"Antiamericanismo: il Nouvel Observateur prende le distanze da una sua stessa intervista agli storici Alexandre Adler e Philippe Roger"

Radio radicale
Il Nouvelle osservate di questa settimana si domandasse bisogna aver paura dell'America
è che domanda e certo che bisogna aver paura dell'America diremmo noi che non abbiamo motivo di aspettarci una risposta diversa da questo settimanale progressista che in ottima sintonia con la Francia di Chirac che De Rita
E infatti il pregiudizio paga anche questa volta perfino stavolta mi verrebbe da dire che forse per sbaglio si sono ritrovati a parlar male dell'antiamericanismo due sinceri amici degli Stati Uniti quel Philip e voce a cui abbiamo già detto a suo tempo la nostra stima la nostra gratitudine per quel suo libro intitolato il nemico americano genealogia dell'antiamericanismo francese è un altro dissidente
In cui pure ci siamo già imbattuti ma che approfittiamo adesso per far conoscere meglio mi riferisco ad Alexandra Adler storico editorialista del Figaro autore di un libro fuori dal coro che è appena uscito in Francia e che si intitola lo disse americana
Edizioni grasse
Diciassette euro il prezzo di copertina
A leggere lo scambio di vedute tra i due studiosi appare gratuito o meglio fazioso un titolo come quello scelto per presentare un dibattito che molto più correttamente avrebbe potuto essere presentato se proprio si voleva conservare il punto interrogativo
E l'effetto terrorizzante
Bisogna aver paura dell'antiamericanismo francese
Ma il Titolo truffaldino passa quasi in secondo piano di fronte all'editoriale col quale il giornale prende le distanze dal suo stesso articolo che poi ha la forma di intervista dibattito
Editoriale firmato nientemeno che da John Daniel grande vecchio del giornalismo francese e del novelle osservate in particolare quel che non è andato giù a Jean Daniel e che due storici francesi filo americani ma che c'è di male anzi non eravamo tutti americani dopo l'undici settembre come scrisse le Monde
Che due storici francesi dicevo di Scorrano serenamente di antiamericanismo senza mai tirar fuori l'argomento secondo cui i primi antiamericani perché traditori dello spirito americano sono proprio George Bush e i suoi ne ho corso
Non solo
Invece di limitarsi a difendere gli Stati Uniti avallando implicitamente nella scelta di mettere gli Stati USA sul sul banco degli imputati
E Adler e oggi preferiscono prendersela con i nemici dell'America e questo irrita particolarmente Jean Daniel
In effetti quelli del novello osservate sono stati particolarmente sfortunati ad imbattersi in due esponenti dell'antiamericanismo francese come Adler io voce
E non che so in un Pascal Bruckner
In un Doni Giampà o in un alla di Hamel tanto per citare altri amici francesi della democrazia americana ma diciamo così un po'un po'troppo permeabili
Per i nostri gusti almeno all'isterismo anti-Bush Bruckner lo conosciamo per via di diverse prese di posizione assieme a Grossman
Come Soros che Murray il cineasta anche lui pare che veda ormai la priorità delle priorità nella cacciata di Bush
Di Hamel editorialista di Yedioth pois che proprio nel numero della settimana scorsa anzi proprio nella sua recensione al del libro di Adler liquida il mio corse come arroganti intellettualmente arroganti per essere precisi
Quanto a c'è un bar l'unica il direttore dell'Express nonché autore di un libro fresco di stampa lei diktat Hutton se il titolo coniato sullo stampo di maître à penser
Un saggio da inserire tutto sommato comunque nel povero striminzito filone della letteratura del dissenso nonostante le concessioni ad ad un anti-Bush cinismo politicamente correttissimo
Visto che il Presidente degli Stati Uniti viene bollato in queste pagine come guerrafondaio ludiche tutti i neocon snaturamento
Nell'antica americanismo vero e proprio scivoli eremo invece con giacca la legge altro rappresentante della categoria dei dissidenti dissidenti fino a un certo punto
Lei c'è lo conosciamo per essere l'autore di Tariq afferra Matano pamphlet contro il Pridi cantore Musulmano e contro la politica arrendevole della Francia nei confronti delle rivendicazioni islamiche islamiste
Accuse ribadite ancora più duramente nel suo ultimo libro intitolato acconto l'attacco gioco di parole terrà l'assonanza di Corano e corrente nella lingua francese
Ecco il libro sarà pure controcorrente
Ma lei concessioni al politicamente corretto per i tanti luoghi comuni sull'America e su gli americani sono amplificate da certi brutti cedimenti al laicamente corretta
Diciamo per intenderci posizioni dal vetero laicismo francese
Scusate la lunga parentesi e torniamo alle prese di distanza del Nouvelle Observateur dal suo forum dal suo stesso forum sull'antiamericanismo con Alexandra Adler e Filippo voce
Non c'è e d'accordo con la Dellera che con il suo libro codice americana si è posto in netta controtendenza rispetto alla dottrina imperante è proprio il caso di dirlo
La dottrina dell'impero americano che detta legge nel resto del mondo e che opera per un dominio universale ai danni della democrazia
L'attacco all'Iraq di Saddam Hussein a seconda delle non dimostra nessuna tendenza imperialistica balletto piuttosto come un'iniziativa esemplare per punire l'unico capo di Stato che aveva osato rallegrarsi delle stragi dell'undici settembre
Gli Stati Uniti non rimarranno in Iraq e né tanto meno cercheranno di mettere radici in Medioriente proprio perché non hanno alcuna vocazione imperialistica
La mia profonda convinzione dice infatti a D'Alema e che nell'ideologia americana di valori americani c'è esitazione per non dire vera e propria incompatibilità con l'impegno gli americani non si riconoscono nell'impero così come non si sono riconosciuti a suo tempo nel maccartismo importazione di un anticomunismo di tipo franchista
Non sono certo gli argomenti che mancano
Citiamo invece di invadere il Canada come avrebbero potuto fare dopo la guerra di secessione negli Stati Uniti hanno preferito dall'indipendenza d'accordo con l'Inghilterra dopo aver sconfitto il Messico si sono accontentati di anni tre il Texas dove gli anglofoni
Erano maggioritari hanno rifiutato le emissioni nei Caraibi rinunciando a colonizzare Cuba hanno dei colonizzatori Filippine prima del mille novecentotrentanove così come hanno sempre abbandonato le loro basi nei Paesi che glielo chiedevano la Francia le Filippine Giappone che oggi l'Arabia Saudita
Curiosamente notare nota voce pensando ai suoi connazionali in particolare
Il fatto che gli Stati Uniti non mettono radici laddove sono vincitori insinua un'inquietudine supplementare
Come se gli USA volessero creare un nuovo tipo di impero astratto in materiale come la finanza in anticipo su di noi riescono a colpevolizzare ANCI e subdolamente a colonizzatrice
Altro che americanizzazione della Francia sono colpito casomai dice Adler da una relativa impermeabilità del nostro mondo ai valori americani sottoscrive
Croce
Abbiamo le virgolette
Consumi non vuol dire adesione è un'ingenuità un'ingenuità sociologica pensare il contrario
Ecco per l'appunto Jean Daniel pensa proprio il contrario altrimenti non avrebbe preso così male le ultime righe del libro di Adler ribadite peraltro anche sulle colonne del novello conservata
L'odio per l'America e oggi per l'insieme dell'umanità la forma più perversa più perniciosa dell'odio dissi cioè dell'Occidente
A sabato prossimo grazie per l'attenzione io sono Ruffini che questa naturalmente e radio radicale
Che