"Per l'unione dei popoli europei" - organizzato da Cgil, Cisl e Uil (presso la Sede del Cnel, Villa Lubin, viale di Villa Lubin 2)

Noi ringraziamo
Della presa
Vi erano da questo incontro che ritiene
Nei confronti del movimento sindacale italiana
E rinviamo cordialmente
Al quale
Andiamo avanti
Professor Rodotà
Per la per
Un colloquio particolare
Della cooperazione europea nei sindacati Emilio aveva
Invitati non sono
Inaugurazione di una mostra su Altiero Spinelli
Correre mattinata e un grazie particolare al presidente del nove Pietro Larizza per l'ospitalità tutti d'accordo
Sì precarie con
Un momento di
E purtroppo
Il pronostico
Pensa si richiama direttamente al primo paragrafo del Trattato di Roma
In coro i fondatori dalla Comunità europea si dicono determinati a porre le fondamenta di un'unione europea sempre più stretta fra i popoli europea
Noi siamo arrivati
E lo vogliamo esprimere anche qui questa mattina a coloro che dopo le macerie della guerra
Se però guardare oltre la necessità della ricostruzione dei singoli Stati
E si posero un obiettivo così ambizioso una gratitudine che vogliamo manifestare anche questa mattina soprattutto a coloro che partendo dal Trattato di Roma tracciarono un indirizzo
E dobbiamo a loro a questo loro coraggio aperto lo sguardo sul futuro se questo sentimento di unità è cresciuto ed è diventato patrimonio comune
Dal mille novecentocinquantasette firma il Trattato di Roma lei grande realizzazione prodotte dal faticoso ma progressivo processo di integrazione possono essere considerate una parte importante ma non sufficiente per la realizzazione dello spiccata unione dei popoli all'unione doganale del Sessantotto al mercato interno del novantadue ad una serie di politiche comuni e consolidate all'Unione economica o monetario ormai in dirittura d'arrivo con la moneta unica
E persino alla carta dei diritti fondamentali esaminata dal consiglio di via Visso il mese scorso manca a nostro modesto avviso l'elemento fondativo cioè un assetto costituzionale
La conferenza intergovernativa rincorso che si concluderà con il vertice di rissa il sette otto dicembre due mila
Aveva ricevuto un mandato preciso e limitato dal Consiglio di a spendere
Che era quello di definire il numero dei commissari soprattutto in vista dell'allargamento nonché le eventuali modalità di nomina e di rotazione tra i Paesi decidere un nuovo sistema di ponderazione dei voti al Consiglio
Per riequilibrare il peso eccessivo dei piccoli paesi che si è andato determinando con i successivi allargamento stabilire a quali materie estendere il voto a maggioranza qualificata successivamente con il consiglio di esserti del novantanove
Si estese il mandato anche alla definizione di un quadro semplificato per procedere alle cosiddette cooperazioni rafforzate ossia a quelle politiche che alcuni Stati potrebbero decidere di sviluppare in modo più avanzata e più veloce degli altri sempre restando attenti a mantenere a Palermo per le porte dell'adesione a tutti Natale politiche
Il richiamo a questi precedenti non è fuori luogo
Ma serve ad inquadrare i nostri ragionamenti
E a ricordarsi che le modifiche che possono essere apportate al trattato da una Conferenza intergovernativa intergovernativa sono limitate nel contenuto dal mandato del consiglio e nella portata perché le modifiche richiedono l'adesione unanime di tutti i governi
Stante questa condizione quello che sarà definito a Nizza
Se si riuscirà a concludere su tutti i punti come noi auspichiamo dovrebbe soprattutto avere un carattere funzionale in vista di rendere i processi decisionali più fluidi e più equilibrati
Quello che occorre dunque rilevare e che una vera architettura per l'Europa ventotto trenta statico più dato che Prodi ha correttamente aperta anche all'area mediterranea non è ancora designata
Nel frattempo alate adesso stimolo del movimento sindacale europeo di molte organizzazioni non governative federaliste o impegnate nel frutta nel sociale mi considero deciso ritardi far produrre una carta dei diritti fondamentali da una convenzione composta da parlamentari europei e nazionali la carta è stata terminata dall'inizio dell'ottobre due mila e il consiglio europeo di via RIS l'ha approvata il prossimo consiglio dei ministri le darà forma
Le darà forma verosimilmente attraverso una dichiarazione solenne la carta a nostro parere dovrebbe dunque essere la base su cui costruire la futura Costituzione dell'Unione Europea noi apprezziamo
Lo sforzo che è stato fatto auspichiamo per l'altro tanto
Perché questo lo rileviamo come limite
Che la carta non sia solo un documento calato dall'alto e frutti di mediazioni tra Stati e diverse tendenze culturali
Sarebbe opportuno a nostro parere che attorno ad essa si sviluppò un ampio in largo dibattito popolare in modo che cresca la consapevolezza la necessità di pervenire alla Costituzione europea sabbia anche un contributo per evitare quelle tensioni
Di di di disgregazione di separazione o tendenze a richiudersi in piccole patrie che stanno attraversando oggi nell'insieme del continente europeo
Noi condividiamo pienamente il giudizio critico ma tendenzialmente positivo espresso dalla Confederazione europea dei sindacati anche noi con la Confederazione europea dei sindacati rimarchiamo che la selezione dei diritti sociali inseriti nella carta riflette un'interpretazione a volte più restrittiva dei diritti esistenza di nei singoli Stati
C'è dunque la necessità dei diritti sindacali siano considerati a pieno titolo come una quinta libertà senza restrizioni e con modalità che facciano salvi i sistemi nazionali di contrattazione collettiva ci rendiamo conto dei vincoli che oggi possono limitare l'avvio di una fase costituente per l'Unione europea
Eppure da più parte se ne ravvisa la necessità
Per i sindacati italiani questa rivendicazione che è vecchia di quasi vent'anni
Dei tempi del Progetto Spinelli
Ma gli altri sindacati europei sembrano meno disponibili anche per il timore di perdere identità o di subire in questo progetto di unificazione
Di subire modifiche negative quando lo stato sociale
Allora la nostra richiesta di costituzione si inserisce nelle nostre profonde idealità europeiste
E pertanto non risponde solo alla necessità di governare l'economia e la moneta ma di un governo più compiuto della dimensione continentale in cui i diritti sociali e società civile siano pienamente coinvolto dato che dopo ogni dato che dopo Nizza si prevede già un'ulteriore fase di costruzione istituzionale
La carta dei diritti potrebbe rappresentare l'ordito iniziale di principi su cui iniziare a lavorare e a coinvolgere oggi per noi è importante avviare un lavoro di così ampio respiro anche perché portati portati a termine il mercato interni alla moneta unica potrebbe aiutare ad affrontare con serietà e determinazione il processo di allargamento dell'unione
Non è detto che dà un quadro problematico come quello che si presenta e che è condizionato da molti blocchi impedimenti non posso uscire qualcosa di buono dipende anche del tipo di movimento che attorno a queste questioni
Lo stesso movimento sindacale sia a livello nazionale che a livello continentale riuscirà a mettere in piedi
Il senso della manifestazione che faremo a Nizza
Dei sindacati con tutti i sindacati europei e proprio questo
Proporre la richiesta di una Conferenza europea a partire nella ricerca di un modello di democrazia partecipativa e solidale d'Europa
Che sappia però assumere anche le necessità di sviluppo di competitività interna ed esterna per ridistribuire opportunità all'interno e all'esterno dell'Unione Europea
La discussione sul modello in ogni casa in ogni caso non è certamente chiarissimo ma ne è avviata in nessun Paese l'obiettivo che possiamo ragionevolmente porci è quello di cercare partendo da questo incontro
Che poi lo scopo anche ore dei ragionamenti di questa mattina come individuare delle piste metodologiche per tentare di condizionare di processi che partiranno dopo il tunnel dopo Nietzsche
Allora si tratta in questo incontro di questa mattina di valutare se sia in grado come sindacato e con il contributo di tutte
Colleghi che vorranno partecipare di lanciare un processo
De lavorazione dibattito di linee politiche che coinvolgano la Società europea attraverso le sue organizzazioni sociali professionali e le organizzazioni non governative noi siamo qui per iniziare questo processo al più presto
E anche qui noi pensiamo proprio che dentro questa diciamo inizio di un processo questo inizio di una mobilitazione che di come dicevo è politico culturale ma che anche dei forti
Delle forti valenze dal punto di vista pratico in questo contesto noi crediamo che anche il Parlamento europeo dovrebbe assumersi un ruolo più centrale euro questi sono gli obiettivi per i quali noi abbiamo indetto questo questo incontro e sul quale vorremmo discutere con le tutti coloro che abbiamo invitato e che valutare poi insieme le modalità per procedere
Ecco io darei subito la parola per un saluto al presidente del CNEL Pietro Larizza
Naturalmente un saluto si fa per dire
Credo che nessuno pensi di Emilio da dire Buongiorno
Buonasera sono io innanzitutto a salutare i partecipanti in in primo luogo il presidente del Senato Nicola Mancino che peraltro credo di non fare propaganda se lo dico
è stato sempre un politica assai sensibile alle questioni sociali che noi trattiamo è sempre molto vicino al sindacato al mondo del lavoro
Saluto il presidente Rodotà che il nostro garante della vita privata e l'amico
Emilio Gabba aglio che il segretario generale del
Del vostro stavo dicendo del nostro fosse come militante posso pure dirlo
Sindacati europeo
Io esprimo il mio saluto
Anche ai giovani che abbiamo fra di noi
Giovani e studenti
Che hanno voluto assistere a questa nostra discussione e spero che traggono qualche insegnamento e soprattutto spero per noi di riuscire a farci capire
Io da sindacalista cioè fino a ieri
E anche ora per la verità sono un
Non lettore uno studioso proprio del tema
Un appassionato voi attento partecipe
Alla guida dell'evoluzione
Dell'Unione Europea
Credo che ci siano
Tante cose da correggere cioè se veramente si vuole realizzare l'unione politica
Che e nell'aspirazione di tutti bisogna partire dalle corse da correggere c'è stata una fase pionieristica voi c'è stato un grande traguardo
A cui noi italiani abbiamo partecipato in maniera speciale perché tra l'altro eravamo considerati tra i potenziali esclusi e parlo al gruppo degli undici della moneta unica nel mille novecentonovantotto
Che ha creato in Italia una grande tensione una grande parte dell'azione anche l'accettazione di grande sacrifici per quello scopo
Detto questo però
Tutto il sistema
Economico sociale
E lo stesso modello di democrazia secondo me
Ancora non sono ben tarati per realizzare questa prospettiva
Sul sistema economico e sociale
Noi abbiamo Poteri crescenti attribuita all'Unione
Europea
Oggi forse il settanta ottanta per cento delle questioni economiche dei singoli Stati passano la decisione delle non europea
Ma non esiste rispetta la commissione che detiene questi poteri
Non esiste un analogo organizzazione delle parti sociali né sindacale nell'impresa anche se l'impresa è forse sono meglio organizzati anche se in forme di lobby
E mancando
Questa dialettica dei poteri non c'è dubbio che si determina uno squilibrio a danno delle rappresentanze sociali
Che mantengono questa funzione agli Stati nazionale ma è una funzione
Che non ha
Un interlocutore statale
Provvisto dei poteri che di tutti i poteri per rispondere bisogno sociale che ci esprima che in un primo problema di equilibrio nelle responsabilità nella rappresentanza secondo problema e di potere politico
Noi abbiamo una commissione che viene di fatto nominata
E quindi c'è un problema di modello di democrazia che vigente in tutti gli Stati nazionali ma che non si riflette nel Parlamento e nella Commissione
In quanto il rapporto fra la Commissione cioè il governo e il Parlamento
Con i suoi deputati ai singoli Stati non è un rapporto che risponda a una logica della democrazia cui siamo tutti abituati nei singoli Stati ma non all'Europeo
Cioè della promozione
Del controllo della fiducia della sfiducia
E quindi questo inevitabilmente allontana il cittadino per lo meno non rende partecipi cittadini
Dalle scelte che vengono oberata da un livello europeo con un rischio
Con un rischio
Che le decisioni assunte dalla commissione siccome vengono assunti in una logica sovranazionale mentre si vive ancora in una logica nazionale
Posso numeri Regan Segrate forse da una parte crescente i cittadini
Più come un vincolo
Che come una opportunità
Perché dall'alto le mediazioni vengano assunti magione anche a volte nei rapporti di forza che si determinano
Tutto questo pone in termini credo il revocabili la questione
Dell'Europa politica e quindi dell'Europa democratica perché se questo non avvenisse secondo me
Prima o poi entra in crisi anche il prossimo traguardo della moneta unica che stiamo raggiungendo e che dal due mila e due circola nelle nostre tasche
Che ok
E confermate realizzato quell'obiettivo
Di un'Europa
Politicamente unite economicamente unite non solo unità dalle monete o si realizza quella condizione per cui si i cittadini si sentono partecipi
Di questa avventura regionale che si chiama Europa
Altrimenti noi ci troveremo in difficoltà di gestione sia verso la sponda sud con tutti i Paesi del Mediterraneo
Che non avranno l'interlocutore politico di cui hanno bisogno ci troveremo in difficoltà all'interno all'Unione Europea perché proprio i cittadini
Si sente l'anno e strani
Da una vicenda politica in cui si esercitano poteri ma si è lontani o perlomeno non si avvicina un modello democratico come tutti lo vediamo
Il sindacato
E le forze oggi alle secondo me possono fare molto
Per avvicinare il mondo lavora questa realtà per contribuire a costruirlo
Ma come al solito
La questione quella delle scelte delle responsabilità e dei poteri politici
Sapendo che non bastano le volontà in un singolo stato ma bisogna mettere assieme a volontà trattanti Stati e io mi auguro che l'Italia continui sulla strada dell'impegno verso l'unione politica
Facendo anche rispetto una volta ero considerato un euroscettico questo stato definito da Montelupo un euro prudente io non sono è scettico né prudente cerco di essere realista e nel realismo dico
Che secondo me l'Italia fa bene e farà ancora meglio se si pone in una logica di battistrada verso questo traguardo che considero irrinunciabile e ringrazio
A a
Presidente dell'avviso per l'intervento non lo sapevamo già
Che non è stato formale e anche per questo richiamo ad alcuni elementi sostanziali di democrazia che dovrebbero uniformare la vicenda europea
Darei subito
La parola al presidente mancino anticipando un attimino la relazione di Angeletti per impegni istituzionali
è poi proseguita conoscevo la parola al presidente del senato
Per io
Chiedo scusa sì
Chiedo di cambiare il programma che i segretari generali nelle organizzazioni sindacali saluto avevano introdotto anche
Stampando
Saluto tuttavia autorizza presenti
Il presidente Rodotà verbale
A dicembre si terrà a Nizza
Un Consiglio europeo nel corso del quale dovranno essere affrontati
Molti nodi fondamentali per la Confederazione della architettura dell'Unione dopo amministrativa
Nei mesi scorsi
Sull'onda delle autorevoli proposte lanciate da diversi statistiche europee
Sono stati ipotizzati vari modelli di riorganizzazione dell'Unione
Sulla discussione ha indubbiamente inciso l'esigenza di recuperare il nesso
Fra l'efficacia dell'azione di governo ai vari livelli e la rappresentatività delle istituzioni chiamate ad assumere le decisioni
Nessuno oggi concepisce più l'integrazione europea
A scapito delle identità nazionali ma occorre pure superare le identità nazionali queste con le loro peculiarità devono costituire piuttosto un fattore culturale ed istituzionale di arricchimento della comune identità europea
Si dovrà ricercare in proposi di un assetto istituzionale
Che nel rispetto dei principi di trasparenza e di sussidiarietà come evidenziato nel contributo del Comitato economico e sociale
Consenta di esercitare la sovranità a vari livelli
Utilizzando per ciascun ambito lo strumento più efficace
Da qui l'esigenza non da tutti condivisa peraltro di affrontare a Nizza
Oltre a alle questioni della composizione della Commissione la ponderazione del voto del Consiglio l'estensione del voto a maggioranza temi diversi altri e nella difficoltà di non rinviare tutto a dopo l'X Francia e Italia infatti sono per concludere l'attuale Conferenza intergovernativa con un trattato soddisfacente e io mi auguro che possa essere soddisfacente
Dei tre temi lasciati aperti dal trattato di Amsterdam quello politicamente più controverso appare l'estensione del voto a maggioranza qualificata
Nell'ambito del procedimento decisionale del Consiglio
Benché si rilevi come maggioritaria
La volontà di considerare l'assunzione delle decisioni a maggioranza qualificata come norma generale i contrasti emergono tuttavia sulle specifiche deroghe a tali principi
Non vi sono comunque divisioni sul mantenimento dell'unanimità
In ordine alle decisioni di natura costituzionale
Che attengono a questioni basilari per l'Unione e o che comunque comportino la ratifica dei parlamenti nazionali
La soluzione di tale punto appare però essenziale per preservare l'efficacia dei processi decisionali dell'Unione
Impedendone la paralisi quando questa sarà composto da quasi trenta Stati mentre
Collegato alla questione dell'estensione del voto a maggioranza qualificata figura il vero controverso tema della rifondazione dei voti in consiglio ma anche su questo si apre una querela
Al riguardo l'obiettivo è quello di assicurare che le decisioni assunte a maggioranza rispettino non solamente la maggioranza degli stati membri mai
Io
Poiché il rispetto di tale principio non sarebbe garantito lasciando il immutato l'attuale criterio di ponderazione anche dopo l'ampliamento perché la questione in previsione della integrazione di altri territori e quindi di altri paesi
Si prospetta una serie di alternative essenzialmente riconducibili a due ipotesi la prima delle quali prefigurerebbe l'applicazione un sistema basato sulla doppia maggioranza dei paesi e della popolazione
Senza procedere ad alcuna di ponderazione a tale ipotesi si oppongono tendenzialmente quei paesi tra cui il nostro che tenente temendo che si complica eccessivamente il procedimento decisionale del Consiglio
Preferirebbero una semplice revisione dei criteri di ponderazione innalzando il peso del voto espresso dagli stati demograficamente più consistenti
In merito alla questione la composizione la Commissione la principale preoccupazione attira l'esigenza di salvaguardare la funzionalità di tali organi organismo in una Unione ampliata circa trenta Stati membri a tale proposito alcuni sottolineava la necessità che ciascun Paese disponga di almeno un commissario
Altri fra cui l'Italia preferirebbero fissare il numero dei commissari a prescindere a quello degli Stati membri che un'altra questione che sarà discussa Nizza ma si spera
Che anni se ci sia maggiore disponibilità rispetto ad Abbasanta
Ovviamente nella prospettiva dell'ampliamento si porrà il problema di rivedete anche le disposizioni che disciplinano altre istituzioni fra cui il Parlamento europeo la corte di giustizia il Comitato economico e sociale
Nella definizione dell'ordine del giorno della Conferenza intergovernativa
La discussione si è focalizzato in particolare sull'importanza della cooperazione rafforzata
Strumento che potrebbe costituire un ponte fra il futuro Trattato di Nizza e le tappe successive
Uno snellimento delle regole previste dal trattato di Amsterdam e per lanciare iniziative di cooperazione rafforzata potrebbe infatti consentire ad alcuni Paesi membri
Di andare avanti nell'integrazione su settori quali la politica economica
E vicende dell'occupazione dell'Eur e delle risorse energetiche evidenziano come ve ne sia bisogno
La cooperazione giudiziaria di polizia su cui si sta discutendo anche la figura di un Pubblico ministero europeo e la politica di sicurezza e di difesa in cui non sia possibile raggiungere al momento l'unanimità tale meccanismo
Previsto già dal trattato di Amsterdam ma ancora disapplicato per funzionare efficacemente necessiterebbe secondo le prese di posizione di vari Paesi di specifiche Maurice modifiche l'abolizione dei avere diretto da parte di quei Paesi che non vi prendono parte sin dall'inizio la sua estensione alla politica estera e di sicurezza comune la riduzione del numero minimo dei paesi necessari per attivarlo
L'introduzione di norme più flessibili sulla cooperazione rafforzata nell'ambito dei trattanti in un quadro istituzionale unico garantirebbe invece caratteri inclusivo ed aperto di tali esperienze
Per il rispetto
La rapida adesione dei paesi che avesse iniziato
L'opting out e il rispetto della coerenza con gli interessi generali delle dell'unione
E veniamo al punto più controverso almeno più controverso per quanto riguarda la forma e anche per quanto riguarda i rapporti all'interno del nostro paese tra maggioranza e opposizione
Questione dibattuta in merito all'agenda della Conferenza intergovernativa
Inclusione o meno dalla Carta dei diritti fondamentali nei trattati ne parlerà diffusamente immagino l'onorevole prodotto anche autorevole componente dalla convention
Nella convenzione sia svolto un ampio confronto un ampio confronto sul problema della indivisibilità dei diritti civili politici ed economico sociale
Tra chi ha proposto lo stralcio dei diritti economico sociali in quanto non concentri enorme esigibili e chi invece si è giustamente battuto per la loro inclusione è sembrata prevalere grazie all'incisivo impegno profuso dei rappresentanti italiani
La decisione di includere la carta anche tale categoria di diritti fortemente sostenuti dall'apparire sulla carta da parte del Comitato economico e sociale probabilmente sarà stato questo che ha suscitato molte divisioni all'interno del nostro Paese fino al punto da
Diciamo
Invocare una sorta diciamo di esclusione perché ci sarebbe troppo comunismo nella Carta dei diritti purtroppo discutiamo discutiamo di queste cose all'interno del nostro Paese
La conversione non si è voluta limitare ai classici diritti fondamentali ma ha voluto giustamente estrapolare anche i diritti di nuova generazione
Legati alle nuove sensibilità emersi in questi ultimi anni in seno alla società e ai progressi della ricerca scientifica e tecnologica
Sul valore della carta
Sono state avanzate due tesi contrapposte
Fare della carta una solenne proclamazione politica senza una propria specifica conoscenza giuridica
Ovvero inserirla nei trattati anche come preambolo facendone un protocollo allegato aperto all'adesione di quegli Stati membri che lo ritenessero opportuno una volta definita la questione della posizione della carta in rapporto al sistema delle fonti giuridiche comunitarie
Si porrà anche quella di individuare un eventuale clausola evolutiva prefigurata dal Parlamento italiano e dallo stesso Comitato economico e sociale che ne consenta l'aggiornamento io comprendo le critiche che sono state avanzate
Da Pezzotta perché c'è sempre da misurare il grado di sensibilità a livello europeo tra diciamo il sociale è il parasociale che dividere i bianchi alle stesse organizzazioni sindaci indagare rispetto ad alcuni Paesi soprattutto del Nord Europa
Le prese di posizione per attribuire un valore dichiarativo alla carta non hanno comunque impedito di scegliere di dare al suo testo una impostazione che la rendesse pronta a divenire giuridicamente vincolante
E il dibattito che si è avuto in Parlamento ha registrato una fase evolutiva mentre alla Camera c'è stata una posizione rigida da parte dell'opposizione al Senato invece il confronto ha consentito di registrare pure l'approvazione da parte della maggioranza la sospensione da parte del del Polo e il voto contrario da parte da parte della lega
Occorre tener conto che vi è ormai un universale riconoscimento della importante funzione dalla carta per l'indice riavvicinamento dei cittadini alla costruzione istituzionale dell'euro
Nelle conclusioni della recente conferenza dei presidenti dei Parlamenti nell'Unione dell'Unione Europea svoltasi a Roma
Su iniziativa di Camera e Senato italiani
è stato infatti sottolineata la convergenza sulla prospettiva di costruire un'Europa fondata sui valori
Nella consapevolezza che l'opinione pubblica non sembra disposta a seguire un processo
Basato esclusivamente sulla comunanza di interessi economici e commerciali come del resto è avvenuto fino ad oggi cioè fino alla per così all'approvazione dell'euro come vincolo per alcuni e non tutti i Paesi dell'Unione europea
Anche il Comitato economico e sociale
Nel citato parità ha evidenziato come la carta favorisca un evoluzione del lutto dell'unione da una comunità di diritto ad una comunità di valori e quindi prefigura un processo di avanzamento della costruzione europea piuttosto che un'alternativa tra il fare tutto subito il non fare niente come pure magari qualcuno ottime o
Ho indicato
Nel dibattito sul nuovo modello istituzionale dell'unione europea è stato evocato né gli autorevoli interventi
Del presidente Ciampi e di altri statisti
La questione di un riordino dei trattati nella prospettiva di fondare l'Unione su un testo di natura costituzionale il problema è questo principalmente questo
Fa peraltro parte integrante di tale dibattito
La riflessione sul modello parlamentare cui improntare il sistema istituzionale comunitarie sul ruolo che nel procedimento formativo delle decisioni deve spettare alle istanze rappresentative dei popoli europei il cosiddetto e non è tanto lo scudetto deficit democratico da più parti lamentato consiste anche nel fatto lo diceva Larizza poc'anzi
E senza coinvolgere il Parlamento europeo siano stati trasferiti ad istanze comunitarie decisioni precedentemente di competenza dei parlamenti nazionali e questa è un altro punto di doglianza
Sotto il profilo del ruolo dei Parlamenti nazionali non si può sottovalutare il loro necessario coinvolgimento nei processi decisionali comunitaria
Riconosciuto anche dallo specifico protocollo allegato al Trattato di Amsterdam è proprio al fine di colmare il deficit democratico in tale prospettiva e mi avvio a concludere
E opportuno promuovere il più ampio con coinvolgimento della società civile lo diceva Pezzotta delle forze sociali che voi rappresentate più in generale dei cittadini europei coscienti come siamo
Che il moltiplicarsi di relazioni fra i soggetti istituzionali e non dei vari Stati membri fra queste e le istituzioni dell'Unione contribuisce a plasmare quella che è già stata definita la costituzione materiale dell'euro
Che è parte integrante della Coop diffusa consapevolezza di tutti gli europei di avere in comune storia cultura valori interessi e in definitiva di condividere lo stesso destino
Io mi auguro che la discussione che seguirà la relazione generale sia piuttosto approfondita e convergente noi abbiamo interesse come Paese
A rendere l'Unione europea quanto più politicizzata possibile e peraltro ad accompagnare la sorte dell'Euro
Dalla presenza di una gestione politica della monete è uno europea piuttosto che lasciarla al tecnicismo molte volte opportuno e qualche volta anche Berlino sul piano più generale grazie
Grazie alla al presidente Mancino il suo intervento che ha messo chiaramente in luce con sì c'è la necessità di un nuovo assetto istituzionale
Per rafforzare il processo di unità europea e con me l'unità europea fondata anche su una dimensione i valori e non solo su quelli di natura economica
E io
Nel salutare il presidente del Senato da Ray la parola Luigi Angeletti per la relazione introdotti
Ma la come diceva sa di norme alla vigilia di una importante appuntamento come quello di Nizza
Abbiamo voluto aprire questo confronto perché avvertiamo
Non solo come sindacalisti ma anche come cittadini la necessità storica
Di costruire un'identità politica europea
Che ricomprenda contemporaneamente i valori nazionali
Ma superi i nazionalismi del ben vivere il ventesimo secolo
Che tanti guasti hanno prodotto anzi molte tragedie hanno prodotto nel nostro continente
Come tutti noi avvertiamo l'esigenza di avere un'Europa capace di giocare un ruolo decisivo
Nel contesto mondiale soprattutto nell'era della globalizzazione
Pensiamo che ci sia bisogno di un soggetto politico forte in grado di contribuire il ridurre gli squilibri economici e sociali
E soprattutto di ridurre i conflitti che impediscono lo sviluppo economico equo della nostra umanità
Nonostante che ci sia la presenza negli attuali governi europei di forze politiche
In gran parte dichiaratamente favorevole all'Unione
Non c'è apparso di cogliere elementi di novità
Nella nascita di un nuovo progetto per l'Europa
Ci pare invece che tutta la Società europea viva la sua condizione di benessere economico e sociale in una sorta di autocompiacimento e di attesa
Atteggiamento questo che non può che rappresentare un ostacolo nella costruzione di un e identità europea
Riteniamo che sia in invece necessario modificare l'approccio verso le questioni dell'Unione
Che non può limitarsi più a difendere lo status quo
Ma che sia capace di sviluppare una progettualità con indicazioni gli obiettivi in grado di ridare un'identità all'Unione e di rilanciare soprattutto i valori comuni
Occorre perciò superare i riflessi difensive conservatori che rischiano di portare l'Europa verso una fase di decadenza
I padri fondatori della comunità nel cinquantasette si erano dichiarati determinarono i determinati a porre le fondamenti di una unione sempre più stretta fra i popoli europei a cinquant'anni di distanza questo proposito resta ancora in gran parte da attuare
Infatti restano da realizzare soprattutto la definizione di diritti fondamentali
Un corpo di principi che abbia il carattere di elementi fondanti per la costruzione dell'Europa e la definizione di un sistema istituzionale in cui la partecipazione dei cittadini dei lavoratori in fonda finalmente un'anima alla comunità europea
Si deve così costruire un senso di identità di appartenenza
Dei cittadini europei
E un modello di democrazia chiaramente definito questa secondo noi è la condizione necessaria affinché si possa successivamente proporre delle politiche ambiziosi e un futuro condiviso
Noi come sindacati italiani sollecitiamo da tempo la maggioranza dei sindacati europei
Affinché sia dei rischi e sostenga un processo di Europa democratica
Più forte protagonista sulla scena mondiale
Gli interessi in gioco sono troppo importanti per i lavoratori europei
Perché essi possano essere esclusi dalla costruzione di questo progetto di cambiamento e questo progetto di costruzione dell'identità europea
L'accesso
La Confederazione europea dei sindacati
Devono essere protagonisti di questo progetto
Per queste ragioni le ho l'Unione europea ha bisogno di dotarsi di istituzioni democratiche rappresentative capaci di mediare i tre diversi potere
Evitando così che ci siano sempre i più deboli e i più forti e e i più deboli siano quelli che pagano sistematicamente le assenza di questo potere politico
La mancanza di diritti fondamentali nel trattato e l'inesistenza di una politica sociale dell'Unione ne sono una dimostrazione purtroppo palese di questo Stato della situazione
Crediamo perciò che l'Europa debba compiere un salto di qualità passare da un'Europa economica e monetaria ad un'Europa dei diritti e della democrazia
CGIL CISL e UIL ritengono che l'Italia debba giocare un ruolo di primo piano nel tavolo della Conferenza intergovernativa intergovernativa di Nizza impedendo un suo fallimento fornire un contributo di primaria importanza alla definizione del futuro assetto europeo
Con questo spirito che ci permettiamo di avanzare alcune considerazioni su come secondo noi si debba cercare di lavorare per modificare le istituzioni europee
Occorre in primo luogo la riforma dei trattati
Che apra la strada alla elaborazione del alla adozione di una Costituzione per l'unione europea basata su uno Stato federale
Questo Stato federale si dovrebbe basare su un parlamento rappresentativo con poteri legislativi
Su tutte le materie costituzionali e di bilancio
Composto possibilmente da due Camere una eletta direttamente dai cittadini
L'altra con parlamentari eletti dalle liste europee
E rappresentative delle i Parlamenti nazionali ciò secondo noi dovrebbe facilitare un rapporto tra l'Unione europea e i singoli parlamenti nazionali
Bisognerebbe anche farsi che il Consiglio
Nella fase transitoria dovrebbe avere ampliati i suoi poteri decisionali
E di governo con procedure chiare di voto a maggioranza su tutte le materia il Consiglio deve agire in piena trasparenza per quanto riguarda la discussione e la decisione dei provvedimenti legislativi finanziari e costituzionale
Inoltre la commissione dovrebbe assumere un ruolo di vero e proprio governo europeo presieduto da un presidente eletto direttamente dai cittadini
Anche se nella fase transitoria occorrerà almeno comunque rafforzare il ruolo vi è la commissione attuale
Noi sappiamo benissimo che l'ipotesi di costruire uno Stato europeo federale
Così come lo abbiamo indicato non trova ancora il consenso di tutti in Europa
Però questo non può impedire che un gruppo di Paesi in cui i parlamenti e i cittadini si riconoscano in questa prospettiva possano procedere sulla strada di una maggiore integrazione politica
La cosiddetta integrazione rafforzata
In modo da combinare integrazione e cooperazione
Questo nella prospettiva di un'Europa allargata che ha comunque bisogno di un centro vitale di un centro motore
In grado di essere il propulsore dell'integrazione comune che non potrà che avvenire con tappe diverso
Un'ultima questione anzi
Una questione importante che riguarda il
Futuro
E la politica economica e sociale del dell'Europa deve essere affidato al Comitato economico e sociale
Noi riteniamo che bisogna potenziarne il ruolo illazioni come sintesi delle istanze provenienti dalle parti sociali sindacati imprenditori terzo settore
Rendendo il suo un luogo di preparazioni di proposte
Sui grandi temi economici e sociali dell'Europa
L'Europa in Europa
Forma di
Unità economica
La creazione dell'euro
Il mercato comune delle merci dei capitali del lavoro della finanza
Ma quello che manca la politica economica che ancora oggi rimasta sostanzialmente nelle mani dei singoli Paesi
Ciò può essere dimostrato facilmente da due esempi
In primo luogo le vicende che hanno accompagnato la questione dell'occupazione dal vertice di Lussemburgo in poi
E da quella dell'euro la cui crisi si trova esclusivamente sulla mancanza di fiducia e di credibilità non tanto nei confronti della Banca centrale europea
Quanto soprattutto sull'assenza di una politica che sostenga la strategie
Della banca centrale europea
Quindi c'è una debolezza che riflette non la debolezza economica dell'Europa ma la debolezza politica dell'Europa
Quindi crediamo che il primo passo per invertire tale tendenza sia quello di rafforzare il ruolo della Commissione e di nominare come si è fatto per la politica estera un ministro del Tesoro europeo
Rafforzando il ruolo del Consiglio dei ministri del Tesoro degli undici Paesi euro inoltre bisogna dare all'Europa da subito maggiori competenze anche sulla ricerca
Sulla politica energetica sull'ambiente sulla sicurezza alimentare sulla politica dell'immigrazione la politica sociale la politica del sicurezza e della difesa comune
Fu infine uno strumento utile all'integrazione sarebbe quello di creare delle vere e proprie università europee
Come centri di eccellenza
Come centri del sapere culturale scientifico che accentui no l'identità comune e favoriscono la ricerca e dello sviluppo nell'ambito continentale
Abbiamo voluto lasciare per ultimo una questione politicamente decisiva e che riguarda le produce dure decisionale
Secondo noi va adottato il voto a maggioranza come principio generale su tutte le materie
Questo per potenziare il ruolo del Parlamento europeo
In più occorre dare maggiore trasparenza e visibilità al processo decisionale
Serve tra l'altro porre sotto controllo lo strapotere conquistato dalla burocrazia della commissione
Questo strapotere e percepito
Ed è una causa non secondaria
Dell'antico dell'anti europeismo presente e che serpeggia in molti Stati Ivica molti cittadini europei
Ovviamente questo strapotere e esaltato dall'assenza di una qualche forma di potere politico che ne condizioni in meglio indizi le decisioni
In quest'ottica è necessario che gli accordi sottoscritti dalle parti sociali
L'accordo del novantuno inserito nel trattato vengano approvati con una decisione del Consiglio così come sono sottoscritti
Togliendoli dalle mani dei burocrati lasciando nella responsabilità invece direttamente alle parti
Servirà inoltre noi crediamo anche una semplificazione dei trattati essi devono comprendere infine anche i diritti fondamentali
Dando così a cui spessore costituzionale adesso
Bisogna cioè dare attuazione ad una carta dei diritti fondamentali che sia in grado di fondare l'Europa sulla persona umana e sui diritti di cittadinanza e non solo sulla economia perciò la carta deve essere giuridicamente vincolante e va integrata nel trattato
Per favorire la creazione così di uno spazio comune dei diritti e di libertà fondamentali come base per dar vita ad una Costituzione europea
Il vertice di Nizza
Noi come CGIL CISL UIL pensiamo che l'Italia debba assume un ruolo importante in questo vertice e contribuire al suo successo
Riteniamo che questo vertice abbia ancora Unedisa un esito incerto
E la cosa ovviamente ci preoccupante
Riteniamo che bisognerà però fare degli sforzi importanti
Per far sì che
A questo vertice
Si possa intervenire per stipulare un trattato
Che debba prefigurare chiaramente il modello di Oropa a cui miriamo
Anche se sappiamo che occorre arrivarci gradualmente attraverso tappe successive
E necessario quindi che il Consiglio fissi degli obiettivi precisi chiari con l'indicazione dei tempi di realizzazione
Così come avvenuto per esempio
E per l'esempio più importante per la costruzione della Costituzione della moneta unica
Ecco se
Si faranno queste cose se ci sarà questo impegno questo sforzo
Convinto
Noi crediamo che sarà possibile realizzare un'Europa più forte
La cui identità oggi su valori dei popoli e degli Stati che l'hanno generata
Valori che dovranno essere rinnovati rafforzati nel tempo per rispondere alle inevitabili evoluzioni della Società continentale
E anche mondiale
L'Unione Europea non dovrà essere quindi una semplice sovrastruttura burocratica mono o strumento di crescita e soprattutto di identificazione per i cittadini europei
Questo è l'obiettivo fondamentale che noi pensiamo debba essere affidato alla costruzione di questa carta dei valori
Che rappresenti l'anima
Il cuore di questa Europa verso la quale noi come cittadini insieme agli altri cittadini europei dobbiamo avvertire progressivamente un sempre maggiore idea di identità e di identificazione con questo nuovo soggetto politico
Se riusciremo a produrre dei significativi passi avanti in questa direzione
Noi restiamo convinti che il pericolo di una possibile decadenza delle stesse idea dell'Europa unita
Possa essere scongiurato e Possa sul serio rafforzarsi in questo nuovo secolo una ha costruzione di un nuovo grande stato che rappresenti l'insieme dei cittadini europei
Io vi ringrazio
Grazie a a serve perché ha messo bene in evidenza quali sono le preoccupazioni le prospettive che il sindacato assegna a questo momento importante e di come il il nostro impegno sia proprio quello di far crescere Europa politica democratica e che pertanto la carta dei valori possa essere l'inizio diciamo di una costituzionalizzazione di una maggiore democratizzazione del processo di unità
Io adesso darei la parola alla al ministro delle politiche comunitarie che ringraziamo DS direi per la partecipazione a questo nostro incontro onorevole Gianni Matteo
Grazie
Ritenuto importante
Partecipare a questa iniziativa del sindacato italiano perché CGIL CISL UIL stanno svolgendo un'opera importante di informazione di discussione di analisi critica già con varie iniziative
E dunque mi sembra naturale riprendere nella sede della sindacato una riflessione che con o un
DC genere CISL UIL abbiamo già ha svolto in occasione delle audizioni questo lasciatemelo dire con orgoglio perché il nostro è stato l'unico paese l'unico paese di tutta Europa
Che ha fatto uscire il la evoluzione della Carta dei diritti
Da lavoro pur in meritorio della convenzione e l'ha portata all'attenzione critica dei cittadini organizzati
All'indomani della pubblicazione del testo del ventotto luglio
Quel testo è stato discusso stato discusso con le associazioni di impegno civile con le associazioni ambientaliste e le associazioni dei consumatori
è stata discussa con le rappresentanze delle imprese con i centri sociali è stata discussa con il sindacato italiano
è dunque tra Dinoi mi pare che possiamo proprio uscire da un binario di giudizio positivo negativo perché l'abbiamo vista crescere l'abbiamo affrontata quel pomeriggio era con noi anche il professor Rodotà l'abbiamo affrontata
Sulla base di quel brutto testo del ventotto luglio e credo che un
Notevole merito di fronte al testo del quattordici settembre possa andare alla nostra rappresentanza di noi italiani girando un po'per l'Europa
Sorridendo si dice che nel passaggio dal testo del ventotto luglio al testo del quattordici settembre gli italiani
Prodotta Manzella Melograni Paciotti hanno contato si quantifica anche intorno al settanta per cento
E stamattina nella nella celebrazione nella inaugurazione del della mostra su Spinelli
Io ho avuto occasioni di dire che io penso che la la frase del senatore Manzella sia abbastanza una sintesi del giudizio che si possa dare Manzella diceva del testo del ventotto luglio mi sarei fatto ammazzare purché non passasse del testo del quattordici settembre
Mi farei ammazzare perché vada avanti appunto senza nessuna trionfalismo c'è un meccanismo perché sia si fa abbassare
è un meccanismo che si è messo in moto a seguito di questa accelerazione così importante che in questo ultimo anno assegnato scandita dagli interventi importanti e che certo a
Del direi quasi il significato della Carta va paradossalmente al di là dei suoi stessi contenuti
Perché la sua importanza politica e di aver messo in moto un percorso il nel suo contenuto dovrà essere certamente migliorato
Il punto d'approdo la Carta costituzionale e in questo percorso noi dovremmo certamente mettere in atto ogni sforzo per arrivare a queste trasformazione
E per i tuttavia
Se pensiamo al testo del ventotto luglio non c'è dubbio che le parti principali dei diritti del lavoro
Dei diritti sindacali diritti sindacali che sono riconosciuti a tutti non solo ai cittadini europei ma a tutti quelli che lavorano nel l'Europa il diritto all'aria piena libertà di associazione di costituzione i sindacati cose che rappresentavano il centro della critica al testo del ventotto luglio oggi possiamo dire che queste cose ci sono
Che certamente si potrà non migliorare
Ma il percorso è un percorso che dal punto di vista politico ha ormai un indirizzo e anche dei tempi perché se noi non vogliamo posticipare
La la l'appuntamento dell'allargamento dell'Europa e ricordo a tutti che o più di dieci anni fa nell'ottantanove
Sì disse ai Paesi che sceglievano la democrazia che con la scelta della democrazia c'era l'appuntamento con l'Europa e dunque mi pare assolutamente necessario che questo percorso
Di rafforzamento di coesione politica dell'Europa necessari preliminare rispetto all'allargamento debba essere portato avanti con decisione e con risolutezza
Rispetto ai problemi che erano sollevati da Angeletti nella sua relazione
è a tutti noto che i l'Italia porta avanti una linea che sia quella che possa agevolare e rafforzare in ogni modo la coesione politica e quindi una obiettivo che noi portiamo avanti con decisione è quello della dell'introduzione
Generalizzata del voto a maggioranza una lui formulazione della la partecipazione alla commissione anche se ci sono ben presenti i motivi di preoccupazione da parte dei piccoli paesi e tuttavia dare l'indicazione della disponibilità dei grandi Paesi anche a una rotazione che lì escluda
Mi sembra un abbia un preciso significato politico
Così come sapete l'Italia orientata per quello che riguarda il la ponderazione del voto a il semplice criterio del peso demografico in modo che essi ci si possano ancorare a un criterio che abbia una sua chiara oggettività
Ecco mi pare che dunque il percorso un percorso indicato
Possiamo auspicare che in questo percorso si ritrovi tutto il Paese
Ma in questa sede io vorrei rilevare che le difficoltà mi in questa unità del paese intorno all'iniziativa europea
Certo si possono appuntare a quelle degli aspetti più vistosi che vengono da un settore delle forze politiche italiane
Ma attenzione a me pare che le difficoltà quelle più profonde non siano quelle eclatanti
Che vengono da quello ma sia piuttosto dalla risposta che un po'in tutta in Europa sta dando la destra
In forme garbate
Ed anche istituzionali se volete ma quelle mi sembrano gli aspetti più preoccupanti
Sentire difendere
In un con la forza con cui l'abbiamo sentito dall'onorevole Buttiglione dall'onorevole Follini la necessità di introdurre nella Carta dei diritti fondamentali degli elementi che hanno un carattere specifico e ideologico del mondo cattolico chi parla un cattolico
Sembra far venir meno al nostro Paese un preciso valore che è quello della laicità dello Stato
Quasi che nel nostro Paese il grande insegnamento dei Maritain dei con gara dei runner in questo Paese ancora fosse in una certa misura preistorico
E dunque io credo che in questo dibattito possa esserci un'occasione anche per una crescita del mondo intellettuale italiano perché è un confronto che dal quale io credo tutti possano crescere
Mi riferisco alle questioni della clonazione terapeutica è chiaro che diffusa nel Paese accettato nel Paese alla sua coscienza generale la il rifiuto della clonazione riproduttiva ma perché dovrebbe un documento di questo carattere
Intervenire e chiudere una dibattito qual è quello sulla clonazione terapeutica in cui i valori i valori etici di segno diverso si confrontano
Così come perché non dovrebbe questa carta riconoscere dare struttura di diritto struttura giuridica
Alle situazioni cosiddette di fatto in campo familiare
Quando sarebbe abnorme il contrario e cioè che uno Stato laico non desse il suo pieno contesto giuridico agli aspetti che caratterizzano il la situazione della società
Mi pare che dietro le posizioni che ho sentito molto dure nel precedente dibattito alla Camera su questa tematica sì annidi proprio ancora un problema della nostra società
A confrontarsi fino in fondo con la laicità dello Stato e questo credo che sia un occasione importante per farlo chiudo questo saluto con la sottolineatura
Nel consiglio dei ministri di venerdì è stato approvato il è stato discusso e sarà approvato nel consiglio dei ministri di mercoledì il disegno di legge di riforma della legge la Pergola
Ma è il punto d'arrivo di un percorso che il i miei predecessori ministro letta il ministro Toia avevano iniziato ebbene il il dar contesto giuridico a una trasformazione che nel Paese era arrivata per quanti anni il nostro paese è stato il Paese che aveva una passione europea come qualcuno diceva romantica ma che poi nella vita reale vedeva all'Europa come una lobby lontana le direttive arrivavano
Come imposizioni lontane raccolte spesso in ritardo con una procedura d'infrazione in questi anni il Paese cambiato eravamo gli ultimi in classifica nel recepimento
Delle direttive e del dei regolamenti siamo ora il paese che sta nella prima metà della classifica
E si è costruito progressivamente una partecipazione alla fase ascendente ora noi proprio qui in questa sede del CNEL abbiamo istituzionalizzato e invito proprio il sindacato italiano ha utilizzarlo al massimo abbiamo istituzionalizzato degli incontri periodici in cui lei parti sociali accompagnano la messa appunto
Dei dossier intervengono per la preparazione del negoziato
E la riforma della legge La Pergola snelli esce molto poi la fase discendente
Quella pesantissima legge comunitaria che spesso non si riusciva ad approvare neanche in un anno perché se ci sarà questa piena partecipazione nella fase ascendente si potrà dare alla legge comunitaria il ruolo di recepimento per molti aspetti con una delegificazione mettendolo al rango dei regolamenti sia pure delegificati ecco io credo che questo possa dare questa iniziativa possa dare alla partecipazione il senso di un vero una vera possibilità di incidere così come abbiamo inserito per la prima volta per il Parlamento la capacità la il potere che il nostro negoziatore
Fermi e il negoziato per la riserva parlamentare in modo da potersi consultare con il Parlamento mi sembra che queste siano iniziative che accompagnino questa maggiore coesione europea con una partecipazione una consapevolezza del nostro Paese e io credo che poche forse come il sindacato per la sua diffusione capillare possano essere veicolo per far capire che cos'è l'Europa per farlo capire in modo molto concreto
Appunto nella sua nella costruzione della vita delle sue istituzioni grazie dunque e buon lavoro mi
Mi scuserete
Scuserete se io dovrò lasciare ma appunto la costruzione della politica energetica dell'Europa che è stata qui richiamata come uno dei punti vuoti vede ora a undici e mezzo Mezzogiorno una riunione di tecnici ci sarà anche Rubbia
Per portare una posizione e dell'Italia alla costruzione della direttiva europea sull'energia che sia più incisiva di quanto è stata finora grazie
Grazie amministra nazionale
Noi apprezziamo questo impegno per fare ogni sforzo per un approdo verso una carta costituzionale per l'Europa dei diamo la parola dottor Gerardo Mombelli che
Nella rappresentanza alla commissione europea aroma gli diamo la parola per un brevissimo intervento e lo ringraziamo per il sostegno che ha dato come rappresentanza
Europea a Roma alla lo svolgimento di questa conferenza grazie
Grazie presidente segretari generali cari amici
Sappiamo tutti che non è facile definire l'attuale fase Bella processo di integrazione europea che è una locuzione forse un po'pedante ma tutto sommato abbastanza precise dello ed eloquente
Non è facile né dal punto di vista dei problemi e delle scelte che sono sul tappeto né dal punto di vista della percezione che di essi a l'opinione pubblica
Certo i due grandi esercizi politico diplomatici in corso come sappiamo tutti come hanno ricordato i relatori e gli interventi precedenti
La Conferenza per la riforma dei trattati e il negoziato per l'adesione di dodici nuovi Paesi
Suggeriscono di considerare la presente congiuntura alla duplice insegna dell'approfondimento e dell'allargamento
Questa copia di parole quasi un ossimoro ha storicamente Espresso una contraddizione potenziale e il desiderio di superarla
Approfondimento e allargamento è dunque uno slogan di uso antico che riassume un tratto fondamentale della dialettica
E della dinamica comunitaria e ne illustra gli svolgimenti registrando né successi e battute d'arresto
Tuttavia a ben guardare l'agenda Brussel lese odierna e anche oggi più complicata di quanto lasci intendere la formula che ho citato
La molteplicità di temi e nodi all'ordine del giorno invita a non fare troppo frettolose comparazioni con situazioni precedenti
Cioè come sappiamo la moneta unica la quale da sola determina condizioni e problemi prima mai sperimentati
C'è la prospettiva di un'Unione a ventisette o trenta membri che muta radicalmente l'equilibrio istituzionale programmatico
Che ha accompagnato in maniera complessivamente efficace l'evoluzione di questi decenni
Inoltre nuove responsabilità e nuovi itinerari d'integrazione si sono nel corso di questi ultimi anni affacciati e imposti nella vita comunitaria
Quali conclusioni tirare
Se scartiamo l'attesa di sviluppi automatici
Perché essa nega il peso delle resistenze delle volontà positive e se rifiutiamo la resa di fronte alle difficoltà di combinare spinte diverso e diversi tipi di integrazione e di cooperazione cui l'Europa ha dato vita in questi anni perché non riconosce il ruolo della fantasia procedo progettuale
Scopriamo che probabilmente la novità del dibattito politico europeo di questi mesi è rappresentata dalla scomparsa del tabù sulla destinazione finale dell'impresa affinché tuttavia la discussione aperta non rimanga confinata tra diplomatici e funzionari le forze politiche e sociali dei nostri paesi devono occupare il terreno che è loro proprio anche in Europa
Per questa ragione
L'iniziativa dei sindacati italiani che hanno una forte tradizione di presenza politica appare non solo tempestiva e pertinente ma anche e forse soprattutto necessaria buon lavoro
Calze
Dottor Mombelli e lo ringraziamo di nuovo per il contributo che ci ha dato anche alla organo al sostegno di questa nostra conferenza e diamo la parola la ad Andrea Manzella che rappresentanti al Parlamento italiano nella convenzione per la carta dei diritti nel Mali chiederemo di uccidersi
Poco fa
Descritto come una vestale pronta
Ma insomma adesso vediamo un poco in che limiti la mia adesione a questa carta Franco che abbiamo che abbiamo contribuito a scrivere si possa
Situato
Ecco intanto
Dico dico questo che questa carta certamente contribuisce a questa unione
Di cui vestito il nostro seminario unione dei popoli sviluppo europei contribuisce in una maniera forte perché la creazione del Demos verde moscio europee l'inizio della creazione del demo sulle europeo quella da cui poi possono scaturire altri effetti politici vedo che con una certa saggezza si è
Fatto un piccolo emendamento a quest'unione ecco non non si è ripetuto l'articolo primo del trattato unione sempre più stretta
Del popolo europeo e questo mi ha fatto o pensare alla copertina dell'Economist e di una settimana fa che diceva un'Unione più perfetta ma non più stretta tra i popoli europei cioè risolva c'è
In quel brillantissimo esercizio di europeismo che è stato a quel numero dell'Economist
Beh si rischiava un poco il pelo dal verso giusto agli euroscettici inglesi dice per procedere stiamo qui ci teniamo un po'un po'marchi
Ecco io ma per valutare invece il senso in cui quest'unione si può costruire io credo che si debba fare un esercizio che sempre utili né né quando si parla di cose europee cioè capire che cosa è
L'Europa attuale cioè l'Europa della non carta perché per capire che cosa è qual è il valore aggiunto alla carta bisogna vedere qual è il valore della dell'Europa dalla non carta
E allora quale c'è un articolo sei
Del trattato dell'unione che dice l'unione rispetta i diritti fondamentali quali risultano dalla convenzione dei diritti umani e dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati
Negli stati di membri quindi vi è un sistema un sistema di rinvii o sistema di riferimenti umbra
Sistema di e guardare a qualche altra cosa che sta fuori dell'ordinamento giuridico in senso proprio dell'Unione Europea
Se poi andiamo a leggere questa carta questa convenzione questa famosa convenzione del mille novecentocinquanta che è un glorioso strumento giuridico ancora valido per vediamo che il essa non contiene i diritti sociali
Semplicemente non li non li contiene
è ma allora per trovarli questi diritti sociali per trovare la protezione di questi diritti sociali dove li andiamo andiamo a pescare nel trattato l'Unione europea dobbiam dare all'articolo centotrentasei vedete voi anche come dire
C'è una certa geografia c'è una certa mappa nelle dei codici delle carte e questa mappati dice
Le importanza un ladro l'importanza delle cose che vengono prima delle cose che vengono dopo l'articolo centotrentasei che cosa dice dice la comunità e gli Stati membri
Tenuti presenti
Li aveva detto rispetta i diritti fondamentali qui dice tenuti presenti i diritti sociali dalla carta di Torino del mille novecentosessantuno e della carta comunitaria del mille novecentottantanove e hanno come obiettivi quindi il legamento diritti sociali che però sono tenuti presenti e non rispettati è che valgono come
Come obiettivo
Tenuti presenti nella fissazione degli obiettivi ma è bene noi un po'i giuristi abbiamo l'abitudine un po'di lei di leggere tutti gli articoli molto articolate questo articolo centotrentasei
Che cosa che cosa che cosa dice dice che la comunità sostiene completa l'azione degli Stati in vari settori tipo l'ambiente di lavoro l'informazione sulle condizioni di lavoro la la parità uomo-donna
Però c'è una clausola di esclusione lì si ferma dove si ferma la comunità dove si ferma l'Unione europea sistema vice le disposizioni del presente articolo non si applicano alle retribuzioni
Questo deve
Al diritto di associazione al diritto di sciopero né al diritto di serrata
Questa è la stato queste lo stato attuale del diritto vigente in Europa queste l'Europa della non carta quindi quando con Rodotà con la Paciotti forse anche con meno grave ci siamo battuti per il diritto
Diritto di di sciopero beh non è che facevamo una cosa ovvia cioè ci si scontrava amo rispetto ad una a qualche cosa che io chiamerei un nucleo di nazionalismo sociale di sovranità sociale che era un nucleo duro che non esisteva che ha resistito per i dieci mesi del
Del cioè rinnova dice ciascuno stato perse e l'Unione Europea per nessuno insomma sostanzialmente queste idee il il motore e allora e quindi questo
Questo e il trattato
E quindi rispetto a questa situazione giuridica attuale del trattato il mandato del Col di Colonia per un tre era un mandato il mandato il colore del vertice di colori o del mille novecentonovantanove era un mandato riduttivo
Era un mandato ricognitivo sostanza ebete che cosa diceva occorrerà
Soprattutto per quanto riguarda i diritti sociali occorrerà tenere in considerazione
Vedete l'assonanza il trattato diceva tenere presente tenere tenere presenti l'articolo centotré se i diritti economici e sociali quali enunciati purché non possono essere considerati solo obiettivi va siano posizioni giuridiche
E io ora noi figuriamoci ora grazie a Dio la dottrina costituzionalistica italiana da lungo tempo c'è insegnato che la De contestualizzazione del diritto fondamentale già di per sé da di per sé gli assegna un contenuto un contenuto destinato a mutare come sono destinate a mutare i termini del suo bilanciamento con altri diritti o interessi
Costituzionali tuttavia stando così le cose è indubbio è indubbio che la convenzione del suo Progetto ha in un certo senso forzato il mandato ricevuto elaborato un testo dirlo paura dei presupposti e deve del diritto vigente se poco fa si è parlato in uno che per oggi tutto sommato ha fatto un'opera rivoluzionaria che non vorrei ora alla corsa dell'ammazzamento revoca del mattone da Mattiolo usare anche delle cose ecco però questa cosa rivoluzionare nuovi venti cresce abbiamo un po'
Come italiano il senso per l'autoironia del noi ci siamo battuti
Perché comunque non ci fosse questo nome rivoluzionario di convenzione me lo portai battaglia avevamo proposto un collegio multa commissione eccetera
Però cose mi mi son venuti Beta poco fa ho avuto un dibattito radiofonico con il professor Tremonti e certo punto alla domanda più insidiosa del professor Tremonti
è stata questa dice ma vorrei dire al professor Manzella una domanda precisa deve rispondere sì o no per io figure dice è vero non è vero che la il vostro gruppo di redazione si chiamava Presidium
Allora
Io gli ho risposto gli ho risposto gli ho risposto così ho detto adesso capisco perché i tuoi amici hanno chiamato questa carta comunista Massone pedofilo a così è Ezio questo questo è un po'però volevo dire volevo dire il tornando le cose tornando alle cose serie che insomma si è andati un pochino oltre si è forzata il il mandato
Il mandato di Colonia si è fatto il fair play si si sono rotti questi questi presupposti questi presupposti di di di diritto di diritto che sono i presupposti del diritto europeo vigente vigente
E naturalmente questo non perché la alla convenzione punto avesse una sua forse endogene alle perché avesse una sua forza endogene il Presidium
Ma semplicemente perché alle spalle c'erano
Dei signori che si chiamavano sospende in Francia malato D'Alema prime Amato fuori Italian Frédéric Germania e soprattutto in Gran Bretagna anche Blair è che dopo anzi condotto il suo rappresentante a fare una battaglia tenace puntuale
Per
Difendere certi punti di vista del diritto anglosassone più poi alla fine ha visto che
C'era un vincolo politico da rispettare e alla fine era
Allora
Diciamo ecco a proposito degli ammazzamenti dico ora nel direi che nessuno dei cinquantaquattro articoli che si componga questa carta a una formulazione pienamente soddisfacente soprattutto a all'occhio e al gusto di noi italiani che veniamo ecco
Il pilu non e alle formulazioni che essi si devi attaccare per il migliore per migliorarne ci saranno tempi
E modi la la Landi por la cosa importante che è cambiata la filosofia del diritto europeo cioè prima c'era ciascuno stato per Cell Unione per nessuno adesso possiamo dire che c'è ciascuno stato per sé l'Unione perse e per tutti l'Unione per sette e per più
Per dirla in termini come dire un po'alti e si è arrivati alla soglia della
Istituzionalizzazione dei diritti sociali fondamentali quale elemento costituzionale dell'Unione dell'unione europea e questa soglia di costituzionalizzazione
Sì è arrivata e con precise tecniche giuridiche
La tecnica dell'indivisibilità
Tra diritti fondamentali e diritti e diritti sociali mettendo in uno in uno stesso in uno stesso contesto si è superato la nel le remore della vecchia catalogazione
E del sistema binario che sente parecchie Sempre sottintendeva
Se vuole dei diritti sociali
Si è si è fatta una
Si è creato ci son creativi
Chiarissimi vincoli di interdipendenza tra le situazioni giuridiche protette se voi
Che sono guardate il il diritto di accesso ai servizi Collocamento o il la tutela in caso di licenziamento poi la vedete
Immediatamente anche terminologica mente collegata all'articolo quindici e sulla libertà professionale sul diritto di lavorare
Così la tutela la vita familiare e professionale
Fa corpo con l'articolo nove cioè col diritto di fondare una famiglia e la protezione dei dati personali cui avevamo un campione mondiale come il professore Etò o al o europeo
Come il professor Rodotà beh e allora la protezione dei dati e si collega al diritto di avere un condizioni di lavoro sicure e dignitose e dignitose c'è poco da fare non è possibile ormai più una lettura separata
Di questi di questi di questi articoli se poi leggiamo pure il preambolo vediamo che con quella frase che giustamente è stata riportata qui nel
Nel depliant la unione pone la persona al centro della sua azione la persona al centro la soluzione sembra di sentir parlare di Jacques Maritain
E questo lo Comiso perversi ricordarlo al suo eminenza il cardinale Ruini recentemente quel questa questa quei questa cosa
Poi c'è qui che voglio conclude c'è questo valore della solidarietà ecco quello è stato un altra tecnica giuridica l'inquadramento dei diritti sociali non in una classificazione
Formale
Ma in una classificazione valoriale cioè sotto il principio di solidarietà cioè e questo principio che entra nel circuito interpretativo integra e dà il giusto significato alle formule alle formule
Contenute dei singoli articoli eh che poi l'ha collegata anche qui entra in azione il il preambolo va collegato a quel vincolo di solidarietà che viene
Citato del nel preambolo con parole che possono costituire il frontespizio direi di questa di questa carta il godimento di questi diritti fa sorgere responsabilità e doveri nei confronti degli altri come pure delle
Della comunità umana e delle generazioni future che poi in cui forse prodotta può aiutarmi il uno dei dei dubbi perché siamo invece i in un campo di divide
Puramente tecnico dottrinale uno dei dubbi della dottrina a configurare come diritti i completi mi scuso questo corso
E i diritti sociali era proprio quello o di non vedervi un degli obblighi corrispettivi dei doveri corrispettivi qui abbiamo costruito si è costruito anche
Questa queste questo tipo di vivo e poi ultima ultima notazione e questo
Questa idea della sussidiarietà costituzionale io chiamo così
C Ome il quando si dice ma la Costituzione italiana ma la Costituzione spagnola la Costituzione danesi danesi hanno fatto valere molto questa questa questa pregiudiziale la Costituzione D'Alessio offre
Un a protezione molto più avanzata rispetto a quella che è scritta in queste formulazioni un po'un po'a fare
Della carta dei diritti del acquisito e dice questo articolo
Cinquantatré e che fa un un un crea ecco sussidiarietà costituzionale il lavoratore può scegliere la protezione più favorevole se la produzione più favorevole è quella della propria Costituzione nazionale non c'è non c'è remora alcuna a che questa protezione venga venga quindi c'è una clausola di flessibilità in
Incorpora
E allora e questo certo si può andare a Nizza la società civile andrà al mese per chiedere di più valori giuridica Carter qualche emendamento di ma ecco bisogna tenere conto di tre cose
Sono la figlia dico solo i titoli il primo che
Nel doppio stadio fra Nietzsche dopo di Nizza questo questo deve essere deve essere condotto essere condotta a livello europeo non già al livello cioè e in che il problema dell'emendabilità della carta è un problema europeo non è un problema da risolvere sui Parlamenti nazionali o peggio da posizioni etnico religiose secondo ogni emendamento
O Fedele presente che e non si può chiedere tutto a Nizza ma che il doppio stadio Nietzsche dopo l'udienza era già del
Nel mandato di Colonia terzo che già di per sé lacca
Come proclamazione politica come proclamazione semplicemente politica se
E giuridico dell'Unione Europea cioè nel nelle nel circuito giurisprudenziale di questo si deve tenere conto grazie
Villa al professor Manuela lui i tempi stanno costringendo per cui abbiamo bisogno di di stare dentro alcuni alcuni canali visto che qui è stato richiamato in modo abbastanza oltre la questione dei diritti sociali dei diritti sindacali vedevo sia opportuno dare la parola avervi Caravaglio segretario generale dalla Confederazione europea dei sindacati
Grazie
Credo che la relazione introduttiva di Angeletti rifletta uno ambizione del sindacato italiano di CGIL CISL UIL
Di riannodare con un impegno europeista
Chi viene da lontano
E di proporre la riuscita del rilancio di una riflessione
Sull'edilizia ma al di là di Nizza proprio nel momento in cui l'Unione europea
Vive una sorta di contraddizione tra massimo di successi raggiunti il mercato interno alla moneta unica su nove successi e forse non dico un minimo ma certamente una fragilità del filone
Il consenso nelle opinioni pubbliche anche nelle forze del mondo del lavoro rispetto alle stesse costruzione europea c'è quindi e mi pare che Angeletti lo abbia detto chiaramente il bisogno di riprendere una discussione anche una battaglia politica
Su le finalità stesse dell'unione
Noi abbiamo detto a più riprese che in definitiva ci sono due deficit che essi intreccio fra di loro uno il deputy sociale l'altro quello democratico della costruzione europea a cui occorre mettere rimedio per per sanare questa divaricazione tra risultati raggiunti consenso
Popolare
Al progetto
Dal primo punto di vista ce l'ha questo di contenuti
Indubbiamente la costruzione europea e oggi qualcosa di squilibrato
Squilibrato tra l'unione il mercato luglio del mercato l'unione economica e monetaria e l'Europa sociale
All'interno di questo disegno c'abbiamo un'unione monetaria queste estinto talmente federale ma non abbiamo con l'unione economica e sorprende come la questione del governo economico per governo delle con europea
E sia così poco
Al centro di una battaglia politica in questo momento col risultato che la moneta resta elemento egemone la banca centrale non ha un contrappeso in una forma di Gadames europea della politica economica suo coordinamento la politica di bilancio fiscale di investimenti pubblici
Quant'altri
E poi c'è uno squilibrio
L'integrazione economica e monetaria
E l'integrazione sociale l'armonizzazione sociale del progresso per dirla con il testo del trattato per meno bisogno qui in sedi sindacali di intervenire
Troppo diffusamente su questo punto e tra queste diverse dimensioni e la dimensione dell'Europa politica democratica
Quindi c'è un problema di riequilibrio che si pone e questo problema sì trecce si sposa con quello naturalmente delle forme
Se la costruzione forme democratiche e quindi delle riforme istituzionali
E altra discussione e sulla quale Angeletti ha fatto anche delle proposte puntuali
Tra le altre
Molte che sono state fatte in questo periodo come assicurare una maggiore democraticità ma anche una maggiore efficace efficienza dei processi decisionali europei trasparenza partecipazione
Anche soprattutto tutto una spinta rappresenta non solo Lin su dissipazione interno all'Unione in questo momento fa parte dei cittadini dell'opinione pubblica
Io non sarei così eccessivo come già detti quando parla di burocrazie europee ma certamente c'è una distanza hondista
Soprattutto per l'elemento dell'allargamento dell'Unione nuovi Paesi e nei prossimi vogliamo dire cinque
Nell'arco del decennio
Tutti fattori che spingono a questo rinnovamento istituzionali in chiave di efficienza ma di pazzi trasparenza e di democrazia molto più forte in questo vorrei solo dire che non si tratterà di un'operazione tecnica di riordino dei trattati credo che la questione dove va l'Unione europea
Cosa cosa facciamo insieme e Cuba
Pone oggi con una grande forza e c'è in tutto questo anche un problema che riguarda il ruolo è stato evocato da Angeletti il ruolo delle parti sociali
Sul piano europeo è chiaro che noi abbiamo sviluppato
Parzialmente attraverso il Trattato ma soprattutto nella prassi delle relazioni sociali tra sindacati ed organizzazioni dei datori di lavori di lavoro un dialogo sociale
Delle forme di concertazione sociale che devono trovare nel momento di una ridefinizione del motivo
Il governo il Governo economico e sociale a livello europeo una collocazione più chiara meglio definita di quanto non sia oggi quindi si apre qui una discussione già per
Sono stati giustamente avvocati alcuni contributi importanti quelli del di Chirac finisce fatti dell'hotel del nostro Presidente Ciampi altri ancora autorevoli statisti questa riflessione chiaramente e dopo Nizza
E sarà al centro della dell'iniziativa europea anche portante che il movimento sindacale europeo accesso
Sotto la spinta dei sindacati italiani tra i più convinti federalisti diciamo nel contesto del movimento sindacali europeo e in modo che si possa portare una riflessione ma tutto questo è dopo un'intesa
Ma noi siamo qui anche per discutere di Nizza io sono personalmente convinto che non esiste un topo che non sia anche preparate da un prima per cui il grado di successo della conferenza di iniziare importanti in sé per i temi l'ordine del giorno ma io lo leggo anche come un segnale politico
Di una disponibilità andare molto più in là dopo Nizza in un nuovo contesto discussioni
Politiche istituzionali e sociali a livello europeo quindi è importante che il Nizza
Raggiunga i suoi risultati i risultati sperati
Qui personalmente ritengo che non bisogna sovraccaricare di aspettare
Oltretutto Nietzsche fra sei settimane
Sappiamo bene quali sono gli elementi in campo e i fari le tesi che si contro per quanto ci riguarda come Confederazione europea dei sindacati noi abbiamo una nostra agenti rispetto
Il primo aspetto riguarda la carta
Dei diritti fondamentali
Professor Manzella ne ha appena parlato con dovizia di elementi di dottrina
Qual è la nostra posizione
Si è parlato del ventotto di luglio del quattordici settembre Napolitano sa tra gli altri che noi abbiamo eletto Rino alla stesura del ventotto di e abbiamo dato un giudizio criticamente positivo sul risultato del quattordici settembre
Per Chiara presente indubbiamente un passo avanti devo però dire
Più si sarebbe potuto e dovuto fare per quanto riguarda soprattutto i diritti sociali e più particolarmente i diritti sindacato mi limiterò a questi anche per ragioni di brevità ma e questo è un punto particolarmente significativo
Quando stamattina Angeletti mi pare abbia usato un termine i diritti sindacali dello spazio del mercato unico integrato sono una quinta libertà
Sappiamo quali sono le quattro
Sappiamo anche che oggi per
La possibilità di esercitare il ruolo del sindacato in termini di organizzazione
Dini negoziazione contrattazione collettiva e quando necessario di conflitto sociale
Di tutto ciò però qui in un contesto in cui le imprese sono sempre più transnazionali e sempre meno dazio il mercato è totalmente o parzialmente totalmente integrato e abbiamo anche una zona monetaria almeno per l'undici Paesi con i i vincoli obiettivi del patto di stabilità che incidono anche sui problemi da distributore di armi
E delle risorse
Questo è un Oscar
Che mette il movimento sindacale in condizione di minorità rispetto ai poteri economici finanziari può e le imprese la misura in cui oggi come oggi non è configurato chiaramente un diritto sindacale tra nazionale quelli nazionali sono grazie a Dio più o meno garantiti in tutti gli stati membri
Ma quello che il valore aggiunto vero la possibilità di esercitare questi diritti nella proiezione internazionale attraverso organizzazioni rappresentative sovranazionale esistenti la la torre sindacato ma anche dall'atto della controparti datoriali questo nonché nemmeno nella versione del quattordici settembre che noi apprezziamo sosteniamo la Confederazione europea dei sindacati non può con divide l'idea che questa carta non serve a nulla no per le ragioni date da mantenere per altri ancora in sé è un passo avanti ma da qui a pretendere che noi abbiamo risolto un problema
Come sindacato però centrale ce ne corre perché è vero che nella Carta si parla di una possibilità di associazione di contrattazione collettiva a tutti i livelli appropriati
Testo iniziale era a tutti i livelli punti
Qualcuno se ne va perfino compreso il livello europeo mi sembra che l'Inter in particolare l'intervento di Lord Goldsmith il rappresentante britannico che ha citato da Manzella abbia fatto in modo che si parlasse più pudicamente Dini ve livelli appropriate
è vero che la Commissione ha subito interpretato su nostra richiesta che appropriati include il livello europea ma allora perché l'obiettivo questi
Qua perché non dirlo io noto una cosa che quando si parla di miti sociali si pronunciano le parole a fior di labbra quando si parla di altri diritti non ci sono eccitazione mi consentite qui una cosa che non vuole essere polemica
Il governo francese a un certo punto ha fatto secondo me giustamente sapere che non avrebbe mai firmato la carta
Se ci fosse stato un riferimento esplicito al fattore religioso come elemento costitutivo fondativo dell'Unione Europea non entro sul fondo dalla questione
Nessun governo ha fatto una telefonata per dire cioè non c'è il diritto di sciopero internazionale noi confermiamo questa questa è la differenza detto questo continuo ad apprezzare passo avanti è stato compiuto anche se
L'articolo centotrentasei paragrafo paragrafo sul evocato da Manzella continua a esistere
Quell'articolo che esclude
Le remunerazioni
Il diritto di contrattazione e di azione sindacale di sciopero compreso anche quello di locali
Di serrata omaggio dell'epoca addirittura tedesco praticamente ci sono Venturi sarà chiosa in Europa resta ancora lì malgrado la carta quindi se c'è un conflitto tra un trattato che non è modificato
Una carta cui statuto ancora signora il problema non fa un passo avanti ecco perché noi a Nizza chiediamo che sfocia in concreto
Che si accetti il principio e lo si dica apertamente
Tesi tesi sostenuta dal Parlamento europeo fra parentesi fin qui e che mi auguro anche nelle deliberazioni di novembre sarà confermato
Che il destino della carte quello di avere valore giuridico e di essere integrati in trattati di cui il vestito
Della casa
Perché a questo punto mi sembrerebbe non è possibile ma anche precipitato deciderebbe a Nizza secondo il principio che la carta debba far parte del trattato
E una procedura è un calendario per arrivarci
E perché no anche un riferimento alla Carta in quell'articolo sei che Manzella giustamente ricordato
Che l'unico articolo dove si fa riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo cioè strumento giuridico Esterno l'unione fra parentesi Esterno non si farebbe riferimento a meno che si decida altri
Che invece è un prodotto interno
Della stessa unione sarebbero dei primi segnali chiari
Che la carta resta un punto di partenza
Che si presenta una processo evolutivo necessario possibile per un suo miglioramento
E questi tempi esistono e che a termine farà parte del trattato noi diciamo con molti farà sarà il preambolo del patto costituzionale futuro da costruire o costituzione europea da creare
Però già ora ottiene un primo riferì riconoscimento con un riferimento nell'articolo sei del trattato questo potrebbe rappresentare una decisione a Nizza che consolida quanto è stato fatto tiene aperto un processo di approfondimento da un primo segnale politico che destino non è quello di una proclamazione solenne di un testo politico ma un destino diciamo giuridicamente vincolante addirittura di valore costituzionale futuro
Secondo punto di Nizza molto importante è già stato ricordato e quello del possibilità di voto alla maggioranza qualificata come regola generale in ogni caso come regola sul piano sociale
Parlo qui dal punto di vista che nostro mi pare evidente che le cose si si leggono
E la terzo elemento di Nizza che non è stato evocato ancora qui questa mattina è che a Nizza il Consiglio europeo deve anche approvare sanzionare diciamo politicamente una cosiddetta agenda sociale
Che e in definitiva quello che in altra epoca si chiamava il programma di azione sociale della Commissione per i prossimi cinque anni che ha unicamente dedichiamo agenda sociale e va bene
Anche questo è un pezzo del pazzo importante perché un'agenda sociale ambiziosa destinata a colmare le lacune che ancora esistono in termine di regolazione sociale di protezione dei diritti di di garanzie su tutta una serie di terreni condizioni di lavoro parità uomo donna
Informazione e consultazione nell'impresa per citare così
Alcuni confusamente di questi diritti beh diventa un punto importante quindi per noi l'agenda di Nizza è la carta nel senso che io ho detto una maggioranza qualificata che diventa la modalità in ogni caso in campo sociale inediti decisione
Nicola e un'agenda sociale appreso pizze c'ha una implementazione di queste nuove diritti che vengono evocati renderà nella
Un'ultima osservazione credo che si sia aperto qui oggi in sede sindacale italiana una riflessione o dibattito di lungo di lungo periodo fatalmente tale complicato
Quindi tutti tutti dobbiamo essere coscienti che senza una grande battaglia ideale e politica una ripresa di riflessione su un'Unione europea che si voglia sempre più stretta
Non sarà semplice da questo punto di vista anch'io ho letto come monzese da economista vittima la scorsa e ho trovato questo esercizio che le Coni mista fatto di scrivere una carta costituzionale
Un suggerimento in qualche modo capisco quando Manzella dice
Accarezzando gli euroscettici però con una opzione che è lontana da quella credo che il movimento circa italiano abbia qui oggi ha voluto evocare e che sia detto Ripa di sfuggita quel testo dell'Economist dice
Così non c'è bisogno della Carta dei diritti l'avrà notato Panzer la centralità la definisce va fa acqua uopo ecco una vacua carte i diritti e quindi questo il taglio dalla tonalità della cosa
Ma dobbiamo credo sapere che se si vuole riprendere il cammino di un con realismo e sta prendendo le complessità e e le difficoltà che esistono a cono al chiaro indirizzo di una costruzione federale sia pure articolata attraverso una precisa
Divisione di poteri di competenze e altra parte della sussidiarietà credo che è l'essenza della della costituzione federale cose le cose vanno insieme ci sarà una grossa battaglia da una grossa vadano a fare
Beh mi pare evidente che tutti coloro per esempio che sostengono che la Carta dei diritti fondamentali va bene
Solo se arrivai secondo come into politico-militare arresti
Credo che sia la tesi britannica che ha permesso di sbloccare certo il l'atteggiamento inglese nella convenzione ma al prezzo che comunque la questione
Si limita alla dichiarazione politica la stessa cosa mi sembra che saremo costretti a vedere sul piano dell'arco
Patto costituzionale pare evidente che tutta una serie di forze di Paesi non andranno al di là di una carta delle competenze
Che distingua cosa si fa a Bruxelles e cosa si fa nelle singole né distinguo gli stati membri e che ha articoli Potì ma non certo abbia l'ambizione di essere a patto costitutivo
Di una Europa federale insomma è una grande battaglia politica ideale che bisogna fare completo sul terreno sociale
Perché non nemmeno tutti i movimenti sindacali che nella Confederazione europea dei sindacati il condividono appieno la piattaforma sociale condividerebbe lo fino in fondo devo riconoscere una piattaforma diciamo federalista sul piano politico è una grande battaglia
Che sconta anche delle crisi forse a volte le crisi servono per andare avanti grazie
Grazie
Emilio Praga va be'il maestro modo chiare quali sono le posizioni del sindacato in Europa sulla tutta l'attenzione al diritto sociale l'agenda sociale ai diritti sociale nel frattempo già raggiunto il Presidente del Consiglio ringraziamo salutiamo
Diamo la parola alla all'onorevole Giorgio Napolitano presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo
Grazie l'intervento che ha svolto Andrea Manzella e l'intervento che sta per esplodere Stefano Rodotà mi esimono dal dire alcunché sulla Carta dei diritti
Ho seguito il loro lavoro
Da dal Parlamento europeo come il lavoro della convenzione in generale
Ritengo molto importante il fatto che si sia giunti a quel risultato che quel risultato sia stato in sostanza fatto proprio dai capi di Stato e di governo abbia RIS do solo notizia
Che abbiamo già presentato come Parlamento europeo attraverso i nostri due rappresentanti alla Conferenza intergovernativa il testo dell'emendamento all'articolo sei del trattato
Qualcosa di molto semplice in quanto si parla di diritti riconosciuti e garantiti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione e non più soltanto dalla convenzione dalle tradizioni costituzionali e così via
Siamo molto impegnati su questo abbiamo approvato già il mese scorso una breve risoluzioni in proposito in seduta plenaria e molto impegnata la presidente del Parlamento europeo non sono in grado di fare previsioni
Sarebbe naturalmente un primo ancoraggio della Carta dei diritti fondamentali
Ai tra
Lo seguirebbe un pieno valore giuridico della carta
Che costituisce impegno domani approviamo domani mattina troviamo una nuova Breve risoluzione con cui diamo mandato alla Presidente del Parlamento europeo di proclamare insieme
Ai presidenti del Consiglio della commissione la carta ma con l'obiettivo poi di perseguire anche oltre Nizza quella piena integrazione di qui qui che si è parlato io quindi dirò molto brevemente qualcosa più in generale su Nietzsche sulla fase che stiamo attraversando mi spiace che non è potuto ascoltare la relazione di Angeletti ero come voi sapete alla iniziativa
Per la busta dedicato ad Altiero Spinelli
Siamo suppongo che siamo in sintonia dopo è scontato che siamo in sintonia con i sindacati italiani come Parlamento europeo Commissione affari costituzionali io uso queste espressioni però con un'avvertenza
Perché non bisogna pensare a fasci di unanimità nel Parlamento europeo
Ci sono espresse delle maggioranze più o meno ampie anche su rapporti recenti come credo di Olivier di Vianello sulla costituzionalizzazione dell'Unione
E debbo dire che si è trattato in questo caso di una maggioranza confortante e di una maggioranza usiamo questo brutto termine trasversale che abbraccia forse sia del gruppo socialista sia del gruppo Popolare sia del gruppo liberale di quello verde
Però attenzione perché insomma il Parlamento europeo molto segnato in questo momento io credo dai contrasti tra governi per quello che riguarda la conferenza Diniz sa e contrasti su questioni delicate che toccano cosiddetti interessi nazionali o addirittura qualcuno dice diritti
Per esempio il diritto di qualsiasi Paese a essere rappresentato nella Commissione europea anche nella unione allargata del futuro o il diritto a non vedere diminuiti i propri rappresentanti nel Parlamento e uno meglio quindi la situazione non è facile nemmeno nemmeno lì
Ora io sono contento che sia qui il Presidente del Consiglio che sicuramente dispone anche di elementi più consistenti di quanto ne posso disporre io fosse di informazioni più aggiornate io in questo momento sei novembre vedo ancora nebbia fitta
Su undici sa
E francamente ritengo che abbia Rites
Ci sia stato un elemento molto positivo
Cioè per una giornata intera compresa la scena finale che è stata poi con la cena abbastanza animata tra i soli Capi di Stato e di governo ci si è impegnati a quel livello
Nel merito dei temi che sono nell'agenda di Nizza quindi è stato dato finalmente un impulso politico c'è stata un'assunzione di responsabilità una presa di coscienza della necessità di non fallire e così via
Ma si è subito dopo un po'ricaduti nel trantran in del cosiddetto gruppo preparatorio della riunione dei diplomatici degli e Sperti
Che
In otto unisi
Nona prodotto alcun avvicinamento all'intesa per quello che riguarda il voto a maggioranza qualificata per quello che riguarda la composizione della Commissione per quello che riguarda la rimodellazione devoti se le questioni rimasti in sospeso ad Amsterdam mentre si è
Fatto qualche progresso interessante sul tema relativamente nuovo della modifica delle disposizioni per facilitare il ricorso alla cooperazione rafforzata cioè come portare avanti il processo di integrazione in una unione più larga anche se non saranno tutti gli stati membri
In grado di partecipa o non vorranno partecipare ad ogni nuovo sviluppo del processo di corruzione
Dobbiamo riflette insomma c'è da essere preoccupati
Perché non c'è dubbio che si siano manifestate anche in quest'ultimo periodo posizioni
O addirittura visioni contrastanti tra i due
E non è questione che si risolva a Nizza naturalmente
Però importerà
Il risultato di Nizza e importerà il seguito
Il cantieri chi a Nizza si deciderà di aprire per la fase successiva io vorrei mettere l'accento su una cosa che ci riguarda volto e riguarda molto anche i sindacati come rappresentanti dei lavoratori cittadini elettori
E cioè e le opinioni pubbliche vogliamo dirla un po'più brutalmente gli elettorati perché i governi non solo siamo sono portatori tradizionalmente per convinzione quello che sia di posizioni diverse
Di posizioni diverse tra loro e sappiamo benissimo che posizione del governo inglese anche di quello attuale
Alludo ad una visione diversa da quella che ha il governo italiano il governo belga eccetera delle prospettive dell'Unione Europea ma si tiene molto molto Tokyo
Quello che bullet nell'opinione pubblica di ciascun paese
Nell'elettorato e che si manifesta anche elettoralmente che politicamente non solo attraverso il referendum in Danimarca e cioè incomprensioni e timori
Di qui
Può nascere la tendenza anche in governi
Supposizioni abbastanza avanzate
La tendenza a rammentare che cosa si fa
Di fronte a incomprensioni e timori crescenti rallentiamo
E rallentiamo che cosa l'integrazione si rallentiamo integrazione siamo andati fin troppo avanti forse è meglio adesso sostare
Rallentiamo l'integrazione l'allargamento
Perché una parte dei timori poi fanno riferimento a questa scelta dell'allargamento ai Paesi dell'Est oltre che a due Paesi del Mediterraneo nel giro di non troppi anni a partire dal primo gennaio due mila e tre
E naturalmente questa è oltretutto una strada talmente rischiosa che nessuno osa enunciarla nessuno osa enunciarla dopo le decisioni solenni che sono state presto
Ora in effetti gli ha fatto un cenno Mombelli io ricordo discussioni a cui ho partecipato al Parlamento europeo nel novanta novantuno
Come combinare allargamento e approfondimento si è discusso dieci anni si è discusso di recente e non si sono sciolti i nodi
L'allargamento è andato avanti intendiamoci in questi dieci anni
E non si sono mica fatti piccoli passi espressione molto cara diciamo ad una certa letteratura europeista
è stato forse un piccolo passo la moneta unica e la creazione della Banca centrale europea sì il percorso è stato lungo e graduale mai stato un grande passo e adesso come si fa a dire fermiamoci dopo aver fatto quel grande passo non si deve tentare il passo del governo dell'economia non si deve procedere sul terreno del coordinamento delle politiche economiche del rapporto tra politica monetaria politica economica e politiche sociali non si deve procedere
Sulla via dell'Europa politica grande tema grande tema che torna dopo essere stato
Dopo essere stato cacciato dalla porta per vari anni ritorna dalla finestra
Ora questo io credo che sia il nocciolo di una discussione difficile e di preoccupazioni che dobbiamo nutrire tormenta anche quando si dice Europa politica
Si usa una espressione che poi si può prestare all'assai diverse interpretazioni che fanno capo a diverse visioni
E perché non c'è dubbio che il discorso di Tony Blair abbassare sono un ritorno sull'Economist è stato ampiamente citato e che comunque ciò che
Un grande Paese democratico
Che non a Costituzione scritta imbottito una costituzione scritta per l'Europa è un fatto molto rilevante molto significativo
è un segno dei tempi è un segno della maturità del problema però insomma Europa politica il discorso di Tony Blair avversaria
Un discorso molto impegnativo e molto forte per quello che riguarda la rottura con la tradizione di euroscetticismo inglese
E non si può dire che non ci sia un idea di Europa politica in quel discorso mai un'idea che si riassume
In quello che io definirei esagerando un poco
La parola d'ordine tutto il potere ai capi di Stato e di governo tutto il potere al consiglio comunque esaltazione massima del ruolo del Consiglio e qui visione dell'Europa come come cooperazione
Tra governi emettendo molto in ombra tutti gli elementi
Di sviluppo in senso sovranazionale e di qui anche il tema del ruolo della Commissione l'Italia nella nella sua vicenda di forte impegno europeistico
Ha sempre visto oltretutto insieme strettamente legati nuova commissione il ruolo del parlamento che sono le due istituzioni sovranazionali dobbiamo sapere
Che in modo particolare mentre sia cresciuto il ruolo del parlamento in modo particolare oggi viene messo in questione il ruolo della commissione io perciò raccomanderei perché ho sentito dateci Tare un passaggio della dell'azione di Angeletti i sui sì parlava della burocrazia europea
Sarei molto cauto
Perché l'attacco alla la campagna contro la burocrazia europea e la campagna in questo momento di tutti quei settori di opinione anche di quei governi che vogliono colpire il ruolo della Commissione tratto dimenticando che c'è un bel po'di burocrazia anche nel Consiglio
Si identifica la questione della burocrazia della per risultati
Io dico presunta perché bisogna distinguere in termini di quantità e di qualità in termini varianti quantità anche questa famoso burocrazia dalla commissione
Assai meno dipendenti del comune di Palermo e e di e di e di parecchie altre istituzioni nostrane
è una questione naturalmente di modus operandi o l'aggressione di di di esercizio diffusione e così via però ecco non prestiamo ci ha delle etichettature a delle polemiche dietro le quali poi c'è l'attentato al ruolo della commissione finisco la Costituzione
Che ha un po'improvvisamente priva dell'articolo economista perché poi e Blair che è molto più prudente dell'Economist sul tema della Costituzione va be che poi alcuni vogliamo la Costituzione per mettere freni a all'ulteriore sviluppo del processo di integrazione e altro discorso
Ma
Ha fatto irruzione nei discorsi dei capi di Stato e di Governo eccetera eccetera significative so io vorrei che non la si considerasse
Una discussione astratta vorrei che non la si considerasse una invenzione stravagante e persino degli ammette per quanto possano l'uno o l'altro a venire
Sventolato la bandiera la Costituzione per coprire un risultato mediocre Dini messa oppure la pensi in termini diversi da come la pensano gli europeisti più conseguenti ma badate che oggi il discorso sulla Costituzione è il discorso in cui trovano sintesi
Istanze sempre più pressanti che si chiamano Europa politica Europa dei valori e dei diritti legittimazione democratica della costruzione europea
Partecipazione effettiva dei cittadini
E allora dobbiamo impegnarci tutti su questo versante io confido molto che non manchi l'impegno dei sindacati grazie
All'onorevole Napoletano il tempo stringano darei subito la parola non è uno Stefano Rodotà rappresentante del Governo italiane nella commissione per la carta degli editti grazie
Andrea Manzella detto con molta eloquenza e passione
Cose sulla Carta dei diritti che io condivido sulle quali non torno e ho usato di proposito il termine passione che non si addice di solito alla descrizione del lavoro dei giuristi anche se comincia a comparire nei titoli di certi libri ma questo fuori d'Italia assegna un po'forse dei tempi ma lo Stato per una ragione
Senza una forte passione politica certamente non solo questa carta non sarebbe venuta fuori ma non avrebbe avuto quei contenuti che hanno consentito il mutamento di opinione sia pure critica del sindacato tra luglio e settembre
è vero non ci sono state come per la questione della laicità interventi clamorosi ed espliciti del dei governi ma io vi posso dire che all'interno della convenzione ci sono state proprio sulla questione dei diritti sociali prese di posizione assolutamente marcata
Molto decise e certamente favorite dall'atteggiamento all'esterno dei sindacati che sottolineavano di fronte alle pressioni di alcuni governi che non sarebbe stato possibile giungere a un risultato positivo se la parte dei diritti sociali fosse stata amputata o se fosse stata straordinariamente ridotte
Uso il termine amputata di proposito perché chi studierà se ne avrà voglia i lavori preparatori di questa carta dovrebbe posare l'occhio
Sugli emendamenti presentati dal rappresentante del Governo inglese al testo ritenuto insufficiente di luglio che praticamente cancella vanno i diritti sociali dalla carta
Quindi voi non potete non immaginare che dietro tutta questa fase non ci sia stato uno scontro politico anche molto marcato
Dico questo perché io sono stato molto confortato da questa iniziativa dal attenzione sia pure critica e dal sostegno sostanziale dei sindacati perché sono stato colpito negativamente più che dalle approssimazioni
Del dibattito alla Camera sulle quali tornerò perché alcuni chiarimenti vanno dati
Dall'atteggiamento liquidatorio
In Italia in modo marcato ma non soltanto di fronte a questo testo
Qualificato come approdo del liberismo europeo come testo che si limitava a registrare le volontà del mercato devo dire sinceramente che attendo una dimostrazione
Attendibile di questa tesi perché in realtà se noi andiamo a guardare soprattutto la parte riguardante i diritti sociali non ci accorgiamo che certamente il lettore della Costituzione italiana chi si è battuto per l'articolo tre secondo comma non può essere soddisfatto
E ha ragione però il Presidente del Consiglio quando alla Camera dice che la pretesa non poteva essere quella di esportare la Costituzione italiana in Europa
Io mi accontento soltanto del fatto che in una serie di ambienti italiani che avevano costituito dimenticato la Costituzione del quarantotto
Che l'avevano addirittura giudicato un ferro vecchio improvvisamente sia pure per ragioni polemica l'hanno riscoperta
Hanno riscoperto non solo alla straordinaria modernità ma il fatto che queste ancora oggi sul terreno dei diritti la Costituzione più avanzata che ci sia in Europa
è un non è un orgoglio nazionale è un problema di cultura politica che noi ci dobbiamo portare dietro e che ho visto
Riflessa in modo molto pallido nella discussione parlamentare è vero è stata rivolta per esempio una critica dicendo Dio non è nominato nella Costituzione nella Carta dei diritti
Ma se qualcuno avesse memoria della discussione alla Costituente ricorderebbe che Giorgio la Pira ne aveva parlato
Ma poi non volle imporre questo punto di vista e il laico Croce concluse il suo grande intervento introduttivo invocando sull'Assemblea il venne creato lo spiritoso questo è il modo di dialogare
No la pretesa di imporre valori di parte la laicità dello Stato che in questa corsa carta dei diritti si riflette è la cittadinanza ai punti di vista DiVersi questo dell'articolo c'è per la prima volta in un quadro costituzionale nominato esplicitamente la diversità
Io devo dire che il mandato di Colonia molto restrittivo e che deve essere tenuto presente perché quando si imputano alcuni difetti alla carta bisogna anche dire qual era il punto di partenza il lavoro della convenzione aveva dei paletti molto stretti che sono stati forzati però del mandato di Colonia non vorrei ricordare soltanto l'aspetto di limitazione ma un punto molto importante che spesso dimentichiamo
Lì si diceva che una carta dei diritti e elemento fondamentale per la legittimazione democratica dell'Unione
Quindi anche coloro i quali in questo momento sottolineano anche con giustezza
Che la carta il processo finale di costituzionalizzazione dei diritti avrà pure bisogno di una qualche sanzione popolare
Dimenticano però che cosiddetto deficit democratico dell'Europa come unici a essere colmato e nella direzione giusta grazie anche a questa carta dei diritti
Io devo dire che un unicum nel panorama mondiale e nella storia ci sono pochi precedenti
Di un'integrazione attraverso i diritti anche questa è una straordinaria novità
Poi sui contenuti ma chi ha lavorato come Andrea M. a questo documento ne conosce profondamente i limiti e nel giro qualcuno e dirò anche però rispetto a questi limiti a mio giudizio come ci si debba muovere la stessa povertà di linguaggio che ci affligge
E in qualche momento ci fa anche arrabbiare ma non per purismo giuridico
Ma perché la carta poteva avere ben altra eloquenza parlando ai cittadini europei questa povertà di linguaggio e anche la il prezzo pagato alla rapidità di questo processo dieci soli messi
Con meno di venti riunioni di questa convenzione non è piccola cosa
E naturalmente alla procedura che non ha conosciuto gli emendamenti formali che avrebbero consentito
Di migliorare il il Lessico del testo a la sua parte per rissa ma credo che di questo dobbiamo essere consapevoli non condivido
La necessità di mantenere rispetto alla carta un atteggiamento di apertura critica se posso di nuove anche usare un ossimoro perché questa è una carta che già nell'articolo cinquantadue tre
Contiene una sorta di clausola evolutiva e la ipotesi dalla clausola evolutiva deve essere uno dei punti di riferimento per il prosieguo del lavoro su questo terreno
Voglio aggiungere
Alcune cose radicalizzare andò un po'la questione
Rispetto ai limiti attuali che io per primo riconosco era meglio nulla questa è la domanda con la quale noi dobbiamo fare i conti politicamente io non voglio usare un eccesso di retorica nel descrivere la carta come nel momento in cui si passa dall'Europa dei mercati e della moneta all'Europa dei cittadini e dei diritti anche se in questo cioè un forte elemento di verità
Io vorrei dire
Che l'assenza il fallimento
Della convenzione
L'inadempimento del mandato di Colonia sarebbe ricaduto sull'Europa dando esattamente ragione a coloro i quali ritengono che oggi di un'Europa integrata non debba più parlarsi
Se la e di integrazione diversa da quel puro mandato ai capi di Stato e di governo
Io non per orgoglio nazionalistico cultura personale ritengo che noi dovremmo valutare questa carta come il momento ufficiale di apertura di quel
Processo costituzionale
O costituente dell'Europa che era il grande obiettivo di Altiero stridente io non credo che possiamo muoverci in una prospettiva diversa perché questa carta aggira modificato io dico ha già modificato prima ancora di essere proclamata il circuito istituzionale europeo
Primo perché anche se ci sarà una pura proclamazione politica più o meno solenne
E le istituzioni europee non potranno prescindere da questa carta comincia la corte di giustizia secondo da questo momento in poi la carta dei diritti e lì come un macigno intorno al quale non si può girare nel tutta la fase futura di revisione del trattato
Io ritengo e mi auguro e Giorgio Napolitano ci ha dato ulteriori elementi che si possa andare al di là della pura di tua dichiarazione politica emendando l'articolo sei del trattato e inserendo quindi il riferimento alla Carta per e questo però non significa che la partita della carta è chiusa
Penny a critiche che sono state svolte e che ritornano nell'Economist io non sono così generoso vi devo confessare rispetto a quel numero delle communis ma poi è un del credo per ognuno di noi abbia un margine di opinione personale
Ma lì si dice c'è già la carta la Convenzione europea dei diritti dell'uomo Andrea Manzella ha già ricordato crolla vecchiaia cinquant'anni
La Costituzione americana del mille settecentottantasei funziona abbastanza bene
E non nulla questa cronologia delle istituzioni non mi convince ma io vi dico che ci sono dei limiti obiettivi sui quali adesso non voglio discutere non ci sono i diritti sociali non ci sono i diritti di nuova generazione
Dai dati la bioetica l'ambiente ma io vi invito a guardare il protocollo numero dodici appena approvato integrativo della Convenzione europea che elenca una serie di cause di non discriminazione molto più povero questo elenco di quello contenuto nella Carta dei diritti
Basterebbe questo elemento per mostrare la superiorità dell'ipotesi politica istituzionale carta rispetto all'ipotesi convenzione europea dei diritti dell'uomo voglio fare poi un'aggiunta
Si è fatta una straordinaria retorica cattivo gusto a parte
Per il riferimento contenuto nella Carta dei diritti nell'articolo sull'eguaglianza alle tendenze sessuali si è detto che in questo modo si legittimava l'omosessuale la pedofilia omosessualità la pedofilia la necrofilia
Si è l'Elenco chissà come poteva essere
Allungato massima ignorato che il riferimento alle tendenze sessuali e già contenuto nell'articolo tredici del Trattato ed è già un vincolo per tutti gli Stati quindi lì non c'era nessuna innovazione lo dico per mostrare un po'la povertà di un certo nostro dibattito che meriterebbe un'attenzione maggiore al testo e al contesto alla cultura che l'ha generato anche perché riti Carlo
E chiudo con un'annotazione
E in uno stato messo in evidenza per esempio la necessità di un'attenzione maggiore per la dimensione europea relativamente all'azione dei sindacati io sono assolutamente d'accordo
Mi auguro che i sindacati hanno ripeto svolto un ruolo importante non ce l'avremmo fatta ottenere tra luglio e settembre quelle modifiche senza la non lombarda del sindacato proiettata sulla convenzione la presenza concreta del sindacato della Confederazione europea
All'interno proprio della convenzione vorrei dire l'articolo per io sarei però capisco che il sindacalista
Sì adesso permettetemi questa battuta si muove in un'ottica un po'rivendicativa di che io voglio che nell'articolo ventotto ci sia questo però attenzione
Io non vorrei che per un eccesso rivendicativo noi consegniamo l'articolo ventotto non voglio dire agli avversari ma certamente a coloro i quali solo meno disposti a leggerlo e interpretarlo in modo generoso livelli appropriati Landon sventato avrà le sue ragioni
Ma io livelli appropriati per noi significa livello di azienda
Di comparto
Contrattazione collettiva nazionale contrattazione a livello europeo io credo che noi dobbiamo cominciare chiusa la fase negoziale dura l'ha fatto
A questo punto noi dobbiamo cominciare a dare una lettura della carta la più generosa e aperta possibile per ciò che riguarda idee per i diritti credo che in questo modo la costruzione europea ne sarebbe in qualche modo facilitata
Tanzi all'onorevole Lottaroli darsi che odiava che cercheremo dita trattarla in modo Lara così almeno si amplia un attimino e che adesso dare la parola la
Apre la serata il Consiglio Peres Center
Sì non vi porto via molto tempo intanto voglio condividere quest'ultima osservazione di Stefano che non ha soltanto un fondamento politico ma stiamo attenti noi italiani ecco nonostante le cosiddette esorbitante se dei nostri giudici non siamo riusciti a liberarci ancora di una cultura da fine Settecento francese post rivoluzione
Secondo la quale ecco ciò che la legge può dare lo deve dire parola per parola
Perché compito del giudice che esclusivamente quello di prendere queste parole e versarle come se fosse una macchina sul caso che ha davanti questa è un'antica storia che i giuristi conoscono bene quella cultura si diffuse legittimamente nella Francia post rivoluzionaria perché consideravano i giudici per gli arnesi di Ancien Régime ai quali non volevano dare margine interpretativo ma è del tutto contrastante con rapporto fisiologico tra legge interpretazione della medesima in effetti è tipica quella cultura dei momenti di transizione anche noi l'abbiamo avuta negli anni cinquanta la nostra costituzione in mano alla Cassazione dell'epoca
Era appunto come la volpe a guardia del pollaio insomma come come con come a volte volgarmente si dice
Ma quando non è così del insomma le le grandi leggi dei grandi leggi vanno viste in funzioni di ciò che aprono per il futuro no Mincio nella analiticità delle parole che usano altrimenti il povero Mosè avrebbe avuto almeno trentasette mila edizioni successive no no sempre nuovi sempre lui sempre dieci sono per i comandamenti
E quindi cerchiamo di assumere un atteggiamento se vogliamo fare la storia cerchiamo di assumere un atteggiamento adeguato alla storia e non alla cronaca tanto meno alla cronaca politica italiana che tende a star lontana dalla storia
Prima osservazione perché qui ecco di spazi ce ne sono molti in questa carta ce ne sono davvero molte volte io avevo letto la la versione precedente quando era articolo ventisette diceva Thule vivo
Ma fondamentalmente non è non è cambiato ex punto ti dico secondo me ha assolutamente ragione Stefano il tema ed è di usarla la legge ecco non di farsene schiacciare la legge poi va va va interpretata ed usata è uno strumento mesto messo a disposizione per la democrazia future
Da questo punto di vista io vi confesso che non riesco ad essere pessimista sul nostro futuro
Vedo tutte le difficoltà che abbiamo davanti a Nietzsche
Sono convinto anch'io come Giorgio Napolitano che ce un processo di una sorta di braccio di ferro di ciascuno addirittura con se stesso
Nel arrivare a posizioni ragionevolmente aperti e per risolvere a Nizza alle questioni che Nizza ha di fronte basti pensare che il documento che la presidenza francese fece circolare a Biarritz sulla passaggio al voto a maggioranza qualificata era un documento che conteneva aperture in su tutti i versanti che erano fino a quel momento chiusi impenetrabili e impenetrabili dall'idea del voto a maggioranza qualificata e quindi un grande passo avanti e poi salta fuori nei giorni scorsi che i primi ad opporsi per dirne una
Al passaggio al voto di maggio a maggioranza qualificata sui servizi oltre che sui beni sul commercio sono i francesi presidenze
Ma appunto di non creo soltanto la fama creo anche Jack Lang
In questo ha ha reso degli i francesi
Le così particolarmente diciamo ostici al tutto ciò che può implicare liberalizzazione dei servizi culturali quindi vogliono avere la certezza del loro voto dell'essenzialità del loro voto per questo anche pista è una cultura che difende le diversità in modo diverso da come altri vedono francamente quindi c'è questo rischio e lo abbiamo davanti
E però ci sono da una parte dei cambiamenti ineludibili
Dall'altra dei passaggi ineludibili per cambiamenti importanti
Che quindi forse attraverso qualche sconquasso anche perché no può anche accadere che abbagliano accennava prima
Io ho la sensazione che siano ormai su un strada che ci porta in discesa verso l'inesorabilità di talune soluzioni
Intanto ecco lì è vero che ci rispetto al futuro il clima è cambiato
L'allargamento oggi appare davvero ineludibile
C'è chi pensa fa circolare l'idea masse a Nizza non riusciamo ad arrivare dove vorremmo arrivare meglio sospendere l'allargamento
è un'idea impensabili
è impensabile gli gli europei i resti di non sono più in condizioni di fermare la macchina dell'allargamento
Perché è una macchina che ormai si muove dal centro Europa che entrerà nei confini dell'Unione quella macchina veline
Non non possiamo fermare in Ungheria non possiamo fermare l'Estonia non possiamo fermare la Polonia non possiamo fermare la Slovenia
Per dirne solo alcuni che uno vede proprio nella condizione di quelli che stanno bussando forte alla porta insomma non non è pensabile che una cosa del genere accada quindi l'Europa si deve attrezzare perché questa cosa poi post comunque funzionare comunque funzionale seconda cosa
In un modo o nell'io non credo che gli inglesi stiano cambiando opinione sulla Costituzione e credo che l'uso di questo termine da parte degli economisti sia stato voluto perché per gli inglesi se c'è una cosa non digeribile quella parola in tanti secondo me non sarà obbligatorio poi alla fine esistono più parole questo mondo che esprimono la stessa cosa non è una questione non è una questione di parola
Però gli inglesi la stanno accettando nella sostanza
Però gli inglesi la stanno accettando la sostanza del sono pronto a chiedere che venga alzata la mano da tutti gli europei continentali che sono consapevoli del modo in cui il Regno Unito ha fatto propria sia pure con cinquant'anni di ritardo la convenzione del cinque l'ha fatta propria accettando così come è possibile alla loro tradizione giuridica non molto diversa da quella francese e da questo punto di vista F una tradizione tutta costruita sulla sovranità parlamentare
L'hanno accettata implicando l'idea di legge superiore
Cioè la è la prima volta dal dal Settecento direi che la nozione di leggere superiore che dal Regno Unito si era spostata negli Stati Uniti sta pian piano riapre versando l'oceano ed entrando in quel Paese perché in la legge con la quale loro hanno fatto propria la Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Prevede l'embrione di un controllo di costituzionalità sulle leggi del parlamento inglese quando queste risulta se ero contrario alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo è un è un controllo di costituzionalità molto timido molto preventivo
Come quello con cui è cominciato in
Francia nel perché è la Francia appunto aveva la stessa cultura di sovranità parlamentare eppure ci
Che pure su il giudice può dichiarare l'incompatibilità di una legge del Parlamento del Regno Unito rispetto alla alla convenzione ed in tal caso il Governo è il Parlamento hanno l'obbligo di modificarla quindi non è un controllo direttamente operante sulla norma invalida come è quello italiano per l'Austria con quello tedesco
Una versione debole di quello francese se volete ma certo
Quindi questo è un cambiamento importantissimo importantissimo in termini culturali ed è una cosa di cui il dobbiamo tener conto più di quanto siamo disposti a fare ogni volta che secondo la tradizione chiediamo al nostro Signore di non benedire gli inglesi questo c'è rimasto un poco come come carattere
Seconda considerazione importante
A questo punto una volta che
Fossimo riusciti come siamo impegnati a riuscire
A a dare forza di legge superiore ad un documento
Che contenga la Carta dei diritti le competenze e la semplificazione dei Trattati questo è l'obiettivo che a Nizza vogliamo l'Europa si dia per una per un appuntamento successivo
Ed è a quel punto forse per il sol fatto di farlo avremmo sciolto il vero il problema non risolto che sta sotto l'Europa dal punto di vista costituzionale di cui stranamente in queste occasioni parliamo poco ma forse è bene che ne parliamo poco soprattutto chi ha responsabilità politiche
IC due il su che cosa è fondata la Costituzione europea sull'Europa o sugli Stati
Perché non c'è niente da fare c'è un momento le l'Europa è fondata sull'Europa e sugli Stati lo sappia
Però c'è un momento nel quale bisogna capire quale veramente il gancio di origine di un sistema istituzionale
Perché non può essere entrambi UE l'uno e l'altro per i giuristi esiste un problema lo dico ai non giuristi ma è un è molto noto chi ha la competenza delle competenze
Cioè nel caso che
Una delle due parti quella sovranazionale Opera nazionale vada fuori dal suo seminato rispetto alle regole dell'insieme chi è che decide
Allora oggi in Europa la competenza delle competenze chi la
La corte del Lussemburgo o i parlamenti nazionali o le corti nazionali
Gli organi istituzionali europei o i parlamenti nazionali
La risposta è che non lo sappiamo
E per la non lo sappiamo perché
Da dal sessantaquattro
Che la Corte del Lussemburgo ha definito i trattati una costituzione europea
Ma non la House of Lords inglese bensì il tribunale costituzionale federale tedesco all'atto della ratifica di Maastricht disse che la competenza delle competenze se la riservava
Per la Germania il tribunale federale tedesca
Il che voleva dire la competenza delle competenze è rimasta gli Stati se andate a intervistare la Corte costituzionale italiana con tutto che italiana vi dirà probabilmente la stessa cosa letture siamo davanti alle corti dei paesi più europeisti più integrazioni istituì euro
C'è chi dice Dessì gli stati hanno conservato questo potere non possono non averlo però non possono esercitarlo
Il che vi farà capire a che punto delicatissimo di transizione ci stiamo trovando in tutta questa faccenda Orassi si arriva
Ad approvare un documento condiviso da tutti come legge fondamentale d'Europa senza scrivere nulla gabardine senza scrivere nulla
Ben possibile che questo sì i miei per ciò stesso nel trapasso
L'accettazione che il gancio l Europa e che i ganci o non sono i quindici o futuri in futuro venti Ganci
Degli Stati nazionali per questi processi hanno una loro logica che diventa in qualche modo inevitabile ma qui ecco in quanto questo accadrà
Ci sorge comunque è un altro problema ed è questo forse il problema sul quale in sede politica dobbiamo riflettere di più ma ci riusciamo
Appendendo una carta dei diritti una semplificazione dei trattati una indicazione delle competenze ad un gancio che finalmente sia l'euro e non più i suoi Stati
Ad avere creato da legittimazione democratica
Della costituzione europea
Ora e utile importante che i sindacati si occupino di una cosa del genere perché i sindacati comunque sono legittimazione democratica
Ma diciamo la verità
Ma tutto questo richiede un ribollire o ING io di di associazioni che ci troveremo tutti in una specie di
Così di di festa popolare a Nizza tra terrà tra qualche settimana
E che ma qualcosa significa
Qualcosa questo significa
Cioè questo significa che è contestata la legittimazione democratica per le istituzioni esistenti avranno torto avranno torto può darsi ma stanno contestando la legittimazione democratica delle istituzioni esiste
Figuriamoci qua non vedono manco l'elezione
Ma contestano anche gli organi elettivi ormai viviamo in un mondo nei Juan nel quale la legittimazione elettiva non è più ritenuto è sufficiente a dare legittimazione democratica anzi si considerano più legittimati organismi non eletti che non organismi eletti purché i non eletti immersi nella società civile questo sta accadendo no visto che sto facendo una fotografia non sto semplicemente facendo una fotografia
Perché sta accadendo questo questa la domanda che ci dobbiamo fare perché ecco perché nonostante tutti i nostri sforzi
La globalizzazione viene vista come un processo al quale opporsi opponendosi anche agli organi europei che si riuniscono per discutere
Insomma se non troviamo una risposta solida a queste domande anche tutto questo lavoro che stiamo facendo per costruire una costituzione europea e forse ci riusciamo
Alla fine è rimasto con un gancio attaccato ad un soffitto che però è debole
E quindi abbiamo trovato il gancio ma non abbiamo il soffitto al quale il gancio stia attaccato con forza
Perché sta accadendo questo
Io non ho una risposta sicura
Ma io ci vedo l'effetto di due fenomeni il primo
E che s'sembrano contraddittori fra di loro ma sono probabilmente correlati il primo è che la cosiddetta globalizzazione appare come un processo che sfugge al controllo effettivo de comunque meglio degli organi democratici
Come se fosse grande treno che che nessun capostazione in realtà sta sta movimentando si sta si si si movimenta da si movimenta adesso
La seconda
E che probabilmente la la ironia continuamente presente negli non eletti società civile nei confronti degli eletti
E che la gli eletti sembrano avere particolare dimestichezza con i gruppi di interessi organizzati e molta meno con ed il voice less ordinary people con la gente comune che nei circuiti che giungono agli organi elettivi non riesce ad avere voce
Allora queste due cose si mettono insieme globalizzazione se di fuori di controllo di sicuro è fuori dal controllo mio se qualcuno la controlla sono i gruppi di interesse gli unici ai quali gli organi elettivi finiscono per essere sensibili perché
Volenti o nolenti sono quelli che interagiscono con loro tre gruppi di interesse ci siete anche voi naturalmente questo
è ovvio in questa in questa prospettiva che sto cercando di descrivere in questa prospettiva che sto che sto cercando di descrive
Sommarie che ci sono pezze d'appoggio che poi confermerebbero che che poi in fondo è così insomma in genere usate da gruppi che entrano nel mondo della politica da da un angolo di solito i gruppi Verdi sono spesso a cavallo tra queste due cose in modo pertinente cioè la gente comune alla sensazione boh che forse potremmo oggi a non essere più schiavi del petrolio è già andare ad acqua idrogeno se così gli interessi
Delle grandi compagnie fatemi parlare si diceva una volta come un gruppo età riservata se gli interessi delle grandi compagnie petrolifere investimenti ormai i fatti dalle case automobilistiche non fossero così incombenti sui processi politici di tutto il mondo da
Aver consentito già che gli investimenti essi stessi si spostassero su su quella roba lì per per dirne E.ON in fondo a una
E allora il sogno di vendere agli sceicchi a trenta dollari al barile un barile di acqua e destinato a a realizzarsi
Chi chissà quando mentre potrebbe realizzarsi prima o o ho fatto un esempio insomma eh è un è è un esempio che portato tra i giovani oggi è fortemente persuasivo
Se io vado in una assemblea di liceo
E ne parlo della Carta dei diritti mi ascoltano compunti
Seri prospetta questa ipotesi nel suo semplicismo che piace ai giovani vi convince subito allora io capisco che questa ipotesi è troppo semplicista ed è inopportuno farla ai giovani che se ne fanno troppo rapidamente convincere
Però la domanda nella mia testa ma più gente se ne convince di questa cosa più devo trovare una una una replica persuasiva
E nella replica persuasiva nell'identificare processi
Decisionali pur complessi come quelli di cui una macchina come quella europea bisogna che siano tali da sconfiggere la premessa
Io sono senza voce in questi processi sono i gruppi di interessi che contano riescano a raggiungere gli organi elettivi
E torno al mio al mio punto di partenza io non ho la risposta per questo
Ma sia chiaro cioè non è che a questo punto tirò fuori la carta e dico allora bisogna fare questo e quest'altro non lo so esattamente che cosa bisogna fare
Mi rendo conto che bisogna fare qualcosa che vada al di là di quello che stiamo facendo
Che che porti ad una democratizzazione di questi processi decisionali ben aldilà del punto il padre siamo arrivati fino ad oggi complicando ci forse la vita
Forse in qualche modo
Do ma qui ecco rischiamo davvero il circolo vizioso cioè rischiamo di arrivare finalmente a compiere l'atto in cui si riconosce il tema ossa Demos europeo
E a trovarci in una situazione nella quale il demo s'attraverso mille manifestazioni ci dice no ma guarda io non mi ci riconosco in questa roba qui perché io mi sento a questo estranea insomma ecco il vero problema è che avremo davanti è secondo me questo cioè noi ora
Può darsi che scavalchiamo Nizza noi faremo il possibile perché riusciamo a scavalcarla arriveremo a darci l'appuntamento per la legge fondamentale d'Europa per per la Costituzione d'Europa
A quel punto forse avremmo appeso finalmente al gancio dell'Europa e non più al gancio degli stati membri questa costruzione che da anni aspetta il momento di ad essere appesa a quel gancio
Ma quando in quanto questo accade quando accadrà
Il rischio sarà che non avremmo trovato una risposta alla domanda di democratizzazione delle democrazie
E la sfida vera del il futuro di questa Europa come forse del futuro delle nostre stesse democrazie nazionali probabilmente questa quando arriveremo alla riunione di organismi internazionali che non si terrà perché sarà stata impedita
Avremo la prova provata che in che non si riesce ad andare avanti senza affrontare questo problema
Ringraziare il Presidente del Consiglio e anche per la problematicità del nostro intervento che non scioglie i nostri gruppi se ne apre altri nostri corale intendiamo saldamente procederei euro alla parola
Sergio Cofferati per l'intervento conclusivo
Voglio anch'io ringraziare i nostri ospiti perché ci hanno aiutato ad affrontare un argomento Pernorio assai importante
I loro contributi sono tutti apprezzabilissimi
Vorrei tranquillizzare chi tra loro a manifestato qualche dubbio sulle intenzioni del sindacato sui comportamenti del sindacato italiano
Io credo che quello che ci si prospetta di fronte allo scenario di Nizza sì uno scenario assai impegnativo per l'Europa e che in qualche misura riproponga
Su scala ovviamente più grande una discussione che il nostro Paese ha già vissuto in tempi recenti
Di fronte alle difficoltà nella costruzione di un'Europa che abbiano assetti istituzionali e politiche non soltanto la moneta come elemento di coesione non si può e non si deve rallentare
L'idea che i piccoli passi addirittura la rinuncia a compiere delle scelte con le loro contraddizioni con le loro difficoltà posso aiutare
La costruzione di un quadro di riferimento migliore un'idea sbagliata
Molti ci hanno sollecitato negli anni passati a contribuire al rallentamento del processo che avrebbe dovuto portare l'Italia in Europa attraverso la porta della moneta come sapete il sindacato italiano non ha ceduto quelle lusinga
Che abbiamo insistito moltissimo perché questo Paese
Che abbiamo contribuito moltissimo affinché questo Paese potesse rispettare i vincoli che il trattato di Maastricht aveva indicato varrebbe la pena di ricordare che in ogni caso una parte consistente di quei vincoli per noi era da risolvere positivamente in virtù del fatto che il sistema produttivo e l'economia italiana erano gravati da una situazione di difficoltà che Giuliano Amato nella sua
Funzione di presidente del Consiglio dell'epoca ricorda immagino ancora oggi
Assai bene dunque anche senza mastrino e con la strada l'avremmo dovuta percorrere quella del risanamento della creazione di condizioni competitive per un sistema economico non c'ha fatto velo la difficoltà che pure avevamo immaginato
Di un ingresso rapido contestuale a quello degli altri Paesi
Che
Delle difficoltà che l'esistenza del solo cemento della moneta unica avrebbero poi riprodotto sull'Europa
Credo che per molti versi ci si ritrovi
Insisto non più soltanto per noi ma per tutti i Paesi europei di fronte ad una condizione per molti versi riconducibile a quello schema
Dunque sarebbe un errore rallentare sarebbe un errore guadagnar tempo
Sarebbe un errore immaginare che le contraddizioni che sono di fronte a noi si risolverebbero
Meglio e più rapidamente se l'Europa rinunciasse ad una coesione maggiore che ad un allargamento per la sua della sua frontiera attuale
Per il sindacato italiano non ci sono problemi di questa natura non ci sono dubbi diceva prima Emilio che abbaglio nel quale competono funzioni un po'più complessa della mia che le cose non stanno esattamente così per quanto riguarda l'opinione di altre organizzazioni sindacali europee importanti
Non marginali nei loro Paesi neanche negli equilibri della Confederazione europea dei sindacati
Ciò nonostante come avete visto la Confederazione europea dei sindacati non ipotizza nessun rallentamento o non chiede che vengono definiti prioritariamente
Elementi certi rispetto a quelli oggi realisticamente disponibili
Aggiungo che per quanto poi riguarda noi
Ma credo di poter parlare anche a nome di Emilio non siamo tra con loro abituati a consegnare ad altri i risultati importanti anche di una parte del loro lavoro
Se c'è una differenza consistente tra il testo della carta prima dell'estate con quello che poi oggi siamo discutere e perché molti hanno agito le forze progressiste europee affinché questi cambiamenti si realizzasse
Noi siamo tra coloro che hanno insistito molto che per questa ragione apprezziamo le modifiche positive e crediamo di averne
Una quota parte di non soltanto di vantaggio ma anche di riconoscimento per
Le trasformazioni che soprattutto alcuni capitoli hanno hanno subito
Perché siamo stati mossi dal promuove un'iniziativa come quella di oggi che
Abbiamo fatto e faremo altre iniziative similari alcuni di voi sono stati ospiti di una discussione analoga proprio prima dell'estate nella quale commentammo ben diversamente lo stato dei lavori intorno alla carta
Perché vorremmo partecipare nel nostro piccolo ad quel processo di democratizzazione al quale faceva riferimento poco fa il Presidente del Consiglio ecco io credo che questo sia un problema davvero molto grande e risolto non soltanto in Italia in Europa
E i limiti sono di tutti i grandi soggetti di rappresentanza
Non c'è soltanto questo proliferare
Di soggetti che senza una verifica
Democratica effettiva
Si scrivono qualche volta il diritto di rappresentare la voce degli esclusi
C'è anche un limite di democrazia in soggetti che invece hanno una struttura definita e hanno regole democratiche al loro interno
Se ci pensiamo un attimo siamo alla
Vigilia
Auspicabile oltre che possibile della definizione della carta costituzionale europea
In nessuno dei Paesi che compongono l'Europa ad un appuntamento di questa natura sia per chi ha la carta e sia per chi la gli ereditata nei fatti senza scriverla
Si è arrivati con uno stato di coinvolgimento dei cittadini così basso
La moneta
Soprattutto per noi italiani rappresentò un punto d'arrivo di un percorso lunghissimo difficile
Però tale da stimolare
Tantissime riflessione
Gli approfondimenti
I ragionamenti sul dopo la verifica sulla difficoltà del momento ma anche la convinzione di quali sarebbero stati gli effetti negativi se sciaguratamente avessimo deciso di restare fuori di ritardare il nostro ingresso stimolando così la crescita di una coscienza nel Paese assai profonda
Si arriva ad una scadenza assai più importante che non c'è nulla di paragonabile a ciò che non solo in Italia ma in Europa
Questo ovviamente lascia margini a tante forme di rappresentanza spuria non legittimati democraticamente in ogni caso
Di prospettare
Liberamente legittimamente la loro opinione ma quell'opinione rischia di essere più pesante
Che gli effetti di quell'opinione possono essere più condizionanti sul lavoro
Della futura Europa in virtù del fatto che le strutture democratiche dagli Stati alle forme di rappresentanza definita hanno un ritardo che non sono oggi in grado di colmare
Parlo di noi ma mi pare che per quanto riguarda altre forme di rappresentanza la situazione si è ancora più
Esplicitamente
Negativa che noi siamo qui a discutere con con con i nostri ospiti di aspetti importanti delicati per come si costruirà la politica economica e le politiche sociali in Europa
Sapete quanto per il sindacato italiano si importante il nesso tra queste politiche e i diritti delle persone
E pur tuttavia solo una parte piccola dei gruppi dirigenti sindacali oggi consapevole e adeguatamente coinvolto
Io credo che se guardiamo la rappresentanza istituzionale e politica italiana la situazione sia ancor più sconfortante
Dunque questa difficoltà non so quando sarà possibile recuperarla ma immagino peseranno tè bollente
Nella discussione di Nizza e addirittura nella possibilità che a Nizza ci sia una discussione concreta in grado di tre rizzare degli addetti
Poi secondo una vecchia prassi che non è limitata soltanto a riconoscere o a chiedere il riconoscimento dei propri meriti nell'aver prodotto dei mutamenti consistenti nella discussione
Ma anche e nel valutare positivamente i processi che si avvia no
Non siamo davanti ad una conclusione di una discussione ma ad un punto di attestazione che consente di programmare fin da adesso ulteriori passi in avanti consistenti
Avendo consapevolezza che i processi sono importanti e che non sono mai lineari e hanno bisogno di questo
Supplemento di approfondimento di discussione e anche vorrei dire di integrazione di opinioni fin qui non non formalmente che esplicitate nel dibattito futuro a noi preme sottolineare alcuni degli elementi che sono stati oggetto della discussione
Non voglio farlo rapidamente va da sé che ci sono problemi che l'Unione oggi ha di fronte perché la Conferenza intergovernativa dovrà
Cercare di risolvere che alcuni
Possibili acquisizioni sono importanti
Il passaggio del voto a maggioranza qualifica
Rappresenta io credo un passo in avanti significativo nella costruzione di un raccordo che oggi non c'è così esplicito e così efficace tra
I lavori del Parlamento e i lavori delle
Istanze come la commissione
Che hanno funzioni impegnative
Nella fase non soltanto dalla decisione della ma della gestione
Così come dare progressivamente
Alla Commissione un carattere
Tale da garantire la presenza di tutti
Con le forme democratiche possibili dell'alternanza
Della della rotazione ed avere anche elementi di ponderazione che introducono una qualche relazione con il peso dei singoli Paesi è molto importante credo
Perché avvicina alla costruzione di un assente istituzionale che ha fondamenti più solidi elementi di democrazia più efficace di quanto non sia possibile avere oggi
Poi io credo che una costituzione senza una carta dei diritti sarebbe soluzione Monk
Non mi soddisfa non mi basta l'idea che
Si possa risolvere l'appuntamento di Nizza con
Una dichiarazione solenne
Non me ne sfugge affatto il valore voglio sperare che sia quello uno dei punti di passaggio per la costruzione di soluzioni più strutturali e successive quali col quale quella dell'integrazione
Nel nel trattato della carta
E del suo pieno valore giuridico so benissimo che poi il gruppo che ha lavorato intorno alla carta lo ha fatto in condizioni difficili
Non era certo legato alla cattiva volontà di nessuno
Ma ha delle opzioni politiche pesantissima in campo se
Prima dell'estate il testo aveva il profilo che è stato ricordato
Che soltanto la crescita di consapevolezza e la pressione che ne è derivata ha permesso questo scostamento significativo
So che il mandato di coloni era un mandato restrittivo
So che una parte dei diritti hanno bisogno poi di essere applicati usati per essere successivamente implementati
So che bisogna mettere in comune delle storie delle culture che sono tra di loro diversissime
E consapevolezza questa dei sindacalisti perché basta avvicinare la storia che nel corso di più d'un secolo hanno sul vissuto le ordinazioni sindacale europea
Sul piano del rapporto tra le politiche economiche le politiche sociali è un'idea di protezioni di diritti e diversissimo dunque sarà inevitabile
Qualche conflitto anche interno ai singoli ambiti della rappresentanza per noi quella quella sociale per far sì che l'esercizio di un mandato restrittivo come quello di Colonia Possa
Non impedire
Una fase successiva di allargamento di estensione compresa l'applicazione sistematica in forma estensiva di ciò che è scritto
Al di là dell'interpretazione che la lettera può dare
Ora poi
Credo fosse inevitabile che nella scrittura sulla base di quel mandato
Eppure qualche forzatura è stata giustamente fatta
Penso all'allargamento che si è determinato soprattutto sui temi della bioetica della privacy
Nella discussione ma credo che sia inevitabile vorrei dire fisiologico che in una scrittura di carta dei diritti oggi
I diritti umani e civili o di cittadinanza come per un altro verso anche qui un'accezione estensiva si potrebbero chiamare siano più consistenti e apprezzati in Europa di quanto non lo siano quelli sociali ed economici
La sfera dei diritti sociali ed economici appartiene
Ad una sfera di relazioni tra l'impresa che il sindacato
Che spesso ne hanno condizionato l'evoluzione
Appartiene più di altri a culture e abitudini diverse
Io credo sia inevitabile che questa parte della Carta abbia
Un profilo meno esplicito
Che è meno forte di quello che invece che è facilmente
Rintracciabile
In altri capitoli della stessa è molto importante così come avevo chiesto fin dall'inizio che la Carta dei diritti
Formalizzi l'indivisibilità dei diritti
Poi come agire su ciascuno di quei capitoli sarà compito che impegnerà ciascuno di noi successivamente
Io credo che molte cose nuove dovremo affrontare non soltanto pensare a come garantire alcuni diritti tradizionali veniva ricordato prima nell'esercizio vorrei dire anche qui fisiologico della rappresentanza sociale sia quella di impresa che quella dei lavoratori dipendenti
Il diritto di sciopero è fondamentale
Un diritto di sciopero che abbia poi le sue regole per l'esercizio stesso
In modo tale da non trasformare questo diritto per noi indispensabile
In un elemento contraddittorio che produce difficoltà nell'esercizio stesso come poi nelle singole esperienze nazionali tante volte abbiamo riscontrato e poi risolto i problemi che di volta in volta si evidenziavano
Dunque c'è un terreno di potenziale lavoro comune assai consistente
Il punto politico importante secondo me che che però Nizza deve risolvere che che le risposte che la Confederazione europea dei sindacati chiede vengono collocate in un alveo che da per acquisito
Un punto di passaggio che non la conclusione della definizione della carta stessa
Se sarà esplicito
Tutto ciò sarà più facile
Che immagino anche maggiormente produttivo il ritorno su alcuni dei temi che oggi rappresentano per noi
Una mediazione perché tale anche se la materia discusso non era una materia proprio per i negoziati sindacali ma la mediazione tra istanza esigenze opinioni diverso
Evoluzioni positive possono nascere credo anch'io che non non sia giusto avere un atteggiamento
Sospetto nel maturare
La convinzione che siamo davanti ad una battuta di arresto o ad uno scenario tendenzialmente negativo è vero l'opposto
è vero l'opposto e l'opposto si trascina tutte le contraddizioni del caso tutte le difficoltà che non potevano oggettivamente essere risolte prima ecco perché io faccio molto affidamento su una possibile conclusione se la discussione
Passaggio per
La soluzione positiva del del destino come l'ha chiamato che migliora la carta spessa che è la sua naturale integrazione
Nella Costituzione sarà più forte e questo passaggio se accompagnato anch'
Dalla fissazione di alcuni criteri e di alcuni grandi capitoli che potrebbero far parte dell'agenda sociale chi diritti non vivono in astratto
Quanto utilizzati in un sistema sociale Dinan
E in un sistema economico che si muove
Che bisogna anche per questa ragione di mutamenti rispetto alla situazione
Definita precedentemente
Abbiamo grandi appuntamenti i processi di integrazione nel
Degli abitanti dell'Europa e delle persone che sono nati in euro persone che sono nate altrove che qui decidono di venire liberamente a lavorare a vivere i processi di integrazione tra
Con politiche di Mestre in in
Il riconoscimento delle pari opportunità che rendano applicabili che non distorti i diritti fondamentali che possono essere scritti nella carta dunque questo elemento dinamico è assai importante
Una sostanze
Non è apprezzabile se insieme alla carta a Nizza ripartisce la disco
Ugualmente impegnativa sull'agenda sociale e poi da ultimo resta da fare la cosa che ricordava prima
Il Presidente del Consiglio sono davvero molto convinto di questo il più la funzione del sindacato in Europa in Italia nella funzione importante di per sé non risolutivo che però anche noi possiamo dare un piccolo contributo a far sì che ci sia un processo di democratizzazione delle modalità delle forme con le quali le dimensioni sovranazionali prendono corpo e poi scelgono e decidono
La democratizzazione che una battaglia ideale
Presuppongo
Che la capacità di mettere a disposizione una parte della propria sovrani
Delicato il tema ma guai se ci sottraessimo
Il futuro del sindacato in Europa è una Confederazione europea dei sindacati e come ben sa
Che non sia semplicemente ed è già molto
La somma con regole democratiche dei sindacati esistenti non sindacato che si legittima democraticamente con funzioni e poteri esplicitamente negoziali in tutte le sue articolazioni ma per poter arrivare lì dobbiamo mettere in discussione noi oggi qui
E dunque in questa discussione abbiamo
Un appuntamento
Ho complesso non facile io spero che almeno da parte dei livelli istituzionali e soprattutto anche nella rappresentanza politica ci sia la stessa volontà torno a ringraziare per la presenza
La disponibilità fin da ora a fare con noi gli approfondimenti che saranno necessari soprattutto laddove il vostro contributo potrà essere decisivo per sciogliere anche i nostri dubbi