Sessione inaugurale del 21° Congresso Nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) (presso l'Auditorium San Fedele, piazza San Fedele 4) Nota: Il congresso proseguirà i lavori a Bruxelles

Cesarini stagionali richiamato
A
Sì avanti
Scusate
Vi inviterei a prendere posto in modo rapido per dare inizio ai lavori di questa prima tappa di avvicinamento al congresso nazionale che svolgeremo nei giorni prossimi a Bruxelles inviterei anche gli relatori alla ad accomodarsi sul tavolo dei nostri lavori
Dovette scusarsi se siamo un po'pressanti nel chiedervi di iniziare questa questo nostro incontro ma il tempo è breve per quello che dobbiamo fare
Sia per il confronto sia per i saluti perché durante questa nostra nostri lavori avremo anche la presenza in con le nuove strumentazioni di amici di autorità che ci saluteranno anche da diverse parti dalla nostra nazione
Volevo salutare soprattutto
Il popolo a turista che sta arrivando da diverse parti delle nostre città
Non solo dall'Italia settentrionale la trovo anche molti amici di altre giorni italiane
Saluto loro salutò le autorità presenti in modo particolare il sindaco di Milano Gabriele Albertini che inviterei ad accogliere con un saluto reale quale seguiamo volentieri ringraziandolo la parola perché poi dovrà abbandonarci per impegni istituzionali sopraggiunti questo ci dispiace ma a nome delle ACLI milanesi e lombarde e nazionali lo ringraziamo per aver dato a noi questa opportunità
è una scelta importante
Pensa che significa quella che addetti fa
Ventunesimo congresso nazionale delle antiche parte oggi da Milano per svolgersi poi a Bruxelles rappresenta infatti quella che è la comune aspirazione ed in gran parte una realtà già realizzata il nostro scenario naturale e l'Europa
E in questa dimensione sovranazionale che dobbiamo trovare le risposte per il nostro futuro
Per queste particolarmente caloroso il ringraziamento il saluto che porto a voi tutti a nome della città e dell'amministrazione comunale
Milano si riconosce in quello che è il tema molto suggestivo di questo congresso usare il futuro nella nuova Europa
Lavoro e solidarietà radici dell'economia civile e quanto avviene nel confronto quotidiano di una città che proprio del lavoro e della solidarietà e la capitale indiscussa
Una frontiera non di un solo nazionale
Resa più larga dagli interessi e dagli scambi ma anche dalle povertà e dalle disperazioni impone a tutti scelte nuove e coraggioso chi tenta di difendere l'esistente impedisce non solo uno sviluppo più armonico ma la stessa possibilità di mantenere quanto con fatica è già stato raggiunto al esiste una fascia di turbolenza che senza interventi mirati concreti rischia di allargarsi e sempre più
La stessa capacità professionale e invecchia e si prosciuga Simona possibilità buongiorno smentiti continui confronti
Le nuove povertà si assommano a quelle che ci raggiungono da paesi vicini
Del Mediterraneo ma anche dare più lontani
In queste realtà complessa in continua evoluzione gli Enti locali sono chiamati ad un compito nuovo
Per il quale però non esistono quasi strumenti né attenzioni da parte dello Stato
Ugualmente sappiamo quanto sia importante guidare il cambiamento in sintonia e collaborazione con il privato ed in particolare con il privato sociale
A Milano questo avviene seppure in comportamenti e con risorse sempre inferiore alle esigenze a volte drammatiche per questo occorre davvero osare il futuro
Penso in particolare al problema umano e sociale d'individuazione che può essere una ricchezza per la città
Ed oggi invece in gran parte marginale senza prospettive portata all'auto iscrizione
Per sottrarre gli immigrati alla clandestinità al lavoro nero a rischio di essere arruolati dalla criminalità organizzata non servono soltanto le buone intenzioni mai fatti la volontà di applicarle
Il patto per il lavoro cerca concretamente di rispondere a questa esigenza
Importante che le atti abbiano sottoscritto il verbale d'intesa il dieci febbraio scorso partecipando al tavolo del volontariato che sarà convocato a giorni
La progettualità e l'esperienza espresse da questa importante associazione sono infatti una ricchezza sulla quale costruire assieme un domani migliore
Oggi come previsto siamo alla fase della discussione dei progetti dei quali nasceranno nuovo occupazione aggiuntiva e nuove prospettive di quella che era nata come una sfida ed è ormai una realtà concludo rinnovando il mio ringraziamento e un augurio di buon lavoro a tutti i partecipanti del congresso nazionale
Mentre salutiamo il signor Sindaco diamo la parola a per un breve intervento il saluto al Presidente
Provinciale delle ACLI di Milano Giambattista Armelloni
Sono lieto di portare a questa assemblea il saluto delle ACLI milanesi
E credo importante che prima di aprire i nostri lavori congressuali la presidenza nazionale abbia voluto far tappa a Milano per illustrare il senso e i contenuti del ventunesimo congresso nazionale del movimento carlista
Non è retorica Nesa esagerazione affermare che Milano per la città più europea d'Italia
Nel senso di essere quella maggiormente proiettata per la sua posizione strategica ad essere un ponte fra il nord e il sud l'Est e l'Ovest del nostro continente
Un luogo di incontri gli scambi culturali di relazioni umane
Più esattamente queste la sua aspirazione
Ed anche l'immagine che data che da disse ma la realtà è molto più problematica in quanto riflette dati di fatto che ci parlano di povertà e sopraffazioni di opacità
Sta di fatto che in Italia come in Europa Milano è vista come la cartina di tornasole
Di un'Italia che vuole essere parte integrante di una più ampia comunità di popoli e per questo viene considerata un riferimento obbligatorio per tutti coloro che vogliono comprendere la realtà del nostro Paese
Milano è anche la sede lo dico senza il minimo compiacimento di una delle più importanti è storicamente radicate realtà Christe
Di quella che un tempo con un pizzico di enfasi si chiamava l'ala Marciante del movimento carlista i nomi di botte di Clerici
Di Livio Labor che da Milano iniziò la sua avventura nelle ACLI sono iscritte nella memoria di tutti
Ma soprattutto le ACLI milanesi sono state quelle che più direttamente hanno sperimentato i cambiamenti sociali e politici intervenuti nel nostro Paese
E la loro storia è principalmente storia di donne e uomini impegnati nel mondo del lavoro per testimoniare la loro fede cristiana
E salvaguardare la loro dignità spostando più in avanti i confini dei diritti dei lavoratori e della loro capacità contrattuale
Usare futuro e il ma è il tema il motto di questo congresso
E credo che la capacità di futuro debba essere uno dei criteri fondativi della nostra azione in questo scorso discorso d'inizio il nuovo secolo anzi di un nuovo millennio
La fase sociale in cui ci troviamo appare carica di rischi come di opportunità e non può trovarsi osservatori disattenti direi anzi che non può trovarsi nemmeno semplici osservatori giacché viene alla sto nella nostra storia questo particolare
Che noi non ci siamo mai sottratti al confronto anche duro
Che si che siamo sempre entrati nelle situazioni più complesse perché stimo ignare nel concreto le nostre idee e i nostri valori
Non esistono credo campi d'azione riservati o privilegiati per il nostro movimento che anzi il dovere di spendersi in tutte quelle realtà sociali e politiche in cui vengono coinvolti gli interessi dei lavoratori e delle classi
Sociali meno agiate e sono e rimangono il nostro punto di riferimento le persone alle quali noi vogliamo rendere il nostro servizio
Sì a questo ventunesimo congresso l'occasione per le ACLI
Inverare una volta di più o loro triplice fedeltà al Vangelo ai lavoratori e alla democrazia con intelligenza e la capacità di futuro di cui siamo dotati migliore augurio non mi sento di formulare
Ringraziando il presidente provinciale delle ACLI milanese Gian Battista Armelloni diamo adesso l'opportunità di un saluto a una persona che per hanno restava molto a cuore perché rappresenta anche una iniziativa un'esperienza nata da alcuni anni
Su a cavallo dell'iniziativa tra le ACLI milanesi e lombarde e nazionale diceva il presidente francese del Centro ecumenico Europeo per la Pace Francesco Cesarini
Grazie
E davvero con vivo piacere che porgo a tutti presenti il saluto del centro ecumenico europea per la pace che ospita questo inizio del vostro ventunesimo congresso
Ritengo che questa tappa vostra a Milano
Presso i gesuiti di San Fedele ma anche presso il Centro ecumenico europeo per la pace sia altamente simbolica anche dal punto di vista del organizzazione che qui rappresenti il Centro ecumenico per per la pace come certamente sapete ha come obiettivo quello di promuovere gli ospitare iniziative
Formative incontri culturali seminari convegni per contribuire alla promozione della pace dell'ecumenismo e dell'integrazione europea in particolare
Vuole favorire la coscienza sociale della città anzi europea
Il processo ecumenico di ricerca della giustizia della pace e della salvaguardia del creato lo scambio culturale tra identità differenti che debbono convivere il superamento della conflittualità mediante la valorizzazione delle differenze e il metodo del dialogo
E infine ma non è la cosa migliore di minore importanza la riconciliazione tra credenti di diversa confessione cristiana o tradizione spirituale
Ora io penso che la prospettiva ecumenica e la prospettiva della pace
Non possono essere problemi di alcuni di pochi evitare ma debbono essere problemi di tutti i cristiani e soprattutto di quelli impegnati come lo sono per tradizione
Ormai estremamente lunga i gli acquisti in particolare gli acquisti milanese
In particolare come volevo ricordare che tra gli obiettivi del centro vi è la costruzione di quella casa comune europea alla quale appunto aspiriamo e alla quale dobbiamo dedicare le nostre forze
In questo caso quadro credo che sia di grande importanza
In un certo senso altrettanto simbolico alla presenza del cardinale blocchi presidente della conferenza dei vescovi europei e quindi latore portatore di una visione europea delle prospettive del cristianesimo ed è anche per la sua esperienza molto vicino alle posizioni dei lavoratori cristiani
Per questo lo ascolteremo con grande interessa io ringrazio vivamente le ACLI teatri nazionali di aver consentito appunto ora questo passaggio a Milano per avere insieme
Un viatico per quella vostro un congresso e anche un momento di riflessione di ascolto della prospettiva ecumenica grazie
Mentre allora aspettiamo qualche minuto
Avremo in collegamento l'onorevole letta
Che doveva essere presente tra noi invece per sopraggiunti impegni
Riguardanti il con il Consiglio dei ministri non può esserci ci saluta in videocollegamento
Vi annuncio che poi sul finale della nostra del nostro incontro ci saluterà anche il presidente del Consiglio
Intanto che siamo in attesa approfitto per salutare amici di autorità presente però se non più amici che autorità incominciò salutando sua Eccellenza Francesco Coccopalmerio
Che è presente in sala padre Sorge
Il presidente dell'Mcl Benedetti
Giorgio Tonini e segretario dai DS ci sono tanti altri amici nel proseguo dei lavori lì saluteremo
E avete visto se non parte ancora il collegamento che al tavolo abbiamo già di buon'ora
Un amico carissimo delle ACLI nonché testimone anche di passaggi molto significativi in questo itinerario delle ACLI verso l'Europa lo accoglierei con un saluto molto caloroso Oscar Luigi Scalfaro LaPresse dalla
Faceva questo accenno della testimonianza fisica perché lo abbiamo avuto non in in una pianura come queste in alta montagna in una giornata
Dalla temperatura molto rigida col cardinal Martini all'inaugurazione dalla Madonna d'Europa a Campodolcino
Quella giornata è rimasta impressa sia nel ricordo degli acquisti
Milanesi ma anche in tutti gli acquisti dalla Lombardia d'Italia e lo ringraziamo per aver accettato di con entusiasmo ecco questo incontro con poi avete visto alla mia destra c'ha
Va aggiunto
Una persona molto importante ha fatto tanta strada
Però anche
Questo nostro amico accettato volentieri l'invito di invito a salutarlo prima di dirvi chi è con un grosso applauso perché di strada mi ha fatto pervenire qui
Adesso è sua Eminenza il cardinale brillava sulla volte arcivescovo di Praga presidente della Conferenza dei vescovi europee uno
Siamo in attesa appunto della segretario generale della CISL Sergio D'Antoni e vedete alla mia sinistra presidente delle ACLI nazionale che inviterei ad accogliere
Non so se intende ci possono partire ok partiamo allora per questo saluto
Buongiorno signor ministro
Ma
Anzi
Appesi alla Telecom
Lo possiamo fare servire non c'è collegamento andiamo avanti
Non c'è ancora il collegamento
Lo introduce
Spero che i pessimisti
E tra di noi esistono rispetto a queste nove strumenti non si
Non si rafforzano in questo loro pessimismo intanto che
Si abbassano le luci
Quindi significa che forse entriamo in Rete
Facciamo alcuni ragionamenti rispetto appunto ai lavori
Sono l'oggetto di questo nostro incontro
Sapete
E tutti che abbiamo voluto questa tappa milanese e lombarda
Ha modi Simba
Dentro la l'itinerario d'avvicinamento al nostro congresso
Nazionale
Quindi vorrei che i lavori
Di questo tavola rotonda rappresentassero ecco un'occasione significativa
Nella ricerca che tutte le ACLI italiane hanno fatto in avvicinamento a questo nostro congresso che si svolgerà a Bruxelles
Volevo solo ricordare sia ai relatori che a voi i due fuochi
Di riferimento della nostra ricerca
Da una parte chiusa nel titolo osare il futuro
è una parte questa che indica movimento speranza intraprendenza
L'altra dimensione racchiusa nel binomio nuova Europa
Sentire prova
A un due cani prova
Prova pronto prova uno due prova ci siamo ci siamo noi
Uno
Due Ulan
Qualcosa si muove
A benissimo allora passo il microfono al presidente nazionale che dovrebbe dialogare con col ministro
Da qui
Caro ministro intanto un buon giorno buona giornata
So che avresti voluto essere qui con noi per questa tappa milanese e lombarda
E la diciamo al momento di avvio del nostro congresso nazionale che poi si terrà domani sabato e domenica a Bruxelles
Ma la convocazione improvvisa del consiglio dei ministri di giovedì antiche di venerdì so che ti ha impedito di essere qui con noi
Ugualmente sarai presente attraverso le tue parole un saluto
Proprio per dire appunto di questo lavoro in comune sei stato fra l'altro nello scorso Governo D'Alema ministro delle Politiche comunitarie da sempre
Impegnato sui temi dell'Europa da fin da quando avevi anni più giovani
A te chiediamo insomma una un saluto nel merito di questo nostro titolo usare il futuro nella nuova Europa la nostra associazione le ACLI vuole lanciare un messaggio prima di tutto la propria base associativa
Poi alle istituzioni e alle forze sociali
L'Europa non è qualcosa di lontano
Non è qualcosa che sta alla giù ma è qualcosa che già determina la nostra vita quotidiana e allora se non vogliamo essere fuori dal binario del cambiamento se vogliamo partecipare alla costruzione di questo nuovo edifici europeo
Credo che la tradizione la presenza di chi viene dalle radici del cattolicesimo sociale democratico di chi in qualche modo ha fatto della solidarietà il proprio la propria bandiera
Ma di chi vuole anche inoltrarsi in questi nuovi campi
Che si aprono soprattutto della dimensione del lavoro oggi per tutti noi bisogna che ci pensiamo in europeo che guardiamo all'Europa come qualche cosa che dentro la nostra vita quotidiana questo è il senso di questa itinerario e il senso anche di questo congresso e di un congresso anche che vorrà parlare a quell'Italia che fuori dall'Italia a quei tanti che furono partirono dalle nostri paesi dalle nostre città per cercare fortuna e lavoro e che oggi forse sono i primi cittadini dell'Europa
Ecco allora
Caro ministro che credo una parola nei confronti di questa realtà associativa insieme a tante altre realtà del nostro Paese
E soprattutto a coloro che incontreremo
A Bruxelles
Che da anni vivono in altri Paesi ma che non hanno perso le proprie radici
Nella nostra cultura nella nostra lingua nella nostra nazione
Credo che un saluto una parola si è in qualche modo di sostegno di incoraggiamento ma soprattutto di indicare una direzione di marcia di capire anche quanto e come
La realtà delle istituzioni del nostro Paese vuole costruire questo nuovo Europa a te la parola
Io ti ringrazio molto cinesi ringrazio tutti voi mi scuso moltissimo per me un grande dispiacere non è insieme a voi oggi per molti motivi però credo che come il dovere di ho militato innanzitutto quello di partecipare
Al momento più alto dell'attività del governo il Consiglio dei ministri mi dispiace moltissimo perché tu molto gentilmente mi facesti partecipe di questa volta idea che l'anno scorso quando avete cominciato a parlarne
Sembrava pomata chiedeva di sorgere un appuntamento così centrale così importante direttamente a Bruxelles
Mi mi dispiace appunto non essere con voi perché quell'idea mi sembra un'idea così bella
L'incoraggiamento non soltanto c'è stato per tutto questo tempo ma credo che sia un'altra dimostrazione di come le ACLI sono sempre un passo avanti e un passo avanti e lo seppe fondo anche oggi perché oggi riuscite a svolgere un una riflessione persone così all'avanguardia in un momento nel quale su questi temi si fa molto pratica in fondo alla pratica che ha fatto l'Unione europea
Per arrivare alla settimana scorsa solo la settimana scorsa
A Lisbona ad avere momento nel quale la discussione sul futuro del lavoro a livello europeo ha finalmente trovato qualche elemento di concretezza dopo che in fondo sulla moneta
E sulla moneta europea la concretezza c'è stata negli anni negli anni precedenti e credo che dimostri come ci sia bisogno di fare tutti questi fatti avanti quindi il mio non soltanto un incoraggiamento mai veramente anche il il confermarvi che che di stimolo e sete di stimolo alle alle istituzioni alle istituzioni italiane e a quelle europee da questo punto di vista perché credo sostanzialmente due due pensieri che sviluppo molto rapidamente sulle cose che tu molto gentilmente ai hai detto la prima prima questo oggi non ci sono politiche del lavoro
Etica
E nemmeno politiche della solidarietà efficaci che non hanno un respiro che sia non solamente nazionale se non hanno un respiro che che almeno europeo almeno comunitaria e credo che questo sia il primo partito messaggi noi discutiamo moltissimo nel nostro Paese
Di di come parte la disoccupazione e di come soprattutto entrare nelle nuove i nuovi percorsi di un sistema produttivo che sta cambiando che sta cambiando moltissimo stiamo discutendo
Pochissimo su come affrontare anche i nuovi temi della coesione sociale
Nuovi temi della solidarietà anche che alle volte non affrontate in modo un po'Barbaro
Mi riferisco a cose che sono uscite anche in questi giorni in queste ore
Ma io credo che su questi temi ci sia bisogno in modo fortissimo in una riflessione che ci faccia capire che da soli non arriviamo a niente che c'è bisogno di un percorso comune comunitario
E la seconda cosa che però è complemento della prima è che l'Europa solamente della moneta è un'Europa che non va da nessuna parte
Che rende la sua moneta più debole come la moneta europea oggi e che soprattutto non riesce a bene quel uno strumento di sviluppo che noi crediamo possa essere è una battaglia che veramente dobbiamo fare noi italiani credo che siamo all'avanguardia
Ma sulla quale contro le artriti mostrano oggi di poter fare un passo molto importante per dimostrare a Bruxelles a tutti gli altri Paesi europei secondo l'Europa e anche l'Europa
Sociale l'Europa dello sviluppo l'Europa del lavoro l'Europa della solidarietà oppure l'Europa non è e anche di fatto della moneta rischierà rimane isolato di ritorcersi contro perché questo sia un messaggio fortissimo sul quale anche le riflessioni che fatte oggi le riflessioni che farete in questi giorni le proposte il fatto stesso di portare queste discussioni a livello comunitario porta la busta di parlarne con i maggiori responsabili dell'Unione Europea
Da Romano Prodi in giù e mi sembra che questo sia in fondo il messaggio più forte che potrebbe dare in questo veramente credo che vi sia la gratitudine edificanti Dinoi ficcanti minori che sono oggi nelle istituzioni per un servizio temporaneo come servizio nelle istituzioni ma di vedere che toccate il tema centrale io credo e spero veramente che questi vostri lavori e il successo di questa iniziativa il fatto stesso che la facciate e che questa iniziativa abbia successo
Sia la dimostrazione di una strada di Natale che dobbiamo percorrere sulla quale siamo convinti sulla quale sappiamo che i passi avanti che dobbiamo fare sono assolutamente fondamentali sulla quale permettetemi durante un'ultima valutazione
Non abbiamo più tempo e il tempo era finito
Dobbiamo correre dobbiamo correre per raggiungere questi risultati perché se no veramente anche le scelte positive che abbiamo fatto negli ultimi anni ferito ce l'hanno contro con l'Europa
Genera lavoro occupazione solidarietà o i temi della solidarietà
Salgono a livello comunitario pure noi rischiamo lui entrare nei negli anni in cui le nuove tecnologie saranno il nuovo nuovo paradigma col quale gli strumenti per la produttività si muoveranno tenta quegli elementi che sono credo per tutti coloro che hanno un'attenzione all'umanesimo e un umanesimo che attenta ai valori fondamentali della vita della persona credo che tutto questo sarebbe veramente molto negativo allora
Voi da insieme a tutto il programma segnale di ottimismo fondate previsto che le tecnologie funzionano proprio collegamento ci consente i superare un problema che appunto problema lo dico altrimenti insormontabile dei pericoli che funzionano il nuovo lavoro pulsione credo che il nuovo lavoro funzioni la persona umana
E tutte le istituzioni e la politica riescono a farsi che ci possa essere possono essere i valori giusti per farlo funzionare e ringrazio veramente sono con voi fino a domenica soprattutto spero che tutto questo serva alle istituzioni italiane alle istituzioni europee e al mondo del lavoro che aspetta queste risposte grazie in bocca al lupo tu
Grazie in greco per queste parole di apprezzamento e di incoraggiamento e soprattutto per queste gli accenti la questione del lavoro della solidarietà la svilupperemo in modo più appropriato nella seduta di domani a Bruxelles
E comunque questo in qualche modo fa diciamo da ponte da legame anche con il lavoro che stai facendo nelle istituzioni un grazie ancora ti lasciamo alla tuo lavoro all'altra al consiglio dei ministri
Bene abbiamo salutato
Il primo collegamento vi chiedo adesso di ritornare in sala
E di seguirmi lascerò gli appunti che avevo scritto perché il tempo stringe abbiamo dagli illustri ospiti però mi devo sottoporre qualche riflessione per contestualizzare anche i nostri lavori
Quindi farò questa breve introduzione
Per portarci poi a ridosso dei lavori
La prima osservazione
Noi arriviamo qui
E fra poche ore partiremo per Bruxelles
Con una bisaccia piena di un ricco confronto popolare che ha coinvolto i nostri scritti i circoli i livelli provinciali e regionali dalla nostra organizzazione
Penso che questo sia un laboratorio popolare e diffuso molto importante anche per il nostro Paese
Fatto di confronto ricerca scelte sui nodi nevralgici del nostro essere associazione di lavoratori e lavoratrici credenti dentro i tornanti della storia che presentano ciascuno di noi si è accorto scenari inediti rispetto anche solo al recente passato
Siamo dentro questa storia con la consapevolezza di attraversare i problemi
Con la densità con la problematicità con l'originalità della nostra proposta associativa e con tutte le specificità del nostro intervento
Lo facciamo riaffermando anche su questo passaggio del millennio
Il riferimento alle nostre tre fedeltà
La fedeltà alla Chiesa
Al lavoro e alla democrazia
Seconda riflessione
Penso che come dicevo questa sia una Rizzo una risorsa preziosa per far fruttare una nuova stagione delle ACLI
Più caratterizzata da un'apertura verso l'orizzonte europeo
E mondiale
E caratterizzata da un'azione dissemina associativa sociale e politica
Perché la nostra società e il mondo hanno bisogno di persone cittadini attimi responsabili capaci di tessere ogni giorno nella quotidianità la tela della fiducia dell'apertura della valorizzazione dell'altro
Dicendo ciò siamo consapevoli della nostra parzialità
Ma anche e soprattutto della necessità di mettersi in collegamento con tanti altri soggetti
Individuali e collettivi che come noi operano per alzare i livelli di convivialità
Di qualità di vicinanza che sono possono sorreggere una visione di Europa e di mondo pacificato e fraterno
Non ci nascondiamo le difficoltà le incertezze gli scarti
Non ci nascondiamo neppure l'esistenza di altre proposte che indicano in altri motori
La forza propulsiva della storia
C'è pre esempio chi propone come motore
Quello della solo potere
Ci sono altri che sottolineano
Come essenziale e quasi sufficiente il motore dell'economia c'è sul sulle periferie della nostra ricerca chi propone come motore della storia la manipolazione del consenso e delle persone
Ma la nostra storia e la ricchezza del nostro pensiero e del nostro protagonismo quotidiano
Ci dicono buone ragioni era una scelta di campo che va verso la persona e la solidarietà
Se questo è vero allora offriamo ai nostri amici relatori tre questioni
Che ci sembrano non le uniche ma questioni centrali dentro la nostra ricerca la prima questione
Viviamo come dicevo in un frangente storico molto delicato
Dove e alto ed esigente il richiamo alla responsabilità dei credenti
Nella ricca riscoperta della loro originalità e radicalità
Per la costruzione di un'Europa pacificata e collaborativa aperta alla mondi alita
Sono nodi questi impegnativi che coinvolgono la dimensione personale e sociale della fede e che pongono l'accento sul nesso fede cristiana e responsabilità verso la società il mondo
Osare il futuro come noi abbiamo scritto era un cristiano significa affidarsi ad un messaggio di speranza partito venti secoli fa da Gesù di Nazareth
L'Europa terra di antica evangelizzazione rischia oggi di dimenticare quel messaggio e di vivere il futuro con un senso di insicurezza e paura
Da qui una domanda che offriamo agli interventi
I cristiani d'Europa come possono contribuire a rinvigorire le radici cristiane dell'identità culturale e dello spirito europeo apprendo sia alle sfide dalla modernità
La sfida per esempio dell'unità dei cristiani
La sfida dell'apertura dell'Europa ad Est
La sfida dall'incontro con le altre religioni cristiane che gravitano spingono sui confini dell'Europa
Su queste domande non possiamo dimenticare appuntamenti importanti ai quali anche noi come associazione popolare abbiamo partecipato l'incontro di Basilea che l'incontro di grazie
Che aprono e danno indicazioni in questa direzione
Seconda grande questione nel Paese dalla vecchia Europa esiste un vasto reticolo di soggetti e di opere sociali che hanno tratto origine dall'ambientazione dalla dottrina sociale della Chiesa
E hanno saputo rispondere ai bisogni ed esigenze dalla gente d'Europa
Gli eventi seguiti all'ottantanove hanno cambiato la cartina geografica europea riaperto nuovi orizzonti
Non solo nella chiesa
Ma anche nella politica e nella società civile
Da qui due domande
è possibile realizzare collegamenti reti più europei tra questi soggetti ed opere sociali che dicono di ispirarsi alla radice cristiana
Individuando obiettivi e priorità sulle quali concentrare testimonianze ed opere
E come operare perché l'allargamento sì anche rispetto ai soggetti dell'Est sui grandi problemi dell'occupazione del lavoro dell'accoglienza del diverso
No di cruciale di un'Europa moderna unificata
L'Europa non lo ribadiremo anche e deve diventarlo sempre più rette di movimenti piccole di cittadinanza attiva
Che i mutui mio i loro riferimenti fondativi in radici umane e cristiani
Da ultimo per non togliere
Spazio un altro questione
Già accennata anche nell'intervento del ministro
Dopo la stagione dell'Eur
Il rischio è che l'idea europea Siryn secchi
E l'Europa rimanga un grande campo di mercati e mercanti attraversato da un'economia virtuale che scambia capitali finanziari sopra la testa di interi popoli e cittadini come operare perché ed è l'ultima domanda
La farò come vedrete riprendendo un passaggio che a noi delle ACLI milanesi e lombarde
A
Sollecitato molto in un intervento che ha fatto il cardinal Martini che avevamo invitato questo incontro e che non ha potuto rispondere positivamente al nostro invito perché occupato un impegno molto rilevante
Come operare perché movimenti culturali sociali sindacali politici si approprino della dimensione europea e alimentino cultura e processi che dal basso sospinti hanno verso un'Europa dei popoli dei cittadini degli uomini e delle donne
Come diceva il cardinale un'Europa riconciliata e capace di riconciliare
Un'Europa dello spirito edificato su solidi principi morali e per questo in grado di offrire a tutti a ciascuno
Spazi di autentici di libertà solidarietà giustizia e pace
Come operare perché questo passi dall'il sogno alla sperimentazione quotidiana dei nostri
Lavori
E dalle nostre azione ecco io terminerà i qui i relatori si sono accordati che le domande erano state costruite in questi
E in questo periodo che
Intercorso dall'incontro a questo appuntamento
Cercheranno col loro interventi di attraversa vi ringrazio eccedo la parola per primo al al cardinale volge perché oltre la presenza sua ci porti anche il vento di riflessioni di speranza che vengono da un Paese e da terre che non sono più tanto lontane da noi ecco però che sentiamo molto vicine e molto in sintonia grazie Carlo
Signor presidente gentili signore e signori
Sono molto lieto
Grato per questo invitto io sono venuto molto volentieri nonostante tanti impegni
Milano mista proprio al mio cuore vicino al mio cuore dare che il primo
Interramento il discorso grande quando sono stato nominato vescovo era proprio a Milano al Duomo di Milano
Allora sono grato di venire qui e parlare
Io il tema di un Europa dello spirito come lo ha detto cardinale Martini è vasto
Sperare lo spirito il continente nel quale viviamo non sarà solo la Nuova Europa
Ma sarà anche e soprattutto un Europa nuova
Ecco io faccio una cosa nuova dice la Sacra Scrittura
E in effetti è la parola che fonda ogni autentica novità
Della vicenda umana
Una novità aggressivi fa storia che verso e affidata agli uomini e donne in carne e ossa ed ossa ai lavoratori alle istituzioni
Alle espressione della società civile
Alle multiformi manifestazioni la Omo Faber
E non a caso il grande intellettuale francese Emmanuel Mounier fondatore de movimento esprime parlava della necessità per i cristiani dell'era contemporanea di una spiritualità incarnata ed operosa nelle strutture sociali
Nella messaggio dal sinodo dei vescovi sull'Europa l'annuncio anzitutto quello di un vangelo della speranza e perciò del futuro per questo antico e compresso contenente
A questo proposito credo che poche un Profezia laiche come quella della fine della storia
Abbiano trovato tanto tante smentite negli sviluppi della vicenda europea e mondiale dopo la fine della guerra fredda
La Democrazia liberale come sistema di governo e io il suo corollario economico
E cioè il libero mercato dovrebbero costituire a sentire certe analisi la forma finale del governo umano
Ed il punto di arrivo dell'evoluzione ideologica dell'umanità
Una visione quasi escatologica del liberismo
E degli effetti indiscriminatamente positive che esso avrebbe asservita mente portato nella società contemporanea
Ma non sempre neri onesti studiose sono necessariamente dei buoni profeti
Ce lo dimostrano da una parte agli eventi tragici che hanno segnato
Ad esempio il ritorno la guerra sul continente europeo
Ma ce lo dicono anche alle crescenti disparità
Che problema nella società allora nelle società liberali si vanno manifestando per non parlare di cui all'immenso fossato economico che separa la società occidentale dal mondo vieni via di sviluppo
La globalizzazione nonostante li indubbie
Effetti positivi
Si presenta anche con caratteristiche cofano parlare di generalizzazioni ione delle a simmetria sociali con me mondializzazione di nuove et antiche forme di povertà
Ma che la storia non sia affatto finita ce lo suggerisce anche per fortuna quella sua dimensione quotidiana vissuta che si fonda sull'impegno delle persone
Delle comunità dei gruppi e le formazioni sociali che come le ACLI fanno della gratuità e della costruzione della pace dal municipio al mondo
Dalla polis alla Cosmopolis il punto di riferimento centrale della propria riflessione e la propria azione
Proprio partendo da quest'ultimo prezioso elemento vorrei articolare alcune riflessioni compiute da cui al peculiare osservatori io che e la realtà dell'Europa centrorientale
Un'Europa cioè che anche nel periodo più difficile la storia del ventesimo secolo non ha mai visto messo la sua profonda identità e che ora attende il grande appuntamento con l'Unione europea
In un recente convegno svoltosi a Vienna sui temi riguardanti l'impegno politico dei cristiani nei mutamenti contemporanei
E ed alla quale hanno partecipato qualificate rappresentante di paesi l'Europa centro sudorientale
Tra cui parlamentari consiglieri di primi ministri alti funzionari membri di governo professori universitari
Sono emersi alcuni spunti interessanti
Tali interventi del dibattito dai colloqui si è manifestata in particolare la chiara apre occupazione Berra imprecazioni
Sotto ogni profilo adesione all'Unione Europea
Due in particolare io problematiche evocate
La prima si può sintetizzare nel senso di disagio rispetto alla formula stessa dell'adesione
Quasi implicasse essa una convergenza persino antropologica per rapporto potersi dire europei
Ma l'identità europea espressa dalle persone
E dalle comunità dall'Europa centro-orientale alla pari dei cittadini e delle società dei paesi e all'Europa occidentale
La seconda preoccupazione con essa agli standard che all'Unione esige in termini macro economici di politica economica
Nonostante non si neghi responsabilmente
L'importanza di questi fattori
Sembra che vi sia il pericolo che i cittadini di questi Paesi con l'organo il processo di allargamento dell'unione europea solo con me uno freddo insieme dia regole ed i criteri economici
Tanto che una parlamentare slovacca ha suggerito che forse in queste condizioni l'ammissione dell'Europa dell'Est
E come alla di immettere valori da Lecco nella costruzione europea
Del al di là del mercato unico ed regole di convergenza mi sembra che in effetti Europa rischia di apparire oggi come un insieme di procedure più che come un progetto che non è solo politico ma anche sotto choc economico e culturale
E sa cioè a rischia di presentarsi ai Paesi che intendono aderire all'Unione con i caratteri di un impersonale legge tra virgolette che come scopre
Con sconforto il protagonista del processo di Franz Kafka nella sua con Rossiglione nella cattedrale
E percepita al contempo come necessaria e ingannevole
Ma quali potrebbero essere oggi
I contenuti di un impegno per ridare davvero un anima all'Europa come AFOR o lo ha formulato
Il presidente del la la commissione
J-Ax dell'orto
E poi ha ripetuto la stessa frase la stesso lo stesso slogan anche sa Santa
Qui e possono soccorre eroici alle parole a condizione che esse ci aiutino a descrivere una realtà vitale
Le parole chiave che vi propongo sono solidarietà
Ospitalità
Convivialità comunione
La solidarietà la conoscete bene è uno dei fondamenti delle ragione delle attuali
Vengo perciò all'ospitalità essa è la certezza di essere Accolti DSR a casa
Di condividere uno luogo una per la definizione dell'ospitalità è quella che alla presenta come crocevia di Camilleri
è proprio questo credo io il senso profondo di questo processo storico di allargamento dell'Unione Europea
Certo la costruzione di una grande società europea non un po'prescindere da regole e parametri comuni da un senso di responsabilità
Ma come è stato scritto
Al di qua della responsabilità CEE la solidarietà
Al di là l'ospitalità
Se sono responsabili nostre istituzioni adottano Lettica
Della responsabilità come lo ha formulato Max Weber una volta allora dovremo insistere per andare più avanti nella praticare il valore senz'altro centrale della solidarietà
Tutto ciò dinanzi alle sfide storiche che abbiamo davanti come persone del nostro tempo è come cristiane potrebbe però non essere sufficiente
Con la solidarietà eppure ripeto fondamentale siamo ancora per così dire fuori dalla mura Tello calore della focolare della casa comune
Se invece lasciamo che l'altro Parre di alla soglia della casa
Se adottiamo non solo l'etica della con Rienzi onere come di nuovo Max Weber ma l'etica della condivisione
Entriamo nell'ambito molto più impegnativo de l'ospitalità
Perché l'ospitalità
Per la semplice ragione che la stessa identità dell'Europa si fonda su cui al crocevia di cammini e nei cui ho fatto cenno cenno sulla sfida di coniugare identità e differenza
Unità e molteplicità
Il Santo Padre nella sua omelia al Sinodo dei vescovi sull'Europa ha detto che e urgente
Una cooperazione fraterna in questo periodo storico in cui io contenente sperimenta una nuova fase de al processo di integrazione è una sua forte evoluzione in senso molti culturale e molti etnico
Questo multiculturalismo non dobbiamo intenderlo appunto solo in senso e te dico
Tutta la nostra tutta la storia dell'Europa e multiculturale
Fatta cioè come si diceva in Italia nel Rinascimento di molte repubbliche pochi Randy
Europa si è faticosamente costruita e io il suo cammino ebbe hanno lungi dall'essere concluso sulla sua capacità
Talvolta incapacità di rendere dia dialoghi che differenza
La dinamica dell'identità europea per ciò una dinamica di identità e differenza anzi di identità per differenza
All'Europa non può applicarsi ne il motto scelto dagli Stati Uniti d'America E Pluribus unum ne io al contrario e cioè ex uno Lure
Il sociologo Edgar Morrel ha scritto che l'Europa è piuttosto una Unitas multiplex e non è un caso
Che statisticamente sono state censite già oggi in Europa più di duecento etniche
Quale l'essenza ricco questo dialogo
Una definizione filosofica ci dice che il dialogo è un processo di comprensione rispondente
Che si verifica tra soggetti spirituali
Il dialogo autentico si fonda quindi sulla comprensione sul ascolto sulla disponibilità non solo a capire ma anche ad amare
Pur nella distinzione le ragioni dall'altro
Una comprensione rispondente cioè uno scambio reciproco non solo di ragione ma anche più profondamente di motivazioni
A me sembra per ciò che questa nuova e poca della storia europea non possa essere definita solo in termini di europeizzazione dall'Europa orti Ri unificazione dell'Europa
Essa richiede una visione ben più ampia non si tratta per dei popoli e delle comunità di atterrire
Ha qualcosa di pre esistente come l'Unione Europea quanto di dare avvio insieme ad un rinnovato progetto europeo
Qualcosa che solo insieme i popoli europei possono fare
Ed a partire re dalla loro diversità un dialogo che grazie alla grande apertura dell'ospitalità tra le culture non è solo Epifania dell'altro ma anche e soprattutto Epifania denaro noi la scoperta cioè solo L'Unità tra le culture
Restituisce a ciascuno la sua più profonda identità
L'Europa quindi pronta atte interrogarsi seriamente
Ma serenamente sul proprio futuro
Vi sono è vero anche comprensibili timori reticenze
Durante una recente seduta del Parlamento europeo un deputato ha chiesto al presidente della Commissione europea Romano Prodi dove finisce all'Europa
Prodi aveva appena annunciato infatti un ampia strategia del di allargamento dell'Unione Europea a diversi paesi
Parlando anche di Turchia auspicando un rapporto preferenziale con questo grande Paese pronte so tra due continenti due culture
Dobbiamo comprendere lo sgomento di come deputato dinanzi ad un ampliamento del rione dall'Unione Europea dal Baltico al Mar Nero
Certo certi sostiene abborda andò ragioni storico-culturali che all'Europa debba limitarsi alla sola caratteristica di parte essenziale Europa occidentale
Il pericolo eh che questa tesi finisca per prefigurare un futuro a tinte fosche
Caratterizzato da veri e propri conflitti di civiltà
A questo riguardo mi è piaciuto mi è piaciuto una cerca di due studiosi americani sul mito dei continenti
Vi si racconta tra l'altro la storia divertente dei mobili con firme soprattutto mentali
Che al tempo abbiamo costruito abbiamo costruito passandoci propri e sui continenti primo secondo terzo mondo nord e sud centro
Semiperiferia e periferia
L'Occidente da una parte tutto io l'ex resto dall'altra
Questo modo di collocarsi o di collocare Rialto lì sulla carta gioca raffica mentale direi si chiama metà Geografia
Una sorta di metafisica della Mappamondo cioè il risultato della Pro per eccezione che tutti abbiamo dei agli altri come altri il paradosso che è un contenente inizi inizia e finisce esattamente dove pensiamo che inizi e finisca
E la visione dei confini tra le culture cambia per che cambia tardi agli uomini cambiano
Si incontrano talvolta Cinco sì scontrano ma sempre interagiscono il mondo nuovo diverso imprevedibile
Saggiamente il presidente Prodi ha risposto alla domanda sui corpi vedere d'Europa dicendo che e finalmente giunto il momento di porsi proprio questo tipo di domande
è un buono inizio
Spesso le domande giuste sono più Hood delle delle risposte giuste
Io credo che sia bene anche ribadire la grande libertaria di uomini e delle società di accantonare talvolta delle carte geografiche
Il cardinale Karol Wojtyła uva aveva fatto questa stessa riflessione sui confine dall'Europa il no un articolo del del mi novecento
Settantotto
Oltre all'ovvia dimensione geografica e cioè alle frontiere che traccia Laterza la terra stessa
Io futuro Giovanni Paolo secondo stime riferiva soprattutto alle frontiere molto più profonde che si trovano negli uomini stessi
Una delle conclusioni di straordinaria attualità era che e cito né al momento il cui esaminiamo la frontiera occidentale dell'Europa
Concepita Luongo questo duplice significato temporale e spaziale
E nello stesso nello stesso tempo essenziale nel Decumano cioè etico dobbiamo guardare verso la frontiera orientale comprendendo anche tutta la sua specificità specificità storico antropologica e viceversa
Così cardinale Karol Wojtyla
L'Europa non dimentichiamolo e anche un progetto culturale
La sfida è anzitutto far dialogare al suo interno
Grazie
La cultura lattina
Quella germanica quella anglosassone quella nordica a cui presto si aggiungerà quella slava
In questo senso l'Unione europea dovrà riscoprire la propria radice che è quella di SR plurale
Pur all'interno di un progetto comune
Ma l'Unione europea dovrà anche dovrà anche interessa interno essere un rapporto più vitale con la cultura mediterranea Arrabal
Certo la situazione attuale non corrisponde sempre a questa immagine di disponibilità al dialogo e all'ascolto
L'Europa nelle sue relazioni Esterne Telve compiere ancora molti esercizi di approssimazione ora se guardiamo con l'attenzione a questo complesso scenario avesse embra che più che di colpirli dobbiamo parlare di firme
Se l'Europa vuole davvero crescere e non solo allargarsi
Deve sapersi responsabilmente ridiscutere
L'ingresso di nuovi membri amplia l'Unione europea non è uno fatto quantitativo ma qualitativo insieme bisogna disegnare non solo nuove regole li finanzia funzionamento ma soprattutto a darsi nuove obiettivi comuni
Sarebbe un errore storico pensare che allargamento si possa fare semplicemente estende Dossi estendendo ai nuovi membri le regole e gli obiettivi attuali il processo e io il progetto europeo cambiano senza saperlo fratturarsi ogni volta che qui è una nuova adesione altrimenti non sia dialogo autentico il processo se riduce ad un insieme di Pandette comportamentali
Il progetto diventa la semplice estensione spaziale di decisioni prese in un altro tempo
Da altri attori per un altro contesto
Quadri i contenuti di questo progetto
E se vanno discussi ma soprattutto condivisi
E cioè non presentati come predeterminati
Mi pare che era la perplessità che persone comunitaria l'Europa centrorientale nutrono su questa nuova tappa di integrazione Rivella hanno forse l'insufficienza e al progetto politico e la carenza ricco e la visione del futuro così necessari alla democrazia
Il tema è anche più complesso di quanto appaia
Io nel campo economico ad esempio non ci si dovrebbe forse a limitare ad una scelta tra diversi modelli di capitalismo
Recentemente abbiamo tanto sentito parlare di terza avviato cioè che è sicuro che le capire della politica e dell'economia non sono solo tre Capitalismo socialismo socialdemocrazia
Ove collocare infatti le nuove forme organizzative l'uomo le nuove concezioni economiche come il consumo critico la finanza etica
L'economia leggera
L'ecologia del denaro
Il terzo settore è periferie meato un'esperienza ad un'estremità che ben conosco l'economia di comunione
Temi che nei nostri Paesi
Stentano a trovare uno spazio di dibattito spassionato
Come è stato detto indo un crocevia di Camilleri
Tutto e vita prescrivere riscrivere
E questa la nascita dell'ospitalità
Ma c'è un ulteriore dimensione che solo soggetti spirituali
Sì gli hanno essi persone e comunità possono effettivamente costruire
E la dimensione della corre via Litta
Se con la solidarietà apriamo la porta e ci rechiamo incontro all'altro
Se con l'ospitalità condividiamo un luogo comune anche di materiale cioè comprendiamo le ragioni dall'altro con la collegialità facciamo un altro passo non solo condividiamo un luogo ideale lo spazio ma anche il tempo e cioè la memoria
Tutta la nostra vicenda umana
Non a caso il presidente della Commissione europea nel suo messaggio al Sinodo dei vescovi
L'anno scorso a evocato la memoria collettiva visione dell'incontro come elemento propedeutico alla speranza
Nell'esperienza cristiana e proprio la memoria
Fate questo in memoria di me
Quella che crea autentica comunità
L'Ecclesia e che fornita la speranza
Condividere lo spazio aereo EIRE tempo significa anche affrontare un'altra dimensione dello colpire
Non più esterna ma interno alla alle nostre società
Beh la presenza di un confine escludente spaziale mentale e culturale e ideologico
La condizione che trasforma qualcuno anche se è nostro concittadino inno un estraneo
Il confine dis di sposta così dava Campoli alla geopolitica ha come all'ordine la Antropologia politica
Il confine diviene interno e attraverso le compagine umane anche a prescindere da un riferimento spaziale
La città di frontiera ad esempio non è sempre una città che sta su un confine fan come vacche per citare un fenomeno dei nostri tempi e menta della mobilità umana
E una città dove provare a comprendere e affrontare come al insieme di questioni come l'immigrazione l'occupazione
La gestione delle risorse la cittadinanza che vengono necessariamente a trovarsi a cavallo tra la dimensione locale
Quella metropolitana e quella internazionale Inghilterra
Dichiarando assi intrecciandosi profondamente e con indizi Ambrosi a vicenda
Le nove esclusioni né del nove emarginazioni sono aspetti di questo confine interno
A questo proposito mi sembra novanta nella giusta direzione una recente iniziativa della Commissione europea che ha segnalato come il ritmo incalzante
Dei cambiamenti che stanno Ri Tempini Kendo la nostra economia è soggetta tende ad aggravare la vulnerabilità
E ha accrescere il rischi di emarginazione sociale
Soprattutto di coloro che non hanno acquisito le competenze necessarie per svolgere attività passate sul innovazione e la conoscenza oppure che per fare i motivi non partecipano al mondo del lavoro
Ma e un inclusa esclusione che non si limita solo alla dimensione economica infatti dice la Commissione Europea io il fenomeno abbia la marginazione sociale sì manifesta con diverse forme di disagio e di barriere
Che da da sole o indizi o insieme impediscono la piena partecipazione in ambiti come l'istruzione la sanità l'ambiente
L'edilizia residenziale la cultura esercizio dei diritti o assistenza Pommery chiare nonché la formazione e alle opportunità di lavoro
Si tratta dico il problema come si vede Mur de dimensionale che richiede perciò risposte a Ivrea vari livelli livelli operativi
Ma è soprattutto io credo la dimensione della con vedi alimenta quella che cibo guidare mi all'opera di a pavimento anche di questo nuovo insidioso ordine visibile muro che attraversa nostre società credo che dovremo forse recuperare anche il concetto di comunità che nella sua forma fra intesa Affinito perdesse designare spesso un buon testo chiuso esclusivo ed escludente
Confondendosi con la discriminazione nell'altro
E forme di etniche cinismo e nazionalismo
Di avere alta comunità viene da Cuma munus e cioè io fattori essere accomunati vita un tono uno non tanto un dono che si riceve quanto piuttosto un dono che si manifesta nero atto stesso derogare
Nella comunità si stabilisce un circuito di donazione reciproca tra persone don anti a perché esse stesse donate
Donate a per questo la comunità non può concepire sì come un corpo in sé completo entra appagato
Una comunità che si attorno reciproco al suo interno non può contraddirsi non può non eh sarebbe buono non può non traboccare anche verso l'esterno
Altrimenti non è autentica comunità
Quest'idea potrebbe forse essere indicata all'interno dell'Europa come dire un passaggio Italo è un'unione europea allora unità europea
Si tratta di far coincidere in questo progetto
Due realtà una struttura vista al servizio di un popolo un fatto di governi uno fattori persone e di comunità che intrecciano una miriade di rapporti fecondi
Per dirlo con l'ultima parola programmatica e mi sono proposta di utilizzare un Europa dalla comunione la comma unione europea oggi Europa deve far per così dire o le case esercizi io di ermeneutica
Rivolgere uno sguardo ampio sul suo passato sul suo presente esso uso futuro e secondo un una etimologia Europa significherebbe proprio con lei che guarda lontano
Da questo sguardo essa può Corriere forse io significativo della sua esperienza
Il difficile apprendistato di essere relazione e proprio per questo è proprio questo suo sforzo di imparare
Ma soprattutto per vivere
Per così dire L'Unità nella pluralità
E la pluralità né all'unità
Il dono semplice niente inestimabile che l'Europa può offrire al mondo ed ad essa stessa
Ah ma a ma il tuo prossimo commette stesso
E questa l'autentica Europa dello spirito l'Europa trinitaria
Grazie cardinale vuoto per le numerose è interessante intuizione che ha dato i nostri lavori
Ne siamo molto grati prima di dare la parola all'onorevole Scalfaro vorrei salutare alcuni autorità in sala avete visto che prima di tutto c'ha raggiunto segretario generale della CISL D'Antoni
Da noi insieme a Graziano trarre a Pierpaolo Baretta della segreteria della CISL
Poi volevamo salutare
Il segretario del Partito popolare italiano l'onorevole Castagnetti
Volevamo salutare e ringraziare per la presenza anche Pino quarta Anna del movimento dei Focolari
E con questo cediamo volentieri la parola all'onorevole Scalfaro
Cato presidente
Dell'Assemblea
Caso precedente del reato
Che ha avuto la bontà di darmi questo grande onore di essere qui con voi oggi
Un saluto a tutti
Soluzione di eccellenza soluto al padrone di casa
Padre Sorge solutore ciascuno
Amici che conosco altri che conosco di vista è un po'una rimpatriata
Un saluto particolarissima lei eminenza con un grazie anche personale per le cose splendide che ci ha detto l'analisi analisi che ha fatto
Un saluto per la bontà che ha sempre avuto con me
Un saluto per l'insegnamento che viene dalla sull'iter
Mi veniva immediato di dire penso che siano diversi quelli che hanno letto il libro che ha scritto sua Eminenza Brusca
Ricordando il periodo della persecuzione il periodo in cui è stato fatto divieto di fare il sacerdote
E ha fatto il pulitore di vetri
Nella stessa a Praga
Dove oggi arcivescovo e cardinale
Cercando di sfuggire la persecuzione personale della polizia
Esercitando il suo ministero in modo clandestino ma con grande amore
Senta evidenza lei che praticano di pulizia e di vetri
Ci dia una mano credo di pulire i vetri della nostra coscienza
Dei nostri sguardi del nostro pensare del nostro amare
Ce lo dia
Con la sua preghiera la sua benedizione
Io vi dico qualche cosa
Per niente l'orologio d'amanti perché
Vi ha detto il presidente carissimo amico presidente delle ACLI Bobo mi ha detto
Che alle dodici e dieci
Qui verrà fuori il Presidente del Consiglio
Esatto
Non vorrei sabotato il governo non mi pare una cosa
Allora brevemente
Perché proprio tra l'altro ascoltando
Con molta attenzione sua Eminenza
Diveniva ancora maggiormente l'interrogativo e in tutto questo Bondo
Che infonde complessa o fosse anche complicato anche difficile
E anche lì
I cristiani
Io di Cordova vostra nascita per forza
Con la stagionatura che mi porto appresso
Ricorda in gli entusiasmi nostri ricordo quanto ho avuto la gioia di essere vicino a quelli che preparavano a quelli che hanno dato l'avvio ricordo la gioia
E quando questo movimento è sordo
Momento cristiano di lavoratori
Questa pagina di cui c'è un bisogno enorme
Mentre gli schieramenti in quel momento sindacali avevano una cava intensa azioni ideologica estremamente pesante che a volte
Molte volte costringeva la stessa visione del lavoro del mondo del lavoro
E avete avuto fatiche
Sofferenze
Mi piacerebbe ricordarli tutti ma mi viene in mente Pastore mi viene in mente un rumor storti
Totti
Fino a tempi caro Presidente
Con un pensiero speciale me lo consentirete
Cala Borra
Che ho ripensato
Che ormai nel serenità e nella gioia
Nella visione beatifica incerto
Furono momenti difficili complicati Pontarollo divisioni
Penso che i testimoni che sono nella gloria
Si potrebbe usare una poesia che imparando sui banchi di scuola
Possono dipendere
Ora un signore anche di chi è morto come morì noi Morengo dirlo
Per questa fede per questa testimonianza perché ognuno di questi precedenti ha dato l'apporto
Di una presenza cristiana e anche di una sofferenza nulla va perso
Allora ed è iniziata la Risurrezione della democrazia in Italia in Europa Oltreoceano
De Gasperi aveva ripetuto più volte mai cattolici isolati lo aveva detto in quel diciotto aprile quarantotto che aveva assegnato
Una vittoria strepitosa in quel momento incognite una parte non piccola del mondo cattolico anche qualificato diceva adesso questa democrazia cristiana governi da sola
Noi giovani eponimo legati a De Gasperi a questo impegno mai Ciolli
Non c'è una proprietà di una comunione di un popolo
Quando si parla G8 momento della laicità dello Stato
Con la stessa forza si potrà parlare quando chiuso a uno Stato europeo dell'ALDAI gita dove i cristiani hanno un dovere di presenza ortodossa pulita vela credute appagata
L'entusiasmo li dona De Gasperi Adenauer Schuman
Io ricordo processato per noi che a scuola avevamo seguito nei secoli passati ma in questo ultimo secolo finito da poco
Le guerre per il carbone e acciaio e la prima comunità fu di carbone acciaio
Ricordo la commozione ricordando i momenti degli studi sui banchi di ginnasi e di liceo
E vedendo che proprio sui temi che avevano diviso insanguinato l'Europa poi il mercato comune poi l'Eur quante volte nella mia responsabilità
In un settennato che voi conoscete ho ripetuto
La frase che già dico dato sull'imminenza di da loro
Gli umani di una comunità umana di uomini e di donne di vecchi di giovani di fanciulli di bambini e la forza di questa comunità colleghi velocità ma con la ricchezza occorre però in questi giorni
Sacrificio
Sacrificio per l'unità ognuno paga qualcosa
Oggi c'è un bisogno urgente di presenza cristiana in Italia e in Europa
Una breve udienza vera
Nella vita pubblica
Tutta politica sociale mangi tutto umana
Cristiani che credano davvero umili
Che si sforzino di vivere principi e i valori non li proclami non soltanto con le miserie coi limiti chi vi parla chi ha superato gli ottant'anni pensate quante miserie quanto i limiti ma che la grazia di Dio
Che ci porta ornato di circolazione continua Seychelles Annetta dinnanzi se c'è la chiarezza del messaggio
Per dire no alle ingiustizie
Il ritiro dei no a tutto ciò che è contro l'uomo contro la persona umana che in favore dei più debole
Ma mai una presenza esclusiva
Totalizzante o prevaricatrice
Mai
Aperta alla collaborazione all'eguaglianza altrimenti non c'è la pace
Senza barriere
Di razza di religione di lingua di storia
Vorrei dire
Cari amici delle ACLI
L'Italia attende la Boston risposta di cristiani
L'attende l'Europa
Fate una cosa splendida
L'ho detto prima me lo chiedevo dei giornalisti credo
Che sia la prima volta milonga conoscenza
Che è un'associazione di questa portata di questo valore di questa testimonianza
Va da Bruxelles a fare la propria assemblea questa proiezione visiva
Quale risposta
Lo dirò nella sintesi maggiore
Perché in fondo
La dei re una scadenza va pochi minuti e anche una grazia di Dio preghi pubblico quindi è
Vedo che la grazie di Dio di questo tipo è va accettato volentieri
La prima risposta è una testimonianza
Questo ci coinvolge personalmente
Chiara semplice limpida
Senza equivoci
Senza compromessi
Non diciamo come mi fu detto tanti anni fa
La politica ci fa coi piedi per terra
E anche il settore del lavoro è politica e d'arte viva integrante di quella che diviene diventa sintesi politica
Perché essendo uccisi eleva un po'dal dal quotidiano dalla scadenza dei singoli fatti
Si perde di vista la mia età la strada
Occorre una risposta
Di grande apertura
Al dialogo
Ogni guerra che c'è stata anche l'ultima che ha insanguinato l'Europa e che c'ha tanto turbati lo dissi in pubblico in ogni modo
Anche determinando reazioni sul piano internazionale ma sentiti dovere di dirlo
L'interruzione del dialogo e guerra
Può non essere d'una guerra che porta sangue
Ma che porta tante ingiustizie senza dubbio
Occorre il dialogo per trovare quel denominatore comune che l'elemento fondamentale di una comunità che diventa comunione è un tema che la Chiesa italiana
Ha discusso commentato immeditato non molti anni addietro
Un comune denominatore
Che ha come punto centrale la Piero sonda umana con i suoi diritti con i suoi doveri
Con il benessere personale cioè in venerazione dei singoli
Marco il benessere sociale
Col benessere del comunitario
La sicurezza la giustizia sociale la solidarietà la pace
Per questa risposta
Che è chiesta ciascuno di noi ma voi in particolar modo che andate a bruciare
Occorre fare comunità
Lo ha detto bene il cardinale è un problema di cultura è un problemi di spirito IGP valori dello spirito
Torbole Mattek-Sands o comunitario
Ne faccio parte ne faccio parte integrante dal dieci o può a tutto ciò che può essere male e bene sono esce dei pivot partecipi del come extra comunitaria non posso stare alla finestra
Non l'ho posta dell'uomo che creda in questa comunità non l'ho portato il cristiano senza tradire totalmente la propria vocazione
Tutto ciò ha un prezzo
Qualche rinunzia
Senza mai io rinunziare alla propria individualità il popolo di gruppo la poteva cultura alla storia tutto ciò se messo in comunione diventano ricchezza per tutti
La somma di queste ricchezze di ogni singolo popolo tutto a disposizione dell'intera comunità
Ho terminato vi faccio un augurio ve lo faccio con tanto affetto e come riconoscenza per quello che fate per quello che fai caro Presidente
Vi auguro
Un sicuro e per l'asse verande cambino in Europa e perde Europa
Vi auguro Pisapia va aiutato dell'Europa a diventare comunità umana
Politica
Giusta per la pace o di cordate mi che i profeti dell'Europa
Quante volte De Gasperi ciò alle ce lo ha ripetuto la spinta primaria
Del pensiero all'Europa fu la pace
Quindi a scelte nato
Con grande meraviglia anche Gento mondo diplomatico ho detto comunque attenzione
Che l'unità europea sarà compiuta
Quando la comunità politica coinciderà con la geografia
Perché la geografia è più forte di tutti i ragionamenti politici perché la geografia non l'ha fatta l'uomo ma l'ha fatta a qualcun altro
Allora vi auguro Pisapia ad aiutare l'Europa in questa strada
Ma non dimenticatevi una croce
Che la presenza cristiana
Nella vita politica nella vita politica e sociale italiana rimane il presupposto rimane la condizione essenziale p ad una doverosa
Presenza politica e sociale in Europa
Dall'Italia e con l'Italia si va efficacemente nell'Europa auguri
Penso che l'applauso indichi in modo caldo invisibile quanto abbiamo apprezzato le sue parole
Soprattutto l'augurio qualche si estende oltre confine in Europa non incontreremo anche la parte italiani all'estero che abbiamo trasformato e che in un congresso passato
Proprio trasformando la nostra vita italiane e internazionali quindi porteremo anche alloro il suo augurio suo saluto
E ne approfittò oltre per ringraziare il presidente anche per ringraziare la presenza dell'onorevole Marte Marte Ferrari
Della Presidenza della Federazione italiana emigrazione e immigrazione che avevamo invitato al nostro appuntamento vi così vediamo se con l'applauso appare alle mie spalle
Il collegamento
Prima del collegamento vorrei veramente dire un grazie affettuoso per questa presenza del presidente Scalfaro per le parole che ci ha detto per la vicinanza anche per queste sottolineature spirituali che ha fatto la sua prima parte del discorso no
L'Europa e anche forse soprattutto questo
Adesso il presidente ci deve lasciare perché deve ritornare in Senato che c'è una riunione per la Commissione esteri anche lui come il ministro letta cerca bene di fare il suo ruolo istituzionale
Sappiamo appunto che la sua vicinanza la sua amicizia e soprattutto questo incoraggiamento
A questa scelta che abbiamo intrapreso di pensarci
In una dimensione europea non ci lasceranno un grazie davvero è un arrivederci
Grazie
Cioè collegamento parliamo
Abbiamo ancora qualche difficoltà in questi collegamenti allora aspetti aspettando appunto che si inserisca dentro ma i nostri lavori
Il collegamento invitiamo con un applauso ci scusiamo palse dovrà interrompe la macchina
Anche una persona che è abituato a queste tipi di impreviste salutiamo ancora con un'interfaccia mento D'Antoni a prendere la parola ringraziandolo anche loro e di averci raggiunto dopo un lungo viaggio
C'è sempre una funzione sociale quindi strade
Comunque se saremo interrotti mi avvisa il presidente
E nel suo letto
Ma io intanto si tutto ringrazio
Bobba per l'invito che mi è stato rivolto
Scriveva la possibilità di
Portare
Questo piccolo contributo ringrazio tutti voi per non sempre a dire l'accoglienza
Anch'io ho ascoltato nella parte purtroppo finale l'intervento dissolvenza al cardinale
E lo ringrazio proprio per parole forti di incoraggiamento
Per chi è impegnato
Il settore ed eccessive sociali che però porta avanti un appunto una testimonianza laica
Ma di grande ispirazione cristiana
Penso che
Le ACLI abbiano fatto bene proprio a nel cercare
Un collegamento forte tra le questioni aperta nel nostro Paese
La questione europea e l'insieme del rapporto tra l'Europa e il mondo
Io sono convinto che ormai dobbiamo abituarci sempre di più
Ad un confronto serio approfondito che riguardi sempre l'insieme dell'andamento complessivo nel mondo e in Europa
Più cinte che verremo più vivremo questa realtà con una realtà di tutti più saremo in grado di
Stimolare portare avanti questioni forti aperte nel nostro Paese come nel resto del mondo
Noi siamo tra quanti si sono seriamente impegnati hanno sempre creduto a questa dimensione europea anche affrontando passaggi delicati rischiosi qualche volta impopolari
Ma con l'atteggiamento la possibilità la forza di credere in un obiettivo forte capace di rilanciare una dimensione sociale
Una dimensione più adeguata rispetto alle grandi sfide che nel mondo sono aperte
Noi siamo convinti che oggi sicuramente
La competizione alla competitività dei prodotti resistere in paesi
L'arco di riferimento il problema vero è che se questo non si concilia con l'equità con la giustizia
Con un rapporto continua e costante
Di distribuzione equa
Della ricchezza del sapere del potere il rischio è
Che questa competizione distinguerà il mondo impartì sempre più ricche in parte sempre più povere
Cioè qui la grande sfida di tutti dei cristiani innanzitutto ma io penso dell'insieme di chi ha responsabilità
Il mondo non si può condannare ad una distribuzione iniqua della ricchezza del sapere e del Potenza
Noi pensiamo che sia indispensabile non arrendersi di fronte a cosa così clamorose per cinque persone hanno il reddito dell'intera Africa
E questo lascia tutte le coscienze o tranquille
Che la distribuzione del sapere oggi una distribuzione per cento per casa
Sempre più
Oggetto di selezione al contrario non una questione reale che possa utilizzare farsi utilizzata da tutti
Che la questione del potere oggi diventa essenziale perché senza assetti democratici a tutti i livelli
Le persone vengono escluse dalla decisione ed essendo esclusa la decisione non partecipa non proprio alla possibilità di questa distribuzione più equa
Degli altri due punti dalla questione la ricchezza del sapere ecco pensiamo che in questo l'Europa dovrebbe svolgere un grande compito
Nel mondo proprio nel momento in cui l'internazionalizzazione all'economia appone la grande questione
Di chi governa questa economia internazionale
Ora la grande questione di qual è il Governo in grado di evitare che questa economia da sola poi posso scaricare i suoi effetti
Su un miliardo di persone senza che la politica nel senso più alto del termine possa avere la possibilità la forza la capacità di orientativa questo economica
In altre parole io penso che noi dobbiamo guardare avanti e puntare fortemente ad avere assetti mondiali democratici in cui questo sia possibile e puntare questo uomo mondiale in grado di governare quello che lo circonda
Se c'è oggi una persona un essere fumando
Che cerca di fare tutto questo al contrario della politica che spesso si scorda del tutto questo noi lo dobbiamo riconoscere con orgoglio
Ma non per fare una questione di cristianità e di integralismo proprio perché esso è vero e può diventare un esempio ma oggi l'unica grande figura morale
Aggiungerei forzo forzò il mio ragionamento politica proprio il Papa che cerca di rappresentare questa esigenza Sempre con questo spirito effettivo con questo rapporto
I suoi viaggi non sono altro che la possibilità di mettere in piedi un assetto mondiale di giustizia di pace
E aprono sicuramente il cuore alla speranza io penso che poi i gesti valgono di più di mille parole vedere in televisione quelle immagini
La settimana scorsa del
Del papà in quelle terre
E vedere quei passaggi quella quell'azione tremolante ma decise essi ma io penso che serva a molto di più
A qualunque discorso noi possiamo fare a qualunque tipo di chiacchiere possiamo aggiungere quello è il nostro punto di riferimento con la speranza
Quel tipo di necessario collegamento tra l'azione la capacità poi di determinare risultati e su questo che noi sindacati in questo caso insieme a voi operatori sociali dobbiamo batterci perché nel mondo prevalga questa concezione
Tutti ci dicono che bisogna esportare per importare prodotti da tutto il mondo
E io penso che questo sia giusto bisogna esportare e importare prodotti da tutto il mondo
è questione che noi poniamo sono due
Se esporta i prodotti e gli importi prodotti da tutto il mondo beh bisogna anche esportare
In tutto il mondo ed importare quando necessario diritti e libertà fondamentali
Non è possibile pensare che si possono importare ed esportare i prodotti e poi assistere alla massacro dei diritti e delle libertà fondamentali senza che questo turba la coscienza di chi ci governa io penso che questo sia intollerabile
E l'altra condizione è sicuramente quella che se tu importi ed esporti prodotti devi sapere chi li fa e come di fatto
Devi sapere chi è che
Come sono stati prodotti
Se quello è il frutto del lavoro di un bambino di cinque anni in una landa sperduta di un qualunque paese del mondo
Se è il frutto di un lavoro forzato magari dei condannati forzati cinesi come fa il governo cinese io penso che qui la Realpolitik che non c'entra nulla qui c'entra la necessità di stabilire un rapporto serio
Effettivo capace di trovare un punto di sintesi tra competizione l'equità e non è per difendere noi stessi come qualcuno dice
Perché noi vogliamo proteggere le nostre produzione diventiamo protezionisti no no noi dobbiamo aprire
Tutte le nostre frontiere tutte le nostre frontiere il problema enti verso se per aprire queste frontiere tu devi avere un rapporto con gli altri gli altri che hanno rapporti dorme e si debbano impegnare ah dal garantirà le libertà fondamentali in quel Paese poi ci penseranno loro come debbono fare
Ma separava la libertà sindacale
In ogni Paese deve essere consentita che lei veramente la gente si organizzi si faccia il suo sindacato si batta per quei valori
Se non è consentito beh io qualche problema lo porrei perché in quel caso non c'entra più una questione di internazionalità c'entra peraltro speculazione pura che si fanno a danno del di più esclusi
Dei più poveri della gente che non si sa difendere questa è la condizione questo è il punto e se è così
Se è così si apre la dimostrato che questo mondo è fragile
Che è il prodotto più di convenzioni e non di determinazione
Ah sì atto in quel movimento c'era tutto c'erano cose positive e non è detto che ci fossero anche cosa non positive nel senso che c'era forse un poco di protezionismo
Da parte di alcuni che si battevano proprio io penso che però si dimostra che quello che abbiamo davanti il potere che abbiamo davanti è fragile che non è così forte come ci viene presentato e che se ci sappiamo organizzare
Possiamo condizionarlo spostarlo determinare questa condizione e questa possibilità di competizione con equità ecco perché abbiamo creduto tanto all'Europa
E perché crediamo che un grande soggetto come l'Europa può far meglio tutto questo per competere sicuramente ma per fare quinta
Per determinare quella condizione attraverso la quale l'Europa si posto esportare le sue idee i suoi prodotti il suo modello sociale possa essere all'avanguardia
Se l'Europa supera le sue difficoltà
Se non viene vissuta sempre come una camicia di forza se determina una condizione di sviluppo di lavoro capace in questi innescare e qui le parole del cardinale sono state a mio giudizio veramente illuminanti io penso che e questo che sta mancando l'Europa questa visione politica complessiva chiamiamola così questa visione capace di allargarsi sicuramente ma anche di determinare esattamente qual è il suo modello qual è il suo progetto
Per non vivere sempre l'Europa come una specie di per di di di di di persone di gente che ci deve sempre dire qualcosa e in genere se la deve dire solo per togliere che è un modo che
A mio giudizio alla fine la gente finirà per non capire più cioè non capire più ti debbano tagliare la pensione e ti dicono lo vuole l'Europa
E tu gli chiedi perché e non si capisce però lo vuole all'Europa
E il scommessa Ario spagnolo che ci ha fatto un numero contro Alitalia dicendo che noi dovevamo per forza fare questo taglio alle pensioni altrimenti non avremo futuro
Si stava zitto manda a suonarlo vinceva le elezioni Spagna dicendo che
Le pensioni non vanno toccate e anzi vanno aumentate questi sono bravi quando fanno la predica agli altri sono molto meno bravi quando poi si debbano comportare in coerenza io ho pensato a un'Europa invece vera
Che fa non solo dalla moneta ma dalla politica economica dalla politica sociale delle regole complessive La sette ovvero e spero tanto non l'azione del presidente dalla comunità di Prodi spero tanto del fatto che possa determinare questa presa di coscienza come un grande soggetto che promuove sviluppo io sono stato deluso al vertice di Lisbona dicono che è stato un grande vertice
Per me non lo è stato perché il vertice dell'espone a doveva puntare allo sviluppo e l'Europa deve diventare protagonista dello sviluppo c'erano vecchie idee
Di Delon di Prodi per utilizzare risorse e fare un grande progetto europeo di sviluppo d'infrastrutture di avvicinamento complessivo di questi Paesi e questo non c'è stato
C'è stata una discussione anche interessante finalmente si è posta la questione forte degli squilibri all'interno all'Europa delle due Europa noi chiamiamo in Italia delle due italie
Ma questo non ha corrisposto ad un'iniziativa formidabile per spingere in questa direzione
Io sono contento che lei anche approfondiscano questi temi che appunto possano spingere nella stessa direzione che portino lo stesso tipo di impegno di garanzia di forza
In questo senso e importante guardate che noi si capisca qual è il senso vero dalla nostra collocazione che noi si capisca di fronte a queste culture dominanti come noi possiamo intervenire su questa cultura per piegarla spezzarla perché sono dominanti in quanto non hanno alternative vera e forti ma se noi produrremo
Queste culture dominanti sono destinate come è giusto che siano aperti alle il liberismo da una parte la socialdemocrazia dall'altro
Perché il liberismo Heinze una quantità di diseguaglianza impressionanti inaccettabili
La socialdemocrazia perché non ce la fa più rispetta un modello statale che avrebbe bisogno di un quid in più di burocrazia di tasse che non siamo più in grado di sopportare quindi cosa esiste
Qui si cardinale esista una terza via
Ma la terza via è esattamente quella che lei ha chiuso ha chiamato la comunità
Quella che lei ha chiamato esattamente lo spirito vero l'interpretazione moderna dalla dottrina sociale della Chiesa cioè il vero punto di incrocio tra capitale e lavoro tra società e istituzioni cioè la via dalla sussidiarietà
Purtroppo nel nostro Paese siamo vittime ormai di culture
Molo maniacali ormai chi non ebbero al mercato e non è per la liberalizzazione sembra una specie di WWF cioè uno una delle due
Ma sono tutti per il mercato tutti per la liberalizzazione se non se ne può più poi chiamano mercato anche cosa Global Kato non c'entro nulla in questi giorni lo vedete voi è aumentato il prezzo alla benzina dicono in tempo reale perché rientra in poi reale subito alla pompa aumenta
Prezzo del petrolio prezzo a benzina del resto il prezzo del petrolio e non diminuisce in tempo reale il prezzo a benzina all'atto leggeri perché Toni chiede perché e ti dicono i tempi tecnici necessari
A quando aumenta il tempo tecnico non volge ora è quando ti penalista che tempo tecnico lo chiamano mercato segnava speculazione pura altro che al mercato destiniamo erano tutti che può esporre il Ponto no questo è o è se voi non la controlli se non esercita una funzione pubblica forte il fatto della speculazione un parliamo alle assicurazioni perché
Cioè aveva nel frattempo non allora no no se arrivavi avvertita il
Perché io non lo vedo di spalle va ad un segnale poi il il problema è che anche lui e in Francia le tariffe del ranch auto sono diminuite all'ultimo anno del nove per cento in Italia sono aumentate del diciassette
O siamo una banda dei sua sciistica sbattono stato mobile come l'Oltrepò oppure
Ci speculano cioè inutile perché il linguaggio è inutile cambiarlo se questo è allora cosa penso io che il mercato va bene se controllato
Se è diretto se concertato se ha una capacità vera di produrre un nuovo incontro capitale lavoro cioè se è prodotto c'è una vera democrazia economica
Che è la vera sfida che noi dobbiamo lanciare
Io ve lo dico in termini complessivi abbiamo tanti problemi di inserimento sociale di garanzie da offrire ma sicuramente questa diventerà la questione principale dei prossimi anni il capitalismo sta cambiando
Può cambiare a nostro danno o può cambiare a nostro vantaggio se saremo lì dentro
Se parteciperemo alle decisioni se prenderemo a registreremo solo la decisione degli altri a quel punto la questione non si porrà
Noi saremo dagli spettatori la politica ce la può fare da sola io penso che la politica da sola non ce la può fare che è indispensabile un modello di democrazia economica in cui altri soggetti partecipino fino in fondo a queste decisioni sono anche la politica registrerà quanto avviene fuori dalla politica
Io non la voglio fare lunga però ricordo con grande chiarezza
Il fatto che in questo Paese sta cambiando questo capitalismo e noi siamo spettatori di questo cambiamento e non influenzeranno nella direzione giusta il cambiamento perché il capitalismo sia un capitalismo che distribuisca ricchezza sapere e potere
E invece ci limitiamo a registrarlo qui sono solo esempio
Quattro anni fa pagine gialle facevano parte di Telecom
E ci spiegarono tutti guardate Totti ce lo spiegano che non aveva senso che pagina già star già alle stesse Conter che andava venduto da solo
Perché non c'entrava nulla che c'entravano le pagine gialle col telefono e tutti vissero ecco siete i soliti conservatori che volete tenere tutto insieme vendettero pagine gialle o mille miliardi
Oggi pagina già allevare quarantacinque mila miliardi
Tele come la ricompra e dicono che l'affare del secolo
O ci sono o si fanno siccome non ci sono
Siccome non ci fanno cioè pensano che noi
Ci facciamo
Perché siamo scemi
Se avesse un modello di democrazia economica se noi potessimo intervenire nei processi sei lavoratori potessero intervenire in tutte le sedi decisionali ma io penso che questo cambiare
Le faccio solo questo esempio
E perché non battersi Doi tutti insieme
In questo filone dal momento che non si riesce a farglielo capire a destra per favore perché hanno la
A sinistra cioè sembra che questa compromesso
Cofferati dice se un lavoratore Giada all'azienda il suo
Lavoro come può dare il suo risparmio
Quarant'anni di via emiliana
Al capitalismo era basata esattamente sul principio che il lavoratore desse attraverso la cooperazione il suo lavoro il suo risparmi e le mille arrivata dove è arrivata e oggi non vale più
Io penso che dobbiamo essere più più forte più aggressivi che abbiamo idee forti per governare questa società che altrimenti ci sfuggono che altrimenti vanno per altre vie garantendo appunto a tutti quella distribuzione
A partire dalla ricchezza a a seguire sul sapere sul sapere io rivendico qui un tema che europeo ma è tutto nostro per la gran parte non possiamo continuare a Bossi in questo schema incredibile in quel sapere decisivo ce lo spiegano tutti ma in cui la distribuzione del sapere e solo per cento è solo perché e nessuno fa niente sostanzialmente per cambiare tutto questo
E noi viviamo vittime di un pregiudizio formidabile io lo dico con una battuta ma dà il senso sano Abbundo bisognerebbe fare un discorso più impegnativo
Se ho fede ora industriale fa l'industriale
Cosa scrivono
Dinastia gloriosa da padre in figlio si trasmette la capacità di fare impresa
Se ha un figlio di Onna artista di un attore di un regista fa l'artista l'attore regista cosa scrivono è un figlio d'arte e capace come il padre di fase
Siamo serio lavoratore dona lavoratrice file lavoratore avaro autrice cosa scrivono poveretto palme Steva del Papa
Non parliamo
Non parliamo se poi un figlio sindacalista fa il sindacalista scrivono nepotismo spietato crede lasciamo perdere lì
E questo perché
Perché c'è un pregiudizio
Perché c'è una concezione che non distribuisce il sapere
Perché si determina un tipo di rapporto
Lei quale alla fine è possibile nel quale alla fine possibile trasmettere il sapere solo attraverso le tue condizioni io penso che una vera democrazia
Può ebbene svolgeva il suo vero compito se garantisce a tutti a tutti nessuno escluso
Tutti quelli che lo vogliono di arrivare al massimo agli studi e di garantire questo processo senza esclusione mai perché se c'è l'esclusione qui si
Non potrai usufruire dalla cosiddetta nuova economia
In verità servizio dalla new economy per non puoi dire nuova economia se non sei nessuno ma a servizio dell'economia tutti si guardano
Old economy new economy se no non funzioni
E questa cosa che è diventata e se questo è vero guardate il problema è puntare fortemente
Lavoro sviluppo in Europa modello e democrazia economica modello per sapere infondendo in tutto questo che cosa un vero nuovo processo
Di fiducia
Lo dico a voi che affrontate questo congresso
Noi possiamo diventare in questa società veramente i nuovi agenti di fiducia
Che questa società fra i clan
Perché questa è una società che circondate invece da profeti di sventura
Da cosiddetti studiosi che si sono convinti
Che il futuro è peggiore del presente e del passato
Io mi sono chiesto perché
Per motivi di interesse le parti
Perché altrimenti non si capirebbe aumenta la tecnologia
Aumenta lo sviluppo potrebbe aumentare il benessere e loro ti debbono dire invece che andrà diversa
E ti dicono continuamente i figli staranno peggio dei pacchi perché così ogni figlio si deve convincere che per avere una speranza lui suo padre delle sue disastro
Se l'ho Lovino come fare
E non parliamo la questione degli anziani e dalla questione del del del rapporto tra questo e il tipo di società in Italia appunto si si vive di più
Cioè se c'è un'età media se anche perché nascono meno bambini ma anche perché i progressi la tecnologia consente di vedere di più
Questa cosa è una cosa positiva cioè andrebbe registrata come l'Italia a questo manco per idea e l'angoscia come faremo chi ripagherà
Come si sosterranno e allora che si fa allora c'è sempre questo esperto allora sarete costretti a lavorare fino a settanta
Altro che Bibbia cardinale mine
Fino a settanta anni e c'è sempre un accanto che legge e poi non è detto che preparano la pensione
Cioè tu se non c'è una goccia sei sotto terrene perché a quel punto non sai come ti Anda allora io penso che tutto questo non è il frutto del caso
E tutto questo è il frutto di una concezione che vuole vedere che sto Europa appagata questa Europa Staraja a questa Europa non è in grado di affrontare il suo futuro
Noi dobbiamo essere con loro
Che mettono in moto nella società nella politica lei restituzione questo quindi in più cioè il quinto dà fiducia vent'anni fa trent'anni fa si stava peggio
Eppure in ogni scuola in ogni casa in ogni oratorio Donga andare ti ricevano studia impegnati lavora per RAI che migliorerà oggi devono dire esattamente il contrario trovo questo devastante
Perché non è così perché le tecnologie possono diventare di tutti perché la ricchezza può diventare di tutti perché il sapere può diventare di tutti ecco perché abbiamo questa grande sfida lo dico a voi
Che insieme abbiamo lanciato il cosiddetto format sociale ecco su questi temi come su altri possiamo ritrovare il senso vero nella distinzione dei ruoli nell'autonomia reciproca
Proprio a distanza di cinquant'anni dalla nostra nascita poco fa il Presidente Scalfaro ha ricordato personaggi
Di notevole spessore noi siamo qui per loro noi siamo qui perché cinquant'anni fa decisero e presero scelte che furono determinanti per la democrazia di questo Paese cinquant'anni fa
Pastore per citare quello che pretende grandi ha citato nell'altro Leo di un'elaborazione comune delle anche
Fece nascere la CISL è connessa un rapporto nuovo e diverso che sindacato nuovo che poi ha avuto una grande
Capacità di radicarsi in questa società ora a noi
A voi nella vostra componente di espressione più alta di proporzione umana
E a noi la nostra componente di azione sociale per risolvere le questioni aperte in questo Paese come l'Europa nel mondo ci tocca per altri cinquant'anni e dovere essere i protagonisti di questo nuovo asse
No il trenta di aprile celebreremo il nostro cinquantesimo anniversario e porteremo proprio il senso il significato di che cos'era allora di che cosa può essere oggi il nuovo sindacato
Allora lo chiamarono così con un'intuizione geniale
Io penso che anche noi dobbiamo chiamarlo così oggi proprio nel momento in cui voi andando a fare questo congresso a Brussel segnate una pagina nuova e diversa di collocazione della vostra associazione del rapporto tra essa e l'insieme
Del movimento sindacale o insieme del movimento sociale noi possiamo trovare tra noi e voi questo senso comune e trovare attraverso il foro mal sociale una battaglia autentica per promuovere in questa società
Diritti e giustizia distribuzione adeguata ed equa di quello che ci circonda ecco questa è la sfida io penso che con fiducia lo dico con estrema nel
Forza ma anche con convenzione noi abbiamo le caratteristiche le idee le possibilità per potercela fare se non ce la prendiamo
Sono ci pieghiamo a culture altrui se non pensiamo che basta un recinto per garantirci il nostro futuro il recinto all'intera società
L'intera società si conquista sulla base la capacità
Di proporre portare proposte di portare idee e riconquistare alle persone
Mai essere appagati mai arrendersi ad una condizione che è tutta perduta e noi abbiamo la possibilità di determinare come cinquanta anni fa una vera svolta in questo Paese grazie buon compromesso
Ringraziamo tanto alle per il suo intervento avete preso atto che non è stato interrotto dall'immissione abbiamo la segnalazione di alcuni problemi dentro al Consiglio dei ministri per cui dovremmo sposta nonché ci siano problemi dentro ci continua riunione del pre del consiglio quindi noi procediamo coi nostri lavori
Se riusciremo ad avere questo collegamento più avanti lo accetteremo molto volentieri però abbiamo dei tempi stretti perché verso l'una una parte dall'Assemblea deve uscire comprendere i pullman dirigersi già in in arrivo posto allora sfruttiamo bene questa ultima mezz'ora dando la parola al presidente Gigi Bobba e sul finire alcuni avvisi per le disposizioni logistiche allora la parola al presidente Luigi Bobba
E il Presidente del Consiglio mi ha fatto avere un messaggio personale dicendo che ritardo il suo intervento perché se no dolente rischiava di ricreare un incidente diplomatico con D'Antoni allora sarebbe sarebbero vota la concertazione sociale
No a parte gli scherzi e avremo questo collegamento un po'più tardi intanto noi proseguiamo con i nostri con i nostri lavori so che alcuni diciamo debbono partire per via che è il primo degli aerei parte a
Un orario che è conosciuta
La prima cosa che vorrei dire questo abbiamo voluto fare questa tappa italiana direi questa tappa milanese
E lombarda
Questo anticipo direi questo Ord questo antipasto
Del nostro congresso nazionale che si aprirà poi domani mattina
A Bruxelles
Sostanzialmente per una ragione
La ragione è che questa nostra andata a Bruxelles non è affatto una gita turistica
Non è affatto una scelta un po'estemporanea è il frutto di una decisione consapevole
Avevamo anche immaginato qualcosa di più elaborato ma voi
Già questa scelta di andare a Bruxelles qualche complicazione diciamo così organizzativa alla generata
Non ha mai immaginato che un treno partendo da Palermo arrivasse fino a Milano e poi tutti i delegati insieme partissero per Bruxelles
Ma come sempre bisogna sempre avere diciamo presente la realtà e tutte le dinamiche che questa comporta
Tant'è che oggi appunto qui sono presenti i delegati lombardi più alcuni rappresentanti delle tutte le regioni italiane
Ma domani saremo tutti e mille i delegati gli invitati al Congresso tutti ci riuniremo e ritroveremo a Bruxelles
Non solo provenienti dalle regioni italiane
Ma provenienti anche dalle sedici realtà sedici paesi europei ed extra-europei
Nelle quali le ACLI hanno seguito i lavoratori in cerca di una dignità di un lavoro li hanno seguiti con i circoli e con i servizi li hanno seguiti cercando di alimentare una socialità una cultura anche tutela e protezione
Singolare che l'altra sera un piccolo aneddoto avendo incontrato una cinquantina di nostri
Persone che stanno nei paesi extra-europei che erano qui in Italia per una per un corso di aggiornamento che saranno poi con noi a Bruxelles del patronato ACLI mi è capitato la singolare
Così esperienza di trovare che il nostro presidente delle ACLI in Sudafrica
Un vercellese Io sono vercellese perfino del paese di mio zio il mondo è veramente diventato più piccolo
Questo per dire di questa presenza internazionale
E credo che questa scelta questa scelta di andare a Bruxelles anche qualcosa a che fare con una scelta giubilare
Voi dite giubilare ma come Giubileo pensiamo al primo maggio del jet del lavoro a Roma dove saremo tutti
Insieme con tutti gli altri movimenti del lavoro
Il cardinale perché accettato il nostro invito oggi pomeriggio partirà perché proprio in questi giorni si tiene il pellegrinaggio nazionale ceco dalla nazione ceca
Di tutti i cattolici che sono venuti per appunto l'anno giubilare
Allora che c'entra il Giubileo con il nostro congresso centra perché come diceva il grande poeta deserte
Proprio l'anima europea la prima coscienza europea al primo fermarsi della coscienza europea
Nasce proprio nel pellegrinaggio
Nasce quando
Tante tante persone affrontavano dei viaggi il cui esito era perfino improbabile tant'è che molti facevano testamento prima di partire perché certo non c'era l'aereo
E si indirizzavano verso le tre grandi mete giubilari a Santiago di Compostela a Roma e Gerusalemme
Ecco allora che quelle radici culturali che qui il cardinale gol che ha ricordato la radice latina la radice anglosassone la terra dice germanica la radice slava
Trovano proprio in in quel pellegrinaggio un primo punto di incontro di dialogo di condivisione di convivialità di comunità di conoscenza
Avevano tutti la stessa meta partivano con uno stesso spirito
Erano rivolti verso una meta che era una meta allo stesso tempo concreta di una città ma era soprattutto una meta spirituale
E per raggiungere questa meta erano disponibili ad affrontare grandi e grandi difficoltà ecco allora che andare a Bruxelles ma soprattutto incontrare
Insieme per la prima volta tutte queste ACLI anche tutta questa Italia fuori dall'Italia
Questa nazione che fuori dalla nostra nazione che oltre quei confini di cui ha parlato il cardinale ma che mantiene gli stessi fini la stessa cultura le stesse radici
E questo un significato che vorrei interiorizzata Simo come una tappa in qualche modo di questo anno giubilare
Ma questo congresso sarà anche un congresso di accelerazione
Ha detto il ministro letta
Attenzione il tempo è scaduto non abbiamo più tempo
Non abbiamo più tempo per aspettare a costruire un'Europa che sia un'Europa politica della solidarietà e del lavoro
Attenzione l'Europa potrebbe anche tornare indietro
Ecco credo che metterci direi nell'atteggiamento di un congresso che non sia semplicemente un congresso di transizione di routing forse neanche vale l'immagine un po'retorica di un congresso di svolta
Userei più l'immagine di un congresso di accelerazione accelerazione dei nostri tempi delle nostre decisione dei nostri pensieri
Della nostra modo di organizzare l'azione sociale della nostra capacità di reagire agli avvenimenti
Parlo vi confesso che è stato per me un momento di alfabetizzazione all'Europa questa Europa che a righe richiamiamo sempre nei nostri discorsi ma alla fine sembra non avere diciamo una capacità di impresa sulle nostre scelte sulle nostre comunità sulla nostra quotidianità
Ma se oggi noi avessimo guardato la lista dei provvedimenti in discussione al Consiglio dei ministri avremo visto che probabilmente la metà di quei provvedimenti sono recepimento di direttive comunitarie
Forse non ce ne accorgiamo ma già gran parte della nostra legislazione non è più determinata
Direttamente dall'organismo rappresentativo del nostro paese cioè dal Parlamento ma è recepimento di qualcosa che avviene già
In un'altra sede in un altro luogo con un'altra legittimazione
E allora un congresso di alfabetizzazione allo stesso tempo di accelerazione
Forse usando un'immagine di un film che sicuramente tutti avete visto un congresso di ritorno al futuro quella specie di artigiana ingegnere che aveva
Abbiamo inventato quella macchina del tempo per riuscire quindi aria attingere allo stesso tempo le radici profonde della nostra identità
Delle nostre sorgenti delle nostre origini della nostra fondazione
Lo ha ricordato bene qui il presidente il presidente Scalfaro ma non per fermarsi a quelle radici non per contemplare le in modo nostalgico
Non per farne una specie di monumento alla memoria
Ma bensì per utilizzare queste radici per pensare organizzare realizzare una società civile europea
è una sfida troppo ambiziosa
è una sfida impossibile
Non credo
Le parole stesse qui ultime che ha detto il segretario della CISL D'Antoni che ringrazio per aver accettato questi invito ci dicono che in fondo la globalizzazione non è qualcosa di lontano qualcosa che ormai
E dentro la nostra quotidianità in tutti i giorni a nostro modo di vivere di consumare di vestire di pensare di lavorare
Di cantare
Nella nostra cultura
E allora quello che è avvenuto anche l'altro giorno con una singolare iniziativa forse unica nel mondo
Insieme alle organizzazioni del lavoro le organizzazioni dei lavoratori CGIL CISL e UIL
E insieme cinque grandi reti associative alleati l'Arci gli scout a Legambiente altri hanno costruito un appuntamento di riflessione
Su
Dopo Seattle nuove regole per la democrazia
Organizzazioni del lavoro e organizzazioni dei cittadini ci sono messe insieme per far sì che quella capacità di incidere come organizzazioni del Civile
Abbia un qualche affetto sui grandi Poteri così forti e così fragile allo stesso tempo
Decidono sulle nostre teste sulla nostra vita
Ecco allora perché anche a Bruxelles lanceremo l'idea un'idea che già prende corpo anche all'interno delle stesse organizzazioni dei lavoratori
L'idea che per all'inizio di dicembre quando nella sessione del semestre di presidenza francese a Nizza si riunì era la Conferenza intergovernativa il Consiglio europeo
Per decidere concludere attorno alla Carta dei diritti fondamentali dei cittadini europei
Organizzazioni del lavoro di organizzazione dei cittadini si ritroveranno lì
Per far sì che quell'appuntamento non siano appuntamento burocratico non sia un appuntamento dei soli governi non sia un appuntamento di routing ma diventi un appuntamento della società civile europea
Perché questa società civile europea si sta rendendo conto che la costruzione dell'Europa entra ormai in ambiti che attengono alla dimensione quotidiana della vita
C'è una ricerca dell'università
In Gran Bretagna dall'università di Warwick che ci dice che già oggi la nostra busta paga la busta paga dei lavoratori
Decisa per il venti per cento come dire la sua composizione la sua determinazione da regole che non sono meramente nazionali che non sono legate meramente al contratto ma da regole che hanno origine europea
E questa percentuale
Decisamente orientata a crescere fino al trenta e al quaranta per cento
C'è un secondo esempio molto concreto che voglio fare
Che abbiamo in tutti questi giorni seguito forse con un po'più di vicinanza
Il cioccolato
Voi direte un argomento leggero
Anche se il cioccolato è una cosa buona
Perché lo tocco per due ragioni
La prima
Questa Europa che si va costruendo non può essere un Europa tutta uniforme
Perché dobbiamo essere costretti a mangiare formaggi
Che nulla hanno a che fare con il sapore di tanti bellissimo ottimi buonissimi formaggi italiani
E dobbiamo pagare adattarci a quei formaggi che sembrano ormai di plastica con Losi
E perché anche per il cioccolato dovremmo perdere diciamo questa originalità che anche nel nostro Paese ne fa un un produttore di particolare valore
Ma quella decisione ha un riflesso oltre che sul nostra capacità al nostro gusto
Ha un riflesso anche nei confronti dei Paesi poveri del mondo
Che guarda caso sono i grandi produttori di cacao
E che evidentemente da questa decisione ne trarranno ne subiranno delle conseguenze non certo positiva
Dunque quello che si decide in Europa non è qualche cosa che poi non ha riflessi anche su questioni che potrebbero sembrare quasi banali
Che non ha riflessi anche
Sul Paese in particolare sui Paesi del sud del mondo
Prendiamo ancora il caso della decisione che ha suscitato tanto clamore decisioni quell'orientamento
Del parlamento europeo
Di riconoscere diritti alle forme di unione fra
Persone gay omosessuali
Al di là del merito della questione
Quello che vorrei sottolineare sulla quale la nostra posizione chiarissima
Perché credo che innanzitutto dobbiamo rispettare la nostra Costituzione articolo ventinove dalla nostra Costituzione che dice che la famiglia è una comunità naturale fondata sul matrimonio
E che si assiste al nascere di una cultura e anche di una cultura giuridica che sembra totalmente sradicata
Disancorata da quelle radici cristiane che hanno influenzato costruito la grande casa europea
Ancora
Il grande clamore che ha suscitato la vicenda di Haider soprattutto nel momento in cui si è formato un governo in cui il partito delle libertà entrato a far parte integrante della nuova coalizione
E la reazione
Dei Paesi dell'Europa
Una reazione ferma e netta
Nei confronti di una scelta che ci trova evidentemente allocco all'opposizione all'opposizione di un personaggio che si esclude da se stesso
Perché chi fa riferimento all'ideologia del nazismo e pensa di chiudere le porte dell'Europa a qualsiasi persona che non sia ore originata da queste comunità si esclude dagli elementi fondamentali dei diritti umani che sono l'elemento portante della costruzione dell'Europa
Ma ancora
C'è stato il vertice di Lisbona
Una cosa buona voglio dirlo avendo spesso criticato il governo il governo l'ha fatta riproponendo con forza
Il tema di una politica fiscale differenziata per il nostro Sud Italia
Diciamolo qui Lombardia Milano
Avevamo lanciato questa proposta qualche mese orsono
Anche il segretario della CISL tempo fa aveva sottolineato comporta questa dimensione
Non si capisce perché è un Paese come l'Irlanda abbia potuto godere per un periodo sufficientemente lungo
Di essere praticamente zona franca attirando Impresa e lavoro capitali tant'è che qualsiasi persona che ritorno in Irlanda cinque sei anni dopo adesso
Trova un Paese sostanzialmente trasformato
E perché in un in una realtà come la nostra dove non si può far finta che non ci sono due Italia
Che ci sono due velocità
Che ci sono due disponibilità di reddito per le persone
Perché la l'Europa si debba inchiodare su questo letto di Pro custodia
E rendere impossibile che una grande realtà del Mezzogiorno che spero che è più grande di diversi anche Stati che fanno parte dell'Unione Europea
Non possa diventare in qualche modo una grande risorsa proprio per costruire questa Europa a partire dal sud e non solo dal nord
E allora diciamo al governo italiano di non mollare la presa
Perché questa scelta
Di un periodo anche temporaneo
Che consenta di di mobilitare una massa critica di risorse e di impresa e di investimenti di lavoro vi è in qualche modo una speranza
A quei giovani che per il quaranta per cento oggi
Fanno del sommerso dei lavoretti dei lavori assistiti
Non fanno un lavoro vero
E infine ancora un un pensiero su questa Europa sempre legato al vertice di Lisbona
Si è diffusa
Soprattutto in queste ultime settimane in questi mesi
Una specie di internet euforia
Lo dico così non perché benissimo avanti con l'Europa dalla conoscenza avanti con le tecnologie
Nessuna Riccio
Amo concezione anti modernizzando
Però attenzione perché l'economia è fatta innanzitutto di cose concrete è fatta di persone è fatta di lavoro
è fatta di impresa
Questa dimensione finanziaria dell'economia che certamente può essere uno strumento formidabile del sviluppo
Può diventare anche uno strumento formidabile per mettere al tappeto persone famiglie ceti sociali e forse anche intere nazioni
E l'esperienza degli anni passati qualcosa ci insegna
In un bel libro che ha scritto Giancarlo Galli
Ricorda un aneddoto originale ma istruttivo
L'aneddoto risale al diciottesimo secolo
In Inghilterra quando la compagnia dei mari del Sud
Decide di lanciare un grande prestito obbligazionario per sottoscrivere il debito pubblico della corona
A questo debito viene sottoscritto in gran parte da i nobili con grandi somme ci dice che perfino la corona la legge il re e la regina la regina
Sottoscrissero per cento mila sterline
E Giancarlo Galli ricorda un fatto Isaac Newton uno scienziato che sapeva calcolare il motto dei corpi celesti
Comprò per duecento diciamo così il valore di duecento queste obbligazioni
E dopo alcuni mesi rivendette queste obbligazioni a cinquecento lire con un calcolo razionale
E una convenienza come risparmiatore
Peccato che dopo pochi mesi si pentì di averle vendute
E
Ricompro le stesse obbligazioni a ottocento lire
Passarono poche settimane
E le venti mila sterline che allora erano una cifra impressionante dico di Isaac Newton andarono sostanzialmente in fumo
Dico questo perché ebbene appunto credo che un'organizzazione di lavoratori sappia incamminarsi nella modernità
Ma avendo sempre sempre ben presente che dentro l'economia ci sono le impresa c'è il lavoro e se mancano le imprese il lavoro e se mancano le regole per organizzare imprese lavoro e dei fini
Che non siano meramente mercantile utilitaristici
C'è il rischio che tutto questo vada appunto in fumo
E credo che l'Europa debba fare qualche cosa in questo documento che abbiamo sottoscritto insieme con altre organizzazioni associative le organizzazioni sindacali
Abbiamo detto è necessario pensare a qualcosa che abbia a che fare con si cita spesso la Tobin tax comunque qualche elemento di tassazione dei movimenti speculativi e finanziari a breve termine
Che non sono nient'altro che denaro che compra altro denaro non sono investimento non sono volano di sviluppo non sono sono semplicemente guadagno
Facile o perdite tragiche
Infine
Due ultime sottolineature
Non so se c'è ancora tempo che punto siamo con il collegamento
Due ultime sottolineature abbiamo detto in questo il titolo di questo di questo congresso osare il futuro
Dunque significa anche inoltrarci in alcune dimensioni che
Potrebbero sembrare oggi poco alla moda
Qui vorrei usare un'espressione sintetica poi domani ne parlerò più a lungo
Forse la nuova economia la nuova la new economy o la nuova economia
L'economia sociale
Perché dico questo ho apprezzato che il cardinal valga abbia detto ma dove le mettiamo quelle realtà di terzo settore di finanza etica di economia civile di economia di comunione
Sotto che cappello le mettiamo
Certo sono piccole realtà
Però è anche vero che quando noi vediamo
Dei segni io credo il metodo giova Anneo dei segni non dobbiamo abbandonarlo
Quando vediamo che viene ha dato il premio Nobel un economista come Amartya Sen
Che per primo inascoltato vent'anni fa ha cominciato a riflettere ricongiungere etica ed economia
Quando un personaggio singolare anche pieno di fascino di interesse
Come Mohammed Yunus un professore universitario che aveva lavorato molto per le organizzazioni delle Nazioni Unite per lo sviluppo ad un certo punto decide di
Di di di abbandonare questa strada di scegliere una strada radicalmente diversa e fonda la Grameen Bank abbiamo il presidente
Ecco allora che tutto questo ci dice che ci sono delle strade possibile non pensiamo così di salvare il pianeta odi trovare la panacea a tutti i mali
Ma ci sono delle strade in qualche modo che indicano un possibile futuro
E allora sì dentro la modernizzazione si dentro al cambiamento ma anche dentro questa modernizzazione che nasce dalle nostre radici che nasce dalla nostra cultura che nasce dalla nostra capacità di fare azione sociale di fare economia civile di fare solidarietà
Ecco allora e ho concluso visto che adesso il presidente e in linea che questa creazione dell'Europa
Non sarà come è già stato detto una creazione che nasce unicamente dalle dimensioni economiche e di mercato
Ma se era per usare un'espressione cara a Robert Schuman un cammino degli spiriti
Forse un'immagine ci aiuta a guardare a questo cammino degli spiriti è un'immagine che voglio
Riprendere da una persona che fu anche tra i fondatori delle ACLI a Firenze dal sindaco La Pira sindaco singolare lungimirante
E l'immagine della fontana antica con una grande cisterna d'acqua dove ci sono dentro i valori spirituali di una civiltà dell'umanesimo integrale
E a questa fontana che vogliamo ancora attingere
E da questa fontana spero che il presidente
Mi mi posso ascoltare per lanciare IE due
Sollecitazioni
Presidente mi sente
Bene allora buongiorno innanzitutto spero che il Consiglio dei ministri sia andato bene
E la ringrazio per aver accettato di essere con noi seppure in via virtuale ma anche queste una delle forme dello sviluppo
Siamo qui in questa tappa milanese lombarda che avvia che è un anticipo del congresso nazionale che come lei sa si terrà nei prossimi giorni si aprirà domani a Bruxelles
Una scelta che le ACLI hanno voluto fare proprio per accompagnare direi per sottolineare questo cammino e questa funzione dell'Italia nell'Europa un cammino una funzione che non nascono oggi che hanno radici antiche ma che oggi possono trovare una nuova espressione e allora le le questioni che vorrei sottoporle brevemente
Sono questi innanzitutto siamo qui le ACLI un'organizzazione della società civile un'organizzazione di cittadine di lavoratori
Un'organizzazione che insieme a tante altre nel forum del terzo settore ha sottoscritto proprio con lei era il protocollo di intesa per il patto sociale
Per il Patto del lavoro e dello sviluppo
Questo organizzazione insieme con le altre si candida dunque ad essere un soggetto della nuova democrazia un soggetto della nuova partecipazione un soggetto che certo non vuole sostituirsi alla politica i partiti alle istituzioni
Ma dice che è importante che questo terzo pilastro della libertà che nasce dalle organizzazioni dei cittadini
Possa essere considerato con un elemento qualificante insieme alle parti sociali tradizionali i sindacati e l'impresa come un soggetto qualificante come una risorsa per costruire cambiare il Paese
La seconda sottolineatura attiene a un tema che tratterò domani nella relazione congressuale
Verrà proposto un patto per il futuro
Diciamo e diciamo anche a questo governo c'è bisogno di unire le forze dei cittadini di tutto il Paese per offrire una prospettiva che sia chiara che sia nitida che sia limpida
E diciamo questo patto deve essere fondato su un ruolo essenziale della famiglia e sul ruolo delle comunità locali
Su una prospettiva una possibilità che il lavoro
Non debba essere segnato più dalla parola mancanza ma sia segnato dalla possibilità di distribuzione di e di caratterizzazione EPO per tutti
Diciamo che la formazione la scuola deve essere l'elemento fondamentale di una società più equa più giusta
Lo diciamo perché se i governi nel in negli anni passati hanno facilitato le famiglie nel cambio dall'automobile o nella ristrutturazione della casa
E ora è tempo che i governi incentivino premino quei cittadini quelle famiglie quei lavoratori che decidono di investire sul loro futuro di accedere ai nuovi saperi di accedere alle nuove opportunità di formazione
Altrimenti la new economy resterà come dire una possibilità per pochi e in molti saranno esclusi
Infine
Un tema che ci sta particolarmente a cuore a cuore perché andremo in Europa dove ci saranno la presenza di tanti e tanti italiani che sono in sedici Paesi europei dove le ACLI sono radicate e presenti coi loro circolo i loro servizi
Abbiamo accompagnato queste migrazioni
Con tutta la loro difficoltà con le loro tragedie ma anche con questa fantastica risorse che il Paese ha rappresentato fuori dai confini della propria Della proprio dalla propria realtà attraverso il lavoro l'intelligenza la creatività di tante persone
Persone che oggi mirano e cominciano ad essere integrati nuove culture nuove nazioni oggi questa realtà è diventato in qualche modo una questione per l'Italia anche in questi giorni il governatore Fazio ha spesso detto attenzione gli immigrati non sono un problema sono una risorsa per il Paese
E allora credo che il governo debba all'insù insieme garantire sicurezza e solidarietà
Certezza delle regole ma anche predisposizione chiara di interventi perché coloro che vengono a cercare dignità lavoro futuro per le loro famiglie
Non si trovano in situazioni di disperazione e di abbandono e non si trovano in mano ai poteri criminali
E credo un impegno importante che noi prenderemo insieme con tutte le ACLI non solo quelle italiane ma quelle che stanno nei tanti Paesi di emigrazione non possiamo dimenticare ciò che sulla nostra pelle sulla nostra realtà
E che è un tratto costitutivo dalla nostra identità
Questi sono gli impegni devo le questioni che vogliamo porre e adesso le cedo volentieri la parola per questo suo saluto di indirizzo a a una parte dei congressisti qui sono solo una parte gli altri li ritroveremo tutti domani a Bruxelles la ringrazio
Lei e grazie a voi e o
Invito che ho potuto raccogliere soltanto in questa forma
Ma vorrei che voi mi sentite più vicino di quanto la geografia non ci tenga in questo momento purtroppo lontani
Io credo che questo vostro congresso che viaggia verso l'Europa
Sia un modo intelligente di rappresentare come in una metafora
Il cammino che abbiamo percorso che ha percorso il nostro Paese il nostro popolo
Oggi noi ci sentiamo partecipi di una sfida europea
Ne parlerò
Quella che nel Congo nel Consiglio europeo di Lisbona
Ci ha tutti accomunati
è una grande sfida verso la crescita
è una grande sfida per la piena occupazione io sono animato molto colpito e contento che questo slogan questa indicazione questa speranza la piena occupazione
Sia tornato ad emettere una parola dell'Europa delle istituzioni europee
è la sfida di una crescita sostenuta retta dall'innovazione ed alle nuove tecnologie
E quindi di una economia fondata sulla conoscenza ed è quindi la grande opportunità non soltanto del lavoro ma anche di un lavoro che porta a rappresentare per tutti una opportunità di valorizzazione della personalità
Delle qualità umane della intelligenza delle persone
Se oggi l'Italia si sente partecipe di questo
è il risultato dei sacrifici nelle scelte coraggiose che sono state compiute in questi anni
Scelte a cui hanno partecipato i lavoratori e le loro organizzazioni
Che ci hanno consentito di avviare il risanamento dei conti dello Stato
Che ci hanno consentito di alleggerire dalle spalle dei nostri figli il peso di un debito pubblico che gli avrebbe schiacciati
E che ci permettono oggi di parlare a fianco degli altri grandi paesi europei
Delle opportunità del dogma
Io vorrei davvero che si coglie se questo passaggio
Noi siamo entrati in una stagione delle opportunità
E occorre a vere la forza la determinazione per cogliere queste opportunità
Dice che il Paese si rimette in movimento corra tutto tutto il Paese la la ripresa economica c'è robusta e significativa
Ci si avvicina i tassi di crescita europei come non mai negli ultimi dieci anni
Dobbiamo fare in modo che tutta l'Italia possa cogliere questa opportunità
Noi abbiamo avviato un confronto dopo Lisbona sulla possibilità di politiche più attive per il Mezzogiorno
E questo confronto riguarda in particolare due aspetti
Il primo aspetto è quello di politiche che incoraggi non l'emersione del lavoro nero
Questa grande piaga soprattutto del Mezzogiorno d'Italia lavoro nero è negazione di diritti individuali e collettivi il lavoro nero e intreccio spesso tra economia e criminalità il lavoro nero e distorsione della concorrenza
Non dobbiamo avere la possibilità di misure speciali per la emersione del lavoro nero
Il secondo tema su cui abbiamo avviato un confronto riguarda la possibilità di favorire attraverso politiche contributive e fiscali di natura particolare
Gli investimenti nel Mezzogiorno
In Nuova investimenti nel Mezzogiorno
Investimenti che sono necessari per garantire un decollo del mezzogiorno e per fare in modo che la crescita di occupazione
Che è in atto e che può a vere nei prossimi mesi a mio giudizio una un ulteriore significativo incremento sappia però crescita di occupazione anche e soprattutto la dove c'è la disoccupazione e cioè nel Mezzogiorno del nostro Paese
Quindi questo io lo considero il primo grande problema
Temete
Troppe volte
Quando il Paese ha cominciato a crescere in modo intenso il Sud è rimasto più indietro
E questa volta noi dobbiamo evitare che si ripeta questo questa distorsione questa ingiustizia
Dobbiamo fare in modo che questa opportunità il Mezzogiorno non la perde
La seconda questione su cui voi avete messo l'accento
è la necessità di investire sulla formazione sull'educazione sulla cultura sull'innovazione
Quetta è oggi la più importante scelta sociale
Nel passato la discriminazione sociale toccava soprattutto chi non aveva chi non aveva la terra chi non possedeva i mezzi di produzione
Oggi l'esclusione sociale coincide con l'ignoranza
Noi dobbiamo investire sulla scuola
Dopo lo stiamo facendo
Dobbiamo far vivere questo grande processo di riforme Parlamento approvato riforme molto importanti a partire dall'autonomia scolastica
Dobbiamo coinvolgere anche superando le incomprensioni né in gli insegnanti come protagonisti di questa costruzione di una nuova scuola
Dobbiamo procedere come abbiamo fatto ad esempio con l'accordo tra Governo abili e produttori di computer
Attraverso il quale sarà offerto a ogni ragazza ragazzo italiano che l'anno prossimo entrerà nella scuola media superiore seicento mila ragazzi seicento mila famiglie
A ciascuno di loro sarà offerto un computer ad un prezzo dimezzato rispetto ai prezzi di mercato
Noi dobbiamo fare in modo che le scuole italiane siano fornite delle tecnologie più avanzate
Lo stesso Consiglio europeo ci impegna a completare l'allacciamento a internet di tutte le scuole italiane entro il due mila uno
E dobbiamo fare in modo che questi strumenti in questi linguaggi divengano familiari per tutte le ragazze e i ragazzi del nostro Paese
Dobbiamo investire sulla formazione professionale
Sulla formazione permanente superando ritardi burocratici impacci che ci hanno ostacolato e anche favorendo io credo una collaborazione più diretta tra le organizzazioni dei lavoratori e le impari che gli è capitato di dire a proposito della formazione permanente
Che anche il governo è costretto a fare la fila agli sportelli come tanti troppi cittadini italiani e a trovare a volte a questi sportelli una sordità burocratica
Verso problemi pure così importanti per il nostro Paese
Però credo che in questo momento
In cui certamente legittimo
Confronto la critica le polemiche non mancano noi siamo i principali produttori di polemiche al mondo purtroppo non troviamo mercati di sbocco per questo prodotto nazionale
Ma io credo che in questo momento noi possiamo volgere lo sguardo al futuro con maggiore fiducia nel Paese e nelle sue possibilità
E dobbiamo cogliere questa occasione di crescita della ricchezza come occasione di maggiore eguaglianza in maggiore solidarietà sociale
Di maggiori opportunità di lavoro in particolare per i giovani
Penso anche che in questo momento il Paese debba respinge
Gli appelli all'egoismo
E all'isolamento
Mi ha fatto piacere vedere stamane delle agenzie non eravamo nel Consiglio dei ministri
Le parole con cui anche il segretario della CISL ha respinto
La proposta di nuove leggi contro l'immigrazione chiedendo invece giustamente che si applichi pienamente la legge esistente
Sia negli affetti di contenimento e repressione del traffico clandestino di immigrati
E da questo punto di vista il contratto sta decisamente migliorati
Anche per tetti degli accordi di riammissione con i Paesi di provenienza
Ma anche dal punto di vista della accoglienza e della integrazione degli immigrati che vengono nel nostro Paese a lavorare legalmente che sono molti vedete io voglio cogliere l'occasione di questo dialogo con voi con una grande organizzazione cristiana dei lavoratori
Per
Lanciare un grido come dire d'allarme di preoccupazione ecco non vorrei usare parole grande ma insomma l'idea che uomini politici responsabili
Poi stanno con l'intento di ottenere qualche facile consenso ma io credo che questa proposta di legge sull'emigrazione e immigrazione posso avere il consenso soltanto di quelli che non la leggono
Possono proporre nell'Italia del Duemila in una legge
Articoli
Ve ne leggo due perché si abbia un'idea
Un articolo di legge che autorizza l'uso delle armi da parte delle forze dell'ordine quando esterni Morgano attività di prevenzione dell'immigrazione clandestina
Cosa vuol dire oltre ad essere in palese violazione del codice penale
Che quando si ha a che fare con l'immigrazione tipo a sparare
Mentre non so nei confronti della criminalità normale no
Mi pare una cosa sconcerta
O che si potrà scrivere una legge della Repubblica italiana leggo testualmente
L'uso di navi italiane da guerra vorrei che voi apprezzate riferimento alle navi italiane da guerra noi abbiamo penali militari
Non si chiamano da guerra la Repubblica ripudia la guerra fa parte in cui l'uso dinamiche italiane da guerra o in servizio di polizia
Che incontrino non sono né il mare territoriale ma in Altomare cioè in acque internazionali nelle acque di altri paesi navi sospette
Cioè si autorizza con questa legge la Marina Militare Italiana ad attaccare e a catturare le navi straniere in acque internazionali o nelle acque di altri paesi
è la follia e la politica
Cioè questa è il fatto che le toglie del terzo millennio paese civile
Porta vedere personalità politiche che propongono cose di questo tipo che ci distaccheremo però dall'Europa che sarebbero in palese contrasto con gli accordi internazionali che abbiamo firmato
E che sono gratuitamente però ci nella loro assoluta inapplicabilità
E questo il volto dell'Europa
Di fronte alla grande sfida della immigrazione
Io spero proprio di no ecco io vedete
A volte la politica
Si riduce che o può apparire un vuoto battibecco
Qualche volta invece vengono alla luce valori di fondo
Che si dividono e che giustamente civico
Ma anche se mi consentite oltre a valori di fondo senso di responsabilità cultura europea
Da una parte e dall'altra parte una demagogia confusionaria perché poi qualora fosse applicabile questa legge avrebbe un solo aspetto sicuro quello di moltiplicare il numero dei clandestini
Perché nel momento in cui si dice che per entrare legalmente in Italia ci vuole il codice fiscale
Sembra quasi una barzelletta diciamo in sostanza sì promuove soltanto una moltiplicazione dei clandestini ora noi dobbiamo affrontare le sfide che abbiamo di fronte
Abbiamo bisogno di avere interlocutori sociali esigenti
Guai
Il governo certamente non ha bisogno di essere circondato da un consenso acritico
Noi vogliamo avere interlocutori sociali efficienti
Ma vogliamo anche rivolgere un appello perché quando vengono in campo idee proposte pulsioni così radicalmente contrario al buon senso e anche ai valori che ci uniscono questa società che deve essere pronta a criticare il Governo
Ma di fronte a cose di questo tipo non vorremmo che fosse anche pronta a difenderlo
O non tanto a difendere il governo quanto a difendere le leggi i principi i valori su cui si fonda la convivenza civile del nostro Paese siccome non ho dubbi e so bene che le armi sono in prima fila non solo nella difesa di questi valori ma anche nella loro concreta affermazione sono valori che devono vivere ogni giorno e con questo spirito che gli faccio i miei auguri
Auguri di buon viaggio verso il cuore dell'Europa
Auguri di portare lì la tradizione migliore del movimento italiano dei lavoratori le idee e gli obiettivi per i quali stiamo lavorando insieme buon viaggio
Grazie presidente solo una parola poi la lasciamo ai suoi impegni lei sa che le ACLI sono l'organizzazione esigente ma sono anche un'organizzazione leale
Che le cose che dicono sono poi anche le cose che facciamo
Che suoi gli principi e i valori essenziali di una convivenza che abbia al centro le dimensioni della solidarietà dell'equità
Di una democrazia che sia giusta e partecipe
In questo l'organizzazione non ha alcun tentennamento
E in questo senso offre crediamo di far parte diciamo una spinta per il Paese perché sia un Paese più aperto e allo stesso tempo più sicuro un paese insomma che si avvia a essere che può essere un Paese migliore
Noi la nostra parte proviamo a farla
Avendo sempre un rapporto con le istituzioni esigente ma leale capace di criticare ma anche di proporre di condividere di dissentire sempre attorno a quei contenuti e quelle scelte che ci paiono essenziali
E certamente su questa questione oggi recentissima di questa proposta di legge non c'è che da condividere quello che lei ha detto che quello che ha richiamato anche del segretario dalla CISL e che qui con noi perché un'organizzazione come la nostra che ha pagato sulla sua stesse
Sulla sua stessa carne che cosa voleva dire emigrare certamente non può prendere quella strada e dunque troverà diciamo in noi da questo punto di vista una ruggine
A chi vuole mettere chiudere le porte di questo Paese ma invece chi vuole costruire un futuro che sia dignitoso e di solidarietà un grazie è un arrivederci
E con questi ringraziamenti ringraziamo ciascuno di voi per aver partecipato a questi lavori i relatori c'è una presenza che c'ha raggiunto durante i nostri lavori vorrei salutarlo in modo
Così il pubblico la presenza del vescovo sua Eccellenza
Giovanni Giudici che rappresenta anche la radio l'arcidiocesi di Milano se una persona come tanti altri molto vicina alla nostra associazione e se come avete sentito che è un viaggio poco a coloro che devono prendere avviarsi per prendere l'aereo diciamo che hanno nel paniere dopo il lavoro di stamattina buone ragioni per attraversare quelle tre questioni che abbiamo posto sul tappeto
Agli amici che invece non verranno con noi ma che sono impegnati tra relatori poi presenza istituzionale sui lavori a noi comuni
Ricordiamo che non potremo dimenticarci di loro e che presto in questo viaggio che per noi non si concluderà a Bruxelles sicure me sicuramente intreccia eremo anche il loro lavoro grazie a tutti
E buoni viaggio perché parte buon lavoro a chi resta razza