"Priorità nazionali: dimensioni aziendali, competitività, regolamentazione" - presentazione rapporto ISAE (presso sede Istituto di Studi e Analisi Economica in Piazza dell'Indipendenza, 4)

Passiamo a cominciare
Il
Innanzitutto io volevo dare il benvenuto a questo incontro ISAE ringraziare talenti di ricercatori designer che hanno prodotto questo rapporto e ringraziare i colleghi che sono qui con noi per discutere il rapporto
Il professor Adriano De Maio che rettore dell'Università LUISS professor Giammetti professore di Storia economica onestà di Firenze
Il professor Ghost Pietro che arriverà con qualche minuto di ritardo ma sarà qui con noi
Che è direttore del dipartimento di Scienze economiche aziendali alla Luisa il professor Viesti a professore di politica economica l'onestà di Bari
Da qualche minuto per introdurre la presentazione di questo rapporto e dare qualche informazione su quello che stiamo facendo in Isaia e sui prossimi appuntamenti Isaia
Sta rapporto di quest'anno sulle dimensioni
Aziendale e secondo rapporto che viene presentato in un quadro di un'indagine triennale che si concluderà quindi l'anno prossimo tra io volevo soltanto inquadrare brevemente questo rapporto in un
Nel quadro generale del progetto che stiamo portando avanti in Isaia di cui questo rapporto rappresenta un elemento cioè l'idea di fondo e stiamo cercando di perseguire l'attività di ricerca che evidentemente ha una serie di altre dimensioni che non si esaurisce
In questa in questa prospettiva ma comunque nel quadro generale in cui si inquadrano queste ricerche l'obiettivo che ci siamo proposti è quello di analizzare le cause del quello che viene chiamato nel dibattito politico culturale corrente il declino dell'Europa il declino dell'Italia cioè cercare di vedere i problemi dell'economia italiana e quindi diciamo ai problemi del declino dell'economia italiana nel quadro dell'economia europea di cui l'Europa
Di cui l'Italia evidentemente è un elemento importante cioè l'obiettivo quello di cercare di capire i fattori che spiegano la diversità del tasso di crescita della produttività della della produzione e dell'occupazione
Nel serial continente europeo rispetto agli Stati Uniti e oggi soprattutto rispetto al continente asiatico
Questa la prospettiva di fondo cioè cercare di portare avanti un progetto di ricerca se in cui ci sono diverse Pessi ma l'obiettivo sarebbe entro l'anno prossimo
Arrivare a un workshop a un'iniziativa conclusivo in cui si per entro un po'le nostre riflessioni su i fattori che spiegano questi differenziale di crescita e di sviluppo sale economie italiane l'economia europea l'economia degli altri Paesi del mondo allora in questa prospettiva di vi sono già una serie di iniziative sono state realizzate una serie di iniziative che sono in corso io vorrei approfittare di questa occasione per presentarvi anche i prossimi appuntamenti
E legno gli impegni che abbiamo preso
L'abbiamo iniziato l'anno scorso una serie di incontri trimestrali con il gruppo squali se Advisors della Commissione europea
Per esaminare sistematicamente i problemi della le prospettive ai problemi dell'integrazione europea
L'abbiamo già svolti alcuni il prossimo incontro è previsto il ventisette di aprile a il tema l prospettive finanziarie
Di lungo periodo dell'Unione Europea due mila sei due mila tredici ne discuteremo con Riccardo Levi del gruppo squali si advisor e di scarsa saranno sottosegretario Magri l'onorevole Ruffolo presso e il professor Pedone
Da il dieci di giugno verrà presentato il nostro rapporto sullo stato e l'Unione europea che ha ormai un alla sua terza o quarta edizione la quarta edizione in cui verranno esaminate una serie di problemi specifici
Che caratterizza l'evoluzione dello Stato e l'unione in questo periodo
Noi pensiamo a alla fine di giugno la data non è ancora fissata l'organizzazione ancora in corso
Da dire per ricettiva già fatto l'anno scorso di presentare il rapporto elaborato dalla Commissione sullo stato della finanza pubblica nell'Unione monetaria
Quest'anno è mia intenzione di abbinare la presentazione di questo rapporto sullo stato alla finanza pubblica nell'Unione economica e monetaria con la presentazione di un rapporto presentato da un gruppo di lavoro presieduto da Zanardi è guerra e Cecilia Guerra sulla finanza pubblica in Italia cioè quindi anche qui
Vedere i problemi la finanza pubblica italiana però in un contesto più ampio che sono i problemi generali della finanza pubblica europea
Il secondo elemento volevo ricordare è stato lanciato un call for Petra per il Progetto monitor titoli due mila cinque
Alla monitorano ettari che era un'iniziativa dell'ISAE preesistente già negli anni scorsi che prima aveva scadenza annuale da quest'anno a cadenza biennale avrà come oggetto specifico
Tra IPO punto il tema del declino io prima del declino e si articola sostanzialmente in due parti il call for Pepa lo trovate comunque sul sito le risaie
La prima parte a
Cerca di valutò analizzare soprattutto i problemi metodologici riguardante la riguardanti la valutazione a proprietà produttività del lavoro produttività totale dei fattori tipo definizione dei della competitività competitività aziendale competitività di sistema
E indicatori di crescita
La seconda parte invece sarà più ponessi oriented cercherà di vedere quali sono i fattori determinanti dei differenziali di crescita fra l'economia italiana ed europea e l'economia degli altri Paesi del mondo quindi è un colpo al petto aperti do a a tutti quindi non solo ai ricercatori di Elisa evidentemente e quindi chi tagliava interessi per questo tipo di temi è invitato a inviare il suo astratta e vi sarà poi una commissione composta dal professor Giovannini professor muso che professor Piga che selezionerà i temi il terzo elemento è un riguardo un po'invece più i fattori di tipo macro cioè cercare di valutare quali sono qual è il ruolo giocato dalle politiche macro per spiegare questi differenziali di crescita
Una parte a c'è un in uno degli incontri fatti con il gruppo spogli si advisor abbiamo discusso rapporto Sapir che ha un profonda tentativo di dare una risposta a questo tipo di problematiche io vorrei sottolineare che in prospettiva
Abbiamo questo abbiamo un workshop che pensiamo di organizzare con insieme al Cerra e con la Commissione europea sulle politiche di bilancio nell'Unione Europea come contributo dell'ISAE io vorrei informarmi anche che è stata avviata una nuova iniziativa nell'ambito dell'analisi delle politiche congiunturali cioè il sedici aprile uscito la prima l'avversità prima edizione la prima revisione della i evoluzione economica Outlook cioè previsioni congiunturali
Sull'evoluzione nei tre nel nell'ambito della zona euro Satta per conto simultaneamente da risaie
L'IFO di Monaco ed in sede di Parigi cioè i tre grandi istituti congiunturali dei tre Paesi dei tre grandi Paesi euro del dell'area euro
Fanno queste previsioni in tempo molto breve a appena usciti i dati Eurostat sull'andamento la produzione industriale
Al pomeriggio viene fatta questa previsione per i prossimi tre trimestri sull'andamento la produzione industriale adatta nell'area Europee questo un'iniziativa nuova derisa e che mi sembra risponda all'esigenza
Per coloro che fanno analisi congiunturale di avere un quadro più ampio rispetto a quello che viene dato dalle previsioni congiunturali nazionali il terzo filone diciamo di questa indagine sulla a diciamo sulle cause del declino dell'Europa dell'Italia nell'ambito dell'Europa rispetto alle aree sviluppate più più dinamiche del mondo è di tipo leggermente diverso direi che si rifà un po'un filone che è già stato sviluppato anche nell'ambito di questi rapporti sulle priorità nazionali diciamo un filone di law and Economics
Da i temi su cui vorremmo riflettere dare un contributo sono da un lato la governance societaria
Cioè l'influsso comparato che diversi sistemi di governance societaria possono dare rispetto alle possibilità di crescita struttura del sistema bancario andamento del mercato creditizio e via dicendo
A
Un'ultima cosa l'ultima iniziativa che vi vorrei presentare a l'idea che il modello di sviluppo europeo
Ha delle sue caratteristiche diciamo quello che viene chiamato normalmente il modello sociale europeo delle sue caratteristiche specifiche ci sono abbastanza note una delle caratteristiche che noi stiamo cercando di sottolineare quella di sviluppo sostenibile
Cioè la dimensione ambientale dei processi di crescita e da questo in questa prospettiva il ventisei di maggio prenderemo una una ricerca sulla contabilità ambientale svolta dall'ISAE in collaborazione con la la scuola in gestione integrata dell'ambiente di Pavia su questi temi cioè su una di diciamo il versante ambientale dei problemi della crescita ecco questi breve introduzione ho chiuso darà soltanto per dire come questo progetto che mi viene questo rapporto viene presentato oggi c'è una seconda parte di un progetto di ricerca dell'istituto
Sulle dimensioni anzi aziendali che dovrebbe sbloccare e l'anno prossimo indicazioni ponessi nella misura in cui queste indicazioni ponessi sono possibile vedremo anche alla luce del dibattito pubblico ci sarà oggi
Si inquadra in una prospettiva di ricerca che l'istituto sta cercando di portare avanti evidentemente che non riassumere tutte le diverse componenti di ricerca e mi sono all'interno dell'istituto ma che dà un quadro una prospettiva di carattere generale
Ed è un fatto che anche questo rapporto si colloca in questa prospettiva il problema del così detto nanismo industriale italiano che per anni è stato considerato un fattore di forza
Emerge sempre di più come un fattore di debolezza e in questi primi due rapporti si è cercato di mettere in evidenza quali sono i fattori che spiegano
Il permanere di questi caratteri del sistema industriale italiano
Ma queste i problemi di policy particolari problemi di policy industriale che emergono con evidenza dall'analisi che è stata portata avanti in questi due primi sezioni per questi prime due papi rapporto vanno collocate anche se in una prospettiva europea
Tenendo presente vorrei riprende la conclusione del rapporto di quest'anno che dice esplicitamente che collaborazioni alleanze in ambito europeo sarebbero pienamente giustificate dal livello integrazione raggiunto dagli Stati membri dell'Unione europea
Dall'allargamento verso i Paesi dell'Europa centro orientale dalla inevitabilità di adeguare la portata degli investimenti delle scale di produzione alle dimensioni del grande mercato europeo quindi credo che anche
Questo rapporto si colloca in questa prospettiva più ampia che guida all'attività di ricerca dell'istituto in questo suo periodo
Con questo chiuso tra e
Inizierei dando la parola
Al dottor è espandibile direttore L'Unità Operativa economia diritto la pubblica amministrazione
A rapporto hanno collaborato diversi ricercatori dell'ISAE che trovate indicati nel risvolto di copertina e a cui fare certamente il mio ringraziamento
Ovviamente ma anche il missino personale ringraziamento
A loro come a tutte le tutto il personale tecnico che sempre con grande efficienza rende possibile la pubblicazione dei nostri materiali e l'organizzazione di questi eventi
Ora il chiarito che il questo questa seconda parte non è un secondo volume di cui oggi non vi è stato distribuito il primo ma è la seconda parte a bordo di un progetto triennale
A
Io
Vorrei rapidamente ricordare riprendendo alcuni temi esposti forse maggior dettaglio o lo scorso anno che la la realtà di una bassa dimensione media ovviamente una solida a giustificazione statistica ma anche le ultime sacche statistiche raffrontabili del due mila uno o potete vedere mostrano una enorme differenza nel numero merita detti nelle manifatture perché il nostro centro è soprattutto sul settore manifatturiero in passato peraltro abbiamo ma che già esaminato la questione della polverizzazione aziendale nel settore del dalla distribuzione commerciale
E appunto che se statistiche molto recenti mostrano al di là di come dire una diversa dinamica tra la media UE la nostra a e la nostra media tra il novantacinque numero uno in realtà mostrano sul piano strutturale una in realtà pesantemente diversa rispetto a quella di altri di altri paesi
Ora perché la bassa dimensione media un problema
Risposta usuale tutto sommato fondata è che nella sua struttura produttiva molto frammentata viene considerata meno competitiva proprio perché incapaci di garantire quei guadagni di produttività che possono reggere la concorrenzialità complessiva del sistema a negli ultimi anni questi segnali di minore competitività sono o ci sono rafforzati
Non c'è dubbio che ho creduto in un istituto come il nostro che fa anche dell'analisi congiunturale una delle sue principali missioni l'export in affanno il ridimensionamento delle quote di mercato i nostri prodotti siano anche ovviamente da ricondurre a a quotazioni molto elevate dell'Euro
Fa una situazione per un lungo periodo di tempo in Europa che in parte ancora permane di ristagno della della domanda ma non c'è dubbio anche che stiamo anche parlando di fenomeni probabilmente anche di carattere più strutturale se non altro perché sui mercati internazionali si sono affacciate in modo quasi violento economie ma bassissimi costi di produzione e in realtà ormai anche a buona capacità di vita si
E di innovazione quindi ex cortina fanno ridimensionamento quote di mercato e insufficiente propenso all'innovazione che si sono normalmente IST i segnali che vengono è come dire ha utilizzati per a mostrare i problemi della le conseguenze potenzialmente negative di una bassa dimensione media a aziendale
A questo se l'azione è sempre opportuno aggiungere che stiamo parlando di una polverizzazione aziendale basata su settori tradizionali può esistere anche in altri Paesi esiste una esistono settori caratterizzata dimensioni molto basse però in in attività ai stecche innovative
Quindi prima specificazioni importante il primo combinato disposto che ecco come dire contribuisce a dare una lettura per certi versi ancora più preoccupata della del problema del nanismo e poi però una ulteriore considerazione inizialmente di in prima battuta di natura meramente statistica con la realtà con conseguenze profondamente pesante sul piano economico e che la bassa dimensione lo vedremo meglio più avanti
Non sottende solo una forte polverizzazione di aziende non sottende solo un addensamento del numero di addetti nelle classi dimensionali più basse ma soprattutto negli ultimi dieci quindici vent'anni sottende anche si pone a sintesi anche di un crollo
Possiamo usare questa espressione della grande impresa italiana è una nessuno meglio porsi di Renato Gelmetti forse potrà confermare questa questa vettura ma la la le la stura alla nostra grande impresa ormai può esser letta come una una una parabola una una lunga parabola un tentativo
Forse fallito con poche eccezioni di dotare il Paese di struttura appunto di consistenti dimensioni
Orientati sui settori che a suo tempo consentivano una discreta un recepimento ma anche una discreta capacità innovativa io oggi questa esperienza insomma questo andamento un po'a campana della
Dell'ascesa e declino la grande impresa forse giunto fa una a un punto comico di rottura ma insomma diritta ridimensionamento assai pesante
Ora il il nostro progetto lo accennava professor Majocchi un attimo fa molto articolato ci occupiamo in primo luogo di analisi di vincoli
Quindi ostacola la crescita dimensionale e come vedremo il Bella la numerosità e l'approfondita dice di questi fattori che molto accentuata
Ah ci siamo posti anche il problema di analizzare le convenienze a non l'allargarsi al pensando cioè che non esistono soltanto e soprattutto magari anche in prospettiva storica non siano esistiti soltanto ostacoli alla crescita dimensionale tetti di varia natura soglie penalizzati di vario tipo ma che siano esistiti esistano anche delle convenienze delle inerzie a rimanere su base dimensione perché questo tutto sommato
A consenta un'impresa di
Solbes dietro
Abbiamo direi in terzo luogo un'analisi di alcuni asset economico istituzionale alcuni tipicamente italiane distretti altri forse più diffusi in altri Paesi come gruppi di imprese che per soprattutto i distretti per un lungo periodo sono stati giudicati capaci di offrire a parte probabilmente a ragione di ovviare ai problemi alle conseguenze più negative della a polverizzazione
Una quarta dimensione quarta e quinta dimensione che sono abbastanza unite naturalmente che un'analisi delle politiche pubbliche
Delle politiche di Agile agevolazione incentivazione sinora a perseguite a favore delle piccole e medie imprese che ovviamente non vuol dire se già una anticipazione che possiamo fare non vuol dire una politica di sostegno alla crescita dimensionale
Da alcune prime evidenze che abbiamo a perdonatemi questo inciso ma entrambi casi politiche di agevolazione possono anche e comportare come è conseguenza inattesa come se quindi inatteso quello di consolidare in realtà una situazione di bassa dimensione non stimolare appunto a un rafforzamento dimensionale
Capita dimensione appunto quella un po'così ambiziosa di sulla base dell'analisi settoriali particolari che abbiamo effettuato che seguendo e in questi rapporti quella di suggerire di provare a ipotizzare alcuni percorsi di politica economica e industriale che bene possano così ecco provare a far sfuggire paese da questa trappola del del nanismo
Ora nel rapporto ISAE giugno due mila tre la prima parte diciamo le nostre analisi periti evidenziato instilla la Linke
Al quale poter scaricare l'intero rapporto dello scorso anno
Ecco nel giugno due mila tre nel primo rapporto non c'eravamo occupati di regole per la crisi d'impresa fra sostanzialmente la normativa relativa al diritto fallimentare il ruolo della normativa societaria anche alla luce della nuova riforma entrata in vigore tra l'altro ha inizio o di quest'anno
Le rigidità presenti nella legislazione giuslavoristica in particolare dell'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori la tassazione del reddito d'impresa i vincoli finanzierà la crescita e i ritardi infrastrutturali tute analisi
Puntuali tutto sommato anche che hanno retto abbastanza bene al passaggio di questo anno anche perché non ci sono state novità sconvolgenti sul piano anche sul piano normativo con riferimento a questi specifici vola possibile eccezione della delle norme sulla tassazione consolidato con riferimento all'ai gruppi di imprese per il resto questi questi capitoli della presentate lo scorso anno diciamo sono ancora del tutto attuali e le conclusioni di analisi le conclusioni raggiunte possono essere riproposte più o meno nella informa identica a quella fatta l'anno scorso
Quest'anno il rapporto è diviso dal punto di vista dell'analisi dei vincoli che negli altri fattori di assetto delle PMI che insistono sulla questione dimensionale su tre potenziali ostacoli alla crescita che sul ruolo del diritto successorio chi sufficiente propensione a investire in ricerca e sviluppo innovazione e le procedure amministrative relative all'ampliamento di una di un luogo di produzione di una di un impianto
Oltre a ciò circa il rapporto presenta due specifici capitoli sui distretti industriali gruppi d'impresa oltre a un capitolo iniziale che riprende molte delle considerazione avanzate l'anno scorso di ricostruzione statistica della fenomeno dalla dimensione aziendale
Allora andando più nel dettaglio
La
La questione di rito successione parlavamo un attimo pochi minuti fa anche con la parte corposo di Michael professor Viesti ha quasi quasi improvvisamente ero ero diventata Rizzi è posta al centro della a dell'attenzione insomma diritta di chi si occupa di questione dimensionale e di piccole e medie imprese
Ora il e noto quanto il nelle piccole-medie imprese familiari
La successione riprese rappresenta una questione assai complessa con ricadute appunto non solo sugli assetti proprietari future delle singole imprese ma a anche e nell'ottica di questo rapporto soprattutto sulla continuità delle prospettive di espansione dimensionale delle aziende
Cioè quello che sostanza noi vediamo alla luce dei dati sulla bassa
Sopravvivenza delle piccole e medie imprese familiari che in presenza di una numerosità di impresa declino polverizzazione molto accentuata che avere una una quota molto ampia di queste imprese che sostanzialmente cessano
La loro attività costituisce una grosso problema in termini di costi elevati in termini di perdita di accumulo di conoscenze e di esperienze di Novaro
E quindi voi capite bene che seppure noi abbiamo come ipotesi di base quella che come dire l'impresa che si allarga l'impresa che può ambire a espandersi e anche l'impresa che ha accumulato un certo numero di anni alle spalle e chiaro che noi vediamo la le è così le questione afferente al diritto successorio come uno qualcosa che effettivamente può incidere sulla continuità aziendale quindi sulle sulla probabilità maggiore che una quota superiore di imprese Possa allargarsi
Le capitolo evidenzia come ha appunto esistano no ostacoli significativi ai passaggi di controllo a e di proprietà e si incentra in modo particolare su una sulla in coerenza a se vogliamo foto del nostro ordinamento che come dire affronta il tema da sulla base di due corpi abbastanza autonomi di normativa cioè il diritto successorio da una parte e il diritto societario dall'altra
Il primo diciamo così e tendenzialmente di natura quasi statica volta cioè alla tutela dei diritti patrimoniali degli eredi mentre l'altro più maggiormente dinamico volto a favorire l'esecuzione dell'attività ma aziendale
Il capitolo da questo punto di vista suggerisce quanto facilitare la trasmissione d'impresa per voi questo poiché il nodo della del problema da una parte e dall'altra per o incentivare le trasformazioni societarie cosa che si prefigge di fare tra l'altro in maniera abbastanza esplicita
Ed è ancora presto realmente fare alcun tipo di valutazione la nuova normativa sul diritto societario ecco queste queste due dimensioni appunto facilitare la trasmissione impresa incentivare il trentuno azioni societarie
Sembrano ne sceglie una maggiore coerenza tra queste normative sembra né si fanno i necessari al fine proprio di mitigare alcune delle ricadute maggiormente negative degli poi in realtà di un di un fenomeno particolarmente italiano
Ben sottolineato gli anni scorsi da molti lavori Fabrizio Barca tra l'altro una peculiarità quella degli assetti proprietari prevalentemente basati sulla bara sul controllo o familiare
Il capitolo successivo il terzo
E non c'è occasione migliore che parlate in questo di fronte alla commissiva al presidente
Del risento mi sa del Consiglio Nazionale delle Ricerche oltre che rettore insomma della LUISS e il a la questione dei rapporti tra ma ricerca sviluppo e innovazione qui è noto quanto pronunciati siano ritardi dell'Italia sulla base di tanti indicatori numero di ricercatori brevetti nel rapporto ricerca e sviluppo sul prodotto interno lordo con una specificazione che la parte privata quella essere e maggiormente alla quale può essere maggiormente imputata la la la la la le basso livello di questo rapporto sommando gli investimenti pubblici al di là di una ovvia valutazione sulla loro qualità diciamo quantitativamente non sono clamorosamente lontani da quelli degli altri e degli altri Paesi europei
Il capitolo tenta di e ragionare sul rapporto tra una struttura molto polverizzata e e nella quale come abbiamo visto poc'anzi struttura nella quale il peso delle grandi imprese
Innovative si è drammaticamente ridotto tutto sapido cerca di analizzare i rapporti tra queste tra queste dimensioni ora normalmente
Senza sottovalutare ovviamente la spesso e volentieri la le potenzialità delle grandi imprese la loro agilità soprattutto nel settore hi-tech a recepire alcune innovazioni
Spesso e volentieri una tesi che prevale quella che di fronte al sistema così frammentato dopotutto la domanda di attività di ricerca e sviluppo la domanda anche di alte professionalità ad esempio o non può che essere molto limitata il sistema strutturato in maniera tale per cui non c'è bisogno di molti più ingegneri molti più biologi Morettini insomma figure a alta alta formazione la nostra impressione in realtà e e diversa e cioè o meglio integra questa questa intuizione questa interpretazione anche con uno con la con l'impressione che in realtà esiste anche uno un circolo vizioso tra base dimensione innovazione zero e che sistema che come dire chiama poca ricerca esprimo ovviamente anche un numero basso di ricercatori di brevetti ed investimenti ricerca e sviluppo ma vero è anche che probabilmente e una fascia una fascia di imprese potenzialmente innovative probabilmente trova un ambiente scoraggiante dal punto di vista della disponibilità di risorse umane e finanziarie
Della facilità di rapporto con l'università ecco i centri di ricerca
Per cui in realtà dalla dai numeri dall'analisi empiriche presentate in questo capitolo ed anche qua se vogliamo la letteratura che più di tipo Walter unica altri tipo qualitativo se volete e emerge come in realtà il problema tra ricerca e sviluppo innovazione sia più complesse come per alcuni versi quindi anche in questo caso noi possiamo parlare di ostacoli alla crescita dimensionale derivanti in questo caso un fattore quale la bassa propensione investire in una ricerca sviluppo e
In maniera in parte correlata in me innovazione un altro capitolo il il quarto del del rapporto riguarda le procedure autorizzazione
Non c'è imprenditore adesso scendendo compone l'aneddotica a che non denunci continuamente questo questo problema ricorda mi fa una sempre per rimanere aneddotica una
L'intervista corna del patron di una delle massime imprese meccaniche italiane l'Aprilia
E in cui villa signor Ivano Beggio spesso ricordata come la sua azienda stesse aspettando da cinque anni l'autorizzazione alla apertura di un parcheggio
Per poter piazzare per poter stoccare le motociclette che venivano prodotte dalla dal suo dal suo stabile questo promette un caso limite ma non c'è dubbio che per un lungo periodo di tempo la complessità la farraginosità l'esoterismo fanno delle procedure di autorizzazione e abbiano contribuito a scoraggiare ulteriormente a far parte di quell'affetto di freno di scoraggiamento alla crescita fra alla crescita dimensionale
Naturalmente noi assumiamo in questo caso che come dire un aumento della dimensione media della divisione per ha detto di un'azienda a un aumento perdonate della dimensione mira per ha detto corrisponda anche un ampliamento della se volete la dimensione fisica
Della materiale della dell'impresa stessa per la quale quindi sia necessario imbarcarsi
Nelle procedure di troppo in un rapporto con la con la pubblica amministrazione per le necessari autorizzazione
Ora quello che neppure al capitolo e constatazione de che intanto la normativa sulla per tu
E sugli ampliamenti dell'impresa è sostanzialmente la stesse sostanzialmente identica
Questo
Potrebbe essere anche valutato come una come dire una un elemento di fairness diciamo così nella nella normativa non si favorisce diciamo di più l'impresa che già opera rispetto a quella che vuole entrare sul mercato
Questo elemento e sicuramente fondato ma è altrettanto fondato il fatto che se si vuole si sia in testa hub l'idea di una di stimolare la crescita dimensionale
Forse è una un favore o normativo
Per un imprenditore che che in passato e già è stato già sottoposto a alla alla alla diciamo la somministrazione di iter burocratici pesanti Complessi forse non va scartata s'ci sono certamente da questo punto di vista difficoltà anche tecniche sul piano normativo non irrilevanti
Però l'idea di esempio di pensare a a a un prima attenti più restrittiva o a una un ampliamento maggiore degli di quegli aspetti la normativa già esistenti che riguardano autocertificazione denunzia di inizio attività seppure con le cautele che videro per un secondo forti dei di questo tipo non andrebbero o non avrebbero scartato
Il capitolo ovviamente si occupa della di una delle maggiori potenziali innovazioni istituzionali e amministrative di questi anni nei rapporti tra pubblica amministrazione e mondo produttivo e mondo industriale che quella dello sportello unico
Lo sportello unico è una struttura che trova nel comune che l'amministrazione comunale la sua sede naturale
Nonostante siano assai diffusi per fortuna tra comuni di piccole dimensioni dei consorzi diciamo che esprima appunto una struttura unica a di interfaccia diciamo all'agli imprenditori che intendono aprire o ampliare loro attività
Lo sportello unico semplificate in modo potenziale drasticamente i rapporti delle imprese con la con la PAT sai se già occupato in passato di ha già realizzato in passato questo questa innovazione
Da il problema qual è che l'imprenditore oggi riesce magari a evitare il giro di dieci quindici amministrazioni diverse non deve andare vigili del fuoco
Però la l'evidenza della costruzione di una procedura unica
Che in effetti che consente effettivamente sulla base di un se volete anche di una struttura maggiormente gerarchizzata della del back office comunale ecco questa evidenza e e più difficile da rintracciare
Così come e è difficile rintracciare con da questo punto di vista grosse differenze sul piano territoriale
Come ahimè di consueto tra regioni del centro nord e regioni del sud dicevo come difficile rintracciare anche una effettiva incidenza dello sportello unico nella in gestione diciamo delle procedure delle pratiche di di autorizzazione gli ultimi dati che non abbiamo rinvenuto che risalgono a più di un anno fa
Segnalavano una percentuale del inferiore al trenta per cento delle procedure gestite e concluse dagli dagli sportelli unici
Il capitolo sottolinea anche poi un paradosso che poi in realtà non è non è tale
E cioè che la normativa quantomeno per alcune dimensioni degli delle imprese e degli allargamenti dimensionali
La normativa consente semplificazioni potenzialmente molto forte autocertificazioni dichiarazioni di inizio attività eccetera che però trovano scarso scarso utilizzo da parte degli imprenditori vedono sisma come voi volete
Procedure più semplificate con realtà non vi servite delle di quegli strumenti che maggiormente potrebbero così rendervi la vita più facile
Una potenziale spiegazione che in realtà l'imprenditore non si fida sì in fin dei conti poi della e normativa di contorno che riguarda le procedure di autorizzazione non si assume quindi lui stesso la piena responsabilità della quelle dichiarazioni che potrebbero consentirgli inizia l'attività perché ha paura evidentemente
Che in una fase successiva in una fase di verifica ex post poi la scarsa chiarezza della normativa si rifletta poi in ma nella complicazione dei rapporti con l'autorità ecco l'autorità amministrativa questo è ovviamente un fattore potete capire molto frenante di una a normativa che ripeto ancora poche potenzialmente rendeva la vita assai più facile alle nostre alle nostre aziende
Passiamo ora i due fattori di ma diciamo così che per alcuni versi possono essere
Giudicato insomma il potevano forse essere giudicati una una sorta di
Alternativa diciamo di sistema per in quanto soprattutto i distretti industriali molto diffusi danni nel
Nel Paese professor Viesti ha studiato a lungo credo la l'emergere dei distretti nella soprattutto anche nel subito
Del nostro Paese
E il
Distretti credo che tutti sappiano o tutti come dire
Conoscano una definizione sintetica di distretti
Consistono in una
Concentrazione geografica di io numero rilevanti d'impresa quasi sempre di dimensioni limitate
Spesso inserite anche Lino o quanto meno associate anche a contesti nei quali la questione sociale sembra esserle più elevata che
In altri casi
E il a il il capitolo tende cerca di capire in maniera probabilmente più analitica rispetto a quanto ho non sia stato fatto dono letteratura peraltro molto ricca
E anche sarà mistica penso che nella
Nella letteratura della economica il rapporto cerca di capire quali siano poi i fattori che rendono le imprese distrettuali tra virgolette più competitive di quelle isolate dove isolate sono riprese indipendenti no le imprese non distrettuali
E il il vantaggio competitivo dei distretti viene nel capitolo ricercato analizzato attraverso una a ma rigorosa analisi empirica nei differenziali di redditività dell'impresa e distrettuali e rispetto appunto a quelle isolate e nella quindi ricerca di una di un'evidenza che spieghi nella relazione sia con variabili economiche con variabili di contesto
E
Il capitolo credo in ma in maniera innovativa a sostiene che questa questa questi questi Gatto di a redditività queste differenze redditività e non possono facilmente essere collegate alle particolarità della struttura industriale i distretti
Proprio perché questa struttura in realtà non differisce in maniera significativa la quella delle diciamo delle aree non distrettuali
E che al tempo stesso non vi è non vi sia chiara evidenza che la a competitività tutte le imprese distrettuali sia legata a particolari condizioni del mercato e lavoro o dell'accesso al credito
Quello che invece emerge ripeto e probabilmente una un elemento di attenzione nuova su questo aspetto e che la rilevanza e la stabilità dei rapporti di subfornitura e di fedeltà rifarne chic sostanzialmente una sorta di Maggiore fiducia reciproca diffusa all'interno tra le aziende appartenenti al distretto spiega a i
In parte la su questo vantaggio competitivo delle delle aziende al tempo stesso sempre la la la le
Dell'analisi empirica econometrica presentata nel capitolo chiarisce come
Villa a
Il rendimento sugli investimenti diciamo un po'per le imprese distrettuali sia legato anche questa è una tomo innovativo nel capitolo alla diverso affidabilità di contratti cabala se volete anche la diversa assicurazione nei confronti di comportamenti opportunistici più generali legati da situazione di insolvenza in con quindi in sostanza quindi dal confronto dal confronto di questi risultati
Ottenuti in regressione relative a imprese industriali rispetto a quelli ottenuti dalla regressione relativa ripresa isolate si evince come vi sia un migliore forse spenga l'antico di distretti proprio per una che questo migliore forse medica vetero garantito ai distretti si traduca proprio in una maggior grado di competitività
Delle imprese che dei distretti stessi fanno fanno parte la seconda alternativa di sistema più assai più recente se vogliamo non tanto con riferimento ai grandi gruppi di aziende che
Come dire hanno
Come dire sono fin dall'inizio per per molti versi organizzati attorno alla alla all'ipotesi del gruppo
Ma per quanto riguarda le piccole e medie imprese stiamo parlando nel nostro Paese di una di un esperienza assai più recente nella sua forte diffusione
Gruppi riprese come sapete sono in prese giuridicamente autonome ma sottoposte al controllo di unico vertice quindi si presentano per alcuni versi come un tentativo anche in questo caso di alternativa alla alla polverizzazione si mantiene il corpo singoli Trento i singoli proprietari mantengono il controllo dei singoli prese il tentativo è quello di creare delle una comunanza di indicazioni strategiche che appunto possano
Cerchi di ovviare alla
Alle conseguenze più negative del muoversi in ordine sparso della della polverizzazione
Ora il anche qui il capitolo o credo attivi con tonalità insomma innovative
E segnala come
Diciamo il da una parte emerga una correlazione tra appartenenza a un gruppo delle piccole e medie imprese in particolare nei settori non tradizionali e maggiori dimensioni in termini di addetti
Emerga anche una la mette anche una maggiore inclinazione verso comportamenti tipici ad esempio alla grande impresa quali la quotazione di borsa o anche una maggiore attività di ricerca e sviluppo anche questo fattore molto importante al tempo stesso tuttavia la sul punto sul piano empirico viene fuori una se volete una esiguità delle differenze tra consociate tre presa patente gruppi e imprese indipendenti
E quindi questo induce diciamo così molta prudenza anche in termini di future opzioni di policy a pensare gruppi di imprese come è una
A soluzione ma la panacea detta rispetto alla al problema della a polverizzazione
Mi alle conclusioni
Anche il rapporto di quest'anno in buona sostanza quindi conferma presta numerosa profonda e diffusa ramificazioni fattogli ostacola crescita dimensionale si può probabilmente parlare poco di un singolo sistemico proprio perché
Così diffuso e presente in quasi ogni angolo della della del nostro sistema industriale vengo ora alla propongono alle ultime considerazioni
Viene
Molti a questo punto capitano perché abbiamo il piacere di avere una professore di Storia economica come Renato genetiche danni da lunghi anni studia in
In maniera empiricamente
Fondata la
L'evoluzione della della nostra sul sistema industriale lo stiamo lì fattorie
Il motivo che e banale se volete e che il questo problema la polverizzazione aziendale non ce lo trasciniamo da da sempre da sempre se guardate la prima pagina del capitolo numero uno
Noi abbiamo citato una ma una frase trovata in una
In un libro curato da una uno statistico dell'epoca Vittorio Lena è uno degli Annali di statistica diciamo di quelli che erano gli embrioni del nostro Istituto nazionale di statistica nel quale si diceva naturalmente non possiamo neanche paragonare le nostre impresa le grandi fabbriche la Gran Bretagna
E stiamo parlando di cento ventiquattro anni fa
Quindi quando il nostro sistema industriale si affaccia con grande difficoltà perché sia facile momento in cui i mercati internazionali sono già pesantemente occupati da altri Paesi il tutto il nostro sistema
Partorisce passate in questo termine una struttura già
Fortemente
Penalizzata questo ci aiuta ovviamente a
Non è soltanto una questione di curiosità
Storica questo ci aiuta a capire la profondità del fenomeno e ci aiuta anche a capire che non è detto
è un richiamo se volete ancora più pessimista alla nel momento in cui uno dovrà disegnare opzioni di politica economica non è detto che rimuovendo le cause che oggi
Un problema drammatico
Non è vero che rimuovendo il
Lei
Siete in un attimo
Le cause che oggi ci appaiono come maggiormente penalizzanti della a a bassa dimensione aziendale uno riesca a uno possa tranquillamente ipotizzare che il problema leader del del micio Emilia si attutita
Poco perché c'è questa inerzia di lungo periodo e probabilmente ci sono anche fattori che oggi non giocano più un ruolo che però hanno contribuito in maniera pesante a radicare
Questa ripeto questa a questo grado di polverizzazione faccio un esempio soltanto un esempio che può costituire anche mi permetto di Magri suggerirlo Renato Giannetti una così una un quaderno di ricerche future
La tassazione sul reddito d'impresa apparentemente oggi non sembra penalizzante rispetto alle dimensioni non esistono cioè soglie dimensionali che puniscano l'impresa che cresce però cioè se volete c'è un po'dir pezzi in più in alcuni casi ma
In tutto la insomma spot dell'aliquota appunto sui d'impresa
Unica identica prescindere dalle dalle dimensioni relazione
Non è detto che in passato dove per usare le parole di dico uno i primi presenti uno dei primi libri di storia la Gandus italiani Rodolfo Morandi esisteva una tassazione predatori all'impresa cioè non è detto che in passato questi fattori
Non abbiano
Come dire intimidito sui nostri impresa rispetto a potenzialità di salti e risatine insomma quindi
L'analisi storica serve veramente affascinanti rispetto a come dire all'idea che
Semplicemente intervenendo sulle variabili oggi presenti certo non abbiamo molto diverso da fare ma insomma ecco ebbene non coltivare l'illusione che ha semplicemente agendo su quelle variabili il sistema pure reagisca
In nel senso di un di un suo rafforzamento dimensionale
La ricostruzione quantitativa che qui diciamo
Effettuiamo e che basata su un appunto su una sullo sguardo di lungo periodo quest'anno o ancor più che che lo scorso anno segnala devo devo dire tre anomalie tre anomalia nell'anomalia nella bassa dimensione media
La prima riguarda l'impresa artigiana è una che su un argomento molto spinoso perché uno rischia sempre quasi di accusare i poveri artigiani chiesi dei responsabili della polverizzazione aziendale o quasi di considerare quel settore solo ed esclusivamente un settore a bassa innovazione non c'è dubbio però che l'impresa artigiana primo abbia una numerosità clamorosa nel nostro Paese le statistiche possono differire ma insomma siamo per quanto riguarda il comparto manifatturiero tra il sessanta e il settanta per cento delle aziende totali
Soltanto la Francia nel settore manifatturiero in Europa una percentuale più elevata si può parte parliamo di artigianato nel suo complesso l'Italia di gran lunga il Paese a maggiore diffusione di questo tipo di attività
L'impresa artigiana però tutto tanto è molto diffusa
Poi dimensionalmente mediamente esattamente nemmeno che la metà del manifatturiero tradizionale quindi non abbiamo una grandissimo numero di imprese del settore manifatturiero con questo articolo di che diciamo asseriscono e questa tipologia con una particolare forma giuridica tra l'altro molto frammentato molto polverizzata
Seconda secondo e forse fattore più importante l'impresa artigiana se volete nasce sapendo di avere un tetto dimensionale a meno di un salto di forma giuridica
Etica che nel momento in cui non abbiamo tante imprese che hanno nello un DNA programmato se volete per crescere fino a un certo punto è chiaro che quello nella apistica complessiva della dimensione media proprio di questo genere in Cile pesantemente
Questo conduce una seconda osservazione
E cioè che
Noi probabilmente non abbiamo soltanto un problema di scarsa spinta alla crescita dimensionale
No abbiamo promette anche un problema di ingresso sul mercato già più polverizzato rispetto ad altri Paesi
Quindi e questo ovviamente complica ulteriormente le cose perché vuol dire che la l'appunto dalla villa il passo iniziale dell'impresa e ancora più timido rispetto a quanto accada in altri contesti quindi ovviamente anche la successiva capacità di crescita ritmi risulta maggiormente limitata
Terza anomalia che quella che poi sul piano
Nella diciamo delle polizia chiaramente la più complesse sono forse lo scettro sorgono spie precipuo aiutare a
Così a discernere questo aspetto e ma noi abbiamo che il dato statistico medio De Rosa dimensione media è molto legato alla alla storia della nostra grande industria
Cioè se voi andate a vedere anche popoli il dato di sintesi dimensione Minerva tiene fattorie rapper censimenti industriali cioè voi vedete che ci sono dei periodi in cui questo dato sale e sale anche in maniera molto significativa
Ed è il periodo non a caso in cui il nostro Paese riesce a dotarsi
No con
Anche iniezioni di capitale pubblico molto forti
Mi in prese di grosse dimensioni spesso anche molto molto innovativo è chiaro che nel momento in cui la la grande impresa si asciuga drammaticamente
Quando i nostri esperti di mercato lavoro ogni mese ricevono il dato Istat sulla su occupazione le grandi imprese
Tendenza la riduzione da avvisata da dieci quindici anni probabilmente sotto il peso anche occupazionali questa impresa si asciuga
Se assume sempre di più ed è quindi chiaro che noi ci troviamo a una a un'asta un massetto sotteso al dato statistico di sintesi pesantemente diverso oggi magari da un dato relativamente confrontabile di quarant'anni fa
Cioè a dire noi oggi abbiamo una dimensione paradossalmente superiore a quella del due mila centosessantuno o comunque molto simile ma in realtà con alle spalle
Un sistema probabilmente più fragile e con questa ottimistica considerazioni ci fa speranza
Sì grazie innanzitutto saluto sorgono spirito non ci aveva avvertito il sagrato qualche minuto in ritardo sono lieto che sia colpa qui con noi potremmo iniziare adesso il giro dei di scarsa mentalità io direi se possibile Conte fare un quarto d'ora ciascuno in modo che garantiamo lo conclusione i tempi previsti ed era innanzitutto la parola al professor Viesti
Grazie è grazie alle sale al suo presidente per l'invito
A discutere questo rapporto un rapporto ma assai ben documentato è molto severo che ci descrive come è giusto che sia severamente lo Stato
Di aspetti molto importanti dell'economia italiana diceva con credo legittimo orgoglio Efisio e spacca il rapporto contiene una serie di spunti e di analisi innovativi
Che cercherò di richiamare qui e là nel mio intervento ma ahi noi le conclusioni del rapporto non sono per nulla innovativa cioè ci descrivono una sistema di permanenze un sistema che permane sempre simile a se stesso in onda segni di mutamento
Il punto è naturalmente come ben sappiamo che questo accade però parallelamente a fenomeni che vengono variamente descritti come che non vide che Lino del Paese bisogna naturalmente
Pare sempre molta attenzione alle mode quindi passare da a una esaltazione acritica della capacità del capitalismo italiano i navigare nelle acque internazionali a lato opposto del pendolo in cui ci si abbandona con troppa facilità alla tentazione del declino dimenticando i punti di forza ma dato di dati di fatto ormai da diversi anni mostrano non solo
Una forte caduta della competitività internazionale spesso in quote di mercato ma anche un rallentamento della produttività
Nell'economia italiana che non ha pari neanche mentre altre grandi paesi euro e quindi una riflessione profonda sul modello italiano di capitalismo e sulla sua capacità di portarci avanti e che credo molto opportunamente vada molto indietro nella storia e
Necessiti di una riflessione di lungo periodo sulla sua provenienza eh sulle sue possibili destinazioni
E il rapporto ci ricorda alcune caratteristiche del sistema italiano Nm
Sì che lo qui è l'alcuni
Appunto cercando anche da alcuni spunti particolarmente interessanti a mio avviso che rapporto fornisce mi pare interessante questa idea delle imprese italiane che nascono più piccole di quanto nascano né altra impresa e soprattutto trovo
Interessante che faccia riflettere l'idea che
Questo alto peso degli artigiani imprenditori porti con sé un effetto anti crescita sia per quello che diceva ISPA poc'anzi del limite dimensionale ma anche perché la stessa figura dell'artigiano
In quanto tale che lo porta probabilmente ad immaginare
La persistenza della propria impresa sempre
Così come è nata
Il rapporto ci ricorda naturalmente cosa che ben sappiamo la caduta verticale del peso dalla grande impresa in Italia che passa dal quaranta per cento degli addetti del settantuno
Al ventitré per cento del due mila uno e ci ricorda come quei per intensità di questa caduta sia assolutamente unica ecco come questo persistente fenomeno di riduzione le dimensioni medie unità locale d'impresa sì anche adesso
Estremamente interessante insomma ci ricorda una cosa che ben sappiamo cioè che manca il ceto medio
E cioè manca poc'anzi nella stanza del Presidente ne ricordavamo alcune il punto è che finite le dita delle mani forse un po'di buona volontà quelle dei piedi le abbiamo citato tutto il ceto medio italiano cioè dal sobrio spiato il precedente in grado di sessanta secondi di elencarle nome cognome tutte sia perché le conosce perfettamente ma sia purtroppo perché sono pochi il ceto medio e assai piccolo e questo presenta un rilevante per
Il rapporto poi ci ricorda anche
Doverosamente alcune delle caratteristiche del sistema della ricerca in Italia
Direi del trenta attivi in un quadro largamente conosciuto mi sono sembrati particolarmente interessanti il fatto che come quota delle forze di lavoro nel sistema settore della ricerca italiana si è impegnato a una percentuale decisamente inferiore a quella della Grecia c'era Grecia e all'uno per cento delle forze del lavoro nel sistema nel nella ricerca l'Italia lo zero otto
Di come sia ormai prossimo ritengo il sorpasso della Spagna nei nostri confronti come a quota del PIL destinato alla ricerca meno a vedere le tendenze degli ultimi anni attualmente nulla di paragonabile con gli altri paesi avanzati
E di come ancora la quota della ricerca effettuata dal sistema delle imprese sia in Italia livelli non solo quarantatré per cento non solo ventidue punti più bassi
Della Germania non solo undici punti più bassi della Francia ma se anche sei punti più bassi della Spagna quindi e come dicevo poc'anzi un rapporto che interviene severamente a documentarci questo naturalmente
Credo che anche e soprattutto per non indulgere facilmente alle note non possiamo non ricordarci e le pagine nel rapporto ci consentono di leggerli alcuni dei grandi vantaggi del modello del capitalismo italiano
Che negli scorsi decenni sono stati alla base di successi non irrilevante il rapporto ne ricordo alcuno alcuni e cioè la grande flessibilità anche nell'uso del lavoro a domicilio comunque nell'utilizzo del lavoro che il sistema delle piccole imprese consente il ruolo molto importante della famiglia che consente la trasmissione Inter familiare delle conoscenze e quindi il forte radicamento nel territorio nella società del sistema dell'impresa e quindi diciamo il gli aspetti sociali così fortemente positivi di questo sistema di capitalismo insomma 'sti pensare alle cose che ha scriveva Giorgio foie
In maniera più diciamo da economisti industriali ricordale come il sistema della piccola impresa e capitalismo italiano abbia esaltato gli effetti positivi del rapporto tra produttori e utilizzatori di macchinari per l'industria balle di produttori per l'industria Bane con un'interazione
Straordinariamente virtuosa che ha portato da un lato alcune aree parlavamo col professor Majocchi di vigevano diciamo a evolvere virtuosamente dalla produzione a valle alle produzioni meccaniche a monte e soprattutto l'intero sistema italiano direi
A cavalcare ondate di grande innovazione essendo capace di introdurle attraverso i macchinari nel suoi sistemi produttivi e la la grande le tonica nei macchinari entrata in tutte le imprese italiane perché c'entrava attraverso macchina ancora questo è il sistema dei distretti in rapporto ci ricorda che l'effetto distretto larga misura esiste cioè il vero che ci sono queste economie esterne che aiutano soprattutto le imprese da dieci a quarantanove addetti è che appunto pone e un elemento di novità anche in questa letteratura che tende un po'a ripetersi come questo sia in misura non irrilevante legato alla stabilità della subfornitura al fatto che questo crei fiducia
E chiedendo ai contatti più affidabile e c'è un altro dei grandi elementi positivi del modello italiano il capitalismo e infine ci ricorda come
L'emergere ancora un po'opaco non ne sappiamo ancora moltissimo del gruppi di piccola e media impresa ecco senta una centralizzazione soprattutto delle funzioni di finanza e ricerca e quindi in questi casi di superare forse un po'il vincolo dimensionale
Però al tempo stesso di mantenere l'incentivo alle conoscenze specifiche dell'imprenditore nella gestione della singola azienda che fa parte del gruppo
E così nella contarci ancora una volta i vantaggi del capitalismo italiano però il rapporto mi pare che suoni una tastiera ampia e differenziata di problemi che a questi vantaggi corrispondono ne cito rapidamente alcuni il rapporto ci sottolinea ad esempio come il quaranta per cento degli imprenditori italiani abbia più di cinquantacinque anni
Credo che se guardiamo alla sola agricoltura la senilità azione di imprenditori sia terribile che è un settore comunque la sua importanza e che questo avviene in un sistema nel quale la successione dell'impresa familiare
Presenta non pochi problemi non viene normalmente pianificata dall'impresa ci dice risaie e questo sì accorpiamo otto facilmente a ha una probabilità di fallimento nel passaggio generazionale piuttosto alta essendo l'impresa piccola non si può quando sia il figlio meno capace parentale i manager
Come nell'esperienza di cui si parlava poc'anzi suggerirei al riguardo anche di riflettere forse più di quanto di costruire diciamo informazioni più attendibile anche sul fenomeno degli scorpori
Seguiti alle successioni che mi pare forse potrebbe essere più rilevante di quanto i dati non ci mostri non c'è col fatto che col passar del tempo nell'industria italiana ci sia un meccanismo legato alla separazione fra fratelli e sorelle dell'atto pietà delle imprese che parte l'impresa scorpora a differenziazione
Il rapporto ci ricorda che il fenomeno dei gruppi
Ah i vantaggi di cui abbiamo detto poc'anzi ma che per così dire le motivazioni che sono alla base dei gruppi non sono solo virtuose ma aveva la base dei gruppi c'è anche il desiderio di allargare il controllo senza allargare l'investimento di capitale attraverso partecipazioni a casa apre che il gruppo consente una minore trasparenza e che quindi rappresenti una scelta difensiva e ancora che dietro i gruppi ci siano molti vantaggi di carattere fiscale lavoristico per cui diciamo è un fenomeno il rapporto molto cautamente lo giudica nella sua ambivalenza sicuramente tutti gli aspetti positivi di cui parliamo di libri di piccole e medie imprese di cui si diceva poc'anzi però sicuramente diciamo dire che esso rappresenti la soluzione al problema dimensionale Duse italiana ci pare difficile naturalmente il rapporto ci sottolinea come il controllo diretto dell'imprenditore sull'impresa e le piccole dimensioni
Pongono un problema fondamentale nelle relazioni per il mercato dei capitali
E questo collega questo a mio avviso molto opportunamente con la scarsissima natalità d'impresa in settori nuovi che caratterizza l'industria italiana quello che ci manca nel saper fare bene impresa in quello che sappiamo fare cose sappiamo fare splendidamente
Ma manca la natalità di imprese in settori nuovi nei quali l'apporto di capitali e conoscenze dall'esterno alto alle conoscenze
Insite nell'imprenditore potrebbero essere più importante
Ancora ci ricorda cosa ch'cioè qual è il prezzo che aspetto ha lavorato lungamente
Che l'innovazione nelle nostre impresa è molto più di processo e poco di prodotto e più nelle grandi più nelle piccole continui entrare con i macchinari
Sembra di rileggere le pagine che scriveva Franco Momigliano la fine degli anni Settanta diciamo sul sul su questo meccanismo
Virtuoso che è un meccanismo che aumenta moltissimo l'efficienza delle imprese probabilmente nostre piccole medie imprese anche le piccolissime sono straordinariamente efficienti ma tutto questo le porta e a fare esclusivamente solo i prodotti che hanno sempre fatto
In maniera interessante rapporto ci da questo spunto comparativo con l'Europa mostrando come apparentemente la ricaduta dell'innovazione nelle imprese italiane porti meno a differenziare i prodotti di quanto avvenga nelle imprese europee e cioè che i processi innovativi
Consentono meno leading significare la produzione dell'impresa e cosa che come dirò
Tra pochi minuti quando concluderlo nell'attuale scenario rappresenta un vincolo estremamente forte in una situazione in cui c'è crescente concorrenza su alcune delle fasce dei prodotti che faccio
Ancora il disco il rapporto ci ricorda come
Pur essendo essi di stretti dei fenomeni assolutamente virtuosi sono dei fenomeni assolutamente autoreferenziali e cioè essi sono dei giacimenti di conoscenze diffuse
Che si rafforzano ma che non mutano particolarmente quindi tendono a fare splendidamente tutto ciò che consente loro di sfruttare coesione sociale sapere artigianale sapevo sparare
Non radicato nei loro territori ma consente loro molto difficilmente di evolvere per esempio da poco ci mostra come i rapporti e le relazioni tra i distretti gli investimenti esteri già modestissimi nel nostro Paese sia in entrata sia in uscita siano assai modeste
Tutto questo ci dice il rapporto avviene in un quadro preoccupante nel quale vi sono anche se non è questo il tema della riflessione una caratteristica secondo me opportunamente introdotta vi sono degli ostacoli alla crescita del mercato di riferimento per l'impresa e sensibili
Cioè un è un Paese nel quale fenomeni di limitazione della concorrenza sono ancora diffusissimi fenomeni di collusione sono ancora diffusissimi esistono vastissime aree di terziario
Del sistema nelle professioni dei servizi pubblici locali di una serie di attività che hanno relazioni anche col sistema dell'impresa e perché ne sono acquirenti perché non sono Polito e servizi nei quali la concorrenza non penetra basti vedere
La sorte modesta che ha avuto
Il processo di liberalizzazione del commercio al nostro Paese e mi pale opportunamente mette in relazione la persistente mancanza di concorrenza in alcune importanti aree del nostro Paese anche con la debolezza del sistema delle imprese che magari competono una produzione di maglieria
Nelle quali ciò non
Infine
Ci ricorda come la debolezza istituzionale sottesa a questo modello auto propulsivo di nascita il rafforzamento delle imprese italiane pesi come innovazioni interessanti come lo sportello unico in realtà abbiano liberi di attuazione ancora assai modesti
E
Toccando un tema me personalmente assai caro mette in guardia acconto i gli straordinari pericoli di confusione istituzionali che possano venire da una riorganizzazione verticale delle competenze nel nostro Paese non accuratamente ponderata
E sicuramente a mio avviso estremamente opportuno che vaste parti delle politiche industriali siano decentrate quindi portate
Più vicine alle imprese ma questo non è dire che il sistema delle politica industriale diventi un sistema netti Vesco nel quale come giustamente sottolinea l'apporto aumentano le difficoltà nella regolazione c'è un processo di Rui regolazione regionale che danneggia le imprese a mio avviso estremamente importante che vi sia un virtuoso coordinamento verticale nelle politiche industriali nel quale le autorità e le forze locali abbiano un ruolo importante ma questo non significa affatto
Una tendenza a mio avviso pericolosissima l'inseguire competenze esclusive da parte dei soggetti locali che sono esattamente la negazione
Di quel processo virtuoso di interazione tra centro e periferia
Che invece mi sembra opportuno le politiche locali per l'ingiusta sono importantissime funzionano bene a patto che ci sia un centro forte che copre ricco le istanze
Vantaggi e problemi dunque vantaggi e problemi dunque ma come ci pare
Vantaggi non più sufficienti e problemi crescenti
Perché avviene questo in due minuti e che cosa si può fare
Naturalmente ci muoviamo tenta attivamente in uno scenario che via via stiamo conoscendo in questi anni sicuramente
Le ragioni del declino se di questo si può parlare
Le cause prime del declino appaiono più esogene che endogene cioè il sistema pale funzionare come ha sempre funzionato Mai il mondo che c'è intorno che lo accetta meno naturalmente questo ha a che fare
Con capacità di concorrenza dinamica del modello di specializzazione italiano che come sappiamo negli scorsi decenni è riuscito
Accade in virtù da queste caratteristiche quindi a specializzarsi nelle fasce alte quindi senza mutare la composizione per settori delle esportazioni caso unico al mondo ha mutato invece fortemente la composizione per prodotti nei settori
Ma evidentemente siamo di fronte a una
Tipo e un'intensità della concorrenza internazionale diversa per quantità e qualità da quella che abbiamo sperimentato per cui non è il modello in secche è cambiato ma è il mondo che ci circonda che ci pone sfide più forte una seconda vasta ipotesi di mutamenti e sorge vista naturalmente sul fatto sul riflessione intorno al fatto che questo mi Otello Ciampi non ha consentito di utilizzare in corporale agevolmente tante ondate tecnologiche in particolare ricordavo poc'anzi
Il sito che entrano quelle con le macchine per fare le scarpe nelle fabbriche di scarpe ci dice Salvatore Rossi nel suo libro su Bay Citti che invece siamo di fronte a un'ondata tecnologica assai diversa
Nella quale le ha l'adozione la vera adozione delle tecnologie dell'informazione e la comunicazione nell'impresa che implica e non può che avvenire
In un quadro di cambi di poi proposte cambiamento organizzativo dell'impresa non è comprando il PC come compravamo una macchina automatica per calzature
Che questa viene incorporata e ci dice Salvatore Rossi nel rapporto la Banca d'Italia sulle Cicci che c'è un nesso forte tra dimensioni e capacità di incorporare il piccolissimo fabbricante di scarpe
Italiano si può permettere la migliore macchina italiana svizzero il padre calzature e ne trovai tutti giovamenti non è la stessa cosa coi personal computer dieci fine vi è infine pura ipotesi più profonda sulla quale mi permetto assai divinamente e avanzare alcune riflessioni sul tempo e senza professor Giannetti e e e che attiene diciamo alle caratteristiche di fondo di stabilità e di instabilità in cui questo modello italiano di capitalismo si esplica cioè noi abbiamo avuto un modello di capitalismo che fino siamo almeno alla metà degli anni Sessanta sono nati negli anni Sessanta ha funzionato molto bene in un quadro di stabilità
In un quadro di stabilità monetaria in un quadro in cui c'erano delle strategie nazionali un processo cospicuo di accumulazione produttiva che ha consentito poi un grande sviluppo delle esportazioni
Abbiamo poi ha avuto un periodo di forte instabilità almeno fino alla metà degli anni Novanta nel quale apparentemente le navicelle dei veloci dei piccoli imprenditori italiani sono stati in grado di solcare le onde dei mercati internazionali con un certo successo da alcuni anni siamo tornati a un periodo di grande stabilità
Di cambi stabili tra sé e l'interesse bassi ma quel processo di accumulazione virtuosa non pare proprio dipenda forse perché è più difficile allora veniva in mente Cina relativamente facile per un Paese
Debole e invece adesso è un'accumulazione molto più difficile di quella che dovevamo fare negli anni Sessanta forse perché ancora oggi diciamo gli stimoli alla diffusione della concorrenza
Non sono così forti come in un sistema come quello degli anni Sessanta nel quale ci sia priva di più
E forse perché manca del tutto una strategia nazionale che entrasse Pagnani c'era ma Betteto
Già a monte dico queste cose non tanto per vantare capacità storiche che erano assolutamente ma per sottolineare una cosa a cui tengo e cioè che non si tratta di andamenti congiunturali ma se dobbiamo riflettere su che cosa succedendo non possiamo che fanno in una prospettiva storica traggo infine come ultimo commento da tutto questo personalmente una sola implicazione di policy
Che è questa
Scusate mi la la banalità con cui dico questa frase ma diciamo l'Irlanda insegnamento del rapporto se lo beninteso è un po'della situazione che non basta più fare in maniera eccellente quello che si è sempre fatto
Non basta non faccia altro che incontrare imprenditori che mi raccontano quanto arrogante si siano efficienti lavoratori bravi macchinari modernissimi ma tutto questo non importa più al successo che avevano avuto in precedenza ma se è vero questo
Io credo che confidava eccessivamente su risposte endogene da parte delle singole impresa e possano essere fuorviante
E cioè in postale ampi e strategie centrate su grandi postulati strumentazioni di incentivazione alla ricerca all'accumulazione
Basate su centralmente sulle defiscalizzazioni come strumento cardine per far rinascere gli spiriti imprenditoriali sopiti dalla pressione fiscale credo che tutto ciò
Post potrebbe porsi portarci a risultati assai modesti se è vero quello che abbiamo detto finora cioè che e dentro endogene al modello di capitalismo italiano la difficoltà a superare degli ostacoli che da solo le imprese non riesco
E se tutto questo è vero allora le politiche industriali sono molto importanti se sono lasciatemelo dire con una battuta appunto
Politiche più che per l'impresa e persiste cioè politiche che mirano costruire fattori di competitività territorialmente basati ma che chiamino contemporaneamente in causa più attori se confidiamo soltanto
Sul fatto che incentivando gli investimenti defiscalizzati do le spese di ricerca e riducendo l'IRPEF il modello italiano di capitalismo possente pienamente cambiale credo che potremmo andare incontro a brutte sorprese
Quello che questo rapporto ci invita a fare invece una riflessione profonda su quanto siano necessarie in questo momento nel nostro Paese politiche pubbliche
Sicuramente leggera sicuramente vicine al mercato ma molto più intelligenti e sofisticate di quelle che abbiamo fatto in passato grazie grazie allora darei la parola al professor De Maio per il secondo intervento
Rende
Chiarisce segna
Allora grazie io non tenterò di fare un'esegesi di quanto scritto che è estremamente interessante ci porta a una serie di dati
Molto importante io mi occuperò in questo breve intervento soltanto della Capitolo terzo fondamentalmente con alcuni squarci sugli altri cioè sulla ricerca e sviluppo
Perché il capitolo quindi un invito a leggerlo tutte correttamente anche perché così non vedenti traccia parte da una indicazione di natura teorica
Estremamente importante è molto ben fatta in termini di verifica e confronto delle delle varie ipotesi fino ad arrivare attraverso uno verifica di dati italiani di verifica
E di comparazione internazionale di impegno deve piccola e media impresa e sulla ricerca e sviluppo di confronto anche queste internazionali temi di modalità di crescita eccetera fino arrivare alla situazione specifica italiano di incentivazione ci che sviluppo fino alle ultima indicazione
è un elemento su cui appunto non non voglio commentare specificamente la voglio semplicemente da quanto scritto travi alcuni elementi di stimolo per un'analisi se posso anche esagerare
Di magari indicazione di quelle che potrebbero essere due nei successivi approfondimenti
Perché io ritengo che questo tema sia estremamente interessante e allora volevo partire da questo tipo di indicazioni con ipotesi di suggerimenti accennavo prima probabilmente già fatta ma soltanto la mia ignoranza
Dice che io non ho letto niente in su questo tema
In maniera sic secondo la la domanda che mi permetto di porle
E parto mi aggancio uno delle ultime cose dette al professor Viesti una delle poche cose certe nell'ambito arteria dell'innovazione su cui la previsione e una delle attività da evitare
è quella che è l'unica certezza è che se le cose sono andate bene fino a oggi sicuramente prenda bene domani non si sa come ma bisogna cambiare
E perché l'unico elemento legato alla teoria innovazioni termica prive di contesto proprio anzi tanto più se andava bene primato precisando ampiamente perché se magari non ci andava molto bene voleva dire che le decisioni prese non erano coerenti con la situazione il contesto esterno
E quindi potrebbe essere casualmente che vadano bene per un contesto cambiato allora il basarsi su una esistente e sicuramente un fattore di insuccesso garantito
Così come tentare di vedere sempre dietro le continuiamo a vedere se ragioniamo parlo io parlo molto spesso con i pretori allora se noi ragioniamo
E diciamo quali sono i competitors a livello internazionale alla ti dicono beh gli Stati Uniti per quanto riguarda innovazione la Cina per quanto riguarda il
Uso il prodotto è una delle più grosse sciocchezze che ci siano la Cina e il più grosso contenitore per quanto riguarda l'innovazione tecnologica e la ricerca
Allora il più grosso contenitore in questo momento di tutto il mondo e la Cina
Sta investendo interviene cerchio sviluppo vera paura osa sta richiamando tutti gli scienziati cinesi dagli Stati Uniti poiché la gran parte di innovazione e ricerca gli Stati Uniti almeno per il trenta per cento è fatta da cinesi lascia capire che cosa vuol dire
Ecco allora il far East è il competitore per conferma all'innovazione se noi lavoriamo ancora dicendo che il provveditore per quanto riguarda il costo di produzione delle scuderie serie delle scrivanie
Non abbiamo capito niente
Però sì andiamo in giro troviamo che soprattutto nel mille piccole imprese ragionano ancora in questa ottica allora ricerca e sviluppo ricerche sviluppo è uno degli elementi a mio avviso fondamentale perché purtroppo purtroppo siamo in una siamo i i quasi più deboli
Per fortuna c'è sempre greci potrà siamo quasi più deboli in Europa la quale è debolissima nei confronti degli altri due grandi competitori che sono stati uniti ettari IST
Quindi ci troviamo deboli in un ambiente debole debolissimo in un ambiente debole
Ecco allora il problema effettivamente
Grave
Io ritengo di non io non sono pessimista
Però attenzione se noi non chiariamo questa mia idea sulla ricerca e sviluppo onori riusciamo a dire le cose in maniera molto chiara
O altrimenti rischiamo di far finta di dire alcune cose e poi ma speriamo i problemi ne dobbiamo dare pure me sapendo anche un'altra questione siccome viene da lontano soprattutto per l'Italia viene da lontano questa situazione degli ultimi anni
Per don Tano
Viene ha iniziato all'inizio degli anni settanta
Ed è qui è uno stimolo che vorrei fare allora e sulla ricerca e sviluppo purtroppo non ci possono essere degli interventi rapidi
Cioè se noi partiamo adesso i primi risultati si vedono fra dieci quindici anni
Dieci quindici anni mi sta dicendo
Lavorando bene intensamente e pensando finalmente di invertire la tendenza
Quindi bisogna avere la chiarezza e la sensibilità
Che si si decide di voler fare qualche cosa bisogna farla intensamente rapidamente ma con tempi lunghi per quanto riguarda la misurazione degli affetti non si possono utilizzare strumenti di breve tempo di breve periodo
Per poter esaminare gli affetti viceversa di un investimento che ha risultati soltanto sul medio-lungo te lo dico perché all'inizio degli anni settanta probabilmente lampo
Io un'ipotesi ma assolutamente da non del mestiere semplicemente come osservatore di questi fenomeni che su cui lavoro da parecchio tempo operazione mente anche
Perché dico gli anni settanta e con uno mi deve spiegare perché un signore
Che il Presidente del Montedison
Disse a un certo punto all'inizio anni settanta ma perché fare ricerca io la compro
Essendo nell'ambito la Montedison uno dei più grandi centri di ricerca credo legali di vere di Novara che aveva dato origine una decina d'anni prima al unico premio Nobel completamente italiano dopo la fine della seconda guerra mondiale
Invenzione della plastica piccola cosa
Piccola cosa piccola cosa rispetto a uno sviluppo industriale e avendo chiamato alcuni anni prima perché era andato in giro a vedere e il predecessore chi poteva governare il Donegani avendo scelto e avendo chiamato in Italia è uno dei più grandi scienziati mene c'era esistenti al mondo questo scienziato manager rimase un anno prevedendo le cose come erano segnando questo scienziato merger e il professor giaccone ultimo premio Nobel ok allora come mai essendoci questa situazione nel settanta il presidente Rutelli se io non voglio far più ricerca la compro perché investire in ricerca e allora lui lo dissi in maniera molto chiara ma dietro questo ci fu una serie di imprese che decisero di non far più ricerca
E i settori sparirono
Furono vendute impresa di altissimo livello Telettra fu venduta alla FIAT quando aveva appena battuto i più grandi colossi mondiali nelle tra più grandi cavità di comunicazione
Ecco io devo capire nessuno mi ha mai spiegato perché
La mia ipotesi e che sia un puro fattore culturale
Prevalentemente cioè non ci sei mai non ci se a un certo punto l'imprenditore non ha più creduto e allora di fatti io devo vedere che quello che e sto verificando adesso è che quelli che stanno investendo in ricerca sono imprenditori che ci credano
E pretorio direttamente loro di me di aziende oppure manager di alto livello che ci credono per cui operano ci si deve credere ecco nella ricerca ci si deve credere io ritengo che continuiamo a parlare di ricerca tutti quanti dicono ma un pochino come parlare della mamma
Tutti quanti dicono che belle brava e perché sarebbe politico uncorrect dire che non è delle brave che magari l'abbiamo vista dove a Milano si direbbe sui Bastioni ecco ecco allora
Forse si capito anche non vietano milanesi così formato ecco allora
Però nessuno fa niente
Però nessuno fa niente allora alcuni elementi soltanto in termini molto molto rapidi
Problema
Problema aggravato da tutti i dati messi in evidenza prima
Percentuale sul PIL atteso che pur essendo molto rozzo e grezzo questo questo indicatore però qualche cosa significa io son sempre l'idea che il il meglio è nemico del bene bene o male qualche cosa significa poi ci son tutti quelli che dicono ma attenzione
Molti Spesal no e lo scrivono gli investimenti nei bilanci per cui la valutazione di per motivi fiscali non si fa eccentricità periodi controtempo anche al parte pubblica dice che ricerca le cose che non sono ricerca
Il cinquanta per cento le spese l'università su qualificate ricerca signor inevasa dall'Università vedere se è vero ecco quindi diciamo che ci sono le due parti che probabilmente si annullano quanto io detraggono ICE verso aumentato
A occhio e croce e diciamo un indicatore è buono allora problema e il problema è che come al solito i dati vanno poi esaminati con attenzione nel merito
Questo indicatore va coniugato di queste momenti importante il rapporto e quindi occorre questa coniugazione con la struttura del sistema industriale perché perché è ben vero che il la percentuale sul PIL della ricerca da un elemento molto significativo della investimenti che ne facciamo ma sulla ricerca c'è anche un problema che varia ovviamente da settore a settore tecnologia Tecnologia di natura
Di valore assoluto non percentuale
In moltissimi campi esiste una massa critica per poter far ricerca
Sotto la quale l'efficacia dell'investimento è pressoché nulla
Allora il problema è che paradossalmente avendo una
Struttura di piccola media industria noi per competere in molti settori mediamente questi indicatori P. dovremmo averlo estremamente più alto
Proprio perché per poter investire i temi di quantità tale da poter rinnovare abbiamo bisogno di un valore assoluto tale che percentualmente più rilevanti esempi
Allora questo purtroppo grava la situazione non la migliora
Ma dobbiamo tener conto anche di questo dobbiamo tener conto conto anche di questo fatto e di capire che l'elemento di valore assoluto è un fatto estremamente importante
Il la
Alcune brevi spunti che prendo le proprie direttamente a altra questione io vado per flash su alcuni punti quindi chiedo scusa se
Non è così organico come vorrei
Allora rapporto pubblico-privato
Rapporto pubblico privato è stato detto sia e scale scritto chiaramente nel rapporto ed è stato anche presentato nella illustrazione fatta prima tutto resta noi abbiamo un rapporto pubblico-privato
Diciamo non coerente con quelli che sono i dati di tutto il mondo
Abbiamo in altri termini percentualmente una investimento pubblico superiore a quello privato zero cinquantasei contro zero fatemi ritrovare cose non so mai dati quarantaquattro medio per l'Europa però attenzione anche qui prendiamo il valore assoluto signori miei perché lo zero cinquanta sei dell'uno virgola uno no non metro lire zero quarantaquattro nel due
Non occorre avere uno strumento di calcolo sofisticato per capire che noi comunque anche sul pubblico investiamo assolutamente poco
Allora problema
Qui io dico forse delle cose che non sono che non sono accolte ma questo sarebbe secondo me opportuno che
Poter lavorare insieme che bisogna insieme con con le con il Coni il centro lenti pubblici di ricerca università
Io sono convinto di fatto di un fatto andando un pochettino ma archivi qualitativamente chiedo scusa di questo osservazioni che hanno un basso contenuto scientifico il la
è un'ipotesi quindi da verificare e scientificamente un'ipotesi io sono convinto che proprio in questo momento
Che ruolo pubblico dell'investimento è fondamentale
Non soltanto Penon soprattutto in termini quantitativa in termini qualitativi
No in questo momento di massima competitività fra aziende
Abbiamo che sempre meno azienda leader mondiale questo sta succedendo a livello mondiale sempre meno aziende
Sono in grado di investire in ricerca e sviluppo su progetti ad alto rischio a lungo termine
I quali progetti ad alto rischio a lungo termine sono quelli che poi generano tutti i progetti di ricerca a minor rischio e sul medio termine nessuno e a breve termine di ricerca
Per cui da quello si prende spunto per perché perché si creano quell'indotto di ricerca cioè l'indotto di ricerca innovazione
è un indotto fantastico ed è molto più forte di quanto uno posso presumere
Le cosiddette tecnologie duali tanto per dirne una che sono state analizzate ampiamente letteratura a non finire in cui c'è il travaso dal militare al civile Mack che si estende ormai a livello di cross impatto a livello di casco relation fra tutte quante le tecnologie
Pensate che cosa in questo momento il collegamento fra la parte neurologica esiti
è una cosa veramente stravagante con in euro ci psiche arriveranno sarà un cambiamento radicale in termini materiali in termini di innovazione innovazione tecnologica pauroso queste ricerche non possono essere fatte altro che la mano pubblica
Allora per far questo
E noi abbiamo bisogno ma il termine mano pubblica una qualificazione
Allora io mi permetto di di dire due cose che ho e vinto dalla
Dal documento non è quindi però è una mia deduzione ci sono tutti gli elementi per avervi seduzioni ma mi assumo io la responsabilità di aver capito questo perché il può darsi che sia
Non troppo corretto politicamente ecco allora quindi mi prendo io la responsabilità
Questo vuol dire però che occorre una strategia pubblica state già pubblica non c'è
Perché c'è l'elencazione tutto quello fatto faro firmò fatto inflitte
Struzzi spinto ecco ma
Con i idea di strategia
Non c'è
E allora viceversa occorre avere un discorso di strategia
Noi andiamo adesso a confrontare strategie Dresda il prossimo mese io vado lì e non so di cosa dirà strategie Trianni costati Gia che sto tentando impostare io ce n'era
Ma era stati vieta di Argo
Non so
Allora manca un pochino siamo un pochino quest'aspetto per capire se è vera la mia ipotesi
Che la mano pubblica elementi brave qualitativamente allora il diciamo che è fortissimo riuscire a capire un disegno di carattere generale deve andare Stati Uniti Cina e quant'altro hanno il grosso fatto militare non ce l'abbiamo
L'Europa non cela men che meno in Europa dobbiamo ricorrere ad altri elementi importanti dal punto di vista di Lagos intermedi in termini di sviluppo tecnologico
Due ultime osservazioni proprio velocissime e sono questi
Uno è questo c'è una delocalizzazione c'è una delocalizzazione della della ricerca e di
Attività di rilevazione sensibili
Che è un elemento su cui potrebbe esser fatta un'analisi che sono segnali deboli quindi mi permetto ideali come segnali deboli quindi può darsi che non siano veri ma andando in giro e occupandomi di questo sono percezioni in questo momento c'è spasmodico paradossale
Uno potrebbe dire esagerato mah bisogna viverci poi lì per capire e negli Stati Uniti prima della Sea chiariti
Per la sicurezza è un alimento di una sensibilità incredibile su cui attività di innovazione di ricerca
Elemento uno Dmt critici sulla sicurezza
Stanno decentrando
Stanno decentrando
Ahimè e questo ci fa anche queste politically uncorrect dirlo ma stanno decentrando nei Paesi che non son democratici perché son più sicuri
La Malesia
La Cina
Parte di ecco però assicurano la sicurezza
Cioè c'è un sistema tale che essendo meno
Diciamo disperso e più protetto permette la sicurezza questo è un problema
Che noi ci troviamo e sì che dobbiamo vedere potrebbe essere viceversa vista la attualmente la situazione pare sia un fatto positivo per l'ospitalità in per l'Europa
Perché viceversa noi abbiamo degli elementi riga che questi aspetti più tranquilli
Tutto sommato una ipotesi su cui si può andare a livello normativo a lavorare a livello globale su questo fatto la altra questione è di dire quindi sul serio
Smetto con una piccola piccola nota
è il discorso della necessitato la filiera che si evince dal rapporto per parlare di ricerca e per sviluppare c'è tutto una filiera che parte che parte dalla formazione
Oserei dire delle scuole elementari
Noi abbiamo un sistema formativo che penalizza la formazione in campi in cui ci possono essere poi dei risultati dei risultati sulla sulla ricerca
Il mio una giovane collega bravissimo da poco preso alla mia nuova università che insegna matematica rientrato in casa dal giovanissimo bravissimo
Era venuto meno altro giorno dicendo io sto facendo un'analisi matematica uno per i il così Lauri l'economia e o scoperti preselezionati gli studenti dei Contras selezione non calcola
Vera capitale che siano sogni studenti nella mia università ed è vero dicendo grossomodo il quindici per cento gli studenti il primo anno matricole iper selezionati ribadisco lo sanno fare la somma di frazione
E noi vogliamo fare ricerca
Allora o noi affrontiamo questi temi dalla base
E vediamo la filiera complessiva o altrimenti signori tentiamo di apprendere afferrare per la coda e e sempre ultima puramente ultima ultima questione
C'è un'analisi fatta qui dalla nel rapporto molto bella degli ultimi interventi per quanto riguarda la ricerca io volevo soltanto fare una apprezzamento personale
Se è vero che occorre uno spirito forte impedito reale e dedicato alla ricerca
Diciamo che devo creare l'ambiente favorevole ma è difficile imporre di come difficile insegnare a fare il poeta
Io posso insegnare la sintassi l'esegesi letteraria l'analisi critica ma fare il poeta uno governo vedevo creare l'ambiente perché un poeta abbia interesse a farlo e che sia valutato come Polita questo sì e questo li conserva pensare di allora signori miei gran parte degli interventi io penso che siano viceversa legati a virgolette fa il poeta parchi scientifici e tecnologici
I riti
Cose varie
Si pensa sempre di poter che ha non è vero allora non è vero e non si parte da zero avendo viceversa al contrario una grande opportunità e la disponibilità la ventata di ottimismo finale il problema è quello che si vede in giro che sia nel mondo dell'impresa
Sia nel mondo della ricerca esistono delle forti potenzialità basta riunirli allora ieri ero a Bruxelles a Bruxelles la perché c'era una incontro ristretta inviti sulla
Per Gesù FP sette nell'ambito di alcune aree di ricerca
E c'era un discorso su uno dei problemi forti quello della creazione di nuovi Pretoria l'innovazione può dire se per creazioni o preghiera studiato ampiamente nel ed è uno dei modelli visti nel rapporto
Allora il discorso Trovato mentre venivano e dicevano che non c'era spazio nella qualora domande però io facevo io do chairman in questa bisogno la domanda più quali sono i fattori che permettono di per avere una reazione nessuno di questi di tipo fiscale economico
Nessuno
Il motivazioni per cui vanno negli Stati Uniti a far ricerca fare i nomi innovazioni e per l'ambiente che si crea per la possibilità di fallire
Per la possibilità di innovare avendo a disposizione una mercati un ambiente che è estremamente favorevole rispetto al ripeto quest'innovazione per la decisionalità che si dà ai giovani per l'autonomia per la libertà che gli si dà e così in cui in Europa le avete proprio questo non c'è in Italia ancora meno
L'azione dei preti Rita con le risorse che abbiamo e con le capacità imprevedibile a mio avviso c'è uno spazio però ribadisco prendendo il primo punto non aspettiamoci la dobbiamo temere pesantemente da domani ma non aspettiamoci che risultati siano dopodomani dobbiamo aspettare non dico una generazione ma quasi ma se non possiamo adesso
Forse l'unica cosa che ci rimane il turismo grazie
Grazie Adriano avrei adesso la parola al professor Giannetti e poi chiudiamo il giro della discussione
Il mio intervento a come si può posso immaginare dalla mia competenza specifica
Del meno sul tamburo insomma come quello del professor Di Mario nel senso che gli è difficile dare delle indicazioni di ordine l'ipotesi ma forse mi è possibile dare qualche indicazione di ordine
Che nel film di ordine storico ovvero che alcune cose sono già successe alcuni episodi anche forme con cui questi episodi si sono manifestanti sono già accaduti in altre epoche
E da questo si possono forse dedurre quel alcune indicazioni di policy magari così ma Rockefeller indicati Mario in termini di intervento pubblico ai vari livelli cui può può determinarsi
Comincio però da una
Evidenza empirica anche questa cioè che in parte coincidente con quella contenuta nel rapporto ma che
è possibile posso integrarlo nel senso che la distribuzione che abbiamo osservato nel rapporto e la distribuzione statica si tratta di statica comparata ogni dieci anni si osserva una distribuzione degli addetti indicatore peraltro abbastanza discutibile ma è importante anche cercare di costruire la dimensione dinamica cioè quali sono le dinamiche temporali intensi ed ex che fanno assumere quella configurazione distributiva al sistema delle imprese negli anni censore
In questo senso per esempio possono venire delle risposte a quanto notato anche da
Viesti sulla impressione di permanenza che sia osservando il sistema economico italiano
In realtà questa permanenza è il risultato spesso di combinazioni dinamica differenti che al termine del periodo osservato si ripresentano in forma simile
Ma in realtà vanno poi per ciascuna fase delle caratteristiche differenti
Cura delle caratteristiche milanesi dinamica può mette in evidenza che questa mi sembra molto importante anche ai fini ricerca e sviluppo
E dell'impresa che la fa no è il fenomeno estesamente osservabile nell'esperienza storica italiana non soltanto per i tempi recenti ma anche a partire diciamo da quello che è il momento del decollo italiano quello hitleriano
Nelle impresse che nella letteratura dico al mio industriale recente si chiami le tempie Levine Crocs cioè quelle imprese che fanno molta dinamica dimensionale in un periodo relativamente breve
E poi quasi sempre quest'impresa soprattutto nell'esperienza italiana invece di consolidarsi tornano indietro
E non è questo per quanto emerso dal quel poco di lavoro che siamo riusciti a fare su un bus la base dati abbastanza estesa che poi fa
Osservare dal punto di vista statico la prevalenza della media impresa
Cioè la media impresa non è
Il risultato della presenza di un'impresa di nicchia stabile in quella dimensione per motivi di ordine tecnologico dice tecnologicamente riprodotto mai semplicemente risultato statistico della dinamica decrescente
Che le grandi imprese hanno spesso in periodi particolari poi cercherò di dire qualcosa su questo e della ascesa
Lenta di consolidamento diciamo delle piccole imprese neo entrate
Per cui nel mezzo si trovano un po'di piccole imprese mentre entrate e parecchie imprese che sono venute indietro questo si produce la media impresa che non è quindi questo diciamo ormai si comincia anche ad annotare in termini di indagine quantitativa una fenomeno
Originale mi riferisco al problema del quarto capitalismo che è stato recentemente suggerito come forma tipica del governo italiano quale fanno parte anche gruppi ma semplicemente l'effetto combinato di questa dinamica dal basso delle nuove entranti dall'alto deleghe li fin troppo vanno indietro quindi dal punto di vista ma anche delle imprese concrete è abbastanza interessante sarebbe interessante seguire la dinamica di queste imprese perché in queste imprese ci troviamo ieri grandi nomi
Perché ci troviamo l'Olivetti che è un caso atipico ma ci troviamo tutta la filiera enorme delle tra l'italiana degli anni cinquanta sessanta tutta la pari dei costruttori televisori Marelli
Lo stesso Ignis dall'editore di cioè molta parte della media impresa che diventa grande negli anni Cinquanta e Sessanta chi poi scompare proprio negli anni Settanta secondo quella dinamica appunto del cessare di fare ricerca che è tipica
Di questa di questa fase ora
Questo tipo di dinamica che ho descritto a quegli anni Cinquanta si sa che in realtà è abbastanza tipica del modello italiano ed è in questo diversa da quello che succede in altri Paesi dà anche la dimensione dinamica poi cercherò di dire anche perché
La dinamica dell'impresa così configurata si può osservare in diverse fasi dell'intervento
Per esempio c'è una incredibile e poco notata dagli economisti che per i quali tre anni sono l'eternità
Che nell'età giolittiana sostanzialmente banche può prima insomma tra gli anni ottanta e di andare vige cinque sette crisi di Borsa e cinque sette che poi dirò perché anche questa somiglia molto ad episodi più recenti
Si assiste esattamente ad un modello da una comune non è una espansione di questo tipo c'è un'espansione di imprese entranti nuove anche nei settori nuovi di che diventano grandicelli letti Popuzzi Ravizza cioè imprese che fanno Tecnomasio
Cioè io sono attive anche nei settori nuovi abbiamo Cafaro cioè nel campo della chimica
Della
Lippi la produzione di energia e ma non a caso improvvisamente con la medicina e cinque sette cioè con redditi Borsa sostanzialmente tornato indietro
E in un contesto di globalizzazione di questo podio dopo diventano filiali o no no Mangano un assorbite da gruppi internazionali
Ai quali continua ad appartenere diciamo un periodo piuttosto lungo tant'è vero che ci sono alcune medie imprese di questo tipo
Mann settori moderni
Presente nel campo siderurgico che lavorano per le grandi strisce con i grandi costruttori di impianti elettrici intenzionali o di rango meccanica facendo della componentistica un po'come fa a parte della Finmeccanica oggi cioè fa pezzetti ben integrati
In attività sovranazionale allora questa
Particolare tipologia di dinamica delle imprese italiane
Può suggerire di un po'suggerire alcune spiegazioni anzi forse
Delle delle delle indicazioni dalle quali si possono anche ricavare alcune indicazioni di policy anche ripeto in una prospettiva di lungo periodo si diceva prima
Della relazione che si osserva in Italia tra la dinamica dimensionale e la dinamica macroeconomica
Perché la chiama la stabilità in realtà non è stabilmente glielo di stabilità è un paio di stabilità istituzionale
Ma è un paio di crescita economica cioè è il tasso di crescita del PIL che accompagna quasi sempre la crescita delle imprese questo è un caso tipicamente italiano
E anche come dire abbastanza pur curioso perché controverso peraltro ma che cita una dinamica dell'impresa in apnea molto divertente se così posso dire nella relazione tra grandi e piccole imprese
Il perché lei la regalia dicono in paese sono Coco tra loro correlate in termini di dinamiche eremo dall'italiano contrariamente ai modelli che si osservano all'estero non sia una relazione tra queste due di ordine espansione della grande espansione della piccola ed elementi alti Massiah
Una e nella fase critica il consolidamento delle grandi e riduzione delle piccole tale succede il contrario nei momenti ma economicamente difficili sono le grandi che cedono e invece aumentano le piccole cioè la dimensione diminuisce perché carceri sono le grandi cioè non c'è un consolidamento delle imprese più robuste ma c'è una frammentazione delle imprese più robuste come retrocedendo come le rane saltatrice che fa nel salto in questo caso fanno il gambero Michelle alla della rana allora da cosa può dipendere questo questo tipo di dinamica
C'è una componente per quanto posso osservare io da commenti osservatorio privilegiato e quelli che fondò il Mondo lo guardano molto dall'alto e molto da lontano che torna come tipologia della dinamica delle imprese italiane ed anche della loro specializzazione
Le imprese italiane soffrono molto
Pallido pagliacci e soprattutto delle fasi di consolidamento della globalizzazione quest'accade nella globalizzazione di fine Ottocento fino alla guerra mondiale Kakà della convalida la fase di globalizzazione più recente
Perché in queste fasi
Nella fase alta cioè quando la duplicazione funziona come elemento propulsivo esiste
In Italia un meccanismo di entrata dell'impresa e di diffusione di nuovi settori ma nel momento in cui come quasi sempre accade le crisi finanziarie
Interrompo questo tipo di processi
E obbligano le imprese a processi di di concentrazione attorno alla crisi finanziaria le imprese italiane scompare
Regolarmente
E questa è una caratteristica che altri paesi invece non hanno perché in questi Paesi i processi selettivi che succede una le crisi finanziarie finiscono per consolidare pochi poche imprese che poi a loro volta diventano anche capaci di più capace ancora di essere competitive sull'esterno
Questa questo modello abbiamo della si può osservare e anche abbastanza conservata con una certa
Ampiezza per la prima dominazione vale anche per la seconda nella quale siamo entrati condizioni molto peggio peraltro
Negli anni settanta italiani sono particolarmente critici e quindi entrare nella globalizzazione è stato umbra il meccanismo che ha sì fatte entrare molte imprese ma fate entrare molte imprese
Attraverso la retrocessione pesantissima di delle grandi
E l'entrata di un'enorme quantità di piccole imprese in settori con poco potenziale dinamico che è durato quindici intanto che la globalizzazione con la bolla finanziaria ha trascinato tutti quanti quando l'operazione sia interrotta di nuovo
Soprattutto nel due mila due mila uno insomma le tenuto stando minuti di nuovo al pettine incrini i problemi come l'aria di cinque sette dalla quale mai più si è risollevata da Borsa Italiana fino agli anni Sessanta
In termini di e del carisma di strutture finanziarie
E questo è probabilmente quello che è accaduto e accade anche oggi nella fabbrica nella nella nella crisi delle imprese italiane ora come se ne esce da questo circolo vizioso come sedi usciti nel passato
Se n'è usciti migliorando se possibile
Quello che è il modello efficiente cioè momenti migliori
Nel rapporto tra lo stato e il mercato perché l'Europa ahimè e l'Italia in modo particolare mostrano nel lungo periodo una diffusa
Compreso che il core con coincidenza tra le fasi di espansione dell'impresa e l'intervento pubblico
Questo vale è noto per la la le l'età del di cui parlavo prima insomma la prima globalizzazione
Dove lo Stato in Germania e Giappone noto come essere l'operatore più rilevante in termini di consolidamento dei quei sistemi industriali che per quanto poi riguarda Vetrella gli episodi più recente trova una sua come dire identificazione quasi imbarazzante tutta diciamo dal punto di vista del storico perché in un mondo come il nostro dove l'ideologia che circola da un circa vent'anni insomma compresa nella teoria economica non soltanto nell'ideologia anche nella teoria ci dice che Pellicano stato vanno a finire male no perché è vero del comunismo
Che aveva lo Stato al massimo è finito ma il modello coreano del modello cinese non sono che la riproposizione in fotocopia del modello tedesco
Degli anni ottanta e novanta dell'ottocento Congo con quello che diceva prima professore di Mario cioè uno stato abbastanza opaco
Il quale interviene con una ma certa
Durezza e capacità programmatoria nella nella organizzando relazioni con imprese attorno alla loro protezione
E con formule diverse naturalmente perché le più esperienza coreana e quella più nota quella cinese o meno perché a tempi più recenti perché c'è un si gioca una gamma di strumenti di intervento pubblico che sono molto efficaci quindi diciamo più che
Concentrarsi su un modello
Diciamo così basi poi su quello che si chiama il capitalismo mance speriamo insomma no anche nella storiografia forse sarebbe utile anche osservare
Questa possibilità dello stato nella prospettiva evidente poi su queste cose e chiudo che lo stato di oggi per evidenti motivi non può essere uno Stato nazionale per il semplice fatto che fa
Siamo parte di una
Unità di una sovranità di una stima abbiamo delegato una sovranità quindi quello è lo Stato che lei lei lei nell'Unione europea la moneta alla quale l'Unione europea ci ha poi imprigionato
Quindi il punto è che questo discorso cioè quello del rapporto positivo osservato tra Stato impresa su e sua capacità dinamica nei periodi precedenti
Che in Italia ha funzionato quando la sovranità un po'cinquanta sessanta ha funzionato appena è finita perché fin dal mille novecentottanta
Tutto questo è scomparsa in termini anche in termini in tempi anche abbastanza abbastanza rapidi ed ha funzionato i momenti del se vuole della diva chiusura perché tutto diciamo il rush favorevole che seguirà la prima inadatta soprattutto i Giustiniani riterrà chimica Montecatini degli anni cinquanta non è che la Montecatini delle intento
Quella che andava questa interessante istituzionalmente che andava di persona determinata andava di persona insieme a Marconi e dal presidente del CNR andava di persona da Mussolini a farsi dare i soldi ventilava brevi manu per fare la ricerca negli anni Trenta
Quando gli arriva andavano anche a piazza Venezia sono cose bellissime che si trovano nelle nelle dei verbali
Dei conti del del CNR medesimo dove si trova questi andava da Mussolini perché mancavano cinquecento mila lire per fare un completare un progetto ed ecco si vede dunque per concludere nella prospettiva degli storici
Tre cose sulla contemporaneità primo l'impresa media della quale oggi noi abbiamo una mister la quale abbiamo una diffusa attenzione è nella prospettiva di lungo periodo più perfetta composizione di un effetto dinamico in senso stretto
Secondo che la attività innovativa e l'intesa cresce
Laddove ci siano condizioni macroeconomiche favorevoli questa è una banalità si va dagli Stati Uniti se ne accorge subito i servizi vanno a cinque la Cina dal dieci e crescono le dimensioni dell'intesa terzo esiste una relazione
Solida tra la presenza dello Stato in nel senso di Stato nazione o Stato sovranazionale
Nella determinazione della dimensione critica delle imprese tra ricerca e sviluppo che può fare entrare i sistemi industriali moderni nelle fasi di cambiamento quali sono quelle che insomma con diverse angolature fiori che tutti quanti ormai riconosciamo cioè che siamo in una fase di riduzione d'industria spietate
Se mi permettete di utilizzare l'esatta morì terminologia tanta e molto da storico dell'economia ma che in ogni caso anche altre tradizioni di economia politica più solide più utilizzabili finiscono per assumere insomma se prendete Danio profilo Piombino riconoscere anche l'esistenza di questo modello
Ho finito
Grazie allora concludiamo la Siria interventi con pressoché lo scheletro grazie
Grazie prima di tutto grazie
Per l'invito che è stata un'occasione per esaminare il rapporto dell'ISAE che ho trovato estremamente interessante nella sua analisi e nei risultati che mi hanno dato anche una piccola soddisfazione di orgoglio cioè di vedere confermato una serie di analisi che avevamo fatto anche in come Capitalia nell'Osservatorio sulle piccola e media impresa in insieme con Gianfranco Viesti altri colleghi ma grazie anche per questo dibattito
Che ho trovato estremamente stimolante credo di poter dire che condivido praticamente tutto quanto è stato detto nelle diverse sfaccettature e quindi io cercherò anche di risparmiare del tempo usando una sfaccettatura diversa da quelle che sono state
Impiegati finora cioè fino adesso
Si è visto l'economia come sistema io insegna economia dell'impresa e quindi cercherò di esaminare
Questi fenomeni che sono oggetto del rapporto visti con gli occhi delle imprese e cioè ragionando con il modo di vedere le cose che ha il singolo soggetto che subisce insieme subisce le politiche subisce e l'ambiente economico e contribuisce in modo non consapevole insieme a un'infinità di altri a costruire questo ambiente
E voglio usare questa chiave perché secondo me aiuta molto a capire perché siamo arrivate nella situazione attuale e che cosa dentro questa situazione c'è di innato diciamo così di tipico del sistema e di non modificabile se non in tempi lunghissimi
Che cosa invece c'è di imposto dai vincoli che potrebbe essere modificato anche abbastanza rapidamente modificando i vincoli e che cosa invece sta cambiando e sta cambiando anche abbastanza velocemente
Per fare questo io chiedo scusa collega Giannetti se vado un po'indietro nel tempo anche se non voglio fare lo storico economico e quindi mi rifaccio da scusate prima devo enunciare una tesi così capite subito dove voglio arrivare che valutate gli argomenti che adopero
E la mia tesi è che gli assetti proprietari
E più in generale e gli aspetti del mercato finanziario sono in larga parte determinanti della struttura attuale del sistema produttivo italiano e quindi possono essere modificati partendo proprio da questo elemento allora per capire quali sono gli assetti proprietari andiamo indietro e chiedo scusa Giannetti se semplificano in modo che lui non permetterebbe a nessuno studente all'esame
Lo ripasso ripasso
E cioè mi rifaccio il modello di Kjaer cinque non cioè
L'entrata ritardata nella rivoluzione industriale anche qui adoperando il termine lontani
E semplificando moltissimo con un'ottica da economista d'impresa e cioè diciamo
Chi è entrato presto una rivoluzione industriale si è trovato con un attrezzo produttivo estremamente efficiente a competere su un mercato nel quale gli altri non ce l'avevano e quindi accumulato enormi profitti Delhi
Un secolo e passa di accumulazione di profitti privati privati che vanno a creare i grandi patrimoni che sono alla base della formazione dei mercati dei capitali di fine Ottocento
I Paesi che entrano nell'industrializzazione a fine Ottocento non hanno questi capitali e quindi abbiamo un bel creare la FIAT con i tentativi del l'ufficiale di cavalleria e il Tecnomasio e che imprenditori svizzeri che calano in Padania eccetera eccetera
Ma comincia già allora la storia di un capitalismo senza capitali no
Nel quale però attenzione questi signori quando mettono in piedi loro telai per il cotone piuttosto che le loro fabbriche elettromeccaniche devono competere
Con una produzione degli stessi prodotti più o meno perché proprio non è che ci fosse una globalizzazione senza ostacoli
Ma fatta da paesi in cui invece le economie di scala le dimensioni del mercato i capitali privati c'era
Ecco che allora viene fuori un sistema nel quale la raccolta dei capitali
Affida alla banca un ruolo che negli altri Paesi nei Paesi di più antica industrializzazione non era necessario perché alla banca perché
Cresce il risparmio privato mano mano che cresce che che procede l'industrializzazione ma non essendoci patrimoni non è possibile neanche
Creare ricorrere al mercato azionario perché chi controlla queste imprese non è in grado di aggregare grande capitale di rischio perché perderebbe il controllo
E quindi cominciano la storia delle banche
Un punto importante sono le commesse di guerra quindi l'economia di guerra e i profitti che si creano
E l'Italia esce dalla prima guerra mondiale comincia il periodo tra le due guerre con un apparato industriale e tu lo hai ricordato quando dice ma in fondo del mondo Montecatini ancora quella delle mille novecentotrenta c'è Trezeguet
Ricordiamoci che la crociera transatlantica di Balbo eccetera cioè cioè
Esce con delle qualità di produzione industriale che sono non dico alla pari ma in qualche modo comparabili con quelle di altri Paesi
Tranne un aspetto non ci sono le dimensioni di scala quindi quella industria non è assolutamente competitiva se non sulle prestazioni tecniche il idrovolanti attraverso l'Atlantico ma non si potranno mai vendere in concorrenza perché mancano i volumi quello però è tra virgolette per fortuna un periodo nel quale la competizione internazionale non c'è perché tutti dopo la Grande depressione sono tornati a chiudersi eccetera quindi io questo periodo lo mi accontento di chiuderlo definirlo come economia di comando
L'Italia si dota di produzioni industriali che sono giudicate indispensabili per un Paese moderno e però il mercato non è in grado di sostenere quando cominciamo con il dopoguerra
Cambia tutto cioè c'è un momento un momento magico nel quale non è soltanto l'intuizione dei manager e dei politici ma è anche la gente agente vuole dimenticare il passato quindi c'è un consenso sociale per fare qualcosa di completamente diverso dal passato
Anche qui passiamo al lasciami dire sempre tanto diciotto numero dai
La crescita basata sui bassi salari e sull'esportazione
E qui ci ricordiamo i tassi di sviluppo cose fantastiche che è stato battezzato Miracle con questa cosa qui finisce negli anni Sessanta perché negli anni Sessanta il miracolo economico ha prodotto il suo risultato cioè ha fatto sparire bassi salari
E comincia allora ecco qui comincio ragionamento da economista d'impresa cioè come reagiscono le imprese alla scomparsa dei bassi salari per un momento io mi occupo delle grandi imprese le grandi imprese che fanno aumento dei prezzi
E quindi perdono competitività comincia una rincorsa tra costi salari e prezzi la Banca d'Italia interviene e sappiamo tutta la la storia
Però non si ricrea il consenso sociale che sarebbe necessario per cambiare modello di sviluppo cioè in quel momento se ci fosse stato un amministratore delegato dell'azienda Italia avrebbe dovuto ragionare così non abbiamo più il nostro elemento competitivo che sono i bassi salari dobbiamo saltare su un nuovo elemento competitivo che è l'innovazione
Attenzione che nel periodo tra gli anni sessanta e settanta gli elementi c'erano l'Olivetti costruì il primo calcolatore elettronico europeo
Abbiamo perso è il primo persone del mondo
In Italia l'Italia e c'è stato un momento che era il secondo Paese al mondo per potenza elettronucleare installata la Montecatini non c'è bisogno di dirlo la FIAT c'è stato un momento in cui era il primo costruttore europeo di automobili avevamo una siderurgia di avanguardia
Avevamo la chimica avevamo il farmaceutico
Mancava un lettorato metal macchine utensili era una forza già allora ma in mattinata in si è un discorso che comincio dopo perché non è più grande industria
Avevamo anche le le costruzioni aeronautiche e così via
Ecco che cosa fanno queste imprese
Sono alle prese con il problema che non è stato risolto né negli anni Trenta che certo non era al momento e neppure negli anni del miracolo economico e cioè la solita carenza di capitali propri Vacca carenza di equity quindi ecco perché dico passatemi il ragionamento dell'economista d'impresa un'impresa che ha toccati fritti
è scoraggiata dal tentare la crescita basata sull'innovazione soprattutto sei all'esterno c'è un ambiente come era quello e qui ritorno alla parte esterna alta inflazione
Scarsa capacità delle forze sociali e politiche di governare le attese e quindi politica condiscendente volete più alti salari superiore la propria vita decidiamo volete incentivi alle imprese ve li diamo naturalmente chi paga paga la finanza pubblica cominciando il deficit della bilancia finanza pubblica che cosa fanno le imprese cercano di riguadagnare comprarlo sempre delle grandi cercano di riguadagnare competitività aumentando la produttività e cioè investendo in capitale fisso automazione eccetera
è la rincorsa all'economia e tecnica aumento della dimensione degli impianti standardizzazione della produzione irrigidimento delle capacità produttive delle formule produttive stabilimenti sempre meno governabili perché c'è tutto il problema
Diciamo della instabilità sociale dell'instabilità
Dentro le fabbriche e le imprese che si spostano sempre più sull'automazione perché da un lato e rigida non meno del fattore lavoro ma almeno si sa che cosa succede con la macchina automatica
Secondo è questo l'elemento importante perché Lovere investimenti in automazione viene pagato dai trasferimenti pubblici e cioè dei fondi mi dalle dai trasferimenti dal credito agevolato e così via quindi si crea e qui di nuovo
Prendetela come una grossa semplificazione che avrebbe bisogno di più tempo per essere spiegata si crea una specie di scambio tra una grande industria assistita protetta che riceve protezione doganale domanda pubblica
I finanziamenti e incentivi e nel caso dell'industria a controllo pubblico anche fondi di dotazione e in cambio però accetta di gestire e di portare avanti un apparato produttivo che non è competitivo
Questa è la parte protetta dell'economia poi c'è una parte non protetta dell'economia
Che comincia a svilupparsi per conto suo e lì dentro ci stanno anche i produttori di macchine utensili
Cioè sono tutti quelli che non sono né grandi imprenditori né finanziatori dei grandi imprenditori né dipendenti dei grandi imprenditori eccetera
E sono le piccole imprese le quali per forza devono andare su produzioni che non siano occupate dalla grande industria attenzione che siamo ancora in una situazione di non apertura completa del mercato
E che quindi queste piccole imprese hanno la per la possibilità di svilupparsi su produzioni che non sono ancora completamente esposte alla concorrenza internazionale purché non vadano a scontrarsi con le produzioni fatte dall'industria di Stato dalle grandi imprese che sono oggetto di trasferimenti pubblici
Ed ecco che nasce il made in Italy prodotti per la persona per la casa e i prodotti della meccanica ma solo dalla meccanica specializzata cioè
Tutti prodotti nei quali è possibile una strategia di nicchia
Che
Ti permette di competere nonostante la presenza di quegli altri e nonostante le piccole dimensioni perché le piccole dimensioni ecco questo il punto centrale del mio ragionamento le piccole dimensioni non sono una scelta sono un vincolo
Questi non possono crescere non possono sviluppare la propria attività imprenditoriale se non è vita no
Lo scontro con la grande industria assistita
E naturalmente se non assumono una configurazione produttivo che è compatibile con i loro scarsi metri quindi sono obbligati andare nei settori di nicchia le quali per essere efficienti
Adottano la strategia di del verticalizzazione cioè si concentrano su una sola fase produttiva nasce la struttura a rete con tutti i fornitori incrociati
Che
In gran parte si identifica come il distretto non sono la stessa cosa ma è molto simile quindi io vedo le ragioni di sviluppo di questo sistema produttivo proprio in queste scelte a cui l'impresa italiana è stata forzata
Che portano a una struttura che è fortemente efficiente grazie alla De Pertica ritorsione all'impresa rete al distretto fortemente efficiente nei settori in cui io opera e poi a non sto a ripetere cose che sono già state dette
Quando poco per volta vengono meno le possibilità di protezione
Le possibilità di svalutazione competitiva delle barriere doganali e le possibilità di svalutazione competitiva quando nel novantadue si crea il mercato unico europeo ecco che comincia il collasso
Della grande impresa già quella che aveva vissuto dello scambio in cui veniva a a mancare la possibilità della protezione mancata cosa possiede la protezione la grande impresa italiana è letteralmente crollata
In una diecina di anni
Ecco ma è crollato quel tipo di struttura produttiva che aveva accettato questo quello scambio l'altra parte della struttura produttiva ha continuato prosperare
Con due grossi problemi che adesso stanno venendo al pettine cioè quali sono le debolezze intrinseche
Di una struttura produttiva basata sulla piccola dimensione sulla deve radicalizzazione e sul distretto
Per primo la penetrazione dei mercati esteri siccome non c'è nessuna grande impresa non si possono sostenere i grandi investimenti di diciamo colonizzazione di penetrazione colonizzazione dei mercati esteri
E fino a questo punto il distretto riesce a superare
Questa inconveniente quando diventa un distretto gerarchico cioè quando all'interno del distretto emergono una o poche imprese più grandi leader che fanno la penetrazione dei mercati esteri e continuano per quanto riguarda l'apparato produttivo
A rifornirsi nel solito modo e poi conoscete ci sono dei nomi che sono dei campioni nazionali se EP passate questo termine in questo tipo di sviluppo ma l'altro problema è più difficile e quello dell'innovazione
Perché tipicamente nel distretto il
La conoscenza tecnologica diffusa
Proprio perché c'è tutta questa tematica di trazione quindi
Nessuno è in grado di fare salti radicali prima di tutto perché non è alle risorse siamo dentro la tenda alla di chi eccetera eccetera ma secondo perché se fosse così ingenuo da investire
Fortemente per fare un salto drastico
Poi gran parte della conoscenza che crea mi creerebbe a monte e a valle attraverso rapporti di fornitura quindi non solo regalerebbe parte dei risultati della ricerca ai fornitori e clienti ma i suoi fornitori a loro volta passerebbero questa ricerca ai suoi concorrenti che sono pure loro clienti no
Quindi
Tipicamente il distretto parte delle difficoltà a passare da un'innovazione incrementale in cui è bravissimo in continuo lì mi ama miglioriamo i nostri prodotti a un'innovazione drastica in cui innoviamo radicalmente il prodotto o meglio ancora cambiamo il prodotto perché come è stato già detto prima da da qualcuno dei colleghi
Problema Alitalia non è tanto che non riesce a essere competitiva nei prodotti che fabbrica è che quasi sempre sistematicamente assente dai prodotti nuovi allora
Come mi dice un esperto di marketing bisogna che la gente capisca che chi fabbrica cioccolatini è in concorrenza non solo quel fabbricanti di cioccolatini ma anche con i fiorai
E allora pensando a qualcosa di più tecnologico ecco che
Una serie di prodotti tradizionali sono e che in cui siamo continuiamo a essere bravi nonostante tutto sono in concorrenza con prodotti completamente nuovi che fanno cose completamente diverse
Ma che originano da te con logiche assolutamente nuove nelle quali non siamo assenti
Quindi uno dei problemi del sistema produttivo nazionale visto come sistema
è quello che ovviamente l'effetto composizione come è stato detto prima essendo assenti dai settori che drenano sempre più potere d'acquisto a livello internazionale siamo destinati a crescere meno degli altri malora perché dicevo che la radice sta negli assetti proprietari
Perché non è vero ecco qui
Perché c'è un punto di originalità in quello che sto dicendo rispetto a quello che hanno detto i colleghi
Non è vero che questo sistema produttivo che abbiamo in Italia non è sensibile all'innovazione non deciderà entrare nel settore nei prodotti drasticamente nuovi e non è capace di farlo
Prima di tutto
Cito un dato dell'Unione Europea Commissione Europea due mila due valutazione dell'innovazione delle imprese nell'Europa a quindici
L'Italia è il Paese che ha il più alto la più alta percentuale di fatturato
Derivante da prodotti di nuova commercializzazione quindi i nostri imprenditori sono i più bravi a innovare anche se sappiamo che la loro innovazione e di basso contenuto tecnologico
Siamo all'undicesimo posto per i brevetti e tutte le cose che ha detto Adriano De Maio eccetera eccetera
Non è vero che le nostre imprese non sanno impegnarsi nella ricerca scientifica e che non trovano nell'università italiana le controparti perché ci sono adesso qui non è il caso di fare delle citazioni ma ci sono case numerosissimi di imprese anche piccole che sono bravissima in questo tipo di applicazione e qui colgo l'occasione per ricordare una cosa che attenzione non è vero che le imprese piccole
Non possono avere successo in un'attività basata sulla conoscenza anzi c'è una simbiosi in questo campo tra imprese piccole imprese granché le imprese piccole sono più brave a impiegare in modo focalizzato le ricerche quindi star proprio sul sull'i vigneti
Della della innovazione focalizzata e anche della ricerca scientifica focalizzata e poi sono Lippi le più rapide nell'applicare le innovazioni di sistema a un'enormità di sbocchi di mercato
Quindi la grande impresa che sta in mezzo tra queste due cose ha bisogno della simbiosi come una pianta bisogno delle amichette
O o delle foglie ha bisogno della simbiosi tassi dare le ricerche finalizzate e ha bisogno della Silvio del per moltiplicare le applicazioni però un'innovazione radicale ha bisogno di una pianificazione a lungo termine
Delle i norme risorse investite non solo una messa a punto del prodotto una fabbricazione nella logistica ma soprattutto nella creazione non lo sfruttamento del mercato perché
Il in una industria innovativa i mercati si succedono vanno pianificati vanno fatti nascere vanno fatti morire al tempo giusto prima che i concorrenti ci portino via i margini di profitto e cioè questo lo può fare solo la grande impresa quindi un sistema in cui non ci siano le due parti che lavorano organicamente in collegamento poi con chi produce la conoscenza cioè l'istituzione di ricerca e con chi è in grado di finanziarla
Questo
Questo circolo non riesce a chiuderlo
Allora ecco che arrivo alla conclusione della mia tesi
Non le persone che sono in grado di fare ricerca ce li abbiamo infatti vanno via
Noi le persone che sono in grado di finanziare la ricerca ce l'abbiamo infatti vanno via ma se voi andate a Londra fondata in California e vedete chi sono i banchieri che gestiscono la finanza per l'innovazione Torretta un sacco di nomi italiani
Procediamo anche gli imprenditori
Permettetemi di fare un nome purché se ci sono dei giornalisti non lo scrivono
Peraltro nome molto noto Mario Moretti Polegato che fa Geox la scarpa che respira
Allora lei tutti sappiamo che l'industria delle calzature è massacrata in questo momento dalla concorrenza cinese perché copiare il nostro disegno fin troppo facile Geox cresce del quaranta per cento all'anno in termini di fatturato e che cosa ha fatto
è andato negli Stati Uniti per mettere a punto una sua idea per trovare la tecnologia che gli permettesse di Fratta scarpa che respira quindi innovazione di applicazione
Con la ricerca comperata all'estero
Da parte di un imprenditore che per fortuna sua non aveva dei problemi finanziari che lo viene da un altro settore non ha non aveva problemi a finanziare questo tipo di ricerche c'è allora
La necessità è quella di permettere queste capacità imprenditoriali di chiudere il cerchio cioè di non doversi andar compra la ricerca all'estero di poterla applicare in Italia
E i trovare sul mercato i capitali che sono necessarie a sostenere questa innovazione che devono essere un'altra parte di equity allora prendiamo riprendo ancora trenta secondi la prima parte
Si può finanziare farsi la ricerca da soli senza bisogno di andare all'estero e dicitore esperienza di un imprenditore lombardo tra i migliori quale detto io per per fare un accordo per finanziare per convenzionale ecco una cattedra con il Politecnico di Milano più dovuta mettere in contabilità come spese di rappresentanza
Questo allora di dice quelle dico bisogna cambiare delle condizioni al contorno perché non è noi abbiamo il retaggio della storia di aver cercato di spiegare abbiamo delle condizioni al contorno che possiamo abbia però
Però questa è un aspetto l'altro aspetto pecche se questo imprenditore che nel frattempo in cui aspettava il permesso di costruire uno stabilimento in Italia ne ha costruiti Tanzi di
Espandere uno stabilimento esistente in Italia ne ha costruiti altri otto all'estero partendo dal prato verde e quindi questo per la questione del do sportello unico eccetera eccetera
Beh se questo signore volesse veramente crescere come le sue capacità gli permettono e volesse rivolgersi al mercato dei capitali
E ben presto si troverebbe nella situazione di avere un'impresa contendibile cosa che non tutti gli imprenditori italiani per loro conformazione mentale sono disposti a fare anche perché si sa che è un'impresa contendibile
Dal momento in cui diventa contendibile obbligata a seguire una disciplina finanziaria che la obbliga
A essere mio per e cioè appuntare i risultati trimestrali e non mi risulta che a lungo termine quindi questi premi imprenditori meritano e hanno bisogno di una struttura del mercato finanziario che gli consenta di raccogliere capitale di lungo termine
Impegnato commette cioè capitale che vuole sviluppare l'impresa e nonché semplicemente si attende una plusvalenza entro il prossimi tre mesi
Quindi io io presentato una tesi volutamente parziale che dice attenzione che se i fattori a disposizione per competere sono le infrastrutture Torre qui c'è sappiamo che c'è un gap da colmare il capitale tecnico ce l'abbiamo il capitale umano per adesso ce l'abbiamo però attenzione perché
E stiamo rapidamente perdendo contatto un il fronte di avanzamento gli studenti che non sanno sommare le frazioni sono un campanello allarmante
I sulla finanza noi dobbiamo puntare nettamente fare evolvere il mondo della finanza Piquet consenta degli assetti proprietari che superino
Questa
Eredità che abbiamo ricevuto dalle gli ultimi trent'anni di sviluppo che sono andati in una direzione non coincidente con le necessità del Paese
E proprio l'ultimissima cosa che vi devo dire e che non è vero che non non superiamo le venti unità se contiamo sei facciamo l'elenco delle belle realtà imprenditoriali italiane che sono suscettibili di crescere molto rapidamente
Smettiamola di raccontarci delle fandonie del tipo abbiamo perso il treno nell'elettronica non ci siamo più nell'aeronautica non ci siamo più una farmaceutico non ci sia un più se voi andate a vedere uno dei punti di forza dell'industria americana è che l'elenco delle principali imprese anche per dimensione per fatturato comprende una bella quantità una bella percentuale d'imprese che vent'anni fa non esistevano
Quindi non è vero smettiamola di raccontarci che non si può fare si può fare basta cominciare
Sì grazie credo che sia stato una bellissima discussione noi tutti noi credo abbiamo imparato molto da questi interventi io ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ringrazio voi che siete stati qui con noi
Che vi do appuntamento prossimi appuntamenti dell'ISAE grazie