Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente vediamo le le notizie di oggi l'abusivismo del Senato la rubrica di Maria Latella sul Corriere della Sera oggi ci occupiamo poi sempre nella rubrica di Paolo Mieli che praticamente appunto si farà dieci dodici puntate quasi sempre intervenendo sull'energia in genere ma anche sull'energia nucleare l'effetto serra e appunto in generale l'ambiente e a diciassette anni dal referendum ripensiamo al nucleare poi ancora la sempre Mieli ancora un'altra puntata contro l'effetto serra archi ma senza il ricorso al nucleare e allora vediamo alla buvette del Senato e le verande alla Maradi c'è una lettera di Domenico Ettorre e all'appello la Maria Latella che dice il problema della piccola buvette del Senato comunista pare un panoramica sulla romantica piccola diciamo nove un cavolo perché sono e praticamente un intero piano di oltre cento ci quanta metri scoperta dal presidente Perez bloccata guarda caso dopo la scoperta del Corriere non è quella di bloccare definitivamente la costruzione comunque abusiva ormai che li abbiamo scoperti che con le manine sporche di marmellata dopo patteggiamenti vari la si abbatterà non sarà così diciamo noi d'accordo ma chi pagherà le esplicite ecco il punto perché dovrebbe toccare a noi cittadini proporre a chi Almerita complicata che non si è accorto per tempo dell'abuso io al massimo posso contribuire all'aria rateo degli interessi risponderà la pillola
Il padrone di casa come del lei dice vale a dire il presidente tenga affermato l'abuso quando già era finito diciamo noi la competenza e la responsabilità per i lavori di edilizia interna ed esterna spetta ai questori al Senato Q come alla Camera e che si decidesse di procedere all'abbattimento di quanto realizzato ciò ricadrebbe nel sulle finanze del Senato
La sua domanda è pertinente ma non pare che ci sarà un abbattimento ieri c'è stato il sopralluogo sul luogo dell'abuso che il presidente del ai questori hanno visitato i locali e pare si sia deciso di non distruggere quanto abusivamente eretto la duetto verrà rivista e corretta questo sì perché corrisponda alle esigenze storiche artistiche del Conte
Come lei gentile signora Ettorre anch'io credo che di fronte a un abuso edilizio compiuto all'interno o all'esterno di un edificio pubblico
Sia opportuno rendere conto dei costi con soluzione distruzione che sia Pepe sulla collettività ricadono in questo caso evidentemente si è scelto una terza via all'apparenza dettata al buonsenso la costruzione abusiva non si abbatte ma si cambia si risparmieranno si spera dei denari cercando nel contempo di renderla compatibile con la mia compatibile in fondo non sarà mai certo e forse un po'meno brutta ecco e e qui punto e comunque qui in questo non è un fatto incredibile che appunto una lo stato praticamente faccia un'opera Abu assolutamente abusiva in linea d'aria dieci metri in linea d'aria dal dalla cupola del parco del Pantheon e va bene figuriamoci che aspetto può avere appunto sull'abusivismo dei privati se lo Stato è abusivo
E passiamo alla rubrica di Paolo Mieli c'è una lettera contro l'effetto serra il sì e il titolo si Matteucci ricorso al nucleare una lettera di Umberto gli argomenti da Grosseto giudico molto interessante le teorie dalla e di proposte dello scienziato Lovelock secondo il quale per combattere l'effetto serra che sarebbe l'autentica piaga e il nostro pianeta occorre ebbe riscoprire allungherei are lettore che le ha proposto il tema dichiarava di essere rimasto molto impressionato dal film The day after tomorrow per quale New York viene sommersa dalle acque dell'oceano macellerie descritto qualche anno fa dopo aver visto Sindrome cinese sugli effetti devastanti sì un guazzo di impianto nucleare probabilmente avrebbe espresso opinioni altrettanto allarmate sul processo di fusione del lato molti qui
L'Autore la lettera ora vive di fissione chiaramente caro signore Cometti risponde mi e lì le teorie dell'inventore di Chiaiano ricevuto molte repliche in sintonia con le sue secondo Gianni Mattioli e Massimo Scalia che ne hanno scritto sull'Unità gli scenari disegnati in Lovelock evocano alcune correlazioni avanzate dall'ITC sì con una dipendenza lineare dal tempo che rimanda ai tempi medio lunghi questi eventi catastrofici purtroppo la situazione divertente ancora peggiore per indulgere a recenti tentazioni cinematografiche sostengono i due leader Verdi ma non sono più di un vero di si può serenamente affermare che ci troviamo in un'era di profondo alterazioni climatiche dalla quale si potrà riuscì procedere solo a partire dall'attuazione del protocollo di Kyoto più catastrofisti di Lovelock allora Lovelock ripropone la tradizionale ricetta nucleare perché rifiutarla Lura per deprecabile caparbia da un'efficienza ogni piace coerenza no rispondono i due assai più semplicemente perché non è una soluzione con buona pace ai suoi sostenitori che la rilanciano sull'onda di Kourou pentito
Qui parlano polveri che di uranio fissile che durerebbe lo vivono osterie Mattioli solo otto qualche decennio
Qui poi dicono fino in ogni caso il nucleare disponibile subito sostiene Lovelock disponibile subito si domandano Mattioli e Scalia dovrebbe far riflettere il fatto che oggi a cinquant'anni dalla sua nascita
Esso copre soltanto il sette per cento del fabbisogno mondiale di energia e che se Lourdes nessun nuovo reattore gli è stato ordinato agli Stati Uniti del dopo il mille novecentosettantotto e questo indubbiamente un fatto in ogni caso Gene action
A quattro il consorzio di nuovi Paesi guidata dagli USA prevede solo per il mille due mila e trenta un prototipo industriale che c'è il superare la sfida dell'accettabilità sociale del nucleare
Polpi intervengono Scalia e Mattioli sulle ci alternativi glielo parliamo e mi è si conclude per parte mia ho l'impressione che questo dibattito sia solo all'inizio e praticamente due giorni dopo ritorna o con un'altra lettera diciassettenni del referendum ripensiamo al nucleare mettere cose questa lettera di genio rispondono all'Inter sempre di da Grosseto però di Gianfranco alcuni
Mettere così come Montale sono state presentate nella sua pagina nell'intento tantissima discussione che si è aperta su questi temi sembra che le posizioni del guru Lovelock il quale ha riscoperto le virtù dell'energia nucleare
Per far fronte all'emergenza causata dall'effetto serra siano del tutto isolate chi parla poi delle contestazioni Matteoli cresca via che non esauriscono il problema sono in molti la comunità scientifica pensare che le cose di Lovelock al di là respinta rettifiche cose di Lovelock risponde ieri caro signor Falconi presentando le posizioni di Lovelock successivamente quelle di Mattioli e Scalia lo riteneva a patto di avere esaurito la discussione ci sono in Italia molte persone in materia di nucleare che la pensano come le una per tutte Renato Angelo Ricci presidente fondatore l'associazione Galileo due mila e uno e presidente onorario della Società italiana di fisica di fisiche sostiene che quello di Lovelock è un torna alle origini del movimento ambientalista il quale guardava con interesse alla fissione per giunta oggi il nucleare
Rappresenta l'unica alternativa possibile o meglio il miglior complimento al combustibili fossili per la produzione di energia un'altra norma così viva e secondo Ricci intervistato sul sul giornale che Lovelock pone fine all'eterno di battersi di certi ambientalisti dalla peste e il colera
Con le sue parole ha decretato la peste nucleare ha influenza nel dice Ricci nel nostro Paese prosegue il fisico la scelta scellerata di abbandonare il nucleare ci ha fatto per delle grandi opportunità non a caso paghiamo l'energia molto più degli altri Paesi europei a dirla tutta non abbiamo rinunciato alla tomo lo abbiamo abbandonato in casa nostra per acquistare energia nucleare fuori Italia
Il prezzo è stato elevato dice Ricci e l'unica cosa che ci rimane sono alcune competenze ad alto livello persone che oggi collaborano con le intese di altri paesi per esportare il nucleare nell'Est europeo
Per cori radioattive sostiene Ricci non sono un problema tecnico sì c'era già raggiunto sono un problema economico diciamo noi
Vi sono molti modi di smaltirle in maniera sicura con lo stoccaggio in siti geologicamente profondi quello che si è tentato di fare a Scanzano
E si fa abitualmente negli Stati Uniti e in Francia e anche con l'incenerimento che consente peraltro di produrre una piccola quota di energia queste la strada suggerita dal mio amico Carlo Rubbia che su questo può avere ragione
Mentre a torto nella sua illusione di ricavare energia abbraccio a basso prezzo dal sole le fonti alternative in Italia producono meno dall'organo uno per cento del fabbisogno nazionale dice Ricci le scorie sono quindi un problema politico non tecnico e noi diciamo no nessun politico né tecnico il ma sicuramente economico ma targhetta andiamo avanti con la la quanto scrive Mieli ma detta di Ricci lo scienziato inglese in errore quando dipinge
L'effetto super Terra come se fosse il colera su questo Lovelock sbaglia di grosso il colera e al massimo a leggi la forma info le emissioni di gas serra sono meno controllabili e potenzialmente più pericolose delle scorie nucleari
Ma questo è vero solo ammesso e non concesso che l'influenza dell'uomo sul riscaldamento globale sia significativa
E non è neppure certo che tale riscaldamento sia in atto le misurazioni effettuate dai satelliti e della radio su onde non rilevano questo trend contraddicendo le diverse le rivelazioni afferma come finire caro Falconi dice Nieri lei non è isolato in quel che scrive quanto a me ritengo che il nucleare a questo punto diciassette anni dopo il referendum da lei ricordato né riferite una riconsiderazione e questo ancora punto quanto dice nei mieli ci sono alcune cose strane dato in questo momento questo grande ritorno al dibattito sul nucleare e qualche considerazione
Mercato oggi rifiuta il nucleare negli Stati Uniti appunto l'ultimo progetto e nel mille novecentosettantotto incarna e in tutti gli altri Paesi veloci ente lo ripetiamo ancora una volta non si costruiscono centrali nucleari non perché contrari al nucleare ma perché il nucleare
Costa troppo e non perché insicuro perché costa troppo il problema delle scorie infatti è un costo enorme oggi poi si aggiungerebbe il costo della sicurezza militare perché i fare una centrale Ingrid lasciarla praticamente incontrollata sarebbe pura follia il nucleare non può e non deve essere un tabù però alcun ponti riempie di Irene anche un moto
Perché appunto il problema fondamentale e quello dei costi e difatti il nucleare si costruisce solo in Paesi vicini i e l'unico Paese dell'Occidente che ancora molto nucleare punto e la Francia dove si continua andare un andare avanti l'altro nucleare che ricostruisce e in Paesi vicini tutti o in Paesi quanto meno del Sud-Est asiatico che hanno bene enormi problemi ambientali altrove non si costruisce la sua gente
Al nucleare tra l'altro in questo periodo non si sarà messa in giro da chi e comincia a girare una frana e falsa voce che i radicali sarebbe almeno oggi favorevole al nucleare quello odierno Deacon percorso almeno e non le conoscono nessuno e esiste sono affari suoi e coagularsi l'occasione anche per ricordare che il referendum del mille novecentottantasette fu detto estinto dal Partito radicale e che Scalia Matteoli e Legambiente erano contrari perché convinti che si sarebbe per su
Lo ricordo se non per la storia almeno per la cronaca e con questo chiudo la trasmissione di oggi è un saluto agli ascoltatori di radio radicale Giorgio Spadaccia
Pronto