"Il piano energetico"

Naturalmente accademico
Possiamo dare inizio ai lavori di questo nostro sesto convegno sull'energia
Che arriva
Questa volta in anticipo rispetto al tradizionale appuntamento
Di fine d'anno
Proprio perché vuole tenerlo fede alla propria caratteristica
Di tentare di avanzare riflessioni e proposte utili ai fini delle decisioni in materia energetica nel nostro Paese
E io ringrazio tutti coloro che allo diritto al nostro invito e sono presenti ringrazio anche quelli che verranno
Successivamente l'ordine dei nostri lavori tale da
Consentire il dibattito ah Esperti a responsabili politici e a dirigenti sindacali
Per ottenerne una un punto di vista il più possibile ampio e rappresentativo
Della del nostro della società italiana
Quindi
A questo punto mi sembra necessario dare la parola alla compagno Cesar Ottaviani per la sua l'introduzione di questo
Lavoro che il frutto
Frutto di un di uno sforzo collegiale e che ha visto anche l'apporto del compagno Varisco
Penso che si possa iniziare senza grazie
L'attesa per il prossimo svolgimento dalla Conferenza nazionale sull'energia voluta
Dal Parlamento
Dopo Chernobyl e la convinzione espressa dal governo di rimettersi alle sue conclusioni per quanto riguarda l'attuazione del piano energetico nazionale
Presuppone la possibilità da più parti auspicata di rivedere con il nucleare
Le scelte energetiche complessivamente già definita
D'altro canto superata la pressante motivazioni di questi ultimi anni relativa al caro energia per la concomitante sostanziale riduzione del costo del petrolio del valore di cambio del dollaro
Era logico attendersi un sostanziale ridimensionamento di quei problemi economici che furono alla base delle determinazioni programmatiche assunte nel piano energetico nazionale
E che ora possono apparire inadeguati si pone pertanto in primo luogo l'esigenza di domandarsi se è ipotizzabile conveniente un sostanziale mutamento delle scelte delle strategie che seppure perseguite soltanto parzialmente nel nostro Paese hanno contribuito a livello mondiale a fare evolvere positivamente l'ha trascorsa congiuntura energetica
L'esperienza del passato dovrebbe indurre a considerare l'attuale favorevole circostanza energetica come un'occasione probabilmente irripetibile per accrescere le possibilità di sviluppo e per raggiungere obiettivi strategici altrimenti non perseguibile
Per lo meno in tempi convenienti per il nostro Paese
Poiché come abbiamo avuto modo di ricordare dalla programmazione energetica derivano condizionamenti importanti per il futuro del sistema industriale nazionale per l'occupazione in particolare
Sia per i trasferimenti di risorse ad esse collegabili che per l'influenza che il costo dell'energia ma per la competitività del nostro sistema produttivo
è auspicabile che gli obiettivi di fondo già acquisiti con l'adozione del Piano energetico nazionale del mille novecentottantuno siano mantenuti
Viceversa nella definizione dei programmi per il bene per il medio nel lungo periodo accanto all'assunzione di maggiori garanzie per l'ambiente e la sicurezza necessarie ad assicurarne comunque una concreta attuazione
Potrà ricercarsi una ragionevole soluzione al problema nucleare anche nei termini di un suo eventuale superamento auspichiamo cioè che si è rafforzata la convinzione che ci indusse a ritenere la questione energetica nel suo insieme
Elemento strutturale primario dell'economia nazionale e fattore moltiplicativo dello sviluppo però contrapporre alle altre esigenze irrinunciabili di miglioramento della qualità della vita della sicurezza del cittadino
Pertanto anche la logica del dibattito scelta con la promozione della conferenza nazionale sull'energia potrà risultare utile se finalizzato ad un approfondimento degli obiettivi da perseguire e dalla indicazione degli strumenti di attuazione controllo da adottare
Per soddisfare regione oralmente le attuali condizioni di necessità e le prevedibili esigenze future evitando nel contempo involuzioni capovolgimenti o fughe in avanti di non facile gestione già in passato il meccanismo preposto all'attuazione delle scelte in campo energetico è risultato tale da tamponare o rincorrere situazioni contingenti a volte superate da nuove realtà
La storia della mancata realizzazione dei programmi energetici nel nostro Paese e nella successiva formulazione di nuovi piani nazionali relativi aggiornamenti poi risultati largamente inattuata
Va inoltre considerato che se in passato gli Obiettivi di diversificazione e di sviluppo di nuove fonti alternative al petrolio e rinnovabili
Così come del risparmio energetico potevano trovare nella difficoltà di approvvigionamento nel care Energia una loro motivazione intrinseca di sviluppo ed applicabilità non altrettanto può prevedersi nella situazione attuale o di medio periodo
Come John evidenza si pone quindi l'esigenza di assicurare al di là della questione nucleare
Una governabilità i problemi dell'energia attraverso un riordino degli organi politici competenti dei grandi enti e delle istituzioni
Nonché delle normative perché l'iniziativa pubblica risulti coerente con gli interessi generali del Paese sia in grado di prevalere con strumenti efficaci sull'oggi che economiche settoriali e aziendali partitiche o di campanile
Compito di questa relazione introduttiva alla cui preparazione hanno collaborato le categorie del settore è quello di fornire un quadro di riferimento per un approfondimento del dibattito in corso sul sulla questione energetica
Siamo del resto convinti che un contributo essenziale verrà dei numerosi e qualificati interventi prevista previsti nel programma dei lavori anche se talune specificità del nucleare
Quale quelli riferibili agli aspetti morali e militari non potranno che trovare una loro appropriata definizione nel dibattito culturale e politico già aperto nel Paese
Recente drammatico episodio accaduto al sommergibile atomico sovietico affondato con il suo carico di missili a testata nucleare a circa due mila chilometri dalla città di New York
Non può che riproporre accanto al problema dell'uso pacifico del nucleare il tema ben più rilevante del rischio di un conflitto militare anche accidentale distruttivo per l'intera umanità
Se parlare di Chernobyl nell'Atlantico può apparire fuori luogo e nondimeno mistifica ante il comportamento di coloro che sdrammatizza o le possibili conseguenze ambientali dell'affondamento dell'unità militare sovietica affermando che nel mare la radioattività tende a disperdersi a disperdersi rapidamente o a maggior ragione minimizzano il rischio anche casuale ma è scongiurato di un evento bellico catastrofico
Sostenendo che esso può essere evitato attraverso un equilibrio assurdo di forze contrapposte fondato sul potere deterrente delle armi nucleari
Il debutto il deludente esito del supervertice russo americano
Di questi ultimi giorni dimostra d'altro canto come i fantasmi di Reykjavik siano purtroppo un'amara realtà da tenere ben presente nel formulare speranze per il futuro
La situazione energetica in campo internazionale
L'espansione dell'attività economica internazionale al quale si è determinata nel corso del mille novecentottantacinque pur se ridotta rispetto all'anno precedente ha visto confermare quella generale ripresa dei consumi di energia già in atto nel mille novecentottantaquattro
Secondo i dati elaborati dall'ENI il tasso di crescita risulterebbe aumentato del due virgola nove per cento e dei consumi globali di energia cresciuti del due virgola sei
L'incremento è interessato tutte le fonti primarie eccetto quella petrolifera anche se va rilevato che nei paesi in via di sviluppo i consumi di tale fonte sono viceversa aumentati mediamente nel corso del mille novecentottantacinque del zero virgola sette per cento
Era tra l'altro la previsione che avevamo fatto anche nel corso del precedente convegno sinergia
Nel Paese nei Paesi della CEE dove pure una conferma della ripresa economica si è avuta dall'incremento del due virgola tre per cento del prodotto interno lordo i consumi di energia sono aumentati nel mille novecentottantacinque del due virgola nove
Anche se all'aumento dei consumi da fonte nucleare Tridente combustibili solidi
Saliti nel mille novecentottantacinque rispettivamente del ventuno virgola due del sei virgola otto per cento fanno riscontro le diminuzioni del due virgola due del due virgola otto per quella petrolifera edito da elettrica rispettivamente per quanto riguarda il bilancio energetico ed il peso relativo assunto delle diverse fonti va osservato che l'incremento dei consumi non ha limitato la tendenza già evidenziata in passato di una trasformazione strutturale del bilancio stesso con conseguente ridistribuzione
Del valore di impiego delle diverse fonti della componente petrolifera verso le altre risse alternative
In campo internazionale il peso del petrolio pur restando di gran lunga il più importante sia pertanto ulteriormente ridotto nel mille novecentottantacinque al quaranta al quaranta virgola uno per cento rispetto al valore massimo del quarantasette per cento già raggiunto nel mille novecentosettantanove
Importante forse modesta ripresa a livello mondiale nel mille novecentottantacinque del contenimento dei consumi di energia riferiti alla capacità produttiva che nel corso del mille novecentottantaquattro sembrava essersi
Arrestato
In ambito c'è dove già nel mille novecentottantaquattro il consumo di energia per unità di prodotto lordo aveva fatto registrare viceversa un incremento dello zero virgola cinque per cento si è avuto infatti un ulteriore aumento del zero virgola nove
Nel corso del mille novecentottantacinque a conferma della inefficacia delle iniziative fin qui perseguite a livello comunitario per la promozione del risparmio e un migliore utilizzo dell'energia
La situazione internazionale sia per quanto riguarda gli aspetti economici che strettamente energetici appare tuttavia modificata dagli avvenimenti intercorsi tra la fine del mille novecentottantacinque i primi mesi del mille novecentottantasei
Il calo del prezzo del greggio la flessione del dollaro rispetto alle altre monete dei Paesi maggiormente industrializzati dell'Occidente
Hanno profondamente diversificato le condizioni di interscambio i livelli di competitività nell'ambito di un generale rallentamento della domanda internazionale
Particolarmente favoriti sonora taluni Paesi della dell'area asiatica sudorientale quali tregua e la Corea
Le cui monete hanno seguito le sorti del dollaro nell'ambito OCSE quelli che come l'Italia che dipendono largamente dalle importazioni petrolifere
Rispetto agli anni precedenti caratterizzati dalla rilevante ripresa dell'economia negli USA ora prevedersi per la fine del mille novecentottantasei un sostanziale rinvio riequilibrio dei tassi di sviluppo nei Paesi OCSE intorno alla media europea
Quasi a significare la persistente difficoltà degli Stati Uniti a confermare il proprio ruolo trainante trainante verso il resto del mondo
Come avevamo rilevato lo scorso anno la situazione economica negli USA appare infatti largamente condizionata dal persistente forza forte disavanzo pubblico e dal passivo della sua bilancia commerciale
Quest'ultimo che nel mille novecentottantacinque è salito a centoventotto miliardi di dollari per nulla influenzato
Dalle nuove favorevoli condizioni di di scambio indotte dal deprezzamento del dollaro si ritiene posso raggiungere i centocinquanta miliardi di dollari per la fine del mille novecentottantasei
Pertanto ai pericoli
Di un'accentuata instabilità del sistema finanziario e creditizio già presenti in quel Paese potrebbero oggi aggiungersi nuove tentazioni protezionistiche con ulteriore compressione del mercato internazionale a danno dell'economia mondiale
Tra gli elementi di preoccupazione
Riguardanti in particolare l'Europa occidentale
Ricordiamo quello della forza lavoro non occupata la cui entità prossima ai venti milioni di disoccupati non accenna a diminuire nonostante la conferma della ripresa economica e i e il determinarsi della favorevole congiuntura energetica
La situazione italiana
Anche nel nostro Paese i consumi di energia sono aumentati nel corso del mille novecentottantacinque da centoquarantatré virgola sei megaTEP del mille novecentottantaquattro si è passati a centoquarantacinque virgola sei mega Peppe con un incremento dell'uno virgola quattro per cento
Che se pur ridotto rispetto al due virgola nove dell'anno precedente appare congruente con gli altri dati tipici del processo economico
L'espansione avviata sì nel mille novecentottantaquattro dopo la recessione degli anni ottantuno ottantatré è stata infatti nel mille novecentottantacinque più contenuta
Come può dedursi dagli incrementi degli indici relativi al prodotto interno lordo e alla produzione industriale
Che nello stesso periodo sono scesi rispettivamente dal due virgola otto il tre per cento del mille novecentottantaquattro al due virgola tre e uno virgola tre per cento nel mille novecentottantacinque
La struttura dei consumi delle diverse fonti primarie quale risulta dal bilancio energetico nazionale evidenzia in primo luogo un arresto nella diminuzione della quota petrolifera in atto dal mille novecentosettantanove
E se è rimasta praticamente invariata più zero virgola due essendo passata da ottantacinque virgola uno mega per per del mille novecentottantaquattro ottantacinque virgola tre megaTEP nel mille novecentottantacinque
Una variazione positiva comunque minore rispetto a quella dell'anno precedente si è avuta nell'utilizzo dei combustibili solidi il cui aumento nel mille novecentottantacinque è stato solo del quattro virgola sei per cento il maggior ricorso al gas naturale è stato del due virgola sei ossia largamente inferiore a quello del diciotto virgola cinque registrato nell'ottantaquattro
Parimenti contenuto è stato anche l'incremento dei consumi elettrici che nel mille novecentottantacinque sono aumentati del due virgola quattro per cento rispetto al cinque dell'anno precedente mentre nessuno sviluppo si è avuto per le fonti rinnovabili il cui contributo è relativo utilizzo rimasto fermo a zero virgola due per cento del mille novecentottantaquattro
Sul fronte del risparmio energetico la correlazione dei dati dei consumi con il prodotto interno lordo conferma una linea di tendenza già rilevata nel mille novecentottantaquattro
Non certo positiva di un arresto nella diminuzione d'energie dell'intensità energetica quale viceversa si è andata affermando negli anni precedenti a significare un cambiamento
Non certo positivo per tale rilevante settore
Dal bilancio dell'energia emerge inoltre l'inconsistenza della politica di diversificazione perseguita dagli ordini istituzionali preposti alla gestione del piano energetico nazionale
Riduzione della quota petrolifere da cinquantanove virgola tre al cinquantotto virgola sei per cento per il mille novecentottantacinque è infatti riferibile soprattutto al complessivo aumento dei consumi piuttosto che al suo reale abbattimento
La dipendenza dal paese del Paese dal Pernorio resta pertanto tra le più alte del mondo ben al di sopra della media scende quarantacinque per cento e OCSE quarantatré virgola due comparabile con quella dei Paesi in via di sviluppo
Leggermente superiore cinquantasei virgola tre e nettamente superiore alla media ventotto virgola uno dei paesi ad economia pianificata
Per quanto riguarda l'utilizzo delle diverse fonti primarie per la produzione di energia elettrica i dati relativi al mille novecentottantacinque indicano una riduzione dell'uno virgola otto della produzione idroelettrica
Del due virgola uno di quella da casa metano mentre viceversa è aumentata del due per cento la produzione da fonte nucleare
Il maggior ricorso al carbone è stato del nove virgola otto per cento mentre appare problematico anche se modesto l'ulteriore incremento del zero virgola nove acquisito nell'utilizzo di combustibili da fonte petrolifera
Di rilievo alla diminuzione già richiamata del ricorso al gas nel metano per la produzione di elettricità
Al momento l'ENEL sembra infatti preferire
Tale fonte il carbone e le importazioni dirette di energia elettrica dall'estero risultando come noto ben più economiche
Va osservato in proposito che le forniture interrompi Bini del gas metano all'ENEL sono oggi riferite al costo dell'olio combustibile e non già quello marginale del carbone
D'altro canto occorre anche considerare che se bruciare metano in un impianto termoelettrico consente rendimenti comparabili o superiori a quelli delle altre fonti tradizionali
è pur vero che circa il sessanta per cento del suo potere calorifico finirebbe in tal modo disperso
Il riferimento infatti più opportunamente va correlato con lo sfruttamento pressoché totale che tale fonte consente negli usi diretti o sia in quelli civili e industriali
Dove oggi preferito anche in virtù delle sue caratteristiche di elevata flessibilità negli usi e nella distribuzione
A completamento dei dati oltre quelli esposti non certo ignoti di produzione per il settore elettrico occorre rilevare che il pareggio economico raggiunto dall'ENEL
Per la prima volta nel mille novecentottantacinque è stato determinato in larga parte dall'aumento delle tariffe elettriche
Il cui indice Istat è salito del cinquanta per cento nel triennio ottantatré ottantacinque
Mentre gli investimenti realizzati nuovi impianti di produzione sono risultati ben inferiori rispetto agli impegni presi in sede ministeriale
Ossia del sedici per cento trentaquattro per cento del venticinque per cento in meno rispetto ai preventivi degli anni ottantatré ottantaquattro ottantacinque
Dovendo considerare che nello stesso periodo
Le importazioni di elettricità sono passate da sette virgola due a venticinque virgola uno miliardi di kWh
Con un incremento del duecentoquarantotto per cento ne deriva un'immagine dell'ENEL sempre più commerciale
Propensa ad acquisire credito più verso gli organi di governo che verso le istituzioni locali delle forze sociali ed economiche da cui poi si afferma deriverebbero le difficoltà alla realizzazione dei programmi operativi
In termini economici la situazione energetica nazionale per il mille novecentottantacinque non è risultata molto diversa da quella dell'anno precedente
A fronte di una immutata dipendenza energetica pari all'ottantuno per cento le importazioni nette in fonti primarie sono state uguali a centodiciassette virgola otto mega tette
Cui ha corrisposto una fattura energetica di trentanove mila miliardi di lire
Ossia ancora maggiore di trenta dei trentasei mila miliardi del mille novecentottantaquattro
Nonostante il calo degli ultimi mesi del costo del petrolio e del valore di cambio del dollaro gli esborsi valutari per la sola voce del petrolio sono ancora saliti da ventisette mila miliardi di lire dell'ottantaquattro a circa trenta mila miliardi di lire nel mille novecentottantacinque
Come è stato rilevato gli avvenimenti successivi relativi al crollo del prezzo del petrolio del valore di cambio del dollaro sul mercato internazionale
Hanno indotto effetti che possono definirsi da contro sciocca per un Paese come l'Italia ad economia fortemente dipendente dal petrolio
Competitività il capovolgimento della redditività verso i Paesi produttori di materie prime hanno ingenerato aspettative di sensibile miglioramento per l'economia nazionale
Vantaggi immediati ne sono derivati infatti nell'anno in corso per la fattura energetica e in diversa misura per la bilancia commerciale del Paese con effetti positivi per la nostra moneta
Anche se sembrano tardare le attese di sviluppo sul piano interno
L'attività produttiva che doveva trarre beneficio dalla riduzione dei costi di produzione non mostra sintomi di particolare ripresa
Mentre la dinamica dei prezzi al consumo sconta un progressivo allargamento del divario con i prezzi all'ingrosso quindi ad esclusivo vantaggio della sola distribuzione
Ciò ritardare un più rapido rientro dell'inflazione e la riduzione del debito pubblico con conseguenze negative per l'atteso graduale sviluppo dell'occupazione
De risorse energetiche
Abbiamo inserito questo capitolo perché lo ritenevamo essenziale
Anche in relazione al problema della conferenza nazionale sull'Energia molto dibattuto abbiamo voluto precisare
Un po'le nostre idee
Il problema delle risorse energetiche della loro abbondanza ed economicità l'assunzione di politiche coerenti ad una loro gestione ottimale
La necessità di contemperarlo nello sfruttamento con i nuovi bisogni di apprezzamento per la qualità della vita e di salvaguardia per l'ambiente
Pongono l'esigenza di rivedere i tradizionali metodi di analisi al di là di una semplice verifica della relativa disponibilità e convenienza
In primo luogo larga parte delle risorse energetiche oggi utilizzabili non sono direttamente disponibili in natura ma necessitano per il loro sfruttamento dell'apporto di ingenti capitali di tecnologie di contorno scienze scientifica anche nuove che si possono avere solo dallo sviluppo della ricerca in secondo luogo escludendo l'ipotesi di un progetto di crescita zero
Quale strategia di sopravvivenza basata su una supposta esaurì bibita delle risorse
Si pone il problema non meno rilevante di un'accurata programmazione delle scelte per il breve medio e lungo periodo che sia nel contempo di orientamento per le attività produttive per la promozione di nuove iniziative industriali e di sviluppo per la ricerca
In tale prospettiva che presuppone dice Aversa una larga disponibilità energetica per il futuro potranno trovare conveniente applicazione anche l'invenzione di nuove risorse
Oggi ancora solo prevedibili in o non proficuamente utilizzabili nel contempo le moderne tecnologie il loro utilizzo industriale e conseguente sviluppo consentiranno di realizzare maggiori riduzioni dei consumi energetici
Mentre prevedibile che tenderà a rafforzarsi la domanda per beni sostanzialmente in materiali o servizi di ridotto contenuto energetico
La questione delle risorse dovunque problematica ma non catastrofica né tanto meno ideologica
E le soluzioni sono possibili se Poste razionalmente come prospettiva all'interno del sistema energetico e non già quale motivo di scontro tra per vittorie di parte
In tale ambito si pone l'attuale fase di transizione al petrolio quale Energia dominante di facile consumo che viceversa deve trovare una sua più appropriata utilizzazione futura
Il gas metano
Nel contesto non certamente ottimale di sviluppo della politica energetica nazionale il settore del gas metano rappresenta certamente un'anomalia positiva rispetto alle altre fonti gli obiettivi già fissati dal piano energetico nazionale appaiono al momento largamente perseguiti
Anche se dall'andamento del Piano nazionale di metanizzazione emergono nuovi preoccupanti ritardi nell'area meridionale
Nel mille novecentottantacinque consumi di massa di gas metano come è stato già richiamato sono ancora aumentati anche se non in modo rileva rilevante come negli anni precedenti a fronte di un consumo complessivo corrispondente a ventisette virgola tre mega tette la quota di produzione nazionale è stata pari al quarantatré per cento
Nel mentre il positivo sviluppo dell'attività esplorativa ha portato ad un aumento delle risorse accertate
Il comparto del gas metano sembra registrare inoltre riscontri positivi di rilievo al di là dei problemi più generali ampiamente noti ci riferiamo scelte operative di non minore importanza già auspicate nei nostri precedenti convegni
Quale ad esempio il Ras il riassetto dell'area della distribuzione per gli usi civili del gas metano che coinvolge o ora l'intero settore delle partecipazioni statali ed è in via di perfezionamento
E l'altro di indubbia novità
Relativo alla cessione da parte dell'Italgas di quindici milioni di azioni ordinarie ai dipendenti del gruppo che crediamo non mancherà di fornire riscontri positivi
Rispetto al controverso problema dell'uso del metano nella produzione termoelettrica
Riteniamo che esso possa e debba trovare una più ragionevole applicazione per il medio periodo e soprattutto in relazione alle esigenze di esercizio delle reti di distribuzione del metano
In via di completamento mentre lungo per il lungo periodo appare più opportuna la sua limitata utilizzazione alle coperture delle punte di domanda elettrica o in sostituzione degli altri combustibili quando particolari condizioni ambientali ed economiche ne richiedessero l'impiego
Per una migliore applicazione di tale fonte
Negli usi civili riteniamo inoltre che sia necessario un maggior coordinamento della programmazione decentrata e delle attività di controllo per quanto può riferirsi agli enti locali
Che associato ad un poco a un più conveniente utilizzo delle tecnologie ora disponibili
Possa elevare lo sviluppo della distribuzione ad opera primaria di industrializzazione tale cioè da risultare rispondente alle inderogabili esigenze di continuità del servizio e della sicurezza
A tale riguardo riteniamo sia necessaria una migliore definizione dei regolamenti e delle norme previste per il settore al pari di una coerente politica tariffaria di particolare preoccupazione sono a tal proposito i dati rilevati dalla scienza relativi al cosiddetto inquinamento indoor
Preso oggi ancor più accentuato dalla diffusione del processo di combustione di combustione interna per view per usi civili e dalla riduzione dei ricambi d'aria per una concomitante migliore conservazione dell'Energia dal riscaldamento
I valori evidenziati mostrerebbero infatti una pericolosità elevata indotta da componenti organici volatili di prevalente matrice cancerogene di cui in passato si ignorava la consistenza
Un breve flash sul carbone
Secondo le indicazioni del piano energetico nazionale il carbone avrebbe dovuto costituire per il breve e medio periodo la fonte energetica di riferimento per l'attuazione di una incisiva politica di diversificazione
Oltre a vantaggio economico assicurato dono conveniente stabilità dei prezzi da Scelta traeva fondamento dalla relativa abbondanza delle riserve accertate nel mondo oltre che dalla tipica distribuzione geopolitica dei giacimenti ampiamente diffusi anche in Paesi ad economia di mercato
Un generale ottimismo sulla fattibilità del programma derivava
Anche dal fatto che attraverso l'utilizzo di nuove tecnologie il conseguente abbattimento degli inquinanti si ritenevano superabili quei vincoli di natura ambientale che in precedenza avevano ostacolato una maggiore utilizzazione
Peraltro nell'adozione del recente aggiornamento del piano energetico nazionale si è dovuto prendere atto del permanere di rilevanti difficoltà di ordine logistico oltre che ecologico collegabili essenzialmente alla tipologia strutturare il ciclo di produzione trasporto del materiale che viceversa richiede tempi lunghi di programmazione e rilevanti investimenti
Pertanto l'obiettivo di una maggiore utilizzazione di tale fonte che inizialmente era previsto in trentaquattro megaTEP dal mille novecentonovanta a copertura di circa il venti per cento dei consumi complessivi di energia è ora indicato come perseguibile al mille novecentonovantacinque
Al di là del pur rilevante scivolamento dei tempi la situazione attuale le prospettive relative all'attuazione dei nuovi programmi non appaiono tuttavia promettenti
Permanendo irrisolte molte delle vecchie problematiche quali ad esempio l'acquisizione di normative vincolanti per l'impatto ambientale che l'utilizzazione di tale fonte necessarie necessariamente comporta
Di particolare rilievo la situazione relativa ai nuovi impianti di produzione dell'ENEL per i quali appare quanto mai urgente definire nuovi stante strumenti di pianificazione e controllo
Per una loro conveniente realizzazione anche e soprattutto in relazione alle incerte prospettive di sfruttamento del nucleare
Va tuttavia rilevata la indubbia positività della delibera recentemente adottato dal consiglio d'amministrazione dell'ENEL in materia di riduzione dell'inquinamento atmosferico
Come è noto le nella infatti deciso finalmente di utilizzare al meglio tutti gli strumenti che le nuove tecniche
Offrono per abbattere il tasso di inquinamento derivante dei propri impianti e dalla combustione del cambio del carbone in particolare entro limiti qualitativi e quantitativi minimi e comunque inferiori a qualsiasi altro riferimento interno e internazionale
Il petrolio
Le condizioni di contro ciò che già richiamate riferibile l'attuale favorevole situazione energetica nazionale appaiono fortemente caratterizzate dall'incerta valutazione se li sull'effettiva durata del fenomeno
Mentre diviene sempre meno probabile un suo raffronto con l'analoga situazione anti crisi degli anni sessanta ossia di forte sviluppo della produzione del reddito e dell'occupazione dovuta ad un petrolio facile
Ed a buon mercato
Come noto tale fonte è una risorsa naturale scarsa e le riserve accertate nonostante lo sforzo esplorativo di questi ultimi anni sono infatti globalmente valutate in trenta trentacinque anni
Se riferiti all'attuali consumi localizzate per lo più in aree politicamente socialmente instabile con il Medio Oriente e il Nord Africa
Va tenuto presente che le stesse sono inoltre di soli quattordici anni
Per l'Unione Sovietica e di undici anni per i Paesi dell'OCSE
Un'eventuale crescita dei consumi petroliferi od anche lo stesso mantenimento dei degli attuali livelli di utilizzo
Prefigurando come probabile un esaurimento prima dei giacimenti già capitalizzati ed ora in produzione per interessare poi gli altri sempre meno accessibili e più onerosi
Comporterà quale logica conseguenza un aumento dei costi
è quindi molto probabile che il prezzo del petrolio renderà mediamente ad aumentare anche se per il breve periodo non possono escludersi variazioni notevoli o di forte ribasso come accaduto negli ultimi mesi
In particolare per quanto attiene il recente crollo dei prezzi petroliferi
Esso può essere ricondotto ad un persistente eccesso dell'Offerta dovuta in larga parte all'aumento della produzione saudita che è passata da una media nell'ottantacinque di tre milioni di barili al giorno a oltre quattro milioni di barili giorno nel primo trimestre del mille novecentottantasei
Volta soprattutto a un tentativo di riequilibrio delle relative quote di mercato tra i produttori per il medio e lungo periodo tale situazione non potrà che tradursi in un vantaggio per i Paesi dell'OPEC in particolare per quelli come l'Arabia Saudita il Kuwait
Più ritiri serve pertanto re Pertini capovolgimenti del mercato con rilevanti variazioni del prezzo del petrolio non possono che risultare dannosi con la dovuta eccezione per gli speculatori
Anche un prezzo troppo basso del petrolio che inizialmente può essere considerato una fortuna insperata per i Paesi consumatori può rilevarsi rivelarsi con un danno sia per l'inevitabile riduzione dei volumi di scambi commerciali
Che per l'instabilità politica che da esso può derivare in aree geograficamente estremamente cruciali per il mantenimento degli attuali equilibri internazionali
Ciò vale ovviamente anche per l'Italia che nonostante l'indiscutibile vantaggio ricevuto dal crollo del prezzo del petrolio mantiene intatta la sua vulnerabilità energetica
Sul fronte degli approvvigionamenti permane quindi l'esigenza per il nostro Paese di rafforzare l'iniziativa politica e le ragioni di scambio economico verso i Paesi produttori individuando le azioni necessarie per una maggiore razionalizzazione e affidabilità del sistema
L'accrescimento delle quote di produzione da parte dell'ente sia nell'ambito nazionale che maggiormente in quello internazionale risulta essere cioè uno degli elementi di fondo da perseguire se si vuole mantenere nel contempo un'elevata disponibilità dello fare
A prezzi ragionevoli con vantaggi di rilievo per la bilancia commerciale e per la sicurezza del sistema industriale oltre che economico del Paese
Per quanto riguarda il settore petrolifero non pubblico va rilevato per il mille novecentottantacinque un modesto regresso della presenza sul mercato interno delle grandi società multinazionali
Cui ha fatto riscontro un'attività che più marcata degli operatori nazionali e di alcune compagnie petrolifere collegate con i paesi produttori quali la Kuwait Petroleum Italia che ampliato significativamente le proprie quote di mercato o come la Tamoil
Che è tornata inattività dopo la sua acquisizione da parte della finanziaria libica
Nel comparto della destinazione si è riscontrata un'ulteriore riduzione della quantità di greggio lavorata mentre è aumentata la quota di importazione dei prodotti semilavorati che hanno raggiunto undici milioni di tonnellate nel mille novecentottantacinque
Come già in passato si è ulteriormente ridotta la capacità primario di raffinazione che oggi stimata in cento milioni centoventi milioni di tonnellate anno mentre aumentava di circa due milioni di tonnellate hanno la capacità di conversione
In tale ambito va rilevato come gli stessi parametri economici dimostrano un recupero di redditività del settore dovuto essenzialmente all'estensione dei contratti nel bene
Che assicurano i rapinatori la piena copertura delle spese di produzione indicativo in tal senso è il favorevole andamento della gestione economica di società quali la Salas Lizard
Ciò nondimeno va confermata l'esigenza di mantenere una struttura nazionale di raffinazione capace di soddisfare le esigenze strategiche oltre che economiche del mercato
Anche l'ulteriore abbassamento della capacità primaria indicato dal penne in cento milioni di tonnellate hanno riteniamo debba essere perseguito nel quadro più generale di una razionalizzazione del comparto della raffinazione
Che preveda un adeguato sviluppo del processo di conversione oggi in Italia inferiore alla media europea di circa il ventuno per cento per quanto riferì delle aspetti ambientali è auspicabile che si pervenga in tempi brevi alla definizione di una nuova normativa sul controllo delle emissioni inquinanti e in particolare sull'additivo più conveniente da utilizzarsi per la produzione della benzina senza piombo
Per una maggiore competitività del prodotto nazionale altresì necessario attuare i provvedimenti per una razionalizzazione degli aspetti logistici e degli stoccaggi da cui è possibile derivare sostanziale riduzione dei costi
Parimenti per quanto attiene la distribuzione oltre all'esigenza di avviare a soluzione l'annoso problema dell'imposta di fabbricazione del suo pagamento differito
Riteniamo che rilevanti economie possono essere ottenute attraverso l'adozione di una nuova normativa per una riqualificazione della Rete che abbia lo scopo di adeguare il servizio alle nuove esigenze qualitative quali intenti e quanti le dive del mercato
Risparmi energia alle fonti rinnovabili
Come è stato ricordato i consumi globali di energia hanno avuto negli anni Ottanta prima un andamento decrescente dovuto sia d'iniziative di risparmio che ha che alla crisi produttiva
Riducendo
Raggiungendo un minimo di centotrentanove mega Peppe nel mille novecentottantatré poi una crescita fino ai valori attuali
A seguito delle crisi energetiche degli anni settanta si sono avute diffuse iniziative di risparmio energetico e di applicazione di fonti rinnovabili
Nell'ambito normativo ricordiamo le leggi trecentosettantatré sull'isolamento la seicentoquarantacinque sulla conduzione degli impianti di riscaldamento civili la trecentootto incentivazione risparmio energetico anche attraverso il miglior sfruttamento delle risorse esistenti
La campagna ENEL acqua calda dal sole
Per quanto riferito dalla produzione minori di elettricità oltre alla naturale utilizzazione delle fonti termiche idroelettrica ancora sfruttabili o da riutilizzare sia da parte nelle che per iniziativa locale ed anche privata
Una motivazione particolare era individuata nella legge già richiamata per gli usi promiscui
Quali ad esempio per la produzione combinata di elettricità e di calore a supporto di attività agricole o civili da fonte termoelettrico geotermica od anche di acqua per uso agricolo civile da fonte idroelettrica
Queste iniziative sono sostanzialmente fallite per l'inadeguatezza tecnica dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato
O per scarsa in cc indizi civica incisività scusate da parte dell'ENEL
Associata con il modesto interesse degli altri operatori non supportati tecnicamente o finanziariamente
Si può affermare che complessivamente le misure di razionalizzazione dei consumi richiamate hanno portato incrementi
Hanno portato in questi anni ad un risparmio di circa cinque megaTEP mentre una valutazione realistica porta a stimare al mille novecentottantacinque un contributo di fonti rinnovabili solo del zero virgola sette per di sei zero virgola sette negate
Tra le fonti rinnovabili le più promettenti sono quella solare termica a bassa temperatura quella eolica quella fotovoltaica
Considerando le separatamente va tuttavia osservato per la produzione di acqua calda sanitaria da fonte solare bisogna tendere a migliorare l'affidabilità dei componenti
E la razionalizzazione degli impianti in quanto il sole non c'è sempre oltre che condurre una incisiva campagna d'incentivazione
Per l'eolico appare promettente lo sviluppo delle macchine di media taglia
Ossia venti trecento kW perché hanno un mercato non solo nazionale da ciò potrebbe derivare secondo un'analisi dei costi benefici che include anche l'uso di macchine di grande taglia
Da due megawatt è una produzione elettrica di alcuni per cento rispetto al totale
Per il fotovoltaico che ritenuta attualmente l'applicazione più promettente nel medio periodo va osservato che esse necessita ancora di uno sviluppo importante per passare dalla fase di ricerca quella industriale
Si può tuttavia prevedere che nei prossimi dieci anni adesso posso raggiungere una penetrazione quantitativamente simile all'eolico
Una fonte certamente inesauribile potrebbe essere viceversa quella da fusione
Che si sviluppa da sempre nel sole e che da alcuni decenni e applicata nel settore termonucleare militare
Tuttavia anche se essa può dirsi in una fase di ricerca tecnologica avanzata nessuna previsione attendibile possibile farsi per un suo prossimo sfruttamento
Di certo gli elementi di novità acquisiti in questi ultimi anni se adeguatamente supportati da una rinnovata volontà politica potrebbero facilitarne l'impiego in tempi più ravvicinati
Lo sforzo da compiere non è infatti scientifico ma economico e tecnologico e allo stesso tempo e le risorse ancora necessarie sono di tale entità che solo un adeguato livello internazionale o quanto meno comunitario può provvedere
In ogni caso pur essendo la fusione una fonte teoricamente più pulita di quella d'affissione per l'assenza di prodotti di reazione delle materie di attività resta indeterminato
Il problema del rischio sia per la della radioattività indotta nei materiali che quello comunque collegabile alla sua affidabilità
In altri termini oltre al tempo necessario per la risoluzione dei problemi attuali riferibili alla fase di ricerca sperimentale saranno necessari tempi ancora maggiori per una sua applicazione commerciale esente da rischi
Per quanto riguarda il risparmio energetico o meglio l'uso razionale dell'energia esaurita come si è detto la fase dei risparmi facile restano da tentare quelli più nervosi finanziariamente e tecnologicamente
Un tema che comunque si ritiene possa avere maggiore sviluppo futuro e quello della innovazione tecnologica che nell'articolato obiettivo di razionalizzazione dei processi produttivi anche uno spazio destinato all'uso razionale dell'energia
Ottenibile mediante l'applicazione dell'informatica della telematica e di altre tecniche contro listi che opportunamente applicate
Nel settore dei trasporti ricordiamo in particolare il risparmio energetico ipotizzabile con una corretta gestione del traffico nelle grandi città
L'ultimo capitolo dedicato al nucleare
Secondo i dati forniti dalla in jazz dall'Agenzia internazionale dell'energia atomica sono oggi in funzione nel mondo trecentosettantaquattro reattori nucleari con una potenza installata per la produzione di energia elettrica pari a duecentocinquanta miliardi di chilowattora elettrico se si esclude l'Europa orientale l'URSS nel mille novecentottantacinque l'energia prodotta dal nel resto del mondo è stata pari a mille duecentosettantacinque miliardi di kWh
Nell'ambito della Comunità europea nucleare ha coperto un terzo dell'energia elettrica prodotta pari cioè una quantità equivalente di petrolio di centotrentadue milioni di tonnellate ossia circa metà della produzione annua dell'Arabia Saudita
E comparabile in termini energetici sempre per la comunità con la quota acquisita nello stesso anno dal consumo globale di gas metano
Di particolare rilievo inoltre lo sviluppo raggiunto dal nucleare negli ultimi anni
Sempre a livello mondiale escludendo i Paesi dell'Europa orientale dell'URSS su un totale di duecentottantacinque reattori in esercizio centosedici sono entrati in funzione del periodo cent'mille novecentottanta ottantacinque
E di questi ventuno nel solo mille novecentottantacinque Dupuis otto negli Stati Uniti
Non di meno però può affermarsi che le prospettive future del nucleare siano compromesse in alcuni Paesi come la Gran Bretagna e Stati Uniti dove pure l'industria del settore ebbe il suo primo sviluppo
Ciò appare evidente negli USA dove gli ordini per nuovi impianti risultano praticamente annullati dopo l'incidente del mille novecentosettantanove alla centrale di Three Mile
Anche se le conseguenze sull'ambiente esterno non furono allora drammatiche esso colpi duramente le finanze della società proprietaria dell'impianto al appunto tale da scoraggiare le altre già impegnate nel settore
Che negli USA ricordiamo sono private all'ottanta per cento per evidenti motivi di rischio economico
Nel contempo va considerato che la relativa abbondanza delle altre fonti energetiche disponibili non avevamo mai posto negli Stati Uniti l'esigenza di un nucleare strategico risultando esso solo una delle tecnologie energetiche sfruttabili
Successivamente le ragioni del disimpegno trovarono anche ampie motivazioni nell'aumento dei costi derivati sia dall'assunzione di nuovi standard di sicurezza che dalla lungamente o dei tempi di costruzione passati consequenzialmente da cinque a circa dieci anni
Oltre che dalla riduzione di circa dieci punti del fattore di utilizzazione degli impianti oggi collocato mediamente al cinquantacinque per cento sia tra i più bassi del mondo
La situazione in Italia appare tuttavia nettamente differente dal resto degli altri paesi escludendo com'è ovvio il settore militare
Infatti mentre molto modesta l'entità delle unità nucleari destinate alla produzione di energia elettrica ben diverso è il ruolo acquisito nello sviluppo dell'impiantistica nucleare nella ricerca in particolare
Impianti commerciale dell'ENEL
Come è noto sono attualmente tre ossia latina Trino Vercellese Caorso cui corrisponde una potenza installata complessiva di mille trecentododici megawatt eletti nel mille novecentottantacinque l'energia elettrica prodotta da tale fonte è stata di circa sette miliardi di kWh pari cioè al tre virgola otto per cento dell'intera produzione elettrica nazionale il corrispondente a uno virgola cinquantacinque megaTEP
E espressa in termini comparativi essa risulta pari all'undici per cento della produzione nazionale di gas metano
Al ventotto per cento dell'energia elettrica importata al quarantuno per cento della riduzione dei consumi totali di energia acquisibilità al settantanove ottantacinque
Ed ancora circa uguale ai consumi elettrici non obbligati per usi termici nel settore domestico
Attuando sì la costruzione della centrale di Montalto di Castro
E delle altre da realizzarsi in tempi ravvicinati come previsto dal giuramento del piano energetico nazionale ossia primo vercellese e due missili non definiti per la Lombardia e la Puglia
E considerando una contemporanea disattivazione nostra ipotesi dei vecchi impianti di rapine di Trino Vercellese la potenza nucleare installata
Comprensiva di quell'acquisita con la partecipazione al super Fenix salirebbe a nove mila quattrocento megawatt elettrici in termini di equivalenza energetica con il petrolio
La produzione nucleare salirebbe all'undici virgola due a undici virgola due mega Pepe hanno se riferito ai dati di consumo relativi al mille novecentottantacinque sarebbe pari all'ottanta per cento della produzione nazionale di gas metano
Circa il doppio d'energia elettrica importata ossia circa tre volte quello la la riduzione complessiva dei consumi totali realizzati fino al mille novecentottantacinque ed uguale agli attuali consumi elettrici complessivi per il settore domestico
Nel tenere conto di tali riferimenti va tuttavia precisato che la recente revisione del piano energetico nazionale prevederebbe inoltre per il nucleare realizzazione in tempi successivi gli altri due impianti di potenza pari a due mila megawatt ciascuno
E la verifica di un possibile raddoppio per Montalto di Castro e Caorso
Gli interventi programmati vengono assunti
Sulla base di una previsione dell'evoluzione della domanda di energia compatibile con l'ipotesi di un incremento medio annuo di crescita economica pari al due virgola cinque per cento tenendo conto che rispetta la domanda di energia elettrica esiste un fattore moltiplicativo uno e cinque
Quest'ultima condizione risulterebbe verificate dall'analisi dei dati negli ultimi dieci anni è confermata dal fatto che i consumi di elettricità risulterebbero aumentati anche quando si sono verificate le condizioni di una riduzione dei consumi globale di energia a parità di prodotto interno lordo
D'altro canto può essere osservato
Questo è un punto di rilievo come la repressione dei consumi di elettricità assunto per il mille novecentottantacinque nella programmazione energetica del mille novecentottantuno in duecento tenga fattore pregavate
Ora sia risultata congruente con gli effettivi fabbisogni riscontrati per tale fonte ossia pari a centonovantacinque Tegano attore
Ciò non comporta ovviamente che le stime sul futuro fabbisogno di potenzialità elettrica formulate dall'ENEL siano necessariamente corrispondenti alle previsioni sui consumi
La valutazione degli effetti sull'effettiva necessità di nuovi impianti di produzione deve tener conto al di là di discutibili vale circolazione aziendali
Delle dismissioni di vecchi impianti del recupero di energia importata della potenzialità idroelettrica legata all'effetto ad effetti stagionali oltre che gli aspetti logistici di stoccaggio dei combustibili utilizzati
Nei termini richiamati quindi si attribuisce in prospettiva alla scelta nucleare secondo gli obiettivi del piano energetico nazionale un valore di vantaggio economico oltre che strategico significativo rispetto alle altre fonti tradizionali tali cioè da migliorare la bilancia commerciale del paese e la competitive distrazione del settore cioè non in modo residuale come
E molto spesso si sente le riferì
Di ingegneria del settore pubblico e privato sono operanti nella ricerca otto reattori per simulazioni o con altre specializzazioni
Mentre altri due ossia il perché di Brasimone il cileni di latina sono in via di completamento inoltre sempre nel settore della ricerca energetica operano i centri di Saluggia Ispra Casaccia Trisaia di Frascati
Gli avvenimenti successivi
All'adozione della delibera del CIPE di revisione del piano energetico nazionale ossia il crollo del prezzo del petrolio la successiva tragedia di Chernobyl
Hanno determinato le condizioni economiche e politiche per un'attenta riflessione sul futuro utilizzo di tale fonte sia per quanto riguarda l'ambito nazionale che quelle internazionali
Le conclusioni dovrebbero essere rimesse al Parlamento dopo la Conferenza nazionale di cui ha annunciato il prossimo svolgimento
Addio addio al di là di ogni possibile considerazione relativa alla rispondenza del programma nucleare gli effettivi fabbisogni del Paese
Emerge emergono dunque quali elementi da verificare prioritariamente per ragioni stesse che portarono la scelta del nucleare e alla conseguente acquisizione degli standard di sicurezza attualmente utilizzati nel Paese
Per quanto riguarda quest'ultimo problema l'incidente di Chernobyl pone l'inderogabile esigenza di capire in primo luogo perché un incidente che tecnicamente non poteva essere escluso
Si sia potuto evolvere in un tale disastro per l'ambiente esterno e le popolazioni arrivando a coinvolgere un intero continente
Anche una distinzione delle cause che siano esse dovute ad un errore umano
Oppure all'assunzione di una tecnologia intrinsecamente non affidabile come viene richiamato da più parti appare irrilevante almeno per chi non essendo un addetto ai lavori si preoccupa giustamente degli affetti
Anche futuri del danno ricevuto e dell'incombenza che un tale evento possa ripetersi S. viceversa almeno nelle realtà nazionali sussistono condizioni diverse da Chernobyl che possano essere rassicuranti sotto tale aspetto
Per una major edifici definizione del problema può essere utile richiamare una originale orga argomentazione che nel campo applicativo delle nuove tecnologie tende a distinguere il concetto di affidabilità da quello della sicurezza
Anche se ciò può apparire retorico immaginando sì che una maggiore affidabilità riducendo i fattori di rischio aumenti la sicurezza può essere utile evidenziarne il diverso valore funzionale
In particolare per quelle attività come il nucleare cui ad un valore di rischio molto basso derivante dall'assunzione di un elevato livello di affidabilità
Corrisponde una pericolosità elevata che comunque deve essere scongiurata adottando opportune misure di sicurezza
Ciò anche per il fatto che dovendosi assumere un generale ritardo nell'adeguamento delle norme di sicurezza rispetto all'evoluzione dei processi produttivi debba essere considerata l'eventualità peraltro non remota
Del prevalere di volontà o interessi che al momento ne impediscono l'adozione con l'aggiornamento
Un approccio di tale natura è stato qui richiamato perché potrebbe rendere forse rendere meglio comprensibile se adeguatamente sviluppato le differenze con cui il nucleare si è andato sviluppando nel mondo
Ed anche perché un impianto di recente costruzione è sufficiente affidabilità
Come Chernobyl possa essere risultato estremamente insicuro
In ogni caso indipendentemente dalle argomentazioni riteniamo che tale problematica sia una di quelle che devono trovare una prima risposta in sede di Conferenza nazionale unitamente alle altre non meno rilevanti
Già presenti prima di Chernobyl relative al confinamento delle scorie a media e alta attività alla incidenza del riscoprire logico per lei piccole dosi al recupero dei siti di vecchi impianti nucleari posti fuori servizio
Per quanto riguarda la validità economica del ricorso al nucleare per la produzione di energia elettrica occorre distingue nelle condizioni la dimensione assai ridotta del nucleare in Italia i tempi estremamente lunghi di realizzazione degli impianti associata alla estrema variabilità del costo del petrolio e degli idrocarburi in genere rendono assai problematica ogni definizione può essere comunque affermato che in generale il nucleare costituisce per tale aspetto un riferimento di costo marginale importante per la produzione elettrica quale ad esempio può dedursi dal prezzo estremamente vantaggioso delle importazioni di elettricità nucleare dalla Francia
L'eventuale sostituzione del nucleare si presenta pertanto problematica nella situazione attuale essenzialmente sotto il profilo strategico
Qualora si considerassero gli aspetti relativi alla Fisi versificazione delle fonti di approvvigionamento e di sviluppo del settore industriale collegato che come abbiamo visto in Italia
A un entità di rilievo per il grado di qualificazione acquisito in questi ultimi anni anche attraverso l'intensa e doverosa opera di promozione industriale svolta dall'Enea
Infatti se la tecnologia del nucleare da fissione può ritenersi matura nondimeno l'industria nazionale del settore appare come la più idonea ad una proficua utilizzazione delle risorse e delle opportunità che dovessero rendersi disponibili dallo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica nel campo delle energie rinnovabili e della fusione in particolare
Ma nel contempo rilevato che se dal punto di vista strettamente tecnico un'eventuale superamento del nucleare in Italia non pone al momento particolari motivi di preoccupazione
Potendosi sostituire come abbiamo visto dai dati di comparativi precedenti
Con un maggior ricorso al gas metano più Spreafico mente con il carbone ovvero attraverso una concreta politica di risparmio e per quanto possibile di utilizzo delle altre fonti rinnovabili il problema assume ben altre entità se riferito alle prospettive future od anche ad un contesto regionale
Più ampio quale quello europeo
Gli scenari che si possono configurare devono tenere conto inoltre dei costi relativi oltre che dei fattori tempo e dimensione
Imprescindibilmente collegati ad una qualsiasi strategia di trasformazione di riconversione di tale rilevanza
Le ipotesi conseguenti che si possono formulare in alternativa ad una conferma del programma nucleare previsto dal piano energetico nazionale sono mantenimento delle centrali nucleari esistenti e moratoria per i nuovi impianti
Sostituzione delle centrali nucleari relativo alla prima generazione con i nuovi impianti chiusura delle centrali esistenti e conseguente rinuncia per i nuovi impianti per quanto riguarda la sicurezza dal primo caso emerge la contraddizione di un'accettazione di fatto dei vecchi impianti per cui diviene poco comprensibile rinuncia per i nuovi la seconda ipotesi potrebbe significare smantellamento dei vecchi impianti perché non sicuri e l'accettazione dei nuovi standard di sicurezza e quindi dei nuovi impianti nel terzo caso rinuncia complessivo al nucleare vorrebbe dire ritenere tale fonte comunque non sicura
Sotto l'aspetto strategico la sostituzione del nucleare con altre fonti quali deriverebbe dalle ipotesi di moratoria parziale o totale prospettate nel primo e nel terzo caso
Può essere soddisfatta solo dal ricorso alle energie rinnovabili in quanto non dipendenti da problemi esterni di approvvigionamento e di stoccaggio
Anche se queste appaiono vincolante sotto l'aspetto economico e di fattibilità
Pure il risparmio di energia comunque sempre auspicabile non risponde infatti al requisito di essere disponibile all'occorrenza
Anche il gas metano le cui riserve ai consumi attuali sono valutate in ottant'anni secondo i dati dell'ENI nel rapporto presentato dal professore di Dior nel maggio scorso sarebbero sessantuno anni le riserve accertate nel mondo
Agli attuali consumi
E in circa venti anni per quanto riguarda quelle nazionali che siamo d'accordo se riferiti all'attuale produzione
Ancora
Circa nove anni riserve nazionali rispetto ai consumi attuali globali di metano
Quindi anche il metano non appare risolutivo almeno sotto l'aspetto strategico di medio un lungo periodo risultando già al momento una riserva strategica da mantenere e comunque largamente dipendente dal mercato estero
D'altro canto l'ampia disponibilità mondiale di riserve di carbone valutato in circa tre mila anni se riferite agli attuali consumi mondiali non posso perire alle difficoltà di stoccaggio strategico tipico di tale fonte
Tuttavia
Nell'ipotesi di una sostituzione del nucleare dovendosi comunque garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale una soluzione di medio periodo potrebbe trovarsi nella realizzazione
Di nuovi impianti di produzione e nella riconversione di quelli esistenti per una utile per un utilizzo polifunzionale dei combustibili tradizionali Carbone derivati dal petrolio e gas metano
L'accettabilità di dall'iniziativa sarebbe comunque subordinato all'esigenza di un abbattimento notevole degli inquinanti
Il progetto che aumenterebbe sia la potenza installata per ogni singola fonte che le riserve disponibili obbligate per soddisfare le esigenze già richiamate di natura strategica
Dovrebbe necessariamente presupporre l'attribuzione di valore di riserva strategica al gas metano di possibile produzione nazionale
Il ricorso al mercato per l'acquisizione della fonte più conveniente
L'abbandono della fonte nucleare non può essere quindi frutto di decisioni Sonate né di un confronto tra due ideologie contrapposte quella nucleare quelle antinucleare
Ma neppure un dibattito pragmatico di un costante confronto internazionale può escludere l'assunzione di decisioni che sul piano temporale anticipa l'attuazione della strategia sovranazionale
Nello stesso tempo il rifiuto di soluzioni autarchiche e deve anche portare a rimuovere l'inerzia delle istituzioni comunitarie e della loro incapacità a reagire in termini sovranazionali
Anche per favorire comunque l'adozione di nuovi indirizzi per le altre fonti alternative e rinnovabili per il risparmio e la tutela della salute e dell'ambiente
In ogni caso i cardini strategici di una politica energetica senza nucleare essendo inalterato il fabbisogno complessivo a medio termine rimangono
L'autonomia di potenza del sistema elettrico nazionale
La sicurezza massime l'inquinamento minimo per ogni ponte
L'acquisizione sul mercato delle fonti più convenienti da parte dei soggetti istituzionali e cioè preposti
La conservazione in attesa del reperimento di nuove significative disponibilità energetiche interne del metano nazionale come risorsa strategica
Un progetto di riconversione per tutte le imprese coinvolte dotato di strumenti e di risorse tali da evitare effetti negativi per l'occupazione
Per concludere
è giusto rifiutare il principio che vorrebbe far coincidere l'abbandono del nucleare con la fine del progresso
Tentando doveroso sottolineare le conseguenze che potrebbero derivare per effetto della riduzione dell'offerta di energia dalla scomparsa dalla fonte nucleare
In termini di un possibile aumento del prezzo dell'energia stessa e di un rallentamento dello sviluppo a danno in primo luogo dei Paesi più deboli
Ma è proprio il carattere complessivo per la sicurezza e per lo sviluppo
Che assume la questione nucleare a dare piena titolarità di intervento non solo alla comunità scientifica
Ma in ultima analisi alle forze politiche sociali le quali debbono a loro volta adottare le decisioni necessarie essendo nella condizione di valutarne in termini convincenti ed equilibrati la portata efficace le conseguenze
Allora credo che
Sia doveroso ringraziare scese Ottaviani per la sua relazione introduttiva e dobbiamo anche ringraziare il ministro dell'ambiente onorevole De Lorenzo che è venuto qua presente ha partecipato ha ascoltato tutta la relazione
Lo ringraziamo dell'attenzione siamo certi che
Terrà conto dei nostri orientamenti
Nella nella formulazione delle decisioni che dovranno essere assunte nei prossimi appuntamenti
Credo che a questo punto possiamo aveva per breve derive un breve periodo una diecina di minuti interrompere i nostri lavori per un coffee break
Vorrei però dire già
Sin d'ora quali sono i prossimi interventi per dare maggior ordine al nostro dibattito
Abbiamo un po'seguito anche il le richieste dei degli dei nostri ospiti quindi ci siamo un po'fatti carico di dare un ordine
Logico e cronologico a questi interventi il primo intervento è dell'onorevole nebbia della Sinistra indipendente il secondo il dottor Val Bonetti presidente dell'Unione petrolifera il terzo di Bonardi segretario nazionale degli Amici della Terra
Possiamo interrompere brevemente Devon goffi corretti e poi riprendiamo tra dieci minuti
No sto i lavori dibattito
Rispettando il calendario che avevamo previsto poco fa
Io darei la la parola
All'onorevole nebbia
Rappresentante della sinistra indipendente
Se il il penso che il modo migliore per anche per mettere nel mille lato migliore il dirigenti interviene sia quello di di sedersi qui al tavolo dalla presidenza
Ringrazio i compagni della un lilla che mi hanno invitato ovviamente
Ovviamente quella cosa un attimo che che si concludono i lavori di rientro
Che
E
Se per favore possiamo accomodarci
Così cessa il brusio e possiamo iniziare i nostri lavori
Ecco sì
Se poi qualcuno volesse essere così cortese da chiudere
Un attimo
Grazie
Ecco penso che a questo punto possiamo evitare prego ne non mi sento di rappresentare da sinistra indipendente ma anche per il carattere un po'strano che il nostro gruppo parlamentare a ma sono lieto di essere qui per scambiare con voi alcune e osservazioni io direi che è uno dei sottoprodotti
Positivi se così si può dire e della catastrofe di Chernobyl il non è stata tanto la diffusione
Della insicurezza o non affidabilità bella scelta nucleare o l'avvio di una verso una era posto nucleare
Verso la quale si va è indipendentemente dal fatto indipendentemente dalla conferenza energetica e dal nostro
La posizione di alcuni di noi
Ma il sottoprodotto è stato rappresentato dall'avere indotto le forze politiche a a lanciare a chiedere Cuesta conferenza sull'Energia conferenza sulla Energia
Non conferenza sul nucleare o sulla conferenza un sulla sicurezza nucleare perché questa c'è già stata come voi ben sapete nel mille novecentosettantanove dopo l'altro incidente al reattore di tre My Lai Andrè ha dato i risultati che chiunque di voi a letto dopo facilmente leggere essendo largamente pubblicati fra l'altro nel bollettino dei bollettini del club è la conferenza una grande conferenza sulla Energia e può
Dare una risposta
A un certo numero di domande ne so quali siano le domande e che il ministro o il Parlamento opporranno ai agli scienziati o alle forze sociali non lo so Mirko non so non credo che lo sappia nessuno
Come modesta proposta io credo che è il appunto fondamentale da risolve dopo la serie di piani energetici
Dal mille novecentottantacinque in avanti contenenti previsioni sbagliate sia proprio quello di cercare di dare una risposta alla seguente domanda e l'energia per fare che cosa
E cioè dire tentiamo di fare una serie di previsioni
Dei fabbisogni di Energia totale e di elettricità che come tutti voi ben sapete sono due merci completamente diverso e hanno dei listini completamente diverso
Sulla base di qualche indicatore che non sia il feticcio
E che se aumenta il prodotto interno lordo per forza deve aumentare la richiesta di energia totale o di elettricità o di tutti e due
Ma sulla base di considerazioni che coinvolgano qua lettiano di sviluppo e il nostro Paese a o si propone di avvenne e in termini dell'unica cosa che conta cioè dire su della quantità e della qualità delle merci che sono prodotte consumate
Della qualità e della quantità dei servizi che il Paese chi ora come tutti voi ben sapete molto meglio di me
Ogni merce e ogni servizio possono essere caratterizzati non soltanto sulla base delle di che costano ma sulla base di altri parametri che ai fini della nostra maglie sono a mio parere molto più significativi già dire sulla base del contenuto di in Virginia
O del contenuto di nocività ambientali o del contenuto di lavoro che ciascuna soluzione prese la stessa merce come tutti voi ben sapete può essere prodotta con processi completamente diversi fra loro ciascuno dei quali con un contenuto di energia di nocività ambientali e di lavoro completamente diverso
Adesso di indicazioni di questo genere
Nella in nessuno dei Piani energetici che sono stati fatti fino adesso c'era nessuna traccia
Pensate per esempio come variato dal primo piano energetico del mille novecentosettantacinque ad oggi
E la produzione e la richiesta di alcune merci come possono essere l'acciaio o i prodotti della petrolchimica o gli stessi autoveicoli come sono cambiate le
Il motivo
E la intensità dei trasporti che urbani e come è cambiato
Di conseguenza la quantità di energia e di nocività ambientali e di lavoro incorporato in ciascuno di questi modi di trasporto in ciascuna delle merci oggi oscura delle nostre
Ma gli eredi e vivere e di comporta
No intendiamoci bene
è non è mica vero
Che le cose sono state lasciate alla provvidenziale mano del mercato non ci crede nessuno
Le transizioni da una scelta merceologica ad un'altra sono state governate da dei precisi interessa dei precisi obiettivi che si traducono attraverso con il ricorso a imposte le tariffe
E altri sistemi e di incentivi
E pensate prendete il caso
Abbastanza banale davanti agli occhi di tutti della transizione dagli autoveicoli a benzina a quelli di a gasolio e pensate come questa transizione decisa
Non attraverso dibattito parlamentare
Ma ha deciso di fatto attraverso una politica di tariffe di incentivi ha fatto in maniera che aumentata
è la percentuale di gasolio usato è aumentata l'anno Civita ambientale associata ai mezzi di trasporto anche a soli e aumentato il ricambio di autoveicoli da questi vedi fino a quelli a gasolio e avanti di questo passo quindi ciascuna scelta può essere fatta nella direzione di aumentare la il consumo di energia la quantità di nocività ambientali e di aumentare o diminuire il contenuto di lavoro e di occupazione
A seconda di quello che lo si vuol fare
Il sindacato perché qui siamo in casa del sindacale
Al boia di prepararsi alla conferenza energetica facendo questo salto di qualità cioè cercando di identificare di tracciare
Delle linee di previsione di quali merci di quali servizi di quali modi di trasporto il Paese avrà nei prossimi dieci o quindici anni
Allora partendo da questo presupposto si può immaginare si possono fare delle previsioni abbastanza ragionevoli secondo me possono fare volendo
Sulla quantità di energia che questa transizione comporta
E sulla quantità di nocività ambientale che questo comporta
E sulla quantità di lavoro che ho una o l'altra Scelta comportano questo mi pare che sarebbe una grossa sfida per il mondo del lavoro se vuole cercare di partecipare né a questa conferenza sulla Energia in termini di modificazione e di per remissione e delle tendenze che finora si sono sei
Preparo soltanto un'altra Breve osservazione sul problema della elettricità
A me certe cose il cioè che cosa faccio fatica cappi
E ci scandalizziamo per la importazioni di elettricità a i dati tombe statistiche sono state improvvisamente sospese ma è ragionevole calcolare a cinquanta lire al chilowattora cioè dire a prezzi stracciati per la nostra economia dalla Francia
E poi non ci scandalizziamo se importiamo tutte le altre fonti energetiche dal metano al carbone
Ai prodotti e petroliferi e a prezzi che sono realmente di mercato e che non sono prezzi stracciati perché la Francia deve dar via elettricità a basso prezzo
Per aver per far fronte alla eccedenze di elettricità antichi ecco allora da questo punto di vista proviamo a interrogarci
E quali sono le diverse forme con cui ottennero elettricità liberandoci anche io credo di alcuni altri feticci che ci stiamo trascinando uno dei quali è la illusione
E che il costo del chilowattora nucleare
Prima di Chernobyl intendo dire perché la situazione sarà completamente diverso dopo della illusione che il costo del chilowattora nucleare sia tanto inferiore Rispetto al costo del kilowattora ottenuto per esempio dal carbone allora a questo punto da Carbone adottando le tecniche di depurazione
Allora a questo punto quella passo che Dio rispettosamente invitato a fare
Di identificare di quanta elettricità il Paese ha bisogno può essere seguito dall'ulteriore passo da dove si produce il questa elettricità e quale è il contenuto di lavoro e di lucidità ambientale che l'una soluzione o l'altra propone questo non c'è nessuna risposta univoca
Rispose sono tante ciascun gruppo di pressione ciascun gruppo di potere presenta la propria soluzione come la più Combe niente ma come niente perché si e i costi succinti ricadono ecco queste sono altre credo domande a cui la conferenza dell'energia spero che risponde l'ultimo brevissimo commento riguarda alle fonti rinnovabili
Compagni Ottaviani ha giustamente ha ricordato prima quello che si potrebbe fare nell'utilizzazione fra tutte le fonti rinnovabili
Della de di quel pezzettino di solare che è stato sempre trascurato
E non mi si venga a dire che c'è stato un impegno nazionale nel solare perché abbiamo costruito la centrale di Adrano aspetto
Perché qualsiasi analista di questi problemi
Sapeva bene prima allora che è una centrale a specchi Noli Neva la soluzione per ottenere elettricità
Dall'energia solare anziché era la soluzione che avrebbe di certo non fornito elettricità e abbiamo perso cinque anni
Nel campo del fotovoltaico Ariano ricordava prima giustamente e dovevamo costruire quattro anni fa una centrale da un mega watt e e abbiamo adesso uno straccetto di centrale da poche centinaia di kilowatt sul Gargano quando negli altri Paesi sono corsi a farlo
Ecco vogliamo interrogarci fiale responsabilità vogliamo interrogarci come riempire e questo ritardo è questo gatto io credo che il sindacato avrebbe un ruolo importante e otterrebbe la collaborazione di grandi forze
Se essi si affrontasse in questi mesi e dopo la conferenza nazionale sull'energia questi problemi in termini di risorse crisi che naturali e dei relativi costi fisici e naturali e di lavoro del possibile alternativa
Grazie il contributo ci ha portato il compagno nebbia
La parola è annoto perché gli Albonetti presidente dell'Unione petrolifera successivamente per menare il segretario nazionale degli amici della terra buona
E successivamente ancora così abbiamo chiamo il programma
Mino briganti per Ylenia
Signor presidente
Signore e signori desidero innanzitutto ringraziare Giorgio Benvenuto e lui il per l'invito ad intervenire a questo convegno l'iniziativa è particolarmente opportuna ed importante quest'anno in questo momento l'energia è una risorsa strategica
Ed esige infatti una costante attenzione
Mi rallegro anche con i relatori Cesare Ottaviani
E Annibale Varisco per la brillante documentata e stimolante esposizione dei principali problemi che saranno discussi durante questi lavori
Il quadro energetico italiano e purtroppo nuovamente caratterizzato da una grande fluidità
Allorché sembrava che l'aggiornamento del piano energetico nazionale deciso recentemente dal Parlamento a grande maggioranza fornisse finalmente un quadro di certezze
Di concorrono soprattutto due fattori il disastro della centrale nucleare sovietica di Chernobyl che sta provocando la rimessa in discussione del piano ed in particolare del programma nucleare ed il crollo dei prezzi del petrolio
Questi fenomeni pur avendo fisionomie distinte non mancano però di manifestare alcuni nessi ripercussioni reciproco
La caduta dei prezzi del greggio è stata drastica
Le quotazioni che per alcuni momenti hanno toccato livelli di circa sette dieci dollari al barile
Sembrano ora assestate intorno ai dodici sedici dollari e sono dimezzate ed anche più rispetto ai colori dei ventisei trenta dollari prevalenti nel mille novecentottantacinque
Questa flessione combinata con il deprezzamento del dollaro ha prodotto una diminuzione del greggio in lire che è di circa il sessanta per cento rispetto ad un anno fa
Da trecentottanta mila lire atto nell'alta alle attuali centoquaranta mila ed anche meno
I consumatori famiglie ed imprese soltanto per la spesa petrolifera hanno già risparmiato circa dodici mila miliardi di lire che potranno salire a sedici mila per l'intero anno
Sono cifre e benefici enormi
Ancora più ingenti saranno le cifre del contenimento della fattura energetica tenuto conto che sensibili riduzioni si sono avute anche per il metano ed il carbone
Sia per effetto del deprezzamento del dollaro sia per il cedimento delle rispettive quotazioni
Le ripercussioni di questo fenomeno sono già ampiamente visibili del quadro economico nazionale ed anche internazionale
L'inflazione in Italia è ulteriormente diminuita raggiungendo su base tendenziale del cinque virgola otto per cento
La bilancia commerciale italiana in pesantissimo deficit per numero di voli anni e nei primi nove mesi dell'ottantasei tornata praticamente in pareggio
La bilancia dei pagamenti correnti registrerà nel mille novecentottantasei probabilmente un attivo di otto mila miliardi queste sono le ultime cifre che ha dato il Presidente del Consiglio Craxi in confronto ad un passivo di cinque mila miliardi nel mille novecentottantacinque questa cifra corrisponde quasi quasi al beneficio derivante dai calo del prezzo del petrolio
I tassi di interesse sono scesi di oltre tre punti in poco tempo i benefici addizionali per l'erario nel mille novecentottantasei tramite defiscalizzazione degli aumenti delle imposte di fabbricazione sui prodotti petroliferi decisi a fine ottantacinque durante il mille novecentottantasei dovrebbero essere pari a circa tre mila miliardi
Il gettito fiscale da prodotti petroliferi si aggira in totale nel mille novecentottantasei tra i ventiquattro e i ventisei mila miliardi
Il prelievo fiscale sui prodotti petroliferi e pertanto aumentato considerevolmente in valore assoluto percentuale mentre la quota del prezzo industriale ha subito invece una marcata flessione
Basti dire che sul prezzo al consumo dalla benzina super pari da qualche mese a mille duecentottanta lire al litro era mille quattrocento lire al consumo nel dicembre mille novecentottantacinque la parte destinata all'erario ammonta a mille venti lire rappresentando il settantanove virgola sette per cento rispetto al sessantaquattro per cento di un anno fa
Oggi un litro di benzina costa duecentosessanta lire industrialmente compreso il margine del gestore se togliamo il maggior gestore costa meno di duecento lire
Ci sono mille venti lire di imposte
Al di là comunque le discutibili criteri attuati dal governo la ripartizione dei benefici rimane il fatto che la caduta dei prezzi del petrolio è stata nell'immediato di segno complessivamente positivo per il nostro Paese
è vero che alcuni svantaggi non sono mancati come ad esempio una sensibile riduzione delle nostre esportazioni verso i Paesi produttori di petrolio in conseguenza della diminuzione dei loro proventi
Ed è vero anche che quest'ultimo effetto e causa a sua volta di difficoltà intenzioni in aree nevralgiche che sarebbe miope sottovalutare
E nel cui contabile però che l'economia italiana in ripresa ancora fragile nel mille novecentottantacinque ha ricevuto dal calo dei prezzi del petrolio uno stimolo robusto in un contesto più sano
E le previsioni per il mille novecentottantasette sono ancora migliori sviluppo del reddito del trittico al cinque per cento il più alto nella Comunità europea calo dell'inflazione al tre per cento alla fine del mille novecentottantasette
E quel libro dei conti con l'estero riduzione del passivo del bilancio dello Stato
Ben più difficile e invece misurare gli affetti più a lungo termine di questo fenomeno
In primo luogo si ignora quanto esso durerà ed eventualmente quali saranno di volta in volta le sue dimensioni
In secondo luogo le ripercussioni sull'economia in generale
E sul settore energetico in particolare possono essere a distanza diverse in funzione delle differenti ipotesi sulla durata del livello dei prezzi delle singole fonti ed in particolare del petrolio
Se la quotazione di dodici sedici dollari a barile
Se dovesse ad esempio permanere per alcuni anni ne sarebbe influenzata sensibilmente la disponibilità futura di greggio che sarebbe minore soprattutto nelle aree fuori dei Paesi OCSE l'attuale prezzo infatti mentre da una parte sta già adesso determinando una ripresa dei consumi dall'altra sta scoraggiando la ricerca e perfino la messa in produzione di idrocarburi già rinvenuti io distribuito anche una relazione più ampia in cui troverete le ultime statistiche
Sulla bassa ribasso dei le ricerche nel settore petrolifero in ogni parte del mondo sui ribassi delle spese di ricerca per nuove esplorazioni ribassi che torna toccano dal trenta al quaranta cinquanta per cento
Il che significa in termini monetari decine di migliaia di miliardi di lire in meno per la ricerca petrolifera
E opinione di numerose istituzioni internazionali il Fondo monetario l'Agenzia Internazionale per l'Energia la comunità europea la Banca per i regolamenti internazionali in Italia la Banca d'Italia lei lei nella Confindustria
Lascio fuori gli operatori petroliferi che potrebbero essere interessati a dare delle cifre e delle valutazioni non completamente imparziale
Le opinioni di queste istituzioni internazionali dicevo ed anche italiane
Che se l'attuale basso livello dei prezzi dovesse mantenersi sarebbero poste le premesse di una nuova e brusca risalita dei prezzi non appena le quantità cominciassero a scarseggiare con conseguenze inevitabili
Su tutto l'approvvigionamento di fonti energetiche e sull'economia in generale
Un recupero dei prezzi in tempi moderatamente brand sopra la soglia di diciotto venti dollari dovrebbe invece rendere più remota questa prospettiva in quanto sarebbe restituita redditività alle operazioni di ricerca e garantita una certa ricostituzione delle riserve
Parallelamente
Il ricorso alle fonti alternative a quelle rinnovabili sarebbe più equilibrato
è indubbio infatti nulli dallo più congruo delle quotazioni manterrebbe il petrolio in competizione con altre fonti senza compromettere il loro indispensabile apporto ma un'altra variabile sembra ora incidere sullo scenario energetico soprattutto in Italia
La rimessa in discussione dei programmi di sviluppo delle centrali nucleari ha seguito l'incidente di Chernobyl
è prematuro per ora valutare come su scala mondiale potrà modificarsi il concorso delle singole fonti se vi sarà un contributo dell'energia nucleare più ridotto del previsto
L'Italia è uno dei Paesi dove si stanno vivacemente manifestando
Nuovi orientamenti sul ricorso all'energia nucleare e per una revisione del piano energetico nazionale dove ottantuno che peraltro nella sua forma aggiornata era stato approvato pochi mesi fa
L'Unione petrolifera
Ha pubblicamente
In privato
E in più riprese
Per iscritto e verbalmente espresso un parere positivo sul piano e ne ha sollecitato la pronta attuazione
Lo ha fatto perché vi ha ravvisato indirizzi e strumenti congrui con le finalità più importanti di un'organica politica energetica
Sicurezza ed economicità degli approvvigionamenti attuabili anche attraverso la diversificazione sia delle fonti stesse che della loro provenienza
Queste finalità sono peraltro ancor più stringenti per un Paese che come l'Italia dipende pesantemente dall'estero per la copertura dei suoi fabbisogni energetici
Questo è un dato che io ritengo non dobbiamo mai dimenticare allorché affrontiamo un dibattito sul piano energetico sul problema energetico italiano
Qualora il piano energetico nazionale fosse effettivamente modificato dal governo dal Parlamento sulla base di un giudizio eminentemente politico il cui merito è sulla delle nostre valutazioni
Noi chiediamo però che qualsiasi revisione non comporti alcun ritardo nelle azioni di intervento relativi alla restante parte del piano
è inoltre importante che rimangono inalterati l'approccio metodologico di principi informativi contenuti nella sua attuale versione
Se infatti l'opzione nucleare dovesse essere ridimensionata questa decisione restringere dell'apporto delle fonti attingibilità a cui per giunta sarebbe richiesto un maggiore contributo ne risulterebbe ancora più impellente la necessità di assicurare numero sente operativo più limitato le condizioni di massima sicurezza ed economicità nell'approvvigionamento energetico
Queste condizioni sono favorite soprattutto dalla molteplice dato gli operatori e dal giudizio strumenti dirette a salvaguardare e rafforzare tale molteplicità questo è chiaramente espresso anche nel capitolo petrolio del piano energetico in cui si dice che per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti
E la loro comicità nel settore petrolifero occorre una molteplicità di operatori particolare di quelli integrati imita
Il petrolio rimarrà ancora per molti anni la fonte energetica principale per l'Italia è questa la prima frase del capitolo Petrolini piano energetico
E forse lo sarà maggiormente se dovesse intervenire una rinuncia un rallentamento dello sviluppo dell'energia nucleare
E quindi prioritario che tutte le misure previste dal piano energetico per riassestare il quadro normativo ed operativo dell'industria petrolifera nazionale sia una realizzate tempestivamente evitando che l'attuale dibattito sul nucleare possa intralciare chiediamo poi che il concorso delle fonti non sia alterato surrettiziamente da AGEA colazione Conticini
Che finiscono per distorcere la concorrenza e contraddire i criteri di economicità ciò stabilendo già ampiamente per il gasolio riscaldamento il cui consumo è penalizzato rispetto al metano da un'imposizione fiscale molto più pesanti
Occorre inoltre ricordare che oltre al petrolio al metano al nucleare alle fonti rinnovabili esiste una fonte la Cordevole come il carbone
Il consumo di questo combustibile copre una quota dei consumi energetici italiani pari all'undici per cento
E di piano ne prevede l'aumento si tratta infatti di una fonte che risponde pienamente alle esigenze di sicurezza e di economicità di approvvigionamento
Grazie alla vastità delle Riserve geograficamente molto diversificate e dalle prospettive di perdurante convenienza del prezzo assicurate da un'offerta mondiale superiore alla domanda
Il suo approvvigionamento risponde nel nostro Paese anche al principio della molteplicità di operatori essendo anche in questo settore molto attive numerose aziende private dei maggiori delle quali associate all'Unione petrolifera lui protraeva tra le varie accuse oltre ad essere responsabile di tutti i movimenti anti nucleare in Italia è stata anche accusata di essere responsabile dei momenti contro il carbone
Non so siamo veramente molto potenti soprattutto allorché si tratta di lanciare accuse infondate
Infine malgrado l'attuale abbassamento dei prezzi dell'energia non deve essere allentata ma anzi rafforzate snellita le procedure l'azione volta la conservazione a risparmio energetico
Va ricordato infatti che questi strumenti oltre ad essere tra i mezzi più validi per ridurre la dipendenza dall'estero costituiscono anche la via più efficace per comprimere la spesa energetica chi in sintesi la dipendenza energetica dal dall'estero rimarrà molto elevata nei prossimi anni tanto più se si pervenisse ad una rinuncia al nucleare
Questo eventuale rinuncia non deve comportare revisione degli indirizzi fondamentali di politica energetica previsti dal piano energetico né ulteriori ritardi nell'attuazione
La diversificazione nel ricorso alle fonti deve essere attuata in stretta complementarietà con i principi di sicurezza ed economicità
Deve essere pertanto garantita favorendo nelle condizioni la presenza di una molteplicità di operatori devono essere rimossi tutti quei vincoli particolarmente gravoso in numerosi nell'industria petrolifera che sono di ostacolo a tali condizioni
Per concludere signor presidente debbo dire chiaramente che siamo profondamente preoccupati
Per la polemica sull'utilizzo dalla fonte nucleare possa portare nuovi rinvii e che una revisione del piano energetico possa arrestare i programmi definiti nel Piano medesimo anche per quanto riguarda il settore Petroni abbiamo bisogno di un quadro di riferimento stabile eccetera
Tanto più che già dobbiamo affrontare grandi rischi e incertezze per quello internazionale
Fin dalla prima stesura del piano energetico era la sua approvazione del mille novecentottantuno
Come nel recente aggiornamento approvato dal governo dal Parlamento a grande maggioranza desidero ripeterlo abbiamo espresso il nostro accordo sui due fondamentali obiettivi del piano la sicurezza degli approvvigionamenti e la loro comicità e sullo strumento per raggiungerli la diversificazione energetica
Se ci sarà richiesto di fornire più petrolio al Paese siamo pronti e disponibili
Ma non deve essere ritardato interrotto il processo di razionalizzazione dell'industria petrolifera previsto dal piano processo appena iniziato dopo lunghi anni di discussioni d'attesa
Il mercato italiano
Per i fabbisogni di petrolio attuali e previsti nei prossimi anni
E già ora uno dei principali del mondo e lo rimarrà la rigidità del regime dei prezzi di Venturi e le perimetrazioni del sistema che tuttora lo caratterizzano non rispondono però a quegli indirizzi economici che permettono all'operatore la flessibilità indispensabile
Per garantire la massima sicurezza ed economicità degli approvvigionamenti
Questi rigidità e questi vincoli inoltre scoraggiano gli investimenti
Necessari per la razionalizzazione e lo sviluppo della raffinazione e distribuzione
Abbiamo detto e ripetuto che ci va bene la diversificazione previsto dal piano energetico
Proposta dal governo confermato a larga maggioranza dal Parlamento anche recentemente
Sta ora la Conferenza Nazionale per l'Energia e poi al Governo dal Parlamento se lo riterranno necessario procedere a cambiamenti
Ma un Paese industriale come l'Italia deve avere una politica energetica valida e quindi a lungo termine e la può avere anzi la delega vere dopo tante esitazioni lunghi ritardi proprio in un momento favorevole come questo con prezzi del petrolio favorevoli e di conseguenza con quotazioni ridotte anche per le altre fonti alternative
Non dimentichiamo che come hanno sottolineato anche recentemente grandi istituti internazionali un prezzo del petrolio basso favorisce i consumi allenta il risparmio energetico e la ricerca di petrolio
Scoraggia il ricorso alle fonti alternative a quelle rinnovabili potrebbe cioè porre le premesse per una terza crisi energetica e Petroni
Rivedere i programmi energetici sulla base dell'attuale abbondanza energetica petrolifera prezzi minimi e pertanto molto rischioso lo è ancor più farlo sull'onda dell'emotività per motivi contingenti
Ricordiamo infine che le riserve di petrolio sono limitate e più se ne consuma e meno ricerca si fa meno dura lo stesso può dirsi del metano e De Luca
Ecco perché ci sembrava soprattutto per l'economia italiana la scelta energetica indicato dal piano con fonti diversificate
Soltanto così sarà possibile garantire il raggiungimento degli obiettivi fondamentali di ogni politica energetica la sicurezza ed economicità degli approvvigionamenti
La Conferenza nazionale dell'energia e poi il Governo il Parlamento dovranno decidere se rivedete o confermare l'apporto delle varie componenti della diversificazione energetica prevista attualmente dal piano
Quello che noi chiediamo e che tale esame fatto rapidamente con il massimo di responsabilità il minimo di demagogia non interrompa il processo di risanamento dell'industria petrolifera appena avviato che deve essere urgentemente realizzato l'energia è una risorsa strategica
Vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo non soltanto dell'economia ma dello stesso paese e l'Italia che ha una dipendenza energetica dall'estero pari al diciotto per cento
In confronto al settantasei per cento per i paesi occidentali dell'Aia e al cinquantaquattro per cento per i Paesi della Comunità europea deve avere un programma energetico serio
Non può ulteriormente rinviare la sua applicazione
La fattura energetica scenderà quasi certamente come abbiamo accennato dai quaranta mila miliardi dell'ottantacinque ad almeno venti mila miliardi Nell ottantasei
Lo stesso farà la fattura petrolifera dal trenta trentuno mila miliardi dall'ottantacinque forza meno e quindi dieci mila miliardi nell'ottantasei si avranno enormi benefici per l'economia italiana ma può facilmente risalire
Ed alimentare un nuovo processo perverso di inflazione e recessione sarebbe imperdonabile non approfittare dell'attuale facile congiuntura economica ed energetica per attuare una sana politica dell'energia
Il petrolio in ogni caso
Otto e stabile per poter affrontare le continue e crescenti sfide della situazione internazionale e per assolvere soprattutto il suo importante compito al servizio del Paese
Grazie Bonetti la faraona segretario nazionale gli amici della terra buona
Gli altri interventi sono quelli del rating di Nino
Molise briganti delinea dei senatori pagani
Un partito socialdemocratico di tenore Facchetti del Partito liberale
Io vi ringrazio per quest'invito e senza portare via molto tempo a questo dibattito vorrei fare alcune alcune osservazioni prendendo spunto anche dalla relazione introduttiva
Partendo naturalmente come amico dalla terra dalla questione nucleare
Soprattutto perché mi sembra evidente che dalle decisione che si pigliano sul nucleare
Discende la possibilità di rivedere l'impostazione del piano energetico che naturalmente a differenza di chi mi ha proceduto noi non abbiamo mai condiviso
E una premessa metodologica noi come amici e dalla terra ma come la maggior parte della movimento antinucleare italiano abbiamo sempre avuto un comportamento di rispetto verso i nostri interlocutori gli avversari in particolare dell'ENEL e dell'ENI
Abbiamo sempre attaccato il nucleare non abbiamo mai attaccato la serietà e l'onestà dei tecnici che lavorano nel campo nucleare
E proprio questo è il punto che deve far riflettere perché è come viene detto anche nella relazione
Il nucleare è senz'altro il settore in cui più si è studiato più ci si applicati sui metodi di sicurezza i metodi di sicurezza sono ridondanti molti tutto questo non ha portato alla sicurezza all'accettabilità del nucleare
Non siamo di fronte a un atteggiamento trasandato da parte dei tecnici del nucleare né in Italia né altrove in linea generale
Siamo di fronte a una tecnologia che nonostante abbia prodotto trecentosettantaquattro reattori in funzione è una tecnologia che tuttora si dimostra inaffidabile
La decisione politica che bisogna prendere è se si ritiene socialmente accettabile
Il rischio l'inaffidabilità di questa tecnologia o se questa accettabilità sociale non non si ritiene ci sia e
In contrasto con l'atteggiamento dei tecnici invece l'atteggiamento trasandato in tutti questi anni è stato l'atteggiamento dei politici a partire dai leader politici che come ammesso Martelli con molta onestà sino a Chernobyl avevano una vaga sensazione magari di contrarietà al nucleare ma il problema non l'avevano studiato non se ne erano occupati e quindi eravate in in larga maggioranza favorevoli per disinteresse e per inerzia
Essenzialmente oggi si incomincia a discuterne per merito innanzitutto senz'altro di Marte lì
Ma dopo un mese di polemica che è stata molto proficua a questo punto è necessario capire la logica in base a cui si ritiene poi di dover fare le scelte parlamentari che a questo punto sono necessarie
E oramai siamo al punto in cui mi pare che il più estremista dei filo nucleari in campo politico sostenga che bisogna fare Trino Vercellese più in là non si va nel nelle proposte concrete
Ma allora bisogna anche chiarire la logica con cui si fanno le proposte in campo nucleare cioè la moratoria tutti parlano di moratoria se la moto il problema è se la moratoria deve essere totale parziale qualche livello
Ma allora il io mi chiedo
Con trecentosessantaquattro reattori realizzati con questa grande esperienza
Con questa esperienza sul campo che da venti anni si sta facendo con che logica si potrebbe dire che bisogna rinunciare alla centrale di Trino Vercellese
Quella nuova o quella di viadana o quella della Puglia che vengono vent'anni dopo di quella di Cauzzo e invece si ritiene che caos Sossi affidabile e posso continuare a funzionare
Che in Montalto iniziata costruire dieci anni prima della nuova Trino Vercellese e senz'altro migliore di Caorso lei e anche lei e affidabile cioè se dopo Chernobyl le scelte si fanno non sul problema della della diversificazione dell'economicità come si è ragionato fino a maggio ma si fanno sul problema della sicurezza
Allora le centrali più inaffidabili sono quelle vecchie perché i nucleari i tecnici nucleari hanno sempre fatto questa sperimentazione continua questo accrescimento
Delle misure di sicurezza tutto questo sta dimostrando che si è comunque un livello di inaffidabilità però perché allora non non si vuole fare prima invece Cauzzo si pensa di poter la continuare a far funzionare e il problema di corso non sono i pitoni di combustibile esaurito che stanno all'aperto di fianco alla centrale
Quello è un problema contingente che va risolto il problema se far continuare a far funzionare Caorso dopo la fermata o no
è il problema della struttura intrinseca del reattore di Caorso della della sua data di costruzione di come fatto della della sua struttura i bidoni sono un fatto di gestione
Del del nucleare come è un fatto non rilevante per una scelta se chiudono a Caorso
Il piano di emergenza
Che abbia due o sedici chilometri non incide in niente sulla sicurezza del reattore di Caorso e siccome dopo Chernobyl si sta discutendo della sicurezza della tecnologia e su quello che vanno fatti
I le scelte
Come bisogna mettere un punto fermo e mi pare che nelle dichiarazioni degli ultimi giorni invece si traballa un po'se le scelte si fanno sulla sicurezza appunto sull'economicità perché se sulla sicurezza allora
Il problema di Montalto è che può essere la testimonianza di uno sperpero
Come è stato uno sperpero intenta com'è stato uno spettro di Cirene ma se il nucleare non è sicura allora anche con tutto l'investimento che se fatti in montagna a Montalto amor Montalto rimane insicuro sarà uno spreco in più di scelte sbagliate che sono state fatte
Per quindici anni ma questa è l'eredità che ci ha lasciato la politica energetica
Seguita in tutto questo in questo tempo c'è l'altro problema che e l'altra l'altra osservazione che viene fatta di solito a chi propone la fuoriuscita dal nucleare che appunto è una cosa diversa dal blocco per la costruzione delle centrali nucleari e cioè che l'Italia non può fare scelte da sola avulsa dal quattro internazionale
Che va bene possiamo chiudere tutte le centrali che vogliamo ma poi siamo circondati in Francia in Svizzera per centrali allora innanzitutto anche Chernobyl ha testimoniato che una cosa vere un incidente nucleare a trenta chilometri è un'altra cosa avverrà duecento
Il pericolo è sempre rilevante ma comunque la differenza e sostanziale
La seconda e che tutte le richieste di garanzie di maggior controllo di sicurezza di informazione a livello internazionale
Che sono state discusse a Vienna due settimane fa hanno messo in luce che anche dopo Chernobyl c'è ben poca voglia di collaborazione
Tra a a livello internazionale nel campo nucleare perché noi abbiamo avuto un atteggiamento
Molti segni di buona volontà un atteggiamento in gran parte positivo del governo italiano
Perché il governo italiano è l'unico che ha firmato con riserva sul problema se in caso di incidente
La comunicazione della debba essere data subito oppure debba essere data dal paese che ha subito l'incidente nel caso il Paese ritenga che ci siano affetti transfrontaliere
E il problema non è che l'Italia ha firmato con la riserva è che tutti gli altri sessantun Paesi questa riserva non l'hanno espressa
Cioè c'è un Paese su sessantadue che c'ha una riserva su questo principio a tutti gli altri sessantuno poi Zanoni dice che qualcuno ufficiosamente cioè molti ufficiosamente hanno espresso consenso ma ufficialmente l'Italia e da sola
Questo è il livello di collaborazione che si è registrata a Vienna
Certo c'è stata maggior disponibilità da parte dell'Unione Sovietica fornire informazioni non c'è stato una parola in questo senso da parte della Francia punto il problema non è i regimi
è democratici o dittatoriali in campo nucleare la Francia eccome e si sta dimostrando peggio si è dimostrato uguale durante Chernobyl si sta dimostrando peggio adesso dell'Unione Sovietica
Certo Zannone annunciato che l'Italia è disponibile aprire i propri impianti nucleari alle ispezioni dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica per verificare il livello di sicurezza delle centrali questo lo lo fa l'Italia
Da quindici anni c'è un trattato internazionale
Che prevede l'ispezione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica non per verificare la sicurezza dei reattori ma per verificare molto più banalmente che il materiale fissile per scopi pacifici non venga deviato per scopi militari
Questo è l'unico esempio che ne abbiamo finora di controlli internazionali
E qualcuno soprattutto in Parlamento dovrebbe mettersi a fare la verifica del funzionamento di questo trattato prima di parlare di nuove di nuovi controlli internazionali perché quel trattato è fallito totalmente non ha garantito nessuna possibilità di controllo perché gli interessi della
Del settore nucleare civile e militari sono stati prevalenti su qualsiasi tipo d'accordo internazionale
Allora il problema
Secondo noi appunto quello di avere il coraggio di lanciare la proposta della fuoriuscita dal nucleare guidata dall'Italia grazie al ruolo fortunato o sfortunato secondo le punti di vista della poco produzione nucleare
Da parte dell'Italia e il problema è come può uscirne
Innanzitutto sarebbe bene cercare di evitare di sostituire a una mitologia un'altra cioè al mito dell'energia da fissione quello dell'energia da fusione
Se riuscissimo a fare un dibattito fuori da queste grandi speranze da questi grandi miti invece sulle sulle politiche concrete
Realizzabili si andrebbe sul piano Emilio
E
La nostra proposta è sempre la stessa cioè non quando per dieci anni abbiamo detto nucleare no grazie non dicevamo che tolte nucleare automaticamente c'era una politica alternativa quella è la premessa per avere una politica energetica alternativa
E allora direi no al nucleare può benissimo essere ex
Tradusse semplicemente in si a tutte le altre mega centrali che siano Poli combustibile
Come ha deciso l'ENEL alla fine di luglio o che siano quelle che abbiamo conosciuto fino adesso ma comunque il modello energetico il modello di sviluppo Rabbit rimarrebbe inalterato cioè quello della grande centralizzazione delle energie due senza le centrali a combustibile nucleare ma niente di diverso
Mentre l'uscita dal nucleare potrebbe
Porci l'occasione per perseguire un nuovo modello energetico quello diffuso quello che
Tanti studi che rimangono studi dimostrano che offre anche anche possibilità di nuovi
Di nuovi posti di lavoro di nuovi settori di intervento purtroppo però poi rimangono sempre studi e nient'altro di fronte a questi studi noi ci ritroviamo ancora come nel caso della settimana scorsa Montalto in tutte le altre centrali di fronte alle manifestazioni antinucleari
Con una reazione del sindacato che tutela il si schiera a difesa dell'interesse particolare di certo sei mila
Lavoratori a Montalto ma ben lontano dal modello di sindacato dei cittadini cioè se del della tutela dell'interesse generale rispetta l'interesse particolare ecco
Gli studi non riescono ancora a tradursi in proposte e e coraggio di perseguire politiche alternative
E allora la politica alternativa è scritta anche nella nella relazione introduttiva
è abbastanza semplice essenzialmente quella del risparmio e dell'uso razionale
Dell'Energia
Cuccia è quella politica che formalmente è sempre stata in testa a tutti i Piani energetici che si sono succeduti che è sempre stata definita la prioritaria e che è sempre stata l'ultima cosa che poi si è cercato di fare
Tant'è vero che nell'ultimo aggiornamento del piano energetico
Dato rituale un per cento che si assegnava le fonti rinnovabili se scese allo zero virgola sette eppure rimane sempre scritto che la grande priorità della politica energetica per esempio vedere come sostituire o come riuscirà a far funzionare la legge trecentootto sul risparmio energetico
In cui il ministro dell'industria ancora un anno fa non riusciva a dire altro che la propria soddisfazione perché nonostante la mancanza di erogazione dei fondi previsti da quella legge nonostante tutto i privati erano andati avanti lo stesso
Cioè nell'incapacità dello Stato delle Regioni far funzionare la legge i privati per perché hanno verificato che era comunque conveniente e nella speranza che prima o poi qualcosa si sarebbe mosso erano intervenuti
Ugualmente
E allora come è necessaria staccare dall'Enea
L'ente per la sicurezza nucleare così sarebbe bene decidersi a staccare dall'Enea al compito prioritario di promuovere l'uso dell'energia nucleare il settore dell'uso razionale dell'energia e del risparmio energetico
Ed anche c'è sul tavolo è stata in qualche modo recepito anche dal Parlamento qualche mese fa la proposta di costituire un'agenzia per il risparmio l'uso razionale dell'energia come è stato fatto e all'inizio del periodo di di Mitterrand in Francia
Perché solo se si sostituisce una una politica degli incentivi ai privati con una politica di investimenti da parte dello Stato con una politica di risparmi essere decisa dallo Stato allora questo settore potrà diventare realmente una priorità è un settore in cui investire con con profitto
Io concludo qui e
Niente
Ho apprezzato quella relazione anche se abbastanza descritti
Più che è una relazione Titti proposte molto decise però è come mi auguro che la riflessione che
Sia nella Witte negli altri sindacati nei partiti se avviata dopo c'erano file anche in parte prima di Chernobyl con i tempi che avrà bisogno però mi auguro che posso portare la UIL e molti altri a sostenere
Nei prossimi anni con la stessa decisione con cui nei nel passato hanno sostenuto la scelta nucleare scelte e strategie radicalmente alternative a quella nucleare
Sì mia bandiera briganti che parlerà per l'Enea Anna sostituzione del presidente Colombo che ci ci ha ringraziato l'invito ma non può fare a Bari oggi e appariva regge non ha potuto venire allora io
Sono lui ebbe ad accertare il l'invito dei
Compagni della UIL che sono sempre molto puntuale in questo appuntamento di discussione sul piano sulla sulle prospettive del piano energetico nazionale in questo caso anche io maggiormente tempestivi
Dalla per il fatto che cade il il dibattito in un momento abbastanza particolare
Per le scelte energetiche del nostro Paese
Il discorso che le ho nel discorso erano state fatte fino ad esse sono notevolmente stimolanti mi porterebbero più a impostare un dialogo che piuttosto che una una una relazione ma in realtà cercherò di stare nel mezzo perché sono state dette tutta una serie di cose soprattutto nella relazione di Ottaviani che ho trovato estremamente chiara e soprattutto come al solito documentata nel nei vari aspetti sui vari aspetti del problema
Per parlare un momentino io e credo sia anche opportuno perché pare che ci sia un po'di difficoltà nell'interpretazione di chi deve fare che cosa
Delle del della situazione che riguarda in particolare il problema della ricerca energetica in Italia e quindi compra comprensibilmente anche lente di cui
Io faccio parte
E che mi sembra che sta sta sia il caso di portare tutto una serie di elementi sui quali forse si è ragionato
Seppur in maniera diciamo come poi per esempio l'ultimo intervento è intervenuto molto interessante brillante però i bandiera ritengo con che ha bisogno di un necessità di approfondimento
E io
Volevo partire intanto dal fatto di inquadrare un po'il problema della ricerca emerge che pure contenuta nella relazione in maniera abbastanza ampia e precisa
Sulla qua nel quadro generale della ricerca di questo di questo Paese e che sappiamo già ce lo dice ogni anno la relazione del presidente del CNR che ha presentato qualche settimana fa
La relazione per il mille novecentottantasei sappiamo già che è un un un paese che sta facendo sicuramente degli sforzi in una direzione positiva di incremento di queste del del dell'impegno nella ricerca
In generale e che però continua a mantenere delle grandi difficoltà di di aggiornamento da un lato e di capacità di mantenere il passo con gli altri Paesi
Questo aspetto non è dissimile anche nel sul piano del del dell'impegno per la ricerca per la ricerca energetica
Ora
Io volevo dare tanto per completare le le gli elementi di informazione che sono state erano contenuti nella ricerca dei di Ottaviani il quadro almeno così linee di linee generali del del dove va inquadrato il problema per la ricerca del genetica in Italia
Ecco nella relazione del del del che presenta ogni anno il il presidente del CNR si vede che sul piano generale degli impegni del del settore pubblico nel Camel nel nel senso e nella nella ricerca l'Energia copre una cifra discretamente elevata cioè circa il ventidue per cento se andiamo a vedere la divisione di queste cifre all'interno dei vari settori ci accorgiamo che sul all'Enea
Per ricerche nucleari vengono assegnati quest'anno sono stati assegnati anche se a spizzichi e bocconi ma su questo aspetto ritornerò perché credo sia molto importante
E mille un po'un po'più di mille miliardi quest'anno di cui sulle per le ricerche strettamente nucleare una una cifra che si aggira sui seicento cinquanta miliardi quindi che cosa c'è nel Paese oltre all'Enea che si muove in questa direzione ci sono altri enti che si occupano della risceso parlando su questo dell'aspetto nella ricerca pubblica e poi c'è una gran una grande quantità
Di ricerca intesa in un altro modo ma altrettanto valida che viene impostata dalle aziende private
Ecco ma a tutto questo tutto questo aspetto che è stato sottolineato in vari in varie occasioni
Dovrebbe concorrere se dico ha ben metto il condizionale perché a mio parere ci sono degli elementi che disturbano il raggiungimento dell'obiettivo finale dovrebbero concorrere a migliorare il supportare il quadro
Della differenziazione energetica che poi era l'idea strategica di fondo che guidava il piano energetico nazionale
E che mi pare che nessuno ha rifiutato
Anche gli amici del delle del dei movimenti antinucleari o del
Dei movimenti ambientalisti il punto di riferimento all'aspetto della differenziazione energetica accentuando un po'un dove gli occhi una parte chi un'altra ritengono comunque che sia il punto i di importante sul quale si
Determina una stabilizzazione del quadro del quadro
Del quadro di programmazione energetica del Paese be allora signori io ritengo che sia un pochino delicato il problema di affrontare
La larici e il poi il il agli aspetti di necessità e di supporto alla differenziazione energetica parte della ricerca passando attraverso un atteggiamento che
Va bene i movimenti nucleare che non hanno atti che non hanno responsabilità ne dico né di governo né di Parlamento dicono chiudiamo questo chiudiamo quello senza badare a mio parere alle conseguenze che cercherò brevissimamente di di di di di Birdie porre in luce
è anche dall'altra parte devo essere estremamente sincero mi sembra altrettanto difficile capire l'atteggiamento del del del nostro del nostro Parlamento e in fin dei conti anche delle scelte fatte
Sull'ultima legge finanziaria che senza enunciare
La via della differenziazione verso quali direzioni si devono condurre le il il si deve indirizzare il problema della ricerca energetica che
Intendiamoci precede largamente ancor di più della pianificazione energetica deve essere impostata con una un con una ancor maggiore anticipo rispetto alla stessa pianificazione energetica che pure a delle esigenze di programmazione
Più che decennale
Su quale direzione devono indirizzarsi questi quindi abbiamo assistito a prese di posizione del parlamento che ovviamente dobbiamo accettare
Di riduzione di certi settori soprattutto della parte nucleare Pepe della ricerca sui reattori veloci senza l'indicazione se non generica verso l'impiego verso le fonti rinnovabili abbiamo assistito ai tagli dell'ultima legge finanziaria che è ancora in discussione in Parlamento quindi io dopo
Come indicazione di diciamo come indicazione fatta
Da pub da parte del Governo al discorso che si tagliano i fondi del del delle media e il che mi potrebbe stare anche bene purché si dica poi che cosa bisogna indire su verso che cosa bisogna indirizzarsi
Invece all'indicazione puramente contabile permettetemi di dire
Di del del taglio dei fondi non è non è corrisposta nessuna indicazione invece di indirizzo in questa situazione e mi permetto qui di dirlo come appunto con nella nella mia responsabilità di deve insieme a tutti gli altri colleghi del consiglio d'amministrazione dell'Enea
Della mia responsabilità di dovere indirizzare un l'unico l'unico grande ente per le Ricerche energetiche e su questo non sono affatto d'accordo con quanto diceva prima il il il segretario degli Amici della Terra l'unico ente verso quale direzione si deve indicare bene io vorrei vorrei ricordare che le scelte che sono state fatte in questi anni sono state delle scelte abbastanza precise
Le scelte le hanno fatte sono state fatte attraverso le delibere del CIPE del quarto e del quinto piano quinquennale dell'Enea
Sono state fatte attraverso successive verifiche sugli stati di avanzamento della ricerca della ricerca nucleare in particolare nella direzione dello sviluppo dei tratturi veloci
E dell'impresa pecche che non è un reattore ma è un
Macchina spero non è un reattore di potenza scusate ma è una macchina sperimentale che ha una sua validità soltanto se vengono mantenuti gli impegni a carattere internazionale presi a livello di governo con gli altri partners euro pay
Sul piano dello sviluppo della filiera di reattori veloci
Questo aspetto qui non è stato chiarito non credo che si sia ci sia stato finora nessun atto ufficiale vive ascesso dall'accordo
Fatto in sede europea per il proseguimento delle ricerche intendiamoci bene in particolare il pecche una macchina per le ricerche di sicurezza sul combustibile
A livello delle delle dei dei reattori veloci ma si è contemporaneamente e a mio parere permettetemi di dirlo a livello personale non voglio impegnare nessuno Hammer a maggior ragione il mio ente in maniera surrettizia
Rispetto a un puro taglio
Che che riguarda il bilancio e non riguarda le indicazioni di attività
Ora se questo è l'aspetto che diciamo più difficile da governare proprio in un momento di transizione in cui a maggior ragione bisognerebbe essere cauti nelle scelte che poi
Devo si determineranno nel prossimo futuro
Nel quale è anche possibile che si possa rinunciare al nucleare nelle Enea è stato mai portatore della bandiera del tutto nucleare mai indicato questa fonte come una delle possibili differenziazioni è in questo suo indicazione dei massimi organi di governo dello Stato
E del Paese ha indirizzato i propri lo sviluppo dei propri centri e lo sviluppo dei propri centri e le indicazioni che sono state date dal Governo sono andate da circa cinque anni a questa parte
Anche nella direzione della differenziazione verso altre ricerche e questo noi abbiamo fatto mi dispiace ancor qui non è polemica e precisazione ancora una volta contestare l'affermazione fatta dal professor nebbia che le ricerche nel sul piano sul campo delle fonti alternative
Devo sono sono state ritardate
Dal accesso di attenzione sul nucleare perché questo lo riconosco in come aderisco pienamente alle scelte del governo le scelte sono state completamente disaccoppiato e stata consentita la piena autonomia e la piena autonomia sia di gestione che dei fondi rispetto alle ricerche sulle fonti rinnovabili non solo ma in queste sono stati coinvolti anche altri enti cito soltanto ad esempio la collaborazione che sul problema delle fonti rinnovabili c'è fra Enea CNR che in pieno accordo gestiscono un programma nazionale
Che sul quinquennio a uno stanziamento di duecentosettanta miliardi che è tutto dedicato alle fonti alternative del Progetto finalizzate energetica
Ora questi aspetti qui che sono stati giustamente indicati a suo tempo alli alla l'ancora prima del primo del del del del piano ENEL del del penna ottantuno
Hanno portato a un incremento di ricerca nel Paese che tutti quanti a livello internazionale sul piano delle fonti rinnovabili ci riconoscono non solo di adeguata di adeguata capacità ma addirittura di alle volte hanno detto ma come farete a spero mi sono sentito tante volte dire anche in sede delle Comunità europea come farete a dare l'impulso a spendere tutti questi soldi in questa direzione
Ebbene in gran parte ci siamo riusciti dando la possibilità all'intera industria nazionale da un lato come apporto di come apporto di sostegno alla ricerca e dall'altro dando a tutti gli operatori della ricerca di base dell'università in questo in pieno accordo con il Consiglio nazionale delle ricerche
A creare uno un bustier fondo cui questo Paese ci sono per lo meno sette quelle che noi chiamiamo settecento unità operative
Diffuse tra università industrie enti pubblici di ricerca che oggi sul tutta la vasta gamma dell'intervento e della del delle dell'intervento sulle fonti rinnovabili operano ed operano in una maniera integrata non mi convince il discorso dell'agenzia
Non mi convince perché l'agenzia l'agenzia promozionale l'agenzia un fatto che potrebbe tranquillamente se ci pensiamo a tante altre esperienze di altri Paesi che hanno ma un'agenzia per definizione è un promotore di attività io sto parlando di attività invece in essere che vanno da un lato coordinate valorizzate sul punto di vista della ricerca e dall'altro vanno addirittura stimolate laddove esiste da da parte di di chi ha maturato delle competenze specifiche che ha per esempio alle volte all'industria non risponde
E aggiungo in più per informazione sempre ripeto e non per polemica con il professor nebbia che non è già uno straccetto tra centrale fotovoltaica che stiamo per inaugurare a in in
In Puglia ma è la prima tranche proprio del progetto da un megawatt che guarda caso siamo riusciti a mantenere Intrieri in piedi imperi in pieno i tempi e l'impegno che ma scusate mise la
L'affermazione risulta poi molto troppo apologetica forse dal mio punto di vista io credo che ci sono anche le industrie impegnate
Nella ricerca sia di nella industrializzazione dei prodotti al fotovoltaico
Che dovrà del del riconosco rigo riconoscono tutte che se questo sforzo non ci fosse stato e intendiamo tra l'altro col continuarlo e completarlo cioè portare la centrale a a un megawatt e questo è stato
Soltanto il primo modulo così come era nei nei progetti iniziali che le perché la centrale modulare
Ecco ma ha detto questi aspetti qui dobbiamo anche dire un'altra cosa
Se e nel momento in cui si voglia rinunciare alla ricerca nucleare nel nostro Paese cosa che io non condivido ma e cercherò di spiegare rapidissimamente se Galbusera se vado troppo avanti interrompermi senza pietà
Il
E il è è l'aspetto della differenziazione e della ricaduta su tutte le altri settori tecnologici B la di una ricerca energetica così articolata
Che ha visto l'impegno del non sul nucleare fondamentalmente delle forze della idea per alcuni decenni non è che non abbia portato delle indicazione delle delle dei dei dei vantaggi al Paese
Io non credo che siano stati i soldi buttati e possiamo tranquillamente documentarlo anche in termini di cifre non ve li dico per non annoiarvi però né il medico gli e le leggo lanci di i titoli di quanti quanto si è potuto si è potuto fare
Intanto l'inserimento a livello europeo ha permesso l'acquisizione di una serie di scambi di tecnologia che altrimenti il nostro Paese avrebbe dovuto pagare puramente e semplicemente qualora vi fossero servite
Poi c'è stata una valenza indotta di qualificazione delle impresa di questo Paese
Che attraverso la rigida disciplina di sicurezza che imposta dalla ricerca nucleare poi dall'applicazione si sono qualificate non solo per la fornitura energetica all'interno del nostro Paese
E l'ENEL sa benissimo cosa significa questo questo lavoro perché un lavoro duro e difficile per ottenere una componentistica qualificata ma sono riuscite ad andare anche fuori
Ed a presentarsi molto favorevolmente anche in occasioni accanto ci piace tanto la fusione il purché il maggiore programma di fusione lo gestisce l'Enea in Italia è strettamente coordinato con a livelli europei l'induzione sull'industria è stata già la fornitura da parte di industrie italiane
Per di dei magneti superconduttori che altrimenti non potrebbero deve dire anche che non erano che non eravamo assolutamente in grado di costruire in questo Paese
Ma ripeto non voglio rubare molto tempo e quindi sto dando delle indicazioni di grande di de di grande massima e il resto del discorso il resto del discorso consiste in questo e qui chiudo
Io non credo che nessuno di noi sia
Nei
Particolarmente affezionato se non da un punto di vista intellettuale di dica di capacità sviluppate in questi anni al fatto che
L'Enea debba per forza fare la ricerca nucleare però attenzione a non disperdere questo patrimonio di conoscenza
Mi sembra una Ferrari mentre io apprezzo sempre moltissimo tutto quello che dicono gli amici della terra perché sono sempre molto rigorosi
Nelle loro conferenza sulla sicurezza nucleare hanno portato una serie di documentazione addirittura originale ben studiata
Mi sembra particolarmente difficile poter accettare il discorso siccome
Lei ne è a
E fa il nucleare togliamoli anche anche il resto intanto è stato una scelta che ha portato una differenziazione di una grossa parte dell'Enea e poi permettetemi di cogliere una contraddizione se il nucleare non lo volete fare ma allora
Dove lo riconvertiamo l'Enea
è un problema non solo di occupazione ripeto ma è un problema di risorse del Paese è un problema della dell'acquisizione delle risorse tecnologiche e di ricerca
Che è difficilissimo creare e come sottolineava appunto il problema nel riprende la sua relazione prese il presidente del CNR Rossi Bernardi
è uno dei problemi più grossi di questi testi
E concludo con Alco alcune indicazioni di carattere generale
Sull'aspetto che riguardano più specificamente del nucleare del petrolio ha parlato moltissimo
La relazione molto Albonetti quindi mi risparmio di di di di intervenire su questi aspetti però vorrei leggere rapidissimamente i dati presentati da Ottaviani e in una in un altro contesto tu hai accennato
Nella tua relazione al problema delle risorse
E delle riserve di di di di combustibili fossili perché se non si fa il nucleare è inutile che cerchiamo qui di nasconderci dietro un dito e si deve ricorrere a queste fonti di energia nel
Non ci stanno e il breve o medio periodo anche nel lungo periodo una sostituzione che non siano io le fonti fossili e io stavo stavo guardando i dati del lavoro della conferenza energetica mondiale
E mi ha colpito un dato che conoscevo ma che è stato confermato che le riserve del carbone le riserve di carbone
Diciamo pure infinite non mi interessa questo questo problema sono però geograficamente concentrate per l'ottantasette per cento in tre Paesi Unione Sovietica posta Stati Uniti e Cina
Le riserve di gas naturale sono concentrate all'incirca per l'ottantacinque per cento in quattro cinque regioni del mondo
L'Unione Sovietica ancora una volta che la prima in Medioriente
Dicendo con questa definizione qualcosa di estremamente complicato e poi via via ma molto più distanti l'Africa alle liste agli Stati Uniti l'Africa all'Europa
Ecco
Per l'aspetto poiché riguarda invece gli gli incrementi del del dono del nucleare le
Vanno anche letti in questa direzione tra l'ha detto lo diceva la relazione di Ottaviani tra la la settantadue e l'ottantatré
Settantatré l'ottantatré diciamo negli anni a cavallo delle due crisi petrolifere sono entrati in funzione
Tutta una serie di nuove centrali nucleari che hanno portato a un incremento dell'uso di questa energia ecco io non non voglio leggere numeri sono contenuti nella relazione si possono anche trovare e previsto che ci sono anche altre entrate in funzione di di di energia nucleare cosa volevo concludere dando questi numeri così un po'
Che il problema non è tanto delle Riserve perché di riserve di fossili ho idea che ce ne sono tante e tante altre possono scoprire caso mai è un problema di costi di accesso a queste riserve
Di dipendenza anche dal quadro geopolitico nel quale queste riserve sono col sono collocati
Che la pianificazione energetica però purtroppo ha bisogno è un obbligo di proiettarsi su un arco più che decennale
Nella scelta perché le scelte che facciamo oggi influenza hanno sicuramente La sette hanno già dico da un lato ma sicuramente di conseguenza le capacità produttive del domani
Allora cosa è successo in questi dieci anni
Meglio ancora negli ultimi cinque anni conservazione e uso razionale dell'energia ricorso al carbone e al metano e utilizzazione massiccia così come dimostrato anche dalla relazione di Ottaviani del nucleare
Hanno di fatto permettetemi di usare questa parola destabilizzato il mercato del petrolio
Ora la stabilizzazione futura quella cui accennava il dottore Albonetti e che diceva essere necessaria comunque per le per l'economia del Paese del più di tutti i paesi anche mantenendosi a livelli più bassi
Di di prezzi dispetto a quelli che hanno raggiunto al massimo della del dominio del mercato da parte del del produttore la stabulazione del mercato energetico futuro passa attraverso
La consapevolezza da parte di tutti sia dei produttori che dei consumatori della disponibilità delle alternative
Se c'è una rinuncia ad una di queste variabili si induce e credo sia possibile di personale in tutte le forme e la relazione di darla l'intervento di Albonetti alla relazione lo contenevano un'attenzione diretta sul mercato petrolifero io credo che siano questo da parte delle considerazioni che anche alla Conferenza di Kandahar che pure non vorrà essere preso a paradigma ovviamente di chi non non condivide quel tipo di impostazione Phil filosofica e politica
Non è venuto fuori da nessuna parte o per lo meno con voce estremamente attenuate il problema della rinuncia al nucleare
Ma gli stessi socialisti gli stessi socialisti della Spd
E o del congresso laborista
Hanno dato un'indicazione politica di fuoriuscite dal nucleare ma hanno dato anche una tempistica di uscita dal nucleare che permettetemi di dirlo senza Craig credere senza da assolutamente affermare che loro siano in mala fede permette comunque al Paese di tornare indietro nel lungo periodo quando questa necessità dovesse vedersi cambiata
Non solo con una cosa in più cono la cosa in più che non hanno distrutto le capacità della loro industria produttiva nel settore nucleare
Ecco allora da tutto questo e dal quadro internazionale che prevede tra l'altro sviluppi diversi e domande diverse di fonti di energia
Da parte delle contrade delle dei paesi sviluppati dell'Occidente da parte delle economie pianificate sono completamente diversi questi problemi
Da parte delle vesti di via Nuova industrializzazione o di quelli a a solo dei paesi sottosviluppati
Per io credo che tutto questo Complesso di aspetti
Ha fatto in dare all'impronta del della conferenza energetica mondiale il la l'estrema cautela su un aspetto di rinuncia
A questa variabile in più che permette di controllare la complessità della spenderle del del sistema energetico
Ecco di fronte a tutto questo scusami Walter se ho approfittato ma concludo veramente assistiamo a una sorta di immobilismo
Nel nostro Paese
Adesso si andrà alla conferenza poi passerà attorno altri mesi questa su questa conferenza si ripongono tutto una serie di speranze ma perché non ce li abbiamo già i dati
Non è possibile da parte dell'autorità politica cominciare a a introdurre un processo di effettiva revisione di quei parametri che non ritiene più adatti alla situazione così come si è maturata veramente abbiamo bisogno dell'opinione dei tecnici ai quali dovrà che ci devono dare le le risposte di sicurezza assoluta odierna una non le avremmo mai queste risposte
I dati di fatto sono tutti già presenti ora io non voglio affermare che la conferenza di per sé è inutile
è un momento di dibattito
Non vorrei che fosse un ulteriore momento di immobilismo di questo Paese che ti sta discutendo e sta scrivendo Piani energetici nazionali ma mi permetto di
Aderire perfettamente a quanto diceva prima il dottore Albonetti ancora non ha attuato le iniziative che erano contenute ma no nel piano l'ottantuno anche quelli precedenti ancora vi ringrazio per l'ospitalità
Nino
Sempre sulla puntuale
Molto utile grazie
Ci scuserete se non all'ultima fase la regia è un po'in difficoltà ma siccome ci sono esigenze di concentrare gli interventi siamo costretti a chiedere ha mai presenti disturbi partecipare un poi un po'di più e agli impianti e a coloro che intervengono di riuscire a concentrare il loro intervento in un arco così regia file
Diamo subito la parola quindi al senatore Pagani che rappresenterà il punto di vista del Partito Sociale
Ma è stato detto in un intervento precedente
Che
La relazione dice è stata presentata stamattina era un una relazione essenzialmente descrittiva
Io non condivido affatto questo giudizio edicola tuttavia nicchia diretto un buon lavoro un ottimo lavoro e certamente è una relazione problematica
Ma vorrei vedere come non potrebbe essere una relazione problematica a fronte di un problema di questo genere dove nessuno possiede le certezze e chi le possiede si schiera indubbiamente su una parte radicale che a mio avviso ad avviso del piace di è il l'approccio più pericoloso che noi possiamo vedere nei confronti di questo problema nessuna radicalizzazione
Quindi io credo di ringraziare la Williams Ottaviani per questa posizione equilibrata immotivata che hanno esposto e che è una posizione di razionalità non già di emotività sulla quale noi dobbiamo affrontare le decisioni che dovremmo prendere
Io vorrei rispettando l'invito del presidente penso anche dei convenuti essere Breve e credo che il mio compito sia quello di rappresentare succintamente la posizione del partito socialdemocratico su questo tema
Ed è una posizione molto precisa anche se non è mai apparsa compiutamente all'opinione pubblica
Noi riteniamo come punto di partenza che l'energia nucleare nella sua attuale fase di sviluppo tecnologico
Quindi non l'energia nucleare in sé ma lo stadio lo sviluppo del gelo tecnologico della produzione di energia nucleare non dia garanzie di completa affidabilità
E quindi non possiamo pensare certamente di sviluppare i nostri programmi socioeconomici di sviluppare la nostra società sotto l'ombrello di un'energia che non è affidabile
Sotto l'ombrello di nomina regia che diciamo non essere affidabile non solo perché ha prodotto c'erano ben ma perché voglio citare un dato emerso alla recente conferenza dell'OCSE parla di questa primavera tariffari cioè per il Paese conferenza di
Di Tokyo dei paesi dell'OCSE
E noi abbiamo mille fermate all'anno
Fermate di emergenza l'anno nei Paesi dell'OCSE dove sono in funzione circa trecento reattori un po'di più trecentodiciotto
Certamente non tutte queste fermate sono dovuti ad incidenti molte sono dovute sicuramente ad un eccesso forse di cautela nella conduzione però questo è un dato che ci dice che qualcosa non è affidabile a Vienna è stato detto che ci sono ben tre edizioni di Anna la conferenza di fine otto infine agosto è stato detto che ci sono tredici aree nelle quale approfondire gli studi per garantire una maggiore sicurezza e qui ho citato questi dati potrei aggiungerne molto che dico assevera no questa posizione una posizione che per la verità il partito socialdemocratico aveva assunto sin dal quindici maggio una posizione quindi che partiva da questa promessa premessa
E che poi è la posizione dell'Unione dei partiti socialisti europei che è stata ufficializzata con un documento a Bruxelles nel primo luglio del mille novecento
Ottantasei ovviamente
E noi siamo stati lieti di avere trovato riscontro della nostra posizione che partendo dalla inaffidabilità giungeva a dire moratoria spiegherò poi cosa all'amico Bonardi cosa intendiamo noi per moratoria nucleare
Una moratoria nucleare che consentisse
Di avere una pausa di riflessione che abbiamo anche sempre detto che questa pausa di riflessione non fosse però una pausa di elusione cioè un artificio per portare la nel tempo i problemi e non risolve
E noi diciamo che questa posizione
Che è stata appunto presa nella Bruxelles è una posizione che ad esempio il partito socialdemocratico svedese ha preso fin dal mille novecentottantasei al mille novecentottanta in Svezia hanno deciso di fare la fuoriuscita come si dice dal nucleare
E io credo che avremmo anche potuto prenderlo a noi qui in in Italia se al momento in cui abbiamo discusso il famoso documento al Parlamento parlamento il documento del luglio è si fosse seguita una certa posizione anziché trovare certi partiti mi spiace dirlo in particolare il PSI ho visto Di Donato che entrato quindi rilanciamo la battutina che allora
Si oppose alla nostra richiesta di chiusura dei programmi di Trino sin da allora e poi fortunatamente ci siamo ritrovati su altri temi
Ora quindi su questa richiesta di moratoria sia pure se è vero che alla parola moratoria si danno significati ed accenti diversi ci ritroviamo in numerosa schiera e quindi va benissimo però a noi sembra che quando si parla di moratoria e ci si ferma lì
Non si sia detto ancora nulla
Perché se vogliamo che la moratoria nucleare non si trasformi anche in una moratoria socio economica noi dobbiamo evidentemente dare una risposta
Di questo tipo come facciamo
Per sopperire all'energia che la società avrà bisogno per sviluppare i propri programmi perché da questo punto non si sfugge non si torna indietro potremo avere tutte le iniziative di risparmio di contenimento eccetera che vorremmo però indubbiamente potremo ridurre la cosiddetta intensità energetica ma certamente non avremo bisogno di sempre maggiore energia e quindi e come facciamo a dare questa
Questa risposta
E allora in Italia abbiamo detto ma questa risposta ce la darà la conferenza nazionale
Sarà a Roma
Su come viene impostata questa conferenza nazionale
Noi temiamo che sia una specie di transfert sul quale andiamo ad appendere tutte le nostre speranze
Poi la rinvieremo poi le forze parlamentari non parteciperanno e poi dopo ci rinvieremo ad un dibattito al parlamento che chissà quando e come avverrà quindi stiamo molto attenti a questa posizione e poi ci preoccupa anche il fatto che si va verso questa conferenza nazionale in una posizione di radicalizzazione nucleare sì nucleare no ecco noi crediamo che questa posizione sia la più pericolosa possibile come ho detto prima
Perché si può dire come diciamo noi quando parliamo di moratoria no a questo nucleare
No a questo nucleare per l'attuale stato di soprattutto riferito ai controlli e alla affidabilità e al conto e alla qualità affidabilità dei componenti però non possiamo dire no allora
Nucleare in termini assoluti quindi no a questo nucleare una posizione molto diversa di quella che dice no al nucleare perché prima di per di poter dire un no definitivo nu al nucleare bisogna rispondere perlomeno due Domenti domande
Come ci poniamo nel contesto internazionale
Perché lo si è detto sino alla noia se noi non andiamo a risolvere questo problema in termini internazionale e quindi non sviluppiamo un'azione internazionale
Evidentemente a nulla servono le posizioni particolari sono un po'le posizioni sul tipo di quelle del disarmo unilaterale che si possono avere indubbiamente un valore sul piano teorico ma non hanno certamente un valore pratico
E allora dobbiamo farsi promotore di un indirizzo di politica economico energetica che sia quanto meno europea
E poi se deve esservi una moratoria come ripeto riteniamo necessario la domanda principale è questa come far fronte ai fabbisogni energetici e soprattutto che durata deve a vedere
La moratoria
I compagni tedeschi della socialdemocrazia rifacendosi a quel documento hanno tradotto
In tedesco diciamo così questo documento e hanno detto noi ci diamo tempo dieci anni in questi dieci anni cosa facciamo ebbe utilizziamo il carbone
Evidentemente la la Germania il carbone noi non abbiamo il carbone e io non ho ancora sentito in Italia una posizione una risposta a questa domanda
Perché a qui a mio parere cade in crisi la posizione che Bonardi ha portato avanti perché dice prima aspettiamo il nucleare e poi dove andiamo
E Peppino Averardi che era seduto vicino a me mi diceva
Che la posizione le ricorda quella frase di Mao quando diceva prima distruggi la casa borghese dove abiti e poi dopo si vedrà cosa fare ecco noi diciamo che non possiamo distruggere la casa dove abitiamo se non sappiamo cosa fare e dove andare a parare
Allora noi crediamo che questa dovrebbe essere nient'purtroppo non sarà così ma questa dovrebbe essere la vera risposta che dalla conferenza di Venezia e cioè dovrebbe dire secondo la nostra tesi moratoria nucleare quindi blocco del nucleare
Con tutte le sue conseguenze ma contestualmente via di uscita via
Di integrazione energetica per far fronte ai bisogni ora il partito socialdemocratico ha prodotto uno studio che è stato frutto della collaborazione di eminenti Esperti universitari operatori del settore eccetera eccetera in linea energetica
Chieda
Delle linee sarà di prossima pubblicazione che dà delle linee di fuoriuscita cioè date tracciate le linee dalle proposte non delle linee che noi faremo in termini di politica economica energetica per uscire per sopperire a questo fabbisogno io non posso purtroppo per ragioni di tempo in inoltrarmi in queste linee che sarebbe pure interessante discutere ma che grosso modo incominciano a basarsi su una utilizzazione per moda termodinamicamente intelligente ad esempio del gas metano cosa che oggi non si fa questo vuol dire avete capito tutti i centrali combinati
E poi bisognerà vedere di mettere ordine nei conflitti di competenza di struttura tra gli enti gestori della dell'Energia
Bisognerà rilanciare l'autoproduzione industriale qui ci sarebbe da dire da dire grandi cose e poi dobbiamo riportare a galla certi progetti che abbiamo messo nel cassetto
E che dobbiamo tirare fuori perché è giunto il momento per far noi riteniamo che con questo sistema si possa dare una risposta positiva e ci riserviamo di farlo in altra sede dove se abbia più disponibilità alla domanda che abbiamo fatto che ovviamente non sarà una risposta autarchica sarà certamente una risposta che tiene conto sempre di apporti ecologicamente
Validità all'esterno ma però non apporti misurati quindi
Noi riteniamo che se potremo assicurarsi in termini di equilibrio energetico una garanzia per periodo di moratoria potrà essere sei o sette anni o quanto sarà e se nel frattempo sviluppiamo un intenso un intenso programma di ricerche magari destinando a questo scopo i soldi destinati alle costruzioni programmi nucleari
Ecco noi cinque ciste saremo sicuramente sul livello dei Paesi europei correremo insieme a loro e non rischieremmo di trovarsi isolati così come faremo se prende prendessimo altre strade che non hanno sbocco grazie
Graziano il senatore Pagani britannici frustrato punto di vista del partito socialdemocratico sulla questione energetica diamo la parola all'onorevole Facchetti del Partito liberale che avrà una funzione analoga
Cari amici della UIL innanzitutto anche da parte mia
Un apprezzamento per dare l'azione che è stata preparata introduzione di questi lavori per il modo in cui ampio documentato
Problematico in cui ha impostato la questione mi pare un buon modo di portare avanti
Un dibattito questo sul sull'energia e sul nucleare in particolare che deve uscire io spero esca presto dalle strumentalizzazioni di parte perché credo che coloro che sono favorevoli ad una posizione per così dire antinucleare debbano essere tra i primi a temere che la questione del nucleare sì nucleare no finisca per diventare soltanto una questione di schieramento partitico
è una questione troppo seria dal loro punto di vista è una questione troppo seria anche dal mio punto di vista che parto da un approccio diverso quello a cui tutto lo schieramento politico fino all'altro ieri apparteneva era l'approccio di considerare di valutare l'utilità della presenza del nucleare nel quadro delle fonti energetiche ma sono questioni troppo grosse sia quelle che animano i filo nucleari
Razionali sia quelle che animano impianti nucleari in razionali per poter essere ripeto abbandonate a questioni di schieramento partitico
La questione per essere Prairie per andare alla alla radice del problema è quella oggi che il dibattito è aperti in modo così vigoroso
E dalla questione Chernobyl in particolare direi guardiamo a questo fatto come il punto di partenza del dibattito non interviste giornalistiche ebbene oggi il problema è quello di valutare
La risposta da dare da alcuni interrogativi
E in particolare la risposta da provare a un paio di contraddizioni logiche almeno così mi sembrano la contraddizione del problema della sicurezza e dall'affidabilità del nucleare
Che alcuni dicono debba essere una questione da riservare a poche centrali da fare
Ho da mantenere e alcuni dicono che invece debba essere portato avanti secondo i almeno secondo i progetti stabiliti per due volte dal Parlamento e contenuti nel piano energetico nazionale cioè il punto è richiedesse
Che se il nucleare la centrale nucleare è davvero un oggetto inaffidabile se è davvero l'oggetto intrattabile un pericolo messo calate in mezzo a noi in mezzo alla società
Civile allora
Io seguo fino in fondo il ragionamento se così è in zone dove è stato fatto anche qui poco fa dagli amici della terra se così è nessuna centrale nulla affrettiamo CIA con i costi Connie i problemi che ciò comporterà con i rischi che ciò comporterà
A smantellare anche quel poco che c'è possibilmente in tutto il mondo e non soltanto dalle nostre parti perché il rischio evidentemente di carattere generale se così non è
Ed è qui il problema una delle contraddizioni da cui uscì se così non è allora non si capisce perché
E perché non fare delle centrali nuove a lume di logica tecnologicamente più avanzate di quelle già in funzione costruito realizzate dieci vent'anni fa
E se così non è perché non introdurre sulla base delle esperienze fatte ivi comprese le esperienze negative del Preside esperienze impressionanti e tragiche
Che sono avvenute nel mille novecentottantasei se così non è ripeto però perché non andare avanti in un processo in un programma il nucleare da qui dobbiamo cercare di uscire io non capisco voglio dire le vie di mezzo
Non capisco il modo in cui aveva cui qualcuno accende di valutare il piano energetico nazionale con una cosa che si ferma qua
Alzare all'esatto
E al re quello che è in corso di realizzazione
E se ciò è dovuto se questo alte dovuto ad un fatto di estrema pericolosità il punto alcuno delle cose a cui deve chiede rispondere la Conferenza delle sia pure del Gia deve dirci
Io credo che sia utile da questo punto di vista la luce proprio degli ultimi avvenimenti delle vince se o non è una appezzamento da incoscienti
Da pazzi da sui cd
Quello di coloro che ancora chiedono di agire nel campo nel campo del nucleare ci deve dare cioè una risposta sulla soglia di pericolosità a cui siamo arrivati se no veramente tutto il resto non si comprende ovvero si può anche fare un discorso di moratoria
Ma bulgaro sia un discorso ipocrita la moratoria dal nostro punto di vista allora dovrebbe essere un ragionamento che dice noi siamo oggi razionalmente e ragionevolmente
In serviti in un quadro di sufficiente sicurezza sufficiente per farci convivere con ciò che già c'è sul terreno il quadro delle centrali che abbiamo in Italia altrove e utilizziamo la moratoria per studiare ha più approfonditamente
Le nuove realtà che sono emerse dall'incidente di Chernobyl ci dobbiamo un po'lavorare sopra su questa vicenda di Chernobyl prima non sapevamo nulla ora qualche cosa sappiamo perché Vienna qualche cosa ha detto siamo liberi di non credere al fatto alla spiegazione prevalente che è stata data quella dell'errore è umano e quello dell'arretratezza di certe tecnologie
Applicate a Chernobyl
Però
Approfondiamo ulteriormente la questione questo sì se laboratorio deve servire a studiare il problema
E a
Agire attività essere attivi sulla questione si può anche discutere di una moratoria ma se la moratoria è un modo ipocrita allora qui dobbiamo essere chiare almeno tra forze politiche
Almeno tra forze politiche su quello che si vuole se la moratoria deve essere soltanto una ipocrita bandiera di nascondere il problema e la volontà di non farne più nulla allora meglio dire lo fa proprio nulla
Allora meglio andare fino in fondo sulla strada di essere
è il paese ultimo arrivato nel sviluppare un'attività nel settore nucleare e primo nel smantellare questa attività nucleare
Se dovevamo andare nel rigore del ragionamento fino in fondo andiamoci in questo senso
Ma io credo che le risposte
Non siano così ne le risposte che vengono debbano essere date in questo momento a questo tipo di drogati non possono essere così ne così come l'altra contraddizione Nola una risposta netta ce ne sono molte le contraddizioni dura e questa concitato ma ce n'è avvenuta l'altra dal quale non si riesce facilmente quella di dire quella di sottolineare che il problema del nucleare ha dimensioni mondiali ha dimensioni planetarie il caso diciamo la verità hai segnato alcune cose la prima è stata questa perché siamo stati coinvolti a migliaia
I chilometri da questo incidente
Ebbene se così è se così è e c'è un punto da cui l'ha agito da cui dobbiamo uscire
Se la dimensione planetaria risolviamo il problema
Oppure di nuovo l'ipocrisia
Chiudendo o un blocca Amdo limitando comunque la nostra attività quella di casa nostra non risolveremo evidentemente il problema è inutile spendere parole sul teorie sul tema dal fatto che le abbiamo le centrali nucleari a pochi passi da noi a poche decine di chilometri dei nostri confini per dire che il no la la conclusione del nostro impegno non è non risolve la questione
E se non risolve la questione mi pare anche un po'cinico il ragionamento di dire sì è vero però è meglio averla a poche decine di chilometri
E poi sicure siglati poche decine di chilometri o meglio ancora a centinaia o migliaia di chilometri che non averne a casa ha in casa certa questo è vero ed è tanto vero che e i gli abitanti di Trino Vercellese schierati
Fino a ieri mi pare di aver capito a favore del nucleare con quale hanno convissuto pacificamente per parecchio tempo dicono e le altre zone interessate dal piano in corso Montalto eccetera dicono ma se si deve fare un'interruzione del piano nucleare in Italia noi non ci stiamo
Noi non ci stiamo perché ci stiamo anche al raddoppio nel caso eventuale di raddoppi in sede ma se c'è una
Il volontà di continuare sul piano generale sull'applicazione appunto del pene se voi ci venite a dire invece che qui siamo in presenza di un grave pericolo tale da impedire la continuazione dell'attività energetiche nucleare di in nel nostro Paese allora noi non ci stiamo più
Ed è evidente che questo un argomento che ha la sua validità ecco da questi contrasti da queste contraddizioni da questi elementi di me di di di lievitazione logica le dobbiamo a un certo punto uscire con una posizione
E precisa
Che a mio avviso deve essere quella di dell'assunzione di responsabilità politiche noi dalla conferenza energetica dobbiamo ricevere alcune risposte precise e chiediamo alcune risposte precise
Per liberare i safari tra coloro che hanno chiesto che il mondo dei partiti il mondo del Parlamento spesso non partecipi direttamente a questa passerella della conferenza dell'Energia che deve essere un luogo a cui invece di fronte al quale i partiti si pongono per ascoltare e per ricavare alcune risposte ricevere alcune risposte i loro interrogativi si devono rispondere a Venezia Europa dove si terrà la Conferenza ci devono rispondere se il pendente della sua ispirazione di fondo
Che non riguarda solo il nucleare rimane valida rimane valido si deve dire questa conferenza ciò che per la verità abbiamo già discusso
Centinaia di volte ho migliaia in in venti trent'anni
Nei dibattiti è due volte solennemente in Parlamento prima di Chernobyl e altre due volte dopo Chernobyl il Parlamento nella disattenzione generale ma il Parlamento si è già riunito la mattina dopo di Chernobyl è ancora un mese e mezzo dopo per discutere prendere una certa posizione che quel momento vedeva una una uno schieramento molto ampio attorno alla prosecuzione
Del pende e al suo aggiornamento ma ci deve dire allora se perché in questo campo vale la pena di essere sicuri approfondire
E adesso che certe fino all'ultimo centesimo di quello che si sta facendo ci deve dire la conferenza qualcosa di preciso su questo proprio su questo problema ci deve dire se il grado di sicurezza che abbiamo raggiunto con le tecnologie occidentali quelle
Che non hanno fatto un solo morto
Nel nell'arco di tempo in cui il nucleare è stato applicato nel mondo occidentale
Certo otto che è un mondo non a caso in cui c'è molto dibattito e molta attenzione e il mondo dalla democrazia stallo grazie alla sua importanza anche da questo punto di vista perché consente a chi è avanti di esprimersi
E costringere chi è a a favore di correggere certi propria certi atteggiamenti io credo che ruolo svolto dai Verdi o da tutte le altre le associazioni antinucleare sia stato positivo in questi trenta quaranta in tutto il mondo occidentale proprio perché ha consentito di avere per il problema della sicurezza un'attenzione che certamente
Certamente superiore a quella che esiste nei Paesi in cui questo tipo di democratico dibattito nome
Non è mai esistito ed è solo il piano energetico è mai stato discusso in nessun Parlamento di libero attraverso un libero contraddittorio l'elemento marginale ma che alla sua importanza ebbene ci devono dire se a alla Conferenza delle zie tecnici di tutte le pendenze se il grado di sicurezza che abbiamo conseguito con la le nostre centrali in Occidente
è ancora incrementarle
E di quanto e a quali costi e se il grado di sicurezza che abbiamo conseguito è comunque tale zavorra dal tranquillizzarci se così non è Segusino dense la risposta non è di questo tipo
Bene allora ci saranno double valutazioni di tipo diverso da fare qui si tratterebbe di mettere in campo e io non credo che siamo stati responsabili nel mondo
Attraverso la costruzione di tutte le centrali nucleari fino ad oggi nell'avere la certezza di aver fatto qualche cosa che è contro l'uomo perché sarebbero appunto in campo dei valori che non solo Baratta Pili neppure con lo sviluppo neppure con l'occupazione
Io non credo che sia stato così irresponsabile il comportamento di decine di Paesi i diverso pendenza e postazione
In questa in questi ultimi trenta quarant'anni però ci deve dire la conferenza qualche cosa di preciso su questo punto fermo restando che il problema del rapporto tra i rischi che esistono comunque intendiamoci bene i rischi esisteranno comunque in questo campo
E i benefici che se ne possono trarre dall'attuazione di un programma di diversificazione delle fonti di approvvigionamento dal quale l'Italia non può uscire se non illudiamoci sotto questo profilo ci devono dare degli elementi per poi prendere noi classe dirigente autenticamente dirigente responsabilmente dirigente e le decisioni che deve conseguiranno nelle sedi istituzionali più opportune la classe dirigente si distingue per questo anche per non farsi prendere dalle emozioni che possono essere molto diffuse
Possono essere maggioritaria in un paese lo sappiamo quale può essere oggi lo stato d'animo degli italiani di fronte alle agli avvenimenti di Chernobyl ma da questo non dobbiamo far discendere automaticamente
Una posizione di un certo tipo piuttosto che un altro dobbiamo vere la la la capacità di assumersi tutte le responsabilità che ne conseguono perché nessuno è così pazzo nessuno credo
è così è così il suicida dall'impedire lo sviluppo per esempio di altre fonti alternative a quella del nucleare alle altre conosciute ma bisogna allora sapere bene quali sono e come solo e che e come si identificano queste alternative tutto il nucleare può essere tolto di mezzo se le può non se ne può anche parlare più ma dobbiamo sapere quali sono le le le le circostanze alternative
I metodi alternativi strumenti alternativi se non abbiamo questa capacità di prospettare delle alternative non siamo classe dirigente siamo partiti interessati al consenso elettorale come legittimo ma non siamo più classe dirigente cioè invece su certi temi in certi momenti dalla vita vi è un Paese la necessità di al di là delle differenze di partito di essere classe dirigente è un po'la la maniera in nella quale ci siamo comportati io credo nel Parlamento italiano raggiungendo le larghe maggioranze che sono state raggiunte
Quando abbiamo parlato di queste cose conclude amici perché il discorso ci porterebbe troppo lontano però il tempo a mia disposizione invece limitato un po'come l'energia
E quindi dobbiamo sapere ripeto prospettare delle alternative
Parlare delle questioni che possono appassionarsi sul carbone sulle mettano solo il le altri il risparmio energetico eccetera sapendo però che cosa ne deriva sappiamo che il problema del carbone a qualche impatto di natura ambientale sappiamo che il problema del mettano a qualche impatto
E strategica se abbiamo che x il problema del risparmio energetico avuto dei grandi sviluppi in questi anni ma non è una inerzia che possa affrontare le punte delle difficoltà di punta che si prospetterà hanno e soprattutto si prospetterà hanno in presenza di una dipendenza dal petrolio com'è tuttora quella che noi abbiamo cinquantotto cinquantanove sessanta per cento e che tornerà ad essere un elemento di grave costrizione altre comportamenti economici e politici se faremo delle scelte
Ho antinucleari decise ma sapendo almeno le conseguenze o peggio ancora se faremo delle scelte di puro rinvio dei problemi questo problema che l'Italia ha rinviato per tanto tempo io preferirei sapere che il nostro Paese vuole porsi all'avanguardia
Nel campo dell'anti nucleare e definire così la propria posizione di agli occhi del mondo ma in una maniera decisa e definitiva investendo in qualche cosa d'altro mettendo a disposizione della ricerca di a disposizione
Del della delle delle delle alternative
Energetiche i cervelli le possibilità di lavoro e di occupazione e ci sono le risorse che sono oggi destinate all'approvvigionamento energetico per altro verso che non piuttosto un paese che non decide
Che non non
Non sa trovare la propria strada e soprattutto subordina un problema di così grande importanza morale sociale e umana a questioni di puro cabotaggio partitico grazie
Grazie all'onorevole Facchetti ricordo che il programma prevede l'interruzione dei lavori alle tredici e trenta la ripresa alle quindici e trenta
Nel frattempo di qui alle tredici e trenta vi sono altri iscritti a parlare
Prego ovviamente gli oratori di concentrare le loro questioni loro interventi in un tempo ragionevole che consenta a tutti di poter parlare la parola lineari Bitetto dell'ENEL
Tutti gli anni l'appuntamento della UIL sempre un'occasione di confrontarci su temi che presentano attualità
Tutti le occasioni di quest'anno abbiamo il dopo Cernobyl da commentare doppio dopo Cernobyl e poi abbiamo la conferenza energetica che dovrebbe essere un'altra occasione di grande confronto nel Paese per andare a verificare quali sono gli obiettivi del piano energetico
Allora io volevo ritornare un attimo gli obiettivi originari percepito nazionale perché era mia grande preoccupazione che in questo momento
Tutti traumatizzati dall'insalata che abbiam dovuto mangiare dimentichiamo poi dopo che il grande dibattito energetico Renato da alcune considerazioni di natura economica
E quello che mi preoccupa è che nella formazione anche dell'istruttoria che deve portare a termine il gettito nazionale sia il dibattito che si sviluppano i partiti sia quello che si sta sviluppando nell'amministrazione dello Stato che stanno organizzando la conferenza
è scomparsa questa considerazione si è dato l'incarico
Se non vado errato all'ex governatore dalla Banca d'Italia di organizzare un po'
Il tavolo istruttorio però quello così anche la formazione di questi tavoli non vedo assolutamente né alcuna attenzione agli aspetti di natura economica che stanno a monte
Del all'origine di tutto il tema della cosiddetta diversificazione energetica della transizione dalla dipendenza del petrolio è un altro tipo di di alternati e credo che sarebbe importante che a questo tavolo alcuni operatori che alcune amministrazioni che hanno questa competenza che hanno questo tematica fossero chiamati che portassero anche loro contributo perché altrimenti i programmi rischio
Di inventarci tutti i tecnici di qualche cosa di enfatizzare alcuni aspetti che sono importanti che vanno recuperati ma che a mio avviso non sono prioritari rispetto all'obiettivo originale della del dibattito che sta a monte della
Del piano energetico nazionale
Noi siamo tutti quanti legati all'interpretazione che dei temi ambientali ha assunto il dibattito del nostro Paese importantissimi che però non possono essere tutti quanti esclusivamente scaricati sulle tematiche energetiche perché l'ambiente non può essere soltanto concentrati in alcuni punti del Paese
Ambiente coinvolge tutto il Paese non soltanto delocalizzazione dell'accentazione se nucleare o convenzionate questa il tema sul quale che stanno facendo in questo momento da parafulmine ad una grande emotività no mentre tanti altri aspetti sono scomparsi dall'attenzione
Agenti quindi io vorrei richiamare alcuni dati che debbono essere tenuti presenti che debbono essere in qualche modo valutati in un bilancio costi-benefici insieme a tutti gli altri è elementi che dibattito ambientale ha introdotto l'attenzione degli operatori del settore
Allora io vorrei ricordare che
Non abbiamo occupato occuparci Energia prima se n'era occupato più grande Mattei quando voleva affrontare l'Italia dalla dipendenza delle sette sorelle no impostato una strategia di addirittura di politiche è strano per Alleanza con con ambienti allora emergenti ma con una Paesi allora emergenti e quindi ha sviluppato tutta una strategia rivolta a questi Paesi sul quale ha costruito
Un sistema economico un sistema industriale sistema industriale economico che oggi noi tutti quanti conosciamo che ha avuto una grande influenza con un obiettivo di un certo tipo ma che però in termini di diciamo valenza economica non aveva mai assunto automaticità che poi assunto dal settantatré un po'quando all'improvviso una fonte determinante ed essenziale ai fini della dello sviluppo economico del Paese è venuto all'improvviso a costare moltissimo mentre prima costava poco da allora è si è determinato una situazione di traumatizzati oneri del di tutti gli aspetti economici legati all'energia che sono ancora tutti quanti presente che io volevo in qualche modo ricorda possiamo prendere come data originale di questo fenomeno il mille novecentosettantatré che la prima grande crisi petrolifera
Ce n'è stato più una seconda la fine degli anni Settanta di fine anni ottanta e allora ricordare che nel mille novecentosettantatré la fattura energetica costano al paese mille seicentoventitré miliardi di lire
Intorno ai rigori contro un disavanzo commerciale complessivo in quegli anni di due mila ottocentosessanta miliardi
Nel mille novecentottanta e già allora era un fatto importante nel mille novecentottantacinque cioè l'anno scorso quando già si è cominciato a sentire l'affetto
Del caso del del costo del petrolio la bolletta energetica costava quaranta mila ottantotto miliardi costante mentre il deficit commerciale era sceso a quindici mila era di quindici mila ottocentosettantaquattro miliardi cioè prima praticamente il deficit commerciale non lo sono per il cinquanta per cento attualmente la bolletta energetica supera abbondantemente il deficit commerciale cioè noi esportiamo per finanziare l'importazione non basta l'importazione di quindi di questo
Posso anche ricordare un altro dato
Che l'incidenza della fattura energetica rispetto al proprio interno lordo nel settantatré era pari all'uno virgola otto per cento del PIL e nel settore mentre nell'ottantacinque era è pari al cinque virgola nove per cento e nell'ottantuno ha sfiorato l'otto per cento ottantuno è stata la secondo il secondo grande balzo in alto del percorso no questi sono gli elementi ed è anche va ricordato che per finanziare le nostre importazioni energetiche
A breve
Che era sufficiente il dieci virgola tre per cento delle nostre esportazioni settantatré mentre è salita al ventuno virgola tre per cento nell'ottantacinque questo è delle nostre esportazioni quindi questo dato resta macroscopico e non è che ha in qualche modo subito un elemento diciamo di maggiore ottimizzazione Celli di maggiore ottimismo noi abbiamo visto all'improvviso crescere i prezzi recapito improvviso scendere però già l'ultimo accordo all'OPEC da le riporta diciannove dollari
A al barile con una rapida risalita e che dobbiamo ancora valutare che che effetto hanno ed è il nostro sistema l'unico sistema
Che subisce tutti questi contraccolpi in salita e discesa
Più di tutti gli altri sistemi perché se poi piove diagrammi che però è difficile
Poter illustrare a voi è l'unico tra tutti i Paesi europei il nostro Paese è l'unico che segua questo andamento ciclico tutti gli altri sono riusciti in qualche modo a contenere queste sette
è l'unico settore l'unico intervento macroscopico strutturale che hanno fatto per poter contenere questo è stato proprio se per l'energia elettrica intervento pesantemente una diversificazione dell'utilizzazione di queste fonti energetiche nella nel genetica sono riusciti in qualche modo a sganciarsi rispetto a questo
E questo è un dato che va ricordato io volevo anche ricordare un altro fa
Che che pone il tema dell'energia del del dell'intervento strutturale nessun comparto elettrico del settore energetico come elemento centrale l'interno del dibattito che è diventato centrale che è quello di natura che che è quello che quello energetico in generale
Ecco io gli altri Paesi sono riusciti
A fare questo riuscendo a portare l'indipendenza del settore elettrico rispetto all'importazione di fonti energetiche allora intorno all'ottantotto per cento al settantotto per cento
Noi scusate il dato più preciso e
Non l'ottantadue per cento mentre noi siamo al ventotto per cento cioè non riusciamo a far fronte al nostro fabbisogno viene
Produttivi fonti primarie prodotto energia elettrica soltanto con il ventotto per cento fonti
Di origine interna o in qualche modo assimilabile a fonti di origini intende per tutto il resto lo importiamo sono settantotto per cento
E d'altra parte questo lo si vede anche con la dinamica del costo della
Del del il decotta chilowattore mentre tutti i fattori di costo chilowattore
Legate a indici in qualche modo gestibili sono hanno avuto un'accelerazione inferiore all'andamento della dell'inflazione in maniera macroscopica è salito il costo chilowatt con la componente cotte chilowattore che è legato alle alle fonti primarie e questa da questo punto di vista io voglio anche ricordare che grande deficit del bilancio della dell'ENEL che è maturato trafila settantanove l'inizio dell'ottantadue ottantatré si esaurì con ottantaquattro e legato sempre per prevalentemente ad un fatto ad un fatto che l'ENEL è stato i assunto da parte dell'operatore pubblico come l'ammortizzatore
Economico rispetto all'impatto che gli oneri di incremento del PIL di del costo di importazione fonti primarie rappresentavano rispetto all'utente finale ecco cioè la Cassa conguaglio non ha seguito per tre anni l'incremento del costo della del costo del petrolio nove quindi bene l'ha avuto finanziare la Cassa conguaglio accumulando in tre anni tredici mila miliardi di deficit
Quindi dopo seduto quanto rientrare assorbendo questo tipo di gare
Quindi
Questo è l'elemento fondamentale che rese tenuto presente e che in qualche modo anche fatto ammortizzatore rispetta l'incremento dell'inflazione non dimentichiamo che anche in caso di infrazione allegate l'ottimismo in buona parte e legato alla rapida discesa che dall'ottantacinque in poi ha avuto in questo proprio quest'anno
Hanno avuto le tariffe elettriche dimostrando come la tariffa elettrica è una delle fatture che il costo delle tariffe pettegolezzo per fondamentali che incidono sull'inflazione e l'energia interna e l'altra parte si può anche tener conto che
Questo fenomeno di ammortamenti di di ammortizzatore finanziario si può fare entro certi limiti
Perché nell'ottantuno non dobbiamo dimenticare che quando lei ne è stato costretto andare sul mercato del dollaro indebitarsi per cinque miliardi di dollari cioè più di tutto il sistema economico italiano praticamente l'abbiamo finanziato anche alla dell'ICI la bilancia dei pagamenti questo non va dimenticato rasentando collasso non soltanto economico dell'azienda ma anche organizzativo perché quando tutti meccanismi finanziari sono incentrati potete pensare che si arriva ad un collasso di questo tipo questo credo che è un dato che non va dimenticato e che nella conferenza energetica secondo me deve essere tenuto presente perché non si può dimenticare tutti questi dati in questo momento in cui gli indici
Di un
Ricco risalita dei costi del del del del petrolio ci dicono che questo fenomeno può riproporsi in maniera drammatica anche in tempi brevi sette nate nel cappello si ricompone
E la politica dell'Arabia Saudita è quella di ricomporre il castello e lo può fare perché veda solo detiene il venticinque per cento delle riserve di petrolio e quindi può fare la politica che vuole che lo sta portando poco per volta
Se poi la la si si crea un asse operativo tra il Medioriente l'Unione Sovietica che la loro grande serbatoio di di di energia questo gioco qua si fa in tempi abbastanza brevi perché questo è il problema vero che non abbiamo come Paesi che importiamo tutti tutto quanto allora evidentemente il tema di una diversificazione si può allora se il tema dell'immigrazione si pone bisogna cominciare a capire che cosa si intende fare giustificazione non possiamo dimenticarci che esiste questo tipo e che secondo me è ancora prioritario ai fini di un recupero e della salute sociale del nostro Paese perché non dimentichiamo che l'unico recupero che il nostro sistema punto fare è stato in tema di produttività
Noi abbiamo avuto aumenti di produttività crescenti che hanno recuperato questo deficit cioè quelli questo incremento del PIL del del della bolletta energetica a scapito di che cosa dell'occupazione noi dobbiamo ricordarci che per potere mantenere ai livelli attuali disoccupazione che sono i secondi in Europa siamo secondi soltanto all'Inghilterra superiamo il dieci per cento di disoccupazione
Dobbiamo garantire una crescita del prodotto interno lordo superiore al due per cento fino al due per cento manteniamo il livello di occupazione attuale sotto il due per cento parliamo di occupazione sopra due per cento possiamo avviare un recupero questo non lo possiamo assolutamente dimenticare perché l'unico meccanismo alternativo che ha il sistema è quello di spingere sempre più la produttività avremo aziende sempre più competitive sul piano organizzativo però la base occupazionale evidentemente dovrà essere sacrificato tutto questo non va dimenticato messo dall'altra parte della bilancia rispetto a tutte le tematiche legittime
Che l'ambiente che che gli ambientalisti ci portano sul tappeto al quale bisogna dare delle risposte non questo
In termini così realistici su questo tipo di di prove e allora se la diversificazione sistemi tonfo questa condomini per il cibo cosa vuol dire diversificazione allora io credo che concretamente ci sono due alternativi diversificazione reale perché fin quando il sistema se la diversificazione ha un'origine di natura economica io devo misurare fonte primaria rispetto al allora alla alle loro caratteristiche di di intervento sul settore economico allora da questo punto di vista dev'essere chiaro molto termini molto chiaro che noi siamo un Paese che importa fonti primarie tradizionali tutti e se restiamo nell'ambito dei dei con dei combustibili sorde combustibili degli
Fossili abbiamo tre alternative sostanzialmente sostanziale il petrolio metano e Carlo la struttura del mercato del petrolio delle permetteranno assi mila il metano aperta al petrolio in maniera totale perché facilmente caratterizzati e indicizzato ai Paesi produttori sul costo del petrolio segue quindi tutti gli andamenti riposto del del petrolio è finito bolletta energetica il metano non vuol dire assolutamente ai fini poi della diversificazione geopolitica che ha una valenza economica importantissima non vuol dire molte ancora diciamo meno facilmente controllabili quanto sia il petrolio perché praticamente due Paesi detengono il settanta per cento delle riserve energetiche Bettera di servizi dimezzare il quaranta per cento per Russia e circa il trenta per cento sta nel nell'area del Medioriente quindi ancora paesi del golfo quindi rientriamo sempre nel solito asse che si diceva prima quindi il potere del compratore
E relativamente modesto perché l'altra parte esiste un venditore che facilmente riesce a fare una politica di cartello
L'unica maniera per un compratore rispetti deve far fronte a questo tipo di di fronte di fonte privi di acquisti fonte primaria è quello di rompere questi cartelli per rompere questi batteri deve riuscire a creare un mercato che sia indifferente rispetto le proprie strutture
Di
Dal dal tipo di compratori cioè noi dobbiamo fare in modo che ci sia un grande mercato di fonti primarie dall'altra parte che possa essere indifferente rispetto utilizzato per cui l'utilizzatore Fossa approvvigionarsi di volta in volta
Con assoluta facilità e grande flessibilità sia di metano sia di petrolio sia di carbone questo è il dato rilevante che abbiamo di fronte non esiste nessun'altra alternativa nel breve-medio periodo perché non illudiamoci anche rispetto a i nuclearisti ad oltranza io debbo ricordare che i prossimi vent'anni
La base della nostra
Copertura energetica sarà sempre rappresentato da da da combustibili fossili allora per noi lo sforzo immediato oggi di diversificazione quella di riuscire a realizzare delle infrastrutture energetiche
A tutti i livelli non soltanto per la produzione di energia elettrica che siano il più possibile differente rispetto a questo mercato l'unica maniera di rom pro mercato che se catalizzate vie aggregati
Di di debuttare sul mercato degli altri potenziali produttori è l'unica altra maniera buttare altri Polo interruttore di buttare Carbone miniera pesante sul mercato delle fonti primarie per fare questo bisogna fare delle infrastrutture che siano in grado di poter utilizzare queste come altri tipi
I mercati che se voi guardate alla nostra storia precedente è stata l'unica vera grande operazione che l'Europa e i Paesi occidentali ha potuto fare rispetto all'OPEC quando l'Europa è riuscito ad inserire a fianco del petrolio il carbone e nucleare
Ha costretto i Paesi produttori in una posizione di debolezza rispetto e pesi compratori no e quindi è riuscito a determinare questo fatto quindi noi economicamente
Il primo problema che abbiamo in termini drammatici è quello di una forza il nostro potere di compratori cioè di paese compratore rispetto al Paese i produttori ecco rispetto a questo tipo di dato mi sembra che tutto il dibattito che viene avanti è un dibattito distorto con dibattito che non riesce a percepire questo elemento fondamentale questa nostra debolezza strutturale
Le del nostro sistema
Io non voglio entrare nel merito del grande dibattito quasi filosofico intorno a qualche si fa ritorno al nucleare ecco debbo ricordare che sarebbe molto bene che alcuni ci fosse più autorità da parte dei tecnici quando propongo delle soluzioni tecniche
E più comprensione gli atti strutturale da parte dei politici per potere creare delle condizioni facilmente verificabili ai tecnici stesse come di cui parlavo proposte invece il paese si è riempito di tanti tecnici non esistono assolutamente dei punti di riferimenti oggettivi rispetto al quale misurarsi
Ognuno riesce a vendere quello che vuole e cerca di organizzare dietro la sua ipotesi
Delle lobby di potere reali capaci di di mobilitare il consenso di di creare immagini intorno al proprio prodotto senza la possibilità di una verifica sintetica degli obiettivi strategici del Paese io credo che questo sforzo di chiarimento debba essere fatto assolutamente perché se non riusciamo a portare in avanti lo sforzo di chiarimento nel ci sentiremo vendere esistono delle energie soffre energie pulite energie sporche tutte cose che probabilmente ad una verifica tecnica non reggono no perché se ci mettessimo di se ci fosse un autorità tecnica riconosciuto da tutti e sicuramente valida premente tutte queste tesi hanno dei punti deboli
E dei punti forti che potrebbero essere verificate purtroppo non esistono autorità tecniche in grado di fare coabitare questo certificato di garanzia ora il problema è quello di riproporre in sede politica il dato strutturale del problema energetico e costringere tutti a verificarsi rispetto a questo atto struttura
Grazie a margine del biglietto diamo la parola per l'ultimo intervento della mattinata per rispettare il programma all'onorevole Di Donato del PSI
Anch'io penso che sia molto utile bravo il suo comitato centrale affronti una questione così attuale così importante che del resto
Dovrà essere ulteriormente sviluppato e trovare un punto speriamo di definizione prima nella conferenza nazionale prevista per la fine dell'anno
E poi con una decisione che il Parlamento dovrà prendere circa il nuovo piano energetico cioè una decisione di riformulazione dell'attuale piano energetico nazionale
Ma i socialisti abbiamo avviato già da qualche tempo una riflessione che poi è stata espressa nelle sue forme conclusive in particolare dal vice segretario del nostro partito dal compagno Martelli
E abbiamo cercato attraverso il nostro ragionamento di mettere in evidenza errori e incongruenze
Contenute nel piano energetico nazionale che si avviava a fare delle scelte sbagliate o probabilmente a procrastinare una fase di non scelta
Mi spiego meno
Quando parliamo di nucleare se vogliamo evitare di confondere i tanti dobbiamo sapere che parliamo oggi dell'uno virgola quattro per cento
Della fonte di approvvigionamento su tutti i consumi globali e parliamo del tre
Per cento circa dell'approvvigionamento da nucleare rispetto ai consumi elettrici
Quando ci riferiamo alle previsioni del piano energetico nazionale dobbiamo sapere che esse consistono in questo il piano energetico nazionale prevede in dieci anni dodici anni attraverso un investimento che si può ragionevolmente calcolare circa cinquanta mila miliardi
Di portare l'approvvigionamento da nucleare sui consumi globali dall'uno virgola quattro per cento al quattro virgola sei per cento
E l'approvvigionamento da nucleare per l'energia elettrica dal quattro dal tre per cento al dodici per cento al dodici virgola tre per cento
Quindi la questione di cui si deve discutere innanzitutto è questa vale la pena investire
Non in dodici anni perché già abbiamo alle nostre spalle alcuni ritardi di partenza che abbiamo nella nostra esperienza le difficoltà e quindi ritardi connessi la lievitazione dei costi della centrale di Montalto che l'unica centrale in costruzione in fase avanzata non in dodici anni ma probabilmente in vent'anni vale la pena in vent'anni investire cinquanta sessanta mila miliardi
Per ottenere nel due mila e cinque nel due mila dieci il quattro virgola sei per cento di energia dal nucleare sui consumi globali ed il dodici virgola tre per cento
Di nucleare sui consumi elettrici questa è la prima questione o non vale forse la pena riflettere su questo dato
E orientare diversamente questi investimenti dove in altri settori cercando di spiegare come io cercherò di fare rapidamente come possibile coprire questo piccolo SEG mento
Che nella nostra nel nostro piano energetico viene o dovrebbe essere coperto dal nucleare
Seconda considerazione pensiamo che dopo Cernobyl non sia cambiato niente rispetto non tanto ai dati umorali
Di cui sento spesso parlare che secondo me sono stati invece una grande prese di coscienza di razionalità da parte della gente dalla pubblica opinione pensiamo che non sia cambiato niente pensiamo che possiamo far finta di niente
C'erano belle arrivata dopo un altro grave incidente che avvenne nel settantotto a Three Mile Island oggi i giornali rilevano
Incidenti piccoli e medi che costantemente si verificano le centrali nucleari tutta Europa dandoci un'informazione più completa proprio perché c'è una maggiore sensibilità dalla pubblica opinione pensiamo quindi che non si debba comunque
Provvederei a un adeguamento dei piani di sicurezza pensiamo che Caorso con il suo pianino di sicurezza formulato dalla dista dell'Enea posso essere sufficiente senza considerare probabilmente in caso di un incidente che non ci auguriamo l'evacuazione anche di due grandi città
Tra le quali Caorso si trova Piacenza e Cremona pensiamo che per Montalto di Castro ci potremmo accontentare di un piano di emergenza ridotto
Senza pensare probabilmente di dover mettere in programma l'evacuazione anche di alcuni quartieri dalla città di nomi presenza di un incidente di gran lunga inferiore a quello che si è manifestato accenno bene pensiamo che si possa dare fiducia le affermazioni gravi correttamente ci vengono fornite circa la impossibilità di un errore quando sappiamo bene che strutturalmente un reattore per la sua complessità quaranta mila valvole circa presente a maggiori probanti
Oggi per ragioni di quanto invece non accada in una struttura in un impianto meno complesse e allora se non possiamo non considerare tutto questo dobbiamo aggiungere al conto che facciamo al costo del kilowattora il costo della sicurezza
E quando andiamo a fare questi conti probabilmente ci accorgiamo
Di quello di cui si sono accorti già negli Stati Uniti e cioè che non c'è più convenienza perché questa fonte di approvvigionamento non è più competitiva quindi queste uno dei punti sui quali dobbiamo ragionare alla fine
La stessa previsione del penne se non mi sbaglio assegna un costo prima di Chernobyl già chilowattore da nucleare della centrale in costruzione di Trino maggiore di quello del carbone due solforato pensiamo a quanto gli eviterebbe il costo del chilowattore di Trino
Che probabilmente sarebbe realizzata se tutto andasse rapidamente non prima di sette otto anni
Con la Giunta dei costi per la sicurezza
Quindi io non faccio qui una questione
Diciamo esclusivamente inclinata la difesa delle ragioni ambientali che secondo me sono importantissimi fondamentale perché la gente presente quindi non non si possono ignorare ma insomma possiamo anche decidere qui
Come spesso accade questo strano dibattito era nucleare fino nucleari antinucleari e fino nucleari
Di lasciare fuori dalla sede dalla nostra discussione la gente che invece fuori non vuole restare se è vero che in qualche mese ha messo insieme un milione di firme sul referendum antinucleare
Ma anche se lasciamo fuori la gente con le proprie paure con le nostre stesse paure se li accantoniamo le nostre stesse paure che non sono la manifestazione di un moralità o di emotività ma su una manifestazione di razionalità collettiva c'è un dato economico per risolvere il problema e lo risolve a mio modo di vedere sulla convenienza di intraprendere una strada che non ha nessuno sbocco
Vediamo un momento le ricadute industriali voi pensate che l'industria nucleare che noi dovremmo sviluppare con un'iniezione così cospicua di danari abbia un futuro
Certamente no perché il nucleare
Noi lo realizziamo sulla base di una tecnologia d'importazione
Anzi aggiungo che mentre l'arresto in Gauss vende hanno voi i brevetti per facce costruire i reattori poi autonomamente si riorganizza e si ristruttura e lo fa guarda caso nei settori
Che riguardano la difesa dell'ambiente l'eliminazione delle scorie e e il problema dei rifiuti tossici industriali avviene negli Stati Uniti d'America
Quindi non ci sarebbe spazio sui mercati internazionali per un'industria nucleare italiana la quale dovrebbe reggersi soltanto sull'industria sul mercato nazionale
E naturalmente sappiamo che un'industria di questo tipo è particolarmente rigida e quindi mal si presta alle esigenze di flessibilità che vengono sempre più richieste sollecitate dalle condizioni già dal mercato
Quindi le commetteremmo un altro errore quello di politica per un errore di politica industriale rinunciando invece a sviluppare attraverso una diversificazione adeguata e una diversa distribuzione territoriale anche del degli impianti industriali
Con la stessa quantità di danaro e dovremmo spenderne lucrare altri settori che invece possono avere un futuro e che quindi possono dare all'Italia che oggi è l'ultima nel convoglio dei Paesi nucleari Zaratti un se non un primato ma certamente una posizione di vantaggio su altri piani
Vediamo un momento il piano energetico come prevedeva di dell'Est diversificare le fonti qualcuno dice ma insomma quelli che non vogliono fare nucleare vogliono favorire i petrolieri
Beh
Se il nucleare si fosse fatto trent'anni fa in Italia quando hanno incominciato a farlo altri Paesi europei
Probabilmente avremmo evitato il consolidarsi di una serie di interessi lobbistici che certamente si sono consolidati intorno alla Petronio
Probabilmente allora quando si impedì
La scelta nucleare in Italia si commise diciamo o questo errore probabilmente prevalsero
Quegli interessi oggi certamente questo non si può affermare del resto nel piano energetico la riduzione della dipendenza petrolifera viene affidato al carbone non viene affidato certo al nucleare
E come potremmo pensare di ridurre il cinquantanove per cento di energia prodotta dal petrolio con il quattro virgola sei per cento del due mila cinque due mila dieci da nucleare quindi un argomento che non sta in piedi su un argomento che non ha nessun senso
Mentre il carbone
Viene previsto in espansione dal dieci per cento al venti per cento circa città in dieci anni un'altra fonte che viene sotto considerato il metano che oggi è già il diciannove virgola sette per cento
E che nel mille novecentonovantacinque viene prevista al venti per cento
Quello che mi sembra da rilevare ancora il Piano energetico questa assurda ridicola considerazione che sia delle energie rinnovabili che oggi sono lo zero uno per cento e che in dieci anni dovrebbero diventare lo zero virgola sette per cento
Allora io credo che mettendo le mani su questa impostazione rispettando l'esigenza di Davis fischi diversificazione e quindi di a maggiore autonomia e flessibilità della nostra strategia energetica
Potremmo risolvere molto facilmente il problema del nucleare che comunque considerato una tecnologia di transizione
Affrontare i prossimi dieci quindici anni con una impostazione energetica che senza il nucleare tuttavia recupera una sua autonomia
Recupera una sua autonomia anche sul piano della localizzazione delle fonti a livello internazionale e contemporaneamente ci mette nella condizione di accelerare la ricerca sulle fonti rinnovabili non solo ricerca ma applicazione industriale
La partecipazione ai programmi di ricerca internazionale sui reattori intrinsecamente delusi e sulla fusione
Credo che sia questo un modo logico e ragionevole di affrontare le questioni senza posizioni ideologiche preconcette e cercando di stare ai fatti e soprattutto di salvaguardare gli interessi generali del Paese
Ma voglio aggiungere qualche altra cosa
Sul fabbisogno di energie l'aumento dalla domanda di energia così come viene presentata nel piano energetico un aumento del diciotto per cento in dieci anni se non mi sbaglio ci sarebbe da discutere intanto perché alle nostre spalle viene nel decennio precedente settantacinque ottantacinque un momento che non ha superato l'undici per cento
E in secondo luogo perché la tendenza in tutti i paesi europei e a una riduzione non a un aumento del fabbisogno di energia quindi anche su questo ci dobbiamo intendere quando si fa la previsione di aumento probabile del fabbisogno di energia ebbene naturalmente mantenersi larghi ma non bisogna eccedere perché se no si fanno delle previsioni dei prezzi si fanno delle previsioni su presupposti che sono assolutamente sbaglia
C'è un altro dato
Che non possiamo non considerare la l'aspetto che in Italia è sempre stato marginale che invece è diventa elemento centrale di una moderna politica energetica che è quello del risparmio energetico
Nel Giappone
Negli ultimi cinque anni
Il consumo di energia per unità di prodotto si era ridotto del trentatré per cento
In Europa il consumo di energia per unità di prodotto si è ridotto del venti per cento in Italia non siamo andati al di là del tredici per cento di riduzione del Energia per unità di prodotto industriale
Questo significa che c'è ancora molto da fare intervenendo nei piani di settore favorendo la riorganizzazione e la riconversione dei processi di produzione attraverso la né tecnologie che consentono la riduzione di energia per unità di prodotto
E c'è una possibilità di mettere insieme una vera e propria politica di risparmio energetico che è quella che ha consentito alla Germania di risparmiare complessivamente il venti per cento dei consumi ed è quello che
Gli americani gli inglesi e gli stessi francesi cercano di attuare
Noi in Italia abbiamo questa possibilità che certo non è legata al rifinanziamento dalla trecento e otto di cui in questi giorni si parla la Camera ma che richiede ben altra impostazione quella che noi come socialisti cercheremo di dare proprio in questi giorni alla legge che è tornato dal Senato per farle fare un salto di qualità e per avviare nel nostro Paese questa impostazione
Del risparmio energetico che ho risolvere molti molti dei nostri problemi e consentirci quindi di arrivare alla fine di questo perito di transizione
Periodo nel quale la ricerca scientifica opportunamente
Supportata e potenziata potrebbe aiutarci a risolvere i problemi agli inizi del nuovo secolo con tutte le caratteristiche di autonomia e anche di economicità che sono richieste dal ragionamento stessi
Quindi mi pare che e su queste questioni che la discussione deve continuare a bere tre metri invece mi sembra ancora molto collocata su questa diciamo esigenza o di difendere a spada tratta
Una posizione che ideologicamente legata al nucleare e che vede nel nucleare una possibilità maggiore per lo sviluppo del nostro Paese da la nostra economia
O che invece cerca di quella sì strumentale di presentare una posizione
Confusa poco decifrabile e questo avviene nel settore del mondo politico in modo particolare
Di modo che non si abbia chiarezza e si rischi poi di conseguenza senza una decisione che il Parlamento a mio giudizio dovrà prendere invece all'inizio del nuovo anno di dover affrontare Boy referendum
E comunque il rischio poi di tener fermo tutto il resto del programma
Che invece potrebbe per molti versi andare avanti io vorrei segnalare qui che qualche passo in avanti da parte dell'ENEL per esempio è stato fatto ed è molto significativo
In una delibera del consiglio d'amministrazione di questa estate l'ENEL se non mi sbaglio ha preso due decisioni che io considero molto giuste che ci aiutano in questo ragionamento
La prima decisione riguardo all'applicazione ancor prima che la ce lo decida dei livelli sull'emissione sui fumi dei livelli di sicurezza sull'emissione sui funghi il che significa avere la possibilità di realizzare col carbone centrali che non inquinano
Anche se naturalmente esse costano di più tuttavia il costo del kilowattora resterebbe competitivo
E dall'altra la decisione di realizzare centrali Poli combustibile cioè centrali che possono funzionare commettano col carbone o con l'olio combustibile che quindi mettono in condizione il compratore di poter tener conto del andamento del mercato con una propria flessibilità una maggiore autonomia credo che sono due decisioni che vanno rilevante perché sono due elementi questi che possono aiutare
A superare gli scogli le difficoltà che si intende un incontro in questo discorso e possono soprattutto aiutarci ad attuare
O ad iniziare attuare il piano energetico avviando così quella modernizzazione del nostro sistema di approvvigionamento energetico che a mio giudizio la scelta nucleare contenuta nell'ultimo ben a di fatto bloccato cioè il nucleare
Non solo ha bloccato se stesso ma ha bloccato ha finito col bloccare anche
Il le il i piani programmi delle centrali a carbone e tutto il resto che di buono prevedeva il piano energetico nazionale
Non capisco quindi la posizione di alcune forze politiche non capisco la posizione presa della democrazia cristiana che non c'è per questo non si capisce non c'è una posizione espresse questo è molto grave perché su un problema così importante
Mi sembra singolare che si critichi una forza politica che ha avuto il coraggio di entrare nel merito di una questione così complessa e di dire in modo compiuto a bordo opinione e poi invece di non prendere una posizione quindi di non dare delle indicazioni
Mi sembra strano e singolare anche il partito comunista che oscilla ondeggia l'onorevole Natta continua a dire dobbiamo gradualmente uscire dal nucleare ma uscire da che cosa se il nucleare in Italia ancora non c'è appena l'un per cento e quindi dobbiamo decidere piuttosto che uscire di dobbiamo decidere di entrarvi
Oppure di non entra
E mi sembra che è singolare la posizione
Dei compagni socialdemocratici
E per altri versi ho molto apprezzato perché non capiti che cosa consisterebbe questa diversità rispetta nuovi tra chi chiede una moratoria che di sette otto dieci anni tra chi come noi invece pone oggi la questione di riformulare un penny
Che non contenga la scelta nucleare e che quindi ci consenta di riorganizzare le nostre risorse orientando le diversamente per non perdere l'aggancio con nessuno dei processi in atto sul piano scientifico e tecnologico ma anzi al contrario
Per entrarvi senza condizionamenti condizionamenti di un'industria su una tecnologia peraltro non nuova che finirebbero col frenare l'azione che in modo più dinamico può essere svolto al nostro Paese sia nel contesto europeo sia sul piano
Del dei paesi occidentali
Quindi penso che si tratta di attendere che all'interno delle forze politiche questo chiarimento ci si getti le stesse forze politiche si esprimono in modo compiuto
Un altro errore io penso sia quello di rinviare tutto alla conferenza di dicembre ma che ci aspettiamo dalla conferenza di Venezia
Se la Conferenza così come sembra sarà organizzata con l'esclusione dei partiti politici e questo potrebbe essere anche una scelta giusta
Beh ci saranno gli esperti ci saranno gli scienziati che del delineare hanno gli scenari probabili di qui ai prossimi dieci anni ci saranno il filo nucleari degli antinucleari e alla fine la conferenza darà un risultato che grosso modo quello delle informazioni e delle notizie di cui già disponiamo oggi
è un po'
Diciamo considerare la conferenza con un espediente dilatorio quello di pensare di risolvere tutto con la conferenza sull'energia copre sull'energia potrà arricchire il nostro patrimonio di cognizioni impormi azioni di conoscenza
Potrà darci un quadro più completo della situazione ma certamente i termini del problema non cambieranno e quindi la questione resta politica e se vogliamo evitare i referendum che io non considero
Anche se li vedo con simpatia ma non considero certamente la risoluzione del problema che per la natura stessa che essi hanno sono collocate sul domande specifiche perché sarebbe impossibile fare un referendum nucleare sì nucleare no
Se vogliamo evitare il referendum se vogliamo evitare che il Paese su questo si spacchi
è necessario che le istituzioni all'interno di esse le forze politiche siano in grado di prendere una decisione ragionando in modo chiaro su questi elementi e sono insieme di natura economica e che riguardano la sicurezza e la salute dell'uomo e dell'ambiente
E non mi sembra neppure che siano plausibili le osservazioni e son venute anche stamattina da qualche collega circa la coerenza logica di questo nostro ragionamento
Facchetti diceva prima io noto che c'è una contraddizione o il nucleare non è sicuro e allora
Non lo dobbiamo fare dobbiamo smantellare anche la centrale che esistono oppure se invece è sicuro allora non si vede perché non farlo ma non è sono questi i termini del problema
Il nucleare intrinsecamente non è sicuro come niente è sicuro al mondo la differenza è che il nucleare può determinare degli effetti irreversibili che si protraggono nel tempo per molto tempo e ai quali non c'è riparo quindi a un livello di pericolosità che è ben diverso da quello degli incidenti automobilistici del disastro aereo del terremoto sono paragoni che non reggono che in genere io sento agitare da Ifi nucleare ma che non hanno nessun nessun nessun senso
Perché gli effetti di un incidente nucleare
Sono destinati a durare nel tempo e sono incalcolabili cioè non siamo ancora in condizioni di conoscerne la durata e l'entità sappiamo solo che sono gravissimi
E quindi questa è la prima questione è vero che questi il livello di sicurezza si può elevare cento si può sempre farlo ma qui interviene una questione che riguarda i costi che naturalmente è una questione importante e finisce con l'essere il decisiva
Quindi
Non si può dire il look se il nucleare non è sicuro non facciamolo cento le centrali che ci sono Caors Martelli lo ha fatto in modo molto preciso e chiaro qualche giorno fa h orto ci sono dei grossi problemi o si risolvono quei problemi che ci sono e che riguardano in particolare la eliminazione delle scorie che oggi stanno
Nei piazzali nei bidoni
O si risolve questo o si adegua il piano di sicurezza esterno o cento un problema di chiudere Caorso si pone così come si pone la questione di chiudere latina che oramai a più di vent'anni di vita
Presenta livelli di pericolosità maggiore di altri impianti più moderni e quindi è un problema naturalmente una forza politica responsabile si rende conto di queste difficoltà e ragiona
Non per affermazioni di principio ma sulla base degli elementi di cui dispone
Caorso
Dovrà essere chiuso se non si provvede a risolvere i problemi che sono stato a che sono stati rilevanti ampiamente documentate rispetto ai quali si aspetta ancora una
Risposta da parte del ministero dell'industria e da parte degli enti e degli organismi che sono preposte alla sicurezza
Si dovrà costruirono Montalto si dovrà completarono Montalto ma qui c'è un'altra considerazione da fare bisogna
Valutare verificare
Io naturalmente solo per non fare la centrale di Montalto però siccome sono responsabile ed il mio partito un partito responsabile prima di esprimermi in via definitiva cercherò di acquisire elementi in formazioni nozioni circa i costi
E le possibilità di una riconversione di Montalto c'è se ci dovessimo accorgere che la condizione sismica dell'area sulla quale sorge Montaldo
E ad alto livello di rischio è ben allora qui non ci sarebbero più calcoli economici che tengano e qui bisognerebbe naturalmente decidere
Definitivamente per una riconversione dell'impianto di Montalto che si dice pronto al novanta per cento anche se io questa cosa non la sento ripetere da molto tempo
E non giurerei che nel giro di uno due anni montato possa essere completata prevedo sulla base dell'esperienza che c'è alle nostre spalle un tempo molto più lungo e molto più diciamo travagliato di conclusione dei lavori
Quindi anche qui su queste questioni sulle quali non ci siamo espressi è necessario che le forze politiche
Intervenga no e si e si esprimano con chiarezza perché viceversa non contribuiremo a risolvere il problema che ci sta di fronte con il rischio ripeto di allungarne i tempi di soluzione un'ultima considerazione la voglio fare per quanto riguarda lo scenario internazionale si continua a usare questa obiezione che soltanto in parte può apparire convincente del fatto cioè
Che una scelta non nucleare dell'Italia non civili bere Lebed a rischio legato alla presenza delle centinaia di centrali in Europa questo è una è un'obiezione
Per la verità molto molto poco consistente mi permetto di dire innanzitutto perché come è stato già ricordato un conto è costruire una centrale a pochi chilometri da una grande città o da grandi città su un territorio come l'Italia che diviso in zone sismiche che è stretto
Su quale naturalmente si pungono più funzioni perché le domande sociali sono molteplici un conto è naturalmente valutare il rischio che sul piano europeo ci viene dalle centrale di Paesi confinanti con il nostro
Quindi già mi pare che c'è una bella differenza ma soprattutto la questione un'altra sia a livello europeo come noi già abbiamo iniziato a fare con i nostri europarlamentare vogliamo svolgere un'azione che sia tesa ad aumentare il livello di informazione
A definire una task force che si è in grado di intervenire
A livello internazionale che si è in grado di intervenire laddove si verificano incidenti e soprattutto a allo scambio
Di informazioni sulla condizione generale degli impianti e sul loro funzionamento se vogliamo ancora di più a livello europeo sviluppare questa azione che trova importantissimi punti di riferimento nelle decisioni recenti non solo dell'Spd
Che il più grande partito socialdemocratico europeo
Del Paese più industrializzato dell'Europa e che non esita nel proprio programma elettorale a formulare una proposta assumere l'impegno di più riuscita
Dal nucleare in un Paese che c'ha il trentatré per cento di energia prodotta dal nucleare
Se non vogliamo non vedere quello che sta avvenendo in Inghilterra nel partito laburista nell'ultimo congresso nel quale questa questione è stata poster risolta non nello stesso modo in cui è stato risolto dai tedeschi ma naturalmente con una con un insieme di voci che si sono levate che si che e si son che hanno posto la complessità e la necessità quindi rispetto a questo problema difficile e complesso di assumere delle decisioni se non vogliamo considerare quello che già hanno deciso gli sfregi di svedesi e quello che nel mondo europeo
Si va verificando rispetta questo ebbene tutto questo significa che c'è un grande lavoro politico da fare
E questo lavoro politico lo può fare un paese sul piano europeo e internazionale che ha risolto già i propri problemi e che quindi arriva sullo scenario internazionale una maggiore credibilità ed è in grado più di altri il modo più convincente
Di affrontare questa questione e quindi come dire di guidare questo
Questo fronte questo grande schieramento che c'è in Europa che è di carattere di natura progressista e che va in una direzione diversa dal nucleare
Non perché vuole rinunciare all'Energia ma perché vuole una diversa Energia per uno sviluppo ancora più veloce ma diverso più giusto più democratica e più equo di quello di oggi
Un ultimo intervento spetta al dottor Winteler Nietzsche dell'Associazione Italiana Petroli al quale chiedo scusa per un'omissione della presidenza che è del tutto involontario ovviamente vi ringraziamo
Il compagno Di Donato del PSI e diamo la parola al dottor vinta Nietzsche dall'alti
Trattoria
Che ci danno l'opportunità e di esprimere il punto di vista di un'associazione che tutela gli interessi di una grossa parte dell'industria petrolifera privata di fronte a questo autorevole pubblico
Cosa ha bisogno l'industria in generale e l'industria energetica in particolare ha bisogno soprattutto di certezze
E questo visti i tempi estremamente lunghi per trasformare la decisione di un investimento in un impianto operativo
Tutti quanti sappiamo che da progettazione permessi autorizzazioni costruzione eccetera dalla decisione alla realizzazione passano almeno dieci anni
Noi abbiamo creduto di avere una base di certezza quando alla fine dell'ottantasei è stato approvato l'aggiornamento del piano energetico nazionale
Del figlio dell'ottantacinque e quando nel marzo dell'ottantasei se ben ricordo il CIPE aveva determinato lì indirizzi operativi per realizzare le politiche del piano
A meno di un anno da quelle decisioni siamo oggi entrati in una fase di riesame
Riesame totale delle scelte fatte
Ci sono elementi per giustificare questo riesame
Onestamente dobbiamo dire di sì di elementi ci sono
In primo luogo la caduta del prezzo del petrolio
E la diverso valore del cambio del dollaro e dall'altro lato l'incidente di Chernobyl
Se ci sono gli elementi per riaprire il dossier Energia quello che ci preoccupa estremamente e che nel governo manca chiarezza di indirizzi
Tanto è vero
Che per decidere in campo energetico ci si rifà ad una conferenza sull'Energia
Ed ovviamente questo come un grosso problema
In questo momento dalla congerie di dichiarazione di uomini politici di esponenti del governo di Esperti sembra che Energia sia esclusivamente sinonimo di nucleare
In questa mattina in pratica tutti quelli che sono stati qui si sono resi perfettamente conto che si è parlato soltanto in via principale del problema nucleare
L'incidente di Chernobyl è stato certamente un e vento di rilevanza eccezionale il dibattito però si sta sviluppando perché si sta sviluppando del nostro Paese ha tuttavia assunto toni aspri
E polemici tipici della battaglia politica
E non finalizzato soprattutto all'individuazione di soluzioni ottimali
Sia dal punto di vista della sicurezza certamente ma anche delle esigenze energetiche del Paese e dell'utilizzo del potenziale produttivo e tecnologico della nostra industria che da anni si era preparata realizzare un programma nucleare
Prima faraonico e che poi via via
Sia ridotto ad un minimo
Ascoltando i discorsi che si fanno e che si son fatti e che qui questa mattina
Si tratta non soltanto di non costruire le centrali decise ma si parla addirittura di liquidare totalmente l'attività produttiva in campo nucleare e cioè di chiudere tutte le centrali
Quelle in fase di costruzione ed anche quelle operative
Come industria petrolifera e cui ho inteso parlare di Lodi dei petrolieri
Anche se in un eventuale blocco o ridimensionamento del nucleare potremmo vedere un recupero di opportunità per il nostro settore
Noi credo che ci dobbiamo esprimere per evitare il sacrificio in nome di un assoluto di sicurezza che non esiste
E qui ricordo che la più pulita delle energie ci ha lasciato in eredità il vaiolo
Credo che non dobbiamo sacrificare in nome di una assoluto che non esiste una struttura industriale tecnologica faticosamente realizzata che contribuisce in maniera non indifferente a mantenere anche l'Italia nel novero dei grandi Paesi industrialmente e tecnologicamente più avanzati
Quello nucleare costituisce senza dubbio il nodo centrale che dovrà essere sciolto della Conferenza delle urne regia però come ho inteso qui
Da parte di molti si deve assolutamente evitare che il dibattito si esaurisca nella diatriba nucleare sì nucleare no
Qualcuno prima di me ha infatti giustamente ricordato che l'attuale
Capacità di copertura del fabbisogno energetico nucleare e italiano attraverso la produzione di energia
Elettrica via nucleare
E soltanto l'un per cento l'uno e mezzo per cento del totale fabbisogno
E quando nel mille novecento e novantacinque avremmo realizzato le centrali prevista e dai capelli aggiornato nell'ottantacinque si arriverà al quattro virgola sette della copertura
Se occorre un nuovo premio come sembra evidente allora bisogna che si affronti con maggior realismo e concretezza l'intero problema energetico
E qui ricadiamo sul petrolio che nonostante oggi copra ancora il sessanta per cento circa del fabbisogno energetico complessivo è stato negli ultimi anni e che coprirà per lungo tempo la maggioranza
Del fabbisogno energetico
Questo settore è stato negli ultimi anni solo oggetto di una non politica
Per anni infatti il petrolio è stato visto in chiave esclusivamente negativa come fonte residuale come comparto da ridimensionare come settore cuscinetto delle politiche attuate per altre fonti energetica
E ciò anche se ha continuato a rappresentare come ho detto l'Energia la fonte di energia di gran lunga più importante per il Paese
Un settore industriale di importanza strategica con migliaia di miliardi di investimenti e ultimo e non certo il meno importante
La principale fonte di gettito di imposte indirette per l'erario
Ebbene pur in presenza di questa realtà incontrovertibile l'industria petrolifera è stata completamente trascurata
E stata lasciata a gestire la sua ristrutturazione con un complesso di norme assolutamente inadeguate ad interpretare la dinamica in atto
E questo vale soprattutto per la legge che regola le fasi dell'attività petrolifera che risale al mille novecentotrentaquattro quando in Italia si consumavano poche migliaia di tonnellate di petrolio
E questo della legge del trentaquattro un sistema concepito per un controllo capillare del settore
Dalla fase della realizzazione e dell'esercizio degli impianti a quello più propriamente commerciale
E questo sistema si è trasformato nel tempo in una camicia di forza per le aziende che hanno investito e rischiato e ha lasciato spazio libero a coloro che privi di investimenti
Hanno limitato la loro presenza alla sola fase commerciale entrando o d'uscendo dal mercato assecondo dalle convenienze del momento
Un analogo osservazione vale anche per il sistema e la politica fiscale
Il sistema fiscale antiquato e opprimente
E la politica finalizzata escluse meramente a massimizzare il prelievo senza tener conto delle distorsioni provocate nei consumi dei prodotti petroliferi e delle fonti energetiche alternative
Basta a questo riguardo gli effetti della tassazione sulle benzine e sui da soli e le distorsioni che queste hanno creato
Sia nell'industria motoristica italiana conia immensi investimenti fatti sia nel nostro sistema circolante
E vale infine per la politica dei prezzi per anni ancorata al sistema dell'amministrazione e tuttora vincolata a criteri penalizzanti per le aziende
Di fronte ai profondi mutamenti messi in atto dagli eventi che si sono prodotti nel mille novecentottantasei fine ottantacinque prima metà dell'ottantasei
Tali distorsioni inefficienze penalizzanti non possono più essere ulteriormente tollerante
La caduta del prezzo del petrolio e la previsione di un suo assestamento a medio termine anche secondo le dichiarazioni dei responsabili dell'OPEC sui valori attuali sui valori in genere che uccideranno da un diciotto ai venti dollari al barile
Rimettono in discussione i rapporti di convenienza tra le diverse fonti con inevitabili riflessi dei processi di sostituzione
E un prevedibile Ricupero del ruolo del petrolio a quei livelli lì sarà tutelata da ricerca sarà tutelato il carbone
Sono significativi a questo riguardo che ci dicono quello che sta avvenendo nell'attuale situazione
La ripresa dei consumi nei primi nove mesi dell'anno c'è stato un incremento dei consumi petroliferi del più tre cinque per tre virgola cinque per cento
E le lavorazioni di raffineria nei primi otto mesi si sono incrementate di circa il quattordici virgola due per cento
In questa nuova prospettiva che è prevista duri nel medio termine
Essenziale che l'industria petrolifera italiana sia in grado di recuperare quelle condizioni di efficienza quelle condizioni di competitività
Che una volta aveva all'inizio degli anni sessanta e che sono state a lungo compromesse dalla disattenzione degli organi responsabili
E questo si potrà ottenere sia rimuovendo i vincoli di carattere amministrativo e legislativo sia ponendo fine a normative penalizzanti
A tale fine occorre in primo luogo una chiara definizione del ruolo se un nuovo penti deve essere se si deve pagare il prezzo di una mancanza di certezze che avevamo alla fine dell'ottantacinque ebbene questa è l'occasione per rivedere un ruolo
Di questa che e la principale fonte energetica a copertura dei bisogni del Paese e che viene costantemente tre scura
E in particolare vanno affrontati il problema della deregolamentazione della disciplina vigente
Vessatoria
E questo con specifico riguardo come ho detto alla revisione della legge del trentaquattro
Che nella che già normalmente ma ancor più nella dinamica dei nostri tempi e antidiluviana
E questo ai fini non di una totale eliminazione dei controlli ma di una limitazione dell'intervento delle autorità competenti
Ai soli aspetti di interesse pubblico sicurezza ecologia e urbanistica
Un'operazione questa che e necessaria per realizzare quel processo di ristrutturazione di cui il settore non può fare a meno vista la competizione internazionale
Indispensabile poi in campo nazionale in materia di distribuzione di carburanti
Ove tra l'altro la confusione del decentramento amministrativo a livello Regioni Province e Comuni pone l'operatore di fronte ad orientamenti e di interpretazioni contrastanti e gli impedisce di stabilire
Una linea chiara di Investimenti
Il secondo problema è la questione fiscale
Intesa da un lato come ripristino di una neutralità dell'imposizione fiscale rispetto ai diversi prodotti
Impiego equivalente
E delle fonti alternative
E dall'altro l'avvio di un processo di modernizzazione del sistema fiscale
Da qualche Sensi ha in mente con la trasformazione della
Imposta di fabbricazione obsoleta e superata nella moderna imposta consumo come avviene in tutti i Paesi d'Europa noi non dobbiamo dimenticarci facciamo parte della CEE
Operiamo all'interno della c'è e non possiamo costantemente chiamarci difensori della CEE e non applicarle tutti i principi
E questo per essere omogenei in campo competitivo con l'equivalente industria
E due i monsignori ma non certamente ultimo in ordine di importanza il problema della concorrenzialità tra prodotti petroliferi e metà del ha detto
Il dottor Bitetto poco prima il metano e un pecca ma prima petrolio
Con la sola differenza che mentre il petrolio ci viene da trenta allocazioni diverse e quindici da garanzia
E sicurezza di rifornimento il Petra il metano arriva da poche are è rigidamente legato a un tubo
E quindi questo mette ancor più in discussione
La sicurezza dei rifornimenti
Oggi il metano oltre ai vantaggi derivanti dai ingenti finanziamenti che solo un costo per lo Stato che sono un costo per il cittadino
Sia dal costo di rimborsare l'acquisto
Il maggior costo dell'acquisto del metano algerino tale fonte gode rispetto al gasolio riscaldamento in un impiego equivalente di un enorme vantaggio fiscale
Che negli ultimi mesi si è ulteriormente accentuato a causa del continuo incremento
Dell'imposta del gasolio
Alcuni dati
Suoi
Metano grava un'imposta di consumo di trenta lire che nel Sud non si paga e univa
Di nove lire e del nove per cento sul gasolio grava un'imposta di fabbricazione di duecentocinquantuno lire litro i univa del trenta per cento
Se entro certi limiti un'incentivazione
Iniziale a vantaggio del metano poteva avere una parziale giustificazione l'ampiezza assunta da tale vantaggio negli ultimi tempi non appare più accettabile
Sia per l'artificiosa alterazione delle leggi di mercato e dei rapporti tra operatori economici sia perché uno sviluppo dei consumi tenuto conto della rigidità del rifornimento che sembra essere ignorato dai più
Pone veramente
Un interrogativo sulla sicurezza dei rifornimenti grazie signora
Chiudiamo questa prima fase riapriamo i lavori alle quindici e trenta sperando che la tolleranza nella nei lavori della mattinata
Non dia poi la possibilità di allungare i tempi tecnici pranza
è un invito anch'soprattutto i membri del Comitato centrale
Anche nel pomeriggio i presenti
Possiamo dare inizio ai lavori
Alla seconda parte dei lavori nella del nostro di convegno io no darei la parola
Subito al compagno Marco Boato
Che
Si spera diciamo che che rappresenta ed esprime il punto di vista del movimento
Dei Verdi così ci capiamo su una non sono espressione tecnica coordinamento delle liste verdi
No comunque non è ombra un punto di vista che
Viene data da questo movimento
Ovviamente non non sono qui in rappresentanza dei dei verdi ma
Mi nuovo compartimenti stagni della mia personalità
E quindi questa è una esperienza politica a cui mi riferisco e anche un punto di vista scientifico e culturale io ringrazio Giorgio Benvenuto Bruno Piccinini alla segreteria della UIL per l'invito che mi hanno fatto partecipare a questo convegno mi trovo un po'più in difficoltà devo dire rispetto alla collocazione in questo intervento però io credo che sia giusto valorizzare al massimo in queste ore che abbiamo a disposizione quei pochi minuti che vi ruberò io per rispetto alle persone che sono qui presenti
Spero di agevolare di non disturbare la vostra gestione
A me pare che se posso permettermi questo rapporto con le tematiche della UIL in generale non solo sulla questione nucleare sulla questione energetica a me pare che il tema che stiamo affrontando oggi
Sia strettamente connesso al dibattito head of faccio questo riferimento anche perché ho avuto la fortuna l'occasione di partecipare
Molto tempo fa convegno su questo tema al dibattito aperto dentro la UIL sul ruolo del sindacato dei cittadini
Io credo che faremmo e fareste con questo fareste mi riferisco ovviamente dirigenti della UIL non agli altri ospiti un grosso errore a considerare le due questioni come due questioni separate magari parallele non strettamente intrecciate fra di loro anzi a me pare che il sindacato in generale i sindacati in generale la cui in particolare che ha teorizzato che cerca di praticare il sindacato di cittadini a una grandissima
Occasione storica
Sarei per dire gigantesca Salman non vorrei usare termini esorbitante ma io son convinto di questo
Permettere a confronto questo tipo di elaborazione generale sul ruolo del sindacato in rapporto a una questione che riguarda esattamente i cittadini come tali la società civile la riguarda poi su un piano non solo interno
Ma internazionale e all'interno di questo discorso chiama in causa direttamente i lavoratori
I lavoratori che sono tali oggi con lavoratori intendo il termine in senso rigidamente classista quindi i lavoratori a tutti i livelli compresi tecnici ricercatori gli operatori eccetera
Coloro che magari rischiano di non esserlo più in rapporto a scelte fa che si fanno che si fanno e quelli che dovranno diventare a me pare che queste due questioni siano strettamente interrelata fra di loro anche se io non voglio approfondire questo problema che però pensiamo propongo anche se credo che voi tutti ne abbiate con consapevolezza agli amici del della UIL come oggetto di riflessione
E lo dico a maggior ragione perché mi è capitato pochi giorni fa venerdì scorso il dieci maggio il dieci ottobre come voi sapete era questa giornata di iniziativa pacifiche e non violente antinucleare
Di non partecipare a nessuno dei blocchi delle centrali esistenti o in costruzione ma di essere presente invece al sit-in con minor presenza di persone ma a mio parere l'esperienza di grande interesse al sit-in
Che abbiamo fatto davanti e dentro anche alla centrale di cross partecipando poi nel pomeriggio al dibattito con Martelli un convegno per tutto il servizio su questi temi sempre dentro la centrale realtà dentro ovviamente il Centro d'informazione
Della centrale
Lei nelle linea hanno fatto una scelta in quella giornata che non sto a discutere in questo momento forse discutibile ma insomma gli interessi che sono i più discutere di dare una giornata di ferie credo comunque di mettere in libertà i lavoratori
Questa forse risolta fra virgolette problemi di ordine pubblico
E considero sciagurata la vicenda di ciò che è avvenuto a Trino Vercellese da parte di qualche residuato bellico degli automi
Una cosa sciagurata vergognosa insomma luddismo stupido non sono come se lo vincendo qualche macchina in qualche Caterpillar si risolvesse le questioni energetico le scelte anche antinucleare
Nel nostro Paese ma prescinde da quell'episodio che chiamerei più che altro di imbecillità oltre che di teppismo
La scelta a mio parere è stata una scelta inopportuno soprattutto per il sindacato certo il sindacato si trovava in difficoltà in quella giornata non c'è dubbio
Però a me è capitato a Causio che essendo la centrale in funzione non avendo noi nessuna fantasia per la testa di bloccare una centrale in funzione farebbe sorridere sulle pensata per produrre sarebbe stato irresponsabile noi ci siamo incontrati con i lavoratori
E abbiamo dedicato tre quarti di quella mattinata non a lanciare slogan che non abbiamo lanciato Hamas ma che non certo di palloncini simbolici
Ma a discutere dentro il teatro dentro la sala del Centro d'informazione numero uno di Caorso
A discutere con il consiglio di fabbrica e comunque il segretaria anche provinciali di categoria sulle nostre e le loro posizioni sulle nostre e le loro esperienze e vorrei dire di più sulle nostre perché le loro informazioni
E dico questo in particolare i dirigenti sindacali qui presenti a metà marzo io ho detto era non eravamo tantissimi
Io ho detto che forse fra qualche anno girando CIN dietro a quella riunione
Forse poteva assumere un carattere storico perché era la prima volta che in un momento in una giornata di lotta che poteva diventare anche di scontro duro non dura nel senso fisico ma di incomprensione di polemica di ricatto reciproco eccetera
Con i lavoratori c'era stato invece un confronto nel merito pacato che Sereni non rispettosa ma non diplomatico nel merito delle scelte e a me ha fatto una grande e positiva impressione di livello di informazione di consapevolezza di questi problemi
E anche la disponibilità all'iniziativa che questi lavoratori questo Consiglio di fabbriche non dico che tutti non voglio far demagogia a tutti i lavoratori sono a quel livello hanno a cuore ma a me insomma quelli erano i rappresentanti dei lavoratori
Hanno hanno dimostrato e anche però da parte mia sembrato percepire una sorta quasi di frustrazione
Quasi la sensazione perché presento le critiche che questi lavoratori facevano al funzionamento di causa non solo rispetto al problema che più volte oggi emerso questa mattina alla questione del piano d'emergenza ridicolo ricavo insomma comprende prassi pressoché neanche il paese di Capurso perché due chilometri non arrivano neanche accorso paese assicurate
Se ci fosse un incidente tipo Chernobyl altro che causa crisi
Dell'impianto di cose bene io sapevo già molte cose mi ero informato in genere cerco di informarmi quando affronto qualche questione ma ne ho imparate molte anche dai lavoratori stessi della centrale e pur chiaramente non avendo questi lavoratori un atteggiamento generale di scelta antinucleare questo è ovvio non voglio vendere fumo
Sul novanta per cento delle questioni ci siamo trovati d'accordo a partire dal fatto per esempio che questa richiesta di un check-up della centrale di Caorso fatta da questi lavoratori e non solo da loro
Anche da forze politiche sindacali più generali INCE K non di tipo aziendale ci ha fatto anche con esperto i tecnici dell'altra parte o indipendenti come pregiudiziale
Alla possibilità comunque che Caorso viva è un check-up che a mio parere non potrebbe altro che dare il ovviamente non voglio anticipare cercata ma io esprimo il mio parere non potrebbe altro che dare come conseguenza il fatto che quella centrale non ha nessun senso che possa continuare a funzionare a prescindere dal discorso nucleare in in generale ma questo allora posizione mi ha sembrata molto forte
E a me sembra molto debole invece il protagonismo che questi lavoratori all'interno delle stesse centrali hanno rispetto all'insieme del movimento sindacale a me pare che il movimento sindacale valorizza poco quello che ha anche al suo interno a meno che ovviamente non si usi
Io chiamerei demagogicamente la paura della disoccupazione dei lavoratori perché questa cioè le umane la capisco perfettamente
Come valorizzazione in negativo cioè valorizziamo la paura e sia ma parlare di sindacato dei cittadini ovviamente per la UIL e spero non solo per la UIL non vuol dire direi
Vi ricordate prima di di Chernobyl anzi mia amica che sa perfettamente Russo mi ha spiegato che si pronuncia Cernobyl tutti diciamo Cernobyl Lucerna delle sono sbagliate tutte e due la pronuncia Roussel Cernobyl
Prima di Cernobyl gli ecologisti in generale erano presentati il più delle volte come come dire apocalittici e catastrofisti
A me pare che obiettivamente si possa dire che Cernobyl e ciò che ha manifestato ha dimostrato in realtà che anche noi ecologisti e non solo noi avevamo peccato per eccesso di realismo
Cioè che anche le nostre previsioni a volte erano troppo timide rispetto a quello che poteva accadere e che poi è accaduto ma non è che è accaduto che accadrà nei prossimi anni nei prossimi decenni che accadrà anche nei prossimi secoli perché è accaduto un fatto che non sarà purtroppo l'unico fatto di questi anni che stiamo vivendo
Mi pare che ormai è statisticamente possiamo dire che ce ne saranno altri più o meno gravi
Ma questo è un fatto basta fare una proiezione probabilistica tutte le proiezioni del rapporto Rasmussen in poi ci sono i mostrate totalmente sballate la realtà storica ci sta dimostrando ben altro tipo di realtà e di previsione tutti noi eravamo stati troppo realistiche troppo cauti nel fare il tipo di previsioni anche molto critiche che faceva
Cioè io lo dico con molta franchezza c'è un'immagine molto di comodo molto strumentale qua anche qualche dirigente sindacale sì sì a volte si attacca questa di una posizione di un punto di vista non verde nel senso di una forza politica che non è neanche un partito che non voglio mettere un punto di vista ecologista in generale
Riguardo a questi problemi insomma quelli che vogliono tornare a lume di candela un dirigente sindacale che poi mi ha detto in privato di essersi pentito di quella battuta ha spiegato che i figli anche se antinucleari però poi vogliono la il fai un po'più forte e quindi come si combaciano
Insomma questa banalizzazione della scelta antinucleare
Non porta da nessuna parte
Io sono il primo a ritenere che c'è anche io lo chiamo ironicamente ho anche scritto questa espressione non le dico a voi per diplomazia c'è anche un ecologismo dell'arca di Noè lo chiamo io ironicamente c'è ma non è questo con cui voi noi siamo chiamati a fare i conti cioè questo diciamo è ingenuo
Pre-industriale non dico anche industriale ma forse prendo sia ma è una cosa diciamo di scarsissima rilevanza è minoritaria non dico folcloristica perché ha una sua autenticità
Ma noi siamo di fronte oggi in Italia a una forma di ambientalismo scientifico e di ecologismo politico che non solo non mette da parte ma si confronta direttamente i fa i conti con i problemi del governo dei sistemi complessi
Che fa i conti con la complessa transizione da una società industriale in una società post industriale che fa i conti con quello che la questione energetica non come slogan
Vuol dire dal punto di vista dell'avvenire del nostro Paese non solo rispetto alla qualità della vita nella rapporto uomo ambiente uomo-natura eccetera ma rispetto a loro allo sviluppo economico sociale del nostro Paese in un quadro europeo inquadra anche mondiale questa è la dimensione con cui non un interlocutore di comodo il lume di candela ridicolo che però continuano intanto ritorno al forno interviste ai giornali e così
Questo è il tipo di interlocutore con cui io credo si debba fare i conti pochi giorni fa a fine settembre qualcuno mi pare la rievocato stamattina se tenuto come voi sapete a Vienna la conferenza dell'Aiea
Parallela a quella conferenza dell'Aiea l'Agenzia internazionale dell'energia atomica atomica che è stata sostanzialmente un fallimento e qualcuno ha ricordato stamattina che devo dire ad onor del vero il governo italiano è stato l'unico ad avere una posizione un po'più rigida poi espressa sin quella riserva che abbiamo sentito anche ricordare stamattina parallela c'era al anti Hutton internazionale International come pronunciata dal tre tedesco e in inglese
Che era una conferenza alternativa degli ecologisti europei che non solo europei fatta discutibile come tutte le cose umane di questo mondo nessuno è infallibile
Va fatta a un livello di competenza scientifica di supporto tecnico di analisi rigorosa dei dati e di proposte alternative
Che non permetto permettono di dissentire da questo mancherebbe altro non c'è nessun totalitarismo ideologico ma non permettono una rendicontazione di questo tipo
Di posizioni che oggi sono enormemente più avanti di quella che è anche l'elaborazione tradizionale della maggior parte delle forze politiche e sindacali voi lo sapete meglio di me io non me ne lamento di questi son felice di questo
A me spaventano diciamo le conversioni che avvengono in trenta secondi
Ma invece non mi spaventa il fatto di chi dice alta voce pensavo in certo modo adesso cambi idea e studio
Bene quando si studiano le cioè le soluzioni alternative alla scelta che io non ho mai condiviso
Del alla scelta all'opzione nucleare per il più la maggior parte dei testi che circolano sono testi di ecologiste di ambientalisti non contesti ideologici ma testi di analisi e di proposta e scientifiche tecnologiche di politica industriale
E di politica energetica
La maggior parte di noi di voi in questi mesi ha ripreso in mano apre il rimando per la prima volta questi testi e con questi si è si è confrontato eppure si dice e si continua a dire dopo Cernobyl c'è stata da parte della gente ne dobbiamo fare i conti anche qualcuno stamattina lo diceva con una reazione emotiva della gente questo fantasma
Io trovo veramente diciamo di cattivo gusto intellettuale questo questa osservazione
Prima perché io vorrei vedere che non ci fosse stata una reazione emotiva
Chi di voi e di noi non appropriata
E quando ho sentito la televisione qualche illustre scienziato
Declamare su alcuni migliaia di casi di cancro che ci saranno nei prossimi anni come un fatto assolutamente ovvio ho pensato chissà che uno di questi cancri non canti che lei illustre scienziato visto che lei può contabilizzare migliaia di casi di cancro
E noi oggi in Italia abbiamo già centotrenta mila casi di cancro all'anno rispetto a cui probabilmente le esplosioni nell'atmosfera di alcuni decenni fa non sono irresponsabili
Cioè noi oggi non lo sapevamo allora non facevamo convegni allora noi discutevamo di queste cose non eravamo neppure informati ma noi oggi son passati vent'anni stiamo anche non è solo quella la causa molto complessa riguarda l'agricoltura riguarda per il sistema industriale eccetera ma stiamo adesso vedendo cosa vuol dire l'effetto a lunga distanza della radioattività Sco sparse in giro per l'Europa per il mondo alcuni alcuni decenni fai sentire contabilizzare qualcuno stamattina ha detto un falso per esempio che dopo firma e Alessandro non c'è stato nessun morto non c'è stato quel giorno nessuno
Ormai morti sono decine centinaia se si fa l'epidemiologia di quello che è successo
Nelle zone nelle zone circostante comunque sul piano scientifico nessuno adatti ai dati attendibili oggi da questo punto di vista perché tutti sono impreparati da questo punto di vista si son fatte le centrali sono fatto in quel modo ma non segna anche preparato gli strumenti scientifici
E pedine ad oggi in questo caso per conoscere gli effetti che avrebbero avuto scusate in generale e che poi hanno avuto specificatamente dopo l'incidente di Free Maria fra
In realtà dopo Cernobyl a mio parere sì sono esattamente rovesciate nel parco
Certo c'è stata una componente emotiva ma la paura che la gente ha avuto che noi abbiamo avuto e quando dico noi dico tutti nucleari antinucleare nuclearisti antinucleare la paura che si è avuto la diffidenza che si è avuto è stata profondamente motivata io dico una parola forte è stata razionale
è stato un fenomeno di razionalità dovuto al fatto che ormai siamo una società dell'informazione di alto livello di scolarizzazione e di gente molto più intelligente di quanto si pensi il popolo e meno bue di quanto pensano coloro che governano il popolo
La gente è stata diffidente non ha creduto alle cifre che gli venivano dato non ha creduto ai dati i dati poi sono stati smentiti
Non ha capito perché fino a dieci anni una certa cosa poteva formali a dieci anni e mezzo non faceva più male e cose di questo genere ma è stato giusto era razionale certo non era tutto è scientificamente fondato non c'erano cinquantasei milioni di Scienze attività
Ma licenziati hanno fatto pessima figura disse in quei giorni in quelle settimane quindi forse non era del tutto ciò che era profondamente irrazionale era la fiducia immotivata a critica incondizionata
Diremmo con con un con Leopardi sulle magnifiche sorti progressive
La fiducia incondizionata sul progresso tecnico scientifico neutrale di per se stesso che risolve da solo i problemi che di volta in volta pone tutto questo non è storicamente mai stato vero oggi e meno ovvero di una volta
A dire questo non è catastrofismo luddismo intellettuale un rifiuto della scienza della tecnica che lo stesso lavoro sul terreno scientifiche sono ricercati
Anche se non è scienza diversa da quelle che in genere si applicano a questo tipo di tempo
è però rimettere in discussione un rapporto fra scienza tecnologia e società che troppa criticamente era stato accettato o per ignoranza o per interessi consolidati
O per un pressione delle lobbies perché qualcuno si è lamentato oggi deve sentire parlare di lobbies ma le lobbies esistono gli Stati Uniti sono regolamentate in Italia esistono senz'essere regolamentate ma pesano anzi quando non sono regolamentate in genere pesano di più e surrettiziamente se sottobanco
E quindi dopo Cernobyl quello sicuramente prima ma dopo Cernobyl una dimensione che non ha avuto il pane in precedenza è anche più in generale non solo è dunque
Pare sia nucleare no che entra in discussione ma è anche un diverso rapporto tra scienza techno tecnica e tecnologia e società un grandissimo tema a mio parere
Per tutti ovviamente ma per il sindacato dei cittadini cioè per un sindacato
Che non è che resiste al cambiamento ma che diventa protagonista del cambiamento alla soglia del due mila e sapendo affrontare in avanti le questioni grandi grandi enorme che abbiamo di fronte non c'è dubbio che la questione energetica in particolare
La questione nucleare è una questione molto complessa
Che ha enormi problemi scientifici e tecnologici all'interno sociali ecologici ambientali interni e internazionali non c'è dubbio a me non piace anche se devo parlato che minuti scusatemi sviluppo un po'di tempo
A me non piace a semplificare il tutto in pillole in formule che sia un punto di vista che non nascondo che questo punto di vista circo
Via via di approfondirlo ascoltando gli altri gli altri che che parlano ma per esempio io stamattina come mi spiace di parlare di pomeriggio perché avevo un altro impegno solo per questo ma stamattina ho ascoltato con attenzione soprattutto non quelli che dicono cose simili alle mie
Ma secondo quelli che dicono cose diverse dalle mie
C'è ancora l'ingegner briganti insana
Io ho molta stima conosco molto a fondo ma insomma e no no no no l'ho chiesto se c'era perché a me non piace essere parla di persone assente ho ascoltato con molta attenzione il suo intervento e non c'è dubbio mi scusi se dico questo scusami se dico questo è una persona che tutti anche chi non la conosce personalmente incontro scopi intelligente preparato eccetera
Però io francamente sono rimasto se vi dico sconvolto voi non ci credete perché non mi avete visto fare scene bene isteriche in sala ma sono rimasto turbato interiormente di sentire tutto il suo tuo intervento non ha consentito non mi ma non perché la parola sì un feticcio non ho sentito parlare un solo istante di Cernobyl neppure la parola ma ci sta
In tutto l'intervento e l'ingegner briganti stamattina era inesistente senza Cernobyl noi forse voi fareste la sesta Conferenza dell'energia perché lui l'ha un lungo passato in materia
Non è che arriva oggi a questi temi forse molto più di altri sindacati ha passato a mio parere più discutibile sulle scelte in concreto che ha fatto sull'energia ma non c'è dubbio che non è improvvisata la l'affrontamento di questo tema da parte della Guinea
Ma non si farebbero questo tipo di convegni e poi se lo farà la CISL e CGIL il PC eccetera e poi c'è la Conferenza nazionale se non ci fosse stata Cernobyl e con quell'impatto che ha avuto non solo emotivo insisto impatto razionato ci si è interrogati sulle ragioni di fondo del rapporto Energia società ma anche energia democrazia
Non è esistito
Io francamente sono rimasto un po'turbato da questo da questo punto di vista come sono rimasto turbato
Cioè a me è sembrato tutta una specie di difesa dignitosa perché parliamo di persona intelligente che si rispettano sul piano intellettuale ma una difesa come dire corporativa della corporazione che si chiama insomma la difesa del consiglio d'amministrazione e a non so come dire
Pari pari e successa a me pare con dottore Albonetti che ha citato Cernobyl mi sono riletto il suo intervento al terza quarta ricami prima pagina citato Ciampi per dire che c'è stata poi è scomparsa perché lui aveva ben altre cose per la testa come tutti voi dice Marco
E se posso fare un inciso da questo punto di vista per dire che non sto parlando all'altra io ho fatto un altro salto nella sedia stamattina è una persona che si tutela se n'è accorta perché gli ho dato di gomito dicendo mi sembra incredibile che dica questo quando il dottor Albonetti Ancilotto punto ha detto
Che la dipendenza dell'Italia e dall'estero perché se è del diciotto per cento io ho fatto un salto nella sedia forse Lennie testimone perché ha dato una gomitata come cosa sta dicendo poi mi vado a leggere il testo
Pagina dieci il testo scritto che avete preso tutti leggo in fondo a pagina dieci ancora scritto diciotto per cento con anche i sassi sanno ancora e si aspetta energetici che la cifra del settantotto per cento
Settanta no e e l'altro il ventidue per cento no no ma qui proprio la dipendenza energetica dall'estero pari al diciotto per allora qui è chiaro che è un errore di battitura nero ristampa chi ha scritto questo questa cosa col computer mi pare insomma ha sbagliato allacci ma prima di aver sconvolto
E che il dottor Luigi da qui ha detto questo testo ha pronunciato il diciotto per cento senza fare una grinza guardato in sala se qualcuno reagiva nessuno reagiva io ho fatto un salto nella sede che stanza scusa perché fesserie sta dicendo costruì
Che è il presidente dell'Unione petrolifera
Allora io mi chiedo come avvengono c'è naturalmente non a scrittori questa cosa aveva scritto il suo ufficio sono studi siamo ancora se una persona un convegno di questo tipo che sulla specificità delle tematiche energetiche può leggere una fesseria che chiaramente un errore di stampa
Di questo genere perché chi l'ha scritto sa che il settantotto per cento e non il diciotto ma la legge senza neanche accorgersi di quello che sta leggendo e però che l'ammannita come se fosse presidente del Consiglio il tono delle relazioni era quello del capo del governo Monti
Del capo dell'Unione petrolifera io francamente mi chiedo
Come avvengono le scelte come avvengono le prese di posizione del nostro Paese come avvengono le decisioni poi nel nostro Paese sotto quali anche il tipo di presso c'è una cosa che se ad Alicante stamattina ha detto e che io condivido francamente il cioè l'unica su cui mi sono riconosciuto perché anche le ali intellettualmente questa posizione
Quando ha detto ma che cos'altro c'è oggi certo nell'arco dei prossimi anni c'è moltissima ma da qui a dicembre cos'altro c'è da sapere cos'altro c'è da studiare
Da qui alla Conferenza delle Nazioni
Quello che c'è da sapere oggi tredici anni ne sapremo di più ma oggi lo sappiamo già i dati che possiamo aprire gli abbiamo già
Lo scenario in termini scientifici tecnologici non sono scenari neutrali come ho ripetuto più volte li abbiamo quello che oggi c'è in ballo non ne
Diciamo così ascoltare di più uno scienziato o un altro un operatore un altro l'amministratore
Ho una è quello di una scelta politica
A metà pare che oggi la posta in gioco grosse sia quella di una scelta politica ma di come anche si fanno le scelte politiche
Ovviamente la mia scelta politica sarebbe opposta quell'ingegner briga che sarà opposta e mi auguro che prevalga diciamo quella che io condivido e non la sua ma lo dico con molta diciamo
Correttezza di rapporto perché qui un dibattito di questo genere ed è giusto che sia così
Ma il problema di fondo è questo e certo una certa politica non avviene nel vuoto
Priva di un retroterra di analisi di ricerca di scenari scientifici e tecnologici alternativi di analisi costi-benefici salute analisi costi benefici sia
Mettendo nel capitolo costi anche tutto quello che il costo è realmente anche se non quantificato economicamente perché riguarda la vita di milioni di persone l'ambiente la terra in cui viviamo le le generazioni future non solo futura di uomini e di donne ma anche di animali e di piante c'era quello
Diciamo l'ambiente in cui noi stessi viviamo di cui oltretutto noi stessi facciamo
E allora da questo punto di vista a mio parere bisognerebbe che
Scienziati Technology amministratori operatori non si improvvisarsi ero politici né non prendessero il mestiere dei politici cosa che spessissimo fanno perché è ben vero che si richiama le scelte energetiche fallimentari l'altra storia dei piani energetica nostro paese è una storia di fallimenti di cifre date a sconquasso sballate una dopo l'altra eccetera ed è ben vero che però le ha votato il Parlamento ma sarebbe anche interessante io faccio il sociologo il politologo ricondurre ricostruire le procedure attraverso cui il parlavi processi
Attraverso cui il Parlamento è arrivato a fare quelle scelte cosa c'è stato dietro quell'aspetto formale il potere legislativo ha deciso il potere esecutivo governa in base alle decisioni del potere legislativo
Dal punto di vista della diciamo dei processi informali non di quelli formali cosa c'è stato dietro quelle scelte forse oggi la prima volta che il mondo politico il mondo sindacale mondo politico nessun senso ampio di cui fa parte anche il sindacato a pieno titolo anche se non nel senso appunto del diritto
Formale
E prende coscienza in qualche modo chiamasse anche queste decisioni non in modo però autocratico acritico e allora il problema fuor di fondo è quello di acquisire il massimo di informazione oggi esistente non si improvvisa nuove informazioni da qui a un mese e mezzo
Di disegnare obiettivamente o il più obiettivamente possibile scenari diversi e alternativi
E di fare una scelta politica che sia basata non solo sull'informazione sui costi eccetera ma anche almeno che la politica non si è ridotta totalmente ad amministrazione la più piatta nella peggiore delle previsioni weberiana e per intendersi
Anche sulla base dei valori
Cioè sembra che oggi fare politica post moderna
Fare politica alle sole voglia dire cancellare i valori certo una politica basata solo sui valori si riduce a pura declamazione demagogica
Ma una politica specialmente da parte del sindacato da parte di forze politiche che si richiamano a valori solidaristici eccetera è una politica che se deve saper collegare si dice coniugare con orribile espressione del politichese i valori in cui si crede al
Diciamo alle strumentazioni scientifiche tecnologiche politiche verso cui si vuole andare e poi fare scelte effettive
A mio parere la scelta è quella dell'uscita in tempi rapidi dal nucleare ma fare una scelta di questo tipo non è una scelta di no
Non è solo una scelta di non è una scelta di altrettanti sì e dissi più coraggiosi più lungimiranti che che implicano strategie politiche e strategie economiche strategie scientifiche strategie ambientali
Strategie tecnologiche dai su cui investire investire in termini capitali ma in termini di intelligenze
Io non penso che la logica con cui emergevano che quel capitale di ricercatori di di competenza scientifica di cui bisogna briganti premio parlava stamattina sia un capitale perciò spesso automaticamente fatta questa scelta obsoleto
Penso che è una grande ricchezza laddove sia un capitale utenti Corciano siamo dei Black
è una grande ricchezza di cui il Paese ha il diritto dovere di un di servirsi consapevolmente nessuno è strumento di nessuno per arrivare a scelte diverse ma per arrivare valorizzando il patrimonio di conoscenze scientifiche e tecnologiche
Che si sono sviluppato in questi anni
A mio parere quindi a me pare che le se la catastrofe di Cernobyl confermi ciò che già si sapeva ma lo conferma sotto gli occhi di tutti che il rischio connesso alla produzione di energia elettrica tramite fissione nucleare è troppo alto e inaccettabili per dirlo in due parole sintetica perché altrimenti
E io personalmente però non mi arrogo
Il diritto di essere una scienza dei materiali ripongo che trovo francamente sono un po'mastico ma non sono un esperto e non nell'ambito esperto trova francamente mitologica la discussione che oggi si sta facendo sulla fuga sulla fusione nucleare
Cioè oggi stiamo parlando qualcuno sta parlando in alternativa alla fissione di qualcosa che nelle migliori delle ipotesi nel Duemila quarantadue mila cinquanta forse potrebbe entrare forse nel due mila cinquanta nel mercato
E comunque sotto il discorso della fusione oggi qualcuno stare il contrabbanda Händel nucleare sotto
Sotto altra sotto altra prospettiva sotto altre vesti io non escludo affatto che si facciano tutte le ricerche necessarie anche se costeranno molti miliardi e molte decine o centinaia di miliardi
Su questo terreno ma che non si venda oggi alla gente o agli ingenui che questa è l'energia pulita il nucleare pulito perché non lo è per quello che sappiamo oggi non è affatto un'energia nucleare pulita e oltretutto si proietta di qua a cinquant'quaranta cinquanta
Sessanta anni
Oggi noi siamo in una situazione in cui tutti i compagni i problemi fondamentali del centro di produzione elettronucleare sono il riso
Il problema dell'emissione dei rilasci radioattive durante il funzionamento e la centrale
Il problema dello stoccaggio la sistemazione delle scorie perfino terzo ma non ultimo per lui importanza quello che voi quelli di voi che sono i tecnici chiamano il problema del del due commissioni
Cioè si son fatte le centrali ma non si sa come si esce da una centrale cioè come si smobilitare la centrale che cosa succede dopo
Quali sono le garanzie di sicurezza anche da questo punto di vista la follia pura di questa scelta
E che si costruisce e si sta costruendo e si è costruito qualcosa che non si sa come sbaraccare scusate se uso un linguaggio un po'banale ma so questo è il concetto scientifico sbaraccare come si sbarca una centrale
Eletto un creare cosa se ne fa
Quali sono i problemi che insistono sul territorio cosa succede eccetera eccetera
Oltre ai sensi l'altro fatto che io non solo non sottovaluto ma considero che perché ragione solo in termini strettamente di costi-benefici se non altro a questo criterio che economicamente la fonte elettronucleare non è conveniente oggi e penso
Molti pensano non lo sarà neppure per il futuro prevedibile
Calcolando nei costi l'innalzamento dei problemi di sicurezza i piani di emergenza
E via e via elencando cioè anche da questo punto di vista non sta in piedi non sta in piedi questa scienza e allora a me pare che si possa dire
Senza pensare che questa sia una scelta che la scelta si fa da un giorno all'altro a un certo punto qualcuno dovrà decidere c'è questo qualcuno è chiaro formalmente il parlamento e il governo dovrà eseguire le scelte del Parlamento questo sta scritto nel dare nei trattati
Di diritto pubblico di diritto costituzionale il potere legislativo e potere esecutivo però c'è un un lungo processo di formazione della volontà politica all'interno della quale c'è anche la questione referendum
Anche qua io non li mitizzo i referendum ma se non c'erano quei tre referendum con quel milione di firme il mondo politico non avrebbe avuto l'accelerata che ha avuto in questi giorni
E in questi mesi semplice io non penso che quel voto sul referendum risolverà la questione nucleare anche perché tecnicamente voi sapete che complesso non a caso sono tre referendum e nessuno di questi ha il sì o no al nucleare tout-court perché giuridicamente
Impossibile ma voi avete vissuto abbiamo vissuto nel settantaquattro la campagna sui referendum sul divorzio
Ci ricordiamo quale salto di qualità nella conoscenza della gente nella coscienza della gente in quel caso sui diritti civili sul rapporto uomo-donna
Sul rapporto uomo-donna stato uomo-donna Chiesa è stata quella campagna referendaria pensiamo che cosa potrebbe essere due tre mesi di informazione di dibattiti di confronto di divulgazione di materiali
Fatta su questa tematica pur sapendo che alla fine neppure i referendum
Poi tre sarebbero chiaramente se vincessero il sia l'abrogazione una scelta antinucleare ma neanche quella lo sarebbe totalmente e comunque una decisione politica ci dovrebbe essere a mio parere è giusto che ci sia
Cioè è giusto che il referendum c'è un forte stimolo Monforte momento
Di socializzazione l'informazione ma
Non sarebbe di per sé possibile certo dopodiché si aprono anzi contestualmente si aprono i problemi
Delle alternative ma intanto diciamoci chiaramente che è diverso parlare di alternative rispetto a un quindici per cento nella produzione di energia che so io della Germania o a non so quanto sia il venticinque per cento
Dell'Inghilterra però forse do i dati sbagliati perché visto dando queste memorie non me li sono appuntati o il sessanta per cento della Francia e qualcosa di diverso per un Paese come l'Italia che all'un per cento di Energia
Globale che hanno il tre e otto tra i nove leggo cifre diverse ma insomma la cifra grosso modo è questo di elettricità
Consumata prodotta per via per via nucleare è completamente diverso
E quindi anche quando è nata molto senso richiamare la l'arco decennale della scelta che studio dell'Spd o ancora forse più lungo del dei dei laburisti e così via quando noi siamo in una situazione da questo punto di vista completamente diversa
E che questo svantaggio fra virgolette è
Fra virgolette se volete ancora un grosso vantaggio che permette al nostro Paese di affrontare molto più direttamente la uscita in tempi rapidi e certi dal nucleare e di affrontare le questioni del risparmio della conservazione nel genetica di come utilizzare di come graduale l'utilizzo del delle fonti fossili e di come sviluppare
E di sviluppare sei più di quanto secondo me ridicolmente fino ad oggi è stato fatto le energie rinnovabili senza vendere fumo anche qua senza pensare che da un giorno all'altro tutto questo si risolve ci vogliono migliaia di miliardi di investimenti
Si vogliono ricercatori ci vogliono tecnologia ci vogliono strutture ci vuole probabilmente anche quell'agenzia
Che non piace
All'insegna briganti ma che comunque non è neanche quella il toccasana ci vogliono strumenti di politica energetica adeguati per fare questo tipo di scelte ci vuole una grande capacità non di opposizione ci vuole una grande capacità di governo da questo punto di vista una grande cultura di governo una cultura di governo di grande che saprà affrontare il rapporto fra il no al nucleare che è uno che possiamo dire subito in tempi rapidi e certi elusi a prospettive strategiche diverse
Nella la questione energetica che chiamano in causa anche il rapporto io lo chiamo Energia democrazia un altro grande tema per il sindacato
Discutere dell'agenzia o di una riforma del sistema elettrico anche dello sviluppo complementare dell'autoproduzione per esempio sarà quest'ultimo che risolverà i problemi ma stiamo parlando di cifre ridicole rispetto al nucleare da sostituire non del problema
Energetico complessivo di cui molti giustamente hanno parlato oggi all'interno del quale va inserito quello sì gigantesco il
A mio parere piccolo dal punto di vista produttivo problema delle dell'energia nucleare e quindi io credo che se per caso si profili su grosso errore a mio parere farebbe il sindacato di adeguarsi a questo
Un pasticciaccio all'italiana un piccolo compromesso e mediocre compromesso all'italiana che si sta già profilando
Diciamo no al nucleare ma teniamo aperto Caorso
Con i problemi che anche stamattina che è intervenuto ha ricordato io stesso gli ho ricordato poco fa
Diciamo no al nucleare ma applichiamo Montalto di Castro perché tanto è già quasi è già quasi completo
Con completata c'è questo piccolo brutto pasticcio e compromesso all'italiana che il mondo politico laddove non sia diciamo così
Sottoposto a un rapporto più pressante più rigoroso da parte delle forze sociali sindacali ecologiste ma non solo ecologiste
Si appresta magari a fare perché fra le righe regionali stiamo già vedendo questo io credo che sarebbe la scelta più stupida più imbecille più italiota nel senso deteriore parole mentre l'Italia oggi ha una grandissima prospettiva da questo punto di vista
All'interno della quale primo a mio parere le questioni occupazionali non dico che si risolvono ma si affrontano meglio di quanto sia oggi cioè non c'è dubbio che le alternative energetiche sono anche alternative occupazionali ha un tasso di occupazione più alto nel rapporto capitale lavoro di quello che non sia nell'industria nucleare cioè anche questo non da un giorno all'altro e questa è la capacità di governo
Di governo del governo del Paese ma di governo del sindacato di governo anche da parte dei lavoratori secondo un enorme arruolato che la scomparsa dell'Italia un enorme ruolo che l'Italia verrebbero assumere in Europa
Come mai assai più dell'Austria perché l'alta questa scelta l'ha fatta nel settantotto e sventando Orfei e li ferma qualcuno mi dicono che forse tentano di venderla a pezzi
Cioè di smontarla di venderla a pezzi sventando e l'unica centrale nucleare austriaca completata tutte nel settantotto bloccata con referendum
Ora scelta della Danimarca ma penso che il ruolo che l'Italia tanto l'Italia fa parte della cioè per esempio la usa non ne fa parte che l'Italia potrebbe avere a partire da questo tipo di scelte che è una scelta di no e di moltissimi
E di molti sì che valorizzano le competenze il capitale scientifico-tecnologico certo anche bisogna una grande capacità di riconversione perché riconvertire gasolio Montalto di Castro Caorso
O il petto dal Brasimone al progetto Cirene uscirà dal super Felix e spero che ritornato abbia fatto un laccio stamattina quando ha detto che dobbiamo chiudere tutto e partecipare
Ai ai progetti intrinsecamente veloci
Spero che volesse dire intrinsecamente sicuri perché l'ha detto anche quello nessuno ha mosso famoso nessuno ha fatto una piega
Ma
No ma intrinsecamente veloci si sa che cos'è anzi non si sa perché non può dire niente che sia questione ma i reattori veloci sono quelli insomma siccome l'Italia ne fa parte del super Fenix
Ne fa parte non è che non ne faccia parte e siccome non mi è stato detto stamattina che bisogna uscirne anziché quelle uno è forse il progetto più pericoloso da questo da questo punto di vista tutto questo non è che implica sbarrare le porte scrivere basta no
Implica una capacità di valorizzazione di competenze scientifiche tecnico-operative amministrative enorme evidentemente da finalizzare in un processo diverso questo non implica come si dice
L'abbassamento e la compressione del di ciò che l'Italia come capitale da questo punto di vista di energie intellettuali
E anche di energie o diciamo industriali di maneggi mente di amministrazione
Ma ovviamente a monte implica una scelta politica che a mio parere anche una scelta scientifica e culturale diversa
Io posso semplicemente dire con molta serenità che mi auguro che la UIL e spero più in generale il movimento sindacale sia un protagonista prioritario di questa capacità di scelta diversa
Marco Boato
Sì abbiamo ricevuto telegrammi di di di di scusa per le assenze di augurio per i lavori del convegno del presidente del CNR Rossi Bernardi del ministro della sanità Carlo Donat Cattin
La parola ora e l'ingegner miracoli della divisione della share divisione Carbone
A questo punto dobbiamo chiedere prossimi che Inter dai prossimi intervenuti
Il prossimo interventuri che e mantengano il loro i nomi devono MM in un ambito
No no no no no no no no ma era il il primo intervento è anche perché non l'abbiamo
La l'abbiamo capito dalla dalla diritto l'abbiamo sequestrato il diritto di intervento nel Maine fine mattinata e quindi era giusto che avesse anche più spazio
Nel nel pomeriggio è comunque siccome abbiamo circa nove interventi nove dieci cerchiamo di auto governare il funzionamento della della del del convegno il prossimo intervento
Sarà del dottor Bianchi responsabile dell'energia del partito repubblicano
Cercherò di essere breve anche perché
Io spesso sono vittima dei ritardi che si sono accavallati durante questa mattina
E quindi ringrazio innanzitutto allora la segreteria della Williams per darmi la possibilità di intervenire
E di riprendere alcuni punti fondamentale che già sono stati toccati questa mattina
E che riguardano l'impiego del carbone cercherò di spiegare i motivi per il quale secondo noi il carbone è una fonte verso cui crediamo debba essere incrementata la diversificazione come
Fonte
Energetica per il nostro Paese
Ricordo come già è stato detto questa mattina
Che il carbone combustibile fossile più abbondante sulla terra
Le riserve stimate sono attorno agli otto mila miliardi di tonnellate di cui attualmente settecentottanta miliardi di tonnellate sono riserve conosciute ed economicamente sfruttabili
Ciò significa che ritmi attuale del consumo Carbone potrebbe durare e coprire il consumo mondiale per duecentocinquanta anni
Otto volte la durata del petrolio e quattro volte la durata del gas naturale credo che ci sia nella relazione che ha presentato la UIL un piccolo errore sui tre mila anni che sono stati riportati come durata dei consumi probabilmente ci si riferisce alle Riserve stimate
Checché se ne dica le riserve di carbone sono distribuite in tutto il mondo e questo garantisce da un lato una impossibilità di monopolio
Politico e geografico e d'altra parte una garanzia negli approvvigionamenti
Ricordo che oltre ai tradizionali paesi produttori ci sono sempre nuove risorse che vengono rese disponibili
Per esempio dalla Colombia dalla Cina popolare dal Canada
Per l'Indonesia
Tale differenziazione nell'offerta sia in termini di di qualità che in termini di quantità
Garantisce quindi un livello concorrenziale dei prezzi
E qui pertanto con la conseguente economicità che per il nostro Paese come giustamente ha sottolineato stamattina bisogna Bitetto è questo un discorso fondamentale
Non è un caso che la forte competitività del mercato dovuta a una strutturale sovra capacità di produzione a detta degli stessi utilizzatori di carbone
Consente ormai danni di mantenere una durevole e situazione di mercato nelle mani del compratore
E inoltre
Diciamo che la congiuntura dei prezzi petroliferi
A cui abbiamo assistito dall'inizio di quest'anno viene generalmente interpretato come ho fatto non duraturo ma contingente
E dovuto a motivi che potrebbero da un momento all'altro mutare farci rivivere quanto già abbiamo visto avvenire negli anni settantatré settantanove comuni due shock petroliferi
Detto questo cercherò di
Chiarire quelli che sono un po'gli aspetti più preoccupanti legati all'utilizzo del carbone vorrei parlare un attimo dell'inquinamento
Prodotto dall'impiego del carbone
L'inquinamento
Individuabili in due forme inquinamento fisico da un lato inquinamento chimico
Inquinamento fisico prodotto dal carbone
Si verifica nella movimentazione del carbone soprattutto in presenza di materiale fine altro non è che la polverosità che si solleva durante l'enfasi di sbarco e dimessa parco di questo prodotto
Esistono dei sistemi di prevenzione di facile concezione di basso costo che consentono di eliminare tale inconvenienti e noi nel raccomandiamo sempre l'utilizzo tipo l'adozione di sistemi spruzzando di acqua con agenti chimici la copertura dei sistemi convogli anche il carbone a parco
La protezione dei cumuli e delle aree di stoccaggio si accomodi barriere
Naturali che artificiali
E la protezione dei mezzi di trasporto che portano il carbone a destino quindi copertura dei carri ferroviari copertura degli autotreni
Altro problema individuabile come inquinamento fisico e lo smaltimento delle ceneri ossia materiale che non fa parte da combustione nel carbone in tutte le centrali termoelettriche utilizzanti Carbone e in tutte quelle in programma in pozzetto specie nelle vengono captate stia in camere di combustione quelle pesanti sia all'uscita dei fumi quelle leggere
E direi che con gli attuali sistemi filtri elettrostatici si raggiungono rendimenti senza dubbio elevati parliamo del novantanove virgola cinque per cento di captazione di rendimento di captazione
Le cene ritrovano collocazione come materia prima presso cementifici dove
Senza alcun costo possono costituire anche il venti per cento della materia prima
Sia dopo opportuna quelle più pelle titolazione come inerti per calcestruzzo solo drenaggi ricoprì menti esalazioni termiche
Infine grazie al contenuto di potassio soprattutto in Giappone vengono anche utilizzate come fertilizzanti per l'agricoltura
Per quanto riguarda l'inquinamento chimico si sa che la combustione del carbone porta alla formazione di ossidi di azoto religioso
Questi d'altronde sono fenomeni presenti anche nella combustione di altri combustibili quali ad esempio gas naturale come il petrolio olio combustibile denso
Nel caso delle missioni di azoto un primo metodo prevenire la formazione di tali ossidi è la combustione a questa infermità di ricchezza l'ENEL ha studiato resta ulteriormente ricercando dove il carbone è bruciato in difetto di ossigeno
Prima dell'immissione della normale quantità viaria per la combustione esistono ancora gli altri metodo metodi di trattamento dei gas tra cui il processo che utilizza l'uso di ammoniaca per la redazione di tangueros
Riguardo alle emissioni di ossido di zolfo dovute alla presenza di zolfo nel carbone sia commesso infatti minerale che come pirite che come materiale organico
è il caso fosse di sottolineare che in Italia attualmente il carbone che viene importata e consumato ha un contenuto di zolfo che non eccede l'un per cento e che quindi tale livello si colloca al di sotto della percentuale di zolfo presente in altri combustibile anche a parità di potere calorifico
Lo zolfo viene immesso nell'atmosfera sotto forma di anidride solforosa e solforica
Ma diciamo che lo parte dello zolfo se di convivenza in camera di combustione parliamo del cinque per cento
E nelle maggior nella maggior parte delle unità elettriche finora costruito nel mondo
Viene impiegato un processo di abbattimento di tali ossidi basato sulla relazione tra ossido di calcio anidride solforosa appunto il cui risultato
E il solfato di calcio quindi gesso che viene comunemente commercializzate non è nocivo in questo caso i rendimenti sono del novanta per cento
Ci sono poi altri processi in fase di messa a punto quale ad esempio l'assorbimento mediante bicarbonato di sodio
Che dire che senz'altro possono consentire un sempre più efficace controllo sull'inquinamento atmosferico
è chiaro che il controllo dell'inquinamento chimico coinvolse in maniera
Rilevante l'aumento del costo di una centrale a carbone
Prima raccomandazione è quella di procedere a una scelta oculata dei carboni che vengono utilizzati acquistando quindi quelli a basso tenore di zolfo
Tuttavia anche considerando le penalità che ne derivano dai costi di l'installazione dei sistemi di captazione di questi ossidi di zolfo e di azoto le previsioni per gli anni Novanta danno sempre
Come fonte energetica più economica ancora il carbone difatti se prendiamo le indicazioni più attuali possiamo parlare di un costo del kWh
Prodotto da olio combustibile pare a novantacinque cento lire per il carbone si parla di settanta lire e per l'uranio ma questo prima dei Cernobyl
Di sessanta lire
Dire che
Ma altro punto da tener ben presente da incentivare e la ricerca verso le nuove tecnologie
Che si propongono di utilizzare il carbone in forme più pulite godendo quinti dei vantaggi economici che questa fonte po'garantirà al nostro Paese
Per combustione in letto fluido è una tecnica in cui il carbone abbia bruciato su un letto di materiale inerte Carcare si dice
Dove gli ossidi di azoto per via delle basse temperature e gli ossidi di zolfo per l'assorbimento da parte del calcare vengono sensibilmente ridotti
Due sono gli aspetti vantaggiosi di questa tecnica bassi costi di Bresso formazione e delegata efficienza di combustione pur mantenendo un'ampia flessibilità nella Scelta del combustibile
Ci sono poi le miscele acqua Carbone carbone olio già ampiamente studiate all'estero e su questo anche in Italia è in fase
Di approfondimento un programma di ricerca e di teste di combustione queste tecniche si propongono
Di trattare il carbone di rendere il carbone miscelato opportunamente con Marco o con olio combustibile allo stato liquido sfruttando lo quindi alla stessa maniera dell'olio combustibile
Questo prodotto
Che per essere realisticamente sfruttabile
Deve aspettare un ritorno a un divario fra il costo dell'olio combustibile e il costo del carbone consentirebbe comunque la anche alle utenze
Industriale di godere di i vantaggi economici date dal prezzo del carbone senza incorrere un'eccessiva problemi di tipo ambientale
E infine la gassificazione questo è un processo che consentirebbe di produrre l'elettricità con un combustibile pulito quale il gas prodotto dalla gassificazione del carbone
Ci sono quattro vantaggi la completa conversione di ogni tipo di carbone a gas la produzione quindi di gas pulito senza perseguire l'alta efficienza termica e l'alto recupero di calore e l'abbassamento del fattore inquinante
Ecco credo di aver dato un quadro ampio mi auguro di essere rimasto dentro i tempi che mi erano stati consensi direi che alla luce di queste poche note
Un altro suggerimento e raccomandazione è di procedere con i programmi di costruzione di centrali a carbone
Previsti dal Pen con maggior rapidità e di dare ancor più spazio nelle previsioni energetiche a questo combustibile come secondo noi merita quale fonte primaria energetica per il nostro paese grazie
Grazie miracoli la parola è al dottor Bianchi responsabile del partito repubblicano per l'energica i successivi interventi saranno via un genere il segretario generale del sindacato elettrici
Dell'otto Federighi del consiglio di amministrazione dell'Enea
Di un rappresentante dell'Emilia di franchi
Di Miniati
Del di un rappresentante dei metalmeccanici credo che sia Muccino
Va be'comunque c'è abbastanza prego
Io ringrazio la UIL per aver invitato nei rappresentanza del partito repubblicano ma questa riunione
E premetto subito che la posizione nel partito repubblicano sul problema dell'IVA utilizzazione della fonte nucleare
E nota Teresa è stata più volte dichiarata in quest'ultimo periodo e cioè
Dizione favorevole alla continuazione del
Sull'energia pone
Anche a costo diciamo di ripetere cose già dette vorrei ricordare che il problema dell'energia e un problema estremamente complesso
Sia che lo si guardi dal punto di vista del rapporto che c'è tra la disponibilità di energia dello sviluppo economico
Sì è più si guardi dopo l'incidente la disastro di Cernobyl dal punto di vista dell'impatto ambientale
Perché la storia del rivoluzione industriale e piena di incidenti connessi con l'utilizzazione alcuni consumi energetici
Mi riferisco diciamo agli incidenti che sono avvenuti
Anche sulle centrali idroelettriche che sono forse l'appunto il più pulito e dal punto di vista dal rapporto ambientale per non trascurare gli incendi negli effetti ambientali dovuti all'utilizzazione delle dei combustibili fossili
Ma vorrei aggiungere anche che un effetto anche ambientale importante lo ha la mancanza di disponibilità energetica
Mi riferisco alla fenomeno di cui si parla poco ma che a mio avviso dovrebbe essere ricordato più spesso e cioè quello della deforestazione sta avvenendo sul nostro pianeta
Da parte dei Paesi più poveri che non hanno altre risorse che appunto il legno per soddisfare i loro viso
Quindi anche la carenza diritti Energia può determinare effetti negativi e sull'ambiente
Questi problemi che non si riferiscono solamente alla nostra generazione ma si proiettano futuro sono evidentemente di natura talmente grande talmente complessa che richiedono
Approfondimenti riflessioni neanche dibattiti come quello che stiamo facendo oggi da questo punto di vista
è stata
Sincera e spontanea l'adesione che il partito repubblicano dato all'organizzazione della conferenza sull'Energia deciso dal Parlamento e e si pongono nei confronti di questo di questa occasione
In nello spirito di disponibilità al dialogo al colloquio soprattutto nei confronti di fili dei tecnici e degli scienziati
Verso i quali rinnovano la loro fiducia
Nella convinzione che sia da questo colloquio e da dall'analisi di dati di fatto che possano essere prese le decisioni migliori
Su una tematica di così grande
Rilevanza
Quindi con lo spirito con l'intenzione di dare
Un contributo a questo dibattito tutte è già in atto nel Paese e a quello che ci saranno nella conferenza noi e abbiamo opposte poniamo lavoro soprattutto alla alla classe scientifica classe tecnica di imprenditori economici
Una serie di quesiti cui vorremmo che la conferenza di rombo di Venezia potesse una risposta
Vorrei prima di passare a illustrare brevemente quali sono questi questi quesiti che noi poniamo dire qualche parola sulle loro preferenze
Noi abbiamo noi riteniamo che i problemi di di della complessità della difficoltà che ho cercato di delega per prima s'siano solo semplicisticamente risolvibili attraverso una consultazione popolare
Noi riteniamo che debba essere il Parlamento cioè nella nostra Costituzione a la delega per la decisione degli interisti politici e strategici del dello sviluppo della nostra società che debba prendere questa decisione tuttavia se il referendum non sarà evitabile
I repubblicani lo affronteranno cercando di fare il loro dovere
Dando le informazioni e che contribuendo a che il dibattito si svolga in maniera serena in maniera alquanto più approfondita che è possibile
E quindi anche da questo punto di vista deve essere visto il nostro sforzo di contribuire a all'in comuni postazione come dicevo tranquilla e serena di un problema che certamente e complesso
Allora il primo gruppo di quel di quesiti che noi abbiamo formulato si riferisce ovviamente al problema della sicurezza che noi poniamo o al primo posto nel preoccupazioni tutte le forze politiche evidentemente si pongono che in questo momento in quanto è vero che noi ci preoccupiamo dello sviluppo ma subordiniamo comunque lo sviluppo alla
Conservazione dell'ambiente e la salute del delle popolazioni quindi dal punto di vista del del della sicurezza
Il il il i quesiti che noi poniamo sono questi prima subito dopo l'incidente quindi di Chernobyl
Con questo l'ho già citato due volte e quindi penso di essere Franco
Dicevo subito dopo Cernobyl ci furono alcuni che sostennero perché l'incidente era
Un incidente tipico di quella centrale e del grado di nidi preparazione del del dell'Unione Sovietica altri invece sostengono il contrario
Nella recente conferenza di Vienna dell'Agenzia atomica dell'ONU coloro che io non considero un fallimento perché per la prima volta i russi hanno parlato che hanno esposto con grande sincerità almeno questa è l'impressione che ne hanno tratto con loro stessi vi hanno partecipato dicevo hanno dato tutti gli elementi relativi all'incidente che è avvenuta e questo non è un fatto un fatto da poco perché in altre occasioni
Un'epoca ridursi non hanno nemmeno comunicato nel fatto che fosse avvenuto unicità sul loro territorio
Dicevo in questa conferenza che è emerso in maniera ma almeno a me sembra convincente il fatto perché l'incidente spesso sia stato causato in primo luogo dal tipo di centrale assolutamente diverso da quelle
Del delle tecnologie occidentali e anche da una certa leggerezza nella nella tentare di fare con queste macchine così
Importanti pericolose complesse
Addirittura delle sperimentazioni
Come stato viceversa diciamo effettuato
In Russia allora da questo punto di vista e tenendo presente che nella conferenza diviene Vienna
E la maggioranza dei Paesi che vi hanno partecipato hanno anche firmato delle due protocolli d'intesa del due convenzioni che impegnano i Paesi stessi a scambiarsi le informazioni con tempestività sugli incidenti ma hanno anche dal questa è la seconda convenzione firmato l'impegno a consentire la presenza di esperti di altri paesi sul proprio territorio sulle prove nei luoghi dove sono installati centrale nucleare dicevo premesse queste considerazioni la domanda che noi poniamo ai tecnici e agli scienziati che se le tecnologie della del
Delle delle centrali del mondo occidentale con particolare riferimento all'Europa siano tali da a considerare impossibile o comunque improbabile un incidente del tipo avvenuto nel nell'Unione Sovietica e se quanto che è stato avviato nella conferenza di Vienna in merito alla cooperazione internazionale per il controllo della sicurezza di questi impianti e possa essere considerato diciamo sufficiente e quali
In caso contrario debbano essere gli ulteriori passi dare una
Garanzia internazionale su una forma di energia che come l'incidente
Nucleare sovietico ha dimostrato non conosce frontiere
Il secondo il secondo problema
Il secondo quesito
E e il relativo alla alla gestione del del dell'emergenza è stato già ricordato stamattina che in occasione del dell'incidente sovietico in Italia si sono notate delle smagliature
Nella gestione dell'informazione e delle istruzioni della
Delle procedure da seguire per fronteggiare un incidente di questo tipo
Ora considerando considerando che anche ammesso che l'Italia deciderà diciamo di sospendere il suo piano nucleare
Il rischio radioattivo non verrebbe comunque meno noi chiediamo di conoscere quali sono le le diciamo le istituzioni le procedure le normative che comunque il nostro Paese e si dovrà dare per fronteggiare nella maniera migliore in futuro
In un tipo di incidente di questo genere e lo stesso argomento dello stesso problema noi proponiamo per per le scorie radioattive che che di giustamente come è stato riportato rappresentano un problema che non lascia tranquilla la popolazione noi sentiamo dire dai tecnici che si tratta di un problema risolvibile
Ma vogliamo sapere come questo problema a dire affrontato e risolto oggi a cominciare partire dal corso e quali siano le
Soluzioni di più lungo termine in quale ambito di cooperazione internazionale la la sistemazione delle scorie debba essere effettuato Queen questo per quanto riguarda la sicurezza veniamo ora gli aspetti economico industriali che il programma nucleare
Comporta
La prima la prima
Il primo quesito di questo secondo gruppo
E e al relativo alla situazione l'atteggiamento che dopo l'incidente dice Nobili sarà assunto da tutti i Paesi del mondo ricordo due numeri che attualmente
La energia nucleare nel mondo consente di risparmiare trecentoquaranta milioni di tonnellate equivalenti di petrolio
La realizzazione dei rilievi centoventuno mila Mw di centrali nucleari costruzioni se sarà portata a termine consentirà risparmiare grosso modo altri centocinquanta milioni quindi complessivamente siamo di fronte ad una ad una domanda di
Combustibili sostitutivi sostituiti dal nucleare intorno ai cinquecento
Tra i cinquecento milioni di tonnellate di petrolio allora la domanda che noi poniamo è questa
è realistico ipotizzare che nel mondo dolci sia un un disimpegno sia pure graduale dal d'un nucleare
E se ciò avverrà quali saranno le conseguenze sul livello dei prezzi delle fonti energetiche a livello internazionale e soprattutto quali saranno le conseguenze di questo eventuale
Diciamo crescita del del dei prezzi sui Paesi in via di sviluppo che sono quelli che che più hanno bisogno diciamo anche piano mondiale di disporre di in quantità di energia superiori a quelle che attualmente di cui attualmente dispone
Ma se e come la conferenza la la riunione di Tokyo
Cioè contro la dichiarazione di topi tra l'altro sottoscritta anche dal nostro Paese
I paesi industrializzati andranno avanti sul sullo
Tutti diserzione del nucleare
E siccome la conferenza di Vienna ha confermato e come ha confermato anche la recentissima conferenza di Carlo
La maggioranza o se non la totalità dei paesi andrà avanti sul programma nucleare allora si pone nell'altro un'altra domanda
Una decisione unilaterale e
E i isolati dell'Italia
In un contesto mondiale che marcia
In in una in direzione diversa
Ripeto io non affermo che tutti i paesi faranno come se Cernobyl non fosse avvenuto ma pongo il problema se e il tutti gli altri Paesi andranno avanti
Una posizione isolata dell'Italia quali conseguenze avrà sul il sistema produttivo cioè c'è il pericolo che il nostro il nostro sistema sì tipi sia costretto a così ridurre la propria capacità o meglio si sposti su tecnologie più semplici Palmino ore valore aggiunto con le conseguenze che facile dedurre sul piano della collocazione
Del nostro Paese nel contesto nei Paesi industrializzati questo una domanda a cui bisogna dare una risposta prima di prendere alcuna decisione
E veniamo quando terzo gruppo l'ultimo gruppo di i quesiti le alternative
Ecco prima di il di parlare di delle possibili alternative al programma nucleare ammettendo che l'Italia assuma comunque la decisione di
Uscire
L'ha detto in maniera direi abbastanza chiara che le alternative possibili nel nel medio periodo sono solamente i combustibili fossili
Mentana olio combustibile Carbone
Signore che ha parlato per primo si è
Detto meravigliato per il fatto che stamattina non mi ricordo chi non l'avesse mi sembra Bonetti non avesse citato la parola Chernobyl io mi sono gravi
Il grazie
Ecco io mi sono meravigliato che tra
Le cose negative a cui bisogna guardarsi
Non sia stato citato grave problema che la combustione dei combustibili fossili presente nel nostro Paese
A parte dissolta oratore di cui abbiamo sentito una relazione appena pochi minuti fa c'è il grosso problema della CO due che no certamente non sono io ad inventare io ho riportato alcuni dati
Nel all'inizio dell'era industriale il contenuto di CO due nell'atmosfera di duecentosettantotto parti per milione
Nel mille novecentottantaquattro era salito a trecentoquindici parti per milione ed ora è salito a trecentoquarantatré alcuni scienziati tecnici sostengono che che se questo trend se questa tendenza non sarà investita
Noi rischiamo nel giro di cento anni o forse anche meno di vedere la temperatura media nella nostra l'atmosfera non sul pianeta aumentare da zero quattro a uno virgola quattro grati
A cui
Questo variazione sono è associata un
Un possibile aumento del livello del mare che può essere
Piccolo del d'ordine del del
Di di venti centimetri il che sarebbe forse accettabile ma con un massimo preoccupante di un metro e mezzo
Con le conseguenze che voi potete immaginare sulla sulla siamo sulla struttura stessa del nostro nel nostro Paese allora
Se noi consideriamo questi aspetti
E dobbiamo posti il problema dice cosa significa che cosa significa continuare ad utilizzare in maniera massiccia
Eventualmente anche come intanto il ritmo attuale se i bisogni di energia
Elettriche in particolare tenderanno ad un ad aumentare nel futuro come probabilmente avverrà anche se sui numeri c'è discordanza di opinioni ma certamente il trend di incremento delle leggi elettrica che un dato indiscusso
Quindi se non ci aspettiamo un incremento del prodotto interno nazionale lordo e c'è da attendersi anche una maggiore richiesti allora se questa maggiore ricchezza energia oltre alla sua sarà comunque
Dovrà essere comunque soddisfatto attraverso i combustibili fossili e non ci sono altre vie
Ecco allora c'è da porsi il problema di anche dal punto di vista ambientale quali sono
Quali sono le conseguenze in ogni caso le vogliamo che venga fatto un confronto un confronto dai tecnici il il più tecnico possibile il più spassionato possibile tra danni le conseguenze ambientali che le varie forme di energia e comportano dei rischi che le varie forme di leggi comporto
E i vostri che diciamo la lottizzazione comporta naturalmente fatto salvo il massimo che si può fare per contenere
Lì infatti ambientale
Una questione particolare poniamo a proposito del metano
Mi sembra che sia stato già detto stamattina da qualcuno che metano la fonte che si presti presta meglio dal punto di vista ecologico ad essere utilizzata
E che tutto sommato le Riserve accertate di metano siano nelle ma è stato inoltre rimosso uno degli ostacoli
Alla penetrazione del metano che era quello della difficoltà di trasporto vidas Dotti che sono stati ci sono stati costruiti evidentemente consentono oggi una economia di trasporto e quindi una più una più facile utilizzazione
Il metano però non è un sostituto dal punto di vista della
Diversificazione delle fonti del petrolio in quanto
Sia a livello di prezzi sia a livello di di necessita di importazione diciamo ha gli stessi problemi quindi il problema che questa volta poniamo non è un problema tecnico ma un problema politico
Cioè su quanto nostro Paese debba preoccuparsi della sua vulnerabilità rispetto alla dipendenza dall'estero evidentemente una aumento sostanzia sostanzioso del del metano dell'uso del metano ma non attenuerebbe rispetto alla situazione attuale
Questo per quanto riguarda il medio periodo
Cioè il periodo siepi di dieci quindici anni
Senta
Per il futuro
Evidentemente l'energia come ho detto non è un problema
Diciamo che che si si pone solamente per l'immediato per il medio periodo ma anche per il lungo periodo
E allora noi vogliamo che su sulle alternative per il futuro
Così come girano numeri ballano diciamo previsioni ognuno fa le sue dichiarazioni sì ha detto una parola chiara le alternative che abbiamo non sono tre le fonti il rinnovabile io lo do per scontato che la la politica di un uso razionale dell'energia e di quindi conseguenti risparmi sia comunque perseguita perché e anche una una via il progresso tecnologico civile quindi scontati tutti i risparmi che sarà possibile conseguire le fonti su cui si può contare sono le fonti rinnovabili quindi eolico fotovoltaico da biomasse
Eventualmente l'identità l'utilizzazione di reattori veloci che consentono attraverso il processo di produzione di combustibile durante la produzione stessa di regia di prolungare l'utilizzabilità delle delle materie fissili praticamente c'è una moltiplicazione delle risorse attuali di utili fissi e infine la fusione
Ora su queste tre fonti otto queste tre alternative possibili noi chiediamo che alla fine venga fatta diciamo chiarezza nel senso di dire quanto ci si può attendere
Dalle fonti rinnovabili in termini di di megaTEP sostituiti a quale data e se ci sono non ci sono aspetti di impatto ambientale o di sicurezza collegati connesse
Per quanto riguarda i reattori veloci in Italia è stato ricordato fa parte partecipa ad una cooperazione europea
Ecco noi vincoliamo sapere se la dichiarazione del Parlamento
Che aveva impegnato le forze scientifiche e tecniche italiane a mantenere aperta per il nostro Paese questa opzione per un impiego futuro di questa forma di energia debba essere mantenuta o se diciamo
Come alcune decisioni recenti del del governo sembrano indicare questa opzione debba essere diciamo si debba rinunciare già da ora a questo infine la la la fusione
è già stato detto la funzione è molto lontano nel tempo attende la dimostrazione di fattibilità prima ancora che la dimostrazione di convenienza economica ed è tutto da dimostrare che essa sia
Tranquilla dal punto di vista dell'impatto ambientale perché della sicurezza
Comunque anche su questo ebbene sfatare alcune
Così il speranze che che qualcuno diciamo buona fede certamente e sperando diciamo forse un po'troppo nelle capacità della scienza fa balenare come una un'alternativa che e a portata di mano si è parlato di trenta quarant'anni addirittura ho sentito dire sessanta anni io non lo so poco certamente non è una soluzione finale abbiamo apportarvi
Ecco allora su questa ultimo argomento la domanda è se e sia possibile accelerare i tempi di penetrazione della della di penetrazione i tempi di di i ottenimento del
Di di una dimostrazione concreta di utilizzabilità da parte del energia da fusione
Quali siano gli accordi internazionali che eventualmente devono essere messi in atto per accelerare questo processo e quali siano i costi che che eventualmente il nostro Paese deve sopportare
Infine vorrei chiudere presto mio intervento con loro un'ultima la questione
Di carattere più politico un ritorno al discorso del referendum e del ruolo che le varie istituzioni devono a a bere e devono mantenere o meno nel nostro Paese
La nostra Costituzione ripeto appena affida al Parlamento decisioni nel di quali debbano essere le linee secondo cui deve evolvere la società Parlamento come espressione della volontà popolare
Ma il Parlamento il Parlamento per essere espressione del del
Volontà popolare deve anche preoccuparsi che questa siamo volontà questa
Quest'opinione possa formarsi in maniera corretta perché su temi di così rilevante complessità evidentemente non è facile
Che tutto il popolo acquisisca pongono opinioni ponderate quale sono necessarie e allora
E siccome noi riteniamo che e il rapporto tra alla classe politica chiamata a decidere per delega
E il popolo deve essere mantenuto in termini corretti non ci deve essere cioè distacco frattura
Allora questo perché chi la democrazia richiede che ci sia questo scambio continuo di diciamo di frapposto questo rapporto continuo tra chi ha la delega a decidere colui che dà delle che era noi chiediamo se non sia il caso sul problema dell'energia ma come su tanti altri c'era mai la società moderna pone non si può debba mettere in atto un sistema d'informazione a cura del governo che che naturalmente organizzato ai vari livelli possa consentire
In maniera tempestiva naturalmente non in maniera improvvisata come forse siamo costretti a fare adesso consentire dicevo di non doveva ricorrere
Oggi non dover rimettere nelle mani della popolazione forse impreparata a scelte di questa dimensione decisioni che spettano al Parlamento ecco questi sono i quesiti che noi poniamo al dibattito del paese e alla conferenza sulle energie nello spirito di contribuire
A a che il dibattito si svolga nella maniera più approfondito possibile e in maniera che le decisioni e le scelte il Paese prenderà siano possibilmente le più saggi sì
Grazie
Dottor niente adesso diamo la parola a un Geri è il primo degli interventi chiamiamoli in termini così non avremo abbiamo ancora più due ospiti e poi avremo il di la gran parte degli interventi sarà sarà di rappresentanti del del sindacato attualmente
Hanno tutti titolo a partecipare a questo dibattito l'unico vincolo che abbiamo ancora del tempo peraltro il comitato centrale e affronta anche questo argomento Bindi l'occasione certamente non mancherà anche nei prossimi giorni in ogni caso le regioni più interessate le categorie più interessante certamente hanno una ragione di più per intervenire anche in questa sede
Bisogna riconoscere che la relazione di Ottaviani di Varisco
Un relazione piacevolmente aperta
Non solo perché da più spunti di quello che appare una prima vettura
Ma perché non cade nella trappola di considerare anche stavolta sull'onda di quello che recentemente accaduto che ci sia una stretta correlazione solo una correlazione fra Energia
Energia elettrica e nucleare
E non cade soprattutto nella tentazione di considerare che la questione d'inquinamento sia soltanto questo inquinamento radio
Verità e che se va affrontiamo seduto su quest'ultimo versante il problema tutte le sue articolazioni dobbiamo riconoscere che probabilmente il dibattito di oggi ha falsato ed è falsato perché una coscienza ecologista non possono preoccuparsi certo deve preoccuparsi ma non possono preoccuparsi dell'inquinamento
Radioattivo visto che esistono invece numerosi allarmi suo altre altri inquinamenti ambientare in particolare quelli indolori che negli ultimi tempi si stanno avvicinando
Tuttavia pragmaticamente credo occorra riconoscere che poiché Chernobyl esistenti poiché la paura che tutti abbiamo avuto dopo Chernobyl nuclearisti e non nuclearisti c'è stata
Poiché questo è un dato essenziale occorre sicuramente soffermare gran parte la nostra attenzione pur parlando in un convegno sinergia
Dell'energia elettrica in particolare del problema del e su questo si è parlato spesso di emozionalità
Nel nei ragionamenti io sono lo confesso con molta tranquillità cioè quelli che ha sostenuto che il dibattito non debba essere emozionale
E diceva di Donato ma la paura non è stata irrazionale non è stato emozionale è stata razionale
Io concordo contenuti Donato ecco e continua però a sostenere che abbiamo ecco abbiamo il rischio corriamo il rischio di svolge un dibattito emozionale perché emozionale non è la paura
Ma quello che facciamo di scendere dalla paura cioè la decisione che ne prendiamo rispetto ad un avvenimento che giustamente ha un po'ritocchi ha fatto discutere
Tutto il fatto è che a mio parere
Parlare di energie seriamente significa parlare di programmazione economica nel senso più ampio della parola
Io direi forse abusando del del termine di una pianificazione economica italiana nel senso più generare il penne
Che un esempio dovrebbe essere un esempio di programmazione con buona pace del
Il compagno Giolitti il quale se un uomo di spicco è stata Fiandre più matte risate visto che ci stiamo avviando sulla corrompendo all'anno praticamente il pende dovrebbe essere invece il centro motore di tutta l'economia italiana
Ora credo non ci non sia in discussione che qualunque scelta porta con sé una serie di conseguenze e scelte importanti portano con sé conseguenze importante io mi sarei aspettato in verità che il dibattito ma non solo nella villa anche fuori di esso si svolgesse
Sulla preferenziale gli elementi delle conseguenze rispetto alla scelta
Ho viceversa della scelta rispetto alle conseguenze per essere più chiaro mi sarei aspettato che il dibattito si svolgesse con molta chiarezza
Sull'esigenza che abbiamo di assumere una decisione che di ordine politico e valutare rispetto a questa decisione quali sono le conseguenze oppure viceversa stabilire quali sono le condizioni a cui deve corrispondere una scelta politica mi pare che entrambe le questioni sono state sempre appena toccate ma probabilmente non si arriva a delle conclusioni anche stamattina molti hanno toccato questo argomento inascoltato
Bonardi che diceva per esempio che il no al nucleare nucleare no grazie e una premessa quindi Bonardi sostanzialmente sostiene che bisogna svolgeva Spyglass una scelta politica rispetto alla quale nata e di conseguenza sono ancora da chiarire lo diceva anche briganti ma sul versante opposto
Quando ha sostenuto che occorre capire quali sono le condizioni generali internazionale e nazionale di quel sviluppo dell'economia eccetera eccetera e devono portare a una scelta
Di ordine
Politico
Io credo che si possa ragiona su questo planato prescinde tutta una serie di luoghi comuni
Per esempio quella che non è possibile fare mente locale perché non ci sarebbe sviluppo unitario per esempio quella che è inutile chiudere nucleare l'Italia visto che soprattutto avendo riguardo alle centrale nucleari francesi abbiamo decentrati di lì a pochi passi perché giusta l'osservazione che una cosa è essere a cinquanta chilometri dal luogo di un eventuale disastro altra cosa e a duecento e più
E tuttavia queste argomentazioni sottoposto esser non luoghi comuni se appena appena proponiamo un'analisi per esempio pensiamo all'esistenza di un grande parco di centrali nucleare in Europa
Non come come dire come pericolo comunque latente rispetto a una eventualità che l'Italia esca dal nucleare
E quindi però resta un pericolo dovuta incidenti fuori nell'ambito d'aria
Ma sotto un'altra angolatura quella sua cioè che se è vero come dice Bonardi
Che l'Italia deve farsi capofila di un movimento di fuoriuscita dal nucleare beh adora la relazione già dice qualche cosa dice che cioè poiché la produzione nucleare in Europa e pari al cinquanta per cento della produzione di
Petronio dell'Arabia Saudita
Noi ricordiamo che appena lo spostamento dei consumi dei petroli ha comportato correva comportato interni diciotto contro shock petrolifero con questo emendamento ha una rilevanza la questione cedere centrali in Europa
La questione di abusi dall'Italia a sé stante ma nel in un novero di Paesi europei quindi in una
Come dire in un panorama internazionale ben più ampia evidentemente si pone e si pone probabilmente in termini diverso sia detto per esempio che c'è
Ha detto ingegner Bitetto c'è un rapporto geopolitico che riguarda gli approvvigionamenti e che riguarda le differenziazioni
E si è detto su queste questioni io ritengo in verità se non luoghi comuni comunque delle delle discussioni abbastanza affrettate che gli USA
Hanno già deciso di non costruire nuove centrali a maggior ragione l'Italia che ha poche centrali potrebbe decidere di la fuoriuscita dal nucleare
Probabilmente la cosa avverrà probabilmente la cosa potrebbe non essere vera perché ritengo che un approfondimento sulla situazione italiana che è profondamente diversa da quella degli Stati Uniti sia in termini di dipendenza energetica sia in termini di riserve strategie che l'Italia possiede e probabilmente un argomento da affrontare ad affrontare in termini molto molto più precisi così come si è detto che il denaro che dovrebbe essere
Destinato ad investimenti sul nucleare potrebbe di diversamente essere impiegato in Italia quindi non è vero non sarebbe vero che
Una chiusura delle cento anagrafe uno stop al programma nucleare comporterebbe problemi per l'economia italiana perché questi sono superabili in maniera diversa
Ho citato soltanto alcuni degli argomenti che sono soggetti qui semplicemente per confermare il dato che a mio parere essenziale per il ragionamento che intendendo svolgerà quello cioè che la scelta che bisogna fare
Quindi in Italia non è solo sul nucleare è una scelta di Piano energetico nazionale e che il piano energetico nazionale comporta consente una serie di tante e tali
Come dire articolazioni nei vari settori che addirittura pensare a spendersi significa pensare in termini concreti se vogliamo fare una programmazione seria interviene ricette significa pensare hanno alla programmazione dello sviluppo dell'Italia
E quindi nel caso degli investimenti se non si va su investimenti nel nucleare in quali altri settori si va se c'è un problema di
Modifica della tipologia delle aziende delle dell'industria italiana quale è quella che si sviluppa
Dicevo quindi il Pen
L'argomento che abbiamo davanti non c'è una scelta sul nucleare c'è una scelta sul tempo dipende come tutti come tutti i grandi piani è fatto di scelte politiche fatto di scelte tecniche
Rispetto alle quali mi pare un i con le altre nazioni possono essere utili ma non sono certamente sufficienti
Perché il il dire che l'Italia sia vicino più o meno gli Stati Uniti e fino a che punto si avvicina
Nel dire che l'Italia si avvicina più o meno le situazioni francesi o inglesi o o tedesca e fino a che punto si avvicina è soltanto un termine di paragone rispetto al ragionamento che dobbiamo svolgere una volta accertato il quale noi restiamo soli
Con le nostre responsabilità ecco la decisione che dobbiamo assumere sapendo che le dice dobbiamo assumere una decisione di estrema rilevanza io sono
Personalmente convinto che poi che il pende è costituito da dati e scelti politici e dati scelte tecniche non ci sia dubbio che i dati e scelte politiche vengono prima abbiano supremazia rispetto ai dati
Ai dati tecnici e questo perché c'è Chernobyl perché c'è stato Certe notti perché la politica si fa a mio parere soprattutto avendo riguardo a quelle che sono i movimenti che esistono ci sono nel Paese e riguardo alla coscienza risvegli di coscienza che c'è stato nel Paese d'Europa e pulite ogni dubbio quindi che Ciarrapico ripeto ancora non solo per non essere citato ne ne se ne sono il libro di cattività Marco Boato perché c'è l'ordine c'è stato e quindi rispetto a questo la decisione politica a una sua rilevanza rispetta alla scelta tecnica con un solo limite però che la scelta politica non può essere capo ottica perciò deve essere tecnicamente possibile
E questa scelta politica deve essere tecnicamente possibile
Anche considerando un dato che mi pare importante che è emerso ma per mi pare non sia stato su sufficientemente sottolineato di Donato dice nel suo intervento se dovessimo arrivare a un referendum questo referendum probabilmente spaccherebbe in due l'Italia il che vuol dire che esiste in Italia una quota consistente di popolazione
Che intende esser convinta della bontà di un eventuale scelta sul no al nucleare
Deve essere cioè convinta che questa città non comporti conseguenze immediate sul loro stessi
C'è l'obbligo quindi di a fare una serie di accertamenti non solo perché bisogna abbiamo la responsabilità delle cose che dobbiamo fare ma anche perché in termini di petto sociali si tratta di convincere questa grande parte di popolazione
L'ha vista dalla categoria che rappresento ha avuto un lunghissimo dibattito su queste questioni
La questa a riconfermato che la scelta politica può essere tranquillamente quello di iniziali un processo di uscita dal se però sono verificate alcune condizioni
Io nel penso anche e la questo lo ha sostenuto che difficilmente questa scelta questa opzione
Al suo del suo compagno nel suo complesso cioè con tutte le sue articolazioni sarà una scelta che potrà avvenire
Durante la conferenza troppo poco tempo ci separa da questa conferenza troppi i dati che possono essere che debbono dovrebbero essere acquisiti
Certo la conferenza un compito
E non supererà il compito principale di effettuare la scelta politica
E di compendiare alla con altre scelte altrettanto politiche perché con tutti i discorsi tecnico si possono fare in un modo o nell'altro alcune scelte solo ed esclusivamente politiche e non hanno bisogno di ulteriore dimostrazione
Sicuramente quella di determinare il nuovo grado di dipendenza decidere politicamente quale deve essere in grado di dipendenza italiana
Dal approvvigionamento estera e quindi le quote di converso le quote di riserva strategica quali le quote di riserva
Di produzione riproducibilità elettrica quale il modo quale e se contrastare la penetrazione dei consumi elettrici rispetto alla per al e consumi energetici
Quali in i mezzi per sostituire la penetrazione rettifica con altre forme di consumi energetici e anche evidentemente una la questione del coordinamento di una nuova politica energetica e così resterebbe tutto evidentemente ragione Antonio in un contesto nazionale e internazionale con tutti i ragionamenti che evidentemente ne vengono fuori questa nostra breve sono delle scelte politiche che la conferenza copre ma queste scelte politiche vanno supportate con alcuni dati anzitutto quanta Energia occorrerà nel futuro in Italia
Lei nella sbagliato nei suoi programmi
Sembrerebbe di sì secondo alcuni dati sembrerebbe di no secondo altri una cosa è certa quando si ha sì attribuisce a un'azienda
Che direttamente interessato ed è un'azienda tecnica la responsabilità di determinare il il fabbisogno almeno per la sua quota però di consumi elettrici nel futuro questa azienda non può correre il rischio di sbagliare
E quindi si va incontro probabilmente a degli eccessi non altrimenti che altrimenti potrebbero essere potrebbero essere eliminati
Quindi quanta energia elettrica occorre alle future quanta energia correva nel futuro che prevede anche che in impone anche un esame prospettico di guerre fra la società del domani quanta penetrazioni terziarie quanto prestazione di servizi quanto riduzione dell'industria
Quanta dislocazione dell'industria territorio nazionale perché non è poco importante sedi sono ancora aria di concentrazione al nord
O al centro in alcune determinate località se rispetto a un'ipotesi invece di polverizzazione distribuzione dell'industria sul Paese perché ha riflessi questo anche se non sulla quantità di energia da produrre sicuramente sui luoghi sul dove produrlo e sulla qualità la legge che occorre produce
Sicuramente un'analisi sulla una possibilità di una seria politica del risparmio energetico perché
Mi pare di aver ascoltato molti interventi sul fatto che finora questa la pratica di Spagna gestione da tanti dati una generica dichiara di vi invito raccolto più per buona volontà che non per convinzione dalla cittadinanza un'analisi qui da tendenze evolutive della tipologia industriale così
Secondo dato di cui si ha necessità una volta stabilito quante energie occorre
La scuola di cui sia assolutamente regista è quello di capire come fare stabilire questa domanda di energie ed esaudire questa domanda in modo tale che momento per momento l'offerta diciamo così la producibilità di Energia debba essere sicuramente maggiore della domanda perché molto spesso
Nei nostri ragionamenti dimentichiamo che alcune cose anche se tecnicamente possibile a farsi hanno ci sta di tempi di realizzazione e mentre la dinamica dalla domanda segue una sua legge la dinamica della costruzione tutte le centrali di produzione segue la legge
Probabilmente più rigida e comunque diversa che potrebbe essere diversa da quella della domanda
Decidere quindi come sostituire
Il nucleare con qua con quali
Altre energie impari
E all'interno di questo discorso dis stabilire anche quali sono le condizioni attuali di riserva io parlo in particolare di genetica quali sono le condizioni di riserva d'energia elettrica perché tra le cose che si dicono e sono ancora tutte da dimostrare
Vi è la la voce che il Veneto disporrebbe di un parco dice entrare di riserva capace di soddisfare non solo eventuali punto in questo momento ma anche nel futuro
Un eventuale incremento di domande la quale cosa in verità
Anche se da enti e da interno delle nelle mano molto come dire a dentro questi problemi mi pare una sciocchezza perché attualmente il parco riserve dell'ENEL riserva fedele nelle costituita erotici ma dovrà cento decentrati che anziché smantellate si decolla sulla carta ma questo il dato che si apre infine anche la questione del da su tutti gli altri energetici tutti questi dati dovrebbero servire per supportare la decisione politica a monte quella cioè che si può uscire dal nucleare e che per uscire dal nucleare si eccetto alcuni rischi di grado di dipendenza ripeto dai paesi europei il la riduzione delle foto di riserva
E quanta riserva strategica in Italia così
Ora però seguendo questo ragionamento seguendolo fino in fondo
Io credo che lo ripeto che mente questa decisione politico queste prese già in Conferenza per la regia questi dati che servono per corroborare questa decisione politica non saranno disponibili non possono essere disponibili per quella data
Anche perché a mio parere questi dati devono essere credibile per essere credibile devono essere elaborate
Da una commissione di studio
Che di che deve tenere deve comprendere al suo interno tutte le istanze interessate a questa questione
Quindi sicuramente The tecnici sicuramente le aziende sicuramente il Parlamento quindi le forze politiche ma sicuramente anche le porto sociale e sicuramente tra le forze sociali i movimenti ecologisti i quali all'interno
Devono essere per discutere di questo argomento per convincersi che sui dati non si bara
Anche perché è giusto che su questi dati in un six-man
Dire che quindi questi dati non sono non saranno pronti per la Comit per la conferenza energetica impone a questo punto nasce da scelte che la cui spetta quella cioè di considerare che è necessario una moratoria
Delle nuove inizi di nuove iniziative sul campo del nucleare ma nel frattempo restano in piedi le centrali attualmente costruite quelle in corso di costruzione
Perché bisogna dire due certezze la prima che eventualmente si dovesse dimostrare che nonostante tutta la buona volontà nonostante tutti i conteggi fatti comunque del nucleare non si può più uscire in maniera lenta non si può che seguire per intenderci era stato dei laburisti non si può questo punto oggi prendere decisioni che possono contrastare con questa eventualità che non possiamo ancora scarta
E la seconda perché mi pare che giustamente molto intelligentemente in relazione è stato detto che tra le ipotesi di costruzione di
Tra De potestate del presente nel considerare che la possibilità di continuare i lavori parlo di
Di Trino Vercellese e di Montalto di Castro vi è anche l'eventualità
Che verrà dalla da un check-up tecnico che è stato richiesto dalla CGIL CISL UIL e dalle sindacati categorie dell'Emilia e della Lombardia sono stato tecnico tra centrati causa potrebbe darsi cioè che questioni centrali siano necessarie per poter uscire gradualmente dal nucleare così come deciso
Ma per perda dovessi fare il più presto possibile per sostituire
Una o più centrale che dovessero essere messe intanto in chiusura perché obsoleti o perché non adattabili agli standard
Di sicurezza quindi insistiamo su questa ipotesi insistiamo sull'ipotesi cioè che fin quando non si saprà sarà saputo con certezza se la decisione politica che ci deve essere che si può prendere subito che quella dell'uscita dell'Italia dal nucleare prima dei dati che
Dovranno essere disponibile non saranno chiari fino ad allora decisioni sul tutto chiuso su tutto aperto dovrebbero essere evitate
Due due brevi ancora
Indicazioni
Ove mai mi pare estremamente interessante la da quello che dice la relazione ove mai sto avesse pervenire a quest'ipotesi quella cioè di un residuale nucleare ancora una volta c'è confermarono pozioni antica se non sbaglio della UIL
La questione la sicurezza diventa azionamento interessante bene ha fatto la relazione a ricordare che esista una sicurezza di funzionamento che non significa sicurezza per le popolazioni
Perché il nel primo caso si bada affari motore Capuzzo la centrale funzioni sempre cioè si badi a evitare che accada
L'incidente nel secondo caso invece si tratta di chiarire che anche se accadesse l'incidente questo non avrebbe conseguenze sono popolazione nel primo caso c'è cerca di evitare la l'incidente confusione Del Noce lo faccio per dire nel secondo caso bisognerebbe badare che anche in casa
Anche qui probabilmente la questione delle nuove tecnologie di studi di ricerche e io penso già abbastanza Abbiati e di investimenti nel campo potrebbe essere estremamente utile ultimo questi io credo che rispetto quindi alla posizione complessivo come questa abbiamo assunto un atteggiamento di grande prudenza e di grande equilibrio
Un solo dato riteniamo che debba essere escluso da ogni discussione che cioè tutto quello che riguarda la discussione sull'energia debba svolgersi in un'ottica di sviluppo economico non è possibile assolutamente neanche lontanamente ipotizzare che si possa discutere di un rallentamento delle possibilità produttive di scontri produttive dell'Italia
Ne siamo direttamente interessati come sindacato perché sappiamo lo sappiamo bene fuori da questa ottica la la mediazione dei conflitti sociali alla stesso rilancio preoccupazione sarebbe impossibile come sindacato pagheremo troppo duramente la quale questione di comporta una riflessione finale ed è questa c'è una grandissima grandissima occasione di sviluppare un dibattito politico fra sindacato e movimenti ecologisti
Ma il sindacato non può che badare anche se non solo anche alla questione dello sviluppo se gli ecologisti dovessero badare solo alle questioni tra natura e non anche lo sviluppo
Anziché avere un incontro di volontà casca per un confronto ci sarebbero però lo scontro si perderebbe una grandissima occasione politica che decide
Lire il consiglio di amministrazione dell'ENI
O i seguirà franchi segretario generale del miglioramento ieri Miniati del comitato esecutivo dell'aprile della ridimensiona
Ringrazio la presidenza di questa opportunità riprendere la parola dico subito che parlo come membro del consiglio d'amministrazione dell'Enea
Ma non lo rappresento ufficialmente stamattina ha parlato professor briganti da questo punto di vista quindi il mio discorso sarà un po'più libero
Ne intendo quindi farne le difese anche se è un ente che a mio avviso merita molte difese ma questo mi potrebbe fuori tema
Io invece mi rifaccio proprio esplicitamente al tema come era enunciato dell'invito il piano energetico dopo Chernobyl ringrazio di questa pronuncia ecco si sono già iscritto spero nel libro
Dei dei buoni non ora passo tra i cattivi subito per altre ragioni io dico subito di che secondo me bisogna partire da un chiodo che va piantato immediatamente nel muro come un punto fisso noi dobbiamo riflettere un momento al piano energetico che era stato approvato
Se non erro il venti di marzo con una delibera del CIPE di questo anno mille novecentottantasei tra l'altro nel dibattito che c'era stato in Parlamento potrei sbagliarmi ma cito a memoria credo che piano fosse stato la revisione della discussione fosse stata approvata come qualcosa per l'ottantacinque per cento di maggioranza
Richiamo l'attenzione su questo
Perché è vero che c'è stato Chernobyl ma è anche vero che c'era stata una lunghissima discussione su questo piano che è un piano che ha visto tra l'altro varie versioni e l'aggiornamento e il recentissimo
Io richiamo l'attenzione sulle diciamo implicazioni strategiche di quel piano perché queste rappresentano a mio avviso quel chiodo fisso di cui bisogna tenere conto presente e che le erano le due condizioni due grandi obiettivi
Che sono la diminuzione della dipendenza energetica del Paese
Quel settantotto ottantuno per cento che veniva citato privano diciotto evidentemente
E la differenziazione delle fonti questi sono due obiettivi che sono detti chiaramente e sono obiettivi tira i politici che il Paese ha fatto propri politica Aventis poi vanno rivestiti anche di contenuto evidentemente
Ma questi obiettivi io credo che questo dico che al primo punto fisso lo deve cominciare a stabilire se devo tenere fissi o meno i qualsiasi revisione lo voglia fare
Io credo che debbano essere mantenuti fissi e faccio un'affermazione che di carattere questo caso politico riporre serviti trentanove di tecnico in questo caso però è un punto di riferimento molto chiaro perché tutto ragionamento con il conseguente evidentemente
Quello c'era una grande volontà in questa direzione la prima domanda che uno si facevano temere fermo hanno questi obiettivi
è io credo punto che ero forse un piano molto saggio quello che era stato scritto prima perché teneva conto degli interessi generali del Paese dell'indipendenza economica che può il presupposto anche delle dipendenze politica
Quindi io credo che il primo punto sia non cambiare il piano nei suoi obiettivi il secondo punto allora che viene immediatamente perché poi anche l'origine della discussione
L'UIL tutti gli anni organizza questo dibattito ma quest'anno dibattito sui temi energetici io ho partecipato che altre volte ma quest'anno viene proprio diciamo appuntino norvegese delle molto bene
I problemi del del piano dopo Chernobyl e così l'ho già citato due volte credo di essermi proprio ormai esentato
Beh io credo su questo ciò alcune riserve sull'impostazione della relazione generale che ho sentito stamani
Parlando molto francamente
Mi sarei aspettato
Direi tentativi di ricerca di quali sono le condizioni a livello nazionale a livello internazionale per garantire dopo l'esperimento l'episodio di Chernobyl la maggior sicurezza del nucleare che tutti vogliamo evidentemente e e non dire siccome c'è stato un incidente
Ci rinuncio perché forse se denuncia volare perché ci sono incidenti aerei
Ci sono state delle civette che sapete uno del due giugno del più disastrosi per l'anno scorso ci sono state cinquecento morti in un colpo solo
E dico queste cose si denuncia Volare si riduce a viaggiare su treni se denuncia l'automobile Seriocha tante cose perché ci sono stati dodici letti greche recidente ci deve insegnare
A capire modificare come modificare le cose perché non si ripetano più evidentemente io mi sarei aspettato quindi un maggior tentativo di focalizzare l'attenzione su questo obiettivo quali sono le condizioni nazionali e non basta nazionali
Ma anche internazionali per garantirne la sicurezza non completa perché questa non c'è mai dal momento che si nasce da quel momento c'abbiamo il pericolo della morte
E non c'era libera nessuno qui dopo le ma di più la verità ve lo saprò vedi se con questo sarà un discorso che ci porterebbe fuori tema
Bene io credo che su questo secondo punto veramente non si possano dire no al nucleare se non a cuor leggero io ammiro chi lo dice così come ha fatto prima Marco Boato veramente a cuor leggero
Perché io non è che non sente il peso di certi su argomenti ma io vorrei che sentisse anche lui il peso di altri argomenti
Perché ho l'impressione che li trascuri e ora ci vengo io non voglio toccare temi di carattere nazionale che sono ben noti e che sono molto importanti intendiamoci
Quello che l'Italia fa parte dell'Europa per lo sviluppo tecnologico che non ha senso rinunciarci da soli e che l'energia nucleare più pulita incidenti a parte che vanno evitati tenterà altre fonti dica che questo non va dimenticato e questo lo dico da fisico
E mi Prodi può anche il contrario
Perché se no impari corse all'entropia e poi ragioniamo e poi vediamo va bene
Ma voglio prescindere da questi voglio toccare argomenti internazionali cioè planetari vorrei dire
Io credo veramente che bisogna richiamare l'attenzione sul dramma che l'umanità si troverà di fronte in pochissimi decenni no sessant'anni molto prima
Scusate c'è né tanto per sessant'anni si dice petrolio per trenta Jama peggio all'ipotesi che viene sempre cresciuta
Le ipotesi che la popolazione mondiale rimanga costante e che i consumi animatori costanti
Ma voi della utilizziate perché è un miliardo di cinesi continua andare in bicicletta o volete che vada in automobile e se devono andare in altro modo bensì da dieci anni che cosa accadrà del consumo del petrolio e gli indiani devono continuare andare a piedi
Io che sono un democratico e che milita in quest'aria io non sono per questa tesi lo dico francamente e allora i sessant'anni
Del metano e i trenta del petrolio voglio vedere come si riducono quando io ci metto l'aumento della popolazione che viene calcolata nove miliardi otto miliardi e mezzo quanto prima
Abbiamo superato i cinque ma la salita Saglia sette otto miliardi sarà inevitabile nel giro di pochi decenni nella Cina che fa sta ferma non sta ferma aumenta gli sviluppi e l'India passa tenta di fare a parte fatte faccia in reattori veloci che noi vogliamo fare non dimentichiamo di queste cose
E io credo che allora il problema dell'Energia sarà drammatico di fronte all'umanità in pochissimo tempo e allora coloro che oggi si oppongono
A questa fonte nucleare e io vorrei vederli quali problemi di coscienza avranno quando questo problema sarà di chiarissima di destra rispetto a tutta l'opinione più
Perché noi abbiamo veramente il dovere di sottolineare che oggi ed è stato detto prima l'ha ripetuto anche l'ingegner Bianchi
è stato detto anche in altri interventi anche nell'ultimo l'unica alternativa concreta che oggi esiste
Di fronte ai composti vidi fossili è soltanto il nucleare
Sono e soltanto il nucleare anche questo io lo dichiaro da fisico
Perché se si fanno fughe in avanti è un altro discorso tutte le fughe le possiamo fare
E con questo non intendo dire che non si debbono fare tutte le ricerche anzi d'energia una cosa talmente prezioso ormai per il futuro dell'umanità che bisogna portarlo avanti col massimo impegno in tutti i settori ma un conto è distinguere cos'è che c'è dietro le nostre spalle su cui possiamo fare conti e fare programmazioni come diceva prima che l'ultimo intervento
Perché quando si parla di tende si parla di pianificazioni di programmazione
Quando si parla di ricerca si parla di obiettivi
Che si spera di raggiungere passo vanno a cui devo stabilità saranno i risultati delle ricerche chiarisce che si fanno apposta manda il risultato lo può garantire nessuno e allora il tempo sulle ipotesi sulle utopica e non si possono far
Questa era la prima considerazione che volevo fare la ne faccio una seconda sarò molto breve
Però ritengo doveroso farla
Forse quattro un pochino fuori
Dal dall'acqua generale di questa piscina se così posso dire in questi giorni è circolato molto l'ipotesi tra le varie alternative di chi dice no al nucleare ogni ipotesi che posso raccontare fra virgolette dal metano alla fusione
Ecco io su questo vedo credo credo veramente che ci sia grande confusione e ho il dovere proprio di sottolineare che un'ipotesi di questo genere
Non sta in piedi da un certo punto di vista ma eventualmente che cosa significa nel caso che la si voglia nazionalizzare
Non sta in piedi dico perché non è vero come alcuni hanno dichiarato che in Italia c'è tanto a metà i due cinquanta i duecentocinquanta milioni di metri cubi di metano rappresentano un consumo è stato detto stamattina che per le relazioni se si chiude all'importazione cioè metano per otto nove anni non è una riserva strategica da questo punto di vista che posso impostare io su questo niente
Abbiamo chiaro ma abbiamo lo chiaro quella fusione la fusione sta in quelle ricerche è stato ricordato più
Ma da Bianchi molto bene ognuno dice una cifra io mi ricordo quando facevo l'università
Ho perso mille novecentosessanta l'avevo già finita dicevano nel settanta ci sarà la fusione nel settanta ci sarà stata sarebbe stata nel novanta ora che hanno siamo nell'ottantasei siamo andate molte più la io vedo la divergenza di questa previsione
è facilissimo raccogliere documenti su questo su dichiarazioni di giustissimi scienziati e cose di questo genere lei nega partecipa porta avanti e questi programmi credo che ne sappia qualcosa di queste cose partecipa a livello europeo l'Europa all'avanguardia a livello mondiale non credo che si possa oggi fare nessuna previsioni di piani energetici sulla fusione
Quando si deve fare il massimo sforzo tutto quello che volete quando sarà una realtà si vedrà ma basarsi su questo oggi veramente sarebbe una fuga in avanti
Non è vero che allora c'ha tanto a metano non c'è la fusione allora che significa questo significa semplicemente che si deve consumare proprio di metano
Ma allora questo vediamolo bene tutte le cosche conseguenze se perché quando viene fatta questa proposta Benedetto e
Non non cito interpretazione migliore perché basta prendere la Repubblica mi pare del tre ottobre dove c'è un'intervista Reviglio Benedetto
Residente delle dei per compenso che ci sarà una maggiore scusatemi la parola molti nazionalizzazione delle
Ho capito
Allora si tratta di questa metano di importazione il metano nazionale lo si tiene di riserva
Ma allora quali sono i risultati ma sono semplicissimi la dipendenza delle delle delle energetica del Paese rimane esattamente quanto prima non è cambiata di una virgola di zero perché se il metallo viene bloccato o anche se viene bruciato
è talmente poco che da questo punto di vista non cambia le carte in tavola praticamente la dipendenza energetica del Paese rimane l'ottanta per cento ma era uno dei punti che gli avevo detto all'inizio nell'impostare il ragionamento
Secondo la diversificazione delle fonti invece di essere aumentate diminuita
Anche perché e qui ci dovrebbe essere poi sale al dottor Pistella non so se parlerà penso che parlerà lui ha scritto lucidissimo articolo su il Tempo
Dove fa osservare che se cade il nucleare è sostituito dal metano immediatamente dopo cadrà anche il carbone
Perché noi tendiamo lo oggi c'è Chernobyl che impaurisce e quindi il nucleare il primo bersaglio caduto il nucleare cade il carbone perché ma perché dal punto di vista pratico il carbone enormemente peggio del nucleare chiaramente
Basta rifletterci dal punto di vista della movimentazione dal punto di vista vede di costi dell'inquinamento atmosferico di tutte Patrizia tutti tutti i problemi che ci sono allora si va incontro a una soluzione che praticamente tutti i trucchi Highbury più quel venti di eletto venti per cento il dito l'eticità che l'Italia già è Natale cosa chiamiamole per nove se questa è una proposta è una proposta che ha la sua legittimità ma chiamandola per nome è la proposta dell'ENI chiaramente è questo questo nelle Storace richiamata per quella che se uno vuol dare il futuro energetico del Paese alleli glielo dia ma sappia che glielo dà noi vediamo un caso il Polito nascosto come successe nel sessantatré dove il nucleare fu ucciso per sviluppare altre cose
E fu ucciso diciamo così al al modo di Al Capone che permette ad un telefono fu fu accusato sui problemi delle tasse così successe nel nucleare in Italia nel mille novecentosessantatré
Questa volta la cosa forse non è così va bene però hanno il significato è questo il nucleare verrebbe di nuovo spostato sostituendo lo tutto con una fonte idrocarburi bel piano energetica avevamo approvato nel mese di marzo su queste il richiamo l'attenzione rifletteteci bene a questo
Perché questa allora la scelta politica che porta in tutt'altra direzione bisogna esserne consapevoli
Si vuole consumare proprio di metano e ho chiuso
Bene forse un pochino di più sicura più consumato ma allora mettiamo un vincolo intanto si fanno pagare le tasse di più
Oppure lo si faccia a scapito del petrolio e si lasci sviluppare nucleare che tutte quelle ragioni che aveva detto
Grazie
Grazie posto per i rilievi parolaia franchi segretario generale l'Emilia Romagna
Seguirà poi Silvano Miniati
Poi il professor fare Pistella che in questo momento non vedo mai in arrivo
è il ritorno è il ritorno
Fa vi è stato e questo mattino relazione molto interessante che sul punto ha avuto il merito di cercare di entrare
Nel modo più approfondito possibile nel problema così come sono stati molto interessanti gli interventi che si sono susseguiti alla relazione semmai una considerazione che il dibattito finora è stato un po'eccessivamente monocorde per cui mi pare
Che sia importante per tutti la propria discussione cioè sentire anche qual è la posizione delle strutture della Widor meno di quelle che possono avere un particolare interessa avere sviluppato in modo il più completo possibile questo tema
Per cui Desio portare è un'informazione a testimonianza del dibattito che vi è stato dell'Emilia Romagna e delle decisioni è un documento approvato uno contrario due astenuti soltanto approvata al termine dei lavori del consiglio generale della UIL della Emilia Romagna
Perché in Emilia Romagna siamo arrivati a questa discussione profondità e arrivare e siamo pervenuti anche da alcune conclusioni seppure parziali su alcune problematiche certamente ma perché l'Emilia Romagna vi è un la particolare incidenza vi sono più riferimenti relativi al problema del nucleare
Vi è Caorso
Vi è il Brasimone ma se vogliamo vi è un'altra considerazione da fare che abbiamo cercato di tenere collegato il problema delle energie e quindi del nucleare a quello del problema dell'ecologia da lì che se l'ambiente nel suo insieme anche per così essere capiti molto bene nell'Emilia Romagna siamo stati certamente più ancora i CGIL più ancora di CISL
Coloro che hanno sollevato già da tempo il problema della necessità di accentuare la difesa dell'ambiente
Partendo dal presupposto che l'Emilia Romagna è qualcuno dice la regione più inquinata del nostro Paese Chapin Adriatico c'è dissesti tra idrogeologico c'è lapsus subsidenza così
Definita c'è una situazione che rende questa Regione una sorta di collettore degli scarichi dei librai e degli inquinamenti non soltanto prodotti nel territorio nella regione ma anche quelli che provengono
Da altre regioni vicine in particolare la
La Lombardia
E abbiamo sostenuto quindi con molto vigore questa necessità che anche il sindacato e nel congresso anche nel parlando non lo fa quello dell'Emilia Romagna ma non soltanto in quell'ovviamente che il sindacato
Assuma proprio perché vuole essere vuol fare il sindacato per i cittadini e come obiettivo prioritario quella delle difesa della dell'ambiente
Ecco ma proprio per questo abbiamo cercato però di scorporare
Quelle che possono essere considerazioni di corollario seppure non certo marginali alcune del nucleare
E cercare di approfondire il più possibile questo discorso tenendo presente che a nostro avviso che sono tre direttrici su cui affrontare una discussione seria impegnata sul nucleare
Uno è quello del dato emotivo qui hanno ragione coloro che dicono che Cernobyl così anch'io ho detto questo nome sono a posto
A
A Pertol una riflessione molto importante ha promosso una sensibilizzazione che forse prima non cedere ma è anche vero che con l'emotività forse non sempre
Si possono adottare con
Attenzione e con rigore i dati a disposizione talvolta non c'è neanche la volte non si sente l'esigenza di ricercare questi dati di riferimento il secondo
Punto secondo direttrice che può essere con cui può essere UTAP prove nucleare quella della per scelta politica certo che poi la seta apolide quella che determina tutto quanto però mi pare che il dato politico sia così troppo fluttuante nel tempo è anche probabile che qualche posizione che oggi è emersa da qualche parte politica possa essere rivista col passare del tempo forse certamente sarà rivista col passar del tempo quindi tutto si riconduce al dato politico però non credo che anche questo sia il metro di misura
Incontrovertibile da vedere come riferimento allora Ivan terzo
Elemento una terza direttrice che quello dell'analisi scientifica tecnologica certo anche di progresso del nostro Paese ed è su questo che noi abbiamo cercato di svolgerle
Una analisi abbastanza importante direi un'altra cosa in più che abbiamo cercato di capire meglio come stavano le cose e una
Delegazione della segreteria dell'Emilia Romagna ha passato una giornata alta Hegel però si pone ha parlato con i licenziati tecnico Enea
Ha parlato anzi era ospite dei compagni della UIL ricerca ha visitato ecco quel complesso e devo dire che abbiamo ricavato delle indicazioni molto interessanti sia per la complessità stessa ecco di che cosa rappresenta il Brasimone
Ma anche abbiamo cercato di capire che cosa può rappresentare per il futuro il Brasimone e quali sono le scommesse scientifica che attraverso il pari del Brasimone interessano tutto il nostro
Ma insomma
Aggiungo anche che parlare di questa grande preoccupazione nucleare in Italia ci pare eccessivo per un'altra considerazione un'altra considerazione
Che rischiamo qualcuno dice quasi contento sentito così è un'interpretazione mia molto libera a qualcuno parve dire ma quasi felice che l'Italia sposi abbia questo primissime primogenitura nel portare avanti un certo tipo di importazione
Di riserva o meglio di contrarietà nei confronti del nucleare prossima abbastanza isolati a livello mondiale a parte l'Italia a parte la Germania Federale poi vedremo dopo le elezioni quale sarà esattamente l'evoluzione di questo proprio nel Paese
E di una posizione analoga ma differente che si sviluppa nel Regno Unito e non so se noi dobbiamo essere veramente coloro che ritengo nostro paese di avere la verità in tasca
Sposando questa posizione che mi pare abbia tanti sostenitori che di fatto respingono seppure con qualche se con qualche cautela
Il discorso del nucleare ecco noi dell'Emilia Romagna non siamo certamente per fare un discorso inverso cioè di sposare la scelta del nucleare siamo però per fare un discorso talmente attento estremamente accorto estremamente Obiettivo aggiungo anche che
Occorre collocare questa discussione nella giusta dimensione per esempio quando si citano i riferimenti i raffronti tra realtà del nostro Paese quella degli altri paesi risulta per esempio che il tasso di funzionamento delle centrali che infrange l'ottanta per cento in Italia del sessanta per cento e in alcuni casi l'articolo corretto l'altro giorno
Interpretava questo elemento come un fattore di inconsistenze di negazione dell'importanza del nucleare nel nostro Paese non rilevando però ecco che se questo dato esista e cipolle situazione
Di di arretratezza rispetto a quella di altri Paesi della Francia in particolare con riferito
Il fatto è che proprio che sta proprio nella limitazione dello sviluppo tecnologico diretto e indotto
Reperito al nucleare cioè stiamo anche qui di fronte a una constatazione che siamo il ritardo rispetto a quanto è avvenuto negli altri Paesi scontiamo pertanto un divario che ha implicanze anche su quella limitata percentuale di energia che noi possiamo richiamare dando poteri cavare dal nucleare o meglio ecco su quegli aspetti che possiamo discutere intorno a questa limitate percentuale di energia che ricaviamo da nucleare
Addirittura siamo al punto che non potremmo comunque colmare i ritardi qui anche su questo pulsa discussione diventa già in partenza risolta la costruzione e la centrale nucleare che sui impiega pieno regime richiedono circa otto anni almeno sui dati che risultano ah meticcio degli aspetti che ovviamente potrebbe o di qualcosa di più preciso
Inoltre le stesse materie prime per la fissione nucleare sono limitate nel tempo probabilmente aumenteranno per tanti costi perché essendo limitate s'meno saranno e più facilmente avranno depresse rurali
Una prima conclusione che se l'Italia decidesse di adeguarsi ai livelli dei paesi più industrializzati impatto centrali nucleari
Per costruire un sistema efficiente e sicuro dovrebbero essere costruita almeno dieci dodici centralità circa ottocento Mw di potenza in non più di quindici anni
Cioè ecco ne andrebbero iniziate due ogni anno dovrebbe essere incisivo un programma avanzato di ricerca tecnologica tutto questo noi non l'abbiamo tutto questo certamente non siamo in condizioni di poterlo fare non è credibile ovviamente
Pertanto scontiamo degli ritardi enormi conseguenza lo citava che è intervenuto prima anche del blocco dell'impegno nel campo del PC nucleare a seguito degli avvenimenti del caso Ippolito li li ricordiamo
Sotto il profilo economico ecco anche in questo caso questi ritardi hanno delle conseguenze ma soprattutto potranno aprire delle conseguenze
Sì rinunciassimo pertanto anche a quel poco di nucleare che abbiamo verremmo tagliati fuori dalle nuove tecnologie che richiedono applicazioni industriali su vasta scala che sono funzionali quindi allo sviluppo generale del paese
Non terremmo un
Non terremmo fede non terremo conto di quell'impegno i internazionali che abbiamo assunto però mi pare che nessuno a meno che l'abbia sentito forse tranne una una passaggio in un intervento ha detto che noi dobbiamo in un qualche modo rinunciare
Venir meno a quegli impegni internazionali che abbiamo che abbiamo assunto che cosa diciamo ecco quindi nell'Emilia Romagna cerco diciamo che il primo punto da porre all'attenzione del momento sindacale della collettività è quello della della sicurezza delle centrali nucleare
Per Caorso per esempio noi ci pare di potere affermare in termini scientifico intermittenti GIS che vi è una sicure sta intrinseca di quella centrale certo poi chi è il il dato
Che rimane l'aliquota di preoccupazione che comunque questa questa permane però vorrei anche dire che tornando per un attimo a Chernobyl
Che la stessa documentazione fornita dalle autorità sovietiche non induce a mettere obiettivamente a mettere sotto accusa la tecnologia bensì ecco vi è il dato emergente delle eccezionali inefficienza e incompetenza
Ecco di chi in quella realtà di quella realtà ha preteso di servirsene
Questo è quello che emerge attualmente forse col tempo avremo qualche elemento in più di di chiarificazione
Comunque è chiaro che il dato della sicurezza per noi è in importantissimi in questa logica
Il discorso della moratoria per quanto riguarda lo sviluppo del nucleare e un dato che deve essere acquisito perlomeno come elemento di cautela se non come elemento di scelta politica
Permanente
Rimane la questione
Espressa dall'Emilia Romagna intorno alla centrale di clamoroso ecco noi riteniamo che questa centrare questo impianto ecco debba
Essere sottoposto a un check-up che è stato chiesto da realizzarsi in concomitanza con la fermata del Briatore per la ricarica e questo cerca ovviamente dovrà essere il momento di valutazione della reale
Sicurezza che può essere affidata a cavo per quanto riguarda il tetto del Brasimone
è che i dati tutti in questa fase non è convincente la scelta contenuta la legge finanziaria mille duecentottantasette di ridurre notevolmente i finanziamenti all'Enea ci pare circa mille cento miliardi in tre anni
Non è a nostro avviso convincente perché
è stata presa questa scelta senza attendere l'esito della conferenza nazionale sull'Energia
Se accolta dal Parlamento questa decisione metterà in pericolo la stessa esistenza dell'Enea in quanto l'eventuale chiusura del Peck costerebbe tra l'altro in termini economici almeno ottocentocinquanta miliardi
Quindi non sarebbe un problema una soluzione certamente vari dal punto di vista
Economico ma inoltre soprattutto ecco
C'è la possibilità di mette in discussione l'esistenza stessa e molti lo richiedono del tetto ecco noi riteniamo che innanzi tutto il bagaglio tecnologico scientifico che ruota intorno al Brasimone intorno al per sia fondamentale per mantenere il nostro Paese ancorato
Alla problema di ricerca di avanzamento tecnologico che esiste già in altri paesi che viene portata avanti da altri Paesi
Aggiungo anche che occorre anche fare giustizia di alcune affermazioni quando si parla di riconversione
Del tecnico se si parla di chiudere il petto e sto pace comprensivo una scelta drastica la si porta avanti con le conseguenze che si assumono che assumo sale tre tasti che di questo tipo
Ma parla di conversione credo che sia estremamente problematico non nullo non la disconosciamo questa possibilità come Emilia Romagna se il Parlamento la deciderà però diciamo anche che è una riconversione
Problematica perché ecco cede riconvertire una struttura che è stata fatta
Per una certa causa per lo certo per un certo scopo non per altre possibilità
Alternativa
Ecco riteniamo anche e concludo che la Conferenza nazionale sull'Energia
Non dovrà essere una palestra di scontro di potere mascherato con tensioni ideali ma dovrà finire tutte le informazioni necessarie al Parlamento che resta la sede decisionale sovrana
La Conferenza risulterà utile solo se finalizzato all'approfondimento degli obiettivi da perseguire e dall'indicazione degli strumenti di attuazione di controllo che noi vogliamo adottare anche qui evitando la
Incidenza che comunque il dato emotivo oppure il recepimento politico del dato emotivo polvere intorno a queste a queste scelte ecco concludo ricordando da parte mia che
è giusta la discussione approfondita che c'è intorno al problema dell'Energia dal nucleare in questo periodo in questi tempi nel Paese
Non possiamo però dimenticare altri momenti ritorno un attimo a quello dicevo all'inizio di altri momenti altri motivi altre ragioni di inquinamento che
Esistono e che sono al presente certamente più preoccupanti riguardo alla ipotesi pure certamente che merita molta attenzione dei pericoli del nucleare
Anche qui consentiti mio riferimento nelle milionarie dove queste cose ripeto abbiamo affrontate nell'ambito degli assunto che ho voluto fare
Nelle milionari abbiamo
Due fra le città che hanno una senz'altro l'altra alcuni punti di inquinamento del centro storico superiore a qualsiasi città d'Italia sono Bologna e per alcuni punti Ravenna per alcuni aspetti
E Polonia che con sessanta chilometri di portici raccoglie sotto ai portici tutto quello che non riesce ad andare in alto per quanto riguarda i gas di scarico del del delle automobili abbiamo ecco delle realtà talmente evidente di preoccupazione che non dobbiamo dimenticare
Non dobbiamo e dovrà portare avanti perlomeno in parallelo con attenzione come tentativo di dare qualche soluzione rispetto al problema del nucleare
Inoltre vorrei anche aggiungere che il problema della difficoltà della pericolosità della cautela ovviamente che dobbiamo avere intorno all'uso
Civile del nucleare non deve farci dimenticare ma non se ne parla quasi in questi ultimi tempi un altro pericolo permanente questo certamente ancora più più serio ancora più ipoteticamente accerto
Che quello che proviene dalla energia atomica asservita alle finalità militari
Grazie infine parola è ampio Silvano Miniati e qui abbiamo voi un problema qui di regia da risolvere cioè
Sono iscritti del compagno Giuliani Paolo Giuliani che porterà il contributo della Puglia
Da un punto di vista così della logica dovrebbe anche interveniva un compagno del Lazio
E poi gli scrittori del compagno belli della della ricerca e il compagno Simoncini poiché il dibattito prosegue anche nel comitato centrale
E non so io chiederei e a non a tutti questi non vai mai a chi di questi compagni pensa di poter intervenire o di queste regioni penso di poter intervenire nel comitato centrale
Questo potrebbe favorire una conclusione è diciamo in tempi più veloci questo nostro convegno
Comunque la parola si va ma io vorrei iniziare con un suggerimento gratis agli amici e compagni della presidenza per la prossima conferenza dell'Energia probabilmente se riusciamo a intrecciare il dibattito ognuno di noi si sente meno ragazzino che va a scuola perché a me devo dire mi rode un po'il fatto d'aver assistito stamattina tutta una sfilata di interventi di soloni che secondo me alcuni a dei hanno detto anche cose che mi piacerebbe approfondire
Soltanto però siccome il loro compito è quello di calare il verbo sulle platee dicono gli abbiamo più non ci possiamo confrontare
E credo che con i politici con gli Asperti con i rappresentanti degli enti e così via il problema che abbiamo è quello del confronto reale perché se qualcuno pensa che il confronto su cosa farà distanza dico non penso che andiamo molto lontana
La seconda cosa che vorrei dire questa dico con tutta chiarezza se
Il comitato centrale domani
Si troverà di fronte a una risoluzione che ricalca l'impostazione della relazione lo dico qui dicono credo ci siano segreti la William una casa di vetro
è scontato il mio voto contrario
E non perché nella relazione trovo
Così un sottile fascino filo nucleare tanto per esser chiari che franchi dico in maniera chiara esplicita dico a ha portato alle sue logiche e conseguenze ma per un'altra ragione
Che non è il problema del prode il contro
è una concezione diversa del sindacato che io ho rispetto a quella che rilevo da tutta
La relazione
Cioè il sindacato non è un'associazione culturale
Non è un circolo né culturale né di beneficenza e un'associazione che rappresenta determinati interessi
E siccome per anni abbiamo discusso della crisi delegittimazione delle associazioni di rappresentanza degli interessi e collettivi credo che o su una cosa siamo tutti d'accordo
Che il sindacato ha pagato a caro prezzo in questi anni
La incapacità a scegliere in un modo o in un altro e alla Conferenza nazionale sull'Energia
Mentre dico il rappresentante di un circolo culturale il giornalista il singolo cittadino ci può andare ad ascoltare o a porre domande a diverse ma però il sindacato Ucci pacco una sua ipotesi
A chiedere delle cose a proporre delle cose a sostenere dei programmi o altrimenti non ha nessuna ragione di andarci dico questo è il problema che noi abbiamo che noi abbiamo oggi e che noi abbiamo oggi di fronte ed allora il sindacato una scelta la deve la deve fare io sono stato per anni minoranza all'interno del movimento sindacale a sostenere le posizioni del rifiuto del nucleare credo di non averlo fatto in maniera in maniera banale mi permetta l'amico dell'Enea io sono perché i cinesi non solo vadano in bicicletta ma vadano in automobile anche Mario Pagano sono anche perché i figli dei cinesi
Possono continuare in quanto vi riandare in automobile e e in bicicletta dico perché questo è il problema che io oggi e o di fronte se vogliamo confrontarci a livello di battute tanto per essere tanto per essere chiari
Io mi aspettavo e comincio con le chiose dico visto che non voglio fare un ragionamento organico dicono che abbiamo avuto
Già due rappresentanti dell'Enea che hanno parlato
Se ne annuncia un terzo mi auguro che dal terzo mi venga una risposta qui ci sono alcune questioni l'Enea è un ente che ha compiti molto
Complesse
Tra i quali c'ha quello di vigilare sulle condizioni di sicurezza
Ecco io in un con un convegno come questo dove si discute di problemi di sicurezza
A me sarebbe per esempio avrei considerato estremamente interessante
Che qualcuno mi avesse spiegato
Che cosa significa quella relazione che io mi sono sentito leggere Aradori a radio radicale della quale ho preso visione che parla di Latina
Parla della rottura di sette bulloni suo otto di un tappo poi dice che il fatto che un tacco
Su otto è rimasto lì e non è successo nulla vuol dire che la pressione di di quel testo quel tappo non era tanta e poi però conclude dicendo non si capisce ancora bene se gli altri sette bulloni
Si sono rotti perché per ragioni delle vibrazioni o per troppa pressione o per qualche altra cosa io su queste cose ho bisogno di capire voglio sapere
Così come vorrei sapere se è vera per esempio anche qui a opera di scienziati perché noi non possiamo e la mattina alzarci e gioire perché Rubini ha premio Nobel perché la levi Montalcini e per premio Nobel e poi quando questi ci dicono delle cose far finta che non esistano
Allora ci sono scienziati che hanno detto per esempio che nel latte in polvere che si vende in questi giorni facendo anche
L'elenco delle Marche
Che il latte in polvere di derivazione dal latte
Bloccato a suo tempo
Si trovano quantità di Cesio pericolosa perché i bambini il latte in polvere perché i paragoni che si fanno per esempio all'Amaldi per intendersi
Sulle dosi che si prendono facendo una radiografia dico fanno ridere dico chi ha un minimo di buonsenso perché la radiografia nel se se non sono proprio malato fradicio nell'arco di una vita me la faccio quattro volte il bambino il latte in polvere
Lo beve ogni tre ore dico allora su queste cose vogliamo riflettere oppure no per capire che non c'è paragone con l'incidente dell'aereo che cade che fa cinquecento morti con l'incidente stradale constava
Perché sono incidenti certo drammatici certo gravissimi dei quali si conosce l'inizio e si conosce la fine qui parliamo di un'altra cosa parliamo di un fatto che gli stessi sovietici
Per quanto riguarda Chernobyl e io lo cito senza bisogno di di di di di di fare le battutine dico sul fatto se si finisce sul libro dei cattivi o dei buoni dico perché insomma infatti di queste dimensioni dico credo che autorizzino chiunque hanno scherzarci hanno scherzarci sopra i sovietici parlano di
Decine di migliaia di possibili casi di cancro di leucemia lo dicono loro poi ci dicono un'altra cosa che io non so qualcuno come fa a prendere sul serio che lì era tutto perfetto che poi a un certo punto è successo l'incidente perché un individuo ha deciso di fare un esperimento personale ma insomma amici e compagni della UIL
Di uno e dell'Unione Sovietica di quanto l'Unione Sovietica e gerarchizzata di come funzionano le cose nell'Unione Sovietica
Del fatto che molte volte non è nemmeno la libertà di e telefonare dicono abbiamo parlato per anni e non possiamo pensare che in una società come quella addirittura non sia libertà di telefonare ma il primo che capita libertà di fare un esperimento in una centrale nucleare di corso ma se ci vogliamo prendere in giro
Possiamo anche prenderci in giro ma questo non è un modo di e cercare di capire i problemi che abbiamo i problemi che abbiamo di fronte
Altra questione confronto con gli ecologisti
E anche qui certo si tratta di un confronto difficile
Io rifiuto di credere
All'affermazione anche se è sempre meglio guardarsi in casa io per la verità poi non mi definisco ecologista perché dal punto di vista dei Pitti ridente di un dell'ecologista puro troppi avrei troppe contraddizione troppi vizi personali magari per per poter aspirare a questo preferisco le firme
Un compagno socialista che si è sempre interessato anche di questioni dell'ambiente che incominciò a interessarsene l'ho detto un'altra volta sul problema dell'atrazina
E guarda caso mi spiegarono che ero antistorico contro il progresso tutte queste cose perché con l'atrazina ai i granturco veniva molto più bello io vorrei ritrovarlo oggi uno di quelli che mi fa lo stesso discorso
Me ne interessai all'epoca dell'attraversamento dell'Autostrada del Sole da Bologna a Firenze ero consigliere comunale a Firenze dicendo che era sbagliato fare quella scelte ci spiegarono che
Ora chiunque vada da Bologna a Firenze in grado di rendersi conto che avevamo proprio ragione noi pazzi tanto per essere intende che quello non era la localizzazione la localizzazione data per dire che forse
Se anche quelli che non la pensano come noi
Si togliessero le bende dagli occhi e smettessero di pensare che siamo proprio imbecilli e con la sveglia al collo e cercassero di ascoltare probabilmente alcune cose alcuni errori
Se li sarebbero risparmiati io parlo degli errori li ha fatti in buona fede ovviamente chi li ha fatti appagamento gli errori dico avrebbe li avrebbe fatti sicuramente senza bisogno senza bisogno di di tornare indietro allora il confronto con gli esuli ecologisti è importante
E però amici e compagni
Il dieci bella o brutta che fosse dico c'è stata un'iniziativa
Del movimento ambientalista italiano
C'è stato il blocco delle centrali ci sono state le manifestazioni il sindacato non cede il sindacato un rapporto diplomatico allora io dico anche da questo punto di vista meno incontri
Fra i big che delle confederazioni più confronto anche più scontro di comma nelle cose concrete
Perché altrimenti dicono i rischiamo di pensare di risolvere il problema perché invitiamo degli ecologisti alle tavole rotonde ai convegni
E non ci accorgiamo che in questo modo ci attiriamo al Dosso il sospetto a volte legittimo di voler strumentalizzare a chissà quali Fini
Dei movimenti che avranno in quanto hanno una loro complessità dico hanno scelto pregi e difetti che non vanno presi a scatola chiusa e proprio per questo dico c'è bisogno di un confronto c'è bisogno di un confronto molto serie
Problema della sicurezza anche qui ecco smettiamo di discutere della sicurezza in astratto non siamo il laboratorio
Io voglio discutere con gli amici compagni della UIL le con quelli dell'Enea con quegli altri non della sicurezza che sta scritta nei libri nelle norme noi abbiamo dei casi Montalto come stanno facendo montare
C'entra qualcosa o no
Nel modo di gestire la sicurezza il fatto che dentro ci lavorano novantotto ditte appaltatrici
Conta questo o non conta c'entra qualcosa o no il fatto che si creano tutto una serie di inconvenienti
C'entra qualcosa o no il fatto che ancora non è chiaro io non dico che è così sia chiaro
Ma ancora non è chiaro se Montalto e su una faglia scia sismica se non lo è dico tanto per esser chiari e che quando si son fatte le perizie si si è nominato nel ruolo di controllori quelli che dovevano essere controllati
Eh dico allora dico io non posso discutere in astratto di sicurezza perché se qualcuno mi dice
Che l'automobile essi curava bene
Se guidata da Walter Galbusera e poi dico però alla mettono in mano a me che non la so guidare a quel punto non è più sicura di Colantuono S.p.A. e se il modo dico di gestire la politica energetiche nucleare e in Italia e questo con questo noi bisogna fare i conti oggi con una cortezza franchi dico stiamo attenti anche qui a non assumere posizioni di intolleranza perché può darsi
Che cambino le posizioni di dei politici dico poi io credo che bisognerebbe cambiare usare tra noi
Un metodo anche estremamente esplicito chiamare la gente per nome per cognome io non sono qui a giurare sulla continuità del pensiero di nessuno nemmeno del mio vivaddio figuriamoci su quello di Martelli ma non si capisce perché i politici
Chissà perché una volta passate le elezioni dovrebbero cambiare dovrebbero cambiare parere e i sindacalisti no perché se
Il metodo della politica di della polemica diventa questo dico a questo punto noi rischiamo veramente di introdurre degli elementi che non hanno niente a che vedere che non hanno niente a che vedere con il mercato
L'ultima l'ultime due questioni una è quella dell'occupazione anche qui si dice intanto io su questo volevo sapere qualcosa per
è ormai universalmente accettato nel mondo politico e anche dagli addetti ai lavori
Che Montalto
Realizzato al novantacinque per cento
Io credo che non sia vero a lume di naso io credo che si confonda il fatto che si sono impegnate le cifre
Al novantacinque per cento che è una cosa diversa
Si parla dell'occupazione
Dei lavoratori Montalto però anche qui sarebbe onesto dire che questa è un'occupazione a termine certo che non è la stessa cosa io me ne rendo ben conto
Tra l'andare a casa oggi andarci fra qualche mese ma che comunque siamo in presenza di un fenomeno di questo genere lo sappiamo in tutte le situazioni dove sono state costruite le cosiddette centrali nel deserto per intendersi che si tratta di un'occupazione che ha è un e dall'altra parte sarebbe interessante verificare quanta occupazione possiamo creare quanta occupazione possiamo creare in in alternativa allora io ritengo per concludere che il discorso che guardate non differenziati col discorso legittimo sia chiaro caro Franco
Ma dire oggi teniamo sci Caorso facciamo Torino facciamo Montale
Non differenzia rispetto
Nessun'altra posizione filo nucleare in questo momento forse rispose soltanto rispetto a quella di persone come Stoppini
Che sostengono che pur aderendo a e avendo firmato per il referendum era per questione dico di di stile democratico diciamo così ritenendo che la gente debba decidere prima
Ma per il resto non c'è nessuno che propone più cose di queste nell'immediato perché perché il discorso che è basato secondo me su un calcolo miope che quello di dire c'è questa maledetta emotività della gente
C'è la paura lasciamola passare quindi portiamoci a casa il minimo possibile indispensabile perché certo se ci portiamo a casa quel minimo possibile indispensabile
Attiva attenta obbligatorio perché nessun piano dei costi né sul piano delle misure di sicurezza della qualità delle misure di sicurezza e delle tecnologie recidive
Un parco nucleare di quattro centrale per cui dico diventerà giocoforza andare diventerà giocoforza andare oltre ed allora ecco dire oggi teniamoci questo e non facciamo né più vuol dire secondo me assumere una posizione che il regime né sul piano economico che leggibile sul piano della ricerca che il regime risultano dato che molti e io dico che hanno molta più ragione quelli che dicono
Che se il nucleare fatta fare allora bisogna farlo in grande scala che copra un pezzo significativo del fabbisogno elettrico di questo paese è ovvio che io non sono d'accordo ma ritengo questa una posizione rispettabile e in questo caso allora è giusto però che noi diciamo con molta chiarezza visto che la sicurezza assoluta abbiamo dimostrato che non esiste che diciamo alla gente questi sono dei rischi
Questi sono gli eventuali benefici che ricavi del resto Polvani lo dice con con molta chiarezza
Quando parla non di nessun pericolo né i compagni nei dintorni delle centrali dice che c'è un pericolo che però va commisurato
Ai benefici che si ricavano dalla dall'insediamento delle centraline questo discorso va fatto contando sulla maturità del popolo italiano dando per scontato che anche l'emotività è un dato normale dico civile dico umano fino a Bettino fossimo tutti un po'più motivi ha un po'più paurosi talvolta chissà quante fesserie di meno
Faremmo ecco però non accontentandosi delle banalità perché se no finiamo per pigliare per buono perfino va bene siccome ci sono gli interessi congiunti a dir ce lo magari ci crediamo pure la nove letta che un sottomarino atomico a sei mila metri di profondità nel mare non costituiranno mai un pericolo quando vorrei capire come si fa a sostenere una cosa di questo genere se non sulla base di un discorso va bene che conviene sia l'Unione Sovietica sia gli Stati Uniti d'America che quello di dire
Non creiamo più del necessario diffidenza verso il nucleare civile verso il nucleare militare perché questo potrebbe finalmente determinare una situazione né la quale la gente non delega più a Borba shop e e arretra pur considerando nell'importanza di comica la gente pensa capisce che senza di loro le cose non le pare
Ma rifiuta di consegnargli il proprio destino
E in mano un'ultima battuta vorrei fare mi dispiace che non è venuto a Corbelli
Io mi ricordo che nel corso di una conferenza promossa dalla Regione Toscana con i sindacati a Firenze
Rivolto a me altri disse ho passato un pezzo della mia vita a preservare mio figlio dalla influenza nefasta delle vostre idee non si riferiva vanta al nucleare faceva un discorso più complessi
E qui avrei voluto dire oggi a Corbelli ma con tutta sincerità che io mi auguro di non passare gli anni prossimi a difendere non solo mio figlio ma anche i figli dei miei figli non dall'influenza nefasta delle idee di Corbellini che sono legittime figuriamoci che non hanno mai ucciso nessuno come le idee degli altri ma da una politica energetica che fatta alla cieca rischia ripeto di pregiudicare non solo i nostri interessi ma è la nostra salute di oggi ma di e in qualche modo va bene impegnare i destini delle generazioni che verranno nel nostro paese nel vuoto
Grazie fino alla linea Paolo Giuliani
Molto brevemente anche per evitare inutili ripetizioni voglio dire subito che
Io condivido
La relazione che è stata fatta dal compagno Ottaviani
E la condivido ampiamente perché è stata puntuale è stata completa è stata documentata così come le relazioni che Ottaviani ha fatto negli anni scorsi
Ed è stata anche abbastanza distaccata distaccata quanto era possibile nella fase immediatamente posteriore
All'incidente di Chernobyl o Cernobyl io non lo so come si dice non ho amiche russe un giorno o l'altro spero di averne
Un incidente che ha sconvolto le coscienze ed ha creato questo è vero grandissime preoccupazioni nel mondo
Chi parla se volete in tutti noi come giustamente è stato rimarcato in qualche intervento precedente
Non mi pare però lo dico francamente che il dibattito in corso
Nel Paese ed anche una parte del dibattito che si è fatto qui sia stato altrettanto obiettivo che la relazione introduttiva della quale è stato detto giustamente che prevalentemente descrittiva
Ed è prevalente prevalentemente descrittiva per la ragione che è una fase complessa come questa io sfiderei chiunque a fare delle proposte
Precise ed ultimative poteva essere precisa l'analisi e tale è stata problematiche invece le conclusioni
Noto però purtroppo che dal dibattito dentro e fuori di qui vengono vi sollecitati gli stessi schemi comici cui siamo stati abituati
Nel passato non è da oggi che nella quelle fuori della UIL si discute di Necci
Però vivaddio se si è stato sempre fatto sulla base di una divisione manichea traffico nucleare antinucleari per i primi tutto bene per gli altri tutto male e viceversa
Le argomentazioni sono note qualcuna l'abbiamo sentito riecheggiare anche oggi
Dire che sono tardive sono trite e ritrite
Ripetute troppe volte per avere l'elemento della novità e per poter interessare la gente
E dunque in questo quadro secondo me gli elementi da prendere a riferimento sono certamente la relazione per i motivi che ho detto
E non perché sia il segretario della mia categoria ma per la completezza e la precisione dell'analisi io prenderei in buona considerazione nei panni della Confederazione l'intervento di Pino oggi perché questo assieme alla relazione ha avuto un grande pregio quello di affrontare la questione energetica
In tutte le strutture sono sfumature e si tratta di una questione infatti che va trattata nella sua globalità ricordando i vari aspetti
E vi sottolineando così come è stato fatto che il nucleare soltanto una parte un capitolo di un tutto estremamente più ampi
Ma come la pensiamo noi nella qui della Puglia
Da tempo debbo dire con franchezza in tempi non sospetti se ci è consentito molto prima
Dice nobiltà noi abbiamo espresso comunque concetti analoghi cioè che la questione va vista nella sua globalità e complessità molto più precisamente nella conferenza sull'energia che si è svolto in Puglia nel giugno dell'ottantaquattro
Mentre la Giunta regionale e le forze di opposizione tutte
Erano nettamente schierati sin dall'apertura della conferenza a favore dell'opzione nucleare noi come quello della Puglia abbiamo rimarcato dello notevoli perplessità
Sulla scelta nucleare
Ma naturalmente abbiamo anche affrontato il tema Energia in tutti i suoi aspetti facendo un discorso di sviluppo del Paese
Facendo un discorso di costi-benefici è stato qui opportunamente
Ricordato
Sottolineando le difficoltà e le carenze dei piani di evacuazione in caso di incidente
Parlando delle scorie insomma di tutte quelle cose che qui sono state anche stasera ripetute in parte e che appartengono già al dibattito nella nostra organizzazione
Io sottolineo queste cose soltanto perché voglio riaffermare la necessità su questo argomento di valutazioni serene e soprattutto complessive che non seguano i vari momenti emozionali
Ma si fondino invece su considerazioni ponderate che possano evitarci di ritrovarci ancora una volta di fronte i turni di rischio per esempio credo che ricordiate di che cosa si tratta
Ora o alle targhe alternate o alle insufficienze in generale di Energia
O ancora anche alla disponibilità di energia però a costi molto alti tali da portare fuori mercato i nostri prodotti
Con tutte le conseguenze che questo comporta e delle quali l'organizzazione sindacale si deve certamente preoccupati
Ma detto questo ricordatevi il petrolio che vi è il carbone che vi è il metano
Ma per cortesia non pensiamo di sprecare il metano nelle centrali se non per tempi limitatissimi e per eventuali emergenze perché anche su questo la cui la parlato tantissimo e anche in termini positivi
Sul metano sulle sue utilizzazioni industriali agricole e così via discorrendo sul fatto che si tratta di una materia prima preziosa e quindi è ridicolo pensare che le centrali possono andare a metano per tempi lunghi e non invece soltanto per fasi di emergenza
Vi è il sole è stato detto via il vento vi stando libiamo le biomasse e quant'altro sviscerato così come ha fatto bene Ottaviani
Nella sua relazione
Io credo però che oltre che di questo noi dobbiamo discutere anche con urgenza dell'impatto che Chernobyl avuto sull'opinione pubblica e quindi sulle relative conseguenze perché alla fin fine compagna rispetto alle conferenze sull'energia che ne abbiamo fatto l'anno scorso e l'altra hanno qual è la novità più importante che noi abbiamo in questo momento mi pare sia proprio l'incidente nucleare
E allora secondo me di questo dobbiamo
Discutere un attimo
Perché io credo che uno dei riferimenti più importanti
Da tenere in considerazione quando si deve decidere sul nucleare
E di conseguenza sugli eventuali aggiustamenti del piano energetico nazionale sia il consenso della gente
Non lo diciamo da oggi in Puglia l'abbiamo detto in tempi non sospetti
Non si creda di potere procedere su determinate scelte energetiche se non vi è il coinvolgimento e il consenso della gente
Già prima di Chernobyl peraltro si erano sviluppati movimenti di opinione contrari nei luoghi individuati come sede di insediamenti nucleari
Certo noi comprendiamo bene che non sempre dall'i movimenti sono spontanei
E certo possiamo anche sospettare che la gente venga strumentalizzata e messa in piazza
Per scopi diversi da quelli dichiarati dai promotori non affermo che questa sia una certezza
Però dico che questo è possibile perché la società sono i rapporti economici e rapporti politici quelli di potere che portano con sé inevitabilmente simili fenomeni d'altro canto però anche il filo nucleari non è detto che siano mossi soltanto dal sacro furore del progresso e del kilowattora di minor costo e questo lo voglio dire per sfondare una volta per tutte
Il discorso da da convinzioni sbagliate
Chi è antinucleare per le corse pulite niente e viceversa un modo sbagliato di vedere le cose perché le lobby è stato ricordato esistono da tutte le parti
E certo però fatta giustizia di questo aspetto che lo sbandamento che è stato determinato nella gente dall'incidente di Chernobyl è uno sbandamento vero
è reale ed è ampiamente spontanea sfiderei chiunque da fermare onestamente il contrario
La gente si è preoccupata per davvero
E di più
Il pericolo di inquinamento di tre nucleare ha avuto anche un merito indiretto secondo il mio punto di vista perché ha contribuito a sviluppare la sensibilità del Paese nei confronti dei problemi dell'ambiente della sua tutela
E penso dunque che anziché incaponirsi nella diatriba nucleare sì nucleare no sia opportuno che noi ampliamo
Un attimo i nostri orizzonti per affrontare il problema dell'ambiente in tutti i suoi aspetti
Come componente essenziale della qualità della nostra vita come dovere l'ha ricordato bene Miniati ma riferito sul nucleare nel suo intervento verso le generazioni che seguono ma anche vorrei aggiungere i problemi dell'ambiente come possesso come una possibilità
Relativa al lavoro perché ne può sostituire le occasioni ritengo sono tante
E dunque un impegno di civiltà che implica anche non secondari risvolti positivi sul piano dell'occupazione
Io credo che questo possa e debba essere de un discorso al Comitato Centrale evidentemente dalla nostra organizzazione possa e debba essere un terreno prioritario d'impegno da parte nostra non siamo diventati improvvisamente tutti ambientalisti solo in riferimento all'inquinamento nucleare al pericolo nucleare all'inquinamento da centrali ma dobbiamo guardare il problema della dell'ambiente in tutti i suoi ASPI va da sé dunque che in un tale contesto lo stesso problema di inquinamento da produzione
E elettrica va esaminato con riguardo a tutte le foto e le proprie fonti di produzione
C'è un discorso che va anche affrontato che è stato citato che quello del del risparmio voglio dire però con franchezza
Finora su questa strada si è fatto poco non tanto per carenze legislative quanto per carenze applicative ma direi di più se fatto poco anche perché non mi pare che esiste in questo Paese una cultura
Del risparmio
Che è tutta da costruire una mentalità da costruire io che pago poco la corrente elettrica lo sanno tutti
Ho l'abitudine di spegnere mi dà luce dietro quando esco da una stanza in casa mia e nel mio ufficio non lo so se sia questa l'abitudine di tutti tanto per fare un esempio banale piccolo che comprensibile perché appartiene e alla nostra vita
Quotidiani è una scommessa da fare senz'altro ma non risolve i problemi dei prossimi tre o quattro o cinque o dieci anni perché è una cultura del costruire che non è soltanto lo spegne la luce
E anche di usare l'automobile di meno per esempio e quanti sono quelli che per cento metri si mettono in macchina e così via discorrendo il discorso potrebbe essere
Molto molto lungo e dunque penso tornando al nostro discorso
Che anche la questione specifica del nucleare vada inquadrata e risolta
In un con l'intero problema energetico nei termini metodologici che oggi ieri ha proposto quando ha fatto riferimento ad un percorso decisionale da seguire per questa partite quello che ha proposto tra l'altro è quello che ha dibattuto nel suo comitato centrale con un'intera categoria che forse qualcosa di questo argomento comprese
Questo significa sul piano pratico
Per quello che ci riguarda
Che allo stato si possa tranquillamente dire proprio per l'esigenza di una riflessione seria di un percorso decisionale da seguire che non si debba dare luogo finché non si decide
Alla costruzione di nuovi impianti quell'idea iniziale e qui però mis mi deve essere consentito da chi si espresse in termini secondo me abbastanza semplicistici su quest'argomento dicendo che
Il non iniziare altri impianti però il costruire degli altri novecento ne siamo favorevoli a costruire quelli che sono già in corso per capirsi a completarli sia un pasticcio all'italiana io dico sarà pure un pasticciaccio
Italiota
Però tra i termini del problema complessivo che abbiamo davanti non c'è soltanto il riferimento al dibattito ideologico sul sul nucleare
C'è anche il riferimento ad interessi concreti che esistono che sono di gente che lavora negli impianti che sono in costruzione che sono i problemi dell'immediato domani
Come produzione di energia elettrica ed io penso che l'ignorare il problema dei lavoratori di da mettere fuori
Dai cantieri il non considerarlo o meglio il considerarlo con sufficienza ecco mi deve essere consentito
è un po'affrontare largo questa parte del risvolto del problema
Con una certa superficialità quindi hanno mi sembra
Per concludere come organizzazione quindi della Puglia che fino a quando non sia completato quel percorso che è stato tracciato dagli elettrice che noi condividiamo quel percorso decisionale non si debba
Dare inizio a nessun'altra costruzione di centrali nucleari
E però quelle in corso debbono essere completamente e contemporaneamente però proponiamo che si smantella i non quelle dire ormai cotte latina perché si
A me sembra che questa soluzione
Non abbia nulla di di ideologico e quindi magari potrà anche peccare sul piano
Stretto della coerenza quelle se una cosa è coerente o meno dipende dal punto di vista presi parte da che cosa si prende a riferimento cioè rispetto a che cosa una proposta è coerente tanto per capirsi
Ci sembra però che sia una proposta equilibrata
Che tiene conto della realtà in una maniera concreta
Che non compromette le scelte definitive quelle che contano quelle che avranno un peso notevole data la modestia delle quantità che sono in costruzione
Ma soprattutto hanno il pare
Che non esponga la UIL
Che qualche volta sbandato su queste cose Silvano tutto lo ricordo il congresso dell'ottantuno credo che insieme presentammo un ordine del giorno perché in quel momento se non sbaglio eravamo passati dalle prima dal tutto antinucleare cui al tutto nucleare per cui ci fu l'esigenza di determinare un momento di equilibrio all'epoca ci si è chiesto
Su una scelta residuale tra virgolette
Che soddisfaceva in quel momento l'esigenza di tamponare questa corsa sfrenata filo nucleare che si era aperta nella guida ecco io credo che la scelta che facciamo che l'opzione che indichiamo come Puglia sia equilibrata ma soprattutto ed una valutazione strettamente sindacale e politica questa
Non esponga la UIL ad altri oscillazioni tra opposte posizioni radicali
Che secondo l'insegnamento dell'esperienza
Finiscono con l'avere sempre il fiato corto
Ma soprattutto dando la sensazione di una instabilità e frettolosità di giudizio che secondo noi non si concilia affatto con l'organizzazione che noi dobbiamo essere
Grazie
Uno diamo la parola la l'amico Cesare Sassano e
Che e considerato il fatto che abbiamo avuto
Delle rinunce per le quali ringraziamo i i compagni perché così hanno permesso una conclusione in tempi accettabili questo convegno sono compagno Simoncini Company nel Lazio e i compagni della ricerca prego
Ma io non ruberò moltissimo tempo anche perché contrariamente a franche ritenevo che oggi fosse giusto
Per sindacalisti ascoltare in questo convento intervenire c'è una relazione
Del della UIL in apertura del congresso e poi ascoltare il gli interventi farsi un'idea più precisa rispetto alle posizioni ognuno di noi e poi dato che il Comitato centrale continua
Domani oggi un'apertura in un convegno aperti domani continua il nel comitato centrale
Domani coi trarre delle conclusioni di questo dibattito in termini più meditati fosse per voi questa era la mia intenzione o ho cambiato idea per un motivo solo Andrea convinto l'intervento fatto da un genere quindi
Sostanzialmente mi riconosco molta parte del del suo intervento
Credo che sia necessario sottolineare solo due aspetti e poi fare un collegamento con la relazione
Uno degli aspetti che il sulle questioni di di metodo come ci si confronta si fanno prima le scelte politiche oppure no e mi sembra che l'opzione di un genere idea si fa le scelte politiche beh si chiede che siano coerenti e a me questa posizione è convinto
Ed il problema però per noi come sindacato è direi le scelte le Fassbender fatte a livello politico a livello parlamentare mai dati li coerenza dobbiamo contribuire a crearle perché ho l'impressione che non ci siano nel dibattito nel dibattito politico anche nel recentissimo dibattito in polemica politica non ci siano
Lei coerenza e allora alcune coerenze dobbiamo sottolineare le rispetto ai problemi Ants a mio avviso se vogliamo dare un contributo Aldo una scelta che sia la più razionale possibile
La seconda sottolineatura questa altrettanto importante io d'altronde meno sensibilità funge e me ne scuso eran meno sensibilità sulle esigenze del dibattito tra movimento sindacale il movimento in mente i movimenti ambientalisti
Comunque mi sembra che Ruggeri dicesse una cosa sacrosante
E noi siamo portatori di un interesse
Molto netto
E in queste interessa esista anche alla difesa delle condizioni di vita alla difesa dell'ambiente
Ma non ci sta a
Anche la difesa delle condizioni di vita e di condizioni ambiente non ci sta solo la difesa di condizioni di vita in commissione Ambiente mi sembra
Se non interpreto male ecco se è questa la posizione a me sembra che come sindacato questo aspetto dobbiamo sottolinea e la questione energetica si lega ha problemi dello sviluppo chi dice il contrario sa di dire il falso sa di dire al fax
Allora dato che abbiamo un interesse vitale rispetto allo sviluppo mi sembra il rappresentante dell'ENEL Fazi essere i ferimenti e sulle esigenze occupazionali e lo sviluppo questo parallelo quindi
Abbiamo questa esigenza in questa è il dato che che non ai quali non non possiamo rinunciare
Perché io ho messo sotto solo queste due sottolineature non per corre dei rischi del Chernobyl del dopo Chernobyl
Perché su questi mi pronuncerò adeguatamente nel corso della deliberazione politica che il comitato centrale quindi dovrà fare al riguardo a me sembra che come dato di riflessione per tutti dentro il sindacato è fuori del sindacato ci debbano essere questi elementi e questa sottolineatura
E finisco invece gongola un punto della relazione introduttiva
Dire come i problemi si lega e si lega nord in modo inscindibile
è stato fatto un tentativo che io considero utile ma ancora insufficiente ripreso da Ruggeri sul dividere rischio industriale dal rischio sull'ambiente
E c'è nella relazione tra le righe la relazione cioè e il secondo me come sindacato abbiamo questa esigenza di sottolineare in modo particolare l'esigenza di dividere di analizzare in modo diverso questi due rischi
E perché il rischio industriale non può essere assolutamente eliminata ce n'è Cuori d'vorrei o in attività così complesse quali quelle nucleari si deve ridurre al massimo rese
Ma non può essere eliminato
Ma io credo che in nessuna attività umana il rischio in assoluto possa essere vinta e allora dobbiamo tenere separati queste due elementi non per ricorrere
Fantasmi e motivi di del dopo Chernobyl ma perché abbiamo l'esigenza invece reale
Affidare non la massima assicurazione ma la certezza che l'altro rischia di ricaduta sull'ambiente posso essere eliminato
Allora a livello a livello scientifico questo è un dibattito che è in corso io l'ho letto su un giornale aperto dal professor Colombo poi con quale con quale credibilità con quale possibilità con quali sviluppi io non lo so ma a me sembra
Che sia corretto
Dire che questo è un dibattito che ci sta a cuore così come si sta a cuore sapere quale la scelta delle ipotesi
Del superamento del nucleare qual è la scelta di sviluppo rispetto all'utilizzo dell'Energia e quali sono le possibili ricadute sembra che siano i due argomenti che debbono stare particolarmente a cuore
Ma dicevo rispetto alla relazione del quest'aspetto che a mio avviso dovrebbe essere enfatizzato e approfondito
Ve n'è un altro però che dimostra quanto poi i problemi sono collegati si fa riferimento ad un nella relazione e allora un rischio nell'uso civile del metano di un rischio cancerogeno ebbe se l'emotività
Da da dopo Chernobyl il identica all'emotività che che coinvolge ogni essere umano rispetta una piaga quale il cancro credo che questa indicazione nella relazione della UIL sia un'altrettanta bomba rispetta l'utilizzo delle risorse emerge
Ora io non so se se è stato opportuno personalmente non l'avrei indicato questo dato
Sulla mettano anche perché è tutto da dimostrare anzi è forse è forse indimostrabile
Però
Inserito questo argomenti voglio dire con molta molta chiarezza che i problemi del dibattito sulla penetrazione e su favorire la penetrazione elettrica un genere io non ci credo che in Italia ci sia un problema di lavori loro favorire la penetrazione Elettrica io son convinto che c'è stato un grossissimo problema di favorire la penetrazione del metano ma sulla penetrazione elettrica io crei che abbiamo altro che da prendere atto che ci sarà crescita dei consumi elettrici però mi sembra anche giusto fare quell'analisi ma certo che se dovesse pass serve una ipotesi di rischio da mettano per usi civili il discorso la penetrazione Elettrica non si pone più perché lo sviluppo sarebbe enorme perché l'unica fonte che può sostituire il metano negli usi civili è la fonte elettrica a meno che qualcuno innamora atto della della società della sezione ottava Medioevale o altro non ritorni non ritorni all'
Ma alla legna o alla carbonella anche se il mio amico Bianchi si diceva che anche questo rischia di essere un grosso danno ambientale
Io ringrazio
Cassano
Ma voglio assicurare che noi pur disponendo su questo aspetto che è molto delicato
Pur disponendo di elementi di origine istituzionale molto seri non li abbiamo voluto diffondere il proprio per evitare di aggiungere sindrome a sindrome e di complicare i problemi anziché risolverli faremo una valutazione nelle sedi più più appropriate ringrazio
Tutti coloro che hanno partecipato e poiché questa conferenza aveva la funzione di fare da tentare quanto meno di chiarire le idee a tutti tocca al comitato centrale trarre le conclusioni grazie
Quindi
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Quella
Quindi
Quindi
Qui
Qua
Qui
Qua
Quest'
Quindi
Quella
Quattro
Quindi
Quest'
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Qui
Quella
Qui
Qui
Questo
Quindi
Quanto
Qui
Quattro
Questi
Qui
Questo
Qui
Quindi
Qui
Qui
Questo
Quanto
Qui
Qui
Qui