"Sì al maggioritario" organizzata dai Democratici di Sinistra (presso il Palazzo dei Congressi)

Lo faccio
Parlare
Allora
Allora tu
Diamo inizio
Ringrazio intanto a nome del Comitato per il maggioritario e anche a nome vostro Vittorio Prodi presidente
Vasco Errani presi d'
Mentre la Regione eletto direttamente dai cittadini emiliano-romagnoli al quale auguriamo buon lavoro
La ringraziamo in particolare il presidente Massimo D'Alema
Per il quale abbiamo particolarmente apprezzato la generosità l'impegno l'abbreviazione con il quale si sta battendo perché gli italiani si rechino a votare
Molti lo
Sì al referendum maggioritario
Oltre che un no in un altro referendum a questo
Lo dirà lo stesso D'Alema
Un impegno generoso
Soprattutto perché l'esito di questa battaglia non è scontato ma possiamo farcela
Possiamo farcela perché è uno di quei momenti difficili per la Repubblica in cui gli italiani
Hanno saputo dare dimostrazione di saggezza e di patriottismo
Come si può il nove giugno del mille novecentonovantuno quando Craxi invito ad andare al mare
In questa vicenda ci sono degli aspetti paradossale
Io sarò molto rapido ma voglio ricordare quello che scriveva un giornale straniero l'altro ieri
Ci sono gli aspetti paradossali perché
Si interrogava questo
Periodico ci sono tre referendum sulla giustizia
Che riguardano temi molto cari a Forza Italia
Al suo leader
E all'elettorato di Forza Italia tanto da spingere Berlusconi ad abbandonare la Bicamerale come ricorderete
E invece hanno lasciato solo gli avvocati delle camere penali
Dicendo che sono referendum che non interessano tant'è che si è meritato poi la toga rossa come sapete
Silvio Berlusconi
Dall'altro lato
Ci sono i cosiddetti referendum sociali notava questo periodico
In particolare il referendum che vorrebbe abrogare l'articolo diciotto dello Statuto i lavoratori sul reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa
Anche qui
Rifondazione comunista
D'Antoni una parte della Cisl invece di invitare a votare no dicono non ci interessa
Non andate a votare
In questo modo indebolendo la battaglia per il no all'abrogazione dell'articolo diciotto lo Statuto lavoratori
E colpendo un articolo così possono colpire anche altre norme
Ma correndo anche il rischio che se si dovesse raggiungere il quorum c'è senza l'apporto dei lavoratori che sono influenzati dal CISL o da Rifondazione Comunista che ci possa essere comunque una prevalenza dei sì sui no
Perché tutto questo
Si chiedeva questo periodico fa parte della talvolta impenetrabile politica italiana
La risposta secondo me non è difficile
Non c'entra il governo la posta in gioco è alta
Molto più alta per quanto riguarda Berlusconi evidentemente ai temi della giustizia molto più alta per quanto riguarda Rifondazione Comunista la CISL dei legittimi diritti dei lavoratori
Questa posta non è il governo perché come vorrebbe farci credere Berlusconi
Perché allora se fosse il Governo non si capirebbe perché Fini invita a votare sì Alleanza Nazionale invita a votare sì e i popolari invece dicono di recarsi alle urne ma votando no è altrettanto i comunisti di Cossutta
La posta in gioco in realtà e molto più alta e in gioco la ristrutturazione stessa del sistema politico italiano e quindi dello stesso sistema democratico
Formalmente si tratta di abrogare
La quota proporzionale quel venticinque per cento di quota proporzionale ed è importante che sia brogli ce lo spiegheranno
Gli altri oratori perché importante che si apre di questa quota proporzionale ma in realtà e in gioco molto di più
E in gioco lo stesso assetto bipolare del sistema politico italiano si tratta di decidere lo dico rapidamente
Primo se il sistema politico italiano deve basarsi su due schieramenti
Centrodestra e centro sinistra
Come si è faticosamente in maniera non sempre lineare iniziato a profilare dopo il referendum del diciotto aprile novantatré
O se invece il sistema politico debba basarsi su un centro immobile attorno a cui fare ruotare tutte le alleanze
Consentendo a questo centro terza forzista deriva oggi assi ora lo sfogo di destra ora al forno di sinistra
Come teorizzato dal l'Andreotti altro astensionista
Del dell'ultimo momento
E sappiamo cosa significa non sono cose astratte
Nel primo caso se ci si divide tra due schieramenti di centrodestra e centrosinistra
Sono i cittadini a scegliere con il loro voto il Governo
E assedio lo schieramento di governo se invece la ristrutturazione avviene attraverso un centro immobile cosiddetto centrismo terza forzista
Saranno i partiti successivamente che decideranno il governo come
Negli anni ottanta
Nel primo caso sistema bipolare si dà vita ad una maggioranza e ad una opposizione
Sapendo che c'è un'opposizione
Che farà valere le proprie ragioni
Se la maggioranza ha mal governato tentando di vince la volta successiva
Con un sistema invece basato sul centro sarà il centro a consociate occorre stare
Le opposizioni a secondo le convenienze
Magari relegando
Sempre più la destra e la sinistra
Quella che viene considerata di volta in volta estrema destra estrema sinistra all'opposizione
In un sistema bipolare intendiamoci gli elettori di centro hanno una funzione importante gli elettori di centro sappiamo ad esempio che sono state diretto di centro che hanno consentito la vittoria dell'Ulivo nel mille novecentonovantasei spostandosi dalla voto Berlusconi al voto verso Romano Prodi e lo schieramento dell'Ulivo
Però non c'è spazio in un sistema bipolare per un partito di centro per partiti di centro che vogliono far ruotare attorno a sé l'alleanza
Con il sistema bipolare che noi vogliamo mantenere approfondire
Si favorisce l'alternanza dei governi come è stata definita l'igiene e la democrazia
Con un sistema invece di terza forza Isma'centrista si favorisce l'immobilismo del classi dirigenti che si pongono le premesse non necessariamente come conseguenza ma si ponga le premesse per la corruzione di regimi politici
Si capisce quindi l'agitazione anti referendaria
Di Buttiglione
I D'Antone
O le posizioni di Andreotti lo stesso De Mita che vorrebbero rifare la Democrazia Cristiana
Si capisce Berlusconi
Che si proclama erede della democrazia cristiana
Poi la democrazia cristiana invece di avere come ispirazione Camaldoli avrebbe come spiegazione
Arcore
Si capisce anche Boselli che deve recuperare De Michelis e Bobo Craxi che voglio ricostruire la sinistra del centro berlusconiano dico tra virgolette la sinistra certo berlusconiano
Ma che c'entra Bertinotti tutto questo
C'entra
C'entra perché il sistema bipolare il dividersi fra lo schieramento di destra e sinistra e centro destra e centro sinistra spinge sollecita tutti i partiti a concorrere al governo del paese
Abbiamo visto quindi che movimento sociale si è trasformato in Alleanza nazionale proprio lo scopo di concorre al governo del Paese e abbiamo visto che Rifondazione Comunista attraverso sia pure la desistenza ha contribuito alla vittoria dell'Ulivo ha contribuito a portare l'Italia
Nella moneta
Dell'euro da monete europee nella moneta unica poi quando si trattava è raccogliere i frutti se tirata indietro elementi evidentemente sperando ahimè la quota proporzionale
Sperando di avere più visibilità il più voti
Per fortuna non ha avuto né più visibilità non è più intervistato come una volta dai telegiornali ogni sera era nei telegiornali nei voti
Intendiamoci
Sono posizioni legittime tutte quante
Non è che esistono sistemi che sono a priori migliore dell'altro però gli italiani il diciotto aprile novantatré siano pronunziati per un sistema bipolare
Si erano pronunzia che si sono abituati al bipolarismo
E su questo dobbiamo continuare dobbiamo andare avanti legittime le posizioni ma il mezzo usato e politicamente scorretto
Perché invece di affrontare una battaglia a viso aperto votando no
Si cerca di portare un'operazione sleale
C'è un trenta per cento
Di elettori che non vanno a votare per i motivi più diversi
Per disinteresse la sua politica perché all'estero perché malati nell'altro mondo prima essere pure dissero
Le liste o perché di altra cittadinanza se scoperto Sophia Loren nella cittadina francese anche se Buttiglione adesso cerca di dire che abbiamo voluto espellere Sophia Loren dalle liste
Ma è
Quindi politicamente devastante sotto il profilo democratico che una minoranza certi li blocca la maggioranza perché di questo si tratta
Non sono referendum per i quali c'è scarso interesse non è il Pubblico registro automobilistico ricorda
Sì cavalca l'astensionismo perché si vuole ostruire
Una decisione della maggioranza per essere rapidi e brevi
Si vuole mandare la gente a non votare perché se no vincono i sì e questo è politicamente scorretto
Ma io ho fiducia
Sono convinto che si riuscirà ad andare avanti dicevo quindi allora che non è insensato come quel giornalista tendeva a dire che Berlusconi abbandoni i referendum sulla giustizia da me personalmente non piacciono o che Bertinotti e la CISL mettere in pericolo i diritti ai lavoratori non è insensato perché la posta in gioco è alta io spero che i cittadini
Capiscono qual è la posta in gioco
Vadano a votare consentendo quindi di proseguire nella battaglia per la modernizzazione del paese
Grazie attenzione adesso do la parola Vittorio Prodi
Cittadine e cittadini
Dopodomani abbiamo un un appuntamento importante per la politica del nostro Paese
Si affrontano i due schieramenti
Da una parte quelli che vogliono cambiare la politica in Italia che vogliono vedere realizzato un sistema maggioritario che vogliono scegliere dare un governo stabile al Paese
Dall'altra ci sono partiti e partitini che vogliono mantenere la possibilità di ricattare il Paese cambiando schieramento a seconda dell'opportunità
E infatti con il sistema proporzionale gli elettori non sarebbero chiamati a scegliere di governo ma solo a dare una delega in bianco ai partiti liberi poi di fare e disfare i governi in Parlamento
Ne abbiamo viste per tanti anni questi chi critica il maggioritario perché obbliga a formare le alleanze prima del voto per sottoporli al giudizio degli elettori vuole solo a vere le mani libere
Per continuare la solita politica Jabbar vero lo ricordava dei due forni per decidere dopo il voto con chi governare o magari per fare maggioranza e consociative
Questo non deve più essere permesso
Tutte queste ragioni stanno a spiegare che non siamo noi i sostenitori del maggioritario contro i partiti come qualcuno vuole fare credere
Siamo invece contro la partitocrazia o direi la partitino Croazia che allontana i cittadini dalla politica e dai partiti stessi
I partiti sono uno strumento essenziale per la democrazia
Negli ultimi anni hanno perso un po'di fiducia dei cittadini è un po'di capacità di rappresentare le esigenze per questo occorre favorire il rinnovamento del sistema dei partiti rendendo le di nuovo capace di farsi Interpreti delle istanze della società civile
Il problema non è quindi se i partiti devono essere soggetti che concorrono a determinare la vita politica del Paese cosa peraltro prevista dalla Costituzione il vero problema è quali partiti con quali regole con quali programmi
Il vero obiettivo deve essere mettere in risalto le coalizioni farle diventare più salda ed omogenee e meno soggette alla permanente conflittualità interna perché possono arrivare rapidamente prima del voto a una sintesi politica di governo per questo è importante andare a votare ed è decisivo insistere sull'utilità dello strumento referendario
Il referendum costituisce una spinta forte verso la governabilità
Non possiamo non riconoscere che quanto è stato fatto nel settore delle riforme istituzionali ha avuto la sua origine alla sua spinta anche nei referendum elettorali come la ritrovata stabilità dei governi e degli enti locali
Basti pensare ai primi passi avanzati verso del tre lezione diretta dei sindaci e dei presidenti di Province è ultima quella dei presidenti delle Regioni che apre la possibilità alle Regioni stesse dotandosi di un proprio statuto di vedere rafforzata
La propria capacità amministrativa e politica
Il referendum infine costituisce anche una spinta forte verso il Parlamento affinché esso proceda svelto sulle riforme che necessitano è un organo nel nostro Paese
Mi lascia sempre più sconcertato la campagna di quelle forze politiche che insistono sull'astensione
Siamo tutti d'accordo che la facoltà del singolo elettore di non andare a votare è legittima
Ciò che non è accettabile e questa appropriazione politica della scelta della non partecipazione al voto che alcuni esponenti di forze politiche sia Rodano questo non l'accettiamo
Ed accettabile il messaggio di diseducazione civica che viene lanciato poiché dietro a quelle mistificazioni si nascondono posizioni finalizzati a semplici prese di potere
A tal punto che Berlusconi ha scaricato senza tanti complimenti posizioni sempre sostenuta dal suo partito in merito ad esempio alla giustizia la stessa questione elettorale o le oltre che alla cosiddetta libertà d'impresa
La tendenza a rinunciare all'esercizio del proprio diritto e allo stesso tempo di un proprio dovere rischia di costituire una minaccia ai valori della partecipazione democratica e al rispetto di regole condivise
Sono d'accordo con Olga D'Antona che nell'intervento fatto pochi giorni fa
Grazie per questo
Che nell'intervento fatto pochi giorni fa Milano ha sostenuto che è un forte astensionismo costituirebbe una grossa sconfitta
Per la civiltà giuridica di questo Paese né si sa quanto sia grande la ferita in quote nel cuore di quella donna
Occorre dunque una mobilitazione di tutti di nomina i pochi giorni che restano perché la cultura del maggioritario della responsabilità di Kingdom di chi governa siano un dato acquisito nel sistema politico essendolo già nella nostra sensibilità dei cittadini
Vorrei in particolare chiedere a chi ha votato sì l'anno scorso di ritornare a votare sì
Per avere quella vittoria che ci spetta perché allora hanno contato nel quorum persone che non potevano e non dovevano contare
Se se dopodomani andranno tutti a votare vinceremmo
Maggioranze stabili ci metteranno ci permetteranno di fare di più di meglio e più presto
Nei comuni abbiamo già visto nelle province abbiamo già visto nelle regioni lo vedremo presto vogliamo vederlo anche nel governo centrale grazie
Però adesso il presidente la Regione Vasco Errani
Il compito che abbiamo davanti è difficile
Ma dobbiamo essere convinti non certo impossibile
Richiede dunque a tutti noi
Di usare bene queste ultime ore
Con i contatti personali
Spiegando
Ricordando il valore del voto
Non abbiamo mai pensato che un referendum apra le porte del paradiso
Ma di fronte a problemi e interrogativi importanti
A un impasto del Parlamento
E di fronte alla necessità del Paese
Di completare finalmente la riforma del sistema politico italiano
Per uscire da una infinita transizione che pone problemi all'Italia a suo modo di stare in Europa e nel mondo di fronte a tutto questo
è necessario un impegno forte per andare a votare e per per fare vincere il sì a referendum sulla sistema elettorale
Certo abbiamo anche di fronte a nuovi altri referendum
I referendum che io considero anti sociali ai quali bisogna dare una risposta forte e chiara con uno preciso
Voterò sì
Per cambiare l'attuale legge elettorale
Perché ha dato risultati negativi che sono sotto gli occhi di tutti
Risultati negativi perché non ha consentito
Ne alla coalizione di centrodestra quando vinse le elezioni nel novantaquattro
Ne voi alla coalizione di centro sinistra con Prodi dove c'era la desistenza di Rifondazione
Non ha consentito di corrispondere agli interessi è al mandato che gli elettori aveva notato prima nel novantaquattro centrodestra poi nel novantasei al centro senz'
Stasera dunque parliamo di al referendum che io considero da questo punto di vista il più importante perché può segnare una svolta decisiva sulla via delle riforme da tempo siamo fermi ad un bivio
Noi a lavorare per le riforme il Polo a disfare alla sera ciò che si fa di giorni
Noi
Noi a pensare all'Italia di domani un paese autorevole competitivo stabile capace di affrontare i problemi sociali con efficacia
Il Polo a calcolare il proprio tornaconto di parte
Ecco la cattiva politica che torna che ritorna gli accordi di bassa lega il tanto peggio e tanto meglio
Parte infatti da questo punto come reazione la campagna diritti Berlusconi che invita a starsene a casa
è una posizione che nasce dalla necessità come ha detto Barbiera
Per il Polo
Per questo centrodestra prima di tutto
Di non completare il processo di riforma del paese è una posizione che merita una risposta forte
Da parte nostra dei cittadini di tutti coloro che attendono e vogliono dare un futuro nuovo e diverso al nostro Paese
Domenica
è un giorno di festa e di riposo e ciascuno faccia pure ciò che preferisce
Ma fra le sette e le ventidue dobbiamo trovare cinque minuti per dire il nostro sito alla possibilità di riformare il sistema elettorale italiano di dire sì alla riapertura della strada del cambiamento
E anche perché questo Paese possa vedere maggioranze chiare stabili scelte direttamente dagli elettori nessun interesse di parte solo l'interesse dell'Italia cioè di tutti i un Paese che con la vittoria di Prodi e dell'Ulivo del novantasei e poi con D'Alema ha cominciato accorrere a fare veri
Ha scelto di entrare in Europa e di essere un Paese che funziona e che affidabile
Per tutti partner europei e nel mondo non possiamo disperdere questo patrimonio sarebbe un problema per tutti
E senza una riforma questo non è possibile disperdere mo'appunto il capitale che abbiamo messo da parte con pasti in sé in questi anni
E verremmo meno noi
Ad un compito fondamentali che ci siamo assunti governando questo Paese
Per me è dire sì significa affermare il diritto dei cittadini di scegliere il Governo significa aprire la strada ad una vera riforma elettorale che ci mette in condizione di avere un Paese affidabile
Un Paese con la propria identità capace di affrontare le sfide più importanti che ci vengono proposte oggi e ci verranno proposte
Domani vogliamo farli con gli strumenti della coesione sociale della capacità economica e produttiva con l'efficienza delle istituzioni
Anche grazie a regioni come l'Emilia Romagna
Questo Paese è sempre stato molto più della propria immagine all'estero
Molto più dello stereotipo che ci viene attribuito il paese degli espedienti in economia in politica che non ce l'avrebbe fatta mai ad entrare in Europa
Il paese che non vuole essere governato ma che cerca leader emozionali
Noi invece vogliamo affermare una vera possibilità di scelta dei cittadini e il principio di piena responsabilità perché si assume l'onere di governare o di fare l'opposizione
Vogliamo parlar chiaro agli elettori vogliamo difendere il diritto dei cittadini a non essere imbrogliati o confusi dalle a da alleanze che si con panno configurando come pigliatutto e Governo niente
Come Berlusconi nel novantaquattro e in fondo cosa c'è di diverso nel Polo lega oggi
Questi fanno carte false per un voto in più guarderebbero il diavolo dritto negli occhi per mettere le mani su Palazzo Chigi sono pronti a tutti gli e vogliono un sistema elettorale che non funzioni
Un sistema appunto come l'attuale che copra l'ambiguità del rapporto porla Polo lega ora come allora queste la prova che occorre cambiare che serve chiarezza nella politica e nei partiti
In un parla panorama polverizzato che ha bisogno di più responsabilità prima ancora che di un passo indietro dei partiti
Una tale chiarezza e può venire anche dei meccanismi elettorali che premiano la capacità delle forze politiche di stare insieme di fare coalizioni vere
Che spingono ad affrontare e risolvere i problemi non a rimandarlo
Così anche il panorama politico parlamentare quello che di volta in volta emessi dalle elezioni politiche deve essere comprensibile ai cittadini
Stimolare la capacità di rappresentare e di mettere in relazione interessi diversi
Deve essere in grado di determinare un governo è un'opposizione che lavorano per il bene del Paese e non per rovesciare quotidianamente gli equilibri definiti dal voto
In questo paese c'è un problema istituzionale
Quando io sento dirigenti del Polo o perfino presidenti delle elezioni delle regioni del Polo eletti direttamente sostenere che nella Conferenza Stato e regioni
Si farà un'opposizione dura al governo io mi rendo conto che c'è un grave problema istituzionali in questo Paese perché non succede in nessun altro Paese nel mondo
E tantomeno nel Paese federalisti che a seconda del colore della rappresentanza poi sul piano istituzionale si creino scontri
Aprioristici
Per questo c'è bisogno di cambiare e per questo è importante votare sì dopodomani votare significa decidere di contare di scegliere comprendere lo spirito profondo di questi Italia
Che vuole sollevarsi e cambiare
E che gli altri altre forze potenti vogliono zavorrare costringere dentro Monopoli perpetuare il trasformismo è un male dal quale dobbiamo liberarci in fretta
Anche per istituire certezze credibilità alle istituzioni agli occhi di tutti i cittadini ed in particolar modo ai più giovani che si affacciano questi temi e hanno bisogno di esempi forti un esempio la dato con serena fermezza il Presidente Ciampi dicendo che il voto è un impegno che esercita
Da quando questa libertà ce la siamo conquistati con l'impegno e sacrificio di tanti uomini e donne nella lontana battaglia della liberazione
Con la stessa sicurezza possiamo dire che dal voto Sira un'indicazione sulla strada da seguire
Conteremo Easyjet Conte remino per i diritti dei lavoratori El per il diritto dei cittadini ad essere governati da chi scelgono e sono certo che Bologna voterà bene guardando avanti
Cha verso chi pensa agli interessi generali come per le recenti elezioni regionale
E dobbiamo ringraziamento grande all'anima forte e di centro sinistra di questa città
Sapremo far fronte a questa responsabilità che ci viene affidata e faremo ogni sforzo per corrispondere alla fiducia e alle aspettative dei cittadini
Chiederemo il vostro aiuto la vostra costi collaborazione non disperdendo mai un valore che credo ci ha fatto vincere vincere bene queste elezioni regionali la capacità di ascoltare
Così come abbiamo fatto in questi mesi dovremo e faremo una grande sforzo per stare insieme a voi insieme ai cittadini per capire i loro problemi e per raccogliere proposte contributo
Intanto il voto di domenica il sì di domenica la riforma elettorale può essere una forte spinta ad un impegno serio e costruttivo ad ogni livello impegniamoci in queste ore per ottenere un risultato utile importante e positivo per il Paese grazie
Adesso la parola a Massimo D'Alema
Grazie ringrazio molto
Ringrazio molto per l'affetto stavo vedere il calore ma forse la serata
Ecco
Non è
Della vostra accoglienza
E
Mi fa piacere
Che in questi giorni nei quali dopo la crisi di governo
Mi sono rimesso in cammino
In una battaglia civile
Così importante come quella che culminerà nel voto di domenica
Mi fa piacere di avere l'occasione di aver avuto l'occasione di tornare qui
In questa città in questa terra di così forte tradizione civile democratica
Da cui ci aspettiamo un contributo importante
Al raggiungimento di quell'il quorum che è diventato il primo Obiettivo
Di questa battaglia
Chiedete in quelle urne vi saranno anche dei no al referendum elettorale
Io spero che non siano pochi
Considero quei no
Una risorsa preziosa della nostra democrazia
Cittadini liberi
Che hanno deciso di misurare le loro opinioni in un confronto democratico
Sarà il segno che questo non è un popolo di pecoroni
Un popolo di persone che vogliono esercitare i loro diritti
Ma nello stesso tempo io spero
Che il sì apra la strada ad una compiuta riforma elettorale
Questa è una necessità del Paese
Non è l'obiettivo di una parte politica
Non è una battaglia fra destra e sinistra
Urso Barbera ha spiegato molto bene il senso di questo confronto
Non è neppure alla ricerca di una rivincita nei confronti di Berlusconi
Questo è un grande problema che esiste
Ma che deve essere affrontato nel tempo
E alle scadenze giuste
Qui si tratta del futuro della nostra democrazia
Qui si tratta di una grande occasione che non è dei partiti mai innanzitutto dei cittadini
Il referendum fu pensato per questo dai padri costituenti
Come una occasione per l'esercizio di un potere diretto dei cittadini
Per il resto viviamo in gran parte in una democrazia delegata
Della quale protagonisti principali sono i partiti
Domenica decidono i cittadini
Anche per il bene dei partiti io credo
E spetta ai cittadini innanzitutto
Con il loro voto cercare di correggere
Il rischio di un degrado di una paralisi della vita politica
Il rischio che venga fermato e riso spinto indietro quel moto di cambiamenti
Chi ha investito il Paese in questi anni
Che ha consentito un ricambio della classe dirigente
Che ha consentito di migliorare e non di poco
La qualità del governo del paese
Il prestigio dell'Italia nel mondo
Il rischio ritornare indietro e visibile
Basta assistere ogni giorno lo spettacolo di un Parlamento paralizzato
Da uno scontro senza regole senza principi
Vedete l'ostruzionismo parlamentare certamente una forma è legittimo va molto di moda questo fatto di dire che è legittimo tutto è legittimo legittimo non vota certe legittimo non votare ma una cosa è il legittimo diritto di un cittadino di non andare a votare altra cosa è il diritto di un partito a fare propaganda contro il voto una cosa molto diverso
Molto
E che in qualche modo significare rompere le regole di un gioco politiche è anche un gioco che ha le sue regole
Se una parte politica dicesse alle elezioni politiche non andiamo a votare
E poi contestasse al vincitore tu non rappresenti la maggioranza degli italiani
Sei leggi
Voi capite che cosa significherebbe
Una lacerazione di questo tipo
Un Paese nel quale con sedici milioni e mezzo di voti si conquista il Governo
Perché queste sono le dimensioni non può buttare al macero la volontà di ventidue milioni d'Italia
Perché se non si spezza
Un meccanismo profondo
Su cui si regge la democrazia
Un rapporto di fiducia
La condivisione di regole fondamentali
Questo va nel rapporto con il Paese
E questo vale nel rapporto tra le forze politiche nel Parlamento anche l'ostruzionismo dicevo è legittimo in cinquant'anni di opposizione il Partito comunista italiano ne ha fatto uso
In occasione giusto o sbagliato che fosse in occasione dell'entrata dell'Italia nella NATO
E di fronte al decreto che interveniva per la prima volta d'imperio nelle relazioni sociali tagliando la scala mobile
Oggi l'ostruzionismo è divenuto la forma normale di partecipazione alla vita parlamentare da parte di una gran parte dell'opposizione
L'abbiamo assistito a pochi giorni fa al decadere di un decreto pensate di un decreto che collocata mille ottocento lavoratori mille ottocento lavoratori delle liste dei lavoratori socialmente utili nei tribunali
Per fare gli uscenti io gli operatori nei computer allo scopo di fare funzionare meglio i tribunali e la giustizia
Di fronte ad un provvedimento di questo tipo
Che in qualche Sissi Paese civile sarebbe un provvedimento amministrativo che credo che solo in Italia necessiti di una legge questo è un altro dei problemi
Ma di fronte ad un provvedimento di questo tipo si è paralizzato con l'ostruzionismo il Parlamento
La vita politica rischia di arrivare a questo
Lì è una forma estrema di ricerca della visibilità
Non so forse la lega avrà visto che l'elenco era un elenco soprattutto di meridionali e qui no no ma non è uno scherzo
Non è uno scherzo può sembrare uno scherzo o un'aberrazione ma non è uno scherzo
Ora io credo che dobbiamo essere tutti preoccupati
Per il rischio che la vita politica
Giunga a questo punto
Dobbiamo cercare di correggere le regole
Le regole le regole non si cambiano con una spallata politica nulla è inquietante come l'atteggiamento di un uomo come Berlusconi che sembra dire al Paese
L'unico cambiamento da fare che vada io poi ci penserò io
E così
Perché badate
Questo messaggio carica oltretutto di un contenuto drammatico le prossime elezioni poi
Perché in gioco non sarà soltanto come normale nei Paesi democratici il governo del Paese
Ma in qualche modo vi sarà la pretesa
Di imporre con la forza d'urto di una vittoria elettorale
Un cambiamento di regole fondamentali della vita democratica della convivenza civile
E questo non è accettabile
è talmente poco accettabile che credo che spaventi persino una parte degli alleati di per
Ma senza dubbio deve preoccupare tutti quelli che suoi alleati non so
Noi abbiamo questa occasione
Per una riforma della politica le leggi elettorali non sono articoli di fede
I sistemi elettorali possono cambiare nel tempo
La proporzionale ha svolto senza dubbio un grande ruolo nella storia del nostro Paese
Stato lo strumento attraverso il quale i grandi partiti popolari sono diventati protagonisti della formazione delle assemblee elettive delle istituzioni
Questo ruolo si e poi via via esaurito
Nella crisi della cosiddetta Prima Repubblica
Nella frantumazione correntizia
Corporativa
Nella immutabilità di una classe dirigente
In un rapporto clientelare con il Paese
Ed è sorta la necessità di una rottura di un cambiamento
Che fosse in grado di gettare le basi di una democrazia dell'alternanza aperta cioè ad un ricambio delle classi dirigenti
In grado di volta in volta di proporre ai cittadini il quesito da chi da quale parte volete essere governati da quale schieramento da quali persone
E di fondare così governi stabili
E anche opposizioni
In grado di sfidare i governi e le maggioranze sul piano delle proposte alternative ed è la prospettiva alternativa di governo e non nelle condizioni di esercitare il loro potere nel gioco consociativo del condizionamento
Era una svolta necessaria
Questa svolta si è compiuta a metà
Questa è la verità
La legge elettorale che abbiamo una legge elettorale ambigua
Da una parte spinge i partiti a coalizzarsi per sostenere i candidati comuni nei collegi
Dall'altra parte li spinge a dividersi
Per contendersi non soltanto badate il venticinque per cento perché non è solo questo il punto
In realtà nella proporzionale sì ci si contende un primato
Si misurano i pesi
E come se il sistema politico è anche un meccanismo che ha delle sue regole ha una sua complessità ha una sua logica di funzionamento e non può essere sottoposto contemporaneamente a due imputo contrastanti e come schiacciare contemporaneamente il freno e l'acceleratore di un'automobile si fonde il motore
E noi siamo vicini io credo
Ad una crisi del nuovo sistema politico che è sorto in questi anni
Bisogna decidere
Non si può rimanere in mezzo al guado noi siamo persuasi che bisogna decidere nel senso del maggioritario
Nel senso di una democrazia nella quale non lo scompaiono i partiti
E questo è sbagliato è sbagliato sostenere che l'identità e il ruolo dei partiti sia legato in modo esclusivo al funzionamento del sistema elettorale
Si può avere coscienza della propria identità
E sostenendo insieme i candidati comuni di questa coalizione
Non è affatto detto
Che si debba affermare l'identità e il ruolo dei partiti in una competizione con chi ti sta accanto questi la logica spietata
Della proporzionale
Che spinge innanzitutto distinguere Stead al tuo alleato perché il tuo alleato che ti contende i voti
Quello che è più simile a tutti
E innesca una logica della visibilità
Nella quale ciascuno per rendersi visibile e quindi elettoralmente significativo deve innanzitutto prendersela con chi gli sta accanto e principalmente con il Governo che deve sostenere poi questo è uno sport diciamo
L'esperimento atto di
E se poi il partito che si sta accanto il più grande del tuo
Allora proprio dice acquisto
La passione polemica diventa irresistibile
Ma non c'è cattiveria il cui è una logica di sistema
E i sistemi si cambiano cambiandone il funzionamento cambiando nelle regole cambiando nel meccanismo
Inutile polemizzare non serve a niente
Il problema vero è cambiare le regole e se a spingere verso un sistema nel quale la competizione non è con chi ti staccano
Ma con chi dall'altra parte ti contente il governo del Paese
In questo ripeto non scompaiono i partiti le loro ragioni
I partiti conquistano e devono conquistare un ruolo diverso
Riconquistano i devono riconquistare uno spazio nella società
Nell'elaborazione delle idee dei progetti nella selezione della classe dirigente delle candidature
Nella costruzione dei legami internazionali
Oramai la dimensione vera dei partiti è per esempio per noi una dimensione europea
E noi siamo prima ancora che i Democratici di sinistra parte di quel socialismo europeo che questo grande partito europeo
I partiti debbono però fare un passo indietro dalle istituzioni e questo è il grande cambia
Non si cambiano le istituzioni
Non si può pensare di ricostruire istituzioni imperniate sul ruolo dei partiti
Questo è stato a lungo il destino del nostro Paese
Nel quale i grandi partiti hanno rappresentato fattore di coesione del Paese accanto a istituzioni deboli
Abbiamo avuto a lungo istituzioni deboli e partiti forti
Oggi l'Italia ha bisogno di istituzioni forti
Se vuole competere nel mondo e affrontare le sfide che ha di fronte a sé
E ha bisogno di partiti che siano in grado di rituffarsi nella società
Non sul teatrino della politica quotidiana dei litigi dell'invisibilità
Ma nel rapporto con il Paese
Con le sue correnti profonde di pensiero di interesse
In grado di riallacciare un rapporto che rischia altrimenti di spezzarsi
E quelli che dicono che bisogna sconfiggere il referendum per affermare l'identità e il ruolo dei partitini mentono
Perché non la e più distruttivo del ruolo dei partiti che lo spettacolo incredibile di una folla imprecisata di partitini che si agitano e che litigano sulla scena dalla politica
Nulla è più distruttivo del prestigio e del ruolo dei partiti di questa cosa
Ed è al contrario nel senso di una riforma maggioritaria e che noi possiamo anche riscoprire
Un ruolo profondo dei partiti
Come protagonisti di un rapporto con la società
Come organizzatori dei cittadini come debbono e anche noi dobbiamo pienamente tornare adesso
Il referendum non è che risolve tutti questi problemi
Ma certo senza dubbio
Senza una vittoria del referendum non ci sarà nessuna riforma
Anche questo è un inganno
Diamo dirlo
Io la memoria viva di tutti i tentativi che sono stati fatti di fare le riforme nel corso di questa legislatura
E dei mille ostacoli che sono stati frapposti e degli impedimenti che sono stati messi lungo il cammino
L'ultima esperienza
Avvenuta nel corso
Della mia esperienza di governo il Governo che ho presieduto non è stato neutrale in materia di leggi elettorali ha presentato una proposta di riforma elettorale
Discutibile ed era alla all'esame del Parlamento ma in imperniata su sul sistema uninominale maggioritario a doppio turno
Ma anche con degli accorgimenti per dare voce in Parlamento il cosiddetto diritto di tribuna alle forze che non si coalizzano per il governo perché io non credo
Che sia utile per il Paese che formazioni politiche minori
Ma significative che non si coalizzano per il governo siano escluse dal Parlamento
Se Bertinotti ci chiedesse un impegno per questo io credo che sarebbe giusto risponde di sì
Anziché fare la campagna per l'astensione dice
Il problema è che queste forze non siano determinanti ai fini del governo
Perché questo è dannoso per l'Italia
Ed è anche un fardello pesante per loro
Troppo pesante infatti Rifondazione per ha potuto se l'è tolto dalle spalle perché non corrispondeva
Neppure ad una sua vocazione
E allora io credo che il sistema elettorale debba essere tale da consentire al Paese di essere governato
Vedete quella proposta di riforma approvata dal Consiglio dei ministri e quindi teoricamente basata su una maggioranza parlamentare
Ha proceduto con un qualche interesse fino al referendum
Mancato il quorum tutti hanno scoperto che la riforma non era più interessante gran parte
Senza lo stimolo
Il pungolo l'obbligo di un successo nel referendum
Non vi sarà alcuna riforme
Anche qui non è il caso di fare i moralisti
Nulla è difficile
Come un'Assemblea elettiva che cambia le regole con le quali è stato eletto
La resistenza questo cambiamento la resistenza enormi
E infatti le riforme elettorali importanti in questo Paese si sono fatte sotto la spinta di due grandi referendum popolare
Cittadini entrano in campo proprio quando la politica non ce la fa
E non ce la può fare
Vedete questo referendum produce già in sé un meccanismo migliore della legge attuale
Non è vero che produce un meccanismo peggiori
è vero che recupera il venticinque per cento tra i migliori perdenti che comunque sì pur perdenti sono quelli che hanno avuto più voti tra i perdenti comunque sono forti di un consenso di cittadini
E questo a mio giudizio potrebbe essere corretta utilmente dal Parlamento
Ma oggi
Quel venticinque per cento viene attribuito attraverso lo scontro la competizione tra i partiti
E comunque eliminare quella doppia scheggia
C'è quella da una parte ci si unisce dall'altra parte ci si divide e già una correzione positiva
Ma la mia convinzione io ribadisco detto oggi anche Veltroni con molta chiarezza è che la vittoria del sì
Debba rappresentare possano presenta uno stimolo al Parlamento
Per fare una riforma ancora migliore di quella che il referendum Prodi
Questo forse è possibile
Mentre la vittoria dell'astensione e della rinuncia io credo aprirebbe soltanto la strada ad una rumorosa campagna per precipitare il Paese verso le elezioni anticipate
Una campagna del tutto assurda
Oltretutto perché l'attuale legge elettorale considerata inadeguata da tutti
Compresi quelli che chiedono di tornare subito a votare con questa legge
In questo c'è
L'ambiguità di Berlusconi
Il suo disegno parliamoci chiaro
Visto che qualcuno dice che la legge referendaria conviene a Berlusconi
Professor Sartori per esempio scuole
Sai brillante uno studioso brillante anche pieno di idee giuste ma la politica è una cosa diversa
Io ho cercato di spiegare tante volte a Sartori che Berlusconi ha tanti difetti ma il fatto che Berlusconi non si renda conto di quello che gli conviene no questo no
Non abbia ha bisogno adesione degli allora spieghi qualcuno
Berlusconi vuole spezzare il meccanismo bipolare ragione giusto per
Vedete su questi Berlusconi in questo a un disegno molto forte molto esplicito
Ha imparato nel corso di quest'
Il suo disegno è proporsi come erede del vecchio sistema di potere
E ha imparato anche la politica a cominciare dagli aspetti più deteriori più tradizionale d'altro canto i suoi consiglieri sono sicuramente persone di grande professionalità
Non facilmente presentabili in pubblico da Baget Bozzo Cirino Pomicino ma sicuramente persone di grande esperienza
Di grande esperienza politica Berlusconi non vuole il bipolarismo
Il
Ecco talmente ci sono delle cose sottili ma che fanno capire ha rimosso persino l'espressione poco
Talmente contrario al bipolarismo che lui non è più neppure il popolo
Lui ha costituito la casa della libertà
No casa la casa una la la casa una cosa che si costruisce restarci a lungo caso e questa casa della libertà e aperta a tutti
Vede non passa giorno che non si rivolga a tutti i nostri alleati invitandoli tutti
Naturalmente nella Casa della Libertà ci sono ha un appartamento più più lussuoso diciamo e ci saranno delle mansarde ci saranno delle cantine ci saranno delle cucine dei salotti ma attaccati
Perché Berlusconi non vuole di Polaris
Berlusconi vuole ricostruire un regime fondato sulla esclusioni pregiudiziale della sinistra anzi come dice lui dei comunisti
Questo vuole del
Il suo modello è quello che c'era prima
E
E quindi il suo modello è quello di un partito Stato
Che sta al centro della casa della libertà fondo una una ricetta sperimentata ha funzionato
Con la differenza che questo partito Stato invece di essere quello di De Gasperi di Moro di Fanfani sarebbe di Berlusconi Previti e Dell'Utri con che secondo me non è una piccola differenza
Non è una piccola di fare
E con la
Inferenza che finita la guerra fredda è caduto il muro di Berlino
Ma il disegno di Berlusconi è questo
E ripeto avvolte piccoli particolari sono delle spie significative che l'uomo è attento ai particolari grande comunicatore
è talmente contro il bipolarismo che ha rimosso persino il poco
E ha sostituito a questa proposta è una proposta diversa
E quella di chiamare a raccolta tutte le forze moderate
Intorno ad una Progetto stabile di nipote
E al centro luglio
Che si propone al Paese come l'unica vera grande novità come la vera rottura
E cioè un uomo in grado di costruire un'alleanza di governo fondamentalmente intorno suo potere personale
Alla sua forza alla sua forza economica imprenditoriale
Una forza pervasiva che che non soltanto Berlusconi non intende minimamente mettere mano al conflitto di interessi
Ma lo va estendendo questo conflitto perché entrato in politica come un grande imprenditore della comunicazione
Adesso è socio di Mediobanca
è uno dei protagonisti della finanza italiana non è soltanto
Un uno che possiede la metà del mercato televisivo e più della metà del mercato pubblicitario
Punta ad allargare il suo impero verso settori strategici dell'economia italiana
Quindi altro che conflitto d'interesse delle televisioni
è un progetto di domini
Progetto di domini cioè di uno in un momento in cui al potere politico
A una
Controllo in sul gangli della finanza privata controlla le televisioni eccetera è qualcosa che si configura
Come
Qualcosa di diverso
Dal conquista del Governo
Io penso che l'astensione quindi non è una distrazione l'appello all'astensione
Per l'astensione fa parte di questo disegno
Può aprire la strada ad uno smantellamento dell'impianto bipolarista maggioritario e quindi all'avanzata di una proposta diversa
Raccolta di forze nel nome di una visione neo moderata intorno al potere personale di Silvio Berlusconi
Io io penso che questo per l'Italia una prospettiva pericolosa
Solo dobbiamo dire con chiarezza
Il referendum o non contiene la risposta tutto questo naturalmente
Ma certo sarebbe un segno importante
Ebbe un segno importante
Di un Paese che è vigile
Che non intende avviarsi in modo cieco verso la prospettiva di questo tipo
Che non ha rinunciato
Ad una riforma vera delle istituzioni
E che è in grado ancora di incalzare le forze politiche
Sarebbe un segnale importante e positivo
Così come sarebbe importante vedete e anche qui c'è davvero qualcosa che deve essere detto con molta chiarezza nella sinistra
Che il voto coi cittadini sono in grado e debbono anche essere in grado di dimostrare di sapere di share
Che il volto da una parte aprendo la strada ad una riforma della politica dall'altra parte
Dica di no
Ad un disegno liberista di smantellamento di conquiste importanti dei lavoratori
Ora vedete
Io credo che tornerò poi su questo punto io credo che
Il nostro compito non è soltanto quello di difendere le conquiste del passato
Credo che noi siamo di fronte a grandi problemi grandi sfide
E certamente sappiamo che lo Statuto dei diritti dei lavoratori protegge solo una parte del mondo del lavoro
E guai se noi non ci rendiamo conto che esiste un grande problema
Di di riunificazione del mondo di un nuovo patto sociale
Io rimasi molto colpito a Milano incontrando il comitato dei lavoratori
I cosiddetti coordinati e continuativi
Presieduto parlato da una ragazza che mi disse sa
La sinistra il sindacato si noi li ascoltiamo però quando voi parlate dei lavoratori parlate dei contratti parlate degli orari
Parlate dei diritti dello Statuto dei diritti dei lavoratori sono tutte cose che noi non abbiamo
Quindi
Voi usate delle parole che per noi non hanno significato
E non c'è dubbio che c'è una parte del mondo del lavoro
Che vede un'altra parte
Come una parte privilegiata
E che questa frattura pone un problema enorme a noi alla sinistra al sindacato
Ma non si corregge questa stortura
Abbattendo i diritti conquistati dalle lotte del passato
Non si dà nulla
Ai non garantiti
Cancellando il diritto perché licenziato senza giusta causa
Se vuole di essere reintegrato nel lavoro
Io credo quindi che
Questo attacco al sindacato e ad a diritti fondamentali dei lavoratori deve essere respinto
Ho trovato veramente deprimente voglio dirlo perché ci sono questioni politiche ma in politica a volte ci sono questioni e
Che un uomo in ivi sinistra o dirigenti sindacali possano ritenere che una battaglia di questo tipo si vince astenendosi
Questo non è vero non è vero né politicamente né giuridicamente non è vero politicamente perché se il quorum non è raggiunto ma la maggioranza di chi vota votato sì resterà colpo
E qualsiasi governo potrà domande lo Sco e l'ha già detto addetto alla Confindustria ma vi sbagliate lasciate stare votate per me poi ci penso io
Spesso apposte su schema poi ci pensa a luglio
Quindi non è vero politicamente non è vero giuridicamente perché il quesito se non se non c'è il quesito è riproponibile se non c'è il cuore
Basta vedere quello elettorale per il quale siamo stiamo tornando vota
Quindi non si vince nessuna batta trocar Tom conosco a memoria
Battaglie che i lavoratori abbiano vinto stando a casa
Non me le ricordo
Il paragone tra l'astensionismo elettorale lo sciopero che ho sentito fare l'altra sera Fausto Bertinotti
è una battuta veramente di di cattivo gusto
Ritiene vedete
Nello sciopero del lavoratore colpisce il datore di lavoro dei suoi interessi
Non andare a votare il cittadino colpisce se stesso dei suoi diritti
Il Cile
E molto di più
E e vorrei dire attenti ai partiti ai sindacati a
In particolare i partiti di sinistra e i sindacati
In questo Paese c'è già troppa gente
Che di testa sua se ne resta caso se ne va al mare
Rivolgere appelli di questo tipo può essere devastante
Perché a furia di dire così la volta che invece li dobbiamo chiamare avvenire può darsi che non ci sentano più
Ci ascoltano
Vedete
Eccome se e quando fecero il referendum per cancellare allora un diritto civile quello del divorzio Berlinguer avesse detto stati a casa così vinciamo sporco
No vincemmo votando no
E fissando così in modo incancellabili quel diritto nell'ordinamento del nostro Paese
Ecco perché io credo ci sono vedete due forti ragioni
C'è un se è un no
Che sono tutti e due importanti per fissare due due punti da cui ripartire
Per indicare la via di una riforma del sistema politico e della politica
Nel senso del bipolarismo nel senso dell'alternanza nel senso di una democrazia aperta
Aperti
Senza case
Per le case ognuno ha la sua ma la democrazia deve essere un campo aperto non trincerato
Dove ci si contende ogni volta il Governo e vince chi alle proposte più convincenti le persone più capaci senza pregiudiziali
Senza terrorismo
Senza di che
E dall'altra parte
Difendere un diritto importante dei lavoratori
Per riprendere il cammino di un nuovo patto sociale
Perché certo noi non vogliamo limitarci a difendere ciò che è stato acquisito
Ma certamente ripeto non si costruisce un nuovo patto sociale sulle rovine dei sindacati e sulle rovine dei diritti dei lavoratori
Questo è un punto importante io ho cercato di spiegarlo anche radicali sono
Con i quali è giusto dialogare a mio giudizio
Ma
E se non comprendono che se si indebolisce il sindacato confederale
Noi non avremo un monte un mercato del lavoro più libero
E d'altro canto in Italia in quei settori in cui sindacalismo confederale stato indebolito non è cresciuta la mobilità cresciuto il corporativismo
Sindacati corporativi di mestiere
Ritiene il contrario della modernizzazione del Paese
E se anche il sindacato confederale senza dubbio va incoraggiato e spinto verso il rinnovamento e io non ho mai mancato di tenere vivo questo dia
E tuttavia è attraverso il sindacalismo confederale che passa il rinnovamento
Non certi sto attraverso la frantumazione corporativa della rappresentanza dei lavoratori
Vedete
Il referendum non è
Il referendum del centro sinistra che peraltro è diviso a questa prova
E tuttavia io credo che possa essere utile per il centrosinistra
Molto utile
Utile anche per sollecitare il centrosinistra ad un rinnovamento del suo modo di essere
Sì e non c'è dubbio che
Il modo in cui la nostra alleanza oggi si presenta sulla scena politica
Non è vincente e non è avvincente nessuna di queste due caratteristiche
C'è forse qualcosa a distanza c'è qualcosa di vecchi
C'è a volte un po'come l'immagine Simonetti anche gloriosa diciamo di come se nel campo del centrosinistra si addensassero ciò che resta della gloriosa stagione vecchi partiti tutto un po'più ridotto diciamo
Mi nei numeri
Ma non nei rituali e nelle forme
E questo modo di essere del centro sinistra io credo è una delle ragioni
Non l'unica certamente è una delle ragioni
Di una
Incapacità a conquistare catturare il consenso e la fiducia di un Paese che vuole cambiare
Ma
Certo vedete
Non basta il referendum
Ma se vince il sì la spinta anche al centro sinistra a cambiare
Può essere forti e importante
Non nel senso di cancellare il il pluralismo di fare il partito unico la non vogliamo fare nessun partito uno
Vogliamo inglobare ridurre
Ma certamente nel senso di fare prevalere le ragioni della coalizione sulle ragioni dei singoli partiti
E di rimettere in cammino quel processo di aggregazione di raccolta di forze non solo dei partiti ma anche della società civile di cui
L'esperienza dell'Ulivo ha rappresentato il punto più alto e più significative
Vedete noi abbiamo abbiamo avuto alle spalle una
Sconfitta politica pesante
Non uno spostamento elettorale a destra del Paese perché badate la verità
Non mi stancherò mai di ripeterlo verità è che
Anche quando vincemmo le elezioni
La maggioranza del Paese non stava con stemma maggioritario ci consentì di vincere
Ma anche perché il Polo della lega erano divisi
Da una parte e dall'altra parte perché noi riuscimmo
Con una iniziativa politica che fu senza dubbio brillante e che ha dato qualcosa all'Italia a raccogliere uno schieramento che andava dalla desistenza di Rifondazione Comunista
All'apporto
Di Lamberto Dini
Fu quindi come dire la forza della politica
Che ci consentì di vincere le elezioni
Non il consenso della maggioranza assoluta dell'Italia
Perché io allora per quel Cousteau a volte un po'spigoloso per la verità e chiedo scusa per lo spigoloso ma non per la verità
Senta detta
Mi divertire a fare la somma e a dire badate che
Vent'
La vittoria dell'Aprilia nel novantasei non è una vittoria della Società contro i partiti e che la società italiana ha votato al cinquantaquattro per cento per Bossi Fini Berlusconi Rauti
Ed era una fotografia piuttosto inquietante sta
Ed erano lì di fronte a noi le ragioni di fondo
Del perché
Con la fine della della repubblica dei partiti
Era rimasto in questo Paese in campo una maggioranza di destra
Una maggioranza di destra
Prima ancora che politica e la forza di questa
Di questa maggioranza degli italiani che ci siamo ritrovati di fronte il sedici aprile ma è la stessa
Non è una
La forza di questa maggioranza il suo fondamento non è tanto nelle sue espressioni politiche
Che sono abbastanza modeste cioè e qualcuna anche piuttosto impresentabile
La forza eh direi nell'essere una maggioranza sociale e culturale
Più forte persino delle sue espressioni politiche cioè più persistenti più robusta persino delle sue espressioni così
E il centro sinistra era e idee di fronte a questo grande problema come ha potuto costruirsi vita
Un blocco di questo tipo e in particolare nelle regioni in alcune tra le regioni più avanzate e moderne
E in particolare in una parte importante delle nuove generazioni
Quali sono gli ingredienti di questa specie
Come si può pensare di spezzare questo blocco di riconquistare un commissari su
Di forze produttive moderno piccoli imprenditori lavoratori
Che di questo si tratta
Almeno una regione come la Lombardia
Ci sono quei numeri
Siamo di fronte ad un una spinta che viene anche da forze moderno della piccola impresa del mondo del lavoro delle nuove professioni
Come
Io resto convinto di quello in cui ero convinto anche qualche tempo fa
Per trasformare la vittoria politica dell'aprile del novantasei nella conquista della maggioranza degli italiani
L'unica via
Che si di aveva percorrere che si deve percorrere fino in fondo e quella dell'innovazione e delle riforme
Noi non abbiamo perduto perché abbiamo fatto delle riforme ma perché ne abbiamo fatto troppo poco mio giudizio
E perché non abbiamo toccato punti cruciali della crisi italiana
Perché il centro sinistra non è stato capace di sostenere un proprio progetto radicali di riforma delle istituzioni dello Stato
Di questo c'era bisogno
Di questo c'era bisogno
Noi non siamo stati capaci di corrispondere a questo non ho fatto tante cose molto importanti
Che io non sottovaluto affatto sarebbe folle avendovi contribuito prima sostenendo Prodi e poi mio impegno diretto
Certamente è di valore storico d'avere portato l'Italia in Europa ad avere avviato grandi riforme della scuola della sanità della pubblica amministrazione chi daranno via via nel tempo anche i loro frutti positivi perdita io di questo non ho dubbi e credo che non solo non ce ne dobbiamo vergognare dobbiamo esserne orgogliosi
E tuttavia resta di fronte a noi
Il grande problema di una profonda riforma delle istituzioni e della politica
E di un nuovo patto sociale
In grado di
Da una parte di coniugare veramente solidarietà ad dinamismo e competitività
Perché la spinta alla modernizzazione chiede anche questo
La destra promette e poi non credo che sia in grado di mantenere ma promette ad una nuova generazione la possibilità di affermare e valorizzare i talenti
Da parte nostra è apparso in bici che noi fossimo troppo condizionare
Dalla difesa di un vecchio sistema di relazioni di garanzie
Un vecchio sistema di garanzie che non appare tale gran parte della nuova generazione che entra nel lavoro perché loro ne sono escussi
Questo è un problema molto serio
E qui hanno pesato
Nella nostra esperienza di governo a mio giudizio
Resistenze conservatrici che si sono manifestate nel centro e anche nella sinistra
E che hanno ostacolato l'avvio di un nuovo riformismo sufficientemente coraggioso vedete io so benissimo che un nuovo riformismo e anche rischioso
Basta vedere
Blair
Il risultato elettorale che hanno ottenuto i i laburisti in Gran Bretagna se l'avessimo ottenuto noi in Italia non lo sarebbe bastato per me di mettere dovuto
Scopo
Perché quel risultato elettorale è una fotografia delle difficoltà di un nuovo riformismo perché Nuovo riformismo spaventa
E allontana una parte del nostro elettorato tradizionale colui riuscito lui a Londra ha perso le elezioni a sinistra dice
Ma
E dall'altra parte se rimani in mezzo al guado non conquista il nuovo
Questo è indubbiamente ma non è solo un problema italiano un grande problema del riformismo europeo
Ma io credo che a questa difficile sfida c'è una sola risposta
Ed è il coraggio di attraversare
Coraggio di cambiare
Anche rischiando
Incomprensione di una parte
Del blocco tradizionale che ha sostenuto la sinistra
Ma puntando a conquistare la fiducia il consenso delle forze più giovani più moderne della società
Non c'è
A però strada
Vedete
Io credo che noi dobbiamo rimetterci a lavorare su questi temi
Devo dire la verità
All'indomani dei risultati elettorali
Non era obbligatorio
Che il Presidente del Consiglio si dimette
Era
Era certamente possibile resiste dire come avviene in tutti i Paesi del mondo devo dire molti di di gli amici colleghi
Europei non hanno capito
Perché io ho dovuto dare delle spiegazioni diciamo oltre cadavere Espresso da molte parti solidarietà e anche preoccupazione per il futuro dell'Italia perché non è che la vittoria di Berlusconi
Spaventi soltanto noi anche in giro per l'Europa insomma
è considerato come qualcosa di di di abbastanza
Non proprio normale
Ma vedete
Resistere
Sarebbe stato un errore
Per molte ragioni
La prima ragione
Era che questa mia resistenza probabilmente sarebbe stato un elemento di divisione del centrosinistra
E non sarebbe stato un responsabile
Divenire un fattore di divisione del centro sì comunque non io non lo farò mai
Era necessario favorire una soluzione intorno alla quale potessero unirsi le forze disponibili
Anche per rispondere alla richiesta delle elezioni anticipate
Garantire lo svolgimento dei referendum e la conclusione normale della legislatura
Ma in secondo luogo
Ho deciso anche per dare cercare di dare una scossa
Dare una scossa
Al nostro mondo
Cercare di fare un appello alle energie e alla volontà di reagire ci sono momenti in cui bisogna compiere dei gesti
E il gesto di rimanere attaccato alla poltrona che vacilla non è un gesto che incoraggia la gente scendere infatti
Noi dobbiamo noi dobbiamo ripartire dal paese
Non si vince questa battaglia che una grande battaglia sociale e culturale
Di idee e di valori non si vince soltanto attraverso il governo io vedete io credo che mai abbiamo governato bene
Se mi consentite abbiamo governato bene durante l'esperienza difficile del governo Prodi e questo ci è stato riconosciuto in Europa
Se Prodi è stato scelto come il presidente della Commissione europea e anche il riconoscimento del ruolo di governo che egli ha svolto nel nostro Paese
Veneta sesso nella grande grande scelta di mantenere l'Italia legata all'Europa
E abbiamo continuato a governare bene anche dopo
Nel vedete dopo è stato una vicenda più complessa dopo la la crisi della maggioranza del ventuno aprile dovuta a Bertinotti
E tuttavia in quella vicenda complessa se volete c'era anche una sfida del tutto particolare
Perché era la prima volta che alla guida del governo del paese andava uno che rappresentava quelli che per cinquant'anni erano stati
Io credo
Lasciatemi essere il modesto ma a nome vostro io credo che in questo anno e mezzo si è dimostrato che noi eravamo esclusi non perché fossimo meno degli altri in grado di farlo in grado di servire l'Italia
E mesto resti
Questo è un patrimonio
è un patrimonio in Italia e anche fuori d'Italia
Che anche fuori d'Italia c'era la curiosità di vedere
E anche fuori d'Italia vi assicuro si è visto un governo dignitoso in grado di rappresentare con dignità il nostro Paese ha anche nei momenti
Più difficili
Ma detto questo e detto che questo patrimonio resta non ci si può innamorato
Dobbiamo sapere che ci sono momenti in cui quando l'ostacolo è alto
E non si riesce a superare bisogna prendere la rincorsa facendo qualche passo indietro
Non è un problema
Se c'è Foglia di combattere
Se c'è voglia di rimettersi in gioco nel rapporto con il Paese
Io darò il mio contributo anche qui vorrei rassicuri ceduto tante lettere di compagni dicono
Di compagni che dicono ma
Sono molti preoccupa molti mi dicono devi fare questo di fare quest'altro
Credo con internet oltre a molte espressioni di amicizia e di solidarietà ma io credo di avere valutato bene quello che ha detto e soprattutto quello che non dovevo fare quello che non dovevo rientrare dalla finestra dove era uscito dalla porta
Perché era una cosa democristiana Tavecchio
Rituale che non fa il ministro degli Esteri c'era sempre Andreotti proprio per questo
Lo posso fare
Era una
Questa era era una buona Raccoon nel rispetto più assoluto diciamo ma erano
Vicende di un'altra Italia
E non era neanche giusto vedete
Non perché io non mi senta profondamente legato al mio partito come si vede quello che sto facendo ma non era neanche giusto che io andassi a mettermi fra i piedi
Delle compagnie dei compagni con alla testa Walter Veltroni che dirigono il nostro partito
E lo fanno bene
Vedete
Io mi sono immaginato la scena che so fare il presidente del partito per garantire l'unità l'avere pezzo non olet ancora c'era mettere
Vorrei ancora un po'prima di essere imbalsamato diciamo pedala
Trattare ancora
Ma
E allora che senso ha vinto io mi sono immaginato la scena di quel corridoio che conosco molto bene da parecchi anni
Il secondo piano di Botteghe Oscure con da una parte l'ufficio che serviva l'altra parte ufficio del presidente e le segretarie che ispirano il corridoio per vedere chi va da una parte il privato aveva
Non mi piace
Non mi piace lo dico con assoluta sincerità
E sarà anche se volete una civetteria uno scatto di orgoglio ma mi dà fastidio l'idea di dare fastidio
Tutto l'onore
E lavorando a raccogliere idee è e forze intellettuali e della società civile in un lavoro di ricerca di proposta che sia al servizio della coalizione
Io avverto che ce n'è un grande bisogno devo anche dire che ho trovato in questi giorni tante tantissime disponibilità
Persino un po'in genere di chi chiede di Chieri come ci si iscrive alla Fondazione a cui non ci si iscrive diciamo però si può scrivere alla Fondazione Italianieuropei ci si può mettere in collegamento vogliamo lavorare anche nel senso della formazione delle Due
Azione politica non soltanto dei convegni e dei seminari vogliamo rappresentare un punto di incontro di intellettuali laici di sinistra e cattolici
Vogliamo cercare di rappresentare uno stimolo anche al centrosinistra ad essere diverso da come si presenta oggi di fronte al Paese e tutto questo lo si può fare ore continuando a fare battaglie ad andare in giro per l'Italia partecipare agli impegni civili come quello del Refah dunque e a mantenere un rapporto forte politico non solo affettivo con il nostro partito ecco perché vedete
Ho approfittato anche per dare delle risposte non siccome vengono rivolte tante volte dei quesiti era giusto approfittare di questa occasione non sarà un cammino semplice
Noi abbiamo di fronte Periodo di battaglie difficili
Ed è per questo molto importante quello che accadrà domenica che se domenica il Paese reagisce io credo che per chi vuole le riforme il cammino sarà meno difficile
Ed è importante che voi facciate di tutto non solo votandola telefonando muovendo quello che si può muovere
Siamo sul filo dicono io i sondaggi sono più cauto siamo sul filo di questo quorum fiscale così importante per l'avvenire dell'Italia domenica quindi e poi dopo
Prove complessa prove per chi è chiamato a governare
Che si misurerà con l'esperienza di governo della destra in modo più ravvicinato questa regione tra le grandi regioni moderne e ricche dell'Italia
Tra le più ricche e più moderne dell'Italia
Quella che governiamo
Il confronto diretto e impegnativo
Perché certo è giusto dire come ha detto Vasco Errani che è inaccettabile l'idea di usare in chiave
Anti istituzionale le Regioni contro il Governo il Parlamento nazionale
Ma nelle regioni si giocherà anche una sfida di governo sulla qualità del governo sulla capacità di innovazione
E l'Emilia è molto importante da questo punto di vista perché
La sfida di governo degli altri e qui ai vostri confini e ci si misura da vicino
Ma la sfida impegnerà
Anche chi lavora nella società chi preparerà la campagna elettorale del due mila uno che io spero presto noi possiamo come cioè adesso preparare insieme ai nostri alleati non abbiamo più di fronte soltanto un'azienda abbiamo di fronte una macchina politica agguerrita
Che ha imparato dalle sconfitte che ha costruito organizzazione rapporto con la società
E che va affrontata se che ci sfiderà sul nostro terreno non soltanto quello della televisione ma anche sul terreno dell'andare casa per casa
Ieri se noi non ci rimettiamo in grado di affrontare la sfida
Su tutti i piani
Noi rischiamo una sconfitta che sarebbe molto negativa per il futuro dell'Italia ecco perché vedete io vedo che c'è molto da fare
Per tutti ognuno al suo posto io farò la mia parte come è giusto che sia in questa battaglia
Innanzitutto lavorando a rafforzare dare un po'di valore aggiunto raccogliere dalla società idee e persone che vogliono aiutare il centrosinistra ma è bene che ciascuno di voi Petit res conflitti a volte hanno questo effetto io l'ho misurato cioè di gente che dice ma allora bisogna che anch'io faccia qualcosa sì bisogna che ciascuno faccia qualcosa perché domenica vinca la prospettiva del cambiamento e perché poi il centrosinistra si metta in grado di vincere la sfida del governo dell'Italia