"La scuola nuova" - presentazione del libro di Luigi Berlinguer e Marco Panara (c/o La Loggetta - via di Villa Sacchetti,17)

Sono
Alessandro Laterza faccio gli onori di di casa per per questo incontro dedicato al libro la scuola nuova di Luigi Berlinguer con Marco Panaro il cui ruolo sarà successivamente chiarite che condurrà
Il nostro incontro io devo solo brevemente ringraziare nel nel in ordine di apparizione Marco Belpoliti
Saggista ma anche insegnante in una scuola media superiore di Monza
Il
Professor Tullio De Mauro ministero Pubblica istruzione ma se mia consentito un piccolo spot pubblicitario anche autore di minima Scolari è un libro da noi da poco pubblicato solo e il il professor solo questo il professor magnifico abbiamo avuto dei problemi di paste ministero è stato detto prima
Luigi Berlinguer
Il professor Rocco Buttiglione
E qui appunto alla mia sinistra Marco Marco Panaria il il tema ovviamente Nesta particolarmente a cuore per un lungo impegno di discussione di intervento della casa editrice sul sui problemi della scuola poco fa si diceva
Prima della presentazione che
Sì sì si diceva che in questo momento ce un'attenzione maggiore nel dibattito pubblico e sulla stampa
Su quelli che sono i temi della scuola ed è ed è vero indubbiamente né speriamo con questo tipo di iniziativa di poter contribuire in qualche maniera a approfondire questa discussione questo dibattito che talvolta come dire si sofferma su alcuni aspetti che a me sembra non essenziali e non i più importanti e più i rigori più rilevanti in particolar modo poi sul non solo sulle modalità ma sui contenuti profondi di questa proposta di riforma della scuola
Detto questo io cedo il il testimone c'è il microfono Marco Panarea
Van Looy noi dobbiamo un un particolare ringraziamento per il contributo decisivo che ha dato a questo libro per averne come dire lavorato con noi con il professor Berlinguer a lungo con molta pazienza e molta passione esche come dire non è scontato e dei testimonial se l'impegno del quale vogliamo ringraziare
Buonasera a tutti io sono l'unico non professore di questo tavolo quindi come tale c'è un vantaggio e il dibattito funzionerà così parlerà per primo il ministro Tullio De Mauro
Poi Rocco Buttiglione Marco Belpoliti e chiuderà questa prima a presentazione diciamo così Luigi Berlinguer e poi ci piacerebbe aprire un dibattito con il pubblico che diciamo alla fine di questo primo giro chiameremo intervenire
E cercheremo poi di rispondere alle domande e alle richieste ai commenti che saranno fatte io per il momento non aggiungo altro mi riservo magari dopo di dire qualcosa su questa su questo lavoro che
Ho avuto come dire piacere la sensazione di fare insieme a Luigi Berlinguer e do subito la parola a Tullio De Mauro queste
Qualcuno in questi giorni di a assegnato un primato non dovuto a Luigi
Berlinguer
E il primo ministro che scrive un libro sulla sua esperienza a botta calda non è precisamente vero
E questo non gli toglie nulla ora lo dirò meglio
E abbiamo i precedenti anche illustri
Giulio Andreotti addirittura ha scritto Mammano
Non aspettando anche perché l'attesa sarebbe stata lunga e lasciare qualche ministero ascritto a botta calda addirittura su settimanali dei diari
Di lavoro
Ma poi ci sono altri precettare lo dell'Italia naturalmente fuori d'Italia abbastanza e relativamente comune specie in Gran Bretagna la rendicontazione Vieri Istica
A conclusione di un'attività ministeriale
Si può fare dell'ironia su questo
Si può dire laddove tradizionalmente come per molti decenni è stato da noi i ministri non cambiano mai
Appunto difficile
Aspettarsi un libero alla fine dell'esperienza
Ma a parte questo ironia abbiamo anche casi italiani
Ricordo per esempio un bellissimo diario molto puntuale di lavoro ministeriale che il professor Sabino Cassese pubblico alla fine dei di un periodo importante per la nostra legislazione forse dovremo riparlarne entrando nel merito poi del
Del libro e delle riforme scolastiche in atto
Nella trimestrale di diritto pubblico se non ricordo male
Quindi ci sono dei precedenti
L'Andreotti a Cassese ognuno scendere
Riferimento migliore
Detto questo
Detto tutto questo
E io credo una cosa altamente meritoria specialmente quando l'esperienza ministeriale avuto i connotati di eccezione che ha avuto il periodo del ministero della università e dell'istruzione poi della solo istruzione che lui Berlinguer ha tenuto in questi anni
Intanto eccezionale la lunghezza abbiamo provato a fare con quelli che ormai i giornali chiamano grigi burocrati e anche se hanno cravatte colorate ma sono grigi burocrati cioè con i valorosi funzionari del ministero della Pubblica istruzione un po'di conti e certo è uno dei ministeri più lunghi
Quello di Luigi Berlinguer
Però è stato solo lungo è stato pieno
Libero racconta tutto questo racconta
No l'informativa riscritta ma in forma sistemati
Anche se ci sono gli elementi di narrazione di situazioni politiche anche di situazioni personali
Che Berlinguer attraversa
Politica
La difficoltà di
Lavorare alla costruzione di leggi con in una situazione di apparente bipolarismo e con
Maggioranze debolmente coese si può dire così non lo so come io Pagliuca è solito faccio il ministro non so come devo dire ma insomma non precisamente
Fortemente coerenti
E difficoltà personali anche amarezze personali
A diversi momenti
Non è escluso il momento di una
Brusca conclusione delle spese
Quindi ci sono questi aspetti ma il libro non è questo non è un diario non è non è neanche un diario intimistico
Ho in chiave in un'ottica personale
Dico questo perché altri politici
Per esempio Achille Occhetto hanno scritto libri in una chiave del genere personalizzati e libero risponde
Questo è quello il prodotto che vi trovate di fronte e che ha grande interesse tanto interesse che credo sia già la seconda edizione
Risponde
Il quadro delle riforme che riguardano la nuova scuola
Mi sembra che c'entri che colga bene
Naturalmente ma non come detto non è detto chi sta dentro un processo si renda conto dei punti nodali
Più tardi addirittura sosteneva che era una cattiva condizione per spiegare all'esterno qualche cosa di cui si è assai bene informati beh questa condizione non è l'ottimale perché uno crede
E nelle cose siano di invece all'esterno della situazione di cui si informati
Ovvie possono non essere
E qui certamente la parte di Tamara
Io credo sarà stata
Importante
Nel
Ritagliare e curvare il materiale
Luigi Berlinguer veniva fornito
Ma vi pare siano colti alcuni elementi che ammetta a me almeno paiono essenziale ex post
Il primo
L'avere intercettato se così posso dire
Il processo di complessiva riforma delle istituzioni pubbliche
Professor Buttiglione mi guarda perplesso beh su questo io mi auguro che nessuno voglia tornare indietro e possa anche credo che sarà difficile tornare indietro
Che cosa succede
Succede che per lo meno dal mille novecentottanta
Un confronto tra struttura amministrativa dello Stato italiano
E Costituzione della Repubblica suggerì
A giuristi come Massimo Severo Bernini
Nelle ipotesi di riorganizzazione complessiva è sostanzialmente di decentramento dell'amministrazione centrale dello Stato
Che andava nel senso di non solo un più ampio riconoscimento dell'uomo delle potestà regionali già istituite ma nel ruolo autonomo in generale dei servizi sul territorio come si dice
Dalle aziende sanitarie a vi ispettorati della motorizzazione
E
Questa idea
Con la lentezza che ebbero i processi politici in Italia nell'Italia degli anni sessanta settanta ottanta
Andò avanti
E dopo parecchi anni
Sì preciso
Era ministro Sergio Mattarella nella giornata della scuola
In quella giornata qui abbiamo delle differenti valutazioni conclude il professor Gallotta che è un testimone di tutta questa storia di prima mano
In quella giornata
Un allievo di Giannini
Sabino Cassese
Credo per una delle prime forse per la prima volta in un i primati come abbiamo visto è sempre pericoloso attribuirli ma certo in forma così strutturata dal punto di vista giuridico amministrativo Sabino Cassese lancio l'idea di dare alle scuole
Personalità giuridica autonoma
E introdurre una figura nuova in sostituzione dei treni tradizionali direttori didattici e presìdi
Introdurre una figura nuova quella del capo d'istituto
Questo processo riprese faticosamente durante il primo il il ministero Ciampi e poi dopo la parentesi del governo
Berlusconi in cui in realtà i ministri della Funzione pubblica in qualche misura hanno continuato a lavorare all'idea di un decentramento è stato ripreso poi con le leggi che intitoliamo al nome di Franco Bassanini
Per la scuola il
La nelle leggi Bassanini nella prima già legge Bassanini si prevede questo decentramento accentuato forte le scuole suo motorhome che cosa significa che le scuole sono autonome già allora
La collaborazione tra Luigi Berlinguer ministro e Bassanini porta a definire
In una un primo testo
Il senso di questa autonomi
Autonomia giuridica autonomia contabile autonomia amministrativa
Sulla base dei fondi ripartiti attraverso le Regioni
Dallo Stato
Autonomia didattico culturale
Questo era il punto nuovo nodale
Ed era un antico terreno di battaglia
Per quel poco che io so di storia della scuola e delle proposte educative in Italia era un'antica richiesta del pensiero educativo cattolico
Quella di accentuare
L'autonomia
E accentuare la Shell esce la possibilità di scelte autonome dei corpi di docenti locali rispetto al ministro imperante al centro ma come in tante altre cose
Qui è stato possibile trovare un punto di raccordo tra
La sinistra una sinistra molto
Ortodossa diciamo
Come quella rappresentata Luigi Berlinguer e queste tradizioni
Nell'idea di un'autonomia
Didattico culturale all'interno di
Naturalmente di norme generali
Sì correlava strettamente questo qualcosa che fa poca notizia ma che è molto importante il riassetto del ministero
Io Parre ora con le parole di un giurista che ho già citato che nel mille novecentottantacinque descrivendo la struttura amministrativa dello Stato italiano segnalava la atipicità
Del ministero della Pubblica istruzione rispetto agli altri ministeri
Non si tratta di pensar male
Si tratta però di constatare che rispetto ad altri ministeri il ministero della pubblica istruzione era organizzato
Diciamo per fasce di personale
Legate alla diversa tipologia delle istituzioni scolastiche piuttosto che per obiettivi
Rientrava in questo quadro di riassetto complessivo
Il riassetto del ministero per obiettivi
Se posso abusare della vostra pazienza
Mentre il giurista descriveva quelle cose io collaboravo alla pagina scuole L'Espresso
A un certo punto
Avevo mi ero posto il problema di quante e quali lingue si studiano nella scuola italiana
Chiediamo al ministero Pubblica istruzione
Allora insomma dopo varie settimane grazie a un amico
Che stava lì dentro
Che aggirato per tutte le direzioni generali Ramazan dove ognuno è un pezzetto di risposta che è una risposta unitaria perché è una battaglia di civiltà dovrebbe essere quella di curare la promozione della conoscenza delle lingue straniere nel Paese malissimo la pubblica istruzione pare che non lo facesse ma non sapeva che cosa faceva se non per segmenti
Ho avuto un foglietto di carta che credo di conservare ancora segreto
Ho detto perché Rita
Non lo dire a nessuno che te l'ho dato in cui c'era inglese poi per con colonnine dottore qui Tortorella tanti studenti qui e tanti studenti ma a mano
Se avessi chiesto quanti sono i supplenti
Nell'istituto di professione tecnico professionale tecnici o negli istituti professionali avrei avuto una fulminea risposta
No assi però andavo da una direzione ben organizzata per sapere questo
Non per sapere quali sono i contenuti e gli obiettivi dell'istruzione
Allora questa idea che a me continua parere non peregrina e mi rifiuto di chiamare i quest'idea di destra di sinistra di sopra o di sotto
è una buona idea e quella era quella di riassettare tanto più in regime di autonomia delle scuole il ministero in funzione dei grandi obiettivi di promozione
Come dice il nome stesso della istruzione pubblica della pubblica istruzione
Ecco se fatte uno dice beh calcolo si doveva fare B il libro vi dice non lo dice fatelo voi cioè voglio dire con enorme fatica
Si è andati avanti nella fare tutti i passi necessari perché questa prima indicazione legislativa diventasse un corpo legislativo organico che da una parte riassettato il ministero creava le direzioni regionali
Un'entità nuova sul territorio sul territorio delle regioni con funzioni di gestione degli ausili da dare alle scuole
Snellita il ministero non riorganizzava per obiettivi
In questo quadro dava alle scuole piena autonomia
Questo è avvenuto e questa è una parte colta molto bene
La seconda parte naturalmente riguarda i contenuti dell'autonomia
Anche questa a mio avviso lucidamente presenta contenuti dell'autonomia
E cioè il riordino anche dei contenuti dell'insegnamento
Il riordino dei cicli insomma
Il cammino
Verso
La legge trenta del febbraio dell'anno scorso
Con cui si fanno una serie di operazioni
Operazioni
Io non so se Luigi e d'accordo se ne rende conto Luigi Berlinguer chiedo scusa ma operazioni che noi legati all'attività della scuola complementare anti l'attività della scuola
Da tanti anni da tanti anni chiedeva
Anche qui
Qualcuno ha detto cancelleremo tutto ma
Va beh togliete l'autonomia alle scuole togliete ai dirigenti scolastici il loro nuovo ruolo
Riorganizzato il ministero per fasce di personale se vi piace e andate avanti
Per esempio tornate indietro rispetto a questa esperienza che si sta rivelando positiva
E che richiedevamo a mia memoria per lo meno al mille novecentottantaquattro ottantacinque
Roberto Maragliano mi sarà più preciso io ricordo perlomeno un convegno della nuova Italia sulla organizzazione del sistema scolastico italiano dell'ottantaquattro direi in cui tocco a me fare il regime delle molte sezioni di lavoro e mi trovai a
Riassumere tutte le ragioni che suggerivano che come in altri Paesi europei
La scuola dell'infanzia la scuola elementare e la scuola media dell'obbligo sì compromesse ero
In parte secondo la lettera stessa della Costituzione in un ciclo unità
Per la maggiore e migliore produttività di un'organizzazione unitaria di questo percorso
Il primo pezzo portante del riordino dei cicli e questo
E a di Tizio rispetto a questo il guadagno di un anno che si ritiene di poter fare in questa fase per adeguare l'uscita
Dei nostri ragazzi segregazione all'età di uscita dal sistema scolastico europee il secondo pezzo
Grande e quello del prosciugamento
Ancora ieri ho provato a dare la cifra ma ancora ieri alcuni giornali non sono riusciti a darla in modo esatto
Una cifra
Di cui sono orgoglioso perché chiude un lungo dibattito tra gli specialisti di sistema scolastico italiano che più volte negli anni si sono accapigliati per contare
Il numero preciso di indirizzi della scuola secondario
Da centocinque a centoquaranta numeri al lotto
L'ho già detto peggio che per il numero delle leggi non si capì sono tant'è che non si capisce quante sono sono tanti gli indirizzi che non si capiva bene quanti sono allora io so questo
Cartesiana mente insomma poco tritato duecentoquarantatré distinte prove di esame conclusivo della secondario superiore
Gli indirizzi solo per quanto mi riguarda ditemi quello che volete son duecentoquarantatré duecentoquarantatré firme mettono i ministri la pubblica istruzione a legislazione vigente
Per tante quante sono le diverse canalizzazioni sotto canalizzazioni sotto sotto canalizzazioni della secondaria superiore
In tempi non sospetti di
De Marco demagogia ministeriale amicizia per Luigi Berlinguer partigianeria politica
Molti parecchi anni fa
In uno dei diversi libri che mi è capitato di pubblicare in materia di scuola per questa casa editrice
Trovate già scritto che a mio avviso di allora ma lo ripeto
Questo è uno dei peggiori
Silenziosi statici delitti che noi ci siamo trascinati dietro operante
Perché mettere il ragazzino la ragazzina che ha tredici anni esce dalla scuola media e la sua famiglia dinnanzi a duecentoquarantatré canali e poi dire caro Shelley vedi come sono buono è una mascalzonata
Su cui nessuno ho pochi a dire il vero protestato è una mascalzonata che conosce
Pierino del dottore non ha dubbi
Tra il liceo che fanno i redattori dei giornali
E tutto va bene e il cerchio si chiude
Ma gli altri
L'ottanta per cento che non vanno i licei che cosa ha scelto
E che cosa sa
Se vale almeno la pena S. porno andare nelle scelte insomma certamente una delle cause degli abbandoni dopo il primo secondo anno di media perché da un certo punto in poi quasi tutte le ragazze e i ragazzi dagli anni Ottanta cerca di andare alla secondaria
Si perde tra primo e secondo anno ma non voglio parlare voglio parlare del libro vi chiedo scusa allora
L'idea di raccogliere ero accorpare
Questi indirizzi in alcune grandi aree
Con una forte aree al Comune di insegnamenti comuni a tutti perché di Togliatti
Avevamo abbiamo bisogno è un'idea lanciata a mia conoscenza mi corregga il professor Buttiglione che ha seguito più di me questi aspetti
Nel mille novecentosessantanove se non ricordo male al seminario di Frascati
Un'idea che all'ambito
Quaranta
Finché il qui presente non è riuscito o Allan Bay in che modo languida beh languida fino a un certo punto voi mi direte perché perlomeno quattro o cinque volte quattro dei progetti di legge
Presentati e concordati da tutte le forze politiche attenzione
Riuscivano a passare in un ramo del Parlamento
E nel lungo percorso che va da Palazzo Madama a piazza Montecitorio o viceversa s'impantana vanno addirittura si era diffusa una leggenda
Che la legge di riforma unificante sostanzialmente la secondaria superiore portasse iella alle legislature perché synth antenate si scioglieranno le camere
Non su questo ma insomma certo la coincidenza più volte fu evidente quindi con grande rischio
Della maggioranza
Luigi Berlinguer riuscì a convincerla due anni fa
E anche per l'opposizione diciamo a superare
Questa difficoltà e a introdurre nella legge di riordino dei cicli questo
Non c'è solo questo e questo è relativamente in ombra poi nel libro ma io lo voglio dire
E in un altro libro avrebbe rilevato indicare della menzione di sono dell'ultimo nato in un altro libro pubblicato per questa casa editrice nel novantaquattro
è e avevo provato a dire
Provocatoriamente senza nessuna speranza che mai
Sarebbe diventato realtà
Avevamo assolutamente bisogno
Per la funzionalità del paese e per la funzionalità della stessa istituzione scolastica avevamo bisogno di creare
Un sistema un vero sistema di educazione degli adulti
Lo diceva alta non non tanto per dire insomma è libera argomentato però lo dicevo veramente senza speranza di vedere invita realizzata questa corsa
Questa cosa
E nella legge di riordino dei cicli che ridisegna
Complessivamente
Il nostro sistema
Educativo e né chiama far parte i centri territoriali per l'educazione degli adulti su cui poi siamo tornati con altri provvedimenti
Ridisegna un sistema è vero alla fine c'è un sistema nuovo
Che include
I centri territoriali
Che include finalmente un aggancio e questo è spiegato bene c'è un capitolo intero un sacrosanto intero capitolo un aggancio con la formazione professionale e l'apprendistato
La creazione di un sistema integrato che dopo l'obbligo elevato
Di due anni rispetto alla vecchia halfback obbligo fermo alla scuola media
Prevede dei percorsi integrati o nel canale obbligatori
O nel canale scolastico o nel canale formazione professionale o nell'apprendistato una soluzione molto originale
Molto interessante agli occhi dei nostri colleghi europei
Questo è un fatto nuovo
Dietro il quale c'è mi dispiace non
E con una svalutazione della cultura umanisti
Ma la riscoperta della limitata formativa dell'operatività e del lavoro
Dico bene
Questo ho quasi finito questo pezzo entra a far parte del sistema educativo della istruzione e formazione
Questa e l'etichetta nuova e dell'approdo
Di questo riordino legislativo
Realizzato in questa legislatura sanando anche qui contrasti
Lacerazioni
Formazione professionale contro scuola scuola contro formazione professionale
Questi contrasti sono alle nostre spalle
Se qualcuno vorrà cancellare questa legislazione si riapriranno antiche beghe
Chi ne ha voglia proceda
Ultima cosa sistema educativo Pubblico
Dell'istruzione della formazione c'è una parentesi pubblico statale e paritario dentro questo riassetto
Si compone
In buona parte una vecchia disputa si dice alle scuole private
Riconosciuto
Se volete entrate nel sistema pubblico certe condizioni con tutte le garanzie
Che il sistema pubblico di richiede e non ho i numeri più aggiornati migliaia di scuola
Sono entrate rispettando queste gare stanno entrando nel sistema pubblico
Anche qui è una querelle
Che nei termini più aspri
Di contrapposizione si chiude questo e spiegato anche molto bene in questo libro
A mio avviso poi quando saremo più vecchi e potremo ripensare a tutto quello che i governi dell'Ulivo hanno realizzato in questa materia
Potremo anche capire meglio
Perché questa legislazione nonostante gli attacchi dell'opposizione non ho sentito dubbi
Interni alla maggioranza
Si è imposta si imposta
Con un una forza endogena per così dire e a mio avviso sentiremo minacci
Propositi probabilmente
Ma io credo largamente legati a una continenza elettorali
Sulla cancellazione totale di tutta la legislazione scolastica è l'unica che mi pare un disastro pubblico se dovesse avvenire
Io credo che gli elementi portanti di questa legislazione sono destinati con tutte le riflessioni le pause di riflessione i ripensamenti e ritocchi
Sono destinate a durare
Tanto più che la legge stessa non senza saggezza prevede che ogni tre anni
Lo dico ai direttori di giornale
E credono forse che tra un po'la partita a scuola e chiusa no signori direttori
Di testate televisive e giornalistiche ogni tre anni il Parlamento è tenuto a riprendere in mano tutta la materia in base alla legge ridiscutere su sulla base dell'esperienza delle scuole e quindi riaccendere dispute discussioni aprire la possibilità a correzioni
Quindi le correzioni sono possibili io mi auguro non le cancellazioni totali
Ma quel che volevo dire
Quel che sarà
Perché le leggi si possono abrogato
Ma voi
Chi chi coltiva
Propositi Nommo classici
E posso dirlo alla greca
Keep coltiva propositivo un homo classici o leggi cd diciamo in latino beh una cosa non potrà cancellare la convergenza di sforzi quarantennali e di esperienze quarantennali
Trentennali ventennali maturate dagli insegnanti e dalle insegnanti nelle nostre scuole
Che andavano nel senso di richiedere autonomia rispetto ai programmi ministeriali di inventarsi percorsi nuovi che qui sono sanciti di fare studiare ai ragazzetti di Barbiana un po'di lingue straniere l'arabo compreso per Dio chiedo scusa del per Dio l'arabo compreso Leonard carogna a chi si scandalizza perché qualcuno dice che nelle scuole si dovrebbe studiare arabo ma cento mattone sia siamo alle soglie del mondo arabo centinaia e migliaia di arabi sono tra di noi
Badate non ho non ho introdotto l'arabo Briatore nelle scuole no non lo fa però un'ora la scuola italiana il fatto che i diversi istituti tecnico commerciali e professionali
Hanno introdotto saggiamente
L'insegnamento dell'arabo è vero è vero Petruzzi abbiamo dovuto fare le prove anche per loro tra i duecentoquarantatré beh questa è una bella cosa andrebbe forse un po'generalizzata allora voglio dire c'è una scuola che ha camminato in questi anni ha fatto camminare paese
Paese di senza scuola quaranta
E diventato un paese di alta scolarizzazione con difetti ma voglio credere
Provate voi a prendere il figlio di un alfabeto
E a portarlo al diploma secondario superiore
Senza altro aiuto che quello dell'insegnamento in classe nella vecchia scuola
Certo che poi avrà dei tecnici voglio vedere
Voglio scommettere con voi sulla possibilità di allora questa scuola ci ha fatto camminare ha camminato essa stessa meritava dei riconoscimenti che appena appena abbiamo avviato dal punto di vista dei piccioni appena appena
Però li abbiamo avviato con un piano pluriennale di onde questa scuola camminato allora forse questo e quello che resta in onda questo è quello che dà forza alle riforme realizzata in questa legislatura e questo professori Buttiglione
E questo io credo voi
Non solo non potrete cancellarlo senza cancellarci
Noi esseri viventi
Ma cancellare il nostro testardo intendiamo per una scuola democratica colta in Italia continueremo qualunque cosa succeda grazie
Grazie Tullio De Mauro subito sentiamo allora
Io voglio prima di tutto rassicurare il ministro De Mauro
Grazioso suonò venuto a fare roboanti dichiarazioni da campagna elettorale per quelle cinque volevo forse in qualche commi non qui
Non ho
Nessuna intenzione non l'ocra Asti
Se mai ci ispira una intenzione non molte etica e voi sapete che per costruire a volte bisogna anche sgombrare il terreno
Poter costruire noi siamo convinti e quando dico noi
Dico io e quelli che la pensano come me che fecero tanti ma non mi sono mai del tutto sicura
Noi siamo convinti prima di tutto che la scuola e un corpo vivo la scuola è una realtà fatta di esseri umani di persone che hanno la loro cultura la loro storia le loro buone abitudini loro cattive abitudine
E che nessuna riforma in Italia può essere fatta se non nel dialogo con la gente che fa la scuola perché se questo dialogo non c'è se gli insegnanti
Se gli studenti se le famiglie no allora capiscono non condividono non costruiscono loro
Un progetto per la scuola italiana anche il miglior progetto del mondo destinato a cadere uno degli autori
Hanno fatto riflettere la mia giovinezza e Vincenzo Cuoco molti fra voi sono insegnanti ricorderanno le pagine magnifiche del cuoco sulla Rivoluzione partenopea dove spiega che la Costituzione migliore per un Paese non è qualcosa che si trae da un libro di diritto naturale è la Costituzione che meglio corrisponde ai pregi via i difetti
All'idiosincrasie alle tradizioni alle abitudini alla cultura al modo di essere ripetuti e persino alla geografia aveva letto Montesquieu allora rimasto impresso il tema della geografia
E che sono proprie di un determinato paese e allora se la scuola ma in genere potremmo dire la pubblica amministrazione è un corpo vivo bisogna capire quali sono le linee di tendenza evolutiva di questo corpo vivo
In modo da assecondare anche da correggerlo anche affrontando dei momenti di scontro ma sempre sulla base di un un ascolto profondo e di un dialogo che tiene conto di quello che l'effetto del tempo
Le corse evolvono nel tempo e non si può annullare la storia bisogna proseguirlo
Nulla e più lontano da noi di una cultura costruttivisti che la quale ha il progetto e lo Carla sulla realtà
Ne siamo convinti invece che c'è un sapere diffuso fra gli insegnanti nelle famiglie fra gli studenti e che è nostro compito di permettere che questo sapere cresca
Se contando sì reciprocamente
E non è quello invece di pensare di assorbirlo tutto in un centro decisionale per poi riprovi vietarlo
Secondo la nostra visione sulla realtà c'è un testo del presidente Mao quelli della mia generazione leggevano il presidente ma ho il testo sulla contraddizione il quale fare altre cose
Parla anche della ruolo del politico che deve ascoltare
Raccogliere sintetizzare riprogettare sul popolo ecco è un testo sbagliato
Noi non pensiamo che questo sia il compito del politico il conto del politico e quello di facilitare delle linee di comunicazione orizzontali le quali non hanno necessariamente bisogno d'essere Vertical risate
Per uno sviluppo il più possibile autonomo perché c'è più saggezza
Dentro il corpo degli insegnanti delle famiglie degli studenti di quanto ce ne possono essere dei miglior ministro dalla Pubblica istruzione
E ne abbiamo utili eccellenti
E o anche del chiedo scusa D'Amico campione nel miglior staff di ricerche organizzazione che un ministero possiede
Proprio per questo
Devo ripetere tutto dal principio a
Allora
Proprio perché non abbiamo una cultura di quel tipo
Non abbiamo nessuna intenzione di procedere illuministiche mente alcune cose secondo me erano sbagliate prima di cambiarle rifletteremo sale cambiarle provoca più danno o più vantaggio alla scuola che comunque si è cercato di incanalare dentro un alveo se vedessimo che nell'alveo già ci è andata bisogna stare molto attenti prima di bloccare questo albero
Se le palme l'avere idee precise su come si può incanalare in altro modo
Quindi nessuna intenzione nel non mo'classica unica il sereno molte etica la quale tuttavia ha il diritto e il dovere di demolire ciò che ostacolati cammini che intendiamo intraprendere
Solo qui prima di tutto per un atto di stima di amicizia di sincera ammirazione per il Magnifico Rettore Berlinguer perché visto che le qualifiche accademiche prevalgono per la loro dignità di gran lunga su quelle politiche prima di essere ministro per sempre stato il magnifico rettore e io Guasco albergo guardato con molta simpatia
Il suo tentativo
Perché per la prima volta vedevo
Alla guida della scuola e dell'università italiana una persona che ne viveva dall'interno i problemi e con la quale nelle occasioni che aveva avuto di incontrarci abbiamo riscontrato a pelle una serie di insofferenze e sofferenze comuni che sono poi credo le sofferenze se non di tutti gli insegnanti certo ma penso di tutti defilati ma sicuramente di tutti i professori universitari davanti ad alcune evidenti distonie tra il nostro sistema
Un atto di amicizia di stima e di simpatia
E canali dice
Federico ogni cento che il segno maggiore quindi amicizia e di ammirazione che si possa dare ad un autore e una critica leale e spietata
Allora premesso che non abbiamo intenzioni Nommo plastica premessa la stima e l'amicizia
Premesso terza premessa che avevo dimenticato io giudico l'opera di Berlinguer un grande tentativo
E dirò francamente che l'uso di un grande tentativo fallito
Fallito per due ragioni
Uno per le resistenze
E oserei dire primariamente le resistenze della sua parte politica ad un perché quell'opposizione vanno messe in conto se l'opposizione non si oppone che ci sta a fare ma quelle della propria parte politica invece quelle non vanno messa in conto e difficile riformare se non c'è l'appoggio alle dodici né degli altri
E in parte io credo per alcuni limiti culturali fondamentali che sono propri certo non del magnifico rettore ma della cultura della sinistra pedagogica o della pedagogia di sinistra o da sinistra per la logica
Nel nostro Paese ed anche in altri per
Io di formazione sono un filosofo quindi mi perdonerete se partirò da un dato filosofico pagina quarantotto del libro
Quella che i tedeschi chiamerebbero la Gretchen franche la
Quella domanda
Chiaro a domanda chi a che serve la scuola
La mia risposta è che la scuola è innanzitutto il luogo della cultura e la sua funzione costruire la cultura dei giovani del paese perché la cultura è un bene in sé la risorsa prima di un Paese
Perché le risposte dipendono dalle domande ogni impianto concettuale la politica ha bisogno di impianti concettuali demerito di Berlinguer aver tentato di fare una politica scolastica che avesse un solido impianto concettuale
Parte più ancora che dà risposte da domande qual è la domanda con la quale bisogna partire
La domanda di Berlinguer a che serve la scuola
Io avrei sarei partito da un'altra domanda
La domanda non a che serve la scuola ma che cosa e Pasquale
Esiste una essenza del fenomeno scuola
Prima di determinare la funzione bisogna capire che cosa e
E io credo che la scuola sia il luogo dell'incontro tra le famiglie
Gli insegnanti i genitori
Per realizzare tra la trasmissione fondamentale dei saperi e dei valori
Trasmissioni che non possono essere separate fra di loro
Perché se non si stabilisce un'alleanza educativa col ragazzo
E l'alleanza educativa col ragazzo stabilisce su valori su quello che vale la pena
E rapporto umano diretto contatto interpersonale
Emozionato se non si stabilisce questo non si è neanche in grado di convogliare contenuti informati
Dalla domanda su che cos'è la scuola deriva un'altra domanda
Che qui non è posta
Vi propongo un metodo di lettura sintomatica
Posseduto male del libero di Berlinguer cioè una lettura la quale considera il detto e il non detto
Perché ciò che non letto
Ciò che è considerato non meritevole di essere detto le questioni che non vengono formulate sull'altrettanto importanti a fingere sono più importanti delle questioni che vengono fuori
Cosa emerge da questa differenza di approccio che non si affronta la questione di chi ha il diritto di che Ducati e dato per presupposto nella struttura
Di fondo del libro che il diritto di
Chi ha il diritto di educare a me sembra che sia dato per presupposto nella struttura di base del libro che il diritto di educare sia un diritto dello Stato ovvero della corporazione degli intellettuali lo della corporazione degli insegnanti che sono loro i detentori della cultura sanno che cos'è la cultura
A me sembra che il diritto di educare sia prima di tutto UNI diritto delle famiglie
Che la cultura e prima di tutto l'insieme dei valori e dei saperi l'insieme delle convinzioni fondamentali che un padre una madre hanno guadagnato nella loro vita e che tentano di trasmettere ai loro figli in questo la funzione della scuola è una funzione sussidiaria la scuola deve sostenere aiutare questo sforzo di trasmissione della cosa più importante che abbiamo nella vita
Quel senso della vita
Cosa sta succedendo
Naturalmente alcolismo non eravamo d'estate chiedevo una cosa sarà posso procedere vedo prego mi date dicendo all'interessato
Quell'insieme
Di esperienze fondamentali che sono ciò che abbiamo individuato come
Meritevole di essere trasmesso alla generazione successiva
E questo mi sembra il punto d'arrivo di una pedagogia sostanzialmente unitaria nella sua linea per questo all'inizio delle mie notte
Avrei voluto cominciare prima ad ascoltare il dibattito da un'altra domanda provocatoria egualmente provocatorio questa scuola nuova
E poi davvero nuova
Ho non c'è invece lo sviluppo coerente di una linea pedagogica la quale ha attraversato tutto lo sviluppo della scuola italiana concependo una come scuola di Stato come funzione dello stato
E non come funzione delle famiglie della società civile
A me sembra anche la gestione Berlinguer del ministro della pubblica istruzione sia stata segnata e mi sembra che il libro lo confermi da un lato da una piena coerenza con questa tradizione pedagogica dall'altro dalla vera acutamente percepito i limiti
Di quella tradizione pedagogica gli effetti pratici distonici che quella tradizione pedagogica viene ad avere all'interno di una società complessa e non governabile centralistica mente come la nostra
Dal tentativo di porre rimedio a questi effetti dalla sostanziale fallimento del tentativo per resistenza incontra
Farò un esempio
Che è un esempio che ho vissuto più da vicino in un dialogo stretto con Berlinguer
Il tema della parità
Scolastica
è un tema centrale proprio perché al di là della questione scuola di Stato scuola privata la questione centrale chi ha il diritto di educare
Se le famiglie hanno il diritto di educare e hanno il diritto di farsi una scuola se lo ritengono opportuno a modo loro questo ha un effetto drammatico non solo sulla scuola non statali ma anche sulla scuola statale
Perché da loro una centralità dentro la scuola che indubbia se io posso scegliere se mandarti metri sì affidarti mi fidi per lettori adulti oppure no tu non potrai procedere nel tuo cammino educativo senza parlare come senza entrare in dialogo come io avrò il diritto di scelta la famiglia diventa centrale all'interno della della istruzione scolastica
Può darsi che io mi sbagli
Perché i politici molte volte devono dire cose diverse ad interlocutori diversi io ho avuto la percezione di una comprensione forte del problema che sia sbloccata davanti a resistenza insuperabile desistenze superabili che vi sono affermate nella forma del veto e non nella forma d'una argomentazione alternativa con la quale si potesse pensare di contenuti ha dovuto dialogo si è bloccato perché la risposta è no perché no perché no
Eppure il tema della centralità della famiglia e il tema della centralità della società civile
Parliamo di autonomia
Questa autonomia
Quanto non mostra del particolare c'è veramente dentro questa autonomia correttamente De Mauro la qualificata parlando di decentramento
Io do ad altri la possibilità di prendere decisioni le quali tuttavia cadono sempre in qualche modo sotto la mia responsabilità e nelle quali io delimito la possibilità espressiva
Sì l'idea che noi vorremmo sostituire e quella che la domanda di formazione
Anche la conoscenza di ciò che è richiesto per la formazione non può essere centralizzate non deve neppure essere centralizzazione
Deve essere liberamente svolta penso la società con la creazione di una pluralità di modelli ognuno dei quali animato da un proprio progetto educativo certo all'interno di alcune regole cornice
Quelle che i tedeschi chiamano le rammento ed in lunga le condizioni
Quadro conto di conto condizioni di contorno
Ma valorizzando il diritto e la libertà di inventare scuola
Scuola come luogo in cui si libera la creatività degli insegnanti e delle famiglie perché l'impressione che ho io e che viviamo in una scuola in cui c'è un'enorme potenzialità di creatività inespressa
Che sa le cose inespresse
Poi alla fine marciscono e diventano insoddisfazione ribellione
Sconforto depressione liberare un potenziale di creatività che oggi ha compresso io ricordo quando io facevo l'insegnante
Il timore reverenziale che avevo di quel ministero in cui poi Berlinguer mi ha colto con tanta cordialità e l'ultima volta che ci ha mandato credo fosse per consegnare i titoli per il mio concorso a cattedra con la preoccupazione ossessiva di aver dimenticato forti comunque
Quindi diverse armi autoescluso dal competizione e una vita di insegnante dell'università in cui Theodore fatto diverse corse il meno possibile il rapporto diretto con l'istituzione che è apparsa quasi sempre un ostacolo non un aiuto non istituzione che ti sostiene ti no se fai qualcosa meglio che la fai fuori perché se la fai dentro qualche problema l'ora e di sicuro
Allora
Siamo in grado di pensare una scuola la quale abbia questa
Questa caratteristica centralità delle famiglie conseguentemente la centralità delle famiglie centralità degli insegnanti
Libertà di invenzione ruolo sussidiario e di sostegno
Del ministero quel punto lì la differenza fra scuola pubblica e una privata diventa ininfluente perché ogni scuola sostanzialmente un soggetto delle io ho studiato al liceo Massimo D'Azeglio di Torino scuola laica seicento le mie idee sulla maggior parte dei problemi rilevanti sono opposte a quelle dei miei professori sono tuttavia straordinariamente grato ai miei professore mi insegnanti perché avevamo una scuola che aveva una personalità e io potevo sviluppare le mie idee opposte alle loro proprio perché avevo qualcuno il quale mi faceva una proposta di introduzione della realtà e mi costringeva a fare i conti con la realtà
Una scuola senza personalità senza progetto educativo una scuola che non è libera di sviluppare la propria autonoma personalità è una scuola che non è Luca
Allora questo e il primo appunto
Perché io faccio e forse la causa del fallimento del progetto riformistico mi pare che sia prima ancora che negli ostacoli che ha incontrato
E ne ha incontrati
Nel fatto che quella pedagogia centrata sul primato dello stato e la scuola alla quale deve educare allo stato la scuola che lo Stato che educa per se stesso
Secondo la frase famosa attribuita a Bismarck che invece credo si aprirà anche ma non ne sono sicuro per la quale la battaglia di Sedan la visita il maestro delle scuole prussiane
Lo Stato educa per lo Stato per se stesso
E invece una scuola delle famiglie della società civile che tocca per le famiglie per la società civile
Qui mi sembra che ci sia veramente una differenza di concezione di fondo
Tiro però una parola
Su quello che secondo me è il sabotaggio
La diossina Berlinguer incontrato
E che che spero che valga anche per il futuro non è possibile fare una riforma della scuola senza mezzi sufficienti e che non sia accompagnata da un contratto degli insegnanti che sia capace di motivare la riforma della scuola chiede fatica chiede più impegno chiede occorre che in parallelo con la riforma ci sia un contratto il quale mostri agli insegnanti
E materialmente e simbolicamente che la collettività nazionale considera prioritaria la questione scuola
E quindi è disponibile a investire sulla scuola se manca questo è difficile che l'altro
Cammini
Ecco io credo che ci siano questi due questioni dentro il progetto di Berlinguer una visione generale
Dello stato e della scuola
Il fatto che anche la proposta riformisti
Anche se la proposta riformisti che fosse stata praticabile
Sia
Tratta con questa difficoltà ultima osservazione vuole generalizzare il problema perché non è solo il problema della scuola
E il problema dello Stato
C'è una idea di Stato
Perché quello che diciamo della scuola vale di qualunque altra branca mutatis mutandis di qualunque altra branca dell'amministrazione
Statale
De Mauro ha citato decade
Avrebbe potuto citare anche Hegel
Quanto a questo e non a caso quella pedagogia di cui parliamo a la sua matrice prima terrà gli che gli anni di Napoli e quel positivismo
Alla Federico tocco che tuttavia anche sarà legato originariamente alla scuola hegeliana
Io vorrei opporre il nome di un altro filosofo
Non parlerò di San Tommaso state tranquilli
Inviterei a leggere Yum
Qual è la differenza fra e che il il fiume
Fra la tradizione razionalisti che la tradizione imperialistica
La tradizione razionalistica e convinta che esiste sapere assoluto che qualcuno deve sapere tutto non si sa bene chi deve sapere tutto ma qualcuno deve sapere tutto ovviamente chi deve sapere tutto e lo Stato
E chissà tutto deve organizzare
Sì un ma è convinto che non sappiamo mai niente certamente che quello che lo sappiamo lo sappiamo al pressappoco che si vive attraverso tentativi ed errori che non c'è un luogo che concentri la totalità del sapere che vi sono tanti luoghi che concentrano spezzoni di sapere e che il meglio che possiamo fare favorire un collegamento fluido fra questi luoghi
Hanno ciascuno il suo pezzetto
Di sapere e un'altra visione
Dall'altro dello studio lo stato e un'altra decina della società ed è un'altra visione della scuola
Ultima professore la possibile certamente ringrazio molto io ho citato Cartesio per scherzo capire
Ho citato Cartesio per evidente scherzo come vecchio picchiano lei può immaginare che nell'uscita siccome referente ideale solo per dire lo so
Con la certezza di chi accorgi Tato duecentoquarantatré prove insieme all'ispettore Petruzzi è questo so
Dopodiché
Molta ammirazione per Cartesio che poveretto cade sotto stereotipi di tutti i tipi da cui andrebbe da cui voi filosofi finalmente lo sa deliberato ma certo non è un mio referente ideale
Beh la ringrazio scusi carisma materialismo napoletano ed il positivismo adesso legato sono un referente ideale della pedagogia di cui stiamo parlando
Quella di Chiana per quanto mi riguarda e quindi prossima quel Vincenzo Cuoco
Che lei giustamente città ci sarebbe un lungo discorso da fare perché i legami di Napoli hanno usato anche Vincenzo Cuoco che non a caso vede la sua fortuna a causa della ripresa crociana
Ma ma con un altro spirito ma di questo forse parleremo in un altro convento e adesso l'ultima osservazione legata all'idea dello stato riguarda Massimo Severo Giannini
Io ho avuto l'onore di essere suo allievo ricordo ancora le sue lezioni e c'è una cosa che mi ha colpito e che vorrei trasmettervi
Noi dobbiamo distinguere nettamente quello che funzione pubblica
E che sta sotto il regime del diritto amministrativo
E che e sottoposta per sua natura al controllo di legalità da ciò che invece e funzione privata e che va sottoposta non al controllo di legalità Mart controllo di efficienza
Sono due modelli organizzativi profondamente diversi l'uno mirato alla regolarità della procedura l'altro mirato al risultato
Io credo che noi dobbiamo quando diciamo che dobbiamo debba burocratizzare cosa vuol dire dei burocrati il sale sottrarre ambiti ambiti di azione al diritto amministrativo e sottoporli al diritto privato
Fare in modo
Forse c'è stata una interruzione ma non l'ho capita
Ah no no che non si sentiva parlerò più forte
E noi dobbiamo no a mi hanno dato un'informazione sbagliata allora
No
Rimanderei Bipiemme discutiamo se mi permette modo appena finita la va bene
No
No no no senza norme mi e il diritto ed oscurata Roma un cattivo esempio e le norme sono norme alle quali sono diverse e le quali sono mirate non tanto a garantire la legalità del procedimento quanto garantire che il diritto sostanziale
Del soggetto venga realizzato allora io credo che noi dobbiamo affrontare questa sfida
Burocrati Cesare
Privilegiare il controllo di efficienza il controllo di efficienza e legato alla soddisfazione dell'utente torniamo alla centralità della famiglia
Dello studente e degli insegnanti se c'è l'alleanza educativa di insegnanti e famiglie studente ce la scuola se questo non ce la scuola non c'è
Grazie
Grazie professor Buttiglione Marco Belpoliti sì
Io non sono un politico quindi non aspettatevi da me riflessioni molto interessanti che state fatte appunto su questo rapporto Stato famiglia mi pare che sia uno dei temi che continuano dall'epoca te la costituzione del dibattito
Politico intellettuale in questo Paese
Qui vorrei solo dire che siccome le cose sono più in là
Di quello che dice De Mauro e di quello che dice Buttiglione
Per una ragione molto semplice
Perché la cultura non è più unitaria non lo è da molto tempo e noi siamo di fronte a una serie di sapere
Di modalità
Quelle appunto si richiamava Buttiglione facendone centrale famiglia ma insomma ci sono molti altri luoghi in una società mi pare ormai estremamente plurale
Frammentata differenziata in cui appunto la cultura non ha più una sua centralità e la scuola premente rimaste in questo senso
Forse la scuola e forse soprattutto l'università perché sono tre professori universitari come fa notare questa cosa che premete credono molto di più di quanto crediamo noi che svolgiamo un lavoro nell'interno delle scuole o anche un lavoro intellettuale in altri luoghi
A questa unitarietà della sapere della cultura
è andata in frantumi
Queste cose le hanno già spiegate importanti scrittori di questo Paese circa trenta quarant'anni fa mi richiamo a uno scrittore Italo Calvino che ha spiegato molto bene che non esiste più il il quelli della biblioteca
Di dopati e padre è andata in frantumi da molto tempo credo almeno un secolo forse di questo non ce ne siamo accorti ci sono molte forme di sapere che fanno riferimento a delle pratiche sociali delle pratiche materiali delle pratiche intellettuali molto differenti
Allora voglio dire solo due cose un appunto culturale che ha già azione mi sembra che questo sia esattamente quello che ho detto io
Lei ma non è che la famiglia è il luogo dove questo come dire si collega da un equivoco di cui parleremo mi sembra insomma voglio dire basta guardare la pubblicità dei manifesti di Berlusconi per capire che c'è una pluralità di saperi che non sono solo familiari
Sto parlando di pubblici ai pubblicitari ci dicono costantemente sia pubblicità politica che la pubblicità della moda che ogni giorno ci mettono sui giornali che esistono modalità di comunicazione ad esempio quella visiva che non ha
Il centro e la famiglia ma insomma
Sarò molto rapido e quindi dare l'occasione di replicare a questo
Allora siccome c'è un fatto molto positivo nella riforma di Berlinguer che mi sento di condividere ed è il presupposto appunto che lui dice molto chiaramente nel libro che non c'è più una sulla cultura e soprattutto io credo che non esista più quella cultura umanistica
Che si insegna nei licei che sia insegnato nei licei giustamente l'ottanta per cento delle scuole non si focalizza su questa cultura umanistica e all'interno di questo tanto per cento le scuole italiane che sono istituti professionali istituti tecnici
L'insegnamento della letteratura italiana non è più al centro addirittura non c'è più neanche un canone che si sta frantumando che questo cannone
Di queste cose bisogna come dire prenderà così come in questo c'è un punto importante di cui Berlinguer e poi Tullio De Mauro hanno
Come dire
Hanno riflettuto e hanno prodotto qualcosa e che appunto non si può licenziare in una scuola italiana la gran parte degli intellettuali della sinistra di estrema sinistra anche grandi baroni universitari peraltro continua a insistere su questo come se esistesse ancora il liceo classico e Piero da libri sono venute fuori l'élite intellettuale così rifaceva Buttiglione io stesso fatto un liceo liceo scientifico
Ma l'ottanta per cento di questo Paese sta altrove
E soprattutto la cultura italiana nona più nelle sue Litt anche le solite una formazione né crociana né marxista né gramsciana e neppure cattolica si è frantumato anche questo insieme dei saperi diviso secondo quelli delle parti politiche che hanno scritto la carta costituzionale del nostro Paese
C'è un elemento dominante che io ritengo l'elemento siccome significativo d'altro lato insomma
A impiegare le ha scritte queste cose negli anni Trenta
Del secolo che ci ha finito cioè sapere tecnico e sapere dominante del ventesimo secolo di questo fatto noi non possiamo prescinderne e credo che appunto Buttiglione che è un filosofo e su queste cose ha riflettuto a lungo prima di fare il politico dovrebbe ripensarci
Non coincide con il sapere scientifico questo sapere
La tecnica invasiva
Sfrutta le conoscenze della scienza
E tende a una quasi necessaria netta neutralità essa stessa strumenti e congegno
Si chiamano istituti tecnici ma non è casuale
Queste credo il vero punto di dissenso
Della parte politica anche di sinistra che continuamente le sui grandi giornali sotto del Corriere si era attacca questa riforma
Le sono degli umanisti c'è poco da fare
E questo è un è un problema
Quando Berlinguer parla di formazione
Parola che
è stata tante volte dileggiato beffa proprio perno su questo sapere tecnico
La tecnica come cultura e la cultura stessa commenta
Questo è come dire il paesaggio con cui noi dobbiamo fare i conti
Soprattutto perché al centro di questo paesaggio culturale non c'è più l'uomo non c'è più la ragione accanto che Cartesio sul passato in pochi secondi mi pare
C'è un principio anti antropocentrica
Le cose gli enti astratti sono più importanti
Per dirla insomma in modo come dire soft friendly mi rifaccio rinnova Calvino signor Palomar di Calvino
Mio per gli occhiali
In questo pezzo Di Palma si chiama il mondo guarda il mondo com'è che il mondo guarda il mondo attraverso gli occhiali il signor Palma
Che cosa c'è dietro gli occhiali il mondo cos'è c'è al di là degli occhiali ancora il monte
Abbiamo superato questa centralità espone su questo la cultura politica stessa fa parte politica a cui viene bottiglia dovrà fare i conti come anche la sinistra deve fare i conti con questo aspetto
Seconda questione
Io trovo carente
Un aspetto
Che riguarda Buttiglione ne ha parlato appunto parlava dell'emotività
C'è una leggerà freddezza in questo lite
Che la freddezza di un intellettuale che riformista
E che racconta soprattutto in modi con cui è stata raggiunta questa cosa io questo aspetto e anche appassionante ma passione tenuta a freno ma una certa freddezza perché perché lì siccome manca una domanda sull'etica della conoscenza
Sull'insegnamento
Non si insegna e non si apprende senza passione senza coinvolgimento affettivo ed emotivo sua mi sembra che il patto scosse questa sera qui in questa sala questo pomeriggio cene
Non si fa scuola senza sentimenti neppure senza seduzione
Allora che cos'è questa problema dell'etica della conoscenza
è un una grossa questione perché dobbiamo dovendo fare i conti con la tecnica con questo mondo tecnico
Il tema dell'ethos il tema del costume dall'abitudine a consuetudine mentale che si rapporta con l'aspetto del sentimento assolutamente fondamentale io non penso che la quell'insegnante sia solo una professione e anche una professione
Ma richiede un altro tipo di etica
Ci sono aspetti passionali che non si possono lascia fuori e che in questo impianto intellettuale emotivo perché c'è un'emozione in Berlinguer lo si percepisce la prosa spesso scalpita in questo libro perché vuol dire qualcosa e della passione del Riformista ma c'è anche un'etica della conoscenza con cui bisogna fare i conti
Nella prefazione Tullio De Mauro spiega una cosa siccome molto importante molto interessante e di cui insomma credo che poi se le elezioni forse andranno in un certo modo bisogna tener conto insomma la riforma gentiliana non è una riforma che nasce in ambito fasciste
Nasce bene Gramsci ha spiegato nei Quaderni anche appunto da un movimento
Che viene dalla sinistra
Questo per dire
Che in questo progetto
Io credo che per non potrà essere buttato all'aria proprio perché ci sono degli elementi che provengono da una storia della scuola italiana
Della passione delle riflessioni degli insegnanti che ha portato a questo quadro non è irrealistica in questo dissento
Da Buttiglione
Semmai ecco è arrivato come dire al potere
Quella serie di intellettuali che hanno seguito questo movimento che nelle scuole c'è stata destato profondo e poi mette anche finito e L'ultima onda spinto in alto
I legislatori i politici coloro che l'hanno organizzata anche i tecnici
Allora torno al tema dell'etica della conoscenze chiudo ma molto rapidamente
C'è un problema di natura etica di natura morale a me pare che la carenza semmai e qui cioè nella mancanza di un patto etico
Tra
I politici
E chi nella scuola ci sta
E ci lavora tutti i giorni
Se davvero la tecnica tende a questa neutralità a questa anti umanesimo e onnivora pervasiva spesso inodore incolore
Bisogna riempire questa apparente neutralità con dei contenuti di tipo etico
E qui c'è una carenza e io credo che questa sia come dire la la gamba zoppa di questa
Riforma
Insomma per chiudere il discorso molto rapidamente appunto perché io non ho elementi politici da portare ritengo che
Su questi due aspetti
Comunque vadano i politici dovranno misurarsi forse non appunto con i metri delle legislature ma con un'onda molto più lunga
La dispersione dei saperi l'assenza di una gerarchia dei saperi
E dall'altro la necessità di riempire con una nuova eticità
I contenuti dell'insegnamento e le forme del rapporto con questa insieme
Dei saperi che sono andati in frantumi
Grazie ho finito
Luigi Berlinguer
Prima di tutto devo ringraziare perché
Se non etico almeno deontologico prima
Autore ringrazio questa accoglienza in questa occasione
Poi voglio ringraziare il problema loro per
Le parole che ha detto e per la sua prefazione che come lui racconta e
Era stata pensata prima dell'aprile maggio dall'anno scorso
Addirittura nel novantanove
E che
Racconta appunto
Il modo in cui noi ci siamo scambiati le idee
Prima di contattare editore
Poi forse anche un po'influito essendo autore
Ricorrente
Di questa prestigiosa casa editrice
Poi mi corre l'obbligo sentito ringraziare
Questo bel puliti per le cose che ha detto che ha scritto
E è amico Rocco Buttiglione
Anche per le sue
Rischio apprezzamenti che io naturalmente nei quali talmente credo anzi
Sono sicuro che sono sinceri se non lo fossero io ci crede nello stesso
E poi il marco Panarea
Perché il libro credo che si legga
Prevalentemente grazie a lui
Le perché ne abbiamo creato un una simbiosi a questo proposito
Poi che abbiamo scoperto che vediamo un'idea del riformismo abbastanza coincidente
E che quindi questa operazione identificativa politica
Era apprezzata anche da lui per ciò è stato possibile praticamente
Scrivere insieme lavorare insieme
Fra gli altri meriti Lumia uno che ha molto sfrondato
Per cui io ho sentito una costante mutilazione
Così avviene agli autori perché tanti pezzi che credevo fondamentali può invece non era opportuno restasse nel testo
E penso che questo faciliti la lettura
Ne citerò uno
Anzi qualcuno loro introdotta dopo perché non ero d'accordo che non non entra s'
Lo scopo per cui
Ci siamo imbarcati in questa avventure quello di in prima di tutto uno confesso di informare
Cioè di fornire una
Maggiore conoscenza del quattro ma anche dei dettagli
Perché sono convinto che buona parte della situazione contraddittoria
Anche delle tensioni deriva da disinformazione o da interpretazioni unilaterale
Non citerò ora nello sport nazionale che quello di parlare in un certo modo dei media
Poiché ormai tutti sono scontenti del modo in cui arrivano informazioni però una cosa è certa che i media hanno
Tra le altre cose il dovere di sintetizzare di semplificare nella semplificazione in questo caso è sempre una forma di manipolazione
E quindi non si capisce nulla
In più cioè un desiderio di rettificare
Per esempio l'idea che io volessi abolire liceo classico
Continuo a dirlo ma la gente tanto da pensare che mi volesse favorire liceo classico pure che noi volessimo promuovere tutti
Continuo a pensare a dirlo però si continua a scrivere sui giornali e che noi vogliamo promuovere tutti
Faccio questi due esempi per dire che c'è bisogno di un'operazione di rettifica dei messaggi perché messaggi distorti appunto rimpallano la riforma
Lance tutte
Impresso Belpoliti io condivido totalmente suo discorso sulla superamento del monopolio umanistico dell'asse culturale perché devo dire il perché sia nelle cose no
Però parlare di una riforma fonda questo non lo scrittore e l'ha scritto il titolista
Fondata sulla tecnica
Diventa un messaggio ecco è vero che si voleva abolire l'ICI o classiche invece tutti devono imparare solo tecnologia
Lo dico perché purtroppo
I codici
Comunicativi sono affidati molto all'interpretazione di chi ascolta più che alla esattezza della formulazione di chi parla
E quindi ci sono questi
Poi devo dire un'altra ragione
Che è quella della di desiderare di dare un'idea della organicità forse il termine improprio ma comunque della coerenza ecco della coerenza del disegno
Che avendo seguito la tecnica del mosaico per molti arabe molti mesi ed anni non si non si è percepito
Ora ora tutti dicono che c'è una riforma non usa il plurale
E anche noi siamo stati indotti
In questa formulazione anche se all'inizio rigettava amo l'idea di una riforma di riforme tuttavia era importante fare un tentativo di chiarimenti a questo proposito
Allora taccio
Un esempio di come la questione del del righe della scuola di rigore come noi la intendiamo come si cerca di dire nel nel libero
Comma la missione fondamentale il compito fondamentale è quello di fare della scuola il luogo nella cultura
E non è il luogo della socializzazione
Come hanno fatto gli americani per esempio e per fare un esempio semplificando naturalmente perché poi
Così si fa non si rende giustizia alla complessità però non c'è dubbio che i filoni sono questi
E tuttavia ancora si considera il fatto che il nostro messaggio messaggio di caduta del rigore
Però lo lo lo sentono anche i i docenti in buona misura i quali spesso si lamentano i di questo messaggio che non c'è nella nostra azione non nella periodo precedente
Perché forse non si è colto che
Questo quinquennio ha invertito una tendenza
Precedente in cui l'asse fondamentale era il buon cuore cioè era il diritto allo studio come buon cuore come insomma facevano qualcosa questi poveri ragazzi come si fa eccetera
Noi abbiamo cominciato i collaboratori ministeriale mi guardavano un po'strano però sono testimoni del fatto che in tutte le misure noi abbiamo cercato di introdurre un elemento di severità
Questo messaggio non è passato e quando abbiamo fatto la norma sulla l'esame di Stato
è stato interpretato come Ezio che dovesse essere ancora più facile di quello precedente ha voglia tu a dire che ci son tutte Athirson più proveniente e molte commissioni l'hanno interpretato così
Seduta a fare la famosa circolare che dice no esaminate le cinque invece di sei così tratte più tempo interrogate oppure fate diretta in tre il colloquio perché dovete anche parlare delle altre materie non solo dalla tesina per faccio questi esempi per dire
Come c'è un problema di rettifica naturalmente un povero libro da solo non arriverà neanche un a un centesimo del per interessati però
L'ambizione è questa
E quella di Conte di trovare un modo di sintetizzare quantità e qualità
Ho élite e Massa
Vi è stata molto bello il discorso di Alberto Asor Rosa
Minacce
E così per quanto riguarda l'umanesimo
Che non vuol dire studi umanistici voglio una cosa
Ben più pregnanti ovviamente
Che non vuol dire Filologia presente
Non vuol dire solo piloti
Bene nel libro si tenta di dire che la più grave carenza nel nostro Paese dal punto di vista dei contenuti culturali e l'apprendimento scientifico
O nell'altro
E questo si sa che ormai sta diventando un problema o comunque
Lo registra le iscrizioni alle università ai costi lauree universitarie tra l'altro
Dove c'è ancora un altissimo numero di ragazzi che si iscrivono indisciplina esso socio uno umanistiche invece Ilaria iscritti in chimica fisica matematiche sono pochissimi
Deriva anche dalla scuola deriva anche dal fatto che la più grave carenza che non abbiamo eh la preparazione scientifica diffusa preparazione matematica
Si tenta di dirlo però questo urta contro le cose bellissime che diceva Belpoliti a proposito di una parte dell'intellighenzia del nostro Paese
Che invece questo dato
Della
Dura lirismo di fondamenti culturali e non di unicità di asse culturale
Non l'ha colta
Perché è vero che che questi intellettuali parlano del loro liceo non parlano dalla funzione formativa nel complesso del Paese
E del e del fabbisogno culturale
Non parlate e questo è un atteggiamento che io chiamo nostalgico
Ora
Questo dato
Però
Ha bisogno di una arricchimento io voglio discutere con l'osservazione poi tornano su che gli altri ma che faceva del politico manca il pathos c'è l'emozione ma non il TAR
Io
Evidentemente questo danze così ha detto vuol dire che questo chi è ciò che arriva
Ma non è che ciò che si voleva
Noi siamo stati convinti che la carta dell'autonomia
E l'integrazione disciplinare
Questi due aspetti
Avrebbero dovuto avere fondamentalmente il compito
Di fare della scuola una comunità delle scuole delle comunità come dovrebbe succedere per le università
Più difficile perché le strade sono il regno dell'assenza fisica
Mentre le scuole fortunatamente no
E però non c'è
La comunità
So bene che noi deriviamo tra mondo cattolico questo concetto ma ne sono molto grato perché ne sono convinto genere son convinto che la proprietà di questo approccio
E se si crea una comunità e indispensabile che ci sia una condizione affettiva
Allora nella scuola elementare questo è certo c'è da molto tempo
Nella scuola secondaria è vero che non c'è
Deriva dalla struttura dall'impianto dal origine
La scuola secondaria è stata influenzata dalla dalle riforme degli anni Venti anche dai precedenti ordinamenti perché avevano una destinazione
Di formazione severissima della classe dirigente
Oggi non è più la funzione la scuola questa perché riformare il popolo colto
Questa è la grande rivoluzione che attende noi che governeremmo e voi che ci farete più saggiamente l'opposizione fra un po'
Ma attende anche nell'ipotesi che io devo prendere perché sono fondi molto convinto del bipolarismo dell'alternanza nell'ipotesi diverse
Non superiamo questi la parte che sarà la più importante di questa riforma che il cambiamento della secondaria perché il ciclo primario e nelle cose
Penso fortunatamente io lo posso arrestare nessuno
Cioè non sappiamo il fatto che è lì che si deve creare più ancora la comunità
E che nella comunità significa
Arricchire la componente affettiva tra espressione artistica e allora io sobri qui devo dire una cosa io sono stato considerato un matto al ministero e un tantino anche da una battuta affettuosa
Di Tullio
Anche di recente perché sono convinto che se non si introduce nell'attuale curricolo di base l'apprendimento dello strumento musicale non fallì ammonta la riforma e son convinto che la Regione prima non è perché su un conto è necessaria che si impari la musica come in tutti i Paesi civili
Non la non l'educazione musicale
La pratica musicale che l'unico modo per fare educazione musicale e non orecchia mento
E la pratica musicale e il primo il più importante degli a Pierce
Di quelli che creano è una componente essenziale per creare questa partecipazione affettiva agosto
Io ne sono convinto però se io parlo con tutti i collaboratori più stretti e con gli amici mi dà mi guardano come un matto prima tu Contini ad essere amato io sono convinto profondamente che quindi il suo la sua sollecitazione
E da prendere il massimo di attenzione però
E sicuramente nelle intenzioni
E Andrea trasformate a questo aggiungo un'altra considerazione
Per quanto riguarda la quello che un tempo in casa mia si chiamava con vocabolo arcaico e superato l'asse culturale
Anche qui questa cosa è stata posta nel libro
Invadendo il campo professionale di Rocco Buttiglione
Noi abbiamo avanzato quest'idea
Che nella scuola secondaria commedia anzi inferiore e superiore
Ti della metà del secolo precedente grosso modo il cosiddetto asse culturale era rivolto soltanto all'élite che era solita te ed erano appunto da lingue morte e poi storie filosofia come stoicismo
Come Storia del pensiero
Chi li fa
Questo non può più essere e lingue morte asse culturale della scuola di oggi perché non possiamo no del dell'indirizzo specialistico classico umanistico attenzione se no riparte notizie che vogliamo un liceo classico che resta che è stato rafforzato che il pupilla degli occhi nostri che è stata la nave ammiraglia e tutto quello che si vede ma non è l'intera scuola
E ne abbiamo voluto azzardare un'idea
Che consegniamo agli autori del corri Kundera secondaria e cioè che il momento unificante
Te la natura di questa scuola e quindi della sua natura prima ancora dalla funzione
E il pensiero la concettualizzazione la capacità di dare risposte alle domande di senso e di verità che sono la ragione prima della curiosità intellettuale di qualunque creatura umana
Naturalmente non come Storia della filosofia che quelle specialistiche tira
Però dico per dire che
Un'ambizione culturale di strategia culturale dentro la riforma c'era nel libro si
Il suo centro le corporazioni medici primari sfasciano tutto perché sono fortissime e potrebbe non soltanto il loro partito
Diciamocelo questo fa una qualche franchezza e e discutano rispetto a quelle scuole che stanno già organizzando la trasversalità
Ma questo è il rischio vero
E quindi vero che battute molto prossima grazie