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FI
VERDI
MINISTRO
Ho prometto più breve possibile
E per essere più breve invece di divagare mi astengo ad un testo che mi sono scritto perché vedo perché riesca a vedere a tutto signor ministro signore e signori avete già ascoltato da un vasto gruppo di esperti di settore quanto sia necessario svolgere la massima pressione su strutture nazionali ed internazionali per ottenere un effetto di limite all'inquinamento globale che ha creato i cambiamenti climatici ormai visibili quotidianamente ovunque nel mondo
Con questo mio intervento vorrei aprire una via di discussione sul settore è stato toccato nelle discussioni avute sino ad ora ma che non è stato considerato come argomento singolo vuole concentrare la mia nella vostra attenzione sulla futura disponibilità di acqua ed in particolare sulla futura disponibilità di acqua pulita non inquinata idealmente potabile
Come abbiamo visto una conseguenza dei grandi cambiamenti climatici in corso hanno portato desertificazione in aria precedentemente Verdi e fertili
E da monsoni inondazioni violente in altre zone precedentemente caratterizzate da chi tramite questo perfetto climatico coinvolge anche aree molto vicini a noi e l'Italia stessa
Infatti si nota una un crescente problema di desertificazione nel Meridione e nelle isole
E l'aria centro sud del Mediterraneo ne coinvolta il rovescio della medaglia si nota in questi giorni con il passaggio di piogge monsoniche nel meridione d'Italia
Il clima del nostro pianeta e in una fase di cambiamento certamente concausata dall'effetto serra perfetto dovuto all'inquinamento creato principalmente dalle attività industriali automatici esserci da gas remissioni varia
Va ricordato però che l'evoluzione del clima una costante nella vita nella lunga vita dal nostro pianeta basti ricordare le glaciazioni recentissime dei tempi macro del pianeta Terra ciò non toglie che noi come amministratori dall'attuale condizione di salute del pianeta salute relativa la nostra sopravvivenza come specie dobbiamo considerare le nostre azioni nell'arco temporale che ci è stato dato possiamo considerare che l'effetto delle nostre azioni avrà influenza su alcune centinaia di anni futuri o se preferite su dieci dodici generazioni queste subiranno l'impatto di eventi condizionati dal nostro comportamento collettivo
Anche perché il nostro secolo ha visto cambiamenti attribuibile all'uomo che hanno superato di gran lunga tutto ciò che l'uomo aveva prodotto creato e distrutto con relative un piatto sul pianeta
Dall'inizio della sua esistenza sulla terra
Continuando di pari passo con progressione algebra mercanzie Bricca all'impatto dell'uomo sul pianeta Terra porterà inevitabilmente alla distruzione dell'ambiente attuale
Porterà sempre porterà alla sempre maggiore distanza dall'ambito naturale che si è venuta a creare nei millenni
Questi millenni che hanno creato la terra come la conosciamo e anche noi che ci viviamo
Siamo condizionando l'ambiente in cui viviamo in modo molto deciso perché il buco non lo strato d'ozono che ci proteggeva dagli ultravioletti
Dal sole dimissioni di immense quantità di gas che modificano il bilancio degli stessi Grasso non sedici
Che siamo così respirare grandi cambiamenti del nostro cibo con modifiche bio genetiche abbiamo assistito nello sviluppo di batteri resistenti agli antibiotici i prioni del salto di specie eccetera eccetera abbiamo creato un ambiente diverso da quello conosciuto dai nostri nonni o forse bisnonni cento più anni fa che palese però che non si torna indietro
è altrettanto ovvio che dobbiamo prepararci al nuovo mondo come ho espresso un'opinione ed ho fatto una proposta del governo che vorrei illustrarvi riguarda come già indicato acqua
Vorrei leggervi una breve nota inviato al Presidente del Consiglio e anche al ministro Ronchi fa presente
E brevissima
Gentile presidente Prodi vorrei riprendere una conversazione avuta con lei a New York in giugno alla conferenza sui risultati del dopo un rinvio
L'argomento della discussione era sul come inserire l'Italia nel circuito delle nazioni che intendevano sviluppare un che intendono intendevano sviluppare una capacità industriale ecologica come potenziale per ridurre il danno ambientale crescente ma anche come potenziale di sviluppo tecnologico e di esportazione per le industrie nazionali in questo nuovo mercato
La discussione che abbiamo avuto ha concluso in sintesi che gli Stati Uniti hanno dedicato studi e ricerca lo sviluppo di tecnologie nei settori dall'auto a basso consumo
A basse emissioni nocive ed al settore dell'energia elettrica di origine fotovoltaica che la Germania ha sviluppato tecnologie per l'abbattimento in dell'inquinamento dell'aria la Francia e l'Inghilterra nei settori dell'inquinamento del suolo
L'Italia non si era ad oggi impegnata in questo futuro mondo industriale
L'ha proposto di entrare e questo nuovo mondo ecologico industriale con il tentativo di occupare uno spazio anche internazionale altrettanto importante di quelli indicati sopra la produzione la distribuzione di acqua potabile
Acqua potabile priva inquinamenti non sono batteriologici
Ma di contenuto di alt il fenomeni
Gli altri fenomeni sono inquinanti presenti in acque depurate in modo tradizionale
Perché consistenti particelle troppo minute
Hanno come risultato l'assorbimento di a chi fenoli come marker di estrogeni dei maschi nascituri femminili Zandolin
Alcuni Paesi europei e nordamericani hanno già questo problema da tempo riscoperto tra l'altro solo quattro cinque anni fa
Ma noto come fenomeno da circa dieci non è un problema particolarmente presente nell'informazione ambientale anche se la TG undici dell'unione europea ne è al corrente ed alquanto preoccupata
In alcuni Paesi si è sviluppata anche una chirurgia plastica per risolvere un problema unicamente estetico
Della asse Sua Litta dei Daci Turi maschili ai quali in Marche e altri fenomeni al posto di testosterone
E indirizzano cellule specifiche per tutta la futura vita adulta dell'individuo ad una reazione all'estrogeno l'ormone femminile
L'Italia non ha per ora questo problema anche se da noi ricerca nel settore manca questo perché l'acqua potabile non proviene se non raramente da quelli riciclo depurato urbano un surreale
Qualche città beve acqua di provenienza da fiumi che immettono direttamente nelle acque fluviali scarichi inquinanti però non sono quale opportunità pertanto per l'Italia di entrare nel mondo delle nuove tecnologie per la salvaguardia dell'ambiente con la specializzazione sulla potabilità dell'acqua e della sua distribuzione uno dei problemi principi del due mila siamo avvantaggiati dall'altra geografia e potremmo metterla al servizio degli italiani offrendo loro acqua pulita per il futuro loro e dei loro figli e la tecnologia che svilupperemo al servizio di altre nazioni
La mia proposta era ed è quella di creare una rete di micro dighe sul territorio nazionale
Oltre a una quota di circa ottocento metri sul mare che abbia una dunque un duplice obiettivo il primo la produzione di acqua senza contenuti inquinanti altri se no
Per il circuito potabile e secondo quello di produrre energia idroelettrica con nuove tecnologie disponibili già sin d'ora in Italia e particolare in Canada
Un terzo obiettivo sarebbe quello di sviluppare un settore industriale esportabile il mondo un quarto quello di dare lavoro ad un numero molto elevato di italiani particolarmente in aree dove manca per ora principalmente il meridione del nostro Paese
Per il relativo grande investimento ecco potrebbe essere congiunto privato e pubblico e che avrebbe la possibilità di ottenere un'assistenza finanziaria dall'Unione Europea
Mi auguro che la eccetera
Volevo solo leggere prima di concludere sul fatto che proviene dall'Istat
Ti giovedì sei novembre
Abbiamo un si accettino che cita delle informazioni abbastanza interessanti
Non leggo il tutto indagine che è stata alle soglie del Duemila infatti il quattordici virgola sette degli italiani lamenta l'irregolarità nell'erogazione dell'acqua
Il quarantaquattro e due per cento non beve acqua del rubinetto perché ha un sapore strano un brutto calco
Colore la carenza d'acqua ferma indagine Istat è un vero e proprio problema in Calabria quarantacinque per cento in Sicilia quarantadue per cento la presenta valori alti anche in Sardegna ventisei per cento e in Campania ventuno virgola cinque
Il Sud poi la zona maggiormente penalizzata anche dalla qualità dall'acqua potabile giudicata pessima e dannosa per la salute
In Sardegna dal settantadue virgola un per cento Calabria cinquantasette e un per cento Sicilia il cinquantuno virgola quattro
Ho proposto al presidente del Consiglio di iniziare per venti o più ampia di iniziare a pianificare per venti o più anni del settore che riguarda una condizione di sopravvivenza come la disponibilità di acqua e in particolare di acqua potabile
Senza un programma come proposto avremmo tradito a quella generazione che ci seguiranno
I cambiamenti climatici richiederanno riadattamento dell'umanità a nuove condizioni esistenziali
L'acqua costituisce più dell'ottanta per cento del nostro corpo incominciamo a considerarla più importante del petrolio grazie
Onorevole Massimo Scalia grazie
Innanzitutto voglio ringraziare il governo e segnatamente il ministero dell'ambiente il ministro Ronchi organizzato questa conferenza nazionale ma voglio il particolare ringraziare il presidente del Consiglio Prodi
Che è stato come dire sensibile a la insistente richiesta che personalmente a nome del mio movimento gli ho rivolto perché questa conferenza si tenesse prima della Conferenza delle parti su Kyoto
Io non
O di esigenze di tempo non interverrò sulla pur stimolanti considerazioni che ai modelli un po'deterministici e preferiscono quelli qualitativi e quindi lasciano perdere il mio amico diavolo of bancari anche Smile con la sua stabilità strutturale né intervallo sulle logistiche dei virus
Cui aveva accennato implicitamente il professor De Maio quando rimandava ai limiti dello sviluppo e non interverrò neanche su eppure interessantissimi temi di cui abbiamo discusso questa mattina le connessioni internazionale trasferimento di tecnologie la denuncia importantissima
Davanti al ministro d'ambiente delle deviazioni per così dire della banca mondiale
Sarò molto provinciale e parvero dei problemi nostri
Siamo a dieci anni
Dal referendum dell'ottantasette
E il sistema energetico italiano per essere più precisi la struttura dei consumi di questo sistema è esattamente quella che
Molto prima del referendum già nel mille novecentottantuno gli ambientalisti avevano proposto voglio ricordarne in estrema sintesi i dati
Fuori dal nucleare
Anche se i problemi delle scorie radioattive per il poco che si è fatto restano un problema rilevante per questo Paese
Ministro dice che in esame un sito per le scorie nucleari vedremo
Il
Metano sta sostituendo quote sempre più significative di petrolio si avvia a essere già oggi il ventisei virgola otto per cento in termini di fonti primarie Silvia a superare il trenta per cento con le previsioni che possiamo ragione per fare da qui al due mila il carbone è rimasto c'è un numero tredici virgola uno megaTEP il dato della novantasei esattamente lo stesso dato del mille novecento ottantuno
Quindi la struttura dei costi energetici è quella che avevano indicato gli ambientalisti i quali peraltro poverini hanno indicato qualche cosa di più
E qualcosa di più è stata anche ottenuta voglio ricordare seppure con valore diverso le leggi nove e dieci nel novantuno esattamente la legge dieci la legge per la l'uso efficiente dell'energia per la promozione delle fonti rinnovabili
Purtroppo qualcosa andato distorto le regioni non hanno assunto i loro compiti di governo non gli è parso vero di spalmare ridurre sempre più nel corso degli anni i finanziamenti Emea nonostante la riforma non è stato all'altezza di svolgerle quel ruolo che pure avrebbe dovuto svolgere in questo settore sta di fatto che l'uso efficiente gira va in qualche modo un po'avanti per conto suo sulla base dell'incessante innovazione tecnologica per quello che riguarda le fonti rinnovabili noi siamo il fanalino di coda in tutta Europa
Io credo l'intento di questa conferenza esattamente segnare un punto di partenza per un'inversione di tendenza rispetto a questi fenomeni negativi
E allora io non mi soffermerò
Sulle questioni l'analisi svolta dal ministro Ronchi gli obiettivi anche quanti divi che ovviamente condivido
Apprezzo le sottolineature che sono state date dai diversi interlocutori particolare dal sindacato sulla forte valenza tecnologico occupazionale che una politica energetica innovativa in questo settore può e deve avere voglio però rilevare alcuni fatti
Alcune considerazioni alcune perplessità un dissenso ministro
Le cifre che io ho letto sul fotovoltaico sull'eolico e hanno ridato nello ANIA scarsi capelli ho sentito un'aria di giovinezza
Sono cinquanta Mw di pannelli fotovoltaici sette settanta mila collettori solari entro il due mila due Perna stiamo cioè neanche al peggior Donat Cattin
Era come dire così restrittivo nei confronti dello sviluppo di queste cose si voglio ricordare che il vecchio Piano energetico nazionale ottantotto prendeva duecento Mw isolare al due mila
Qui stiamo a un quarto al due mila e due
Se questa è la collocazione ambientalista del governo dell'Ulivo stiamo Malino
I settanta mila collettori solari entro il due mila e due ci vorrebbe la quella data alla produzione che la metà della produzione che oggi hanno in Europa Paesi notoriamente
Benedetti dal sole la Germania l'Austria la Svezia che viaggiano tranquillamente sopra i cento mila metri quadri di pannello all'anno
Quindi io dico subito al ministro e al governo qui le cifre vanno moltiplicate di il fotovoltaico va moltiplicato per cinque i collettori solari vanno probabilmente moltiplicati per due certo questo significa stanziamenti
Questo significa intervenire in questa finanziaria dove
I quattrini riservati ex legge dieci soprattutto a questo tipo di iniziative
Sono veramente molto pochi e sarà un impegno che la mia forza politica fare in modo che diventino di più perché se no tutto il ragionamento virtuoso di fonti pulite
Che anticipano una transizione e che danno lavoro rimane un ragionamento confinato alla pura marginalità
C'è un altro punto su cui voglio fare osservazioni di strumenti per conseguire gli obiettivi anche qui molto provincia un ente mi limiterò a considerazioni italiani
Ed è stato un po'oltre i protagonisti
Di queste tre giornate certo non è il solo attore nel campo delle politiche dei progetti che si muovono anche a livello europeo
Però qualche cosa di più dal governo io mi attendo su delle indicazioni chiare che competono ai ministri vigilanti su quale debba essere la funzione e il destino di Enea
Perché se allora a queste indicazioni ci sono io non ho dubbi che questa indicazione debbano privilegiare proprio la DDA di energia ambiente e allora poi andremo anche a coprire magari quei tetti per altre fonti energetiche rinnovabili che sono rimasti sicuramente scoperti io non vedo una proposta sull'eolico non vedo
Una proposta quantitativa intendo dire
Sull'olivo o su biomasse solo se c'è un obiettivo quantitativo e degli strumenti adeguati noi probabilmente riusciamo a raggiungere i risultati che ci tolgono da quella scomoda posizione e di fanalini di coda
C'è l'altro argomento molto delicato che pure in qualche modo è stato accennato ma che invece va ripreso con grande amplificazione
è la questione della tassa sulle emissioni so che ha spopolato e parlare di tasse ma io credo che già da questa finanziaria dal collegato alla Finanziaria si debba innovare in modo virtuoso introducendo una tassa di scopo eminentemente sulla C o due ma anche su tutte le altre missioni
Che vada proprio a colpire quel tipo di combustibili quel tipo di consumi che più producono CO due
Questo può essere fatto in modo graduale può essere fatto in modo che non ha cresca d'infrazione può essere fatto con tutte le cautele che per tanti anni abbiamo studiato anche col ministro Visco bene lo facevamo con Visco quando stavamo all'opposizione adesso
Visco il ministro delle finanze non ci può più rispondere come ci rispondeva in Commissione Bilancio Cirino Pomicino il governo al sinistro il bilancio il Governo non è ancora pronto
Il governo dell'Ulivo deve essere pronto si potrà studiare uno delega che dia mesi di tempo per fare dei calcoli più accurati possibili ma la se l'Italia vuole mantenere all'interno dell'Europa questo ruolo di capacità propositiva
Nel settore beh il governo Ulivo deve essere capace con tutte le località che servono insisto ad essere capace di introdurre per la prima volta nella storia di questo Paese forse d'Europa una tassa di scopo che abbia questo perfetto
Certo ci vorrebbe anche quello che è stato chiamato più volte un chip sette chip non c'è più
E però esistono problemi che a questo punto riguardano le competenze incrociate dei ministri competenti ambiente industria e ovviamente dell'Authority qui è venuto Sergio Garribba io credo che su queste dei punti dobbiamo andare chiarificazioni penso che non si debba più
Parlare si debba proprio parlare di fonti assimilate alle fonti rinnovabili
Io non voglio usare la parola truffa però è ben certo che industrie italiane ricevono due volte i soldi dello Stato in virtù del PdL il costo evitato legge no siamo tutti d'accordo l'abbiamo voluto per gli autoproduttori
Ma li ricevono anche in virtù di un bar coefficiente fissato dal CIPE che premia ad esempio chi gassificatore il TAR la morchia Risiko raffinazione e gira un'altra volta dei soldi perché sono fonti assimilate le fonti rinnovabili
E io credo che in questo rigore che ci ha portati a Maastricht all'è uno questa doppia duplice come dire
Versamento di soldi pubblici non possa e non debba essere consentito anche perché questo voi ha significato un danno alle fonti rinnovabili come ma mi sembrò rimase già la relazione
Di uno degli esponenti del sindacato non possiamo continuare a puntare su cogenerazione e fonti che ormai sono tecnologia ultra mature non avrebbero più bisogno di incentivi di nuovo questo si riverberava dando delle fonti rinnovabili
I rifiuti non sono una fonte rinnovabile difficile pensare che plastica prodotti chimici o prodotti metallo vetri c'era anche una baritono rifiuti abbiano carattere di un alibi rinnovabilità e quindi nel discorso sui rifiuti va come dire
Esercitata la massima cautele capacità di separazione e distinzione certo i rifiuti
Organici sono in qualche modo sugli abbia massoni qualche modo
Della categoria da rinnovabile
Ancora il problema è internalizzare nel costo del kilowattora ma questo tocca all'Authority dell'energia elettrica i danni ambientali dei combustibili fossili
In modo che si evidenziano le fonti rinnovabili proprie qui basta che l'Authority
Eserciti il suo potere tenendo conto dell'articolo uno e dei quei principi che sono stati immessi nella legge quattrocentottantuno novantacinque che proprio al momento di formare tariffe tengano in conto i problemi dei costi ambientali della qualità ambientale
Ebbene la possibilità per il consumatore di voler scegliere und kilowattora pulito invece un kilowattora che divoratore non sono tutti uguali giovani guide quelli meno puliti diceva al consumatore la possibilità di scegliere
Un ultimo rilievo
Ci sono altre proposte ma quelle parole in sede più tecnica su questo eventuale chips sette l'ultimo allievo riguarda la ricerca
è presente il sottosegretario Tognon la però devo dire che l'attenzione del Governo media sui problemi di ricerca io qui sto pensando non alle cose che si devono fare entro il due mila due entro il due mila dieci ma so pensando a quelle che mettano in grado di avanzare nella transizione del sistema energetico dopo il due mila dieci
Cito il modo e me ne scuso così un po'raffazzonato ma la ricerca ad esempio sulla superconduttività
Pensiamo a tutti i problemi di trasporto di energia elettrica quello è un futuro che bisogna affrontare
La ricerca sull'ottimizzazione della combustione in un paese in cui il l'ottanta per cento ancora del delle fonti energetiche e in generale il come si consuma energia di vari settori è affidato alla combustione l'ottimizzazione della combustione
Che pure diciamo qualcuno cenere ad esempio nei laboratori che io conosco
Stanno affrontando a b mi parrebbe un tema centrale visto che con grande ritardo si arriva ad esempio nel settore automobilistico ai famosi
Tre litri per cento chilometri che potevano essere i magnati tanto tempo fa se c'è una cosa che è rimasta un po'statica come sviluppo tecnologico esattamente il motore a scoppio nell'arco degli ultimi cento anni
Ancora mi permetto di sottolineare
Ed è anche un po'una notizia che voglio dare al governo la fusione fredda non diciamo pensata come reazione nucleare ancora cioè da studiare ma la fusione fredda avuto una realizzazione presso il laboratorio elettrodinamica avanzata di Milano
Peraltro supportato da due privati
La Pirelli
Moratti va bene e
La notizia che abitò e che è stata validata recentemente da validata con un fattore di guadagno due volte duecento per cento
Il comitato scientifico diventa ha al suo interno ma ci manca
Forse qualcuno ricorda cose affascinanti
Strada validata
Anche dal professor Scaramucci che ha fatto ricerche di altro tipo esattamente nei laboratori di Enea
Allora io credo che attenzione a questo tema che potrebbe rivoluzionare completamente il panorama del come si consuma della diffusione dei consumi dagli scaldabagno a i motori
Non più a scoppio
Credo che una qualche attenzione maggiore dello spirito di sufficienza con cui è stata trattata fino a oggi andrebbe rivolta a una possibile tecnologia del futuro che ha molto a che vedere con produzione e consumi energetici che avvengano nell'ambito di un ragionamento di sostenibilità ambientale di pulizia e di grande innovazione tecnologica ecco consegno al ministro qui presente a quest'aula questa informazione che non mi sembra affatto secondaria grazie
La parola al Ministro dell'Ambiente per l'intervento conclusivo questa conferenza
Sì un lavoro seminariale che richiederà una riflessione più attenta da parte il ministero per l'Ambiente ma
Penso anche dagli altri ministeri industria che ha partecipato ad organizzare questa conferenza
E dal governo nel suo insieme perché sono venuti i numerosi contributi
Diciamo da varie parti dal mondo della ricerca dal mondo universitario per il diversi settori industriali e produttivi più contributi di grande interesse
Questo materiale su questo materiale occorrerà riflettere tanto alle associazioni ambientaliste su questo materiale occorre riflettere
E
Trarne sia spunti per l'aggiornamento della diciamo dalla comunicazione che va abbiamo proposto alcune idee di integrazione a me sono venute seguendo parzialmente il dibattito leggendo parole relazioni scritte
Credo però che questo lavoro noi dobbiamo farlo in maniera sistematica nei prossimi giorni prima della partenza perché otto in particolare col gruppo che ha lavorato alla preparazione di questa
Conferenza insieme agli altri ministeri cioè non una riflessione episodica ma una riflessione sistematica per valorizzare
Il lavoro di questa conferenza
Quindi queste mie conclusioni hanno anche se il carattere di provvisorietà e di prima riflessione non ancora conclusiva
Neanche dell'articolazione da portare a Kyoto e dalle successive deliberazioni in sede europea in sede di governo
In linea di massima penso che si possa osservare questo anche perché pure questo tema è stato sollevato
Abbiamo di fronte
Una questione seria
Che può essere affrontata
Senza rimettere in discussione lo sviluppo sia nei Paesi industriali che nei paesi in via di sviluppo
Abbiamo di fronte una questione seria
E cioè l'aumento dalla concentrazione dei gas serra è un problema vero e vi assicuro per aver partecipato anche personalmente a diversi incontri internazionali questa è la convinzione dei governi dei Paesi industriali c'è la convinzione che l'aumento dalla concentrazione di questi gas abbia conseguenze per le verifiche anche i più scettici fra questi c'erano fino a due anni fa gli americani
Ma noi siamo rimasti noi europei che partecipiamo al G7 a una riunione a Miami all'inizio di quest'anno dove l'EPA
Ha presentato ufficialmente e ha riconosciuto in quella sede a presenza dei rappresentanti dei governi G7 più non c'è più la Russia che la questione estremamente seria che la crisi ambientale connessa alle aumento dalla concentrazione dei gas serra e segnatamente della CO due
Sta già avendo conseguenze rilevanti
Sul gli eventi meteorologici estremi sull'aumento della diffusione di talune malattie aumenti rilevanti accertati oggi e che le proiezioni di questi eventi sono estremamente preoccupanti e grafica
Quindi bisogna avere la consapevolezza di un problema vero non quattro cinque anni fa c'era ancora la scuola bisogna dimostrare la correlazione non è detto che la correlazione sia in tempi accettabili non è detto che sia così rilevante
Posso dire che ma non è una posizione solo del Governo italiano ma che questa consapevolezza ormai è un dato di partenza acquisito
Acquisito
E posso aggiungere un secondo elemento che il trenta di crescita della concentrazione e delle e delle sue traduzioni cioè degli affetti concreti tende a farsi più rapido
Quindi si prevede non nel due mila e trentacinque diciamo gli scenari
Quasi catastrofici del due mila e trentacinque ma il decennio come accelerazione già visibile per le opinione pubbliche per gli effetti prodotti
E quindi si consiglia per non trovarsi fra dieci anni non fra trentacinque quarant'anni ma fra dieci anni
Si consiglia di cominciare subito con misure di riduzione
Qui c'è stata una discussione sul quantum cioè
Poco il trentacinque tanto il venticinque ci vuole il dieci ci vuole il cinque ci vuole il sette
Dirò anche qualcosa io credo che il il passaggio di Kyoto è quello del passaggio dalla stabilizzazione alla riduzione
Dalle politiche di stabilizzazione che non hanno avuto successo
A cioè da un parziale fallimento ha un obiettivo più ambizioso che sono le politiche di riduzione rispetto ai livelli del novanta questo è il passaggio ed è un passaggio tecnologico di politiche industriali di politiche energetiche ed è una svolta strategica
Un conto è stabilizzare e non ci siamo riusciti un conto è ridurre ed è mentre noi siamo riusciti a stabilizzare Cipro poniamo l'obiettivo di ridurre
Questo è il vero passaggio
L'unione europea come sapete si è presentata con Obiettivo negoziale per il quindici avendo base già ripartita del dieci
Noi insisteremo ma il problema lo ripeto è quello di passare con misure concrete in tempi abbastanza rapidi da una politica di stabilizzazione a una politica di riduzione questo il passaggio
E questo il passaggio difficile no la discussione sul numero
Non la discussione sul numero può essere aggiornato il problema è impostare politiche energetiche politiche industriali politica i trasporti eccetera della ricerca dell'innovazione per ridurre in presenza di una crescita dello sviluppo economico il conto delle le emissioni di gas serra e farlo con misure effettive vincolanti che abbiano conseguenze e in tempi ragionevoli cioè che diventano ragionevolmente brevi
è infatti l'intervallo di verifica diventa di cinque anni quello di cui si discute
E le le misure devono diventare stringenti e vincolanti
Qualcuno ha osservato che l'obiettivo del meno sette per cento è troppo ambizioso amici in particolare di alcuni settori industriali per l'Italia
E altri in via da associazioni ambientaliste hanno detto la Germania dice il venticinque noi diciamo sono sette
Mi permetto di osservare che la Germania è al dodici pro-capite tonnellate hanno che il dodici meno venticinque fa otto che l'Italia è al sette virgola sei sette virgola sei meno sette fa sette se l'impressione la Germania ma meno
O più di sette siamo sette due
Se la Germania mantiene i suoi impegni emetterà al due mila e dieci più CO due dell'Italia aggiungo che il trenta della Germania non per merito ma per l'unificazione con la Germania dell'Est
E quindi la chiusura di tutti gli impianti obsoleti il trend della Germania senza merito è in calo c'è la Germania senza misure di riduzione sta riducendo e aggiungo che la Germania circa venticinque centrali nucleari cosacche non Alitalia
E quindi l'impegno in proporzione dell'Italia
Rispetto al Paese indicato come il più avanzato dell'Europa è maggiore
è relativamente maggiore quindi e ritengo che questo impegno si possano si possa mantenere ma non però credo che sia sbagliata non è non dico questo per negare almeno come la penso
Sia sbagliata l'impostazione che dice fissiamo il numeretto più alto e più basso e abbiamo risolto il problema come cercherò
Di dimostrare nel concreto il problema è altro cioè è invertire un sistema invertire un modello industriale energetico dei trasporti una volta ottenuta quella in versione a mio modesto parere i risultati possono essere anche molto maggiori
Di quelli che sembrano oggi difficilmente raggiungibili molto maggiori addirittura obiettivi che sembrano ambiziose potrebbero risultare potrebbero risultare di grande modestia se si riesce a di a
Effettuare questa inversione
Di Modena
Per quanto riguarda l'Italia i problemi dove sono concentrati
Io partirei dal settore dei trasporti il perché lo dico credo che sia emerso ma vorrei mettere in rilievo con ben maggiore forza
La lo sviluppo delle emissioni dei gas serra
Quelli soprattutto tendenziali per quanto in nell'Unione Europea la previsione chiarisse arriva al trenta per cento nel settore trasporti e diventa il settore principale di emissione di cassa
Al due mila dieci in Italia questo fenomeno più grave cioè l'accelerazione maggiore
Dal novanta al novantacinque nel settore dei trasporti in Italia per gli usi finali abbiamo avuto un aumento del diciotto per cento
Dal novanta al novantacinque
Dal novantacinque al due mila
L'aumento arriva rispetto ai livelli del novanta al ventidue per cento
Dopo il due mila le previsioni sono di ulteriore impennata
Tenete conto che l'aumento medio
Al due mila è intorno al tre quattro per cento delle emissioni
E quindi tutte le riduzioni degli altri settori
Sono state parzialmente annullate da questa impennata che abbiamo in atto lo sta facendo le proiezioni perché quando dico novanta novantacinque novantacinque due mila lascia stare due mila due mila dieci perché è molto difficile fare proiezioni due mila due mila dieci
Si entra in un margine in cui la variabilità è molto alta posso però dire che il dato novanta novantacinque novantacinque due mila al due mila siamo nel novantasette stiamo discutendo di dati più veri e non quindi noi abbiamo un problema determinante che si chiama trasporti in Italia per quanto riguarda l'emissione di CO due
Al punto che già al due mila le emissioni totali del dei trasporti si avvicinano a quel cento venti milioni di tonnellate
Che grosso modo le emissioni del settore i nervi produzione di energia elettrica
Ed è anomalo ed è anomalo perché
Questa parificazione così in fretta è anomala
Allora la prima
Questione che ci dobbiamo porre come ridurre le emissioni di CO due nel settore della mobilità e dei trasporti questo è il primo obiettivo che deve avere l'Italia
Come arrivare beh dire la stabilizzazione con un aumento tendenziale del ventitré per cento al due mila
Certo la stabilizzazione per fortuna non si fa settore per settore nostro stiamo pure la stabilizzazione o la lieve crescita un po'più avanti ma è un problema micidiale quello che abbiamo di fronte nel settore dei trasporti è un problema gigantesco
E quindi qui dobbiamo partire
In diciamo come primo problema
E come cosa significa
La struttura del nostro trasporto via nota la scarsa lo scarsa quantità di utilizzo del trasporto collettivo pubblico sia delle persone e soprattutto per le merci l'Oscar nel la scarso utilizzo sia dal ferro che del cabotaggio solo il dodici per cento su ferrovia non a caso è la livello fra i Paesi avanzati d'Europa non non possiamo far paragoni con Portogallo la Grecia cerchiamo di evitarli ma il più basso dei paesi industriali d'Europa
E quindi poi la sua traduzione c'è
Abbiamo anche un trasporto collettivo urbano a livelli molto bassi è noto che la nostra rete metropolitana di tranvie superficie di tramvia almeno è una rete scarsa è una rete scarsa e questo ha delle ripercussioni significative e rilevanti poi sul piano delle missioni quindi
Il trasporto di persone il trasporto di merci e il trasporto urbano collettivo abbiamo anche una bassa efficienza del parco veicoli non abbiamo
Un parco ti autoveicoli vecchio quindi e un parco autoveicoli ancora non con emissioni superiori alla media europea perché abbiamo le cilindrate medio-basse
Ma come potenzialità di riduzione delle emissioni dei consumi piuttosto alta e quindi il miglioramento dell'efficienza del parco veicoli con i veicoli a combustibili con minori emissioni di CO due
Anzi meglio se non senza emissioni con minore emissione con maggiore efficienza e con minori consumi
E poi c'è anche la possibilità e la necessità di pensare il Po in avanti sulla gestione della mobilità
E sulla telecomunicazione invece che sul trasporto cioè sul la mobilità dell'informazione invece che la mobilità delle persone e delle cose
Questa per noi diventa dati i dati di partenza è una scelta di grande importanza
Quindi conferenza dei trasporti il ministro dalla trasporti ha confermato questo impegno la necessità di questa conferenza nazionale sul trasporto a mio avviso è innanzi tutto
Legata a quest'anomalia delle emissioni del settore dei trasporti in Italia la necessità di puntare innovazione e ricerca
E politiche industriali politiche di gestione del territorio politico urbanistiche politica del trasporto
In una conferenza nazionale che abbia questo come Obiettivo noi alcune misure le abbiamo prese poi dirò delle misure credo di aver delineato
Alcune indicazione
Penso però che
La seconda comunicazione non può finire come la prima magari possiamo anche scrivere un po'meglio della prima ma diventa un libro al che chi vuole legge
Chi non vuole non legge o comunque che anche chi legge non è obbligato ad applicare io penso a un disegno di legge pensa un provvedimento legislativo che traduca le indicazioni della comunicazione in misure vincolanti in norme di legge
Perché
Altrimenti insomma non dico che ci prendiamo in giro ma non affrontiamo con la dovuta serietà il problema che abbiamo di fronte
Il secondo settore
Dove
Abbiamo
Tendenze
Foglietto
E quello dalla produzione di energia
Se in particolare al settore elettrico qui dal novanta al novantacinque abbiamo un più quattro per cento
Incremento di emissioni di CO due dal novantacinque al due mila uno incrementa una flessione verso il due per cento non è un brutto risultato non è te tenete sempre conto che stiamo parlando di un Paese non nucleare quindi stiamo parlando e che aumentato la produzione di energia elettrica
Tuttavia se invece proiettiamo lo scenario in verso il due mila e dieci con un aumento dei consumi elettrici prevedibile
Anche usando nello scenario più basso trecentoventicinque miliardi di kilowattore il problema delle emissioni di CO due è un problema serio cioè
Per quanto riguarda oltre il due mila
Qui
Occorre occorrono diverso se misure anche qui alcune sono in atto
Vorrei
Discuterà le osservazioni di Scalia di Massimo le ultime che sono state fatte
In particolare sull'impegno per le fonti rinnovabili
Riconoscendo con lui intanto come osservazione preliminare che probabilmente a bilancio a consuntivo le misure in atto perché quelle che io ho detto sono le misure in atto non sono sufficienti
Anche se i dati sono un po'diverso in meno a quelli che mi hanno portato il che il il oggi c'abbiamo diciotto megawatt di fotovoltaico l'idea del governo a cioè fatti fino al mille novecentonovantasette il piano della proposta del governo di cinquanta Mw al due mila e due per dieci mila tetti fotovoltaici più altri progetti per le isole e per il due mila e dieci cinquecento megawatt
Qui si tratta di in buona sostanza e quantità di risorse che si è
Coro
Diciamo non ha una capacità di tenere se non per partico
Va incentivato probabilmente anzi possiamo dire sicuramente
Un investimento nella
Nello sviluppo di questa tecnologia farebbe abbassare i costi
Però si tratta di avere risorse da investire facendo una scommessa se si riesce a livello parlamentare anche in finanziare ad avere queste risorse aggiuntive ai certamente io sono d'accordo ma qui c'è
Probabilmente una potenzialità maggiore va sviluppata
Anche se devo dire che rispetto ai diciotto megawatt realizzati sinora i cinquanta e i cinquecento non sono obiettivi trascurabile stiamo parlando di numeri significativi
Poi c'è il solare termico invece
I settanta mila metri quadri di solare termico metro non l'impegno del governo
Sono per un un accordo già concluso e da è già finanziato per lavori di pubblica utilità
Il programma ne prevede cento trenta mila metri quadri e tenendo conto che ce ne sono già solo duecento mila installati con una media di quindici mila l'anno vuol dire aumentare parecchio il ritmo dal novantasette al due mila
E bisogna anche vedere se questo aumento del ritmo siamo in grado di sostenerlo comunque la previsione qui cioè il programma e per tre milioni di metri quadri per il solare termico che invece una tecnologia matura che regge benissimo cioè che non ha bisogno
Di un investimento di un costo aggiuntivo ha bisogno di organizzazione di stimolo di procedure di di molte cose ma non ha costi diciamo aggiuntivi
Anzi è una fonte conveniente quindi sul fotovoltaico sono d'accordo ma lì si tratta proprio di uno sforzo di investimento che dobbiamo chiedere come investimento aggiuntivo
Abbiamo però indicato per le rinnovabili che non sono solo il fotovoltaico e l'eolico
Passare dal sei al dodici per cento
Programmare il passaggio dal sei al dodici per cento questo invece è il vero balzo che ci porterebbe a risparmiare venti milioni di tonnellate di CO due
E la concretizzazione del emersa e c'è l'idroelettrico e e non c'è il raddoppio dell'idroelettrico possibile in Italia
Immaginando una ripartizione che può essere discussa ma questo l'obiettivo vero secondo me sul quale si deve lavorare che significa dagli otto ai dieci mila Mw di nuova potenza elettrica da fonti rinnovabili
Queste diciamo la sfera l'orizzonte della vera sfida che è contenuta in questa comunicazione
Che comporta un tre mila megawatt a dire eolico un mini idro moderato di mille Mw un fotovoltaico l'ho già detto di cinquecento Mele cravatte un seicento megawatt di
Geotermico cioè il problema delle biomasse che può andare dei tre ai cinque mila megawatt e anche il settore delle biomasse è un settore che noi dobbiamo comunque affrontare io ritengo utile affrontarlo
Una quota di queste biomasse è costituita da rifiuti dalla parte rinnovabile è contenuta nei rifiuti
E qui vorrei rispondere con dei numeri e dal alcuni fra questi anche gli amici del WWF che hanno fatto questa osservazione
Ripresa poi anche tra Gianni Mattioli sul fatto che si preveda di riduzione di ridurre le emissioni di CO due
Con come è scritto perché bisogna leggerle in successione le cose con la prevenzione cioè la riduzione dei rifiuti eh perché consente di risparmiare i materiali
Quindi la prima politica la politica di prevenzione di riduzione com'è scritto la seconda e riciclaggio
Perché il riciclaggio il modo più efficiente per ridurre le emissioni non solo colleghi perché recuperi materiali cioè recuperi energia senza doveri diciamo rifare il materiale con processo energetico
E credo che sia stata l'unica legge che ha introdotto l'obbligo di obiettivi minimi di riciclaggio in Italia
Credo che l'abbia fatta al nostro governo quindi è difficile dire che noi stiamo incentivando il bruciare dare i soldi non c'era mai stato un obbligo di legge su obiettivi minimi sanzionati poi si può discutere
L'obiettivo minimo
Nel secondo logica il minimo dovrebbe portare oltre ma resta anche il recupero energetico da rifiuti a mio avviso preferibile alla discarica in quella successione
E a questo proposito è bene che noi abbiamo presente
Che noi abbiamo presente che le discariche nel mille novecento novanta sono state responsabili dell'emissione di cinque milioni di tonnellate di CO due
E di un milione e mezzo di tonnellate di metano
Fattore di conversione venti ventuno secondo degli anni considerati significa che le discariche in Italia sono responsabili di trenta milioni di tonnellate di CO due circa
Più trentacinque per trenta milioni di tonnellate di CO due nel nostro programma diciamo
Badate che trenta milioni è un terzo dei cento milioni che sono in discussione cioè l'obiettivo massimo dell'Italia Massimo per ora tenendo conto dell'aumento tendenziale stimato
Del quattordici per cento
Non aggiungendo meno sette fa un impegno rispetto al novanta del venti per cento
Cioè noi parliamo di un meno sette rispetto ai livelli del novanta ma dobbiamo considerare il tendenziale in atto che porta più quattordici e quindi la riduzione di cento milioni di tonnellate di CO due che vogliamo eliminare e di questo cento milioni di tonnellate che sono il problema
Ebbene trenta milioni trenta milioni soldi equivalenti di CO due sono le emissioni delle discariche perché noi siamo un Paese che disseminato di discarica
Se qualcuno mi indica di mantenere questo sistema di disseminazione e questa materia organica noi la buttiamo via trasformandola semplicemente in inquinamento
Non si può buttare via trasforma trasforma perché la il processo diciamo di degradazione naturale comporta metà anno e CO due e altre
Acqua eccetera eccetera
Ma
La degradazione questa degradazione va valorizzata per produrre Energia nella parte che non riusciamo a prevenire a riciclare
Basta degni non mi sembra un'idea né strana anni a ciclo globale perché poi in quel modo io sostituisco combustibili fossili
Cioè invece di produrre emissioni col degrado l'abbandono soccorso sostituirà una quota non altissima ma una quota di combustibili fossili qui il sta illa il ragionamento ovviamente fatte le debite proporzioni per questo non poteva non essere introdotto questo argomento anche in questa Commissione comunicazione in questa strategia per la rilevanza che ha la
Che ha sulle emissioni globali le emissioni delle discariche o si contestano questi numeri oppure non si può non intervenire
Quindi sia detto fra la fra le altre cose che bisogna perlomeno per le discariche esistenti
Bruciare il metano che ne esce
E possibilmente a recuperare le energie di queste discariche
C'è questo non risolverà il problema ma intanto si nota che qui c'è un un problema già in atto di bonifiche delle discariche anche quelle esaurite che continuano per cinquant'anni a fa produrre queste missioni chi c'è da non aumentarle
E c'è da comunque un lavoro enorme per intercettare queste emissioni sulle discariche in atto possibilmente a recuperare questo mettano anche per produrre energia elettrica e comunque se non si riesce a recuperarlo per produrre leggi almeno lo si bruci perché le emissioni bruciando il metano si abbattono di moltissimo almeno lo non è il modo certo
Più efficiente di recuperare una risorsa però non possiamo permetterci un milione e mezzo di tonnellate l'anno
Butta di metano che corrisponde a venticinque moltiplicato per venti sommata a trenta milioni di tonnellate di CO due che lasciamo andare via così senza praticamente occuparci del problema come in buona parte si sta facendo
C'è il settore industriale
Ecco il settore industriale c'è Anna tendenza
Positiva positiva
Infatti il settore industriale
Dal novanta al novantacinque
Negli usi finali inclusa la raffinazione da molto importante
Di riduzione del sette per cento dal novanta al novantacinque delle emissioni di CO due
Passa da centottantuno centosessantotto e questa riduzione si mantiene arriva almeno nove al due mila
Qui è vero che su questo dato taluni hanno detto che abbiamo avuto dal novanta al novantacinque nel nel decennio tassi di crescita del PIL piuttosto bassi
In realtà non bassissimi e cioè dal novanta al novantacinque il PIL è cresciuto del cinque sette dal novantacinque al due mila sei come sicuramente il governo dell'Ulivo porterà la ripresa negli ultimi anni
C'erano il dieci per cento come previsione novanta novanta novantacinque due mila come provvisione considerata ottimista cioè che vuol dire
Verso il due mila rivale vicino al tre quindi una media del quindici per cento
Del quindici e sette per cento in un decennio non è un aumento modesto
Ma faccio questa osservazione se riesco a trovare il numero che
C'è un dato interessante poco messo il rilievo che nel novanta per unità di PIL
Di avevamo trecento quattro tonnellate di CO due per milioni di lire di PIL nel novantasei sono due diventate duecentonovantadue tonnellate per unità di PIL nel Duemila diventano duecentottantaquattro
C'è un meno sei per cento di contenuto di CO due per unità di PIL questo meno sei per cento anche se due mila supponiamo di non avere politiche questo è fatto come con politiche non virtuose cioè difficile sostenere che ci siano state politiche molto virtuose
Per la ridurre la CO due in Italia dal novanta al novantasette
Ciò nonostante l'alto prezzo dell'energia per l'Italia ha spinto a ridurre e un po'di pressione soprattutto con la l'aumento dalla penetrazione al metano il blocco del carbone ha spinto già a una tendenza in atto a ridurre L'Unità di CO due per unità di PIL quindi anche le previsioni novanta due mila può allora nel due mila due in poi avesse in una crescita maggiore di quel pittore di quel quindici virgola sette per cento di questo decennio
Noi potremmo realisticamente prevedere che anche la tendenza diciamo non molto incoraggiata di riduzione dell'unità di CO due per
Potrebbe proseguire almeno con lo stesso trend
Quindi questo di riflessione sull'industria io penso e qui Lella diciamo le nostre mille valutazione Ministero Ambiente non coincidono con le valutazioni del ministero dell'industria
Che dà invece dopo il due mila una tendenza alla crescita delle emissioni di CO due del settore industriale piuttosto sostenuta
Io penso invece che il comportamento virtuoso dal settore industriale dal novanta al due mila sia sostanzialmente destinato ad essere confermato
Con delle oscillazioni ma non con l'impennata che diciamo le le induce industria si attribuisce per cui giudica molto onerosa la prospettiva occulta oltre il due mila
Tuttavia anche in immergere nel settore industriale
Molte cose si possono fare tenendo conto di un punto di riferimento fondamentale
Che l'Italia un Paese importatore di combustibili fossili i combustibili fossili per noi sono un costo non siamo un Paese produttore di combustibili fossili e sono un costo anche industriali significativo per cui l'industria italiana
A un particolare interesse
A
L'aumento dell'efficienza energetica e alla riduzione dei consumi in relazione all'emissione di CO due
Quindi quando indichiamo uno scenario all'industria di riduzione indichiamo uno scenario di riduzione dei costi in linea di massima o come
Intervento potenziale
Anche in questo settore con l'introduzione della certificazione delle Colautti dopo in massa possiamo fare la certificazione dei siti
Su mille siti certificati in Europa ottocento sono certificati in Germania in Italia abbiamo cominciato quest'anno tranne piccole cose fatte l'anno scorso
In questa certificazione dei processi industriali
Il il risparmio energetico l'uso efficiente dell'energia
E di fonti a minore impatto di CO due io penso che possa portare dei risultati e guardate che nei Bilanci ambientali che ho potuto vedere di alcuni gruppi alcuni settori questo risparmio energetico viene quantificato in riduzione di costi
Cioè è un un beneficio
Anche quando comporta investimenti che di solito vengono ampiamente compensati quindi
Anche lì si possono fare si possono sviluppare interventi
Di una
Diciamo di una certa importanza
Che possono portare risultati significativi
La
Qualificazione dei prodotti e dei consumi
Soprattutto del prodotti e consumi elettrici
E qui invece non abbiamo sviluppato politiche sufficientemente virtuose pensiamo settore elettrodomestici al peso che Alitalia in questo settore lavatrici lavastoviglie frigoriferi
Se dovessi rispondere a Prodi individuiamo un settore non indicato più d'uno però direi che questo potrebbe essere un settore di una scommessa
Italiana agli elettrodomestici ecologici a basso consumo elettrico anche perché l'elettricità in Italia comunque non sarà economica
C'è un vantaggio per i consumatori e da lì la bolletta meno pesante
E credo che ci sia quindi un mercato potenziale buono perché se il risparmio elettrico di consumo è significativo in un Paese dove l'energia elettrica non costa niente
C'è l'interesse può essere limitato
Ma in un Paese dove l'energia elettrica costa e il cui prezzo non è destinato a calare in maniera significativa produrre elettrodomestici cioè ex c'è già una base di mercato
Favorevole e una volta che hai la tecnologia la esporsi perché sia devo compra un elettrodomestico fra uno che consuma di più uno che consuma di meno perché devo comprare quello che consuma di più
Noi abbiamo introdotto con la legge trecentoquarantaquattro in interventi per l'occupazione in campo ambientale la il marchio
Ecologico nazionale oltre al marchio europeo perché al marchio europeo pur avendo fatto l'organismo competente
Per attribuirlo
L'etichetta ecologica l'Ecolabel
Riguardo un numero limitato di prodotti ammantato di mercato molto limitato allora viene ritrovato il marchio nazionale per aumentare l'impatto della qualità ambientale sul mercato dei prodotti un primo orientamento di questo marchio nazionale e proprio il consumo energetico del prodotto
Farne una qualificazione visibile
Puntare su prodotti a basso consumo elettrico che a basso consumo energetico e
Stimolare l'innovazione e la ricerca sia del dell'industria ma anche della ricerca pubblica
In questa direzione io penso che sia un settore proponibile con possibili risultati
Diciamo di grande importanza
La Conferenza sull'energia che è l'altra grande conferenza
Già su cui il ministro dell'industria principale competente già Espresso suo favore indicando una la data indicando anche nelle Nea e il soggetto che dovrebbe diciamo principalmente preparare questo importante appuntamento
Ne diventa anche questa oltre a quella dei trasporti
Io direi il primo appuntamento di verifica delle politiche di sostenibilità
Dal punto di vista
Del cambiamenti climatici
Cioè sarebbe
Adesso stiamo facendo una fase istruttoria
Cioè abbiamo
L'Unione europea che ha definito il suo obiettivo e c'è chi otto poi l'Unione Europea ripuntualizzare agli obiettivi le politiche
La Conferenza sull'Energia deve diventare al momento del decollo delle misure
Io come ho già detto
Penso di proporre una discussione a un Consiglio dei ministri spero so che anche le Commissioni parlamentari sono interessate perché mi è stato più volte segnalato
Di arrivare a una dibattito in corso i ministri e in Parlamento e di arrivare a un disegno di legge
Per le misure per la riduzione delle emissioni di CO due come vincoli incentivi e disincentivi
In al due mila al due mila perché
E di misure programmati che poi fanno dal due mila al due mila e dieci mila noi dobbiamo la necessità di essere seri di mantenere gli impegni assunti
Anche se il carattere internazionale non era vincolante non quando uno lo sottoscrivo un impegno taluni farlo diventare vincolante non è che gliele venire un vincolo giuridico internazionale se no non lo sottoscrive ce lo considera una barzelletta
E per noi
Già le misure da attuare entro il due mila i cui effetti
A mio parere se si opera bene in maniera
Articolata
Al due mila dieci potrebbero essere molto maggiori degli obiettivi di cui stiamo parlando e queste misure possono unire o diciamo incisività ambientale
Convenienza economica e convenienza di strategia industriale
A mio parere è possibile ci sono i margini per non pensare pacchetti di misure che siano solo costi aggiuntivi
Ma utilizzare questi tre criteri in maniera efficiente ed è possibile sulla base dei dati che abbiamo cominciato ad esaminare
L'ho lasciato per ultimo non perché lo voglio evitare questo discorso dalla tassa sulla cioè sulle emissioni di CO due
è noto perché c'abbiamo fatto un convegno dove io ho presentato una relazione su questo tipo fatto dal col ministri delle finanze
Non c'è un obiezione da parte mia la strategia di internalizzare nella prospettiva dalla fiscalità ecologica i costi ambientali nei costi internalizzare l'in modo che il mercato
Registri anche i costi ambientali e sia sensibilizzato i quali costi alle politiche ambientali
Con politiche sia di incentivo che di disincentivo in maniera sostitutiva di altre forme di prelievo fiscale perché non rilievo totale già alto quindi non bisogna aumentare il prelievo anzi bisogna puntare alla sua riduzione
E meglio ancora se in sostituzione del prelievo sul lavoro che in modo che diventi un incentivo anche l'occupazione in questo schema mia chiarissimo
Teniamo conto di due fattori quindi ogni pressione non dovrei dirlo sono nel nella veste Moni pressione che si faccia anche a livello parlamentare che mi dall'estremista l'ambiente deve far ministro d'ambiente non può che essere da me condivise
Tenete conto però di una cosa Massimo che un conto è applicare tasse sulla emissione di CO due negli Stati Uniti dove la benzina costa quattrocento il quattrocentocinquanta lire al litro
Altre applicarla in Italia dove costa mille ottocentoquaranta lire al litro ed è la stessa benzina grosso modo
Allora in Italia bisogna farlo lo stesso ma è una prelievo sostitutivo cioè l'accisa viene in parte assorbita dalla tassa sulla C o due meglio così non dico non si debba fare e quel combustibile che a maggiore contenuto di CO due ce l'ha un po'di più
Temo che l'effetto globale cioè se la benzina americana fosse portata a mille ottocento lire al litro state sicuri che ha un effetto diretto a rapido e incisivo sulle emissioni di CO due
Perché i comincerebbero a pensare che la macchina di tre mila di cilindrata può essere un problema che utilizzare comunque l'auto per fare lunghe percorrenze comincia con a fare i conti costerebbe quattro volte di più allora in quel caso le le l'impatto sulle emissioni di CO due diretto è rilevante
Per noi diciamo era più un criterio di amministrazione razionale di diciamo di di coerenza di sistema che non di conseguenze operative se volete questa cosa i nostri noia
A Tokio io questo discorso l'ha introdotto cioè ho detto dobbiamo alzare il costo dei combustibili fossili
Perché sinché il costo in alcuni Paesi è troppo basso nessuna misura sarai sufficientemente efficace per ridurre le emissioni utilizziamo questo maggior prelievo alzando i costi Terzo creare un green fanno cioè un fondo pari Investimenti Ambientali soprattutto per i Paesi del Terzo Mondo idea che è stata accolta quella di Green fanno anche degli americani abbiamo verbalizzato
Però la la l'obiezione che mi hanno fatto in particolare giapponesi è che questa misura non costa nulla i Paesi che hanno già la benzina cara
E costa però molto a quell'insieme di Paesi che hanno la benzina benzina poi tutti i derivati a catena
Molto economica quindi noi stiamo sostenendo noi italiani e non europei una misura che in fondo a noi poveri
Non ci costa mica tanto inciampi in termini effettivi perché nessuno può pensare di portare la benzina tre mila lire al litro questo mi pare prendono i già la benzina e tutti collegati
A anni ai file fosse il livello più alto d'Europa adesso non mi ricordo ma comunque siamo certamente fra i livelli più alti d'Europa
E quindi lo ripeto io sono favorevole alla introduzione delle emissioni di CO due crede alla tassa sulle emissioni di CO due
Ma
Penso che questa misura non avrebbe conseguenze in tempi stretti soprattutto molto forte sulla la situazione dell'emissione di CO due in Italia se noi avessimo una quota di carbone molto maggiore di quel dodici tredici per cento forse sì allora ma anche sul carbone siamo piuttosto bloccato il petrolio
Ha un prezzo abbastanza alto anche per gli usi energetici e quindi credo che l'effetto globale non sarebbe molto significativo
Invece
Bisognerebbe evitare gli incentivi a contrario
Questo sì
Adesso l'effetto degli interventi dell'Authority abbiamo avuto un incontro con l'Authority questa sulla diciamo maggiore liberalizzazione di tariffe si
Da traducendo in un incentivo non tanto al carbone perché diciamo ma soprattutto al petrolio è una pressione
Al contenimento dell'espansione del metano abbiam detto che così non va bene
Perché quel meccanismo contraddice e e ci hanno detto che ne terranno conto penso che
Bisogna effettivamente tenerne conto del meccanismo
Che non premi lembi la maggiore emissione di CO due e il secondo premio che noi stiamo dando c'è un provvedimento anche recente quello l'autotrasporto
L'autotrasporto merci in Italia gode di tante di quelle esenzioni rimborsi e incentivi dell'Iva sull'acquisto del mezzo dette da rimborsi dei pedaggi autostradali di incentivi sul gasolio no con perché a gasolio al mercato costi di meno perché te lo rimborso
E eccetera eccetera ecco questo pacchetto di incentivo al contrario
Questo potrebbe aprire una efficacia sicuramente maggiore sul emissione di CO due
Tuttavia il sistema più che parlare solo dalla tassa sullo CO due degli incentivi e dei disincentivi questo certamente va visto
E quindi alla revisione
Della del nuovo incentivo CIP sei chiamiamolo quello certamente va visto
E va visto alla luce
Di questi elementi che stavamo introducendo come riflessione
Non sarebbe male anzi sarebbe molto utile
Poter incentivare comunque non non scoraggiare
Il risparmio energetico la conservazione dell'energia perché c'era stato un intervento credo anche del di testa meno dal dal fermento scritto cioè un conto dell'ENEL gestita dallo Stato che a delle politiche tariffarie che sono decise diciamo mettendo insieme diversi fattori ma in cui la capacità di governare le politiche energetiche tariffaria nelle mani del governo
Altro è la privatizzazione con una logica diciamo se non esclusiva ma molto più di mercato
In quella logica più di mercato per esempio non avrebbe senso far pagare di meno a chi consuma di meno cioè uno che ha
Deve seguire logiche di mercato dove rende di più venderti meno
Questo è un problema enorme
Perché noi appunto però bisogna creare una convenienza a vendere risparmio energetico
Era una valutazione diciamo di convenienza economica di ciclo ma se fa assecondassimo spontaneamente e diciamo riadeguamento tariffario la tariffa bassa ai consumi bassi non risponde a una logica di mercato perché se tu consumi poco io non ti devo premiare allora bisogna introdurre in diciamo in questa considerazione sulla tariffa
Il il vendere il risparmio che io effettuo sull'investimento di potenza sul consumo di combustibile e questo deve poter deve poter comportare un rientro di un vantaggio perché altrimenti spontaneamente non si regge questo meccanismo che incentiva risparmio
E non il maggiore consumo lo so che si fa non in Italia non si fa
Si tratta di applicarlo strappa dicendo ci ha nella riflessione sugli incentivi agli e disincentivi non perdiamo d'occhio di queste questioni che sono questioni alla fin fine che diventano di grandissimo rilievo
L'ultima osservazione che
Vorrei fare e questa c'è ancora un settore industriale che vive la limitazione delle emissioni di CO due come una specie di limitazione allo sviluppo
Noi dovremmo riuscire mobilitando mondo della ricerca università enti di ricerca
Politiche concrete
A non a dire ma e a praticare che il risparmio di combustibili fossili un'occasione di sviluppo industriale
E una politica industriale è una politica industriale conveniente una politica industriale utile per l'Italia oltre che utile
Perde le emissioni di CO due e io penso che ciò sia possibile
E bisogna non affrontare questi temi però con la solita o con la eccessiva pigrizia
Abbiamo un sacco di esempi negativi in questo senso noi alle spalle
Gli esempi negativi
Non so tecnologia delle marmitte catalitiche io ma ricordo bene questa cosa io l'ha seguito
Dice con le marmitte catalitiche il mercato dell'auto siccome ne abbiamo pace cilindrate poi chi si è buttato sulle marmitte ha fatto le auto fatto le marmitte ed ha conquistato fette di mercato
Sullo sviluppo del metano io la discussione come Scalia mi ricordo la Conferenza nazionale sull'energia dove il metano era legato aumento dei costi e il carbone all'abbassamento dei costi se non si raddoppiava almeno la penetrazione del carbone l'industria era fuori competitività atteggiamento di una pigrizia
Oggi cicli combinati dell'ENAC
Producono energia elettrica a tale maggiore efficienza da avere un risparmio rispetto all'impiego del carbone è vero o no a queste
Quindi lei va
Parecchi mettiamo che pareggia credo però che il carbone richiederebbe sulla base della normativa ambientale degli interventi dei dei di ambientalizzazione degli impianti quindi dei costi aggiuntivi che certo se uno non li fa perché tanto normativa ambientale allora diciamo del allora allora pareggia
Ma siccome i costi per dal punto di vista delle emissioni saranno sempre più rigorosi risparmia
Risparmia un altro esempio di pigrizia di non
Anche di sfiducia nelle capacità di innovazione delle capacità di rispondere a quella che è la la sostanza della sfida ambientale che è l'utilizzo efficiente di risorse scarse
E nell'utilizzo efficiente di risorse scarse non dovrebbe esserci una contraddizione
Con le logiche industriali con la competitività di una strategia industriale a meno che uno pensi una strategia industriale come uso inefficiente di risorse sovrabbondanti
Allora sbaglia sull'uso inefficiente ma e sbaglia sulle risorse sovrabbondanti
Perché anche quando sono abbondanti le risorse e la capacità di metabolizzare gli inquinanti è comunque un fattore limitante della quantità delle risorse utilizzabili quindi se uno ragiona come strategie industriali moderne
Non può non accettare la sfida della riduzione delle emissioni di CO due perché è una sfida che riguarda il destino della dal diciamo del progresso industriale è una aziende o settori o gruppi
Che non si mettono in questa sintonia stanno fuori dalla strategia industriale del prossimo secolo non è che stanno dentro stanno fuori la strategia industriale
Per questo non solo accessibile ma utile la sfida ambientale in particolare
In questo settore anche per l'aggiornamento per il progresso tecnologico della della nostra industria
Questo
Richiederà
Diciamo una effettiva politica di governo
Perché anche in questo io sono d'accordo col presidente del Consiglio l'importante è passare dalle grandi o piccole enunciazioni comunque
Dalle enunciazioni ovviamente sempre meglio avere delle enunciazioni corrette che ha delle enunciazioni sbagliate Fini dalle grandi o piccole corrette enunciazioni ai passi concreti ai passi concreti e questi passi concreti
Richiedono una grande partecipazione non solo di tutto il governo spesso si dice la la collettività del governo benissimo
Dalle regioni
Degli enti locali infatti i due interlocutori che io intendo ai quali intendo proporre un tavolo
Dopo questo e dopo Kyoto sono le regioni e gli enti locali abbiamo già programmato questi due tavoli quindi livelli istituzionali a tutti i livelli Stato-Regioni comuni
Delle forze sociali e delle forze economiche
Quindi
Quando si fanno patti territoriali e l'impegno per l'occupazione
Credo che anche le forze sociali ed in particolare il sindacato qui aveva fatto un ottimo intervento
Diciamo potrebbe assecondare queste politiche virtuose se diciamo c'è un lavoro di di confronto e di rapporto anche perché fra l'altro queste politiche possono avvenire
Alti contenuti occupazionali
Anche perché se uno investe in innovazione e in attività piuttosto che in spreco di risorsa
I è anche in questo meccanismo è insita la maggiore possibilità di occupazione
E infatti lo sviluppo delle fonti rinnovabili del risparmio sono settori considerati a maggiore
A parità di investimento maggiori implicazioni occupazionali
E quindi anche in questo con le forze sociali ci può essere
Un maggiore coinvolgimento e una maggiore collaborazione e con l'industria e con l'industria intendiamo proseguire il sistema degli accordi volontari che sta
Dando buoni risultati
Estenderli
L'abbiamo abbozzati alcuni alcuni li stiamo praticando
Con dalle potenzialità molto buone che via via si scoprono anche
Oltre le le aspettative preliminari e oltre che con gli accordi volontari con un quadro normativo di riferimento un po'più caro un po'più incisivo di quello esistente quindi
Alla fine di questa fase istruttoria
L'impegno del ministero l'ambiente quello del di questo disegno di legge che spero poiché il Parlamento traduca in legge
In tempi ragionevolmente rapidi in disegno di legge di misure di misure
E infine infine prende spero che non
Si dica in ordine di importanza perché ho sentito la rettore lamentarsi e di questo il mondo dell'università della ricerca
Anche se qui devo dire che
Piccolo lamentela la devo fare anch'io insomma non adesso stiamo discutendo con l'Enea un accordo di programma mi aspetto buoni risultati da questo accordo di programma stiamo discutendo come alcuni università parti al Politecnico di Milano accordi di programma
Devo dire che la ricerca in campo ambientale e la ricerca applicata
Non è che abbia sia stata particolarmente brillante in questi anni
Quindi può anche esserci stata una nonna adeguata attenzione devo dire però se sa se una lanterna accesa di notte si vede non c'è bisogno di dedicargli attenzione se invece è spenta c'è poco da dedicargli attenzione arredi ben poco
Quindi credo che qui lo sforzo di riflessione debba essere debba essere comune cioè il mondo della ricerca dell'università
Di enti anche prestigiosi che ci sia il nostro Paese nel campo delle politiche ambientali devono fare di più a mio parere se fanno di più con conquistano un ruolo sociale di di credibilità interno e internazionale maggiore
Perché oggi lo stimolo all'innovazione nel campo della ricerca in gran parte per ragioni ambientali non so se per che io frequento quel quel tipo di sede internazionale
Ma dove si parla di ricerca il tema di partenza è per l'ottanta per cento
Ambientale industriale nel senso di limiti ambientale a quella tecnologia o di uso di quella risorsa o e quindi o la ricerca italiana come a mio parere ha cominciato a fare l'industria si mette al passo con maggiore decisione
Con la sostenibilità dello sviluppo con la sfida ambientale
Oppure la ricerca italiana a mio avviso resterà
Manterrà dei livelli non diciamo non eccelsi e di una certa marginalità quindi non solo e c'è interesse da parte del ministero dell'ambiente ma io credo che ci sia un interesse del mondo della ricerca a entrare in queste sintonia accogliere questa questione poiché poi nel CIPE ricerca non ci sia Ministero Ambiente come sollevato
Può essere che e si una conferma non molto incoraggiante
è un'indicazione insomma potrebbe essere un segnale però è vero ecco che
Questo problema un po'c'è stato e c'è
E quindi utilizzando anche questa sfida della
Contenimento riduzione dei gas serra e delle innovazioni tecnologiche dalla ricerca che a questa prospettiva sono connesse è utile anche riaprire una riflessione più generale sulla ricerca
In campo ambientale o finalizzata alla tutela ambientale o che tende appunto dalla sostenibilità ambientale
Io ringrazio va be'la
Tutti quanti hanno partecipato le nega per il supporto che ha dato questa all'organizzazione di questa conferenza
I anche diciamo i miei collaboratori
Che hanno un po'corretto tutte queste giornate particolare ingegner Silvestrini e il dottor Clini penso sia un buon lavoro che ci consente non dico di dire che abbiamo fatto una grande strada perché c'è ancora molto da fare però penso che si possa dire che stiamo partendo col piede giusto
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