"Rendiconto" - presentazione del libro di Claudio Petruccioli (edito da "Il Saggiatore"), dedicato alla storia del PCI dal 1987 al 1994 (org. presso Palazzo Fontana di Trevi)

Piero Fassino in arrivo e quindi
Possiamo cominciare
Arriverà a momenti
I voi sono in cui stati incuriositi mi hanno fatto domande io non sapevo nulla del posto dalla sala del Palazzo
Allora ho pregato la signora di esplicare
Brevissimamente dove siamo che cos'è questo palazzo in modo che
I curiosi venissero soddisfatti tutti insieme
Mi fa molto piacere si sente dare il benvenuto a tutti i presenti in questa sala dell'Istituto nazionale per la grafica che è un istituto nato nel mille novecentosettantacinque
Quando è stato creato al ministero per i Beni e le attività culturali
E che però sorto dalla fusione di due antiche istituzioni
Che sono il Gabinetto nazionale delle stampe la calcografia nazionale
La prima Gabinetto nazionale delle stampe
Nato da una collezione di origine settecentesca
Fatta da Neri Maria Corsini quindi una collezione di preziosissimi vedere disegni e stampe che faceva parte della biblioteca Corsini quindi questa questo fondo adesso salutiamo
Quindi gli spot presto preziosissimo fondò ripeto a parte la biblioteca Corsini venne dato poi nel mille ottocentonovantacinque depositò Allo stato perché crearsi il primo gabinetto nazionale che si occupasse le specificatamente di questa materia particolare
Che richiede cure specifiche e quindi in quell'occasione venne creato questo gabinetto che qualche il fuso nel nostro istituto la seconda istituzione che è nata nel mille settecentotrentotto quando Clemente dodicesimo sempre un Papa Corsini
Acquisto sul mercato romano
La il fondo di matrici calcografica e della più famosa stamperia romana che era la forma della Stamperia dei russi e costituì quindi la calcografia all'epoca camerale poi diventata regge infine nazionale
In cui sono raccolte le metrici
Galerie delle incisioni ieri a partire dalle prime fino ai nostri giorni quindi da matrici sinceri cinquecentesche fino al degli artisti più recenti
Con un fondo che il più importante è esistente al mondo quindi nostro istituto alle maggiori raccolte di disegni stampe soprattutto di matrici per le incisioni
A queste nel settantacinque dal settantacinque c'è un mito un fondo di fotografie storiche
Anche questo fondo di fotografie e viste come beni culturali quindi dal punto di vista di opere che non hanno non solo un valore documentario
è un'altra particolarità che si collega alle altre collezioni che ne abbiamo soprattutto alla collezione di stampe
No no no no
Come
Allora
No
Loro
Alla
Moderato
Ne saranno via della Stamperia circa vent'anni fa quando è stato costituito di il tutto il Stan ministero acquistato questo palazzo palazzo Poldi questo che fa da facciata una gli importi
La il giardino come sede definitiva dell'istituto Capirola riaccorpare le collezioni e tutto di di tutto che quindi va a costituire
Nuovo
Al mondo per tipologia e qualità dei delle collezioni sul momento questi restauri sono andati avanti per più di vent'anni e gli altri vanno con il Giubileo e siamo riusciti finalmente a Einaudi orario gli spazi espositivi che poi potrete vedere al piano inferiore e questo sale di questo piano in cui abbiamo ricavato questa salottiera con la Conferenza
Ci permetterà poi in futuro quando saranno completati i restauri anche all'ultimo piano titolare riunire qui tutte queste buone sì ogni che possono portare a studiare ieri l'evolversi della grafica dal disegno iniziale cioè dall'idea mai che c'è nel disegno
Fino alla all'idratazione mai
La stampa con le matrici che sono all'origine dalle stampe
Fino a pagare i mezzi moderni di diffusione delle immagini nazionale Fabio grazie quindi veramente un rifiuto l'unico un libro per quindi sempre a che fare con la filiale cartaceo nel materiale di cui noi ci occupiamo venga presentata in questa sede
Vi ringrazia
Ringrazio la signora l'applicazione è stata esauriente
Abbiamo capito che questo è un momento inaugurale anche per questo tipo di manifestazioni a questo Palazzo Aldo Tortorella serva prima che quindi Claudio Petruccioli sarà ricordata presumiamo con una del comma scrive
Che il giorno in particolare forse lo stesso destino spetterà anche a noi
Per essere all'altezza della lapide che un giorno celebrerà entriamo subito in argomento
Prendo subito al microfono visto che sta al centro sono un giornalista ne approfitta introdurre io la discussione
Questo dibattito oltre che per la sede ha un'altra particolarità è un dibattito che si svolge felicemente
Realizzato un'affluenza di pubblico a qualche mese dall'uscita del libero e quindi
Persone molte persone che presumibilmente l'hanno letta abbiamo dato un'occhiata hanno seguito il modo
Se ne è parlato pareggio per
Di libri sui giornali
Questo ci darà modo di fare discorsi meno generici nel merito visto che non dobbiamo presentare qualcosa che è uscito Persia in libreria ieri ma che molti di voi a maggio avuto ha occasione di apprezzare
Apprezzare la parola giusta a mio avviso perché il libro è
Ampiamente apprezzabile almeno sotto due profili treni uno
Il primo per quello letterario libro molto ben scritto da un libro fluido libro che si legge volentieri cosa inusuale per i libri e non voglio mancare di rispetto ai politici ma per i liberi liberi spesso affrettati che gli uomini politici anche quelli della sinistra scrivono
Un appuntamento dalla festa dell'Unità o anche fuori appuntamento che sono libri tortuosi noiosi questo è un libro
Semplice piano molto molto leggibile e godibile gli altri due aspetti sono uno politico e uno storico
Quello politico è evidente un diario o è un diario ricostruzione dall'interno
Del decennio forse più complesso nella vita dei Comunisti italiani e della sinistra italiana agli anni Novanta
Un decennio che Claudio Petruccioli ha vissuto in una parte importante quella iniziale da protagonista
E poi nella parte successiva da coprotagonista ma anche da osservatore polemico dentro la vicenda
Del Partito Democratico della Sinistra e poi dei Democratici di sinistra in seguito
Quindi
Un libro
Così di forte valore politico e ed è il titolo
Sotto l'aspetto politico potrebbe essere invece che il rendiconto ma rendiconto nella sua ambivalenza di rendiconto tutto attaccato
Orrendi conto come imperativo credo che sia
Spezzato nella copertina la parola rendiconto non casualmente proprio per dare di questa doppia valenza ma potrebbe essere intitolato anche il dito nella piaga è un diritto messo la dove nella piaga comunque
Si giudicano le vicende successive ancora fa male il dito va a rovistare o studiare dentro questa piaga sotto il profilo storico
Perché è un libro che racconta cose che prima non erano state raccontate o almeno non erano state esplicitate con questa franchezza e penso che sono azzardo una scommessa è un libro che finirà molto nelle note di tutti i libri che si occuperanno da oggi in poi la storia
Del cambiamento di identità e di nome del partito comunista italiano
Nel senso che ci sono molte storie non aneddoti vere e proprie storie
Molto molto interessanti molto molto rilevanti
Che qui compaiono per la prima volta e che con mio grande stupore non crede dubitarsi per l'autore ma nessuno si è azzardato a smentire e a correggere ci sono storie molto
Importanti adesso le vedremo che a a quanto mi risulti nessuno ha voluto neanche rettificare minimamente per cui lo prendiamo visto che il libro uscito da quattro mesi tre mesi
Tre due due mesi e mezzo scusate
Lo prendiamo come un libro veritiero un libro che immagino le persone citate abbiano letto che abbiano accertata nella sostanza
Qual è il tema del libro il Tigri il protagonista il protagonista del libro è quella parte
Del almeno questa è la mia lettura quella parte del Partito comunista che
Insieme di condividere la necessità i tempi lunghi e le modalità della svolta
E si si impadronì del partito grazie a questa finzione quindi è una cosa anche letterariamente molto suggestiva una parte forte
Maggioritaria
Forse la stragrande maggioranza del partito comunque una grande maggioranza del partito che i protagonisti di Achille Occhetto e qui in sala avevano evidentemente sottovalutato la cui entità avevano evidentemente sottovalutato che anziché osteggiare
Apertamente la svolta finse di condividerlo secondo un attimo
Tecnica di comportamento abituale dei partiti comunisti e fece la cava più comunista nel senso deteriore poi torneremo sulla parola che esiste al mondo cioè prendere la linea del nemico fare finta di condividerla farla propria piegarla sì e e poi
E poi esercitare il potere insomma o comunque eliminare eliminare coloro a che erano stati nemici fin dall'inizio
Risultato di tutta questa storia risultato del trionfo di questi protagonisti descritte nel libro il fatto che oggi siamo meno lontani dal punto di partenza di quanto dovremmo essere di quanto legittimamente il tempo che è passato
Dal momento in cui Achille Occhetto decise volgere di pochi giorni di cambiare nome qualcosa di più al Partito Comunista oggi ci troviamo ancora con molti di quei problemi irrisolti
Ripeto la spiegazione a quel che io ho capito del libro che la svolta è stata gestita in buona sostanza per molti anni e per gli anni più importanti da coloro che in questa svolta non avevano minimamente creduto
In modo anche aperto in modo dichiarato
Da coloro che la condividevano con dei sorrisini dei sarcasmi furono definiti
In gergo i malpancisti coloro che avevano il maldipancia di fronte alla svolta ma questa è una definizione anche letto questo libro nobili tante in realtà fu qualcosa di molto più spregiudicato una tecnica ripeto consueta perché conosce la storia dei partiti comunisti da parte deteriore della stalli per dei comunisti di fare finta prende la linea dell'avversario piegarla sì
Reader me e dandosi di gomito adesso ovviamente semplifico e voi mi perdonerete di questa dandosi di gomito portare l'intero flusso del fiume nel proprio lago
è evidente perché questo a me almeno è evidente e per qui questo ha avuto tanta Presa sul partito post comunista
Avuto tanta Presa perché questa tecnica
Era una tecnica che consentiva di non fare i conti con almeno una parte della questione della fuoruscita dal comunismo ancorché italiana
Nel senso che la storia del comunismo italiano è una storia per gran da fare per grande parte nobile importante fondatrice
Della democrazia postbellica del dopoguerra ma in una parte non direi del tutto irrilevante anche una storia di parentela con un fenomeno di enormi proporzioni del secolo su cui si è taciuto
Su cui si è taciuto c'è uscito come se nulla fosse dice ma finita adesso vediamo nei comunque eravamo Diversi siamo andati faccio con difficoltà questo discorso in questa sede ma va fatto lo faccio difficoltà perché le tre persone seduto a questo tavolo io le conosco bene si può dire da una vita reca parte Petruccioli su cui in mano bisogno di spendere una parola di più visto che l'autore di questa denuncia di cui io sto parlando Aldo Tortorella
Me lo conosco anche per motivi familiari stato tutta la vita un comunista critico un comunista italiano lo è ancora credo comunista no
Aldo se ancora comunista e ti dice ancora credo
No da come lo dirà ed è insomma uno dei comunisti meno moscoviti che mi sia capitato di conoscere in Italia e forse anche per questo è stato avuto la forza non già con il sotterfugio di cui parlavo prima ma a fronte alta di
Fronteggiare questo fronteggiare questo tragitto e dire sì ancora comunista fra un po'ci rivelerà se ancora adesso o fino a poco tempo fa
E Piero Fassino anche lui lo conosco bene abbiamo rapporti di amicizia e devo sta devo dire che fin da un decennio prima della svolta è stato
Uno dei pochissimi personaggi di consolazione Cherchi perché si augurava che questa svolta venisse è stato uno dei primi a interessarsi a interessare se è un è un femminismo interessarsi attivamente
Delle svolte
Si verificavano all'est europeo di interessarsi della questione Israele andava a cercare Corrado rabdomante tutte le questioni scomode tutte le questioni che non facilitavano facilitavano il cursus honorum Fassino
Lo dico da giornalista come voi sapete insieme a Massimo D'Alema la leggenda racconta che Berlinguer
Li avesse indicati come i due
Possibili leader di un partito comunista del futuro si racconta non so se sia vero ma insomma la storia è stata raccontata da più fonti che Berlinguer negli anni e nei primi anni ottanta prima di morire
Lo avesse identificato appunto come una come uno dei due cavalli di razza si diceva una volta giovani cavalli di razza puledri di razza del partito comunista
De
Mentre su D'Alema tacciono ne parleranno poi gli altri oratori Fassino cercava mi mi colpiva ci colpiva perché cercava appunto le questioni scomode
Andava a rompere le scatole su cose su cui ancora all'inizio degli anni ottanta e questo spero che sia un tema della nostra discussione ancora era scomodo
Era scomodo rendere omaggio ai Brenna oggi era scomodo occuparsi nel modo in cui si occupava lui di Israele e quindi
Diciamo così mi trovo di fronte mi trovo dei dietro un tavolo con delle persone con cui impostare questo problema del comunismo italiano come parente sia pure un parente con tutte le particolarità che gli vanno riconosciute delle comunismo mondiale
E il comunismo mondiale come fenomeno importante per la vittoria Della guerra sul nazifascismo ma anche
Non so provocatore di qualche decine di milioni di morti su cui è inutile stare qui a fare contabilità diciamo potranno essere cinquanta cento centoventi però ne parleremo un'altra volta ecco questi sono tre personaggi con cui è più difficile misurarsi perché sono tre personaggi che i conti li hanno fatti ognuno per la parte propria in anticipo e quindi sarebbe da parte mia ingeneroso così sfidarli su questo terreno ma ciò non vuol dire che il terreno non ci sia e qui vengo a conclusione ciò non vuol dire che ancora adesso io io penso lo dico apertamente penso che il problema politico
Dei comunisti italiani del comunismo italiani sia un problema risolto probabilmente risolto per merito di Achille Occhetto spero che un giorno qualcuno deve renderà merito pieno
Pieno lo sto dicendo da qualche anno loro lo ridico ancora qui
Merito perché non era detto non era detto che in quell'occasione si poteva benissimo perdere come era stato per sull'appuntamento del cinquantasei come era stato perso quel Sessantotto tranquillamente
Tranquillamente viste le vicende di politica internazionale dei comunisti trattasi perdeva tranquillamente per come erano messe le cose in Italia anche quell'appuntamento è solo per merito suo
Solo per merito suo per quella fortunata bizzarria del carattere di Achille Occhetto che in un certo momento chissà perché
O forse perché è una persona perbene perché una persona intelligente si è imposto e ha imposto quella svolta
Ma
Ma dopo quella svolta
I conti con tutta la storia precedente e la parte ma la parte malata e la storia precedente senza nascondere la parte buona nessuno li ha fatti che mi risulta e visto che in questa sede comunisti e post comunisti ex comunisti sono la la quasi totalità io di dicono impressione da storico
Che se voi pensate che questi conti ormai passano in cavalleria vi sbagliate di grosso i conti con la storia di una cosa così importante come il comunismo anche la parte male se voi pensate che tutto passa in cavalleria
Che chi ha avuto ha avuto ha avuto chi ha dato ha dato ha dato fatto lo stesso errore senza voler far paragoni fra i due movimenti che facevano apposta cisti ex fascisti e compagnia negli anni a fine anni quaranta anni cinquanta per forse ancora all'inizio degli anni Sessanta sebbene dopo luglio sessanta la questione si impose
L'idea che ma che importa sta è una storia vecchia è una storia sepolta non ce ne importa più niente
Non è così
Non è così questi nodi tornano continuamente al pettine
E la mancata
Il non avere affrontato una questione storica tornerà al pettine in modo politico e qui chiudo facendo un esempio banale su come torna in modo politico
Nei abbiamo l'ipocrisia di non notare come in Italia il partito postcomunista sedicente socialista democratico guarirà abbia ancora bisogno quando si presenta alle elezioni
Di non fare quello che fanno tutti i partiti che sono la maggioranza nel loro schieramento nel mondo a destra come a sinistra cioè presentarsi con un proprio candidato
Ma usano una pratica ereditata dalle democrazie popolari o negli anni in cui i partiti comunisti erano impresentabile quella di presentare un candidato altro di uno schieramento minore o addirittura di nessuno schieramento che poi viene regolarmente dileggiato dall'opposizione dove si fa come in tutti i Paesi democratici del mondo
Io non so che spiegazione voi diate del perché questo continua ad accadere nel due mila uno in Italia a mio avviso a che fare con il tema che stiamo qui discutendo stasera
Quando sarà stata affrontata e risolta questa questione risolta vuol dire semplicemente essere affrontata essere discussa pacificamente vedrete che anche l'Italia potrà cadere la cosa
Più normale che capite in tutti tutti i Paesi del mondo a destra e a sinistra
Cioè che in ogni schieramento a destra come a sinistra il partito di maggioranza relativa di quello schieramento è quello che presenta il suo candidato che viene dalle sue file e che probabilmente anzi possibilmente sicuramente il capo di quel partito si chiami esso presente segretario alla guida del nuovo governo
Se non lo fa non è perché
Siete più attenti al dialogo con i cattolici o state più attenti alle esigenze del centro ma perché in voi è rimasto un pezzo di quella questione risolta
Se noi nelle elezioni del due mila sei o quando diavolo saranno vedremo ancora che il partito di maggioranza della sinistra non presente il suo capo come se come guida del Governo
E fa quindi una cosa che ripeto anomala rispetto a quello che accade in tutti i negozi tutti i paesi del mondo tre che non accadeva nel Cile del settanta ma appunto perché il Partito Comunista preferiva darsi a un altro candidato ma da quando la questione risolte superata accade così
Allora se il partito che e maggioranza che a ad oggi immaginate debba essere
Ancora come si chiamerà i Democratici di sinistra a meno che non si siano fusi in un unico partito che ora abbiamo dato vita al Partito Democratico ma se ne rimarranno ancora due o tre
Il fatto che sia candidato un altro fuori sarà la prova che il discorso che avete ascoltato stasera non sarà stato inutile grazie
Do ora la parola in ordine antiaerea fa Betti con Aldo Tortorella
Avendo altrove
Nella nomina dunque e allora questo liberò di di Petruccioli come ha detto benissimo Mieli un vibrato
Appunto ben scritto appunto e vedo che è una dote no farci pensare a coloro che si occupano prevalentemente di politica ma Petruccioli però è stato
Anche un bravissimo giornalista
Ed è stato anche da giovane è un ottimo studioso quindi non non c'è meraviglia in questo quali che fossero i suoi maestri naturalmente verrà perché non tutti poi hanno fatto una buona riuscita questi maestri
E
Comunque un ottimo studioso un bravo giornalista e quindi ripeto conferma queste doti
Sì e poi è un libro secondo me interessante per un motivo che Mieli nona detto e quindi io posso raggiungere
Credo naturalmente per me è molto interessante perché sono diciamo interno al questa storia ma credo che sia interessante per tutti per una dote che non è che non riguarda come spesso succede per molti che scrivono vivi questo gene è un libro sincero come era sincero il libero di Achille Occhetto
Un libro che parte da sé come dicono le femministe
E vero e e quindi entrerà nel merito del non soltanto dei troppi per giovamenti per questo si legge volentieri
Come ripeto anche quello di chi le e i
Si legge volentieri perché un libro che parla
Del del di quello che gli ha sentito di quello che e per May che sono appunto odierna generazione è un po'diciamo sotto accusa è vero diciamo dite
Faccio parte di quelli che
Pur avendo partecipato alla Resistenza ma tuttavia non non non hanno sull'asfalto è quella bagaglio di prigione di esilio eccetera che aveva alla generazione dei fondatori o immediatamente successiva gli svolti Istica
Come Amendola come Pajetta che appunto non avevano fondato il partito ma avevano pagato pesantemente a loro milizia anti fascista e comunista
Il giudice
Non avendo questo bagaglio sulle spalle ma avendo soltanto quella resistenza eccetera
E Pius è stato visto dalla generazione nuova che sorgeva diciamo e chi in effetti era stata anche
è sostenuta da almeno da una parte della vecchia generazione comunista perché assumesse le sue responsabilità tuttavia come un certo freno diciamo alla
A una ripensamento profondo del modo di essere dei comunisti in generale e dei Comunisti italiani anche quindi un libero sincero
Che a me e appunto ha fatto capire proprio per questa differenza di generazione perché debbo dire anche anch'io debbo partire da me visto che
Stiamo parlando di questo libero ha fatto capire
Qualche molto di più di quello che può succedere io sono amico anche di Petruccioli anche se non sempre la pensiamo allo stesso modo ma
Il puntano scendono bene pur parlando frequentemente con lui ho capito di più diciamo leggendo questo libro
Perché
Quando si scrive diciamo nella propria nel segreto della propria stanza
Il e si riflette si dice anche
Più francamente non voglio dire che Petruccioli qualche volta anche il G come tutti noi vero e malizioso va bene è una dote editi
Politico naturalmente richiede persone intelligenti e anche di altre Bata
Ma aldilà insomma di di queste cose è proprio vero che quando si scrive quando si riflette per conto proprio su una vicenda su una vicenda personale
Sulla vicenda in cui si si anche sofferto diciamo sebbene queste parole siano desueta e bisogna dirle
Ebbene essi alla fine si è più si tocca si dà più nel profondo insomma questa opera esempio
Io avevo colto abbastanza bene credo avevo capito abbastanza bene chi c'era un un sentimento diciamo molto critico nei confronti della generazione chiamiamola così di mezzo quella che adesso all'età che ho io diciamo forse qualcosa di più anche
Ma e
Il forse mi sfuggiva ecco volevo capire adesso faccio un po'di cronaca anch'io a capire una volta perché molto cortesemente il ma i compagni della maggioranza vincente al primo congresso di trasformazione del PC in quello che sarebbe poi diventato PDS
In quanto rappresentante della maggioranza mi mi nominato a una carica puramente formale che era quella di presidente del comitato centrale
Ed ha chiesto giacché secondo me coloro che fanno i presidenti anche se sono di parte
Dovrebbero arriverà a cura di essere equanimi verso tutti
Essendo allora presidente di questo comitato centrale uffici un incontro il più ce ne sono alcuni dei protagonisti innanzitutto il segretario del partito di loro amichetto eccetera
Tra tutti i membri del re della
Del delle delle varie ricorrenti insomma maggioranza minoranza nelle varie sfumature della maggioranza e della minoranza
Per vedere se non fosse possibile prima di affrontare il secondo congresso a trovare una soluzione unitaria
E compresi allora che alcuni dei
Dei giovani compagni dirigenti serale sentivano questo anche perché era promosso da una persona più anziano di loro
Quasi come un tentativo di prevaricazione che qui un desiderio di rimanere in modo incombente diciamo
Ho visto quindi questa invece c'era del c'è in questo sentimento un'approfondita perché effettivamente c'è un punto in cui poi di libertà di Petruccioli va quasi a un'invettiva diciamo che dice insomma vedendo questi questi questi profughi polacchi che stavano lì a fianco delle Botteghe Oscure alla chiesa dei polacchi e diciamo in quella condizione miserevole
Etc si rivolge a questi vecchi compagni e
Egli dice dice l'OPA insomma come fatte a non sentire il peso che avete sulla coscienza per non avete denunciato teste
Sì ruolo va be va be noi siti invece sì ma cioè come facciamo ai caccia ma comunque è giusto questo io ho trovato lo dico per dire che lo trovo una cosa giusta anche se fosse stato rivolto soltanto agli anziani
Un cambio di generazione e una polemica molto ferma
E molto decisa contro il metodo chiave adoperato il vecchio partito
Che non era il vecchio partito comunista italiano che non era quello di stare fermi ma quello di di cercate in quella di adoperare quella formula molto diciamo ripetuta che era quella del rinnovamento nella continuità cioè si cambiava
Cambiavano le generazioni dirigenti si mandavano avanti i giovani ma nello stesso tempo
Insomma si cercava di salvare la massima parte di quello che fosse stato possibile salvare del passato
E nulla la regesto di Occhetto a cui io Petruccioli ha dato molto credo comunque che ha condiviso fino in fondo aveva invece una impostazione radicalmente diversa una rottura una discontinuità con il passato
Per togliere come ha detto Mieli una occasione che sembrava poter foto potete sfuggire insomma
Quella della de di un'estinzione che si vedeva via via più drammatica del fallimento della intesa di Gorbaciov frodi insomma eccetera e quindi di non fare come nel cinquantasei appunto è come nel sessantotto
Tuttavia questo del questo libro sincero che racconta questa storia che ho letto una storia
Si conclude con una constatazione non di un fallimento dice Petruccioli se non ho letto male ma
Insomma di una opera certamente incompiuta
E la trama del libero
Da diciamo da responsabilità principale
Non tanto agli oppositori aperti quanto come è stato ricordato Agli dieci euro Payá agli oppositori taciti coloro che acconsentivano ma con riserva e che di conseguenza venivano diciamo così ostacolando
Sì naturalmente si fanno dei riconoscimenti anche alle persone ma comunque nella sostanza
Il libero è anche un disvelamento di questa difficoltà interno alla maggioranza del partito dei Democratici di sinistra questa opposizione che è diventata radicale e che non era come qualche volta si è scritto un po'frettolosamente
Diciamo soltanto un contrasto tra due persone
Ma era invece un contrasto politico più profondo
Sottolineo in ordine a ciò occhi doveva essere cambiato
O da
Insomma abbandono un po'adesso la recensione del libro per provocarmi qualcuno degli interrogativi che questo libro
Mi ha posto insomma e che sono in parte Diversi da quelli di Mieli ma non tantissimo
Io mi mi mi sono chiesto che agendo questo libro ma anche leggendo quello di Occhetto
Appunto perché sono sinceri e non nascondono le cose finalmente dico io verrà perché
Purtroppo
Diciamo qualche volta questa piena sincerità forse non ha potuto esserci eccetera io non sono un voglio criticare questo ma
Proprio perché sono sinceri non nascondono quindi il fatto che insomma il disegno non si è compiuto
Mi mi sono chiesto e mi chiedo se sia ben
Del tutto vero
E del tutto insomma
Che il disegno non è riuscito compiutamente il disegno che era quello di creare una forza politica completamente nuova
Che non avesse appunto bisogno di di insomma di questa cosa che diceva Miceli sono una forza completamente nuova la carovana insomma di cui ha parlato che tocca più volte e chi portò dapprima a quello al tentativo dei progressisti che fu sconfitto
I e poi avrebbe potuto essere questo movimento dell'Ulivo visto come tale e non soltanto come diciamo assemblaggio di partiti tra di loro in su qualche volta in comunicanti
Mi domando se è vero questo aveva qualcosa dentro di sé questo disegno
Che trovavate che che che non è riuscito o soltanto è stato la responsabilità di chi diciamo Pio si dice in modo abbastanza chiaro un po'un po'diciamo adattata mente si opposto dall'interno è un metodo però intendiamoci che non è soltanto attribuibile ai comunisti perché diciamo si sono parecchie le organizzazioni vero e adesso non vorrei citarne qualcuna aldilà del Pevero è vero ma non soltanto quelle religiose vero in cui diciamo si occultano vero Larry i sentimenti le passioni eccetera si finge di aderire io sono incerto che l'attuale presidente del Consiglio quale che io sia il giudizio che io dopo sopra di luglio è sopra il suo gruppo politico
Ma senza dubbio come ogni uomo della del potere
E vero eviti e ci sono qui quelle bellissime annotazione della Sea Mombasa il vero sul potere in quanto tale aveva detto
Perché appunto
La terrà la sua contrarietà deriva dal fatto che quando non ce l'hai lo vuoi riavere quando cioè dai temi di perderlo perché sai che intorno a te
Si muovono non soltanto agli oppositori aperti ma diciamo quelli non dichiarati che etc e cioè da altra parte
Lo storico medici insegna che appunto fin dall'inizio dalla dalla lontana sto dava Fontana vicenda della deve tanti che aveva ecco forse Ceci sono queste bellissime c'è questo bellissimo libero
Sulla su qualcosa di più antico di quello di cui si è occupato recentemente Nieri cioè su queste tavolette che sono state scoperte
Nella Estremo Oriente su questa civiltà degli Accadi Berro le lettere della della della ci sono sono state trovate le lettere diceva i tavolette con i messaggi che vada cortigiana favorita mandava vi è in guerra in cui raccontava di tutte le trame che avveniva ovvero Accor per terra
Alle sue spalle mentre li combatteva per la sua Cahuzac contro l'avversario contro il nemico quindi non è proprio una cosa soltanto dei comunisti è una cosa un po'più antica
Di tutte le organizzazioni le quali hanno poi questi principi un po'centralistici dei seppure insomma in qualche modo
Occultati o mitigati
O da perché cosa c'era ecco io mi sono chiesto questo per visto che abbiamo questa occasione di discussione che non è stato che non è stata frequente
E per cui ho accettato così volentieri questo invito gentile di Petruccioli
Io credo che ci fosse qualcosa che nel libro si vede
E cioè il permanere in realtà questo è vero insomma il permanere di una mentalità diciamo anche nella maggioranza che aveva compiuto questa questa svolta
Che era una mentalità non particolarmente nuova
Perché dico che il libro lo rivela perché in questo libro in cui si parla come ho detto con sincerità compassione eccetera dei sentimenti della della della che percorrevano la maggioranza e tutte le in tutte le sue sfumature e delle lotte interne e dei guai combinati da quelli che dice Wandissima voleva ANDI di no eccetera eccetera c'è un'assenza assolutamente singolare e cioè l'assenza della di una opposizione dell'opposizione che in realtà per la prima volta si manifestava in quel modo dopo moltissimo tempo nel Partito Comunista Italiano una opposizione dichiarata
Che
Diciamo aveva chiesto il il suo consenso
Ce ne aveva ottenuto cioè per non aver ottenuto in una certa misura
E che poi non tutta
Esce dal partito ed no non tutta si scinde
E dalla dal partito dei Democratici di sinistra ma in parte di immane e continua in questo decennio io sono qui un rappresentante caro Mieli di queste
L'opposizione diciamo così decennale è vero
La quale si fonda però non sua Nostalgia del passato ma diciamo sulla sullo sforzo di una riflessione sul passato
Io credo che questa assenza diciamo che Petruccioli rossa che io ho colto questo elemento gli ho anche detto questa assenza
Rivela il fatto che c'è stato cioè come c'era nel passato nel vecchio partito comunista purtroppo una scarsa attenzione
Verso gli l'argomento dell'altro
E io temevo che questo potesse a cadere onestamente parlo dando come no andrà credo che qui ci sia un asset una annotazione su su di me per me per Petruccioli permetterà che lo dica molto cortese molto gentile
Ma forse non completamente aveva non è che io pensavo che i miei amici che facevano la svolta Occhetto prima di tutto
E Petruccioli spesso e tanti altri
Diciamo dovessero rendersi conto a me questa è una malizia
Quindi mi sono un po'arrabbiato perché non me l'avevano detto bene prima eccetera No non è non è questo il il il problema me pub dove in realtà che e continuata aderire debbo dire che non il fatto di mettere in discussione se stessi ma che in modo tant'è che io mi battei molto perché non si facesse il congresso
I malpancisti che tu adesso dici una volta tu caro Mieli identificarsi in quelli che diciamo dicevano
Non facciamo subito il congresso Sylvain artisti erano quelli sì non facciamo subito il congresso facciamo prima una discussione sul programma fondamentale
Perché il Partito Comunista Italiano è morto avendo come programma fondamentale quello del mille novecentocinquantasei cioè per oltre alle per quasi venticinque anni quanti sono passati insomma fino ad dall'ottantanove venticinque trent'anni adesso
Senta anni trent'anni quasi non si è più potuto discutere ogni congresso si diceva dobbiamo ridiscutere il programma fondamentale e non se ne faceva di nulla perché quello
Era un punto molto spinoso era il punto della cultura costitutiva del vecchio gruppo dirigente del partito comunista italiano che non era propriamente in tutto e per tutto la mia
Diciamo perché appunto vinceva qualche molti nodi che dovevano essere sciolti
Che invece è vero che non sono stati compiutamente sciolti perché
Tra gli autori ha fatto perdere di vista
Che invece il carattere della che deve ora c'è la discussione avrebbe dovuto a vere c'era quell'appunto che avrebbe dovuto vi guardate che cosa c'era che non aveva funzionato in un partito che pure in Italia era stato senza dubbio non solo un partito democratico e nazionale
Ma un partito con un corso diciamo riformistico
Assolutamente diciamo simile se non vogliamo dire uguale a quello di qualsiasi altro altro partito socialdemocratico per e era stato mantenuta questa forma di solidarietà
Vero e quando già verso l'Unione Sovietica quando già quel medesimo partito lo criticava fino al forme più acute che addotto Berlinguer cioè una qualche cosa lì dentro che andava indagato io mi sono permesso di scrivere su questo su una specie di Sami Stab perché io vedi governo perché pochi vengono ovviamente che si chiama critica marxista che fu acquistata diciamo anche per merito di Occhetto da darmela alti
Che la pensavano come me dall'opposizione per una lira
E vero è che continua fino adesso le sue pubblicazioni e lì è vero io non mi voglio costringere a leggere queste cose ma perché non voglio tediarvi a oggi sul mio parere perché stiamo parlando di altro io credo però
Appunto la la riflessione
Sia stata una riflessione diciamo non compiuta è vero questo una riflessione non compiuta sulle diciamo pure sulla validità
E l'importanza di quella cultura storici Istica
Che fu la cultura del gruppo dirigente del partito comunista italiano cultura che altri partiti comunisti non ho sognava non si sognava non sognavano neppure riavere
Fu una grande cultura che liberò quel partito dalla dalla sua Inter dalle sue dalle incrostazioni dogmatiche insomma che intanto venivano avanti in tutto il mondo dei partiti comunisti alcuni di questi partiti scomparvero dopo pochi mesi dalla guerra dopo pochi anni dalla guerra partiti gloriosi Simi partito austriaco e tanti altri che avevano dato un sacco di contributo alla Resistenza s'furono spazzati via da pigramente questo partito avesse perché aveva dietro una grande cultura ma questa cultura
A sua volta aveva un limite e norme che io credo che fosse quello che un cattivo storicismo porta forme di dell'attivismo etico che sono francamente intollerabili
Petruccioli che pure così giustamente critico verso diciamo un per certe forme della della della vecchia generazione non non si spinge diciamo su questo in questa analisi e non e non e non e non la usa diciamo non so adesso bene ma so che la sua formazione una formazione che potrebbe essere interessata a questo tema ma non non va usano o per meglio dire non lo usa fino in fondo il vero evento nella continuità non era possibile
Dice Petruccioli e non era giusto bisognava rompere sì ma questa rottura per essere vera
Avrebbe dovuto essere tale da mettere in discussione
Più che la politica i fondamenti su cui quella politica era stata costruita la politica del vecchio partito comunista
Non è un no non è dato di criticabile per il fatto di essere per esempio velleitaria
Diciamo così venata di utopismo verbale rivoluzionari istiga perfettamente al contrario non è Walter non mai peccato il partito comunista di alternativi smuove verbale non era questo il problema e la questione che pongono che pone la svolta che è quella di come dire
Se bloccare il sistema politico italiano infatti si rivela ben presto un qualche cosa che non che non funzionava
Nel senso che Petruccioli stesso dice in un passo del della del suo libro che a un certo punto
Pur avendo compiuta questa operazione audacia audace e guardando il panorama dall'alto di un colle liberi di un fardello fosse ritenendo di essere liberi di un fardello inutile etc e ci si accorge che si era appuntato ancora sui vecchi attori politici quando i vecchi attori politici stavano scomparendo dalla scena
Dunque non era IVA
Il libri problema non era quello tanto della politica del Partito comunista italiano quanto era quello della dei suoi fondamenti fondamenti che perciò diciamo la la la svolta non ha avuto questa questa conclusione
Diciamo che che oggi noi dobbiamo constatare
L'abbiano essi della della del al sistema politico italiano piuttosto verso una una formazione di carattere chiamiamola pure liberaldemocratico con venature
Di sinistra piuttosto che con una partito simili ai ai partiti socialdemocratici europei in tutto e per tutto perché e in affetti una discussione reale
Sulla sul sugli elementi fondativi della cultura comunista dei Comunisti italiani non c'è Stati nel perda
Per venderne ciò che dà andava preso di Corvetto di buono di positivo né per le ha criticate nel profondo le cose ecco che usi che io rispondo alle
Alla domanda anche che mi riguarda
Ecco cosa volete che mi consideri
Uno che ha passato tutta la vita nel Partito comunista italiano se non diciamo qualcuno che deve essere correttamente chiamato un comunista democratico italiano ma
Democratico sottolinea ovvero italiano ma
Che ha dato prova poi di essere democratico anche all'interno del suo partito del partito che ha continuato a scegliere
Facendo una cosa che non è comune né ai partiti comunisti ne ha alla Cozzi partiti cioè stando severamente all'opposizione senza scissioni eccetera e continuando a combattere quella che gli ritiene una battaglia giusta per una è una naturalmente per le idee che egli ritiene riavere ma il problema non è questo il problema e che il compito aveva generazione a cui appartengo deve essere quello di approfondire di criticate meglio se stessi e il proprio percorso cito un bel libero per esempio di del nostro carissimo comune amico Abu comune a molti amico Chiarante
Giuseppe Chiarante che contiene una una una stima specie di rapida storia delle idee nel partito comunista in cui c'è come critica fondamentale la critica l'economicismo del Partito comunista
E la trascuratezza del messaggio di lanciano
Sulla rivoluzione in sui intellettuale e morale diciamo che sembra a Chiatante io sono in parte d'accordo con lui che sia stato l'elemento cadente elevazione del Partito comunista questa generazione di vecchi diciamo così
Deve continuare in questo sforzo se vuole aiutare i giovani ma a loro volta la generazione giovane
Che ha compiuto questa svolta io credo che farebbe male
Sì pensasse soltanto alla responsabilità dell'altra auto ecco dell'altro che sia stato l'oppositore
Diciamo esplicito o anche lì boh oppositore un po'ipocrita diciamo ecco sì cento c'è sempre da vedere le responsabilità degli altri ma io credo che una cosa fondamentale sia anche quello di scorgere le responsabilità per l'opera di e di ciascuno di noi la vecchia generazione le proprie responsabilità dei vecchi dirigenti comunisti
Gli autori della svolta responsabilità del modo con cui questa svolta è stato fatto e coloro che sono venuti dopo le responsabilità che hanno avuto nella gestione della cosa pubblica nella gestione del governo
Non è possibile che noi adesso andiamo scusate mi questa intromissione negli atti negli affari correnti
Diciamo della in questo momento è possibile andare adesso per esempio a un congresso senza un esame serio delle cose giuste ma anche le cose sbagliate che sono state fatte
E come si fa diciamo e questo non deve essere compito soltanto di chi essendosi opposto a un certo corso politico
Salta su come potrei fare io a dire ve l'avevo detto io non è questo il il ruolo che io vorrei scegliere mi piacerebbe molto di più che coloro i quali hanno avuto le responsabilità maggiori nel partito e nel governo
Ci spiegassero dove hanno sbagliato perché io
Penso che sia l'unico modo vedo per riuscire ad andare avanti vi ringrazio
Passo subito la parola Piero Fassino
Va bene anch'io naturalmente ringraziare Claudio
Di un libro posso naturalmente che è scritto molto bene perché Claudio oltre che
Un ottimo dirigente politica che come sappiamo tutti un bravissimo giornalista
I trova nel libro diciamo la sua straordinaria capacità descrittiva di sintesi di e approfondimento diciamo da quell'intellettuale che ma io penso che il libro sia interessante bello e anche emozionante per per chi come
Come me si ritrova in mille di quei passaggi
Perché in realtà è la memoria sul presente questo è il punto diciamo no in genere si fa un libro di memorie
Su accadimenti e fatti che sono nel tempo assai più lontani e diciamo la cui valutazione il cui giudizio è molto più come dire asseverato no questo è un libro che invece narra la storia
Narra un pezzo di storia della sinistra italiana che per il peso che aveva il pizzi e ciò che dal Pizzi poi ieri sceso è un pezzo di storia italiana
è la storia di un gruppo dirigente dentro il gruppo dirigente la storia di una generazione e di accadimenti che sono avvenuti tra il mille novecentottantanove e il due mila e uno cioè negli ultimi dieci anni e quindi diciamo
Scrivere un libero ripercorrendo ricostruendo
Fatti momenti passaggi così vicine a noi così vivi così legati siamo all'attualità la contingenza politica è particolarmente difficile molto più complesso da questo punto di vista il libro anche molto più utile no perché non è soltanto un libro di
Ricostruzione di memoria storica interagisce col dibattito politico di oggi perché le questioni che stanno in questo libro sono le questioni che sono nell'agenda politica alcune richiamava adesso Aldo
Dell'oggi
Quindi diciamo il libro è importante per questo naturalmente quando si scrive un libro di memoria sul presente è evidente che poi
Se ne accentuano obiettivamente diciamole unilateralità le interpretazioni personali diciamo la minore distanza determina obiettivamente naturalmente una una lettura è una rappresentazione dei fatti che più legata all'esperienza diretta quindi ma questo
Non è questo un problema non è neanche un difetto del libro anzi Petruccioli con la consueta consueta sincerità e franchezza con cui ha sempre diciamo vissuto la sua militanza sulla sua scienza Polito culturale libero lo scrive con con con grande forza io credo che sia un libro molto utile
Ora io vorrei dire questo
Ma il libro dimostra una cosa nel ripercorrere vari passaggi di questi dieci anni
In realtà la svolta non fu univoca nelle sue origini e
Le diverse modalità interpretazioni con cui la svolta fu vissuta sono arrivate fino a noi
Intanto la svolta fu fatto bene a dirlo Aldo
Qui c'è Achille che ne è stato diciamo il protagonista principale
E la svolta fu sofferenza la svolta fu una spesso si è parlato di questa svolta soltanto vedendo la diciamo asetticamente no i contorni e ridimensiona di scelta politica no
Quella svolta messo in discussione per ciascuno di noi delle scelte di vita come si diceva una volta anche è stato come dire la svolta è stata complessa difficile perché era una svolta in cui si intrecciavano i i destini di un partito
Le scelte di una grande organizzazione collettiva nella quale ciascuno di noi era vissuto è il modo di essere di ciascuno di noi dentro quell'organizzazione le proprie scelte di vita
A chi l'ha descritto bene in uno dei suoi libri la la sofferenza grande di insomma di trasformare il PC è un partito che per struttura storia cultura caratteri come dire era caratterizzato storicamente era una cultura della continuità da una cultura
Della trasmissione di generazione in generazione di fattori unificanti e rompere tutto questo non è stato semplice mettere in discussione tutto questo è stato una gigantesca sofferenza quindi io questo lo dico perché cui strass pare molto benissimo in tutta la descrizione perché Claudio che l'ha vissuto è stato uno di quelli che ha sofferto come ciascuno di noi per la parte che diciamo ha vissuto
E questo naturalmente va tenuto presente perché la svolta di una grande organizzazione che a quella storia che coinvolgere milioni di
Gli uomini perché non è stata una svolta che ha coinvolto non soltanto chi era iscritto al partito ma anche milioni di elettori e tutta quella parte della società italiana che in qualche modo nella sua storia
Personale in un momento non altro si era riferito al Pizzini e è stata una cosa diciamo enorme cioè
Non dimentichiamoci mai che
Questo lo so per aver fatto per cinque anni responsabile organizzazione del partito lo anzi essere stato quello che ha gestito la trasformazione del Pizia PDS dal podestà l'organizzazione che nell'arco del periodo che va dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentottantanove almeno un italiano su tre è stato iscritto al Pci in un qualche momento di quel cinquantenne
Chiaro almeno uno su tre
Qualcuno o qualche anno qualcuno qualche mese qualcuno una vita ma no il che significa punto anche Rebuffa che quei presenta pur
L'età
Allora lo dico perché non si può pensare la svolta senza pensare a questo pensare che la svolta è la svolta che ha investito un pezzo della storia italiana un pezzo della Società italiana un milioni di donne e di uomini
E quindi la complessità e la difficoltà di una svolta di quel genere
La svolta non fu univoca non fu univoca
No i primati all'unisono recita una la svolta fu soprattutto e per questo fu sofferenza e svolta che maturò tutta dentro un gruppo dirigente che con generazioni diversi si era formato però è costruito tutto intorno per lingue
Che la svolta fu tanto più complesse e più difficile perché la dialettica che ci oppose tra chi era favorevole e chi no non era una dialettica tra innovatori e conservatori io ho sempre rifiutato questa dialettica
Aldo Tortorella nel gruppo dirigente berlingueriano è sempre stato un innovato sempre stato un uomo che ha trasmesso le generazioni più giovani come me altri una cultura anti dogmatica una cultura storici Istica
Come dire l'adesione al pensiero razionale no cioè è così no
Sì no di una critica diciamo dello storicismo no come l'ha detto anche prima non l'ha detto prima la cultura anti dogmatica no critica dello storicismo lo ha ricordato eccetera
No allora
La la dialettica non si è svolta quindi secondo la logica classica conservazione innovazione la dialettica si è svolta dentro un gruppo dirigente che in realtà
Aveva costruito tutto il percorso di evoluzione del Partito Comunista Italiano
E questo è un punto che che non ha smarrito perché ha reso la discussione certamente più feconda ma anche molto più complessa anche molto più complessa
Ora il punto diciamo che su cui adesso rischia diciamo insistito Aldo e che forse non abbiamo indagato e Aldo dice
In realtà quando si è fatta la svolta non si è
Non si si non si è fatto fino in fondo non si sono fatti fino in fondo i conti con quelli che erano i valori fondativi del Partito comunista italiano della sua storia dalla sua identità della sua evoluzione e adesso lo dico io non l'ha detto lui ma cerco di vedere se ho capito in qualche modo si è saltato questo passaggio l'averlo saltato ha reso più debole no la possibilità di dare a della alla svolta delle radici solide
Io non so se è così perché io propongo questo stesso problema in altri termini è perché quel gruppo dirigente che certamente aveva tutta diciamo lo spessore culturale umano e politico per farli conti colleghi valori fondativi del PC non è riuscito a farla
è soltanto stato come dire
Un limite si sarebbe detto un tempo di soggettivismo per cui si eBay passato un passaggio che se invece fosse fatto avrebbe dato la svolta altre radici altra natura oppure stava nella stessa storia e negli stessi valori fondativi del PC un limite invalicabile
E questo è un punto
Secondo me io sono sempre stato convinto
Da un uomo che si è iscritto al Partito comunista italiano nel sessantotto e che quindi ha fatto una lunga storia della sua esperienza della sua formazione politico culturale nel Pizzi
Che a un certo punto
Oltre la storia del PC e oltre i valori fondativi del PC non si sarebbe potuto andare senza mettere in discussione quella storia e quei valori fondativi e per questo la svolta
E chi in una linea di sola riflessione fondata sulla continuità
Noi non saremo riusciti ad andare oltre la storia pur grande che non eravamo stati capaci di esprimere
E questo perché
Noi dovevamo fare i conti non soltanto la nostra storia ma anche con altre storie mi ha colpito che in tutta la
Riflessione che ha fatto questa sera Aldo che naturalmente
Solida e spessa come sempre però Aldo abbia by passato l'ottantanove non l'ha citato l'ottantanove
Ottantanove esistito anzi
Nell'ottantanove che abbiam fatto la svolta
Noi non potevamo soltanto come dire
Andare oltre il PC facendo i conti con la storia del PC perché la storia del PC si collocava in un albo in un contesto molto più grande sia pure con tutta l'originalità di quella storia
E non è che
Noi potevamo fare una riflessione su noi stessi prescindendo intanto dagli elementi diciamo di natura simbolica culturale e politica che trasmetteva quello che stava accadendo nei nel nel
Nell'Est Europa intorno alla caduta del muro di Berlino tutto ciò che è accaduto non perché io sia mai stato comunque or sono sempre stato convinto che la storia del PC resto dei Comunisti italiani è un'altra storia e tuttavia un'altra storia che era cresciuta maturata e si era distinta per differenza rispetto a quel mondo nel momento in cui viene meno quel mondo la tua identità che era definita per differenza con quello in qualche modo anch'essa messa in discussione
No
E io e io penso che è appunto quello che è accaduto con la caduta del Muro e con tutto ciò che attorno al muro ha cambiato nella storia
Dell'Europa e non soltanto dell'Europa è qualche cosa che in qualche modo investiva la natura anche del PC i suoi destini suo futuro quindi
Io non penso che noi non abbia come dire abbiamo prodotto un'accelerazione che non facendo i conti con i valori fondativi del PC ha saltato uno stadio e saltando uno stadio sta lì la radice
Di una debolezza che dopo si è manifestata nel percorso della svolta io penso che
Era possibile andare oltre soltanto un atto di rottura come dire forte come quello che noi abbiamo messo in campo
Dopodiché la storia della svolta sappiamo che nei del decennio successivo è stata una storia Torre storia tormentata è stata tormentata ecco mi riconduco una cosa che ho già detto perché il tre al tappo e nella storia un'interpretazione univoca non c'è stata
Perché in realtà fin dall'inizio maturarono nel nostro dibattito come dire opzioni e modi di guardare alla svolta DiVersi
Tutta la discussione che noi facemmo sul nome Partito democratico di sinistra e non fu una discussione sempre
La discussione intorno al nome e rivelò nel dibattito interno nostre anche nel gruppo dirigente più ristretto che intorno a Occhetto aveva condiviso tutte le scelte della svolta
Delle caratterizzazioni e dell'interpretazione della svolta diversa io è noto son sempre stato uno che ha pensato che diciamo si dovesse dare alla svolta una forte connotazione di natura socialdemocratica questo l'ho sempre sostenuto fin dall'inizio questo è noto no
Altri ritenevano che una caratterizzazione di questo genere fosse una caratterizzazione che in qualche modo
Fosse stretta e che fosse necessario come dire allargarla anche oltre quell'esperienza con la storia Achille sosteneva con grande determinazione questo diciamo no
Profilo più largo
Altre ancora che io credo pur sinceramente hanno partecipato alla svolta si portavano dietro una vecchia cultura continuista che era il rapporto con la storia che avevamo alle spalle il problema che peraltro aveva assillato Berlinguer anche nella fase evolutiva del PC di come traghettare l'intero esercito
No
Quindi c'è il problema è che la semplificazione mediatica la semplificazione politica la semplificazione giornalistica a ovviamente sempre parlato di svolta nella svolta
Poi gli elementi della dialettica sono apparsi come essenzialmente due chi la svolta la voleva e chi invece non la voleva o comunque non la condivideva
Ma in realtà il proprio la lettura del libro di Petruccioli vizi consente di fare i conti con poi una storia della svolta che rivela una articolazione
Di approcci di anime di culture di ispirazioni tutte certamente riformiste ma con caratterizzazioni diciamo diverse che hanno pesato e io penso
Che oggi nel due mila uno e finisco ecco l'elemento diciamo di attualità noi siamo ad una svolta che non ha compiuto il suo la suo tragitto la sua traiettoria perché quelle diverse ispirazioni che hanno caratterizzato la svolta nella sua fase iniziale nove non ha siamo riusciti poi in questo decennio come dire
A superarle in un punto di sintesi che ci consentisse di andare più avanti
O per scelta o per necessità abbiamo continuato a avere
Un po'una un partito occhi nel quale sono convissuto interpretazioni anime diverse abbiamo cercato di comporlo e poi sotto holding come dire l'incalzare della contingenza politica che ti obbliga a fare delle scelte
Politiche
E e penso che diciamo
Di qui il tema sia lì insomma noi abbiamo attraversato il deserto noi la traversata del deserto l'abbiamo fatta probabilmente la traversata del deserto però non è finito
E sì e c'è il problema di come ripigliamo un cammino
Li pigliamo un cammino perno diciamo dare a questo Paese è una grande forza diciamo di riforma riformista di sinistra espressione di una cultura di governo una forza che assolva in Italia la stessa funzione a cui in altri grandi paesi assolve a una riforma su una sinistra riformista
E non è un brano è un percorso esaurito tra l'altro questo percorso si è arricchito di un nido una complessità politico istituzionale
Per cui il sistema politico italiano sia bipolari Zanato per cui noi questa scelta la dobbiamo far vivere contemporaneamente dentro un sistema politico bipolare che vede
Esistere non soltanto i partiti ma le coalizioni quindi diciamo il percorso è complesso tuttavia questo è diciamo il punto ultima questione e finisco
Paolo Mieli ha detto va be'guardate che voi però vi trascinate dei conti che non avete fatto fin quando io non li fate
Non devo dire davvero non è un modo dialettico dire non ho capito bene a che conti si riferisse perché
Se tu Paolo vizi dovete fare i conti con la storia del comunismo del comunismo italiano io penso che questi conti non li abbiamo fatti
Io penso che li abbiamo fatti e li abbiamo fatti fino in fondo
Se tu poni il problema che nella nostra cultura
Cioè se la nostra ecco
Farò adesso io il popolo dire cosa penso io
Qualsiasi commento
Dopo
Parte in modo esauriente ma ormai
Che si aprisse
Chiude la quale solo che cosa
Ma no io penso che va be questo tuo primario né un'altra pronto
La mia opinione è che la storia con
Guardi tragica
Ognuno ma cosa dovevo dire dello carte tragica la parte tragica l'abbiamo detta sono andato io suono Maria Majno oggi cosa vuoi che diciamo dei gesti simbolici ma come simbolici sono nato dirà che non era un eroe del socialismo dopo che era stato implicato comunista allora voi politico secondo me secondo me
Fare i conti con un fenomeno come è stato il comunismo in questo senso si ricorda andando io temevo riso alto peso rimozione sulla tomba MM oggi Rio Ave conto fatto
Una cosa è un'illusione
Ma io lo so che non so cosa voglia dire scusa un adesso io del trimarano Giobbe tu una battuta no ma dico non so cosa vuole dire scusa fammi parlare però sostanza mi fa vedere il mio pensiero
Ho capito qual è allora se la questione i conti col comunismo io dico che francamente i conti con la storia del comunismo internazionale la storia del movimento parente nazionale la storia dei Comunisti italiani secondo me l'abbiamo fatta
Altra cosa è e questa io invece avverte ancora una partita aperta
E fare fino in fondo i conti con una cultura politica
Che ci viene dalla storia
Per comunismo italiano
Una cultura che predilige spesso l'elemento della continuità sull'allevamento dell'innovazione una storia che ha paura spesso del mutamento del cambiamento una storia che spesso fa prevalere gli elementi di difesa sugli elementi di rottura
Questo sì ma non ha a che vedere con la storia diciamo
Cronologica inconsistente del comunismo insomma già
Non credo che abbiamo più da aprire una discussione su il nostro giudizio sul Paesi socialisti su Baresi e sostare il Sukhoi usavo su tutto questo e neanche sui passaggi della storia del comunismo italiano
Abbiamo bisogno invece di rifondare diciamo una cultura politica della sinistra che sia capace effettivamente di essere una cultura politica fondata sull'innovazione
Per esempio io l'ho detto in queste settimane io voglio una sinistra che non abbia paura una sinistra che non abbia paura della flessibilità quando affronta i problemi del lavoro ma che sappia che il suo la vera sfida è come liberi la flessibilità dalla precarietà
Una sinistra che non abbia paura della globalizzazione ma che si ponga il problema di come la governa gli dà delle regole
Una sinistra che non abbia più Spaur alle la parola modernità ma che sappia che la modernizzazione non è un processo neutro dipende da chi lo dirige da come lo governi e da chi finalità perseguite queste l'elemento di innovazione culturale su questo probabilmente c'è da produrre un'innovazione forte
Ma se noi dovremo essere ripiombati nuovamente in un dibattito retrospettivo sulla storia ma badate che
Il trenta per cento dell'elettorato italiano
Il trenta per cento dell'elettorato italiano
è nato dopo
Gran parte degli eventi che noi che noi stiamo ragionando
Cioè io vorrei anche evitare che noi fossimo appunto
Come quelli che in nome dell'innovazione pretendono che la loro esperienza sia l'esperienza universale di tutte le generazioni che vengono dopo di loro perché e dobbiamo fare i conti con con con con con una storia che che va avanti io non credo francamente che
Noi abbiamo quel problema abbiamo il problema di continuare in questo
Io credo di essere stato uno punto che
Non ha mai avuto paura anche esponendosi qualche volta diciamo di di di di di di misurarsi col col coi cambiamenti alla trasformazione abbiamo bisogno di innovare la nostra cultura politica la nostra cultura programmatica il nostro rapporto con la realtà e con la società
Questi sono i conti che probabilmente non sono esauriti questa è la traversata non ancora compiuta
E io penso che dopo l'esito elettorale del del tredici maggio credo che noi siamo di fronte a maggior ragione all'esigenza di riprendere questo cammino perché quando la sinistra arriva tutta insieme a non fare il venti per cento dei voti
Del Paese
Quando arriva al minimo storico quando in grande realtà del Paese non supera l'unità percentuale in termini di voti
Quando state se si guarda alla composizione dell'elettorato vedo che c'è una forte statici Tana grafiche sociale tutto questo mi
Mi pare induce a un grande allarme
E quindi certo vino ai conti dobbiamo fare però fare i conti con queste questioni qui
Ecco credo che almeno questo è il mio punto di vista io credo che il libro di Petruccioli ci aiuti Etsi contribuisca a questo tipo di riflessione grazie
Io do ora la parola Petruccioli ma prima vorrei sentire trillo piuttosto acqua davanti distrutto è stato nominato sul dato un elemento di disordine Benevento inviso
Ma rapidamente
Io voglio dire
Che naturalmente sono d'accordo con tutte le cose che sono state dette delle cose belle
Che sono state dette del libro di
Petruccioli voglio anche dire una cosa che forse qua la quale nessuno poca crederà ma io libro l'ho letto
Quando è stato stampato Petruccioli ha letto il mio quando era stampato
E devo dire che il primo libro un po'più organico che è stato scritto sulla svolta è quello di Ariemma che è qui presente e ho saputo che usciva dalle recensioni dei giornali
Ed eravamo tre ore che hanno collaborato strettamente dalla vita politica
E dico questo per dire che tra di noi
Allora non c'era nessun senso della Cam Marilla
In questo eravamo eredi della tradizione forse migliore del Partito Comunista anche togliattiana che diceva che tra i gruppi dirigenti non ci doveva essere familismo grande amicizia ma una distinzione netta
Perché poi le camarille personali sono quelle che determinano anche le cordate di potere
E
Dico questo per dire che molte delle cose del libero di Petruccioli che pure è stato mio stretto collaboratore le ho apprese leggendo il libro
Compresi diciamo i punti più duri
Delle manovre di D'Alema contro di me
E Petruccioli ha fatto di tutto per difendermi di questo non ho dubbio
Però non c'era questo spirito di e questo se intanto è un primo fatto importante nella vita democratica dei rapporti umane ma non ho preso la parola per questo ma per rispondere insieme a una domanda che di Mieli e ha un problema posto da Tortorella
Quali possono essere stati i nostri limiti
Perché oggi un leader che viene dal nostro movimento non può candidarsi apertamente le voglio congiungere queste due domande
Io voglio dire ad Aldo con estrema franchezza
Che ritengo che sia del tutto possibile naturale
Che anche da parte nostra cioè da parte di quella componente della svolta che non era la componente punk cista malpancisti da se posso aprire una riflessione
Sui limiti
Diciamo strutturali di fondo storici
Cioè sulle difficoltà reali che al di là di qualsiasi volontà soggettiva si frapponeva hanno in una certa fase a quella cambiamenti
Però non ritengo che storicamente sia giusto oltre a non essere giusto moralmente
Che questo lo si possa fare
Arrivati dopo in sei anni di restaurazione politica rispetto alle idee di rinnovamento della storia
Della svolta io questo lo dico con grande nettezza cioè quel dibattito tra di noi si può aprire io posso aprire il dibattito anche sui miei limiti
A patto che noi apriamo l'altro dibattito
Che in questo momento è cogente perché se non apriamo l'altro rimedi mite ormai non contano più niente dalla vita politica attuale
Del perché siamo giunti a questo punto è perché sono state restaurate le categorie della vecchia politica
Per cui noi oggi abbiamo questo paradosso
Che abbiamo un centro destra in cui ci sono moltissimi riciclati
Che presentato all'opinione pubblica come una novità politica abbiamo una forza politica che ha avuto il merito riconosciuto in tutta Europa di afferrato per prima dell'ottantanove una grande innovazione e che viene presentata nella società italiana come la forza di riciclati
E noi questa battaglia contro Berlusconi non la vinceremo mai lo abbiamo visto anche nel tipo di dibattito
Che c'è stato nel Senato dove noi sembravamo chiusi nel bunker della difesa semplice delle realizzazioni del centro sinistra se noi non finiamo di essere ex comunisti ex socialisti ed ex democristiano
Allora la svolta noi tentammo una cosa non solo il cambiamento del nome perché se no saremmo stati come il partito di Kitz
Noi tentammo di dire una cosa ben più grande e importante è lì che si aprì il dibattito vero e la distinzione e dire che era necessaria una profonda contaminazione
Tra tutte le tradizioni del riformismo italiano
Anche allora Rivola Neuro deliri quando cercammo di dire una cosa di questo genere cercare riporta dei portarci fuori dall'aula
L'ambulanza perché mo'considerata una pura e semplice follia
Ora il problema vero è che invece questa follia rimane la questione fondamentale Aldo io però voglio dire francamente io ritengo di essere uomo schiettamente di sinistra quando mi si è detto perché dopo tutte le posizioni uliviste non ti metti nella Margherita ho detto io sono uomo schiettamente di sinistra ma non accetto più che le ragioni della sinistra coincidono con le ragioni di un piccolo apparato che eredità in nome di questo le ragioni stesse dalla sinistra io so che ci sono cattolici
Che per esempio la guerra del Kosovo l'avrebbero fatta in modo diverso e questo problema che io pongo h alla sinistra interna dei DS che quindi il problema dell'uccisione dell'ulivismo
E stata
Dopo quella del cinquantasei la più grave colpa storica della sinistra italiana e qui non c'è un problema di rivincita personale se non facciamo i conti con questa che è stata una vera disgrazia
E qui parliamo da due ore e nessuno ne parla cioè con il fatto che si è accettato il Progetto di Cossiga
Non discutiamo di niente
Che ascoltiamo di farfalle non discutiamo del problema vero
E allora la questione vera e questa secondo me
Bada che sulla questione dei fondamenti allora cercammo di mettere in campo la dichiarazione d'intenti ma la passione politica ci porto sul nome
Su una cosa attuale dove di ragioni io fui tentato all'inizio di dire sui morti siamo al momento del nome vediamo se riusciamo a discutere sul problema e avevi ragione
Io ebbi una preoccupazione che se facciamo passare del tempo saltava in cavalleria sia la questione del contenuto che la questione del nome e queste sono quelle questioni di direzione politica sole quale possiamo discutere ma che un dirigente politico evidentemente deve avere la responsabilità sentendo il tempo che incalza
E devo dire che fino a che non ho visto le tombe scoperchiate Di Natale
Della rumeni via questo dobbiamo son portato dentro quando le ho viste ha detto per fortuna l'abbiamo fatto prima cioè abbiamo detto con chiarezza che non potevamo da Romania dalla Romania
Che non dovevamo aspettare la persona fatte squisitamente politici d'accordo quindi su un punto discutiamo dei fondamenti però anche qui c'è stata la Dinoi una discussione puramente formale perché se andiamo a riprenderle vi invito di andarla a riprendere dichiarazione d'intenti si muoveva sulla linea delle posizioni più innovatrici della socialdemocrazia europea Fassino se lo ricorda mai andavamo in giro per l'Europa
Ad affronta noi che passavamo per aver detto che bisognava andare oltre il comunismo e la socialdemocrazia siamo quelli che si può dire siamo andati col cappello in mano
Per cercare di entrare nella socialdemocrazia però abbiamo compreso e credo avevamo ragione che questo germe in Italia non nasce cambiando la sigla un vecchio partito comunista ma credo cambiando l'habitat cioè credo creando un ambiente nel quale il germe della sinistra possa rivivere in forma nuova che io dico una cosa che non di cui non ho nessun merito questo è stato fatto
Io sconfitto sulla Costituente è stato fatto grazie a Prodi con l'Ulivo per questo sono diventato ulivista convinto io non ho nessun merito nella formazione dell'Ulivo salvo di aver scritto in un libretto qual Evola
Carovana è la cosa grave è che poi questa trovata
Che era diversa dalla cosa che poteva sembrare non la nostra degli esterni intellettuali isterica e ancora dei neri Istica ha convinto per anni parte integrante importantissima dalla storia politica di questo Paese delle sue famiglie e noi l'abbiamo buttata via allora quando io dico rifacciamo i conti con la svolta
Dobbiamo rifare i conti su quel male oscuro
Che ha spinto una parte dell'ex Partito comunista ad accogliere la svolta come furbizia tattica
Per entrare nel salotto buono della borghesia italiana
E credere così di essere dello stesso tempo più moderati
è più di sinistra perché da un lato hanno difeso
Ecco le il Sinn isterismo la vecchia forma partito comunista dall'altro ecco il moderatismo si sono dimostrate disposti come il piatto in mano andare in tutti i salotti a chiedere la carità
Noi superiamo questa posizione di povertà intellettuale e allora possiamo riprendere il discorso sulla svolta e a quel punto ci sono anche i nostri limiti
Il mio limite personale che allora visto questo io doveva avere un secondo coraggio questo non ce l'ho avuto di rompere anche la maggioranza
Della dell'ascolto ho pensato che non sarei stato capito ma forse era meglio rompere quella maggioranza piuttosto e correre il rischio di essere trascinati dove siamo stati trascinati grazie
Sì
Sì no no dunque avete visto che abbiamo fatto un dibattito interessante e che dobbiamo questua Petruccioli io non ho parlato
Verrà del più una sola cosa voglio dire
Dunque
No
No no non so come si fa
E crolla questo no
Dunque non ho parlato della questione dell'accettazione delle impostazioni di Cossiga perché che io non ho condiviso vorrei rendere chiaro siccome qui non tutti sanno le cose che la corrente diciamo di sinistra il cui appartengo diciamo così come che non dirigo
Ma a cui appartengo che ho convinta a a cambiare il nome perché a un certo punto con tutti io ho detto cosa mi sento tenterò ma con tutti questi comunisti etc iter rifondatori comunisti comunisti italiani
Vero i Comunisti unitari e tanti altri gruppi che si chiama comunisti o convito cambiarli io medesimo Iotti ha fatto cambiare il nome
E quella con e come sinistra darsi delle dei DS e poi come nuova sinistra
Per l'ingresso di altri eccetera quella sinistra lì e si è astenuta cioè ha votato contro
Per il il la costituzione del governo D'Alema perché è un un errore politico chiarissimo
Si poteva fare tante cose ma non si poteva non si doveva io non ne ho parlato ecco perché e ne parlerò diciamo sabato mattina anzi devo correre a prepararmi vero in questa associazione che al cui ora perché ho abbiamo costituito vedo non beffardamente chiamandola per il rinnovamento della sinistra perché appunto abbiamo constatato che c'è una verità il nel fatto che si sono ripetuti i vecchi errori
Quindi ho voluto ricordare questo e per l'ho anche dire un'altra piccola cosa
Che è la seguente
Fassino ha ragione quando dice dobbiamo fare i conti con i problemi dell'oggi
Non dobbiamo rispondendo a Vieri non dobbiamo tutti tutte le volte sentirci incatenati a questa storia da cui abbiamo voluto uscire e io sento che nella sua cento c'è un accento di verità profonda il che però ecco perché io insisto ma perché io sono vecchio e perché ho voluto esser comunista
Al democratico eccetera io sento però che c'è una verità in chi ci chiede ma fateci capire perché pure voi
Che pure eravate voi relativamente parlando un'altra cosa non avete avuto la sensibilità pure brennender cinquantasei né nel sessantotto eccetera e e poi tu Tortorella addirittura nell'ottantanove di di insomma di nel rompere definitivamente con questa cosa ma non si rompe definitivamente s'è appunto in questi
Cavalli su che cosa ci fosse in una cultura pur nobile che non era quella del gruppo dirigente né sovietico né francese diciamo ecco Nedved di quello dei tedeschi io occidentali o dei tedeschi orientali e c'abbiamo degli austriaci eccetera eccetera in quella cultura pur nobile in quella linea che è stata identificata diciamo in quei tempi antichi come linea che saliva da Spaventa andava Labriola arrivava Gramsci passando anche attraverso dei santi se c'è cioè da che cosa c'entra in questa linea c.t. male che a un certo punto impeto i nel cinquantasei per esempio è vero di di agire diversamente a ciò a cui si doveva reagire io credo che questo è un lavoro che deve essere fatto io non lo imputo a questo o a quell'altro dico che se che Domenico alle e e e in che ha queste radici che bisogna fondare per non fare puramente e semplicemente un discorso diciamo che qualche volta può sembrare persino ipocrita come quelli che dicono io non son mai stato comunista in e non si è mai stato comunista dice qualcuno se non sei stato naturalmente mutuo forse volevi dire io non lo sono stato così come non eravate voi benissimo ma questo non ci deve impedire di trattare con riguardo una storia antica di imparare da essa e nello stesso tempo di andati a verificare fino in fondo che cosa ci fosse Occhetto lo sa
Però proprio per necessità di vincere il congresso impostando in quel modo la svolta non gliele faccio un rimprovero ma se si vanno ricordate le due missioni quelle tu quella più critica verso i vecchi il Partito comunista e la mozione di opposizione perché sentiva il dovere di non può non essere scambiata con dei conservatori Condé Nast al giudice eccetera cervello va infatti la terza mo'la terza mozione di su Cossutta
Ed è abbastanza bizzarro
Che diciamo cioè in questo avevo una Nemesi è vero che
Il governo che poi è sorto a volte bisogna
Dei voti della parte forse meno innovativa non direi certo non voglio parlar male di nessuno Mario a parte forse meno innovativa del Partito della Rifondazione Comunista notazione molto fine molto sottile
Caio per scusate forse
Si potrebbe anche presi metter punto qui ma l'obbligo di cortesia mi
Induce a a ringraziare innanzitutto tutti voi che siete venuti qui stasera
E Paolo Aldo e Piero che hanno parlato del libro
E Achille per il fuori programma vigoroso e di attualità
Voglio ringraziare anche molto l'editore che è stato non solo perché ha raccolto
Il mio testo e lo ha pubblicato ma anche perché è stato comprensivo nei confronti diciamo di una
Definizione dei tempi che io ho voluto essere quella che è stata perché ho voluto che il libro uscisse prima delle elezioni anzi ho voluto che il libro uscisse quando diciamo non sapevo nulla delle elezioni non sapevo neanche sarei stato candidato se quindi sarei stato qui a parlare in veste di Parodi parlamentare se avremmo vinto avremmo perso perché mi sembra giusto
Non fare mai la parte e questa perché lo sempre odiata la parte di quello che dice le cose dopo
Dopo
Questo è abbastanza importante perché io per esempio per la parte politica
E vedremo adesso stiamo ci prepariamo a un congresso le cose di cui ha parlato Achille io la voluttà nettamente distinguere anche se la connessione c'è con un ultimo capitolo quasi un po'scritto un
Che certo riprende e mette a contatto con i problemi di oggi quelle che sono idee che mi hanno guidato anche nella ricostruzione dei fatti e più lontani
Ma i fatti sono raccontati a sei e qui io vorrei dire una cosa
Lo sforzo non pretendo che il mio sia la mia e quando un libro viene pubblicato quello che conta è il giudizio di chi lo legge non di chi l'ha scritto evidentemente
Io posso dire solo una cosa che lo sforzo maggiore che mi è costato questo libro è uno sforzo
Lo dico così come le ho scritte mi è venuta a scrivere prima culturale
Poi psicologico poi è la fine ho detto ho scritto umano
Cioè uno sforzo per
Uscire dal modo in cui per tanto tempo io mi sono misurato con i problemi della politica con cui pure avevo deciso di e fare i conti quotidianamente
Cioè un modo per cui la politica era molto potente anzi era talmente potente da poter suggerire e fornire sempre
Un criterio di analisi è una risposta univoca una politica sostenuta da una ideologia e da un partito lasciamo stare adesso il riferimento al all'esperienza storica e comuni ma in cui noi ci sentiva almeno io forse sbagliando forse altri non erano come Mema insomma col involtino una comunità tende che era sul filo della storia che certo poteva fare anche degli errori ma tutto sommato questi errori li faceva quando perdeva quel figlio e quindi se si metteva lì
E si impegnava davvero S. ritrovava quel filo poi le cose ne seguivano noi eravamo come si può dire sosta in ti dà una poderosa esso strutturale io qui dico a un certo punto sbagliando ma insomma la placenta
No la placenta non era non non risponde all'idea
Bene io
Ho voluto fare un rendiconto e poi è venuto fuori questo titolo spezzato a metà
Che era un modo per scrivere su due righe la parola rendiconto tutta intera poi invece qua è venuto rendiconto benissimo
In realtà
Che cosa è io mi son detto manicomio ma tu devi render conto è prima di tutto un imperativo che io rivolgo a me stesso e chi prende in mano questo libro
E io direi una cosa che lasciamo stare quello che c'è scritto dentro
Ma se lo prende in mano obbedisce a un invito o sente il bisogno di fare i conti con questo invito io ho qualcosa ancora di cui devo render conto perfino ci sale sarebbe potuto aggiungere una un regni inviti con
Punto nel doppio senso capisci e il rendiconto a te stesso che cosa non abbiamo fatto tanti minori una svolta non abbiamo fatto questo non abbiamo fatto questo
Ancora troppi all'interno dei DS anche con dignità con motivazioni perché sono brave persone bravi dirigenti bravi intellettuali bravi militanti bravi lavoratori però pensano che tutto sommato Nori
Insomma l'abbiamo sempre azzeccata no perché se l'avessimo sempre azzeccata non saremo e questo credo poi sia non staremmo a dover fare e questi conti
Vedete qui c'è scritto entusiasmi intrighi grandezze viltà poi dico dirò anche una cosa ma questo non è che c'è io ho avuto gli entusiasmi e altri hanno fatto gli intrighi io sono stato dalla parte della Gran pezze agli altri dalla parte della vita no caro Piero mi parlate perché noi ne siamo stati grandi avvisi abbiamo avuto l'entusiasmo abbiamo fatto gli intrighi abbiamo avuto paura e non è vero Aldo scusa non ebbe no che io non vedo i limiti sono severissimo con i nostri
No i limiti nei nostri Illy a parte che a killer ha detto la sostanza politica però io papà élite adduco le ricostruisco perché perché
Non voglio più ricostruire il pezzo di quella storia come un pezzo di una grande storia determinata a Dallas sto
è un pezzo dove io mi rendo conto che a cominciare da me e tutti gli altri Achille con tutti i meriti che ha e tutti gli altri
Abbiamo cominciato a vivere la politica e siamo stati obbligati a vivere la parola politica però non Celori non ce lo diciamo e non ce lo riconosciamo non più con lesso struttura che ci teneva su no
Lesso scheletro e quindi con gli eventi che ci si presentavano con le nostre i nostri tentativi le nostre debolezze le nostre intenzioni è questo è il problema che cosa quindi un ma un modo di di di affrontare il nostro noi abbiamo detto vedete abbiamo detto era la dichiarazione di intenti era una delle prime dichiarazioni i limiti della politica
Ma quanti ancora fra Rabin voi nei DS e nei in coloro che dirigono e anche nei militanti di base
Hanno
Introiettato davvero l'idea dei limiti della politica che la politica progetto vita anche alta ma tu puoi anche trovati in una situazione in cui gli effetti dei tuoi progetti sono l'opposto o comunque tutt'altro che coincidenti con quelli che tutti proponevi perché il COMU non era un grande progetto di liberazione umana è stata nell'esperienza storica una delle più mostruose esperienze di schiavitù umana
Questo è il punto che tocca la la la la il fondamento del viver la politica e caldo non è vero perché questo mi è dispiaciuto fammi leggere queste cose tu dici che io quando parlo dei dei dei polacchi parlo de de dei compagni anziani ma per carità però leggo quella gente è stato oppressa e fra gli oppressori ci siamo stati anche noi se non altro per l'arroganza con cui abbiamo accettato la loro pressione pur di continuare a parcheggiare i grandi disegni di palingenesi per tutta l'umanità che ci facevano sentire tanto generosi tanto altruisti eccetera eccetera questo perché che c'entra la cosa quindi parlo di me parlo se voi due io direi io ma non volevo sembrare che fossi solito insomma ecco questo che perché è vero che non era vero era anche una forma di di sarebbe stato una forma di di tutti i tipi di di delirio insomma collegato devo vedere no ma tu hai detto DAT Stella prende i colori non è vero che me la prendo con le altre volte quando Bernabè dopo lei e trentenni del cinquantasei decise anche Paolo vittoria del Papa ne discuteremo un'altra volta allora quindi gli errori gli errori che abbiamo fatto de de a che di debolezza anche di vita talvolta abbiamo proceduto anche a qualche intrighi eletto per esempio i due congressi per esempio poi dopo il primo congresso
E quel disordine quella quella quella paura Ricci alle coste la Costituente e così via e poi dopo ancora ancora il modo come abbiamo affrontato il problema istituzionale Limp tutte cose che stanno scritte qui non è che mentre l'impeachment a Cossiga e però la debolezza nell'affrontare il problema delle riforme istituzionali e poi la vicenda del del del referendum del del del la politica referendaria in cui eravamo coraggiosi però a te mai fino in fondo e poi la vicenda del governo Ciampi e infine in modo come siamo andati alle elezioni del novantaquattro senza affrontare senza capire che dovevamo affrontare lì il problema della leadership per la prima volta non rinviarlo a dopo tutte cose che sono dette sono scritte riguardano non gli altri noi e allora io vengo adesso alla questione diciamo la parola malpancisti non la troverete in questo libro in questo testo perché io non l'ho mai usata e non la usa e non mi piace
E da questo ho fatto male va bene ma comunque io qui dico che cosa dico sulla sulla questione scusate sulla questione questione degli altri Bicocca noi abbiamo abbiamo siamo corresponsabili per la parte
Per la parte che ci ha riguardato di un equivoco quando vinco alcuni hanno fatto la svolta e lo dico così per uscire dal pc usciva di chi voleva dire uscita dall'universo culturale da quel tipo di cultura politica da quel modo
E rendersi conto no e fare il rendiconto e altri che invece hanno voluto la svolta per restare nel PC cui l'unica cosa sulla quale Peter
Metodi fatti un'osservazione io non da me io non parlo e finse di condividere no non finse niente fu quello che ho e che fu capace di essere
Forse stesso quelli che furono d'accordo con la svolta in quel modo è perché non erano in grado di concepirla in altra maniera non finsero nulla forno se stessi condivisero allora un modo condivisero per la continuità condivisero perché la loro visione culturale non è non fu un fatto di doppiezza non fu un fatto come quando nel Seicento c'era la dissimulazione no lascia stare sì va bene ma questo fosse solo questo dalla dissimulazione si guarisce presto basta che un giorno sei riserve ragazzi adesso basta abbiamo a cosa lo dimostra il fatto che se tutta parli a morì D'Alema se tutta la battaglia fosse stata per diventare segretario beh avrebbe potuto anche poi fare il segretario è un altro modo no quindi invece non è così è è la la verità è che c'era quel modo di essere quel modo di concepire la politica quel modo di considerare la storia d'Italia quel modo di considerare che i partiti e sono ancora le cose di adesso che i partiti devono dare la forma la società che la società senza in gran i partiti che li danno la forma che gli danno la cosa la società non vive Kate il ruolo della la democrazia esiste se ci sono i partiti come quando la democrazia cinquant'anni fa nacque in questo Paese con i partiti che struttura o la democrazia e che i grandi partiti sono grandi fiumi carsici nella storia di questo Paese che si e immergono che emergono e così via ma che sono quelli che muovono le masse se fanno diventare individui informi cittadini consapevoli che la politica e danno sostanza la democrazia questa è un è stato una grande cultura del PC e togliattiana oggi non è più vera oggi non è you così io dico anche per fortuna perché la la società è cresciuta e tutto quanto ora questo e quindi e l'idea l'Ulivo perché è stato considerato un impaccio è stato considerato una Bubola
La costituente del nulla perché perché altro oltre questo non solo non è possibile ma è pericoloso è rischioso aprite i vuoti quanti si sono ancora a sinistra discuteremo vedremo che pensano che tutto sommato Berlusconi è venuto fuori per colpa di Occhetto per colpa della svolta abbiamo avuto un altro giorno un'intervista di di bocca su su sulla su l'Unità che rappresentava in maniera lineare questa posizione voi non potete non siete più sinistra da quando non siete più il PC quanti ci sono che pensano così
è vero che c'è anche come Gad Lerner che pensa che noi non siamo una sinistra possibile perché ancora siamo troppo PC questo già rivela vero diciamo la difficoltà di di restare in questa posizione io terminò per dire molto semplicemente mi scuso se ho parlato se ho parlato troppo termino per dire forse è il momento in cui noi ci guardiamo bene in faccia e ci diciamo che cosa intendiamo quanto oggi quando parliamo di sinistra in un Paese che fino a prova contraria per fortuna avuto
Cinquant'anni di democrazia ha riconquistato la democrazia a metà degli anni Quaranta dopo una grande lotta di liberazione ha potuto usufruire della fecondazione del lavoro di partiti e di grande partiti come il PC per quarant'anni beh ma è possibile che in un Paese di questo genere la sinistra e il sedici per cento o il ventuno se ci mettiamo insieme anche Rifondazione ma no scherziamo ma se noi e poi si parla di anomalia italiana ma l'anomalia più grande sarebbe questa se un corretto atteggiamento e una modesta disponibilità a ricercare l'INVIM ad accettare l'invito rendiconto non potesse non si mettesse di fronte al dubbio che forse è il modo come noi pensiamo alla sinistra nella nostra testa che ci porta questa definizione io devo dirle che se molto e per concludere che se se mi venisse uno straniero e mi dicesse chi ha vinto in Italia le elezioni direi ha vinto la destra ovviamente no per data e stare senza stare a fare centro cento ha vinto la destra a all'hip la destra e la sinistra comandata ha perso quanti voti ha preso appresso è di lire i voti che ha preso Ulivo nei nei nei collegi uninominali se voglio fargli capire più o meno cose questo Paese no è allora io mica dico che con questo voglio fare il corto circuito però se vogliamo rispettare i cittadini signori miei partiamo da lì partiamo almeno dal fatto che questo dato elettorale dice che quella è almeno la potenziale sinistra nuova e cominciamo a lavorare per dare a questa delle risposte sia pure graduali e sia pure parziali questa cosa io che volete ci sto pensando anche per la di azione del dei DS di Marte dieci sto pensando e e sulla io io penso che certo mi rendo benissimo conto che noi che veniamo dal pc che che abbiamo alle spalle una cultura un esper sa che quella del movimento operaio dell'ispirazione socialista del riformismo di ispirazione socialista abbiamo una nostra caratteristica una nostra peculiarità una nostra storia delle nostre intenzioni delle sensibilità che devono essere valorizzate non dimenticate ma accidenti però io vi dico che se mi metto a cercare
Dei motivi degli obiettivi delle ragioni che mi sembrino valide si tratti di questioni ideali di questioni sociali di questioni civili che mi sembrino bande per il PSI e valide però dentro lo all'alleanza solo per i DS perché non varrebbero per gli altri io non ci riesco se una cosa mi sembra valida per i DS anche se poi ci sono dentro Ulivo quelli che la vogliono mi sembra che io devo lavorare per farla diventare valida per l'insieme dell'alleanza questo io intendo quando dico perché anche anche per il lavoro anche per il lavoro io non posso dire io rappresento i lavoratori dipendenti e quegli altri le partite Iva ma queste sono delle fesserie non è non è possibile non sta né in cielo né in terra perché rappresento male gli uni agli altri così per esempio fu ma la difesa della vita e le esigenze della laicità io non posso dire io rappresento solo quel la laicità e basta Doro anch'io impegnarmi eccetto a confronto con le altre culture per cercare una risposta adeguata a tutto questo
E la campagna elettorale li ho conosciuti li abbiamo conosciuti tutti abbiamo fatto una bellissima campagna elettorale nei collegi è stata una campagna elettorale Paolo straordinaria mai fatto nulla di simile perché ormai questi qui hanno anche imparato come si fa la Campania il tuo ai collegi ti assicuro non si riesce a distinguere tra gli attivisti quelli che sono dei DS quelli che sono dei popolari quelli che sono di questi di questi dei socialisti ecco Cossiga non si viene formulate diverse liste ben sì sì ma certo più a sinistra come si sono preciso ecco ce ne sono allora questi qui noi adesso credo che dobbiamo avere questa cosa per questo ebbe termino ringraziando mi ancora moltissimo il titolo del con uno dei riconosco con un iperbole utopica della quale mi pento in sede politica ma non in sede se consentite letta Braglia il titolo del mio ultimo capitolo dell'ultimo capitolo il libro si intitola dal grande partito al partito grande cioè la casa comune dei riformisti superare le