La crisi economica e finanziaria della Fiat

Radio radicale parliamo ovviamente della FIAT della gravissima crisi del maggior gruppo industriale privato del nostro paese lo facciamo con l'onorevole Nesi esponente del centrosinistra ci al ministro dei lavori pubblici e specialmente esponente del centrosinistra torinese è una regola in esiste innanzitutto qual è la sua qui il suo giudizio su questa gravissima crisi della FIAT
Beh è una crisi che riguarda tutto il sistema industriale salesiano
E certamente la crisi più grave dal punto al momento della liberazione poi da cinquant'anni
C'è la crisi strutturale non risolta
Porterà l'Italia molto in basso nella categoria dei Paesi industriali perché dice porterà l'Italia molti in basso nella categoria dei Paesi industriali non possiamo fare a meno dell'industria dell'auto certamente non possiamo fare a meno di alcune grandi industrie
E le abbiamo perse quasi tutte non è soltanto il problema dell'auto per quanto l'auto sia un'impresa è un settore estremamente trainante come tutti sanno della ricerca scientifica
Nella scuola nell'istruzione proprio nei modelli nel disegno industriale
Non è una cosa non è un'imperitura sorride con tutto il rispetto delle preture
Ripresa più trainante che ci sia in Europa e nel mondo
Ecco par di capire che il governo potrebbe intervenire addirittura un qualcuno prevede un intervento con addirittura nel capitale nel della FIAT e lei che cosa ne dice favorevolissimo perché
Perché e come ha detto proprio nei giorni scorsi il più grande industriale privato torinese dopo la premiazione Cornelio Valetto il proprietario dell'assai larga e quelli che storcono la bocca di fronte a questo intervento dei colleghi autorevoli economisti che dicono torniamo al autorizzato e proprio fanno conto di non vedere come la situazione sia grave come in quanto gli nei momenti dell'emergenza
E bisogna trovare delle soluzioni che siano anche drastiche d'altra parte come lei sa io sono sempre stato contrario alle privatizzazioni in quanto tali errore strategico formidabile del Paese non in quote imputabile a Berlusconi
Ecco ma che in che forma dovrebbe avvenire secondo lei questo intervento pubblico perché da un lato si parla di un qualche entrata dell'entrata di qualche in agenzia pubblica nel capite spinti capitali sia tra l'altra parte ovviamente sono gli interventi di carattere sociale
Beh devo dire intervento che avessimo ancora di rene Fusco anche questo sciocchezzuola scioglieva e fra il mercato dei rilievi intervenne proprio nel momento in della dopo il mille novecentoventinove non si chiamava ancora ieri all'ora
E quando ci fu una crisi mondiale che ebbe ripercussioni in Italia e nell'industria delle banche italiane ecco ma in che modo questo tipo di chi comunque finalità questo tipo
Intervento perché alla fin fine c'è l'intesa con General Motors della FIAT con General Motors Ravenna Rimini queste entità dei dati io non corro troppo severo
Uno credo che fuori di quelli che hanno firmato anche gli accordi riservati che saranno certamente stati
E con
Con questa impresa americana un io credo che si può riferire in vari modi lo Stato ha dei mezzi per interventi che sono quelli tanto nessuna bancario
Ne Macario che non è più retto da leggi come quelle che avremmo allora quella del trentasei che impediva l'ingresso nel settore industriale
Adesso le banche possono fare tutto e d'altra parte alcuni del dei degli accordi che le banche hanno fatto con la gruppo privata sono accordi che prevedono la trasformazione in azioni e delle loro obbligazioni e dei loro interventi quindi questo il primo punto il secondo punto cioè Sviluppo Italia che un'azienda di Stato che potrebbe intervenire Pessotto
Solo di fronte al fatto che un'intera città Termini Imerese scompaia sul piano sociale che cosa vuole che importi a me delle regole so che cosa deve importare italiani sopra tutto per gli operai impiegati tecnici
Delle regole di Bruxelles che come sappiamo poi ha consentito la Francia di fare perché voleva Germania di fare perché voleva e all'Inghilterra adesso di rinazionalizzare le ferrovie
Quindi lei dice non ci dovrebbero essere neanche ostacoli a livello europeo non ci saranno pensiamo di pronto nel dettaglio lei deve capire che voglio sabbia di quel regolamento di gente qui siamo al mille novecentoventinove
In che senso confermate dalla grande crisi del mondo
Dissi siamo nel pieno delle una grande crisi del capitalismo a cui capitalismo settanta abituarmi capitalismo industriale finanziario del mondo basta vedere come vanno le azioni delle banche
Che sono i segnali più preoccupante perché le banche quelle chiuso tutto il resto ecco lei tra l'altro è stato presidente di BNL cosa dice di questa situazione delle banche si è visto di una crisi bancaria io credo che la BNL sia nelle condizioni di dover fare al più presto possibile ne parlo con amore
Ecco e anche con dolore perché quando quando io ero Pietro Pirelli ed avviene nella prima banca italiana
Dico può insorgere in pratica
Le colpe si danno in seguito ma
Perché nel deve accasarsi
Io speravo che venisse questa fusione con il Monte dei Paschi
Prospero ancora ma Monte dei Paschi o no ci presso un'altra azienda e mi pare che il governatore sia questo linea
Che deve occuparsi perché credo che da solo non posso davanti però tutte ecco lei ha detto appunto le banche il primo strumento di intervento in FIAT sono appunto le banche senz'altro le banche sia bancario
Ci vuole il compito è trovare un tavolo
Io veramente ho visto con proprio con con orrore che la primo gesto che ha fatto questo governo
E stato di di false occupa e del problema del ministro del lavoro ma qui non è un problema di licenziare venticinque Mino con o quattro mi abbiamo vinto perché abbiamo risultati solo tre mitra
E questo volevo nemico dell'industria
E Helen Mirren troviamo visto che anche nel rione di ieri o di oggi che è stata annunciata da Milano non c'è il ministro Vito Gnutti il ministro dell'Economia par di capire che la cabina di regia sia nel ministero dell'Economia se al Tesoro in tutte misto di quelli che deve avere la valutazione proprio in contraddittorio con il ministro dell'Economia entra in contraddittorio ci spiega l'incontro con i conti dello Stato un conto è la politica industriale del del nord Italia
Qui ci vuole una politica di sistema Italia deve intervenire
E lo dico lei sente compassione perché non posso vedere o non posso pensare che l'Italia stia cadendo così in basso siamo Italia di nani in tutti al mente
Dei nani perché pensava che i Nani sarebbero state costumi Pacini quante sciocchezze sono state dette mi sono trent'esibirlo queste cose anche contro di me a il concorrente un panico come un conservatore della grande industria della grande banca eccetera eccetera eccetera
Perché io ho viaggiato nel mondo sapevo benissimo che il ruolo lo capiva anche un ragazzo avete fatto bene Università-Regione
Perché vogliamo rimanere un paio di categoria dobbiamo aveva di dieci minuti minimo dieci grande un Paese che sostengono la concorrente internazionale allo stato dei fatti ne abbiamo al massimo due mi pare di capire non sono Suzette
Quorum Munafò coi servizi perché dopo Croce legni c'è l'ENI l'ENEL Telecom Italia e parliamo di via dei servizi non intese di produzione noi siamo i più grandi consumatori relativamente di telefonini ma non ne costruiamo nemmeno uno
Al tenga conto di questo fatto questo di cosa vuol dire sono dire che vuol dire che abbiamo sbagliato politica colei che abbiamo presentato sempre che la nostra o le nostre esportazioni che stanno calando calando
L'Italia è passato nel come esso mondiale in poco tempo dal PCI quattro e mezzo per cento oltre mezzo perché era per un punto e fra questi sono gli stessi dati che di citava capo il governatore della Banca d'Italia segnalando la perdita di competitività del sistema italiano insieme produttivi critiche ha da tempo una finestra che la cosa e i numeri sono numeri
E perché perché abbiamo puntato tutto sul costo
Per stando di potere Tuamotu l'accordo sulla voluto dall'Iraq non abbiamo più
E potevamo sul costo della manodopera ma dirà al di là di un costo minimo non si può andare
Età da parte poi cosa che facciamo cento chilometri diamo in Jugoslavia e il costo mossi a Vasto volutamente dobbiamo puntare sulla qualità
Sulla grande aggregazione che di Hegra anche i numeri da una parte sulla ricerca scientifica dall'altra beh allora siamo preoccupati quindi da un lato interna entro delle banche dall'altro mi pare di capire la definizione di una politica strutturale di intervento e che ci fa capire i nostri colleghi noi siamo responsabili verso i giovani ingegneri quale io penso che perdiamo
E anche qui perderemo tre o quattro mila ingegneri Marche siamo altro che Robustelli
Tre o quattro mila ingegneri FIAT i miei figli e quindi quindi e nell'indotto Carlo e il sistema bancario le denunce ha già un sovrappiù di circa dieci quindici mila impiegati alcune quale sono tecnici del tecnico e la finanza
Ma che coloro che poteva i club guai a toccare il pubblico tempi avevamo intervento dello Stato cioè della collettività nazionale d'altra parte lo stesso mese del tesoriere Padova dichiarazione che che mi ha colpito conoscendo i suoi principi cioè che quando è opportuno che un privato ma quando necessario pubblico eletta colorite un ripensamento in questo senso la prima volta è d'accordo col ministro Tremonti uomini dispiace molti cioè perché io sono in disaccordo su tutto con quel personaggio ma ieri ha detto a collocare io concordo
è e materie prime lui ha cambiato idea mica io voglio dire
Crede Miroglio anziani o anzi eh mesto manda in rete perché Oba Locanto con le parole qua e questo aveva una cosa quindi beh io risuona da ma insomma come ricordo quando entravo guardi cultura per questo quasi un amore
A Palazzo Chigi
E vedevo dei miei colleghi che si presentavano al Consiglio dei ministri ai colleghi ministri con BMW venivo colto documento di rabbia parlo di BMW
Vai Terracciano ricorderà alcolico raggiungendo il grado reale sedato signore signori prime macchine rammento una moto lo snobismo provinciali
Bene la ringraziamo rideremo Nerio Nesi ex ministro dei Lavori pudico pubblici dei governi di centrosinistra Polo come avete sentito ha mentito abbiamo parlato della gravissima crisi della FIAT con l'ascolto come sempre da Radio radicale
Ad onore ai nostri microfoni Renato Brunetta economista responsabile programma ed europarlamentare di Forza Italia professor Brunetta par di capire che ci potrebbe essere un intervento pubblico nella capitale Theatre ritorno le partecipazioni statali professore però
Per il momento le informazioni non sono ancora complete
Ci sono stati vari incontri vari abboccamenti rispetto alla soluzione del problema del programma riafferma
Devo dire che l'interesse paese per la FIAT mi sembra un interesse più che legittimo che il Governo si interessi alla soluzione positiva
Della ristrutturazione e anche forse verrà collegamento chiamiamo la vendita chiamiamo la fusione della parte autonomia con altri produttori mondiali con magari impianti in Europa penso a GM del Real Motors Opel
Come già ventilato negli anni scorsi fusione che dovrebbe avvenire al giugno due mila e quattro mi sembra come dire una strada interessante e percorribile per togliere dall'isolamento il produttore italiano che ci sia un bisogno di incremento del capitale
Questo è indubbio vedere come questo debba essere realizzato e l'oggetto della discussione e cioè con risorse del gruppo FIAT che sarebbe la soluzione migliore visto che il gruppo che ha trovato solo auto ma anche al premio arte che potrebbero essere utilmente impiegati che riqualificare dirle settore auto oppure risorse nazionali Banca riesce e non bancarie a mio modo di vedere un ingresso diretto di capitale pubblico nella FIAT non sarebbe un fatto positivo
Persino perché in fondo ora allenterebbe i processi di ristrutturazione di fusione
Io preferirei come dire un mano libera
Al mercato che non vuol dire istruzione del patrimonio culturale e di ricerca produttivo di capitale umano della FIAT ma le migliori soluzioni dichiarate evolute dal sistema di mercato dall'efficienza dalla competitività insomma non abita controllo dice ma
Che ci sarebbe di male
C'è c'è chi lo farebbe braccio un'obiezione proseguita obiezione che viene fatta ma in questo modo l'Italia perderebbe l'unica grande industria indiano in un'unica grande gruppo industriale che ha è un'altra Perrone
Collocarlo in mani internazionali e mantenerlo ma inefficiente e non competitivo io preferisco la prima soluzione e il problema è è molto semplice
C'è la possibilità di mantenere una campione nazionale nella produzione di auto oggi in Italia io dico di no
Sono possibili collegamenti alleanze fusioni a livello internazionale certamente si è trattato di teatro è stata trovata dal management FIAT mi pare che il PM Opel
Con tutte le integrazioni possibili immaginabili deve entrarci lo Stato in questa vicenda al momento non ne vedo non ne vedo la ragione le banche ma le banche devono stare anche molto attenta alle banche perché il rischio è che un della loro è una presenza industriale rappresenta di investimento con relativo profittabilità certamente lo valuteranno loro i loro azionisti Matteo un attimo perché salvataggio de penso che il le banche italiane non hanno bisogno di questi pezzi in questa in questa fase per cui direi stiamo molto attenti nell'economia globalizzata Conte al mercato la competitività la dimensione e la Scala gli investimenti è pensare a campioni nazionali che rimane che hanno per ragioni tratteggi che nel paese magari inefficienti improduttive non mi sembra di grande interesse per nessuno continentali obiezioni ovviamente
Le obiezioni che vengono poste però si dice Renaud bonus vacanze sono riprese proprio grazie a un'iniezione pubblica
Ma dipende dalla dimensione dalla scalata al progetto e dal progetto industriale
Anche poi sull'iniezione pubblica bisogna vedere l'entità dell'iniezione pubblica perché fruizione pubblica è puramente Dini presenta pensiamo cinque per cento o poco più come dire che potrà anche sopportare mantenete Repubblica tale da condizionare il quadro della della ricapitalizzazione beh questo come dire detta maggiori problemi e poi perché deve essere lo Stato
Il gruppo FIAT non ha risorse per provvederei la ricapitalizzazione della tre auto insomma le dice no al gruppo Agnelli venditrice l'idea da cui dipende il giudice
Gli della corona per partecipare a una ricapitalizzazione che la FIAT io penso che questo solo sia la cosa più efficiente ma anche più moralmente senta professor brunita preoccuperò sono in discussione decine di migliaia poi tra settore tra FIAT propriamente dette indotto decine di migliaia di posti di lavoro tra l'altro molti altamente qualificati che ne facciamo
Ma il progetto industriale può lo come dire i posti di lavoro rimangono delle prospettive sono positive i posti di lavoro rimangono e anzi aumentano davanti al venti euro dall'alleanza dalla fusione con GM non può derivare che del bene per quanto riguarda la componente capitale umano occupazionale ricerca e così via tenere in piedi i posti di lavoro decotti o settori decotti o strutture di ricerca non più efficienti non serve a nessuno se non fare dell'assistenzialismo quindi no l'assistenzialismo no alla inserimento del dello Stato o nel capitale o nel processo di ricapitalizzazione a meno che non ossia assolutamente strategico e determinante ma anche per questo ci vogliono molti molte condizioni e i al riassetto del gruppo del gruppo FIAT oggi da piazza e domani dovesse toccare alla Telecom oppure dovesse toccare ad altre ad altri campioni nazionali e cosa succede che interverrà sempre e comunque dieci per cento venti per cento di sì perché entro venti per cento per carità si può anche riaprire una stagione delle partecipazioni statali ma quinto Romaspendebene un ben consapevoli e poi chiedere all'Europa di tutto questo
Bene la ringraziamo ringraziamo il professor Renato Brunetta europarlamentare responsabile programma di Forza Italia ed economista ma l'ascolto come sempre da Radio radicale abbiamo bene ora abbiamo i nostri microfoni Franco Debenedetti senatore Debenedetti si parla di un ingresso del capitale statale del capitale pubblico in in FIAT e lei che cosa ne pensa
Come può immaginare la vita del porto negativa abbiamo avuto abbiamo faticato stiamo fronteggiando
Di fare uscire all'aperto Topazio chiuderà l'economia nel novembre tutto quello che va in direzione opposta
Per evidentemente
Rilevato con oggettivamente ma allora Como cosa fare per tra virgolette salvare il gruppo FIAT il più importante gruppo industriale privato nel nostro Paese
Ma scusi io credo che tutto non bisogna mettere in questi cioè qui c'è sicuramente un grande ma
Problema gigantesco che diciamo anche
Come dire esploso con una in modo molto improvviso non dimentichiamo solo nel mese di giugno centottantuno audizione parlamentare in cui i toni delle previsioni alquanto diverso
Però non è pensabile che un conto di quelle finzioni con quella
Diciamo competente che faccia sorprendere nel giro di pochi
Quindi le prime cose che erano della possibile prevedere invece
Allora qui non bisogna fare lo stesso sbagliare cioè per andare a vedere prima ritirerà l'intervento lascio per intervento finalizzato a che cosa c'è il quale l'architetto
Definitivo di questa quindi diritti che alla fine ha dell'Outlet Italia
Sarà o Cerrione di questo oppure qualunque cosa si faccia continuamente un provvedimento tampone sì per me uscire dalla logica dei ricatti e dalla logica degli eventi ritira questo è impensabile perché non c'è nulla di impensabile lirica che statico
Sedusse senatore Debenedetti ma lei invoco una politica industriale no io dico
Elementi compiano industriale non è che quando lei va da una banca tra chi è competente per le chiedono che ha quindi non è che non è che le chiediamo al piano che è un atto dal ministero dell'economia USA verso l'attività tutti che non piacciono allo Stato cosa dovrebbe fare in questa situazione in questa crisi secondo lei proclamare lo stato deve o
Un piano in cui c'è il cavalcavia club anche General Motors e quant'altro
O anche altri impegni
No dico comico intanto un piano poi io vedrò che cosa piano che corre
Poi io ho bene ringraziamo Franco Debenedetti senatore dei DS buon ascolto come sempre da radio radicale abbiamo ora i nostri microfoni Benedetto Della Vedova europarlamentare della Lista Bonino bene ed detto si parla di un intervento pubblico per la FIAT per la gravissima crisi della FIAT si parla di pura di una possibile iniezione di soldi pubblici nel capitale spesso della FIAT particolarmente attraverso Sviluppo Italia qualcun altro parla di intervento delle banche tu che cosa ne pensa
Io credo che la crisi della FIAT
Origina larghissima misura dalla crisi di un modello che la FIAT ha incarnato di commistione tra Stato e mercato
Dove al mercato vengono richiesto imposte
Funzioni dirette sociali dirette
Salvaguardia dei livelli occupazionali eccetera e Allo stato viene richiesto di creare un ambiente di creare artificialmente un ambiente in cui le aziende possano in qualche modo supplire ai deficit di competitività ecco la FIAT questo ha incarnato io credo che la cura possibile per la FIAT passi
Preventivamente attraverso una separazione chirurgica tra stato italiano in questo caso e mercato l'unica l'unico tentativo di risanamento dell'azienda che può avere successo a mio avviso è un tentativo sul quale inverte alle quindici commettano i capitali di rischio
Cioè i capi Benedetto che però ci sono problemi grossi innanzitutto capi capitale di rischio possono essere capitali internazionali perdiamo un'unica azienda industriale divi qualche rilevanza del nostro Paese
Guarda io credo che se noi sci
Se noi ci illudiamo che un intervento pubblico che sarà limitato che sarà con pochi soldi perché soldi se non ce ne sono eccetera possa che garantire la sopravvivenza della FIAT come azienda autonoma produttrice di automobili eccetera Credo che ci illudiamo se esiste questa possibilità che la FIAT beh allora
Credo che se questa è davvero una possibilità i primi a dover a crederci sarebbero gli azionisti di riferimento della FIAT ai quali credo non manchi la possibilità eventualmente sacrificando altri pezzi del
Composito gara composita galassia di partecipazioni di attività eccetera per ricavare risorse per investire nel settore automobilistico se questo è ancora profittevole io credo che se lo Stato deve investire soldi
In modo sostanzialmente improduttivo solo per mantenere a galla qualche anno in più un'azienda pure importante localmente in alcune aree ma anche complessivamente per l'economia italiana credo che faccia la scelta sbagliata e
Ma allora che tipo di azione pare perché ci sono in discussione decine di migliaia di posti di lavoro tra industria dell'auto indotto e ci sono in discussione ovviamente un grosso capitale tecnico romano che cosa fare
Ma guardi appunto quando dico separazione chirurgica tra stato e mercato significa che la ristrutturazione della FIAT e il rilancio deve avvenire perché solo ripeto in queste condizioni può venire sulla base di condizioni di mercato di programmi industriali su sui quali qual uno decida di investire perché c'è davvero la possibilità di guadagnarci General Motors altri investitori la famiglia Agnelli stessa e io mi auguro che questo succede
Lo Stato
Creare le migliori condizioni possibili perché le persone che inevitabilmente perderanno il posto a causa della ristrutturazione della FIAT abbiano le migliori condizioni di rio occupabilità innanzitutto favorendo quindi da parte dello Stato anche la mobilità territoriale
Per esempio tra il Piemonte il Veneto per fare un un solo esempio e nel caso in cui i progetti di ricollocazione gli occupabilità
Gli interventi più di progetti non dovessero portare al successo per quelle persone credo che che lo Stato debba intervenire come non fa e dovrebbe fare
Per tutti i
Coloro che perdono il posto di lavoro che versano in condizioni particolarmente difficile trovare gli strumenti
Gli ammortizzatori sociali o altro in grado di intervenire avendo però sempre come obiettivo primario quello della rioccupazione dei tram
E questo è chiarissimo senti Benedetto però mi pare che sicuri si continui a girare imparo anche sulla stampa in giro intorno alta al nocciolo del problema l'olio la FIAT rischiare una gravissima crisi di liquidità finanziaria ora sembra di capire che l'indirizzo indebitamento complessivo del gruppo sia la più utile superiore alla capitale azionario di FIAT di FIAT Auto Benedetto in cui sarebbe una condizione di fallimento ma perché non si fa fallire la FIAT Auto
Ma
Su questo entra in gioco entrano in gioco le responsabilità del sistema bancario italiano
Io non so se sarà inevitabile che per scelta o per necessità le banche che hanno prestati soldi alla FIAT entrino nel capitale quindi ci sia un aumento di capitale in modo tale da diminuire il l'indebitamento eccetera su questo ci sono responsabilità del sistema creditizio italiano ci sono naturalmente l'irresponsabilità della Banca centrale che ha un non solo una moral suasion manca una vera capacità di influenzare di dirigere operazioni se non già delle o di dirigere operazioni di questo tipo io non sono in grado di dire se sotto il profilo finanziario la FIAT sia tecnicamente fallite io credo che sia legittimo e doveroso da parte dei principali azionisti FIAT intendo la casa Agnelli fare in modo che la FIAT non fallisca e fare in modo che i risparmiatori che hanno investito sono i piccoli risparmi ore maturate hanno invertito per decenni in un titolo che ha dato scarsissimi soddisfazioni non vedono azzerato definitivamente il il loro e il loro patrimonio investito ma per fare questo lo ripeto bisogna trovare
Piena
Perché abbiano a che fare con scelte industriali potenzialmente se non sicuramente potenzialmente vincente in grado di sollevare esistono casi di pensiamo alla Peugeot casi di aziende che hanno saputo risolve Pace aziende automobilistiche di siepi giorno il buon sbagli in c'è stato l'intervento pubblico intervento pubblico Passion ore nove Volkswagen ma io nella folla che l'intervento non è che c'è stato un intervento pubblico la la posso anche a da sempre ma il suo capitale prima lo Stato federale e poi lender Land lo Stato federale se n'è andato credo nell'ottantotto resta potere capitale credo al quindici sedici per cento da Land con una mega golden share che impedisce la scalata alla ingresso di capitali stranieri eccetera
Però voglio dire la la Volkswagen a questa connotazione quindi di presenza di capitale pubblico che le regole europee non vietano non non discriminano le regole europee tra aziende private e aziende pubbliche
In questa situazione il la fattispecie che poco può prodursi in Italia invece è quella dell'aiuto di star
Quindi garanzie col infatti il commissario Monti è già intervenuto questa mattina dicendo qualsiasi decisione di sostegno alla FIAT deve avere all'
L'ok di Bruxelles e la Commissione dell'Unione Trap probabilmente in linea teorica un ingresso nel capitale
Di per sé potrebbe anche non configurare aiuti di Stato io credo che in questo contesto lì configurerebbe perché non è un intervento che viene fatto a condizioni di mercato cioè senatore non pubblico
Probabilmente non interverrebbe se invece e laccetti riesce a creare le condizioni per attrarre interventi di operatori non pubblici e allora lo sto il cerchio si chiude vuol dire che non c'è bisogno che intervenga lo Stato italiano
Mi pare di capire comunque tubicini la questione dell'azienda industriale più importante il nostro Paese non deve nascondere il fatto che se c'è un uso non ci se ci sono non ci sono condizioni di redditività del eventuali investimenti un FIAT insomma sì io non sono indifferente al fatto che
Posso scomparire il l'ultima grande presenza industriale internazionale nel settore manifatturiero italiano che è quella della FIAT Point finché non sono indifferente a questo credo però che
Se la FIAT ha una chance
Era di rilancio questa la deve trovare guarda cercare guadagnare e possibilmente mettere a frutto senza interventi dello Stato diretti o con le fondazioni ma ci vuole
Ci vogliono capitali che investono sulla serietà e l'affidabilità ciprioti ecco ma però non ho una domanda però a questo punto sorge spontanea perché è un problema scende il nostro capitalismo che piuttosto rilevante nel con la FIAT rischia di finire definitivamente lenti rischia di terminare i grandi gruppi industriali grandi gruppi imprenditoriali privati straripato dediche di grandi imprese al nostro paese ci rimangono Telecom Italia ENI nelle tutte e tre sono nate dalla mediamente pubblicò non sarà che i quali lo Stato è l'unico che nel nostro Paese sa dirigere grandi aziende
Ma questa è un'opera una cosa un po'un po'difficile io non credo che lo Stato sappia dirigere grandi aziende lo Stato ha creato grandi aziende
Perché ha creato le premesse legislative
Sì però lei comunque una grande azienda fortemente competitiva sul mercato internazionale perché a reggere la concorrenza da La sette sorelle non
Facili lasciamo la storia del dell'ENI fino dalla sua Fondazione sicuramente dell'ENI eh un'azienda che forte di un mercato avendo forte di una posizione pressoché monopolistica all'interno utilizzando sinergicamente diciamo così preclusa non benissimo
La politica estera del paese sicuramente lei mi è stato un'azienda ben gestita utopie imprinting quello di Mattei che da
Con mille ombre
Ma sicuramente dal punto di vista manageriale dei rapporti ha saputo sfruttare in modo molto abile Leni nello scenario internazionale per la politica petrolifera alleanze tattica il tre critiche eccetera ma non credo che si possa dire che quindi le gli unici in grado di fare grandi aziende in Italia sono sono i e lo Stato pensiamo dal ricco nella nel settore automobilistico quel che successe con l'Alfa Romeo insomma auguriamoci che la FIAT possa trovare una sua strada industriale di recupero di risanamento ricordiamoci il caso dalla Gran Bretagna dove non ci sono più sostanze mente aziende inglesi che fabbricano automobile ma c'è una produzione di automobili ancora rilevante e questo potrebbe un via d'uscita anche per l'Italia e della FIAT ma soprattutto lo Stato non car dall'attentato
Fiore magari elettoralistica o presunta tale DSR in prima persona salvare l'azienda mai
Tenuto dei soldi sarebbe un fuoco di paglia come verrà abbiamo assistito a tanti fuochi di paglia di questo tipo tentativi salvataggi lo Stato invece credo le condizioni per la righe occupabilità delle persone che perverranno il posto magari anziché puntare a un uso distorto illegittimo degli ammortizzatori e arriva fino alla cassa integrazione no ci sono questi oggi perché in Italia si spende per le pensioni non si è mai speso per un qualcosa tetto efficiente e questo potrebbe essere un buon momento
Spinti dall'emergenza per anche in modo creativo innovativo
Però iniziare a progettare facendo i due fare le reti di protezione per vicende che come queste pensiamo al settore creditizio rischiano di ripetersi da qui a pochi mesi ecco cominciare a
Progettare interventi seri laddove lo Stato è bene che imperfette legate a un Benedetto Della Vedova europarlamentare della Lista Bonino con l'ascolto come sempre da Radio radicale