22 APR 1986
intervista

Referendum giustizia e caccia: la raccolta di firme in Alto Adige

INTERVISTA | di Roberto Iezzi - RADIO - 00:00 Durata: 13 min
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Manifestazione degli Schutzen durante il congresso della Svp.

"Referendum giustizia e caccia: la raccolta di firme in Alto Adige" realizzata da Roberto Iezzi con Alexander Langer (LV).

L'intervista è stata registrata martedì 22 aprile 1986 alle 00:00.

Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Alto Adige, Caccia, Diritti Civili, Giustizia, Polemiche, Referendum, Svp.

La registrazione audio ha una durata di 13 minuti.
  • Alexander Langer

    LV

    La campagna referendaria radicale in Alto Adige è appena all'inizio e finora è stata avviata la raccolta delle firme presso le segreterie comunali, non senza difficoltà (sono state raccolte 1500 firme, un quinto di quelle previste per la fine della campagna). Se i referendum sulla giustizia stentano a trovare appoggi, soprattutto perché la realtà locale presenta problemi differenti rispetto a quelli proposti da quei quesiti, sulla caccia invece si è costituito un comitato ampio e aperto a varie forze politiche e molte associazioni, anche di lingua tedesca. Anche per la caccia la realtà locale differisce da quella nazionale, poiché vige una legge provinciale, più restrittiva, che prevale su quella dello Stato italiano, ma proprio per questo c'è la volontà di modificare la legislazione nazionale nella stessa direzione. Per quanto riguarda il Congresso della SVP, questo è stato disturbato da manifestazione degli Schützen, che hanno contestato Silvius Magnago e i compromessi con Roma. Per Langer essi rappresentano la punta organizzata di idee diffuse nella popolazione, che rifiuta la convivenza e considera insufficiente l'autonomia. Il controcanto di parte italiana è quello del MSI. Dopo pochi giorni, in occasione della visita di Andreotti e Cossiga a Merano, è esplosa una bomba dimostrativa in un ufficio postale. Si tratta di prove di forza tra gruppi etnici. Gli Schützen servono a Magnago perché gli consentono di accreditarsi come il male minore e come moderato. La lista di Langer "Per l'altro Sud-Tirolo" sta lanciando due iniziative di legge popolare per abolire le discriminazioni etniche nelle assegnazioni delle case popolari e per favorire occasioni di scambio interetniche e interculturali
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