"L'Europa nel mondo che cambia. Le nostre risposte alle sfide della globalizzazione" - organizzato dai Democratici di Sinistra(presso il Palazzo degli Affari, piazza Adua, 1, dal 30 al 31 gennaio 2004)

Chiederei anche se si possono accendere i microfoni del tavolo
Qualche
Buongiorno
Senta sì buongiorno a tutti
Grazie per essere cui sappiamo che alcuni di voi hanno dovuto affrontare strade un po'impervie condizionate dal maltempo
Ma altri invece si stanno ancora arrivando perché hanno scelto
Divenire per per auto e l'auto è stata più difficile come mezzo di trasporto però noi cominciammo questa nostra discussione di oggi
Come avete visto dal programma in distribuzione
Impegna
Diversi Esperti che io ringrazio e saluto
Parto da dal professor Mario Primicerio che qui anche in veste di presidente dalla Fondazione La Pira da Antonio Papisca dell'Università di Padova Stefano Silvestri dello IAI
E poi abbiamo chiesto ad alcuni esponenti politici di confrontarsi sull'oggetto della nostra discussione in particolar modo a Antonio Guterres che è presidente dell'Internazionale socialista e a Massimo D'Alema che è presidente
Dei democratici di sinistra nonché con l'ultimo congresso di San Paolo anche vicepresidente dell'Internazionale Socialista avevamo previsto anche la partecipazione di Felipe Gonzales
Che per un contrattempo arriverà più tardi e quindi parteciperanno una questa tavola rotonda ma la discussione del pomeriggio sulla pace e la sicurezza e la relazione tra Europa e Stati Uniti
A me spetta di introdurre questa nostra discussione lo faccio utilizzando una parte in un articolo di qualche settimana fa ha scritto da Tommaso Padoa Schioppa
Che scrive il due mila tre è stato un annus horribilis perché i paesi più Prosperi e potenti si sono applicati a scassare gli istituti su cui si era tentato di edificare
Di edificare la pace e la cooperazione internazionale dopo due guerre terribili non era mai accaduto che ciò avvenisse a opera di governi democraticamente eletti
E proseguiva elencando i fatti del due mila tre rottura dell'ONU a New York sulla crisi irachena rottura a Cancun dei negoziati sulla riforma del commercio internazionale rottura a Bruxelles della Conferenza sulla Costituzione europea nazione del piano di pace in Medioriente
Violazioni continue in Afghanistan Guantanamo Cecenia Iraq della convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra questi fatti non stupiscono quanti erano consapevoli della fragilità dell'edificio eretto dopo il mille novecentoquarantacinque
Ciò che preoccupa soprattutto dice ancora Padoa Schioppa è il rapporto tra quanto sta accadendo dell'istituto della democrazia
Come un tempo la vera religione o la superiore civiltà così la democrazia sembra oggi di venire un prodotto per la cui esportazione si può e ma invadere un Paese non solo fatica ad impedire questi sviluppi
Ma è addirittura invocata per legittimarlo
Chiusa nel recinto troppo angusto degli Stati la democrazia sembra ergersi ha ragione per rifiutare la cooperazione delle istituzioni internazionali
Nata come l'antidoto all'utopia di un governo fattore del bene supremo e perciò assolutista ed oppressore rischia oggi di divenire essa stessa utopia assolutismo oppressione cittadini di paesi democratici si chiedono con profonda preoccupazione
Dove condurrà la deriva in corso
E si devono sapere che la speranza in un futuro migliore e affidata sì a chi li governa ma anche alla loro capacità di tradurre in azione politica la loro coscienza di essere cittadini del mondo
A loro è affidato in ultima istanza il compito di far cessare la demolizione riprendere la costruzione consolidare la democrazia
Ho trovato personalmente queste parole molto efficaci mi sembra che esse rendano con estrema chiarezza le contraddizioni nuove che abbiamo di fronte
E che illuminino in modo particolare il nodo dal quale vorremmo partire in queste due giornate di riflessione e di approfondimento mi riferisco al tema della democrazia su scala globale
Delle istituzioni sovranazionali dei luoghi e dei meccanismi del multilateralismo degli attori e degli strumenti politici che servono per costruire un nuovo ordine mondiale
Dal tragico attentato delle due torri ad oggi abbiamo tutti cercato di capire di aggiornare le nostre valutazioni di trovare spiegazioni che risposte
Alcuni elementi mi sembrano oggi più chiari e credo anche abbastanza condivisi almeno nel campo progressista trovo ad elencarli molto schematicamente la lunga transizione che si è aperta dopo il crollo dell'assetto bipolare del mondo non ha dato luogo diversamente da come molti avevano forse troppo ottimisticamente pensato ad un nuovo ordine mondiale
Siamo invece in un grande disordine e accanto a vecchie drammatiche contraddizioni fame povertà sottosviluppo malattie rischi per l'ambiente
Dobbiamo fronteggiare la nuova minaccia del terrorismo internazionale
Secondo la tumultuosa trasformazione
Delle regole delle relazioni economiche finanziarie culturali che chiamiamo globalizzazione ha senza dubbio prodotto nuove opportunità
E se tuttavia si sono distribuite in modo diseguale e non sia colmato l'insopportabile divario che divide i ricchi dai poveri della terra la globalizzazione è avvenuta sotto il segno prevalente di quello che Stiglitz definisce il fondamentalismo del mercato
Gli attori delle istituzioni dell'economia e della finanza hanno acquisito una dimensione sempre più globale
Mentre gli attori e le istituzioni della politica rinchiusi in una dimensione nazionale non hanno saputo dettare regole indirizzare orientare i processi mondiali
Alla fragilità e ai limiti delle istituzioni sovranazionali
Già evidenti quando dopo il crollo del muro di Berlino abbiamo vissuto conflitti d'attrici come quello dei Balcani è corrisposto con l'avvento dell'amministrazione Bush il prevalere nell'unica superpotenza rimasta di un approccio unilateralista che ha teorizzato la guerra come alternativa alla Politi come strumento ordinario di soluzione delle controversie internazionali come un'unica risposta possibile alla domanda di sicurezza che nella società americana è cresciuta dopo l'undici se
In tutto il mondo nel nord e nel sud si è fatta avanti una società civile organizzata che rivendica il diritto di influire sulle grandi questioni che riguardano il futuro del pianeta la sicurezza di tutti e di ognuno la pace e la guerra le norme mobilitazione di donne e di uomini di tutti i continenti da un lato per chiedere una diversa globalizzazione che un equilibrio più giusto nella distribuzione delle risorse e delle opportunità e dall'altro per dire no alla guerra in Iraq a posto alle forme tradizionali della politica radicali domande di cambiamento questa nuova dimensione partecipativa può essere una grande risorsa democratica se incontra la riflessione e la ricerca delle forze progressiste e riformiste e contribuisce ad elaborare alternative credibili
Il rilancio di una imposta impostazione multilaterale nel governo del mondo implica il rafforzamento che la riforma delle istituzioni sovranazionali
Cominciare da Lina c'è un boicottaggio unilaterale rinunciabile
Beha è ovvio dicevo che il rilancio di una impostazione multilaterale nel governo del mondo implica il rafforzamento e la riforma delle istituzioni sovranazionali a cominciare dalle Nazioni Unite
In altre parole non è possibile contrastare l'unilateralismo dell'amministrazione Bush o se vogliamo
Il multilateralismo alla carta che discende dalla nuova Strategia della Sicurezza nazionale degli Stati Uniti se non si assume seriamente il tema della riforma del sistema delle Nazioni Unite
Non è compito mio in questa sede entrare nel merito delle proposte possibili
Cerco piuttosto di sottoporre ai nostri interlocutori alcune questioni ed alcuni spunti il primo la Carta delle Nazioni Unite è stata scritta dopo il secondo conflitto mondiale Enza mantiene a mio avviso grande attualità e forza morale e politica
Tuttavia alcune sue parti sono state applicate in maniera del tutto insufficiente e il mondo di oggi è decisamente diverso da quello di più di mezzo secolo fa
Non possiamo dunque in assoluto escludere e deludere la questione se siano o meno necessarie modifiche a quei principi
A quel corpo di norme fondamentali per renderle più adeguate alla situazione attuale
Penso ad esempio alla delicata questione della inviolabilità della sovranità nazionale di fronte a gravi violazioni dei diritti umani
Come chi quando la comunità internazionale a il dovere e il diritto di intervenire
Il secondo punto la riforma delle Nazioni Unite non può essere confinata al tema pur fondamentale del Consiglio di sicurezza
Penso in primo luogo alla necessità di razionalizzare e mettere ordine aumentare la trasparenza e l'efficacia degli organismi e delle agenzie già esistenti nel sistema delle Nazioni Unite
Dall'Assemblea generale a tutte le diverse agenzie che si occupano di questioni fondamentali per la sicurezza
Del pianeta poteri e risorse e strumenti di questi organismi è organizzazioni sono ovviamente da ripensare e ridefinire
Penso anche però gli strumenti agli organismi che non ci sono mi riferisco in particolare a tre punti che sono da tempo nel dibattito sulle Nazioni Unite se ci sia o meno lo spazio per una Assemblea parlamentare delle Nazioni Unite
Se non sia opportuno e necessario come propone lo stesso rapporto ora Asmussen che è tra i materiali in distribuzione
Affiancare al Consiglio di Sicurezza un Consiglio per la sicurezza economica e sociale un organismo che assumendo gli Obiettivi del Millennio
Abbia strumenti e poteri per realizzarli e in qualche modo per indirizzare su quella base l'azione delle istituzioni economiche finanziarie internazionali come il Fondo monetario e la Banca mondiale il WTO
Se infine e come sia possibile strutturare un rapporto con quella società civile globale che guarda all'ONU con speranza ma al tempo stesso avverte una distanza dalle istituzioni
Infine è chiaro che resta prioritario il nodo del Consiglio di sicurezza della sua composizione del suo funzionamento
Tutti noi guardiamo con attenzione all'iniziativa appresa dal segretario generale Kofi Annan che ha incaricato una Commissione speciale per elaborare proposte anche e naturalmente in particolare su questo punto di fronte a questa positiva riapertura del confronto non possiamo credo limitarci ad attendere come possiamo contribuire con quali idee penso non tanto i singoli partiti nazionali quanto piuttosto allo spazio che si apre per una iniziativa coordinata all'interno della famiglia socialista sia del partito socialista europeo che della Internazionale socialista
Infine e concludo con una sottolineatura sul ruolo dell'Europa l'Unione europea è a tutt'oggi il più straordinario esempio di integrazione pacifica e democratica che il mondo abbia mai conosciuto
L'Unione europea è la più efficace esperienza di multilateralismo che conosciamo
è chiaro a tutti noi che questo processo attraverso un momento critico da cui dobbiamo fare ogni sforzo
Per uscire con un'architettura istituzionale più forte e con una base costituzionale che l'ha sorretta parleremo più approfonditamente di questo nel corso delle nostre giornate in particolar modo domani
Tuttavia di fronte alle difficoltà che abbiamo nel processo di integrazione e alla vigilia di un passaggio cruciale come l'ingresso di dieci nuovi Stati membri è importante che l'Unione europea non rinunci a guardare alla dimensione globale
Alla possibilità e necessità di essere uno degli attori principali di una nuova governabilità su scala mondiale
è significativo che proprio in questi giorni il Parlamento europeo abbia affrontato la discussione ed abbia approvato una risoluzione sul ruolo e sulla relazione tra Unione Europea e Nazioni Unite
C'è evidentemente uno spazio specifico per l'Europa nel merito del dibattito sulla riforma delle Nazioni Unite a partire dal nodo della composizione del Consiglio di sicurezza e delle istituzione del seggio unico europeo
Più in generale credo si possa affermare che un'idea di riforma dell'architettura istituzionale sovrannazionale si avvantaggerebbe molto del progredire di processi di integrazione a livello regionali vedo qui una responsabilità per l'Europa nel costruire rapporti e relazioni significative
Con altre aree del mondo che come ad esempio l'America del Sud stanno oggi a loro volta cercando di intraprendere la strada della cooperazione e dell'integrazione regionale
Io mi fermo qui abbiamo concordato di dare prima la parola agli esperti
A coloro che nella loro professione non solo professionale anche militanza diciamo così politica e sociale hanno approfondito i temi che abbiamo scelto di mettere all'ordine del giorno questa mattina per poi far concludere
Con negli interventi di Antonio UDR esce e Massimo D'Alema io anche per dovere di ospitalità essendo oggi ospiti della città di Firenze darei immediatamente per primo la parola a Mario Primicerio grazie
Ma io inizio
Ringraziando
Dell'invito della possibilità che mi è stata data di esseri stamattina
E congratulandomi per iniziativa mi sembra iniziativa
Veramente importante specialmente perché si colloca in un momento importante della della vita politica italiana ma diciamo più ampiamente parlando della vita europea alla vigilia di un in confronto elettorale che è molto importante né credo che sia importante che i partiti politici ne sottolineano l'importanza proprio in funzione dei contenuti
Di il del programma e delle dei traguardi che si vogliono raggiungere e del per le ragioni per cui si si chiede un consenso
Credo che sia giusto su partire dal punto di partenza che ci è stato proposto già in questa introduzione
Cioè il ruolo della politica in questo momento
Riaffermarlo come
Come aveva formare come compito primario quello di essere attento al governo dello sviluppo
Un governo di uno sviluppo che naturalmente diventa tanto più importante tanto più urgente nel momento nel periodo in che stiamo vivendo ceppi della globalizzazione
E sempre più importante è sempre più difficile
Perché il mondo da governare il mondo che esche alla politica spetta governare si presenta come un mondo sempre più complessa
Il governo e la complessità è cosa complicata
E cosa
Che richiede un'attenzione particolare
E soprattutto richiede un un primo punto un passaggio fondamentale che il riconoscere la complessità cioè riconoscere che il mondo non è bianco e nero
Riconoscere che il mondo non si risolve nella dicotomia amico nemico
Riconoscere che
La politica a come il suo
Strumento fondamentale
Quella non già quello del dominio ma quello del dialogo
In fondo
Operare politicamente in una prospettiva di dialogo è certamente più più difficile che farlo in una prospettiva di contrapposizione
E d'altra parte io credo che la politica
Oggi su scala mondiale ci pone di fronte questa a questa fatto addosso
Il fondamentalismo e
Quello che contermine ormai invalso nel lessico politico italiano almeno è l'inciucio
Possa tu e la scritta di lo scheletro di differimento
Che in fondo FIFA scegliere oggi otto cementare scegliere le strade le scorciatoie della contrapposizione oppure dell'accordo a basso livello
In fondo quindi
Siamo stati qui presentati come
Persone Esperti o comunque che nella militanza politica e sociale hanno una conoscenza specifica di certe di certe questioni cioè in un certo senso espressione di quello che con una pessima parola si chiamava Società Civile
Ma io credo che se oggi abbiamo del terreno da recuperare sia certamente sul terreno
Della politica militante Massiah anche forse essenzialmente sul terreno culturale
Cioè insomma certe sconfitte sono sì sconfitte anche sul più sul piano sul terreno politico ma sono anche forse soprattutto sconfina sconfitto in una cultura e quindi sconfitte di quella società civile che contrapporre alla Società della politica professionale è sempre è semplicemente qualche cosa che ci porta a indebolire le nostre posizione le nostre potenzialità
Quello di cui abbiamo bisogno in un mondo così complesso sono categorie di interpretazione nuova c'era un filosofo francese che dice in maniera molto espressiva lo usa un tono dalla veniva al reclamo entriamo nel nel futuro
Voltandosi all'indietro andando a marcia indietro
Cioè entriamo nel futuro con la nostalgia del passato
Invece entrare nel futuro per entrare in futuro è necessario a bere la speranza nel futuro e quindi sapere anche scommettere sul futuro e anche rischiare su questa scommessa perché in ogni scommessa c'è un rischio
Ci veniva proposto il tema delle Nazioni Unite
E non c'è dubbio sono assolutamente d'accordo sul le Nazioni Unite vanno in qualche modo ripensate vanno in qualche modo adattate alla novità del
Dello scenario che c'è di fronte
Ma come quando si parla di modifiche grattamento della Costituzione nazionale si parla di modifica di strumenti si parla di modifica di approcci strumentali nuovi ma non si parla né si deve parlare di smantellare i principi che hanno che hanno determinato questa Costituzione così parlando di aggiornamento o modifica delle strutture le Nazioni Unite ebbene tenere presente
Che ci sono due punti fondamentali o forse tre alla base della mascella nazioni il primo è un un fatto storico l'orrore della guerra
L'azione di te che nascono al perché c'è la speranza di mettere fine una volta per tutte alla guerra all'indomani di una guerra sanguinosa come il secondo conflitto mondiale
Il secondo punto è che le Nazioni Unite Rosi presuppongono la voglia
La scelta di una condivisione di responsabilità
Un approccio quindi come terzo punto che privilegia in modo fondamentale il negoziato
E quindi questo un approccio dinamico
E come tale deve rimanere perché non si possono fare nella politica semplicemente dei dei dei tagli di spada un approccio dinamico al superamento del il concetto di Stato sovrane
Il lo stato sovrano superiore il nome e cognome scienza della della pace di Westfalia è qualche cosa che appartiene al nostro passato direi addirittura che appartiene all'archeologia politica
E ciò nonostante questa la categoria appunto mentale con la quale oggi viene affrontata troppo spesso la politica internazionale
Certamente una una per una un approccio dinamico questo perché è ovvio che non si può di un colpo abbandonare un concetto che è stato alla base del rapporto tra gli Stati
Per decenni e per secoli ma sicuramente deve essere individuato come obiettivo
Senza questo
Sia del multilateralismo Scott
è alla base delle delle scelte sì
Sì dota dello strumento Nazioni Unite se li fa se le fa comodo oppure lo strumento nato se le fa comodo oppure comunque di alleanze a giumente sia variabile nel senso di chi ci sta ci sta
Quindi si evidenzi ritorna
E questo è veramente questo il vecchio
Non è il nuovo quando si quando a un certo punto del dibattito sulla guerra in Iraq essi opponeva alla vecchia Europa la nuova Europa probabilmente quella che taluni chiamammo la vecchia Europa era quell'Europa che in qualche modo
è alla ricerca del nuovo il vecchio
E il vecchio modo di concepire la politica di potenza è quello che nel momento in cui la cosiddetta mano invisibile che regge i rapporti economici secondo la teoria liberisti Ca'non funziona più lesi sotto il preside si deve sostituire un pugno visibile
Questo è il tipo di politica che ovviamente è una politica che appartiene al passato
Appartiene al passato ma attorno stante
è il il tipo di di cultura addirittura che viene contrabbandata che viene
In qualche modo
Cercava di far passare a livello suo non soltanto della del dei dei neo conservatori americani viene passare anche attraverso una certa parte di Europa
Senza di legittimare il nuovo ministro la querela è uno strumento essenziale with
Care
Un fatto che secondo me è invece essenziale
Ricordate che un tempo veniva detto che la guerra e il modo di continuare la politica con altri mezzi
Io credo che oggi si possono
Affermare che la guerra oggi il modo di continuare con altri mezzi l'assenza di politica
Cioè perché proprio quando manca la politica che la si sostituisce con uno strumento che in qualche modo cerca di ottenere dei vantaggi immediati a scapito probabilmente in una strategia complessiva
Ed è
Sintomatico pensare che
Siamo arrivati dalla situazione
Che direi paradossale
Avete mai pensato a quanto grave eh
Quel un modo per tal talvolta le parole sono anche stavo anche dietro ha dietro le parole c'è un un modo di concepire il mondo quando si parla di guerra umanitaria
Cioè vuol dire che il nemico che si combatte con quella guerra eh contro l'umanità
Cioè qui si è arrivati a fare qualche cosa che neanche i papi del Medioevo con le scomuniche riuscivano a fare in cui la guerra veniva proclamata contro lo scomunicato che era al di fuori della comunità ecclesiale
Qui addirittura s'si mette fuori della comunità umana colui o coloro controlli cui contro cui si fa la guerra
E poi la guerra alla guerra di eletti dato un in effetto messianico l'effetto un un connotato salvifico
La guerra che è la guerra dell'impero del male contro Derek dell'Impero del Bene contro l'impero del male
E di conseguenza
Il il pacifismo viene considerato come qualche cosa
A cui nella maggior nella migliore delle ipotesi su cui al Naviglio ipotesi sorride come del un movimento di persone che hanno sicuramente delle delle buonissime intenzioni brave persone ma che non capiscono dove la realtà delle cose
Ecco io
Vorrei concludere proprio su questo punto
Il pacifismo è sicuramente un mondo il mondo il pacifismo è sicuramente un mondo variegato
Un mondo in cui
Qualche volta c'è di tutto
Io credo che quelli di di voi che hanno avuto la fortuna di essere presenti
Più di un anno fa qui a Firenze al al Forum europeo che si teneva a poca distanza di qua
Hanno avuto sì l'impressione di sentire cose anche difficilmente condivisibili o forse delle analisi molto superficiale molto schematiche molto ideologizzate però sicuramente
L'impressione che si aveva era un'impressione di gente in ricerca
Di gente che di uomini donne giovani e anche meno giovani che cercavano una risposta
Tentando di far passare un messaggio che diceva un nuovo mondo è possibile
Ecco noi con con l'ottimismo della volontà
Dobbiamo credere
Che un nuovo mondo
è possibile
Però oggi il pessimismo della ragione ci dice
E purtroppo non è pessimismo designerà dove si dice che questo mondo non è possibile
Cioè non è durevole non è non essere non è capace di futuro
Allora io non lo so se le cose che sono state discusse in quel forum siano la soluzione o se tra quelle ci sia la soluzione
Io so soltanto che il mondo in cui oggi viviamo è un mondo che si avvia ineluttabilmente e inevitabilmente a un collasso
Vedete
Io sono qui forse penso anche come presidente della Fondazione La Pira
La Pira di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita
Parlava il tempo del del conflitto dei momenti più duri della guerra fredda di un crinale apocalittico della storia
Cioè in un crinale su cui si rischiava di precipitare nel baratro della distruzione dell'umanità la guerra nucleare
Oggi forse
Siamo ancora su quel crinale
Però forse è un crinale più insidioso
Perché siccome la minaccia non è immediata non è un bottone che si pigia o non si piglia
Che distrugge l'umanità nei in qualche secondo o non da distruggere
Noi siamo tentati di accantonare di buttarsi dietro le spalle il problema e di dire qualcuno ci penserà forse la generazione di ci seguirà
Ecco io credo che il senso di questo nostro ritrovarsi insieme sia anche quello di dire
Domani certamente qualcuno potrà fare di meglio di quello che non siamo in grado di fare oggi ma quello che noi dovremmo fare oggi o lo facciamo noi o nessuno può farlo al posto nostro
Grazie a Mario Primicerio continuiamo con Stefano Silvestri che tutti conoscete perché dirige Istituto affari internazionali
Che abbiamo invitato con particolare con particolare interesse proprio perché lo IAI sta avviando un lavoro specifico proprio sulla riforma delle istituzioni sovranazionali sulla riforma delle Nazioni Unite a Luís cede immediatamente la parola
Grazie grazie dell'invito
Io molto brevemente vorrei prendere proprio lo spunto da questo citazione da Padoa Schioppa dell'annus horribilis e cercare
Di essere lievemente più ottimista
Senso che certamente abbiamo vissuto in quest'ultimo periodo una grande crisi delle istituzioni multilaterali della politica internazionale della legalità internazionale
E direi proprio dei presupposti su cui per circa cinquant'anni c'eravamo abituati a vedere funzionare il sistema internazionale
Però debbo anche dire che ci sono anche dei segnali in un certo senso positivi perché la le risposte
Che apparentemente i neoconservatori trionfanti americane
Sembravano voler dare al nuovo ordine internazionale sono anch'esse in crisi
E c'è una indicazione precisa di fallimento
Chiaramente la soluzione unilaterale bonapartista esportazione della democrazia esportazione del modello di Stato tentata da Bush
Su spinta ideologica dei neoconservatori
E oggi in crisi e infatti malgrado e l'ha ha una certa irritazione evidente del vicepresidente degli Stati Uniti e dei chiare espressioni contrari dei neoconservatori d'amministrazione americana sta tornando alle Nazioni Unite
E direi che dà anche il messaggio che è disposta ad accettare più o meno qualsiasi condizione le Nazioni Unite
Gli pongano pur di cercare di cominciare a uscire dal ginepraio iracheno in realtà si impongono sulle fantasie
E la guerra preventiva era una di queste fantasie l'Iraq non è veramente classificabile come guerra preventiva da un punto di vista politico hanno visto a tediare con queste cose
E direi che però sicuramente una cosa è certa che adesso di guerra preventiva si guardano tutti bene dal parlare e che non esclude che potrebbe esserci il caso degli Stati Uniti che comunque compiuta dal mandare un colpo contro un eventuale nemico pensavo d'averlo individuato
Ma mi pare che quando parliamo di RAM quando parliamo di Corea del Nord
Di altri Paesi dell'Asse del male l'ipotesi preventiva sia sparendo de guerra preventiva anzi la tendenza è tutta un'altra
Anzi direi che si raccoglie anche Gheddafi nell'ambito dei possibili se non amici perlomeno interlocutori
Il
Il contrasto anche la soluzione Sharon alla pace in Medioriente cioè la soluzione unilaterale del muro sembra cominciare a incontrare qualche dubbio nella stessa destra israeliana
Il contrasto alla illegalità di certe misure come per esempio quella di Guantanamo e in atto in atto negli Stati Uniti
E direi che non so quanto riuscirà o quant'davanti ma il risultato è che il Pentagono in questo periodo si sta affrettando a fare mosse distensive liberazione di alcuni prigionieri alcune alcune evoluzione di questo genere
Che chiaramente possono essere in linea con il nuovo clima elettorale in cui è entrata l'amministrazione Bush però indicano una debolezza dell'impostazione iniziale che viene riconosciuta
Vi è naturalmente di fronte a questi segnali la necessità di recuperare progettualità di recuperare capacità di proporre altre ipotesi di governabilità cioè questi segnali non hanno APO hanno un senso perché riaprono la porta di una possibile diversa evoluzione ma non è detto che questa porta poi non si richiudono ambiente se non viene in qualche maniera sfrutta
E se altre alternative non vengono avanzate in maniera credibile problema è che il nuovo sistema internazionale che andrà creato e che non è stato creato dall'unilateralismo non può basarsi unicamente su una difesa delle regole del passato perché è vero che queste non funzionano più
Va merce è necessario cercare in qualche maniera di affrontare il nuovo a cominciare dalle stesse Nazioni Unite cioè è evidente ci sono delle cose evidenti il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
Era composto quando le Nazioni Unite vennero create e avevano cinquantuno Stati membri era composto da cinque membri permanenti e sei membri elettivi undici membri
Dopodiché nel sessantatré quando i membri dell'ONU raddoppiati erano centododici
Venne portato a cinque metri Valenti dieci elettivi a quindici oggi membri dell'ONU sono centonovantuno cioè sono quasi raddoppiati nuovamente
E c'è più che materia per dire che diventa molto difficile assicurare una rappresentatività appena decente anche soltanto dei membri elettivi del Consiglio di sicurezza
Quindi evidente la necessità di riformare solo che era cosa è resa più difficile
Dal fatto che il nello stesso tempo il vecchio fondamento bipolare dell'ordine internazionale non c'è più e siamo di fronte a una realtà che purtroppo in questo senso hanno ragione i francesi ancorando la chiamano multipolare
E neanche multilaterale
è multipolare perché Paesi come l'India come il Pakistan come la Cina non sono inseriti integrati seriamente in una rete multilaterale
Di rapporti salvo appunto quella delle Nazioni Unite e poco altro
Il ma società speranza funziona parliamo che funzioni negoziato commerciale perché la le il il l'obiezione per il commercio mondiale potrebbe essere un altro punto di forza multilaterale ma non lo sappiamo ancora come si riuscirà a risolvere ma certamente non sono questo sono più dei poli autonomi De Poli ancora nazionali
Non voglio ricorre al termine quest'faticano perché Westfalia
E che è legata a un altro periodo sto il golpe non ma e quindi è può essere incarna sono sicuramente dei poli nazionali
Che pongono il problema di essere in qualche maniera nuovamente integrati in una situazione a cui poi si aggiungono naturalmente l'Europa e all'interno dell'Europa i vari paesi la Germania l'Italia fuori dell'Europa e Giappone che ambiscono in qualche maniera un ruolo più importante nella gestione generale del multilateralismo
Va bene riprende nel prendere dentro questi diversi poli e un una un una una e quindi passare dal multipolare multilaterale e un'esigenza importante che però richiede chiaramente
Una riforma del modo di funzionamento delle Nazioni Unite probabilmente anche dei contributi alle Nazioni Unite non solo nel nuovo quadro internazionale è anche evidente che è la Carta delle Nazioni Unite deve in qualche maniera è voltare
La è che è stata curioso tutto il dibattito sulla sulla guerra in Iraq in Consiglio di sicurezza un dibattito dopo che è caro quasi una un caso di scuola
Di come ci si poteva comportare al peggio da parte di quasi tutti quelli che sono intervenuti cercata una una una una una una una cosa impressionante
Ma il
L'interessante che negli stesso periodo dello stesso periodo in cui il Consiglio di Sicurezza dibatteva la guerra e o meno in Iraq
L'Assemblea generale quasi all'unanimità passavano Risoluzione sul principio di ingerenza umanitaria
Stranamente quello che faceva l'Assemblea generale deriva completamente ignorato con gli stessi Paesi del Consiglio di sicurezza più gli altri deriva completamente ignorato a livello di Consiglio di sicurezza
Dove il discorso umanitario che all'ingerenza umanitaria eventuale che è meglio non è stato neanche affrontato anzi accuratamente si è evitato di affrontarlo e si è rimasti sul vecchio tema se l'Iraq avesse violato Nola risoluzioni del Consiglio di sicurezza nel novantuno se fosse legittimo o meno l'uso della forza
A te a fini difensivi o di pace internazionale non affini come si dice oggi di cambiamento di regime di aggrediti boutique di distruzione di una dittatore eccetera eccetera il questa questa divaricazione è indicativa di quanto anche di di come sia complicato
Oggi ancora affrontare veramente il tema delle riforme delle Nazioni Unite facciamo un altro esempio molto banale
Quando l'Italia è intervenuta in Albania ha messo insieme la missione albanese andò a chiedere il conforto del Consiglio di sicurezza possibilmente chiedendolo sotto il capitolo che autorizza l'uso della forza per la missione in Albania Missione Alba cosiddetta
Ancora
In quel caso Shinji venne concessa questa utilizzazione dal Consiglio di sicurezza
Con la motivazione che questo serviva perché l'unica motivazione così sicurezza poteva usare per salvare la pace mondiale motivazione che come giustamente fece notare in quell'epoca la Cina era un tinti Nino forzosa anche se anche se e era giustificata dalla richiesta dalle se eccetera eccetera perché ma perché non c'era altra giustificazione possibile altrimenti sarebbe andati al di fuori dalla carta
Qui c'è qualche cosa che non funziona evidentemente se bisogna mentire per fare una cosa legittima
Che qui c'è qualche cosa che in qualche maniera evidentemente deve essere affrontato altrettanto credo che riguarda poi quelle che poi sono gli altri fondamenti del multilateralismo non mondiale ma ma mai certamente della politica
Italiana ed europea cioè l'Alleanza atlantica e l'Unione europea
è chiaro
Che anche qui la crisi dell'alleanza atlantica
è una è una è una crisi mostruosa nel senso che oggi come oggi l'Alleanza atlantica rimane come una raccolta di strumenti militari per l'utilizzazione volta per volta ma non è più quello che era inizialmente e che doveva essere
Coniata di sua natura il luogo della consultazione permanente ed efficace tra Stati Uniti ed europei
L'alleanza atlantica non è più un luogo di codecisione
Viene scavalcato come luogo di codecisione bene è evidente che questo in parte dipende dalla posizione americana in parte dipende da un difetto dall'Alleanza atlantica
Ma in parte dipende in buona parte dalla a mio avviso dalla carenza di una interlocuzione politica efficace tra Europa e Stati Uniti
Che quindi non trova un suo luogo di collocazione come potrebbe essere quello transatlantico uno d'alleanza atlantica anche perché non se ne se non non si individua ci sarebbe il soggetto che conduce questo questo negoziato
E questo ci porta naturalmente l'Unione europea e a tutto il dibattito di che però penso che faremo in altro momento in questa in questa regione sopra il futuro costituzionale dell'Unione Europea
Il futuro delle cosiddette cooperazioni permanenti il futuro della capacità di proposizione in tutto questo si pone un problema specifico italiano con cui vorrei concludere l'Italia ha tutto da guadagnare dal sistema multilaterale come la ha sempre guadagnato dal sistema multilaterale e ha sempre perso nel sistema in realtà bilaterale
L'italiano e il Governo Berlusconi ha giocato più sul piano dei rapporti bilaterali e sul piano dei rapporti multilaterali
Non eravamo partiti essendo nello stesso circolo di Francia e Germania in Italia e ci ritroviamo nel circolo di Spagna e Polonia
Va tutto bene però sono tutti paesi degli simili però il risultato è un pochino diminutio timido diminuzione della efficacia dell'azione dell'azione europea
E questo è in buona parte dovuto alla crisi delle relazioni internazionali del multilaterali in Europa e nell'Alleanza atlantica oltre che nelle nelle Nazioni Unite questo non è solo un problema
Di ruolo di rango un problema di quel tipo in cui che Quaroni chiamava la politica nel sedere cioè per cui noi l'Italia deve sedere in tutti i consessi internazionali più importanti non importa quello che dicevo se dice qualche cosa è un problema anche di efficacia se uno ha un progetto politico
E dipende molto da dove lo dice e con quali interlocutori
Quale sia poi l'efficacia delle sue controproposto proposte di riforma grazie
Grazie davvero fare passiamo entrando sempre di più nel merito della nostra discussione Antonio Papisca ha fatto della il tema della riforma delle istituzioni sovranazionali davvero la sua non solo la sua caratteristica principale sul piano professionale ma anche il suo grande legame con il movimento per la pace in particolar modo con l'assemblea dell'ONU dei Popoli
Che si tiene ogni due anni in Umbria io all'umido la parola
Grazie Marina grazie per l'invito ringrazio anche Luciano Vecchi amici di sempre
Che stimo profondamente tagli nella sta girando
E Edo che io sono interessato insomma a allora x per la riforma delle Nazioni Unite
Per si sta discutendo di riforma delle Nazioni Unite
E vorrei dire da sempre ma in particolare dopo nel fatidico mille novecentottantanove gli anni Novanta hanno visto una fioritura di wargame Brooks gruppi di lavoro dentro la causa al New Yorker
Senza nulla concludere
Un gruppo specializzato per il Consiglio sicurezza un gruppo che si riferiva più in generale alla riforma della istituzione delle Nazioni Unite
E poi on a profusione di Pannella se e di comitati di saggi e Kofi Annan sta prendendo a che lui questo vizio
Sta mettendo in campo ce n'è uno proprio anche recentissimo e sappiamo sono chiaramente
De dei mobili anche molto eleganti e di così affrontare certe problematiche dove troviamo le persone sagge ex per appesi stato di governo e poi una volta usciti dalla dall'ufficio attivo dimostrò la saggezza insomma che che forse potevano mostrare anche prima va bene il e il diciamo la vicenda delle nazioni della spiccata di questi rapporti rapportini eccetera non scatta non precipita
Insomma il momento oggi diciamo prendere il toro per le corna
E è chiaro noi possiamo fare delle lunghissime diagnosi trovare molte spiegazioni ma in questo momento è così per fatti ai più breve tempo va ripetendo fruire sta bisogna andare insomma sul terreno nella propositivo
Le Nazioni Unite centralità delle Nazioni Unite tutti in questo momento usano questa espressione
Da hard dal mondo laico al mondo religioso cattolico il Papa centralità delle Nazioni Unite lo dal mio punto di vista centralità delle Nazioni per significa considerare le Nazioni Unite al centro
Della diciamo costruzione dell'ordine mondiale
Non è o all'argomento diciamo per così dire sotto sistemico
Pure importante Nazioni Unite sono pietra di contraddizione e possono essere pietra angolare dell'ordine mondiale allora in quest'ottica
Dopo uno degli eventi è recente insomma sentiamo dire sono mutati rapporti di forza
Quindi si parte da questo assunto per dire bisogna inventare cambiare immaginare perché i rapporti di forza sono cambiati
Tale e sto in modo realistico dei di ragionare
Però ma bisogna tener conto anche di altri fattori probabilmente a livello di opinione pubblica in particolare in alcuni Paesi e mettiamo l'Italia proprio in prima fila tra questi Paesi attenzione partire da questa assunto non è più accettato come l'unico punto di partenza perché perché la realtà politica economica sopra la realtà politica mondiale oggi deve fare i conti con un'opinione pubblica che ha delle punte avanzate lo vedremo il venti marzo di nuovo come questo continente non territoriale
Della società civile globale vedremo le dimensioni
Questo mondo di Società Civile
è sempre più attento al dato giuridico
Che identifica col dato morale col dato epico
Cioè
Deve prevalere ancora una volta intanto anche nelle analisi la legge del più forte che poi impone
Come la storia passata c'è un vincitore in qualche modo igiene vincitore bellico insomma che impone nuove regole eccetera eccetera e quelle quello che impone diventa diritto detto positiva dice
Oppure c'è qualche cosa di nuovo di diverso nell'epoca che stiamo vivendo
Provvedeva mondializzazione con tutte le sue caratteristiche se e soprattutto con questa sensibilità diffusa
Allora io credo che bisogna prendere in seria considerazione il diritto internazionale
Qual è il diritto internazionale cui sempre più si appella non è tante forze diciamo in campo
E il diritto che si radica nella prima parte della Carta delle Nazioni Unite
Che viene poi ulteriormente esplicita dalla dichiarazioni versare delitti o mai quarantotto e poi da convenzioni giuridiche internazionali sui diritti umani eccetera eccetera
Ho un diritto internazionale che ha recepito principi di etica universale
Ha recepito l'etica
E per questo che abbienti società civile sono sempre più sensibili al dato se volete anche tecnico del diritto internazionale
E evocano il diritto internazionale come una risorsa voi del loro potere la pressione eccetera perché si tocca il terreno nevralgico della legittimazione
E in questi tempi sospeso in giro che anche ieri se gli avessero era Conegliano eccetera chiedono conferenze ambienti che non sono così
Competente in materia perché in Conferenza sul diritto internazionale sulle Nazioni Unite che fanno domande molto molto precise ripete ambienti popolare nel senso più genuino del termine
Ad esempio il Consiglio di sicurezza deve autorizzare orrenda Forza multinazionale in Iraq e voglio la risposta e allora pronti Risoluzione da ottobre di quest'anno che già autorizza una forza multinazionale sotto comando unificato cosa significa sono i caschi blu
No non sono i caschi
Perché la forza multinazionale sotto comando unificato che ha legittimazione teorizzazione dalle Nazioni Unite ma non è una forza delle nazioni unite togati la gente vuole risposte a questi interrogativi
Allora e significa che si è avvertito che c'è un diritto forte il diritto e per per cui con Silvestri ecco io ero poco questo argomento per dire che non possiamo usare tutte le categorie tipiche di certe analisi per dettare a liste
Di politica internazionale se volete anche di diritto
In diritto internazionale vigente
è un diritto che ha un nucleo di principi costituzionali come noi diremmo col nostro linguaggio tutto quello che si riferisce ai diritti umani eh materia costituzionale principi fondativi
Questo diritto internazionale che prende forma diciamo così evidente a partire da Carter relazioni Tel ha una forza di resistenza intrinseca nei confronti delle violazioni la norma giuridica valenza giuridica non muore sotto il principio dell'effettività
Questo dicono i giuristi più avanzati in materia ma poi abbiamo a dimostrazione sul terreno ripeto questa advocacy questa militanza oggi e per il delitto che all'altra sì che bisogna fare i conti quel diritto internazionale e dal mio punto di vista io dico non si tratta di immaginare chissà che cosa di nuovo
Si tratta di sviluppare di adattare di riformare
Ma c'è un nucleo assolutamente irrinunciabile se vogliamo restare sul piano soltanto della legalità ma della legittimazione oggi della gente in particolare nei nostri Paesi
Allora Nazioni Unite sono diciamo la il panda istituzionale organizzato del nuovo diritto internazionale che il principio alla dignità umana deve essere rispettata eccetera eccetera
Delitti Oba internazionalmente riconosciuti i destini nazioni unite diritto internazionale così popolare oggi sono fra loro stretti e un vincolo indi sociabilità
Allora la vicenda delle Nazioni Unite come garante del diritto internazionale deve essere affrontata avendo in mente qual è il nucleo di principi costituzionali ripeto
Che fanno la forza di questo diritto per cui non so soltanto ragioni di convenienza o altro il ritorno all'ovile o il ritorno a Canossa
Allora ora X per le Nazioni Unite proposte
Come fare a sbloccarli certo il miracolo non avverrà da un giorno all'altro il Consiglio di sicurezza deve essere più rappresentativo
L'Unione europea magari incominciare a sedere la come membro associato visto che l'Unione Europea falle missione esterne usa il militare facendo riferimento a carte le nazioni eccetera eccetera e quindi perché no un posto ancora di membro a pieno ma associato e al Consiglio di sicurezza
Per l'assemblea generale assemblea degli Stati Maccato un'assemblea parlamentare
La NATO l'assemblea parlamentare e il Consiglio d'Europa l'assemblea parlamentare la ossia l'assemblea parlamentare per quale motivo le Nazioni Unite non devono avere un'assemblea dove saranno ove se Boves
Delegazione di Parlamento e magari fasulli però lì ci sarà intatto l'Epifania
Democrazia internazionale ci sarà una contaminazione
Che chiaramente non potrà che essere virtuosa
Da via tanti aspetti sulle diciamo sugli obiettivi della riforma guardate la Perugia-Assisi con l'Assemblea dell'ONU del PAI dal novantacinque che sta presentando una lista di proposte
Che trovano diciamo riscontro poi in rapporti di ambiente molto più tecnici paludati insomma
Se volete di scientificità
Quindi non mi soffermo sugli obiettivi ma in due minuti
Quella che io riterrei con suggerimento da prendere in seria considerazione da parte delle forze politiche cioè dire basta con il work è grossa autoreferenziali dentro il palazzo di vetro
Facciano tutti i rapporti che vogliono i saggi eccetera c'è bisogno di saggezza di ulteriori delucidazioni ma ci vuole un attore forte tanto che prenda di petto la riforma l'attore forte almeno potenziale insomma è l'unione europea pochezza per l'Unione europea allora per mestiere io c'ha in mano carte dell'unione europea abbia sentito Polaris
L'uso del Parlamento europeo recente ma c'è una comunicazione della Commissione europea del settembre nove settembre dell'anno scorso
Europea Nazioni Unite quella lì è una scelta preferenziale delle Nazioni Unite
Con delle indicazioni molto precise ci si ferma poi alla riforma i si dice bisogna assolutamente impegnarsi nella riforma ma poi c'è uno stralcio di diciamo di comunicazione di comunicati del Consiglio europeo di dicembre a Bruxelles che un certo senso pur riprende questa comunicazione da comizio allora l'Unione europea sicuramente ha le carte in regola certamente in questo momento ci sono divisioni eccetera ma anche per l'Unione europea si pone la necessità del ritorno all'ovile eccetera
Diamo per scontato che insomma ci possono essere delle possibilità cosa io mi permetterei molto umilmente di suggerire che l'Unione europea
Diciamo esportati
Con tutti gli adattamenti necessari la sua esperienza della convenzione per i passi avanti della costruzione europea convenzione universale sul futuro delle nazioni unite all'insegna di potenziare e democratizzare
Allora rompere l'autoreferenzialità il sorpasso la palude per la riforma delle Nazioni Unite con un'iniezione di pluralismo
No sarà il massimo della democrazia internazionale però si rompe intatto il salotto
Sterile allenterebbe le nazioni tè sfida più visibilità all'impegno di riformare la società civile che Ahmed era un sacco di legittimazione ah le leadership politiche che vorranno impegnarsi formuletta prima proposta
Convenzioni per sale formata da chi
Varie fasci certamente o dovrebbe essere una cosa per tonica ma ad esempio la prima fascia Stati membri delle Nazioni Unite per i gruppi regionali qui do tutti centonovantuno i raggruppamenti regionali ci sono già prima faccia
Seconda fascia le istituzioni internazionali ha presentato terza fascia parlamenti nazionali magari attraverso l'Unione interparlamentare sulla si possono trovare delle formule
Ulteriore fascia i poteri locali che si stanno organizzando detto relazioni tenore abbiamo attualmente penso lo sappiate ma la di Ulla l'Unione internazionale delle autorità locali e le città unite
Fondata da solo due ogni leggi fondata da la Pira
Due ore leggi costato scorso utile all'evasione che si stanno fondendo e intanto dentro le Nazioni Unite è stato creato un comitato nipote sarebbe diciamo a brutta copia lotta dissipa il Comitato delle Regioni del potere locale da sicché
Il governo locale in qualche maniera può essere rappresentato ulteriore fascia mondo di Società Civile Attraverso rappresentanze delle ONG constato s'consultiva le Nazioni Unite altra fascia gli osservatori permanenti ovviamente Santa Sede in testa
Che sta sponsorizzando insomma la la il futuro delle Nazione Unite sia dal sole Europa secondo me sarebbe in regola e avrebbe un seguito magari del tipo che aveva avuto l'ambasciatore Fulci quando proponeva una certa formula però insomma il Consiglio sicurezza scatenato dietro un sacco di paesi poi c'è stato seguito sia beh io ritengo che Onion europee
Io ero pay non sono o unite chiudo paese questo potrebbe essere un appeal diciamo intanto a forma procedurale Esterna esportare l'immagine Europa eccetera
Ma è chiaro che esportando l'esperienza datata della convenzione pare forma delle Nazioni Unite poi a che gli europei dovranno mettersi d'accordo sugli obiettivi concreti da riforma delle Nazioni Unite lo so e andremo avanti con un po'di funzionalismo anche al Giappone
Ecco io non avrei avuto da dire se non chiedere l'attenzione del mondo politico
Delle forze politiche
A quello che sta bollendo diciamo nel mondo di società civile e nel mondo delle università illuminismo di un secondo abbiamo lauree in Italia ad esempio ormai i triennali specialistiche diritti urbani relazioni internazionali pace cooperazione sviluppo si cerca di non vendere fumo ma vi assicuro sono lauree gettonate
E li vediamo le giovanissime generazioni molto attente a questi aspetti io direi
Beh questo è un un affettuoso messaggio ai nostri fratelli e sorelle americane in teche durante
Profittare di situazione che portano legittimazione portano sostanza all'azione della politica
Grazie molte Antonio
Un altro Antonio adesso lei Internazionale socialista fatto da poco il suo congresso il suo ventiduesimo congresso che si è concluso con una dichiarazione dichiarazioni Sanpaolo che trovate
In distribuzione fuori
Il titolo era ritorno della politica a il l'impegno dell'Internazionale socialista della famiglia socialista a terra
Il predominio della politica si processi della globalizzazione io su questa base lei subito la parola ad Antonio Guterres ringraziandolo moltissimo per avere a bordo questo nostro miliardaria faremo noi tutti e due le giornate grazie
Questo specchio
Consentitemi di parlare in inglese militi scuso per nonna parlare in italiano ma in italiano è disastroso quindi di fatto quasi tutto ormai è stato globalizzato l'economia il mercato la comunicazione
Persino la sicurezza il terrorismo Pera la vita politica sta diventando Sempre più influenzata da le idee programmi politici
E tutto viene gestita dal taglio dei risultati elettorati e dalle prospettive per le elezioni future
Di conseguenza quando i problemi sono globali quando le risposte e le soluzioni dovrebbero essere globale quando noi abbiamo bisogno di un governo globale allora anche la vita politica deve avere una matrice globale ebbene è vero che dopo la guerra fredda c'è stata un'ondata di ottimismo in un certo senso questa ondata ha coinvolto tutti compresa la famiglia socialista avevamo l'idea che la faccio la pace e la sicurezza
Saranno dato di fatto eccezion fatta per alcuni episodi isolati
Quindi secondo noi i i diritti umani erano rispettati ovunque l'economia era una forza trainante che comportava la produttività il bene essere e alla fine dei conti nonostante le disparità
Tutto sarebbe stato a vantaggio del comune interesse del della comunità per ha di fatto poi ci siamo resi conto che questo ottimismo non Sempre aveva delle basi solide
Quindi il futuro è diventato sempre meno prevedibile perché nessuna superpotenza lo controllava e il terrorismo è diventata una minaccia globale
E associata adesso abbiamo avuto rappresenterà azione delle masse di desiderio e armi di distruzione di massa
Ai diritti dell'uomo e la democrazia non è non sono assolutamente rispettati Bellugi Dacia e anche la guerra è diventata un ente privato è stata privatizzata
Perché anche se noi non ce lo aspettavamo un tempo oggigiorno anche la guerra è stata privatizzata
Ebbene d'altro canto oltre alle prospettive economiche
Sviluppate dalla globalizzazione M che questo ha generato un aumento della produttività un aumento del benessere ma anche il divario tra ricchi e poveri è aumentato in maniera drammatica
Ci sono milioni di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno
Un terzo metà dell'umanità vive con meno di due già al dalla Real giorno il reddito pro-capite nei venti paesi più ricchi del modello quattro volte
Quello dei paesi dei venti Paesi più poveri al mondo e quindi tenuto conto della situazione degli sessanta
La situazione era ben diversa quindi possiamo notare che questo divario si sta facendo sempre più a profondo il più marcato quindi la situazione non è più sostenibile inoltre la pace la sicurezza non sono più e dati di fatto
E inoltre i Benni globali non vengono garantite e questo determina delle tensioni dei conflitti
Quindi di fronte a queste prospettive dobbiamo riconoscere che il sistema dei Gava dance globale
Aperti è superato non è più in grado di fornire delle risposte deve essere aggiornato le Nazioni Unite non hanno avuto parte voce in campo per quanto riguarda il conflitto iracheno e anche altre istituzioni forte a prescindere dal loro orientamento come per esempio il Fondo monetario internazionale hanno perso di credibilità il Portogallo non ha accesso al credito per esempio e in base agli accade agli accordi tutti i mercati hanno libero accesso al mercato portoghese quindi adesso al giudice il mercato reagisce automaticamente a seconda della l'andamento delle della vita politica internazionale queste istituzioni non hanno più il potere di far sentire la loro voce di dare dare un'influenza questi mercati e quindi dobbiamo decidere se vogliamo accettare l'idea di tutto questo cosa che io rifiuto assolutamente oppure se vogliamo cercare un compromesso una combinazione dei i vari fattori in gioco il problema con la neutralità è che non è un aspetto negativo ma è un aspetto inefficace
E tende ad essere epidermico
Per quanto riguarda la legittimità
Ebbene questa è un elemento ancora importante vediamo cosa succede in Iraq dopo l'invasione
Buon a Massa enorme ed i soldati americani e alleati un accordo con e il governo locale hanno fatto una proposta di una transizione da un processo di transizione per l'Iraq e dall'altra parte
Che quando
Quando c'è stato un isolamento quando c'è stato un isolamento dalla dai mass media
Allora in quel caso Grazia parlate di elezioni e il consiglio ha deciso che tutto poteva essere discusso e allora a incaricato le Nazioni Unite dire salvare il il problema la differenza e la legittimità la leggibilità racconta e lunedì letta Rismondo a dare Donato questa matrice quindi possiamo fornire altri esempi perché si tratta di un fattore epidermico perché non è soltanto una questione e generale è una questione unilaterale di Stati Uniti tardava ad essere unilaterale tonnellate orali la Russia non ha questa tendenza quindi la Cina tende ad essere unilaterale contai One quindi potete immaginare i risultati di una simile situazione
Ma anche all'interno dell'Unione europea
Grazie
Noi abbiamo questa a forma speciale di unilateralismo li li chiamano il direttore di tre gradi da Gran Bretagna Francia e già a ne ha
Carestie venerando il prossimo diciotto febbraio per coordinare le politiche
In in un numero di settore istanza precedente bene queste è un'altra forma di unilateralismo all'interno dell'Unione europea
E
A prescindere dall'Italia io vorrei fare un da commento si tratta di una grossa sconfitta per l'Italia perché è inconcepibile per l'Italia
Essere Sempre con paese che che spinge per il federalismo accettare quest'idea incredibile che l'Italia
Essendo uno dei padri fondatori
Se questo direttorio ISEE esisteranno ne sarà membro non ne farà parte integrante e quindi chiaramente niente di tutto ciò
Non sarebbe stato possibile senza questa governance lo dico molto chiaramente
Mi mi va
Be'qua per ma anche il quartetto non sembra possibile tombale
No
Dice ancora peraltro riconosciamo
Che il sistema di Gava ma il saggista attuale il deve essere aggiornato
Rifiutando però lunedì verte verismo dobbiamo riflettere su un nuovo ordine basato sul molli multilateralismo e dobbiamo
Pensare che le riforme sono necessarie ma le riforme vada di pari passo con la sicurezza
Quindi queste riforme devono basarsi sulla sicurezza non possiamo di scindere questi due elementi dalla giustizia dallo sviluppo sostenibile dall'equilibrio per quanto riguarda le questioni ambientali economiche sociali quindi dobbiamo essere globali
E ritorna a quello che è stato detto all'inizio cioè la necessità di una riforma onnicomprensiva e la necessità di garantire la pace e la sicurezza e diritti umani e la democrazia
Però per quanto riguarda questo questa questione specifica io vorrei dire che dal mio punto di vista la questione cruciale è quella di identificare nel ruolo internazionale un giusto equilibrio tra la sovranità degli Stati e quelle degli esseri umani
Quindi necessario avvolte da alcune circostanze intervenire come genere cd o in violazione li dei diritti di degli uomini
Era questi interventi devono basarsi su leggi chiare e le decisioni devono essere prese da istituzioni multilaterali ben chiari
Come per esempio un Consiglio di Sicurezza riformato delle Nazioni Unite e quindi per trovare questo equilibrio come è stato pubblicato recentemente è necessario garantire
Ma un intervento specifico niente e il governo canadese ha sponsorizzato questa recente pubblicazione a questo riguardo che analizzato quali devono essere le condizioni perché la comunità internazionale possa intervenire
Chi deve decidere ebbene secondo me è chiaro deve essere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite mare conosco anche che la riforma di questo Consiglio alla riforma delle Nazioni Unite nel complessa un'altra questione molto importante
Ci sono molte idee sul tappeto onestamente secondo me nessuna riforma possibile con dall'attuale meccanismo e quindi è importante per noi discutere
Promuovere un movimento in seno alla società civile affinché queste idee vengano discusse affinché tutti siano proprio preparati e pronti ad un'altra soluzione ma necessario prima di tutto cambiare la politica americana perché altrimenti qualsiasi mossa qualsiasi azione sarà inutile quindi prepariamo le cose per questo momento io sono assolutamente a favore di questa riforma per dare voce anche a Paesi come l'India il Brasile
E e l'Unione Europea dovrebbe avere un seggio
Con u nu ne ricava politica di difesa e politica estera chiaramente donna
Nella nell'immediato ma penso che se anche importante ampliare il Consiglio di sicurezza ad altri membri ad altri stati membri e per far fronte a questa mancanza di equilibrio tra gli stati di
Civico
Giampiero Craxi ha presentato una proposta per il primo GS e secondo questa proposta ci sono tre possibili soluzioni una limitare il veto alle questioni che sono assolutamente vitali di interesse vitale per i Paesi coinvolti
Un'altra non consentire il veto per alcune questioni specifiche come per esempio il Genoa si genocidio
Dire se e la
La modifica della Carta non è possibile allora occorre raggiungere un accordo di massima per quanto riguarda l'interesse di alcuni Stati specifici perché senza dubbio paesi come gli Stati Uniti
Non possono essere in disaccordo con un qualcosa che è di assoluta vada l'assoluta importanza per altri Stati non ha senso quindi il vento deve essere limitato
Per questione che sono essenziali
L'intera
Chiaramente è possibile manifestare il proprio disaccordo assenza ostacolare libero corso delle cose
Ma non si tratta soltanto di un aspetto e decisionale si tratta anche di mettere in pratica tutto questo quindi ci sono molte proposte su come creare le condizioni affinché le Nazioni Unite siano in grado di mettere in pratica la decisione una volta appresa quindi è necessario stabilire le possibilità e i mezzi per agire come per esempio la creazione di una prospettiva di una forza in stand-by
Fornita da vari Stati
Locali
Con una certa prontezza da utilizzare previa decisa del Unione delle Nazioni Unite
Per mantenere la pace per cooperare con altri Stati sulla base di stati birre scusate sulla base di leggi di regole stabilite dagli Stati interessati
Ma per qualsiasi riforma è importante che tutte queste istituzioni all'interno del sistema delle Nazioni Unite o al di fuori di queste o come il da Venezia o o altri sistemi
Non sono
Mai schierati apertamente comunque all'interno e all'esterno di questa istituzione non è possibile
Avanzare
Senza una dimensione parlamentare senza un rapporto stretto con la società civile e ciò significa che ha molto importante lavorare
Affinché sia creata una sfera uno spazio globale urna società civile organizzata globalmente la visione di Vado Airbus
Prima e secondo me molto importante per la prospettiva globale e penso che questo sia essenziali iniziative come queste sono in grado di mobilizzare sempre di più mobilitare sempre di più la società civile quindi è necessario creare gruppi di lavoro
Come quello che è stato presentato alla fine di quest'anno
Che per presentare proposte per la riforma delle Nazioni Unite ma ancora il più importante con il PF vogliamo partecipare
A questo lavoro e stiamo discutendo fare insieme a numerose ONG ma anche durante io negli ultimi avvenimenti a Bombay
C'è stato un incontro a São Paulo che è stato un attimo occasione per le società civile dei per trattare queste tematiche e inoltre cerchiamo di prepararci al Forum di Porto Alegre e quindi secondo me è sempre più importante che i politici i membri della comunità imprenditoriale gratis i sindacati li alle leggi le università
Aziende impegnate attivamente nel dibattito
Per modellare il nuovo ordine globale che può essere possibile nel momento in cui alcuni cambiamenti politici fondamentali avverranno assieme Europa che negli Stati Uniti grazie mille
Moltissimo ad Antonio
So questa discussione abbastanza per poter dare la parola a Massimo D'Alema per le conclusioni di questa tavola rotonda
Finiamo dopo la la conclusione dell'intervento del presidente D'Alema ci sarà la sospensione dei lavori per riprendere poi nel primo pomeriggio Massimo D'Alema
In un bel libro di Dini Mario Deaglio un intellettuale
Assai Couto
E analista
Intelligente dei fenomeni legati alla globalizzazione si dice i giorni della globalizzazione di mercato sorridente e rassicurante e ottimista e fiduciosa sono oramai tramontata
Gli anni ruggenti sono finiti
Quelli delle grandi illusioni illusione che la globalizzazione
Neo liberista come l'abbiamo chiamata noioso di mercato come la chiama Deaglio
Potesse integrare le differenze
Può promuovere non soltanto la crescita ma anche una locazione
Razionale delle risorse e quindi una riduzione delle diseguaglianze dei conflitti unificare il mondo e che in definitiva non ci fosse bisogno della politica e che anzi la politica fosse un ostacolo un un impaccio Rispetto al compimento di questa missione
Che l'economia era in grado di compiere da sola
E la fine del comunismo è stata a lungo vista come la fine della politica
La fine dei conflitti la fine della illusione
Per la illusione
Generosa
Ma pericolosa dell'uomo di condizionare con le sue scelte
Il corso della storia
Ora
Non soltanto diciamo
Questo modello di globalizzazione come
Ci ha spiegato poco fa Antonio Guterres
Che pure ha prodotto una crescita economica una crescita della ricchezza globale un aumento del commercio mondiale ma non soltanto questo modello di globalizzazione
Ha determinato ingiustizie insostenibili diseguaglianza insostenibili
Ma esso è entrato in conflitto anche con la difesa dell'ambiente naturale
E ha finito per produrre un fenomeno ancora più profondo e cioè non soltanto non ha non ci ha dato una integrazione tra diverse identità
Ma in definitiva a spinto
Diverse identità in conflitto tra di loro
Perché mai come in questa epoca noi abbiamo assistito ad un risorgere delle identità etniche nazionali in una forma aggressiva quasi che e se fossero rimaste in sonno per un lungo periodo e sentendo sì minacciate dalla omologazione
Determinata dalla globalizzazione
Avessero deciso di reagire prendendo le armi
E scatenando persino nel cuore dell'Europa conflitti etnici religiosi che sembrano venire direttamente dalle viscere del Medioevo diceva oggi
Che sembrano venire così da lontano
Insomma questo modello di globalizzazione
Non ha soltanto fatto fallimento sotto il profilo della sostenibilità sociale e ambientale
Ma anche sotto il profilo del suo impatto con identità culture rea di ICI che non accettano il rischio di una omologazione di una cancellazione
è evidente che il mondo globale ha bisogno di politiche di cultura direi
Ha bisogno di meccanismi regolativa
Ha bisogno di nuove forme di confronto ha bisogno di tolleranza ma anche di istituzioni perché le istituzioni sono il luogo in cui si determinano appunto compromessi bilanciamenti di interessi di punti di vista
E ricerca di un bene comune io trovo che c'è qualcosa di pericoloso in questa tendenza alla rifiuto del compromesso
Cioè qui e questo fondamentalismo che ha messo radici nella nella cultura contemporanea anche a sinistra questa idea che che che la politica è l'affermazione dei propri valori dei propri principi e del rifiuto del compromesso
E un
Io penso che l'idea profondamente pericoloso perché porta in sé il germe dell'intolleranza e del fanatismo
Dunque c'è bisogno di tornare alla politica la politica come capacità regolativa
Dei conflitti dello sviluppo
Come capacità di progettazione del futuro
Di valutazione dei costi e dei benefici
Persino in certi casi di punto di limitazione in processi di sviluppo la cui non è detto che sempre la crescita incontrollata delle forze produttive sia un bene dice
E il paradosso è che in questi anni la presa d'atto del fallimento della globalizzazione neoliberista
E direi la spallata all'ottimismo all'ottimismo al critico verso la globalizzazione di mercato
è venuto innanzitutto dalla destra
Ed a destra che è venuta la riscoperta di un nazionalismo aggressivo
è da destra che è venuta la la il la riproposizione del protezionismo
E nei Paesi più ricchi che è tornato di moda il protezionismo
Quando ci si è resi conto che l'apertura dei mercati che per una lunga fase ha favorito l'esportazione dei nostri prodotti nei Paesi emergenti nel momento in cui l'apertura dei mercati
Ha creato il rischio che invece venissero qui i loro prodotti agricoli la carne a buon mercato diciamo abbiamo riscoperto
La necessità di proteggere i nostri confini i taxi
Il Meo colbertismo questa una forma ridicola diciamo
Che va di moda nel nostro paese diciamo ecco ma negli Stati Uniti gli Stati Uniti sono stati da questo punto di vista di battistrada di un neo protezionismo diciamo certamente diciamo non in linea con l'ortodossia liberista che ha dominato gli anni ruggenti della globalizzazione fiduciosa
E direi che anche l'uso sistematico della forza
L'idea della guerra di preventiva
Lei infatti Zazie ione del rischio di uno scontro di civiltà che che è venuto dalla destra americana
C'è ma noi abbiamo visto sorgere una nuova destra una destra fondamentalista e illiberale
E questa nuova destra è l'espressione direi più clamorosa del fallimento della stagione della globalizzazione neoliberista
Nella testimonianza più clamorosa
E
L'idea dell'uso della forza o del conflitto di civiltà che diventa la nuova chiave di lettura dei conflitti ieri ho partecipato ad un convegno molto interessante sul sul campo di concentramento nel Novecento
Convegno assai impegnativo promosso dall'università di Roma io ero lì soltanto per la tavola rotonda conclusiva in cui si è tornati a parlare di vecchio e nuovo antisemitismo
Con amici delle comunità ebraiche che a mio giudizio sbagliano confondendo ogni critica alla politica di Israele con una nuova forma di antisemitismo Chuck con la consueta franchezza ce lo siamo detti diciamo in modo
Con con sincerità trovi la cena un sincero c'era un convegno all'Università quindi insomma c'era tutto quel tanto di accademica acquisita ma io penso per esempio che il mondo ebraico debba essere molto preoccupato
Per il fatto che in questa nuova stagione noi assistiamo ad una nuova narrazione del conflitto mediorientale
Che conflitto mediorientali diciamo
E Israele diventa non la patria a cui legittimamente gli ebrei a Spirano e che la comunità internazionale deve difende
Ma rischia di diventare l'avamposto dell'Occidente nello scontro di civiltà con l'Islam
Ed è in questa chiave diciamo che la destra italiana è diventata la migliore amica di Israele che è un paradosso chiaramente se pensiamo alla storia
Ma se il mondo ebraico accetta questa nuova narrazione del conflitto non avrà mai la pace
Non ha avrà una solidarietà di Berlusconi ma non avrà mai la pace
E quel conflitto rischia di diventare una piaga
Che avvelena l'intera realtà internazionale in merito del Mediterraneo
Cioè gli scenari del conflitto di civiltà non sono stati soltanto evocati da qualche brillante scrittore ma rischiano di diventare gli scenari nei quali noi viviamo e siamo condannati a vivere
Per lungo tempo
Vedete
Se uno
Io credo per esempio che quello straordinario documento
Poco discusso ma straordinario anche dal punto di vista culturale
Che è il il National Security Strategy
è un grande manifesto culturale della nuova destra americana
E rappresenta il tentativo più alto diciamo di proporre un nuovo criterio del dell'ordine mondiale
Fallita fallita l'integrazione del mondo sotto il segno del del del dominio del mercato
E sostanzialmente diciamo
è emersa la fragilità di una rete multilaterale che non appare in grado di prevenire di governare i conflitti in sostanza è l'interesse nazionale degli Stati Uniti d'America
Inteso nel senso più alto non soltanto come sicurezza americana ma anche come sistema di valori la democrazia al il
Di libero mercato interesse nazionale degli Stati Uniti d'America il sistema di valori
Di cui la società americana è portatrice che diventa il team principio guida
A partire dal quale costruire un ordine del mondo
Una pax americana
Naturalmente non soltanto nel nome degli Stati Uniti ma anche di tutti quei Paesi che sono vicini
Quel documento introduce una nuova idea di multilateralismo
Un molti non è vero che gli americani pensano di fare da solo indefinibile e anche in Iraq hanno fatto da solo
Ma è un'idea di multilateralismo variabile
Che di volta in volta individua i Paesi disponibili gli amici molte volte in quel documento si dice noi vogliamo difendere la sicurezza nostra e dei nostri amici che è un concetto indeterminato
Che non fa riferimento a nessuna istituzione in modo preciso persino la NATO non è più in in blocco considerato come l'alleanza di Paesi amici perché ci sono anche nell'annata chi è più amico chiamino amico dice
E
Intorno alla
Io dico perché questo è
Foto dei miei direbbero i francesi questo è un ordine del mondo
Un ordine possibile
Lo dico perché questa è una grande sfida al multilateralismo cioè non basta dire come poi dirò dopo che diciamo questo è sbagliato
Bisogna anche dimostrare che c'è un'altra soluzione
Ai problemi della sicurezza della difesa dei diritti umani della espansione della democrazia
Che questa è la grande sfida per il multilateralismo
E cioè costruire l'ipotesi di un multilateralismo che funziona efficace
Perché
E vero la Rete delle istituzioni multinazionali hanno dimostrato di la loro fragilità non hanno retto all'impatto dell'unilateralismo americano in definitiva se ne mettiamo in fila
I tre episodi che cito a citato Maso Padoa Schioppa che ci ha ricordato
Nella sua
Introduzione lunga citazione
Beh queste quei tre episodi
No
Che marinari metteva in fila cioè della fallimento del della vigna American con il fallimento dell'ONU di fronte alla crisi irachena ma anche il fallimento della Conferenza intergovernativa tutti e tre portano il segno diciamo dell'iniziativa americana
Non c'è dubbio che il processo di unità europea
E è stato come dire stressato dalla iniziativa America che la grande frattura che si è prodotta in Europa
è stata tra i Paesi e Bolten Willy Able to quelli e vuol tu non lo so quelli certa qualcuno anche Purtuc qualcuno meno
E quelli che invece hanno detto di no all'unilateralismo americano ed è evidente che questa frattura ha pensato sul sulla difficoltà poi di trovare un compromesso nella sede della Conferenza intergovernativa
Sottesa diciamo c'è stato questo
E non è un caso che diciamo non è casuale che le maggiori difficoltà
All'approvazione della Costituzione europea sono venute da quei paesi che sono più animosamente allineati con gli americani di fronte alla crisi perché non credo che sia una coincidenza casuale
Credo che ci sia non nel senso che c'è un complotto degli americani questa è una sciocchezza dice non nel senso che gli americani hanno tramato per far fallire la Conferenza intergovernativa da una fesseria
Ma nel senso che è evidente diciamo che il il modello di integrazione multinazionale noi e i nostri amici proposto dagli americani Orta obiettivamente con un altro comode e quello che si fonda invece su un sistema di relazioni tra Europa e Stati Uniti che un rapporto che passa attraverso grandi istituzioni processi di integrazione regionale regole
Ora
Io penso che sia abbia ragione Silvestri quando dice attenzione però perché questa strategia americana io non dire finita e fallita di gruppo un'opinione leggermente diversa ma non c'è dubbio che questa strategia americana ha subito uno uno scacco
Innanzitutto nello scenario iracheno
Dove diciamo si è mi misurato diciamo la la la così carattere anche illusorio di una politica di esportazione militare della democrazia dal è uno scenario che rischia di essere ma poi ciò che è stato più grave che la guerra irachena non soltanto nona
Non ha
Bloccato il terrorismo internazionale
Ma anzi si è dimostrato che la lotta contro il terrorismo fondamentalmente imperniata sulla guerra sull'uso della forza finisce per allargare il pericolo terrorista
In realtà la guerra in Iraq non ha portato alcun successo agli americani
E vorrei dire che lunedì l'unico successo politico diplomatico che viene vantato e cioè la decisione della Libia di rinunciare ai suoi programmi militari diciamo
A mio giudizio ha un'altra origine in parte potrei esserne testimone la verità è che
Siamo
Il regime libico ha sempre considerato il suo nemico mortale il fondamentalismo islamico
E una delle principali ragioni del conflitto con gli americani era l'accusa che Gheddafi muoveva gli americani di sostenere e finanziare il fondamentalismo islamico accusa non priva di un fondamento di verità
Sappiamo fiscali in diversi scenari da ultimo ci siamo trovati di fronte a questo problema nei Balcani
Dove noi abbiamo una rilevante presenza di
Il fondamentalismo islamico anche perché gli americani gli hanno diciamo incentivati a trasferirsi lì per combattere contro i serbi
E io ricordo bene durante la crisi del Kosovo le discussioni con gli americani con gli inglesi che ci invitavano a considerare l'UCK come il nostro punto di riferimento
E noi insistevamo a dire che bisognava puntare sulle forze della pace come Rugova e adesso Rugova è presidente in Kosovo e il capo dell'UCK è sotto processo all'Aja per crimini contro l'umanità
Per dire che insomma qui è variabile l'atteggiamento verso il terrorismo dipende via via diciamo dalle convenienze e come gli amici appunto è un concetto variabile ecco
Ma
E io penso che il mutamento della Libia nasce dal fatto dal momento in cui si apre un conflitto tra fondamentalismo islamico e Stati Uniti d'America nel suo pragmatismo Gheddafi si trova una sponda e che esponga diciamo
In un conflitto che attraversa in modo dramma drammatico la società libica ben più di quanto noi riusciamo a sapere attraverso diciamo in modo drammatico e che ha conosciuto anche momenti di scontro
Ha perduto
Quindi la guerra in Iraq non sostanzialmente non ha conosciuto successi la situazione di difficoltà in tutto il mondo arabo anche dei regimi più amici degli americani l'aggravarsi della crisi nel Medio Oriente
La pace in Medioriente doveva essere il primo frutto benefico della caduta di Saddam Hussein
Questo ricordo
Ci disse Tony Blair
Nel giustificare diciamo così da sinistra l'intervento
Umanitario e contro la dittatura cioè mi pare che tutta la la situazione diciamo vede insomma emerge il rischio di una frattura insanabile
Può darsi che un processo di pace si rimette in movimento ma a partire da una correzione non in continuità
Anche perché io credo che so il rischio che noi abbiamo corso e che Corvia mo'
E badate non è un rischio da poco io d'ora io io penso anch'io che i grandi temi di carattere etico due tornando ad avere un peso
Dove non sono chiacchiere a fronte della Realpolitik
Hanno un peso cioè sulla scena internazionale e hanno un peso valutabile diciamo sul piatto della bilancia
Entrano anche questi fattori è sempre stato così ma tanto più diciamo momento in cui mezzi di comunicazione insomma
Hanno un'influenza sull'opinione pubblica di paesi democratici il rischio maggiore è che l'Occidente della lotta contro il terrorismo da Guantanamo alla Cecenia a Gaza
Rischi di negare nei fatti di valori e i principi nel nome dei quali noi combattiamo il terrorismo
E se ci giochiamo l'autorità morale diciamo
E io credo che diamo un grande aiuto al terrorismo
E diamo un grande colpo alle ragioni di fondo di una lotta al terrorismo che io credo è un grande problema credo che è sbagliato parlare di ordine internazionale senza porre Antonio lo ha detto molto chiaramente il tema della sicurezza
E quindi della lotta al terrorismo è uno dei temi fondamentali nessun discorso sulle istituzioni internazionali può prescindere dall'esigenza di dare una risposta andesite problemi di sicurezza
Ma non perché lo dicono gli americani perché è così
E perché lasciare alla destra questa bandiera è un errore sarebbe un errore enorme da parte delle forze socialiste dalla sinistra
E siccome io penso che il terrorismo è un pericolo mortale
Per la democrazia per la sinistra e per la nostra civiltà penso però che è importante nel combatterlo
Non rinnegare i valori nel nome dei quali lo combattiamo
E cioè quei principi di rispetto dei diritti umani delle persone
Dei popoli e dei loro diritti che sono i principi fondative della nostra civiltà e che sono il nucleo di valori costituzionali diciamo intorno a cui diciamo ha ha un senso l'esistenza di grandi istituzioni
Internazionale
E io penso che sa gli americani avvertono questi pericoli evidente sia perché c'è una reazione all'interno della società americana
Sia perché ci sono gli insuccessi sono misurabili in termini di morti di incertezza del futuro sia perché ci sono le elezioni
Che sono sempre una buona cosa nei Paesi democratici diciamo perché carichi deve rendere conto io penso che anche questa congiuntura spinga l'amministrazione a cercare un aggiustamento una via d'uscita
Io non ho non penso non ho mai pensato che la comunità internazionale debba rallegrarsi
Delle difficoltà in cui si trovano gli americani debba lavarsene le ma io penso che se questa può essere l'occasione per una correzione ben venga questa occasione
Purché siano chiare le condizioni di una correzione che si tratti di correzione purché noi non ci adattiamo ad una logica del della governance per cui quando si tratta di agire arrivano gli americani spaccano i piatti
Poi dopo siccome non sanno come fare arriva o Orlov volle Europa eccetera per rimettere insieme i cocci e per legittimare ex post il nuovo equilibrio che si è determinato
Perché questo così non possono funzionare le istituzioni internazionali
Cioè non può essere questo il criterio dice che c'è a un certo punto che rompe gli indugi e passa all'azione e poi dopo siccome bisogna in qualche modo ricostituire un equilibrio arriva qualcuno per si sta mettere insieme i cocci cioè non può essere così
E quindi io penso che noi dobbiamo insistere nel chiedere in Iraq una svolta vera
E io capisco anche la prudenza del segretario generale delle Nazioni Unite
Anche se io ritengo che di fronte alla difficoltà americana forse potrebbe esserci anche un po'più di kora
Perché parliamoci chiaro poi la svolta vera consiste anche nel farsi carico nell'accelerare un processo di passaggio di poteri agli iracheni diciamo nel chiedere agli americani un passo indietro
Un passo indietro
Che sarebbe utile persino dal punto di vista della sicurezza
Perché io viaggi quando ci siamo andati noi mandato del nostro presidente ancora non eravamo in questa in questa situazione però già si capiva
Che noi abbiamo fatto a Roma una riunione dell'Internazionale socialista alla quale abbiamo invitato anche alcuni rappresentanti del Consiglio governativo iracheno a quella riunione era profeti
Perché purtroppo tutto quello che noi abbiamo detto li badate che se non c'è una correzione
Che se non c'è una rapido passaggio di potere gli iracheni che se non c'è un'assunzione di responsabilità delle Nazioni Unite
Se gli americani non si rendono conto che l'esercito occupante vincitore non può essere quello che costruisce l'ordine
Lì finirà nella guerra nella guerriglia nel terrorismo e dicemmo questo e effettivamente è successo questo
Voglio dire nel senso che era prevedibile nel non no che noi siamo dei dei maledizione che era prevedibile che la situazione precipitasse verso il peggio
Era visibile
Io penso che ancora lì
Il ritorno della situazione e irachena in un quadro di legalità internazionale e secondo me è un obiettivo possibile
Io non credo che noi dobbiamo dire che essendoci stata la guerra non è possibile ripristinare un quadro di legalità internazionale lo si può fare ma a condizione che effettivamente la gestione della della crisi passi nelle mani delle Nazioni Unite che si determini un processo credibilmente rapido io non so se questo significa sia credibile fare alle elezioni tra un mese diciamo ma comunque un processo concordato credibilmente rapido
Di passaggio di poteri agli iracheni e che il problema della sicurezza venga affrontato in termini effettivamente multinazionali essendo chiaro che l'esercito occupante il vincitore della guerra
Non mi pare in grado di costruire la sicurezza
D'altro canto in nessun caso quando c'è stato un conflitto diciamo il peacekeeping e lo hanno fatto in quelli che avevano fatto la guerra
Sono due modelli diversi dice papà un moderno edificio vincolato guerra occupo un Paese
E la logica di potenza cioè altro modello è quello di un intervento internazionale per uscire da una situazione di conflitto che è un modello che secondo me appunto prevede che a un certo punto intervenga un'autorità terza
Non può essere diciamo il vincitore della guerra quello che poi organizza la pace
Quindi
Se questo è vero è anche vero però che
Insomma l'unilateralismo americano
E anche figlio di un multilateralismo inefficaci
O perlomeno un multilateralismo inefficace è stato un formidabile pretesto
E questo pone a noi interrogativi molto radicali
E cioè chi vuole effettivamente un ordine del mondo secondo me e deve porsi con serietà alcuni problemi di principio
Un problema di principio riguarda il tema dell'uso della forza
Non esiste alcuno ordine
Se non si considera ammissibile l'uso della forza
Il monopolio della forza da parte dello Stato e uno dei principi su cui si fonda la convivenza nazionale e i grandi paesi democratici
Il rifiuto di principio dell'uso della forza è la condanna
Alla inefficacia del multilateralismo
E apre la strada all'unilateralismo cioè l'uso della forza
Questo è un grandissimo tema
E che è un problema anche di principio di cultura dell'ex
E che si lega ad un altro tema
E che riguarda il tabù della sovranità nazionale
Io penso che un multilateralismo efficace un ordine del mondo non può accettare la sovranità nazionale come un limite inviolabile quando siano in pericolo la pace
Ho concretamente a crediti diritti umani o vi siano rischi di di genocidio
Altrimenti non c'è un multilateralismo efficace
Altrimenti c'è la tradizionale diritto internazionale fondato sulla sulle nazioni
Ma questo tradizionale diritto internazionale fondato sulle Nazioni non è in grado di governare il mondo globale e allora lo faranno gli America
Che hanno le risorse la visione per governare il mondo globale
E naturalmente
Considerare appunto la necessità di affrontare questi no vincere di questi tabù significa vere meccanismi di decisione efficaci
Ha detto Guterres sul potere di veto io condivido pienamente
Potere di Vittore rappresenta nelle forme in cui oggi le modalità di decisione delle Nazioni Unite sono modalità finge di un'altra epoca storica di un altro un altro rapporto di forza tra le nazioni dice
Io ritengo persino assurdo io che penso che ci vuole un molti l'Alletto laterali sono in grado di imbrigliare anche la grande potenza americana e di
Convincerla ad accettare le regole di un mondo multilaterale ma è evidente che questo si fa attraverso un compromesso no
Difficile pensare gli americani possono ragionevolmente accettare di sottomettersi alle decisioni di un organismo nel quale il il voto del detto ma del di qualche isola del Pacifico vale uno come quello degli Stati Uniti
Perché noi abbiamo detto i i in euro volendo avere un'Europa efficace Olivetti in Europa questa cosa non può funzionare così
è ovvio che non può funzionare così una una diciamo un sistema di governance multilaterali
Ed è evidente che questo sistema deve in qualche modo farsi carico
Delle esigenze vitali del Paese più forte del mondo se noi vogliamo
Legarlo convincerlo che conveniente anche per loro come io credo che sia conveniente anche per loro il multilateralismo ciò il multilateralismo non può essere proposto contro l'America se no non ci sarà mai
Deve essere proposto in modo tale che sia conveniente anche per gli Stati Uniti d'America
E che possa parlare con quelle correnti della Società americana che valutano il multilateralismo come più conveniente non solo per ragioni etiche ma anche per la sicurezza e per la stabilità del loro Paese
Però dico questo perché
Appunto il multilateralismo non si concilia con l'antiamericanismo
Si concilia con la critica dell'unite realismo America
Ma non si concilia con l'antiamericanismo
Questo comporta decisioni coraggiose di riforma delle organizzazioni internazionali
Di un sistema che sia in grado di ruotare intorno alle Nazioni Unite
Io credo che c'è un problema delle istituzioni internazionali che è un grande problema anche di accountability
Cioè ci sono istituzioni che hanno un grande peso nella vita dei paesi nella vita internazionali che penso al Fondo monetario internazionale penso alla Banca mondiale che sono istituzioni che
Hanno una parvenza tetti
Ora io ho un grande rispetto per l'arte
Ma quando un organismo tecnico può prendere una decisione che destabilizza un paese di quaranta milioni di abitanti
Io credo io vorrei sapere chi ne ha la responsabilità politica
Cioè è difficile pensare che decisioni di questa portata come quelle che vengono prese da questi organismi non abbiano poi non ci sia un criterio di trasparenza non ci sia un responsabile politico ecco
E penso che questi organismi debbano essere organismi tecnici ma ricondotti ad una responsabilità politica
Organismi tecnici di un'autorità è un sogno quella del Governo mondiale forse sì ma penso che comincia a diventare un sogno necessario diciamo
Se ci deve essere un governo mondiale lo si deve organizzare intorno alle Nazioni Unite il che non significa che il fondo monetario non debba essere un uno strumento come importante di governo prevenzione delle crisi eccetera ma deve essere considerato un braccio operativo che fa capo d'una responsabilità politica la vecchia idea di certi ricordi un Consiglio di Sicurezza economico delle Nazioni Unite Rizzo
Io credo che questo problema il problema della responsabilità politica un problema essenziale che l'umanità non può delegare a organismi che hanno appunto una parvenza tecnica decisioni di questa porta
E e che il problema delle politiche efficaci non si pone soltanto sul piano della sicurezza
Io ho visto questo beh il discorso di Clinton a Davos dove lui ha posto con molta nettezza il problema della efficacia delle politiche internazionali contro la povertà contro le malattie contro l'emarginazione
E il coordinamento degli sforzi del coordinamento di sforzi pubblici e privati società civile mondo economico istituzioni perché anche in questo campo noi non ci possiamo più consentire diciamo delle chiacchiere o delle imprese caritative diciamo dobbiamo riuscire a intervenire
Con effettiva efficacia diciamo sui processi economici e sulle diseguaglianze che essi Jack io penso e concludo che tutto questo diciamo e veramente e Esch esclusivamente Utopia senza che ci sia l'Europa
In fondo le istituzioni sono degli arbitri
E in un mondo in cui c'è un solo giocatore globale
Ma se c'è un solo giocatore difficile che l'arbitro possa avere una grande funzione
E persino difficoltà fischia gli fa
è evidente che soltanto diciamo questa
Questa governo del mondo globale noi dobbiamo immaginarlo come un arcipelago in cui i
Io vedo difficile che questo governo si fondi sul dualismo un'azione e Nazioni Unite
E vedo sempre più decisivo la crescita di una rete di istituzioni regionali di un arcipelago di istituzione che sono una condizione perché questa governance funzioni
Quindi l'Europa non è soltanto importante per l'Europa ma anche perché è un modello di integrazione sovranazionale
Che che può essere un modello per altre regioni del mondo e d'altro canto processi di questo tipo si sono faticosamente avvia
E una un sistema delle Nazioni Unite efficace deve poggiare su una Rete ed istituzioni regionali e di processi di integrazione in varie parti del mondo
Qui è davvero l'Europa e decisiva dal ringrazio Antonio per la battuta che ha voluto fare sul sui sui direttori sui Quartetti sull'Italia
E e diciamo
Lì
Anch'io sono contrario ai quartetti ai quintetti eccetera
Però quando si decide decise di gestire la crisi dei Balcani impegnando di più i maggiori Paesi che avevano una responsabilità almeno c'era un quartetto
Tra l'epoca avevamo invitati eravamo parte anche per una contiguità geografica certo l'Italia è sempre stato lì Italia un Paese importante nell'equilibrio europeo
Perché e o l'ultimo dei grandi io il primo dei non grandi sesso una soglia reagisce
Però è un Paese che nel momento in cui c'è un conflitto tra la Gran Bretagna da una parte la Francia la Germania dall'altra può
Dico meglio avrebbe potuto giocare un ruolo importante
E naturalmente gas ragione straordinari disse una ragione Silvestri quando dice il ruolo che l'Italia deve giocare in queste situazioni
è forte ed è utile per noi se non giochiamo il ruolo dell'istituzione cioè se noi siamo il paese che dice che può dire badate che qui abbiamo bisogno di Europa
Il Paese del dell'unità europea noi abbiamo rinunciato a per questo non siamo neanche nel terzetto perché abbiamo rinunciato a questo
No perché diciamo Berlusconi una punta di piedi perché invitassero anche Luca
Ma perché noi abbiamo perduto quel ruolo cioè di essere il Paese che nei momenti di crisi metteva l'accento sull'unità europea di abbiamo rinunciato persino quando avevamo la presidenza di turno dell'Unione
Di fronte alla crisi irachena non abbiamo né non abbia dopo Nassiriya ne avevamo come dire anche l'autorità morale non abbiamo chiesto un consiglio europeo straordinario per discutere del rapporto tra l'Europa e la crisi era che ci hanno risposto no perché tanto non siamo d'accordo inutile fare la riunione
E questa logica
Se tu rinunci alle istituzioni all'unità dell'Europa e luci persino a fare il presidente
Quando ti tocca e chiaro che poi non ti invitano quando fanno la regola del Direttorio diciamo perché non servi nulla
E l'Italia si è giocato a questa che che era un un aspetto importante ormai indebolito della sua identità di essere il paese che identificata il suo interesse nazionale con l'unità dell'Europa più di altri paesi più di altre grandi potenze
Euro io penso che questo è stato un grave errore io non sono contrario alle cooperazioni rafforzate le cooperazioni strutturate
E arrivo benissimo a capire nessuno di noi così sciocco da non capire che ci sono alcuni Paesi che hanno una più responsabilità degli altri
Difficile pensare che si possa fare la difesa europea senza una collaborazione speciale tra Gran Bretagna Francia e Germania
Ed è chiaro che in materia di costruzione di una difesa europea Gran Bretagna Francia Germania conteranno più della Finlandia o o anche dell'Italia
Non siamo diciamo così sciocchi
Ma il problema è che la cooperazione rafforzata
Ha un senso dentro le istituzioni forti
Ma quando invece diventa un modo di sostituire la debolezza delle istituzioni e non è più la cooperazione rafforzata torniamo ma voi se non sentite qualcosa che sta suona di Antigono
C'è chi vuole contrapporre a ai tre grandi la Triplice intesa tra la Polonia Spagna evitare cioè questa roba è antichissima
No e questa roba antichissima delle triplici intese eccetera ci portò la guerra mondiale
E abbiamo deciso di unire l'Europa per dimenticare questa roba qui e alle soglie del terzo millennio torna questo è veramente un dramma io penso che a questo dramma il socialismo europeo
Dovrebbe reagire unito e con maggiore forza grazie
Azione moltissimo a D'Alema anche stava per perdere il treno io guardavo con preoccupazione il suo orologio
Per tutti coloro che si vogliono fermare nel palazzo qui sopra c'è un bar che può offrire qualcosa per uno spuntino noi ricominciamo alle quindici in punto affronteremo più nel dettaglio due questioni che sono già venute questa mattina
Il tema della riforma delle istituzioni economiche finanziarie e le e il tema della sicurezza e della pace in particolar modo nel rapporto tra Europa e Stati Uniti grazie a tutti mi raccomando per chi vuole seguire i lavori alle ore quindici precise in questa sala grazie
Preposto
Pubblichiamo siamo tutti
Devi prendere posto per poter cominciare questa
Siamo questa sessione
Quindi inviterei salire qui Antonio Guterres
Presidente nazionale socialista Silvano Andriani Giorgio Ruffolo prontamente in Antonio Tricarico
Sergio Marelli Francesco Tempestini e Pietro Folena
Come avete sentito abbiamo questo panel
Sgomenti numerosi e autorevoli e competenti attorno ai temi che dobbiamo dobbiamo affrontare avremo sicuramente problemi di di tempo quindi cerco de
Cominciare io con una
Primissimo qualche primissima affermazione
Che starà in pochi minuti
E che cercherà insomma minimamente di inquadrare
I contributi che potranno venirci
In questa sessione
Parto da questo oggi la pubblicistica si occupa quando si occupa di globalizzazione in chiave economica
Di concetti come reversibilità della globalizzazione c'è chi parla di globalizzazione già al tramonto di globalizzazione Breve
A confronto di quella lunga che si chiuse primo con la prima guerra mondiale
Si parla di una globalizzazione che ha avuto smentite ripiegamenti
Si parla in libera anche recenti questo di Deaglio ad esempio di posto Global
E di possibili prospettive di una globalizzazione organizzata per arcipelaghi regionali
Certamente dopo il due mila sono venute molte smentite i processi di globalizzazione
Smentite che hanno riguardato l'evidenziarsi una sovraccapacità produttiva
Un po'a tutti i livelli
Che hanno riguardato ristabilita
Le crisi dei mercati finanziari
Che hanno guardato il ripiegamento di alcune linee delle concentrazioni industriali per tacere naturalmente dei contraccolpi che hanno riguardato la pace la guerra o grandi questioni che riguarda la salute pubblica SARS
E altro con un ritorno di politiche pubbliche spesso reinterpretate in chiave
Protezionistica
A partire da alcune politiche agli Stati Uniti
Ora io credo questo sì un primo punto cioè che la reversibilità di questo processo non assuma la piega di una ripiegamento appunto isolazioniste i connazionali distico localistico regressivo
E che si tenga fermo il principio che l'integrazione a scala planetaria un processo necessario
Per i Paesi poveri per quelli emergenti e per quelli sviluppati nessun Paese che stia fuori sia stato fuori dei processi integrazione ha mostrato di avere delle possibilità in più
E neanche possiamo immaginare la solitudine dei poveri o il far da serie dei diversi Paesi del mondo
Quindi dobbiamo lavorare per politiche di integrazione dobbiamo cambiare fare evolvere cambiare la globalizzazione
Facendo tesoro di quello che abbiamo imparato
Che la globalizzazione non è un prodotto meccanico dell'innovazione tecnologica ma attaccato scelte politiche gli Stati nazione di istituti internazionali
Abbiamo anche capito credo ormai almeno a leggere insomma quelli che sono occupati queste cose
Chi ci guadagna e chi ci perde in questi processi
Certamente non ci guadagna e chi è fuori
E neanche che ci guadagna chi è stato messo dentro il processo secondo parametri Astra
Ho ricette Astra
Ha fatto dei passi chi è stato in questo processo tenendo fermo un suo punto di vista tenendo fermo una sua
Diciamo prospettiva legata alla siccome situazione sociale
E quindi gli errori da evitare abbiamo già capito quali sono secondo me cioè intanto quest'idea che per cui abbattere le barriere commerciali doganali voglia di era di per sé sviluppo questo dobbiamo credo dimenticarselo
Né diciamo che essi basta una ricetta che affretta processi di liberalizzazione in Paesi senza con testo di questo genere
L'idea che si sarebbero ricette appunto modellismo mi buoni per tutti i casi di successo non coincidono con queste affermazione con queste con queste ricette
Io credo che verso parlavo poco fa proprio di acciaio verso può non fa
Va il nostro che lavora in questo settore
Mi fermo un attimo su questo punto noi abbiamo il dato di una realtà come quella cinese che ha del tassi di incremento economico esportazione che sono sconosciuti
Nella storia dell'economia
In questo momento in questi giorni si governo non lo sa ancora ma andranno in cassa integrazione credo qualche migliaio di lavoratori a Taranto e forse anche a Genova perché non arriva più Koch
Per i nostri impianti siderurgico lo fa la Cina in questi anni ce n'era in abbondanza e vini veniva a basso prezzo e quindi potevamo che tenere spento qualche altoforno
Adesso la Cina tira e c'è un funzionario cinese
Che fa il giro ogni mese ogni due mesi delle diverse provenienze sente qual è il fabbisogno dico
E quando ha fatto il conto dice momento tu stai esportando Coop non ti do l'autorizzazione ferma la normale
Perché serve a noi
Non credo che sia una grande apertura le logiche del commercio mondiale ma questa è la strada che sta seguendo la Cina quindi bisogna che noi
Diciamo ci rendiamo conto ecco di come in sette ore
Di queste norme progresso cinese avvenga dei patti che stanno a mezzo fra processi liberalizzazione integrazione economica e un attento governo delle proprie prospettive di di sviluppo ci piaccia o non si piazza la cosa così e ne avremo nei prossimi giorni subito un segno evidente e anche abbastanza diciamo drammatico
Quindi
Io credo che nella nella in queste diciamo errori che storia indicando che dovremmo superare poi c'è se anche il fatto delle posizioni protezionistiche in materie come quelle agricole che abbiamo sviluppato come paesi occidentali io credo che dò a Cancun eccetera nessuno possa gioirne di difficoltà di fallimenti e questo proposito perché se si indebolisce la dimensione multilaterale alla fine c'è solo non c'è oro o lo status quo oppure una serie di rapporti bilaterali che finiscono per dar drammatizzare le asimmetrie perché il fisico dei paesi attualmente molto diverso uno dall'altro
Quindi insomma rivedere queste politiche sbagliate ecco il punto che discuteremo che oggi significa non solo rivela delle politiche lavo dimmi modificare evidentemente degli assetti di governance
Che riguarda istituti come fondo montante nazionale Banca mondiale banche di sviluppo regionale e così via
Che sono sta diciamo improntato sono stati improntati attorno anche una stagione di politica e quindi bisogna concepire anche la riforma di questo di questo di questi strumenti e quindi noi iscriviamo questo tema del del del riforma del sistema di Bretton Wood la revisione cosiddetto consenso di Washington intento alcune idee guida
Che vadano sviluppa del concreto
E che riguarda in prima di tutto il controllo democratico di queste maggiore di queste istituzioni internazionali
Una rappresentanza più forte dei paesi in via di sviluppo non solo nel riequilibra i diritti di voto ma anche nelle presenze in termini di strutture burocratiche
Quello di condizioni di accesso gli interventi che non si di questi istituti che non si leghi non solo ai temi della stabilità finanziaria della libertà di mercato che sono due definizioni molto da rileggere anche loro stesse
E che non mostrano di essere sufficienti perché bisogna che noi parametriamo anche temi che riguarda i bisogni sociali economici e sociali
Fino a un'idea di autorità finanziaria mondiale democratica
Capace di fissare codici di condotta di fissare criteri di trasparenza dei mercati finanziari secondo una linea che io su questo sono d'accordissimo mi dicono che anche D'Alema stamattina sulla questo problema
Di o portarvi al tema del Governo mondiale dai luoghi dell'utopia immetterlo nei luoghi di un progetto politico di respiro da metter davanti alle nuove generazioni alla costruzione
Diciamo della politica di domande
Ecco io credo che questa diciamo superare politiche sbagliate cercare di uscire da motivare di governance troppo tarati su quale politica Biopoint
Molti svolgimenti concreti non pone anche Formenti azionarli tutti io chiudo
Sottolineando uno due punti che secondo me non saranno quelli principali ma insomma che sono rilevanti e perché anche perché sono adesso oggetto anche di discussione che a livello europeo che le ultime confine così e quindi diciamo descrivono anche un possibile ruolo dell'Europa
Che stanno dentro il tema delle architetture finanziarie internazionali del potenziamento lotta alla alla povertà
E di analisi e le politiche di sorveglianza dalle politiche diciamo di interventi cioè la codificazione
Perfino tecnica statistica delle analisi e la codificazione dei gradi di giudizio sulle politiche perché noi non potremo mai a vere una soggettività nuova delle politiche sui meccanismi di analista attese elaborazione detergente lo sono legati a una stagione che non che non che non funziona più quindi intanto superare il conflitto di interessi nella per cui questi istituti spesso i controllori sono anche i controllate l'ispettore politiche che si fanno
Ma anche anche andare a rivedere l'affidabilità di dati di finanza pubblica dei dati di sulle condizioni operatori finanziari pubblici e privati dei dati sugli effetti delle politiche dei contesti per i quali economico sociale quali vengono applicati questo riguarda i dati finanziari che di cui si si fa la forza del fumo tanta nazionale ma riguardano anche i dati indicatori sui temi lo sviluppo mondiale che sono propri della della banca mondiale
Che deve metter dentro delle altre contabilità per dirlo in modo molto semplice un ambiente contabilità di natura ambientale viottolo sociali natura generazionale perché un tasso di crescita di una società anche in via di sviluppo eccetera che si brucia delle risorse prima termini di materia prima in modo esagerato è un dato che va tenuto conto un dato di crescita che poi si gioca
In termini diciamo di costi sulle generazioni future quindi in Italia ne abbiamo per esempio conclamato senza andare e scappa nel tre montismo dilagante qui ne è un esempio classico nodi rimandato sulle future ma questo riguarda attualmente la possibilità di di valutare visto politiche in molti Paesi del mondo temi generazionale andamento democrazie noi abbiamo bisogno di una lettura di questi insieme di dati che aiuti le politiche e che sia un po'resa più complessa e più affidati ad un altro punto
Che vorrei toccare è questo tema che ritirando attualità anche in Italia a dir la verità e c'è arrivato per via Argentina
La regolazione le situazioni di diciamo di fallimento di bancarotta scale internazionale anche come punto d'attacco per una nuova regolazione mercati finanziari a livello mondiale
Qui ci sono no due linee che si scontrò quella che dice cambiarlo sono per forma e tante nazionali incominciamo intervenire su una legislazione mondiale a questo proposito
E quindi cerchiamo di mettere diciamo maggiormente insicurezza
Il risparmio vedendo di normare i temi della cosiddetti insolvenza diciamo
Pascali internazionale e l'altra linea vediamo di farmi nessuna politica volontaria cioè nei prospetti di uno Stato sovrano che può offre titoli se del gelo ci mettiamo alcune clausole che spiegano come si come quali sarebbero le misure di tutela in caso di dei fallimenti bancarotte
Ecco io credo che
Ecco l'Europa questa opinione dovrebbe avere una voce più netto nel cercare di approcciare una via diciamo così fra virgolette normativo a questo proposito perché noi abbiamo bisogno di di introdurre da qualche parte dei concetti e questi punti forse sono i punti d'attacco più significativi
Dei concetti di regolazione mondiale di alcune e con i fatti evidenziati voi non vi nascondo che dietro questo per esempio si arriva anche a discutere dei temi dei paradisi fiscali per esempio di paradisi legali ai paradisi fiscali
Rispetto ai quali noi dobbiamo arrivare stiamo facendo noi proposti lesi crisi incentivano le imprese italiane a però insomma c'è un problema scala globale perché solo in una finanza globale credibile poi si evitano
Incursioni tali che Fini finiscono sempre per mettere in ginocchio i più deboli sia si tratti di Paesi sia si tratti di cittadini è risparmiato
Sì in un altro punto secondo me è di grandissimo rilievo ma qui non impone anche a diciamo affrontarlo
Questo tema proposto la lotta alla povertà delle di del del avvicinamento al programma che l'uomo ha fissato per il due mila e quindici che comporterebbe parametri molto impegnativi rispetto alla lotta alla povertà
Il tema di portare più risorse in queste battaglie quindi portare l'economia ad esprimere un maggiore impegno questo proposito ma insomma queste risorse poi impattano e questo è un tema molto discusso eccetera coi temi pop della governance dei paesi
E quindi anche politica di riduzione cancellazione del debito nuove linee di investimento di aiuto e così via poi si scontrano con meccanismi di governance e di trasparenza o non trasparenza e di responsabilità
Dei governi paesi in via di sviluppo che
Allora come questa una domanda che non so se abbia avuto risposto ancora convincente come metter dei parametri di accesso alle grandi interventi e istituzioni internazionali
Un elemento di credibilità di trasparenza a proposito delle governance dei dei dei paesi in via di sviluppo questo
è un tema cruciali Simo che comunque in ogni caso credo si rimandi a considerare il tema del dello lo sviluppo locale e quindi dei Progetti anche diciamo di valorizzazione progetti locali che hanno adattabilità ai contesti molto alte che hanno alcuna controllabilità e significativa con le chiavi strategiche anche per per approcciare questo tema
E se stiamo solo a parametrare sul piano teorico qui fra le altre cose si sta sviluppando un dibattito a scala globale sul tema del rapporto fra democrazia e libertà
E andare diciamo parametrare un concetto di democrazia
E pensando che questo sia capiente rispetto a temi che possono essere meccanismi autoritari per visitare corruttivi e così via sarebbe una semplificazione troppo facile andare a trovarli alla presenza di istituti lidi di democrazia liberale potrebbe essere molto astratto cioè il tema è molto io
Confesso di di avere le idee poco chiare questo proposito e credo invece ecco che una linea di studi internazionali che valorizzi proprio queste una progettualità più la dimensione Luca località veri appunto di attività dei progetti loro verifica potrebbe potrebbe aiutare equivoco promette mi fermo qui il concetto di fondo è quello riforma lago con l'esazione proiettarsi ancora sulla molti laterali tutta evitare che si saltino due ipotesi sbagliate no quella di chi dice va beh di fronte ripiegamenti della globalizzazione le smentite passo a fase di rapporti bilaterali nella convinzione che la legge del più forte alla fine sempre la migliore e tanti saluti
E l'altra che potrebbe saldarsi con può essere senso di dire la globalizzazione comunque la tragedia male gli istituti Recoba diserzione possono essere solo portatori di squilibrio eccetera e quindi tanto vale ripiegate distruggerle alcuna linea serie incisiva di riforma
Di questa governance di democratizzazione sedi multilaterali
Del di una può Progetto di interdipendenza che abbia al suo cuore diciamo vinto gara un'integrazione vengo Vernate credo che sia la linea sulla quale è opportuno muoversi io comincerei
Prendo la discussione
Con con Andriani Monza dunque credo che per tenere i tempi dovremmo formulare una decina di minuti quindi al nono minuto io faccio consente va bene
Mentre lasciatemi cominciare con una domanda
La crisi economica degli anni settanta
Nacque da un doppio conflitto distributivo
Uno che opponeva i produttori ai consumatori di petrolio e l'altro che opponeva i lavoratori al capitale
Ne derivò una grande instabilità
Che si manifestava attraverso una forte inflazione
Allora tutte le politiche economiche dei vari paesi furono gradualmente orientati a combattere l'inflazione
E hanno avuto successo
Ma non per questo ristabilita è diminuita
Solo che oggi non si manifesta più attraverso l'inflazione ma si manifesta soprattutto attraverso le crisi finanziarie
Dopo il crollo di Wall Street dell'ottantasette credo ne possiamo contare sette
Di grande portata
Domanda
Esiste oggi una politica economica da qualche parte
Che sia rivolta a far fronte a questo nuovo tipo di instabilità
No assolutamente no
Per la verità da dopo la crisi messicana
Il lo il Fondo monetario internazionale ha cercato di focalizzare il proprio ruolo nella prevenzione e gestione delle crisi
E ha predisposto una serie campanelli d'allarme
Se no che questi campanelli hanno suonato a distesa per l'Indonesia per la Russia per l'Argentina per la Turchia
E le crisi sono scoppiate regolarmente
E quando il fondo monetario è intervenuto successivamente
Lo ha fatto praticando le vecchie medicine alla nuova vetrina
Con risulta agli atti decisamente controproducenti
Ora il sistema ora il Fondo monetario si sta concentrando su un problema strutturale
Che il risanamento dei sistemi finanziari dei Paesi emergenti
E questa è una buona cosa
Soltanto che le cause principali delle crisi finanziarie non solo nei Paesi emergenti ma sono i Paesi avanzati perché nei Paesi avanzati si crea quell'eccesso di finanza che poi spostandosi disordinatamente alla conquista di nuovi ad orario oppure ritraendo se ne repentinamente provocano le crisi perché nei Paesi avanzati si sta affermando un'attitudine speculativa nella gestione
Della finanza perché dai paesi avanzati
Ma non rigida e quelli squilibri dell'economia mondiale che poi stressano i mercati finanziari provocando anche le criticità e su questo punto vorrei dire una cosa perché in genere
Ci si domanda secondo me giustamente
Se queste crisi finanziaria hanno un impatto sull'economia reale
Un recente rapporto della Banca mondiale distingue appunto due tipi di crisi finanziarie quello che l'anno e quelli che non ce l'hanno Lentate queste seconde sono le più numerose e le più importanti
Però forse si può anche rovesciare la domanda
E si si può chiedere quale impatto
Gli squilibri che sono provocati che si sono accumulati nell'economia reale a livello mondiale hanno sull'andamento dei mercati finanziari e sull'origine per le crisi finanziaria
Io penso che quello che più colpisce
E la sequenza
Che fa venire in mente un confronto col quanto accaduto a partire dalla seconda metà dell'Ottocento
Ci sono delle analogie anche allora un'accelerazione del processo di globalizzazione
Anche allora
Aumento delle disuguaglianze anche allora fortissima
Finanziarizzazione dei sistemi economici crisi finanziaria in sequenza fino alle più gravi che poi provocarono il collasso del processo di globalizzazione
Considerando la sequenza a me viene difficile
Considerare ogni crisi come un episodio semplicemente un episodio di irrazionalità nei mercati o non piuttosto comune errore sistematico che i mercati compiono
Anche in conseguenza di un eccesso di finanzi di finanza e di un eccesso di aspettative di rendimento
Per la finanza
Eccessi che devono essere poi corretti attraverso una periodica distruzione di una parte della ricchezza finanziaria
Allora un approccio di questo tipo secondo me
Richiama in causa il modello di sviluppo che si è andato creando nel corso degli ultimi venticinque anni
A partire dalla distruzione dare ristrutturazione avviata da Reagan e da Thatcher
E che porta chiaramente il sogno il segno che la cultura e delle politiche della destra
Oltre all'aumento delle diseguaglianze cui Guterres ha fatto riferimento stamattina sulle quali non insisto
Mi sembra che è un'altra caratteristica di questo modello sia una s'finanziarizzazione spinta delle imprese
Cioè le imprese non tanto più crescono attraverso l'accumulo di nuove conoscenze
E di nuove specializzazioni
Ma crescono soprattutto attraverso l'uso della leva finanziaria
Acquisizioni effusioni sono diventati lo strumento principale dell'espansione
E questo consente all'impresa di crescere molto più rapidamente
Di entrare in attività diverse
I mercati diversi
Però aumenta la vulnerabilità dell'impresa
Perché crea un Gatto potenziale tra il livello di conoscenze a disposizione di chi dirige l'impresa
E il livello di conoscenza è necessario a governare realtà estremamente più complesso
Caso Enron e Parmalat sono due casi che dimostrano la stessa cosa
Una ricerca recente statunitense ci dice che oltre il sessanta per cento delle fusioni realizzate
Ha distrutto e non creato ricchezza
Ed è piuttosto imbarazzante sentire i bollettini di vittoria delle grandi banche d'affari che in genere guidano questo tipo di operazioni e che annunciano sempre crescenti profitti mentre tante imprese vanno in malora
E tanti risparmiatori e lavoratori vanno in rovina
A chi insieme a questa tendenza vi è quella proprio associata a questa tendenza vi è quella delle imprese operare con un'ottica di breve periodo
Guardando esclusivamente alle quotazioni
Dei titoli sotto l'incalzare la pressione dei mercati finanziari
Dei meccanismi di incentivazione del management che vanno in questa direzione
Ed è un'altra tendenza
Che è chiarissima sia nel caso delle imprese
Manageriali tipo Enron sia nel caso di quella controllo proprietario o addirittura familiare come quello di Parma cioè la totale mancanza di un bilanciamento di poteri all'interno dell'impresa
Ed è questo sbilanciamento che un limite strutturale alla trasparenza
Delle imprese
Ed è anche un elemento di distorsione del funzionamento dei mercati perché in tutte e due i casi abbiamo visto che intorno al potere assoluto di chi comanda d'impresa si crea una rete di conflitti d'interesse
Che distorce ecco violentemente il funzionamento dei mercati e sta diventando un elemento costitutivo del capitalismo contemporaneo
Anche gli investitori istituzionali
Soffrono di un'operatività a breve periodo
La speranza che c'era anni fa che l'avvento di gestori professionali
Nella nei mercati finanziari avrebbe ridotto l'instabilità dei mercati e avrebbe aumentato la trasparenza delle prese si è rivelata una grande illusione
Oggi sappiamo che gli investitori istituzionali non sono la soluzione del problema
Ma sono una parte del problema
Dall'inizio degli anni novanta l'economia mondiale ha preso a praticamente a volare con un motore sono
Quello statunitense
Quello giapponese e quello europeo sono in panne
Le cause di questo divario tra Europa e e Stati Uniti sono varie
Io voglio sottolineare su però l'esistenza di un ambiente macro economico decisamente più favorevole per gli Stati Uniti
Dovuto sia a politiche macroeconomiche costantemente espansive al contrario di quelle europee che sono state restrittive
Sia a un poderoso afflusso di capitali
Oggi sappiamo che le previsioni degli investitori che hanno fatto questa esportazione di capitali negli Stati Uniti erano viziati da una distorsione ideologica che li ha portati a sopravvalutare le virtù del capitalismo statunitense e questo è evidente dai risultati deludenti ottenuti
E dalle distorsioni che sono nate all'interno dell'economia statunitense si sono accumulati una serie di squilibri
Eccesso di capacità produttiva
Eccesso di rialzo nelle votazioni
Eccesso di indebitamento delle famiglie
Crescente deficit da Bilancia commerciale
Due di questi squilibri
Si sono pair ridotti durante la crisi iniziata nel due mila gli altri due stanno aumentando in seguito alle politiche dell'amministrazione Bush
Che ha generato un quinto squilibrio un deficit pubblico
Crescente e alla perdurante incapacità di europea di giapponesi di rilanciare la loro domanda interna e riacquistare un ruolo di stimolo dell'economia mondiale
Però non bisogna credere che soltanto gli USA hanno stabilito questo record Nuovo record tra livello di indebitamento privato e prodotto lordo questo record è stato fissato a livello mondiale
Eh sì ed è la prima volta che nell'economia mondiale si provoca si si genera contemporaneamente un record di indebitamento privato è un record indebitamento pubblico
Già che il rapporto debito pubblico
Prodotto a livello mondiale nel corso degli ultimi venti anni nonostante tutti i discorsi sullo Stato minimo
E praticamente raddoppiato
Questa è la prima volta che succede nessuno sa come andrà a finire
Anche se l'esperienza ci dice che situazioni di eccesso di indebitamento possono dar luogo a lunghi periodi di deflazione il caso del Giappone
Oppure possono dare luogo luogo a fasi inflazionistica
E a volte ci si può trovare a dover scegliere fra questa alternativa
Questo per dire diciamo e ho l'impressione che costringere che quando si parla di Gulf Financial architettura
O di governance a livello mondiale
Bisogna certamente occuparsi anche della riformulazione del del degli istituti grandi istituzioni internazionali la riforma eccetera
Ma che bisogna anche riforma equa scossa nel modello di sviluppo al di sotto cioè non si può cambiare solo il tetto e non rimettere in distruzione la struttura dell'edificio che e questo significa amico avviso
Come diceva poco fa Bersani
Affrontare i problemi di governance delle imprese
Creare per creare un bilanciamento di poteri che è la condizione per la trasparenza e per un'ottica di più lungo periodo nella gestione delle imprese lo stesso dicasi per gli investitori istituzionali vanno cambiate quelle regole
Bisogna affrontare il problema del conflitto di interessi
Cominciando a definire chi fa che cosa distinguere le attività appunto come diceva di analisi da quelle di investimento l'attività di rating e di certificazione da quelle di consulenza
Anche all'interno del sistema bancario forse bisogna fare delle distinzioni
Un'ultima considerazione vuole fare de che
Si ritiene erroneamente che le politiche che i keynesiani sono state pensate per operare esclusivamente in una dimensione nazionale
Anche se è andato così non è esattamente così
Keynes si presentò a Bretton Woods
Ecco la proposta di un sistema integrato di politiche commerciali e finanziarie e dell'occupazione
Che dovevano essere incorporate in istituzioni internazionali adatte a operare questo coordinamento
Questa proposta non passò per l'opposizione degli Stati Uniti
Però io penso che sia invece da qui che bisogna ripartire
Quando si come D'Alema stamattina diceva si ripropone
Il tema di un Governo mondiale
Legato all'ONU
Secondo me si può ripartire da quelle proposte
Che erano appunto quelle di definire un sistema di regolazione non soltanto col che coordinasse queste tre politiche ma le coordinasse su degli obiettivi che erano poi libri Obiettivi di avere il massimo di crescita e di occupazione a livello mondiale
Perché si possono fare tutti i sistemi di regolazione ma i sistemi l'equazione non sono neutrali
Devono essere tarati rispetto a degli obiettivi che si vogliono conseguiti
E io penso che l'Unione europea ed è l'ultima cosa che voglio dire
Che l'Unione Europea può avere un grande ruolo
In tutti questi campi
Sia nella regolazione di certi fenomeni a livello di mercato conflitto di interessi nuove regole regole di contabilità definite a livello internazionale regolazione dei compiti delle varie agenzie di rating eccetera
Perché lo può fare da sé e perché può premere sugli Stati Uniti per arrivare a una regolamentazione
Internazionale
E anche perché anche per quanto riguarda
Diciamo la riforma delle istituzioni internazionali può portare avanti e spingere per realizzare questo progetto per certe finalità
L'Europa ha degli svantaggi nei confronti degli Stati Uniti però secondo me ha anche il vantaggio di aver mantenuto una maggiore coesione sociale
Che gli dà la possibilità di guardare alla necessaria riforma del capitalismo
Noi dobbiamo fare un'altra davvero la è stata fatta nel Novecento va fatta di nuovo una riforma del capitalismo che superi quelle contraddizioni e quelle quegli squilibri
Abbiamo messo in evidenza e dialogo a uno sviluppo più ordinato e più equo grazie
Anche grazie servano al reame
Adesso ascoltiamo Giorgio Ruffolo
Ma io vorrei in questi dieci minuti partire proprio da allora tema impostato da Silvano Andriani cioè il ruolo dell'Europa in questa nel nel definire una governance nel realizzare una governance della globalizzazione un ruolo fondamentale che l'Europa finora non svolge se non in modo estremamente modesto
E che rischia di non svolgere se prevarranno in Europa quelle spinte che hanno portato recentemente alla crisi del costituzionale diciamo al al fallimento della approvazione della Costituzione prescelto ecco se il tema generale e colmare il divario che vieterà la potenza espresse dai vari Gionata dalla globalizzazione e il controllo politico mondiale perché questo è il divario fondamentale quello che il divario tra potenza e potere se
Bisogna chiedersi
E in che misura l'Europa può concorrere a colmare questo divario
Ora è un fatto lo diceva Silvano Andriani che l'Europa ha in questo momento uno svantaggio fondamentale nei riguardi degli Stati Uniti l'Europa c'è channel nella e anzi non solo l'Europa ma anche il Giappone c'è ormai nel in in senso geopolitico una sola superpotenza e c'è un solo motore dell'economia che quello americano
L'Europa non ha un motore nella sua macchina d'Europa va a vela aspetta il il vento della domanda americana per potersi per potersi permettere una espansione modesta
Guardiamo sempre i come il bollettino meteorologico le notizie sul rei di sul sul sul PIL sull'andamento del PIL americano come se non si trattasse di un problema che riguarda prima di tutto
La prosperità e l'equilibrio della nostra Area dell'aria europea l'Europa va a vela allora
è evidente che fino a che rimarrà questo divario soprattutto dal punto di vista economico
Tra Stati Uniti ed Europa lasciamo stare il Giappone per il momento
E ebbe non si potrà parlare di una possibilità concreta di riequilibrio della governance mondiale anzi di più stabilire una chiudere stabilire un equilibrio e per stabilire una governance mondiale occorre che vi siano le premesse e le premesse non possono essere un mondo ossigeno politicamente squilibrato di economicamente squilibrato come quello che conosciamo quindi il problema cruciale per l'Europa e di riprendere il dominio della propria economia anzi di prendere in mano il vino della propria economia realizzando quell'unione non è più quello mi non è economica che non è stata realizzata è stata realizzata l'unione monetaria che è un successo clamoroso
Ma non è stata realizzata l'unione economica che la garanzia perché questo successo non sia assolutamente fragile è reversibile allo perché gli Stati Uniti possono permettersi di avere un motore così impetuoso della loro economia perché non hanno un limite
Nella loro bilancia dei pagamenti nel nel loro bilancio pubblico l'attuale strategia americana riposa su due fondamentali
Motori non uno solo la la la domanda
Una domanda superiore a alla alla alla Offerta nel e quindi un Paese che ride molto al di sopra delle sue risorse senza preoccuparsi riequilibrare un disavanzo perché i dollari che spende gli ritornano sotto forma di finanziamento degli investimenti americani dall'estero quindi del rito quindi la superpotenza sfrutta il risparmio mondiale invece di contribuire alla sua formazione e secondo il Bilal un bilancio pubblico che indi in disavanzo ci sono due formidabili disavanzi creati da questa amministrazione che costituiscono quindi altro che flessibilità del mercato del lavoro altro che appunto
Concorrenzialità de nel micro economica c'è una politica macroeconomica i perché i mesi Anna
In America che in sé non si sarebbe mai sognato una con che in il SISM il il responsabile di questo tipo che cosa può fare l'Europa di fronte a questa qua questo motore
Americano beh l'Europa deve secondo ne sfruttare il mezzo grande successo dell'euro
Per ora l'Euro è percepita dall'Europa come un freno alla sua economia ed in quale Ending in grande misura lo è nel breve termine le un euro forte penalizza le esportazioni europee e quindi e quindi limita quelle possibilità di espansione che derivano dalla domanda estera
Per potere sfruttare la forza dell'euro bisogna passare dalla motore della domanda estera al motore dalla domanda interna e questo è possibile soltanto se si riprende l'antico disegno di Dell'Oro
Quello di una grande espansione motivata e in più di una grande espunzione promosso attraverso un grande programma di investimenti grande programma di investimenti che può essere finanziato e finanziato soprattutto dall'esterno
Perché l'euro è una moneta fortissima fu non forte fortissima tant'è vero che è una moneta che oggi e rivale del dollaro e che lo sostituisce nelle riserve mondiali in una misura che nessuno aveva potuto prevede allora la strategia diretta a fare sì che anche l'Europa abbia un suo motore
Questa strategia passa attraverso una politica macro economica europea che non esiste ancora esiste un'unione monetaria non esiste un'unione economica il famoso governo economico dell'Europa
Questo questa quelle è la via maestra per potere riprendere incolto in considerazione la possibilità di un ruolo che l'Europa possa svolgere nella controllo della globalizzazione mondiale può svolgerlo anche in un altro senso ponendo il problema del riordino del mo'mo'monetario internazionale della nuova Bretton Woods
Un euro forte dagli europei la possibilità di chiedere un al i di di di non di imporre ma di Premiere nei riguardi delle degli Stati Uniti perché si arrivi ad un secondo Regolamento una seconda formare una un un una seconda edizione di governo monetario mondiale
La il disavanzo americano che costituisce in questo momento la causa più forte della forza americana e della potenza americana non può durare a lungo
Senza finire per incidere sulla fiducia stessa che i risparmiatori di tutto il mondo pongono negli Stati Uniti eh
Poi può durare fino alle elezioni del del del del delle del prossimo novembre ma poi un po'iter Nizzar sì viene il momento in cui l'America dovrà gli Stati Uniti dovranno assumere un responsabilità rispetto alle all'equilibrio dei loro conti
Perché altrimenti rischiano una crisi di credibilità formidabile allora in questo senso l'Europa può entrare in una condizione di non di competizione ma di cooperazione
Di cooperazione positiva
Ma sorretta da una forte autonomia nei riguardi degli Stati Uniti una nuova Bretton Woods questo il ruolo che le ho ma l'Europa non potrà permettersi una nuova Bretton Woods finché andrà a vela finché la sua economia dipenderà dall'economia americana
Ecco qual è il vero importante punto di attrito e di di è critico dell'attuale della della dell'impresa europea in questo momento
Un'impresa europea che non a caso insidiata oggi all'interno stesso dall'Europa da quello che giustamente Bruno Trentin chiama il partito americano noi siamo in una condizione e Brescello ha significato questo
La crisi di Brussel non è dovuta soltanto di insipienza della presidenza italiana che c'è stata naturalmente
E oppure a cause al oppure alla all'opposizione della Spagna e del e della Polonia
E dovuta al fatto che via i negri Europa vi sono due disegni nella nostra stessa Europa ci sono due disegni strategici uno quello dell'Europa potenza e potenzialmente rivale e in qualche modo a Copparo partner degli Stati Uniti nella governance mondiale e quella di una Europa spazio di un'Europa mercato di un'Europa spazio che si regge sulla confederazione Scrum confederazioni Isma'di sovranità nazionali
E e che quindi deve in qualche modo respingere ogni ipotesi di integrazione politica
Questo mi pare il momento ed è un momento critico per l'Europa ma anche per quello che di lì per per questo per questo tema della Governance mondiale che noi non possiamo affrontare in modo astratto dobbiamo vedere quali poteri ci sono
Da governare e qual è l'equilibrio possibile da restaurare e da ripristinare tra questi poteri
Grazie Giorgio Ruffolo adesso la parola Sergio Marelli l'associazione delle ONG
Grazie ma
Quello che è stato detto fino adesso la penso la platea che ho davanti è il tempo che ho mi come dire mi fanno passare le fanno saltare o dare per scontati una serie di dati che potremmo condividere per dire che le cose non funzionano
Mesi lavorano prioritariamente nei paesi del sud del mondo viviamo quotidianamente
Tutti i danni disastri che questo modello questo modello di governance e di globalizzazione inducono su i due terzi dell'umanità quindi non su fasce marginali del del nostro pianeta
Invece vorrei condividere con voi quattro mi pare preoccupazioni un po'più generali che mi sembra Stigliano
Nell'agenda di questo problema la prima era il fatto che quando le istituzioni finanziarie internazionali sono state create insieme praticamente all'ordinazione delle Nazioni Unite sono state volute con una completa indipendenza da queste perché erano considerati degli strumenti degli strumenti necessari e quindi indipendenti da ora il problema mi sembra che cinquanta anni dopo il vero problema che si è sul tappeto è quello del progressivo e continuo allargamento dei loro mandati il Fondo monetario e la Banca inter la Banca mondiale l'organizzazione mondiale del commercio nate indipendentemente come degli strumenti per regolamentare intervenire su alcune politiche in alcuni casi oggi sempre più ampie hanno il loro mandato
E per questo che non mi appassiona più di quel tanto la discussione sulla legittimità o meno dell'Organizzazione mondiale del commercio
Come non mi appassiona più di quel tanto seconda considerazione che vorrei condividere la legittimità o meno dei G otto
Quello che mi appassiona è invece che questo allargamento di mandato da sempre più vita forme di governo globale
Che sono appunto alternative che sono diverse da quelle che io continuo a ripeterlo arriverà reputare invece l'ambito naturale dentro il quale trovare questa forma di queste forme di governance mondiale che è quello delle Nazioni Unite
La terza considerazione è che
Mi preoccupa oggi in modo particolare questo fatto che questa globalizzazione fortemente improntata il mercato al neoliberismo questa mattina Massimo D'Alema ha fatto questo paragone questa correzione di terminologica
è ammantata sempre più da un modello valoriale di riferimento che quello neoliberista capitalista ma che viene continuamente ammantato
Mascherato da forme di compassione e di solidarietà un capitalismo compassionevole
Quasi per presentare con una forma più accettabile digeribile dal volto più umano un sistema che io penso essere quello che invece debba essere profondamente rivisto modificato e al quale cercare un'alternativa
Allora la riforma strutturale di valori
E anche come dire di mole di metodi di modelli
Penso sia la terza preoccupazione rispetto alla quale non ci possiamo far distrarre e non per sé non possiamo permettere
Che le persone i cittadini vengano distratti da qualche maschera di buonismo che viene messa su un sistema profondamente ingiusto
Non è un caso mi pare che non sto parlando solo di problemi internazionali che
Questa mattina avete visto la pubblicazione di questa ricerca della dell'IReF che dicono è un sistema fondamentalmente che anche qui in Italia ridistribuisce ebbe un welfare in maniera direttamente proporzionale dove esiste ricchezza
Questo è il problema strutturale che va modificato
La quarta e ultima considerazione preoccupazione è che a me pare che di proposte anche concrete ce ne siano diverse sul tappeto per come prendere rimettere ordine dentro questa governance mondiale globali
Per esempio c'è e non solamente da parte della società civile non solamente ma per esempio una estremamente interessante nella sua parte di analisi
Fatta avanzata da Michel Camdessus io recentemente cioè dopo che ha abbandonato la sua funzione di direttore del Fondo monetario internazionale che è per me è particolarmente interessante perché produce un'analisi della situazione che
Almeno personalmente contro firmerei immediatamente
Ahimè il problema che quando va nella proposta delle soluzioni ripropone dei modelli che io penso essere quelli che strutturalmente continuano a riprodurre un meccanismo profondamente sbagliato
La sua proposta in sostanze dice rivendiamo facciamo un tre G così lo chiama l'unica dove oggi c'è un pool di governi ventiquattro che si preoccupano dalla governance mondiale ahimè ventiquattro perché è perché ventiquattro sono oggi gli Stati che hanno accesso al direttorio alla direzione del Fondo monetario internazionale
Cioè quindi è a riproporre un sistema che riproduce questa aberrazione per cui degli strumenti sono diventati gli ambiti di decisione politica
Ovvero non sia rimedi non si rimette più nel nel giusto ordine cronologico di subordinazione la decisione la discussione politica dallo strumento alla gestione finanziaria
Allora io faccio il presidente di un'associazione di centosessanta ONG non posso se non ritornare sulla questione di che cosa noi stiamo proponendo
E adesso mi viene un po'di problema usare questo termine nomi della società civile perché questa mattina per la quarta volta di fila ho sentito definire questo termine come aberrante obbrobrioso fa ora io non sono né uniti monologo né un professore universitario
Però per per favore
Come
Sempre da membri dalla società civile io dico qualcuno ci dia un'altra definizione ma poco mi importa peso che ci capiamo di che cosa stiamo parlando ecco detto questo
Allora io vorrei fare due provocazioni se mi consentite la prima è questa
Ma perché tutte le volte che qualcuno si rivolge in questo caso questa qua un relatore questa mattina alla società civile alla cosiddetta avverrà aberrante termini di Società Civile continua a richiamare a questa necessità di una rappresentanza globale
Ma qualcuno mi cita un ambito dove ci sia nell'immaginario una rappresentanza globale di tutti
Mi sembra che il nostro sistema qualunque esso sia quello politico quello sindacale Am quel non non stiamo viaggiando sulla ricerca forsennata di una rappresentanza unica omogenee perché questo mi sembra esattamente il modello che io penso sia una delle grosse derive negative di questo sistema della globalizzazione che tenda omogeneizzata
Penso che siamo tutti d'accordo nel dire che il lista proprio il gioco è la fattorizzazione anche delle diversità
Con un denominatore comune che spero essere condiviso da questa sala
Il denominatore comune è quello di riconoscere quelle rappresentanze che rispondendo a dei percorsi democratici chiari e trasparenti esprimono forse pensieri e idee diverse
Questo allora mi sembra il denominatore comune interessante su cui ragionare
Così come seconda provocazione non capisco mai perché io vedo quasi un rapporto con queste rappresentanze della società civile che oscilla sempre tra due estremi del problema
Da un lato a volte si dice noi vogliamo parlare solamente con quei pezzi della società civile che presupponiamo nell'immaginario comune sono fra virgolette nostri amici
Io l'ho sentita dire in un'aula del nostro Parlamento da un parlamentare della maggioranza quando si trattava di decidere quali fossero le ONG da utilizzare ricostruzione irachena
I nostri amici utilizziamo oppure dall'altra parte per per eccesso opposto appunto si dice siccome non siete globali siccome non capiamo se esprimete tutti un pezzo che cosa non parliamo con voi
Io penso che sia esattamente in mezzo
Il problema è il criterio su cui impostare questo dialogo con questo aberrante termine della società civile e questo problema del denominatore comune se siamo d'accordo io penso che faccia la discriminante
Cioè che sia un metodo politico discriminante di parlare con noi quello di scegliere quelle rappresentanze democraticamente elette
E non di andare a ricercare peraltro a volte mi sembra anche con un po'troppa affanno delle altre espressioni di questa aberrazione della società civile che magari dietro tanti percorsi democratici non ce l'abbiamo
Scusatemi la parentesi ma per me è abbastanza importante
Allora detto questo io penso che un ulteriore problema che io vedo è quello della differenza tra il sentire e l'ascoltare la società civile
Mi sembra che normalmente questo dialogo sia impostato sul modello diciamo così dell'audizione cioè che io ti sento ma poi fondamentalmente quanto recepisco sarebbe interessante andare a valutarlo
Vi faccio qualche esempio perché anche noi abbiamo fatto delle proposte di faccio degli esempi così proprio puntuali a titolo esemplificativo e un po'di attualità è stato citato prima
E anni che noi diciamo che questa questione dei paradisi fiscali è uno dei più gravi danni mali del nostro sistema
Ci sono voluti ottocento mila risparmiatori italiani che hanno lasciato i risparmi della loro vita perché questo tema ritornasse dall'agenda politica
E anni che noi proponiamo e questo partito anche presentato un disegno di legge ma che mi pare è rimasto nei cassetti addirittura mi pare rispetto al quale oggi ci sia qualche tentennamento qualcuno comincia a dire ma forse non era l'idea giusta
Di introdurre un sistema di tassazione
Sulle transazioni finanziarie speculative mille ottocento milioni di euro al giorno lo ripeto mille ottocento milioni di euro al giorno transitano per via informatica tra le borse del mondo
Senza nessun sistema di controllo e senza nessun sistema di tassazione
E non lo dico tanto perché questo per noi è un metodo assolutamente interessante per reperire risorse per lo sviluppo al nord e al sud ma soprattutto perché un metodo alquanto efficace per controllare queste cose
Per imbrigliare la finanza selvaggia dentro delle regole etiche e non l'abbiamo detto solamente noi non è bastato nemmeno uno studio del governo tedesco che non mi sembra né un governo estremista né un governo antiglobalizzazione così come si dice
Che ha dimostrato che sarebbe sufficiente che i Paesi membri dell'Unione Europea dotassero questa misura fiscale perché questa potesse possa essere efficace
Nemmeno questo ha convinto il nostro Paese questa Europa ad applicare una misura di questo tipo
Una terza questione terzo esempio nell'ultimo
è stato detto questa mattina a Cancun si è fallito perché gli Stati Uniti hanno assunto una certa posizione
E ci siamo dimenticati però che sulla questione del dumping delle sovvenzioni alle esportazioni è l'Unione europea che è entrata in conflitto evidente aperto con i Paesi terzi del sud del mondo
Allora chiudo con una riflessione su Unione Europea
Io penso che è stato detto questa mattina e ne sono convinto che il mio
Per avanzate da un punto di vista monetario
è stato detto prima nemmeno nemmeno economico
Sicuramente non da un punto di vista fiscale nel vostro documento trovo e condivido una grossa critica sulla mancata integrazione fiscale dei nostri Paesi a livello di Unione europea
E infine un dubbio sicuramente non da un punto di vista della pace come è stato detto questa mattina
Perché se è vero che ciò vale all'interno dei propri confini assolutamente io non li ho non lo ritrovo nel ruolo che l'Europa gioca nei confronti del resto del mondo
L'articolo uno che noi abbiamo proposto di inserire chiaramente ripudia la guerra non è stato recepito nella nella Costituzione
E io penso che per questo oggi una posizione astensionista su questa vicenda oggi messa alla prova in Iraq si è inaccettabile
Sì è inaccettabile per la responsabilità che abbiamo e per il tema pensioni in questione
Allora
Chiudo dicendo che però si vede un Europa sono un convinto europeista vedo una Costituzione che non può essere rimesso in discussione
Vedo soprattutto un modello dove la tanto evocata il tanto evocato coinvolgimento parlamentare
Trova nell'Unione europea una grande punta avanzata non dimentichiamoci che la nostra unione europea è stata la prima aggregazione regionale che ha fondato su un'assemblea paritetica dei parlamenti
L'assemblea paritetica dei Paesi UE ACP un punto fondamentale dalla propria costituzione
Bene grazie dell'invito in particolare a a Marina Sereni al divertimento internazionale
Ma io voglio fare il riferimento al rapporto Rasmussen visto che Semenzato rapporto che ha messo io menzione da Porto Rasmus anche l'Europa è un nuovo ruolo il nuovo ordine mondiale ho visto che stavo trotto italiano mi sembra una cosa pregevole
Condivido gran parte il rapporto non tutto ovviamente pubblicamente
E spunto di dibattito la la mia posizione la mia tesi è questa
Il dibattito che abbiamo avuto in Europa dopo il fallimento di Cancun su multilateralismo sì o no
E totalmente inappropriato
Perché l'Unione europea ha nel suo DNA
Una struttura multilaterale
I Paesi piccoli dell'Unione Europea qualcuno dirà anche troppo
Visti gli ultimi mesi
Hanno lo stesso diritto di Paesi grandi su tantissime tematiche
Possono addirittura far fallire una conferenza intergovernativa stiramento importante quindi non europea internamente ha nel suo DNA il multilateralismo e automaticamente essa affare multilateralismo e non può che farlo anche fuori
Per il dibattito su quanto ci impegnamo noti al realismo mi sembra estremamente sterile però nel nuovo contesto politico internazionale
Penso che bisogna riflettere su che vuol dire un'europea attiva nel quadro multilaterale internazionale sia internamente che esternamente e internamente penso che esista un problema strutturale
Cioè se sia un problema che penso il rapporto Rasmussen menziona forse dovrebbe mettere un accento più forte di accountability interna
Cioè oggi noi ci troviamo da vere direttori esecutivi che rappresentano i Paesi forti dell'Unione europea con un mandato di rappresentare anche altri Paesi all'interno dei consigli direttivi di Banca e Fondo monetario internazionale
Che non devono riportare ai Parlamenti costantemente sul loro operato riportano semplicemente al ministero del Tesoro la Banca d'Italia a prescindere le polemiche degli ultimi giorni mesi
Diciamo è un meccanismo parziale questo va rafforzato ricordo che i grandi progressi di riforma della Banca mondiale negli ultimi quindici anni sono avvenuti perché la società civile premuto sul congresso americano che l'unico caso anch'in cui diciamo di istituzione parlamentare con potere forte
Sostanzialmente su banche fondo troppo forte senza dubbio perché quel clima da dove sono venuti all'accaduto
Quindi questo primo passaggio aggiungerei che la sede più appropriata per dare un potere di controllo e direzione politica dovrebbe anche essere il Parlamento europeo
Questo sarebbe uno sviluppo auspicabile a livello italiano dire che una forza come i DS dovrebbero senza dubbio battersi affinché ci sia forse una commissione anche troppo oggi ma quanto meno una sottocommissioni permanente sugli affari economici internazionali
Questo è cruciale uno sviluppo che è venuto in Inghilterra sta venendo in Germania
L'Italia a questa responsabilità lo deve fare
Vorrei dire questo sulla canta vedi che non è una persona una questione di chi ci rappresenta in quanto persone
Poco si dice ma recentemente l'Italia ha avuto ottimi rappresentanti all'interno di Banca mondiale in particolare il fondo l'ex direttore esecutivo Passacantando diventato addirittura di in cioè avuto la massima anzianità all'interno del board della Banca Unica negli ultimi due anni e rispettati Simo Washington è rientrato recentemente la Banca d'Italia unita qui da noi a Roma
Il direttore del dipartimento affari finanziari internazionali risiede la sottocommissione delle confine che coordina posizione europea
All'interno fondatamente nazionale cioè l'Italia ha una posizione di punta
Quindi non è una questione di persone sono capaci è una questione di supporto anche politico potenzialmente positivo al loro operato ma mi interessa trattare la questione esterna
Sulla questione esterna penso che
Senza dubbio c'è bisogno di coordinare maggiormente la posizione europea all'interno istituzioni finanziarie internazionali
Questo è necessario
Perché sostanzialmente l'Unione Europea non riesce a giocare un vero ruolo in questa istituzione
Ci sono idee ma sono sparpagliate non riescono in un certo senso a evolverà svilupparsi rafforzarsi politicamente trovare consenso direi forse anche vincere
Ora recentemente il sud del mondo
Apposto una questione cioè il Grande Sud che mi alzo Cancun cioè il quadrilatero alternativo del sud cioè Brasile Sudafrica India e Cina hanno posto una questione Agli scusi incontri annuali banche fondo a Dubai c'hanno detto noi vogliamo rivedere il sistema delle quote di rappresentanza nei consigli direttivi delle due istituzioni
Un europeo politicamente astuta e lungimirante rinuncerebbe probabilmente visto chi sogna Ria Gruppa rally costino anzi come si chiamano anche a qualche percentuale del suo potere di voto visto che gli Stati Uniti sono ovviamente inamovibili
Un potere di veto per dare qualche percentuali al Sud del mondo ma allo stesso tempo questo processo lei consentirebbe di raggruppare i propri rappresentanti quantomeno per rappresentare i venticinque Paesi
Rinunciare a quel due tre per cento ma armonizzare per un totale del trenta per cento del metterebbe l'Unione europea in una posizione di leadership nell'istituzione con un senso di multe federalismo europeo cioè non in posizione si potrebbe muovere l'agenda ora qualcuno dirà come ricordava giustamente prima Sergio ma europea sul commercio a una unica voce addirittura io parlavo come diceva Rasmussen di graduale unificazione quindi un coordinamento buono insufficiente
Per sul commercio c'è addirittura l'unica voce l'unica voce non ha prodotto molto
Perché perché c'è un livello questo punto una volta che coordinato divisione politica sulla visione politica penso
Senza assolutamente avere
Nemmeno ambizioni di muovere un messaggio anti americanista
Ma credo che nel lungo periodo ci su un arco di dieci anni Unione europea deve iniziare a prendere sua alcune tematiche delle distanze della politica economica e finanziaria americana per mille motivi che sono stati detti prima
Conferenza di Cancun è è stato a mio giudizio un punto di rottura politico inevitabile relazioni internazionali entriamo in una nuova fase della globalizzazione il neoliberismo in crisi di processo io direi ma non di sostanza
L'Unione europea è uscita sconfitta da Cancun addirittura beffata dagli Stati Uniti
Nelle modalità negoziale
Il Sud come dicevo chiedi voce nel sistema delle istituzioni finanziarie economiche internazionali si sentì Bretton Woods il sessantesimo anniversario quest'anno si sempre confuso un'occasione simbolica e politica per muovere un'altra visione
Brevissimo ci sarebbe tanto da dire ma cosa dovrebbe essere questa visione
Ma io direi sull'organizzazione del commercio
Il gruppo del quadrilatero del Sud oggi si chiama G20 classe non so come definirlo
Avrà difficoltà politiche allegarsi con i piccoli paesi del Sudamerica
Cioè l'asse Sud Sud sarà un asse equivalente Europa Stati Uniti
E chi al lungimiranza politica come i fondatori dell'un'europea l'arrivano aprirebbe tantissimo i vari sia CP in particolare l'unione africana
Perché era un asse politico nelle africana non è che ci porta prodotto interno lordo non ci porta grande commercio ma il nostro commercio per l'ottanta per cento avviene dentro l'Unione
Ne non abbiamo bisogno di una leadership ulteriore commerciale ed economica abbiamo bisogno di leadership politica che ci permette di preservare un determinata filosofi quindi quella via Rasmussen parla di un una partnership europea con i Paesi limitrofi andrei io stridere una direzione mi sembra direzione debba essere quella degli ACP quantomeno l'Africa sul Fondo monetario
Scusatemi Rasmussen parla anche di però non espandere troppo il mandato da Brizio
A termine non di commercio credo che gli investimenti non siano in tema di commercio vadano discussi altrove e credo che sia importante in questo rimette non può regalami che fa parte del commissario la mi fa parte la casa socialista
Sul Fondo monetario internazionale mi sembra che la ricetta ci sia Rasmussen e la parte migliore del suo rapporto va messa assolutamente questo lo consiglio
Nel programma delle prossime elezioni europee
Ed è semplicissima bisogna sostanzialmente snellire rimandato del fondo monetario per renderlo efficiente
Sostanzialmente il fondo monetario non deve fare sviluppo deve avere una funzione rafforzata di sorveglianza bisogna ridistribuire i meccanismi decisionali interni come dicevo prima pensare anche a fondi regionali collegati al fondo
Permettere di controllare i capitali per prevenire le crisi
E potenzialmente nel lungo periodo se si vuole una vuol far nasce l'authority bisogna distinguere sorveglianza il prestito ma soprattutto bisogna sostenere l'arbitrato sul debito
Un qualcosa che è una proposta che lo Paesi hanno sostenuto a fondo sono stati sconfitti dal veto americano bisogna trovare altre strade la possibilità dell'articolo quattro del fondo menzionata Rasmussen mi sembrava infine chiuso sulla base sull'amaca mondiale
Banca mondiale vive una crisi di legittimità c'è una grande opportunità a mio giudizio di trasformare la Banca Mondiale davvero nell'istituzione che sostiene la promozione dei beni pubblici globali quello di cui Rasmussen parla una nuova politica globale pubblica questo la Banca Mondiale può iniziare a fare c'è bisogno di più Doni e non prestiti per i Paesi più poveri bisogna pensare al debito come addizionalità non utilizzare i fondi esistenti
Bisogna smettere con le condizionalità sul libero commercio imposte dalla banche dal fondo rivedere l'impatto le condizionalità esistenti
Pensai a un diverso tipo di finanziamento si parla nel rapporto Rasmussen di tasse globali era questa la forza nel giudizio limite anche che iniziano concludo dicendo solo una cosa tornando oggi
Stanotte volato dalla Malesia dove è stato un incontro interessantissima società civile globale proprio su banche fondo leggevo su un giornale che se si ricalcola
La lista dei Paesi più ricchi al mondo il G dieci sulla base di un rapporto PIL rispetto al potere di acquisto dei singoli Paesi l'ordine sarebbe abbastanza diverso
Sostanzialmente Cina al secondo posto India al sesto posto l'Italia scava all'ottavo posto
Io penso che abbiamo un'opportunità una finestra politica di massimo quattro cinque anni
Per parlare di governance
Nel campionato di calcio si è ripescato le squadre con un provvedimento ad hoc all'inizio del campionato ecco se ne noi a non finire così cioè per essere ripescati anche come Italia in un G dieci che potrebbe dare la politica globale è meglio muoversi oggi per non fare una brutta figura a livello internazionale grazie
Grazie dottore precarico
La parola Francesco Tempestini
Dunque un governo della globalizzazione mi pare che questo sia il tema che non che Ponchia viene imposto dalla dall'evoluzione delle cose beh diciamo è possibile un governo del land della globalizzazione che abbia la stessa ispirazione multilaterale
Che diciamo noi pensiamo debba presiedere alla regolazione dei rapporti internazionali e che vuol dire in questo caso trasferito sul versante economico sociale una un approccio multilaterale
Beh io penso che significa anzitutto pensare ad una valorizzazione a una rimesse in valore degli attuali istituti regolatori dell'economia internazionale su queste basi
E quindi c'è un grandissimo tema io qui devo ovviamente procedere come tutti per per per punti c'è questo grande tema di dare agli istituti diciamo della regolazione dell'economia internazionale
Una diversa e maggiore rappresentatività
Questo riguarda il problema delle quote di diritti di voto
Dei della sia della dell'Organizzazione mondiale del commercio per del Fondo monetario internazionale
Ma non si riduce sopra questo io non sono dell'avviso che la strada più efficace sia la parlamentarizzazione di questi istituti però penso certamente che ci sia un grande problema di rappresentatività e ci sia soprattutto un grande problema di efficienza e di trasparenza
Nel funzionamento di questi organismi
Naturalmente questi organismi debbono essere rivisti perché è fortemente cambiato nel corso di questi anni di questi dieci anni il contesto macroeconomico
Le cose di Andriani andrebbero sviluppate voglio soltanto dire che pensiamo al ma al fondo monetario nato in un sistema diciamo di capitale sotto controllo e di cambi fissi pensiamo a come è cambiato il mondo
Ed in fondo gli aggiustamenti che ha operato il Fondo monetario internazionale nelle sue strategie di intervento non sono ancora non hanno ancora preso in esame come dire a questi enormi rivolgimenti
Il Fondo monetario internazionale continua ad essere una uno strumento che applica politiche monetarie procicliche questo è il dramma
Che purtroppo non riguarda soltanto il Fondo monetario ma riguarda come sappiamo per alcuni versi anche il patto di stabilità europeo
Oggi nel mondo chi fa politica anticicliche sostanzialmente sono soltanto gli Stati Uniti d'America e questa è un po'una un punto sul quale dobbiamo interrogarci perché non tutto è colpa degli americani in qualche qualche caso c'è un problema diciamo di ridefinizione della questa storia delle delle politiche anticicliche Memmi mi fa mi fa far passare al secondo punto che ha ben valorizzato Giorgio Ruffolo e cioè una governo multilaterale della globalizzazione significa anche intese tra grandi aree tra grandi aree economiche
Io penso che la prima intesa che dobbiamo ricercare che l'Europa deve ricercare in un rapporto di partnership e non di rivalità e quello con gli Stati Uniti
Non ci sono politiche antiproibizioniste da fare in termini di da brutti io che non si facciano assieme
Non è pensabile una politica di rinnovamento del commercio internazionale che non sia fondata su una intesa tra Europa e Stati Uniti per abbassare il loro livello patologico di dazi e di protezionismo questo tema non si affronta separatamente sarebbe illusorio pensarlo
E tra l'altro se ne europei pensassimo che di fare di di non avere un approccio insieme agli Stati Uniti commetteremmo un grande errore perché chi può fare
In termini nel da beauty io accordi bilaterali sono gli americani gli americani non l'hanno il potere economico con le multinazionali e danni il potere militare attraverso la loro potenza per poter avere una gamma articolata di accordi bilaterali cosa che non possiamo fare noi
Ma non è tanto questo il punto il punto che una politica anti protezionista non si può fare senza un accordo tra i due punti forti dello sviluppo e del potere economico mondiale
E sappiamo cosa vuol dire una politica anti protezionista intermedi diciamo di sviluppo del sperso e del quarto mondo
Non è possibile una vera e alta Poldi politica della ricerca alta che non si faccia assieme tra Stati Uniti ed Europa
E penso che non sia possibile continuare così senza una stabilizzazione monetaria che comporta anche qui un'intesa tra Stati Uniti Europa perché il ruolo dell'Euro
E ovviamente molto cambiato in questi giorni i tedeschi trattano discutono quanto meno con i russi per trasferì per trasportare i in euro
I i diciamo il di illa le transazioni che riguarda il petrolio russo e chiaro che c'è uno spazio enorme per l'euro come moneta di riserva
Ma il punto che dobbiamo sapere che una moneta di riserva
Europea non può essere una diciamo un utilizzo di di dell'euro come moneta di riserva che può avere grandi svolte tornerò su questo punto rapidamente non può essere gestito Ina in alternativa in concorrenza
In lotta con il dollaro bisogna trovare un momento di stabilizzazione
E venne a questo punto bene a questo punto perché l'intesa tra le grandi aree naturalmente io qui son d'accordo ripeto con Ruffolo richiede una Europa se l'Europa vuole avere questo ruolo di intesa tra le grandi aree un rilancio anche sul terreno economico
E finanziario del rapporto con istituiti occorre una rotta che abbia più forza
Ma qui ci sono alcune difficoltà
è chiaro che l'euro come moneta di riserva diciamo funds ecco composto tre ben teoria funzionare come funziona per il dollaro qual è il punto il punto che non abbiamo
Allo stato dei fatti una politica di bilancio europea che ci consenta di utilizzare l'euro
Da questo punto di vista cioè non abbiamo per le ragioni che conosciamo per il tipo di vincolo rappresentato dalla dal patto di stabilità non abbiamo la possibilità di una politica di bilancio comune quindi abbiamo una grande difficoltà strutturale diciamo dal punto di vista dal punto di vista proprio della gestione macroeconomica per utilizzare l'euro come moneta di riserva naturalmente questo è un è un è una questione alla quale io penso ci si debba dedicare visto che avremo nel corso dei prossimi anni come tema fondamentale quella di una revisione del Patto di stabilità io non appartengo naturalmente
Diciamo a una Inter non dopo ma è un'interpretazione bushista della cosa eccetto che il patto di stabilità così come sta
Non è in grado di garantire all'Europa
Quello che pensiamo debba essere un una sua un suo futuro io penso che questo aspetto diciamo Bellini due grandi punti lungo una una rinnovamento degli strumenti
Che il mondo si è dato
Della della regolazione economica mondiale e l'intesa tra le grandi arie sono due punti essenziali
Naturalmente sono due due strumenti per una politica io non arrivo a Silvano Andriani che che ha il coraggio di parla del nuovo modello di sviluppo perché mi pare
Molto impegnativa almeno per quello che mi riguarda penso che dobbiamo almeno cercare lavorare intorno alla definizione comune di alcuni principi io penso che un primo principio che ormai diciamo viene delle cose e il rapporto del forte tra sviluppo e democrazia cioè la e l'idea di una globalizzazione che non sa che sia regolata in impone che si pratichi seriamente questa questa relazione tra sviluppo e democrazia è ovviamente un tema vastissimo
è un tema che ci porterebbe molto lontano io penso che non però è un tema diciamo di fondo il diciamo non c'è possibilità di sviluppo senza paesi ben governa
Io sono sempre stato d'accordo con le proposte le politiche della di Gordon Brown quando Gordon Brown ha detto ieri o di vanno a Paesi che non hanno un livello di corruzione tale da vanificare qualunque politica di aiuto io penso che questo sia molto giusto
Ma naturalmente pensare a la dice a una politica che non con che non con importi aiuto a governi corrotti comporta anche di farsi interpella anche noi europei in primis gli americani naturalmente una grande una grande autocritica sulle politiche che abbiamo sui residui di politiche coloniali che alcuni Paesi hanno penso alla Francia
E a tante altre cose che voi conoscete meglio di me
Occorrono naturalmente mercati ben funzionanti
Io non vorrei che diciamo così il ripudio delle punte estreme della liberalizzazione selvaggia ci portasse a dire che non in qualche modo possiamo rinunciare a una questione diciamo che non è diciamo rinunciabile non è trattabile cioè che insiste comunque il tema di diciamo il tema di fondo che i qualunque intervento correttivo qualunque azione che tenda a dare diciamo una una una gestione più equa eh a ottenere risultati più vecchi più equi non può non prevedere naturalmente una gestione ben funzionante dei mercati mercati ben governati e quindi io penso che intorno a questi a questi temi non possiamo tentare di costruire un approccio multilaterale
Io penso che questo approccio multilaterale richieda una da parte diciamo dell'Europa il superamento naturalmente della divisione che la vede attualmente diciamo ferma sostanzialmente impotente questa divisione
Tra coloro i quali il pensano ad una Europa filoamericana e quanti pensano ad un'Europa che abbia una sua dimensione autonome io credo che questa che questo diciamo questo confronto non sia produttivo
Non conduca all'Europa da nessuna parte ma penso che per uscire da questa strettoia l'Europa debba diciamo avere la consapevolezza che il suo ruolo è un ruolo multilaterale che questo ruolo questa sua dimensione multilaterale e sarà deve giocare per ricostruire un rapporto e per condizionare non soltanto come ci diceva stamattina giustamente Massimo D'Alema
Diciamo condizionare il ridurre l'uno invita le per l'unica al del realismo americano sul terreno politico e strategico ma anche per riportare diciamo le condizioni dello sviluppo in termini non patologici come per alcuni versi la globalizzazione a guida liberale ha avuto assunto nel corso di questi dieci anni
Grazie
Allora grasse Tempestini adesso Pietro Folena
Buttiglione oggi non è concepito per disciplinare il potere dei potenti non è in grado di farlo queste sono parole
Che Vandana Shiva l'anno scorso a Porto Alegre
Pronunciò in occasione del Forum sociale io credo che questo concetto è un po'il nocciolo il punto di partenza di ogni serio ragionamento sugli effetti disastrosi della delle politiche neoliberiste degli ultimi vent'anni e anche di una prospettiva nuova della sinistra a proposito della riforma delle istituzioni che guidano
La globalizzazione
E io credo che ci abbia un po'liberare in questa discussione e vedo che lo si sta facendo tavola rotonda di questo pomeriggio da alcuni luoghi comuni che sono corsi anche nel dibattito della sinistra europea italiana in questi anni
E che rischiano di offuscare
Come posso dire il contenuto della nostra proposta che dovrebbe essere quello
Esplicitamente della umanizzazione e della democratizzazione della globalizzazione
Tra questi luoghi comuni io credo che ci sia quello che secondo cui bisogna governare la globalizzazione
Parola la globalizzazione
Diciamo in larghissima parte non è anarchica
è governata certo ci sono anche aspetti fanatici anarchici intollerabile denunciati anche il Papa ieri a proposito delle politiche che le grandi multinazionali dei farmaci fanno e credo che questa sollecitazione del Papa
Dovrebbe ulteriormente spingerà la sinistra
Europea a fare di questa battaglia uno dei grandi punti nella prossima campagna elettorale
Ma gli aspetti di governo della globalizzazione
Noi dobbiamo ricordarli è abbastanza apertamente perché alcuni sono perfino di carattere come posso dire autoritario non voglio qui parlare della tema che non è molto oggetto di questo convegno anche se dovrebbe entrare di della limitazione alla circolazione delle persone d'immigrazione clandestina ed è la necessità di ripensare una parte delle politica che la sinistra ha fatto in questo ambito
Ma mi riferisco per esempio alla storica nota sentenza del davvero il aiuti io con cui l'Europa è stata condannata quando chiuse le frontiere all'importazione di carne bovina dagli Stati Uniti
Carne bovina trattata con gli ormoni con la decisione venne presa a tutela della salute
O alle ai ricorsi che ci sono presso l'Università modella del commercio contro l'Europa
Che pur con molti i bassi qualche alto tenta di mantenere un minimo di principio di precauzione per gli OGM
Ora Provaglio GM
Si pone per l'Europa in modo molto meno grave
Per Paesi del Terzo e Quarto Mondo che hanno l'agricoltura come principale settore produttivo che s'rischiano di essere vittima di una colonizzazione biologica
Vere e proprie di pagare il prezzo grave delle scelte che si stanno facendo consegnando le loro agricolture nelle mani di alcuni grandi gruppi industriali
Cinquant'anni fa il numero di varietà di mele disponibile sul mercato era sei volte maggiore di quella attuale sono scomparse tantissime specie un un enorme problema che
Occorre porsi è che queste regole oggi impediscono di porsi
I Paesi ricchi oggi finanziano ingente mente D'Alema ha ricordato stamattina giustamente l'agricoltura e chiudono le frontiere l'importazione dei Paesi poveri
Siamo stati molti di noi a Mumbai la stima la scorsa al Forum sociale ebbene in India cause delle decisioni della regola dei Gatta
Le importazioni agricole sono quadruplicate passando da un miliardo di dollari del novantacinque quattro miliardi nel due mila cosa che ha prodotto un crollo vertiginoso dei prezzi
Interni a causa delle importazioni noi critichiamo la Cina ma ci comportiamo nei confronti dell'India e del sud del mondo si Puddu prodotti agricoli esattamente secondo una logica analoga
Non voglio parlare mercato del caffè che aumenti al suo fatturato ma che vede una drastica riduzione del profitto
Per i container America latina dell'Africa una parte delle guerre della West Africa sono legate a questo grande tema
Quindi ci sono delle regole ma sono ingiuste sono applicate con grande dispendio di energie una puntigliosa rigidità io proporrei che assumessimo quella che con efficacia non un comunista non socialista ma un democratico americano Kerry ha chiamato con frase felice economia del privilegio
Contro l'economia del privilegio e ci sono delle regole che tutelano questa economia del privilegio quindi il problema è con quale idea di mondo e con quali obiettivi noi ci proponiamo di governare questa globalizzazione e vorrei sinceramente che nelle prossime settimane al di là delle discussioni che aveva avuto
Anche appassionati al nostro interno sulle liste visibili unitaria eccetera eccetera fosse molto di più sui contenuti e meno sua astrazioni politologi
E io credo che ci sia bisogno di un profondo ripensamento a pensiero socialista mi fa piacere provetto Tricarico apprezzando il rapporto Rasmussen è una innovazione dobbiamo dire che rapporto Rasmussen è la prima innovazione che viene in questo e contraddice contante politica che noi socialisti abbiamo fatto il governo di tanti Paesi europei e della Commissione europea nel corso di questi
E in questo ripensamento io credo che bisogna sfatare il mito delle leggi del mercato intese come leggi immutabili voglio preoccupare Tempestini
Non lo sono per l'economia di piano sono per il mercato intendiamoci però insomma forse quello che disse Roosevelt quando venne nominato presidente candidato alla convention democratica nel trentadue disse contrariamente a quanto dicono i nostri avversari repubblicani noi dobbiamo affermare il fatto che le leggi dell'economia non sono fatte dalla natura ma sono fatte dagli esseri umani
Fermarsi a né banale sono passati settant'anni è finita è finita il secolo breve forse potremmo chiosare questa affermazione di Roosevelt con quella di questo
Grande intellettuale studioso ed esperto che ha diciamo sì Claire in questo splendido libro che si intitola privatizzazione del mondo quando dice
Che appunto siamo di fronte a un processo di privatizzazione dei grandi beni comuni del mondo e cioè al fatto che oggi quelle leggi umane messe sull'economia e sul mercato non naturali stanno compromettendo l'andatura spesso allora io credo che sia vero che sta cambiando la destra
Che la destra sta dando un'altra risposta dopo gli anni diciamo di illusione di un liberismo sfrenato dopo l'undici settembre
Siamo passati la globalizzazione ideologica portata avanti con il bastone delle sanzioni e con la carota e gli aiuti diciamo compassionevoli
Siamo passati a
Alla globalizzazione armata
Tuttavia io qui non sono d'accordo invece un altro rito D'Alema questa mattina non pensa che la critica fondamentale a questa globalizzazione sia venuta da destra o in primis da destra o meglio vorrei completare l'esame Manzione è venuta anche da sinistra
E è venuta da qualcosa che ci è sfuggito
E che ci ha preso di infilata finché eravamo nel cuore della nostra straordinaria esperienza di governo in dodici Paesi quindi su quindici in Europa da Seattle in poi
Si è fatta idea si è fatta strada l'idea che non funzionava questa globalizzazione certamente con aspetti anche di protezionismo
Di chiusura anche in cultura di sinistra mandare tratto rilevante a domanda rilevante era una domanda di democratizzazione e di cambiamento di questa globalizzazione
Ora è chiaro è vero e questo si molto giusto che oggi invece la risposta della destra quando sente che c'è questa critica la sinistra che la più grande potenza dopo gli Stati Uniti d'America è la società civile aberrante o meno definizione degli ortaggi sa dopo il quindici febbraio dello scorso anno
Non c'è alcun dubbio che la strada della guerra rappresenta da destra una risposta a questa crisi di consenso che si sposa con campagne pro te con protezionistiche sicuri Tarja antiglobalizzazione da destra che sono pienamente in atto quindi libertà per le merci dal nord al sud del mondo ma non dal sud al nord al mondo questa è la sostanza
Salvo poi rendersi conto che i meccanismi selvaggi finita tre zero dell'economia ne ha parlato Bersani prima sono molto d'accordo finiscono poi con ritorcersi contro la stele stesse economie forti come dimostrano primi casi Herron e poi il caso Parmalat con i suoi aspetti un po'diciamo particolari no
Ebbene io credo di fronte a questo una sinistra che si dice riformista non possano essere neppure sfiorata dall'idea di dare il proprio appoggio a questa logica
Della guerra e credo che per ragioni politiche noi dobbiamo raccogliere quello che ha detto Sergio Marelli poco fa
E cioè in questo passaggio politico non sia in alcun modo pensabile che ci asteniamo che modifichiamo la nostra posizione del luglio scorso a propose la precettazione italiano all'occupazione
Dell'Iraq
Ma io mi domando vorrei dirlo un po'di più di quello che ho detto Marelli Tricarico
Possiamo tacere sulla posizione europea Cancun non è vero che Cancun è fallito per colpa degli americani il tredici agosto Pascal Lamy è volato a Washington e ha fatto un accordo con il suo omologo americano pensando che il bipolarismo commerciale che ha retto il pianeta negli ultimi quindici vent'anni avrebbe permesso di governare che ancor a Cancun è fallita e io non gioisco perché son la Colombia Luigi si rischia negli accordi di bilaterali gli Stati Uniti gongolano sono i principali sono lì pronti a a farsi gli accordi bilaterali ma l'Europa aveva il dovere di ad arrivare con un'altra posizione
Tanto nei confronti di un soggetto che stava già nascendo
è un soggetto commerciale economico pieno di contraddizioni essere fatta la Tricarico proposero rapporto fra questo soggetto e i Paesi più poveri era persone molto importante e io condivido molto l'indicazione che è stata data tuttavia a Cancun c'è stato un confronto fra l'economia del privilegio
Nel suo bipolarismo Stati Uniti Europa e diciamo queste forze nuove che anzitutto sul piano del mercato del commercio richiedono quanto a loro spetta Lula è stato in India stima la passata
Vorrei che
Siamo forse condizionati dal dal Forum Sociale ringraziava sarà comprato una portaerei una seconda portare nucleare russa la dopo Resca e due batterie di missili intercontinentali nucleari poi ricevuto nulla va avanti questa
Sta cambiando qualcosa di profondo e le cifre che ci ha dato Tricarico su questa graduatoria riletta dovrebbero forse Facci riflette insomma a Cancun era in commissario socialista francese Pascal Lamy che ci ha portato in quelle condizioni allora
Per concludere
Io credo che noi dobbiamo cambiare strada l'Europa ha recepito per esempio
Oltre ogni ragionevole da ragionevolezza la protezione le le le indicazioni sua prodezza alla protetti della proprietà intellettuale in un anno abbiamo importato dalla legislazione europea il digital Millennium Copyright Act
E la brevettabilità del software anche se per fortuna per iniziativa nostra al Parlamento europeo si è temperata questa indicazione
Ma vorrei anche parla della privatizzazione con Pierluigi hanno avuto occasione di parlare in altri modi naturalmente uno Ternana parlarne possiamo andare avanti sulla privatizzazione dei servizi pubblici emigra e di grandi beni comuni come si è fatto in questi anni
Io concordo con l'indicazione che del dei Federalisti Europei che il Parlamento europeo recepisca questo testo della della convenzione anche se non c'è quest'articolo fondamentale dell'Europa che ripudia la guerra riterrei anch'io veramente decisivo
Tuttavia proporrei di non recepita terza parte che è una costituzionalizzazione di politiche che hanno profondamente questo segno di economia del privilegio e di liberismo
Allora io penso che per recepire raccogliere questa bandiera che è stata in qualche modo ripresa da il movimento in questo nuovo pensiero critico dobbiamo concentrarci su tre punti proposte concludo
Il primo è la è la questione la riforma democratica di queste istituzioni per le ragioni che già sono state dette
Non solo modificando all'interno il funzionamento di WTO Fondo monetario Banca mondiale e quindi un Paese un voto ma soprattutto trovando il modo di portare all'interno di queste istituzioni e la voce delle organizzazioni non governative
Qualcuno ha scritto in modo un po'retorico facendo il paragone fra l'Impero romano e l'impero di oggi che l'ONG sono il popolo dell'impero
Ora io non so se nel popolo dell'impero accerto che oggi al possono rappresentare effettivamente un contrappeso nel funzionamento di questo organismo
Secondo è la istituzione fatta proposta anche da Antonio Guterres alla congresso di San Paolo del Consiglio di Sicurezza sociale le Nazioni Unite al di sopra della Triplice
Voti o Fondo monetario Banca mondiale un nucleo già esistente
Lecco Sacco il Consiglio economico occorre trasformarlo in un organismo decisionale con poteri veri un organismo di emanazione dell'Assemblea generale nazioni unite in cui si discute le si decidono le regole della finanza del commercio e degli Investimenti qualcuno anche a ha avanzato l'ipotesi o di trasformare o di istituire ho finito una sorta di banca mondiale della sapere dell'innovazione capace di connettere incentivare e finanziare il motore della cultura come motore di riequilibrio sociale
E credo che in questo quadro prove trovare posto nella nostra proposta la Tobin tax e la lotta ai paradisi fiscali come questione assolutamente fondamentale non solo simbolica no si tratta
Di correggere queste terribili distorsioni provocate anche all'economia dei Paesi forti dalla finanziarizzazione dell'economia
Infine una battuta sulla riforma dell'ONU
Ho sentito Coletta Papisca condivido molto le sue riflessioni
Intanto si potrebbe l'Europa capisco che una spacciano spettante utopistica in questa ma per spingere in questa direzione proporre alla Francia
Membro del Consiglio di sicurezza
Permanente
Di trasformare il proprio seggio in seggio dell'Unione Europea garantendo per un certo numero di anni dieci o quindici
Che sia la Francia il rappresentante del seggio dell'Unione Europea coadiuvato dagli altri paesi europea io capisco che alcune di queste proposte possono avere un significato
Un po'utopistico di corre al di là ma noi in questa campagna elettorale ho risvegli armo una idea di Europa che ricomincia diciamo a svolgere una funzione fa un accordo con il G venti più fa un accordo con l'Unione africana
Sarà e cambiare dall'interno i meccanismi del Consiglio di sicurezza o temo che non saremo all'altezza di questa grandissima sfida che abbiamo di fronte
Grazie Folena furono trentenni
Ma io sono trovandomi molto d'accordo con le osservazioni sono state fatte fino adesso
Sono molto ossessionato dal problema che esordì qual è il filo che dobbiamo tirare per uscire dalla situazione di impasse nella quale ci troviamo a livello europeo e a livello mondiale
Un mercato di cinquecento milioni di cittadini può rappresentare un grande soggetto politico di rilevanza mondiale
Se adesso corrisponde un governo della politica estera politica economica e commerciale
Della cooperazione
Di un'unione capace di decidere e di manifestarsi con una sola voce
Questo oggi non c'è
E questo oggi è un obiettivo che si è infranto di fronte alle obiezioni
Emerse nel corso della conferenza intergovernativa di Brussel
Non era la lotta fra il partito americano il partito dell'autonomia la cosa è molto più complessa
Era una lotta che riproduceva certamente vecchi schieramenti
Del recente passato
Ma che non riteneva di potere arrivare ad un'unione politica capaci di decidere di rappresentarsi con una sola voce
Questo è il era è il nodo dei nodo che rimane se dovesse passare quella minoranza di blocco che si delineava delle proposte della Spagna
E della Polonia
Ora abbiamo avuto molte prese di posizione che vanno anche nelle direzioni indicate qui nel corso del nostro dibattito ultima il Parlamento europeo ha deciso si è pronunciata fa sì l'ONU delle stelle
Di sicurezza dell'ONU ognuno ha detto la Francia non è neanche detto dalla Lambretta tutte sia dettaglia
Posto un problema come si è posto un problema nei miei vari interventi dei sogni che sono accaduti in questi ultimi anni o reti messe insieme internazionale della Banca mondiale
Il documento di Rasmussen poi ci si è riferito va in questa direzione
Passando ai fatti abbiamo solo l'unica esperienza che l'OMC dell'azione mondiale del commercio
Anche questa esperienza io difendo personalmente la riunione l'amico del giaguaro è un è un socialista serio e impegnato
Solo scale una palla al piede nel tentare una mediazione fra Stati Uniti e per la prima volta non il sud del mondo ma uno schieramento è stato sottovalutato in modo criminale secondo
Fidanzati
La mediazione che potevo fare lamiere ce l'aveva
A quella dettata dai margini estremamente esigui di una politica agricola comune europea
Della sua parlo Alpi
Non poteva andare controlleremo della politica agricola europea
Lettera con ciò fortemente condizionato in un mercato in uscito dagli individuare un capo aprì un capitolo nuovo dei rapporti commerciali internazionale sul fronte delle importazioni da parte dei Paesi industrializzati
Nell'Europa è apparsa protezionista in questa vicenda che significa mai apparsi impressionista perché perché anche negli interventi che ci sono pur sperimentati in in Africa con gli acidi film vedere di regolamentare i rifornimenti di materie prime su prezzi di lunga scadenza qui sa venissero sulla funzione di stabilizzare il mercato nelle due direzioni
Ci si è fermata il primo impone ai primi passi e non si è realizzato niente di fronte a la la crisi petrolifere si delineava negli anni negli scorsi mesi nessun attentato veramente i rilievi di stabilire rapporti negoziali internazionale con i Paesi arabi connesso all'icona russe
Per anche qui per comperare petrolio
Contro euro contro Euro e de delineare una politica commerciale autonoma del dell'Unione Europea
Questo spiega ancora lei insuccessi che gli sono stati in politica estera il limite profondo nelle nostre iniziative anche quando sono state prese penso alle difficoltà con la quale abbiamo governato la crisi dei Balcani le difficoltà e le in col quale governiamo partecipiamo al governo sulla crisi del Medioriente la spaccatura che si è determinato di fronte agli all'intervento militare in Iraq capelli abbiamo una politica estera che certamente farà dei passi avanti se se il il titolare della politica estera e la sicurezza diventerà anche vicepresidente della Commissione europea
In consiglio dei ministri capaci di decidere a maggioranza qualificata
Se avrà quindi la impossibilità di agire come un soggetto che parla con una sola voce ma rappresenterà soltanto una serie di interlocutori questo il vero pericolo che c'è nella vicenda di Bruxelles del dicembre scorso
Chi invece dell'Unione europea si con solide non vere
Dei dialoghi di internazionali o delle partnership Filomeno equilibrate con gli Stati Uniti da parte di singoli Stati dell'America dei singoli stati di venticinque Stati che compongono l'Unione l'Unione europea
Allora dove il bandolo di una matassa
Il bando alla mattanza che credo credo che una politica estera
Indipendente una politica di cooperazione economica inestricabilmente collegata con una politica estera una politica forte capace quindi via associare un intervento diplomatico come intervento economico capaci di disporre di un bilancio
In ossia al cinquanta per cento quasi mobilitato delle risorse agricole e dal protezionismo agricolo
Non è concepibile se non c'è un'unità minima nella politica economica e sociale dell'Unione
E difficilmente concepibile una politica estera in qualsiasi Paese a cui non corrisponde neanche un un centro di coordinamento una visione comune delle politiche economiche e sociali e di fatti e quindi ci troviamo di fronte all'altro aspetto
Che lo stallo nella quale si trova il processo di integrazione politica dell'Europa
Il fatto che
Unione europea come politica economica dispone di una gamma anche troppo vasta gli strumenti l'unico difetto e ognuno di questi strumenti ignora completamente l'altro
Esiste quindi una politica agricola comune
Esiste una politica nella zona euro della Banca centrale europea che funziona come un istituto federale
Autosufficiente
Esiste un patto di stabilità e di sviluppo che hai che rigidità ulteriormente le norme fissate a Maastricht
Sistemi grandi obiettivi di politica economica queste cose ogni anno ecco vengono come direttive al Parlamento europeo Grandi orientamenti di politica economica
Che qualche volta assistono qualche volta si differenzia da un rapporto specifico sulla realizzazione la strategia di Lisbona
Esisteva per un rapporto sulla politica sociale
Esiste un rapporto sullo sviluppo sostenibile ognuno di questi rapporti non ha
Non si è mai posto il problema della compatibilità con l'altro
Per cui possiamo proclamata ogni giorno che vogliamo la strategia di Lisbona che non va avanti che poi sostenere un patto di di di stabilità e di crescita che ignora completamente nella misura in cui questo questa strategia di Lisbona viene effettivamente portata va
In queste condizioni alloggi reperiti trovandoci appunto di fronte a questo nodo il nodo è quello del della decisione all'unanimità
Rinnovi e quella decisione all'unanimità della possibilità o dell'impossibilità di dettare regole comuni in materia di politiche economiche il nodo successivo è quello di poter definire un coordinamento delle politiche economiche e sociali e ambientali
Dell'unione
Che apra un dialogo un confronto con una banca con la banca europea la Banca centrale europea
Io traggo da questa convinzione che il fallimento
Figlio di Bruxelles nel dicembre del due mila e tre
Impone non soltanto una ripresa dell'iniziativa per superare gli ultimi ostacoli che si frappongono all'approvazione dei risultati della convenzione
Qui Pietro sarei francamente più spregiudicato non credo che sia il tempo di alzare il tiro e dire che da parte terza
Almeno a me tanto noi luce dispersa verso il risultato della comunque
Sintomo comune chiedo
Massimo
Interpellato distribuiti confuso dieci
Io di un'articolazione delle iniziative all'interno della Comunità europea senza mettere in nessun modo in questione le istituzioni europee
Penso a quello che si che in atto per quanto riguarda il coordinamento struttura la cooperazione strutturata si chiama così
Fra i Paesi che scelgono di progredire da subito nel campo nelle politiche della sicurezza e della difesa
Penso quindi alle iniziative in atto da un gruppo di Paesi che probabilmente si allargherà rapidamente
Credo che bisogna creare le condizione perché un'iniziativa di cooperazione rafforzata
Si realizzi nell'ambito della zona dell'Eur
La zona dell'euro soggetta oggi a una soluzione di gravissima entità
Negli impieghi e ricca di gravi conseguenze
Abbiamo come voi sapete una banca centrale idea si è arrogato anche il compito di far la politica economica
Del della zona euro abbiamo l'inesistenza di una politica economica abbiamo una commissione che è scissa in quei tanti rivoli di cui ho parlato perché non si incontro ma abbiamo da rispettare un patto di di stabilità e di crescita
Nel quale non esiste nessun parametro che riguardi le politiche di sviluppo
Per cui è assolutamente indifferente per la Commissione europea che vigila su quel patto
Se l'eccesso del tre per cento
Sul bilancio loro sul bilancio nazionale
Derivi da una riduzione delle tasse da un aumento la spesa corrente o da altre cose oppure dagli investimenti connessi agli obiettivi di Lisbona
Nel campo della ricerca nel campo della formazione nel campo delle infrastrutture strategiche
Persino nel campo dell'allungamento
Nella pole della vita attiva con tutte le misure strutturali che una politica del genere comporta
Per questo io credo che vada rivisto il Patto di stabilità e di sviluppo vada rivisto senza pensare di poterne sconvolgere i i fondamenti ma tentando di renderlo compatibile questa è la sfida che un'unione politica europea trova di fronte al seno a renderlo compatibile
Con una politica di sviluppo sufficientemente coordinata fra gli Stati nazionali ad opera della Commissione europea
Voglio sapere cioè se c'è spazio quale lo spazio nel patto di sviluppo Dini del Patto di stabilità e di crescita per una politica di sviluppo dell'occupazione per realizzare Lisbona
C'è una grossa battaglia estremamente difficile temo come sempre che essa venga sottovalutato nel momento in cui sì ci si misura con i problemi in cui ci siamo misurati oggi
Sperando che quasi per un processo autonomo si risolveranno i grandi problemi del mondo che abbiamo di fronte a noi io credo che non si risolveranno se l'Unione europea non troverà
La ragione d'essere di una politica economica e sociale
Che dia spalle a una politica estera indipendente una politica di cooperazione economica indipendente
Ora servono tre la parola Antonio Guterres prontamente al grazie
Info
Durante il dibattito di questa mattina
Quindi sono state dette due cose fondamentali sulla globalizzazione prima di tutto il riconoscimento che questo crea benessere che ricchezza produttività ma aumenta anche il divario tra ricchi e poveri tra Paesi ricchi e Paesi poveri e all'interno in sella di ciascun paese il divario tra ricchi e poveri contemporaneamente Chuck crea anche nuove tensioni forti tra l'economia e l'ambiente assecondare a mente concordiamo sul fatto che questo modello di globalizzazione non è sostenibile perché esclude
Le popolazione esclude almeno un terzo della popolazione mondiale e quindi non è possibile
Giudice sviluppare il mondo senza tener conto di questa fetta della popolazione
Inoltre la pressione sull'ambiente sulle risorse non naturali non sarà sospetti sostenibile nel lungo termine quindi forse tutti voi sapete che
Lo studio già ANAS
Possibile fare un confronto si può fare un confronto con dell'orso Lords dice o un terribile problema io ho paura di essere distrutto dall'umanità e l'altro Orso risponde non ti preoccupare allo stesso il problema ma al problema si risolve da solo nessuno rimarrà nessuna sopravviverà e quindi spero che non raggiungeremo questa situazione assurda paradossale
Quando confrontiamo le contraddizioni di base della Croma globalizzazione moderna e e quelle della società del capitalismo
Il giorno della rivoluzione industriale allora
Concludiamo che il contraddizioni fondamentali della rivoluzione industriale era lo sfruttamento lo sfruttamento
Come assente a gli sfruttati di lottare attraverso i sindacati risciò veri i partiti politici inoltre inviò per il sistema per lo sviluppo del sistema è chiaro che coloro che producono devono consumare e le loro condizioni di vita devono essere migliorate e quindi occorre tener conto degli interessi comuni e questo raccomanda una politica che migliori le condizioni di vita della popolazione mondiale quindi la tensione tra i poveri degli sfruttati e i illuminati coloro che hanno determinano le regole ebbene questa determinato alcuni fattori della scemare attuale chiaramente se lo sfruttamento continua la contraddizione è fondamentale adesso è tra coloro che vengono coinvolti a coloro che vengono esclusi il problema è che la maggioranza della popolazione mondiale due terzi
La maggioranza nel nord dalla minoranza nel Sud verrà coinvolta dal sistema tutti noi siamo collegati tutti noi abbiamo gli stessi simboli per esempio i cellulari la carta di credito e quindi tutti noi siamo in contatto con il collegamento a prescindere dalla posizione geografica siamo in Giappone negli Stati Uniti ma siamo tutti
Collegati Perazzi amo separati da coloro che vengono esclusi coloro che vivono nei villaggi africani o i senzatetto statunitense o portoghesi non solo gli escludiamo ma li dimentichiamo e abbiamo l'illusione a livello mondiale di non aver bisogno di loro l'economia mondiale
Craxi stesso abbandonerà questa fetta della popolazione che rappresenta una parte dei consumatori dei produttori e quindi sta nel nostro interesse
Capire che dobbiamo compiuti in coinvolgerli perché in futuro noi
Dovremo avere potremmo avere bisogno di loro con delle conseguenze che al momento non sono prevedibili quindi di fatto ciao crea veramente una preoccupazione seria
Per i socialisti è necessario quindi capire che necessario cambiare qualcosa di essenziale e abbiamo veramente bisogno di un sistema di grave Hernanes per e la globalizzazione
Per coinvolgere tutti perché questo è l'unico modo di rendere tutto ciò sostenibile in futuro quindi sì dobbiamo fare in modo che interessi comuni vengano tutelati se vogliamo sopravvive e sul pianeta più di fatto c'è un programma internazionale per affrontare questa problematica
Non abbiamo dei gli obiettivi gli Obiettivi del Millennio
Pubblico ministero che sono ragionevolmente accettabili anche se non verranno raggiunti tutti è chiaro l'impegno preso dalla comunità internazionale
Non tiene conto delle necessità che si impongono per applicare questi obiettivi
Io voglio essere molto franco
Sì alcune iniziative non sono dei passi in avanti sono dei passi indietro sono qualcosa di cui ci dobbiamo vergognare
Inoltre anche le nei negoziati a livello commerciale sono anonimi non impasse sono stati bloccati e vorrei sottolineare quanto è stato detto ieri pomeriggio non è vero che per tutti noi siamo i buoni e gli Stati Uniti sono i cattivi agli atti di alcuni siamo tutti sulla stessa barca noi vendiamo associati agli Stati Uniti agli americani noi siamo cattivi come tanto quanto gli americani per quanto riguarda le questioni economiche a livello globale inoltre ci sono stati c'è stata anche un vertice che è stata la frustrazione maggiore di tutti i tempi i vigili il quadro istituzionale è molto debole e non garantisce la l'implementazione degli obiettivi e quindi tenuto conto di tutto ciò è ovvio
Che
Questa determinata da una volontà politica oppure dalla mancanza di questa volontà politica ne abbiamo discusso stamattina
Questo è determinato anche dalla mancanza di un sistema dei Gava Nance globale efficace che passa garantire la realizzazione di questi provvedimenti di di fatto questa data il nastro non esiste e quindi noi abbiamo un modello di governance che risultava che deriva dalla seconda guerra mondiale ma non è più applicabile non è più valido
Quindi dobbiamo fare in modo che il dibattito continui
Prima di tutto c'è un totale una totale assenza di coordinamento grigi attorno a un coordina niente
E anche se lo facesse sarebbe un po'opinabile
Io sono in totale disaccordo con la posizione ufficiale del l'Internazionale socialista
Necessaria una riforma
Sostiene necessario parlare di sviluppo sostenibile di sviluppo umano con la capacità di incontrarsi ogni anno con i leader dei principali enti comprese le Nazioni Unite
Warner Bros Jarret definire delle strategie di anno in anno capaci di coordinare i vari enti le varie agenzie
In maniera da poter realizzare gli obiettivi in maniera efficace Pansa che non è possibile adesso
Inoltre bisogna creare anche un ministro un'istituzione per il l'ambiente mondiale tenuto conto anche dell'occupazione occorre creare questa entità io sono assolutamente d'accordo con quanto è stato detto
è necessario creare un'autorità finanziaria mondiale capace di garantire la supervisione e rispetto delle dei codici di condotta le per le transazioni per lei negoziati
Io ma non mi attardo rosso di dettaglio comunque sono d'accordo su quanto è stato detto
Pai la riforma del WTA
Riuniti e il Lido
Secondo me ci troviamo di fronte ad una problematica fondamentale quando vediamo come la comunità
Internazionale si occupa di economia ambiente eccetera la la gente è sempre la stessa prima le questioni finanziarie e poi quelle economiche e infine quelle ambientali se c'è spazio
A Osio che allora questi quattro elementi appartengono alla stessa realtà e devono essere trattati insieme con istituti Diversi con istituzioni Diversi simili non sono d'accordo
Ma con un coordinamento efficace con una strategia efficace affinché sia garantito un equilibrio nel prendere in considerazione gli aspetti finanziari economici sociali e ambientali e secondo me è questa l'elemento chiave per il sistema di Gava innanzi affinché funzione tutto questa opera molto astratto no e non saremo in grado di comunicare con i nostri sostenitori con i socialisti nel mondo se discuteremo di tutto questo
In maniera astratta
Casa penso che abbiamo bisogno di alcuni obiettivi di mobili stazione come per esempio il caso l'annullamento dell'indebitamento dei Paesi più poveri poveri
Non funziona così complicato così burocratico che non funziona quando il governo portoghese portoghese accertato di cancellare di indebitamento del Mozambico
C'è stato un grande consenso che eravamo molto contenti ma e il giorno successivo al ministro delle Finanze mi accontento l'ha contattato e mi ha detto non possiamo farlo perché perché lo dobbiamo mettere del deficit
A causa dell'instabilità
Dato che il debito era enorme e quindi non possiamo farlo allora ho dovuto dire beh non possiamo cancellare il debito ma non preoccupatevi non pagherete niente ma formalmente non possiamo annullare questo debito la stessa casa caduta con il Brasile rispetta la Bolivia
Con il Fondo monetario internazionale cioè significa che le istituzioni funzionano
In maniera tale che tutto viene fatto affinché queste misure questi provvedimenti non possano essere realizzate anche quando c'è la volontà politica di farlo secondo seguiamo la direzione giusta apriamo i nostri mercati a questi Paesi poveri senza condizioni maniera unilaterali
E
Noi socialisti noi europeisti
Siamo contro la attacca attuale e siamo a favore di una vera politica di sviluppo agricolo
Lei noi guadagniamo credibilità e creiamo le condizioni ovvero una rapporto strategico
Tra mobbing ECOSOC con altri Paesi cosa che non è stata possibile in passato per questioni agricole
Non temete di perdere voti su questo in Portogallo abbiamo presentato una bozza di pro forma di proposta e non per questo abbiamo perso le elezioni il problema è che la politica agricola attuale
C'è concepita in ma in maniera tale cinque che il zero virgola quindici per cento della la popolazione ottiene il quindici per cento del Budget quindi parliamo di una piccolissima minoranza di agricoltori dei contadini
Che passano
Beneficiare da questa politica agricola comunica al problema è che queste persone sono in grado di mobilitare gli altri e far credere loro che questa politica nel migliore migliore opere i contadini piuttosto che di perché è una politica che miri a favorire lo sviluppo agricolo
Prognosi paia abbiamo parlato dei paradisi fiscali
Abbiamo parlato del terrorismo e
In paradisi fiscali sono una delle principali Fonti di sostegno per il terrorismo
Questo fa parte della diritta a americana in particolare
Siamo franchi
I paradisi fiscali non sono validi nella economia mondiale diciamolo chiaro e tondo scopre Remo che tantissimi nella nostra società sono d'accordo con noi e pochissimi saranno in disaccordo con noi ma chiaramente questo deve essere fatto a livello mondiale
Ma quanto meno
Per quanto riguarda i paesi più ricchi del mondo un altro punto l'accesso
Ai medicinali gli salva la vita per di Paesi più poveri sono già stati fatti alcuni passi in avanti anche il Papa si è dichiarato in maniera molto chiara
Rivolgendo assi all'opinione pubblica
Infine io penso che è giunto il momento
Di trovare un consenso su il a tassa globale ci sono delle alternative dobbiamo essere aperti per trovare delle alternative è possibile ma secondo me un testo globale può essere sensato nuovi
Sarà un onere e faraona grassa differenza nei rapporti e nelle capacità di sostenere effettivamente l'accesso degli esclusi ai bene comuni cosa di fondamentale importanza per la loro sopravvivenza
Dunque io consiglierei punto queste parole dei cocktail verso il Tevere economia globale sullo stato d'avanzamento anche del governance globale erano governi sì incluso io che non sono che non è soddisfacente sui problemi da affrontare compresi quelli che riguarda direttamente l'Europa un po'come la conclusione di questo nostro discussione
Penso che possiamo passare alla sessione successiva grazie
Forza sale sembra
Guardi Mario
No no è un'altra
Sì
Prego rimasti al limite può fare il servizio pubblico sta
Via
Non so se
Rizzo problemi in più senza
Gran parte riserve
Lambello qui siamo tutti abbiamo torna però c'è un bel tempo
Avete mai raccolto questi tempi in due quindi sullo sviluppo dell'economia dei due raccomandazioni
Cerchiamo di dell'antagonista per cui prima una parte
Se è una signora che ha lasciato
Tutti febbrile nei momenti difficili
No
Domando
Cometa
Dall'altra parte grazie al movimento
Sì
No
Ci siamo
Bocchino
Quindici
Mi quindi Patrizia
Tornano torna
Ok
Alcuni problemi di turno
Ripeto
Spinge
Dopo cambiano Angelo nuovi va bene non c'è problema
L'ex ma per siamo comincia
Per primo tu Polonia su certo il rinvio secondo esordio in quanto Minardo richiederebbe
Siccome sua rispetto
Da bar ricominciamo
Va bene
Bacco
Bene allora discutiamo adesso delle nuove sfide per la pace e la sicurezza in Europa e Stati Uniti
Ma io penso che l'anno che ci siamo lasciati alle spalle difficilmente sarà oggetto del nostro rimpianto
Almeno per quanto riguarda la politica internazionale
Per l'Unione europea e il due mila e tre è stato un vero e proprio anno orribile
Apertosi con le divisioni sull'Iraq
Si è concluso con l'insuccesso della conferenza intergovernativa con la conseguenza che l'Unione si avvia al maggiore allargamento della
Propria storia senza poter contare sul Trattato costituzionale elaborato dalla Convenzione
Probabilmente
La verità è che l'Europa si è riunita a Brussel
Attraversata da troppe divisioni
Il due mila e tre del resto ha segnato una crisi di fondo delle relazioni transatlantiche
Per la maggior parte degli osservatori la crisi più grave da sua ex in poi
Una frattura originata da una divergenza sui modi di leggere lei nuove minacce del terrorismo
E sulle risposte da dare a queste minacce
Una frattura che si è aggravata con il ricorso alla forza su base unilaterale compiuto dagli Stati Uniti in Iraq
Da quella decisione trascorso un anno
Allora sostenemmo che sarebbe stato il dopoguerra iracheno a dare la misura dell'azzardo compiuto dall'amministrazione Bush con l'attacco all'Iraq a dirci se è davvero la caduta per via militare del regime di Saddam oltre a liberare gli iracheni da una dittatura spietata
Sarebbe stato in grado di aprire la strada alla sconfitta strategica del terrorismo
E a riaprire una prospettiva di pace per il Medioriente
è trascorso un anno
L'Iraq del dopo Saddam
Appare in bilico
Rischia di passare dalla categoria
Degli Stati canaglia dove è il regime al potere a costituire la
Fonte di minacce a quella degli Stati falliti e dove le minacce vengono dal vuoto di potere dalla frammentazione Interna in realtà dietro la prova di forza in Iraq operò un complesso di ragioni
Dure motivazioni realiste
E aspirazioni Missoni anni come sostenne Giuliano Amato che parlo di Wilson Isma'con la forza
Rovesciare Saddam significava disarmare il regime iracheno ma costituiva anche il pastello
Di quella visione che riteneva possibile l'uso della potenza militare
Per rimodellare l'intero Medio Oriente per trasformare i regimi della regione per promuovere la loro evoluzione democratica le idee dei neoconservatori quel gruppo fortemente motivato all'interno dell'amministrazione Bush che ha ispirato le scelte di politica estera degli Stati Uniti in particolare dopo l'undici settembre
Quando l'amministrazione americana ha fatto del tutto propria la strategia
Unilateralista una
Strategia che sottovaluta il ruolo delle Nazioni Unite delle istituzioni internazionali che mostra un atteggiamento Dini insofferenza nei confronti degli alleati e che porta gli Stati Uniti a sottrarsi
Ai vincoli del sistema
Multilaterale
Giunti a due anni e mezzo dall'undici settembre e a un anno dalla guerra in Iraq
Forse è possibile trarre un Bilancio dei risultati dell'Indirizzo neoconservatore
Non vorrei sbagliare di grosso queste materia della nostra riflessione odierni
Io ricavo dagli eventi iracheni successivi al conflitto le difficoltà di una stabilizzazione lunga e sanguinosa la crescita di un terrorismo endemico la stessa crisi della road mappa
La sensazione è che almeno in parte l'insieme delle argomentazioni dei neoconservatori si sia indebolito che la strategia dell'azione preventiva e unilaterale sia a meno convincente e persuasiva insomma a ben vedere la questione di fondo che emerge che si impone è quella che è stata posta negli Stati Uniti sia dai democratici alla Kerry
Che dai realisti i tradizionali alla Brzezinski
E c'è l'America dei neoconservatori si è mossa sulla scena internazionale come troppa durezza
Ma soprattutto con disprezzo per le alleanze e le istituzioni multilaterali
Questo mi pare il punto politico che si impone alla nostra riflessione su cui ragionare
L'amministrazione Bush sta dolorosamente imparando un'importante lezione
Cooperare necessario dettare le soluzioni è impossibile ha dichiarato Brzezinski che se ne intende di queste cose
Nei giorni in cui Bush tornava le nazioni unite alla ricerca di forze di soldi
Mentre aumentava il prezzo umano economico e politico della guerra al terrorismo
In realtà forse si può sostenere che si stia facendo strada faticosamente
Basta leggere Pound
La consapevolezza dei rischi impliciti in un eccesso di unilateralismo una strategia che appare sempre più insufficiente per fronteggiare la complessità delle minacce esistenti del resto
Se guardiamo
A quanto sta avvenendo nella politica statunitense mentre comincia la lunga campagna elettorale
Cogliamo un'articolazione più ricca di quando ci indurrebbero ad immaginare anche in Italia ed entusiasti tifosi dell'unilateralismo
E deve farci riflettere l'emersione per molti versi inattesa del governatore che erano lì come candidato democratico dotato di forza politica ci conferma in primo luogo malgrado tutto la vitalità della democrazia americana dove un candidato dato per spacciato può emergere come un'alternativa al presidente incaricato sostenendo di voler affrontare insieme agli alleati le sfide della sicurezza la sicurezza nazionale e internazionale
C'è un'alternativa che non si rifiuta che non rifiuta l'assunzione di responsabilità per gli Stati Uniti anche qualora tale responsabilità comportasse il ricorso alla forza ma la colloca in un quadro condiviso dai propri alleati
Multilaterale
Io Penon so se il governatore Kerry può essere capace di interpretare tale ruolo è difficile dirlo difficile prevedere come andranno le primarie certo i contenuti politici della sua candidatura possono trasmettere un esempio incoraggiante anche lei all'Europa e dirci che è possibile lavorare al rilancio di un approccio multilaterale condiviso ai problemi
Della sicurezza del resto io ritengo che
La differenza tra una visione progressista delle relazioni internazionali e una dominata dall'esaltazione della politica di potenza
Sia esattamente in questo punto già alcuni prendono atto della crisi delle istituzioni del multilateralismo
Vedendo vita conferma che nessun'altra strada e data al di fuori dello scontro tra gli egoismi nazionali o del dominio unipolare la sinistra democratica non può evitare di imporre a sé e agli altri l'obiettivo di ricostituire un tessuto di governo della comunità internazionale
Se le cose stanno così ed è l'altro punto che volevo porre è necessario prendere coscienza che le forme istituzionali e politiche
Che il multilateralismo si è dato nel corso dell'ultimo decennio cominciare dalle Nazioni Unite non appaiono adeguati alle sfide che sono oggi dinanzi alla comunità internazionale qui giungiamo al nodo
Stella che costituisce della cooperazione
Euro-atlantica che costituisce il perno di un nuovo multilateralismo e anche al ruolo dell'Unione Europea l'indomani della mancato accordo sul Trattato costituzionale io ritengo che
La complessità della costruzione europea non dovrebbe impedire all'Unione una capacità di assunzione di responsabilità nel governo della sicurezza
L'Iraq ha dimostrato che gli europei sono in grado di seguire o di opporsi agli Stati Uniti
Ma se prendono due strade diverse e si dividono
Il risultato certo è che nella prima nella seconda scelta produce una qualche influenza sulle scelte americane
Probabilmente questo è un punto amaramente toccato con mano dallo stesso Blair insomma per avere qualche possibilità di influenza occorre che l'Unione europea definisca un'agenda in positivo che non si limiti a reagire a Washington ma sappia cosa vuole fare del Golfo nel Medioriente
Nei Balcani
Ora negli ultimi mesi anche probabilmente a causa del trauma della frattura sull'Iraq mentre il negoziato sugli aspetti istituzionali languida all'Europa compiuto un passo avanti importante penso alla strategia di sicurezza europea voluta da Solana e accorta
Nella sua stesura finale al Consiglio europeo di Brussel
Un documento che riduce la distanza dell'Europa dagli Stati Uniti sulla valutazione delle minacce
Terrorismo proliferazione delle armi Stati falliti Masserano ma dico nervi risponderà con un ordine internazionale governato da regole
Dalla forza del diritto anche nell'eventualità del ricorso alla forza
Si tratta di una piattaforma solida per impostare il rapporto con gli Stati Uniti in tema di sicurezza su basi tutt'altro che remissiva altrettanto positivamente io credo debba essere accolto
L'accordo di cooperazione strutturato previsto per la difesa
Se a questi due risultati si aggiunge l'iniziativa franco tedesco britannica subiranno si ha la sensazione che si stia designato disegnando alla guida dell'Europa allargata una sorta di triumvirato informale
Con il vantaggio di superare le divisioni precedenti e di fornire una leadership in politica estera alluvione
Ma con lo svantaggio di escludere alcuni paesi potenzialmente maggiori e anche di suscitare frustrazione nei paesi minori garanzie
Parlato senza politiche che
Affrontino anche l'una e l'altra questione nel mondo del nostro tempo io credo che sensi imposterà hanno consiglia questioni si potrà anche entrare in sintonia con i sentimenti diffusi nelle opinioni pubbliche europee ma anche a ben vedere in quella americana indagini recenti ci dicono
Che il sentimento prevalente nelle opinioni pubbliche favorevole al ruolo delle istituzioni internazionali efficaci
Che la maggioranza su entrambe le sponde dell'Atlantico esprime si esprime per una cooperazione è un atlantica
E che posizioni e comportamenti
Il che si sono ispirati alla alla alla alla alla strategia neo conservatrice hanno incontrato tenaci resistenze nell'opinione pubblica questo è sono fatti da di cui noi dobbiamo
Tenere conto io credo che ci siano le condizioni per
Rilanciare anche un nuovo movimento
Per la sicurezza e la pace che collochi
La la la grande questione della sicurezza e della pace nel quadro di un impegno teso a rilanciare l'impostazione multilaterale il ruolo delle istituzioni
Internazionali ecco su queste questioni possiamo aprire una discussione questa sera in particolare il giudizio sullo stato della strategia neo conservatrice su le forme del rilancio della cooperazione transatlantica
Giuliano Amato che avrebbe dovuto svolgere intervento conclusivo non è a Firenze bensì a Barcellona per
No impegnativa discussione sulle questioni europee ecco noi Felipe Consales che diciamo dalla Spagna televisiva a Roma possiamo cominciare intanto la parola Federico Romero dell'università di Firenze per il primo interventi
Grazie
Da intuiscono che sgombrano il campo da una prima difficoltà che risponda alle domande che Tupone di comporta fare una previsione esplicito esplicita sulle elezioni
E come dire fare questi
Previsione adesso esattamente come giocare alla roulette nel senso che i giochi sono apertissimi vedremo come andrà a finire
Mi sembra evidente che l'amministrazione Bush ha una impellenza
Che credo dal loro punto di vista delle origini Luca elettorali e non di riflessione approfondita sull'Iraq posto vittoria che credo abbiano fatto ancora in modo molto
Limitato
All'impellenza cioè di arrivare alle elezioni possibilmente a qualche settimana prima delle elezioni con dei risultati
Dimostrabili in Iraq che quindi con una qualche parvenza di situazione in cui si possa dichiarare che la ricostruzione dell'Iraq è avviata e si può cominciare
A far rientrare alcuni soldati americani credo che questo sia come dire il termine temporale e politico
Che loro sono dati che hanno di fronte al quale in qualche modo faranno confluire le scelte rispetto alla
Alla ricostruzione dell'Iraq e che quindi questo come dire impellenza che loro sentono fortemente in qualche misura sia quella che apre degli spazi negoziabili difficili rispetto al
Ruolo delle Nazioni Unite o meno al limite della NATO come si è detto alcune volte eccetera
Hanno un'altra diciamo impellenza minore che è quella di continuare a temere sotto controllo senza lasciare che sia Vitti la situazione di crisi o pre-crisi nei confronti della Corea del Nord
E hanno devo dire dai rumori che cominciano a sentirsi ogni tanto
Anche la forte tentazione di arrivare ad acchiappare a dichiarare catturato Bin Laden stanno cominciando degli ultimi giorni nove del voci in questo senso che sarebbe naturalmente il colpo di teatro pre-elettorale
Più gigantesco ma al di là di queste diciamo strategie elettorali internazionali io credo che se noi pensiamo ipotizziamo un malaugurato secondo mandato l'amministrazione Bush è abbastanza prevedibile che ci troveremo di fronte ad atteggiamenti non troppo diversi
Ma
Sicuramente con una minore necessità di rottura la rottura nei confronti della comunità internazionale c'è stata la rottura dal punto di vista della dell'utilizzo dello strumento militare della guerra all'Iraq c'è stata non ci sono altri scenari facilmente ipotizzabile in cui si può vedere questo ripetersi e presumibile che una serie di come dire pressioni verso una maggiore moderazione nei confronti degli alleati delle istituzioni multilaterali
Della situazione mediorientale agiscano forse quella più vincolante potrà essere fatto che il deficit di bilancio comincerà a mordere il malcontento del congresso venne senatori repubblicani comincia a far sentire da questo punto di vista però è anche vero che anche qui si continuano a sentire ipotesi sul secondo mandato che corrispondono un po'troppo ai desideri di chi le esprime per essere credibili da destra si sente dire Pawel se ne andrà da sinistra si sente dire Rumsfeld se ne andrà questo è lo stato del pettegolezzo diciamo Washington erano attuale quindi mi sembra che sia uno stato tale che non autorizzato fare previsioni di forza ed è di sorta io francamente i neoconservatori non ridare ai per morti anche se sono
Non poco diciamo azzoppati dalla loro stessa esperienza
Se ci sarà un'amministrazione democratica ci ritroveremo di fronte grosso modo gli stessi volti dell'amministrazione Clinton
Mutatis mutandis ma insomma se guardate l'elenco dei consulenti politica e Stradivari candidati sono tutti lì e sono tutti a coppa essere consulenti di tutti quanti c'è una specie di incrocio
Formidabile quindi non è difficile anzi è scontato prevedere i migliori rapporti
Con gli alleati una maggiore capacità di riflettere questo tipo di opinioni che te citavi dell'opinione pubblica americana favorevole a un maggior grado di cooperazione
Internazionale probabilmente
Una maggiore priorità data alla questione israelo palestinese ma chi probabilmente dobbiam prendono con un senso di cautela perché questi sono quelli che si sono scottati fortemente con la tentativi di accordo e quindi come ne siano usciti
E difficile dirlo è presumibile nel nella logica diciamo dei programmi democratici sta uno lo spostamento di Focus sicuramente dall'Iraq colpito israelo palestinese ma come in quali termini siccome è molto difficile da prevedere
Quello che però a me colpisce di più il fatto che noi credo dovremmo cercare di riflettere su una serie di prove in più di lungo periodo in qualche modo più slegati da questa alternanza o meno
Del personale politico dell'indirizzo politico dell'Amministrazione americana perché credo ci siano alcuni
Elementi di lunga portata che resteranno con insomma che sono sorte in questi anni ma che resteranno con noi democratici o non democratici che abbiano Carrie
Alla Casa Bianca e questo non credo tanto perché o non solo perché diciamo la radicalità neo conservatrice a fortemente influenzato
Dei pezzi di opinione pubblica piuttosto larghi
O perché abbiano goduto insomma di un'egemonia molto forte negli ultimi tre-quattro anni ma
Perché ho l'impressione che come dire battagliando tra trasversalmente le élite Statunitensi e anche l'opinione pubblica e larga parte dell'elettorato noi abbiamo una serie di immagini dei problemi in cui siamo immersi loro come i nomi e delle possibili risposte che sono molto diverse dalle nostre
E se non eravamo abituati o un tempo ad un linguaggio comune che si definiva romantico credo che dovremmo cominciare ad abituarsi a come si fa una cooperazione
Quando una serie di linguaggi non sono più comuni e al limite rischia di essere incomunicabilità o in comunicare
E voglio provare a fare quattro esempi di questi immagini diverse possibili linguaggi difficilmente comunicanti tra di loro cominciando da come dire l'immagine se vogliamo anche stereotipati senso comune che però prevale
Nelle discussioni pubbliche nell'opinione pubblica nei media
E poi nelle opinioni voglio dire m'è capitato di insegnare ad una classe di studenti americani non non nelle grandi città non nelle liti in provincia abbastanza rappresentativo
Però
Per esempio l'idea che questa globalizzazione sia insostenibile
Che è un'idea molto non solo nostra ma insomma fortemente diffuse in Europa e un'idea assai poco diffuse negli Stati Uniti assai poco presente no
Che questo tipico validazione necessita di correttivi questo sì questo attraversa larga parte dell'elettorato democratico larga parte anche del dibattito pubblico ma si tratta di correttivi
L'idea che la globalizzazione dei mercati si essenzialmente positiva che stia funzionando che abbia conosciuto delle battute d'arresto ma che stia sostanzialmente funzionando mi sembra un'idea dominante
E si riflette nel fatto che presentò come colpisce se voi confrontati i media nostri media allo no il mondo che si vede nelle nostre televisioni dei nostri media un mondo fatto naturalmente di Europa naturalmente di Medio Oriente quello c'è sempre
Poi è fatto di Africa è fatto di presi
Se voi guardate le dita negli Stati Uniti il mondo che si vede fatto di Cina
E fatto dell'India di quelle parti dell'India che stanno diventando il back office informatico del mondo è fatto delle parti del Messico che conoscono forme di industrializzazione sviluppo l'Africa non c'è no l'Argentina non c'è
E dietro a questo dietro a questa diversa
Percezione fotografia diciamo della globalizzazione di cose cosa nella globalizzazione c'è naturalmente l'esperienza molto diversa nostra e loro di cosa sia stata la globalizzazione per loro e per noi
Nell'ultimo nell'ultimo decennio lo laddove noi ci poniamo problemi penso al telegiornale di oggi di impoverimento del ceto medio che è una discussa negli Stati Uniti quando c'è stata in quei termini ci fu nell'ottantadue
In parte nella recessione del novantuno e che vorrei semplicemente inconcepibile altra costerà la discussione sull'insicurezza economica e molto presente ma certo non sull'impoverimento visto l'ingerenza c'è stato un processo che ha punto segnato l'immagine di pubblica di globalizzazione che è stato un processo viceversa di arricchimento collettiva
Secondo punto a c'è stata un'inversione io credo molto forte rispetto tra noi e loro sull'immagine dell'Europa e del posto in Europa e nel mondo posto ottantanove
Noi almeno fino all'euro
Abbiamo pensato abbiamo ritenuto abbiamo creduto adesso ovviamente come dire siamo forti traballanti su questo ma
Che il il posto dell'Europa nel mondo fosse e potesse essere ben più rilevante centrale che nel passato
Negli Stati Uniti questo chiaramente non è così e non è così credo strutturalmente perché l'Europa un ruolo di minore importanza in qualsiasi strategia statunitense una volta che la guerra fredda è finita
Ma anche perché questa immagine che si è consolidata negli anni novanta e che continua tutt'oggi di un'Europa con una crescita debole
Con un minor peso nell'innovazione la trasformazione a fronte invece di ciò che gli Stati Uniti hanno fatto e e e il tipo di dicotomia che segna la percezione di dove stiamo noi dove stanno lo
E questo ne segna attraverso l'elettorato
In maniera orizzontale tagliandolo orizzontalmente quindi
Da qui questa idea forza e io credo sia molto presente negli Stati Uniti di nuovo trasversalmente gli Stati Uniti gomme
Ma niente su scala mondiale cosa che l'Europa non è e non riesce a essere e nella loro percezione non potrà neanche essere uno il magnete nel senso quella quella figura per usare il linguaggio dei clintoniani della della grande potenza che attraverso soft power attrae condizione influenza attrae a sé no
Cosa che non abbia stava di là si accennava l'università no alla miriade di master per esempio che noi facciamo abbiamo messo in cantiere che sono belli che sono buoni
Su organizzazione internazionale cooperazione eccetera eccetera eccetera eccetera la cosa che colpisce se facciamo un confronto è il fatto che guardate quali studenti stranieri ci sono nelle nostre università nostro sita ci sono
Albanesi ci sono ucraini ci sono quelli del nostro della nostra frontiera più povera vicine
E non sono molti e non stanno neanche crescente non li ha traiamo più di tanto
Mentre gli Stati Uniti siete di fronte a questa Masi attizza azione delle università e non solo delle grandi università dell'università statali dell'università pubblica del Texas no dove centinaia di migliaia di asiatici in particolare passione crescono ogni anno terzo punto
Lo stato di guerra con il terrorismo e il fondamentalismo nella lettura statunitense anche qui credo che
Tagli attraverso l'elettorato abbracciando una scelta molto ampia propriamente maggioritaria dello stesso
L'elettorato democratico che discende dall'undici settembre anche qui è molto diverso dalla nostra percezione e si incardina in quella lettura diversa della globalizzazione e a cui accennavo prima
Come per esempio lettura rovesciata
Del problema del conflitto di civiltà in Medio Oriente no mi mi mi colpiva per la specularità ciò con ciò che costituisce diciamo il senso comune negli Stati Uniti l'affermazione di D'Alema oggi no stamattina cioè se Israele considerata la punta di lancia di un mondo giudeo cristiano in un conflitto di civiltà allora conflitto diventa invece perché è difficile immaginare una una percezione di questo genere negli Stati Uniti mentre invece comunissimo trovare quello opposto
C'è un conflitto di civiltà agita il prodotto dal fondamentalismo che considera Israele la punta di lancia del mondo giudeo cristiano occidentale gli Stati Uniti corpo grande di questo mondo ed è questo che rende conflitto endemico ergo la lotta al terrorismo eh
Il problema di riportare nell'alveo della globalizzazione della democrazia questa specie di enorme scheggia impazzita che il fondamentalismo e questo resterà su questo non c'è alcuna differenza tra repubblicani e democratici se non una certa misura tra i fondamentalisti religiosi non fondamentalisti religiosi però le comunanze credo che prevalgono sulle differenze ultimo punto sull'unilateralismo
Che anche qui uso per comodità lo le tre qualificazioni che dava Gutierrez questa mattina Luisa realismo inefficace l'unilateralismo epidemico nel senso che si riproduce l'unico unilateralismo illegittima
è chiaro che ci sono dubbi sulla sua efficacia
Ci sono dei dubbi forti preponderanti in tutti i candidati democratici
E in una parte cospicua dell'elettorato ci sono alcuni dubbi tra gli stessi repubblicani non certo tra come dire Lilli ideologi puri del mio conservatorismo repubblicani si notano dei dubbi appunto di efficace di capacità poi di controllare le situazioni che si producono di capacità appunto di spezzare ma non poi di ricomporre questo c'è molto
Carola
Però rispetto alle altre due qualificazioni che Gutierrez usava stamattina io credo che siamo più agli antipodi e non vicini e quindi praticabile come questi linguaggi contrapposti possono parlarsi tra di loro credo che sarà questo il problema del futuro anche con l'amministrazione democratica
La paura che illuminata riscossi epidemico e chiaramente
Quasi inesistente quasi cioè dagli specialisti di politica internazionale ma certo non dal punto di vista collettivo
Perché il senso come dire della forza statunitense che può guardare dall'alto a eventuali unilateralismo e altrove eh preponderante primo secondo perché è maturata una percezione che già c'era negli anni novanta che in fin dei conti a marginalizzato l'estremismo repubblicano sulla questione che ora è diventata consolidata dopo l'undici settembre cioè il fatto che tanto la Cina quanto la Russia quanto ovviamente
L'Europa non abbiano delle tentazioni di azione unilaterale tengano fin troppo alla cooperazione con gli Stati Uniti per essere indotte a questo
E quindi questo aspetto diciamo è in inesistente sulla legittimità o meno
Credo che ci sia un grande ventaglio di opinioni
Però proprio perché la percezione di iniquità e e insostenibilità della globalizzazione è radicalmente diversa ne viene che in qualche modo la legittimità del proprio agire unilaterale a e giudicate in un contesto profondamente diverso c'ha uno sfondo colorito molto diverso e siccome si collega al fatto che
L'illegittimità
Democratica di giustezza diciamo del proprio modello socio politico ce n'è in abbondanza ce n'è in abbondanza anche da parte di chi è critico dell'economia del privilegio di Bucci no della tassazione
Ridotta per i ricchi e non per i poveri eccetera eccetera eccetera ne deriva che questo senso quello che i clintoniani
Riassumevano bene in questa formula della potenza indispensabile è radicale è una percezione nazionale
è una nozione nazionale se vogliamo
Che c'è che resterà con noi
E chi produce il fatto che gli Stati Uniti nella loro azione possono sceglierò meno l'azione unilaterale e non sono magari portati a farlo nella maggioranza dell'opinione pubblica e in una parte cospicua del sistema politico certo del partito democratico ma possono comunque avere la legittimità il diritto di fatto
Laddove grandi questioni di sicurezza in particolare siano in ballo ma siccome questa è sicurezza sono ormai estese a problemi non più semplicemente definibili nel senso non dell'apocalisse della distruzione della nazione il confine lì è molto vario quindi io credo che
Di questa
Propensione
Magari debole controllata governata diciamo così che non
Presuntuosa e ruvida come l'hanno fatto i repubblicani questa propensione appunto a forme di azione unilaterale a bilanciamento razioni unilaterale mute laterali non ce ne libereremo a fa circondi daremo per
Le prossime generazioni credito però perché alla fine dei conti
Da questo io credo che noi possiamo sfuggire ne possono sfuggire lor può sfuggire a nessuno nel bene come nel male cioè che si come dicevi te il multilateralismo è una necessità per noi è una necessità
Per tutti è una necessità per gli Stati Uniti e una share può essere una scena
Una scelta valutata sulla base dei risultati delle conseguenze negative e positive dei costi e dei benefici ma per loro può essere una scelta e questo è un dato di fatto che resta nella cultura collettiva nella Partito Democratico nella cultura democratica del Paese quella democrazia oltre che nei nei dei repubblicani questo punto è il un panorama con cui dobbiamo imparare a convivere deve imparare a dialogare
E adesso la parola a
Giangiacomo Migone
Sì il mio intervento rischia di risentire
Di un problema di fusi orari
Non tanto fisiologici ma politici
Perché sono reduce da un un soggiorno invidiabili orche a Washington
E nel bel mezzo proprio per la campagna elettorale
E quindi occhio presente dicevamo l'agenda politica americana e che quella italiana quindi non giudicate di male se dal punto di vista dall'agenda politica italiana fa rompo la figura del provinciale otto
Io son d'accordo con molte delle cose che ha detto Federico me ne sorprende una
Quando lui invece che il problema dell'impoverimento dei ceti medi veri non se ne parla più perché francamente seguendo tutti i dibattiti dei democratici no
Precedente lei Concours dall'Ohio vale la votazione del New Hampshire questo era il tema centrale no
Cioè condiva Ersel formule eccetera il l'attacco principale non era sulla guerra
Contemplava anche sulla guerra ma col era soprattutto centrato su quest'argomento per un'ottima ragione no
Che la ripresa economica non è di natura tale Nordisk da spostare la situazione occupazionale e quello riguarda diciamo quella parte diciamo così dei Pecchi dei dei ceti meno abbienti che votano che però sono una minoranza
E soprattutto c'è una grossa preoccupazione per quanto riguarda quei livelli anche i minimi di un welfare che il sistema americano
Prevede e che sono assolutamente essenziali in una situazione essenzialmente per capirci no caratterizzata da una politica e colombi cambi in questa abbastanza simile alla nostra di Robin Hood alla rovescia
Per cui se tu parli anche in questi giorni con i protagonisti della campagna democratica elettorale democratica
Ti dicono sostanzialmente questo no che incerto la partita è difficilissima perché come ha giustamente detto Federico
Il presidente in carica a una fortissima capacità di manipolazione
Dell'agenda politica sulla questione sicurezza terrorismo eccetera eccetera Bin Laden ritirare un po'di
Truppe americane nel momento opportuno eccetera
Però la grande questione no però Dorio quello diciamo così la condizione economico sociale dei ceti medi per dei ceti medio-bassi
Sulla questione della guerra che pure è stata apposta
è stata posta in maniera netta e violenta dai vini in una prima fase e questo gli ha dato diciamo così
Il beneficio non solo diciamo così di un successo momentaneo ma della costruzione
Di una rete di militanza ormai è ripresa informali radicali no
Da tutti i concorrenti
Cioè è vero che poi non è mai poi così grande la differenza tra la politica estera tra repubblicani e democratici
Però questa era un'era porrei Nereo Rocco se Bratti sa e poi soprattutto la campagna elettorale cioè e qui cominciava a via
Confusione da provincia a lotto americano no prevede la demonizzazione dell'avversario duramente
Perché questa è la logica dello scontro bipolare
E quindi nei confronti di Bush non c'è pietà da questo punto di vista e che è il riassunto è è riuscita a sorpassare Irvine perché sul piano della politica estera della guerra dell'Iraq fino dice lei stesse cose Dini anche il generale Clark non non so sospetto di essere un pacifista no da questo punto di vista è durissimo l'unico che dopo lei dice
è il senatore Lieberman che non ha che la cui candidatura a boccheggiare noi disfattista al nove per cento quindi di nuovo col mio problema di fusi orari non capisco tanto
Perché noi vogliamo tornare il sui nostri passi su un voto negativo che abbiamo dato sulla presenza delle nostre truppe militari mi rendo conto che c'è un problema
Tecnica
Parlamentare ma queste cose si affrontano conta le contro tecniche credo che negli Stati Uniti tra i big democratici in questo momento un cambiamento nel senso di un indebolimento della nostra la critica da questo punto di vista non sarebbe assolutamente compreso da nessuno
Dopodiché evidentemente ci sono d'ha ragione perfettamente Federico quando dice che il multilateralismo è comunque una scelta che poi si può fare in vari modi perché un multilateralismo diciamo a guida più o meno pesante americana può essere diciamo l'alternativa per all'unilateralismo molti la terra è abilissimo
E da questo punto di vista io sono d'accordo con loro dei collaboratori Kofi Annan perché dice che il vero test è il discorso che non Franklin De Rosa venti ma Harry Truman fece la conferenza di San Francisco
Dei serba date che le regole e le istituzioni che lo riproponiamo a tutto il mondo no
Dovranno essere regole istituzioni superiori anche alle nostre scelte di tipo nazionale ora questo teste
No al di là dei Ciano della posizione anti cover dell'Iraq è un teste che tutti i vari candidati democratici ancora devono sostenere io
Cioè andrei piano no così dall'Eba in un passaggio ha detto
M'ha fatto un accenno un'eccessiva timidezza tutti Kofi Annan
A parte che bisogna trovarci chiedo sì no nella condizione dei corsi alla grande prima dei dardi
Lezioni di radicalismo
Ma
Io credo che le Nazioni Unite stiano tenendo botta in questo momento
Voi avete avuto la parrucca avete visto la prudenza con cui è stato risposta alla richiesta di coinvolgimento Kofi Annan manda delegazioni è perfettamente consapevole del fatto che si c'è una richiesta nei confronti delle nazioni più di ma il che l'amministrazione Bush non è andata Canossa in alcun modo né può farlo però perché deve assolutamente tenere conto di quello che gli americani dicono Morra allor politica alla fine garantendo cioè la parte forte della loro proposta politica lei è una proposta politica
Essenzialmente nazionalista sì ci sono stati anche quegli accenni di cui bisogna anni accenti Piocca accenni perché anche corpose di Wells ogni anni ma hanno fatto una misera fine perché come può l'amministrazione Bush credibile il movente dare delle lezioni delle lezioni a Sharon nel momento in cui assume come strumento di contrasto del terrorismo la stessa parola d'ordine
Cioè quella della guerra al terrorismo non ho non ve la repressione specifica del terrorismo medesimo
C'è il punto secondo me su cui noi come europei dobbiamo insistere quando questi miei amici ne ho anche molti repubblicani mi dicevano ma insomma
Qual è la vostra critica principale con me euro per
Io così memore degli insegnamenti o più che altro delle premesse del presidente del mio partito gli ho detto
Che non fatte la lotta contro il terrorismo
Questo è e il vero problema perché come noi sappiamo anche per esperienza storica in questo Paese l'attacco terrorista
A un primo effetto di stabilizzazione e di legittimazione del bersaglio
Il bersaglio deve decidere se si muove in termini effettivamente repressivi del confronti del fenomeno terrore sa che sono specifici oppure se gli USA l'esistenza e la forza della delle che ha che proviene no dal fatto di essere bersaglio del terrorismo per portare avanti la propria Genta
Ed è quello che sta succedendo per cui non solo manca una lotta cucce adesso ha detto giustamente guarda caso però i repubblicani più duri non vogliono sentir parlare di repressione dei dei degli altri
Dei fiscalmente Invernizzi loda i paradisi de dei paradisi fiscali no
Effetto è addirittura di conto l'aveva quella regola di fondo che noi conosciamo bene in Italia che quella di isolare il terrorismo no
La formula guerra al terrorismo e lui a produce a livello internazionale è lo stesso
Quel risultato che però dovrebbe una repressione poliziesca della mafia come il bombardamento del centro di Palermo nel nostro Paese
Quindi una fondamentale diciamo alternativa che noi dico che noi dobbiamo rappresentare proprio sulla questione della lotta al terrorismo
Su un altro punto
Federico io ci andrei piangono stabilire che l'Europa l'Europa politica il ruolo dell'Europa per gli americani vengono da importanti
Perché vedete c'è una regola fondamentale della politica
Quando tu vuoi colpire qualcuno non dici che è cattivo
Dice che è debole
Allora quando gli americani con eccessiva molti americani con eccessiva insistenza
Dicono che l'Europa il debole che le Nazioni Unite ormai sono ridotte come la società delle nazioni
Se si premura l'ordine dei Earl o in questa formano che lotta politica vuol dire che per lo meno hanno il timore che non sia del tutto vero queste e la la questione perché le Nazioni Unite lo vediamo in questi giorni è un po'come il Parlamento i governi possono anche prescindere no dal Parlamento ma prima o dopo devono tornare ascidie dentro con le loro imperfezioni e l'Europa politica è un problema estremamente se perché noi non dobbiamo essere prigionieri delle nostre magagne frustrazioni la il lavoro della convenzione è stato sprecato eccetera ma dobbiamo renderci conto del punto di vista americano cioè se per caso oneri uscissimo in un tempo storicamente ragionevole ma anche irragionevole comunque quando questo accade a creare un soggetto politico sulla base di un mercato di più dei quattrocento milioni di persone
Questa roba qui
Sposta in maniera considerevole l'equilibrio delle potenze però i rapporti di forza eccetera
Quindi quando noi diciamo agli americani non preoccupatevi facciamo queste cose ma per carità si tratta di un polo all'interno della NATO
Eccetera eccetera non ci credono e fanno bene a non crederci
Noi dobbiamo decidere che prima o dopo loro dovranno sopportare il fatto che intuito questi i loro bambini
Un po'sei nidi un po'litigiosi eccetera stanno mettendo su famiglia e che a loro come bravi genitori
Si trovano sempre edizione racconta Ezio vedendo verde a negoziare il luogo e la data in cui si faranno dei festeggiamenti di familiari insieme
Questo è il punto no questo è il punto perché altrimenti facciamo finta che i rapporti transatlantici
Prescindano dai rapporti di potere
E voglio dire degli Stati Uniti Clinton io mi ricorda l'inizio dell'amministrazione Clinton in occasione di un altro viaggio a a Washington mi disse una peraltro illuminata diplomatica di marca devo Pieretti de democratica dice noi continueremo a fare un divide et impera nei confronti degli europei perché i rapporti di forza sono rapporti di forza
E quindi questo ci ripropone ha perfettamente ragione Bruno Trentin io aggiungo che non possiamo mai
Rimproverare agli americani quello che noi non siamo capaci di fare come europei ma dobbiamo anche essere consapevoli del fatto a te sulla base di un principio se non altro di rappresentanza democratica di esistenza o o di fronte a me un compagno danese che
Quindi sa quanto è difficile i lupi
In un Paese come la Danimarca e non solo come la Danimarca Falco passare il concetto che l'Europa politica
Però
Di guardare sede per difendere la sua propria sovranità nazionale significa non vorrei del sei contorti che stiamo difendendo una cosa che è già non esiste l'altra alternativa e di partecipare all'elezione
Del presidente degli Stati Uniti ma non vedo una grande disco nel corso del bio viaggetto del jumbo così dalla Scelba lei secondo piemontese non non ho registrato un grande interesse
Per
Tipo vi ho risparmiato tutto a parte su Berlusconi no no non mi pare che da ecco appunto titolo solo una battuta siccome ci sono tre STET c'è stato uno scambio
Tra Gutierrez se D'Alema sulla questione dei direttori di sulla normalità diceva D'Alema
Che diciamo così i paesi più forti vogliamo contare di più e da qui nasce nascono il diretto io direi a questo proposito che destra centro e sinistra estrema sinistra italiana la devono smettere di essere favorevoli ai direttori in di cui fanno parte e contrarie ai direttori da cui sono esclusi
Perché questo non aiuta un buon rapporto e quindi un ruolo di forza dei confronti del del resto del mondo vi ringrazio
Abbiamo
Grazie
Ringrazio davvero per questo invito
Dato il breve tempo disposizione vorrei anch'io
Per riassumere schematicamente alcune considerazioni con una Breve ma per me necessaria premessa
Considerò io sono tra quelli che forse in questa sala diciamo non è una cosa abbastanza scontata ma non credo che lo sia diciamo nella tra la gente in generale anche tra quella gran parte di gente che si è mobilitata in questo anno ultimo in maniera particolare per per la pace io considero l'Europa un progetto irrinunciabile indispensabile e necessario
Condivido le parole di Ciampi anche dell'altro giorno divisi gli europei
Sono impotenti se bisogno come diceva anche Migone adesso devo forte unione politica somma non possiamo restare uniti solo dal denaro dobbiamo anche darci una visione avere una visione avere un progetto in comune in questo momento questo progetto è fortemente
Al centro di uno scontro molto duro con ne ho visto anche l'esito della ecco della del Consiglio di dicembre i governi dobbiamo prenderne atto
Sono divisi anche al loro interno perché spetti ma nel Complesso esprimono dei Progetti degli interessi divergenti
E quindi diciamo questo processo non va avanti da solo con i governi serve una impegno diverso della società civile
Che io credo non si possa ricercare soltanto quando ci sono le elezioni specialmente se la società civile e qualche volta si dà da fare anche da sola
E non riesce ad intercettare l'impegno la la sponda l'attenzione delle forze politiche come invece meriterebbe
Inutile dire che poiché abbiamo sempre detto molte cose sulla crisi dello Stato nazione ma dobbiamo ribadire ancora una volta e dovremmo farlo anche andando avanti
Visto che andiamo a leggere un un Parlamento con dei poteri molto scarsi che se vogliamo costruirla questa Europa dobbiamo cambiare l'Italia
Perché con questo governo con questa politica internazionale io credo che non ci sia nessuna possibilità di dare un minimo di concretezza alle cose che ci stiamo dicendo
Quindi arriverà anche quel morì in quel momento per ora diciamo fermiamoci a il tema di di oggi
Una primo cenno questa sessione dedicata alle sfide alla pace tra sé e alla sicurezza il tema ci porta a discutere sul mezzi per affrontarle oggi però anche qui consentitemi di fare un breve cenno al fatto che abbiamo appena trascorso un decennio dove queste minacce
Queste sfide
Erano già presenti sostanzialmente tutte a meno che non abbiamo
Un'idea un po'occidentale o Centrica un po'Euro Centrica di questa concezione appunto delle sfide mi pare che i problemi della povertà della miseria
Della Mannu del mite le migrazioni dell'ambiente dei conflitti eccetera fossero già tutte presenti bene noi dobbiamo riconoscere che oggi tutti e queste minacce alla nostra sicurezza e alla pace
Anche in Europa non sono state affrontate nel corso degli anni novanta nel modo in cui dovevano essere state affrontate
E se vogliamo
Cercare di affrontarle meglio oggi che sono diventate più grandi più gravi e più estesi dobbiamo anche riflettere sulle ragioni
Di questo che accaduto nel questo decennio di opportunità sprecate che abbiamo avuto ricordo che era un decennio nel quale come dire tutti dicevano denunciavano la scomparsa del nemico diciamo quindi forse un decennio con delle opportunità ancora più grandi
Di oggi quando invece i militari oggi gioiscono al fatto che finalmente ritrovano un proprio ruolo ho assistito a una lunga conferenza del capo di stato maggiore Mosca Moschini che si canti sicché anzi c'è stato nominato a responsabile del coordinamento insomma della politica militare e niente l'Unione europea che è era da questo punto di vista veramente entusiasmato diciamo della nuova fase che finalmente si è aperta
Io penso che di fronte a questo disordine Anarchia crisi difficoltà internazionale
Non dobbiamo fu assumere un atteggiamento ideologico che di invece troppo spesso talvolta anche oggi ho sentito riemergere
Qual è l'atteggiamento ideologico ci viene detto che per affrontare le le le le le nuove sfide la pace e la sicurezza
Dobbiamo fare una scelta di campo dobbiamo prima di tutto direi che stiamo conti gli Stati Uniti
E ci viene chiesto di fare questa scelta in maniera chiara e netta ripetuta
Come il tema della ricucitura di questo strappo è ossessivamente presente
Ci viene detto tutto questo come dire in una fase in cui invece
Tutti abbiamo espresso critiche più più che notte oggi gravi riprese insomma alla politica assunta da questa Amministrazione medica
E allora io credo che il vero confronto oggi debba essere fatto attorno ad una domanda qual è il modo migliore che possiamo
Assumere per assicurare stabilità benessere e sicurezza agli europei
Vorrei proprio sumera eccome prospettiva i nostri interessi non la pace e la sicurezza nel mondo ma i nostri interessi vorrei chiedere a tutti vorrei che ci chiedessimo e che poi portassimo davanti agli elettori anche nella prossima competizione elettorale quali sono le nostre risposte a questa domanda
Perché c'è una risposta che ci che è stata data da una parte dei governi anche delle forze politiche in modo migliore per assicurare stabilità benessere sicurezza agli a noi italiani e agli europei in una in questa nuova fase
Del mondo che si è aperta dopo l'undici settembre quando l'undici settembre spesso e Bush hanno nominato il terrorismo come minaccia il numero uno
Del mondo bene per affrontare questa nuova fase noi non abbiamo alternativa anzi diciamo che ci conviene di più
Rilanciare ricercare una collaborazione strategica permanente e con gli Stati Uniti
Poi cui tutto questo diciamo in qualche modo può essere affrontato con accenti diversi sostanzialmente c'è chi diciamo come dire segue
Su Boing Marina subordinata
Io penso che se
L'approccio io non voglio analizzare qui diciamo quello che è la politica degli Stati Uniti perché penso che condividiamo l'analisi
Di quello che è successo nel corso di questi anni questo hanno dovuto in maniera particolare il piani la dottrina
Che è stata citata che questa mattina la lascio il americane Salvatore Settis
Se questa è la strada migliore per promuovere la la stabilità il benessere e la sicurezza degli europei dobbiamo dirlo e dobbiamo anche essere pronti ad organizzare
Per per le conseguenze di questa scelta dobbiamo organizzare le nostre difese dobbiamo sapere che non solo Berlusconi ci ha trascinato con le sue scelte nel mirino trascinato l'Italia dei bene ha fatto dalle ma qualche giorno fa a ricordarlo insomma
Nel mirino dei e terroristi con del le le scelte che che ha assunto ma dovremmo in qualche modo e partecipare a questa avventura pericolosissima
Che ci viene prospettata come la strada migliore la più efficace per gestire
Non soltanto i nostri affari ma anche lo sviluppo della democrazia l'affermazione l'estensione dei nostri valori fondamentali
Io penso che Novoli
Non possiamo seguire questo tipo di atteggiamento penso che abbiamo la necessità di
Non contrapporre re
Semplicemente degli slogan unilateralismo multilateralismo penso che chi condivide quella scelta si assume le sue responsabilità chi non la condivide terre
E io sono d'accordo con quanto con gli accenti che questa mattina anche D'Alema metteva sull'efficacia dente assolutamente sviluppare una progettualità una proposta che poi ovviamente come dire dovrà mediare
Essere pronto in qualche modo a comporre negoziare con tante altre forze ma che intanto in qualche modo dei limiti una prospettiva una prospettiva diversa
E questa prospettiva diversa deve basarsi su alcune cose io credo la prima idea è che appunto l'Europa non può essere una colonia
Forse in questa sala diciamo può essere scontato mi pare che al di fuori non non lo è
La secondo il secondo no è che l'Europa secondo me non può essere nemmeno una superpotenza fortezza
E cioè io non credo a a coloro che dicono che dobbiamo rafforzare le nostre capacità militari
Per dare una mano agli USA per condividere le proprie responsabilità ma anche per affrancarci dagli Stati Uniti per avere maggiore peso nella definizione degli affari del mondo io non credo che la forza dell'Europa stia nell'Europa della forza io credo che se andiamo su quella strada e quella strada diciamo ce la stanno già preparando parente sì mentre noi discutiamo di strategie ho letto questo bel documento che è stato approvato dal consiglio di dicembre no al European Security Strategy con delle analisi delle riflessioni e delle e come considerazioni estremamente condivise e condivisibili nella realtà quello che sta avvenendo anche in Europa non è una cosa molto lontana dal modello che gli americani
Hanno come si è presentato un modello della guerra preventiva insomma eccetera dell'intervento in realtà quello che sta avvenendo all'Inter e Lazio forze armate
E me è è sostanzialmente una modificazione mutazione radicale dello strumento in modo tale che sia stufo disponibile ad un TIR utilizzo
Multiplo
E cioè non è più una coalizione dicono gli americani ma lo diciamo anche noi in Europa a determinare le missioni delle nostre forze armate ma solo le missioni che vengono di volta in volta decise tra l'altro al di fuori di
Di di regole democratiche che ormai non ci sono non ci sono diciamo sono molto molto labili
Solo le missioni a definire la coalizione
Che la promuove e quindi gli eserciti
Che stiamo modificando in Italia come nel resto dell'Europa dove potranno essere utilizzati o dall'Unione europea se lo verrà a tutto insieme oppure da alcuni Stati dell'Unione Europea con altri Stati oppure dalla NATO
Oppure su mandato dall'orso ma in qualche modo una disponibilità ecco questo strumento militare si rende disponibile a tutte le operazioni che poi diciamo in qualche modo la politica deciderà di adottare ora io
Vorrei su cui su questo punto diciamo proprio fare un cenno il criterio Pierino chiusure io penso che nessuna delle minacce ripeto ci sarà bisogno di una lunga discussione ma nessuna delle minacce
Chiave le minacce principali che Solana nel documento poiché le sue diventato documento l'Unione europea una delle cinque minacce che vengono indicate
Possano essere affrontate con l'idea della cosiddetta guerra preventiva
Le minacce sono il terrorismo la proliferazione delle armi nucleari di distruzione di massa i conflitti regionali gli Stati falliti il crimine organizzato
Per io non credo che nessuno di queste minacce Possa essere affrontata con l'idea della guerra preventiva tanto più se poi questa idea di guerra preventiva è basata sulle bugie
No siccome è stata questa dell'Iraq no tre grandissime Bugie rigiro sono state raccontate e che noi abbiamo troppo presto dimenticato e lì c'erano le armi è un pericolo
Latente che vista l'saranno sei aveva comperato le armi nucleari l'uranio dall'Africa e il terzo che c'era un legame forte tra l'undici settembre Al Qaeda
Sappiamo Senna ora
Io non penso che sia questo il motore l'Europa lo dico anche questo con altrettanta chiarezza l'Europa deve assumersi le sue responsabilità se non per affrontare tutte queste cinque minacce e anche tutte le altre ma deve appunto lo dicevo ben prima
Migone deve attrezzarsi sapendo che queste minacce non si vincono con gli strumenti militari tradizionali plastici
Con le RAI forze di armate che intervengono come c'è scritto in questo documento al di là dei nostri confini perché la linea di difesa si è spostata oltre
Ben oltre le nostre frontiere
E allora io spesso spero mi auguro che tutti noi vogliamo scommettere sulla possibilità di costruire un Occidente diverso da quello che oggi proietta nel mondo una immagine
Disse e semina odio e terrore io penso che l'Europa a abbia la possibilità per costruirsi come una forza di pace
Penso che abbia anche la possibilità di fare qualche cosa in più e cioè definire il proprio ruolo del mondo la propria politica internazionale in modo coerente non solo con dei presunti interessi europei
Che vengono citati anche nella bozza della Costituzione ma con anche gli interessi del mondo e cioè io credo che noi sito vogliamo davvero che questo nostro grande nuovo Paese possono svolgere un ruolo positivo nel mondo sappia in qualche modo nascere crescere e svilupparsi attorno al ripudio della guerra
Così come è stato sancito nella Carta nella Cindy unite così come anche oggi in qualche modo noi abbiamo la possibilità di Libardi ribadire nella vicenda del del futuro del dell'Iraq restituire l'Iraq agli iracheni vuol dire concretamente non restituirlo
Ai signorotti o i leader che in qualche modo sono sopravvissuti a a Saddam Hussein e con qualche posizione di potere bisogna aiutare la società civile irachena
Accrescere ha davvero è veramente la possibilità di riprendersi in mano il proprio futuro e quindi ci vuole che l'ONU
Vada in quel Paese e nonché di per dare copertura l'azione di qualche di qualcuno che magari ha fatto la guerra prima e che adesso diciamo Stalin un altro modo ma proprio per aiutare un cammino che necessariamente sarà lungo e allora io credo che oltre a dire di no alla rifinanziamento della missione sia importante che il centro sinistra la sinistra presenti una proposta politica concreta finché vadano fuori quegli eserciti entri le nazioni unite quindi dobbiamo a partire proprio dalla risoluzione mille cinquecentoundici fare in modo che l'Italia si schieri direttamente in maniera concreta sostanziosa sostegno del del del della missione che pure lì è stata chiaramente identico identificata un'ultima battuta a ottobre dell'anno scorso abbiamo realizzato una grande audizione a Perugia sul ruolo dell'Europa nel mondo oltre duecentocinquanta persone provenienti da centoquaranta Paesi di tutto il mondo sono venute a presentare la loro visione sull'Europa
E ciò detto tantissime cose ma ce n'è una che a me sembra particolarmente importante allori che troppo spesso pecchiamo ancora oggi di euro centrismo
Noi non siamo chiamati a riflettere soltanto su che cosa possiamo fare per
Il mondo noi dobbiamo anche cominciare a riflettere su che cosa possiamo fare
Con il mondo perché fuori di noi lo ha dimostrato anche il Forum Sociale Mondiale dell'India ci sono energie importantissime positive che attendono solo dall'Europa quali guardano con grande speranza una sponda la possibilità di in qualche modo cambiare il corso della storia impositivo insieme
Marcolini
No io penso che noi stiamo discutendo delle relazioni tra Europa e Stati Uniti
Lo diceva c'era Umberto Ranieri forse nel momento in cui siamo
Abbiamo di fronte il passaggio più difficile che questa relazione
Relazioni molto complesse future
Il che non riguardano soltanto i rapporti tra governi ma in qualche modo rapporti anche tra le opinioni pubbliche
Europee e America
E poi vedremo meglio nel momento in cui ci saranno le elezioni presidenziali come stanno effettivamente le cose
Però la sensazione che questo rapporto difficile tra Europa e Stati Uniti si è qualcosa di molto più complesso
Di relazioni soltanto tre cover in amministrazione
Rapporto difficile che ha toccato il punto più alto nella vicenda irachena
Ma anche a mio avviso inizia subito dopo l'undici settembre
L'ira che punto più alto ma le tensioni le incomprensioni le fratture incominciano
Dopo l'undici settembre quando gli Stati Uniti l'amministrazione americana
Una parte dell'opinione pubblica americana
Ritiene che ci sia un punto di divisione di frattura con l'Europa che riguarda la diversa percezione della minaccia
Gli Stati Uniti colpi direttamente avvertono da parte dell'Europa una sorta di sottovalutazione
E la sottovalutazione riguarda un tema chiave cioè la politica della sicurezza
Un tema chiave perché ci sono stati altri momenti difficili nel rapporto tra Europa e Stati Uniti tuttavia
In cinquant'anni di storia delle relazioni transatlantiche il punto di rottura non aveva mai attraversato le politiche di sicurezza
Dopo l'undici settembre gli Stati Uniti e rispondono
E con
La dottrina della sicurezza nazionale con un punto di vista a mio avviso sbagliato del tutto discutibile e tuttavia mettono in campo
Un
Strategia
Una strategia
Gravida di conseguenze negative
L'ira che le vicende irachene sotto gli occhi di tutti
L'Europa arriva a misurarsi con questo problema con un serissimo ritardo
Ceriano molto dopo
Io considero contrariamente a quello che ha detto foglio lotti documento
Solana sulla sicurezza e la politica di sicurezza e difesa europea un documento eccellente
Lo considero finalmente la messa in campo di un aggiornamento della strategia di sicurezza europea la messa in campo di un punto di vista dell'Europa
Che consente all'Europa di poter svolgere un ruolo un ruolo per quanto riguarda la sicurezza del pianeta
Ora non c'è dubbio tuttavia
E qui c'è un punto di differenza rispetto anche a quello
E che è stato precedentemente detto e se guardiamo i due documenti
Il documento dell'ultima sicurezza nazionale
Dell'amministrazione Bush il documento di Salonicco poi fatto proprio a Roma
E c'è da un lato c'è tutto un'analisi comune sul quadro della minaccia
E tuttavia rimangono profonde e significative differenze
Innanzitutto
E diverso il titolo
Il titolo del documento americano né
Sicurezza nazionale nuova dottrina della sicurezza nazionale
Il titolo del documento solenne Europa assicura In un mondo migliore
Non sfugge a nessuno che dietro diciamo questi due titoli c'è una differenza notevolissimo
E consentitemi di andare un attimo un po'più a fondo riscontrando due punti di frattura non banali
Il primo punto riguarda la centralità della risposta militare
Molto forte nel documento della sicurezza nazionale di strade missione americana
E che naturalmente risponde a quella principio teorico con iniziative concrete
L'aumento del Budget delle spese militari subito dopo l'undici settembre io voglio qui citare una cifra che
Spesso noi dimentichiamo gli Stati Uniti aumento le spese militari di una cifra che pari al Budget per le spese militari dell'intera Europa
Il Geppo in più e tutto quanto spende l'Europa per la politica la difesa
E dall'altra parte invece il documento
Dell'Europa centro
Una centralità dell'intervento politico diplomatico fondato sul principio della anticipazione della crisi
Che trovo un elemento concreto all'iniziativa dell'Europa
Per quanto riguarda la vicenda dell'Iran
E della minaccia nucleare
Proveniente da quel pezzo dalla possibile minaccia nucleare provenienti da quel Paese
Il secondo aspetto di frattura
Riguarda il nodo più volte discusso
Unilaterale multilaterale
E sapendo che unilaterale
E significa richiamarsi con forza il principio della guerra preventiva ora sinceramente
Nel documento dell'Unione europea questa vicenda viene spinta molto ematici
E si ridisegna una un ruolo centrale per le nazioni teatralmente delle nazioni del riformate
Ma che sono decisive per quanto riguarda la sicurezza internazionale
Per gli Stati Uniti non per l'Europa e la missione che definisce la coalizione
E l'ammissione che definisce la coalizione perché dall'ammirazione Bush viene con evidenza una messa in mora
Non solo delle Nazioni Unite cosa sotto gli occhi di tutti
Ma in maniera molto rilevante anche per quanto riguarda la NATO
La NATO che
Viene tenuta fuori all'inizio dall'Afghanistan
Poi oggi c'è un ruolo la NATO che venne considerata da alcuni
Esponenti più duri dell'aria conservatrice americana e ne conserva di Falcone
Un struttura troppo multilaterale per essere efficaci
E si contesta di fatto in quell'alleanza il principio come voi sapete esiste di veto per ciascuno degli alleati
E questo viene considerato come un fardello assolutamente inaccettabile per poter avere quel tipo di reazione rapida che invece viene considerata il cuore il cardine della sicurezza e della sicurezza nazionale
Ora
Rispetto a queste due linee di frattura
E la mia opinione è che queste due di frattura propongono un grande tema
Lo dico così perché pur essendo convinto ed è l'idea che la sicurezza del pianeta passi attraverso un rilancio delle relazioni transatlantiche questo è un punto assolutamente ineludibile
Tuttavia non si può pensare che il rilancio possa avvenire
Se non c'è una profonda Ray impostazione di quella relazione
Un profondo cambiamento
Un profondo cambiamento che e tenga conto di queste linee di frattura
Che costituiscono a mio avviso dei punti molto forte di qualità dai quali non si può venir meno
E tuttavia e noi dobbiamo porci un problema per quanto riguarda il versante dell'Europa
Nella vicenda
Della crisi irachena
L'Europa è apparsa divisa quei momenti debole
Ancora oggi non c'è una forte iniziativa europea sulla crisi irachena
Io personalmente con un testo al governo italiano nel momento in cui ha avuto la presidenza dell'Unione Europea rimanere agito di conseguenza per sviluppare una comune iniziativa ruberò per tentare di sviluppare
E la debolezza dell'iniziativa italiana l'assenza d'iniziativa dei hanno apportato alla
Guardare alla quindici undici le nazioni te come una sorta di occasione perduta
C'era bisogno di lavorarci su quella risoluzione
Di promuovere una complessa iniziative
Ed è per questo guardate che nel merito per quanto mi riguarda le valutazioni sulla vicenda era che non sono cambiate
Non sono cambiate in me
Probabilmente si sono per quanto mi riguarda ulteriormente complicata
Ma se vogliamo un'Europa
Meno balbettante
Poi dobbiamo affrontare senza reticenze un grande tema che riguarda
Quello che io considero un punto chiave un'Europa forte a livello internazionale non può essere un'Europa che non sia altrettanto capace di sviluppare un'autonoma capacità di sicurezza e di difesa
Lo devo fare senza timidezza
So bene che questa cosa anche a sinistra magari solleva qualche problema se uno fa questo ragionamento può apparire addirittura per essere un guerrafondaio
Io Pezzotta mento l'opposto
E che oggi la sicurezza e la capacità di tenere aperta
Una competizione con un punto di vista che quella mesoamericana che io considero apertamente da combattere
Passa attraverso un'autonoma capacità
Dell'Europa deve una politica di sicurezza e difesa
E sapendo che quando dico questo penso ad una capacità che non sia in competizione con gli Stati Uniti
E chi abbia un principio di complementarità ma che su un punto non possa essere messo in discussione cioè sulla autonomo capacità d'iniziativa
Autonoma capacità d'iniziativa già sviluppate
Per esempio per quanto riguarda l'intervento in Congo
Situazione delicatissima dopo le europee intervengono direttamente è intervenuta con successo
L'Europa sta autonomamente assumendo un ruolo diverso nei Balcani io penso che questo ruolo vada ulteriormente incentivato incrementato
Sapendo
E che in un quadro di semestre italiano particolarmente deludenti
L'unico segnale positivo è venuto dal fatto che sulla politica di sicurezza e difesa si è fatto un passo avanti
Posso dire tuttavia che mi convince la strada della cooperazione strutturata mi convince la strada poi dirò qualcosa anche sull'agenzia
Per quanto riguarda in USA difesa europea tuttavia noi dobbiamo intenderci sino in fondo anche penso a sinistra
Io considero importante l'esito sulla difesa europea perché si è recuperato un orizzonte comune tra i principali grandi paesi europei
Ho considerato personalmente
Una utile segnale tuttavia forse sbagliato una forma iniziativa comune belga francese e tedesca
Nel campo della difesa europea perché dobbiamo dircelo con grande franchezza non ci può essere difesa europea senza la Francia la Germania non esce queste diverse propria senza il Regno Unito
Noi siamo partiti con il piede giusto sapendo tuttavia che questa vicenda è una vicenda di profonda competizione
Ci sono perplessità Riserve
Addirittura esplicite contrarietà dentro settori dell'opinione pubblica diciamo non dell'opinione pubblica diffusa ma per quanto riguarda
L'Amministrazione americana settori dell'apparato militare industriale di quel Paese rispetto a questo progetto europee perché sappiamo che si ha quando scusi sono abbastanza delicato
Non competizione integrazione complementarietà sapendo tuttavia che tutto ciò comporta la capacità di affrontare un altro grande tema
E cioè che la sinistra delle anche sporcarsi le mani per parlare un po'anche l'industria difesa
Anche questo in Italia sembra quasi un tema diciamo che non si può parlare
Se ne può parlare magari se si chiude una fabbrica e allora bisogna difendere gli operai che possono essere messi fuori ma non se ne può parlare
Come se a un certo punto trattassimo di questioni di piccolissimo conto stiamo parlando invece degli asset fondamentali
Sia per quanto riguarda la ricerca scientifica sia per quanto riguarda le capacità produttive dell'Italia e dell'intera Europa
Con
L'agenzia per l'industria riflessione si è fatto un passo avanti un passo che va ulteriormente incrementato
Perché il problema vero che abbiamo di fronte non è tanto quello di aumentare i baci tra la difesa
Ma è quello di razionalizzare i baci della difesa
Stabilendo una cosa molto elementare che si stabilisce per esempio che l'Europa agli stessi standard alle stesse fonti di approvvigionamento agli stessi materiali si abbatte drasticamente il costo dei materiali
Si abbatte drasticamente il costo dei rifornimenti
Un solo esempio se si decidesse ad avere lo stesso rifornimento di combustibile faccio un esempio l'abbattimento sarebbe significativo pari a un terzo delle spese che singolo che spendono ogni singolo Paese
Sto bene mi guardate come se si dicendo cose dell'altro mondo ma a un certo punto potrà capitare anche che torneremo a governare questo Paese di queste cosa dovremmo occuparci ma voglio dire finisco no no avvalersi su questo io avevo problemi sorprese
Debbo se semestralmente
Ma queste parole non è quello della sinistra pacifista no no ma io sto prevale la nostra coerenza sì che compriamo se se c'erano notare fare e abbiamo scusa nella no no allora sì allora gli F sedici non non sono comprati soli sì ma adesso non mi fare dei diari voglio parlare una cosa un po'più portare no sai che è un tema che mi appassiona diciamo una mano a me fare via voglio finire su questo
Il problema qual è che è una questione delicatissima questa
Ai più è sfuggito un dato
Nei settimana scorsa l'annunciato che il consorzio e il blues
Per quanto riguarda produzione di aerei civili ha superato per la prima volta la storia Boy
Non è una cosa di poco conto
Può apparire banale ma non è una cosa di poco conto
La seconda questione è che l'Europa ha incominciato ad avviare dopo tante difficoltà il progetto Galileo
Progetto per quanto riguarda la navigazione satellitare ora voi sapete che la questione riguarda un punto delicatissimo e cioè il controllo lo spazio
E voi sapete quanto per quanto riguarda lo spazio ci sia una certa gelosia da parte negli Stati Uniti io ricordo che una volta ormai si può dire di fronte ad un trattato che aveva fatto Alenia Spazio finito
Nei confronti del rapporto con la Cina fuit investito nella funzione di rappresentante del governo italiano di questa questione
E la discussione incominciò così con il mio collega americano per quanto riguarda lo spazio gli Stati Uniti sono numero uno
Non c'è spazio non peraltro io numeri uno non c'è spazio per l'uno di due
Lo dico perché stiamo parlando di questo di grandissimo rilievo io ho concluso
La sostanza della mia argomentazione era questa non c'è un'Europa più forte se non c'è una politica di sicurezza difesa forte dell'Europa
Ma penso anche che non c'è un mondo sicuro e anche un mondo multilaterale senza questa scelta
Bene
Adesso la parola a Felipe Gonzales che siamo lieti di avere questa sera qui con noi prego Felipe
Grazie
Già grazie a Umberto
Intentare allarga il partito Primero dicendo che noi a fare una entro una interpretazione delle conclusioni si non lo contrario
Ma PM contraria
Contribuire a a vedere Marche a concludere qualche rete potevate secondo chiedo che sia perché non mi sento incomodo
A Brando de Segura idea in un ambito della Izquierda
Ha un che epifisi a volare dei seguita
Interminabile stretto sì in Reflex tornar sopra le nel confronto dello Desafio che Plante a
Il problema della Securitas
Vorrei che implora Antonio Gutierrez
Allora deve sostenibilità uno del modello delle globalizzazioni chiesta Movimiento
Negozi aria che se il retto chiedeva una idea che parte si prepara a provocare Perrotta ambiente tiene e il valore deve essere trasversale paragonare pongo interesse il posizione Thirteen terzo alla delle chiaro
Non solo agli un problema dei sostenibilità nel sentito che Play ha mosso la sostenibilità Chirivì o meglio ambientato detenere in quell'età necessità del suo mandato ai simbolicamente un problema e sostenibilità e nel sentito della e fissi sia economica del moderno
E mobilitò una Crisis
La Primera crisi finanziere cono mica della globalizzazione durante tre senior quattro anni otto l'abbiano non salivano in Serie A
I la Crisi Nova Siri opporrà phone morale
Mi è umanitaria ni meglio ambientale
Assiduo una crisi che portino infissi è sia e nel funzionamento del sistema
Bei Antonio Gutierrez ivi endo istrumento dei Comuni Castion porre se le sia della Fédération alla che per te ne sei Ballotta dove nacquero Cabello soldi
Se disse che il mercato dei telefonia mobili sedie vuote saturare
Solo di essi siete dei calarsi nel Senese umano s'Tirrena sesso all'uso degli altri strumenti e su un'altra in via idea del mercato pensare che Condi è sì siete dei catasti enti se è saturo il mercato
Come possibile
Portando ai un problema serio dei né fischi sia del modello
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Cioè non ho preferirono Polar lecchesi Mietto il redistribuzione dell'ingresso
Purché Parisi che Cressimiro tutto economico tal Como attenta vendevate e su un problema tecnico
I la redistribuzione dell'ingresso nessun problema morale
Il problema tecnico solo sì o no
Lo problema morale Poirino a placarsi
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La questione del modello della globalizzazione termino del physical FIAT ambiente
Ottenemmo un corto re Corridoni allevate
Opponemmo mostra racchette modello del globalizzazione
Non essere fisicamente Porche Noemi Cinco lucente tam poco in termino del mercato
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Corbaccio affittava
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Se Plenty o la questione
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Generale senta ambiento e il tre lo se europeo
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Che a cavare con l'Alleanza atlantica però tamponò cose più ampio una strategia alternativa il primer problema che tenemmo neanche verde che si è furente Gorbaciov solo è chiaro vede che se un dio lavorio sovietica
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Del Nuevo tende via che imparare a me a chi i versi richiede Plaza ambiento che produsse lente fenomeno economico finanziario mondiale sia Assia Exeter Exeter attività ambienti e su un fatto ordine perdita di importanti a relativa farà la perfezione detta o sull'esito del papello dell'Europa orientale però seguire materia sequoia
Sì alle nemico noleggia lavorio sovietica purché non eccelse incluso il fratelli uno de los non erano sì nove no classico conservatori pertosse unito Nesi che era Russia deve Ria permane essere COMU era Tamblyn esso era De Masi o Imperial i sette Andria che diminuire fratturano resa serie
E cioè su se parole non determina un momento non solo sapere aveva fare la Unione Sovietica non solo dell'hinterland del Patto di Varsavia si nota ambientato sia la teoria
Deve alcuno a bilico americano Mui conservatore
Sì esonera sì Jesolo desaparecido Como Amenábar la rilevanza europea
E molti o meno
Il giorno e quando che hanno sotto lo lo sa carro la Cairo nel muro i la è l'unica Antonio sovietica quando io non sarò Franca o del della telematica de può idea che la carta unica
E se il testo
Ora la politica strutturale eccetera e in larga lo paga europea dello cento ai single Noventa e Cinco prole mente la decada ma dinamica idee masse impulso e la costruzione europea
Però probabilmente lo dirigente politico
Una situazione ma aggiunge già fatto
San Giorgio
E aggiunge all'atto unico ma il in Europa non si affronta la nuova realtà controcanto quello che diceva il vecchio Bush dà ragione a questo mio dire quando crolla l'Unione Sovietica arrivano i dividendi della pace
E che a quanto pare sono in fase di ritardo quindi scompare nemico di riferimento pare c'è la prima guerra del Golfo che abbiamo davanti a noi dividendi della pace alla stessa distanza del pro esso elettorale di cui stiamo parlando oggi in questa sede stiamo parlando del processo elettorale negli Stati Uniti e vi garantisco che non può non non esiste nessun foro all'interno degli Stati Uniti eccezion fatta
Terre il luogo dove si svolgono le primarie ognuno foro dove si rifletta sulle elezioni dagli Stati Uniti e un foro come queste o lungo come queste donne e quindi nessuno sempre occupa come ci stiamo preoccupando noi ancora a questa distanza tempo era a questa lunga e quindi a questa discrepanza temporale dal due di due novembre il bar e il vecchio Bush aveva venti punti in più o nei sondaggi rispetto alla giovane Bush tuttavia un un ragazzotto dell'Arkansas non era un avversario
E quindi le ipotesi su quello che può succedere di di qui al mese di novembre sono ipotesi alquanto complicate tuttavia potremmo ventilare
Delle idee in merito a questo argomento innanzitutto le minacce le minacce le minacce non sono inventate sono minacce reali e tangibili e dire ci sono tu UE minacce fondamentali terrorismo internazionale la proliferazione delle armi di distruzione di massa lei poi le ha strette la strategia che è sorta a fronte di questa minaccia dopo il diritto e il decennio della un decennio caratterizzata dalla mancanza di un quadro di riferimento e mi riferisco al decennio degli anni novanta per creare un nuovo mondo ordine mondiale basato su o qualcosa che potesse sostituire l'equilibrio del terrore
La strategia a fronte di questa minaccia sta alimentando lacca Italia dell'insicurezza
Quindi è una strategia contraddittorie rispetto agli obiettivi compresa la decisione da parte del Congresso degli Stati Uniti non vogliamo rispondere a questa questa strategia nord non aiutare queste persone Cetti incoraggiare lo sviluppo delle armi nucleari
A costo ridotto o tascabili diciamo cioè quelle armi che potrebbero essere disponibili nel caso in cui ci fosse uno Stato canaglia che cade nelle mani di un gruppo di terroristi
Queste sono le uniche armi nucleari possibili perché le altre alle altre sono più sofisticate e quindi non ci può essere un gruppo di terroristi e così che dispone di armi nucleari
Di ampie ora di largo raggio di lungo raggio di lunga gittata eccetera e quindi la strategia sbagliata questo non significa che il problema della sicurezza in termini militari sia scomparso dall'agenda
Ma Mohammed forse forse appartiene al passato appartengono al passato e le concessioni o le o i modi di concepire l'intervento made in dare classico seguita dal dall'occupazione del territorio volentieri a chiederle al secondo conflitto mondiale nessuna potenza di nessun livello ha consolidato una un'occupazione territoriale è un'occupazione del territorio il territorio di di qualsivoglia Paese
L'avventura di su Venezia
Franco franco britannica la presenza francese l'intervento americano oppure l'Inter l'intervento sovietico in Afghanistan ma ma ma ho avuto un lungo dibattito congruo Mirko nel mille novecentottantadue novantaquattro ottantaquattro a Madrid quando ESP ricavo con ed egli mi spiegava le ragioni dell'Unione Sovietica tuttavia la conclusione è che non ci fu ormai un'occupazione territoriale insostenibile sul piano militare più che una parte della tratteggi della tragedia del istruirli sta in via israelo palestinese dal punto di vista israeliana e che e Israele è una potenza militare che può affrontare la Siria il Libano la Giordania messe assieme però non ha la possibilità militare per mantenere e i territori occupati e quindi la cosa ha da dire che non si tratta di un problema che possa risolversi con un intervento di stampo classico appunto la possibilità di parlare fu di parlare
Di parlare di questa strategia nel cuore stesso del un processo di elaborazione negli Stati Uniti nell'elaborazione della strategia contro il terrorismo internazionale e nel novembre del due mila e due era stata decisa la guerra in Iraq a molto prima di discutere o di fare quell'atto formale dinanzi alle Nazioni Unite per dire chi sta con noi chi non sta con noi
Vedere i io non so non ho nessun poi c'è se c'è stato il ci sono stati dubbi io non avevo le sul dubbio per però se c'era una guerra c'è la guerra con gli delle Nazioni Unite o senza le Nazioni Unite e comunque la guerra doveva esserci in cambio di nulla per quanto riguarda la RAI la realizzazione della nostra politica
Teste della tuttavia voglio dire che la posizione era alquanto chiara non era stata spiegata però era molto chiara l'Amministrazione Bush diceva questo questo è quello che noi facciamo e se non mi sbaglio diamo a sbagliamo con loro perché questa questa osservazione va fatta quando esiste un solo potere questo potere è unico ed è l'unico potere che decide per tutti nel mondo per cui no è ci troviamo ci troviamo in questa strategia che è sbagliata veri accordo che la lotta contro il terrorismo le esperienze di cui ho parlato e l'ottantacinque per cento delle intelligenze
Una buona intelligenza e non quella che veniva citato da Bush quando s'è stato quando è stato reso noto quando quando è stato reso noto il programma per dell'undici settembre si è ed ha riconosciuto questo sbaglio nell'informazione c'era c'era questa informazione né informazione
Che riguardava l'Intelligence e quindi l'Intelligence in questo caso aveva sbagliato e nelle labbra
Per cento dell'operazione finale questo ottantacinque per cento al coordinamento dell'Intelligence e qui abbiamo dei grandi ritardi tra gli alleati il il quindici per cento l'operatività e l'operatività non sin va a occupare un territorio perché la cosa è totalmente inutile nel novembre del due mila e due durante un dibattito quanto l'accesso al quale partecipavano persone molto conosciute una nuova
Il nuovo con il persone che rappresentano il conservatorismo ed altri esponenti è il mio punto la possibilità di dire voi vincerete molto presto questa guerra perché non avete una controparte in termine di potenza amico dare però non sarete in grado di vincere il dopoguerra e due mesi de a due mesi da questa riunione e dopo due mesi voi d'operette dopo questa riunione due mesi da poco
Sta riunione dovrete difenderli dagli attacchi che sarà molto difficile a farlo sarà molto difficile mantenervi sul territorio per quanto riguarda gli Stati Uniti bello non stiamo parlando della presenza la presenza della presenza
A italiana o della presenza
No dalla presidenza spagnola perché ha buona parte dei Paesi erano sulla difensiva e quei quindi in
Definitiva è sbagliata la strategia è sbagliata la strategia nell'ambito della lotta o del controllo contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa
Quindi il contrario del Luminal tutte realismo non il multilateralismo ma è piuttosto il il regionalismo a certo è organizzato bene per questa l'Europa deve serie decidere cosa vuol fare da gran de norme non è il multilateralismo il multilateralismo puro è qualcosa che va bene agli Stati Uniti per che possono scegliere nell'ambito del budget aziendalismo a meno che non si faccia riferimento all'aspetto fu
Male cioè di di Nazioni Unite devono decidere però nell'ambito del multilevel terrà il lirismo puro possono scegliere quello che hanno fatto cioè le alleanze in base agli obiettivi non l'alleanza continua per questo questo è un errore che continua essere presente nonostante la percezione che uno può avere della realtà cioè ci saranno delle gli errori gli sbagli commessi dalle alleanze ad hoc per un motivo molto semplice perché non funziona il principio
Ma se il quale il mio nemico del mio nemico e il e il il Mirko al mio deve stare al mio fianco quindi anche lui è nemico del mio nemico però risolta che
Mio nemico può essere anche all'amico dell'altro quindi per questo o contro questo quindi la la strategia delle alleanze può avere degli errori quindi si sta
Recuperando la una percezione più vicina Leanza permanente un'alleanza che invece che è incentrata su un asse che sono insieme di valori condivisi piuttosto che in questa visione unilaterale e anche per quanto riguarda la gestione delle operazioni perché questo un
Vedete realismo crea soltanto insuccessi
Possiamo dire che oggigiorno vediamo non ci cita precipitate a e irresponsabile dello dallo scenario che abbiamo creato in Iraq io mi oppongo a questo intervento militare secondo me sarebbe irresponsabile che per motivi di
Tampona prettamente elettorale radio e oggi
Human io vorrei soltanto descrivere una parte del dibattito che si sta svolgendo insieme in seno all'amministrazione Bush svolge con estrema irresponsabilità
Per motivi elettorali potremmo vivere un ritiro un ritiro in massa una sostituzione da parte dell'ONU
Coffea ad Anna non è di questo non è di questo stampo comunque Kofi Annan non rifiuterebbe mai
No rifiuterebbe male di concludere questa crisi senza un quadro di sicurezza minima o che oggi non esiste questo mi permette poi di dire che questo quadro di sicurezza nominare dell'attuale quadro ma non è nemmeno quello che possiamo prevedere per il futuro se noi non consideriamo il problema della sicurezza in modo serio ad esempio e non parlo proprio dell'Iraq non la tenendo il cui troppo perché vorrei comunque aprire un dibattito non chiuderlo l'Europa non sarà l'Europa l'Europa politica dall'Europa l Europa importante della globalizzazione fintantoché non avrà centocinquanta mila uomini e donne fa disponibili terre
Per finire il per chiudere la crisi la crisi una crisi se il segretario generale delle Nazioni massacro del disse il segretario generale delle Nazioni Unite
Lo chiede e questo non è un problema di buone parole non voglio parlare della sfida della cooperazione dei rapporti commerciali qui in materia di sicurezza per questa ragione o ne per questa ragione vista dalla prospettiva europea mi turba il dibattito che si svolge attorno alla Costituzione europea chiaramente condivido la costruzione la Costituzione europea
Perché eh che devo confessare come diceva Flavio devo convenire stressare che sono un europeista convinto non non europea o come diceva forse Maria narra chiaramente tutti noi siamo europei tutti noi siamo europei io invece siamo Nore operista convinto quindi credo che l'intento da parte dell'Unione Europea che sorge da un'entità che sorge da un patto diverso no c'è una benedizione se noi sappiamo se sapessimo quello che abbiamo tra le mani noi europeisti se sapessimo quello che abbiamo tra le mani e che ci permetterebbe di rispondere le grandi sfide però il l'insuccesso della Conf le lenze intergovernativa arrestato anche l'insuccesso l'insuccesso che proviene da un fatto incredibile cioè non siamo riusciti a metterci d'accordo nella suddivisione dei poteri a livello europeo l'uomo la mia preoccupazione quindi che non definito il potere europeo quindi non stiamo parlando noi stiamo parlando della suddivisione di un potere che rilevare
Nella globalizzazione vorrei sottolineare questo aggettivo cioè BR le irrilevante
Forse è un problema
Ed è un problema di era sulla delle
Tante volte tante volte le persone sostituiscono il sex appeal con il secca PIL cioè con l'assegno pile a quindi si pensa che sborsando soldi si potrà svolgere un ruolo importante però non è così l'Europa non ha parlato non ha mai parlato è la prima volta che se lo si fa nel documento Solana è la prima volta che non si fa seriamente cioè l'Europa non ha mai detto che cosa significa oggi essere un potere importante nel poter della globalizzazione e quali sono le implicazioni sul piano economico sul piano tecnologico e anche sul piano della sicurezza della difesa nessuno dei tre quindi nessuno di questi aspetti può essere scisso l'uno dal l'altro noi cerchiamo di immaginare uno scenario nell'arco di vent'anni gli Stati Uniti e sarà la prima potenza economica stavo parlando quindi di cosa significa essere una potenza economica forse ci sarà Maggiore ci sono paesi che hanno un PIL anche ai più più importante però comunque il gli Stati Uniti saranno la prima potenza economica tecnologica e militare del mondo Bellini unici attori che possono contrastare un po'gli Stati Uniti ramo mugugna anche perché abbiamo una certa tenacità perché ci viene da confuciano anche perché hanno una certa tenacità che proviene da Confucio sono il cinese che possono opporsi agli Stati Uniti perché hanno una potenza economica militare per crollo forse un po'meno tecnologica però comunque hanno una potenza economica demografica militare non sono gli stessi ingredienti degli Stati Uniti però sono ingredienti molto importanti
Gli Stati Uniti non guardano verso di noi perché non vogliono che l'Europa sia una potenza non vogliono che diventi una potenza crea compete possa comprendere compete reggono con loro sul piano militare
Il mondo io dico che forse per loro forse sarebbe necessario avere un un contropotere o una controparte politica però diciamo che la percezione però secondo gli Stati Uniti o l'Europa può litiga sul piano politico che si esprime a una sola voce nel Marco nel quadro internazionale non è qualcosa che piace molto agli Stati Uniti preferiscono andare d'accordo con Blair e indipendentemente dal colore politico oppure preferiscono intendersi con la nato con Berlusconi eccetera quindi in non vogliono avere un fronte un fronte unico quindi peraltro questo fronte unico che potrebbe esistere potrebbe avere delle sky Panzer noi il fronte vero unico europeo con gli Stati Uniti non non è basato sulla sottomissione la sottomissione esiste oggi ma comunque dobbiamo
Semeraro e l'idea fondamentale cioè quanto tempo ha speso la convenzione quindi i membri della Convenzione che su la convenzione chiaramente sta redigendo la Costituzione
Dopo quanto tempo quanto tempo ha speso la CIG la Conferenza intercorrente governativa a parlare del significato che assume un potere importante
Il significato diciamo dell'Europa che assuma un potere importante nell'ambito della globalizzazione e qual è il significato di questo potere per i cittadini cioè io non sto parlando di un potere importante lei contro
Ti del mondo ma sto parlando di un potere importante nei confronti dei cittadini secondo me è di estrema valenza il fatto che diversi Betori sanitari veterinari europei controllino il volume delle casse dove vengono trasportati gli animali e quindi si verifichi nel Noli percorsi equestri cruciale queste chiaramente però questa non ci consente di definire qual è il potere effettivo dell'Europa nella globalizzazione quindi sono felice che ci sia dei siti e rispetto dell'norme sanitarie West fondamentale fondamentale per i cittadini però questo comunque non ci dice se l'Europa un potere importante o meno
Perché questo potere importante deriva da altre cose De Marco ha citato prima
è quello che ha detto Marco appunto ci permette di dire se l'Europa un potere importante o meno non abbiamo ancora vinto alla lotta dei da l'idea del ci rimane ancora molto molto molta strada da fare per sapere quale posto avremmo in una battaglia che non è molto visibile una battaglia quasi allo stile sulla falsariga del Vaticano in una linea di fluttuazione quindi il boom bum bum bum dobbiamo vedere commessi creano i rapporti di forza in un certo equilibrio del controllo dello spazio non sta dicendo il dominio dell'espatrio del dello spazio alla mia evidenzia come capo di governo nel bagno la mia esperienza era nell'ottantacinque e nell'ottanta c'cinque novanta per cento dell'informazione che avevamo a nostra disposizione per operare io così la era di fonte nordamericana nordamericana non stavo parlando dello spiegamento di forze militari non stavo parlando della ricostruzione del rapporto di Sarajevo
Pur
Vi ricordate che andava BT ha inaugurato il nuovo rapporto di Sarajevo costruito grazie ai fondi europei è stata ma Madeleine Olga del novanta per cento dei fondi era loro pei però li no colorazione era nordamericana per cui io sarò che per la sinistra è molto traumatico parlare dell'argomento legato alla sicurezza Hammond difficile più che traumatico perché perché effettivamente la nostra opporsi al lastra l'allora non rinnovabili nel mio noi noi può puntiamo sulla guerra
E la pace volevamo contro la guerra ma per favore finora io ho parlato soltanto dei due poteri il potere reale il potere che se la reale nella prossima generazione come prima potenza nel mondo poi una potenza una reale ed emergente come la Cina e poi e dietro e dietro alle preoccupazioni e oltre ai le preoccupazioni e i conflitti esiste questa preoccupazione per gli Stati
Uniti quando noi parliamo dell'ente del fondamentalismo del mondo islamico eccetera quanto meno negli Stati Uniti esiste una un'estrema confusione perché islamici e musulmani fondamentalisti sono stessa cosa il mondo arabe nel era poi rappresenta il il mo'soltanto il ventiquattro per cento dei musulmani che vivono misure da papa appartengono al mondo a Arafat arabo agli altri non è al mondo a non è musulmano quindi e però negli Stati Uniti non si considerano non si considera questo fatto e anche per quanto riguarda l'aspetto demografico per cui se noi vogliamo parlare seriamente per i rapporti con gli Stati Uniti e non dobbiamo avere questo senso Nando non dobbiamo dar la colpa dagli Stati Uniti delle nostre debolezze non dobbiamo dar loro la colpa della nostra indecisione non dubito viviamo incolpare loro di questo stress nevrotico nel quale viviamo noi vogliamo vivere in una sorte di e non di edonismo
Bonaccione però nel contempo siamo spaventate dalla nuova invasione degli immigrati che arrivano nelle zattere a fronte di questa situazione noi mandiamo alla guardia di finanza e carabinieri polizia e quant'altro quindi io credo che sia necessario analizzare un mondo delle questioni che interessano l'opinione pubblica non altrimenti non avremo una una buona credibilità oggi negli Stati Uniti oggi negli Stati Uniti fu i Melis tenete ci sono nei loro conservatore tornavo conservatori che vogliono andare in Iraq che diciamo che
Diciamo che esistono delle paure negli Stati Uniti paura e per che questa situazione troppo può mettere in discussione il controllo del potere anche per quanto riguarda la strategia momenti il potere
I vari politici il questo signore che è stato pronunciato male era un trotzkista all'università che parlava della guerra permanente però senza armi senza Scrum
Ti ora parla della guerra permanente collega Carmine con armi nucleari questo significa che se questa se dunque sono diventate molto più politico Rosi e ci sono delle iniziative iniziative che vanno avanti perché è questo che poi di minacce non aiuta per esempio all'iniziativa a fronte dei Birra Anna a tutti sono al corrente del fatto che di di della posta in gioco poi c'era un un terzo gruppo che Power
Che è la speranza Pawel che non possiamo definire una speranza bianca ma De Michele recuperato incerto multilateralismo ma queste auto
Vediamo aggiungere una parte di coloro che de di coloro che il ballo un'idea diversa col fiato ricerche lei necessario riformare le Nazioni Unite non vogliano assumere responsabilità che non possono assumere è un modo per rinviare il battito vedere direi come è possibile chiedere a Kofi Annan lenti per farsi carico della transizione in Iraq da quando esiste un governo provvisorio e si dice teller responsabile del contro tutte le frontiere sono i Paesi vicini che si stanno infiltrando terrori l'oratore pregata di rallentare la velocità di parola e quindi tutti i mezzi tecnologici e l'esercito più potente del mondo e le frontiere non riescono a contro controllabile però come possono pensare che la Siria può poco passa a controllare delle frontiere può controllare le frontiere Rocco che Annan è in grado di controllare queste frontiere Silla silana se il la se il se l'ONU andrà a governare e in Iraq ancora una volta quindi ancora una età quindi ritorniamo a parlare della guerra del conflitto dell'aumento della produzione dell'oppio del di diverso di un una una crescita importante dopo la guerra quindi questa terza scelte del multilateralismo che qualcosa di ragionevole
E diciamo che è possibile soltanto diciamo che è possibile sostituire e gli Stati Uniti in in dissidi Stati Uniti nidiata assolta non non agendo soltanto con l'anno ma anche volgendo la Lega Araba se noi sostituì se noi sostituiamo un jeu de un giudeo cristiano sotto l'ombrello della dell'ONU possiamo colon concludere il conflitto delle civiltà per molto tempo qualcuno mi potrebbe dire di no perché c'è sempre la Turchia ma non soltanto il l'eccezione che conferma la regola ma anche l'interesse della Turchia in questo conflitto è qualcosa di Tesser che contraddice la risposta finale compreso il mantenimento per l'unità territoriale dell'Iraq quindi non c'è una sistema non è e non non c'è una sistemazione quindi non soltanto avremo una una missione NATO nell'Afghanistan ma ma forse avremo anche una missione NATO finirà Casella Bennato rimarrai mirata e per sostituire gli attuali occupanti e se terra diciamo che la percezione del mondo arabo sarà la seguente cioè i giudei e cristiani sono ritornati alle Croce alle crociate per salvare il mondo dal male per cui è difficile esprimere tutto questo credo che un forse
Qualcuno può pensare che non vogliamo trovare delle quieti uscite gli eletti e d'uscita dobbiamo semplicemente sosti lire gli attuali occupanti che non fanno nulla per mantenere la sicurezza e sicurezza intesa dal punto di vista tecnico perché e gli Stati Uniti hanno l'esercito per vincere la guerra non per per mantenere l'occupazione dal punto di vista della sicurezza del territorio non paga non svolge questo ruolo e neppure sono preparati per assurgere a questo ruolo se poi se vogliamo fare questa operazione di sostituzione questa operazione dovrà essere svolta con consolidati e dei paesi arabi oppure con funzionari con uomini e forze di sicurezza dei Paesi arabi e senza lasciare il territorio
Di otto in tutto ciò all'Europa a un suo ha un ruolo alquanto limitato quando parliamo dei grandi dei Paesi europei parliamo assai breve parliamo sempre
Mi per intermedi dell'attivo Ishida cassiera si era arrabbiato con la Polonia per quanto era accaduto nel seno in nell'ambito europeo quindi
Cosa può dire la Polonia diceva Chirac della tesi Korea della corre io ho pensato la stessa cosa della Francia cella Poloni non può dire nulla però la Francia non lo sa
Però alla Ste diciamo che più o meno
No no diciamo che loro non non non potrà dire e non come come la Francia non poteva dire nulla della crisi in Korea vent'anni orsono e questo perché perché non si mettano d'accordo
Tiene e nel senti ed è stato detto e mi è stato detto ci colpisce questo
Patto per per l'unione tra loro pay non avanza a grandi passi e però non è né europea deve dare una risposta politica deve comunque avere degli elementi di coesione che approdino a un progetto comune e dobbiamo spiegare a un polacco per quale motivo si ritroverà con un portoghese assieme a questo portoghese dovrà puntare a raggiungere gli stessi scopi nessuno glielo spiega
O comunque comunque se ci sono dei vantaggi che provengono dall'Unione
In un
E diciamo l'impatto diretto è che uno può andare per esempio può andare dalla Polonia in Portogallo senza mostrare i documenti è questo e l'impatto visivo
Che abbiamo diretto però a queste persone hanno non gli viene spiegato per quale motivo devono prendersi per mano e andare verso un obiettivo comune quindi dobbiamo stabilire qual è il potere che vogliamo per l'Europa asse però se se dobbiamo limitarci alla ripartizione dei poteri se sin quando si parlava della ovvero quando si parlava dello spazio di potere nonna normate dal Nord regolamentata non scritto
Diciamo che comunale
Il comportamento tenuto da alcuni organi imita organiche nonna puntano sulla governabilità sulla governance il G7 ad esempio passato dalla primavera dal due mila il G7 durante il due dal due mila e il due mila e il due avesse limitato a insultare coloro che non erano che non erano d'accordo con quanto accadeva sulla nell'ambito economico perché diceva che era non soltanto della Cassandre
Beh quando e quando e nel due mila e due poi dopo poco della crisi aveva detto che questa crisi ormai era era passata dal termine
Quindi prima era giunta la crisi
Dunque appena appena arrivata la crisi del G7 cioè ci disse va la crisi ormai passata il peggio del passato e tutti noi facciamo finta di dar ragione a questo a questo organo internazionale se ci sarà o no a porte
Ne nel mondo questo ordine debba essere incentrata sull'aspetto regionale in tutto questo l'Europa deve svolge il suo ruolo nel definire questo il suo ruolo e le Rettore pregato Dio a rallentare quindi deve dire la sua parola in materia di sicurezza e l'Europa deve dire anche no
Deve comunque stabilire il suo ruolo per avere
Diciamo che
Magari potessimo porre la questione in modo diverso però nessuno potrà Capello perché da lei linguaggio del Pakistan dell'India che neppure del Brasile di a oggi vivi gli stessi ebrei serie anni sono consapevoli del fatto che se non hanno un approccio rigoroso in materia di sicurezza altri si preoccuperà né per la loro sicurezza e della sicurezza e della regione dove vi
Buono ed ora non vogliono che siano altri che vengono da loro che si occupano della loro sicurezza questa non è una conclusione ben lungi da queste e chiedo scusa per il mio
Per la mia passione anche l'interprete chiede scusa ma l'oratore parole parlava troppo velocemente quindi dovrà OPA deve contare Petit europee per contare per e per questo deve contare anche per il mondo ringraziamo Felipe Gonzales credo che il suo parole per la passione con cui già pronunciate consideriamo conclusi con il suo intervento
Sì ringraziamo tutti gli intervenuti anche gli interpreti che hanno fatto un ottimo lavoro
Qui