Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente
Oggi parleremo dell'istituto italiano di tecnologia e poi parleremo di centrali elettriche di piccole centrali elettriche di una bellissima intervista dell'ex ministro Veronesi quindi la nascita dell'Istituto italiano di tecnologia Rubbia no al Mittica Aviano dal Corriere della Sera il CNR con sull'Istituto Italiano di Tecnologia polemici anche i rettori piccole centrali questo il Cnr contro abbiamo ripreso dal Sole ventiquattro Ore piccole centrali la richiesta sale molto ma è difficile parlarle dal CorrierEconomia poi Veronesi
Anche oggi M e staminali strumenti dell'uovo illuminismo bellissima intervista di Aldo Cazzullo Umberto Veronesi sul Corriere della Sera di martedì e questo in rispettata già citata parte anche letta da dal direttore di Radio radicale Bordin nella sua rassegna stampa ma riteniamo che siano talmente importante ma utile tornarci e tra l'altro alcuni giorni fa avevamo parlato di monsignor Sgreccia che aveva ricevuto un premio natura
Il quale pur dichiarandosi favorevole agli OGM aveva definito l'Illuminismo il male del secolo padre di tutte le catastrofi del Novecento di tutte le cure tre e anche delle catastrofi diciamo ecologiche ma vediamo cominciamo Lula
Rubbia piano oscuro no almeno italiano ma che cos'è questo istituto italiano di tecnologia
Sarà un centro di ricerca all'avanguardia in grado di competere con le eccellenze mondiali dovrebbe cominciare a prendere forma a dicembre Pete è Genova ci sono candidato ad ospitarlo ma pare che la scelta appunto ricaverà c Genova
Di circa il governo ha inserito nella legge Finanziaria un articolo per creare polo di ricerca tutto italiano con uno stanziamento di un miliardo e cinquanta milioni di euro le aree di ricerca dovrebbero essere le biotecnologie o le filiere della fisica da quella teorica la tecnologia dei materiali e questo per riferito appunto all'improvviso pare per volontà proprio della ministro Tremonti
Ma vediamo cosa dice Rubbia professor Rubbia le piace l'idea del mito italiano no Istituto per la ricerca applicata
Mi pare che non ci sia molte consapevolezza dice Rubbia su cosa significhi la nascita di un organismo del genere
Tutto è molto più complicato di quanto si immagina nessuno comunque mi ha chiesto che cosa ne penso invece devo costatare che c'è un sì Ezio assordante sugli altri enti italiani di circa già esistenti come il CNR l'istituto di fisica nucleare lo steward estreme
Per cominciare a raccogliere qualche frutto da un'istituzione nuova occorre da una decina d'anni
E intanto che cosa succede agli altri enti e poi perché crearne un altro e quelli già attivi possono fare le stesse cose di questo in se non si parla più risolviamo i problemi che hanno che hanno ma salviamo ciò che di buono furono e sosteniamo lì una politica di il gruppo
Sfilano cento milioni di euro l'anno neonato organismo quando l'intero contributo dello Stato all'AENEAS tre mila settecento dipendenti e dieci laboratori è di duecento milioni di euro che cosa poi debba fare il fantomatico mitt italiano oscuro dovrebbe svolgere una ricerca applicata dice il Corriere ricerca applicata è una banalità risponde Rubbia come diceva Einstein esistono soltanto le applicazioni della ricerca prima però bisogna investire nella scienza fondamentale oggi non avremmo non avremo l'ingegneria genetica se vuoto son e Crick non avessero scoperto cinquanta Nicola la struttura del DNA
Puntare solamente sulla ricerca applicata è un grosso errore
E allora che cosa dobbiamo cioè che dobbiamo puntare su DC e sui ricercatori dice Rubbia nei discorsi che si ascoltano negli ultimi tempi ci dimentica degli uomini e delle donne che hanno fattori circa inseriamo modelli stranieri ma intanto a tre anni sono bloccate le assunzioni e oggi l'età media di chi lavora è intorno ai cinquant'anni quindi fuori gioco
Tempo ci sfuggono le nuove generazioni dalle quali nascono i risultati in altre parole si è perso il fulcro della discussione
E poi che cosa crede che bisognerebbe investire chiede il Corriere sulle infrastrutture di risponde Ruby gli strumenti che nei nostri centri sono vecchi superati e non ci permettono di essere competitivi
Dobbiamo rimettere in funzione la ricerca pubblica riempire i laboratori dei giovani e la Messe fiorirà quindi scelto comunque sono abbastanza metto di Rubbia a questo istituto nascente
Ne tagliamo una lunga parte però vediamo un altro punto
Che riguarda appunto il piano energetico non c'è un piano la ricerca ma pare impossibile anche avere un piano energetico dice al Corriere fiera l'Italia al primo posto al mondo nel percorso dall'energia elettrica risponde Rubbia perché industriali e cittadini devono spendere tanto il problema nella produzione impianti vecchi in un sistema mai adeguato alle necessità
L'ENEL collabora con i francesi studiare un nuovo reattore nucleare di tipo EPR è un dinosauro risponde Rubbia un reattore vecchio che cercano di ammodernare e che alla fine avrà costi di produzione dell'energia troppo elevati
Su che si dovrebbe investire per il futuro chiede il Corriere sul solare e sul nucleare sicuro che già esiste si possono fabbricare reattori a ciclo chiuso che non presentano il problema dell'alcol e con il solare e il nucleare si può sviluppare l'idrogeno e arrivando all'Energia davvero punite senza fine ma ancora non vedo all'orizzonte strategie o decisioni l'intervista di Giovanni Caprara per il Corriere della Sera
Il Cnr anche contro l'istituto di tecnologia del Polo riprendiamo dal Sole ventiquattro Ore
Il genere non ci sta il via libera del Senato alla nascita dell'Istituto italiano per la tecnologia annunciato come il mito del made in Italy è un'offesa all'intero sistema di ricerca nazionale
A tuonare dopo le secche contestazioni chiude la conferenza italiana dei rettori
E la conferenza dei direttori di istituto del CNR che bolla l'iniziativa varata con il voto di fiducia al sul decretone come un'offesa all'intero sistema della ricerca all'inaccettabile a potenza di contenuti afferma ancora il CNL si somma l'orchestra profonda recata a tutta la comunità scientifica nazionale con la dimostrazione che le risorse che gli enti di ricerca li università non ottengono vengono reperite a tamburo battente per finanziare cervellotiche iniziative di una disarmante genericità tanto più incalza il parlamentino del CNL che l'iniziativa è stata assunta nella più totale assenza di confronto e di trasparenza non solo come tema nazionale della ricerca con chi lo rappresenta ma perfino con coloro con coloro cui questo stesso Governo affidato il compito di ristrutturare Elena incitare gli enti lirici
La protesta seguita almeno altrettanto dura di Piero ottusi presidente del cui la Conferenza dei rettori delle università italiane e qui anche c'è un attacco appunto molto pesante della Conferenza dei rettori delle università
Ma adesso passiamo all'articolo tre per il peso dal Corriere della Sera però la parte economia chiaramente tante sue piccole centrali usano turbine a gas osservano un condominio un ospedale sono molto richieste male installarle è un rompicapo
Quando è uscito tengono il Paese rimane al buio a Bergamo c'è un centro commerciale dove la vita continua normalmente
E non grazie a un generatore che in giorni Curci da fiumi di gasolio ma in virtù di un silenzioso armadietto che beve metano per poi riversare energia elettrica e aria calda nell'età usare esauste vene del sistema
Con la liberalizzazione l'energia in eccesso può essere immessa nella rete di distribuzione nazionale e rivenduta
Ammortizzando il costo della macchina spiega Fabio Fontana amministratore delegato di Jucker Energia che commercializza in Italia le e mini centrali diventati di moda dopo il blackout di settembre
Le unità di micro cogenerazione sono impianti che utilizzano turbine a gas per dare energia elettrica e termica con Lucca Lore o refrigerazione
Ha grandi condomini ospedali centri commerciali o sportivi scuole e stabilimenti produttivi con un'efficienza che sfiora l'ottanta per cento governava molto importante un vicenza devo tanto che sfiora l'ottanta per cento contro il trentacinque per cento delle normali e centrali termoelettriche
Che funzionano abbastanza bene poi aggiungo io e un impatto ambientale di molto inferiore a quello fissato dagli accordi di Kyoto
In generale possono essere usate da tutti gli utenti di dimensioni medio-grandi che esprimono una necessità costanti di energia elettrica e termica è così in tutto il Centro Nord Europa dove circa il dieci per cento delle nel e complessiva proviene da impianti decentrati di questo genere per non parlare dell'Olanda dove siamo ormai al quaranta per cento con ovvie ricadute sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico
Molto sfruttate anche nei Paesi in via di sviluppo India e Cina in testa negli Stati Uniti soprattutto dopo il blackout in California
Le mini centrali a Gazzo sono considerati in Occidente un valido supporto per le reti energetiche nazionali sempre più sovraccariche oltre che un modo economico efficiente per produrre energia senza dispersioni di calore dannose per l'ambiente e con bassissime emissioni di ossido di azoto e di anidride carbonica
Ma non in Italia la secolare concentrazione della produzione di energia nelle mani di un soggetto unico e le disastrose condizioni della rete elettrica qui manca l'interconnettività richiesta dalla liberalizzazione europea rende particolarmente difficile il decentramento della produzione di energia
Siamo sommersi di richieste spiega Fontana ingegnere nucleare già amministratore delegato di British Gas male tu normative che regolano l'allacciamento alla rete nazionale sono talmente restrittive da trasformare ogni installazione
In un re indicato insomma anche qui si potrebbe lavorare molto in questo settore in termini molto positivi ma appunto per la gestione della Rete per la la virtus stabile la Rete e nazionale e anche per la per le complicazioni burocratiche appunto c'è un grosso freno per l'utilizzazione di queste mini centrali
E adesso veniamo a questa intervista che parte in prima pagina sul Corriere della Sera ma che poi prende un'intera pagina Interna
All'ex ministra Veronesi l'intervista di Aldo Cazzullo e Veronesi dice anche oggi è meta Minali strumenti del nuovo illuminismo palla oncologo italiano più famoso nel mondo combatto il dolore perché allontana io non ho nulla da obiettare a quel che detta la coscienza ma lei mi fa male il rifiuto della razionalità chiaramente non possiamo leggerla tutta ma vediamo un ne viviamo nel grosso le parti
Il professore cerca tra le carte dello studio nell'Istituto Europeo di Oncologia di cui è fondatore ritrova il testo della legge ottenuto il diciannove maggio scorso all'università di Mila hanno che gli ha conferito la laurea honoris causa in Biotecnologie mediche
Vede nella prima pagina sono citati Beccaria i fratelli Verri Cattaneo che oggi è ricordato solo per il federalismo ma che confidava nella scienza al punto da legare l'evoluzione politica italiana al progresso scientifico per questo sono rimasto molto molto colpito dall'editoriale con cui Stefano Folli anticato la necessità di un nuovi minimo oggi pare quasi che l'illuminismo sia considerato morto che il pensiero razionale debba cedere al cinque alla superiore istituzione al miracolismo ha valore e avvalori esclusivamente soprannaturali
Questo atteggiamento è frutto di una ideologia di un pregiudizio negativo incentrato sull'intangibilità della natura che la preside per i beni bene assoluto mentre le Biotecnologia sono additate come il male siamo di fronte a un errore che non ha neppure giusti dica al suo libro dottrinaria
Nella natura vige la legge del più forte anche la cultura cristiana lo riconosce penso ad esempio alle riflessioni Dini EDGE sulla brutalità della natura
L'evoluzione esser frutto del caso per quest'uomo da sempre interviene sulla natura la cambia la migliore o abbiamo mezzi per intervenire meglio che in passato dobbiamo elaborare un pensiero che ci aiuti a usare questi mezzi
Il razionalismo prosegue Veronesi propone non è un contrapposizione alla cultura cattolica il professore non rinnega le sue convinzioni laiche punto frutto oltre che dello studio dell'esperienza
Racconta ad esempio di non ritenere che la morte di un passaggio più lieve per i credenti di aver avuto a volte l'impressione contraria che i non credenti siano i più preparati alla fine i più consapevoli del dovere di cedere il posto le nuove vite ma non onde l'interesse e l'apertura verso il mondo cattolico c'è un sacerdote che ha contato molto meno solita non si considera affatto un anticlericale né intende polemizzare corre neo quel firmo manifestato siti di recente in Parlamento
Avverte però un pericolo tutte le discussioni sulla bioetica e sulle biotecnologie avviene in chiave difensiva il pregiudizio e che le novità siano pericolose e occorra mettere tiene al riparo in questo modo straordinaria opportunità come gli OGM e le cellule staminali diventano fobie non ho nulla da obiettare prosegue Veronesi a quel che detta la coscia cosa Pravo rispetto e amore per il pensiero religioso mi dispiace però locuzioni l'opzione antiscientifica il rifiuto della razionalità la negazione dell'Illuminismo
L'intervista video ripeto è molto molto lunga tutta molto molto bella tutto interessante ma andiamo rapidamente alla conclusione il nostro lavoro allora fatto di almeno tre componenti quella scientifica quella creativa che influenza anche la chirurgia una forma di artigianato se non di arte
E quella magica il medico esercita una sorta di potere magico sul paziente può alleviare oltre alla sofferenza del corpo quella della psiche
Ha tra i suoi doveri oltre alla verità l'ottimismo sono affascinato dalla fantasia ne sento l'apporto sulle arti che mi appassionano e talvolta pratico la musica la pittura la polizia
Non rinuncio alla ragione non devo e non posso così punto termina l'intervista di Aldo Cazzullo all'ex ministro Veronesi
Sul solo ventiquattr'sul Corriere della Sera di martedì con questo chiudiamo anche la trasmissione di oggi e un saluto agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia