Commemorazione per l'uccisione dell'Avvocato Serafino Famà - Organizzato dalla Camera Penale (presso ilPalazzo di giustizia - Sala Adunanze)

Rapporti nel rispetto reciproco dei ruoli io alla quale guardo con sentimenti di solidarietà e di stima
La categoria forense
Rappresentata dal presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati
Avvocato Fabio Florio
E mi piace
Per salutare questo nostro incontro prelevare i due espressioni che ha usato il presidente Riccardo
Quando ricordando Vincenzo Geraci ha parlato di dubbi e di quello che disse
E disse che in quel momento
L'assemblea sia manto
Per la parola dell'avvocato Vincenzo Geraci
L'espressione più alta e più forte non poteva essere
Quando la toga questi pensieri
Questi alle emozioni
E se diventa presenza morale testimonianza attiva
Perché i giovani avvocati devono sapere che portare la toga non è un fatto fisico
è un fatto moltissimo che onora chi la porta
E chi la porta deve essere degno della toga che porta e il presidente Alicata aggiunto poi l'elogio dell'avvocato
Fatto da un giudice delle sue qualità della sua autorità
Diventa per noi oggi una consacrazione che dobbiamo tutti a Serafino Famà
Diciamo subito che non sarà questa una festa di emozione diciamo subito che non ci sarà questo in questo posto
Albergo per la commozione è un problema interno
Di Foro nostro
Deve essere una fiera festa dell'atto
Una gioiosa festa nella top così come la voleva Serafino
Con i suoi gioiosi furori perché questo era se era e queste cose si hanno quando si crede non si possono né prendere a prestito né fingere di avere ecco perché i lavori nostri devono essere improntati a alla massima sobrietà
Ecco perché io non farò nomi di presenti non farò nomi di chi arriva e di chi non arriva di assenti di telegrammi importanti e l'altro
Mi limiterò solo a leggerne uno perché ho il dovere di farlo dovere istituzionale e soprattutto se gli è consentito per un solo istante sarà il primo e l'ultimo dovere che appartiene al nostro modo di essere stato
Do lettura del telegramma del Presidente della Repubblica
Pervenuto alla Camera penale la cerimonia in memoria dell'avvocato Serafino Famà rappresenta per la città di Catania un momento comune che riflessione
La coscienza civile della collettività maturata anche attraverso drammatiche esperienze come quella che oggi si ricorda
Deve continuare ad esprimersi nell'impegno e nella volontà di tutti i cittadini di operare per l'affermazione nella legalità
Con questa consapevolezza esprima tutti intervenuti i sentimenti della mia ideale partecipazione alla commemorazione Carlo serio cioè
Ecco perché in una continuità istituzionale
Che deve essere regola non galateo
è importante che a seguire intervenga la parola del Governo
Ed è per questo che do la parola al ministro Bianco ricordando che egli in quei giorni fu testimone di sensibilità e di partecipazione sulla nostra tragedia che era una tragedia collettivo ma da pentito della città ministro bianche pregati di prendere la parola
Vorrei anzitutto rivolgere saluto caro affettuoso
Alla signora Franca fidi ai familiari ai colleghi a coloro i quali hanno avuto modo nella
Intensa perché di questo si tratta
Vita dell'avvocato Famà di stargli vicino e di conoscerlo e apprezzarlo
In tutte le sue sfaccettature
Voglio brevemente testimoniare
Che
Questa iniziativa che la
Camera finale Serafino calmanti Catania promuove oggi a cinque anni di distanza
E probabilmente in modo
Migliore
Di commemorare e di ricordare
L'avvocato Serafino Pharma
Naturalmente vengono alla memoria
Alcune immagini anch'io
Ho ricordato quella
Quei giorni quella sera
Il ricordo anch'io e venti
Il grande dolore dispiacere
Senza polemica
E in quell'occasione in quella circostanza accanto al mondo forense
Per un errore di quelli che capitano nella vita degli uomini anche delle istituzioni
Non tutto lo stato fu presente come avrebbe dovuto essere
In un momento così difficile per la vita di questa città
Il fatto che oggi naturalmente
Qui siano presente tutte le istituzioni dello Stato
Significa in qualche modo sottolineare che si è sbagliato ovviamente ma si intende come naturale comprensibile e dovuto rimuovere
Quel quell'errore
La vicenda di Serafino Famà mi ricorda il
Un episodio che ho vissuto direttamente
Un costituivo rappresentanza del comune di Catania
Personalmente in un processo di
Adesso non ricordo se era estorsione usura ma l'estorsione
Il difensore dell'altra parte difensore del dell'imputato
Era proprio Serafino Famà
E ebbe a diciamo pronunciare le ragioni per le quali Dino riteneva e GT due la costituzione del Comune parte civile con quella
Passione con quella determinazione
Che altri molto meglio di me e prima di me conoscevano
Il
Il FUS corso
Dico sinceramente dal non mi aspettavo una un intervento così determinato
E chiesi naturalmente
C'era
L'avvocato Dell'Atti lo ricorderà perfettamente chiesi come mai
Dall'altra parte c'era questa reazione così
Ferma ma così anche
Determinante
E mi fu detto da tutti che
Era il modo di sentire
Il modo di interpretare la funzione dell'avvocato quella che in quel momento con quello stile con quel tono Serafino Famà interpretare e infatti il giudizio la valutazione di tutti i suoi colleghi era straordinariamente positiva
E la vicenda poi la ricostruzione delle ragioni di quell'omicidio
Dimostrano
Dimostrano sino in fondo
Sino in fondo l'altissimo valore morale
Con il quale egli ha interpretato nella sua vita
La missione la funzione dell'avvocato
In una città
Quella di Catania alla fine del mille novecentonovantacinque
Dove
Il fenomeno mafioso
Era arrivato
A livelli di presenza intollerabile della vita della città in tutti i suoi aspetti
Quella rigore e quella sensibilità con la quale veniva interpretata la funzione
Dell'avvocato restarono naturalmente un punto fondamentale nel determinare una reazione da parte della criminalità mafiosa
Che
Sentiva di avere in qualche misura un potere un dominio tale da potere contrastare ed eliminare anche chi riteneva di fare il suo dovere secondo la deontologia
Del
Attività forense
Sono quindi oggi a testimoniare
La vita
Partecipazione del Governo al ricordo dell'avvocato sa forza ma e credo che il modo migliore per fare tutto questo sia di
Dividere
I problemi della mondo della giustizia della città
E in qualche misura affrontando di con quella determinazione
Che l'avvocato fama avrebbe richiesto ecco la ragione per la quale i primi giorni di dicembre
Il ministro della Giustizia ed io accogliendo l'invito del presidente dalla corte d'appello faremo una serie di incontri qui sul mondo e sui problemi dell'attività della giustizia a Catania partire dai problemi naturalmente logistici funzionale ma anche eventualmente a quelli delicati che riguardano questo aspetto con quell'attenzione che l'intensa attività che qui viene svolta ovviamente merita
E posso anche a dire che
Tutto quanto sarà necessario
Perché nella memoria di questa città anche nella memoria del Paese
In questo
Mi associo sin d'ora alle iniziative che verranno assunte e per la parte relativa alle competenze
Che attengono la distrazione dell'interno dichiaro sin d'ora immediatamente la piena immediata disponibilità
Per tutto quello che si potrà fare per ricordare
Alle generazioni future
La vita e l'esempio di questo eroi
Della
Nobile funzione dell'avvocato naturalmente sin da adesso dichiaro il piena la piena partecipazione da parte del governo
Grazie
è intervenuto lo Stato
è giusto intervenga la città e per questo do la parola al sindaco dalla città onorevole Umberto Scapagnini
Anch'io mi rivolgo innanzitutto ai familiari della dell'avvocato Famà
Porgendo a nome della città e a nome mio personale ancora tutti i sensi della nostra commozione e della partecipazione questa mattina questa iniziativa che sicuramente a distanza di cinque anni
Significa quello che ha detto con grande forza il presidente Alicata
Quando ricordava che e proprio attraverso gli anni che si fortifica non si consolidano
Quelle che sono le prese di posizione che al momento sotto la fase dell'emozione possono tradire in eccesso o in difetto la realtà di quello che la società assume nei confronti di chi
Si trova ad essere oggi
Considerato come ha detto il ministro degli interni un martire e numero di questa città
Io non ho la fortuna
In una circostanza
Così precisa
Abbiamo colto proprio dal ministro
Le tracce di una commozione personale io non ho dei ricordi personali da portare qui come rappresentante delle istituzioni ma sicuramente come cittadino
Che all'epoca come tutti i cittadini di Catania sentirono con grande forza la brutalità che si estendeva dalla vittima singola dalla vostra categoria colpita dalla categoria tutta che rappresenta la giustizia e vari livelli a quella di ogni singolo cittadino
Un episodio come quello che ha visto il brutale assassinio di un professionista per l'esercizio della propria funzione
Non solo mortifica
Ma stravolge il significato sociale di partecipazioni di tutti i cittadini
Ed allora il fatto che noi oggi con grande serenità con grande chiarezza ci troviamo qua tutti insieme a tutti i livelli a celebrarne la memoria credo che assuma questo un significato di grande recupero per quanto riguarda la dignità della città tutta ed è in questo senso che il primo cittadino vuole sottolineare la partecipazione personale e la partecipazione istituzionale a questa cerimonia
Io credo con grande forza che sei episodi come quelli che si sono collegati al martirio dell'avvocato Famà
Debbano sicuramente lasciare una traccia
Nel nostro sentimento devono però scavare come state facendo voi
Anche in maniera precisa un percorso che ci conduca soprattutto ha potere interagire costantemente a livello istituzionale eccome avete colto
Dall'intervento del ministro degli interni che questo intervento si estende a tutto campo
Dalla nazione alla Regione all'amministrazione locale attraverso la valorizzazione quotidiana dei rapporti tra quelli che rappresentano quella che è la principale e la prima delle nostre necessità cioè quella di aprire una giustizia che si trasmetta direttamente a livello del territorio dando serenità tranquillità e possibilità di operare a tutti quanti i nostri concittadini
Questa amministrazione
Ha ritenuto di raccogliere immediatamente il percorso il segnale tracciato dalla precedente amministrazione
Dando luogo ai passi amministrativi necessari da poter in maniera concreta
Dare un segnale forte da parte della città un segnale che proprio nel nella scia di quello che voi state facendo
E nel cammino di quello che ci aspetta per il futuro possa ricordare quotidianamente quello che è successo ma soprattutto l'interpretazione positiva che si sta dando ad un atto così dissacrante
Enzo Trantino ha dato un segnale forte da parte vostra
Addirittura dicendo questa giornata definendo questa giornata gioiosa
Ed in effetti lo è
Se partendo da un episodio terribile tragico si partendo da un martirio non siamo capaci di Trani invece consegnarli comportamento di vite soprattutto dignità interattiva fra i vari livelli istituzionali operativi professionali in questa città questo possente con forza il primo cittadino e sento che qui dentro tutti quanti noi siamo partecipi al di là della commozione che nel tempo non si può cancellare sicuramente assumiamo anche il ruolo la dignità e l'impegno di potere insieme scavalcare gli ostacoli per fare sì che tutta la componente di questa città dal primo all'ultimo cittadino dei nostri fratelli più deboli delle periferie possano trarre vantaggio da un'azione comune e questa e veramente un'azione comune che sta partendo in questa mattina
E quindi questa Amministrazione
Ha inteso ricordare con forza la figura dell'avvocato Famà
Iniziando il l'iter amministrativo per intitolare all'avvocato Serafino Famà
Una parte secolo a mio modo di vedere a nostro modo di vedere estremamente significative simbolica delle nostre città e cioè il grande piazzale antistante al parco Falcone
Non è a caso
Che
Questa zone è stata scelta
E io credo che
Forse
Nel tempo quando decise rima vi trovate a considerare quindi la piazza fama come parte integrante della nostra città non solo riusciremo a raccogliere e a mantenere il ricordo di quello che è successo ma soprattutto come cittadini Cat catanesi esprimeremo costantemente ogni giorno la nostra presenza al fianco delle istituzioni grazie
Questa deve essere una giornata di verità
Io mi sono posto il ruolo molto residuale di essere voci di fondo
Ma è giusto che la verità vuole
Che l'iniziativa tanto apprezzata che oggi intende formalizzare l'amministrazione comunale ha avuto un inizio con l'amministrazione precedente
E siccome questo non è oggi giorno di separatezza maggiolino di unione è giusto che si dia atto che la precedente amministrazione ed è la prima idea quella mattina gelida
Bianco ricorderà ci siamo trovati davanti lo smarrimento della città
Per porre il primo segnale di quella presenza e quindi il continuum vuole e questa è una città che non dimentica qualunque siano le componenti che rappresenta
Deve altresì dare notizia
Che il vicepresidente della Regione onorevole Granata
Messo in contatto con l'Università di Catania attraverso l'opera del presidenza pala oggi assente per impegni istituzionale
Ha comunicato la istituzione di una borsa di studio intestata all'avvocato Serafino Famà
E siccome le istituzioni devono essere tutte presenta al massimo livello do la parola al presidente della Provincia onorevole Nello Musumeci
Non era previsto nel mio intervento ringrazio il presidente la Camera penale e sarò quindi brevissimo giusto per testimoniare come è bene che avvenga in questi casi
La presenza non soltanto formale ma concrete Ida partecipate dell'amministrazione provinciale
Non soltanto per un
Fatto di stima e di ammirazione
Per l'amicizia che mi legava l'avvocato fa ma anche io conobbi ragazzino frequentando allora per ragioni non professionali lo studio dell'onorevole Trantino
Ma anche perché in quell'occasione nell'autunno del novantacinque
Ci ritrovammo
A dover fare i conti con la realtà cittadina certamente diverse molto più difficile rispetto a quel che con la grazia di Dio riusciamo a vivere adesso
E ricordo che
L'indomani del delitto col sindaco Bianco ci ritrovammo senza averlo concordato l'appuntamento nello stesso istante qui in questo palazzo per rendere doveroso omaggio comune e la Provincia
Alla salma dell'avvocato Famà
Il cui sacrificio è servito lasciatemelo dire
A scuotere ulteriormente una città che ancora oggi a allora sembrava avvolta nell'apatia nel torpore
è servita a scuotere alcuni ambienti che per troppo tempo erano apparsi distratti
Di fronte alle emergenze che pure già si erano manifestate drammaticamente manifestate
E servizi alle amministrazioni locali
Da monito e da sprone
Per lavorare meglio con maggiore trasparenza con maggiore senso di responsabilità
Se volete
Al processo di rinascita di ricostruzione di questa città
Processo al quale hanno partecipato la magistratura le forze dell'ordine
La categoria degli avvocati
Ma anche e soprattutto lasciatemelo dire
La nuova classe dirigente locale di qualunque formula e di qualunque colore a questo processo di rinascita che già avviato ma che purtroppo non è ancora definito è concluso
L'avvocato Famà ha dato un contributo altissimo
Di sangue di generosità
Di dedizione e di esempio
E per questo che stamattina questa giornata gioiosa come ha benedetto l'onorevole trentino non volevo far mancare
La presenza ideale di tutta la comunità della Province di Catania che continua ad essere grata e riconoscente l'avvocato forma
Per quello che ci ha insegnato per l'esempio che ha lasciato ma soprattutto per quello che ha imposto a ciascuno di noi di continuare a fare meglio e più di prima
Credo che la famiglia fama
Debba sentire oggi modo particolare
L'orgoglio legittimo di questa partecipazione perché dopo le voci che avete sentito si unisce quella del presidente Leanza con altro telegramma di partecipazione lontano per i programmi di impegni
E così se partiamo
Dalla Presidente della Repubblica al sindaco al ministro al sindaco al presidente della Provincia
Il presidente Violante mi ha pregato di ricordare che ha delegato la presidenza delle commissioni Giustizia onorevole Anna Finocchiaro di essere qui presente
La parrocchia esso se voleva prende la parola e declinato l'invito perché vuole che i lavori procedono con la concretezza e la sintesi massima e questo le siamo grati e quindi credo che debba intervenire essendo una cerimonia laica per un saluto
A nome della nostra epoca nome di tutti noi nostro presidente avvocato che ha Fabio Florio
Anch'io ringrazio sua Eccellenza Licata parole dell'avvocato Vincenzo Geraci parole che la classe forense non ha dimenticato
E la presenza mia e dei consiglieri dell'ordine non è una presenza casuale è una presenza sentita
Quando cinque anni fa l'avvocato Serafino Famà è stato barbaramente ucciso
La Camera penale consegno all'allora compianto presidente Vincenzo Geraci una fiaccola
E nel passaggio delle consegne dall'avvocato Vincenzo Geraci all'avvocato Francesco Geraci e da Francesco a me
Credo che questo sia stato proprio il primo ed essenziale elemento che il Consiglio dell'ordine non vuole dimenticare
Io sento la necessità di raccontarvi un episodio per me molto importante
Non mi legavano una grande amicizia Serafino Famà ma mi lega un rapporto di simpatia di stima reciproca professionale
Io mi avvicinavo all'ordine sei sette anni fa passeggiavamo ad una nell'atrio del palazzo di giustizia
Lui
Con quella sua fermezza che lo contraddistingueva
Mi disse Fabio onestà e coraggio queste sono le cose essenziali
E io ho cercato un po'in questi anni di capire quello che desiderata forse comunicarli se lo capisco oggi che magari ha un ruolo istituzionale e quindi per me diventa particolarmente importante
Ed ecco il coraggio che diceva lui che sto cercando anche di trasferire a tutti soprattutto ai giovani
Ed ecco perché come consiglio dell'Ordine spero e questo è un discorso che speriamo di poter concretizzare
Potere promuovere anche dei premi per quei giovani per quegli avvocati che magari raggiungono delle buone quotazioni all'interno degli esami di avvocato ed evitare a luglio un premio che possa avere un significato proprio essenziale quello del suo sacrificio
Ed è per questo ancora che il consiglio dell'ordine degli avvocati di Catania da una particolare importanza premio di oggi e quindi non è semplicemente un valore simbolico ma è un valore effettivo valore profondo per questo io dico importati mi ritorna alla mente il profetico forse il discorso del libro di Flaiano Tempo di uccidere
La morte violenta nella nostra città mediatico nel territorio nazionale non ha risparmiato né i giudici né avvocati
Ed è in questo contesto che io dico forse se ne vanno i migliori le persone più qualificate e Serafino Famà era uno di questi era certamente il migliore
Abbiamo voluto dedicare la giornata
All'esame profonde concreto i problemi che affiggono noto che in questo momento
E che si riflettono sull'intera comunità nazionale
Ecco perché il tema che sarà dibattuto e quello dell'avvocato i processi di mafia
Visto con voci differenti da chi raccoglie l'opinione pubblica a chi da interpretare a chi la sostanzia a chi la difende a tutti insieme quelli che oggi sono testimoni di questa tragedia che si avvia a cessare
E do la parola per primo a Felice Cavallaro punta di diamante del Corriere della Sera che conosce la realtà siciliane per esservi vi insidiato come nessun altro
Presidente la ringrazio per le sue parole ma credo
Che si sia qualche eccesso nella sua presentazione comunque la ringraziamo ringrazio voi vi
Avermi invitato anche perché fa piacere vedere come una categoria delle gli avvocati riesca a ricordare bene
Una sulla vittima come spesso invece mi pare non riescono a fare altrettanto per i giornalisti con le loro vittima e qui a Catania mi pare che la figura di Giuseppe Fava non sia adeguatamente ricordata da noi questa è una sorta di siti autocritica cento cento
Cominciando questo
Breve intervento
Su
Questo avvocato che io non ho conosciuto signora fama
E però da quel che ho capito leggendo gli ultimi le ultime notizie sul processo agli assassini mi pare si confermi sia caduto in questa città un professionista indisponibile accedere nel rapporto fra difensore e assistito soprattutto quando si trattava di Bossi capimafia e questo gli fa onore fa onore alla storia personale di fermata onore alla storia della famiglia lei signora pochissimo figli
Ebbene fa la Camera penale ad organizzare la commemorazione
Fama diceva quindi uno secco
Al
Ad un costume e il boss ritenevano di potere pratica
Quello di decidere la linea difensiva di potersi permettere confidenze che a volte di pensare di potere perfino affidare compiti malavitoso
Perché di questo è accusato per esempio l'avvocato a Palermo sono cose che sono accadute qui siamo un processo a quale affare peraltro riferendomi a Palermo ma è l'indicatore di un cattivo costume dal quale bisogna prendere le distanze anche per garantire terreno solido ai professione ai professionisti seri e per bene come stava anche lui vittima di questa Sicilia Teatro di contraddizioni irrisolte ognuno di noi nell'ambito del proprio lavoro le contraddizioni e le ha vissute importante riuscire a tenere la barra dritta sulla rotta indicata dalla propria coscienza tra i valori e dei principi
Che non possono essere solo declamati ma devono essere anche pratica parlare per quanto mi riguarda del ruolo dell'informazione fra accusa e difesa come oggi mi si chiede significa riflettere notato sul ruolo dell'avvocato
Anche lo vedremo dopo quanto sul ruolo del cronista in questi anni difficili anni molto difficili per chi ha tentato di raccontare le vicende giudiziarie del paese e della Sicilia
Con un distacco spesso negato dentro e fuori i giornali
Una premessa necessaria
Non solo ammesse nostalgie per il passato evidentemente
Non si possono certo rimpiangere i giudici che nascondevano le carte scottanti nei cassetti nei giornalisti che ricopia a mano le veline del Palazzo né gli inciuci fra il giudice consigliori stereotipi di tragiche macchiette cinematografiche di brutte cronache giudice giornalisti avvocati la storia è quella che alcuni tanti tantissimi valorosi altri un po'meno
In epoca più recente altre insidie si sono manifestate invece nel rapporto tra magistrato e cronista per reazione forse ma producendo un nuovo impasto
Il tema impone di riflettere quindi sul ruolo del cronista un cronista che dovrebbe sempre ricordarsi di fare da Antenna civile per captare con l'ausilio del dubbio laico
Quanto si muove nell'atmosfera sociale politica e giudiziaria di un Paese
Tranne che non voglio corta tornare al portavoce ufficiale al traduttore delle veline di palazzo di qualsiasi Palazzo dico di qualsiasi Palazzo perché non mi piace né chi scrive pensando come suo massimo lettore
Al potente di turno Necchi nel massimo lettore vede il procuratore della Repubblica o il funzionario di polizia che gli ha passato sotto banco la notizia perché cadremmo di nuovo nello stesso vizio di tanti giornalisti che in passato hanno raccontato l'Italia dal punto di vista degli eletti anziché dal punto di vista degli elettori
Abbiamo vissuto in Italia un lungo periodo caratterizzato dalla certezza che una fascia di società fosse al di sopra riparo della legge ma era fuori dalla legge lo era certamente una schiera di politici e di burocrati con la compiacenza
O l'assenza di una magistratura che non controllata con la compiacenza o l'assenza di giornalisti che non erano dei hot dog come dicono gli americani dei cani da guardia del sistema della regolarità del sistema e non c'è dubbio che la vera rivoluzione e ripristinare la legalità riaffermare che in uno Stato di diritto tutti sono soggetti alla legge per questo lo sforzo compiuto per colpire i cosiddetti eccellenti veniva condiviso e conquistava consenso
Ma lo sforzo doveva restare quello di un apparato capace di trovare le prove dei delitti e dei reati senza chiedere megafoni
E senza pretendere di trasformare i cronisti in altoparlanti delle loro stesse fonti
Come invece è accaduto eccome cominciano a capire tanti
L'avvocato fa Marco faceva bene il suo lavoro ed è questo che chiederei a tutti
Di fare bene il proprio lavoro
Come secondo me non è sempre accaduto nemmeno nel mondo del giornalismo per restare al tema dell'informazione fra accusa e difesa
Ripetendo con distacco quegli anni non lontani
Perché parliamo di quel che è accaduto dal dal novantatré in poi
Un osservatore acuto come Sergio romano
Quota che in fondo la scena italiana è stata dominata da due forme di giustizia altrettanto inammissibili
Una giustizia di regime
Che aggiusta i processi Ahmed indagini tra i vantaggi personali dalla sua collusione con il sistema politico è una giustizia giacobina che conosce i colpevoli prima ancora di averli giudica si considera investita di una missione nazionale dichiara guerra alla mafia la massoneria la corruzione
Come se il compito di un procuratore non fosse quello di perseguire singoli reati ma di organizzare crociate sono parole dell'ambasciatore romano
Preoccupato da quel che stava accadendo intorno al novantasei quando lanciava l'allarme
Non parlo di oggi ma di un passato che credo pesi ancora oggi qual era qual è la preoccupazione
Che la sanzione penale rischi di essere considerata uno strumento di trasformazione della politica e della società
Un rischio determinato dalla tentazione in parte comprensibile in tempi di guerra di indagare su fenomeni anziché su singoli fatti
Di qui l'accusa lanciata ricorderete
Ad un pezzo della magistratura di avere imboccato scorciatoie investigative curdi giungerà lamenta la comprensione complessiva del fenomeno al di là ed oltre il singolo evento il singolo imputato
In questo quadro
Appare in tutta la sua evidenza il tormento del cronista chiamato a misurarsi con quella fase drammatica segnata qui in Sicilia più che altrove dal peso soffocante di un potere mafioso stragista
Sono stati gli anni dominati da un modello di informazione più aggressivo ed incisivo
Ma a volte è viziato da una visione parziale
Come accadde a quella parte della stampa diciamo così militarizzata sempre lanciata comunque contro un solo nemico qualsiasi cosa accada e qualsiasi cosa si dica
Vedi L'Espresso da una parte il Giornale di Feltri dall'altra giusto per fare qualche esempio
Come ci stati che hanno vissuto non solo i pericoli reali della mafia
Ma anche le critiche come un assedio
E per questo finendo per assimilare i cronisti autonomi alla pari dei militarizzati della parte avversa colpevoli comunque di non schierarsi
Amici e nemici agli estremi
Oltre le queste vette contrastanti nel resto dell'informazione si è riversato comunque un modello appiattito tutto
Sulla fonte dell'accusa
Ho la sensazione apparente di produrre cronisti d'attacco
Pronti ad abbattere i vecchi santuari
Ma qualche volta con il risultato terribile di eliminare dalla scena o di tentare di ridurre a danno di un angolo quei giornalisti che poco piacevano perché non disponibili
La violazione del segreto è connaturata al lavoro del cronista che deve scavare scoprì
Ma cosa diversa potremmo dire con una iperbole
R. capitare le carte a casa del cronista ritenuto affidabile
Allora c'è il rischio di dividere il mondo dei mass media fra cronisti autonomi di cui si ritiene che non ci si possa fidare sempre e comunque
è cronista i devoti per richiamare un'affermazione di Enzo Biagi un'immagine di Enzo Biagi
Piano piano si è prodotto un guasto che ha avuto il suo epicentro a Milano e Palermo
E a Milano più a Palermo che a Mila no
L'effetto verbali
Il colorista lo scava più la scorciatoia per arrivare allo scudetto sta nel diventare amico del magistrato del funzionario di polizia che ti passa le carte
Spesso senza capire che ti passa quelle che vuole l'UE
Antica tendenza a considerare il giornalista un burattino
Un tempo c'erano le veline poi è subentrato il tempo in cui sono state sostituite dai verbali anzi da spezzoni di verbali
Non sto parlando di oggi lo ripeto ma di quel che è accaduto in tempi recenti provocando guasti grandi alimentando ansie e gonfiando titoli di prima pagina poi spesso risultati bolle di sapone o balle
Con l'effetto devastante e sfiducia massima in tutto fra lettori cittadini eletto
La soluzione di questo problema
Sta nell'autonomia reciproca perché il cronista può deve fare il rompiscatole
Ma non mettersi a disposizione pensare di utilizzare o farsi utilizzare da un gruppo da un'entità da un partito da una laudi
Da una categoria ma anche se si trattasse della confraternita dei Benedettini anche se si trattasse di un pollo pool giudiziario lanciato in una battaglia di moralizzazione
Andreotti si lamentava e gli atti della sua istruttoria venivano depositati prima in cancelleria dapprima in edicola e poi in cancelleria
E si verbali uscivano fuori e c'erano gli scoop che non era lo scoop
Perché lo scoop si arriva scavando
Spesso entrando così in frizione con chi è depositario della se notizia segreta se invece lo scoop frutto o dico di un accordo ma anche di una intesa implichi non c'è fatica non c'è indagine e non c'è scoop
Qui a
Avete Lino Jannuzzi che un esperto in materia Marta vassoio quadro barca matrimonio foto di gruppo tanto per restare al processo Andreotti ad ogni voce corrispondono titoli da prima pagina storie fatte trapelare sfruttando i canali di un gruppetto d'assalto
Con l'effetto spesso obiettivamente raggiunto di condizionare il giudizio della gente
E dire che Ezio Mauro oggi direttore della Repubblica lo diceva tanti anni fa che l'eterna tentazione della stampa e l'intimità con il potere
Ma è accaduto un tempo con i big della politica poi con alcuni magistrati
Ecco l'errore del giornalismo italiano
Avere in seguito e barattato per anni spezzoni di verbali spacciandoli per rivelazioni frutto di indagine giornalistica
E invece si pubblicava nove volte su dieci quello che la fonte voleva
E la fonte usava il cronista il giornale
Più brava la fonte del giornale
è arrivato il momento io credo di parlare pacata pacca mente degli errori compiuti
Perché non ci sarà verità senza verità sugli errori compiuti
Una cosa è l'attenzione doverosa perché chi indaga sia messo nelle condizioni di farlo
Un'altra cosa è fare da critici altoparlanti a chiunque
Arrivo da Caselli qualche anno fa in un convegno a Courmayeur la richiesta di una informazione antimafia militante
Attenta la conquista della stagione che stiamo vivendo la liberazione dalla corruzione dalla mafia dall'ibrido sarebbe stato meglio evitare lei in fasi di quegli anni o ascoltare chi la criticava anziché criminalizzare ogni critica
Come è accaduto con gli attacchi più o meno sotterranei lanciati dal gruppetto dal salto dai coristi
Comprendo e conosco le condizioni di quegli anni
Quando un pugno di inquirenti si sentiva braccato assediato nel bunker nel fortino aggredito da chi sbagliando gridava epiteti come assassini e avevano ragione a lavorare difendendosi dall'insidia
Ma sbagliava a penalizzare il cronista che stava fuori dal gruppone dei coristi d'assalto
Come accaduto a chi fra il più eccellenti inquirenti si è guadagnato qualche calo di simpatia
Rischiando di vedere consegnare dei verbali ai concorrenti diretti anche per ripicca
Effetto della cecità di un pezzo dell'apparato inquirente
Alla ricerca di un malinteso consenso
Qualcuno non esercitava bene il suo ruolo qualcuno faceva bene il suo come spie
Il danno fu prodotto anche da quella che ho chiamato stampa militarizzata quella per cui hanno sempre ragione alcuni è sempre torto gli altri
è anche vero che esiste però una parte di opinione pubblica che sceglie vuole la stampa militarizzata perché si compiace di vedere interpretare la realtà secondo la propria ideologia le proprie aspirazioni propri interessi
Ma l'obiettivo di un giornalismo Autorobot io credo è un altro
Come sembrò capire il ventisei ottobre del novantasei ad un convegno di imprenditori a Capri l'attuale presidente della Camera Luciano Violante
Allora tuonò contro il circuito mediatico giudiziario e disse basta
A carriere giudiziarie costruite sui mezzi di informazione
E a carriere nei mezzi di informazione costruite sulle vicende giudiziarie
E Violante fino ad allora soprattutto da presidente della Commissione antimafia era stato accusato a torto o a ragione
Di guidare il cosiddetto partito delle Procure
Ma era poi lui a mettere tutti in guardia contro il rischio di trasformare l'Italia in una Repubblica giudiziaria
Vi propongo le sue parole
Espresse il timore che l'Italia fosse travolta dalla crescita di una cultura giudiziaria basata più sul perseguimento dello scopo che sullo rispetto delle procedure
A suo avviso bisognava ricollocare la politica al centro del sistema
E vedeva il Parlamento non solo come luogo della rappresentanza ma anche della decisione
Affermazioni
Recepite
Come un revisionismo allarmante in alcuni ristretti ambienti della magistratura
Critiche continuate in tempi recentissimi
Chi legge Micromegas sa cosa si pensa e si scrive rivolgendosi agli uomini politici di tutti i partiti anche se ai responsabili dei Democratici di sinistra
Non vedono più grave pensano si illudono che la mafia non esista più e labbro caro per legge una picconata dietro l'altra per creare una sorta di sacca di impunità agli imputati cosiddetti eccellenti per creare un diritto penale degli stracci questo si legge
E davvero questo lo scopo di tanti provvedimenti adottati dal Parlamento è possibile che ci siano anche queste motivazioni in una parte del Parlamento escludere che questo sia l'obiettivo generale
Resta un tema infuocata
Ma è un'altra la questione sulla quale stavo riflettendo il circuito mediatico-giudiziario una questione da affrontare ribadendo che la democrazia è innanzitutto distinzione di ruoli e di responsabilità
Per concludere la cosa peggiore
Che possa capitare secondo me queste che un giornalista
Si traveste da giudice e sputi sentenza
è un magistrato da aspirante giornalista o missionari decida di informare o di formare questo non deve accadere ed è accaduto
Se spetta al magistrato fare giustizia spetta al giornalista o far vedere come il giudice la esercita con lo stesso distacco da mantenere nei confronti delle altre parti
Un distacco che può essere praticato in perfetta sintonia con la passione civile
Di chi aspira per sé e per i propri figli a vivere in una società senza legalità senza ingiustizia e senza mafia grazie signora fa
Felice Cavallaro così come erano le attese e non dato questo salone di un oceano di riflessioni e voglio soltanto non perché ci sia il malvezzo di riprendere la parola dopo che ha parlato quasi a spiegarla perché sarebbe un torto che ha detto cose tanto chiare
Ricordare da un lato la cosiddetti dicono giudiziaria
Dove dilatando i fenomeni si coprivano anche diventava un pizzico prima anche i veri colpevoli colpevoli di omissione colpevole di fatti e un periodo in cui c'erano qualcuno lo ricorderà per averla inventata queste espressioni le vergini violate
Quindi siamo davanti a due fenomeni contemporanei che queste l'occasione di affrontare così come ha fatto a Cavallaro
Ma io intendo però fare un allontanamento di suggestioni
Chi si trova qui e non vide la realtà di Catania tanti ospiti illustri
Non abbiano l'impressione sarebbe una giornata nerissima per noi che Serafino Famà
Era un isolato era l'unica toga a difesa della legalità e delle garanzie Serafino Famà anche era uno di noi
Uno che la pensava come noi che avuto la tragedia di essere colpito mentre non abbiamo avuto la fortuna di non avere queste tre città
Ma è chiaro che se Serafino Famà guida la pattuglia della toga lì e perché e una poca quella che lo segue che li può fare onore senza rossori senza pudori senza viltà ed ecco perché una giornata importante di tutta la toga catanesi
Segue il dottore Milazzo consiglieri di corte d'appello
Magistrato che se io definirsi garantista diventa quasi oggi una riduzione io ho sempre sostenuto che non vi sono i garantisti e non vi sono dall'altro i giustizialisti
Il regolari mi sono cioè quelli che obbediscono alle regole
E tre regolari si deve iscrivere chi esercita compassione dignità onestà e coraggio la propria funzione
Al dottor Milazzo la parola
Prima di cominciare vorrei anch'io
Unirmi a coloro che hanno ricordato l'avvocato Famà
Circa vent'anni addietro
Se dovessi definire con poche parole come difendeva l'avvocato Famà
Direi che era uno dei degli avvocati che si lasciavano sedurre dal processo
Come diceva
L'onorevole Bianco
Era un avvocato ci metteva grande passione quanto difende e ci metteva questa versione in tutte le cause
Io l'ho conosciuto quando era in Corte d'Assise prima perché sono arrivato qui prima in Corte d'Assise poi sono passato alla Pretura di Mascalucia ma lui veniva qualche volta anche a Mascalucia
Se sentiva la causa non disdegnava di impegnarsi in processi meno importanti
E per rifarmi al discorso che faceva l'onorevole Bianco io ho un ricordo legato in un processo in cui era parte civile
In Corte d'assise era un processo omicidio me lo ricordo benissimo
Lui sostenne la parte civile così come sapeva fare lui con la foga che ci metteva sempre in genere ho potuto capire che gli avvocati sono meno brillanti quando sostengono le ragioni dell'accusa
Preferiscono difendere in genere sono più brillante quanto ti sento
L'avvocato non lo fece come suo solito e mi ricordo che alla fine della sentenza ci congratuliamo con lui mi ricordo di una battuta del presidente per Racca Iris e se per caso non aveva sbagliato mestiere
Questo per unirmi al ricordo
E al dispiacere che credo proviamo tutti che non si trovi qui con
Il mio sarà un intervento essenzialmente tecnico
Anche perché sapevo che c'era un giornalista e c'era anche uno scrittore Quintet
Era logico attendersi da me un intervento tecnico
Chiedo quindi scusa a coloro che non ne sento dentro dentro a certi problemi trovano troveranno qualche difficoltà a seguirlo
Spero di essere chiaro per tutti
Il tema sottintende mi pare chiaro un certo disagio
Cioè il disagio di chi deve difendere nei processi di mafia
Disagio comprensibile perché nei processi di mafia
La contrapposizione che è propria di ogni processo tra
Esigenza di repressione possiamo dire da parte dello Stato che non è un colpire alla cieca
Far sì che le pene che sono previste nel codice penale non rimangano lettera morta
La contrapposizione tra questa esigenza
E il diritto di difesa si fa più appunto
Per le caratteristiche del processo
Sono processa in cui si respira un'altissima tensione perché in genere non si tratta solo di imputazione di associazione a delinquere di stampo mafioso dietro quell'imputazione ci stanno sempre quasi sempre tutta una serie di omicidi per i quali si rischia l'ergastolo
Comprensibile quindi che e sia la precedesse in cui si respiri
Un'attenzione notevolissima
Aggiungo che in genere si tratta di maxiprocesso cioè i processi con venti quaranta qualche volta ho visto più di cento imputati
Cioè i processi in cui il rischio che la specificità di posizioni personali di posizioni singole si possa smarrire
Poi cesti peraltro
Che sono tenuti in piedi quasi sempre da imputati collaborando
O imputati di reati collegati cioè da persone che molte volte hanno commesso più diritti delle persone che sono imputati
E che si portano appresso quindi tutta tutto un carico di contraddizioni e di diffidenza che rende problematico gestire questo tipo di situazione
A questo dobbiamo poi aggiungere lo sappiamo tutti che si tratta di imputato un po'speciale
Sia perché rischiano tantissimo sia perché hanno esperienza in genere di processa diventano pretenziose
Si creano delle situazioni non facili da gestire
Era ed è molto difficile per l'avvocato svolgere quel compito che normalmente svolge di mediazione tra i cittadini e le istituzioni
Sono dei processi in cui però se guardiamo dall'altro lato è in gioco la credibilità dello Stato
Di far rispettare le leggi
E ovvio lo Stato non può lasciare al dominio della mafia sette del proprio territorio consentire che venga violata la legge lasciare indifesi cittadini
Ero da poco entrato in magistratura mi ricordo che se ricordo bene si teneva un contegno qui a Catania sulle misure di prevenzione
E mi ricordo che un mio amico legato al professore universitario
Mi diceva di non capire perché il processo penale se dovesse prestare ad esigenze di repressione
Io gli facevo notare che finché per applicare un'esenzione era necessario porre un giudice e di imbastire in qualche modo un processo
Era molto difficile non registrare forme di inquinamento del processo
La verità è che nei processi di mafia
Mancano di solito quelle che noi chiamiamo le prove regine
Cioè le testimonianze soprattutto le testimonianze delle parti offre
Io in sede d'appello
L'uomo dopo due mette di essere in contatto con un processo che aveva numerosi imputate di un'organizzazione a delinquere di stampo mafioso in cui il Pubblico ministero in primo grado
Si era preoccupato di portare in giudizio
Non meno di una trentina tra commercianti e bottegai
Che a dire dei collaboranti erano state sottoposte all'estorsione
Non meno di trenta tutti appartenenti alla stessa auto
Un po'tutti a devono subito chi attentati Keith Incendi Kipling numerose rapine
Nessuno aveva confermato in udienza di essere sottoposto ad estorsione
Questo signore veniva negata anche quando il collaborante di gestiti diceva che era lui stesso che andava lì a prendersi sono
E questa la realtà con la quale non ci dobbiamo confrontare di continuo
E difficile in queste situazioni che non si registrano inquinamenti del processo
La verità è che i cittadini
Non collaborano o collaborano poco salvo rare eccezioni
Perché il cittadino capisce
Il cittadino ci ritiene perdente
Nella lotta contro la mafia
Dobbiamo prenderne atto
Il cittadino ritiene che anche se si riesce
Ad arrivare ad una sentenza di condanna
Egli sa benissimo che dopo qualche anno ritroverà di nuovo per la strada quelle stesse persone che li faranno la solita visitina
Proprio in questi giorni ho letto un processo in cui l'indiziato aperto un supermercato quest'auto bruciate
Lo ha riaperto e ha trovato una soluzione mettendosi d'accordo con un posso del posto
Poi ha venduto il supermercato aperto un altro negozio sempre nella stessa zona nel frattempo il boss era finito dentro dopo che aveva riaperto il loro negozio quello si è fatto dico per fargli una rissa
E si è trovato di nuovi messo negli stessi problemi
Pensare di avere la collaborazione di queste persone in queste condizioni né sembra un utopia
E dobbiamo prenderne atto
Allora a questo punto la questione
O noi o per attenerci al processo
Riusciamo a creare uno strumento processuale che nel rispetto delle garanzie che sono dovute a tutti i cittadini di potersi difendere efficacemente non si risolva
In una panacea generalizzata soprattutto per i delinquenti più pericoloso oppure sarà impossibile siamo così
Tutelare il processo da forme più o meno larvate di inquinamento
Che sia chiaro nessuno si può
Lamentare del fatto
Che è una persona che faceva parte di un'organizzazione a delinquere di stampo mafioso
Dica chi erano i suoi amici e che cosa facessero assieme
Sì è che noi la vogliamo definire
Testimonianza nella misura in cui accusano altre
O non la vogliamo definire tale perché pare che il codice non voglia definirla testimonianze è fuori discussione che si tratta di elementi di giudizio di cui possiamo pienamente tenere conto il problema è che e qui certamente c'è della Regione
Che è importante
Che questa gente che ha fatto delle accuse dinanzi al Procuratore pubblico non si sottragga
Alla verifica dibattimentale
Però quando parliamo di verifica dibattimentale
Dobbiamo avere le idee chiare perché la verifica dibattimentale va inteso in due modi diversi a secondo della concezione che abbiamo del diritto di difendere
Ci può essere la verifica dibattimentale di tipologico diciamo così
Che ha fatto delle accuse al procuratore della giustizia
Al procuratore della Repubblica
Fatto delle accuse poi può presentarsi in udienza per confermarle e tutto si risolve non ci sono problemi
Potrebbe come spesso capita
Negare di aver fatto quelle accuse oppure trincerarsi dietro il silenzio
Perché ha il diritto di poter resta si trincerare dietro il silenzio in quanto in cui l'imputato oppure negare di aver fatto per le accuse
Non è che anche in questo caso
Non ci fosse la possibilità di difendersi
Perché il difensore ha la possibilità di attaccare quelle precedente dichiarazione in fondo a tutte le possibilità che aveva prima che entrasse in vigore il nuovo Codice nel quale ci siamo trovati immersi tante per parecchio tempo
Cioè nel fare una verifica logica di contrastare le precedente dichiarazione con i mezzi lecite che sono riconosciuto dall'ordinamento giuridico
Se mai però riteniamo che il diritto di difendersi si realizzi compiutamente nel momento in cui viene presa la dichiarazione dinanzi al giudice cioè nel momento in cui viene acquisita la prova
è fuori discussione che se mai facciano introdurre attraverso la contestazione del pubblico ministero dichiarazioni precedenti arresti
Il difensore viene tagliato fuori
Mi pare
Che da tutto questo non si possono uscì
Quindi
Sono comprensibili situazioni di disagio processi difficili da gestire
Dietro o il vale abbiamo una legislazione ondivaga
Perché mai stiamo attraversando un brutto momento
Per quanto riguarda l'organizzazione del processo
Sarebbe riduttivo che i problemi che pone il processo penale
Si concentri no
Su quest'aspetto
Perché ci sono dei mafiosi che devono essere giudicati
Sarebbe riduttivo perché i problemi sono diverse nei processi di mafia
Sì sempre di più la pressione dello Stato
E quindi certi aspetti vengono amplificate ma in realtà sono aspetti che ci sono anche nel processo naturalmente perché il nostro processo è
Un mixer diciamo
Tra modello inquisitori del modello accusatorio e in questa mescolanza si sono smarrite delle cose che poi alla fine sono emersi
In altre circostanze mi chiedevo
Se
No
Se è giusto
Che avessero rilievo
Dichiarazioni rese in precedenza
E che non vengono confermate in udienza
I meccanismi ci sono le sappiamo si sta intervenendo su queste no
Il problema è sempre dell'idea che noi ci facciamo di ciò che è giusto
Se noi riteniamo che
La ricerca della verità
Debba avere un peso prevalente
E allora è giusto
Se noi riteniamo che il peso prevalente lo debba avere il diritto delle persone di difendersi allora non è giusto
Ed è su questo punto che dobbiamo avere le idee chiare sarà delle scelte che non si può stare nella via di mezzo
Come in realtà ci stiamo con il processo che abbiamo a disposizione
Alla fine secondo me questi anche un falso problema
Perché se giusto dare alle persone quello che gli spetta in relazione a quello che hanno commesso e quindi io ho dovuto riconoscimento alla ricerca della verità
è anche giusto che le persone abbiano diritto di difendersi e quindi alla fine tutto si si chiude intermedi giustizia
Ho visto che di recente
Vengono riproposte le norme
Che ci permettono secondo me ci consente di insistere nell'equivoco
Una norma che era stata dichiarata incostituzionale
Che secondo me esprimere il massimo dell'ambiguità
Era la norma mi pare il terzo e il quinto comma dell'articolo cinquecento del codice di procedura penale
Nel quale si diceva che nell'ipotesi in cui chi avesse reso delle dichiarazioni accusatorie in precedenza il procuratore alla Repubblica non le confermava in udienza
Ai fini della decisione non si potesse tenere conto delle precedente dichiarazione ma che quelle dichiarazioni potesse valere ai fini di giudicare che si trattava eventualmente di una falsa testimonianza
Questa norma sta per essere riproposta
Più o meno la stessa e avrebbe lo stesso significato io capisco la norma
Cioè capisco che si vuol dire badate non dovete giudicare in base a dichiarazioni
Che quando sono state prese
E sono state prese in assenza del difensore
Il problema però qui ieri che tutto questo venga portato innanzi al giudice
C'è una differenza tra gli avvocati e i magistrati cioè coloro che devono giudicare e la differenza in questo che è un avvocato il dovere di difendere tutti
Dovere
Che deriva dalla deontologia professionale non ci sono dubbi tra l'altro io sono convinto che l'avvocato non seguono mai un problema sesta difendendo un colpevole come innocente
Quindi probabilmente il colpevole quando è veramente colpevole e si tratta di fatti che sul piano morale hanno un certo peso non dice tutta la verità al proprio difensore probabilmente perché capisce
Che se il difensore sa la verità non farebbe una buona difesa
Ma per noi giudici il peso della verità ha un significato diverso
Non si può dire a un giudice tu sei in condizione di capire come stanno le cose però non devi giudicare in base a quello che hai capito
Perché diciamolo chiaro se non è giusto condannare un innocente non è neanche giusto assolvere un colpevole
Mi pare chiaro qui problema
Non è tanto che c'è uno scarto
Fra ciò che avviene ciò e la decisione
Perché questo scarto è fisiologico nel processo problema è che lo scarto lo si porta dinanzi ai giudici
Ai giudici non si dovrebbero rappresentare due verità diverso
Non gli si rivela resta possibilità perché non ha senso non è potrei dirne anche morale
Tra l'altro sono dei veicoli attraverso il quale si fa strada un modo burocratico di ragionare
E deleterio
Perché e la professione che si può fare solo se c'è la giusta tensione morale
Questo modo di procedere cioè
Di mettere delle pezze dove si apre un buco
Pezze che come ha detto il mio collega ormai sono peggiorativo
Io mi rendo conto che bisognerà ricostruire un certo equilibrio
Però non si può andare avanti così
Cioè perdendo di vista i i
I principi
No io ormai
Che sia chiaro
Senza volerlo
Attraverso dichiarazione d'incostituzionalità e tutto quel seguito di leggi di aggiustamenti
Che derivavano dalla necessità di sopperire alle dichiarazione di incostituzionalità mo'creati abbiamo a disposizione un tipo di procedure che è quanto di più farraginoso posso insistere secondo me
E quando dico è contraddittorio posso insiste
Tra l'altro nel fare tutto ciò abbiamo smarrito determinati punto di vista per cui abbiamo un processo che tutto sbilanciato
In senso di favore all'imputato
A detrimento della giustizia
E stata modificato l'articolo centoundici della Costituzione
Io in altra sede
Ho avuto modo di criticare
Questa norma ma non perché non condivida essi principi
Perché è stata strutturata in modo rigido tenuto conto che andava inserita in una Costituzione
Dove non contano non soltanto le parole ma anche le virgole
Diciamolo chiaro
Poi l'ho criticata anche perché abbiamo un codice in vigore
E questa norma
Si inserisce radicalmente cioè
Contraddittoriamente in questo codice perché un codice che si muoveva
In una linea di mediazione tra processo inquisitorio processo accusatorio mentre qui è stata fatta una scelta radicale intensa accusatori uno soltanto qual è
Che non è che
Si possono aprire le solite buche
Secondo me si possono aprire addirittura delle voragine ne abbiamo un codice che dobbiamo applicare tutti i giorni
Poi l'ho criticata anche perché come altri più autorevole di me hanno sostenuto la Costituzione cioè la giurisdizione il disegno giurisdizionale che era previsto dalla Costituzione non è previsto da una sola norma
Ma era prevista da tutto tutta una serie di norme
La più importante delle quali l'articolo centododici che prevede l'obbligatorietà dell'azione penale e che io insisto nel dire
Non si combina con l'articolo centoundici della Costituzione cioè obbligatorietà dell'azione penale
E processo rigidamente modellato
Come rito accusatorio secondo me sono in contraddizione
E così facendo noi abbiamo portata a livello costituzionale una contraddizione che c'era già nel codice
Certo noi possiamo concepire un processo
Di rito accusatorio
E avere anche l'obbligatorietà dell'azione penale non muore nessuno questo me ne rendo conto il problema ENI che una volta che
Si contraddicono i principi quello che ne esce non è detto che è un buon risultato
Soprattutto in questa combinazione secondo me quello che è smarrito si è smarrito sì cinque minuti anzi due minuti più
Quello che si è smarrito
E che
Sì lo so
Quello che si è smarrita
E il fatto che ogni modello processuale ha dei meccanismi di compensazione
Nel metterle assieme abbiamo perso i meccanismi di compensazione
C'è un modello processuale tipo accusatorio ha dei meccanismi di compensazione che sono alla discrezionalità dell'azione penale una sola fase di merito una sola sentenza esecutiva dopo la fase di merito
Il processo inquisitorio aveva tre gradi del giudizio due fase di merito l'obbligatorietà dell'azione penale nel mette sazia e non abbiamo costruito un processo in cui ci sono tre gradi di giudizio
Due fasi di merito l'obbligatorietà dell'azione penale una prova che si assume in udienza in contraddittorio tra le parti c'è quello che prima veniva fatto in onore ora si fa in una settimana
Che sia chiaro e nervi a chiudere per con mia sollecitato il Presidente
Finché non è avremmo già grado del giudizio l'obbligatorietà dell'azione penale è la prova che sia sul due fasi di merito
Anche se fossimo meglio organizzate di quale siamo organizzati ne avessimo la metà dei processi che abbiamo sul carico perché stiamo tutti affogando dietro le carte avere una sentenza passata in giudicato dopo quattro meno di quattro anni sarebbe impossibile
Cioè anche se possono nella organizzati questo lo sanno tutti
è impossibile il che non risponda quel criterio di ragionevole durata dei processi e che è stato proclamato dall'articolo centoundici quindi
Mi va bene chiudo
Il processo
Se Como dell'atto secondo il rito inquisitorio
Però discrezionalità dell'azione penale
Una sola frase di merito si può discutere se la sentenza debba passare in giudicato dopo quella fase di mera dopo il ricorso per Cassazione
è chiaro che ci vuole tutta l'opera di riconversione che
Ci coinvolge tutti magistrati forze dell'ordine pubblici ministeri eccetera
Coinvolge anche gli avvocati
Di quale forte della loro rappresentanza parlamentare
Ogni tanto ci si farebbe bene le stesse di modestia secondo me perché sarei curioso di sapere che le Chiese farebbero se ci fossero anziché duecento parlamentari duecento avvocati in Parlamento duecento bottegaio duecento addetti ai distributori di benzina duecento Refice
Bisogna vedere stessa di modeste
Comunque forte della loro rappresentante a parlare
Si devono rendere conto che oltre ai diritti all'imputato ci sono anche i diritti delle parti offese che non possono sempre essere sacrificati
Per un processo iper garantista a senso unico
Grazie
Una delle ultime gioie della vita per un avvocato invitare un magistrato a concludere
Io devo ringraziare il presidente Milazzo per le cose
Importanti tormentati sedi e per l'invito alla riflessione
Anche perché mentre noi parliamo ci si avvia ad una riforma che licenziato dalla Camera sul centoundici attende ora il vaglio del Senato
Voglio permettermi di ricordare presidenti Milazzo
Una solo osservazione non critichiamo anche se problematiche se invece di recente avvocati su quasi mille parlamentari Camera e Senato
Ci fossero bottegai
Beh dovrebbe sempre tenere il conto che siamo duecento contro mille e che spesso eventuale bottegai presenti in Parlamento mettono in minoranza i duecento avvocati quindi nessuna preoccupazione in tal senso
Sono presenti rappresentanze di fori vicini che ringraziamo per la coralità che vogliono dare alla partecipazione
Siracusa e guidata da Glauco reale perché Ettore Randazzo appartiene all'establishment nazionale quindi non può essere geograficamente perimetrato
Palermo con Enzo Fragalà e Nino Mormino
Due di quegli avvocati che costituiscono un riferimento in un forno e Nino Mormino è stato già presidente della camera penale oltre che ha avuto ore instancabile di mille battaglie e provocatore a fini di giustizia in mille occasioni Alice do la parola
I Enzo Trantino
Di affrontare questa mia partecipazione questa manifestazione così importante
Con uno spirito gioioso
Con una distensione
Sì con logica
Che probabilmente è giusto invocare
Per cogliere la ragione complessiva e profonda di questa manifestazione
Perché vi partecipo invece caro Enzo con un sentimento di profonda tristezza
Di grande Nostalgia
Perché ho conosciuto Serafino Famà
Ed è stata una conoscenza intensa anche sembrerebbe e non assicura
Ci siamo incontrati sulla registro
Del ruolo
Che l'avvocato deve sempre avere sulla principio dell'impegno
Della disponibilità totale
A garantire quella funzione fondamentale essenziale che l'avvocato deve avere all'interno del sistema che non soltanto del sistema giudiziario
E ieri una tristezza ancora maggiore
Mi viene dal dovere dire
Che Serafino si è sacrificato per tutti noi
Perché probabilmente
Se non fosse capitato lui in quella disgraziata giornata
Possibilmente sarebbe capitata qualcun altro di numeri
Che come molti sanno è stato anche numerosi esponenti dell'avvocatura
Anche palermitana esposto arrischi tremendi e micidiali
Quindi parlare di lui e ispirarci a lui per una analisi è una valutazione attorno al tema
Del quale siamo stati invitati a parlare
Non può che rievocare
Questi sentimenti che provocano appunto una profonda emozione una profonda commozione
Ma questi sentimenti sono anche lo stimolo lo spunto per cercare di fare un punto sullo tema e sul problema
Di fronte al quale ci troviamo senza deviazioni più o meno periferiche rispetto alla sostanza dalla questione
Che quella
Che riguarda il ruolo complessivo
La filosofia dell'impegno e della funzione dell'avvocato all'interno del sistema e all'interno della società
E devo dire che questo ruolo in questo impegno sono quelli che sono più immediatamente esposti
Nel momento in cui
La funzione giudiziaria
Si sviluppa verso una direzione anomala
Verso una direzione non proprio
E cioè quella non più della persecuzione difatti
O di responsabili di fatti specifici
Ma si orienta verso la lotta ai fenomeni
E per questo ritengo che il tema che oggi noi ci siamo dati
Affronta un aspetto particolare di una problematica più complessa
E più bassa
Perché parlare dell'avvocato di processi di mafia
Significa anche ricordare il ruolo dell'avvocato nei processi di terrorismo
Dei processi di Tangentopoli
E così via
Tutte le volte cioè che
La organizzazione giudiziaria
Assume un compito che non è proprio
Che non può esserlo
E rispetto al quale si modifica complessivamente la funzionalità del sistema
Si diceva poco fa processi con dieci con trenta con cento io mi permetto di ricordare che noi li abbiamo trattati alcuni con quattrocentocinquanta cinquecento imputati
E non erano certamente i processi a quei il
E nel momento in cui si affronta la via per la via giudiziaria il fenomeno criminale
Di vaste dimensioni
Di natura generale all'interno di questo sistema si colloca la funzione dell'avvocato che finisce con l'essere coinvolte travolta da questo tipo di indirizzo e da questa impostazione
Perché inevitabilmente attorno alla lotta ai sistemi criminali ai fenomeni criminali generalizzati
Si crea una solidarietà
E una tendenza d'opinione
Che fa giustizia sommaria rispetto al fenomeno
E quindi rispetto poi ai singoli imputati
Con una alterazione fondamentale
Delle regole del sistema delle finalità del giudizio
E i primi ad essere travolti da questa solidarietà preconcetta o per lo meno orientata
Verso la lotta al fenomeno sono gli avvocati
Perché gli avvocati finiscono coll'apparire
Non tanto e non già i difensori dell'imputato
Ma coloro che resistono alla persecuzione del fenomeno
Coloro i quali finiscono col costituire l'ostacolo con la pretesa punitiva dello Stato interpretata in maniera diciamo pure politica non tecnica
E quindi finiscono con l'essere travolti e identificati si crea questo processo di identificazione per il quale l'avvocato non è più il difensore di Tizio Caio e Sempronio
Non è neppure più il difensore del mafioso del terrorista
Ma è il difensore della ma anche del terrorismo di Tangentopoli e così
E questo è un processo di delegittimazione gravissimo
All'interno del quale si indebolisce
La figura l'immagine e il ruolo la funzione d'impegno e si equivoca sull'impegno dall'avvocato
Il quale alla fine rimane esposto ed in balia alle pressioni di tutti i tipi
Che vengono da chi pretende
Che si faccia giustizia sommario o per lo meno rapida o perlomeno priva delle garanzie cioè dire si privilegi
Poco fa il dottor Finazzo parlava di una tendenza o perlomeno della scelta della tutela dell'interesse generale del processo piuttosto che di quella dell'interesse individuale come se fossero valori in conflitto in realtà dovrebbero trovare una loro sintesi della compatibilità della ricerca delle due esigenze
Tenendo però conto che attraverso la difesa dell'individuo si arriva alla difesa della collettività che è formata da singoli individui
In questa chiave e in questa situazione l'avvocato rimane presso tra diversi fuochi
Interni ed esterni al sistema
Quelli esterni che sono fatti dall'opinione pubblica spesso orientati a dagli organi di informazione
Che si possano aderiscono tendenzialmente
Alla lotta al fenomeno
Alla indirizzo generalista dell'azione giudiziaria
Vengono
Aggrediti è compressi da una forte e determinata pressione che viene dal sistema giudiziario
Attraverso gli stessi magistrati che rappresentano l'accusa che gestiscono un potere di gran lunga superiore malgrado il principio della parità delle parti di quello che può essere attribuito all'avvocato
Alcune volte
Devono anche resistere
Ha un sistema di critica interna
No va be'va be'se lo può permettere
Si rialza se
è uno dei numeri di Attanasio queste sedici
Sì emozionato perché arrivato De Petrillo e allora
Quello gli ha tagliato le gambe
Io saluto intanto Nino mi perdonerà l'arrivo del Presidente dell'Unione camere penali del presidente Figo il quale non si poteva fare notare meglio rivolgendosi all'Attanasio
Prego continuiamo
E quindi dicevo
Questa tendenza
Alla delegittimazione e alla impopolarità
Dell'avvocato
E qui si pongono per l'avvocato i problemi di scelte
Se esso deve tenera e con il rigore
Della proprio senso di responsabilità della propone sta intellettuale de la propria correttezza di deontologica il rigore della difesa dell'individuo
Al di là della qualificazione personale al di là dello sfondo nella quale collocava nel quale è collocato il processo all'individuo
Ovvero
Sebbene cedere alla pressione esterna e esercitare il suo ruolo con un atteggiamento equivoco
E qui
Si stabilisce quel rapporto differenziale
Tra l'avvocato che sceglie la prima via quello che sceglie la seconda Doni
In Sicilia a Catania come a Palermo
Di fronte ai fenomeni criminali che ha sono manifestati in maniera così cruenta e rispetto ai quali il dissenso
Ideologico morale dell'avvocato e totale e del bene ripeterlo
Abbiamo scelto la via dell'impegno della coerenza quell'impegno e quella coerenza che ricordava l'onorevole Bianco di Serafino Famà ma quello che abbiamo esercitato nella massima parte tutti noi
Devo dire a differenza e consentitemi una
Non dico una censura ma un'obiezione
A diversi moduli di comportamento difensivo che si sono manifestati di fronte ad altre situazioni di pressione
Ad altri orientamenti giudiziari verso fenomeni come quello di Tangentopoli laddove il rito meneghino è stato molto diverso da quello che abbiamo adottato noi impegno di fermezza di rischia di determinazione
E non di cedimento
E di lassismo difensivo nei confronti di chi pressava e qualche volta diciamo pure ricattata spaccato a quello che avrebbe potuto esserne
Così noi ci siamo trovati Serafino fa mai il nome
In una trincea difficile
Nella quale dovevamo muoverci
Con la determinazione che ci veniva dal nostro impegno e con la cautela di non dovere creare
Frantumazione all'interno stesso della nostra categoria e di nonno andare a una lotta d'impatto con le pressioni esterne io ricordo
E Palermo come Catania è stato un posto di trincea
Il processo qui come ho sottoposto Durante il maxiprocesso quando chiedemmo la lettura degli atti
Che era unno momento funzionale essenziale per dare un minimo di legittimazione di concretezza al giudizio dei magistrati dovevano dare
Che non avrebbero certamente potuto dare senza prendere cognizione di una massa Ariatti enormi che sarebbero rimasti in un cassetto separati
Comunque il sistema l'unica annotazione tecnica che dopo del si dà per letto significa che non ci sarebbero perché mai noi abbiamo dovuto resistere forse Peppino Frigo lo ricorda ad un processo interno io ricordo una drammatica riunione dell'allora nascente Unione delle camere penali presso il palazzo di giustizia Roma in cui gli avvocati palermitani primo chiamati a rendere ragione del nostro comportamento perché eravamo stati aggrediti
Dall'opinione generale dalla stampa dall'atteggiamento dei magistrati dicendo che avevano obbedito in quel momento ad una richiesta esplicita dei con dei nostri clienti dei mafiosi
Per compromettere lecito del processo
E questo si è trattato
Si è trattato di essere presi nel mezzo di una serie di esigenze che da una parte ci vedevano sottoposti al processo pubblico
E molto spesso al processo giudiziario
Noi a Palermo non abbiamo avuto per fortuna e purtroppo per se la filò e venti come quelli che hanno troncato la vita al nostro comparto abbiamo avuto arresti abbia voluto persecuzioni giudiziarie che si sono poi risolte col riconoscimento della correttezza del comportamento
E abbiamo subito tutto questo
Da una parte e abbiamo subito come la subito Serafino Famà il processo mafioso contro di noi
Con la censura dei comportamenti col progetto omicidiario nei confronti di numerosi avvocati di Palermo
Perché la Libia la correttezza la moralità la determinazione degli avvocati aveva resistito a tutte le pressioni possibili e allora noi diciamo che il sacrificio di Serafino
Un esempio
Ebbene
Continuare a essere un esempio
Un esempio per i giovani che affrontano questa difficilissima professione che si troveranno di fronte agli stessi problemi di
Che noi abbiamo affrontato
E deve essere un monito per noi
Un ricordo triste
Un ricordo nostalgico non ricordo esattamente perché Serafino ha difeso l'abilità la moralità la funzione e il ruolo dell'avvocato nel nostro Paese
Io evito il lessico domestico trattandosi di un avvocato di fronte fraterno amico
E quindi metta da parte ogni mio considerazione ogni elogio annunciandolo sin da ora come detto
Una sola notazione devo fare
Quando qualcuno ha equiparato le situazioni della Sicilia e delle cose detto fenomeno di Tangentopoli deve tenere conto che qui si rischiava la pelle senza eroismo ogni istante
Lì gli avvocati si erano ritagliati non tutti s'intende un ruolo detto degli assistenti al vomito
Perché accompagnavano l'imputato il quale riversata anche quello che non sapeva e in serata tornava le pantofole alla vestaglia perché era stile ambrosiano o meneghino
Qui discorso era leggermente diverso che è tutto in salita
Devo dare due saluti importanti
Per stabilire che questa non è una manifestazione a carattere locale il saluto all'avvocato Berti presidente dell'Organismo unitario
L'avvocato Berti si è voluto fermare per essere presente rappresentare uno dei punti di riferimento i massimi che oggi alla toga e un saluto all'avvocato Scifo della Camera Penali di Novara per dire come siamo in un discorso unitario
Dalle Alpi in giù
Una volta si diceva Capo Passero ora non si può dire più e allora mi permetta a questo punto molto sì infine dello sciopero
Di dare la parola all'ultima relazione non ho detto all'ultimo relatore perché Iannuzzi oggi è un privilegio averlo e non si voi sapete e il massimo scrittore di così giudiziarie in Italia
Ed è lì Cyclopaedia massima cui noi tutti ci rivolgiamo perché la memoria storica del processo penale clinica
Io personalmente ho molto insistito perché Iannuzzi è rimasto il presidente dei goliardi italiani il suo dato anagrafico non importa
E questa giovinezza interiore oltre all'impegno che lo caratterizza ci consente di goderne oggi da presenze
E chi lo volesse dico dell'anche nel pomeriggio perché le diciannove e trenta presenta alla Baia Verde il processo del secolo vale a dire il processo Andreotti visto da uno che vi ha navigato dentro con mare forza undici
E loro della parola Lino Jannuzzi
Vi prego di non credere un parole in quello che è avvenuto nel libro a proposito di Mina duramente dal governo Renzi
Anzi dirò abbastanza paradossale la mia presenza queste celebrazioni non per l'occasione che la non per l'occasione che la determina
E mi associo pienamente quanto è stato detto a proposito della tragica fine dell'avvocato
Ma perché io posso parlare di degli avvocati nei processi di mafia soltanto dall'esterno e molto dalle stesse nemmeno terroriste giudiziario come il mio ottimo amico Cavallaro
Che ha fatto questo mestiere molto difficile con una l'idea professionale e una capacità indiscussa io ho seguito certamente dei processi ho parlato molto anche molto tempo fa
Lo scritto di mafia sui giornali ma non sono mai stato effettivamente dentro i palazzi di giustizia
Cioè no quando ci sono stato chiamato dalle quereli dei magistrati su cui scrivere c'era forse anche per quello che ho frequentato molti più avvocati che magistrale frequentato però molto Corrado Carnevale ho frequentato Giovanni Falcone anche il frutto motivi di polemica nei suoi confronti
Ma tutto quel tanto o quel poco che io so di mafia e di processi di mafia lo ha preso oltre che da Leonardo Sciascia
Io pure ho avuto il privilegio di essere sodale per molti anni esclusivamente dagli avvocati e quasi tutti e quasi sempre degli avvocati Sicilia
Ed allora un punto di vista naturalmente ho guardato a questi processi e si vede in quello che scrivo e posso anche capire che i magistrati vero se ne accorgano se ne accorgano di questa di questo punto di vista parziale ma io sono per i punti di vista parziale
Io per esempio non c'erano nemmeno con la giusta critica anche apprezzo che relativo Cavallaro ha fatto dei cosiddetti cronisti dei voti i cronisti di palazzo che in tutti questi anni hanno effettivamente esagerato
Nel trasmettere ai loro lettori non le notizie ma le veline che ricevevano dalla procura certo il circuito mediatico-giudiziario è tremendo eppure sempre meglio del Silenzio sempre meglio vedo l'ordine non ci sta
Io preferivo il linciaggio per esempio che è stato fatto fin dagli inizi con quello che è stata la Carnia del cosiddetto terzo livello
Bruno Contrada tutto quello che c'è scritto e detto di luce le prime pagine dei giornali
Dal silenzio dopo otto anni di questi giorni in cui non si legge un ricco mentre è finito il processo d'appello era gente probabilmente non sa nemmeno che tra poco ci sarà la seconda sentenza
è sempre preferibile
Anche la per il punto di vista parziale non l'obiettivo quantomeno permette di reagire a me per esempio spesso mi stimola bisbiglia eccoci qui
Che cosa m'hanno insegnato in particolare gli avvocati di processi di mafia
Intanto naturalmente dal tempo in cui il comincia ad occuparmene oggi le cose sono enormemente cambiate
No perché io credo al teorema della mafia antica buona e d'onore e di quella di oggi invece che attiva che quanto meno espressi in questi termini è una solenne sciocchezza
Ma certamente le cose sono molto cambiate
Al tempo in cui io ho cominciato ad occuparmi il problema poi era uno l'accennato l'avvocato Mourning il problema centrale è stato sempre quello c'è molto complicato colpendo il problema centrale
Che per l'accusa si processa va fin dall'inizio un mafioso
Per l'avvocato ci processare un imputato di mafia che non poteva essere considerato ma chiuso se non dopo che essere stato condannato perché la condanna passata in giudicato
E l'imputato di mafia avendo gli stessi sacrosanti diritti di qualsiasi altro in coda senza doppi binari senza leggi speciali
Mi pare di distinzione centrale si è aggravato col tempo naturalmente il quando il personale
Da Unione Andreotti diamo del quieto vivere
Alla pazzia eversiva ed e terroristica della mafia alla consegue alle stragi alle conseguente reazione violenta dello Stato
Dove questo problema si è superata normalmente perché si è stretto sempre di più la tenaglia
Tra il crimine il delitto e i e le leggi particolari si è ritenuto si ritiene che la mafia non sia non si possa combattere con le leggi dello Stato di e le garanzie dello Stato di diritto e della Costituzione
Che la democrazia è debole nei confronti dell'Amati che la si debba combattere con leggi speciali che si debba adoperare il doppio binario
E a tenaglia c'è sempre Street
Tra la mafia impazzite
Lo sto la reazione dello Stato in questa tenaglia l'avvocato dei processi di mafia
Rischia di essere stritolato ogni giorno
E anche se io non ho conosciuto dall'avvocato Famà
E non ho seguito va bene il process i processi sui contro i suoi sorcini io credo che anche l'avvocato farmaci e alla fine rimasto stritolato
Da questa Tenaglia
Infernale io ho visto crescere ogni giorno scendendo questi processi degli ultimi tempi che poi più che processi di mafia sono stati i processi politici
La mafia mi processi come quello di un contratto di Andreotti di Carnevale c'entra soltanto attraverso il pentito perché poi Evert l'imputato
E non è votata all'amante oserei dire che persino in quello straordinario eccezionale process nel senso peggiore del termine che è stato il processo per l'assassinio di Salvo Lima
Non è stata processata la mafia ma è stato processato la vittima l'assassina anzi la madre che l'aveva ucciso e che era in libertà i killer sono comparsi che il processo come accusatori
Quindi questo tipo di processi io ci starei molto cauto chiama nei processi di mafia comunque nel seguiti da consentire mi ha colpito di più
E che ritengo che ci sia il il sintomo più importante dell'aggravarsi dello stringersi intorno all'avvocato che deve difendere l'imputato di questa tenaglia è stato il disperato corpo a corpo
Degli avvocati dell'avvocato e sono d'accordo con Mormino puoi non parliamo dei maxi processi ma ma non solo dei maxiprocessi che hanno cinquecento quattrocento cinquecento imputati come quello di Falcone
E tutto sommato poi gli uffici un paio di venti ma anche i marchi cinque ci sono ma usciti i processi che hanno Antonio sull'imputato come quelli di Andreotti e che in cui sono però quaranta Peppino
E e egli il punto fondamentale questi processi e il disperato lavoro nel disperato corpo a corpo in condizioni di inferiorità sempre maggiore nei confronti dell'accusa
Con le carte non tanto col pentito e nemmeno con le dichiarazioni del pentito ma coi verbali in cui queste dichiarazioni sono iscritti che sono corse misteriose alle volte scompaiono rimangono nei cassetti poi compaiono nel suo nel processo d'appello alle volte con tanto di firme di magistrati vengono smentiti dagli stessi magistrati
Come è successo in onore dei passaggi importanti del processo Contrada che c'è un verbale d'interrogatorio fatto dal giudice svizzero Carla Del Ponte da Falcone e da Ayala
A questo Tognoli di cui Contrada era accusato è usati averlo fatto sfuggire in questo verbale c'è scritto che Tognoli risponde
I indeterminata maniere sono venuti a conoscenza e io non sono un tecnico dicembre già singola che i giudici che hanno fatto quella atto istruttorio sono venuti voi a testimoniare al processo
Comunque costoro saranno inutili a testimoniare dicendo che non è vero questa scritta va Mater Bagnoli ha detto un'altra cosa
Al punto che la Camera e dei ricorsi penali gli anziani cosa deve fare i conti cosa può fare un povero avvocato
La Camera dei ricorsi penali di lunga no è scritto
Che misurando questi avvocati e in particolare il proprio la bocca il proprio questi magistrati proprio magistrati dicendo allora io vado a fare i verbali
Quando interrogate qualcuno miliardi una tazza di caffè con lui Fabio dagli archivi e poi c'è il rinvio a dire che cosa che cosa ha detto
Questo io ritengo che è stato in tutto questo periodo la peggiore la peggiore e la più grave che implica un lavoro da certosino perché se si vuole seriamente contro interrogare un pentito e nonostante tutto il pregiudizio favorevole cercare di demoni di demolire le versioni
Bisogna seguiti non solo bisogna rintracciare certamente tutti i verbali precedenti in cui il pentito ha negato quello poi ha detto e cercare di farli venire nella casa
Ma bisogna eseguire lo stesso pentito in altri dieci vedi processi perché questi sono come le comparse nelle idee dirlo che tanti proposta
Cercando di cogliere nelle dichiarazioni fa e negli altri processi le contraddizioni per farlo saltare e allora spaventoso
A cui io ho visto quando ho seguito attentamente di project sobbarcarci gli avvocati
Andando fuori anche delle loro strette competenze per esempio hanno dovuto occuparci di politica lo stato pure di tutt'altre questioni
Per smontare la principale principale perno su cui si basava l'accusa contro Andreotti non a Palermo ma a Perugia lascia il segno del giornalista pecore una bocca che per l'occasione
è un'avvocatessa e assisteva l'avvocato Coppi
Ha lavorato tre anni sulle iscritti di Moro dal carcere
Facendo un lavoro che non era stato fatto da cinque processi
Della magistratura sul rapimento adesso mi piaceva il mare della commissione parlamentare in che Asso appunto un ha scoperto quello che invece il contrario di quello che era dato accomuna
Verità rivela il movente per cui Andreotti avrebbe fatto ammazzare Pecorelli era che Pecorelli tramite dalla chiesa fornito dalla chiesa aveva nelle mani lui solo il il gli il memoriale autografo no quello che se ne era stato trovato il nove anni prima
E che in questo memoriale e autonoma Rocco c'erano delle accuse contro Andreotti che invece in quello a mattina non c'era per cui Andreotti la fatturazione queste verità
E poi è passata pacificamente nonché Andreotti avesse fatto ammazzare ma che così stavano le cose e quindi il movente poteva essere questo pacificamente per nove si deve a un avvocato in un processo di mafia
Che aumentando la pazienza certosina di decrittare
La scrittura di modo che riesci pure peggio dei chirurghi ci sono manco provato ma come nel cielo che viene andrò al massimo e ha dimostrato che era vero esattamente il contrario
In quel memoriale scritte a mano contro Andreotti ha sempre di polemica politica poi ritratta c'era di meno di quello che i brigatisti avevano scritto in quella mattina propria angolo
Ecco che cosa stata la vita che cos'è ancora la vita anche se i tempi insomma stanno cambiando il giusto processo mi pare che sia pure a a lento Pepe sia vicino con tutto quello che significa per quanto riguarda è vero il dovere l'obbligo del dell'accusatore di venire in inaugurare ribadire le accuse
E quindi naturalmente
Giudice ciclici potranno essere certamente con questo giusto processo lasceranno mille dei degli dei dei progressi enormi minuto si Michele Learco c'erano certamente la lista quindi devi credere un minuto ce ecco c'erano certamente la distanza io credo che però fin quando non si ritorni a quello che diceva Sciascia cioè a ripristinare per tutti anche dei mafiosi le leggi dello Stato di diritto e della democrazia
Il compito del povero avvocato di processi di mafia riflesse era un compito disperato e pericolosa
Boh vorrei ed è l'ultima cosa quantomeno che questo fosse riconosciuto a Sciascia piaceva enormemente ne parlava spesso quel magnifico libero di Piero Calamandrei scrisse nel trentacinque ed oggi invece giù undici
Fatta da un avvocato io penso che gli avvocati siciliani meriterebbero almeno un libero e l'ordine degli avvocati di fatto da un giudice
Visto che io dovrei dire delle cose che lui non crederebbe mai non gli dico nulla e così locale cito devo subito ricordarvi che la manifestazione che volge alla conclusione a questi passaggi vi sono tre testimoni importanti
Nell'ordine il presidente ai magistrati italiani dall'Associazione nazionale magistrati
Il rappresentante del Consiglio superiore della magistratura e una figura morale scelta da noi un avvocato quindi do la parola subito alle presidente Gennaro presidente dell'Anm
Grazie
Io partecipo questo
Cerimonia come amico di Serafino Famà
Che ho conosciuto quando ancora non era sposato
L'ho conosciuto a casa di Nando Sambataro
Era un cenacolo stranissimo di intellettualità di invenzioni l'avvocato Sambataro navigava con rotta incerte fra ispirazioni letterarie
Di composizione musicale
Il fratello era un docente universitario c'era di tutto e c'era anche chi vi parla c'era anche Serafino Famà
Che già si segnalava per il suo modo deciso
Per la passione che avversava nelle questioni che affrontare e iniziava la carriera in quei insegnava anche ma iniziava in quegli anni la carriera di avvocato
Una professione difficilissima già allora
Che si è saldata Minotti improvvisamente quando cinque anni fa io ero componente del Consiglio superiore alla magistratura
Apprendo che Serafino Famà è stato ucciso
Noi siamo qui adesso riuniti
Sappiamo come sono andate le cose
Oggi Serafino riceve la testimonianza merita
Della sua grande rettitudine
Suo modo di intendere con grandissimo rigore l'esercizio della propria funzione però non è andato esattamente così
Ero al Consiglio quando si discusse senta fare o meno
La commemorazione
Le autorità che oggi non vedo forse sono diverse
Non vennero subito sul luogo del delitto
Lo ricordava stamattina Enzo Bianco
Ci fu una sorta di sospensione del giudizio
Per tentare di capire che cosa potesse starci dietro
E questo per soltanto che al consiglio
Il vice presidente mi chiese
Se fossi certo
Di impegnare tutto il Consiglio Filumena commemorazione
Che poi non dovesse per qualche caso stranissimo della vita
A ribaltare i giudizi
Le espressioni di cordoglio che avevo intenzione
Dissi al presidente che mi assumerò la responsabilità morale
Di anticipare questo giudizio perché conoscevo Serafino Famà
Perché lo conosce
Perché la signora non c'è vittoria è stata in parte vittima di questa tradizione
Ma in col ci incontravamo con Serafino nelle aule di giustizia ed era uno scontro sistematico come era giusto che fosse perché credeva di fare interamente il proprio dovere discendente in ogni piega del processo in ogni angolo di prospettazione possibile le ragioni del proprio assistito
E chi invece allora pretore giudice unico
Di questi a Rimini me
Credeva
Nella prospettazione di una ragione diversa
Ci vedevamo dopo
E lui commentava con la solita passione di sempre
Le ragioni che non erano state comprese a fondo dal giudice
La giurisprudenza che non è stata
Compresa nelle pieghe che lui riusciva accogliere
E ne nascevano discussioni sempre animate
Che si concludevano quasi sistematicamente
Se non fosse per la buona fede dalla quale partiamo dovrebbe a questo punto anche scambiarci del fessi
Poi ci vedevamo a casa di un comune amico
Un parente della signora vittoria
Ci vedevamo a dicembre
L'uno un compleanno
Il nostro comune amico
E dopo due o tre anni
Ci fu notificato il divieto rigoroso di parlare i processi
Perché finivamo per avvelenare un po'la serata
Perché inevitabilmente facevamo gruppo inevitabilmente ricominciamo a discutere
Di quello che aveva fatto il collega magistrato senza capire dove andava a cacciarsi
Di quello che l'avvocato anzi non aveva percepito in quel tale processo ed era tale e tanta la passione civile
La convinzione e manifestare le cose che dice
Che si finiva per alzare il tono della voce per dare l'impressione perché ci ascoltava
Di persone che stavano litigando
Io sapevo quando mi fu chiesto
Dal presidente vicepresidente del Consiglio superiore
Se poteva esserci qualcosa di diverso sapevo che non poteva accadere
Sapevo in sostanza ma non ero indovino
Che Serafino
Aveva condotto con il rigore che lui era conosciuto con uno la intima convinzione che il ruolo dell'avvocato fosse quello di seguire esclusivamente la propria coscienza il proprio sapere giuridico le proprie scelte strategiche nell'urna singolo processo
Io sapevo che aveva compiuto questa scelta da qualche parte in qualche processo con qualche sottile
Allora
Io penso che
Non muore
Chi viene ricordato perché lascia una testimonianza fortissima disse
La testimonianza che ha lasciato a lei magistrato ma credo a tutti noi e quella di credere diceva Cavallaro di credere di far bene il proprio mestiere
Di farlo con passione di farlo con onestà assoluta
E di farlo
Anche a costo di scontrarsi Como realtà forti che purtroppo nella nostra città
Dicono continuano a prosperare
E continuano
Ad espandere
La loro forza negativa anche anche sulla
Avvocatura
Che resiste
Lo so
Ma Serafino Famà è un esempio altissimo
Perché ci ha detto con un suo sacrificio
Che di fronte al bivio ha resistito
Ha insistito sulla dignità della toga che indossava e ci ha lasciato questa testimonianza
Io
Non prolificare più quel cinque dice
Però sono convinto
Morire per questa causa anche se
Non può giovare
A chi è rimasto solo
E qualcosa che
Impedirà a Serafino di morire per sempre
Ed io sono felice di queste occasioni delle borse di studio e delle circostanze che contorno questa cerimonia
Perché dimostrano veramente
Nel ricordo non si muore mai
Grazie al dottor Dipierro
La parola rappresentante del Consiglio Superiore della Magistratura e Giovanni D'Angelo
Non lo vedo in sala
Ove dovesse intervenire gli daremo la parola successivamente per chiudere il ciclo quindi do la parola
Ad un avvocato che è importante nella vita di tutti noi
E che un avvocato che ha sempre rappresentato lo stile la qualità dell'ATO
Devo riferire un episodio
Qualche giorno fa quest'avvocato di cui ora poi ascolterete la parola
Si recò sebbene in non perfette condizioni fisiche
Questo c'era ancora il suo ruolo di difensore in un'aula di CIPE
In quella occasione il giudice il dottor Ferrara vada sonore sia al suo lascio il suo scranno andò verso l'avvocato per Poggi Dino mai più che in quel momento non era rivolto alla persona metodi morto alla toga tutta oltre che alla persona
Solo gesti questi che fanno importanti lato
E a questo proposito io devo riferirvi un messaggio alto
Che col presidente Alicata
Ieri abbiamo avuto la gioia e l'onore di raccogliere è un'espressione retorica dire l'onore ma in questo caso c'è ed è una cosa inconsueta di Colle che fa notizia da tramandare
Eravamo col presidente della quinta sezione della corte di cassazione col Presidente Consoli
Il Presidente Consoli
Avvicinandosi ci ha detto
è mia intenzione ora che ho chiuso con la magistratura perché sono andati in pensione
Consegnare la mia toga all'Associazione nazionale magistrati perché la destini non a un magistrato ma a un avvocato
Questa è una delle cose più belle più emozionanti più esaltanti a cui si possa assistere vale a dire la toga di un altissimo magistrato
Sì è destinata per essere indossata da un avvocato quasi a dire la simbiosi delle due funzioni anche nella dialettica dei ruoli inevitabilmente nell'atletica dei ruoli ma che significa che la giustizia e una e indivisibile nel momento in cui da contrapposte posizioni in essa si crede per essa si vive e per essa si muore
Ecco perché io credo che se io vi chiedo di salutare con un applauso questo gesto di con soli e perché non è comune ed è eccezionale
Ecco giunto il momento che io do la parola l'avvocato Nino Magnano
Io ringrazio il signor Presidente
Lo ringrazio anche per le cose che ha detto per me
Certo il gesto
Del signor consigliere Ferrari
Riguardava la togato di tutti noi
D'altra parte gli avvocati
Ti Catania alzando
Come io rivolgendomi conferì giocosità
Al foro catanese abbia sempre il prestigioso foto scattate
Ringrazio anche per avermi affidato questa testimonianze
Bene
Siamo già alla prima edizione
Del premio biennale
In memoria dell'avvocato Serafino Famà
E mi è difficile ancora
Potermi adattare
Alla sua scomparsa alla sua terribile scomparsi
D'altra parte
Siamo qui
Camera Penale di Catania
Che porta il nome di fama
E allora a tutti noi
Si dà l'occasione alla quale guardiamo però con molta tristezza
Di accettare
Questa terribile morte violente
Però è anche vero
Che data l'attualità del pianto
E ancora versiamo
Per Serafino Famà
Tutti coloro i quali lo hanno incontrato
Nell'avventura
Della vita
Si possano domandare
Ma chi fu
Effettivamente Serafino Famà
Come
Amico
Come un uomo
Come avvocato
E qui sta la testimonianza
Non dico di Nino Magnano ma la testimonianza di tutti noi
E
Fu un amico
Un amico leale
Un amico leale perché conosceva l'amicizia
Senza ipocrisie e senza infingimenti
Fu un amico
Leale in possesso di questo grande sentimento che è l'amicizia
Da Louise sentita però come l'amicizia che prende coscienza di se stessi
Questo come amico fu
E possiamo testimoniarlo tutti
Come amico fu Serafino Famà
Avvocato
Il rigore e la puntualità
Del suo senso morale
Ne fece un professionista serio
Serio nel costume
Serio nei comportamenti
Un rinnovo professionista
Che
Sette in verità
Essere capace nello studio
Compiuto coerente
Nella preparazione
Sino a sembrare talvolta un duro contestato
Ma certamente e e tutti possiamo testimoniarlo
Senza darci all'enfasi ma riconoscendo le cose che vanno riconosciute specie che siamo in sede di testimonianza
Egli fu
Un avvocato
Un avvocato che seppe rispondere al alla missione dell'avvocato così come in molti la considerano la professione di quest'uomo libero per una libera professione
Come uomo
Come nuovo fu particolare
Perché fu appunto un uomo libero
Per una professione libera
Che ci esercito
Al di là di ogni sacrificio
Impegnando il qualsiasi ostacolo
Ripeto con qualsiasi sacrificio
Tanto da sacrificare
Il supremo tono del creatore
Cioè la sua vita
Questo fu
Serafino Famà
E noi possiamo testimoniare che Serafino Famà
Fu così come uomo
Fu così come avvocato fu così come avviene allora viene di
Guardare a qualcosa di concreto
E ci chiediamo noi della camera penale
Quali siano gli scopi delle Camere penali
Ma innanzitutto noi abbiamo
Lo scopo di promuovere
La conoscenza
La diffusione
Di promuovere
La conoscenza dei valori
Professionali
Dei valori insiti nella nostra professione
E soprattutto in questa società democratica
Ebbene
Serafino fama
Di questo frutto e stimolare certamente convinto
Quali altri scoprì
Stanno nell'ammissione delle camere penali nel programma nell'ispirazione per meglio dire
Delle camere penali quello di tutelare
Il rispetto che si deve alla funzione delle difensore
Ti tutelare il prestigio che si deve alla funzione del difensore di tutelare i diritti e le prerogative dell'avvocatura
Dir ricorre anche a proposte di riforma legislativa
Quando è necessario perché psichiatria quelle ecco è giusto processo che noi da tempo auspichiamo
E se questi sono gli scopi della Camera delle camere penali sicuramente io posso testimoniare che Serafino Famà ne fu testimone coerente anche per questi scopi
E allora che cosa per ricordare sempre Serafino Famà
Ma ricordando Serafino Famà ricordare l'onore che abbiamo di indossare
Quella toga che ci ha consacrato avvocati
Dobbiamo riscontrare la testimonianza fornita dal Serafino Famà
Riscontrare come diciamo noi quando ci siamo impegnati nei processi con una spiccata necessità di valutazione della prova
Per me
Si pone solo un problema
A piattaforma di questa mia testimonianza
Guardare verso l'articolo centonovantaquattro del nostro codice di rito
E allora ci accorgeremmo
Che veramente dobbiamo testimoniare riscontrando la testimonianza di fama e per me così eh nella forma e nella sostanza
Presidente una sola parola io prego di farmi dire ancora scusandomi se mi sono dilungato
C'è una persona che ha
Dato a noi
Una grande testimonianza e questa è pittorica Tudisco
E ha accolto
Con un senso di religiosità immensa
Che ha colto con un senso di tolleranza della sofferenza e delle sofferenze cui e andata incontro e cui va incontro tuttora questa moglie di Serafino Famà
Alla quale va quest'altra testimonianza da parte mia la testimonianza di una moglie di una madre
Più l'accompagna diurno professionista che ha saputo insegnare a noi ad accettare tutto ciò che sofferenza ci porta grazie
Siamo per arrivare alla consegna dei premi
Ma io devo avvertirvi che questo mio ruolo oggi
E vale per chiunque dovesse svolgerlo in avvenire in altre occasioni si intende di coordinare un programma così fitto e veloce
Mi consente di poter aspirare al Regno dei Cieli perché un'indulgenza plenaria non me la toglie nessuno
In quanto mi hanno dato qui una lista una scaletta che sembra delle delle prescrizioni mediche per ammalati gravissimi ogni cinque minuti c'è una cosa da fare ma siccome io sono poco paziente
E siccome io sono stato quello che tra tutti voi ha avuto il privilegio di conoscere professionalmente del primo Serafino Famà
Perché mi onoro di ricordare che è stato il mio primo sostituto eravamo in cinque
Di quella pattuglia due non ci sono più sembra quasi uno tre chili e bibliche né Serafino nemmeno petardi tutte e due giovani porti in situazioni tragiche diverse ma in situazione tragica
E poi c'erano Cristoforo consone luce Cannizzaro un rivale presente e quando la sera ci riunivamo
C'era da parte di Serafino
Non ricordo quasi quotidiano
Un debole che non ebbe bisogno di contaminare
Perché eravamo tutti contaminati e cioè la colorazione questo il termine Serafino era uno che non amava né fronzoli nei giri di parole ne metafore lavorazione
Per uno di noi che rappresentava non solo la top ma la cultura quella tutta in maiuscolo la cultura alta
Eravamo tutti tifosi il caso di dirlo oggi
Di Enzo Marangoni ed ecco perché fuori dalla scaletta disubbidienza tutte quelle che sono le prescrizioni
Lo invito a chiudere la parte centrale della manifestazione prima di arrivare alla premiazione prendendo la parola
Prima una massima d'apertura
Siamo divertenti
Perché dare volendo Mattioni Iorio
Ricordi committente
è altamente pura
Venti chili ventidue miliardi
Se le verrà Miglio la morte
La massima divertenti vera e
Diedero un giudice giusto
Si nasconde un filosofo giusto
Dietro un giudice distratto
Si nasconde porre
Pietro con l'avvocato giusto si nasconde da otto umanista
Che dicono
Prima di e poi tutti
Perché investe l'intero irrigua lettera perché il nuovo o a Marco
Insomma
I nomi di due scritto
Prima elegante affascinante il nostro presidente del Consiglio dell'Ordine ha ricordato Ennio Flaiano
Disegno artistico senza il poi perché risonante
Il nome Sciascia ha domande dei sussidi
Assenso a questo mio discorso con Serafino Famà
Assente
Sì sì sì con calma
E Rahman di innanzitutto soprattutto perché ama
La letteratura dei il vecchio sottile e la
La brevità e figlia lentamente
Proprio per non e indetto dice Costa tipicità Tommaso Ermanno nella sua prefazione ai rattoppi
Nel mezzo
Ebbene
Un giorno io entravo nel mille l'angusto ma in questo palazzo
Ingiustamente criminali
Pregandolo sotto il braccio
Lei
Carlotta a Weimar di Thomas Mann
E lo straniero
Pigliava qualcosa al bar serrati
Serafino Famà quando vedeva rinvii indovinata che non erano libri ieri
In gara entra con le reti e quindi a lei che io gli regala l'intero chiamati
E si rivelò Amleto amanti
Appassionata
Non già del piacere
Io vi figlio diciamo scurrile dalla convenzione filosofica non nella cultura con la C ma il
Di soppiatto
Ieri politico
Nascondendosi compararle Corriere della Sera
Sul Corriere della Sera scoprì i nomi di Giovanni ma
C'è un anno di macchine sia
E che il con uscito di letteratura francese massivamente di peluche maggio che abbia l'euro perché di frequente gli hanno dato la la la
S alla testa e
Già l'anima
E tra l'altro è un uomo diciamo non molto ben tratta all'interno e chi mettevo dei letterati però manca ma ha avuto un minimo tre
Rotondo sull'aderenti eventualmente veniva Draghi
E al
E così si stabilizzerà mentre voi
Questo fatto
Se non può temere l'uomo non può temere incertezze
E e fondamento delle migliori amici
Qui trova punto per capire ancoraggio presidente e ad ogni uomo
E la vendita di epoca greca che stia e la febbre
Ogni crisi
Sia per l'anno
Signorina
è solo una questione di cultura abbiamo bisogno di magistrati esclusi i nomi più abbiamo bisogno gli avvocati che studino di più
Non bisogna perdere il fascino della conoscenza
E bisogna ricordare
Lei
Che ogni però tutti quelli che sono i doveri morali non siete nati
Turbe che vale ancora
Eccole
L'ultima costieri del mire alla ricostruzione fisica del no
E altri
Con un da un lato insieme per sportivo
Ha moltissimo del suo proprio il figlio che era un ragazzo molto bene perché ho visto una volta sola
Va avanti calmo
Ecco alcune è chiara e cosa nel visto vivo Africa
Secondo me in questa no no era altamente ha chiesto
Perché africano e D'Agostino
Africano era Camos
Africani era Annibale il vincitore
Come ogni uomo
Le indicò alla sua di la sua formazione suo progresso come ogni uomo uno dal più povero degli italiani stare enti meditava la benzina
E nulla ma se il mondo sapesse vuoto e indietro
Indicando sua vita affusto afflusso
Assai comoda
E più non lo vede
Vogliamo alti e
E quindi bisogna atterrare
Lettere lettere con la parola di chi delle presiedere questa riunione dico caro Enzo che le nostre serate alessandrino avevano ragion d'essere quando si parlava di io non sono gentili sono uno che vuole rispettare i valori che tu hai avuto un torto
Di rendere grazie alla mia disubbidienza
Facendo il cinque un danno irreparabile
Fece invece apparire tutti per quello che siamo degli ignoranti incorsa riconoscenza
Ecco il momento in cui
Io devo chiamare
Al tavolo il tiranno
Della mia vita degli ultimi giorni e non solo della mia e non solo della mia credo che esisti tira un ordine apposta una commenda
Per le vittime di Nando Sambataro
Che per essere il regista infaticabile intelligente prezioso che ha fortemente voluto questa manifestazione
Realizzando la nel modo come voi potete constatare assieme al suo staff che io non nomino perché De ubbidire alla sobrietà preposta ne sarà lui a farlo
Intesa col Presidente si Scauro in rappresentanza del Comitato scientifico
Procederanno ora alla parte quasi conclusiva prima del saluto ed alla consegna del premio da parte del nostro presidente riportiamo Lando Sambataro al banco della presidenza
Io ringrazio tutti ringrazio dall'affetto di tanti dalla presenza di tutti
Io non posso parlare insediati
La ferita è difficile che si rimargina
Posso parlare prodotto già
Perché evidentemente Luigi accelera visto che ha ricordato i nostri si impose strani il germe del magistrato
Perché eravamo invitati da un altro magistrato di Catanzaro non possiamo fare
Ed eravamo in una partita sconcerto Catanzaro Juventus
Eravamo stretti in una tribuna
Ed avevamo l'opportunità di vendicarci del magistrato dalla figlia che era bellissima
Perché a un certo punto secondo tempo se non certo Bondi perdemmo la partita di tutti gli sberleffi dalla figura furono per me per lui che per un altro che insieme a noi che era diciamo il Dante motivazione
Rispettando la figlia più di questo non sempre dico mai perché poi con la magistratura che nostro ospite l'uno otto magistrati senza io non capì perché la rispetto e la figlia di questo mi sono sempre pentito però non ho più motivazione essendo felicemente sposato
Dire due parole su un comitato è d'obbligo
E tutto quello che voi avete visto le parole che avete assistito certo parlare dopo Marangolo e difficile però è giusto ricordare Marangolo per un motivo
Se voi vi leggete il primo numero del Camera penale affianco vi sono due grandi firme dell'arte astratta e ci Enzo Marangolo
Si ricorda lei
E se la
Serafino parlo di un grande problema visto che il ricco antesignano di tanti problemi che poi sono stati risolti perché il signor avvocati non dimentichino quando si alzò di una sedia vanno dell'interrogatorio che il problema più grande della videoregistrazione
Dell'interrogatorio di un collaborando collaboranti nacque nella camera nacque la Camera Penale di Catania uno di quei nominativi ma anche per del tuo intervento di Serafino Famà inviato io chiunque venga in questa professione civico che sacrificio comincia dai primi momenti di discussione negli organismi che possano diventare avvocati fallimentare i magistrati
Dico
Diventa apparsi nome ignobile
L'avrà la vittoria perché per noi dopo cinque anni in questo momento
In questo momento di grande testimonianza mi piace ricordare che ancora è presente questo
In questo momento di testimonianze manca l'ultima testimonianza alla verità io ve lo leggo
Non avendo perché oggettiva non è venuto nonostante la meditato ma la sua testimonianza e chiara e forte
Voi sapete che un'altra vittima di mafia
L'unità altra grande vittima di mafia di questo Paese
è stato Pippo Fava amico mio si può fare
Il figlio Claudio Fava nel primo momento il processo ossa maggiori qui si costituirà parte civile con l'assistenza di valenti avvocati capito male il ruolo degli avvocati
Forse per l'intervento di qualche avvocato che effettivamente non dovrebbe avere pazzia continua gli avvocati
Claudio scrisse male degli avvocati paludosa però nel numero e con questo termino del due febbraio novantasei per cui siamo a due mesi dalla morte di Serafino scrisse
Ma forse potremmo cominciare ha parlato del partito degli avvocati si sta schierando contro una certa costruzione che purtroppo come quel vecchio gioco dei luogo potrebbe cadere potrebbe anche alzarsi fatta sulla sabbia
Da un'altra città da un'altra e diversa immagine un'aula di giustizia un fiore rosso tu la toga abbandonata su un tavolo voi tutte ricordate è inutile che vi avevo la toga di Serafino Famà questo è scritto da Gianfranco fallaci nel giornale fondatore Giuseppe Fava direttore Claudio Sardo
Che pur difendendo fior di delinquenti
E facendolo con irruenza e passione professionale si era sempre mantenuto indipendente da essi per riconoscimento di tutti dai colleghi ai magistrati dalla procura e che fu ammazzato a Catania una sera di nove sarebbe molto meglio cominciare da qui e saremmo anche più giusti e poco quello che vi sto leggendo verso gli avvocati perbene che lavorano con la stessa serietà l'infame e che lo fanno anche assistente i peggiori delinquenti e che sono più numerosi di quanto non si pensi
Mancava Vittorio
è una delle tante voci
E una delle tante voci giusto però mancano che da me indicato leggo qui il passo del suo giornale che per quanto riguarda proprio un figlio di una vittima di mafia e giornale che da testimonianza completa al pari degli atti testimone
Il primo nasce da un lavoro convulso animato dialettico programmato per tutti i bandi membri del Comitato nasce come lavoro di atto giudiziario
Abbiamo voluto che fosse premiato un atto giudiziario di un avvocato nel corso di un processo lo venni nominato facesse il suo lavoro qualunque esso sia qualunque esso fosse un atto giudiziario
Non abbiamo proceduto alla ipotesi di Tesio di racconti o di altro che pur validi nonno dimostravano poi negli anni si è resterà questo il tenore del premio chi fosse Serafino Famà
Abbiamo deciso per l'atto giudiziario
Abbiamo premiato in una convulsa
E drammatica riunione che ora vi ripercorrerà nel verbale il dottor sì spero che chiamo qui per la lettura del verbale in assenza del Preside Zappalà imprese della flotta giustezza che credo si sia o disperso in Cina non abbia trovato il modo di ritorno
Però abbiamo qui dottore sì spero che è stato immenso Granterre vapore attento lettore di tutti i parenti i verbali degli atti giudiziari che ci sono arrivati io concludo dicendo
Che ringrazio tutte le autorità non so non voglio essere presuntuoso su questo è stato un momento di dialogo per la città ma se lo fosse stato io dico grazie a tutti coloro che sono intervenuti ha ordinato la testimonianza del mio caro amico Serafino Famà ma per quello che è inutile per questa città dottore Cisco
Mi ricorda uno che mi superano l'organizzazione e mi sono le tardi
A perché avrebbe dottor Spada
L'anno due mila giorno dodici del mese di ottobre nella sala consiliare presso il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di tentare alle ore diciotto presente il signor avvocato professor Vincenzo Zappalà preside della facoltà di giurisprudenza di Catania dottor Gaetano si sfiorò magistrato presso la Corte l'avvocato Enzo media
In rappresentanza del presidente del consiglio dell'ordine degli avvocati di Catania l'avvocato Carmelo Peluso in rappresentanza del presidente dell'Unione camere penali l'avvocato Giuseppe Passarello in rappresentanza del presidente della Camera Penale di Catania l'avvocatessa Rossella Ruggeri penalista in Catania l'avvocato Antonio Sambataro quale presidente del comitato organizzatore
Del primo Peggy biennale avvocato Serafino Famà si insedia la commissione esaminatrice degli elaborati Hummel sempre l'avvocato Antonio Sambataro quale presidente del comitato organizzatore prende la parola anche nelle vesti di segretario della Commissione esaminatrice e invita i presenti a nominare il presidente della Commissione stessa
All'unanimità viene indicato il professor avvocato Vincenzo Zappalà il quale subito dopo apre la discussione sugli elaborati ammesso
Viene invitato dal presidente dottor Gaetano si scava uguale al relatore ad esaminare gli otto elaborate ammesso dal comitato organizzatore ed alla Camera Penale di Catania dando anche il proprio giudizio ad ogni atto esaminato
Sulla scorta delle indicazione e pertanto sulla scorta del giudizio che il magistrato fornisce in esito all'esame di ogni elaborato la commissione esaminatrice decide di passare subito albo
Alla fine della discussione che si protrae fino alle ore ventuno il presidente all'unanimità dichiara non idonei gli atti giudiziari relativa alle buste
Numero uno dottor Davide Pozzi
Numero due avvocato Arduino la porta numero quattro l'avvocato Dario Barberis
Numero sette avvocatessa ancella porcello numero otto avvocato Paolo Camporini numero nove avvocato Pier Luigi Fabbri
Si apre la discussione sui due atti dichiarati idonei e cioè sugli elaborati dalla busta tre avvocato Girolamo Conti
E busta undici avvocato Benedetto Vittorio Demaria
Dopo valutazione attenta e minuziosa di ambedue gli atti giudiziari forniti dai candidati con esposizione analitica fatto ad ogni membro della commissione
E dopo che si è richiesta tramite fax la sentenza prodromica relativa all'atto di appello dell'avvocato Benedetto Vittorio De Maio
La commissione esaminatrice così come da relazione il foglio allegato alla presente che costituisce un tutt'uno con questo verbale all'unanimità stabilisce di assegnare secco
Il primo premio biennale avvocato Serafino Famà agli avvocati Girolamo conti di Catania per l'elaborato di cui alla busta tre
Memoria difensiva nell'ambito di un procedimento penale per l'inquinamento idrico celebrato presso la Pretura circondariale applicata e Benedetto Vittorio De Maio di Avellino per l'elaborato di cui alla busta undici e precisamente
Onorevole Corte di appello di Neanderthal atto di impugnazione ovviamente interne neanderthalensis fantasia perché si era detto che non ci
Nomi e luoghi precisi il presente verbale viene chiuso alle ore ventuno e firmato in ogni suo foglio tra i componenti della commissione esaminatrice e consegnato al segretario perché venga custodito insieme all'originale della motivazione del premio
Copia di suddetta motivazione venne consegnata al presidente della commissione esaminatrice avvocato Vincenzo Zappalà perché venga letta al momento della nomina dei premiati il dodici novembre due mila presso la Sala delle adunanze del palazzo di giustizia
Firmato componente d'
La commissione
Motivazione del premio degli atti giudiziari presentate dagli avvocati Girolamo conti di Catania e Benedetto Vittorio De Maio di Avellino
Vincitori ex aequo del primo premio biennale avvocato Serafino Famà
Per l'atto giudiziario presentato dall'avvocato Benedetto Vittorio De Maio di Avellino la commissione ha stilato il presente giudizi si tratta di atto che correlato all'atto impugnato acquisito in copia si segnala per la completezza delle questione prospettate al giudice del gravame per la pregevole sinteticità degli argomenti offerti a sostegno e per la chiarezza e la puntualità delle argomentazioni difensive
L'atto dimostra l'ottima capacità professionale del redattore nell'esporre al giudice le ragioni di fatto e di diritto posta a fondamento delle censure alla sentenza
L'atto giudiziario presentato dall'avvocato Girolamo Conti di Catania il giudizio e seguenti
Si tratta di una memoria difensiva in cui l'autore affronta in modo appropriato le questioni rilevanti con argomentazioni approfondite in diritto prospettando anche puntuale tesi difensive in ordine alla rilevanza e alla non manifesta infondatezza della questione di costituzionale
L'atto dimostra particolare capacità di mettere in rilievo infatti se e le con relative questioni giuridiche prospettando appropriate cento gran parte
L'atto dimostra capacità di approfondimento a fronte affronta offrendo al giudice gli argomenti Doni ad ottenere anche contesi subordinate una pronuncia a favore
Grazie dottor esistono sostituendo indegnamente Enzo Trantino siamo quindi l'avvocato Girolamo Conti e l'avvocato Benedetto Vittorio De Maio ritirare il premio che saranno consegnato loro direttamente dalla famiglia fama
Nelle persone della moglie e del fratello dell'avvocato Serafino Famà
L'avvocato Trantino quando ha preso la parola
Dispiace che si sia allontanato
Ha detto che la tolga non è presenza fisica e io di queste persone credevo di averne fatto tesoro non portando la mia toga i colleghi di Catania si sono prodigati però perché io la indossasse la mia presenza qui dimostra che i valori di cui la toga espressione valori ben conosciuti per l'avvocato forma
Per quanto ho sentito nel corso del giornata odierna non hanno né con né confini né frontiere per questo io ringrazio tutti i presenti per avermi consentito di essere qui con voi rivolgo il mio semplice nominati dell'avvocato per insomma
Possiamo
L'altro premiato il collega con
O
E finalmente
E finalmente non è
Un
Un liberarci preghiamo il collega Conti taxi testimonianza dell'emozione di questo riconoscimento
Vorrei ringraziare mi sembrano
Passi quasi ingiusto solare
Questo questo momento o un premio nel caso
Credo che
L'opportunità che viene dato in questa nuova ci inizia la professione che possano anche
Estendersi ulteriormente dando la possibilità appunto di una di un ecc ah possibilità formative e sempre più credo siano oggi necessario per noi per l'avvocato né maggiori imputati in particolare dilazionabile fama e tutti tutti voi la commissione che ha reclutato idoneo il mio lavoro grazie
Avviando c'è una confusione
Vediamo la parola al nostro Presidente al presidenti tutti i penalisti italiani
è Giuseppe Frigo
Io non lo ricordo per la carica che gli che rappresenta ricordo per le qualità dell'uomo del professionista per essere Illy UNAMID Lodi Serafino Famà in quell'Unione delle camere penali che in una continuità allora con altro presidente Gaetano Pecorella
Veglio Serafino assieme a tutto il Consiglio direttivo in quella tragedia che resta per noi un presenta attuale ecco perché il presidente Frigo deve consegnare tra l'altro le pergamene della scuola di Siracusa era chiamo così scuola di tecniche di Oncologia io Marco il secondo aspetto la tecnica di ognuno di noi ognuno se la presta o la prenda come vuole la deontologia e di tutti noi ed ecco perché Frigo a questo ruolo importante oggi Giuseppe Frigo la parola
Grazie sono
Davvero commosso di partecipare
Sia pure essendo arrivato in ritardo dopo avere vinto con qualche difficoltà all'assedio delle nebbie padane
A questa
Cerimonia
Ho voluto venire ad ogni costo
Non solo perché
Questo
E per me un dovere
In quanto presidente dell'Unione delle camere penali che ha condiviso fin dal primo momento la iniziativa ricordare Serafino Famà con questo importante premi
Ma è soprattutto ed essenzialmente il più fervido dei desideri
Perché
In tutta
Modestia debbo dire
Il desiderio è quello della presenza
E della presenza attraverso
La mia persona di tutti i penalisti italiani
Al ricordo
Di Serafino Babaman
Chi l'avvocatura penalistica italiana
Scusate amici Catania sapete quanto vi voglio bene
Gli ha portato via perché non è più soltanto vostro
Serafino Famà e
Di tutti gli avvocati penalisti
Il suo ricordo è il ricordo di tutti noi
Il suo esempio è un esempio per tutti noi
Io vorrei ricordare altri che noi non dimentichiamo mai Ambrosoli Croce il nostro Altomare oggi vittime del dovere di testimoniare che l'hanno
Strano non è una professione comoda
Non è una professione
Di routine
La nostra è una professione rischiosa
Rischiosa
Per le idee per la ideologia che sta dietro
Le nostre scelte
Rischiosa
Per le scelte che ognuno di noi deve quotidianamente fare
Specialmente quando interpreta la funzione
In rigorosa coerenza con ciò che il regolamento esige
Dagli avvocati
E particolarmente dagli avvocati penalisti
Esige una cosa importantissima
Una cosa
Che resiste ad ogni tentativo di delegittimazione
Esige di concorrere ognuno con la propria azione quotidiana
Alla giurisdizione dando voce
E dando voce di dignità
Ai cittadini
Nella giurisdizione
Noi
Queste norme nostre vittime
Del dovere di testimonianza non siamo soliti
Esibirle
Ad ogni momento
Cerchiamo tuttavia
Di averne presente
Di indica di valorizzare specialmente
A coloro che accedono
Alla nostra difficile proprio sì ho
L'esempio
Non vogliamo
Esibire
Queste vittime
Per farsi grandi come loro
Ma soltanto perché
Abbiamo in bisogno di ricordare attraverso loro ciò che noi dobbiamo fa
E non lo facciamo
Per coprire
Eventuali
E sono sempre dietro l'angolo inadeguatezze
O inadempienze
Io credo
Che non ci fosse modo migliore
Per ricordare Serafino Famà quando me ne parlarono di amici di
Catania
Lo dissi
Già allora sì di questo che è stato scelto di istituire questo premio di istituirlo per i giovani perché questo nome in sì e mi agli altri deve essere consegnato a loro con tutto il patrimonio
Di eredità spirituale ideale che porta
E dove si vede
Come si fa
L'avvocato ma come sia e
Avvocato
Si vede misurando l'impegno professionale quotidiano magari anche sul frammento di un atto sul frammento di un'attività
Ecco la importanza
Di questo premio ecco il significato
Che si coordina con un impegno che insistentemente l'Unione delle camere penali mantiene
E può
Sviluppare l'impegno proprio alla promozione della professionalità del difensore penale perché attraverso la promozione della professionalità del difensore penale si promuove incrocio
Esso si promuove la qualità della giurisdizione si promuove la qualità dei giudici si promuove la qualità dei pubblici ministeri ciascuno nel proprio ambito ciascuno per quanto attiene alla sua funzione site vive
Dare questo compito
E non cerchiamo allora
Di insistere soprattutto su questo e allora non è un caso
Non è un caso che oggi nel momento in
Cui sono stati consegnati per la prima volta i premi
In memoria di Agostino fama noi vogliamo insieme
A
Che
Di Serafino Banville Serafino Famà noi vogliamo insieme consegnare anche i diplomi di frequenza alla scuola distrettuale forense
Di Catania e Siracusa
Non li abbiamo opposto nel nostro programma anche del prossimo biennio
Lo sviluppo pelle scuole
Di tecniche deontologica c'è un'arretratezza purtroppo nel nostro Paese che soltanto soltanto le camere pena hanno cercato di Cormano e cercano di colmare c'è un'arretratezza chi stanno nella vischiosità certe prassi sì che ancora ci portano ad esempio
A vedere formati gli elenchi e le tabelle dei difensori d'ufficio semplicemente sulla base
Di coloro che sono professionalmente idonei mi nel senso che
Lo sono perché sono diventati a poca
Quando già
Dieci anni fa si scrisse che la idoneità doveva essere viceversa una idoneità specifica
Alla difesa appena
E nel nostro Paese noi abbiamo appurato che oltre il cinquanta per cento degli indagati e degli imputati è difeso o non vi fece a seconda della prospettiva
Da difensori d'ufficio noi stiamo lavorando
Spesso contro Monico per promuovere queste professionalità lo facciamo
Grazie anche all'impegno di tutte le camere penali
E Catania non è seconda certamente russo il distretto di Catania non è secondo a nessuno io allora credo davvero che sia una degna conclusione di questo nostro incontro oggi la consegna anche dei diplomi di frequenza non a tutti perché sono ottanta ma ad alcuni che sono presenti anche in rappresentanza degli altri diplomi
Di frequenza a questo primo corso distrettuale al quale altri seguiranno noi rischiamo promuovendo in tutti i distretti italiani c'è un coordinatore che noi abbiamo nominato un coordinatore nel male non potevamo non nominarlo se non nella persona di Ettore Randazzo che è stato tra il primo ad occuparsi di questo e davvero continua a farlo con grande impegno e con grande professionalità perché questo coordinamento faccia in modo che tutte le scuole tutte le nostre scuole siano appunto ispirate ad una stessa linea e soprattutto tendano a realizzare questo obiettivo che possano col domani portare anche a riconoscimenti ufficiali da parte del consiglio nazionale forense ed al centro di formazione professionale che questo Consiglio a meritoriamente istituite con il quale abbiamo no Naka stipulato un accordo
Io credo
Di dover concludere semplicemente ricordando proprio come ha fatto poco fa l'amico trattino quei giorni terribili cinque han mi fa
Eravamo a Ostuni ad un convegno organizzato con l'Associazione nazionale magistrati uno dei primi
Che organizzammo insieme per riflettere su quella che allora era una la legge che modificava la disciplina delle misure cautelari in quel momento la fummo raggiunti dal notizia tragica di questo assassinio e come ricordata
Enzo prima
Ci muovemmo fila per raggiungere Catania e per testimoniare Giada quel voi metto
Che tutti i penalisti italiani erano con voi e accanto e attorno a Serafino Famà come saranno sette
Presidente allora ecco dobbiamo consegnare possiamo consegnare questi hanno
Allora mi chiamò
Nello in cui sono messi quindi diplomi non so se in ordine alfabetico
L'avvocato Andrea reale di Siracusa
Avvocato decorrente l'uso
Avvocato Nunzia banda vicina
L'avvocato Coletta dinaro
L'avvocato Daniela storpio
La dottoressa Sabrina già Siracusa
L'avvocato Marco ministro
L'avvocato Olga Diamante
L'avvocato Maria giardiniere
L'avvocato Antonio mille Sonic
Dottore Antonino Giuliano
Il dottor Giuseppe Zappulla
Così
Non c'è più
Si è stancato di attente l'avvocato Valerio banchieri
La la dottoressa ma da Messina
Eccepire
Ho terminato grazie grazie
La conclusione consiste
Nella consegna delle targhe abbelliti ci sono stati tanto vicini vale a dire la Provincia il comune il Consiglio dell'Ordine l'Unione delle camere penali vengono subito consegnate le targhe dall'avvocato Carmelo Peluso
Ma di Catania per ringraziare tutti coloro che sono stati vicino a noi in questa occasione ha predisposto delle targhe che saranno consegnate dal nostro carnefice avvocato Sambataro direttamente agli interessati
Al sindaco di Catania professor Umberto Scapagnini Sedo che posso ritirarla in suo nome avvocato Ignazio De Maio assessore
Sono
Al presidente della Provincia Regionale di Catania onorevole Nello Musumeci c'è qualcuno che porta alla l'assessore avvocato Giulio
Un grazie al nostro padrone di casa presidente della Corte di Appello di Catania dottor Gabriele Alicata
Tutto poteva aspettarmi ma sembra dare in veste di Valletta no
Universalmente o sentissimo al nostro presidente dell'ordine degli avvocati di Catania avvocato Fabio Florio
Dulcis in fundo un sentito grazie ai baffi del professore Zurigo
Sicché Cavallaro si conclude in questo istante avendo noi previsti termini delle dodici e quarantacinque mancando un minuto io occuperò questo minuto non intendendo sforare per ringraziare quei è lì che sono rimasti vale a dire come mi suggeriva il presidente Alicata la gente semplice siamo nove cinque semplice non ci sono quelli con i galloni con le strisce con le bande la gente semplice la gente comune quella chiamava Serafino fin alla fine a questa manifestazione tanto affollate che ha visto invaso gli ordini di posti sino a vedere tante presenze in piedi in un'intervista che ho rilasciato alle televisioni congiunte questo detto
Questa è una manifestazione non professionale guai se fosse così mono manifestazioni sociali per cui Catania da Città della malavita diventa oggi capitale di legalità grazie a tutti