"Dal Fordismo alla Globalizzazione" - presentazione del libro di Luciano Ferrari Bravo (Ed. Manifestolibri), organizzato nell'ambito del Festival di Radio Sherwood (presso lo Stadio Euganeo, Parcheggio)

Tra qualche istante inizierò prestare dibattito discussione e come Radio Sherwood
Siamo molto orgogliosi di poter ospitare questa sera innanzitutto un ringraziamento ai nostri ospiti e poi ovviamente ringraziamento anche tutti voi che siete qui e ci sembra che anche all'uscita da un punto di vista quantitativo di questa serata dimostri che Padova ha bisogno di questo ha bisogno della possibilità di una discussione vera
Ha bisogno di superare definitivamente passata per lasciar spazio anche a serate come queste che possono essere strumenti utili per il presidente e per il futuro
Radio Sherwood dicevo è contenta di ospitare questo dibattito che sarà moderato da Beppe Caccia l'introduzione di Omid è un giovane studente di Scienze politiche Panama da Beppe presenterà agli altri ospiti di questa serata e volevo solo ricordarvi che questa è l'ultima settimana della festa di Radio Sherwood che anche quest'anno e nonostante tutto siamo riusciti a fare e in questa settimana in particolare molte delle cose sono dedicate a un'altra grande appuntamento che quello delle mobilitazioni per la contestazione del vertice del G otto a Genova
Domani sera sulla su questo stesso palco daremo voce ad un'altra sensibilità espressiva quella del teatro con lo spettacolo che vi consigliamo caldamente si chiama L'agenda di Seattle ed è della compagnia teatrale in pasto ed è un altro modo come quello di questa sera per discutere approfondire il perché
Migliaia di persone andranno a Gela per assediare i potenti della terra e vai giovedì sera
Sempre qui alla festa di Radio Sherwood ci sarà un dibattito dal titolo assediati e otto per liberare tutti
Con la presenza di Luca Casarini portavoce delle Tute Bianche Edith Fausto Bertinotti segretario di Rifondazione comunista
Di Gianfranco Bettin prosindaco di Venezia e dei Verdi e di Raffaella Bolini responsabile internazionale dell'Arci per cui un'occasione anche per approfondire anche da un punto di vista materiale le mobilitazioni che andremo a fare a cena la ricordo a tutti che dei partiamo dal Nordeste
Per Genova mercoledì diciotto il Dini primo treno delle tute bianche verso Genova partirà alle ore tredici dalle stazioni del Nordeste e questa è la prima grossa partenza poi ne seguiranno altre
Il giovedì e il venerdì è chiaramente l'invito a tutti è a partecipare a queste grosse mobilitazioni per dar voce
All'altro mondo che è possibile e che vogliamo grazie e passo la parola alle moderatore della serata
Buonasera e grazie
A tutti a tutti i presenti quelli che hanno voluto essere qui questa sera
è difficile ovviamente trovare non tanto le parole quelle non mancano quanto i toni
Le
Il modo giusto lo stile giusto per affrontare la discussione di questa sera
Una discussione che parte da un volume pubblicato in queste settimane da manifesto libri
Un volume che raccoglie parte degli scritti editi e inediti
Di una compagno di un amico che non è più qui tra noi che è Luciano Ferrari Bravo
Questo
Un compagno un amico che generazioni differenti
Hanno potuto conoscere
Che i presenti molti tra il pubblico
E gran parte di quelli qui sul palco hanno conosciuto in modi in tempi con ruoli e in situazioni molto differenti
E che ci lascia una grande eredità l'eredità di questi di questi scritti riceve difficile ricordare Luciano perché ricordare Luciano significherebbe sarebbe giusto farlo con quella discrezione
Con quella capacità di understatement nel di sempre di basso profilo che Luciano Luciano aveva quella capacità di essere sempre soap molto sobrio molto misurato elegante nel nei gesti nelle parole nella scrittura
Quel modo che apparentemente no secondo le ricostruzioni giornalistiche mi avrebbero fatto un personaggio di secondo piano in realtà Lucianone è stata fatto un personaggio di secondo piano ma è stato uno dei fra virgolette i padri fondatori
Di quella filone di quella corrente del marxismo critico di quella eresia sovversiva rivoluzionaria
Che ha segnato anche la storia italiana a partire dalla fine degli anni Cinquanta e dei primi anni Sessanta
Il volume che presentiamo che discutiamo con gli ospiti di questa sera raccoglie tre periodi ben precisi di di scritti di Luciano un primo Periodo quello legato
All'esperienza della fine anni Sessanta dei primi anni settanta
Un su e una seconda parte che è dedicata a lettere testimonianze verbali di interrogatorio che riguardano gli anni che vanno dal sette aprile settantanove alla sua alla sua scarcerazione
Luciano Ferrari Bravo è stato incarcerato per più
Di quattro anni
è stato poi dichiarato innocente ha fatto un ulteriore anno
Al confine è stato poi dopo essere stato assolto da tutte le accuse che lo riguardavano reintegrato al suo posto di lavoro all'Università degli studi di Padova
E infine una terza parte quella legata alla produzione teorica
Di ricerca scientifica e militante degli anni novanta di scritti che vanno dal mille novecentonovanta al al due mila
Bene questi tre scritti queste tre parti queste tre
Questi tre capitoli del volume che apre fatto da da Sergio Bologna
Tengono conto coprono tutto l'arco tutto l'arco della parabola
Biografica e intellettuale di Luciano Ferrari Bravo e attraversano la storia italiana
Degli ultimi degli ultimi trent'anni degli ultimi trent'anni e passa non a caso abbiamo voluto intitolare questo dibattito come il volume dal fordismo alla globalizzazione
L'esperienza di pensatore critico
Di militante rivoluzionario
Di grande didatta che Luciano ha lasciato attraversa questi passaggi attraversa questi differenti cicli questi differenti cicli storici
Alcuni dei quali già chiusi lo testimonia
Lo testimonia una presenza questa sera che a noi sta particolarmente a cuore
Il fatto che una storia quella le vicende degli anni settanta si chiuda definitivamente
Anche perché oggi si apre oggi si è aperto oggi si apre un ciclo nuovo oggi si apre un'epoca nuova un nuovo inizio
Di lotte di tentativi di trasformare radicalmente la realtà esistente
La presenza a cui diamo come organizzatori un caloroso benvenuto un caloroso bentornato è quella di Antonio Negri che interverrà al dibattito di questa sera
Bentornato Toni a Padova siamo felice di averti qui a discutere a discutere con noi
Luciano non è riuscito a vedere questo a vedere questo momento a vedere che si tornava la possibilità di discutere di questi temi che a Luís hanno voi erano e sono e sono cari
Non a caso Luciano indagato con grande passione con grande rigore
L'esperienza che vanno dalle
Dal nascere del
Del modello di un modello terroriste fordista nel nostro Paese le lotte operaia e le lotte dell'operaio massa che l'hanno segnato i processi di crisi e di ristrutturazione
E poi dopo la parentesi degli anni del carcere della carcerazione speciale della detenzione dura dei processi fino
Alla ricerca nuova che negli anni novanta si è aperta anche in questa città
La mia generazione la generazione di chi è nato dopo il Sessantotto
Nesta sessantotto i e gli anni Settanta butto avuto il il grande privilegio di avere Luciano tra i suoi tra i suoi maestri
Negli anni Novanta all'Università di Padova di tentare di riprendere insieme a lui
Il filo interrotto dell'inchiesta dell'inchiesta sulle trasformazioni sociali dell'inchiesta sulla nuova composizione sociale sul nuovo modello produttivo che anche in questi territori che nel nord est in particolare si stava si stava affermando
Bene presenterò di volta in volta chi interviene e questa sera ci sono tre persone che per motivi indipendenti dalla loro volontà non hanno potuto essere qui con noi sono Sergio Bologna Paolo Virno e cristiana e Christian Marazzi che c'hanno mandato dei messaggi scritti
Non posso ahimè leggerli integralmente
Li leggo proprio mo'maniera molto
Molto rapida testimoniano del grande affetto anche intorno intona figura di Luciano Ferrari Bravo intorno alla sua esperienza
Scrive Paolo Virno dopo la galera Luciano non si è mai l'uso che potessimo vivere una rivincita in grande stile e Ari fuggito come la peste il sì il risentimento astioso
Volevo un po'di buona vita questo sì qualche giornata perfetta da degustare comunque chiede di rosso un libro ben temperato
E voleva questo pure sì una ricerca teorica piena polmoni ambiziosa e spregiudicata sulla grande trasformazione del lavoro delle forme di vita della compagine statale
L'ha voluto una ricerca del genere anche nell'ora del declino essendo convinto che le faccende del mondo sub lunare leggi governi rivoluzioni non diventano bazzecole neanche alla fine se non per chi è già morto prima di morire questo era Paolo Virno
Sergio Bologna ci ha mandato un messaggio un saluto a tutti i presenti
E scrive
Se penso alle energie che questi signori hanno speso negli ultimi trent'anni per distruggere ma arginare criminalizzare intelligenza politica
Se penso che questi sono gli uomini cui Luciano doveva i suoi anni di galera non posso non esaltare una volta di più il grande valore di libertà di un pensiero politico che quarant'anni fa vuole rompere i suoi legami col paradigma comunista
Di questo pensiero politico Luciano è stato un fondatore discreto lucido rigoroso e generoso cerchiamo di non disperdere la preziosa eredità che ci ha lasciato
E infine Christian Marazzi
Mi spiace molto non poter essere con voi questa sera sapete quanto ci tenessi da un lato festeggiato un percorso quello della radio un pezzo di storia delle lotte dall'altro ricordato un grande compagnia un grande amico sapevate quant'ero legato a lui
Il fatto che la festa della radio ricordo di Luciano accadano a pochi giorni dall'evento di Genova mi sembra in grande sintonia con il nostro percorso militante umano
Dal momento che abbiamo sempre lottato per questo percorso di liberazione e di realizzazione di una comunità vivere molteplice queste Christian Marazzi
Noi abbiamo voluto nella discussione di questa sera lasciare un po'sullo sfondo il tema degli anni settanta lo vogliamo fare un amarcord o una rimpatriata a una rimpatriata di reduci come dicevamo quel ciclo e chiuso il chiuso definitivamente
Colpisce il fatto no dell'oblio a cui è condannato del fatto che nelle università italiane non si faccia ricerca storica sul serio sulle differenti memorie
Che hanno attraversato che hanno attraversato l'esperienza degli anni settanta in questo Paese
Abbiamo voluto soprattutto dedicare la discussione di questa sera ai temi che Luciano affrontava affrontato nell'ultimo periodo la crisi della sovranità alla crisi degli Stati nazionali
La discussione intorno al federalismo al municipalismo il tema della globalizzazione delle mie nuove forme di dominio di oppressione di sfruttamento che dentro la globalizzazione neoliberista vivono io credo che la grande lezione che Luciano ci consegna e questo la capacità di intelligenze critiche di cervelli collettivamente insieme ad altri di mettersi al lavoro di mettersi al lavoro per capire e qui chiudo
Di capire
Come scriveva in uno dei suoi ultimi lavori sulla sovranità sulla crisi della sovranità nella dimensione globale
A discriminare tra le varie ipotesi teoriche rimane pur sempre scriveva Luciano il criterio della loro adeguatezza fornire dissenso la prospettiva di liberazione dall'oppressione dallo sfruttamento
Questa oggi come ieri rimane la buona domanda ed è una domanda che io rivolgo a tutti i presenti di questa sera
Iniziamo con Omid Firouzi perché uno studente della facoltà di Scienze politiche di questo due mila uno uno studente alla facoltà di Scienze politiche di oggi che spiega perché hanno deciso di organizzare il dibattito la discussione di questa sera
Sì ti ringrazio ringrazio anch'io tutti per essere venuti il pubblico tutti coloro che poi faranno uno gli interventi io faccio parte del collettivo di scelte politiche
E abbiamo deciso scenario servo del Manifesto Libri di presentare questa Assemblea innanzitutto perché Luciano Ferrari Bravo insegnava portava avanti la sua attività di di studio di analisi ricerca e nella stessa facoltà dove ora noi ne facciamo un'altra attività
E dopo perché negli anni settanta a Padova durante quegli anni delle stessa ora in cui due ora lavoriamo i nostri progetti studiamo
Cercano di crescere e culturalmente la sembianza i nostri messaggi di comunicare la nostra consapevolezza e nostrana Alicia ecco in quegli stessi anni
C'erano le persone in questa facoltà che segnavano la storia della facoltà risente politiche eseguiamo un passato fondamentale forse per la storia dell'intero movimento antagonista che si esprimeva e ha ora aggiunto parimente è l'apice della sua attività il correttivo senza politiche è nato un anno fa abbiamo cercato sempre di costruire un livello di sensibilizzazione all'interno degli studenti
Sui temi di grande importanza a livello mondiale e ho cercato anche di di di cogliere costruire con la consapevolezza tra di noi e di comunicare ovviamente agli altri quello di consapevolezza sul ruolo che Ozzy il sapere l'istruzione
Hanno nei meccanismi molto complessi della globalizzazione cosiddetta neoliberista
Niente questo è quello che abbiamo fatto per per questi anni è nella nostra attività abbiamo fatto sensibilizzazione creato anche conflitto conflitto inteso come la volontà di mettere in discussione giorno dopo giorno tante cose date speso per scontata la volontà Ivete mi scuso e queste cose dal ruolo degli studenti allora dei docenti dal della didattica che ci presentano al ruolo culturale che può avere anche una facoltà come sente politica in tutta la nostra attività abbiamo scontato però riscontrato un una sorpresa un limite metronomo anti sempre accompagnati da questa duplice dinamica di e conflitto e consenso non siamo mai riusciti in questo anno a contattare trovare riscontro né i docenti o somari CTA creare dei livelli di comunicazione a creare dei percorsi e politici culturali e dei quali docenti sentì politiche fossero attivi politicamente dimostrativi e penso che Luciano Ferrari Bravo
E le persone che con lui c'erano in quegli anni include la nostra facoltà possono darsi emotivo e di riflessione
Di e di studio innanzitutto perché loro interpretava il ruolo di docenti in maniera molto particolare ed avevo rollio Settimania particolare nel senso che inviano stati in grado di intrecciare una serie di reti e di dico di comunicazioni contatti con gli studenti e tra i sessi docenti allora i siti ad aprire una serie di e discussioni di riflessioni ad alimentare costruire anche una riflessione critica verso il modo di vivere l'università e così come verso il modo di vivere la società intera
Penso che cosa sia molto importante a Libero del ruolo che i docenti a regolare importante studiare riflettere su queste idee su queste persone anche perché e ciò che è successo nei miei settanta e ha facoltà di Scienze politiche come in tante altre parti e comunque e la storia di certa politica della storia del movimento antagonista italiano col quale dobbiamo confrontarci però confrontarsi presenze motivo e confrontarsi si può aiutare ad affrontare oggi nel due mila uno
L'evoluzione la trasformazione ghanese Annalisa dagli anni Settanta ci ha proiettato ad oggi solita raccogliere questo cosa che influenzano ovviamente è il nostro modo di di agire è il nostro modo di pensare ai non sono di creare conflitto consenso
Grazie il
Al prima prende la parola Massimo Cacciari che ha condiviso con
Luciano gli anni della della formazione e quando erano un po'più giovani anche di me leggevano il capitale alla sezione di San Barnaba della del PSIUP insieme agli operai di Porto Marghera
Massimo Mario ho trovato in questo in questo libro di denunciano
Ci sente
In questo libro di Luciano soprattutto nelle parti che appunto non conoscevo non avevo ancora letto le l'EUR l'ultima parte dedicata appunto come si diceva ai problemi della globalizzazione della sovranità del federalismo eccetera davvero le quelle qualità che ricordavo di Luciano che me l'avevano reso particolarmente cavoli vicino
Fin dall'inizio fino appunto a quando avevamo molto molto giovani
E cioè una sobrietà di analisi un uno sguardo disincantato sobrio che non che non confondeva mai e la prospettiva la speranza eccetera con l'analisi con quella scuola Duranti d'andare sempre a vedere
Prima di tutto di di ritornare alla cosa Vinitaly faticosamente costruire e mai confondere i processi confondere l'analisi con le proprie attese con le proprie speranze con le copie idee sempre quando ti muovi all'analisi ti muovi sulla base anche di come dire pregiudizi questo è inevitabile
Però la l'abilità del dell'analista e credo anche del politico sta nel non farsi mai prendere la mano dei pregiudizi ti muovi col pregiudizio
Per trasformarlo poi in un giudizio e questo non sempre avviene tre anni sessanta settanta anzi avvenne rarissimamente
E credo che Luciano l'avesse capito molto meglio di tante che ad un certo punto appunto il pregiudizio nel senso letterale del termine si aveva fatto un un pasticcio con l'analisi col giudizio
I la sua esperienza politica negli anni settanta a mio avviso lo dimostrava aveva dimostrato quindi ho trovato in queste in questi scritti di Luciano il meglio di di della sua di quello che conoscevo ricordavo di luglio sia come persona con cui appunto fare politica sia come studioso
E perché siamo in tanti voglio essere molto breve vorrei indicare i quali sono i punti che condivido di di questo libro di questi soprattutto ultimi saggi ultimi articoli stringatissimo intensissimi
Apparentemente anche di agevole lettura in realtà un condensato di conoscenza anche dire condizione perché era un vero studioso a tutto tondo Luciano
Prima di tutto l'immagine della globalizzazione che ne vien fuori per partire da qui da qualche parte bisogna pur partire e la più lontana da una certa ideologia corrente
Come una certa più che dei di una un'idea di globalizzazione che la riduce a una a una forma uni totalitaria
In realtà Luciano ammette costantemente in guardia rispetto questa ideologia della globalizzazione ci avverte che la globalizzazione pluralità ancora di tempi di spazi
Che lungi dall'essere una totalità che forse è più corretto parlare e da analizzare processi di convergenza processi di integrazione e spiega anche quanto sia difficile analizzare questi processi di convergenza quanto sia pericoloso e difficile di i sistemi economici politici convergono in base a quali datti e qui di nuovo questo forte richiamo di ritornare alla cosa di essere prima di tutto dei fenomenologie
Il Bindi del com'è che faccio a misurare il grado di convergenza fra sistemi presupponendo che siano tutti i sistemi diciamo così sostanzialmente uguali convergenza tra stati ma ha un senso paragonare gli Stati Uniti d'America Lussemburgo oppure sono stati quindi è difficile misurare l'ipotesi di convergenza di integrazione però
Certamente
Sembrerebbe che ecco di questo si possa
Parlare così come si può parlare ma con questi avvisi con questa prudenza con questo invito all'analisi all'approfondimento allora a non accontentarsi mai della opinione della sensazione del pregiudizio per l'appunto
Così come è certo che siamo in un'epoca in cui è evidente da tanti anni da tanti decenni Micara da da qualche anno soltanto un processo di decadimento di deperimento della della antica sovranità statuale questo è certo un processo di dei territori realizzazione del Leviatano come qualcuno ha detto
Ma che cosa significa questo significa che si procede verso una forma di integrazione mondiale tipo stato mondiale dice
Luciano dice io condivido in toto questo è un sogno questo questo è cattivo utopia
E mette in evidenza quanto ancora convinti nel processo di globalizzazione attuale la sovranità statuale quante contraddizioni questa questo residuo tra virgolette di sovranità statuali induce nel processo di globalizzazione
Allora che cosa ci dobbiamo aspettare una sola volta si chiede
Ferrari Bravo di governance a livello sovranazionale a livello internazionale ma che cosa intendiamo per Governance come facciamo ad estrapolare certi modelli di governo debole
Che hanno fatto anche molta fortuna incerti incerta lettera Turano
Sull'argomento anche in Italia come facciamo estrapolarli su un scenario sopranazionali internazionale domande questioni io credo che anche il movimento di Seattle eccetera sia tanto più significativo quanto di queste questioni se le pone e abbandona una visione totalizzante ideologica della globalizzazione quanto più mette in evidenza le contraddizioni che sono la globalizzazione
I differenziali
Quanto più intende la Rete non come appunto dice ancora Luciano un sistema bidimensionale mani intende fino in fondo la tridimensionalità
Lei gerarchia al suo interno ma leggera e gerarchie significa anche differenza significa differenziale di energie significa potenziale se non altro potenziale contraddizione
E di tutto ciò probabilmente è fatta la globalizzazione
Quindi non di un astratto teologico pensiero unico ma appunto di queste contraddizioni
Di queste contraddizioni di queste differenze di Energia
La rete è una rete fatta di gangli vitali ma ogni nodo della rete non è come quella dei pescatori ogni nodo della Rete cha appunto iniziali di versi
C'ha interessi diversi è stato rapito diverse stanno tutti nella Rete ma nella Rete ci stanno in modo anche contraddittorio anche conflittuale
E la decostruzione dell'ideologia della globalizzazione fino a metà l'analisi nel senso letterale del termine fino a mettere in evidenza tutto questo è importantissimo anche Fini di ogni movimento politico oggi
Se la globalizzazione si svolgesse se non è se come dice Ferrari Bravo e io ripeto lo condivido in toto la prospettiva non è certo quella dello Stato mondiale che anche un'espressione in sé
Succhiano perché se mondiale non sarà stato per appunto in base a ciò che sta che che è stato è stato in tutti ho mai sensi del termine allora se sì la prospettiva e quella non è non può essere questa sarà quella punto di domanda dei grandi spazi
Marie grandi spazi grandi spazi uno con l'altro non saranno non non non ci sarà certo una armonia e tra i grandi spazi necessariamente se la globalizzazione sarà anche grandi spazi questi grandi spazi
Avranno avranno interessi prospettive culture nel senso più più ampi e più profondo del termine anche conflittuali tra di loro e non è qui che dovremo collocare anche il ruolo europeo
Perché se noi ragioniamo in termini ideologici totalizzanti sulla globalizzazione che fine fa l'opera diamo via diamo per scontato che l'Europa non può essere altro che una provincia de la grande isola atlantica diamo per scontato un Europa anglosassone il punto
La diamo per la regaliamo
Oppure lavoriamo per una globalizzazione che sulla base del fatti delle cose ecco sulla su una sulla base di una Fenomenologia delle contraddizioni dei compiti della della globalizzazione
Persa mette in evidenza il ruolo specifico dei grandi spazi e in primis del grande spazio europeo
Lavoriamo su questa prospettiva oppure lavoriamo astrattamente per un'opposizione alla globalizzazione ideologicamente intesa che secondo me non avrebbe alcuni appiglio non saprebbe appigliarsi ad alcuna cosa per muoversi efficacemente detto imponente ecco queste domande emergono con grande chiarezza dalle analisi di di di Ferrari Bravo per arrivavano masse impicci disposti ideologiche risposte pone domande pone questioni come tutti i grandi scienziati come tutti anche i filosofi se volete che sanno fare il loro mestiere in questo caso un filosofo della politica un filosofo del diritto
Pone queste domande
E per concludere la questione secondo me è più importante che emerge da questo libro io la porrei in questi termini qui Ferrari Paoline con grande chiarezza
La differenza dove sta la differenza epocale tra l'epoca della sovranità statuale che certamente in crisi ma sapete quando si dice che in che eserciti mica niente perché le crisi in storie in politica possono durare anche generazioni e l'Impero bizantino è stato in crisi per tre secoli e mezzo ma Pato tante tante di quelle cose durante la crisi che ne voglia che vi sognate l'intero mandato in tilt cioè i grandi organismi vivono in crisi di solito quindi quando tu vedi che un organismo in crisi l'UDC cavolo di niente non vinci
No non può fittizi nulla di nulla poi a e all'incredibile sarà in base a come tutti i nuovi nella crisi che potrà determinare un esito un altro ma la semplice maggiore crisi non vuol dire assolutamente niente uno sport assolutamente inutile
Dicevo il il dove sta la differenza epocale ma locale sta e Luciano nel saggio sulla sovranità mi pare ludica con grande chiarezza ripeto sono davvero contributi penso importante anche per questo tomo appunto modesto nel senso letterale del termine sobrio analitico che non ha perché è uno che non lascia mai
Che non ti non nasconde mai la prospettiva politica da cui muove la prospettiva di liberazione di emancipazione che lui dice ma ripeto non la non la non non non non fa mai sì che questa prospettiva oscuri
La cosa
Allora il salto qual è il santo e da una sovranità statuale che procedi in termini disciplinare come lui dice anche sulla scorta di fu comune di tanti altri e di tanti altri autori degli ultimi decenni
Ad una fase nuova in cui il problema è quello del non più della disciplina fordista nella scuola la famiglia la scuola il lavoro punto l'organizzazione del lavoro ma una forma appunto di controllo globale certamente che si presentandoli ma non è più non è più la sovranità che si esplica e che si incarna informe disciplinari ma in forme virtuali chiamiamole così di controllo
Quel che stato chiamato anche biopolitica in qualche modo
Ecco questa è la prospettiva duplice e Luciano quello di interessante mette in evidenza la contraddittorietà di questa di questa prospettiva perché perché da un lato il controllo come che esercito questo controllo che non si esercita più sulla base di discipline territorializzata e ecco luoghi di disciplina
Che è è quelle che sono state appunto il grande tema delle analisi fu col piano e e com'è che si ed è sì sì il controllo delle espressivo si può esplicare soltanto se non è disciplina
O se non vuole ritornare in modo reazionario come sempre possibile a modelli disciplinari per esercitarsi nato a testa
Le necessità Senator test
Bisogna controllare la mente per l'appunto quella libertà della mente che tradizionalmente nel moderno appunto appunto nessuno Stato nessun regime disciplinare poteva poteva invece poter invece sorvegliare e punire per così dire ma e questo il salto un un questa è la prospettiva assolutamente innovativa che si apra mai contraddittoria
Perché ma perché certamente le forme di controllo del cervello sociale sono infinitamente più difficili si spera di esercitarle all'interno del cervello delle persone dei singoli degli individui e un po'più sognarti indizi di esercitare i controlli interni disciplinari
Qui si apre una battaglia ASS di assolutamente diversa politica culturale assolutamente diversa
Rispetto a quelle tradizionali del passato ed è questo il passaggio secondo me di fase che non riescono a fare le forme organizzative e politiche tradizionale partiti eccetera perché sono tutte parametrate queste forme al modello della sovranità statuale incarnate informe disciplinari questo il punto
Questo il salto da epoche di fasi che non riescono a fare
Ma non è che tu possa fare un'ideologia una una una ideologia apocalittica su questo cambio di fase a adesso è il dominio della mente no perché nella mente e difficile entrarci molto difficile in Tracia
E si può entrare in forme diverse
Ma se la globalizzazione vuol dire questa forma di controllo tende a queste forme di controllo allora davvero è un campo di battaglia politica e di confronto culturale politico di confronto culturale politico perché appunto le fu il passaggio dalla disciplina il controllo non è affatto semplice non è affatto lineare
Non è affatto non è e cioè il il il il la nella sovranità chiamiamola così politica agita attraverso forme di controllo è infinitamente più complessa e di difficile di una forma di sovranità politica che si incarni modelli disciplinare
Il campo della contraddizione la potenza della contraddizione infinitamente più forte
E questa prospettiva secondo me è quella a cui Luciano ci invita a ragionare e il suo bellissimo saggezza invito veramente aleggia sul federalismo che condivido profondissima mente
Perché è esattamente quello che da anni vado dicendo io in termini a proposito di federalismo
E si colloca esattamente in questo passaggio del disco del discorso generale
Anche qui Luciano tratta del federalismo con grande disincanto nessuna Mitologia nessuna nessuna cioè su una palingenesi federalista nulla il totonomine ridere chiacchiericci stanno intestando danni su questo tema ma lo colloca qui
Se la battaglia oggi e sulle forme di controllo nei termini che ho visto e quindi al di fuori di ogni forma disciplinare di massa tradizionale ebbene federalismo nomi come modello istituzionali spicco come riforma dell'antica sovranità statuale questo lo dice esplicitamente Luciano ma come come e autorganizzazione di tutte le espressioni accetta e dei movimenti espressa in tutte le sue tutte le sue forme
Che stabiliscono Frejus accordi patti anche tra le sei punti estremamente mobili tra di loro
E su questa base ricostruisce l'avete il tessuto politico questa idea di federalismo è un'idea politica e anche politico organizzativa chi agisce nel forme di globalizzazione nelle forme di controllo
E contro quelle forme di controlli di globalizzazione che appunto impediscono quella che appunto l'espressione della potenza della mente di ognuno
Quelle il ticket che che agiscono nel senso della liberazione della mente di ognuno
In questo senso va inteso del discorso federalistico in questo senso Luciano secondo me ci invita a ripensarlo sono contributi di grande importanza ripeto analitica e pulite
Io la parola Antonio Negri che ha lavorato per anni con Luciano all'istituto vicenza e politiche l'Università di Padova che ha condiviso una militanza politica insieme a Luís e con il quale
Luciano ha poi è sempre rimasta in grande tensione di scambio teorico e di discussione anche proprio questi ultimi
Questi ultimi messaggi questi ultimi contributi che Massimo Cacciari ricordava discutono alcune delle tesi che Toni avanzato in questi ultimi anni prima nel lavoro di Dioniso e poi nel più recente lavoro Arpaia era intero scritto a quattro mani
Con mai con l'arte già Massimo Cacciari ha messo direttamente i piedi nel piatto della discussione la discussione che porterà una moltitudine a Genova alla fine di luglio a manifestare non in maniera generica in termini antiglobalizzazione ma contro questo modello di globalizzazione per affermare un'altra possibile un'altra possibile strada
Toni
Io non vorrei deludere Rino entrando immediatamente
In questo discorso sulla globalizzazione
Il
Non so ho lavorato tanti anni con Luciano che mi sembra con una complici complicità
Assoluta
E a e credo
E credo che
Il grosso problema permette almeno nel tentare di di chiarire quale sia il filo o quale sia la conclusione se si vuole di questi di questi scritti debba debba fondamenti avete passare attraverso una considerazione del metodo
Che Luciano ha in maniera a sei a sei contino assai coerente sempre sviluppato
Io non so ma rileggendo i testi che pure così conoscevo ognuno nella sua genesi di particolare tutti assieme
La prima cosa che mi ha così stupito stupito felicemente e a questo metodo di Luciano
Chi era quello di caricare accumulare
Sull'inizio di ogni di ognuno dei suoi saggi una enorme quantità di materiali un'enorme quantità di domande non
Di domande domandi chiusi ideologiche
Raccoglieva raccoglieva
Rispetto al problema del mio Dio aveva vede la riforma capitalistica dello Stato negli anni Trenta comincia caricando di tutte le risposte possibili l'inizio del saggio
Nel
Saggio successivo che purtroppo non è stato pubblicato nel volume
Ma so che quello suo stato sottosviluppo cioè sulla questione del Sud in Italia so che ci sono degli amici dei compagni che vorrebbero ripubblicare lo perché veramente purtroppo non è entrato nella dimensione del volume
Il primo saggio assolutamente fondamentale anche lì comincia pesantemente proponendo tutte le posizioni ideologiche tutte le forze che si presentano portando la cosa in maniera quasi drammaturgica fine un'esasperazione delle questioni
A partire dalle quali dev'esserci una soluzione che si pone altrove
In questo
Nella genesi del pensiero di Luciano
C'erano due cose che credo abbiano siano stati interamente della sua generazione da un lato come già diceva Massimo
Il bisogno di andare alla cosa stessa una specie di di costruzioni Isma'radicale una crisi in una sorta di empirismo vogliamo andare al di là di tutta questa ideologia che ci è proposta
Dall'altra parte
Una decisione che andavi in altro senso
E dice ma vogliamo costruire una nuova realtà
Perché il bisogno di liberarsi
Era un bisogno di impegnarsi di militare soggettivamente nella scienza
La domanda fenomenologica fenomenologica e mira astrattamente più o meno la stessa cosa
Solo che qui noi eravamo individuavamo in una società intellettuale costituite prefigurata da un marxismo critico estremamente attivo da una presenza ed una continuità di
Come dire contatto nelle lotte
Lotte sindacali politiche
Il discorso è immediatamente
Un andare a reale metodo marxiano perfetto svelare il reale
Ritrovare la sofferenza degli uomini lo sfruttamento la logica dello sfruttamento ma d'altra parte inseguirsi dentro questo rapporto e inserirsi dietro questo rapporto per liberarmi e le forze positive
Quindi dal punto di vista retorico questi saggi di Luciano sono i saggi formidabili perché accomunano il problema e Potì fanno precipitare davanti alla necessità di una scelta soggetto
Sapete alcuni compagni per esempio che conoscono bene questi saggi soprattutto all'estero che si sa ci stati fondamentali
Nella costruzione la scuola della regolazione in Francia
Sono stati fondamentali nella revisione ne sono stati fondamentali nella critica lega Studies in Inghilterra negli Stati Uniti sono stati fondamentali nella revisione della discussione costituzionale questo documentato per esempio anche ampiamente in nel lavoro di Dioniso di nuovo negli Stati Uniti
Sulla discussione sul sul sull'appunto sugli anni Trenta
Tutti i compagni dicevano ma qui c'è un modo quasi giurisprudenziale americano di di funzionare ed è vero
Sono chiari mancava
Ma questa questa questo questo elemento completamente nuovo cioè il fatto che lo studioso e dentro la realtà che conosce
E dentro ai passaggi della crisi ogni volta che questa crisi e definita
Se noi avanziamo presentano i saggi che qui sono pubblicati ci troviamo per esempio a un terzo saggio assolutamente fondamentale e centrale che è quello sull'imperiale sulle teorie dell'imperialismo
Luciano scrive questa cosa a metà degli anni Settanta
A metà degli anni settanta e chiaro a chi volesse leggere e certamente non al movimento operaio italiano con i quali Luciano come tutti noi eravamo in pole coi quali eravamo in polemica
Che
La funzione dello Stato nazione che la funzione dell'imperialismo come espansione dello Stato nazione che quindi la costruzione di grandi spazi di sfruttamento mondiale a partire lo Stato-nazione tutto questo è in crisi
Che quindi lo stesso keynesismo quindi lo Stato riformista occidentale quello di corso attorno al quale si era costruito in Italia si stavano costruendo in Italia tutti i compromessi storici
Possibili erano in crisi però una ragione molto semplice
Che la spinta operaia all'interno dei nostri paesi limitava lo spazio la possibilità di riproduzione capitalistica e chi la caduta in seguito alla lotta coloniale
Dello sfruttamento sul Terzo Mondo era praticamente infinita
Ci si trovava di fronte ad una crisi che è una crisi che poi era segnata dal fatto che il capitale prima
Di ciascun altro prende coscienza di questo elemento
Prende coscienza facendo che cosa liberando la moneta da qualsiasi tipo di controllo unico rapporto rispetto delle quantità fisse
Tra settantuno settantatré
La monete il dollaro la moneta o dominante viene liberata da qualsiasi tipo di rapporto materiale contemporaneamente regole iniziate sviluppate una serie di passaggi economico materiali la crisi del petrolio la prima crisi grande crisi del petrolio che scatena no
Schettino che cosa l'impossibilità di mantenere il regime del New Deal
In Europa i trent'anni
Vogliosi della ricostruzione sono finiti ed il capitale avanza
Il movimento operaio italiano Tabacci
La sconfitta di oggi la verifichiamo allora
Ma d'altra parte ci sono forze soggettive che si muovono
Forse soggettive che comincerà a capire queste cose
E allora che cosa ci troviamo di fronte ci troviamo di fronte a quella che la necessità di una decisione all'interno di questa realtà
Quando voi leggete lo scritto sull'imperialisti Tirso lezioni dell'imperialismo di Luciano una consapevolezza di questa è assolutamente evidente
Io penso che per esempio senza questi scritti di Luciano sull'imperialismo gli sforzi che abbiamo fatto poi negli anni novanta ricominciare costruire una teoria del tema del del dominio globale sia assai sarebbe stata quasi impossibile una teoria sovversiva ovviamente una teoria di resistenza
Ma siamo avanti
All'interno di questa
Di questa complessità di questa astrazione che cosa e circa Luciano continuamente dal punto di vista del metodo
Si pone una domanda che sempre questa cioè tanto quanto l'autore in un ricercatore in dentro questo movimento scientifico
Tanto all'interno di questa astrazione che diventa sempre di più
Il comando capitalistico sul mondo lo dobbiamo costruire un soggetto ha trattato astratto
Ed è questo passaggio questa omologia dell'astrazione del soggetto che soggetto rivoluzionario
Rispetto alla astrazione del comando che diventa che che che riveli problema assolutamente essenziale
Badate bene quando si dice astrazione del soggetto non si dice assolutamente che questo soggetto
è qualcosa di di di
Merci ficcato anche se come
Non si dice assurdamente che questo soggetto è qualche cosa che è il prodotto di una serie di operazioni che sono le operazioni
Mercantili pesanti che vengono sviluppandosi
Si dice che all'interno di questa seconda di questa terza natura
Si costruisce una realtà vera che ha comunque delle capacità delle volontà dell'immaginazioni
Una forza
E qui andiamo a quello che il tema fondamentale che il materialismo di Luciano Ferrari Bravo
C'è una Ferrari Bravo materialista però materie sta dialettico
Materialista vero cioè uno di quello che dice ci sono forze sono
Da un lato e dall'altro non ci sono mediazioni non ci sono sublima azioni non c'è una storia che le logica che finisce sempre bene ed ogni momento è migliore di quello che viene prima no c'è scontro si vince o si perde
Ma ci si batte
Non c'è retorica che copre la lotta
E guardate non si tratta del bene e del male
Si tratta di queste cose molto artificiali che chiamiamo coscienza di classe moltitudine movimento desiderio immaginazione libertà
Tutte cose completamente astratte
Che diventano concrete però solo nel movimento reale
Ecco allora che per esempio Luciano quando ricomincia a scrivere dopo la galera però è stata dura sapete ma però
Cavolo era tanta gente che credeva in cose comuni
E che si riconosceva che sapeva parlare che sapeva tra loro queste persone che erano in galera
Non era la galera miserabili che spesso
Dopo questo periodo è il primo articolo riscrive cui mi fermerò e perché poi il discorso sulla globalizzazione eccetera credo che sarà implicito in queste cose il primo scritto che Schifani i primi due scritti che fa sono
Uno contro la spaventati e l'altro contro
L'homo sacer di di di di Giorgia Carmen quindi con con nun punto scusate interpretazione ma comunque e su che cosa praticamente Luciano e suo materialismo si fissa
Per quanto riguarda la rete e quella che
Una riduzione concrete seria del lavoro d'attività
Luciano ricorda molto semplicemente che quando tu riduci lavoro ad attività petti casca la produzione
E la produzioni lavoro produttivo cesso
Anche se è diventato mentale anche sedimentato qualche cosa che partecipa alla vita di tutti i giorni
Anche se limitati materiale prestanome non resta qualche cosa che sfrutti
O che sfruttato
Ed è qualche cosa che resta la chiave della liberazione
L'elemento fondamentale della liberazione e quando cifra si trova di fronte a un salice Corio formidabile
Di Giorgio Agamben che discute a fondo anche lì si trova che cosa di fronte si trova di fronte a quello che una denaturazione uno di natura mento
Della de de della realtà umana
A una riduzione negativa invece che a quella che il completo
La completa storicità
Forza potenza di questa realtà
E di lì allora capite decisori si inserisce discusso sulla globalizzazione escluso globalizzazione questa forma astratta mercificata orribile che
Oggi Mammano trovasse dei fenomeni che conosciamo da un sacco di tempo almeno da settantuno
E cominciata dico ai suoi prodotta che è stata spinta avanti in maniera sistematica ed è resa decisiva fondamentalmente dai due grandi fenomeni che sono le lotte operaie nel mondo avanzato e le rotte anti coloniali e le lotte di liberazione
Che diventa decisivo quando la forma Stato nazione è impossibile è impossibile
Dopodiché sappiamo perfettamente che questi sono processi estremamente complessi in cui la partecipazione degli uni e degli altri quando si dice che questi processi sono in atto non si dice assolutamente che il potere imperiale e posto
La notte aperta ma si tratta di sapere da che parte si sta ci si sta a fare la battaglia per costruire il potere imperiale così si sta da un'altra parte
E questo credo sia la domanda che ci poneva Luciano
Grazie
Grazie
Passerei la parola Giovanni Palombarini Giovanni Palombarini è destinatario di una memoria difensiva che datata febbraio del mille novecentottantaquattro Carcere di Rebibbia che sta nel capitolo centrale di questo libro
Ma con magistrato che in questi anni si è interrogato sulle trasformazioni del diritto proprio in questo mutato scenario produttivo globale
Su questi due punti vi do la parola
Ma una una lettura solo parziale del libro di Luciano Ferrari Bravo ha sollecitato in queste breve tempo da quando ho preso questo libro due spunti di riflessione e di natura diversa uno legato la vicenda passata allontana l'altro con riferimento alla questione di oggi la prima considerazione che peraltro non è nuova ma è sollecitata dalla lettura degli iscritti nella seconda parte di questo libro in particolare di questa memoria difensiva che è stata appena ricordata
La prima considerazione riguarda gli anni settanta o se vogliamo dirla in altro modo che cosa sappiamo noi
Che cosa se ne sa oggi qual è il livello di conoscenza che abbiamo degli avvenimenti degli anni settanta
Tutti gli avvenimenti compresa la deriva terroristica
Ecco io ho sempre detto e continuo a pensare che si tratta sostanzialmente di una stagione inesplorata inesplorata nei suoi reali risvolti sociali chi ha avuto la pazienza di seguire le cronache giornalistiche
è stato informato in maniera abbastanza ampia di vicende giudiziarie degli aspetti repressivi di cui complessiva vicenda credo che non abbia mai potuto conoscere la realtà sociale che quelle vicende ha determinato le letture sommarie distorte rispetto alle quali è intervenuta anche qualche modificazione per la verità una recente intervista che alcuni di voi avranno letto del senatore Pellegrino
è intervenuta a correggere un'ideologia che sembrava invincibile quella del complottismo in quel delli dietrologie scie le più diverse le più stravaganti senza però nemmeno in questo caso un'analisi delle ragioni sociali e dei caratteri di quella che complessivamente a mio avviso a mio giudizio l'altro non è stata complessivamente che una rivolta sociale che una ribellione molto articolata che ha assunto forme articolate in qualche caso anche di rilevanza penale ma che sostanzialmente ha investito nel suo complesso consistenti spezzoni di quella generazione che possiamo ricomprendere fra i ventenni del sessantotto i ventenni del mille novecentosettantasette
Una ribellione sociale che non si è voluta vedere
Allora
Da parte delle forze politiche
Che non si è voluta vedere a mio modo di vedere no neppure da parte degli studiosi della Società indipendentemente dalle appartenenze politica
E non si è trattato soltanto della scelta questa sì politica di non riconoscere alcuna benevolenza reato politico nei termini in cui Ferrari Bravo ne parla quando tratta
Del processo politico del processo politico all'italiana come lo definisce io credo che il rifiuto ostinato per esempio di una soluzione politica rispetto a quella fase agli avvenimenti di quella fase sia stato e sia il segno come devo dire di una impossibilità di fare i conti fino in fondo con le origine con le cause sociali di quegli avvenimenti
Con le ragioni profonde cioè di quanto è avvenuto nel nostro Paese nel corso mondi qualche mese o di qualche anno ma di un intero decennio in termini che hanno investito in misura diversa
Migliaia e migliaia di persone
Oggi poi con i discorsi in proposito è chiuso Sissi
Apre se si tenta di aprire una qualunque riflessione su quegli avvenimenti ci si sente rispondere tranquillamente sono fatti del secolo scorso il che ovviamente è vero infatti direi che quella rimozione così fortemente voluta
Ha prodotto questo risultato diceva Beppe Caccia nella sua introduzione poco fa anche nelle università italiane nulla si sa non si parla nemmeno di quanto avvenuto in quel decennio
Io la vedo così in questo senso considero queste chiudo questo mio primo spunto di riflessione tenete arrivato dalla lettura di questo libro
Che poi che è un decennio di storia con tutta la sua complessità con tutte le sue tragedie non può rimanere nel buio non può come devo dire essere leggibile solo nella ricostruzione degli atti processuali io credo che oggi si imponga il compito di ricostruirlo in tutti i suoi risvolti proprio a quelli che fanno di mestiere lo storico gli storici di professione solo ormai il loro mi pare possono essere interessati a un lavoro di analisi di questo
Tipo visto che nessun altro ormai minimamente interessato e io per quanto mi riguarda è auspicabile una il sorgere di un interesse di questo tipo di studiosi per quel decennio per cominciare a fare chiarezza su quella vicenda che chiara non è che altrimenti è rimessa sempre quando ritorna a galla per qualche maggiore
O alle letture di tipo giudiziario ai
Dietro l'oggi sono i più o meno strumentali di di qualche politico di turno
Fare chiarezza su quella strada giovane sarà consentirà anche di restituire alla loro reale identità tutta una serie di persone compresa Luciano Ferrari Bravo
La la seconda riflessione un secondo argomento di attualità questi invece che riguarda un complesso di problemi di prospettive che si presenta da oggi ai giuristi diciamo oppure se si vuole sotto un altro profilo al diritto e i diritti per come li abbiamo fin qui conosciuti diritto e diritti di fronte ai processi di globalizzazione dell'economia sì ed è una riflessione con le cose che dico io non sono ovviamente mia originali traggono spunto oltre il che da alcune cose che ha scritto Ferrari brava che dalla lettura di scritti in tema di globalizzazione soprattutto di filosofi del diritto come Luigi Ferrajoli ma anche di giuristi come Antonio Ceola nella Papi Bronzini
Che vedo qui questa sera fra noi che scrive molto su questi temi sul lavoro
Anche da quanto è stato scritto di recente nel dibattito che è passato in varie sedi
A proposito della Carta europea dei diritti fondamentali favorevoli contrari le ragioni del dissenso del consiglio stesso
Io credo che ci sia una questione che riguarda le conseguenze che appunto anche sul fronte dei diritti derivano dal configurarsi di un nuovo modello sociale prodotto
Dai processi di globalizzazione dell'economia e della società e che tanti punti di crisi si possono individuare su questo fronte uno sta mi sta particolarmente a cuore vi faccio cenno soltanto perché non è di questo che perdiamo stasera
Ed è la tematica dell'immigrazione poche battute tento di spiegare perché considero centrale
Il tema dell'immigrazione con riferimento alla questione dei diritti dentro i processi di globalizzazione
Le conseguenze dei processi di globalizzazione sono molteplici alcune sono già state ricordate
Si sottolinea da molti lo spostamento la verticalizzazione la concentrazione verso l'alto di tutta una serie di scelte politiche e di strategie economiche ci si sofferma sull'aprirsi a forbice oggi con conseguenze anche adesso i diritti di chi lavora fra a figure professionali di alta specializzazione e qualificazione da un lato e figure inevitabilmente in casa e latte
Un forme sempre decodificato e qualcuno ha sottolineato una distinzione fra il lavoratore micro soft il lavoratore McDonald proprio per evidenziare queste due diverse
Prospettive queste due diverse situazioni con tutta una serie di problemi direi però che più in generale sul piano del diritto questi processi a cui assistiamo stanno producendo da un lato con una diversa configurazione del diritto internazionale il diritto internazionale si sta profondamente modificando si va svincolandola dalle con ismi tradizionali che erano stati adottati
Per la sua formazione dagli Stati dopo la seconda guerra mondiale e credo che sia corretto leggere nell'ambito della globalizzazione delle conseguenze della globalizzazione
L'aggravarsi improvviso della crisi dell'ONU e il sorgere di nuovi soggetti
Protagonisti e facitori di un nuovo diritto internazionale che traggono la loro legittimazione essenzialmente dal fatto di essere i rappresentanti dei livelli gli altissimi livelli alti dei processi di globalizzazione penso in particolare
Alla NATO alle sue recenti trasformazioni a quello che ha fatto la NATO nel corso degli ultimi tempi
Dalla guerra del Kosovo alla brutta diserzione esplicita nemmeno mediata di principi di trattati
Io credo che la direzione in cui si fanno muovendo questi nuovi facitori di un nuovo diritto internazionale sia sostanzialmente quella di un adeguamento di questo tipo di norme a quelle che sono le esigenze dettate dai processi di globalizzazione
Dall'altro lato in particolare un punto di crisi
Che dovrebbe interessare non solo i giuristi
Riguarda il sorgere spontaneo di nuove leggi di nuove fonti del diritto di nuovi di nuove norme di nuove regole che mi verrebbe da chiamare nel loro insieme diritto privato internazionale nuovo un diritto che prescinde nel suo nascere nel suo formarsi da qualunque intervento degli Stati che appunto della loro sovranità una volta facevano a questo tipo di leggi anche prescindono da quelli che tradizionalmente erano un'altra fonte di norme che erano trattati regolamenti internazionali
Siamo di fronte lo segnalano studiosi attenti al nascere di leggi enorme
Che sono il frutto spontaneo della comunità del commercio internazionale della comunità
Delle grandi concentrazioni finanziarie che sono il frutto dei rapporti fra i mercati finanziari e sono nuove norme che sorgono e si consolidano per adesione come dire generale volontaria spontanea
Di tutta una serie di grandi operatori a livello internazionale a prescindere che prescindono che lasciano alle proprie spalle
Norme statuali ed eventualmente esistenti su queste materie
Nasce questo nuovo diritto chiamiamolo spontaneo qualcuno l'ha definito un'articolata l'ex mercato a Oria e credo che sia una definizione azzeccata con Alex Mercatore che in continuo aggiornamento data dall'intreccio continuo di nuove leggi di nuove regole
Di questo nuovo mercato sovranazionale che si caratterizza per varie ragioni ma in particolare perché rompe lascia alle proprie spalle ogni legame fra lo Stato sovrano fra gli stati
Corvia o i trattati fra gli stati che le norme che si approvano i che la generalità come dire dei consociati sarebbe tenuta a osservare un insieme di norme autoprodotte di governo delle grandi imprese multinazionali dei loro rapporti dei rapporti fra i mercati finanziari norme alle quali i gli operatori di questo mondo
In questo mondo che conta si adeguano spontanea
Ecco qui e rispetta lo svilupparsi di questi ordinamenti giuridici autonomi svincolati dai delle fonti tradizionali dalle tradizionali tradizionali principi di di sovranità
Qua io credo che il nuovo atteggiarsi del tema dei diritti fondamentali assume connotati di grande rilevanza perché ovviamente
Come dire l'interesse di quei produttori di norme riguarda il mercato i grandi mercati il suo funzionamento non riguarda certamente i diritti ed è per questo che all'ordine del giorno
Deve essere inevitabilmente posto il tema della globalizzazione dei diritti
Il problema è quella della individuazione di un insieme comma come devo dire per lo meno di una identità di una convergenza su un insieme di regole di fondi di principi principi imperniati in primo luogo appunto sui rispettivi sul rispetto dei diritti umani questione che ancora indistinta che presenta grandi difficoltà di recente in Europa
Abbiamo avuto un momento di riflessione che è stato dato dalla Carta europea dei diritti
Con grandi questioni perché per esempio c'è una grande facilità a riconoscere formalmente quelli che sono i diritti fondamentali tradizionali diritti di libertà eccetera
Mentre c'è una grande difficoltà nella riconoscere i diritti sociali quelli nuovi quelli collettivi l'ambiente la salute e via discorrendo
Quindi probabilmente si scontrano come dire difetti della cultura giuridica del dibattito anche culturale complessivo anche politico
Anche nel nostro Paese chi ha memoria ricorderà come in questi ultimi anni
Vi sono stati tanti soggetti che hanno per esempio affermato che intanto i diritti sociali possono essere riconosciuti e praticati in quanto le compatibilità economiche lo consenta
E tuttavia nonostante questa difficoltà nonostante il carattere indistinto
Ancora indistinto di questa esigenza di individuazione questi questi insieme fondamentale di diritti non rinunciabili
Io credo che questa Carta europea dei diritti fondamentali abbia costituito in qualche misura un passo in avanti perché pur con una serie di limiti
è una carta per esempio che non accenna minimamente alla pace
Come fa invece la nostra Costituzione sia pure violata
E tuttavia questa carta
Individua non si limita come dire a riprodurre la vecchia convenzione europea dei diritti dell'uomo fa riferimento a una serie di diritti sociali fa riferimento al lavoro
E a una serie di diritti sociali fondamentali questo io credo che sia importante questo credo che sia importante nel momento in cui faticosamente in modo confuso indistinto si vanno tuttavia determinando come devo dire dei nuovi momenti o delle nuove sedi di sovranità
Sovranazionale chiaramente è importante che in queste sedi si cominci a porre qualche paletto scrivere qualche cosa mettere dei punti fermi ed è importante anche perché
Esistono poi pur sempre nelle varie categorie di operatori a cominciare da giuristi del giuristi dei settori come dire di sentimenti democratici che magari nell'interpretare le norme anche del proprio stato utilizzando
Per chiarire il significato perché vedere quale tipo di interessi attraverso l'applicazione di queste norme vadano tutelati utilizzano esattamente questi principi che non sono
Ancora una Costituzione europea e tuttavia sono un atto formale che qualcosa può contare a partire dal quale il ragionamento sul
Sulla globalizzazione dei diritti fondamentali da contrapporre ai processi e alle logiche della globalizzazione dell'economia io credo che si possano propone perché dicevo
Che rispetto a questo tipo di ragionamento e concludo
L'attenzione temi della cultura giuridica e di chi fa analisi politica e di chi opera politicamente dovrebbe essere maggiormente concentrata sulla tema de la
Immigrazione perché e la questa questione centrale se solo ci si riflette
Con riferimento proprio a questo tipo di problematica l'orso il tipo di sviluppo economico
Internazionale che probabilmente non è mai stato così disuguale
Scrittori varie hanno ricordato mi è capitato l'ultima volta di leggerlo nell'ultimo libro di Marco Revelli la suddivisione del mondo in tanti Quintili cioè in tante uscite di venti per cento di popolazione uno sviluppo economico che non è mai stato così disuguale spinge oggettivamente a una risistemazione territoriale delle popolazioni del mondo
E noi del resto lo sappiamo la gente che Manama l'abbiamo conosciuto in questi anni che è arrivata qui da noi in questi anni non è avvenuta per capriccio per turismo perché l'Italia bella il clima è buono o cose di questo genere è stata spinta da ragioni di carattere strutturale a tentare di costruire altrove la propria vita questa è la situazione che riguarda oggi milioni di persone
E una parte non trascurabile direi molto grande
Di questi milioni di persone hanno a che fare con l'ingresso in Europa ecco il se questo è vero io credo che qui ci sia è un punto di verifica essenziale dello stato del processo di cui pure si parlava a cui ho accennato di globalizzazione dei diritti in Europa
La condizione dei migranti una specie di cartina di tornasole cioè o un'occasione un metodo semplici per andare a vedere come siamo messi in punto di tutela dei diritti
Le cose vedete che non siamo messi abbastanza per niente bene le cose che sentiamo in questi giorni in Italia
E che hanno una logica hanno dei motivi molto precisi e comprensibili di chi propone l'ingresso è consentito fino a quando serve all'esigenze produttive dopo di che la cosa si finisce la cosa si chiude che
Si torna al proprio Paese c'è una cosa che corrisponde una legge economica molto precisa fra l'altro un tipo di scelte che determinano
Clandestini iniziazione sono funzionali allo sfruttamento del lavoro nero quello che si dice oggi in Italia un mondo molto diverso da quello che si dice in altri Paesi d'Europa il ventitré gennaio di quest'anno
Entrata in vigore in Spagna una legge sulle strange via nemmeno sull'immigrazione detta direttamente sugli stranieri che si basa essenzialmente su due punti primo chi non ha in tasca un permesso di soggiorno in Spagna Nola nessun diritto da quelli come dire politici di associazione sindacali fino alla sanità
Secondo un provvedimento di polizia non controllabile da nessun giudice non ci sono TAR giudici ordinari non servono a questo con provvedimento di polizia si può essere espulsi
Ovviamente le espulsioni poi non sono nemmeno tante pure essendo questa la legge perché appunto ci sono poi le esigenze come si dice della produttività del lavoro nero eccetera
Concludo a me pare che da un lato la cultura giuridica ma da una dall'altra anche la cultura più complessivamente politiche i movimenti eccetera
Non abbiano fin qui colto fino a oggi colto nonostante l'impegno di tanti che ha chiaramente su questo versante non non è questo che voglio disconoscere non abbiano ancora colto il legame stretto
Che c'è fra la questione immigrazione e la questione se così possiamo chiamarla globalizzazione dei diritti rispetto alle esigenze
Proposte dai processi di globalizzazione dell'economia dei rapporti finanziari a cui stiamo assistendo
Ringrazio Giovanni Palombarini dopo
Questi primi corposi contributi abbiamo previsto una serie di brevi interventi e testimonianze a tutti chiederei di contenere questo interventi queste testimonianze in cinque minuti anche perché vogliamo permettere a tutti a tutti i presenti a tutti gli offrì seguire fino alla fine il dibattito c'è chi ancora degli obblighi penali per cui a una certa ora deve essere chiusa in casa
Visitare
Allora io prevedevo che ci fossero molti più interventi prima del mio e che fosse esaurito diciamo l'analisi la presentazione la discussione del libro di Luciano
E avevo pensato e ed è quello che faccio di invece proporvi una letteratura minore di Luciano e sono andato a rivedermi le lettere che Ferrari Bravo mi scriveva dal carcere
Che scriveva da carcere a carcere diciamo visto che ne ho viste pubblicate anche sulle rive approdi io ho detto anche questa è un'eccellente letteratura
E do estratto semplicemente un discorso che Luciano mi ha ripetuto spesso relativo a quel periodo ma secondo me è valido anche oggi mi diceva sempre cara Lisa
Fai attenzione
Qui dobbiamo renderci conto sempre e tenere duro su questo
Che di fronte all'accumularsi dei bisogni
Di fronte a mutamenti di condizioni sociali di fronte a politiche
Che ci lasciano perplessi di fronte alle ingiustizie e Dio sa se allora noi non c'entriamo anche vittime di fondo di un'ingiustizia le risposte individuali non servono a nulla
Abbiamo bisogno in ogni momento di costruire una risposta collettiva
E questa risposta collettiva non può essere come dire inventata al momento
Deve essere costruita pensata
Praticante ora io credo che come dire di fronte a i grandi rivolgimenti economici
Di cui noi oggi così possiamo testimoniare come il G8 a Genova e questi considerazione di Luciano sì o no ancora validissime
E per esempio mi viene in mente quello che i giornali hanno pubblicato la dichiarazione di Berlusconi che diceva io non capisco cos'hanno questi contestatori da dire
Visto che a Genova al G otto ci sono otto brave persone che si occupano di tutti questi problemi che in fondo i vari paesi del mondo hanno ecco allora io vorrei dire di fronte a questa incapacità totale di capire che l'assoluzione anche per il signor Berlusconi la soluzione dei problemi il tentare di affrontare i problemi
Grossi che un certo tipo di sviluppo comunque
Ci presenta non può che vedere la partecipazione totale completa e decisionale
Di tutti quelli che su questi problemi che da questi problemi vengono colpiti che per da questi problemi risultano coinvolte
E quindi
Questo insegnamento che Luciano in fondo mi ha dato in quel periodo io lo ripropongo adesso lo ripropongo adesso sulla tematica dei diritti tutto sommato io non credo
Io su questo non sono molto d'accordo con con Ferrari oli per esempio che i diritti di libertà sì o no acquisiti e che invece siano soci e ci sia solo ancora qualche diritto sociale da come dire da da realizzare da materializzare
I diritti di libertà
Sono anche diritti di decisione di partecipazione sono anche diritti
Come dire di rappresentanza se vogliamo e questi diritti per esempio nei territori anche nel anche qui da noi non sono dati a tutti non solo dati ai residenti per esempio
Uno degli obiettivi che di un riformismo mostruoso e questo io lo lo lo Rizzetto a all'articolo che il professor ministri ha fatto sul riformismo
Necessario dei vecchi rivoluzionari può essere il voto agli immigrati perché no
Un altro obiettivo che io vedo proprio di esplicitazione dei diritti di libertà quei diritti che dovrebbero essere di tutti è la democrazia paritaria e dentro queste
Un altro diritto che viene attaccato violentemente che io sento su di me
E che fa parte dei diritti di libertà
Sono i diritti riproduttivi
Sui quali noi donne siamo attaccate ogni giorno credo e in maniera abbastanza violente quest'ultimo in quest'ultimo periodo
Inoltre credo che
Pensare a questo a ognuna partecipazione collettiva alle decisioni della definizione del bene comune significhi anche e questo ne estrapolazione mio non è un pensiero di Luzzana ma crescono Uzzano molto discusso
Di queste cose significhi anche tentare di costruire io non so con quali strumenti del diritto francamente non lo so
Ma una specie di Saccardo per ciascuno di noi una specie di zainetto dentro i quali dentro il quale poter portare i nostri diritti di libertà e sociali in tutto il mondo
Carpi Bronzini
Sarò rapidissimo anche perché io non ho avuto il privilegio e l'opportunità di conoscere e frequentare Luciano agli anni Settanta
Ma l'ho conosciuto tardi letteralmente attraverso le sbarre perché l'ho conosciuto quando con un limitatissimo gruppo di militanti
Approvammo a
Farci portavoce di una soluzione politica a afferra punto it detenuti
Ostaggio di una serie di inchieste insomma incriminati una serie di inchieste degli anni settanta provammo appunto a elaborare un iniziativa per la soluzione politica forse ante tempus
Però fu un'iniziativa al punto che non hanno del non restò priva poi di affetti perché a parte
Una micro soluzione che in qualche modo contribuire alla liberazione o anche al proscioglimento secondo mi di alcuni detenuti del sette aprile poi da quel momento iniziò una più vasta campagna contro l'emergenza che alleggerito
La presenza detenuti in Italia anche dopo la riforma carceraria della fine degli anni ottanta il il varo dell'associazione Antigone varie iniziative in generale portò la popolazione carceraria da cinquanta mila detenuti a circa venticinque mila appunto conobbi Luciano attraverso le sbarre devo dire che quella calma che in qualche modo riusciva a conservare Luciano il cd fu utilissimo utilissima perché in qualche modo era l'unico referente che mantenendo appunto un controllo di sede la situazione ma datata emotività ci consentiva visto che a Girolamo in di concerto comunque egli intenda senso diciamo del del gruppo che era detenuto a Rebibbia ci consentiva di esternare tutte le nostre preoccupazioni
Le nostre emergenze quotidiane che andavano appunto da catastrofi come le lettere dei pubblici ministeri raccolte da Violante alla formazione di un gruppo Libera uscì che dentro Magistratura democratica che assumeva la legge sulla dissociazione come forma estrema di soggettivismo giuridica che stravaganza del genere comunque Luciano era l'unico che appunto ci riusciva a sentire alla quale comunicavamo rossa inutilità le nostre divergenze che ci dava qualche consiglio
Però a parte questo ed è questa esperienza dopo la Liberazione Luciano Collu iniziato l'abitudine di discussione e di comunicazione
Dico di lettura e di suggerimenti riciterei eccetera vorrei testimoniare di due a saggi che sono raccolti nel libro della Manifesto Libri
E alla che per me furono molto importate furono importanti nel tempo perché mi suggerire una riflessione più vasta più ampia più profonda di quella che io in quel momento era riuscito a vedere il primo saggio
Ah fu pubblicata in un librino libero dal Manifesto Libri che cura io nel mille novecentonovantasette che si chiama la Costituzione e poi raccoglieva un'Inter insieme di interventi di giuristi che in quel momento si opponevano al primo tentativo di riforme istituzionali che stoppa mo'proprio l'emergenza con un famoso documento ha firmato da oltre il settanta per cento dei docenti diritto costituzionale da Magistratura democratica eccetera duramente poi il tentativo fu ripreso questa volta a più funditus diciamo da D'Alema e il sì concluso nel modo che sappiamo
Bene appunto in calce a questo volumetto costituzione poi pubblichiamo il documento dell'Associazione giuristi democratici con i quali nel Milan con il quale il mille novecentonovantasette riuscimmo a
In qualche modo affermare pro tempore l'iniziativa maggioritaria e di riforma della
Testo costituzionale bene Luciano ci mandò un testo che lì per lì ci lasciò piuttosto perplessi non dico che assolutamente che fosse un testo
Ho che in qualche modo giocava con maggiori verismo tutt'altra non voglio dire che era un testo che in qualche modo
è era in conflitto con
Diciamo le parole d'ordine fondamentali pluralisti che
Proporzionalisti che era il garantismo però era un testo che in qualche modo suggeriva l'idea che il nobile conservatorismo che in quel momento hanno messo in campo fosse una reazione del tutto inadeguata e nel tempo piuttosto inefficace
Lì per lì reagendo Malè chiedemmo lui di fare qualche
Cambiamento anche per non per quel quello che ovviamente che mi riguardava ma anche per altri per altri collaboratori al volume e in effetti il testo poi così rivisto fu fa fu poi
Fu poi pubblicato che cosa diceva Luciano fondamentalmente tre cose innanzitutto al sosteneva e mostrava molto bene appunto lo si può rileggere in questo volume uscita adesso come maggioritari Lisma in un certo penso non era certo un prodotto istituzionale maligna Nava
Nelle appunto delle forme di produzione e nel trasformazioni produttive
Profonde del del Paese fosse in qualche modo collegato alla distruzione della democrazia nei luoghi di lavoro e se vogliamo del sindacalismo
Diffuso che in qualche modo aveva costituito la sostanza della vita della a fronte delle forme della Costituzione repubblicana del quarantotto
Suggeriva poiché appunto la Costituzione del quarantotto in quanto costituzione del lavoro fosse in qualche modo esprimesse
Una visione delle regole del rapporto con la produzione sociale quanto meno quanto meno datata
A e appunto invitava in qualche modo a riflettere
Più a fondo la questione il secondo episodio simile al primo fu la pubblicazione su derive Approdi di un testo di Luciano sul federalismo che già Massimo citato prima
Anche qui diciamo la mia reazione personale anche una risposta che fu pubblicato su derive Approdi accanto al prezzo di Luciano sottoscritto fu in qualche modo
Piuttosto netta già mi pareva che il federalismo fosse diciamo in qualità che modo una riproposizione di quella dinamica statale in quanto per tradizione
Noi giuristi intendiamo federalismo allorché i ceti identifichiamo offrano federale allorché i soggetti non esercito non ammira autonomia amministrativa ma concorrono indirizzo politico costituzionale
Dello Stato quindi in qualche modo ci mi pareva arriva e parve anche ad altri
Per esempio dell'Arena egizio democratiche quell'allusione al federalismo alla fine animasse il un rapporto di dominio tradizionale diciamo sul territorio tipico lo Stato
Del sette dell'organizzazione che conosciamo come è stato che in qualche modo Mou risolvesse
I problemi che invece Luciano proponeva favoriva fronteggiare ecco io devo dire che questi due testi che mi hanno sempre turbato dall'io al letto e Lazar tutti i testi che
Luciano mi aveva suggerito eccetera ecco io credo che oggi morì scriverei i testi
Che appunto in qualche modo eravamo non dico in conflitto però certe un dialogo con i testi intenzione ecco come le cose che scrive diciamo descriverei nel modo più assoluto nel quegli stessi termini quali quali
Gli scrissi appunto molti anni orsono mi sono convinto che tra le due tesi le sue erano più avanzate sono più profonde erano forse più adeguate perché il mobile conserve conservatorismo
Di cui pure noi ci siamo fatti interprete nel mille novecento dal settantasei novantasette nello stoppare riforme istituzionali era giusto sacrosanto perché probabilmente era un'operazione così
Priva di di di di di di
Anche di di efficacia priva di strategia eccetera
E che però riconosceva un punto fondamentale cioè se come abbiamo sempre detto la Costituzione repubblicana non può esser tagliata a fette scusate questa espressione cioè non si può separare la prima la seconda parte della Costituzione
Ebbene quello che necessita di riforme come disse bene
Luciano come io non ebbi la lucidità di riconoscere che proprio la prima parte della Costituzione che è arretrata non già la seconda
Quella su riforme istituzionali le forme di governo è la prima parte che esprime un'idea di garantismo sociale legata alla centralità del lavoro perché laddove la costa nostra Costituzione del quarantotto parla ovviamente di lavoro intende così come è stata interpretata così come è emerge anche dalla stessa lettera formale della Costituzione dalla concatenazione delle norme indica quella forma
Storicamente molto particolare di attività eterodiretta che siamo che durata grosso modo un secolo e che conosciamo come rapporto di lavoro subordinato peraltro anche con caratteristiche tradizionale io mi sono convinto che Luciano aveva ragione quando ha cominciato a studiare la Carta europea dei diritti fondamentali non voglio dire che è un testo straordinari non voglio dire che un testo immune da da da critiche che in qualche modo il vago dilagante che poteva essere scritto meglio ma dico che in certi punti ci porta molto più avanti rispetto alla nostra Costituzione quarantotto basta confrontare
Il nostro articolo della Costituzione che sancisce lo ius vitae c'è lo Iuss esistenze
Che non a caso Luciano metteva come fulcro era suo argomento contro una difesa
Conservatrice della Costituzione repubblicana sia nella prima che nella seconda parte basta confrontare il nostro articolo della Costituzione che garantisce lo ius vitae solo ai disabili
E ha disoccupati involontari all'articolo trentaquattro terzo comma scusate questa citazione specifica
Della Carta europea che garantisce assistenza
Sociale e abitativa per tutti coloro che sono privi di mezzi di sussistenza da garantire un'agenda sociale cioè la prima volta in cui di un testo di validità transnazionale a garantisce appunto il diritto all'esistenza per tutti
Stessa cosa e concludo però fare perdere tempo
E e il problema del federalismo io mi sono convinto soprattutto in questi mesi che in effetti aveva Luciano perché aveva in un certo senso ragione vociava perché indicava
Col termine federalismo in qualche modo ha già accennato Cacciari nel suo intervento una diciamo dinamica di a potere dal basso di gestione di governance di Pardi processo di controllo
Appunto sulle dinamiche sociali e politiche diverse da quelle che abbiamo conosciuto
Allora fino a oggi è che appunto sono state anche lì per un'esperienza storica del delimitata qualche secondo esemplificate nella nesso tra era stato il territorio tra tra governo e territorio che conosciamo con il termine è stato lì si indica un altro modello federale
Adesso possiamo essere più o meno possiamo discutere quanto il termine sia pregiudicato quanto sia legato appunto
Alla formazione di micro staterelli o meno però sicuramente oggi si esprime soprattutto nella tenzone la dinamica europea e soprattutto in quello che si vede che c'è un rapporto di Rete e di organizzazione orizzontale tra club associazioni gruppi politici d'ogni tipo micro sindacati di oggi in qualche modo vengono collegati in forma orizzontale assolutamente Numbers tibiale dal mondo nel quello che si definisce il rapporto di scienziato al mi sembra che appunto si veda a il barlume di un federalismo diverso è un federalismo che appunto al allude a una un controllo del potere Intrastat tale sovrasta vale diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi grazie parchi
Umberto oppure
Sì mi mi pare che sia stato detto sostanzialmente tutto o almeno quasi quindi io davvero mi limito a una postilla brevissima
Chi si riaggancia era ad alcuni spunti del discorso che hanno fatto Massimo Cacciari e Toni Negri
E che per quanto mi riguarda si riferisce in larga misura alla lettura di questo volume di saggi di Luciano Ferrari Bravo ma anche a una consuetudine un rapporto che personale che è durato molti anni
Almeno personalmente devo dire leggendo o rileggendo in molti casi i saggi che compongono questo libro io sono rimasto particolarmente colpito da un aspetto
Che certamente connesso a un atteggiamento di carattere metodologico qualcosa di simile citata prima tonni cioè un modo di impostare i problemi ad una modalità di approccio alle questioni ma che io credo abbia molto a che vedere anche con lo stile intellettuale di Luciano direi addirittura con il suo modo di vita con il modo con il quale egli ha interpretato l'impegno politico e anche la sua funzione e la sua attività di docente
Ecco questo aspetto non è facile nominarlo anche se secondo me risalta con moltissima evidenza ripeto sia dalla lettura dei saggi chieda un magari pallido ricordo della sua personalità
E per definirlo in maniera così molto sbrigativa io credo che potremmo o almeno potrei cercare di definirlo come il problema del terzo
Provo a spiegarmi meglio sì io leggendo i saggi sia ricordando l'atteggiamento che Luciano avuto in fasi anche cruciali della sua ditta
Forse Ciocchi è capace di esprimere compiutamente il suo stile intellettuale
E la profonda radicale in sofferenza nei confronti di ogni riduzionismo ai termini di un'alternativa
Cioè alla quel modo di impostare i problemi per i quali o si è per una soluzione o si è per la soluzione opposta o si sta da una parte o si sta dall'altra
Credo che uno dei caratteri proprio decisivi sotto il profilo intellettuale del lavoro fatto da Luciano documentato da questi saggi sia proprio la refrattarietà ad accettare schemi di tipo binario a starci dentro a optare nettamente per uno dei due corni dell'alternativa
E sono convinto personalmente se qualcuno ha riletto a letto quei saggi penso che potrà essere d'accordo con me
Che qui sto terzo a cui con tenacia direi persino con ostinazione Luciano ha continuato a riferirsi era in realtà proprio l'espressione della irriducibilità
A quelle alternative che esprimono una forma di dispotismo intellettuale che obbligano a scegliere un pollo piuttosto che l'altro chi governa non le intelligenze prima ancora di governare il Parisi
E badate se noi ripercorriamo nel suo insieme il trent'anni più utili saggi di attività documentata dei saggi del libro questo problema del terzo riaffiora secondo me con molta forza
è stato citato il lungo saggio importantissimo sul New deal
Lì risulta limpidissima ad esempio la totale indisponibilità di Luciano a condividere le due opposte interpretazioni del sindacato
Sindacato come puro prodotto dello Stato o sindacato come prodotto della classe operaia e poi involgarito in Bastardi To da pratiche mafiose
Allo stesso modo se noi ripensiamo al tema che poi percorre complessivamente tutte le ricerche di Luciano cioè il tema dello Stato qui è del tutto evidente
Proprio la insofferenza nei confronti degli schemi per i quali lo Stato
è pura e semplice mediazione composizione di interessi divergenti oppure al contrario eh ha riflesso lineare pura e semplice translitterazione
Di interessi di gruppi sociali consolidati
Luciano insegue tutti tosto questo ruolo dello Stato che è capace di condizionare o se volete perfino di dare forma diversa alla società
E poi mi sembra che questa ricerca insistente del terzo
Ci sia anche nei saggi apparentemente meno impegnati dal punto di vista teorico e che secondo me sono invece estremamente significativi
Parlo di quello sulla corruzione politica dove davvero non c'è ombra del moralismo con il quale il tema della corruzione politica è stato per lo più analizzato nel corso degli ultimi vent'anni
O all'argomento sotto molti profili scottante perché vissuto in prima persona
Da Luciano chi riflette il modo con il quale il con il quale egli ha vissuto anche l'esperienza del carcere
Come ricordiamo tutti lontanissimo ossia dal pentiti
Sì anche autonomia di carattere politico io credo poi per chiudere che questo terzo con la ricerca di questo terzo è anche alla base Dell'Atti Gianni metto che precocemente in un periodo di tra l'altro di orge ideologiche e di Silo comunismi d'accatto ha avuto costantemente Luciano nei confronti del comunismo
è stato accennato prima anche da Toni Negri ma credo che questo sia un punto molto importante perché il comunismo piazza o meno è sempre stato e non può che essere un termine che richiama una polarità che si mischia vive all'interno di uno schema binario che appartiene ad una logica del terzo escluso rispetto acquisto scheme che ripeto è uno schema di dispotismo intellettuale oltre che sotto il profilo ho delle comportamenti pratici uno schema che impedisce reale modi novità immobilità di organizzazione
E Luciano appunto ha rivendicato ciò che non è semplicemente riconducibile a eccedenza a scarto ma tutto ciò che negli schemi mi semplicemente binari non rientra da questo punto di vista io credo che davvero la ricerca del terzo sia stata in tutta la vita e l'attività intellettuale Luciano un'affermazione di libertà e di autonomia intellettuale è stato anche un riflesso di uno stile personale davvero inevitabile
Grazie avvocato oppure Gianfranco non ESU
Ma così io voglio ricordare rapporto avuto con Luciano una una serie discussioni che abbiamo colto che riguarda soprattutto il Periodo successivo ma al carcere denunciando
Però moment in cui facevamo una rivista non Colucci hanno
Prevista si chiamava ecco pollice e partiva dall'assunto forse necessario ritrovare un tessuto di partecipazione che superasse il le importazioni che erano dominanti sino ad allora cioè quelle classiche dei sindacati e che quindi vedesse una partecipazione attiva detta una serie di forze che invece ne venivano emarginati
Evidentemente
Tentare una cosa di questo genere voleva dire misurare sì con quel lavoro di analisi che in quel momento veniva fatto
E che più tardi prenderà il nome mi analisi del post fordismo cioè delle modificazioni profonde che c'erano state nella struttura sociale e quindi interrogarsi confrontarsi
Laddove ci si riusciva chiaramente
No no modificazioni radicali del tessuto sociale e quindi proporre forme di partecipazione forme di intervento nella società che superassero le vecchie forme che si andavano sempre più manifestando come inadeguate come non capaci di incidere
Ecco su questa base abbia avuto pari discussioni
Certa discussioni molto la buona molto tranquillamente avanti era il classico bicchiere insomma tanto per il capirsi quindi cono rapporto di amicizia vero
E lì io ho avuto la possibilità di apprezzare lo stile
Lo stile di Luciano che era uno stile di partecipazione attiva di collocazioni precisa da una parte
Della società però contemporaneamente di un'analisi attenta delle trasformazioni che avvenivano
E quindi
Anche una ironia profonda
Nei confronti di tutto quello che veniva proposta magrolina non nel senso che si negava la possibilità di agire anzi
Ironia nel senso che automaticamente non vedeva e non dava per scontata la possibilità di una immediata realizzazione di tutto questo
è stato una un rapporto di una utilità enorme di una stemma bellezza anche perché tutto questo
A distanza di anni ritorna ritorna come estremamente attuale ecco perché ho voluto parlare di quella di quelle che discussione perché in questo momento che siamo tutti quanti impegnati Larry di finire forme di democrazie forme di partecipazione noi senso che Cobolli ci abbia detto chissà che cosa per carità vicino non ci penso neanche via ma che comunque si sia voluto affrontare si sia tentato di affrontare quel problema e che quindi ci si chieda che ruolo debbono avere e che ruolo posso vedere le associazioni nel ridefinire nel ridisegnare il territorio nel quale si vive e quindi la convivenza tra le varie componenti in modo che non sia soltanto la logica dell'economico a determinare la nostra esistenza Massiah logiche di rapporto di relazione reciproca ad essere elementi fondamentali nel ricostruire il territorio nel quale viviamo e quindi alle relazioni nel quale siamo immersi e quindi la partecipazione
Di tutti noi alla vita democratica
Di tutto questo evidentemente dentro quelle
Questo il tentativo
L'impegno di Luciano ancora adesso un sacco di cose da dire anzi ha tantissimo proprio se si supera questa come dire non so questo suo tirarsi indietro perché in realtà poi quel turno tirarsi indietro do almeno nelle frequentando lo quel poco che purtroppo l'ho frequentata non era un tirarsi indietro dai problemi era anzi un secondo me è un cercare di leggerli con un occhio da disc di è una certa distanza per leggerli ancora meglio per impegnarsi ancora di più
E quindi proprio a quelle tentativo che ci stava facendo di elaborare un progetto locale che sapesse coinvolgere quanta più gente possibile che si sapesse muovere con una radicalità
Di proposte con una radicalità di alternative senza per questo cadere dentro le gabbie di barriere ideologiche strette ma lasciando e riservando a ciascuno il diritto e la possibilità di elaborare nuove forme di partecipazione nuove forme di intervento andava superai andava ad incidere
In quella crisi almeno diceva la sua non pretendo che questo sia l'assoluzione detto del problema mandava a dire per una parola molto forte sulla crisi della politica dalla partecipazione della gente che mi soprattutto in quegli anni Aquilani mi sta riferendo vedeva la crisi di certe forme che storicamente in italiano state portanti del mondo e la sinistra di Solbes progressivamente non sostituite niente perché secondo me su questo
è stato detto benissimo l'introduzione al libro mancava completamente un'analisi
Del Moody's i campioni
Del sistema di produzione e quindi una modificazione dalla struttura sociale come si era articolato in quegli anni per con lui fondamentalmente da un lato o ci si era ritirati nel proprio privato oppure c'era un gruppo politico un ceto politico che fondamentalmente parlava se spesso e riusciva sempre meno
E sempre meno incideva nel parlare con la gente colla ma colle con le varie categorie con la articolazione sociale così come veniva determinandosi era uno degli elementi di queste nostre discussioni
Ripeto molto Tara
E così via
Tramite di di di rapporti d'amicizia di di rapporti con i di affetto dove si cercava di
Unire insieme analisi delle modificazioni sociali e tentativi di risposta ad una crisi delle forme della partecipazione politica che non sempre più evidenti e che adesso si stanno sempre più accentuando e che sempre più
Hanno minato la credibilità della sinistra
L'altro l'altro elemento scusate finisco veramente che non vorrei farla tanto lunga l'altro elemento
Che Luciano suggeriva era questo che evidentemente in un tentativo di questo genere non si doveva andare giù du no nel senso che si rinunciava per carità che si non si parlava neanche di non tentare ma si doveva andare pronti a un po'correggere errori a vedere a modificare e a valorizzare una figura di cui aveva già parlato fuoco ai suoi tempi di quell'intellettuale specifico cioè di quello dotato di conoscenze particolari può essere un fisico un chimico psicologo uno eccetera eccetera eccetera
Che è di fronte a certi problemi suggerisce propone delle soluzioni le articola e quindi era evidentemente in relazione col mondo delle associazioni col mondo del volontariato col mondo al terzo sul braccio chiamato e un poco meglio preferite il nome
Il tutto da definire ma anche contemporaneamente in relazione vivente mente con i grandi discussioni con i grandi dibattiti che cercavano
Di ridefinire e di Ray inquadrare o capire o leggere le trasformazioni che stavano avvenendo grazie
Abbiamo le ultime due testimonianze poiché daremo la parola per un nuovo giro a chi ha ha introdotto Adelino Zanini
Ma io sarò telegrafico anche per consentire chi a intervenuto per primo di poteva chiudere ritornare
A casa dunque io direi che l'aspetto così che in certo senso era
Più si Englehart Luciano e che caratterizza in fondo tutti i suoi lavori era la curiosità
Una curiosità che non era evidentemente così tipo superficiale ma era innervata proprio in quella cui Latteria di di lucidità di Mitch
Dura e di reti e di radicalità che ha sempre caratterizzato la ricerca di Luciano Pola per farla veramente Breve prima Toni faccia un'allusione all'assaggio Stato e sottosviluppo Esine affetti quando si è trattato di mettere insieme i lavori di Luciano io ho avuto la sensazione che fosse necessario appunto includere anche stato sottosviluppo poi per ragioni diverse soprattutto di carattere dimore del libro non è stato possibile eppure questa sensazione nasceva da da un dato di fatto molto semplice e cioè l'idea è che a mio parere Luciano scritto nella sua vita scritto riscritto sempre lo stesso Ulivo come in fondo fanno i grandi autori
Ha sempre riscritto lo stesso libro nel senso che ha sempre pensato in maniera radicale gli stessi problemi naturalmente pensare gli stessi problemi essere capaci di pensare gli stessi problemi fino in fondo significa avere dei mezzi non comuni di le aggio aggiornamento di evasione dallo stereotipo di capacità di intravedere il nuovo ecco sono tutte cose che sono state dette e che io o non posso che ribadire
E ho avuto
Il privilegio se così si può dire
Di chiederà Luciano le ultime cose che ha scritto cioè il saggio sul federalismo e il e il saggio su sovranità servivano per essere incluso in un lessico poi pubblicato da Feltrinelli
Luciano commessi prima intenzione mi mandò a quel paese sorridendo che dicendo non ho vogliono ho tempo eccetera poi dopo lunghe trattative appunto si decise a farla e ne uscì due piccoli capolavori io credo come è stato peraltro detto che testimoniano appunto un metodo di lavoro che era quello di Luciano che quello di condensare come diceva Toni riprendeva alcuni prima cioè di condensare tutto in dieci quindici righe una serie di domande cruciali del che trattenevano appunto una mole di lettura incredibile una grande erudizione in un grande una grande penso sita e poi via via di snocciolare questi problemi all'interno di una struttura di una struttura dello scritto che era sempre estremamente sofferta era sempre estremamente spigolosa ma proprio perché appunto tratteneva pensieri Eno banalità
Quindi riscrivere riscrivere lo stesso libro però con aspri alcuna capacità di scovare quelle asperità del pensiero che appunto caratteristica di pochi
Grazie Ostellino
Clausole pagato cui pregherei appunto le l'estrema sintesi si
Un attimo difficile comunque
Da un po'di giorni
E l'ingegno Digilio sardonico denunciano un commissario pro motivo che adesso dirò e credo che nelle varie celebrazioni che hanno fatto a volte ci si dimentica di dire che non c'hanno neanche una persona che ha per una battuta ben fatta
Per spellare vivo uno para capaci anche di fare sacrifici qualche anno fa per questo parlo di che io sto Digilio sardonico qualche anno fa un amico che sta a Parigi scrivendo un libro di ricordi e di memorie pensando forse di fare un favore ma non mi descriva esattamente in un modo praticamente gradevole per fortuna nessuna dalle o va bene molto apprezzato per fortuna nessuna l'ha letto ed ero tranquillo andando dal dentista
Alla moglie abbiamo avevamo portò presenti sta in comune trovo Luciano e mi aspetto a sorridente amichevole eccetera ma qualcosa mi fa capire che Luigi a letto tavoli che mi piazza un ghetto ha letto il libro che cosa dove sta come tatuato avrà un solo esempio muove occupa e poi parte il gioioso e felice d'aver vinto il setto sei zero sei zero del e mi lasciato annichilita delle questo lato Luciano perdere un'ora in più che ha però scoperto che lui aveva finito un'ora sapeva che arrivavano dagli aspettarmi
Per piazzare per piazzare per piazzare la il colpo del ko e poi andarsene ora perché dicevo che un po'questo disegno torna interagire di purtroppo sono costretto a essere velocissimo ma insomma spiega il problema
C'è questo problema nel nel novantanove di fronte a quello che veniva avvenendo gli eventi della guerra
E allora precipitato io ho sentito la necessità di di lavorare sullo schema
è che mi consentisse di di approssimare il mutamento era che era in corso di capirci qualcosa al di là di della come dire doverosa per un internazionalista ma certo non soddisfacente
E individuazione di verificare del dev'essere nato un illecito
A livello internazionale ad opera nato
E questa necessità RAI commentato la povertà del dibattito che si vedeva in giro e più avanti invece da una come dire contributo particolarmente ricco comparso su su Alias di aprire da parte di dei toni che qui che però sotto un certo punto di vista appariva unto a palate Santantonio nel senso che mi pareva porre in termini più duri non mediati una ipotesi di di di fine pura e semplice del dell'ordinamento di Australia allora io avevo lavorato a scrivere a cui appunti su questo e li hanno mandati a vedere ad alcuni amici tra cui anche a a Luciano che mio ha risposto e su cui e con quale quindi l'ho voluto avviare un un un un dibattito su questo punto poi la cosa è uscito allo dopo e inopinata in pratica mi pare di sentire di Chignolo d'del nostro da qualche giorno da quando ha preso il libro ho scoperto che Sergio prendendo la scrivendo la prefazione all'IPO di Luciano ha trovato la prima stesura di questo di questo di questo articolo di questa notte tra Italia punto di Luciano credo che forse dove stava lavorando al diritto a guerra esiliati attribuiti facendone un commento alcune pagine ora a parte l'essere una un privilegio ovviamente per quanto mi riguarda scese essere stato confuso è già stato confuso con Luciano in questo punto e sarebbe però questa questa questa passaggio questa questa occasione che va be'equivoco un nel modo migliore da parte mia per poter partecipare a questo dibattito anche di fornendo uno schema diciamo così e particolare cioè il tipo di interazione
Che avevo avuto con la che avevo avuto con moto discutendo se quanto veniva venendo discutendo sul tra tra le e-mail
E qualche serata qualche serata su uscite sui Colli Euganei sulla da amici comuni sulla su questo come dire sulla natura di questo pensiero maniera marcendo io però non riesco assolutamente a dire questa cosa ha neanche accennare all'il merito di questi discorsi meno diciassette minuti
Il che mi pare mi è proibito a causa dell'eccessivo protrarsi nel discorso da padre di quelli che hanno parlato prima di me per cui brillantemente risolto attesa e rilascia e lasciamo ad altra che lasciamo ad altra occasione una fonte l'auto ti ringrazio molto io passerei la parola Toni e poi a Massimo per le conclusioni visto che Giovanni Palombarini ha rinunciato Toni
Io credo che
Almeno per quanto mi riguarda dopo questa discussione che si è un po'diffusa
Su molti temi
Sento la necessità di un po'di insistere faccio quello che mi sembra non so insomma l'elemento che ha caratterizzato in maniera assolutamente centrale il lavoro di Luciano
La il lavoro di Luciano è un lavoro caratterizzato fondamentalmente dalla
Fissazione continua sistematica di alcune forze
Che costituiscono
O svuotano o mettono in crisi
Categorie giuridico politiche
Luciano viene da una tesi la tesi la sua tesi di laurea sul funzionalismo per una tesi Talcott Parsons
Viene da una riflessione
Che conduce nella prima fase del suo lavoro
Sulla grande cespuglio pubblicistica tedesca aveva lavorato in Germania a lungo
In vendita e questa è la cosa maledettamente importanti Luigi una sorta di traduzione marxiana
Di metodo all'interno
Della
Della macchina giuridica
Che cos'è questa questa questa cosa che cosa vuol dire mettere delle forze in movimento vuol dir nulla
Vuol dire praticamente qualsiasi persona che faccia dalla scienza politica fa questo
Che cos'è essere maxi anni come si diceva in quegli anni nel far questo
Mentre dei soggetti metà delle forze mentre ed era della vita mettere dei corpi
L'estrema modernità del discorso che Luciano ha inventato e gestito la trovate quando andate a vedere nel panorama internazionale
Quali sia il tipo di discorso giuridico che è venuto maturando in questo periodo
Voi prendete per esempio appunto il passaggio a quella che chiamano la seconda fase di fuoco che avviene un con buoni decennio di ritardo rispetto ai lavori i primi lavori di Luciano Ferrari Bravo
E poi ritrovati di fronte le stesse cose
Voi di copie andate a vedere i tutto il costituzionalismo francese più ripartito più recente da da da Michel Tropea agli altri ritrovati di fronte a questo alla dissoluzione di qualsiasi sistema strutturale il fisico
Duro
E a quella che invece questa plasticità soggettiva vuol dire ridare evitabili io ho politica dentro la giurisprudenza dentro le categorie del politico ma è chiaro che però quando voi fate questo lavoro dovete mettervi da qualche parte
Perché ve lo siete dei nei dei dei meccanici negli fisiologici
Luciano è sempre stato una persona un agente politico un partigiano
Ma non un partigiano tellurico un partigiano di collegato a a piccole realtà
Un partigiano della Stato cioè di queste costruzioni
Luciano era naturaliter comunista
Cioè naturaliter nella maniera più piena la cosa più astratta che c'è il senso della comunità a venire che portava dentro questa formidabile capacità di scavare questi concetti
Duri cattivi che ti farò del male
Che organizzano sempre il potere avversario
E Luino
Qui dimostrava che questi che questi che questi concetti proprio perché erano vissuti da queste forze potevano aggiungersi interni dieci talora ma senza mai illudersi
Perché restavano quello e però ci potevi star dentro e potevi muoverti
Voi direte quando si parla di questi grandi campagne dei sui diritti eccetera io sono perfettamente d'accordo che non sarebbe d'accordo con i diritti come vengono presentati ma se voi non non riuscite a riportarli ai corpi ai corpi che si muovono ai soggetti questi diritti di vetro purtroppo quelli che spesso non è stato greca Carelli che si attaccavano il cielo
O al soffitto
Delle cose astratte vuote certe volte pericolose certe volte controproducenti
E solo quando questi diritti diventano perché voi avete scarnificata i li avete nell'analisi aperti ma senza possibilità perché questa è la grande illusione
L'esclusione di Umberto del terzo
E magari si trattasse di un terzo al tuo stesso livello il terzo purtroppo te lo trovi sempre lì
E questo sforzo di trascendenza che ti fissa il concetto e da Platone in poi che c'ero sempre fregato in questa maniera
Ed è lì che invece prove il materialismo
Ecco scusate mi credo d'aver concluso
Se gli si non abbiamo credo tempo di ottimo approfondire tante questioni insomma io con volevo soltanto sottolineare due tre aspetti che mi sembrano ci quali davvero l'impegno potrebbe essere forte immediato
Tra le cose varie che sono state dette
Il il lavoro intorno al la costituzione europea tra virgolette perché certamente non c'era la la Costituzione tipo quella dello non potrà essere una Costituzione tipo quella dello Stato nazionale ma comunque intorno a quest'idea di Europa e pare assolutamente centrale
Proprio per tentare di incarnare questi discorsi prostrato e sei soggetti i soggetti sono appunto quelli che qui Tonini per ricordare eccetera per questi soggetti hanno un loro spazio hanno lo dimore hanno loro habitat i non c'è alcun dubbio che noi dobbiamo tentare di sviluppare un una nostra iniziativa specifica sul terreno europeo della Carta europea eccetera non c'è alcun dubbio oggi non condividerei c'è un certo atteggiamento ottimistico questo proposito perché manca completamente ogni ogni idea d'Europa nel fare nella nella politica che concretamente si sta sviluppando ma non soltanto nella politica degli Stati e la politica della commissione la politica dei governi ma anche nella politica di questi movimenti
Non non ho trova atto alcuna proposta a questo proposito quindi qui c'è un lavoro da fare a mio avviso questo lavoro poi si poi incardinare in vari campi tra cui quello che ricordava prima Palombarini che mi pareva mi pare di eccezionale rilievo questo lavoro sull'IMI relazione sulla cittadinanza quindi tutto questo tema dei diritti può essere come giustamente lei chiede Toni Negri non può essere può assumere corpo può assumere
Vita io credo che sia possibile questo su cui su questi temi oggi su questi problemi oggi un lavoro politico in questo in questo senso
Poi i cieli tutto temo ultimo i toni su cui appunto mi piacerebbe ragiona allungo insomma è che su quali vorrei chiuso io non credo che il discorso del terzo c'è un discorso necessariamente di trascendenza nel senso tradizionale eterno discorso di ulteriori ITA
Sei tu il lo schema di se tu lo blocchi cioè se non c'hai una ulteriori ITA tu prendi parte certo tutti decidi l'aut aut non è il il tema dell'aut aut del prender parte non è assolutamente ad iscrizione del tema del terzo prese tu prendi parte in via esclusiva chiudendo la prospettiva del terzo che non è la prospettiva di trascini densa ma di ulteriori tante e allora perfettamente ragione Umberto curi io ritengo ha perfettamente ragione Umberto curi cioè tu voi convincere
Ed è una prospettiva di totale immanenza che il dispositivo di potere che regge tutta la costruzione statuale politico moderna e contemporanea
Perché se il la tua il latte le il conflitto la lotta la contraddizione la Poniz senza alcuna prospettiva di trascendenza nel senso di ulteriori ITA lamponi sulla prospettiva di Perfetti immanenza bene in questo è la filosofia di del dispositivo appunto di potere politico di potere moderno contemporaneo
Quindi io sono perfettamente d'accordo con Umberto nell'accezione di trascendenza che non sia quella punto cui fare riferimento ma è necessario che sia quello che tu fai riferimento io penso di no comunque
Io ringrazio prima di tutto ricordo ai presenti che giovedì sera giovedì prossimo al dodici c'è questa discussione verso il G otto di Genova con Fausto Bertinotti Gianfranco Bettin e Luca casa Rini io ringrazio tutti i presenti che attraverso anche la lettura di questo volume di scritti Luciano Ferrari Bravo ci hanno riportato ha una dimensione dell'impegno intellettuale dell'impegno del proprio cervello come passione per la moltitudine passione per la libertà passione per la trasformazione bene questa è la dimensione su cui Luciano ha vissuto in cui Luciano vissuto io credo la dimensione che raccogliamo e che raccogliamo ringraziare do tutti quelli che sono intervenuti questa sera chi se ne deve tornare a degli obblighi penali augurandoci invece che al più presto sia completamente libero di muoversi completamente libero di discutere di partecipare a questo movimento grazie a tutti