Tra gli argomenti discussi: 7 Aprile, Brigate Rosse, Giustizia, Moro, Stato, Terrorismo.
La registrazione audio ha una durata di 3 ore.
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09:30, Reggio Calabria
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Ciao a tutti oggi è il sette aprile cioè un anno di distanza sette pm novecentottanta un anno di distanza di quel provvede definito il blitz della polizia
Che come dire aprì un nuovo capitolo della storia d'Italia un'altra data che entra a far parte della lunga e triste serie di date che anche se non sono riportate ricco di storia sono comunque è molto ben presenti nella regione degli italiani
Abbiamo quindi deciso come radio radicale di dedicare diciamo di improntare tutta la gioia mette nella giornata di oggi a a questa data gli elementi che sono ad essa connessi già questa mattina non dal servizio dedicato più strettamente al Cato sette aprile che lei ha replicato per le ore diciannove questa sera sempre su questo argomento ci sarà un dibattito con vari collegamenti telefonici in studio Massimo Teodori che adesso c'è questa trasmissione che abbiamo citato lo Stato il terrorismo sette aprile Caso Moro attribuzione che facciamo indiretta
Quindi che se vogliamo delle dirette avrà temo tutti i difetti e spero anche qualche pregio bene quindi comunque la parola a Massimo per introdurre momento dal momento
Ma in questa trasmissione vorremmo ripercorrere partendo da un dato via da un fatto di attualità
Due due aspetti del problema terrorismo che sono da un lato la scelta attuale dello Stato rispetto al tuo dello stato della maggioranza dei partiti rispetto rispetto al problema del terrorismo
E d'altro lato cominciare a prefigurare cominciare a porre alcuni dati di informazione anche su alcuni nodi alcuni problemi che si si intersecano con il caso sette aprile che avete visto
Rimbalzare sulla stampa sull'informazione
Dal Blix della magistratura e dei carabinieri di dalla Chiesa di un anno fa fino ad oggi e quindi anche il problema di come la lotta alla terrorismo sia stata sostanzialmente condotta in modo meramente repressivo e bisogna vedere fino a quanto
Efficace
Ricorderemo tutti senz'altro un titolone di Paese Sera mi pare due tre giorni dopo il il blitz del sette aprile in cui a tutta pagina veniva annunciato che era stato sgominato il vertice delle Brigate Rosse
Purtroppo a un anno di distanza dobbiamo dire che
Se quello era il vertice delle Brigate Rosse
Le Brigate Rosse hanno saputo riciclarsi riciclare la propria direzione grande con grande velocità e con grande efficacia visto che purtroppo ancora
Ancora hanno hanno una presenza che marca se sistematicamente la vita politica del Paese la nostra impressione peraltro ma è una nostra impressione che poi in realtà quello che il vertice delle Brigate Rosse non fosse cioè che gli arrestati del sette aprile forse non fossero poi quello
Quello di cui la magistratura di continua ad accusare
Al caso Moro
Ora il dato di attualità da cui partiamo e appunto questi fatti di Genova
Abbiamo letto sui giornali un po'tutti di questi fatti abbiamo visto come in quei fatti tragici si sia evidenziata una possibile risposta al terrorismo è una risposta dobbiamo dire del tutor galenica rispetto alla logica di guerra che viene evidenziata e e sistematizzata nelle leggi antiterrorismo varate dal Parlamento malgrado l'ostruzionismo del Partito Radicale
E incautamente lo logica di guerra incautamente portata avanti nelle dichiarazioni anche di altissime personalità di questa Repubblica in particolare del suo presidente
Il caso di Genova è un caso che ha fatto riflettere anche l'opinione pubblica i mezzi di informazione
Che poi sul caso sette aprile non hanno avuto un in un'impostazione innocentista né che certo possono essere stati definiti
Indifferenti o comunque in qualche modo teneri nei confronti del terrorismo durante il caso Moro e anche prima e anche dopo mi riferisco per esempio a Repubblica che pure in alcuni editoriali del suo direttore in alcuni servizi ha posto questo problema posto il problema di come certe operazioni evidenzino tutta una serie poi di
Di difficoltà da parte dello Stato democratico e repubblicano a perseguire il terrorismo in modo però non speculare alla logica dei terroristi alla logica di guerra e di morte dei terroristi di come evidentemente la battaglia dello Stato democratico debba vere
Una differenziazione nelle forme debba riuscire ad essere debba riuscire ad essere qualcosa che abbia consenso anche dalla dalla gente
E quindi cominceremo proprio per evidenziare come poi questa risposta lo stato di guerra sia inefficace e pericolosa oggettivamente per la dinamica che poi può mettere in atto cominceremo dopo con la lettura
Di alcuni brani di una ricostruzione dei fatti di Genova
Fatta da un giornalista Gad Lerner giornalista del lavoro di Genova e collaboratore di del quotidiano il lavoro di Genova e collaboratore del quotidiano Lotta continua una ricostruzione appunto di questi fatti con testimonianze anche di di persone che hanno dove potuto in parte seguire questo
Queste queste in questa irruzione dei carabinieri in questo covo di terroristi a Genova e appunto l'uccisione dei quattro terroristi il ferimento di un di un graduato dei carabinieri
Questa ricostruzione ha una sua importanza perché proprio su questo si è poi sviluppata una polemica che senz'altro molti di voi avranno visto poi sulla stampa e quindi più cominceremo proprio con la lettura di questi di brani che danno comunque un'idea del dei fatti e dei problemi che dei fatti sono suscitati in questa ricostruzione fatta dagli hard da Gad Lerner giornalista
Chi lavora appunto nel quotidiano il lavoro di Genova ecco prendiamo l'articolo da Lotta continua a titolo di Genova ventotto marzo una strage messa nel conto
In via Fracchia prima insospettabile base delle BR mai scoperte a Genova c'è stato un macello e bisogna capire il come e il perché
E passata già una settimana per la sparatoria e si sa solo che quattro uomini sono stati uccisi e un quinto ha perso l'occhio destro
Si sa anche che a molti genovesi riesce difficile mettere sullo stesso piano
Scusate
Sullo stesso piano l'uomo ferito un carabiniere e i quattro morti ammazzati perché questi ultimi erano dei brigatisti non degli innocenti
Perché sono morti esattamente come avevano messo nel conto chi sarebbe potuto capitare esattamente come avrebbero potuto uccidere sparare su chi esce di casa la mattina presto con la testa ancora annebbiata dal sonno il sapore del caffè rimbocca si sa infine che chi ha sparato su quei brigatisti non agiva con animo sereno perché sapeva d'avere buone probabilità di lasciare la pelle in via Fracchia
Sapeva che i brigatisti a Genova avevano già assassinato quattro suoi amici e colleghi carabinieri nel giro degli ultimi cinque mesi
Tusa Battaglin tutto bene Casu per non parlare degli altri uccisi nelle altre città molto è quello che pensano i genovesi bisogna guardare a cosa è successa
E veniamo proprio alle testimonianze che Lerner poi riporta nel suo articolo
E c'è subito una testimonianza di un inquilino dell'appartamento dove punto è avvenuta l'irruzione dei carabinieri l'inquilino dice mi ricordo che sono entrati e scesi ho sentito suonare al campanello e poi hanno cominciato a gridare aprite aprite per un po'il frastuono è venuto subito dopo
Pian pianino riprende l'articolo dopo la fine degli spari gli inquilini si affacciano sulla tromba delle scale e vedono i carabinieri chi indivise chi in borghese che vanno su e giù vedono portar via il maresciallo ferito anzi è stato qualcuno di loro a chiamare l'ambulanza
Alle sette racconta il signor mosso un altro inquilino
Una signora ha sentito alla radio che c'erano stati quattro morti che lo ha riferito a voce alta
Allora un carabiniere esclamato come l'hanno già detto
Se il signor Russo era uscito sul pianerottolo quasi subito non era solo perché come ex soldato e più coraggioso di altri dice
Volevo avvertire i carabinieri che c'è un'intercapedine che dal giardino di casa l'ultima passando sotto terra arriva fino a un altro giardino quello di un anziano signore che chiamiamo il nonno più vicino alla strada
Non pensavo che potessero scappare perché il nonno ha sbarrato da tempo quell'uscita ma temevo che si nasconde secoli dentro per poi fare un'imboscata i carabinieri quando sono riuscito ad avvertirne uno quello mi ha risposto non si preoccupi lo sappiamo già allora mi sono calme
Così molto più tardi gli inquilini hanno potuto assistere al triste spettacolo dei morti portati via gli avevano già rinchiusi nelle bare senza fare uso di Bari
è il momento di concentrare l'attenzione sull'appartamento in cui abitavano i brigatisti l'insospettabile casa all'ultima comprate abitata da sedici anni dalla stessa famiglia
L'appartamento dispone di un giardino i carabinieri vi hanno scavato che una signora assicura che hanno portato via dei sacchetti pieni di roba
Da cui però nonostante l'intercapedine è impossibile fuggire da una via secondaria
Per uscire bisogna passare per lo Stretto pianerottolo salire la scala che passare per il portone altro particolare importante è impossibile controllare dall'interno eventuali appostamenti sul portone perché tutte le finestre sono rivolte sul retro della casa
E d'obbligo una prima considerazione
A Parma lo scorso giovedì quattordici febbraio in via Santa Caterina trentatré la DIGOS prese un covo di prima linea che conteneva un grosso al Senato tre mitra dieci pistole quattro bombe meno cinque ordigni diverse migliaia di pallottole un giubbotto antiproiettile
E catturò quattro terroristi con una tattica completamente diverso circondarono l'edificio invitano la gente ad allontanarsi dal portone atteso che quelli di prima linea del tutto ignari scendessero in strada Maurizio Costa e Piergiorgio Palmieri furono così costretti ad arrendersi riuscì a battere l'Inter Lucio caduti furono presi subito dopo anche pesci Micaletto sempre il febbraio dopo un pedinamento durato mesi furono arrestati a Torino in mezzo alla strada senza colpo ferire basandosi sull'elemento sorpresa
Perché invece a Genova è stato deciso di rompere nel covo di via Fracchia pur sapendo che per la posizione angusta in cui esso è situato i rischi di un massacro erano altissime
Qualsiasi ipotesi naturalmente arbitraria
Ma chiunque abbia visto lo stabile di via Fracchia capisce che è un miracolo che nessun carabiniere sia morto
Anziché questo miracolo è stato determinato solo dal fatto che sono stati rapidamente uccisi tutti e quattro i brigatisti
La sera di sabato ventidue marzo cosa abbiamo una cultura dell'articolo di Lerner da Lotta continua
A pochi giorni dalla grande operazione antiterrorismo a Genova anche molte in Francia il generale Dalla Chiesa si recò Palazzo Chigi dove parlò con Cossiga per circa un'ora senza che dell'incontro venisse fornita alcuna informazione ufficiale
Si fanno di questa operazione si decise che in questi giorni successore carabiniere i primi a violare il segreto delle Brigate Rosse genovesi dovesse essere suggellato con una dimostrazione di efficienza militare dell'Arma in via Fracchia
E torniamo alla sparatoria
Una signora che portava a spasso il cane aveva già annotato l'appostamento di un giovane in borghese con la barba dietro a un cespuglio del giardino di casa l'ultima fin dalle ventitré di giovedì
Un altro signore che vuole mantenere l'anonimato abitante nel palazzo retrostante all'ingresso e quindi posto di fronte alle finestre del Como afferma di aver sentito un intervallo relativamente lungo fra le prime a scarica di colpi quella del corridoio a ridosso della porta e altre scariche successive
Presumibilmente
Scusa
Presumibilmente nelle stanze dell'appartamento via infine la drammatica testimonianza di un ex partigiano della Brigata Cichero cinquantadue anni abitante al numero sedici di via fax e lo stesso che poco più tardi fotografo per primo i carabinieri ancora avvolti nell'oscurità
Proprio sul muretto di fronte all'ingresso di casa mia ricorda hanno accompagnato a sedere alcuni carabinieri sconvolti subito dopo aver portato via il ferito uno vomitava un altro gridava perché ci ha sparato lo sapeva che non poteva non potevano più far niente
Gli altri di tappano la bocca cercavano di calmarlo dicendo che è finito tutto ora ci daranno la promozione stai buono ma lui gridava ancora di più minestra foto della promozione
Finché alcuni colleghi lo hanno caricato su una macchina e portato via
è probabile che sia questo l'uomo che dal suo balcone nell'oscurità Silvia russe la moglie del delegato Inter Sider assassinato dalle BR vide portar via scambiandolo per un brigatista
Nessuno ancora visto le pareti dell'appartamento il che lascia spazio i maligni secondo i quali i carabinieri che avrebbero avuto il tempo di stuccare una parte dei numerosissimi fori di proiettile non si sa neppure quanti e di che calibro sono i colpi che hanno ucciso i brigatisti solo per Anna Maria l'ultima corre voce che si tratti di una rosa di nove pallettoni del micidiale fucile con all'obitorio si lascino sfuggire solo che sono crivellati di colpi
Ha senso dunque occuparsi di come sono morti questi quattro brigatisti
Notti solo perché non sono riusciti ad ammazzare che Ranieri gente che sembra essere stata dimenticata addirittura delle proprie famiglie forse troppo spaventate per andare raccoglierli a fargli il funerale
Abituarsi a queste morti così conclude nel nel suo articolo sarebbe in ogni caso terribile incivile per questo giusto avere dei dubbi su come è andata quella macchina del ventotto marzo
Già
Tutto
Questi dunque nella loro crudezza i fatti avvenuti a Genova pochi giorni fa
Si tratta di un'azione che ha suscitato grossi problemi lo dicevo prima non solo al coscienza tradizionalmente garantista e più
Della sinistra storica della sinistra della nuova sinistra del sinistra storica socialista umanitarie
Ma
Anche ad altre da altre parti appunto citavo l'editoriale di scarpe il problema è che lo Stato si avviso una logica di guerra e persegue queste
Criticabile molti dicono non solo da un punto di vista dal punto di vista della morale dal punto di vista dell'ETI
Ma anche dal punto di vista dell'efficacia cioè appunto il problema è che in genere nella storia dell'Italia repubblicana la sinistra aveva tradizionalmente una politica dell'ordine pubblico anche dove quando i problemi fossero assai acuto assolutamente diverso
Proprio per impostazione da la politica della democrazia cristiana
Delle forze moderate e conservatrici
Oggi questo da quando c'è il terrorismo non è più
E su questo problema si è innestato anche la beatificazione di questo tipo di unità tra sinistra e democrazia cristiana sul terreno della democrazia cristiana sul terreno di una politica dell'ordine pubbliche inefficace e nel Conte è un po'anche per certi versi lesiva di diritti elementari democratica su questo che è stata una grande battaglia in Parlamento quando sono stati varati questi decreti
Dunque cose dei decreti anti terrorismo conteranno stipati gli ascoltatori
Appunto la battaglia ostruzionistica che per lamentare radicale portarono avanti purtroppo senza successo colgo l'occasione per ricordare che comunque la battaglia se in Parlamento
Sia in qualche modo concluse conclusa male Tosi che comunque con la raccolta delle firme per il referendum tra i quali ricordo c'è appunto il referendum abrogativo delle norme antiterrorismo
Dal dibattito parlamentare durante l'ostruzionismo di facciamo adesso riascoltare una parte dell'intervento di Franco Roccella
Che ha un particolare interesse o perché in questa parte Roccella ripercorre la logica sempre di repressione e mai di prevenzione come poi sentirete anche specificare Daloui che impronta in una certa misura anche di Renzo strati una certa misura Manresa piuttosto ampia le azioni della polizia addirittura da prima del fascismo durante il fascismo e poi quindi Scelba quindi Reggio Emilia e così via
E nel suo intervento Roccella ripercorre portando anche alcuni episodi in tutto questa diciamo questo filone di pensiero che i prezzi voglio azione repressiva
Che dietro diciamo la politica dei ministeri degli Interni d'Italia e diretto in Italia repubblicana ma non necessariamente
Soltanto di quella confrontando le invece con una logica di prevenzione non di repressione e come logica invece veramente efficace non come giustamente dice a Massimo speculari a quelli che sono e poi le azioni del terrorismo perché è comunque la regia di mandare i miei trentino da questo brano dell'intervento di Franco cella durante il dibattito sull'ostruzionismo ai decreti antiterrorismo
Queste norme signor Presidente
Si inseriscono
In una lunga vicenda ne sono soltanto l'ultimo capitolo che è bene richiamare sia pure per voce e mente perché ritengo che da questo inserimento risale ti senza bisogno di altre
Dimostrazioni il vizio di eversione risalti quello scontro di civiltà giuridica a cui ho fatto cenno chiaro pure una sua storia e che percorre centralmente
La nostra storia e precisi in termini ultimativi le ragioni di fondo della nostra opposizione in relazione il rapporto al vizio che si recano in sé
E quindi i nostri emendamenti soppressivi sono una proiezioni immediata per la nostra opposizione
E vorrei
Richiamare la vostra memoria non
Ricordi remoti
Ma ricordi che riguardano la vicenda alla nostra democrazia dagli anni quaranta ai nostri anni quaranta
Quando si intraprese la politica appunto della ricostruzione
Dove fu deciso colleghi
Il destino del nostro Meridione dove furono connotati nuovi termini della questione meridionale
E lasciamo stare qui la responsabilità delle sinistre l'ho già detto altre volte in quest'aula citando fatti e posizioni ma qui superiamo lo perché non c'entra
Cosa avviene in Italia
La vincitrice garantisce in effetti la ricostruzione del sistema capitalistico
Parliamone sia pure brevi un ente di queste cose
E come la garantisce
Occupando a mio avviso lo Stato
Occupando lo senza riserve proprio occupazione dello stato
E l'occupa proiettando naturalmente la sua influenza in termini di potere sugli apparati e la sua egemonia corporativa sulla società civile si parlò allora vi ricordate di egemonia corporative di democrazia protetta
Del resto
E poi ricordarvi che più tardi poco più tardi c'è nel febbraio del quarantanove io me li ricordo queste cose perché allora facevo l'annuario politico è vero puntuale annota attore di queste cose
Nel febbraio del quarantanove dicevo
De Gasperi parla apertamente di conquista cattolica tra virgolette dello Stato debba pone la nota lettera inviata a Pio dodicesimo il trenta
Nel trentesimo dei patti lateranensi delle un brevissimo brano perché mi pare estremamente interessante estremamente significativo
Ecco riportando al Pontefice le ragioni dell'alleanza coi partiti laici De Gasperi si domandava fra l'altro quale sarebbe la situazione si tutti i non cattolici si riunissero sotto il comune denominatore dell'anticlericalismo il pericolo esiste
Perché sventura talmente banche istituti economici grandi editori grosse industrie proprietà terriere sono ancora in mano a uomini i quali sono in fondo solo degli anticlericali Rizza viti
La paura sono ancora in mano ad uomini quando si costituì il governo ci dovete tener conto di questo fatto il quale rimane ancora decisivo per la direttiva politica odierna ecco perché il presidente del Consiglio quando parla come tale
Dal rilievo a questa base comune e non accentua sempre lo specifico pensiero suo proprie quello del partito maggiore e talvolta considera con sopportazione taluni scarti dei gruppi mi no
Dodici ripeto a in questo modo difeso l'assetto produttivo
E il potere politico rovesciando poi immediatamente sui lavoratori sin dal primo momento colleghi
La violenza
Di due cose delle leggi dell'economia e del Codice Rocco
Ad essi si configurava come partito di Stato ma non ancora come recita come regime lasciamo stare tutti i passaggi colleghi
Si sta configurando ora che riesce a coinvolgere a cooptare
Con suo rischio anche direi perché non le sarà facile
Le sinistre eliminando gli spazi di opposizione a questo noi stiamo assistendo a questo momento del progetto e del processo regime e non ci stancheremo di ripeterlo in quest'aula
La DC garantito allora una continuità
Una contesa appunto soprattutto nella gestione
Degli apparati dello Stato potrei ricordare la come fu fatta l'epurazione ma
Saltiamo
La DC faceva rifaceva vincenti gli apparati sconfitti dalla guerra e soprattutto tre apparati la polizia
La magistratura l'esercito sono questi tre apparati verso i quali immediatamente gli si rivolta la
Volontà di controllo e di influenza
Riconquista dello Stato
Allora per per la democrazia cristiana come partito di governo in questa logica di difesa di un certo regime soprattutto economico oltre che culturale e sono le tre cose sulle quali stiamo per lo meno dunque polizia e magistratura deliberando qui
In questi giorni
Cosa recupero per la polizia la Democrazia Cristiana l'ubbidienza al potere
E ricomincia la vecchia storia a quel punto della polizia che sta arrivando fino a noi e sulla quale noi stiamo decidendo
Con questo decreto dicevo l'ubbidienza al potere e al sistema e la strategia della carne tensione della cosiddetta prevenzione la DC restituiva dopo la breve parentesi
Della sconfitta restituiva la polizia alla sua organica e continua strategia della prevenzione che quella che noi stiamo approvando con questo
Decreto
Che si concilia con lei chi e probabilmente non c'è bisogno che io ve lo spieghi con la repressione fondata sull'arbitrio in tutta la sua storia io non voglio dare definizioni teoriche ma definizione storiche la prevenzione ha una storia
Che significa esclusivamente la strategia della prevenzione significa esclusivamente repressione fondata esclusivamente sull'arbitrio
Tutta la storia dell'ordine pubblico colleghi e centrata
Sull'attività di prevenzione
E naturalmente sulla repressione discrezionale e violenta che ne consegue sulla repressione sopra l'attrice
In questo rapporto prevenzione e repressione da questo rapporto nasce una semplice concussione la oppressione
A servizio naturalmente dell'ordine costituito
è inutile che vita c'è quindi rammenti
Tutte le repressioni
Che dopo l'unità d'Italia uno consumata nel nostro Paese la renitenza alla leva in Sicilia e nel ricordare la memoria in politica non è un fatto storiografiche un pacco di coscienza e di un patto di intelligenza
La renitenza ripeto della leva in Sicilia la rivolta di Palermo la tassa sul macinato il brigantaggio meridionale che punti primo grande segnale di lotta di classe in questo Paese mai col mille ottocentosettantasei lo faccio brevemente queste scuole
Che con la tra con la Sinistra di Depretis
E Nicotera o ricorderà secondo comma collettivi
Questa logica si incaponisce si configurano
Colleghi delle reti cui azioni sconcertanti di comportamenti successivi dei nostri giorni
Allora ripeto si prefigurano questi comportamenti e si scontano sul terreno concreto e pratico compare cioè un metodo chi ha avuto la sua esaltazione lo sfoggiano rimetto pop-rock a Torino cioè quello di provocare disordine di gettare la bomba per poi attribuirla chi si vuole mettere in galera allora si faceva
Contro gli anarchici e si fece anche per ragioni politiche perché su un fatto di questo genere sull'applicazione di questo metodo
Con liquidati dove ricordo
Il binomio Cairoli Zanardelli
Poi ci fu la guerra l'ondata rivoluzionaria del diciannove l'occupazione nelle fabbriche
Nel venti finché arriviamo al decreto di Nitti del vice nove la pubblica sicurezza
Passa dodici mila e cinquecento uomini venticinque mila uomini a trecentosettantasette ufficiali e tiene militarizzata attenti colleghi viene militarizzata da Francesco Saverio anni
Nel mille centoventuno poi gli organi simboli sicurezza arrivano a quaranta mila i carabinieri per i carabinieri a sessantacinque mila l'anno dopo le ventidue sono già settantacinque
Due mila e questa la situazione ereditata dal fascismo che ne garantirà continuità
La città non inventano
La polizia fascista
Il fascismo semplicemente accentuò certi caratteri della polizia istituzionalizzato
E la polizia la Intek però nel meccanismo dello Stato ma non cambio
La polizia la ricevette in eredità colleghi
Attenzione ripeta questo continuo della nostra storia
Semplicemente la mise in rapporto più organico dicevo con le strutture dello Stato
E mi Ampelio i Poteri
Tanti gli soprattutto
Attenti comma colleghi Dante di soprattutto poteri di emergenza
I discrezionalità
Quello che noi stiamo facendo oggi la stessa cosa che noi stiamo facendo oggi vediamo a che cosa è servito
Lungo la storia continua del nostro Paese nel quadro naturalmente dell'anno della logica della represso della prevenzione
Mussolini nel ventisette
Ve la ricordate quella famosa circolare di Mussolini
E saltò il prefetto fascista il prefetto fascista perviene con la sua azione vigila previene con la sua azione vigilante preghiere
Dell'immenso le cause che possono turbare l'ordine pubblico per lei tiene era questo potere della prevenzione
Il dato continuo intatto che Mussolini recuperava e che esaltava istituzionalizzata
Il prefetto e il segno più evidente
Di questa attività di prevenzione niente di nuovo niente di nuovo colleghi solo qualche cosa di più
Come primo atto la nostra democrazia cosa
Colleghi recuperò il prefetto
Il prefetto
Che la Costituente
Aveva assolutamente eliminato in prospettiva io vi ricordo quello che scrisse
Un uomo veramente al di sopra di ogni sospetto in questo senso e certamente non accusabile di essere un rivoluzionario che fu Luigi e Ina o di diciamo l'illuminato
Conservatore peccato non ci siano questi liberali
Che naturalmente sono sempre pronti a rifarsi alle idealità liberali
Ma dimenticano la storia politica dei liberali
Scriveva Einaudi il prefetto e una all'UE che fu inoculato nel corpo politico italiano da Napoleone
Democrazia e prefetto repubblicano profondamente l'uno all'altro
E anche l'ora
Colleghi
La polizia
Si comportano nello stesso modo
Finché nel quarantasette
Nascono i reparti c'è
Che vi leggo una brevissima pagina che molto istruttiva
Da quel momento la repressione e l'assassinio di lavoratori divengono premeditata norma e programma di governo la celere definita da un giornalista inglese dell'epoca la più potente organizzazione di positivo Rizzi esistente sulla Terra che lo strumento principe della repressione
Il ministro Scelba l'uomo appropriato al posto appropriato come ebbe a dire sarcasticamente Lelio Basso
Ne è il protagonista nel gennaio del mille novecentoquarantotto un arruolamento speciali assumeva temporaneamente in servizio diciotto mila guardie di pubblica sicurezza due mila sottufficiali e trecento ufficiale sulla base di requisiti straordinariamente lati una circolare del capo della polizia dell'otto luglio quarantasette indirizzata a tutti i questori della Repubblica a nome del ministro
Biglietto ogni comizio o Assemblea all'interno delle Patrick sono i famosi provvedimenti eccezionali di cui vi ho parlato nel mio intervento generale
I prefetti proibiscono qualsiasi forma di assembramento nelle piazze
Queste erano gli obiettivi per queste cose serviva l'Acireale
Sorgono con la forza ogni riunione non autorizzata
Impediscono qualsiasi forma di critica al governo o al ministro e al ministro dell'interno in particolare giunge Into fino al ridicolo
Secondo il buon costume fascista sciolgono tutta una serie di amministrazioni comunali e provinciali del ricordo colleghi comunisti l'articolo di Dozza il reato di essere il sindaco rette dalle sinistre per ragioni di ordine pubblico sono state sciolte li amministrazione cosiddetta rosse
Comincerò arresti in massa dei militanti del movimento operaio piovono le denunzie sulle avanguardie
Gli stessi parlamentari comunisti e socialisti non vengono risparmiati centosettantadue sono i procedimenti penali intrapresi conto di parlamentare del PCI
Trentasette contro quelli del Psi accusati ora per fatti relativi alla lotta partigiana ora per attentati all'ordine costituito come istigazione a delinquere per aver esclamato un parlamentare davanti allo scioglimento violento di un comizio che i contadini possono io lessi dove e quanto avessero voluto non è sento necessario alcun permesso
Che arriviamo però subito dopo aiutati da settanta le sessanta questo credo che il più anziano di voi li ricordo negli altri certamente per sentito dire mi rifiuto persino colleghi della sinistra che non conoscono questi fatti
Se non altro per tramite di informazione i fatti di Licata di Palermo di Catania famoso caso
Di Salvatore Novembre
Lo ricordo ancora ucciso a manca nell'abbattuto a manganellate
Ucciso a freddo
Mentre l'accaduto a colpi di manganello
Presto
Agonizzante
Nel centro di una piazza non era morto collegi resto agonizzante
Con i picchetti dei carabinieri e della polizia che gli montavano la guardia perché restasse lì
Come ammonimento
Rispetto alle forze di eversione perché restasse lì e Morita
Perdeva lentamente corsa ancorché perché morto dissanguato l'abilità
In un'altra voce agonia
Utilizzata
Come immagine sempre Clare
è la forza che precedeva la gestione dell'ordine pubblico in questo Paese
I fatti di Reggio Emilia
Il cinque morti
Di Reggio Emilia riguarda degli assolutamente gli avevo deciso di non farlo ma qui
Voglio anche questa è una lettura breve istruttiva
Famoso racconto loro ebbe molta eco di Pierluigi Murge Federico a questi fatti un libro che recepisce il racconto di un testimone oculare
E poi d'un tratto
Ancora tra il fumo accecante
Si sentano sgranare degli spari
La polizia spara
Spara sulla folla
La gente per un attimo si ferma stupita non saprà incassi conto spara nota ogni parte della piazza
Colleghi l'ho vissuto questi tempi
Ma ne conservo memoria
E non memoria per una rivalsa
Ma per intelligenza politica
Collegi
Sparano a distanza ravvicinata sugli uomini
Sparano senza sosta
Scusate colleghi l'interruzione vedete perché io mi sento
Ma perché quando la polizia
Mi offre come uomo di sinistra questi servizi io li rifiutò colleghi
Non assolto queste logiche questi metodi solo perché vengono messi a disposizione dei disegni di poteri o dei cerimonia della miglia parte perché in quel momento il senso in quei termini
Mi sentirei un traditore i colleghi il termine a Comune diciamolo pure un traditore immensa e socio
Il primo a cadere e lauro carriole i ventidue anni padre di un figlio
Ai primi spari si è lanciato incredulo verso i poliziotti come per per ma gli agenti sono a cento metri da Luís lo fucile hanno in pieno petto gli sparano sulla facciata
Dirà un ragazzo testimone
A patto un passo due non di più e subito è partita una raffica di mitra io mi trovavo proprio le sue spalle e l'ho visto portarsi
Girarsi su se stesso con tutto il sangue che gli usciva dalla bocca vi è accaduto atto sono con tutto quel sangue
Intanto l'operario Marino per Marino Serri che piangeva dirà Pia così nascono i terroristi colleghi Consilina come i terroristi
Da questi capiamo devo dire appiglia inizialmente e incontrano per arrivare ideologica la violenza di sinistra
Mario Sensini servi che piangeva dirà ampia sia affacciato oltre all'angolo della strada per protestare gridando assassini assassini un'altra raffica lo ha subito colpito anche lui è accaduto
Ovidio Franchi un ragazzo caraibici e nove anni muore poco dopo
Un proiettile la ferito all'atto
Perito
Cercava di tenersi sua trattando sia una serranda
Un altro ferito lievemente lo voleva aiutare poi è arrivato uno in divisa
E ha sparato su tutti e due
E ha sparato su tutti e due colleghi
Emilio Reverberi trent'anni operaio ex partigiano
Lo spezza in due una raffica di mitra
L'operaio approfondendo i trentacinque anni
Viene assassinato prettamente da un poliziotto che si inginocchia a prendere la mira
In accurata disposizione di tiro
Spada a colpo sicuro su un bersaglio sul bersaglio fermo prima di spirare apro Tondelli dice mi hanno voluto ammazzare
Mi sparavano addosso
Come alla caccia
Colleghi siamo
Allo stesso scenario allo stesso canovaccio
No
Che più tardi
Dovrà vere
Come tragica protagonista Giorgiana Masi
E di fronte a questo episodio c'è la nostra indifferenza la vostra indica
Quando ne parliamo in aula quando sollecitiamo il processo
Abbiamo impostato insorti
Ma come non vergognarsene
Colleghi e compagni della sinistra
Come non capire le conseguenze politiche estrarre
E in termini culturali
A questa vostra indifferenza e questa posta rinunzia
E naturalmente il perito del boom siamo alla vigilia del centrosinistra si normalizza la situazione
Interviene la tattica normalizzati dice cioè la prevenzione non più violenta ma normalizzata Sama i tempi
Italiani
E però
Colleghi
Ci sono i fatti
Di piazza Statuto
A denunziare ve lo ricordate
A denunziare la continuità
Nonostante fossimo alla vigilia del centrosinistra la continuità
Della politica dell'ordine pubblico in questo Paese è stata attenti come scelta di civiltà come momento conclusivo di una politica globale
Non momento episodico
Viene quindi compagni e colleghi del centrosinistra
Il
Che si realizza come dicevo poco fa il momento della difesa
Della moderazione appunto perché c'era in atto
L'operazione integrazione coinvolgimento della opposizione una sorta per intenderci di Giolitti Isma'di ritorno
E però
Da lì a poco doveva scoppiare si farà
Ci fu la calma fino al sessantotto colleghi
Ma scoppio il Sifar improvviso
No
Sotto il momento moderato
Della polizia in ossequio ai luoghi comuni alla difesa dell'ordine costituito
L'atteggiamento verso i capelloni
L'atteggiamento verso i dette l'atteggiamento verso i diversi andavano pescati con il pacco radicali che gridavano no badate è grave
E con gran parte della classe operaia
Di fronte alla quale crampi partiti della sinistra
Non avevano il coraggio di rimproverare gli atteggiamenti conservatori e reazionari perché sono anche dalla classe operaia gli atteggiamenti conservatori nazionali ed è compito del partito che li rappresenta
Quello di
E l'arrivo nessun partito si è preso la responsabilità
Di un ammonimento chiarimento di questo genere
Pestaggio tempi
Dei cappelloni dei diverso
Veniva tranquillamente
Praticato
Erano i primi tempi delle reazioni dei dei dedica
Dei cappelloni scandalizzato non ti tollerava questo vorrà dire
Chiedeva il più
Essere diverso
Pochi sono stati attenti a questo qua
A questi comportamenti per un momento attraverso le cui quali passava quel continuo
Per il comportamento di del potere di redenzione
Che doveva portare autista
E doveva portare finalmente colleghi al Sessantotto e non c'è un salto
E siamo all'eversione studentesca
Colletti
Siamo a piazza Cavour
Io ho assistito come giornalista i fatti
Di piazza Cavour
Mi ricordo che quello che mi colpì
Allora una input
Dei miei compagni socialisti
Quali vedendo passare questi ragazzi dicevano non ci sono gli operai
E quindi che valore
La dico i socialisti così sicuri nel loro schematismo
Lo schematismo che gli faceva dire che il divorzio era un patto piccolo borghese
Giudizio la cui imbecillità e la cui imbecillità fatto giustizia la storia politica
In questo Paese perché ora gli atti io questo non si dice più
Commento diritti non capivano
Che avevano dinanzi agli occhi il nuovo antagonismo di graffette nasceva nel Paese e che le nuove autonomia di carte
Che vanno nel Paese che avevano vinto pendere
Via colta di rappresentare
Oggi il terrorismo che purtroppo a differenza dei movimenti precedenti
E appunto il terrorismo
Violente oggi questo terrorismo
E Unali per la scelta per una scelta politica
Per scegliere cioè e mi spiego chiaro
Per assolversi dal dovere
Di scegliere una strategia antiterroristica
Che figlia
Compatti
Con la Costituzione la democrazia il recapito
Una forza della democrazia oggi il terrorismo in assunto come alibi
Per fare l'unica cosa che si fa pare
La violenza alla costituzione la scelta repressive oppressiva e liberticida
Attraverso norme inutili
Contro il terrorismo una documentazione che fa paura di quasi tutti i giuristi inutili
Contro il terrorismo ripeto inutili
Contro il terrorismo
E cosa ne deriva colle
Sembra un capovolgimento
Dell'accusa che voi con tanta facilità
Pattaya
Ne deriva una convergenza obiettiva
Di finalità e Chiappetti
Del terrorismo da un canto della politica dello Stato
Dall'altro della politica antiterroristica
Dall'altra quello che chiedono i terroristi
E vogliono abbattere
E la figura dello Stato democratico
Vogliono che questo Stato a chi fra pentito affatto quei giovani il modo Tare
Da consentire solo la di tarata chiari tappato repressiva o violenza terroristica in quarta
Due strategia contavano realizzando una complicità hanno il terrore il primo l'una con l'altra
Poi interrompiamo la patrona complichi Pati Palma però concreta ritorna cappellone reali responsabilità
Col terrorismo poi avviata raccolte da quegli affette le conclusioni che il PRI e il primo EPR
Create le basi per un'escalation della virare terrorismo antiterrorismo di cui avrebbe e avrete tutte le responsabilità ripeto
Qui non stiamo discutendo
Muovere contro il terrorismo qui stiamo discutendo
Quale logica adottare
E quale porta adottare contro il terrorismo è qui esistente non ti lasceremo
Paventare dai Africa
E dalla minaccia di farsi passare per Fido terroristica che noi vogliamo combattere il terrorismo in modo diverso a chi marca una portabilità trenta
In questo senso
Questo era l'intervento che Franco Roccella pronunciò durante l'ostruzionismo radicale ai decreti Cossiga cosiddetti contro il terrorismo bene spiegava Roccella invece la logica speculare alla logica di annientamento
Delle Brigate Rosse
E presiedeva e che presiede alla invece costituzione di questi decreti governativi appoggiati purtroppo
Ai partiti del movimento operaio della sinistra storica
Il la questione che Roccella poneva con grande efficacia e chiarezza era appunto la possibilità di recuperare una concezione profondamente antipopolare e antidemocratica della gestione Pubblico che data
Non solo nemmeno da fondere meno le sue radici nel fascismo ma affonda le sue radici addirittura nella sinistra dell'età umbertina affonda le sue radici e quindi in tutta la storia dello Stato italiano
E come questo tipo di gestione dell'ordine pubblico questo tipo di gestione dei ministeri degli
Possa essere poi usato per una battaglia democratica e Vincenzo il terrorismo la risposta
Franco c'è
No questo non non può essere chiesto perché oltre che politicamente sbagliato
Inefficace dal
Azione
Risoluzione del
D'altro canto proprio Roccella abbiamo sentito anche la rievocazione di alcuni fatti gravemente antidemocratici rivolti non contro il fenomeno terrorista ma contro le mobilitazioni
Del popolo
Del popolo che difendeva la democrazia
Di appunto gravi azioni antidemocratiche da parte le forze statali
Preposte in quel caso a funzioni di cura repressione di pura eccetera impressioni proprio da quella cura e cieca repressione nasceva poi nascevano poi le basi per arrivare ad una degenerazione della lotta politica che ha portato poi anche peraltro fra i suoi prodotti al terrorismo a questo tipo di risposta disperata e parallelamente inefficace ai mezzi al alle ai fini che si propone
Proprio per questo quindi giova a chiedersi se lo stato democratico repubblicano
Ha davanti a sé altri modi
Invece porsi il problema del terrorismo in modo tale da comprenderlo per risolti
E se poi via messi in pratica se poi è riuscita a Prati
Uno di questi modi lo aveva o
Quello che era stato richiesto da molte persone anche da qualche forza politica la istituzione di una commissione d'inchiesta del Parlamento
Sul caso Moro e su quello che il caso Moro ha rappresentato come praticamente svelamento finale del fatto che il terrorismo in Italia è ormai un dato politico con cui fare i conti è ormai un dato politico
Con cui toccherà convivere fino a che non si potrà risolte
E e quindi occorre capire di che si tratta occorre evidentemente indagare occorre porsi domande questo dovrebbe fare una classe politica avveduta questo dovrebbe fare una classe politica che capisca
Per poi intervenire
Sui problemi che si trova di fronte e ovviamente il terrorismo oggi è uno dei problemi che questa classe politica fiori ebbene proprio la tormentata storia di questa Commissione che alla sua seconda edizione di questi giorni è in una situazione di impasse completa in un vicolo cieco in una situazione di completo sbando e abbastanza indicativa è abbastanza rivelatrice di come poi tutto sommato quest'altra strada per questa strada di ricerca e di necessità di trovare strumenti poi che permettano anche il consenso della gente ai metodi dello Stato democratico e repubblicano
Non poi non solo non riesca ad essere perseguita ma è lecito pensare non voglia addirittura essere perseguite per esempio vediamo la complicata
E tormentata storia dell'istituzione della Commissione d'inchiesta sul caso Moro e sul terrorismo
Ecco dopo il nove maggio del mille novecentosettantotto cioè dopo la morte di Aldo Moro proposte di costituire una commissione d'inchiesta parlamentare su rapimento e uccisione del presidente della DC
Vengono avanzate da tutti i partiti fatta eccezione per la democrazia cristiana radici cosa farsi richiama ad una vecchia proposta del suo deputato Fracanzani
Formulata prima della vicenda Moro e che era intitolata inchiesta sulle tendenze eversive dell'ordinamento costituzionale dal sessantanove
Manca quindi negli atti parlamentari una specifica iniziativa del partito democristiano sul rapimento e l'uccisione del suo presidente
Il ventuno febbraio del settantanove
Quindi siamo già a un anno di distanza la morte di Moro la commissione interni della Camera varia dopo un dibattito brevissimo di soli quaranta minuti un comitato ristretto
Per procedere all'unificazione dei numerosi testi che richiedono instilla l'istituzione di una commissione d'inchiesta
Il quindici marzo
In sede di Commissione sempre interni viene esaminato il lavoro svolto da questo comitato ristretto
Viene giudicato questo lavoro assai proficuo tant'è che viene proposto che la commissione chieda alla presidenza della Camera il trasferimento dei progetti di legge perché la commissione si richiede l'istituzione di una commissione si richiede appunto con un progetto di legge quindi trasferimento di questi progetti di legge alla sede legislativa il ventinove marzo il testo di legge che istituisce la commissione viene approvato in sede legislativa
Con la sola astensione del democristiano onorevole Cavaliere
Prima le elezioni anticipate si sciolgono le Camere qui in l'iter legislativo della commissione d'inchiesta sia zero completamente alla nuova Camera dei deputati quindi a questa legislatura viene presentata una proposta di legge dell'istituzione il titolo e l'istituzione di una commissione d'inchiesta sulla strage di via Fani
Sul sequestro e l'assassinio del deputato Aldo Moro questa firmata da una tale da altri deputati del PCI
Che uniscono alla loro proposta di legge la richiesta di una procedura d'urgenza abbreviata ai sensi di un articolo del Regolamento della Camera
In sostanza approvando questo articolo che il centosette sì che è una situazione tale da sanzionare come definitivo il lavoro che la Camera aveva già precedentemente svolto e domandare demandare quindi tutto alla sull'approvazione del Senato
Così decide la Camera all'unanimità nel luglio del settantanove e la commissione interni a questo punto siamo al diciannove luglio del settantanove
La commissione tenne a quindici giorni di tempo per concludere l'esame in sede legislativa delle nuove proposte
Il venticinque luglio la Commissione presieduta dal repubblicano onorevole Mantini con la presenza dell'allora sottosegretario agli Interni Nicola Lettieri a testimonianza di una sopraggiunta disponibilità governativa all'inchiesta parlamentare approva all'unanimità la proposta del presidente di assumere come testo base quello approvato dalla precedente legislatura in Commissione e ora riproposto integralmente
Da qui la proposta di legge a firma Natta e altri da quella quindi dei comunisti ed è quella firma Fracanzani altre
Inoltre e approvata la richiesta della Commissione alla presidenza della Camera di passaggio dei progetti di legge alla sede legislativa qui siamo nel pieno di punto iter burocratici
Che la commissione deve attraversare comunque la riunione dura in tutto venticinque minuti del giorno spesso il Presidente la Camera punire le richieste della commissione all'ordine del giorno della seduta successiva
Ad agosto varie commissioni parlamentari lavorano sui diversi aspetti della legge istitutiva della commissione
Lealtà il dibattito in Commissione in termini si incentra su un solo punto in particolare e cioè la questione del segreto di Stato che l'inchiesta parlamentare può vedersi opporre
Sull'articolo quattro del testo che affronta il problema finiscono per accordarsi tutti i gruppi con la sola eccezione del rappresentante radicale che era poi l'epoca Franco Forcella
Che si asterrà poi votare il testo nel suo complesso
Il diciassette ottobre del settantanove il Senato prende in esame il testo varato in commissione mentre l'atteggiamento sia del governo sia delle principali for
Cioè politiche ormai allineato sulla necessità della commissione d'inchiesta
Il dibattito al Senato pur nella sua speditezza che gli viene la nuova congiuntura deve riflettere necessariamente le stesse differenziazioni che si concretizzano in varie proposte di emendamenti riscontrate nel dibattito in commissione
Scusate ma sugli articoli quattro cinque sei cioè quindi inerenti la questione del segreto anche a Palazzo Madama avviene la ricomposizione che come in Commissione lascia fuori i rappresentanti i radicali
Il testo approvato dal senato passa alla Camera dei deputati e la commissione competente lo approva definitivamente in sede legislativa
Nella seduta del quattordici novembre settantanove a questo punto quindi a quanto diceva nove quattro mesi fa cinque mesi fa in teoria la Commissione dovrebbe essere pronta a partire nascono però i primi problemi
Infatti fin dall'inizio dei lavori della commissione
I deputati del Movimento sociale che appunto rappresentavano questo partito all'interno della Commissione Moro pongono una sorta di veto nei confronti di un parlamentare socialista pure presente all'interno a rappresentare insieme agli altri il suo partito all'interno della Commissione
L'onorevole socialista non gradito dai due deputati missini eh Giacomo Mancini
La sua colpa e quella di aveva visitato in carcere uno degli imputati del sette aprile il professore di fisica ex dirigente di Potere operaio Franco Piperno
I rapporti fra Mancini Piperno datano dall'insegnamento di Piperno all'università di Calabria
E
Vengono rimproverati a Mancini si ha l'impressione però che dietro la posti dietro questa posizione diretto da parte di due parlamentari dell'MSI
Vi sia anche una sorta di acquiescenza da parte di altre forze politiche che non rimproverano a Mancini il sua posizione
Innocentista nei confronti di Piperno e critica nei confronti dell'istruttoria partita il sette aprile
E che lo trova isolato nel suo stesso partito e apertamente avversate criticato dal Partito Comunista su questo praticamente la Commissione Moro si blocca
Non riesce a far altro che a nominare un presidente nella persona del repubblicano Oddo Biasini e a fare un paio di riunioni in cui dopo aver fissato nemmeno un preciso ordine di lavori ma semplicemente una sorta di presentazione dei partecipanti alla Commissione praticamente su questo bloccato le altre riunioni che la Commissione Moro farà saranno semplicemente per discutere questo problema posto
Dai deputati nell'MSI
Alla fine a febbraio a febbraio di quest'anno la situazione si decanta in questo modo
La commissione praticamente si scioglie
Tutti i rappresentanti dei vari partiti all'interno della Commissione e lo stesso presidente Biasini vista la assoluta difficoltà di continuare i lavori della Commissione stessa finiscono per di me dimettersi tranne ovviamente Giacomo Mancini e tranne il rappresentante del produttore Eliseo Milani e il rappresentante radicale Leonardo Sciascia
Questo perché dietro la dietro il veto dell'MSI c'è poi la sostanziale acquiescenza o comunque la non difesa di Mancini da parte del dei rappresentanti del partito comunista e da parte anche di alcuni esponente con comunque con una posizione abbastanza tiepide di alcuni esponenti dello stesso PSI
Radio radicale intervistò Giacomo Mancini proprio immediatamente dopo mentre si stava decantando questa situazione quando ormai si era alla al momento delle dimissioni del Presidente stesso della commissione Biasini e quindi chiedemmo a Mancini di commentare ci questa situazione paradossale che sia venuta creando una Commissione Moro che a un certo punto
Un po'magari obtorto collo tutti i partiti avevano detto di volere si bloccava su una questione del tutto marginale e del tutto ininfluente poi i lavori della commissione stessa sentiamo ora la l'intervista a Giacomo Mancini nei punti in cui risponde proprio a questo tipo di problema
All'onorevole Giacomo Mancini chiediamo una dichiarazione sulla conclusione ingloriosa in verità della Commissione Moro internamente fine attende consista niente gloriosa
Per il parlamento e soprattutto per la per la questione di cui si pratica
C'è stato uno scontro mi pare è uno scontro che dura da quasi due anni tra chi vuole l'inchiesta
E che
Non vuole l'inchiesta OLAF vuole
Non determinato modo
E questo scontro si è riprodotto nel momento in cui finalmente dopo quindici mesi la Commissione si è insediata
E naturalmente
L'iniziativa è partita dal Movimento Sociale fin qui credo niente di sorprendente
E a sorpresa vengono un po'dopo
Devo dire quando quando diventa evidente
Che la posizione del Movimento Sociale prova purtroppo adesioni
Anche all'interno dei partiti democratici dei partiti antifascisti dei partiti che dovrebbero avere e perseguire interessi del tutto opposti a quelli del movimento sociale che nel petti coinvolti in trame di terrorismo in passato sono sicuramente sta
E su questa questione la commissione si è sciolta
Su questa commissione ci sono state delle reticenze
Dei mancati interventi
Si è trovato un capro espiatorio
Nell'anno del Galileo nell'onorevole Biasini che è stato costretto alle dimissioni qui in effetti personalmente devo dire che Biasini si è comportato correttamente non si potrà prego poco pretendere di più dalle aziende altri sul piano politico i partiti grandi partiti
Avrebbero dovuto rintuzzare
La posizione del movimento sociale e poi io ma penso che avremo un intervento
Obbligatorio anche per i due Presidente per il presidente della Camera e per il Senato che hanno preferito tacere
Hanno preferito fare nemmeno da Ponzio Pilato teorica hanno lasciato che le cose prendesse una piega
Ingloriosa di cui abbiamo parlato costituendo però nello stesso tempo un precedente
Molto grave
Basta da da oggi in avanti che un deputato voglia bloccare un'inchiesta di qualsiasi genere inchieste in corso ce ne sono tante oramai
Perché le commissioni si blocchino
La cosa è grave è grave perché si riferisce alla commissione d'indagine che riguarda il caso Moro
Ma la cosa è grave anche e soprattutto nel momento in cui determinati gruppi sono partiti
Lancia in resta contro l'ostruzionismo dicendo che l'ostruzionismo paralizza il Parlamento in effetti l'ostruzionismo a un principio e una fine direi temporale
Non blocca in maniera permanente del Parlamento e non diventa un elemento di di sabotaggio del confronto e il Parlamento non è un atto di prepotenza non è un atto di prevaricazione Queen affetti
La posizione fascista era di questo tipo si fa quello che noi vogliamo o il Parlamento non funziona a per questa sua convinzione purtroppo questa linea
In un certo senso è passato
Ecco lei parlava di questa iniziativa praticamente che ha visto come battistrada i deputati missini presenti della Commissione ma che evidentemente si riferisce a un clima politico che piano piano è montato
Lei prima parlava di ostruzionismo anche lo stesso
Facendo un aggancio forse un pizzico arbitrario lo stesso clima che in Parlamento oppure si è vissuto in questi ultimi mesi certo non non ha contribuito poi a creare una situazione effettiva anche rispetto alla commissione la commissione Moretta e ad altre Commissioni ma in particolare questa Commissione Moro fino a questo momento
Cosa in concreto aveva fatto soprattutto cosa non aveva fatto alla commissione la Commissione Moro praticamente è stata paralizzata perché nel corso di questi quindi questi due mesi mi pare che l'insediamento è del dieci
Gennaio sfondo armeni
Nel nelle sedute soltanto discusso Blackwell eccezioni sollevato dal Movimento sociale che mettete dovevano essere stroncate dal primo momento perché al Movimento Sociale si doveva dare una risposta giusta la risposta giusta qual era che quatto tipo Luppi hanno diritto anche naturalmente lo stesso movimento sociale a sollevare eccezione di carattere politico di carattere giuridico
La sola cosa che non è consentito nel Parlamento
è uscire dalle regole del gioco alle regole del dalle regole del gioco riesce quando si dice noi blocchiamo noi pare arriviamo noi ne diciamolo pure facciamo un atto squadristi go
Quel punto dovevamo trovare forze antifasciste in effetti questo non c'è stato
Ecco contro questo arbitrario diritto di veto che i due deputati dell'MSI si sono arrogati in realtà non vi sono state lei diceva non vi sono state prese di posizione precise da parte della sinistra in particolare mi pare che il Partito Comunista spesso e in particolare il Pecchioli
In realtà non solo non non ha rintuzzato questo questo diritto di veto dei missini ma addirittura in qualche modo lo ha addirittura non dico avvallato ma certo compreso ecco lei crede che questo
Influenze era anche il futuro di un eventuale ripresa della commissione ma sul futuro non saprei dire adesso scelto sul sul presente del sale sul presente avvenuto che c'è stato un infelice intervento
Attraverso un'intervista del senatore Pecchioli che non certo da Enza fatto proprio il l'argomento
Del Movimento Sociale
Devo dire che nella fase finale c'è stato un cambiamento di posizione viene nel momento in cui il gruppo comunista annunciato le dimissioni
Per solidarietà con l'onorevole Biasini ha finalmente criticando il predicato anche
In modo chiaro le posizioni del movimento sociale a mio avviso le avrebbe dovuto fare al momento al dieci gennaio non nel momento in cui la commissione concludere i suoi lavori sul futuro si vedrà si vedrà
Lei è stato criticato anche con violenza sulla stampa del Partito comunista oltre che da certa stampa moderata per le sue posizioni per le dichiarazioni per alcune dichiarazioni che lei ha fatto sul sull'istruttoria del sette aprile sull'istruttoria di Calogero esso gli arresti di alcuni esponenti contro mio operata operai
Ecco potrebbe riassumere la sua la sua posizione rispetto a a questa a questa questione
Ma è un po'si riassume viene accusato di essere un innocentista Priuli ecco questo
Ma
Per non non è che io respingo l'accusa proprio per amor di verità non le cose non stanno così in Repetti non sono un innocentista a priori io dico spesso detto che siamo in una situazione appunto un po'di imbarbarimento in cui se
Si esprime una presunzione d'innocenza si rischia di essere di essere un innocentista ad ogni costo io in effetti ho espresso molti dubbi e molte riserva
E comporta una presunzione d'innocenza nei confronti della posizione degli di Franco Piperno
Anche dello motivate in fatto questa mia questa mia presunzione d'innocenza che l'ho conosciuto l'ho visto ho parlato con lui nel periodo del
Del sequestro Moro ha bevuto rapporto continuo con lui dal mille novecentosettantacinque perché insegnava in Calabria ho spiegato le ragioni che mi portano a considerare impossibile che né in quello stesso periodi in cui l'ho visto in un determinato modo in una determinata veste svolgere determinate attività Franco Piperno fosse poi dallo stesso bene uno dei cardini
Uno dei cervelli del Brigate Rosse è un ponte devo dire che mi è sembrato molto strano che avendo questo detto non ci sia stato un solo giudice che mi abbia interrogato vedo che invece i testi a carico sono immediatamente interrogati io non sono stato mai interrogato per queste mie aperti come dire
Convinzione sarebbe stato giusto e operai
Non è stato poi però naturalmente
Il discorso si è allargato da Franco Piperno anche gli altri ho avuto la possibilità che hanno avuto gli altri cittadini italiani di vedere quale danno
I sistemi procedurali un mosso delle critiche qui non siamo più nella presunzione d'innocenza qui di altro tipo ho mosso delle critiche nei confronti della procedura e soprattutto la procedura di Padova
E del procedure delle di Roma
Giacomo Mancini spiega dunque i suoi dubbi intorno all'operazione del sette aprile e questo sua spiegato questi suoi dubbi e questa sua presunzione di innocenza nei confronti dei professor pipe
Lo porta ad essere estromesso dalla Commissione Moro perché poi questo di fatto il pieno con una procedura inusuale
Un pizzico innovativa in senso deteriore della spirito e della prassi parlamentare
I partiti
Poi presenteranno appunto con questa procedura bizzarra una rosa di nomi che per la composizione della Commissione e questa rosa di nomi verrà poi vagliata dai presidenti delle due Camere
Fanfani e Iotti
Dopo questa procedura ci si ritrova con una
Nuova Commissione Moro una seconda Commissione Moro composta dagli stessi membri che la componevano prima eccettuato Giacomo Mancini questo peraltro non crea nemmeno grossi problemi né al pc mi nemmeno al Partito socialista a onor del vero
Su questo però su questa situazione si evidenzia ancora una volta la situazione di spaccio e di non volontà poi di voler perseguire questo strumento di ricerca di approfondimento del problema
Della fare Moro e del terrorismo in Italia perché questa Commissione ancora non si è riunita ancora non è riuscita nemmeno a distribuirsi le cariche a distribuire sì gli incarichi di lavoro e questa è attualmente la situazione
Di una delle possibili scelte
Da parte del parlamento e quindi del dello Stato democratico
Di
Per seguire accanto alla via della repressione la via dell'indagine la via dell'indagine conoscitiva per capire i fenomeni che abbiamo di fronte e questa evidentemente la volontà delle forze politiche quasi tutte le forze politiche di
Approfondire questo tipo di problemi
Ora
Dopo un un altro breve stacco musicale
Vedremo di approfondire appunto quella questione che Mancini in cui già Mancini sia introdotto cioè il problema di questa
Di questo partito della trattativa se così si può definire il problema del della posizione del partito socialista durante il caso morto
La
Lì
Meno
Sì
E
Ma l'attacco a Mancini che vede punto su questo sfasciarsi della Commissione Moro non è il primo che viene fatto a un esponente socialista nominiamo nel luglio del settantanove
Quindi quando c'era il tentativo Craxi di formare il nuovo governo
Chi esplode sulla stampa una polemica nei confronti del PSI a proposito dei contatti tra signorile e Franco Piperno e Lanfranco Pace durante il sequestro Moro mi hanno poi diciamo del micrografia massima comunque come ha definito la stampa quel partito delle trattative o che vide i socialisti come protagonisti nel tentativo di salvare la vita di no perché potremmo dire a un fondo un prefigura in una certa misura
Un altro diversa logica nei confronti del del del modo di affrontare il problema del terrorismo
Vediamo da un articolo dell'Espresso dell'otto luglio settantanove di Paolo Mieli appunto questo il titolo è e allora Piperno disse il Signore ride
Questo governo all'inizio di queste tracciata questa nel pieno delle polemiche esplosero le povertà dico Craxi fu ovunque un siluro tutto sommato lanciato nei confronti del del tentativo di Craxi motivare siluri a proposito dei suoi rapporti con Franco Piperno
Il primo a suggerire a Bettino Craxi di verità di fare intavolare allo stato trattative con le BR per salvare la vita di Moro fu l'avvocato di Renato Curcio Giannino Guiso
Erano passati appena dieci giorni dal rapimento dello statista Craxi si trovava a Torino per il quarantunesimo congresso del PSI
Durante i lavori del congresso i tra i più autorevoli dirigenti del partito Riccardo Lombardi Francesco De Martino e Giacomo Mancini senza badare ai giochi di corrente si pronunciarono a favore della trattativa
Quando poi torno a Roma Craxi fu contattato da Serena fregato emissario della famiglia Moro e anche lui gli propose di prende in considerazione quella fatidica parola attrattiva
Il segretario del PSI prese tempo chiese due collaboratori Giuseppe Di Vagno e Claudio Martelli quindi formare uno staff di tecnici per esaminare quali vie fossero praticabili
Perché ci parlano le riunioni Giuliano Vassalli Ettore Gallo Federico Mancini Maria Magnani Noja Gino Giugni e Pasquale buon Donno magistrato del Ministero di Grazia e Giustizia
Craxi non si ferma qui
Chiese alle persone che gli erano più vicine di contattare il maggior numero possibile di giornalisti esperti Brigate Rosse avvocati dell'ultrasinistra e i militanti di autonomia e dell'area politica concedesse attigue
Mi stavo canali diretti con i settori dell'UDC meno intransigenti il ventuno aprile annunciò la direzione del PSI ed è quello del partito avrebbe battuto tutti i sentieri impraticabili per salvare la vita ammanco
Cominciò allora nei corridoi di via del Corso un via vai di persone legate alla nuova sinistra
L'avvocato Eduardo Di Giovanni Renzo Rossellini di Radio Città Futura Enrico Deaglio Gad Lerner di Lotta continua
Tutti si dicevano disposti a collaborare all'iniziativa del PSI meramente riuscivano a trasformare l'adesione in suggerimenti concreti
In quel periodo fu contattato anche una prima volta Franco Piperno ma più che un contatto sollecitato fu un incontro casuale lo ricevette nella sua casa presso Cosenza
Cita nel cui ateneo Piperno e docente di Fisica Giacomo Mancini
Intanto a Roma però lo staff dei tecnici coming Ciarla suggerire un'ipotesi sulla quale lavorare
Diceva una lettere di Moro da che cosa si può dedurre che uno Stato va in rovina se una volta tanto un innocente sopravvive e compenso altre persone va invece che in prigione in esilio
Tutti furono concordi nel giudicare quella frase come un segnale per cui le Brigate Rosse si sarebbero accontentati della liberazione di uno solo dei tredici detenuti che avevano chiesto in cambio di morte
Liberazione che le BR esigevano a titolo di riconoscimento politico da parte dello Stato
I tecnici del PSI pensarono che il riconoscimento politico poteva esser preso in esame
E in questo senso suggerivo anche altre soluzioni oltre a quella dello scambio uno contro uno
E in questa fase che iniziano gli incontri fra Piperno e signorile cominciano poco dopo la metà di aprile continuarono fino all'uccisione di Moro tutto partita una conversazione fra Claudio Signorile il direttore dell'Espresso Livio Zanetti
Zanetti richiede girò una richiesta di contatto con Piperno fattagli da signorine a Mario Scialoja un giornalista che segue da anni per L'Espresso il settore delle nuove sinistre del terrorismo
E Scialoja il giorno dopo quando Piperno arrivo alla redazione del Espresso consegnando una breve intervento da pubblicare
Gli parlo della richiesta di Signorini Piperno acconsentì e fu preso un appuntamento per l'indomani mattina alle otto e mezza a casa di Zanetti a corso Trieste a Roma
In questo incontro signorile disse che non riusciva a trovare il bandolo della storia
E chiese a Zanetti si Piperno fosse una persona attendibile
Zanetti rispose che lo conosceva relativamente ma per quello che ne sapeva era uno dei pochi che nell'area della nuova sinistra era capace di scrivere chiaro
Non era un confusionario come molti dei suoi compagni disse Zanetti
Pochi minuti dopo arrivo
Piperno
E e accompagnato da Scialoja
Signorile gli chiese se avesse un'intera dura nelle Brigate rosse o conoscesse qualcuno che la potesse procurare al ai socialisti
Piperno rispose di no a maggioranza comunque non dovrebbe essere impossibile farlo arrivare qualche messaggio basta spiegarlo in un'assemblea di movimento e si mette in moto una specie di cantando attraverso il quale il messaggio arriva dove deve arrivare lo stesso vale per il percorso inverso ma vie dirette non ce ne sono
Signorile richiese anche pensi che le Brigate Rosse arriveranno ad uccidere Moro
Teme temo di sì rispose Piperno a quanto riesco a capire alcuni esponenti delle BR minoritari vorrebbero risparmiargli la vita che contano almeno per il momento non tanto sulla liberazione dei detenuti quanto su un segno di disponibilità a trattare da parte dei politici
Ma chi avverto che le mie sono illazione
L'incontro finì lì uscendo Piperno e signorile stabilirono di incontrarsi nuovamente per conto loro qualche giorno dopo
Vi fu poi un secondo incontro
In questo secondo incontro Piperno fece presente al vice segretario del partito socialista
Che dal suo punto di vista riteneva che l'uccisione di Moro da parte delle Brigate rosse sarebbe equivalsa ad un suicidio politico ma credeva anche che le Brigate Rosse non lo avrebbero risparmiato a meno che dei vertici della democrazia cristiana non si fosse levata qualche voce a favore della trattativa in modo molto esplicito
Glielo faceva supporre
L'insistenza di Moro nelle lettere che mandava nella richiesta che il Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana discutesse il suo caso
E i continui appelli ai dirigenti del suo partito anche non di primo piano perché battano la via aperta ed ecco perché battesimali aperta da Craxi
Mettendo insieme tutto questo sosteneva Piperno sarebbe apparso evidente
Anche ai dirigenti socialisti che il punto nodale era il pronunciamento dei esponenti di primo piano della democrazia cristiana
Signorile a quel punto chiese ancora
Sì Piperno poteva fare qualcosa come esponente dell'area dell'autonomia e Piperno rispose con freddezza
Che non che partecipava alle codice questa trattativa non per fare un favore ai socialisti ma per radicate convinzioni
Grazie alle quali tutti i giorni intervenire in assemblee del movimento pronunciandosi contro la condanna a morte di Moro
Questo era il secondo incontro il terzo si svolse
Sempre su richiesta di Signorile
Era presente a questo terzo incontro anche Lanfranco Pace
Questo terzo incontro vede i gli esponenti di autonomia Piperno e pace pessimisti ritengo di interpretare il silenzio delle Brigate Rosse
E l'ultimo comunicato pervenuto che parlava appunto della sentenza di morte in via di esecuzione
Come un segnale estremamente negativo
Anche in questo terzo in conto i due esponenti dell'autonomia
Riprendono la loro tre
I vari uscire a far pronunciare in questo senso anche qualche esponente della Democrazia Cristiana questa cronologia
è importante perché direttamente legata al caso sette aprile se pensiamo che questi incontri fra Piperno e pace da una parte alcuni esponenti signori alcuni esponenti socialisti scusate signorile e Landolfi
E il senatore Landolfi dall'altra
Rappresenta l'uno degli indizi di colpevolezza nell'istruttoria del sette aprile appunto contro chi permetta la tesi della magistrato ora e che in queste trattative Piperno e tace non rappresentavano due commentatori politici non rappresentavano due Esperti infatti di terrorismo
Come peraltro ormai purtroppo in Italia abbondano
Due portaparola delle Brigate Rosse due persone che non ragionavano in base a
Come dire degli elementi politici alla portata di tutti cioè la lettura dei comunicati delle Brigate rosse delle lettere di Moro degli del dibattito all'interno del del movimento e delle mosse del potere
Ma che avevano in realtà
Al di là di quel che si diceva delle reali entrature e molto molto forti dal punto di vista della magistratura nella direzione delle Brigate Rosse che fossero quindi come dire una sorta appunto di portaparola di addetti alle pubbliche relazioni nell'ambito del sequestro Moro questa tesi evidentemente viene violentemente quinte mente contrastata dai due esponenti di autonomia che invece si programmano tutta del tutto del tutto innocenti rispetto a questo tipo di accusa che gli viene mossa
Prego
Allora come diceva prima le trasmissioni Greta sempre dei problemi a questo punto ci deve essere un stacco musicale molto drammatico invece accada quello che invece l'istruttoria mangiato la cassetta quindi se magari possiamo sostituire la cassetta mandata da una per funzioni meglio due minuti stacco musicale tra riprendiamo
Per
Per per prediletta
Se
Per
Nel
Per ma
Perché ovviamente ha detto permanente
Per e domanda
E
Per
Per
Condanna arriva
Qui
Ecco non quello
Diventa
E trenta
Parte
Contenta ma
Dalle convocata
Ma
Pareva le
Le però
Producono dunque
E veniamo alla figura di alcuni imputati del caso sette aprile
Abbiamo parlato prima di Piperno e taci
Due ex esponenti di potere operaio che avevano poi dopo lo scioglimento del gruppo praticamente abbandonato la politica attiva ritornati ad interessarsene nel settantasette con il movimento giovanile all'università
E
Svolgendo un ruolo sostanzialmente di commento di di critica e di comunque interesse rispetto ai fenomeni sociali nuovi che caratterizzavano la realtà politica italiana in quel in questo periodo
Con una sorta di spregiudicatezza anche a volte un pizzico ostentata tra questi fenomeni nuovi
Sia Piperno sia gli altri ex esponenti di potere operaio che intorno all'unico laboratorio ahilui a Oreste Scalzone collaboravano ad una rivista che alla fine del settantanove esce con un numero zero
Includevano fra questi fenomeni politici dicevo anche il terrorismo
E sul terrorismo si pronunciavano senza peraltro ostentare una presa di distanza dalla
Dalla violenza e dal concetto in sé del terrore peraltro però prendendo le distanze e criticando l'azione politica delle Brigate Rosse in quanto tali
Un vero però che
Da quel che appare da quel che appare non si distacca molto dal commento anche se appunto estremamente spregiudicato
L'impressione dei giudici che dietro le parole dietro di i caratteri di tipografia dietro gli iscritti vi fossero anche degli atti vi fossero anche delle una concreta partecipazione
Cosa che peraltro appunto i
Gli inquisiti hanno profondamente più volte negato per farci un'idea credo di quanto
Questa questo ruolo di commento
Avesse potuto poi farà puntare l'attenzione della magistratura e della polizia su
Piperno e Lare della rivista Metropoli
Leggiamo ora quel che Piperno scrisse quando era ancora libero
In questo numero zero di metropoli che si chiamava pre Print un volume in cui sono raccolti alcuni saggi
Di Piperno di e di altri di altri imputati del caso sette aprile per cui anche Lucio Castellano e Paolo Virno che sono stati scarcerati pochi giorni fa e il loro reato è stato derubricato in semplice partecipazione ad associazione sempre sovversiva e non costruzione di questo
Ed è un articolo di Piperno che fece all'epoca scalpore
In cui livello appunto parlava del caso divi del caso Moro e della strage di in via Fani ecco nelle diciamo un un capoverso brevi capitoli
Ecco ricordo che per quinte esce nel gennaio del sessantanove
Non è difficile capire che i brigatisti e scrive Piperno con il sequestro Moro hanno inteso a mostrare come i grandi sacerdoti che officiavano i riti del moderno Stato corporativo non sono intoccabili nel Goldoni alcune incognite l'infinita potenza dello Stato toh poggia infatti sui piedi d'argilla delle passività dei suddetti oltre a ciò i brigatisti una volta catturato Moro si sono riproposti di conseguire un ulteriore risultato la scarcerazione di alcuni militanti che rafforzasse materialmente l'organizzazione e le getti ma mi legittimasse in qualche misura l'esistenza in quanto organizzazione militare che rompe il monopolio statale della violenza armata ma catturare vivo un personaggio reale come nuovo comportava la neutralizzazione fulminea della scorta armata
Dunque una volta dentro la macchina bellica del sequestro l'eccidio dei cinque agenti è una mossa obbligata lo scontro si è svolto infatti sulla linea del fuoco d'altro canto a seguito del rifiuto da parte del potere non solo dello scambio ma perfino delle trattative l'uccisione di Novella divenuto un'altra mossa obbligata pena la perdita per il futuro di forza contrattuale di credibilità per l'organizzazione brigatista così in un susseguirsi sì di mosse obbligate l'esito delle azioni intraprese il sedici marzo prosegue Piperno è davvero singolare i brigatisti sembrano contribuire col cadavere di Moro a quel nuovo equilibrio politico che da Tunisi sistema dei partiti e delle corporazioni stava affannosamente cercando scongiurando l'eventualità più pericolosa ingarbugliata per il potere deve trascinare con sé un modo fisicamente vivo ma politicamente immondo vera mina vagante più procedure del Palazzo dunque allora l'errore che ha finito col ridimensionare il senso del sequestro Moro in primo luogo appunto nell'uso del sequestro del ricatto uso ricorrente della pratica terroristica mangia inadeguato quando come accade oggi il fenomeno ha raggiunto tali livelli di potenza da imporre il passaggio a forme proprie di guerriglia in secondo luogo Lerner consegnato un'azione di siffatta potenza un obiettivo minimale quasi privato insieme tutt'altro che di realistico la scarcerazione di alcuni detenuti politici in questa sfasatura tra efficacia destabilizzante dovute all'impiego intelligente delle regole militari
E gestione politica sprovveduta degli esiti provocati si sono inseriti sotto gli occhi di tutti quegli elementi ambigui spettacolare spettacolari degenerativi
Esemplarmente rappresentati nell'atto finale la riconsegna ingegneristica e del fare da del cadavere di move prossimità del Palazzo così travolto in qualche modo da una sorta di boomerang le Brigate Rosse sono rimaste segnate di ferocia impotente come accade a tutti coloro che provocano morti utili
D'altro canto sempre Pepe sempre Piperno dalla latitanza
Scrive sul primo numero di metropoli la rivista appunto preannunciata da quel pre printing cui c'era questo saggio sul caso morte metropoli esce quando già il sette aprile si è è successo esce nel giugno del settantanove
E contiene un articolo di Piperno allora ancora latitante che poi costituita anche qui per la sua estrema spregio
Pizza lessicale un pretesto da parte della magistratura l'occasione da parte della magistratura di sequestrare la rivista
Che peraltro poi di incriminare alcuni redattori della rivista
L'articolo
Scritto in un tono come dire tutto volto a a creare a creare a creare dibattito ma anche con con un tono appunto fatto oppure perché burla potremmo dire è significativamente intitolato prima pagano e meglio è ed è sul caso sette aprile
Nelle diciamo qualche capoverso
Questa operazione non è giudiziaria e militare perché volta a modificare utilizzando direttamente la forza i modi e le forme in cui nel nostro Paese si esprime la conflittualità politico sociale
Diciamo meglio la superficialità e dilettantismo l'ignoranza nonché l'arbitrio con cui essa è stata messa in con cui è stata messa in piedi l'impalcatura accusatoria testimonia la volontà Furio USA e priva di vincoli di risolvere il problema eliminando i sovversivi o comunque una parte di essi secondo la regola Doro del terrorismo colpisci né uno per educare nel centro
Va detto subito che al punto in cui siamo arrivati non ha alcun interesse la campagna innocentista i compagni arrestati non sono innocenti e si rivendicano e noi comunque lo facciamo
Per loro l'appartenenza all'area della sovversione sociale e la legittimità politica di questa non sono quindi innocenti è per così dire che i fatti non sussistono
Non basta quindi scarcerare i compagni occorre di più è stato commesso un arbitrio assai grave e poiché in ogni arbitrio si vede l'immagine di tutti gli altri arbitri coloro che lo hanno progettato messo appunto e portato a termine o si sono resi significativa in The complici devono pagare una volta per tutte Calogero Vitalone Guasco De Matteo Gallucci in primo luogo ma poi anche i politici piccoli perché ho il bonzo Sandro Pertini nonché un nutrito drappello di giornalisti perché vorremmo ricordare a tutte le monache garantiste come notai bocca che una società effettivamente libera solo se in grado di autocorrezione veramente non ci si salva dalla barbarie fingendo di non vedere di non sentire mimetizzato in dosi nel così vanno le cose del do far pagare i responsabili vuol dire mettere alla prova la tenuta della Società italiana l'effettiva autorità delle sue istituzioni sottoposte in questi giorni elettorali ad una fastidiosa quanto immotivata alluvione di Lodi
Poche chiacchiere qualche fatto è un'occasione di svolta l'inversione di una tendenza una dimostrazione empirica che esistono ancora canali di comunicazione fra l'emergere del nuovo nel Paese e le sue istituzioni
Un segnale contro l'idolatria dei mezzi violenti che sembra diffondersi come un'epidemia fra i giovani che paghino tutti responsabili in misura adeguata e sul terreno più proprio e poco ma è meglio
Questo articolo sarà come dicevo alla base del sequestro della del primo numero di metropoli questo articolo che insieme adesso un fumetto che la rivista contiene nella parte centrale
Un fumetto di Mada avuto che è un disegnatore abbastanza noto sul caso Moro su questo fumetto paradossalmente la nell'istruttoria verrà costruita la tesi che questo fumetto appunto costituirebbe una sorta di auto confessioni dei redattori di questa rivista avesse e di esser stati
In parte partecipi del rapimento di Moro proprio perché mi conoscevano alcuni particolari poi questa cosa in realtà Piano piano cadrà lei equazioni tra la sceneggiatura del fumetto e alcuni alcuni episodi poiché l'indagine antiterrorismo verranno poi abdica intarsi in modo negativo
E questo non non è più a quanto è dato capire fra le prove e quattro capi anche dalla stessa scarcerazione di due redattori di metropoli avvenuta in questi giorni fra le prove portate contro appunto il gruppo di Piperno tra
Ma nel sette prima e non c'è solo questo gruppo romano che si raccoglie romani milanese tutto sommato che si raccoglie attorno a questa rivista c'è anche il gruppo di Toni Negri e che è invece un gruppo politico gruppo che fazione politica nell'area dell'autonomia operaia
E che arriva anche un suo giornale all'epoca di sequestro Moro e qui
Anche qui è interessante appunto leggere in un corsivo che appare sul giornale dell'autonomia operaia dell'organo sul del gruppo dell'autonomia operaia che faceva capo a Toni Negri
Ed esce che esce poco dopo il sequestro di Moro il giudice nell'aprile scusa
Quindi la ambulante ancora sequestra dunque poco dopo
Poco dopo il sequestro il prima dell'uccisione
Leone da sé perché da noi il illuminazione il giudizio politico di questo gruppo
In un corsivo non firmato ma questo non è molto importante perché nessun articolo di quel giornale che si chiama rosso non è nessun articolo era firmato
Ma la cui prosa però è questa sia effettivamente molto simile alla prosa e abituale a cui Toni Negri c'ha abituato al contrario questo pure Jo forse è interessante dirlo della bizzarra similitudine che hanno fatto i giudici fra la prosa delle dichiarazioni
Delle dichiarazioni della direzione strategica e la prosa di Negri che sono Stellar mente lontane pace una volta in una conferenza stampa quando ancora era libero disse un po'scherzando che Toni Negri è un personaggio che e piuttosto che scrivere una frase come lo Stato imperialista delle multinazionali SIM piuttosto che scrivere una cosa del genere si farebbe passare per le armi
Invece e questo questo articolo è appunto il giudizio del gruppo di Tonini immediatamente dopo il sequestro prima dell'uccisione di Aldo Moro e vediamo
Cosa dice Negri presumibilmente o comunque un dirigente del gruppo diretto da ENI che sul sequestro di Aldo Moro
Non è il titolo dell'articolo e sia ben chiaro non hanno nulla a che fare con l'autonomia
Non è né più alto né più basso da vivere Chimento muovo non ha nulla a che fare con l'autonomia gli opportunisti aggiungono né con le BR né con lo Stato bravo chi ci capisce per noi il problema è di essere contro lo Stato in maniera diversa radicalmente diverso vede TR che il nostro problema non è quello di essere contro le BR ma quello di vincere sul terreno della sfida che esse hanno gettato contro il movimento sia chiaro il cinismo che le BR hanno sempre dimostrato nei confronti del movimento noi d'ora in poi le cambiamo nei loro confronti hanno aiutato il potere a gettare in galera decine di nostri compagni si è chiaro per quanto ci riguarda non possiamo a questo punto determinare il voto politico attorno alle Brigate Rosse la loro linea politiche abissalmente Alliata quanto sta avvenendo avventure distico le vie ne sparano ma non hanno nemmeno allontana l'idea del progetto rivoluzionario che è percorribile dalle masse quanto l'opinione che le Brigate Rosse hanno del movimento e pur spontaneismo compagni rivolta temi che miseria di progetto e di pratica di massa
Noi siamo disposti all'autocritica avevamo sottovalutato l'efficacia di una variabile impazzita di Brigate Rosse nella lotta operaia contro lo Stato avevamo creduto che la linea con voto colletta scusatemi vincente fosse quella di attirare lo Stato sul nostro terreno sul terreno della lotta di classe della lotta proletaria piuttosto che quello di farci e tirare su quello che le Brigate Rosse oggi ci impongono il terreno dell'autonomia del politico
Che diamo ancora che la linea giusta e vincente sia quella dell'autonomia di massa se la variabile impazzita delle Brigate Rosse ci ha imposto un innalzamento politico del tiro bene dimostreremo di saper tenere questo nuovo terreno e dissi ad eliminare con forme nuove di lotta tutte quelle forze che hanno interiorizzato lo scontro con lo Stato fino a ripetere l'allora quelle entità non accettiamo in nessun caso la parodia del
Repressione dello Stato nella forma dell'antistato lo stiamo per la distruzione del lavoro e dello stato ecco questa
Pagina di rosso chiarisce le posizioni politiche del gruppo dinieghi di Emilio Vesce Chiti qualche altro imputato del sette aprile sul sequestro Moro la tesi dei
UDC e Kennedy una tesi che peraltro non si sa bene se ancora si è caduta oppure se è ancora in piedi e che Negri è uno dei telefonisti delle Brigate Rosse questo vuol dire evidentemente che i giudici ritengono accusano Negri non solo di essere un terroriste e un capo delle Brigate Rosse ma anche di essere un personaggio di una doppiezza
In qualifica nel senso che lo stesso personaggio che su un giornale scrive oppure fa scrive occupò comunque senz'altro condivide
Un articolo del tenore che avete sentito e poi in realtà uno dei capi delle Brigate Rosse questa è questa tesi dello sdoppiamento della doppiezza è uno dei capisaldi del dell'istruttoria è chiaro che
Questa tesi di per sé non è
Così liquidabile ma necessità comunque di prove necessità comunque di di fatiche corrobora inno poi questa questa ipotesi ecco questo qui e poi il terreno da un anno a questa parte su cui l'opinione pubblica dibatte dibatte nella più completa carenza di informazione queste questa giornata appunto questa parte della giornata è dedicata da radio radicale soprattutto a cercare di offrire informazioni più che giudizi politici agli agli ascoltatori su questo caso politico
Ora quindi
Pensiamo di aver praticamente esaurito però questa parte questa parte di documentazione resta da fare un ultimo un ultimo disc
Corso
C'è
Senz'altro un problema ripercorrendo alcune tappe di questa distrutto
Oria
Vediamo come
Da questo blitz contro le contro quella che
Appunto Paese Sera dei giorni immediatamente dopo il sette aprile aveva definito il cervello delle Brigate Rosse non è uscito
Praticamente alcunché che abbia potuto indebolire sul serio il terrorismo tant'è vero che a un anno dal sette aprile il terrorismo è ancora fra noi purtroppo né d'altro lato e sta cosa questo questa istruttoria finora ha rafforzato la credibilità dello Stato democratico e della magistratura semmai ha portato nuovi elementi di
Di critica alla all'operato della magistratura stessa indipendentemente poi si si si siano motivati più o meno motivati senza
Io però vi sono stati per tutto una questi sono i dati che ci sono
E poi c'è un ultimo dato che quello che poi risaltava dalla abbiamo cercato di per mettere in risalto cioè il progressivo e sembrerebbe addirittura inarrestabile
Imbarbarimento
Della battaglia politica anche per chi e il caso l'articolo di di Piperno era evidente da questo punto di vista anche per chi si pone fuori ricchi si chiama fuori dispetto poi alle regole del gioco
Ma che però non per questo deve essere immediatamente e dallo Stato stesso condannato a vivere la condizioni di terrorista
Vero o presunto che sia
Ecco contro questo imbarbarimento contro questa logica di progressiva repressione sempre più a cerchi allargati e che evidentemente poi finisce per statuto per colpire degli innocenti occorre porre un freno corre invece Ribas dare la questione e cercare di trovare consenso intorno a iniziative che riescano veramente a eliminare il terrorismo dalla scena politica italiana ENI eliminare la possibilità che qualcuno possa scegliere la via terroristiche
Ecco allora rispetto a questo uno degli strumenti forse il solo strumento che oggi viene offerto nella vita politica italiana e il il progetto
Ambizioso peraltro di abrogazione del delle cosiddette norme antiterrorista del governo così varate dal governo Cossiga
Che sono e da questa radio più volte lo avete sentito sono norme criminogene sono norme che non solo non attenuano il fenomeno terrorista ballo legittimano nello portano su un terreno di scontro che egli predilige e sopra i diritti
E quindi concludiamo questa trasmissione in diretta per i cui guasti e per le cui ieri così indecisioni ci scusiamo con gli ascoltatori invitando
A
Firmare a mobilitarsi a raccogliere le firme per abrogare i decreti antiterrorismo del del governo Cossiga per fare in modo che venga fuori dalla gente una opposizione a un modo di combattere il terrorismo che poi non fa che generare altre morti e non fatti rafforzare sosta
Sì al mento lo stato di guerra in cui nessuno di noi vuol vivere McCloud pure ci troviamo
Ecco io concluderei dandomi stante nuovamente il programma del resto di questa giornata alle diciannove e trenta
Ascolterete il servizio che è già andato in onda questa mattina dedicato diciamo la ricostruzione del caso sette aprile tutti i fatti suoi momenti da un anno a questa parte le ventuno e trenta con dei collegamenti telefonici e standing in studio Massimo Teodori un dibattito secco sul caso sette aprile
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