo tornare ognuno a fare i propri interessi dialogare con la politica ma ripeto ognuno deve tornare a fare i propri interessi a difendere i propri
I propri associati
Dobbiamo farlo e per farlo abbiamo bisogno di una politica che si occupi sempre di più e con maggiore autorevolezza delle grandi scelte per quanto ci riguarda più direttamente delle grandi scelte economiche non della scelta della specifica impresa che faccia crescere la società civile senza soffocare le libertà individuate e questo lo scenario che può consentire al nostro Paese di rispondere di rispondere alle esigenze
Che abbiamo di fronte tra le quali abbiamo il problema delle riforme abbiamo bisogno di al mondo via ammodernare questo Paese abbiamo bisogno di avere governi che possano governare che si Dino tranquillità da questo punto di vista ma che siano legati da un un unico programma elettorale che per cui governi che abbiano l'interno anche più partiti Marco siano coesi tra di loro se non saremo sempre un partito un governo pronto a non dico a cadere comunque a rischiare ad ogni ad ogni temporali
E all'interno di questo problema ripeto questi problemi sono poi problemi che ci trasciniamo a livello a livello europeo
Mai perdonato che cosa diciamo diciamo
Che abbiamo bisogno di un progetto unico che avremmo già dovuto incominciare e chi invece non si vedono ancora le tracce dobbiamo dare all'Europa un suo governo democraticamente legittimato istituzionalmente
Dotato di più ampi poteri di decisione educazione fin quando l'Europa non completerà politicamente integrazione sopranazionale le sue possibilità di sviluppo incisivo rimarranno penalizzate
E vero non sarà quella molla di sviluppo che tutti vogliamo ma rimarrà un mero parametro monetario
L'unione monetaria per riuscire ha bisogno di essere accompagnata accompagnata da una reale forma politica federativa
Dobbiamo superare l'anomalia di una moneta senza Stato altrimenti ed Europa resterà una costruzione incompiuta in campagna sì di diventare un interlocutore forte su scala globale
L'Europa deve tornare a credere e ad investire su se stessa e questa è la sfida che attende la nuova Commissione nuovo Parlamento europee
Per riuscirci per quanto ci riguarda come italiani ognuno deve ritornare a mio giudizio a fare il proprio mestiere e con il contributo di tutti probabilmente riusciremo veramente a modificare l'Italia e portare il nostro contributo all'Europa
Io chiudo con un messaggio che forse e in proprio lo sta nei miei completo prima ognuno torni a fare i suoi compiti e già mi contraddico però ritengo che dopo lo sforzo di tutti i cittadini di questo Paese hanno fatto e che le imprese hanno fatto darsene trarre un anno fa l'obiettivo dell'euro diamo un segnale forte ai nostri partner europei anche partecipando nella maniera tra classica italiana di una maniere importante alla tornata elettorale di domenica non facciamoci vedere lontani dall'istituzione Europa perché se no è inutile invocare l'Europa per il cambiamento ed evitare grazie
Grazie a Fossa io passare la parola al professor Monti grazie
La ringrazio presidente per l'invito e per le espressioni di stima che mi ha rivolto
Sono molto lieto di trovarmi a Brescia
Brescia rappresenta moltissimo in Italia e in Europa per quanto riguarda industria per quanto riguarda la finanza per quanto riguarda il rapporto tra industria e finanza
Ho apprezzato le relazioni del presidente Gussalli Berretta e del presidente Fossa così intrise di respiro europeo il tema che le percorre è quello della competitività dell'Europa e dell'Italia anch'io vorrei fare qualche considerazione su questo tema
Prima però devo dire che ho ascoltato con grande interesse il dibattito iniziale di questo pomeriggio con i due imprenditori col presidente della camera di commercio con il ministro Fassino
Questo della proprietà intellettuale industriale è veramente un punto importante del mercato unico di cui mi trovo ad essere nella Commissione europea
Ancora per un po'responsabile e vorrei dire qualche parola anch'io perché è un tema che sento molto quello dei brevetti quello dei marchi
Proprio ieri mi trovavo ad Alicante in Spagna dove ha sede l'ufficio europeo per il marchio che sta avendo una grande espansione per il successo di questo istituto comunitario
E con il primo ministro spagnolo Asmara abbiamo inaugurato la nuova sede di questo di questo ufficio per il marchio comunitario
La necessità di incrementare di molto
La forza dell'azione il coordinamento dell'azione a livello europeo contro la contraffazione e la pirateria vi assicuro è molto sentita anche a Brussel non solo a Brescia e a Roma
Abbiamo presentato nell'ottobre del novantotto
Al consiglio mercato interno dell'Unione europea un libro verde della commissione su come rafforzare l'azione contro la contraffazione
E si è tenuta recentemente a Monaco in in marzo una audizione con tutti i rappresentanti dei governi dell'industria dell'amministrazioni nazionali gli esperti eccetera
Per dare concretezza a questa azione devo dire in quell'occasione
Sono immerse stime veramente preoccupanti per esempio che la contraffazione e la pirateria rappresenterebbero oggi tra il cinque e il sette per cento del valore del commercio mondiale
Se teniamo conto di tutte le diverse cose che possono essere violate dal Copyright al disegno al al marchio al brevetto ai modelli di utilità
Sulla e è anche emerso una stima che sarebbero dell'ordine di cento mila i posti di lavoro nell'Unione Europea mancati o perduti a causa della contraffazione
Che
Addirittura toccherebbe valori del trentanove per cento del giro d'affari nel settore del software del quindici per cento nel settore fonografico
Tra il dieci e il sedici per cento nei settori tessili tra il cinque dieci per cento in quello delle parti per autoveicoli
Quindi siamo su fenomeni che ormai hanno anche una portata macro economica oltre che di grave disturbo per l'attività aziendale
E
Nei prossimi mesi ma toccherà comunque alla alla Commissione Prodi decidere se farlo o no
Cioè ci sono le basi per presentare una comunicazione di carattere politico operativo su come fronteggiare a livello europeo questo fenomeno
Soprattutto rafforzando gli strumenti di sanzione ha perfettamente ragione il ministro Fassino quando dice che spesso ci sono le regole ma manca la sanzione o la possibilità di applicarla effettivamente
Quindi una serie di strumenti per rendere effettivamente dissuasive proporzionate efficaci lei sanzioni sono in corso di predisposizione
E infine su questo tema
Voglio anche assicurare che in tutti i versanti Esterni
All'azione dell'unione europea tema è tenuto ben presente nei nei negoziati con i Paesi dell'Europa centrorientale nei quali si insiste molto su questo aspetto nelle iniziative se non ancora accordi bilaterali
Con Russia Cina Asia sudorientale messi con Mercosur
E anche nelle sedi
Globali che sono poi l'organizzazione mondiale del commercio come è stato ricordato ma anche sempre a Ginevra l'organizzazione mondiale della proprietà intellettuale
Mi scusi Presidente se non non richiesto ho pensato di
Mostrare anch'io l'attenzione che non non europea porta a questo
Tema che del resto non è altro che un aspetto particolare del più grande tema della competitività al quale adesso voglio aggiungere poche considerazioni dopo quelle importanti che i due presidenti ci hanno presentato questo tema della competitività in questo momento è la preoccupazione principale dell'Europa io devo dire
Non avendo pronti problemi di candidatura elettorale questa settimana mi sono dedicato molto all'industria lunedì con il presidente Fossa eravamo all'assemblea dall'Assolombarda dal mattino al pomeriggio partecipato all'assemblea della Confindustria tedesca a Colonia e chiudo la settimana qui a Brescia veramente soprattutto in questi due Paesi Germania e Italia il problema della competitività sentito come centrale
E vorrei toccare l'aspetto della fiscalità al quale sono stato anche un pochino richiamato credo in funzione
Delle mie responsabilità Brussel e qualche altro aspetto dalla fiscalità e della della competitività sulla fiscalità perché è chiaro che l'Europa è un continente
Se posso permettermi qualche semplificazione troppo passato non certo troppo poco passato e che quindi si pone in Europa il problema difficilissimo da un punto di vista tecnico e politico di raggiungere contemporaneamente due cose una minore pressione fiscale e però un maggiore coordinamento armonizzazione
I primi tentativi erano
Confrontati dallo scetticismo per non dire dalla preoccupazione del mondo industriale europeo che diceva benissimo la commissione cerca di mettere ordine nella selva fiscale europea ma volete vedere quale sarà il risultato
La costruzione di un bel cartello degli Stati contro l'impresa e contro i mercati è risultato ultimo sarà l'aumento della pressione fiscale in Europa
Il rischio c'era
Nel novanta sei novantasette quando abbiamo costruito un consenso che poi per fortuna è diventato unanime perché purtroppo vige la regola dell'unanimità in materia fiscale tra i ministri finanziari
C'era c'erano due linee in Europa una diceva nessun coordinamento ognuno vada per la sua strada
Un'altra linea diceva ci vuole la piena armonizzazione per esempio in materia di imposta sulle società non solo un coordinamento ma anche stabilire un'aliquota minima al di sotto del a quale nessuno possa andare
Nella commissione ci siamo battuti contro questa linea iper armonizza autrice che si avrebbe voluto dire in definitiva un maggiore carico fiscale sull'euro
E abbiamo proposto una linea intermedia che è stata recepita a livello comunitario e che l'asse portante di una parte della dichiarazione congiunta del cancelliere Schroeder e del primo ministro Tony Blair pubblicata qualche giorno fa e cioè coordinamento della fiscalità
Che deve voler dire che cosa
Non lotta ad ogni forma di concorrenza fiscale perché è un po'di concorrenza fiscale come ci è stato ricordato è salutare mette pressione sugli Stati perché riducano la spesa pubblica e riducano le imposte
Ma lotta questo sì a certe forme sleali e dannose di concorrenza fiscale come anche è stato richiamato
In particolare quando e questo in Europa e diventato molto diffuso quando un Paese
In quella che sembra la creazione di occupazione ma è solo dislocazione di occupazione offre condizioni fiscali più attraenti alle imprese di altri paesi rispetto a quelle che offre alle proprie imprese domestiche con questo gioco di tentativo di essere ciascuno paradiso fiscale per i cittadini o per le imprese degli altri
Con la creazione tra l'altro di grandi tensioni politica
Ecco
Sono state prese delle decisioni unanimi faticose che sono adesso in corso di attuazione non voglio annoiarvi con lo stato dell'arte su dove siamo qualche piccolo passo avanti è stato realizzato
Ai capi di Stato e di governo a Colonia lo scorso fine settimana rimane ancora parecchio percorso
Ma facciamo un piccolo salto in avanti per vedere quale sarà la situazione dell'Italia quando
Spero non troppo tardi questo profilo fiscale dell'Europa si Saras è stato
Bene ogni paese avrà ancora la
Piena libertà in materia di imposte sul reddito delle persone fisiche per esempio il tasso di progressività eccetera perché questo non disturba molto il funzionamento del mercato unico
Ci sarà invece speriamo una armonizzazione molto maggiore di oggi per quanto riguarda l'Iva le imposte di fabbricazione eccetera perché queste cose sì turbano molto il funzionamento del mercato unico
E su una zona intermedia che è quella di imposte dirette
Ma su fattori su basi imponibili molto mobili come l'impresa come i capitali che cosa ci sarà ci sarà semplicemente l'eliminazione della concorrenza fiscale sleale
Il che significa che per le imprese ogni Stato sarà libero di applicare un'aliquota sui profitti anche molto molto bassa
Purché non discrimini a vantaggio di certe situazioni a vantaggio delle imprese provenienti dagli altri Paesi del Paese
Per quanto riguarda i capitali in particolare il risparmio delle famiglie noi abbiamo proposto non una nuova tassa ma un meccanismo per evitare che la sacrosanta
E in Italia sappiamo quanto è stata tardiva ma poi benefica
Libertà di movimento dei capitali diventi di fatto una libertà di evadere le imposte
Non è questa una libertà costitutiva del mercato unico la libertà di movimento di capitali sì
Quindi quello che ci sarà in questo quadro di breve e medio termine che non è per domani mattina purtroppo che sto disegnando ci sarà che ogni Paese continuerà ad essere libero di passare i redditi di capitali delle proprie persone fisiche come crede dovrà però applicare un minimo di tassazione
Anche ai redditi percepiti dai non residenti mentre oggi undici Paesi su quindici
Tasse anno zero
I redditi di capitali di cittadini di altri Paesi collocati nel Paese in questione
Dove voglio arrivare voglio arrivare semplicemente a dire che questa azione faticosa che speriamo sia coronata da successo per dare un ordine fiscale all'Europa
Avrà due conseguenze uno che per i governi europei sarà più facile di prima ridurre la pressione fiscale
E secondo che sarà anche più necessario di prima farlo sarà più facile perché perché è chiaro che se si eliminano i paradisi per alcuni si riduce anche la l'entità dell'inferno per altri e così come in una riforma fiscale nazionale se si riesce a ridurre il numero di esenzioni direi di deduzioni eccetera si può ribassare l'aliquota complessiva la stessa cosa a livello europeo
E dicevo sarà anche più necessario di prima ridurre le imposte perché perché come avete visto quello che l'Europa si propone non è di eliminare la concorrenza fiscale ma di renderla sana e corretta e quindi la di tali accertamenti Italia che partecipa molto solidamente io voglio ringraziare il governo italiano per l'appoggio che sta andando a questa azione comunitaria
L'Italia non potrebbe certo illudersi né si illude che se questa azione avrà successo Possa Italia non porsi più il problema di ridurre la pressione fiscale dovrà porselo ugualmente perché la concorrenza fiscale sana ci sarà
E a me sembra chiaro che per quanto tutti cittadini prese in Italia possiamo auspicare una veloce riduzione della pressione fiscale
A me sembra chiaro che purtroppo in Italia la riduzione della pressione fiscale potrà essere solo più lenta che negli altri paesi
Cosa di cui tutti ci rammarichiamo ma di cui tutti siamo stati responsabili con un sistema quasi unanime di consenso per decenni passati che ha portato all'alto debito pubblico alto debito pubblico italiano credo che sia molto difficile trovare anime o interessi costituiti esenti dalla partecipazione a questo gioco che ci ha portato a livello attuale
Di debito pubblico che rende più lenta necessariamente la difesa della pressione fiscale in Italia ma e allora chiudo sugli altri fattori della competitività un Paese che per
Le colpe di un proprio passato quando non sembravano colpe perché non c'era l'Europa a dirci che lo erano
Tra parentesi negli ultimi anni abbiamo discusso magari troppo accanitamente accanitamente sulla differenza che c'è tra un due virgola otto per cento di deficit è un tre virgola uno oggi tra un due un due virgola quattro ma prima che ci fosse Maastricht avevamo il dodici il tredici quindici per cento e non lo sapevamo neanche non era oggetto di dibattito pubblico ecco che cosa può voler dire l'Europa
Allora un Paese che solo più lentamente di altri può ricorrere a quest'arma di competitività che è la riduzione della pressione fiscale a me sembra se non sono troppo ingenuo
Che debba ricorrere ancora più velocemente di altri paesi all'uso delle altre armi che hanno né meno le mani legate dai comportamenti del passato e sono le armi che mi limito a citare perché formano oggetto
I dibattiti continui sono state ben richiamate nelle relazioni qui e sono soprattutto
Citerei per prima quella che da ultimo ha formato oggetto di attenzione ma che mi sembra fondamentale e alla quale si sta dedicando con mi pare tanto efficace il ministro Fassino cioè l'accompagnamento come sistema Paese dell'attività competitiva dell'impresa poi ci sono le altre armi più tradizionali che sono la flessibilità e le infrastrutture
Mi mi pare che un Paese che più lentamente degli altri potrà ridurre le imposte forse più velocemente degli altri potrebbe aumentare la sua la flessibilità non certo solo nel campo del lavoro che pure è così importante nel quale parecchio mi pare sia stato fatto
Non ancora tutto quello che occorreva
Ma anche negli altri campi in cui si parla meno le le professioni la riduzione degli aiuti di Stato
Che spesso è vero presidente Fossa vanno a grandi imprese pubbliche ma sono ancora a livello molto alto gli aiuti di Stato
La flessibilità nel mercato del del credito cosa iniziata da poco da poco
Tempo e e mi sembra che per coniugare la flessibilità una discesa necessariamente non così veloce come piacerebbe della pressione fiscale
Con la costituzione di adeguate infrastrutture veniva ricordata all'inizio del pomeriggio la questione della viabilità
La riduzione della della spesa corrente pubblica sia tema centrale se ne è parlato tante volte non non torno sul tema della riforma del welfare e delle tensioni perché mi sembra che ormai fortunatamente formi oggetto del del come più che del sei e del quando
Concludo
Dicendo che queste cose riguardano l'Italia ma riguardano veramente tutta l'Europa in misura diversa e mi è molto piaciuto il richiamo finale del presidente Fossa
Sintetizzato nella parola votate revochiamo
C'è un nesso molto stretto tra la partecipazione soprattutto la partecipazione dell'Italia
Alla costruzione europea e la possibilità che la Costituzione europea generi più occupazione sembra un miscuglio tra una cosa astratta è una cosa molto concreta invece la catena logica Breve e secondo me ineccepibili
Per fare più occupazione in Europa occorre un'Europa più competitiva
Questo richiede azioni a livello di singoli stati membri ma anche più coordinamento quello che faticosamente di vertice il vertice i capi di governo dichiarano e che poi si fa fatica a vedere realizzato ma più coordinamento vuol dire AN
Che in qualche campo i singoli stati membri devono essere disposti accedere qualche piccola frazione in più di sovranità e di potere al tavolo centrale
E questo quasi in ogni Paese europeo oggi pone un grosso problema politico interno perché l'opinione pubblica non vuole Belvedere maggiore ruolo alle decisioni comunitarie
L'Italia è l'unico
Forse tra tutti gli stati membri certamente l'unico tra i cinque Stati membri maggiori dell'Unione Europea la cui opinione pubblica
Malgrado tutto vede con favore la cessione di maggiori dosi di sovranità a livello comunitario e quindi l'Italia
Può avere un ruolo venti ben più che proporzionale finora l'ha avuto purtroppo fino al recente passato ben meno che proporzionale
Adesso può averlo ben più che proporzionale alla costruzione non solo di un'Europa ideale
Ma alla costruzione di quell'Europa che serve con maggiore possibilità di coordinare le azioni per a vere più crescita e più occupazione
Siccome
Siamo in ambiente industriale io sento il dovere di chiudere non solo ringraziandolo ancora presidente per l'invito ma sento il dovere di ricordare lo faccio ogni volta che mi capita di incontrare imprenditori italiani ma lo sento dentro
Quanto importante sia stato il ruolo degli imprenditori e per la verità anche dei sindacati italiani in quella fase cruciale nel mille novecentonovantasei in cui nella classe politica non era sentito ancora come unanime l'imperativo categorico di fare ogni sforzo per entrare nell'euro mi pare che il mondo industriale dopo qualche dibattito interno estivo si sia decisamente con tutto il suo peso schierato
In questa direzione perché mi pare che gli imprenditori in quel momento cruciale a hanno capito
Con la ragione con l'istinto che l'ingresso nell'euro non avrebbe di per sé garantito nulla e lo stiamo vedendo oggi
Ma hanno capito che il non ingresso avrebbe garantito il baratro e credo che oggi possiamo facilmente immaginare grazie
Grazie professore non ringrazio anche di essere intervenuto sul discorso dalla contraffazione perché effettivamente è molto importante sapere anche cosa si pensa a a Bruxelles quindi penso che imprenditore saranno soddisfatti d'aver sentito prima il nostro ministro fuori anche lei parlare
Di quello che succede in Europa
La ringrazio particolarmente donare la parola al ministro per
Ama molto però perché si attardi assai adatto
Ma io ma venerdì scusate ma io trentacinque ore le faccio come sa chi mi conosce in due giorni rende
Non sono
Allora
Ma io sono d'accordo molte delle considerazioni fatte parto dalla considerazione che ha fatto il professor Monti
Perché mi sembra un indica come dire una un approccio metodologico che io condivido trovo è molto giusto
Noi se vogliamo come dire accrescerà la competitività del sistema dobbiamo intervenire sui fattori che sono stati indicati sono stati indicati cinque fattori flessibilità infrastrutture pubblica amministrazione fisco c'è una bella inchiesta di una società demoscopica inglese che ha chiesto a cinquecento società multinazionali che fanno investimenti all'estero che non hanno scelto l'Italia perché non avessero scelto l'Italia e la graduatoria delle ragioni sono perché il primo presumono divenire un Paese abbassa formazione
Secondo presumono di venire in un Paese a tasso di modernità dell'infrastruttura basso mi pare di poter dire che non è solo una presunzione
Presumo divenire un paese a mercato del lavoro più rigido a onere fiscale più alto e mercato del lavoro più caro che sono esatta per questioni che sono state indicate che mi pare da Mesima ritrovate diciamo se vogliamo fare sistema doveva tuttavia il problema è che l'indicazione di queste cinque questioni che io condivido
Richiede che si deciderà che cosa si deve partire una gerarchia di priorità io trovo che l'approccio che ha proposto il professor Monti sia l'approccio realistico e radicale al tempo stesso in che crea listino nel senso che io credo che bisogna partire dal dato che la diminuzione di pressione fiscale oltre una certa misura è di difficile praticabilità
Non perché non si voglia ridurre le tasse ma perché quando si dice compariamo quanto pagano intarsi francesi tedeschi e gli italiani c'è un elemento di comparazione che in genere viene omesso e del debito pubblico che abbiamo alle spalle noi abbiamo un debito pubblico che accumulato negli anni per responsabilità di tanti io posso anche condivide come dice il professor Monti di quasi tutti
è diciamo sulle nostre spalle ed è un elemento un vincolo particolarmente rigido la stessa proposta che ha fatto presente Fossa che io trovo suggestiva e credo che debba essere assunta un'ipotesi di lavoro cioè riduciamo di un punto all'anno in dieci anni è una proposta ispirata a una logica graduale che si fa carico del fatto che c'è un debito pubblico che una riduzione fiscale oltre una certa misura e in ogni caso improponibile
Allora se è così se noi sappiamo che sulla variabile fisco abbiamo margini limitati detto che nel marzo invitati si possono fare delle cose e primo luogo le cose da fare devono essere in direzione dell'alleggerimento della tassazione su imprese e lavoro
Credo che dobbiamo avere allora la forza di dire che bisogna essere molto più coraggiose su altri fronti
Cioè quello che non è post cioè quindi stabilire una gerarchia di dov'è che siamo più radicali e dove siamo obiettivamente costrette a essere più prudenti
Io credo che obiettivamente mi pare difficile pensare che si possa appunto avere un alleggerimento fiscale oltre una certa misura
Invece credo dovremmo essere molto più diciamo determinati nel perseguire elementi di innovazione su altri fronti e segnatamente io penso tre questioni prima
Sulla flessibilità
Io ho sempre rifiutato un approccio culturale che tende a stabilire una equivalenza tra flessibilità e precarietà che mi sembra sabbia è sembrato un errore culturale prima ancora che concreto nel senso che la fissità può anche tradursi in precarietà e questo naturalmente bisogna evitarlo ma non è né automaticamente la flessibilità precarietà
Da questo punto di vista io penso che gli elementi di flessibilità che in questi anni si sono introdotti nel mercato del lavoro italiano
Che sono ancora timidi ma che si sono introdotti Fazio ha giustamente richiamato all'assemblea della Banca d'Italia lo ricorda al presidente Fossa
Che i centosettanta mila lavori posti di lavoro in più sono in gran parte figli della misura di prime misure di flessibilizzazione del mercato del lavoro sola dimostrazione del fatto che si può Finsibi rizzare senza precarizzato
Io ritengo che pre esempio
L'esperienza della loro Interim RV affittò insomma interinale che avevano come volete sia un'esperienza che può essere abbondantemente dilatata perché questa forma è ancora fiscalmente troppo onerosa
Lì è un terreno su cui intervenire ad alleggerire fiscalmente perché è un alleggerimento fiscale del ricorso interinale ha una conseguenza positiva
Sul terreno dell'occupazione
Secondo è oggi utilizzato per uno spettro di profili professionali stretto che invece io credo debba essere allargato all'insieme dei profili professionali perché ritengo che diciamo sia quasi una contraddizione nei termini aver costretto all'interinale età
Su profili professionali alti quando semmai le diciamo un profilo professionale alto è detentore di una professionalità che è un'impresa forse interesse attenere permanentemente e no
Come dire arrendere costantemente al mercato quindi semmai esattamente il contrario quello che andava fatto quindi io penso che sulla flessibilità ci sono molti margini su cui possiamo lavorare e questo è un terreno su cui bisogna essere più diciamo determinati di quanto non lo siamo stati io credo che in questo la sollecitazione che è venuta dal la presidente Fossa che ha fatto questa associazione più volte oggi l'ha fatta in Assolombarda l'ha fatta in Confindustria qualche settimana fa sia giusta e vada assunta secondo tema il tema delle infrastrutture
Noi ci siamo appunto qui in una parte del Paese che paga ogni giorno una condizione infrastrutturale assolutamente inadeguata rispetto alle esigenze dell'apparato produttivo dove pensiamo che sull'asse ferroviario che va da Torino a Trieste attorno al quale distribuito il settanta per cento dell'apparato produttivo del Paese
Noi siamo su una linea che ci mette sei ore quindici minuti a fare cinquecento chilometri perché questa è la distanza che quel fra Torino e Trieste cioè una giornata intera laddove tra Parigi e Lione per fare la stessa distanza Serge mette due come in tutto l'Europa
Che all'alta velocità abbiamo la dimensione dell'assoluta
Drammatica inadeguatezza della infrastruttura questo io penso che sia il secondo nodo su cui bisogna essere molto più determinati su questo devo dire
Il governo in realtà sta lavorando e anche con grande determinazione mille novecentonovantotto sono state dal CIPE
Stanziate quasi dodici mila miliardi di opere quasi tutte via di comunicazione così imperiali e ferroviari primi quattro mesi del mille novecentonovantanove il CIPE ha deliberato cinque mila e settecento miliardi di opere infrastrutturali sedici mesi siamo a una qua a una quantità di di di di di di investimenti notevoli impunemente la cui efficacia attualmente non si misura in qualche mese perché le infrastrutture non si fanno in un minuto però io penso che si tratta di andare ancora più una e andare molto più avanti perché oggi l'armatura del Paese un'armatura drammaticamente obsolete e questo è un elemento di sistema che sta pesando drammaticamente sulla competitività dell'impresa insomma
Se io penso appunto l'accusa basterebbe pensare al fatto che in realtà tutta l'intero partito dell'arte era architettura dei fondamentali servizi pubblici non ha più visto grandi interventi infrastrutturali negli ultimi vent'anni tutte le stazioni ferroviarie in cui crediamo prendere un treno sono prima del mille novecentosessanta
No solo a Malpensa quella nuova pur
Porti aeroporti e cioè cioè voglio dire se noi andiamo a vedere la infrastrutturazione forse gli aeroporti sono quelli negli ultimi anni in virtù di un grande boom di traffico aereo sono stati quasi tutti modernizzati ma è l'unica infrastruttura che in qualche modo ha visto negli anni qui c'è un salto in termini proprio forte che deve essere fatto che il governo intende fare che credo vada sostenuto e sollecitato io tra l'altro credo che alla vigilia di del del due mila non ci sia problema ambientale che non sia solubile e razionalmente governabile che diciamo non sia questa la questione che si è francamente siamo arrivati fin qui per scoprire che non siamo capaci e costruire una ferrovia ad alta velocità allora vuol dire abbiamo sprecato ma di secoli dalla storia
Quindi io non penso che sia l'impatto ambientale un vincolo vero credo che nel l'umanità ormai accumulato il sapere massimo per fare diciamo tutte le operazioni di tutela e al tempo stesso di modernizzazione che sono necessarie e ci vuole su questo un impulso molto più forte
Terza questione questa dalla pubblica amministrazione
Io penso che la la la la risposta non può che essere quella che tutti diciamo di sostenere e cioè una fortissima trasferimento di competenze di funzioni diciamo dallo Stato centrale il sistema dei poteri decentrati perché qualsiasi manuale di sociologia dice
Che un problema si governa meglio se chi lo governa e più vicino al luogo dove il problema emerge quindi no e quindi il federalismo non è un'ideologia è un approccio pragmatico cultura
Con una io sono su questo convintissimo da uomo del nord sono federalista non da oggi sono sempre stato convinto che sessanta un paese di sessanta milioni di persone non si governa in modo accentrato qualsiasi tipo di governo lo governi non è un problema di qualità e di colore della maggioranza oltre una certa misura o tu
Rompi una armatura centraliste con l'Italia non riesce a governarla con una attenzione però e chiudo su questi
Il federalismo
Non è soltanto una il trasferimento di competenze non c'è non è
In situazioni con maggioranze di tutti i colori e quindi figlio è un ragionamento di generale che non si riferisce a questa o quella Regione si sta riproponendo un rapporto centralistico tra regioni e il sistema delle Autonomie locali
Che come dire rischia di togliere molta credibilità un impianto federalista
Quando una regione ci mette due anni a restituire a un comune il piano regolatore di di Marco noi abbiamo trasferito centralismo da Roma a lei non abbiamo generalizzato il Paese non abbiamo costruito con il decentramento una pubblica amministrazione
Che risponde in tempo reale le domande della Società dell'impresa
Allora è anche un habitus mentale federali zar è una cultura è un modo diverso di concepire procedure e tempi
Risposte governo della cosa pubblica e questo io credo dobbiamo averlo presente perché nel momento in cui forse proprio la federalizzazione del paese è la riforma istituzionale da cui Ripa può ripartire
Il cammino delle riforme strutturali perché la riforma su cui in partenza c'è il consenso più largo mentre su altri punti sappiamo il consenso è più complicato da raggiungere
Occorre che tutti Noventa in cui facciamo ripartire questa macchina abbiamo presente che c'è un Prati salto culturale per fare in modo che il federalismo poi corrisponda effettivamente alla alla alla e qui l'Europa soccorre io ho l'impressione che noi citiamo spesso il principio di sussidiarietà
Ma non fa parte della nostra cultura il principio di sussidiarietà allora io penso che se vogliamo effettivamente un federalismo capace di corrispondere alla domanda di della società che una domanda poi di di uno stato di pubblici poteri che devono rispondere in tempo reale a mille esigenze
Costruire un impianto federale sul principio di sussidiarietà effettivamente e questa è la chiave di volta ma questo ripeto è appunto un approccio culturale oltre che un diverso quadro normativo diverso assetto detta grazie
Dal ministro io ringrazio moltissimo il ministro professor Monti nostro presidentissimo
Abbiamo preparato un corte dei l'uscita vi aspettiamo grazie a tutti