"Mafia e società civile. Educazione alla legalità" org. da Libera, nell'ambito della Festa del Centrosinistra Parco Ruffini

Con il mio
Sì sì cominciamo subito per allora
Buona sera e grazie a tutti per essere intervenuti sfilando questo tempo invernale noi iniziamo anche se manca mancano due relatori Luigi Bobba delle ACLI
Che arriverà fra qualche minuto annunciato che sta per arrivare e mancherà anche don Ciotti che all'estero per un impegno e quindi non ha potuto essere qui presente si scusa vorrebbe essere qui noi
Gli diciamo sostanzialmente che ci sarà una prossima occasione per poter parlare insieme di questi temi che all'unisono molto cari
Questa serata la serata di chiusura di questa festa una che è una festa di coalizione e si chiude parlando di un di un tema delicato quanto quanto importante un tema forse un po'anche sottovalutato negli ultimi negli ultimi tempi il titolo del dibattito è infatti mafia e società civile educazione alla legalità
Forse sembrano argomenti un po'lontani
Nuovo almeno lontani dall'attenzione dei mass media che in questi giorni sono molto più concentrati sul tema della sicurezza urbana tema dell'immigrazione il tema della a della della pena diciamo la certezza della pena ma a me pare che
Sul tema mafia occorra in questo momento fare un punto cioè di uscire un po'a superare quella che la episodicità dell'informazione e cercare un po'di di di tessere le fila di questo di questo problema
Io penso che se la mafia oggi non fa tanto notizia
E in effetti i giornali come dire sono sempre più restia dare le prime pagine o le pagine di apertura a notizie che riguardano la mafia io credo che questo non voglia dire che il problema non c'è
O che la mafia abbia smesso abbia smesso di esistere ossia meno pericolosa di un tempo o attenti di meno alla libertà di tutti
Io penso che il il dibattito di questa sera offrirà notevoli spunti visti relatori che sono qui con noi
Il dibattito di stasera organizzato da Libera e credo molti di voi conosceranno questa associazione di associazioni
Libera è un'associazione che è stata fondata
Quattro quattro anni fa più o meno quattro anni fa
E riunisce circa settecento associazioni che di tutta Italia che hanno come scopo principale quello di tenere viva e l'iniziativa e il dibattito e l'informazione e il confronto tra le varie componenti del sia a livello istituzionale che vi società civile che si sono impegnate nella lotta quotidiana alle mafie e libera quindi ha organizzato questo convegno importante che una festa come questo una festa politica abbia scelto di chiudere il proprio proprio percorso di dibattiti con un dibattito sulla mafia
Io vorrei inquadrare brevemente
Il dibattito di questa sera che a a mio parere dovrebbe un po'vertere su tre aspetti che sono richiamati chiaramente nel nel titolo nella nel nel nel nel titolo del dibattito o questi tre aspetti possono essere semplificati in questa maniera il contrasto alle mafie primo punto l'impegno della società civile
E il ruolo strategico in questo doppio questo doppio impegno dell'educazione alla legalità
Questi tre aspetti paradossalmente sono una conquista recente
Direi che diciamo si sono evoluti nella forma in cui riconosciamo adesso dopo le grandi stragi
Di di Capaci e di via D'Amelio vi ricorderete tutti la la strage in cui morì giudice Falcone la moglie e le scorte il giudice Borsellino alle scorte
Però già in un primo periodo cioè nella prima stagione di stragi cioè quella che va da dei primi anni Ottanta fino a tutta la metà degli anno ottanta e vi ricorderete i nomi di tante persone che sono cadute Chinnici la Torre Terranova Mattarella Dalla Chiesa c'era stato già un primo segnale di movimento della società italiana
E
Però solo da poco si è raggiunta una piena consapevolezza del pericolo rappresentato dalle mafie in Italia anche perché la storia della mafia sapete ha un andamento ciclico ed è fatto di emersioni e di immersioni
E io credo che tutti ormai abbiamo capito che il anche nel momento della in in misura in Miss immersione della mafia come quello attuale noi non dobbiamo abbassare la guardia dobbiamo anzi
Essere più presenti
Partecipare di più
Perché e proprio in questi momenti che la mafia si espande che certa contatti politici ed economici che aumentar controllo del territorio e acquisisce nuovi territori
Di espansione
Sciascia a Leonardo Sciascia diceva che che la la la la mafia avanza con l'avanzare della linea della Palma no
Daniela Palma la palma come sapete avanza dai climi haredi diciamo desertici sempre più verso il nord più o meno a un andamento decennale questo movimento della della Palma e così oggi fosse vivo Sciascia io credo che
Si renderebbe conto che la mafia benna superato questo a questa velocità della palma adesso la mafia presente in tutto il territorio nazionale ed è è attiva anche a livello transnazionale
Per questo
E importante secondo me discutere oggi di mafia nonostante molti come dire non tendano a ridurre il problema un problema regionalisti con problema siciliano calabrese campano pugliese di controllo di mero controllo del territorio in realtà il problema si risolve anche a Torino si risolve a Milano ma si risolve anche aggiudicò allo a Lugano a New York
Nel dibattito di questi giorni come voi avrete visto
E si parla molto di sicurezza nelle città di sicurezza urbana
Di problema della agibilità delle città mi pare che tutto il dibattito sia stato giocato finora in termini di nera rassicurazione dei cittadini
Il vigile di quartiere il poliziotto di quartiere un inasprimento delle pene
Ma
E tutto questo giocato un po'non volutamente però poi in effetti è così in contrapposizione cioè c'è una politica una macro politica giudiziaria che diciamo anche di controllo che riguarda le mafie la grande criminalità
E c'è un'altra politica che riguarda la microcriminalità al controllo del territorio a livello cittadino urbano ma a me pare in realtà che
Questo dibattito abbia perso una piega un po'come dire un po'strana perché in realtà i due fenomeni sì si legano a vicenda sono sono legati strettamente l'uno all'altro non certo senso l'uno è funzionale all'altro
Basti pensare soltanto al traffico di droga faccio un esempio molto banale ecco Kitty chi chi tira le fila del traffico della droga oggi in Italia anche e nel mondo sono le Marche le grandi organizzazioni che a cascata poi raggiungono il livello dello spaccio e quindi il livello di chiamiamola così insicurezza urbana
E e anche il tema della prostituzione per esempio il tema dei del contrabbando o della tratta delle persone ecco chi chi tiene le fila di questi di questi grandi traffici internazionali che poi si si si ripercuotono nella vita dei cittadini chiaramente sono le le grandi organizzazioni criminali
Per cui il contrasto al ai due fenomeni deve avvenire
In maniera come dire concomitante
Io vorrei che comunque questa sera discutessimo anche di questo oltre che di mafia perché secondo me c'è un un punto e noi nella nostra rivista Marco mafie cerchiamo di stimolare il dibattito proprio su questi temi legando fenomeni che apparentemente sono lontani ma in realtà sono lo specchio di una spessa tipologia di di tipo di disagio di problema sociale
Ecco
E anche nelle politiche e queste il dibattito su questi temi si ripercuote chiaramente sulle politiche da attuare noi qui abbiamo il ministro Diliberto che quindi ve li presento anche ministro di Grazia e Giustizia
Oliviero Diliberto e il direttore della della Direzione affari penitenziari del Ministero di Grazia e Giustizia dottor Giancarlo Caselli che è stato fino a qualche mese fa
Procuratore capo della al tribunale di Palermo quindi ha una doppia veste importante per cogliere tutti i punti salienti di questo tema
Ecco in questo periodo si parla molto di tolleranza zero di ricetta Giuliani e di modello New York che si vorrebbe esportare Italia
Beh io mi limito a ricordare soltanto un punto che la tolleranza zero
Probabilmente funzionato probabilmente perché poi noi come giornale siamo andati a fare un'inchiesta a New York in cui si vede che poi tutto quello che viene decantato in Italia
Non è non risponde proprio totalmente alla realtà perché ci sono dei costi molto alti di questa politica costi economici ma anche costi umani perché come dire ci sono delle infra infrazioni molto forti da parte delle soprattutto delle polizie locali nei confronti delle minoranze che nessuno visti come come di come l'obiettivo da da da da da perseguire da controllare ecco una tolleranza zero
Come dire
Può funzionare e forse se e il fenomeno criminale e una mera sommatoria di infrazione alla legge ma quando diventa come dire un fenomeno di criminalità diffusa un fenomeno di illegalità diffusa allora probabilmente la repressione può dare soltanto una res una rassicurazione apparente ma non va a incidere nella al cuore nel cuore del problema
E allora importante il tema dell'educazione alla legalità questo concetto per molti sarà nuovo e quindi magari stasera dal dibattito io spero che venga fuori anche i vari muove no fuori vari modi in cui si può fare educazione alla legalità perché non educazione a legalità non è scuola di legalità ma praticata della legalità
E
E quindi la l'educazione alla legalità come elemento di prevenzione che
Come dire impedisce che il crimine o le infrazioni o l'insicurezza di laghi ecco questo secondo me è uno dei punti su cui io chiederei a Cooney
Alcuni stimoli in più i vorrei che i nostri ospiti ecco anche Bobo che poi qui un po'rappresentante della società civile cioè di quelle associazioni in quando presidente delle ACLI
Ci potrà dare aspetteremo che che arrivi poi li faremo qualche domanda
E io
Visto che Bobba non c'è partirei dando la parola al dottor Caselli e di chiederei delle cose molto banali cioè e un suo giudizio un po'adesso che non è più procuratore di Palermo sulla sull'attuale stato della lotta alla mafia
è un po'quello che Louise si propone in quanto nuovo direttore del DAP come programma di lavoro per sviluppare il tema della certezza della pena delle politiche carcerarie il tema della reinserimento del condannato per esempio che è un tema che si rifà chiaramente alla Costituzione la Costituzione dice che il la condanna non deve essere vessatorio o punitiva ma deve tendere al reinserimento sociale al ritorno della Società del condannato io gli chiedo anche questo un mafioso un capomafia ecco
Che ha fatto una scelta anche ideologica non soltanto criminale di stare da una certa parte quanto e come dire re inseribile e questo si lega chiaramente anche al tema del dell'ergastolo sicché si chiama qui direttamente al tema del quarantuno bis e tutto quello che vuoi leggete normalmente sui giornali io intanto lascio la parola al dottor Caselli
La prima domanda qual è lo stato degli atti relativamente alla mafia
Con specifico riferimento a Cosa Nostra quella delle tante mafie operanti nel nostro Paese che ho conosciuto professionalmente un po'più da vicino
è una domanda
Alla quale si dovrebbe rispondere
Se si volesse dare una risposta
Esauriente prima di tutto facendo la storia della mafia
Cosa voglio dire che non c'è
Pezzetto sedimento
Fase specifica
Di storia della mafia di conseguenti problemi di risposta questo fenomeno criminale
Che possono essere trattati isolatamente in sé e per sé
Tutto dovrebbe sempre essere inserito nella storia complessiva la storia
Vecchia qualcosa come almeno un centinaio d'anni di cosa nostra
Ovviamente non non c'è tempo siete già così gentilmente eroici dall'essere presenti questa sera per ascoltare alcune cose figuriamoci se rivoglio
Imporre la storia e la mafia costringe doveva fare nostre ad una pressoché sicura bronchite mi limiterò ovviamente a pochissime considerazioni con riferimento all'ultimo periodo ma qualcosa prima dell'oggi è necessario dire
Per l'evento per esempio risalendo mica tanto tempo fa
Venti venticinque massimo trent'anni fa
Quando
La mafia non c'era
Che non c'era lo dicevano ufficialmente e pubblicamente autorevolissima avente fior di cardinali procuratori generali politici di tutte le parti di notabili
Di questa o quell'altra estrazione
E se la mafia non c'era
Come si faceva a trovarla
Impossibile trovare una cosa che non esiste e quei pochi che erano convinti che invece c'era era cercavano se ne trovavano qualche frammento
Ed erano magistrati inesorabilmente storia della mafia il loro lavoro lo prendevano
Per concludersi con loro
Una soluzione pre sufficienza riprovo
Alla mafia c'era la mafia cresceva alla fine si espande tra la mafia si radica
E continua però ad essere negata l'esistenza
Le cose cambiano quando all'orizzonte compare Calò
Consigliere chimici prima che la mafia lo uccide con un'autobomba
Il suo posto viene preso dal consigliere Caponnetto che ne sviluppa il lavoro e crea il pool dei giudici strutture tribunale di Palermo facente capo principalmente a Falcone e Borsellino
I quali traducono in attività operativa quotidiana uno degli insegnamenti di Falcone che oggi campeggia
Nella mente
Iscritti su cui si preparano un po'tutti i magistrati in Italia e oltre il nostro Paese
La mafia una vicenda umana come tutte le altre ha un inizio lo sviluppo può benissimo avere una fine pasta volerla questa fine organizzarsi per cercarla
Falcone Borsellino gli altri si sono organizzati hanno creato un tour
Allora concentrato
Competenze e saperi risorse
Si sono distribuiti compiti hanno stabilito dei rapporti con le forze di polizia
In modo da farle funzionare al meglio in cooperazione su questo versante specifico che vuole che le conoscenze specialistiche per farla breve hanno dimostrato che la mafia si può sconfiggere
Hanno creato creato nel rispetto delle regole il maxiprocesso maxi non perché fossero affetti da manie di gigantismo i bacetti piacesse fare le cose in grande maxi perché si era decine e decine d'anni che nessuno trovava una mafia inesistente se l'improvviso qualcuno la cerca e la trova sono decine e decine d'anni di impunità che di colpo
Formano oggetto di un processo che non può che essere maxi saranno centinaia di delitti centinaia di imputati decine di anni
Le attività criminali della mafia tutte concentrate l'unico processo maxi per necessità
Nel rispetto delle regole questo processo ricostruisce fatti gravissimi divide la responsabilità arriva le condanne anche in terzo grado
Per la prima volta la prima volta proprio la prima in centodue anni di storia la mafia il nostro Paese dimostra che ci si può fare basta volerlo organizzarsi
Soltanto che a questo punto succede una cosa che molti dei presenti
Sicuramente ricordano ma che non deve mai essere dimenticata e che conseguentemente
Chiedo il permesso di poter ripetere ancora una volta anche a chi la sai bene se la ricorda
Falcone e Borsellino che nell'interesse di tutti quanti noi rischiando tutto quello che rischiavano già in quel momento avevano trovato il bandolo di una matassa fino a quel momento assolutamente aggrovigliata e che nessuno aveva mai avuto voglia di ritornare
Nell'interesse di tutti noi lavoravano tenevano questi successi contro la mafia problema non soltanto criminale ma sociale politico di democrazia problema economico
Il blocco dello sviluppo del Sud è legato anche ora opprimente presenza mafiosa momenti in cui Falcone Borsellino vincono nell'interesse di tutto noi noi
E invece di sostenerli specie di dargli una mano criterio che è andata avanti siete bravi
A carico di chi cavando se c'era qualcosa da criticare ma certamente però qualcosa abbiamo fatto
Ne abbiamo buttati giù
A forza di polemiche
Professionisti dell'antimafia
Uso spregiudicato dei pentiti
Politicizzazione dalla funzione giudiziaria pool trasformato in centro di potere
A me queste polemiche di allora mi ricordano qualcosa anche di oggi ha comunque a forza di polemiche una dopo l'altra Falcone e Borsellino è stato letteralmente impedito di continuare a lavora
Falcone ha dovuto andare a Roma
Poi c'è Lino
Riuscirà a tornare a Palermo soltanto nelle ultime settimane negli ultimi mesi della sua vita
Il pool viene destrutturato e per alcuni anni
Dalla fine del novanta per un paio d'anni dopo tre anni la mafia di nuovo
Praticamente
Agisce senza un contrasto valido ed efficace
C'è da vergognarsi io mi vergogno
Comunque ci darà attestarsi tra tra i tassi profondamente ma questa è la verità ci vogliono le stragi del novantadue perché si torni ad occuparsi seriamente efficacemente rimasti ci vuole sangue di Falcone e Borsellino perché il nostro Paese
Su questo versante si rispetti
Subito dopo le stragi paura terrore
Preoccupazione di non farcela che siano più forti loro di tutto di tutti due strati di stanza neanche due mesi con l'impatto politico
Ricordate lezioni del Capo dello Stato avvengono in quel clima
Con un impatto politico evidente fortissimo terribile preoccupante spaventano
Preoccupano terrorizzano anni chi riscontra
Ma dopo ci si ribella e ci si organizza
Le istituzioni sono unite
Questa sinistra centro non c'è distinzione tutti insieme contro questa minaccia che minaccia per tutti
Vengono elaborate delle leggi speciali
Neanche sulla realtà specificità di questo fenomeno la legge sui pentiti
Il quarantuno bis che poi non è mica tanto speciale del quarantuno bis significa soltanto che fino a quel momento i pentiti vittoriosi vivevano in carcere quando venivano arrestati come in un grande hotel a partire da quel momento l'autorità dello Stato si afferma l'interno del carcere anche nei loro confronti come nei confronti di tutti gli altri cittadini arrestati di speciale
A nel senso che prima erano speciali mafiosi per quanto riguarda il trattamento carcerario di favore che aveva due leggi comunque che hanno contenuti sia pure ciascuno a suo modo speciali
Che consentono a polizia magistratura di ritrovare entusiasmo ed efficienza i risultati
In questi sette anni a Palermo come a Catania come a Caltanissetta come a Reggio Calabria come a Napoli come un po'in tutte le sedi in qualche modo maggiormente impediva a Torino come a Milano maggiormente impegnate sul versante Rosati ma risultati arriva Palermo risultati che conosco un po'meno
Latitanti anche da venti venticinque anni arrestati
Per il numero e per livello criminale come mai in passato
Da Lina Bagarella Santapaola Pulvirenti a tutta la famiglia Graviano a tutta la famiglia Ganci
A tutta la famiglia Brusca ai Madonia per arrivare ad Aglieri a Bagarella per finire con Vito Vitale e faccio soltanto l'elenco dei boschi considerati poste i posti
Delitti gravissimi ricostruiti tutti gli autori materiali delle stragi di Capaci e via D'Azeglio arrestati nell'ambito di inchieste palermitane poi saranno processati a Caltanissetta e ben processati agli arresti tutti quanti attenuti in ambito d'indagini palermitane
Arsenale di morte per i propri arsenali tolti alla mafia patrimoni e dello che qui c'è ancora un'infinità di cose da fare ma qualcosa è stato fatto per dieci mila miliardi di lire sottratti sequestrati alla mafia
Prime indagini poi processi finiranno osò finiti come come è fisiologico qualche volta che finiscono ora si vince o si perde anche se sono cose segrete non ridurrà scommesse perché punto di vista dell'accusa non necessariamente può essere il punto di vista
Di chi deve giudicare questa è la democrazia queste sono le regole democratiche queste sono le regole del gioco tra virgolette seriamente parlando processuale la prime indagini perciò con l'intreccio
Di rapporti di affari tra mafia prezzi dalla politica persino economica prezzi tra finanza senza righe senza questo intreccio la mafia non sarebbe mai affidiamo la Panda richieste
E indagare soltanto contro i picciotti o contro i capi dei capi come Riina potrebbe indagare contro la mafia tutta bisogna indagare anche con riferimento a questo intreccio di alleanze perché altrimenti è come si sindaca soltanto sulla faccia della luna la nostra contrarietà a splendere
Ho a irradiare raggi molto cupi e terribili senza assolutamente preoccuparsi di niente e di nessuno
Risultati importanti
E io credo che non vederne qualcuno non riferite qualcuno li nega che non vederli sia o essere ciechi o essere bugiardo
Però questi risultati non significano che la mafia sia finita anzi chi lo pensa che non ci sono sette anni fa lo diciamo e ci hanno sempre detto che eravamo così dell'incontentabile che gridavamo che urlavano come dei lupi alla lunga tanto per farci sentire tanto per mania di presenzialismo
Dire che la ma oggi voci però constatazione che appartiene un po'a tutti purtroppo dire che la mafia è finito sarebbe dire una baggianata
Perché in queste settimane la mafia Cosa Nostra ha ricevuto dei colpi durissimi
Ma non è stata traccia conserte ad aspettare gli altri colpi
Come sempre essendo un'organizzazione criminale seria capace ed efficiente
Ha cercato di reagire come ha reagito riorganizzandosi
Riorganizzandosi selezionando
I nuovi adepti in maniera molto più rigorosa che nel passato o ricorrendo criteri vecchissimi co-leader legame familiare stretto che garantisse
Più di quanto non fosse avvenuto nel recente passato solidarietà omertà
Contro ipotesi di tradimento
Comparti mentendo si al massimo segreta andò ancor più un'organizzazione già morto segreta non deve mai più succedere che un pentito cosiddetto pentito possa sapere di tutto un po'
Domani che ci siano dei pentiti sapranno soltanto un pezzettino
Vista la nuova organizzazione
Recupero del contro il territorio soprattutto attraverso le estorsioni
Presenza massiccia sul territorio con questa piaga delle estorsioni del Pizzo della tangente mafiosa imposta ai commercianti agli imprenditori onesti riproposizione di sé come soggetto politico economico attraverso gli appalti e la mafia che dà lavoro
E una nuova politica rispetto ai pentiti
Fino a poco tempo fa la mafia Cosa Nostra siete pentiti aveva l'atteggiamento il padre vendicatore del padre
Che scagliava fulmini e saette adesso non più adesso tendono ad assumere l'atteggiamento dalla madre pietosa dalla madre comprensiva cosa vuol dire che se un pentito vuol cambiare idea benvenuto che se qualcuno viene arrestato scatta immediatamente una sorta di cintura di attenzione e se c'è disponibilità da parte del soggetto di protezione di assistenza economica nei confronti suoi in carcere nei confronti dei familiari fuori
E il risultato è
Nelle cose che per quanto riguarda Cosa Nostra palermitana Nuccio altrove sono almeno due anni che di pentiti non ce ne sono più
I pentiti piaccia o non piaccia ai magistrati non piace perché i pentiti sono Casini sono polemiche lavorare coi pentiti significa esporsi alle accuse oggi come oggi più inqualificabili vuol dire lavorare con e non è così pentiti sono indispensabili perché quando un'organizzazione segreta per entrarci dentro bisogna utilizzare chi questi segreti riconosce altrimenti si va a sbattere scarpe contro i segreti si torna indietro non si va avanti
Questo comunque l'atteggiamento che la mafia
Qual è stato in questi sette anni il nostro atteggiamento successi importanti
Ho detto
Ma abbiamo vissuto di rendita e continuiamo a vivere un po'di rendita
Nel senso che questi in questi sette anni ho di nuovo abbiamo elaborato poco
La legge sulle videoconferenze importante
E la legge
Che è dovuta principalmente a liberare la società civile
Alle centinaia di firme raccolte che mi ricordo ancora quando Ciotti in via D'Amelio a Palermo scarico letteralmente sulle braccia dalla Pivetti allora presidente della Camera
Dicendo che questa legge d'iniziativa popolare e si riuscirà poi anche in questo modo con la spinta popolare la farà diventare legge dello Stato videoconferenze legge per reimpiego sociale finiti utilità sociale i beni confiscati alla mafia
Per il resto che cosa polemiche furibonde
In particolare sui dura dei pentiti
Attenzione sia un tema difficile e controverso su cui hanno diritto di cittadinanza tutte le idee tutte le opinioni equestri
Allora non discutiamo profili tecnici affinamenti investigativo giudiziale
O sui pentiti facciamo guerre di religione
Conflitti tra tifoserie da stadio che molte volte hanno lo scopo o comunque finiscono per ottenere il risultato di svalutare questo strumento
Che piaccia o non piaccia e ripeto non piace a chi poteva usare non lo deve usare per dovere istituzionale per serietà professionale
Piaccia o non piaccia ancora un sistema insostituibile quando si tratta di affrontare organizzazioni segrete invece a forza di polemiche
Sarà un caso che le polemiche si scatenano soprattutto quando invece che di picciotti o anche magari ti posso ma gli uomini d'arme
I pentiti cominciano a parlare di qualcos'altro soprattutto mano Prodi qualcos'altro che scatenano le polemiche prima va tutto bene poi ma sta di fatto quale che sia l'occasione che di polemica in polemica i pentiti parlar bene dei pentiti dire che i pentiti sono uno strumento ancora utile oggi bestemmiare
è automaticamente esporrà nel petto apre le porte che arrivano da tutte le parti alte sei cretino ma non o non ha capito ancora niente dalla vita ma cerca di ragionare un poco dopo ai figli
Ecco
Continuiamo ancora
Ad andare avanti poliziotti magistrati poliziotti carabinieri
I finanzieri e i magistrati che succhiano le ruote delle forze dell'ordine non l'abbiamo mica tanti meriti usciamo a rimorchio di chi sulla strada quotidianamente fa fatica fa una fatica che fanno così rischi che corrono i nostri poliziotti le nostre forze dell'ordine
Si continua a lavorare si continua ad ottenere risultati ma per forza di inerzia
Bisognerebbe che non aspettassimo che questa forza inerziale si esaurisse per intervenire
Aggiustando il tiro
La legge sui pentiti ha funzionato in queste settimane ha rivelato anche dei buchi
Deve essere modificata adottata adattata all'esperienza di questi anni affinata potenziata corretta in alcune parti il quarantuno bis
Deve essere ripensato rimodulato
C'è un'iniziativa importante in questo senso l'aveva presa al ministro Flick Lacks ripresa sviluppata portata ad esecuzione il ministro Diliberto ed è quella di formare un pacchetto
Una sorta di corpus iuris una sorta di testo unico delle leggi antimafia le misure antimafia su tutti i versanti processuale penale processuale penale sostanziale amministrativo organizzativa eccetera per formare il proprio aggiornandolo alloggi un corpo di norme
Mirato plasmato sulla realtà specificità di questo problema in modo trovare una risposta adeguata alla concretezza realtà del problema stessi
La commissione potrebbe finire di qui a poco i suoi lavori ecco finalmente è un'importante occasione per
Aggiornata la nostra risposta gli strumenti di contrasto tenendo conto anche dell'esperienza di questi sette anni
Magistrati che operano su questo versante l'osservatore se ne troveranno molta fiducia che questa Commissione possa venir fuori un'indicazione che secondo me questa l'opinione personale
Imprescindibile perché si faccia qualcosa di davvero incisivo ed è quella
Ridurre tutto a slogan o parlare molto schematicamente del doppio binario processi di mafia
Piaccia o non piaccia e di nuovo non piace a chi li deve fare perché farlo significa sovraesposizione e per quanto riguarda i rischi e per quanto riguarda le polemiche ma piaccia o non piaccia solo diversi da tutti gli altri
Poi magari ne parleremo cercando di fare qualche esempio se sono diversi il modulo processuale non può essere lo stesso che l'assegno a vuoto dalla guida senza patente
Che non vuol dire attenzione che si devono essere meno garanzie
Perché il processo non può che essere sempre uguale a quando si tratta di Falun tagliare la prova
Ma quando si tratta di formare la prova
Se c'è un'organizzazione come la nostra che fa di tutto per impedire una formazione a regolare sterrata la prova qualcosa in piedi per contrastare questo tentativo della mafia di inquinare le prove mentre si formano ci dovrà prima escogitare altrimenti e una prendersi senza tenere conto che il processo di pace diverso da tutti gli altri
Ho finito ma che ha introdotto fatto anche una domanda sul sul mio nuovo ruolo quello penitenziario
Con specifico riferimento al quarantuno bis
A te il quarantuno bis è nato
Propongono chiesto invita Falcone-Borsellino mille volte così come avevano chiesto in vita mille volte la legge sui pentiti
E non era mai arrivata mentre erano vivi la legge sui pentiti né mai era arrivato il quarantuno bis
Quindi si tratta perché sui pentiti quarantuno distribuiti letteralmente non è retorica non è argomentazione
Sottolineata per per suggestionare chi ascolta
Non ho nessuna speranza oltretutto di poterlo Marisa sono leggi letteralmente intrisi del sangue di Falcone e Borsellino
Vanno modificate corrette a portarle amare significherebbe dimenticarsi anche come sono nati i risultati che hanno prodotto
E nel quarantuno bis nasce
Di fatto per volontari Falcone e Borsellino perché i mafiosi fino a quel momento in carcere ridevano ripeto come in un Grand Hotel
Non è questo il punto
Il punto principale è che i mafiosi in carcere continuavano ad essere mafiosi a comandare
Mancare anche fuori del carcere a comandare morti traffici di stupefacenti estorsioni e appalti truccati comandano e tutte le attività di mafia ad essere anche in carcere più forti dello Stato
Quarantuno mi serve soltanto per affermare in carcere nei confronti dei detenuti mafiosi come incubo nei confronti di qualunque altro tenuto
La presenza dello Stato la supremazia meglio le regole
Nel rispetto delle dignità e dei diritti ma la supremazia dello Stato
Per rompere cercare di rompere illegali del mafioso detenuto l'organizzazione di appartenenza
Recupero del mafioso
Io credo
Che lo sforzo di recuperare di reinserire
Debba essere fatto nei confronti di qualunque cittadino di questa Repubblica
Quale che sia il reato per cui è condannato quale che sia
L'associazione di appartenenza si tratti anche la mafia si tratti anche di Cosa Nostra
Ha realisticamente bisogna fermo
Questo principio preliminare basilare
Fare alcune altre considerazioni
Rosa costipazione dice che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato formula dichiara
Dice che
Non sempre e non per tutti questa reputazione possibile
Divertente devo dire che ci saranno delle
Oltre che
Si può e ci si riesce altre volte invece ci sono delle condizioni ostative
Quando si tratta di detenuti mafiosi una condizione statico è
La continuità con l'organizzazione criminale di appartenenza
Ma io so che continua ad essere mafioso raccomandare o a cercare di comandare
Le attività mafiose dall'interno del carcere non vuole per definizione farsi riduca
Allora il quarantuno bis che cerca di spezzare il legame con l'organizzazione di appartenenza è non è un paradosso secondo me un discorso logico lineare condizione preliminare per poter avviare un discorso serio
Il recupero anche nei confronti del mafioso rotto il legame con Cosa Nostra si può impostare seriamente non a parole non con ipocrisia non con infingimenti un discorso diritto
E allora ecco
Discorso di recupero deve essere tentato nei confronti di tutti ma cercando di realizzare per ciascuno le condizioni che più favoriscono per il mafioso il quarantuno bis
Realizza condizioni che rendono possibile un recupero altrimenti se non impossibile estremamente difficile
E in generale perché è una cosa
Sulla quale ministro Diliberto insiste tutte le volte che può e credo che lo farà anche stasera
E mi scuso se anticipo
Questo che deve essere secondo me
Un punto forte fortissimo
Di riflessione comune
E di crescita comune alla nostra cultura sui problemi della giustizia della sicurezza del penitenziario
Il c.t. Menarini
Cercare di recuperare fare ogni sforzo per recuperare il detenuto condannato non è soltanto un obbligo di solidarietà scritto nella Costituzione la pena deve tendere al recupero
E anche un interesse preciso concreto palpabile che si può respirare arrivo dire toccare con mano della società
Sul versante sicurezza
Tutte le persone che si riesce a recuperare e reinserire sono altrettante persone che non delinquono più recupero uguale meno recidiva meno recidivo uguale
Meno allarme sociale meno allarme sociale uguale con tranquillità più sicurezza recupero quali sicurezza recuperare vuol dire investire
In sicurezza e nell'interesse che si può calcolare anche in termini economici nero detenuti meno spese per la prevenzione e la repressione della società
Ecco perché il recupero non deve essere soltanto una formula un'ambizione scritta nella Costituzione ma da riservare a tempi migliori che arriveranno domani dopodomani o chissà quali
Questo è un impegno concreto di tutti col coinvolgimento tra sosta oggi perché e nell'interesse puramente e semplicemente di una società che non voglia barricarsi
Prendendo a calci che ha sbagliato Napoli sia tendere la mano quando possibile a chi ha sbagliato anche nel proprio specifico concreto interesse scusate mi sono fatta troppo lunga grazie
Volevo solo attualizzare
Le volevo fare soltanto una piccola un piccolo supplemento di domanda prima di passare Bobba le pensa che il quarantuno bis
Come dire l'emergere di questo tipo di carcere abbia incentivato si è stato utile per quella enorme ritorno così pentiti cioè negli anni in cui i primi anni novanta c'è stato un un un enorme numero di di pentimenti chiamiamoli così e più o meno sono gli anni in cui il quarantuno bis si è affermato come regola carceraria nei confronti dei boss mafioso abbiamo visto anche Bossi importanti che si sono pentiti pensa che sia stata una causa anche del dell'aumento del numero di pentiti
Io credo di sì ma non nel senso di sofferenza o addirittura come qualcuno sostiene tortura se non altro psicologica
Nel senso che il quarantuno bis realizzavo cerca di realizzare quelle cose in questi anni sono cambiate
Una rottura con l'organizzazione di appartenenza che quindi non è più opprimente totalizzante permette un e chi questa rottura realista
Troppa anche più facile passare dall'altra parte collaborare con lo Stato
Ricordiamo anche qui una frase che costituiscono cemento fondamentale di Falcone
I pentiti collaboratori di giustizia in materia di mafia non solo diceva Falcone
Fulmine a ciel sereno parlar di fulmini temporali stasera parlare
Chiedo scusa non sono una cosa che uno va a dormire la sera si sveglia la mattina se la trova risotto letto perché spuntata
Falcone diceva intanto ci sono i pentiti in quanto lo Stato dimostri di voler fare seriamente la lotta alla mafia
Anche perché chi si pente si condanna a morte condanna a morte i suoi familiari e si pente soltanto se si fida dello Stato
Allora ci sono stati tanti secondo qualcuno persino troppi pentiti
E anche per il quarantuno bis nel senso che ho detto ma soprattutto perché abbiamo dimostrato
Di voler fare di saper fare seriamente la lotta alla mafia e questore terminato fiducia
Da parte di chi aveva bisogno anche di questa fiducia per fare un passo difficilissimo e confronti di organizzazione che allora non te la perdono che adesso ha capito
Concerto fenomeno nel momento in cui è diventato di massa non troppo gestire ammazzando tutti e allora cercato un'altra strada passaggio tale logica del padre vendicativa logica della madre
Compressiva sottolineo l'ultima cosa che almeno statisticamente mai nessun pentito che è stato sottoposto a protezione dello Stato è mai stato colpito dall'organizzazione di provenienza quest'ente o un dato importante per valutare il il fenomeno dei collaboratori di giustizia io passerei adesso a Luigi Bobba che il Presidente nazionale le ACLI
E quindi è il rappresentante di una di una grande associazione diffusa capillarmente su tutto il territorio italiano un'associazione pilastro diciamo di libera e ahilui chiedo un po'un commento un po'sì
Alle alle al discorso di Caselli ma anche ecco cosa chiedono le associazioni e cosa chiede libera anche allo stato voi avete dato un contributo importante lo ricordava Caselli nella nella legge d'iniziativa popolare sulla sulla confisca dei beni ecco cosa si può fare di più ecco il tema dell'educazione alla legalità
è un tema che può essere assunto come dire come un tema portante di una politica antimafia so che recentemente c'è stato un un ma è stato firmato un protocollo d'intesa tra il ministero della Pubblica istruzione libera proprio per incentivare nelle scuole di ogni ordine e grado il il tema dell'educazione alla legalità ecco io volevo che si soffermasse un po'su questo su questo tema
Grazie buonasera
Cercherò in questi minuti di rappresentare un po'questo lavoro un lavoro che non è un lavoro diciamo di come ha rappresentato qui Caselli di chi ha operato dal punto di vista della magistratura della giustizia non è l'opera di un'istituzione ma è l'opera di organizzazioni della società civile
Proprio ieri sera don Luigi mi hanno pregato punto di in un certo senso di rappresentare un po'l'insieme di questo lavoro
Di cui lui è stato il capofila l'animatore appassionato il lavoro in particolare di libera in questi anni
Che credo sia stato altrettanto fondamentale
Quanto quello ho fatto dai magistrati dei poliziotti
Dallo stato insomma
Se intendiamo lo Stato non semplicemente come alcune istituzioni specializzate
A reprimere determinati fenomeni ma anche come l'insieme delle regole che definiscono la nostra convivenza
Che definiscono la nostra cittadinanza
E qui c'è il primo motivo di novità con con il quale è nata questa associazione Libera
Il primo motivo di novità era anche di fronte a una sfida così difficile impegnativa rischiosa
Di fronte a una sfida che chiedeva allo stesso tempo nuova cultura nuova legalità nuovi strumenti nuova azione preventiva e refrain repressiva
Anziché ciascuna organizzazione ciascuna associazione Gruppo di volontariato operare per conto proprio
Si è creato una grande rete di associazioni sono più di settecento che dal mille novecentonovantacinque
Assunto questo obiettivo comune obiettivo unificante senza cancellare l'identità il mestiere di tutte queste realtà
Ma mettendo insieme le forze di questa realtà per orientarle a questo lavoro fondamentale di far crescere una cultura della legalità
Ecco allora che il primo punto su cui si è impegnata l'associazione su cui sono state impegnate tutti però i soci di questa situazione è stato un compito di carattere educativo formativo
Perché il tema della sicurezza lo ha ricordato adesso Caselli nel momento in cui ha parlato del recupero
Non si può guardare dal versante dal binomio sicurezza giustizia
Ma lo possiamo anche guardare dal versante sicurezza legalità
E cioè se noi cogliamo quanto di costi sociali che è appunto l'assenza di legalità e di una cultura della legalità genera e quanto questo produce in termini di guasti
Nella vita delle nostre comunità
Cogliamo come la di me la dimensione educativa e formativa non sia come dire qualche cosa di etereo
Ma se qualche cosa di fondamentale per dare forza e forma alla cittadinanza
Ecco allora che questa rete di associazioni ha in un certo senso dato corpo dato forma
A quella che anche in altre situazioni viene definita una vera e propria strategia lillipuziane
Molti di voi ricordano
La mafia l'illegalità il crimine la società incivile
Riescono a bloccare il gigante perché hanno una strategia di insieme mille inferi invisibili fili durante il sonno del gigante bloccano
Quello che era il motivo della paura del rischio il pericolo quello che poteva diventare un disastro per quella comunità
Ecco allora che il senso di aver costruito questa Rete
Dice che innanzitutto è necessario accanto all'azione delle istituzioni accanto all'azione della polizia della giustizia che evidentemente sono fondamentali nell'azione repressiva
è indispensabile che i singoli cittadini noi come persone
Riscopriamo che nelle nostre mani c'è un potere se volete marginale piccolo risibile insignificante
Ma questo potere c'è e nessuno ce lo può strappare
E se abbiamo se le associazioni sono in grado appunto tra cui attraverso questo lavoro formativo di far riscoprire questo sogno di far riscoprire questo potere di fare riscoprire questa possibilità
E se queste associazioni sono capaci di mettersi insieme e c'era di costruire una grande Rete di solidarietà e di educazione civile di Luca di vera e propria educazione civica
Ecco allora che diventano un altro potere un'altra forza un'altra risorsa che accanto alla giustizia alla polizia
Alle istituzioni può combattere la società incivile in tutte le sue forme la mafia la criminalità
I paradisi fiscali
La prostituzione d'uso dei minori
Tutti i poteri che poi si incontrano che spesso appunto sono capaci di diventare una grande Rete globalizzata di criminalità di inciviltà
Ecco perché la scelta che liberare queste associazioni le ACLI insieme hanno fatto è stato fatto di un grande lavoro educativo dentro le scuole
Dentro le scuole nella società ma cominciare proprio dalle scuole dei ragazzi dei giovani
Sono stati costruiti più di cinquecento progetti educativi coinvolti più di otto mila formatori insegnanti io responsabili di associazioni di volontariato di gruppi che hanno coinvolto quasi un milione di persone
Ecco questa Rete invisibili di fili di coscienza e che prendevano senso che la legalità non era una regola astratta
Qualche cosa di lontano di asse etico qualcosa che in qualche modo sembra non riguardare le vite delle singole persone
Ma invece era l'educare alla legalità era educare al senso e il valore della legge al senso e al valore della cittadinanza
E quest'opera educativa poi in qualche modo ha trovato dei suoi frutti il suo frutto forse più evidente ho già citato
Caselli la legge centonove del mille novecentonovantasei frutto di una grande mobilitazione popolare cioè di tanti e tanti singoli cittadini organizzati da questa grande Rete i piccoli invisibili fili e questa legge è stato un modo di restituire dei beni in mano alla società incivile restituirli alla società civile
Restituirli a dei progetti che in qualche modo ricostruisse ero il senso della comunità ricostruisce lo una possibilità di vita specialmente per i più deboli per i più marginali ridesse il senso di appartenenza alla comunità
Pensate che da quando è entrata in vigore la legge cioè in questi ultimi anni rispetto alla legge precedente il numero dei beni confiscati e passato da trentaquattro quattrocentotrentaquattro il valore da quattordici miliardi a cento e trentaquattro miliardi
Questi beni sono diventati sottratti alle mani
Della criminalità e attraverso questa legge cioè attraverso uno strumento che i cittadini con una mobilitazione una pressione un'iniziativa popolare nei confronti del legislatore nei confronti del Parlamento sono riusciti ad ottenere
Hanno in qualche modo cambiato la direzione di marcia per diventare una grande risorsa di cittadinanza una grande risorsa di civiltà
Terzo e arrivò rapidamente alla conclusione
Libera fatto qualcosa di più non solo un'azione educativa formativa
Non solo un'azione di mobilitazione di pressione di per modificare la legislazione in modo che queste risorse potessero diventare una risorsa per nuova cittadinanza per nuova legalità
Ma anche uno strumento per orientare e controllare rendere visibile trasparente l'applicazione della legge
Perché purtroppo viviamo spesso in un Paese dove magari si fanno delle buone leggi e poi in banca Regolamento manca l'ufficio manca quest'altro manca quest'altro ancora
E anche una buona legge si perde nei meandri di una burocrazia infinita
Ecco allora che anche uno strumento l'agenzia per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie dalle mafie ha proprio esattamente questo scopo
Cioè lo quello di far sì che questa legge sia effettivamente operativa che ciò che è scritto negli articoli quella legge diventi poi realtà operatività che effettivamente questi beni che vengono confiscati siano orientati
A quei fini che la legge prevede c'è stato perfino la denuncia di un caso di una associazione a Monreale che si era in qualche modo intestato erano erano stati destinati dei beni e poi il presidente di questa associazione era un noto appartenente ad una famiglia mafiosa è proprio la denuncia di libera ha messo in moto un azione di contrasto e di cancellazione di questa di questa decisione
Ecco allora che con queste tre diciamo strumenti l'educazione e la formazione la capacità di mobilitazione attraverso la cultura i libri la presenza sulla stampa l'iniziativa anche con l'associazione cantante cioè il fare opinione il costruire cultura condivisa
E anche degli strumenti in qualche modo tecnici per far sì che le leggi diventino effettivamente parte del nostro patrimonio civile che si va così ricostruendo un senso di appartenenza alla propria comunità la cittadinanza
In particolare in particolare a partire dalle generazioni più giovani
E questo è fondamentale perché lo ha in parte accennato anche il giudice Caselli
Quando si si sposano si intrecciano la mancanza di sicurezza dal punto di vista della legalità e dal punto di vista del contrasto ai poteri criminali
Quando questa mancanza di sicurezza non trova poi risposte adeguate da parte dello Stato essi verificano i fenomeni che abbiamo visto anche in questi giorni
Dove i cittadini tendono fare sì un po'giustizia da sé
Ma quando questi insicurezza si sposa anche ad un'insicurezza
Che è di ordine sociale
Cioè quando si questa insicurezza si sposa con l'insicurezza di fronte al lavoro alla salute alla pensione al vivere di tutti i giorni
Bisogna stare attenti perché quando queste due sicurezze si incontrano ci sono dei pericoli gravi
Non solo per la convivenza ma per la stessa democrazia
E come se venissero basa minate le basi stesse della cittadinanza
Perché la cittadinanza appunto eh regolarità ordine possibilità che chi usa la forza sia contrastato con tutti i mezzi ma è anche possibilità di vedere un futuro per se stessi per la propria famiglia per i propri figli
Ecco allora che questo senso questo lavoro educativo va in un certo senso al di là di questo lavoro preventivo di contrasto
Ad una cultura dell'illegalità d'una cultura in mancanza di cittadinanza ad una cultura di assenza di regole ad una catarsi
Al più forte
Ad un rassegnarsi ad una società dove le istituzioni non siano il vero punto di riferimento
Ma si allarga appunto a questa dinamiche della dimensione sociale che fanno il senso di una nuova sicurezza
E qui io credo vorrei brevemente
Allargare anche un discorso di una questione che riguardato questi giorni voi mi direte ma cosa c'entra direi che c'entra
Perché in questo grande lavoro di educazione alla legalità alla cittadinanza uno strumento importante è stato anche
Il servizio civile
C'è in ballo anche adesso avete sentito avete letto una riforma la riforma del servizio militare la riforma della leva
E dico questo perché al di là delle polemiche anche di questi giorni
Credo che per un Paese avere una grande organizzata e moderna esperienza di servizio civile sia una grande risorsa
E di cittadinanza
E di promozione di quella sicurezza nel senso più ampio che ha cercato di indicare civile ambientale sociale
Che può diventare una fonte rilevante per il nostro futuro
Allora dico qui anche al ministro Diliberto che è parso un po'contraddittorio i messaggi che il Governo mandato non prima
Con un messaggio dove in fondo tutto l'accento no posto sulla riforma della leva non si fa più il servizio militare non c'era una parola sul servizio civile se non
Delle parole vergognose
Del ministro della Difesa che lo dico che lo ha definito ipocrisia vergognosa
Ho qualche frase sfuggita di un sabato fascista o qualcos'altro
Ma se vogliamo ricostruire il senso di una cittadinanza
E la cittadinanza essi rivendicazione di diritti ma è anche l'esercizio di doveri
Se vogliamo riconquistare uno spirito di appartenenza la nostra comunità la nostra nazione
Forse oggi i pericoli non sono più tanto in una sicurezza di carattere militare ma in queste molte insicurezze che minano la vita di tutti i giorni di tanti cittadini specialmente di quelli che sono più deboli marginali abbandonati lasciati a se stessi
E allora lanciamo un grande messaggio che è anche un po'una sfida nei confronti delle generazioni più giovani in qualche modo non un ricostruire un rapporto attraverso qualcosa di facile ma con qualcosa di impegnativo
Perché quello alla risposta che attraverso le tante tante azioni di libera proprio dalle generazioni più giovane si è venuto il dice che c'è questa volontà questa possibilità questa voglia di appartenere ad una comuni
Da di dare qualche cosa di prendere parte ad un processo di ricostruzione della cittadinanza di sentirsi legati agli altri di prendersi cura del destino degli altri
La cittadinanza appunto non è solo qualche cosa di anagrafico
E innanzitutto questo
In fondo
La radice della parola comunità
In latino ha un duplice sugli significato no
Significa allo stesso tempo tono munus
Ma significa anche compito dovere
Ecco allora se intendiamo la cittadinanza come il sentirsi legati il sentire il destino degli altri come preoccupati del destino degli altri come del nostro e allo stesso tempo sentiamo questo come un compito
Come un dovere come un qualche cosa che ci lega tutti ad una realtà non solo una comunità cittadina come questa di Torino nella comunità nazionale ma anche da una comunità più grande
Ecco allora che questo sforzo straordinario di educare alla legalità diventa il modo di costruire una comunità possibile
è un lavoro paziente quotidiano forse invisibile
Forse dovremmo chiedere anche ai mezzi di comunicazione
Un po'meno di un po'meno catastrofismo apocalittico
C'è bisogno di una giara messaggi poi esiti positivi c'è bisogno di indicare esempi trainanti c'è bisogno di indicare anche ciò che di buono si può fare ciascuno con le proprie mani
Se si contino lanciare solo messaggi in nero evidentemente si fatti all'hard non si fa che allargare questa angoscia questa quasi impossibilità di vedere una comunità possibile
Anche attraverso la comunicazione all'informazione possibile ricostruire in questo senso di appartenenza questa cittadinanza che tutti ci lega ad un solo destino e colora che anche la vostra partecipazione come diceva già il giudice Caselli in questa serata così
Attraversata dalla pioggia dice che è possibile che ci sono tanti e tanti cittadini che hanno voglia di riprendere in mano il loro destino il destino delle loro comunità
Di contrastare attraverso quest'opera di prevenzione coloro che fanno delle legalità una regola
Ma soprattutto che hanno in mente un disegno di una comunità possibile dove dovere dono reciprocità legame senso di appartenenza e voglia di futuro si sposano ancora insieme
E davvero un grazie soprattutto lo vorrei dire a don Luigi Ciotti che è stato un aumento anno animatore instancabile appassionato
Continuo senza senza proprio senza mai sentire la fatica di questo lavoro di rianimare anche le speranze le voglie di futuro di tanti ragazzi che concludo questo mio intervento e vi ringrazio
Grazie
Luigi Bobba io sottolineerei il punto della legge sulla confisca dei beni perché libera ha fatto un'operazione particolare non solo a raccolto delle firme per per una legge iniziativa popolare ma costituito anche una un'Agenzia per la per il controllo sull'uso dei beni confiscati e questa è una cosa che secondo me e importante anche dal segno della della consapevolezza del ruolo della società civile che e come dire si pone dialetticamente con le istituzioni e ne fa anche un po'il cane da guardia perché è importante sapere dove vanno a finire poi i beni confiscati che uso si fa di quei beni
Perché altrimenti succede poi come è successo in Colombia recentemente in cui esiste una legge simile a quella italiana di confisca dei beni dei narcotrafficanti sapete che la Colombia è uno degli stati a più alta densità criminale di narcotraffico lì si produce si esporta cocaina e narcotrafficanti riescono a mettere insieme delle ricchezze favolose per cui i i beni confiscati ai narcotrafficanti andavano ai contadini poveri
Però come dire non si garantiva l'agibilità di questi contadini su quei terreni su quelle fazenda di dei dei grandi narcotrafficanti per cui lo Stato era costretto visto che i contrarian certo punto si rifiutavano di lavorare in quei terreni di rivenderli
E chi li comprava erano sul praticamente i prestanome dei narcotrafficanti quindi il Bene ritornava di nuovo a alla alla alla suo lì proprietario iniziale
Per cui è importante controllare importante l'informazione questa questa informazione importante ecco mi associo anche con lo diceva Bobba
Delle e della eccessiva Hans e ansiogenità del dell'informazione oggi in Italia quindi una informazione prudente più più pacata ma anche più puntuale e più più verificata
Adesso io poi passo la parola al ministro Diliberto ministro di grazia e giustizia il quale sta in una probabilmente una delle poltrone più scomode che ci siano in Italia e non c'è dubbio fare e in questo momento può in maniera particolare perché c'è un in atto un duro contrasto tra maggioranza e opposizione sulle politiche giudiziarie sulle politiche della sicurezza
Io vengono invocate misure restrittive tolleranze zero e quant'altro io chiedo al ministro Diliberto un po'cosa risponde il Governo e lui come ministro di di di grazia e giustizia
E poi sui temi della mafia io gli chiederei un po'a che punto stiamo faccio la stessa domanda che ho fatto un po'al dottor Caselli sulla sulle varie leggi le leggi sui pentiti quelle sugli organici ce abbiamo sempre sentiamo sempre questo problema perché mancano i magistrati ci sono le sedi disagiate in cui i magistrati non vogliono andare
Ecco cose del genere
E poi anche quello dei processi che non finiscono mai delle decorrenza dei termini voi sapete che da un punto di vista procedurale lotta alla mafia cosa molto delicata una cosa che come dire va va curata in maniera particolare ecco cosa cosa possiamo dire su questi temi
Io innanzitutto poiché sono mi considero perlomeno
Dirigente politico a pieno titolo prima ancora che esponente dello Stato
Vorrei fare una premessa brevissima di trenta secondi su su questa festa
Io sono molto felice di essere qui stasera
Perché questa festa
è una festa di unità
Non è rituale questa considerazione
Il centrosinistra
Tra le tante difficoltà
Ha una difficoltà in più
E cioè che composto
Da numerosi soggetti politici da numerosi partiti alcuni molto piccoli
Spesso litigiosi Issime è esperienza di tutti i giorni
La circostanza che si sia riusciti
A costituire una festa come queste
E che in una serata dall'UPI come questa di oggi ci sia tanta gente
E che sia gente che viene da esperienze politiche diverse tra loro
Ma che ritiene che più di queste esperienze
Valga oggi il senso della unità tra le forze del centrosinistra questo e di buon auspicio non solo per Torino ma per tutta l'Italia
Questo
Questo è un fatto di grande rilievo badate
Più di quanto probabilmente gli stessi organizzatori che io ringrazio di cuore
Possono immaginare
Ed è tanto più importante perché fatta a Torino
Qui a Torino cioè il sindaco Castellani qui in prima fila che ringrazio qui a Torino c'è stata una campagna elettorale per le elezioni comunali
Che è stata fatta tutta
Sul tema della sicurezza
Il candidato avverso al sindaco Castellani l'onorevole Costa
Ho fatto una campagna che avrebbe fatto rabbrividire Rudolph Giuliani
Dal punto di vista della sicurezza
Che si sarebbe forse per cognato di dire le cose che diceva costa in campagna elettorale edera Rudolph Giuliani
Sostenendo
Non ragioni relativi alla città
Ma sostenendo in astratto
Il tema della sicurezza
Sapendo di andare a toccare un nervo scoperto
Della città
E del centro sinistra
Il sindaco Castellani qui presente ricorderà di essermi venuto a trovare
Diversi anni fa alla Camera
Io ero allora capogruppo in Parlamento
Di una forza politica che poi ho lasciato per fondare il partito al quale appartengo il Partito dei comunisti italiani allora ero capogruppo di Rifondazione
Che sta là mi venne da me
Per pormi il problema dell'ordine pubblico di Torino
Dicendomi ma la sinistra deve dire qualcosa il centrosinistra deve fare qualcosa non possiamo lasciare alla destra questo tema
E io forse un po'
Creando qualche stupore sindaco che allora gli dissi ma io sono totalmente d'accordo
Il tema dell'ordine pubblico non è un tema di destra
Il tema dell'ordine pubblico è il tema di chiunque abbia il dovere di governare la Repubblica o di amministrare la città
Perché si tratta di dare risposte ai cittadini italiani o torinesi
Su uno dei temi che maggiormente
Interessano appassiono o preoccupano appunto i cittadini italiani che è quello della sicurezza
Il problema è che le risposte
Sono diverse se date da destra o da sinistra ma il tema quello dell'ordine pubblico della sicurezza della criminalità eccetera eccetera e un tema che noi dobbiamo provare a risolvere ad affrontare e a risolvere perché se non ci riusciamo noi che governiamo qui a Torino
Nella provincia di Torino
In Italia con il governo nazionale
L'ondata di destra
Che c'è nel nostro Paese
Ed è cavalcata soprattutto sui temi della sicurezza
Porterà a risposte su questo stesso tema
I liberali non democratiche governate dagli altri
Allora noi dobbiamo provare a risolverlo
E dobbiamo provare a risolverlo
Stando all'attacco su questo tema non in difesa dicendo la verità
Dicendo la ferita
Allora io proverò a dire delle cose
Brevemente
Che
Per onorare la felicità mia di essere qui con voi a questa festa unitaria del centrosinistra saranno delle cose
Forse un po'ruvide com'è nel mio carattere ma credo dettate dalla da senso di verità
Primo
La destra non ha alcun titolo
Per parlare di sicurezza in questo Paese
Non ha alcun titolo perché a destra governato l'Italia
La destra governato non in tempi remoti Agorà nato nel mille novecentonovantaquattro cinque anni fa
Per otto mesi
In otto mesi la destra
Sui temi della giustizia della sicurezza ha prodotto una sola cosa una la prodotta agli inizi di agosto primissimi giorni di agosto del novantaquattro
Questa cosa passa alla storia
Con il nome di decreto Biondi
Decreto Biondi qualcuno lo ricorderà purtroppo in questo Paese ci una memoria cortissima ma il decreto Biondi era un decreto
Non un disegno di legge un decreto ciò cioè vuol dire una legge promossa dal governo che diventa immediatamente legge in quanto il decreto
Ai primi di agosto del novantaquattro loro pensavano zitti zitti nel disinteresse generale si sarebbe detto col favore delle tenebre in un'altra situazione
Cioè campionati del mondo
Fecero un decreto legge con il quale per fare uscire dalle carceri
Un drappello di poche decine di corrotti scusate di accusati di corruzione
Di inquisiti per concorso in concussione traduciamo gli uomini di Tangentopoli per fare uscire di carcere quelli
Fecero un decreto per cui uscivano dalle galere due mila e sette cento individui di cui c'erano una ventina che erano gli amici loro tutti gli altri erano esattamente coloro che erano accusati di sfruttamento dalla prostituzione spaccio di stupefacenti
Truffa ricettazione violenza privata scippo
Cioè tutta la microcriminalità per la quale a gennaio di quest'anno Berlusconi e soci hanno fatto a Milano una manifestazione intitolata tolleranza zero cioè esattamente gli stessi soggetti che loro avevano fatto uscire dal carcere
Quindi non hanno alcuni titolo
Aggiungo
La stessa destra
Che a gennaio di quest'anno ha fatto la manifestazione intitolata tolleranza zero
Il sindaco di Milano
La destra di governo come si dice oggi
Che è andato a New York a studiare la ricetta Giuliani vi ricordate
è andato a New York facendo la grancassa di pubblicità cioè non diamo ad imparare cos'è la ricetta Giuliani ai newyorchesi e la stessa destra
Che vorrebbe mettere in galera senza processo tutti praticamente o quasi tutti e che e intolleranti a Milano match ipergarantista a Roma o a Palermo laddove si tratti di processi che riguarda inquisiti eccellenti cioè coloro che fanno parte del del mondo del potere politico dei economico
Dunque e un atteggiamento peloso un atteggiamento interessato strumentale
Che crea anche qualche contraddizione dentro la stella lo stesso Polo tra forze politiche diverse all'interno del Polo
Ma che li accomuna in fin dei conti che quella di prendersela con i poveracci e di salvare gli inquisiti eccellenti
Tradotta come dire in parole povere
Allora noi dobbiamo giocare in attacco questa partita
Il centro sinistra non lezioni da apprendere da nessuno tantomeno da questi signori
Detto questo che attiene alla polemica politica che pure va fatta tutti i giorni va fatta
Noi abbiamo il problema in ogni caso di risolvere il tema della sicurezza
E dovevo risolverlo tenendo insieme
Le garanzie per tutti
I diritti di tutti
E insieme i diritti di tutti io credo che noi dobbiamo iniziare a mettere
Forse al primo posto
I diritti dei cittadini di cui i quartieri popolari delle borgate delle grandi città
Quelle anziane signore che la sera quando torno a casa sento l'insicurezza perché
Questo sentimento dell'insicurezza che è diffuso anche dei media son d'accordo l'ho fatto una
Forse delle esagerazioni ma è reale
Non è un'invenzione
C'è una insicurezza nei quartieri soprattutto dei quartieri più degradati cioè dove c'è il popolo non dove stanno
I ricchi
C'è una insicurezza che reale
Ed è un'insicurezza che anche alimentata dal fatto
Che indubbiamente vi è
La sensazione la percezione che per certi reati
Di fatto in carcere non ci sarà più
Non credo di dire delle cose
Come dire nuove credo che ciascuno di voi qui presenti io tutti i giorni ma presumo qualunque persona normale si senta dire queste cose dal vicino di casa dal compagno di lavoro
Dalla dal figlio dalle persone normali che si frequentano
Cioè la sensazione di una impunità
Che non significa a livello di massa una richiesta generalmente forcaiola che secondo me ancora non c'è in Italia può arrivare però ma ancora non c'è
è la richiesta di una certezza nell'esecuzione della pena
Ed un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine
Allora io credo che
Su questo ne dobbiamo dire alcune poche cose
Però chiari inequivocabili
Primo
Il Governo ha presentato in primavera
Quello che viene chiamato con termine giornalistico il pacchetto sicurezza
Pacchetto sicurezza che prevede alcune nuove figure di reato o per meglio dire delle specificazioni di figure di reato che già esisteva
Nel senso che ne trasformiamolo scippo rapina
Perché riteniamo che uno che viene scippato subisco una violenza sulla persona anche se non c'è il contatto diretto viene strappato la borsetta o la collanina cose di tutti i giorni sono successe
A tutte le persone più o meno che ci stanno vicino
Trasformiamo il furto in appartamento in violazione di domicilio con l'aggravante del furto nel senso che il tema della violazione dall'appartamento cioè della del furto nel proprio appartamento non attiene semplicemente
Alla sottrazione degli oggetti pure grave
Attiene alla sicurezza del proprio ambito familiare
Cioè alla sicurezza principale di ciascuno di noi che è la nostra casa la nostra abitazione dove viviamo col col nostra moglie i nostri figli
Uno spazio che non è solo quello degli oggetti che vengono sottratti io lo spazio affettivo esistenziale
Contro questa violazione noi la spostiamo in un reato che non è più il furto me basato più centrato più sulla violazione dell'appartamento e dunque punito più gravemente
Ed aggiungiamo un'aggravante
Specifica che secondo me è un'aggravante passatemi l'espressione democratica
Che è quella di un'aggravante specifica per tutti coloro che compie un reato ai danni di una persona più debole
Un anziano
Un minore una donna un portatore di handicap una persona più debole
Perché va punito diversamente lo scippo che viene fatto ad una persona normale rispetto ad uno scippo che viene fatto dura Bettina che magari appena ritirato la pensione uscendo dall'ufficio postale va punito più duramente
Insieme a questo
Noi proponiamo e verrà formalizzato in Parlamento nei prossimi giorni un pacchetto di norme processuali che diano certezza all'esecuzione penale anche andando a ritoccare la legge Simeone
Cioè la legge che riguarda i reati puniti entro i tre anni di reclusione
Legge Simeone anche cui
Piccola annotazione polemica
Simeone l'onorevole Simeone che persona
Perbene
Ha promosso una legge ipergarantista di fatto tutti quelli che vengono condannati sotto i tre anni non vanno più in carcere né i fatti
L'onorevole Simeone è un deputato autorevole di Alleanza Nazionale
Cioè esattamente di quella forza politica che oggi propone di mettere in galera praticamente tutti quelli che semplicemente hanno il colore la pelle diverso dal nostro
Allora noi cercheremo di cambiare anche queste
Di fronte a questo pacchetto che riguarda sia il diritto sostanziale cioè i tipi di reati sia il diritto processuale quindi processo per direttissima la custodia cautelare e quant'altro
La destra ci dice
Queste misure non bastano
Bisogna fare di più senza specificare che cosa e in Parlamento le forze del Polo hanno detto ritirate il provvedimento perché inutile senza fare proposte alternative
Allora io faccio un appello come ho fatto nei giorni passati anche al Polo
C'è un problema che è un problema sicurezza che non riguarda semplicemente il governo riguarda tutte le forze politiche
Perché tutte le forze politiche hanno avuto un mandato dagli elettori
Per andare in Parlamento e occuparsi dei loro problemi
Vogliamo occuparcene senza demagogia
Vogliamo avere vogliamo occuparcene senza dividerci semplicemente per il fatto che una cosa che proposta dal governo e cattiva per definizione
Io credo che ci sia spazio per approvare rapidamente alla Camera dove adesso stai poi al Senato questo pacchetto che è un pacchetto efficace
Non forcaiolo ma efficace
Sei Paolo avrà un atteggiamento costruttivo
Voterà contro come il diritto dell'opposizione
Ma non farà l'ostruzionismo riusciremo ad approvarlo rapidamente avremo norme più efficaci per contrastare la malavita
Sei Paolo farà ostruzionismo e ci impedirà di andare avanti e dovremo andare a colpi di maggioranza sarà molto più lungo
Ma questo deve essere svelato di fronte agli occhi dei cittadini
Chi è che ha interesse e chi no a varare nuove leggi di contrasto alla criminalità
Aggiungo ultime due cose ho finito
Voglio toccare un tema abbastanza spinoso ancora una volta con credo parole di verità
In Italia come in tutti i paesi occidentali
C'è un problema che è un problema che si chiama immigrazione
Che è un problema serio che deve essere affrontato in modo serio e non demagogico né da una parte né dall'altra
Non è che stiamo da questa parte queste forze politiche il centrosinistra
Hanno nel proprio DNA temi quali la convivenza civile
La tolleranza l'accoglienza l'integrazione
E vorrei aggiungere e non è l'ultimo ma il primo
Che noi siamo figli di un principio tutti la cultura solidaristica cattolica come la cultura della sinistra figli di un principio che si chiama eguaglianza
Quale che sia il colore dalla pelle quale che sia l'etnia quale che sia la religione
Se noi vogliamo
Che nella nostra nel nostro Paese
Vengano accolti con questi principi
Ormai di milioni di immigrati che arrivano dall'Est e dal Sud del mondo
Noi dobbiamo fare in modo che non avanzi
Il razzismo che purtroppo sta avanzando anche negli strati popolari della popolazione italiana
Per fare questo è necessario evidentemente
Un grande sforzo di educazione
Quella che una volta
La mia parte politica politica chiamava la battaglia delle idee
Che è indispensabile appunto sui temi della convivenza e della tolleranza
Ma c'è un altro aspetto che non possiamo sottovalutare
Per impedire che di laghi il razzismo e l'intolleranza per impedire che
Le masse italiane facciano di tutta un'erba un fascio
Noi dobbiamo essere in grado di isolare e di colpire quella minoranza che è una minoranza esigua ma quella minoranza di immigrati che delinquono
Perché altrimenti si farà l'equazione automatica nei quartieri popolari
Perché nei quartieri borghesi si può anche discettare
Tranquilli
Sulla convivenza sulla tolleranza ma poi negli angoli dei quartieri proletari e a San Salvario che si trovano le cosche scoppiano le contraddizioni le guerre tra poveri
Noi dobbiamo sinistra noi centro sinistra che governiamo dobbiamo isolare quell'esigua minoranza di immigrati che delinquono è farlo con grande severità
Io ho già detto in un'intervista che apparsa questa settimana
Riprendendo anche cose dette da più parti
Le bande organizzate di albanesi
O di russi o di kosovari
Che sono organizzate come strutture criminali che hanno una struttura criminale
Di di tipo mafioso diciamo così
Ne dobbiamo pulirla con gli stessi criteri con i quali puniamo la malavita organizzata italiana
Perché altrimenti verremmo ad un paradosso di una specie di razzismo al contrario per cui siccome sono immigrati non li dobbiamo punire io che credo nell'eguaglianza e credo che l'eguaglianza dei diritti credo anche dell'eguaglianza dei doveri
E bisogna rispettare la legalità proprio perché la legalità quella che ci consente poi di accoglierli
Nelle nostre terre
Di aiutarli di trovare lavoro di creare quella indispensabili osmosi ormai tra razze diverse che ci porterà leggero di un secolo ad avere forse meno una società totalmente multietnica ma va governato questo fenomeno
Per governarlo io credo che noi dobbiamo utilizzare gli stessi strumenti
Non soltanto il quarantuno bis ma che gli stessi strumenti processuali che si usano contro le organizzazioni criminali italiane autoctone
Rispetto alle mafie che vengono da altri Paesi
In questo senso
E vengo all'aspetto mafia molto rapidamente molto rapidamente perché dopo che ha parlato Caselli
Con il quale la sintonia e totale tant'è vero che abbiamo deciso qualche mese addietro di unire
Le nostre le nostre strade di lavorare insieme al Ministero di Grazia e Giustizia
Posso dire solo una cosa che da un anno a questa parte da quando è nato il governo D'Alema da quando io sono diventato ministro della giustizia
L'impegno non non a parole l'impegno dei fatti contro la malavita organizzata italiana in questo caso non sono quella palermitana che tra le più pericolose ma penso con la Calabrese che pericolosissima
Spesso sottovalutata contro la camorra nel napoletano e così via
L'impegno si è intensificato Caselli ha ricordato il testo unico sulla legge antimafia speriamo che la commissione rapidamente ci dia questo testo
Ma c'è un impegno che è un impegno
Non legislativo che un impegno di strutture mezzi uomini e risorse cioè soldi investiti in questa battaglia
Che sono assolutamente indispensabili noi stiamo facendo ogni sforzo per venire incontro alle richieste dei magistrati delle forze dell'ordine impegnate in questo settore
Anche con un input pegno di risorse
Credo di poter dire di gran lunga superiore al precedente perché senza le strutture le risorse qualunque legge qualunque normativa anche la migliore del mondo non ha gambe per operare
Ed in questo senso dell'ultimo punto in questo senso
Cioè un altro ritardo della sinistra del centrosinistra
Di cui ho parlato qui a Torino due anni fa nel novantasette alla festa in questo caso del mio partito un po'controcorrente allora
Che il tema delle forze dell'ordine
La sinistra un ritardo su questo punto
La sinistra un ritardo che stiamo cercando di colmare
Ma è un ritardo politico
Che è quello di non avere fatto negli anni passati una politica rispetto alle forze dell'ordine
Per una sorta di reticenza la nostra storia
Per troppi anni probabilmente la sinistra si è scontrata con le forze dell'ordine
è la realtà
Io in un anno che sono al ministero
Mi sono sforzato e credo di aver ottenuto dei risultati assai significativi
Mi sono sforzato di interpretare le forze dell'ordine
Come e se sono e cioè dei lavoratori
Di un settore delicato difficilissimo pieno di sacrifici
E pieno di rischi sulla propria pelle
O noi saremo in grado di motivare le forze dell'ordine non solo i magistrati
Magistrati ovviamente
Come è ovvio vanno motivati aiutati
Ma i magistrati hanno in qualche modo
Lo status che le riconosce come i protagonisti di queste vicende di contrasto contro la criminalità
Le forze dell'ordine no salvo rare eccezioni
Sono degli anonimi
Non finiranno mai sui giornali non andranno mai in televisione non avranno gratificazioni
Ma sulla strada ci stanno loro
Io e il presidente Caselli da quando accettato e lo ringrazio ancora
Di venire a collaborare al Ministero di Grazia e Giustizia ruolo delicatissimo come il Dipartimento penitenziario
Stiamo lavorando ottenendo risultati che credo non siano stati ottenuti negli ultimi dieci anni abbiamo tenuti non dieci mesi
Per fare sì che una di queste forze dell'ordine che è quella che sta che lavora con noi che la polizia penitenziaria di cui non parla quasi mai nessuno ma sono quelli che stanno nelle carceri sono il lavoro più difficile
Abbiano
Gratificazioni motivazioni miglioramenti della propria condizione materiale di vita
Miglioramenti di carriera
Cioè renderli partecipi di un processo
Che un processo di crescita che non riguarda solo loro riguarda tutti perché loro lavori al servizio della collettività
Svolgono lavoro appunto per la sicurezza che riguarda tutti noi
Allora io credo
Che noi dovremmo fare su questo
Un grande lavoro anche dentro di noi dentro la sinistra il centro sinistra
Che è un lavoro
Non semplice ma io che io giudico indispensabile
Perché o noi interveniamo su questo settore che riguarda alcuni milioni di italiani che lavorano
Nel reparto ordine pubblico diciamo così in generale riguarda i Carabinieri la Polizia di Stato polizia penitenziaria la Guardia di Finanza la Forestale tutti coloro che si occupano di sicurezza
O altrimenti sarà monco il nostro ragionamento perché poi le le idee camminano sulle gambe degli uomini come è noto e gli uomini e le donne sono tante in questo settore che stanno sulla strada o nei penitenziari o che fanno le indagini che rischiano la pelle fanno le operazioni sotto copertura e quant'altro sono appunto loro
Per cui
Insieme alla politica verso la magistratura che deve essere aiutata
Non attaccata nelle devo difendere la magistratura e l'indipendenza della magistratura come un bene supremo della democrazia insieme dobbiamo fare una politica e noi come governo e basta stiamo cercando di farla rispetto alle forze dell'ordine
Se ho trenta secondi vorrei dire che il c'è un tema sulla sicurezza di cui nessuno parla io conto di fare in autunno un grande convegno come Grazia e Giustizia quindi come ministero su questo tema che è un tema che riguarda la sicurezza ma che sui giornali non si trova
Di cui parlano pochi io ne voglio parlare a Torino non a caso
Ed è che così come muoiono tanti nostri concittadini per le strade uccisi dei malavitosi nelle rapine e quant'altro in Italia muoiono quattro persone al giorno
Quattro persone al giorno nei luoghi di lavoro
Nelle fabbriche nei cantieri sono i vini sono metalmeccanici sono chimici eccetera eccetera questo è o no un tema che riguarda la sicurezza
Io credo di sì
I diritti
Che sono diritti di tutti non si possono fermare all'ingresso dei cancelli delle fabbriche
I diritti e le garanzie come valgono nelle strade nei quartieri valgono anche dentro ai luoghi di lavoro grazie
Ringrazio il ministro
Approfitto dell'occasione ma soprattutto il fatto che il ministro alle undici deve partire perché è un aereo per ancora un po'sollecitarlo su alcune con logge se alcune punti dolenti le ha detto di esser venuto qui anche come dirigente politico non solo come ministro di Grazia e Giustizia e quindi io
E io parlando del di sicurezza di mafia c'è un tema che non possiamo eludere anche perché c'è stato una recente esternazione chiamano la così di un magistrato
Milanese molto impegnato nella nella lotta alla mafia dottore nobili penso che tutti quanti e avrete ho avuto modo di leggere del la sua come dire esternazione nel senso che lui di parlando di lotta alla mafia sosteneva che era il caso forse a questo punto di prendere in considerazione alcune ipotesi che una parte della sinistra
Ha come dire coltiva da un po'di tempo
Che è quella della depenalizzazione della del del consumo di droghe leggere
E sappiamo benissimo che la mafia il business principale della mafia e il traffico di droga il narcotraffico
E che chiaramente questo è uno dei temi è uno dei dei vulnus più forti dell'anno nella nostra capacità di come dire di contrasto alla alla criminalità mafiosa
E allora visto che come dire le il contrasto il contrasto cioè i sequestri di droga non riescono a come dire alla a bloccare questo traffico molti pensano che si potrebbero trovare belle alternative a livello legislativo per rendere inefficace questo traffico
E così dare una un colpo alcuni dicono mortale altri dicono non mortale ma molto molto pesante alla alla mafia è un po'un tabù questo
Ha soprattutto uno dei nodi di contrasto latente mi pare soprattutto tra chi e nel mondo cattolico che viene da una tradizione non cattolica qui abbiamo Bobo che probabilmente avrà una posizione diversa magari dal ministro per cui volevo un attimo capire ecco su questo punto lei come la vede
Ritiene veramente che e i il tema è un tema
Ovviamente centrale rispetto al contrasto con la malavita organizzata
Che sa del del traffico a livello internazionale poi sino ad arrivare al lo spacciatore di quartiere uno dei proventi principale quasi tutti certi una non c'è dubbio e la manovalanza manovalanza e quella immigrata le menti stanno altrove sono probabilmente dei cittadini se non rispettabili comunque rispettati
Io ho una mia opinione
Che è un'opinione del tutto personale
Spiegano in che senso
Io sono un convintamente antiproibizionista
In questo settore
Però io sono ministro politico non tecnico quindi la mia opinione personale
Conta pochissimo
La mia maggioranza quella che mi Espresso che mi ha votato la fiducia e che mi sostiene
E una maggioranza che su questo punto opinioni molto diverse
Per cui la mia opinione politica non con la personale che ripeto non conta niente la mia opinione politica e oggi un'opinione ancora non esprimibile nel senso che i popolari gli amici popolari del mondo cattolico
Ritiene che debbano essere mantenute norme di tipo prove proibizionista ma anche dentro la sinistra su questo c'è un dibattito aperto non è affatto scontato l'esito di questo dibattito
Per cui al momento credo che non sia matura politicamente una soluzione sicuramente non una proposta legislativa
E oggetto di un dibattito io sono convinto che prima o poi quando i tempi politicamente saranno maturi si dovrà arrivare ad una decisione
Ma ripeto
Io faccio i conti con la realtà per qual è sai non per come io vorrei che fosse e oggi non esiste non soltanto in Parlamento non esiste neanche dentro la nostra maggioranza che composita e quindi a legittimamente opinioni diverse al suo interno non esiste un orientamento che possa portare a norme antiproibizioniste quindi la mia opinione è un'opinione che vale in questo caso come quello di un singolo cittadino come ministro io non ho su questo un'opinione perché la maggioranza che mi esprime non è in grado oggi di esprimerle
No immaginavo che come ministro avrebbe risposto così no io colla ponevo sul piano politico più che altro di dialettica interna alla alla lei mi dice che c'è un dibattito in atto che quindi questo già una un passo avanti
Niente io a questo punto vorrei continuare un po'questa questa chiacchierata prima livello scusa ecco mi sa che il ministro deve andare quindi lo lo ringraziamo
E niente vogliamo fare un ultimo
Nel giro conclusivo coi
Salutiamo il ministro io vi saluto chiedo scusa un aereo purtroppo devo scappare arrivederci a tutti e buon lavoro per questo finale di festa
Sì ecco
Facciamo
Due due P. brevissime considerazioni
Per chiudere poi ecco c'abbiamo ci avviamo alla chiusura chiederei alla dottore Caselli
A una un'opinione sulla sul futuro di Cosa Nostra ritorniamo un attimo sul sul tema strettamente di mafia c'è un latitante in questo momento ricercato in tutto il mondo che si chiama Bernardo Provenzano
Questo signore e diciamo l'erede dei corleonesi di Totò Riina Luciano Liggio e quant'altro
E questo signore quello che in questo momento tiene e il perno della l'architrave della Comit della commissione del potere di Cosa Nostra
Io chiedo al Tor Caselli in quando conoscitore della Sicilia di quello che sta accadendo quindi nel palermitano e se dovessimo
Assicurare alla giustizia Provenzano come speriamo tutti cosa accadrebbe in Cosa Nostra ci sarebbe un uno spaccio di Cosa Nostra una guerra per bande oppure emergerebbe qualcun altro a regolare
La la la come il la complessa architettura di Cosa Nostra
Innanzitutto io sono convinto che Provenzano prima o poi si prende
Perché ripeto organizzandosi per
Trovare i latitanti significa appunto prima poi trovare esperienza di queste settimane ce lo dimostra
Ma il problema mi sembra che non sia Rina ieri Provenzano oggi
Problema prima di tutto Cosa Nostra come organizzazione
Preso prima ce Provenzano preso Provenzano probabilmente ci sarà qualcun altro e qualcun altro ancora
Finché questa organizzazione sostanzialmente conserva i suoi punti di forza
Che sono l'essere radicata sul territorio
E poter contare
Su alleanze o quanto meno
Accettazione interessate
A vari livelli anche istituzionali
E il problema è proprio quello dell'organizzazione anche
Riscrivere la risposta dello Stato dopo sette anni d'esperienza significa tenere conto di questo per esempio
Arrestare latitanti come Provenzano importante decisivo
Ma tutti diciamo e tutti siamo convinti che ancor più decisivo e più importante è colpire
La mafia Cosa Nostra nel portafoglio la ricchezza
Difficoltà a volte insuperabili derivano dal fatto che tutta la nostra legislazione è tutta la nostra procedura
E mirata a colpire richieste individuali non a colpire ricchezze riferibile all'organizzazione in quanto tale e allora ecco che il discorso dei prestanome dello stilista fantasma dei labirinti anche internazionali che servono per mimetizzare mascherare occultare le ricchezze rendere indecifrabili per corsi di riciclaggio
è un discorso che oggi
E particolarmente Forte imponenti insuperabile per quanto riguarda l'organizzazione ha risposto efficiente sul versante delle richieste di mafia perché
Alla titolarità individuale si fa riferimento non alla riconducibilità dell'organizzazione
Spero di essermi spiegato anche se un discorso molto tecnico molto sofisticato e non sono neanche sicuro di averlo capito del tutto io discorso da grandi esperti da grandi finanzieri da grandi
Conoscitori di questi canali internazionali di queste tecniche di mimetizzazione riciclaggio del denaro della ricchezza
Ma è un noto importante
Cercare di colpire l'organizzazione in quanto organizzazione
Preoccupandosi Siva non esclusivamente dei singoli anche prestigiosi componenti dell'organizzazione stessa e allora ecco Provenzano si sarà preso
Ma finché l'organizzazione non sarà intaccata in quanto tale aggredita in quanto tale diminuita come potenzialità in quanto tale il discorso è fatalmente destinato a riprodursi
Grazie
Io chiuderei con una nota che no così di ottimismo con con Luigi Bobba
Io ho già fatto una sollecitazione sul su questa protocollo di intesa che è stato firmato tra all'associazione Libera e il ministero della pubblica istruzione ecco vorrei chiedere a Libè a Bobo in quanto membro autorevole di libera che cosa intendete come intendete procedere e quali quali sviluppi futuri può avere questa collaborazione tra le associazioni e il e il mondo politico il mondo istituzionale
Intanto il protocollo vede come soggetti non solo il ministero della pubblica istruzione l'associazione Libera
Ma anche la commissione parlamentare antimafia
E il Dipartimento di a fare i sociale gli affari sociali dalla Presidenza del Consiglio
Questo protocollo che è stato anche diffuso attraverso una circolare del ministero nel giugno del novantotto
Pone le basi almeno dal punto di vista della forma
Per costruire una rete che sia effettiva
I soggetti istituzioni Enti locali associazioni scuole il Parlamento
Per elaborare per diciamo dare una forza e una forma ancora più
Consistente a quel lavoro educativo quei cinquecento progetti che già sono stati fatti ancora prima dell'elaborazione di questo protocollo
Adesso tutto questo può diventare una realtà più ampia
E soprattutto credo che il senso del protocollo dia il significato di come associazioni istituzioni
Centrali nazionali istituzioni locali possono mettersi insieme per fare questo lavoro educativo non confondendo i ruoli ha sottolineato bene il conduttore quando richiamando appunto l'agenzia che libera costituito per verificare la effettiva applicazione della legge centonove dice appunto come ruolo dall'associazione ecco ruolo di controllo un ruolo di vedere che le istituzioni facciano effettivamente il loro mestiere
Ma questa lotta
Ai poteri criminali alla società incivile ha bisogno di un patto di un alleato
Di un legame
Che tenga insieme istituzioni comunità locali
In realtà associative realtà del Civile mondo della scuola insegnanti formatori
Ecco allora che questo protocollo ci dà in qualche modo la forma istituzionale per fare un lavoro che è già partito da tempo
E che può diventare diciamo qualche cosa di ordinario dalla vita di una scuola
Credo che aderire ad uno di questi progetti partecipare ad uno di questi progetti sia il modo migliore per fare quella che un tempo si chiamava educazione civica no che può sembrare qualche cosa di un po'datato
Ma che in fondo invece proprio questo prendere coscienza attraverso un progetto concreto attraverso un itinerario formativo attraverso la partecipazione ad un'iniziativa attraverso la conoscenza di leggi attraverso la conoscenza anche la memoria delle persone
Che hanno contrastato magari pagando anche con la vita i poteri malavitosi criminali e mafiosi
Ebbene non mai dimenticare anche questo aspetto della memoria che è costitutivo anche di un impegno di cittadinanza
Ecco allora che se tutto questo diventa
Dove l'elemento eccezionale l'elemento straordinario
La cosa che si fa un giorno ma diventi invece l'itinerario ordinario normale di un percorso formativo in di un parte di una della di una e lavorazione formativa per un giovane dentro il suo itinerario scolastico e coloro che forse li noi otteniamo i risultati migliori
Perché non c'è niente di più importante
Che gli elementi costitutivi della cittadinanza
Passino attraverso l'ordinarietà dei percorsi formativi
Anche quando prima ho richiamato i trascorsi il discorso sul servizio civile intendevo dire proprio questo il vincolo di cittadinanza passa al traverso un'educazione al prendere parte alla vita di una comunità
Anche attraverso dei doveri anche attraverso qualcosa che facciamo mettendoci qualcosa di nostro di personale
Credo che la forza di una realtà associativa sia proprio in questo sta per risvegliare delle persone questa possibilità di stare insieme di sentirsi legati e libera ha fatto proprio questo non è proprio dei nomi liberare le energie e le persone per liberare diciamo così le comunità
Da questo dominio dei poteri criminali
Credo che noi soprattutto gli adulti abbiano il dovere appunto di lanciare qualche messaggio positivo di speranza qualche messaggio di che costruisca più che
Diciamo indichi gli elementi di negatività no
E credo che la forza diciamo di questa costruzione la forza di una realtà che punta anche
A far venire fuori il meglio che c'è in ciascuno di noi anche nelle persone
Sia il compito sempre di una realtà associativa
Se sappiamo fare questo allora quella sicurezza
Non è solo e tanto solo contrasto ma e soprattutto prevenire soprattutto costruire delle comunità che siano più solidali più umane dove ci sia per tutti il diritto a poter vivere e a poter costruire un futuro
Che ringrazio ringrazio gli ospiti ringrazio voi soprattutto che siete venuti così numerosi non ce l'aspettavamo nonostante questo temporale mi pare che questo sia stato un dibattito pieno di cose non rituale e indica la voglia di discutere di dibattere di questi temi questa sera abbiamo qui fatto una puntata speriamo che a Torino possano esserci altre occasioni per dibattere di questi temi che mi dà sicurezza criminalità mafie grazie buonasera a tutti
Negli anni
No no
No