"Le autonomie territoriali dalla riforma amministrativa allariforma costituzionale" - organizzato dal centro diricerca sulle amministrazioni pubbliche "Vittorio Bachelet"della Luiss(org. c/o Sala del Refettorio, Via del Seminario)

Ecco diciamo
Cronico
Possiamo iniziare ecco mi aspetto ha semplicemente il compito di dare un saluto di avvio
Tutti presenti anche a nome del professor Berti presidente del Centro basterà Louis che oggi non poteva essere qui con noi
Attualmente aggiungono siamo un po'
Alcuni ringraziamenti doverosi uno alla camera si ospite in una sede così prestigiosa
Due al dipartimento le riforme istituzionali che ha collaborato fattivamente terzo questa iniziativa che tra l'altro ha messo a disposizione il rapporto integrato anche ad alcune relazioni qualificate tre naturalmente non è Grazia mento al moderatore
Professor Mirabelli presidente Emerito Mirabelli nonché a tutti gli interventori che hanno accettato tutti
Partecipare a questo incontro a questa Paolo rotonda
Chi abbiamo promosso allo scopo di offrire un'occasione ulteriore di dialogo su un tema particolarmente caldo al tempo stesso delicato un ringraziamento infine naturalmente ai coautori del volume del volumetto che oggi vede qui formalmente la luce
Sono tutti colleghi giusto pubblicistiche hanno fatto un notevolissimo sforzo per fornire un testo
A stampa ormai pronto per la pubblicazione in modo da consentire a poco più di un mese dall'effettuazione del convegno cosa piuttosto rara la pubblicazione degli atti ecco aggiungono solo una parola per sottolineare il senso del per l'incontro e con l'occasione per il centro benessere
Naturalmente formalmente legata al volume ma in realtà e legato al tema del convegno del nove gennaio quel tema
Le Autonomie territoriali dalla riforma amministrativa la riforma costituzionale fotografa una questione pendente di grande rilievo che
è legata a un l'iter di un disegno di legge costituzionale che nel le prossime giornate potrebbe raggiungere l'esito conclusivo se il secondo lotto lettura
Dovessi ottenere il consenso richiesto dalla Costituzione
Ora si tratta ovviamente di un tema che di per sé
Ha un'importanza rilevantissima perché poi in definitiva si tratta
Dell'unico esito possibile della riforma costituzionale di questa legislatura
A parte la legge costituzionale uno dello scorso anno che riguarda com'è noto le ragioni di statuti regionali la forma di governo regionale
Che quindi non poteva che essere
Importante è creare un'occasione ulteriore forse ultimati dibattito di valutazione delle circostanze che possono preludere al approvazione come
A noi pare dove auspicava di questo testo avevamo per parte nostra sottolineato nel convegno di gennaio a conclusione dei lavori in una mozione
L'importanza comunque di fare questo passo avanti
Anche se non ci si nasconde ovviamente la serie di limiti che sono all'interno di questo testo di riforma del titolo quinto direi di limiti che sono anche di per sé costitutivi del disegno di legge perché riguarda appunto il titolo quinto e non altre parti della Costituzione pur coinvolte in una ipotesi di riforma generale della forma dello Stato
Ma ecco senza entrare nel merito del dibattito del tema ecco mi sembra che effettivamente stia un po'qui il nodo sul quale oggi può valer la pena di pronunciarsi
Se in queste condizioni a conclusione di una legislatura che ormai sta chiudendo i battenti si tratta di sapere quando
Si debba fare questo sforzo conclusivo per cercare di ottenere almeno questo risultato sia per rafforzare la riforma amministrativa del cosiddetto federalismo amministrativo ed evitare il rischio di qualche ripensamento sia soprattutto vorrei dire nell'immediato per consentire alle regioni di poter sviluppare in sede statutaria il disegno di riforma che la legge costituzionale
Uno dello scorso anno ha prefigurato e che oggi come oggi è in larga misura condizionata proprio dall'assenza della riforma del titolo quinto non devo dire altro se non augurarle buon lavoro e dare ovviamente il compito di presiedere al professor Mirabella
Buonasera a tutti
Dobbiamo alla iniziativa del Centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche intitolata a Vittorio Bacelle
Che presieduto con tanto prestigiosa Giorgio Berti e diretto da Gian Candido De Martin che abbiamo ora ascoltato
Dobbiamo a loro l'iniziativa di questo incontro che ci consente di riflettere
In una sede così prestigiosa
Su un tema che tutti consideriamo cruciale e che lo è oggettivamente nell'attuale dibattito culturale e politico
Le Autonomie territoriali che son viste nella duplice prospettiva della riforma amministrativa e della riforma costituzionale
L'occasione dell'incontro nasce da una rilettura integrata nella edizione e ora in distribuzione del rapporto sulle questioni istituzionali
Del ministro Maccanico
Un rapporto di straordinario interesse perché fa il punto completo sulla situazione
Delle singoli riforme istituzionali e le analizza in una articolazione che distingue quelle che sono Fonte e direi prossime alla deliberazione quelle per le quali il grado di maturazione tale da essere affidate alla prossima legislatura e quelle per le quali come il problema del Senato
Occorre una riflessione un contributo ulteriori e quale che sia la valutazione il possesso data e le prospettazioni che ciascuna parte può fare in proposito e da dire che e un punto fermo rapporto consente di avere il quadro delle questioni
Con una alto livello culturale istituzionale
D'altra parte abbiamo anche il volume sulle Autonomie territoriali per la riforma amministrativa alla riforma costituzionale che come abbiamo ascoltato raccoglie gli atti del convegno
Che si è svolto a iniziativa sempre del centro di ricerca sulle amministrazioni pubbliche
Il nove gennaio scorso poco più di un mese fa e una pubblicazione Bassett sottolineato a Candido De Matteis e lo dobbiamo dire con ammirazione anche noi che veramente straordinaria per la tempestività ma anche per gli interessi offerto dai contenuti
E che mi pare proprio nella brevità del tempo che intercorre tra il convegno e l'odierno dibattito
Consente di sviluppare un dialogo ideale
Allora come si dice anche nell'invito a a questo incontro dibattito si era raccolta una larga schiera di giusto pubblicisti
Specificamente attenti ai problemi della trasformazione in senso autonomistico delle istituzioni repubblicane
Oggi anche c'è una presenza rilevante di giuristi ma corresponsabilità istituzionali e in un dibattito che consente di verificare quelle che sono le diverse posizioni in una lettura che sia culturale sia politica è un dialogo
Che a mio giudizio è necessario quando si tratta di riforme istituzionali non credo che i luoghi della decisione politica possano fare a meno della riflessione culturale credo che i luoghi della riflessione
Culturale non possono fare a meno di aver presente un'analisi di quella che è la situazione politica e allora
Quale l'appuntamento di oggi
Azzardo una personale
Previsione forse Meglio una speranza
Io penso che ci si possa attendere molto da questo incontro
Ci si possa attendere molto e soprattutto ci si possa attendere una risposta una sollecitazione che come ricordava Candido De Martin
Emergeva a conclusione del convegno con una mozione che era stata approvata quella sede
La sottolineatura che occorresse finalmente dar volto concreto sia pure attraverso un metodo incrementale cioè non della macro riforma omnicomprensiva ma attraverso un metodo di passi successivi non per questo meno sistematici perché hanno una loro logica nella costruzione del sistema una qualche flessibilità nello sviluppo ma non una disorganicità di sistema
E attraverso questo metodo ci si attendesse la trasformazione costruzione dell'ordinamento repubblicano con una forte fisionomia autonomistica questa è la domanda che veniva dal convegno e a questa domanda credo si tratti di dare risposta
Questo tipo di riforme avviene a mio modo di vedere nel quadro della unità e indivisibilità della Repubblica questo è un principio che qualificherei supremo dell'ordinamento costituzionale
Non suscettibile neanche di modificazioni ma in questo quadro occorre sviluppare di riconoscimento della promozione delle Autonomie locali che già era nel disegno
Politico fondamentale della Costituzione che può trovare movenze di verze nell'ambito della Costituzione e anche nel superamento di alcune strettoie delle strettoie che la Costituzione eventualmente configura perciò sviluppo anche attraverso le modifiche della Costituzione di un sistema di riforme che porti a un valorizzazione riconoscimento alle Autonomie locali
Un punto solamente segnalo credo che questa linea di sviluppo non sia neanche solamente una linea Interna intra costituzionale l'intera ordinamentale nostra
Ricordo solo la carta europea dell'autonomia locale dell'ottantacinque ratificata da noi nell'ottantanove che con grande chiarezza riconosce che le collettività locali costituiscono uno dei principi fondamentali di ogni regime democratico e richiede che avesse sia riconosciuto il diritto e la capacità effettiva di regolamentare di amministrare una parte importante di affari pubblici questo quadro nell'ambito del consiglio d'Europa
Ma anche nell'ambito della Unione Europea il principio di sussidiarietà e la valorizzazione dei diversi livelli di decisione politica porta a far ritenere che il principio autonomistico
Sia un principio che riprese fondi oramai pienamente allatta la dizione costituzionale rimasta membri dell'Unione europea e su questa linea allora lo sviluppo che anche attraverso il disegno di legge approvato in prima lettura di modificare la Costituzione apporta un contributo e su questo potremmo ascoltare
Un giudizio un'ultima sottolineatura
A me pare che sia fondamentale lo sviluppo di questo principio autonomistico che va quasi in parallelo con l'affermazione lo sviluppo del riconoscimento dei diritti fondamentali della persona non è un caso che nell'ambito del Consiglio d'Europa è nata bancarotta
Europea la Convenzione europea dei diritti dell'uomo non è un caso che nell'ambito dell'Unione europea si affermi una carta dei diritti fondamentali direi quasi con un doppio itinerario tra autonomia
Collocazione della persona perciò ascolteremo con grande interesse il dibattito di questa sera e e per primo ascolteremo il contributo autorevolissimo delle ministro Maccanico che
Oltre che offrirci una personale riflessione e protagonista di queste vicende per la responsabilità istituzionale che viene affidata a voi dunque la parola tiene
Grazie presidente Mirabelli Dio premetto che sarò breve perché
Ho un impegno al Senato devo recarmi oggi svolgendo questo dovere istituzionale e quindi purtroppo non potrò partecipare a tutta va tutta la dibattito in questa riunione io vorrei innanzitutto rilevare che la pubblicazione degli atti di questo convegno che si è attenuto il nove gennaio scorso e con una celerità e una tempestività veramente esemplare perché veramente difficile che è un convegno di questa importanza possa essere già e così con i suoi atti disponibile a così breve distanza di tempo io ritengo che questo sia sia come io sia stato un contributo veramente importante all'approfondimento di questa tematica
Che è stata centrale nella nella legislatura che va affini
Rileggendo questi di questi questo reati io così ho avuto un sentimento come dire di di gratitudine proprio professor Montemartini
Un segreto di gratitudine perché veramente ho visto apporti di altissimo livello allora questa tematica
I relatori Pizzetti Caretti cammelli Bertolissi Pitruzzella Merloni Tatiana veramente hanno scavato affondò in quello in questo su questo tema e e io credo che in questo modo si è emerso molto molto chiaro che una stretta relazione tra le elaborazione della dottrina
L'apporto culturale della scienza giuridica e la concreta discussione approvazione delle norme in sede parlamentare te un bene veramente irrinunciabile
Ciò in particolare quando si tratta di organizzare ridenti organizzare dalle radici bassetto della Repubblica
Mi è piaciuto soprattutto il fatto che che sia stato messo in rilievo quella che Pizzetti chiama la interconnessione fra quello che si è fatto costituzione invariata e quello che poi è avvenuto maturando come revisione della costituzione
Certamente è stato una scelta feconda felice infatti questa mattina
Non Rizzo Antonio L. i lavori della cosiddetta bicameralina s'è visto qual è stato
Il titanico sforzo che è stato fatto costituzione a Costituzione invariata sulla base della legge delega delega cinquantanove dei decreti legislativi che sono seguiti e il doppiamente si è operato alla costituzione invariata
In modo veramente profondo
Il risultato è un cambiamento radicale dei Verdi attribuzione di funzioni tra il centro e la periferia completata quest'opera mi pare con una un trasferimento di risorse di risorse che intorno ai quaranta mila miliardi con un trasferimento di personale che va al di là delle venti venti mila persone che sono andate alle regioni si operato una in questi anni veramente una una trasformazione profonda dell'amministrazione parallelamente sia operata una trasformazione dell'amministrazione centrale
Naturalmente lo sporco di questo processo era naturalmente la il livello costituzionale
E livello costituzionale assai seguito alcune fasi importanti come quella della legge numero uno del novantanove a Lecce l'onorevole Nitto vanta nove segna una svolta straordinario cioè l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Con le modifiche all'articolo centoventuno centoventidue centoventitré centoventisei e che al marca enormemente la la l'autonomia statutaria delle regioni crea una situazione è una su un punto di svolta fondamentale nel nella nell'assetto ternano strada della nostra Repubblica
Del pari io direi che anche quella legge costituzionale un po'controversa che ha portato anche alla modifica degli statuti dell'autonomia speciale
Leggere lo si dimentica ma questa modifica dell'istruttoria speciale è un fatto importante anche questo perché credo che il vertice del instabilità serve assieme nel corso della del cinquantennio repubblicano si è avuto proprio nelle giornate Autonomia speciale pensare di stabilità dei governi in Sicilia in Sardegna nel Friuli-Venezia Giulia
Ecco in questo è un altro punto importante e poi il disegno di legge che già ha avuto un primo passaggio in prima lettura cioè la riforma del titolo quinto della Costituzione ecco questa è uno
La vicenda di questo tipo troppo in questo disegno di legge costituzionale non è chiusa come lo sapete è io credo che sia un merito anche di questa iniziativa nella di questo incontro dibattito il fatto che proprio alla vigilia di un passaggio cruciale importante quale quello che avremo per la seconda lettura alla Camera di questo provvedimento sia sia veramente tale mettere in rilievo
Mettere in rilievo perché
Nel rileggere gli atti emergono anche alcuni una serie di tematiche Problemi si mettono in rilievo anche quelli che sono i difetti ma soprattutto è importante la conclusione
La conclusione è che stata quasi unanime che io credo con una mozione finale in cui si dice che si raccomanda
Praticamente al legislatore perché questo disegno di legge costituzionale vada avanti perché questo gli si riconosce concordemente che è un grande passo avanti nella riorganizzazione del sistema delle Autonomie e del nostro federalismo
Ecco noi siamo alla vigilia di questa data
E io vorrei ricordare che
Anche la conferenza dei presidenti senza divisioni di parte
Richiede che questo iter sia completato quindi il monto diciamo del della dottrina
Il mondo della scienza giuridica e gli operatori che sono i presidenti delle Regioni spingono perché questo questo disegno di legge venga venga approvata io spero province sì e io spero veramente che questo avvenga
Le ragioni sono sono evidenti
E noi abbiamo fatto un allargamento della della potestà regolamentare autore di autorganizzazione delle regioni le quale onestà che ha uno solo limite cioè il la cornice costituzionale
Se per caso questo disegno di legge costituzionale non dovesse essere approvato be'questa autonomia statutaria nuova della Regione non avrebbe modo di a di esplicarsi perché sarebbe costretto in una sorta di camicia di forza che l'attuale ordinamento regionale quindi sarebbe
Forse sarebbero condannati a una certa Paravisi e inefficienza regione perché la l'autorganizzazione anche in relazione alle nuove attribuzione nuovi poteri alle loro capacità decisionale che devono avere le Regioni noi creeremo un elemento di di di disfunzione del sistema molto serio
E una strana ragione che
Tutto ciò che è stato fatto a Costituzione invariata e cioè e cioè questo trasferimento di funzioni come le condizioni con la forma della delega trasparenti funzione risorse che
E personale e sana non avrebbe un aggancio una copertura costituzionale sarebbe sarebbe in in difficoltà se le penne in pericolo e questo i presidenti delle Regioni l'hanno capito e perciò premono perché il disegno di legge vada avanti si approva
Infine c'è un'altra ragione perché noi abbiamo inserito nel
Il disegno di legge costituzionale questa partecipazione dei dei
Per delle delle rappresentanze regionali nella Commissione bicamerale per gli Affari regionali
La cui funzione sono rafforzate perché hanno un potere consultivo però per superare questo potere consultivo
Occorrerebbero la delle maggioranze
Particolare la maggioranza assoluta della decisione questa è un rafforzamento notevole del della commissione
E si crea innocente una sede nella quale le Commissione nella quale le per le regioni hanno setacciato entrava nella quale Regione hanno rappresentanza ecco questa è un'altra cosa alla quale dovrebbero rinunciare
Cioè la loro
Iniziare questa questa partecipazione a centrale alla vita della produzione legislativa nazionale
Ecco queste queste ragione credo che dovrebbero indurre a fare in modo che questa iter sia veramente completato
Io vorrei solo far presente che
Tutte le le osservazioni e rilievi che sono stati fatti
In realtà sono rilievi fondati serie
Macché possono trovare rimedio nella fase ulteriore piccola frase terreno indispensabile
Non
Prevista la a parte questa soluzione temporanea provvisoria della presenza nella Commissione Arbitri bicamerale per gli Affari regionali non è previsto una riforma seria del bicameralismo non esiste un sistema federale al mondo in cui non ci sia un riflesso sul sul bicameralismo e questa è una cosa che bisognerà affrontare con la prossima legislatura anzi io credo che se questo ti segna invece costituzionale sarà approvato quella sarà la prima la prima al primo aggettivo al traguardo che ci sarà quello di vedere il bicameralismo
E lo stesso la questione della corte costituzionale
Siccome uno dei punti fondamentali della riforma e proprio la fine del controllo del governo sulla legislazione regionale
è questo porterà inevitabilmente inevitabilmente porre il problema della Corte costituzionale perché l'unico organo che potrà dirimere le controversie fra Stato e Regioni sarà la Corte costituzionale
Ma io credo che la risoluzione del problema
è legato a quello del dalla riforma del bicameralismo
Già adesso cinque giudici costituzionali sono eletti dal dal Parlamento il giorno in cui ci sarà un Senato delle Regioni è chiaro che anche la questione della della per partecipazione delle regioni alla alla formazione della Corte Costituzionale troverà troverà una su una soluzione abbastanza agevole sotto questo aspetto
Ecco questi sono gli argomenti che io ritengo che se veramente se non si riuscisse a
Portare avanti questo disegno di legge sarebbe un grosso passo indietro per la replica delle Autonomie e per la costruzione per la riforma per la revisione del nostro a forma di Stato sarebbe un grosso passo indietro che farebbe pagare al Paese un prezzo alto
Non si possono attribuire poteri risorse
Personale al alle regioni e poi creare una condizione di paralisi noi pensiamo per esempio perché che importanza avrà nel futuro l'attività regionale per quanto riguarda la l'attuazione del piano comunitario di sostegno quasi l'ottanta per cento delle risorse del piano comunitario di sostegno saranno amministrato dalle regioni cura se le Regioni saranno in una condizione di difficoltà
Questo sarà una disfunzione che si riverbera su tutto il sistema politico del nostro Paese
Per questa ragione io rinnovo il mio ringraziamento alla professor De Martin al alla Louis al al centro ricerca Bashir lei per aver promosso questa iniziativa io credo che sia importante per anche per l'autorevolezza
Del voci che si sono manifestate in quest'occasione e io spero veramente che il Parlamento tenga conto di questa elaborazione di quello che è stato detto
Degli degli impulsi che sono stati dati che insieme a quelli del i presidenti delle Regioni potrai avere un ruolo decisivo in quest'ultima fase di riforma di questa importante importante iniziativa tipi di revisione costituzionale grazie
Grazie
Raccogliamo queste giudizi e questa esortazione
D'altra parte contributi raccolti nel volume ben ventiquattro anzi nella relazione di sintesi Antonello D'Atena individua una non distinzione tra la relazione interventi perché molti degli interventi del volume hanno una profondità è un'ampiezza che è pari a quella delle relazioni cioè un raccolta veramente notevole di riflessioni qualche volta anche con spetti critici interessante qualche altra anche indicano via interpretative anche di maggiore coerenza vero del sistema
Raccolte queste indicazioni
Sappiamo tutti che il ministro Maccanico ha un impegno parlamentare immediato siamo rammaricati di doverlo salutare il suo valore
Arrivederci passiamo agli altri interventi
E sempre per ragioni di votazione parlamentare mi chiedeva Antonio Soda di intervenire con me immediatezza a Luís allora la parola
Io francamente non ho avuto modo di approfondire tutti gli atti di questo
Interessantissimo
Dibattito che c'è stato nel convegno di Roma
E sono certamente lieto che si sia concluso con l'approvazione di una mozione che
Prendo compreso
Il senso di questo testo approvato dalla Camera e Senato e cioè della concezione del federalismo come un processo che il testo avvia e che non vuol concludere
Mi pongo due interrogativi
Se cioè questo testo regge
Alla finalità
Che si è voluta perseguire quella cioè di avviare il Paese il federalismo e cioè se è coerente
Ha un disegno unitario che
Nella testa di qualcuno o in alcune forze politiche
E delineato ma che certamente non è compiuto perché finché non si pone mano
Dopo l'approvazione di questo al resto del percorso
è ben difficile dire se puoi tutto si comporrà in un disegno unitario
Il secondo interrogativo e se
Effettivamente il punto centrale di questo testo sia costituito
Dal principio di sussidiarietà e dalla rottura
Della molteplicità degli apparati pubblici amministrativi
Sul primo interrogativo
Io penso che
Anche se non arriviamo in questa legislatura o in tempi brevi
Al raccordo al centro fra mondo delle Autonomie
E istituzioni nazionali
L'assetto di potere policentrici così come definiti in questo testo regge anche
A livello di impianto costituzionale
è vero che c'è uno squilibrio di legittimazione nella forma di governo fra quella centrale quella territoriali in particolare
Delle regioni
E vedo che c'è una questione irrisolta
Sulla distribuzione delle risorse
E sul federalismo fiscale
è altrettanto vero però che il meccanismo di questo testo e tale per cui si completa si può completare anche attraverso la legislazione ordinaria
E perciò alla
Obiezione del polo di centrodestra
Per la quale ossido definisce un assetto compiuto costituzionali di federalismo o non si dà testo parziale valido
A me sembra che questa proposizione questa tesi non sia fondata
Perché l'articolazione dei poteri da quelli legislativa come dirò subito dopo soprattutto in termini di apparati amministrativi
Già realizzate un passo notevole sul Tirreno di un forte regionalismo
E forse anche di un'autentica Repubblica delle autonomie
Voglio dire cioè che non ci dobbiamo fermare a questo testo
Ma non è affatto vero che questo testo senza il completamento della riforma per intenderci
La Camera delle Regioni e la riforma della composizione della Corte Costituzionale non posso funziona
Anche perché sulla questione della potestà legislativa
Dobbiamo essere chiari e leali fino in fondo nei nostri confronti l'ottanta per cento della nostra legislazione e ormai comunica quindi questa e sarà sempre di più
Uniforme
Quindi questa di apriva sul la elencazione delle materia esclusive e concorrenti così di a me sembra che appartenga sempre di più al passato
A meno che non si voglia continuare in un vizio antico
Che ho sperimentato in due legislature vi travestire per leggi degli atti amministrativi
Io sfido qualsiasi studioso del diritto italiano ha smentire che l'ottanta e il novanta per cento delle leggi del Parlamento italiani sono nient'altro che i provvedimenti
Sette Oriali
Talora ad personam o dirette a una o più imprese diciamo qua no no no io gol lo lo scorso tutta la legislazione che anche lì abbiamo prodotto cumuli a parte alcune leggi qua
Quindi la la
La diatriba sulle funzione potestà legislative troppe poche elenco lungo la comparazione con la Spagna sono provo con la altri modelli federali a me sembra del tutto inutile
Qual è secondo me il cuore di questo Progetto perché ha si tratta ancora di progetto
Non è come taluno anche il mio amico mi dispiace che sia andato via io glielo sentito dire tante volte dal mio amico Maccanico
Diamo legittimazione e ed altri anche hanno sostenuto questo diamo legittimazione costituzionali al processo di federalismo amministrativo avviato con le leggi Bassanini
Ho attuato con più non è così le leggi Bassanini hanno piena legittimità nella nostra Costituzione
Quindi non è un problema di definire un assetto costituzionale per legittimare un processo riformatore di legislazione ordinaria caso mai rendiamo vincolante il processo
Rendiamolo doveroso
Attraverso i principi costituzionali che è un'altra cosa dalla legittimazione insieme
Ma il nucleo centrale secondo me è nel principio di sussidiarietà istituzionale
Anche qui a mio pareri
Tutta la polemica sul la questione della sussidiarietà sociale o della sussidiarietà orizzontali
è stata
Da una parte limitata dalla dal mancato approfondimento della del concetto di ambiguità che porta con sé
La sussidiarietà
Perché la sussidiarietà può essere
Ritiro
Delle istituzioni pubbliche nel riconoscimento del diritto
E quindi si può dare un'interpretazione per la quale tutto deve essere privato
E può essere invece anche di valenza positiva nel senso che le istituzioni pubbliche soccorrono aiutano intervengono a garantire questi diritti e allora tutto è possibile come tutte è stato possibile con la Costituzione attuale che ha delineato
Un assetto di rapporti fra pubblico e privato nella prima parte della Costituzione che ci ha consentito di fabbricare come Stato i panettoni
Ed il mantella relativi
C'era un limite costituzionale a questa flessibilità che la nostra Costituzione garantisce quindi vedete come tutto specioso il discorso sulla sussidiarietà sociale la grande battaglia che si è fatta alla Camera e ci hanno detto non possiamo approvare questo terzo questo testo a
Perché non fate la Camera delle Regioni
E non c'erano le forze politiche perché la bella al il contrasterà trasversa
Ci hanno detto non possiamo approvare questo testo perché manca una definizione come noi riteniamo che debba esservi della sussidiarietà sociale non di quel principio di favore che voi avete introdotto che secondo me è più forte di quello che loro richiedeva
Allora il vero problema secondo me
E la vera questione sulla quale non si è riflettuto a sufficienza o forse ma lo dico con con estrema cautele con estrema modestia
E che
La sussidiarietà istituzionale associata al principio dice neutralità amministrativa dei Comuni
è la vera chiave di volta di questa proposta di legge
Della riforma costituzionale
E anche qui voglio essere critico rispetto ad alcune letture che ho fatto solitariamente non è affatto vero secondo me che questo testo non spezza
Realmente il principio del parallelismo
Ho letto che qualcuno ha sostenuto anche in questo vostro convegno che è la rottura è stata solo apparente fra
Funzione legislative funzione amministrativa è per motivare il giudizio di apparenza dell'abbandono del principio si è fatto riferimento a quella disciplina
Costituzionale dettata nel testo che fa riferimento alle potestà regolamentare quasi che quasi che il soggetto titolare di potestà regolamentare costituzionalmente legittimata a creare gli apparati il che è proprio il testo non può
Dire che lo Stato nelle materie di competenza
Esclusiva
Legislativa
Detta anche i regolamenti e dire che le Regioni hanno le potestà la potestà regolamentare in tutta
La competenza legislativa che ha e i Comuni e le Province e le città metropolitane nell'ambito delle loro competenze non significa legittimare costituzionalmente resta regioni
A creare apparati amministrativi
Significa soltanto quello che il testo Montiglio dettare dei regolamenti di integrazione della disciplina legislativa
La questione della pubblica amministrazione
E il risolte in questo testo nel senso che la pubblica amministrazione deve essere
Tutta costituito intorno ai comuni
E soltanto quando ragioni
Di dimensione dei servizi e delle prestazioni o dei beni
Quando ragioni di efficienza vi efficace di risposta alle domande del cittadino
Viene gestita di un'organizzazione
Di apparati
Di livello superiore intermedio
Solo allora gli altri enti non sovraordinati
Perché qui allora assume rilievo il primo articolo della riforma della pari ordinazione tra Stato e Regioni Comuni Province Città ma di quel vetro puritani come tutti i soggetti costitutivi dell'ordinamento della allora soltanto in quella ipotesi
E in quelle verificate possibilità quegli altri soggetti costitutivi della Repubblica sono solo legittimati all'esercizio della funzione amministrativa attraverso propri appare
A me sembra che se si fosse riflettuto fino in fondo
Sul carattere dirompente ma qui la dottrina ci deve aiutare cioè la dottrina non ci deve dire che è stata deve dire al politico come me
Che questa concezione in realtà è soltanto un aggiramento
Delle delle dell'obiettivo di rottura del principe il parallelismo qui che se non si rompe il parallelismo per cui ogni soggetto pubblico che pone una regola non dico una legge una regola
è legittimato costituzionalmente a crearsi degli apparati noi non smantella eremo lo Stato centrale
Noi non smantellò Remo l'elefantiasi che hanno raggiunto oramai i livelli di organizzazione in persona di personale e di strutture delle regioni
Noi conserveremo duplicazioni noi avremo ancora delle pubbliche amministrazioni che si sovrappongono che si scontrano che confliggono tra di loro e il cittadino è l'impresa sarà sempre nello stato di non è venne nella condizione di non essere in grado di vedere questi apparati al suo servizio ma saranno sempre dei poteri autoritativi che ostacolerà hanno
Libero esercizio proprio della personalità
E dell'impresa
Concludo
I invitando proprio
Io non non non sono un accademico ma invitando proprio l'Accademia intesa nel senso più nobile
Di chi rielabora
Riflette da sistemazioni coglie intuizioni spinge in una direzione
E in questo senso l'accademia è sovraordinata alla politica
In questo senso a fare questa operazione di lettura del Paese
Tenendo conto degli obiettivi che almeno io almeno Cerulli credo siamo stati relatore quando noi abbiamo pensato raccogliendo
Le riflessioni che venivano da tanti
Che egli ha la pubblica amministrazione italiana così frantumata eccoci così mostruosa
Andava spezzata e andava però proprio in quel rapporto di connessione funzionale fra potere di regolazione e potere digestione quando abbiamo pensato di dire il Comune
è solo se
Sussistano altri requisiti
Può costituisce una funzione amministrativa in capo agli altri soggetti costitutivi della Repubblica
Se ci si dice che questo nel testo non è chiaro allora io
Potrei fare anche un'affermazione grave se il testo balletto in quel modo lì io mi augurerei che non sia approva
Ordinate
Che senso ha
La polemica e chiudo veramente la polemica con i i nostri amici
E la sinistra
Di rifondazione ma come è possibile scrivere Eros sullo stesso piano di legittimità costituzionale con il Comune a quel senza che quell'articolo lì deve illuminare gli articoli successivi
Che senso ha direi
Che estraneo a Tirana per le abbia Careggi la dire ripeto una una concezione
Che restituisce veramente al Parlamento e la funzione della grande legislazione di principi di integrazione di quello che ci attende cioè di una uniformità di regolazione
Nell'Unione Europea
Potestà legislativa potestà regolamentare funzione amministrativa a Beirut senso questa distinzione questo intreccio tra
Ah bene un valore definire la sussidiarietà istituzionale
Con riferimento anche i principi di lettere iniziazione che non sono una elaborazione
Puramente terminologico
Io
Penso che questo teste
Se valorizzato eletto come piante intatto anche di illustrare nel corso dei lavori parlamentari
Possa essere vi perse di per sé positivo per l'evoluzione del nostro sistema pubblico proprio nella sua funzione di risposta a quello che ci chiedono
è certamente un testo limitato richiede suo completamente richiede anche
La Camera delle Regioni e la modifica della corte costituzionale
Io tendenzialmente sarei andata anche più avanti
Recuperando il quale aveva bicamerale avrei anche operato una revisione di alcuni che attengono anche alla magistratura
Cercando di risolvere un problema a mio avviso irrisolto tra l'indipendenza e responsabilità ma comunque sono pezzi di un sistema che possono funzionare autonomamente
L'importante è che di questo pezzo di sistema sia colto l'essenza il nucleo costitutivo che per me in quegli articoli
Il primo relativo alla soggettività
Di tutti gli enti politici territoriali
Posizione paritaria con lo Stato la sussidiarietà e la centralità dei comuni delle funzioni
E vi chiedo scusa bah devo andare a votare per non fare andare sotto la maggioranza su qualche provvedimento che ci sta a cuore
La linea degli lettura di riflessione che ci viene offerta porta un chiaro capovolgimento dei livelli di competenza comuni direi al vertice forza in linea proprio con quanto viene enunciato la cavalcata
Dell'autonomia locale la carta europea dei parchi l'autonomia locale dove si dice che l'esercizio di responsabilità pubbliche deve in linea di massima incombere di preferenza alle autorità più vicine ai cittadini
Il primo livello è quello dei comuni
L'assegnazione di una responsabilità ad un'altra autorità deve tener conto dell'ampiezza e della natura del compito delle esigenze di efficacia e di economia e questa che richiederebbe una giustificazione
E poi c'è la linea della distinzione della rottura del nesso tra norme e soggetti dell'azione
Approfitto della vero e la parola per affidarla alla prossimo relatori interventore
Perché sono sollecitato un po'dalla richiamo che è stato fatto alla corte costituzionale alle esigenze eventualmente di modifica
Non per nazionalismo di ex appartenenza ma per esperienza vissuta
Sarei piuttosto cauto nel toccare questo profilo perché non vorrei che il ruolo della Corte sia prefigurato come quello di una commissione di arbitrato
Quale c'è ad esempio nella esperienza bellica con una funzione del tutto diversa e direi non più efficace di quella che proprio nella nostra corte ma su questo eventualmente ci sarà occasione di riflettere e ritornare ora la voce alle autonomia e Luciano Vandelli pregato di intervenire
Grazie presidente
Anch'io desidero
Esprimere viva gratitudine al professor De Martin agli organizzatori dell'iniziativa del nove gennaio
Per il contributo che hanno dato di tempestività e di attenzione alle riforme
Riforme che vengono esaminate a caldo in prima lettura nel volume che oggi si presente
E che opportunamente viene collocato accanto al rapporto sulle questioni istituzionali presentate dal ministro Maccanico
Opportunamente perché inserisce un problema importante per il nostro Paese nel quadro complessivo
Delle riforme di riforme che riguardano e devono riguardare l'arco complessivo delle nostra istituzione perché il problema di fondo
è proprio quello di modernizzare il nostro sistema istituzionale
Modernizzare Corno alcuni punti fermi e questo credo vada sottolineato perché è stato la premessa dei tutto il nostro lavoro del lavoro condiviso
Dalle Autonomie dai Comuni dalle Province dalle regioni
Questi punti fermi sono anzitutto i valori fondanti della parte prima della Costituzione
Non c'è stata mai né direttamente né indirettamente minimo cedimento a tendenze che puntano alla revisione del valore della parte prima attraverso la modifica della parte secondo
Noi diamo per acquisito che quella base costituisce il solido il contesto nel quale va inserito il meccanismo di revisione del sistema istituzionale
Quella parte integrata nel quadro europeo
Quindi in quel contesto in quel sistema di valori che inseriamo semmai ulteriori concezioni che all'epoca della Costituente
Non potevano essere ancora vive nel Paese ma che sono stati via via un'acquisizione
Credo nella coscienza del dibattito del nostro Paese
Concetti come sussidiarietà
Come flessibilità istituzionale come responsabilizzazione delle istituzioni prossimità al cittadino hanno acquisiti in questi anni valenze nuove e devono collocarsi al centro di un sistema che vediamo come un federalismo solidale e cooperativo dunque un federalismo che non ha nulla a che vedere
Con alcun lacerazione del tessuto costituzionale
Dalla riforma Corte amministrativa la riforma costituzionale ecco c'è un legame coerente
Coerente in qualche misura inevitabile se non si vogliono correre rischi di arretramento
Le riforme si presentano spesso da questo punto di vista come un piano inclinato come un piano in salita che si percorre faticosamente ma se si fermano
Corrono rischi forti di arretramento
Abbiamo già assistito in questa fase a ipotesi a casi in cui la legislazione ordinaria settore sperso Ettore tende a ritornare indietro rispetto al risultato ottenuto nel processo di attuazione della legge cinquantanove
Dalla viabilità alla Protezione civile e difesa del suolo tutela dei boschi diamo ormai per vivo nel meccanico di produzione legislativa del nostro Paese la possibilità viva la possibilità di ritorni indietro punto per punto elemento per elemento dovunque quelle acquisizioni vanno consolidate in primo luogo in secondo luogo quelle acquisizioni vanno proseguite in un disegno istituzionale che si reggae su un
Concetto di forte autorevolezza dei governi locali accompagnato da una forte responsabilizzazione quel disegno che si è avviato con la legge costituzionale numero uno del novantanove
Ecco quel disegno ha dato un svolta importante dal punto di vista del struttura delle regioni manca tutto quanto riguarda il sistema delle funzioni delle relazioni con gli altri livelli
Non a caso il processo di revisione degli statuti che è previsto nella legge di riscrittura anzi degli statuti
E con concezioni nuove in un quadro nuovo
Si trova in questo momento in una fase di difficoltà di stallo pressoché ovunque non si è riusciti a elaborare un testo di Statuto
I testi le bozze che circolano per singole iniziative hanno un solo dato comune
Quello di non stare nell'alveo dell'attuale costituzione a testimonianza di quanto siano percepite sentite le esigenze di per procedere a un quadro nuovo
Si è già detto
Quanto un metodo incrementale possa essere utile nel affrontare questi temi metodo incrementale gradualità non vuol dire casualità di ogni singolo passaggio lo rileva anche il ministro Maccanico in apertura del suo del suo rapporto
Ma vorrei sottolinea che la gradualità non deve essere vissuta come l'emergenza come l'ultima Spark spiaggia come una sorta di necessità patologica di fine legislatura
Molte costituzioni nel mondo
Vivono talvolta supera nei secoli grazie ad adeguamenti graduali molti Stati hanno modificato la propria forma attraverso aggiustamenti graduale per fare un solo esempio
Citiamo da ultimo il caso belga che partendo dal mille novecentottanta è arrivato soltanto di recente alla adeguamento del proprio senato dopo aver a più riprese toccato la Costituzione precisamente per ricostruire regioni
Chiamate ormai trasformate in elementi federati di uno Stato federale
Dunque nel nostro caso del tutto coerente Efisio no
Oggi ricco pensare ad un percorso che veda per primo passaggio il il primo gradino compiuto nel novantanove
Ma che questo si è poi proseguito dal attuale modifiche al Titolo quinto per quanto riguarda il ruolo delle regioni
E i rapporti con lo stato e il ruolo delle autonomie locali
Nelle loro relazione sia con lo Stato sia con le regioni e rinviando a una terza fase l'adeguamento delle istituzioni centrali a questo nuovo disegno dunque il tema del Camera delle Autonomie
E per quanto riguarda la lettura di questo testo io vorrei cogliere mentre suggerimento che dava da ultimo onorevole esso siamo in presenza di novità istituzionali che ci chiedono da un lato il mantenimento saldo dei valori ma dall'altro lato anche una mente profondamente libera nelle letture di queste norme l'esempio che lei faceva era significativo
Se leggiamo queste norme ad esempio tenendo fermo il principio del parallelismo tra funzioni legislative che funzioni amministrative
Nulla più
Si regge siamo di fronte a un disegno profondamente nuovo pro un disegno che parte dal basso
Per costruire un'amministrazione che sia davvero vicina al cittadino erette da principi di adeguatezza di sussidiarietà
Di flessibilità rispetto alle esigenza grazie
Grazie ho messo a vivere prima che il professor Vandelli parlava in rappresentanza del presidente della conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome ancora nell'ambito delle voci delle Autonomie Lorenzo Ria presidente
Grazie io punto darò il mio contributo dall'ottica appropriati presidente di provincia oltre che di Presidente dell'Unione delle Province d'Italia
Partendo da una domanda
Quali sono i veri motori che hanno alimentato ne stanno alimentando in questi anni la dinamica che ci porta che ci sta portando verso un sistema compiutamente federalista
Cercherò di dare la risposta partendo a molto brevemente
Dallo stesso concetto di autonomia
Che ha subito in sostanza uno sostanziale rovesciamento di prospettiva passando da una lettura fondata sul luogo dello Stato centrale quale dispensatore il regista è garante delle attribuzioni per gli enti locali
Ad una impostazione che trova nelle comunità locali la legittimazione primaria dell'esercizio di tutte le funzioni attinenti alla loro sviluppo sociale
Ed economico
Ricordo che lo snodo di tutto questo nella legge centoquarantadue chieste Xanto per la prima volta il principio di omogeneità nella disciplina
Degli enti locali e riconoscendo ad essi l'autonomia statutaria e regolamentare
Afferma la loro vocazione ad essere i primi destinatari di tutte le funzioni amministrative di livello subregionale incardinate nel territorio
Questa impostazione è stata rilanciata dalla legge cinquantanove che nel ridefinire l'assetto delle competenze
Tra i diversi livelli territoriali attirato le ovvie conseguenze dell'articolo centodiciotto della Costituzione individuando direttamente negli enti locali
I destinatari finali di tutte le funzioni amministrative non espressamente riservate Allo stato la sussidiarietà istituzionale diventa il principio informatore dei diversi rapporti tra i diversi livelli di governo e se l'immediata applicazione di tale principio ha un'immediata ed evidente ricaduta sui Comuni che da sempre
Ricordava il presidente hanno visto riconosciuto il proprio ruolo di enti a fini generali
E di eroga tori di funzioni più direttamente collegati ai cittadini e egualmente evidente come ciò non abbia comportato una diminuzione del ruolo strategico della Provincia
Al contrario la Provincia si è rafforzata
Proprio in corrispondenza con il potenziamento qualitativo e quantitativo delle competenze comunali rispetto alle quali è diventata il soggetto con funzioni di programmazione di coordinamento di supporto e di intermediazione così
Proprio mentre crescevano
Le proposte di soppressione dell'ente intermedio
In numerose normative di settore sì optava per un ruolo provinciale più forte sostenuto corredato da significativi poteri di coordinamento e di intervento nei confronti delle scelte comunali in tal modo la Provincia
Diviene diventata pienamente soggetto esponenziale della propria collettività con la stessa dignità istituzionale del Comune legittimata anche all'esercizio potenziale delle funzioni non espressamente e direttamente attribuite
Ed è partendo da queste considerazioni che moltissime province
Sin dal primo apparire della legge centoquattro del novantacinque quella che disciplina gli strumenti di programmazione negoziata che si sono appropriate è un termine improprio ma efficace che rende bene il senso di quel che è avvenuto in questi anni dell'idea appunto
Di programmazione negoziata sviluppando in concreto la pratica di progetti di sviluppo integrato di area vasta che partendo dal basso hanno accentuato e radicato
Una vera e diffusa cultura di partenariato sociale
E di istituzionale
Gli strumenti concreti di tale esperienza sono stati i contratti d'area ma particolarmente soprattutto i patti territoriali per i quali la Provincia quasi sempre svolto il ruolo di soggetto responsabile
Dell'intesa e sono tanti gli esempi che si possono fare ma tirando le somme
Di quello che ho detto emerge dato incontestabile il decentramento amministrativo a potenziato in modo forte e significativo il ruolo della e la funzione del autonomie locali e hanno sancito una linea di tendenza e hanno segnato dei paletti da cui sarà difficile tornare Indie
è stato acquisito in linea generale chi è alle regioni non sono il superiore gerarchico delle Province e dei Comuni ma i partner delle scelte di programmazione è stato inoltre acquisito che le risorse debbono essere direttamente assegnate a chi ha la responsabilità di gestirle senza defatiganti passaggi regionali
Ed è relativamente a questa situazione che sta per intervenire
Per realizzare un ulteriore passo in avanti del sistema la riforma della Titolo quinto della Costituzione in corso di rilettura da parte del parlamento rispetto al quale ovviamente non mi a tarda euro a descrivere nessun impianto generale udire taglio che non mi appartiene ma mi preme evidenziare in conclusione due questioni la prima la legge di riforma su espressa e irrinunciabile richiesta delle Province e dei comuni d'Italia ridefinisce e assicura tutela costituzionale al principio di autonomia
Relativamente a tutti i soggetti in cui si articola il pubblico a Comuni Province città metropolitane regioni sta la seconda questione su questa ipotesi
Di mini riforma costituzionale concordano pienamente senza differenze politiche o geografiche la conferenza dei presidenti delle Regioni a statuto ordinario l'Unione delle Province d'Italia l'associazione nazionale dei comuni e l'Unione delle comunità montane
Che ne raccomandano l'approvazione definitiva nel corso di questa legislatura evidente che se il Parlamento approverà la mini riforma saremo ancora di fronte ad un risultato parziale le Province i Comuni
Le Regioni hanno condiviso questa mini riforma per il semplice fatto che il tempo di cui dispone la legislatura è quello che e per il fatto che il rapporto tra le forze politiche in Parlamento e nel Paese e quello che tutti conosciamo
Non c'è dubbio che per poterla disegnare un ordinamento
Coerentemente compiutamente federale occorrono delle modifiche più profonde e incisive al testo costituzionali il Senato così come non ha più ragione d'essere dovrebbe diventare la Camera delle Autonomie noi vorremmo che si chiamasse così non Senato delle Regioni la Camera delle Autonomie letta su base regionale
Conseguentemente anche le funzioni della Camera dei deputati e Camera delle Autonomie dovrebbero essere differenziato
E anche la Corte costituzionale è stato ricordato anche questa sera
Anche la Corte costituzionale dovrà vedere modificata profondamente la propria composizione ed essere
Espressa paritariamente dal Presidente della Repubblica dalla Camera dei deputati dalla Camera delle Autonomie e dalla magistratura su queste ipotesi di modifica costituzionali oltre che sul fatto che i componenti le due Camere parlamentari debbono essere drastica mente ridotti tanto la coalizione di centrosinistra quanto la coalizione di centrodestra
Concordano dissentono profondamente e definitivamente però sul quando e sul come queste modifiche debbano essere introdotto è fuor di dubbio che questa sarà semplicemente una volontà poi insegnato alla storia che questo problema diventerà il tormentone di questi giorni dei prossimi mesi e forse dei prossimi anni questa questione qualunque sarà l'esito elettorale non potrà essere elusa e rappresenterà il vero spartiacque a finale tra la prima e la seconda Repubblica
Grazie
L'urgenza dei lavori parlamentari sotto la e altre voci dal nostro dibattito prima di dare la parola Vincenzo Cerulli Irelli perline conclude consentirei
Francesco Malfatti che ne ha fatto richiesta di brevemente intervenire
Raccomandando anche in questo una sintesi
Che renderanno meno efficace le sue considerazioni
A me nuove
Convegno di questo tipo
Tornare spesso su antica questione
Appreso ognuna di queste antiche omissione
Mi ha richiamato l'intervento dell'onorevole Soda ma implicitamente anche quello che Maccanico
Cioè una in Italia
Non abbiamo ancora risolto la questione semantica
Ci si arroventano intorno ancora al termine federalismo sapere cose
Eppure a me pare una cosa abbastanza semplice
Prego
Cioè una definizione di carattere generale mondiale
Il federalismo
Un sistema ducale
Da un lato un potere centrale
Dall'altro un potere periferico scusate è questo il tono didascalico
Ma è necessario perché Pavel respiro che conduce
Allora prendiamo il principio d'ordine generale e cala in ammollo nella realtà italiana
La realtà italiana qui ci sono dei dottrinari sfido chiunque a darmi torto la realtà italiana è caratterizzata dal fatto che abbiamo un potere centrale
Nel bene e nel male
Qualcuno dirà forse più nel male che nel bene comunque il potere centrale c'è se non ci fosse al potere centrale da dottrina ce lo insegna non ci sarebbero stati
E ma ecco il punto dolens
Non abbiamo il potere periferico
Se non si presta attenzione qui le parole di Solda sulla retorica della sussidiarietà sono parole vane
Ben otto parole Barney
Il potere periferiche in Italia non esisti
L'Italia è un Paese con otto mila comune anzi oltre otto mila dalle Alpi a Lampedusa sparsi per tutta la penisola in zone perfino impervie piccolissimi comuni anche il quali qualche volta sono legate da un consorzio volontario al quale partecipa anche la Provincia il più delle volte sono slegati oltre cento province Caronia che anche quelle sono nella stessa condizione e venti regioni
Ognun per sé Dio per tutti
Si pensa di potere creare un potere periferico solo perché ci sono le non istituzionalizzata caloria associazione degli enti
L'ANCI Luppi l'undicenne la Lega delle Autonomie
L'hashish per si pensa davvero a questo
Si pensa che bastino le varie conferenze compresa l'unificata si pensa che basti e questa cosa che salta ora su quale dirò due parole del coordinamento del Nord
Questo è tutto ma non è il potere non è il potere allora se si parte da questo presupposto e io mi auguro che quelli che verranno dopo di me smentiscano questa impostazione
Se si parte da questo ci si accorge immediatamente pensiamo costretto a sollevare una coltre molto spessa che penso sulla citazione taglia anche nella dottrina perché io leggo apparecchio riviste di carattere di diritto costituzionale di diritto amministrativo
E quindi io vado alla ricerca di queste cose no ebbene c'è una coltre paura corsa
Anche Maccanico continua a parlare di disegno di legge
E credo che anche molti di voi continua a pensare la prima lettura il disegno di legge del governo
Nulla di tutto questo
Il disegno di legge del governo non esiste
Che racconta del disegno di legge costituzionale del governo racconta una bombola
Il disegno di legge del governo era atto camera cinque mila ottocentotrenta del diciannove marzo mille novecentonovantanove che recava la firma diamo atto e come primo firmatario D'Alema che era una firma d'obbligo perché dal Presidente del Consiglio dei ministri
Quel disegno di legge nel suo nucleo essenziale è stato degradato
A proposta abbinata
E sostituito col quattro quattro sei due che è un testo unificato della prima Commissione affari costituzionale dalla Camera seccare i dottrinari non si fa chiarezza su questo non si capisce nulla
Perché una volta che si è detto questo non si solleva una questione formale si solleva una questione sostanziale che si avvicina al problema iniziale della sussidiarietà
Si solleva il problema che quel testo unificato si è limitata agli articoli otto e nove dell'amato
E l'articolo otto e nove dell'amato non è in forma e sostanza perché l'otto dice e le regioni sono obbligato a fare gli statuti coi sindaci caro riletto i presidenti di Provincia
Nell'articolo regia e voi siete stati zitti è stato cancellato come è stata zitta mance come sono stati zitti e tante altre associazioni autonomiste
Il nove costituzionalizza va direttamente il Consiglio regionale delle autonomie locali è stato badate tutte e due
Compare il numero di sindaci e presidenti di provincia al al numero dei consiglieri regionali della rispettiva Regione l'otto e il nove sono stati totalmente depennati
Ecco ma perché queste cose non saltano fuori
Perché queste cose si nascondano perché esso badate io non è che lo faccia per polemica Dio me ne guardi non mi interessa se nota anche troppo vecchia per la polemica non mi interessa la polemica
Mi interessa portare allo scoperto le questioni per poi andare a ritrovare l'assoluzione io non voglio mettere nessuno in stato d'accusa ma prendete il rapporto di Maccanico continua a dire disegno di legge costituzionale del governo ma perché tecniche cosa dice
E il bello è che appare nella copertina ci sono giudice collaboratori i quali io mi sono preso non mi iscriverò a tutti
Dica perché ha collaborato a che cosa
Per cosa
Affettuoso
Quindi dico queste sono questi testi greci Malfatti le commissioni presentano e leggi
Non è le commissioni
La la legge la fa la commissione la commissione che la manda in aula
Il governo è uno delle tante proposte Macacchero shareholder ma io voglio sapere la sostanziale cambiamento e ma io sono perfettamente d'accordo è sicuramente la Scarioni smaschera Ceronetti nei referti sarà la voce mantenuta Teseo non riconosca la primazia del Parlamento
Ma figurata lo ma io voglio sapere il mutamento di sostanza
Per né depongono e poi smetto visto che la prende su questo tono e mi fai alzare la voce te ne dico una sola e lo dica anche a Reja
Voi avete fatto documentava veramente Ballabio avete fatto orgoglio a Roma calmo avete fatto un documento congiunto come avete detto si rinvia lo statuto il consiglio regionale delle autonomie
Perché perché il Parlamento aveva cancellato Mortaro Cerulli
è vada il parlamento andare da va va l'armi ritirare ripristinato ma mentre il documento congiunto dice gli statuti prevedono il Consiglio regionale delle Autonomie Starace Rolle il parlamento ci ha messo ma deve essere organo di esclusiva consultazione me lo metto sui tacchi o l'organo di esclusiva consultazione Cereol dei non sai com'è fatta un'indagine fanno alla prima Commissione della legge cinquantanove voglia vedere le regioni le impronte alle dentiere giorni ci sono da anni
Questi organi consultivi e soprattutto al fallimento
Grazie ci sarebbe la rabbia ci sarebbe
Indubbiamente con ultima cosa e poi vado via il provvedimento attuale per me desta molte perplessità perché il documento attuale nell'interesse del centrodestra e c'è uno che l'ha capito l'ha capito Viggo
Non ha capito forme va l'ha capito anche Formigoni e Galan ma se come si è sostituita la lega loro dicono che la Regione non è più parte dello Stato come controparte che negozia ecco che allora vogliono il muro contro muro ma quel provvedimento che al larga i poteri regionali e parliamo del riequilibrio dei poteri mappa di riequilibrare i poteri se quello sorda diceva elefantiasi regionale e badando Elefante gli vogliamo dare ancora più poteri e con questo pensiamo di risolvere il problema dell'equilibrio tra periferia e centro
Leggere questa cosa scrive
Invece
Tanto apertura
Dialettica che queste cose al di là della previsione del programma sono state dette ascoltate che sono oggetto anche di valutazione riflessione che ciascuno può dare il suo giudizio
Vincenzo Cerulli Irelli per le linee conclusive
Ma io veramente volevo parlare del libero perché qui siamo stati chiamati a parlare del libro abbiamo parlando era un qualcosa devo dire il testo è della Commissione pacifico il testo è della Commissione punto
Il testo è della Commissione il testo il testo è della Commissione e nasce
Ma io guardo imprese l'atto parlamentare e nasce per cortesia abbiamo ascoltato con attenzione prego allora inglesi volevo nella condizione di cortesia e la commissione per mia bocca perché sono il relatore se ne assume tutta la responsabilità chiaro
Nasce da una serie di proposte la prima delle quali si chiama Poli Bortone e questo vorrei che lo sapessero se lo ricordassero sempre i nostri amici di Alleanza Nazionale
Il testo è molto simile non a quello della Poli Bortone che era più ridotto ma è molto simile a quelli presentati dalle parti politiche qui ora qui indicate scritte
E tutte quelle di opposizione cioè Alleanza nazionale Forza Italia c'è anche un testo di essere molto simile il testo del governo è uno dei tanti testi chiaro questo è pacifico
Oltretutto il testo del governo per ammissione dello stesso Amato all'epoca è un testo molto ridotto e vero che contiene il Consiglio delle Autonomie
Che poteva anche esserci nel nostro io sono d'accordo con mal fatti su questo aver tolto il consiglio dell'autonomia anche a mio giudizio è stato un errore è stata il frutto di una valutazione di una maggioranza politica io non ci posso fare niente
Ma il mio testo quello che io ho proposto alla Commissione prevedeva il consiglio dell'autonomia anzi prevedeva un consiglio dell'autonomia rafforzato rispetto al testo del governo
La Commissione ha o Pinato diversamente io non ci posso fare niente perché in Parlamento si vota
Quindi il testo a diverse Matteucci
Ho adesso però
Chiarito questo
E non è che la questione del Consiglio di autonomia e dell'autonomia sia un fatto dirimente
Certo era meglio inserire quella previsione in legge costituzionale piuttosto che rinviare lo Statuto sono d'accordo anch'io
Ma da parte regionale F. Prandelli se n'è andato
Ma da parte regionale si dice è che inserire in Costituzione la previsione analitica di un organo che poi era un organo è comunque un organo delle regioni sarebbe stato violativa o dell'autonomia statutaria e quindi le Regioni
Hanno fortemente chiesto il rinvio alla fonte statutaria non abbiamo avuto su questo particolari obiezioni e il testo è passato in questa maniera
Ma ora invece io vengo un po'al libro e debbo veramente proprio congratularmi a nome proprio della Commissione non parlando quindi come proprio parlando come parlamentare insomma
Con gli amici della LUISS in particolare con De Martino e debbo dire anche con gli amici del centro sospingere studi sulle regioni perché quasi contestualmente uscito anche io vi il libretto che il quaderno che raccoglie gli atti di quella giornata il Centro Studi delle regioni
E poi vorrei dire che questa volta su questa questione la dottrina ha fatto proprio il suo dovere
Cioè al seguito un testo una volta licenziato da una camera riflettendo anche criticamente ci sono moltissime valutazioni critiche qui dentro anche fortemente critiche che sono altrettanto apprezzabili
Proprio di supporto dell'educatore
Purtroppo il in molti punti io ne individuo quattro almeno quattro il testo uscito dalla Camera certamente anche per mia colpa e responsabilità però debbo dire l'andamento dei lavori caotico e quello che
Presenta almeno ecco quattro o cinque punti critici
Che la dottrina anche in questo libro sottolinea e che sarebbe sarebbe stato più opportuno migliorare affrontare nella seconda lettura al Senato
Questo purtroppo non è stato possibile perché non c'erano i tempi data la conclusione della legislatura e quindi una serie di indicazioni della dottrina che avrebbero potuto essere accolte nella seconda lettura del Senato non lo sono state
E adesso quindi potranno essere utilizzate nella sede interpretativa ovviamente e poi nelle
Future modifiche che sicuramente ci dovranno essere perché ogni pezzo de
E perfezionabile e in particolare deve essere perfezionato un testo come questo che si inserisce in un processo
Di attuazione del cosiddetto federalismo in Italia un processo che ha visto prima leggi ordinarie poi ha visto la legge uno novantanove che ha dato un come dire un una spinta politica
Forti all'Istituto regionale e adesso vede questo
Vedrà poi una quarta o una quinta
Stazione ulteriore basti pensare al fatto che come da tutti viene giustamente rilevato qui manca la Camera delle Autonomie ma ci dovrà essere qui manca la diversa composizione della Corte ma ci dovrà essere Queen manca la partecipazione delle Regioni al processo di revisione costituzionale
Ne abbiamo parlato a lungo quel giorno alla lui se ci dovrà essere sono stati i successivi di un processo complesso e difficile
Di riforma
Ora vedete questi quattro cinque punti critici sì che sicuramente si trovano uno nell'articolo che ridisegna le competenze legislative ci sono delle questioni sicuramente aperti e non si vede come gioca l'interesse nazionale
Non si vede quale quali sono i limiti di questa competenza regionale del quarto comma che sembra senza limiti ecco ci sono tutta una serie di questioni anche sulle materie mi è stato chiesto l'altro giorno io son rimasto così un po'stupidi insomma
Sorpresa mi è stato chiesto dove la circolazione effettivamente la circolazione non c'è ore non c'è vi posso fare non c'è
E allora il fatto che non ci sia la circolazione potrebbe essere interpretato nel senso che la circolazione in materia di competenza esclusiva delle Regioni
Non credo che questo sia possibile oltretutto c'era non ci sono le competenze dell'Unione Europea ma insomma dei problemi di questo tipo sicuramente ci sono
Ci sono sul versante dell'amministrazione
Perché è vero che tutto queste rilevato nel libro
è vero che l'Amministrazione attribuita in via di principio ai Comuni prima stato bene spiegato da Soda ma è anche vero che poi al comma successivo
Si stabilisce un principio insomma diciamo di rinvio alla legge insomma che sostanzialmente ripercorre la situazione
E vi è la questione del potere sostitutivo che sicuramente rimane aperta perché qui si attribuisce al governo una serie di possibilità di intervento che sicuramente vanno al di là del potere del Governo
Una possibilità interpretativa può essere quella di rinviare all'uso dei decreti legge e e così via cito soltanto tre o quattro punti critici
Ora però la presenza di questi punti critici che la dottrina giustamente rileva
Ha un peso tale
Da impedirci oggi di approvare questo testo è io credo di no
Perché la non approvazione oggi di questo testo significa rinviare tutto il processo di almeno due anni insomma considerando il cambiamento della legislatura
E del Governo trovando tra due anni poi i problemi sostanzialmente nella loro situazione attuale
E non dando oggi alla Regione alle regioni che stanno attuando la fase statutaria quell'ausilio indispensabile per
Questa quindi è la Scelta
Che ci si presenta ed è una scelta che vista in questa maniera guardata in questa maniera non può che avere una soluzione
Positiva il testo con qualche difetto che ci ha anche la legge uno novantanove conteneva contiene parecchi difetti tecnici
Sia ben chiaro anche la legge fondamentale che ha modificato il processo amministrativo contiene numerosi difetti tecnici però sono grandi risultati dell'azione legislativa di questa legislatura ecco
Non in un Parlamento così complicato e difficile fare una legge senza difetti tecnici estremamente difficile
Quindi la la presenza di questi difetti tecnici che ci sono non è tale da rendere non opportuna l'approvazione del c'è poi l'altra questione anche queste ampiamente
Trattata nel libro la questione non dei difetti tecnici del testo ma di ciò che nel testo non c'è
E questa è più evidenti più chiara a tutti citando ricordavo anche prima
Ci si incentra sulla questione Camera delle Regioni o Camera delle Autonomie sì soprattutto su questo problema ma non è il solo ebbene questo non c'è non c'è c'è ma che non c'è non c'è perché ad oggi
Sia alla Camera sia al Senato sia nel Polo sia nell'Ulivo non c'è una maggioranza politica
In grado di prendere una posizione sulla seconda questa è la RAI
Tant'è vero che in Bicamerale dove anche il clima era molto diverso della collaborazione forte c'era tra la maggioranza e l'opposizione anche lì su questo punto non si riuscì a trovare una soluzione
Perché la soluzione di quel testo non cambia nulla perché al momento in cui il Senato si elegge dal popolo direttamente su base regionale anche i senatori oggi eletto su base regionale
C'era qualche piccola modificazione in termini di competenze ma insomma una un mutamento molto molto vicino
Al fine di ottenere quello che viceversa noi vogliamo perché avete visto negli interventi e che leggete nel libro cioè la presenza dei governi regionali
Nella sede decisionale del Parlamento
Questo non c'era nel testo della bicamerale oggi non c'è perché non c'è ancora su questo una maggioranza politica
Allora
Su questa questione si si è posto un problema
Le forze politiche consapevoli di questa difficoltà hanno ciò nondimeno deciso a un certo punto dell'evoluzione dopo il fallimento della Bicamerale hanno deciso di procedere lo stesso
Le debbo dire l'impostazione di Maccanico ecco procede regni
Incrementare un ente ecco è stato io accettato dalle forze politiche e se voi andate a vedere ma mi dispiace che oggi
Quei gli amici dell'opposizione dico agli amici perché abbiamo veramente collaborato sempre insieme e stamattina è uscito chiaro dal discorso del federalismo amministrativo e poté voi leggete il cui il testo di alleanza né alle che deve essere questo come citato qui tra ITA deve essere questo Fini la Russa Selva eccetera vedete che tra questo e il testo nostro insomma della Commissione le differenze sono minime
Perché non Cina
E in quel testo non c'è la Camera delle Regioni ovviamente non c'è perché Alleanza nazionale da benissimo che non ci può essere
Per questo io oggi dico e mi dispiace dirlo soprattutto dirlo non in presenza dei colleghi che la posizione attuale e strumentale perché non risponde ai documenti non risponde al lavoro fatto insieme è una posizione che a un certo Abu un tour è stata assunta era una prigione di carattere politico legittima ci mancherebbe altro però di carattere politico che è quella di non consentire l'relazione di una grande riforma in questa legislatura questo è il problema perché tutto il resto e i difetti tecnici e le carenze del testo tutti noti sono pacifisti no io un bambino
Con Ingrao numerarle a uno a uno e per tutte vale la spiegazione è una gratificazione
E né ciascun nessuna di e tutte quante nel loro insieme non sono in grado di giustificare una eventuale Non approvazione
Del testo che sarebbe fortemente dannosa per tutto il nostro processo di modernizzazione del Paese finisco tornando al libro Libre molto importante
Perché costituisce anche l'altro debbo dire guardate vi è anche l'altro colore dove
E che più ridotto perché costituisce la prima base critica puntare questo testo con tutte le questioni naturalmente affronta
Un approfondimento di quanto ho potuto fare io qui tutte queste questioni sia quelle che ritiene Vietti sia quelle costruttive ci sono se il testo sarà approvato costituiscono questi due libri la prima fase processo interpretativo sennò Rovato cosa che io spero non accada ma potrebbe accadere
Sarà approvato possono costituire
Punto di parte
Per la costruzione del nuovo testo di riforma del titolo quinto che comunque nella prossima legislatura chiunque vinca dovrà essere presentato grazie
Conclude così questo incontro di oggi così vivacemente
Grazie non si conclude di
Vi ha visto che ci sono appunti aperti ancora la discussione tra questi contributi saranno
Sviluppata in o nella interpretazione di un
Approvazione del
Io al Parlamento
La riforma o nella elaborazione di aggiustamenti che son prospettati ancora come necessario
Grazie ancora a Khan
Proprio stato fa