"Opportunità economiche dell'allargamento dell'Ue e sviluppo dell'Italia" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso la Sala della Fontana, Zona Aeroporto)

Bene allora diamo inizio a questo dibattito
A
Come tema
L'allargamento dell'Unione europea e l'impatto del medesimo sulle piccole e medie imprese
Io sono compagno parlamentare europeo della delegazione dei Democratici di sinistra accanto a me conoscete tutti
Il ministro con bagno Bersani
L'onorevole Luigi Fantuzzi
Giulio Fantuzzi
Che è stato già deputato europeo ed è attualmente presidente della ciglia da non confondere il servizio di Intelligence americano alla mia destra
C'è il dottor Luigi Taranto direttore generale di Confcommercio che rappresenta la sua organizzazione in sostituzione del presidente Billé sono in arrivo onorevole Carraro e il l'imprenditore Luigi Sicilia me tocca
Il compito di introdurre questo dibattito e lo farò brevemente
Sottolineando innanzitutto il dato politico che questo dibattito denota sottolinea nel momento in cui anche il rapporto a quello che è accaduto
Di terribile
Lunedì pomeriggio
Rimarca
Nel senso che l'allargamento dell'Unione Europea
Reca con sé anche un rafforzamento dell'unione stessa dell'unione politica
In modo tale da conferire all'Unione Europea quel ruolo che noi riteniamo indispensabile per quel ruolo di protagonista nell'ambito mondiale anche a fronte nelle grandi esigenze delle grandi necessità che il mondo a di pace di stabilità e di concordia
Se mi consentite vorrei soltanto fare un'annotazione
Relativamente al tema generale e alla l'approccio che l'Italia ha avuto ecco l'onorevole Carraro
Rispetto al tema dell'allargamento io credo che in tutte le forze politiche vi sia o in quasi tutte la consapevolezza dell'importanza del processo di allargamento per l'Unione europea e per il sistema Italia devo dire
E questa notazione me la dovete consentire che nell'atteggiamento del governo
Di centrodestra del governo Berlusconi vi è stato un più di una contraddizione più di una incertezza più di una posizione di altalena
Si è andati dalla atteggiamento
Informalmente positivo che Berlusconi e qualche suo ministro ha confermato in sede europea
A le dichiarazioni ripetute di ministri e sottosegretari i quali hanno voluto mettere paletti condizioni in alcuni casi anche veri e propri ricatti come se l'allargamento
Fosse uno opzionale fosse una cosa che si può fare per l'Italia a condizione che vi siano delle contropartite per il sistema Italia lo vogliamo ribadire sul piano politico questo sì
Che per noi l'allargamento dell'Unione europea rappresenta un appuntamento storico di straordinaria valenza politica e assolutamente un momento irrinunciabile
Per il nostro Paese quanto al tema specifico io svolgerò tre considerazioni
La prima considerazione qual è anche in ragione degli studi che sono stati effettuati in questi anni l'impatto dell'allargamento sul sistema delle piccole e medie impresa
Questa è la prima considerazione la seconda quali sono i problemi ancora aperti
E la terza infine che cosa
Dobbiamo fare naturalmente dal nostro angolo visuale prima considerazione
Conseguenze dall'allargamento
Primo punto
Non c'è da a vere un atteggiamento di allarme eccessivo l'allargamento verso i Paesi dell'est europeo e anche verso Cipro e Malta del Mediterraneo
Non provocherà sconvolgimenti
Sul sistema delle piccole e medie imprese le quali sono nel nostro Paese le quali sono già abituate
A colloquiare a investire a intervenire in quei territori che peraltro sanno già conoscendo nel corso degli anni un processo di liberalizzazione
Vi è un volume di investimento
Della Unione europea del sistema imprenditoriale dell'Unione Europea verso i Paesi pecco che notevolissimo e che incrementa si incrementa hanno dopo anni seconda considerazione fondo punto relativamente alla prima alla prima considerazione
L'integrazione dei mercati
L'apertura di nuovi mercati
Verso l'est europeo verso il Mediterraneo avrà un Effetto moderatamente benefico e positivo persiste per il sistema imprenditoriale italiane non soltanto italiano
Vi è certamente la ricaduta positiva di una l'ampliamento di opportunità che si riferisce alla mobilitati i beni e di servizi soprattutto in alcuni settori che sono quelli dei servizi finanziari che sono quelli dei trasporti che sono quelli della innovazione tecnologica e della ricerca terzo punto dalla prima considerazione l'allargamento assume anche il ruolo di un potente
Volano di un spinta forte nei confronti dell'Unione europea perché l'Unione europea
Diventi un ancora di più rispetto alla situazione attuale una istituzione di governo reale dei processi politici e dei processi economici
Una Unione che di qui a al due mila e quattro diventa forte di venticinque Paesi di cinquecento milioni di cittadini deve necessariamente adeguare le proprie strutture
Le proprie la propria impalcatura istituzionale ed io aggiungo anche il proprio bilancio ed anche gradualmente
La propria il proprio meccanismo di attingimento delle risorse io per esempio penso qua questa è un'opinione
Personale che si debba andare ad un rapporto diretto tra il cittadino e l'istituzione europea in termini di fornitura di risorse quindi di implementazione del bilancio dell'Unione Europea seconda considerazione quali sono i problemi ancora aperti
Perché i negoziati stanno andando avanti perché ancora c'è qualche nodo critico che va affrontato e va risolto il primo nodo aperto si chiama aiuti di Stato nei paesi in adesione
Perché
Non c'è chi non veda come una applicazione non uniforme degli aiuti di Stato nei paesi in adesione Possa creare una qualche distonia e una qualche distorsione nel mercato interno e nelle regole di sana concorrenza che ci deve esserci devono essere nell'ambito dell'Unione STET
La seconda questione riguarda l'adeguamento delle normative ambientali
Nei Paesi candidati che è un questione di non poco conto è stato stimato da uno studio di Confindustria
Che l'adeguamento delle normativi ambienta alle normative ambientali
Europea da parte dei Paesi in adesione comporterà una spessa dell'un per cento del prodotto interno lordo dell'unione europea
Terza questione la uniformità della normativa relativa alla tutela della proprietà intellettuale
Della normativa relativa alla certificazione di qualità dei marchi della certificazione dei prodotti e infine un altro nodo molto critico
Che ci tocca anche da vicino riguarda le politiche di coesione
In quanto vinto plesso nell'Unione Europea di nazioni e di regioni con un prodotto interno lordo più basso sensibilmente del nostro o del o di quello delle nostre regioni
Determinerà uno squilibrio determinerà una veicolazione di gran parte dei fondi strutturali quelli che attualmente sono finalizzati alle regioni dell'obiettivo uno e dell'Obiettivo due dell'Unione europea in queste e lenti ci sono le regioni italiane
Nell'Obiettivo uno le regioni del Mezzogiorno italiano Obiettivo due le regioni del centro nord insomma l'ingresso di regioni più povere delle nostre potrebbe determinare una veicolazione di una quota consistente di fondi strutturali verso quelle regioni e allora bisogna anche su questo affrontare il consacrò realismo
Questo problema naturalmente difendendo sia gli interessi di chi deve entrare nell'Unione Europea sia gli interessi di chi ha bisogno ancora di politiche di coesione noi non possiamo seguire coloro i quali continuano a chiedere assistenza c'è un Presidente del di una regione del Mezzogiorno il presidente alla Regione Calabria abbia fatto una visita a Brussel alla un commissario Barnier al presidente Prodi
è tornato tutto felice contende ha fatto una dichiarazione ad un giornale dicendo dice io ho avuto un grande successo la Regione Calabria nel due mila e sei rimarrà nell'Obiettivo uno
Cioè rimarrà regioni in ritardo di sviluppo insomma se il compito la visione di un presidente alla Regione e quello di mantenere la propria comunità in una condizione di ritardo di sviluppo di te partito voi ma questo è l'atteggiamento che noi non possiamo assolutamente seguire che dobbiamo con grande forza controbatte anche sapendo che da parte dei nostri avversari politici usano queste argomentazioni in modo strumentale in modo pretestuoso per fare un po'di clientela per illudere i cittadini del Mezzogiorno d'Italia circa la possibilità di mandare misura assistenziale se nel due mila e sei
Ci saranno ancora realtà
In Italia non solo nel Mezzogiorno che avranno bisogno di politiche intuizione questo noi dovremmo garantire ma questo non deve significare porre ricatti nei confronti di quei Paesi che devono entrare nell'Unione europea e se mi consentite rispetto a questa tematica delle politiche di coesione
Io penso che si debba anche andare ad una revisione sia dei parametri che degli strumenti di attuazione delle politiche di coesione che senso ha
Dire che il dato del ritardo di sviluppo si misura con un indicatore soltanto che il prodotto interno lordo di una regione
Come se poi le nostre regioni fossero un tutt'uno indistinto e omogeneo nelle nostre regioni vi sono aree deboli aree forti e allora applichiamo altri parametri
Dini ferimento che non siano soltanto il dato del PIL ma siano anche il dato della disoccupazione
Della dotazione infrastrutturale di una realtà di una comunità anche di una sotto comunità rispetto al dato ampio della regione
E sempre in tema di politiche di coesione io vorrei anche dire che e vengo alla terzo è ultimo
Punto della mia riflessione introduttiva che c'è da fare ancora molto per preparare adeguatamente l'appuntamento dall'allargamento
Io penso che vi siano vi sia da fare almeno due cose
La prima cosa è in lingua are implementare gli aiuti alla previa adesione si chiamano così sono dei programmi finalizzati ai Paesi che stanno per entrare nell'Unione Europea
Un programma si chiama a Parma un altro programma si chiama sabato un altro si chiama Bacis un altro si chiama ISPA sono programmi densi
A migliorare le condizioni di contesto normativo-legislativo socio economico e civile delle Nazioni che devono entrare nell'Unione europea ma sono anche un'occasione scusatemi linguaggio piuttosto Franco
Anche boh brutale per l'imprenditoria italiana
Per farsi avanti trattati is Farrar fa parte e quant'altro si spenderanno decine di migliaia di miliardi nelle nazioni che sono candidati all'adesione
Su questa partita il sistema dell'impresa italiana deve prestare una maggiore attenzione
L'ultimo punto
Rispetto a questa mia introduzione riguarda l'utilizzo dei fondi di Agenda due mila
Noi abbiamo davanti a noi ormai cinque anni perché la prima annualità e già passata siamo già a fine due mila uno
E abbiamo la possibilità di gestire qualcosa come cento mila miliardi di lire vero Pierluigi che la unione europea ci ha dato non perché come dire eravamo più belli ora o più simpatici ma perché abbiamo costruito nel corso degli anni attraverso i governi di centrosinistra
Io voglio ricordare il programma
Varato dal ministro Ciampi quando Ciampi era ministro del Bilancio del Tesoro e attraverso l'azione dei nostri ministri al governo un rapporto corretto vispi ma da parte dell'Unione europea che ci ha consentito di a vere nei sei anni
Circa cento mila miliardi di lire da spendere per migliorare la competitività del sistema Italia dentro la competitività del sistema Italia c'è
Tutto il capitolo dalla competitività del sistema imprenditoriale italiano spendiamo bene queste occasioni ma intanto tirò
Caro Pier Luigi è un dato che mi sconforta io sono relatore permanente sui fondi strutturali dalla Commissione bilancio
Gli impegni e i pagamenti della prima annualità
Delle di alcune regioni italiane commenta la Calabria e come la Puglia guarda caso sono regioni guidati dal centrodestra sono dati allarmanti
C'è non si supera i dieci punti di percentuale sia negli impegni che nei pagamenti e stavolta la comunista la comunità europea applicherà rigorosamente la regola dei due anni
Della ghigliottina dopo i due anni dall'impegno cioè nel momento in cui si pari impegno
E non succede all'impegno il pagamento quindi alla realizzazione all'intervento vi è il recupero automatico da parte dalla Commissione europea quindi bisogna muoversi
Un monito forte balzato al sistema delle regioni ma anche al sistema delle imprese perché ci si attivi per utilizzare convenientemente questa grande opportunità
Sul versante dalla quantità ma io aggiungo e concludo anche sul versante della qualità non bisogna spendere tanto per spendere ma bisogna spendere finalizzandola spessa
Nel settore inveito Riale a tre grandi esigenze io penso la qualità
Le reti la formazione e la ricerca
Io penso che questo siano le grandi domande che vengono dal sistema editoriale italiano e queste domande possono essere soddisfatte anche attraverso i fondi di Agenda due mila io poi sono andato oltre il compito che mi era stato assegnato ma poi vedendo una platea così attenta
Mi faccio prendere la mano vi chiedo scusa chiedo scusa soprattutto ai miei
Diciamo così ospiti perché devo introdurre a cui do immediatamente la parola iniziando dall'in dall'onorevole Lulli Giulio Fantuzzi attualmente presidente della CIA già parlamentare europeo grazie
Grazie Pittella io credo che le cose che tu hai detto
Che tu hai detto introdurre
Avvicina
Le cose che l'onorevole Pittella detto introducendo il tema Secondo me calzano perfettamente anche per il settore agricolo insomma sarà perché io ho una diffidenza un po'congenita norma considerare sempre
Con le vesti della eccessiva specialità parzialità il settore agricolo
Io credo che l'agricoltura rappresenti un mondo di in prese che hanno pari dignità rispetto al resto dell'imprenditoria nazionale e e l'evoluzione di questi anni del sistema agricolo
Ha dimostrato che quando c'è stato uno sviluppo dell'economia degli scambi mondiali dell'integrazione dei mercati su scala mondiale su scala europea
Anche la nostra agricoltura ne ha saputo e potuto trarre grande giovamento
Quindi io sono convinto che valgano le ragioni di tipo ve macro economico generale che tu hai detto anche per il settore agricolo tuttavia tuttavia il rischio di contraddirmi con questa impostazione a me capita spesso insomma lo dico con molta franchezza vedo che qualche associato Lazio presente quando si va in giro anche in una regione come questa dove l'agricoltura è ricca ad esempio l'annata in corso ha dato in generale dei buoni risultati economici reddituali
In una regione dove l'agricoltura è già fortemente internazionalizzata nel senso che per fare un esempio ecco l'andamento climatico che c'è ad Amburgo in Germania influenza immediatamente il prezzo delle nostre pesche delle nostre nettarine
Ecco anche considerando tutto questo quando si parla con i nostri agricoltori un certo senso di frustrazione e di malessere di angoscia esistenziale lo si avverte non per il dato economico immediato ma per la prospettiva gli agricoltori si chiedono dove andremo a finire con l'evoluzione della politica agricola comune con questa così spinta alla liberalizzazione all'integrazione dei mercati e in questo fronte di angoscia e spicca anche il ragionamento dell'allargamento dell'Unione Europea
E c'è molta preoccupazione perché si dice un domani che i Paesi dei coi Paesi dell'Europa centrale e orientale quelli che per intenderci stavano di là dal vecchio Muro di Berlino saranno a pieno titolo
Nell'Unione europea questi saranno paese che faranno una forte concorrenza sulle produzioni agricole del nostro Paese e in generale dell'Europa
Teniamo poi presente che sono Paesi questi in cui l'agricoltura ha un peso relativo sul prodotto interno lordo molto superiore che in Europa mediamente nei dieci Paesi picco l'agricoltura pesa reel cinque virgola sette per cento del prodotto interno lordo mentre nei Paesi dell'Unione Europea quindici attualmente l'agricoltura pesa per l'uno virgola otto per cento del prodotto interno lordo
Quindi le preoccupazioni diventano poi anche di un altro tipo
Già oggi il peso dei finanziamenti all'agricoltura nel contesto dell'Unione Europea quindici suscita non poche perplessità Riserve
Critiche anche pesanti miei colleghi al Parlamento europeo ne saranno testimoni tutte le volte che si parla del bilancio della comunità sono molti quelli che si alzano in piedi a dire che è scandaloso
Quasi il cinquanta per cento di tutti i finanziamenti che l'Unione europea eroga siano destinati a un settore quello agricolo
Che rappresenta appunto solo l'uno virgola otto per cento del prodotto interno lordo medio dei Paesi dell'Unione europea
Pensando che entreranno Paesi con questa così forte rilevanza del settore agricolo la preoccupazione diventa doppia non solo ci faranno concorrenza
Ma ovviamente graveranno ancora di più sui costi del bilancio comunitario e allora si apriranno chissà quali problemi di governo della politica finanziaria dell'Unione Europea
Che a loro volta si tradurranno in maggiore difficoltà
Per il sostegno ai nostri prodotti
Io credo che siano preoccupazioni legittime tuttavia io sono anche convinto che occorra ragionare occorre ragionare molto pacatamente molto seriamente con i piedi per terra guardando i dati per quello che sono
Io ho vissuto insomma nel mio in un intervallo anch'io l'esperienza al Parlamento europeo
E mi ricordo che c'erano nel momento in cui cadde il Muro di Berlino all'indomani della caduta del mio Berlino all'inizio degli anni Novanta l'Unione Europea fece degli accordi di associazione con alcuni dei Paesi dell'Est
Evidentemente il mercato russo aveva già delle grosse difficoltà e quei Paesi si affacciarono da subito avanzando le loro domande di adesione all'Unione Europea
Quando furono fatti questi accordi di associazione in base ai quali l'Unione europea
Accordo una serie di agevolazioni per importare a dazi o ridotto quindi con delle tariffe molto più basse i prodotti agricoli in provenienza
Da certi Paesi dell'Europa centrale e orientale mi ricordo che gli agricoltori francesi ad esempio fecero un gran casino un gran battaglia a livello dell'Unione Europea
Dicendo ecco adesso entreranno le carni polacche entrerai latte dell'Ungheria e spiazza era completamente i nostri prodotti in realtà ecco se andiamo a vedere i dati dell'interscambio tra i Paesi dell'Unione europea e i Paesi del Europa centrale e orientale
E la realtà ci ha dimostrato l'esatto contrario che sono state molto più le opportunità di esportazione dei prodotti agricoli dell'Unione Europea
Verso i mercati di quei paesi la che non viceversa ne ha tratto più vantaggio da quegli accordi di associazione
Il comparto agricolo dell'Unione europea dei quindici Paesi attuali rispetto a quanto non abbiano saputo beneficiarne loro
E io credo che insomma sulla luce alla luce di questa esperienza bisogna anche considerare
Questo fenomeno insomma futuro non poi tanto si parlava già del due mila e tre per l'ingresso dei primi Paesi candidati che riguarda appunto l'allargamento
Quindi io credo che vadano fatti tre ragionamenti essenziali per tenere i piedi per terra e ragionare sulla base di dati di fatto e non di semplici impressioni emotivo il primo ragionamento e chiudo rapidamente
è relativo al fatto che un'Unione Europea più grande il più forte essenziale
Per recuperare potere contrattuale nei negoziati internazionali che condizioneranno non poco l'evoluzione del settore agricolo
Mi riferisco ai negoziati del WTO l'Organizzazione mondiale del commercio che ripartiranno in novembre nel Qatar
E nei quali c'è una situazione di stallo abbastanza difficile tra gli Stati Uniti d'America
Che accusano l'Unione europea di fare dei discorsi devianti per mascherare il sostegno più o meno indiretto ai loro prodotti agricoli appunto l'Unione europea
Ecco se noi abbiamo in prospettiva con Nori altri dieci Paesi la maggior parte dei quali sono già membri del WTO dell'Organizzazione del commercio mondiale
E che la pensano come noi ed è così sulla multifunzionalità dell'agricoltura sulla salvaguardia della tipicità dei prodotti su questioni essenziali come la sicurezza alimentare
E sulle quali tra le due sponde dell'Atlantico c'è una bella differenza di impostazione pensate agli americani
Come la penso non sugli organismi siepi geneticamente modificati sulla carne agli ormoni ecco se noi abbiamo degli alleati in più per sostenere questa battaglia secondo me sì possiamo solo guadagnare quindi questa è la prospettiva
Il secondo ragionamento è che
La concorrenza di questi Paesi dal punto di vista agricolo per un bel po'di anni non ci potrà impensierire ci sono degli studi anche recenti fatti a livello di Commissione anche a livello di qualche Authority nazionale che dimostrano come il divario di competitività e di produttività tra le agricolture dei Paesi europei e segnatamente la nostra e quella dei Paesi dell'Europa centrale e orientale né ancora amplissimo non basta avere dei costi del lavoro più bassi sappiamo che questa leva ce l'hanno coi Paesi ma oggi per arrivare sui mercati internazionali ci vogliono tutta una serie di altre caratteristiche nuovo professionale standard di qualità di sicurezza
Cose sulle quali i Paesi dell'Europa centrale e orientale sono ancora assai lontani dai nostri livelli quindi io credo che nell'immediato nel breve nel medio periodo
La loro concorrenza non ci potrà davvero impensierire
Terzo ragionamento quelli sono mercati nei quali c'è una crescita abbastanza sostenuta le stime recenti della Commissione europea parlano dal due mila al due mila e sette di un incremento ro di un incremento medio del prodotto interno lordo dei dieci Paesi pecco dei quattro per cento mediamente all'anno nell'Unione Europea la crescita sarà circa della metà
E quindi è tagliare o che quelli sono mercati che crescono essi robusti scomodo ove la ricchezza media cresce in misura molto più elevata che nell'Unione Europea
E quindi diventeranno dei mercati di sbocco sempre più interessanti per le nostre produzioni agricole in particolare il livello medio dello standard di vita cresce e quei Paesi sono già Paesi che chiedono dei prodotti di qualità
Per delle nicchie di popolazione che diventeranno sempre più alte
Produzioni sulle quali ecco l'Unione europea credo che possa essere già abbastanza forte e preparata
Ultimo ragionamento
Lo aggiungo così per inciso con l'impatto dei paesi pecco io credo che avremo bisogno di cambiare la PAC la politica agricola comune
Con l'Agenda due mila è vero che si è fatto una riforma ma insomma è stato una riforma Etta molto timida molto improntata alla conservazione
E siccome coi Paesi pecco entravano dei Paesi nei quali l'agricoltura pesa e conta e se ipotizzassimo che ad esempio gli aiuti al reddito che sono attualmente previsti e che vanno in particolare a vantaggio di alcuni prodotti continentali pensiamo ai seminativi che da soli con questi aiuti al reddito si portano via il quaranta per cento di tutta la spesa agricola dell'Unione Europea
Pur rappresentando soltanto il dieci per cento della produzione lorda agricola finale dell'Unione Europea
Se pensiamo che questi aiuti dovessero essere allargati così come sono ai Paesi dell'Europa centrale in tal ci rendiamo conto che si creerebbero non pochi problemi dal punto di vista finanziario e anche dell'equilibrio economico complessivo dell'Unione Europea
Quindi dovremo cambiare questa politica agricola comune per renderla compatibile con l'allargamento e io dico ben venga perché sono convinto che un'agricoltura come quella del nostro Paese
Dove il peso degli aiuti comunitari in particolare che per certi comparti è stato eccessivo pesante ha comportato l'ed ebbe delle distorsioni vere e proprie nelle scelte imprenditoriale dei nostri agricoltori è ora che venga cambiata che dia più spazio alla libera iniziativa a quei settori che sono stati meno protetti
Ma che hanno fatto la fortuna della nostra agricoltura perché hanno puntato sulla qualità sulla tipicità
E sì un riconoscimento diretto nel loro reddito da parte del mercato e non da parte degli aiuti comunitari quindi ben venga anche da questo punto di vista grazie
Grazie a Giulio dopo
Diciamo il settore dell'agricoltura affrontiamo adesso l'impatto dall'allargamento nel settore del commercio con l'intervento autorevole del direttore dalla Confcommercio
Dunque se prendiamo le nostre dal titolo del dibattito le opportunità economiche dell'allargamento dell'Unione Europea
Credo che il tentativo diciamo di dare una risposta su almeno un contributo costruttivo alla questione non posso essere affrontato se non nei termini di un bilancio di un bilancio molto concreto perché investe uno dei classici temi intorno ai quali prendiamo anche dividerci in maniera ideologica tendiamo a dividerci diciamo tra l'entusiasmo di coloro che pensano e gettare il cuore oltre l'ostacolo e la tradizionale prudenza degli euroscettici io credo invece un Bilancio concrete serio si possa fare
Per fare questo bilancio sostanzialmente la dobbiamo mettere a confronto il valore che costituito da questo processo i costi di questo processo e i benefici lo dico subito e a scanso di equivoci io penso che sia un bilancio a somma positiva ma ci sono alcune condizioni perché la somma possa essere positiva
Allora il valore in sei il valore non è soltanto un valore per così dire strategico il giro politico e anche un valore economico perché in definitiva noi stiamo discutendo
Di una questione di un processo che in realtà il più grande e forse unico tentativo di costruire un governo democratico di un processo di globalizzazione
L'Unione Europea questa cosa la sta facendo la sta facendo perché ha scelto di darsi dei criteri attraverso le quali governare questo processo un criterio politico cioè la presenza di istituzioni democratiche di condizioni di tutela dei diritti dei cittadini e in particolare dei diritti delle minoranze all'interno dei Paesi candidati un criterio economico la presenza di un'economia di mercato ma anche la capacità di queste economie di reggere la spinta concorrenziale
Delle economie dei Paesi già membri dell'Unione europea infine un criterio diciamo di capacità di accoglienza dello status comunitario in sostanza la capacità di far fronte anche agli obblighi che derivano dall'adesione al processo di costruzione europea
E si è anche dato un metodo un metodo che quello diciamo dichiarato nell'ambra dichiarazione conclusiva di Nizza e che prevede sostanzialmente che il processo di confronto sull'evoluzione dell'istituzione europea
Cosa farà il Parlamento europeo ma cosa faranno sussidiariamente i parlamenti nazionali cosa faranno gli stati membri ed ancora quali sono i contenuti qualificanti della Carta dei diritti è come rivedere i trattati
L'insieme di queste questioni verranno affrontate con un confronto al quale partecipano non soltanto al quel punto di democrazia i pesi che sono già membri dell'Unione europea
Ma partecipano anche i Paesi candidati al processo di ampiamente dal processo di ampliamento dell'Unione
Ho alla fine di questo processo intorno al due mila e quattro noi dovremmo fare i conti con un mercato interno che dovrebbe contare credo qualcosa più di mezzo miliardo di cittadini che sono anche mezzo miliardo di consumatori
E però uno strano mercato interno un mercato interno insomma in cui ci sono disparità francamente ragguardevoli stime alcuno avvolti numeri dicono più delle parole non sempre ma in qualche caso si questo è uno dei casi e quindi faccio tre numeri allora per quel che riguarda i Paesi candidati il loro PIL è all'incirca il sei per cento del PIL medio dell'Unione Europea
Il loro tenore di vita è all'incirca il quaranta per cento del tenore di vita medio dell'Unione Europea ma la loro popolazione e già oggi il quarantacinque per cento della popolazione dei Paesi già membri dell'Unione Beggio membri dell'unione europea naturalmente diciamo questo processo non si costituisce soltanto attraverso la forza di regole e di procedure istituzionali
Si costruisce sostanzialmente perché i processi si sono sviluppati e le colonie si sono realmente integrati dal mille novecentottantanove in poi
Sì ragione si costruiscono accordi di associazione economica bilaterale e il risultato è che già oggi
Per i Paesi candidati il sessanta per cento del loro commercio estero e indirizzato nei confronti dei Paesi membri dell'Unione europea è altro dato secondo me di un qualche interesse per i paesi membri dell'Unione europea il secondo partner commerciale subito dopo gli Stati Uniti è costituito proprio dal complesso dei Paesi candidati altro cioè al cambiati al processo di ampiamente in sostanza il processo diciamo atto manifestato la capacità di creare saldi attivi delle prove della bilancia commerciale acconsentito acquisizione di quote di quote di mercato
Ha consentito acquisizione di quote di proprietà del capitale finanziario del capitale industriale all'interno dei paesi che sono candidati al processo di ampliamento dell'unione europea ma naturalmente il punto critico in tutto questo ragionamento
E costituito dal fatto che si complessivamente il Bilancio è a somma positiva ma visto dal punto di vista dei paesi membri dell'Unione di ciascun Paese membro dell'Unione europea la questione non è assolutamente così precisi la questione è che ciascuno di questi paesi membri farà capaci diciamo di rapportarsi positivamente al processo di ampliamento
Dell'Unione Europea se e in quanto sarà capace di far valere le proprie ragioni di competitività proprie ragioni di competitività in Terna
E proprie ragioni di competitività rapportate agli altri partner completo commerciali e principali competitori da questo punto di vista come a tutti noi il noto credo le condizioni del nostro sistema Paese non sono particolarmente felici non sono particolarmente felici perché in realtà noi non sappiamo operare come sistema Paese
Non cerchiamo cioè mettere a fattore comune i vari strumenti quelli che attengono alla politica estera quelli che attengono alla politica del commercio estero quelli che attengono alle politiche della ricerca e dello sviluppo ma anche quelle che attengono alle politiche della promozione
E non sappiamo soprattutto fare interagire positivamente quel che in generale si chiama Funzione pubblica con il sistema dell'impresa delle attività private
Lo ricordavamo prima il bilancio d'utilizzo delle risorse comunitarie in Italia a tutt'oggi abbastanza sconfortante
Ma qual è la ragione di questo bilancio sconfortante non è un dato casuale credo che l'onorevole Bersani lo ricorderà forse meglio
O degli altri ma insomma questo è un Paese in cui non tutte le imprese sono uguali il sistema degli incentivi non è uguale per tutte le imprese le risorse comunitarie non sono ugualmente agibili per tutte le imprese
Io faccio la parte di Cicero pro domo sua ma per le imprese del commercio l'accesso alle risorse comunitarie e a tutt'oggi tutt'altro che pacifico
Eppure voi sapete che le imprese commerciali in Italia rappresentano ma una bella fetta del PIL è una bella fetta dell'occupazione complessiva di questo Paese se n'è discusso in sede comunitaria le questioni in sede comunitaria sembrano ogni volta risolta sei discute in sede nazionale sembra ogni volta risulto ogni volta la questione risolta
Fatto sta diciamo che poi l'accesso operativo risulta essere sempre particolarmente faticoso
E oneroso oneroso diciamo anche in termini per così dire procedurali amministrativi perché e qui il ragionamento vale per l'intero sistema imprenditoriale italiano
Quando ci rapportiamo con le risorse comunitarie c'è una sorta diciamo di processo l'inversione dell'onere della prova in generale e l'impresa che deve sempre
Certificare giustificare ma rendere trasparente diciamo l'utilizzo delle proprie risorse partendo diciamo da un preconcetto che di queste risorse generalmente si tende a fare un uso illecito o poco virtuoso
Questo è un altro punto che per esempio caratterizza in maniera profondamente diverse il rapporto tra pubbliche amministrazioni per la funzione pubblica del nostro Paese e in alcuni Paesi concorrenti
Chi si occupa di queste cose cita sempre i casi della Spagna del Portogallo caso della Catalogna come Castri diciamo particolarmente virtuosi di capacità
Di utilizzo delle risorse comunitarie e tra virgolette di aggressione delle le risorse comunitarie
Ma in questi casi virtuosi sono stati costruiti a partire dalla capacità diciamo di realizzare un rapporto diverso tra funzione pubblica e sistema delle attività sistema degli attività private un altro aspetto dal deficit di competitività
Che poi diciamo rende critico probabilmente per il nostro sistema paese un bilancio specifico del processo di allargamento dell'Unione Europea
E sicuramente è costituito dal fatto che noi stiamo a Bruxelles in maniera diciamo francamente strana c'è un problema di ordine generale che riguarda nel modo la qualità del rapporto che vieta alle presenza delle nostre deputazioni politiche a Bruxelles e il sistema generale di una società civile di questo Paese nelle sue organizzazioni economiche due sue organizzazioni civile
Dei sei corpi sociali cioè in realtà non siamo riusciti complessivamente a risolvere del tutto la separatezza tra la dimensione di Bruxelles è la dimensione per così dire ancora nazionale e che continua comunque
Ad avere avuto un suo ruolo ed una sua importanza in sostanza io credo diciamo
E il processo di allargamento dell'Unione europea e le sue opportunità che sono rilevanti perché hanno a che fare diciamo con la filiera
Degli investimenti sto infrastrutturali con la richiesta diciamo investimenti in beni durevoli ma anche con la necessità di adeguamento degli standard qualitativi e quantitativi di consumo di questo Paese
L'insieme di queste opportunità e per così dire soggetto a condizione è una condizione diciamo che chi è che chiama in gioco
Ciascuno di noi che chiami in gioco responsabilità del sistema delle imprese è vero ma chiama anche in gioco responsabilità importanti della funzione della funzione pubblica
è responsabilità in definitiva di ordine generale
Grazie Aldo al dottor Luigi Taranto nel frattempo in arrivato il l'imprenditore Luigi siciliani che saluto a nome di tutti darei adesso la parola l'onorevole Massimo Carraro che è un autorevole componente la nostra delegazione al Parlamento europeo che anche imprenditore affermato per cui sicuramente ci darà la sua opinione sia dal versante politico parlamentare che era quello imprenditoriale anche perché le e sollecitazioni che sono testé venuta dalla dottor parlando sono molto stimolanti sì soprattutto quelle che si riferiscono alla deficit competitivo del sistema Italia dentro il quale ci sarebbe anche a dire del dottor parla d'un deficit di ruolo dei parlamentari europei è un tema che mi piacerebbe molto affrontare non lo posso fare più già parlato vedo Fiorella che ebbe però Massimo lo affronterà da parte sua grazie
Ma
Grazie però più che del versi dei parlamentari europei su cui si potrebbe tirar notte visto che credo che valga la pena tornare appunto al tema della
Della serata
Per
Affrontare abbiamo sentito d'ambito agricolo l'ambito distribuzione Luigi Siciliani con cui abbiamo fatto insieme ai giovani imprenditori di Confindustria meno per prime però anche in un campo che poi meglio tratterà lui
Però credo che le considerazioni di di chi mi ha preceduto siano in larga misura trasferibili anche alle produzioni dell'industria e in particolare il sistema delle piccole e medie imprese
Italiane rispetto ai Paesi dell'Est europeo nei cosiddetti Paesi allargamento le cose che diceva Giulio Fantuzzi per le opportunità che si aprono su questi nuovi mercati e rispetta i prodotti agricoli rispetta evidentemente ai prodotti dell'industria
Possono essere amplificato sono ancora più vere perché perché mentre questi Paesi
Sono hanno da un lato avranno e hanno stanno già avendo un rapido incremento di reddito e quindi diventano mercati di consumo sicuramente molto più interessanti di ciò che sono stati sino a pochissimo tempo fa ma da un lato nei prodotti agricoli sono comunque dei grandi produttori per cui l'opportunità di cui ci farà Giulio Fantuzzi è verissima
Ma nell'ambito del proprio industriale invece questi paesi non sono neppure dei grandi pronto
Per cui diventeranno dei mercati di consumo
Sicuramente più importanti dei mercati di consumo che al crescere del reddito diventeranno più interessanti per produzioni mediamente qualificate
Quali sono quelle del nostro sistema economico delle nostre filiere produttive mentre invece probabilmente diventeranno continueranno a restare ancora per parecchi anni
Una minaccia relativa rispetto alle produzioni che vengono effettuate in quei Paesi e in termini di competizione rispetto all'offerta è un'altra piccola e media impresa
Di a questo proposito proprio uno studio di Confindustria dell'ufficio studi di Confindustria presentato pochi mesi fa in cui si evidenzia molto bene come la struttura industriale
Dei paesi dell'est europeo dei cosiddetti Paesi allargamento abbia un posizionamento in termini di produzioni su una fascia diciamo pure bassa di mercato che tende a non entrare naturalmente ogni regola
Non può valere in assoluto ma tendenzialmente non entra in competizione con la produzione al nostro sistema industriale in particolare del sistema delle piccole e medie imprese italiane
Che tende sempre a collocarsi appunto sui segmenti qualificati della domanda del mercato
Quindi era autorevole pensare che il saldo non posso che essere positivo vale a dire le minacce in termini perché è chiaro che nel momento in cui si stabilisce una effettiva integrazione politica ed economica e un'area di libero scambio noi abbiamo una minaccia
Di prodotti che vengono da Paesi per esempio a ma a più basso costo di manodopera verso anche il nostro Paese
E dall'altra parte un'opportunità vale a dire i nostri prodotti che possono andare più liberamente verso nuovi mercati
Orbene tutte le analisi economiche ripeto anche quest'ultima devo dire di eccellente livello presentata recentemente a Bruxelles dall'ufficio studi di Confindustria
Evidenzia come le opportunità per il nostro sistema di impresa e sopravanzano di gran lunga le minacce
Evidenziano come la crescita nel reddito per dire al vero
La crescita del reddito poi sarà più veloce ed è già più veloce per quel gruppo di Paesi prima
Direttore Confcommercio faceva riferimento a un aggregato di paese allargamento molto più ampio io credo che quando parliamo di allargamento a bene distinguere
Tra al paesi del primo gruppo quelli il cui ingresso è previsto al due mila tre due mila quattro
No sto in paese cosa che misura ripete assistenziale
C'è un altro aspetto io non toccava gli aspetti della vita il piatti
Da chi mi ha preceduto perché condivido le cose che sono state dette gli ha dato l'aspetto però che viene a volte evidenziato
Come uno dei rischi del processo di allargamento ed è la presenza la minaccia di flussi migratori rilevanti da quei Paesi verso i Paesi della cosiddetta Europa occidentale e quindi anche verso il nostro Paese
Ora dico questo ed è giusto considerarlo perché come abbiamo visto appunto di studi evidenziano come la minaccia in termini di merci e prodotti di Paesi a minor costo di manodopera non è come dicevo rilevante per il nostro sistema economico allora si dice potrebbe essere rilevante
Una minaccia ai lavoratori invece dei nostri paesi in particolare dei lavoratori italiani per una concorrenza di lavoratori che arrivino in Italia un'immigrazione incontrollata
Verso il nostro Paese ecco anche questa obiezione devo dire assolutamente priva di fondamento
è priva di fondamento nella norma intanto vale a dire negli accordi che vanno ad essere completati per le l'adesione quella appunto del primo gruppo di Paesi entro il due mila quattro ma poi sarà anche per gli altri Mazzali parliamo di due mila nove due mila dieci e quindi andiamo più in là nel tempo
Gli accordi che sono in corso di perfezionamento sembra lo può affidare comunque una clausola di salvaguardia in materia di libertà di circolazione delle persone in particolare su richiesta tedesca
Naturalmente i tedeschi sono quelli più esposti afflussi migratori potenzialmente rilevanti da quei Paesi che prevede quindi che sostanzialmente per altri quattro cinque anni
Vi siano comunque anche se questi Paesi entreranno nell'Unione Europea
Delle dei meccanismi di limitazione di contingentamento per l'ingresso per la mobilità dei lavoratori di questi Paesi
E pur tuttavia guardate io devo dire con molta franchezza che personalmente ritengo che anche questa clausola di salvaguardia
Imposta più per ragioni di politica interna tedesca sia sbagliata sul piano politico perché stabilisce una discriminazione nell'ambito di un principio di libera circolazione dei lavoratori delle merci nell'ambito dell'Unione Europea
Ma soprattutto si è infondata sul piano dei fatti
Parliamoci chiaramente flussi migratori significativi
Dai paesi dell'est europeo verso Italia ma guardate che cose analoghe si potrebbero dire per gli altri Paesi dell'Unione vi sono stati soltanto nei primissimi anni successivi alla caduta del muro di Berlino vale a dire nei primissimi anni novanta
Ci ricordiamo noi polacchi
Che che giravano per l'Italia c'è stato un periodo in cui si trovavano a agli angoli dei se ma ma queste migrazioni realtà è stata intanto in larga misura assorbita larga non si sono insediati in Italia queste comunità perché poi sono sostanzialmente rientrati verso la Germania
Ma soprattutto anche sul piano europeo si è sostanzialmente Giovinco
Questo per due ordini di ragioni il primo questi non sono Paesi a elevato numero di abitanti
Stiamo parlando ripeto di Paesi che a parte la Polonia Pantano la Slovenia tre milioni di abitanti l'Ungheria dieci milioni di abitanti la Cechia dieci milioni di abitanti cioè parliamo
Di Paesi che non offrono grandi bare bacini di manodopera e che non hanno tassi demografici di incremento più elevati di quelli che abbiamo noi cioè qui non siamo per dirla brutalmente in presenza dei fenomeni tipici dei Paesi nordafricani
D'altro lato questi fenomeni si sono esauriti perché la storia e la dottrina economica lo dimostrano ampiamente flussi migratori rilevanti si verifica non soltanto in presenza di differente anni di reddito molto elevati tra i paesi di provenienza e paesi di destinazione
Cioè detta in altre parole differenziali di reddito modesti mode non sono in grado di giustificare grandi flussi migratori
Quando si discute di mobilità per esempio tra Sud e Nord anche in Italia se ne ha la prova evidente
Differenziali di reddito modesti vale a dire poi possiamo darsi tutte le valutazioni che vogliamo però è un dato di fatto differenziati gradita modesti quali quelli che vi sono tra le regioni del Sud e quelle del nord Italia non sono in grado di giustificare rilevanti flussi migratori
Ora i flussi migratori dei paesi dell'est europeo ci sono già esauriti
E per le ragioni che vigeva Fantuzzi non ripeto
Poiché questi Paesi stanno andando incontro avrà un incontro a tassi di incremento del reddito molto rapidi evidentemente saranno ancora meno rilevanti in futuro
Quali sono invece i flussi migratori che avremo davvero da quei Paesi saranno flussi migratori di manodopera qualificata e questa se mi consentite per il nostro sistema di piccole e medie imprese è un'altra opportunità non è un rischio
Perché in questi Paesi dell'Est e noi abbiamo numericamente una quantità di lavoratori limitata però abbiamo altissimi livelli di scolarità
Cioè pur essendo paesi a reddito pro capite basso hanno livelli di scolarità del proprio perché vengono da esperienze di stato sociale sostanzialmente avanzate
Sono paesi che hanno tassi schiarita scolarità analoghi per quando non a volte superiori ai nostri allora in realtà avremo la opportunità
Io parto in termini molto molto anche espliciti l'opportunità per il nostro sistema di piccole imprese che già oggi in particolare nel nord Italia
Ha un problema di reperimento di manodopera qualificata qui comincia a scarseggiare di attingere a Baccini di provenienza sicuramente più ricchi quadrati che i tedeschi che in queste cose
Sono sicuramente più svegli dei nostri attuali governanti che invece continuano
A pensare a cose di scarsa rilevanza quando sento il signor Bossi appunto a paventare l'immigrazione
Non so se mettermi a ridere o a compiangere la crassa ignoranza di chi appunto paventati rischi che non esistono prove grandezza il primo ministro tedesco che ci vuol poco dirette ma è certamente più preparato
Del del ministro Bossi
E ha già cominciato a dirlo noi andiamo in cerca noi tedeschi andiamo in cerca di manodopera qualificata e pensiamo che da quei Paesi ne potremmo importare interni rilevanti che si stanno già attrezzando a questo invece che lanciare anatemi si attrezzano
Si prepara ecco questa per esempio è un altro punto it è importante perché guardate che i nostri flussi migratori
Ispirate che i nostri tassi democratici sono del tutto analoghi a quelli tedeschi e il nostro sistema di impresa e quanto meno per ciò che riguarda il Nord Italia rispetto alla domanda di lavoro sia avviata vere già oggi a per esempio anche in questa regione nella mia regione il Veneto
Tassi e esigente assolutamente analoga a quelle delle imprese tedesche piuttosto voglio concludere su questo punto
C'è un'opportunità anche per il sud in questo pro cesso che avanza
Sui fondi strutturali ha già parlato molto bene l'onorevole Pittella non ho nulla da aggiungere
Ma guardate che incremento del reddito nei paesi dell'est europeo che avremo con l'allargamento di fatto ridurrà il gap rinnova il differenziale
Dissalate che oggi esiste tra le nostre regioni meridionali e i Paesi dell'Est europeo
Ora le imprese italiane in questi anni e parlo in particolare delle imprese del nord Italia del nord est
Hanno avviato processi di delocalizzazione produttiva assolutamente indispensabili sia rispetta i trend demografici di cui parlavo prima sia rispetto alla competitività necessaria per reagire e fronteggiare le sfide della globalizzazione
Ebbene hanno avviato processi di delocalizzazione diretti essenzialmente presto verso l'est europee scarsamente diretti tuttora dobbiamo dirlo verso il Mezzogiorno d'Italia
La riduzione della forbice tra salari medi nel Mezzogiorno d'Italia
E i salari medi nell'Est europeo non può che andare potenzialmente naturalmente starà a noi avviare le politiche di sostegno necessarie per cogliere questa opportunità ma tendenzialmente l'allargamento rappresenta un'opportunità perché riduce quella che in questi anni è stato una condizione di svantaggio competitivo per le regioni del Mezzogiorno
Attenzione e su questo credo proprio di è un elemento di vantaggio per il Mezzogiorno dove sarà più conveniente di oggi localizzare impresa rispetto a scelte localizzative
Dell'Est europeo viene un elemento che va tenuto conto e questa sì un elemento di rischio
Per il nostro sistema di impresa e di piccola e media impresa del nord Italia
Perché questa impresa
Che ha reagito dicevo alla competizione globale avviando processi di delocalizzazione utilizzando bassi costi di manodopera nell'Est europeo all'aumento dei costi ma l'opera in quei Paesi tende a perdere competitività
E allora
Io credo che dobbiamo tenere ben presente quell'appello che poco Romano Prodi guardate io ho una grande stima del presidente Prodi perché credo che troppo spesso a volte anche nel dibattito politiche italiano non si colga e non si comprenda il senso dei richiami che molto spesso lui fa ebbene Prodi pochi mesi fa
A posto comporta un argomento che in Italia nella stampa purtroppo non è stato ripreso
Va detto benissimo facciamo l'allargamento è una grande sfida storica un'opportunità economica è vero superamento dalla seconda guerra mondiale rispetto ai Paesi del primo gruppo del secondo turno
Però attenzione
Io al contempo di avviare politiche di stabilizzazione politica
Sulla sicurezza economica anche per i Paesi che vanno aldilà dei Paesi dell'allargamento
Cioè in altre parole attenzione questi Paesi dell'allargamento avranno il trend che oggi si è cercato di descrivere quindi a rapidi aumenti di reddito
Rapido incremento dei consumi può mercati potenziali interessanti però il nostro sistema di impresa anche a fronte di trend demografici che avremo nei prossimi anni
Ha bisogno di avere altre gare in cui affrontare la sfida della competizione globale anche utilizzando aree di mano d'opera a basso costo
E questo lo possiamo fare se accanto alle politiche di allargamento sappiamo andare più in là avviando anche politiche di stabilizzazione di Paesi dell'est che sono pure europee che vanno al di là dei Paesi candidati allargamento vale a dire quali
Ma parliamo della Bielorussia parliamo dell'Ucraina parliamo degli altri Stati dell'ex Unione Sovietica la Moldavia e così via
Ecco
Guardate quanta differenza tra queste la visione lungimirante di chi pensa oggi e nei prossimi anni all'allargamento e di chi pensa a beneficio dello sviluppo della nostra società e del nostro sistema economico anche a ciò che accadrà dopo
E la miopia dei cui nostri governanti attuali il ministro del Tesoro che se ne va in televisione a dire tra l'altro una montagna di sciocchezze
Sui rischi inesistenti legati all'immigrazione o alla perdita di fondi strutturali cosa che anche qua la spesso Ufficio Studi Confindustria dimostra che non sarà rispetti i fondi strutturali
Io credo che anche su una materia così importante così così Strategy
Dica come l'allargamento per il nostro sistema economico si misura chi progetta il futuro e chi invece attica paura soltanto legata al passato
Grazie all'onorevole Carraro la parola al l'imprenditore Luigi Siciliani
Tanto grazie scusate per il ritardo ma la colpa è dell'organizzatore Pino Soriero che ha che ha mandato un fax delle ore ventuno quindi insomma rabbino si perdona tutto quindi
Qua invece l'efficientismo di Bersani mia reiterata mi ha fatto arrivare e in tempo per intervenire
Comunque fa piacere essere qua mi spiace che non sono riuscito a seguire l'intero dibattito però dopo l'intervento di Massimo siamo giustamente l'ha detto in premessa mi ha rubato un po'l'intervento essendo lui
Imprenditore e politico devo dire che insomma quello che gli ha detto subito sui motivi per cui l'allargamento è un'opportunità esso non è senz'altro un problema come spesso si sente dire anche da colleghi imprenditori penso che sia Giusto quindi il condivido pienamente quelle che sono le ragioni le occulte che lui ha ben spiegato e quali sono secondo me invece le opportunità che si devono seguire un po'qual è il problema voi quando siamo entrati in Europa il sistema editoriale quando si decideva di entrare in Europa qualche anno fa
C'era qualcuno che diceva ma ci conviene non ci conviene
Perderemo competitività no al problema era ben diverso che non si poteva più essere competitivi facendo le sue valutazioni quindi il gioco di fare ogni tanto una sua votazione quindi di tornare a essere un po'più competitivi
Non era più possibile quindi il sistema delle imprese giustamente si è riorganizzato sapendo di non poter contare più su quel tipo di facilitazione
Oggi con l'allargamento sicuramente come diceva Massimo alcune aziende che hanno delocalizzato alcune produzioni verrà corretto farlo perché c'era un problema di costo e manodopera c'era un problema proprio di reperire anche un manodopera soprattutto nel Nord-Est
Dovranno senz'altro riorganizzarsi ma secondo me dovranno anche organizzarsi meglio anche quelle impresse che vivono nel Mezzogiorno d'Italia
Certo
Il sistema delle imprese del Sud e un sistema di imprese che resta ancora poco competitivo ma questo diciamo dipende da tuttora sedi fattori che sono problemi
Di sistema problema di infrastrutture
Ho sentito prima un altro arrivato da trenta stato però minuto quindi non vorrei aver percepito male il discorso sugli incentivi
Sul sistema del commercio e sul discorso anche in modalità diverse ecco io unica cosa che vorrei dire che stiamo attenti sul discorso degli incentivi e sta un Paese che ogni giorno si sveglia uno vuole organizzare un sistema di incentivi nuova
Noi invece dobbiamo pensare invece che di utilizzare al meglio quello che c'abbiamo anche sui fondi strutturali
Questo pericolo di perdere i fondi strutturali con l'avviamento Europa
è un falso problema il problema vero secondo me invece che rischiamo di perdere i fondi strutturali perché mi utilizziamo oggi quindi l il problema è completamente rovesciato e continuiamo a parlare di questi fondi strutturali e poi abbiamo Progetti carenti abbiamo una ignoranza anche nel e finalizzare bene quelle che sono invece tutta una serie di opportunità che l'Agenda due mila due mila sei da al sistema dell'impresa
Quindi
Io penso che noi dobbiamo spingere
Per evitare che ogni volta che ci contiamo parliamo sempre di un futuro ma invece dovremmo a curarci questo futuro diventa un presente nel
E oggi che c'abbiamo determinate opportunità allora sappiamo dobbiamo sapere e il saper cogliere questo vuole cambiare sempre le carte questo voler di organizzarsi sempre questo voler demonizzare quello che è stato fatto prima soltanto perché non abbiamo fatto no io penso che questo diventa o la vera realizzazione anche qui ci sono stati degli anni secondo me
Fondamentale di svolta per
Per il sistema Paese
Forse stavano rivoluzione talmente forte che molti non se ne sono e meno accorti o fingono di non accorgersi entro il Paese estremamente migliorato in questi anni
E il sistema delle imprese anche estremamente migliorato in questi anni certo alcuni problemi restano alcuni problemi sulla competitività del sistema delle imprese ci sono perché abbiamo alcune fortissima penalizzazione per esempio il sistema dei trasporti
Bersani lo sa perché uno dei miei pallini insomma
Però è vero che sono al nord come al sud dove abbiamo un sistema di infrastrutture di trasporti che penalizza fortemente paese questo esempio ci rende poco competitivi
Abbiamo un sistema finanziario che un sistema che sicuramente non aiuta il sistema delle piccole e medie imprese e questa è un'altra penalizzazione non abbiamo un costo del denaro che spesso ci dimentichiamo un po'perché
La gente può ha paura di parlare le banche un po'perché probabilmente è un argomento che c'è poco appeal però anche qui si crea un differenziale
Rispetto ad altri ad altri paesi dove il denaro posta costa di meno e soprattutto c'è una ci sono diciamo dei soggetti che va be'aiuto non sono questo sviluppo delle piccole e medie imprese noi abbiamo strutture finanziarie che sono legate realmente le piccole e medie imprese abbiamo moltissime strutture che si definiscono Mercia banche qualcuno addirittura dice se i chierici ma io ciò soltanto nove faccio tutt'altre cose
Eccetto per mezza anche lo faccia fa va be'allora non per perché non non sarebbe elegante per pranzo vi posso assicurare che non è una battuta ma succede anche questo qua e quindi se noi secondo me dobbiamo concentrarci nei prossimi anni proprio su quelli che sono gli elementi che devono rendere più competitivo questo pensa
Fini dobbiamo se non è avere una visione più positiva insomma delle cose non dobbiamo seme affrontare problemi come l'Europa o altri con un senso sempre di questa voglia di protetti protezione che secondo me è completamente sbagliata
Protezionismo secondo me non paga
Paga invece saper affrontare i problemi per quello che sono
Senza nascondere ma senza nemmeno enfatizzare allora io ritengo che se nostro questo paese nostro Paese riuscirà nei prossimi anni a evitare diciamo di Maselli discorsi demagogici che poi ogni giorno ascoltiamo che quindi ogni tanto ci fanno anche riflettere su un possibili virate che potrebbero vanificare diciamo un lavoro che è stato fatto un po'in questi anni io penso invece che
L'Europa
Ma comunque non solo l'Europa tutta un'altra serie di opportunità
Che sicuramente battendo Europa ci sono state offerte io penso che diventò delle grandi opportunità e il sistema delle piccole e medie imprese quindi non vedo assolutamente poi chiudo anche storie dato evitarle quindi forse ho costretto gli altri relatori allungare un po'per permettermi di parlare
Sicuramente penso invece che tutte queste cose partendo dall'Europa rappresentano una grande opportunità per il sistema piccole medie imprese però cerchiamo di concentrarci anche queste discussioni come è stato nel nel nella parte dibattito fornito sentito né problemi concreti cerchiamo anche di convincere la gente quindi non abbiamo per i ruoli che c'abbiamo ruoli imprenditoriali
Ruoli politici anche una missione diciamo di convincere la gente
A vedere anche in positivo le problematiche quindi cercherà anche di dare un po'di
Di serenità diciamo e di evitare sempre questo clima un po'drammatico che il vittimismo che invece non è adatto né al momento del Paese né soprattutto hanno che dovremmo essere classe dirigente di questo Paese grazie
Grazie a Luigi Siciliani penso che abbiamo osservato tempi assolutamente europei
A questo punto se ci sono interventi dal pubblico siamo ben lieti di dare la parola altrimenti darei la parola all'onorevole Pier Luigi Bersani per le conclusioni
C'è qualcuno
Voglio
Vado
Ma mi pare che le cose essenziale se state dette tutte anche devo dire mi sembra con grande chiarezza
Ecco semmai posso
Diciamo visto che s'è parlato sostanzialmente dei pro e dei contro uno anche in termini molto concreti molto
Precise proporsi all'avviamento dell'unione europea
Io posso fare come giungere questa considerazione
Sono giorni nei quali sentiamo un po'e drammaticamente un po'su di noi il respiro della storia perché
Siamo a passaggi
Dopo i quali il mondo non sarà più uguale a prima
Ecco credo che anche questo tema vada messo in questo quadro
Infatti mia ricapitolare brevissimamente cosa stiamo dicendo
Anche noi come partito proposto di questi drammatici avvenimenti americani
Diciamo solidarietà piena
Al popolo il governo al presidente degli Stati Uniti che era presente quel popolo
Diciamo unno deciso reciso
Alla terrorismo e ogni forma di violenza
E ribadiamo che
Quando il terrorismo o qualsiasi forma di violenza vogliono collegarsi a una qualche nobile causa la rovinano la isolano del mondo
Diciamo che c'è il diritto dovere di individuare e punire i responsabili
Responsabili sono quelli che fanno queste cose sono quelli che li proteggono
Diciamo che la comunità internazionale
Devi affiancare gli Stati Uniti in questa ricerca
Perché gli Stati Uniti non facciano da soli non siano lasciati soli in questa ricerca
Quindi meglio la NATO che solo gli Stati Uniti meglio l'Europa era nato che solo la NATO meglio l'ONU che solo l'Europa esauriti ma bisogna arrivare responsabile
Non siamo per
Una linea indiscriminata di risposta
Marini acceca
Ma questa è sicuramente una riflessione che sta facendo per gli Stati Uniti
E siamo perché questa prima risposta si colleghi a un'idea che guarda anche avanti al problema di fondo i terroristi evidentemente vogliono dividere il mondo in due
Nord sud le religioni le confessioni e ricchi e poveri questo sarebbe il disastro
Questo sarebbe il disastro
E quindi invochiamo che al primo posto pur essendo consapevoli che possono essere necessari degli atti di forza ci sia però la politica
La capacità di guardare al focolai di disperazione del mondo la capacità come diciamo di svuotare i giacimenti d'odio del mondo e non riprodurli
E parliamo di corresponsabilità mondiale nessun paese anche il più forte può esserlo la si atto da solo di fronte a problemi di responsabilità mondiale
E quindi diciamo l'Europa
E sono convinto questo dico di mio azzardo dire che
Una delle riflessioni che emergeranno
Sgombra atte
Queste terribili macerie
Anche negli Stati Uniti
Che forse hanno guardato con qualche preoccupazione anche alla crescita dell'integrazione europea all'affermazione un suo ruolo economico politico
Venga invece una riflessione
A dire ci vuole più Europa
Venga l'idea che l'Europa anche su questi problemi può dare una mano a conoscere il mondo di oggi
A interloquire i suoi problemi nel mondo di oggi a esserci a dire la sua sul piano politico sul piano economico
Credo che questa divisione venga ecco allora proviamo a inquadrare anche questo tema in questa
Grande scansione storica
Io son sicuro che era una cosa che è condivisa da tutti gli interlocutori
Che hanno parlato stasera e che si sono dedicati diciamo al tema di me ha detto che in ogni caso
Una volta fatta la bilancia del pro e del contro noi comunque per prima cosa dobbiamo guardare questo grande problema Strategy
Tensione
In fondo in fondo perché noi noi quindici abbiamo fatto l'Unione europea mille perché Emma quale il principale
Il principale si chiama pazze
La pace per sempre in euro
Questi Paesi
Che vogliono integrarsi con l'Unione europea
Penso no credo in primo luogo alla libertà
E allora sviluppo
Pazze libertà sviluppo
Vista dai diversi angoli la nuova Europa nasce su queste parole d'ordine
E quindi benissimo tutti
I nostri continuato Igor però
Attenzione se l'ha letto sempre Prodi non possiamo dire dei no significherebbe tirare un'altra riga una nuova riga un nuovo muro
Creare una prospettiva incerta creare dell'instabilità di prospettiva
Poi abbiamo visto e faccio anch'io un paio di considerazioni abbiamo visto più nel dettaglio naturalmente tutte le questioni però ecco questo spirito vorrebbe che ci fosse
E qui fatemi dire una cosa più diciamo di attualità politica
Io spero lo spero davvero che europeo che italiano
Che il centro destra faccio un esame di coscienza attento e corregga rapidamente
Un suo riflesso profondo
Tutta questa linea di politiche europea non è nel DNA del nostro centro destra
Per motivi di fondo e anche per occasionalità certamente non è semplice per gente che ha detto prima che non saremmo arrivati all'euro poiché avevamo falsificato i conti per arrivare all'Euro poi che saremmo arrivati all'Europa ci sarebbe stato il disastro economico eccetera diciamo riconoscere che non è stato così
E che quell'euroscetticismo non era fondato
Capisco
Capisco che riflessi come quelli che ci furono nel novantaquattro alla prima edizione del governo Berlusconi
Quando ci fu una linea di politica estera che destabilizza oltre
La nostra presenza in Europa coi Paesi eccetera eccetera capisco che è rimangiarsi però
Tensione
Tensione perché qui c'è un punto di fondo dice bisogna far politica estera by partisan benissimo però bisogna anche sui punti di fondo
Ma voglio dire pensa allo stesso modo noi da esso al netto di tutto quello che è avvenuto sto parlando Irina economica e sociale ci sentiamo amici degli Stati Uniti ma ci sentiamo i sauditi come europei
Come europei l'Europa è casa nostra
Perché se non c'è questo riflesso e per esempio prima di dire una qualche baggianata succhiotto non ci si però occupati nere equilibrata la posizione europea
Prima di dir qualcosa sullo scudo spaziale non ci si però come tenere equilibrata reso europea
Prima di sparare stupidaggini su presunti buchi di sessanta mila miliardi non si pensa che se in Europa si prendessero sul serio neuro cadrebbe
E che noi adesso siamo in un condominio
Non ciascuno libero a casa propria no
Un condominio e quindi noi portiamo delle responsabilità e prima di aprir bocca o prendere misure economiche noi dobbiamo sentire che ragioniamo anche per il condominio
Ecco attenzione che questo
Questo è un punto molto di fondo
Molto difformi io mi auguro che un ministro come Ruggero voglio essere esplicito che anche in queste ore mi pare abbia avuto questa sensibilità
Faccio un'operazione dalle anche sul piano politico Darío orientare
Il centrodestra su questo punto per e questo è un punto vitale per l'intera stazione
E attenzione che ecco qui tutta l'utilità di queste discussioni stesse che quando questi euroscettici SISMI conditi da sottolineature demagogiche e allarmistiche
Gli emigrati immigrati dalla Polonia o il il danno per la regione del Mezzogiorno eccetera eccetera
Quando tutte queste diciamo forme di atteggiamento prendono piede non si sta facendo l'interesse di questo Paese ecco l'utilità di questa discussione
Perché non è neanche vero che sta facendo l'interesse concreto di questo Paese sia un'idea dell'Italia di come l'Italia non aggiornata sbaglia
Per esempio non ci si rende conto una cosa che bisognerebbe saperla no che noi come rapporti economici Investimenti esportazioni
Siamo a ruote la Germania del rapporto questi Paesi qua così come verso le il Mediterraneo siamo a ruota della Sfranze quei Paesi qua e noi stiamo rimontando anzi
Posizioni per l'attivismo i nostri piccoli made in prese per certe linee anche di politica internazionale per un'integrazione di sistema che abbiamo avuto in questi anni non è che non l'abbiamo avuta non sufficientemente ma l'abbiamo migliorata
Sto dicendo politica esterni sentire economica diplomazie economiche e così via dicendo allora come si fa a non vedere che un pezzo del nostro futuro sta nei rapporti con queste are
E che abbiamo un interesse pieno a che non vengano fuori fuori forme di dumping sociale o di dumping economico
Perché siccome i muri non puoi farli
Perché voglio dire penso che non ci sia uno passo che voglia farlo dimori
E quindi otto U acceleri son processi di integrazione fatti con delle regole fatti con delle regole condivise con dei patti naturalmente
Oppure t'arriva in casa quest'altro problema
Del dumping sociale davvero a loro
Io nel pubblico vedo qualche amico che si occupa di autotrasporto no
E che giustamente se potesse parlare
Avrebbe qualche preoccupazione
Ma noi dobbiamo risolverli in avanti questa cosa qua perché siccome non è immaginabile che tiriamo su dei muri
Bisogna che con per esempio un tema del genere venga messo in uno di quei tre punti che Pittella ricordava suo regola standardizzazione normative
Perché qui ci sono degli approcci data Dante certamente da vedere progressivamente
E quindi quando si dice attenzione
A quelli che tocca alloro di questi Paesi che abbiamo condiviso come percorso d'avvicinamento no
E quindi regole di stabilizzazione finanziaria
Regole di nuove normative ambientali
Cosa non da poco interni appunto per esempio la somma di tante altre cose termini di standardizzazione di normativa di accostamento
E questa è l'occasione naturalmente per far che se questa cosa puramente col buonsenso gradualità le cose
Problemi questi Paesi devono affrontare vogliono affrontare che dobbiamo aiutarlo affrontare
E poi ci sono problemi che riguardano l'Europa che c'è
Primo fra tutti il nesso stringente fra allargamento e rafforzamento
Anche qui Peter ricordava
è una cosa di grande momento perché evidente che immaginati invece che a quindici a diciotto mesi e diciotto venti mesi che insomma venti e ventisette è chiaro che devi rendere anche questo mondo governabile
No e deve quindi trovare dei meccanismi attorno ai quali il processo di allargamento sì accompagna dei processi di rafforzamento con anche delle soluzioni graduali parziali
Di cooperazione rafforzata e così via dicendo Nizza fatta abbastanza su questo no non ha fatto abbastanza poi mente su questo fatto un passo bisogna continuare a lavorare
è questo un primo grande tema sul quale è chiamata del spesso Unione Europea a lavora
E poi i problemi
Venivano detti problemi di riassestamento delle politiche comunitarie
Problemi certamente profondi rilevanti
A cominciare dall'assetto generale del bilancio no
Perché poi i dati che anche il dietro la Confcommercio ricordava seppure appunto riferiti all'insieme dei Paesi poi vanno tarati se lo ricordava Carraro su i pezzi poi no che si aggiungono Mammano a questa alla alla dimensione dell'Unione
Be'noi abbiamo comunque uno scenario nel quale che so il trenta per cento in più di popolazione che può arrivare se tiriamo fuori dalla Turchia
Il trenta per cento in più di territorio il cinque per cento in più di di di Peveri quando tu
Ragioni interni di uscite entrate dal punto d'inizio di vista anche del bilancio della Commissione europea ti devi dare una registrata svolgo da fa
Così come politica per politica devi darti una registrata
In modo diciamo degno
Di di di di Piero Angela come chiarezza Fantuzzi secondo me è il picco Piero Angela agricoltura Modena
E abbiamo abbiamo ascoltato inviare con molta precisione prendo per l'agricoltura coso ecco cosa che fuori
Ecco però abbiamo ascoltato a Bose guardassimo settore per settore anche l'occasione che ne viene per una riflessione e una riorganizzazione delle grandi politiche settoriale
Poi ci sono problemi che riguardano l'Italia in modo particolare
Le occasioni le abbiamo sentite tutte curato Peraza quale siciliani così
Però sono anche sfide no
Sono occasioni sa che stride
Qualche esempio
Oltre quelli che abbiamo senti
è chiaro che mantenere un profilo da protagonisti del rapporto questi Paesi significa metterne equilibro per il sistema le piccole imprese la presenza come imprese esportatrici per esempio la presenza come imprese che fanno investimenti dire
Che siamo rapporto di uno a dieci perché noi abbiamo una una cioè l'attitudine relativa a questo fatto
Invece bisogna insediarsi anche no
E qui ci vogliono anche le banche siciliani ricordava un piccolo particolare verso qualcosa si muove in quel Paese come presenza degli EDISU decreto nostro e così via
Però accompagnare la piccola impresa dal dimensione finanziaria certa del da fare e così via i quei Paesi questa è l'altra tale problema
La questione dei fondi strutturali non saprei di al medico malato Pittella certo che finché abbiamo della gente
Lui faceva l'esempio del presidente la regione Calabria e vi dico questa attenzione che io lo collego il tema abbastanza direttamente anche un esito delle elezioni in aree di del Paese
Che può dare fiato ha un'idea neo assistenzialista di queste delle prospettive del Mezzogiorno e cioè porsi come obiettivo di essere ancora quelli che prendono i soldi perché sono indietro è un curioso modo di ragionare è un curioso modo di ragionare
Perché è un modo di ragionare è quello che dice io voglio venir fuori da quella da quella dimensione da quella percentuale
Se mi ci troverò dentro vorrò che qualcuno dia una mano questo è un modo di ragionare ma io voglio venire fuori
E badate per buona fortuna che noi di con noi centro sinistra sinistra eccetera queste cose le diciamo che nel Mezzogiorno e
Non è che le diciamo solo al festa dell'Unità di Reggio Emilia
Perché noi verso c'è qui Pittella abbiamo una Regione come che so la Basilicata che pur trovato potrebbe trovarsi di fronte a un problema di questo genere che a tutt'altra linea e avendo tutt'altra linea vedi caso sollevare Gioni che usano anche meglio i fondi strutturali
Perché sanno di doversi danno ha mosso e a e dimostrare dei gradi rendimento di questi cento mila miliardi che non sono noccioline che sono altezza situazione
Perché c'è un ceto politico che pensa che non vede l'ora di poter dire al due mila e sei o sono fuori non sono più nelle regioni del sottosviluppo europeo
Poi mi aiuterete ma compagnia rete ancora vedrò i problemi e le cose
è questo e tu con altra mentalità
Altre questioncine queste forse sembrano più astratte ma secondo me non sono poi così astratte noi
Quando parliamo di piccola e media impresa
Abbiamo questo tema sempre del rapporto e quindi vale per questi Paesi ma vale in generale per Paesi coi quali abbiamo labbra porti tipo commerciale industriale faccio riferimento al Mediterraneo e così via no
Ma l'eterno tema ma se andiamo a cercare il freno nel letto Chazz abbiamo cercarne il dei guai se diamo a andiamo a cercare disneyana della gente che poi si vende merci provassimo città abbia sempre sto problema qua no
Abbiamo visto la dimensione integrazione convivenza attraverso processi normativa eccetera eccetera questo anzi realizziamo dinamiche del PIL diverso eccetera eccetera però insomma c'è sotto anche un altro fatto
Che nel nella globalizzazione dobbiamo sapere
C'è questo Paese qua questo nostro Paese questa nostra splendida piccole imprese eccetera
è è stato torno a un punto noi siamo i migliori trasformatori del mondo probabilmente cioè noi siamo un Paese che non ha mai avuto materie prime è sempre stato il migliore trasforma sì forse c'è una relazione che fra quei per questo quindi non abbiamo loro eccetera migliore Pizzi non abbiamo le pecore ma se abbiamo il tessile migliore non abbiamo non abbiamo e fa e facciamo benissimo
Allora questo particolare va incontro diciamo in confronto col fatto che i Paesi che vendevano materie prime e basta
O Palazzo ai Bastioni o materne vogliono campare vogliono vivere vogliono crescere
E allora cosa fanno cominciano anche loro a trasformare a partire dalle cose dove perché mi han cominciato noi perché poi la fine se non è il tessile l'agroalimentare se una elementare sugli immobili eccetera eccetera ed è da un po'di meccanica e così via dicendo
Allora noi che cosa facciamo
Facciamo il punto alto dell'alleanza dei trasformatori del mondo
O facciamo quelli che si difendono da questo processo parate che è questo il problema
Noi siamo quelli che aiutano si alleano combina nome caldissimi per cui crescono anche loro cresce il loro mercato si allarga al mercato noi ci tiriamo su
Teniamo il la qualità teniamolo Comazzi riteniamo e e e qui di aumentiamo i separazione teniamo alto il processo o ci mettiamo a eh
Allora questo vale per il Nord Italia vale che per i superate qui su questo punto secondo me non c'è nel nord e sud
Perché ci può essere benissimo al nord nella regione di Carraro una Fabbri di persone che piega ancora le camicie pensa di poter campare così che non è possibile
Come può esserci del Sud invece un'azienda di punto che si mette a lavorare a far commercio via internet come sta facendo quel signore lì
Va bene
Quindi cerchiamo di capire cosa voglia far da grandi quando affrontiamo questi temi qua
Sì parli di allargamento avessero va be'si parli a bordo metteranno si parli rapporto il modo nel mondo globalizzato
E quindi investiamo su la mano d'opera qualificata la ricerca la formazione come azione le partnership la finanza che purtroppo non abbiamo e così via dicendo
Facciamo queste cosine qua
E diciamo un ultimo messaggio al nostro governo
Alle noi fino a ieri l'altro
Criticavamo il governo io nello criticavo perché ha fatto un pacchetto di politica economica
Che
Secondo me va be piuttosto classista ma adesso lasciamo porta ma anche azzardato
Perché è come mangiare il vitello nera Panzera mucca sempre si dicendo in aree agricole
No era Tremonti subito perché le stime di si è poi poi vediamo
E rientra di Capitalia e dieci mila miliardi e poi poi vediamo
E la la qualche condono qui era già vediamo tutte cose e poi dice vediamoli m a Unipol vediamoli subito cartolarizzazione dateci soldi subito poi vedete lì voi banche quando volete e poi c'è una politica che tenta di dare un un colpetto no e poi spera che il mondo e poi semmai se non va bene sarà colta la stilista gelosi truffa governare ci penseranno le tv tutte sei tutte sette tutte sette
A dire a dire che come che che non chiedono come andrà al mondo eccetera eccetera e
Quindi io ieri l'altro definivo azzardata e senza prospettiva una una politica di questo genere
Dopo quel che è successo
Io chiedo a Tremonti e cose eccetera se intende di presentare quelle robette lì
Pende dal per esempio dipende dalla dall'andamento dei consumi
Dipende dall'andamento del petrolio
Allora
Per esempio se fossero queste le due Cordisco piano neppure ma è abbastanza ipotizzabile che siano queste le due cose
Tu dovresti adesso preoccuparti di consumi e dovessi porco parti di costine energetici no
Non di robe tipo andar di fronte al boemo con la Tremonti bis
Tu devi ammettere che non è più il momento della Tremonti bis il che non significa anche qualificare meglio uno strumento di questo genere riorientare o ma certamente non lasciarlo lì indiscriminato questo modo pagano quello che il problema no sia quello adesso in questo momento di
Qualcuno vi si compra delle BMW metti pure che siano anche altre cose più nobili ma insomma siamo siamo le quindi
Credo che
In questa riflessione sulla politica economica torni il tema della qualificazione nostro apparato produttivo della qualificazione
Della selettività del tema degli incentivi come diceva ricordava siciliani di capire che se dobbiam portata sull'innovazione sulla affinato ha bisogno davvero punta su questo tirare su questi e non laziale che tutto è buono perché poi non ce n'è per nessuno e non si combina niente nessuno combina nulla
E ancora non infine non aver riflessi
Difensivi
Protezionistici
Protezionisti
Se i preparati autotrasportatore profitto esamini riunione
Per esempio
E eccola qua una differenza
Fra centrosinistra e centrodestra l'autotrasporto noi
Con lui i camion in piazza avevamo tenuto fermo
Un punto un compromesso a un'intesa con questo mondo che
Riconosco
Che nel mercato che si sta determinando in Europa in quello che s'allarga
Che è un mercato c'è concorrenza e competizione tra rivali in casa eccetera eccetera c'è un problema dei sedili differenziale di costo
Quindi non ti do i soldi del gasolio perché ci sono licei chi ti do i soldi del gasolio per chiesto combattendo a livello europeo per a vere un tassazione unica perché se no il mercato è distorto
Abbiamo fatto passi sul non europea non le Perri varata dopo che sembrava impossibile a questa determinazione abbiamo fatto i mezzi per in cambio
Gradualmente Coppa però noi togliamo le barriere amministrative
Pressi amministrati fortezze danze prezzi mettiamo la situazione diciamo di mercato
Tutte e due queste misure sono anti inflattive
Tengono bassi i costi e i prezzi e non si scaricano sul sistema industriale sono arrivati questi qua in quindici giorni hanno ribaltato
E cioè hanno detto ti sospendo la sostanzialmente la politica di abbassamento dei costi
E in cambio qui ripristino le barriere amministrativa
Con dei danni secondo me sul semi nuziale che valgono due Tremonti
Perché non saranno i trenta mila miliardi che dite Confindustria non sarà a sedici mila non saranno otto mila ma qualche migliaio si coi contenziosi deciso Rizzi si scarichi sui paesi rasi tedesca sull'inflazione e sono misure
Ti mercato regola antico contro la civilizzazione di un mercato quindi sono misure che mentre l'Europa arrivare dopo tetti allontani e fa il signor dall'altra parte e quindi stiamo parlando due lingue diverse io non lo so se se ne rendono conto
O se pensano di avere appoggiare in questo fatto solo spese più son diversi altri casi riflessi diciamo così corporativi eccetera per avere il consenso però a me un consenso di breve durata non non non porta da nessuna parte
Ecco allora voglio farlo così va troppo lunga
Attorno a questi idea di Europa c'è anche un'idea di economia c'è anche un'idea normativa c'è anche un'idea di rapporto con le forze sociali c'è anche una visione internazionale che ha una sua logica una sua coerenza noi siamo questi qui belliche
Abbiamo sentito avete sentito stasera mi pare che questa linea anche in condizioni quali simuliamo tormento l'opposizione vada assolutamente sostenuta e affermata per l'interesse del nostro paese grazie
Bene la festa continua io ringrazio tutti gli vostri e interlocutori per l'intervento qualificato che hanno offerto e ringrazio soprattutto voi per la vostra paziente attenta partecipazione