"Istituti penitenziari della Campania: quale rieducazione?" - organizzato dalla Camera Penale di Napoli (presso il Maschio Angioino, Antisala dei Baroni, piazza Municipio)

Pubblichiamo non errori avevano già quella sette per cento se la risolto
Quale
Quindi se sospendono ma questa mira ad essere su questi qua
Ne stiamo collegato per adesso che vi accederanno venti
Non c'entri niente
Quindi anche se parlano così noi dobbiamo solo no no
Perché non siamo collegati a questi
Siamo qui questi rilanceremo recitare così le
Ma siccome siamo collegati tra di noi
Sono accesi
Allora buonasera a tutti i presenti
Possiamo dare inizio ai lavori
Vorrei soltanto brevemente ricordare che il Progetto carcere possibile
Curato come sempre dall'avvocato Riccardo Polidoro che ringraziamo perché il suo impegno
E organizzato dalla Camera penale ordinando io credo che quest'anno l'iniziativa assuma un particolarissimo significato
E credo che sia corretto che la Camera penale di Napoli sia
Fatta carico ancora una volta di organizzare un'iniziativa che come sapete si è svolta in due tornate vi è stato un incontro alla libreria Feltrinelli con
La proiezione di un video sul carcere denominato in carcere dimenticato e oggi è stato un ampio dibattito
Credo che anche quest'oggi
Il cui tema istituti penitenziari della campagna quale rieducazione
Assume un significato particolare
è evidente che come Camera penale di Napoli la nostra concentrazione
è sugli istituti penitenziari della Campania
Ma in realtà io credo che
Debba farsi un discorso assolutamente complessivo addirittura sovranazionale per quel che riguarda un fenomeno ormai acclarato negli ultimi venti anni è in corso un processo di Ricard civilizzazione vale a dire che fino a vent'anni fa vi fu un momento in cui
Una visione culturale del mondo prese il sopravvento su di un'altra cioè
La convenzione che fosse possibile attraverso una serie di ammortizzatori sociali attraverso una serie di interventi di sostegno fosse possibile
Attuare la grande mediazione e cioè
Procedere ad una inclusione di coloro i quali erano esclusi dal circuito produttivo
E temo che negli ultimi vent'anni nel mondo quindi un fenomeno che attiene alla globalizzazione
Vi sia stato invece un processo di Riga licealizzazione che nasce anche a mio modo di vedere dal fatto che un'altra concezione
è un'altra filosofia un'altra etica della
Del mondo stia prendendo il sopravvento e cioè non più il tentativo di includere ma la il processo di esclusione di coloro i quali sono ormai fuori da un processo produttivo quindi è un fenomeno che non è soltanto nazionale ma temo e lo dico con grande dolore assieme ne sono convinto tutti voi
Che questo processo di esclusione sia ormai in atto
E e allora io penso anche che nel mondo questo processo stia producendo una serie di
Comportamenti in tema proprio di carceri d'azione che sono in antitesi con l'una società democratica
Io penso a quello che si sta sedimentano nel mondo a livello nazionale con la cultura che si sta sviluppando del
Di lì diritto penale del nemico cioè che noi assegniamo atti individuammo come nemico una sorta di criminalizzazione che è al di fuori del processo delle garanzie
Temo che questa cultura del diritto penale del nemico a livello sovranazionale progressivamente stia cominciando a sedimentare anche nei vari Stati nazionali in particolare in Europa
Una
Cultura della cosiddetta sicurezza
Che è ormai il tema massimo di cui si parla di cui soprattutto la politica sembra occuparsi in quanto effettivamente dal cittadino vi è questa esigenza di sicurezza poi che dare una risposta in termini repressivi è una scorciatoia anche del consenso perché questo bisogno che il cittadino ha di avere sicurezza viene a mio parere il lusso attraverso la
Repressione la produzione di norme di norme repressive e soprattutto di separazione all'interno del carcere per dirla in sintesi se vent'anni fa vi era un entusiasmo
Che si se diventava anche attorno all'Istituto carcere da parte di tutti gli operatori
Quelle figure nuove gli educatori gli assistenti sociali io credo che attualmente per i motivi che ho in grande sintesi accennato si stia senza registrando una battuta di arresto
Noi abbiamo voluto attraverso questa piccola importante iniziativa significare che il la sicurezza che pure sicuramente un bene del cittadino
Debba
Essere affrontata in termini viversi da quelli attuali io non voglio citare Beccaria però ventenne crudeli non hanno mai non hanno mai evitato
Che vi sia insicurezza nel cittadino le pene crudeli sono hanno avuto sempre una infetto criminogeno
E allora io credo che l'umanizzazione del carcere soprattutto comprendere e far comprendere ai cittadini
Che non si vede mistificare tra ordine pubblico misure di prevenzione e carcere Oettinger rieducativo del carcere
Sia comunque un dato fondamentale il carcere per la nostra Costituzione vede a vere infine rieducativo ora e possibile che la gestione del carcere per colpe che non sono immediatamente individuabili ma che comunque ci sono e mai possibile che l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario che assicura innanzitutto il rispetto la dignità del detenuto debba essere violato in primis dalla mancanza addirittura di un posto letto
E soprattutto io chiedo al di là di ogni ipocrisia tutti gli operatori e i magistrati ai politici soprattutto agli avvocati E mai possibile
Consentire e sostenere che il carcere a giustificazione soltanto nei fine rieducativo della pena previsto all'articolo ventisette ed invece si creano delle sezioni i detenuti differenziati dalla massima sicurezza il famoso quarantuno bis
Nei confronti del quale oggi hanno sottoscritto appelli per la loro per la sua abolizione mentre invece ricordo che giustamente verso la fine degli anni Settanta Monti
Appelli per l'abolizione dell'articolo novanta che riguardava la barbarie della detenzione esclusiva dei terroristi furono sottoscritti da tantissimi intellettuali nel caso del quarantuno bis
Non vi è stata questa giusta identica sottoscrizione che invece necessariamente a mio parere ci sarebbe dovuta essere perché si tratta di un meccanismi detentivi che solo totalmente in violazione dei principi costituzionali che nulla hanno a che fare con la sicurezza uno Stato può garantire la sicurezza all'interno del carcere
Controllare il detenuto ma quegli atteggiamenti che sono inutilmente vessatori e che quindi non hanno a che fare
Con una lo ha lo sviluppo e la rieducazione del detenuto ma solo soltanto appunto delle vessazioni dovrebbero essere aboliti ma io vado oltre
Perché le ricordo che esistono circa sette mila detenuti in Italia nelle cosiddette sezioni di alta sicurezza
Il famoso quattro bis cioè quei reati partito ritenuti particolarmente gravi l'estorsione la rapina aggravata e quant'altro
A cui pure indicato il diritto alla rieducazione
Non possono a bere la possibilità di iscriversi accento di di scolarizzazione non c'è la possibilità quindi addirittura di attingere i libri dalle biblioteche non c'è
Possibilità alcuna di risocializzazione allora io mi chiedo vogliamo riflettere tutti assieme e capire innanzitutto che ciò e assolutamente contrario
Con i principi di educazione
Il cui unico fine è quello della pena finale detentiva suoniamo anche per una volta tutti assieme
Tentare una costruzione di un carcere diverso assieme agli sforzi che molti operatori stanno facendo vogliamo allora iniziare dicendo
Che il carcere dovrebbe essere una istituzione sociale
E che invece rischia di trasformarsi soltanto in istituzioni di polizia perché il rapporto lo si sappia tra agenti di custodia ed educatori nelle carceri italiane è esattamente questo
Cinquanta mila agenti di custodia a fronte di soli cinquecento educatori nell'ambito di tutte le carceri italiane
Io credo che questa sproporzione numerica già dia il segnale di quello che sta diventando di quello che oggi il calcio italiano
In assoluto contrasto con la sua funzione anche all'interno della magistratura di sorveglianza io registro che si sta se diventando uno sforamento sicuramente per i mezzi per le carenze per gli investimenti che pure dovranno è esserci
Però io credo che vi sia anche un dato culturale generale che serpeggia all'interno della magistratura di sorveglianza
E in particolare mi riferisco al fatto che da qualche tempo all'interno della magistratura di sorveglianza spiegheranno attenzione per le vittime del reato piuttosto che per
Il colpevole che deve essere rieducato
E io devo ricordare però al magistrato di sorveglianza che la sua funzione non è quella di porre attenzione alle vittime del reato ma è quella di porre grande attenzione all'effettivo reinserimento sociale
Per condannato che la funzione tipica del trip del giudice di sorveglianza deve essere quella della rieducazione
Ed ancora i baci strato di sorveglianza non frequenta più
Le carceri o per lo meno nella maggior parte dei casi vi è una ritrosia entrare all'interno delle carceri beh noi avremmo voluto questa presenza del magistrato di sorveglianza
Non generalizzato ci sono delle eccezioni
Avremmo voluto questa presenza del magistrato all'interno delle carceri perché avrebbe potuto fungere da stimolo per i percorsi educativi
Che pure la
E invece attraverso la
Condizione il magistrato di sorveglianza deve mantenere una sua neutralità si predilige oggi essere estranei e assenti dal carcere
Ed ancora
Vi è un'altra dizione culturale che cominciasse diventare all'interno del tribunale di sorveglianza in tema di misure alternative
La misura alternativa viene ritenuta spesso dai magistrati di sorveglianza una misura creata effetti poco appetibili
E quindi spesso ci si avvicina diniego
Nella concessione di queste misure
In realtà devo ricordare ancora una volta che gli effetti afflitti di non attengono alla misura alternativa la misura alternativa a confine rieducativo
Serve per il completamento del reinserimento del condannato
E allora se tutto questo è vero io devo dire e devo ricordare a tutti
Che oggi alpina di quelle che sono vecchio detto queste incomprensibili per me è illegale
è illegale rivive
Differenziazioni eccezionali esiste all'interno delle carceri italiane tra massima sicurezza alta sicurezza e quant'altro aldilà
Di tutto ciò io credo che tutti dobbiamo convincerci che
La maggioranza dei detenuti
Attengono alla carcerazione sociale che vi è un atto comunque un processo di criminalizzazione della povertà risparmi ritengo le nostre carceri e allora noi all'utenza due operatori e mi riferisco in particolare al un individuo cittadino che subisce forse più degli altri le pressioni e le richieste del cittadino in termini di sicurezza di sicurezza diari bene bene bisogna spiegare ai cittadini che questo tipo di percorso
Il percorso della repressione esemplari educazione è un percorso è in antitesi assoluta comma sicurezza con il concetto di sicurezza bisogna ricordare che tutto l'indotto che attorno al carcere tutte quelle figure
Di educatori assistenti sociali la possibilità di avere un lavoro pensante il nostro sistema non mi riferisco agli operatori ma al cittadino che magari non è fino in fondo al corrente di tutta quella che è la nostra legislazione è innegabile credo
Che gran parte di coloro i quali sono in galera lo sono per mancanza di educazione per mancanza di lavoro bene per poter uscire abbiamo detto prima la criminalizzazione della povertà il paradosso è
Cioè ad una persona
C'è finita detenuta per mancanza di lavoro anche per mancanza di lavoro per potergli consentire di uscire dal carcere gli si richiede un certificato
Di lavoro io credo che questo sia
Il maggior paradosso dovrebbe essere il carcere che dovrebbe consentire il reinserimento anche al lavoro di chi ci è finito dentro proprio per la sua mancanza
Noi dobbiamo privilegiare una visione culturale
Dell'escluso in termini costruttivi in termini di servizi sociali perché dobbiamo partire dalla convinzione che quasi tutti quelli che finiscono detenuti ci finiscono perché partono da posizioni di assoluto svantaggi
E quindi non vi è un'eguaglianza di partenza che quindi può giustificare questo fine retributivo accuse moltissimi spiega
Io
Mi auguro che questo convegno possa essere l'inizio di una riflessione per far comprendere ancora una volta al cittadino che è necessaria una inversione di tendenza
Che la sicurezza non la si acquisisce attraverso una inasprimento della repressione penale attraverso l'inasprimento delle pene detentive attraverso un inasprimento delle condizioni carcerarie
La sicurezza l'Asia tiene
Diminuendo il numero
Degli esclusi dal circuito produttivo educativo dalla socializzazione bisogna sentirsi bisogna far sentire bisogna tende ad una inclusione
E non alle istituzioni
Io vi ringrazio per l'attenzione
E ieri auguro
Un convegno per Possa consentire
Una più ampia riflessione su questi temi
Passo la parola al presidente Galgano che qui come è sempre avvenuto ad offrire la sua testimonianza ed il suo impegno per un brevissimo saluto lo ringrazio
Sono vi ringrazio
Simone una riflessione
Ha bisogno
Abbastanza un dato di fatto col quale tutti quanti ci dobbiamo confrontare
Del espletamento della loro in genere noi
Poniamo in essere
Perché le caratteristiche della diciamo così della funzione penale ecco penalistica nel nostro Paese presentano dei segni così fortemente contraddittori
E così vistosamente irrazionali
Che è inevitabile
Arrivare ai punti di approvato a cui è arrivato o l'ottimo avvocato ci Luzzi con le sue considerazioni
Ora noi abbiamo noi che esercitiamo le funzioni giudiziarie egli e i suoi colleghi dalla Camera penale e tutti gli avvocati napoletane di italiani un appunto di partenza comunque
Tutti quanti siamo consapevoli della necessità di osservare le regole che l'ordinamento ci pone nell'espletamento delle nostre rispettive funzioni
Le quali sono diverse ma hanno tutte un sostrato comune che è la conoscenza appunto delle regole
Sulle quali dobbiamo
Spiegarci e riflette
Regole che nel nostro Paese presentano dei caratteri iscrizioni hanno cioè dei segni che sono pressi contraddittori perché rendono ogni attività
Non solo difficile complicata faticosa ma soprattutto a mio avviso di modestissimo contenuto utilità
Mi auguro di dire delle cose non vere che siano contraddette
Siano contraddette con successo perché qualora io sia incorso in errori
Questo significa che gli errori che ho commesso sono come dire soverchianti dalle verità altrimenti proposto
Temo però che non sia facile rappresentare questa contraddittoria visione finalizzata ed ottimistica del nostro sistema processuale del nostro sistema penale
Perché dobbiamo valutare insieme più elementi che sono tra essi in contraddizione
Posto che tutto quello che ha detto l'avvocato ci luci esatto che cioè la finalità della repressione penale deve essere quella di rieducare il soggetto condannato per trasformarlo da quello che era in quello che dovrebbe diventare cioè da un delinquente o da uno che ha dell'intuito in un soggetto che reatino ne commette più posto che questa finalità costituzionalmente garantita non è però come dire assistita da una serie di misure concrete come giustamente ha posto in essere l'avvocato ci Lucci facendo la elementare comparazione tra gli organi preposti alla sorveglianza e quelli preposti alla rieducazione
Tutto ciò posto non si può peraltro dimenticare che nella realtà del nostro Paese noi abbiamo un concorso di culture eterogenei
Col quale non ci possiamo non confrontare
Noi non ci troviamo di fronte a una civiltà di soggetti tutti uguali quale la pensano tutti nella stessa maniera che hanno tutti uguale
Formazione che hanno tutti uguali sentimenti Carlo tutti uguale cultura uguale morale è parola così poco usata tenori ma che tuttavia dobbiamo necessariamente riscoprire se vogliamo non dico fare ma almeno capire qualcosa
Noi abbiamo nella nostra realtà non solo napoletana ma italiana e non parlo delle regioni meridionali perché il fenomeno ormai ricomprende l'intera penisola
E non parlo di popolazioni particolari perché nella nostra Italia abbiamo ingressi massicci di soggetti che vengono da altre realtà
Realtà civili noi abbiamo una serie di subculture concorrenti
Non voglio usare parole troppo grosse
Aggrapparmi a certi stilemi a cui di solito si aggrappano i soci oggi ma decisamente Joe Sauro cultura criminale
Che è una cultura completamente autonoma è che è soprattutto un monolito inscalfibile
Da quelle che sono le buone parole che di solito i gli educatori dovrebbero dire a questi diciamo così devianti
Queste subculture debbano essere combattuta sul loro terreni
Attraverso proprio come diceva giustamente l'avvocato ci luci o una politica del progresso civile
Quindi bisogna partire da lombardi sognerebbe partire dall'onda partito da lontano voi tutti lo sapete è impossibile perché le condizioni economiche di questo Paese non migliorano ma si deteriora
E non dipende dalle responsabilità di nessuna categoria specifica o che possono essere individua è un fenomeno che riguarda l'intero pianeta se sia come accade nei fenomeni economici nel capitalismo più o meno avanzato un certo percorso ondulatorio delle delle situazioni di successo economico di arricchimento di impoverimento
In questo contesto noi ci troviamo di fronte a alla necessità di fare delle scelte che sono estremamente e difficile
Di solito facciamo le scelte peggiori di quelle cioè meno faticoso quali sono la repressione Ferrero a cura del figlio
La violenza
Perché la repressione è una forma di violenza la violenza è una scorciatoia
La violenza anche nei confronti di un bambino discolo
Rappresenta il modo più veloce per impedire che quel bambino non solo gridi pianga urli e faccia delle buone leggi
Così avviene anche nei confronti di soggetti devianti
Nei confronti dei quali questa violenza la violenza carceraria
Sì esercita attraverso dei meccanismi che sono in re ipsa dotati di un efficace a base elementare che quella di impedirgli di tornare a delinquere fuori prima di tutto
Noi tutti sappiamo purtroppo per esperienza che un soggetto per esempio per fare un esempio tossicomane da
Vito alle piccole rapine non commette piccole rapine soltanto se detenuto altrimenti ne commette setto otto al giorno mi con quello che succede alle vittime voi sono cose che non ci interessa perché
Come dice giusto ed alla Guarducci luce le parti lese debbono come dire arrangiarsi
Anche se questo può essere doloroso noi adesso stiamo affrontando un altro tema un altro problema
Noi dobbiamo cercare in qualche modo di spezzare questo anello che un anello o ferreo che avviluppa il nostro sistema penalistico
In uno sbocco che non produce nessun miglioramento ma produce soltanto fenomeni deteriore
Altra scorciatoia alla quale ha fatto ricorso il nostro sistema
Giudiziario penalistico è quello di non infliggere le sanzioni
Non è infatti le sanzioni i di fatto per le grosse fette di episodi sanzionati penalmente non sono io non sono impuniti non sono applicate
Potremmo parlare a proposito di queste sanzioni di misure alternative
Di come dire di affidamento ai servizi sociali oppure di arresti domiciliari se non ricordo male forse la terminologia non è quella propria che io sto usando adesso di detenzione domiciliare ringrazia
Ma il dato di fatto è questo che è un soggetto che ha commesso un reato punito fino a tre anni di reclusione no subisce una sanzione che percepisca come tale
Perché questo è un altro dei punti che dovremmo tenere presente
Arrivati a questo punto d'arrivo si torna al punto di partenza è quello che è stato illustrato con singolare efficacia dall'avvocato la necessità dell'educazione fondamentale essenziale insuperabili
Che deve essere il punto di partenza per riuscire in qualche maniera a contraddire e a limitare questo tipo di sviluppo o come dire sinusoide
Della della vicenda della vicenda criminale criminogeno contemporaneamente
Ed è un'educazione che vede deriva deve derivare a mio avviso o almeno mi auguro che sia così soprattutto da un impegno civile al quale non ci possiamo più sottrarre e che deve coinvolgerci tutti i guanti in una posizione di generale e costante
Come dire lavoro per restituire a tutti anche a coloro che appartengono alle subculture dalle quali ho fatto cenno
La sensazione della rilevanza è della ineluttabilità dei comportamenti moralmente non riprovevole
Può essere una illusione
Forse lo è
Ci auguriamo che non lo sia
Nei limiti del possibile e auspicabile che le nostre modeste risorse continuino ad essere impiegate da parte di tutti coloro che sono preposti a quella che nell'esecuzione penale
Al fine appunto costituzionalmente previsto di dare al soggetto deviante una prospettiva di liberazione da questa prigione
Psicologico operativa
è il ricadere delle attività illecite
Non possiamo a questo punto non dire tutti noi un grazie alla Camera Penale napoletana e agli avvocati napoletani
Per questo impegno che essi anche in questo modo dimostro nel realizzare una diffuso opera di informazione
E di impegno per quella vela tutù la tutela degli interessi fondamentali dell'individuo anche dell'individuo deviante anche dell'individuo detenuto
E credo a questo punto di non dovere aggiungere altro salvo che prego i presidenti di scusarmi se sarò costretto allontanarmi perché ho delle ragioni che mi costringono a farlo mi ringrazia
Regaliamo un bellissimo intervento per la sua partecipazione
Do la parola residente l'avvocato Francesco laddove o giovani
Mia
Caro
Caro presidente della camera penale
Dichiaro subito che il Consiglio dell'ordine che ho l'onore il privilegio
Di presiedere e di rappresentare
E certamente ben lieto di essere a fianco della camera penale
Per questa iniziativa
Importantissima
Questo progetto
Carcere possibile al quale magistralmente ha posto mano Ricardo Polidoro io ricordo perfettamente che l'anno scorso incontro sarebbe presso la Feltrinelli e se non ricordo male il caldo Polidoro non fu presente perché era stato colpito da un lutto gravissimo pare la perdita del Papa
E c'era con me anche Michele Cerabona
Anche allora l'incontro fu foriero di grandissime importantissime considerazioni
E di grossissimi risultati quali quelli che io auspico anche quest'oggi possano aversi il presidente Ciucci e Sato quando ormai
Anche se conciso è stato quanto mai eloquente
Nel rappresentare
Sotto le varie angolature questo Progetto
E ed Elia possono accendo sulla
Particolarissimo significato del dell'incontro il sesso
E diceva giustamente occorre un'altra concezione un'altra Filosofia e diceva ancora che il cittadino ha bisogno di sicurezza
Pene crudeli insicurezza mi fa piacere avere la presenza qui del dottor Tommaso contessa abile io vorrei permettermi di dire che ahimè
Capita semper più sovente
Che
Anziché i detenuti uscire
Redenti dal dal carcere
E si escono
Con
Certamente se non certamente sicuramente opposte
O può o opposte di letture
E si escono
Mal malamente educati
E si escono ancora più dediti alla a delinquere alla delinquenza
Quarantuno bis
Massima sicurezza
Bisognerebbe che venisse eliminate sono pienamente d'accordo quando Domenico ci Lucchini come sono d'accordo nel ritenere che il carcere costituisca un'istituzione sociale una istituzione culturale
L'importante è la Domitilla detenzione domiciliare duri parlava eccellenza Gargano
Secondo me se se ne fa maggiore ricorso le cose possono andare sicuramente medico io non aggiungo altro
Ne saprei sarei capace di aggiungere altro anche perché io poi non faccio il penalista sono poco ad uso ai contatti se non certamente per niente addurre contatti con i detenuti
Un presidente dell'ordine però dovrebbe essere preparato anche da questo punto di vista per cui faccio ammenda delle mie insufficienze delle mie carenze sorride Michele Cerabona il quale ancora una volta sarà dicendo ma questo presidente
Perché non si dopo gli ho diversa senta visti
Posso
Posso posso dirvi posso dirvi invece che
Il mio impegno e certamente costante e quotidiano per essere puntuale all'incontro del momento io ho pregato i colleghi
Il presidente degli altri ordini con i quali avevo in corso una riunione per la costituzione della Commissione degli esami di abilitazione all'esercizio della professione forense per il prossimo per il prossimo anno
Li ho pregati di attendermi sul più tardi perché il mio dovere sacrosanto lo dico con convinzione ero quello era quello di essere a fianco agli amici della camera penale a fianco all'ottimo
Indimenticato Consigliere e fraterno veramente caro amico Domenico Cerutti grazie
Ringrazio il presidente dell'ordine anche per aver posposto impegno ordinistici pur di essere presente a questa manifestazione organizzata dalla Camera penale
Cedo la parola al dottor Contestabile
Che anche quest'anno ha posto la sua attenzione sulla realtà penitenziaria della Campania
Questa intenzione sicuramente non nasce oggi
Al dibattito sulla condizione attuale delle carceri e della popolazione che se ospitano
Bensì trova radici antiche nella collaborazione quotidiana di tutti gli operatori che agiscono con ruoli diversi dentro e attorno a questi luoghi
Allo stesso modo questa collaborazione è e sarà il collante che nel prossimo futuro ci porterà speriamo a costruire un progetto comune
Per creare condizioni sociali che favoriscono l'inserimento di quanti delinquono
Vorrei dare subito per quando possibile brevemente un quadro della situazione penitenziaria campana
In Campania vi sono due scuole di formazione del personale penitenziario quattro centri di servizio sociale per adulti diciassette istituti penitenziari
Di questi ultimi uno è esclusivamente femminile
Due sono ospedali psichiatrici giudiziari dove sono custodia attenuata per detenuti tossicodipendenti
Uno è destinato a condannati per reati sessuali altri sono centri penitenziari comprendenti più reparti destinati a categorie diverse di ristretti
Sezione di alta sicurezza di sei né libertà di casa di cura e custodia eccetera
Il cinque aprile ultimo scorso è stato inaugurato il nuovo istituto di Sant'Angelo dei Lombardi
A questa variegata presenza e finalità di strutture corrisponde un'utenza altrettanto diversificata numericamente molto significativa
La Campania per quantità di popolazione detenuta la seconda in Italia dopo la Lombardia
Dopo gli stranieri considerati tutti insieme i detenuti campani sono il gruppo più numeroso presente negli istituti del territorio nazionale più della metà alla residenza nel comune di Napoli
Nelle carceri della regione sonori stretti il dato riferito al trentuno maggio di quest'anno sei mila quattrocentonovantadue detenuti
Dei quali due mila seicentottantaquattro imputati e tre mila ottocentootto definitivi le detenute sono duecentonovantatré
Mille duecentonovanta sono sottoposti al regime di alta sicurezza un quarto dei cinque mila a livello nazionale circa sette mila e cinquecento soggetti sono a vario titolo in esecuzione penale esterna
Il numero dei detenuti in Campania tende ad aumentare
Il trentuno dicembre due mila erano sei mila quattrocento il trentuno dicembre del due mila due erano sei mila ottocento
Le cifre attuali sulle presenze giornaliere piuttosto contenute rispetto all'incremento dei nuovi ingressi sono state determinate dagli interventi di sfondamento della dalla Regione
Degli ultimi mesi e dalle iniziative a livello centrale per la lotta alla criminalità
Per porre l'attenzione sul livello di sovraffollamento si consideri più su una presenza effettiva come già detto di sei mila quattrocentonovantadue detenuti
C'è una capienza regolamentare di quattro mila novecentosettantacinque posti ed una capienza tollerabile di sei mila quattrocentosettantaquattro una forbice che la dice lunga sui livelli di vivibilità virtuale concreta
Delle nostre strutture carcerarie
Dei detenuti presenti circa il quindici per cento ha meno di venticinque anni il cinquantacinque per cento tra i venticinque e i quaranta il trenta per cento più dei quarant'anni
Lo zero virgola ventitré per cento in possesso della laurea il sei virgola cinquantanove per cento il diploma della scuola media superiore il quarantasette per cento circa del diploma di scuola media inferiore
Il quarantasei per cento e di scolarità elementare tra questi ultimi rientrano anche gli analfabeti e gli analfabeti di ritorno alcuni benché giovani non sono in grado nemmeno di apporre la
Va via si oltre la metà dei detenuti campane il cinquantatré per cento risulta all'esterno disoccupato
Circa l'undici per cento della popolazione detenuta è accusato condannata per il reato di omicidio
Il ventisette per cento e rinchiuso per violazione della normativa sugli stupefacenti l'otto per cento per quella sulle armi il diciotto per cento per reati contro il patrimonio il quindici per cento per altro reato
Non si può affrontare la problematica della rieducazione nelle carceri campane senza analizzare le ragioni che conducono molti giovani ad intraprendere la strada del crimine
Il carcere non è realtà assestante isolata fuori dal contesto territoriale soprattutto culturale che lo circondano aumenta
La chiave di lettura di quello che avviene dentro anche soprattutto rispetto alla qualità e dalla quantità degli interventi che l'istituzione penitenziaria mette in campo
Per custodire per riabilitare passa attraverso l'analisi dei fatti di cronaca ed è la storia di questi ultimi tempi
Una prima lettura dei dati sopra descritti sulle condizioni sociali dei detenuti ristretti nella regione già può aiutarci a comprendere il fenomeno della devianza in Campania
Una devianza che abbraccia la piccola criminalità quella dei tossicodipendenti o dei balordi distratta ma anche e soprattutto le grandi organizzazioni malavitose
Quelle che hanno condizionato negativamente lo sviluppo di questo territorio imbarbarimento le relazioni politico sociale abbassando i livelli di vivibilità nei nostri Paesi
Le forti infiltrazioni camorristiche nel tessuto economico del Paese
Grazie a sistemi di pressione violenti o corruttivi hanno nel passato asservito al denaro al profitto incondizionato ogni iniziativa politica di imprenditoriale
Il narcotraffico ha permesso la realizzazione di grossi affari nella costruzione di grandi opere investimenti produttivi innescando come già aveva fatto il contrabbando meccanismi di arricchimento illecito
La ricchezza e la facilità per la sua conquista sono diventati strumento per controllare i ampia fetta del territorio quartieri che da luoghi di cultura operaia sono stati trasformati in zone di guerra intestine in fortini
Quindi uno sfrenato la mancanza di qualificazione professionale l'ignoranza il culto dell'apparenza l'incapacità al sacrificio l'aggressività gratuita
Il riconoscimento del potere del leader non perché questi sia capace un valoroso ma perché Enrico e feroce
Alcuni anni fa l'allora questore di Napoli la Barbera aveva dichiarato commentando un fatto di cronaca nera
Vedo due elementi che sono poi quelli che caratterizzanti di gran parte della camorra napoletana da un lato una protervia circa assoluta e dall'altro una profonda stupidità
I clan criminali hanno successo perché vengono costruite attorno a Capri non sempre intelligenti organizzazioni che nel loro ambito funzionano e anche bene
Uno Sempione l'assistenza che viene offerta ai familiari degli affiliati
Trasformando questi alla loro famigli in servizi dati
Per loro non c'è possibilità di affrancamento se non nella miseria nell'emarginazione
Nel pensare non lo nell'organizzare interventi riso Celsan di per detenuti di queste terre occorre tener conto di queste forze spesso anche occulte
Che lavorano contro la normalizzazione dei quartieri nel rispetto delle regole la scolarizzazione dei giovani e lavoro
Educazione al buon vivere sociale sono le forze intriganti perché portatrici di guadagni più o meno facili e di conquiste di status che come già detto hanno ostacolato ed ostacolano lo sviluppo socio economico nella regione di intere generazioni
Per molti di questi giovani l'unico destino nel migliore dei casi in carcere o la clandestinità nel peggiore il terrore la morte
La guerra tra i clan tra alti e bassi nell'ultimo ventennio ha lasciato sul campo centinaia di morti di vedove di orfani trasformando questi ultimi in altri potenziali affiliati ed in altri altrettanti cittadini persi
Il passaggio di Reggio Emilia di armonia da un vanno all'altro da un capo all'altro ha forse modificato la qualità dei crimini
Del controllo sugli affari e sul territorio dei sistemi di pressione ma non ha scalfito questo blocco granitico della presenza della criminalità organizzata
Nella gestione della vita quotidiana dei cittadini
Questa presenza per quando scomodo e ingombrante e pericolosa è diventato un mai una presenza culturale
Ad essa si informa e con essa fanno i conti una piccola delinquenza quello dei tossicodipendenti quello degli extracomunitari quella degli antichi e nuovi poveri
Anche in altri contesti devianti lontani dai quartieri degradati
Il modello comportamentale predominante resta quello camorristico io apporti interpersonali hanno tra compagni sono condizionati dalle organizzazioni dalla loro ricerca di profitto e nel carcere questo aspetto diventa predominante
Non si può quindi parlare di interventi di socializzare antiche non siano fallimentari o come spesso avviene solo di facciata
Senza partire da questo riconoscimento in questo momento storico l'organizzazione criminale per i destinatari del nostro lavoro e culturalmente quella vincente e sono diffidando la cultura e di valori in maniera seria profonda che si potrà avere successo nella trasformazione di comportamenti e quindi nei fatti e negli atti il carcere in questo non può essere autoreferenziale
Restano da analizzare da affrontare i problemi di quelli che appartenenti alle fasce più deboli di questa società finiscono con i pagare con il carcere uno stato di disagio economico esistenziale affettivo disagio dubbi spesse non hanno colpe
Si pensi agli ammalati psichici internati contro oltre civile ed umano tolleranza per l'inefficienza dei servizi territoriali si pensi agli extracomunitari ai senza fissa dimora senza casa né famiglia
Si pensi a quelli costretti a scegliere l'istituzionalizzazione perché unica possibilità per soddisfare i propri elementari bisogni
Compito del carcere non dovrebbe essere quello di accoglierli così come avviene oggi in maniera critica ed in una visione assistenziale
Bensì piuttosto quello di farsi promotore per la risoluzione dei problemi di coinvolgimenti istituzionali e se necessario anche di denunce civili
Dei carceri zariste significa liberare la sanzione dalla necessità della coercizione tra quattro mura
Dell'isolamento ma significa anche riconoscere da affrontare le diverse situazioni di disagio personale e sociale
Chiamandole con loro nome e cognome evitando sterili criminalizzazioni e collocandoli al posto giusto nell'ambito dello stato sociale
Le amministrazioni locali hanno ereditato ritardi nell'ambito dell'organizzazione dello stato sociale del lavoro certamente oggi esse stanno creando i presupposti e qualcuna anche di più
Per l'organizzazione di servizi di agenzia di impulso e di supporto
Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria nell'affrontare le problematiche provenienti da questo universo recluso
Vuole vedere in conformità alla propria missione istituzionale sollecitare coinvolgere questo territorio nella progettazione e nella realizzazione di percorsi collettivi e di impreparazione di quelli individuali di emancipazione dal crimine
Gli obiettivi da raggiungere insieme sono il recupero della legalità lo sviluppo culturale civile ed economico della regione la realizzazione dell'equità e di conseguenza della pace sociale
E lavorando su queste linee e con questi obiettivi che l'istituzione penitenziaria oggi in Campiani a si sta impegnando per offrire un servizio quello del trattamento rieducativo intramuraria o un trattamento rieducativo che non va
Considerato come uno strumento infallibile bensì solo un mezzo che consente di ampliare il ventaglio delle opportunità e delle possibilità per scegliere di vivere in modo non conflittuale con le norme penali
Il carcere resta un luogo di limitazioni di sofferenze
Il tempo trascorso in carcere come dicono in molti e un tempo perso a meno che un soggetto non riesco ad utilizzare questo periodo della vita per riflettere sulle proprie problematiche sulle loro possibili soluzioni sulle loro scelte dimensione questo sulla quale possono incidere gli operatori aiutando il soggetto a prendere coscienza della propria condizione
Certamente però la relazione di aiuto non può fermarsi a questo occorre allora prospettare al detenuto una via d'uscita che può passare per la scuola il lavoro la cura degli affetti
Gli spazi dove manifestare creatività impegno il trattamento consiste nell'offrire al soggetto recluso queste opportunità tendendo il più possibile a renderli efficaci
Ma non esiste un trattamento rieducativo imposto né con esito scontato
Sono talmente tante le variabili oggettive e soggettive che entrano in gioco nei rapporti detenuto operatori strutture famiglia ambiente esterno che pensare di poter ipotizzare un percorso con successo finale sicuro estremamente artificioso
Ogni detenuto si porta dietro una propria storia che è fatta anche di quella dei suoi familiari o del gruppo di appartenenza
Solo operando per una trasformazione dell'ambiente di provenienza così come una Rizzato sopra e fornendo nuove possibilità di scelta e possibile trasformare in ambito di esecuzione penale una pena inutile in pena utile
La politica da perseguire deve essere non di natura punitiva ma di natura preventiva
Ed è in questa dimensione che l'amministrazione penitenziaria anche in Campania lavora con tutti i suoi operatori
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un considerevole sforzo proprio dell'amministrazione che qui rappresento per valorizzare i progetti pedagogici e formativi all'interno degli istituti penitenziari
E su questa progettualità hanno lavorato con noi in piena collaborazione gli enti territoriali le associazioni di volontariato le istituzioni scolastiche
Va sottolineato che oggi in tutti gli istituti è possibile frequentare la scuola elementare e media
E in alcuni istituti Secondigliano Avellino Ariano Irpino Benevento Carinola Santa Maria Capua Vetere sono istituiti corsi d'istruzione sul superiore
Sono stati organizzati complessivamente settantanove classi per settecentottantotto allievi
Si è pensato di realizzare un polo universitario presso il Centro penitenziario di Secondigliano con la stipula di una convenzione tra l'Università Parthenope di Napoli ed il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria
Nel due mila e tre sono state organizzate dodici mostre di manufatti
Delle quali una all'esterno cinquantacinque partite e tornei di calcetto in collaborazione con l'acquisto più di settanta manifestazioni ricreative spettacoli musicali incontri culturali teatro realizzato spesso dagli stessi detenuti quali attori svariate altre attività trattamentali redazione dei giornali
Tutto con l'aiuto e l'intervento della comunità esterna
Entrano nelle carceri campane centotrentasei assistenti volontari
Ai sensi dell'articolo settantotto dell'ordinamento penitenziario molte altri partecipò su autorizzazione della magistratura di sorveglianza ai sensi dell'articolo diciassette dell'ordinamento penitenziario
Ancora vorrei qui ricordare i molti progetti avviati e portati a termine negli ultimi anni per esempio Anama care ali d'autore la stessa donazione di libri della Feltrinelli per le biblioteche degli istituti ed ancora proprio in questi giorni il patto di solidarietà
Dipartimento amministrazione penitenziaria Unicef per l'infanzia l'accordo di programma con il Centro di giustizia minorile per l'inserimento dei detenuti giovani adulti Accordo di programma che va verrà siglata proprio domani mattina
Mi sembra opportuno fare un particolare cenno alla formazione professionale negli ultimi tempi sono stato attivati all'interno degli istituti penitenziari della Campania da parte della Regione settore ormai settantacinque corsi di formazione professionale per circa settecentocinquanta allievi
L'intera offerta formativa primeggia il settore informatico oltre che altri legati al mondo produttivo locale
Da segnalare all'attivazione della sotto commissione per i problemi della devianza e della criminalità
Operativa presso il Provveditorato regionale e insieme ai delegati della Regione Campania sta elaborando concrete proposte di adeguamento della formazione alle esigenze del mondo del lavoro
La Regional Teresi Fania anziana del Progetto argomento carcere di Arienzo affidato una ricerca sulle condizioni di detenzione
Nelle carceri della Campania l'associazione Antigone la Consulta regionale sulle pari opportunità ha creato un tavolo permanente di lavoro sulle condizioni delle donne detenute stiamo avviando a livello decentrato una serie di incontri per sanzionabile rizzare le amministrazioni locali all'inserimento dei nostri utenti quali destinatari degli interventi nei piani di zona
Il comune di Napoli ci ha comunicato di aver costituito l'Osservatorio permanente sul carcere altri Comuni si sono attivati per iniziative sulle realtà penitenziaria del proprio territorio
Qualche sette è diventato nostro partner nella presentazione dei progetti Equal uno di questi progetti relativo agli immigrati è di competenza sovraregionale
Un'ultima considerazione
L'ideazione e la formulazione soprattutto la realizzazione di queste progettualità sono uno sforzo enorme per gli operatori del carcere
E si vivono una condizione lavorativa di grande sofferenza perché in sotto organico perché in continua tensione operativa perché residenti in questo sesto sette ritorno disagiato
Gli sforzi che si fanno per garantire il trattamento rieducativo nelle nostre culture carcerarie sono la linfa vitale che sottende a qualsiasi scelta di natura politica finalizzata alla rieducazione del CEO
Qualsiasi forma di attenzione di collaborazione che venga loro dalle agenzie esterne comprese quelle qui presenti questa sera è ben accetta
Proprio per le ragioni che ho illustrato in premessa quelle sono le condizioni sociali e culturali di alcune fasce della popolazione campana noi operatori penitenziari non possiamo da soli modificare mentalità e comportamenti grazie
Stabile
Cedo la parola
All'onorevole collant
Al quale retoricamente chiedo
Perché perché so che d'accordo con noi
Il concetto di sicurezza che così tanto viene sollecitato dei cittadini
In assoluto contrasto
Non soltanto con l'inasprimento di meccanismi repressivi penalistici ma anche con un trattamento disumano all'interno come quello attuale all'interno delle carceri italiane
Cioè io ho detto ti ringrazio per l'invito abbia accolto con grande piacere io
O se ascoltato la tua introduzione che è stata eccezionale e la condivido non foss'altro la mia è solamente una battuta nel mio schieramento politico io sono
Un esponente nazionale di destra sociale quindi questi problemi gli embrioni molto Arcuri e poi d'altra parte la mia cultura professionale
E mi porta molte volte della Aule parlamentari a stare molto vicino a Giuliano Pisapia
Che sotto questo profilo mi pare che dia veramente degli spunti eccezionali discutiamo molto di questi problemi tra l'altro Giuliano Pisapia era presidente del Comitato carceri sua sostituito
Da qualche mese da Enrico Buemi
Condivido quindi tutte le le premesse
Però il tema mi pare che sia un poco stato affrontato in termini generali se dovessimo affrontare tutte le tematiche che sono state qui prospettate non ce ne andremmo più a Milano ma fedele sociale nel politico nelle economico e così via io vorrei invece essere più pragmatico e concreto
Io vorrei introdurre il mio intervento attraverso il ricordo di un'attività parlamentare di cui è testimone Vincenzo Siniscalchi
Noi abbiamo dato la stura l'attuazione del decreto legge del novembre del due mila e due era un intervento che prevedeva
Delle particolare provvidenze in materia di struttura penitenziaria
Nella maggio-giugno c'è stato posto un pari re sulla forma degli interventi ed ebbero qui parlare anche di cifre
Con un impegno di novantotto mila euro per il mille per il due mila e tre e di trenta mille trenta milioni di euro per quanto riguarda del novantotto milioni di euro per il due mila tre
E trenta milioni di euro per il il due mila e quattro complessivamente duecentocinquanta miliardi
Per la verità io che non ho mai peli sulla lingua notai che nell'ambito
Di questo progetto vi era un privilegio per le carceri del Nord particolarmente vi era la ristrutturazione e la istituzione di nuovo un padiglione a Bollate la costruzione di nuove carceri a Pordenone e Varese
è una lungo elenco
Di carceri da dismettere con la famosa formula della locazione finanziaria la formula per la verità molto molto utile
E l'unico punticino che riguardava la Campania perché il titolo del convegno riguarda particolarmente la Campania era Sala Consilina
Io mi ribellare ancorché fossi relatore
A questo modo di fare e chiesi spiegazione su questa mancanza di priorità per la verità ci furono date delle spiegazioni e ciò nondimeno io ritenni opportuno esprimere un parere in cui si stigmatizzava questa scelta e questa priorità che non assolutamente apparteneva al nord ma apparteneva più al martoriato carcere di produzione reale
Che ancorché sia gestito in modo eccezionale dai dirigenti ripresenta delle situazioni a dir poco allucinanti io non so se
Duro anche Enzo soprattutto ha avuto la possibilità di visitarlo colle ci sono ancora
Saloni di al massimo di venti venticinque metri quadri che ospitano tredici quattordici quindici detenuti se noi poniamo dottor Contestabile il punto su questa situazione ecco
Veramente abbiamo messo il dito sulla piaga non so
Quali possono essere i rimedi indubbiamente un primo rimedio importantissimo è quello della
Della ristrutturazione delle carceri ampiamente si può dire tutto al ministro Castelli non sto qui né a difenderlo noi ad attaccarlo per l'amor del cielo in modo neutro però nell'ambito della fra particolarmente del settore penitenziario egli ha avuto no particolare attenzione che si è poi anche concretizzata attraverso l'impiego di risorse che non sono solo queste ma sono anche altri io metto a disposizione
I lavori parlamentari in proposito i miei interventi gli interventi di tutte le parti politiche delle parti politiche la relazione finale
Ma il discorso io
Volendo rimanere nel concreto lo vorrei anche fare in relazione ad un altro aspetto che quello più importante non venisse prima
Il Presidente del Comitato Carceri Buemi
Ci invitò a visitare una realtà che ritengo sia eccezionale forse sia qui da porre come me
Esempio per poter affrontare siffatta il problematico lasciamo stare il Comune la Regione tutto quello che volete alla fine sono chiacchiere nel vero senso della parola perché se la formazione
Non la si fa nelle carceri
Il il seguito lo si può ottenere lo si ottiene in modo più o meno il più o meno veloce
Ebbene noi andammo ad Amburgo una perché si erano verificati due episodi abbastanza gravi due omicidi nell'ambito due omicidi
E sì paventava la possibilità di chiudere questa realtà realtà eccezionale perché è una realtà in cui i detenuti erano liberi e tutti avevano del dei compiti ben spero iscritti a corsi di formazione Acqui cultura
Forum fuori sopralzo di ebanisteria di fallito tech Emilia
Parecchi ferro parecchi corsi di formazione
E addirittura apprendemmo una cosa eccezionale chi chi aveva fatto il corso di acquacultura era stato assunto immediatamente dopo la liberazione in Sardegna
Quindi avendo vinto elemento sociale eccezionale a dimostrazione della bontà di questa iniziativa e quindici apponemmo in modo netto nettissimo
Alla chiusura di questa realtà penitenziaria
Anzi proporremo qualche cosa in più e non so se il discorso sia importante anche ai fini del reinserimento proporremo di riaprire e piano sentieri aprire l'Asinara per creare delle strutture che potessero ospitare perlomeno quattro cinque mila detenuti
Grossomodo il dieci per cento di tutta la la popolazione carceraria
Italiana e perché lì a mio modo di vedere sarebbe estremamente agevole istituire per le ragioni di sicurezza che ci sono
Dei corsi di formazione e farsi e questo è importante perché ha Gorgone che andava mi rivolgo ai magistrati di sorveglianza chi doveva espiare gli ultimi quattro cinque anni di detenzione dopo una lunga detenzione anche dopo una detenzione meno lunga ma il periodo minimo ero quattro-cinque anni
E quindi dare questo tipo di prospettiva al detenuto di iscriversi a un corso di partecipare a questo corso libero
Per poi essere reinserito a mio modo di vedere incentivo eccezionale perché sì si avvia alla rieducazione e se noi dovessimo raggiungere una proposta operativa che ritengo trovi il consenso posso trovare il consenso di tutte le forze politiche non avremmo fatto un considerevole
Passo Avanti tu hai fatto una domanda sulla sicurezza
Beh la sicurezza non la si affronta con la repressione se mi consente la si affronta anche con la prevenzione
La prevenzione così dispersa dalla dalla repressione ma fa fronte Remo un problema di carattere politico sul quale vi sono diversi orientamenti diverse si sono diversi concessorio diversi orientamenti di pensiero che sono diversi sul posto perché si appartiene all'opposizione sia partirà alla maggioranza quanto si diventa maggioranza cambia l'atteggiamento e viceversa
E il gioco il teatrino della politica che si porta a siffatte considerazioni a quel consenso famosa acqua a cui tu facevi
Riferimento ma noi potremmo parlare a lungo diretto qua quale la secondo il mio modo di vedere il limite della sua relazione che ho apprezzato anch'io mi sono informato
Siamo a sei mila e cinquecento tenute a fronte di una capacità ricettiva di cinque mila e novanta detenuti siamo trecento trecento quasi al a trecento unità dal limite massimo
Non posso non ricordare che appunto il ministro Castelli ha realizzato in quest'ultimo
Periodo di tempo un'opera e Lainati l'abbiamo inaugurata poco tempo fa era anche lei è presente
Che dovrebbe essere un modello dell'inserimento sociale il carcere di Sant'Angelo dei Lombardi che ha una ricettività di duecentosettanta posti attualmente ce ne sono solamente
Cioè
Attualmente ne sono solamente settantuno i dati che mi sono stati forniti dal ministero sono diverse da quelle in suo possesso perché si parla di duecento settanta non è questo il punto anche sotto questo profilo mi pare che ci sia questo ci sia vini
Non dico verso la risoluzione del problema è un problema vecchio vecchissimo che non esiste da tre anni ma esiste da trent'anni e forse più dal momento in cui grazie dal momento in cui è mutato l'orientamento da garantista forcaiolo cambia
Come
Sì si sia chiedo scusa
No ha perfettamente ragione ma mi rivolgevo casualmente ad un interlocutore che aveva fatto dei riferimento a dei dati che io condividevo fino a un certo punto ma eh che erano fino a un certo punto attendibili
Se lei per un solo istante dottor Contestabile pone mente al quadro che ho anch'io presente ai corsi di formazione che tra l'altro presentano anche e più del cinquanta per cento dei bocciati
Lei arriva nel semestre di discorso a cinquecento trenta unità di cui solamente il cinquanta per cento grosso modo promosso a fronte di una popolazione carceraria che di
Sei mila e quattrocento unità quindi lei arriva ad una percentuale di corso di formazione che tocca l'otto nove per cento percentuale minima rispetto a quelle che sono le esigenze che noi abbiamo rappresentato
Ma io dico di più
Secondo il mio modo di vedere questa è la strada che ci può far pervenire agevolmente ma anche Sand in tempo assolutamente non brevissima ma quantomeno medio
A ad affrontare e risolvere il problema ancorché parzialmente a tutto questo a mio modo di vedere si dovrebbe accompagnare un'altra iniziativa che ritengo sia essenziale
Nel momento in cui si partecipa al corso di formazione nel momento in cui lo si supera ecco lo Stato dovrebbe praticare quello che si pratica degli studenti il prestito d'onore nei confronti dei detenuti e questa iniziativa migliori cioè il detenuto che esce e che non trova assolutamente nessun tipo di sistemazione perché c'ha questa macchina che lo blocca all'infinito
Se dovesse avere questo tipo di incentivazione anche per esercitare attività artigianali in cui non c'è necessità del rapporto di subordinazione ritengo che tutto questo sia estremamente importante
E non solo perché esiste inserisce socialmente
Un individuo che ha commesso reati perché naturalmente affetto dalla povertà come giustamente faceva osservare
Mimmo Ciruzzo ma anche per un'altra ragione perché anche gli altri che vedono lo stato che non reprime non considera la pena come un fatto di
Di di punizione ma la considera come un fatto veramente di reinserimento dei detenuti potrebbero essere indotti a percorrere questa strada e a praticare l'effettivo reinserimento io ho detto
Solo qualche cosa delle possibili iniziative che si possono praticare e che consistono illa prima nel rivedere queste strutture carcerarie che sono posso lette e ci stiamo muovendo in questi sensi nella evitare
Il fatto da terzo mondo nel vero senso della parola neanche l'Africa in cui si praticano determinati diritti
Può vedere eccelle piene di quindici venti detenuti come purtroppo siamo costretti ad assistere a ancora a tutt'oggi nel carcere di Poggioreale sono queste le cose che contrastano con la nostra civiltà giuridica e quindi vanno rimosse prima ristrutturazione
Di tutte le strutture carcerarie secondo l'incentivazione
Di dei corsi di formazione per il reinserimento del prestito d'onore sono delle proposte concrete perché altrimenti facciamo solamente discorsi aerei che non servono a niente io però vorrei ancora soffermarmi per qualche breve istante mantenendo
La
La promessa di brevità che
Ho fatto atti
Ci sono due problemi che io vorrei sottolineare e lo dico sempre con la mia solita franchezza io sono ancora tuttora il Presidente del comitato permanente per l'organizzazione giudiziaria
Ho fatto tre audizioni un'audizione la prima riguardato il presidente della sorveglianza del presso il tribunale di Napoli la dottoressa Di Giovanni
Eh perché io conoscevo le problematiche conoscevo soprattutto questa mancanza di organico che molte volte blocca
Il completamento delle procedure non entriamo nel merito del certificato di lavoro delle difficoltà sono questioni che purtroppo sono oggetto
Non dico Dilma interpretazione da parte del del magistrato ma purtroppo sono oggetto forse di una formulazione legislativa
Non aderente alla realtà che non soddisfa le esigenze che sono state così bene rappresentate bene quell'audizione che fu lunghissima io lo passata immediatamente al ministro
Perché abbia in considerazione quelle osservazioni e che non sono tanto non si pongono tanto come critica alla ai magistrati di sorveglianza ma si pongono forse come critica al ministero della giustizia oppure all'anca Renza di organico che non è coperto e ritengo che il tribunale di sorveglianza si
Abbia una priorità rispetto alle alle altre attività
Un ulteriore un'ulteriore considerazione la faccia e la faccio da garantisti il quarantuno bis anche qui gli orientamenti sono orientamenti molto molto DiVersi a secondo dei momenti politici si si è garantisti così diventa forcaioli pose diventa garantisti a secondo delle esigenze politiche che sottostanno
Noi invece siamo sempre gli stessi io e ti perlomeno
Non abbiamo mai mutato
Quello è lo dimostriamo sia che siamo maggioranza sia che siamo opposizione sul quarantuno bis io
E direi che forse mettere a regime il quarantuno bis non è stato assolutamente un errore
Perché la ratio del quarantuno bis qual era non è l'accertamento almeno sotto il profilo della delle esigenze rappresentate quelle di punire fino a più non posso coloro che si erano resi responsabili di reati di particolare allarme sociale la esigenza del quarantuno bis è rappresentata da evitare contatti con l'esterno
Noi abbiamo esteso e a livello trasversale il quarantuno bis anche ai terroristi
Ecco che lo Stato in questo particolare momento
Si guardi bene dal farsi che i terroristi non abbiano contatti con l'esterno con tutto quello che sta capitando mi pare che sia una sorta di legittima difesa alla quale difficilmente si potrebbe obiettare alcunché
Però nell'ambito della del quarantuno bis che è stato inserito a regime con delle modifiche certamente favorevole almeno rispetto ai decreti che veri o non reiterati volta per volta senza che fossero
Toccati neanche in un piccolo passo e che legittimavano a mio modo di vedere quel trattamento carcerario e che inammissibile
Contro le le risoluzioni dell'Europa contro le decisioni dell'Aja su questo siamo
Perfettamente
D'accordo quindi io ritengo che noi abbiamo posto dei problemi dei problemi importantissimi che vanno affrontati Elia dovrete affrontare voi
Le avete già affrontati con una giurisprudenza che e mi mi ha convinto alla perfezione qua il nudo qua secondo il mio modo di vedere è il punto più importante
E Enzo mere potrà essere testimone nel corso degli interventi fatti non solo da me ma anche da altri anche da Giuliano Pisapia pare che pure tu sia intervenuto negli stessi termini lo abbiamo cercato innanzitutto di giurisdizionali Zare il provvedimento che non fosse assolutamente il il ministro quindi l'autorità amministrativa a darne a dare corso attraverso un decreto ancorché poi sottoposta al vaglio del tribunale di sorveglianza
Ma poi soprattutto l'aspetto più importante io farò una botta la battaglia in questi sensi in tutti gli interventi se voi ponete mente all'iter parlamentare ecco il punto caro caro Mimmo
E l'avrete reazione automatica della della quarantuno bis ne stiamo assistendo in questo per iter in questo periodo a reiterazione di quarantuno bis nei confronti di soggetti e qua è la cosa che non può essere condivisa che sono sotto questo regime da otto nove dieci anni
Sulla scorta delle stesse segnalazioni che il ministero della Giustizia affatto a sostegno del primo decreto è una cosa indegna nel vero senso della parola quando le organizzazioni criminali che magari
Con le quali magari avrebbe potuto avere di contatto di cui il soggetto avrebbe potuto essere portatore di interesse o rappresentando non ci sono più
Questa è una cosa veramente indegna nel vero senso della parola in questo mi pare che dobbiate intervenire voi e dobbiate farlo attraverso la interpretazione della volontà del legislatore
La volontà del legislatore è stata questa non si può andare al di là dei limiti di due anni ma non si può reiterare se non attraverso una verifica in concreto
Della della sussistenza di rapporti con l'esterno e arriviamo e arriviamo al punto io tu segnalati
Ecco noi abbiamo aumentato per la verità i colloqui anche fino a quattro abbiamo aumentato le ore di aria fino a sei se non mi sbaglio
Molte volte i colloqui si danno si negano a secondo delle informazioni magari che si riferiscono a un comportamento antenato di sette otto anni fa cose assurde meramente in significa però nel miglioramento di queste condizioni non è che sposta i termini del problema qui c'è una confusione enorme
Che non può non essere sottolineate lo si deve fare senza peli sulla lingua senza logiche di appartenenza politico di convenienza del momento è una questione che bisogna farla sempre qual è la ratio
Del quarantuno bis è evitare collegamenti con le stelle impacchi non c'entrano lega la corrispondenza c'entra ma fino a un certo punto
E ci sono anche delle decisioni dell'Aia in questi sensi ecco io
Ho voluto anche sottolineare queste su questo aspetto che tu giustamente hai richiamato che poi è stato richiamato anche da altri
Allora volendo arrivare alla conclusione del mio succinto intervento io dico una cosa e quali un invito alle forze politiche
Ecco il problema carcerario non si risolve assolutamente con il concorso di una sola parte
Il problema carcerario si risolve col concorso di tutte le parti politiche interessate e non si risolve con un atto di coraggio
Lo si risolve non chiudendo si dietro l'usbergo del conto del dell'impatto con l'opinione pubblica e col consenso
Ecco se questo governo dovessi assumere un'iniziativa in questi sensi e poi si dovesse vedere dall'altra parte tacciato di essere amico dei criminali questo governo lo farebbe mai
Ex adverso se l'altro Governo
Forse nel due mila e sei non si sa se si verificherà o no dovesse dovesse assumere iniziative interessa in questo senso si verrebbe si vedrebbe d'altra parte l'opposizione come tacciato di essere amico di terminali allora secondo me lo dico come autocritica da politico
Dico che per risolvere questo problema bisogni spogliarsi
Da questi condizionamenti di carattere politico bisogna fare tutto trasversalmente bisogna recepire l'appello di Miglio ci Luzzi che io condivido alla perfezione ancorché mi richiamo su sponde opposte però su determinati argomenti e camminiamo all'unisono io spero di continuare nel corso di questi due anni di attività parlamentare che ci rimangono ancora in questa attività e spero di a vere primo fra tutti Enzo Siniscalchi a fianco mio
Perché si possano affrontare in modo sempre più concreto non attraverso le petizioni di principio che non servono a niente questo problema e cercare di perlomeno gli avviarlo assoluzione grazie
Grazie onorevole Sergio Paola
Saluto il Presidente del Consiglio
La parola all'onorevole Vincenzo Siniscalchi
Molto brevemente perché io sono costretto
A recarmi a Roma perché domani si annunzia
Si annunzia la possibilità da parte del il governo nove quando io sono così Tore
Di porre la questione di fiducia non sulla riforma del carcere nemmeno sulla riforma delle giudice di sorveglianza e nemmeno sui problemi della sanità penitenziaria ma sull'ordinamento
Giudiziario quindi chiedo scusa se riduco il mio intervento a pochi ma certamente accorati accento in accenti intanto io mi compiaccio molto con la Camera penale che con
Mimmo Ciruzzo del quale abbiamo ascoltato la relazione così appassionata ma anche con all'apporto
Di di di sostegno di carattere culturale che credo dovuto all'iniziativa di Riccardo Polito del
Direttivo
E ha voluto dare a questo il problema delle carceri in Italia e in Campania in modo particolare non un aspetto rituale una cosa di cui bisogna parlare e che certo non raggiunge tra gli operatori del diritto la folla dell'altra sera per ascoltare come era giusto che fosse il concetto il concerto di Peppe Barra nel
Caserta Capua hanno qualche sarebbe
Molto opportuno che andasse oltre
Il la presenza certamente autorevole di chi ha avvertito la necessità di intervenire
Stasera e diventasse un po'patrimonio popolare patrimonio vasto patrimonio sociale visto che il Polar ci teneva molto ad aggiungere l'aggettivo sociale alla sua collocazione politica che
Io posso farne a meno dico mi compiaccio per l'aggiunta dell'aggettivo che rivendica colava insomma voglio dire mi dispiace che non si possa estendere evidentemente se si è ritenuto di fare l'aggettivo di una corrente evidentemente vi sono altre che non hanno scelto questo aggettivo l'importante che Cola l'abbia scelto l'abbia rivendica
Perché è importante questa riunione perché mi pone ancora una volta di fronte a quello che io ritengo un vero problema quello di un cambiamento di cultura quello di un cambiamento generale
Non possiamo assolutamente fare qui quello che fanno sottosegretari ministri
Quando rispondono alle nostre interrogazioni io ne ho portato qualcuno a fare un fascicolo per la Camera penale che anche credo che via io ne ho fatte alcune a proposito dei suicidi in carcere
Delle incognite di alcuni suicidi in carcere se non siano l'effetto non di scelte autonome
Ma di affetti di una longa manus del potere criminale che spesso costringe anche al suicidio c'è un'inchiesta anche nel carcere di Napoli ovviamente longa manus che travolge
Come del resto si evince dalla importante relazione del ispettore del direttore Contestabile è travolgente sacrificio continuo e la vigilanza continua e sesso che
Che fanno gli altri con detenuti cioè dice di agenti di polizia penitenziaria che da sempre ovviamente soffrono una condizione particolare un cambio di cultura e che noi veniamo adesso a dire che il Parlamento può fare delle cose io non sono abituato dopo dieci anni di Parlamento ma dopo decenni
Di attività professionale e a dire che ho constatato che veramente si possa fare qualcosa si è fatto nella direzione inversa a quella che doveva essere perseguita c'era stata una grande legge di riforma che come sapete si chiamava legge Gozzini e che è stata successivamente depauperata Sata successivamente contro riformata comunque il sistema di troppo il cimento delle garanzie del quale è bello sentir parlare in questa sede ma che forse è stato troppo enfatizzato in altri aspetti della vita giudiziaria anche se era necessaria
Un cambio di cultura vedete io ho ascoltato con attenzione
Ci Luzzi dottor confessabile gli amici il procuratore generale e io ho partecipato a questa discussione in ambiti
Giovanili ma questo ma importantissimi per la trasformazione del sistema carcerario sessantotto ho partecipato a questa discussione in atto in in anni tremendi per le leggi eccezionali quando ci mobilità mammo per un mio assistito
Che a stento dopo una detenzione nel mille novecentosettanta
Dal sei dopo il delitto Moro si chiamava Alberto buono tonto e riuscimmo a tirar fuori dal carcere nel quale si era ormai adattato in una forma anche di contrazione muscolare il fisica e ci fu un grande procuratore generale
E ancora vivente il procuratore generale Angeloni che alla fine e superò tutti i tribunali di sorveglianza o tutto il rispetto per questa
Istituzione di cui si parla molto poco nella finanziaria perché poi ripeto le buone intenzioni è lastricata del pavimento dell'inferno soprattutto dell'inferno parlamentare però io chiedo a tutti voi
Di su internet di seguire che cosa c'è nel carcere nelle varie leggi finanziarie soprattutto devo dire
Senza polemica siamo amici con Cova negli ultimi tre anni deve solo ha detto anche Luís prima quando ha detto che si è sentito a disagio come relatore di una determinata ha detto che cosa cioè sulla medicina penitenziaria
Che cosa c'è lady avete visto un importante documentario televisivo sulla giustizia non so quanti di voi non c'erano molti programmi c'era l'attesa dei risultati elettorali
Deve poi c'era però questo importantissimo programma sulla giustizia e questo lungo programma nel quale parlava anche il ministro della giustizia obblighiamo completamente il pianeta carcere
Perché evidentemente lo si considera un comparto che è stato in mezzo tra il ministero delle infrastrutture a cui spesso si chiede di intervenire per la parte edilizia con lo aveva detto molto bene
Degli sforzi che ha fatto per contrastare la furia
Diciamo leghista di volere dotare di carceri probabilmente per inserire un maggior numero di immigrati o di poveracci perché i quando alle nostre interrogazioni
Sì risponde sempre anche quelle io l'ho fatto una anche sull'articolo quarantuno bis sul campo per lungo personaggio camorrista delinquente insomma
Però ristretto con quarantuno bis e in condizioni di salute pessime e nella risposta cortese
Dice anche l'istanza del venticinque luglio due mila e una volta a ottenere dal magistrato di sorveglianza di Vinavil provvedimento interinale
Sala crepando insomma stava in condizioni dei di cui all'articolo seicentottantaquattro
Era stato però rigettata poiché le condizioni di salute del detenuto porta apparendo gravi
Non sono state ritenute tali da giustificare la tutela d'urgenza ma l'interrogazione non si dirigeva provvedimento del tribunale di sorveglianza si chiedeva una volta per tutte
Di istituire all'interno del quarantuno bis e senza il quarantuno bis
Delle ispezioni da parte del ministero perché si accertasse che le cose io poi ho fatto anche una mozione su Guantanamo che non c'entra con queste cose però sa qualche volta poiché si arriva
Non so parla la tortura non è il caso delle nostre carceri ma quando quando una condizione di salute
E sia pure all'interno del doveroso necessario quarantuno bis ecco perché cambio deve essere di cultura non può essere l'appannaggio di determinati interventi a chi è più bravo io poi non amo la quella parola
Insomma
Che dice d'un sacco di confusioni trasversali sono peraltro dico con la di usarla ma insomma io francamente non ho bisogno
Di trasversalità noi dobbiamo andare secondo le nostre brutture e dobbiamo andare a delle proposte concrete sul piano dei
Diritti alto soprattutto dobbiamo chiedere ad ogni finanziaria così come tanti di noi fanno che su queste questioni sia interpello che non è un problema di analizzare il tribunale di sorveglianza sappiamo vivere quella condizione
Difficile di difficoltà di organico eccetera di cui tante volte abbiamo sentito parlare ma il problema è di stabilire ad esempio dove si può da un lato dire che le condizioni di uno solo gravissime non so se poi
E Motorola è morto non è importante insomma
E abbiamo fatto il nostro
Dovere e dall'altro non attivare dei meccanismi ispettivi per cercare di
Rispettare l'altra no norma costituzionale insieme a quella sulla funzione del carcere che è un ottocentesca diciamocelo francamente
è è molto retorica insomma Licci ci credono gli operatori penitenziari perché sono bravi perché fanno di tutto
Ma insomma che abbiamo non sapeva una vera funzione rieducativa è una cosa insomma che somiglia più al libro dove di De Amicis che non alle compatibilità effettive con i sistemi carcerari e
Il problema è quello di della compatibilità per esempio con gli altri diritti col diritto alla salute che è un altro diritto costituzionale
E qui io spero un giorno di poter dire che i tribunali di sorveglianza soprattutto ad Albania
Hanno risolto i problemi di organico per cercare di non a arrivare alla emergenza per cui si fanno delle scelte un po'come l'azione penale che si annunzia ma non passerà
Naturalmente nel due mila e sei oppure faremo macchina indietro si le cose cambieranno non passerà la discrezionalità dell'azione penale che però di fatto sul piano della sorveglianza
è necessaria perché c'è diceva anche ieri una breve nota
Di quella
Marina probabilmente non arrivava acqua per cui per poter fare la doccia per poter fare la doccia bisogna andare al piano inferiore
D'estate e bisogna a allora nel siamo app adesso vedo patire intrinseche mi assicura
Purtroppo non va assicurato il ministro per la UE che non va da due anni non fa mai risposto a questa interrogazione questo serve per scaricare anche delle tensioni perché le docce
Sono fatti a turno due giorni a sembrava una cosa da niente ma qua non stiamo parlando del quarantuno bis
Che poi altri elementi
Di possibile
Di possibile parallelo sonde torture psicologiche ma tutta questa serie di giustificazione sulle quali non è il caso in questa sede di entrare perché trasversale Oronzo sversare
Non andremo oltre quindici deputati su seicentotrenta se potessimo il problema dell'articolo quarantuno bis se si pensa che questo Parlamento
Non ha sì affronta vuoto con un voto di più sull'ordinamento giudiziario
E ha messo da parte di tutti i problemi collegati al quattrocentosedici bis collegati alle garanzie del giusto processo derivati da quella norma che comunque abbiamo tutti quanti votato
Nella precedente legislatura dall'articolo centoundici ribaltando completamente in una forma anche un po'superficiale il problema dalla separazione delle cartiere
è possibile questo cambio di cultura periti sapete che cosa paletti può mio avviso di cultura deve
Cessare la cultura della interni penalizzazione dei comportamenti e la conseguente equazione
E ci sono troppi detenuti i disagi dell'ambiente carcerario
Derivano dal sovraffollamento non c'è una interrogazione che non parlo del sovraffollamento e certamente non è voluto né dal ministro né da nessuno è un dato di fatto
Però qua c'è un bellissimo articolo sull'al mondo di sabato ventisei giugno due mila e quattro quindi sabato scorso e scritto
Per sollecitare una nuova legge penitenziaria in Francia del carcere di Lione fanno orrore che ci sono carceri pessime in Francia quindi non è che pare però questo articolo è scritto da Mark Davies le brame juke e una deputata socialista ed è stato ministro nel precedente governo sinistra di centro sinistra o la dice questa studiosa questa parlamentare importanti su questo importantissimo giornale
E bisogna smetterla di far credere che più prigioni significa più sicurezza
Ecco perché ci sono dei meccanismi perversi ed è uno studio anche questo mi permetterò di dare perché era padre di Foucault quindi qualche cosa cioè più vecchio e dai ecco col questa dice
Se noi dobbiamo rispondere a tutte le interazioni con il sovraffollamento
Però poi dall'altro lato non si affronta il problema delle depenalizzazione delle droghe leggere dall'altro lato non si affronta mai il problema
Dell'eccesso di penalizzazione di alcuni comportamenti
Dall'altro lato si creano nuove fattispecie di reato nei confronti degli immigrati e tutto sommato fino a questo momento
Non mi pare abbiano prodotto e sedimentato del terrorismo e si cercano di aizzare delle labile
E allora ragione varrebbero al cinquantuno dice ma occorre una visione culturale un po'più serena che erano le stesse cose consentitemi di rito che diceva un grandissimo
Giudice di sorveglianza degli anni Settanta loro sono beate loro giovanissime
Che si chiama vicino Cappelli
E che è lo grande maestro dei oppure siete Giordano vitelli insomma qualche cosa si accumula
Troppo per ricominciare a non far ricordare solo me vecchio poi non posso fare il cantastorie ricordando ricordato perché sono sempre il più anziano di tutti insomma per poco odio di nome il Gino Capelli
Grande cultore della allora del suo ci voleva andare un po'come Margaret
E noi poi morto giovanissimo faceva esattamente questo ragionamento un aggiornamento sinergico
Anzitutto operatori penitenziari operatori sociali
Che strana avvocati
An diritti costituzionali per questa specie di convitato di pietra il diritto alla salute e il diritto alla rieducazione lo sforzo degli assistenti sociali enorme
Però quando arriva il ventiquattro venticinque dicembre che sono le date in cui si fa la finanziaria è incredibile il fatto che
Aumentano per esempio le spese per i consulenti del ministero
Aumentano alcune voci di spesa e nella finanziaria io come a tutti quelli che propongono da tutti gli schieramenti là non si diventa più trasversale
Va a si diventa voci isolate nel deserto vengono puntualmente rigida perché non è nemmeno il ministro dalla giustizia
Che si oppone è il ministro dell'economiche
Il quale dice ma come possiamo risolvere il problema della medicina penitenziaria
E ci sarà un'agitazione in corso come tutti sapete c'è uno grande tema incolto come possiamo risolto la risposta però poi qualche cosa si è fatto sul piano dell'edilizia carcerarie e l'ex a mio avviso è l'esatto inverso di quello di cui abbiamo bisogno è l'esatto inverso di quello di Blair abbiamo bisogno di sistemi di prevenzione a monte
Questo non riguarda il discorso attuale riguarda il discorso sociale
Abbiamo bisogno di interiorizzare alcuni temi del sessantotto della fine degli anni Settanta negli anni Ottanta agli anni appunto di Gino Capelli
Ero dei magistrati non erano degli eversori produssero la legge Gozzini e occorre recuperare quella linea di tendenza naturalmente
Evitando di
Scatenare delle Rampi
Questa storia della sicurezza che viene repressa bene solo se ci sono più
Carceri è soltanto una rabbia è soltanto una rabbia perché voi sapete tutti quanti che una cultura elementare del diritto e della sociologia
Consiglio a tutti quanti di ritenere che esso perché cioè la rimozione delle condizioni di partenza
La vera spinta che i governi dei parlamenti comunque la società deve sapere delle deve sapere accettare per risolvere io mi auguro che questo convegno rimanga tessere facciano degli autori magari più
Partecipanti non perché non sia interessante la partecipazione qui voglio anche sottolineare la grande importanza della presenza a questo tavolo dell'assessore De Masi e della perché c'è la presenza di istituzioni e così importanti come le istituzioni territoriali e altrove poliziotto di prossimità qui la prossimità c'è e ci sono i consigli comunali ci sono le giunte comunale la sinergia in questa materia dev'essere una sinergia a tutto campo francamente non abbiamo bisogno nemmeno di leggi particolari controriforme particolari occorre la organizzazione grazie per la cortesia della
Sì onorevole Siniscalchi per la sua analisi
Lucidissima e per il suo importantissimo contributo
Io
Ai signori disse sono costretto a valle
Interviene la dottoressa Valeria Beneduce magistrato di sorveglianza presso il tribunale di Napoli
Allora
In primo luogo unisco a quelli che mi hanno preceduto nel ringraziare la Camera penale Ferrari promosso e organizzato questo importante incontro su un tema appunto quello degli istituti penitenziari della Campania e in particolare sul concetto di rieducazione
L'educazione che appunto e incentrato sull'attuazione della precetto l'articolo ventisette comma terzo della Costituzione
Un concetto ambiguo quello di rieducazione in bilico tra emenda e di intimidazione
Con la riforma dell'ordinamento penitenziario
In particolare con l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario ci si è posti quindi in netto contrasto rispetto al vecchio ordinamento penitenziario
Che era fondato basandosi su quella concezione autoritaria del Codice Rocco su un'idea di depersonalizzazione del detenuto
Cioè la pena tendeva a neutralizzare ed annullare la personalità del soggetto detenuto oggi invece al contrario si pone l'accento sul detenuto come persona
Persona come centro dell'esecuzione di identità
Quindi il detenuto diventa da un lato oggetto della rieducazione ma anche protagonista soggetto attivo cellule che deve rispondere in maniera positiva a questo trattamento penitenziario trattamento rieducativo
In maniera positiva in modo tale da compiere una sorta di autorizzazione
Proprio rispetto a differenza rispetto al vecchio ordinamento del trentuno
Che anzi concentrava sullo stabilire i proclami prerogative i poteri dell'amministrazione penitenziaria oggi invece il nuovo ordinamento si preoccupa di fissare delle linee e delle modalità del trattamento rieducativo
Quindi operatori penitenziari costo incide re ma solo in via in maniera positiva sulle situazioni soggettive dei detenuti
Quindi l'articolo uno dell'ordinamento penitenziario
E nell'articolo uno emerge l'intento del legislatore di dare attuazione a questo precetto del ventisei articolo ventisette della Costituzione
Ne sono già stretto quello negativo a quello positivo il negativo cioè che le prime non possono essere contrarie al senso di umanità
E dall'altro quello positivo tendere appunto alla rieducazione del reo ma che cosa vuol dire rieducare il reo
La rieducazione consiste in nello stabilire un criterio di individualizzazione del soggetto nell'osservazione scientifica della personalità e nella creazione di un opportuno programma di trattamento che possa essere integrato e modificato secondo le esigenze del singolo
Le ed educazione come offerta di interventi interventi consistono in una serie di attività
Che sono istruzione il lavoro la religione ma la cosa fondamentale attività culturali ricreative e sportive ma la fondamentale quello di ridurre quanto più possibile la barriera che esiste tra il detenuto e il mondo esterno
Questo è il punto fondamentale di innovazione dell'ordinamento penitenziario si è detto che quell'ordinamento penitenziario gli educatori psicologi hanno varcato i cancelli delle prigioni
Quindi sì supera quel divario artificioso che con un trattamento che avviene soltanto all'interno del carcere inevitabile
E si cerca di dare un cuscinetto tra detenuto ed il mondo esterno per evitare appunto questo divario artificioso
Nel quale non c'è più il contatto tra l'uomo e il normale ambiente sociale il carcere diventa una comunità stressante chiusa rispetta la quale soggetto perde Isla suo il suo essere individuo
E proprio in tal senso che evidentemente ha fatto lo sforzo maggiore
Bisogna quindi incentivare
Prima di tutto la l'introduzione di fare entrare il più possibile il mondo esterno negli istituti penitenziari attraverso attività di volontariato io di educatori psicologi attivi attraverso l'allestimento di attività
Quali quella di stasera attività teatrali culturali
E dall'altro cercare di farli affacciare detenuto in società attraverso i strumenti che forniamo noi magistrati permessi premio e poi infine misure alternative alla detenzione
Quindi questo è l'unico modo per tentare una rieducazione e per far recuperare
Quella responsabilità di scelte e di azioni senza le quali è impensabile e detenuto una volta fuori dall'istituto penitenziario non continui a intraprendere una quella strada antisociale che aveva iniziato ma rientra nel carcere
Tuttavia nell'ultimo periodo sì assiste ad una una cambiamento di tendenza da parte del legislatore non si pone più l'accento sulla funzione del recupero e il trattamento ma si cerca di perseguire degli obiettivi
Più semplici quali quello della De non dei socializzazione del detenuto o evitando che lo stesso posso entrare nel carcere mediante un'applicazione anticipata delle misure alternative oppure evitare che il detenuto prosegua quell'appena nel carcere appresso sempre l'applicazione misure alternative
Oppure con una serie di accorgimenti
Per evitare il sovraffollamento delle carceri problema del quale chi l'uno che l'altro relatore hanno comunque toccato
Questo si vede per esempio con l'ultima legge quella sull'indultino merita appunto pare sovraffollamento a parte
Altri motivi
Il sovraffollamento del carcere che il motivo principale per il quale non si riesce a garantire
Da parte dei magistrati dei tribunali di sorveglianza un effettivo perseguimento di quel trattamento rieducativo non si esterna stabile a stabilire dei criteri individualizzanti non si riesce a stilare un programma indi
I duale di trattamento per ogni detenuto i detenuti infatti partecipa ad attività interne molto spesso secondo dei turni piuttosto Brady proprio per consentire a tutti quelli che fanno richiesta di potervi partecipare
E
Appunto
Parlando proprio della carcere di Secondigliano
Voglio dire che capienza ottimale dell'istituto qui dottor Contestabile sicuramente avrà i dati
Aggiornati e di ottocentottantacinque unità assunte delle mille duecentosessantasette presenze nel due mila tre e degli attuali mille cento
Quindi ci sono un settecentotrentacinque quelli definitivi trecentotrentacinque delle dive settantaquattro extracomunitarie però all'interno del carcere Secondigliano sono ci sono tutta una serie di corsi di formazione che vengono seguiti con interesse ritenuti come quello di sta all'azione di impianti elettrici idraulici
Di cucina inoltre sono stati grazie a finanziamenti iniziati nuovi corsi di formazione come pizzaiolo attende la ceramica e poi corso gli altri presidi Ale
Ed inoltre un corso molto importanti di alfabetizzazione degli extracomunitari
A parte questi dati statistici
Voi io concludere questo mio intervento mi dispiace che l'onorevole cole andato via perché ha parlato della del Presidente del Tribunale di sorveglianza che ha mostrato la gravissima situazione e la preoccupante situazione del tribunale di sorveglianza
Dopo l'introduzione delle delle ultime leggi parlo della legge Simeone Saraceni del novantotto
E della Bossi-Fini sulla espulsione degli extracomunitari fino a giungere alla sospensione condizionale della pena detentiva cosiddetto indultino
Il carico degli uffici e del tribunale di sorveglianza si è raddoppiato cioè sabbia siamo giunge una soglia del quarantacinque cinquanta per cento in più
Con un organico fermo al novantanove
Da da un lato noi abbiamo come tribunale di sorveglianza il numero dei detenuti più elevato l'intero territorio nazionale dall'alto un carico una pianta organica sia per quanto riguarda gli uffici che magistrati sorveglianza ferma novantanove
Un carico di lavoro del dubbio tant'è che il nostro presidente del tribunale
Dopo aver sollecitato le autorità preposte ad aiutarci in qualche modo
A risolvere tale situazione si è trovata costretta a sospendere a congelare acquisito settori considerati meno coinvolgenti meno necessitati proprie smaltire tutto questo enormi arretrato
Che però sono meno coinvolgenti fino a un certo punto visto che è vero che si tratta di riabilitazioni le emissioni del debito ma anche nell'istanza di detenuti per ottenere il le la le misura alternative
Ex legge Simeone Saraceni
Con tutti voi divenuti con fine pena successivo a dicembre due mila cinque per loro rimane congelato qualunque tipo di attività istruttoria si ferma il settore
E anche quello della liberazione anticipata quindi frustrando il diritto del detenuto avvedersi diminuire la pene potrà accedere anche l'indultino per dire
Che prevede una soglia i due anni e la sua applicazione
Ed inoltre asso spesso anche l'ingresso la le visite e così chiamiamo dei magistrati presso gli istituti penitenziari
E avvocato Chinook sì già lamentava fossero poche io in questo al profilo vorrei contestare come diceva l'avvocato ci Luzzi
Visto che comunque noi magistrati almeno per quanto riguarda Napoli ogni venti ventuno giorni ci richiami istituto per avere almeno venti venticinque colloqui con i detenuti che ne fanno richiesta
Quindi vorrei
Che
Più o meno sì
Ma
Richieste Malmesbury Guanda sembra sovraffollamento delle carceri noi abbiamo richieste sono enormi visto quanti carcerati sono ristretti negli istituti penitenziari noi cerchiamo di fare il possibile e l'impossibile ci attrezzeremo
Comunque su questa allarmante situazione invito tutti presenti a un'attenta riflessione vi ringrazio
Prima di cedere la parola all'assessore De Masi
Vorrei ringraziare il Comune
Per la sua disponibilità
Dimostrata nelle porre a disposizione
Della Camera Penale qui in
L'azione
Registi educatori del carcere
Del penitenziario di Secondigliano
Alessandra Di Castri Giorgia Palombi e Susanna Poole che ringraziamo
Il loro lavoro davvero encomiabile
Ringrazio l'Assessore per aver posto mi sto disposizione aver consentito all'INPS Maschio Angioino che il Progetto carcere possibile
Possa quanto meno questa sera con sì con la rappresentazione dei vetri del penitenziari
Lo ringrazio a nome della Camera
Io
Mi limiterò ad alcune brevissime considerazioni
Proprio perché anche tra qualche minuto inizierà questo spettacolo poi ci sono altri interventi
Anche io voglio ascoltare con attenzione e quindi mi
Limiterò a un paio di riflessioni molto breve molto veloci su sulle cose in particolare che ho ascoltato fino ad oggi
Fino adesso fino ad ora
La prima è che mi sembra
Non per fare uno scambio di ringraziamenti insomma che non è il caso però
Mi sembra che l'iniziativa della camera penale si chiami iniziative importanti
Sia perché insomma non episodica segue ad un impegno che ha il carattere della continuità da parte della Camera penale
La seconda perché ci consente di discutere di un argomento che troppo spesso si tende a rimuovere
La realtà carceraria
Una realtà talmente brutta come fatto proprio
Il motivo che spesso si tende a rimuoverla e quindi il solo fatto io credo di discuterne di richiamare l'attenzione su di essa rappresenta un elemento estremamente positivo
La terza considerazione che io vedo il tentativo che mi sembra fondamentale di creare quello che prima si chiamava un clima culturale nuovo intorno a questi temi
E credo che per riuscirci noi dobbiamo cercare
Di superare
Una discussione un po'astratta un po'ideologica tra i teorici della repressione da una parte e quelli della prevenzione
Dall'altra parte
Credo che non dovremmo cercare tutti quanti insieme ciascuno dal proprio angolo di osservazione
Di guardare un po'la realtà dei fatti che una realtà anche per il nostro Paese e quindi anche per la nostra città
è una realtà che è caratterizzata in primo luogo da una percentuale di repressione dei reati che molto bassa che non so a livello europeo
Al quale diciamo posizione di classifica per dire così ci collochiamo ma certamente dai dati ufficiali
Leggevo che siamo di fronte a una percentuale di repressione dei reati che inferiore al dieci per cento
Nonostante questo c'è una condizione carceraria qui non mi voglio soffermare di oggettivamente pesante
Abbiamo sentito le espressioni che sono state
Utilizzate
Che tra l'altro riguarda una popolazione carceraria sulla quale pure bisognerebbe discutere che è costituita gran parte se non mi sbaglio da
Tossicodipendenti
O da persone che vivono del mercato delle tossicodipendenze e l'altra grande parte della popolazione per cento carceraria e rappresentata dagli immigrati
E quindi già questo insomma già la valutazione di linee di politica legislativa differenti rispetto alla gestione di questi due fenomeni potrebbe rappresentare un elemento che ci consentirebbe
Di arrivare a un certo decongestionamento
Della popolazione carceraria senza dover inseguire il miraggio di un'Italia come un Paese che si riempie di carceri e a ogni angolo di strada e mi pare diciamo un brutto esempio
è un brutto miraggio da inseguire per un Paese come l'Italia che vuole rappresentare un punto di riferimento avanzato di una democrazia moderna e di un sistema di di valori di civiltà che tutti quanti dobbiamo tutelare e preservare ecco allora io partirei da qui per
Affrontare la discussione io condivido quello che ho sentito dire e cioè che
Parlare di sicurezza urbana significa oggi affrontare il anche
Il tema della condizione delle carceri significa fare i conti con una situazione nella quale il carcere troppo spesso è un luogo nel quale si
Trascorre il periodo di tempo che passa tra la commissione di un reato è un altro e quindi dobbiamo cercare di intervenire su questo circuito perverso dobbiamo cercare di spezzarlo in qualche modo questa mi pare la grande sfida che abbiamo dinanzi si tratta certamente di una sfida
Complicata lunga non Breve e però qualcosa bisogna fare
Ecco allora noi come amministrazione comunale abbiamo cercato di dare un contributo stiamo cercando di farlo raccogliendo una sollecitazione che arrivata tra dive da diverse associazioni ed organizzazioni siamo arrivati lo ricordava prima
Il direttore contestabile alla
Istituzione da poche settimane di un osservatorio permanente sul carcere nella nostra città che parte da una consapevolezza cioè che l'amministrazione comunale ente che rappresenta la collettività i cittadini napoletani non può restare estranea nel rapporto con gli istituti penitenziari che fanno parte del territorio della cittadina
E quindi un conto ovviamente il rispetto delle Autonomie delle prerogative delle competenze dell'amministrazione penitenziaria che nessuno
Si sogna di mettere in discussione altrove la visione di un ente locale che vuole occuparsi anche di questi problemi
E devo dire che noi lo stiamo siamo abbiamo iniziato a farlo anche attraverso e soprattutto attraverso un atteggiamento di apertura che c'è arrivato
Dagli istituti penitenziari di del quale noi non dubitavamo ma che insomma ci sembra un elemento che rafforza ulteriormente la nostra iniziativa
Lo diceva prima credo l'onorevole Siniscalchi la parola d'ordine su questo terreno è quello della sinergia
Sinergia tra tutti coloro i quali si occupano di questo tema e di questo problema le associazioni e le istituzioni che operano sulla realtà penitenziaria in nella realtà penitenziaria
E quindi a vario titolo la magistratura i rappresentanti degli avvocati delle associazioni di volontariato della delle dell'azienda sanitaria locale Napoli uno che a un gruppo
A dovrà avere sempre di più un ruolo fondamentale anche come interlocutore di queste politiche che ne vogliamo cercare di realizzare e quindi insomma abbiamo messo in movimento questa iniziativa io spero che si tratti di un'iniziativa che certamente ha un carattere sperimentale che si raccorda anche a quello che si sta facendo in altre grandi città italiane
E cioè città come Roma come Milano dove sono in atto esperienze di questo genere
Con le quali noi intendiamo confrontarci sempre di più e sempre meglio e ci auguriamo che da questa collaborazione da questa sinergia possano derivare risultati positivi nella direzione che è quella che la Camera penale
Ha messo al centro la provenienza di vecchi i cui contenuti io condivido profondamente
Denaro
Interviene la dottoressa Linda D'Ancona segretario dell'Associazione nazionale magistrati sezione campana
Quando l'onorevole Siniscalchi pochi minuti fa ha detto che doveva allontanarsi perché probabilmente domani si discuterà la fiducia
Sulla riforma dell'ordinamento giudiziario a me è corso un brivido dietro alla schiena
Naturalmente sappiamo tutti di che cosa stiamo parlando delle armi una riforma dell'ordinamento giudiziario che vedrà giudice molto meno indipendente molto più asservito e probabilmente quindi incapace di cogliere i reali problemi della giustizia un giudice contro la Costituzione io in questo momento mentre si parlava durante questo dibattito ho pensato i detenuti che sono in carcere
Le persone che sono sottoposte a misure alternative percepiranno la loro pena probabilmente come iniqua ma non ma comminata da un giudice non indipendente
Comunque ancora da
Esso i detenuti sia che
Diciamo abbiano fiducia nel ruolo del giudice sia che probabilmente per le loro pulsioni per i loro le loro emozioni personali possono percepire il giudice lontano comunque non lo sento uno ancora oggi non indipendente attraverso una riforma dell'ordinamento giudiziario di questa natura un giudice potrebbe non essere più percepito come indipendente chiusa questa parentesi vado avanti rapidamente
Per parlare un attimo di quella che è appunto sia la funzione della pena come è stata evidenziata in questo momento da altri interventi in particolare dalla collega Valeria Beneduce
Sia su quello che riguarda il ruolo del magistrato di sorveglianza
Devo ringraziare o come a nome dell'Associazione nazionale magistrati la Camera penale perché la seconda volta
Che ci invita a questo convegno l'anno scorso fu organizzato con la presentazione anche di un libricino al quale partecipò anche l'Associazione nazionale magistrati con una relazione della collega
Francesca Amarelli quest'anno non abbiamo o un libro abbiamo comunque un serie un dibattito piuttosto ricco e anzi che io considero veramente importante fino a questo momento per la noi perenne il valore e anche per la il momento di avvicinando i approccio da parte dell'Avvocatura della Camera penale al tema del carcere
Per quanto mi riguarda credo che la cosa più importante per i magistrati in questo momento sia concentrarsi
Sulla funzione della pena e su quanto questa pena finora non abbia saputo trovare degli sbocchi alternativi alla
Semplice detenzione
L'onorevole Siniscalchi ricordava un articolo sulle mondo del sabato ventisei di Rimini io muovo giugno io molto più diciamo nazionalista invece vorrei ricordare un articolo di Guido Rossi sempre comparso su Repubblica del ventisei giugno che parlava proprio della cultura della vergogna a proposito dei reati finanziari
E cioè della possibilità di una di misure alternative alla detenzione che proprio in materia di di reati finanziari e societaria di esempio sono delle misure del tutto inutili
Rispetto invece a quella che la capacità criminale dell'individuo
E invece alla valorizzazione di misure alternative di un ventaglio di possibilità che partono soprattutto dalla mancanza di accreditamento
Rispetto nei mercati immobiliari nei mercati finanziari con quindi la impossibilità poi di reiterare determinati comportamenti criminosi quindi il fatto di ripensare alla misura
Alla detenzione di ripensare alla penna e di individuare una serie di penne che al di là di quella detentiva
Che probabilmente ha come prima funzione come prima percezione da parte del detenuto esclusivamente quella repressiva
Forse è un momento non dovrebbe essere un momento di confronto
Tra i magistrati e la Camera penale le associazioni forensi per individuare una serie di possibili strade alternative che invece di riempire di sopra affollare le carceri
E poi dover ricostruire altre potrebbero portare invece ad una possibilità di ampliamento del ventaglio di misure con forse una capacità di recupero maggiore rispetto alla alla singolo tipo criminale alla singola tipologia criminogena
Dell'individuo quindi io credo che un terreno di confronto come del resto è stato detto mi sembra anche dal dal presidente dell'Unioncamere penali
Randazzo al congresso di Venezia di El dell'Associazione nazionale magistrati
Nel quale il presidente Randazzo diciamo richiamava l'associazione
A un confronto sui diritti a un confronto sui contenuti noi siamo qui diciamo ne siamo disponibili ad un confronto di questo genere su una
Una possibilità su una serie di misure che possano realizzare un team una tipologia non non detentiva ma una tipologia diversa
Di pena anche in funzione diciamo di quel
Di quell'afflittività che Sempre contenuta nel purtroppo nella nella misura detentiva
E in questo senso credo che sia un buono sia un buon lavoro quello che si sta realizzando non posso sponsorizza lo troppo perché anche all'Anm fa parte dell'Osservatorio sul carcere quindi non mi vorrei auto elogiare da sola
Però la il lavoro avviato dall'Osservatorio sul carcere grazie al comune di Napoli
Credo possa essere un lavoro importante
Che può portare a una serie di
O elementi di valutazione e di costruzione non solo per quanto riguarda lo stare dentro il carcere
E quindi il diritto alla salute il diritto ai colloqui il diritto alla allora hanno interrati relazionarsi con l'esterno ma può anche portare a una possibilità di effettivo recupero sociale individuando una serie di misure
Di lavoro nella formazione e le possibilità di lavoro del detenuto in questo senso vorrei ricordare
Tra parentesi appunto l'esperienza romana
Del del garante per il carcere per le lei con la condizione dei detenuti a Roma e forse anche diciamo una giurisprudenza diversa del tribunale della corte d'appello romana mi risulta che sia stata immessa recentemente una sentenza del della corte d'appello di Roma
Che attribuisce al giudice del lavoro la competenza in materia di lavoro carcerario
E in Nuova un orientamento nuovo rispetto a quello che era un orientamento più uso delle sezioni unite e che permette forse di valutare la situazione delle tenuto con un punto di vista diverso cioè il punto di vista di chi non si occupa soltanto della repressione o del momento diciamo afflittivo ma un giudice del lavoro che si occupa invece del momento
Nella valorizzazione ai sensi dell'articolo trentasei della Costituzione anche del lavoro penitenziario quindi io mi auguro insomma di averlo al più presto di poterla mettere a disposizione naturalmente
Della Camera penale in in finale una piccola considerazione anche sul il suo ruolo del magistrato di sorveglianza
A Napoli in particolare ecco la questione è molto delicata perché è vero che mancano fondi è vero che ci sono una serie di diciamo carenze
Per altrettanto indubitabile che una dirigenza di un ufficio giudiziario deve porsi una serie di obiettivi e deve realizzarli in una maniera coerente rispetto alle finalità della Costituzione
Mi sembra che intanto occorra valutare se effettivamente noi non abbiamo in alcune situazioni anche delle una eccessivo impiego di risorse per esempio durante al congresso dell'Associazione nazionale magistrati un dirigente amministrativo del personale amministrativo ha parlato di eccessiva valorizzazione degli uffici
Di auto mantenimento oltre agli uffici amministrativi che nei Tribunali si occupano soltanto di mandare avanti il Tribunale fisso tipo l'Ufficio economato l'ufficio cassa all'ufficio ragioneria
E tutto personale amministrativo che assolutamente sprecato rispetto all'attività giudiziaria
Poi c'è un altro problema che è quello della valorizzazione della professionalità del personale amministrativo la valorizzano il la valorizzazione della professionalità il il recupero della professionalità del giudice
Specializzato in in particolare del giudice di sorveglianza forse la necessità ancora oggi smentita dall'Associazione nazionale magistrati almeno per alcune componenti e quella di una seria
La rotazione cioè di una non ultradecennalità degli incarichi giudiziari in modo tale da non Sclero tipizzare gli orientamenti giurisprudenziali ecco dispiace vedere che un Tribunale di sorveglianza come quello di Napoli abbia bloccato una serie di attività importantissime
E soprattutto sembra almeno da come è stato indicato che si tratti di una vera e propria variazione tabellare cioè di una variazione organizzativa del tribunale di Napoli sul quale occorre sulla quale occorre riflettere perché tutta la materia che riguarda le misure alternative e viene posticipata nel tempo tutta la materia che riguarda diciamo anticipazioni o gli sconti di pena e la legge Bossi Fini non solo ma i colloqui in carcere non possono essere bloccati a mio avviso in questa maniera è qui su questo io credo che l'Associazione nazionale magistrati insieme alla Camera penale Possa lavorare con serietà e si possano diciamo individuare dei punti di di lavoro comune
Su queste problematiche perché sono problematica che attengono direttamente al carcere indirettamente ai detenuti direttamente quindi alla all'attuazione di quei principi costituzionali dei quali siamo tutti quanti portatori per cui io ringrazio la Camera penale o stretto al prossimo al meglio il mio intervento
A presto
Sa
Che dottoressa Giovanni
Civiltà
Da la dottoressa
Ovviamente via valutati domani fissato un obiettivo a petto della camera penale di Napoli proprio su questi temi e allora ogni critica che dall'otto disabili ci può immaginare anche durissima che la Camera penale intenderà proporre a questo provvedimento che ritengo in condivisibile
Sarà oggetto di riflessione nella giornata di domani attesa anche l'assenza del Presidente di Giovanni ritengo opportuno rinviare documenti scritti ogni altra comunicazione
Cedo la parola all'avvocato Domenico Ducci consigliere della Camera penale di Napoli
Io sul dietro innanzitutto con il collega Cicu si abbia collocato il mio intervento alla fine di questa tavola rotonda perché farmi consentirà oltre a rappresentarvi come faro di qui a poco qualche modesta idea che ho sul tema anche di operare un breve résumé di quanto sino ad oggi sino ad ora abbiamo ascoltato
Baggio è prendere le mosse dal dall'ultima considerazione che è stata svolta
Indubbiamente la figura dell'avvocato rispetto al tema del quale ci occupiamo non è una figura in tranne alt sistema ma si colloca imposizione tangenziale è indubbio che il tipo di fra i quali si snoda la vita del detenuto certamente sono da un lato quello dell'organo dell'esecuzione dall'altro la direzione carceraria
All'avvocato eh riservato un ruolo alquanto limitato ovvero quello di formalizzare laddove sia autorizzata è consentito dalla tipizzazione prevista formalizzare in favore del detenuto determinate istanze istanze che non sempre chiare aprono l'intero arco della vita carceraria con un'espressione che sarebbe cara al collega Raffaele Esposito
Direi che spesso e difensori del riservato lo spazio della metafisica carceraria
Dal momento che i bisogni primari del detenuto finiscono con l'essere completamente obbligati
E questo ovviamente è frutto di una scelta del legislatore che non è inteso giurisdizione al rizzare anche questa fase dopo che vi è forse a mio modo di vedere un eccesso di giurisdizione giurisdizione la ricusazione
Nella fase del merito chi come invece frequenta con cadenza purtroppo quasi settimanale gli istituti della Campania sa che alla mortificazione di certi bisogni anche elementari
Ma de dalla mortificazione certi bisogna che le mentali Derrida una disumanità azione al trattamento perché il detenuto non riesce a trovare una spiegazione
Di certi bisogni negati e da questo derive neri inevitabilmente uno scollamento insanabile fra persona detenuta istruzione
Perché di persona è bene ricordarlo si tratta
Un secondo quesito che io sin dall'inizio della mia attività professionale mi sono posto che però è rimasto di disarmante attualità mi domandavo se la vera condanna fosse la condizione di privazione della libertà o lei privarsi
Doni di cui deve soffrire una persona già privata della libertà se noi andassimo ma il tempo non me lo consente
A ritroso nel tempo verificare in modo che lo spostamento della potestà sulla persona da parte dell'autorità determina quasi una terra di nessuno
In cui tutto o quasi consentito qualcuno gli ha fatto riferimento ma episodi di drammatica attualità come quanta Mannu Abu Ghraib
Non sono altro che il portato di una storia ormai sedimentata e che stupisce per la gravità delle conseguenze ma lo stupisce per la localizzazione dove delle dei trattamenti disumani si sono verificati
E un terzo nodo che volto approntare per dare poi delle rapide risposte e questo io ho sentito spesso anzi sovente Qui anche stasera
Parlare di rieducazione ma il concetto di Dio educazione mi domando non postula una educazione cioè postula che essi ripigli hanno dei prestiti ad una persona che abbia temporaneamente smarriti e questa persona ma gli educata e allora quinte iuris nei confronti della persona che è valida di educazione che priva di quelle spinte sociali che per primi e orientano le scelte dell'individuo ecco io sentivo una prima parte della razzia al dottor Contestabile che mi pareva assolutamente corretta
E puntuale ovvero della popolazione che affolla le carceri poi mi sento completamente mi trova la sua analisi completamente dissenziente nella parte relativa agli sforzi che sarebbero compiuti all'amministrazione carceraria ai fini del processo di di educazione ma domando se abbiamo una popolazione carceraria non educata
Non servirebbe un processo educativo prima di parlare rieducazione se lei ci ha detto che esiste una fascia di detenuti che si concentra fra i venticinque e i quaranta anni le domando perché lo sforzo dell'amministrazione si concentra nei confronti dei giovani e giovanissimi quando proprio lei gli ha parlato di insensibilità dei
A quarant'anni non sarebbe forse opportuno mutare filosofia e concentrare disporsi verso quella fase che naturalmente e tesa alla revisione del proprio comportamento
Ma gli ancora un quarto quesito che è un quesito a mio giudizio che va affrontata e che fa sorridere perché è posto secondo me in maniera formalmente corretta ma sostanzialmente no ovvero quella della equazione
Maggiori spazio ai detenuti maggiore possibilità di risocializzazione
Nello splendido video devo dire panini comprendente al presidente a volontà Minnucci Luzzi a quanti hanno collaborato noi abbiamo visto delle scene
Che erano scene di un padiglione correggimi se dico delle cose inesatte sovraffollato di a Poggioreale e del carcere di Opera serio malvisto è del carcere di Opera ho ben orbene chi ha visto quel filmato
E invito chi non l'avesse visto a guardarlo perché è brevissimo ma è veramente forte
Si sarebbe reso conto che il possesso squallore che permeava il padiglione di Secondigliano
Era possibile individuarlo negli spazi dilatati
Va bene dal carcere di opere allora questo che cosa significa significa che la vera sotto l'azione che si infligge al detenuto non è solo quella della privazione dello spazio
Ma è quella della privazione dei tempi cioè si sottraiamo detenuto la possibilità di scambio di idee con degli step temporale la propria esistenza carceraria
Quando comma molto bene gli ha detto
Teniamo in piedi il carcere di Gorgone perché i detenuti sono liberi di organizzarsi
Si è viene avessimo dato la possibilità sull'intervento fosse stato più lungo avrebbe detto sono liberi di organizzarsi lo spazio perché son detenuti sono libere di organizzarsi il tempo perché questa ciò che veramente promuove la risocializzazione al detenuto una possibilità di dare valore al tempo che trascorre in carcere ma non certamente quello di avere un padiglione un paggio nel più ampio è
Devo dire tra l'altro quel video correggimi se dicono altri esattezza mi è sembrata una tomba di Enrico Rava sbaglio
Come la una struggente Nunzia che accompagnava sempre questa scena del padiglione con dei bambini chiaro quasi dei totem singoli del tempo che all'esterno scorreva passati da una mano alta quello che turba
Non è tanto il topo che circola libero o alla Camera con sedici o venti letti ma turba verificare come questi segnali minimali questi segnali giovedì
Perché sono gli unici segnali immediatamente percepibili dal detenuto che soffre di una spaventosa povertà di referenti
Che è la stessa povertà di referenti della quale soffre all'esterno e io direi se noi
Abbandoniamo ma noi lo ripeto la posizione dell'avvocato la posizione del tutto tangenziale qualcuno mi dica il contrario la mia esperienza professionale mi dice addio sembra voi
Offriamo al detenuto questo buco questa possibilità cioè abbandoniamo la politica dei Grandi Progetti
Ma possibili ma ci ispiriamo ad una politica delle piccole cose da fare perché allo stato sì non si cambia la politica se non si cambia la progettualità non rimangono che da fare delle piccole e povere cose che però vanno fatte per i detenuti il detenuto soffre della
Privazione del dalle più importante alla quale si accompagnano di volta in volta privazioni altrettanto significative se nuovi con questa politica dei piccoli passi o per volere della camera penale che devo dire indegnamente a mi ha chiamata a presiedere una commissione del quarantuno bis o o approfondito il problema e devo dire francamente non condivido quello che ha detto Sergio Cola
Al quale pure va alla mia
Considerazione per il lavoro che sta svolgendo la verità è che sono le acrobazie giuridico lessi caldi della corte con fiducia male avallate da un è un bravo nomofilattico riescono a far sopravvivere un aborto quale il quarantuno bis
Uno scollamento del Paese fortissimo
Ayala diceva firmerei di notte nel sonno dormendo qualsiasi provvedimento sul quarantuno bis se non ricordo male
è un provvedimento disumane e ancora una volta con la dice una cosa
Sulla scorta delle mie conoscenze
Imprecisa Junichi provvedimenti dei tribunali di sorveglianza in favore di ristretti al quarantuno bis sono nei confronti di coloro i quali hanno trascorso in questo regime speciale
Otto o dieci anni
Ma non perché si sia ritenuto quel tempo maturo perché mai potrà arrivare nessun segnale Peretti per la semplice
Ma assorbe gli do ragione che nessun segnale esistente che possa essere colto dall'amministrazione penitenziaria in prima battuta dai giordani sorveglianza in seconda battuta il problema e si parla anche poco ha fatto un accenno mi voci luci ma questo si deve solamente
Alle sue conoscenze un altro tipo di detenuti un'altra un'altro limbo che sono oggi i detenuti ad alta vigilanza un limbo nel quale vi sono delle persone
Rispetta le quali il controllo
Della sorveglianza è un controllo estremamente ridotto l'avvocato lo ripeto estranea a questo sistema nulla può fare allora e mi avvio alla rapidamente alla conclusione
La carta fondamentale prevede sicuramente già scritta da uomini illuminati prevede delle norme e delle garanzie costituzionali che vanno rispettate
L'ordinamento penitenziario indica con assoluta precisione quali sono i presidi cui ci si deve informare è una questione di volontà politiche è una questione di possibilità concreta io plaudo all'iniziativa di Riccardo Polidoro che con con forza con volontà porta avanti questo project dopo io sono meno possibilista di Riccardo Polidoro non ritengo che sia un progetto percorribile o per lo meno non è un progetto percorribile sessi e animati dai grandi programmi abbandoniamo i quando Altiero Spinelli
Era al Parlamento europeo sedevano a solo ha voluto l'Unione europea ma poi diciamo noi con i suoi piccoli passi piaccia l'altro quel poco di modeste Europa che abbiamo ecco il il magistrato XP Gino Capelli sicuramente un uomo illuminato uomo intelligentissimo Altiero Spinelli de dei nostri tempi collocato venti anni fa Annoni la politica dei piccoli passi
Grazie
L'udienza
L'intero di
Nel momento in cui tempi sottrarrò o appena della mia relazione
Perché si è fatto tardi perché abbiamo altri interessi perché tante cose sono state già dette
Io posso dire di e convenire sulla impostazione
Quanto riferito da Vincenzo Siniscalchi e sostanzialmente voglio limitarmi ad iscrivermi
Per l'anno prossimo come relatore
In un altro convegno
Forse l'unica riflessione e che io otterrò la relazione già scritta non avete idea di quante pagine di avere sottoposto e naturalmente il mio dato
Augurale è un dato tutto sommato
Non beneaugurante in realtà perché l'idea di dovervi dire all'anno prossimo le cose che vorrei avere detto quest'anno vuol dire che realmente non sono molto ottimista e non sono come dire incline a ritenere che vi siano grandi cambiamenti io non sono per la politica dei piccoli passi
Avvocato Tucci io sono contro l'avvocato Sergio Cola per i massimi sistemi perché secondo me sembra che non ci intendiamo sulle problematiche di fondo che sottendono
Il
Il problema che oggi stiamo affrontando non si potranno fare i piccoli passi dei piccoli e nei grandi
Se noi non affrontiamo quel problema che Mimmo aveva posto e vi ha proposto e cioè la modifica culturale rispetto all'impegno sociale
Se noi non ci rendiamo conto che oggi io non so nemmeno se se darne colpa
A alla a Bossi e alla lega o a chi altro è certo è che questo non è un fenomeno di questi anni
Cominciamo a fare una riflessione tu hai detto bene Mimmo sono circa vent'anni che ne siamo vivendo
Questa involuzione culturale
Perché e lo diceva il procuratore generale aveva scorciatoia è assai semplice
Il ricorso alla detenzione con vento di punizione e quindi come momento per la realizzazione della sicurezza è un tema dominante ed è un tema che realizza il consenso politico Siniscalchi Bembi diceva altro che trasversalità risalimmo poche anime isolate la trasversalità avviene al momento del giustizialismo questo è il dato rilevante essendo e non affrontiamo questo problema è se noi come avvocati
Utilizzatori della tangenziale o di altre vie e non ci facciamo carico insieme a di magistrati di questi problemi ecco perché significativo
L'invito che ci viene dall'Associazione nazionale magistrati a proseguire in questa strada insieme
E allora il mio Old vuole essere soltanto un ringraziamento alla Camera penale per aver preso questa iniziativa per aver deciso di condurlo avanti qualcuno tra di voi forse ricorderà
Che nel corso della ultime mia presidenza che però è stato tanti anni fa è solo di qualche anno fa purtroppo
E io fece autocritica nel momento in cui dissi era presenta come l'avvocatura Prisa prevalentemente dalle esigenze di seguire la riforma del processo e la modifica dell'articolo centoundici della Costituzione
Aveva trascurato le problematica che si appartengono
Alla Tribunale di sorveglianza all'esecuzione out carcere alla rieducazione del detenuto vedo che la Camera penale ha recuperato questi momenti questo queste défaillance
Di una associazione che su questo tema non può non svolge un ruolo fondamentale
Buio buio buio profondo da circa vent'anni andiamo avanti sempre peggio con qualche momento di luce bisogna ricco di sogni a dirlo io oggi
Mettendo come dire in ordine le carte sul tema e queste sono soltanto una piccola parte
Ho trovato niente di meno un Progetto di legge approvata
O soltanto nel mille novecento novantotto dalla Camera dei deputati di abolizione dell'ergastolo cioè questo è un tema che noi abbiamo completamente dimenticato proposto di legge approvato al Senato della Repubblica & aprile novantotto
Abolizione della pena dell'ergastolo all'interno di un discorso che è un discorso naturalmente di applicazione in concreto dei principi dell'articolo ventisette della nostra Costituzione Consei temi di chiudere con il ricordo a questo disegno di legge ritengono i dovremmo sostenere che quelle forze politiche evidentemente per logica della ricerca del consenso hanno abbandonato
Grazie
Aggiungo soltanto che vi sono paesi europei la maggioranza dei Paesi europei non prevede non soltanto la pena dell'ergastolo Mapelli prevede come pena massima dai dodici fino ai quindici sedici anni di reclusione e quindi questa riflessione da aggiungere a quanto tu suggeriti io nel ringraziare tutti i relatori e soprattutto tutti coloro i quali sono intervenuti hanno partecipato anticipo che l'anno prossimo la Camera penale di Napoli delegando sempre l'avvocato Riccardo Polidoro Organ ed era una serie di importanti iniziative nel Progetto il carcere possibile vi ringrazio vi saluto alla rappreso l'azione che da qui a qualche mio dove sta per iniziare
Tra
Il
Ma
Ma
Sul
Qua qua
Abbiamo
Per
Qualcosa