"Energia nucleare e sviluppo economico"

A questo festival dell'umanità
E che siete qui ad ascoltare
Ieri dai ministri colleghi
Che affronteranno un tema di particolare
Interresse
E di grande attualità
La questione energetica
Che verrà naturalmente
Esposta nei suoi dati e nelle sue caratteristiche essenziali con riferimento soprattutto ai problemi
Dell'economia e della società
Gratitudine da parte
Degli organizzatori del festival del partito socialdemocratico esprimo a coloro che partecipano a questo dibattito
E gratitudine a voi Chieti ascolterete
Questa prima festival dell'umanità
Questo primo Festival dell'umanità a carattere nazionale e credo che sia un momento importante nella vita del nostro partito
E credo che il dibattito di oggi sia una conferma
Di quanto la socialdemocrazia italiana intenda operare per il rilancio della sua presenza nella nostra nazione
E per esporre quindi con chiarezza di idee su ogni problema
Le proprie posizioni attraverso un libero dibattito vide
A questa tavola rotonda
Partecipano l'onorevole Giulio Di Donato responsabile del settore ambiente del partito socialista italiano
Il vice presidente delle nelle l'amico dottore Marcello indifesi
Il direttore generale dell'Enea dell'Ente nazionale per le energie alternative il dottor Fabio Pistella
Il dottor Bonardi il segretario generale dell'associazione amici della terra
Il compagno senatore Giuseppe Averardi il Consigliere di amministrazione delle nel e il compagno senatore Maurizio Pagani
Responsabile del settore energia del nostro partito
Io credo che per rendere vivace questa nostra tavola rotonda delle quali dirò poi qualche parola
Conclusiva come presidente della sezione sia bene che gli interventi degli oratori
Che si susseguiranno siano limitati nel tempo in modo che ce ne possa essere più d'uno che ci sia un dialogo e non soltanto dei monologhi
E per introdurre il problema
Energetico forse potremmo cominciare seguendo la fila dal vicepresidente per Lerner voi dall'onorevole Di Donato
Poi dal l'amico direttore generale dell'idea dell'Enea dottor Pistella e poi cominciare dall'altro lato per ritornare verso il presidente poi potremmo ovviamente articolare varie vari interventi nel corso della riunione anche un po'come verranno spontanea e poi non formalizziamo non siamo davanti alla televisione di Stato
In cui tutto è regolato minuto per minuto e si seguono sempre certi giudici cominciamo così dialogo poi mi permetterò io casomai di dar la parola l'uno all'altro in modo da vivacizzare per quanto sia possibile questo nostro incontro allora io pregherei Marcello inglesi di introdurre il problema della Energia economia non so che tempi vogliamo darci ci sono sei che devono parlare
Se parla in dieci minuti per uno mi pare che siamo già un'ora per finire un giro più che sufficiente poi possiamo farne altri di interventi in tempi più brevi grazie la parola Marcellin diversi
Grazie Pietro Longo grazie all'umanità di avermi invitata questo dibattito
Sono imbarazzato in quanto devo portare qui la voce dell'ENEL oltre che la voce mia personale
Il problema il titolo almeno di questo dibattito è una roba che molto impegnativa
Venendo da Roma ho sentito alla radio o il dibattito di Radio anch'io stamani sullo stesso tema io ho notato grande nervosismo grande attenzione frasi e slogan buttati là ecco io sono sempre stato convinto che questa tematica su tanto è legata allo sviluppo e alla politica alla alla struttura civile al problema del futuro di un Paese e tanto più è impossibile trattarla con superficialità o con lo slogan
Quindi anche questi dieci minuti per me saranno dieci minuti di sofferenza dello dico subito nel senso che è difficile esprimere alcuni concetti senza andarci a fondo
Il primo concetto che vorrei esprimere l'ho scritto in un articolo in Mondoperaio
Tutti scienziati tutti professori comincia da questo articolo cioè improvvisamente si è scoperta l'Italia degli scienziati e dei professori
Prima c'era un'Italia di scienziati e di professori a senso unico che dimostravano con cifre e tabelle grafici che il senza nucleare non si faceva niente
Ricordo il settantatré erano venti mila megawatt nucleari
Ora c'è un'altra Italia di professori
Qui ci sono gli amici della terra e perciò dopo di me parleranno mi dimostreranno che ho torto vedo che fanno come i primi professori pubblicano le tabelle con i kWh prodotti producibili di qui al due mila dieci orizzonti due mila e inventano cifre proiettano inventando sereno le cifre perché non una di queste cifre né documentabile né dimostrabile sia documentabile e dimostrabile bisogna star qui non un giorno ma un mese a discutere
Quindi l'invito all'umiltà su queste cose purtroppo bisogna essere umili e chi non ha il biglietto dello la virtù dell'umiltà difficile che riesca a disco
Secondo concetto molto spesso dimenticato in queste discussioni la centralità del problema elettrico e c'è spesso sia attaccano fronti di battaglia ambientale
E non ci si rende conto che le conseguenze di questo attacco se e sono sempre legate all'elettricità cioè a maggio a maggior quote di elettricità faccio un esempio concreto per capirsi
Vogliamo liberare in Roma e Napoli dal traffico
Vogliamo rendere queste città pulite respiri irrespirabile
Vogliamo quindi levare le automobili il futuro sarà l'auto elettrica o in ogni modo trasporti elettrici urbani ecco allora alla al carburante si sostituisce elettricità
In altri termini la penetrazione dell'elettricità sul bilancio energetico nazionale fatalmente ancora per molti anni in aumento
I consumi di elettricità rispetto agli altri consumi sono in aumento quindi il problema di produrre elettricità esiste
E chi fa tornare i bilanci dicendo ma si fa un risparmio per quello che manca secondo me è un po'approssimativo il troppo sbrigativo perché il risparmio si può calcolare sia nell'industria che nelle famiglie che cosa si può fare però l'impressione che un Paese come questo
Per poter risparmiare grandi cifre di elettricità avrebbe bisogno di cambiare grandi istituzioni o grande strutture o grandi abitudini
Terza considerazione
Il nucleare
Visto che qui citata me spesso mi vien voglia in questi dibattiti di non discutere del nucleare perché a mio parere non è il problema principale nella discussione il nucleare è un problema secondario è una fonte di produzione Elettrica
Io sono convinto da Saint dal mille novecentosettantasette ho cominciato a occuparmi di questi problemi lo scritto nel settantasette l'ho riscritto nel mille novecentottantasei che il nucleare e una fonte residuale non strategica
Agli affetti delle società industrializzata del domani
è una cosa che sanno le società industrializzate
Utilizzano il nucleare per quello che può servire a loro in fase congiunturale forzano alcuni Paesi industrializzati come la Francia tutto sul nucleare per problemi di autarchia energetica
Altri lo utilizzano come altrettante risorse in maniera di mercato si veda gli Stati Uniti d'America che considerano il nucleare come una delle fonti
Che viene esaminata nel mercato a seconda della propria competitività sul mercato ma non gli darei tutto questo peso ideologico che viene dato al problema
Fu deciso durante la discussione del programma energetico del mille novecentosettantasette da alcune forze politiche in Parlamento
La di terzi dichiarazione del petrolio con altre fonti
E fu fatto l'elenco delle altre fonti
Carbone gas nucleare olio combustibile ecco io sono convinto che ancora quell'elenco è valido fermo restando che il nucleare ha dei problemi di sicurezza
E di costo
Che implicano un giusto ripensamento è una giusta riflessione su come possono essere risolti questi problemi e se questi problemi non possono essere risolti e cioè si dimostra che il nucleare costa più caro
E non dà sufficienti garanzie di sicurezza la collettività
Piano piano si vedrà di riconvertire le attività nucleari italiane ad altre cose però senza eccessive e citazioni o senza eccessive ideologizzazione del problema
Io vorrei infine toccare
Un punto che vedo trattato anche dal mio partito il Partito Socialista
Con una certa superficialità il punto del gas
Cioè si si si dice per spiegarlo alla gente nella fretta di spiegarlo alla gente si sostituisce il nucleare con il gas ecco questo è un errore c'è un errore concettuale un errore tecnico è un errore economico
Il gas può essere utilizzato nelle centrali elettriche come tutte le altre risorse
Ma il fatto di pensare
A delle batterie di centrali a gas che siano tecnicamente
E tecnologicamente avanzate e che siano economicamente valide è sbagliata
Secondo il gas
Appartiene al mercato degli idrocarburi la diversificazione dal petrolio non si può fare con il gas perché il destino del petrolio e identico al destino del gas
Quindi il gas appartiene al mondo dei combustibili
Civili industriali e tanti energetici ma non può assumere una funzione totalmente energetica e su questo io preferirei approfondire concetti perché probabilmente alla fine sì si può intendere su che cosa significa far funzionare il gas anche in Italia
Ma è necessario un approfondimento vero e bisogna stare attenti a coloro che vendono gli impianti o che vendono il gas puramente e semplicemente e che sono presi dalla fretta di vendere proprio Cassano rivendere proprio impianti
Concludo su un concetto che a mio avviso e invece determinante nella discussione di questi giorni e cioè che l'industria
Il prodotto
Il prodotto interno lordo quando si fanno le discussioni sullo sviluppo sarà di marca e di qualità e lo è diciamo diversa dal passato non si misurerà più nelle automobili o nell'acciaio nei frigoriferi o nel consumo ma si misurerà nell'ambiente
E nell'ambiente in senso generale cioè nell'igiene del corpo nel nel nel nel la situazione medica nella sicurezza sociale
E soprattutto nell'aria nell'acqua che respiriamo che utilizziamo nella terra su cui dobbiamo vivere questa è una grande operazione industriale di reddito di produzione
Ecco questo grande qualità dell'ambiente cioè come come sfida del prossimo secolo perché a mio parere sarà la vera sfida del prossimo secolo
E quella che più si impegna anche in campo energetico per poter dare gli strumenti di questa sfida al prossimo secolo e cioè costruire l'ambiente significa anche e qualificare l'energia grazie
Grazie
Grazie inglesi la parola all'onorevole Di Donato
Bene io vorrei cominciare
Con una
Questione che riguarda che secondo me fondamentale nel ragionamento che noi facciamo è che riguarda la previsione del fabbisogno energetico per i prossimi anni si dice avremo bisogno di più Energia il problema e di stabilire di quante energie più abbiamo bisogno finora le previsioni che sono state fatte sono risultate alla prova dei fatti sbaglia
Io ce l'ho qui
Una tabellina del piano energetico nazionale sudati che sono stati forniti dall'ENEL nel mille novecentottantuno l'ENEL prevedeva un fabbisogno di centosessantacinque milioni di TEP
Ne abbiamo consumato nel mille novecentottantacinque cento quarantacinque milioni
La previsione originaria del Benin per il mille novecentonovanta era di centottantacinque milioni di tetto mentre invece già adesso c'è un aggiornamento in corso e questa previsione
Viene ridotta centosei cinquantadue milioni di tempo e così via voglio dire la previsione che in dieci anni dall'ottantacinque al novantacinque
Il fabbisogno energetico del Paese debba aumentare del diciotto per cento è una previsione probabilmente fortemente errata per eccesso nel tessile nel decennio precedente l'aumento che si è registrato è stato dell'undici per cento
Vediamo un momento che cosa è accaduto nel mondo intanto a causa dell'innovazione tecnologica applicata ai processi produttivi e quindi alle innovazioni di processo
Le industrie in Giappone sono riusciti a risparmiare negli ultimi anni il trentaquattro per cento g Energia per unità di prodotto
In Europa la riduzione del consumo di energia per unità di prodotto è stata mediamente del venti per cento in Italia la riduzione di Energia per unità di prodotto si è fermata al tredici per cento circa nell'Europa la Germania a un eccesso di produzione energetica la Francia ha un eccesso di produzione di energia tant'è vero che ce lo venga sottoposto perché ne importiamo circa il tre virgola uno dei nostri al nostro fabbisogno dalla Francia
E lo importiamo perché la Francia ci fa dei prezzi stracciati e quindi c'è una bella convenienza delle nella comprare anche nostra usarlo e c'è una situazione in tutti i Paesi che si sono attrezzati con una forte quota di nucleare innanzitutto la Francia che oggi la situazione di crisi perché nel nucleare si fa caso mai presto ad entrare ma è poi difficilissimo uscire non si sa per esempio ancora oggi come si fa a chiudere una centrale nucleare cioè come si può interrompere l'attività di una città erogare però non si sa ancora come si può chiudere una centrale nucleare
In più aggiungo sul piano sempre generale delle premesse che non è vero che il nucleare ma Arda funziona sulla base di una fonte inesauribile perché le riserve di uranio così come noto e così come viene detto dagli organismi che di queste cose si occupano a livello internazionale non avrà una durata superiore quarant'anni anzi vi è un dispaccio Ansa di qualche mese fa in cui addirittura veniva evidenziata questa difficoltà nell'approvvigionamento di una fatte queste premesse veniamo momento alle questioni che ci riguardano
Prima innanzitutto e per primo bisogna dire che l'Italia non è nel nucleare se non per l'uno per cento dei consumi globali e per il tre virgola due per cento dei consumi elettrici quindi la nostra quota di nucleare e allo Stato
Pressoché inesistente l'unica centrale che funzione quella di Caorso è già nel funzionamento dalla centrale di Caorso abbiamo registrato problemi enormi innanzitutto per l'eliminazione delle scorie radioattive problemi non ancora risolti e quindi problemi di manutenzione problemi di interruzione continua della centrale per la sicurezza che naturalmente deve essere garantito
C'erano belle ancor prima di Cernobyl a rispolvera ci hanno dimostrato che il nucleare non è sicuro ma a differenza degli incidenti aerei automobilistici che naturalmente lasciano molto le vittime ogni anno le vittime dal nucleare si vedono in una minima parte perché avere vittime sono quelle che non si vedono cioè sono i cittadini Esposti alle radiazioni che continuano negli anni Cesio a una durata di trenta anni e quindi naturalmente non si sa in realtà su questo si discute anche se ci sono naturalmente stime estremamente impressionanti non si sa quali affetti e i dieci e i quindici dei venti anni potranno intervenire
Dopo una fuoriuscita di radiazioni come quella che si è verificata accenno oblique nell'operare non è sicuro possiamo dire che il nucleare e economicamente valido io ho qualche dubbio
L'ENEL fa una valutazione dei costi del chilowattora da nucleare della futura centrale di Trino Vercellese quella che noi speriamo non si costruisca ma superiore al costo aggiornato del carbone testo sforato cioè del carbone con il verso oratore quegli un cargo non inquinante dell'olio combustibile o dal metano
Naturalmente se a questi costi aggiungiamo quelli necessari per la sicurezza in più non totale sicure non totale ma insomma un maggior livello di purezza per esempio sarà indispensabile ma ce lo dirà l'Enea di qui a poco aggiornare il piano di sicurezza centrale di Caorso abbia un raggio risibile
Rispetto alle diciamo catastrofi dimostrate quelle che sono verificate questi potrebbero verificare ebbene evidentemente arriviamo a un costo ancora molto elevato allora la domanda è vale la pena per il nostro Paese che non ha scelto il nucleare venticinque anni fa
Sceglie alloggi nel mille novecentottantasei quando questa tecnologia nucleare oggi si può considerare se non obsoleta certamente non muban perché è una tecnologia che ora che risale al dopoguerra che risale insomma per lo meno a quarant'anni fa
Spendere cinquanta sessanta mila miliardi per avere tra venti venticinque anni nel due mila e cinque nel due mila dieci quando la Svezia sarà poi l'uscita dal nucleare quando la Germania se vinceranno i socialdemocratici sarà fuoriuscita dal nucleare
Trovarci invece nel due mila e cinque nel due mila dieci avendo speso cinquanta o sessanta mila
Miliardi ad aprire il quattro virgola sei per cento
Dell'approvvigionamento sui consumi globale da nucleare e che queste sono le cifre queste il dato allora il ragionamento che noi facciamo è molto semplice è evidente che io do per scontato che c'è bisogno di energie do per scontato che non voglio con non voglio ridurre i consumi energetici anzi penso che debbano essere diffusi anche se è meglio utilizzati evitando gli sprechi uniti un un importante ruolo in questo senso a una vera politica di risparmio energetico sulla quale l'Italia non ha mai investito seriamente nulla però mi domando se non sia possibile agendo sulle sul mix di fonti risolvere il problema per i prossimi quindici venti anni evitando il nucleare e nello stesso tempo
Sviluppando anche da parte nostra soprattutto da parte di un Paese che appunto non ha grandi vincoli attuali sul nucleare la ricerca nel campo della fusione la ricerca scientifica nel campo delle fonti rinnovabili che oggi sono attivi addirittura poco più dello zero virgola uno per cento e che nella previsione del piano energetico nazionale dovrebbero diventare lo zero virgola sette per cento e mi domando se una decennale scempio decisione dell'ENEL quella di procederà a un'ampia ristrutturazione delle centrali attuali per renderle oli combustibili cioè per farle funzionare con un mix di combustibile che può essere scelto di volta in volta a seconda delle condizioni del mercato non ci consenta di diciamo risolvere il problema che ci sta dinanzi sviluppando fortemente l'azione di ricerca ripeto nel campo dalla fusione nel campo delle fonti rinnovabili
Che oltre a essere oggetto di ricerca scientifica devono essere oggetto anche di un'appropriata applicazione industriale perché evidentemente se non di vetro competitive se infine non sia il caso di mettere con i piedi per terra un vasto programma di risparmio energetico così come ha fatto la Germania così come ha fatto l'Inghilterra così come tutti i Paesi europei fanno al fine di ottimizzare la utilizzazione dell'energia evitando negli sprechi e consentendo quindi quote consistenti di risparmio queste nostro ragionamento ed è un ragionamento che non facciamo renda un versante ideologico
Né da un versante emotivo noi pensiamo che la presa di coscienza dopo Cernobyl se ho fatto grande razionalità perché si tratta di difendere l'uomo e l'ambiente da catastrofi future e noi pensiamo anche e concludo
Che non tocchi annui consegnare un futuro già pregiudicato alle prossime generazioni e che non sia nel Perù giusto
Come dire non formulare nonno scommettere sulla scienza che invece può trovare la soluzione a questo problema lo deve trovare tirandosi fuori da come dire
Questo concetto di vincolo io non voglio definita assolutamente l'obice tipica ma insomma da questo vincolo da questa convinzione sul nucleare attuale e invece procedendo con la ricerca e con gli sforzi che naturalmente possono essere come dire il frutto di una convergenza di più interessi nazionale del loro per ma che comunque possono vedere l'Italia in primo luogo impegnata perché forse del anni due mila possiamo consegnare alle future generazioni un futuro senza nucleare senza soprattutto pericoli di morte per l'uomo e per l'ambiente
Gran
La parola al dottor Pistella direttore generale dell'Enea grazie
Credo sia molto giusto partire dalla formulazione che gli organizzatori e ringrazio con vera condizione hanno adottato per questo incontro
Una formula che fa riferimento esplicito allo sviluppo
Viene menzionato lo sviluppo economico ma io credo che sia molto giusto cogliere le indicazioni che già i curatori che mi hanno preceduto hanno a voi rivolto l'opportunità di richiamare l'attenzione non su uno sviluppo economico quale che sia ma su uno sviluppo economico in qualche modo mirato a comprendere anche stanze che sono di carattere sociale
Credo che noi dobbiamo uscire da un meccanismo di sviluppo basato essenzialmente sulla produzione
Verso un meccanismo di sviluppo basato sul soddisfacimento di alcune esigenze
Esigenze di carattere economico sì ma anche appunto esigenze di carattere sociale considerare la produzione uno degli strumenti che sono necessari per soddisfare queste esigenze voi avete perfettamente colto
Il dibattito che si è sviluppato nell'ultimo decennio con riferimento all'assetto industriale con riferimento a quello che si ama chiamare il post industriale o il terziario avanzato
Credo che ci sia ancora un po'di confusione su questo punto perché sembrerebbe quasi che tutti potesse no vivere e di servizi
Senza vere una componente di produzione cui servizi stessi sono destinati e mi sembra che ci sia un altro equivoco quando si pensa
Che tutto il mondo si è organizzato come Roma o Napoli che pur con tutti i loro limiti di vivibilità sono certamente anni luce lontani
Dalle condizioni di vita di una larghissima maggioranza di cittadini di questo pianeta del cui sviluppo anche dovremmo in qualche modo occuparci se non vogliamo lottare un atteggiamento non solo mani mente scorretto ma anche non funzionale perché non possiamo vivere nell'ipotesi che tutti producono e nessuno compra che tutti siamo in competizione lato offerta sul mercato ma perché qualcuno debba comprare
Le soluzioni possibili sono due una è già stata tentata a mio avviso con nessun successo
Crediti
Che sono diventati sostanzialmente inesigibili hanno messo in difficoltà gli stessi Paesi in via di sviluppo nomi sentiti colta anche i Paesi cosiddetti industrializzati perché quando dovranno essere portati sui libri contabili
Le conseguenze della non esigibilità dei crediti ho detto che avremmo di fronte una crisi superiore a quella del ventinove l'altro meccanismo dovrebbe essere un meccanismo che mette in grado di produrre i paesi che sono oggi sostanzialmente percettori di aiuto noi siamo quindi in un certo senso costretti volenti o nolenti credo che dovremmo essere volenti a occuparci di una scala geografica che non è la scala geografica nazionale ma non soltanto per le esigenze di omogeneità con i Paesi industrialmente avanzati dei quali giustamente ci vantiamo di far parte
Ma anche perché dobbiamo tener conto delle possibilità di sviluppo reale dei paesi cosiddetti in via di sviluppo come si è sviluppata l'Italia
Dopo la tragedia della seconda guerra mondiale si è sviluppata sostanzialmente con due scelte agganciandosi al sistema del mondo occidentale
E certamente non debbo spiegare queste cose al partito scusatemi pratico che di questa scelta ha giustamente menato vanto
Ma anche credo in considerazione della circostanza che allora il mercato internazionale
Metteva a disposizione una fonte d'energia il petrolio
Attrezzi in termini reali particolar mente convenienti ora se non si determina una situazione del genere per i Paesi in via di sviluppo noi possiamo escludere che questi Paesi effettivamente abbiano un decollo sociale ed economico
In termini di
Industriale non industriale frammentazione della produzione piccole bello io credo che questo sia una falso problema l'industria che un tempo si affermava privilegiando la specializzazione e la standardizzazione era grossa scala oggi invece trova particolarmente conveniente porsi prima domanda come collocare sul mercato un oggetto e a questa capacità di incontrare la domanda condizionale la produzione
Questo vuol dire flessibilità nella natura del prodotto vuol dire anche flessibilità nei sistemi produttivi l'informatica superarli i vantaggi della accentramento che caratterizzavano la grossa impresa la robotica e la manifattura integrata attraverso computer consentono di non essere irrigiditi dalle catene di montaggio abbiamo a disposizione un sistema flessibile che può distribuire i punti nodali di decisione
Quindi in un certo senso la grande industria e il piccolo vanno a convergere verso lo stesso assetto perché la grande industria si frammenta in termini decisionali ma si organizza con un flusso di comunicazioni
Il piccolo pensa per esempio di cooperative si interconnette si integra orizzontalmente e verticalmente quindi alla fine non abbiamo organismi complessi sia che stiamo evolvendo dal piccolo ossia che stiamo evolvendo dalla ma con l'industria
Tutto questo a che cosa conduce a mio avviso condusse all'assoluta esigenza che lo Stato abbandonando velleità di fare concorrenza con una produzione in termini diretti dall'iniziativa privata lo Stato si faccia responsabile di alcune infrastrutture irrinunciabili
Che sono certamente le telecomunicazioni i trasporti l'energia e l'ambiente molto giustamente inglesi ha richiamato l'attenzione sull'ambiente come infrastruttura condizionante il raggiungimento di un certo livello di sviluppo che non sia soltanto economico in senso riduttivo
Come si misurano
Le prestazioni qual è la cifra di merito la cifra di qualità di queste grosse ditte con particolare riferimento a cura dell'Energia
Non può che essere in termini di confronto con i sistemi competitivi nei quali noi siamo inseriti perché l'Energia è da considerare da questo punto di vista come una peculiare materie prime che va usata razionalmente risparmiando ogni volta che è possibile
Che e incorporata nel prodotto finale anche nel prodotto finale il materiale servizio e il cui costo di acquisto condiziona in termini di confronto con quello che possono fare gli altri Paesi come concorrenti condiziona la nostra capacità di essere presenti sul mercato
Quindi l'energia non non è che abbia delle caratteristiche peculiari
Di natura quasi ti dici Istica per cui va risparmiata
E in parte risparmiata se il valore economico del meccanismo di risparmio se l'utilizzazione sostitutiva è conveniente rispetto ad una competitività sul sistema internazionale questo lo lo dico perché a volte diciamo sì Fardella kcal un feticcio
E magari si distendono dei sistemi che non solo in termini di lire ma proprio in termini di kcal se si fanno i conti bene
E comportano più Energia per arrivare ad un presunto è solo apparente risparmi ed energica
Credo che qualche cosa si debba dire quindi in questo contesto rispetto alle previsioni sulla domanda di energia in particolare sull'Abruzzo la domanda di energia elettrica io a titolo così di provocazione per i successivi interventi da questa tavola rotonda vorrei rovesciare completamente l'impostazione e vorrei dire
Esaminiamo che obiettivi ci diamo di sviluppo economico e poi calcoliamo con maggiore o minore approssimazione di quale dinamica della domanda di energia abbiamo bisogno ma non facciamo il contrario perché se lo sviluppo economico si è purtroppo arrestato nel corso degli ultimi cinque anni
Forse possiamo mettere da parte l'ottantaquattro secondo semestre l'ottantacinque per non sono stati così negativi ma sicuramente dobbiamo inserire gli anni dopo il settantanove fino all'ottantaquattro beh allora è evidente che in questo periodo la domanda di energia è cresciuta poco ma vorrei andare avanti in questo gioco al paradosso
Io non sono assolutamente interessato per decidere se dobbiamo diversificare nelle realizzazione di centrali elettriche a seguire l'oscillazione semestrale dei prezzi del greggio sul mercato spot di Rotterdam perché decidua adesso di costruire una centrale che entra in funzione se siamo fortunati fra otto anni che durerà venticinque anni quindi è avvinti anni da oggi che sono interessato a conoscere
Quale
Ragionevolmente il prezzo in termini reali del combustibile di riferimento cioè il prezzo del greggio quindi dovremmo piuttosto concentrarci
Sul prezzo del greggio prevista vent'anni per decidere queste diversificazioni perché l'energia fra le tante
Una terribile maledizione ed è quella di essere un settore dove se si vuole intervenire in termini infrastrutturali ma questo vale appunto anche in molti casi per telecomunicazioni e per i trasporti si fanno gli esborsi oggi e siamo i benefici fra dieci anni
Certamente però se non si fanno gli investimenti ma i benefici non si hanno mai e nascono sistemi stranieri il trasporto su strada in Italia la polemica sui giornali dei TIR è in fondo riconducibile a questa stessa logica di non aver investito nel ferrovie ultima battuta di rovesciamento dell'impostazione
Io non sono interessato nemmeno a sapere quanto costerà il petrolio tra vent'anni per decidere oggi quanto dei può diversificare su altri combustibili e su altre forme di energia dico il contrario stabiliamo oggi quanto pensiamo sarà diversificata la domanda né il tra vent'anni e in questo modo sapremo in grado di calcolare quanto costerà il petrolio perché il petrolio un oggetto il cui prezzo è pilotato dalla domanda non deposti prestazione che sono salve eccezioni
Molto ma molto inferiori alle quotazioni anche minime raggiunta da questa la materia prima sul mercato internazionale allora sulla scala temporale la decisione deve essere una decisione assunta nel te avendo occhio alla dimensione che è quella del decennio
Questi sono settore che si pilotano in alcuni decenni non si lottano in alcuni semestri o in alcuni anni
Sulla scala geografica
Io non trovo senza rilevanza la circostanza che i sette Paesi maggiormente industrializzati
Abbiano una presenza nel nucleare che oscilla da parte la situazione italiana dà un valore minimo del quindici per cento a un valore massimo del sessantacinque per cento
Così come non trovo senza significato che all'interno del contesto europeo ci troviamo di fronte ad una media che è del trenta per cento di produzione di energia elettrica da fonte nucleare
Con dei valori minimi per i Paesi di grosse dimensioni industriali che sono se si esclude l'Italia intorno al quindici per cento detto questo ritengo che essendo condivisibile fino in fondo nell'impostazione metodologica quanto suggerito da inglesi e cioè non concentriamoci sul nucleare come se il problema dell'energia fosse uguale al problema del nucleare perché questa è assolutamente distorto e falso
Volendo lavorare invece con flessibilità ma non solo perché l'energia lo chiede ma perché flessibilità e la parola di successo nel sistema produttivo e imprenditoriale in prospettiva
Le chiediamo in fondo anche giovani quanto diciamo preparate ed in modo flessibile quando gli diciamo non contate sul posto di lavoro ma contate su una vostra capacità di essere imprenditori di voi stessi noi stiamo introducendo flessibilità molto saggiamente termale quando non lo facciamo
Nel nostro sistema dicevo in questo contesto la domanda corretta credo che sia e saggio rinunciare a una delle frecce al nostro arco cioè la freccia potenziale della presenza di nucleare quando si va sul quantitativo la domanda è è legittimo considerare oltranzista nucleare chi propone che tra quindici anni l'Italia abbia quella quota quindici per cento di nucleare che il valore più basso oggi fra i Paesi industrializzati in Europa
Che già oggi hanno una media del trenta per cento nucleare ecco quindi le domande probabilmente formulate in un contesto più ampio vengono in gran parte sdrammatizza
Credo di avere ancora pochissimi minuti per una questione di fondo che è quella della sicurezza
Io non credo che sia legittimo qualunque negoziato
Che porti a privilegiare consistente tre azioni di sviluppo economico rispetto a tutela della sicurezza la sicurezza un requisito carattere preliminare propedeutico e soltanto se siamo convinti di aver raggiunto un livello accettabile
Possiamo poi fare tutti i ragionamenti che io sviluppati per primi ma da un punto di vista metodologico questa il secondo capitolo del libro essendo il primo capitolo la sicurezza
Mi scuserete se era generò molto per slogan perché o ancora pochissimo tempo ma credo che sia sufficiente per impostare il discorso che potremmo eventualmente sviluppare successivamente
Innanzitutto diffidate ma proprio in termini violenti di tutti coloro che ti parlano di sicurezza assoluta perché la sicurezza assoluta non esiste nella produzione di energia come non esiste nessuna attività
Non dico nemmeno economiche nessuna attività umana
Si tratta di stabilire quali sono le soglie di rischio accettabili e se qualcuno vi dice il contrario guardate proprio mente perché facilissimo dimostrare per esempio con riferimento al metano che anche il metano e lungi da vivere sicurezza assoluta io non ritengo corrette un certo tipo di campagne che sono presentate con il metano che il deus ex machina
Mi sento particolarmente intitolato a questo tipo di considerazioni
Perché se volete il vera difficoltà che il nucleare da fissione sta scontando in questi anni e semplicemente che sono venute a scadenza delle cambiali di promesse assolutamente non Mantini Bindi
Che gli scienziati entusiasti del nucleare anni cinquanta hanno fatto all'opinione pubblica e cioè il nucleare ha un costo così basso che non vale nemmeno la pena di mettere Dorin poi contatori elettrici nelle case il la sicurezza del nucleare può essere fatta assoluta la durata del nucleare come fonte energetica è sostanzialmente infinita allora tutte queste schematizzazione tutte queste promesse fittizie che hanno sempre fatto contrapporre una fonte all'altra e hanno fatto abbandonare invece l'impostazione molto più equilibrata di una copresenza una diversificazione un uso simultaneo di fonti energetiche ecco stiamo attenti che non ce li troviamo di nuovo davanti
E magari i soggetti che sa uno oggi divinizzato e rischiano di essere fra dieci anni demonizzati o forse fra vent'anni o trent'anni demonizzati
Già si profilano all'orizzonte sono forse il metano quanto meno a breve e per alcuni versi a mio avviso anche la fusione
Che certamente ha qualche problema di sicurezza che certamente ha qualche problema ambientale ma che nondimeno è un obiettivo che deve essere perseguito allora
In conclusione flessibilità confronti tra alternative vere e non confronti tra suggestioni e fatti e nelle valutazioni di sicurezza grossa professionalità grosso approfondimento e rimanere diciamo al all'interno del mondo umano e non contare su un mondo sovrumano che purtroppo non ci è dato nemmeno sperare
Grazie
La
La parola ora Dottor Bonardi dice il segretario generale dell'Associazione Amici libera per la prego grazie ringrazio il partito socialdemocratico di quest'invito innanzitutto io vorrei accogliere l'invito dell'ingegnere inglesi all'umiltà io non sono né uno scienziato né un professore e non ho intenzione di fare nello scienziato nel professore
Però mi sembra che quello di importante che è avvenuto dopo Chernobyl è che è venuta a cadere finalmente la Telegatto tale che il mondo politico e gran parte anche della società aveva dato ai tecnici per cui ecco quello che non deve succedere è quello che auspica auspicava qualche giorno fa
Quello che auspicava qualche giorno fa un editorialista della stampa
Dicendo sul nucleare parli chissà il problema è i tecnici possono parlare dal punto di vista tecnico però deve essere un problema discutibile da tutti anche da chi tecnico non è e per esempio noi quando facciamo studi tecnici non non li facciamo noi ieri noi abbiamo presentato uno studio per la riconversione della centrale di Montalto dal nucleare al gas
L'abbiamo fatto fare questo studio a un ingegnere dell'Università di Roma non l'abbiamo fatto noi o in noi lo presentiamo politicamente quindi lo si può contestare sul piano tecnico tra tecnici
Cercherò di non dare nemmeno una cifra ma comunque trovo originale che da parte dell'ENEL si accusi gli ecologisti di non aver mai documentato una propria cifra quando per lo meno la cosa certa e che tutte le previsioni
Le ha già citate alcune l'onorevole Di Donato tutte le previsioni sui fabbisogni energetici futuri fatte dall'ENEL in questi dieci anni sono state sistematicamente smentite la dalla realtà si sono rivelati tutte sbagliate per eccesso quindi ognuno affatto i propri errori
Quello che a me interessa e per fare un ragionamento
Che qualche giorno fa l'onore senatore Pagani ha definito maoista che a me non pare cioè degli richiamava al la frase di Mao che io non conosco prima distrugge la casa del capitalista e poi costruisce non mi ricordo esattamente cosa
Cioè il problema appunto perché il problema della sicurezza è preliminare a tutto e il ripensamento del dopo Chernobyl è basato sul problema della sicurezza allora la considerazione che si deve fare è che nel mondo attualmente sono in funzione circa trecentocinquanta reattori nucleari
Che
Il settore nucleare è un settore in cui la ricerca continua del miglioramento dei parametri di sicurezza è stata sempre molto spinta molto continua
Gli standard sono sei sono stati sempre
Resi più severi col passare degli anni
Ciò nonostante quello che ha sporca Chernobyl e altri piccoli incidenti occorsi negli anni è quello che questi fatti stanno a dimostrare appunto l'assicuro la sicurezza assoluta non esiste ma è accettabile socialmente il rischio di questa tecnologia che a questo punto di sviluppo attualmente ancora comporta
Nonostante tutti i progressi che sono stati fatti sul piano della sicurezza Chernobyl ha dimostrato che questa tecnologia ancora questi altissimi gradi di rischio escludendo la sicurezza assoluta
Il problema la domanda a cui bisogna rispondere nel fare le scelte e se questo grado di rischio di questa tecnologia a questo livello di sviluppo
è un rischio che riteniamo socialmente accettabile
E se non si ritiene che sia socialmente accettabile e quindi si ritiene che si rinuncia a costruire nuove centrali nucleari
Allora bisogna anche spiegare perché mai invece cao Urso dovrebbe continuare a funzionare e Montalto dovrebbe essere completata e iniziare a funzionare anch'essa il progetto di Caorso risale a una ventina di anni fa il progetto di Montalto a dieci anni fa quindi se si rinuncia a costruire nuove centrali
Per motivi di sicurezza con quale logica si tengono in funzione o si mettono in funzione centrali che risalgono a standard di sicurezza più arretrati di quelli che avrebbero le centrali che potremmo costruire adesso
E difatti il nodo della scelta sono opportuni della scelta politica che il Parlamento dovrebbe fare dopo la conferenza sull'Energia e appunto il nodo di cosa si decide di fare dica Urso e di Montalto e su questo la posizione dei partiti non è molto diversa dapprima di Chernobyl
C'è anche prima di Chernobyl la costruzione di nuove centrali era molto dubbia
Anche su Trino Vercellese c'era la possibilità di ripensamenti in particolare
Nella CGIL e nel partito comunista e dopo Cernobyl anche al di sotto dei conflitti aspri che ci sono tra i partiti in questo periodo
Il nodo che non viene affrontato è proprio il nodo vero Caorso e Montalto di Castro
E allora accorse certo c'è un problema di bidoni di matti di combustibile esaurito ma è un problema Esterno alla centrale è un problema di gestione della centrale
Della centrale nucleare il problema di Caorso mi pare il reattore di Caorso
Accessori sedici chilometri che sedici chilometri di evacuazione in caso d'incidente gravissimo invece dei due attuali
Come si fa in America questo vorrebbe dire che noi facciamo funzionare Caorso prevedendo che in caso di incidente si debbano evacuare
Piacenza e Cremona
Io chiedo se socialmente accettabile far funzionare un impianto industriale prevedendo che se si guasta e in modo grave
Tutti gli abitanti di Piacenza tutti gli abitanti di Cremona va be'prendono e se ne vanno se è un rischio che si è disposti accorre questo mi sembra il problema
Dall'altra parte per quanto riguarda Montalto di Castro
Ma appunto abbiamo che si è scoperto ieri è venuto a spiegarlo al convegno della Legambiente l'ingegner Fornaciari dell'ENEL non è costruita al novantacinque per cento ma al cinquantanove virgola sette
Perché appunto le cifre girano e non non sono cifre tirate fuori da noi queste qui ma le cifre sono molto insicura in questo dipinto questo dibattito sul nucleare
Noi abbiamo prospettato questa possibilità di riconversione del della centrale utilizzando anche alcune parti non nucleari della della centrale nucleare in una centrale a gas dando una stima di costo che mille miliardi
E qualcosa in tempo di trenta mesi
Il rendimento dell'impianto detto questo noi continuiamo a rimanere contrari a tutte le grandi centrali anche quelle a gas
Perché prospettano un modello di società centralizzato basato su tecnologie rigide
Ciò nonostante siccome alcuni che sarebbero disposti a rinunciare all'ipotesi nucleare di Montalto sembravano arrestarsi di fronte alla prossima perdita economica
C'è la rinuncia a quell'impianto avrebbe comportato ne abbiamo morì voluto ovvero mosso poco praticabile
Abbiamo offerto questa ipotesi tecnica ed economica dimostrando si può discutere a livello tecnico certamente non va liquidata come ha fatto ieri sul Corriere della Sera
Fortini dicendo checché se ne dica Montalto non è convertibile M. A. Carbone né a metano
Ecco un po'di umiltà da parte di tutti farebbe bene sia la parte antinucleare anche da parte di chi sostiene che bisogna andare avanti ugualmente con nucleare questa proposta c'è e io ritengo debba essere discussa
Per quanto riguarda le alternative ecco
Il problema del risparmio anche qui non dò nessuna cifra tranne rilevare che il risparmio energetico e l'uso razionale dell'energia in tutti i piani energetici è stato definito la priorità della politica energetica italiana
E veniva sempre al primo punto dopodiché nell'ultimo aggiornamento del piano energetico è stata ribadita con forza questo carattere di priorità del risparmio e difatti per la prima volta la quota che si assegnava al risparmio
è scesa dal rituale un per cento allo zero virgola sette per cento
Nel bilancio delle LEA quinquennale il risparmio energetico rappresenta il dieci per cento del bilancio totale
La legge trecentootto l'unica legge d'incentivazione del risparmio energetico è una legge che ha messo tre anni e mezzo circa per riuscire a iniziare a partire
Ecco
A fronte di questo di questa priorità enunciata e non realizzata noi abbiamo un fatto politico di questi giorni per cui mentre noi chiediamo in questi mesi la moratoria nucleare
L'unica cosa che il governo ha fatto e la moratoria sul risparmio energetico perché noi dall'ottantuno avevamo prospettato un'ipotesi per spingere sul risparmio creare un ente apposito per il risparmio le fonti rinnovabili e l'uso razionale dell'energia
Cioè prospettavano sul modello francese un'agenzia per il risparmio l'uso razionale nel corso degli anni questi pozzi da trovato maggiori consensi in Parlamento
Nel mozione che sono state approvate in dicembre questi ipotesi c'era e la delibera con cui il CIPE ha approvato l'aggiornamento del piano energetico il cinque aprile dava tempo al ministro dell'industria sei mesi per formulare un'ipotesi di eventuale sosta costituzione di un'agenzia per la promozione e lo sviluppo del risparmio energetico delle fonti rinnovabili
Non gli dava una non era una dizione Tura presentare un'ipotesi per l'eventuale costituzione
I sei mesi sono scaduti il cinque ottobre
Il ministro dell'industria che certo momento il diritto ad agire sul risparmio energetico dal Parlamento perché il Parlamento gli ha chiesto e non prendere nuovi impegni sul nucleare non sul risparmio energetico
Il ministro dell'industria non ha presentato neppure l'ipotesi di più vaga per l'eventualità più lontana di costituzione
Ecco quindi c'è continua a non esserci nessuna volontà politica di spingere sul risparmio sull'uso razionale
E se è vero che il nucleare non è è sbagliato considerare il problema energetico puntandolo più solo sul nucleare però è anche vero che rinunciare all'ipotesi nucleare
Tenendo conto di quanto noi siamo entrati un non entrati nel nucleare rinunciare a queste ipotesi vuol dire
Accettare di avviare un ripensamento su tutta la politica energetica e quindi trovare volontà politiche
E volontà anche di stanziamenti finanziari e di soluzione anche istituzionali per spingere su questo altro settore che è la vera alternativa che ne abbiamo a disposizione
Grazie
Vi ringrazio molto
Dottor Bonardi per la sua partecipazione e ora do la parola al compagno senatore Berardi consigliere di amministrazione delle
Sì sul nucleare parli chissà
Non sa sculture subisca mi pare di no
Lei abbiamo ragione tutti hanno ragione i nostri compagni che invece vogliono essere informati e vogliono discutere discutiamo di quello che conosciamo ognuno di quello che sa
E abbiamo dobbiamo avere un po'di pazienza l'un con l'altro
è riuscire anche a portare la discussione a un livello comprensibile no al più gran numero di gente altrimenti non capisco di che cosa si discuta
Perché poi i politici debbono trarre a sintesi queste discussioni per arrivare allora decisione finale
Che non riguarderà la conferenza energetica nazionale
Probabilmente non sarà definitiva non avremo un piano energetico rivisto definitivo
Nemmeno questa volta comunque rotolando rotolando andremo avanti di di modificazione modificazione con il contributo di tutte le forze sociali di tutte le forze politiche
Allora discutiamone
Ecco io sono convinto che il ragionamento tutto italiano
Che fa l'amico il compagno Di Donato è molto affascinante
E io che lo sento già
Più di una volta l'ho sentito intorno al tema
Di come fuoriuscire dal nucleare nel quale tra l'altro dice Di Donato non siamo mai entrati la polemica fasulla dobbiamo entrarci
è affascinante e alla fine ci porta anche a concludere che probabilmente sul nucleare mica faremo le barricate in Italia
Perché si tratta proprio di decidere in termini politici d'un argomento di fondo senza fare le barricate perché debba ricade su questo argomento non sono necessarie però la questione sta diventando ideologica
Dice Coppola Di Donato no di così per il modo come si discute intorno al problema energetico e intorno al problema nucleare vediamo perché è affascinante la tesi tutta italiana che dice sostanzialmente questo
Il premio è sballato
E da dieci anni che facciamo piani energetici quello dell'ottantuno l'abbiamo rivisto nell'ottantacinque appena rivisto lo dobbiamo di nuovo di finale è stato sempre sballato per eccesso
Poi dice la previsione del piano energetico rivisto a marzo del diciotto per cento di aumento è esagerato di nuovo per eccesso questa previsione
L'Italia non è mai entrato nel nucleare tant'è che abbiamo una produzione di energia elettrica del due tre per cento
Anche le previsioni prevedono o nucleare minimo
Vale la pena di spendere per un Paese come il nostro oggi nel mondo come fatto cinquanta mila miliardi per il nucleare per centrali del due mila cinque due mila dieci
Non vale la pena di impiegare questi mezzi in altro modo sempre nel settore energetico ricerca fonti alternative eccetera il discorso è molto affascinante perché perché intanto dice
Gli altri si sono fatti le centrali e nominò il mondo industrializzato perché dobbiamo farcela adesso
Se c'è il tutto metano nel mondo c'è una quantità enorme di metano che viene scoperto ogni giorno il petrolio sembrava finito fra vent'anni non ce n'è più ce n'è oggi più di dieci anni fa
Ma perché dobbiamo noi caricarci oggi della questione nucleare quando con Chernobyl abbiamo visto tutti i pericoli che sono dietro la porta
Non vale la pena nel momento in cui la Francia l'Inghilterra l'Unione Sovietica agli Stati Uniti il Giappone eccetera viaggiano di là e coprono pure l'Italia di uscire quattro infatti noi fregarcene e andare a tutto mettano tutto Carbone tutto petrolio esagera
Età una validità
Perché ha una ha una sua valenza non c'è dubbio poi s'aggiunge ma poi me e tra l'altro le centrali del Nuclear nucleare
Ecco stavano uno fino a ieri adesso costano uno e mezzo perché dobbiamo a documentare i sistemi di sicurezza perché c'è la pressione dell'opinione pubblica tutto ci costa di più il nucleare già oggi costa
Quanto il carbone quanto il petrolio perciò anche risparmio non c'è dal punto il secolo si dice anche questo no Di Donato sta aggiunge
Allora io lo seguo il discorso di quest'ala
Antinuclearista ad oltranza quasi biologica
La seguo con simpatia perché è un discorso che alla fine se paese accetta è un discorso che le forze politiche a farlo e possono arrivarci ad accettare non accade proprio nulla perché tutte le cose che dice il compagno Di Donato che dicono alcuni compagni del Partito socialista ed altri dei più vasti settori politici
Non diciamo adagio si dice e Martelli che ma non è vero perché c'è tutta una pubblicistica cattolica metà del mondo cattolico che viaggia sulla stessa linea basta leggere la stampa per rendersi conto che il problema non è cattolici o laici socialisti socialdemocratici o democristiani no
Questa questa velatura passa dentro tutte le forze politiche e tutte le forze politiche sono più o meno divise intorno a questo tema
Sono divise a tal punto che in Italia
Può accadere una spaccatura frontale su questo tema io vengo
Che lo dico che
Qui discorso così come viene portato ha un suo fascino e potremo pure approdare con un approdo lento
Alla fuoriuscita totale dal nucleare accadrebbe poco nei prossimi decenni in Italia tuttavia io mi permetto di dire ai miei compagni che sono abituati a ragionare da riformisti da sempre con i piedi in terra poi c'è questa storia del socialismo scientifico che ci ha preso l'orecchio da quarant'anni cinquant'anni per cui la scienza non l'ha voluto la rigettiamo propri intermini socialismo scientifico
Che forse era un termine un po'troppo gramsciano era un po'troppo marxista
E l'abbiamo abbandonato l'abbiamo lasciato cadere però questo fatto della scienza che noi non respingiamo come principio baci condiziona puro il nucleare è la scienza che lo indica
Allora il compagno in generale al vertice una base sento un po'richiamo
E io sono convinto che un'altra cosa dall'altro questo argomento della scienza
Che il socialismo scientifico questo grande rispetto per la scienza anche se la tecnologia oggi e discussa sei tecnici vengono discussi abbiano dopo Chernobyl rimane però nell'orecchio della coscienza anche della base comunista
Tante
Che nella base comunista abituati a ragionare in un certo modo irrita fuoriuscita totale dal nucleare non è che allarghi Stevie spazi Stade attenti voi credete che la base avete visto la posizione CGIL iniziale
La posizione tradizionale la spaccatura Congresso di Firenze la base comunista l'Unione Sovietica
Quaranta centra di nucleari il nucleare al quaranta per cento la base comunista lo sente non è che non lo sente lo sente perché dice o i compagni sovietici sono diventati degli all'influenti perché non pensano più alla salute pubblica
Al progresso e te oppure con le riserve di metano che hanno ti carponi agrario di petrolio che hanno che dicono le più grandi del mondo ma perché continuano a costruire centrali anche dopo certi compagno comunista dunque antinucleare tout-court
Così convinto come molti credono perché ha un suo modo di ragionare che è condizionato anche dalle scelte che vengono di là
Allora stiamo attenti tutta la sinistra a questa scelta che diventa ideologica dobbiamo ragionarci un po'su sopra e allora io invito i miei compagni a ragionare come abbiamo fatto
Finora con l'umanità con gli articoli pubblicati sulle cifre
Il venti tutto sballato vero
Quattro cinque sei volte compreso l'ultimo prima domanda tutti con grande onestà intellettuale ma chi l'ha fatto il penny
Chi l'ha approvato chi l'ha portato all'approvazione del Parlamento facciamo i primi della classe l'hanno votato i compagni del PSI o no hanno elaborato insieme agli altri è stato un accordo con gli altri al forno sì o no c'eravamo tutti dentro o no e c'era dentro anche il principio no non prendiamoci in giro per favore a fare gli ante marcia sull'antinucleare che quindi nessuno e altri Marzia
Fino a balzo c'eravamo tutti nell'ottantuno per c'eravamo tutti perché il gol su queste cose almeno mi pare no possiamo dirlo altra questione il premier sballato verissimo
Ma è un penna all'italiana da Bette che tutte le centrali fatte
Minori di quelle previste servono tutte o non servono le centrali è vero che i piani erano sballati ma le centrali fatte in virtù anche di quei piani serbo non sono troppe mi dicono che servono tutte
è probabilmente dunque il discorso del prisma Late vero ma è un Paese sempre all'italiana per cui se anche le previsioni del diciotto per cento sono eccessive non lo sono
Chissà che non costruiremo centrali per me è il nuovo dell'aumento del diciotto secondo un paio di tutto italiano pure quello
Per cui si prevede e poi si realizza molto meno io sono da visto così sembra d'orecchio
Che questo pende con un aumento in dieci anni del diciotto per cento non è proprio così sbilanciato non credo che un compagno socialista attento a queste cose e attento ai fatti pulisce il nostro Paese come si evolvono
Possa dire con grande sicumera sicurezza è sballato
Anche perché è agganciato al PIL al prodotto interno lordo e siccome negli ultimi dieci anni contrariamente a una pubblicistica corrente
Non resta
Il il consumo di energia elettrica in tutto il mondo industrializzato compresa l'Italia
E agganciato direttamente al prodotto interno lordo vedi gli Stati Uniti la Germania
Anche per l'Italia è agganciato al prodotto interno lordo da dieci anni e anche il piano energetico lo ha agganciato al prodotto allo sviluppo che il governo pentapartito a direzione socialista che ci fu a fuoriuscire paralisi
Prevede per i prossimi dieci anni cioè non la ricaduta economica non il ritorno della medesima la fuoriuscita dall'aumento del prodotto interno lordo dunque un aumento di consumo d'energia elettrica ma rimanendo alle cifre Pietro e finisco subito
Io vorrei che ragionassimo su alcune cifre quelle però su sulle quali non contestiamo
Si discute oggi di fuoriuscita di entrare o uscire dal nucleare ma possiamo uscire da discuterne oggi
Ma potevamo discuterne dieci anni fa
Ma o lo sapete dieci anni fa in che situazione eravamo nel settantatré ottantacinque volete fare i conti della fattura energetica e quello del prodotto interno lordo del disavanzo della bilancia dei pagamenti settantatré la fattura energetica uguale mille seicentoventitré miliardi ci costava
E avevamo un disavanzo della bilancia commerciale due mila ottocentosessanta sentite le cifre mille seicentoventitré miliardi la fattura energetica disavanzo globale due mila ottocento miliardi ottantacinque
Quaranta mila miliardi e ottantotto quaranta mila ottantotto miliardi il Gavi site
Della fattura energetica a fronte di quindici mila ottocentosettantaquattro miliardi di fine vita visite complessivo avete capito compaiono
Qui c'è scritto e sviluppo economico
Allora parliamo dell'inerzia in rapporto allo sviluppo economico complessivo del Paese settantatré ai queste due cifre mille seicentoventitré due mila otto da piste complessivo oggi RAI quaranta la
Diciotto quindici mila ottocento
Cioè lui abbiamo pagato siamo usciti dal tunnel non solo del terrorismo ma della crisi economica che è stata tutta pagata in queste cifre qui perché quaranta mila miliardi l'abbiamo dovuti recuperare tutto nell'aumento di esportazione e nell'aumento del prodotto ti abbiamo esportato o stiamo scherzando quando diciamo queste cifre
All'Italia perché ha raggiunto il dieci e mezzo i disoccupati la più alta d'Europa se non perché eravamo dipendenti dal petrolio dalle fonti energetiche per l'ottantacinque per cento
E perché la Francia ha fatto tutto nucleare prima diventerà anche un decollo Mitterrand dopo ma perché la Francia si trovava nella stessa situazione nostra ha deciso di non andare al massacro solo cifre vere solo vere fuori dal nucleare d'accordo soluzione italiana d'accordo ma queste cifre come rispondete
Voglio saperlo appunto perché parlate di nuove generazioni e non devo di parlarne soltanto in termini antinucleare nucleare sì nucleare Novo mangiare insieme mangiare no
Perché così si è posto in Italia dieci anni fa e Totti l'abbiamo vissuto allora io dico andiamo pure fuori dal nucleare però il discorso si pone di queste cifre la produzione nostra il pane imputarsi che sia sballato
Fuori dal nucleare non c'è nucleare oggi noi produciamo mille
Ma lo abbiamo mille come mille trecento megawatt complessivi fra latina che dobbiamo chiudere dobbiamo chiudere la mattina non rispondono perché non si può chiudere ma dobbiamo chiudere la la vita
Caorso entrino uno mille trecento megawatt Montalto da solo due mila Torino due da solo erano altri due mila sapete il Pen quanto prevedeva tredici mila megawatt su sessantasei mila fra dieci anni tredici mila cioè il venti per cento che prevedeva il paese approvato da tutti i socialdemocratici democristiani socialisti parzialmente i comunisti che cosa prevedeva
Prevedeva grossomodo un venti per cento di Fauré iniziato per le cinque fonti centrali
Ne facciamo a meno del venti per cento dal nucleare diciamo non ci siamo mai entrati ne facciamo a meno chiudiamo Montalto Torino uno lo chiudiamo mai non inauguriamo Trino due facciamo tutto però dobbiamo discutere
In cui della nostra vita del Paese se rientriamo nella crisi come usciamo dalla crisi se il petrolio esce dai quindici dollari e torna trenta quaranta non lo so un tono un politico la deve fare questa previsione anche lo mettiamo il rischio nucleare
Ma anche il rischio petrolio lo mettiamo nel contorno
E rischio mettano penso che dobbiamo discuterlo se siamo dei politici attenti ai fatti del Paese
Allora non siamo usciti siamo entrati noi c'eravamo con poco ma lo sviluppo c'era la linea di tendenza c'era si deve chiudere chiudiamo la soluzione italiana
Poi a Napoli si vede e si vive male a Napoli stiamo male a Roma si vive peggio quella polvere quel tappo il talco che gira entrano i nostri polmoni e nelle case
Che quel palco nero carbone nero dappertutto che ci fa vivere da morire ormai a Napoli a Roma nelle grandi metropoli
Ma
Sapete di cifre milioni di tonnellate di ossidi di zolfo di ossidi di azoto sapete bene ad adesso che fa fa l'abbattimento sapete quanto costa il venti per cento di ogni centrale di ogni centrale a carbone o a zolfo il venti per cento
Sapete che significa
Cinque mila miliardi di investimenti programmati per abbattere gli insulti e portarlo a livello della Germania o del Giappone
Ma perché oggi ma perché oggi il petrolio è caduto a quindici dollari e perché oggi abbiamo rispettare risparmiato quindici mila miliardi sulla bolletta energetica oggi lei nel fa il paese fa quello che avrei potuto fare dieci anni fa se c'erano i quattrini
Allora va che questo non se ne parla più avevano formato Milano
Avevano firma fermato Brindisi avevano fermato Piombino stavano per fermare Civitavecchia tutto sul problema degli insulti
Che zolfo che va in avaria per tre milioni di tonnellate all'anno tre milioni che avvelena l'atmosfera venga finalmente abbattuto è portato nello nel nel petrolio dal tre per cento allo zero cinque
E nel carbone dall'uno al allo zero due con un costo aggiuntivo per chilowattore cioè di esercizio è per centrale pari al venti per cento enorme
E questo non ne parla più nessuno degli ambientalisti delle forze politica antinucleare c'è questo si dà per scontato il Paese acquista salute
A questa capacità e non se ne parla più però Annapolis deve vivere a Roma si deve dire allora
Se quelle cifre sono esatte
E anche convincente
E possiamo fare una scelta usciamo dal nucleare tutta italiana perché abbiamo metano che gli altri non consumano siamo una piattaforma nel Mediterraneo c'abbiamo tutta la canalizzazione Unione Sovietica Algeria eccetera cioè d'accordo si può si può però dobbiamo mettere nel conto come politici i rischi ipotetici di questa scelta definitiva io credo che in Italia non si possa fare
Credo anche che non faremo le barricate sul nucleare si nucleare no proprio per tutti gli elementi comportato nella discussione grazie
Grazie Peppino d'ora il compagno Salvatore Pagani
Io
Grazie io vorrei trattare
Anzi mi piacerebbe fosse trattare il problema con la simpatica foga di Peppino Verardi ma vetro arrestare più più attinente al tema politico sì ma certamente con un fondo tecnologico e vorrei esprimere in poche parole e anche in breve tempo
Quello che è il punto di vista sino ad ora elaborato dal partito socialdemocratico che si è interessato subito di questo problema
A elaborato degli studi che non abbiamo premura di portare alla conoscenza perché vogliamo che siano i più completi possibili e i dati che sono emersi via via durante questo dibattito sono dati che portano ogni giorno delle novità
Allora la prima conclusione cui aggiunto il partito socialdemocratico in questa pausa di riflessione che abbiamo voluto insieme ad altri prima della conferenza energetica
Il primo punto raggiunto è il seguente fuggire dalla radicalizzazione del problema senza alcun riferimento al partito radicale come hanno voluto fare hanno voluto
Puntualizzare questa mattina la radio pugile dalla Regione radicalizzazione vuol dire uscire dalla logica stringente te al sì al nucleare no al nucleare
E neanche lasciarsi ingabbiare nella terza
Logica che dice
Se non volete se non siete per il sì e non siete per il no allora siete per il netto cioè siete per la non decisione siete per il rimandare siete per la soluzione all'italiana no noi siamo
Convinti lo dimostriamo con uno studio che pubblicheremo nei prossimi giorni che esiste una soluzione che ci può far dire
No sì o
Liscia gasata o Ferrarelle ecco noi che crediamo di poter essere portatori entro certi limiti di una proposta che può essere elaborata che e rispettosa di taluni presupposti del nostro ragionamento
E che può veramente portare l'Italia ad una posizione nuova da giocarsi
Sullo scenario internazionale perché non dimentichiamo mai che lo scenario internazionale quello vero su cui dobbiamo giocare la partita la via italiana Peppino che tu attribuibili ai compagni socialisti a Di Donato
Suggestiva indubbiamente però è una via italiana che è la via dei furbi quella la via dei furbi che abbiamo praticato sino adesso perché indubbiamente nelle cifre che citavi tu e che sono alla base di questa di questo risanamento dell'economia italiana
Cioè il fatto che il nucleare che hanno fatto gli altri l'abbiamo utilizzato anche noi
Questo è fuori discussione perché il nucleare è stato fatto per un po'motivo strategico e se il petrolio è calato se il prezzo del petrolio calato indubbiamente in larga misura se non essenzialmente è dovuto al fatto che l'Europa si è attrezzata con il nucleare e quindi il prezzo del petrolio calato per la solita legge di mercato che non sarà mai smentita
E noi ne abbiamo avuto i benefici senza avere speso i soldi e senza avere subito i danni che altri hanno subito quindi questa è una via all'italiana un po'da furbi che non sappiamo fino a quando può resistere e non crediamo comunque che su questa strada sì posso impostare
La nostra politica futura allora quali sono i presupposti da cui parte il ragionamento del partito socialdemocratico sono tre fondamentalmente occorre altra energia è inutile che che discutiamo l'intensità energetica cioè il rapporto tra il tra la quantità di energie consumata e l'unità di misura del prodotto interno lordo
In Italia è tra le più basse del mondo è un terzo di quella che c'è negli Stati Uniti quindi siamo già dei siamo già un Paese risparmiatore di energia non è che possiamo illuderci di andare avanti a lungo
Fortunatamente bravi noi però non possiamo su questa strada che dobbiamo certamente perseguire non possiamo pensare di ottenere dei grandi risultati allora occorre dell'energia perché per un valore strategico perché altrimenti finiamo nel ricatto di altri Paesi che posseggono questa energia fossile ma soprattutto perché l'energia fossile carbone petrolio gas metano
è un'energia in via d'esaurimento certo le notizie che se l'abbiamo in questi giorni di continue scoperte tipi giacimenti ci fanno piacere ma però sappiamo che se non saranno trentacinque anni saranno quarantacinque anni siamo in via di esaurimento e per di più talune di queste forme di energia pensiamo al petrolio per il trasporto aereo non è fungibile non è solo non è sostituibile da nessun altro tipo quindi c'è tutta una logica che ci deve portare a ricercare una nuova forma di energia e allora la nuova forma di regia che si conosca ad oggi praticabile e solo l'energia nucleare per fissione
Alternative io non ne conosco si parla della fusione certo
Però l'epoca della fusione l'epoca della pietra filosofale del Medioevo l'energia disponibile gratis per tutti come quella famosa pietra che tramutava tutto in oro ecco non credo che al momento ipotesi fusione che certamente è stata risolta in termini scientifici non è stata ancora tradotta in termini tecnologici tali da poter essere immediatamente io vorrei citare un dato ma non entriamo qui
Le centinaia di milioni di gradi necessari per effettuare questo cruciale non credo che possano essere prodotti così senza nessuna contropartita quindi siamo molto lontani non facciamoci dagli alibi non creiamo ci dei dei paraventi oltre i limiti
E allora dobbiamo ragionare quindi i due poli sono questi abbiamo bisogno di energia ma l'energia nucleare da fissione così come la produciamo oggi non affidabile
Quindi noi diciamo no a questo nucleare
Noi non intendiamo come Partito socialdemocratico
Sviluppare in termini socio economici la nostra società sotto un pericolo che è rappresentato dalla energia nucleare a livello tecnologico a cui è arrivato però dire no a questo nucleare non significa dire no al nucleare in termini assoluti
Ecco questa è la distinzione prima che noi vogliamo fare siamo sì sul fronte dei no ma un no che non è un no assoluto perché altrimenti ci dobbiamo dire che fare ecco questa è la domanda che io pongo che pongo a tutti gli antinucleari assoluti
E che pongo in particolare al Partito Socialista che fare
Non facciamoci illusioni il mondo avrà bisogno magari in termini non proporzionale ma sicuramente avrà bisogno di sempre maggiore energia
Non nascondiamoci dietro le energie rinnovabili le ore che abbiamo qui l'ingegner ricordi nostro compagno Presidente della sezione italiana della delusi no della associazione internazionale dell'energia eolica han fatto il congresso anche adesso se ci sono delle prospettive interessanti però non sono certamente sostituibili di quelle fonti primarie di energia la fusione abbiamo detto una fusione mitica
I contenimenti energetici li perseguiremo senz'altro ma non possiamo pensare di risolvere il problema allora che fare
Ecco questa è la domanda perché la posizione fino al momento in cui l'ho illustrata io è la posizione comune a tutti i partiti socialisti europei è la posizione Presa nel convegno di Bruxelles il primo luglio
Dall'unione europea dei partiti socialisti che diceva no a questo nucleare questa proposta va tradotta nelle singole lingue dei Paesi della Comunità europea l'hanno tradotto i tedeschi viva Dio hanno il carbone quindi dicono
Ci diamo la moratoria ma abbiamo il carbone e l'hanno tradotto in tanti altri francesi non l'hanno tradotto per niente per esempio perché a loro va bene così
Quindi noi abbiamo cercato come Partito socialdemocratico di tradurla in italiano e abbiamo detto moratoria nucleare
Moratoria nucleare che però deve prevedere dentro di sé la risposta energetica per continuare a sviluppare la società in questo periodo e noi abbiamo cercato di dare questa risposta
Perché perché questa altrimenti la moratoria nucleare si tradurrebbe senza energia in una moratoria socio economica è una moratoria socioeconomica penso che nessuno di noi lavoriamo io vedo che il tempo è tiranno e non mi consente certamente di addentrarmi in quelli che sono le linee di politica energetica molto precisa che noi proponiamo a medio termine per sopperire a quello che sarà il deficit energetico conseguente alla non messa in funzione conseguente alla non realizzazione del programma nucleare previsto dal Pen dico però solo un risultato dello studio noi riteniamo che questo questo tipo di proposta che noi faremo è sufficiente cioè che facciamo ma che mi riservo non in questa occasione per mancanza di tempo di illustrare è sufficiente
Colmare il fabbisogno energetico per un periodo di cinque o sei anni
E allora noi abbiamo una disponibilità e una carta da giocare molto importante perché in questi cinque sei anni noi possiamo sviluppare dei programmi di studio dei programmi di ricerche ma non programmi di studio di ricerche sulla fusione certamente anche quelli sicuramente anche quelli ma anche sui sistemi di controllo sui rapporti qualità affidabilità dei componenti nell'affissione che ci consentiranno noi speriamo ci auguriamo abbiamo buoni motivi per crederlo di raggiungere dei livelli di sicurezza non assoluti perché a perfettamente ragione il dottor Pistella nel dire fugge pestello nel dire guardiamoci dalla
Da questa parola sicurezza assoluta sicurezza assoluta non c'è
Si raggiunge dei livelli di affidabilità che ci consentono di varare dei programmi omogenei nucleare perché siamo dell'avviso che questo nucleare non va bene ma lo sviluppo della società non potrà venire senza il nucleare
Se se non altre cose ho subito finito quindi in breve sosta in buona sostanza noi crediamo di dare una proposta che sia la proposta del o una proposta alternativa che ci consenta di andare nella sicurezza non assoluta ma così come quarant'anni fa si volava con paura non per questo sì smesso di volare anzi si è andati avanti dopo gli aeroplani ad elica abbiamo trovato i reattori il reattore facendo ce le corna certo può cadere però con un grado di probabilità così elevato da praticamente costituire una sicurezza grazie
Io ringrazio
Figli interlocutori che hanno
Rispettato i tempi
E che hanno introdotto molti argomenti estremamente interessante io penso che sarebbe utile
E porrò alcune domande a questo punto da moderatore di questa tavola rotonda coloro che sono
Intervenuti
Fare un secondo giro non soltanto perché chi è stato direttamente chiamato in causa possa dare la sua opinione la sua risposta ma anche per arricchire il nostro dibattito
Vorrei fare però due brevissime osservazioni che servono poi a comprendere un po'quanto si è detto sia sul piano politico che più squisitamente sotto il profilo diciamo dell'economia che sotto il profilo politico per quanto riguarda l'area
Alla quale noi apparteniamo quello socialista
Ci siamo trovati di fronte a delle decisioni prese dall'unione dei partiti socialisti
Europea a Brussel sostanzialmente contro il nucleare
Comperò la Francia che ha subito disatteso queste decisioni e con il presidente Mitterrand che è andata avanti tranquillamente sul programma nucleare
Dico questo perché poi in realtà ogni partito ogni movimento finisce per comportarsi nel proprio regno
A seconda di quella che pensa che sia la politica concreta giusta da realizzare ma voglio fare un'altra osservazione
Con riferimento a quella che è venuta dalla la spinta che è venuta dalla Spd su questa materia
Lei spende ha preso una posizione molto ferma
In questo campo come in altri e ha subito ha avuto una sconfitta elettorale
Vale a dire
Che in Baviera avendo rincorso i Verdi e gli ecologisti bravissime persone ottime movimenti non lo dico con lo spirito critico nei confronti di coloro che hanno questi idee lo dico come constatazione
Avendo rincorso
La politica degli ecologisti naturalmente sono stati molto più credibili gli ecologisti che quella battaglia come ho sempre fatto
Sono entrati e questo mi fa piacere per la prima volta avendo superato il cinque per cento nel Parlamento di Monaco e l'Spd ha registrato una sconfitta
Dico questo perché
Perché nella elaborazione di una politica difficile come quella che nucleare
Bisogna essere attenti a misurare
Abele la conoscenza storica di quello che è accaduto di quello che si è fatto in questi anni e la rincorsa di esse di posizioni estremizzando in realtà poi finisce per favorire e io dico giustamente coloro che su quelle tesi si sono sempre battute
Un'altra considerazione
Più squisitamente italiana
Noi parliamo di nucleare lo hanno detto tutti dico cose sulle quali ci sono tutti quanti d'accordo anche se poi le interpretazioni ovviamente sono diverse
In Italia parliamo del nucleare in un Paese che sostanzialmente non hanno creare c'è stato detto il tre per cento considerando
Lo il nulla alla copertura dei fabbisogni elettrici sotto dare il contenuto dalle fonte nucleare l'uno per cento considerando i consumi energetici totali quindi non siamo uno stranissimo Paese
Che non ha fatto lo non avviato la politica nucleare negli anni Sessanta quando è stata avviata
Che ha subito una prima spinta emotiva molto forte nel momento in cui abbiamo avuto la prima crisi energetica
E poi una seconda crisi emotiva nella stessa direzione quindi tutti ci sono strappate le vesti non è stato fatto il nucleare in Italia le colpe le vicende del passato e così via
Adesso l'Italia è un po'l'Europa vive l'altro choc emotivo quello del dopo Cernobyl
Salutare anche questo per carità non è che non consideri
La riflessione su quanto sia accaduto a Cernobyl un dato anche questo importante però anche qui abbiamo uno shock emotivo in pratica è mancata in Italia una politica energetica equilibrata
Siamo vissuti molto sotto l'emotività
Senza saper dare una risposta compiuta e convinta
E convinta a tutto il problema energetico
Allora gli interrogativi che oggi si pongono naturalmente sono molto ma direi quello che ognuno di noi si domanda ogni giorno è la risposta alla quale poi deve dare una classe dirigente politica aldilà dell'emotività e che debbono dare anche coloro che sono intorno a questo tavolo
E la primo interrogativo è si può vivere nei prossimi decenni senza energia nucleare e se sì a quali rischi
Il compagno Giancarlo Matteotti che è qui carissimo amico seduto in prima fila io so che risponde sì
Perché io so il tipo di società che Matteotti immagina
Vale a dire Matteotti immagina una società de industrializzata
Con una popolazione ridotta non so per quale via o per quale strada ma comunque con un totale controllo delle nascite quindi con una forte riduzione
Della popolazione e con un ritorno hard una stagione
Vorrei dire
Fondamentalmente basata sulla natura e sulle scelte che soltanto dalla natura si possono realizzare è un atteggiamento senza dubbio coerente vale a dire io considero la Capo direttore Giancarlo Matteotti che credo di aver riassunto in poche parole e al quale non posso dare la parola perché dobbiamo fare il secondo giro dalla tavola rotonda però la sua è una posizione indubbiamente coerente mi dice no al nucleare no all'industria ritorno a un certo tipo di civiltà e una posizione coerente
Se Matteotti dicesse sì all'industria sì allo sviluppo economico sì al maggiore benessere non sarebbe coerente rispetto al no al nucleare e lui dice allora però noi non credo che diamo quel tipo di risposta o se la diamo siamo anche liberi di darla per carità
Allora la domanda è possiamo vivere nei prossimi decenni senza nucleare
E se possiamo vivere senza nucleare con quali rischi con quali sacrifici
La seconda domanda è se noi possiamo immaginare di isolare l'Italia
Dal resto dell'Europa e dei paesi industrializzati
E se si pensa veramente al futuro delle nuove generazioni lasciando l'Italia per così dire sola soletta senso nucleare
Oppure se si creano lasciando l'Italia sola soletta senza nucleare delle incognite gravi per le nuove generazioni
La terza domanda e quale sarebbe la reazione emotiva del popolo italiano se per una combinazione possibilissimo
Rispetta quello che il mondo le crisi internazionali che ci sono ci trovassimo di fronte ad una terza crisi a un terzo shock petrolifero io non voglio qui di farla storia di quanto è accaduto in questi anni ho delle diatribe che continuano nei paesi del no pecche masserizie Fignon richiamarmi non avesse preso un indirizzo preciso un anno fa
E fosse rimasta la situazione in questo anno qual era l'anno scorso probabilmente anche in termini di di dei discorsi che noi oggi facciamo
Sarebbero stati diversi nessuno ci garantisce che non ci possono essere nuove critiche energetiche anche perché la nostra capacità di utilizzare il metano nazionale o meglio ancora l'utilizzazione del metano nazionale delle Ricci ed energie di libro carburi che abbiamo sul nostro territorio estremamente modeste limitata
Rispetto al fabbisogno generale quindi qual è la risposta rispetto ad una previsione che altre nazioni industrializzate e guarda caso sia dell'Occidente che dell'Oriente
Fanno nello stesso modo addirittura quelle che hanno capacità grandissima eco mo'l'Unione Sovietica o come gli Stati Uniti d'America di utilizzazione dei gas e del carbone del petrolio e così via di mettersi su una certa strada
E questa città la italiana che può sopravvivere anche cantando a lungo io non lo discuto questo perché è una nostra molto è una nostra peculiarità è un qualcosa di geniale che gli hanno gli italiani
Di saper comunque di riuscire comunque a vivere a sopravvivere però dobbiamo sapere che siamo delle cicale in un mondo in cui tutti si comportano da formiche con tutti i rischi quindi di una posizione di questo genere che può essere una scelta
E io qui son d'accordo nel dire che non può essere una scelta ideologica
Della sinistra della destra no qui ci troviamo di fronte a una situazione molto più complessa che riguarda
Un po'tutti quanti i movimenti tra l'altro se la considerassimo ha scelto ideologia della sinistra non è che io sarei meno preoccupato sarei più preoccupato perché tante volte certe scelte
Contrabbandate come ideologie sul piano economico poi si sono dimostrate storicamente sbagliate no il problema è un altro per carità non facciamo una scelta che oggi trattiamo
Uno una scelta strategica di fondo che che riguarda
Le nostre conoscente se che interessa i vari movimenti culturali di opinione e politici è un'ultima domanda quella sulla sicurezza vale a dire che non ci sia una sicurezza
Al cento per cento questo mi pare matematicamente sempre dimostrabile in ogni campo e attività della vita umana
Però non c'è dubbio che ci sono diversi gradi di sicurezza e che la centrale di Cernobyl non era tra le più sicure e che lo stesso tipo
Io non sono un tecnico e ne voglio parlare da tecnico di incidente che prescritto antecedentemente si era avviato in una centrale americana
Fu controllato mentre non è fu controllato quello sovietico allora ragionando in termini di sicurezza e riprendo quello che ha detto a conclusione compagno
Pagani quali sono gli obiettivi di sicurezza per un nuovo nucleare che realisticamente si possono proporre e quindi quale può essere la prospettiva di maggior sicurezza che naturalmente comporterà
Maggiori costi maggiori investimenti verso la quale tendere è evidente che questa tavola rotonda non esaurirà tutti i problemi come certamente non ricevo ridà
La Conferenza energetica nazionale però credo che darà un contributo importante e significativo al dibattito in corso
Io pregherei mantenendo lo stesso ordine di intervenire colleghi sono le tredici
Se parlano cinque minuti per uno alle tredici e trenta chiediamo se hanno poi desiderio di parlare più a lungo e ci sono coloro che ci ascolteranno potranno anche parlare più a lungo ma mi pare che possiamo chiudere alle tredici e trenta grazie
Allora la parola Marcelli
Ecco io vorrei
Parlare solo a questo punto le centrali elettriche visto che sono le centrali elettriche retrocessa nucleare
Vorrei anche dal vicepresidente dell'ENEL fare una considerazione
Io sono politicamente è sempre stato contro la tecnocrazia cioè il potere della tecnica sul Parlamento sull'organo politico divisi gli organici politici sul sulla sulla democrazia sul popolo siccome questo problema del nucleare è un problema ormai che investe una scelta di carattere strettamente politico e strategico che riguarda il questo Paese e la Comunità economica europea e ormai nel mondo
E visto che c'è la decisione da parte del Governo e del Parlamento di andare a una conferenza che chiarisca tutti i termini del problema io dico che lei nel non può che attendere questa conferenza e fornire alla conferenza tutti i dati che all'ENEL vengano richiesti
Ivi compresi i dati contestabili nel senso che se l'ENEL sbaglia dei dati verrà sottolineato l'errore che lei nella fatto nel dare i dati se ci sono dati sbagliati
Faccio una considerazione che serva alla riflessione
Di Donato dice ci siamo nel nucleare ci siamo entrati o non ci siamo entrati c'a che punto siamo ecco io sono convinto che una fabbrica nucleare in Italia c'è c'è una fabbrica che fa caldaie nucleari ci stanno degli operai e degli ingegneri che lavorano nel nucleare c'è un sapere accumulato nel nucleare ecco tutto questo è un patrimonio che dobbiamo o considerare valutare e decidere come orientare cioè la conferenza deve tener conto che questo al di là delle centrali fisiche già esistenti o le centrali esistenti sulla carta c'è questa fabbrica nucleare composta non da moltissime persone neri grandi cifre del del lavoro dell'occupazione disoccupazione forse sono cifre ridotte ma consideriamo le queste persone delle tecnologie di grandissima avanguardia cioè sono dei punti delle punte di diamanti o almeno lo sono state finale
Le centrali elettriche io vorrei che fosse sottolineato in questo dibattito quando si parla anche di sviluppo economico e si compare il nucleare a tutto il resto a questa grande scelta che è stata fatta dall'ENEL
E che mi pare sia stata ripresa ora anche da Di Donato
E cioè le centrali Poli combustibili sono un po'più costoso e non molto più costose
Ma ci permettono di agire su più mercati di combustibili e ci permettono anche di evitare quello che dicevo prima l'errore sul gas cioè di fare delle centrali unicamente a gas vi dico subito che questa centrale unicamente a gas mi trovano nettamente contrario per un problema di equità test tributi IVA cioè a dire non vedo perché una centrale totalmente a casa debba essere fatta Civitavecchia e non a Sermide
Cioè se ci sono dei vantaggi come ci possono essere per centrali unicamente a gas non vedo perché un Comune debba essere penalizzato rispetto all'altro
Le centrali Poli combustibili permettono invece di distribuire l'utilizzazione del gas
Sia in termini più economici nazionali sia in termini territoriali più razionali in maniera che tutti possano utilizzare di un beneficio che un beneficio della collettività
Non solo queste centrali sono state decise Poli combustibili ma sono state decise con depuratori e si è detto i costi ecco io sono convinto che l'uomo del domani
Sarà pronto ad accettare dei sacrifici economici per le proprio ambiente cioè sarà disposto a pagare il chilowattora più caro venti venticinque per cento in più sapendo che quel kilowattora e prodotto in maniera quasi totalmente pulite
E infine queste centrali del futuro queste centrali termiche Poli combustibili del futuro di quelle nucleari si è detto la conferenza dovranno avere anche delle tecnologie nuove cioè non addormentiamoci sulle tecnologie attuali cioè questo discorso delle mega centrali è un discorso che ormai da cinque anni non lo stiamo discutendo all'interno dell'ENEL
Io sono portatore di una tesi
Diciamo a amministrativo politica
Che non necessariamente si deve andare su standard da grandi i seicentoquaranta megawatt della centrale a carbone trecentoventi megawatt da centrali a olio combustibile e via dicendo ma poi dobbiamo avere un'elasticità tecnica maggiore perché il calcolo dei costi e molto spesso viziato dal fatto che non si considerano i tempi persi e Lincoln compro materiale sul territorio delle grandi dimensioni non solo sulle piccole dimensioni è possibile anche probabilmente procedere a innovazione tecnologica molto considerevole nel mercato mondiale cioè che ha delle delle ricadute sul mercato mondiale
In conclusione queste centrali del futuro forse più piccole e più flessibili
Seppur grandi possano essere cioè ci potranno essere quelle grandi ma ci devono essere anche quelle piccole più distribuite sul territorio più aperti alle tecnologie all'innovazione e soprattutto più aperte tecnologicamente al a dialogare con il territorio
Concludo con un esempio
Le centrali nucleari
Perciò oggetto di massima attenzione voglio dire di preoccupazione da parte degli ambientalisti dai derby Germania sonori o in Inghilterra sono affogate in foreste
Ora le centrali elettriche italiane costituiscono zona di deserto ecco questa mancanza assoluta di dialogo con il territorio cioè il fatto di non utilizzare le centinaia di ettari che sono occupati da centrali elettriche
Di non utilizzarli e a nessun fine ambientale e locale io credo che sia un grosso errore cioè che sia possibile recuperare un dialogo come quasi e si industria che si colloca sul territorio un dialogo fra centrale elettrica in municipalità e territorio forse politiche consigli comunali grazie
Grazie grazie
L'onorevole io vorrei Leonardo Denaro innanzitutto colleghi che hanno toccato questo punto che noi noi socialisti non siamo lo ripetono i motivi né ideologici quando ragioniamo mi si dice in modo suggestivo e affascinante ma evidentemente il ragionamento può essere affascinante successiva solo socio dei fondamenti logici perché il ragionamento non è una poesia il ragionamento è un insieme di elementi che si costruiscono il signor quando ragioniamo su questa scelta che il Paese deve fare e quando ragioniamo sulla riformulazione del Pen vero abbiamo votato tutti pene ma questo che cosa significa non ci siamo accorti
Ad un certo punto che forse avevamo votato un documento che non era sufficiente che non era valido non era giusto abbiamo rimesso in discussione del resto in qualche modo Cernobyl status campanello d'allarme per tutti e non credo che lo sia stato in termini emotivo è stato in termini razionali perché la irrazionalità
Poteva e può consistere nel non vedere i gravissimi elevati rischi che si protraggono nel tempo del nucleare
A differenza degli altri rischi che normalmente non occorre nemmeno abbiamo parlato di sicurezza assoluta
Perché sappiamo che la sicurezza assoluta non esiste ma proprio per questo abbiamo iniziato il nostro ragionamento maggio partendo dal dato della sicurezza e quindi del rischio cui esposto lungo e qui esposto l'ambiente
In Italia meno che in altri Paesi ma anche in Italia a causa della forte denuclearizzazione dei paesi vicini
E naturalmente siamo arrivati poi per fase successiva una valutazione sulla convenienza economica non ritorno su questo ragionamento perché spero che sia stato insomma abbastanza così chiaro come acqua sul ragionamento stringato fatto indici meno non mi pare tuttavia che gli argomenti che sono venuti anche altri colleghi in contrasto insomma abbiano diciamo indebolito questo ragionamento
Vediamo di un momento io mi riferisco alle domande compagno Longo si può vivere nei prossimi anni senza nucleare Mai dire che primo meglio nei prossimi senza nucleare
E penso che non dobbiamo spegnere nessuna lampadine a rinunciare ad alcune vetro domestico insomma
Ma per chi si vuole per forza fare questo accoppiamento questo sì ideologico di pensare che lo sviluppo abbia come condizione il nucleare queste uno delle più grandi errori che l'uomo moderno può commettere nel mondo occidentale europeo le industrie energivore cosiddette energivore sono in contrazione tutta l'attività produttiva va sui livelli di consumi energetici per unità di prodotto contenuti io ho dato prima delle cifre dal Giappone all'Europa Rita ma che mi sembra abbastanza indicative gli altri paesi europei quelli che hanno una quota di nucleare le partissimo prendiamo la Germania il trentatré per cento
Si muovono per agire sul risparmio energetico vermi Palombaro dalla Spd sul risparmio energetico in modo molto consistente e l'hanno ottenuto risultati significativi lo stesso fa la Francia tant'è che può esportare Alitalia kilowattora da nucleare ha sottoposto ma perché non vediamo questo aspetto del problema e la domanda io penso vivere senza nucleare possibile a una risposta
Che io considero abbastanza certa si può vivere si può vivere meglio poi che aria senza questo nucleare poi vedi vedrete se dovesse essere fornito dalla scienza come io penso nei prossimi anni venti trenta quaranta non so perché non sono un esperto e non sono scienziati soluzioni diverse beh naturalmente nessuna ideologicamente il rifiuto del nucleare in quanto tale nessuno odia ottiene la parola
Ci sorridiamo dal resto del mondo se usciamo dal nucleare ma per chi perché pensare questo io penso che invece ci diamo una tendenza molto forte nel nostro Paese anche negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti d'America dopo Three Mile Island
Sono stato imposto delle norme di sicurezza che hanno reso non più competitivi nucleare per cui si sono continuate in alcuni casi affare centrale nucleare ma non sono state attivate perché non sono competitive con altre fonti di approvvigionamento energetico mercato americano funzione in modo molto diciamo concreto e quindi lì l'abbandono del nucleare è dovuto a questa non più con con non competitività dei costi e quindi dall'America venendo via via giù per l'Europa registriamo che dalla Svezia ci viene un programma governativo di più l'uscita dal nucleare in a trent'anni perché c'hanno una quota di lucrare molto forti l'Inghilterra in Inghilterra si mormorò i sindacalisti si dice perché scarpe ginniche
S e capo dei sindacalisti carboniferi ma insomma il sindacato si muove il partito laburista si muove c'è una discussione su questo piano molto accentuata così come lo è nel nel partito democratico americani in Germania che il più grande Paese industrializzato dell'Europa che c'ha una dipendenza da nucleare del trentatré per cento la Spd che è un pub Tito di governo non è mica un partito marginale Democrazia proletaria il partito di governo che si alterna al governo con i democratici
Cristiani formulo un programma che prevede la fuoriuscita del nucleare in dieci anni e insomma io penso che tutti questi elementi ci devono invece come dire rendere edotti del fatto che vi è un movimento molto interessante che riguarda proprio voi la sinistra riguarda lo schieramento riformista che guarda alle socialdemocrazie i partiti socialisti c'è una sola eccezione la Francia ma lei naturalmente
La questione forse più complesse non è detto che o prima o dopo non intervenga sul piano politico anche all'interno del partito socialista francese qualche elemento di discussione io penso che noi dobbiamo vedere questo elemento come un elemento utile positivo si tratta di insomma riandare alla civiltà della Gambina ma queste sono argomentazioni che secondo me neppure per i Verdi valgono i Verdi italiani sono persone molto serie molto concrete non c'è fondamentalismo nel movimento verde italiana c'è il fondamentalismo né i Verdi tedeschi Mannoni vitalità le quote di fondamentalismo Telethon minime
Per cui questa accusa voi volete tornava candida ma quando hanno nessuno di noi ci pezza non ci pensano i verdi tanto meno ci pensiamo noi socialisti che sa mettere statistiche
Invece al progresso e allo sviluppo all'evoluzione allo sviluppo
E alla terza domanda uno sebbene un terzo shock petrolifero che faccia ecco ma qua bisogna parlarci un momento diario ritorno al momento soltanto sui dati
Diciamo che ho a disposizione la la la dipendenza dal petrolio per l'Italia oggi del cinquantanove per cento intende l'ottantacinque prevedeva fu la riduzione di questa dipendenza fino al quarantaquattro per cento sui consumi globali non attraverso il nucleare ma attraverso la diffusione dell'uso del carbone
E quando noi parliamo di metano non vogliamo legarci a nessun mito noi parliamo di metano perché le previsioni del penne sono di un Conso uno diventano per il mille novecentottantacinque del diciannove virgola tre rispetto alle fonti globali è del venti virgola sette per cento tra dieci anni che è un dato già di gran lunga superato perché se ne consuma già molto di più di metà anno quindi il problema è qui rimettere insieme questi dati e di trovare attraverso il mix di questi dati
Anche la soluzione per la diversificazione e l'aumento dalla flessibilità delle fonti e quindi la riduzione consistente dal petrolio che si ottiene ripeto attraverso l'uso che altre fonti per una minima parte sui consumi globali
Il quattro virgola sei per cento circa stando ai dati del tempo al nucleare questo è il punto un un'ultima cosa voglio dire poi concludo scusandomi se ho preso qualche minuto in più e che l'altra cosa discutibile e questa diciamo superiorità con cui vengono in genere trattate le altre fonti qua nessuno giura sul sole sul vento sulla geotermia libero è probabile che lavorando su queste sono tutti è possibile giungere rapidamente a coprire questo segmento Tino di nucleare che ne vogliamo sostituire e mette c'è una condizione avendo deciso noi di comprare un elaboratore di comprare quello dell'ultima generazione non un elaboratore gioco Soleto voglio dire in altri termini metterci nella condizione se proprio bisognerà effettuando la scienza ci darà questa boss bere tardi accedere a una fonte di energia rinnovabile che sia pulita cioè che difenda le ragioni della salute dell'uomo e dell'ambiente io penso che su questo piano si debba fare chiarezza in campo politico perché finora il dibattito è molto confuso
Io penso che non sia diciamo su questo piano criticabile la posizione del partito socialista
Come primo partito di governo ha parlato chiaro una volta tanto sedici partiti che non lo fanno ma non parlò mai Chiarlo abbiamo parlato chiaro il modo hanno cercato di spiegare ci auguriamo in modo chiaro la nostra posizione
Come partito di governo le altre forze politiche non si capisce bene io l'amico compagno Pagani
Ne condivido il suo ragionamento fino a un certo punto non capisco questa come la dichiara come l'ha chiamata Lula proposta dello o cioè io mi rendo perfettamente conto della validità della vostra proposta è molto simile alla nostra della moratoria ma la moratoria che significa fermiamo questo nucleare inattesa
Di sapere se è possibile accedere a un nucleare più sicuro in America stanno sta sviluppando la ricerca sui reattori intrinsecamente sicuri e vediamo se la fusione fa dei passi vediamo che cosa viene fuori dalla ricerca scientifica in questi anni su questo siamo pronti ma questa non è la proposta dello questa è la proposta del no per ora questo nucleare per i prossimi anni zero non si capisce più nulla del partito comunista che di Borghini ieri ha detto una cosa molto precisa molto chiara Boldini vuole fare il piccolo nucleare che sarebbero trino Montalto e naturalmente Caorso per fare tra cinque o sei anni il grande nucleare allora partito comunista che per un'altra via ci dice che è contrario al nucleare come dicono Bassolino e Mussi Occhetto e credo anche a questo punto D'Alema non può risolvere il tutto con il ricorso al referendum consultivo che può essere sostituito facilmente da un da un'indagine demoscopica per sapere la maggioranza italiani che cosa vogliono se il nucleare lo vogliono oppure no Partito comunista deve scegliere una posizione con la quale essere presenti in Parlamento dopo la Conferenza nazionale sull'energia per le formulare pants e che dire dalla Democrazia cristiana
Che non riesce al proprio interno a formulare come i comunisti una posizione per cui non esprime nulla per cui Orsini stamattina ci spiegava che sostanzialmente la bozza dalla DC
E filo nucleare ma con sicurezza che non significa granché che abbiamo visto prima che non c'è un nucleare sufficientemente sicuro che che nel abbiamo ragionato prima sui rischi del nucleare mentre altri mondo cattolico presidente Radici come Richie ricordava Berardi
Ci dicono il contrario allora la verità è che la non capacità di assumere una posizione che non è vero che è popolare può essere anche impopolare su questo piano del resto Longo diceva prima e socialdemocratici tedeschi hanno perso in vari forse perché hanno fatto la scelta stenografi ma io non lo so potrebbe anche essere lo so ma questo non toglie valore diciamo a una scelta che si considera giusto un partito deve avere anche la capacità di esprimere le proprie idee diciamo svolgendo una guida di Indirizzo ricoprono la pubblica opinione secondo me queste grandi forze politiche non hanno le idee chiare e allora meno nel camper RAI affidano il compito ai tecnici i quali naturalmente ci diranno l'uno e il contrario dell'uno come è sempre accaduto e cercano di portare avanti discorsi fumosi io concludo dicendo che comunque la nostra proposta
Per l'immediato non voglio sfuggire alle questioni poste
Dal compagno Bonardi noi diciamo che è invece salita per chiudere la tigna questo l'abbiamo detto l'abbiamo ripetuto però il governo ha Colozzi muove pensiamo che il ministro Zarnoune casomai sorretto anche dal suo collega De Lorenzo che si occupa dell'ambiente
Debba fare un momento attenzione a questa storia di latina che ha una centrale che alla fine la sua vita USA un reattore
Che è un reattore tecnologicamente molto simile a quello del di quello di beh va be'no insomma il sommo non abbiamo una questione questo dicono i tecnici molto simile a quello di Cernobyl e poi vi riteniamo che su Montalto si debba fare una verifica seria per capire se è vero quello che dice l'ingegner Fornaciari dell'ENEL e cioè che e ha detto ieri come la lega ambiente cioè e Montalto è costato finora due mila duecento quaranta miliardi erogati che lo stato di avanzamento dei lavori è del cinquantanove per cento perché se queste lo Stato dei lavori a me allora abbiamo una discussione per vedere per verificare se possibile a una riconversione se possibile se non fosse possibile il ragionamento che andrà fatto su Montalto dovrà tenere conto dalla compatibilità economica ma non parliamo già da ora di accordo di compromessi come fanno Borghini è soprattutto Bodrato perché credo che non sia questo il modo serio sicuro per affrontare una questione così delicata e complessa che riguarda il presente anche il futuro immediato il nostro delle nuove generazioni
E io ringrazio pannelli Donato che mi pare abbia fornito molti elementi
Ragionamento che aveva svolto nella nel suo primo intervento io pregherei coloro ancora debbono parlare di essere particolarmente sintetici proprio perché nucleare un processo anche distinte
Soprattutto coloro che sono promo creare che siano sintetici
E gradirei e domandare al dottor Pistella se può meglio specificare il il problema della sicurezza perché a me pare ecco al di là di quelle che sono le dice tutte gli atteggiamenti politici le convenienze sì all'Spd ha regalato il voto e Verdi e non li ha regalati che però c'è ovviamente una preoccupazione comune che è quella della sicurezza tutti ipotizzano un chi un verso un nuovo nucleare allora domandiamo un esperto se esiste questo nuovo nucleare e quali possono essere i margini di maggiore sicurezza a dispetto al momento attuale io credo che nucleari intesi come tipi di impianto nucleare oltre ad essere distinguibili in nuovi invece chi siano distinguibili infatti bene fatti male
E non necessariamente quello più nuovo è fatto a priori meglio di quello più vecchio o viceversa vediamo nel concreto la parentela tecnologica tra latina e Chernobyl mi dispiace che l'onorevole ma è pressoché nulla hanno in comune soltanto una cosa che la grafite ma non hanno in comune il problema serio di Chernobyl che è il seguente facilissimo da spiegare anche non tecnici è una macchina che se aumentar la sua temperatura per un qualche disservizio Bayle surriscaldamento alla peculiarità di aumentare la sua potenza cioè a un meccanismo di retroazione positivo per cui quando va in difficoltà è ancora più in difficoltà ecco questa è una piccola è una peculiarità sembra poco mi sembra moltissimo no tutt'altro infatti la usò proprio per dire che è una scelta molto peculiare sempre contestata più o meno sommessamente dagli altri adottata dai sovietici per fortuna non c'è in funzione in Occidente in nessun Paese correttore Cabbia quelle caratteristiche
E latina certamente non ha quelle caratteristiche di coefficiente di attività positivo che ripeto più si scalda e più potenza da quindi se ha un problema ne crea immediatamente dopo uno più grosso
Ma loro i russi sono matti perché hanno realizzato un impianto di questo tipo no come ha avuto occasione di dire anche in altre circostanze sono stati semplicemente presuntuosi perché hanno presupposto di poter introdurre dei sistemi di tipo intervento che a fronte di questo comportamento scorretto intrinseco della macchina intervenivano dall'esterno a correggerne il comporta
Perché è successo l'incidente decidente successo perché ancora una volta presuntuosamente hanno utilizzato quell'impianto per fare della sperimentazione sul comportamento del tubo alternatore hanno tolto non capisco con l'autorizzazione di chi tutto una serie di protezioni che appunto impedivano questa escursione e il reattore
Ha fatto il disastro che ha fatto
L'uomo se l'è cercato
Certo mi dice l'oppositore stati attento a costruire macchine di questo tipo perché è evidente che l'errore umano è sempre possibile certamente ma rispondendo alla domanda del nostro presidente tre come innanzitutto la presunzione è arrivato al punto che non solo hanno realizzato una macchina di questo tipo ma hanno anche detto e io non gli metto intorno involucro l'incidente di Three Mile Island
Che per alcuni versi molto ridotti è confrontabile con quello di Chernobyl non ha avuto un impatto sull'esterno per il semplice motivo che rettore era contenuto dentro un apposito involucro per evitare che il l'impianto disturbasse l'ambiente allora
Non si può dire nucleare si nucleare no dammi il Progetto fammi vedere il disegno dimmi come costruito dimmi come esercito dimmi quali sono le sicurezza intrinseca e le sicurezze estrinseche e poi ti dico se sono favorevole o sono contrario i russi presentavano questo moderno modello come un modello avanzato ma allora preferisco i vecchi reattori russi meno presuntuosi e più sicuri
Prima è l'aitante e quindi non è affatto confrontabile con Chernobyl perché lì problemi sull'ambiente e sulla salute non ce ne sono stati allora io sono interessato a sapere prima di dire no non è un miracolo quando un contenitore è fatto no Caro Matteotti
La relazione è noto a tutti c'è una prima relazione che è stata corretta dalla seconda per un errore fatto da la stessa minoranza che ha scritto che c'era un miracolo
Dopo una settimana ammesso che aveva preso un abbaglio quindici chiamo i documenti perbene oppure non li citiamo l'altro argomento che mi sembra vitale e Trino sì rinnovato scusi se la interrompo le prenderà come sempre un po'un abbaglio quindi non è con la correzione no no no all'amore ironicamente hanno ammesso che nel dichiarare che si tratta e
Mi sembra che giusto prima di commentare trino due se va fatto non va fatto dobbiamo aspettare un dobbiamo aspettare vogliamo parlare un momento di quale soluzione adottata per trino ecco allora nessuno contesta la circostanza che entrino adotta la soluzione impiantistica oggi disponibile con la massima sicurezza
Tant'è vero che abbia avuto anche degli scontri amichevoli con i francesi che hanno contestato l'Italia per aver scelto uno standard di sicurezza superiore al loro in quanto c'era una potenziale ricaduta negativa sulla loro opinione pubblica infatti Perino non solo al contenitore come aree scuro ma lo ha doppio con un'intercapedine nella quale può essere rilasciata l'eventuale sovrapressione l'intercapedine monitorata e si stabilisce come intervenire sull'impianto in conseguenza di quello che accade non sull'esterno ma nemmeno dopo il primo contenitore dopo il secondo contenitore che isola l'impianto dall'ambiente allora io credo che sia molto giusto dire che se non si arriva ad un livello sufficiente di sicurezza non si stavano impianti nucleari dico anche che però in la grande maggioranza dei casi gli attuali impianti nucleari hanno delle caratteristiche di sicurezza che in termini di attesi danni per chilowattora prodotti certamente non guidano la classifica posso fare una domanda credo che lei l'ha prodotta che questa è vero quello che lei dice
Valutiamo il livello di sicurezza ma chi lo valuta questo livello di sicurezza in Italia
Lo valutate voi attraverso l'ha visto che si è degli stessi che promuove del nucleare
Allora allora bisogno momento avere su questo grazie quando è venuta fuori la alla dagli atti compiuti fuori gli effetti autrice Nobel c'è stato un dissenso tra Istituto superiore sanità Enea affini cittadino l'ha capito più niente dopo due mesi a con le mie amiche ancora non davano il latte ai propri bambini a cono mangiavano verdure insomma voglio dire su questo
Che è un punto fondamentale non siamo indietro allori cominciamo a sistemare queste cose
E sulle quali si procede molto lentamente poi affrontiamo il discorso dei livelli di sicurezza e della valutazione dei livelli di sicurezza che a mio giudizio devono essere assegnati ad altre autorità dello Stato che non sia la stessa che promuove nulla
Dall'onorevole quello credo che lei ha perfettamente ragione non ho difficoltà a dirlo perché l'ho sempre sostenuto non ha alcun senso che lo stesso soggetto promuova la costruzione di reattori e sia responsabile delle autorizzazione di sicurezza
Questo purtroppo non è una decisione che compete alle strutture compete al Parlamento la struttura ha già realizzato questo
Nella misura in più anale in cui era possibile tant'è vero che io che sono il direttore generale dell'Enea sono responsabile di tutto tranne che della sicurezza
Che è gestita da una persona che lo riporta a me entrambi riportiamo il presidente ma il giorno che il Parlamento realizza questa separazione istituzionale completa io non potrò che essere felicissimo
Però un'osservazione mi consenta sulla gestione dell'informazione pubblica dopo Chernobyl
Lei ha giustamente parlato di grande confusione la pubblica opinione e la responsabilità non può essere altro che i bikini l'informazione alla pubblica opinione stessa ha fornito perché è stata fornita ma è stata fornita ma le seconde per tre motivi molto chiaro
Motivo numero uno
Non si è preteso da parte dei rappresentanti governativi del governo del ministro della Sanità Demise Opposizione civile essenzialmente uno spazio separato
Sui mezzi di comunicazione televisione giornali da utilizzare per esprimere con chiarezza la posizione del governo
Giusta o sbagliata che fosse detta posizione era doveroso isolarla
Da un coacervo di messaggi di qualunque provenienza e trovo assolutamente non funzionale anche scorretto istituzionalmente che il ministro della la Protezione civile si esprima come uno di dieci in un dibattito e non chiede invece oltre che il dibattito giusto democratico irrinunciabile anche un momento in cui si esprime direttamente se no fa confusione
E non si può chiedere a qualunque cittadino di mediare dieci messaggi molti dei quali estrema lì per arrivare un suggerimento di comportamento secondo errore
Io son d'accordo con Marcellin celesti su questo come su altre cose
E tutti si sono improvvisati professori tutti si sono improvvisati misuratori chi non distingueva
Un geiger da un contatore proporzionale da un'uscita ventilatore da un Germania vittima tirato fuori dei numeri che erano dei numeri dell'otto a Lucina anti sbagliati per un fattore mille
Ma siccome tutti siamo uguali tutti abbiamo spesso autorevolezza scientifica il trenta per cento delle nostre risorse era destinato ad andare a spiegare a questa gente dove che sbagliavano i guai a dire che quando uscì quel numero era sbagliato
Se no saremmo stati gli affossatore
Ancora all'interno di questo sistema delle competenze onorevole Di Donato la legge di riforma sanitaria la famosa otto tre tre articolo sette attribuito alla competenza della radioattività ambientale alle usura che salvo una o due eccezioni
Essenzialmente in Emilia Romagna e Lombardia non hanno fatto rigorosamente nulla e allora si è arrivato al paradosso che avendo lei ne con le proprie strutture di ricerca perché la stessa vista non era intitolata a farle non aveva le attrezzature
Addita rigato o questa funzione non svolta dalle USL e siamo improvvisamente diventati che quando serve si va a leggere i rapporti della Organizzazione Mondiale della Sanità
Trova riconosciuto che l'Italia è il Paese che ha fornito più dati che non tutti gli altri paesi o europei
Terzo errore ed è qui che si spiega tutto
Abbiamo scelto nel rapporto con l'opinione hanno scelto perché evidentemente se dico così vuol dire che non sono d'accordo
Hanno scelto nei confronti dell'opinione pubblica essenzialmente il ministro per la Protezione civile con il quale ho avuto cortesi scontri e quindi posso tra Clemente citarlo
Una posizione nei confronti dell'informazione che io chiamo il guado della semi formazione perché erano concettualmente possibili due soluzioni la soluzione alla francese che a me non piace fate così perché ve lo dico io la soluzione che chiama la svedese
Per tutte le seguenti serie di considerazioni due ore di spiegazione
Scritta orale e con tutti i mezzi fate così perché la conseguenza delle motivazioni che viadotto
L'abbia fatto un gran pasticcio
Per cui ne abbiamo invocato il principio d'autorità del governo ne abbiamo convinto la gente con sufficienti elementi abbia fatto un gran pasticcio quando lei mi dice allora comunicato del governo ci sono venti in anno puri per chilogrammo nell'apertura beh in una più moderna nemmeno DC rigorosamente nulla
Tanto meno dice a mia moglie che sarà un normale cittadino italiano per laureati in scienze politiche
E quindi non è tenuto a sapere se ventina loculi sono un problema o meno
Bisognava dirgli in termini di riferimenti in termini di standard quanto vicini quanto eravamo lontani dagli standard ultima da non c'è dubbio è un'ultima battuta rapidissima mi consenta cedo subito
Chi è responsabile della sicurezza e anche questa è una domanda troppo sintetica perché
è indispensabile spedire chi stabilisce i criteri gli obiettivi non può che essere il Parlamento
Bisogna altresì identificare chi dalle regole su di massima su cui queste fratture
Per definire le modalità di conseguimento di questi obiettivi è tipicamente l'autorità governativa esistono poi delle istruttorie tecniche che forniscono elementi finalizzati a quanto sopra e questo può essere un organismo tecnico quindi tutti devono prendersi la loro quota di responsabilità nel definire gli standard di sicurezza di standard ambientali qualche passo avanti si è fatto in Italia
Quando per esempio si è avviata la procedura di VIA no no ancora non è completo l'iter ma vuol dire razionalizzare un processo di confronto vuol dire non occuparsi in maniera specialistica
Di uno singolo settore per evitare il paradosso nel quale siamo immersi fino in fondo ed è che avendo storicamente il nucleare
Posto sul tappeto magari non perfettamente ma comunque con una grande disponibilità e con una grande capacità di formulazione i problemi della sicurezza si è trovato poi di fatto penalizzato per aver per primo tirato fuori questo tipo di problemi
Perché si arriva al paradosso che potendo misurare il nano piccoli cioè tracce di contaminanti perché sono negativi si va col contatore li si trova e di quelli si parla invece di quelli che non sono tracce per milione ma sono purtroppo concentrazioni molto più elevate ma di più difficile misura di inquinante di tipo convenzionale se farla magari di moda come è stato per l'atrazina per un brevissimo periodo e poi scompare dai sistemi d'informazione
Grazie
Effettivamente quando ci furono tutte le notizie non c'era molta capacità di comprensione per un soggetto a scientifico come sono io
Ho avuto sempre molto difficoltà a capire il nano il piccolo così via tanto è vero lo dico perché sono le tredici e quaranta
Che ho sempre pensato che in questa crisi di dopo Chernobyl il il
Le proibizioni sull'arte ci fosse un po'la vendetta dei produttori di vino dopo l'abc del metanolo una specie di rivincita nobili portare la situazione a livelli competitivi ed la caduta di un settore non favorisce troppo l'altro
Lo dico scherzosamente perché parliamo di cose estremamente serie ma come certamente oggi adesso para il nostro amico Bonardi che esprimerà ulteriormente i suoi giudizi edilizi degli Amici della Terra produttori di latte
E di vino non è mica una vergogna è sepolto il perché no poi non ha ancora detto ballare io sono un amante della Terra produttori date divino vanno incoraggiati vero Giancarlo molto di più di quelli di di energia nucleare quindi non è un'offesa è servito davvero magari fossimo tutti amici della
Nel
Beh ma ne ammazzano molto di più gli uomini così poi mangiarne cella la famosa lingua sempre perché sono le tredici e quaranta di renna che servono con la gelatina di di meditare in Norvegia che una delle cose più cattiveria sicuro che possono essere offerti quindi non merita ammazzarla delle anche perché poi prodotto non non è assolutamente commestibile non c'è nessun motivo ecco fusi ad ottobre
No aspetti facciamolo finire il Giro perché sono le tredici e quaranta poi alle quattordici coloro che vogliono restare possono ancora restare vedremo di di fare una un ulteriore giro se necessario ma dobbiamo finire prima questo perché se non non arriviamo a conclusione
C'è stato interesse ma diventiamo sempre sempre di meno perché diminuiscono gli zuccheri nel sangue allora certo crea dei problemi
Quindi sarò molto breve sul sulle quattro domande che faceva l'onorevole Longo sul problema della sicurezza
C'erano Acierno delle società quello che è successo però Harvey sporca era stato contenuto l'incidente ecco io non cito quel rapporto
Poi cito Rubbia l'abbiamo sentito tutti può essere stato un affermazione criticabile in quel momento eccetera però Rubbia in televisione ha detto a tale sporca aveva il contenitore aveva resistito per miracolo dopodiché
Lo l'ha detto lui che premio Nobel di acqua non è la verità sulla Guardia gli errori Padreterno dalla propria parte è una cosa profonda e voci spezzate sul percorso del mio formalmente il Padreterno dalla propria parte sul nucleare mi separano la propria parte io non avrei dubbi e nel farlo oltre giocosi uguaglianza e poi cambia parte
Un giorno un
Ecco questo semplicemente sulla sull'altra cosa invece sulla proposta di moratoria del partito socialdemocratico rapida effettivamente faccio un attimo fatti che anch'io a capire cioè sarebbe da concretizzare in una proposta scritta concreta perché dire no a questo nucleare è chiaro
Dopodiché dire nel no però ci deve essere anche l'alternativa e comunque non si può esserlo sviluppo senza nucleare
Queste sono considerazioni aggiuntive la cosa chiare no in questo momento a questo nucleare
Ecco noi l'abbiamo tradotto in una proposta di legge presentata al Senato da signorino che dice la localizzazione e la costruzione e l'esercizio di centrali nucleari dell'ENEL sono sospese per dieci anni
Dopodiché è uno cerca l'alternativa cerca tutto però la considerazione sulla sicurezza e sulla moratoria secondo me è traducibile solo in una in una decisione e di questo tipo
Dall'altra parte
Se si può vivere nei prossimi decenni senza nucleare ha già fatto dalle considerazioni dell'onorevole Di Donato insomma la percentuale è quella che per cui le alternative devono coprire eventualmente quella percentuale
Ridotta a cui si a cui si rinuncia e non mi sembra che l'alternativa debba essere una società dance de industrializzata
Per forza perché anche al convegno del PSI il presidente dell'Enea Colombo non non ha drammatizzato assolutamente questa eventualità ha detto per secondo noi si dovrebbe fare
Dopodiché il Parlamento decida quello che vuole se deciderà se ci dirà di non farlo faremo altro
E lei ne a farà altro ecco non ha non ha posto un dramma una situazione drammatica e la deindustrializzazione è una scelta che si si può fare si può rinunciare Maicon non comporta una una perdita di competitività drammatica da parte del nostro Paese
Dall'altra parte anche c'è il patrimonio di e di tecnologia di industria di sapere che ricordava l'ingegnere inglese nel campo nucleare
Ecco
Io non voglio contrapporre strumentalmente una frase del dottor Pistella questa affermazione ma io ricordo un anno e mezzo fa il dottor Pistella
I in merito al Cirene disse se io dovessi iniziare adesso a fare il il Cirene probabilmente non lo fare tuttavia in questi anni
Questo impianto Abu ha svolto un ruolo molto importante di fornire commesse all'industria anche in un momento in cui il piano nucleare
Rimaneva bloccato ecco quindi il patrimonio del sapere esistente del dei tecnici appunto tutti il presidente Colombo ci dice pronti a riconvertirsi su altro è un patrimonio che può operare in vari settori quello dell'industria ecco secondo me è un esempio di assistenzialismo quello che c'è stato in questi anni nel campo nucleare
In mancanza di un piano nucleare serio ci sono stati episodi fatti episodici che appunto alti la dell'innovazione che comportavano avevano questo ruolo importantissimo di supplire a una mancanza di di ordini commerciali e quindi non credo che sarebbe un dramma neppure dal punto di vista
Del settore industriale
Per quanto riguarda ecco poi vorrei proprio brevissimo
L'onorevole operare per
Sul problema del carbone e delle nuove delle nuove decisioni dell'ENEL nessuno ne parla più non c'è nessun riconoscimento io credo che se ne sia parlato abbastanza anche di del del Progetto ambiente dell'ENEL io ma io appunto aspetta da una parte di vedere se cosa in che cosa si concretizza concretamente dopodiché anch'io registro con piacere
Che rispetto a quello che lei me l'ha detto in dicembre quando organizzata minando la più grande convegno Energia Ambiente è ribaltato tutto adesso si ritiene accettabile
Spendere il venti per cento in più per chilowattora per inserire le tecnologie di del Sol fonazione cioè si accetta il principio che i costi di tutela dell'ambiente non sono costi aggiuntivi
Sono costi che Inter fanno parte integrante del costo di una centrale a carbone si è scoperto che esistono le tecnologie per cioè l'obiezione di Corbelli ieri era la destrutturazione produce più danni di quelli che ne risolve perché poi ci sono i fanghi centrando portammo le sente la tecnologia americana conta contraria quella tedesca che ci veniva detto che erano tutti i sogni adesso è stata scoperta questa teologia certo non viene riconosciuto niente agli ecologisti ma non è questo il problema
Il problema è che c'è stato questo cambiamento di posizione il problema è anche vedere però sulle centrali esistente cosa faranno bene perché è sempre il punto debole questo se queste misure verranno prese solo per le nuove centrali e l'impatto sarà sempre relativo il problema è di tutte le centrali a olio combustibile a carbone che sono in funzione e su cui mi pare il progetto dell'ENEL invece prevede molto molto molto di meno di quello che prevede per le nuove centrali
Terza e ultima notazione lietissimo di questo cambiamento di posizione lei dice perché bisogna pur vivere anche a Napoli anche anche a Roma e quindi riconosce Illy importanza l'impatto dell'inquinamento dato dalle centrali a carbone
Fino a due mesi fa noi dicevamo queste dalla parte dell'ENEL civile ha risposto che il problema dell'inquinamento atmosferico erano il riscaldamento e le automobili e che è quello della produzione energetica e della produzione elettrica
Era una cosa molto molto relativa adesso
Sì si conosce invece un impatto molto maggiore una percentuale molto maggiore va tutto benissimo però bisogna anche riconoscere che appoggia una centrale come una centrale strappate
Nell'estate proprio un vino sia da parte giocherà un
Una ma perché
No io le chiederei una tutte queste teorie metà nella pratica una centrale ce l'ha fatta no noi ci opponiamo e certi noi continuiamo a opporci finché non ci sono garanzie per per la tutela dell'ambiente dopodiché se a Tavazzano presente noi troviamo anche gli agricoltori e tutti se invece tutti i comuni certo se fossimo solo noi quattro gatti non non avremmo bloccato nulla il problema è che insieme a noi ci sono poi le popolazioni e dovrà pur dire qualcosa che dovunque si va si trova una popolazione che insorge non sarà solo la strumentalizzazione del sindaco di Brindisi e che un giorno blocca e l'altro sblocca
Il problema è più serio e il la mancanza di consenso delle popolazioni è un problema con cui si gli enti energetici i partiti devono fare i conti perché la perché la gente sarà emotiva però non si può sempre pensare che si attenua la razionale ma si prenda la colpa la sua responsabilità non penso
Come
è stata la sua responsabilità liberamente la mia responsabilità ritengo di aver contribuito allora a bloccare del la costruzione di alcuni centrali ritengo che queste sotto gli occhi di tutti non ha comportato drammi per il Paese
E e mi auguro che non si facciano più mettendo all'italiana prevedere tanto per fare poco
Che si facciano le previsioni vere e si si annuncino i programmi si facciano quei programmi ci si possa confrontare sui programmi veri e non su qualcosa che si annuncia per poi fare delle briciole
Grazie
Noi importiamo sempre di più dall'estero
In una situazione nella quale
Purtroppo le previsioni economiche sulle quali Billie si basava dipende erano sbagliate ma erano sbagliate perché erano sbagliate perché Piave ancora di possibilità di prima diciamo di sviluppo e di crescita economica in un periodo nel quale abbiamo avuto la recessione e tutta la battaglia politica che anche noi come partito abbiamo fatto il pentapartito al governo Craxi è stata protesa a rovesciare quella situazione precedente
Quindi voglio dire che se ci troviamo di fronte a delle previsioni sbagliate non è che dobbiamo gioire dicendo a le previsioni sono sbagliate l'Italia andava male mentre le previsioni immaginavano che l'Italia potesse andare un po'meglio di come andò in quegli anni ecco abbiamo anche una risposta se abbiamo più disoccupazione ora di quanto non ne avevamo anni fa e proprio perché abbiamo avuto un ciclo
Produttivo negativo
E perché ci siamo trovati in una situazione nelle quali come conseguenza sul piano economico abbiamo noi sociale abbiamo dovuto combattere l'inflazione la disoccupazione e la recessione
Abbiamo in questi anni in questa legislatura ha fatto una politica per invertire le tendenze precedenti sono stati meriti nazionali naturalmente congiuntamente ad una situazione internazionale
Che c'è favorito ma non mettiamo sul piano degli accusati il penne le previsioni di allora
Perché le previsioni di allora
Ogni menti operano con intelligenza lo dico al Dottor Bonardi non è vero che i movimenti ecologisti non danno nulla possono dare molto se operano costruttivamente con intelligenza
Ma a un certo momento dobbiamo pur stabilire che mi sembra che qui rimanga molto nella confusione lasciamo da parte per un momento in nucleare Marcelli inglesi diceva ma insomma una centrale ce la fate
Ce la fate costruire a questo punto dopo dobbiamo stabilire e qui manca il governo diciamolo francamente
E dobbiamo stabilire delle regole del gioco
E delle regole del gioco giochiamo a calcio ci sono delle regole giochiamo scopone ci son delle regole nel costruire delle centrali che nello stabilire dei limiti di per la sicurezza debbono esserci delle regole al certo momento io mi auguro che la Conferenza nazionale porti a stabilire delle regole
Vale a dire
Non ci deve essere il tonfo nel nella nel carbone non ci deve essere il tonfo o nel nel nel bruciare l'olio combustibile e quindi si spenda per investire
Stabiliamo delle regole che avranno dei loro costi ma stabiliamo delle regole
Perché non è possibile che l'Italia sia l'unico Paese del mondo nel quale non si riesca a costruire una centrale ne nucleare né di il di carattere tradizionale perché poi la fine qui mi pare che con loro
Che si oppongono
Tu cura nucleare si oppongano poi più in generale tout-court alla costruzione di centrali di energia elettrica è questa non è politicamente umanamente storicamente e socialmente economicamente una posizione accettabile
è una posizione che ancor di più orrende dipendente la nostra nazione dagli alti allora il contributo degli ecologisti deve esser quell'avvio giudizio di aiutarci nello stabilire delle regole giuste questo il vero contributo che può venire
E poi tutti insieme realmente da una parte si affronteranno i costi che certamente saranno maggiori ci dovranno essere dei controlli ed è giusto che non sia lo stesso ente
Che faccia da controllato e da controllore ma poi una volta che queste regole e siano rispettate il Paese se vuol guardare al suo futuro deve andare avanti io chiedo scusa compagno Verardi mi son permesso di intervenire ma credo di aver detto cose che è un po'
Portino il il problema una questione centrale
E che è quella che la localizzazione delle delle delle centrali non è la localizzazione di centri turistici mi ricordo una volta parlando colle direttore la produzione
Dell'ENEL mi disse io sono il più grande esperto mondiale di individuazioni di località turistiche perché come appena noi individuiamo dove il luogo dove sito dove si deve fare lo si può fare una centrale di Al fuori che quello era il sito più bello del mondo nel quale dovrà essere insediati villaggi turistici ma si può convertire anche lei nel il potere politico decidere di invece di farne l'Ente Nazionale per l'Energia Elettrica lo trasformi Ente nazionale per il turismo e tutte queste esperienze accumulate possono anche essere ben indirizzata in altra direzione il compagno Matteo su questa terreno sarebbe d'accordo però sarebbe solo anche abbastanza in Italia a sostenere questa tesi
Non crede la parola accompagnerà
Ma io volevo dire volevo dire noto non solo i due guarda io già parlo tanto Butticé promette pure tu secondo me la battuta voi volete tornare alla candela e che diceva di Donato non è mica la battuta de della gente che sostiene certe cose
Voi volete tornare alla cambieranno noi diciamo vuole tornare a tutto petrolio
E perché noi facciamo un ragionamento sereno
Non abbiamo mai detto chi dice voi volete ad una candela sballate e tanto si balla che poi Di Donato i compagni che la pensa come lui lo sostiene c'è voi ci dite noi vogliamo torna la candela siamo matti ha ragione lui non è matto di tornato dice fuori dal nucleare tutto petrolio tutto metano
E tutto Carbone lui dice niente Carbone niente nucleare
Aggiunge niente fatto corsi è certo allora noi invece vi diciamo se questo discorso si riduce all'essenziale
E per quanto riguarda e di donarle compagni che la pensano come lui dicevo proprio come abbiamo iniziato il discorso stamattina lo vogliamo spogliare dalle polemiche false che ci facciamo a vicenda non diciamo no al tutto no voi volete tornare alla candela lo diciamo perché ormai da al petrolio perché l'alternativa di piogge il metano in regime di monopolio
Dell'ENI noi abbiamo avuto una battaglia terribile colleghi che voleva metterci prezzi dell'Algeria sulle spalle dell'ENEL cioè del consumatore italiano del primo fattore prezzi incredibili più alti dal mercato internazionale in regime di monopolio vi diciamo è legittimo il cittadino lo deve sapere secondo noi qui allora alle mettano in regime di monopolio io dico non è una scelta per il paese non è una scelta per il cittadino
Quanto ci costa secondo il petrolio come tutto petrolio tutto metano perché il carbone e poi anche discusso
è possibile questa scelta sì rispondo al compagno lungo quando l'UDC possiamo vivere senza si era detto difatti la scelta fatta a quel modo è una scelta che io ho definito molto suggestiva
Tanto è vero che oggi in Italia oggi col petrolio a quindici dollari
Col carbone a venticinque costava un anno fa quaranta alla tonnellata quaranta dollari oggi in questa situazione qui l'Italia può andare a tutto petrolio tutto metano e un po'di carbone si sì possiamo andare
Difatti la loro scelta è una scelta che hanno a forza d'attrazione Essays scegliamo questa via non è vero che torneremo a Candela non è vero che il Paese precipita noleggiamo ma dobbiamo fare se siamo onesti fra noi secondo discorso
Che è quello dei efficace arriviamo al tutto petrolio tutto metano
E parzialmente a Carboni ma lo può raggiungere il compagno di Donati chi pensava come Luís il resto del discorso noi gli riconosciamo che questa sua ipotesi oggi può esistere voluti riconoscerci due-tre cose primo che il governo ci porta fuori da una crisi economica spaventosa con tre milioni di disoccupati due milioni dei quali sono giovani ci porta fuori non per capacità intrinseca del governo ma perché la fuoriuscita si lega alla fuoriuscita del tutto petrolio che ha compiuto il mondo
E perché c'è il crollo del barile da trentaquattro punta massima a dieci punta minima ad di quest'anno e dai quindici di oggi
Si dice che attesterà attorno ai venti ma nessuno lo garantisce la controffensiva che cosa significa ad uscire dal petrolio ce lo riconosce ed è questo nella conversazione lealmente ce lo riconoscete questo fatto di uscire dal petrolio ha significato oggi due cento cinquanta mila
Megawatt di produzione da energia nucleare nel mondo l'equivalente di trecentocinquanta milioni di dollari del petrolio equivalente al cinquanta per cento produzione OPEC poi capite che significa se il mondo di un teste le centralità il cinquanta per cento di produzione copre aggiuntiva quell'attuale di buzzo buono fa ah che tornerebbe il costo dice e lì è il fascino della proposta di alcuni compagni italiani però ci si ma l'Italia non ha prodotto restiamo né fuori
E gli altri pagano per oggetto se ne frega Schiavone ogni tanto siamo usciti dalla crisi ci stiamo e siamo la è così il discorso possiamo pure farlo
Però qui si scontrano due mentalità intanto io credo che questo governo Craxi ce l'ha fatta anche perché il petrolio è crollato anche perché il dollaro è andato giù
E io ho il terrore di ritornare all'ottanta
Quando la massa dei giovani disoccupati che Capello sul mercato aumentava di mese in mese di anno in anno Martini garantisce che per domani non gli accadrà di nuovo
Chi mi garantisce che la lobby del petrolio non c'era di faccia in qualche modo a superare la crisi di oggi ma c'è un ambientalista un ecologista un compagno che la pensa in grado che ci offre garanzie su questo terreno io dico che ho umanamente non è possibile offrire tre garanzie perché l'abbiamo vissuto il decennio trascorso la paura di questo decennio la paura proprio che il Paese crollasse tutto il punto della del sotto la spinta economica che vedete sotto la spinta della crisi economica
Susseguente i prezzi del petrolio
C'è il compagno Matteotti che c'ha questa sua visione
Però il compagno Matteotti più già discusso mille volte non ha mai messo in discussione queste cifre questa realtà la sua è una scelta d'altro tipo elitaria diciamo d'altro tipo
Però il politico che deve guidare la barca Italia ce l'ha davanti questa situazione e però dobbiamo sapere come facciamo fronte a questo
Giù anche discorso fuori dal nucleare significa che si può vivere senza il nucleare con un rischio tremendo di ripiombare indietro la crisi economica se il mondo veleggia di muoversi costi che abbiamo conosciuto e siccome il petrolio e a tempo finito
Il metano è a tempo finito i visti onestamente non c'è nessuno scienziato nessun politico e dice non esistono allora dico mettiamo i rischi del metano mettiamo mettiamo i rischi del nucleare mettiamo sul piatto i rischi che abbiamo già corso dai quali stiamo uscendo per miracolo quando lei dice ma perché a dicembre non l'avete fatto chiudo subito perché a dicembre non avete fatto il progetto centrali pulita petrolio
Ma grazie
A dicembre c'abbiamo una fame spaventosa correvano ancora col petrolio a quale a trentaquattro dollari il barile il costo del kilowattora era quello che era la fattura energetica era quaranta mila miliardi quest'anno e venti mila ma perché l'ENEL oggi programma le centrali
Il tutto pulito nel petrolio e del nel petrolio e nel nel carbone ma perché un venti per cento più aggiuntivo migliaia di miliardi in più
Ma mica perché ieri era cattivo del cadesse buono perché non lo fa Irlanda ma non è vero perché no l'ha fatto parzialmente la Germania appena fatto parzialmente il Giappone in condizioni economiche di spinta economica diversa ed molto diversa dalla nostra non hanno la crisi italiana
è una crisi tutta particolare precisiamo importanti la crisi del petrolio poi avevamo una crisi interna il tutto si è aggiunto e Charleston nella situazione in cui eravamo oggi programmare una centrale pulita per Piombino
Si può fare ieri ci sarebbe costato cifre incommensurabili e c'è la scelta che il Governo fa un milione di disoccupati più o meno e il clima pulito e la città pulita anche queste sono state scelte di ieri oggi non solo rende no Lerner segue quello che il Governo il Parlamento dice lender non fa nulla di proprio l'ENEL segue quello che il ministero dell'industria tutelante dice e indica in larga misura che Marcello in lire sì un momento fa dicevano
E chiudo con la sua battuta alla fine di tutto questo discorso cifra più cifre meno una centrale a carbone
Ce la faranno fare alla fine come fuori il nucleare perché l'Italia continui a programmare io ho l'impressione che quanto dice Albonetti direttore dell'Unione petrolifera
Che dice il quale dice guardate che in questa situazione io temo che il penny il progetto energetico crolli del tutto eppure il petrolio in Italia finisca nelle mani
E di altra gente si finisca per arrivare in una situazione senza controllo lo dice al bollettino dico che in questo momento sta bene è tranquillo a pochi problemi lui però pone il problema del crollo del piano energetico così come fu concepito agganciato al PIL fatto in un certo modo con le fonti diversificate e lo dicono i petrolieri
Io oggi invece hanno alle spalle questa poco di forza che spinge io penso che noi non vogliamo il tutto petrolio né tutto mettano tanto meno tutto tutto nucleare mica possibile
Un Paese come il nostro che dice volete soprattutto non possiamo perché le condizioni geologiche perché il Paese non può e cioè il problema è se accettiamo la diversificazione comprendente in parte l'energia nucleare o meno
Sì e non l'accettiamo andiamo senza energia nucleare tappe come un problema Pietro solamente dei ministri solo di quell'altro tipo
Sogna che il paese di sappia la gente quando discute sappia di che discutere e dirglielo così in modo che capisca che da una parte c'è quel rischio non è che da quest'altra parte non c'è nessun rischio c'è un altro rischio
Scendiamo non c'è problema dobbiamo scegliere vinte
Grazie grazie fino
La parola compagno Pagani
E poi concludiamo
Punto posizione scomoda quella di essere l'ultimo vedrò di conquistarne la simpatia dei coraggiosi che hanno resistito fino ad ora rispondendo telegraficamente alle tre ottime sollecitazioni che ci ha posto Longo alla l'inizio della seconda tornata possiamo vivere senza nucleare come inserirsi nel contesto internazionale quale sarebbero le reazioni
Io riconfermo che la proposta socialdemocratica risponde a queste tre domande e ripeto e do una risposta anche un chiarimento chiudere risposta Bonardi quando noi parliamo di moratoria non parliamo di moratoria elusiva vogliamo fare una moratoria seria e quindi non sfuggiamo alla ferrea logica che è stata sottolineata dagli amici della terra in più occasioni anche questa mattina che dice ma se in buona sostanza noi diciamo che questo nucleare pericolosa in indi bile allora perché dobbiamo attivare Montalto di Castro che so tanto perché abbiamo speso questi soldi se è pericolosa è pericoloso è giusto io voglio sfuggire a questa logica allora noi diciamo
Facciamo una moratoria seria non sto ad elencare tutti i punti
E cinque sei anni indichiamo le linee di politica energetica per sopperire a questo periodo non casca il mondo tra qui tra cinque sei anni ci ritroviamo e vediamo a nel contesto internazionale perché evidentemente è come il disarmo unilaterale noi che facciamo se un certo punto la Francia continua ad avere le sue centrali sul Rodano B anche questo è un elemento che noi dobbiamo tener presente però noi stimoleremo e questo è un altro punto del nostro gruppo sta una politica internazionale che seguo le risultanze della conferenza energetica cioè se quel piano energetico nazionale perché altrimenti noi non possiamo in altre parole resta rischiare di rimanere fuori dallo sviluppo mondiale facendo una certo meno unilaterale senza peraltro avere le garanzie che ci potrebbero venire che non avremmo se agissimo da solo in altre parole la politica energetica in questo campo d'Italia non la può decidere da sola ma deve decidere anche
Nel contesto quantomeno europeo ma direi sicuramente mondiale sono stato molto breve e molto grazie io credo se mi consentite voglio di'una cosa estremamente provocatoria alla fine di questa riunione
E lo dico particolare a chi come me è stato in anni passati pur molto giovane uno dei sostenitori dell'ENEL della nazionalizzazione dell'energia elettrica
Rifacendo un po'le esperienze in tutti questi anni non ho critiche da fare all'ENEL non è che parlo di in termini di critica di efficienza dell'ente o di costi no
Parlo in termini di
Capacità di intervento dello Stato quando lo stato del responsabile direttamente come in fin dei conti come nelle nelle
Nelle grandi scelte produttive e nei grandi investimenti
Se noi consideriamo la politica fatta in tutti questi anni una politica
Che mostra dei grandissimi book comunque la si voglia considerare
E io non so per come è articolata la Società italiana
Nella stampa nel potere
Nella credibilità
Delle istituzioni che hanno i cittadini se per esempio top fossero la FIAT e la Montedison a dover costruire centrali c'è proprio non riuscirebbero a costruirne neanche uno è come mi nasce
Io mi nasce forte questo
Con questo cosa voglio dire che dobbiamo di GR quello che è stato fatto no evidentemente no
Ma che dobbiamo attrezzare meglio il potere politico dobbiamo dare più forza al governo nel saper prendere delle decisioni e nel porte nel portarle avanti con grande con grande fermezza io apprezzo quello che han detto qui tutti coloro che sono intervenuti alla buona volontà di coloro che hanno responsabilità nelle nei
Vogliono giustamente contro costruire quasi che fosse una cosa loro invece so degli amministratori pubblici che si rendono conto di un bisogno generare ma
Quello che è carente il potere politico il potere politico una volta ha fatto una scelta deve trovare le strade per realizzarli e ne possiamo lasciare perché questo non accada nessuna parte in nessuna parte del mondo che una volta stabilite delle regole queste poi chiunque parti occasionalmente in un Consiglio comunale in una qualsiasi vicinanza dei dove devo del posto dovrà essere costruiti gli impianti ossa inalberare chissà quali obiezioni di carattere più o meno formale amministrativo-procedurale o giuridico quindi l'auspicio quale l'auspicio è che la prossima conferenza nazionale che ormai convocata tra poche settimane Possa mettere chiarezza almeno su alcuni principi generali bisogni futuri di Energia del nostro Paese e sulle procedure e le regole che dovrebbero essere da tutti rispettate mi auguro anche che si possono trovare punto d'incontro tra coloro che giustamente hanno delle preoccupazioni ecologiche e sottolineo giustamente perché io apprezzo gli ecologi gli e logistico per le battaglie che fanno e penso che siano molto utili nella nostra con la loro voce con la loro presenza nella nostra società ma credo anche che non servano le spinte estremi perché le spinte estremistiche porterebbero ancora una volta l'Italia nella situazione del non fare d'nona vere in una situazione di sostanziale isolamento di quella famosa Cicala che prima ricordavo che può vivere anche ancora per alcuni stagioni ma che certamente non pensa all'avvenire delle future generazioni che adesso essendo le quattordic'
E quindici più modestamente pensiamo al nostro stomaco grazie