"Una cosa di (centro) sinistra"- presentazione del libro di Giovanni Floris (presso Palazzo dei Conservatori in Campidoglio, Sala Pietro da Cortona)

Va bene
Sessantotto
Buonasera
Cominciamo arriverà tra poco anche Paolo Ruffini direttore di RAI tre
Dopo un primo giro di tavolo
Tutti voi se vorrete potrete intervenire
Prendendo contatto come credo che sia già stato detto con la signora
In modo che poi possiamo dosare negli interventi
Forse la tragedia
Della guerra irachena con le sue conseguenze sulla politica italiana
E ieri caschi che anche ieri anche oggi abbiamo visto in Parlamento si incarica di dare ragione
Al libro di Giovanni Floris forse una cosa di centro sinistra il libro che presentiamo stasera che riecheggia famoso dì qualcosa di sinistra
Moretti hanno arriva alla conclusione
Chi è all'opposizione c'è una realtà molto più unità di quanto i ripetuti scontri
Terra riformisti e radicali di cui tutti i giorni abbiamo notizia autorizzino a supporre
L'idea di Giovanni Floris che conoscete tutti come conduttore di Ballarò
E che a livello ideale valoriale
Le differenze non ci siano o perlomeno non ci siano più e che i contrasti poggino tutti sulle strategie
L'ostilità alla guerra è comune all'interno della sinistra per quanto differentemente declinata
E sui temi della tutela sociale e del mercato
Le differenze si giocano su aspetti particolari
Ma non sostanziale
Ecco come si è rassegnata a perdere le politiche del due mila uno prima ancora delle campagne della campagna elettorale
La sinistra che Floris racconta
Accetta anche oggi di farsi rappresentare più attraverso i suoi difetti che attraverso le sue proposte più attraverso i conflitti tra D'Alema e Cofferati
Tra Fassino e Rutelli
Che non attraverso i progetti che hanno
E anche se anche se le divergenze dice appunto Floris non sono così importanti da condannare l'ipotesi de L'Unità
In conclusione
Malgrado i problemi creati
Da un certo numero di leader del centro sinistra
Che hanno lunghe code di paglia
Sono sempre preoccupati di non essere abbastanza filo americani ma abbastanza campioni del libero mercato
I macroscopici errori di bus nella conduzione della guerra irachena e nella gestione della crisi mediorientale
Dimostrano che non è necessario dare sempre ragione all'America
Per non essere accusati di antiamericanismo
E la violenta determinazione di Berlusconi di tutelare i propri interessi personali
Televisivi e di giustizia nel momento in cui il mondo divampa hanno compattato
L'opposizione al Cavaliere
Tre anni di opposizione visti da vicino
Il sottotitolo del libro sono raccontati con vivacità e con scrupolo e le simpatie politiche dichiarata dall'autore non tolgono credibilità al racconto
Che si articola su molte molte testimonianze
Qualcuno ritiene che la battaglia per l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori sia stata l'inizio della parabola discendente del centrodestra
Qualcun altro dice che è stato il movimento contro la guerra a mantenere stabile un atteggiamento di sfiducia nei confronti di Berlusconi che si era già manifestato ma la scintilla della partecipazione nella minoranza
Quando ancora era scioccata dalla batosta elettorale
Sono stati i Girotto tutti i girotondi di Moretti la spinta girotondina dice nel libro Moretti
Ha impedito che sulla giustizia il centro sinistra adottasse un atteggiamento graduali sta e moderato
Così l'opposizione è tornata
Visibile
C'è stata intransigenza ma non c'è stato massimalismo
Ecco tutti i riformisti
Secondo libro di Floris la stessa distinzione tra riformisti e massimalisti
Sta entrando in crisi
O almeno autorizzano a pensarlo molte delle voci raccolte in questo libro
La sinistra oggi è tutta riformista dice per esempio Pecoraro Scanio ma dice cose simili Boselli
C'è un riformismo radicale è uno moderato ma le categorie massimalisti che riguardano ormai poche persone
Quindi al nella sinistra ci sarebbero solo differenze
Quantitative
Non differenze qualitative
E con Bush indebolito sul fronte della guerra
Mentre Berlusconi è con evidenza perdente sul terreno dell'economia
La sinistra che Floris disegna
Va nella direzione di un rapporto sempre più stabile
Tra il centro sinistra
Che si unisce in un'unica lista per battere Berlusconi triciclo come si dice nel linguaggio
Un po'interista dei giornali e l'arcipelago
Più radicale
Che a Bertinotti come esponente più un po'vistoso ecco in conclusione
Bilancio del libro conclusione del libro sintesi del libro il più della strada
è stato compiuto dice Veltroni che poi
Valuterà e racconterà al suo punto di vista appunto sul libro in una delle interviste qui raccolte in Italia dobbiamo trovare l'equilibrio tra un riformismo che può apparire assaggio ma aspetto
E un radicalismo che scalda fuori ma respinge la maggioranza degli elettori
Nella visione di Floris anche se libero riconosce che poi nella pratica ci sono molte differenze tra vicini ad alleati
Le cose che uniscono a sinistra sono molte più
Di quelle che dividono grazie anche agli avversari della maggioranza di governo
Una visione forse ottimistica ma nell'ottica della sinistra può essere un augurio
Gli ha detto
Proprio
Dunque voi conoscete le persone che sono a questo tavolo il sindaco Veltroni naturalmente Paolo Mieli Paolo Ruffini e naturalmente l'autore del libro
Cominciamo con Paolo Mieli
Allora Abdel qual è il peso delle differenze che tutti i giorni emergono segnalano un problema di credibilità per la lista Prodi penso per esempio a quello che capitato ieri in Parlamento con un
Centrosinistra
Con una posizione sostanzialmente unitaria ma nella realtà concreto
Vero che sprofonda distinzioni tra riformisti un post contenti di come andavano le cose
Temendo di sentirsi prigionieri di Bertinotti e appunto il più radicale
Dunque rispetto a quello che sta accadendo in questi giorni
Il dettaglio che più mi ha colpito è stato che quella parte di riformisti degli esterni esponenti della Margherita
Erano in disaccordo con da scelte ritirare le truppe hanno deciso di esplicitare il loro disaccordo che di votare coerentemente a quello che la maggioranza dello schieramento aveva Cile
Ho visto che oggi questo dettaglio sui giornali probabilmente avrei fatto io lo stesso se ne avessi scritto
Era quasi sottaciuto messo così ai margini ma
Se nella sinistre nel centrosinistra
Tutti
Quindi anche l'altra parte anche la parte che fa riferimento a Rifondazione ma anche alla lista Di Pietro il correntone
I Comunisti italiani dei Verdi
Adotteranno questo costume io credo che la data di oggi passerà alla storia
Come l'inizio di una vera riunificazione perché è chiaro che il centro sinistra potrà andare al governo presentarsi in modo credibile se capiterà di qui alle elezioni politiche
Una prova dello stesso tipo dall'altra parte e penso che quegli esponenti
Riformista e non so come chiamarli moderati dello schieramento di sinistra che hanno che pensavano le cose che io pensata in questa situazione abbiano dato un modello di comportamento da cui forse può partire qualcosa che da più speranze al centrosinistra al di là del merito della questione su cui si sono pronunciati la questione
Più effimera di quanto possa apparire per carità non la voglio sottovalutare ma si tratta di una decisione prese da dall'opposizione decisione appresa
Nell'imminenza di una importante tornata elettorale
Da questa evidentemente influenzata io come ho già detto prima la considero improprio la considero sbagliata per dei motivi che credo che siano evidenti comunque la pensi ma gran parte delle persone
Che sono qui esisteva una scadenza quella del trenta giugno esisteva una
Resiste bene infieri un a commosso del dell'ONU dei paesi dei Paesi arabi moderati dell'Europa stessa
Mettersi dentro questo processo Complesso che a scadenza non fra un anno due anni a dieci anni e manca scadenze fra con meno di due mesi un mese e mezzo per essere precisi
Secondo me in proprio che segnala a detrimento della coalizione
L'influenza della scadenza elettorale sulla scelta ma rigetto non è questa la cosa che mi ha colpito di più mai ma è la decisione di votare di votare anche per una cosa che non si condivide
Evidente
Si è sottratto a questo impegno nella passata legislatura legislatore dell'Ulivo è chiamato a uguale prova di responsabilità la volta che capiterà
Rema vedere però questo è già
Importante segnale
Però se mi è consentito vorrei aggiungere riallacciandomi
Al tuo intervento l'intervento di Anselmi
Due o tre cose sul libro che mi hanno colpito innanzitutto mi ha colpito ogni presidio quando vedo un libro che parla di vicende passate di storia anche se è storia recente
La prima domanda che mi faccio leggendo libro leggendo lo con attenzione
Su
Come è venuto in mente a chi l'ha scritto di scriverlo che cosa l'ha spinto questo libero il tema spesso di questo libro
Mi segnalavo ormai ce ne fosse stato bisogna che Giovanni Floris è una persona intelligente e che ha da dire qualcosa di più di quello che già
Ottimo con ottime modalità comunica con il mezzo mediatico quale nella trasmissione a cui è preposto la quale ci intrattiene il martedì sera
Che perché è una persona intelligente perché
Evidente dalla alla raccolta di materiali di interviste dalle puntualizzazioni che l'idea di scrivere questo libro già avvenuta a ridosso delle elezioni del due mila e uno
Quando
Ora ho voluto subito dopo contemporaneamente quando la sinistra
Era il centrosinistra era in una situazione veramente
Cala Minto osa Cavani Tolosa non tanto per il risultato elettorale perché ha come voi sapete a dispetto delle cospicue maggioranze parlamentari cento deputati alla Camera cinquanta senatori al Senato
I voti erano Lilli ma perché sembrava preso
Da
Desiderio di sembrava essere preso il centrosinistra da un desiderio di auto dissolversi e
Soprattutto faceva fatica ad individuare i veri motivi della sconfitta
Allora furono per chi come almeno serva cerca di analizzare le cose della politica furono giorni abbastanza sconfortanti perché del centrosinistra
Amava raccontarsi delle bugie
Bugia che sarebbe stato sufficiente
Bertinotti
Di Pietro non mi ricordo chi altro si fossero quali Zarate delle elezioni sarebbero vinte
Mentre invece tutti compresi il loro i dirigenti del centrosinistra sapevano bene che questo non calcolo aritmetico ma non corrispondeva alla realtà perché la Giunta
Di gruppi così
Distanti così litigiosi avrebbe probabilmente perso più voti di quanti ne avrebbe guadagnati e quindi la somma fatta era una somma artificiosa che per tornare a Floris soli specie la cosa che norma mente
Di storici dovrebbero fare o fanno comunque gli storici intelligenti che quella di fissare la loro attenzione su
Quello che la all'argomento dei perdenti la causa dei perdenti di seguirla bene fino in fondo nei dettagli perché vedete quando si perde una partita una guerra una cosa molto importante tutti
A tutti viene voglia viene naturale di dedicarsi alla causa del vincitori per cantar Lodi per criticarlo visto sottolineare quanti
Articoli supera in quanti libri ed articoli poi annunciata parlarne su Berlusconi
O addentellati sono usciti in questi anni sono stati messi in cantiere a ridosso di quella vittoria elettorale a pochi
Che mi risulti solo
Floris fino a questo momento è venuto in mente invece riguardare la storia e l'evoluzione andava da quella che parte che pare essere in quei momenti una causa disperata senza storia senza futuro questo è l'effetto ottico
Che danno quei frangenti e
Floris la seguito con una com'è suo stile
Anche il suo stile televisivo con una scrupolo con attenzione con molte molte finezze lo troverete in ogni pagina del libero e senza lasciando sullo sfondo gli i termini veri della polemica i termini veri usuranti della polemica giornalistica di questi tre anni è un libro se posso dirlo fatto da una persona che ha una forte passione per il suo mestiere una forte passione per le lavoro giornalistica ma che sa essere spassionato non c'è modo di porgere né un libro
Da esaltato da anche un giudice una volta da Pasdaran e in questo è riesce a dare in qualcosa utile per essere letto adesso
Sarà utile
Per essere rieletto immagino aggiornato in una seconda o quindicesima edizione al momento in cui questa legislatura finirà
E quindi al momento del consuntivo di in cui si terranno alle prossime elezioni politiche ma soprattutto questo è un libro e questa per me la Caracalla più interessante destinata a restare per chi racconterà la storia di questi anni
Perché
E questo lo sento dire lo vedo scritto molto anche in questo periodo la storia di questi anni raccontata sostanzialmente come la storia di
Un insuccesso dell'insuccesso berlusconiano e di una delusione
è una storia e noi stessi ancora la vediamo in questo modo purtroppo la vedono in questo modo ancora molti dirigenti del centro sinistra che la vedono una storia tutta dove tutto il fascio di luce
Concentrato su quello che Berlusconi ha fatto quello che Berlusconi di più non ha fatto degli errori che ha compiuto
Mentre invece in questi tre anni si è svolta si sta ancora svolgendo una storia parallela
Che la storia di una lenta ricostruzione che ha permesso io non non mi azzardo a fare pronostici elettorali però ha permesso lo possiamo dire fino al punto in cui siamo una spettacolare rimonta date le premesse se voi tornate allo stato d'animo in cui eravamo osservatori tifosi dell'una o dell'altra causa in cui con cui osservavamo nel maggio giugno del due mila uno la situazione politica italiana pensavamo tutti legittimamente che questa storia sarebbe stata
Lunghissima che per il centrosinistra rimettere insieme cocci di quello che era stato sfasciato nella precedente legislatura
Sarebbe stato impresa ardua quasi impossibile comunque avrebbe richiesto
Decenni e chi invece una serie di
Persone dell'età più o meno penso a quelli che sono rimasti nelle loro posti di lavoro Walter Veltroni è uno di loro
Rutelli Fassino insomma le persone che si sono occupate queste cose hanno rimesso insieme
Una macchina che era Pala tardive poteva essere Offerta a un leader Romano Prodi che guiderà la coalizione
Alle prossime elezioni che poteva presentarsi con ragionevoli più che ragionevoli chance di vittoria elettorale
Questa impresa fra qualche anno sarà oggetto di studio più del triennio quinquennio non so quanto durerà
Berlusconiana perché è una di quelle in prese della storia che valgono come
Come la costruzione del polo fra la fine del novantatré forse prima e l'inizio del novantaquattro da parte di Berlusconi in queste sono
Impresa che la storia lasceranno una traccia profonda nella storia della politica italiana e quindi oltre che per il modo in cui lo ha scritto il mio primo complemento a Floris
Vacca per quella intuizione avuto tre anni fa che lo ha portato a un risultato eccellente grazie
Paolo Ruffini da parecchio tempo prima alla radio
E poi ai tre sulla Rete tre il direttore di Giovanni Floris
E quindi è in grado di leggere come dire il libro tra le righe ma oltre una valutazione del libro ci aspettiamo da luglio anche una valutazione politica cioè e il centro sinistra in particolare la lista Prodi oggi di fronte ha una crisi identitaria di fondo
Comincio dalla domanda più fa
Sezione dalla
Lettura del libro
Tra le righe ecco magari riporta anche a dare una risposta alla seconda domanda credo
Che una
Delle
Cosa che mancano poi sempre a chi farà radio fatto radio fa televisione poi sia
La bellezza della della scrittura e mettere i pensieri infida poteri rileggere con l'idea di qualcosa
Che in qualche modo rimanga non perché le cose che non che si dicono per radio per televisione noi rimangono ma perché appunto hanno hanno un'altra forza a volte anche anche maggiore ma
La scrittura una sua bellezze che dove c'è questo qualche apportato Giovanni a a scrivere questo libro poi anche con
Con fatica personale nei ritagli
Di tempo nelle estati
Del
Gli indici di intervallo tra i suoi impegni
In televisione la bellezza di questo libro come di di altri libri di questo genere quella appunto di rimettere in fila le cose di fare uno sforzo di memoria e di enti comprensione non soltanto se
Vedendo le cose da vicino da lontano io dire insieme da vicino dallo da lontano perché
Intanto Giovanni c'ha questo suo percorso professionale anche questo suo modo di vedere le cose per cui anche quando indaga
Le cose da vicino mantiene un un grande distacco e la sua voglia di vederle anche da lontano lo si vede chi ha letto il libro
Nel suo costante tentativo di andare presente a interrogare sulle cose italiane anche
Persone che vivono lontano dall'Italia per esempio come Viroli c'è un politologo che sta
Negli Stati
Uniti e che quindi diciamo le cose le vedette proprio da lontano perché a volte diciamo il vedere da lontano aiuta
A capirle meglio vederla nel loro svolgersi anche nel nel tempo la distanza ritornavamo prospettiva anche le cose
Sono sta anni quelli che racconta Giovanni così
Densi così anche a loro modo
Confusi che non sempre
Diciamo si riesce a
Nel giorno per giorno a capire sesto quello che sta accadendo è qualcosa che si fa otto o qualcosa che si disfa e quindi diciamo il riguardarli insieme riguardarli
Attraverso le interviste con i protagonisti riguarda gli riannodando un possibile allora circa e dando un senso
Un senso alle cose capire
Sì appunto Vasco astenersi sta facendo c'è qualcosa che si sta costruendo oppure sono sempre un po'
A girare in tondo aiuta questo libro diciamo aiuta a comprendere a comprendere questi anni a comprendere che cosa
Che cosa e accaduto sta accadendo probabilmente accadrà nel centrosinistra quando Giovanni nella sua introduzione un po'scherzando dice per chi per chi aveva votato
All'Ulivo nelle elezioni del due mila e uno i telegiornali erano
Quasi un incubo cercava di non vederli perché diciamo vedeva in fondo delle delle cose incomprensibili dei vertici col dove si aggiungeva ogni ogni telegiornale un leader e sembravano un po'un'armata Brancaleone di
Di persone senza non solo senza meta ma ognuno con una mail con una meta diversa dall'altro avere programmato a Brancaleone ripartendo da lì poi si vede che in realtà un po'forse non era nel è meno vero questo
Perché le sconfitte come dire
Dilatano anche la percepì la percezione delle cose anche delle delle divisioni
Un po'perché nel nel tempo le cose si sono
Diciamo
Si sono costruite sono sono
Sono cambiate e quello che
Mi viene a dire in maniera un po'di un po'disordinata
Macché si può leggere in questo libro è ancora la fatica
Di
Avendo individuato una meta perché diciamo il centro così credo l'abbia detto
Da Bretton bene
Anselmi miei vinse libro diciamo in qualche modo analizza il analizza come il centro Spiel centrosinistra
Senza trattino con l'apparente siccome come come nel libro si sia dato una strategia del costruito
Un un comun denominatore sia in qualche modo
In grado di candidarsi con con credibilità al allargo alla ricandidarsi attribuita al governo
Di
Di questo Paese però il libro in qualche modo fotografa alcune alcune anch'alcuni problemi che ci sono che ci sono ancora che e che non
Non sono risolti che indagando rivedendo di da vicino o da lontano come volete voi emergono in maniera abbastanza evidente
Un punto e come noi viviamo a mio avviso
E così vengo anche un po'alla alla seconda domanda di Giulio viviamo in un Paese che
Person ma ipocrisia si è scelto un sistema maggioritario per la selezione proprio classe dirigente e continua a misurarsi in modo proporzionale
Questo è un problema del paese prima ancora che del centrosinistra da un paio ed è un problema con cui il centrosinistra si confronta
Allo stesso modo del centrodestra adesso che il centrodestra conosce
Alcuni
Problemi e attraversa anche una sua
Una sua crisi ma è un problema che riguarda tutta la la politica italiana insomma
Bisognerebbe un po'avere avere il coraggio di di di essere conseguenti con con le scelte che si sono effettuata in tempi in termini di sistema e quindi
è evidente che se si sceglie un sistema maggioritario alla fine bisogna cercare di più
Ciò che unisce rispetto a ciò che divide all'interno gli schieramenti allo stesso modo in cui un Paese e questo è un problema italiano paradossalmente poteva essere più
Più grave del dopoguerra e lo scalo è stato forse lo è ancora invece lo è di più adesso quello di come dire di di trovare un tessuto di chi condivisione e di cittadinanza al di là delle diverse
Opinioni fedi ideologie
Ideologie politiche
E quindi di collocazione a maggioranza e la maggioranza e opposizione come
Come dire valori condivisi me ma memoria condivisa paradossalmente diciamo anche nel periodo del dopoguerra guerra fredda questo
è stato
Vissuto ed è stato possibile in alcune fasi della nostra storia recente non solo non lo è stato
Nel rapporto tra maggioranza e opposizione ma in qualche modo a volte non è stato nemmeno nei rapporti fra
Compagni di coalizione in realtà ciò che
è il
Il ruolo fondamentale della
Della politica è quello di
Creare queste soluti condivisi
Nel Paese pone le coalizioni che si
Confrontano per quanto riguarda le coalizioni che si confrontano se si è scelto un un un sistema maggioritario è evidente che nella l'attendere di un
Di di questo sistema può e dovrebbe salvaguardando quelle che sono
Le pluralità le prue pluralità e le differenze
Trovare quello che
Erroneamente quasi tutti i politologi dicono il minimo comun denominatore che come sa
Tutti quelli che hanno fatto
Elementari
è uno Ponsacco zero uno ma il massimo comun denominatore
Di un di un Progetto
Politico
Che altro dire
La lista Prodi attraversa un una una difficoltà a un momento di di di difficoltà quel momento io Crisp shop prendendo dal punto di vista
Quindi ha prendendola un po'alla larga
Dire la stessa cosa Coletto poco fa più in generale cioè io credo
Che n in politica alle differenze siano dei valori
E il fatto che ci possano essere del dei momenti in cui
Come diceva Mieli prima o poi si possono misurare anche diciamo delle
Delle
Differenza di valutazione nel giudizio personale ma
Per fortuna non faccio politica diverso da quello diverso da quello
Di Paolo Mandelli nel momento in cui
Queste differenze si emergono in Clean portante come dire poi il riuscire a ricondurre ad un'unità di un progetto al momento in cui sia l'opposizione questo è anche e anche un po'più facilità nel senso che l'opposizione non avendo
Il compito di governare e avendo il compito di opporsi può anche consentirsi qualche maggiore licenze quindi io la vedrei molto molto banalmente così il problema del della lista Prodi secondo me il problema del del dopo
Del dopo le elezioni e del del come è secco
E che che cosa diventerà
Se diventerà qualcosa di
Di diverso questa che per adesso è un'alleanza elettorale di alcuni di alcuni partiti è di nuovo lì a me la cosa banale elementare che viene da dire che se si crede in un sistema maggioritario bisognerà trovare dei meccanismi di selezione classi
Dirigenti da sistema maggioritario dei meccanismi di selezione delle candidature da sistema maggioritario dei meccanismi di selezione né politiche dal sistema maggioritario altrimenti continueremo
A vivere in un equivoco che è un po'il problema di questa fase della Seconda Repubblica a mio avviso incompiuta in cui
I leader si scelgono
Si scelgono diciamo in con dei meccanismi un po'un po'un po'troppo un po'troppo chiusi spesso non ci sono
Nelle nei due schieramenti non non si intravedono modi per mettere in discussione seriamente
Leadership e linee politici
Walter Veltroni sindaco di Roma è uno dei protagonisti
Del centrosinistra
Chiamato in causa certamente molto più di quanto gli faccia piacere sui giornali praticamente un giorno sì e un giorno no in questa veste ecco la domanda a Veltroni è molto semplice
Ha ragione Floris con la sua tesi di fondo ecco questa naturalmente domanda assorbe una valutazione
Dello stato dell'opposizione e in particolare chiederei a Veltroni che dare una valutazione della decisione
Del rientro dall'Iraq resa naturalmente all'interno dell'opposizione
Proprio nel momento in cui
La lunga battaglia per un maggior ruolo dell'ONU
Assume qualche traccia di credibilità e di concretezza
Dunque Giulio proprio perché non voglio stare sui giornali giorno sì e un giorno no in questo periodo
Non
Ho scelto da quando cominciato a fare questo lavoro di fare il mio lavoro e di non dare suggerimenti e consigli perché ho sempre avuto la buona educazione finito di fare un lavoro di considerarlo finito e quindi di non di non dare altro che opinioni ogni tanto quando penso possano essere utile possono aiutare
Chi fa il lavoro che io ho fatto perché so quanto essere oneroso pesante per cui voglio però solo riprendere una cosa che ha detto Paolo Minella iniziò il suo intervento e che ora riprese anche Paolo Ruffini
Cioè
Ci si meraviglia sempre molto sia guardando uno schieramento che all'altro della eterogeneità delle posizioni
Io credo che in questo ci sia un po'un retaggio di una di un vecchio modo di guardare alla politica
Del quale tutti noi siamo impregnati perché siamo figli di un'altra tutti quanti nessuno escluso figli di una stagione nella quale c'erano grandi partiti che avevano attraversato lungo il tratto della storia italiana
Che avevano modalità di vita interna diverse ma con un forte elemento di coesione che era determinato dalle condizioni storiche politiche di un mondo separato in blocchi sua conseguenza
E dunque oggi quando guardiamo ai comportamenti della della politica contemporanea siamo stupiti dalla quantità di differenze che si manifestano nell'uno e nell'altro schieramento nell'uno e nell'altro perché oggi parliamo delle differenze si sono manifestate ieri
Nella votazione sulla mozione a proposito dalla presenza di soldati italiani in Iraq ma potremmo parlare in questi due anni e mezzo dalla quantità di differenze che si sono manifestate su questioni istituzionali ecco economiche politiche internazionali nello schieramento di centrodestra
La verità
E che così restando e probabilmente anche cambiando il sistema
Istituzionale politico nel nostro Paese
Noi ci dobbiamo abituare a convivere con una politica dentro la quale esistono schieramenti che sono per loro natura eterogeneo
E più avanzeranno processi di aggregazione che sono assolutamente benefici come l'aggregazione nella lista
Uniti nell'Ulivo e più inevitabilmente queste aggregazioni che non potranno anche se volesse dar per fortuna non vogliono configurarsi sotto la specie di una riedizione del centralismo democratico
Si configurano delle differenze
Più incroci culture diverse e più queste culture diverse dovranno potersi esprimere liberamente penso grandi questioni etiche
Cosa stabiliamo un principio di disciplina sulle questioni etiche
è inevitabile che sia così è così dall'altra parte voi pensate anche proprio sulla questione irachena alle cose dette dalla lega le cose dette da Fini alle cose dette dall'UDC alle cose dette a Forza Italia dentro Forza Italia quelle vette da esponenti tra di loro
Con questa eterogeneità noi dovremo convivere ma guardate non è dato solo italiana
E questo sì ma è una delle tracce importanti del lo sguardo di Giovanni mette non sono nel libro ma anche nel suo modo di far televisione col tentativo un po'di portare fuori dalla dimensione puramente nazionale riflessione sulla politica italiana
Esiste un bellissimo libro sulla politica americana che non è un saggio un almanacco si chiama l'Almanacco nella politica americana
E questo Mana con la politica americana il fatto di schede
Ciascuno su ogni senatore e ogni deputato della Congresso degli Stati Uniti per ciascun senatore per ciascun deputato viene esaminato anno per anno
Come ha votato sulle singole leggi individualmente non come partito individualmente
E anche quanto vi sia di conservatore o di liberale che viene persino definito per percentuali nei suoi comportamenti parlamentare
Il partito democratico americano è un partito nel quale esistono tante posizioni diverse
Jesse Jackson fa parte del partito democratico americano
Così come fa parte e dall'altra parte dal diciamo sull'altro cotte del del partito stesso un autorevole e moderato esponente come Semnan faccio un esempio ma potrei farne tanti altri
Che costituisce l'altra faccia di di un partito democratico le posizioni di Rob persona nel Partito repubblicano non sono le stesse posizioni di McCain
Potremmo prendere partite europee le troveremo un'articolazione di questo tipo anche in quei Paesi nei quali si è arrivati ad una soluzione di tipo
Di partito unico diciamo così no tra virgolette al partito laburista inglesi del partito democratico americano sono configurati come partiti unici di uno schieramento ma anche
Ma non c'è pensiamo al Partito socialista francese non hanno la stessa posizione Emanuelli e Laurent Fabius
Cioè dobbiamo convivere col fatto che la politica si è secolarizzato e che in questa secolarizzazione c'è anche più spazio per le convinzioni personali
E più avanza un processo di aggregazione tra diversità e più queste queste posizioni queste convinzioni personali
Dovranno convivere dentro una strategia programmatica unità e cortese
E questo è il punto che io traggo dal libro di Giovanni poi dirò alla fine una cosa su
Sui Giovanni Floris la traggo in questo senso io una valutazione se volete molto molto fretta
Io ricordo nel novantadue quando alla convenzione democratiche anzi ne primarie democratiche emerse la candidatura di Bill Clinton a me che allora dirigevo l'Unità sembrò che fosse una grande novità
Tanto che portai il mio giornale allora dedicare un'attenzione quasi maniacale a alla campagna elettorale americana e a quello che quel governatore del dell'Arca insomma stava proponendo agli americani
Mi ricordo che andare mi trovai con Gianni Riotta che allora seguita per il Corriere come fa adesso le vicende della politica americana alla convenzione democratica ed ebbi la sensazione di liti che
Che essi stessi aprendo un ciclo diverso un ciclo storico diverso
è un fatto che quel ciclo storico si è aperto non perché io diciamo veda antitetica ma perché era talmente palese ed evidente che si stava uscendo da un tempo e parliamo di una momento nel quale George Bush senior aveva appena vinto la guerra in Iraq
E l'America non era certo in una condizione di depressione economica quindi esistevano sul sul terreno tutte le condizioni
Per un'affermazione repubblicane pure Clinton aveva la forza di interpretare con un respiro ideale e con un sistema di valori forti
Una proposta politica capace di parlare alla maggioranza degli americani
E non solo come avevano fatto i suoi predecessori potremmo fare Dukakis non del risalire indietro nel Golfo potremmo trovarne tanti e non solo alla somma delle minoranze
Ma aveva un discorso per gli Stati Uniti
Quella vittoria aperto un ciclo che non è solo un ciclo di successive vittorie ha vinto abbiamo vinto
Ritto Blair dopo di noi quindi
L'Europa l'Occidente diciamo cambia segno ma non solo per l'effetto politico traditore di Clinton ma perché
C'è un bellissimo libro di Arthur Schlesinger sul succedersi dei cicli della politica americana intese come cicli di valori
Ma perché probabilmente in quel momento si stava affermando tra l'altro in una fase di espansione economica un'esigenza di Societ di società più coesa e più solidale
E la risposta alla fine del mondo bipolare era l'idea della prefigurazione attraverso una politica di pace e di consistenza distensione
Di un modello possibile di governo mondiale nelle forme che maturarono in quel tempo Tribunale penale internazionale il vertice Cerci
La vittoria di Bush
Ha cambiato radicalmente ha aperto un altro figlio
Con la vittoria di Bush e Cheney robe in Europa e uno dopo l'altro a parte situazione
Inglese e quella tedesca
Ma uno dopo l'altro molti dei Paesi nei quali aveva vinto il centrosinistra
Vengono in qualche modo con sconfitte clamorose perché è stata pesante la nostra sconfitta ma ricordiamoci che gli hanno sostenne non è arrivato al ballottaggio per la prima volta nella storia
Recente la Francia non è arrivato al ballottaggio elezioni presidenziali francesi
Anche lui era una era qualcosa di più di una scelta di una soluzione politica era una risposta a alle domande del tempo ed era una risposta fondata su un sistema di valori
Che si incrociava con
Con una fine una fine un esaurimento della fase espansiva del ciclo economico probabilmente aveva dentro di sé fragilità che sono emersi con chiarezza in quel momento
E con una difficoltà delle relazioni internazionali per effetto della mancata soluzione io considero personalmente un punto di svolta il mancato accordo attribuibile alla responsabilità di Yasser Arafat
Accanto Daevid in occasione del secondo vertice promosso da Clinton per l'uscita dalla situazione mediorientale
Si apre una fase diversa e però questa fase mentre quella di Clinton è durata otto anni questa fase
Sta mostrando non so dire quale sarà l'esito delle elezioni di nessun tipo perché tutti quelli fanno previsioni vengono poi inchiodati alle loro previsioni
Però l'impressione nel nel cuore della società occidentale che stia maturando
Per di più essendoci stata questa
Gigantesca terremoto psicologico sociale economico politico militare dell'undici settembre e di tutto quello che ne è succeduto e mi succede quotidianamente
Ho l'impressione che però prima di tutto dal punto di vista sociale ed economico quel tipo di soluzione che Bush aveva indicato e che hanno indicato i suoi epigoni più o meno estremisti
Oggi non corrisponde più alle attese e alle domande
La dico in un altro modo all'insicurezza dell'opinione pubblica una domanda di agonismo e di sicurezza in termini tradizionali nel due mila e nel due mila uno ha funzionato oggi
Quelli sicurezza e più insicurezza sociale che un'insicurezza personale e quindi probabilmente si rivolge di nuovo a chi è in grado di offrire una risposta di coesione sociale
Ma se tutto questo è vero spero sia vero
Verosimile
è chiaro che questa è la nostra spesso in questo momento
Fatemi dire nostra con uno spirito di di campo di grande campanello del centrosinistra è chiaro che questa è la nostra sfida
E la nostra sfida della nostra responsabilità ed è però vero che quello che ha detto Giulio quello che hanno detto altri Paolo
Ed è vero che però non possiamo più essere solamente quelli che dicono ciò che non siamo e ciò che non vogliamo con il grande poeta
Perché questo non basta più
A un certo punto il suo libro Giovanni fa riferimento al fatto che è sembrato ad un certo punto che ci si definisse per opposizione a Berlusconi appunto più per quello che non si era che non si voleva che per quello che si era sicuri
Se oggi la qualità della domanda che l'opinione pubblica grande parte dell'opinione pubblica rivolge verso il centro sinistra
Nata anche dalla delusione per l'esperienza di centrodestra lontananza tra le promesse
La realtà
è una è una domanda di
Portami fuori da questi guai
Oggi noi abbiamo un grande dovere di risposta positiva
Io la sento come un'ossessione questo
Una risposta positiva
Alla domanda degli italiani adesso parliamo degli italiani di uscire dalla situazione nella quale si trovano le massaie che vanno a fare la spesa e i manager delle imprese che stanno ad uno ad uno entrando in crisi
La grande maggioranza come accadde nel novantadue la grande maggioranza della Società Italiana volge lo sguardo verso il nostro schieramento e al nostro schieramento chiede qualcosa di grande
Qualcosa che ha bisogno di una di un respiro e vorrei dire persino di una visione
Che devono spingerci a mettere in campo due cose un programma di cose concrete questo guardate la cosa probabilmente ora sulla quale si può lavorare di più io penso che dal giorno dopo le elezioni il centrosinistra si deve mettere a lavorare al programma comune della coalizione perché il giorno dopo le elezioni le liste son finite
Bisogna cominciare a lavorare programmi coalizione però c'è una cosa in più
Il senso di una marcia cioè il senso di un punto di arrivo
Questo è per me anche riprende una cosa quale con Giovanni abbiamo parlato molte volte
Questa per me è la combinazione la la necessità che noi abbiamo di rompere quest'idea che la radicalità di un bisogno di cambiamento e il riformismo siano una coppia separata
Sta proprio qui cioè se io indico con chiarezza dove voglio portare la società italiana
Poi possono agevolmente indicare c'è una bellissima frase Vittorio Foa che Giovanni che Giovanni città pagina duecentotredici se ricordo bene
Che dice vi sono delle situazioni in cui occorre radicalismo perché si sente che i tempi ci sfuggono bisogna far presto vi sono le situazioni in cui il gradualismo necessario
Perché gradualismo vuol dire avere dei consensi più vasti non pensare di muoversi senza consenso in realtà su queste cose non si può decidere a priori se sia radicali ocra dualistico
E in fondo le grandi esperienze di governo al centrosinistra fosse vibrante o fosse Clinton o Kennedy sono state esperienze che hanno tenuto insieme radicalità e riformismo
O se volete sistema dei valori e realismo per realizzare ma non si va da nessuna parte senza alcuno o senza l'altro
E questa io credo la sfida in qualche modo il libro di Giovanni ci ci ripropone questo tema
E la sfida alla quale il centrosinistra se è vero che la domanda che la società italiana non è quella dice un'altra volta che Berlusconi non va bene perché probabilmente questo vedremo nel in che misura
Maturato ed si è realizzata la profezia di Montanelli
Si è visto sul campo
Allora oggi è una risposta in positivo che noi dobbiamo
Metto punto dico un ultima cosa sul Giovanni Floris
Ma penso un po'come come Paolo a proposito dei dei del libro dello sguardo di Giovanni e aggiungo anche nel modo di far televisione di Giovanni
Nel tempo concitato il bulimico nel quale ci tocca tutti quanti ci tocca insomma conta di diamo anche il piacere di viverlo da contemporanea
La trasmissione televisiva di Giovanni e io leggo in coerenza del suo libro come metodologia ha il valore di essere un'isola una zona quasi di piazzamento
Nella quale le persone possono incrociare i loro argomenti
Con una conduzione che ha una conduzione in una critica ma non faziosa
Con uno sguardo che uno sguardo consapevole cioè di Kiss alle cose delle quali parla
Senza l'oppressione del tempo che riduce tutti a dire delle battute
Che ormai potrebbero essere catalogate come le barzellette che ci sono dei dibattiti dei quali potrei scrivere la sceneggiatura prima perché sono già tutte le battute di si faranno gli uni agli altri
Ballarò per fortuna non è così
E anche il libro di Giovanni non è così e quindi è una ricostruzione di questo passaggio difficile ma forse anche carico di opportunità e di speranze più considero molto importante per la comprensione la riflessione su di esso grazie
Se alle domande tra il pubblica sono state raccolte come avevo detto all'inizio lascerei poi dopo alcuni interventi
Giovane nell'incarico di chiudere io mi mi devo scusare in anticipo ma alle sei e mezza devo andare a consegnare al mille studenti romani vediamo già l'abbraccio a chi lo sfratto
Il riconoscimento del Comune perché sono i mille studenti romani che hanno preso i voti più alti alla maturità dell'anno scorso quindi sarebbe
Vagliato se non c'entra
Allora qualche secondo ancora perché
Chi vuole parlare però se vuole prego prendere troppo la mano vorrei venisse
Se tale da Ola John microfono perché
Io sono andato nessun creato nel laboratorio politico di Piazza d'Italia di Sassari dove dove si è formata la la politica italiana in Sardegna abbiamo avuto la prima radio libera nell'otto settembre veri io voglio chiedere oggi a Floris
Qual è oggi la sinistra e qual è la destra perché oggi io che sono secondo Scalfari un terzo un un terzista diciamo così strabico non riesco a capire quale anche se il mio piede e più a sinistra
Ma
Intanto voglio chiedere il perché il Cavaliere la chiama casa della libertà
Forse in sessant'anni non credo che siamo stati sotto dittatura quindi siamo stati liberi lui e Stato Libero di farsi i fatti suoi ansia a
Profittato di Tangentopoli per fa beato lui affatto bene perché così con i soldi dell'amicizia si fa tutto in questo Paese
Ha poi vorrei sapere qual è la differenza oggi tra destra e sinistra matta perché anch'essi ottenne piange Sparta non ride
Perché anche a sinistra c'è un miscuglio non parliamo a destra che è stata il rifugio di tutti ex fascisti esco comunisti ex socialisti
Quindi ditemi voi come si deve comportare oggi l'uomo della strada uno che ha avuto degli ideali io chiedo a voi insuccessi elettrico l'unica cosa che chiedo perché tolto il disturbo
Prego
Insieme ad altre persone abbiamo organizzato i girotondi con la Marina astrologo ed altre e ci siamo trovati insieme a molti moderati
Allora siccome adesso c'è questa grande preoccupazione di non perder il consenso dei moderati
Io volevo dire che i moderati non sono coloro che hanno bisogno di risposte tiepide
In sordina ma sono persone esigenti dal punto di vista della chiarezza dell'intransigenza
E devo dire che con i girotondi abbiamo organizzato il più grande antifurto popolare contro i ladri di Democrazia
Mai messo in piedi fino ad oggi quindi ecco io sono un po'contrario a questa preoccupazione di non deludere i moderati e quindi voglio capire bene dal suo punto di vista chi sono
Bene almeno per il momento non vedo altri interventi io torno dietro le quinte palla a Floris come a Ballarò le domande
Che ha sentito gli interventi che ha sentito io sono tanto e povere l'occasione per integrare quello che pensa esuli per
Allora intanto grazie a tutti per essere venuti qua perché siete davvero tanti mi fa davvero piacere grazie
Walter Veltroni Giulio Anselmi Falomi arie Paolo Ruffini per avere accettato di presentare queste libero Walter c'ha ospitato pure in questa sala
Così bella
La mia condanna dal due mila e uno a oggi a gestire le emozioni perché son successe tante cose
Devo sempre però continuare a lavorare o a programma come altre e questa è una situazione in cui è difficile gestire l'emozione perché verso queste persone che hanno accettato di presentare il libro Mutolo un'assoluta stima professionale personale
E anche
Sono per me fonte di ispirazione spesso nel cercare di guardare alle cose della politica
L'idea del libero
Parte un po'dalle due domande che sono state fatte perché io mi ricordo che con delle persone che sono qua presenti oggi nel due mila uno quando abbiamo saputo dei risultati elettorali
Ci siamo concentrati
Ci siamo rimasti un po'male tutti no però
Io mi rendevo conto che c'erano delle persone che dicevano di o come si farà siamo disperati perché adesso
Sì sarà Berlusconi per cinque anni
E altre che erano disperati perché dicevano ma come capo l'hanno fatta per per le elezioni cioè come causa ci hanno fatto con tutto il patrimonio ideale
Che c'era nel nel centrosinistra che cosa è successo
E l'idea nasce la davvero cioè nasce non tanto dalla forza
Dimostrata da Berlusconi che se non ricordate se non avete dimenticato stravinse le elezioni del due mila e uno
Ma dalla poca capacità di opporsi da parte dell'altro schieramento eppure dall'altra parte c'erano delle tradizioni
Politiche culturali intellettuali fortissime pesantissime sarà il vecchio PC sarebbe che il PSI
Il vecchio pr i
C'era il vecchio PLI c'erano parte dei radicali sarà parte della democrazia cristiana
C'erano delle
Esperienze delle culture
Di una tale forza di una tale potenza che guardate al di là della quotidianità e dell'articolo di giornale quotidiano come dicevano anche
I
Cominceranno sia Mieli Kanza e nichel Ruffini è è anche Walter
Erano schiaccianti nei confronti delle altre tradizioni culturali politiche intellettuali culturali
Un po'perché le altre erano troppo nuove
Un po'perché le altre erano eredi di tradizioni ben più difficili da gestire che non quelle del centrosinistra
Però c'era qualcosa che
A bocce ferme guardando lucidamente razionalmente appunto da vicino ma anche da lontano
Era una battaglia impari ma impari perché dava ragione al centrosinistra senza tifare per uno per l'altro però obiettivamente dalla parte
C'era un peso enorme dall'altra magari c'era una grande flessibilità una grande velocità però il peso enorme come si fa a farlo
A farne un vantaggio invece di uno svantaggio e questo è il percorso che è raccontato
Nel libero
Perché se tu vai a parlare con tutti i leader politici con cui ho avuto la fortuna di parlare nel preparare questo testo
Sono tutti consapevoli dell'importanza del ruolo che hanno e del peso della tradizione che portano dietro anche in quelli che si portano dietro tradizioni enormi impartiti molto piccoli
E penso ai agli eredi del Partito socialista o a quelli del Partito comunista
Chiaramente sappiamo che i DS hanno ereditato il tutto ma se parlate con uno del Pdci
Porca miseria se lo sa cosa vuol dire venire dal partito comunista o se parte dei parlate con uno che viene al partito radicale ne è consapevole di cosa significa venire da un partito così importante o dai repubblicani e dai liberali
E allora
Cosa era che portava appunto a voler cambiare canale quando saranno i TG perché tutti facevano dichiarazioni che
Uscivano in in dieci dalle sale no poi parlava uno riportavo se magari era uno per dietro ce n'erano nove che facevano sì
Allora se siete d'accordo andata in un anno perché devono essere in dieci e cosa era che portava esseri così tanti
Era alla pigrizia secondo me era la pigrizia del gestire una situazione data del gestire una sconfitta che si sentiva già nella pelle prima ancora di di combattere una sconfitta che
Sottolineano i politologi neanche sentiti in questo libro
Era una sconfitta che non era per niente scontata era una sconfitta che
Accettava l'idea di leader vincitore che Berlusconi dava di se stesso pure se i dati non lo portavano ad esser considerato un leader vincitore ci sono dei calcoli che forse sarebbe interessante ripescare
Che fanno vedere come la Casa delle Libertà tutta insieme sotto la guida di Berlusconi perdesse
Consenso elettorale rispetto ai partiti singolarmente prese
Quindi Berlusconi non era un punto di vantaggio della coalizione era uno svantaggio della coalizione
Però questo non se n'era accorto nessuno perché quando appariva Berlusconi tutti dicevano beh lui sì che sa tenere tutti insieme
Quando
Quando il centrosinistra
Rifiutò di coalizzarsi perché una volta che si vede che tira una brutta aria ci si rifugia nella propria identità hanno quindi
Perché coalizzarsi con Bertinotti con Di Pietro è meglio andare far vedere che noi siamo tanto ormai è perso quindi ognuno per sé e Dio per tutti alla la se l'erano cercata la sconfitta
E da questa pigrizia nel gestire poi una sconfitta annunziare Annunziata
Se va bene
Annunciata
Cioè
La sveglia che è la sveglia che da Moretti pure nella gestione della sveglia di Nanni Moretti
C'è pigrizia perché io stesso mi ricordo e quando ho letto che Nanni Moretti era salito sul palco aveva detto con questi non vinceremo mai avevo detto Anna già si rinizia a delegittimare
La leadership son sempre gli altri che sbagliamo mai nove stanze invece era una cosa nuova andava gestita in maniera nuova perché da là
Si è messo in moto qualcosa e siamo i girotondi si è messa in moto qualcosa che andava
Letto non con le solite categorie i massimalisti quelli che vanno in piazza e i riformisti moderati quelli che stanno invece al tavolo di comando
Era una cosa che
Kay coinvolgeva tutti io mi ricordo che
Una persona moderata Kensal laiche sempre stata moderata e per sempre votato repubblicano un pomeriggio ero domenica pomeriggio alle due di pomeriggio ha preso il motorino è andato al Circo Massimo da solo
Perché doveva manifestare
E allora c'era qualcosa che andava oltre i radicali moderati i riformisti
Era una cosa che serviva a mettere un punto e ripartire
Pure questa cosa però ha avuto probabilmente la pigrizia dai gestirsi no
E non ha mantenuto quella forza accesso come un un ticket in cui cade il centro sinistra che quando gli riesce una cosa avvenne inizia a gestirla nella maniera vecchia
Se riesce a porre una nuova domanda dà una risposta vecchia riesce ad avere un'idea
Subito si si accoccola perché dice a Bernheim idea l'abbiamo avuta certo siamo intellettuali siamo di sinistra siamo finiti si continua così a a parlare dell'idea affinché abbia avuto il centrosinistra
Invece è subentrata un'altra cosa perché
Cerco però di accelerare perché poi magari mi aspetto comunque
Quando è partita la sveglia quando si è rimesso in moto il meccanismo e ci si arrischiati di impantanata e di nuovo nella dialettica ma questa leadership va bene questa leadership non va bene
è meglio andare a sinistra meglio andare al centro curiamo i moderati nel moderati ricorriamo a noi arrivato l'articolo diciotto per ogni errore del centrosinistra
Nel due mila dal due mila uno e oggi
è sempre stato compensato da un grosso da un errore del centrodestra più grosso quando il centrosinistra poteva perdere la spinta
è arrivato l'articolo diciotto aiutare il centrosinistra un grossissimo errore del centrodestra al punto di vista la gestione e l'economia
E al Circo Massimo sono arrivate tre milioni di persone perché chi mai poteva pensare che nel due mila si puntasse eliminare un sindacato invece di trattarci è successa
E il centrosinistra ha potuto riscoprire dei valori che aveva dimenticato quelli del mondo del lavoro
Più che dimenticato forse li aveva dati troppo per scontati
E quando anche la spinta del dell'articolo diciotto è andata esaurirsi io ricordo il Ballarò con D'Alema e Cofferati
In cui c'era Anna e pensavamo ci fosse il massimo dello scontro no le due anime che finalmente si di confrontarlo poi finalmente si confrontano da quando è nata la sinistra le due anime
Che venivano impersonate questa volta da D'Alema e Cofferati Bach quella quella puntata fece grossi ascolti ma non fece eccezionali ascolti perché perché alla fine D'Alema e Cofferati che discuteva ne dibatteranno tra di loro
Lasciavano scoperti al centro perché mi ricordo che Rutelli
Fece subito un intervista disse beh si è parlato tanto di sinistra ma noi e lasciavano scoperti a sinistra perché mi ricordo che Curzi quando
Mandare una lettera per protestare a Liberazione che non c'era Bertinotti Curzi rispose man mano che c'entravamo quella è una questione loro quindi
Quello che doveva essere il mondo che si confronta D'Alema e Cofferati che può immaginare di più in realtà prendeva un piccolo spazio della metà del mondo cioè del centrosinistra
E allora forse son categorie che non funzionano più
Che non danno più un'emozione alle persone che tra D'Alema e Cofferati cioè per molti di noi magari il massimo di scontro che si può avere preferisco guardare un'altra cosa in televisione e non è che son tutti scemi forse
Sono delle delle parole che non servono più è infatti poi D'Alema Cofferati
Come scomparso come diventato un uno scontro vecchio poi è arrivata la guerra e la guerra l'ha spazzato via tanti altri dubbi perché
Questa non è la guerra il concetto di guerra come si difende la pace e la guerra preventiva la guerra concreta
E la partenza di una coalizione che spacca l'Europa e che va a fare la guerra da una parte per ottenere dei risultati che non raggiunge su delle premesse che si rivelano false
E cavolo se si riesce a dividere pure la il centrosinistra davanti a tanti errori dall'altra parte allora vuol dire che è proprio autolesionismo ma anche il dibattito che io son d'accordissimo proprio un quello che hanno detto
Tutte le persone che hanno preceduto queste
Intervento cioè che dell'unione del fatto che ieri abbiano votato insieme e che
Ci siano delle persone che hanno detto no
Non eravamo d'accordo ma abbiamo votato ma questo è un salto in avanti è un salto nel futuro di secoli e il fatto che questo sacrificio l'abbiano fatto quell'
Che in genere chiedono agli altri sacrificarsi è un credito importante per i riformisti moderati per usare dei termini che forse non funzionano più però per delle persone che pensavano che fosse meglio rima
In Iraq
Loro l'hanno saputo accettare l'alleanza ci sarà una volta che la sapranno accettare anche la gli altri perché in fondo non è che ogni volta che si deve prendere una decisione
E questo è un altro ticket forze del centrosinistra almeno che emerge dal librone che ogni notte si deve prendere una decisione si mette in gioco la propria identità
Si va in Iraq a sei figlio degli americani si torna dall'Iraq Casseri antiamericano ma questo è un gioco del centrodestra problema il centrosinistra che accetta sempre il gioco quando ho il centrodestra parla di tutto ma non parla mai di Unità d'Italia ma ci sarà un motivo quando il centro sinistra mille cose da dire perché viene da tutte queste tradizioni che fortunatamente sono
Uscito a mettere insieme tutte in questo in questa inchiesta
Quando il centrosinistra deve definire se stesso ma può definirsi solamente come riformista o radicale non è nient'altro a dire come se uno portasse in questa stupenda sala con tutti questi affreschi quella in un angolo e così strana macchia di umido e dicevo guardate la c'è un bel la macchia di umido uno un difetto sa il centrosinistra e accetta di farsi definire attraverso quel difetto
E allora in questo percorso che però non si sa come va a finire perché rimane aperta e il sonno contento che siamo riusciti a chiudere il libro che è stato un lavoro pure parecchio grosso ma prima delle elezioni perché dopo le le sì ogni sarebbe stato forse troppo facile perché si sapeva come andava a finire
E questo è il momento in cui si gioca tutto perché
Assil novantaquattro passi il novantasei passi il due è uno ma chiaramente il centrosinistra qualcosa da dire ha un appeal da mostrare agli e le lo deve fare questa volta perché se no altre sanzioni da vengono date grazie
A Roma di solito a questi incontri avvengano per accendere dei riflettori su dei libri credo che Walter Veltroni Paolo Mieli Paolo Ruffini ci siano riusciti io per parte mia ciò prova atto con la via libera della migliore fortuna buona serata che