XV congresso del Partito Comunista Italiano

è un invito per i compagni dell'Unità rivolgono con particolare insistenza e che noi preghiamo i delegati di accogliere alla parola signor Cesare Luporini delegato di Firenze docente dell'Università di Firenze si prepara il compagno Lanfranco Turci
Compagne e compagni
Ieri il compagno Umberto Terracini
G diceva
Che la crisi dal marxismo
La cosiddetta crisi dal marxismo questa espressione che periodicamente ritorna nella nostra storia ormai secolare parlo del movimento nostro in generale
E una crisi dei marxisti
Di fronte alla difficoltà
Di nuove circostanze storiche se ho ben compreso
Credo che ci sia una certa semplificazione
In questa posizione
Che le cose siano un poco più complesse
Ma che in questa posizione
Ci sia anche molto di vero
Però non è per una disquisizione teorica
Che o petto questo discorso non voglio addentrarmi non sarebbe la sede
In una disquisizione teorica
è che il marxismo è un insieme di strumenti
Di strumenti concettuali che ci servono per l'analisi
Sono come dalle macchine utensili per intervenire sulle cose sulla realtà
Succede ad invecchiati di questi strumenti di superati
Mettiamoli da parte
Mettiamoli nel Museo storico
Sostituiamo lì
Sostituiamo lì con altri magari incorporando anche elementi utili e vitali
Che sono sorti
Purché questo non sia affatto ideologicamente ma che possono essere risolti anche dalle moderne scienze della società
Ma stiamo attenti
Io non accantonare
Di non lasciare arrugginire
Strumenti di analisi
Che continuano ad essere validi è necessario
Ieri per esempio
Il compagno Macaluso
Ci ricordava
L'esito del voto dal venti giugno
La grande avanzata dal nostro partito
Dalle sinistre
La grande avanzata dal nostro partito sulla linea dalla politica unitaria
E sulla spinta che precedentemente c'era stata
Ma anch'io mi confermarsi della Democrazia Cristiana
L'arresto del suo declino
Anzi diceva il compagno Macaluso
Sono sue parole l'allargarsi del suo ventaglio interclassista
Sia a destra sia a sinistra
Cioè l'inizio di una ricomposizione
E di fatti
Allora ci fu chi parla o di una doppia vittoria
Delle sinistre da una parte e dall'etimo cretina cristiana dall'altra
Ed erano i duri i fatti quei duri infatti da cui i marxisti e comunisti dalla cui analisi i marxisti e comunisti debbano sempre cominciato
E allora spenderemmo non poche energie
Non tanto di Ray a consolare quelli che avevano sperato in quel famoso sorpasso di cui noi in realtà non avevamo parlato
Ma
Spendendo non poche energie a chiarire questa situazione di una doppia vittoria
Marco
Ci siamo domandati fino in fondo
Su crearsi
Su gamba Haase
Avveniva tale inizia io di ricomposizione di un blocco sociale attorno alla Democrazia Cristiana
Compagni non lo credo
Eppure qui si verificava credo una situazione di blocchi sociali in equilibrio
Uno in ascesa quell'ora attorno alla classe operaia quello delle sinistre uno sulla difensiva
Va ben lungi dal considerarsi vinto quello dalla Democrazia cristiana cristiano una di quelle situazioni difficili e anche rischiose
Come indicava Gramsci
Delle più difficili e delle più dieci rischiose che un partito dalla classe operaia si possono trovare
Ecco ecco l'esempio io lo strumento concettuale
E cioè più che mai necessario quello del blocco storico quello gramsciano del blocco storico dal blocco sociale
Ci si può chiedere sulla base di quale Progetto di intervento sulla società
Avveniva quell'inizio di ricomposizione attorno alla Democrazia Cristiana
Ebbene è agevole rispondere credo
Che il Progetto da quella parte non c'era
Ma semplicemente c'era diciamo così con un termine di fabbrica all'assemblaggio
Interessi compositi
E diversi e anche contraddittori
E anche corporativi e clientelari
Sotto la spinta e per contraccolpo dalle avanzate dalla sinistra
Attorno
Al puro scosso
Ma e anche indebolito
Ma non certo distrutto blocco di potere o sistema di potere dalla Democrazia cristiana
Però credo compagni che sarebbe molto sbagliato ritenere che quella mancanza di un progetto
Appartenga permanentemente
Alla maturità dalla Democrazia cristiana
Cioè di questo partito di questa splende formazione politica
Di cui noi permanentemente e giustamente rinnoviamo la domanda che cosa e che cosa è questa formazione politica lo faceva ieri ancora il compagno Terracini i rispondeva il compagno Macaluso
Perché non era stato così in una precedente padre storico
Però a suo modo per intendersi
Quella fase storica che andava dal congresso di Napoli dalla Democrazia cristiana
Alla prima fase del centrosinistra
Quel periodo che aveva accompagnato
Tutt'altro la espansione capitalistica del nostro Paese il boom il miracolo economico lo sviluppo distorto come noi l'abbiamo chiamato
Lì c'era un asse
Lì c'era un progetto
Lì c'era una nenia
Che poi è stata quella della gestione dello Stato
E di intervento attraverso la gestione dello stato di intervento sulla città Società lo stato assistenziale
Nella forma italiana democristiana
Che poi è entrato in crisi
Come è entrato in crisi comunque nel mondo capitalista
Dunque la Democrazia Cristiana non è sempre la spessa
Nonostante
Che siano più o meno le stesse
Le forze sociali Inter classisti che ad essa fanno capo
Oggi
Nella crisi
La Democrazia Cristiana non ha un progetto
Trasformatore rinnovatore della società
Ma questo fatto non è casuale
Esso ritengo e funzionale nella crisi
Alla gestione del suo sistema di potere
Intaccato
Ma tutt'altro che distrutto
E qui è la sua forza e la sua debolezza
Oggi
Quel sistema di potere come tale lascia spacco come tale lascia spazio alla ristrutturazione capitalistica
Nei modi che avanzano attraverso la crisi
E che certamente collocherebbero l'Italia in una posizione ancora più degradata
E subalterna nella divisione internazionale del lavoro
Ora io qui non pongo la domanda
è ormai una domanda storica
Se noi abbiamo fatto tutto il possibile
Sì abbiamo adoperato tutto alla enorme forza contrattuale
Che ci veniva da così larghi consensi
Per portare avanti un nostro progetto nell'ambito dalla politica unitari
Per cominciare a incidere profondamente nella realtà sociale economica istituzionale morale culturale del nostro Paese
Dalla nostra società in cui tante forze si sono mosse e si erano mosse in quegli anni
Certo molto è stato fatto
E abbiamo compiuto anche degli errori
Sono stati riconosciuti danno
Anche se credo non li abbiamo esaminati fino in fondo
Certo però oggi usiamo un nodo drammatico
E lo si potrebbe credo esprimere così
E quel sistema del di potere e di gestione delle cose della democrazia cristiani
Che si è mantenuto ricomposto
Attraverso tanti trasformismi politici
E che a un certo momento ha cercato di logorare anche nomi
Questa grande forza nazionale che sia
La di kata
La classe operaia nelle masse
Bene quel sistema del di potere
Oggi
Nella situazione odierna di crisi globale
Si alimenta direi fatalmente
Dello sfascio spesso delle istituzioni della vita sociale dello Stato
In cui il fenomeno del terrorismo
E l'affetto più grave più tragico
Costruita divenire una minaccia seria per la sopravvivenza spessa dalla democrazia nel nostro Paese
E l'esperienza cilena credo insegna ancora qualcosa
Ma è un nodo drammatico
Non solo
Per il Paese
Ma per la stessa democrazia cristiana
Soprattutto dopo la scomparsa dell'onorevole Moro
Di cui le incertezze e contraddizioni dalla sua direzione politica odierna
Di qui anche il senso permanente della nostra proposta unitaria e di governo per la salvezza del Paese
In questi anni
Abbiamo servito
Generosamente il Paese
E dico servito anche se
Devo confessare l'espressione spirito il servizio a me non piace molto alla lascerei volentieri a loro
Al alla Democrazia Cristiana IDC lasciamoli qualcosa
Ma insomma lasciamo dello perché abbiamo abbastanza Behemoth
Abbastanza titoli i nostri senza andare a prendere quei dico
E sotto questo aspetto sotto questo aspetto di questo servizio che ha
Generoso che abbiamo
Dato al Paese
Presentiamo un bilancio certamente non passi
E giusto a valorizzare contro ogni sorta di detrattori
Insieme mia OP interessa
Ci sono state insufficienza
Debolezze ed errori forse anche sul piano strategico forse anche sul piano strategico
Ma una grande maturazione anche soggettiva è avvenuta
Prima di tutto direi negli strati più avanzati dalla classe operaia
Quelli cioè
Immediatamente esprimiamo e rappresentiamo cioè che costituiscono la componente decisiva dal nostro partito
E nonostante le tensioni
Che si verificano anche all'interno della classe
E le difficoltà
Di ricomporlo della sua ricomposizione al livello dello scontro politico
E sociale odierno
Questa maturazione io la chiamerei lo spirito di governo
La volontà
Di accedere
Alla partecipazione al governo del paese la coscienza della necessità storica e nazionale di ciò e anche l'orgoglio di questi
E compagni
Io credo che in questo periodo pre congressuale c'è stata anche una cotta nel partito intorno a questo elemento
Una lotta che forse
è sfuggita
Sfugge a molti osservatori ma che credo che sia stata di grande importanza
Va all'attacco punto attorno a questo elemento
Io ho fatto in questi ultimi anni sempre congressi in sezioni operaie
E proprio nella sezione Opera in una sezione operaia alcuni ho fatto
Il congresso in preparazione di questo quindicesimo
Ho sentito l'espressione di quelli che erano stati battuti dipinti conquistati insomma come avviene da noi dalle forme in cui avviene nel partito una volta politica e cioè i nostalgici opposizioni Hînceşti nostalgici opposizioni scrive
Credo che praticamente nel nostro partito non ci sono più
In qualunque situazione ci verremo a trovare per quanto a lungo postura
Possiamo essere costretti a stare all'opposizione credo che da questo punto di maturazione non si torna più indietro
Tornare indietro significherebbe una sconfitta storica dalla classe operaia italiana ma non soltanto la classe operaia italiana
Tutto il paese
Segnerebbe un punto di decadenza opera del nostro Paese
è un problema quindi di alleanza
Dieci e Munia di blocco storico
Attorno alla classe operaia
Ricostruisce nella lotta
Ma in una lotta ben finalizzate
Il compagno Berlinguer e ieri diceva l'altro giorno diceva nella sua relazione
Le alleanze si cercano
Si definiscono e si formano essenzialmente facendo leva sulle forze interessate ad avviare a soluzione
Le grandi questioni nazionali questioni vecchie e nuove economiche sociali civile politiche culturali lungo una linea di risanamento rinnovamento dell'inchiesta Società le grandi questioni nazionali per la classe operaia
Le alleanze cioè il blocco storico sociale chi costruisce intorno alle grandi questioni nazionali cioè coinvolgendo tutti distratti a gruppi sociali adesso interessate
Questa indicazione credo che deve che
Nasce da tutta la storia politica
Di questi trent'anni dal nostro partito
Credo che deve rimanere la bussola
In ogni momento dalla nostra azione perché qui allora confluiscono tutte le grandi questioni quella del Mezzogiorno dei giovani
Dell'occupazione
Dalle masse femminili
Le questioni dei lavoratori dipendenti in tutti i settori le questioni della qualità della vita e del lavoro e questione della cultura
E io oso dire compagni le questioni delle condizioni materiali necessarie
Perché
La libertà e la democrazia del nostro Paese possano sussistere e sviluppa
Un nuovo blocco sociale
Lo diceva Gramsci non si fa senza compromessi
Non sono e compromessi come tali piede cancella non la natura e il carattere di classe
Ma l'egemonia non è di un partito
Ma della classe non dimentichiamocelo non dimentichiamoci
Che anche il nostro partito è lo strumento della classe
E già l'interno dalla classe oggi nella situazione di oggi Java interno dalla classe
L'egemonia non si costruisce se non attraverso il pluralismo nel confronto dell'autonomia reciproca delle posizioni
Che fanno capo alla classe operaia nella loro continua ricomposizione dalla continua conquista avanzata dalla sua unità
E la forza del nostro partito
E il vedere chiaro in questo punto e nel muoversi di conseguenza
Un nuovo blocco sociale diceva Gramsci e anche un nuovo blocco culturale
Che vuol dire molte cose su cui non mi soffermo
Vuol dire nuova moralità nuovo costume ma vuol dire anche padroneggia mento della scienza e della tecnica
In ordine anche ai grandi problemi attuali Piero esistevano al tempo di Gramsci del rapporto tra l'uomo e la natura dello scambio organico tra l'uomo e la natura dei punti minacciosi in cui
Esso oggi può degradare
E per lo sviluppo delle forze produttive concetto a cui noi non possiamo rinunciare
E non è un caso credo sia oggi lo scontro più alto lo stronca il punto più alto dello scontro di classe come ricordava ieri compagno lama
Sia intorno all'informazione c'era un problema di informazione sia su un problema e sostanza di conoscenza di conoscenza concreta questo il segno dalla maturità governare dalla classe operaia Italia
Versione io credo compagni che non valgono artificiose contrapposizione tra movimento e movimenti e partito
Tra spontaneità e direzione
Perché nel respiro dialettico fra questi movimenti che avanza un partito rivoluzionario un partito di classe un partito profondamente riformatore
Liberando
Tutte le forze tutti i potenziali tessuto della società trovando la sintesi e la compatibilità
Altrimenti queste forze
Che attendono e che prema uno per essere liberate altrimenti si disperdono estinguere notifica e allora sia il riflusso nel privato dei particolarismi degli egoismi dalla violenza Berta
Ora la violenza nascosta
E di qui parte la decadenza di un Paese
Oggi si parla molto
E giustamente dalla questione dello Stato
Io credo che di non dovermi scusare se ancora una volta
Ricordo Gramsci una delle definizioni una delle definizioni essenziali però che dava gran uscì dallo Stato
Come strumento para datare la società civile ai mutamenti dalla struttura della struttura economica
è una grande emozione tanto più guerra nel momento in cui si vuole che si deve incidere nella struttura escono economica qui a mio parere il nucleo profondo di unità vinse appare abilità della trasformazione della società dalla trasformazione dello Stato
E io credo che non c'è abilità non c'è astuzia
Non c'è diritto virtuosità
Dalla manovra politica che bastino per un partito rivoluzionario e trasformatore per un partito di classe
Se si perde questo rapporto profondo se da una parte sta la sfera politica e dall'altra la sfera dell'economia ed alla società
E allora siano gli errori di verticismo
E ne abbiamo compiuti e criticati auto criticati per fortuna e speriamo di non tornare a compierne e quindi di doverci un'altra volta e criticare
E allora il separarsi dalle masse della società e li mobilitarsi dal partito
E magari rinasce della teoria dalla classe politica
Come luogo separato
Questa teoria prima che dai libri rinasce dalle cose quando si verificano queste situazioni di verticismo
Noi abbiamo detto una grande parola
La crisi come occasione per trasformare
Come occasione per la trasformazione per trasformare la società e lo sta
Però compagni io credo che questa non è soltanto una proposta non è soltanto una scelta ma una necessità
Le siamo veramente tutti convinti
E quando dico tutti i compagni intendo tutti veramente cioè a tutti i livelli del partito
è una necessità
Perché la crisi è trasformazione
è sempre trasformazione
O riusciamo a dirigerla a indirizzarlo era
O ne sia motivetti cioè lassù diamo
Cioè vuol dire subire la ristrutturazione capitalistica con tutte le conseguenze politiche che a questo punto può avere oggi danno non c'è alternativa non credo che ci sia alternativa
Siamo compagni indubbiamente
A una svolta epocale
Per tutto il mondo
Per tutto il genere umano
Perché nei prossimi decenni
Si decide dalla sua stessa sopravvivenza
La nostra proposta della terza via
Certo non abbiamo avuto abbastanza spazio per discuterlo nella stretta politica in cui svolgiamo questo congresso
Ma credo che questo congresso le tesi di questo congresso saranno base ancora di discussione per lungo tempo
Credo che questo congresso questo quindicesimo congresso in rapporto alla sua tesi sarà un congresso che continua e che deve continuare
Però
La nostra proposto dalla terza via tiene conto di questo fatto di questo mutamento Porcu epocale il compagno Berlinguer parlava appunto di una terza fase
C'è un'immagine del socialismo
Da ricostruire perché si è venuto a opus candide
Può essere ricostruita ora ricostruire ora può essere dato un grande contributo a partire dall'Europa
Non per l'Europa
Ma per tutti
Per tutti i popoli ancora oppressi
O dilaniati dalle contraddizioni
Dalle contraddizioni Dio oggi degli ultimi stessi sulla lista
La radice di quelle contraddizioni io credo compagni
Anche nel campo dei Paesi socialisti se ancora si può parlare di campo
Quindi
E in tutto ciò che noi non condividiamo di essi e dei loro regimi interni o anche in certe loro azioni interni
Ma credo
Che ne ragione alla dice è ultima
Di quelle contraddizioni
E pur sempre nei rapporti capitalistici
E nel loro predominio
Sul mercato mondiale per esempio del loro predominio che ormai ben sappiamo che non crolla automaticamente
Ora i nostri problemi non si risolvono più in una sfera soltanto nazionale
Bah si è voluto contrapporre un euro socialismo o un Euro comunismo
Io credo che sia assurdo è che il
Alla fine anche questo dovrà necessariamente l'esaurirsi questa contrapposizione nonostante contrasti differenze per notte
Non so se è esatto quello che ho letto dei dei giornali e a questo congresso poteva essere presente il compagno Mitterrand poteva essere presente comma qual è il mio pallino
Non posso non rammarico farmi che politica che credo si debba definire di piccolo cabotaggio lo abbiano impedito in questa prospettiva
In questa prospettiva viene ora OPA socialista perché questa crede all'alternativa o l'Europa sarà socialista
Sia mia avvierà marcerà verso il socialismo o fatale farà la sua decadenza nel mondo
Anche nella stretta politica elettorale
In cui ci troviamo in questo momento credo che noi non dobbiamo perdere e non perderemo questa prospettiva delle dure battaglie che ci stanno davanti
A all'onorevole Emanuele terranno vicesegretario del partito repubblicano Italia
Amici dal partito comunista
Io sono consapevole
Che il saluto cordiale che io vi porto a nome dei repubblicani
Cade in una situazione assai difficile della vita politica italiana
Ma voi siete un grande partito della sinistra italiana organizzate molta parte della classe lavoratrice rappresentate aspirazioni di milioni e milioni di uomini e di donne noi sia
Abbiamo se vogliamo essere nel confronto con la tradizione socialista una diversa concezione della sinistra italiana fondata sul gobbo in cemento che l'azione di forza politica democratiche possa introdurre nel progetto di sviluppo di una società libera le modificazioni necessarie ad eliminare o almeno a combattere ripetutamente gli squilibri le ingiustizie di impedimenti a crescita possano sia e debba perseguire quei fini di giustizia di eguaglianza e di progresso che rispondono ad antiche e giustificati e attese del nostro popolo
Le contingenze politiche voglio dire non possono farci dimenticare a Quetta real realtà e questa colletta collocazione dei nostri partiti all'interno delle forze politiche italiane all'interno della
Visto italiana nella responsabilità che ne discendono per voi e per noi di fronte a un Paese nel quale per più di un secolo dall'Unità le forze moderate hanno costantemente ha avuto la prevalenza di from inter un Paese nel quale se la Repubblica ha fatto progredire la libertà brunastri curato la giustizia dove esiste una realtà di emarginazione di incertezza e di stabilità bambinaccia l'avvenire spesso vedessi
Mozioni repubblicane perciò noi non abbiamo atteso l'emergenza per affermare che il dovere di tutte le forze di sinistra vedi scendere sul piano della realtà politica e sociale e di
Confrontarsi sui problemi concreti attuale di una società che non intende restare in balìa di incontrollati fenomeni economici né disposta a rinunciare ai benefici di una libertà duramente conquistata nella loro
Tanti fascista ebbe la Resistenza
Amici del Partito comunista il vostro segretario nella sua relazione ha rivendicato a Marx il merito
Di aver avvertito i limiti del concetto di Radiologia i repubblicani dieci anni fa
Hanno delle
Canto un loro congresso nazionale a denunciare la strumentalità pena insufficienza delle ideologie dei partiti italiani
Se dunque conteniamo per il momento delle deve agire vede cedere il passo alle verifiche sperimentali ai programmi in altre parole alla cultura laica dobbiamo fare giustizia dov'
E per fare giustizia della suggestione Previti delle affermazioni dogmatiche per accingersi insieme al compito arduo di concepire e costruire una società moderna industriale che sappia essere una
La città adeguata all'uomo noi repubblicani riteniamo
Di aver dato un campo un contributo a porre in questi termini il problema dei rapporti fra le forze politiche telai essenziale è questione comunista d'aver dato ossia un contributo importante a superare quella frattura radicale pregiudiziale che ha dominato a quasi trent'anni di vita politica italiana e che è stata cauta non trascurabile di fenomeni di ritardo e di distorsione nella nostra realtà politica e sociale
Noi vogliamo qui riaffermare quindi la convinzione e l'impegno un essenziale processo di Matera o nel funzionamento istituzionale della nostra democrazia sia in questo modo ha affermato come testimoniano del resto anche le recenti dichiarazioni di superamento delle esclusioni ideologiche che provengono dallo stesso partire dove la Democrazia Cristiana cui alle quali si è richiamato la stessa relazione del vostro segretario esprimiamo questo convincimento così come consideriamo debba ritenersi acquisito che la ricerca del confronto e della partecipazione al governo del paese fa parte di una grande forza di sinistra non posta non implicare una scelta precisa non possa ossia tre collocarsi consapevolmente sul piano della riforma è bene trasformazioni anche profonde ma non sul piano del rovesciamento e della distruzione del sistema amici del Partito Comunista
Restano i problemi politici interni ed internazionali
Sui quali è sempre necessario il confronto per in tempi che fossero diversi da quelli gravi di di pericolo in cui viviamo legittimi la polemica è lo scontro
Dinnanzi però ad una situazione che ha ragione tutti abbiamo definito di emergenza noi fermiamo che sarebbe grande iattura per il Paese se si limitasse a una nuova non rimediabile per dovrà tra le forze politiche dell'arco costituzionale se l'esperienza ci ha dimostrato in questi mesi piove a garantire la continuità e l'efficacia di una politica adeguata l'aver all'emergenza non basta il proposito di
Accantonare le spinte per gli interessi particolari dei singoli partiti ciò che occorre l'impegno comune a realizzare un'intesa sulle linee essenziali del tipo di sviluppo che le forze politiche vogliono perse lire almeno nel medio periodo per il nostro Paese occorre ossia non porre mente agli schieramenti e alle formule prima anche ai contenuti prime lettere scelte programmatiche al modello di società
Il quale i partiti e le forze sociali intendono operare ecc solidarietà e responsabilità si ripresenta qui
Il problema storico della sinistra italiana è quello della sua capacità di assumere su
Stabilmente impegni di governi il Governo icona società occidentale economicamente avanzata seppur piena di molte contraddizioni combattere queste contraddizioni supera
Nell'eremo re all'equilibrio all'equilibrato progresso di tutti senza sopprimere le grandi potenzialità del sistema resta per noi nient'Meglio di sempre così come frutto consentitemi di ricordare vale Morante fatica nell'impervio sforzo di Ugo la Malfa
Resta
Resta il tema del nostro dibattito con voi
Amici del Partito comunista richiesto di parlare a questo mostro quindicesimo congresso ho cercato di evitare la facile scappatoia del saluto ad puramente formale di confronto e di meditazione sui Problemi in effetti fatto il nostro rapporto con voi
Esso possa essere utile al Paese il nostro augurio e l'augurio che repubblicani esprimono al vostro congresso
Ringrazio vivamente l'onorevole terrena per il saluto che ci ha portato per il contributo alla discussione dal confronto
Noi consideriamo come ha detto anche il compagno Berlinguer nella relazione il confronto con il Partito Repubblicano Italiano molto importante perché il partito repubblicano e un interlocutore serio
Ed importanti ci piace ricordare qui
Il contributo che ha dato l'onorevole la Malfa con il suo pensiero
La sua attenzione alla questione comunista e all'aggregazione delle forze della sinistra italiana del movimento socialista
E delle forze laiche intermedi grazie onorevole terrena ricambiamo il saluto a tutti i militanti del Partito Repubblicano Italiano
Compagne e compagni ora dobbiamo dare la parola all'ultimo oratori iscritto per questa serale prima di dargli la parola io vorrei pregare
Di cessare questo brusio che molto fastidioso non soltanto per chi vi parla ma evidentemente anche per coloro che vogliono ascolta
La parola al compagno Riccardo Terzi delegato di Milano segretario della federazione di Mila
Compagni
Noi giungiamo
All'appuntamento
Di questo congresso nazionale sulla base di un dibattito
Che non solo a coinvolto attivamente
I quadri del partito
Ma che ha messo in luce
Una maggiore maturità
Un
Mi impegno se io ed appassionato volto ad affrontare i nodi politici reali con il necessario spirito critico
Il che significa
C'è care di comprendere la realtà e non celebrare il rito di un'autocritica generica ed inconcludente per questo la vis Fiori di questi giorni non ha il senso
Di una prova generale in vista delle elezioni
è una occasione di ricerca e non di propaganda d'altra parte le stesse prospettive elettorali sia per il Parlamento europeo sia nella imminenza ormai certa dello scioglimento delle Camere dipenda da larga determina è un tema in lingua dalla coerenza e chiarezza della proposta politica che sappiamo indica
E quindi
Dalle regole dell'analisi con cui ha fu contiamo la situazione interna e quella internazionale a poco servirebbe un appello volontaristico uno dei color rosso al solo al patriottismo di
Ha la parola adesso il senatore Luigi Anderlini che porterà il saluto della Sinistra indipendente
Solo poche parole
Compagne e compagni congressisti
Di auguroni io
Saluto
A nome dei gruppi parlamentari della Sinistra indipendente lasciatemi dire che non si tratta di un saluto formale dai iscriversi nella coreografia più o meno rituale dei congressi dei partiti i gruppi della sinistra indipendente si considerano
Coinvolti
Nella vostra problematica
Nel vostro dibattito
E non solo nel senso che il congresso di un grande partito politico finisce con coinvolgere anche quando non lo vogliono anche quando non vengano a legare il loro saluto la tribuna tutte le altre forze politiche ma nel senso più specifico di una parte situazione ai vostri lavori alle vostre discussioni molte di noi sono intervenuti su Rinascita abbiamo avvertito su Astrolabio una discussione sulle vostre tesi abbiamo preso la parola in numerosi congressi di sezione di federazione uno dei temi sui quali abbiamo aperto il dibattito è proprio quello del
Il ruolo della sinistra indipendente
E essa
è a nostro giudizio un prodotto non spurio e non occasionale nesso la mente parlamentare della politica di grande unità del partito comunista conduce da decenni in Italia
Un partito di classe che conserva intatte le sue strutture
Operative ideologiche e di partito ha avvertito il bisogno di un'apertura verso forze
Personalità energie intellettuali aree e mo'
Il venti
Ai quali era opportuno e necessario dare una voce sul piano politico
Non dunque un'area di canonicato come qualche volta si è detto
Ma un punto di raccordo e di spinta con l'
Varia e complessa realtà forse un po'più complessa di quanto il compagno Terracini non ci abbia detto poco fa di un Paese il resto
Che non sempre trova modo
Di esprimersi nelle rigide strutture dei partiti non è un caso che il PG
Sia l'unico partito politico italiano che abbia messo in atto un'opera Zone di un'ampiezza e di una portata che non trovano uguali in nessun altro paese euro
Sulla sinistra indipendente sulla
Torto tra i nostri gruppi e il partito io preferisco lasciare la parola nella conclusione del mio intervento ad una lettera di cui sono l'attore
E di cui vi darò tra poco lettura
Duello se il Sole osservazioni
Permettetemi di fare prima che appunto mi ha vi a questa conclusione
L'esperienza
Sì è lei gruppi della sinistra indipendente abbiamo fatto
Soprattutto in questi ultimi tre anni dimostra come uomini di diversa estrazione culturale e filosofico generosi ciascuno della propria identità talvolta duramente maturava nel corso della vicenda politica del Paese laici e cattolici marxisti e non marxisti possano trovare le vie di una collaborazione proficua e costruttiva
Di una convergenza nel fare che preliminarmente sarebbe stato difficile immaginare
è un segno di come in un Paese come il nostro l'urgenza ha dei problemi la dura lezione dei fatti possano fare individuare concretamente
Soluzioni operative quando al di là o al di qua se vuole
E dove le differenze ideologiche è presente una reale volontà di battersi per la trasformazione democratica del Paese io penso a questo punto per contrasto Palma il contrasto con la unità che non siamo lucidità
Tutto spesso a realizzare nel nostro interno alla grande dispersione di energie che c'è nei gruppi minoritari dell'aria della sinistra alla segmentazione talvolta pur di scolare dice
Sette formazione
Io non sono tra coloro che credono che in quelle aree tutto sia negativo sono convinto che nella misura in cui riuscissimo a scatenare delle
Dell'anticomunismo che porle per me
Cade anche degli potrebbero venire apporti critici non negativi contributi da valutare in con attenzione e non a caso il proprio sul pulviscolo anticomunista più o meno radicale già
Più o meno ancorato al qualunquismo campanilistico e falsamente regionali spiego che punta ormai esplicitamente una parte della destra italiani
Anche in queste direzioni io credo che il ruolo della Sinistra indipendente potrebbe conseguire risultati positivi offrendo un'area di partecipazione unitaria
Non dispersiva a coloro che
Senza necessariamente ricorrere a digiuni spettacolari hanno qualcosa da vi
Qualche proposta concreta ad avanzare la seconda osservazione si riferisce al ruolo che la Sinistra indipendente ha avuto nel corso della crisi di governo un ruolo per molti aspetti rivelato ore delle reali intenzioni della Democrazia Cristiana uscendo dal suo con la con la Malfa allora presidente incaricato il compagno Berlinguer diede la dimostrazione palmare della fine possibilità della politica comunista rinunciando almeno nel breve periodo alla richiesta di fondo che il Pd sia aveva sacrosanta mente avanzato quello di una sua diretta partecipazione al governo della rete ponendo le note condizioni relativa alla presenza nell'esecutivo dei gruppi della sinistra indipendente chi avesse voluto salvare la legislatura portare avanti la può litiga di unità nazionale doveva capire a quel momento che i comunisti avevano aperto un varco per una soluzione positiva non la vuole capire la democrazia cristiana
No la vollero capire dirigenti democristiani quando la proposta fu di nuovo avanzata dopo i rincari o ad Andreotti
Ne sono venute fuori le conseguenze che stanno davanti a noi lo scontro al quale ci andiamo preparando nel Paese ne è venuta fuori anche la polemica
Sui travestimenti sui comunisti mascherati
Una polemica lasciatemelo dire degna di di
Come l'onorevole Donat Cattin e portato a considera
è la politica come un vestito e non
Come dice il compagno Amendola alla pari di una scelta di vita un servizio
A vendere comunque al Paese
Proprio qui si è toccato ancora una volta il nocciolo duro e irriducibile della politica democristiana la sua volontà di prevaricazione la sua pretesa di tenere
Comunque il potere
Sognava di avere dicessi compagni queste cose
Anche perché è bene che ne dica chi come me si è trovato
Una quindicina di anni fa
In un confronto corpo a corpo con la Democrazia cristiana
E ha visto lacerato
Trasformato addirittura per molti versi nei suoi stessi connotati il partito di cui faceva parte
Mi riferisco alla esperienza di centrosinistra alle lacerazioni che essa ha provocato nel Partito Socialista Italiano alle conseguenze di cui oggi gli stessi compagni socialisti si rendono conto ma potrei anche riferirmi ai tanti altri vi Soldi della storia italiana di questi ultimi trent'anni alla satellite azione che la Democrazia Cristiana a permanentemente tentato di esercitare nei confronti di tutte le formazioni che a lei si sono avvicinati
Con l'avvocato dov'è il quinto governo Andreotti una pagina nuova si è aperta nella storia d'Italia una pagina badate a mio avviso tutta da scrivere
Riusciremo a scriverla noi nella misura in cui saremo consapevoli che il confronto con la DC ecco ossatura è impegnativa
Che non nessun passo avanti ci sarà benevolmente concesso che pagheremo ognuno degli inevitabili errori di valutazione che commettere
La condizione preliminare è il massimo di unità a sinistra in primo luogo con il Partito Socialista anche se conosco bene le difficoltà che ci stanno davanti su queste terre c'è da rendersi conto che il confronto e anche
L'incontro con la DC eh forse storicamente inevitabile politicamente necessario ma che questo non comporta né all'ente vuole
N compiacenze di Santa visto che la storia del progresso della civiltà dell'uomo è passata spesso per la porta stretta
Di scelte difficili ed ama
Ma io vi ho portato via fin troppo tempo ed è ora che vi dia lettura della lettera cui ho accennato
Si tratta di una lettera che porta una firma prestigiosa quella dell'uomo nel quale noi parlamentari noi uomini della sinistra indipendente ci riconosciamo Ferruccio Pairetto
Vi manda a dire dunque
Il vecchio Maurizio cari amici e compagni
Per quelli come me che sono nati nell'altro secolo quattro anni sono molti
Quattro anni fa fui in grado di portarmi il mio saluto direttamente e personalmente dalla tribuna del vostro quattordicesimo congresso
Stavolta mi tocca seguirvi di lontano
Anche se spero che mi vorrete considerare vicino ai vostri dibattiti alle vostre discussioni
Al vostro
Al vostro quindicesimo congresso
Buon lavoro dunque da un vecchio amico che vi siete con grande interesse con occhio attento
Con vigile simpatia
Ho lavorato con voi mi sono trovato in accordo con voi e talvolta in disaccordo
Anche aspro nella lunga vicenda della mia vita
Da oltre dieci anni la Sinistra indipendente il punto di riferimento e di slancio delle un lavoro comune
Che dimostra come si possa essere amici dei comunisti pur restando diversi da loro
E di come si possa discutere magari polemizzare con loro senza mai diventare anticomunista
In un Paese convulso come il nostro dieci anni di esperienza positiva non sono poca cosa
Ed io spero che il nostro modo di lavorare insieme possa lasciare un segno positivo nella vicenda di questi anni
Al di là di tutto questo e se me lo consentite da quel lontano e distaccato un punto di osservazione che la mia età mi consente
Lasciatemi dire che il vecchio Maurizio
Resta ancora legato nel ricordo
Al sangue che insieme abbiamo versato nella resistenza al fascismo
La guerra di liberazione nazionale io fui certo
Che l'Italia avrebbe avuto una nuova positiva stagione nella sua storia millenaria quando durante il duro i
L'inverno del mille novecentoquarantaquattro
Vidi arrivare a migliaia i giovani operai nelle file della Resistenza
La scelta fondamentale di allora tra progresso e conservazione tra libertà e tirannia tra indipendenza nazionale asservimento allo straniero
Si ripropone oggi nelle mutate condizioni della nostra storia e si riproporrà negli anni che verranno Spring che sarà villa e feconda la storia dell'uomo
Come nel crudo inverno del mille novecentoquarantaquattro
Io guardo a voi oggi
Come a una Ford San Giovanni
Destinata ad avere oggi come allora
Un ruolo decisivo nel rinnovamento dell'Italia buon lavoro compagni dal vostro
Compagni vorrei pregarvi tenere conto che ci avviamo alla fine della seduta e che occorre ancora un po'di pazienza cioè troppo irrequietezza lasciando nulla del suo scooter e moto che compagni prima di chiudere i nostri lavori e sono in compagnia Diego Novelli sindaco di Torino compagno orrenda ma Emanuele Macaluso delegato di Modena la direzione del uscente e il compagno Renzi bene delle Api Bologna secretato dalla Federazione comincia diamo la parola per
Innanzitutto al compagno Diego Novelli
Sindaco di Torino
Compagnie e compagni
Io credo
Che i per
Dico di più difficili nella vita di un Paese
Non siano tanto quelli
In cui i problemi risultano gravi e complessi ma soprattutto quelli in cui le idee risultano deboli incerte e confuse temo che l'Italia attraversi proprio uno di questi periodi nel corpo sociale
Nelle grandi città nelle forze culturali negli stessi partiti politici oggi serpeggia un malessere che non è facilmente definibile
E che soprattutto ho non è direttamente riconducibile ai fatti oggettivi
Ai drammi individuali e collettivi che pure non mancano esso è uno strano moltiplicatore psico lo logico
E qualche volta anche ideologico del marasma che domina nello Stato nell'economia nella cultura nelle idee di ogni giorno e sebbene i più tendano a considerarlo come un semplice riflesso sono
Un effetto passivo di quello stesso marasma personalmente sono portato a considerarlo come una delle sue cause forse la principale lo chiamerò per intenderci il malessere della dissociazione noi comunisti siamo giustamente abituati
A distinguere nell'analisi tra aspetti oggettivi e aspetti e soggettivi dei problemi ebbene il male di cui sto parlando
Intacca innanzitutto questa capacità di distinzione introduce del rapporto tra i due
Tutti i compagni che intervengono nel dibattito
Sono pregati di recarsi nella redazione dell'Unità mezz'ora dopo aver parlato per la verifica le ha reso conto del loro intervento raccomandiamo a tutti i compagni che intervengono di assolvere a questo compito
Alla parola il compagno Umberto rame ieri delegato di Matera segretario regionale della Lucania si prepari Vasco Giannotti compagne e compagni
A straordinarie ricca esperienza compiuta in questi anni
I problemi insorti ma le difficoltà
Pongono all'ordine del giorno del quindicesimo congresso dei Comunisti italiani
E risiede qui il compito per molti aspetti complesse straordinario cui esso è chiamato l'esigenza di una precisazione di una Ricchi mento della nostra strategia c'è attesa per questo congresso nel partito nel nostro elettorato nella società
Certo sarebbe sbagliato caricare un congresso della soluzione di tutti i problemi teorici e politici che si sono venuti a cui andò nel corso di un aspetto esperienza così intensa e ricca come quella vissuta dal nostro partito ma l'attesa è grande perché questo congresso è chiamato a fare i conti a trarre il bilancio di una fase quella avviata dopo il venti di giugno del mille novecentosettantasei nel corso della quale abbiamo verificato sul campo
Ecco il fatto straordinario per un partito comunista in un Paese di capitalismo sviluppato le difficoltà e i compiti Arduini i rischi i problemi della visione in concreto di una trasformazione pro affonda della società italiana alle difficoltà ed ai problemi di questa farsa ai compiti nuovi che ci spetta a lui ai rischi che terreni inesplorati da percorrere comportò occorre rispondere le tesi lo fanno rifuggendo dalla tentazione di tirarsi indietro alle difficoltà della vicenda italiana alle grandi novità anche nel mondo si stanno producendo ai traumi della nostra storia via
Dobbiamo rispondere come sempre i Comunisti Italiani hanno saputo fare in momenti compressi e da Arduino della storia del movimento operaio italiana ed internazionale rinnovando le idee gli strumenti dicono scienza la elaborazione affrontando il nuovo e misurandoci senza riservarsi in fortilizi dogmatici la riflessione compiuta nei nostri congressi gli interrogativi viene essi
Riguardano le vicende la condotta da noi avuta nel corso di questi anni dal mille novecentosettantasei ad oggi prima di tutto a certa occorre spazzare via le sei istigazione di propagandistiche i luoghi comuni di chi vorrebbe ridurre questi anni dal settantasei ad oggi ad una cronaca di cedimenti i nostri di rinunce di grigiore l'esperienza di questi anni non è Trask sta in bagno né si tratta di voltar pagina essa ha prodotto nella situazione politica italiana nel clima e nei rapporti tra le forze politiche tra la gente novità e infatti per molti aspetti irreversibile ed è nel quadro di una riconferma delle scelte di fondo di questi anni che io vorrei svolgere due rapide considerazioni da un lato a me pare che se la crisi it a Liliana è quella di cui parliamo se si rendono necessarie per affrontarla grandi e profonde trasformazioni a me pare che occorre evitare un'accentuazione della distinzione quasi come si trattasse
Di due fasi scisse tra l'emergenza lo sforzo per far fronte all'attuale minacciosa crisi in cui versa il Paese e le prospettive più generali che lo indichiamo per l'avvenire e come sta proprio perché non è possibile sulla emergenza solo l'intervento di contenimento ma dall'emergenza italiana si riesce attraverso l'adozione di misure profonde di riforme Kobe l'economia e dello Stato
L'altro punto riguarda il rapporto tra comunisti e socialisti all'interno della politica di solidarietà nazionale
Ora io credo che sia possibile è necessario avviare concretamente il superamento la disputa strategica tra compromesso storico ed alternativa o in ogni caso perché ne esistono le condizioni circoscrivere limitare gli elementi di diversità nelle strategie dei parti ti della sinistra italiana e questo nel senso
Che da un lato e qui correggendo una concezione asfittiche da un po'sufficiente dell'alternativa è possibile avviare la costruzione di un Progetto della sinistra non chiuso no non risolta in sei ma aperto a tutte le altre forze politiche democratiche e dall'altro modificando una interpretazione riduttiva della politica di unità Anna ma che in certa misura è stata anche nostra io credo sia possibile lavorare dentro la politica di solidarietà nazionale perché avanzi una salda unità a sinistra sfidando la Democrazia cristiana misurarsi all'interno della politica di unità democratica in un confronto su progetti di trasformazione della società
Non si tratta così facendo né di ridurre le basi della politica di solidarietà Negrini ora aree che oggi il problema e di battersi per un governo unitario si tratta invece di lavorare concretamente perché all'interno della linea di unità nazionale ma davanti una sinistra unita di governo aperta al confronto e allo stimolo all'unità verso la Democrazia Cristiana in questo modo io credo che venga positivamente risolto il problema vitale per una linea di trasformazione della società che era pre è un dato dalla collocazione dal ruolo delle forze moderate di cui occorre impedire lo spostamento a destra e che occorre impegnare per quanto possibile in un opera di rinnovamento in questo quadro Hammett pare che esista un problema di ricerca comune tra i due grandi partiti della sinistra italiana nel senso che la soluzione di alcuni problemi decisi di perché la sinistra italiana posso affrontare i nodi della trasformazione democratica e socialista dell'Italia può avvenire con una riflessione comune si pensi ai problemi relativi all'economia dal rapporto tra mercato e programmazione all'apporto democrazia e socialismo FIP bensì anche ad aspetti da riconsiderare e superare della tradizione del movimento operaio ossia di ispirazione socialista che comunista
Vi è un campo di ricerca e di lavoro comune
E io credo che il marito amo sostenere che la ricerca di una terza via tra l'esperienza dei partiti comunisti dal ceppo terzi internazionalista e dei partiti socialdemocratici sia un'impresa cui unitaria ma indetta intere come comunisti e socialisti italiani questa ricerca unitaria
Io credo che debba manifestarsi nell'analisi della crisi italiana ma in particolare su un aspetto decisivo diessini il Mezzogiorno è lo stato attuale della questione meridionale qui per quanto ci riguarda come Partito comunista si impone come non più rinviabile una riflessione ed una ricerca
Nel Mezzogiorno siamo in presenza di difficoltà serie che si manifestano anche nei nostri collegamenti nella nostra influenza per alcuni aspetti Forbes sì la crescita democratica avvenuta con il venti di giugno del settantasei quando parlammo di avvenuta unificazione politica del Paese a oscurato che in ogni caso permaneva una specificità del sud a cui per molti aspetti diventava ancora più urgente risponde certo sul Mezzogiorno tutte le dive in Pato più difficile in questi anni
A me pare che si avverta nel partito ma anche nel Paese tra forze culturali dell'economia
Del movimento sindacale si avverta una sorta di difficoltà a parlare del Mezzogiorno senza ripetere formule rituali qualcosa di profondo è avvenuto in questi anni
Da un lato infatti è saltata quasi totalmente l'industrializzazione degli anni Sessanta quella dei grandi complessi di base
E dall'altro si è arrivati alla paralisi e dall'esaurimento della politica dell'intervento Stra ordinario che è stato il perno del meridionalismo delle classi dominanti negli anni Sessanta
In questo quadro due ultime considerazioni vorrei svolge c'è stata una fase negli anni settanta in cui l'avvio a soluzione e dei grandi problemi del Sud sembrava essere diventata una esigenza per tutti non solo per il movimento operaio ma anche per il settore dei più noti dei gruppi economici dominanti mi riferisco agli anni e che vanno dal settantatré al settantasei quando in sostanza le classi dominanti italiane di fronte al problema del recupero al sistema economico italiano di margini
Di produttività e di competitività non potendo più percorrere la vigna che è stata classica del super sfruttamento ed ai bassi salari sembravano costrette alla scelta obbligata di espandere le basi produttive anche nel sud di trovare in sostanza
Nella soluzione delle antiche tare della economia italiana la via per un rilancio o dell'economia e della produttività questo fu il punto più alto raggiunto anche nel rapporto tra classe operaia mezzogiorno l'altro punto da sottolineare è che Sensi sono andati a Bam nel corso di questi anni nella struttura produttiva del Paese nell'economia italiana fatti a processi pendenze in qualche misura contraddittori con la prospettiva del recupero produttivo del Mezzogiorno o che non è il dono questa impresa molto più ardua al di là delle banalità spacciate per spiegazioni a me pare che il concentrarsi in alcune aree del Paese di un complesso di attività produttive di Investimenti il seno e lo dal doppio lavoro della giungla retributiva il delinearsi di una terza aria nella struttura produttiva del Paese non sono fatti indifferenti per il Mezzogiorno in sostanza non è pensabile questo è il punto che intendo sottolineare che lo sviluppo produttivo del Sud possa avvenire permanendo l'attuale spontaneità e configurazione di questi di questi fenomeni
Io credo che tutto ciò non significa per il Sud che i giochi siano fatti penso sia ormai una via secondaria non influente sul meccanismo generale dell'economia italiana e della situazione del Paese io sono convinto viceversa che come sei prego occorre avviare una ricognizione della situazione e meridionale del suo rapporto con le altre parti del Paese che ci permetta di togliere le nuove contraddizioni di questa fase e su questo lavora il Sud continua adesso se ne la grande contraddizione nazionale del capitalismo italiano perché è ancora vero Tech tutta la società italiana affida la forma non solo il sud ma anche il centro il nord e che in sostanza lo stesso ce entro nord non avvenire senza lo sviluppo del Sud dall'altro perché non è possibile donare l'inflazione perversa italiana se non ti tagliano le radici interne di questa inflazione che in parte stanno in questo mezzogiorno
Ed inoltre che l'obiettivo dell'accrescimento della capacità produttiva della nostra economia se non vuole risolversi io una illusoria rincorsa dei livelli degli altri lei si premendo solo sul pedale del costo del lavoro va perseguito innalzando la capacità produttiva generale dell'economia italiana e che è la condizione perché ciò avvenga e il recupero lo sviluppo delle aree dei settori arretra atti dell'economia dell'economia italiana petto questa io credo che con occorre evitare perché si sbaglierebbe dare del Sud o un'immagine di disgregazione generale direi ciò non significa riaprire vecchie polemiche degli anni Sessanta sul vecchio e sul nuovo nel Mezzogiorno né significa contraddire il giudizio sulla gravità della situazione ma significa cogliere i processi in atto in sostanza a me pare di cogliere nel quadro di una manovra di rilancio dello sviluppo dipendente in generale nel segno della subalternità l'approfondirsi nel Mezzogiorno
Di un dualismo aria di crescite aria di sopravvivenza di assistenza
Di fronte a questi problemi la soluzione non è quella di un Mezzogiorno all'opposizione è di un Mezzogiorno protagonista di un movimento apposite tv unito con la classe operaia del Nord collocato all'interno di un programma di governo di risanamento il cui perno ossia l'austerità come grande scelta per liberare risorse per il Mezzogiorno è in questo quadro il Sud deve fare la sua parte io credo che qui incontriamo il problema della politica delle intese nel Mezzogiorno e su questo concludo su questa esperienza occorre fare un bilancio
Evitare un giudizio liquidatorio come se questa politica
Ci avesse condotti in una trappola l'intesa è stata la forma politica che ha assunto nel sud il superamento dello scontro frontale ed in parte ha permesso la caduta della preclusione nei nostri confronti
è stato lo sforzo di avvicinare il movimento operaio al governo nel sud facendo uscire grandi massi da un rapporto negativo con le edizioni
Non c'è dubbio però che siamo ad una crisi di questa esperienza in grande misura perché l'intesa non può e sede una formula in cui imprigionare i rapporti tra i partiti e che essa non può decretare una sorta di immobilismo la Democrazia Cristiana meridionale ha puntato invece a farle una sorta di GAB via congruo di precostituiti Democrazia Cristiana al governo e lì a controllare io credo che nel corso di questa esperienza noi abbiamo commesso degli errori da un lato a quella di una sorta di pacificazione dei rapporti politici dall'altro l'avere Oss sigillato Trane la nostra linea tra l'immobilismo
Subendo i l'immobilismo il nome del mantenimento di un quadro politico che si riduceva ad un guscio vuoto Orlan rottura sono subito problemi di schieramento mentre invece il problema era di ancorare la nostra iniziative la nostra lotta ai problemi alle questioni e in particolare alla riforma del sistema del di potere il problema è oggi di uscire dalla crisi delle intese andando oltre questa politica non contro di uscirne senza buttare a mare i risultati di una politica e soprattutto senza coltivare illusioni di ritorno all'antico nel mezzogiorno battendo di punta ad uscire dalle intese in crisi con un nuovo isolamento del partito comunista e l'isolamento storicamente nel Mezzogiorno l'isolamento nostra ecco ha coinciso post tra potere della Democrazia Cristiana l'altro problema me pare quello di tornare nel Mezzogiorno ad una riflessione sulle forze sociali su questo problema vorrei svolgere una considerazione nel corso di questi a forse importanti tradizionalmente lontani da lui in particolare nelle città meridionali ma non solo in esse hanno avvertito che nel movimento operaio e dal movimento operaio poteva venire
Qualcosa sa di profondo e di positivo penso per esempio agli strati intellettuali cresciuti all'ombra dell'intervento straordinario forze rilevanti della composizione sociale del Mezzogiorno figure tradizionalmente subalterna né al sistema di potere democristiano che hanno guardato a noi attendendo una proposta di valorizzazione delle loro funzioni e di crescita della loro pro eh sì una vita
Ora a me pare che noi si corre il rischio
Che si attengono i collegamenti con queste forze mio perché si sono a innestata eh nel ceppo nostro tradizionale nel Mezzogiorno il fatto decisivo è stato questo compagni che ha portato al movimento operaio al livello dei problemi del Governo e dello stato ora non a caso qui
Si concentrano gli attacchi dell'avversario l'obiettivo è di interrompere questi collegamenti di separare il bracciante dallo scrivente dall'intellettuale il contadino dai ceti medi dalle forze in le forze nuove da quelle nostre tradizionali se perdiamo il collegamento con questi ceti sexy arrocchiamo il pericolo più grave di tornare a una forza minoritaria una forza che forse potrà anche a urlare di più ma con terra di meno influenzerà di meno si interromperà così questo grande processo di unità che bene o male abbiamo messo in moto di rapporto tra le forze della nostra tradizione e le forze nuove ho concluso
Per esperienza lucana di questi anni nel quadro di una aperta la lotta politica in corso sulle prospettive per il governo regionale a me pare fortuna sottolineare un risultato quello di essere riusciti in questi anni a spezzare l'isolamento in cui si voleva condannare la nostra regione
Mentre gli anni dallo splendore di Emilio Colombo furono per la Basilicata anni di isolamento e di chiusura
La Basilicata ha trovato un ruolo nella lotta meridionalista in questi anni e ciò è avvenuto per l'inizio la nostra per il peso che abbiamo esercita
Perché sono entrati in campo ed hanno influenzato i centri di decisione bisogni e interessi in luoghi mossi messi da parte per intere fasi Henrique tornati in campo con la nostra iniziativa e del resto mai come in questi anni è andata in frantumi l'immagine distorta della terra lucana come terra di isolamento come mondo dipinti non è mai stato vero non lo è soprattutto oggi in questi giorni sugli schermi ma il film di Rossi sul Cristo di lei un Cristo che con le lotte dei contadini prima e poi del movimento sindacale dei comunisti abbiamo portato anche se a fatica ben oltre Eboli nelle campagne lucani a Lucania di oggi non è quella di lei per molti aspetti quella Lucania forse non è mai esistita e francamente si trova un fastidio antico
Sentire ancora oggi sul giornale dei giovani comunisti nell'intervista ad Amendola e poi nel titolo di terza pagina de L'Unità di ieri evocare la Lucania con sgomento e panico come luogo dell'isolamento ed è la fine dell'ASP certo la Lucania una terra aspra dura che ha una storia di combattimenti di classe anche se gli aspri e duri non lo sappiamo
I giovani comunisti di Città futura tra in Lucania si lotta come a Romain a Torino per un lavoro qualificato e per una vita civile
I delegati e gli invitati a seguire con attenzione non disturbare con i loro discorsi i compagni che intervengono nella vita Vasco Giannotti di aree Zorn non non può in questo momento prendere la parola perché impedito e lo sostituiamo con Lucetta Dell'Aglio delegata di Milano impiegata della Carlo roba
Qui
Quindi
Questa quel
Qui quanto qui quindi quindi quanto qua
Qui c'è
Quella
Quest'quanto qua
Qui
Qui
Quattro qui quindi qui quella qui quindi qui qui qui quindi quanto quindi quindi qui quella qui qui quindi qui quattro quanto qui qua qui qui quindi questo questo qui qui quella quando quella quindi quindi quindi quindi quanto qui quindi qui quanto qui qui qui quindi qui qua quindi quindi quindi qui quindi quindi qui quindi qui quanto quindi questo quella quanto qui qui qui qua questa quindi qui quindi qui qui qui qua quanti qui quindi qui quindi questo questo quindi qui qui qui quindi qualche qui qui quindi qui quindi quindi qua quindi quindi quindi qui questi quindi quanto qui qui qui
Quest'per cui
Questi
Qua qui qui qui quindi qui qui qui qui
Quindi qua qui qualche
Qui quanto
Qui quindi quindi
Qua quindi quindi qui quattro quindi qui qui quindi qui
Qua quindi qui
Quindi
Quindi
Qui
Quanto qui
Qui
Qui qui qui qui questa qui qui quindi
Quindi
Qui qui qui qui quindi quindi quest'qui qui qui quindi qui qua quindi quindi qui qui qui qui qua quindi qua e quindi quindi qui quanto qui queste quanto qui qual quindi quest'qui qui quanto qui qui quindi quest'qui quindi quanto qui quindi qui quanto quindi quindi qui qui quindi quanto quindi qua qui quindi qui qui quindi qui
Qui qualche qui qui qui qui quindi qua qui qua qui qui qui
Quindi quindi qui qui quindi quella qua qui qualche
Quindi quattro qui quanto
Qui qui qui qui
Prende ora la parola compagno Vincenzo Balzamo Occidente del gruppo dei deputati socialisti
Offagna
Compagne e compagni
A voi
E al vostro congresso
Rivolgo il saluto fraterno del Partito Socialista Italiano che esprime non un atto convenzionale
Tributato ad una grande assemblea politica
Ma un interesse profondo ed attento al vostro dibattito che riguarda da vicino anche noi e dal quale ci attendiamo indicazioni e risultati che agevolino lo sviluppo di una strategia unitaria e democratica della sinistra italiana
Il clima politico particolare che stiamo vivendo
Non agevola e rende più difficile un comune approfondimento dei compiti che il movimento operaio addì pronti a sì e che mal si dispongono nella prospettiva elettorale
Nonostante le nostre diverse vedute sui modi di formazione delle decisioni politiche nei partiti abbiamo sempre considerato che consideriamo i congressi del partito comunista come momenti significativi ed importanti nella vita politica del nostro Paese
Per l'elaborazione di proposte destinate ad influire su obiettivi che ci sono comuni il consolidamento e lo sviluppo della democrazia
E l'indicazione di proposte politiche e programmatiche per fare avanzare il movimento dei lavoratori
Ciò che tanti censori nostri e mostri non capiscono mai
E che anche la polemica ha come oggetto non la divisione ma la crescita dell'unità della sinistra unità ed autonomia che la preparino ad essere forza di governo e di alternativa
Ma l'esperienza
Ci conferma che l'unità è fragile se si manifesta nella confusione diviene forte solo nella chiarezza
Non ha senso politico quindi annebbiare le nostre diversità quando esistono le dobbiamo esprimere e confrontare
Tanto più che il nostro rapporto non è fatto solo di diversità ma nel passato e nel presente grandi solide e decisive convergenza
Permangono certamente differenze che risalgono alla storia stessa e alla nascita dei nostri partiti
Voi affermate con tanto di colore
Le radici politiche ed ideologiche del vostro partito
Compari orgoglio noi socialisti rivendichiamo il fatto di essere rimasti tali nel mille novecentoventuno ed il leninismo influì non poco nelle drammatiche scelte di quegli anni
Il punto politico oggi è però di non considerare le nostre rispettive vicende storiche come Gardie entro le quali ciascuno misura out compiacendosi i propri meriti e le proprie capacità
Le esigenze di revisione di aggiornamento che proponiamo non vanno considerate quindi come alibi per operare cedimenti
Ma devono essere intese come condizione per estendere l'influenza politica della sinistra per renderla più omogenea per proporla concretamente al Paese come alternativa di governo
A questo scopo è anche finalizzato il discorso ideologico esso vuole rappresentare l'avvio di un esame nuovo sui problemi della sinistra italiana alla luce dei fatti accaduti negli ultimi anni
Problemi e temi che sono del nostro tempo reali e non inventati per effimeri calcoli politici
Basterebbe ad esempio andare un po'più in là delle interpretazioni convincenti per quanto di sconvolgente sta accadendo tra alcuni Stati comunisti
Attraverso conflitti armati che si trascinano il loro ineluttabile carico di violenza
Per capire come alla sinistra mondiale si ripropongano interrogativi di fondo che travalicano la sfera politica
Per investire profondamente cultura e di ideologia rimettendo in discussione principi e certezze consolidate
Il compagno Berlinguer ha svolto a tale proposito un'analisi ampia dei fatti internazionali
Di cui abbiamo colto irrilevanti elementi innovatori come quelli statici che hanno reso poco convincente la spiegazione di fenomeni che hanno determinato così vasta e contraddizioni nelle società comunista
Dietro questi fatti prendono consistenza il valore attuale il tema del socialismo reale che rappresenta un'ipoteca sulla sinistra
E che si collega ad un tema tradizionale del nostro dibattito quello del rapporto tra democrazia e socialismo
E il nostro convincimento che esso non possa essere affrontato con una eccessiva copertura storici spicca deve essere affrontato anche senza anatemi purché la condizione sia reciproca
Per il partito socialista italiano il valore della libertà e assoluto per i popoli e per gli individui un valore non riducibile ad alcuna forma di esigenze di condizioni cosiddette oggettive
Ne sono riconducibili a pure e semplici contraddizioni quei vasti e inizi i sistemi di controllo politico che limitano la libertà di espressione di cultura di opposizione
è la dimensione assoluta che noi diamo la libertà per i popoli e per gli individui
Che ci ha portato con tutta la nostra passione ieri a difendere il popolo vietnamita dall'aggressione crudele dell'imperialismo franco americana e concordo con il compagno Pajetta che non bisogna rinunciare a questo termine di imperialismo e ci porta però oggi a condannare con eguale crudezza la sua invasione militare abbia la Cambogia respingendo però il tentativo di criminalizzazione della grande lotta trentennale del popolo vietnamita
Che ci ha portato a condannare l'intervento sovietico prima in Ungheria e poi in Cecoslovacchia che ci porta a difendere le minoranze di colore oppresse negli Stati Uniti d'America e a sostenere il dissenso nell'Unione Sovietica
E questa non è un'astratta concezione libertaria determinata per giunta da oscillazioni d'improvvisazione ma è una politica di fondo che può essere discussa ma che rivendichiamo e dipendiamo
Per quanto riguarda le questioni nazionali più attuali
Il Partito Socialista
Le considera innanzitutto nel quadro di quella estesa e profonda collaborazione fra socialisti e comunisti che si estrinseca non da oggi né i sindacati degli enti locali nelle regioni che ha toccato momenti storici di lotta politica in difesa della Repubblica italiana dei diritti dei lavoratori delle interessi del nostro popolo
E mai ci sono sfuggiti i termini reali della questione comunista nella società italiana
Spesso semmai sono sfuggiti ad altri e qualche volta anche al Partito comunista i termini della questione socialista
Dal mille novecentosessantanove in poi
Quando noi stessi abbiamo inviato un po'avviato un processo di superamento del centro sinistra
Perché non più adeguato alla mutata realtà italiana abbiamo guardato costantemente al problema comunista in una prospettiva sempre più positiva
Cominciamo all'interno stesso del centrosinistra con la battaglia contro la delimitazione della maggioranza per passare attraverso la politica degli equilibri più avanzati e per pervenire alla proposta comune della politica di unità nazionale
In ragione del superamento irreversibile del centro sinistra riteniamo doveroso rivalutare le però gli aspetti più significativi
Quelli per intenderci che lasciano un segno reale nella storia politica di un popolo
A cominciare dalla svolta che esso rappresentato rispetto alla strategia degasperiana e centrista per pervenire a quel rapporto divenuto poi comune a tutta la sinistra
Con il mondo politico cattolico sino a quelle riforme che hanno modificato profondamente la nostra società
Dallo Statuto dei lavoratori alle regioni
La polemica generalizzata dice che si continua ad esercitare come un rituale nei confronti di quella esperienza rischia di divenire strumentale se quell'esperienza non viene considerata nella sua globalità
Sul fallimento della politica di unità nazionale sulle cause che l'hanno determinata e sulle responsabilità dei partiti
Non abbiamo mai inteso assumere una posizione di equidistanza anche se è ovvio che le responsabilità sono comunque si vogliano esaminare i fatti direttamente proporzionali alla forza parlamentare e al peso politico di ciascun partito
Sin dal primo momento la politica di unità nazionale è stata insidiata dalla tendenza considerarla non solo come strumento per superare l'emergenza ma anche come veicolo per far progredire disegni politici diversi
La Democrazia Cristiana vi ha visto lo strumento per riaffermare la propria egemonia indebolito dal voto del venti di giugno e per ricostruire il proprio sistema di potere
Con questa finalità la democrazia cristiana affrontato i problemi della crisi economica della crisi istituzionale
Atteso a ricomporre intorno a sé il blocco di interessi moderati e conservatori per puntare poi alle elezioni anticipata
Esprimendo questo giudizio neppure Noemi sconosciamo né sottovalutiamo le grandi istanze popolari e di progresso che nella democrazia cristiana sono presenti e forti ma il dato politico emergente che essa operata in questi anni
Per ritardare ogni processo riformatore anche laddove le esigenze erano legate ai ritmi mortali dal terrorismo
In questo campo si è preferito operare con una politica di sopravvivenza piuttosto che elaborare un'organica strategia che partisse da riforme indispensabili dall'apparato dello Stato polizia servizi segreti strutture giudiziarie
Il governo Andreotti è stato congeniale a questo disegno politico il suo ultimo atto parlamentare nella conferma più arrogante e più allarmante
Ma ci sono stati compagni anche errori della sinistra ed errori specifici del Partito comunista italiano senza per questo voler nascondere anche gli errori del Partito socialista
E in questi errori noi colleghiamo anche la tendenza a perseguire il compromesso storico utilizzando la politica di unità nazionale porre queste questioni compagni significa assumere un ruolo equidistante
Noi non operiamo specialmente se consideriamo il fatto che quando il PSI ha sviluppato critiche anche aspre nei confronti della Democrazia Cristiana e del Governo Andreotti per correggere distorsioni evidenti nella gestione del programma concordato quelle critiche furono sempre considerate consenso di palese pasti
Se fossero state invece valutate per quelle che erano volti a ridurre i pericoli del naufragio della solidarietà nazionale forse non ci saremmo trovati dinanzi a questo nudo così aggrovigliato di problemi che nessuno è stato in grado di sciogliere giudichiamo infine un errore per il Paese per la sinistra le elezioni anticipate
In esse intravediamo fattori che possono minare la stessa Repubblica è la premessa per riproporre come già si è tentato di fare nel passato mutamenti istituzionali
Ed un interrogativo anche compagni noi ci dobbiamo porre per capire come sia stata possibile in così breve tempo disperdere i risultati del venti giugno del mille novecento settantasei trae forza da questo risultato negativo la considerazione che una sinistra sbilanciata nelle sue componenti non facilita l'avanzamento generale
In tal senso va interpretato il nostro discorso sull'equilibrio all'interno della sinistra
Ma l'importante è non registrare soltanto questa situazione bensì esaminarla criticamente per capirne fino in fondo i significati
L'inevitabile offuscamento poi delle lezioni europeo e lotte è un altro danno di grande consistenza
Non è un europeismo astratto e mitico il nostro cioè nei nostri propositi come dei nostri la costruzione dell'Europa democratica in collegamento con quei partiti che rappresentano gli interessi di milioni di lavoratori dell'Occidente
Tanto più importante l'appuntamento europeo tanto maggiore diviene la spinta re innestare nel mondo
Ed in particolar dotando più importante questa rilancio europeo quanto più ampia e la spinta che si starà innestando del mondo e in particolare in Europa per riproporre il meccanismo delle sfere di influenza
Compagni e compagni
Nella ricomposizione nella riproposizione di queste diverse impostazioni non ci sono segni di ostilità al contrario come ho detto all'inizio siamo ben consapevoli e dipendiamo i valori unitari già acquisiti
Ed in piena autonomia continueremo ad operare perché sempre più la sinistra diventi protagonista unitaria della storia d'Italia
Compagne e compagni credo di interpretare lo spirito la convinzione del congresso
Ringraziando il compagno Balsamo e con lui la dichiara la delegazione della Partito Socialista Italiano per il saluto che è stato medicato al nostro congresso
Un saluto non formale
Che è intervenuto su temi sostanziali del nostro dibattito nelle convergenze e nelle divergenze con le nostre impostazioni
Ma credo che i compagni socialisti che hanno seguito in questi giorni il nostro congresso abbiano potuto sentire nel rapporto nel dibattito negli interventi nello spirito stesso del congresso la convinzione nostro approfondita della necessità della inevitabilità per ogni politica di rinnovamento della società italiana il rapporto unitario fa socialisti e comunisti come base indispensabile gli avanzata del movimento operaio
è con questo spirito e con questa convinzione che ringraziamo ancora i compagni socialisti del loro saluto della loro presenza e del modo con il quale seguono i lavori del nostro congresso
Allora la parola il compagno Aldo Tortorella delegato di Pescara membro della direzione cioè
Allora
Prenderà poi la parola il compagno amico puntolini delegato di Ravenna presidente della
Care compagne e compagni
Un grande rilievo hanno assunto nelle tesi nell'apporto di Berlinguer le questioni ideali culturali e morali
Anche nel nostro dibattito nel in questa nostra congresso il tema e visionato in molti interventi sia pure con diversità di accenti a testimonianza non solo della vivacità della nostra discussione
Ma insieme della profonda sensibilità del congresso dinanzi a problemi certo semper essenziali ma oggi particolarmente delicati e decisivi
Né i fenomeni contraddittori segnalati nel rapporto e nelle tesi che si manifestano anche negli orientamenti delle grandi masse
Vi è il segno della profondità della crisi
Dal prevalere dell'uno o dell'altro vi è interamente dal prevalere della volontà di cambiamento o piuttosto dal detta da prevalere della rassegna
La scelta
Di porre in maniera decisa il problema di un chiarimento di fondo nei rapporti tra le forze democratiche per determinare una svolta politica
è stata salutata anche in Sicilia dai compagni e ha trovato una larga eco fra le masse popolari
La decisione
Di uscire dalla maggioranza che si era dissolta proprio sui nodi decisivi per il Mezzogiorno
La scelta di rispondere ai mutamenti interni alla democrazia cristiana
Non è stata valutata come un salto all'indietro come una ritirata all'opposizione come un cambiamento di strategia
I compagni hanno inteso tutto il valore e la ponderatezza di una scelta che ormai non poteva essere rinviata di un atto politico in direzione di un ulteriore impegno nella politica di unità nazionale
Larga è stata ed è la comprensione che si è venuti a uno di quei momenti di stretta senza eguali anche una politica di unità non va avanti i compagni hanno compreso che la via dell'unità
Non è un lento e piano procedere passo dopo passo come ha detto nella sua replica relazione il compagno Berlinguer
Nell'orientamento dei lavoratori è in larghi strati di opinione pubblica
Si riconosce da un lato il valore è la lealtà dell'impegno dei comunisti nella politica di solidarietà nazionale
Dall'altro l'assurdità
Delle pregiudiziali dalla DC l'assurdità della pretesa che i tempi li debba decidere alla Democrazia cristiana e non l'emergenza e l'interesse del Paese
Questo orientamento crescente già una risposta a quell'azione propagandistica
Più o meno sotterranea che specialmente nel Mezzogiorno cercando di accreditare al pc pari responsabilità
Nella mancata risoluzione dei problemi del Paese
Tende a screditare il ruolo delle piccine la disciolta maggioranza per negare ogni efficacia e capacità di rinnovamento alla sua presenza in un futuro governo di unità nazionale
Per questo è necessario ritornare con più forza sul problema dei nodi strutturali e dei contenuti programmatici d'una politica di rinnovamento S i risultati ottenuti
Infatti il logoramento della maggioranza
L'indebolimento delle forze più avanzate della DC dopo la morte di Moro solo dovuta innanzitutto alla controffensiva che le forze conservatrici di questo partito hanno sviluppato sui nodi programmatici decisivi una politica di rinnovamento che andavano di incidere sul sistema di potere
E sul blocco di alleanze della Democrazia Cristiana
Ma da questa analisi sorgono alcuni interrogativi
Il primo riguarda la Democrazia Cristiana la sua natura i suoi collegamenti sociali la possibilità di realizzare una politica di profondo rinnovamento del Paese con la DC
Quando una DC nella quale sembra alloggi prevalere gli interessi delle forze sociali più lontane dall'esigenza di rinnovamento strutturale del Paese
Io credo che bisogna riaffermare
Il nostro giudizio sulla democrazia cristiana mai da noi considerata come pura e semplice espressione della grande borghesia capitalistica
Noi abbiamo sempre sottolineato la presenza in essa di masse popolari l'esistenza di ispirazioni ideali e culturali avanzate che coesistono con posizioni moderate o perfino conservatrici nell'analisi dell'Inter classismo democristiano
Abbiamo considerato la DC non un fenomeno politico immutabile ma aperto a contraddizioni e a spinte anche dall'esterno
Il discorso di Moro a Benevento indica fino a quali frontiere dopo il mutamento dei rapporti di forza si è spinto il pensiero di un dirigente di primissimo piano della DC
La DC e quindi un partito sottoposto a forti contraddizioni interne afflussi Harry flussi che derivano dalla pressioni di certe forze sociali
è dall'azione delle altre forze politiche e ideali da che cosa deriva allora l'attuale fase di riflusso
Quanto sì settantadue settantuno indica che la sfida cui radici tenta di sfuggire è quella del mutamento del tipo di sviluppo
Degli assetti sociali della gestione del potere perché ciò mette alla prova la fisionomia e la funzione di questo partito
Ma perché queste spinte possono oggi influire più di ieri il fattore che dopo il periodo durante il quale la crisi sembrava assumere caratteri catastrofici
Dopo un certo miglioramento della situazione dovuta alla politica d'unità nazionale
Nei gruppi dominanti
E non a dirci se l'è fatta strada l'idea falsa della fine dell'emergenza ed una ripresa che consenta di tornare a percorrere le vie del vecchio modello di sviluppo
Per la DC la politica di austerità e rigore poteva servire
Interpretandola come quando la politica di sacrifici nella fase precedente ora che la politica di austerità e rigore deve esprimere tutta la sua carica di cambiamento di trasformazione sociale
Diventa un ostacolo da superare
Ciò ha una conferma nelle contraddizioni e nel comportamento della DC nel Mezzogiorno la DC è stata travagliata da una duplice tendenza da un lato quella di cogliere le possibilità che apriva una politica di austerità per uno sviluppo del Mezzogiorno
Dall'altro il timore che una politica del genere portasse alla rottura dei vecchi equilibri di potere e dei vecchi assetti sociali
La prima tendenza spingeva ad accettare le intese nella regioni la seconda spingeva ad un meridionalismo subalterno e a tentativi di impostazioni anti operaie Antinoro
Non è un caso che durante il permanere dell'interesse nazionale la decimi regionale abbia spinto sull'acceleratore di un meridionalismo demagogico e di una certa con disco intestazione dell'intesa nazionale
Questo atteggiamento demagogico della DC meridionale è stato certamente favorito dall'azione del governo nazionale e dalle contraddizioni per la maggioranza c'è da fare qualche riflessione l'assetto economico e sociale
Segnato da una presenza massiccia di forze in realtà improduttive parassitarie assistenziali è stato costruito dalla vicina al Mezzogiorno
In sostituzione di un sistema economico-produttivo
Cioè era nel salario alla Democrazia Cristiana per dare certe risposte alle lotte popolari del merito Meridione se non in termini di occupazione e sviluppo produttivo almeno in termini di allevamento dei redditi oggi il nostro anche le nostre analisi economiche e sociologiche si scopre e il sud è cambiato che crescono i redditi che non tutto il Sud e miseria bisogna fare molta attenzione a valutare questi dati
I redditi sono aumentati essenzialmente grazie all'allargarsi dei settori terziari impiegatizia e alle varie forme di assistenza
Certo Mezzogiorno è cambiato anche per importanti modificazioni economiche specie in agricoltura le cui fasce trasformati si sono allargate molto in questi anni
Però non dobbiamo dimenticare che non solo tutta la grande industria meridionale in profonda crisi ma soprattutto che il dato fondamentale dell'economia è della società meridionale
Rimane il suo carattere di economia e di suscita sussidiarietà
Ciò può comportare
Va be'comporta un certo miglioramento del redditi delle condizioni medie di vita di civiltà ma ciò si accompagna anche alla cera azioni sociali
Ha una grande disoccupazione giovanile a un diffuso senso di frustrazione da un lato ma anche di abitudine all'assistenza dall'altro ciò comporta soprattutto l'aggravamento di un grande peso per tutta l'economia nazionale certe volte anche con enfasi si dice che il Mezzogiorno non vuole più assistenza è vero Mezzogiorno vuole lavoro e sviluppo ma sta nel Mezzogiorno non si allarga la base produttiva per me all'ala Presa della democrazia cristiana è bella ideologia della pratica della subordinazione l'ente rare la spinta ad uniformare il sei livelli medi di vita del paese è grande
è questo il livello di vita se non saranno dati dallo sviluppo produttivo saranno ricercati per altre vie anche quei le parassitarie e assistenziali è questo lo sbocco che ha cercato di dare la DC in tutti questi anni
Vi è un solo un intreccio ambiguo e pericoloso di spinte verso nuove condizioni di vita
Non sempre accompagnate dalla coscienza e ciò l'ha raggiunto con nuovi assetti sociali e produttivi ci sono elementi anche di scadimento morale
Di disimpegno sociale stimolati dall'azione dei gruppi dominanti quest'assetto e questo ruolo
Della DC nel Meridione è stato scosso dalla crisi economica e dal volto del venti di giugno grande era l'attesa per i risultati che questo vuoto e nuovi assetti politici avrebbero potuto dare al Mezzogiorno
I risultati
Per il Mezzogiorno in questi anni non sono stati adeguati alle attese reale necessità
Dobbiamo denunciare con forza Vespa usabilità della Democrazia Cristiana del governo che su questo terreno hanno dato la peggiore prova opponendosi ad un serio avvio della politica di programmazione
Dall'attuazione di quelle leggi sull'industria sull'agricoltura che davano la possibilità di avviare una svolta meridionalisti bisogna riflettere però anche su alcuni nostri limiti avviati a correzione delle tesi
Errori che hanno impoverito tutta la portata meridionalista
Della proposta di austerità per il cambiamento in certi momenti questa proposta appresso i connotati
Una linea di pura Lazio la Lizza azione e questo non solo per l'interpretazione strumentale che altri ne hanno dato già il compagno Berlinguer nel suo rapporto dopo le elezioni amministrative parziali del maggio denunciava i dolori di rigorismo ed economicismo
Nonostante questa riflessione se proseguito con una certa incertezza su alcuni atti fondamentali quel documento Pandolfi di cui si sottolineavano gli elementi i positivi di metodo ma non si denunciavano con la dovuta fermezza gli elementi negativi di merito quegli elementi che sono stati poi tradotti del piano triennale
In tal modo le nostra impostazione sono apparsi elementi da politica dei due tempi per il Mezzogiorno mi pare che si sia offuscata in una certa misura quell'impostazione che avevamo dato alla questione del Mezzogiorno
Come questione dalla quale partire per un'uscita dalla crisi in modo nuovo Mezzogiorno come risorsa l'allargamento e la base produttiva del sud come elemento dura equilibrato allargamento del mercato interno e per un elevamento della produttività nazionale una politica di rigore e di austerità
Nel Mezzogiorno se non è una politica di allargamento della base produttiva e di programmazione rischia di apparire di essere soltanto una politica di riduzione dell'intervento assistenziale che c'ho detto alla base della forza del DCA del suo sistema di potere ma che ha rappresentato una soluzione negativa è precaria ma una soluzione per mantenere un certo equilibrio
Le difficoltà a fare avanzare una giusta linea di austerità
Soprattutto per responsabilità del governo ed anche per resistenze corporative di certi settori sindacali ma anche per incertezze del movimento democratico
Uno aprire alcuni spazi e possibilità di manovra della DC nel Mezzogiorno proprio per questo
La l'uscita dalla maggioranza le impostazioni delle tesi il modo in cui Berlinguer ha rilanciato al Festival di Genova la politica di austerità è il problema dell'adeguamento del sistema di alleanze della classe operaia
Assumono un significato particolare per il Mezzogiorno su queste basi politiche il Movimento Popolare
Nel Mezzogiorno potrà superare positivamente difficoltà e metà guai a te se nel collegamento fra piattaforme economiche intese programmatiche politiche e lotte di massa nel rapporto fra la qualità del Moving venti e i grandi nodi dello sviluppo nell'apporto fra la politica di unità a livello regionale è il programma nazionale su queste basi il movimento sindacale nel Mezzogiorno avrà più forza per fare un salto di la lenta e diventare il sindacato non solo degli occupati ma dalle masse popolari più larghe così il partito potrà lavorare nella costruzione di movimenti popolari e di aggregazione di forze sviluppandola suoni si attiva nelle istituzioni senza incorrere nei limiti di verticismo e in quella illusione di potere ottenere risultati sulla base del Comune i rapporti politici senza spostare i rapporti di forza nella realtà nella società senza affrontare i nodi del blocco di potere
Compagni con questi problemi ci siamo misurati
Anche in Sicilia in questi anni nell'esperienza dell'intesa autonomistica
Nell'impostare il rilancio della politica autonomista siamo partiti da quel concetto per Berlinguer ha spesso nella sua relazione a proposito della questione meridionale
Quando diceva che questa questione presente aspetti che riguardano non solo la vita economica ma l'intera società allo Stato la cultura ci siamo ricollegati all'insegnamento di Togliatti per un posto la questione dell'autonomia siciliana
Come questione che affonda le sue radici nella storia dell'isola come questione di autogoverno di democrazia
Abbiamo lavorato nell'unità del popolo siciliano e dalle forze democratiche sapendo che quest'unità si doveva fondare non solo sulla rivendicazione verso Los stato ma in una battaglia all'interno verso le forze che avevano trasformato la Regione in una macchina di potere al servizio d'un determinato blocco sociale
L'intesa è stata una importante esperienza politica
Anche oggi in un momento di crisi del rapporto fra le forze autonomistiche che ci ha portato a passare anche in Sicilia all'opposizione ne valutiamo tutta la positività
L'intesa ha creato un certo collegamento fra le parti masse popolari e l'autonomia dopo gli anni negativi del centrosinistra
Ha determinato un clima politico diverso nel quale è stato rotto l'isolamento politico del Partito comunista
Ha permesso di esprimere con più forza il peso della Sicilia nel contesto nazionale meridionale
Ha portato all'avvio di un più razionale impiego delle risorse finanziarie della Regione
Che ha comportato una minore drammaticità degli aspetti della crisi economica nell'isola rispetto ad altre regioni meridionali
Ma il limite le contraddizioni dell'intesa son venuti crescendo Man mano che la maggioranza doveva affrontare certi nodi attinenti al blocco di potere della democrazia cristiana ed al suo sistema di alleanze
Quando si è cominciato ad affrontare il tema della riforma della regione cioè di quel processo di decentramento ai comuni e di formazione di nuovi enti intermedi da creare in sostituzione la Province i liberi Consort sì dei comuni ai quali trasferire le funzioni i poteri i mezzi accentrati oggi nella regione è andato crescendo una esistenza e una controffensiva dalle forze conservatrice della DC ed è il blocco sociale raccolto attorno ad esse
Questo è stato il punto assieme alla legge urbanistica al piano sanitario
Al riordine la la qualificazione della legislazione agraria ai criteri di nomine negli enti pubblici su cui si era rotta l'intesa
Qualcuno ha detto che la nostra scelta volta determinare anche in Sicilia una svolta era forzata derivava da un mostro meccanico allineamento alla scelta nazionale
Probabilmente lo ha pensato anche qualche compagno non c'è stato nessun nostro automatismo in questa scelta
L'automatismo è stato quello della DC e anche in Sicilia come a livello nazionale è andata mutando la sua posizione nella misura in cui bisognava passare a misura di riforma l'automatismo a quello della DC si ci e Anna che è andata svuotando e lavorando l'intesa sui contenuti di rinnovamento è che ha accettato il vento Nat giornale del suo partito ed a sottolineare il fatto negativo della posizione dei socialisti siciliani
Che si è differenziata dalla posizione nazionale e da quella mantenuta finora in altre regioni andando a riformare
Subito con la DC e con gli altri partiti un governo e una maggioranza senza di noi quello che colpisce il fatto
Che il Pd sia appare abbastanza indifferente ai problemi dell'assetto del potere
Per il blocco di potere democristiano e può partecipare a questo governo sorvolando sulla controffensiva della Democrazia Cristiana
La nostra azione anche dall'opposizione sarà quella di fare andare avanti un processo di rinnovamento e la Regione quella di attuare il patto autonomistico quella di arrivare a un governo dell'autonomia quando Partito Comunista Italiano il ruolo e l'atteggiamento del Partito socialista in questa prospettiva sarà decisivo l'unità fra comunisti e socialisti e la base per lo sviluppo del processo autonomistico in Sicilia
Compagni su questo terreno ci misureremo nei prossimi mesi il nostro partito si può presentare siciliane anche nella ormai imminente campagna elettorale Forti della sua coerenza dei successi ottenuti nell'opera di rilancio dell'autonomia siciliani forte di una grande carica acritica verso la Democrazia Cristiana
La riflessione autocritica il dibattito aperto vivace dei congressi il mantenimento di Anpi vegani del nostro partito con la realtà sane del lavoro e della produzione in Sicilia la crescita di un movimento femminile
L'attenzione che ci riserva una gran parte del mondo intellettuale siciliano il consolidamento dopo un periodo difficoltà della forza organizzata del partito solo a condizioni favorevoli per i nostri futuri pesanti impegno
Prende prendiamo ora la parola il compagno Giancarlo Pajetta
Care compagne cari compagni
Il richiamo all'appello di pace e di Togliatti
Fatto nel giorno solenne dell'apertura del congresso non è stato davvero rituale e noi ne vogliamo sottolineare qui l'attualità il suo valore largamente unitaria nessuno deve dimenticare e comunque non saremo certamente noi a dimenticarlo come viviamo un momento difficile dell'affaticata via della distensione
Non dobbiamo dimenticare che alla distensione noi abbiamo guardato sempre
Come a qualche cosa che non fosse ineluttabile non abbiamo pensato mai che essa potesse realizzarsi senza che gli uomini e le donne fossero i protagonisti di quella che non a caso abbiamo chiamato e continuiamo a chiamare la lotta per la parte quando diciamo che la guerra può essere evitata ma non è certa impossibile il nostro e al tempo stesso un monito è una speranza
Abbiamo detto che siamo a un momento cruciale di fronte ad estendere sia da ogni parte del mondo della crisi del capitalismo
Sarebbe strano davvero che questa crisi Celan Majin Asimo con una sorta di Digilio
Sono i fatti di ogni giorno a dirci di tragedie e pericoli sogni fatti di ogni giorno a ricordarci che neppure le soluzioni anche rivoluzionare gli di problemi sociali e di liberazione nazionale appaiono anche quando la pace né nello Statuto obiettivo dichiarato semplici quasi miracolosamente definitive
Che possano evitare ulteriori travagli contrasti anche conflitti
La caratteristica di questo periodo storico ed accelerare il sì della crisi dell'imperialismo anche se qualcuno ci ha consigliato di considerare arcaico il termine di imperialismo ci dispiace non possiamo accettare il consiglio
Non accettiamo però neanche le semplificazioni di coloro che trovano strano che noi comunisti italiani cerchiamo di comprendere svolgimenti contraddizioni problemi nuovi che richiedono tattiche nuove e nuove soluzioni
Noi non accettiamo oggi per la nostra analisi una semplificazione in due campi e tanto meno crediamo che si possa accettare quella di due blocchi
Se respingiamo la dottrina secondo la quale si sarebbero tre mondi soltanto non è certo per affermare che ce ne sono soltanto due
Noi riteniamo invece un dato obiettivo la crisi del bipolarismo il suo venir meno
Sogni in atto processi spesso definiti centrifughi
Rappresenta uno l'affermarsi di peculiarità nazionali
Si manifesta l'emergere sulla scena della storia di sviluppi
Qualche volta difficilmente riconducibili a prospettive già enunciate in passato e tanto meno a schemi che ne sono derivati
Si è detto qui che il mondo è oggi più unito certo ma lo è nel senso che processi divisi in altri periodi da distanze di secoli sono oggi contemporanei
Processi che si svolgevano sconosciuti gli uni agli altri oggi interferiscono e qualche volta direttamente l'articolazione crescente che mette in crisi ogni concezione bipolare e quindi un dato obiettivo la situazione si fa più complessa e anche gravida di pericoli ma non per questo si deve concludere terra articolazioni in atto sia di per sé un dato negativo
The Earth
L'imperialismo in crisi ma esso rappresenta ancora una minaccia
La sua politica interferisce negativamente anche sui processi in atto la dove ci si è liberati dal suo dominio diretto se è chiaro dell'imperialismo americano
Non può più dominare come è avvenuto per decenni il suo blocco sette otto che la lezione del Vietnam può avere indotto a sperare che per sorreggere lo Scià non si potesse correre maggior rischio che è quello di un telegramma si deve pure ricordare che non si tratta di rinuncia ma dalla ricerca di nuovi modi per una leadership alla quale non si vuole rinunciare ma nuovi modi non vuol dire solo accorgimenti non vuol dire soltanto giochi retorici
O diplomatici
Del fatto che siano nuovi che possono aprire possibilità anche di sviluppo non cruento e favorire o imporre nuove soluzioni bisogna tenerne conto
E bisogna adeguare a questo nuovo azione e metodi delle Forze di liberazione
Noi ricordiamo però ancora una volta che non è evitata per sempre l'eventualità di scontri frontali ricordiamo la possibilità del loro degenerare in un conflitto generale
Se è vero che ha prevalso fin qui la preoccupazione per il rischio che comporta una possibile catastrofe generale resta da domandarsi preoccupati
Fino a quando valga la garanzia di sapere e di potere controllare situazioni che potrebbero invece travolgere ancora quei grandi che pensano che le sorti del mondo dipendono soltanto dalle lo
Compagno Roberto Fieschi delegato di Parma e docente universitario membro del Comitato centrale uscente
Compagni è abbastanza inconsueto cani congressi nazionali del nostro partito si abbiano interventi specifici su temi della scienza e della tecnica eppure fa ormai parte del patrimonio cultura Ale dei lavoratori la convinzione che i problemi della ricerca e delle sue applicazioni oggi più che nel passato siano strettamente legati alle prospettive di sviluppo
O di involuzione della società
Dibattito in il dibattito in corso nel mondo sui problemi delle fonti e dell'uso dell'energia è un indice di questo fatto lo stesso recente incidente nella centrale nucleare della Pennsylvania dimostra che seria indie Savile il controllo democratico delle grandi scelte tecnologiche
Paradossalmente occorre più scienza per non cadere succubi di un tecnicismo avventato questo intervento riguarda principalmente i problemi della Ricci scientifica e tecnologica dunque in generale i problemi della cultura ed è stato concordato con i compagni delle delegati i membri della Commissione per la ricerca scientifica della sezione culturale del partito
Noi riteniamo particolarmente import tant'è che questi problemi siano seriamente considerati nella nostra proposta di tesi
E che ad essi riservi attenzione la relazione del compagno Enrico Berlinguer dove si dice fra l'altro che pur denunciando le utilizzazioni di store per delle grandi conquiste tecnologiche respingiamo ogni ideologia negate dice del valore positivo della scienza o dove si dice ancora che occorre fondare una grande alleanza fra il mondo della scienza e il mondo del lavoro
Noi concordiamo con quanto sopra e riteniamo che le nostre posizioni sulla ricerca conoscitiva cioè sulla scienza e su quella applicata cioè sulla tecnologia siano chiare corrette
Tuttavia qualche volta non c'ci si sottrae all'impressione di una certa limitatezza all'impressione che nella transizione da un modello di sviluppo illimitato ad una situazione di vincoli sempre più opprimenti risorse ambiente popola sì io ne degradazione dei grandi sistemi metropolitani fino ad intaccare i rapporti interpersonali facciamo una politica di inseguimento anziché una coraggiosa politica di avanguardia cioè che ci preoccupiamo di corregge tre gli errori e le deficienze della situazione presente dimenticando che come ha detto ieri Berlinguer viviamo in un mondo che non riesce a padroneggiare il proprio avvenire ciò di cui il partito bisogno oggi è una cultura di governo molti passi sono stati fatti negli ultimi anni su questa difficile strada tuttavia è necessario rendersi conto che una cultura di governo oggi non può continuare a basarsi sulla traditio tale distinzione fra pari settori scarsamente comunicanti politica ed economia da un lato cultura umanistica scienza tecnologia
Oltre a tutto con gli ultimi due settori scienza e non lo Gia in posizione di onorata subalternità basti pensare all'estrazione alle competenze esistenti nei quadri del partito o all'attenzione ancora insufficiente che alla scienza dedica la nostra stampa
Anche le
Non l'intellettuale sia un uomo
Entro un orizzonte pre galileiano succede così che chi ritiene che un satellite artificiale avviene un motore per girare intorno alla terra pochi confonde l'uranio duecentotrentacinque con uranio duecentotrentotto e perfino a chi crede
Degli extraterrestri si senta General
Da affettuosa comprensione all'opposto chiari segni di disapprovazione sarebbero rivolti a chi ammette ente di confondere Carducci con Omero
Senza fra le fonti del Clitumno è la fonte di Perea eppure si
Non facciamo qui
Non sia
Enza declassata a pura attività pratica e di antiche prevenzioni verso una conoscenza scientifica che ha aperto la porta al materialismo alla critica dei sistemi dogmatici all'autonomia della ricerca
E sulla base di questo tipo di impostazione culturale
Mente ad esempio
Con passione e competenza se ci avviciniamo a
Mo'sfera di lavoro nero o se invece non siamo ancora avvolti dalle tenebre del Medioevo e dallo spettro della ripresa dell'inflazione se vogliamo for esempio possiamo June
La sezione dall'uno all'altro periodo storico Medioevo rinasce
Siccome la sostituzione del gioco da voi con il bastone la bardatura del cavallo o come l'impiego del
E le fucine dei fabbri e i forni per la fusione dei metalli e questo richiamo ci ricorda quante in sai abbia avuto nello sviluppo storico un impiego efficiente delle fonti di energia
Dunque continuiamo a vivere in dove le per
L'uso di a Calais appartengono sono di più di quelle che conoscono il loro gruppo sanguigno dove perfino
La pubblica agli oroscopi
Crede agli oroscopi dove sia
Con i pescatori o il guasto
è importante
Nostro partito pur prendendo le di dalla posizione centrista tecnocratica
Senza il benessere dell'umanità di compagnia Sangre detto stamattina i tecnocrati come i burocrati hanno già fallito con sempre maggiore puntualità abbia denunciato al nostro partito sia l'ignoranza in campo scientifico
Sia le posizioni catasto catastrofico romantiche gli atteggiamenti estremisti cinque dettati da spinte irrazionali speaker
Abbiamo ben compreso che tali posizioni agiscono come un'ideologia paralizzante di Massa mentre il potere economico e politico continua a servirsi dei risultati della scienza o peggio ancora essere subalterno a tecnologie Rinascente sviluppate dalle multinazionali continua istituì centri ed enti a sviluppare progetti e piani a influire quindi in modo concreto manca controllato spesso caotico sullo sviluppo scientifico e tecnologico del Paese tuttavia senza una visione integrata dei problemi nell'insufficienza della nostra cultura di governo può succedere che gli scienziati tradizionali Senes siano chiusi nel loro laboratorio angosciati dal reperimento dei fondi per le ricerche che gli scienziati più aperti esauriscono le loro disponibilità socioculturali in un dibattito sul neutralità della scienza o su questioni epistemologiche mentre molte grosse decisioni vengono prese in modo scoordinato
Basti esaminare l'insieme dei provvedimenti e delle iniziative italiane in un campo importante come quello dell'energia elettrica abbiamo la legge tre sette tre sul risparmio di energie negli edifici da tre quattro cinque sette sull'edilizia residenziale da centottantatré sul Mezzogiorno la sei sette cinque sulla riconversione industriale sugli stanziamenti IMI la legge Quadrifoglio per agricoltura i progetti finalizzati del CNR altre iniziative sparse nel Consiglio nazionale ricerche delle università pullulare d'iniziative di enti locali iniziative industriali varie il nuovo ruolo del CNEN nel campo delle fonti integrative iniziative della Comunità economica europea e altre ancora i problemi dell'Energia coinvolgono in un nodo inestricabile questioni scientifiche tecniche ambientali economiche politiche e perfino di psicologia di massa dunque queste ci riportano alla tesi iniziale delle l'intervento la necessità di impostazioni che tengano conto della complessità del quadro attuale
è necessario utilizzare in modo unitario tutte le competenze per essere in grado di affrontare i problemi della transizione dal modello di sui potrà dizionari le a quello che potremmo chiamare anche noi oltre l'età dello spreco a questo proposito vogliamo fare ancora una considerazione fino a tempi recenti non solo i sostenitori del sistema capitalistico ma anche i marchi ti partivano dalla tesi che il sistema economico e sociale dovesse garantire uno sviluppo basato sulla continua crescita delle risorse disponibili la superiorità del sistema economico socialista è stata sostenuta anche sulla base d'la sua capacità di sfuggire alle crisi cicliche salvaguardando salvaguardando le la espansione continua della produzione la mistica della crescita come valore in sé ha resistito ben oltre i primi avvertimenti in senso contrario
Ora deve essere chiaro senza ulteriori ritardi che le questioni da affrontare non riguardano la semplice razionalizzazione della situazione esistente nell'alveo tradizionale con la crescita quantitativa delle risorse disponibili e dei beni prodotti
Non si vuole negare che in Italia esistono ancora seri problemi di adeguamento di situazioni arretrate insufficienti parassitarie tuttavia il periodo del ritmo di crescita tante o come si dice della crescita esponenziale
è alle nostre spalle probabilmente per sempre ora siamo entrati nella zona di una crescita controllata e selettiva e per certi aspetti di quella che si chiama zona di inversione della curva Logistic carne la famosa curva ad esse dello sviluppo Malthus e hanno i problemi fonti di energia materie prime alimenti degradazione dell'ambiente e della società stessa difficoltà di gestione dei sistemi complessi sprechi
Mai come da molte parti si è segnalato non possano essere affrontati separatamente secondo i criteri tradizionali oggi per elaborare una cultura di governo adeguata è necessaria una visione complessiva dello scenario sono né ci arie tecnologie appropriate nel quadro di una strategia appropriata in questo senso secondo noi va letta la frase della l'azione del compagno Berlinguer bisogna aprirsi alla comprensione piena dei processi economici e politici in corso su scala mondiale infatti noi abbiamo legato all'esigenza dell'austerità
Alla necessità di una più consapevole e rigorosa e qua gestione delle risorse su scala mondiale a cominciare da quelle alimentari ed energetiche ciò comporta profonde trasformazioni nell'assetto sociale e nei modi di vita nei Paesi sviluppati fin qui la citazione per affrontare anche i problemi ora accennati riteniamo positivo l'impegno del partito a promuovere una propria conferenza nazionale lo sviluppo della scienza e della tecnica e ci auguriamo che la Conferenza sia un'occasione di incontro e di elaborazione per tutto il partito
Il delegato generale della Federazione mondiale delle città unite Giammarini Bressan ha fatto pervenire al congresso un messaggio di saluto a nome dell'organizzazione internazionale delle città la nel quale formula auguri di successo per i lavori del nostro quindicesimo congresso nazionale
Nel quale sottolinea il valido contributo per la pace e per la solidarietà e per la cooperazione nel mondo che tanti amministratori comunisti di enti locali portano a questa organizzazione ringraziamo per questo messaggio diamo ora la parola al compagno Gavino Angius delegato di Sassari e segretario regionale della Sardegna
Io non sono compagne e compagni sì
Se la pubblica opinione i lavoratori le masse popolari
E anche una pare del nostro partito
Avvertono pienamente la portata delle questioni non solo politiche che in questi mesi e abbiamo sollevato e che in questo congresso stiamo discutendo
A me pare che stia mandare do verso una stretta dei ci viva
Nella quale sono in gioco e si intrecciano tra loro
Buona
Lo sport
Infatti
Il bambino di otto
Succede a piazza
Conca d'Ampezzo grazie
Quindi a consuma in pezzi dizioni
Sottoposto a giudizio qua poi il percorso vari ruoli vuole vuole
Il passato la attraverso riversarsi vuol fare delle sulla ogni raccontare lavorava qualcosa al sindaco al prefetto questo è il
Proprietario quindi amministrativa
Garibaldi lo stop start up coordinati abbastanza consigliere qualunque Walter prove considerarsi hamburger guarirlo dalla gamma continua scrive prevale il professore per
Escobar il portadocumenti ormai da fare compaiono invece le il progetto hanno
Importante quindi
I tombini abbiamo riscontrato qualche quattro quattro gruppi prego cinquanta Spinosa
Infatti l'affluenza quando il sesto
Accusatorio sospeso tra
Traccia importante il precariato auto così brutto guardaroba gratis dopo perché rappresentativa feroce ciò portata in sei città per Roma Tiburtina
Quindi si precipita
E Chrysler indietro quindi preferito ha mai perché questo è abbiam detto Bipop dell'attrazione certamente certi e
Però bisogna
Il decreto accertarlo pertanto ex responsabile per poi continuare sarebbe stata caratteristiche spray dei tarocchi
Appositamente per contribuirà sicuro certamente sin dal sappia affidarlo ad aspetti delle identità strapazzate psichiatrica appunto ci si potrebbe
Sottrarsi Vasco siamo andati a si parla quindi sia corso
Proprio certo perturbazione creerà Roberto nel quella questo trattamento in proprietà nota il Times dopo guarda grazie quindi se Tenaris il tabacco rispetto deceduto quindi Rita Cruciani con un profilo Facebook andrebbero quando qui dai dipietristi il testo indicherà un gruppetto questa aspirante da questi
Innanzitutto attribuzione quest'enorme e di proprietà invece i grandi
Il progetto quando il mutuo sulla specialità quella questo aspetto undici triestina
Divenire per abitarci
Ora però estiva vestito escluso pur il personale quindi dallo stesso
Carlo commenti ha letto punto it quindi appunto esplodono grazie questo il modo per le proprie idee
Poi le storie quindi qualcosa trattative sviluppo questo
La sconfitta del Cornello pacchetti eterna sbaglia ma qui grazie Nash allegramente
Quella
Purtroppo l'atleta più tardi inattuabile
Tip TAP il pilota c'è più grande sarà cruciale costruita esce
Nei circoli del pensiero nel pieno rispetto alle braccia ed incognite
Il collega che il preside ma
Cioè per colpa degli Arcimboldi frequenta diciotto questa pena ai profeti ma se non spetterebbe accusano tradiva mai
Inoltre descritti qualche lotto quando c'è ormai tutti
In genere rapido
Patria Almirante sta riguardi
Infatti
Quando prospetto saremmo Nieminen ragionata quattro otto aprile guardavano
Esattamente quando da maestro
Perché se nella sua forma in questo
Sulla quindi dal parroco totalitarie mal di pancia quindici anni dopo cinque sconfitte ma noi sappiamo abbia vorrebbe proibita
Speranza quattordici ha gestito il potere per probabilmente è raro è stato abbraccia
Vengono siamo inglesi dalla consigliere tabacco avrebbe la Quick Step naturalistica e quindi ho capito rubata a casa pagine centoventisei la propria
La perdita Peruzzi istruzione ma lei introduce e accompagna dall'inizio sedative protagonista
Spartiva l'avvocato ormai terminale macchina stupiti e quindi
Ma il bambino aspetta grazie avrebbe sinistra credo che sembra Fabrizio nato degli scafi denaro Sir il pagamento del ticket d'arte attirati dalle qual è il modo ceduta ed è quindi se è
Claudio avrebbe la certezza quasi tutto
Ciò insomma quasi un petardo uno ancora i suoi frutti questo denaro l'apertura rispetto elastica e quindi
L'ex articolo trentuno quella grande acquisita documenti insomma frequenti Hemingway di qualità appena
Insomma quattro grazie libretto saltarono qui
Critico e quindi
Creazione
Gli altri quattro
Il quarto grazie quindi
E soprattutto
Sospetti
Da più parti che permetta
Per questi motivi
E poi
Quando si
Certo ma in no mai
Ponga Carlo secondo quindi una psicologa che mettono in dubbio ormai e questo
Alla qualche dalla questura perché
Quindi
Ma
Replica
Determinati acqua qua e quindi in particolare appena
Racconta il parcheggio interrato nella sua terra
Grazie
Ancora il Pubblico
E soprattutto avvocati
Ciò maggiori segretario del Puddu
Cari compagni
Non vi nascondo una certa emozione
Nel portare un saluto al congresso di quello che per molti anni è stato anche il mio partito
Non ricordo lui non per compiacimento Autobiography
Ma perché mi pare abbia qualche significato politico
Il fatto che ad un importante Assisi del Partito comunista prenda la parola chi non molti anni fa e con Travaglio se ne separa nel momento infatti in cui la Democrazia cristiana e purtroppo non solo lei
Cerca di accreditare nuovamente l'immagine di un comunismo sempre eguale a se stesso inchiodato ad un peccato originale di integralismo e dogmatismo
E anche questo un indizio di come invece siano finiti i furori delle scomuniche e i rancori degli eretici
E di come il movimento operaio italiano stia crescendo senza rinunciare al suo carattere militante di massa
Come una grande forza laica capace non solo di tollerare ma anche di usare le diversità che lo percorrono alla ricerca del nuovo e di una sempre più avanzata unità
Tutto ciò a me pare di particolare importanza non solo sul piano dei principi ma proprio in relazione alla fase politica per su cui ci incamminiamo negli ultimi mesi e in questo stesso congresso voi avete fatto una scelta importante
Avete deciso di non concedere più tregua o coperture assoluzioni trasformisti che o comunque pasticciato
Il Partito Comunista è stato detto pone il dilemma al governo o all'opposizione direi meglio al Governo per cambiare sul serio la società e lo Stato o all'opposizione
Chi come noi negli ultimi anni ha spesso criticato non già l'ambizione del Partito comunista ad essere forza di governo
Quanto il modo e i contenuti in cui tale ambizione spesso si esprimeva
E però non ha mai pensato possibile una vera alternativa senza l'apporto determinante del maggior partito della sinistra non può certo sottovalutare l'importanza di questa scelta
Nell'orgogliosa riaffermazione di identità ideale di classe che in essa si afferma
Credo però che dobbiamo tutti e noi per primi diffidare di un sentimento per così dire di sollievo e di liberazione
Il ritorno del grosso del movimento operaio all'opposizione sia pure per un periodo non semplificherà accerto le cose non eviterà nuovi e difficili però anzi al punto a cui è giunta la crisi del Paese dopo l'impetuoso e a volte confuso esplodere di spinte democratiche e di nuovi rapporti di potere tra le classi
Con il livello cui è giunta la forza dei partiti di sinistra e l'ampiezza dei loro collegamenti sociali
Un ripiegamento di lungo periodo ad un ruolo di opposizione non potrebbe offrire uno sbocco positivo e anzi neppure garantire il consolidamento delle conquiste compiute
Il problema di una riorganizzazione generale del modo di produrre di consumare di amministrare lo Stato
Non solo per rendere sopportabili ma per selezionare unificare mettere veramente a frutto spinte ai bisogni nuovi emergenti nella società questo problema e sempre più sul tappeto
E se non basta a risolverlo ormai lo sappiamo
L'uso giacobino del potere statale e so però non può neppure essere risolto senza incidere in modo organico e secondo un progetto anche a livello dello stato e del potere centrale
L'opposizione dunque può essere una fase necessaria e forse preziosa
Ma solo se e nella misura in cui da subito
E se si qualifica come raccolta di forze di alleanze di contenuti necessaria di proporre a livello più avanzato e con maggiore credibilità il problema del governo della classe operaia
Se questo non avviene
Allora il passaggio del PC sia l'opposizione può diventare l'occasione di una rottura politica con il Partito Socialista
Può restringere l'arco delle alleanze sociali già acquisite può soprattutto portare ad esiti ulteriormente negativi la crisi italiana
E allora è necessario chiedersi
Quali sono le ragioni delle difficoltà indubbie incontrate dopo il venti giugno proprio nell'affrontare il problema del governo stanno solo come dicono i più mediocri dei vostri critici nella vostra arrendevolezza pur di raggiungere un'intesa con la Democrazia Cristiana
O stanno solo come invece dite voi in errori marginali e di comportamento e soprattutto nella crescente resistenza opposta dalle forze minacciate dalla trasformazione io non lo credo
Certo quelle resistenze si vedono bene
Ma resta da vedere anche come e perché essendo anziché isolare restringere ancora di più il fronte di chi si opponeva
Hanno invece permesso alla Democrazia Cristiana di recuperare almeno in parte una certa unità una certa forza e hanno spesso logorato l'unità del blocco politico e sociale della sinistra
A me pare evidente per dirla in due parole
Che proprio nel momento in cui la crisi esplosa in tutta la sua portata restringendo i margini di correttivi parziali l'avversario è stato anche spinto un'iniziativa di ristrutturazione
Giocando fino in fondo sia il ricatto oggettivo delle compatibilità del sistema sia il suo retroterra internazionale sia le spinte disgregata dice corporative che la crisi spessa scatenata nel blocco sociale progressivo
Tali processi strutturali hanno spinto la Democrazia Cristiana confermare le sue scelte di campo e il suo sistema di potere e le hanno insieme consentito lo spazio per ricucire il suo blocco sociale e la sua immagine ideologica
E questo ha fatto insieme emergere le difficoltà della sinistra
Gli elementi risolti nella sua unità politica nella sua collocazione internazionale nella definizione rigorosa di programmi adeguati alla crisi
E soprattutto nella sua capacità di costruire un movimento di massa in grado non solo di rivendicare o di limitare le rivendicazioni ma anche di diventare soggetto del Governo e della trasformazione la sinistra non si è quindi trovata solo a metà del guado come si dice ma anche in acque troppo profonde rispetto ai mezzi di cui si era camuni
Badate nessuno ha ricette in tasca da tirar fuori e io non sono qui a recitare il de profundis del compromesso storico o la lezioncina sull'alternativa di sinistra
Certo ad una politica di alternativa costruita su di un programma comune della sinistra noi abbiamo creduto e crediamo e le stesse elezioni francesi dimostrano che non si è sbagliato in Francia tentare la politica del programma comune si è sbagliato a lasciarla cadere a mezza strada
Ma so bene anche e l'esperienza di questi anni obbliga a riflettere con spirito autocritico anche i sostenitori dell'alternatività
Molti dei quali oggi non a caso stanno ripiegando entro il più quello il venti più modesto illusorio orizzonte dell'alternanza
Oppure usano la bandiera dell'alternativa ogni volta che c'è da polemizzare col compromesso storico ma subito la mettono in biblioteca quando la situazione politica renderebbe possibile discuterne sul fare il fatto è che l'unità della sinistra può essere il cardine di una nuova e vincente strategia ma solo si assume quel respiro ideale quel rigore programmati quei quella fantasia di lotta
Che le consentano di aprire contraddizioni nel campo moderato di conquistare nuovi consensi di neutralizzare parte degli avversari
Di rispondere cioè a quei problemi reali da cui la vostra linea del compromesso storico legittimamente nasceva anche se vi dava risposte a nostro avviso inadeguato
Senza di questo l'alternativa sarebbe Oba qualche elettorali istmo o avventurismo
Ecco perché non è giusto per nessuno oggi reagire alle difficoltà abbassando il tiro
Ripiegare nell'opposizione come arroccamento difensivo come conflittualità tumultuosa separata da un progetto e da una lotta per il potere ecco perché proprio all'inizio di una nuova dura fase di scontro a noi pare più che mai necessario porre l'accento non sul recupero delle tradizionali da entità
Ma su l'Unità l'articolazione il rinnovamento di tutta la sinistra delle sue strategie dei suoi comportamenti
Unità e rinnovamento sono oggi un nesso politicamente ingresso nubile ma nei due sensi per questo non sono
Pienamente d'accordo con il modo in cui il partito socialista e anche stamane il compagno Balsamo ponevano il cosiddetto problema del riequilibrio all'interno della sinistra
Figuratevi per un partitino così piccolo come il nostro un po'di riequilibrio farebbe anche bene
Però cari compagni io penso che come sempre nella storia del movimento operaio il riequilibrio delle forze all'interno della sinistra non può essere la premessa di una politica può essere la conseguenza di una politica giusta è fatta tra le mani
E nell'unità
E nell'unica
E nell'unità che si cresce si discute si lotta chi ha più filo tessera più temi la mi diceva sempre il compagno Amendola anche se a volte quando finiamo male mi bacchettava subito sulle dita
Questa unità questo rinnovamento della sinistra non si possono però ridurre al pur di tale rapporto tra Partito comunista e Partito socialista
è questa l'ultima riflessione che vorrei proporre e riguarda direttamente il mio partito e le forze che noi cerchiamo di organizzare
Negli ultimi anni è esistito e ha pesato una nuova realtà ancora confusa e contraddittoria nella sinistra italiana
Fuori e a volte contro tradizioni culture comportamenti del movimento operaio
Ma non per questo bisogna negare che essa ha dato un contributo alla grande spinta che ha cambiato le coscienze e le cose
Penso all'egualitarismo
Alle nuove strutture consiliari alla critica della neutralità della scienza o del consumismo alla nuova e più diffusa e militante concezione della democrazia all'idea e la pratica dei movimenti politici autonomi di massa
Certo tutto ciò sarebbe impensabile senza la specificità e la ricchezza del movimento operaio italiano
Ma lo sarebbe anche senza le esperienze l'apporto di nuove generazioni e di nuove culture
E cosa sarebbe altrimenti il pluralismo se non una statica e notarile rassegna di tradizioni e istituzioni già riconosciute e ossificato
Non mi nascondo affatto che soprattutto nel procedere della crisi da questa multiforme realtà sono affiorate crescono spinte degenerativi
Il massimalismo rivendicativo un rifiuto della politica come programma fino a produrre anche corporativismo irrazionalismo violenza così da offrire armi potenti all'avversario
Ne voglio tacere le responsabilità di chi come noi accolto non ha tempo né combattuto abbastanza in radice questi pericoli
Ma proprio per questo il problema deve essere colte affrontato in tutto il suo spessore con un vero impegno egemonico
E dice Monia vuol dire anzitutto come diceva Gramsci
Sforzo di decodificazione delle verità impliciti anche nelle culture più Arrone dei processi profondi che se sottintendono e vuol dire poi come sapeva Togliatti fare politica
Fare politica riconoscendo le mediazioni necessarie a costruire un sistema di alleanza se questo male per i medici e di tradizionale serbatoio in Italia della peggiore reazione perché non dovrebbe valere per i nuovi strati emarginati
Se si affronta non piccola questione democristiana ma addirittura quella dei residui dei partiti laici intermedi come problema politico attenti alle loro tradizioni e dinamiche perché non si dovrebbe fare altrettanto
Per ciò che si muove o pretende di muoversi alla sinistra dello stesso partito comunista serve a qualcosa ridurre tutta questa realtà forse per esorcizzare la al neo qualunquismo radicale o agli autonomi o ai terroristi
Non vedere una dialettica di gruppi sociali di comportamenti di culture di organizzazioni che matura in essa
Ecco questo il tentativo che noi del dopo cerchiamo di fare
Contribuire alla maturazione di una nuova componente autonoma critica ma nazionale unitaria nella sinistra italiana
Siamo riusciti in questo tentativo vi abbiamo lavorato sufficientemente non credo ci riusciremo non lo so so però che vale la pena di provarci
E so che questo sforzo è destinato al fallimento se non trova come interlocutore decisivo un partito comunista e si rinnova e si sviluppa c'è una tradizione che distingue il Partito comunista italiano rispetto ad ogni altro nello stesso incidente
Sta nel fatto di aver saputo
Proprio nei momenti più difficili della volpe della lotta di classe a volte anzi nei momenti di riflusso cercare e trovare una risposta in avanti riflettendo sulle difficoltà cercando risposte strategie più avanzato pensate a Lionello al contributo creativo nella politica dei fronti popolari alla battaglia per la pace degli anni Cinquanta l'ottavo congresso al dibattito che accompagnò gli esordi del centro sinistra il mio augurio dunque cari compagni non neutrale neppure francamente disinteressato è che sappiate fare altrettanto
Perché questo occorre alla sinistra alla sua unità la sua nuova avanzata questo porre al nostro Paese
Ringrazio a nome Conference
Ringrazio a nome vostro il compagno Lucio Magri
Per l'intervento che ha pronunciato
Qui alla nostra tribune
E per il carattere non formale delle riflessioni
Che egli sia portato continueremo nel dibattito con il compagno magri e con i compagni del produttore nello spirito del nostro impegno unitario tra tutte le forze della sinistra e della democrazia italiana
Abbiamo ora la parola all'onorevole Emanuele terranno vicesegretario del partito repubblicano Italia
Amici dal Partito comunista io sono consapevole
Che il saluto cordiale che io vi porto a nome dei repubblicani cade in una situazione assai difficile della vita politica italiana
Ma poi chi ed è un grande partito della sinistra italiana organizzate molta parte della classe lavoratrice rappresentate aspirazioni di milioni e milioni di uomini e di donne
Noi stiamo come vogliamo essere nel confronto con la tradizione socialista una diversa concezione della sinistra italiana fondata sul coinvolgimento apre l'azione di forza politica democratiche possa introdurre nel progetto di viluppo di una società libera le modificazioni necessarie ad eliminare
Ma che ha messo in luce una maggiore maturità
Un impegno se io ed appassionato
Volto ad affrontare i nodi politici reali con il necessario spirito critico
Il che significa cercare di comprendere la realtà e non celebrare il rito di un'autocritica generica ed inconcludente
Per questo la discussione di questi giorni nonna il senso
Di una prova generale in vista delle elezioni
è una occasione di ricerca e non di propaganda d'altra parte le stesse prospettive elettorali sia per il Parlamento europeo sia nella imminenza ormai certa dello scioglimento delle Camere dipendono in larga determinante in misura dalla coerenza e chiarezza della proposta politica che sappiamo indica e quindi dalla rigore dell'analisi con cui affrontiamo la situazione interna e quella internazionale a poco servirebbe un appello volontaristico uno decoroso al solo patriottismo di partito a me pare che esistano le condizioni per un esame sereno rigoroso e non rituale della situazione e dei suoi possibili svolgimenti quando abbiamo dovuto prendere la decisione necessaria e non rinviabile della nostra uscita dalla maggioranza lo stato d'animo del partito non è se stato di superficiale euforia nell'adesione piena alle scelte compiute non abbiamo smarrito la capacità di guardare alla complessità della situazione alle sue incognite
Ai suoi rischi si viene fatta conclude una certa fase della vita politica italiana i lineamenti del prossimo futuro sono ancora tutti da definire la prima essenziale condizione innanzitutto quella di riaffermare in tutta la sua pienezza
Il loro ruolo di governo del partito e della relazione compagnia Berlinguer ciò è stato sottolineato con grande video il cammino che dobbiamo aperto
è in avanti verso l'esplicazione sempre più conseguente di questo ruolo senza nostalgie
Per situazioni storiche e politiche oggi sorpassa
L'immagine
E ci si vuole attribuire quella di un partito ansioso nevrotico che tende a chiudersi in se stesso per recuperare una identità che si è andata smarrita avendo non corrisponde al vero e deve essere combattuta
Il congresso al contrario
Ha spinto tutto il partito a misurare sì con un complesso nuovo di questioni che allargano il nostro vero orizzonte
Bipop oggetto di tesi ha fornito le basi per questa discussione per questa ricerca
Ed è stata accolta dal partito l'ispirazione è fondamentale l'esigenza cioè di guardare ai mutamenti che avvengano e di essere quindi una forza politica pronta a cogliere le novità capace di mantenere
In ogni situazione la Forestier del giudizio critico e la flessibilità
Della iniziativa politica
Uno degli elementi più rilevanti di novità
Nell'affermazione della dimensione europea come punto di riferimento obbligato della nostra linea strategica non a caso intorno alla definizione
Della terza via
La discussione è stata Vileda passione da questa discussione abbiamo tratto a me sembra una visione più precisi
Chiarendo che non si tratta di una di distanza tale esperienza dell'evoluzione maglie vittoriosa e e la pratica deludente delle socialdemocrazie europee
Ma che al contrario la questione che noi poniamo e quella di un rilancio
Della lotta sociale Istat su scala europea nella convenzione e qui sta uno dei nodi storici e teorici decisivi che può essere affrontato solo nel ripudio di ogni pigrizia dogmatica e nel confronto aperto con la realtà complessiva del movimento operaio qui con le sue diverse espressioni il tema dell'Europa
Non ci mette a disagio non ci imbarazza
Al contrario
Partendo dall'esame
Delle società capitalistiche volute e della loro intesa le contraddizioni ritroviamo l'ispirazione originaria del marxismo la concezione del socialismo come necessità che sorge nei punti più alti dello sviluppo economico e civile le elezioni europee sono dunque una occasione utile e preziosa non un ostacolo da aggirare
Solo un'occasione anzitutto per un confronto nella sinistra e consenta di uscire fuori da vecchie e ormai logore contrapposizioni di principio
Da polemiche ideologiche ottocentesche credo un anno più mai nella realtà di oggi un riferimento concreto
Credo che anche i compagni socialisti
Si rendano conto di quanto sia precario
Affidare la propria identità a dispute di questa natura con ciò si è il jazz la polemica di un giorno non la prospettiva per il lungo periodo le condizioni per un confronto ravvicinato e costruttivo esistono vi è infatti
Un complesso importante di acquisizioni comuni che riflettono il cammino che unitariamente è stato compiuto dal movimento operaio nel nostro Paese
In primo luogo vi è la convinzione che il socialismo nell'Europa occidentale deve basarsi sulla democrazia politica sulla libera competizione tra forze politiche diverse in un quadro certo di garanzie
Quando facciamo come nel progetto dei pesi questa affermazione impegnativa
Togliamo di mezzo le ambiguità reali o presunte che ci vengano attribuite in quanto la nostra idea di democrazia si ridurrebbe alla partecipazione delle masse sette e metterebbe capo non ha la competizione delle idee ma ad una sorta di unità indistinta dal popolo i lineamenti
Di un possibile poco oggetto di trasformazione socialista per l'Europa si differenziano da tutte le esperienze fin qui compiute da ciò deriva
La necessità di uno spirito di ricerca che ci consenta di andare avanti
Della nostra elaborazione
Accanto al tema della democrazia dei diritti di libertà
Un secondo tema cruciale e quello della direzione programmata dell'economia e della sua compatibilità con l'esistenza di spazi riconosciuti d'iniziativa privata
Dal chiarimento rigoroso di questa questione dipende lo sviluppo della politica di alleanze
Un nuovo blocco di forze sociali può essere infatti costruito e può produrre la propria candidatura alla direzione del Paese
Senta quello ad una linea di sviluppo delle forze produttive
Si uniscono la classe operaia
Settori rilevanti del ceto medio produttivo forze imprenditoriali non parassitario
La nostra iniziativa su questo terreno e ancora troppo scarsa episodica
Le difficoltà politiche della fase più recente dipendono largamente dal fatto che non abbiamo dato Restivo sufficiente alla politica di alleanze infatti la nuova dimensione nel nostro elettorato
Dopo il quindici di giugno poneva in modo nuovo ed urgente tutta questa questione dei segni di logoramento dimostrano come in questa direzione
Noi abbiamo segnato il passo per mantenere gli alti livelli di consenso che abbiamo conquistato
Tutto il partito deve sapersi muovere in una visione più ampia deve essere forza di direzione in tutto il complesso della realtà sociale
Vediamo dunque di togliere chiaramente in quale direzione deve essere operata una svolta del nostro lavoro perché non bastano la combattività e lo spirito di lotta se non vi è anche una percezione esatta
Nella fase politica che stiamo attraversando dei rapporti di forza e della loro dinamiche
Anche sotto questo profilo
Appare essenziale iniziativa unitaria delle forze di sinistra il ruolo del PSI per la sua collocazione per la sua natura è indispensabile per estendere all'influenza della classe operaia in diversi ceti ed ambienti società ed è anche essenziale che ciò avvenga nella piena autonomia di ciascun partito il recupero ad una politica di collaborazione e di convergenza tra i partiti della sinistra io a mio avviso la questione fondamentale che dobbiamo affrontare
Il deterioramento è grave
E in alcuni casi emergono posizioni del PSI che hanno un carattere provocatorio e che si collocano fuori dalla tradizione del movimento operaio
Ma sta a noi
Guardare alla sostanza delle questioni politiche e verificare quindi in quale misura
La nostra impostazione politica di questi anni ha tenuto conto del ruolo autonomo del PSI piazza Uto può aspettare per questo partito una funzione di primo piano nello schieramento nelle forze democratiche
La politica di unità nazionale
Non potrà procedere positivamente se non si stabilisce tale forse dalla sinistra e anche con altri partiti laici e democratici un rapporto più stretto d'intesa e di collaborazione in caso contrario
Continua ad essere dominante la centralità democristiana
E la stessa politica di solidarietà democratica finisce per essere un prolungamento in fondo è solo parzialmente rinnovate della regime democristiano
è stato dannoso intero dannosa per la sinistra la contrapposizione rigida delle due ipotesi strategiche del compromesso storico e dell'alternativa
Occorre invece verificare più attentamente e le condizioni concrete entro le quali la sinistra si trova ad operare le diverse possibilità le esigenze tattiche che di volta in volta si presentano evitando vinto due dogmi e principi assoluti del campo fluido della Po critiche
Vi è anche per noi alla luce degli sviluppi politici più recenti l'esigenza di una collezione Tatti di una iniziativa più articolata e dinamiche riproponga in termini più aderente alla realtà il problema del nostro rapporto con la Democrazia Cristiana
Le posizioni assunte dal nostro partito si muovono in questa direzione
Dite voi l'esigenza di un più esplicito approfondimento delle questioni di tattica e di strategia sia per evitare io rigidi menti e chiusure settarie sia per non rimanere paralizzati nella stanca ripetizione di una politica di intesa
Democratiche che attraversa oggi una delicata fase critica e che va pertanto può misurata ai dati reali della situazione in sostanza
Io ritengo che la riproposizione del nostro obiettivo politico fondamentale L'Unità solidale
Delle forze democratiche debba avvenire in modo tale da non lasciare margini alla manovra immobili statali conservatrice della democrazia cristiana
La democrazia cristiana sarà di poter trovare nel nostro partito un interlocutore responsabile ma non rassegnato e subalterno e allora
O si intende percorrere seriamente pur con il senso di una ragionevole gradualità
La via d'un'intesa politica reale
Oppure altre ipotesi politiche possono e debbono essere costruite essendo comunque necessario operare una coltura del monopolio democristiano ed essendoci lo schieramento FAS di forze politiche democratiche che non possono più accettare una collocazione subalterna che non intendono più ruotare come satelliti attorno alla centralità
Inamovibile per rende della Democrazia Cristiana
A coloro che ci hanno rinfacciato il proposito
Della costruzione di un regime uniforme dobbiamo rispondere che stiamo pienamente disponibili
A sperimentare la possibilità di un'alternanza democratica del Governo del nostro Paese
D'altra parte la ricchezza del nostro sistema democratico già oggi si manifesta nel fatto che diverse esperienze e diverse formule di governo sono sperimentate delle regioni e degli enti locali e certamente sarebbe assurda
Qualsiasi intenzione di uniformare le realtà locali al quadro politico nazionale
Il ruolo di governo che abbiamo esercitato dopo il dopo i settantacinque in alcune grandi città è avvenuto nel quadro di uno sconto Guasco dopo la Democrazia Cristiana
Tutta protesa a raccogliere qualsiasi elemento di protesta a condurre un'opposizione assai spregiudicata a contrastare in ogni modo l'opera di rinnovamento che si andava realizzando
Nella prospettiva
Delle prossime elezioni dell'ottanta noi dobbiamo proporci con chiarezza la continuità dall'esperienza avviata la riconferma delle alleanze politiche sarà certamente una prova difficile ma ad essa possiamo puoi parlarci con fiducia senza nessuna forma di disfattismo nella convinzione di poter contare su un Bilancio complessivamente positivo
Ma al di là degli schieramenti politici
Dobbiamo guardare più attentamente i processi reali che avvengono nella società
Alla dislocazione delle classi
Alla possibilità di avanzare nella costruzione di nuove e più vaste alleanze e questo a ben guardare il contenuto sostanziale della politica del compromesso storico che appunto vuole indicare una via che eviti la spaccatura verticale del paese e l'organizzazione di un vasto blocco sociale dominato dalle forze conservatrici
Troppo spesso
Viene messa in ombra l'analisi di classe e al posto degli interessi contingenti e determinati che si fronteggiano e si contraddicono appare l'immagine indistinta delle masse se i popolari le quali tuttavia sarebbe ma per il più profondo cambiamento della società
Nella realtà le cose stanno diversamente
Ed essere forza di governo significa essere in grado di conoscere con esattezza la struttura sociale
Nessuno intende tensioni e di prospettare una linea politica che nei fatti sia tale da realizzare un punto di mediazione ed equilibrio tra interessi diversi per evitare l'isolamento per la classe operaia
L'esigenza fondamentale
Che ha davanti a sé il partito
E proprio quella di una iniziativa aperta verso la società civile nelle sue varie e molteplici espressioni in troppi settori della società siamo ancora las senti ancora numerosi sono i problemi che non abbiamo neppure iniziato a prendere in considerazione
Nelle grandi città soprattutto la nostra iniziativa deve allargare essi guardando a tutta la complessa stratificazione sociale e momenti di aggregazione culturale alle correnti di opinione ai mezzi di informazione di massa ai porci esiti avvengono anche nella sfera del privato ed è la coscienza soggettiva
Le ragioni di una certa fioritura del movimento cattolico oggi in atto stanno soprattutto della capacità che essa ha dimostrato Digo a darne alla dimensione umana della sua compiutezza o quanto meno di dare il senso forse illusorio di una pienezza di vita
Che la società moderna tende invece a disperdere e a frantumare lo sbocco politico di queste tendenze e certamente regressivo e conservatore sia per gli elementi di razionalismo sia per il rifiuto della moderna società industriale che nelle in sostanza il filo conduttore ma di fronte a ciò sarebbe legata una interpretazione che non colga le potenzialità positive e soprattutto che non in divide i compiti nuovi che ne derivano per il nostro lavoro anche le manifestazioni dell'irrazionale
Poi norme possono essere comprese delle loro motivazioni reali e comunque sono il segno di un ritardo che deve essere con metto di un cammino nuovo che deve essere percorso per rispondere agli interrogativi ai problemi della società moderna
In generale a me pare che nella società non sia in atto un deflusso moderati
Ma piuttosto una coscienza più che eticamente vigile ed attenta che pone alle forze politiche ed anche a noi la necessità di un rinnovamento e di un diverso modo di rapportarsi ai problemi della sua città il movimento del quindici di giugno ha significato soprattutto una coscienza democratica più matura più sensibile e per consolidare quel risultato
è necessario disporre di un partito che operi in bella realtà sociale con una grande capacità di dialogo di confronto di approfondimento culturale
Per dare a tutto questo processo uno sviluppo positivo per far sì che esso si risolva in una effettiva e generale crescita demotivati che si richiede
L'abbattimento di ogni forma di corporativismo entro cui invece il sistema di potere democristiano tende a rinchiudere il movimento dalla società
Una democrazia rinnovata in modo deve basarsi sulla più ampia circolazione di comunicazione tra la società nelle istituzioni politiche deve comportare quindi il superamento sia delle strutture corporative sia dalla politica come se volasse pagata come con l'approvazione o sul problema a cui ha affidato l'equilibrio tra diversi gruppi di pressione una democrazia a saldare e rinnovata e necessaria per uscire dalla crisi noi dobbiamo mettere in chiaro un progetto dire non rammento e di sviluppo democratico che sia percepibile che indichi i ponti evidenza la via per un effettivo rilancio dell'autorevolezza della efficienza della legittimità dello Stato democratico
In questo periodo a mio giudizio abbiamo sottolineato troppo unilateralmente il lato politico della questione e anche al il corso della crisi di governo può essere apparso che l'unico Nobel fosse quello della nostra partecipazione diretta al governo
Come i loro evidenza abbiamo fatto emergere le questioni del rinnovamento per la società e dello Stato
Ciò deve essere rapidamente corretti perché su questo punto e si concentrerà l'attacco democristiano per presentare a tutt'tale la nostra linea di condotta come dettagliata dai esclusive ragioni di partito non dobbiamo cadere in questa trappola
E dobbiamo quindi farsi dell'Old Oglio dal partito azionare il posto nel disegno di trasformazione dalla società che noi indichiamo della capacità di far camminare questa prospettiva insieme ad altre forze di suscitare ed allargare sempre più un movimento reale unitario consapevole
Sono i caratteri fondamentali del partito nuovo così come li ha definiti Togliatti quelli che debbono ispirare ad orientare tutto il nostro lavoro
Il partito è in grado di assolvere a queste esigenze
Lo hanno dimostrato la maturità e e la consapevolezza con cui si è svolto tutto il nostro dibattito congressuale siamo oggi ad un passaggio difficile essa può essere superare Torsello usciamo ad essere forza di direzione di governo e di cambiamento in tutta la realtà sociale e se sappiamo esercitare questa questo ruolo come necessario in una strategia di vaste alleanze politiche e sociale
Noi non ci tiriamo da parte non faremo alla Democrazia cristiana e alle forze conservatrici favorevole Dio rinchiuderci in noi stessi
Di camminare all'indietro annullando tutto il cammino che abbiamo percorso in questi anni come forza di governo quale che possa essere il risultato e tornare si troveranno di fronte alla presenza di un partito comunista con cui fare i conti non solo per la sua forza numerica
Ma per le esigenze reali e profonde di trasformazione di cambiamento e di progresso di cui noi siamo portato
Compagni e compagne un momento di attenzione perché vi sono numerose comunicazioni importanti
Le Commissioni del congresso la Commissione Statuto elettorale elezioni europee si riuniscono subito in questa sede nelle loro rispettive aule
Alle ore ventuno precisi in questa sala vi sarà una riunione per la propaganda con i compagni Giancarlo Paietta E. Pavolini tutte le delegazioni sono invitate e comunque sono pregate di fare in modo che siano presenti più compagni a questa riunione comunico inoltre l'elenco degli incontri tra sezioni romane e delegazione nella sesta della sesta e settima circoscrizione sezione nuova Gordiani di Haring l'incontro con i delegati di Napoli
I delegati delle Marche si riuniranno alla sezione Castelverde ottava circoscrizione i delegati dalla Calabria nella sezione Roma e Mila decimo circoscrizione i delegati alla Sicilia nella cooperativa Nuova Agricoltura dodicesima circoscrizione i delegati alla Sardegna nella sezione Nuova Ostia tredicesima circoscrizione i delegati Firenze nella sezione Trionfale diciassettesima circoscrizione
I delegati Torino
Nella sezione Valle Aurelia diciottesima circospezione i delegati di Bologna nella Sezione Prima Porta ventesima circoscrizione per le delegazioni l'appuntamento è davanti al cancello S prima di togliere la seduta comunico che la seduta di domani mattina avrà inizio alle ore otto e trenta precise la seduta è tolta
Compagno Terracini delegato di rigore
Compagnie e compagni questo nostro congresso è stato impostato e si svolge Secondo una linea non dico prestabilita ma indicata da un corpo organico di tesi non è consuetudine costante del nostro partito
Stendere un corpo di tesi
Sottoporle a una discussione anticipata
Dei compagni e poi tutti riuniti attraverso ai delegati delle singole organizzazioni locali
Riprenderle in esame e portarle fino ad una conclusione che può essere o meno di approvazione o di rigetto
Non ricordo bene quali sono stati i congressi precedenti che sono stati convocati si sono svolti in base a delle tesi mi sembra l'ottavo congresso
Mi sembra anche il decimo
Ma il maggior numero dei nostri congressi ha trovato il modo di introdurre svolgere e concludo le le proprie discussioni indipendentemente da questa impostazione iniziale
Perché questo nostro quindicesimo congresso è stato pensato e organizzato partendo da un corpo di tesi
Le tesi sono documenti ampi direi solenni anche grandiosi hanno un'apertura straordinaria che supera senza dubbio di molto
I limiti del nostro Paese e si estendono nel loro esame e nella loro considerazione al mondo impero
Ora ciò deve essere fatto
Quando si sia convinti che il mondo e il paese nostro si ritrovano in una situazione che non solo non coincide più interamente con quella precedente sulla quale si erano soffermati nelle loro discussioni gli altri congressi
Ma che introduce nella realtà completa e storica
Tali modificazioni da imporre
Uno esame attento perché le decisione da prendersi devono essere no in funzione di una situazione ormai superata ma della situazione nuovamente crea passi e nella sua proiezione nella definire
Ora non c'è alcun dubbio compagnie e compagni
Che le modificazioni intervenute nella situazione generale del mondo come rapporto fra gli stati e fra i popoli e nella situazione specifica del nostro Paese
Sono state di estrema importanza nel corso di questi ultimi tempi non voglio alludere inglesi o agli anni a periodi un pochettino più lunghi
Se qualcuno potesse obiettare che in definitiva tutto è sempre in movimento delle cose degli uomini e dei loro eventi io risponderei sì tutte sempre in movimento e tutto si trasforma
Ma prima che queste trasformazioni abbiano raggiunto una tale identità da creare in se stessi una situazione diversa e nuova
Normalmente occorrono i periodi più lunghi di maturazione e di trasformazione e sia nelle tesi come nella relazione del compagno Berlinguer tutto ciò è stato ampiamente esposto e comprovato e documentato
Egli ci ha presentato lei modificazioni intervenute nel mondo come vita dei singoli popoli l'impostazione dei loro problemi politici sociali e culturali
Dei rapporti fra i popoli e i loro stati delle trasformazione degli Stati e ci ha parlato anche lungamente e compra fondi Thai intelligenza delle modificazioni intervenute del nostro Paese
Ho tuttavia l'impressione che sia rimasta in questa ampia insoddisfacente disposizione una la curva per ciò che si riferisce al nostro Paese Alitalia
E cioè
Non ci sono state messe in particolare il rilievo le modificazioni che sono intervenute nella struttura di classe nel nostro Paese nei rapporti delle classi
Nel peso di ciascuna di esse sopra di avvenimenti e sopra la nostra vita associata e organizzata di popolo italiano
Perché altrimenti forse qualche parola sarebbe stata opportuna Dior la per sottolineare dinnanzi a noi tutti
Il progressivo esaurimento non trovo una parola ti adatta e forse questa atte ad opporre inefficace
Di quella che fu già la classe fondamentale della struttura sociale italiana in tempi non veramente troppo lontani dall'oggi io penso al mille novecento e quarantacinque
Allorquando per la prima volta dopo i tumulti della guerra e dopo i tumulti della fase di trapasso dalla dittatura alla democrazia
Una volta ancora ad esempio l'Istituto nazionale di statistica
Ha provveduto a un censimento che ha definito anche la posizione degli italiani nel quadro delle strutture economiche quindi della loro appartenenza sociale ad una determinata classe
Permettetemi alcune cifre
Nel mille la recente quarantasei se quando appunto i dati dell'Istituto nazionale di statistica
Gli addetti all'agricoltura in senso lato il che comprende i contadini e il braccio amputato agricolo ammontavano a poco più di otto milioni di unità
Ed era il gruppo sociale e produttivo prevalente informa relativa su tutti gli altri inesatti
Gli operai gli addetti all'industria superavano di poco a quell'epoca i quattro milioni
La classe contadina era dal punto di vista della quantità e la quantità e anche però forza specialmente poi nel quadro di un regime democratico la classe contadina era la più forte la prima non l'ha più compatta
Ma tuttavia tale da dare il suo segno caratteristico estetico al nostro Paese ed infatti la economia italiana veniva definita ed era prevalentemente agricola con un grande settore industriale il quale però ancora non raggiungeva neanche da abbastanza lontano la forza e la possenza del campo dell'agricoltura nel mille novecentocinquantuno
Le unità addette alla produzione agricola
Erano poco meno di otto milioni nel sessantuno ci ritroviamo già con una caduta abbastanza precipitosa a cinque milioni sedicente diciannove mila ero i nel sessantacinque si chiama i cinque milioni nel settantuno ai tre milioni duecento e quarantadue
Nel settantacinque ai tre milioni e quarantasette mila nel settantasette l'unico l'ultimo dato due milioni novecento e cinquanta mila
O ci siamo resi sempre quanto di questa profonda modificazione nella composizione sociale della popolazione italiana
Ne abbiamo tratto le debite conseguenze
Abbiamo provveduto in qualche modo a dare un giudizio il quale io ho deponesse con una certa benevolenza a questo allarmante fenomeno oppure cercasse di indicare i mezzi per farvi curare uccide
Il nostro partito certamente non ha trascurato questa situazione ma non direi essenzialmente la impostazione della sua politica se ne faccio se se ne sia fatta preoccupazione e carico ed ero che tutto ciò vennero in conseguenza della politica di quelle forze sociali e politiche che avevano conquistato i detenevano in maniera ferrea il predominio nel nostro Paese
La Democrazia Cristiana che tanto a lungo si è presentata come la portatrice degli interessi e dei contadini italiani
E ancora adesso lo afferma e anche noi per lungo tempo lo abbiamo creduto perché in definitiva i dati non erano ancora allarmanti
Alla Democrazia Cristiana a Kohl gruppi condotto una politica costante di governo allo scopo di difendere gli interessi della grande borghesia capitalistica anche se o se ciò comportava tutta una serie di misure di provvedimenti che si ritorce uno a danno della classe contadina
Non voglio parlare adesso del braccio Tata agricola il quale solo artificiosamente viene unito ad esempio in queste indagini statistiche che si riferiscono alle unità lavorative addetti all'agricoltura ai contadini e d'altra parte da sempre
Il proletariato il dalle braccia abitata agricolo italiano si è schierato sulla sinistra è stato fra i più fervidi e appassionati seguaci
Del movimento socialista
Ha dato al Partito socialista
Degli appoggi senza i quali il partito socialista non avrebbe percorso così rapidamente e con successo la strada verso così Joni di influenza politica del nostro Paese che in certi momenti il venti il diciannove il venti parve dovesse essere decisiva da Carlo dei contadini e i contadini
Sono stati feriti quasi mi verrebbe di dire a morte
Dalla politica condotta dalla Democrazia cristiana
Ma tutto ciò
Ha creato evidentemente un profondo è il nuovo equilibrio o meglio un profondo squilibrio delle strutture della società italiana sia ripercorso ovunque particolarmente sia ripercorso nelle sovrastrutture per adoperare il termine tradizionale e c'è nei rapporti politici e nel risultato delle battaglie politiche perché in parallelo è chiaro il cinque milioni di contadini che sono stati cacciati dalla per o che ne sono fuggiti col disperazione non si sono persi nell'etere
In parte hanno cercato rifugio aiuto riparo salvezza nell'emigrazione tradizionale per l'Italia meridionale eppure orientandosi ormai verso altre terre che quelle dei tempi più antichi ma tutto ciò non esauriva lo enorme Osservatorio di forza lavoro attiva costituita da cinque milioni di contadini italiani e dico cinque milioni ma teniamo presente che ognuna di queste unità rappresentava un momento costitutivo di un gruppo familiare per cui in realtà
La massa di cittadini italiani ferita quasi a morte dalla politica sciagurata della Democrazia Cristiana nel campo dell'economia e va all'informativa
è una parte di queste meglio il suo frutto umano alla disperata ricerca di una salvezza si è riversata nelle città
Ecco il fenomeno dell'urbanesimo accelerato e si è diretta particolarmente dalle regioni meridionali verso le regioni settentrionali
Modificando a fondo la composizione come origine regionale e va anche come struttura di carattere sociale la popolazione di alcune Pedretti importanti città italiane oggi come oggi do solo come esempio a Torino vi sono ancora su un milione mi pare trecento mila se sbaglio il compagno Novelli mi correggerà cittadini
Meno di quattrocento mila risale urgono ai tempi non dico più lontani ma ancora abbastanza recenti della Costituzione dello sviluppo dell'attività di questo grande centro urbano
E più di ottocento mila sono di provenienza dall'Italia meridionale
Maria siamo no io immaginarci quale profondo turbamento quali sovvenzioni quali disordini spessi anche soltanto di carattere psichico e morale
Ciò non può non avere portato della città di Torino e come Torino le altre grandi città che hanno visto strabocchevole mente aumentare la propria popolazione come conseguenza del fiuto di emigrazione interna partita dalle regioni dell'Italia meridionale
Tutte queste forze
Che sono anche forze produttive poc'anzi essenzialmente le considero sotto questo aspetto si sono avviate verso altre collocazioni hanno trovato altre sistemazioni
Hanno aumentato le forze numeriche ma nello stesso tempo anche culturali morali politiche di altri strati della nostra popolazione non dico di altre classi non dico di altre classi
Ma si è formato in Italia una fascia intermedia
La chiamiamo così perché non è nettamente definite delimitata
Da certe consuetudini da certi modi del pensiero da certi aspirazioni da certe scelte politiche come ciò avviene invece per la classe operaia e per la grande borghesia capitalistica questa grande fascia sociale
La quale e oscillante nella sua composizione dei suoi gli orientamenti eterogenea non può rappresentare
La base di una determinata scelta politica
Da parte di quelle forze sociali o di quelle classi che avendo i caratteri di costanza sono connaturate al sistema economico e sociale capitalistico borghese
Evidentemente hanno realizzato una continuità nel loro modo di pensare e nel loro modo di agire il che non vuol dire che non abbiano anch'esse delle oscillazioni e non soltanto marginali
Ma possiamo dire che dall'un secolo all'altro se non da un decennio all'altro hanno una costanza che permette di poterne considerare il peso e le possibilità di azione con una lunga prospettiva
Ora questa e la situazione merita la pena di essere considerata io devo confessarvi con molta umiltà che contino in definitiva credere ad alcune norme essenziali del marxismo anche se si tutto
Anche se sul
Sa anche se su ciò
Il più spesso si sorvola
Perché si dice intanto il marxismo in crisi non ente risi partivo sono i marxisti o coloro che si ritenevano Maximus che sono in
Che non hanno più la certezza delle loro convinzioni
Che porgono l'orecchio alle voci suadenti di coloro e come impegno fondamentale hanno quello di distruggere
I fondamenti della ideologia proletaria anche chi ad oppure un termine marxista ormai quasi scomparso
Dalla nostra stampa e dalle no
Oggi si è perfino ricorso anche alcuni compagni nostri tra i più valenti si aggrappano avverso non dico la concezione ma al termine di laicismo
E qualcuno è giunto anche a sostenere che anche il Partito Comunista dell'oramai adattare una posizione di carattere laica e cioè non collegato condizionata da una ideologia la quale essendo precostituita impedirebbe le giuste obiettivi e valutazioni delle situazioni e quindi le scelte più opportune per portare avanti la nostra lotta politica
Io non ho mai citato nei pochi miei scritti molto vaghi e superficiali il marxismo con una frase con una parola con un accenno con una virgola
Ma mi sono formato così e credo che questo sia una delle poche forze Millet perché ho sempre dei punti di riferimento allorquando mi trovo di fronte a situazioni o ha problemi particolarmente difficili per i quali
Non è una cosa molto immediata il ritrovare la giusta risposta o la giusta soluzione
Il problema delle classi resta per me fondamentali in ultima istanza
No ad ogni momento ogni starnuto degli avvenimenti Manor quando si tratta veramente di definire con certezza e persuasione una iniziativa un'azione
Una manovra la quale investa a lungo tempo il partito e le grandi masse lavoratrici è bene e al termine di classe che in definitiva dobbiamo riferirci e da lì trarre se ne siamo capaci
Petali trarre se ne siamo capaci le giuste conseguenze
Ora quando
La classe contadina
Era quantitativamente
La predominante in senso relativo fra la popolazione italiana e fra i lavoratori italiani
Allora si
Che fu giusto e fu un grande insegnamento ad esempio parlare della alleanza fra gli operai contadini come perno fondamentale di una concezione rivoluzionaria conseguente e do operativa
E fu il compagno Gramsci che ci consegnò quali tanti soldati tutelarli oggi
Il concetto del blocco storico che avrebbe dovuto costituire un momento di ancoraggio per la politica del nostro partito il blocco storico oggi non è più concepibile
Certamente sarebbe il compagno Gramsci il primo che oggi ripeterebbe quel suo concetto per aggregarsi a una situazione completamente mutata
E anche quindi per il nostro partito
Il problema delle alleanze che la classe operaia deve ricercare stringere per condurre innanzi la sua grande impresa di rinnovamento deliberazione
Della società e del mondo anche il compagno Gramsci eccidio del sarebbe altrimenti non ignorando trascurando respingendo ripudia quando la classe contadina e il contributo immenso che essa può ancora dare così ridotta quasi al margine
Alle lotte re innovatrici del nostro Paese
Ma per diversi che dobbiamo tenere presente essenzialmente oggi altre forze sociali quella grande fascia intermedia sulla quale
Le tesi e la relazione del compagno Berlinguer giustamente si sono soffermate
Senza la cui alleanza parziale o totale contingente o continuata
Anche i problemi di lotta e di successo della classe operaia sarebbero Massi in situazioni assai più difficili di quanto già non ci sono
Ora
In un sistema democratico parlamentare
Come quello nel quale noi viviamo per scelta nostra perché siamo stati coloro che hanno dati maggiori contributi non soltanto di lotta e di sacrifici ma anche di intelligenza sui nostri avversari ce lo permettano
Perché questa Repubblica sorgesse così come esso è sorta e non si svolgesse poi così come esso è stata svolta dalla Democrazia cristiana
Se e quando la connaturata funzionalità di questo sistema politico
I partiti vengono in primo piano
Le classi ci sono esprimono tassi la suggestione dei propri problemi interiori ed esterni
Hanno le le scelte hanno delle aspirazioni Ande le avversioni chiedono di combattere in un certo modo in certi momenti anche si rifiutano di combattere se al combattimento non si sono di per sé quasi persuase
Ma in definitiva sul piano poi della azione più immediata politica sono i partiti i protagonisti e quando noi oggi ci poniamo il problema delle alleanze inevitabilmente
Dobbiamo pensare alleanze fra partiti
Ed infatti il nostro dialogo ininterrotto acceso appassionato o magari un pochettino più flebile in certi momenti ha sempre avuto come interlocutore i partiti
Alle classi parliamo direttamente nei limiti in cui è se ci comprendono e ci vogliono seguire
Noi proponiamo le nostre soluzioni dei problemi maggiori o minori della nostra vita nazionale apertamente
Sì dai dai dal dal dalle dalle dei comizi dal nei comizi dei nostri giornali e ci rivolgiamo a tutti non facciamo distinzione differenze ma allorquando si va alle strette
C'è da fare una scelta che immediatamente trovi realizzazione che posso incidere
Abbastanza presto sopra la situazione del Paese ai partiti che dobbiamo parlare perché questo è il sistema può anche essere non gradevole
Ma può anche essere molto spiacevole ma questo è il sistema e accettate sistema non possiamo poi non condurci correlativamente
E allora viene il discorso sopra i partiti
E in primo luogo onore
La Democrazia Cristiana
Con tagli ancora una volta ripetendo cose che già è di a dire molto Carol mente ma con grande precisione io credo che dobbiamo ricostruire in noi la fisionomia il carattere e la natura della Democrazia Cristiana
Per potere condurre un dialogo in maniera vantaggiosa enormi vantaggi personali ed egoistici
Ma per potere giungere poi a qualche conclusione positiva è utile non per noi ma in generale per il Paese ma che per noi non rappresenti comunque poi uno scorno una preclusione
Dobbiamo conoscerlo bene il nostro interlocutore il principale interlocutore
Perché il fatto si che i due principali più forti e suggestivi partiti che oggi esistono nella Repubblica democratica italiana e il Partito comunista
E la Democrazia Cristiana in gara fra di loro e concorrenza a volte anche in collusione o più frequentemente in collisione
E oggi
è un momento di collisione
Si voltano appesi si scontrano dopo un periodo di tempo durante il quale noi abbiamo fatto il massimo possibile e anche l'impossibile per riuscire a trovare momenti di incontro di comprensione e di farlo
Ora
Se le classi sono il termine di riferimento per chiarire con precisione deve
Quali sono le forze politiche che si muovono nell'ambito di un Paese la Democrazia Cristiana
è bisogna dirlo ripeterlo convincersene per coloro che non ne sono convinti e il partito della grande borghesia capitalistica Italia
Allora
Non amo tipo non ha motivo di vergognarsene
Perché d'altra parte se quella tale norma la quale così frequentemente sto richiamando dei e valide funziona anche questa povera grande borghesia capitalistica italiana appunto il diritto di avere una propria rappresentanza sulla scena politica del Paese
E la Democrazia Cristiana accettato questo ruolo lo adempie con profonda convinzione e grande zelo e diligenza
è vero si dichiara un partito interclassista
Perché pretende di essere il portavoce l'operatrice di vari gruppi sociali e cioè di classi magari fra di loro inconciliabili e nemico sì e mediche fino al fondo
è un'Inter tra sismico in definitiva compagni non spaventate dei e c'è anche per noi nel nostro partito
Il nostro partito che il partito della classe operaia per antonomasia
Why se non avesse col sedie trovi se anche masse immense sempre maggiori di forze umane che provengono da altre stratificazioni sociali
Anche qualche grande borghese e magari potesse verso di noi in un atteggiamento di simpatia se non di aperto sostegno ma noi ci teniamo a conservare questa nostra qualificazione di partito della classe operaia pure sapendo ed ha
Dichiarando
E la classe operaia
Ha bisogno di alleati deve stringere alleanze
E di queste alleanze inteso non deve ricadere essenzialmente il maggior parte sugli altri sugli alleati
Ma in gran parte il prezzo delle alleanze deve essere pagato e d'altronde è sempre stato pagato dalla classe operaia
Dei lavoratori dell'industria nei cui confronti se mai una qualche modificazione concettuale e sopravvenuta e giustamente far sia troppo targato che non è soltanto l'operaio alla macchina
Nel capannone della fabbrica che fa parte della classe operaia
Ma il tecnico ma anche l'impiegato degli uffici di amministrazione senza i quali il lavoro dell'operaio si risolverebbe il cedere e i nulla tutto quello che contribuisce a valorizzare
L'atto produttivo
Da con titolo di appartenenza a questa immensa forza sociale che definiamo come classe operaia
Ho
D'altra parte la classe operaia adesso cioè la classe operaia ha bisogno di alleanza c'entra alleata con la classe contadina
Beh è un'alleanza invecchi va progressivamente sminuendo nella sua efficienza della sua potenzialità
E quindi dell'apporto che essa può dare alla comune battaglia per la trasformazione fondamentale del sistema economico sociale nel quale l'Italia oggi ancora si ritrova c'è bisogno di altre alleanze devono essere cercate la in quella in quella fascia sociale
Di cui sulla Democrazia cristiana il parte può anche essere rappresentante ma allo stesso titolo e non certamente più di quanto non lo siano gli altri partiti anche il nostro partito
Il partito socialista e i minori partiti direi del cosiddetto arco democratico e noi
Nel sistema politico e istituzionale nel quale viviamo
Dobbiamo cercare verso questi partiti i rapporti legami le comprensioni il dialogo l'accordo nei limiti in cui quest'accordo e possibile la Democrazia Cristiana non può essere al di fuori di tutto ciò
Ma guai a dimenticare che in ultima istanza attraversa la Democrazia Cristiana parla e opera la grande borghesia capitalistica italiana
Cioè ci farebbe sbagliare se non tutte le masse del nostro oggi poco politico e dico gioco non per salutarlo certamente ci farebbe sbagliare le mosse decisive ci porterebbe a delusioni
E ci farebbe scontrare contro i successi che alcune volte possono anche vasi evitare il completo fallimento
Contrari oggi qual è la situazione
Io con questo
Sarà il biglietto e compiaciuto
Che l'esperimento che è durato circa quattro anni
Di avvicinamento
E poi
Di ingaggio Mentor un dialogo e poi della ricerca di alcune condizioni e poi della ratifica di un certo programma nei confronti della Democrazia Cristiana
Si sia per intanto non anticipo l'avvenire si sia per intanto dimostrato farmi
Ieri al Senato della Repubblica
Quando si è votato nei confronti del Governo Andreotti
La divisione è stata netta
Dei libri che lei quale Andreotti rappresentasse davvero il gruppo dirigente della Democrazia Cristiana colto gli interessi che la Democrazia cristiana incarna in sé e difende ma ieri la divisione è stata netta
E non vedo che sia tanto vicino la possibilità dell'inizio di una nuovo dialogo specialmente perché apprendo si come pare ormai sicuro il confronto elettorale
Ho la polemica e la tempesta di polli di denunce di accuse di rimproveri e anche di insolenze che forse non ci s'
Cambieremo reciprocamente il che non mi allarma e non mi stupisce perché io capisco anche come tanti contanti che per lungo tempo
Hanno dovuto raffreddare trattenere in sei l'impeto di reazione impetuosa che il loro insorge IVA allorquando dovevano coi democratici cristiani
Affrontare e risolvere problemi grandi o problemi più modesti ma con un senso di liberazione oggi voteranno fuori tutto ciò che per tanto tempo hanno tenuto chiuso e serrato in se stesso
Io comunque
Non consigli in questo senso
I compagni voi i nostri due milioni di contadini discriminati e distribuiti in tutta la superficie del paese e che saranno singolarmente ne son sicuro anche partecipe di questa grande e importante prova politica e stiamo per affrontare ma mi spiego il loro stato d'animo
Come mi spiego anche gli eccessi ai quali molto probabilmente si è giunti in alcuni momenti e in qualche luogo nel tradurre concretamente questa politica
Di alleanza di collaborazione di cammino in comune con la Democrazia Cristiana
Guai ai cedere esagerare
Verso qualsiasi direzione si vada perché poi è molto più difficile cambiarla la direzione specialmente poi quando il cambiamento di direzione e addirittura di quarantacinque gravi
Bene la Democrazia Cristiana però
E il partito cattolico italiano ed è anche questo un punto sul quale io voglio dire alcune parole
Perché secondo de non e vero e un'appropriazione indebita quella da Democrazia Cristiana richieste investitura di rappresentanza di questa investitura di rappresentanza dei cattolici italiani
Battaglia ricorre semplicemente al facile piccolo gioco delle cifre ma in Italia gli elettori cattolici stando almeno allo stato civile e al loro personale riconoscimento sono oggi come oggi fra i trentacinque e i quaranta milioni ma quanti voti ha raccolto la Democrazia Cristiana
Nella sua straordinaria vendemmia delle ultime elezioni il fallo quattordici milioni negli altri venti milioni di cattolici sono quindi tutti da strada maledire o da uscire dall'ambito della pietra
Anche noi
Anche noi abbiamo con noi
Migliaia decine di migliaia centinaia di migliaia di cattolici e non soltanto alla stregua dello stato civile ma per loro accettazione per convinzione credenti ed osservanti rappresentano una grande forza che vi è è venuta al nostro partito e facciamo quanto sul pilota superare congiunture difficili ed aspre delle nostre lotte su cui se delle nostre lotte Futuh ma uno è il campo della religione e l'altra il campo delle scelte politiche anche sei se comportano delle scelte di carattere ideologico
No
Badate voglio valutare alcuni miei piccoli titoli di merito io fa un forcing primo nelle file del Partito comunista e ci credo che nel giorno stesso in cui il partito comunista nacque Alicorno nel mille novecentoventuno
E così al partito socialista il problema
E il modo di Contursi di un partito rivoluzionario della classe operaia di fronte al fatto religione e nei confronti di coloro che alla religione sono o se clienti rimproverai al Partito socialista
E ai dirigenti sindacali
Chi col Partito socialista era strettamente uniti c'era un patto di alleanza fra il Partito socialista e la Confederazione generale del lavoro di non avere mai considerato l'enorme importanza che avrebbe avuto per gli obiettivi del movimento socialista un avvicinamento e un accordo con le forze cattoliche organizzate a parte ma contro cui il vecchio socialismo massimalista non soffriva ad operare che il vocabolario del di spareggio offensivo e della svaluta azione non per nulla uno dei giornali più diffusi a quel tempo nel partito sociali sa era il giornale satirico e umoristico l'asino che aveva un programma esclusivamente di carattere antireligioso e contro il cattolicesimo
Io segnalai per prima modestamente e sommessamente ero quasi cool nulla al Partito Socialista questa la cure immaginate lì se non capisco e comprendo oggi la importanza fondamentale
Di coltivare i nostri rapporti di comprensione di alleanza col movimento cattolico dei cattolici italiani movimento che non ha un centro particolare di aggregazione e quindi non è organizzato mai avrò
Ore e affidare lo riconoscerà la Democrazia Cristiana questo grande funzione di essere il centro organizzativo e interprete della volontà dei cattolici italiani la Democrazia Cristiana parla
Secondo vuole la grande borghesia capitalistica italiana e quando sta male il compagno lama giustamente infieriva contro la consigli
Storia che di fronte alle richieste ragionevoli delle masse lavoratrici da inserire nei contratti da stringere
Rifiuta
Prima ed il rinvio respinge e cerca di portare la situazione ad un punto di rottura insormontabile pensavo fattibile ma quei dirigenti della Confindustria per chi votano
Votano per la Democrazia cristiana non cerco
No certe
Non Pajetta non voglio giurarlo Malo suppongo credo con abbastanza approssimazione vero
Forse anche
Forse anche qualcuno di essi vota per il partito
Liberale ma non è certo il partito liberale che oggi rappresenta nel nostro Paese puntale punto di riferimento dare un dovere essere trascurato quando si considerano i maggiori problemi che in vista investono la vita della nostra nazione
Questa è la democrazia cristiana
Lo avevamo dimenticato no evidentemente no
Ma ne avevamo tenuto poco conto indubitabilmente e credo
Di averlo avvertito anche non del sud cosciente ma nella piana Piacenza del compagno Berlinguer quando egli era colpi nostra plauso ben comprensibilmente
Alla chiarita la rottura recente dell'accordo di governo con la Democrazia cristiana
Dal punto di vista della nostra dignità offesa questa arroganza questa prepotenza questa albagia della Democrazia Cristiana
A che vuole considerarci nulla e ci pone in disparte e pretende che noi dubitiamo a tutte le norme e le scelte che essa fanno
Questa nostra non può essere stata la reazione della nostra dignità offesa
Ma è stata la resa attaccato che in realtà il terreno di accordo la conciliazione fra le posizioni a lungo termine
Per partito comunista e della democrazia cristiana e al di fuori del verosimile e che è giunto un momento nel quale prendendo atto di ciò se non sono state
Ne sono state tratte le conseguenze inevitabili anche sul piano della o per attività politica immediata
Io capisco
La decisione
Del partito che vuoi ratifiche retta
Gli applausi selvaggia un indice un segno di certi orientamenti di una grande Assemblea come questa nostra
Che Simoni caricherà dibattere quella strada
Che si andrà o non col viso sorridente ed amichevole verso la democrazia cristiana o qualunque dei suoi rappresentanti i dirigenti di vertice o militanti di base contiene ha confidenza
Ma non si è rinunciato a raggiungere gli obiettivi versi quali noi vogliamo muoverci assieme alla Democrazia Cristiana
Il partito si muoverà secondo le decisioni di questo congresso le quali avranno evidentemente piena validità e dovranno essere osservate da tutti i contanti da tutti i nostri militanti
E devono fare assi
Propugnatori e sostenitori lei Confente delle grandi masse dei cittadini italiani
Ma non vorrei
Prossimamente o in tempi più lontani
Ad un altro congresso del partito o in altra sede adeguata
è dovere assieme a tutti gli altri compagni prendere atto di un altro insuccesso perché è vero che non è alla prima partita che si giocano le sorti né di un singolo dei di una collettività ma ad un certo momento bisogna capire che ci sono dei punti di principio ai quali non si può trascendere
E che la grande borghesia capitalistica italiana avendo provata una propria rappresentanza efficace ed efficiente sul teatro razionale
Non voglio assolutamente cedere o concedere alle grandi masse lavoratrici e popolari nulla che costituisca in realtà una diminuzione del suo potere dei suoi privilegi mi pare
E deve essere una realtà una verità così pacifica che in ultima istanza quando dovesse ancora una volta a trionfare non può più suscitare il da voi sorpresa o stupore
Ma riconferme era semplicemente quello che nell'essenza dei fatti e degli avvenimenti storici
C'è una linea di divisione fra le due forze fondamentali di classe che sono caratteristiche del sistema capitalistico borghese
E questa divisione non può essere superata
Di tempo il tempo ma evidentemente di luogo in luogo e non per un minuto solo eventualmente alcune intese possono realizzarsi nei confronti di un problema specifiche determinato ma credeva di potere gettare un lungo ponte verso l'avvenire sul quale si possa passare
In accordo con sessualmente queste due forze fra disse antagoniste ebbene perdonate di solo in colpa non ci credo e non vorrei che la politica del nostro partito se ne facesse suggestione
Ma altre la Democrazia Cristiana compagni
Ci sono altri partiti italiani in Italia e quindi in questo trasferimento sul piano di una democrazia operante come la nostra che sto facendo per la Democrazia Cristiana non posso trascurare gli altri partiti quanto meno uno il partito socialista
Molti contabili hanno parlato il compagno per l'impervia fatto un largo accenno ha tratto alcune conseguenze ha dato delle indicazioni ma tutt'la via anche il compagno per l'inverno ha cercato di trovare la possibilità di conciliare fra di loro una politica cosiddetta di unità democratica
E una politica di amichevoli accordi e intese con il Partito Socialista
Il Partito Socialista ha già detto dieci è dieci volte il versioni anche differente le une dalle altre
Che esso considera eventualmente un accordo del nostro partito con la Democrazia Cristiana una corda lungo Periodo che coprono l'intera epoca storica code qualche cosa che viene di retto contro il partito socialista
E che il Partito Socialista non potrebbe accettare forze i compagni socialisti fanno troppo frequentemente minuziosamente i calcoli aritmetici dei voti dei risultati elettorali dei posti conquistati
è una debolezza comprensibile in un partito il quale è precipitato dal vertice che occupava fino al mille novecento e quarantasei e quarantasette del nostro Paese nella sua posizione media o mediana
Che non è che ancora capo dei minori partiti ma non gli permette più di porsi a lato dei grandi partiti
Ora
Il partito socialista aspira accrescere a ricrescere
A divenire un termine decisivo nel confronto politico del nostro Paese luoghi già ed è veramente una delle cose più curiose credo che soltanto da noi in Italia per una quantità di motivi c'è questa situazione di
La quale un partito il quale sfiora il dieci e il dodici per cento dei voti in definitiva ha l'ultima parola allorquando si tratta di definire una determinata linea politica Poli stare una certa scelta strategica
Ma e così
E una posizione che riverso sul partito socialista responsabilità più grandi di Luís spesso
E che per questo lo so spingono frequentemente a delle esitazioni a degli ondeggia menti ha delle riserve e magari anche alla rinuncia di posizioni chiare ed aperte
Al partito socialista delle capacitarsi che in definitiva con la nostra politica cosiddetta di unità democratica non intendiamo indebolire il partito socialista ma semmai
Permettetemelo indebolire la Democrazia cristiana ma
Ora io credo che la ricerca
T orna accordo con il Partito Socialista costituisca la chiave di volta di qualunque nostra costruzione strategica per oggi e per un lontano domandano
D'altra parte
Nel corso degli ultimi trent'anni in questo senso quante prove tentativi ed esperimenti non s'
Sono stati fatti da noi nei confronti del partito socialista e in parte con la citazione l'adesione del partito socialista
Siamo passati dalla unità l'azione alla la alla all'alleanza popolare che subito di non ricordo bene i termini per giungere persino per qualche tempo fontanili a presentare accettare il concetto la concezione del partito unico delle masse lavoratrici
Che non giusto e poi a risultati e d'altra parte era un tentativo fallito prima ancora di essere accennato o incominciato ma questo diritto per convincerci e io ne sono con vinto che il nostro partito ha sempre compreso che il Partito Socialista per un momento essenziale in qualunque tattica o strategia il nostro partito avesse trecento ed adottato
Dobbiamo convincerci più precari
E di fronte all'atteggiamento alcune volte urtante
Per il partito socialista
Dei dirigenti del Partito socialista non l'impegno in questo rimbrotto in questa condanna la massa dei militanti del partito socio sta o di quei cittadini che vedono in quel partito ancora la guida auspicabile per la loro sorti e per le loro battaglie da certamente il partito socialista
In questo momento fa tutto il possibile per rendere impossibile la realizzazione richiesto Obiettivo dobbiamo insistere
Insistere battere e ribattere trovare nuove dire e nuove lingua e nuovi linguaggi sperimentare questa volontà reale Sessa accetta anche nel partito socialista
Di uno unità di Azzi Odette politica a lungo termine a lungo raggio dell'i partiti rappresentativi delle grandi forze lavoratrici del nostro Paese ieri ci siamo incontrati nel voto contro il Governo Andreotti
Era da attendersi perché le dichiarazioni e i preannunci erano stati numerosi facciamo in maniera che non sia stato un incontro casuale e che immediatamente ancora le nostre strade divari chino fra di loro al
Lo diamolo il partito socialista e come abbiamo tanta pazienza dimostrato nei confronti della Democrazia Cristiana
Per arrivare a quell'accordo che la Democrazia Cristiana ha poi così spavaldamente rapidamente violato stracciato ebbene abbiamo anche della pazienza nei confronti del partito socialista
Essa non potrà che rendere poi io risultati tangibili dello sviluppo della nostra lotta e siccome non è possibile realizzare un po'all'incontro su Tipu
Leader sale sui principi sulle valutazioni sui giudizi sulle scelte politiche tattiche e strategiche alcuni punti ci siamo e siano quelli
Che gli restano essenzialmente in primo luogo data l'ha origine la sorgente di forza e di vita del Partito comunista del Partito Comunista gli interessi della classe lavoratrice che in gran parte sono gli interessi delle grandi masse popolari del nostro
ESE accordi su pochi punti del programma economico alcun gli accordi in punto di convivenza i
Vita civile del nostro Paese e alcuni accordi che si riferiscono anche ha dei problemi di carattere ideale
Perché sarà alle forze politiche che vogliono e devono incontrarsi non vi è anche affinità o comunità ideali e cioè di sentimenti al di fuori della pura ragione e qualunque patto al quale si giungesse ad un certo momento si ritrovano e
Svuotato del suo momento fondamentale perché noi comunisti sì diciamolo pure viviamo anche di ideale
Non cibo il quale regge lo spirito dà forza all'animo matura la coscienza non è vero che noi siamo dibatterli al listoni i quali si abbassano soltanto a considerare i pascoli più o meno abusivi
Che si presentano nei confronti del mondo e dell'umanità abbiamo un ideale lo abbiamo abbracciato la maggior parte di noi si trova oggi qui perché di quell'ideale ha fatto motivo proprio della propria esistenza e della propria battaglia
Custodirlo conservarlo
Dargli sempre nuovo calore e la condizione necessaria perché qualunque sia la linea politica che il Congresso fra sceglierà questa linea politica ci porti avanti
Nella considerazione della influenza nell'accettazione delle grandi masse popolari del Doss polizia
Compagne e compagni la seduta continua
Qui
Ecco dei lavoratori della polizia
La mia presenza oggi in questo congresso
In qualità di appartenente al movimento dei lavoratori della polizia
Ai valore di una testimonianza
Innanzitutto s'è resa possibile
Dal salto di qualità
Che si è verificato da dentro alla istituzione
Nella stessa coscienza dei poliziotti
E che deriva dalla volontà di superare la concezione della polizia come corpo separato
Nonché dalla volontà di partecipare
Assieme a tutti gli altri cittadini
Al dibattito sui problemi dello Stato e sulla difesa delle istituzioni
Dopo quindi ringraziare il Partito comunista
Che mi ha dato la possibilità
Di portare la voce della polizia in questo suo congresso nazionale
Auspicando che analoghe possibilità vengano offerti nel futuro da tutte le altre forze politiche
Aggiungo
Che le cose che dirò in questo breve intervento
Potrei esprimere anche negli altri serie politiche
In quanto consapevole cioè gli interessi della polizia non debbano coincidere con interessi di parte bensì con quelli generali del Paese
Questa mia presenze anche indicativa di un nuovo interesse di tutti i partiti
Ma certamente in maniera molto incisiva dei partiti che rivendicano una base popolare d'operaia
All'approfondimento dei temi che riguardano l'organizzazione dello Stato
Temi che non possono più essere patrimonio di pochi addetti ai lavori
Ma debbono essere decisi con la partecipazione di tutti i cittadini
I quali hanno il diritto e il dovere
Di dire come vogliono che siano i corpi dello Stato preposti alla difesa delle istituzioni hanno il diritto e il dovere di entrare nel vivo dei problemi istituzionali ed organizzativi che riguardano questi corpi
Per ottenere che anche in questo settore vengano applicati i principi e le indicazioni contenute nella Carta costituzionale
Questa volontà di rinnovamento dei rapporti tra organo dello Stato e società civile ha già dato i primi risultati anche sul piano legislativo
Con riconoscimento a favore degli appartenenti alle forze armate e alle forze di polizia
Di un ampio arco di diritti politici
Con le imitazioni che faccio non salva la sua necessaria indipendenza da legami di partito
Ma che non impediscano la partecipazione al dibattito politico e alla costituzione di un diverso rapporto fra società civile e organi dello Stato
Questa legge costituisce certo un merito delle forze politiche che l'hanno voluto ed approvato nel luglio scorso nel quadro nel governo di unità nazionale nello stesso momento in cui nonostante grandi difficoltà
Si tentava di far luce suo scudo episodi di aggressioni in cui i corpi separati dello Stato sono stati implicati in passato
Ritengo che questa legge possa rappresentare la migliore garanzia e nel futuro non debbano più verificarsi simili deviazione
è inutile che aggiungo che questa legge illegittima a stare qui in questo momento
Non basta vengono fatte le leggi bisogna avere il coraggio di
Chiudere l'esercizio dei diritti che derivano
Viviamo giorni molto duri
L'aumento della criminalità in genere indice della gravità della situazione dell'ordine dalla sicurezza democratica
Mentre da tempo pesi sconvolto da una serie di attentati rivolti contro le istituzioni dello Stato
Chiaramente il ristabilimento di normali condizioni di ordine pubblico non si ottiene solo con misure di politica criminale o con interventi di polizia
Occorre innanzitutto una completa adesione dei cittadini alla lotta per la difesa delle istituzioni
Nella consapevolezza che migliori condizioni di vivere civile si raggiungono nello stato e non contro lo Stato
Ma per ottenere questa adesione dei cittadini occorre che tutti si sentano partecipi dello stato in cui vivono
Nella misura in cui si realizza intorno alle istituzioni
Una forte solidarietà si realizza anche l'isolamento morale del terrorismo
Condizioni prima perché essa esso possa essere utilmente combattuto
Ma è anche certo e per la difesa dello Stato occorre predisporre validi strumenti tecnici che nel rispetto delle libertà costituzionali consentano agli organi dello Stato di condurre con successo questa lotta
Mi riferisco alla necessità
In mente
Ai quali la legge di riforma della polizia che da troppo tempo si trascina sui banchi del Parlamento
Non ho mai pensato che una riforma del genere
Che riguarda una delle istituzioni sinceri dello Stato alla quale sono legati il modo di essere la nostra civiltà le condizioni in cui i cittadini liberi sono liberi di esercitare i diritti civili e politici
Fosse cosa facile
Per le prevedibili reazioni che esso avrebbe suscitato e per le implicazioni che adesso sono connessi
Le funzioni della polizia sono troppo importanti i poteri gareggiare si attribuisce sono troppo determinante per tutti i cittadini perché la loro corretta definizione non debba essere oggetto di un'attenta analisi da parte di tutte le forze politiche
Il rapporto tra polizia e cittadini essenzialmente un rapporto di fiducia
Che deve coinvolgere tutti coloro che fanno parte della comunità nazionale
E la fiducia e sopravvivere ha bisogno soprattutto del consenso
Per questo motivo mi sembra evidente che occorrerà ricercare sui problemi della polizia nell'interesse dello stesso istituto e dalla sua immagine nei confronti dei cittadini soluzioni tali da aggregare il consenso dei vari partiti e dei gruppi di cittadini che in questi partiti si riconoscono ma è necessario giungere che non debbono essere frapposti ulteriori indugi
Sulla soluzione del problema si è accumulato un ritardo che rischia di produrre danni incalcolabili
Innanzitutto danni al Paese che ha bisogno di una polizia che sia professionalmente preparato
Includendo nel concetto di professionalità anche quello di correttezza di metodi cioè il rispetto della legalità
Le questioni che riguardano il coordinamento operativo tra i vari corpi di polizia il reclutamento e la preparazione del personale le condizioni di vita di remunerazione di esso la predisposizione di infrastrutture di strumenti tecnici sono questioni che non possono attendere le stesse possibilità di dare soluzione ai problemi economici pure pianissimo del Paese sono condizionate al ristabilimento di condizioni di sicurezza per i cittadini tutti
Gridando sta producendo poi danni alla sua sostituzione costa maggiori sacrifici al personale che deve supplire con il suo maggiore impegno ai deficienze esistenti
Vuol vivendo da troppo tempo in uno stato di incertezza sulla propria sorte incertezza che minaccia ancora di portarsi in caso di scioglimento delle Camere
L'ipotesi è vissuta con preoccupazione
E certamente ove purtroppo dovesse verificarsi renderebbe necessario provvedimenti interlocutori che senza alterare la sostanza degli accordi fin qui intervenuti tra i partiti aiutino a superare l'emergenza rappresenta un ponte tra l'oggi e la ripresa delle attività parlamentare
Ma attendiamo che da questo congresso emerga la rinnovata volontà di risolvere un problema così essenziale dello Stato e per la difesa delle istituzioni dare al Paese una polizia in grado di offrire garanzie a tutti i cittadini
Che sappia tutelare i diritti costituzionali di essi e che sappia anche garantire lo svolgimento delle manifestazioni di dissenso delle minoranze espresse in termini di legalità
Attendiamo mantenendo nella d'impegno di dare alle tesi del personale risposto in termini di riconoscimento dei suoi diritti compreso il diritto a tutela del proprio lavoro nelle forme previste dalla Costituzione
Persuaso che all'instaurazione di rapporti democratici nell'interno del corpo e funzionale anche alla instaurazione di rapporti corretti con i cittadini
Sulla strada del rinnovamento e dalla difesa delle istituzioni
L'apporto del partito così comunisti in questi anni è stato essenziale
Pressioni appagati
Assieme alle forze di polizia assieme alla magistratura assieme agli altri partiti democratici fra il suo doloroso anche in termini di vita umana
Ma l'obiettivo è anche un abile possibile
La realizzazione di uno Stato nel quale ognuno posso riconoscere
E che certamente non può essere invitarmi senza la partecipazione concorso delle masse popolari
Ringraziamo compagni il generale Feliziani per il suo saluto
L'accoglienza calorosa che il Congresso gli ha riservato
Credo dica più di qualsiasi parola quale sia il vero sentimento dei comunisti e dei lavoratori verso le forze di polizia
Nel suo intervento
Un sentimento che di solidarietà e di comprensione per il loro difficile compito è un sentimento consentitemi di ricordarlo che non è di oggi soltanto come dice qualcuno
Ma che viene in realtà da lontano
Viene dalla Resistenza
Nel corso della quale numerosi furono i carabinieri e gli agenti che combatterono nelle file del movimento di liberazione
Ma viene anche dall'insegnamento per noi indimenticabile di Giuseppe Di Vittorio sempre
Adesso
Che sempre ci invitava ad un'azione positiva ricordando come i poliziotti fossero figli del popolo e lavoratori come gli altri lavoratori sentimento che oggi si è fatto più forte c'è rotto
Perché è più dura è oggi la lotta contro il terrorismo e perché è più ampio si è fatto il movimento all'interno delle forze di pubblica sicurezza
Per la riforma della polizia riconfermiamo dunque compagni la piena solidarietà dei Comunisti italiani
A tutti i lavoratori di pubblica sicurezza nella battaglia per la difesa dalla democrazia e per la riforma democratica dei corpi di pubblica sicurezza
Diamo ora la parola al compagno Pio la Torre delegato di Ravenna responsabile della sezione agraria del Comitato centrale
Compagne e compagni
Uno degli aspetti decisivi
Dalla nostra esperienza politica di questi ultimi anni specie dopo il vuoto
Sembra sia stato una sorta di favore che ci è stato fatto pensare che la Democrazia cristiana possa far forti fare qualche cosa di analogo appare invece cosa inaudita
Quasi che l'interesse del Paese coincida
Con inamovibilità nel governo della Democrazia Cristiana
Alla proposta di includere nel governo parlamentari dei gruppi della sinistra indipendente e riformare il governo al di fuori della logica della ripartizione dei ministeri fra le correnti democristiane
A quest'ultima richiesta in verità non sia data mai una risposta formale e se ne comprende il perché
La col divento della nostra rispetto richiesta sarebbe stato un segno davvero tangibile per la volontà di voltare pagina rispetto a un metodo di governo e sottogoverno divenuto ormai intollerabile e che ha accettato e getta discredito sulle istituzioni
Ma la Democrazia Cristiana e così tenacemente abbarbicata a questo metodo
Che perfino quando ha dato vita all'attuale tripartito
Ha cacciato umilia le uniche due persone che non sono espressioni di sue fuori
Dopo sola che ha dato prova di essere un capace corretto ministro è il professor Prodi che non ha avuto neppure il tempo minimo necessario di mettere alla prova la sua competenza
La Democrazia Cristiana ha detto infine no alla proposta di un'intesa per i casi più gravi delle giunte regionali e del Comune di Trieste
Si è detto dunque no a un disegno di effettivo superamento delle preclusioni nei confronti del partito comunista ad ogni atto rivolto a determinare un clima Pia utenti di solidarietà
E a questo punto era davvero una pretesa assurda
Che il Partito comunista
Vi tornasse a far parte della maggioranza
Non può che condurre a un vicolo cieco questa sorta di aut aut
Secondo lui secondo cui noi non potremmo stare né al governo né all'opposizione
Ma avremmo l'obbligo puntuali di dare i nostri voti
Senza nessuna garanzia di non tornare alla situazione occupata
Che aveva caratterizzato l'ultima fase di vita della maggioranza
E perché mai avremmo dovuto subire questo ricatto
Perciò era logico e giusto e noi l'abbiamo fatto che di fronte al rifiuto delle nostre proposte e perfino delle garanzie minime danno di richieste per appoggiare un governo noi affermassimo che si poteva dar vita
A dover e maggioranze senza i comunisti
E che se avessimo dovuto stare all'opposizione era certo che il Partito comunista
Avrebbe esercitato il suo ruolo nel rispetto pieno delle norme democratiche e con un orientamento costruttivo ed unitario
A noi pare dunque del tutto evidente accerto
Che nel corso della crisi abbiamo compiuto uno sforzo più serio per evitare elezioni anticipate
Non abbiamo certo scaricato su altri la responsabilità della Democrazia Cristiana
E tuttavia ci è apparsa singolare la condotta del Partito socialista
Facendo carico in primo luogo e con maggiori partiti
Di cui prima si denunce a Varzi denunciava un preteso fatto di regime
Di trovare una soluzione imputando quindi a presunte reciproche pregiudiziali
Il rigidità della democrazia cristiana e del Partito comunista le difficoltà a raggiungere un punto d'incontro
Il Partito socialista e non l'ha mai spiegato quale sarebbe la nostra pregiudiziale
Mentre è evidente che di pregiudiziali né esisteva ed esiste una sola
Quella della Democrazia Cristiana nei nostri confronti e solo il nostro incontro
Irrigidimenti da parte nostra non vi sono stati nemmeno quando l'incarico è ritornato nelle mani di Andreotti giacché anche in quel momento non abbiamo fatto che aprì proporre le proposte e le richieste di garanzie che avevamo fatto nei confronti dell'onorevole la madre
Vendesi l'ostinato rifiuto della Democrazia Cristiana assegnato il carattere il significato politico del governo tripartito
Abbiamo criticato in modo severo i criteri della composizione le scelte degli uomini
Ma al prevalere della pratica deteriore della spartizione dotata dei ministeri
Ha suscitato questa volta riprovazione sconcerto in ogni parte disagio e amarezza perfino nelle file della Democrazia Cristiana
E ora improvvisa dolorosa scomparsa dell'onorevole la Malfa far perdere
Ha detto al solito Antonino del Foggia approva la compagnia ligia Randi relegato arrivava in via
Sì seguirà il compagno Luciano parte ha relegato ritirare entro
Che questo nostro congresso sia un momento assai importante per il nostro partito e per tutto il Paese
Non è un percezione solo nostra tutti sentiamo anzi nel partito e sull'esterno che il passaggio al quale siamo giunti la fase e la qualità nuova
Di problemi aperti nel paese in questo momento richiedono da tutti non non sposto un impegno anche di approfondimento che sia veramente all'altezza dei bisogni che avvertiamo penso alla necessità che abbiamo di un dibattito che riesca veramente accogliere delle tante questioni che abbiamo di fronte le più profonde implicazioni e la richiesta anche di novità
Con cui spesso si presentano i problemi che ci pongono e che sollecitano noi comunisti in primo luogo ad un impegno per ripensare anche in termini nuovi le nostre elaborazione e la nostra politica
Non sono certamente i nuovi nel disegno strategico e nella storia del nostro partito né il problema delle alleanze sociali della classe operaia né quello del rapporto Massi femminili movimento operaio
Non è di oggi i nostri impegno sulla questione femminile nella consapevolezza che fra il cambiamento della condizione della donna e la trasformazione della società c'è un legame stretto indisse un vile solo dei oggi però l'urgenza e il bisogno di definire in termini nuovi i caratteri con cui si presenta tale questione e contenuti sui quali è possibile e necessario
Costruire un rapporto qualitativamente diverso fra movimento operaio il movimento delle donne il nostro progetto di tesi chi indica con chiarezza questa direzioni di ricerca laddove si assume la quaestio il femminile non come proposizione essi stante dato separato dall'insieme dei problemi che vogliamo affrontare ma anche nel suo carattere di organicità alla nostra strategia di uscita dalla crisi e alle stesse Prost IVA del socialismo e soprattutto laddove assumendo la questione femminile non più come elemento che vive e si legittima in quanto accompagna il farsi della linea del movimento operaio ma nel suo significato reale di autonomia di valori originali che produce si propone una chiave di lettura del tutto nuova rispetto al passato è il modo certamente diritto lo si mento dell'esistenza antecedente le contraddizioni di classe di una conflittualità di una contraddizione nel rapporto fra i sessi che attraversa non solo il rapporto uomo-donna e la famiglia ma tutta la storia e la stessa politica
E se certo può esto riconoscimento si riporta ad un'acquisizione antica del nostro partito
Alla coscienza che la questione femminile non è mai in modo automatico riconducibile ad una visione economicistica oggi rispetta i problemi nuovi che il movimento delle donne nel suo farsi ha prodotto si può alta anche attrarre altre considerazioni queste novità non è di certo frutto del caso nel semplice enunciazione formale è i sintomi invece di quello che è cresciuto come nuova coscienza fra le donne e nel nostro stesso partito nelle tesi si parla questo proposito di risveglio delle masse femminili in Italia e in altri Paesi forse più che di risveglio si dovrebbe parlare di una consapevolezza nuova che le donne oggi hanno di se stesse e della natura della loro condizione subalterna perché anche qui nulla è frutto del caso se oggi si può dire che è un salto di corsia Enza nella considerazione di sé
E del proprio rapporto con la società è avvenuto e capre vasti strati femminili anche al di là di quelli organizzati se oggi è incontestabile la crescita in tante donne di un forte senso l'autonomia personale e la volontà di rompere le barriere che la divisone sessuale dei ruoli ha loro imposto e anche perché è esistito in tutti questi anni un'organizzazione delle donne ludiche sempre ha saputo tenere aperto fra tante difficoltà e non senza errori il terreno dello Toni delle Autonomie specifica battaglia di emancipazione e di liberazione è perché la continuità di un movimento organizza atto di donne di una latta su questo terreno specifico non è mai venuta meno ma anzi ha generato insieme ad altre componenti importanti un processo di prese di coscienza in tante donne del carattere
Non naturale ma storico del proprio ruolo e la consapevolezza che il superamento di esso chiami in causa modificazioni radicali di strutture e di valori un processo questo che si è innescato e la nostra regione ad esempio sulla realtà già fortemente politicizzata ed organizzate delle donne e proprio qui per aver saputo legare il patrimonio di latte per l'emancipazione accumulato non solo dell'organizzazione femminile ma anche dalla classe operaia alla nuova qualità della lotta per la liberazione proprio qui si sono aperti in positivo nuove possibilità di sviluppo della battaglia otto hanno delle donne e di nuovi processi di cambiamento a questo non ha corrisposto nel partito Sempre la capacità di comprendere il valore politico che dal movimento del delle donne è stato Espresso spesso gettate rigidità sottovalutazione incomprensione nei confronti di quanto anche in modo contraddittorio era proposto dalle donne e tuttavia questa nuova qualità di presidente di esigenze sette poste non solo all'esterno dal movimento delle donne ma nel partito dalle stesse compagnie ha sollecitato una riflessione più attenta su questi problemi ed una riconsiderazione del rapporto partito donne il partito movimenti di massa proponendo i temi della costruzione di nuovi rapporti interpersonali di un modo diverso di vivere la maternità le sessualità il lavoro il movimento delle donne apposto un grande problema ma quello dell'autonomia della propria identità e al contempo quello di un movimento originale e peculiare perché basato sulla specificità e carta atti di misurarsi con la politica quali significati possiamo dobbiamo trarre noi comunisti dalla presenza di un movimento delle donne quale si è sviluppato in questi anni
Credo innanzitutto la consapevolezza che ciò che ha permesso nel nostro Paese la nascita di un movimento delle donne trent'anni fa è stata proprio la capacità di mantenere e sviluppare un rapporto stretto
Fra movimento operaio e movimento delle donne è questo che ha reso possibile l'esistenza di un'organizzazione autonoma delle donne di ottenere anche una serie di conquiste fra le più avanzate nel mondo conquiste della battaglia specifica delle donne ma anche della capacità del movimento operaio di aver saputo realizzare mo'venti convergenti di lotta e sugli obiettivi delle donne pronti problemi nuovi si aprono quando la corsia lenta
Dell'esistenza di una contraddizione uomo-donna viene percepita come terreno di impatto politico con la società quando si approfondisse la natura della divisione di Wali e si legge la sua città
Ma come società attraversata non solo dalla divisione in classi ma anche per sessi e alla luce di questi intuizione dell'organizzazione delle donne su cui è stato possibile fare emergere e costruire
Una notte specifica femminile e proiettarla nella società che dobbiamo chiederci oggi su quali contenuti su quali battaglie politiche ideali strutturali può svilupparsi l'alleanza tra movimento operaio io e movimento delle donne
La possono i limiti ancora presenti nell'iniziativa del movimento operaio nella sua capacità di rapportarsi positivamente non solo alle istanze e proposte dal morì mento di emancipazione e di liberazione ma le stesse conquiste ottenute grazie anche al suo impegno l'applicazione delle leggi quella sul lavoro domicilio quella sulla parità per citarne alcune rimane difficoltoso
Sa al di sotto delle possibilità che realmente sono di spiegabili così commesso altri campi da settori del movimento operaio vediamo riproposte forme di lavoro a tempo parziale anziché un contributo reale alla definizione più avanzate del rapporto donna lavoro che pure è uno dei grossi temi su cui si è impegnato in questi anni ma
Il mento delle donne le stesse analisi e di conseguenza la stessa azione nei confronti della realtà economica e sociale del Paese
Nonostante si parli tanto oggi di economia sommersa stenta ad accogliere quel dato di fondo che definisce così ampiamente la collocazione delle donne rispetto al lavoro quello del disoccupazione ma anche quelli della marginalizzazione delle forme di lavoro occulte precario che in modo tanto estesi Interest sono le donne sono limiti questi che pesa no non solo per gli affetti immediati delle realtà che non vengono rima
Non solo per il fatto che non si producono quei cambiamenti che le conquiste realizzate si proponeva no ma anche perché possono generare sfiducia e rassegnazione inchini aveva creduto e lottato
Per ottenere quei risultati nelle donne soprattutto le nostre ricerca non può prescindere da questa realtà ma costruirsi sulla base di una precisa consapevolezza sei interessa è del movimento delle donne ne e della sua capacità di incidere di contare ricercare nel concreto della società gli strumenti in modi per riuscire non solo a non perdere nulla degli spazi acquisiti mantidi più a consolidare la volontaria coscienza di ciascuna donna in un progetto complessivo di trasformazione serie decisivi insomma oggi nonostante le difficoltà i limiti che esistano continua are a porci conforta l'obiettivo della costruzione di un movimento autonomo organizzato di massa delle donne e altrettanto decisivo ed essenziale che nel movimento operaio la coscienza delle esiste della divisione sessuale dei ruoli che taglia di traverso tutti i rapporti umani sociali produttivi e quindi da est e se contraddizioni di classe si traduca non solo in acquisizioni teorica ma in progetto concreto di cambiamento
Ripensare all'alleanza movimento operaio movimento delle donne significa cercarla e costruirla rispetta la capacità propositiva e non predicatorio della classe operaia
è da rapporto dialettico che si fonda sul confronto fra due soggetti politici autonomi di cui uno il movimento delle donne è portatore distanti specifiche di propri valori anche nel sì lo stesso della classe operaia che si possono produrre dei terreni di incontro di alleanza di convergenza ma questo presuppone che il confronto si affermi realmente che il movimento operaio faccia passi Avanti nell'elaborazione e nella pratica quotidiana per dare voce questi istanti specifiche per misurarsi realmente con i problemi e con i valori che le donne attraverso i loro movimento propongono
Di più questo significa per il movimento operaio per il nostro partito in primo luogo che il riconoscimento dell'autonomia dei movimenti di massa del valore della loro presenza e della loro partecipazione come ha per Mato nella tesi settantacinque alla trasformazione della società deve riuscire a vivere concretamente oltre che come enunciazione di linea nei rapporti e nelle scelte politiche che quotidianamente compiamo significa l'abbandono di ogni esclusi divismo di partito di ogni concessioni totalizzante e la coscienza invece che quanto viene proposto dei movimenti che vivono e crescono nella succitata sì vile come movimenti di massa e di rinnovamento è un fatto essenziale alla costruzione oggi e qui nel nostro Paese di quella terza via che nel nostro progetto strategico è la costruì
Timone di un processo di transizione al socialismo peculiare originale Yoko assegnabile solo alla presenza
E all'azione di partiti della classe operaia ribadire queste nel momento che viviamo e quanto mai importante
Perché decisivo che il processo di confronto di dialogo di rapporto con la società ed in particolare con quella realtà variegata contraddittoria ed anche conflittuale che è rappresentata dal movimento delle donne
Questo processo di confronto non si affievolisca ma al contrario si dispieghi con più forza queste decisivo per tutti per gli stessi contenuti che noi vogliamo che sempre più abbia la democrazia esosi di Lou pone il nostro Paese ma anche per il movimento operaio e soprattutto per il movimento delle donne è vitale cioè che quelli sparsi di partecipazioni di democrazia del movimento operaio ha saputo in tutti questi gli anni nonostante gli attacchi del terrorismo e della violenta mantenere aperti come possibilità concreta di sviluppo di movimenti di aggregazioni politiche sociali questi spazi oggi io siringhe
Però non si comprime no è vitale che su questi o se invece continuare a dispiegarsi la diversità di ciascun movimento come contributo ad una strategia di transizione socialismo sulla Fiera Mando quaestor il movimento operaio opporsi come punto di riferimento per il movimento delle donne e costruire con essa una fase nuova di rapporti di alleanze il problema non è di far carico al movimento
Però io di ciò che le donne autonomamente debbono assumersi gestire della propria data di emancipazione e di liberazione è al contrario quello di stabilire un riconoscimento reciproco degli ambiti di lì
Patti si di trasformazione che ciascun movimento rappresenta e se per certe parti del movimento delle donne il problema è certo quello innanzi tutto di abbandonare la pratica del rifiuto ad
Pionieristico del confronto con le istituzioni e le sedi in cui si decide e si fa politica dall'altra parte per il movimento operaio molto ancora ed acquisire del valore di radicale trasformazione che la lotta è specifica delle donne contro la propria pressione significa e significa proprio nei confronti di un'organizzazione e di una setta capitalistici è colpita anche del nostro partito perché i riconoscimenti del movimento delle donne come interlocutore non può che significare anche rendere più ravvicinato il confronto con la politica e il Progetto delle sue diverse espressioni piede sentire a volte questo con tanto quando si tratta di forze organizzate di associazioni e non dei singoli gruppi o persone ma non per questo meno importante al contrario i confronti tanto più importante quanto più il movimento is prima una sua progettualità precisa è falsa organizzata rappresenta un punto di vista una linea politica quale quella dell'di lotte delle donne più insieme ai posta con nell'alta corporativa costrette ad viale nulla con gli obiettivi piccoli aggiustamenti piccole correzioni non è solo per superare qua e là un fatto di ingiustizia e di discriminazione nel solo per ottenere qualche struttura nuova ma non esiste neppure e qui una via stretta democratica per la nostra liberazione ed emancipazione il nostro bisogno di cambiare si scontra in forme più acute di altri strati sociali colla setto capitalist
Dico l'alleanza tra movimento operaio e movimento delle donne se era possibile s'è prima di tutto le donne riusciranno a prendere in mano lei propri si
Gente a proporle alla sazietà ma anche se il movimento operaio saprà accogliere questa radicalità per dare contenuto alla sua strategia di cambiamento
Compagni purtroppo insegnava si nota una strada eccitazione propri compagni che il passeggero o anche che si fermano presso gli ingressi
In crocchio a parlare per i loro seri solo esigenze urgenti dopo altri due compagni riparlare Rory loro ci sono i corridori imporlo alla sala ma Insalaco quando era il massimo di tranquillità perché al frequenti si creano difficoltà sia per i compagni che parla lo sia per quelli che debbono ascoltare e in particolare per i compagni invitati che si trova a dover ascoltare in condizioni di maggiore risalto
Ha la parola il compagno Luciano Barca seguiva il compagno Carlo Castellano
Compagnie dei compagni
Vorrei soffermarmi su alcuni punti della parte programmatica della relazione di Berlinguer
Parte di cui a mio avviso soprattutto taluni osservatori esterni hanno sottovalutato le novità
A qualche giornale è sembrato addirittura di togliere Segni di stanchezza o di sfiducia del partito comunista
Qui qua
Qui
Qui
Qui qui
Conclusioni ed è il primo punto all'ordine del giorno il compagno è un record e lingue
Compagni
Compagni e compagne
Ricorderete nella introduzione
Del rapporto che ho svolto
Avevo parlato della eventualità
Direi che la probabilità
Che insieme
Alle elezioni
Per il Parlamento europeo
Il popolo italiano fosse chiamato anche eleggere
Il nuovo Parlamento operare
Ieri
Questa eventualità
E diventata certezza
E questo è il dato nuovo
Della situazione politica
Nella giornata nella quale si conclude il nostro quindicesimo congresso nazionale
L'annuncio del decreto di scioglimento delle Camere
Ha provocato già una serie di commenti
Alcuni dei quali manifestano apertamente o indirettamente
Critiche
La decisione
E dopo il voto di
Quale governo
Dal Presidente della Repubblica
Con ben tre anni
Pentimento per ma
E delle cause che hanno portato
Nel rapporto introduttivo
Oggi ha trattato ampiamente in questo arco di
Ora vorrei riassumere brevemente il nostro giudizio
Mentre
Se lo si vuole vedere quali sono le
Verità più vicini e
Quelle cioè che riguardano lo svolgimento della crisi di governo
Non credo che abbia ragione
Che peraltro
Con quale a parlarne
Così come ringrazio le altre delegazioni che hanno
Quelle del part
E le altre delegazioni
Dei partiti dell'
Non credo dicevo che abbia ragione il compagno Balzamo quando ha sostenuto
Una band singolare argomentazione secondo l'attuale
Le responsabilità
Di una mancata soluzione positiva della crisi di governo e quindi dello scioglimento delle Camere sarebbero proporzionalista alla forza che hanno i vari Artie
Sostituire
Al giudizio politico
Una considerazione aritmetico statistici
Per cui
Il trentotto per cento delle responsabilità spetterebbe la Democrazia cristiana il trentaquattro per cento al Partito comunista al dieci fra
Via via discendendo direbbe Fortebraccio fino ai più piccoli partiti
Politica
Ebbene all'altra
E da essa balzare in primo piano la responsabilità fondamentale bella Democrazia Cristiana
Che ha respinto una dopo l'altra tutte le proposte
Volte a vibrare non dico
La soluzione che meglio può garantire un'effettiva solidarietà democratica
E quindi una corrispondenza
Tra composizione del governo è necessità del Paese
Ma che ha respinto anche le condizioni minime
Per la formazione di un governo e di una maggioranza
Che garantissero in una misura accettabile
E stabilità
E operatività
E nessuno può dire davvero io credo
Che noi comunisti non abbiamo avanzato una serie di proposte
Serie e realizzare
Per raggiungere almeno questo sport
Insomma
Non è mancata la volontà nostra
E l'antenata quella di altri
E soprattutto dalla Democrazia cristiana
Se si vuole poi andare a vedere
Questo è il secondo punto le cause menu immediate che hanno portato alla dissoluzione della maggioranza dei cinque partiti
E quindi poi alla crisi governativa e allo scioglimento delle Camere
E se si possono condensare a questo punto
In due fatti molto semplici
Noi comunista
Pur non facendo parte del governo
Ci siamo impegnati
In tutto questo periodo
Nel modo più disinteressato e generoso
Per difendere nel Paese la maggioranza
E per farla funzionare davvero come una formazione solidale
E altri partiti
E non solo la Democrazia cristiana
Hanno pensato soprattutto a fare i loro giochi e interessi di fare
Non ci sentiamo affatto anzi rivendichiamo indietro
Questa lealtà e linearità
Del nostro atteggiamento
E abbiamo fiducia che il Paese
Che sarà presto chiamato alle urne
Saprà fare
I confronti necessari strana gli atteggiamenti i nostri e quelli gli altri partiti
Se infine
Si vuole ricercare più a far o le cause ancora più lontane per il fatto che per la terza volta in dieci anni
La legislatura viene interrotta e il Parlamento viene sciolto
La spiegazione anche qui
Chiara perché da dieci anni in qua
Esaurita si la fase del centro sinistra
La Democrazia Cristiana e altri partiti
Non hanno saputo ho voluto
Fare il passo che già da allora era maturo
E cioè nel risolvere nel modo più normale il limpido la questione comunista che significava e significa
Decidersi all'ingresso del Partito Comunista Italiano nel governo
Affetto
Che sono venuti dieci anni
Di stabilità e di tormenti
A cui sono stati sottoposti il Paese
E le istituzioni democratiche
I passi avanti che pur ci sono offerti dal rapporto col Partito comunista
Hanno fatto conseguire certi risultati positivi
Ma sono stati sempre bloccati
Davanti alla soglia specificità
E chiaro dunque
Che per uscire dalla instabilità
E dalla crisi e dalla crisi il ricorrente
E sempre più preoccupante
Delle istituzioni e dell'intera vita nazionale
è venuto il momento di parcare quella soglia
Il terzo scioglimento anticipato consecutivo delle camere in dieci anni e la prova che nell'Italia di oggi
Non si fanno governi che governino senza i comuni
Spieghino agli elettori dirigenti della Democrazia cristiana e quelli di altri partiti
Se si possono costituire governi duraturi
Efficienti ed autorevoli
Senta risolvere questo nodo
Senza la partecipazione del Partito comunista
Forse
I dirigenti della Democrazia Cristiana
Torneranno nella campagna elettorale
A parlare di confronto
Ed i limiti invalicabili
A dire che non ci si deve scontrare
Ma che neppure ci si può incontrare nel governo
Ma tutte queste ed altre consimili formule del linguaggio democratico cristiano
Seppure possono aver significato
E hanno significato
Un incerto passo avanti
Rispetto al passato teller molte contrapposizioni
Tutte queste formule oggi
Di fronte all'evidenza dei fatti
Sarebbero solo un modo per aggirare ed eludere
La sostanza della crisi politica italiana
In quanto alla posizione dei compagni socialisti
Devo rilevare che l'intervento del compagno Balsamo
Chiesta a tassi
Una positiva riaffermazione
Della necessità di una strategia unitaria della sinistra italiana
E vi è stata la conferma Della necessità
Oggi
Di una politica di solidarietà nazionale
Ma non è stato detto chiaramente
Se il Partito Socialista Italiano e d'accordo or no che il Partito Comunista partecipi insieme al Partito Socialista a un governo di unità temo
Attendiamo che durante la campagna elettorale il partito socialista
Si pronunci esplicitamente su questa questione
Che è quella che si pone oggi
Ritornerò compagni a conclusione di questo mio intervento che non sarà naturalmente lungo come la relazione
Su come
Dobbiamo lavorare
Per prepararci a condurre la campagna elettorale
Prima vorrei fare solo alcune considerazioni sullo svolgimento del nostro congresso
E sui commenti che ne sono stati fatti
Il nostro è stato
Credo lo possiamo dire
Senza timori di esagerare
Un buon congresso
Per il livello la franchezza la libertà
Dei dibattiti
Figlia aveva parlato
Di un congresso preordinato
E chi ci dipinge come un partito di conformisti
Ha potuto costatare qui
Quanto ricca illiberale
Sia stata la dialettica che a tale caratterizzato la nostra discussione
Nella quale si sono espressi accenti e posizioni anche diverse
Anche fra i membri della direzione del partito pur nel quadro di una unità politica diffonde
Chi aveva preannunciato alla vigilia
Che è il nostro sarebbe stato un congresso elettorale
è stato anche gli smentito
Non solo perché noi abbiamo qui discusso e affrontato grandi temi
Che vanno ben al di là delle scadenze elettorali
Ma anche
Perché si sono apertamente criticato
Al cospetto di tutti
Difetti e limiti nell'attività del partito nel suo complesso in quella delle sue organizzazioni e anche nel lavoro degli organismi dirigenti centrali
Così è stato fatto del resto già nella relazione di apertura
Così negli interventi di molti compagni
Non tutte le critiche a mio parere sono state pertinenti
Come ad esempio alcune
Che sembravano dare una rappresentazione secondo la quale
Le nostre federazioni e le nostre sezioni
Soprattutto dopo il venti giugno mille novecentosettantasei
Avrebbero vissuto tutte permanentemente in uno stato di imbarazzo e di scarsa iniziativa
è una rappresentazione probabilmente parzialmente vera per alcune nostre organizzazioni ma non è vera
E anzi sarebbe persino ingenerosa se riferita alle migliaia e migliaia di nostre sezioni
E alle centinaia di migliaia di militanti comunisti
Che nei comuni nei quartieri nelle fabbriche nelle scuole
E alle migliaia di giovani e di ragazzi della Federazione giovanile comunista italiana
Che non solo
Questi due anni e mezzo
Non sono stati lì
A mugugnare e a tirarsi indietro
Ma anche quando un dichiaravano si sono prodigati
Hanno sudato sangue per affermare attuare la politica del fare
Prendendo tanto
Senta d'affari incessante
Che ci venivano afferrati da tutte le parti
Sta di fatto comunque che anche critica di questo tipo hanno potuto esprimersi senza limitazione alcuna
Al pari di quelli
Più giuste e puntuali
Naturalmente compagni e compagne le critiche che facciamo a noi stessi
Non combaciano con quelle che pretendono tanti nostri avversari e chiosa Tonino
Che ci vorrebbero sempre affaccendati
Artisti ricade il famosi nodi
Che partorisce la loro fantasia e volontà
C'è sempre
Allo scopo di farci perdere la nostra identità di comunisti
E le peculiarità che caratterizzano e distinguono il partito comunista italiano
E le nostre critiche non coincidono neppure con quelle di esponenti di altri partiti i gruppi e organi di stampa
Che avrebbero voluto che in questo congresso e dopo l'uscita dalla maggioranza
Noi ci fossimo presentati battendo ci il petto e convocato forte cosparso di cenere per la politica che abbiamo seguito in questi ultimi due anni e mezzo
E invece no
Malgrado i limiti che ci sono stati
E che quindi ripeto sono stati apertamente criticati
Che noi stessi abbiamo individuato e denunciato
Della nostra azione politica e di massa noi rivendichiamo la fondamentale coerenza
è stata alla base delle nostre scelte
Dal venti giugno ad oggi
Alcuni commentatori del nostro congresso
Hanno poi cercato di accreditare l'immagine di un partito che si arrocca
Che si ritrae che si chiude
Per concluderne che cambiamo strategia
E questa è davvero la più clamorosa delle riforme delle deformazioni che si possono fare del nostro quindicesimo congresso nazionale
Il quale in tutti i campi
Non ha fatto che arricchire il sviluppare
La nostra elaborazione
Così è stato
Anzitutto
E forse più che in ogni altro campo sulle grandi questioni internazionali
Per molti
Esponenti politici giornalisti
Tutto si riduce quando giudicano le nostre posizioni internazionali
A misurare con il centimetro quanto
CD in cd stanziamo ci avviciniamo
Alle posizioni di questo o quell'altro partito comunista di questo o quell'altro Stato socialista
Secondo costoro l'autonomia del nostro partito
Sarebbe riconosciuta solo il giorno in cui ci chiesti tesissimo a proclamare che l'Unione sovietica dei Paesi socialisti sono normale per eccellenza
Con cui pronte
Posizione non solo strumentale
Ma prettamente provinciali
Ottetto e non sto a ripetere
E assurdo chiederci il ripudiare quelle radici
Legame con la Rivoluzione d'ottobre folle lotterà
Alcuni trasse impulso la classe operaia italiana
Per costituire e costruire
Il fu autonomo partito rivoluzionario
Ho detto nel rapporto
E si dice ampiamente nelle tesi
Quali sono i nostri giudizi sulla realtà attuale
E sulla politica
Dell'Unione Sovietica
Gli altri Paesi socialisti
Quali sono gli aspetti che noi giudichiamo pesanti dispositivi quali gli altri che ci vedono critici
Qui credo
Siamo tutti concordi
Nel respingere ogni sollecitazione Arru pure
Ha condanne sommarie
Che sarebbero del resto del c.t. assurde storicamente e politicamente
E contraria e non solo
Ai sentimenti più profondi di lavoratori italiani ma agli interessi nazionali dell'Italia
E che siamo e che vogliamo mantenere
Rapporti
Che abbiano un carattere Franco e amichevole
Credo dobbiamo essere però anche tutti d'accordo
Compagni e compagne
Dentro le dita nere inaccettabili perché anche essere storicamente e politicamente superate professioni più o meno solenni di ha criticato fedeltà
Info essenziale
Che è sfuggito a molti
E che noi
Le tesi e in questo congresso
Abbiamo fatto qualcosa
Che fa bene al chi la
Di esprimere i nostri giudizi del resto opinabili
Sulla realtà sulla politica dei partiti dei Paesi socialisti
Noi abbiamo compiuto un'analisi
Ed è la situazione internazionale e della politica di vari Stati
E più in generale delle caratteristiche di questa nostra epoca
Un'analisi che pur facendo tesoro
Di quanto viene pensato e detto da altri
Da altri nostri compagni ed amici
Stranieri
A una sua originalità
Nel senso che non s'identifica con altre
E questa analisi ci ha portato
A giudizi che sono nostri
Su alcuni problemi brucianti
Come per esempio quello dell'Indocina
E come quello
Della politica cinese
Ma essa ci ha portato anche
A parte questi ed altri punti particolari sui quali non ritornerò
Essa ci ha portato anche a dare particolare spicco
Hardware
Il grande valore
Che ha
La convergenza sostanziale
Che si è realizzata
Fra tutte le forze democratiche del nostro Paese
Sui problemi della politica estera italiana dopo trent'anni in cui proprio la politica estera era stata
Forse
Il motivo maggiore delle divisioni e delle spaccature
Questa convergenza
Ha dato forza all'azione internazionale dell'Italia
E l'Italia nel rispetto delle alleanze
Granato
Molto più che per il passato
Perché la sua politica estera appunto questo vasto consenso di forze popolari e democratiche di svolgere un ruolo attivo
Nella vita europea e internazionale
E accaduto per esempio che proprio nel momento in cui decidevamo
Di uscire dalla maggioranza che sorreggeva il governo Andreotti noi abbiamo potuto tranquillamente e in tutta convinzione esprimere approvazione alle lettere che nel momento più acuto della crisi indocinese il Presidente del Consiglio aveva rinviato a Brescia e attacca
Ma sono cadute anche altre cose in questo periodo
E accaduto per esempio
E non so se questo sì sarebbe davvero potuto verificare in altri paesi europei
è accaduto che quindi l'anno scorso è stata promossa
Una conferenza di solidarietà con i popoli dell'Africa australe
Della Rhodesia della Namibia del Sud Africa ai quali rinnoviamo la nostra solidali a farlo
Affrontare
Che è stata promossa
Dai segretari di tutti i partiti democratici dal comunista liberale
Alla quale ha partecipato un rappresentante ufficiale del governo
Naturalmente colgo questa occasione per dire
E gli impegni che i partiti e il Governo hanno preso in quella conferenza devono essere mantenuti e fra questi impegni c'è
Il boicotta la fine
Le forniture di armi che anche l'Italia abbia ai governi affitti i paesi dall'Africa australe
E anche il fucile non si è realizzata in Italia e non c'è tuttora una solidarietà di tutte le forze democratiche italiane di ogni ordine
Militarmente compagni
Di salutare la presenza al nostro congresso del nostro caro compagno Louis formale segretario generale
E di salutare insieme a lui
I combattenti per la libertà
Dell'America Latina
Dall'Africa di ogni altra parte del mondo
Non parliamo dunque
Il valore di questa convergenza che si è andata realizzando
Sulle linee la politica estera italiana
Perché essa davvero
Può dare forza grande prestigio al nostro Paese
L'altro Puskas
è il relativo alla collocazione e iniziativa internazionale del nostro partito
Abbiamo parlato oggi il nuovo internazionalismo
Dove sta la novità
Sta nel fatto
Che
Se mettiamo come dobbiamo mettere
Al primo posto
Dalle nostre preoccupazioni se dobbiamo di uscire apparsi
Che sia al primo posto delle preoccupazioni di tutti gli italiani
E di uomini e donne di ogni parte del mondo
La necessità di evitare
La catastrofe atomica che pericolo tutt'altro che scongiurato
Se mettiamo
All'ordine del giorno la necessità di sospendere
I tanti focolai di guerra che vi sono nel mondo
Di ridurre gli armamenti
E se affermiamo che è la salvaguardia della pace
è strettamente legata
Alla risoluzione dei grandi problemi dell'umanità ad oggi
E in primo luogo al problema del sollevamento
Delle aree del sottosviluppo della fame de La sette della miseria delle malattie endemiche dell'analfabetismo se è vero tutto questo compagni e compagne
Allora è indispensabile
Che tutte le forze che sentono questi problemi
E vogliono risolvere
Si tratti di partiti comunisti di partiti socialisti e socialdemocratici di movimenti di liberazione nazionale
Io al mondo questi al potere
E si tratti di correnti organizzazioni dalle ispirazioni ideali più diverse
Tutte queste forze correnti devono trovare il modo
Intraprendere
Un'azione che abbia almeno alcuni tratti comuni
E converga
Verso il raggiungimento degli obiettivi che vadano nel senso della pace
E di una coesistenza pacifica
Un'amica mente intesa e protesa
Verso la cooperazione verso la creazione
Di un nuovo in tutto nuovo ordine economico internazionale
Avrebbe grande valore
Questa per ora è soltanto un'idea che non abbiamo lavorato se vogliamo discutere con altri nostri amici e compagni di altri paesi
Se si riuscisse
A mettere a punto una sorta di carta
Che definisse i principi le linee e le obiettivi
Di una strategia unitaria
Cioè la pace e dello sviluppo
Ecco dunque il passo avanti
Che bisogna far compiere all'internazionalismo
Dal punto di vista
Dell'estensione delle forze da impegnare
Che vanno ben oltre i partiti comunisti
E dal punto di vista della grandezza e urgenza degli obiettivi
Ante anche per questo a noi non sembra più corrispondenti ai tempi
Parlare
In senso stretto di un movimento comunista internazionale
E non perché sottovalutiamo il ruolo dei partiti comunisti e degli stati socialisti
Ma perché riteniamo che i partiti comunisti devono essere dentro uno schieramento più ampio e variegato
Che muove verso gli obiettivi della trasformazione dell'a unità del movimento
Può accadere e accadono
è un partito comunista uno Stato socialista
Trovi più vicini alle sue impostazioni
Quelle di un partito o movimento progressista
Popolare
O di un governo democratico ma non comunista
Che quelle di un altro partito comunista o Stato socialista è un dato dalla realtà di oggi e da molti anni a questa parte
Questo non vuol dire che non si debbano ricercare le vie compiere tutti gli sforzi per superare le divisioni che ci sono fra i partiti comunisti
Ma tutto ciò sta a dimostrare appunto che la collaborazione e l'intesa le alleanze
Vanno ricercate e possono essere realizzate in un'area
Ben più vasta di quella comunisti
Alla base di questa nostra concezione di un nuovo internazionalismo resta Evans il ribadito
Il principio del rispetto rigoroso dell'autonomia e indipendenza di ogni partito o movimento è stato
Va ribadito che non ci sono e non ci possono essere più né partiti nel scatti guida
Presto
Onesto è un fatto irreversibile acquisito dal nostro partito
Ma se l'autonomia significasse che ogni partito è il movimento si chiude in se stesso
O limita al suo orizzonte alle questioni interne del proprio Paese
E i partiti comunisti alle forze progressiste di ogni orientamento
Si solleverebbe
E rinuncerebbero a quell'iniziativa internazionale internazionalista
Che invece è indispensabile per saldare e cambiare il mondo
Questa è la concezione questi contenuti nuovi che erano i comunisti italiani Papon propugna
Proponendo ci come
Primo nostro specifico obiettivo
Quello di contribuire
Colmando un vuoto che ha così gravemente condizionato tutti gli sviluppi europei e internazionali
Quello di contribuire a portare il movimento operaio dell'Europa occidentale
Ad assumere un ruolo che lo veda fermarsi
Come Forza Nuova dirigente dell'Europa
Affinché Guetta Possa
Svolge
E vero sole massime potenze
Verso i popoli e Paesi in via di sviluppo un'azione autonoma
Volta a promuovere a realizzare una cooperazione internazionale sempre più vasta
E te conta di benefici il risultato
è per la pace e per il progresso e l'avanzata
Delle classi lavoratrici dell'Occidente e dei popoli del terzo mondo questa è la nostra visione belle uno comunismo qualche quello sul foglietto allora cancelliamo
Capire in questa visione in questa prospettiva
Andremo alle elezioni per il Parlamento europeo
Ben sapendo
Naturalmente che dobbiamo presentarci con un programma preciso e concreto
E sarà sottoposto questo pomeriggio alla vostra approvazione
Ma ben sapendo anche che dobbiamo pagare alla impostazione della nostra campagna per l'elezione del Parlamento europeo questo più vasto respiro
E c'è bisogno di un forte partito di una forte rappresentanza del Partito comunista italiano nel Parlamento europeo
Certo
Sarà necessario e noi faremo tutto per cercare convergenze con altre forze di sinistra e democratiche
Ma se Erza una forte rappresentanza dei comunisti non poteva andare avanti la causa della trasformazione profonda degli asset dissolti sociali e politici di questa vecchia Europa
Mi sono
Un po'più diffusamente
Intrattenuto sulle questioni internazionali
Sulle novità che abbiamo introdotto
In una linea di continuità ma con uno sviluppo
Che si è tradotto nell'elaborazione di questo Condit quindicesimo congresso nazionale
Appunto per domestico per dimostrare l'inconsistenza di questa tesi del preteso arroccamento del Partito comunista
E altrettanto inconsistente e questa tesi
Se si va a vedere il modo come abbiamo affrontato altri temi
Sia
Di carattere programmatico
Le questioni dell'economia
I problemi degli investimenti e dell'occupazione
I problemi della scuola dell'università della ricerca
Del rinnovamento delle funzioni delle istituzioni delle forze armate
Della lotta al terrorismo e alla criminalità
E anche dello sport
è anche questo un grande problema sociale che è un grande partito comunista deve affrontare in tutta la sua forza
Su questi temi sia ampiamente dibattuto
E al tempo stesso
Sia dibattuto sui problemi ideali e culturali
Su problemi anche di di Oria
Portando avanti anche in questo campo la nostra elaborazione
Basta pensare
Alle posizioni delle nostre tesi
E vi saranno proposte questo pomeriggio alcune integrazioni
E sviluppi su questioni come quelle che si riferiscono alla fede religiosa
Oppure
Ancora al modo come abbiamo affrontato e affrontiamo il problema della liberazione della donna
Non siamo soddisfatti incerto non possiamo mai esserlo in questo campo però
Nessun partito può reggere al confronto con il nostro
Sia per quanto riguarda il numero di donne militanti
Di donne dirigenti nelle varie organizzazioni
Di donne che hanno compiti nelle amministrazioni
Di donne componenti il comitato centrale la Commissione centrale di controllo di donne parlamentari abbiamo noi più donne parlamentari tutti gli altri partiti messi insieme
Il fumo
Partito reggere al confronto con il nostro per quanto riguarda l'elaborazione e l'iniziativa sulle questioni femminili e sul piano degli obiettivi concreti che interessano la convinzione personale e familiare e sociale della donna e sul piano possiamo dire anche teorico circa il rapporto tra la rivoluzione sociale e liberazione della donna
Più in generale e nel rapporto e nel dibattito è stata data grande attenzione
A come sviluppare i rapporti del partito con una società nella quale sono intervenuti e intervengono così notevoli mutamenti
Nelle stratificazioni negli orientamenti ideali
Nel costume
Compiendo questo sforzo
Siamo nel solco della tradizione a utenti più autentica del Partito Comunista Italiano
Quella tradizione che ha portato
Gramsci e Togliatti
Uomini politici per eccellenza
Custodire continuatori
Della migliore ius del migliore il più solido patrimonio della cultura italiana
Ad indagare
E a sforzarsi di comprendere costantemente i cambiamenti della realtà sociale per cogliere in essa tutte respinte che possono essere indirizzate
Al fine di dar vita
A ordinamenti nuovi però stato
E della società stessa
Grande fu in particolare l'attenzione che il compagno Togliatti presto verso i problemi delle giovani generazioni
Durante il fascismo
Con la direttiva
TIR una direttiva data ai comunisti che lavoravano
Nella clandestinità
O che comunque non potevano agire arrivo a viso scoperto
Il cogliere i fermenti di opposizione
Che si manifestavano all'interno stesso delle organizzazioni fasciste della gioventù
Il secondo numero di rinascita
Nel mille novecentoquarantaquattro si apre con un grande appello ai giovani perché concordano con tutte le loro energie alla lotta per abbattere il nazismo e il fascismo
E potrei ricordare ancora
Anche perché per diversi anni sono stato segretario della Federazione giovanile comunista
Impareggiabili insediamenti
Che venivano dal modo con cui Togliatti affrontava nei suoi discorsi
Le questioni della gioventù
Sempre che gli diceva
La condizione giovanile e l'immagine il riverbero della situazione generale
Della società soprattutto quando la società e Chris
E così anche oggi
Non ci siamo nascosti non ci nascondiamo gli aspetti preoccupanti di una condizione giovanile
Nella quale ci sono manifestazioni di smarrimenti o di sfiducia
E persino di disperazione
Ma non ci nascondiamo anche che c'è una anzi a una ricerca
Spesso febbrile affannosa
Che insegue la via di un altro avendo
E bisogna dunque comprendere e favorire
Questa ricerca
Con l'abito nostro di sempre
Che è fatto Edil comprensione
Ed il rigore intellettuale e morale fondato su una saldezza di principi
E su una una busta formazione culturale
Ci sono due parti
Di un articolo
Che lei li scrisse nel mille novecentosedici
Che caratterizzano bene questi due modi di atteggiarsi di fronte
Al problema delle giovani generazioni e in modo particolare dei giovani che ricercano una via per la trasformazione della società
Dice lei non è raro che gli uomini di una certa età
O i vecchi non sappiano trattare come sarebbe necessario questa gioventù
Che necessariamente costretta a venire al socialismo per vie in forme in condizioni diverse da quelle vinta
E aggiunge
Noi siamo per l'indipendenza dell'Unione giovanile così si chiamava allora ci chiamavano allora in molti Paesi le organizzazioni tra gioventù socialista
Ma anche per la poco completa libertà di criticare i suoi errori da compagni in nessun caso dobbiamo adulare la gioventù pugliese all'infinito dalla nostra positivo
In quanto compagni
Alla nostra linea generale di solidarietà democratica e di unità nazionale che secondo alcuni avversari e commentatori sarebbe stata cui osteggiata è sostituita
Ancora da un arroccamento
A me sembra di poter dire
Che in definitiva
Solo
Due o tre interventi qui l'abbiano messa in discussione
Mentre tutti gli altri l'hanno sostenuta e sviluppata con ricchezza di argomenti e di proposte
Ci sono dei compagni che pensano
Sono stati qui c'è insomma certamente nel partito
Che è inutile cercare ancora una qualsiasi collaborazione con la Democrazia Cristiana quali sono i loro argomenti primo
A Democrazia cristiana non è il partito dei cattolici
è vero
Del resto Togliatti Nanni molto lontani in cui la Democrazia Cristiana aveva la maggioranza assoluta di vostri voti contesto il concetto dell'unità politica dei cattolici nella Democrazia cristiana
Ma divenuto sempre più vero questo nel corso degli anni
Quando milioni e milioni di cattolici
Hanno fatto e fanno le loro scelte di milizia politica ed il volto fuori della Democrazia Cristiana per altri partiti
In sempre più larga misura anche per il nostro partito
C'è chi dice addirittura che siamo il secondo partito cattolico in Italia dal punto di vista numerosi
I credenti nella fede che militano nel nostro
Ma non si può certo negare che la ricerca di un'intesa con le forze cattoliche le loro organizzazioni se non può certo risolversi in il rapporto con la Democrazia cristiana
Non può però esclude
Secondo argomento
Nella Democrazia cristiana sono corposamente rappresentati chiariti e interessi RAI privi e privilegiate
E anche questo è vero
Ma è vero anche che era la Democrazia cristiana e nel suo elettorato
Vi sono strati consistenti dice Tomei due popolari
Tra i quali molti operai e in alcune province da alcune province venete o lombarde Pennisi
La Democrazia cristiana è più forte di noi operare noi siamo di gran lunga su scala nazionale il partito più forte nella classe operaia ma in alcune province la Democrazia cristiana e più forti di noi
Sarebbe sbagliato inoltre ridursi a un'analisi sociologica
E non vedere che anche sul terreno politico e ideale esistono ossia orientamenti verrà i trilli e conservatori ma ve ne sono anche altri più aperti e democratici
Che cosa fare dunque
Considerare queste forze estranee perdute alla causa della difesa delle istituzioni democratiche
E di una più alta e vera giustizia sociale
Ricordiamo uccide
Ricordiamo anche che il nostro orientamento in Italia
Anche in Italia nei periodi della guerra fredda e delle contrapposizioni più acerbe
Il nostro orientamento è stato quello di ricercare in contanti due uno rapporto
Con queste forze
Tanto più dobbiamo e possiamo farlo oggi
In una fase in cui quelle contrapposizioni non sono più così profonde
Ma dentro la fontana
E invece la oggettiva necessità di intesa e di collaborazione che viene imperiosamente dalla crisi del Paese
Ecco perché noi insistiamo insisteremo
Sì dirigenti della Democrazia Cristiana rifiutano di stare in un governo di coalizione di cui faccia parte del partito comunista
E cari compagni
Non è forse questa la prova regina
Che la nostra politica è giusta e che l'obiettivo che noi ci proponiamo può mandare avanti tutto il Paese
Resiste
Sono grandi alternative lo abbiamo visto soprattutto in questi ultimi mesi
Occorre dunque una volta
Su tutti i terreni politico sociale ideale Erba
E questo sul piano elettorale
Vuol dire lavorare per ridurre i costi della Democrazia Cristiana
E per un macchiette ad aumentare la forza complessiva dei partiti di sinistra
Facciamo appello ai compagni socialisti
Perché abbandonando ogni equidistanza
Lasciando da parte la parola d'ordine alquanto ambigua della lotta ai due maggiori partiti spinta indietro anche
A una battaglia Diana ebbe chissà per ridurre i voti del partito della Democrazia Cristiana
Porta
La forza di una sinistra più
Altri l'hanno sostenuta e sviluppata con ricchezza di argomenti e di proposte
Ci sono dei compagni che pensano
Ce ne sono stati qui ce ne sono certamente nel partito che è inutile cercare ancora una qualsiasi collaborazione con la Democrazia Cristiana quali sono i loro argomenti
Primo a Democrazia cristiana non è il partito dei capi oggi è vero del resto Togliatti Nanni molto lontani in cui la democrazia cristiana aveva la maggioranza assoluta di corsa dei voti
Contesto il concetto dell'unità politica dei cattolici nella Democrazia cristiana ma divenuto sempre più vero questo nel corso degli anni
Quando milioni e milioni di cattolici
Hanno fatto e fanno le loro scelte di milizia politica e di voto fu ride la Democrazia Cristiana per altri partiti e in sempre più larga misura anche per il nostro partito
C'è chi dice addirittura che siamo il secondo partito cattolico in Italia dal punto di vista numerosi
Infine la fede che militano nel nostro ma non si può certo negare che la ricerca di un'intesa con le forze cattoliche la loro che
Interazioni se non può certo risolversi in il rapporto con la Democrazia Cristiana non può però esclude secondo argomento
Nella Democrazia cristiana sono corposamente rappresentati i ceti e interessi Raiteri di e privilegiate
E anche questo etero ma è vero anche che la Democrazia cristiana e nel suo elettorato vi sono strati consistenti dice Tomei due popolari
Tra i quali molti operai e in alcune province
In alcune province venete o lombarde Pennisi la Democrazia cristiana è più forte di noi agli operai noi siamo di gran lunga su scala nazionale il partito che
Forte nella classe operaia ma in alcune province la Democrazia cristiana e più forti di noi sarebbe sbagliato inoltre ridursi a un'analisi sociologica e non vedere che anche sul terreno politico e ideale esistono ossia orientamenti in rete arrivi e conservatori ma ve ne sono anche altri più aperti e democratici per
Cosa fare considerare queste forze estranee perdute alla causa della difesa delle istituzioni democratiche
Il che
E di una più a valutare vera giustizia sociale
Ricordiamo un civile ricordiamo anche che il nostro orientamento in Italia anche Nick nei periodi della guerra fredda e delle contrapposizioni più accelererebbe
Il nostro orientamento è stato quello di ricercare in contanti due uno rapporto
Con queste forze tanto più dobbiamo e possiamo farlo oggi
In una fase in cui quelle contrapposizioni non sono più così profonde Mabel improba frontale è invece c'è la oggettiva necessità di intesa e di collaborazione che viene imperiosamente dalla crisi del Paese
Ecco perché noi insistiamo insisteremo sì dirigenti della Democrazia Cristiana rifiutano di stare in un governo di coalizione di cui faccia parte del partito comunista
E cari compagni non è forse questa la prova regina
Che la nostra politica è giusta e che l'obiettivo che noi ci proponiamo può mandare avanti tutto il Paese
L'abbiamo visto soprattutto in questi ultimi mesi occorre dunque una vasta su tutti i terreni politico sociale ideale ma
E questo sul piano elettorale vuol dire lavorare per ridurre i voti bella Democrazia Cristiana
F Roma e per aumentare la forza complessiva dei partiti di sinistra
Diciamo appello ai compagni socialisti
Perché abbandonando ogni equidistanza
Lasciando da parte la parola d'ordine alquanto ambigua della lotta ai due maggiori partiti Sindarin glielo anche essere a una battaglia chiara e decisa per ridurre i voti nel partito della democrazia
La forza di una sinistra più unita lo ripetiamo e condizione indispensabile per sviluppare e sulla sua base quella più ampia unità popolare democratica di cui ha bisogno il nostro Paese in ogni caso la bandiera dell'Unità sarà la nostra bandiera dell'unità dei partiti di sinistra dalle forze operaie lavoratrici e dell'unità di tutte le forze democratiche
E su questa unità che bisogna fondare il nuovo Governo essendo ben chiaro e questo governo deve comprendere anche il Partito comunista
Agli elettori dunque compagne e compagni noi poniamo un obiettivo di estrema semplicità e chiarezza
Per salvare l'Italia e la democrazia per porre fine al disordine alleni efficienza per liberare la convivenza civile dall'amor essa della violenza per colpire i privilegi e fare finalmente opera di giustizia sociale occorre che il Partito Comunista Italiano Pata al Governo
Sappiamo
Non fa bene a tutti i compagni cara campagna elettorale sarà difficile più di quella del settantasei e richiederà che tutelano le energie siano un mobilitate ci vuole slancio ci vuole passione
Ci vuole tensione ideale
E questi sono elementi che sono belli suonati in tutto il corso dei nostri lavori ma guai ai citarlo cifra di nove guai a credere che gli applausi agli
Slogan che si gridano nei nostri comizi Elena e nostre manifestazioni siano di per sé garanzia di ottenere i voti in più
Insieme allo slancio e ha la passione ci vuole una grande serenità e pacatezza una capacità di persuadere coloro che non sono d'accordo con noi non quelli che già lo
Sono
Le campagne elettorali si devono condurre
Naturalmente con un programma preciso e noi l'abbiamo
Si devono condurre in modo da guadagnare punti fondate
E qui gli si devono evitare atteggiamenti e comportamenti che possono anche far piacere a nostri militari ai nostri militanti i più fedeli ma che non spostano con io ho opinioni a nostro favore e possono anzi sortire l'effetto contrario vigilanza anche contro le provocazioni quelle violente e quelle di alcuni giullari tenderebbe a far
Vogliamo
Per questo dico vigilanza contro le provocazioni ricordiamo
Te la situazione italiana è alquanto torbida
E occorre dunque prontezza
Permetta saldezza di nervi fronteggiare ogni evenienza rinnoviamo come già nell'altra campagna elettorale
L'appello diretto del partito anzitutto a tutti gli operai comunisti lavorate compagne e compagni nella vostra fabbrica
Ha lavorato e anche fuori di essa dove abita ovunque li troviate ricordate che voi siete la forza decisiva del partito e la forza decisiva cambiare
Rivolgiamo ai nostri compagni che lavorano negli uffici nei servizi nelle professioni nelle scuole e negli ambienti intellettuali e culturali
Facciamo affidamento ancor più grande che nel passato
Sul lavoro delle nostre compagnie la cui maturazione politica è consigliabile
Entrano il partito
E nelle sue iniziative
E quindi devono portare anche
Nel lavoro elettorale che li attende
Una grande freschezza istanze e sensibilità
E direi anche una loro particolare sapienza
Nello stabilire una comunicazione umana non solo con le altre donne ma con tutta la gente
Il fiato diamo molto anche
Ai nostri giovani e dalle nostre ragazze
Prefetto
Noi non abbiamo da proporre certezze consolatorie alle giovani generazioni ma sappiate voi giovani comunisti trasmettere nei giovani masse sempre più grandi la consapevolezza che il proposte concrete
Gli obiettivi politici e gli ideali del Partito comunista sono quelli che più di ogni altro indicano la via e accendono una speranza
Bombardare destinerà
Ma fondata e non credo davvero che vi siano altre organizzazioni e altri ambienti
Nei quali Giovanni e le ragazze possano provare per quanti siano i difetti nostri il calore la passione
L'impegno intellettuale che trovano nel partito comunista
Se andiamo
E per questo non c'è davvero bisogno di appello di particolare perché sono sappiamo che sono sempre pronti azioni del partito
Sì abbiamo a lavorare i nostri compagni più anziani i veterani dal nostro
Il compagno Luigi Longo cita l'esempio
Andiamo tutti alla difficile battaglia che ci attende
Con un nostro volto unito è aperto
Colla consapevole tale lei grandi responsabilità che abbiamo di fronte ai lavoratori e alla nazione nuove conoscenze nuove intelligenze nuove masse di popolo
Si raccolgono attorno ai nostri simboli
Per far vincere al Partito Comunista la battaglia per dare al Paese giustizia e serenità tutti noi con
Misti e molti antifascisti e democratici italiani al Nobel impresse nella memoria
Le parole che
Cinquantatré anni fa Antonio grave anzi dice ai fascisti del tribunale sta sale poi fascisti porterete l'Italia alla rovina e allora toccherà al noi comunisti il fallo fa
Noi ed è possibile allora non lo era oggi lo è
Evitare che l'Italia ai CPT nella rovina
No l'allora di soli cento Togliatti ci ha insegnato ed era un mio sogno Mentor sempre valido cala l'azione non si può salvare e rinnovare con l'opera di una sorta in un solo partito ma la funzione nostra è proprio questa unire tutte le forze
Che sono grandi
Per salvare il rinnovare questa nostra Patria
Il
Senza
Compagne e compagni
è così conclusa il dibattito sul primo punto all'ordine del giorno la relazione le conclusioni del compagno Berlinguer verranno sottoposte all'approvazione del Congresso nella seduta pubblica del congresso di oggi pomeriggio insieme alle tesi la seduta pubblica del pomeriggio inizierà alle ore quindici e trenta con la prosecuzione dell'ordine del giorno relazione delle commissioni per la verifica dei poteri relazione della commissione politica per le tesi presentazione del programma per le elezioni europee relazione della commissione sui problemi di organizzazione per lo statuto relax rione del collegio centrale dei sindaci tutti questi punti ripeto verranno discussi in seduta pubblica aperta agli invitati e alla stampa si terrà alla fine la seduta riservata ai soli delegati per l'elezione degli organismi dirigenti del partito la seduta è tolta