"Culture europee del welfare e carta dei diritti" - organizzato dai Democratici di Sinistra nell'ambito della Festa Nazionale dell'Unità (presso il Palacoop, Zona Aeroporto)

Riguarda
Va benvenuti tutti è alla festa dell'Unità questo dibattito sulle culture del Welfare presento Sandra catena l'esecutivo nazionale la Sinistra giovanile discuteremo appunto di web fare insieme ai nostri interlocutori di stasera Savino Pezzotta segretario generale della CISL Lara Pennacchi economista e deputato degni di essere Stefano Rodotà
Ricco Morando già responsabile economico dei DS nonché candidato alla segreteria dei DS sottoscrivo qua un cemento
Che il dibattito di oggi e appunto sulle culture europee del Welfare sul anche direi sull'evoluzione
Delle culture europee del welfare di fronte mutamenti che abbiamo di fronte
Discuteremo anche se esistesse sta maturando una cultura europea comune dai tratti comuni
A partire dei passi in avanti sono stati fatti particolare con la Carta dei diritti per cui Stefano Rodotà ha lavorato soffrono di quindi ha contribuito a collaborazione
Che è un vero un primo passo per avanzare una vera e propria costituzione europea di cui la Carta dei diritti sia parte integrante e questa è una battaglia che ci divide
Da un centrodestra che su questo scettico
Dobbiamo sapere che vuoi fare oggi messi in discussione ma che va difeso
Il pensiero liberista tenta di rialzare la testa
Ma un nuovo e più forte Guelfa serve anche di fronte mutamenti che abbiamo di fronte competizione globale l'economia della conoscenza
Perché se la nostra idea è quella di uno sviluppo fondato sulla quale sulla qualità e sull'innovazione allora
L'uguaglianza delle opportunità la possibilità per tutti di accedere ai saperi le conoscenze diventa una sfida decisiva per tutti anche per definire il nostro modello di di sviluppo quindi ugual fare va difeso ma deve essere anche ripensato alla luce dei nuovi esigenze i nuovi bisogni del pluralismo
Delle delle culture degli stili di vita cambiamenti che avvengono nella nostra società e nuovi diritti che vanno affermati
In questo quindi si trovò lavoro delle forze democratiche progressiste quello condiviso di saper condurre una battaglia nei confronti centrodestra che già detti primi atti le sue prime dichiarazioni
Pare voler
Avanzare media di difesa dei diritti dei più forti dei privilegi a questo centrosinistra lì risponde sicuramente e la sinistra deve espone sicuramente con uno una battaglia di opposizione ma anche sconosciuta
Capacità di proposta di confronto il dialogo con anche con le parti sociali che qui stasera sono presentati da Savino Pezzotta
Per cui io darei subito inizio dibattito dando la parola Stefano Rodotà
In questo momento è
Difficile
Parlare serenamente di diritti fondamentali perché quello che è avvenuto una settimana fa esattamente negli Stati Uniti sta ponendo una questione classica nelle storie della democrazia se la sopravvivenza se l'asse del sistema democratico se la sicurezza e non debbano essere pagati proprio con una riduzione di diritti fondamentali dei cittadini
Ne dobbiamo parlare però perché questo è un tema ineludibile
Ed è un tema che non dobbiamo porre nel modo sbagliato mettendo frontalmente in conflitto libertà e sicurezza
Noi sappiamo che i sistemi democratici sono sistemi difficili
Sono sistemi che esigono
Anche
Una capacità e ancoraggio di fronte alle situazioni difficili che i sistemi autoritari non hanno bisogno di concedersi
Sistemi autoritari possono ricorrere a metodi sbrigativi a una polizia senza scrupoli la tortura ancora in uso in molti Paesi del mondo e sono strumenti anche adoperati per la lotta al crimine alla lotta
Al terrorismo la democrazia non può perdere la sua natura perché in questo modo ripeto una cosa mille volte detta
Darebbe in realtà la più pericolosa vittoria ai suoi avversari certo ma dobbiamo trovare dei punti di equilibrio che sono nelle cose
E noi sappiamo però che nello stesso tempo mantenere fermi i valori democratici com'è avvenuta nelle storie delle della storia
Delle grandi democrazie e il modo migliore per battere gli avversari guardiamoci indietro
Nella storia e vediamo che di fronte a tutte le grandi dittature la democrazia al retto proprio perché è stato anche un sistema di valori nei quali era possibile contrapporre le identificare
Noi oggi abbiamo bisogno di parlare al mondo anche come portatori di un sistema di valori dispettoso dei diritti fondamentali delle persone
Distogliendo così l'attenzione dal tragico bisogno addirittura del sacrificio personale per poter affermare il proprio da in questo sta una superiorità alla quale noi non possiamo rinuncia
Non è solo un problema astratto di garantismo di mantenere un livello adeguato di tutela dei diritti in qualsiasi situazione
è davvero un problema di essere capaci di continuare a identificarsi con i valori che hanno fondato la nostra civiltà
In questo senso
La carta dei diritti che io non vorrei enfatizzare oltre il giusto perché sarei sospetto lo ricordavi io ho partecipato a questo lavoro e tuttavia rappresenta una novità nel panorama europea non soltanto europea è una novità per molti motivi
è una novità soprattutto perché mette in evidenza i limiti della costruzione europea ma nello stesso tempo indica la via da seguire per poterli super che cosa si è voluto fare per esplicita decisione dei responsabili europee
Si è preso atto del di un dato ormai davanti agli occhi di più
La costruzione europea legata ai mercati alla moneta unica ha raggiunto il massimo che poteva esprimere lo scatto successivo dell'Europa esige una Europa che parli più direttamente ai cittadini
Parlare più direttamente ai cittadini significa riconoscere i diritti fondamentali a ciascuno dei soggetti che si trovano in Europa ed offrire loro ecco la novità la possibilità di essere protagonisti di questa nuova fra finora i cittadini sono stati solo di riflesso
I protagonisti della storia europea non sono stato di più i governi non sono stato di più le grandi imprese lo sono stati il di più i grandi interessi costituiti
L'Europa dei mercati deve avere come suo punto di arrivo l'Europa dei cittadini questo non lo dico io quando questa cosiddetta Convenzione cioè questo gruppo di sessantadue persone
Che ha scritto alla Carta dei diritti avuto questo mandato
A Colonia nel novantanove si è detto esplicitamente che senza diritti fondamentali l'Europa non avrebbe avuto legittimazione non avrebbe cioè avuto titolo di costituirsi effettivamente con tutta la forza necessaria
Con una grande novità politica aldilà
Del fatto importantissimo di unificazione dei mercati e di raggiungimento di una moneta unica questo è il dato dall'integrazione attraverso l'economia si deve passare a una integrazione attraverso i diritti questa è la realtà che abbiamo di fronte naturalmente la carta è solo un primo passo
Non è ancora un elemento costitutivo dell'Europa non ha la forza della costituzione di una costituzione non è neanche non ebbe a né neppure il valore giuridico
Ma nello stesso tempo impone ormai sul ritmo alla costruzione europea diverso da quello che ha avuto fino ai clienti
Oggi la Carta dei diritti sta lì
è un dato dal quale non si può prescindere anzi a Nizza si è detto che entro il due mila quattro questa carta dovrà costituire in un modo o nell'altro il dato sul quale l'Europa dove costruire il prostituto più futuro
Aldilà era oltre il dato della pura e con questo è un elemento che credo debba essere seriamente preso in considerazione debba essere preso in considerazione e perché attribuisce ai cittadini una possibilità in più di sentirsi europei
E deve essere preso in considerazione per il modo in cui la carta è stata scritta
La carta
E una dichiarazione dei redditi
Una dichiarazione dei diritti tradizionali una dichiarazione dei diritti nuovi quelli riguardanti l'ambiente e lo sviluppo sostenibile
I diritti delle generazioni future ma è soprattutto una carta che parla per la prima volta a tutti coloro i quali si trovano nella più ampia area sovranazionale del mondo
La grande regione dell'Europa senza fare riferimento esclusivo alla cittadinanza di questi diritti non godono soltanto coloro i quali sono cittadini
Dei quindici Stati che fanno parte dell'Unione di questi diritti tranne alcuni casi come per esempio il diritto di voto
Godono con tutti coloro i quali si trova in uno nei territori dell'Europa
Cittadini dell'Europa o stranieri e stranieri entrati
Legalmente stranieri entrati anche illegalmente è un cittadino straniero entrato illegalmente
Qualora si trovi sul territorio dell'Unione non si può negare il diritto alla salute non lo si può sfruttare
Queste sono novità straordinarie per la prima volta si fa davvero una affermazione di universalismo
I diritti sono legati alla persona alla sua dignità e non al fatto di essere cittadini o di un determinato Stato in questo senso la carta rappresenta una novità perché fino a oggi le dichiarazioni dei diritti sono sempre state legate a una condizione di cittadino di un determinato sta qui si guarda alla persona insisto alla sua dignità che può essere violata in mille modi e che quindi ha bisogno di un riconoscimento forte una carta dei diritti parte proprio dall'affermazione della inviolabilità della dignità della persona
Devo dire che c'è un tratto importante in questa carta dei diritti che la distingue da altre dichiarazioni che si sono venute pronunciando intorno ai diritti in questi anni
E la distingue anche da alcuni orientamenti tutela di tutela dei diritti che si sono manifestati negli ultimi anni in altre aree del mondo che pure si muovevano personificazioni del per esempio nell'area dell'America del Nord
Questa carta ed ecco l'aggancio con il tema dello stato sociale del welfare e per la prima volta insisto i diritti sociali non sono considerati i diritti
Non vorrei dire di serie B ma diritti di qualità diversa dai diritti tradizionali civili e politici si afferma l'indivisibilità dei diritti i diritti sociali fanno parte e in questo credo che la storia delle grandi costituzioni del secolo passato che hanno visto come protagonista come grande soggetto storico la classe operaia abbia e se il citato una forte influenza
Perché e comincia dopo la prima guerra mondiale cambiamento delle Costituzione che non guardano più soltanto ai diritti tradizionale ma guarda Magritte sul ai diritti sociali
E questa volta la condizione del lavoratore non è vista come una condizione diversa da quella degli altri cittadini mai vista
Come un aspetto una manifestazione di diritti fondativi della persona di ciascuno di noi come un aspetto ineliminabile della sua dignità
Io non entro adesso nel dettaglio ma voglio fare due considerazioni la prima questa carta avuto molte critiche
Ed è ovvio che nessun prodotto tra l'altro questo è un prodotto che ha avuto una gestazione molto rapida rispetta i tempi lunghissimi
Del o costruzione europea in dieci mesi questa carta è stata scritta e proclamata anni e questa carta tuttavia cioè ha dei limiti ma io vorrei mettere in guardia questo parlando nel mondo della sinistra contro un rischio questa carta dei limiti
Sì vi ha lavorato li conosce forse meglio negli anni ma noi dobbiamo resistere a un vecchio vizio della sinistra che si è manifestato in Italia più che negli altri quindici paesi dell'Europa
Per una sorta di rifiuto da parte di ambienti della sinistra che hanno operato in un modo che io ritengo qualche modo masochista o suicida
Io do un'interpretazione di destra della carta per poterla poi attaccare da sinistra che è un vecchio vizio
Per esempio all'inizio io ricordo benissimo quando fu approvato lo Statuto dei lavoratori che ha avuto nel nostro Paese un ruolo straordinario anche riconosciuto da chi ne vede i limiti o gli eccessi Massimo proprio questo dimostra quanto ha pesato nella storia di questo Paese io ricordo benissimo che ci fu una parte di quella che allora si chiamava sinistra parlamentare che disse che quello era uno strumento di destra messo unicamente a servizio del sindacato e che avrebbe Bordin Fincato i diritti dei lavoratori
Se io do una lettura di destra di una legge poi è molto comodo poter la attaccare la sinistra io credo che in un momento nel quale si deve passare dall'Europa io semplifica dall'Europa dei mercati all'Europa dei diritti
Dall'Europa dei governi all'Europa dei cittadini
Noi dobbiamo invece prendere questa carta molto sul serio se posso usare un'espressione retorica impugnarla
Come uno strumento di lotta politica perché queste potenzialità nella carta ci sono tutte tutti i grandi diritti anche per merito devo dire
Dell'attenzione che hanno portato i sindacati nella fase centrale di discussione della legge insieme alla società civile europea a Bruxelles abbiamo sentito più di cento
Organizzazioni che hanno pensato poi alla fine la carte avanzatissima sul punto per esempio delle cause di discriminazione
Di riconoscimento di condizioni particolari
I minori gli anziani i disabili
Che hanno uno statuto nuovo e originale anche dal punto di vista giuridico
E ha affermato per la prima volta come diritti fondamentali diritti tipici dei lavoratori il diritto all'informazione alla consultazione
Che non figura neanche nella Costituzione italiana che pure su questo terreno e una delle più avanzate non c'è nessun dubbio
Il diritto al non essere licenziati senza giusta causa
Che un diritto attualissimo in questo momento nella discussione politica non solo in Italia e che in altri Paesi viene considerato un riferimento forte
E in Italia questo articolo viene un po'ignora per la prima volta non c'è in nessuna Costituzione europea il riconoscimento a non essere licenziati senza giusta causa comparve per la prima volta in questa carta come diritto fondamentale
Non la voglio fare lunga questo è un tipo di dichiarazione dei diritti che mette insieme la tradizione e badate come strumento politico importante affermare in questa carta che non è ammissibile la pena di morte
Mentre sono alle soglie dell'Europa paesi come la Turchia che ancora e ancora questa penna nel loro ordinamento rappresenta uno strumento straordinario di civilizzazione dell'euro
Di affermazione profonda dei diritti delle persone
Di obbligo di allinearsi a quelli che sono valori fondativi della persona per tutti coloro i quali ritengono che questa grande regione dell'Europa debba essere non solo il il luogo dove circolano liberamente capitali merci e persone bar dove tutti devono essere eguali di fronte ai diritti ed egualmente rispettati perché portatori di di di ma questa affermazione è accompagnata e con la forza di questo modello in questo momento da una considerazione dei diritti che non vede ciascuno di noi come individuo separato dagli altri
C'è un capitolo intitolato alla solidarietà non è soltanto una parola ci dice che questi diritti debbono essere visti come costitutivi dei legami tra le persone
I vincoli sociali sono parte integrante di questa casa
Se è riconosciuta la libertà di impresa è riconosciuta in un quadro nel quale lo sviluppo sostenibile ai diritti delle generazioni future
Il rispetto dell'ambiente costituiscono punti di riferimento dell'azione economica non eludibili la dignità del lavoratore è considerato un valore preminente
In altre parole se io posso
Sintetizzare
Questo modello di diritti richiama nel modo migliore la tradizione sociale europea
Che oggi nel quadro del grande confronto planetario sui diritti rappresenta un tratto che noi non dobbiamo abbandonate
Certamente lo stato sociale lo stato del benessere il welfare ha bisogno di essere rivisto in un mondo globale incontro novità anche per quanto riguarda l'organizzazione del lavoro profondissima ma noi abbiamo avuto in eredità dal secolo passato noi europei
Una un lascito un legato un impegno che non può essere fissato
Ed è la grande promessa ancora incompiuta dell'eguaglianza che circola in tutti gli articoli di questa carta
Il fatto che i cittadini non sono considerati atto mi ciascuno separato dagli altri che il tutti i diritti devono essere letti anche per ciò che fanno per gli altri cioè il legame sociale è un punto imprescindibili io credo che in questo momento se noi pensiamo a questa acquisizione
Per il momento scritta sulla carta ma che comincia a camminare
La Commissione europea il Parlamento europeo fanno sempre più spesso riferimento a questa carta per la prima volta davanti alla Corte di giustizia dell'Unione europea e l'ho segnato a quelli che in questa come dire sopra ciò di sinistra cui non va bene mai niente dicevano ma questa non è una carta di cui lavoratori scontrano servizi bene io voglio dire a questi critici che è la prima volta che la carta è stata invocata
Dalla davanti alla Corte di giustizia
Dell'unione europea è stata perché a un cittadino inglese veniva negato il diritto alle ferie retribuite e si è detto alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea prevede questo come un diritto fondamentale
Lo ricordo perché è importante
Che i primi passi di questa carta nel nell'entrata nel salotto buono del diritto europeo abbia avuto il passo del lavoratore non lo dico per retorica lo dico perché questo è un dato l'otto febbraio
Di quest'anno è entrato nella Corte di giustizia
Proprio per affermare questo diritto primordiale dell'avvocato e dunque noi abbiamo un modello forte la persona il lavoratore il legame sociale chieda questa carta dei diritti che sta suscitando anche fuori dall'Europa grandissima tre una capacità di presentarsi non voglio dire presuntuosamente come un modello ma come una indicazione nella grande discussione sulla globalizzazione io credo che è il vero è corretto modo di porre il problema non è quello terrà chi è per la globalizzazione e chi è contro la globalizzazione la globalizzazione è un fatto troppo importante e perfino tragico nelle sue manifestazioni perché anche all'attentato di New York che è uno dei modi in cui la Globe il mondo globale si manifesta un fatto di queste dimensioni che non può essere negato
La verità è che si stanno confrontando due modelli globalizzazione una globalizzazione affidata unicamente alle logiche di mercato una globalizzazione invece che passa attraverso l'universalizzazione dei diritti questo è il grande confronto in atto e la strada che l'Europa ha cominciato a percorrere esattamente queste
Passare dalla fase della integrazione di economia alla fase di voce per i cittadini
Lì i diritti fondamentali rappresentato in questo senso il primo modo di democratizzare un mondo all'interno del quale altrimenti i poteri economici non hanno perché gli stati o non ci sono a livello globale o non hanno più la capacità di regolare una serie di situazioni non ci sono più i pesi e contrappesi e le democrazie vivono solo quando i poteri sono equilibrata il grande potere della economica che oggi governa senza avere nel mondo un potere politico adeguato comincia ad avere un primo contrappeso attraverso i diritti che possono essere esercitati al livello globale e questo è un primo punto di estrema in questo senso l'Europa ha fatto un passo che non voglio dire
Rappresenti un modello per il mondo ma certamente rappresenta una presa di coscienza di una realtà
Che poi tutto questo possa diventare fatto radicato nella storia
Dell'Europa e affidato alla forza delle persone alla capacità delle forze politiche alla capacità di tutti di farlo diventare questo un grande io credo che qui i giuristi debbono accedere non quanto cittadini ma in quanto portatori di un sapere tecnico e confidare nella forza dei fatti e nella logica alta della politica
Savino Pezzotta
Che mi ha preceduto abbia posto
Ma li ha posto una questione alla quale occorre sicuramente per
Evitare le
E soprattutto tentare oggi di dare delle risposte
Perché non è facile cioè
Come mantenere mi sembrava all'inizio dicessero dotta
Oggi i valori democratici
Io credo che mantenimento dei valori democratici
E non è fuori luogo e ne parliamo non ci siamo ancora abituati alla democrazia
E poi lasciamo che questa corre qualche rischio
Dovrà mantenere tutti gli per mantenere questi valori è necessario riuscire a mio parere ha consolidare e mantenere tutti quegli elementi che fanno coesione sociale
Cioè quegli elementi che evitano la frammentazione della società che è quello che in parte avviene nel nostro Paese ma che avvertiamo apre avviene nel mondo cioè le società si frammentano si disperdono
E le persone si ripiegano sul se stesse non entrano più in relazione alla fine quando una persona è chiuso non partecipa non si sente coinvolta alla fine del valore della democrazia tende a restringersi ad andare indietro io non ho mai pensato a una democrazia il semplici individui
Probabilmente occorre che sul tema del come si sta connessi fare andare avanti la democrazia ci si riflette con attento un'attenzione perché io credo che senza elementi di coesione sociale in relazione sia difficile anche mettere in campo
Tutta una serie di diritti e di tutte le società
Perché mamma annosi frammentaria coesione è chiaro che emerge l'elemento dalla competizione della competizione dell'individuo e ogni individuo che compete alla fine trattiene
Va be'sviluppa non fa consolidare quegli elementi invece di solidarietà che sono al fondamento almeno a mio parere dei diritti del tutte le stazioni ecco io non vorrei che quanto è successo l'undici settembre index invece una spirale reattiva vinto paura per quanto riguarda non posso qui a fine marzo impressionato venerando Juan con il ragazzino Renzi perché hanno vissuto questo fatto con una drammaticità che a me non apparteneva ma che li spingeva più il chiudersi che era Vincent io credo che noi dobbiamo riflettere con molta attenzione al perché questo avviene e quali rischi questo comporta l'altra cosa è e questa continua a revocare la guerra ammette Urbani
E turba molto
Io cioè sicuramente il terrorismo bisogna combattere
Ma avevo allora bisogna riflettere Cornello contratti erano lo combattiamo con le armi
Lo combattiamo con dei sofisticati sistemi di sicurezza per carità
Io credo che invece se noi riflettiamo una pensione
Bisogna combatterlo togliendo
L'acqua in cui vive oppure smontando l'ambiente che lo fa vivere pertanto gli elementi che determinano la sua possibilità di stare nascosto
Di stare somme
Perché questa è l'esperienza che il sindacato appartenente
Si è riusciti a combattere il terrorismo nella misura in cui gli si è tolto l'ambiente
Dove si alimentava oppure poteva nascondersi io credo che lo stesso ragionamento valga anche a livello più grande
E io credo che noi tutti ci siamo dichiarati tutti americani
Perché ce lo siamo detti tutti no
Abbiamo anche il dovere di capire
Perché è in larga parte del mondo
L'Occidente è vissuto come il nemico
Ed è una domanda che cioè mi inquieta cioè mi domando perché
Io che ho sempre pensato all'Occidente come quello che ha generato la democrazia quello che ha generato il diritto in quello che ha generato lo stato sociale
Sia interpretato e vissuto da larga parte del mondo come un qualcosa di estraneo da combattere come il nemico il male assoluto
Io credo che questa sia la domanda vera che si pone a noi che ci dichiariamo americani
Perché se non si non rispondiamo a queste domande e pensiamo che con atti di forza con atti di guerra con l'utilizzo dalle armi certo perché occorrono anche forme di tipo repressivo ma c'illudiamo se pensiamo di uscirne fuori da questa situazione solo con quegli elementi
Ecco perché allora bisogna domandarsi il perché quelli che noi riteniamo ai valori della democrazia quelli che hanno fondato lo Stato sociale non sono accolti in tutte le parti del mondo come li accogliamo
Perché allora i nostri discorsi sullo stato sociale se non entriamo in questa logica diventano dispose che ti facciamo tra noi
Ma che non colgono la complessità di quanto avvenuto io credo che l'undici di settembre sia un punto di svolta per tutti noi per la nostra rivoluzione per la nostra attenzione se ragioniamo anche di diritti e di tutti
E volevo credo che sia veramente la necessità di mettere in campo
Dentro l'Occidente una serie di azione che ci aiutino ad affrontare le debolezze le povertà che stanno nel mondo
Per presentare il volto vero dalla democrazia che quella che assume anche la dimensione dei bisogni la dimensione delle libertà la dimensione di tante cose che oggi fanno invece sono viste come come elemento negativo come qualcosa l'altra cosa io credo che si era aggiorniamo di tutele né diritti occorre smontare l'idea che siamo di fronte allo scontro di civiltà
Non è mai esistito uno scontro di civiltà
Se noi guardiamo alla storia lo scontro avviene tra poteri ma le civiltà hanno una capacità di compenetrazione di contaminazione è molto più alti altopiani quanto mai pensiamo occorre che allora smontiamo questa idea che ci sia un Occidente aggredito dall'Islam per usare una semplificazione di questi giorni noi abbiamo ragionare invece come è possibile che le diversità che fanno le civiltà del mondo continuano a mantenere questa contaminazione
Utile allo sviluppo e alla crescita di tutti ecco perché allora credo che l'Europa più che altro vi abbia oggi un grosso ruolo da solo e credo che l'acqua è ragionare sulla questione dei diritti e della carta il ragionare in prospettiva di una costituzione europea diventi uno dei modi per dire qual è il modello per noi ma che è un modello che può entrare in relazione con questa dimensione diciamo più ampia e più larga perché proprio a quel modello che come diceva prima Rodotà è fondato sul Nord un principio quasi banale oserei dire ma che è sostanziale e fondamentale che quello della della dignità della persona e allora bisogna partire dalle io penso che se noi ripartiamo da lì dalla dignità della persona dal come noi lo rimettiamo al centro inattualità quei attorno a questa persona ricostruiamo una serie di elementi allora noi possiamo ripensare riprogettare nel prossimo futuro uno stato sociale diverso oppure riprogettare uno stato sociale che è più adeguato alle esigenze che a oggi hanno le persone
Perché molte volte anche il dibattito che allenano sopra il nostro Stato sotto a me sembra tante volte astratto tiene poco conto
Delle cose che sono cambiati
Ma non solo alle cose cambiate in termini strutturale va be'io penso ai cambiamenti che avvengono nel mondo del lavoro non penso solo e non parlo più di lavoro industriale o per lo meno dolore industriale si è ristretto ma neppure il demone ci sono tanti lavori sia per frantumato tre più femminilizzazione c'è una disoccupazione occorre anche capire come in questo Paese il rapporto tra la persona e il lavoro prende atto
Come il lavoro che una volta uniformata il mio modo di essere e di relazionarmi non è più così sia relativizzare non ha più la centralità che aveva un tempo
Ed è stata mia obbliga a ripensare alcune cose anche per quanto riguarda le tutele e i diritti
Mi obbliga a ripensare il significato che può venir meno la costruzione dello stato sociale di tutele e diritti questa diciamo alla multiculturalità che bene o male si sta presentando al nostro Paese tra gli italiani
Perché noi parliamo sempre della multiculturalità e pensiamo a un rapporto diverso ma anche tra gli italiani le forme culturali sono cambiati gli italiani non hanno più una dimensione omogenea ma molto più plurale
Che forse è un bene perché gli consente di accogliere culture che vengono dall'esterno il sette otto e poi si fa una proposta di legge come quella di Abraham presentato in questi giorni sull'emigrazione questi discorsi davano tutti
Perché nel senso che qui invece di favorire dei processi di integrazione e di favorire le proteste questi processi vengano ristretti noi siamo di fronte a una legge una proposta di legge sull'immigrazione estremamente legata all'impresa ma che farà male all'impresa
Non parlo solo nella tutela del lavoratore parlo proprio dell'impresa in senso stretto perché se è un'impresa non può contare sul personale che sempre che si diciamo allena l'amico cose che essi professionalizzati che impara che si fida Lizza alla fine diventa un problema anche brani presago perché questa legge anche dal punto di vista dell'impresa sbagliata oltre di non essere in grado di togliere quelle che sono diciamo i cambiamenti e le esigenze che oggi abbiamo ora se questi sono i cambiamenti diventa necessario anche che noi andiamo dicono in tal senso oblato del termine compreso il sindacato che fa
Per natura dico fa più fatica a cambiare
Perché è facile dire che sono conservatore ad ogni tanto
Ma non nomi d'o pentito neanche gli esseri
Perché prima di cambiare vorrei non vorrei buttare via quello però eh sì domani intanto la prospettiva da Lamela si dammi tempo quello però
Perché là dove si dice che bisogna abolire l'articolo diciotto a parte che è un dibattito fuori fuori ruolo perché non conta niente né che a pagina dire anche benissimo che cosa riposare
Perché su due milioni e mezzo di difensivamente individuare avvenuti in dieci anni si calcola che chi abbia utilizzato l'articolo diciotto siano al due per cento si è poi assumo la posizione del presidente della Confindustria
E non bisogna abolire l'articolo voglia farlo diventare solo un articolo antidiscriminatorio il problema già risolto cioè non esiste come problema
Però prima di dirmi chiedevo a volere una tutela misi niente qual è l'altro percorso o per lo meno quali sono i percorsi che mettiamo in campo per costruire altri passati al perché diciamo no
Al superamento di questo articolo perché non ci sono le condizioni patetico perché è un diritto alla dignità della persona vale forse più di tutte le monetizzazioni che sono possibili
Allora dico bisogna riprogettare e lo Stato sociale difenderle certamente i principi costitutive
Occorre ripensare dentro lo Stato sociale la questione del fisco non solo in termini di abbattimento come semplicisticamente viene fatto è stato fatto in Pian della campagna elettorale ma come il fisco diventa un elemento di equilibrio
Di equità Vieri distribuzione equa tra i cittadini del nostro Paese e poi bisogna vedere quando ragioniamo anche sulla questione delle pensioni
Sulla quale gli italiani sono tutti un po'di così marcato succederà la prima cosa da dire alla diciamo al muro in modo abbastanza chiaro
Dopo che per mesi e anni sono andati avanti a dire eravamo allo strazio nello sembra stando alle dichiarazioni sui giornali quello vedremo le donne che la riforma Dini voluta dal sindacato
Abbiamo visionato
E beh tanto che quello sfacelo richieda non si realizzerà sicuramente qualche problema c'è ma il vero problema che abbiano e anche questo in termini innovativi quando parliamo di pensione no stai sulle pensioni di anzianità
Perché bisogna dire che oggi per quanto riguarda i lavoratori privati si va in pensione a cinquantasette anni con trentacinque anni di contributi che fra due anni siamo in un'altra situazione
Certo potremmo esservi dei correttivi per carità
Però non è più il grosso problema
Il grosso problema che io vedo quando parlo di pressioni e pertanto della tutela dei diritti riguarda coloro che avevano meno di diciotto anni di contribuzione al tempo della riforma Dini
Che oggi hanno ventidue anni di contribuzione e se hanno ventidue ventitré anni di contribuzione hanno quarant'anni per cui non sono più giovanissime
I quali hanno un trattamento pensionistico limitato in quanto la seconda gamba la la previdenza integrativa non ha funzionato
Non è stata lanciata non è stata sostenuta io credo che non dovranno lavorare più su questo versante che sull'altro
E poi c'è il problema della salute anche qui è vero che probabilmente ci sono posti liberi sui quali bisogna guardare ma chi è in grado di dire rideterminare fino a che punto le possiamo limitare il diritto alla salute
E allora quali sono gli elementi di razionalizzazione oppure perché oppure si pensa a uno stato sociale minimo allora un minimo di salita omino imprevidenza e poi ognuno si arrangi come puro io credo che queste siano le cose sulle quali noi dobbiamo batterci con grande con grande attenzione
Allora l'idea che possiamo tentare sulla quale ragionare io credo oggi in termini più avanzati sia quella di un uno stato sociale partecipa se noi abbiamo costruito uno stato sociale con tanti elementi di tipo assistenziale
E hanno deresponsabilizzate in parte i cittadini occorre reintrodurre elementi e di responsabilizzazione
Sia attraverso forme integrative
Sia attraverso l'utilizzo di forme mutualistiche perché no
Sia un utilizzo diverso
Del privato sociale o del non propri cioè realizzare dentro lo Stato sociale quegli elementi di sussidiarietà che fanno sì che dentro lo stato sociale il il cittadino non sia considerato un utente Monti Tadino c'è uno che parte attiva per responsabili di quanto avviene di quanto succede pertanto si assume le sue responsabilità
L'altra questione sulla quale dobbiamo ragionare quando parliamo di di tutela diritti il lavoro come bene sociale
Nostro paese ha un tasso di occupazione che è tra i più bassi d'Europa
Occorre farlo mentale
Occorre avere il coraggio di governare i processi della flessibilità e ha un bel problema
Se nel sindacato non si parla di flessibilità vengono i brividi
Però la flessibilità se
Noi abbiamo determinato legge tre contratti a termine tante altre cose una serie di flessibilità in entrata
Le flessibilità in entrata tante si consolida ma tante sono indizi se non governiamo l'entrata in finta alla fine significa che quelli che sono affidati al mercato e normalmente cadono nella precarietà
Il problema nostra qual è allora dico di essere un soggetto di avere gli strumenti per governare le flessibilità che sono nel sistema le flessibilità che sono richieste dalle persone
In modo che nessuno che la fretta essi milita non diventi sinonimo di precarietà allora in questo senso bisogna ripensare anche gli ammortizzatori sociali
Noi abbiamo bisogno di ammortizzatori sociali attivi
In grado di accompagnare le persone che non hanno lavoro che sono dentro i processi di flessibilità per tutta la per tutto il tempo in modo da poter lì inserire pertanto che ammortizzatori che sono fatti sicuramente da sostegno economico ma che abbiano dentro percorsi formativi elementi di formazione permanente in quell'obiettivo sempre che sia è quella dell'ARNI occupabilità e pertanto di legare sempre più strettamente flessibilità con sicurezza perché pensare che la flessibilità diventi una non ci sia secondo me è un'illusione cento grappe di la fidelizzazione un nucleo stretto non prezzi prezzi sarà sempre ma se guardiamo quello che è stato che sta avvenendo gli elementi della flessibilità si diffondono o la si governa in termini diciamo sociale in termini il in termini contrattuali oppure perseguitati né governato dal mercato e come sappiamo tutta la flessibilità che viene governata dal mercato o diventa lavoro nero diventa lavoro sottopagato o diventa precarizzazione credo che questi siano gli elementi su cui vale da appena otto il ragionare
Se noi pensiamo al mondo nuovo modello di stato sociale che abbiamo avuto questa caratteristica tre assumere come centrale la dignità della persona attorno alla quale fare ruotare l'insieme delle cose per fare questo e chiudo io credo che vi sia stata in questi anni
Per tanti motivi una sottovalutazione del ruolo delle rappresentanze sociali se noi vogliamo modificare lo stato sociale se vogliamo renderlo più adeguato ai tempi occorre che il ruolo delle per rappresentanza e sociali sia sempre di più valorizzato attraverso la concertazione o altri strumenti di partecipazione
Appena
La tentazione di riprendere riflessioni su
La catastrofe che incombe ancora
Anche come emozione i nostri cuori nelle nostre menti la catastrofe
Avvenuto alle undici
Di settembre
E molto forti
Ricordo che sono state dette da Rodotà in esordio
E cercare di non prendere troppo tempo fare solo una sottolineatura
Il rischio che corriamo
Volendo assolutamente
Fa bene coincidere il precipitare un compito che è politico
E che si può uniforme assolutamente nuove inedite
E che impone una lotta contro il terrorismo
Senza quartiere
Ma non facendo coincidere un compito politico con un conflitto religioso un conflitto di religioni
Come un'opposizione Occidente in Islanda un conflitto di civiltà punto
Anche al suo interno il problema da cui partiva Stefano Rodotà
Il rischio che una
Nell'attesa delle cose che accadranno e che potranno essere anche nuovamente molto drammatiche
Si possa procedere a una sorta di scambio tra libertà democratiche tra diritti e ripristino di condizioni minime di sicurezza
Questo a questo scambio e noi non possiamo assolutamente cedere per le ragioni che si ricordava l'obiettivo dei terroristi esattamente quello di creare una spirale che si alto-borghese
I venti di guerra che spingano sono estremamente pericolosi anche dal punto di vista simbolico la risposta non può che essere quella invece che la partecipazione della della democrazia della politica devono della Puglia una tutto il resto ci dice che plasticamente che di modernità che è una parola che ricorre tanto oggi soprattutto tra noi
Democratici di sinistra e qui vale a dire veramente troppo poco
Perché siamo tutti figli della modernità almeno da tre quattro secoli
E però credo che viviamo questi giorni queste notti
Ci dimostra anche la modernità e attento
Non il rettilineo o dispiegato
Intrinsecamente progressivo
E il rettilineo dispiegato anche delle soluzioni
No esattamente il campo dei problemi drammatici nei quali vi siamo inseriti perennemente gli slovacchi
E quindi la maternità intenzioni e dilemmi
Come ora questo dilemma tra scegliere sicurezza
E esigenza di difesa dei diritti e delle libertà e la modernità e anche
La Cina azioni e anche barbarie
Nel Novecento abbiamo avuto due guerre mondiali io oggi vediamo questa barbarie perché noi siamo tutti consapevoli che quello che accade
E nasce da noi impenetrabili nulli
Questo Dellera Fossacesia e paese
Non farci travolgere dalla paura la parola paura una comincia a rincorrere altrettanto frequentemente di altre parole
E affossare
La consapevolezza del valore della collisione
Del pallone di quella costruzione articolata che è stato il modello sociale europeo
Che va in alcune sue parti adattato attenti che cambiano riformato
Naba
Nel suo nucleo strutturale nella sua ispirazione di profondità
Ma anche in virtù e rilanciato lo diceva Stefano Rodotà
E affermava Pezzotta lo diceva Stefano parlandoci così efficacemente che il significato molto positivo di questa carta dei diritti a livello europeo
Il luogo in questo momento
Mentre avverto
Ho avvertito anche per essere donna neanche per avere militato imbonimenti filippini
Considero relativamente scontato per me
Punto ci siano stati ci siano in atto grandi trasformazioni del mondo del lavoro
Che la cittadinanza non possa essere solo lavoristica
Che debba si debba
Fare più forte riferimento Anna responsabilità collettiva ed individuale alla responsabilizzazione dei quindi trovare gli strumenti con cui questo cambia io le tante cose che diceva Pezzotta a questo proposito che mi trovo non assolutamente d'accordo in questo momento mi colpisce di più però che proprio in relazione al valore di quel modello sociale europeo
Ci sia stato in questi anni
E che curda il rischio che le vicende attuali la ripropongono con molta virulenza ci sia stato un dibattito inattesi uno scontro che è atteso a dire all'Europa ai Paesi europei che le ragioni per cui l'Europa stentava nella Crisci
E aveva una così elevata di sovvenzioni confronto avranno ad altri paesi mi sembravano avviarmi verso accresce denominate sgradite senza diverse parlando Bellino dividere nell'annotazione di ciclo economico di una crescita illimitata della produttività degli stranieri così non era non esitando
Negli annali la tragedia l'undici settembre
Per le ragioni del declino del continente europeo fossero proprio il suo modello sociale misure istituzioni di cittadinanza sociale la relazione di causa effetto la relazione
Causale che storicamente noi avevamo conosciuto quella per cui le istituzioni del welfare in Europa sono nate
Dopo soprattutto dopo la seconda guerra mondiale come risposta ai grandi problemi sociali e di disoccupazione che allora c'erano la relazione state invertite il sedici sono le istituzioni debbano fa che creano disoccupazione e creano
In taccio e ingombro per la crescita economica
è una visione di destra
Da qui ma innata nasce una ricetta economica brutale che è stata proposta per nulla ed è stata proposta Pili i disgraziati infine i Paesi del terzo
E dell'ultimo mondo per avere più sviluppo economico ci vuole meno sviluppo sociale e questo significa per avere più sviluppo economico ci vuole più diseguaglianza
Questa tesi di destra
Negli ultimi tempi sia per per le varchi anche a sinistra paradossalmente la mia opinione è che si siano aperta avanti più a sinistra che il centro sinistra
Forse perché la sinistra
E sempre alla ricerca di una legittimazione che appunti declina in termini anche di subalternità e di mancanza di autonomia culturale Prato non mi ha culturale
Che è la base esercitare autonomia politica
Senza della quale resteremo sempre
Figli di un dio minore
Echi di questa tesi ora ridendo
Anche così
Importanti ma praticamente che coinvolgono le nostre vite
Appunto in quel dibattito che diceva giustamente Pezzotta non se ne capisce la la consistenza logica sul articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori
E a questo proposito voglio segnalare sempre perché per aggiornare delle per aggiungere argomentare per cercare di non usare solo pregiudizi che
è stata proposta una versione anche più
Tino
A onor del vero e e con onestà
Più fondata si anche detto
Di recente riprendendo una proposta che era stata fatta anche da da presidente del Consiglio D'Alema quando era Presidente del Consiglio nel novantanove
Di sospende nello Statuto dei diritti dei lavoratori l'articolo diciotto per le imprese che superano i quindici la soglia dei quindici addetti
Con l'argomento che ha che deve essere considerato con attenzione non più in relazione a anni argomentazioni confindustriali sui licenziamenti ma con l'argomento che sarebbe quella soglia
Che impedisce alle intrisi di crescere dimensionalmente e che crea il nanismo della struttura industriale italiana che sappiamo ormai essere non più un patrimonio la struttura delle piccole intese è un grande patrimonio ma qui in Nismo diventa vincolo alla crescita
Ebbene sì uno senza pregiudizi analizza oltre a vedere le cose che ci portava Pezzotta quanti quel due per cento che ricorre al all'articolo diciotto ma poi vediamo
Guardando i dati che se fosse vera se la tesi che quella soglia impedisce e spingere imprese sotto a e quindi impedisce loro di crescere Pizzi incentiva crescere
Noi dovremmo aspettarci di trovare la gran parte dei piccola impresa immediatamente prima di quella soglia densa tutti prima nove dieci undici dodici
Tredici quattordici addetti
Ebbene io bidoni un semplice dato che mi potrei dare molto di più
Il novantanove per cento delle imprese italiane sta fra uno e cinquanta detti
Appena il due per cento due virgola qualcosa starà sta fra nuove e quattordici a detti chiunque
Ma molte altre cose potrebbero essere dette diceva ora
Pezzotta a proposito delle pensioni della necessità di respingeva l'idea di uno Stato minimo
Vedete anche quando si ragiona di queste cose quindi oltre che il richiamo alla necessità di guardare dentro categorie che hanno troppo sapori vocativo per poter essere esplicative di tutti i problemi parlavo d'della modernità ma anche l'asse innovazione e conservazione oggi spiega troppo poco
Diceva Pezzotta che forse il sindacato è più conservatore di altre IST istituzioni io penso che tutte le organizzazioni
Hanno istinti conservatori come gli hanno gli esseri umani la la stessa sopravvivenza è un istinto di conservazione
Il vero problema è non usare est è sapere andare oltre
E soprattutto quando ci si confronta
Non usare questi argomenti come clava contro gli altri per giustificare le troppe incapacità di identificare le soluzioni innovative
Io ricordo per esempio che nel cinquantasei la CGIL ed è una un atteggiamento innovatore altro che conservatori molto superiore a quello che invece l'allora PC nel cinquantasei quando ci fu l'invasione
Sovietica di Budapest
Un ricordo il Piano del lavoro del quarantanove in piena in una situazione di piena guerra fredda la CGIL rispetto alla sinistra italiana avevamo una CISL e già molto avanzata ma la sinistra italiana era molto arretrata la CGIL introdusse categorie keynesiani
Che in Italia aveva prodotto Amintore Fanfani e altri grandi personaggi tra democrazia cristiana di allora e che il PC di allora ignorava
Ho penso alla grande attenzione che la CISL e seppellire negli anni Sessanta alla contrattazione articolata un ruolo che svolsero le organizzazioni come la FIOM la FIM in quegli anni
Per dire di altri aspetti
Gli echi di quella tesi c'è un o una incompatibilità tra sviluppo economico e sviluppo sociali non li sentiamo anche quando si dà
Sì si vede una sorta di egoismo dei garantiti che crea problemi ai non garantiti fino alla contrapposizione caricaturale padri contro figli
Meno ai padri e più ai figli è stato detto
E allora davvero vuoi fare finisce con l'essere sentito come in pace come ingombro invece che riscoprirne le sue potenzialità che richiedono anche innovazioni trasformazioni ma cambiamenti dice Pezzotta se non mi si dice l'alternativa non tutti i cambiamenti sono miglioramenti
Allora cambiamenti che siano miglioramenti
E quello su cui voglio chiudere
Anche che guardando all'asse complessivo al profilo complessivo conta anche quando facciamo queste riflessioni e che dobbiamo tener conto che nell'ispirazione delle istituzioni della cittadinanza sociale c'era una grande e c'è una grande funzione redistributiva
Di cui noi oggi dobbiamo accentuare gli aspetti promozionali
E quindi la commissione riscoprire il valore produttivo ed economico delle istituzioni per vuoi fare il rapporto sinergico che può esserci trasferì economiche spera sociali altro che il trade-off l'alternativa alla contrapposizione
Ma anche quindi dentro queste pulsioni di questa natura le punte la grande spedizione egualitaria
Potuta parlato dell'eguaglianza e della promessa incompiuta che dal Novecento civili come lascito
è la prima persona per tutta la verità ma è la prima volta che non fa ma lui è uno dei pochi a sinistra che ha il coraggio di parlare di eguaglianza non solo come menzione perché certo sì in un volantino si scrive
Libertà eguaglianza solidarietà bene ce la farò l'eguaglianza
Ma come appunto prospettazione strategica perché la verità è che a sinistra non li quasi ci siamo vergognati per un lungo periodo di tempo di usare questa parola eguaglianza
Ha scritto Ermanno Gorrieri cattolico che ha aderito dopo una storia
Complessa ai DS ha scritto un libriccino che si chiama eguaglianza parola caduta nell'oblio
E chi se non la sinistra doveva impedire che questo oblio avvenisse certo noi non parliamo di eguaglianza oggi come non possiamo parlare come piatto egualitarismo
Noi parliamo nel senso di voler dare all'eguaglianza delle opportunità quel senso sostanziale
Qui il significato forte che da sola non ha perché l'eguaglianza delle opportunità può anche essere semplicemente eguaglianza formale della parità di punti di accesso
Che si disinteressa di ciò che accade una volta che quella parità formale viene assicurata
E questo non può essere per il centrosinistra e per la sinistra
Ah bene questo tipo di visioni
Parlare di dimensioni anche discoteche e dell'eguaglianza anche le di quegli anziani dovremmo in fondo parlare altura infatti c'è un bellissimo libro di un grande filosofo politico inglese che si chiama E quality is ed uguaglianze
Perché intervengono tutta una serie di dimensioni che sono l'età il sesso
Lettonia
La condizione ambientale e PD ma ideologica e tanti altri potremmo dire
Ma parlare in questi termini ci dà anche la possibilità di parlare in modo molto più ricco della libertà e anche qui delle libertà al plurale
Perché conta certamente la libertà come facoltà di scegliere sul mercato ma questa è una libertà solo strumentale
Non ne abbiamo bisogno anche di libertà come Fini e di ricostruzione di una comunità dei fini
E l'uso deliberatamente proprio per riferirmi appunto alla modernità
A quelle Manuele Cantet da cui nasce insieme ad altri grandi la costruzioni concettuale categoriali della modernità
Già lenti che complesse in cui siamo inseriti e allora conta la libertà anche come i valori sì e conta la libertà come partecipazione il conta la libertà come autonomia e integrità anche morale della persona
Riscoprire il fondamento morale va ma badate che di queste cose che oggi parlano filosofi liberali
Liberali profondamente tali
Che insistono sulla il fondamento morale del vivere civile su il fondamento morale dello Stato di diritto il fonda entro il ritrovano questo fondamento morale in queste grandi categorie
Integrità e autonomia della persona dignità delle persone è stato detto qui persone però si diventa non si nasce
E quindi
L'azione politica che tutto questo chiede sia messa in atto un'azione estremamente articolata diventare persone e il titolo di un libro uscito tradotto in italiano ora di recente da una donna che ripropone i diritti universali
Sulla base però di un profonda di una profonda condizioni e quindi ha necessità di portare profondo rispetto delle diversità dei popoli diritti mia una donna che ha il ha studiato l'India che ha vissuto in India un libro bellissimo che però oggi davvero potrebbe essere un grande monito per nuovi e questo è l'augurio
E la speranza che anche in un momento così doloroso tragico come quello che stiamo vivendo è per tutti noi diventiamo siamo ma diventiamo incessantemente tutti persone grazie
Immagino che a questo punto di intervento sarà particolarmente apprezzato in rapporto alla sua brevità e quindi perché immagino che siete tutti assiderati
Non voglio insistere nel perseguimento di questo obiettivo
Anche perché sono sono interessato come voi sapete delle prossime settimane a qualche benevolenza da parte vostra Veglie nei miei confronti e quindi diciamo sarà Veglio che Lord corra troppi rischi voglio quindi aggiungere alle ai molti argomenti alle molte cose che sono state dette e che io condivido anzi sono state dette meglio di quanto naturalmente non avrei potuto fare io soltanto una considerazione in pratica
Tra pochissime settimane tra pochi mesi
Noi cittadini lavoratori consumatori produttori d'Europa
Ci agiremo in questo grande unico mercato
Usando fisicamente lo so che dal punto di vista del cambio già lo stiamo facendo da tanto tempo ma usando fisicamente
La stessa moneta
A mio parere riflettiamo poco sulla radicalità di questa innovazione
Perché il mercato unico europeo c'è già
Ma nella nostra testa come dire no nella nostra vita quotidiana ci sarà davvero quando useremo
Tirando fuori il portafogli useremo la stessa moneta per per pagare ciò che ci serve che dobbiamo consumare in Italia in Francia in Germania
Sarà un salto di qualità straordinario del processo di integrazione
E io penso che a questo proposito dobbiamo vedere che questa è una grande occasione un momento di quelli che possono segnare svolte della storia per realizzare sostanzialmente due obiettivi uno riguarda
L'innalzarsi della politica democratica
A livello sufficiente
Per il governo dell'economia globalizzata
Questo è un punto fondamentale facciamo un gran parlare di globalizzazione
Bene avvenire costruito l'Europa
Come
Diciamo grande mercato unico è condizione naturalmente fondamentale per accrescere le nostre capacità competitive
Come sistema economico europeo dentro l'economia globalizzata ma costruire l'Europa politica nel senso in cui ne ha parlato Rodotà all'inizio
E significa creare le condizioni perché a fronte dell'economia globale ci sia passatemi il termine una politica democratica organizzata in istituzioni che hanno dimensioni globali
E istituzioni democratiche di dimensione europea sono certo di su bare a mondiale ma insomma una su bare a che alle dimensioni sufficienti
Per
Tentare l'assalto al cielo cioè per tentare il governo democratico del mondo a questo livello un'utopia straordinaria può diventare
Obiettivo concretamente perseguibile quindi per diciamo il salto dell'integrazione economica che sarà rappresentato dal fatto che ognuno di noi userà la stessa moneta ripeto lo so che non lo facciamo adesso ma fisicamente nelle nostre coscienze
Diciamo si determinerà adesso a questa consapevolezza può essere l'occasione per
Un
Innalzamento della
Diciamo deduce dell'intensità con cui lavoriamo alla costruzione di istituzioni democratiche di dimensione di dimensione europea a questo pro Paul sito mi limito solo a questo bisogna assolutamente qui c'è un ruolo per la sinistra organizzata dimensione europea è
In questi in questi anni abbiamo spesso usato questo benedetto PIL Benedetto PSI di cui noi facciamo parte del dei Giovani Democratici di sinistra
Piuttosto per ingaggiare competizioni a dividere che non per diciamo spiegare ai cittadini italiani
A che cosa serve un partito di dimensione europea bene se serve questo partita dimensione europea e io ritengo che serva
Per esempio il Partito del socialismo europeo de adesso bisogna che questo partito ingaggi una straordinaria iniziativa politica
Nella ricerca di convergenze con altri partiti di dimensione europea ma anche il competizione in competizione con il saper fare in modo che
La carta dei diritti fondamentali entri intanto nei trattati avvia dignità
Di trattato perché perché soltanto se entra nei trattati poi di fronte alla Corte europea non ci sarà solo quel lavoratore che già c'è andato ma diciamo ci sarà una dire alla Corte europea normale di tutte le organizzazioni sociali di tutti coloro che riterranno in qualche modo che nel loro caso quei diritti siano stati in qualche misura violati o non pienamente affermati e così via senza la trasformazione della Carta dei diritti in
Contenuto del dei trattati europei noi in realtà questo salto non riusciamo a farlo
E una volta fatto questo e per fare questo ci vuole una grande iniziativa politica
Noi avremo creato le basi
Per per a vere e e avremo già in pratica scritto la prima parte della Costituzione europea
Ma allora sì allora compiendo questa diciamo sì si vede bene la crucialità
Della diciamo del passo compiuto con l'approvazione della Carta altro che sottovalutazione è verissimo quello che ha detto secondo me naturalmente quello che ha detto Rodotà e cioè abbiamo avuto in Italia in particolare non credo che il fenomeno sia diciamo
Ascrivibile anche agli altri Paesi in Italia un po'esatto un po'di di di di supponenza nel giudicare il passo rappresentato dall'approvazione
Della carta io penso che se a questo passo faremo seguire quelli successivi e cioè inserimento della Carta nei Trattati
Quindi piena agibilità della corte europea per il rispetto dei diritti sanciti nella Carta a quel punto entrati dentro i trattati
E
Concreto avvio del lavoro attraverso un il protagonismo dei tecnici come Rodotà ma anche attraverso protagonismo dei grandi movimenti delle grandi organizzazioni politiche e sociali scrittura e approvazione della Costituzione europea di cui la Carta dei diritti può essere la naturale prima parte la naturale diciamo premessa
Beh io penso che avremo
Creato le condizioni perché diciamo l'Europa come
Grande su bare a governata democraticamente si elevi
A assuma la capacità di proporsi come protagonista del governo di quella globalizzazione economico finanziaria che nel frattempo è andata avanti andrà avanti con le sue contraddizioni
E con le sue manifestazioni negative i positive naturalmente
Sono perfettamente consapevole anzi credo che questo sia uno dei nostri obiettivi ripeto avvenire un mercato unico che usa anche la stessa moneta è anche un modo per competere meglio sul terreno economico perché la competizione cioè
Diciamo è anzi accentuata e non c'è dubbio che creare una grande area di stabilità monetaria come quella che abbiamo fatto attraverso la costruzione dell'euro qui c'è la crucialità del lascito di questi governi di centro sinistra
Avremo sbagliato tante altre cose ma certo avere realizzato questo obiettivo non sarà mai apprezzato abbastanza io penso diciamo no e
In questo stile se si ragiona così si vede che in realtà l'Europa
Beh insomma fatemelo dire così realizzare le le l'ingresso dell'Italia in Europa e far fare un salto in avanti così significativa al processo di integrazione come quello rappresentato dalle io Oro
Beh insomma io la chiamo la madre di tutte le riforme senza questo il governo della globalizzazione sarebbe un sogno perso diciamo nei tempi i i indefiniti mentre avvera realizzato con l'obiettivo crea le premesse ripeto per un governo democratico della globalizzazione e mi pare mi pare fondamentale
Attraverso questo processo di integrazione noi europei
Saremo anche migliori protagonisti della competizione della competizione economica globale ed è in questo contesto che si pone il problema che ha già discusso Laura in termini che io sostanzialmente condivido cioè
Il modello sociale europeo in questo contesto è un elemento di freno per le nostre capacità competitive o è invece un fattore di potenziale crescita e quindi diciamo lucida capacità competitivo ulteriore interpretato correttamente
Beh non c'è dubbio
Che a un primo esame e in assenza della nostra che
Diciamo capacità di cambiarlo e di cambiarlo profondamente il modello sociale europeo si può anche arrivare a concludere è una parte larga dell'opinione pubblica italiana purtroppo è arrivata a concludere
Diciamo che insomma
Gli Stati Uniti l'economia statunitense è un'economia infinitamente più dinamica
Anche perché meno appesantita dai vincoli dello stato sociale secondo il modello europeo e quindi capace di correre più velocemente e così via per carità può darsi anche che nel breve periodo
Nel medio periodo addirittura a queste conclusioni si sia potuti giungere o si posso aggiungere
è tuttavia vero che diciamo se l'economia dentro cui dobbiamo competere se la società addirittura dentro cui dobbiamo competere sul terreno economico è la società dell'informazione per esempio
De ma rinvii a condizione di rivisitare lo profondamente affermando nuove priorità per esempio la priorità dell'intervento per diffondere conoscenze ricerca forse il modello sociale europeo
Diciamo conserva elementi di dinamismo anche sul terreno economico e può essere fattore di promozione dello sviluppo altrettanto significativo di di diciamo del modello
Rappresentato dagli Stati Uniti d'America
Sbagliano secondo me quelli che dicono che negli Stati Uniti d'America e termino non c'è stato sociale
Negli Stati d'America c'è un certo tipo di stato sociale molto fondato sul meccanismo che per intenderci possiamo chiamare lo stato sociale di tipo fiscale
Tu cittadino alla condizione naturalmente che tu abbia reddito sufficiente provvedi alla previdenza alla sanità attraverso meccanismi di mercato le assicurazioni del fondo pensione privato eccetera eccetera
Io ho stato ti consentirò di detrarre una quota molto rilevante di ciò che tu spendi per assicurarti diciamo queste protezioni
è un è un meccanismo di stato sociale che pure funzione in quel Paese
A una controindicazione clamorosa naturalmente lascia scoperta una parte gigantesca della popolazione e che può ricorre soltanto diciamo alla all'intervento su organizzato su basi puramente assistenzialistiche se quando non addirittura di tipo caritatevole mettiamola così no
Ecco
Il modello sociale europeo di carattere universalistico naturalmente presente a contraddizioni tali per cui bisogna intervenire con una riforma ma non c'è dubbio che risolve questa che è la contraddizione di fondo del sistema del sistema statunitense allora
Per concludere il modello sociale europeo dentro la competizione diciamo globale non è affatto detto che sia un fattore di appesantimento alla condizione che noi sappiamo riformarlo profondamente per esempio
Non c'è dubbio che rispetto lo stato sociale così come l'abbiamo concepito dalla metà del del diciamo del secolo scorso in avanti
Deve essere rivisitato addirittura delle sue priorità non c'è dubbio che ruolo del sistema di pubblica istruzione di diffusione della conoscenza
Di ricerca eccetera deve avvenire una centralità nel nuovo mo'modello sociale europeo assolutamente più forte di quanto non abbia avuto dell'epoca
Il cedente ma a questa condizione se la nostra e la società della conoscenza a vere un moderno uno stato sociale che interviene su questo versante
è un elemento di dinamismo anche sul terreno economico e quindi si vede che il problema che abbiamo di fronte a noi non è quello di abbandonare
Il modello sociale europeo per sposare quello statunitense come per esempio il centrodestra che governa l'Italia
Ci sta proponendo e ci proporrà progressivamente nei prossimi mesi nelle nei prossimi anni ma è quello invece di essere più dinamici noi stessi
Nella innovazione
Di ciò che ha fatto la fortuna dell'Europa dal punto di vista del suo incivili mento ma anche dal punto di vista delle sue capacità competitive
E può farlo ancora alla condizione che noi noi sinistra in particolare che siamo stati protagonisti
Della costruzione di quello che chiamiamo modello sociale europeo sappiamo adesso avere il coraggio della innovazione ringrazia
Ringraziamo i nostri interlocutori ringrazio tutti voi per aver sopportato il freddo fino ad allora diacono buona serata