Rassegna stampa di economia

Buon pomeriggio a tutti i lunedì venti novembre due mila stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplente
Entro del lunedì pomeriggio dedicato all'approfondimento dei temi dell'economia e della finanza in studio Benedetto Della Vedova dunque abbiamo
Scelto per questa edizione del superamento di stampa e regime abbiamo scelto di occuparci in primo luogo di un
Di attualità
Grazie a un rapporto all'ennesimo rapporto dell'l'OCSE su Guelfa la spesa sociale e il tema è quello della poi aperta giovani poveri anziani vecchi così il Sole ventiquattro Ore in prima pagina poi anche sul anche sul Corriere Economia si parla di poi è aperta
E di vuol fare un tema molto molto caro alle iniziative alle iniziative radicali già dagli anni ottanta con la lotta per l'aumento delle pensioni minime condotta con non violenza condotta con gli scioperi della fame e della sete da parte di Marco Pannella poi col referendum sulle pensioni di anzianità promosso anche se non tenuto a causa di un giudizio negativo diciamo così della Corte costituzionale quindi ci occuperemo di
Nel fare povertà ci occuperemo per voi i giornali sono un po'
Voi non sono un po'in stand-by per quanto riguarda la vicenda della presidenza degli Stati Uniti ma sia il Corriere che Repubblica fare finanza si occupano di Alan Greenspan l'ormai quasi mitico governatore della Federal adesso aveva un po'indicato come il vero potente
Degli Stati Uniti in questa fase in cui non si capisce chi sarà il prossimo presidente
Della repubblica e poi se avremo l'altro tempo ci occuperemo di municipalizzate questo capitalismo costo comunale rampante una forma di capitalismo di Stato
Federalista ma pur sempre di capitalismo pubblico di economia pubblica di espansione dalla mano pubblica e quindi politica nell'economia si tratta allora cominciamo con la vicenda
Che dicevamo avremmo trattato la vicenda povertà povertà e pensioni giovani poveri anziani ricchi dicevamo la corrispondenza da Parigi dove c'è la sede dell'OCSE l'organizzazione
Per la coprono per la cooperazione e lo sviluppo economico dei Paesi industrializzati dismessi i panni degli anziani oggi tutelati da un generoso sistema
Pensionistico che ha travalicato il proprio obiettivi sociali la povertà assunto il volto dei giovani la nuova emergenza accomuna tutti i paesi industriali Zatti e coinvolge come categorie a rischio le famiglie con finì lì dove c'è un solo genitore un solo percettore di reddito peggio Vania adulti in posizione marginale rispetto l'occupazione l'allarme arriva dall'OCSE che ha ripercorso rivoluzionando la povertà negli ultimi invece e ne sta cercando di mettere a frutto le esperienze maturate nei vari Paesi io le chiamo vale anche per l'Italia che osserva l'OCSE si ritrova oggi con il quindici per cento del PIL impegnato dalle pensioni tasse sul lavoro troppo alte e nessuna risorse residue per far fronte alla problematica transizione dei giovani dalla scuola al lavoro e se in questo
In questo scorcio forse anche di più iniziale di campagna elettorale i due
Candidati alla presidenza del Consiglio per le condizioni dalla Casa delle Libertà e
Del Ulivo quindi Berlusconi e Rutelli hanno fatto a gara
Direi che aumenteranno le pensioni minime e sociali fino a un milione che daranno un milione disoccupati bensì son guardati dal dire come
Intendono reperire queste queste risorse aggiuntive l'OCSE ci dice che in Italia ma non sono mai in Italia in particolare c'è troppa spesa
Pensionistica e questo va a danno dell'altra degli altri capitoli di spesa sociale in primo luogo il sostegno alla disoccupazione allarme OCSE Lapo età colpisce i giovani siamo a pagina tre del Sole ventiquattro Ore c'è tutta una pagina dedicata a questo compensi Marco Mariani di Sergio se
Ad oggi generazioni contro scrive a un certo punto Mariani in tutti i Paesi OCSE eccetto Svezia e USA
Sono le persone di età compresa tra i quarantuno e i cinquanta anni a beneficiare oggi dei redditi relativi più elevati con un forte aumento nell'ultimo decennio i cambiamenti nella distribuzione del reddito hanno premiato anche gli anziani soprattutto chi si trova poco primo su Vito dopo la pensione tra cinquantuno e sessantacinque anni redditi sono cresciuti del quattro per cento mentre tra sessantasei settantaquattro del due per cento il rovescio dalla medaglia che lo stesso predilige ove ne hanno perso terreno quasi ovunque il reddito relativo dei bambini è calato infatti dello zero virgola sei per cento mentre tra diciotto venticinque anni è diminuito di cinque punti percentuali
La flessione è principalmente dovuta all'ingresso sempre più ritardato nel mercato del lavoro per la maggior durata della formazione o della disoccupazione di interpretazione di questo fenomeno afferma il documento se discusso all'pongo è ambiguo se l'impiego differito consente l'acquisizione di capitale umano allora può essere vantaggioso se invece null'altro che un mancato inserimento rischia di precludere a più basse chance di reddito per tutta la vita
Più avanti sempre Marco Mariani lavoro e pensioni scavano la differenza perché queste categorie sociali giovani adulti genitori soli e single senza figli hanno visto peggiorare il loro status quasi tutto nella dieta nella distribuzione del reddito
Risponde peer Sonic
La persona interpellata in questo in questo io pezzo di Marco Mariani che è esperto di politiche sociali
Appunto dall'OCSE
Quasi tutta una distribuzione del reddito risponde Pierson dipende alla fine dal lavoro dalla sua assenza le imprese oggi sono diventate più efficiente attenti a questo che è un bene per la maggior parte delle persone perché significa prezzi più bassi e crescita più sostenuta ma chi è meno qualificato o fatica a inserirsi nel mercato del lavoro
O rischia di finire ai margini soprattutto al Sud
Soprattutto nel Sud Europa dove la lista le la rigidità delle leggi sul mercato del lavoro complica tutto
Ma e chiudiamo qui
Rimandando quindi però alla lettura di questi due pezzi che danno un po'di dettagli e passiamo a un commento una generazione dal futuro rubato sempre presente solamente l'attore Giuliano Cazzola segnalando che ci sono alcune alcune tabelle sulla povertà molto interessanti vediamo cosa scrive a proposito
Del dal rapporto dell'OCSE Giuliano Cazzola nei Paesi sviluppati la povertà sta cambiando pelle il numero più elevato di famiglie povere nei Paesi dell'Unione europea
La realtà non mutano il contrasto OCSE riguarda tipologie nuove e diverse dal passato le famiglie formate da un solo genitore con a carico o più figli giovani single con meno di trent'anni di età gli anziani ultrasessantacinquenni soli nuclei con tre o più figli occupati
Non occuparsi scusante in Italia poi si aggiunge un elemento di carattere territoriale i due terzi delle famiglie in condizioni di povertà relativa sono due sei milioni per un totale di sette virgola cinque milioni di persone quindi siamo abbondantemente oltre il dieci per cento
Si trovano nel Mezzogiorno
Ingente dieci per cento ovviamente di povertà due sei e mezzo sul sette virgola cinque sono
Sono in nel Mezzogiorno
In generale sono le famiglie più numerose subire rischio d'emarginazione i nuclei poveri che hanno la loro al loro interno almeno un componente in cerca di lavoro sono circa seicentodiciassette mila di cui cinquecento sette mila risiedono le regioni meridionali la quota di famiglia
Di famiglie indigenti è più bassa se la persona di riferimento a un'occupazione mentre un po'più elevata se essa si è ritirata dal lavoro è invece assai più alta ventotto virgola sette per cento nel mille novecentonovantanove se il capo famiglia è alla ricerca di un posto
Anche in tale classificazione però vi sono dei distinguo da compiere e di un certo rilievo il numero di famiglie povere in cui la persona di riferimento lavora
Nel sette virgola nove per cento dei casi con un'attività auto a Roma e nel nove uno per cento di dipendenza sappiamo che gli indici della povertà relativa si basano sul confronto tra le spese medie mensili per consumi sono pertanto un termometro inadeguata misurare l'effettiva condizione degli anziani dei pensionati che specie nelle classi di età più elevata riducono notevolmente gli standard di consumo se infatti si valutassero le analisi condotte sui redditi e sui patrimoni troveremo che nuclei familiari fa c'senti capo una persona in pensione possono contare su un numero maggiore di proventi magari modesti mentre le famiglie più giovani lavoro sovente una sola persona detengono in generale
I pensionati
Beni immobiliari forse anche la casa dell'abitazione e risparmi
Qual è il sedimento di popolazione più abbiente in tutti i paesi sviluppati ma soprattutto in Italia i più fortunati sono quelli usciti recentemente dal mercato del lavoro che hanno potuto godere delle migliori ripetibili per forma SDI generosi sistemi pensionistici da noi grazie al pensionamento di anzianità i cinquantenni riscuotono riescono a ottenere trattamenti medici superiori ai trenta milioni annui e a percepirli per lunghi decenni a queste fasce minoritarie ma importanti di popolazione vanno aggiunti nella rosa dei più agevolati quanti sono in prossimità della fine della vita lavorativa e guardano ormai la pensione la cui due le cui regole non sono state sostanzialmente cambiate dalle riforme realizza a pensarci bene si tratta delle corti degli insider quelli che godono al meglio dei vantaggi di un sistema contrattuale sindacale pensionistico che scarica le sue contraddizioni in termini di precarietà
Basse retribuzioni incertezza del domani sulle giovani generazioni nella storia umanitari sono state purtroppo tante occasioni discriminazione per molti per motivi religiosi per ragioni politiche per questioni razziali o di Gemina
Mai l'odiosa prassi dalla negazione dei diritti si era riferita all'età anagrafica condannando i giovani una cittadinanza figlia di un dio minore non avrebbe senso evidenziare che nel privato delle famiglie i figli si rifanno di quanto il padre e i nonni hanno loro sottratto nel pubblico dall'organizzazione sociale
Sulle nostre spalle grava comunque la responsabilità di aver rubato un futuro che non ci apparteneva così Giuliano Cazzola il tema è quello di sistemi di spesa sociale e particolare in particolare di sistemi previdenziali pensionistici tutti sbilanciati a favore ore dagli insider quelli che sono in pensione ormai o che ci stanno per andare e ha svantaggio
Invece pesantemente dalle giovani generazioni di lavoratori il tema della riforma previdenziale è un tema che sta scomparendo ahimè dalla chiamiamola così agenda della politica e della campagna elettorale è un tema su cui Berlusconi e Rutelli preferiscono tacere i radicali organizzeranno
Saremo più precisi più avanti martedì prossimo un convegno invece proprio sulla questione previdenziale martedì ventotto novembre nella mattinata la sala dalle bandiere presso la sede del Parlamento europeo a Roma in via quattro novembre
Sussidi disuguali sempre sua fare altro interviene Michele Pellizzari sul Corriere Economia pagina nove della Fondazione Rodolfo de Benedetti diretta dal professor Tito Boeri
Uno degli obiettivi più importanti dello stato sociale è quello di ridurre la disuguaglianza e di correggere le sperequazioni nella distribuzione del reddito un recente studio OCSE si è chiesto in che misura l'intervento pubblico riesce effettivamente a ridurre l'avviso alleanza i risultati hanno dimostrato come nel nostro Paese l'intervento pubblico abbia in realtà peggiorato la propria capacità redistributiva non solo ma tale peggioramento
Si è verificato in maggiori in misura maggiore rispetto agli altri Paesi considerati questo mi sembra un giudizio importante sul politica sociale degli ultimi dell'ultimo decennio
Il grafico riportato che appunto
A pagina nove del Corriere Economia sintetizza questo dato le cifre evidenziano che in Italia i trasferimenti pubblici lungi dal redistribuire la ricchezza svolgono al contrario un'azione di di aumento della disuguaglianza
L'Italia non è l'unico Paese in cui i trasferimenti pubblici aumentano disuguaglianza
Per tutti i Paesi probabilmente in cui l'Uefa arrestato misurato sulle esigenze dei sindacati e quindi moral far tutto orientato a una tutela di persone comunque
Nel circuito della produzione distribuzione della ricchezza e non degli emarginati ma comunque l'Italia non è l'unico Paese in cui i trasferimenti pubblici aumento le disuguaglianze ma intende dire
Amici nostro Paese l'unico in cui dalla metà degli anni ottanta la metà degli anni Novanta l'intervento pubblico ha peggiorato la propria azione redistributiva il contributo dei trasferimenti
Pubblici
Alla disuguaglianza complessiva è aumentato nel nostro Paese dall'uno virgola cinque per cento dall'ottantatré al tre virgola cinque per cento dal novantatré con un incremento netto di due punti percentuali il più alto in tutti i Paesi considerati in questo studio o ora queste sono le parole di Michele Pellizzari ma
è chiaro che il novantatré è un dato quello al novantatré un dato piuttosto vecchio altra parte spesso questi raffronti vengono fatti con dei dati non aggiornatissimi
A naso però diciamo che non ci sono elementi per dire che le politiche attuate le riforme o non riforme attuate dal novantatré ad oggi abbiano invertito questa tendenza anzi
Naturalmente la presenza delle pensioni l'aggregatore tra sentimenti pubblici giustifica in parte questo fenomeno visto che le pensioni essendo pagato in proporzione ai redditi percepiti durante la vita lavorativa finiscono in arrivo inevitabilmente per rispecchia la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi da lavoro tuttavia lo stesso studio dall'OCSE mostra come anche la distribuzione delle pensioni in senso stretto sia diventata più disuguale nello stesso arco temporale
Quindi
Anche le pensioni diventano più disparate quindi ci sono pensioni alte goduto per tanto tempo diceva Cazzola prima in particolare le pensioni di anzianità e poi ci sono tensioni molto molto basse che si prendono il molto in là negli anni
Ad ogni modo questi suggerimenti questi dati suggeriscono come il nostro Stato sociale abbia fallito in uno dei suoi obiettivi principali e cioè quello di redistribuire il reddito tra i cittadini
Michele Pellizzari molto efficace a mio avviso questo intervento CorrierEconomia pagina nove proprio perché la redistribuzione questo
In qualche modo avvalorare il paradigma Carola dai credo da altre che la redistribuzione la giustizia sociale la redistribuzione del reddito in realtà sono gli alibi attrae verso i quali il potere politico tenta di espandere il suo ruolo la sua dotazione di risorse da intermediare e destinare a finalità che non necessaria
Ente sicuramente non nei fatti ma non necessariamente nemmeno le intenzioni sono quelli di quella che qualcuno definisce giustizia sociale
Ho redistribuzione del reddito
Sempre sulla poi
Del TAR ma lasciamo questo aspetto più legato più legato all'Italia e o o comunque
Paesi industrializzati alle divaricazioni nei redditi che si stanno creando che la spesa sociale non contrasta Manzi
In qualche modo agevola
Prendiamo da pagina quattro segnaliamo pagina quattro del Corriere Economia idee in Campus che il
La rubrica tenuta dalla in GR della Bocconi
C'è un pezzo di Laura Bottazzi poveri sempre più poveri se i ricchi son più ricchi non si possono comprendere completamente le cause e le possibili soluzioni delle crisi economiche che hanno interessato i Paesi emergenti negli ultimi venti anni se assieme alle analisi delle loro economie non si affianca un'analisi profonda
Ruolo svolto dalle politiche economiche adottate dai Paesi industrializzati in particolare dagli Stati Uniti
Poi si cita uno studio dell'arma Diversity della New York un University
Che offre lo spunto di leggere tra le pagine più lucide e brillanti scritte sull'argomento perché le politiche dei Paesi industrializzati sono così importanti per comprendere crisi dei Paesi emergenti
Tre sono i canali di influenza le politiche economiche adottate nei Paesi occidentali influenzano l'andamento del mercato finanziario mondiale la modalità con cui questi Paesi in che vengono quando una crisi si realizza utilizzando fondi pubblici incentivando le presenze di fondi privati di riforma dei Paesi debitori influenzano l'evolversi della crisi
Facendosi fautori della riforma dell'architettura finanziaria mondiale al fine di limitare la frequenza e le gravi e la gravità della crisi future
In questo pezzo si analizza il primo punto cioè le politiche economiche adottate nei paesi occidentali come influenzano l'andamento del mercato finanziario e non solo finanziarie mondiali
Il cane e di trasmissione più immediato il commercio internazionale damigella mille la minor crescita dei Paesi OCSE colpisce le economie emergenti perché diminuisce la domanda per i loro prodotti deprimendo i prezzi sul mercato internazionale portando a un aumento delle barriere all'importazione dai paesi in via di sviluppo ne è un esempio la recessione che interessò i paesi industrializzati nel pericolo mille novecentottantotto anta due depresse prezzi volumi di esportazione dei paesi in via di sviluppo
Contribuendo alla crisi internazionale del debito degli anni ottanta emblematico fu anche il caso del Messico la cui ripresa dopo la crisi del novantaquattro fu aiutata dalla rapida crescita statunitense
Un altro fattore determinante per la crescita dell'economia dei Paesi in via di sviluppo e la disponibilità di capitali di cui il livello del tasso d'interesse reale è un indicatore nei paesi emergenti esiste una scarsa disponibilità di risparmio domestico utile per finanziare opportunità li investì mento proficue nei Paesi industrializzati si soffre esattamente del problema opposto con un eccesso di risparmio sull'investimento la liberalizzazione dei movimenti di capitali ha quindi portato un afflusso dei capitali verso i Paesi emergenti i paesi in via di sviluppo hanno così potuto permettersi saldi di partite correnti negative negativi finanziati da flussi netti di capitali in entrata è chiaro pertanto che la caduta del risparmi nazionale americano negli anni ottanta che contribuì a mantenere alto il tasso di interesse reale americano ebbe ampia ripercussioni negative sulla situazione debitoria internazionale
Esistente a quel tempo
Tra gli studiosi c'è chi sostiene che mantenere elevato il tasso di interesse reale fu una scelta precisa la politica americana al fine di apprezza il dollaro facilitando l'afflusso di capitali dall'estero comunque sia i Paesi in via di sviluppo furono pesantemente colpiti dalla scelta medica
Un alto tasso di interesse reale inoltre influenza negativamente le economie dei Paesi emergenti perché deprime il loro livello di produzione aumenta il peso del servizio pubblico in questo caso l'effetto dall'aumento del tasso di interesse e di accrescere il rapporto debito esportazioni sia perché non mente numeratore sia perché ne diminuisce il denominatore
Concludo Laura Bottazzi non possiamo dedurre da tutto ciò che i Paesi industrializzati dovrebbero adottare politiche monetarie accomodanti e potenzialmente inflazionistica al fine di aiutare l'andamento delle economie dei Paesi emergenti l'obiettivo più importante dei Paesi industrializzati rimane quello di sostenere una crescita economica sostenuta evitando l'adozione di barriere al commercio basterebbero queste due politiche nella G da economica per poter incentivare la crisi dell'economia emergenti e ridurre la frequenza delle crisi proprio sulla
Necessità di evitare l'adozione di barriere al commercio bisognerebbe discutere soprattutto con a partire in Italia da Bertinotti non solo con coloro che invece hanno eso il tatto le proteste di Seattle contro la liberalizzazione dei commerci internazionali e la globale
Simone rivendicando una presunta tutela delle popolazioni e dei paesi più deboli ecco dovrebbero
Dimostrare che le economie più deboli le persone che vivono nei Paesi ad economia più debole non si avvantaggiano dalla non si avvantaggi non dall'apertura dei commerci internazionali invece si possono in qualche modo avanza avvantaggiare da una sorta peraltro ormai impraticabile di autarchiche
Questo quindi per quanto riguarda i temi della povertà e del Welfare nei Paesi occidentali e in Italia e dato dal rapporto tra crescita economica nei Paesi più ricchi
Condizioni nei Paesi più poveri detta così ovviamente
La cosa sembra scontata ma come dicevo prima e poi nello scontro politico Rocco contro globalizzazione eccetera questi punti chi di partenza di analisi quantitative empiriche vengono brillantemente lasciati
Da parte
Alan Greenspan dicevamo
Nei minuti che ci restano ci occupiamo profitti Allan Greenspan se ne occupa Umberto Venturini sul Corriere economia di oggi e poi dicevamo anche Giuseppe Turani sulla prima pagina di Repubblica Affari e Finanza
Mercoledì scorso mentre Bill Clinton era in Brunei per il vertice asiatico largo raggio oggi David Bush continuavano a litigare per un pugno di voti i capigruppo parlamentari si accordavano per congelare l'attività legislativa inattesa che dal polverone giudiziario emergesse nuovo presidente degli Stati Uniti gli americani cominciavano a chiedersi se loro sistema elettorale fosse compatibile con il ruolo di potenza egemone quello banale assunto dal paese dopo la fine dalla guerra fredda mentre succedeva tutto questo Alan Greenspan ha deciso di lasciare invariati i tassi d'interesse USA quella del presidente della Fed dei suoi colleghi governatori della Banca centrale degli Stati Uniti è stata una scelta tecnica basata su valutazione dalla congiuntura americana fatta nel corso della periodica riunione del comitato ristretto
Responsabile la politica monetaria ma anche è stata l'unica decisione veramente importante per Wall Street e per l'economia americana e mondiale
Crisi istituzionali insomma scrive Venturini possono creare incertezza su chi sarà il nuovo presidente ma anche nei momenti di maggior confusione l'America ha un chairman quello della febbre che tiene ben saldo il timone chiunque sia il nuovo inquilino della Casa del prossimo gennaio dice Bobo Woodward la sua sarà la quarta presidenza Dallera Greenspan il giornalista del Washington post appena dato alle stampe
Maestro un libro sui tre sui primi tredici anni di Greenspan alla guida dalla Fedora verso il in cui il chairman viene descritto come un abile e sofisticato animale politico sopravvissuto a tre presidenti Reagan Bush Clinton le cui
Opinioni in materia di economia non sempre hanno coinciso con le sue il probabile impasti legislativo causato del progressi dei democratici al Congresso dove la maggioranza democratica la Camera dei rappresentanti
La maggioranza repubblicana alla Camera dei Rappresentanti estremamente ridotta mentre al Senato i due partiti sono sostanzialmente alla pari e la prospettiva di una presidenza se non senza un vero mandato popolare promettono di consolidare ulteriormente la posizione di Greenspan come arbitro dalla politica economica riconfermato alla presidenza della Fed Clinton il chairman che nonostante i suoi settantaquattro anni in ottima salute si mantiene rigoroso grazie anche a la passione per il tennis resterà in carica se lo vorrà fino al due mila e quattro una prospettiva tranquillizzante per la comunità finanziaria globale perché spiega il suo amico Jimmy ore
Il giornalista televisivo che ha fatto la moderatore dibattiti fra per Gore Bush quando uno pensa Greenspan è come se pensasse ai più venerati mono venti di Washington il prossimo presidente americano insomma farà bene a consultare Greenspan prima di prendere decisioni di politica economica
Si sa che è repubblicano ma trarre conclusioni dalla sua fede politica e pericoloso perché ad esempio e più in sintonia con loro e Summers democratico Segretario del Tesoro
Dell'attuale amministrazione con il quale gioca spesso a tennis che con Lorenzo Lens lei il consigliere economico Di Giorgio
Bush le sue posizioni sui temi nodali dalla politica economica nazionale sono dettate dal più dal pragmatismo che dalla ortodossia e quindi una volta di più
La esplicita connotazione politica Alan Greenspan repubblicano di far eletto nominato da un repubblicano è confermata da un democratico per quanto riguarda gli Stati Uniti d'America non non produce scandalo e consente un lavoro puntuale forte una guida forte dalla banca
Della banca centrale statunitense l'indipendenza politica negare dei nostri governatori centrali dalla banca centrale europea per il momento non produce nulla di comparabile e non mi riferisco tanto al cambio dell'euro è un problema tutto sommato relativo ma in termini di affidabilità di autorevolezza è vero che la BCE a tre anni alla Federal Reserve
Qualche decennio in più diciamo così ma è anche vero che questo resta un dato centrale quello dall'assetto dalla Banca centrale europea chiudiamo sempre su Vespa non con il punto
Di Giuseppe Turani che va ad analizzare può prevedere le future mosse di Alan Greenspan
Aria mesta un po'confusa
Su tutti i mercati azionari del mondo con improvvisi sussulti verso l'alto a cui seguono inevitabili morì ribassi operatore diesel disorientati
Che al mercoledì comprano giovedì vengono eccetera eccetera in termini molto sintetici più avanti Turani sembra di capire che gli eserciti dell'economia stanno facendo un passo indietro per riorganizzarsi in realtà come sempre il segnale forte arriva dagli Stati uniti in America il capo della banca centrale Alan Greenspan sta praticando una politica monetaria restrittiva da almeno un anno molti sui mercati siano convinti che verso l'altare Greenspan avrebbe fatto al mondo il suo regalo allentando la stretta monetaria
Invece ogni volta che il capo dalla fede apre bocca solo per dire che c'è qualche timore d'inflazione che quindi i suoi uffici rimangono vigili e pronti a intervenire se è operativo e delle grandi banche questo viene tradotto in modo molto semplice Greenspan manda a dire che non ci sarà alcun regalo di Natale e che sa e che la stretta monetaria proseguirà e che al limite potrebbe addirittura farsi ancora più severa insomma niente economia facile all'orizzonte niente nuove stagioni di Bu
L'Europa e quindi in Italia le cose sono ancora più chiare si vive sotto la mannaia del petrolio se dovesse scendere in fretta
E molto forse sarebbe ancora possibile sperare in una crescita per il due mila uno sopra il tre per cento se invece come appare il petrolio resiste rimane costoso allora per l'Europa ci sarà solo un possibile due otto per cento di crescita contro il le due tre quattro di questa un rallentamento secco in Italia oltre a tutto ciò bisogna ma anche mettere in conto le alluvioni recenti che qualche danno hanno portato insomma
All'orizzonte non c'è alcuna recessione alcun fatto drammatico accetto si corre molto svelti
Molto meno svelti di prima e con meno entusiasmo le borse infine non sono che lo specchio di questa situazione incerta e comunque frenata e con in più qualche
Hanno sia ulteriore per la new economy questo poteva essere un Natale un po'più spensierato e invece sarà spesso sarà speso nello scrutare giorno per giorno gli indici dell'economia alla ricerca d'una possibile buona notizia di una svolta improvvisa di una luce
Lirica la conclusione di questo pezzo di Giuseppe Turani Greenspan non sarà babbo Natale con questo chiudiamo qui l'edizione di oggi di stampa e regime rassegna stampa di Radio Radicale consueto supplemento
Dedicato ai temi dell'economia e della finanza del lunedì pomeriggio ci siamo occupati prevalentemente di alcune reazioni al rapporto dall'OCSE su due al far povertà
E di Stati Uniti non presidenti in pectore ma
Governatore che resta solido cioè Alan Greenspan con questo vi saluto e vi do appuntamento a lunedì prossimo ventisette novembre alla stessa ora grazie a Mohamed Ba per la regia dalla trasmissione
Se vi dovesse capitare in via delle difficoltà nella ricezione del segnale radio radicale vi preghiamo di segnalarcelo allora zero sei sette nove zero sette quattro quattro no
Che ancora una volta grazie per la collaborazione zero sei sette nove zero sette quattro quattro no