La ratifica dello Statuto del Tribunale penale internazionale (ICC) e le polemiche in Francia

Radio radicale ci occupiamo di tribunale penale internazionale che come sapete sarà operativo soltanto quando almeno sessanta Paesi ne avranno ratificato lo Statuto si apprestano a Carlo Grecia Irlanda in Bosnia Erzegovina mentre Paesi come la Cambogia stanno terminando le procedure interno
Finora sono cinquantadue i membri dell'ONU che hanno ratificato lo statuto della Corte penale internazionale e tra questi c'è la Francia dove per via del tribunale e la lega per i diritti dell'uomo e non solo ora lo vediamo entra a te in rotta di collisione con Robert badante cioè col Governo di sinistra
Va solo ricordato Ottiero Barbaran Terror vecchio esponente del partito socialista francese è colui che venti a mi fa da ministro della giustizia del neo eletto presidente imiterà ed era l'ottobre del mille novecentottantuno abolì la ghigliottina in Francia vediamo cosa sta allora succedendo le monta di martedì scorso ci aiuterà a capirlo Robert Baden ter ci ha delusi questo è il giudizio di una militante della federazione internazionale delle leghe e dei diritti dell'uomo constatazione dolorosa tanto più che il disaccordo che oppone oggi le organizzazioni non governative a colui che era finora considerato da queste un riferimento politico
Verte su una questione che sta a cuore a tutti per l'appunto il futuro Tribunale penale internazionale la Francia è stata tra i primi Paesi a ratificare nel giugno del due mila e il il trattato sul tribunale firmato a Roma nel luglio del mille novecentonovantotto dai rappresentanti di centoventi Stati ma per le organizzazioni non governative che dall'inizio d'Luciano sulla questione il doppio lingua il linguaggio tenuto dalle autorità francesi la lotta era soltanto iniziata la tappa successiva era ai loro occhi cruciale quella cioè del la trasposizione del trattato nel diritto interno il diritto francese più che di un semplice aggiustamento tecnico si sarebbe dovuto trattare di una armonizzazione di fondo
Per adeguare il diritto penale francese alle norme del trattato e rinunciare una volta per tutte alle scappatoia quando Robert badante al fu incarica ATO alcuni mesi fa in qualità di senatore di redigere le proposte di legge di adeguamento le organizzazioni non governative vedevano in lui un solido alleato
Il testo che vada in terra ha elaborato e che sarà presentato il dodici febbraio prossimo in Senato delude tutte le loro aspettative questo testo infatti riprende nessuna delle principali raccomandazioni formulate dalle trentasette organizzazioni non governative direttamente coinvolte e dalla Consulta nazionale di diritti dell'uomo un organismo consultivo accreditato presso il primo ministro questo testo è Vita accuratamente di mettere sul tappeto tutti i temi che toccano in particolare così sottolineano le organizzazioni non governative il tabù dei crimini di guerra stando alla proposta vada in terra dicono alla federazione internazionale di i diritti dell'uomo la Francia potrà essere considerata a giusto titolo un porto sicuro per tutti i criminali di guerra fin dall'inizio la Francia conduce un gioco torbido nei confronti del Tribunale penale internazionale all'epoca dei negoziati fino ali del trattato la Francia aveva preteso che venisse lasciata ad ogni stato firmatario la possibilità di ricusare per un periodo di sette anni la competenza del tribunale per una delle tre categorie di crimini e cioè i crimini di guerra e altri due categorie sono il genocidio e i crimini contro l'umanità l'esercito francese aveva paura ma senza motivo dal momento che è prevista ogni sorta di garanzie che questa incriminazione desse luogo a procedimenti abusivi contro suoi soldati durante operazioni esterne questo l'ha sviluppato una vera e propria paranoia nei riguardi del Progetto della corte penale internazionali l'esecutivo era diviso e ci si mise raccordo alla fine sull'idea poco gloriosa di togliere i crimini di guerra dal campo di competenza del tribunale penali internazionali per i Paesi che lo avessero desiderato nei il luglio del mille novecento novantotto la Francia riusciva a far riscrivere questa possibilità nel trattato all'articolo centoventiquattro di fronte alle organizzazioni non governative che rimproveravano al Governo di lanciare uno scandaloso segnali l'impunità e criminali di guerra la Francia si vantava all'epoca di a vere grazie a quell'articolo strappato l'adesione di diversi stati attriti Centi infatti poi l'hanno smentita tra i quarantotto Paesi che ad oggi hanno ratifica atto il trattato
Sono però cinquantadue
In realtà la Francia è il solo ad essersi richiamata a quella clausola restrittiva nessun'altro dei centoventi Paesi che hanno firmato il trattato
Ha manifestato l'intenzione di richiamarsi a quell'articolo e come se non bastasse in occasione del dibattito parlamentare sulla ratifica del trattato quindi al parlamento francese tutti i gruppi avevano invitato ma invano il Governo ha rinunciare a quella clausola
La manovra sarebbe stata meno grave agli occhi delle organizzazioni non governative se la Francia si fosse mostrata determinata giudicare lei stessa qualora se ne fosse presentata l'occasione i presunti responsabili di cui Mini di guerra così come vengono definiti dal Trattato di Roma era proprio questo secondo le organizzazioni non governative il fulcro della legge di adeguamento il diritto francese infatti non riconosce la specificità dei Cream mi di guerra che vengono assimilati a crimini di diritto comune il Codice penale francese reprime certo lo stupro e l'assassinio le distruzioni e così via ma li considera come atti individuali isolati
Senza riconoscere Equitalia quando vengono commessi nel quadro di un conflitto armato assumono una dimensione particolare costituisco uno gravi violazioni del diritto umanitario internazionale la federazione internazionale delle leghe dei diritti dell'uomo Medici senza frontiere la consulta nazionale dei diritti dell'uomo avevano raccomandato insieme ad altre associazioni che la legge di adeguamento integrasse nel Codice penale una sezione specifica sui crimini di guerra riprendendo l'articolo otto dello Statuto del tribunale penale internazionale e facendo riferimento alle convenzioni di Ginevra questa raccomandazione è stata ignorata ITIS oli dei diritti dell'uomo chiedevano d'altra parte che la legge di adeguamento prevedesse che i ricercati per uno dei crimini previsti dallo Statuto di Roma potessero essere perseguiti e giudicati dalle giurisdizioni francesi in presenza di elementi sufficienti che
Lasciassero supporre che le persone ricercate si trovino sul territorio francese ebbene neppure questa raccomandazione sul principio detto di competenza universale è stata colta le organizzazioni non governative ricordano che tuttavia la Francia ha riconosciuto la competenza dei suoi e propri tribunali per i crimini commessi nella ex Jugoslavia in Rua da nella legge di adeguamento relativa ai due tribunali internazionali creati ad hoc adottata nel mille novecentonovantacinque sarebbe paradossale
Alle ritengono le associazioni che la giustizia francese abbia i mezzi di perseguire ruandesi ed ex jugoslavi presunti autori di crimini internazionali ma non cittadini di qualsiasi altra nazionalità
La proposta di badante erra non accoglie infine i principi del Tribunale penale internazionale sulla non prescrizione di tutti i crimini internazionali compresi i crimini di guerra
E sull'assenza di immunità di giurisdizione per questi crimini in virtù della quale nessuno e al riparo da azioni penali neppure i capi di Stato in carica ero permanente
Si richiama alle release mo'e all'emergenza secondo lui il tribunale potrebbe vedere la luce prima della fine dell'hanno bisogna che la Francia sia pronta dice e ricordo che siamo a quindici giorni dalla fine della legislatura e che se non ci sbrighiamo adesso poi dovremo aspettare non meno di un anno fine della citazione indipendentemente da
La tattica politica badante a della lotta all'impunità un approccio diverso da quello che hanno le organizzazioni non governative ammette sì che il famoso articolo centoventiquattro introdotto dalla Francia sui crimini di guerra è offensivo per l'esercito francese
Ma per lui la lotta all'impunità deve colpire in primo luogo i responsabili di crimini contro l'umanità sentiamo ancora Walter che vengano intanto giudicati grandi criminali che intanto nasca il tribunale e poi quando sarà il mento vale a dire tra sette anni si porrà la questione della ridefinizione dei crimini di guerra ma sarebbe sbagliato porla adesso per le organizzazioni non governative che constatano ogni giorno ho che passa che i più frequenti e reati contro l'umanità sono proprio riconducibili alla categoria dei crimini di guerra questo approccio viene giudicata inaccettabile sconfessate dal loro stesso alle dato queste organizzazioni sono ora perplesse quanta la strategia da adottare hanno chiesto di essere ascoltati in commissione leggi del Senato e reclamano quanto meno che la proposta badante ve gara considerata semplicemente come la prima parte di una legge di adeguamento alla quale occorre mettere mano abbondantemente perché possa diventare completa
Questo è il punto del la situazione così come
Lo racconta le monde per concludere ricordiamo che proprio ieri a Siviglia si è aperto
Si è aperta la conferenza internazionale organizzata da Non c'è pace senza giustizia e dalla Fondazione tre scultura sta il Mediterraneo intitolata lo statuto della Corte penale internazionale prospettive per la ratifica dei paesi della
Mediterraneo
A questa conferenza che dura un paio di giorni stanno partecipando delegati i paesi della rimeditare Anja per discutere i temi relativi alla prossima entrata in funzione della Corte penale internazionale che ai lavori che sta partecipa do anche Emma Bonino a fianco alla presidenza spagnola dell'Unione europea e ha un alto rappresentante della lega araba bene questa è radio radicale grazie per l'attenzione sabato prossimo
E da un altro rappresentante della Lega araba questa e radio radicale a sabato prossimo