"Un appello per la legalizzazione della cannabis e dei suoi derivati in Francia" (il forum aperto da Le Nouvel Observateur)

Radio radicale approfittando delle prossime elezioni presidenziali gli antiproibizionisti francesi gli antiproibizionisti in materia di droghe leggere door i dolci come vengono chiamati in Francia lì non droghe per intenderci traducendo in una terminologia ancora più chiara gli antiproibizionisti dicevamo cercano di imporre al dibattito politico la questione della legalizzazione della cannabis e dei suoi deriva trovando però scarsissima disponibilità da parte dei candidati alla Presidenza della Repubblica con l'eccezione del verde Noel ma Mère che si è dichiarato ufficialmente per il superamento della legislazione proibizioni Istica
Oltre che con i fautori del di dietro e della repressione gli antiproibizionisti d'Oltralpe devono vedersela con gli dei socialisti con i governativi quindi che per smarcarsi dagli altri conservatori dai comunisti nulla alleati ai neo gollisti non trovano di meglio che praticare la politica del rinvio evitare cioè la spinosa quest'io ne imbarazzante in campagna elettorale chiedendo agli elettori di far fiducia alla sensibilità in materia del loro candidato io nelle basta insomma prima conquistiamo l'Eliseo e poi eventualmente se ne riparla lo stesso Bernheim cous
L'attuale ministro della sanità molto più aperto di tanti altri socialisti non si è spinto oltre lui che pure ha avuto il coraggio di denunciare a più riprese l'anacronismo della legislazione proibizionista i che in materia di droghe così come ma serie di eutanasia il ventisette gennaio scorso davanti ai due mila circa segretari di sezione del partito socialista francese ha promesso di aprire un dibattito sulla depenalizzazione segugio sta verrà eletto ha detto e ha aggiunto sarebbe stupido ostinarsi a mantenere una legge che non fa distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti
Per cercare di imporre il battito sul superamento della vigente legislazione il direttore della redazione del Lowell Observatory il settimanale tradizionalmente su posizioni di sinistra gli orari Cioffi è il suo nome ha recentemente lanciato un appello dalle colonne del suo giornale nel numero dello scorso diciannove fibra chiedendo ai suoi lettori di aprire grande dibattito senza aspettare l'esito delle elezioni sono ad oggi più di mille cento gli interventi nella Forum aperto dal novello Sabbat sul suo sito internet a riprova della grande interesse che c'è attorno alla questione sentiamo che cosa scrivere su l'appello cosa scrive il suo appello l'orologio fra bisogna continuare nell'ipocrisia la Francia continua a vietare
Linea di principio quel che poi accetta nella realtà il consumo di marijuana di ASCII
Esce e altri derivati della cannabis milioni di francesi giovani e meno giovani fanno uso regolare di cannabis e spesso alla luce del sole la polizia lascia fare che si accontenta di perseguire spesso piuttosto stancamente gli spacciatori
E così una cosa proibita per legge proibita non è più considerata dalla polizia e dalla giustizia si dirà che una legalizzazione ufficiale avrebbe l'inconveniente di togliere il divieto morale che su queste sostanze continua a pesare agli occhi di una parte dell'opinione pubblica ricevendo
Ho così la benedizione implicita del legislatore il consumo delle droghe leggere potrebbe subire di colpo una grossa crescita
E anche di SAP Uto però che queste sostanze non sono tossiche se non a dosi molto elevate che non presentano alcun rischio di dipendenza psicologica e che altrove sono i
Vieri il problema è che altrove si trovano in piedi
I problemi di dipendenza e di salute pubblica degli eccessi di alcol e di farmaci o nelle droghe pesanti o dure che dir si voglia si dirà ancora che non c'è alcun bisogno di aggiungere una nuova tossicomani e ma se pur benigna a quelle che già ci sono certa però in questo modo si trascurano le conseguenze perverse della proibizione facendo crescere il prezzo di vendita di hashish e marijuana la legislazione proibizionista fornisce i trafficanti un'abbondante fonte di profit le organizzazioni di trafficanti sono infatti spesso controllate da pericolosi criminali i quali cercano di conquistare sempre nuovi consumatori i ragazzi che vogliono procurarsi la cannabis sono così costretti a rivolgersi agli spacciatori vale a dire ad entrare in contatto con questa nuova delinquenza con tutti i pericoli che ciò comporta nessuno naturalmente e controlla la qualità dei prodotti smerciare tipo in queste condizioni una qualche forma di legalizzazione appare di gran lunga come una soluzione migliore una legalizzazione che preveda punti di vendita controllati invece di essere gestito da Gangster il con sumo sarebbe affidato a professionisti sottoposti a controlli e questo rappresenterebbe comunque un progresso certo la cosa merita un dibattito inserendo al il Nouvelle Observateur ero le opinioni divergono che spesso ce ne siamo fatti ecco sul giornale oggi la Francia è matura per il dibattito apriamola
Così recita l'appello lanciato lo scorso diciannove febbraio da l'orologio fra dalle colonne del nove l'osservatorio il settimanale di cui è il direttore della redazione dicevamo intervistato dal suo stesso giornale in una registrazione video che possibile trovare in Rete all'indirizzo W W W punto Nouvelle Ops punto Fr già fa ma spiega così i motivi che lo hanno spinto a prendere questa iniziativa una parte della gente pensa che la proibizione anche se non applicata ai merito di stigmatizzare un comportamento da un punto di vista morale e quindi di limitarlo con una dissuasione psicologica la società attraverso la legge dice è un po'pericoloso non fatelo capisco quest'argomento che è anche vero mi sembra però che ormai si è un po'superato perché i consumatori sono diventati moltissimi e accertata da un punto di vista medico
Che la cannabis e inoffensiva se non viene assunta in forti dosi che non dà dipendenza fisica e alle norme inconveniente di mettere in contatto i consumatori con il mondo della criminalità e questo non mi pare che sia una cosa sana anzi è senz'altro peggio della sostanza stessa esista e quindi l'effetto perverso della proibizione senza contare che gli spacciatori e le organizzazioni alle quali questi appartengono fanno Spe sto proselitismo un proselitismo io credo ben più efficace del proselitismo implicito che potrebbe essere connesso alla legalizzazione come si vede
Le ragioni del mantenimento della proibizione diventano veramente debbo luce i soldi i soldi poi i soldi spesi per la repressione sarebbero molto meglio impiegati a limitare non a vietare naturalmente il consumo di alcol che è di gran lunga più nocivo lasci se non ha mai ucciso nessuno mentre ogni anno sono migliaia i morti causati dall'alcol quindi in termini di salute pubblica sarebbe molto più Ficacci concentrarsi sui veri pericoli vale a dire l'alcol le droghe pesanti e gli stessi farmaci di cui si fa un uso sempre più massiccio sarebbe insomma ma ora di farla finita con questa storia della cannabis proibita sempre più irritante per i cittadini e che non interessa neppure la polizia che ha certo di meglio da fare che non dare la caccia ai consumatori ecco questo dice più in questo dice per argomentare violaceo fra firmatario dell'appello sul Nouvel Observateur per la legalizzazione della cannabis è stata anche chiesto questo proposito una reazione a Micol mai stracci presidente della missione interministeriale di lotta alla droga e alle tossicodipendenze ai che lei immessa in rete con i suoi sforzi dialettici per sottrarsi al confronto proibizionismo antiproibizionismo anzi per tra sì trarsi meglio d'impaccio per superare tutti a sinistra verrebbe da dire arriva a sostenere che quella degli antiproibizionisti è una battaglia di retroguardia perché troppo semplicistico se non superato il dibattito legalizzazione sì legalizzazione no e qui è evidente non c'entra solo la campagna elettorale c'entra il diem e a dei cosiddetti progressisti francesi italiani o tedeschi poco importa ascoltiamola comunque Madame mai stracci la situazione dice così come le questioni poste sono molto complesse perché se da un lato si è capito in tutti questi anni che i giovani non consumavano più una sola sostanza ma più sostanze lecite e illecite
Dall'altro si è capito che ben più della pericolosità intrinseca della sostanza era di gran lunga più importante il comportamento connesso al consumo e che non c'è relazione tra un giovane che consuma Khan a bis tutti i giorni e un giovane che ne fa un uso solo occasionale avere quindi una classificazione sostanze per sostanza non è probabilmente più pertinente in rapporto ai problemi posti dalle nuove modalità di col su questo vuol dire che la situazione è più complessa di quanto non sembri in secondo luogo la posizione di Paesi europei è molto più raffrontabile di quanto non possa sembrare a prima vista quando assunsi questa carica in seno alla missione interministeriale lotta alla droga e alle tossicodipendenze pensavo come tanta gente del resto che i Paesi europei avevano legislazione molto diverse in realtà mi sono resa conto che così non è che oggi sappiamo ce lo dice l'Osservatorio europeo sulle droghe
Le tossicodipendenze che i diversi approcci sono raffrontabili nel senso che in generale i Paesi europei non vogliono più sanzioni severe contro i consumatori ma piuttosto soluzioni sanitari e sociali in certi casi questo approccio passata per sulle leggi alcuni Paesi fanno la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti in altri casi passa invece attraverso l'applicazione di queste leggi in Francia ad esempio il ministro della giustizia ha chiesto ai suoi procuratori di non incarcerare i più i consumatori
Ma di orientarsi verso soluzioni d'ordine sanitario e sociale oggi di fronte alla constatazione di un consumo che si è molto diffuso per quel che riguarda la cannabis perché il consumo di altre sostanze che in rovina per esempio è diminuito occorre porsi problema delle frontiere dei limiti credo che sia un grande dibattito che non deve essere riservato agli specialisti infine infine per quel che riguarda la questione legalizzazione la questione a mio avviso non può o essere posta allo stato attuale delle convenzioni internazionali tutti i paesi hanno firmato convenzioni che obbligano a classificare come stupefacenti la cannabis come uno stupefacente la cannabis è chiaro che il le convenzioni possono evolvere ma è altamente improbabile che possono evolvere in tempi rapidi perché i tempi delle convenzioni internazionali sono lunghi ritengo che sia estremamente importante che ci sia un dibattito che deve portare da porsi un certo numero di domande
Intanto quali sono gli obiettivi principali delle leggi ed è ovvio che in questo campo la priorità e proteggere la salute pubblica poi come si deve fare per distinguere tra i diversi comportamenti di consumo che poi sono essere più o meno pericolosi e nel caso della cannabis così come dell'alcol infine come far rispettare un certo numero di divieti quali divieti deve darsi una società e qual è la definizione della linea ma gialla che non va oltre passata quali sono i comportamenti che appaiono inaccettabili all'insieme di una società ecco sono tutte queste domande che bisogna porsi
E lasciando da parte ogni passionalità il problema non può essere ridotto a un dibattito pro o contro la depenalizzazione questa poi la sostanza della reazione della la signora mai stracci alla all'appello lanciato da fregio fra tale che la presidentessa della missione interministeriale di lotta alla droga e alle tossicodipendenze dice depenalizzare che pure era sta età interpellata dal dal quote dal settimanale francese sulla legalizzazione di tutt'altro avviso ne sono ho i mille e comunque e passa navigatori che con passione stanno animando da due settimane a questa parte il Forum legalizzazione sì legalizzazione no sul sito del settimanale francese e che il tema appassiona i fan sì sì con buona pace di Madama e stracci lo conferma anche l'affollamento di un altro forum sullo stesso argomento che è stato aperto sul sito del quotidiano Libération W W W punto Libération punto f r a anzi non sarebbe male se anche qualche ascoltatore di radio radicale si affacciasse in questi due forum magari per ricordare che il dibattito attorno alla legalizzazione non solo verte attorno al sì e al no ma che può essere esteso anche ad altri campi come l'eutanasia o la ricerca scientifica un'ultima cosa lunedì scorso sul la televisione pubblica francese e andate in onda un'inchiesta sui giovani e la cannabis il sessanta per cento dei diciottenni sostanza ammette di essersi già avvicinata alla cannabis interessante il servizio sull'uso terapeutico della cannabis un venticinquenne malato di mio Partia che riesce a tirare avanti con la cannabis o un malato ed DS che grazie alla cannabis ha recuperato i quindici chili di peso che aveva perduto discutibile magari il servizio sulla piccola Marilù nove anni investita da una macchina guidata da una persona che aveva consumato hashish ma che aveva anche due grammi e mezzo di alcol nel sangue oltre che sì oltre checché circolare senza patente a detta di chi ha visto la trasmissione tra i politici intervenuti Lou Nico hanno star fuori dal mondo e il già citato anonimamente il verde gli altri cito erano tutti in preda ad una specie di delirio a riprova che le do che possono provocare effetti devastanti in chi non le prende fine della citazione bene questa è radio radicale grazie per l'attenzione e a risentirci