Il rapporto della Commissione Europea sulle finanze pubbliche dei paesi aderenti all'Unione, con particolare riferimento all'Italia. Le strategie politiche del centro sinistra sulla mozione in tema di ritiro del contingente militare italiano in Iraq

Nei conti pubblici italiani la divergenza tra gli obiettivi e quasi interamente strutturale lo afferma la Commissione europea nel rapporto sulle finanze pubbliche dell'Unione per il due mila quattro la commissione parlare
Di uno sforamento in vista per l'Italia nel rapporto deficit PIL rispetto ai parametri di Maastricht
Questo in una mattinata che vede il premier Berlusconi confermare il quotidiano il Riformista la manovra aggiuntiva tante volte invece negata
Dal ministro Tremonti in un contesto che vede proprio Tremonti al centro della discussione di verifica nel centro destra
Qualche giorno di tregua prima dei ballottaggi
Il caso Milano potrebbe diventare quello che è un posto è stata Bologna negli anni scorsi per il centro sinistra ma dopo la verifica si dovrà a fare il propri ministro dell'economia Giulio Tremonti l'oggetto del desiderio o meglio le sue deleghe da degli uomini di Alleanza nazionale e dell'UDC
Che faranno del DPF intendo almeno fare il DPEF
Il documento nel quale fissare nero su bianco i parametri della nuova politica del Governo come Tremonti quantomeno ridimensionato
Su queste e su altre abbiamo raccolto il parete del presidente della commissione industria
Della Camera il professor Armani di alleanza nazionale proprio tra le teste pensanti del copista economico del partito di Fini
Che non si scandalizza più di tanto per il rapporto dell'unione europea ci dice
In realtà è una con mini una Commissione ormai alla fine del proprio percorso in realtà ci sono momenti più preoccupanti sono quelli rappresentati
Da alcuni flussi di spesa difficilmente controllabili sentiamo quello che ci ha detto Armani
Presidente Armani il premier dice ci sarà una manovra aggiuntiva ci sarà verrà affrontato il problema del controllo della spesa ma lei dice il vero diciamo Buconero rischia di essere quello della spesa locale
In vista anche evidentemente degli appuntamenti che riguardano il nostro paese tanto la manovra aggiuntiva
è un fatto che ci si doveva attendere perché certamente sapremo e che che Sirens non voglio polemizzare
Siti dove ha appena tendere intanto andando a morire a finire le entrate straordinarie bisognava comunque sostituirlo
Che vanno sostituite a partire dalla diciamo così
Dal due mila e cinque quindi in ogni caso e siccome poi naturalmente le manovre sono sempre scaglionano non è che vengono in me a a a da tirata attivarsi immediatamente la vengono scaglionata nel tempo il loro effetto quindi occorre già pensarci dal due mila e quattro
Quindi il problema davano raggiunti dal nuovo trama di Zeri ai perché poi c'è stata è stato fatto da tutti i governi della Prima Repubblica la Seconda Repubblica di centrosinistra di centrodestra
Problema sono tre settori che sono ancora difficilmente controllabili il personale per quanto riguarda gli Ste ile progressioni di carriera che sono gli aspetti tanto i contratti quanto le progressioni di carriera
Che non sono monitorate a sufficienza la sanità naturalmente adesso il decreto sul fare
Farmaceutico che è stato approvato sulle spese lo sforamento farmaceutico che è stato approvato recentemente aveva al Consiglio l'ultimo Consiglio dei ministri dimostra come questo sia uno dei settori da monitorare naturalmente il decreto
Che che scarica il sessanta per cento allo sforamento sulle imprese farmaceutiche si divide per gli affetti in due parti quelle che riguardano le multinazionali che tutto sommato considerano l'Italia solo un mercato di consumo e fanno la ricerca e la produzione all'estero
Vengono meno colpite quelle che sono più colpite sono purtroppo le poche imprese nazionali che sono rimaste nel settore tra macerie io farei una riflessione su questo se vogliamo rilanciare la congiuntura bisogna sostenere le imprese non solo quelle che producono beni strumentali ma anche quelle che fanno ricerca perché alcune di queste imprese italiane sono fra le poche che fanno ricerca
E sviluppo
Comunque la al personale la sanità che poi peraltro il cinquanta per cento dello sforamento la spesa pare che sia concentrato in tre regioni e soprattutto gli enti locali perché come c'è il patto di stabilità
Interno del patto di stabilità europeo che riguarda gli stati e quindi l'aspide il bilancio dello Stato italiano
E quindi i conti pubblici italiani così ci sono c'è un patto di stabilità interno e il patto di stabilità interno riguarda appunto gli enti locali non si capisce il perché
Lo Stato solo debba tagliare le spese dei ministeri e non si debba fare una razionalizzazione all'interno
Degli enti locali Regioni Province e Comuni
Specialmente a fronte dei poteri che via via anche con la riforma costituzionale
Verranno dati se vogliamo che il federalismo funzioni io credo che debba funzionare diceva che il federalismo sia accolto dagli italiani con una opportunità hanno come un onere e quindi se è un'opportunità significa avvicinare i servizi ai cittadini
Il senso è un onere se naturalmente a fronte della crescita delle spese poi gli enti locali aumentano le imposte sarebbe assurdo che noi tagliamo Lir per se tagliamo lira per poi le addizionali regionali provinciali e comunali all'IRPEF vengono cresciute perché i Comuni le Province le Regioni devono coprire le spese che non riescono a controllare
Questo è l'ultima cosa lei anche da tecnico ci dirà saltiamo di palo in frasca però con questo quadro il taglio delle tasse quale parla il premio Max hanno detto è stato detto anche dal presidente non Kazemon presenta Confindustria
è stato detto a fronte della riduzione dell'IRAP noi siamo pronti
A rivedere i contributi a fondo perduto
A favore delle imprese trasformandoli in crediti a tasso agevolato rompo scrisse Giavazzi qualche tempo fa su dagli pensa che tra l'altro si è scoperta una cosa che gran parte di questi contributi a fondo perduto
Sono poi i miti utilizzati dalle imprese del Nord che magari fanno anche investimenti al Sud ma che però sono hanno i centri decisionali nord quindi bilancieri vanno al Nord e quindi è chiaro che a questo punto tutto sommato trasformarli in tasso agevolato
Inviterei a tasso agevolato fra l'altro coinvolgendo le banche nelle istruttorie in modo che siano fatte istruttori bisogna che le banche si attrezzino anche da questo punto di vista va be'giovare istruttoria serie sui programmi di investimento e magari finalizzare questi crediti agevolati alla investimenti nel campo dell'innovazione e della ricerca
è questo potrebbe essere un modo positivo per aiutare la ripresa che sta ormai evidenziandosi DPEF può essere lo strumento per mettere nero su bianco come se sai è stato detto dal mio partito al presidente Fini
Che appunto noi prima andare in Europa
A parlare di di manovra correttiva dobbiamo anche dare le indicazioni come sarà il DPF quindi evidentemente nel quadro di questo DPEF vanno programmati fra il due mila cinque
Il due mila sei prima l'intervento per rilanciare diciamo le aspettative positive delle imprese e quindi l'Iran per interventi nel campo che abbiamo detto
Dei crediti agevolati al posto delle contributi a fondo perduto Steen molli alle imprese piccole medie perché spinsi Tantra sfornito la loro composizione finanziaria da capitale da indebitamento al capitale di rischio cioè capitale proprio
E poi terzo spingerle a cova fondersi a concentrarsi perché anche quella di dimensioni medio delle nostre imprese sono troppo piccole
Per il mercato globalizzato quindi c'è tutta una serie di medie imprese che possono diventare grandi
E di piccole imprese che possono diventare medie il un paio di banche hanno già inventato una formula io ti do il credito in cambio del fatto tutti attenti non credo senza garanzie
Ma in cambio del fatto che il Tour ricapitalizza da due impresa e questo è un modo che potrebbe essere anche applicato dallo Stato io chiedo il contributo il credito al tasso agevolato se tu
Mi dai la dimostrazione che metti tu i soldi quelli dei ricavi dall'utile dell'impresa in capitale invece che indebitati insomma ecco questo è un po'
Il meccanismo
Ora serve un patto con Bertinotti ma soprattutto ho sbagliato sull'Iraq sono le parole che dice Giuliano Amato tra le tante nel corso intervista al quotidiano la Repubblica onorevole Caldarola si tratta di o un'autocritica da parte di Amato del leader le Ambra di uno degli atti del centrosinistra dell'Autore del programma della lista Prodi
Ma in senso tecnico sì
Nel senso che nell'intervista Amato
Riconoscevo dichiara applica riconosce una formula che non mi piace dichiara di aver commesso un errore
Le nuove che dichiara di aver commesso è quello di aver
Illustrato una propria posizione con uno spirito molto polemico rispetto a quella presa dall'Ulivo stiamo parlando del tema del ritiro del contingente italiano
E di averlo fatto senza consultare Romano Prodi e gli altri dirigenti dell'Ulivo e a ridosso dalla campagna elettorale
Io sono fra quelli che ha pensato che in quel momento quell'intervista Giuliano Amato avesse commesso un errore il fatto che oggi lui lo riconosca
Come dire di e mi fa piacere verità io penso che fosse anche sbagliato ovvero io non condivido neppure il merito della posizione chiamato lì sosteneva
Però questa fa parte di un altro ragionamento
E chi invece il merito lo condivideva secondo lei a questo punto non c'è più grande spazio nel centrosinistra nel senso che nel momento in cui Giuliano Amato dice quelle cose
Anche chi non d'accordo con la scelta del ritiro subito può considerare esistente un leader di rango che è fuori linea in quel senso dopo l'intervista di oggi si blinda più che la leadership di Prodi come dirò Repubblica si brinda quel tipo di scelte
Non si blinda nulla in politica come lei sa
I partiti che sono sempre da sottoporre alla verifica dei fatti io mantengo la la il favore sorgono fra quelli che l'ha sostenuto per la mia parte al ritiro
E vedo che viene enti confermano quella quella scelta in che senso ha confermato nel senso che resta indubbiamente positivo l'approvazione della nuova risoluzione per le parole che ha detto la scorsa settimana Kofi Annan e tuttora improponibile la questione
Della partecipazione dell'ONU in modo organizzato alla vicenda irachena e quindi il tema politico militare del tutto aperto ed essendo tutto aperto è chiaro che per me resta attuare la questione del ritiro mi piacerebbe che su questo ci fosse la riflessione di merito
Lei dice ma quelli che invece pensa però che sia giusto restare ovviamente come ripeto io posizione che non condivido
Spero penso che una linea di dialogo con quegli amici del centrosinistra che hanno avuto questa posizione sia giusto tenerla
Amato come dire oggi fa una correzione di rotta significativa dal punto di vista del metodo
Della come dire della solitudine del che prende talvolta alcuni leader che vanno ciascuno per i fatti propri afferma la necessità di una i prese di posizioni collegiali mi pare un punto di partenza è importante
L'ultima valgono le Caldarola sono giorni dibattito importante anche a sinistra oltre che addestra rissa di fatto una sorta di crisi di governo in corso
Ieri Rutelli ha detto cose pesanti sulla lista unitaria insomma non non ha non non non abbraccia non sposa in pieno il progetto non è contento del risultato
Magari non è contento risulta dalla Margherita
Sugli eletti sulle amministrative e lei dice non si brinda niente quindi non si brinda sicuramente quel progetto visto che Rutelli parla in questi tempi ma non si brinda nemmeno dunque la leadership di Prodi davvero in discussione questo punto
Io credo di no
Ne parleremo fra qualche tempo e scoprirete tutti che la leadership di Prodi non è in discussione
La posizione di Rutelli è nota poi lui ha annunciato che all'indomani del ballottaggio preciserà meglio la sua posizione
Io parto da un faccio un altro tipo di ragionamento la lista unitaria avuto molto dieci milioni di voti
Che è un messaggio esplicito assolutamente esplicito
Il punto diciamo intermedio che Prodi ha formulato
L'altro qualche giorno fa è stato quello di dar vita ad una federazione unitaria delle forze che hanno contribuito per vita la lista unitaria
Io personalmente penso che questa mediazione sia una mediazione utile in questo momento
Non nascondo che io continuo a preferire a lavorare per una soluzione che pensi ad una roba che sinteticamente si può definire partito riformista
Però accetto l'idea che la transizione anche lunga possa essere una federazione alla Federazione possono contribuire ciascuna forza politica con una propria diciamo con la propria vita e lavoro ciò per quanto riguarda i DS
Spin
Ad un'accentuazione
Ne di se stessi come principale
Sinistra in cui possono convivere
Anima riformista poteva
Tale oggi abbiamo di fronte questo compito che per me per quanto riguarda il mio partito completo assolutamente unitario formulato recentemente sull'Unità una sorta di proposta di pace tra vent'
Dove lo riformulare
Qui
Qua
Qui
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Qui
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Quindi
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