"La riforma del Governo" presentazione del libro di Alessadro Pajno e Luisa Torchio (Ed. Il Mulino) (c/o Sala del Cenacolo - Vicolo Valdina 3/a)

Sezione che speriamo rientri mentre cominciamo la discussione io mi ero preparato un intervento come dire nel quale il sollecitato Presidente del Consiglio non potendo farlo proverò a frittata invece l'ex vice persino il Consiglio attuale mi sono difesa il l'onorevole Sergio Mattarella
Adesso gli anni Ottanta quando molti di noi parlavano di riforma elettorale vero e cercare di cambiare la forma di Piovani Pagliara la risposta bisogna riformare la pubblica amministrazione
Dopodiché si fece la riforma etto della Presidenza del Consiglio e non produsse mi pare grandi esiti positivi
E nel frattempo il tema ripulito è rimasto all'ordine del giorno ma abbiamo anche l'autore della riforma attualmente vigente e per fortuna qualcuno ha pensato che si poteva forse di formare il sistema dei ministeri credo sia parte della pubblica amministrazione
A questo punto forse è utile anche ricordare per riformare i ministeri bisogna avere conquistato il governo il potere di farlo perché forse anche l'idea allora do subito la parola al nono regole Mattarella ministro Mattarella deciderà in che modo queste riforme sono state fatte se quello che è stato fatto lo soddisfa e naturalmente rilevanti
Si potrebbe ancora fare supponendo che lo schieramento politico a cui appartiene
Le prossime azioni
Non vorrei portarla in politica l'ha visto questa considerazione finale utero che alle sperando che è una cosa che francamente mi auguro ma anche perché è vero che per riformare l'amministrazione anche dall'altro occorre essere
In nelle condizioni potrà fare
Ma anche realizzare quello che si è riformato sarebbe simpatico fare maggioranza ma questo dipende gli elettori quindi
Monte Dei
Perché devo prima incominciare
Pasquino
Avrebbe o no parlato di legge elettorale
Ma questo fortissimo gran parte costato che era era inevitabile
Ed è in effetti pone corsivo
Si tengono insieme diversi pezzi voluto mosaico
Che fa andare avanti
Vorremmo
Verificando lo anche segmento per segmento
Con le nostre situazioni
E anche per questo credo che occorra essere grati al
E gli onori questo volume
A Luisa Torchia Sandro Pajno che lo hanno curato
Mi hanno scritto diverse parti a coloro che hanno scritto numerosi i commi contributori che hanno scritto alcune parti del
Commentando questo complesso complessivo disegno di riforma della pubblica amministrazione appunto del Consiglio
E dando anche ed è uno dei dei pregi di questo volume non soltanto conto della riforma che si è
Cui si è dato vita
La cui attuazione entrerà parzialmente
Tanta gente
In funzione ma tenterà un un'altra parte in funzione quindi parzialmente in funzione dopo le prossime elezioni
Ma c'è un dato anche un quadro complessivo del nostro disegno
Di governo attorno attuale così come risulta le modifiche introdotte ed è un volume Park anche per questo profilo di grande utilità
Si aggiunge la mente con utilità una
La lettura delle modifiche
La interpretazione delle ragioni e la valutazione delle degli sviluppi che possano delle conseguenze
E anche dei comportamenti corollari finalmente il disegno di riforma richiede
Io partirei
Da una Costituzione che ce n'è prime pagine delle nelle introduzione di Sandro Pajno e Luisa Torchia
Che riferisce
Le radio da legge delega ad una
Non soltanto le collega all'esigenza di riformare lo statuto di governo ma le collega anche correttamente alla rete al processo al processo di decentramento che si è inventato in quel periodo pure che si vuole fare in maniera più ampia anche con modifiche costituzionali come è noto e dall'altra parte al processo d'integrazione europea
Credo che sia il punto di partenza più corretto per valutare l'opera che si è fatta e quindi la lettura che ne viene fatto in questo
Perché non vi è dubbio che noi siamo in un periodo in cui assistiamo ad una
Poi attivamente erosione del potere statuale
Ad una opportuna
Profit erosione potere statuale
Sia in direzione solo temporalmente sia verso il basso che verso l'alto
Sia verso le comunità locali ai governi locali che avverso
La realtà sovranazionale l'integrazione comunitaria devono europea
Anche per questo
Si avverte si è avvertita l'esigenza di una riforma del nostro sistema dello storico averlo
Gli conferisca maggiore agilità bellezza capacità di orientamento di Indirizzo d'intervento minore pesantezza che l'obiettivo che questa che questa riforma si prefigge credo tra i primi
Ed è questo credo che vada messo sullo sfondo
Lo Stato va apparentemente per dire in termini rudimentali perdendo
Perdendo poteri e compiti verso l'alto verso il basso
Pensare a quello che sta avvenendo
Un difensore comunitaria non sulle come come esempi principale tutte bionda sentiamo bene come se ne evoca vedi quello dello dello monetaria ma se posso aggiungere per il mio settore quello dell'unione bella politica di di fede sicurezza comune
Per capire quanto si stia modificando l'ambito dei poteri fece che lo Stato e quindi come debba essere al in corrispondenza rimodulate modellata
In maniera adeguata la sua configurazione di governo
Da questo nasce non da una il disegno da questo da questa visione che accomuna decentramento crescita di funzioni di autogoverno delle comunità locali e delle sue stelle che rappresentano sviluppo della dimensione comunitaria crescente integrazione e esigente appunto di riforma del del del nostro apparato di governo
Io ho seguito anche quella che poc'anzi Gianfranco Pasquino ha chiamato con la la riforme faceva già quattrocento la riforma della perché il consigliere allora Ministro Rapporti con il Parlamento e l'ho seguita in Parlamento per buona per buona parte del percorso stando lo ricorderà che hanno lavorato insieme
La riforma non male a mio avviso che non ebbe però non non ha espresso tutte le potenzialità che nel corpo normativo conteneva anche perché i governi che vi furono subito dopo
Un parterre delle opere alcune delle che e in parte
Nell'attuazione no interpretano in maniera più ridotta
In realtà un corpo normativo che come è noto dal quarantanove circa la pipì
Il primo tentativo il primo progetto segno di legge governativo di una sapete consiglio e di un governo De Gasperi
E si sono ripetuti nel corso di tirature tranne un paio fino al fino all'anno più in cui viene approvata la quattrocento nel nella previo Touré fa soprattutto diversi ogni legge senza che andassero a buon fine quella riforma fu un primo passo
Naturalmente non attuato e comunque isolato
Ha richiesto un intervento ben maggiore una e ad una revisione complessiva come quella che va che in quel nel testo comunque nel testo che segue questo volume viene raccontata interpretata illustra
Io non voglio fare molta voglio chi prende molto tempo non tanto fare tre considerazioni
La prima ho già fatto il collegamento che viene ragione della riforma
Con gli altri due process senza il senza i quali la riforma non è comprensibile e non sarebbe neanche attuabile con intelligente cioè il decentramento verso le realtà locali dei governi locali e l'integrazione europea che procede in maniera crescente la seconda considerazione il collegamento
Con la riforma costituzionale
Affiancata alla vedo delegato ai decreti delegati che hanno utilizzato la delega di riforma
E cioè quella che prevede i due Ministeri e ministri
Di di parti di nel settore di amministrazioni
A dimostrazione che la diminuzione ministeri non è fatta per un demagogica volontà di far vedere facciamo meno ministri
O facciamo un disegno artificioso al contrario
Per sottolineare senta nella esigenza di coordinamento più intenti
Reggenza di evitare il il percorso strade parallele non comunicabili esso niente quindi disarticolate della pubblica amministrazione
Integrando alle amministrazioni
Ma mantenendo anche un'adeguata presenza politica di guida veramente amministra
E credo che sia questo l'elemento necessario
Come a dire
Ampiamente prevedibile che quella riforma non venga approvata in questa legislatura
Però credo che sarà invece
Provvedervi sollecitamente
Perché in realtà
Come
Come dice nelle ultime pagine del tengono conto del volume
Quanto di difenderla parlare di questa riforma Sandro Pajno
è evidente che occorra fare un uso molto parco contenuto misurato limitato
Dei più del ministero ma è anche evidente che occorre che si mantenga una responsabilità politica
Anche rispetto al parlamento di singoli Granelli
Interni ai grandi complessi che sono creati con la riforma
In realtà
Vi è una
Poi che noi in con quella riforma mille disegnata e non e non mancò pendente
Si disegna una sorta di grado intermedio come evidente come è noto tra il Presidente del Consiglio
E il mini e junior minister
Un me un ministro di coordinamento è responsabile il complesso del settore in grado di governare cogente coordinata dotato di poteri di coordinamento nell'ambito del settore di quelli simile a quelli di cui dispone per te consiglio nell'ambito dell'intero governo questo non indebolisce la controra forte del Presidente del Consiglio non soltanto per gli strumenti normativi definiti nel complesso altra delega erede legati ma anche perché nella semplificazione delle strutture amministrative
E maggiormente
Ride incisivo il potere di coordinamento di guida l'indirizzo di coperte Consiglio dispone e il né e non è casuale commende né ben messo in evidenza nel volume come il complesso alla riforma abbia posto
Al centro con diversa infatti normative e ottica la valenza del Consiglio rispetto ai ministeri
La terza votazione vorrei fare riguarda un settore particolare
E non è per una deformazione non professionale ma è probabile di mandato che interessamento ricco
Ma
Per per evidenziare quanto sia ampio
Il processo di riforma incorso nell'ottobre
Poi dirò poter concludere subito dopo tra due minuti
Che cos'è costato di lavoro il di anche di di fatica di e di impegno l'opera di riforma che in questo volume racconta ripeto raccontata interpretata presentati
Ma l'OPA di riforma è di grande ampiezza e Faccioli tra i tanti possibili
Uno degli esempi più significativi è quello dell'amministrazione cui oggi sono preposti
Che quindi con molta lucidità
Una puntuale ricostruzione molto molto attenta
Che viene fatta nelle tavole D'Auria
E che pochi sanno forse
Se non il settore che ha avuto di più
E tra i settori che ha avuto di più che di più a ha avuto in questi anni un processo di profonda innovazione trasforma
Io sono sommando da Laura Cerrato loro tornano fra breve scusandomi se ne andò prima perché i termini
Perché in corso di esame il provvedimento e spero di approvazione entro domani in termini definitivi del provvedimento che riforma il servizio militare il nostro
In questi ultimi tre anni e mezzo
Iniziando con a quella porta avanzate dal ministro Andreatta
Il ceto la difesa ha visto la riforma dei vertici militari che è stata certo perché i non è dentro l'amministrazione meno percepibile di profonda innovazione strutturale per la difesa la riforma del ministero stesso
Un processo di riordino e razionalizzazione e semplificazione
Di del dell'apparato logistico e industria della difesa
Con formula Travis dunque come la nel Trecento che riguardano per esempio l'agenzia della difesa
Un processo di riforma che Rilke affatto che ha introdotto la purezza femminile nelle forze armate
Una quarta forza armata
Una politica di difesa e sicurezza europea che sta interessando profondamente anche tanto sul piano dell'impegno operativi e delle conseguenti delizie normative strutturali lo strumento militare
E cioè uno dei settori che ha avuto
La
La una profonda modifica innovativa in questi così fatto e lo ha fatto dopo gli aggiungersene con certezza una lancia a favore della mia amministrazione quello di quella che temporaneamente dirigo politicamente
Lo ha fatto non a macchina ferma la macchina in moto com'è in moto come noto conforto impegni internazionali
Questo per sottolineare come siano molti i fronti su cui si muove il fronte riformato contro il movimento riformatore
E come
Sia necessario aveva uno sguardo d'insieme
Che colga tutti quanti movimenti riformatori in corso cerchi di leggerli insieme di comprenderne sintonie eventualmente distonia e dare una ragione comune di questo
Se posso dirlo senza
Petardi Enza sì che è un abitualmente non mi appartiene di questo imponente il processo riformatore che si avvia
Io credo che
Questo sia
Il merito di questo di questo volume
Nella nell'ordine riguardo all'oggetto che ha che contiene cioè la riforma della del governo dei suoi delle sue strutture
E in realtà
Per gli studiosi torneranno per gli attacchi
Gli amministratori per i funzionari e dirigenti che avranno modo di consultarlo e divertenti
E di
Leggerlo emergerà anche quel che prima dicevo il forte impegno assorto che costante lavorio di forma
Anche in momenti difficili
Avuta dicono che è difficile vi sono stati nel corso dell'iter perché non è facile
Anzi e difficile non quanto fare oggetto oraria cosa che so per esperienza mai difficile riformare la struttura di governo
E naturalmente procedere ad una statistica un ridisegno così nuovo così diverso da quello attuale ha comportato ghetti che resistenze alle comprensibile alle volte qualche volta un po'meno
E un un travaglio è un'elaborazione difficile che è stato un merito di coloro che hanno lavorato che che io voglio voglio ringraziare perché gli ha dato un piccolo contributo come membro di governo la il il merito reale
Pennetta principale di coloro di quegli studiosi che dialettiche funzionari e dirigenti che gli hanno contribuito disegnando
Con la loro appunto un mosaico intelligente a mio avviso vende bene applicabile funzionante attraverso loro fatica è un impegno che è stato molto più faticoso è molto più difficile di quanto si pensi
E allora vorrei ringraziare quelli che hanno lavorato all'ora e ringraziare e con loro gli studiosi che hanno che ci hanno regalato questo modo di comprendere la
Dunque ringrazio il ministro Mattarella che a un certo punto se ne andrà sperando che al Senato gli appaia un improbabile numero legale
Devo scusabile così fine tendenza AN crea angoscia la mia esperienza faccio della mia esperienza devo scusare il Presidente del Consiglio che è impegnato in una trattativa con gli insegnanti e devo anche scusare l'onorevole Barani che ha avuto un problema di di salute e che quindi non con non arriverà spero invece terribili facciamo gli auguri al al mio amico Giuliano Urbani
Sperone pro-tempore Bassanini riesca ad arrivare do la parola all'onorevole Vincenzo Cerulli Irelli
La Samp
Piena darebbe al Polo vuole due parole tanto qui con i colleghi ci vediamo sempre
Rapine ripetiamo sempre le stesse cose che in realtà io vorrei innanzitutto complimentarmi con Sandro con Luisa per aver organizzato questo lavoro e con i colleghi che vi hanno scritto diciamo che si tratta della presidente primo esame che dal punto di vista dottrinale con dovizia di di di particolari di problematiche si fa di questo testo che naturalmente è un testo che deve essere attuato quindi necessariamente anche il lavoro di commento e di sistemazione e un lavoro in progress che dovrà essere via via modificato va adattato all'evolversi della situazione ecco lo l'avrei visto bene a fogli mobili non certo il ventre
Questo libro però è come se lo fosse nel tempo che mi aspetto tra dei mezzi una nuova elaborazione tra dodici mesi un'altra via via che procederemo con l'attuazione
Perché
Perché in una realtà sia il capo primo che il capo secondo della legge tutti quanto per due sono a carico sono sulle spalle della mia Commissione nel seguirne diciamogli adempimenti ecco poi per due sono dei dei pezzi normativi che poi richiedono un lavoro attuativo molto complessa
Ora sul capo primo insomma sulla fine dell'anno due mila ci dovremmo essere
Nel senso che c'è comunque un termine del trentuno dicembre due mila che ci consente di chiudere il lavoro un lavoro che avremmo voluto molto più intenso ma insomma comunque consistente
Poi quel lavoro troverà dovrà trovare una copertura costituzionale sia ben chiaro una copertura l'altro giorno se ne è discusso molto a Firenze una copertura che non è sanatoria
Ma è solidificazione consolidamento di un processo avviato ecco una copertura costituzionale con la legge costituzionale adesso all'esame del Senato e da noi già approvata sul cosiddetto federalismo insomma cioè sulla modifica del titolo quinto della parte seconda
Il capo secondo della legge cioè quello che che riguarda la struttura del governo avrà adesso un primo appuntamento con la formazione del nuovo governo qui abbiamo capi inventato questa cosa curiosa no per cui la legge si applica non al cento per cento da un diciamo all'ottanta per cento al momento in cui si formerà il governo successivo alle prossime elezioni
Quinto grosso modo intorno al mese di ma rosa maggio giugno
Ho a quel momento Berlusconi quel bene grosso modo la legislatura scade l'otto maggio quindi insomma con qualche giorno prima o qualche giorno dopo grosso modo siamo allora a quel momento la legge entrerà in vigore
Ora io invitato anche ufficialmente il governo su questo punto il ministro Bassanini verrà in Commissione il trentuno ottobre riferire
Insomma perché questo appuntamento possa essere rispettato occorrono una serie di cose
Cioè occorrono una serie di adempimenti di carattere meramente organizzativo proprio insomma
Ma adempimenti anche formali per esempio regolamenti decreti del ministro di organizzazione
Tutta una serie di atti di sistemazione del personale perché pensate che il personale provenienti dai diversi ministeri che vengono accorpati oggi vive su ruoli diversi
Invece dovrà formarsi per ciascun ministero per il personale non dirigente un unico ruolo
Come occorrerà formare un'unica situazione di bilancio occorrerà formare delle strutture tra di loro strettamente collo collegate che colloquiano in maniera sistematica e continua insomma eccetera eccetera
Tutto questo per tutto questo ci vorrà del tempo e il lavoro adesso deve essere avviato in maniera decisa in questi meriti almeno per tutto quello che si può fare in questi mesi
O no dal punto di vista politico io volevo riprendere adesso qui Sergio Mattarella su un punto questo questa riforma qui nel testo poi si capisce bene intendiamoci non è che diciamo noi le cose su cui stanno dette tutte
Questa riforma riguarda le strutture non i vertici politici
Cioè riguarda l'organizzazione dell'apparato centrale dello Stato che viene appunto ridisegnato in dodici ministeri una serie di agenzie adesso non ricordo il numero e la presidenza
Ho altra questione è quella dei vertici politici di queste strutture
C'è un passo della Costituzione laddove si dice che i ministeri sono responsabili degli atti dei loro dicasteri
Dal quale nel quale si vuol leggere quella che la nostra tradizione di origine francese che ogni ministero dipende da un ministro
Cioè il ministro è il titolare dell'ufficio diverte cioè del ministero ma questo è un principio che possiamo tranquillamente superare perché il al momento in cui noi abbiamo affidato anche con questa legge con quelle altre nella complessa riforma che adesso è stata descritta
Al momento in cui abbiamo affidato la responsabilità del grosso un bell'esercizio delle funzioni amministrative
Non ai ministeri mai dirigenti
A quel punto il ministro svolge in realtà soltanto un ruolo di coordinamento e di direzione politica
E quindi nulla toglie che nell'ambito di un complesso apparato organizzativo che diviso nelle varie direzioni e dipende le i vari dirigenti poi le responsabilità per le diverse politiche
A cui quell'apparato è il preposto possano essere attribuiti a diversi ministri
Appunto il concetto la cui prima faceva riferimento il ministro Mattarella io debbo dire che nel parere della mia Commissione questo era già scritto
E in quel parere veniva suggerito al governo di utilizzare il già il decreto trecento per introdurre questa figura perché vedete
I l'istituto del ministro senza portafoglio di oggi e ministro della presidenza
Questo è stabilito soltanto dalla legge quattrocento non in Costituzione
Cioè nulla toglie che il ministro senza portafoglio possa essere preposto non so al commercio con l'estero o a settori della difesa
O a settori del commercio insomma a politiche di settore oggi il ministro senza portafoglio è preposto alla presidenza perché questo è scritto nella legge quattrocento nulla ci vieta di bonificare questa questa questa disciplina
Ora a questo comunque siccome abbiamo ritenuto che non fosse possibile metter mano ad una legge ordinaria si metterà mano
Con la legge costituzionale che all'esame della Camera credo anch'io che non passi in questa legislatura ma insomma passerà nella prossima
Ancora sul piano politico ecco mi riferisco a Pasquino poco fa ecco vorrei ricordare che tutto questo itinerario riformatore su un versante amministrativo e in particolare c'è o se questi decreti estati in larghissima misura frutto di collaborazione tra maggioranza e opposizione
Cioè sul versante costituzionale vi è stata una contrapposizione non qui e debbo dire che sulla gran parte di questi decreti almeno nella mia Commissione vi è stato un voto pressoché unanimi
Con l'astensione o col voto contrario in qualche caso della lega ma con il Polo vi è stata una sostanziale collaborazione contro tutto questo quindi realtà possiamo dire che sul sul sul versante amministrativo insomma l'itinerario che è stato intrapreso sia generalmente condiviso dalle forze politiche e condiviso anche su quegli aspetti
Vedo la il nostro amico Capotosti anche su quegli aspetti che presentano sicuramente dei problemi non voglio dire dei dubbi ma sicuramente dei problemi di costituzionalità
E che noi abbiamo affrontato consapevolmente
Mi riferisco per esempio al problema di cui al si parla molto in questi giorni sarà oggetto di una questione di costituzionalità e così è stato già presentato dalla Corte dei Conti al problema
Specificamente che specificamente riguarda l'assetto delle fonti
Ecco questo decreto questi due decreti e la cosa
Risulta da dalla dal testo scritto anche se forse sarebbe stato opportuno farne oggetto di uno specifico saggio nell'ambito della trattazione è che in questi decreti noi operiamo una fortissima delegificazione
In materia di organizzazione
Emblematico è il decreto sulla presidenza che praticamente affida tutto all'organizzazione della presidenza a decreti del Presidente
Di carattere forse neppure regolamentare non lo so secondo me sono regolamentari e da vedere ma certamente sono decreti del Presidente non legislativo
E per i ministeri come i miei colleghi qui sanno bene abbiamo scelto coraggiosamente una strada sicuramente innovatrice cioè nella fonte legislativa è stabilito che il numero dei ministeri quello detto in Costituzione non più far diversamente
Il numero dei ministeri le rispettive missioni
Il modello organizzativo prescelto sia segretariato generale o a dipartimenti il numero massimo di questi dipartimenti o degli altri uffici dirigenziali generali cioè le direzioni generali
E basta
E basta
Tutto il resto è affidato alla fonte regolamentare o addirittura ad atti organizzativi da parte del ministro ecco questo è conforme a Costituzione non è conforme secondo me è conforme perché dopo una lettura dell'articolo novantasette come dire un po'estensiva nel senso che ritengo che il secondo comma dell'articolo novantasette che parla di ordinamento degli uffici
Non faccia riferimento alla fonte legislativa ma faccio riferimento all'ordinamento quale Krizia sia di fonte legislativa che regolamenta
Ecco però su questo certamente aspettiamo una parola da parte della Corte costituzionale perché il problema si pone sappiamo benissimo che in Francia quando il generale de Gaulle prese il potere
E insomma aveva un'idea diciamo il gruppo dirigente aveva un'idea intesa riservare alla fonte normativa del governo il grosso della disciplina dell'amministrazione
Quindi un'idea tutto sommato non dissimile da quella che abbiamo noi oggi però ritenne necessario modificare la Costituzione
Per cui la costituzione della quinta Repubblica come sapete contiene due norme che specificamente riservano alla fonte del regolamentare
Questa materia quindi sicuramente il problema si pone noi speriamo di poter supportare la con tutti gli argomenti in questo libro certamente ci è prezioso l'orientamento di non sento favorevole ma certamente il problema si pone per questo si rendono necessarie le riforme costituzionali che stiamo se vuole con molta fatica stiamo cercando di fare insomma diciamo tutto questo itinerario in tutto il suo complesso necessita di una copertura costituzionale essere reso più chiaro insomma più facile e più
Applicabile è vero senza problemi
Sui problemi concreti
Ne ne indico soltanto due e poi rapidamente chiudo
Ecco vedo Sandro un una un quale una qualche difficoltà un qualche affanno nell'attuazione regolamentare di tutto questo
Ecco i regolamenti sono lunghi nella loro preparazione
Sono assoggettati a un procedimento di controllo davanti alla Corte dei Conti spesso difficile
Lungo adesso forse domani la Camera approverà la norma che sottopone a un termine insuperabile la fase del controllo ma in ogni modo è un processo difficile tante volte più facile fare una legge se questa dei legificazione non è detto che semplifica perché fare una legge che c'è l'accordo vado della la facciamo in dieci minuti se c'è l'accordo dieci minuti
E invece un Regolamento deve andare al Consiglio di Stato deve andare alla corte dei conti sono mezzi e fatiche quindi eccoci quelle camere per il parere quindici vedo in tutto questo un certo affanno e mentre abbiamo affidato tanto alla fonte regolamentare tanto e quindi questo sicuramente si pone con un problema che deve essere seguito vorrei segnalare anche un'altra cosa che il ministro Bassanini con molto coraggio addirittura nei primi tempi del governo Prodi segnalò con una lettera che allora fece scalpore
Ma doterà ricorderai ma che invece era molto giusta e cioè a dire che gli apparati di governo non sempre sono dotati delle strutture necessarie per metter mano tutto questo lavoro
Adesso abbiamo dato una svolta col nucleo
Di cui e che diretto dal nostro amico Patroni Griffi che non so se quei ma ha ma insomma le strutture di governo avrebbero necessità di maggiori supporti per tutto quel quindi vedo questa difficoltà che dobbiamo chiarire c'era
Perché in questi mesi possa essere affrontato poi la seconda difficoltà e di carattere insomma più più pratico riguarda proprio i rapporti concreti tra amministrazioni ecco ancora noi ci troviamo di fronte a una situazione e io la vivo dall'altra parte come interlocutore politico e parlamentare
Una situazione degli apparati di governo molto divisi tra Comolli molto divisi tra loro cioè lì a me molto spesso Sandro lo sa molto spesso a me mi tocca di fare mediazione non tra maggioranza e opposizione badate bene quelle fasce addirittura neppure badate neppure tra Parlamento e governo
Ma mi tocca fare mediazione tra ministero e ministero
Una coda diffusissima normale
Normale dall'agricoltura
Ecco tra tra industria messo ultimamente per il credito sportivo qui il sottosegretario se lo ricorda
Ora quindi ci troviamo cioè ancora di fronte questo è molto importante per capire la riforma è per apprezzare questo libro
Ci troviamo ancora di fronte a un sistema degli apparati di governo che si sentono ciascuno padrone a casa sua
Ciascuno competente improprio per la sua politica ciascuno portatore in proprio di un assetto di interessi
E questo derivano da un fatto culturale ciò cioè da un'antica mentalità deriva anche dalle strutture da certe strutture giuridiche che hanno costruito lo Stato in maniera differenziata separata comune con una serie di monetine che adesso con questi testi stiamo cercando di spezzare ma non è facile
Dipendono poi anche da un assetto politico insomma questo è la realtà
Setto politico che in questi anni Pasquino sa meglio di me in questi anni ha visto il governo come un insieme di ministeri ciascuno portatore di un proprio potere politico
Con dietro alle spalle una Songhua differenziata forza politica e il Presidente del Consiglio con compiti solo di mediazione non di direzione
Viceversa già la Costituzione prevede questo decreto prevede anch'esso in maniera più incisiva ecco per superare questa difficoltà di carattere politico bisogna andare al cuore
Del sistema del nostro sistema politico costituzionale ecco per adesso al cuore non ci siamo andati
Lo stiamo piano piano modificando ma rimane qua la struttura fondamentale rimane quella di allora e per far questo credo che occorrerà speriamo nei prossimi mesi probabilmente invece nei prossimi anni una modifica costituzionale della forma di governo vera e profonda e anche una modifica degli assetti politici che ci governano da tempo e che che
Si cambino seriamente ecco grazie
La buona notizia se ho capito bene e che c'è stato un accordo che ha funzionato tra maggioranza e opposizione
E questo potrebbe essere che l'opposizione dunque se vincesse le elezioni
Uso l'ipotetico perché sono appena stato rimproverato dovrebbe continuare a cercare di rispondere ad alcuni problemi evidenziati dall'onorevole del cerone
L'altra buona notizia è che trovo un nell'onorevole se l'unico grande ottimismo decisionista perché si possono fare davvero delle cose con grande rapidità e che le leggi si fanno dieci minuti gli ho guardato alcune facce di quelli sono ciò che viene ahimè temo che non sia così le leggi in dieci minuti neanche una maggioranza compatta l'altra cosa invece la biro con cattiveria temevo che la mediazione che non regge l'Ulivo in pratica dove salirà all'interno della maggioranza che forse la mediazione più difficile non mediare tra i ministeri a me mediare dentro le posizioni della maggioranza
Adesso sempre in attesa del basse mi ricordo
Do la parola
Al a Alessandro Pajno
Però a questo punto parlo del libro perché prima mi ero esibito squadra versante cioè il libro è la riforma del Governo pubblicato dal Mulino curato da Alessandro Pajno credono USA Torchia
E contiene dei capitoli specifici sulla riforma dei singoli ministeri nonché alcuni altri capitoli che collegano bene il tutto e che evidenziano alcuni problemi aperti perché qua ci sono parecchi problemi aperti e dunque libro contiene una certa importantissima di informazioni ma contiene anche analisi e contiene anche indicazioni di quello che si dovrà ancora fare adesso do la parola a Alessandro per far
Ma confesso di essere ad un tempo come dire
Lusingato e preoccupato dopo aver sentito cose che l'amico Vincenzo Cerulli Irelli ha detto
Come dire sul ciò che c'è ancora da fare sul quadro che vien fuori da queste indicazioni dalla dalla situazione di carattere
Dico questo perché Vincenzo Cerulli come voi sapete il presidente della Commissione bicamerale per le riforme amministrative
E quindi diciamo presidente di quella speciale commissione che indica anche la speciale attenzione che il Parlamento ha dato all'attuazione alla confezione di queste riforme
E che quindi è in qualche modo diciamo assieme al Governo coautore e anche corresponsabile diciamo delle riforme che sono state realizzate in questo quadro col a seguito della legge cinquantanove nello sviluppo
Diciamo dalla legge cinquantanove sono come dire lusingato e preoccupato perché Vincenzo ci ha detto che questa come dire alla prima questo libro e il primo commento e quindi la prima indicazione quindi Catherine fuori Cervinia indicato
Non vorrei che qualcuno come dire non scambiassero una sorta di libro di istruzioni per l'uso della riforma per non è questo quello che in qualche modo punto volevamo fare ma sono preoccupato perché ci ha detto che entro sei mesi dobbiamo aggiornarlo quindi prima ancora che la riforma entri in vigore diciamo questa bisognerà in qualche modo rivederla
Tempi di aggiornamenti di questo genere non ce li ha nord sono sono assolutamente singola sono come dire preoccupato anche per questa motivo come dire in qualche modo ricorrente
Del rapporto di questo sistema di questo complesso di riforme con la questione costituzionale no anche questo tema ricorrente nove deluso tema ricorrente della copertura costituzionale uno delle riforme e qui insomma è chiaro che le cose si tengono tutte insieme ma insomma se bisogna chiedersi se per le riforme si tratti di completare con una copertura costituzionale
Però di completarla nel senso che diceva Vincenzo cioè nel senso di dar corpo in realtà a un mutamento che è già avvenuto nella costituzione materiale che deve trovare espressione in un principio della Costituzione formale
O se per caso in questo non c'è anche una certa diciamo questione che attiene alla coperta di Linus costituzionale c'è l'idea che per fare le riforme bisogna sempre mettere mano alla costituzione in qualche modo effetti concreti perché questo ci tranquillizza un po'tutti questo in realtà è come dire in qualche modo vicino al all'esperienza della in quella del nostro Paese l'idea cioè che le riforme si fanno sempre in apicibus questo forse spiega perché la prima legge sui ministeri che si fa dopo la legge Cavour sia questa perché forse l'idea che punto riformare la Costituzione fosse sufficiente a riformare l'organizzazione dello Stato era un cosa che per molto tempo preso in qualche modo i nostri per questo io vorrei dire due parole non sul libro perché non tocca a me diciamo così dire qualcosa sul libro ma diciamo su quello che sta dietro il libro forse dall'altro dire qualcosa sulla riforma aiuterà a comprendere un po'anche un po'meglio quello che ci sta scritto negli quindi diciamo
Su due aspetti fondamentali innanzitutto diciamo qual è l'ottica in cui la questione amministrativa è stata vista all'interno di questo tipo di quel metterlo nell'approccio che è contenuto non sono medico ma nel quadro riformatore in generale
E qual è insomma in qualche modo della relazione che c'è tra la questione costituzionale la questione della riforma ammette l'amministrazione la mia idea è cercherò di illustrare della brevemente
Questo le sente la questione la legge cinquantanove dimostri in qualche modo di Renzi la questione la rilevanza costituzionale
Evidenzia anche come la questione amministrativa sia essenziale
Una attuazione reale del sistema dei diritti
E come in realtà in sostanza con questa riforma si sia fatta d'un tempo una cosa che un'attuazione del quadro costituzionale
Che per una parte forse non era ancora attuato e contemporaneamente siano poste le premesse per una prosecuzione del lavoro costituzionale e quindi per l'adeguamento del quadro costituzionale a una serie di mutamenti che già sono intervenuti nella legislazione
Prima questione di queste che io accennato qual è l'approccio con cui e guardato diciamo sostanzialmente la il sistema amministra in realtà dietro questa riforma sta diciamo come il convitato di pietra il rapporto fra il sistema amministrativo e sistema politico
Normalmente il sistema politico è guardato dal punto di vista del sistema politico
Cioè in una situazione in cui le dinamiche interne del sistema politico sono tutte legate al rapporto Governo Parlamento o al rapporto maggioranza opposizione o se volete anche al rapporti che sono interni alle questioni della maggioranza
Nel quadro complessivo della riforma c'è un tentativo di guardare diciamo il sistema politico dal punto di vista del suo rapporto con sistema amministrati
Perché quel modo di guardare la questione politica è in realtà il sistema politico è in realtà un modo che cresce che suppone la indifferenza sostanze della questione
Amministrativa e del sistema amministrativo rispetto alla questione col
L'idea di fondo invece secondo me che c'è una relazione forte fra sistema amministrativo e sistema politico perché non solo il modo di organizzare il sistema politico ma anche il modo di praticarlo
E in qualche modo diciamo il corrisponde a un certo livello dei rapporti dell'evoluzione del sistema politico spesso il modo di essere il sistema amministrativo fotografa almeno in un certo momento un certo modo di essere del sistema politico
E se questo è vero modificare il sistema politico il sistema amministrativo del suo Cindy funzionamento significa anche dare un contributo al come dire a innescare un meccanismo virtuoso per la modificato comunque per la crescita del sistema con
Io credo di non dire cose che sono nuove almeno per un grande parte io vorrei ricordare quella cosa che per esempio sono state dette attorno agli anni Settanta
Diceva Enzo Cheli ricordo a proposito del nostro del Governo inteso come Governo per ministeri o con Berna occorre governo come lo definiva Cheli a direzione plurima dissociata
Governo cioè in cui diciamo la amministrazione l'organizzazione e l'amministrazione doveva essere la fotografia bella organizzazione interna diciamo della condizione che reggeva sostanzialmente il governo
Per cui ciascuna forza che era una forza della coalizione doveva essere anche titolare di una quantità di amministrazione
E quindi identificata sostanzialmente la propria capacità di essere significativa all'interno della coalizione possedendo tra virgolette una quantità di amministrazione
Lo ricorderete non solo diciamo le questioni legate ai manuali per stabilire diciamo così i dosaggi la formazione del governo ma che se diciamo la presidenza del Consiglio andava una certa condizione altri ministeri dovevano andare diciamo a ad a ad altre coalizioni ed esattamente a
Fa riferimento proprio quella indicazione che Vincenzo Cerulli cita quella cioè che ci dice che ancora oggi alcuni ministri considerano sostanzialmente la propria diciamo il proprio rapporto con l'amministrazione con un rapporto di tipo proprietario cioè con un rapporto d'amministrazione separata quella cultura diciamo che Vincenzo Cerulli ricordava poco fa e probabilmente il retaggio di quell'approccio che era un approccio che è iniziato
A questo approccio che cosa che tipo di organizzazione amministrativa diciamo coi miei corrispondenti a questo approccio del sistema politico
Un approccio dalla quale ciascuna questione amministrativa era appannaggio esclusivamente diciamo l'organizzazione di ciascun ministero era appannaggio esclusivamente di una parte non riguardava il tutto
In altri termini non si poteva porre il problema
Si poneva il problema della riforma del ministero per la Pubblica Istruzione o del Ministero della difesa o del ministero dell'industria non si poneva il problema della funzionalità del governo del suo complesso
Perché l'idea era non che ci fosse il Governo unito dal coordinamento la funzione di indirizzo del presidente del Consiglio
Ma che ci fosse sostanzialmente una serie gli apparati amministrativi che corrispondevano a una serie di segmenti del sistema politico che nel loro complesso formavano sulla coalizione
Voi capite allora che realizzare la riforma del Governo mediante la come dire la ristrutturazione diciamo del numero dei ministeri la riduzione del numero dei ministeri
Significa in cioè da una parte diciamo prendere atto di alcuni cambiamenti che sono intervenuti nel sistema politico dall'altro cercare di giocare diciamo un ruolo positivo nel dinamismo di questi cambiamenti
Dando cioè un supporto organizzativo e funzionale a questo tipo di indicazione se volete la questione la storia e la Presidenza del Consiglio dei ministri esattamente la storia e la vicenda
è una storia cioè di un organismo che si
Di latta si estende perché incrementa la quantità di amministrazione che fu fa replicando al proprio interno i ministeri proprio perché i presidenti del Consiglio dell'epoca come dire intendano a compensare la minore capacità di programmazione determinazione dell'indirizzo politico con una maggiore quantità di attività amministrativa
E così in un mondo in cui fare politica significa amministrare occorre replicare il ministero diciamo della dei lavori pubblici e fare quindi il dipartimento delle aree urbane accanto al ministero dei lavori pubblici occorre fare il dipartimento del Mezzogiorno accanto i ministeri dell'Economia delle industrie occorre fare cioè tutte le altra cosa che possono dare non solo indice siano indici della rilevanza
Istituzionale politica di quel fatto ma che indichino anche la possibilità di emettere atti provvedimenti concreti che sono il segno di potendo incidere su quel tipo di realtà
Da questo punto di vista la scelta del governo di fare una riforma che rilancia come dire il sistema che rilancia la funzione di indirizzo del presidente del Consiglio concentrando l'amministrazione e lascia è Pinu entro il numero dei ministeri e la scelta a favore di un sistema politico che trova al proprio interno L'Unità dell'indirizzo è che la mantiene attraverso un'azione incisiva ed efficacia del Presidente del Consiglio
Si proietta cioè in qualche modo diciamo in una lettura diversa di quel potere di indirizzo e coordinamento che indicato dalla nostra Carta costituzionale
Mi pare che questa indicazione ci dica con chiarezza quali sono diciamo i rapporti le relazioni significative tra la questione amministrativa e la questione costituzionale
Perché indica una serie di livelli di rilevanza costituzionale dell'amministrazione e della questione che a norma da questo punto di vista in questa legislatura credo che abbiamo toccato come dire il bassi mo'dei livelli possibili
Perché
Le vicende fu un piano come dire storico lei nota dicendo che la Commissione bicamerale per le riforme istituzionali hanno finito con il caricare di tutto il riformismo possibile
Diciamo le riforme a Costituzione vigente delle riforme dell'ordinamento amministrativo
E quindi in sostanza il cambiamento possibile è stato perseguito attraverso il cambiamento dell'azione per l'organizzazione amministrativa nel quadro costituzionale che c'era ma tenendo anche conto delle esigenze che si erano manifestate
Ma il secondo profilo del rilievo della della rilevanza costituzionale la questione amministrativa sta in ciò che io credo che la vicenda ce l'ha detto con chiarezza Vincenzo Cerulli poco fa
Che la vicenda della legge cinquantanove dei decreti delegati che l'hanno caratterizzata è una vicenda che ci dice come la Costituzione senza una cultura della riforme e amministrative senza una cultura della implementazione dell'azione amministrativa rischino di rimanere riforme dica
Non basta cioè scrivere il sistema di occorre fare in modo che il sistema dei diritti funzioni occorre possedere sì il problema della qualità e quantità del suo funzionamento da questo punto di vista la questione amministrativa a una rilevanza specifica perché indica che senza come dire la e lo strumento l'attuazione determinante diciamo così delle riforme senza i che si sia innovato nei meccanismi di funzionamento dei la resa dei servizi pubblici ed i meccanismi dell'amministrazione pubblica delle meccanismi che regolano i rapporti fra cittadino
Poteri pubblici non c'è costitutivi non c'è sistema dei diritti effigie realmente
In Germania dicono
La come dire diritti si manifestano nella circolare la pubblica amministrazione non meno che nelle carte costituzionali
E questo mi pare che al di là del Cal della cattiva come dire dalla cattiva stampa che hanno le circolari nella nostra realtà però ci indichi un dato specifico
Non c'è possibilità di attuare un vero sistema di diritti senza predisporre una serie di norme i procedimenti di regole che in concreto determinò i meccanismi di azionabilità di funzionamento di correlazione tra cittadini e poteri pubblici ente riguardano il funzionamento della macchina amministrativa
Nel suo complesso da questo punto di vista la il quadro costituzionale la questione amministrativa a un qua una rilevanza costituzionale fondamentale perché senza di questa non c'è
Attuazione o rischia di non esserci attuazione del principio costituzionale
Qui poi e vado a concludere si trattava in qualche modo di attuarla in realtà la Costituzione che c'era non si trattava di cambiare perché noi facciamo finta di dimenticarci della cose ci sono scritte la nostra carta costituzionale ma nella Costituzione c'è scritto che il governo diciamo c'è un modello organizzativo
Diciamo del che riguarda che che è modello classico diciamo della del Governo per ministeri l'amministrazione piramidale che tutti conosciamo che fa capo al ministro per la responsabilità ministeriali c'è poi però un modello che riguarda le Autonomie gli articoli cinquecentodiciassette la Costituzione ci dicono che c'è sostanzialmente un modello di amministrazione che hanno e che anzi modello delle amministrazioni delle amministrazioni pluralista dell'amministrazione pubblica
Delle amministrazioni diciamo delle comunità locali delle amministrazioni delle regioni e anche questo è un modello di organizzazione che ha avuto una come dire attuazione assai diciamo come dire assai invita terza questione c'è l'articolo novantasette della Costituzione che evidenzia un terzo modello di amministrazione l'amministrazione neutrale l'amministrazione soggetta alla legge quel modello che è stato alla base delle amministrazioni indipendenti sono sviluppati negli ultimi anni
Allora il fatto vero era che qui si trattava di prendere atto del fatto che la Carta costituzionale piuttosto che esprimere diciamo un quadro definito definisce un percorso costituzionale
Per la Scelta progressiva del modello che vada adottate se quando qui si è trattato di intervenire sul modello ministeriale lo si è fatto diciamo facendo contemporaneamente la delega sul decentramento la delega
Sulla come dire sul trasferimento di funzioni a compiti al sistema delle Autonomie
Proprio perché si trattava di riapplicare quel modello costituzionale che in qualche modo era stato applicato in modo limitato e dell'uso e di risolvere alcuni dei problemi
Che già negli anni Sessanta chi studiava diritto amministrativo
Aveva come dire aveva segnalato senza fare opera di archeologia giuridica
Basta andare a rivedere le cose che scrivevano Sandulli Giannini negli anni Sessanta per ritrovare che la questione dei rapporti con le Autonomie da quella separazione fra politica e amministrazione la questione della responsabilità del ministro
Il fatto che il ministro competa li indirizza non la gestione erano le grandi questioni che già l'articolo novantasette poneva in relazione all'articolo novanta questo significa che allora solo aver fatto le riforme amministrative consente di capire che bisogna fare le riforme costituzionali
Perché consente di identificare quali sono gli spazi che non sono ancora occupati diciamo da un'attuazione piena del quadro costituzionale che c'è
E non a caso una delle cose che si dice è che in realtà bisogna mettere mano accanto alla riforma dei ministeri alla riforma l'articolo novantadue dalla Costituzione
Alla riforma cioè l'organizzazione del Consiglio dei ministri su base come dire diversa da quella attuale e cercando di prendere diciamo come punto di riferimento alcune esperienze straniere
Ma questa credo è un'altra storia la dovranno raccontare a diciamo altre persone
Veramente l'onorevole Cerulli prevedeva che la racconta Staples dieci mesi una parte di quella storia ma io abbiamo di poterla raccoglie siamo
Possono certo certo io non tanto per deformazione professionale ma per formazione professionale tendo ad avere qualche dubbio sul fatto che riforme amministrative rétro agiscono positivamente sul sistema politico e però spero che sia così perché mi pare chiaro che sta poligono
Non verrà riformato molto rapidamente però l'impressione che il problema della come dire de la conquista dei ministeri non sia un retaggio ma che sia qualcosa di inevitabile in qualsiasi governo di coalizione c'è questo problema rimane lì compili eludibile
E naturalmente basta fare un gioco mnemonico pensare a quali ministeri sì che verranno distribuiti a a agli eventuali vincitore dalla casa illibertà Polo comunque si chiamino
Temo che dovranno ricorre anche l'ora ma al manuale Cencelli a chi anzi io penso che Berlusconi abbia da una parte la lista dei ministri in tasca d'altra parte non ma manuale Cencelli perché quando uno potessero a luglio ecco siamo qua ci siamo distribuite esattamente in maniera la percentuale spero peraltro che tutto questo produca come dire come dice diceva lei un qualcosa di virtuoso cioè che le due cose si autoalimenta i nostri elementi no
Reciprocamente non ne sono sicuro ma come dire vedo che siete molto ottimisti apprezzo vivente mette quindi ottimismo circola bene spero che circoli anche nell'ultimo intervento dell'approccio ci accorgiamo
Grazie
Ma io vorrei qui ricordare uno dei figli
Che
Dei figli no questo va bene
Missili che consentano di vedere questa riforma sia nelle sue ragioni fondanti sia come dire nelle sue possibili prospettive con tutte le difficoltà che già sono state ricordate che sono difficoltà
Dell'attuazione ma che sono difficoltà anche proprio è sicuramente del disegno
Sotto un certo profilo questa riforma può essere vista come un riflesso di un fenomeno che ha investito il sistema amministrativo italiano come tanti altri sistemi amministrativi di Paesi avanzati
E che è un fenomeno di redistribuzione delle responsabilità di redistribuzione della responsabilità chi richiede poi anche nuovi strumenti per l'assunzione per l'imputazione per lo svolgimento di questa di questa responsabilità
è un fenomeno di restituzione alla responsabilità che come ci ricordava Sergio Mattarella prima arriva a volte a mettere in discussione addirittura i caratteri dell'ordinamento statuale come noi la conosciamo per lo meno come ci è stato consegnato dalla dalla tradizione
Questo fenomeno di redistribuzione opera in almeno tre direzioni opera fra poteri pubblici è stato già ricordato alla distribuzione
Delle responsabilità e dei poteri prima ancora che dei compiti dei ruoli prima ancora che delle competenze fra Stato sistema delle autonomie e Unione europea tocca l'Italia come tutti gli altri sistemi ebbene un riflesso anche sia pure per quel poco che questi fenomeni così complessi possano essere riflessi dalle norme nella riforma che ne abbiamo commentato è un fenomeno che si verifica all'interno del potere pubblico credo che tutti noi negli ultimi anni abbiamo letto alcuni di noi a me anche scritto sulla distinzione fra politica amministrazione su che cosa significa non è altro che una forma di redistribuzione delle responsabilità all'interno del potere pubblico
E ovviamente un fenomeno di restituzione delle responsabilità dal pubblico al privato che significa meno gestioni più regolazione da parte della sfera pubblica meno Statuto pubblicistico più Codice Civile dismissioni di funzioni cioè ora queste e The
Le tendenze di questo fenomeno hanno delle conseguenze importanti
Il sistema di governo proverò elencarle brevissimamente
Primo cambia la tipologia delle funzioni del governo centrale cambiare tipologia delle funzioni perché per esempio buona parte delle funzioni di gestione vanno dovrebbero andare verso il sistema delle Autonomie questo significa che il sistema centrale gestisce di meno per altro verso si crea
Un'area di integrazione delle politiche a livello comunitario che anche qui richiede
Le a livello centrale un ruolo una funzione diversa la capacità di svolgere un ruolo diverso da quello che svolgeva per
Come conseguenza si rafforzano le funzioni
Di indirizzo di direzione di policy maker
Per minacce delle politiche da una parte e le funzioni di controllo e di monitoraggio e di intervento sostitutivo dall'altro cioè si rafforzano le funzioni di coesione del sistema rispetto a un sistema un ma sistema centrale che prima era come dire poi esteso all'intero arco delle funzioni dell'amministrazione comincia a esserci una prevalenza nella tipologia di funzioni di funzioni di
Sistema conseguenza di questo cambiano ottengono a cambiare anche i modelli e gli strumenti organizzativi
Perché emerge il problema
A che questa riforma di nuove in qualche modo riflette nella politica generale del governo perché se il governo centrale per fare soprattutto policy o poliziesca lei
Inferenze fra l'attività di policy dei diversi ambiti diversi settori sono sicuramente molto più forti
E di quanto non avvenga per l'amministrazione l'amministrazione può essere attività amministrativa in senso tradizionale può essere Compart cimentata come dire ressa divisa separate e così via in maniera molto più facile e qui sia cento la si vede il ruolo qualcuno ne ha già parlato prima della presidenza come struttura di servizio di un presidente che dirige e coordina di più ed i dodici grandi amministrazioni quindi di un consiglio dei ministri che almeno per quanto riguarda i ministri con portafoglio dovrebbe essere
Più compatto le stesse strutture
Amministrative centrali devono essere più compatte perché sempre di meno la loro attività segue la sequenza procedimentale quella che poi per in Italia una sequenza come molti hanno detto ad alveare perché il problema non è più tanto la produzione del proprio entro attraverso una sequenza di atti di pareri i di piccole operazioni in mano alla realizzazione di una missione prendendo uno dei tanti termini che prendiamo a prestito
Da un'altra lingue dal nostro ordinamento da questo punto di vista cambia poi anche però la responsabilità di ciascuno perché il ministro da una è membro di un comitato dei ministri dove è più rappresentativo rappresenta un peso maggiore il ministro dell'economia e delle finanze peserà di più di quanto non pesavano da soli il ministro del tesoro e
Ministro delle finanze
E siccome l'organizzazione cambia il ministro è sempre meno quel ministro che di nuovo ci ha consegnato la tradizione cavouriana quella del vertice di una piramide amministrativa Giano bifronte che guarda da una parte alla politica del Consiglio dei ministri e dall'altra l'amministrazione di cui è responsabile per ciascun atto e sempre di più si avvierà a diventare invece io per
Ed è responsabile di un settore di una politica tanto è vero che eserciterà i suoi poteri di indirizzo politico non solo sul ministero ma anche sulle agenzie che a quel mistero sono collegate quindi il suo potere indirizzo politico sarà riferito a un settore molto più che non ad un apparato
Questo mi
Lista avrà bisogno di uffici di diretta collaborazione organizzati in maniera diversa e anche questo nella riforma e tentato diciamo c'è un tentativo di sé nel mondo le unità di primo livello di questa Amministrazione sommità
Anche se più larghe
Che non vengono definite tanto in riferimento a un fascio di competenze ma di nuova una missione e che rispetto a quella missione a quella Poli si sono resi
Pons Abbili per raggiungimento dei risultati e quindi interna Lizzano le funzioni strumentali
Le funzioni di gestione del per alle delle risorse e così via che vengono messe dentro il perseguimento delle missioni ora naturalmente questo nuovo assetto di responsabilità richiede per parafrasare Dworkin che la responsabilità avvenga appresa assunta sul serio sia come potere capacità di fare sia poi come da per rispondere di ciò che si fa e via venga presa sul serio sia da chi rivendica l'autonomia perché si può a livello penso ovviamente al sistema delle gli Enti locali perché si può rivendicare l'autonomia se poi si assume tutto il peso e l'onere dell'esercizio dell'autonomia stessa
Sia da chi rivendica la rappresentatività della politica perché questa rappresenti vita vale e le responsabilità che si pretendono in ragione di essa vadano se poi si è capace di fare delle scelte che siano coerenti e che magari qualche volta non siano poco del tutto contingente
E la stessa responsabilità va assunto sul serio anche da chi rivendica la competenza tecnica dell'amministrazione degli amministratori alla quale deve corrispondere una capacità di realizzazione a proposito di
Responsabilità prese sul serio se me lo consentite io approfitto ancora per un attimo della vostra pazienza per una premetto brevissima testimonianza personale la testimonianza sulla vicenda lenta hanno della quale questo libro con i suoi pregi e i suoi difetti chi avrà voglia leggera si inscrive
Questa è la vicenda di un progetto è stato già ricordato prima
Di un progetto di cambiamento e di riforma del sistema amministrativo italiano che si è svolto nell'arco di pochi anni tutto sommato quasi convulso perché c'è stato in mezzo al quale e
Hanno partecipato questo progetto ha coinvolto tante persone che provenivano da mondi molto diversi in questo progetto ha lavorato e sono ritrovati a lavorare insieme politici e gli amministratori funzionari
Per gli studiosi gli e Sperti entusiasti di riforme e
E queste persone hanno discusso hanno lavorato insieme e hanno contribuito ciascuno per la sua parte e ciascuno per la propria istituzione ESP esso nella propria istituzione
Ad arricchire questo progetto a venderlo più articolato a renderlo più aderente anche sia alle necessità pratiche che
Agli schemi concettuali alle idee
Di fondo che lo guidavano
è stata per me un'esperienza nel corso della quale ha imparato moltissimo ho imparato molto sulla politica ho imparato molto sull'amministrazione ho imparato parecchio anche su il diritto sul diritto in generale forse ancor più che sul diritto amministrativo e soprattutto sulle infinite difficoltà mi sono connesse all'azione di riforme sulla costanza quasi sovrumana
Non è stato già ricordato da Sergio Mattarella che l'azione di riforme richiede
Soprattutto ambrato però moltissimo sulla generosità di quelle persone sulle già
Rosita di chi si è impegnato politicamente sapendo che ritorno politico era nel
Io la dei casi incerto di chi è investito esperienza e intelligenza
Conoscenza tempo fatica e soprattutto tantissima pazienza non perché si attendeva
Una particolare riconoscimento un particolare ricompensa ma perché c'era la convinzione che era giusto farlo c'è la convinzione che come dire ne valesse la pena
Molte di quelle persone generose stasera sono qui in questa sala
Ne manca una però la persona alla quale abbiamo dedicato il
Per Massimo D'Antona insieme a Massimo a quell'uomo che credo vicino ricordiamo come un uomo intelligente sorridente appassionato
Abbiamo condiviso l'impegno e il lavoro comune in un progetto di cambiamento al quale lui ha dato un contributo determinante e quelli per io come voi sapete gli è costato la vita il valore di questo libro sta per me credo di poter dire per tutti gli autori di questo libro prima di ogni altra cosa nella volontà di testimoniare che
Quell'intelligenza quello il sorriso quella passione
Noi li ricorderemo sempre N continueremo sempre tenacemente la memoria grazie
Purtroppo credo Bassanini non aveva la più quindi chiudo abbiamo parlato di un problema quello della riorganizzazione della presidenza del Consiglio abbiamo discusso insieme con i curatori che sono anche autore di alcuni capitoli ecco non lo Cerulli e con il ministro Mattarella delibere si dava forma la riforma del gol no credo che abbiamo imparato qualcosa io certamente sì gli autori francamente no perché ne sanno ancora di molto di più di quello che siamo riusciti a dire qui a questo punto diversa che ringraziarvi per l'attenzione
Alla prossima puntata sperando che abbia ragione Cerulli che sarà una puntata by partisan vinceremo avere anche qualcuno dell'opposizione chiunque sia all'opposizione
Ma
Anche
Commedia