"La comunità internazionale e la questione balcanica". Convegno organizzato da Archivio Disarmo (Centro Studi e Documentazione sulla pace e sul controllo degli armamenti) presso l'Auditorium della Casa Madre del Mutilato, Piazza Adriana, 3

Comunità internazionale della questione balcanica ho qualche lieve ritardo tipico direi che la nostra città quegli ospiti e altre città tollerando queste tipo le tradizioni locali comunque stiamo iniziando sono Fabrizio Battistelli segretario generale di Archivio disarmo e ogni credito compito di presiedere questa sessione mattutine
In sostituzione del senatore Anderlini nostra Presidente che reduce da qualche acciacco di stagione Fini e quinto rima fila Nazzano chiamato dare una mano alla consegna
Bene direi che vista l'ora già ormai avanzata non prendo altro tempo tassiamo direttamente alla prima delle relazioni previste quella del collega Maurizio Simoncelli di Archivio disarmo il quale parlerà sul tema la questione balcanica e la sicurezza europea aspetti geopolitici e strategici prego Maurizio
Grazie
Il cosiddetto groviglio balcanico apposto l'Europa e l'Occidente di fronte a a sfide gag inedite
Inedite fino ad alcuni anni fa
Implosione della Federazione jugoslava di Tito quel processo di separazione più o meno cruento di Slovenia Croazia Bosnia e di fatto infine del Kosovo ha generato in questi anni ma conflittualità tale che nel quarantennio precedente non non l'Europa non aveva conosciuto lei vicende il conflittuali che c'erano stati in Europa nel periodo precedente possono essere sostanzialmente due quella della rivolta ungherese e quella dell'intervento
Dei carri armati del Patto di Varsavia in Cecoslovacchia certamente non sono fenomeni tv due eguale e ampiezze di quale violenza
Invece appunto questi scontri che sono avvenuti nella Jugoslavia quest'ultimo decennio hanno visto sorgere delle nuove realtà statuali fondate nel sud dei principi nazionalistici di etnici religiosi che lasciano peraltro molto perplessi sulla loro solidità
E sulla loro capacità poi di di consentire una convivenza in un'ottica quale quella della dell'unione europea di un superamento dei dei confini nazionali
Il l'Europa e la NATO erano abituati appunto in questi decenni a muoversi secondo un'altra logica che era la logica del bipolarismo dominato dalle due superpotenze dalla dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica
E e all'interno di questo l'Europa occidentale doveva fronteggiare una minaccia
Che era quella di una invasione una possibile invasione terrestre ad opera dell'Armata Rossa in versione diverse basata soprattutto su mezzi corazzati su carri armati seguita la fanteria
L'Europa occidentale avrebbe dovuto
Contenere questa invasione terrestre in attesa che arrivassero i rinforzi i da Oltreoceano e quindi poter rispondere in questo quattro
Quindi ci troviamo di fronte comunque a una no teatro
Bellico un'area di difesa venne delimitata ce l'avevamo all'interno di un'aria che partiva dal Mediterraneo tagliava in due da sud al nord l'Europa centrale arrivava firmino alla Scandinavia al Mare del Nord spostarsi poi verso l'Atlantico
Quindi era un'aria ben riconoscibile Beha riconosciuta individuata da tutti quanti
E quindi le istituzioni europea e le istituzioni le al l'alleanza nato e così via si muoveva all'interno di questo quadro concettuale strategico ben definito
Alla fine degli anni Ottanta inizio anni novanta la caduta del muro di Berlino la fine dell'impero sovietico
La formale costituzione della Comunità degli Stati Indipendenti e la reale conflittualità interna a una parte significativa dico dell'aria ex comunista pensiamo in particolare ai Balcani ma anche alla realtà caucasica hanno posto in realtà all'Europa di fronte a nuove sfide
E ed è significativo all'interno di questo nuovo quadro anche le grandi difficoltà che la Russia al colosso russo sa vivendo per una transizione non solo di tipo economico ma anche alla tradizione di poco politico verso un modello occidentale democratico diverso da quello che per decenni aveva dominato la scena
Sovietica quindi voi non ci ci troviamo di fronte a una necessità che non non è più quella di aver bisogno di un apparato militare numericamente che elevato difeso su un arco territoriale nord sud ben delimitato precisamente finalizzata alla al contenimento di questa inversione di tipo terrestri
E addirittura da alcuni anni gli osservatori del settore rilevano che effettivamente in una minaccia militare non esiste più così come era conosciuta negli anni precedente
E se non esiste più questo tipo di minaccia da chi ci dobbiamo difendere e quindi le nostre forze armate a che cosa devono servire e come si deve muovere l'Europa qua in quale quale spazio territoriale dobbiamo difendere devo dire che in in questo decennio scorso non è che ci sia stata poi un'elaborazione
Come dire che ha permesso di e al all'Unione Europea e alla NATO di arrivare nei con chiarezza e con corto Gene generalizzato a nuovi modelli di difesa
I dubbi rimangono tuttora
Però la vicenda dei Balcani in questo senso è stata una vicenda maieutica cioè ha costretto in realtà all'Occidente l'Unione europea e la NATO a a doversi interrogare su cui cosa a voler fare
E ci trovammo di fronte che non a una un tipo di minacce non era invasione territoriale i nostri confini non era una minaccia come si poteva immaginare negli anni passati
La l'alleanza atlantiche appunto con l'articolo cinque ipotizzava appunto di intervenire a difesa nel territorio nazionale di ogni il singolo membro se ci fosse stata alcuna minaccia
L'conflitto dei Balcani non ce non minacciava territorialmente la nostra nostro territorio
Però certamente era un un una situazione di più vasta destabilizzazione una situazione di li li
Come dire di tensione all'interno dell'area europea che poneva dei problemi inediti
Ci troviamo di fronte a fenomeni massicci di ieri sono di popolazioni che fuggivano appunto dalle cosiddette pulizie etniche dalla guerra bisogna dire anche in realtà che e questo tipo di i pulizie etniche questi esseri di popolazione che fu in che punto dovuti alle guerre non sono un fatto nuovo per il mondo
Son fatti che sono avvenuti e e vengono tuttora spesso però con con l'indifferenza a livello del dell'attenzione dei mass media dell'opinione pubblica
Dal dopoguerra ad oggi in cui si parla appunto di un
Di venticinque trenta milioni di morti nel mondo nelle guerre che ci sono state si parla di un ottanta novanta per cento di questi morti civili e però questo non ha destato spesso e volentieri una analoga attenzione
Che
L'intervento che c'è stato da parte della NATO da parte dell'Unione Europea
è un intervento dovuta a due e elementi e uno in particolare a mio avviso va ha sottolineato l'intervento la la motivazione territoriale noi diamo questa guerra ai confini di casa nostra anche se non ci minaccia militarmente procera un aspetto territoriale noi diamo questo conflitto vicino casa nostra e per questo non lo seguirà
Quindi l'aspetto geografico si andava unendo conta la possibilità contemporaneamente di poter avere informazioni dirette su quello che stava avvenendo qui l'azione di mass media sarà da questo punto disse importante e ha fatto sì che territori popolazioni località che non conoscevamo che c'erano vicine ci arrivassero immediatamente nella nostra nelle nostre case ruolo della televisione per la penso
è stato estremamente significativo ed ecco che questa è una ha prodotto quello che altrimenti in altri teatri pensiamo a quello che è avvenuto nel Corno d'Africa
Nell'America latina nel nella nei vari nei paesi dell'Africa centrale sono sono avvenuti analoghi massacri canali F di popolazione però in realtà l'attenzione è stata decisamente minori e e questo contemporaneità questo aspetto della
Della capacità dei mass media di essere presenti sul territorio geograficamente vicino ha prodotto una spinta tale che l'Unione europea appena ha cercato di intervenire le Nazioni Unite hanno cercato di intervenire ma poi di fatto quello che è stato necessario è stato necessario l'intervento della NATO che si è dimostrato l'unica Mina l'unico strumento in grado di intervenire
Anche perché appunto alle Nazioni Unite in questione questo decennio improvvisamente sono state chiamate a fare molto di più di quello che erano state chiamate a fare nei nei decenni passati
In realtà le Nazioni Unite sono un'organizzazione a mio avviso
Costruita con una logica di di cinquant'anni fa non è riuscita a modificarsi
Di fronte alle nuove esigenze a un mondo profondamente cambiato come quello di oggi
E i i suoi interventi sono interventi estremamente carenti lenti intanto poi si parla anche del del e ritmi da cui inadeguatezza del consiglio di sicurezza con i suoi pochi membri di diritto con con suo pozzo con i loro poteri di veto reciproci che spesso e volentieri bloccano per questo
Tipo di intervento che a volte invece dovrebbe essere molto più rapido molto più facilmente eseguibile
Ecco e quindi Illy dove ci troviamo di fronte a un intervento della NATO che improvvisamente si trova a a svolgeva ignorare che non è ufficialmente fra competenza siamo al di fuori dei confini
Nazionali che i Paesi membri del
Della della rata
Che però questo mantiene improvvisamente per casa avviene perché
La NATO dell'Unione Europea diciamo su due livelli un livello politico più regionale e la NATO a livello militare a livello più ampio fissando progressivamente spostando coprendo territori verso l'Est europeo
E questo non è avvenuto in questi ultimi Nesi è avvenuto anche nel corso di questi anni con il programma prima partnership for peace
E poi appunto con l'adesione di nuovi membri e ex avversari del Patto di Varsavia la Repubblica Ceca la Polonia l'Ungheria
Ma è quello che certamente importante che nel mille novecentonovantanove proprio in occasione del cinquantenario del
Della fondazione della NATO alleanza atlantica ha adottato un nuovo una nuova dottrina di intervento
Che oltre a sottolineare l'interpello importanza delle Nazioni Unite e degli altri organismi comma due o OSCE Unione europea eccetera un ci si trova di fronte a affermazioni in cui sia che dicono che appunto la sicurezza euroatlantica non riguarda più solo lo spazio territoriale geograficamente
Inteso dei paesi aderenti alla NATO perché bisognerà operare su un teatro molto più vasto in aree anche di non pertinenza della NATO stessa
E e questo punto io vorrei però anche ricordare che la NATO al meglio alcuni Paesi della NATO erano intervenuti già
In modo organizzato alcuni anni prima
In aria che non era nato parliamo del conflitto nel contro l'Iraq agli inizi degli anni novanta e il novantuno per l'esattezza
E erano presi erano tutti pezzi Renato quelli che avevano combattuto quella guerra quindi come dire una una prova generale di intervento lontano dai confini tradizionali del dell'Alleanza atlantica già c'era
Stato soltanto che appunto i Balcani hanno poste in modo urgente una ridefinizione delle strategie delle ipotesi del della NATO e dell'azione anche del politica del dell'Unione Europea
A questo punto io vorrei di concludere ponendo alcuni interrogativi
Dunque questo allargamento del dell'Unione europea quest'allargamento della NATO stanno ponendo le premesse per la realizzazione di quella che Gorbaciov fra chiamava la casa comune europea e questo processo di allargamento della NATO come strumento militare effettivamente in grado di di essere di sostegno all'azione delle Nazioni Unite nel caso di crisi in determinate aree o invece non rischia di diventare un un centro di potere politico-militare alternativo alle Nazioni Unite proprio in quanto lo
Organismo pienamente funzionante
E ultimo interrogativo quale ruolo può e deve avere in Europa nei confronti di questi due organismi
Nei confronti di relazioni tecniche della della NATO
Certamente non è non è facile rispondere
A questi interrogativi sicuramente e il processo di allargamento verso Est è un fenomeno che credo che sia difficile da
Da svolgete e se non
Progressivamente includendo la la Russia non si può pensare e ipotizzare un allargamento dell'unione europea della NATO e così via tenendo sempre questo colosso con tutto pur con tutte le sue difficoltà Esterno
Alla a questo processo
Dall'altro lato io si pone il problema che però se la NATO è uno strumento che interviene in caso di crisi chi è che decide se intervenire chi è che dà il mandato
Lo decide autonomamente l'alleanza atlantica o bisogna aspettare il la decisione del consiglio di sicurezza e Nazioni Unite
Abbiamo visto che in questo senso in questi anni abbiamo avuto diverse opzioni a volte dei la NATO è intervenuta su richiesta decisa del del delle Nazioni Unite altre volte il caso del del Kosovo ci si è detto ci si muove nell'ambito del lo spirito delle Nazioni Unite ma non c'è stato un mandato precisa ecco e quindi ci troviamo sempre a lavorare su un su un doppio binari
Di fatto l'alleanza atlantica così come si va sviluppando con questo al suo senso decise di autonomia spetta alle Nazioni Unite così continua a essere comunque rimane l'unico organismo entra in grado di muoversi in modo autonomo e sufficiente nel caso di di crisi da affrontare con le missioni di peacekeeping
Però è certo che la NATO così come è oggi di rappresenta gli interessi di un'area relativamente ristretta dal punto di vista geografico politicamente e detti Comuni chiaramente e omogenea potremmo dire con grossolanamente ma che rappresenta i paesi industrializzati del nord del pesi
Quindi è salita dei al nord del mondo e certamente questo sbilancio significativamente quello che può essere le capacità di decisione autonoma e le scelte politiche di questo organismo rispetto alla complessità e all'articolazione del invece delle delle Nazioni Unite dei suoi testi mi
I
Dunque quindi la sicurezza europea evidentemente è una sicurezza che deve essere articolata su più piani
E non è solamente una la sicurezza che può essere solamente di tipo militare
La sicurezza oggi sembra esservi alcuna sicurezza più di tipo politico
Però rimane un problema
Che la stessa Unione europea che sta tentando con le sue iniziative con la politica europea insicurezze cooperazione abbiamo visto le iniziative appunto con l'OCCAR l'agenzia per il coordinamento dei materiali di armamento a livello europeo ci sono diverse iniziative però certamente l'Unione europea d'altro canto appare ancora essere un organismo che non non mostra una sua capacità di muoversi unitariamente con una politica estera con una politica militare effettivamente unitaria pochi giorni fa è uscito su tutti i giornali costituito finalmente l'esercito europeo poi andando ad analizzare bene quello che è stato detto ogni l'azione ha detto sì no mettiamo a disposizione le nostre forze armate ma sempre facendo rinvio a una disponibilità del governo nazionale quindi i limiti che l'Unione europea a continua a venire questo questo questo proprio nazionalista
E questi nazionalismi che si sentono in particolare proprio sul tema della politica essere politica della difesa sono i limiti volti fanno sì che l'azione in occasione di crisi
I quali possano essere quella dei Balcani non ne possono essere tante altre possiamo portare ad esempio l'Unione europea non riesce poi a presentare una capacità di azione unitaria
Concludendo dire che la sicurezza europea oggi non appare essere minacciata in modo significativo né militarmente ed economicamente
I paesi rivieraschi permette mar Mediterraneo quelli dell'Est Europa certamente appaiono tesi più a ricercare rapporti di cooperazione e di collaborazione e di integrazione in diverse forme ma certamente ho nelle l'Unione europea o nella NATO
Noi abbiamo una fonte di instabilità che quella del Medioriente in particolare conflitto arabo-israeliano ma che certamente non può essere risolto con lo strumento militare vediamo Israele da questo punto di vista e più che efficiente comunque non riesce a risolvere il problema quindi possiamo dire che la sicurezza dell'Europa in realtà e minacciata dalla sua stessa incapacità di esprimere una moderna volontà politica unitaria
Dal non riuscire ancora ad operare un salto capace di superare le invisibili ma potentissime barriere nazionali checché se ne dica che son cadute poi queste barriere all'interno e l'Europa realtà esistono e sono potentissime
E sono quelle che impediscono la costruzione di di ipotizzati Stati Uniti d'Europa ed è la parte permanente rivendicazioni conservativa di una propria autonomia
In campo di politica estera e di politica di difesa da parte di ogni singolo Stato e possiamo dire che i Balcani con la loro conflittualità e con i loro nazionalismi esasperati in realtà sono in piccolo uno specchio deformato e deformante di quello che l'Europa States grazie
Grazie professor Simoncelli per questa interessante relazione che mi sembra un'ottima introduzione in generale i nostri lavori
Il senatore Anderlini ci rivolge ora suo saluto
Signore e signori miei cari amici
Le mie condizioni di salute non mi consentono purtroppo
Di recare questo
Convegno
Il contributo che avrei sul
Dei Balcani in un certo senso mi stanno a cuore
Non da adesso
Sessanta sessant'anni fa
Ero sergente d'artiglieria
Nelle aree dove recentemente
Si è combattuto
La seconda guerra mondiale fatta lì
L'Archivio disarmo si è occupato di questa questione ripetutamente
Abbiamo fatto bene due
Analisi prendo emissioni in quell'area
A proposito dell'operazione
Albanese
L'operazione Pellicano più recentemente in Bosnia
Ne è venuto fuori un libro che
Il creditore Angelina pubblicato piuttosto interessante
Battistelli ha liquidato
Sia l'una che l'altra di queste missioni
Ma la cosa Igor che io vorrei dirvi sintesi proprio il ragazzo è un modesto contributo
Questo che considero più cupo lungo convegno un seminario e tra la gente
Conosce
In fondo anche il problema
Il contributo di vorrei cercare di altro tipo
Il PRA questione balcanica sta non c'è dubbio al centro dell'opinione pubblica mondiale
Se ne occupano Pallone d'Amato
L'Unione europea stagione di avere la Russia e perché non la Cina
Noi italiani siamo particolarmente interessati a questo è il tema
Basta pensare alla luce dopo lei ha
Subito dopo la Prima guerra mondiale
Fu quando Trenitalia da Salvemini
Sul ruolo che l'Italia
Di fronte alla questione balcanica
Collocata così
Non possiamo pensare niente c'era un astratto
Già Simoncelli ha fatto bene a scendere molti texani
Io vorrei dire quello che avevo perduto l'essenziale
Secondo me
Nella penisola pur cani
Si sovrappongono
Reagiscono tra di loro talvolta in forme drammatiche
Una serie di reti
C'è la rete degli Stati
Quali sono venuti fuori da il crollo
Del regime di Travis
Quali ci sono nell'ultimo ripiegando a seguito degli scontri drammatici che abbiamo visto un po'tra tutte le componenti di questa
C'è la Rete delle
Senta gente religioni
Ma cattolici corto Dossi musulmani con altre minoranze addirittura
Che si sovrappongono si intersecano amore non coincidono sempre con i confini statuale
Cioè la rete delle femminile
Ancora oggi all'interno di ciascuno
Degli Stati stanno nella penisola non c'è unità etnica
In Crovace ci sono dice serve già ritrovati
E e in Bosnia
C'è il mosaico
In Kosovo ci sono albanesi ma anche e così potremo continuare
Una specie di pelle di leopardo
Lei c'è ancora una Quarta Rete se volete
Quella delle organizzazioni criminali
Diffuse largamente molte a
Per i quali non coincidere una meno esserlo
I confini statuale
E spesso hanno hanno referenti all'estero adesso abbiamo scoperto che ci sono raccordi anche con la svizzera residente
Così come non hanno hanno referenti all'estero i riferimenti che si fanno alle regioni
Gli attori si fanno capo a Romolo i musulmani fanno clavo all'Islam io sto grossi fanno cavo grossomodo a Mosca
E
Dal sovrapporsi di queste reti che interagiscono drammaticamente tra di loro
Sono nate
Le guerre gli scontri
Che conosciamo
Era doveroso
Intervenire
Direi che l'Europa lo ha fatto con Rita
E non è facile parlare
Risolvere la questione Balkan
Pensate un po'
All'epoca di Tito
Per circa sessant'anni
Iurlaro era un Paese pacifico
La convivenza era assicurata
Il regime autoritario
Forse hanno una dittatura sanguinaria ma certo
Forte regime autoritario a partito unico con la polizia segreta non c'è dubbio che lo stesso carisma di Tito che c'è stato ma perché negarlo
Era un punto di riferimento
Cittadino che abitasse sarà a Lubiana
E il golfo di volo sapeva che c'era qualcuno che sia Mauro estinto con ritardato arrivo avversario non è unico non è importato che però era in grado di garantire alcuni diritti fondamentali e il rispetto
Di alcune regole di convivenza
Questa realtà non c'è più
Ed è bene che non ci sia
Perché l'Europa sia liberata da un regime autoritario
A suo modo molto pericoloso
Ma adesso della democrazia che è chiamata a risolvere il problema
E nella democrazia a pelle difficoltà
Democrazia è un regime
Che equilibri
Non dieci stabilità assolute ma di alternanza
Nascono dei leader all'interno della democrazia ma non delle autorità surrene capaci di garantire tutti otto e tutti
Eppure è con questo sistema non con altri sistemi
Che noi dobbiamo siamo chiamati a risolvere il problema dei
Ed è attualmente
Sappiamo nemmeno io lo so forse molti di voi lo sanno meglio di me ma insomma chi è il leader numero uno lire urlare dire Kouchner
Rappresentante nello
Oppure una
Meeting gli autori dannato
Ho una mitica autorità Unione Europea
E si e c'è bisogno di certezze in questo senso
Perché ciascuno dei cittadini che abitano
Quell'area senta che il sistema è in grado di garantire
La sicurezza
La pace basta delega
Nel rogo di titoli lei temi convivevano
Più o meno regolarmente
Abbiamo letto anche recentemente che abbia se lei è un durante il regime di Tito
Il trenta per cento dei matrimoni
Età misto
Che significa insomma ormai
Gli avvenimenti ultimi che dicono che
Addirittura disonore sfasciato le famiglie
Moglie contro barrito
Figli contro genitori
Per ragioni etniche o per ragioni religiose
Questo è il problema grave che la democrazia davanti e il sistema che abbiamo trovato finora
è un sistema tampone
è un protettorato militare
Praticamente
Guidato dagli Stati Uniti perché senza di loro probabilmente non saremmo stati in gravi di fare un intervento adeguato
Visto che il sistema militare europeo è ancora in gran parte debitore
E i sistemi di comando e di controllo americani egli Europa non ha giocato il ruolo unitario che doveva giocare perché ma perché l'Europa non è unita e parliamo di legare qui ognuna ha giocato durante questi ultimi anni un po'ai propri interessi
I tedeschi volevano l'indipendenza della Slovenia il Papa aveva molto a cuore
La indipendenza della Croazia
La Francia e l'Italia forse erano
Le più disposti a tenere conto della volontà dei serbi
Chic esser così non non non si guida una situazione complessa come quella non è questo il metodo i metodi che la democrazia deve adottare
Come vedete sono piuttosto pessimista
Pessimista anche se credo che tutto sommato il compito che abbiamo davanti è abbastanza definito e definibile
Dobbiamo trovare nei tempi più rapidi la possibilità di fare l'Europa di presentarci al mondo e quindi anche ai nei Balcani con un volto solo con una politica estera sono no
Proponendo uno sulla produzione non venti
Dobbiamo essere in grado di darci ambiente
Un minimo di strumento militare autonomo ma su quei problemi
Dell'euro voli devono risolvere io non vorrei ma perché devono risolvere gli americani
E eguali tra l'altro pare si siano quando a leggere le dichiarazioni di Bushido fatte durante l'ultima campagna elettorale risulterebbe che insomma c'è qualcuno in America che pensa di ritirare le truppe americane
E vedete che il compito che abbiamo davanti è grande
E se noi oggi riusciamo
A far fare a queste ma anche alle imposte a quelle dei professori del facoltà delle facoltà all'università
Di
Eravamo e di Gorizia che partecipano come noi al organizzazione del convegno e non a caso sono due
Università italiane che riguardano direttamente
A quella realtà terra mortali a duecento miglia da dalla costa
Di urla Gorizia è
E e al confine
Per queste due università sono in grado di darci un contributo se oggi non riusciamo senza nemmeno grandi clamori perché non è un convegno molto affollato diciamo ma Barbarian ai nostri lavori la dimensione di un seminario di una riflessione sulle grandi questioni che stanno davanti all'Europa e al mondo forse avremo contribuito a far fare tutto questo un piccolo passo
Io purtroppo vi devo lasciare le mie condizioni di salute mi permettano di assistere tutti i lavori lo avrei fatto molto volentieri
Ve l'assicuro
Non foss'altro per tornare
Ventenni
Avevo vent'anni
O sergente d'artiglieria
E comandavo la stazione di De Parma
In Kosovo
Poi ha sfamato poi accetti ho passato se sottomessi
La mia giovinezza da quelle parti
Grazie
Bene ringraziamo molto Anderlini grazie presidente per questa iniezione di volontà che dai nostri lavori ci ricordi che la scientificità delle analisi a comunque sempre bisogno anche della politica e la testa bisogno del cuore grazie
Come ricercatori come studiosi noi proseguiamo nel nostro lavoro che credo abbia una utilità indubbia anche se rispetto alla operatività di cui tanto c'è bisogno costituisce un retroterra costituisce altro che ebbe grande su cui poi decisori potranno attingere assumendosi le responsabilità che sono loro proprie
Laddove noi e resta quello di cercare di portare elementi di chiarimento e di riflessione
Anch'io mi associo alla citazione delle due università
Di Trieste di Teramo che con noi insieme alla Società geografica Italiana
Hanno cooperato con l'Archivio disarmo per il successo di questa iniziativa senza di loro non avremmo potuto organizzare questa nostro incontro ringrazio anche professor Simoncelli che non soltanto come contributo di merito ma dal punto di vista della promozione dell'iniziativa è stato il referente della stessa
Voglio appena citare perché mi sta molto a cuore il carattere Adriatico di queste due università geograficamente non vicine ma vicine sicuramente nella loro proiezione verso un'area nel nostro continente sinora troppo trascurata
Come forse trascurata la parte adriatica di questo nostro Paese
E banale fare riferimento nelle tante divisioni che ahimè ancora caratterizzano l'Italia alla storica allo storico divario nord-sud
E nel corso di questi ultimi anni mi sono fatto l'idea in epoca di crescenti localismi e di riflessioni che viene indotta a tutti noi come cittadini e come ricercatori mi sono reso conto che c'è anche un'altra differenza che a mio parere non è un divario può diventare una grande ricchezza ed è quella tra Est e Ovest del Paese non solo il famoso è fin troppo
Citato nord est ma proprio tra la parte adriatiche quella Tirrenica sono due anime e due anime molto diverse
Ed io pur romano da un paio di generazioni rivendico la mia origine adriatica di cui sono molto fiero penso sia veramente un ponte e un osservatorio verso una parte importante la parte decisiva del continente europeo verso la quale andrà sempre di più credo l'attenzione anche politica del nostro Paese e dell'intera Europa se vorrà essere unità quindi mi fa molto piacere questa collaborazione e alla luce di questa invito qui
Alla tavolo della presidenza il collega professor Jorge Meier della università di Trieste prego
Il quale ci parlerà sul tema
L'alleanza atlantica nella crisi dei Balcani
L'ordine dei lavori prevede poi dopo la relazione del professor Maiden eventuali domande una breve dibattito e poi una pausa caffè che CIR in franchi era anche nelle condizioni un po'rigide del tempo grazie
Grazie presidente e direi soprattutto grazie a tutti gli organizzatori e promotori di questa importante occasione di incontro e di dibattito keniano invitato ad essere qui e ne sono molto onorato
Voglio dire subito che il tema che avevamo concordato ovvero
L'Alleanza atlantica nei Balcani è un tema a dir poco enorme non è che il cominci una giustificazione però naturalmente devo esprimere modestia nel trattare tutto questo perché sarebbe oggetto probabilmente di alcuni libri e comunque non esaustivi sull'argomento io traggo semplicemente questo tema come motivo di spunto per alcune considerazioni che poi si prestino magari al al dibattito
Che voglio già comunque dire che il essenzialmente il mio intervento sarà concentrato sulla questione più recente dell'intervento in Kosovo l'impegno tra Alleanza atlantica
Riguardo il Kosovo e invece non saranno molto presenti dico Giacosa non troverete o almeno troverete in misura assolutamente assolutamente direi appena dicendo
Nella mia nella mia relazione al mio intervento e parlerò molto poco di Russia c'è una relazione specifica delicata ai rapporti Russia Europa occidentale quindi è stata la mia scelta vive abbastanza ovvia di non sovrapposizione
Il fatto di lasciare ad altri considerazioni su questo tema naturalmente importantissimo e e anche e anche non parlerò molto della dimensione diciamo più strettamente operativa dell'intervento in Kosovo non prima cosa francamente a livello personale non mi interessi
Mi sento sempre un vecchio ufficiale di complemento degli alpini quindi son temi quelli militari che vedo
Che vedo sempre con piacere però ho dovuto fare una scelta siccome se vogliamo fare una distinzione forse un po'pedante ma magari la possiamo anche fare per alleanza atlantica si intende più la dimensione politica
Del gruppo di Stati che hanno decisone quarantanove di stare insieme di crescere insieme di difendersi insieme
E invece per la dimensione è nato ci sono più gli aspetti legati operativi tecnici militari ben ecco il mio tema era volutamente legato all'Alleanza atlantica e più che non alla NATO tra l'altro ha previsto pare l'intervento
De l'autore di un autorevolissimo esponente dell'organizzazione il vice segretario generale quindi
Non è pendente essenzialmente questioni nato nel senso operativo del termine il il mio intervento
Se poi qualche volta userò impropriamente come sinonimo in altre alleanza atlantica mi perdonerete ma è una questione di di esposizione piccoli errori di esposizione
Beh dunque veniamo al tema qual è il background le origini dell'intervento dell'Alleanza atlantica del presi posizione forte dell'alleanza atlantica lo scorso anno nei confronti dei fatti interni alla alla Federazione Jugoslava cioè alla questione del Kosovo
Il background per dire abbastanza semplice e preciso con quelle che normalmente viene definita la fine della guerra fredda ma mi permetto di dire che forse è più giusto dire la fine del del bipolarismo perché la guerra fredda è stata la madre del bipolarismo forse non sono proprio sinonimi
Quindi con la fine del bipolarismo alla fine degli anni Ottanta inizio degli anni novanta e semplicemente l'alleanza atlantica si trova senza il nemico predestinato
Un'alleanza militare senza il nemico predestinato è un'alleanza militare che chiaramente si può trovare non dico necessariamente ma si può trovare in forti difficoltà
Quindi qual è il problema direi immediato non dico vorrei inventarsi un nemico
Questo non è forse necessario ma quanto meno le inventarci uno scopo di stare insieme uno scopo di essere un gruppo di Paesi con un forte livello mi sento di dire di coesione che assieme per qualcosa evidentemente e anche l'osso lo scopo la politica successiva dell'alleanza credo risulti abbastanza naturalmente da una serie di di condizionamenti già presenti di opzioni politiche
Precedenti l'alleanza credo non possa far altro all'inizio degli anni Novanta che volgersi al coinvolgimento di quelli che erano i precedenti nemici
Con una distinzione fondamentale ovvero che il padre o la madre di tutti i nemici ovvero l'Unione Sovietica non esiste più e che comunque è prematuro in ogni caso negli anni Novanta mi sentirei di dire forse in una certa misura anche adesso pensare a un coinvolgimento diretto della Russia nella struttura
Nella struttura tra antica gli altri Terrano Paesi satelliti
Molti di questi direi anche obtorto collo cioè non con particolare vero entusiasmo per essere Sapelli ti dell'Unione Sovietica e quindi erano terreno naturale di espansione e di conquista per gli interessi dell'alleanza atlantica
è appena una battuta ma chiaramente l'alleanza non poteva pensare di incrementare il proprio ruolo la propria azione politica
Lasciassero spazio agli alleati europei sul loro continente è pura fantascienza sì grazie forse eppure fantascienza
E naturalmente in quest'opera di espansione quindi verso l'Est l'alleanza si trova a fronteggiare due realtà Adrai completamente diversificate
Ovvero la realtà dell'Europa centro orientale vera e propria in termini geografici che ha dove ha luogo un processo di transizione sostanzialmente sostanzialmente non violento
E sostanzialmente quindi anche gestibile trattabile da parte di forze politiche Esterne
E invece l'Europa del sud est l'area balcanica dove il processo ma non si può neanche scusate mi salta nel processo di transizione diciamo più semplicemente il fenomeno di disfacimento della Jugoslavia
E non si dimentichi anche ciò che è successo inizialmente in Romania
E sono tutto fuorché fenomeni di tranquille civile transizione e quindi l'Alleanza deve diversificare per forza di cose le proprie politiche in in tal senso
Quindi comincia una politica di allargamento dove se vogliamo possiamo anche spingerci a dire che allargamento può essere anche sinonimo di trasforma di trasformazione da semplice semplice si fa per dire alleanza difensiva
A nuovo sistema di sicurezza collettiva evidenti le possibili sovrapposizioni e frizioni con l'ONU però io adesso non mi addentrerò in questo tema c'è anche mi pare una relazione specifica su nato e alleanza atlantica e Organizzazione delle Nazioni Unite tuttavia questa evoluzione e abbastanza io credo avvertibile
Dicevamo quindi evoluzione disgiunta delle politiche della NATO e naturalmente nelle aree più tranquille definiamo risposi semplicemente più tranquille si va verso uno veloce fenomeno di integrazione vera e propria e noi sappiamo che tra novantotto novantanove anzi
Proprio nel marzo del novantanove con qualche problemino ieri i primi tre Paesi la Repubblica Ceca l'Ungheria e la Polonia diventano effettivamente membri a pieno titolo dell'alleanza atlantica
Quindi Lare diciamo e più facile per capirci e invece molto più complessi per quanto riguarda all'Europa appunto del sud est
E l'esperienza bosniaca che qui cito appena esperienza bosniaca dà un segnale importante all'Alleanza atlantica
Dà il segnale che i termini troppo di concretezza operativa soltanto le forze della NATO a differenza dei tentativi di organizzazione delle Nazioni Unite sono effettivamente in grado di realizzare qualcosa di concreto
Di mantenere sia pure sappiamo quanto possono essere artificiose anche nel tempo questi questi fenomeni per mantenere una situazione almeno di momentanea tranquillità e calma nell'area bosniaca ciò naturalmente la forza commissioni dell'alleanza di poter essere concretamente impegnata nell'area balcanica
Io ho trovato in uno dei testi che ho consultato preparando questo in questo intervento un'interessante simpatica di recitazione di un di quello che viene definito non nominato ma un esperto diplomatico europeo il quale dopo l'esperienza bosniaca dice testualmente
Che ci piaccia o meno la NATO è diventata lo sceriffo del selvaggio Sud-Est europeo
Dobbiamo estendere la nostra percezione dal microcosmo della Bosnia a una strategia complessiva per i Balcani perché la NATO è diventata la forza organizzativa centrale per l'intera regione magia di far west
Che però in qualche maniera rende abbastanza bene il nuovo il nuovo scenario e volendo fare un'altra citazione però parlando di allargamento sia esso nella fase peraltro più diciamo tranquilla degli stati dell'Europa centrorientale che più combattuta per quanto riguarda l'area balcanica
Diviene anche da citare una un articolo di Antonio Martino
Il quale feriti sostiene e mi sento di dire che condivido abbastanza fortemente la l'affermazione
Che e allora si è posto il carro dell'allargamento davanti ai buoi dell'adeguamento politico e strategico dell'alleanza i nuovi scenari
Cosa vuol dire questo che forse effettivamente l'alleanza prima di pensare delle formule politiche strategiche di rinnovamento interno per gestire tutto ciò talora forse prima agito questo francamente mi pare di poterlo di poterlo condividere ricordiamo un ultimo punto per quanto riguarda il background nel mille novecentonovantadue quindi a Jugoslavia direi finita la popola la vecchia Jugoslavia non la Federazione jugoslave attuale naturalmente ci fu per la precisione il ventiquattro dicembre non fu regalino di Natale probabilmente al governo di Belgrado da parte dell'amministrazione statunitense un preciso monito
Che se il Kosovo fosse stato oggetto di lo non era ancora per fortuna viene a dire di moda il termine pulizia etnica però forse è stato oggetto di repressione di azione militare forte
Contro naturalmente essenzialmente la minoranza dominante albanese della e la Provincia fosse stato appunto oggetto di aggressione da parte del governo di Belgrado
La risposta statunitense ripeto non nato nel posposta statunitense sarebbe stato decisamente anche violenta Stati Uniti si impegnavano a difendere la stabilità del Kosovo anche con le armi
Naturalmente qualcuno pur subito dire gli Stati Uniti non sono l'Alleanza atlantica vero ci mancherebbe altro sarebbe triste però non possiamo naturalmente nascondere che hanno un ruolo che compete alla loro potenza all'interno dell'alleanza stessa
Quindi non lo definirei un impegno dell'Alleanza atlantica però prendiamolo con il dovuto peso che gli deve essere e assegnato l'intervento vero e proprio nel quindi e nella primavera del dell'anno scorso e novantanove beh la prima considerazione è che mai l'Alleanza atlantica si era messa altrettanto in discussione in cinquant'anni di vita
Non c'è stata veramente alcuna circostanza in cui l'immagine stesse la credibilità di e soprattutto la parola chiave e credibilità dell'alleanza si fosse messa così in discussione perché perché anche se gli esperti di strategia sono soli sostenere che l'uso della forza è un degrado della potenza
E stiamo protetti perché il millantare una potenza che non si ha coraggio di usare e forse anche più rischioso è e peggio nella sostanza
Cosa intendo dire intendo dire che ormai almeno dal marzo del novantotto vi erano ripetuti moniti da parte della comunità internazionale in particolare nel nostro caso quello che interessa dall'Alleanza atlantica stessa che un'escalation della violenza etnica nel Kosovo sarebbe stato oggetto
Non è che dicessero cose fumose esattamente di un'offensiva aerea quanto meno di un'offensiva aerea
Volta a riportare l'acqua le le condizioni a livelli di di convivenza accettabili bene se quindi dopo l'escalation che effettivamente tutti ricordiamo ci fu tra novantotto e l'inizio del novantanove per quanto riguarda la violenza etnica
In Kosovo a furia di ripetere moniti di questo tipo l'Alleanza atlantica avrebbe semplicemente perso la faccia
Se non avesse accettato di impegnarsi seppure lo sappiamo bene anche con una certa in dose di incertezza nell'azione militare che poi ha intrapreso possiamo anche fare una semplicissima ma direi significativa citazione dopo il fallimento degli accordi di Rambouillet
Il ministro britannico il primo ministro Tony Blair ai Comuni dichiara testualmente tirarsi indietro ora distruggerebbe la credibilità della NATO e far dire molto semplice che non non non richiede molti commenti ma significativa lo scopo dell'intervento perché chiaramente dobbiamo porci questa domanda beh anzitutto voglio dire che ma raramente ho assistito girando magari in vari ambienti che si occupano di politica internazionale a una serie così impressionante di di di dietrologia sembra consentito il termine poco elegante riguardo a quell'intervento ho sentito le ipotesi più fantasiose evidentemente a prendere tutto molto con le pinze tentativi più o meno larvate di dividere l'Europa degli Stati Uniti perché gli americani volevano punire l'Europa perché stava nascendo l'Euroleague l'ipotesi più strane
Allora da storico delle relazioni internazionali mi sento di dire che aspettiamo che fra venticinque anni gli americani aprano le carte e magari le pene vedremo anche quale fu il processo decisionale interno però ripeto forse si fa troppo ricorso alla fantasia e dobbiamo invece prendere e progressivamente nel tempo personalmente ho sempre più preso per assolutamente buono il motivo ufficiale dell'intervento
Se noi andiamo a vedere a un anno di distanza rapporto di Lord Robertson segretario generale della NATO a un anno dai fatti militari del Kosovo effettivamente viene rimarcato con assoluta chiarezza e forza che lo scopo dell'intervento era porre fine alla viene definita se ben ricordo non lo ha riprovato prima prova alla catastrofe a alla catastrofe umanitaria in corso nell'area balcanica
E forse una loro pensiamo più bizantini per alcuni aspetti degli americani quindi più propensi a non credere alle dichiarazioni diciamo Esterne
Non dimentichiamo però che la dimensione etica ed etica in questo caso vuol dire legata molto i diritti umani della politica americana non solo estera
Rimessione però risulta quasi incomprensibile schiacciante per alcuni aspetti è molto forte americani hanno avuto Cuesta
Forte spinta sebbene non siano stati sicuramente i principali promotori dell'intervento questa forte spinta a lasciarsi coinvolgere nell'operazione
Perché in effetti la tutela dei diritti umani per loro è un punto di estrema di estrema rilevanza poi qualcuno mi vuole anche dire che c'è collegabile anche alle politiche elettorali degli Stati Uniti benissimo non non ho nulla da eccepire spesso lo sono molte decisioni di politica estera
Americana però ecco la dimensione etica è molto forte
E e quindi e quindi teniamo anche presente che gli americani fanno ciò si impegna in primis nell'operazione nonostante il dibattito all'interno degli Stati Uniti se quell'intervento rientri o meno nel cosiddetto interesse nazionale degli Stati Uniti
Sia molto acceso e peraltro ho potuto personalmente constatare Carlo Netero per un periodo di studio
Negli Stati Uniti proprio nel giugno luglio dell'anno dell'anno novantanove
Beh e molti molti arrivano a conclusione che non era nell'interesse nazionale degli Stati Uniti quell'intervento
Effettivamente era difficile fare coglie delle vere ragioni di interesse nazionale gli Stati Uniti e non sappiamo gli Stati Uniti sono molto sensibile all'argomento dell'interesse nazionale
Non meno di Rea quanto si attenti a come vengono spesi tre le le entrate del del contribuente sono temi importanti per la vita politica americana
Ecco per quanto riguarda quindi le ragioni dell'intervento primaria quella di far cessare Isella catastrofe umanitaria però ne possiamo cogliere alcune più o meno di cara dichiarate che fanno sicuramente da valido corollario a tutto ciò e quanto meno viene una un rendere la Serbia anzi quel governo serbo un interlocutore più malleabile per quanto riguarda la comunità internazionale
E un'altra è un altro fattore importante la normalizzazione dello scenario dello scenario ex jugoslavo sempre sentiamo riposa nel suo complesso cioè per cercare di dare in qualche modo un contributo alla a un ripristino di situazioni condizioni di stabilità nell'area
E terzo obiettivo che e strumentale agli altri ma sicuramente non marginale dimostrare che queste queste cose queste azioni possono essere condotte con un certo successo esclusivamente da parte dell'Alleanza atlantica non da un altro soggetto
Beh possiamo dire che sotto tutti questi profili
Per metà sui nuovi erano non solo funziona facendoci Alleanza quindi non ha scopi magnifica Torino alcun modo dell'intervento stesso e il possiamo dire che IRI successi sono stati di una certa prestabilita
C'è una un faticoso magari anche ritorno alla una situazione di di vivibilità per quanto riguarda le are in questione sebbene adesso naturalmente ci siano invertite le vittime scusate e i carnefici
E è di pochi giorni ciò mai qualche settimana fa la l'uscita di scena di Milosevic che sicuramente con quell'intervento ha diversi punti
In comune non vorrei far rapporto troppo deterministico di causa effetto comunque sicuramente ci sono dei forti collegamenti e qui mi è venuto spontaneo ricorda ricordando ricordando una un pezzo del padre della strategia di Clausewitz ricorda ricordarlo con tutto il rispetto per il maestro punto e disciplina strategica però scriveva
Scriveva un buoni centosettanta anni fa quindi le cose sono cambiate perché c'è un pezzetto che in effetti fa un po'pensare alla luce delle delle operazioni aeree limitate condotte sul societario lo slavo cito Clausewitz
Gli spiriti umanitari potrebbero immaginare che esistano metodi tecnici per disarmare o a battere l'avversario senza infliggergli troppe ferite
Per quanto seducente ne sia l'apparenza oppure distruggere tale errore perché in questioni così pericolose come la guerra sono appunto gli errori risultanti da bontà d'animo quelli maggiormente perniciosi
Beh mi ha fatto un attimo punto sorridere perché tenendo presente quando scriveva il padre della strategia delle cose sono cambiate perché in effetti anche le operazioni che tanti dubbi hanno destato e io rimango fedele alla intento iniziale di non entrare troppo nello specifico militare
è un discorso più legato alla NATO come ente operativo ma i famosi quindici mila piedi di quota sotto i quali piloti non potevano uscire
Esclusione di un'azione terrestre se non consenziente sostanzialmente la Jugoslavia da qualche risultato invece l'hanno tenuto e tutto era inteso a infliggere meno ferite possibili
Quindi anche una guerra sì grazie a se stessi ma sostanzialmente mi sia consentito dire anche a dove si colpiva perché è chiaro che un'operazione aerea e e qui vengo trascinato evidentemente sull'altra sereno sì durante la seconda guerra mondiale mi sia consentito con così vetreria bombing sì sì satura avallare a di bombe citate fosse distrugge il nemico Bresso siamo noi il padre di tale tipo di Parlamento perché Giulio due no il padre della la strategia del bombardamento massiccio e quindi ecco criteri di questo tipo non ne sono stati assolutamente utilizzati
Problema direi centrale incentivi assolutamente centrale poi siccome non vorrei abusare andrò anche verso le conclusioni del del mio intervento
E per un input un'azione un intervento come quello organizzato dall'Alleanza atlantica e nei confronti della della crisi del Kosovo ha bisogno di legittimazione legittimazione per la verità dovrebbero aver quasi tutte le azioni umane di un qualche tipo però ciò spesso non avviene io mi sono posto il problema della legittimazione per quanto riguarda l'intervento l'atto in Kosovo e mi sono orientato a dividere per queste neanche
Di facilità espositiva in due grandi filoni la legittimazione dell'intervento il primo le e e lo definire quello della legittimazione Interna cioè delle dottrine applicative interni dell'Alleanza per quanto riguarda questo scenario specifico la siccome parlerà invece di legittimazione Esterna cioè è fattibile tutto ciò sulla base del diritto internazionale
Sì cerco di sintetizzare al massimo e il la legittimazione interna riguarda essenzialmente la possibilità per l'alleanza di operare oltre i limiti
Segnati dal famoso articolo cinque le le famose missioni extra articolo cinque qui credo che i convenuti sono per lo più addetti ai lavori quindi non impedì all'articolo cinque casus fede Hristo e l'Alleanza Atlantica cioè ogni ogni attacco contro uno o più dei paesi membri è un attacco o contro il membro spesso o i membri stessi ma anche contro l'intero gruppo degli alleati
Quindi oltre a questo caso che e evidentemente sì auto legittime sia otto di Mostar problema è molto aperto può l'Alleanza atlantica parlando se tali dall'interno di propria organizzazione interna agire fuori
Da questo scenario beh con il fenomeno dell'allargamento con la transizione verso un modello più o meno spinto di sicurezza collettiva è chiaro che si è cercato di colmare questa lo dico con dispiacere lacuna nel senso che non era una lacuna era legata determinati a determinati scenari diversi e quindi possiamo adottare questo è molto importante che già nel corso del novantotto a livello di addetti ai lavori statunitensi
Solito discorso non identifichiamo però rendiamoci conto di quanto questo pesi
Naturalmente si va verso un'interpretazione molto estensiva dei compiti dell'alleanza c'è se vogliamo citare specificamente il così detto emendamento killer al Senato che prevede proprio un utilizzo delle forze dell'Alleanza quindi le forze della NATO
Anche per scenari assolutamente per nulla legati alla Regione alla Regione euro-atlantica e in particolare proprio l'ipotesi era per azioni antiterrorismo nelle aree più calde essenzialmente il Medioriente e quindi da parte dell'Alleanza atlantica
Durante il sunnita dell'aprile del novantanove Washington operazioni in corso con l'adozione già citata prima
Relativa al nuovo concetto strategico si arriva proprio a definire che fra i compiti dell'alleanza di anche essenzialmente tra il risk management la gestione delle delle politiche di crisi e la difesa degli interessi Kristel situazioni quindi di palese violazione delle dei diritti dei diritti umani
Ecco questo in tutto questo mi piace solo notare che mentre gli Stati Uniti sono un fattore di spinta verso un uso estremo globale dell'alleanza spessa agli europei sono molto più prudenti perché certamente perché europee hanno paura di essere scavalcati di più negli Stati Uniti in una gestione globale Istica che solo gli Stati Uniti in definitiva
Ci si rende conto può competere cioè di cedere sempre più
Di fronte a esigenze specifiche statunitensi e che attenzione l'Europa rischia da essere l'unico centro
Perda la posizione di privilegio di centro di interesse dell'alleanza
L'alleanza stesse mi è venuto un curioso paragone con tutti i rischi dei paragoni in ambito storico alla fine secondo conflitto mondiale sia proprio l'universalismo americano la gestione localistica alla sicurezza
Che si confrontava con una visione europea molto più legata alle vecchie care sfere di influenza
Di di ottocentesca di ottocentesca memoria
Il quindi azione di freno da parte dei degli interlocutori europei per quanto riguarda quindi la legittimazione interna l'Alleanza atlantica assillata con un dibattito che giunge al suo culmine proprio con dicevamo subiti di Washington nuovo concetto strategico dell'aprile del novantanove
E diventa molto più complesso e delicato io per ragioni evidenti di tempo l'avevo
Lo qui in maniera un pochino più dettagliato ed estesa però cercherò assolutamente estetizzante al discorso della legittimazione esterna cioè queste intervento come si pone rispetto al diritto internazionale
Sintetizzando naturalmente si corre rischi tagliare con la mannaia invece che cesellare la materia però costo lo devo fare pezzi noi stiamo alla lettera alla lettera del diritto internazionale che per quanto riguarda oggi
L'azione militare da parte dei soggetti della comunità internazionale e essenzialmente rappresentato dalla Carta delle Nazioni Unite bene questo intervento è stato illegale
Stati legale perché non è stato autorizzato dalla carta delle Nazioni dalla carta cioè si sicurezza intrinseca carta poi dai passaggi sono tutti vari articoli cita prima magari li lasciamo tanto ci saranno gli atti li magari metteremo metteremo di questi dati più precisi tutti i vari passaggi all'interno della carta non lasciamo ai singoli membri della comunità internazionale e la NATO come organizzazione regionale
Rientra e pienamente contemplava capitolo otto della della non in quanto nato perché non esiste diversamente ma come possibilità di organizzazioni regionali e contemplata dalla carta delle Nazioni Unite
Del del quarantacinque bene qualsiasi soggetto nato compresa dovrebbe avere l'autorizzazione del Consiglio di sicurezza per poter agire in una guerra che non sia difensiva
Info Bolpato bianca e logo del ventotto non era poi così demenziale quando diceva che l'unica guerra legittime quella difensiva si rinuncia a la guerra come strumento offensivo
Quindi sotto questo profilo se noi ci fermiamo alla lettera l'intervento è stato mi un intervento fuori della legalità internazionale
Ben più complesso è il discorso invece se ci fosse una legittimazione possiamo definire morale a questo intervento
Morale ma di vien da dire sull'onda anche delle produzioni di diritto internazionale progressivamente tendente al giuridico
Perché parlo di evoluzione io non sono un giurista sono storico delle relazioni internazionali però il fenomeno evidentemente mi mi interessa abbastanza da vicino
Perché noi non possiamo ritenere che la Carta dell'ONU scritta appunto cinquantacinque cinquantacinque anni fa possa essere perfettamente idonea a fronteggiare la situazione odierna
Dei quarantacinque lo scopo principale è di cristallizzare una situazione che vede alcuni vincitori alcuni vinti ma vinti sopra dove la Germania e il Giappone in maniera veramente sostanziale e totale e quindi mantenere una posizione di assoluto controllo dei vincitori sulla stabilità internazionale
Non mi sento di dire che la valenza vero dei diritti umani che pure sono un pozzetto vecchissimo di millenni al di là di quanto si pensi però il fossero una del problema dominante appunto della Carta delle Nazioni Unite almeno in quella fase
Il c'è stata una profonda evoluzione un'evoluzione che ha progressivamente è venuta nelle i in autorevoli interpretazioni di giuristi e diritto internazionale a sminuire quello che era considerato un mostro sacro
Della
Proprio la carta dell'ONU e Conte il concetto di e proprio di domestiche giuristi Jean la la seduta della non ingerenza quindi degli affari che sono ritenuti proprio di competenza meramente interna degli Stati per il quale attenzione evidentemente sarebbe stato assolutamente blasfemo intervenire in Kosovo perché era un problema interno della
Della Jugoslavia i mi ricordo bene che molti hanno tentato naturalmente di per difendere la posizione lei serba ridire sarebbe come se non so gli altoatesini volessero andarsene dall'Italia
Beh devono essere bombole da bombardati da qualche organizzazione fra risposta è abbastanza si può praticare anni si è
Da qualche organizzazione il problema quindi è complesso
Diminuzione della sovranità degli stati progressivamente in nome proprio del valore della difesa di diritti fondamentali dell'individuo quali i diritti
Domani essenzialmente mi piace citare seppure brevemente l'opinione dello più autorevole personaggio della scena giuridica internazionale Antonio Cassese sappiamo quanto sia impegnato per la depressione dei crimini
Dei crimini di guerra quindi dei delitti di legati alle
Oggi il Cigliola poni alla pulizia etnica sì unità nove aprile mille novecentonovantanove
E parla di una nuova tendenza nel diritto internazionale che porterebbe a legittimare l'uso della forza
Situazione ovvio riferimento quella del Kosovo in presenza di cinque specifiche circostanze prima circostanza che lo Stato colpevole di violazione naturalmente di genocidio di di catastrofe umanitaria
Abbia abbia compiuto ripetute e gravi violazioni dei diritti umani ripeto ripetute gravi perché se no snatura avemmo l'intervento di Cassese
Che vi siano state ripetute risoluzioni dell'ONU e del senso questo stato naturalmente nel senso di una fine di queste violazioni quindi questo Stato deve avere
Avuti importanti ammonimenti da parte delle informali ammonimenti da parte l'organizzazione delle Nazioni Unite
Che sia stata tentata qualsiasi soluzione politico diplomatica non c'è stato quindi non è stato possibile accordarsi su ciò
Che ci sia una forza che intervenga formata da più stati e la maggioranza all'interno delle Nazioni Unite non stiamo parlando però di meccanismi legati al Consiglio di sicurezza quindi e una maggioranza di Stati all'interno delle Nazioni Unite non sia contraria a questo intervento infine che la guerra sia effettivamente giudicata sotto un profilo politico l'unica alternativa al proseguimento dei massacri
Qui questo dire apre abbastanza bene gli occhi su come ci siano nuove tendenze evolutive Ital senso nel diritto internazionale
Ciò nonostante gli anche i Paesi che hanno partecipato all'azione non hanno cercato di forzare il Consiglio di Sicurezza nazioni unite nel senso di un riconoscimento
Perché perché al di là della fattibilità della cosa ciò avrebbe comportato il gravissimo rischio di creare veramente a quel punto nuovo diritto internazionale nel senso di una possibilità
Non voglio dire arbitraria perché non vuole e eccessivo però di una di una concreta possibilità da parte di gruppi di forza di gruppi di potenza di ingerire quando lo ritengano opportuno e ma sappiamo bene che una storia all'insegna i motivi le circostanze le giustificazioni volendo si trovano nei confronti di scenari anche diversi dall'ex Jugoslavia
Citiamo appena Russia e Cina che si che avrebbero visto tutto ciò naturalmente quanto meno come il fumo negli occhi isole qualche problema di di diritti umani magari ce l'hanno no ecco non credo serva andare avanti ci sono tutta una serie di per risoluzioni comunque che io ora non vi cito a partire dal marzo del novantotto fino al giorno dopo della fine dell'operazioni aeree sulla Jugoslavia che di fatto attenzione non di diritto perché ripeto Resta illegale l'intervento in Kosovo di fatto però legittimano pienamente moralmente
L'azione e l'azione stessa
Io nero preposto delle considerazioni specifiche sui vari paesi membri dell'Alleanza per quanto concerne il livello del consenso all'operazione
Non è fattibile mi sia consentito soltanto dire che il livello del consenso nel Complesso è stato accettabile non usa i termini più entusiasti sì perché divergenze forti ve ne sono state fra i vari Paesi non dimentichiamo però una cosa siamo in presenza di un'alleanza fra paesi democratici
Fra Paesi che non hanno accettato di delegare
Di delegare agli altri le proprie scelte interne le scelte soprattutto le loro opinioni pubbliche quindi evidentemente ci siamo trovati a livelli molto diversificati
Una prova importante è stata quella per i Paesi appena messi logoramento momento delicati in marzo entravano i tre nuovi ammessi del e l'Europa centro orientale e li possiamo constatare che di fronte a un certo entusiasmo vero e proprio polacco mai poi ma la Polonia è lontana dallo scenario quindi è capibile
Maggiori titubanze della Repubblica Ceca e dell'Ungheria gli ungheresi soprattutto hanno la minoranza una forte minoranza il valico Dina quindi non possiamo dimenticare che sono sensibili a tutto ciò con opere complesso hanno anche loro sostenuto l'operazione
E da parte dei paesi diciamo precedentemente i Paesi tradizionali dell'alleanza stesa si è andato davvero proprio entusiasmo del trascinatore dell'iniziativa che è stato il britannico Blair a comunque posizioni generali di consenso anche da parte di un'Italia e qui basterebbe forse per farsi studia
A sé stante da parte di un'Italia che aveva pur sempre un governo di
Di sinistra di un'Italia che aveva tutte le ragioni al mondo per non vedere bene
E un intervento contro la Serbia che diciamocelo chiaro io sono una pressione del del citato Nordeste quindi queste cose mi sento di dire anche vi siete sulla pelle Serbia che è sempre stato ottimo interlocutore per gli italiani di mi sia dell'esatto dire che sopra forse interlocutore migliore di quanto non siano le più limitrofe Slovenia Croazia nella storia dei rapporti soprattutto con finali
Confinare i tra l'Italia e l'ex Jugoslavia quindi è difficile far capire all'italiano medio per quali ragioni bisognasse bombardare la la Jugoslavia la Serbia
E la provincia del Kosovo con che anche l'Italia è stato nella sostanza partner fedele dell'alleanza
Proprio solo per concludere un flash riguardo ad alcune conseguenze mi vien da dire veramente proprio tre minuti due tre minuti B una loggia in qualche misura anticipata ho potuto cogliere soprattutto tra gli ambiti gli addetti ai lavori statunitense una reale preoccupazione che il precedente Kosovo cioè azione illegale militare contro qualcuno
Potesse essere un fattore di autentica rottura nei corner le relazioni fra l'Occidente appunto e essenzialmente la Russia e la Cina io ho avuto proprio ho giudizi ma assolutamente pessimistici su queste sull'errore dell'intervento legato a questa legato a questa ipotesi a questa azione cioè per i cani veramente molti autorevoli fonti di sopra istituti di ricerca
Statunitensi vedevano ciò come un estremo pericolo non credo possiamo dare dei giudizi su tutto ciò perché bisognerà vedere il tempo in questo caso come lavorerà sette evidentemente Russia e Cina anzitutto diverranno in maniera sempre più difficile questa ipotesi di aggressione vista nella prospettiva da parte dell'Alleanza
Dell'alleanza atlantica una un'altra considerazione obbligatoria non ha nulla di operativo nel concreto però tocca al settore
E purtroppo emerso una volta di più il formidabile divario di capacità militare tra gli Stati Uniti e gli alleati europei
Visto molteplici fonti anche italiane anche degli alleati appunto europei che ammettono tutte con candida e impotenza che senza l'impegno americano praticamente non sarebbe stato realizzabile tutto ciò e mi sia consentito aggiungere che proprio un anno fa
In ottobre era un interessantissimo incontro organizzato dagli
Proprio l'ambasciata in Stati Uniti al Comando Sud Europa Bagnoli
E
Era e c'erano solo relatori americani che hanno fatto capire con estrema franchezza che se l'Europa essi intende essere partner complete paritetico degli Stati Uniti per fare da questo termine l'uso io tendo a chiarire da guardiani del mondo questo non è il termine è stato usato l'uso qui io per capirci velocemente non erano gli Stati Uniti disposti a diminuire la loro capacità militare tra parentesi avrebbe poco senso
Ma dovevano essere devono essere gli europei a innalzare la loro e il messaggio abbastanza chiaro guarda caso a quattro mesi dalla fine cinque mesi dalla fine delle operazioni del Kosovo
Un ultimo un ultimo punto
Ecco con il nuovo concetto strategico il precedente Kosovo qualcuno io sintetizzo opinioni ovviamente indottrinato potuto si valutare qualcuno teme che l'Alleanza atlantica si dia troppo uno status peraltro non siete consiglio subito dire abbastanza improbabile e nove eccessivamente credibile
Di essenzialmente di agenzia umanitaria di organizzazione umanitaria intesa a salvaguardare solo le situazioni di di evidente di evidente mi calpestio proprio dei diritti dei diritti umani becco teniamo presente che tutto ciò è troppo lontano dagli scoppi
Istitutivi dell'alleanza stessa che probabilmente l'alleanza è ben lungi dal Verme propone competenze egli e proprie capacità organizzative e soprattutto c'è un problema di fondo l'alleanza essendo un'alleanza ti garantisce la sicurezza dei paesi membri
Non può non può cedere nulla di fronte a questo obiettivo prioritario e quindi deve necessariamente cedere a pressioni e condizionamenti politici che un'organizzazione umanitaria
Non dovrebbe avere mi spiego molto concretamente il subito qualcuno potrebbe saltare su e dire ma perché i curdi in Turchia non sono oggetto di interesse da semplice la risposta perché la Turchia a come numero ma per la verità comincia insomma come qualità I secondo esercito della NATO
E quindi l'alleanza ma coerentemente non può prendersela col secondo esercito noto queste di potenza espressa dello scenario fanta allo scientifico ma per questioni politiche evidentemente
E l'Alleanza atlantica nulla poteva di fronte ai fatti d'Ungheria del cinquantasei e di Praga del sessantotto
Perché non era Prescott istitutivi dell'alleanza scatenare la terza guerra mondiale per la repressione che indubbiamente avveniva
In in Ungheria o in o in Cecoslovacchia e quindi questi condizionamenti rendono completamente inattendibile un tentativo che peraltro però non mi sento di dire sì in corso sono timori espressi da autorevoli addetti ai lavori che ci si possa un pochino troppo nascondere dietro
L'immagine che sicuramente molto gratificante a livello di opinione pubblica dell'organizzazione umanitaria ho parlato troppo e chiedo scusa grazie
Bene ringraziamo il professor mai per questa ricca brillante relazione che porta tantissima materia la discussione abbiamo un breve spazio per gli interventi
Diciamo che mi si almeno consentito osservare che la vicenda guerra del Kosovo ha rappresentato un punto di svolta nelle relazioni Inter statale all'interno della NATO e
E all'interno dell'alleanza per quello che riguarda il nostro Paese abbiamo avuto un caso di consenso bipartisan per la prima volta in una vicenda sicuramente delicata e complessa nella quale comunque
Il governo ha operato direi con responsabilità e con lealtà nei confronti dei suoi impegni
Forse una discussione c'è stata e a mio parere giustamente giustamente giustamente potrà esserci ancora sulle modalità
Prescelte ecco su quello io qualche personale differenza di posizioni rispetto al relatore ma insomma la tengo come mia naturalmente rispettando le sue e direi proprio sulle modalità chic prescelte nel senso cioè che un strategia di bombardamento da alta quota apre dei dubbi sia di natura così né etico politica rispetto agli obiettivi non sempre tutti necessariamente militari e sia ai danni collaterali che una simile campagna indubbiamente determinati e interpretando l'ovviamente come questo estremo bisogno delle democrazie occidentali di risparmiare vite umane proprie dei propri Eserciti no la body bag Sindrom no il l'esperienza del Vietnam che ha insegnato appunto ai governi in particolare con l'americano che non può impunemente esporre le vite dei propri soldati oppure farlo ha un elevato prezzo politico questo che è un criterio giustissimo però a mio parere qui parlo non come cittadino come pacifista ma anche proprio come sociologo militare
Apre anche degli interrogativi in tema di cultura militare del militare come sistema di valori e come sistema di idee di riferimento in termini di onore in termini di rappresentazione nemico ed altro ma ci porterebbe lontano
Voglio soltanto concludere con una battuta sulla simpatica immagine del far West citata dal collega che mi sembra molto efficace vero
Qui quindi abbiamo questo sceriffo che forse più che la NATO e non so la potenza leader gli Stati Uniti del quale nessuno discute la autorità ma che forse appunto lampo come dire aiutato a riflettere sugli strumenti da usare perché non necessariamente sempre di usare il cannone qualche volta può usare la pistola qualche altra posare anche la persuasione
Certo c'è poi un secondo attori che sono gli abitanti della città insomma no questi bottegai vogliamo definirli un pochino pavidi molto incerti disorganizzati no al proprietario del saloon del proprietario del magazzino c'è può anche proprietario o l'artigiano che fa le casse ma in tutti i film del far West pensano adesso poi ogni nazione sceglierà la sua eventuale appartenenza e che non si mettono d'accordo per far rispettare la legge e l'ordine e poi c'è cattivo il cattivo che ancora una volta storicamente dimostrano totale insensibile anche culturale no nei confronti dell'interlocutore
Ecco sottovalutare la fermezza americana è un errore tragico che già costato forse alla Germania la prima guerra mondiale
Quando la marina tedesca sottovaluto l'ultimatum degli Stati Uniti a interrompere la guerra da corsa perché se no i tre Stati Uniti sarebbero intervenuti in guerra
Ecco quando la mia esperienza insomma in questo grande straordinario Paese che critico in quanto Rispetto perché sono gli Stati Uniti
E quella che quando fanno una dichiarazione vanno presi estremamente sul serio finti
E qui il discorso diventa neppure più politico ma antropologico e socioculturale insomma Mai sottovalutare Lista Dini quando prendono posizione pappe loro posizioni naturalmente
Puritani e calviniste sì ma sempre soggette alla politica come ricordava il collega come ci ricorda esperienza perché altrettanta fermezza magari non la vediamo nel far adottare le risoluzioni dell'ONU per esempio in Medioriente compatti fa riferimento lo statuto e la città di Gerusalemme ma questo è una piccola battuta in ogni caso una comprensione degli attori in campo delle loro logica mi sembra molto interessante poi il contributo che possiamo dare noi come studiosi come scienziati sociali
Bene e c'è un piccolo spazio per le domande e a entrambe le relazioni se credete quella di Simoncelli che quella di Meier e poi possiamo fare una pausa
Io presso il precettivo prego
Forse puoi venire qui Carlo perché c'è un problema di audio
Questo locale d'epoca è di grande interesse artistico ma sul piano funzionale a qualche piccola precauzione
Una domanda
Pongo una semplice domanda
Partendo Marco grazie
Partendo da una del premessa è stato detto
Sicuramente termini giusti e corretti che non ci sono organizzazioni internazionali in questo momento
Efficienti quanto la NATO dal punto di vista militare quindi di capacità di intervento in aree di crisi
Tuttavia ecco mi è sembrato giusto il riferimento da parte di Simoncelli nella vecchia idea Corbaccio Viana di della cassa comune europea ovvero la sicurezza perlomeno in Europa mi limito a questo per per l'ovvio
Argomento del del convegno la sicurezza in Europa si può ottenere solo con il consenso dell'Occidente ma anche della parte orientale del dell'Europa in questo senso è chiaro che affidarci anche in futuro non parlo del passato perché è stato già detto io credo molto abbondantemente
Ma per quanto riguarda il futuro il timore che insistere sulla NATO come un elemento stabilizzante della continente europeo rischia di comunque allora allontanare o comunque tenere ai margini
In particolare la Ruhr la Russia ma anche altri Paesi che ad oriente e invece potrebbero essere interessate la stabilizzazione del nostro continente allora ecco in questo senso
Mi chiedevo
Se e questa è una domanda che faccio ai relatori ma anche che hanno già parlato ma anche ai futuri relatori l'esempio nel pomeriggio so che dovrebbe intervenire dice il generale Jean dell'OSCE anche ecco qui per quanto riguarda l'OSCE sicuramente potrebbe dire Luís quanto questa organizzazione potrebbe in futuro non dico sostituire la NATO ma perlomeno portare maggiori apporti rispetto al passato ecco quindi è possibile pensare cominciare a pensare con molta serietà alla presente al pilastro della difesa europea
Quindi andare anche oltre a questa forza di cento mila uomini ormai prevista e strappo cooperativa è possibile pensare appunto ad altre organizzazioni il mio citata soltanto una che possano intervenire anche in termini non solo militari ma economici commerciali in modo tale da stabilizzare l'Europa dando alla NATO forse con un ruolo un pochino più marginale di quello che adesso solo un dubbio poi eventualmente nel pomeriggio
Preferirei interponendo intervenire sentendo quanto è stato risposto grazie
Grazie molte ci sono altri interventi
Ovviamente abbiamo poi ancora tempo per la discussione che prosegue nella seconda sessione poi nel pomeriggio e quindi a questo punto non so se i relatori vogliono darci una telegrafica reazione questi brevi
Grazie
Sono assolutamente favorevole interpretazione che bisognerà andare verso un polo di difesa prevalentemente europeo anche perché questa non dimentichiamolo è la conditio sine qua
Per poter arrivare a una quali che forma di integrazione di coma qualche formano per eccesso di prudenza perché mi è difficile vedere
Comunque non credo solo concretamente quale nei confronti della Russia stesse io credo magari sbaglia clamorosamente ma siamo qui credo per parlare incompleta libertà io credo che la Russia non sia integrabile nella nato cioè qualcuno riesce a immaginare lo scenario di un Parlamento russo che vota il fatto che si entra nell'organizzazione
Che per Guarin quanti sono quasi quarant'anni abbondanti quaranta due anni ha contrastato il simbolo stesso della potenza sovietica
Cioè e veramente se Corbaccio offro amato molto da noi meno dai russi è stata un po'liquidatore dell'intero per intero cioè veramente non arriva vivo alla sera il promotore dell'iniziativa perché significherebbe blocca testare completamente la dignità del Paese
Si comincia adesso a parlare se la famosa dico famosa perché era un po'una tormentone fra gli addetti ai lavori la famosa linea rossa di allargamento cioè la linea che avrebbe diviso si capì il limite dell'allargamento a Est inteso inteso come possibile fino ai Paesi ex Sapelli Tim ma non rientranti nell'Unione Sovietica quindi per capirci ancora accettabile al limite
Polonia Ungheria Repubblica Ceca domani Romania
E c'è da però non parliamo di baltici non parliamo di Bielorussia che Prato compreso che nessuna voglia di suo di di staccarsi dalla Russia al momento stante non parliamo di Ucraina ecco su quel se questo concetto di come già un pochino più fluido ci sono state mi pare delle precise prese di posizione da parte di Putin che autorizzano a un certo lassismo russo nei confronti di questa linea russa
Però non perdiamo dimensione che la Russia stesa in quanto tale e difficilmente integrabile nell'Alleanza atlantica io non lo vedo lo Shas quando sbaglio qualcuno fra qualche anno magari se avremo il piacere di rivederci me lo dirà se arriveremo insieme non è un problema
Però l ecco la c'è una necessità di Polo difensivo europeo in qualche misura autonomo dalla NATO problema è diverso che io punto essendo abituato essenzialmente
Nonché quindi sempre guardando solo provvisoria intendiamoci però
A guardare abbastanza indietro facendo lo storico delle relazioni internazionali
Ho sempre constatato che in realtà tutto ciò non sia mai nella sostanza verificato e attenzione non è che non si sia verificato perché il primo dubbio perché gli americani ci vogliono controllare
Ci sono stati più tentativi da parte americana di scaricare scaricare sull'Europa stessa in buona parte le spese
Del suo sostentamento difensivo
Non dimentichiamo prima non era una battuta americani interesse nazionale e quello che versa Tex Speyer è importante molto più che da noi è molto più sacro che non da noi non entro nel merito se ciò è giusto o meno e così e perché dobbiamo pagare per la sicurezza europea non sono molto entusiasti allora possiamo andare indietro e dire che erano già felicissimi che con la Comunità europea di difesa finita come Fini poiché cinquantaquattro lo sappiamo
Gli europei si assumessero improprio le le le spesi spesi sto parlando della loro difesa quindi per costituire un polo autonomo europeo
Di difesa non è problema di convincere tanto gli americani il problema siamo noi stessi
Il problema siamo noi stessi
Perché e qui vengo attirato ma lo si fa con estrema facilità anche sulla battuta di tipo tecnico militare se lo spieghiamo noi al contribuente italiano che per avere un livello accettabile di incapacità di intercettazione aerea noi dovremo dotarci almeno di centocinquanta duecento caccia moderni intercettori perché pare effettivamente che l'F centoquattro abbia fatto il suo tempo forse la NATO con altri obiettivi qualche anno fa molto e ben più vecchio di me che già non sono proprio appena laureato quindi il è un aereo che ha fatto che ha fatto il suo tempo era disegnato per altre missioni
Ma abbiamo spiegato tipo italiano già spera qualche decina di migliaia di miliardi perché questo è l'ordine di questo tipo di spese perché dobbiamo avere i nostri arida intercettazione credibili
Credibile se no evidentemente ci va benissimo che al Pagliano e Gori di Adriano
Io sono di Aviano conosco abbastanza bene quella realtà lì perché Pagliano e Gori di Aliano ci siano il pronto intervento i due caccia previsti entro i tre minuti e Total Clean altro tempo eccetera ma sono caccia americani
Nessuno ci vieta di avere un una nostra maggiore energie credibilità difensiva dobbiamo essere però noi europei questo discorso in una certa misura vale anche per altri Paesi europei e non non dobbiamo sempre giù solo editio nostrano di auto
Di di di di auto gettarsi nel fango proprio quasi che lo sport nazionale anche altri Paesi europei lo
Lo hanno questo problema
Alle contro nessun superflue intendiamoci però non so a cosa serva bisogna vedere un attimo di crearla ma purtroppo troppi creare difesa significa spendere soldi perché ormai piaccia o meno non può piacere ma è così lago è una è diventata lo è sempre stata in una certa misura ma adesso in maniera pronto direi esponenziale una questione di enormi risorse economiche e l'Europa io francamente non la vedo pronta per cui si mi piacerebbe una Europa chi si difende da sola concettualmente
Però al momento teniamoci la NATO
Grazie usualmente sono Simoncelli che ha promesso di essere sintetico però verrà brevissimo io già l'avevo accennato nel corso del mio intervento grandi perplessità sulle capacità dell'Europa di muoversi autonomamente come pilastro
Autonomo rispetto appunto a agli saliti fin che non ha logiche differenze eticamente una ma capacità unitaria governo
La reale dell'euro dell'Europa credo sia molto difficile poter poi portare avanti una politica estera Napoli a difesa proporre poi magari successivamente nel corso della del nostro incontro riprendere e approfondire questo tema
Penso che sia opportuno che adesso fare questa breve ne offre pause poi dopo riprendiamo con le altre relazione e ne grazie allora abbiamo quindi coffee break che vi prego di non disperdere i perché fra dieci minuti riprendiamo con le altre relazioni molto interessanti
Siamo riprendiamo la nostra sessione magari se è possibile invitare persone che fanno questo momento fuori dalla porta così proseguiamo
La seconda parte di questo nostro incontro
Mattutino
Sia nuovi intorno a
A mezzogiorno proseguiamo con le relazioni figli
Pietro Neglie dell'Oviesse di Trieste
Poi con quella della sesta Paola Pagnini anche se nel sia di Trieste poi con una relazione professor utilizza di Roma della grazie a Dio della Sapienza
Visti i tempi di ormai avanzati io vi inviterei i relatori a
Contenersi possibilmente intorno ai quindici venti minuti ognuno in modo tale che possiamo presupporre a termine tre interventi di trovarci verso l'una circa per poter dar spazio boy a altre domande interventi da parte del pubblico e poi dopo più tardi avremmo loro una pausa pranzo contro verrà servito
Allora diamo spazio l'intervento del di Pietro Melia che ci parlerà appunto sul tema dell'Europa i Balcani per assimilazioni integrazione e identità nazionale prego
Grazie mi scuso in anticipo con la platea se il tono della mia relazione sarà piuttosto veloce
Spero di non essere addirittura
Troppo veloce
Perché obiettivamente mi sento di raccogliere l'invito del professor Simoncelli e di dedicare non più di quindici minuti dunque alla mia relazione che pertanto sarà così articolata seguendo una serie di punti che ho individuato come centrali almeno in relazione al titolo della mia relazione in relazione all'oggetto della mio intervento
Che parte da una premi essa
Raccoglie ciò che ha detto il professor Battistelli durante un intermezzo nella presentazione della relazione il professor medica ossia della necessità che questi momenti d'incontro questi momenti di studio forniscano poi il materiale sul quale i politici saranno successivamente chiamati ad operare le loro scelte a prendere delle decisioni delle quali come politici poi debbono naturalmente assumersi le responsabilità
Accolgo questo questo tipo di indicazione per affermare che sono profondamente convinto del fatto che politica e cultura ora più che mai debbano marciare assieme
E che nell'ambito di argomenti quali quelli che stiamo qui trattando una
Singolare diciamo fra virgolette
Collaborazione che mi sembra però ineludibile fra la geografia politica e la storia
è quella che può fornire gli elementi sui quali poi i politici devono assumere delle decisioni fondamentali per risolvere problemi drammatici come quelli che ci sono nella regione dei Balcani
Perché soltanto le ricostruzioni e le riflessioni che possono portare la storia la geografia politica
Ricostruzioni di migrazioni secolari di antiche rivalità di spostamenti territoriali ed etnici possono costituire il fondamento sul quale poter operare delle scelte mirate ragionate senza il quale ragionamento
Ritengo e temo
Che le scelte politiche non possono essere che di breve respiri di corto respiro contingenti e dunque non risolutive
Detto questo il primo dei temi che vorrò affrontare quello della convivenza
Ripeto sarò necessariamente Tech scusate telegrafico però eventualmente potremmo recuperare alcuni di questi argomenti nella discussione o nel tempo che residuali dedicato al dal dibattito
La convivenza intesa come necessità e dato ineludibile dai chiamiamoli così gli estremisti del multiculturalismo del melting pot a qualsiasi costo bene non possono che riscuotere la nostra simpatia ossia nel senso che la convivenza è un dato la convivenza pacifica fondata sulla tolleranza sopra rispetto delle diversità è un dato che non poche trovarci d'accordo e concordi
La critica che mi sento di rimuovere ai teorici oltranzisti di questo multiculturalismo a quello però di non confondere di badare bene a non confondere la realtà
Con i desideri
Perché conoscere realmente conoscere bene la realtà è il presupposto per rendere operante un desiderio per trasformarlo in qualcosa di concreto però confonderli
All'inizio in partenza può essere assai dannoso è assai pericoloso
è un dato di Guido dobbiamo tenerne seriamente conto se parliamo di convivenza può partire dalla anch'io tirò fuori una
Definizione una citazione
Quella dello storico jugoslavo passatemi il tempo per per favore scusate la mia pronuncia ma non so come si pronuncia in realtà è scritto Mattia con la i lunga Duric duri ce lo storico jugoslavo che descrisse la jugoslava con la Jugoslavia come un un miscuglio in un miscuglio intricato di due alfabeti tre religioni quattro lingue cinque nazionalità e sei repubbliche costituenti
I Balcani sono un insieme di Jugoslavia dunque immaginiamo quale tipo di difficoltà si incontrano nell'affermazione del principio della convivenza
Specialmente se a questo aggiungiamo un dato che non vorrei qui gettare come dire nella platea maniera apodittica cioè senza riscontro e senza il confronto necessario quindi non come un dato assunto e assolutizzato
Ma quale quello che probabilmente i popoli balcanici non desiderano stare assieme
Ecco se consideriamo questo il dato della convivenza è un dato come dire da affrontare con estrema cautela con molta attenzione in considerazione del fatto che questi i Balcani che sono un insieme un crogiolo di razze di etnie così diversi e così intersecando nel corso di secolari trasmigrazione sono popoli e territori divisi nella loro storia fra più imperi abituati a variazioni di di confine abituati a contaminazioni culturali religiose
Razze e culture che rendono difficile individuare un'etnia
Cioè quell'elemento alla base del quale ci sono i conflitti e problemi della dei Balcani di oggi ma si è difficile individuare un'etnia è ancora più difficile individuare esattamente i confini in relazione all'etnia
Perché quella che viene assunta oggi come identificazione di un territorio etnico poggia più che sulla storia
Su dei limiti dei miti fondativi
E da qui il secondo punto della nella relazione
Secondo punto è quello che ho ho deciso di definire stato culturale Stato territoriale
Vedere non è una Mania degli storici quella di cercare andare sempre alle origini non è una maniera è una necessità
E è una necessità che specialmente in questo contesto risulta avvalorato da una considerazione
Pensate ad esempio all'importanza che ha assunto il richiamo alla famosa battaglia della Piana dei Merli del mille trecentottantanove come elemento fondativo quelli mentali all'interno del quale rintracciare le origini proprie e la validità di rivendicazioni territoriali
Dunque andare alle origini non è una mania ma una necessità per comprendere e fornire quel materiale di cui abbiamo parlato che sarà poi la materia prima di cui fanno uso i politici
Non è quindi un esercizio retorico
Quello che mi spingerebbe o ci spingerebbe addirittura all'epoca dell'Impero ottomano per cercare di rintracciare lì alcuni degli elementi fondativi delle delle differenze
Che caratterizzano la situazione dei Balcani al giorno d'oggi
Lì l'Impero ottomano quale luogo in cui si sono create culture tradizioni e e miti
Quell'impero che
A il suo centro
Culturale e spirituale nella differenza fra Stato territoriale e stato culturale
Questa differenza
Oggi percepita anche assunta dagli studiosi quali vedo con estremo piacere l'editoriale
Della rivista Limes nell'ultimo numero in edicola l'altro ieri
Il quale si comincia a considerare la realtà balcanica ad assumerla come insieme di regioni e non insieme di Stati cioè a far propria la differenza fra lo Stato territoriale e lo Stato culturale sulla quale sì ha costruito lo spirito ottomano nell'antichità
E questa suddivisione interna dell'impero
Fra i popoli era una suddivisione che si creano e si costruiva non in base all'appartenenza ad uno stato non in base Alletto nos ma era una differenza che si costruiva in base alle appartenenze sociali
In base all'attività svolta in base alla religione c'erano i pastori Bulgari i contadini i Valacchi c'erano i greci i mercanti i serbi Guerrieri fa in base a questi elementi proprio di una appartenenza ad un dato culturale e non etnico il senso territoriale
Sulla quale si costruivano le differenze all'interno del popolo
Ottomano
Il punto è che l'identificazione fra Stato e territorio successiva
è una di notificazione che il portato della cultura occidentale
Ossia il portato di una intervento arbitrario dall'esterno
Che ha alcuni momenti topici uno dei quali è quella di sempre della
Dello stabilimento dei dei confini subito dopo la Prima guerra mondiale la costruzione di Stati
In base a degli interessi che non erano quelli locali regionali ma interessi di equilibri fra le potenze
Seduti al tavolo delle trattative al tavolo del negoziato che disegnavano così confini statuali che non affondavano la loro origine nelle nella cultura nelle tradizioni nelle esigenze nelle legittime aspettative di questi popoli e quando questo principio territoriale si è
Non innestato bensì sovrapposto al principio culturale
Si è creato quella situazione particolare e pericolosa per cui quei popoli che avevano esercitato una certa
Diremo egemonia culturale all'interno di un territorio multiculturale hanno scambiato questa egemonia con
Il diritto all'esercizio della monopolio e dell'approvazione di uno stato di un territorio
E questo ci autorizza dunque a collegarci
Al terzo punto e vado schematicamente in maniera tale da rendere anche a voi più semplice l'estrapolazione di argomenti e temi che possono essere assunti con la discussione
Ossia terzo punto uno del nazionalismo nei Balcani dopo aver visto quali sono le differenze il portato della differenza fra Stato culturale è stato territoriale
Quello dell'essere in azione del sentire l'appartenenza ad una nazione all'interno di quest'area
Abbiamo detto che nella nella regione balcanica da Collina Impero ottomano c'è una mancata mancato incontro la mancata identificazione fra etto nos e genus
Questa mancata coincidenza è dovuta a delle trasmigrazione delle immigrazione secolari sono popoli diaspore ci popoli dei Paesi balcanici
Sui quali se ne è stato come ho detto poc'anzi un intervento autoritario dall'esterno dell'Occidente
Ora di fronte alla non più il pericolo ma la certezza di un intervento Esterno
La pulizia etnica si propone di riequilibrare il rapporto con l'Occidente riaffermare la propria autonomia un modo paradossale violento ma che comunque rientra nella tradizione di questi popoli nell'Impero Ottomano la pulizia etnica è la forma estrema che assumono le
Tensioni sociali di questi territori
Dopo dopo l'intervento dell'Occidente dopo intervento concreto che alimenta e forma un nazionalismo di tipo moderno fondato sulla esigenza di creare degli Stati nazionali
Questa pulizia etnica diventa un dato politico pianificato a tavolino proprio per impedire l'intervento dell'Occidente che si sa certo un intervento teso a far coincidere illa il territorio alle teniamo
E allora per evitare questo sì Fazzi che si adatta lo spazio etnico al territorio reclamato
Ricorrendo appunto alla pulizia etnica
Forma incivile e barbara ma che a questo se questo fra
I più e diversi significati e motivazioni
Così l'elemento culturale proprio della tradizione balcanica ossia il genio ASS viene sostituito dal letto insomma dalla necessità che viene assunta dall'esterno di creare uno Stato nazionale che è proprio della cultura occidentale esterno
Che però attecchisce nella realtà balcanica e diventa l'elemento discriminante diventa il motivo fondante dei conflitti moderni
Lo Stato nazionale nei Balcani è legato indissolubilmente al conflitto alla guerra ed è una forma di nazionalismo che assume forme concrete e appena si manifesta concretamente dà vita alla a una reazione uguale contrari gli altri popoli di altre nazioni
Che reagiscono sviluppando altre forme di nazionalismo
Che vengono considerate legittime in quanto difensive difensive di cosa difensive delle proprie particolari attribuzioni culturali
Difensivi della propria identità degli elementi cioè fondativi dell'appartenenza ad una nazione della lingua nella religione della propria e teniamo
Definire la quale però non è soltanto difficile e praticamente impossibile dopo secoli di chiamiamole fra virgolette contaminazioni che impediscono l'esatta individuazione di una razza
Pura nel senso di una razza realmente serba croata
Bosniaca eccetera
E allora rispetto a questa situazione ed è qui forse il centro delle discussioni il centro delle altre relazioni qual è il il ruolo le possibilità che può averi
L'Europa
Non mi occupo in particolare di geopolitica e quindi non posso intervenire sul dibattito di attualità per cercare sulla base di una considerazione di lungo periodo di enucleare alcuni punti alcuni elementi
Uno dei quali è perché mai l'Europa non approfitta di la lunghissima esperienza che ha maturato nel corso dei secoli
L'Europa sa benissimo qual è la conseguenza di una diversa percezione della nazione sa benissimo perché ha vissuto sulla propria pelle anche la pervasività dello scontro sulla religione le delle guerre di religione
Le nazioni naturalista
Di
Herr der e quella volontari stadi renana
Hanno trovato però nel corso del tempo grazie anche a Mazzini una forma originale di sintesi ora illa sentirsi e il sentire la nazione una più elemento distintivo né che che le opposizioni all'interno dell'Occidente
Dunque così come l'Europa è riuscita in questo compito arduo ieri di realizzare creare una sintesi fra due modi distinti opposti e qualche volta fonte di gravi problemi e conflitti e l'sentire la nazione potrebbe avere oggi un ruolo dovrebbe avere oggi
Un ruolo altrettanto importante nella a realizzare una sintesi fra Oriente e Occidente c'è l'unica possibilità
Per muoversi in direzione di un'ottica integrazioni sta che sia nello stesso tempo rispettosa delle tradizioni della cultura ed è la storia dei popoli che sono impegnati
La consapevolezza di questi di questi compiti
è alla base secondo me della scelta integrazioni sta
E qui l'altro punto sempre procedendo telegraficamente l'Europa e i Balcani integrazione per cosa integrazione come ma
Direi la frase di pragmatica non spetta a me stabilire integrazione come però integrazione perché ho integrazione punto interrogativo
Per l'integrazione vista dai paesi balcanici
Con un certo timore
Cioè il timore rieditato da secoli di storia
Di veder di nuovo calpestate le proprie la provini Entità diede era messa in disparte quell'insieme di esigenze bisogni valori eccetera eccetera
Ma d'altra parte c'è l'aspettativa il desiderio e la consapevolezza che quella potrebbe essere l'unica forma per uscire da problemi da una situazione drammatica sia sotto il profilo politico sia sotto il profilo economico l'Europa infatti esercita anche nei nostri sui nostri vicini una fortissima attrattiva e non vedo come potrebbe essere diversamente si propone come un modello direttamente o indirettamente si propone con un modello di qua abbiamo tolleranze benessere economico di l'abbiamo pauperismo e pulizia etnica mi sembra come dire logico
Che ci si aspetti dall'integrazione il superamento di questi problemi il punto è che non bisogna illudersi che attraverso un salto in avanti che per risolvere problemi contingenti nidi tradizioni e e storia si possano risolvere i problemi si possano risolvere nel senso di risolvere stabilmente
Di fronte a ciò la considerazione amara che l'Europa procede nei confronti dei Balcani in maniera divisa frammentata forse adesso
Dopo poche settimane della caduta di Milosevic e e la e il venir meno del problema serbo così come l'abbiamo conosciuto con il Patto di stabilità ci è consentito di avvicinarci al problema Balcani affrontandolo in chiave regionale e quindi superare anche le divisioni che hanno caratterizzato l'Europa che però ha proceduto in ordine sparso seguendo istinti e bisogni e interessi propri nazionali da Stato nazionale e non da continente vedasi il differente atteggiamento di Francia e Germania quando sono esplosi i primi conflitti nella penisola rispetto alla alla politica della Slovenia rispetto alla Croazia e la Bosnia Erzegovina
Questa nuova situazione rende possibile dunque un'integrazione che a mio parere potrebbe essere positiva non soltanto per i Balcani in quanto elemento unificatore ma elemento unificatore anche dell'Europa
Se ciò non fosse oltre alle ipotesi di tanti autorevoli studiosi propongono sulle riviste specializzate mi sentirei di proporre come dire due ipotesi che potrebbero affacciarsi e che andrebbero
Rifiutate
Questo però è più Carrino di intervento dei dei geopolitici e degli altri relatori che verranno dopo di me
Ossia ipotesi numero uno è quella di una riedizione in senso contraddice il mio contrario di la vecchia politica del salame venga così chiamava la politica del salame di molotov sua e Stalin e nei confronti di questi stessi Paesi o insalata un corpo unico sette affetta si taglia un pezzo da questo corpo centrale
Una riedizione uguale e contrario appunto assai pericolosa perché portatrice senz'altro di instabilità all'interno di questa Regione e l'Europa in quanto contiene più di tutto ha bisogno fuorché di instabilità nella regione balcanica
La seconda invece e quella che si potrebbe creare
In quest'aria una situazione tipo cinese
Ossia una
Mercato aperto con società chiusa
Un'ipotesi altrettanto
Deprecabile e non auspicabile anche in virtù del fatto che
La penisola balcanica non è la Cina e dunque il modello di società chiuse mercato aperto non è facilmente realizzabili anche in questo caso le tensioni conflitti sarebbero un rischio permanente sulla sulla stabilità della del continente e anche di quello
Dell'Europa
L'ultimo punto e diventa necessariamente l'ultimo
è quello invece relativa il nostro ruolo
Tratteggiato brevissimamente telegraficamente il tema dello rapporto Europa Balcani l'Italia nei confronti dei Balcani abbiamo qualche possibilità di esercitare un ruolo importante all'interno di questa partita come gli è strategica che si sta giocando
Ebbene molti osservatori sostengono che la posizione defilata che abbiamo avuto nella diplomazia internazionale durante la la fase clou del conflitto e i Balcani
Ci
Ci ha penalizzato allora ma ci premi adesso nel senso che ci consente spazi di manovra maggiori di quanti non ne abbiano quelle potenze che si sono in qualche modo compromesse prendendo parte a favore e penalizzando quelli contro
Quindi maggiori spazi nella nostra diplomazia sarebbero possibili perché non abbiamo diviso noi fra amici e nemici
E in questo senso una ruolo importante potremmo avere nella valorizzazione della di questa concezione dei Balcani quale insieme di regioni non c'è negli Stati questo approccio regionale di cui si deve far carico è portatrice esportatore il patto di stabilità
In virtù di una
Potenziale
Unificazione rispetto al problema dei Balcani dell'Europa nei confronti dei Balcani dei Balcani nei confronti dell'Europa
Inoltre noi dobbiamo tener sempre presente che l'anno l'importanza del nostro ruolo deriva anche dalla posizione geografica del nostro Paese
E perché no
Dalla nostra capacità dalle nostre competenze tecnico industriale dunque di partner possibili per una rilancio di una politica di sviluppo che parte dalle infrastrutture e può concentrarsi su quello che potrebbe essere una filone veramente vitale e strategico ossia quella della politica energetica nei Balcani e per l'Europa
Soprattutto in considerazione delle collaborazioni che potrebbero crearsi con la Russia e quell'ultimissimo ma soltanto come cenno a chiudiamo altrettanto delle telegraficamente
E che ho trovato dico con certo piacere sempre nell'ultimo numero di Limes un articolo di Gianni De Michelis già ministro degli Esteri
Il quale ma un invito non sono io che faccio lo stesso cioè non elude fa lo stesso invito che faccio io ma diciamo una coincidenza casuale ossia quella di tenere sotto prezzo sottocchio tener presente la situazione russa e non lasciarsi
Prendere la mano da tentativi come dire di Revan Chéreau posti ideologici una Russia isolata che si sente isolata dopo aver giocato all'interno di quella area geopolitica un ruolo fondamentale potrebbe diventare un elemento di destabilizzazione assai pericolosa
Ma l'individuazione di questo quale tema strategico penso che in qualche modo come intuizione già l'ha avuta il convegno la professoressa bagnini che l'ha individuato come oggetto della propria relazione per cui non faccio altro che lasciare a lei la parola e ringraziarvi del pazientato
Ringrazio il professor medie che è stato veramente rapido telegrafica si è mantenuto entro i tempi assegnati una qualità
Tribù gli va riconosciuta prima di dare la parola al professoressa Pennini vorrei informare i qui presenti l'Archivio disarmo insieme ad altri organismi come l'Arci Ward fu il Programma delle Nazioni Unite Greenpeace ha ha bandito una borsa di studio
Per ricordare Paola Biocca che era socia dell'archivio e personalità impegnata sul movimento nel movimento della pace fuga solitaria internazionale che caduta no
Un anno fa circa in Kosovo nell'adempimento di quel missione internazionale ricorda tutti quello di Rio
Che il cardine in quelle con circostanze poi non hanno ancora non ben chiarite
Ecco dove vogliamo ricordare questa nostra Alcara giovane collaboratrice dicendo questa borsa di studio che dell'importo di dodici milioni e verrà destinata a un oggi un una giovane laureato laureata che intende dedicarsi alla ricerca sui temi appunto della pace e dell'ambiente dei diritti
Umani e della cooperazione internazionale chi fosse interessato a darne ulteriori informazioni ad altri conoscenti studenti amici e così via può prenderne copia credo che ci siano anche a all'entrata sordo sul banco
E le informazioni e e questo nostro modo per ricordare questa nostra amica che non è più tra noi ma la vogliamo tenere sempre nella nostra memoria adesso me la passo la parola alla presenza Maria Paola Pagnini sul tema appunto è necessaria la Russia all'Europa o l'Europa alla Russia la ringrazio
Veramente felice pronte nerissime ristretti limiti di tempo
Cercare
Tanto grazie presidente un ringraziamento all'Archivio disarmo università ritardano Società geografica Italiana
Esprimo darà soddisfazione per la partecipazione al Prenestino per richiamo e noi siamo più Gorizia amiche triestini tutti tra veramente
La partecipazione a questo incontro speriamo che sia il primo gli altri volevo anche ringraziare la signora nella caccia che è stata una splendida coordinatrice della segreteria organizzativa
Quale luogo migliore di questo per parlare di nel tema del convegno noi vediamo attorno scritte immagini abbastanza inflessibile
Che ci parlano di patria ci parlano di gloria ci parlano di Mick da ma poi rappresentano anche la morte la ferita assenza di vita anche nei volti che ci stanno osservando
E forse quando si fanno convegni su temi così pesanti così importanti
Questo aspetto
Non dovrebbe essere faccio tutto noi parliamo di guerra senza commenti parliamo di interventi critichiamo o non critichiamo però restiamo come dire assetti e Cina ritenendo che la scienza debba farlo forse sarebbe ora nel secondo che stiamo per affrontare di immettere nella scienza anche un aspetto emotivo
Si dice che questo sarà il secolo dell'emotività delle sensazioni del pensiero ecco io spero che la storia la geografia geopolitica possono avvicinarsi ad aspetti più umanitari sociologici tagli nel modo più interdisciplinare loro interventi
Lo dico più per i miei allievi che non per me stessa che facendo radici nel secolo che ci precede
Certamente un taglio che ormai non si correggerà più ma ne sento spesso i limiti veramente anche educativi nei confronti delle nuove generazioni che noi siamo tenuti come professori universitari a formare questa premessa fuori tema mi ha mangiato un minuto
Il tema di cui mi occupo invece se sia necessaria l'Europa la Russia all'EUR con la Russia all'Europa naturalmente sullo sfondo delle vicende dei Balcani in particolare del Kosovo
Per entrare nel tema vorrei citare prima di tutto una frase che ho visto ricorrente nelle pubblicazioni recenti Massiah sovietica e scusate se è rossa che di fonti europee o americane
E cioè da qualsiasi parte i russi guardino e studino la storia dalla caduta del muro di Berlino poi possono rilevare dalla malgrado cioè dopo la caduta del Muro alla storia è stata fatta ma non dall'altro
Ecco questa osservazione un po'il partito guida dell'intervento che sto per fare
Entro nel tema partendo dagli anni Novanta
Quindi non vado più indietro
E all'opposizione russa la NATO che in quegli anni era forte deve assolutamente documenta
L'atto importante l'atto del maggio del mille novecentonovantasette che fondava rapporti nuovi tra NATO e Russia
Ma che in sostanza era un atto che compensava la Russia per avere accettato sia pure in mezzo a tantissime critiche interne
Il da cessa di stati d'accesso a pieno titolo distanti già appartenente al trattato di Varsavia nell'Alleanza atlantica citati Stati Polonia Ungheria Repubblica Ceca certamente la NATO aveva un forte interesse di sviluppare rapporti con la Russia nell'ambito di una rinnovata struttura di sicurezza europea nel dopo guerra fredda
Ma la firma del mille novecentonovantasette non era non fu sufficiente a rassicurare la Russia dalla paura che la NATO potesse diventare un'istituzione in grado di dominare l'Europa addirittura sostituendosi
Alle funzioni delle Nazioni Unite dell'OSCE questa possibilità automaticamente avrebbe ridotto l'importanza della Russia nella gestione della sicurezza sia europea che globale in una diminuzione di importanti
Ma addirittura poteva mettere in crisi le stessi interessi della Russia in merito alla sicurezza alla sua stessa sicure
L'allargarsi della NATO oggetto di molta discussione riporto qui una salva l'apposizione di un osservatore moderato come all'excel è abbastanza che vide questa allargarsi come qualcosa di molto negativo per la Russia NATO si trasformava secondo lui da un'istituzione nata che doveva rimanere tale per la difesa in un'alleanza espansionistica e così la NATO poteva diventare per la Russia il più grosso e più grande dei problemi presenti in Europa ma anche il principale ostacolo tra la con la per la collaborazione fattiva tra Russia e Occidente
Il nuovo concetto strategico della NATO che è stato citato anche poco prima promulgata in occasione del cinquantesimo anniversario nel summit di Washington aprile mille novecentonovantanove
Anche se a questo concetto strategico fu commentato negativamente molto negativamente in Russia
Si vede un tentativo di creare un nuovo sistema internazionale di tipo unipolare cioè guidato dagli Stati Uniti invece di un sistema internazionale multipolare
Che Mosca vedeva unicamente attraverso le Nazioni Unite come principale organismo per la sicurezza e con l'OSCE come principale organizzatore della sicurezza in Europa
Nel mille nel marzo del mille novecentonovantanove l'inizio delle operazioni nato contro le dico Slavia
E seguiranno alla mancata firma dell'accordo di Rambouillet sul Kosovo furono precedenti alla sopra citata promulgazione del nuovo concetto quindi prima si fece e poi si disse
Antica per anziani iniziarono addirittura soltanto dodici giorni dopo che palloni Ungheria Repubblica Ceca entrarono nella NATO
Da cui il punto di vista russo di due fatti in questa veloce sequenza risultavano dal punto di vista russo legati e parte di una stessa strategia Panatta voleva semplicemente dominare l'euro
Si trattava di azioni che tra l'altro non tenevano per niente conto che del consiglio permanente congiunto NATO-Russia dando così non tanto più così nessun valore all'atto del mille nove novecentonovantasette città inoltre la NATO agiva come detto da Simoncelli nello spot di nello spirito diciamo un po'particolare di non aver ottenuto l'autorizzazione nel mandato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite questo fatto di gravità particolare sottolineato da tutte le fonti russe
Naturalmente Eltsin prese posizioni ufficiali definì questo comportamento leggo la lettera un tentativo della NATO di entrare nel ventunesimo secolo con l'uniforme di poliziotto del mondo dicessi la Russia non sarà mai d'accordo
Anche il primo ministro prima usa parole simili
Durante il conflitto del Kosovo e libera russi dovettero confrontarsi
Da un lato per non ammettere l'uso della forza da parte della NATO contro Belgrado
Dall'altro non vogliono mai rischiare un maggiore conflitto con l'Occidente e quindi si trovarono in due posizioni veramente ingestibili e non simmetrica con gravi danni interni
Mantennero comunque questa è abbastanza singolare una politica di realismo e di opportunismo fu proprio il taglio della politica russa
Naturalmente cessa ogni cooperazione tra ministero della difesa in atto che invece era prevista dai racconti fondate da parte fondativi tra NATO e Russia da Russia fece anche delle azioni se Ehud aggressive come per esempio inviare la sua nave limano ricognitore dal Mar Nero nell'Adriatico ma malgrado queste azioni così scenografiche
Fu subito molto chiaro che la Russia non sarebbe mai intervenuta militarmente ne avrebbe fornito armi malgrado le pressioni che la Duma fece perché si orientano piuttosto in questo senso
La Russia tentò di usare le Nazioni Unite come sappiamo senza successo per fermare la NATO
Ma successivamente decise di affidarsi unicamente dal punto di vista diplomatico non si voleva proprio creare nessuna rottura con luci dell'Occidente
E infatti per questa azione diplomatica fu scelta una persona gradita all'Occidente Cernomyrdin un l'azione molto complessa il diciotto maggio Cernomyrdin incontrò il presidente finlandese incontrò talvolta Helsinki e poi il piano di pace fu presentato a Milosevic questo primo piano come sappiamo non ebbe successo lari Unione trilaterale ugualmente fu ripetuta il primo giugno in Germania
A questa riunione partecipò anche sarebbe quindi la Germania e la proposta di pace è questa seconda proposta fu presentata a Milano sei cioè non più come una proposta ma come un vero e proprio ultimatum o prendere o lasciare
Infatti Milosevic non poté che accettare le forze jugoslave lasceranno il Kosovo il dieci giugno cessano anche i bombardamenti
La Russia supporta poi la risoluzione mille duecentoquarantaquattro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite controllata il dieci giugno
La KFOR entrano già il dodici giugno nel Kosovo sotto gli auspici delle Nazioni Unite ma in effetti si trattava di una forza NATO
è considerato d'opposizione all'uso della forza NATO nel Kosovo è considerato il nuovo concetto di sicurezza della NATO
I rossi furono estremamente riluttanti ad accettare l'agenda della NATO perché accettarla significava avallare qualcosa a cui si stavano da tempo oppone significava perdere la faccia in poche parole
La posizione di Cernomyrdin una persona molto discussa in Russia più volte invitato anche a dare le dimissioni la posizione di Cernomyrdin di accettare questa posizione rifletteva ancora una volta la volontà di Eltsin di non fare un confronto più impegnativo con l'Occidente
Inoltre non collaborare con la NATO significava che la NATO avrebbe comunque risolto il conflitto a modo suo
E non ci sarebbe stata nessuna influenza russa neanche negli accordi successivi quindi significava essere semplicemente fuoricampo
Il ventidue giugno Cernomyrdin in una sua in un suo discorso abbastanza importante disse che la Russia aveva ora l'opportunità di andare nei Balcani e di starci
E quindi lo spiegamento di forze russe in Kosovo
Che spesso viene discussa chi decise a chi prese la decisione fu probabilmente una decisione solo dei militari che volevano avere un loro Settala nel Corsaro come parte della California e lo presentavano alla NATO semplicemente come un fatto compiuto
Questo tentativo però come sappiamo fallì perché Romania Bulgaria Ungheria non dettero poi il permesso di sorvolo dei loro territori impedendo così ogni rifornimento russo
Indi Giuliano il summit dei G8 tenuto a Colonia tentò di far ripartire rapporti più normali dopo i gravissimi danni rapporti dovuti alla crisi del Kosovo
Così ad esempio fu compensata una parte dei debiti russi come compenso per la cooperazione rossa nel Kosovo
Mosca fu assolutamente insoddisfatta e questo può espresse in ogni modo anche dopo il conflitto prima durante e dopo il conflitto
Si chiese un ripensamento all'atto Russia NATO del mille novecentonovantasette si accusa la NATO di aver violato ogni regola stabilita in questo atto usando la forza militare verso l'aiuto Slavia
Continuamente Mosca richiamo alla necessità di utilizzare solo le Nazioni Unite per il mantenimento della pace nel mondo
Le visioni sulla NATO divennero estremamente critiche ricordo quella di Aleksandr gli occhi che spinse la Russia spingeva la Russia a tagliare i legami con la NATO
A non sopportare ad esempio come ritorsione desiderio della Germania diventare pienamente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite supportando piuttosto la candidatura dell'India
Suggeriva ancora un legame strategico molto forte nuovo con India e Cina
E e legami di cooperazione militare con pesi diversi da questo per esempio mondo islamico America Latina Asia di Sud Est quindi un ribaltamento delle classiche amicizie dei classici accordati
E poi si suggeriva anche di costruire relazioni del tutto nuove con l'Europa centrale e meridionale e soprattutto di puntare allo sviluppo forte di un potere militare forte quindi concentrarsi di nuovo sulle spese per l'armamento in Russia
Ma tutte queste strategie risultavano piuttosto limitate la federazione russa non era in grado di convincere non era abbastanza forte per convincere singoli membri europei della NATO dei meriti superiori di organismi diversi dalla NATO
La gran parte degli Stati che compongono l'Unione europea sono infatti anche membri della NATO e certo non desiderano affermare una identità da Unione Europea contro la loro affiliazione è nato e inoltre difficile che questi Stati si convincano di Allen improvvisamente a un'alleanza con la Russia proprio in un momento di debolezza della spessa
Tra l'altro la debolezza economica e militare della Russia non da certo le condizioni di base per poter immaginare alternative alla NATO
Il leader russi anche i militari sono stati molto attivi nello sviluppare alleanze nuove con la Cina e con l'India ma anche in questo caso Cina ed India non sono ancora pronti per immaginare un blocco anti NATO assieme alla Russia
Dopo il conflitto del Kosovo succedono molte cose che danneggia no l'immagine diciamo positiva che i moderati filo occidentali avevano proposto in Russia
Si trovarono a confrontarsi con una prospettiva antioccidentale che fino allora premevano sotto controllo anche per essere una maggiore un maggior filone moderno di pensiero confrontato con l'ex struttura del socialismo
Quindi si diffonde il sospetto a livello di opinione pubblica che la NATO potesse pensare a bombardare la Russia dopo aver bombardato la Jugoslavia le giustificazioni umanitarie potevano essere accettate ma non trovarono giustificazioni sufficienti per è l'aspetto legale e quindi si poteva solo concludere che la NATO
Andava oltre le leggi internazionali qualcosa di cui circoli filo-occidentali accusavano la vecchia Russia quindi non si trovava più dà ragione alla differenza
Furono sviluppati nuovi canali di rapporti ma le varie politiche di boicottaggio ebbero un successo diciamo molto relativa
Tutte le umiliazioni e le difficoltà non fanno dimenticare che la Russia è parte di un mondo caratterizzato sia dai polli che dai centri di potere che dalla geopolitica ma anche dall'interdipendenza e della reciproca obbligazioni anche se il conflitto jugoslavo mettere la NATO presenta era nata in un modo nuovo un'istituzione che precedentemente invece era vista in modo positivo quindi il danno c'è stato indubbiamente a livelli interni dell'opinione pubblica russa
Il il presidente Anderlini si è dichiarato pessimista sulla questione balcanica invecchiato scherzo russo di c'è quella differenza tra un lusso ottimista colosso pessimista di pessimista dice le cose non potrebbero andare peggio
Ma l'ottimista dice sì potrebbero andare peggio
Ecco questa è proprio l'atteggiamento russo sul problema
Non posso completare la relazione per ragioni di tempo comunque ripercorro un po'tutto il pensiero critico russo troveremo se riusciremo spero a fare gli atti
Andiamo piuttosto a vedere cosa sta succedendo oggi attraverso documenti alcuni documenti ecco Russia ed Europa Russia nazi in atto Russia e Unione europea stanno lavorando assieme questo è nei fatti
Ci sono tantissimi altri problemi la Cecenia l'Ucraina no della Russia non è affetta solo dal problema Kosovo e dalle sue conseguenze nei rapporti con l'Europa ma anche da altre cose
Rileggiamo quindi qualche documento
A parte quelli precedenti per esempio il programma partite del mille novecentonovantuno che dava un finanziamento di duecento milioni di euro all'anno e che nel due mila viene ancora rinnovato
Ricordiamo i programmi di aiuto alimentare per quattrocentosettanta milioni di ECU e poi scoliamo qualcuno dei tanti documenti disponibili nei siti della NATO
Di Bruxelles e di Strasburgo
Il primo documento che mi sembra rilevante viene dal primo incontro tra i ministri degli Esteri NATO e Russia nel maggio del due mila incontro di Firenze il primo incontro dopo la campagna aerea del Kosovo che porta e questa risultato pratico all'istituzione di un ufficio informazioni in atto in Russia qui tutto il contrario di quello che l'opinione russa poteva fare immagina seguito da un altro documento di sintesi che risponda un po'le relazioni tra cooperazione per la sicurezza e la cooperazione con la federazione russa quindi già due documenti di tutt'altro tenore rispetto alle critiche interna
Poi il documento del quattro giugno novantanove sulla strategia dell'Unione europea relativa alla Russia un documento importante corposissima
La risposta della Russia in una traduzione non ufficiale
In cui si afferma che le relazioni con l'Unione europea non significano automaticamente associazione un progetto di relazione sull'attuazione della strategia comune dell'Unione Europea sulla Russia del tre ottobre due mila
Un documento provvisorio in traduzione ufficiale anche italiana della storia Horst landa documento estremamente interessante e complessa
Con una serie di commenti anche sulla presidenza Putin leggo soltanto una riga non siamo ancora del tutto quindi si fa un grandissimo accordo ma si conclude dicendo non siamo ancora del tutto certe degli orientamenti del presidente Putin quindi un'incertezza dell'Europa però si deve collaborare lo stesso tuttavia gli sforzi del nuovo governo per riformare il Paese la sua economia vanno appoggia quindi se la conclusione del documento ci sono tanti altri quadri all'interno
Poi il progetto più cose più recente il progetto di ordine del giorno del summit Unione Europea Russia ventisei dieci due mila da dichiarazione congiunta del trenta del dieci due mila sul rafforzamento del dialogo e la cooperazione dei sistemi di sicurezza e politiche in Europa che sono firmate da Putin Chirac Solana e Prodi cioè documenti tra i più recenti
Come concludere due parole
Parlare di questi temi risulta banale
Poiché anche grazie alla ricchezza dei documenti ricavabili dai siti internet dai diversi servizi televisivi dai giornali dalle pubblicazioni scientifica ma anche meno scientifiche che oggi secondo me si stanno riqualificando nel tema del diciamo delle relazioni internazionali
Sembra che oggi nulla rimanga più da consultare
Per cui la letteratura la stessa letteratura casetta grigia sembra essere in calo sta diventando tutto bianco o nero
Il mondo globalizzato e nuovi modelli nei rapporti internazionali
Hanno meccanismi che gli studiosi stanno scoprendo e comprendendo in itinere
Noi siamo studiosi veramente di un fenomeno esista svolgendo non riusciamo a prevederla quindi siamo studiose di fenomeni in itinere cosa curiosa in particolare per la geografia che tendeva a studiare fenomeni consolidato
Quindi dobbiamo anche stare dietro a questo con metodi nuovi e innovazione scientifica
Sicuramente si creano forti processi di interdipendenza e cancellano vecchi modi di concepire le relazioni internazionali e soprattutto attenuano l'importanza di qualcosa di classico ecco tra queste cose classica che oggi hanno importanza attenuata sta lo stesso titolo di questo intervento che era appunto a chi è necessario che
Grazie
Ebbene ringrazio la professoressa della sua interessantissima relazione per questo sguardo così approfondito verso Mosca veramente si
Via veramente
Interessato
Le comunico ufficialmente che gli atti saranno fatti quindi ENI anzi la prega di fare prima così belli il teste così dovremmo pubblicare
Prima di dare la parola al professor Lizza volevo comunicare che purtroppo l'ambasciatore branzino al vice segretario generale della NATO è stato richiamato urgentemente a Bruxelles
Si scusa ci aveva già dato tutto il testo la sua titolo della sua relazione dichiarato altre piena disponibilità ma purtroppo sappiamo che post questi vostri responsabilità a volte comportò non non potersi programmare appieno le proprie giornate
Anche dottor De Mistura delle Nazioni Unite l'altro ieri ci ha fatto sapere che purtroppo aveva degli impegni oggi non poteva esser presente abbiamo avuto occasione averlo condoni altre volte purtroppo questa volta non è potuto esserci
Passiamo immediatamente saluta metri dieci mi sembra che siamo benissimo i i passiamo alla relazione presso Gianfranco Rizzo sia di Roma la Sapienza sul tema etnie e frantumazione e frantumazione etnica in nei Balcani
Prego
Una un breve considerazione e mi viene sospira questa considerazione dal luogo dove stiamo
Vedo che si sono stati messi errori
Sopra di me
Se penso anche al il coraggio la forza allora eroismo e sul tema che noi stiamo trattando mi corre il pensiero subito invece i bombardamenti che sono state effettuate recentemente sia in Kosovo che in Serbia noi oggi mandiamo gli aerei ad alta quota i missili cioè siamo sempre più macchine facciamo parte delle macchine siamo sempre meno uomini perdiamo il senso del coraggio forse anche il senso della realtà
Questo è ciò che mi ispira questo luogo e il tema che siamo affrontando cadeva from cioè mi sembra veramente che poi quando ci lamentiamo dei mali della nostra società probabilmente tutto sta nel cuore di questo problema
Cioè la gestione cioè la politica concepita come gestione dei problemi tecnici degli equilibri tecnici equilibri politici equilibri militari equilibri economici
In modo forse troppo macchinoso e quindi naturalmente poi da questo derivano tanti problemi di razzismo la alla da disoccupazione il senso di frustrazione direi anche costi molto i costi sociali e costi psicologici che poi naturalmente in primis pagano i nostri giovani il tema che mi è stato affidato ad un tema talmente complicato che io cercherò di essere stringato al massimo
Video subito che basito quando si va per i Balcani cioè un po'di confusione
Perché una cosa sono i Balcani dal punto di vista fisico geografia fisica e una cosa sono i Balcani dal punto di vista della geopolitica
Allora se parliamo di Balcani dal punto di vista la geografia fisica sappiate che sapete che i Balcani sì è una è un sistema montuoso che appartiene alla penisola balcanica quindi ci siamo poi appartiene Risola Balcani e che si sviluppa prevalentemente in Bulgaria
Prevalentemente in borghese detti si estende si appoggia per circa seicento chilometri del corso meridionale del demonio questa la geografia fisica dei Balcani quindi non c'entra niente i Balcani geopolitici che è un'altra cosa
I Balcani geopolitici invece sono raggruppati in un'area che così sabato proprio sintetizzando al massimo al nord cioè l'Ungheria assuntrice la Grecia ad est cioè la la Romania e ad Ovest c'è la Slovenia
Quindi tutta quest'area compresa entro questi stati quindi c'è una un po'di confusione il merito e quindi forse questo chiarimento andava fatto
Poi si pensa ai Balcani siccome Balcani si presentano con delle al nord direi che sono scivolano molto dolcemente assunto invece stava piombano ma ci sono diversi passaggi diversi passi si pensa sempre Balcani come una catena montuosa fortemente permeabile
Ha solamente non è vero tutto il contrario pensate dei greci proprio ci sono hanno si sono localizzati ai bordi dei Balcani i romani
Non hanno mai penetrato diciamo sud ad Ovest solo da sud da dove sarebbe il Danubio ci sono mai andati non hanno mai avuto particolari seriamente e sono una catena abbastanza impermeabile e questo spiega anche direi il contrasto di carattere la la forza la ostilità di questa gente
Ciò ha chiarito andiamo al discorso etnico
Il discorso etnico che agli amici innanzitutto io penso che fra una cinquantina d'anni qualcuno riderà di queste cose
Perché ma perché vedete ormai sappiamo tutti che andiamo verso un villaggio globale
Ormai la nostra società è sempre più permeata
Di razze diverse qualcuno dice che fra il pianeta sarà dominato e governato il futuro dei militari già perché la razza bianca ormai in estinzione
Ma lasciando baciamo perdere questo ormai le nostre società sono fortemente interrelate fortemente mischiate qui parlare il problema etico e sciocco
Perché andiamo verso un villaggio globale andiamo verso un discorso di una società assolutamente Multiair
Quand'è che sorge il problema è il problema è che non sorge quando in una società ci sono delle contraddizioni
Ci sono delle disuguaglianze ci sono delle forti sproporzioni dal punto di vista economico
Allora e in cui solo e soltanto a loro che nascono i risentimenti nasce l'occhio nasce la rivalità vi ho scelto una frase io non amo leggere ma questa è una frase che mi ha colpito è interessante dice tutto e di Mozzo dell'esserci
Nome complicatissimo
Ma è una celebre sociologo
Il risveglio dei nazionalismi e molto spesso la creazione di gente disperata
Operaio tecnici insegnanti caduti in miseria
Declassati tutti cercano spiegazioni semplici al fenomeno incomprensibile della loro disgrazia
E si trovano facilmente dei colpevoli Leavitt di stranieri le persone di lingua e di religione diverse sulle quali sfogare le loro frustrazioni
Questo e nazionalismo questo è il le la insistere sui problemi etici e quindi sulle differenze e
Il discorso indubbiamente nel mondo della penisola
Balcanica però sicuramente un discorso complesso perché non c'è luogo nel mondo dove i popoli sono così mischiati tradito
In Ungheria ci sono i rumeni in Romania ci sono i bulgari in Bulgaria ci sono molti i turchi in Turchia vivono molti cresce in Grecia ci sono molti albanesi
In Albania ci sono i montenegrini nel Montenegro ci sono i serbi in Serbia ci sono molti croati in Croazia molti sono degni e in Slovenia Monti bosniaci
Allora dov'è il punto il punto sta in questo il nodo centrale dove che uno Stato multietnico quand'è che uno Stato multietnico può reggersi può offrire
Può imporre la propria volontà
Solo e soltanto quando ha la forza di una idea dimensione questo è il concetto
Se manca la forza di un'idea di nazione non potrà mai soprattutto perché sarà debole e sarà sottoposto qui veniamo al problema poi molto importante delle forse esteri
Fino al fino adesso come si è mantenuta la io
Sbaglio Mario Sala si è mantenuta perché prima il re sotto la dittatura prima il re con il regno croato e serbo croato bosniaco
Poi Tito e poi Pinochet Ricci
Ma appena tutto questo la dittatura è venuta meno comunque si alterna alle contraddizioni se vogliamo del Novecento tipica novecento cioè l'autodeterminazione dei popoli la sovranità i contrasti della geopolitica della geopolitica materiale dei beni materiali ti della politica militare oggi soprattutto impostata sull'Unione sul gli Stati Uniti d'America ecco che lo Stato multietnico è crollato
Ma perché questi oggi è vero che esistevano questi oggi che esiste una questione di ma amici miei non è vero
Il punto e molto semplice
Innanzitutto se andiamo a vedere le carte io purtroppo non ho tempo fa ruzzolare sotto cercheremo di vedere qualche carta
Il punto centrale del problema e che gli sloveni stavano per la maggior parte stanno per la maggior parte in Slovenia i croati stava la maggior parte in Croazia è vero che ci sono questi mix di popolazione
Però sono sempre rimasti nei loro siti
Tito sia inventato
Questa io personale
Però devo dire che in un certo qual modo la sua impostazione rispondeva certe logiche
Queste logiche poi sono venute meno ripeto con l'avvento della democrazia
Ma sono venute meno soprattutto per il fatto che
Questi popoli si sono combattuti nel passato
Tra di loro soprattutto a livello di la cultura del sospetto
Soprattutto a tavola a livello di ho paura di te perché sei forte perché so che mi puoi fare del male
Perché so che tu hai fatto questo a questa azione in questo periodo storico a questo nemico so come l'hai fatta si teme una vicenda non c'è stato un collante tra di loro Tito non è riuscito a creare questo col manto tardivo
E questo sospetto d'e questo questa genere di rivalità alimentata dalle colonie si è fatta spazio nel
Gli sloveni che pure i serbi in un certo qual modo hanno sempre rimproverato alcune regioni determinerebbe pubbliche e quindi alcuni distretti amministrativi di essere più prudenti degli atti dello sviluppo economico per esempio la Slovenia ha sempre rimproverato al Kosovo di essere avere una dinamica economica molto lenta piacere proprio scarsa pensate che il PIL della Slovenia nel mille novecentocinquantacinque rispetto al Kosovo era di cinque a uno
Nel mille novecentottantanove possesso il pizzo non regna Cosso fu era di otto a uno
E allora che succede praticamente nell'in questa Repubblica è stato iterazione dove tutte le repubbliche non camminavano tutto allo stesso modo i distretti non producevano le Province non proceduto allo stesso modo si è creato questa cultura del dissenso sospetto proprio perché voi si diceva sottraete risorse pubbliche sottraete capacità pubblica agli atti alla collettività e mi assorbite siete dei parassiti ed è qui ecco che si comincia a muovere la macchina della della rivalità una rivalità ripeto che Tito teneva sotto controllo è scoppiata subito dalla morte di Tito Tito è morto ma ottanta subire Morbelli cominciato in ottantuno dove è cominciata nella Krajina la Krajina è sempre stata molto vicino agli occidentali state attenti molto vicino agli occidentali è sempre fatto anche molto l'interesse degli europei la Cai anche perché come impostazione più verso l'Adriatico
Cosa c'è più grazie Peugeot politiche e più verso l'Adriatico verso l'Europa che non verso la parte continentale dalla penisola balcanica
E poi Chierchia abbrevio il coso
Il Kosovo e la culla storica vivente era è la culla storica de dei sei
I serbi contro dei se la culla storica dei serbi i serbi nel mille trecentottantanove è stato detto più volte hanno intende persona grandissima battaglia contro i turchi
Per loro che le ho posto sacro
Monasteri un luogo sacro monasteri monumenti eccetera per quindici anni e cioè per mila centosettantaquattro
Quando è cominciata questa diciamo in realtà comincia a montare questa rivolta albanese questa questa ascesa albanese i serbi hanno hanno accumulato hanno hanno incassato
Atti di vandalismo contro le tombe serve atti di vandalismo contro i monumenti serbi boicottaggi
E intanto la popolazione serba se ne andava
Se ne andrà perché perché trova difficile in quella situazione se ne andava verso del gran se mandare in altre aree della Serbia e piano piano vuoi anche per il diverso tasso di accrescimento demografico latte il Kosovo e di vento prevalentemente abitata da albanesi il novanta per cento
Dieci per cento di serve
Come vince Milosevici Milosevic vince la sua campagna politica proprio attraverso la propaganda sul coso
Ecco solo che ha portato Milosevic alla alla alla vittoria
Proprio perché i serbi volevano che il Kosovo rimanesse insieme
Gli anni novanta sono anni un po'più complessi
Ripeto il tempo non non oltre in Popper approfondire ma sul tema e tendine frantumazione etnica dei Balcani
A mio avviso posso sbagliare
Chi è che ha alimentato sul fuoco chi è che ha creato i presupposti per un ordigno e per una frantumazione non sono le forze interne ovvero quelle forse centrifughe che in genere spaccano lo Stato
Sono state forse sta
Perché perché per esempio veritieri nella Bosnia Erzegovina i musulmani ma non voleva allontanarsi dalla da José male ma dove sta scritto
Non prima volevano rimanere nelle smarrita i musulmani storicamente hanno sempre alimentato quest'unione hanno fatto potrà cerniera tra sloveni tra croati e serbi
Gli unici che erano un po'più arrabbiati e gli altri eroi sloveni per motivi economici ritrovati mani mentalità forse sta altrimenti sarebbero rimasti uniti c'è poi una lettera di Bush che dice dell'EUR il molle o l'Occidente è favorevole a questa a che la Jugoslavia rimanga rimanga unica
Che cos'è che è scattato a un certo punto è scattato un meccanismo
Meccanismo molto complicato
Cerco di sintetizzare ecco perché quando si parla di Termini e fatturazione etica non è il primo
Sì ciba gli ottici solo nel momento in cui ci sono differenze ma queste differenze qualcuno alita sul fuoco saltano fuori altri venti si può poi trovare un elemento un collante si possono trovare degli aggiustamenti
Ma se c'è qualcuno che all'esterno soffia sul fuoco allora è chiaro che tutto sommato a dettare questo qualcuno in breve chiesta la Germania
Che riunificata per prima cosa ha pensato bene di esporre la sua idea sui Balcani e quindi sulla Slovenia sulla Croazia libere
Voi dite direte ma mimato il gesto sicuramente democratica di grande ma come niente qui dentro ci sono elementi di finanza aspetti buggy di finanza internazionale problematiche internazionali che sono tutte legate alla moneta e sono legate tutti eventi economici
E non mi dilungo altro oltre
La Germania ha trovato d'altra parte lo Stato della Città del Vaticano
Che voleva due stati cattolici alle frontiere con gli Stati musulmani e ortodossi
A questo punto cambia il percorso
La la situazione cambia assolutamente percorso
E gli Stati Uniti cambiano la la la propria impostazione per cui diventano nemici dei serbi
Diventa nemici serbi perché perché sintetizzo al massimo ma rafforzare il fianco sud testi questa già politica pura dell'Europa attraverso una partecipazione diretta della NATO che significano giustamente è stato detto Unione Stati Uniti d'America
Significava ipotecare eventuali situazioni di cambiamento possibili anche se difficili in Russia
E soprattutto situazioni pericolose nel in paesi collocati più a destra della penisola balcanica o più asciutto
Legga sì in modo particolare Iraq Iran
Afghanistan Caucaso
E i Paesi dell'ASI Arthur consoni dell'Asia centrale
Tutto questo direi anche in una funzione state bene attenti questa Valletta questa circostanza in una lettura del problema
Anche attraverso l'asse Turchia Israele
Allora se noi andiamo a mettere il pazzo
E cerchiamo di capire attraverso questo disegno che cosa è successo vi rendete conto che qui il discorso etico c'entra niente
Discorso etneo centra ma soltanto in forma indiretta perché si alimenta
Cioè quello che voglio dire e che indubbiamente nel momento in cui una famiglia c'è chi mangia il più chi mangia di meno quello che mangia di meno è ovvio che più omento si scatena contro quello che ha mangiato di più
Ma se c'è qualcuno che tutto questo che va a ricordare ogni giorno e cerca in tutti i modi di
Porre zizzania è chiaro che il discorso poi prima o poi salta e questo direi che è un discorso molto ampio che si inserisce Napoli alla NATO si inserisce la politica degli Stati Uniti nell'Europa io prima ho sentito dire parlavo del della Russia e ho sentito parlare io vorrei dire solo una cosa io presidio sono favorevole a chi invece ci sia un cambiamento e che la Russia ritorni ad essere una potenza esattamente contraria
Perché vedere un mondo un mondo pianeta completamente dominato da una forza a mio avviso non è positivo
A mio avviso e positivamente in cui ci sono più forse che tra loro si qui vibrano che trovano nei ghetti cambiamenti cui controlla solo uno e poi è chiaro che discorso può dare luogo a direi a situazioni molto complicato
Termino con questa osservazione a mio avviso l'Europa del sud estranea continuerà ad essere una
Fianco un'area sicuramente instabile Europa dell'est quindi anche il Caucaso i Balcani
Fin quando non sarà SMA ammortizzato completamente l'urto ultraliberista dato da la politica del mercato di questi momenti
Di questi ultimi anni
Perché perché appunto quest'urto liberista deve essere ammortizzato
Deve essere ammortizzato e questi Paesi devono avere il tempo per ammortizzarlo finché non saranno ammortizzati questi qua sotto
Solo questi questi ultimi che ci vengono da una politica premente riversa rispetto agli anni settanta e ottanta è chiaro che quest'area rimarrà Istat instabile tanto più perché appunto ci sono le condizioni oggettive
Perché oggettive perché queste tre milioni tornino a lottare o a combattere tra loro gli faccio semplicemente un paragone cioè mai qualcuno che messo il dito il naso nella questione tra baschi gli spagnoli
Nessuno sogna sogna c'è qualcuno che ha messo il dito per esempio il naso una lesione dell'Irlanda del Nord eppure vi son problemi etnici son problemi religiosi son problemi sono diaspore sprofonda
Perché si la mette il dito sulla situazione come quella dei Balcani così detta in genere geneticamente e non per esempio in Cecenia
Allora quando si fa un affronto questi problemi Maya affrontarli
Nella loro dialettica così i più più semplici e triglie dietro le temi Saltara del dietro etnie la storia ovviamente ma anche tutto il gioco geopolitico che si muove intorno al problema
Perché i problemi non sono tali se l'uomo non vuole che lo diventino grazie
Ringrazio
Professor Lizza per questo suo intervento che versato Sosa Conte notissimo nei tempi ma contempla ente pieno di ponti i estremamente significativi e di nuove prospettive che ci ha dato
Su questo problema dei Balcani io adesso fissare l'orario da un quarto vorrei sapere se ci sono delle domande da porre ai relatori quest'ultimi nostri tre relatori da parte del pubblico
Se non ci sono domande
Va bene allora io direi che potremmo chiudere qui questa nostra prima parte dell'incontro lo riprendiamo fra un paio d'ore circa mentre intanto c'è un intervallo
Di pranzo fra paio d'ore circa riprendiamo
Semplicemente ecco qui come vedete se il nostro spazio
Boh buona sera possiamo possiamo forse cominciare si sente bene si sente troppo forte benissimo
Io desidero ringraziare molto molto calorosamente gli organizzatori di questo di questo avvenimento di questo nostro incontro stasera all'Archivio disarmo che io conoscevo da da molti anni e che avevo perduto di vista nei miei nei miei ultimi anni anni di estero al da da ultimo sono stato a Washington
E alla nostra rappresentanza alla alla NATO a Brescello
Sembra desidero ecco ringraziare per questo per per avermi chiesto di di partecipare a questo dibattito che mi sembra di capire da una scorsa
Estremamente rapida le relazioni che si sono succedute stamattina è stato già la molto molto vivace molto interessante
Il l'argomento del resto è un argomento di di grandissima rilevanza che quello della gestione delle crisi della interconnessione per così dire delle principali organizzazioni internazionali in un'area di grande complessità come quella come quella balcanica
Io o il
Il privilegio di non essere stato presente questa mattina quindi di essere a una sorta di tabula rasa quindi di potermi esprimere illibertà senza essere condizionato da quello
Che è stato detto banco credo che questa sia comunque una sessione caratterizzata da da informalità in cui farmaci sia stato chiesto dagli organizzatori di di pensare di cercare non di uscire dalla dalla cerchia degli addetti ai lavori per cui carne sovente un funzionari pubblici militari Anna sono un costretti proprio nell'esplicazione dei loro delle loro attività d'ufficio
Quindi cerchiamo appunto cerco nei limiti del possibile di farlo anch'io standard di uscire dalla da dagli stereotipi dalla formula di comodo per inserire dei grani di complessità in questo nostro
Ma non dibattito sul meccanismo delle di questa tavola rotonda loro calma
Ma avranno già noto e che mi è stato spiegato io effettuerà una una una prolusione introduttiva
Di qualche di qualche minuto dopodiché ci saranno degli Wanda curatori sei o sette mi sembra che interverranno a loro volta per quindici minuti circa
Quindici venti minuti da una sintesi conclusiva che potrebbe esserci prima o dopo questo mi pare resti da stabilire del delle domande che io spero spero numerose perché ma credo che l'interesse dei sessioni come questi sia proprio quello di confrontarsi sui problemi
Il il l'obiettivo ma sicuramente di tutti noi e quello di a scandagliare la complessità ecco questa è una Regione di che è storicamente è stata turbolenta quella dei Balcani
Il quindi adoperarci per cercare stasera di definire delle linee di forza se ve ne sono trarre di da avere la possibilità di andare dei figli verificare diciamo delle delle prospettive come dicevo
Senza tesi precostituite che senza conclusioni definitive che mi sembra sarebbero inopportune dato che dramma la comunità internazionale le principali organizzazioni internazionali sono impegnate nei Balcani e rimarranno impegnate nei Balcani per anni a venire
Il tema come abbiamo detto è un tema impegnativo su cui al si sono una avvicendate generazioni di e di di di politici la Sublime Porta il le vignette ma non solo quelle della fine della prima guerra mondiale quando si vedevano ogni quattro grandi chini sulla carta geografica del del nuovo continente europeo Chini nel senso carponi proprio cercando di mamma cercando di un situare geograficamente questa o quella Regione
Andante quintetti il congresso di Berlino Trattato di Sèvres così quindi è chiaro che c'è questo dato che cos'è la complessità la complessità che non predomina
Io individua una serie di dati mercantili in questa esperienza e Balcani di questi ultimi anni in primo luogo la rapidità del cambiamento è uno stereotipo no si dice Hamas sono anni che si vive di questa rapidità del cambiamento in realtà se si pensa dove ma dov'era Anna a dover a quella parte di mondo a dovere al nostro vecchio continente un nel novembre del mille novecentottantanove prima della caduta del muro a dov'era
Il dibattito balzo balcanico intra balcanico già soltanto all'inizio di quest'anno ci si rende conto di come la rapidità del cambiamento incida e di come sia ma e di come questa parabola Contini a delinearsi con con con con una sorta di progressiva di di progressione geometrica
Non esistono più le rendite di posizioni non esistono non esistono per l'intellettuale non esistono per la classe politica non esistono per i diplomatici per per i militari i galloni è il caso di dirlo vanno conquistati sul campo sa il cielo se
Sì è difficile
Nei Balcani Anna vediamo interagire una serie di forze che sono ma forse di distruzione di disgregazione e di aggregazione ma in una fase predominano le une in un'altra fase predominano le altre
Ma è chiaro che questo è un dato di cui tenere conto abbiamo viviamo in epoca di globalizzazione di globalizzazione accelerata tutti noi parliamo di diamo allora della globalizzazione
Ci parlano ma di mondo unipolare Anna sempre privo di nuovo ordine di nuovo ordine mondiale però di mondo unipolare integrazione di convergenze di agende unica però è la pratica assistiamo assistiamo alle geometrie variabili ai nuclei duri ai cerchi concentrici
Languono credo sia il caso di dirlo languono i processi di allargamento dell'Unione Europea Langue il processo di allargamento della NATO
M la ricomposizione sette né un e io credo venisse sia una nella regione balcanica la ricomposizione anche culturale del nostro continente e ancora
Affidata forze spontanee come commenta prima con il professore effettivamente forse se qualche cosa sta funzionando anche perché c'è una forte carica di di di spontaneità in quanto sta accadendo quindi si tratta di fenomeni ancora in larga misura non governati
Istituzionalmente e politicamente
E rischi di frammentazione ne abbiamo parlato e rischi di frammentazione sono altissimi sono altissimi anche in una fase come questa in cui in cui Anna sembra anche una pagina possa essere stata ascoltata voltata recentemente in a Belgrado
Come complessità quindi accelerazione della delle forze del cambiamento quindi rischi e le opportunità rischi e le opportunità
All'opera contemporaneamente poteva essere un annus horribilis come avevamo detto non sarà alla fine dell'anno forse un annus mirabilis certo è un anno che rimarrà non esistono basti pensare che pochi giorni fa si sono celebrati
Anna seri celebrata la ricorrenza degli accordi di Dayton e ben nessuno dei quattro principali leader balcanici che firmarono quelli quegli accordi e più al al suo posto
C'è stata la primavera croata sovente nei Balcani ci son delle primavere c'è stata la primavera croata c'è stato l'ottobre
L'ottobre di Belgrado
I Balcani in una fase come questa
Non sembrano più essere quella sorta di il buco nero in cui ma che assorbe che assorbe razionalità che assorbe volontà di pianificazione
Capacità di visione M e proietta soltanto frammenti di di tribalismo di razionalità questo disegno ma semplificato delle realtà che ben oltre modo
Complessa però forse ecco in questa fase c'è la possibilità questa questa è una mia la mia tesi ma c'è una possibilità per un cauto messaggio di di di speranza di di ottimismo cauto come dicevo
Ma
Forse pertinente all'argomento che dibattiamo oggi il
Sul uno dei dati che secondo me hanno una grande rilevanza in questa fase in in nei Balcani e quello della delle cosiddette istituzioni interagenti interlocking insiti uscisse
Beh
Abbiamo detto con con molti limiti con i limiti del dell'allargamento che precede a singhiozzo con i limiti di una esasperazione talvolta la marcata per quanto riguarda gli interventi però e effettivamente è vero che in questa fase nei Balcani nella regione balcanica sono che il questa Regione sta fungendo da cartina di tornasole per la comunità internazionale l'ONU di ricerca una nuova legittimazione le Nazioni Unite la NATO
Dista dista diedi sta operando sta operando in una regione in cui fino a pochi anni fa non dobbiamo dimenticarlo non verranno soldati dell'Alleanza atlantica adesso me ne sono sessanta mila
Compresi naturalmente quei dai le qui contingenti di quei Paesi che non sono membri dell'Alleanza atlantica e che sono però forniscono truppe nel quattro di queste forze che si chiamano Asfor per la Bosnia Erzegovina e che i forti per la per il Kosovo e e dove sono operanti ad esempio contingenti molto nerboruto i contingenti importanti significativi di russi
Non non possiamo dimenticare in tutto questo disegno l'OSCE che intende rafforzare questa sua vocazione questa questa sua proiezione paneuropea ma quindi di una concezione me la concezione alta nobile se vogliamo degli assetti internazionali della sicurezza che vada per un quotidiano una una formula che è stata brevemente di moda agli inizi degli anni novanta e non a proposito dell'OSCE ma comunque utilizzata Anna una concezione sicurezza che va da Vancouver a Vladivostok e questa è una è un è un altro dato di cui tener conto il Consiglio d'Europa e tutte le altre istituzioni gran internazionali più o meno governative
Quindi oggi come mai con me neanche forse all'epoca del patto del della creazione del piano Marshall sono state all'opera in una regione specifica del globo tante organizzazioni internazionali che con degli interventi nei limiti del possibile finalizzati mirati
Collegati tra di loro
Un altro dato che mi sembra
Gamba prevalere in questa una visione tale Cani fra complessiva sia appunto quello della necessità di guardare a quella regione con un approccio globale sì detto tante volte mantelli non è una battuta da da caffè insomma il tutto si tiene nei Balcani come forse in poche altre regioni del mondo
è vero il molti molte molte cancellerie molti molte classi politiche hanno molte organizzazioni internazionali si sono dette che effettivamente animali era necessario la nostra perché in Francia ma il nostro paese molti hanno dibattuto questo tema si era detto è necessario evitare degli effetti destabilizzanti ma come ecco degli effetti domino
I non ce ne rendiamo particolarmente conto insomma non possiamo dimenticare che per le canadesi norvegesi si tratterebbe di un dibattito puramente teorico accademico per noi si tratta di qualche cosa
Che avviene di fenomeni D'Anna spesso fuori dal nostro controllo che avvengono a poche decine di chilometri dalle nostre coste e le nostre regioni frontaliere
Se ne accorgono tutte le notti quando arrivano questi clandestini di quanto questi fenomeni incidano sul tessuto sociale e quindi a sua volta nelle decisioni politiche
Si è detto e qui parlo col cappello della NATO diciamo sì detto arma che il corso i Balcani e il Kosovo avevano delle lezioni rammenta impartire Anna ai nostri paesi alle nostre istituzioni istituzioni si è parlato di lezioni apprese se ne lungamente discusso alla NATO se ne sta continuando a discutere che cosa sono queste lezioni apprese Lessons come le chiamano la NATO nel nel gergo
Beh io credo che anche qui si possano in questa nostra rapide di carrellata se ne possano tranne se ne possano delineare alcune innanzitutto
Come dicevo poc'anzi c'è questa specie di spazzatura culturale culturale in senso generale
Tra i tempi i modi della globalizzazione em e i localismi andare in atto sovente disco del dischi recativi in atto nei nei nei Balcani
In venti non ce la possiamo dimenticare quella mia regione che ha due ore di di Rio da Bruxelles e dove si stanno Anna dove si stanno ponendo in essere i processi allargamento della NATO e dell'Unione europea quindi sta pensando
Alle relazioni transatlantiche nel ventunesimo secolo si sta pensando al federalismo europeo siamo poche fermate di treno dalla dalla DNA asburgica
Dalla Trieste mitteleuropea ecco ci si trova Anna confrontati con questo fenomeno di di disgregazione di localismo
Un altro un'altra delle lezioni che credo abbiamo ha preso e che stiamo continuando a spendere sperimentare tutti i giorni è quello di quanto le Nazioni Unite la NATO che s'
Sono mi pare di capire il oggetto della disamina precipua oggi siano state colte in mezzo al guado come si usa dire in mezzo al guado del cambiamento
Cui mentre stavano sottoponendo si loro stesse
Io per esempio ero a Bruxelles e quant'nei mesi precedenti all'intervento nel Kosovo quando ancora l'intervento nel codice militare Anna della NATO nel Kosovo non era considerato inevitabile ineluttabile beh si stava parlando nella prospettiva di quello che sarebbe poi stato il vertice del cinquantenario dell'Alleanza atlantica al vertice di Washington
Si stava parlando del concetto di alto Beria cioè fin dove era nato Van arriva dove era nato nella proiezione della propria sfera di sicurezza potrebbe arrivare
Ed era un'interpretazione estremamente sofisticate come quelle del mia auto per via cioè del di del vicino del del del Vicino lontano ecco tutto questo naturalmente è stato molto ridimensionata dalla dalla da quella guerra una guerra poi chiamarla guerra e forse troppo e forse poco vi sono stati dei morti vi sono state delle bombe lanciate
Vi sono state vi sono state cose che che che tutti noi ricordiamo benissimo per averle in qualche modo a diverso titolo vissute eppure un certo cinismo che è tipico del di certe interpretazioni ufficiali si è parlato di intervento armato quello non era una guerra non era un conflitto era un intervento armato e contro il il guado in cui dicevo in cui si son trovate queste Anna organizzazioni internazionali
Da questo è direttamente collegato a questo del problema della base giuridica della legittimazione ad intervenire questo ricordiamo per tutti i non gli addetti ai lavori ma insomma per tutti coloro che si sono interessati al problema kosovaro l'anno scorso è stata un problema
Di formidabile
Portata la guerra del Golfo all'inizio del degli anni novanta era stata possibile in qualche misura da da pronunce delle Nazioni Unite tali soluzioni delle Nazioni Unite invece Lanna la guerra l'intervento chiamiamola come vogliamo chiamiamolo conflitto in Kosovo si sarebbe svolto che si svolse
Con una fra poco una favorevole propensione delle Nazioni Unite ma non già sulla scorta di una
Di una risoluzione quindi Anna il problema della base giuridica era importante
Il problema della base giuridica a sua volta direttamente collegata a quel problema a quella quella a quella questione di straordinaria rilevanza già oggi e che immaginiamo tutti molto facilmente diventerà assolutamente centrale nel nel vicino futuro che la problematica dell'intervento umanitario del cosiddetto diritto d'ingerenza ce ne parla tutti i giorni Kushner l'amministratore delle Nazioni Unite per
Per il Kosovo ce ne parla il segretario generale delle Nazioni Unite ce ne parla il Santo Padre ce ne parla il cardinale Martini
Tutti noi Cannes M né ne sentiamo parlare ne parliamo
Vediamo a in queste settimane in questi mesi si sta discutendo di una carta
Si sta discutendo sull'opportunità di dice di di inserire nei trattati o meno dell'Unione Europea una parte una una carta dei diritti di farla dimentichi di creare una sorta di costituzione dell'Europa
E questo evidentemente quello della il ruolo dell'individuo il ruolo dell'individuo il ruolo dell'intervento umanitaria quindi il diritto di ingerenza sono tesi assolutamente centrali del futuro
Che ci troviamo con cui ci troviamo confrontati con cui le cancellerie gli Stati le classi politiche le le organizzazioni internazionali non potranno fare non potranno fare i conti
Ulteriore tema delle lezioni apprese naturalmente per cui il per quelli di noi che fanno parte della generazione dei baby boomers per esempio siamo molti in questa sala era quello della legittimazione delegittimazione morale non solo giuridica e l'intervento
Come quello che del nuovo in Kosovo ricordiamo tutti l'ammanco il dibattito sulla guerra giusta sulla guerra né stessa
Che i Balcani ci ricordano quotidianamente ce l'hanno ricondotta almeno due volte nel corso degli ultimi anni la necessità di non creare
Una divisione così detto di Carling tra le due rive dell'Atlantico tra i due azionisti del alleanza atlantica che però c'erano anche aveva oggi in qualche modo i membri prominenti del consiglio d'amministrazione del mondo sequestro esistesse
Beh noi abbiamo visto che ad iniziative europea negli alla metà degli anni novanta si chiuse in qualche misura Anna ha ritenuto che si potesse essere autosufficienti senza bisogno degli Stati Uniti di fare a meno di Washington nel hanno anche nell'intervento in Bosnia Herzegovina ci ricordiamo come andò a finire quella a quella pagina della storia europea altrettanto bisogna fare attenzione che non accada qualcosa di simile nel nel vicino futuro vi sono ambienti vanno al di qua e al di là dell'Atlantico che parlano di nuova partnership strategica tra i due
Tra tra Europa e Stati Uniti agli Stati Uniti andrebbe il ma il Macro management mondiale agli Europa andrebbe il micro Mengacci interregionale quindi Balcani il il vicino
Nelle vicine regioni le regioni limitrofe ecco questo è molto pericoloso perché vorrebbe
Che creerebbe una fortissima limitazione è uno dei a uno dei dati mercanti della della della solidarietà atlantica e quello dell'indivisibilità della sicurezza
Ma sarebbe poi naturalmente della NATO della NATO una sorta di sistema periferico un primus inter pares forse neanche all'interno di tanti altri sottosistemi
Regionali questa credo che nell'Inter sia nell'interesse di tutti per scongiurare questa possibilità
Beh e mi ricordo solo una delle tra le tante lezioni anche una lezione militare ne sono tantissime militari qui presenti sul stasera potranno eventualmente se riterranno Anna farne menzione
Bambini
Una delle lezioni forti ad esempio è stata la necessità per la vedo per l'Europa di avere una propria forza militare una forza di sicurezza in gara in grado di far fronte a delle crisi
A delle crisi e quindi una la creazione di un corpo d'intervento rapido europeo i loro avranno letto nei giornali in questi giorni che un un passo molto importante è stato compiuto nei giorni scorsi con la creazione di questo
Di questo che non è un esercito europeo che non è una seconda nato ma che una forza una grossa forza di sicurezza di cui si doteranno i Paesi europei
Negli anni a venire e che potrebbe essere utilizzabile ad esempio un domani per un speriamo di no ma per un corso bis
In in retrospettiva in retrospettiva guardando che interverrà alla situazione del dei Balcani pensando all'intervento in Kosovo dello scorso dello scorso anno
Io credo che il giudizio non possa che essere sospese non possa che essere aperto il giudizio Complesso anche questo work in progress insomma i lavori continuano bisognerà vedere
Da vicino pragmaticamente sporcando sì le mani con tutte e due i piedi soprattutto da parte europea nei Balcani cosa andrà cosa succederà certa è stata evitata una catastrofe umanitaria che poteva in qualsiasi momento procurarsi che con dimensioni ulteriormente peggiori di quanto effettivamente avvenne l'anno scorso è stata evitata la destabilizzazione regionale non ci dimentichiamo che quello era un più che probabile disegno portata avanti dal presidente jugoslava Milosevic sono state gettate le basi importanti per un ricambio di leadership all'interno delle classi politiche locali come dicevo potranno essere stante deludenti le gamba elezioni in Bosnia Erzegovina di due settimane orsono certo sono avvenute all'interno di sistemi che non erano neanche lontanamente immaginabili pochi anni orsono de una dialettica in corso in quel Paese non parliamo poi delle prospettive importanti che sono state gettate a Belgrado nel corso degli ultimi due mesi non ne dimentichiamo la svolta croata come dicevo poc'anzi oggi Balcani sono in movimento
E all'opera in quella regione come diceva un giornalista intelligente Massimo Nava e in funzione e in diciamo in itinere una sorta di contagio democrat democratico questo mi sembra un un'interpretazione molto molto felici
Resta da vedere naturalmente cosa sarebbe accaduto se la NATO non fosse intervenuta militarmente un ecco anche lì il giudizio ma può essere sospese vi possano essere coloro che dicono che sarebbe stato meglio e Panucci che non fosse intervenuta altri ritengono che fosse indispensabile
Io prescindere mie funzioni istituzionali in questo momento
Giudizio nettamente positivo credo che debba essere dato sulla su quel su quel percorso che viene tratteggiata dalle organizzazioni internazionali su queste come dicevo istituzioni interagenti che tra hanno cominciato a lavorare insieme in modo anche farraginoso sovente scoordinato
Nei Balcani ma che oggi vediamo sono all'opera
La mia la mia personale valutazione che spero serva da lievito per questo dibattito una provocazione intellettuale e che scusate dalla dura realtà balcanica le organizzazioni internazionali per non per non affogare siano state costrette a compiere
Un un balzo in avanti e quindi hanno riempito Harry legittimato diciamo
La propria funzione per la per la NATO che l'organizzazione che conosco meglio naturalmente i Balcani stanno svolgendo una funzioni di terreno di cultura per tante questioni che possono cambiate tante cose che è stanca Biandronni
Pensiamo all'allargamento pensiamo i rapporti con la Russia pensiamo alla vocazione europea del proprio dell'esercito a me della forza europea di cui abbiamo parlato mi sono numerose numerosi M. numerosi settori in cui l'Europa e gli Stati Uniti nella NATO insieme stanno cambiando un'ultima considerazione prima di passare al al al al la parola e quella del ruolo italiano nella nella NATO nella nuova NATO veramente poche parole
Il il peso politico la posizione geografica e contributi militari gli italiani all'Alleanza atlantica ne hanno fatto credo in questi ultimi anni un punto di riferimento un punto di riferimento importante e significativo
Nuovi non non dobbiamo sottovalutare l'importanza del cambiamento intervenuto non dobbiamo dobbiamo più essere abituati a una s'
Arte divisione della NATO dell'Italia nella NATO semmai così è stato come un sorta di parte del passivo di gigantesca portaerei
A disposizione per gli alleati delle cose erano già cambiate in Albania quando l'Italia si fece promotrice coordinò l'intervento della forza Alba l'operazione Alba tesa a riportare ordine
Nel nel marasma Anna nel marasma albanese Italia di questo contesto internazionale disegnato dall'Alleanza atlantica del ventunesimo secolo parte come dicevo
E parte integrante vi sono stati dei contributi significativi perché e italiana o per lo meno e anche fortemente italiana a me la volontà di disegnare una strategia globale del del tali da per tutto lo scacchiere balcanico e anche italiano l'impulso al coordinamento dell'azione delle dei principali hanno organismi internazionali funzionanti in quella regione
E italiano e credo che questo ci riempie di legittima soddisfazione oggi il comandante italiano della forza NATO che agisce in della Forza di pace NATO che agisce in Kosovo
Bene sono italiane sono carabinieri le unità di polizia militare sono quelle che Anna USA vengono normalmente utilizzate per i compiti più più difficili più scabrosi tanto impose Herzegovina quanto quanto in quanto in corso proprio per la loro riconosciuta Anna K citati
Niente capacità di intervenire in situazioni appunto difficili
In rilievo economico dell'Italia Anna nei il patto di stabilità e sul piano bilaterale prese il nostro presidente del Consiglio nostro ministro degli esteri sono stati i primi a recarsi ufficialmente a Belgrado all'indomani della svolta
Operata da Kostunica dalla rivoluzione del cinque del cinque ottobre
Quindi direi l'impegno italiano è importante nella nuova NATO è importante nei Balcani è importante perché vi è un ruolo come potrà illustrarci poi generale verrà più tardi è un è un ruolo importante estremamente significativa anche dal punto di vista delle Nazioni Unite dal punto di vista dell'OSCE e del Consiglio d'Europa
Sembra vi sono due italiani al al momento ma imposizione eccellente da Brussel che sono il vice segretario generale dell'Alleanza atlantica il presidente del Comitato militare
Ecco per dire quindi Vanda concludendo organizzazioni internazionali che Anna si collegano con una qualche difficoltà tra di loro e poi sempre più rapidamente disegnano un percorso la complessità del del mutamento di cui abbiamo per parlato quindi la difficoltà potevi leggere i segnali che questa Regione controversa ci ci invia e ma e per quanto mi riguarda ma questa ripeto è una una una osservazione puramente personale questo messaggio di di di cauto ottimismo qualche cosa sta cambiando forse per la prima volta dopo alcuni illustri
I Balcani si trovano con la possibilità di dir mire sia pure in ritardo e sia pure in marcia il treno il treno dell'Europa che si muove ecco io mi fermo qui ma scuse sono stato forse un po'lungo il passo adesso la la parola al primo dei nostri ma oratori nel pomeriggio
Il colonnello Miglietta
Prego
Grazie signore e signori un pomeriggio
Che il innanzitutto forse necessarie che io mi presenti sono il direttore della pubblica informazione dello stato maggiore dell'esercito per cui il mio in intervento ci porta un po'più a contatto con quegli uomini che hanno operato ed operano nel teatro balcanico il professor Lizza questa mattina nel suo d'intervento invece ha sottolineato come nel conflitto in Kosovo ci sia altro ci sia trovati più davanti a delle macchine che degli uomini
In realtà il contributo dalla delle forze armate italiane in in quel teatro e notevole come vedremo successivamente
Comunque cercherò nel brevemente di di fornire il quadro di riferimento che ha completamente modificato il rapporto dell'esercito con i media
Cercherò di illustrare l'impegno sostenuto dall'esercito italiano nell'area balcanica ed analizzare il cambiamento culturale che la crisi balcanica determinato nella forza armata nella mia forza armata relativamente agli aspetti comunicativi
L'ultimo decennio ha visto l'esercito italiano svolgere un ruolo di primo piano sulla scena internazionale
Mi riferisco alle operazioni condotte in Libano in Kurdistan in Albania in Somalia e Mozambico nell'ex Jugoslavia
I riconoscimenti e gli attestati di stima trasmessi all'esercito dalle organizzazioni internazionali
Per quanto riguarda gli interventi finalizzati al soccorso alle popolazioni civili a seguito di calamità naturali carestie o tensioni etniche oppure dagli stessi alleati mi riferisco principalmente al contributo nazionale
Alle operazioni esporrà Alba KFOR costituiscono un segnale concreto di come l'esercito sia riuscito o la sua opera
A dare un'immagine di sé accettata come corretta
Autenticata avete infondere in chi la percepisce fiducia e sicurezza
Mi fa piacere a tal proposito ricordare i giudizi espressi dal presidente della Repubblica del presidente della Camera
Il capo dello Stato parlando attraverso Radio West che una radio medicare una radio che l'esercito messo su in Cosso
Ai militari italiani in Kosovo parlando il attraverso la radio il Capo dello Stato ha dichiarato ho potuto constatare ancora una volta la professionalità la passione che tutti voi mettete nel vostro servizio
E qualcosa di più del dovere che impone il vestire la divisa
Sempre più stiamo dimostrando di avere non solo inventiva e coraggio ma anche organizzazione determinazione
Il contributo delle forze armate italiane essenziale gli sforzi della comunità internazionale per consolidare la pace nel Kosovo e nell'intera area dei Balcani
Con la vostra opera costituite all'avanguardia di un grande disegno di pace europea per l'inclusione dei Balcani in quello spazio di libertà di diritti di sicurezza di cooperazione economica e sociale che fa dell'Unione europea una comunità civile esemplare per il mondo intero
Con efficacia con grande umanità contribuite a diffondere quei valori di civiltà e di rispetto dei diritti dell'uomo che sono a fondamento della nostra cultura democratica
Presidente Violante invece parlando agli italiani attraverso un network radiofonico nazionale
Ha dichiarato in quest'ultimo periodo visitato tutti i nostri contingenti sparsi nel mondo
Ho potuto riscontrare un modo tutto italiano di costruire la pace
Modo basato sulla fermezza sul rispetto sulla cortesia
Noi siamo rispettati in Libano attimo reste in Bosnia perché rispettiamo e credo che questa sia una specificità italiana che il nostro esercito porta con grande dignità nel mondo intero
Prima le forze armate erano un corpo separato dello Stato adesso sono di nuovo collocate al centro della carta geografica delle istituzioni politiche italiane
Ci sono molti modi per portare l'immagine di un Paese nel mondo con la propria cultura con la propria musica con i propri libri con i propri prodotti ma anche con le proprie forze armate
E direi che per quello che ho visto le nostre forze armate sono all'altezza dei migliori momenti del Paese
E della sua migliore cultura
Ecco
L'esercito e quindi è riuscito a ribaltare l'atteggiamento tipicamente italiano non direi di ostilità ma di sospetto chiedeva nei confronti che l'opinione pubblica aveva nei confronti della forza armata
Dimostrando non solo la bontà dello sforzo di riorganizzazione di reale razionalizzazione che sta portando avanti ma anche comunicando correttamente i suoi punti di eccellenza
In poche parole l'esercito ha fornito un'immagine trasparente del proprio essere che entrata nel patrimonio ideale collettivo
Attraverso un continuo processo di assimilazione di assimilazione consentendo l'accettazione da parte dell'opinione pubblica i cui valori che i più ritengono essere giusti veri autentici e che l'esercito incarna
Le missioni operative condotte dall'esercito fuori dei confini nazionali hanno costituito un contributo straordinario alla rivalutazione della forza armata
Non sono in quanto le missioni hanno ottenuto un successo da un punto di vista tecnico ma anche e soprattutto da un punto di vista comunicativo
Sono oltre sette mila i militari dell'esercito italiano in grande maggioranza volontari professionisti impegnati attualmente nelle missioni all'estero
Che vedono l'Italia partecipe dei processi di stabilizzazione dei territori dopo situazioni di conflitto
Nell'operazione di peace supporta l'impegno italiano nel mondo infatti secondo solamente a quello americano
Il teatro nel quale la forza armata è stata ed è maggiormente presente sicuramente quello balcanico
Due le operazioni attualmente in corso la prima in Bosnia si prevede l'impegno di circa mille cinquecento uomini
Operanti dare in Bosnia dal mille novecentottanta novantacinque
Data di avvio dell'operazione
In quel teatro si sono avvicendati oltre venticinque mila uomini
L'operazione ha preso parte questo qui
Dire che la partecipazione non è stato solamente di militari professionisti ma ha preso parte una compagnia di centoventi militari di leva della brigata Granatieri di Sardegna che su base volontaria hanno partecipato in favore del ristabilimento della pace e dell'applicazione degli accordi di Dayton
La seconda invece in corso in Albania in Kosovo in Albania e fa ero
Che vede impegnati circa cinque mila e trecento italiani con compiti di ristabilimento della pace salvaguardia delle varie etnie religioni presenti in teatro ricostruzione del tessuto sociale
In quel teatro si sono avvicendati in un anno e mezzo circa trenta mila militari dell'esercito italiano
Ma non possiamo dimenticare che
In quelle zone l'impegno italiano e inizio risale al mille novecentonovantuno con l'operazione Pellicano in Albania
Le grandi difficoltà economiche sociali che attraversarono Stato balcanico diedero il via ad un esodo che nel mille novecentonovantuno rischiava di assumere proporzioni bibliche trenta mila i profughi già in Italia erano solo l'avanguardia
L'esodo ulteriore di grandi masse pertanto era incombente per cui il governo italiano decise di inviare
Il il suo esercito
L'esercito infatti era l'unica organizzazione in grado di svolgere un'attività così complessa
In oltre due anni di intensa attività ricordiamo che l'esercito ha partecipato in Albania disarmato
Ha visto complessivamente impegnati oltre cinque mila uomini percorrendo dieci milioni di chilometri trasportando viveri e medicinali di ogni genere
Due mila tonnellate al giorno effettuando circa duecento mila interventi sanitari a favore della popolazione albanese
Bene in Albania dopo cinque anni nel mille novecentonovantasette sollecitato dall'OSCE dall'ONU ed approvata dal Parlamento italiano è partita l'operazione Alba
Dal tredici aprile al dodici agosto del novantasette
Due mila ottocento uomini ufficialmente per consentire la distribuzione degli ultimo elitari ma in realtà per impedire la guerra civile consentire di avviare soluzioni alla crisi politica albanese all'operato su quel territorio
L'esercito Aliano ha contribuito con la responsabilità del comando di tutto il dispositivo militare internazionale presente
Per adesso io vorrei tracciare solamente quello che è stato il cambiamento culturale che la crisi balcanica ha determinato nella forza armata
La crisi ha provocato nella forse armato una presa di coscienza della necessità di realizzare un'accelerazione sul piano dalla consapevolezza dell'importanza dell'informazione e della comunicazione
In quanto elementi essenziali e particolarmente vulnerabili nella condotta di ogni tipo di operazioni
Vista la loro capacità di influenzare le scelte politiche strategiche
Era quindi arrivato il momento di annullare lo stereotipo di un mondo militare chiuso in se stesso
Elemento fondamentale dell'organizzazione dello Stato di in quanto tale immune da qualsiasi critica eliminare la pendenza alla semplificazione concettuale
E l'incastellamento delle realtà in paradigmi astratti che avevano condotto tutti noi militari a considerare l'informazione alla stregua di un nemico assoluto e di un potente o di un potente da ossequiare
è arrivato il momento di creare nuovi interessi comunicativi tesi a superare definitivamente la vacuità di quelli riservati unicamente gli avvenimenti spiacevoli
Accettando in definitiva il confronto con quei media che sino allora erano considerati dagli appartenenti alla Forza Armata quindi dal nostro interno insensibili alle problematiche militari era necessario fornire al mondo esterno un'immagine del nostro mondo e dei suoi movimenti comprensibile e quindi non travisate distorta
Bene quella riforma coraggiosa nel campo della comunicazione inizia già il ventisette dicembre del mille novecentonovantacinque allorquando i primi militari del contingente di pace italiano partono alla volta di Sarajevo
L'allora Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa generale Cervoni organizza conferenze stampa quotidiane per informare l'opinione pubblica circa l'impegno militare dell'esercito
Era l'inizio di un percorso che il generale Cervoni e con lui l'esercito di cui nel novantasette divenuto capo di stato maggiore ha sostenuto e perseguito con tenacia facendo del dialogo aperto costante e costruttivo un obiettivo strategico dell'intera forza armata
Oltre ad agire nel settore dell'immagine strategica l'esercito ha iniziato ad operare anche nell'immagine del contingente come nelle missioni si è realizzata nell'ambito dei contingenti inviati all'estero una struttura informativa molto preparata attenta flessibile composta cioè di persone di grande esperienza di buonsenso
La comunicazione in zona di operazioni d'azione complementare diventata principale con l'istituzione di una struttura operativa aventi la capacità di Comunicazione Esterna quindi con i per i rapporti con i rappresentanti dei media
Analisi della situazione per il monitoraggio dei media e dell'informazione coordinamento e controllo per armonizzare le operazioni comunicative con i livelli paritetici superiori
Documentazione promozione per la raccolta e organizzazione delle immagini video fotografiche comunicazione interna per il rafforzamento della coesione interna la forza d'intervento
La comunicazione realizzata quindi fuori dal territorio nazionale si ispira a criteri che prevedono la massima trasparenza lo sviluppo di una campagna di informazione estremamente attiva
Mantenere relazioni di credibilità con la stampa locale ed internazionale
Ricordo che sia in Bosnia che in Kosovo quotidianamente vengono tenute conferenze stampe degli addetti stampa dei portavoce dei comandanti dei contingenti
Per la stampa locale per la stampa internazionale
Quindi sincronizzare la Pubblica Informazione collegate altre attività operative
Gli operatori della comunicazione militare fuori aria sono veri professionisti
Conoscitori della nostra realtà complessa e dell'ambiente nel quale lo nel quale l'unità va ad operare in grado quindi di interpretare al meglio la realtà locale
Per supportare l'opera di informazione dell'opinione pubblica e per sostenere il flusso delle notizie delle nostre TIR sulle nostre attività
Per accelerare il processo di te conflitto l'ideazione di ricostruzione della pace l'esercito così come aveva già fatto precedentemente in Somalia ha pensato di riproporre in Kosovo attualmente Radio West
L'emittente radiofonica trasmette da Pecci dal dodici agosto novantanove
Nata grazie alla collaborazione con la RAI avviato la sua attività da prima era odiando le proprie trasmissioni nella solari e di responsabilità del contingente italiano per poi ampliare la propria diffusione sino a coprire più del settanta per cento del territorio kosovaro
L'emittente dispone anche di un numero verde che consente ai familiari del personale comandato in teatro operativo l'invio dei messaggi ai loro cari attraverso i propri microfoni
Uno dei principali scopo dell'emittente radiofonica quella di contribuire a mantenere alto il morale il morale del personale fuori area
Mettendo a disposizione ventiquattro ore su ventiquattro uno strumento di comunicazione di intrattenimento fatto di notiziari locali di programmi musicali di commenti
Interviste messaggi di autorità politiche e militari nella lingua delle diverse nazionalità dei contingenti che concorrono alla costituzione della Brigata multinazionale Ovest
Non che in quella delle locali etnie albanese e serbo
E di questi giorni la notizia che il radio queste sta incominciando a trasmettere anche informazioni per le etnie minori
Quindi anche per i rom in Kosovo
In tale ambito sono stati realizzati programmi per la ritrasmessi anche in Italia grazie al collegamento con RTL centodue cinque RadioRai
Alla realizzazione di tali programmi hanno collaborato spontaneamente
Devo dire con successo i direttori dei principali quotidiani i membri delle commissioni Difesa della Camera e del Senato che forniscono interessati gli aggiornamenti sulle attività delle stesse con particolare riferimento a quella legislativa
L'ordinario militare per l'Italia che spesso interviene su problemi di carattere religioso responsabili ed operatori dei maggiori organi d'informazione del Paese
Particolare cura poi viene posta nell'agevolare il processo di pacificazione tra le varie etnie nel consolidare il rapporto di fiducia tra il contingente militare e la popolazione
A tal proposito sono stati realizzati programmi in lingua albanese serba radio giornali in grado di offrire notizie locali ed internazionali nonché relativi all'attività della KFOR della Brigata multinazionale Ovest
Con particolare riferimento a quello della CUB della cooperazione che scuotono crescente interesse nella popolazione locale
Radio inoltre
Contribuisce ad esportare cultura usanze e tradizioni italiane
In quei territori
L'esperienza di radio Ibis in Somalia quella della due sta testimoniano l'attenzione della forza armata per l'importanza della comunicazione quale elemento di dialogo tra le popolazioni e di supporto nei processi di costruzione della pace
Quanto detto precedentemente va aggiunta
Una nuova sensibilità dell'esercito nell'interazione con i professionisti dell'informazione considerati importanti partner nello svolgimento dei propri compiti
Il libro curato da da nativi ed edito dallo Stato Maggiore dell'Esercito Kosovo l'informazione la guerra vista da vicino
Rappresenta la logica prosecuzione di questo percorso proponendo un momento di riflessione e giornalistiche hanno seguito direttamente ho commentato i più recenti eventi che hanno riguardato sconvolto i Balcani
L'esercito ascoltato con molto interesse le loro esperienze del loro giudizio sulla preparazione e sull'efficienza operativa delle nostre unità anche in relazione a quella degli altri Paesi compartecipi alla missione
Una lezione penso fondamentale la forza armata ha preso gli inviati in zona di operazione essendo sul posto ancor prima delle unità militari devono essere percepiti come una componente vitale delle nostre missioni indispensabili quindi per comprendere di interpretare al meglio la realtà locale
Ecco adesso alcune breve
Riflessione considerazioni l'esercito con l'impegno nel teatro balcanico è riuscito finalmente a smentire l'immagine prevalente associato adesso definito smesso in negativo attraverso il confronto con eserciti più organizzati ed efficienti
Finalmente soprattutto tra noi militari ci siamo liberati di questo complesso di inferiorità
è riuscito a promuovere l'immagine desiderata a livello nazionale e cioè quello di una forza armata moderna professionale efficiente depositaria dei valori migliori della nazione
Come già detto prima Italia assunto il sedici ottobre scorso il comando della KFOR sessanta mila uomini di tutti gli eserciti dell'alleanza ciò a testimonianza del ruolo riconosciuto al Paese in ambito internazionale e dall'eccellente livello professionale raggiunto dall'esercito
Si è abbandonata finalmente la separatezza della Società dalla società civile e si è avviato un rapporto con i media nuovo non più considerati interlocutori scomodi e non legittimati a trattare argomenti di carattere militare
Bene concludo
Facendo
Una considerazione che l'esercito effettivamente si è presentato molto tardi all'appuntamento comunicativo
Ma devo dire che è stato in grado di colmare le lacune in un periodo estremamente breve grazie
Grazie molte grazie molto il colonnello per questa
Questa presentazione
Importante credo ecco che le considerazioni dalle svolte sulla ruolo dell'esercito possano essere utilmente estesa quelle dell'intero Panorama le nostre forze le Forze Armate passo adesso la parola al professor Battistelli
Grazie
Bene mio tema e italiani a Sarajevo tra i spunto dalle osservazioni che ho avuto modo di compiere nel corso di una ricerca che Archivio disarmo a realizzato per il Cermis nel novantasei novantasette sulla missione italiana in Bosnia
Si tratta di un'esperienza per me devo dire di straordinario interesse vuoi scientifico vuoi umano
E sono grato a chi mi ha consentito di avere questa straordinarie occasioni di contatto con una realtà e tanto operativa sul piano tecnico quanto umanamente ricca e gratificante e infine estremamente istruttiva proprio sulla piano scientifico
I risultati sono Esposti in un libro quindi chi ha qualche interesse di vedere poi confrontare i dati si può trovare nella relazione allegata agli atti di questo convegno chi ha un interesse addirittura esagerato può persino comprare il libro o consultarlo si chiama missione in Bosnia ed è curato da una giovane che brava ricercatrice che sia ma Teresa
Ammendola editore angeli collana Chemins e sociologia militare nel ora che ho fatto anche questo
Piccolo sport di vengo direttamente ad alcune considerazioni che non saranno incentrate sui dati o promesso
Agli altri amici cattivo disarmo ti non proiettare i lucidi eccezionalmente tranne uno uno che dovrebbe essere semplicemente una sorta di
Rappresentazione grafica pochino straripante di quello che l'oggetto della ricerca soltanto l'oggetto per i risultati ripeto rinvio ai testi scritti bene quando noi facciamo una ricerca sociologica su una missioni all'estero che cosa facciamo e soprattutto che cosa non facciano e ci occupiamo di un problema di legittimazione dell'operazione a un livello molto particolare per esempio non ci occupiamo del livello prioritario
Importantissimo che è quello della legittimazione a livello della comunità internazionale
Perché ci sia una missione deve esserci come ovvio una legittimazione internazionale vuoi in senso politico culturale sociale ma poi anche in senso giuridico senso cioè che pur in forma embrionale e talvolta caotica la comunità internazionale a degli organi di rappresentanza e di decisione tipicamente
Le Nazioni Unite con il la massima istanza presentata al Consiglio di sicurezza
è un ambito molto studiato dai giuristi ed ai colleghi che studiano relazioni internazionali noi non lo tocchiamo
Cioè un altro livello di legittimazione che tentiamo di studiare ed è quello della nazioni contributore con un termine così che Italia inizia un po'al termine americano il paese cioè che fornisce le forze di pace questo un tema di grande interesse che diventerà sempre più importante ieri e che le risorse economiche e umani che i paesi sono chiamati a dare all'ONU sono una risorsa scarsa e preziosissima che fra l'altro non deve essere deteriorata non sono più ammesse perdite nelle operazioni
Militare in genere e in particolare in quelle con queste caratteristiche l'opinione pubblica non lo tollera quindi impone dei vincoli molto stringenti
Ed è un tema di grandissimo interesse rapporto con l'opinione pubblica rapporto con mestizia che ripeto S. ma interessante ma in questo caso noi non abbiamo toccato
Rimangono due livelli invece che abbiamo toccato perché evidentemente poi la ricerca su qualcosa si è rivolta ed è da un lato il paese ospitante un paese cioè che volontariamente o meno ricevi la missione
E infine il contingente militare
Si tratta in particolare per quanto riguarda il secondo di questi due termini un ambito finora abbastanza trascurato una concezione tipicamente giuridica dalla quale noi come scienziati sociali ci distanzia non per criticarla ma perché facciamo un altro mestiere
E quella né di studiare appunto le forme i con le procedure attraverso le quali le decisioni vengono assunte e poi vengono implementate
E assumendo implicitamente che gli strumenti della implementazione cioè gli organi che sono concretamente chiamati ad attuarle altro non fanno che eseguire
L'input che gli viene dato o come nella teoria dei sistemi si dice al contingente militare vai sul posto con queste questa tipo di missione con queste regole d'ingaggio con questi obiettivi e ci si attende del resto anche logicamente che il
Forse possiamo anche lasciarlo non fa nessun danno
Assumendo che il contingente non faccia altro che eseguire ciò che gli viene affidato questo è vero in principio in realtà esistono alcuni scostamenti Rispetto
A ciò che prevedono voglio PTP ufficiali voglie procedure non nel senso di una devianza da questi ma nel senso di una reinterpretazione
Una rete di azione che il contingente da
è in grado di dare ed effettivamente finisce per dare alla propria missione questo è esattamente ciò che studiano i sociologi
Cioè tutto ciò che di varianza esiste nella libertà soggettiva dell'attore che interpreta il proprio compito è importante studiarlo a nostro parere si proprio perché nella Società contemporanea che noi definiamo per vari versi postmoderno o quant'altro
Diventa sempre più importante ricorrere alla persuasione e alla partecipazione degli attori la nostra
Idea
Confermata da numerose ricerche anche da esperienze
Reali e che se diventa sempre più difficile in qualsiasi realtà organizzata ma sia un contingente militare sia qualunque altro ramo delle amministrazioni pubbliche sia persino un'azienda diventa sempre più difficile limitarsi a dare delle disposizioni dal centro o dal vertice e attendersi
Che la base la periferia si limiti a eseguirle appuntino è una concezione dell'obiezione come macchina che andava bene ai tempi di Taylor oggi non è più
Sostanzialmente efficace ancora un altro ambito che noi studiamo perché abbiamo toccato in questa ricerca toccato soltanto purtroppo perché è un terreno di sterminato interesse
Sono gli atteggiamenti della società che ospita riluttante o meno cooperando voto opponendosi a seconda dei diversi casi storici alla missioni internazionali veniamo ora a un breve cenno di ciò che abbiamo trovato a Sarajevo la prima cosa che abbiamo trovato a Sarajevo è una profonda delusione nei confronti dell'ONU
Che non possiamo essere poco come cittadini come Archivio disarmo insomma fortemente schierati a favore di una ruolo dell'ONU e soprattutto di un possibile sviluppo futuro
Di efficienza e di impegno di queste istituzioni come unica risposta al disordine internazionale e un discorso ma per quello che riguarda la ricerca empirica noi tentiamo con la Massimo di onestà e direi che ti puntualità scientifica di rilevare gli atteggiamenti degli attori e gli atteggiamenti degli attori a Sarajevo in parte estensibili
Per quanto abbiamo potuto vedere ad altre aree della Bosnia era che sicuramente i tre anni di gestione ONU
Di tentativo di monitoraggio di degli accordi e di relativa interposizione nei limiti stretti molto ristretti in cui questo era possibile sono stati sostanzialmente una fallimento
Una battuta che girava nella comunità mussulmana
Perché ovviamente già operare delle distinzioni peraltro maggioritaria di gran lunga di Sarajevo
Era un pro forma uguale antro tattico Foreign ex cioè stranieri incapaci di protezione
Questa era l'immagine e accanto a questo una serie di mitiche io chiamo miti di guerra non avendo alcuna possibilità di verificarli che hanno a che fare con e i disguidi o addirittura le vere e proprie irregolarità che la missione
Nella gestione ONU aveva comportato Leo elencate adesso qui non le ripeto sono alcune anche molto forti molto disturbanti
Vendita di beni e mezzi in dotazione reparti come i carburanti acquisto razzia di degni da parte della stremata popolazione di Sarajevo soggetta a tre anni di assedio da parte di alcuni contingenti
Che acquistavano per pochi soldi opere d'arte antiquariato e così via
Cessioni di luoghi a Cecchini
E con relativi episodi anche cruenti
Vista l'azione del settore serbo di una casa di appuntamenti la famigerata pensione Sonia frequentata anche da membri della missione UNPROFOR non escluso il suo comandante McKenzie il secondo accuse pubblicamente esercitare su culla sia chiaro nulla siamo in grado di dire mi vogliamo dire noi li chiamiamo dei miti di guerra i miti studiate da Marie Bonaparte della seconda guerra mondiale e ripresi in Italia da Franco Fornari sono cioè delle immagini che non ha importanza dal punto di vista nostro per lo psicologo per il sociologo altro discorso dello storico altro discorso del giurista naturalmente
Ma per non non ha alcuna rilevanza che siano vere per noi ha rilevanza che siano diffuse il fatto stesso che si possa immaginare
Anche una sorta di calunnia diciamo collettiva istituzione di questo tipo rende conto della assoluta ostilità che noi abbiamo trovato da parte e per lo meno della comunità musulmana di Sarajevo nei confronti dell'esperienza o è chiaro che la nuova gestione la gestione nato la missione sfora ai Force ora è stata invece accolta in modo molto diverso non si tratta qui di fare propagando promozione di nulla si tratta di rilevare degli atteggiamenti come ce li hanno espressi noi qui abbiamo rilevati purtroppo in una piccola breve campagna di interviste qualitative condotte da alcuni testimoni privilegiati alcuni leader delle tre comunità serba croata e musulmana più anche una intervista al rabbino esponente della comunità ebraica
La piccolissima comunità ebraica
In questo ambito l'immagine degli italiani Magi italiani ovviamente non è separata o separati nettamente dall'immagine della missione NATO in quanto tale si tende sempre ovviamente a parlare della nuova missione rispetto alla vecchia
E in questo ambito di fronte alla intervistatore che insomma in qualche modo incalza chiarire un pochino un'opinione sugli italiani
E complessivamente che gli intervistati sono mostrati in grado di distinguere una qualche specificità italiana
In genere devo dire con risultati estremamente ottimisti e positivi quanto al giudizio Espresso e in linea di massima
Nessuno affatto alcuna critica al contingente italiano molti ne hanno apprezzato la capacità di partecipazione di empatia cioè di immedesimazione nei problemi della popolazione di correttezza e neutralità e mi sono stati raccontati dei protagonisti numerosi episodi in cui ad esempio erano gli italiani essere chiamati nei punti più caldi e cruenti talvolta soltanto gli italiani veniva chiesto per esempio nel quartiere serbo di Goro Barizza
Che ha vissuto momenti molto duri nel passaggio ovviamente
E della missione dalla domina insomma serbo alla avvento della missione
L'intervento degli italiani veniva chiesto perché affidabile e e direi di Tura sereno in condizioni estreme di incendi di case
Abbandonate dai serbi bande di serbi che appunto distruggevano e minacciavano gli abitanti essi stessi fra l'altro serve
Un altro dato di grande interesse e un po'una messa in crisi degli stereotipi fra le due componenti della presenza italiana
In Bosnia da un lato la componente militare che l'ha poi oggetto specifico dalla nostra ricerca dall'altra la componente è in giro la componente organizzazioni non governative
Abbiamo avuto modo di parlare con numerosi esponenti delle organizzazioni non governative per lo più religiose alcune laici alcune anche pubbliche come la cooperazione ma soprattutto parlo adesso delle ONG e abbiamo registrato una crescente capacità di dialogo fra questi due attori i militari e i civili cooperanti
Inizialmente non era stato così perché abbiamo potuto anche rilevare un pregiudizio iniziale e reciproco
Spesso per i militari li ONG sono caotiche sono superficiali sono volontaristiche disorganizzate talvolta espongono e si espongono a rischi inutili e non calcolati
D'altra parte lo storico dei militari presso i volontari civili quello tipico insomma che si può immaginare di appunto un'istituzione rigida
Tendenzialmente autoritaria e così via in realtà quando dagli stereotipi si è passati alla cooperazione imposta dall'emergenza rifiuti realtà siamo andati nell'autunno novantasei in condizioni ancora di gravissima prostrazione della città di Sarajevo
Abbiamo visto che il dialogo ha favorito la comprensione e l'abbandono degli stereotipi in favore di una dialogo serio che poi non necessariamente era identità di vedute ma che poi abbiamo anche assistito ha avuto la fortuna che assiste nella ambasciate Creazzo nella locale insomma che fa d'ambasciata italiana
Ma a un incontro per l'ufficiale tra delegazione militare e con un gruppo di organizzazioni non governative
Abbiamo personalmente assistito appunto a questa confronto tra posizioni talvolta diverse ma improntate Ka rispetto e a cooperazione questo è un tema di grande interesse quello delle che ONG che è una ricchezza del paese è una ricchezza del sistema Italia
Ha dichiarato l'ufficiale italiano nelle nostre interviste la Francia ha una struttura di aiuto centralizzate deficiente
Implicando che quella italiana lo sia di meno e credo abbia assolutamente ragione se intende questo
Ma la Francia non ha quasi volontariato noi non abbiamo una struttura statale ma tante iniziative che vengono dalla società
Questo mi sembra di averlo potuto verificare in questa esperienza in Bosnia come ho già avuto modo di verificarlo in Albania e in altri luoghi all'estero c'è questa nel compresenza da una parte di un certo ruolo pubblico attraverso la missione militare ma anche una grande ricchezza di organizzazioni non governativa il consenso che abbiamo rilevato nei confronti venissero italiana era su due ordini fattori ciò che è stato fatto e come è stato fatto
Perché in realtà complessivamente il giudizio è positivo su tutta la missione NATO almeno nella prima fase che noi abbiamo studiato
E con delle sfumature di giudizio sulle modalità poi di farlo perché è stato più comunque portato sollievo innanzitutto il principale di soli ed è stata interrotta con la forza delle armi una guerra
Impari nella quale appunto la città era assediata da gruppi di armati Stra potenti localmente già soltanto il fatto che un terzo anziché un quarto in questo caso e neutro
E o comunque esterno si è inserito e con la forza riportato almeno una tregua questo e ovviamente fatto di grande sollievo
Fatto dire a questo poi aiuti umanitari e minimo di sostegno alle infrastrutture e poi via via potenzialmente anche diciamo i semi di un futuro sviluppo è stato veniva già nel novantasei novantasette al in interpretato in modo molto positivo
Non basta però a fare bene le cose e bianche vedere come vengono fatte ecco su questo io ho raccolto opinioni molto positive sulla modalità italiana di farle
Ecco questo modo non intrusivo questo modo rispettoso questo modo dialogante di fare le cose
In tuta trasmissione la missione in Somalia un cappellano della folgore mi diceva una cosa che io trovo molto bella conoscendo un pochino la cultura americana era un paragone questa volta con gli americani
Gli americani sono un popolo generoso ti dà l'anima però come dicono loro
Dopo trent'anni quarant'anni ho contatti con il mondo anglosassone devo dire che mi identifico totalmente con questa fulminante diagnosi e esattamente così un popolo generoso ma come di cellule
Italiani non so se siano generosi ma certamente sono in grado di stabilire una
Importante dialogo che tende a mettere l'interlocutore sullo stesso piano quindi una posizione di sostanziale parità
è vero non è vero c'è qualcosa di stereotipo anche in questo io personalmente ero partito
Ma niente va fatto poi una distinzione nei tre comunità
Perché c'è anche una bellissima ricerca delusi se che beata lei c'ha tanti mezzi l'agenzia d'informazione americane che collocati in una specie di ranking una specie di graduatoria i vari contingenti la nostra collocazione e discreta tra i serbi
Buone tra i croati eccellente fra i mussulmani è chiaro che c'è anche una valutazione politica dei gruppi che hanno perso o guadagnato dalla missioni nato quindi non è soltanto un discorso di capre simpatia antipatia
Però tuttavia dicevo e l'immagine insomma
Che viene data da questi osservatori della sì del contingente italiano e sostanzialmente positivo
Dove posso dire con certezza possiamo dire con certezza che analoga e l'opinione e tra i militari italiani nel senso cioè che abbiamo rilevato l'autodefinizione che il soldato italiano dà di se stesso ancora una volta non possiamo dire sia questa Autore presentazioni corrispondano effettivi comportamenti non abbiamo la capacità di istruttoria di questo tipo ci vorrebbe un altro tipo di ricerca e anche fattibile ma è una cosa assai più complesse e diversa
Noi ci siamo limitati a rilevare qual era l'auto dei fini passione che il soldato italiano dà di se stesso
E abbiamo notato che al di là di alcune sfumature di posizioni tra categorie per esempio tra soldati sottufficiali che ufficiali e altri che adesso accenna brevemente sostanzialmente c'è una fortissima cultura o ideologia se volete
Della solidarietà da parte del soldato italiano soldato italiano è profondamente convinto di essere impegnato in una missione di pace di essere contento di stare lì in quanto è una missione di pace di sentire di avere le risorse per fare bene una missione di pace
Moltissimi aggiungono poi che tutto questo è una dotazione propria interiore che la cultura italiana non meglio identificata e su questo ci sarebbe molto da discutere anche sul piano scientifico ma non apra questo capitolo e comunque una dote innata dell'italiano in quanto tale quindi del soldato italiano in quanto italiano non promossa sostanzialmente dall'istituzione in quanto tale quindi a domanda rispondono non abbiamo fatto particolari corsi di formazione la nostra preparazione dal punto di vista storico geografico antropologico non c'è non è particolarmente pronunciata al di là di qualche briefing dei comandanti
In realtà non ci siamo adesso schematizzato insomma come devo fare una relazione così a Bra a voce
Ci siamo costruiti un nostro know how di rapporto sulla base semplicemente sviluppando le nostre capacità di comunicazione innate questa è stata la risposta che trova sostanzialmente d'accordo
La grande maggioranza dei militari italiani senza distinzione ripeto di appartenenza di categoria
Qui vediamo i giudizi sono sulla popolazione bosniaca libiamo messi a raffronto con altre ricerche precedenti sulla popolazione albanese o quella somala qui il le i giudizi positivi raggiungono il quarantasette per cento cioè i bosniaci vengono giudicati positivamente nel quarantasette per cento dei casi e quarant'trentasei per cento intermedia e solo il sedici diciassette per cento negative
Là dove in Somalia era la maggioranza dei giudizi ma questo ci porterebbe lontano
E dichiaro di aver cambiato di aver mantenuto la stessa opinione il sessantatré per cento del contingente cioè in sostanza erano già partiti con questa opinioni di essa è stata confermata c'è poi un venticinque per cento che ha ulteriormente migliorato la propria posizione
Un ultimo dato
Empirico che voglio citare e l'opinione sulla popolazione secondo la variabile appartenenza geografica
Dei soldati italiani
Tutti esprimono un giudizio complessivamente molto positivo e la positività e ancora maggiore nei soldati provenienti dal Sud
Quindi c'è questa auto definizione del soldato meridionale come particolarmente ottimista diciamo nei confronti della definizione della situazione e del suo atteggiamento nei confronti della missione
Questo è un tema che credo debba far riflettere posso far riflettere è un tema ovviamente molto complesso che richiede altre verifiche non necessariamente lo voglio presentare come un dato positivo Mosca Pasqua esprimendo giudizi di valore sto semplicemente dichiarando quella che la costruzione della proprio ruolo della propria auto immagine da parte di questi soldati che ripeto però trovano una conferma anche nel parere degli osservatori locali detto questo io mi avere a concludere con un paio di riflessioni un pochino più come dire meno analitiche meno oggettive e più cariche di giudizi di valore perché siamo in fondo in un finita la ricerca scientifica siamo in una palestra di discussione questa mattina sono stati fatti riferimenti e anche molto interessanti interpretativi e io credo che valga la pena riprenderli
Innanzitutto diciamo che per quello che riguarda non più soltanto adesso la missione in Bosnia che poi è un segmento molto importante ma un segmento dell'intera presenza italiana nei Balcani
Un paio di riflessioni secondo me sono suggerite
Da un lato
A livello politico dall'alto livello sociale interno a livello politico
E stamattina si è molto discusso di come la situazione l'ex Jugoslavia sia potuta degenerare fino al punto in cui arrivata
Ecco io credo vorrei così affidare un po'alla discussione
Che veramente singolare il modo con cui l'Italia in quanto sistema in particolare idrica tasse su organi di governo a accettato come un po'resto d'Europa
Una involuzione così negativa ne abbiamo accettato che i nostri confini dei confini amministrativi diventassero confini di Stato questo all'inizio della crisi senza sostanzialmente muovere un passo subendo anche l'iniziativa di altri centri di potere nazionale o molti nazionale penso la chiesa cattolica di cui io ho il massimo rispetto e ammirazione ma anche e qualcosa di altro dallo Stato italiano
In linea di massima segmenta volta al confine sia difficile da vedere insomma
E quindi diciamo la passività con cui noi abbiamo ha colto il prematuro riconoscimento di Slovenia e Croazia secondo me apre un grossissimo problema c'è il problema degli interessi nazionali ecco io ho qui di fronte c'è Alice anche ha dedicato tanto tempo e riflessione agli interessi nazionali che sono una tematica su cui tutto il pensiero progressista mi sia consentito di fare un discorso politico è sempre stato molto sordo quindi lo sappiamo che naturalmente la sinistra non è stata mai sensibile al problema degli interessi nazionali e però io chiedo e la destra
E pensiero conservatore
Cioè io non ho mai sentito fra nel tutte le crisi jugoslava e mai alcun remoto riferimento agli interessi nazionali
Do che io li voglio distruggere dagli interessi europei naturalmente ci mancherebbe
Ma comunque che ci sia una sfumatura di interesse nazionale da salvaguardare contemperando lo col resto di parte europea mi sembra abbastanza esposto per lo meno mi sembra abbastanza chiaro eravamo nemici dei serbi
Eravamo invece molto amici gli sloveni e croati qui ci sono tanti colleghi Trieste forse ci possono illuminare un pochino gli aspetti Jo strategici su cui io sono un dilettante quindi non mi pronuncio insomma ma insomma tutta questa no schierarsi un pochino a favore degli uni contro gli altri insomma penso ai serbi che hanno ricordato altri colleghi stamattina esperti del settore
Con i quali ci legano almeno cento anni di amicizia di cooperazione matrimoni tra sovrani e l'esperienza della prima guerra mondiale in cui la Regia Marina ha salvato e trasferito l'esercito serbo insomma
Direi che nella prima fase e forse anche nell'ultima l'Italia a abbastanza pagato il prezzo di una propria collocazione con i suoi vicini e sull'altare di una lealtà di alleanza
Se posso esprimere un giudizio personale credo che sia stato una scelta giusta bene ha fatto il Governo ad a riprova di responsabilità lo ha fatto mio parere con molta dignità e coraggio PattiChiari nostro convegno e non qua
Convegno di storia militare a Padova l'altra settimana ho sentito anche l'allora capo del governo essere stato criticato per aver cambiato idea dice Cairo lo stesso che era contro i bombardamenti
In Iraq e poi si è schierato invece a favore delle ma insomma come si fa si sbaglia insomma mi sembra che il Governo italiano abbia sostanzialmente operato una giusta mediazione tra rappresentare un proprio punto di vista autonomo e filosoficamente
Diverso da quello di altri penso agli ai parte americani o inglesi e lo stesso tempo di lealtà all'alleanza di cui fa parte il secondo elemento che è uscito anche stamattina che mi ha molto interessato né molto provocato esso completo professor Lizza che lo aveva sollevato ma c'è presso il mais che lo stesso l'aveva citato
è un pochino sui su gli strumenti per gestire una campagna maniera campagne di guerra in definitiva come è stata poi quella del Kosovo ora sui fini credo che siamo tutti d'accordo non era tollerabile il genocidio che veniva portato in atto dal regime di Milosevic dove ci siamo divisi e tuttora penso abbiamo opinioni diverse e sui mezzi
Ecco i mezzi secondo me non sono privi di importanza tutta quella dimensione che Bobbio chiama
Giuridicamente della gestione della guerra quote esercizio ma cioè al di là se la guerra sia giusto non giusta poi una volta che comunque dichiarata come viene condotta ecco questa strategia di condurre la guerra presso bombardamenti aerei a quindici mila piedi di quota mi trova mi suscita profonde perplessità non dirò ripeto come cittadino come pacifista nelle società proprio come sociologo
Cioè io mi sto chiedendo e qui chiedo appunto agli illustri militari presenti e che ne della cultura militari della cultura del militare come cultura dell'onore come cultura del sacrificio e dell'abnegazione personale
Perché io vedo questi valori che poi risalgono alla cavalleria medievale evidentemente almeno sul piano simbolico e sono quelli messi molto a repentaglio da un uso dello strumento bellico imposizioni di sostanziali invulnerabilità
E allora non c'è bisogno insomma penso Ricci chiunque di noi tali è capace di farlo fare questo tipo di scelta mio Perini insinua un forte dubbio nel rapporto militari società i militari come in quel caso nella gestione la forza la Mayor pars a cui la società si affida e all'interno stesso del militare
Diciamo un indebolimento di quella cultura dell'applicazione e del sacrificio personale che mi sembra importante
Ora io non dico che la guerra si faccia per perderla quindi è chiaro capisco bene i criteri utilitaristici e pragmatici ai nostri amici americani non è che non li capisco insomma
Vi capisco completamente soltanto non li condivido e cioè mi sembrano come dire a meno che ecco non accettiamo l'analisi che fa anche un brillante analista come dovuto h il quale appunto si chiede dove sono le superpotenze
Ecco un guide Cats sono a casa con i bambini perché dal punto di vista dell'impegno delegano a un piccolo gruppo di tecnici di gestire delle guerre iper tecnologiche in condizioni di sicurezza
E poi come dire non vogliono alcun altro tipo di responsabilità e quali si ricade uno perché poi tradito il meccanismo è che di fronte a qualsiasi forma di coinvolgimento presso una perdita sì scatena una reazione una reazione Somalia parliamoci chiaro no una creazione del tutti a casa insomma
Quindi voglio dire PAC ci mancherebbe sia a livello di decisori gli organi di rappresentanza parlamentare e di governo si decide che questa è la nuova modalità di gestire il nuovo ordine internazionale quando ahimè è necessaria la forza e ci sarà ancora bisogno di gestire la forza se ci dicono che è così non sociologico
Faremo le nostre ricerche rilevando come la pensano i protagonisti i militari a loro volta si adeguano sono ancora più disciplinati Dinoi faranno quello che gli viene detto di fare ma a mio parere questo
Richiede una riflessione comune e un dibattito quale professione militare che cosa chiediamo al militare in futuro concludo con un solo riferimento all'Europa e questo tormentone in Europa e la difesa l'Europa riesce a fare la difesa la difesa europea si riesce a farla al di là del sud e l'attribuzione sulla carta di questo o quel reparto
E chiaro è giustissimo ricicloni americani voli della difesa dovete poi sostenere i costi l'organizzazione
Io accetto questo discorso personalmente sarà anche disponibile a maggiori oneri ove fossero l'embrione di una difesa europea di una responsabilità europea però capovolta anche il discorso è quando faremo la difesa europea e per favore cerchiamo di farla con criteri europei
E perché soltanto male che contiamo esseri free rider dell'ombrello americano se lo faremo
Coi nostri soldi visto che spendiamo divisi quanto spendono gli Stati Uniti da soli
Ecco potremmo anche
Addirittura fare persino dell'economia e ogni chiarito che non ha difeso rogato devo farla sul modello americano
Sul modello del Justin chiese c'è tanto serve tanto si mette di risorse di tecnologie di mezzi possiamo farlo
Con mezzi molto più rustici non c'è bisogno degli aerei Stealth che in Bosnia non funzionano neanche in Kosovo e non c'è bisogno di utilizzare questi e tecnologia d'avanguardia e questi sistemi d'arma
Costosissimi e barocchi come dice Neri caldo e soprattutto possiamo anche Cile tutta una serie di strumenti preventivi e di gestione delle crisi anche non militari
E questa è una risorsa importantissima forse gli americani non hanno pensata oppure per la loro ruolo geostrategico non riescono implementarla di là delle speranze così delle utopie di Chennedy su Peace Corps
Ma penso che per esempio nell'hockey su questo abbiamo molto da dire c'è un tessuto di Società Civile ricchissimo che è pronto a impegnarsi quindi probabilmente c'è tutta una fase della prevenzione del conflitto è una fase iniziale di sua gestione che può anche vedere la presenza di soggetti altri da da quelli che sono specializzati e devono restare specializzati nell'uso della forza
Grazie
Ringraziamo ringraziamo il professor Battistelli vedo che il di il dibattito comincia ad essere caldo in tutti i sensi nonostante sia agenda per lo meno io trovi gelida questa andare a questa sala adesso io so che il il generale John ha un problema di dover forse lasciare un po'in anticipo forse potremmo invertire l'ordine tra il terzo e il quarto dei nostri oratori oppure ce la fa
Tra quaranta minuti deve partire allora sperando che di che non li utilizzi tutti diamo adesso la parola al Senato ha già
Mi sembra che quello che ha detto il il colonnello Miglietta penso
Professor Battistelli sia Compaq
Che è condivisibile
E il problema fondamentale di ogni azione umana e che la sezione non deve essere solamente ottimale ma deve essere anche fattibile possibile
Qui meglio
Allora il la vale Elli indubbiamente da un punto di vista strategico la campagna del Kosovo da un punto di vista tecnico militare e di corrispondenza dell'impiego della forza con gli obiettivi che si volevano raggiungere evidentemente è stato un flop
Però era l'unica cosa possibile da poter fare in cui si potesse trovare una convergenza d'opinioni tra i sedici Paesi prima e diciannove Paesi troppo
Della NATO
E e di conseguenza
Pare Miglio la giudizio buono migliore
Pessimo cattivo e così via diresse sempre un giudizio relativo a quello che il dissidio meeting politico io le possibilità che la politica prende una decisione
è chiaro che e il il problema fondamentale che si trova ad affrontare l'Occidente nei Balcani il fatto che noi siamo un pochettino prigionieri delle decisioni degli errori che abbiamo fatto nel passato
E anche dovuta fa un fatto fondamentale che l'Occidente in un teatro di interesse tutto sommato secondario
E ha perso la capacità di impiegare la forza in maniera tanto decisiva da rette nere sul campo di risultati da poter trasformare in una pace stabile
Allora anziché una pace cosa fa fare tregua vedrebbe con chi le fa le fa con coloro che hanno provocato e che hanno gestito le guerre con le fazioni locali che hanno provocato gestito le guerre e il la cosa diventa molto complicata soprattutto quando degli obiettivi posti alla comunità internazionale posti anche alla componente militare della comunità internazionale alla parte anche dalla
Confidarsi più visibili di match avances controlla che tutto quanto più o meno fanno parte di una strategia complessiva sono quelli di costituire una società civile composta da componenti che sono molto differenti tra di loro che non si accettano più che sono divisi dal cinque per cento di morti che ha provocato prêt à la guerre imposti e del cinquanta per cento di sfollati
Settanta per cento dei ponti distrutti quaranta per cento degli ospedali distrutti circa il trentacinque per cento dell'abitazione distrutta rischi la realtà
Immaginate un pochettino
Impiegando la forza o impiegando non so anche la danza dei sette veli fatta da qualche barone meravigliosa fanciulla Djenné G. Odio giunti qualche reparto militare sì ricco riuscire a convincere rimettersi insieme
Praticamente se mai vediamo anche come è stato condotto il conflitto e quali erano gli obiettivi del conflitto delle prenderne di più da parte di chi l'ha provocato praticamente a tutti quanti
Il non è che ci siano buoni o cattivi anche se alcune c'era da fare insomma il livello di violenza in praticato dagli uni è stato superiore al livello di violenza impiegato da altri esami dalla però nelle campagne non solamente a Sarajevo
A vedere cosa è successo esattamente
E dopo questo come si più una volta che sono partiti lì legami Inter comunitari legami che ti devono assieme un delle organizzazioni
Delle istituzioni extraterritoriali molto simile a quello che era il mille Etta dell'Impero ottomano oppure il Consiglio look nonché del buon vicinato erano una specie di legge non scritta che venga seguita dalle varie comunità bosniache
Sia serbe croate musulmane che convivevano nei villaggi pur essendo separati tra di loro
E l'altra cosa che queste con Bellini vincoli comunitari Inter comunitari sono stati proprio l'obiettivo obiettivo dell'operazione militare
La
Da parte di tutti e tre i contendenti
A partire dal sei aprile novantadue quando c'è stato da l'Holiday Inn di Sarajevo che hanno sparato sulla grande manifestazione di partiti cittadini no che vi hanno avuto la ma
La maggioranza relativa nelle elezioni di novembre novantuno imposti e hanno sparato chi hanno sparato le milizie musulmane insieme alle milizie serbe tutte e due insieme a sparare contro quelli che vogliono mantenerla poche unità
Ora e il problema adesso una volta fatta rotte le uova e difficile rimettere insieme
Soprattutto quando gli obiettivi sono molto molto ambiziosi
Il livello di impiego delle risorse è molto limitato la disponibilità di impiego della forza quando necessaria e molto molto limitata basta vedere cosa è successo quel criminali di guerra e il
Il
Tutto sommato le i i dirigenti locali sono rimasti quelli che hanno condotto la guerra
Questi quel problemi ancora più complicato
Dal fatto che il finanziamento delle guerre civili non è più fatto come al tempo della guerra fredda in cui il c'erano gli Stati Uniti da un lato all'Unione Sovietica dall'altro che pagavano i capi delle guerre civili
Ora non è più questo finanziamento dall'alto verso il basso che tutto sommato consentiva ai capi delle fazioni in lotta di mantenere il controllo
Dei loro dipendenti adesso il finanziamento da guerra civile è fatta essenzialmente sul cono mia gricia nere in cui sostanzialmente il Perth inazione alibistico coloro che vogliono combattere
E vogliono distruggere la società esistente per non gli consente un sufficiente spazio di potere
Spesso si mettono d'accordo per predare il territorio
Se voi vedete presente la Storia dell'assedio di Sarajevo o o il queste sigle di Tréguier che venivano fatte poi interrotte poi si riprendeva i bombardamenti e così via
E guardate che illustra la storia della sigla di Sarajevo può essere letto in funzione degli accordi tra serbi ma Sormani che gestivano il mercato nero di Sarajevo
Crasi miccia quello all'ex presidente componente membro serbo della presidenza Bosnia con quello che stato preso i francesi portata all'Aja qualche tempo fa era proprio il capo di questi sistemi di contrabbando
Il cosiddetto tunnel della pace sotto l'aria apporto di Sarajevo era gestito al cinquanta per centro tra serbi e musulmani
Ora il e queste è stato tutto
Guardate i tre più uno dei miei le mie funzioni io mi interesso un po'delle confidenze su visibili invece impose Herzegovina che sono praticamente del le misure molto molto spinti in avanti chi si dovrebbe cercare di fare una compiuta un sicurezza cooperativa tra le varie componenti teoricamente due eserciti in pratica tre che esistono in Bosnia Erzegovina
E è uno degli aspetti fondamentale quello del controllo del bilancio
E durante una riunione di con gli esponenti di finanziari delle delle fontane salta fuori che il
Il croato chiede al musulmano e ricordati che i mi devi ancora pagare cento mila colpi d'artiglieria che l'artiglieria croata appoggio ha sparato all'appoggio della batte la fanteria mussulmana a Ovest no sud-ovest di Mostar
Salta fuori il serbo dice no no qui serve quei soldi devono andare a b perché tu croato è devi pagare a me altrettanti colpi che l'artiglieria serba a sparati in Bosnia centrale a supporto della della fanteria croata contro i musulmani
Quindi l'imbroglio balcanico e forse e un molto più complicato di quello che possa sembrare nella realtà delle cose Occo di come viene raffigurato
E forse c'è un
Risposta un pochettino
All'insuccesso delle organizzazioni internazionali dell'azione internazionali in Bosnia anche Erzegovina dimostrata anche dagli esiti degli ultimi elezioni che generalmente noi siamo portati semplificare i problemi
Siamo portati a vedere affrontare i problemi con una visione un po'economicistica
Una visione razzista razionale pensiamo che si possa ridurre il problema alla razionalità quanti invece per i problemi complessi non esistono soluzioni semplici o meglio come è stato detto esiste sempre una soluzione semplice quella sbagliata
Perché la realtà poi è questa qua
Adesso tornando all'aspetto un pochettino più ampio del la intervento della cosiddetta comunità internazionale che poi fatta della comunità dei Governi e Comunità degli Stati le decisioni spettano gli Stati non non l'ONU
Sì esiste così come istituzione che crea e degli interessi congiunti tra gli Stati in quegli istanti realizzano attraverso dando sostenendolo o no e così via il loro interesse nazionale
Il la NATO non non è una vita propria costituita dal distanti che hanno una legittimità
Hanno i soldi e non la potenza e determina determinata e fa determinate azioni e in funzione di quello che gli stati intendono come loro interesse nazionale
Il
La questione di del dell'esercito europeo io sono molto meno ottimista di quello che viene detto al teniamo conto in Europa il problema non è un problema di forza
Mi ritardiamo milioni novecento mila soldati tre mila e cinquecento cacciabombardieri
Problema è quello di decisioni politiche
Che si assume il costo
Anche qui in termini di perdite di vite umane o di distruzione di danni collaterali quello che volete se non esiste una legittimazione un'autorità legittima politica che possa prendere questa decisione
Perché era nata efficiente perché nella NATO esistevano una forza aggregante una leadership data dalla potenza anche dalla capacità che la leadership americana
Che comprende anche la capacità americane di punire chi defezione
Di conseguenza un certo momento quando si parla di fedeltà alle alleanze spesso la fedeltà può essere tradotta nel nel termine la paura di essere poi bacchettati se uno non segue quello che gli altri fanno male perché poi succede così
Cioè nel la la vite internazionale nel a relazioni internazionali non è che ci siano brave persone Eolo innocenti
Non ci sono dico che nel dei negozianti nostri brillanti diplomatici abbiamo il coltello piantato sotto il tavolo ma insomma
Ma spesso la la lingua o anche le parole molto molto gentili
è solo a sostegno di interessi molto più concreti
Ora venendo ritornando un pochettino i Balcani quale il problema che fondamentale che si deve affrontare il fino adesso non abbiamo
Mai seguito la formula di poco di Ippocrate quando consiglia un medico per prima cosa prima di intervenire pensa di non aggravare la malattia
E fino adesso in effetti ogni intervento dell'Europa indipendentemente dalle intenzioni niente o dalla Corte dell'ONU per l'Europa del anche della stessa NATO a forza grave ha più aggravato la malattia di quello capitato al guai maggiori
Perché dico questo dico questo perché a parte quello che è stato menzionato della riconoscimento di Slovenia Croazia un pochettino prematuro
Del pensare
E sotto le o fuori ah del mille ottocento e mille novecentottantanove
Che un pochettino di soldi al presidente Marco vicepremier Marco Ricci potessero risolvere i problemi della Jugoslavia no che non era un problemi economici e un problemi essenzialmente di natura politico culturale tipica politica tutto quello che volete
Il gli interventi in Bosnia e mi riferisco alla botte perché quella che conosco meglio a partire dal piano cute lei ero Lorca mentono in per giungere al piano va non so poi se per giungere a Dayton
Sono stati quelli di privilegiare una soluzione e che era la soluzione ricercata dai partiti etnici
Cioè quello della separazione etnica d'altra parte storicamente l'Europa non Satchel far cessare le guerre noi non sappiamo far cessare le guerre se non stabilendo che i nuovi confini
Separando i contendenti fece e ficcante in mezzo ai contendenti delle forze in cui se uno si muove dispari dentro e quindi stanno tutti quanti bravi tranquilli no
Invece il e in realtà questi piani dalla conturizzazione alla detto che ha separato la Poste zigomi in due entità
Nei cantoni un pochettino due entità venti la Federazione croato musulmani imposto del muso dagli americani ma in Iraq federazione croato musulmana non pensiate che i croati musulmani siano fusi assieme ecco né collaborino assieme
La Federazione divisi in cantoni quando ci sono Cantoni mono etnici il potere il cantone quando ci sono Cantoni pluri etnici cioè colorati musulmane si mettiti in Bosnia centrale o nell'Erzegovina ne resta nel Cantone
Sei no Arzago ovina ne resta l'ora di il potere non è Cantoni il potere alle municipalità che adesso sono su base strettamente che
Monsummano etici praticamente
Con una separazione molto forte
Delle i delle etnie il lo sforzo enorme che è stato fatto per la ricostruzione della Bosnia che in realtà l'infrastrutture in gran parte è stata ricostruita
E sta ha rafforzato questo legame il potere delle fitte nazionaliste militari politico-militari perché poi di non è che ci sia molta differenza anch'Plani che legami concreti con gruppi di criminalità nera somma prevista organizzata e che fan di tutti ne combina di tutti i colori e il territorio non è stato spezzato il legame tra il gruppo etnico militare politico insomma molto litico militare il territorio il l'interposizione delle forze NATO sì ha fatto cessare i combattimenti parte soprattutto all'inizio non davano alcun giro abbastanza sullo sportiva o no quindi se uno si muoveva disperante entro inquirente
Al ma in sostanza cosa ha fatto non ha fatto altro che separare consolidare la divisione etnica
A Sarajevo seguendo gli direttive del comando NATO quindi di non intervenire davvero e un di guardare le cose come andavano di affidarsi alla polizia locale tre che praticamente il settanta mila serbi sono andati via da Sarajevo
E la la pulizia etnica l'omogeneizzazione mica continua dopo Dayton continua anche per effetto del ritorno dei rifugiati che sono concentrati soprattutto sulle zone della propria mia di conseguenza molto verosimilmente e la la raggiungimento degli obiettivi che stiamo perseguendo nonostante ogni tanto qualche Canto di Vittoria e così via
Che viene fatto dei responsabili delle organizzazioni internazionali che Prism portati a farlo perché Ruotolo talmente rapidamente che mica posso intorno al collettivo nel sacco a casa no
Quindi qualsiasi pre interessò ritorno dei rifugiati
Primi nove mesi otto mesi pardon dell'anno per tornanti trenta mila in zone della in cui la loro e quindi era minoritaria rispetto a quattordici mila dell'anno precedente la novantanove
Ma per esempio in un cosa che noi abbiamo organizzato proprio il mio ufficio organizzato con una specie di centro interuniversitario gli studi di sicurezza in cui mettiamo insieme gli studiosi delle varie università anche per costa di più costruire costi cercar di costituire qualcosa di parallelo alle tecnostrutture no politico-militari e così via
E loro fatto indagine su terreni non non gruppo misto dell'Università di mostrarvi dice cioè musulmano uno della nostra Bagnaluca uno dell'Università di dediti a Mostar questa quello di provata e hanno fa visto che praticamente devi la
Displaced sua sfollati e e degli rifugiati e praticamente non non fenomeno è quasi in via di esaurimento e spesso sono rientrati le stesse persone diverse volte
Per utilizzare gli aiuti che la comunità internazionale da loro
Qui la realtà e delle cose e c'è ci sono alternative
Si sono alternati a mio avviso no
Non ci sono alternative perché se il ci si ritira dalla Bosnia
Sì parteciperò con la nuova guerra sì sì provo con la nuova guerra un nuovo terremoto geopolitico che molto verosimilmente travalica la Bosnia coinvolgenti Sangiaccato per prima cosa verosimilmente anche il Montenegro verosimilmente dal centro di conflittualità dei Balcani settentrionali centrato un po'sul la rivalità tra i nazionalismi croato e serbo che territorialmente si si esercita sulla Bosnia questa
Questi conflitti queste tensioni questi scontri si spostano anche al Sud dove ci si sta il problema albanese che tutt'altro che essere risolto e in particolare si spostano in Macedonia che la cosa più delicata più o esplode possibili che al maggiore pericolosità dell'intera area tutto sommato va be la postina può essere isolata
Invece nella must Donnelly siamo invece con la conflittualità può espandersi molto molto rapidamente coinvolgendo greci turchi e quindi immaginate un pochettino
Che cosa potrebbe significare per tutti gli equilibri del Mediterraneo orientale di interi Balcani meridionali
Va be e proprio per questi motivi il Dayton è Arthur che ella cordoli per la Slavonia orientale la risoluzione dodici quarantaquattro del Consiglio di sicurezza di per il Kosovo non possono essere toccate
Cioè noi in qualsiasi maniera non possediamo deflettere da decisioni che e verosimilmente sono irrealizzabili
Cercando nel tempo che il la nuova iniziativa europea quella del patto di stabilità del dei balcanizzazione dei Balcani possa tranquillizzare la zona posso europeizzare sufficientemente la zona in modo tale da poter integrare in Europa senza destabilizzare un parka bizzarre d'Europa
E e di conseguenza molto verosimilmente in maniera realistica la comunità internazionale deve orientarsi ha una presenza nei Balcani per decenni
A questo si aggiunge il fatto che la
Scomparsa forse temporanea forse definitiva dalla scena politica di Milosevic
Era indietro prima molto più complicato perché fine perché noi avevamo il nemico più o meno il tra gli Stati europei tra di loro il cattivo no e il
E tra America Europa ci si andava d'accordo
Il
Adesso invece che la Serbia diventa rispettabile
Almeno sulla Cnn nei giornali e così via se succede qualcosa come si fa a intervenire
Cioè de nel parlando di di silicio meeting politico concreto anche come si fa a intervenire il indubbiamente quello che si è verificato come intanto non pensavamo si sperava almeno alcuni speravano per no non non io personalmente alcuni speravano che per il il il cambiamenti politici i a Zagabria Belgrado apre vero avuto un influsso positivo nel senso di favorire i maturati delle lezioni possiede risultato è stato completamente contraria
La praticamente gli estremisti soprattutto serbi serbi e croati si sono rafforzati notevolmente e dire ed è un processo anche abbastanza logico da un punto loro
Perché e il serbi e croati e che sono minoritari non accettano di entrare a far parte di uno Stato unitario il le decisioni per esempio della provvisionale Lecce un Commission di modificare la composizione dell'house of people della Federazione Bossi croato musulmana
E è stato interpretato dei croati come una minaccia allora loro stessa sopravvivenza
L'Arci e il cardinale tutrice l'arcivescovo di Sarajevo che un forte fa moderato a aperti alcuni forma di collaborazione anche lui a sosta sei stonato nelle condizioni la necessità di dover sostenere
Illa i più radicali
Alla pari del terriccio e del sindaco di mostrarti penso che voi avete letto sui giornali sui dissidi quei francescani no per l'affare del giuramento sulle parrocchie riportandosi messo in mezzo no
Con la Madonna lì l'apparizione della Madonna no d'azione da Madonna si e quindi hanno cominciato a fare tutto un un pasticcio che non finiva più
Il problema fondamentale quale che noi nelle la come in euro Prizzi azione dei Balcani europeizzazione della Bosnia intendiamo la trasposizione indotti ad un sistema di democrazia rappresentativa simile a quello che esiste in Occidente
La democrazia rappresentativa o il concetto concetto di cittadinanza no un concetto etnicamente neutra da noi
Ancorché è se noi incomincia a vedere la questione che becca incominciamo a vedere che già anche nello studio degli struzzi Zona visti costituzionalisti c'è un certo ripensamenti a questo riguardo qua
Come realizzare nell'ambito di un sistema di democrazia rappresentativa non solamente la rappresentanza di interessi DT dei singoli individui che fanno parte del che sono cittadini di quello Stato ma anche del gruppo
La soluzione adottata attento ha significato la paralisi dello Stato
Addirittura aderito è stato imposto no con minaccia di non firmare il trattato che di usare il termine Repubblica di Bosnia Erzegovina badi usare il termine poster di Collina come si potrebbe colina fosse solamente un'espressione geografica e non uno stato
E questa e la la realtà che obbligherà la comunità internazionale ha
Permanere imposto a presidiare Kosovo posti Herzegovina in attesa di tempi migliori perché evidentemente la speranza non
Ci deve abbandonare
Per concludere come quello che volevo dirvi ancora e il fatto che
Uno dei problemi fondamentali Casey affrontano in Bosnia Erzegovina non nel fatto solamente che la Bosnia Erzegovina e questo stato che non è uno Stato senza Joint Institute
Non solamente il fatto che esistono due entità tre popoli tre religioni due di fatto tre eserciti di con organizzazione Clanis che mafiosa è un pochettino sparse dovunque che hanno il controllo reale dell'economia
Ma esistono anche ci che quindici organizzazioni internazionali ciascuno con una propria agenda con una propria dipendenza con delle proprie priorità alla ricerca disperata di una nicchia di azione perché questa dichiarazione permette ai responsabili che votano ogni sei mesi ogni anno di far vedere che fanno qualcosa e quindi di avere continuamente su e e anche una realtà data dalle circa trecento N Egidio ONG però beh operanti in Bosnia Erzegovina e che praticamente lo trasformati in permanenti i posti di lavoro che di fatto sono
Sarebbero temporanei
Il le ogni Egill volontariato e così via e tutto eccetto finanze out lo firmò lontani a mente finanziato questo non toglie nulla alla grandiosità dello cenno Rosita alla disponibilità tutto quello che volete
Al senso di rispetto che meritano
Ma di fatto le grosse organizzazioni anche religiose
Praticamente hanno rafforzato notevolmente la loro presenza sul territorio al loro importanza sono diventati praticamente gli strumenti indispensabili per cercare di mantenere in piedi la società Società che e chiudo adesso perché tra miti non vorrei tediarvi molto e divisa sostanzialmente in tre gruppi ci sono quelli che ci accusano di essere dei colonialisti
No di imporre un mandati interno specie una forma di colonizzazione della Bosnia per farne che cosa non si vede bene ma insomma comunque dicono che siamo i prepotenti
La secondo gruppo e quello che ci dice che il siamo invece troppo con accondiscendenti che cerchiamo la mediazione quel politici al potere che cerchiamo di andar d'accordo non provocare guai e così via
La massa dei cittadini è completamente abulica assente
Ci guarda molto verosimilmente sorridendo come con come possono aver fatto anche proprio assorbito nella loro cultura del da secoli di dominazione straniera e come splendidamente era raccontato da Ivo Andrić nell'ecco nelle Bosnia un cronico che è un libro che illustra proprio la mentalità di come loro vedono con distacco un pochettino col fatalismo con rassegnazione
Gli eventi che capitano sul taglio Rocchi verosimilmente ci sorride ma quello che quando facciamo noi agitandosi cercando di far bene e il
Aspetto che vinca
Se vincono i loro capi nazionalistici of alla fine lo nelle istituzioni internazionali saranno in condizioni di imporre diciamo un'europeizzazione della Don SNIA Herzegovina o un ultimo particolare che forse può essere interessante qualcuno
A mio avviso le linee sbagliate da seguire sono quelle soprattutto il piano di sta Patto di stabilità sono quelli indicati dal CEPS di Bruxelles
Il quei quale attraverso un'astrazione intellettuali Istica Nardello segmenti di gente che pensa che la Borsa Erzegovina o i Balcani sino sulla discosto oppure nella British country sarai d'Oro che simili o in Alto Adige
Il hanno pensato che la Bosnia così come i Balcani possono passare da una situazione di Stati pre moderni
Qual è la struttura sociale dei Balcani fondati su vincoli familiari tirannici sulle varie mafie così di no
A stanti postmoderni attraverso un'integrazione orizzontale indette degli in tal cani come premessa della loro integrazione in Europa
A parer mio un
A
No non almeno per via quello che corrisponda la mia esperienza l'almeno quello capito io
Non corrisponde affatto alla realtà non può essere assolutamente questo un programma realistico
Programma realistico e quello di durare di cercare di ricostituire le istituzioni statali di cercare di diminuire il livello di criminalità che si sta diffondendo da ovunque di corruzione
E e per far questo e se necessario diminuire il costo della presenza internazionale
è che solamente per la parte civile non spaventate vent'nate solamente la parte civile assorbe circa il trenta per cento dell'intero investimenti per la parte militare a parte
Ma parte civile solo assorbe circa il trenta per cento degli investimenti che la comunità internazionale cosiddetta comunità internazionale asset da
Alla Bosnia Erzegovina
E questa è la situazione
Per poter durare dovremmo ridurre i costi se non saremo in condizioni di ridurre i costi della comunità internet senza dalla comunità internazionale
Molto velocemente non saremo in condizione anche di deve durare molto verosimilmente ci ritiriamo provocando un nuovo terremoto geopolitico
E a cui risponderemo così come siamo abituati così come abbiam fatto ripeto la crisi del Kosovo bombardando di nuovo grazie
Ringraziamo il generale diciamo e passiamo la parola e passiamo la parola al professore chiuso
La buona sera a tutti dunque io
Nessun Pontirolo provocatorio in questo senso ha il mio intervento
Nel quadro specialmente del peso che a questo punto l'informazione come ha sottolineato efficacemente il colonnello Miglietta prima
A nell'ambito dei conflitti specialmente nell'ultima parte negli ultimi dieci anni relativamente proprio al alla penisola balcanica
Mentre sicuramente apprezzabile degno di nota importantissimo il lo sviluppo che l'esercito e forze armate hanno dato all'aspetto dalla comunicazione sicuramente significativo
Perciò che lei proviene come immagine esterna avanzo delle forti perplessità sull'atteggiamento che invece il sistema delle comunicazioni di massa ha avuto progressivamente nei confronti delle crisi si sono fusi susseguite into
Otto l'Europa soltanto l'ultima parte in termini militari ma dal punto di vista di opinione pubblica lungo tutto questo decennio ecco queste problematiche secondo me l'intero sistema delle comunicazioni di massa non le ha colte
Non le ha colte e in sostanza si sono mossi in una maniera che a fatto mi ha fatto definire la guerra del Kosovo un evento mediatico mancato alla fine premente sarà forse anche più chiaro in che termini
Il secondo il mio punto di vista l'informazione ha avuto e da un ruolo assolutamente importante nella gestione delle crisi non magari in termini essenzialmente di tipo militare una gestione di sincera e anche perché dal punto di vista militare si sta ci si sta orientando verso questa direzione ma più che altro dal punto di vista della del collegamento che mi che il l'informazione inevitabilmente diviene quel collegamento che si sviluppa fra la legittimazione dell'intervento o ad una partecipazione ad una un impegno non necessariamente di bombardamento ha una presenza e la stessa opinione pubblica che è più cosciente effettivamente e pienamente di quello che sta accadendo
Se prendiamo il
Informazioni militari il la comunicazione dal punto vista militare il quasi è sufficientemente chiaro se prendiamo l'informazione vice di ciò che proveniva o proviene
Viene rinviato nell'opinione pubblica il il contesto è un po'diverso
è un po'diverso nei termini che che tipo di informazione può effettivamente giunge cioè come articolata non i sensi di cronaca o nel senso di numero di missioni o numero di partenze un numero di di personale impegnato che tipo di informazione di articolazione dell'informazione quindi di notizie quindi di elementi che permettono analisi critica dei degli avvenimenti
Della conoscenza di radici gli avvenimenti è stata fatta per esempio nel quadro del delle crisi balcanica
Ecco secondo me il panorama dei vari mezzi di comunicazione è assolutamente sbilanciato
Sbilanciata in senso negativo perché di fatto le se prendendo in esame sia dal punto di vista televisivo sia dal punto di vista giornali consenso scritto
C'è stata sostanzialmente una omogeneizzazione forte delle informazioni
Mi impongo dal punto di vista dell'interesse militare ovviamente arrendere che è normale che ci sia una tipo di informazione omogenea durante una fase di conflitto ma dalla presunta capacità critica del sistema dell'informazione
Questa capacità critiche mancava c'è stata un'omogeneizzazione a riportare taluni stereotipi visto che Battistelli e ricorda di prima
Che erano utili all'opinione pubblica italiana in qualche maniera non italiani in generale
In particolare concreto o monitorato di più i giornali delle televisioni italiane mente un ruolo assolutamente il nuovo e come gli ad un recupero di un ruolo importante l'ha avuto ma con la radio anche dal punto di vista delle trasmise i civili non direttamente rivolte al ai territori e alle truppe distanza e dovrebbe nei territori balcanici
Perché perché la radio è riuscita a dare così apro questa piccola parentesi una voce a ciò che erano praticamente immagini fisse oppure immagini stereotipate che tendevano a rendere del conflitto in Kosovo non tanto o del conflitto nei nei nei bagni dei conflitti dei Balcani non tanto delle immagini
Articolato in informazione su effettivamente le origini radici le e le motivi gli incastri tra etnie tra culture tra religioni tra popolazioni che comunque come di Demone conviveva in uno stato di perenne tensione dalle loro origini
Per aria da questo punto di vista ci ha fornito uno strumento in più ci ha fornito i suoni di una guerra che era diventato una guerra di immagini fisse Remondino che è assente diventato un'immagine di dominio pubblico in tutta Italia
E lo stesso valeva per le partenze dalla base di Aviano data abbiamo questa sensazione di guerra
E negli stessi giornali tranne ovviamente questo discorso generale molto così parziali non è ragionato in termini di analisi sistematica ma tranne alcuni giornali o alcuni interventi sui giornali di analisti udì opinionisti o di studiosi specificatamente attenti a questa fase
Tendenzialmente era una ripetizione Moggi iniziazione delle motivazioni dell'intervento
E chiaro che la visione dei profughi o comunque tutto lo spostamento di popolazione e via dicendo colpiva e rendeva omogenea da questo punto di vista lo l'opinione pubblica nei confronti dell'intervento
Ben poco si riusciva a sapere a ricostruire durante la fase del conflitto o meglio poca attenzione era rivolta perché poi i mezzi e gli strumenti anche dal punto di vista culturale idilli analisi potevano essere tranquillamente messi a
Disposizione l'opinione pubblica poco si riusciva a capire di quali erano le motivazioni storiche nell'arco della giornata molti in particolare stamattina abbiamo ci hanno permesso di riflettere su come in realtà il Kosovo la madre dei serve in qualche modo e esatto cioè ha un valore culturale e storico per la popolazione serba assolutamente questi aspetti di analisi
Io sto perdendo a Flash ovviamente durante la fase del conflitto immediatamente dopo sono stati assolutamente periferici rispetto a la grande massa di informazioni che parlavano dei dei profughi
Adesso la situazione si sta modificando però la il il rapporto dei mezzi di comunicazione che hanno avuto rispetto a a le crisi balcaniche è stato un rapporto che è stato apparentemente
Vincente in sostanza di autovalutazione rispetto alla bravura di essere nel momento giusto al posto giusto in realtà non erano assolutamente al posto giusto perché erano totalmente fuori dal teatro bellico non si confida Tato belli quel poco che arrivava erano giustamente le informazioni che provenivano dai comandi alleati perché comunque si era in una fase di guerra ma che prendeva assolutamente a settica da una parte unilaterale o comunque omogenea se vogliamo essere più tranquilli la l'informazione
Dal punto di vista italiano secondo me c'erano anche altri problemi ed altri aspetti che erano più delicati o quanto meno che
Ci volevano per la prima volta di fronte ad un conflitto che non era lontano ma era qui l'Italia era un paese in questo caso non di confine come prima della guerra fredda bensì al confine del conflitto
Era coinvolto era e c'è stata molta difficoltà a sì a rendersi pienamente conto del fatto di essere un coup partner di quei bombardamenti
è stato un approccio mentre difficile non parliamo di chi comunque ha vissuto o comunque esamina con Ace con certo spirito critico questa partecipazione ma di Four allarghiamo il quadro che andiamo a sulla sull'opinione pubblica non era facile ammettere che il aerei italiani stavano comunque bombardando un questa voce partecipano all'azione di guerra
E questo è stato sicuramente un limite da parte di di tutta la stampa in generale sia essa di destra di centro di sinistra m'importa
Che a uso delle forti resistenze quasi a dover scontare dei timori arcaici di esperienze precedenti
Del fatto che comunque questa guerra era vicina
E che non era come nel caso del vuol foto della Somalia
E e che quindi bisognava fare i conti con questa situazione e questo non è stato assolutamente portato avanti questo discorso anzi sono state troppe resistenze in senso proprio
Non soltanto specifico a Praga che di ammissione semplice della della vicenda
In sostanza quindi il sistema delle comunicazioni ha mancato l'evento mediatico proprio perché non è stata in grado di articolare in un contesto assolutamente limitrofo
E neanche troppo come dire impensabile come possibile scenario nel novantuno tutti si pensava ad una possibile transizione pacifica come era già avvenuto in altri paesi questo essenzialmente per una sconosce Enza delle radici dei contrasti all'interno dei Balcani
Questo poteva essere logico che sfuggisse nello logico si poteva mettendo maturerà molto più difficile ammette non nel corso degli anni sino a all'ultimo caso della del bombardamento in corso
E questo è sicuramente è stato un passaggio mancato
Certo ci sono state eccezioni ci sono stati giornali o interventi televisivi o radiofonici che hanno sicuramente fornito un quadro più articolata e se non si può mettere tutto in un calderone però sono stati dei casi di ricordo sicuramente alcune trasmissioni che
La RAI ha mandato in onda in merito a
La morte di una nazione una serie di puntate sono state dedicate alla Jugoslavia che sicuramente hanno reso il quadro molto più articolato dal punto di vista dell'altra parte perché anche molti interventi molti aspetti degli interventi che si sono susseguiti
E sono stati interventi che hanno visto la visione occidentale degli avvenimenti il generale Jean sicuramente ci ha riportato in quel cioè ha riportato efficacemente e fitte cosa effettivamente poi e la Bosnia cioè un'area territoriale in cui quello che conta e il municipio del municipio mono etnico
Ecco questo discorso è un po'
Ci sembra lontano dai nostri parametri prettamente europei nel ramo tranquilli nel nostro processo di integrazione che progressivamente anche dal cani sarebbero rientrati in questa fase e il problema è che lo stesso è successo anche nei nei giornali e la televisione
Altri cose sintomatiche altri effetti si questo monitoraggio che più o meno un po'per curiosità un po'per poter necessitata pronunciata immaginare di svolge organizzare questa giornata ho sviluppato è stato essenzialmente invece una orientarmi verso alcuni casi uno questo di questa trasmissione un altro caso è stato e una trasmissione radiofonica che a permetteva di ascoltare
Quindi una diffusione di questi avvenimenti che cosa significava effettivamente un bordo un bombardamento ancorché ipertecnologico
Venivano sostanzialmente registrati attraverso fintanto che radio di novantuno di Belgrado ha potuto funzionare liberamente prima di essere normalizzata
E venivano poi rinviati sulle trasmissioni su quello che è stato trasmesso in radio italiana venivano rinviati i rumori dei bombardamenti in Bosnia una percezione che sfuggiva assolutamente però abituati al rumore di un aereo in partenza
E questo l'assenza o Lazzi la difficoltà di rintracciare aspetti cercavano di porre l'ottica di ricostruzione gli avvenimenti Brasile venti dall'altra parte
è stato molto difficile e di sono difficili da trovare sono pochi e questo è sicuramente una pecca perché di qua è sembrato invece assistere Mania molto più facile ad una resa omogenea
Lo stesso Limes è intervenuto è intervenuta come lista il rispetto all'informazione che la NATO dava del conflitto durante i briefing lì evidente cioè il ruolo militare dell'informazione durante di guerra era evidente che tipo eran informazioni standardizzate
Ed era normale che fosse così il problema è l'analisi dell'informazione che è mancata clamorosamente tranne che in alcuni casi quindi da questo punto di vista io quanto tempo ho a disposizione e quanto tempo più o meno mi oriento a doppio secondo ragionamento
No che meno come
Quindi in sostanza che cosa hanno fatto i mezzi di comunicazione hanno assolutizzato alcuni stereotipi che andavano bene dell'intervento
Assolutamente colpivano le immagini dei profughi le colonne di di deportati assolutamente coltivava la pulizia etnica o gli stupri di massa e via dicendo ma erano immagini che colpivano che appartenevano alla guerra
Ma alle quali non era messo in controluce di fronte l'altra parte
Quindi se assunto di Zama no il tema dei diritti umani e si amplificano non sostanziali ragioni le decisioni dell'intervento
Che può anche consigliarsi giusto o sbagliato non è questo il punto il punto che manca una parte per rendersi conto se effettivamente l'intervento era giusto o sbagliato
Nessuno avrebbe dovuto dire no ad una un intervento di questo tipo però sarebbe stata più ricca più articolato di formazione Garrett avesse preso in considerazione anche quest'altro lato
I giornali in particolare sui quali si poteva in assenza di
L'immagine con che in assenza di inviati nel senso fisico del termine e quindi di riprese nel senso fisico del termine nei luoghi dei bombardamenti i giornali e qui potevano effettivamente dare più spazio a questo tipo di di analisi gli aspetti di ricostruzioni di stimoli
In sostanza hanno ripresentato questa omogeneità dell'informazione che se volete un piccolo accenno sembra quasi traslare il mestiere del giornalista non più nell'uso delle fonti dirette ma nell'uso di fonti indirette
Cioè di fonti che provengono da che non possono essere verificato che non vogliono essere verificato
Alcuni casi invece anche sui giornali hanno mostrato ma sono casi anche in questo suo anche sotto questo punto di vista una attenzione critica verso o articoli di commento che portavano Trust spostavano in questo caso l'attenzione magari sulle posizioni
Del degli Stati Uniti o di Clinton ha riportato così per la stampa
Riporto una possibili un articolo di Clinton dedicato alla ruolo della potenza dell'unica superpotenza rimasta
Divenuta di fatto tra virgolette gendarme del del mondo
Oppure ancora per esempio andando dall'altra parte come il manifesto mantenuta ha mantenuto una posizione assolutamente contrario alla guerra assolutamente chiaro e lineare
In tutti questi casi anche nel Corriere la sera per esempio è mancata clamorosamente sui giornali la Chiara netta volontà di percepire l'Italia era in guerra
Si cercavano soluzioni così cercava di adeguarsi a clima politico che comunque doveva mantenere una posizione particolare complessa come è stata quella dell'Italia durante l'ultima Ca'ultimo conflitto col percorso
E questo credo che sia un po'il punto occlusale c'è la difficoltà anche per un sistema di comunicazioni così articolato così diffuso così importante in una società dell'informazione
Come abbia avuto delle serie difficoltà ad ammettere ciò che era poi la realtà dei fatti cioè Italia partecipava in questo caso no non più come i nel Golfo un posto lontano ma sulle rive di casa oppure al confine
Nord ad un conflitto
E questo era assolutamente sic sembro ricordare assunti difficile da trovare come constatazione come tale bombardava
Io credo che vi sarà capitato di leggere o di il vedere o comunque di
Ricordare il momento in cui è emerso che qualche cosa giustamente i bombardieri italiani facevano e c'è stato assolutamente una situazione di i gli impasti generale rispetto
Qualche cosa facevano che cosa possiamo immaginarlo tutta la difficoltà era quella di ammettere
Quindi a questa o il a quello che poteva essere per i mezzi di comunicazione quello che sembrava essere stato un evento mediatico da potere essere utilizzato a tutti gli effetti realtà in mancato è mancato perché di fatto si è andati ad una sorta di auto-valutazione degli stessi mezzi di informazione
Cioè non non
Non c'è un ottenimento di risultati positivi pieni perché di fatto c'era da S sulla notizia in un modo molto più articolato e molto più complesso come sono i Balcani
E accettando questo forme stereotipate di immagini senza porle in così nel rapporto la cultura la storia di quei territori non si faceva altro che dare una si è fatto spessissimo l'errore di dare un'informazione molto omogenee questo credo che sia un po'il limite e il fatto che il perché poi questa guerra è stata un evento mediatico tutto sommato inferiore rispetto al alle no a Baghdad
Alla guerra del Golfo del Golfo oppure a cura al caso della Somalia quando addirittura le televisioni erano in attesa dello sbarco dei marines questo che e ah presentava ovviamente per il mezzo televisivo e lo scenario ideale per riportare che cosa fosse uno sbarco dei marines
Grazie
No no sono schizzi
Ringraziamo molto anche per la sua non brillante brevità questo Yusuf più passiamo la parola al generale delle zone
Buonasera intanto
Grazie all'Archivio disarmo per aver invitato il Cermis e alle università di Teramo e di Trieste col quale c'è un un collegamento culturale forte e ci sono dei progetti anche per il futuro
Certamente il diritto di resistenza diritti e da stamattina che qui soprattutto il rispetto al professor Peppe mi impone di dare più che un una testimonianza una testimonianza che vorrei tentare culturale e soprattutto in questa linea che non è e provocatorio innanzitutto per me stesso prospettive per un'Europa più forte con un interrogativo ma a seguire di un effetto Kosovo che è stato l'impegno del mio c'entro quest'anno
Nel tentare di comprendere un fenomeno che il nostro presentato ha definito Complesso individuandone una serie ben articolate di radici giuridico istituzionale
Politico strategico e per per finire chiaramente c'è il fair dealing del della variazione
Va bene così adesso grazie
Tutto un settore nella quale certamente occorre avere il coraggio di dichiarare l'assoluto bisogno di interdisciplinarità quindi mi è sembrato del tutto legittimo che in un contesto di approfondimento sociologico di Sociologia militare di Antropologia il professor Battistelli
Si ponesse degli interrati attivi sul significato di questo esercito europeo soprattutto nella dimensione dell'efficace e degli obiettivi
Questo è chiaramente la sfida di un momento impegnativo
Che deriva come presa di coscienza è stato anche utilizzato da più parti il concetto di responsabilità e di consapevolezza
Dobbiamo dire che come europei
Abbiamo scoperto alcuni nostri pesanti limiti e non soltanto tecnici limiti più forti erano quelli di una concertazione
Che certamente nel Foro nato aveva la sua forza e e le sue i suoi elementi perché informalmente
Decideva il Consiglio atlantico ma nella realtà questa Europa era ed è un Europa difficile con nazioni che hanno velocità diverse e nelle quali questa immagine questo secondo pilastro Della pesce o dalla politica di sicurezza e difesa è ancora un telaio è un obiettivo allora perfetto Kosovo esaminato in termini prospettici
E necessario comprendere se la direzione che stiamo percorrendo e corretta e se abbiamo il coraggio di disegnare delle prospettive
è stato estremamente corretto cercare di comprendere con la chiave delle Lesson quello che di bene e di difficile o di male c'è stato
Ma la via della prospettiva e quella che impegna le persone in disegnare un futuro
E a fronte di un pragmatismo molto crudo anche se efficace realistico del generale Gian io disegno essendo il responsabile di un centro studi un percorso intellettuale quindi ho chiamato e sto chiamando un po'a raccolta energie intellettuali nella direzione della comprensione interdisciplinare
Questo è la chiave per comprendere come adesso
Non cercherò certamente di dire qualche cosa di questo e laico che è il lo schema il messaggio di Helsinki Manta messaggio che devo immediatamente collegare a un discorso più istituzionale
Più collegato a all'esigenza di una politica estera europea di una chiave di azione
Assolutamente integrata che si esprime in una fase di transizione
Perché questo è già in gol di fatto è un pacchetto dichiarato
Dove si parla di certe cose si annunciano fare tutti lo avete letto e commentato il sessanta mila uomini l'hanno sul terreno la sosta in abilità la proietta avvilita
Tutti i parametri l'interoperabilità tutti i parametri che qualificano
Una macchina
Operativa alla quale si affidano genericamente i compiti di petto Asperti è chiaro che o disegno un pacchetto non parlo di spezzatino acquistato parlo di una realtà operativa alla quale poi affido dei compiti è chiaro che sul piano poiché le analisi se no sono tre turni servono queste cose a questo dibattito è un dibattito certamente tecnico delle quali del quale è giusto che la stampa dia ampio risalto ma nell'ambito del dibattito tecnico non bisogna perdere il riferimento che cosa serve dove stiamo andando dice quale il limite tecnologico con quale ci dobbiamo misurare esiste una tecnologia sufficiente per le missioni di Peters per cioè è chiaro a che cosa serve cosa vogliamo fare e questo è il discorso profondo che riporta immediatamente in questa realtà che la politica europea certamente di sicurezza ma è anche una politica estera
Questo questa realtà che in questi giorni in parallelo ma in forte ora elemento organizzativo si sta consolidando la struttura di Brussel dove stiamo imparando anche sigle nuove corrette una struttura di un'Unione Europea che improvvisamente essendo sui diesel disinteressata per decine di anni di un problema di questo tipo deve darsi una struttura allora da formule saperne Bolt nozze parenti cioè tutto quello che riusciamo a realizzare in un ambito NATO lo possiamo estrarre in chiave europea perché non è che possiamo duplicare perché il vero problema
è una razionalizzazione di quello che abbiamo abbiamo molti mezzi e molti uomini in Europa e impieghiamo molte risorse certamente non è una chiave semplice di divisione del lavoro chi dà il burqa ET dalla tecnologia e qualcosa di molto più articolato e più impegnativi
Ma certamente c'è una esigenza di comprendere bene dove porta la strada il passaggio
Vorrei dire il passaggio tecnico il passaggio organizzativo forse e più semplice strutturare dei comandi
Strutturali magari
Il in proiezione perché probabilmente il vero problema politico è come inserire eccome Proietti
Tale da comandi NATO altri comandi per evitare di a vere ridondanze e di quindi di sperperare altre risorse a fronte di questo problema di razionalizzazione e anche di di rendere meglio e chiarire questo rapporto transatlantico per evitare che questi compiti si mescola Dino e si creino anche tensioni nell'ambito dell'alleanza
Questa realtà viene Padovano nata come un treno che si muove un treno che s'è in cammino cella l'esigenza di riassettare
Rapidamente l'organizzazione di alcuni scompartimenti però a questo esercizio è un esercizio che va fatto in movimento senza bloccare il treno
Questo è un esercizio strenuamente difficile dove io credo che quando
Leggiamo la dichiarazione anche se sintetica la porta di Nizza è stretta ma va passata cioè facciamo il la proiezione a a una settimana dice dopo un anno ad Helsinki cosa succederà quale sarà il passaggio successivo
Noi abbiamo avvertito questo forte questa responsabilizzazione dell'euro e proprio ci tengo molto a non enfatizzare e a non dilungarmi soltanto su questo aspetto militare ma proprio riprendendo quella valutazione anche un po'sarcastica che il generale Gianna ha dato della Patto di stabilità e della fase in cui è nata dei primi giorni di maggio di questo Green per il parto pilotato da mai che la Hernan solamente uno dei funzionari provenienti dall'Unione europea più preparati da un gruppo di veramente di teste d'uovo e quel documento
E sommessamente posso dire voluto
Dal commissario Prodi
In un momento dove il conflitto in Kosovo era ancora in alto mare ma chi era l'idea dell'Europa di poter far qualcosa allora questo Green paper certamente probabilmente scritto da occhi cordiali
E a delle componenti estremamente teorie ma era un fatto
Era un brainstorming nove dieci maggio attorno ad un tavolo con l'idea che quella realtà doveva essere riportata in Europa questo e il messaggio forte che io leggo e leggo forse in maniera ottimistica la leggo da europeo attaccandomi e poi ovviamente magari sottacendo quelle grosse difficoltà che sono state la realizzazione pratica del Patto di stabilità in vari tavoli la difficoltà dei Progetti le difficoltà di relazioni delle istituzioni
Sovrannazionali razionale di entrare sul terreno e di andare sul campo
è chiaro che questo aspetto mi manca perché non sono mai stato da quelle parti però credo che la coordinazione degli impegni sul campo sia veramente una sfida operativa reale
Io però devo pensare a dove porta la strada e pensare che non ci sia nulla di insormontabile purché lo si voglia allora a fronte non è certa certamente un ricettario a cui io sto pensando
In una struttura come si fa adesso che operativi e a costringere questa Europa a darsi una struttura idonea a dei processi decisionali in questo momento ci sono tre berretti sulla stessa persone quanto può essere anche diciamo spiritoso i nostri rappresentanti hanno un foro in atto un foro due occhi continua a esistere per l'appendice quel codicillo non tanto trascurabile
Dell'articolo cinque del Trattato di Bruxelles ma le strutture tanto sono passate nell'Unione Europea con un foro e quindi l'altro berretto allora questo tripli cita di berretti è chiaro che può creare schizofreniche
Noi però siamo per la l'ottimismo perché senza ottimismo non riusciremo certamente a razionalizzare in breve tempo
Non voglio quindi invadere il campo di specialisti ma certamente i i teorici della delle istituzioni europee o dell'Europa a geometrie variabili avranno un lavoro molto impegnativo
Per quanto concerne invece il discorso prospettico di un'Europa più forte perché questo era il mio interrogativo io sono convinto che ci siano le condizioni per una reale passaggio da uno stato di tortore
Può mi viene assolutamente naturale citare l'operazione Alba del novantasette l'operazione Alba nel novantasette è stata a quasi rifilata all'Italia perché l'Albania era considerata un allegato un problema nazionale
Nei manuali si scrivano rapidamente dopo queste cose
La questa operazione viene definita la grande occasione mancata della Oropa che non l'ha riconosciuta come iniziativa europea
Infatti è stato per la prima volta cognato il termine coalition of the willing s'cioè partecipa chi si sente questi tredici Stati hanno detto vogliamo mostrare la bandiera intendiamo farsi carico internazionalmente di questo problema partecipiamo
E allora la Danimarca che in questa in queste fasi affida un referendum la accettazione di un esercito europeo manda cinquantasette uomini sembra quasi un'agenzia turistica ma c'è una bandiera ed è quanto mai singolare che un paese del nord
Mani di una rappresentanza in un'azione che quasi sempre i soliti manuali definiscono come robusta operazione di peacekeeping i colleghi che sono stati sul campo mi dicono che ci sono stati dei momenti veramente difficili soprattutto nella zona di Valona e soprattutto nella fase della difesa delle elezioni del
Della consultazione elettorale cosa vuol dire cosa voleva dire portare queste queste urne elettorali notte tempo prese in piccoli paesi e portati legalmente ai centri di raccolta
Bene questa operazione dalla dal momento di questa operazione al al due mila tre anni sono passate veramente molte molte acque sotto i famosi ponti
Ma
Le la in gol e questo titolo della summit di Helsinki è suggestivo perché il dove l'obiettivo le Lain soli titoli del giornale cioè questo è un pacchetto che viene definito
Per sintesi
E ancora una coalition of the willing s'cioè è una società per azione d'Europa partecipi europei paesi europei partecipano secondo possibilità secondo scelte di tipo nazionale qui certamente
Vado rapidamente alla conclusione è un po'
Il limite nel voler dare ottimismo a una prospettiva di questo tipo
Però e professor Pepe le passo volentieri la parola perché anche lei andrà avanti iniziale di prospettive io uno dei un sogno da un punto di vista europeo ce l'ho
Il sogno è quello del consiglio di di sicurezza e del seggio europeo che viene occupato alternativamente con delle procedure europee ma c'è una espressione vera e autentica di una politica estera su allora è chiaro che questo è Simplicio molto schematico me ne rendo perfettamente conto ogni ragionamento ritengo onestamente
Nella mia struttura di prospettiva non possa portare che a questi altrimenti sarà frustrante il passaggio perché allora cominceremo a valutare tecnicamente il problema delle nuove ASS assensi auspicio e dei nuovi entranti di quelli che stanno aspettando e che noi a sei conformemente a quanto ha dichiarato il il commissario Prodi dobbiamo far entrare quindi questa un'OPA si allargherà il problema del consenso susciterà ecco più lei nazione saranno presente come tali e meno internazionalmente
Apparirà questo discorso di Europa sarà un problema chiaramente sempre più difficile da gestire perché non sarà soltanto un problema di quali sono da lui l'INPS ma sarà un problema di imminenti di inefficienza nelle decisioni importante quando bisognerà testimoniare
In tutte quelle attività che non è soltanto gestione della crisi
Certamente e quella fase molto più importante che la CRA Isis Prevention che autoritativamente ma con altri mezzi è l'azione per evitare l'insorgere di crisi grazie per l'attenzione
Ringraziamo molto in generale delle zone passiamo adesso la parola al nostro ultimo curatore il professor Pepe
Grazie se il presidente me lo consente in quanto ho il privilegio di parlare per ultimo e al tempo stesso di essere
Tra come rappresentante dell'Università di Teramo tra le istituzioni che hanno promosso questa giornata di studi intendevo anch'io esprimere il mio compiacimento il mio ringraziamento per gli amici e colleghi dell'archivio del disarmo per i colleghi dell'università di Gorizia Trieste con i quali abbiamo iniziato
Una rapporto che anche noi speriamo possa essere proficuo naturalmente è un ringraziamento a tutti gli illustri relatori
Rappresentanti anche di istituzioni come il Cermis con cui intendiamo continuare ad avere un rapporto di collaborazione è scientifica
Proficua che tutti coloro che ci hanno in qualche modo seguiti per dire così una mia valutazione rapidissima di insieme circa la felice intuizione dell'amico Battistelli
E gli amici dell'archivio abbiamo hanno avuto nel momento in cui hanno deciso ci hanno sollecitato perché l'idea prima e loro gli va riconosciuta
Di mettere intorno a un tavolo diciamo studiosi storici delle relazioni e analisti sia sul terreno militare sia sul terreno più delle intervento politico diplomatico perché in qualche modo focalizzare questa questione e balcanica nel presupposto che fosse una e forse la questione centrale sotto molti punti di vista
Sentendo le considerazioni sia di Gianna sia ultime del generale
Non si può non comprendere lei i molteplici piani di implicazione che questa questione
Quasi una specie di ritorno a una centralità della questione orientale che come sappiamo ha caratterizzato la storia europea e mondiale per molti secoli la questione balcanica una chiave di lettura dell'Europa è una cartina di tornasole su che cosa è potrà essere l'Europa
La questione balcanica è una cartina di tornasole su ciò che è o potrà essere alleanza davanti lo diceva il nostro presidente con molta efficacia sua introduzione
Pomeridiana la questione balcanica è una cartina di tornasole soprattutto per quello che riguarda il rapporto tra nuova dottrina militare
E concezioni di della coscienza civile rapporto con l'impianto della democrazia
Io gli interventi sui mass media le riflessioni appunto sui mass media sia dal punto di vista militare si anche come faceva pressioni uso esaminando il mass media in sé
Dubbiamente indicano che intorno a questa questione sia venuto un po'concentrando un po'precipitando mi pare larga parte della riflessione direi epocale che in qualche misura ci troviamo di fronte cioè io ho ovviamente nel testo poi iscritto ci sarà la consueta articolazione scientifica del ragionamento in questa occasione seguendo proprio questo schema come dire misto tra l'operatività in qualche modo e e riflessione un po'più storico scientifica
Vorrei sottolineare rapidissimamente cinque punti che mi sembrano importanti
La questione bandiamo Walter le la questione balcanica nasce come punto d'approdo
Della sistemazione geopolitica dalla seconda guerra mondiale
è il punto terminale
Di un lungo periodo di pax americana
Nella quale la l'Europa ha avuto tra virgolette il privilegio di essere esentata dal fare la propria storia
Non è cosa di poco conto perché è in questa fase di sospensione della storia europea che in qualche modo si sono realizzate due grandi due Grandini traguardo
La democratizzazione
Dell'Europa dei principali paesi europei e l'integrazione europea
Lo Spazio Europa che lo spazio che viene definito da potenze metà europee e l'URSS che gli Stati Uniti che definiscono l'Europa
Storicamente l'Europa aggiunge alla sua autodistruzione al quarantacinque come dice il Bluebird come dicono gli storici tedeschi
Disse auto distruggendo il proprio spazio
L'Europa è liberata
Liberata sul territorio e io ridisegnata sul territorio
La questione balcanica e per così dire il segnale tangibile che è finita concretamente la pax americana
è finito il privilegio i cinquanta sessanta quarant'anni durante i quali gli europei hanno potuto fare a meno
Di operare secondo quella che era la loro come dire in tutto storico i confini gli stati fatti in un certo modo Westfalia
Sistema di Westfalia con tutto ciò anche di grandemente culturale che ha un piano giuridico del diritto internazionale del sistema delle relazioni tra Stati si chiude
Secondo punto o meglio connesso con questo voglio dire capite perfettamente la questione balcanica è parte della più generale questione della disaggregazione della sistema sovietico
Le due questioni sono strettamente congiunte l'Europa torna a essere uno spazio senza confini
Si rompe il confine orientale si rompe il confine meridionale
Quale l'Europa l'antica questione dei greci
Torniamo alla definizione tono geografica a dei greci per cui che cosa e dove finisce l'Europa passa ricordare grandi storici Lucian server e altri che si ponevano questo interrogativo preliminare
Difficile dire dunque finisce Arturo va be la disaggregazione della fa dell'equilibrio instaurato nella con la seconda con la fine della seconda guerra mondiale riapre questa questione
Secondo punto qual è la concatenazione degli avvenimenti chiamiamoli così
Storico-politica che ha innescato questo meccanismo finale
Io credo che questo non sia stato metabolizzato sufficientemente dagli studiosi
In realtà
La non ci sono tre diciamo tre elementi di cui bisogna tener presente il primo elemento è che c'è stato un attore
Che ha fatto finire i la pax americana
Questa non è non si è esaurita da solo c'è stato un agenti attivo
C'è stato uno scenario geopolitico che lo ha reso possibile e c'è stata una precisa periodizzazione tutto si è svolto in tempi precisi
L'attore sono gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno provocato la fine della Seconda delle conseguenze della seconda guerra mondiale hanno chiuso loro la parentesi hanno operato in maniera politica diplomatica economica scientemente in virtù appunto di un superamento partendo dal loro punto di vista di osservazione delle relazioni internazionali e degli equilibri che fosse giunto il momento di forza
C'è stato una forzatura
Il disorientamento con cui gli europei gli europei hanno vissuto la figura di Gorbaciov se emblematica
Se fosse stato per l'Europa l'equilibrio Corbascio Riano sarebbe rimasto e con l'equilibrio Gorbaciov Viano rimaneva l'Europa della Pax americana
Visti gli Stati Uniti non accettano rifiutano a Gorbaciov solo onore di fare la di fare l'accordo nella guerra del novanta novantuno e li fanno crollare il sistema sovietico
E lì che danno l'input decisivo
Non siamo più nel mondo bipolare
Non avete più neppure la forza di code incidere con noi
Un nuovo d'accordo di pace
Gli Stati Uniti quindi attori scende cash&carry ente innescano il meccanismo io non do giudizi di valore naturalmente da studioso però riconosco come storico che c'è stata una strategia attiva che ha messo in campo anche l'elemento militare con molta forza
Che poi vedremo
Secondo elemento
Lo scenario geopolitico
Lo scenario geopolitico in realtà a me appare come uno scenario molto più concatenato di quello che potrebbe apparire
Riunificazione tedesca
Riunificazione tedesca
Disimpegno degli Stati Uniti dall'euro
Guerra del Golfo collo dell'Unione Sovietica crisi balcanica
Costituiscono una
Come dire uno scenario che balletto congiuntamente
Privando Cile della lettura congiunta dello scenario effettivamente inuit credo non riusciamo a storicizzare come invece è possibile fare quella farsa
Il Periodo la periodizzazione esattamente quella che va dall'ottantanove al novantuno
E nell'arco di questo triennio fondamentale che
Titti portano alla nuova situazioni
Le guerre balcaniche nascono dentro questo crocevia
Lo scenario la concatenazione degli eventi
è decisiva per capire come dove nascono queste acque
Perché si determina
Questo tipo particolare di disaggregazione
Perché il fianco sud in qualche modo
Sud est subisce questo tipo di fuoriuscita
Gli elementi a mio giudizio da considerare possono così essere rapidissimamente riassunti
Gli Stati Uniti stanno decidendo lo spostamento strategico del loro interessi e per loro baricentro sul Golfo Persico
E lo decidono in maniera precisa perché hanno il problema del Giappone
Di ristabilire alla fine degli anni ottanta un controllo decisivo sull'area del Pacifico
E la lezione al Giappone servita durissima mente il Giappone ha imparato a sue spese quanto è duro
Il dominio americano anche quando non è diretto la guerra del Golfo segna l'inversione di tendenza del Giappone da potenziale seconda o prima potenza economica mondiale rischia di divenire diviene rapidamente una gigante malato arresta la sua spinta espansiva
Il segnale che viene dalla guerra del Golfo su quel fronte fortissimo è chiarissimo
Ma altrettanto gli eroi chiaro e l'altro segnati
Gli Stati Uniti si disimpegno dall'Europa nel momento in cui col a via libera a riunificare la Germania
In un complesso sistema di mediazione politico diplomatica che vede sicuramente coinvolta la Francia e la Russia
Gli Stati Uniti lasciano il teatro europeo come teatro geostrategico principale perché hanno la potenza delegata
La Germania assume di fatto il ruolo di potenza delegata dagli Stati Uniti
Appunti venire il punto di stabilità della costruzione europea
I due fenomeni sono fondamentali spostamento sul Golfo Persico e ascesa della Germania a ruolo di nazione Europa per gli Stati Uniti sono un fenomeno contestuale
Contemporaneamente la Russia si disgregò terzo elemento decisivo dello scenario
Contemporaneamente a questi due fenomeni la soluzione Gorbaciov Diana non regge
La pressione sull'Unione Sovietica assume i caratteri della disintegrazione
Viene meno l'attore russo
I Balcani a questo punto sono il risultato dell'azione di due forze
Sono il risultato dell'azione di transito degli Stati Uniti nel loro spostamento geopolitico e sono il risultato della via si ora in tempi imprevedibilmente rapidi per riflesso storico condizionato della geopolitica tedesca
Che ringrazia rapidamente francesi russi inglesi e americani
Di averla di unificati aver consentito la riunificazione
E passa immediatamente a riprendere gli assi fondamentali
Dei propri interessi geostrategico
Baltico Adriatico
Russia
Badate che tutto questo avviene in coincidenza con il momento più delicato della dell'avvio dell'integrazione europea siamo a Maastricht pensiamo alla alla varo e alla gestione della fase decisiva della moneta unica
Questo ha una
Come dire a un costo e io credo che la Germania in qualche modo lo abbia pagato no
Tra tamburi che nei mesi successivi
Capovolgere il rapporto di subordinazione politica con la Francia
Il famoso asset franco-tedesco motore dell'Europa si capovolge
è lì il momento in cui i francesi scoprono tardivamente che la questione balcanica così come nell'Ottocento sposta il centro di gravitazione dell'unificazione europea
Dall'Europa che dal centro dell'Europa lo sposta nel rapporto Germania fianco sud
C'est dell'euro
La Francia è la vera sconfitta delle guerre balcaniche bisogna dirlo
Così come la Germania è il protagonista è la protagonista delle guerre balcaniche
è in realtà la Germania che ricostituisce attraverso lo spazio balcanico disaggregato
E uno dei suoi i nodi storici uno dei suoi nodi storici perché purtroppo la geopolitica ha un peso per così dire in quest'espressione unifichiamo cose che capiamo che facilmente
Ha un peso condizionamento che va al di là spesse volte delle ideologie cioè sappiamo tutti il paradosso DT Abidal o la Germania verso queste scelte quindi non possiamo accusare la giornata di ritornare a schemi espansionistici appunto della geopolitica oltranzista o addirittura nazista non è questo
E che in realtà nello scenario che si crea la Germania opera immediatamente egli ed è ovviamente dalla Germania ed è la Germania che con gli Stati Uniti in tutti i momenti topici imprime
Alle guerre balcaniche chiamiamole così per sintesi il segno il segno perché c'è un segno altrimenti ci troveremmo di fronte a una regressione storica incomprensibile a un ritorna un tribalismo che è fuori misura c'è un segno invece in quelle quel ed è il segno per così dire dell'azzeramento
Dell'azzeramento dello spazio Alcan
Perché l'azzeramento dello spazio balcanico è la premessa per così dire per una ricostruzione
Funziona qui entriamo
Nel terzo quarto elemento che io volevo considerarmi
Che è funzionale a un disegno che a questo momento metà degli anni novanta non è molto chiaro nelle cancellerie perché la cancelleria tedesca
è sicuramente una forte spinta economica
è uno Marco come dire creare una vasta area Europa orientale Europa balcanica sotto l'influenza del marco siamo negli anni vi ricordate in cui il nord est italiano sembrava dovesse acquistare il marco come moneta cioè queste però la geo economia si rivela solo una delle componenti per breve tempo la Germania a questa situazione
L'Inghilterra mi sembra uscire definitivamente allontanarsi per paradosso dalla storia europea con questa vicenda
Devo dire che la retorica di Blair cioè che è una di quelle retoriche che dà l'impressione che sostituisca una politica degli interessi
C'è una retorica che in qualche modo fa della Inghilterra l'amplificatore dice delle posizioni americane
Ma di cui chiedo non si riesce a vedere concretamente l'interesse
Eppure gli inglesi Churchill ha per primo
Arrivano sempre attribuito ai Balcani una funzione fondamentale solo che quella funzione era legata strategia imperiale inglese che partiva dall'India
Ma lì e lo vedremo ora ci sono gli Stati Uniti
E dunque gli inglesi non si riesce proprio con collegamenti a capire quindi li vedo in una funzione di megafono ideologico è l'ideologia Pinfari Zazie ore sui diritti umani e la sostituzione di una strategia di degli interessi pericolosissima perché indica grande debolezza
La Francia è decisamente dopo Rambouillet in una posizione marginale la posizione italiana è stata correttamente riassunta nei le sue luci e nelle sue ombre lo scenario attuale
E lo scenario attuale a me sembra caratterizzato da questi nuovi elementi
Il primo
Il primo elemento e che la Germania ha raggiunto col Patto di stabilità una precondizione
La precondizione di creare una vasta fatica nei confronti della quale è possibile delineare un disegno
Strategico complessivo non siamo più alle singole realtà balcaniche frammentate in guerra fra di loro ma il concetto geostrategico di Balcani diarrea balcanica ha preso forma
I periti il perimetro cioè il patto di stabilità
Appare come uno strumento in qualche modo di medio periodo utile alla transizione dalla fase delle guerre guerreggiate alla fase della definitivo di assestamento dell'aria
E mi sembra che in questo momento la Germania stia riflettendo su come andare avanti
Gli Stati Uniti
Come dire hanno fatto le guerre hanno fatto loro le guerre perché militarmente dei Balcani forse sono le ultime
Certo la guerra dei bar la guerra nei Balcani
Come dire
è la seconda dopo quella dell'Iraq ma mentre gli Stati Uniti stanno già facendo la loro terza guerra
Quella nel Caucaso e nell'Asia centrale
Loro hanno già iniziato l'azione chi in questo momento a loro serve di più
Ed è l'azione che tende alla penetrazione nel cuore
Questa specie di nuovo io sto landa che va dall'Africa centrale che sale verso appunto questo
Questo asse Caucaso Asia centrale
E quindi ovviamente
Cominciano a considerare il disimpegno dai Balcani
Come un problema area al di là del neo isolazionismo dei repubblicani americani è che in realtà proprio gli interessi americani cominciano concretamente a spostarsi in un'altra direzione
Al tempo stesso la Russia abbiamo sentito stamattina una pregevole dell'azione della collega
La Russia in qualche modo
Che era come dire all'attore morto nel periodo precedente
Che ancora immersa in una crisi difficilissima la Russia però ha dato alcuni segnali
Che vanno in qualche modo interpretare il primo segnale sembra essere quello di un con Putin
Come dire di una rinuncia a una troppo NRG dai marcata presenza in Europa
Forse stanno dando non dico per fatto ma insomma l'allargamento della NATO
E forse anche in qualche modo
La rinuncia a una né uscente tradita nei Balcani
Ma da quello che possiamo capire stanno rafforzando la loro caratteristica di potenza asiatica
E stanno ottenendo nel grande gioco del Caspio del
Del dell'Asia centrale stanno ottenendo se non dei risultati sicuramente
Stan hanno messo dei paletti piuttosto se
Non credo siano in condizione di fronteggiare l'offensiva americana in maniera vittoriosa che tuttavia hanno dato un segnale che la diplomazia noi sappiamo importa
Forse
I Balcani possono in qualche modo rientrare nell'aria di influenza della Germania
Forse ma nato può in qualche modo anche avvicinarsi
Però
Oltre tenete presente che la disaggregazione sulla fascia asiatica troverebbe una resistenza molto forte
Quinto che ultimo Chirac e ultima considerazione
L'Europa nei Balcani o è tedesca o non lo è questo è il dramma se così vogliamo chiamarlo al di là dell'ottimismo o della pessimismo
Lo scenario che si configura realistico cioè che o questo fronte viene europeizzare o attraverso la Germania
O altrimenti non ci sono le condizione qualche menti c'è la balcanizzazione
Dell'Europa diceva correttamente
Che il ruolo dell'Italia purtroppo è un ruolo che al di là de la Sapienza direi della Sapienza con cui da piccola media potenza ci siamo comportati
Per il suo peso non può andare non può assurgere al ruolo di forza alternativa stabilizzatrice dell'intera
Certo sull'Albania o su altre tac possiamo esercitare questo ruolo ma sull'intera area ovviamente nella comunità internazionale ce lo riconosce né noi stessi abbiamo il peso specifico
Per un tipo di azione di questo genere Silla la realtà Chetti
Bisogna fare i conti realisticamente con quelle che sono le direttrici
Della politica tedesca io uso provocatoriamente il te i termini nazionali non solo per uso per realismo ma anche perché in qualche modo credo aiuti a capire le difficoltà dell'Europa
Ma
Questo mi sembrano i due inutili di fronte ai quali ci si trova come già successe nel quarantacinque
Chi sia condotto e lo scenario che ha provocato la guerra è diverso da chi conduce dallo scenario nel quale si va a gestire la pace
Intendo dire
Che io ho ho l'impressione
Che le guerre balcaniche rese possibili da questa convergenza tra Stati Uniti e Germania
Stiano investi siano entra sia entrato ora quel quello scenario nella fase in cui tra queste due realtà si stia aprendo una grande divergenza strategica
Che cosa sono i Balcani per gli Stati Uniti nient'altro che la chiusura gestita dagli europei del fronte asiatico la parte terminale dell'Asia
Una realtà periferica dalla quale andar via
O dalla quale o nella quale stare ma soltanto per interposta persona non vedo quali possano essere concretamente gli interessi
Economici strategici militari ideali degli Stati Uniti all'interno di questa ragionando in termini di realismo
Per loro i Balcani sono nient'altro che una cerniera finale
Per la Germania e per l'Europa sono un ponte fondamentale con l'ansia
La Germania senza il controllo dei Balcani non ha futuro
Tutte le prospettazioni economiche nel trasferimento delle risorse dall'Asia all'Europa sono tutte strutturate intorno ai alla realtà che ha alle infrastrutture che portano in Germania
I Balcani diventano un punto di divergenza strategica
Tra l'Europa Germani calda o tra la Germania europea e la concezione degli Stati Uniti
Come ci si rapporta era con l'Asia lo si deciderà in larga misura non a caso Romiti l'altro giorno è stato in Cina e ha rilasciato un'intervista all'alt Sole ventiquattro Ore circa la necessità di questo salto e di questo salto dello spaccio asiatico per arrivare direttamente dall'altra parte come si arriverà in Asia probabilmente sarà il risultato di come si starà nei Balcani ma soprattutto ci si arriverà sicuramente non d'accordo con gli Stati Uniti
Non d'accordo con gli Stati Uniti
Secondo elemento
Anch'esso legato all'Europa
E credo
Quello della impianto della democrazia e la democratizzazione dei Balcani
L'Occidente liste all'unisono stadi gli inventori del meccanismo della democrazia importata
Anche qui il ritorno a quarantacinque fondamentale la nostra è una classica Democrazia di importazione o come dicono gli studiosi su chiamata
Certo
Esportare la democrazia nei Balcani non è come e spostarla nell'Italia ore la Germania nazifascista comunque di tradizione occidentale o Ray impiantarla e la Francia
Ma l'impianto della democrazia oggi nei Balcani oltre a quelle a quel salto Ussa storico che i Balcani presentano salto studi vera e propria civiltà
Ceiling sposa con un altro elemento fondamentale con il tipo di integrazione europea e con lo stadio a cui è arrivato l'integrazione europea
Perché la democrazia è legata allo Stato nazionale
Ma l'integrazione europea è nella fase della disintegrazione degli Stati nazionali o no
Perché la Germania sembra orientata invece a una terza soluzione
Perché questa era la soluzione dalla Francia finché la Francia guidava appariva in mano lo spirito della unificazione europea
La Francia ha in mente che si rifà al suo tradizionale schema imperiale
Negli Stati nazionali Nesta di regionali
Il modello di fiches per di costituzione federale europea se lo leggete con attenzione e nel solco più pieno della tradizione politica imperiale tedesco
Con tutte le articolazioni del voto ponderato della combinazione tra comunità accettai entità Stati regionali la storia tedesca è stata fatta così
E il modello balcanico con i Comuni etnici colleghi entità non statali con le istituzioni democratiche che non ci sono eccetera
Può divenire come dire più della Padania
Più della Catalogna che ovviamente sono realtà strutturate
Più dell'Irlanda eccetto che può divenire un modello politico costituzionale in cui il centro politico europeo sopra
Nazionale in realtà non ha bisogno né di articolazioni statali
Né di come dire fra i titoli regionale
Ma di una pluralità di entità sub nazionali
Di culture di eternit di municipi non di classi dirigenti ma di Cecchi amministrativi
Che in qualche modo però per la storia politica europea si configura come un modello certamente non di importazione di democrazia politica come noi la conosciamo
Io credo che le guerre balcaniche abbiano ancora una volta Churchill aveva aveva intuito più volte abbiamo fatto affiorare più problemi di quanti non ne abbiano assorbiti
E questi due problemi il tendenziale conflitto serio questa volta che dai Balcani si ripercuote circa una partenariato Europa Stati Uniti
Dove non è più il discorso astratto dell'Europa degli Stati Uniti finché rimane un discorso vede metafisico di vivono con estrema cordialità insufficienza ma un'Europa strutturata già intorno a un centro di interesse grosso che loro stessi hanno evocato
Chi pensa che tende a presentarsi come un centro che ha sullo scacchiere decisivo dell'Asia una tendenziale divaricazione di interessi
E una cartina di tornasole drammatico su come vogliamo passare all'integrazione politica
Tra dei nazionalizzazione debolezza delle istituzioni comunitarie sovranazionali e diffusione di autorità micro nazionali
A questo insieme di elementi mi sembra appunto che la questione balcanica sia sufficientemente importanti per averci consentito di metterla in discussione e per alimentare io prego
Sempre maggiormente l'attenzione non soltanto degli studiosi ma di degli analisti degli operatori diciamo in sintesi della classe dirigente europea che se c'è forse qui deve dare un segnale forte grazie
Ringrazio ringrazio molto cordialmente il il professor Pepe per questa analisi quanto mai complessa figli degli scenari degli scenari geopolitici cui siamo confrontati debbo dire che e con straordinario interesse l'ho ascoltato parlare ci ha dato la possibilità di fare d'effettuare una cavalcata di tre secoli diamo cade spalle all'esercito europeo mamma in pochi minuti è sicuramente tutti noi siamo grati per RC fate una volta di più per toccare con mano concreta appunto di nuovo il fascino della della modellistica
Che fa cioè il privilegio degli storici e degli studiosi ma che non hanno
La le incombenze concrete e le urgenze dei dei politici e dei
E dei primi collaboratori dei politici pensano i diplomatici quando le armi tacciono e quando disgraziatamente le armi tacciono Anna i militanti
Io vorrei
In solo un minuto di tempo me tirare alcune conclusioni che mi sembrano possibilità questo nostro da questo nostro convegno oggi pomeriggio innanzitutto ringraziando
Molto molto molto molto cordialmente gli organizzatori che ci hanno messo in insieme M propone invece un tema come come è stato per tutti ricordato è un tema di est non di grande ma di estrema attualità non soltanto per la contiguità geografica ma perché come come ha detto apposta adesso il mio vicino di destra il i i Balcani sono una un lembo Garcia che però non ci troviamo a poche decine di chilometri in linea d'aria e quindi noi come Italia effettivamente siamo in una situazione diversa da quella del tour operator de cinquantasette danesi che parteciparono
Alla al all'operazione Alba
Balcani come è stato detto cartina di tornasole del dell'Europa del futuro una cartina di tornasole anche delle nostre kosher
Sì civili di come di come si può riuscire oggi all'alba del ventunesimo secolo ad articolare la problematica del del consenso che è quella di fatti che sono sovente così straordinariamente distanti da noi come il ritorno delle ideologie della pulizia etnica nel segno d'ordine di cui lo stesso continente europeo che aveva seppellito evidentemente sotto una coltre di terra troppo sottile
Vanda gli orrori di Chiascio Ezio dei e dei gulag crede troppo spesso hanno
Deturpato il volto di questa di questa Europa che come è stato detto comincia dove comincia e dove finisce forse soltanto i greci riusciranno a Parma chissà magari con le Olimpiadi
Di fra qualche anno abbracci una nuova decidano definizione io credo che sia una volta di più un è un io ci tengo molto a questo concetto è un mio un concetto mio ispiratore ma anziché si debba fare una volta di più come è stato credo fa emersa questa sera ricorso alla al pessimismo Gramsci gramsciana dell'intelligenza ma anche l'ottimismo all'ottimismo della volontà
Siamo stati confrontati com'era facile prevedere nel tanta aggrediti chiude confrontati dal dato della complessità gli strumenti
Gli analisti Cannes le prospettive la difficoltà di legare insieme a me questi fili proprio perché difficile CEE per questa nostra limitatezza proprio nella natura umana c'è difficile comprendere i segnali i segnali del furto puro perché sono temi perché sovente sonno così indeterminati de perché noi stessi per a nostro modo di essere continuiamo a ritenere che il futuro sia ne ha nient'altro che un'estrapolazione del presente e come ci dimostrano ma sovente i Balcani con il loro salti logici e così troppo sovente così non è Anna a proposito della campagna del colosso mi sembra per lo meno dalla dalla sessione pomeridiana quella cui ho partecipato mi sembra del tutto fuori certo con grande riluttanza ma c'è una riluttanza che fa onore al nostro essere cittadini critici del mondo
Sia venuto fuori che giudizio pressoché unanime difficile sarebbe stato fare qualcosa di diverso da ciò che è stato fatto
Magari tardi magari male ma pesavano crede sulla nostra coscienza di tutti noi non soltanto dei nouveaux philosophes francesi che ne avevano chiesto a gran voce l'intervento
Degli strumenti militari euro atlantici pesano i duecento mila morti del dello sterminio amanti di Sarajevo e della pazienza di uomini farlo farlo tardi farlo amare farfalle qualcosa certo la problematica della contratto di vita del legittimi delle di legittimità dell'intervento Parma rimangono che sono pensano discorsi che dovranno essere approfonditi
A
Da questo ne consegue mi sembra la la necessità l'ineluttabilità in qualche misura del della dell'impegno di lunga forse di lunghissima durata della della comunità internazionale nei Balcani la difficoltà delle organizzazioni internazionali a parlare tra di loro
E mi sembra venuto fuori con una certa evidenza
Il oggi pomeriggio il una certa immagine della della comunità internazionale fatta ma
Dagli Stati Uniti che degli stati in qualche museo che in qualche misura rappresenta una sorta di Junior partner ecco che non personalmente non farei fino in fondo mia
Questa definizione Anna perché mi sembra ormai che la comunità internazionale quando paga parlavamo poc'anzi di diritto di ingerenza umanitaria sia qualche cosa di più ormai fatta dalle organizzazioni non governative di cui parlavamo è fatta
A quell'opinione pubblica da quell'opinione pubblica racconti così insomma sondata nelle sue nelle sue varie componenti anche anche
Di cui si è parlato appunto
Oggi pomeriggio il
Il ruolo della società dell'informazione mi sembra che nemmeno un paio di interventi se è venuto con molta forza fuori questo il
Ruolo mediatico va bene oggi del tutto centrale a me a sorpresa debbo dire la la una interpretazione della
Del Anna dell'evento kosovaro come appunto un evento mediatico Ramba nel mancato mi ha sorpreso mi ha sorpreso piacevolmente perché
Essendo stata per varie ragioni Amba assorbito integra interamente da in quelle in quelle giornate molto difficile in cui è stato progettato gestito in qualche misura indirizzato all'evento
Avevamo l'impressione effettivamente sembra che ci fosse ecco questa questa forte pressione però debbo dire che sono parole molto molto interessante è venuta in venuto fuori il discorso un è interessante e te credo che il paragone con con l'altro evento mediatico quello del che il del Golfo che invece era stato all'epoca considerata come una sorta di
Di di guerra mediatica ingessata proprio perché era continuamente figlie immagini erano con continuamente filtrate dalle dalle agenzie dal Pentagono e quindi si aveva quasi l'impressione che i giornalisti non potessero mai andare dove non dovevano essere ma trovati
Dove dovevano non potevano che essere condotti diciamo dal dai rispettivi Carmen rappresentanti ufficiali e questo ci dà quest'idea dell'effetto sia indenne eccetera citati nel l'azione di quanto sia hanno ormai fondamentale il il ruolo dell'informazione che è quella che poi esercita il PIL diritti diritto democratico all'informazione quindi
Sembra non è una semplice estensione tra di dei mass media ma diventa un rapporto tra istituzioni mass media e coscienza civile credo che sia
Di grandissima importanza Anna che questo accada ecco mi pare che sia stato fatto riferimento andata diverse occasioni ai bombardamenti via
Da quindici mila chiedi M ricordiamo tutti quella frase forse un po'anche centri di Rosa sembra sul Washington post quando scrisse ente abbiamo vinto cinque mila zero dodici a Mila all'epoca erano in zona i morti presunti messe perde dall'altra parte era normale perché no se c'è un paio di riferimenti di trendy straordinaria
è un spessore anche umano sulla sul legittimità dell'intervento degli strumenti dell'intervento e del modo in cui noi in qualche modo riusciamo proprio come opinioni pubbliche come i singoli esseri umani a fare la differenza quando è necessario che le voci vengano
Sentite
Anna ultima cosa che mi sembra sia venuta ma si non ultimo paio di riflessioni sono la prima legata questo contrasto clamoroso
Tra globalizzazione tra colubro urbanizzazione localismo spessore il il il generale John aver parlato dei Tarocchi occidentali anzi e quindi questa esportazione un po'meccanicistica forse nei Balcani della democrazia occidentale insomma TEM contrasto tra interpretazione volte Rihanna M imbroglio balcanico ecco mi sembra che anche nacque il perché non si possano tener conto di questo di questo nelle nostre nelle nostre analisi e purtuttavia si deve fare si devono fare delle cose è stato detto giustamente l'inevitabilità della dell'intervento dell'intervento delle opinioni delle delle Cancellieri e delle organizzazioni internazionali nei Balcani Balcani sono sono lembo dell'Europa sono nelle more d'Europa nonostante siano una propaggine dell'Asia M sono magari dicevamo prima due ore di di di aereo da da Bruxelles fanno parte del nostro l'abbiamo detto all'inizio del nostro DNA di europei
Noi non possiamo lasciare i Balcani in preda al vittime vittime della loro schizofrenia della loro storia anche perché come è stato nei Balcani cioè c'è una parte del nostro passato ma c'è anche probabilmente una parte del nostro futuro
Questo ci mi mi porta l'ultima conclusione che è quella del ruolo dell'Europa è stato e sono stato veramente lieto oggi pomeriggio di ascoltare tante voci tanto concordemente
Forti nel sostenere questo ruolo dell'Europa che deve disegnare scrive disegnare il proprio futuro il protagonismo politico europeo l'importanza dell'esercito europeo che ripeto non è ancora un esercito europeo Marta Marche ammette Meglio futuro potrebbe diventarlo questo for questa forte connotazione del bisogno di Europa e questo mi è sembrata molto importante non più un'invocazione di rituale di quelle che tante volte si fa da pulpiti e politici ma hanno attuato uno stimolo una sfida che percorrere diciamo trasversalmente con le coscienze delle coscienza di ciascuno di noi l'Europa che riesce che deve diventare tornare ad essere protagonista della propria storia ecco a me molto devo dire con molto rapidamente con colpevole trascuratezza probabilmente questi sono gli elementi che mi hanno maggiormente colpito ripeto sono della ente debitore agli organizzatori per un pomeriggio ma è diverso teme che mi ha portato e ci ha portato via il Garda studenti incarnate dai direttori generali da da da generali di corpo d'armata eccetera ci ha messo e qui a riflettere su un pochino a sud-ovest cui cosa vogliamo fare di questa regione che è molto importante
Grazie