"Le Province, il federalismo, la coesione nazionale" - 31ª Assemblea generale congressuale dell'Unione delle Province d'Italia (presso l'Auditorium della Tecnica, viale Tupini, 65, dal 29 novembre all'1 dicembre)

Presidente della Camera presidente Casini
Saluto a nome degli utili poi presenti sale
E lo ringrazio anche a nome del presidente rea di aver accolto il nostro invito e di partecipare questa giornata conclusiva dell'assemblea congressuale di un ringrazio i relatori che si susseguiranno l'onorevole Enrico letta
Che parlerà pochi minuti purtroppo esattamente come me prima del presidente della Camera e professore Vitaletti dal quale ci attendiamo una relazione più robusta
Come avrei voluto io introdurre il tema questa mattina essendomi occupato in questi anni insieme al collega Gino Nunes delle questioni della finanza locale per quel che riguarda
Gli enti che nove temporaneamente amministriamo le Province appunto
Ma l'urgenza del dibattito l'urgenza soprattutto che il presidente Casini e l'onorevole età hanno di essere presenti anche altrove li costringe a stringere dire semplicemente i titoli dei trentini che questa mattina io vorrei
Che l'Assemblea e il i relatori affrontasse
Innanzitutto una considerazione sulla ruolo sulla sostanza profondamente cambiata delle province
Dalla scorsa assemblea congressuale che va dal novantanove ad oggi
Un ente il nostro chi ha davvero mutato passo si parla e forse non a torto di nuove Province
E che anche nelle attività economiche anche nei bilanci ha saputo dimostrare
Che la nuova dignità e costituzionale il decentramento amministrativo non solo hanno prodotto
Come posso dire effetti concreti ma sono stati ben gestiti
Bastino pochi numeri gliene spesi agli investimenti di capitale quindi strade scuole sono cresciute da allora ad oggi del centoquindici per cento
Le spese correnti sono pure cresciute ma sono cresciuti assai meno intorno al cinquanta per cento
E ancora le spese per il personale sono progressivamente calate anche rispetto alle spese correnti
Voglio cioè sottolineare che il comportamento virtuoso delle Province in questi anni ha consentito di acquisire rilevanti competenze e responsabilità concentrando le risorse economiche sugli investimenti
E riducendo l'onere complessivo di gestione nel quale il personale a gran parte di quindi confermando nei fatti
Che avremmo saputo svolgere come poi abbiamo dimostrato un ruolo non solo più prossimo al cittadino ma più efficiente e più efficace di enti come la regione di e e della struttura statale
Non sono tuttavia solo note positive quella che era sogni e che ora assegnamo ai colleghi riuniti in questa Assemblea
E non vorremmo antiche si difendesse l'immagine di una provincia chi avendo notevolmente accresciuto le proprie attività non ha problemi di finanza non ha problemi di risorse economiche
è esattamente il contrario contro da un lato e voglio qui ricordarlo
Quando i decreti Bassanini nella loro impostazione negli accordi che si fecero allora tra è stato Regioni e autonomie locali
Indicavano
Trasferimento di personale di trasferimento di risorse economiche
Ecco noi avevamo già esercitato allora un forte senso di responsabilità riducendo al minimo le nostre esigenze ma oggi a distanza di qualche anno rileviamo che solamente il quarantacinque per cento del personale che ci era stato promesso
è stato poi lasciato
è stato poi consegnato alle Province
Di più è calata la nostra autonomia finanziaria la nostra autonomia tributaria invece che crescere e oggi siamo tra a confronto con le regioni e con i Comuni
è il livello di governo che ha minore autonomia tributaria finanziato d'altronde alle nuove responsabilità di speso non si sono accostate non si sono legate risorse economiche adeguate e anche per questo
Dobbiamo rilevare un significativo incremento del debito delle Province acquisito peraltro attraverso strumenti innovativi di finanziamento dei nuovi e strumenti insomma una situazione nella quale da un lato possiamo Dizzee orgogliosi del lavoro che abbiamo compiuto in questi cinque anni dall'altro non siamo così ciechi da nasconderci la realtà
Quella di una finanziaria due mila cinque dalla quale ha già accennato il Presidente Ria nel suo intervento introduttivo all'Assemblea
Che non ci soddisfa perché mette a repentaglio proprio quella capacità di investimento di tradurre l'azione amministrativa in opere concrete
Che le Province hanno e esibito in questi cinque anni così come non ci soddisfa il procede re lento troppo lento del federalismo fiscale
Come abbiamo salutato con favore qualche anno fa la istituzione dell'Alta Commissione della quale ci parlerà questa mattina il professor Vitaletti dall'altro non possiamo non riconoscere che non avere consentito
A Regioni Province e Comuni di concordare con lo Stato indirizzi e criteri fondamentali insomma il piano strategico di questa Commissione
Se da un lato ha permesso
Una ricognizione molto efficaci e completa su tutti i tributi relativi ad ogni livello di governo locale nel contempo non è stata in grado e a è anche per questo ha avuto bisogno di una proroga
Di redigere di comporre un progetto credibile e condiviso
Insomma di fronte a cinque anni nei quali le province hanno fatto credo a pieno la loro parte
Affermandosi tra i diversi livelli di governo come quello più orientato agli investimenti
Al tempo stesso l'assemblea di oggi non può non trovare elementi di riflessione sulle preoccupazioni che si aprono per il futuro ma su questo il suo ruolo istituzionale delle province
Del quale l'onorevole Casini parlo anche a Brescia quando fu ospite ancora di questo lo ringrazio
Proprio nella sala del consiglio provinciale ecco di questo del nostro ruolo istituzionale certamente ci parlerà il Presidente della Camera prima che a Luís come dicevo do la parola all'onorevole Enrico letta e grazie
Io vi ringrazio sarò molto sintetico nel mio intervento scusandomi
Fin da adesso se devo può lasciar prima
Oggi pomeriggio al Parlamento europeo si apre la discussione sull'argomento importante che vi interessa molto che interessa l'intero Paese
Avendo avuto la fortuna di essere relatore sul tema delle prospettive finanziarie due mila sette due mila tredici nella Commissione economica e monetaria questa discussione credo che per l'Italia sono discussione importante
E parto proprio da qui
Voglio toccare due temi soltanto in questo breve intervento
Ma due temi che sono veramente di interesse generale il primo due mila e sette due mila e tredici si apre una grande discussione che durerà un anno e mezzo una discussione dalla quale dipende il futuro dei nostri territori
E dipende quindi anche il futuro degli strumenti di sviluppo che le province italiane hanno e avranno a disposizione
Cambia tutto questo lo sappiamo cambierà tutto perché l'allargamento dell'Unione Europea comporta una già comportato una redistribuzione
Delle risorse in particolare di tutti gli strumenti legati alla coesione e allo sviluppo cambierà tutto cambierà molto anche nel rapporto tra gli strumenti della politica agricola comune e gli strumenti delle politiche strutturali
Ovviamente il cambio investe maggiormente le nostre regioni
Obiettivo uno e il rapporto tra l'Obiettivo uno nell'Obiettivo due
Il negoziato negoziato molto duro ed è un negoziato che bevi tre vedere l'Italia unità
Fortemente motivata raggiungere obiettivi che sono obiettivi comuni per il nostro Paese e che sono obiettivi innanzitutto di trovare le giuste alleanze per evitare il rischio grande
Che oggi corriamo voi sapete che sta crescendo purtroppo il numero di Paesi europei
Che punta a un abbassamento del tetto complessivo delle spese comunitarie è una redistribuzione su strumenti meramente nazionali di alcune politiche di coesione
Io credo che la prima battaglia che l'Italia debba fare è proprio questa evitare questa decurtazione che Paesi importanti come la Gran Bretagna ma anche in parte la Francia la Germania stanno sostenendo di portare all'un per cento il tetto del bilancio comunitario dall'uno e ventisette che oggi
In secondo luogo un grosso impegno per evitare anche qui la vittoria della linea inglese sul tema delle politiche strutturali la Gran Bretagna l'Olanda stanno facendo una grande pressione in questo momento perché cosa per dire
C'è stato l'allargamento ci sono nuovi Paesi molto molto in difficoltà economiche destiniamo solo al loro le politiche i fondi per la convergenza e
Le situazioni sulle quali la convergenza è necessaria né i Paesi già oggi membri se ne vedono i singoli paesi membri
è ovvio che una partita di questo genere interroga l'interesse nazionale del nostro Paese come forse raramente in questi anni è accaduto per una discussione un negoziato internazionale ecco perché io voglio sottolineare la vostra attenzione su questo punto
Per dire che la partita che comincia al Parlamento europeo che iniziata in sede di Commissione e che comincerà in sede di consiglio europeo
Il Consiglio europeo di giugno del due mila e cinque sarà il consiglio nel quale su questi temi
Si svolgerà la madre di tutte le battaglie e quindi è importante credo che l'Italia vada unite a questo appuntamento e che chi rappresenterà l'Italia in quella sede e chi rappresenta l'Italia
Nel parlamento e nella Commissione europea sappia di poter avere dietro le spalle un Paese che su questi temi punta a ottenere obiettivi questi obiettivi sono condivisi e su questi obiettivi si riesca a fare le giuste alleanze di ottenere Justine risultati
Il secondo tema molto rapidamente
è quello ovviamente dalla situazione finanziaria situazione finanziaria che vede una stato di sofferenza del quadro della finanza pubblica ne avete parlato in questi giorni lo vivete quotidianamente nelle difficoltà a riuscire a dare soddisfazione a tutte le esigenze
Che le competenze che le Province hanno competenze cresciute
Pressioni dal basso cioè dai cittadini dai corpi intermedi che sono cresciute
Questo lo dico perché qualche anno fa addirittura c'era chi pensava che le Province dovessero scomparire dovessero uscire dal nostro quadro istituzionale oggi abbiamo un quadro al termine di questo processo io voglio cogliere questa occasione per salutare il presidente uscente onorevole Lorenzo Ria augurargli ovviamente un buon lavoro nella nuova e nelle nuove funzioni che andrà a ricoprire
E naturalmente fare un grosso in bocca al lupo alla squadra che eleggerete oggi perché il compito di accompagnare le Province nella crescita
Di funzioni in quel in un quadro di finanza pubblica così difficile naturalmente molto delicato qualora finanza pubblica è legato a tre grandi temi di tre grandi temi sono l'avanzo primario che è scomparso o meglio che si è più che dimezzato nell'arco di questi ultimi anni e sappiamo benissimo che senza un avanzo primario non si riesce a pagare gli interessi sul debito in modo efficace il patto di stabilità Esterno vincolo duro
è vincolo però sul quale il nostro paese anche qui deve dire parole chiare
Che siano parole di compatibilità con le regole che ci evitano di fare debiti ma parole chiare anche sulla capacità di aiutare lo sviluppo
E il patto di stabilità interno che gioca gestito soltanto in termini di tetto alla spesa e informa meramente ragionieristica non d'acconto degli strumenti che invece per risolvere i problemi dello sviluppo sono necessarie
Ed è proprio questo il punto che voglio toccare in conclusione il tema dello sviluppo e il ruolo che le Province possono e debbono giocare sul tema dello sviluppo io credo che ognuno di voi
è interrogato giornalmente
Questo vale dalla Provincia
Più assurda quella più a nord del nostro Paese è interrogato giornalmente con le trasformazioni del sistema economico italiano fabbriche che chiudono industrie che se li convertono
Delocalizzazioni in corso
Perdite di posti di lavoro trasformazioni economiche Strade del vino tipicità prodotti del territorio qual è il futuro la missione la vocazione che il Paese Italia
Che arrivò a essere quinta potenza industriale del mondo si dà per il futuro quello di essere ancora Potenza industriale dal punto di vista quantitativo
Quello di essere soltanto il paese del turismo e delle strade
Il vino
Io credo che questo tema intero che le province italiane
Perché tutti voi sapete che in questi anni è cresciuta la pressione sulle Province per essere interlocutori dello sviluppo questo anche perché alcuni altri enti che dovrebbero svolgere questo ruolo anche sul livello territoriale
Hanno cominciato a
Entrare in una spirale un po'burocratica e questo anche perché la Provincia invece è l'ente che ha la dimensione geografica
Minima rispetto alla quale si posso cominciare ad affrontare il tema dello sviluppo in modo serio ovviamente qui il problema è
Per quanto riguarda lo sviluppo delle regioni Obiettivo uno che il venir meno di una serie di strumenti che avevano fatto sì che le Province potessero essere strumenti di programmazione di invenzione di coinvolgimento degli attori sociali
Oggi lascia un vuoto che va ricoperto perché è necessario inventarsi strumenti nuovi con il quale poter inventare forme di sviluppo che siano forme di sviluppo che coinvolgono le parti sociali che coinvolgono le imprese che attraggano
In prese che attraggano nuovi strumenti di sviluppo
Per fare questo c'è bisogno di dare autonomia alle Province c'è bisogno anche ovviamente che le risorse ci siano ma c'è bisogno anche che essi affronti il tema delle riconversione questa l'ultimo tema che voglio svolgerà insieme a voi
Cioè bisogna che lo strumento principale di presidio del territorio sul tema dello sviluppo economico cioè la Provincia
Abbia la possibilità di affrontare uno dei temi che oggi più evidente rispetto a tutti gli altri
Il fatto che più facilmente si trovano in altri Paesi in altre condizioni economiche
Condizioni di sviluppo e di costi di produzione del lavoro ovviamente più bassi e che questo venga semplicemente interpretato con il conto della ragioneria quando ovviamente il tema dello sviluppo non è soltanto questo lo dico perché troppo spesso si fa riferimento semplicemente al tema del dei costi della produzione tutti noi sappiamo che la gran parte dei nostri prodotti oggi
Il Trezzo quel cento per cento che il presso la fine il costo di produzione di quel bene incide sempre di meno incide alle volte anche il quindici o il venti per cento tutto il resto è immaterialità
è distribuzione marketing è Brenda e invenzione di tutto ciò che rende quel prodotto alla fine un prodotto comprarle e se allora il tema del costo di produzione incide essi ma incide in una forma e in fondo
Abbastanza ben definite ben marcata tutto il resto che ha a che fare con il tema dello sviluppo con rapporto col territorio con la creazione di condizioni di fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno
Di fiscalità di vantaggio per alcune operazioni di aggregazione tutte operazioni sulle quale ovviamente non voglio svolge un lavoro un ragionamento perché mi porterebbe lontano
E perché invece mi voglio fermare qui ma che sono i temi sui quali voglio sottolinea la vostra attenzione il futuro delle Province
è un futuro di grande ruolo di grande significato se le province italiane
E il nostro Paese nel suo complesso coglie il fatto che sul territorio che essi riesce a svolgerlo sviluppo ed è sul territorio che strumenti di sviluppo anche innovativi vanno creati
Su questo io credo che il lavoro che c'è da fare nel prossimo futuro è un lavoro fortissima
Sono convinto che la prossima squadra che guiderà Lupi sarà in condizione come la precedente di essere interlocutrice attenta ed esigente di questi temi e riesca quindi a trovare anche interlocutore a livello nazionale attenti a capire che rare le province italiane non è semplicemente il problema ragionieristico
Del conto finale e della sopravvivenza della struttura
Il problema è che se le Province sono attive sul terreno dello sviluppo anche nostri territori possono avere qualcosa da dire altrimenti siamo in balìa semplicemente di fenomeni di finanza ed economia internazionale grazie
Grazie all'onorevole Letta signor presidente della Camera
La ringrazio a nome mio personale e dell'intera assemblea congressuale per aver voluto confermare con la sua presenza l'attenzione e l'interesse che la ripone per formazione ma anche per convinzione
Istituzionale l'attenzione verso le autonomie locali in vista del saluto che la farà mi preme sottolineare due aspetti del dibattito di questi giorni il primo con il senato federale
Che se nascerà così come approvato negli passaggi in prima lettura dalla Camera e dal Senato nascerà in forme perché non vedrà la presenza di tutti i soggetti costitutivi della Repubblica e quindi anche del Autonomie locali il secondo tema è quello del federalismo fiscale la cui attuazione potrà rappresentare il primo passo verso la coesione della Repubblica ma anche verso la solidarietà tra territori
La responsabilità degli amministratori locali l'autonomia dei i soggetti delle Autonomie degli enti e degli enti locali grazie ancora anche perché la presenza sua questa mattina l'assicurata nonostante gli impegni della della Camera che la vedranno dover presiedere necessariamente tra poche decine di minuti grazie
Grazie
Lorenzo Ria che anche colgo questa occasione per indirizzare a Luís che conosco da tanto tempo perché sono stato deputato della provincia di Lecce lui da lui presieduta
Colgo l'occasione per rivolgere un augurio nella sua veste di deputato pena da un mese presente alla Camera dei deputati
Voglio ringraziare anche Alberto Cavalli per le considerazioni che ha fatto e tutti gli amici anche perché debbo dire che qui a Lupi mi sento un po'in famiglia forse sarà
L'attaccamento alla tradizione familiare poi Chiappa Pupo un padre venticinque anni consigliere provinciale ma io spesso vado in giro in Italia ospite delle amministrazioni provinciali dei presidenti delle amministrazioni provinciali
E debbo dire a mio parere questa istituzione
E questo congresso lo dimostra sta avendo una vitalità
Che certamente forse qualche anno fa sarebbe stata non prevedibile in questa dimensione
Ne ho avuto del resto l'esperienza diretta in occasione dell'esame dei provvedimenti che hanno recita recentemente istituito tre nuove province
Ovviamente non voglio entrare nel merito delle decisioni assunte
Però posso testimoniare che non è frequente registrare una partecipazione così intense appassionata all'esame di un progetto di legge
Una partecipazione che nel caso delle nuove province ha travalicato gli schieramenti e ha portato nel parlamento la dimostrazione tangibile di una grande vitalità territoriale
Questa forse se ci pensiamo bene è la dimostrazione più efficace che le tendenze di riforma in atto a favore del rafforzamento dei poteri locali rispondono ha ragioni profonde e di sostanza
Oggi
Possiamo dare per acquisito un dato che sino a pochi anni fa non era scontato
Tutti ricordiamo la fase in cui si pensava di chiudere l'esperienza del governo provinciale sacrificando la sull'altare di una semplificazione amministrativa spesso superficiale e disattenti
Nel nuovo disegno istituzionale pur coi limiti anche adesso evidenziati
Nelle tendenze espresse da due maggioranze politiche di segno opposto la scorsa legislatura è questa le Province non solo esistono e resistono ma sono state fortemente valorizzate e rilancia
Una scelta di fondo che io condivido pienamente perché trova la sua motivazione nella percezione collettiva che i cittadini italiani hanno del governo provinciale
Nella sua grande tradizione civica in tutto ciò che il governo della Provincia ha rappresentato ne troviamo testimonianza significativa lungo l'intero arco della storia d'Italia
La Provincia è stata la dimensione della città-stato dell'Italia preunitaria ma è anche quella delle prefetture
E delle altre articolazioni fondamentali dello Stato unitario come quelle preposte ad esempio alla sicurezza sul territorio
Ma la Provincia anche l'ambito in cui operano alcune delle principali realtà in cui i cittadini sperimentano ogni giorno le regole della partecipazione democratica
E traducono
In atto i principi di autonomia e responsabilità
Mi limito a ricordare le camere di commercio e le università
Espressioni entrambe di quell'autonomia funzionale che sono esplicitamente riconosciuto nel nuovo testo dell'articolo centodiciotto della Costituzione ora all'esame del Senato
In un Paese così articolato
E contraddizioni locali così forti come l'Italia
Dunque la funzione di un ente intermedio in grado di unire la città ai Paesi alle campagne alleare cosiddette metropolitane alle dimensioni più ampie delle regioni dello Stato è stato fondamentale e io sono convinto che lo sarà ancora di più in futuro
Oggi
A questa funzione di collegamento e di raccordo sono stati affidati strumenti fondamentali per la crescita e lo sviluppo civile ed economico del Paese
Il nuovo assetto istituzionale
Ispirato ai principi del federalismo e della sussidiarietà reca infatti iscritta al suo interno una regola implicita che si coglie in forma intuitiva ma non per questo meno chiaro
Nella gestione degli interessi dei cittadini non sono consentiti salti o interruzioni di continuità ciascun livello di governo si deve misurare con la dimensione di interessi che gli è propria che corrisponde cioè alla conformazione del territorio e della propria identità è questa la ragione profonda per cui in Italia non può riprodursi l'esperienza della Germania dei lender ed è anzi indispensabile promuovere il ruolo di intermediazioni
Delle province
Prima dicevo giornalista
In realtà se paragoniamo l'esperienza tedesca
Dove i lender sono profondamente arabi radicati nella storia e nell'apparizione di quel Paese
E vogliamo
Paragonare quel tipo di esperienza
Riportandola nella realtà italiana
Difficilmente troveremmo una similitudine nell'esperienza delle regioni pensate alla mia Emilia Romagna
Ci sono dei presenti provincia forse è molto più facile pensare che l'esperienza di quella quell'esperienza tedesca possa essere riposizionata nella forma identitaria che la Provincia rappresenta nel nostro Paese
Non possiamo rischiare
Che la tradizione civica maturata attraverso i secoli grazie alla vitalità del governo provinciale esaurisca la propria spinta propulsiva in omaggio ad una formula organizzativa astratta e inadeguato
Sarebbe una dispersione di energie di sapere e di risorse culturali che l'Italia in alcun modo può permettersi
Oggi dunque
Non esiste una provincia che vive in funzione di funzioni amministrative residuali
Senza una propria identità complesse all'interno di una rete di competenze disegnate in esclusiva da uno stato
Lontani accentratore
Oggi esiste una provincia diverso che rappresenta il baricentro naturale verso cui convergono tutte le politiche di gestione integrata del territorio
Non credo in proposito che vi sia ancora una percezione piena di quanto siano corpo usi gli interessi economici e sociali affidati alla responsabilità delle Province
Pensiamo agli strumenti della pianificazione territoriale nel cui ambito la provincia rappresenta un interlocutore istituzionale indispensabile tanto per le regioni quanto per i Comuni
Alla pianificazione territoriale si legano le politiche di sviluppo
La promozione della crescita economica dal basso attraverso la creazione di un contesto locale favorevole ad iniziative imprenditoriali presuppone una conoscenza attenta delle realtà dei fabbisogni delle specificità locali
Si tratta d'una politica che impone agli enti del territorio un ruolo di primo piano e che per sua stessa natura si modella sulla dimensione provinciale
Ce lo dimostrano i diversi strumenti della programmazione negoziata
In cui il ruolo della Provincia si rivela centrale anche per le caratteristica del nostro sistema produttivo che al suo pool
O di forza proprio nelle piccole e medie imprese localizzati in ambito territoriali spesso coincidenti con quelle delle Province
Credo tuttavia che le Province siano attese da una in realtà da una sfida ancor più ampio
Che si lega al profondo mutamento che stanno vivendo in questa fase non solo le strutture istituzionali dell'Italia ma anche le basi portanti del suo sistema economico
In una condizione di risorse pubbliche limitate come quelle attuali la validità e l'efficacia del nuovo assetto federale della Repubblica si misurerà soprattutto su un aspetto la capacità di razionalizzare al massimo grado l'impiego di quelle risorse assicurando nel contempo a tutti i cittadini servizi più efficienti e migliore qualità della vita
Lungo questo cammino esiste una preoccupazione reale che sarebbe il responsabile rimuovere a fronte dell'incremento delle funzioni attribuite ai livelli di governo territoriale c'è il rischio di una proliferazione inerziale e non necessaria dagli apparati burocratici
E connessa d'una moltiplicazione dei centri di erogazione della spesa pubblica
Una evenienza un'evenienza che richiama gli amministratori locali ad un impegno severo attento e responsabile e guardate
Basta leggere i giornali alcun particolare che c'è una campagna di delegittimazione della politica e ingegnere dello stato che per me che sono un conservatore alla S maiuscola non minuscola
Che passa proprio attraversa Sollazzo semplificazione o la rappresentazione anche un po'Carito caricaturale
Di questi aspetti degenerativi come la regola della gestione locale di quel potere che realtà decentriamo perché dovrebbe essere più vicino ai cittadini vede capito che non è che io sostengo che questa
è la situazione ma questa è la rappresentazione di comodo che si fa e poi che siete amministratori responsabili
Intelligenti pauca non comprino il discorso
Proprio la posizione di raccordo che rappresenta il fattore identitario più forte delle Province costituisce il modello privilegiato per ottimizzare la qualità e minimizzare i costi dei servizi ai cittadini
Penso alla scuola e alla formazione professionale ma anche a tematiche trasversali come l'utilizzazione dei fondi comunitari
Mi ha un po'provocato l'intervento di Enrico Letta
Non provocato
Istituzionalmente
Neanche politicamente mi ha interessati
Perché in realtà ma penso che il nuovo presidente dell'UPI che sarà eletto forse sarebbe bello che su questo facesse un convegno nel porre la questione
Dei le riequilibri regionali a livello europeo che ricco apposto e che ho visto è stato al centro anche del vertice tra Zapatero e Berlusconi ieri in Spagna
Si pone una grande questione di cui io non so se siamo tutti consapevoli
Del fatto che questa Europa
Impone un cambiamento di mentalità anche alle classi dirigenti locali
E che c'è un processo di trasformazione che in parte prefigura opportunità ma in parte prefigura anche dei sacrifici necessari a seguito di un allargamento dell'euro
E stiamo attenti guardate io gravato sempre come se lance Lupi
Perché perché mi piace che ci sia a volte c'è in questo caso c'è
Una certa serenità nell'affrontare le questioni perché se le questioni vengono sempre affrontati in modo tale che chi a destra da Casini perché a sinistra pacate sta alla fine il più delle volte non si capisce neanche di cosa si parla ma c'è una sorta di guazzabuglio generale
Esiste un problema che non è né giallo né rosso né verde né bianco
Che è la crisi d'un sistema economico italiano che ha origini lontane e che forse si identifica proprio in quel modello delle piccole e medie imprese
Che ci ha consentito negli anni scorsi in presenza d'una crisi della grande impresa di crescere complessivamente come Italia ma che oggi mostra inevitabilmente il suo segno negativo
Perché il Processo di invasione dei nostri mercati di competizione mondiale di ristrutturazione delle grandi reti commerciali fa sì che quel modello in crisi
Allora una classe dirigente seria italiana si pone la questione di come riconvertire a quel modello
E qui la colpa non è né di Berlusconi né di Prodi è inutile che stia aggettivo a vicenda il problema vero è una causa strutturale
Noi abbiamo avuto lo stellone della piccola e media impresa che in passato ci ha consentito di dire l'Italia va avanti nonostante nonostante le discussioni dell'apparato burocratico nonostante la crisi della grande impresa oggi non regge più questo discorso
E credo che sia profondamente importante che una classe dirigente seria si misuri su questa necessaria
Linea di trasformazione che
L'economia italiana deve realizzare
Abbiamo fatto l'altro giorno a Bruxelles una riunione del versante parlamentare dell'organizzazione mondiale del commercio ad esempio la nostra delegazione ha posto il problema
Dei marchi di qualità in agricoltura
Che è una grande questione perché se noi non riusciamo a salvaguardare quella nicchia di qualità che la nostra agricoltura esibisce evidentemente non abbiamo nessuna possibilità di reggere una competitività
Internazionale che ci marginale
Marginalità era sempre di più è chiaro che qua usciamo dal seminato del convegno dell'UPI ma non è un problema che non riguardi le amministrazioni provinciali e la classe dirigente
Che a volte più avvertita delle altre che nelle province è impegnato
So bene dunque che su questo dibattito
Su questi argomenti ci sono posizioni diverse anche nel sistema delle Autonomie
Nel pieno rispetto delle determinazioni che verranno assunte dagli organi competenti in sede di elaborazione degli Statuti regionali
Credo tuttavia di poter ribadire una profonda convinzione
Nella rete dei poteri pubblici orizzontali concorrenti che si sta delineando le Province non dividono ma uniscono
Non complicano ma semplificano la dinamica delle relazioni all'interno delle regioni e verso lo Stato
E questo anche perché nella dimensione della Provincia ciascuno di noi inizia ad avvertire in modo consapevole le differenze tra il proprio ambiente di origine quello circostante
Ma anche la continuità che unisce queste realtà e ne Fanelli di una catena via via più ampi
è questa la prova che attende le province italiane e coloro ai quali sarà affidato il compito di guidarla le sorti
Mettere a frutto la propria eguagliabile capacità di preservare in tutti gli italiani il senso profondo della coscienza civica
Quella che ci permette di comprendere che le azioni di ciascuno di noi sono legati inscindibilmente al futuro della comunità in cui viviamo e operiamo grazie
Scusate ma richiederanno
Siamo davvero grati credo di poterlo dire a nome di tutti al Presidente della Camera onorevole Casini
Per avere portato la sua voce autorevolissima
A tutela e promozione degli enti Province
E anche per essere uscito dal seminato come appena finito di dire dimostrando insomma che esercitavano solamente la ragione ma anche la passione
Il professor Vitaletti si è
Si è reso disponibile di questa cortesia lo ringrazio
Ad attendere ancora un po'a presentare la sua relazione
Mentre saluto e ringrazio il ministro la Loggia che ci fa ancora una volta
Che ci fa ancora una volta a sentire l'attenzione nei nostri confronti con la quale esercita il suo ruolo di ministro di governo pochi giorni fa ho avuto l'occasione di incontrarlo sulle montagne bresciane
Perché è un ministro che tiene molto alla sua delega alla montagna ora attualmente il piacere di salutarlo di nuovo qui in Roma insieme agli altri colleghi gli do subito la parola
Ecco grazie a molte grazie veramente anche per queste cambiamenti
Sul programma l'ordine dei lavori
Nonché degli interventi ma come potete immaginare sono giornate talmente intense
Chievo quasi rinunciato all'opportunità e anche al piacere se mi consentite essere qui con voi
Possono riuscito a combinare un intreccio tra una cosa e un'altra vanamente molto ci tenevo ci tengo
Ad uno scambio di opinioni a dire con qualche riflessione su questo particolare momento
Sul ruolo della Provincia
Sul ciò che in definitiva occorre fare nell'ambito di una sempre più intensa o spicca abile
Interrelazione
Diversi ruoli istituzionali del nostro Paese
Siamo in un momento di passaggio non credo di dire niente di nuovo ascoltato le ultime parole del presidente Casini
Ho visto che anche lui si è intrattenuto
Su questo intreccio di passaggio attraverso atti
Che tentano in definitiva
Non penso ci siamo già riusciti ma per un verso ancora dobbiamo farlo
Di rilanciare la
Competitività nel nostro Paese in un più ordinato insisto su più più ordinato
Un rapporto fra i diversi livelli istituzionali
Anche con riferimento
Alla guida retrocessi di trasformazione che dalla società avvengono sono in corso
E che possono essere meglio articolati
Attraverso un forte ripresa dalla nostra economia
Questa vedremo ci siamo molto impegnati su questo
Vogliamo continuare a farlo
Il primo modulo di riforma fiscale
Ormai quasi due anni fa
E la nuova proposta
Di riduzione delle tasse hanno questo obiettivo
Quello di dare una scossa al nostro sistema economico
E francamente trovo veramente singolare
Che anziché discutere sul come
Si discuta troppo spesso fosse
Francamente
Perché che vengano critiche anche costruttive utili
Sicuramente stamattina ce ne saranno stati
E altre ci sono state ieri
E altre ancora nei giorni passati chissà quante ce ne saranno ancora anche a mettere a paragone proposte
Tra di loro sicuramente comparabili
Ma molto più opportuno sarebbe appunto discutere sul come
E non sul set
Al di là del fatto che per noi è un punto d'onore
è un punto qualificante del nostro programma il più qualificante
Vogliamo mantenere l'impegno che abbiamo assunto nonostante una serie di anni
Che abbiamo attraversato del quale finalmente stiamo uscendo
In cui la congiuntura internazionale anche quelle europea e anche quella italiana ha dovuto subire
Tutta una serie di contraccolpi
Perché parto da questa considerazione
Parto da questa considerazione perché io credo che sia sempre più indispensabile ma l'avete sentito dire tante volte lo ripeto ancora una volta una corresponsabilizzazione nelle scelte io ci ho creduto ci continua a credere
Con la determinazione se mi consentite con la testardaggine
Che mi viene dalla conoscenza di questi meccanismi anche con riferimento
Rapporti interistituzionali
L'obiettivo non può che essere condiviso
Possiamo discutere dobbiamo discutere mettere tra di loro a confronto proposto
Migliorare
Se sarà ancora possibile
Migliorare ulteriormente gli strumenti
Ma avendo ben chiaro quale può essere l'obiettivo prossimo nota delle affermazioni del tipo
Vogliamo ridurre
La spesa pubblica
In maniera intelligente organica selezionando diminuendone evitando sprechi e duplicazioni privilegi
Come si fa a dire di no
Si può discutere sul come insisto su questo aspetto
Non so se
Perché l'obiettivo non può che essere condiviso
E non può che essere condivisibile
Se si fa un'affermazione del tipo occorre la corresponsabilizzazione
Che nasce da una riforma costituzionale che per tanti versi non è stata una buona riforma per tanti altri versi a una potenzialità importante
E Lorenzo Ria ricorderà con quanta determinazione anche lì un
Allora come oggi ho ben chiaro quale può essere
L'itinerario ma soprattutto obiettivo
Di mettere attorno a un tavolo tutta una serie di soggetti per discutere insieme su queste iniziative vi svelo
Se la terza affermazione che per far questo è possibile
Ridurre il carico fiscale
Beh io credo che si possa discutere anche qui sul come è meglio raggiungere questo obiettivo insisto molto su questo aspetto lo risottolineo non so se
Sicché affermazioni del tipo
Ma non bisogna fare macelleria sociale che abbiamo sentito in questi giorni
Sa obiettivamente un po'più di propaganda che non di proposta
O del tipo dobbiamo difendere le famiglie sarà un po'più di propaganda che non di proposta come se noi volessimo danneggiare le famiglie
O del tipo sì ma bisogna rispettare i parametri di Maastricht vediamo come possibile farlo non che si possa mettere in dubbio che noi vogliamo stare alle regole
O del tipo ma bisogna partire da insetti piccoli e medi
E chi ha mai detto il contrario è ovvio che bisogna partire dai ceti piccoli MD
E se dal primo gennaio dall'anno venturo tutti questi soggetti potranno cominciare a
Riscontrare un beneficio
E tutti insieme
Comincerà utilizzare meglio queste opportunità io credo che avremo un risultato positivo
Quale può essere quindi allora
Il ruolo delle Province
Quello di compartecipare a queste scelte
L'ho già detto tante volte così come i Comuni
Come le comunità montane
Come le regioni in un equilibrato rapporto
Sento dire e condivido questa volta stiamo attenti a non cadere non nuovo centralismo regionale e ci mancherebbe abbiamo sottovaluto tutti
Io continuo a farmi affare oramai dal vizio di questa legislatura una domanda
Cos'è più utile al cittadino
Vogliamo metterci per una volta tutti insieme nei panni del cittadino utente cioè di tutti i cittadini italiani
I quali assistono più o meno distratti talvolta talvolta anche un po'sconcertati talvolta anche un po'stupiti sorpresi
Quasi ad una gara
Se vi devono essere più competenze da una parte e dall'altra regioni lo Stato le Province e Comuni
E perché sorpresi e talvolta stupiti qualche volta sconcertati
Perché al cittadino interessa io credo che almeno su questa affermazione come mezzo tutti d'accordo
Che il sistema funzioni che se hanno un bisogno l'esigenza la necessità di vedere riconosciuto il diritto sappiano con certezza a chi rivolgersi
è come fanno ovviamente per raggiungere questo risultato a spendere il meno possibile
è un'affermazione soltanto teorica
Ripeto da capo la domanda è un obiettivo condivisibile ripeto ancora una volta la domanda
è una cosa sulla quale almeno tutte le istituzioni dovrebbero essere in quella che è la nostra Costituzione chiama un leale rapporto tra le istituzioni dovrebbero essere tutte dalla stessa parte
Non solo ovviamente così ingenuo
Da non pormi anche una successiva domanda
E cioè se talvolta la contrapposizione politica può portare ad alcune affermazioni che non la né a che vedere con il merito ma semmai per sostenere una tesi in contrapposizione con un altro
So bene che questo è normale che accada
Il sale della democrazia
Qualche volta vorrei
Che si mettessero da parte gli interessi anche di rappresentanza di categoria o di rappresentanze istituzionali con me quella nella quale ci troviamo ma da parte di tutti
E se decidesse
Dimetterci tutti
Dalla parte del cittadino
Si dice ancora
Ma siamo sicuri che gli interventi che stiamo facendo sono sufficientemente idonei a tutelare le esigenze di sviluppo di ripresa economica del sud
E figuratevi un po'
Sapete bene dove sono nato da dove provengo dove sono stato eletto
E quali sono le aspettative dalla mia terra dal mezzogiorno del sud
Che chiede sostanzialmente di poter ricoprire Gatta infrastrutturale rispetto alla media della del resto del Paese per poter utilizzare le proprie risorse
Non per avere assistenza
Opere Entella come forse purtroppo anzi no senza il forse come purtroppo è accaduto
In tante tante circostanze adesso è cambiata
Il meridionalismo non è più quello degli anni Cinquanta neanche sessanta neanche settanta neanche ottantenne anche novanta adesso c'è una forte presa di coscienza
C'è una ripresa in atto
La gente del Sud dovevo sapere come e in che modo
Un principio di solidarietà che almeno non dovrebbe essere messo il dubbio da nessuno neanche in discussione ossa affrontare dei risultati positivi sul piano delle infrastrutture dei servizi
In ultima analisi alla qualità della vita permetterà nelle migliori condizioni per utilizzare le proprie risorse e dare quello sì
Un forte fortissimo sviluppo
All'intero Paese macinate di un Paese nel quale Io Sud marci ad una identica a velocità rispetto al centro nord del nostro Paese
Vantaggio sarebbe di tutti
Non soltanto sul sarebbe di tutti
Avremmo minori necessità di intervenire pure con quegli strumenti che la nuova Costituzione dici indica e che però ancora non siamo riuscite utilizza penso al centodiciannove al fondo perequativo agli interventi speciali
è ovvio
Che tutto questo non può che nascere da una globale corresponsabilizzazione globale rispetto ai diversi livelli istituzionale
Mi si dirà
Ci abbiamo provato
Abbiamo chiesto
Siamo stati coinvolti ma non abbastanza vorremmo dire di più
A me certi
è sicuro
So bene il livello che abbiamo raggiunto su questa strada
Le tappe che abbiamo potuto raggiungere su questa strada sono da considerare soltanto un primissimo un tentativo di ciò che invece è molto più organicamente
E se mi consentite anche un po'più
Accortamente
Bisognerebbe fare
E siamo ancora
Come vedete
Ad una sì ad una indicazione che è pre-politica non è politica
Vorrei dire istituzionale nel senso più squisito e letterale del termine
è istituzionale
Abbiamo un'occasione la finanziaria in corso
Ne abbiamo un'altra che si presenta tra qualche settimana che quella
Del decreto sulla competitività
Dove sicuramente un occhio di riguardo ancora maggiore con maggiore insistenza in maniera intelligente e accorta può esser deve esser fatto in questa direzione
Parlo del sud ma parlo anche per ciò che più vi riguarda di per questa collaborazione interistituzionale
Io
Nono
Come dire ho anche preparato una relazione più articolata e diffusa dalla Chéreau
Per memoria di questi atti di questo vostro incontro
Ma vi risparmio la vettura perché vorrei invece
Introdurre un altro argomento che mi sembra estremamente importante
Ed è quello
Del rapporto interistituzionale
Dal punto di vista delle relazioni interregionale
E per la parte che
Certamente questo comporta
Nel rapporti tra le Province allo Stato
Io vedo la Provincia come una sorta di cerniera
Un ente intermedio
Che deve essere nelle condizioni di poter rappresentare problemi trova proprio territorio coordinando
E portando ad unità
L'esigenza che vengono e che sono giustificate neanche a dirlo sono qualcun altro potrebbe dire sì ma solo quelle giustificate è ovvio che devono essere quelle giustificate bisogna talvolta ripetere anche le cose ovvie per non essere accusati di non averlo detto
Che vengono dai Comuni che fanno parte di quel territorio
Abbiamo avuto un magnifico incontro qualche giorno fa lo ricordava il presidente Cavalli a Ponte di legno
Con riferimento ai problemi di quella zona allentano la provincia di Brescia
Con la specificità dei problemi legati ad una montagna non sempre al centro dall'attenzione del Paese
Nella dinamica delle politiche di sviluppo
Mi sono fatto promotore della presentazione di un disegno di legge che cercherà di fare qualcosa di più rispetto al novantaquattro novantasette tenteremo di individuare bisogni più
Come dire
Più propri meglio mirati rispetto all'insieme
Dei comuni che si definiscono all'interno delle comunità montane
Se pensiamo anche tanto per fare un esempio tra i mille che possono esser fatti
Nella ricca Sanremo fa parte di una comunità montane
Ci sono di questo tipo di cose che meritano una domanda se non una risposta ma quanto meno una domanda ma come mai
Ma vogliamo andare oltre vogliamo poter individuare i comuni ad alta specificità montana sono circa mille due mila tre
Che possono essere meglio aiutati per utilizzare ancora una volta in questo concetto per la migliore utilizzazione delle loro specifiche risorse
A beneficio di
Di loro stessi ma anche a beneficio del territorio che li circonda e quindi nella sostanza
Però alcune province che hanno un alto tasso
Di montanità per l'intero territorio provinciale
Può essere una prima risposta
Noi crediamo di sì può essere una prima risposta
Ne abbiamo parlato discusso Traverso un dibattito che si è articolato dal livello tecnico a livello politico a livello governativo a livello parlamentare coinvolgendo
Maggioranza e opposizione le singole forze politiche
Abbiamo sino a questo momento elaborato un testo che appare essere sufficientemente condivisibile che ha iniziato finalmente un suo percorso in Commissione
è un esempio
Di come è possibile crearla questa interlocuzione interistituzionale nella preparazione di questo disegno di legge non è stato escluso non sono
La fine della storia magari ci sarà ancora qualche argomento sul quale non ci troveremo tutti d'accordo ma tutti siamo d'accordo nel definire questo tentativo come è un eccellente tentativo per poter
Arrivare importo raggiungere risultati che si è prefisso
E ancora
So che ne ha parlato il collega ministro Pisanu
La l'occasione fornita dall'hotel sto unico sull'ordinamento degli enti locali
E per la parte che io credo debba essere
Maggiormente sottoposto alla vostra attenzione che riguarda il Complesso del difficile rapporto tra Comuni Città metropolitane Province
E sulla necessità che
Questi organismi
Di dimensione inferiore alla Regione
Possano in qualche modo istituzione
Le loro apporto come loro rispettive regioni
Di una trasformazione in corso
Ha portato qualche disaggio
Per ciò che mi riguarda l'ho detto tante volte ma solo quindi trovare ma anche su questo una forte condivisione sia nelle forze di maggioranza che quelle di opposizione
La riforma del Titolo quinto dalla Costituzione obiettivamente avrebbe potuto dire qualcosa di più forse avrebbe potuto anche dirla meglio
Forse avrebbe potuto in partenza evitare tutta una serie di problemi che puntualmente si sono verificate
E che hanno enormemente appesantito l'azione di tutti governo governi regionali Province e Comuni Comunità montane
Di tutti
La nuova riforma costituzionale
Tenta di dare una risposta a questi problemi
Vedete
Tutto è possibile migliorare tutto il possibile modificare sì anche trovare una via come ricordava Churchill
Per avere una maggioranza in Parlamento che fu voti una riforma così importante
Diceva sempre Churchill e non esistono leggi perfette
Proprio per questa ragione
Perché il percorso parlamentare ha portato al volto ad appesantire un disegno di legge talvolta ad abbellirlo talvolta togliere delle cose talvolta ad aggiungerne altre che non sempre sono tutte
Univocamente volte al raggiungimento di un univoco risulta
Non siamo abbastanza soddisfatti
Dalla prima lettura dalla camera della nuova riforma costituzionale
Alla domanda abbiamo raggiunto la perfezione
No a perfezione no non l'abbiamo raggiunta nessuna Costituzione perfetto
Come nessuna legge è perfetta
Abbiamo fatto un'enorme quantità di passi avanti almeno questo spero che possano essere in qualche modo riconosciuto
E con riferimento a un'ultima riflessione
E con riferimento
Alle
Vorrei chiamarla lamentele che danno un cattivo sapore
Ma diciamo osservazioni critiche e sono arrivato
Agli strumenti finanziari del governo
Vorrei dire
Che possiamo continuare a parlare discutere
Individuare se possibile nuove soluzioni
Tenuto conto
E in quella appello alla corresponsabilità
C'è spazio
Per i servigi di tutti ma anche per le buone idee di tutti
Io ci provo
Sapete tutti che c'ho già provato in passato ci continua a provare
Non sempre facile
Non sempre le richieste sono compatibili
Non sempre sono compatibili tra di loro
Non sempre sono compatibili tra Province e Comuni non tra Province Comunità montane o o ancora peggio tra Provincia e Regione
Poi sta al Governo certo trovare un punto di sintesi
Ma là dove il punto di sintesi parta da un'approfondita disamina sui Problemi d'una autonoma
Libera
Assunzione di responsabilità e io credo che avremo fatto tutti un gran passo in avanti
Nella sostanza
L'attuazione della riforma del Titolo quinto ha aperto una nuova stagione la Sidoti IVA per gli enti locali e per le regioni
Quello che occorre comunque un'ulteriore spinta verso un federalismo che sia coniugato un un'applicazione dalla riforma del Titolo vigente
Del titolo quinto vigente
Inattesa della nuova riforma
Questa è la linea che stiamo tentando di seguire faticosamente
Se vi fosse un po'meno di politica
Un po'più di senso di responsabilità
Un po'più di voglia di partecipare insieme
Io credo che già questo basterebbe a fare un gran passo in avanti
E siccome conosco Lupi conosco i vostri rappresentanti conosco moltissimi presidenti di Provincia nemmeno tanti presenti tra quelli che frequento maggiormente e risoluto insieme con gli altri che non vedo frequentemente
Con la stessa cordialità con lo stesso spirito di collaborazione
So bene che da parte vostra forse più che da altri può arrivare un segnale
E se questo segnale arriva io credo che non possa essere nell'interesse di tutti quanti
Dobbiamo fare tutti un passo indietro rispetto alla nostra contrapposizioni politiche e uno in avanti
Rispetto ad un seria corresponsabilizzazione nasce
Questo ci impone la Costituzione non è soltanto un auspicio
Di una mattina di dicembre
Fatto da un ministro
Che segue con spero abbastanza attenzione ai nostri problemi
E li proietta però nel contesto di un insieme di problemi che riguardano i rapporti interistituzionali
Questo è
Nova ingenuità di chi crede che tutto può essere risolto con la buona volontà non è di questo che vi sto parlando
Quello di cui vi parlo
è una nuova assunzione di responsabilità
Su questa strada
Non solo il governo disponibile personalmente sono disponibile sorte voi sardi sapete di questa disponibilità
Ma io credo che questa sia non la sola per carità ce ne possono essere altre ma certamente è una strada importante
Per proseguire sia sulle riforme
Sia sull'equilibrato sviluppo economico del nostro Paese sia per contemperare l'esigenza istituzionale all'interno dalla vostra ragioni sia
Per contemperare
Le esigenze
Di un ordinato leale rapporto tra le istituzioni locali e il governo dalla Repubblica io vi ringrazio molto per la vostra attenzione e mi auguro che questa mia riflessione in possono essere realmente oggetto di un'ulteriore riflessione pagate Serena anche da parte vostra Graziano
Vi ringrazio a nome di tutti i presenti dell'Unione Province d'Italia ministro La Loggia per la sua presenza per la sua ampia relazione e anche perché ha promesso di lasciarci agli atti molte cose che avrebbe voluto dire
Ma che l'occasione
Suggerito di lasciare appunto al documento che aveva preparato
Ed ora vi sarò grato se rimarrà almeno per qualche minuto
A l'ascoltare la relazione l'intervento del professor Giuseppe Vitaletti
Che regge il la l'impegno davvero gravoso ma credo anche affascinante
Di presidente dell'Alta Commissione di studio per il federalismo fiscale lo ringrazio per l'attività che ha già svolto e quella che continuerà a svolgerle fino alle scadenze previste nei termini di legge e naturalmente dirà molto volentieri la parola
Allora
è noto che la giornata di oggi ha come titolo
Condividere le politiche finanziare finanziarie e ho notato lo sforzo che c'è stato
Sarà da parte dei politici che sono intervenuti di andare in questa direzione di solito è difficilmente praticabili e da politici io sono un tecnico e quindi non c'era più facile
E mi è più facile perché l'Alta Commissione che o l'onere e l'onore di presiedere
Deve attuare
L'articolo centodiciannove
Che un articolo condiviso da maggioranza e opposizione questo importante
Perché uno dei pochi articoli
Della riforma del titolo quinto passo nel passato alla fine pratiche della Presidente della precedente legislatura che non è stato toccato
Dalla modifica in corso
Si tratta della parte del federalismo fiscale cioè della parte diciamo questi andiamo Aspesi entrate metà metà di metà la riforma se vogliamo andare a spanne
Per impieghi quantitativamente e per importanza certamente si tratta di un fatto strategico
Perché il federalismo fiscale è certamente solidarietà ma è un'occasione di efficienza straordinaria per il settore pubblico
Come
Per ripetono tanti tecnici anche di parti sociali che si occupano per la materia
E come dare finalmente il bilancio tutti i due mila bilancio due lati finora
C'era solo la spesa e non l'entrata ora finalmente sita gli gestione per gestione di responsabilità sia all'Est sia le funzioni sia le entrate che quello che si fa tendenzialmente nelle aziende private efficienti
Quindi si tratta di un passaggio importante e
Qui
Ecco lei le divisioni
Sono sembrate emergere c'è stata discussione ma non sono sono più trasversali che politica
C'è stata la polemica sui costi del federalismo su cui io non entro
Anche perché era riferita ai costi del ferite del federalismo istituzionale cioè alla riattribuzione delle funzioni
Tra stato centrale
Regioni Province e Comuni
Non entro mi faccio ma mi limito a notare da tecnico
Che le cifre che sono circolate come documentazione dei costi del federalismo
Per comunicati stampa di chili elaborati
Si riferiscono al non
Ai maggiori costi l'attribuzione di funzioni malfatto chieste certi funzioni cambiano soggetto istituzionale ovviamente il nuovo soggetto studio giornale avrà il compito di reperire risorse
Cioè in realtà chi ha fatto pure elaborazioni le ha fatte dicendo che quello non è il costo del federalismo istituzionale mare l'ammontare del federalismo fiscale da attivare
E quindi in questo senso
Quella polemica ci interessa perché in realtà elaborazioni fatte hanno a che vedere col riferirlo fiscale e non con il costo del federalismo istituzionale e su questo bisogna fare assoluta chiarezza tecnica prima che politica che non sta a me fare
L'altra questione di apparente immissione che riguarda l'Alta Commissione sul famoso documento
Sui meccanismi strutturali che la legge che istituisce l'Alta Commissione pone a fondamento dei nostri lavori e come sapete
è stata approvata da Regioni Comuni e Province e non è ancora andato in conferenza unificata
In questi in qualche modo non cita la pienezza di poteri per questo non citati inizia potere per esercitare i lavori però su questo ha di nuovo tecnicamente abbiamo trovato una soluzione abbiamo scritto al presidente del Consiglio alcuni mesi fa
Per Turandot lo stallo chiedendogli di poter partire perché ormai
C'era un documento anche se non portato all'approvazione perché ormai c'era il centodiciannove era chiaro che non cambiava quindi c'era un un una prima interpretazione for fornita alcuna da alcuni degli attori e soprattutto c'era il fatto che centodiciannove restava invariata
Quindi c'erano i presupposti per poter cominciare a lavorare su una materia così intricata così complessa gli abbiamo scritto
Abbiamo avuto una fase di silenzio assenso abbiamo cominciato a lavorare dirò che questo silenzio assenso è stato rotto da un simile da un consenso esplicito e dirò anche anche proposte
Quindi
Come tecnico che però si occupò di una materia incandescente come il fisco aspira assieme Paola Commissione estremamente qualificata supportata
A sua volta da tecnici scientifici scienziati finanze Esperti e da rappresentanti delle istituzioni al massimo livello
Prova a fare la sintesi del primo dibattito che è emerso per cercare di dare corpo concreto alle regole molto generali indicare al centodiciannove
E lo faccio
Cercando di elaborare perché quello è il materiale che abbiamo avuto sul documento sui meccanismi strutturali elaborò approvarlo giallo Province
Comuni e regioni
A me sembra che quel documento a mi sembra come tecnico che quel documento sia un documento importantissimo
Provo a dire perché ma non è solo un parere personale cerco di portare a sintesi quella che è stata l'elaborazione di questi mesi dentro Alta Commissione
Perché io credo che al di là del della fatto commissioni di esperti ovviamente debba lavorare e anche in silenzio c'è poi però un momento di trasparenza visto che questa materia complessa che si debba spiegare perlomeno ne
Gli incontri pubblici istituzionali come queste
Allora
Voi sapete che la parola federalismo fiscale
Suscita paura perché viene è stata associata da un certo tipo di dibattito da un certo tipo di cultura all'idea
Che il federalismo fiscale significa semplicemente che tributi tornano del territorio dove provengono cioè l'idea che è stata veicolata se il ritmo fiscale significa soldi al Nord e non a sud quindi il su tutto il Nord alla fame al Sud questa è l'associazione pavloviano che è stata data al termine
E quindi indubbiamente
è un problema se fosse così
Se questo fosse l'unico o il prevalente significato del federalismo fiscale
In realtà dal documento
Sui meccanismi strutturali
Questo non si evince si parla serto di attribuzioni in parte delle risorse che provengono dal territorio
Ma dentro con testi che cambiano profondamente il risultato di questa operazione
Perché primo non è nato il Buttiglione passiva si parla di
Fisco attivo responsabilità attiva nella gestione dei tributi che poi vengono devoluti
Secondo si fa riferimento all'attività che hanno avuto i vari i livelli locali e le regioni nel promuovere lo sviluppo quindi nel permettere che ci siano quelle risorse
Terzo si fa riferimento come altro principio fondante è fondamentale
A un fisco basato sul principio di correlazione poi vediamo di che si tratta
Quarto
Si parla esplicitamente di solida solidarietà
E quindi si sminuisce il significato di ridare risorse meramente territorio dove provengono però dentro un contesto di promozione dell'efficienza Soro
Questioni generali
Che però
Già un primo quadro mento devono servire
A proprio a a distruggere per certi versi l'idea che più mi scusi Tiscali significa separare il Paese
Questo il primo discorso tecnico ma di valenza politica fondamentale
Vengo all'approfondimento dei vari concetti però presentata
Che significa principio di correlazione che è scritto del documento su meccanismi strutturali
Di per sé potrebbe essere uno dei tanti slogan vuoti che ogni tanto
Prendono
La scena
Detto in parole più più
Su rappresentative significa che i tributi da assegnare
Ai vari livelli di governo devono corrispondere robusti alla funzioni svolte in termini di slogan
Ci deve essere tendenzialmente quando questo sia possibile una corrispondenza tra cosa amministrata da ogni livello di governo e cosa passata
Questo in un mondo in cui si dice che
Sembra che il sistema fiscale basato sull'imposta sul reddito e non c'è nient'altro è un po'difficile dice ma è un principio astratto perché se la la prevalenza tassazione sul reddito
Reddito significa previdenza quindi la Cassazione reddito la la cosa correlata qual è
Io attestano non non c'è una funzione svolta fonte della tassazione del reddito
Tocca lavorarle uno elaborando può dire la previdenza non è la previdenza che si recente
Ma
Questa falsa rappresentazione del sistema fiscale
In realtà più della metà i tributi non derivano l'imposta sul reddito
E più della metà dei tributi
Corrispondono a realtà a funzioni che si svolgono ai vari livelli di governo non non entro nei particolari tecnici ma c'è la tassazione della casa
Cioè la tassazione automobile
Ci sono i proventi servizi
C'è l'IVA c'è l'IRAP stessa che non è la tassazione sui redditi cioè piuma molto più della metà
Delle entrate fiscali sono correlate a funzioni nel campo della produzione e nel campo della gestione del territorio
E dell'erogazione di servizi quindi non solo sul reddito quindi si prestava precipuo di correlazione poi discuteremo quanta parte dei tributi agli immobilizzare
Gli stessi che vuole il sarà calendario comuni quante alle Province quanta parte ha passato mobilitare a Regioni Province e Comuni questo è una faccenda tecnico-politico ma che esista una possibilità
Di applicazione concreta del principio correlazione questo fuori di dubbio
Per esempio
Per campo dell'IRAP la stessa Costituzione come modificata dice che la promozione
Della della produzione deve essere svolta addirittura in via in via riscopro esclusiva non concorrente dal governo centrale quindi il discorso dell'IRAP l'imposta sulla produzione chiaramente viene impostato nel senso lì di dargli almeno una parte del governo centrale
Se vogliamo applicare seriamente precipui correlazione mentre si aprono discorsi di di di grande rilievo sull'Iva sugli altri tributi per cercare di farne il cardine
Dell'applicazione precipue correlazione
L'altro principio importantissimo quello della Rispoli della attività nell'accertamento chiamiamola della gestione dei tributi quindi non solo l'attribuzione agenti che si collega perché precipue correlazione nel momento in cui ti dice cosa per strada tassata cosa amministrata
Cosa amministrata significa c'è un potere intervento sul cespite mi pare ovvio banale e quindici alla capacità di gestire l'amministrazione l'imposta
Cioè dietro il principio di correlazione c'è una sorta
Di principio di sussidiarietà fiscale come la chiamo io cioè che cosa dice questo principio che prima di tutto vanno decentrati così spinti
In cui l'ente locale vuoi chiesto che sia comune o provincia ha la capacità a Ana cosa passava dentro il territorio perché questo significa anche capacità certamente
E chiaramente da questo punto di vista fa riferimento alla grande imposte personali come stiamo Lir perse Oliver perché ora Ire Ires significa quell'impostano basiti imponibile a livello di nazione o di mondo e quindi l'ente locale
è svantaggiato se puntiamo su quelli ma tutto il resto cioè strutture imposta che sono più la metà sono imposta che stanno dentro i confini del territorio e quindi si può attivare
A patto che ci si metta sulla ricerca vera
Si lavori entro l'IVA che individuando i consumi regionali per esempio si lavori entrata stazione di automobili si lavori dietro la tassazione degli immobili in maniera originale ma dentro principi chiari
E che danno possibilità di di esplicarsi in pratica
Chiaramente anche qui la sfida della responsabilizzazione della sussidiaria già fiscale può essere affrontata poi le articolazioni sono materie tecnico-politica male le cose in fondo già emergono e devono emerge al massimo la trasparenza
Anche in sede pubblica credo
Poi sempre il documento sui meccanismi strutturali si parla di equilibrio di equilibrio
Tra
Solidarietà ed efficienza
Questo se da un lato chiude definitivamente il discorso che il federalismo fiscale debba essere bullismo chiuso perché del documento si dice quest'altra cosa si tratta di vedere come si raggiunge questo equilibrio però la sorriso il discorso non facciamo slogan vuoti
Qui c'è la grande questione della legge cinquantasei
Cioè disporre si era tentato nella passata legislatura ma prima io in verità
Del varo del delle del nuovo Titolo quinto perché la legge cinquantasei del due mila nuovo Titolo quinto di due mila uno quindi metti il tempo vuole la sua parte
Quindi discorso che
è stato superato in parte già nella passata legislatura per essere per cercare di seguire la linea che oggi si parla di politiche finanziarie condivise cioè la stessa ma precedente maggioranza varando il centodiciannove in qualche modo ha detto che la cinquantasei era superato
Quindi
Voi come commissione
Cioè le equazioni matematiche della cinquantasei che francamente sono un modo poco trasparente gestire la cosa pubblica ci dicono e questo si è visto quando le regioni
Che dovevano in avere delle risorse non hanno avuto specie al Sud che quella legge crea differenze ciò applicazione il gol di scale nel senso peggiore
Questa si sta creando una visione dal vero pesante tra nord e sud che non è politica ma trasversale perché lì c'è quella cinquantasei del Duemila ripeto olio Tumino
Quindi si pone un problema di come rendere
Quella legge più equilibrata nella
Questione di risorse
E nello stesso tempo responsabilizzante che cerca l'efficienza cosa che la situazione non fa assolutamente perché per ammissione stessa degli estensori da cinquantasei ha l'obiettivo di creare delle differenze redazione di risorse non dell'efficienza
Mentre il ferito scale nell'interpretazione
Che si può dare del documento ha il compito principale di coniugare solidarietà efficienza e come si può fare su questo ecco qui c'è stata
L'intervento positivo molto positivo del
Del Presidente del Consiglio che ha risposto alla nostra lettera in qualche modo dicendo una risposta una super risposta non solo ci ha autorizzato a proseguire i lavori sui meccanismi strutturali ci autorizzato in assenza
Cioè a cominciare a impostare i lavori anche se in Conferenza Unificata uno è stato approvato il documento non solo ha detto proseguite su quello Mastra Alciati anticipate
Ma senza sospendere i lavori sul resto ovviamente la parte che riguarda la perequazione cioè la parte che riguarda la revisione della cinquantasei questo
E scritto nella lettera dei primi di novembre del Presidente del Consiglio
E quindi
Dando un'indicazione di di di di di maggiore
Perequazione che però assieme al documento su meccanismi strutturali esista anche quello che lei fa sì che questa maggioranza non può essere disgiunta da dalla ricerca dell'efficienza
Come fare qui di nuovo esistono vie praticabili per attuare questi principi beh noi abbiamo cominciato a lavorare su due principi fondamentali
Cioè che in parte si aprirà altri paesi
Che il trasferimento delle risorse deve estere si perequato ma non sui costi storici che posso nascondere inefficienze ma sui costi standard come avviene applicando precipuo più tutele
Le aziende private il Budget direttori si fa secondo corsi standard
Un'estensione di un muro al pubblico di un modello che li privato funziona e alla base dell'efficienza del privato quindi primo discorso più scorso
Corsi stante e secondo siccome poi costi standard soprattutto sono in gran parte da mettere in piedi quindi ci sarà perlomeno un lungo periodo in cui dobbiamo lavorare e a prendere
è fondamentale quella che si chiama in gergo la flessibilità al margine cioè l'attribuzione di tributi Godot principe correlazione va bene l'applicazione di tributi secondo il principio
Con la perequazione va bene con la sussidiarietà e fiscale va bene però è fondamentale che quando queste risorse vengono portate alle soglie dei costi standard per ogni ente locale per ogni ente locale
Ci sia la possibilità di variare comunque tributi tariffe e questa sia massimizzare e questa quindi non riguardi solo le imposte che io ho chiamato non personali
Ma riguardi anche lì anche anche l'IRPEF anche l'IRAP perché no anch'tutto tutto il fronte delle imposte reali o personali che siano quando sono
Attribuire agli enti locali de una vera forza presidi dalmati che questo garantisce l'efficienza e la libertà di scelta
Senza libertà di scelta federalismo viene di meno viene mi
Senza possibilità di variare i modelli di gestione
Questi sono i punti fondamentali che
Vuole toccare in questo intervento di carattere generale ma vuol intervenire da tecnico anche sul su questa dibattito so
Che si è svolto il Giurì passati sui pericoli delle centralissime
No concluso quelli prima se è così se queste che sono percorribile ammesso e non concesso che il federalismo istituzionale abbia di costi
Il federalismo fiscale arriva antartici quindi in realtà al dibattito va spostato Couto calcoliamo pure ma in senso serio
I costi del federalismo istituzionale ma puntiamo a pensare che il caribù fiscale porta dei vantaggi e quindi ammesso che ci possa essere qualche costo in sede costituzionale vanno pesati i vantaggi del sereno fiscale
Questa come conclusione di questa parte del mio intervento
E capro ma per pochi minuti il fronte dei pericoli né centralista
Io non
Ci entro la tecnica
Qui tra tecnico notando alcune cose
Primo
Che se si dà enfasi alle regioni come fornitori dei grandi servizi che si svolgono su basi regionali che sono la sanità e l'istruzione
Perché
Anche l'università ma a base regionale no non provinciale so siamo
Con corretti realistici come la sanità se si dà enfasi all'esodo pure grandi fornitori di servizi Wi-Fi allora il pericolo che le regioni possono fare quelli che determina invece i tributi dei degli dei comuni
Ho l'avviso non sono i Comuni di semi loro grande compito quello di erogare in maniera efficiente
I grandi servizi di welfare
Persone servizi web fanno le pensioni che sono d'dazione di soldi cioè dei trasferimenti monetari ma servizi gestione organizzare un sistema sanitario significa affrontare serviti complessissimo significa dare servizi non non non non so
E si fa diciamo questo già
Giacciano tanto fare organizzare questo modello efficiente quindi che mi si mettono due zar pure gli altri già viene meno il pericolo
Due c'è il ruolo chiave delle province
Il pericolo del nuovo centralismo c'è se il rapporto è solo regioni comuni
Però
è stato ricordato più volte tutti in passato si diceva tutti gli intellettuali ma che facciamo prendiamo le province lo slogan dei tanti discorsi hanno rotto gli ricorda
E però io conosco molto banalmente io sono già superato scrivo province rancore lo scrivo Regione Marche
La macchina in passato ma pure adesso c'era scritto targa ancora cioè questo che vuol dire che che questo non è che era inventato vuol dire che
Compiti di coordinamento dei Comuni in primo luogo delle funzioni fondamentale di comuni per il cittadino che hanno un coordinamento per quanto riguarda la politica del dell'abitare e del movimento l'ente e la Provincia e non la Regione
Cioè provare di piccoli comuni dei piccoli comuni che nella gestione del Cremasco per esempio si si chiederà una sanzione di mobili
Come fanno a chi si rivolgono ovviamente menti Puri Purini servizi lo portante più vicino che conosce
E la Provincia che può fare Serfis
Per aiutare i piccoli comuni
Poi noto ancora
La persona che sta che le istituzioni oltre le diversità vent'anni
A livello di province ci stanno le camere come ci sono tutte le aggregazioni
Del sindacato della Confindustria dove sono a livello regionale livello comunale no sono a livello provinciale tant'è vero che lì ci stanno le camere di commercio e tant'è vero che la dimostrazione per quello un punto importante
Il vizio del campo la produzione
Viene dal fatto che tutta la via decentramento amministrativo poi alla fine è transitata via Regione una posta transitando sotto a livello di province in gran parte più quali nello di comuni
è inevitabile che sia così
Ci sono le sedici su quindi sono tutte risorse amministrativo con cui confrontarsi
Quindi questo discorso dell'importanza e province non va inventato va a toccare ecco sì basta Secondo votivo valorizzare i ruoli per usò come sono verso
A me sembra che
Al dei per evitare il Sora ordinamento
Si può ci siano basti notare questi corsi
Questo eguaglianza e di fondo
Tra i vari tra regioni province comuni
Sì scegliamo il principio di cooperazione e l'applichiamo per tutti i tre livelli di governo c'è un'uguaglianza
Per tutti si applica più civile correlazione
Sì per tutti riusciamo a calibrare
Perequazione
E responsabilizzazione con meccanismi curdi comunque le dicevo prima cioè costi palpabile concreto più flessibilità fiscale per tutti i tre meccanismi c'è di nuovo l'uguaglianza di fondo
Terzo per fare i costi standard c'è bisogno di un rating
E il rating sia per il comunico ebbero provincia a me sembra che sia più opportuno che essi che continua a restare
Il ministero degli Interni uno un organo centrale che magari come avverte la conferenza unificata un qualche cosa che dipenda che sia tecnico-politico dipenda Presidenza del Consiglio ma che sia a livello centrale e dove detiene valorizzato
Non il momento di chissà chi può fare le leggi e chi no cioè le regioni poste le comunità ma il momento del confronto organizzativo
E come con la valorizzazione
Nella Conferenza unificata che infatti la Costituzione stavo pensando di nuovo si tratta di e riempire di contenuti un processo che è in atto a livello di riforma costituzionale e questo ovviamente si siede invece il momento di confronto delle decisioni prese nella sede collettiva piuttosto che DDT
Può fare le leggi questo viene fuori una fondamentale uguaglianza se poi da cordolo comuni e con lo Stato si vuole decentrare questa funzione direi fin dalle regioni d'accordo tutti mi sembrerebbe ovviamente si deve porre fa però sì c'è la possibilità tecnica
Di di evitare
Il nuovo centralissimo il neo centralismo dei degli enti statali insomma
Che effettivamente Iodice ha dovuto cosa politica sento comoda un pericolo
Il tecnico politico almeno uno la cosca potete concedere
Concludo dicendo che
E allora si questi sono i termini del confronto
è importante certamente se ne è discusso la riduzione di un po'in posti di un po'di scrisse nel segno
Un po'dello smaltimento questo lo smarrimento l'alleggerimento lo Stato era il programma di tutto uno chiama sbaglio diventa un altro riferimento ma tutto il duello con lezioni giravano questo obiettivo
E quindi che ci sia qualcosa che porta a ridurre imposte personali
Credo che sia
Condivisibile purché
In realtà il federalismo istituzionale fiscali
Disegna non lo Stato che non è il minimo
Macché resta importantissimo nei campi strategici del welfare ed è il campo di servizio insomma
Altrimenti non faremo tutto questa roba se il disegno fosse quello dello stato minimo
E qui mi sembra che ci sia un disegno condiviso di nuovo da tutte e due le parti a vita di nomina di ladri evitabili o polemiche su questo
E allora il passo passo non è continuare a dimagrire sempre se non vi erano le sia è quello di funzionare bene
Fatto il dimagrimento camminare bene funzionare bene e questo lo si ottiene lo si ottiene sì
C'è la responsabilizzazione efficienza cioè se c'è il federalismo fiscale avviene in questo segno
Di portare nel settore pubblico dei meccanismi simulati ovviamente questa pretesa che il Pubblico ministero quale privato ma di rendere possibile signor pubblico non può doccia concorrenza
Come può avere privato però dei dei meccanismi simulati che simili che che che che gente genera inefficienza perché la sfida e non è l'opposizione tra pubblico privato mal cercare somiglianze la sfida è di il coniugare solidarietà efficienza o il CUP contro la redistribuzione
Ma pare che vuol fare istruzione e vanno sessista redistribuzione
Con la malagestione esubero pubblico alla fine si trascina nel baratro anche la redistribuzione sessuali distribuzione con una buona visto nel settore pubblico e su questo terreno fiscale fondamentale allora forse questa è la vera sfida al di là delle piccole edizioni e stazza che ci possono essere presi in giro
Vi ringrazio
Grazie al porto al professor Vitaletti presidente dell'Alta Commissione che ancora una volta dimostrato da un lato la concretezza di un visione realistica dei problemi ma dall'altro anche una capacità di impresa di interpretare in maniera nient'affatto staticamente conservativa il suo ruolo evidentemente l'altra discussione
L'Alta Commissione è il ruolo del confronto fra anche le nostre rappresentanze e le altre rappresentante dei livelli di governo istituzionale
Siamo giunti al dibattito io ho già alcune richieste di intervento
La prima quella del presidente balletto presidente della provincia di Cagliari che ho visto in sala
Fino a qualche minuto fa ma ora non vedo più e pertanto darei la parola invece al vice presidente Moffa dell'UPI che vedo perché al tavolo qui con me
Grazie
Ma
Io vorrei
Portare come dire qualche elemento
Di riflessione spero aggiuntiva rispendere tante considerazioni che in questi due giorni si sono si sono svolte
Ma prima ancora vorrei esprimere il mio più sincero e profondo ringraziamento
Al Presidente Ria e a tutto l'ufficio di presidenza a incominciare da Forte Clò per il lavoro intenso che è stato fatto in questi anni
è un ringraziamento sincero perché viene al termine di un mandato
Particolarmente impegnativo
Dove contrariamente a quello che si pensa che si può supporre ci sono stati anche momenti di acceso dibattito nell'ufficio di presidenza
Abbiamo sempre cercato di confrontarci
Anche a volte sul tesi diverse
Ma con l'obiettivo di di amore raggiungere sempre una sintesi comune
Credo che questo sia una messaggio di metodo di lavoro
Che rende assolutamente forte dell'esperienza associativa
E aiuta a ridare senso anche alle associazioni
Dico questo perché negli ultimi tempi
Il mondo delle autonomie locali e anche per i processi legislativi che lo hanno vieppiù interessato
Ha sostanzialmente ristrutturato anche il suo modo di essere associazione
Io venivo da una vecchia esperienza quella dell'ANCI
Anche il futuro presidente viene da quella esperienza
E sa benissimo quante difficoltà siano state superate nel tempo
Per raggiungere un obiettivo importante
Che per una fase storica del nostro Paese
Ha avuto un valore essenziale quello cioè di far sì che il mondo associativo nelle sue articolazioni dell'ANCI dell'UPI e poiché alla Conferenza delle Regioni in qualche modo avesse un riconoscimento di tipo istituzionale
Eravamo associazione in quanto caratterizzata soprattutto in termini sindacali rappresentavamo i rappresentanti e quindi quell'era un'associazione di un certo periodo storico che faceva rivendicazione sindacale
Uso questo termine forse improprio ma molto calzante per capire quella stagione e la necessità
Di svolgere quella funzione per aprire un varco nel confronto con il governo
E con i governi che si sono nel tempo succeduto
Poi ci siamo resi conto che proprio per una diversa articolazione della struttura autonomistica
Per Effetto di quei processi legislativi che chiamavano gli enti ad assumere
Funzioni e ruoli molto più incisivi rispetto al passato bisognasse avviare una nuova stagione che era quella del riconoscimento istituzionale
E nata da quelle pulsioni da quei dibattiti da quelle speculazioni anche intellettuali se volete la necessità di costruire
Un luogo di incontro con il Governo che avesse un suo rilievo istituzionale la conferenza stato città prima
E poi la conferenza unificata
La domanda che io pongo oggi a un congresso che si avvia a nominare i nuovi organi dirigenti e quindi si avvia ad interpretare una fase diversa in un'epoca storia storica diversa dal passato
E se
La istituzionalizzazione dell'associazione
Sia ancora un elemento di forza o possa essere anche un elemento di debolezza sento di doverlo porre questo quesito
Perché vedete noi possiamo parlare a lungo
Delle questioni che riguardano la finanza locale
Dei problemi della fiscalità della detassazione possiamo parlare a lungo e ascoltare anche con grande interesse
Le analisi del professor Vitaletti quello che ci ha detto poco fa
E pur tuttavia esiste ancora un rischio che io voglio porre all'Assemblea dell'UPI perché lo avverto
E perché il rischio che in qualche modo abile nota anche
Quella corollario delle nuove sfide nelle quali sarete chiamati ad intervenire
Vedete noi siamo usciti
Cose lo ricorderà
Dal lungo tunnel
Nel quale si discuteva sì sì dici tu discuteva affannosamente sulla esistenza stessa della provincia chiede abbiamo affermato un elemento identitario
La Provincia come identità territoriale
Come forte radicamento di quel senso comunitario che si disperde nel livello regionale
E che è troppo limitato nel livello comunale
E che pur tuttavia ha necessità di avere una sua rappresentanza vedremo di che tipo siamo usciti da quel tunnel
Ma oggi rischiamo a mio avviso di infilarci in un tour nell'ancora più insidioso
Perché non è vero
Che avere un ulteriore carico di attribuzioni di competenze di funzioni di deleghe
Sia di per sé un fatto che rafforza
Questo è vero nella misura in cui si passa dalla potenzialità al potere effettivo
Si riempì esce
Un vuoto che è di risorse
Ma è anche di definizione di ambiti ben precisi nei quali bisogna operare
E allora il rischio che io vedo e sul quale bisogna porsi sezionare una attenta contrappesi
Viva del sistema delle Province non parlo dei comuni e delle regioni
E il rischio di andare nel tunnel dell'indistinto
Dove per esempio di sviluppo locale parlano tutti
E tutti in qualche modo si ritagliano uno spazio di competenze e di attribuzione
E allora se è vero quello che sta male dicevano da un canto letta richiamandoci
Alle agli appuntamenti europei
E dall'altro il presidente della Camera Casini richiamandoci a ricentrare la riflessione sul territorio e sullo sviluppo locali addirittura analizzare consenso critico
Quella che è stata la struttura socio economica di questo Paese che poggiava sul sistema delle piccole e medie imprese che oggi è fortemente in crisi
In un processo di globalizzazione devastante dove lei commenta ed economie superano i confini e dove i mercati dipendono terribilmente competitivi
Perché non reggiamo più all'urto che viene soprattutto dall'Oriente B
Se questo è vero allora dobbiamo interrogarci ancora una volta i di più su quella che è la reale Mission di un sistema provinciale
Perché non basta più
A mio avviso limitarsi a parlare delle competenze specifiche in alcuni settori
Se vogliamo evitare di andare nel tunnel dell'indistinto dobbiamo stabilire esattamente qual è la mission sulla quale non è più in discussione la funzione della Provincia
E io vedo
Personalmente ma credo di interpretare il sentimento di tutti anche credo di interpretare il sentimento di un ufficio di presidenza uscente che su questi argomenti si è sempre misurato io credo che la mission la vera sia proprio
Nella capacità di promuovere coordinare lo sviluppo locale
Sia proprio della capacità di leggere il territorio nelle sue diverse articolazioni e nel suo diverso opporsi in un'epoca globale sta proprio nel capire chi deve governare questi processi
Non in termini gestionali ecco il passo indietro che può essere un enorme fattore di vantaggio per l'ente Provincia
Anche in un confronto interistituzionale
Perché
Io credo che bisogna prendere coscienza di un altro dato e questo riguarda le associazioni in particolare
Noi ci avviamo in una fase dove
Per quanto sia necessario opportuno in alcune circostanze strutturare sistemi di intese di alleanze con lanci per esempio
E anche con le Regioni in alcuni casi be'ma io non vedo un Panorama sopravveniente
Nel quale ci sia una diminuzione di competizione tra questi sistemi
Io vedo un sistema
è un panorama dove la competizione aumenta tra Province e Comuni tra Province e Regioni
E allora
L'associazione avrà l'ingrato compito di dover
Misurare i livelli di intesa
Per non disperdere
Anche quella valenza che fa della Provincia un elemento indispensabile
Perché il rischio vero come dicevo poc'anzi non è più una perdita d'identità
è l'annacquamento della identità
è come dire il rischio di non vedersi riconosciuti quelle che invece deve essere l'elemento cardine su cui poggia
Perché se è vero
Che nella pianificazione strategica e territoriale si gioca un ruolo che non è di mera gestione ma è di programmazione che di governance che di capacità di leggere il territorio di mettere tutti i soggetti operatori di sviluppo intorno a un tavolo e creare l'idea e patti che siano territoriali
Che siano patti di sviluppo che sia concertazione chiamatela come volete ma che siano regole fondamentali intorno alle quali costruire sviluppo questo lo può fare soltanto un soggetto terzo che non gestisce
Ecco perché la Provincia può giocare oggi
Una funzione indispensabile nello sviluppo territoriale locale assumendo questa terzietà
Delegando la gestione che di volta in volta è comunale
Oppure di altri livelli ma recuperando assai questa capacità organica di promuovere e coordinare sviluppo esercitando Governance così ci si mette in linea con le indicazioni europee
E così si fa di una debolezza una forza
Perché le insidie solo anche in quella ricerca affannosa di una centralità istituzionale riconosciuta ma ancora numericamente non quantificata che riguarda anche sistemi metropolita
Io credo che una delle grandi battaglie che Lupi dovrà rilanciare e quella che attiene alla determinazione numerica delle arie metropolita vogliamo continuare a prenderci in giro in questo Paese
E soddisfare le esigenze che spesso sono di tipo politico e non solo di tipo socio economico e non sono di tipo strutturale
E continuare a raccontarci la favola che in questo Paese si possono costruire sette otto nove dieci città metropolitane
Quando sappiamo benissimo che in termini economici anche attraverso i parametri di misurazione di quello che può essere il potenziale di sviluppo di un sistema vetri Politano al massimo ci sono in questo Paese tre o due aree metropolitane non di più
E allora se questo cioè bisogna avere il coraggio di porre il problema altrimenti la Provincia perde anche potere di incidere su quei sistemi di governance
è di sviluppo locale è ancora dobbiamo assistere alla proliferazione di tanti enti
Quali le agenzie
Quali inviato quali le forme di governo di alcuni servizi ed alcuni sistemi territoriali
Che attenzione pongono a mio avviso un problema ancora più grave in questo Paese con il quale prima o poi visto lira misurarci che è un problema di democrazia
Perché alcuni sistemi alcuni servizi
Se esercitati attraverso processi
Di determinazione di regole che vengono dagli organi eletti sono un conto se vengono da organi derivati che non rispondono di più agli organi eletti è un'altra cosa esproprio della democrazia
E noi siamo in questa FAS
Ecco perché io credo che intorno a questi temi bisognerà ancora insistere moltissimo
Proprio perché la fase che si apre è una fase non meno complessa di quella che abbiamo vissuto in questi anni
Ma una fase decisiva per le sorti della Provincia
Personalmente sono di quelli che non rimane abbagliato ne è affascinato
Dalle parole di riconoscimento dei del tanto del tanto fatto in passato
Siamo ancora a metà del guado nonostante si sia fatto tanto in passato
E se non riusciremo a individuare esattamente questa nostra missione
Io temo che la Provincia alla fine verrà messa ancora una volta in discussione come ente assolutamente burocratico che non serve annulla e siccome questo non deve avvenire
Nell'interesse del territorio
Nelle interesse di un sistema paese
Che per essere competitivo in Europa deve oggi puntare l'attenzione soprattutto su queste strategie territoriali ecco allora
Che chiedendo o meno in termini gestionali ma affermando ancora di più una qualità di governante di governo complessi o un pre estivo o le Province
Potranno avere non solo un grande avvenire ma anche una parte importante nel riscatto del sistema paese grazie
Grazie all'amico Moffa
Ora vende il presidente balletto rinunciato ad intervenire
Io chiamerei presidente Repetto presidente Provincia di Genova se ancora in aula
E dopo di lui prego il presidente Melilli Presidente Provincia di Rieti di prepararsi ad intervenire
Grazie signor Presidente innanzitutto mi pare doveroso un ringraziamento
Al presidente uscente
Un augurio
Per quanto riguarda la sua nuova attività
Cercando di fare in modo che la sua attività di parlamentare possa effettivamente coesistere e naturalmente essere di forte collante col nuovo gruppo che andrà a presiedere a gestire l'Unione delle Province italiane
Dopo gli interventi che si sono succedute stamattina mi diventa anche abbastanza difficile scendere in alcune situazioni particolari tipiche delle province italiane
La trentunesima assemblea nazionale dell'Unione delle Province italiane
Ci offre l'occasione per una riflessione in profondità
Sul ruolo che sulle concrete prospettive dell'intero sistema delle autonomie locali
Si tratta d'un tempo di dislocare la nostra identità nel dibattito di revisione costituzionale in corso e di identificare innovativi modelli di amministrazione di servizi da e per i territori
Si tratta di ripensare il reticolo dei rapporti con Comuni e Regioni superando la logica competitiva per e venendo alla logica del sistema Rete si tratta di consolidare i flussi di finanziamento nel quadro di un auspicabile federalismo fiscale
La lunga stagione delle riforme istituzionali
Volta per volta alla grande riforma bicamerali Bozzi De Mita D'Alema il titolo quinto la recentissima iniziativa del governo Berlusconi hanno classificato l'oggetto provincia come misterioso
E in certe letture semplicistiche Superti
Si è tentata una ricollocazione nostro Ente comprimendo lo tra una forte iniziativa dei Comuni
L'emergere di un neo centralismo regionale
E dentro questi parametri che si costruisce lo spazio prima di tutto politico dalle nostre amministrazione
Il rapporto che i territori con le loro complessità gli opportunità è la principale unità di misura per l'amministrazione di servizi la capacità di lettura dei bisogni delle vocazioni l'ascolto la relativa messa in opera di politiche pubbliche d'interpretazione evolutiva delle deleghe trasferite alle Regioni la costruzione di un sistema forte
Delle azioni con i Comuni con particolare attenzione ai piccoli comuni sono sole alcune delle diverse linee di une identità in divenire
L'ente dunque di fronte ad un bivio
Da una parte si va verso un rinnovamento profondo in cui emerge l'aspetto regolativo intendendo per questo il soggetto che interpretare da e perso territorio un corpus normativo sempre più regionale
Intervenendo fin dei lavori preparatori la legislazione con una propria effettiva rappresentatività
Oppure si rimane abitati o una dialettica in cui il dominus è costituito dalla disponibilità condizionata alle regioni a concedere più che a concertare
A gestire più che a programmare
Il problema dalla nostra identità è tutto qui racchiuso nella contraddizione tra riforme senza risorse era la corsa in cui tutti si occupano di tutto
Non possiamo permetterlo e non solo può permettere di targa
La macchina delle decisioni pubbliche che anche noi rappresentiamo ha bisogno di una costante manutenzione
Se soltanto guardiamo all'irrompere dell'utilizzo delle infrastrutture informatiche
Della nuova contrattualistica lavoristica otteniamo due chiare indicatori di una silenziosa riforma nel senso della qualità delle nostre amministrazioni si tratta di favorire lo sviluppo in termini di risorse le strutture individuando le necessità generali e particolar dei territori
Penso che dovremo occuparci di formare quadri in grado di maneggiare al meglio la risorsa Oropa è in grado di rendere profittevoli molte delle attività che sviluppiamo giorno per giorno
Profitto sociale e territoriale
Lupi ha di fronte a sé la definizione del suo gruppo dirige i nostri lavori devono accogliere più che l'aspetto liturgico
L'aspetto funzionale
Dobbiamo costruire un gruppo dirigente in grado di rappresentare il territorio e far contare il sistema provincia nei momenti decisionali che si determinò nazionalmente UPI dovrebbe corrispondere al gruppo di pressione le nostre mista azioni presso il Parlamento il Governo l'Unione europea
Pressione non fine a se stessa ma informata propositivi
Mediata per capace di promuovere alleanze anche con i corpi sociali intermedi a partire dalle Camere di commercio che irradiano la loro influenza su molte delle questioni che costituiscono il nostro impegno quotidiano
Qualità dello sviluppo marchette ritagliare infrastrutture
Già a partire da queste considerazioni che dobbiamo riconsiderare rapporto con Comuni e Regioni
Il ponte di raccordo sono quelli attinenti la sostenibilità finanziaria dei servizi prodotti oggi messa in forte discussione
I punti di discussione sono il confine le capacità di integrazione nella differenza
La crisi economica in corso insieme le incertezze sull'effettiva realizzazione del federalismo fiscale
Gli ha già intervenuto decentramento di funzioni ministra attivo affidata alle Province prima e dopo la riforma del Titolo quinto la Costituzione servizi all'impiego tutela del territorio costruzione manutenzione di strade scuole
Rischia di a realizzare un vero e proprio corto circuito saldando al tema soggettivo chi fa cosa il tema oggettivo con quali risorse senza fornire affidabili risposte
Il patto di stabilità interno fondato solo sul tetto di spesa
Estraneo a quanto previsto in sede di Unione europea vanifica qualsiasi politica di bilancio con rischio di allineare le autonomie locali ad una qualsiasi amministrazione decentrata dello Stato
Blocca qualsiasi processo di decentramento in atto
La politica finanziaria e dunque la leva su cui muove l'effettiva realizzazione di un disegno federalista
Noi ci battiamo per un federalismo strategico pensato come tensione tra progetto e pragmatica realizzazione di queste il tutto all'interno di un chiaro dibattito coi Comuni che vorremmo più dialoganti e maggiormente disponibili all'azione di sistema
E naturalmente con le regioni
Che hanno il compito di dare forma fatta ad una nuova stagione legislativa capace di razionalizzare competenze risorse modulando un reticolo di rapporti con le dita sotto la mia locali e funzionali
Prima la legge cinquantanove novantasette nel decreto legislativo centododici novantotto poi la riforma del Titolo quinto la Costituzione hanno posto decentramento amministrativo al centro dalla vita istituzionale delle regioni delle Province e dei Comuni
Tale decentramento amministrativo ha voluto dire un forte trasferimento di competenze alle Province e in misura minore i comuni son mentre le competenze rimasto sostanzialmente fermo il livello dei finanziamenti
I nostri enti possono contare quasi esclusivamente sull'imposta provinciale di trascrizione unitamente alcune entrate proprie addizionale ENEL imposta sulle assicurazioni RC a addizionale sul consumo e per energia elettrica ad uso non abitativo
Rimangono due tributi legati all'ambiente il cui gettito del tutto residuare rispetta l'intero di flusso di cassa
Sì abbiamo teoricamente intrapreso la stagione dalla deregulation in materia di tributi siamo ancora saldamente ancorati ad un sistema di finanza derivata legata trasferimenti centrali
Fissi e dove l'unico margine di autonomia deriva dall'andamento del mercato la compravendita dei veicoli mercato che come si sa non gode di una fase di crescita
Ma tutto questo e forse voluto io credo di sì quando non si finanzia la messa a norma degli edifici scolastici e non si vuole di fatto assegnare alla scuola pubblica
Non si vuole segnare la scuola pubblica un ruolo marginale a favore di quella privata
Se si ritiene nell'ambito delle riforma sul mercato del lavoro
Di mettere a disposizione da parte di molte regioni finanziamenti a favore dei protagonisti privati non si intende forse sviluppare un modello regolatore di tale materia
Dentro la quale ai privati ma la polpa le centri per l'impiego pubblici le ossa
Ne consegue che al confronto caro ministro La Loggia non deve avvenire sulle proposte ma su modelli noi siamo per un modello renano ebbe non per una modello statunitense
E da questo stato di cose che si intuisce quanto l'efficacia del nostro agire
Sia fortemente condizionata dalle fasi del ciclo economico certamente non tranquillizzanti e dal patto di stabilità interno
Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza in cui convivono le ragioni del rispetto dei vincoli di compatibilità finanziaria
Con la complessa struttura istituzionale italiana che assegna le autonomie locali un ruolo di assoluto protagonismo delle strategie di infrastrutturazioni legate allo sviluppo territoriale
Il blocco degli investimenti comporta il dopo paramento delle reti viarie infrastrutturali così come ogni potenziale sviluppo economico del territorio
La Corte dei conti nelle sue relazioni ha peraltro riconosciuto quanto il sistema delle Autonomie locali abbia saputo sostenere una diffusa politica di risanamento della finanza pubblica facendo fino in fondo il suo dovere
Non è vero caro onorevole Napoli che le finanziarie sono tutte uguali per il sistema delle Autonomie locali
I sacrifici chiesti dal presidente i governi ci hanno portato in Europa gli hanno consentito rilevanti vantaggi anche per gli enti locali cito uno per tutti la diminuzione dei tassi di interesse
E hanno portato ad un avanzo primario di quarantasette mila miliardi delle vecchie lire
E i mancati trasferimenti erano sostituiti da sperimentali comunque attivi tentativi oggi soppressi differiti Isma'fiscale con la compartecipazione alle grandi imposte quale dire perché tira prego
Le addizionali regionali oggi ci si chiede soltanto di essere noi a mettere le mani nelle tasche dei cittadini per pagare i servizi
In sintesi ritengo utile porre l'attenzione su quattro punti strategici dalla nostra iniziativa politica dobbiamo superare da rigidità del sistema di governo delle nostre istituzioni ad un'idea di mercato come terreno di confronto e di sviluppo di opportunità fra soggetti pubblici e privati
Dobbiamo introdurre uniti a della premialità per le amministrazioni che sviluppano politiche finanziarie virtuose
E lavorando per questo un modello di controllo di gestione in cui la certificazione dei bilanci assuma una dimensione certi tante condivisibili dobbiamo garantirci la certezza né i flussi dei trasferimenti statali e regionali
Improntata la stabilità e corrispondenza rispetta le concrete delle idee attribuite alle relative politica pubblica già citato
Dobbiamo conquistare un inedito spazio politico nel grande ridisegno in corso per quello che riguarda la nuova programmazione comunitaria che vede già in azione governo e regioni italiana
Questo nostro imponente lavoro riuscirà se sapremo trovare ineludibile un effettivo fulcro di rappresentanza politica concreta e praticanti diffusa ed avvertita sui nostri territori in grado di fare bene
Il bene delle province d'Italia per questo auguro buon lavoro alla cultura nuova amministrazione
Grazie al presidente rispetto presidenta provincia di Genova ora la parola presidente Melilli
Amici delegati le suggestioni
Che sono venute da questo congresso sono talmente tante che sempre difficile scegliere
L'argomento su cui esercitare il nostro intervento nei pochi minuti che ci sono concessi io vorrei
Iniziare da una riflessione che il presidente della Camera ha fatto non qui
Ma al congresso dell'ANCI qualche settimana fa
Quando rivolgendosi alla tribuna
Faceva notare come i sindaci seduti in quelle poltrone erano
Soggetti che avevano ricoperto funzioni importanti nel nostro Paese
Uomini di governo consiglieri regionali parlamentari
La stessa cosa accade qui
Io non so se voi avete fatto fino in fondo una riflessione sulla
Sulle storie personali e politiche di molti presidenti di provincia di molti Assessori di molti consiglieri provinciali
Se guardate quelle storie
Vi accorgete vi accorgerete sicuramente che è finita
Un'epoca
Che era quella della
Carriera avesse verticale della nostra classe dirigente che nasceva dal comune poi si dipanava Mammano ai più fortunati naturalmente a livello provinciale regionale e nazionale
Così da
Coronare con successo di carriera politica sempre nel Parlamento nazionale oggi non è più così
Oggi c'è una circolarità della classe dirigente che è un elemento di grande novità
Ed è l'espressione più vera almeno a me piace coglierla in questo modo
Della forza
Della norma costituzionale che noi abbiamo definito per la verità con un brutto termine equiparazione dei governi dei livelli di governo
Perché è così
Abbiamo tutti insieme io vorrei ricordare
A qualcuno che antica storia di Autonomie
Che in questa sala nel mille novecentonovantotto
Forse una delle poche volte nella storia complessa dei rapporti delle Autonomie abbiamo siglato un patto
Comuni province regioni
E da lì è partito un movimento di condivisione di alcune norme di modifica costituzionale che ha portato Boy anche se non è la nostra soddisfazione piena la riforma del titolo quinto
Bene
Una delle norme di più grande significato di quella riforma sta proprio nella ridefinizione
Dei della distribuzione del potere nel nostro Paese quando con un atto quasi rivoluzionario si definisce la nostra Repubblica
Soggetto fondato da comunicare metro Città metropolitane Province Regioni Stato
E quando
Ci recammo subito dopo dal Presidente della Repubblica dopo un po'di tempo
Con il realismo che è proprio del presidente luci disse
Sì questa riforma va bene
Però l'attuale maggioranza non la condivide e quindi sarà dura andare avanti nella applicazione
Dopo la presentazione della devolution invece io credo che noi possiamo ritenere che quella sia una norma condivisa da tutti
Perché se la politica ancora un senso
La nuova maggioranza di governo a manifestato il
La sua volontà di cambiamento di alcune parti essenziali della nostra Costituzione ma ha lasciato inalterato
Il centoquattordici e centodiciotto
Quelli che sono stati gli articoli sui quali noi abbiamo esercitato il sistema delle Autonomie nel suo complesso
La più forte pressione nei confronti del Parlamento e del Paese
Allora se è così
Credo che prima di ogni altra cosa noi abbiamo il dovere di crederci in quell'articolo
Perché se non ci crediamo noi diventa allora debole la posizione delle Province italiane come diventa debole la posizione delle autonomia
E se ci crediamo
Tanto
Da aver fatto dire ai nostri costituzionalisti che è stata
Che è stato stravolto il principio della gerarchia delle fonti per cui non esiste più se vi ricordate questo è stato un dibattito molto alto
La norma nazionale poi la legge
Ordinari alla norma costituzionale poi la regione di in aria poi regolamenti abbiamo addirittura stravolto quello che ci hanno insegnato i professori di diritto nella nostra gioventù abbiamo detto tutti siamo allo stesso piano
E tutti contribuiamo alla modernizzazione del Paese per le nostre funzioni e per le nostre competenze
E e sono partito dalla politica cioè dalla classe dirigente perché quando questo accade nel Paese reale allora vuol dire che la norma costituzionale non rischia di essere una norma che resta per anni nel dimenticatoio
Perché la la classe dirigente all'espressione reale dell'architettura costituzionale e normativa di un Paese e allora se nel nostro Paese
Uomini di governo tornano a fare i presidenti di provincia o i sindaci
Se parlamentari sono oggi qui tra noi vuol dire
Che questo Paese sappia davvero
Ad essere se Deraa lei nella sua composizione perché se c'è una cosa che contraddistingue realmente i Paesi federali
è la forza della classe dirigente locale
è tema che ci deve fare abbandonare un po'lo dico agli amici presidenti della Provincia questo malcelato senso di inferiorità anche nei confronti dei governatori o dei sindaci di questo Paese io credo che le province italiane abbiano molto da dire
Nella costruzione dei nuovi assetti
Istituzionali e non abbiano da temere
La logica un po'dei mass media che rende più famoso il sindaco del presidente della Provincia si esercita funzione potere autorevolezza quando quando si sa proporre una cosa importante nel Paese
E nel dibattito istituzionale Lupia riuscita lo dico
Nel rispetto che devo e nella Julio che faccio il Presidente Ria è riuscita ad essere forte quando ha saputo alzare il tono del della proposta
E allora
Proviamo a vedere qual è la prima cosa che forse l'associazione dovrà fare da qui a qualche giorno al di là presidente Cavalli delle naturali logiche di battaglia politica su questa Finanziaria
Noi spiegammo al ministro La Loggia che ho ascoltato questa mattina
Che per noi il dibattito nel Paese Sera chi dovesse esercitare la funzione legislativa era sì naturalmente importanti ma non era tutto
Perché basta aver studiato poco di federalismo di chi ne ha scritto con grande capacità dai Lazare agli altri autori che di cui ci siamo imbevuti in questi anni per capire che in questo Paese il federalismo l'abbiamo voluto non per unire popoli o per rinsaldare il rapporto tra popoli diversi che la motivazione forte su cui nasce il federalismo nel mondo ma l'abbiamo voluto per un motivo che dagli storici o dagli studiosi viene ritenuto banale
E c'è quello di far funzionare lo Stato
Cioè abbiamo ritenuto tutti insieme al di là delle divergenze politiche culturali ideologiche che ci fosse bisogno di una grande iniezione nella redistribuzione dei poteri in questo Paese
Perché i cittadini avevano il diritto di godere di servizi efficienti di prossimità più vicini alle loro esigenze
Anche qui lo ha detto la Loggia dicendo che in un passaggio del suo intervento non interessa al cittadino sapere chi legifera ma interessa sapere che un servizio funziona poi bisognerebbe naturalmente ricordare al ministro La Loggia che alla politica spetta però la decisione su chi deve fare in modo che il servizio funzioni ecco l'abbiamo voluto per questo il federalismo
E abbiamo costruito una norma che dice che le funzioni amministrative sono dei comuni salvo che per esigenze non ripeto la norma costituzionali debbano essere esercitate su scala diversa
Se è questo
Dopo aver costruito insieme anche se hanno interessava meno o il tema ad esempio della rapporto con l'Unione europea della fase ascendente e discendente dei rapporti tra Regioni e dopo e Unione europea noi abbiamo collaborato alla costruzione delle leggi la Loggia ma oggi questo anello mancante che ridefinisce
Le funzioni fondamento
Ancora un po'troppo centralisti noi perché abbiamo voluto che fosse lo Stato a definire le funzioni fondamentali
Ricorderete che il dibattito è stato aspro
Perché le regioni che rivendicavano il ruolo SD definire per le proprie materie di competenza le funzioni fondamentali delle Province e dei Comuni
Abbiamo ritenuto che dovesse essere lo Stato
E quella fu una norma
Dove noi ci siamo difesi
Perché la forza dei governatori appena eletti in questa società moderna sembrava inarrestabile e allora abbiamo preferito dire vogliamo una garanzia
Dal Parlamento di questo Paese che esistano funzioni fan fondamentali imprescindibili per il sistema delle Autonomie locali
E poi ci siamo fermati abbiamo attuato norme costituzionali di altro livello è è rimasta indietro la nostra parte
Quella che fa del Paese il Paese moderno quella che ridefinisce in modo snello le funzioni amministrative allora il primo compito che abbiamo è di accelerare su questo percorso
Essendo forti della convinzione che quell'articolo oggi è condiviso non da una maggioranza di governo da un'opposizione ma dall'intero sistema politico del Paese
E quando andremo a definire le funzioni fondamentali
Voglio richiamare un passaggio del ministro Pisanu dell'altro giorno che ho condiviso quasi nella sua interezza
Per la per il rigore per la serietà della del suo approccio però
A un certo punto del suo passaggio ha detto ma insomma faremo presto le funzioni fondamentali e d'altronde quelle delle Province le sappia
Ecco questo è un altro dato di pericolosità perché se noi dovessimo costruite le nuove funzioni fondamentali delle Province sulle strade sulle scuole somma resteremo al seicentosedici
Credo che invece la nostra ambizione sia un'altra
E quella di decidere finalmente che l'assetto del territorio significa urbanistica davvero
Che la formazione professionale si fa al nostro livello e si fa meglio al nostro livello che altrove significa decidere che lo sviluppo economico porta con sé una logica naturale di
Funzioni che riguardano lo sviluppo di una comunità d'area vasta significa fare uno sforzo sul quale non potremmo cedere di un passo
E so che sarà dura perché le Regioni in quel momento rivendicherà hanno
Il loro spazio il fascino della gestione perché in un paese democratico la gestione del potere ha più fascino che non quella della programmazione
Ma dovremo pazientemente convincere le regioni che la loro battaglia se fosse di difesa della gestione delle funzioni amministrative sarebbe battaglia di retroguardia
Che sancirebbe inevitabilmente il loro essere antichi rispetto alla modernità di questo Paese
E dovremmo farlo tutti insieme
Come dovremo
Spiegare al cover no io non so se sarà questo il tempo del federalismo fiscale voglio essere un po'realista ho ascoltato professor Vitaletti e non mi avventuro in un'analisi che mi porterebbe sicuramente a divergere da molte cose che ha detto lui ma ne parleremo sicuramente in seguito non credo che sarà questa la stagione del federalismo fiscale
Perché è ovvio che a ridosso delle elezioni primarie giornali e poi nazionali
Noi abbiamo soltanto in questo anno il tempo di costruirla un'ipotesi seria
Che tenga conto delle diversità del Paese ed affrontare col nuovo governo quale che sarà naturalmente i temi veri di come si costruisce l'autonomia finanziaria fiscale in un Paese moderno
Tentando di recuperare il senso vero del patto
Perché sedusse Cavallino è patto
Anche fare Dulce patto e hanno e hanno insegnato a scuola che un patto si fa in due almeno in due
Ed allora sa arriverà il tempo dove la costruzione degli assetti di finanza di questo Paese la condizione del rispetto dei patti europei anche quelli Patti
Verrà fatta in un nuovo sistema costituzionale che non può vedere
Il governo del Paese comunicare al sistema delle istituzioni locali e delle regioni quali sono le condizioni del patto
C'è un tema di rafforzamento all'ora della
Nostra presenza nell'assetto istituzionale
Io credo che Luppino saprà fare
E la scommessa che abbiamo di fronte a quella della del mai perdere di vista che noi siamo sì una rappresentanza istituzionale fa bene Leonardo Domenici a ricordare a tutti che non siamo un sindacato
Non siamo una un'associazione dico di categoria ma siamo un pezzo della Repubblica
Ma noi abbiamo il dovere
Di dare risposte ai nostri cittadini
Che se abbiamo questo dovere
Proveremo a fermarci nelle lamentazioni della ristrettezza delle risorse ci ha invitato a farlo anche Enrico letta questa mattina
E proveremo però a ragionare di come si recupera la dignità
Dell'essere istituzione locale in un paese civile dove i poteri vengono redistribuiti
Proveremo a farlo con autorevolezza
Proveremo a farlo tutti insieme
Perché non ha senso un'associazione delle Autonomie che si divide non ha nessuna logica
Proveremo però a farlo
Chiedendo anche ai partiti di fare un passo indietro
Perché noi abbiamo forze Rispetto nel rapporto con le istituzioni con il Parlamento e con il governo se sapremo essere difensori di una ragione che ragione istituzionale non partitica
E quindi abbiamo il bisogno di essere su questo molto fermi
Nelle difendere le nostre appartenenze ma nello stesso tempo nel costruire una associazione che sappia porsi nell'interlocuzione dei rapporti interistituzionali che sono l'elemento fondante di un sistema federale
E non è certo una un'asfittica conferenza stato città una o il pare edificio che è diventato la conferenza unificata che ci può portare a migliorare i rapporti interistituzionali ai quali pure il ministro la Loggia faceva riferimento saremo
Forse se saremo consapevoli di questo grande ruolo istituzionale potremo costruire questo nuovo pezzo di Repubblica che abbiamo un po'sognato tutti e sapete meglio di me
Che al di là della realtà della politica le cose si fanno se in mezzo a noi comunque resta un po'di utopia
Grazie d'altronde il vostro pause le coerente presidente Melilli per l'ampia
E appassionato immagine che ha tracciato delle Province anche del possibile futuro di questa associazione
Io ora devo dare la parola prima l'assessore Ambrosi assessore della Provincia di Roma e poi per conclude il dibattito perché non abbiamo più né il tempo né domande di intervento
Al presidente Graziano presidente della provincia di Siracusa e quindi prego l'assessore Ambrosi divenire al tavolo dei relatori
Mi permetto di aggiungere anche perché non vedo grazie assessore mi permetto di aggiungere che dopo gli interventi dell'assessore ambrosie dal presidente marziano
La fase di dibattito relativa alle questioni film finanziaria e fiscale si conclude si passa immediatamente agli adempimenti congressuali
Sarà presieduta quella fase dall'amico forte Colò e quindi vi prego di rimanere in aula perché e il Prévert volgere di qualche minuto aggiungeremo ai documenti finali ai voti che conseguiranno questi tre giorni di dibattito
Grazie presidente Cavalli dopo l'intervento del presidente Melilli di Dario generale istituzionale sul ruolo della Provincia a me compete un contributo di settore per il quale chiedo
Qualche minuto di attenzione partendo da un dato che è stato ricorrente i tutti i discorsi che abbiamo ascoltato in questi due giorni
Ed è un giudizio che accomuna quanti si misurano con la qualità
Delle esperienze amministrative del nostro Paese
C'è stata in questi anni una crescente vitalità dei territori
Grazie soprattutto all'impulso e dal protagonismo degli enti locali ed in particolare delle province
Province nel vivo di processi
Di decentramento e di trasferimento di poteri
Che hanno acquisito un profilo avanzato certamente grazie al nuovo Titolo quinto della Costituzione
Ma anche grazie alla capacità di raccogliere domande d'opportunità
Attraverso diverse politiche a partire dalle politiche di Investimenti con l'attivazione l'attivazione di risorse e di spazi d'iniziativa
Noi oggi rischiamo un pericoloso passo indietro
Sul terreno dell'autonomia di istituzioni e territorio
L'attuale manovra finanziaria con il tetto del due per cento alle spese delle amministrazioni
Pure a fronte dell'aumento delle capacità di investimento da parte delle Province
Significherà è stato autorevolmente ricordato
Due miliardi di euro in meno
Per le Province per lo più legati ad impegni già presi e coperti
Questo tetto del due per cento è una misura inverosimile e dannosa l'introduzione della media triennale all'insegna del puro contenimento della spesa
Anziché del rispetto costituzionale delle Autonomie politica di bilancio è un parametro addirittura offensivo che rischia di parte paralizzare perfino le opere in costruzione
Due miliardi di euro in meno per le Province
Significherà hanno soprattutto meno strade meno scuole ed un deficit di manutenzione straordinaria sulle strade e sulle scuole esistenti
Anche per la modernità della nostra istituzione
Sarebbe un salto mortale i PACS
Stare repentinamente da una provincia non più fondata
Ed è stata una grande conquista sull'amministrazione di strade di scuole
Secondo il dettato dalla seicentosedici come diceva prima Melilli
Ad una provincia senza più strade senza più scuole
La compressione degli investimenti è facile prevedere provocherà il crollo di tanti di Latteri dell'economia locale
Il venir meno di posti di lavoro
La rinuncia di fatto a funzioni di pianificazione
Il ritorno per le Province all'essere quasi del tutto tributarie nei confronti del governo centrale delle regioni in materia di fondi e di finanziamenti
Insomma province senza piani di investimento e rimarranno a territori senza autonomia e senza sviluppo
Occorre allora rilanciare con forza e siamo sicuri lo farà la nuova dirigenza dell'UPI
Che oggi andremo ad eleggere
Le proposte gli emendamenti che sono maturati nell'associazione in questi mesi
Contenere l'indebitamento futuro con il miglioramento progressivo dei saldi di bilancio
Riconsiderare le forme di compartecipazione delle province al gettito IRPEF chiedere una tantum il reintegro del mancato incasso di Titti dopo aver sostenuto le campagne sugli eque incentivi per la rottamazione dei veicoli ci sembrano atti di impegno di responsabilità non di tutela corporativa per non trovarci molto presto davanti a dilemmi gravosi e ad alternative difficili che metteranno in discussioni le basi del governo locale
L'erogazione dei servizi la manutenzione dei beni in dotazione la realizzazione delle opere pongo e su questo aspetto vado a concludere soltanto una questione le province italiane in questi anni hanno cercato nella nell'ambito di obiettivi generali
Di affermare nella loro azione una nuova cultura della sicurezza stradale
Non più un tema d'eccezione ma il tema più consapevole di una più ampia strategia di difesa della vita
Questa cultura è stata testimoniata nelle scelte amministrative nelle politiche di bilancio nell'innovazione dei sistemi informativi nella dotazione di reti di monitoraggio nelle campagne di sensibilizzazione
Oggi siamo ad un passaggio cruciale c'è una lunga fase di conoscenza del territorio di analisi condotte sui luoghi di fattori di rischio di incidenti che sale nostre spalle insieme alla logica di interventi di emergenza
E c'è la consapevolezza di uno scatto di reni d'affari verso programmi e strumenti organici di pianificazione della sicurezza stradale
L'azione mirata Province sicure è stata alimentata soprattutto dalle nostre istituzioni
Con funzioni di supplenza affatto scontate davanti davanti a mancati rifinanziamenti del Piano nazionale della sicurezza stradale e ad incredibili ritardi nell'allocazione delle risorse finora stanziati
Nonostante la pressione dell'UPI si fa fatica da parte degli organi centrali a dare certezza e continuità nelle leggi finanziarie le politiche per la sicurezza stradale
Nonostante gli obiettivi virtuosi di ridurre quasi della metà il numero di morti e feriti entro il due mila e dieci
Il linea con le scadenze comunitarie
Non si riescono ancora alla fine del due mila e quattro a convertire i nobili e campagne di informazione i fondi del Piano d'attuazione due mila e due
Con lungaggini colpevoli da scrivere soprattutto a proposito di neocentralismo
All'espletamento dei bandi regionali e ciò nonostante si tratti di programmi cofinanziati all'interno dei quali è prevalente la quota di partecipazione delle province
Ma le Province non si sono fermate né intendono fermarsi
Nelle scorse settimane Lupi ha inviato un questionario a tutte le amministrazioni e a questo questionario in pochi giorni hanno risposto il sessanta per cento delle Province ed altri contributi sono stanno pervenendo ne emerge un quadro confortante di piani per la sicurezza già adottati ed in via di preparazione
Di catasti delle strade in via di consolidamento di consulte provinciali nate o informazione in due terzi delle Province che hanno risposto
Del diffuso svolgimento di campagne di comunicazione sul tema della prevenzione
è pensabile allora comprimere insieme agli investimenti anche questo spirito di iniziativa in un campo così delicato e decisivo
Hanno fatto bene gli amministratori che si occupano di edilizia scolastica a rivendicare con fermezza la necessità di fondi per l'adeguamento in tempi più rapidi della situazione degli istituti scolastici alla segue sei
Ma se si può dire c'è una segue sei anche delle strade e stava il bisogno di modificare sostituire strutture e infrastrutture della rete viaria per tutelare anche lì la vita dei cittadini
Noi chiediamo e termino un impegno al Governo e assumiamo un impegno diciamo al governo di destinare in questa finanziaria risorse dignitose per il conseguimento di obiettivi maturi per la sicurezza delle strade
E stabilire termini perentori per l'utilizzazione delle risorse a partire dalle regioni per non perdere per strada è proprio il caso di dirlo un appuntamento di civiltà con l'Europa
Noi possiamo lavorare in ogni provincia del Paese per il varo e l'efficacia di piani territoriali d'intesa con i Comuni per la sicurezza stradale per coordinare le battaglie di ogni giorno a difesa e la promozione delle ragioni della vittima
E garantire su questa come su altre materie che le Province continueranno a fare la loro parte
Grazie all'assessore Ambrosi
Ora do la parola al presidente marziano presidente della provincia di Siracusa
Con l'intervento del presidente marziano si conclude il dibattito relativo al tema della sessione odierna e si passa con la presidenza
Dell'amico foto eccolo in rappresentanza Presidente Ria agli adempimenti congressuale
Io so che a questo punto delle cose che mi devo fare apprezzare per la brevità mi limiterò assolutamente
A cinque minuti ho l'orologio volevo però a fare di le due considerazioni luna di merito e l'altra di metodo che ho colto dal dibattito
Tutti noi siamo convinti che con la riforma del titolo quinto il tema dell'esistenza delle Province si è ormai un tema definitivamente superato
E però la questione che abbiamo di fronte quasi quotidianamente il tentativo di comprimere la nostra funzione il nostro lavoro le nostre competenze il nostro ruolo
Allora la prima questione
Che la Unione dovrà affrontare a partire dai prossimi giorni è quello di avere un quadro di riferimento certi talk delle competenze di contrastare il pericolo del doppio centralismo di cui tutti abbiamo parlato quello nazionale
E quello regionale
I due temi allora sono il tema delle competenze mancate io in un minuto voglio citare un esempio mentre da Reggio Calabria
Alla Valle d'Aosta
Le questioni della formazione professionale le questioni del mercato del lavoro sono ormai definitivamente attribuite alle Province c'è un lembo di questo Paese la Sicilia dove nella legge di recepimento
Delle norme sul mercato del lavoro esso colla
A formazione la parola provincia non è neanche citata a dimostrazione di come non ci sia certezza nell'attribuzione delle competenze
E poi c'è il tema delle competenze nega cioè concesse ma senza risorse lo diceva fino a un minuto fa l'assessore che mi ha preceduto ma com'è pensabile potere realizzare così come ce n'è bisogno un grande piano di manutenzioni straordinarie di strade
Scuole
Di protezione dell'ambiente se non ci sono le risorse specifiche se peraltro il meccanismo di chi volendosi
Volendo ricorrere ai mutui della Cassa depositi e prestiti aumenta la spesa corrente e quindi riduce ulteriormente
La possibilità di intervenire nel proprio entra
Allora queste sono le due questione di fondo le competenze legate e quelle per le quali non c'è la copertura c'è il tema vedete dei delle consulte regionali delle autonomie locali ci sono regioni dove
Previsto per la complessità dell'iter che porta alla modifica degli statuti e non si realizzano le consulte
Allora io penso che noi dobbiamo proporre per queste regioni l'adozione della Consulta con legge ordinaria e il suo insediamento in tempi rapidissimi perché a questo ente a questo organismo può essere attribuito il compito di adire la Corte costituzionale
E la Corte di giustizia dell'Aja tutte le volte che in una norma nazionale o regionale viene violato il diritto degli enti locali d'altronde
Anche l'Europa si è mossa in questa direzione
Non viene riconosciuto al singolo Comune il diritto di adire la Corte di giustizia ma al Comitato delle Regioni d'Europa che è l'organismo di rappresentanza di comuni province e regioni
Solo quando un tema è sentito collettivamente
Dal Comitato quindi si può dire la Corte di giustizia dell'Aja perché allora non attribuire alle consulte regionali
Delle Autonomie locali il potere di adire la Corte costituzionale alla corte di giustizia quando venga violato come nel caso che io vi ho citato della formazione professionale
Il diritto dell'ente locale questo può diventare un modo per avere uno strumento che non sia conflitto fra istituzioni ma possibilità
Di fare rispettare le proprie però prerogative solo un minuto sull'associazione
Io sono tra quelli che ritiene
Che è un'associazione tanto più è partecipata tanto più Lea autorevole
Si può pure essere e in grado di decidere in una stanza in tre ma non avere poi l'autorevolezza del riconoscimento nel territorio io penso che uno degli obiettivi che noi abbiamo di fronte
è quello di un forte processo di partecipazione e di decentramento vedo l'associazione nazionale come l'interfaccia delle Unioni regionali d'altronde se è vero che è la gran parte della contrattazione dell'interlocuzione
Sì svolgendo rapporto con le regioni non assenso un'associazione centralistica che non valorizzi lo scambio delle esperienze e dei saperi
Il vero ruolo dell'associazione si svolge nella capacità di essere
Luogo di scambio del sapere della qualità del sapere ed delle esperienze regionali
è infine terza questione poi chiudo
Sicuramente non bisogna fare passi indietro ma Cell associazione e delle Province lo sforzo che dobbiamo fare è quello di riuscire a fare suonare e arrendere protagonisti i tre tasti dei questo pianoforte le tre componenti
Pierre che riguardano le Province cioè i presidenti gli assessori e i consiglieri
Non si può avere un'associazione in cui l'eletto dal popolo non senta riconosciuto a anche dal punto di vista della struttura organizzativa il proprio ruolo penso cioè che dobbiamo muoverci in questa direzione un forte decentramento del del rapporto la capacità di interloquire con le unioni Regione la capacità di valorizzare i tre protagonisti della nostra associazione che sono i presidenti certamente che sono gli assessori che sono i consiglieri se riusciremo a in piena continuità ecco se riusciremo in piena continuità perché per nostra fortuna ereditiamo un'associazione che nel corso degli ultimi anni
è riuscita a conquistarsi una propria autonomia che non è separatezza una propria autonomia è una propria autorevolezza eh io vorrei proprio concludere
Porno un ringraziamento nei confronti del Presidente Ria e di forte e duro che assieme agli altri hanno garantita in questi anni la direzione dell'associazione gli hanno dato autonomia ed autorevolezza
Grazie al Presidente marziano ora il presidente forte Colò sostituendo il Presidente rinvia darà il via agli adempimenti congressuali grazie
Vi chiedo scusa ma
Sono
Un po'cagionevoli di salute e la mia voce non è come al solito
Sufficientemente consentibile ti prego quindi di aiutarmi
Per fare anche rapidamente quella parte che
La più importante nella vicenda congressuale e vorrei proprio cominciare
Ringraziando di cuore tutti i colleghi che hanno saputo resistere fermarsi fino alla conclusione dei lavori priva davvero un applauso particolarmente sentito
Da parte migliore dell'associazione e proprio formata da coloro che sanno aspettare la conclusione per garantire gli adempimenti conclusivi che sono quelli decisivi per lo sviluppo del congresso
Le cose che dobbiamo fare sono in ordine la approvazione delle modifiche statutarie
Messi a punto dall'apposita commissione
La
Nominarla elezione del Consiglio direttivo
E poi alla fine la approvazione o comunque la discussione del documento finale chiedo allora che il membro della commissione modifiche ruberie presenti il lavoro
Grazie
Quali i criteri informatori di questa modifica statutaria
Che come tradizione devo dire rinnova e rende attuale lo statuto dell'associazione
Innanzitutto il riconoscimento che rispetto al novantanove
è il tema delle città metropolitane sensibilmente cambiato
Lo statuto approvato dal novantanove prevedeva espressamente che le città metropolitane facessero parte dell'UPI
Successivamente la modifica costituzionale ha dato anche a questo livello di governo una e qui ordinazione
Non potevamo che levarlo dunque dalla statuto della nostra associazione Init tesa Christa metropolitane quando e se essi costituiranno decidano quale forma associativa darsi o se partecipare ad una associazione già costituite
Un rafforzamento delle unioni regionali
è nella convinzione già alcuni interventi nel dibattito che ha preceduto questo mio intervento hanno dato il segno della necessità di riconoscere esempio più concretamente
Che a livello di governo centrale si è unito un livello di governo regionale e che ad entrambi questi livello di governo noi dobbiamo una fase di confronto e di relazione
L'elemento forse più distintivo di questa rafforzamento è quello di prevedere che gli organi di vertice dell'Unione
Sì beh eh sì gli uniscano ogni due mesi proprio presso la sede di una Unione regionale
Peraltro non posso non sottolineare queste opinione comune
Che l'autentico rafforzamento di regionali avverrà d'impulso delle unioni regionali che sapranno trovare
Anche le possibilità di un confronto che fino ad oggi è stato certamente disagevole e debole con le regioni di appartenenza
Il rafforzamento del ruolo della donna all'interno della nostra associazione
Credo che anche successivamente presidente far però porterà alla vostra attenzione un documento specifico
Ma durante questi tre giorni di dibattito emessa con chiarezza la necessità che l'Assemblea desse un forte segnale di attenzione in questo senso
E allora
Un articolo per l'esattezza l'articolo cinque e poi l'articolo sedici
Dello statuto che la commissione
Competente ripropone
Parla espressamente di democrazia paritaria negli organi dell'Unione costituiti in modo da garantire l'equilibrio della rappresentanza di genere e ancora si stabilisce di istituire una specifica consulta che prima non esisteva per le pari opportunità
Un rafforzamento del ruolo del consiglio direttivo sia attraverso una crescita del numero dei membri eletti
Sia attraverso l'introduzione di uno specifico presidente del consiglio direttivo fino ad oggi presidente dell'UPI convocava e presiedeva il consiglio direttivo
Un rafforzamento del ruolo del nostro presidente in conformità a quanto ha già fatto ANCI nella recente Assemblea non nascondiamoci
Che per reggere il confronto il passo di una associazione di più di otto mila comuni e tra questi i comuni più grandi e rilevanti sul territorio nazionale
Serve anche un presidente autorevole di suo grazie alla suo curriculum e alla sua personalità ma che ne abbia anche la medesimo ruolo
Sotto questo profilo un presidente che nomina Luís l'ufficio di presidenza
Un presidente che e direttamente attribuisce alcune delle nomine di competenza dell'UPI in altri organismo
Una modifica del collegio dei revisori dei conti
Che era composto di tre membri effettivi e due supplenti diventano cinque tutti effettivi
Eletti dal Consiglio direttivo che è poi l'organo che avrà la responsabilità di approvare i bilanci di previsione e consuntivi
Infine anche se sto dando evidentemente una lettura molto sintetica del documento due ulteriori novità
Anzi tre ulteriori novità
Una
Rafforzamento anche del ruolo del direttore generale
Chi è nominato direttamente dal Consiglio direttivo e non più dal presidente dall'ufficio di presidenza
Il quale a una specifica rilievo nello Statuto che vi proponiamo
L'indicazione di nuovi organismi come il coordinamento dei Presidenti del Consiglio che prima non c'era
La specificazione che i dipartimenti
Che erano già presenti nel precedente Statuto saranno composti da consiglieri provinciali
E infine la possibilità attribuita all'ufficio di presidenza di riunire su specifiche questioni coordinamenti di assessori che abbiano quelle questioni tra le loro derby e poi il riconoscimento che la crescente attività la crescente necessità di UPI ha bisogno anche di quote associative annuali adeguati
Mentre nel novantanove si definiva una quota associativa stabile
Si è pensato invece ad una quota associativa dinamica che cresce in base al tasso programmato di inflazione del biennio precedente
Sono naturalmente insieme agli altri componenti della Commissione che si è occupato in questi giorni delle modifiche statutarie a vostra disposizione per ulteriori delucidazioni
E la commissione sottopone al presidente Forte Clò il documento perché venga approvato nella sua interezza grazie
Grazie cavalli
Io ovviamente non aggiungo niente anche perché impossibilitato a farlo avete ascoltato una dettagliata descrizione dei paragrafi che sono stati modificati chiedo se ci sono interventi
Bene allora a questo punto mettiamo ai voti la proposta dalla Commissione Statuto e di votare in blocco le modifiche e immediatamente dopo se saranno approvate leggerò il documento che le colleghe presenti al congresso hanno mandato alla presidenza
Allora chi è d'accordo
Aggiungo
Dare giù grazie
Chi si astiene
Chi vota contro
C'è un voto contrario
No
Era con la Margherita venti
Allora a questo punto dò lettura del documento che un gruppo di colleghi e esattamente trentasette di tutte le aree politiche hanno fatto pervenire
Le donne firmatarie promotrici del documento che ha richiesto le modifiche di alcuni articoli dello statuto tra cui è prevista la nascita della Consulta delle donne
Chiedono che venga ufficialmente affidato l'incarico di coordinatrice
Ora il Ferente del gruppo stesso alla consigliera provinciale di Mantova Mara morì
Che il gruppo delle firmatarie venga riconosciuto come parte costitutiva dalla Consulta allegano sostegno di queste argomentazioni il documento presentato all'assemblea la giornata di ieri le firme delle promotrici a nome del gruppo
C'è la firma della collega che ha portato il documento che ha la vice presidente della provincia di Novara
Io ovviamente consegnerò
Questo atto molto importante anche per lo sviluppo che ha conosciuto al presidente dall'associazione non appena l'abbiamo eletto eletto
A questo punto
Dobbiamo
Procedere alla elezione per l'appunto del Presidente la commissione elettorale che ha lavorato sugli argomenti connessi alla formazione degli organi Petter la la relazione
Se non vedo male il presidente Giovani Ola presidente dalla provincia di Perugia al quale do la parola
Molto brevemente dopo ormai non è un novità per nessuno però per adempiere agli enzimi Intini statutari ci siamo dati
La commissione è stata incaricata di fare formalmente la proposta all'assemblea congressuale era proposte non residente da una persona di Fabio Melilli presidente della Provincia
Rifare usate
Mi pare che l'applauso voglia dire che fare l'accordo generale per cui eviterei la votazione formale
A questo punto è Lola la parola per un breve saluto però credo l'intervento di conoscenza la vede già sentito prima spenta spetta
L'acclamazione va benissimo vogliamo sottolineare la collaudata di mano sia d'accordo
E io continuo a votare ma non devo votare del gioco grazie chi si astiene
Chi vota contro benissimo l'approvazione all'unanimità
Vi ringrazio
Naturale che la prima riflessione vada alla classe dirigente dell'UPI a Lorenzo Ria forte trova a chi resta chi va come nella naturalezza delle cose nel nostro questo grande mestiere della politica che abbiamo scelto di fare
Io proverò a a fare il presidente dell'UPI con una convinzione ho detto già prima nel mio intervento insomma
Che noi abbiamo tutta dentro la forza dell'istituzione che rappresentiamo
E siamo diversi quando indossiamo la fascia da quando facciamo i comizi
Da quando lui diventiamo parte
Ed è normale che dentro di noi vivano e convivano tutte e due le cose
Il problema è saper avere equilibrio
Ed essere saggi nella consapevolezza che si rappresenta qualcosa di importante in questo Paese
Io voglio raccogliere lo spunto di un Presidente di Provincia
Di ieri quando diceva insomma smettiamola con la storia passata non ricominciamo nella dalle vuol dalla debolezza delle Province né dalla centoquarantadue
Pensiamo al futuro
Pensiamo a quello che ci aspetta in questi anni nella consapevolezza anche che qualche tema che noi affrontiamo e lontano dalla gente non è pagante elettoralmente come si direbbe ognuno dalle sue parti
Che quando quando parliamo di assetti istituzionali di armonia del sistema paese su cose difficili da spiegare però noi abbiamo la consapevolezza che sono le basi fondanti di un Paese sa ed allora abbiamo il dovere di
Perseguire i nostri bio Obiettivi con tenacia
E non dimenticare mai che
Nel rapporto con le altre istituzioni ci vuole pazienza come gli altri speriamo possano averla nei nostri confronti
Dobbiamo evitare soltanto una cosa
E cioè che questa associazione come le altre delle Autonomie vengano percepite come un luogo dove
I suoi rappresentanti ricercano spazi di potere perché sappiamo tutti che non è così
Siamo pronti a dire le cose che non è giusto che noi dobbiamo fare ma siamo pronti saremo pronti a rivendicare con forza le cose che riteniamo per i nostri cittadini che è giusto che noi faccia
Io so che esistono molte realtà
E per aver vissuto un'esperienza da piccolo sindaco in una grande associazione
Come quella dell'ANCI so che se noi non sappiamo cogliere le diversità neri rendiamo Roma lontana
Prendiamo autoreferente l'associazione
Saremo forti se sapremo cogliere le ricchezze e le diversità di questo nostro Paese
La mia provincia non era provincia di Roma
Come il mio comune non era il Comune di Roma
Ed allora è bene che questo Paese si avvii verso una legislazione snella che sappia cogliere la ricchezza delle diversità
Troppo spesso forse abbiamo uniformato le norme ad una logica che non era una logica rispondente
Ai bisogni veri delle popolazioni
Montane come quelle costiere come quelle delle metropoli
Troppo spesso abbiamo dimenticato che la ricchezza di questo Paese sta nella diversità delle sue collettività locali
Se recupereremo questa saggezza credo che il futuro sarà prossimo per tutti
E dopo una lunga stagione di qualcuno ama definirla di decadenza io non so
Credo
Di essere un orgoglioso della propria storia come molti di voi e quindi appartengo
Possono appartenuto alla Prima Repubblica come acquista
Dopo aver vissuto questo tempo di confusione e di incertezza io credo che dovrà arrivare necessariamente il tempo della ricostruzione dell'armonia istituzionale
Chi non comprende questo si pone fuori dal percorso della modernità del Paese
E allora noi daremo il nostro contributo ne sono sicuro a condizione che insieme a me i presidenti la Provincia dedichino
Un po'del loro macro tempo
Perché il tempo è occupato naturalmente a a dare risposte alle popolazioni a questa associazione quando ci saranno momenti importanti chiederemo naturalmente al presidente della Provincia di Roma quello di Milano
Alle ai grandi presidenti di provincia di essere vicino a noi per far sentire la forza di questa associazione nei momenti duri che ci aspettano credo che questo è il miglior augurio che posso fare a tutti voi e vi ringrazio davvero per questa
Grazie
Il modo con il quale hai voluto cominciare la tua attività poiché avete toccata la bicicletta credi di continuare a pedalare proponendo il direttivo prego si procede
Lo fa il judo davvero peccato speravo di vederlo pedalare sui prego
Non si può leggere sempre fisico
Diamo per letti
No no si non è una mia proposta o raccolto per
Ora la vogliono scandisce i beni il nuovo centoventidue nove così come previsto dal
Lo statuto poco fa approvato io degli spazi e commenti e vado subito a leggere nomi perché
Siamo tutti adulti e vaccinati
Allora Scoccimarro leggo solo i cognomi anch'Scoccimarro Galluzzo lega Bozzo Rocca Stra fasce Sicali
Davenia Viner Bindi Bonino Macorís calvo insita dica di Hierro Giuliano Peciccia bande Torino Fusco Randazzo Mazzoli Ferrante
Barani Dal Lago Fiorio Fava Caligiuri Maldini Battistoni nobili Meloni Bagnasco Todeschini
Fumagalli di Silvestro Ferraro Ciracì russo Trifone pagano Fontana
Martelli fa giullari
Dall'attore pezza Cercone Finotti
Pino Schettino Massa bislacca Mattioli Prensa Calabrò Badolato Lentini Schirò Mancuso Repetto Marino fontanili bulbi sabato finito
Maroni Reolon cambi se Colletti Tobia Carone Pieroni corsari Licheri Milano un muretto Nigro Santangelo Geremia florido Meyer
Gentile
Oliverio Gasperini Felissari chi eredi torso Zappaterra Minghetti Voltolini
Gori frulla anni Perilli Manzi Pezzopane loco
Dangerous Sant'Angelo stazione durante Povia Cosentino Barbieri Badalini
Roccuzzo Podda Murgia Bitonto forensi Rinaldi Aiello Marotta attende cassati Valle Rubelli chi Bonacina bianchi Marchetti Poerio Capizzi
Se qualcuno rispetto pessime Recoba sembra precedenti e fumo domande pare c'è un
Anche qui Livio tra residenti assessori consiglieri uno dalle questioni più
Ci sono gli interventi
Mettiamo in votazione la proposta così come elaborata dalla commissione
Grazie alla luce chi si astiene
Chi vota contro
Non c'è nessuno
Bene allora approvata all'unanimità
Modello di attendere vi prego di attendere ancora scusa Melilli voi procedure sopra gli adempimenti
Ringrazio
Io chiederei ai membri del direttivo presenti che so essere quasi tutti di accogliere subito l'avevamo proposta di modifica statutaria che abbiamo fatta indicando alla presidenza delle nostro direttivo Fabio Scoccimarro presidente la Provincia di Trieste cui chiedere naturalmente di di venire qui per il secondo adempimento dei
Il sì sì allora votò solo il direttivo
Chi è d'accordo
A
Chi si astiene
Chi è contrario
All'unanimità
Dovrebbe presiedere il presidente riallacciamo ambientare insomma nella
Vi chiederei di
Procedere all'elezione del collegio dei revisori dei conti nella proposta che Vieri leggo Lucignolo Francesca Silvestri mano Strizzolo Sara Biagiotti Antonio Pugliese chi è d'accordo
Chi si astiene chi si astiene chi è contrario
All'unanimità vi chiederei
Di procedere poi al terzo adempimento statutario che la nomina del direttore generale dell'Associazione vi propongo e lo faccio davvero ringraziandolo per il lavoro svolto a conferma del dottor Piero Antonelli
Favorevole
Chi si astiene chi è contrario all'unanimità
Vi ringrazio a vaudeville personale
Ventuno al Carlo Antonelli
Che se qualcuno avesse votato contro gli avremmo tagliato una mano Angelo
Ma si risolve il documento sì
Il documento sì
Allora scusate Bebeto ai voti i documenti così come sono chi è d'accordo
Chiesi viene attivo dal bomber approvati all'unanimità era sia portafortuna
Negli atti abitabile
Poco consona cioè noi ragazzi no velocemente
Un'altra relazione
Prima in Italia
Rimaniamo sorpresi dalla polizia
Si tratta sa
Cioè